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Procedura : 2008/0128(COD)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo dei documenti :

Testi presentati :

A6-0515/2008

Discussioni :

PV 24/03/2009 - 12
CRE 24/03/2009 - 12

Votazioni :

PV 25/03/2009 - 3.4
Dichiarazioni di voto

Testi approvati :

P6_TA(2009)0170

Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 24 marzo 2009 - Strasburgo Edizione GU

12. Prestazioni e sostenibilità del sistema aeronautico europeo - Aeroporti, gestione del traffico aereo e servizi di navigazione aerea (discussione)
Video degli interventi
Processo verbale
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  Presidente. − L’ordine del giorno reca, in discussione congiunta:

– la relazione presentata dall’onorevole Marinescu, a nome della commissione per i trasporti e il turismo, sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica dei regolamenti (CE) n. 549/2004, (CE) n. 550/2004, (CE) n. 551/2004 e (CE) n. 552/2004 al fine di migliorare il funzionamento e la sostenibilità del sistema aeronautico europeo [COM(2008)0388 – C6-0250/2008 – 2008/0127(COD)] (A6-0002/2009), e

– la relazione presentata dall’onorevole Marinescu, a nome della commissione per i trasporti e il turismo, sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 216/2008 per quanto riguarda gli aeroporti, la gestione del traffico aereo e i servizi di navigazione aerea e abroga la direttiva 2006/23/CE del Consiglio [COM(2008)0390 – C6-0251/2008 – 2008/0128(COD)] (A6-0515/2008).

 
  
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  Marian-Jean Marinescu, relatore. – (RO) Il pacchetto cielo unico europeo II è stato pensato per l’intero sistema del trasporto aereo, con ramificazioni dirette e positive per le compagnie aeree, i fornitori di servizi di navigazione aerea, i controllori del traffico aereo, gli aeroporti e l’industria aeronautica. Di fatto rappresenta la risposta del legislatore all’esigenza di armonizzare lo spazio e il traffico aereo europei e renderli più efficienti a vantaggio dell’ambiente, dell’industria e, soprattutto, dei passeggeri.

L’accordo raggiunto con il Consiglio sul pacchetto cielo unico europeo II costituisce per noi un passo avanti sulla via del consolidamento dell’Unione europea. Si tratta del passo successivo naturale dopo il mercato comune, l’adozione di una moneta unica e la creazione dello spazio Schengen. Dal 2012 entrerà in vigore lo spazio aereo Schengen. Le rotte saranno più brevi, il controllo del traffico più efficiente e i servizi di navigazione aerea verranno ottimizzati e, in futuro, integrati.

Di conseguenza, i voli saranno più brevi, si consumerà meno carburante e le emissioni di biossido di carbonio diminuiranno, il che dovrebbe naturalmente comportare una riduzione dei prezzi dei biglietti aerei.

Il compromesso raggiunto in seguito ai negoziati con il Consiglio rispecchia l’esigenza di accelerare la formazione di blocchi funzionali di spazio aereo (FAB). Siamo addivenuti a un accordo su una scadenza per rendere operativi tali FAB, con sei mesi di anticipo rispetto alla proposta iniziale della Commissione.

Il funzionamento dei FAB rappresenta l’elemento principale per la creazione di un cielo unico europeo. Per tale ragione accolgo con favore l’accordo sottoscritto nel novembre dello scorso anno per il FAB più esteso, che copre l’Europa centrale.

Vorrei cogliere l’occasione per chiedere il sostegno della Commissione europea per l’approvazione del progetto correlato al FAB Danubio Romania-Bulgaria come parte del quadro finanziario TEN-T.

Con il sostegno dei rappresentanti delle presidenze francese e ceca, che colgo l’occasione per ringraziare, siamo riusciti a ripartire in maniera equilibrata rapporti decisionali e competenze tra gli Stati membri e la Commissione europea, in particolare per quel che riguarda lo strumento prestazioni, un elemento chiave del pacchetto SES II.

Spetterà alla Commissione prendere la decisione su un’adeguata armonizzazione ed attuazione degli obiettivi previsti nei piani prestazioni nazionali.

La proposta iniziale della Commissione è stata integrata con due elementi introdotti dal Parlamento. Il primo è il coordinatore del sistema dei blocchi funzionali di spazio aereo. Abbiamo reputato necessario, sulla base del modello TEN-T, nominare un coordinatore che facilitasse la sottoscrizione degli accordi di operatività dei FAB, accelerando pertanto il processo di realizzazione di un cielo unico europeo. Il secondo elemento ha a che vedere con l’illustrazione del concetto “progetti comuni” e la definizione delle risorse finanziarie ad essi connesse.

Il Parlamento europeo è inoltre riuscito a richiamare in particolar modo l’attenzione sul fattore umano. Il compromesso raggiunto con il Consiglio chiarisce inoltre i rapporti di interdipendenza tra SES II e AESA, tenendo conto del fatto che l’ampliamento delle competenze dell’Agenzia agli aeroporti, ATM/ANS e ATC rappresenta in effetti l’elemento sicurezza del pacchetto.

Reputo che sia estremamente importante formulare una definizione chiara e completa degli aeroporti che rientrano nelle disposizioni del regolamento in oggetto.

Le nuove specifiche pubblicate dall’AESA devono integrare quelle esistenti. Abbiamo poi avuto l’occasione di ricordare le deroghe concesse finora. Sono inoltre riuscito a introdurre alcune disposizioni concernenti la necessità di rafforzare e ampliare il processo di consultazione coinvolgendo tutte le parti interessate.

Le relazioni su cui si voterà domani segnano un importante passo avanti sulla via che porta alla creazione di un cielo unico europeo, e sono certo che si tradurranno in iniziative coronate dal successo per tutte le parti coinvolte.

 
  
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  Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione. − Signora Presidente, onorevoli deputati, alla vigilia delle elezioni europee e a due settimane dall'approvazione del terzo pacchetto marittimo, le istituzioni europee si accingono a dare un altro segnale positivo ai cittadini dell'Unione, a dimostrazione che in questo momento di crisi in modo particolare, Commissione, Parlamento e Consiglio stanno dalla parte dei cittadini, sono in grado di affrontare una crisi difficile, sono in grado di dare risposte concrete.

La riforma di "Single European Sky" è un segnale importante che avrà ripercussioni sull'industria, avrà ripercussioni nei confronti dei cittadini, ridurrà l'inquinamento ambientale. I dati che abbiamo sulle difficoltà che sta affrontando il settore del trasporto aereo sono noti - oggi ne sono arrivati di altri, li elencherò nel corso della replica - e quindi noi abbiamo dimostrato di saper reagire ad una crisi e questo certamente è un fatto positivo che fa comprendere agli europei che le istituzioni ci sono e sono in grado di affrontare le difficoltà.

Ecco perché voglio ringraziare il Parlamento per la rapidità con cui ha adottato questa decisione. Ringrazio l'onorevole Marinescu, al quale mi lega un'amicizia antica per aver lavorato con lui in Parlamento, fianco a fianco, conosco le sue capacità che ha saputo ancora una volta mettere in luce lavorando in sintonia con la Commissione e fornendo un risultato importante in tempi molto rapidi e con lui voglio ringraziare anche tutti i relatori ombra che hanno permesso alle istituzioni di essere ancora una volta al fianco dei cittadini.

È stato certamente un grande impegno che è, ripeto, una risposta efficace. Il trasporto aereo infatti attende misure concrete e tangibili che permettano di soddisfare le esigenze non soltanto delle compagnie, ma soprattutto dei passeggeri. Per questo ho insistito per l'introduzione di un regolatore di prestazione al fine di garantire che situazioni di monopolio non ostacolino la qualità del servizio. Inoltre, la rapida introduzione di un gestore della rete del traffico aereo, oltre a favorire il dispiegamento dei sistemi nazionali, potrà costituire un esempio per tutti i modi di trasporto, ma anche per i settori delle telecomunicazioni e dell'energia.

Desidero ricordare il sostegno offerto dal Parlamento alla Commissione per la messa a punto di un nuovo strumento volto a finanziare progetti transfrontalieri di infrastrutture, provenienti fra l'altro dal programma CESAR. Il Parlamento ha compreso l'importanza del partenariato e ha riaffermato l'importante ruolo svolto dagli operatori nella realizzazione di questo approccio ambizioso.

Sono lieto di vedere che il Parlamento si associa alla Commissione nel riconoscere, mediante una dichiarazione comune, l'importanza da attribuire al fattore umano, in particolare il Parlamento si è espresso a favore di un rafforzamento della posizione dei militari nella costruzione del cielo unico, posizione che condivido pienamente, anche perché per qualche tempo sono stato controllore militare della difesa aerea e non posso non comprendere qual è l'importante ruolo che nel settore del traffico aereo svolgono i controllori militari. Ho portato ad esempio sale operative che ho visitato dove operatori civili e operatori militari lavorano fianco a fianco per garantire la sicurezza del trasporto aereo.

La dichiarazione congiunta, che condivido, prevede che la Commissione, affermando la necessità di tener conto debitamente di fattori umani per realizzare efficacemente i regolamenti del cielo unico europeo, essendo convinta che la sicurezza non può mai essere data per scontata, riconoscendo il bisogno di rafforzare ancor di più la cultura della sicurezza, in particolare integrando un sistema di segnalazione affidabile degli incidenti e di "just culture" in modo da apprendere dagli incidenti.

La Commissione dichiara che costruirà lo schema di prestazione in base ad una genuina cultura della sicurezza integrando un sistema di segnalazione efficace degli incidenti e di "just culture" come base della prestazione di sicurezza. Assicurerà il livello adeguato di competenza dei professionisti incaricati di garantire la sicurezza, promuoverà il coinvolgimento dei rappresentanti del personale nella realizzazione del cielo unico europeo a livello nazionale, a livello dei blocchi funzionali di spazio aereo e a quello comunitario. Valuterà l'integrazione di fattori umani nella realizzazione del cielo unico europeo non oltre il 2012.

In conclusione, per la prima volta si tratterà il settore dell'aviazione complessivamente in tutti i suoi aspetti. Grazie a questa nuova impostazione, la sicurezza dei movimenti al suolo negli aeroporti, nei corridoi aerei e in fase di atterraggio e decollo sarà trattata da un solo organismo.

Comincia quindi una nuova fase per l'Agenzia per la sicurezza aerea. Un'adozione così rapida del pacchetto, e vi ringrazio ancora, dimostra la forte volontà politica che esiste a livello europeo di attuare le grandi idee di un mio importante predecessore che purtroppo non è più con noi, Loyola De Palacio. Lei voleva un cielo davvero unico a vantaggio dei cittadini. Oggi siamo stati capaci di realizzare questa riforma.

 
  
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  Teresa Riera Madurell, relatore per parere della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia.(ES) Signora Presidente, la commissione per l’industria, la ricerca e l’energia ha valutato positivamente la proposta della Commissione, in quanto colma le lacune del primo pacchetto in termini di coerenza, efficacia, riduzione dei costi e miglioramento della gestione.

I contributi principali della commissione per l’industria riguardano l’aspetto dei finanziamenti. Il piano generale ATM presuppone risorse ingenti, per questo deve essere possibile ricorrere ai finanziamenti pubblici laddove necessario, mentre l’investimento iniziale non dovrebbe essere prefinanziato dagli utenti.

Viene fatto inoltre riferimento al ruolo di Eurocontrol, che secondo noi va radicalmente rivisto per garantirne una corretta gestione e il controllo sull’erogazione dei servizi. Per quel che concerne la privatizzazione dei servizi, rimango dell’idea che sia più opportuno effettuare uno studio prospettico, senza idee preconcette, e decidere poi in funzione dei risultati.

Per concludere, mi preme sottolineare che la realizzazione del cielo unico è essenziale per avvicinarci agli obiettivi di Tokyo e che, come spagnola, sono soddisfatta che l’errore emerso su Gibilterra sia stato corretto.

Vorrei inoltre ringraziare la Commissione per l’eccellente collaborazione, nonché i servizi della commissione per l’industria e il mio gruppo parlamentare per il prezioso aiuto.

 
  
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  Georg Jarzembowski, a nome del gruppo PPE-DE. – (DE) Signora Presidente, Vicepresidente Tajani, onorevoli colleghi, dovremmo essere tutti molto riconoscenti all’onorevole Marinescu. In pochissimo tempo è riuscito a trovare un accordo con il Consiglio europeo, con l’appoggio del vicepresidente della Commissione. Il secondo pacchetto legislativo ci permetterà di gestire in maniera più efficiente il nostro spazio aereo negli anni a venire. Consentirà inoltre alle compagnie aeree, e in ultima analisi ai consumatori, di risparmiare fino a 3 miliardi di euro e di tagliare le emissioni di CO2 fino al 12 per cento. Si tratta di obiettivi importanti in termini di costi, consumatori e ambiente, obiettivi che sono adesso alla nostra portata.

Nel primo dei due regolamenti, i paesi membri si accingono finalmente a portare a termine a breve quello che avrebbero dovuto fare anni fa, vale a dire stabilire blocchi funzionali di spazio aereo. Tali blocchi, che non sono più suddivisi sulla base dei confini nazionali, bensì in funzione dei flussi di traffico aereo, consentiranno una gestione più efficace e sicura dello spazio aereo e contribuiranno a prevenire inutili ingorghi di traffico nei cieli.

Sono grato dell’appoggio della Commissione e della determinazione del relatore nel voler nominare un coordinatore europeo per i blocchi funzionali di spazio aereo, in quanto non sarà semplice assicurarsi che gli Stati membri stabiliscano effettivamente i nuovi blocchi. Assume perciò importanza la figura di un coordinatore che, agendo per conto del Parlamento e della Commissione, si adoperi per la creazione dei nuovi blocchi.

Altrettanto rilevante è l’integrazione in questo sistema della gestione dello spazio aereo militare, nonché poter disporre di un vero e proprio piano generale per il cielo unico europeo che applichi e traduca in pratica i risultati tecnologici del progetto SESAR per la ricerca sul controllo del traffico aereo. Inoltre, ci sta particolarmente a cuore che all’Agenzia europea per la sicurezza aerea venga affidato il compito di attuare le norme e le attività di coordinamento di aeroporti, gestione del traffico aereo e servizi di navigazione aerea. A tale organizzazione devono essere messi tempestivamente a disposizione il personale e le attrezzature di cui ha bisogno. Accogliamo con molto favore, e mi auguro che la Commissione ci appoggi, l’idea che l’AESA si consulti con le aree competenti dell’industria per quando concerne le soluzioni pratiche in tutte le nuove attività ad essa affidate, per individuare soluzioni veramente efficaci.

 
  
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  Ulrich Stockmann, a nome del gruppo PSE. (DE) Signora Presidente, signor Commissario, conosco una canzone un cui verso recita “Ci dev’essere libertà illimitata nei cieli”. Non è vero. Il cielo europeo è un mosaico di 60 centri di controllo nazionali: il doppio degli Stati Uniti, ma con la metà del traffico aereo. Inoltre, le zone militari di interdizione al volo impediscono agli aerei di seguire una rotta rettilinea da un aeroporto all’altro. Non è sostenibile, soprattutto alla luce del fatto che il volume del traffico aereo raddoppia ogni 10-15 anni. Quando il traffico raddoppia, il rischio per la sicurezza si quadruplica.

Per questo nel 2004 abbiamo introdotto il concetto di cielo unico europeo. Purtroppo il Consiglio dei ministri di allora stabilì che dovessero essere gli Stati membri a trovare un accordo su quali blocchi di spazio aereo andassero creati. E’ stato un errore, perché i paesi membri hanno sprecato molto tempo e si sono arenati su questioni di competenza nazionale.

Ora il Parlamento e un valido relatore hanno formulato un regolamento con obiettivi e regole di base chiare per l’introduzione di tali blocchi di spazio aereo entro il 2012. Si tratta di un contributo in termini di sicurezza, tutela del clima e riduzione dei costi del traffico aereo: i voli si accorciano di 50 chilometri, le emissioni di CO2 vengono abbattute del 12 per cento, le compagnie aeree risparmiano 3 miliardi di euro e i passeggeri subiscono meno ritardi. In breve, spero che la riforma settoriale dei cieli sarà coronata dal successo e ci consentirà di fare un passo avanti.

 
  
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  Nathalie Griesbeck, a nome del gruppo ALDE.(FR) Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli deputati, tocca a me esprimere soddisfazione per la relazione sul cielo unico europeo. Rappresenta un vero e proprio passo avanti, accolto con favore da molti di noi.

I due regolamenti soddisfano le aspettative ambiziose di tutte le parti coinvolte in tutti i paesi dell’Unione, poiché l’eccessiva frammentazione del sistema attuale comporta costi molto elevati e, soprattutto, causa gravi inefficienze in termini di gestione del traffico.

Grazie al nuovo cielo europeo, gli aerei abbandoneranno gradualmente le rotte non rettilinee a cui sono attualmente costretti a conformarsi e seguiranno invece traiettorie di volo più dirette, più efficienti e, soprattutto, più economiche per i viaggiatori.

Mi fa sinceramente piacere che tutto ciò si traduca in una riduzione dell’impatto ambientale del trasporto aereo e, naturalmente, dei suoi costi per il consumatore.

Insieme all’armonizzazione delle norme sulla sicurezza, si tratta di un passo avanti molto vantaggioso, in quanto renderà il trasporto aereo più sicuro e più veloce, naturalmente, ma anche e soprattutto meno inquinante e meno costoso.

A nome del gruppo dell’Alleanza dei
Democratici e dei Liberali per l’Europa, esorterei tuttavia la Commissione a mettere a disposizione non solo le risorse finanziarie e, ovviamente, i fondi per le reti transeuropee, ma anche i contributi della Banca europea per gli investimenti, al fine di finanziare tutti i progetti comuni di grande visibilità tesi a migliorare la navigazione aerea europea.

Ritengo che il Parlamento sia riuscito ancora una volta a superare le divisioni per andare avanti e indurre il Consiglio a trovare un rapido accordo sulla relazione, essenziale per l’aviazione europea e la riduzione del suo impatto ambientale. Mi associo inoltre alla soddisfazione espressa dal commissario in merito al segnale concreto e tangibile che tali iniziative trasmettono ai nostri concittadini.

 
  
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  Roberts Zīle, a nome del gruppo UEN. (LV) Grazie, signora Presidente. Mi rallegro del fatto che le nuove disposizioni legislative uniranno le tecnologie per la gestione del traffico aereo e segneranno un progresso verso un sistema combinato di blocchi funzionali di spazio aereo, riducendo pertanto la frammentazione del traffico aereo europeo. Una pianificazione più efficace delle rotte del traffico aereo si tradurrà in una riduzione del consumo di carburante e delle emissioni nocive, mentre il trasporto aereo diventerà di conseguenza più ecologico. Tuttavia, in relazione ai pagamenti discriminatori e illegittimi che la Russia esige dai vettori dell’Unione per i voli sulla Siberia, non siamo purtroppo riusciti a fornire alla Commissione europea un meccanismo che le consenta di adottare una posizione adeguata nelle discussioni con la Russia su questo tema. A mio avviso, tuttavia, in un modo o nell’altro l’Unione europea dovrà mettere a punto tale meccanismo per poter avere voce in capitolo in situazioni in cui un paese terzo discrimina i vettori dell’Unione europea; il principio a cui si ispira meccanismo, di fatto, non è altro che l’uguaglianza reciproca, compito che dobbiamo ancora portare a termine. Grazie.

 
  
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  Eva Lichtenberger, a nome del gruppo Verts/ALE. – (DE) Signora Presidente, vorrei innanzi tutto ringraziare il relatore per aver partecipato ai negoziati con una notevole dose di impegno e conoscenza specifica. I negoziati erano necessari in quanto, benché i confini nei cieli non siano visibili, sono chiaramente presenti. Si trattava essenzialmente di frontiere nazionali che, va detto, si basavano sugli egoismi nazionali e che hanno causato la mancata unificazione dello spazio aereo europeo.

Considerata la velocità di volo, i requisiti in materia di sicurezza e l’intensificazione ingente del traffico aereo, tali miglioramenti si sarebbero dovuti introdurre molto prima, soprattutto se si considera che il concetto dei blocchi di spazio aereo è oggetto di discussione e negoziati dal 2004. Ritengo che si possano ora compiere notevoli progressi in tal senso. Non è soltanto una questione di miglioramento delle rotte aeree, di maggiore comodità per i passeggeri e di calcolabilità; se attuate efficacemente, tali disposizioni produrranno anche una riduzione delle emissioni. L’abbattimento delle emissioni del traffico aereo è una priorità urgente, poiché il volume del traffico è in rapida crescita e il nostro sistema di scambio delle emissioni da esso prodotte non si è rivelato molto efficiente.

Il Consiglio ha mosso resistenza fino alla fine, ma l’opposizione non ha prodotto gli effetti sperati e quindi persino io posso votare a favore della relazione.

 
  
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  Michael Henry Nattrass, a nome del gruppo IND/DEM. – (EN) Signora Presidente, in questo edificio si percepisce una sete insaziabile di potere e controllo – livelli di controllo su cui in passato avrebbe fantasticato solo l’URSS. I controlli comunitari uccidono l’innovazione e il potere dell’Unione provoca distorsioni alla domanda del mercato, ignorando completamente le aspettative degli elettori. Adesso neanche il cielo costituisce più un limite.

Con il pretesto dell’efficienza, l’UE – una delle burocrazie più inefficienti del mondo – vuole controllare l’efficienza dei cieli. L’Unione cerca di frapporre ostacoli all’innovazione portata avanti da liberi operatori del mercato quali Easyjet e Ryanair perché accontentano i cittadini, e noi sappiamo invece quanto l’UE li ignori i cittadini. L’UE esige un coordinatore del sistema dei blocchi funzionali di spazio aereo: una denominazione ricercata per indicare un dittatore che governa il controllo del traffico aereo, gli aeroporti e anche l’industria.

E’ lo stesso tipo di mania di controllo che alla fine ha fatto precipitare l’URSS nell’oblio, ma per sventolare la bandiera di chi? Tutti questi sforzi servono a sventolare la bandiera dell’Unione, non a soddisfare il pubblico, e la domanda non c’entra nulla. Il successo dipende dall’efficienza e dalla capacità di soddisfare la domanda come si può fare solamente nel libero mercato – non a discapito dei controlli comunitari, non con la mancata comprensione dell’Unione e non con la scarsa competenza della Comunità che emerge in questo edificio.

Resuscitiamo l’efficienza lasciando che sia l’offerta ad alimentare la domanda e aprendo le porte all’innovazione. L’Unione deve starne fuori. Vi invito a votare contro.

 
  
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  Luca Romagnoli (NI). Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, apprezzo la realizzazione del cielo unico europeo e sono ragionevolmente certo che migliorerà l'efficienza e la sicurezza, riducendo anche l'impatto ambientale dell'aviazione.

Del resto, piace qui ricordare che l'Italia ha dato già avvio al "Blue MED", con Cipro, Grecia e Malta, blocco funzionale di spazio aereo che migliora l'efficienza dei voli e permette una riduzione dei costi proprio eliminando la frammentazione dei cieli in un ampio settore del Mediterraneo. Insomma, quando si cerca di aumentare la trasparenza - vorrei dire al collega che mi ha preceduto - e si introducono forme di incentivo per l'efficienza dei servizi, non possiamo che dircene soddisfatti.

Infine è apprezzabile anche l'obiettivo di ottimizzare la gestione degli aeroporti, spero dunque che qualcosa venga presto fatto anche per migliorare i servizi aeroportuali ai passeggeri che, come nel caso dell'aeroporto di Roma, sono spesso insoddisfacenti. Ringrazio il collega Marinescu per l'ottima relazione e la Commissione per l'iniziativa.

 
  
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  Reinhard Rack (PPE-DE).(DE) Signora Presidente, entrambe le relazioni Marinescu riguardano il miglioramento dell’organizzazione del traffico aereo in Europa. Siamo riusciti a portare a casa ottimi risultati nell’accordo in prima lettura, non da ultimo per il lavoro significativo e proficuo svolto dal relatore. E’ importante, soprattutto in un periodo in cui l’industria dell’aviazione europea e mondiale versa in condizioni di difficoltà.

Nella crisi attuale non dovremmo tuttavia limitarci a migliorare la funzionalità della situazione presente. Dovremmo anche continuare a concentrarci su questioni importanti del passato, tra cui i diritti dei passeggeri. Prima della crisi dell’11 settembre, avevamo redatto un regolamento per i passeggeri sul tema del negato imbarco e dei ritardi, in cui avevamo volontariamente utilizzato come standard l’esigenza di protezione dell’industria delle compagnie aeree e non dei passeggeri. Nell’attuale situazione, caratterizzata dalla crisi a cui si sommano le condizioni meteorologiche invernali sfavorevoli, le compagnie aeree hanno palesemente sfruttato le circostanze. Si sono comportate in maniera vergognosa.

Il prossimo punto che voglio sollevare riguarda i liquidi. Al momento vi sono molti cambiamenti in corso nei cieli, ma la norma obsoleta sui liquidi continua a essere in vigore. Non migliora la sicurezza di nessuno. Crea solo qualche posto di lavoro nei controlli di sicurezza presso gli aeroporti. E’ fonte di inconvenienti per molti cittadini e, come è stato già ribadito, non ha prodotto risultati, tranne un alibi. Commissario Tajani, lei e il suo predecessore ci avevate assicurato che questa norma ridicola sarebbe stata abolita dopo aver effettuato controlli che dimostrassero che non produce vantaggi aggiuntivi in termini di sicurezza. Attendiamo con impazienza l’abrogazione di questa norma.

 
  
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  Jörg Leichtfried (PSE).(DE) Signora Presidente, oggi la questione non è tanto che gli aerei sorvolano i confini nazionali. Anche se i miei colleghi là in alto a destra, pur non facendo propriamente affermazioni ridicole, si nascondono comunque dietro le loro belle bandiere e non danno l’impressione di aver capito, la verità è che lo spazio aereo europeo è totalmente deregolamentato e, alla luce di ciò, è essenziale che venga gestito centralmente, monitorato centralmente e attuato centralmente. Le due relazioni rappresentano la via appropriata per conseguire tale obiettivo.

E’ essenziale migliorare il coordinamento dei voli in Europa. E’ altresì fondamentale che vigano ovunque le medesime norme severe in materia di sicurezza, e sono convinto che la strada che abbiamo imboccato sia quella giusta. I blocchi di spazio aereo esistenti fanno sì che ci siano troppi voli eccessivamente lunghi e con rotte poco dirette. A ciò va aggiunto che le emissioni di CO2 sono troppo elevate e che le compagnie aeree sono soggette a costi enormi. Tutto ciò cambierà e migliorerà grazie alla normativa che adotteremo domani.

Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare il relatore, l’onorevole Marinescu, per il lavoro eccellente. Abbiamo collaborato per raggiungere un risultato molto positivo per i cittadini europei. Siamo qui per questo.

 
  
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  Robert Evans (PSE) . – (EN) Signora Presidente, all’inizio della discussione il commissario Tajani ha affermato che tali iniziative trasmettono un segnale positivo ai cittadini europei. Sono d’accordo, ed è questo lo scopo del nostro lavoro.

Mi soffermerei in particolare sugli aeroporti, in quanto è importante ricondurre tali strutture sotto l’ombrello di una legislazione europea sensata. E’ così che la giudico, in quanto protegge i cittadini, e lo fa ampliando le competenze dell’AESA.

Vi sono tuttavia alcune aree per le quali vorrei chiedere un chiarimento. Ritengo sia corretto non considerare gli aeroporti piccoli che si occupano soltanto dell’aspetto ricreativo o di intrattenimento del volo, e non contemplarli pertanto nella normativa. L’emendamento n. 44 presentato dall’onorevole Marinescu e altri è importante, in quanto cambia le basi dal peso dell’aeromobile alla lunghezza di 800 m della pista. Mi chiedo tuttavia se il commissario o l’onorevole Marinescu, al momento del riepilogo, non possano assicurarmi che verrà adeguatamente chiarita la definizione di “aperti al pubblico”, in modo da eliminare eventuali dubbi sul significato effettivo di tale espressione. Potrebbero spiegarmi se significa commercialmente fattibile, se vuol dire che i cittadini acquistano i biglietti aerei, o se indica quelli a cui il pubblico può effettivamente accedere? Potrebbe costituire un ostacolo futuro che mi auguro possa essere rimosso.

 
  
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  Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione. − Signor Presidente, onorevoli deputati, mi fa molto piacere che quest'Aula si sia espressa all'unanimità o quasi, a favore della riforma del Single European Sky. Ho capito soltanto che è contro l'onorevole Nattras, ma non ho capito perché, forse o non ho capito io o non ha letto bene lui il progetto di riforma di Single European Sky. Non ho capito che cosa c'entri l'Unione Sovietica, ognuno è libero di dire ciò che vuole, non mi sento nostalgico dell'Unione Sovietica.

Per quanto riguarda invece le cose serie contenute e dette nel corso del dibattito, io vorrei intanto ricordare che questa è una risposta concreta che noi diamo a una crisi del settore del trasporto aereo. Oggi i dati forniti dalla IATA sono preoccupanti. Secondo le dichiarazioni del Direttore generale, il comparto dovrebbe perdere nell'esercizio in corso 4,7 miliardi di dollari che sono quasi 3 miliardi e mezzo di euro, quindi un peggioramento rispetto alle stime iniziali. I profitti del settore dovrebbero calare del 12 per cento.

Quindi di fronte ad una crisi del genere, noi siamo in grado comunque di dare delle norme capaci di ridurre i costi. Complessivamente a regime pieno tutta la riforma, una volta applicata, anche CESAR dovrebbe portare ad un risparmio complessivo di circa 40 miliardi di euro e il dato poi importante è anche quello, e credo stia a cuore all'onorevole Lichtenberger, della riduzione dell'inquinamento che sarà sostanziale.

Per quanto riguarda il problema posto dall'onorevole Zile sulla reciprocità e le tasse di sorvolo che vengono imposte a ogni aereo che passa sulla Siberia, il tema è stato frutto di un accordo siglato con la Russia che però poi non è stato applicato. Abbiamo posto il problema in occasione di più incontri con i ministri dei Trasporti competenti. La questione è stata posta anche in occasione dell'ultimo vertice che la Commissione europea ha avuto a Mosca con Putin e Medvedev e con il ministro dei Trasporti che io ho incontrato bilateralmente. Non vedo progressi significativi da parte russa, però continueremo ad insistere.

Il principio di reciprocità che poteva essere inserito nel testo non ha trovato consensi da parte del Consiglio. La maggior parte degli Stati membri si è opposta e quindi c'è stato un dibattito in occasione dell'ultimo Consiglio dei ministri dei Trasporti e non essendoci la possibilità di inserirlo non è stato inserito nel testo legislativo.

Per quanto riguarda invece le questioni poste dall'onorevole Romagnoli riguardo gli aeroporti della città di Roma, posso dire che sono, come al solito, sempre presenti i controlli effettuati da parte della Commissione europea. Posso dire che, per quanto riguarda l'applicazione del regolamento che tutela i passeggeri a mobilità ridotta, gli aeroporti di Fiumicino e di Ciampino possono essere portati ad esempio perché hanno applicato il regolamento comunitario in anticipo rispetto ad altri aeroporti, tant'è che ho presentato il nuovo regolamento alla fine del mese di luglio dello scorso anno proprio all'aeroporto di Fiumicino.

Questo non significa che dobbiamo accontentarci: penso alla vicenda scandalosa dei 42 milioni di bagagli mal gestiti nel mondo, un milione di valige o di bagagli dispersi. Di fronte a questi dati ho avviato un'inchiesta da parte della Direzione generale Trasporti ed energia, ho dato un mese di tempo per ottenere risposte da tutte le organizzazioni competenti e se le risposte confermeranno i dati forniti apparsi sulla stampa provvederò a proporre una riforma del regolamento esistente che considero leggermente debole per quanto riguarda la tutela dei passeggeri, pensando magari di affidare a qualche organismo nazionale la possibilità di verificare l'applicazione del regolamento comunitario.

Certamente, la questione "diritti dei passeggeri" è al centro della mia attenzione e quindi voglio rassicurare, rispondendo alla questione posta dall'onorevole Romagnoli, e rassicurare tutto il Parlamento e confermare il mio impegno costante per cercare di garantire sempre di più i diritti dei passeggeri. Non è un caso che dopo il regolamento presentato e approvato per quanto riguarda il trasporto aereo, sono in discussione i regolamenti riguardo al trasporto marittimo e il trasporto in autobus.

Rispondo anche all'onorevole Evans che i criteri presi in considerazione sono il valore commerciale dell'aeroporto e la lunghezza della pista, come lui ha riferito. La definizione a cui si fa riferimento è un po' superata dai criteri che sono stati elencati.

Io credo di poter ancora una volta ringraziarvi e insistere sulla questione della sicurezza del trasporto aereo, che con questa riforma sarà ancora più forte, anche se sono convinto che volare sui cieli europei oggi è sicuro, ma non c'è mai un limite alla sicurezza. Dobbiamo fare sempre di più e quindi il mio impegno, in tutti quei settori nei quali è possibile rinforzare la sicurezza del trasporto, darò il massimo dell'impegno e cercherò di sottoporre al Parlamento e al Consiglio proposte che possano veramente dimostrare ai cittadini che le istituzioni europee sono al loro fianco.

Concludo ringraziandovi ancora una volta. Ringrazio il relatore Marinescu, ma voglio ringraziare tutti i parlamentari, tutti i coordinatori, tutti i deputati che sono intervenuti nel corso di questo dibattito, perché senza un impegno così forte del Parlamento, che ha dimostrato in questa occasione di non voler perdere tempo, di intervenire concretamente su questioni che riguardano direttamente i cittadini e ha saputo dare con la Commissione e ringrazio anche i servizi della Commissione europea che tanto hanno fatto e mi fa piacere che qualcuno nel corso degli interventi abbia ringraziato anche i servizi per la collaborazione dimostrata.

Tutti quanti assieme siamo stati capaci anche di far capire all'industria aeronautica che le istituzioni sono capaci, lo ripeto e lo sottolineo, di affrontare una crisi difficile. Io credo che i cittadini europei, il mondo imprenditoriale aspetti da noi non aiuti a pioggia, non soltanto interventi legislativi, ma abbia bisogno della dimostrazione di istituzioni capaci di essere presenti, capaci di stare al fianco dei cittadini, degli imprenditori, tutti coloro che sono impegnati ad affrontare questa crisi. Hanno bisogno di sentire le istituzioni capaci di essere a loro fianco e di sostenerli per superare insieme questo difficile momento dell'economia europea, che si salverà e ne sono profondamente convinto, applicando regole serie e precise che valgano per tutti.

L'assenza di regole e di regole deboli ha provocato la nascita della crisi finanziaria ed economica. Noi europei che ci riconosciamo in una civiltà che è figlia del diritto romano e del codice napoleonico, che è basata sulla regole e sul rispetto delle regole, siamo convinti che grazie a queste regole potremo superare le difficoltà del momento e sopratutto saremo capaci di avere sempre più un sistema capace di essere libero, ma anche di poter reggere di fronte a difficoltà finanziarie ed economiche.

Vi ringrazio ancora una volta per l'impegno profuso, felice di poter partecipare e condividere con voi questo importante momento politico.

 
  
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  Marian-Jean Marinescu, relatore. – (RO) Rispondo brevemente ad alcune domande.

Sul tema di Eurocontrol, è iniziato il processo di riforma e possono essere istituite nuove responsabilità. Per quanto riguarda il proprietario dell’aria, ritengo che dopo l’approvazione della relazione le organizzazioni più soddisfatte saranno le compagnie aeree, compresa Ryanair.

Per quel che riguarda “aperti al pubblico”, sono esclusi dalla definizione persino gli aeroporti dei club privati o quelli per i voli di piacere. Non abbiamo voluto che la norma contemplasse anche questi aeroporti proprio per questo, per non complicare ulteriormente la questione.

Vorrei inoltre ringraziarvi per i riscontri positivi con cui avete accolto i miei sforzi. Non credo tuttavia che sarei mai stato in grado di svolgere questo lavoro da solo, in nessun modo. Pertanto vorrei esprimere i miei più sinceri ringraziamenti ai relatori degli altri gruppi politici, gli onorevoli Stockmann, Leichtfried, Degutis, Zile e Lichtenberger, per i contributi speciali offerti al documento, nonché per l’appoggio durante i negoziati con il Consiglio.

Vorrei inoltre precisare che la maggior parte dei suggerimenti contenuti negli emendamenti presentati per la plenaria dagli onorevoli Kohlíček e Markov compaiono già nel compromesso raggiunto con il Consiglio.

Signor Commissario, vorrei complimentarmi con lei per l’esito eccellente. Mi auguro che verrà ratificato domani dal voto in Parlamento e da quello del Consiglio alla fine del mese.

Vorrei inoltre ringraziare il gruppo di esperti della Commissione che hanno lavorato al nostro fianco per produrre l’accordo. Ringrazio infine la presidenza francese e la presidenza ceca per gli sforzi compiuti, in particolare Thierry Boutsen e Vera Zazvorkova.

 
  
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  Presidente. − La discussione congiunta è chiusa.

La votazione si svolgerà mercoledì 25 marzo 2009.

Dichiarazioni scritte (articolo 142 del regolamento)

 
  
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  Šarūnas Birutis (ALDE), per iscritto. (LT) Benché l’attuale sistema dei trasporti aerei europei sia considerato molto sicuro, il rapido incremento del volume dei trasporti porrà presumibilmente nuove sfide nel campo della sicurezza. Dobbiamo pertanto agire in sede comunitaria per mantenere il livello di sicurezza, o magari persino aumentarlo, in futuro. L’aspetto più importante è rinnovare e uniformare le norme nei segmenti non ancora disciplinati dalla legislazione comunitaria (e che, per tale ragione, sono caratterizzati dalla frammentazione normativa e dalla mancata applicazione), per integrarli nell’approccio unico. Ciò vale soprattutto per due elementi della catena dei trasporti aerei, che sono considerati essenziali dal punto di vista della sicurezza, in quanto rappresentano potenzialmente l’area a più alto rischio.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE-DE), per iscritto.(FR) Il Consiglio e il Parlamento sono addivenuti a un compromesso che ha permesso di chiudere questi due fascicoli in prima lettura.

Sono lieta dell’accordo, che rappresenta un passo importante per la creazione di un cielo unico europeo.

Grazie ad esso, verranno messi a segno miglioramenti importanti in termini di orari dei voli, consumo di carburante, costi dei viaggi ed emissioni di CO2.

Mentre il primo regolamento mette in luce le prestazioni e la modernizzazione del sistema aeronautico europeo, il secondo sottolinea le richieste di sicurezza e garantisce che tale sviluppo importante nella gestione del traffico aereo europeo non avvenga a discapito della sicurezza degli aeromobili e dei loro passeggeri.

Il Parlamento si è battuto affinché questi due testi, che sono strettamente complementari, venissero votati insieme, e sono lieta che la nostra istituzione sia riuscita a convincere il Consiglio in tal senso.

Stati membri, compagnie aeree e passeggeri: sono tutti beneficiari di queste nuove norme, che prepareranno il terreno al trasporto aereo dei prossimi decenni.

Grazie dell’attenzione.

 
  
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  Kathy Sinnott (IND/DEM), per iscritto. (EN) Quando si elaborano politiche in materia di aviazione, la nostra preoccupazione primaria dev’essere sempre la sicurezza. Plaudo agli obiettivi che si è posta questa relazione, vale a dire rendere l’aviazione più sicura ed efficiente per tutti.

Pur dovendo adottare tutte le misure necessarie a migliorare la sicurezza, è altrettanto doveroso aiutare gli aeroporti e le autorità del traffico aereo a conformarsi alle medesime. Lo sviluppo di un quadro normativo unificato e l’attuazione della nuova tecnologia saranno costosi. Gli aeroporti regionali potrebbero riscontrare difficoltà a sostenere i costi aggiuntivi dell’aggiornamento dei sistemi.

L’aeroporto di Shannon nell’Irlanda occidentale fornisce il controllo del traffico aereo per un’ampia zona dell’Atlantico settentrionale. Tuttavia, avendo perso molte rotte nell’ultimo decennio, potrebbe non avere fondi per apportare le migliorie. Visto l’ambiente economico attuale, non sarà semplice prendere in prestito risorse per le nuove attrezzature e la formazione. Scaricare tali costi sul consumatore potrebbe ridurre i profitti.

Per portare a termine la transizione verso un traffico aereo più sicuro, suggerirei alla Commissione di stanziare dei fondi per agevolare il processo.

 
  
  

(La seduta, sospesa alle 20.00, riprende alle 21.00)

 
  
  

PRESIDENZA DELL’ON. ROURE
Vicepresidente

 
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