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Procedura : 2008/0156(CNS)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : A6-0368/2008

Testi presentati :

A6-0368/2008

Discussioni :

PV 19/11/2008 - 19
CRE 19/11/2008 - 19

Votazioni :

PV 20/11/2008 - 6.7
Dichiarazioni di voto
Dichiarazioni di voto

Testi approvati :

P6_TA(2008)0559

Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 19 novembre 2008 - Strasburgo Edizione GU

19. Modifica del regolamento unico OCM (discussione)
Video degli interventi
Processo verbale
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  Presidente. – L’ordine del giorno reca la relazione (A6-0368/2008), presentata dall’onorevole Parish, a nome della commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, sulla modifica del regolamento unico OCM [COM(2008)0489 - C6-0314/2008 - 2008/0156(CNS)].

 
  
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  Neil Parish, relatore. (EN) Signora Presidente, argomento delle discussioni di stasera è l’OCM unica sul vino. In effetti, sosteniamo con entusiasmo l’idea di riunire tutte le organizzazioni del mercato unico sotto l’ombrello di un’unica entità. Temiamo tuttavia di non riuscire a individuare con esattezza i capitoli sul vino, di non poter accedere adeguatamente ai medesimi e che, in futuro, quando sia noi sia gli Stati membri ci occuperemo di vino, non vengano considerati contemporaneamente tutti i 20 e passa capitoli che compongono l’OCM unica.

Ci siamo riuniti diverse volte con la Commissione per ottenere rassicurazioni in tal senso. Presumo che al momento sarete impegnati a mettere insieme tutte queste OMC. Vogliamo accertarci che riusciremo a ottenere le informazioni che ci servono. Anche l’industria è preoccupata di non riuscire a individuare le norme all’interno del regolamento unico.

La Commissione ci sta ripetendo che ciò si tradurrà indubbiamente in una riduzione della burocrazia. Accogliamo con favore la notizia, ma vorremmo la certezza che sarà effettivamente così. A quanto pare le organizzazioni tecniche che forniscono informazioni sul vino alla Commissione resteranno le stesse e opereranno ora nell’ambito del regolamento unico OCM, pertanto – se ciò corrisponde al vero e se in futuro passeremo effettivamente a un sistema computerizzato che ci consentirà di individuare tutti i regolamenti – la proposta incontra il nostro consenso. Ma in fin dei conti dobbiamo avere la certezza che il sistema apporterà vantaggi all’industria nel suo complesso.

Secondo me stasera alcuni miei onorevoli colleghi cercheranno tali rassicurazioni dalla Commissione. Attendiamo con impazienza tali risposte dalla Commissione. Sono convinto che la via da seguire sia la riduzione della burocrazia in seno alla Commissione e in Europa. Ora vogliamo solo queste rassicurazioni. Sono a favore dell’OMC unica. Sono convinto che alcuni europarlamentari vorranno esprimere le loro osservazioni sul tema. Una cosa è certa: dobbiamo procedere subito alla votazione, cosicché il Parlamento possa esprimere il proprio parere e la Commissione possa reagire e chiudere la questione. E’ questa la raccomandazione che rivolgo all’Assemblea.

 
  
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  Janez Potočnik, membro della Commissione. (EN) Signora Presidente, vorrei esordire ringraziando il relatore nonché presidente della commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, l’onorevole Parish, e i membri della commissione per l’agricoltura per la relazione prodotta.

Potrei essere molto conciso e limitarmi a rassicurarvi, ma voglio leggere i punti salienti.

Ci siamo impegnati a fondo per semplificare la politica agricola comune (PAC). Un’organizzazione unica dei mercati comuni (OMC) che copra tutti i settori agricoli rappresenta l’elemento chiave dei nostri sforzi. Consente uno snellimento della legislazione in tutti i settori, pur tenendo debitamente conto delle specifiche dei singoli prodotti. Si è inoltre tradotta in una riduzione sostanziale del volume della legislazione in materia di PAC.

La proposta della Commissione mira a completare il progetto dell’OMC unica integrando anche il settore vinicolo. Senza questo segmento, l’OMC unica sarebbe semplicemente incompleta. Significherebbe fermarsi a metà strada del processo e rinunciare a molti vantaggi offerti dai progetti.

Includere il vino è sempre stata nostra intenzione. A dire il vero, sia la proposta iniziale sull’OMC unica sia la recente riforma del vino sono state redatte e adottate su questa base. Sono lieto di constatare che il Parlamento europeo abbia sempre appoggiato appieno il progetto dell’OMC unica, compresa l’integrazione della frutta, degli ortaggi e del vino dopo il completamento delle riforme nei relativi settori.

L’OMC unica e il suo comitato di gestione hanno dimostrato di funzionare molto bene per altri settori, e non sono stati oggetto di particolari rimostranze.

A prima vista, la proposta di integrazione potrebbe sembrare complessa: è inerente nella natura della legislazione di modifica. Ad avvenuta integrazione, saranno disponibili versioni consolidate dell’OMC unica che mostreranno con chiarezza le disposizioni relative al vino.

L’integrazione della OMC unica non apporterà modifiche sostanziali alla politica approvata nel quadro della riforma del vino. I servizi della mia collega, il commissario Fischer Boel, collaboreranno strettamente con il Parlamento europeo e il Consiglio per accertarsi che ciò accada. Possiamo contare su un’esperienza molto riuscita in tal senso durante l’integrazione dei settori della frutta e degli ortaggi, altrettanto complessi.

Vi chiederei pertanto di aiutare la Commissione, di sostenere la mia collega, di proseguire il suo e il nostro lavoro di semplificazione, e di esprimere un parere positivo sulla proposta.

 
  
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  Christa Klaß, a nome del gruppo PPE-DE.(DE) Signora Presidente, signor Commissario, devo ammettere di essere rimasta delusa dalle sue dichiarazioni, in quanto avevamo avviato la discussione con la Commissione sulla base di quanto affermato dall’onorevole Parish.

Avevo sperato in qualcosa di più concreto della semplice, costante reiterazione del fatto che ci sarà una semplificazione. Non è vero che le cose diventeranno più semplici. Un’organizzazione comune del mercato del vino sarà il ventunesimo esemplare di una serie molto lunga. L’obiettivo della semplificazione mediante la riduzione della burocrazia non è un traguardo che io o i viticoltori europei siamo in grado di scorgere. In futuro, chiunque vorrà qualche informazione sul settore del vino dovrà andare a recuperarla in un regolamento lungo, l’organizzazione comune del mercato per tutti i prodotti agricoli, che in precedenza consisteva in 204 articoli e un’appendice lunga il doppio, e dovrà consultare tutti i punti che si riferiscono al vino, disseminati in 98 articoli con 21 titoli e 10 appendici correlate.

Non si tratta di una riduzione della burocrazia, signor Commissario: questa è burocrazia allo stato puro. Chiedo alla Commissione di semplificare per lo meno le applicazioni tecniche, è possibile farlo. Colleghi più giovani, tra cui l’onorevole Weisgerber, mi dicono che deve essere possibile. La Commissione potrebbe riconsiderare quest’ipotesi? Una semplificazione tecnica potrebbe ad esempio consistere in uno strumento di ricerca sul sito della Commissione per consentire agli interessati di scaricare e stampare solamente le parti dell’organizzazione comune del mercato che sono pertinenti ai loro prodotti agricoli. Né ai viticoltori né ai produttori di latte interessano le norme speciali in materia di frutta, ortaggi o canapa, e viceversa.

Occorre sfruttare tali possibilità tecniche per semplificare le cose. In futuro, quando verranno introdotte modifiche in un particolare settore agricolo, tali emendamenti potrebbero riguardare anche altri settori. In pratica, quando verrà approvato un emendamento per il settore del latte e verrà conseguentemente modificata l’OMC unica, tutti gli agricoltori e i viticoltori dovranno accertarsi che tale modifica non abbia rapidamente “contagiato” anche il loro settore.

Vorrei sollevare due interrogativi specifici, Signora Presidente.

Signor Commissario, in futuro chi monitorerà?...

(Il Presidente interrompe l’oratore.)

 
  
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  Rosa Miguélez Ramos, a nome del gruppo PSE.(ES) Signora Presidente, il regolamento unico OCM è in vigore dal dicembre 2006. La Commissione lo definisce una componente essenziale del piano di razionalizzazione e semplificazione della politica agricola comune.

Alcune persone, tra cui io, considerano tale affermazione oltremodo discutibile. Non credo tuttavia che sia il luogo né il momento giusto per discuterne. Allora c’era stato un dibattito eppure, malgrado il regolamento sia diventato operativo solo pochi mesi fa, ci troviamo a votare su una sua eventuale modifica.

Oggi aggiungeremo altre pagine con l’integrazione del regolamento (CE) n. 479/2008 sull’organizzazione comune del mercato del vino, testo che verrà abrogato dalla proposta attuale, e la sua essenza verrà incorporata in ogni sua parte nel regolamento unico OMC.

Il settore ci – e mi – ha trasmesso il proprio timore che gli articoli dell’OMC sul vino vengano disseminati nei vari capitoli del regolamento unico OMC e il rischio che la specificità di tale prodotto venga diluita da tale dispersione.

Riteniamo che tale integrazione sia comunque inevitabile, e abbiamo avuto tutti occasione di leggere la lettera inviata dalla signora Commissario al presidente della commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, l’onorevole Parish, in cui gli assicurava che la misura legislativa in oggetto sostanzialmente non avrebbe alterato le norme del settore. Si sarebbe trattato solamente di un’integrazione tecnica che non avrebbe affatto inficiato il contenuto.

Di conseguenza, pur comprendendo e condividendo alcune perplessità, non posso che appoggiare la relazione Parish.

 
  
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  Vladimír Železný, a nome del gruppo IND/DEM. (CS) Signora Presidente, stiamo per votare su una disposizione che incorporerà la legislazione sulla viticoltura nelle norme relative all’organizzazione comune dell’agricoltura in base al principio del “tè sparso”. In altre parole, la legislazione sul vino, malgrado la sua natura essenzialmente specialistica, verrà disseminata a caso tra agnelli, cereali, capre, frutta e ortaggi. La federazione dei viticoltori della Repubblica ceca ha precisato che un piccolo produttore della Moravia meridionale con una produzione di 2 000 litri scarsi di vino avrà notevoli difficoltà a venire a capo del corpo di leggi enorme, impenetrabile e frammentario che si applica al vino. Ho ricevuto richieste di aiuto non solo dalla nostra federazione di viticoltori, che conta ben 20 000 membri, ma anche dalle federazioni omologhe di Spagna, Francia, Italia e Germania che appartengono all’assemblea delle regioni vinicole europee (AREV). La Commissione ha tuttavia avuto la temerarietà di rivolgere altrove il proprio sguardo. La direzione generale Agricoltura ha ribadito con insistenza di non saperne nulla, e che i viticoltori erano soddisfatti. E ora che il commissario Boel ha ammesso che i viticoltori non sono felici, ci viene a dire che non si può intervenire in alcun modo. Qualcosa invece si può fare, perché noi siamo il Parlamento. Creiamo un capitolo trasparente sul vino nella legislazione agricola, o in alternativa respingiamo la relazione. Non dobbiamo permettere a dei funzionari arroganti di complicare la vita dei viticoltori che, con le tasse che versano, contribuiscono a pagare lo stipendio degli stessi funzionari.

 
  
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  Esther Herranz García (PPE-DE).(ES) Signora Presidente, la Commissione europea ha presentato questo emendamento al regolamento unico OMC, affermando che il vino verrà ora inserito in una nuova presentazione che, si presume, cercherà di evitare incartamenti e burocrazia.

I produttori ci dicono però che genererà maggiore confusione, che sono preoccupati per l’insicurezza normativa, e che non cambierà le basi dell’OMC del vino (ai sensi della legge, non potrebbe accadere senza passare per il Parlamento, fosse anche solo a scopo consultivo).

Va comunque detto che l’OMC del vino è più di una OMC dei mercati. Implica altri requisiti, tra qui la questione dell’etichettatura. Di conseguenza, se il latte non è uguale agli ortaggi e gli ortaggi non sono uguali ai cereali, e ovviamente i cereali sono diversi dal vino, perché li mettiamo tutti insieme come se fossero collegati?

A mio avviso, la proposta in oggetto ha qualche lacuna tecnica che, come ho ricordato, è stata denunciata dai produttori. Mi chiedo cosa accadrebbe adesso se, per esempio, venisse presentata una proposta per emendare parte di questo regolamento unico OMC. Si aprirebbe la porta a tutti gli altri settori? Sarebbe possibile modificare un settore senza che noi ce ne accorgessimo? E si aprirebbe così la strada alla modifica di ogni settore tra quelli inclusi?

Credo che non possiamo esprimere una mozione di fiducia alla Commissione europea se quest’ultima non ci garantisce che, in primo luogo, verrà introdotto un motore di ricerca – come richiesto dall’onorevole Klaß – che assicuri ai produttori la sicurezza, la velocità e l’affidabilità delle ricerche all’interno del regolamento e, in secondo luogo, se la Commissione non ci assicura che ci sarà la sicurezza legale, vale a dire che sarà vietato aprire o lasciare costantemente aperta la possibilità di introdurre emendamenti delle OMC contemplate dal regolamento.

Con questa proposta la Commissione europea ci ha messi davanti al fatto compiuto, ma non può senz’altro dire che non abbiamo fatto presente che si tratta di un errore che non eviterà in alcun modo gli incartamenti e la burocrazia, anzi, darà luogo ad ulteriori lungaggini e a insicurezza normativa, l’aspetto che più preoccupa i produttori.

 
  
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  Astrid Lulling (PPE-DE). (FR) Signora Presidente, col pretesto della semplificazione la Commissione europea persegue incessantemente l’integrazione di tutte le OMC in un’unica entità per tutti i prodotti, dal frumento ai polli, dai frutti e ortaggi al tabacco. Il risultato è un volume massiccio composto da centinaia di pagine, in cui la ricerca di informazioni rilevanti potrebbe rivelarsi vana.

Come abbiamo già precisato, il settore vinicolo, proprio per l’estrema specificità dei suoi requisiti, è stato oggetto di un regolamento molto dettagliato, diverso da quelli che riguardano altri prodotti e in grado di garantire chiarezza e trasparenza. Per tale ragione, l’idea era che l’OMC del vino restasse separata.

Tuttavia, a quanto pare l’OMC del vino oggi è stata inglobata in questo tomo. La Commissione non vuole demordere, in quanto il vino e i prodotti vinicoli sono gli ultimi che non sono ancora stati inseriti nel garbuglio dell’OMC unica. Se è giuridicamente impossibile fare un passo indietro, e se dobbiamo accettare la cosa per motivi nemmeno interamente ragionevoli, signora Presidente, vorrei per lo meno che si desse ascolto ai suggerimenti dell’onorevole Klaß.

 
  
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  Mairead McGuinness (PPE-DE).(EN) Signora Presidente, non userò il minuto intero di cui dispongo in quanto, provenendo dall’Irlanda, non ho subito le pressioni dei viticoltori.

Ritengo che ricondurre così tanti settori diversi sotto un’unica OMC in generale susciti perplessità. Non sapremo effettivamente se funzionerà fintantoché non sarà realizzata. Di conseguenza, presterò attenzione alle preoccupazioni espresse da chi ha più familiarità col settore del vino, pur rendendomi conto che dobbiamo far avanzare questo processo. Auspico maggiori rassicurazioni da parte della Commissione, in quanto è necessario dare retta alle perplessità dei produttori.

 
  
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  Czesław Adam Siekierski (PPE-DE).(PL) Signora Presidente, stiamo per inserire le norme concernenti il mercato del vino in un regolamento generale che riguarda tutti i mercati e che è stato già adottato in precedenza. Migliorerà la situazione dei produttori di vino? Speriamo che si traduca in un’effettiva semplificazione e riduzione dell’onere amministrativo che già grava sugli agricoltori.

La revisione del buono stato di salute della politica agricola comune adottata oggi è anche tesa a limitare i controlli e a ridurre il carico amministrativo degli agricoltori. Il consolidamento dei regolamenti che disciplinano mercati molto specifici in un regolamento unico ha rappresentato anch’esso un punto discutibile, ma è stato approvato. Varrebbe la pena verificare se occorra veramente incorporare nello stesso anche il mercato vinicolo, che è altamente specifico e funziona in base a una formula particolare in termini di produzione, lavorazione e tradizioni.

 
  
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  Christa Klaß (PPE-DE).(DE) Signora Presidente, ha appena spento il mio microfono e colgo pertanto l’occasione di ricorrere alla procedura catch the eye per riformulare le mie domande.

Vorrei porre alla Commissione degli interrogativi specifici, segnatamente chi monitorerà in futuro la legislazione esistente quando l’organizzazione comune dei mercati verrà modificata, e chi si accerterà che le norme non vengano estese ad altri settori, ad esempio a quello del vino, quando il tema della discussione è il latte?

La mia seconda domanda specifica è la seguente: la Commissione può attuare i requisiti tecnici necessari per semplificare la gestione del sistema, su Internet o in un portale, per consentire agli utenti di accedere separatamente a ciascun segmento del mercato, quale vino, latte, frutta e ortaggi?

Erano queste le mie domande. Grazie, signora Presidente.

 
  
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  James Nicholson (PPE-DE).(EN) Signora Presidente, ci rendiamo tutti perfettamente conto che la creazione dell’organizzazione unica dei mercati comuni rappresenta un tentativo di migliorare la trasparenza, razionalizzare e semplificare la legislazione della politica agricola comune. Molti settori sono stati integrati con successo in seno all’OMC.

Analogamente all’onorevole McGuinness, neanche io provengo da una regione di viticoltori, per cui presterò particolare attenzione alle mie parole – grazie onorevole Lulling. Mi associo al parere dell’onorevole Parish secondo cui il settore vinicolo non dovrebbe essere compreso nell’emendamento, e pur comprendendo le perplessità espresse da alcuni colleghi, ritengo che dovremmo cercare di portare a termine questo processo tecnico, che in ultima analisi si tradurrà in una riduzione della burocrazia per gli agricoltori. Non può che essere un buon risultato. I viticoltori in fin dei conti ne trarranno vantaggio.

 
  
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  Janez Potočnik, membro della Commissione. (EN) Signora Presidente, vorrei innanzi tutto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla discussione.

Mi preme ribadire l’importanza di questa proposta per la semplificazione della PAC.

Le preoccupazioni sollevate non mi sembrano discostarsi molto da quelle espresse all’inizio del progetto sull’OMC unica. Ritengo però che l’esperienza sia stata decisamente rassicurante. L’OMC unica sta funzionando veramente bene.

L’OMC per il vino non è mai stata semplice, a dire la verità. Al contrario. Di fatto, la nostra proposta migliora la chiarezza e la credibilità – ovviamente nella misura in cui è possibile – sulla base di un testo esistente, quello della riforma del vino, di per sé molto complesso.

Non verranno apportate modifiche sostanziali alla riforma dell’OMC del vino. Stiamo parlando di aggiustamenti tecnici – e soltanto tecnici. Sono previsti capitoli separati. Vi saranno questioni di pertinenza esclusiva del settore del vino che verranno mantenute intatte e troveranno una collocazione adeguata in seno all’OMC unica, quali gli aspetti del potenziale produttivo, dei programmi di sostegno, delle denominazioni di origine, del GI e dei termini tradizionali, dell’etichettatura e della presentazione, e delle pratiche enologiche. Ci saranno però anche altre questioni condivise sia dal vino sia da altri settori, quali le disposizioni sul commercio con i paesi terzi o gli aiuti statali, che confluiranno in un’unica, semplice disposizione.

Aggiungerei anche che si è parlato della possibilità di utilizzare i nostri motori di ricerca. EUR-Lex è dotato di un motore di ricerca che consente il recupero di tutte le disposizioni dell’OMC unica in cui compare il termine “vino”. Naturalmente, dal punto di vista tecnico, non è ancora possibile in questa fase fornire una versione elettronica consolidata dell’intera OMC del vino estratta dall’OMC unica consolidata. Ciò dovrebbe tuttavia essere possibile a completamento ultimato.

Nel contesto delle domande sollevate dagli onorevoli parlamentari, mi preme ricordare che non sussiste il rischio che le questioni del vino vengano mescolate nelle riforme di altri settori. In pratica, non si tratta di una prospettiva realistica. E’ infatti inimmaginabile che una proposta formulata, ad esempio, per il settore caseario possa richiamare l’attenzione dei legislatori specializzati nel vino. In ogni caso – da un punto di vista prettamente giuridico – l’integrazione in un regolamento unico non cambia la situazione. Ciò che conta è la sostanza delle modifiche proposte, non il quadro giuridico specifico in cui sono state formulate.

In conclusione, ritengo che sia necessario compiere l’ultimo passo per ultimare l’OMC unica. Vorrei pertanto precisare che la Commissione è fortemente determinata a conseguire tale obiettivo. Ma si tratta davvero di semplificazione; è una questione di trasparenza; nulla di più.

 
  
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  Neil Parish, relatore. (EN) Signora Presidente, la bontà di un cibo la si scopre assaggiandolo, come dice il proverbio, per cui attendiamo con impazienza che la Commissione dia seguito alle proprie dichiarazioni, in quanto in futuro il documento ci servirà in formato elettronico per potervi accedere.

La Commissione promette che riunirà tutti i settori nell’OMC unica, ma aggiunge anche che quando vorremo consultare la sezione del vino, potremo farlo senza dover accedere contemporaneamente anche all’OMC del latte, riducendo pertanto la burocrazia. Stasera ci sono state fatte tutte le rassicurazioni del caso, e la maggior parte di noi domani voterà a favore proprio per questa ragione. Come dicevo, siamo impazienti di scoprire cosa accadrà. Accettiamo le rassicurazioni della Commissione con la stessa buona fede con cui ci sono state espresse, e attendiamo con impazienza di collaborare su queste OMC – o meglio, sulla OMC unica – in futuro.

 
  
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  Presidente. – La discussione è chiusa.

La votazione si svolgerà giovedì 20 novembre 2008.

 
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