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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 16 dicembre 2008 - Strasburgo Edizione GU

8. Approvazione del processo verbale della seduta precedente: vedasi processo verbale
Video degli interventi
Processo verbale
  

 
  
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  Nigel Farage (IND/DEM) . (EN) Signora Presidente, in materia di dichiarazioni per fatto personale, nel dibattito di questa mattina con il presidente Sarkozy ho formulato un certo numero di osservazioni sul modo in cui l’Unione europea concepisce la democrazia. In particolare, ho detto che nel dibattito del giugno scorso il presidente del gruppo PSE, onorevole Schulz, aveva pronunciato commenti offensivi e sprezzanti. Il presidente Pöttering gli ha consentito di prendere la parola per definire false le mie affermazioni e negare di aver mai detto che i sostenitori del “no” potessero in futuro legarsi al fascismo. Desidero chiarire come stanno effettivamente le cose.

Il 18 giugno, in quest’Aula, commentando il “no” nel referendum irlandese, l’onorevole Schulz ha detto esattamente quanto segue: “La passione si è spostata dall’altra parte, dalla parte di chi denigra l’Europa, alla destra dello schieramento politico; sta dalla parte di chi denigra l’Europa semplicemente perché ha paura. Ma in Europa questa miscela di declino sociale e paura ha sempre spalancato le porte al fascismo”.

All’onorevole Schulz possono non piacere le mie idee; può anche dissentire profondamente dalle mie dichiarazioni. Voglio farle sapere però, onorevole Schulz, che quando prendo la parola in quest’Aula controllo sempre scrupolosamente quel che dico; non faccio mai affermazioni menzognere. Ero convinto che quanto ho detto fosse completamente vero; non pretendo scuse, né nulla del genere. Intervengo solo per ristabilire la verità, e mi dolgo che il presidente Pöttering si sia valso dell’articolo 145 per consentire all’onorevole Schulz di prendere la parola questa mattina ma non l’abbia concessa a me, mentre era proprio questo il senso del mio intervento. Nell’Unione europea le regole non sono uguali per tutti: a quanto pare i buoni sono quelli favorevoli al trattato, mentre chi è contrario al trattato è sicuramente un cattivo. A me tutto questo non sembra molto democratico.

 
  
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  Presidente . – Onorevole Farage, le sue dichiarazioni saranno messe a verbale.

 
  
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  Martin Schulz (PSE) . – (DE) Signora Presidente, questa mattina l’onorevole Farage ha affermato che io avrei detto in quest’Aula che “una vittoria del “no” nel referendum condurrà al fascismo”. “In passato l’onorevole Schulz ha preso la parola per dire che una vittoria del “no” porterà al fascismo”. Non ho mai detto questo – mai! – e desidero chiarire questo punto una volta per tutte.

Non credo affatto che un voto contro l’Europa da parte di un elettorato qualsiasi – per esempio l’elettorato irlandese – conduca al fascismo; non è questa la mia opinione. Questo dev’essere chiaro una volta per tutte. Tutti però dobbiamo renderci conto – di questo sono profondamente convinto – che giocare con i sentimenti di chi è attanagliato dalla paura di perdere la propria condizione sociale è pericolosissimo, se il gioco passa nelle mani degli incendiari. Non so se qualcuno di voi si può annoverare tra gli incendiari; spero di no. Ma so benissimo che questi incendiari esistono.

C’è una cosa di cui lei può essere sicuro, onorevole Farage, e cioè che io combatterò contro quelli come lei e contro la vostra politica fino a quando ne sarò fisicamente capace!

 
  
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  Presidente . – Entrambe le parti hanno illustrato la propria posizione; passiamo ora al prossimo punto all’ordine del giorno.

 
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