Presidente. - L’ordine del giorno reca una breve presentazione della relazione (A6-0011/2009), presentata dall’onorevole Evans, a nome della commissione per i problemi economici e monetari sulle relazioni sulla politica di concorrenza 2006 e 2007 [2008/2243(INI)].
Jonathan Evans, relatore. − (EN) Signor Presidente, la Commissione europea presenta la relazione annuale sulla concorrenza ed è tradizione che il Parlamento la esamini e presenti una reazione di iniziativa in merito.
Nel caso in esame, per questioni di tempo, le relazioni relative agli anni 2006 e 2007 sono state presentate insieme ma, riallacciandomi a una delle considerazioni espresse poc’anzi dal commissario Barrot, si dà il caso che il contesto di riferimento sia cambiato in modo notevole dal momento in cui abbiamo iniziato ad analizzare la relazione. Il nostro lavoro era allora incentrato sulla modernizzazione della politica di concorrenza, già sviluppata in maniera significativa dal commissario Monti e dall’attuale commissario Kroes, e su come questa influenzi la capacità della Commissione di controllare l’abuso di posizione dominante e di gestire in modo più efficace le fusioni e gli aiuti di Stato. Nel complesso, è un bel capitolo nella storia di queste relazioni, il che risulta chiaro anche dal riscontro che troviamo nella relazione del Parlamento. Abbiamo registrato un’attività senza precedenti da parte della Commissione per quanto riguarda il controllo dei cartelli illeciti, abbiamo assistito allo sviluppo del sistema del trattamento favorevole, abbiamo visto la Commissione comminare sanzioni senza precedenti e abbiamo assistito a un’attività molto vivace nell’ambito delle fusioni e delle notifiche di aiuti di Stato.
L’ammodernamento di tale processo è sempre più rapido, grazie al fatto che la Commissione sta attualmente presentando un libro bianco contenente proposte per l’introduzione di norme che permettano ai privati di richiedere il risarcimento dei danni subiti, la qual cosa era stata incoraggiata anche dalla nostra commissione e dal Parlamento.
La nostra commissione ha richiamato l’attenzione su due punti specifici, ovvero quello che consideriamo essere il rapporto impari tra produzione e distribuzione, particolarmente nel settore della distribuzione alimentare. In effetti, il Parlamento ha redatto una dichiarazione in materia, scritta e firmata da oltre la metà dei parlamentari, e il nostro comitato ha espresso la propria preoccupazione riguardo agli abusi nel settore dei servizi.
Tuttavia, segnalo il cambiamento del contesto perché, naturalmente, siamo tutti coscienti del fatto che, da quando la Commissione ha pubblicato le relazioni, il suo lavoro, in particolare nel campo degli aiuti di Stato, ha subito profondi cambiamenti. Quasi giornalmente, la Commissione si trova a osservare le conseguenze dei salvataggi che si verificano nell’ambito degli attuali sconvolgimenti finanziari. E’ molto importante, ed è evidenziato nella relazione, che, nella gestione di tali problemi, riconosciamo alcune delle opportunità che si offrono per avere un mercato funzionante e aperto.
E’ molto importante che, in sede di approvazione, la Commissione esprima il suo consenso conformemente ai dettami del trattato affinché non si creino, in futuro, poteri di mercato così forti da diventare un’occasione di abuso di per sé.
Il settore bancario nel Regno Unito è al momento chiaramente individuabile come una delle aree in cui, quando la situazione economica sarà più distesa, si dovrà effettuare un controllo generale della nuova architettura che si è creata e assicurarsi che questa sia veramente compatibile con un mercato libero, equo e aperto. Siamo stati rassicurati dal Commissario Kroes in questo senso ma, la nostra commissione ha inserito comunque tali punti nella propria relazione. A nostro avviso la Commissione va elogiata per il lavoro svolto e per l’impulso dato alla relazione che, posso anticiparvelo, sarà approvata domani a larghissima maggioranza.
Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione. − (FR) Signor Presidente, onorevole Evans, desidero innanzitutto ringraziarvi a nome del Commissario Kroes e di tutta la Commissione.
Accogliamo molto favorevolmente il deciso sostegno espresso nella sua relazione dal Parlamento europeo per un’applicazione ferma e continua della politica di concorrenza nei settori della lotta ai cartelli, dell’antitrust, del controllo di fusioni e acquisizioni e degli aiuti di Stato.
La Commissione plaude all’importanza attribuita dal Parlamento alle esigenze di maggior personale della direzione generale della Concorrenza, che si trova a fronteggiare un crescente carico di lavoro dovuto all’attuale crisi economica.
In tale clima di recessione, la Commissione resta determinata ad agire in modo deciso contro le spinte al protezionismo. La Commissione concorda con il Parlamento europeo per quanto riguarda l’allarme sulla sospensione delle regole in materia di concorrenza, che offrono un sostegno importante all’assolvimento del suddetto impegno. Non si dovrebbe mai dimenticare, onorevole Evans, che le regole in materia di concorrenza servono anche a favorire la produttività e a permetterci di uscire dalla crisi in condizioni migliori rispetto a prima.
Il 2009 deve essere l’anno della cooperazione. Contiamo sull’appoggio di tutte le istituzioni europee e dei nostri partner internazionali per rilanciare l’economia e assicurare il corretto funzionamento dei mercati.
Onorevole Evans, la ringrazio. Può essere certo che il Commissario Kroes, che glielo avrà già detto, ha considerato la sua relazione con grande interesse.
Presidente. – La discussione è chiusa.
La votazione si svolgerà domani.
L’ordine del giorno recherebbe una breve presentazione della relazione (A6-0003/2009), presentata dall’onorevole Gibault a nome della commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere sulla parità di trattamento e di accesso tra uomini e donne nelle arti dello spettacolo [2008/2182(INI)].
Ritengo che si tratti di una relazione estremamente interessante. Sfortunatamente, l’onorevole Gibault ci ha informato di non poter essere presente stasera per presentare la sua relazione. In osservanza del regolamento del Parlamento, non mi è possibile dare la parola a nessuno, poiché l’onorevole Gibault non ha dato delega. La breve presentazione della relazione in oggetto non avrà quindi luogo.
Tuttavia, la votazione sulla relazione si svolgerà domani, come previsto dall’ordine del giorno.
Dichiarazioni scritte (articolo 142 del regolamento)
Louis Grech (PSE), per iscritto. – (EN) Mi compiaccio degli sforzi compiuti dalla Commissione sulla politica di concorrenza, dell’efficace lotta ai cartelli e delle sanzioni senza precedenti comminate a quanti hanno commesso illeciti nel 2006 e nel 2007. Do pieno appoggio alla conclusione della Commissione secondo la quale i mercati europei dell’energia non stanno funzionando correttamente e trovo deludente che il Consiglio europeo non sia riuscito a risolvere le questioni identificate dalla commissione nella sua analisi settoriale. La spesa energetica rappresenta una fetta del bilancio familiare che cresce a una velocità allarmante e la crisi finanziaria provocherà con molta probabilità un aumento considerevole della povertà nell’Unione. Non possiamo tollerare che delle inefficienze distorcano il mercato a danno delle imprese e dei consumatori. Per far fronte a tariffe energetiche assurde dovremmo probabilmente prendere in considerazione l’idea di creare un’autorità indipendente di regolamentazione dell’energia in tutti gli Stati membri, con la funzione di assicurare che qualsiasi aumento nel prezzo dei servizi pubblici essenziali come l’energia, l’acqua, le fognature, le tasse aeroportuali eccetera sia giustificato.
Eoin Ryan (UEN), per iscritto. – (EN) Do pieno appoggio all’appello per una maggior protezione del consumatore espresso nella relazione dell’onorevole Evans, in particolare per quanto riguarda l’invito rivolto alla Commissione a condurre indagini di settore concernenti la pubblicità on-line. I consumatori vengono spesso fuorviati da offerte e pubblicità on-line deliberatamente ingannevoli, malgrado la legislazione europea cerchi di impedire che ciò accada. La Commissione deve assicurare che la legislazione in materia sia effettivamente applicata e non sia una difesa solo a parole dei diritti del consumatore.
Accolgo con favore le richieste rivolte alla Commissione di svolgere un’analisi degli effetti della concorrenza sul rapporto impari tra produzione e distribuzione. Il problema riveste un’importanza particolare in Irlanda. Il perpetrarsi di tale disparità nella politica di concorrenza non dovrebbe essere permesso; si penalizza così ulteriormente il consumatore in un contesto economico già difficile.
Accolgo con favore anche il regolamento generale di esenzione per categoria, che permette agli Stati membri di stanziare aiuti a favore delle piccole e medie imprese, dello sviluppo regionale, della formazione, dell’impiego e del capitale di rischio. Le misure a sostegno dell’imprenditoria, dell’innovazione e della piccola e media impresa in un momento difficile come questo andrebbero portate a compimento rapidamente. Le piccole e medie imprese sono alla base dell’economia ed è nostro dovere fare in modo che siano sostenute al meglio delle nostre possibilità.