Marco Cappato (ALDE). – Signor Presidente, il Bureau di questo Parlamento ci aveva ufficialmente informato del fatto che le presenze dei parlamentari in commissione e in plenaria sarebbero state rese pubbliche sul sito Internet del Parlamento europeo; così facendo del resto si adempieva un preciso voto di questo Parlamento della seduta di gennaio, quando noi abbiamo esattamente votato questo, cioè che queste informazioni fossero rese pubbliche.
Allora, Presidente, io le chiedo: mancando ormai probabilmente soltanto una o due riunioni massimo in tempo utile del Bureau, perché la volontà di questo Parlamento sia rispettata, io le chiedo formalmente di prendere l’impegno di confermare il rispetto di questa volontà e di questo voto dell’Assemblea. Non vorrei che per ragioni del tutto burocratiche venissimo meno a questo dato di trasparenza per il quale abbiamo preso un impegno anche nei confronti degli elettori e dei cittadini europei.
Presidente. − La ringrazio molto. La volontà del Parlamento è sempre decisiva. Prenderemo in esame quanto da lei richiesto in occasione della prossima riunione dell’ufficio di presidenza.
Anna Záborská (PPE-DE). – (FR) Signor Presidente, il presidente Hamid Karzai ha firmato una legge sui diritti delle donne che, a detta del senatore afgano Humeira Namati, è peggiore di quella che era in vigore all’epoca dei talebani.
Il testo approvato autorizza il marito a stuprare la moglie e impedisce alle donne di uscire, lavorare o andare dal medico senza il permesso del consorte. Inoltre, la legge concede la custodia dei figli soltanto al padre e al nonno.
La esorto, signor Presidente, ad adottare immediatamente tutte le misure necessarie per esprimere la totale disapprovazione del nostro Parlamento e inserire l’argomento all’ordine del giorno della nostra prossima sessione tra le questioni urgenti e di attualità.
(Applausi)
Presidente. − La ringrazio, onorevole Záborská. Ci occuperemo della questione.