Presidente. – L'ordine del giorno reca, in discussione congiunta:
– la relazione (A6-0209/2009), presentata dall’onorevole Teychenné, a nome della commissione trasporti e turismo, sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai diritti dei passeggeri che viaggiano via mare e per vie navigabili interne e che modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’attuazione della normativa che tutela i consumatori [COM(2008)0816 – C6-0476/2008 – 2008/0246(COD)], e
– la relazione (A6-0250/2009), presentata dall’onorevole Albertini, a nome della commissione trasporti e turismo, sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus e che modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’esecuzione della normativa che tutela i consumatori [COM(2008)0817 – C6-0469/2008 – 2008/0237(COD)].
Michel Teychenné, relatore. − (FR) Signor Presidente, Commissario Tajani, onorevoli deputati, i due principi che hanno guidato il mio lavoro dall’inizio di questo processo sono stati garantire che vi fosse maggiore uguaglianza tra tutte le modalità di trasporto rispetto ai diritti dei passeggeri – obiettivo che si sono posti anche la Commissione ed il Parlamento stessi – e garantire che tali diritti venissero sanciti espressamente in questo testo. In quest’ultimo caso, l’attenzione è stata rivolta alle persone a mobilità ridotta, dal momento che il settore del trasporto marittimo presentava ancora carenze in questo ambito.
Lo spirito generale che anima il documento è il concetto secondo cui gli individui dovrebbero poter viaggiare in Europa senza essere soggetti ai capricci delle aziende coinvolte, e dovrebbero poter esigere servizi minimi e un livello minimo di informazione e infine, che le persone a mobilità ridotta dovrebbero poter godere degli stessi diritti in termini qualitativi degli altri cittadini europei senza venire doppiamente penalizzati.
Sembra che il contenuto della versione adottata in sede di commissione il 31 marzo incontri l’approvazione di tutti. Questo dipende innanzi tutto dall’aumento dei diritti delle persone a mobilità ridotta. Se questo testo verrà adottato non sarà più possibile rifiutare il trasporto sulla base della disabilità della persona, fatta eccezione, chiaramente, per i motivi legati alle condizioni di imbarco, al rispetto per la dignità della persona stessa e agli elementi tecnici dell’imbarcazione. Oltretutto deve essere garantita l’assistenza alle persone a mobilità ridotta fin dalla prenotazione; oggi, grazie ad Internet, vi è la necessità di biglietti di andata e ritorno e di informazioni ufficiali. Questo aspetto è dunque stato affrontato nel testo.
Infine, le informazioni sui diritti dei passeggeri devono essere standardizzate e fornite in formati accessibili, come accade oggi nel settore ferroviario e in quello dell’aviazione.
Affrontando il tema dei diritti di tutti i passeggeri ci è parso importante raggiungere un più alto livello di armonizzazione in materia di rimborsi, sulla base di ciò che già accade nel settore dell’aviazione. Il risultato è che i passeggeri costretti a subire ritardi o cancellazioni potranno ricevere un rimborso totale o parziale, secondo una scala calcolata in base all’entità del problema riscontrato.
Le informazioni devono essere chiare e accessibili, il che è spesso un problema nel settore dei trasporti. Ce ne accorgiamo in continuazione: i passeggeri non hanno sufficienti informazioni, non sanno perché la nave – in questo caso, ma lo stesso si applica a treni ed aerei – non parte o perché ci sono dei ritardi e abbiamo deciso di migliorare questi metodi di trasmissione delle informazioni.
Infine, la gestione dei reclami deve essere organizzata meglio. E’ veramente difficile presentare un reclamo quando sorgono dei problemi e questo testo è stato elaborato in modo da semplificare la procedura, sia a livello statale che per i singoli cittadini.
E’ stato anche affrontato il tema degli enti nazionali che gestiranno i reclami, il cui ruolo è stato definito meglio.
Infine, è stato escluso da questo documento il tema dei servizi di trasporto urbano e suburbano – e mi riferisco a questo proposito ai vaporetti di Venezia, tanto amati dall’onorevole Albertini – dal momento che non rientrano nello campo di applicazione dei principali servizi di trasporto.
Vorrei passare ora al tema delle crociere e alla loro collocazione in questo testo. Vorrei ricordare che le crociere sono una tipologia di vacanza molto importante, e che tra gli utenti di questo tipo di viaggi rientrano sia gli anziani che le persone disabili. Questo è il motivo per cui le crociere sono state ovviamente inserite nel testo, non solo con riferimento alla direttiva sui viaggi “tutto compreso” da cui dipende questo testo e che è una direttiva del 1991, ma anche con la garanzia che i consumatori riceveranno lo stesso livello di trattamento.
Viene proposta la definizione di causa di forza maggiore – che rappresenta un motivo per rifiutare il trasporto – e su questa materia abbiamo lavorato ad un emendamento concordato, che abbiamo prodotto congiuntamente. Vorrei comunque ricordarvi che nel settore dell’aviazione, oggi, la Corte di giustizia è spesso stata costretta a pronunciarsi a causa di una inadeguata definizione dei casi di forza maggiore. Abbiamo così tentato in questo testo di affrontare problemi relativi al trasporto marittimo. Mi riferisco alle maree, ai venti e alle tempeste, che sono parte integrante del trasporto marittimo e che quindi andavano presi in considerazione.
Infine, abbiamo anche affrontato il tema della responsabilità dei porti nel fornire assistenza. Questo è un testo sui diritti dei passeggeri, non è un testo …
(Il Presidente invita l’oratore a concludere)
... e dunque, essendo stata condotto anche l’arbitrato tra i porti e i vettori, credo di avere menzionato i punti salienti del testo. So che l’onorevole Jarzembowski presenterà degli emendamenti, quindi risponderò nei due minuti a mia disposizione.
Gabriele Albertini, relatore. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, con l’approvazione della legislazione riguardante il trasporto aereo, quello ferroviario e quello via mare e per vie navigabili interne, del collega Teychenné, con questa proposta concernente i diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus, l’Unione europea completa il quadro legislativo relativo a tutti i modi di trasporto.
Per fare questo regolamento ci siamo trovati di fronte alla necessità di conseguire un equilibrio tra due approcci: il primo considera il cosiddetto Level Planning Field per tutti i modi di trasporto, ovvero i diversi modi di trasporto possono competere alle stesse condizioni e con pari opportunità, e allo stesso tempo i passeggeri hanno un alto livello di protezione indipendentemente dal mezzo di trasporto che hanno scelto.
Il secondo approccio riflette le diverse caratteristiche di ogni modalità di trasporto e considera le specificità di ognuna di esse, a titolo di esempio si pensi alla gestione delle responsabilità nei ritardi, nel caso di trasporto con autobus, su strada quindi incidenti, congestione e quant’altro, rispetto a quello su rotaia che ha una via dedicata.
Aggiungo due spunti di riflessione e commento tra loro in contrasto, per i quali abbiamo cercato, credo raggiungendolo, un equilibrio. Il vero scopo di questo regolamento è il consolidamento dei diritti dei passeggeri, ma nel trasporto su gomma il tessuto industriale è composto in maggior parte da piccole e medie imprese che avranno bisogno di tempo e risorse per adattarsi ai nuovi obblighi e come tanti altri settori industriali vivono un periodo difficile di crisi economica.
Veniamo ora agli emendamenti per l'Aula plenaria, ringrazio i miei colleghi per gli importanti contributi apportati al testo del regolamento e l'ottima collaborazione. Il grosso del lavoro per questa prima lettura del Parlamento è stato fatto già in commissione trasporti, lasciando all’Aula plenaria soltanto qualche precisazione linguistico-giuridica.
Ho presentato a nome del mio gruppo dunque solo tre emendamenti supplementari per il voto di domani, eccone una breve descrizione: l’emendamento 73 è una semplice precisazione linguistica; l’emendamento 82 fissa un tetto massimo a regime di responsabilità oggettiva prevista dall’articolo 6, paragrafo 3 della proposta di regolamento. Per quanto riguarda il campo di applicazione rispetto al testo dell'emendamento votato in commissione trasporti, tutti i gruppi politici hanno concordato sull'inclusione del trasporto regionale. Per quanto riguarda il trasporto urbano e suburbano, domani saranno votati fondamentalmente due testi.
Come relatore sostengo l’emendamento 80, esclusione tout-court del trasporto locale, presentato dal mio gruppo, ma ho dato indicazione positiva anche per l’emendamento 81, che dà la facoltà agli Stati membri di esentare il trasporto locale a condizione che questi garantiscano ai passeggeri un livello di diritti simili a quello previsto dal regolamento.
Credo che abbiamo preparato un testo che ci mette in una buona posizione di partenza per le future discussioni e triloghi con il Consiglio e la Commissione. Auguro quindi alla presidenza ceca e alla Svezia, prossimo paese presidente del Consiglio dell’Unione europea, un buon lavoro sui diritti dei passeggeri e spero naturalmente di potermi occupare delle fasi successive dell’approvazione di questo regolamento nel corso della prossima legislatura.
Pavel Svoboda , presidente in carica del Consiglio. – (CS) Onorevoli deputati, domani voterete le bozze degli emendamenti alle due proposte da parte della Commissione sulla tutela dei diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus e dei passeggeri che viaggiano via mare e per vie navigabili interne.
Sono due norme importanti che interessano da vicino sia i consumatori che il settore dei trasporti. L’Unione europea ha recentemente adottato dei regolamenti analoghi per il trasporto ferroviario ed aereo. Le proposte sottoposte recentemente dalla Commissione completeranno questo quadro giuridico. In termini pratici ciò implicherà una maggiore tutela per tutti i passeggeri, specialmente le persone disabili e le persone a mobilità ridotta, indipendentemente dal mezzo di trasporto. Oltretutto garantirà condizioni eque per tutte le aree di trasporto. La presidenza ceca accoglie chiaramente con favore queste proposte ed attribuisce ad esse grande importanza. Ritengo che condividiamo tutti lo stesso obiettivo adottato dall’Unione europea negli ultimi anni, ossia il rafforzamento dei diritti dei passeggeri.
In relazione alle bozze di emendamento che avete votato nella commissione trasporti e turismo, vorrei fare riferimento a due aspetti in particolare. Il primo è che attribuite grande importanza ai diritti delle persone disabili e delle persone a mobilità ridotta. Condividiamo la vostra posizione in materia che consentirà di approvare, in seconda lettura, questi due importanti regolamenti di natura giuridica.
Il secondo aspetto è che avete cercato di armonizzare le bozze di regolamento con le versioni già esistenti dei regolamenti relativi ai diritti delle persone che viaggiano con diversi mezzi di trasporto, e avete proceduto con cautela nel’adattare le proposte alle esigenze specifiche del trasporto effettuato con autobus o del trasporto via mare e per vie navigabili interne, senza rinunciare all’obiettivo di consolidare i diritti dei passeggeri. Concordiamo sull’esigenza di adattare le norme giuridiche alle caratteristiche specifiche delle varie modalità di trasporto. Come tutti ben sappiamo, non è possibili applicare esattamente lo stesso approccio ai diversi tipi di trasporto. Il trasporto ferroviario e quello aereo hanno caratteristiche proprie e lo stesso vale per il trasporto effettuato con autobus e per il trasporto via mare e per vie navigabili interne. Vi sono grandi differenze persino tra queste due ultime modalità. Esistono aziende grandi e piccole e i viaggi possono durare diversi giorni o solo pochi minuti. E’ dunque necessario trovare una soluzione accettabile per tutti che garantisca la tutela dei consumatori senza imporre inutili oneri amministrativi agli operatori del settore, e in particolar modo alle aziende più piccole sul mercato. La questione è particolarmente rilevante data l’attuale situazione economica.
Accogliamo dunque con favore il vostro operato su questi temi che fornisce un ottimo punto di partenza ed è oltretutto in sintonia con il nostro pensiero in materia. Sono fermamente convinto che troveremo una forma di collaborazione proficua sugli accordi giuridici che tuteleranno gli interessi di tutte le parti coinvolte e che terranno conto allo stesso tempo dell’obiettivo dell’Unione europea volto al miglioramento del processo legislativo. Per concludere, vorrei ringraziare in particolar modo i relatori, l’onorevole Albertini e l’onorevole Teychenné per l’eccellente lavoro e la relazione redatta con molta cura.
Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione . − Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi fa sempre piacere ricordare di essere stato in questi banchi per tanti anni e questo mi dà la possibilità di apprezzare ancora di più il lavoro che anche in occasione di questo dibattito il Parlamento europeo ha svolto.
Ecco perché, voglio ringraziare l'on. Teychenné e l'on. Albertini per il contributo importante che stanno dando per tutelare i diritti dei cittadini passeggeri in tutti i settori del trasporto, perché l’esigenza di intervenire nel settore del trasporto per autobus e nel settore del trasporto marittimo cerca di colmare una carenza, che come tutti quanti avete sottolineato, esiste nella normativa europea.
Abbiamo tanti passeggeri disabili, abbiamo tanti passeggeri a mobilità ridotta per altri motivi, quindi abbiamo il diritto anche di garantire il libero spostamento, perché si tratta di una questione di libertà innanzitutto all’interno della nostra Unione europea. Certamente, dare delle buone norme non è facile, oggi compiamo un passo in avanti di un certo rilievo.
Io ho apprezzato anche le parole della Presidenza del Consiglio, ci sono certamente ancora alcune riserve sui testi che Commissione e Parlamento si trovano d'accordo ad approvare, ma ho anche notato un'apertura politica generale da parte del Consiglio e questo mi fa ben sperare per il futuro.
Sono convinto che troveremo, come è successo per la questione del trasporto stradale, un buon compromesso che garantisca ai cittadini europei la possibilità di spostarsi liberamente e tutelati degnamente all'interno dell'Unione europea.
Quindi, credo che oggi noi stiamo discutendo di argomenti che toccano la vita di ogni cittadino, ecco perché sono convinto che per quanto riguarda la proposta autobus si debba – la riunione del 30 marzo scorso della commissione TRAN mi ha già fornito elementi incoraggianti – appoggiare l’approccio della Commissione per un campo di applicazione più ampio possibile che copra tutti i servizi regolari di trasporto passeggeri, internazionali, nazionali, regionali, urbani e suburbani. Ciò risponde a un obiettivo di semplificazione legislativa ma anche all’esigenza di garantire gli stessi diritti a tutti i passeggeri senza esclusione di principi.
Tuttavia, onorevole Albertini, tenuto conto della specificità del settore, la proposta lascia agli Stati membri la possibilità di escludere dal campo di applicazione i servizi di trasporto urbano, suburbano e regionali coperti da contratti di servizio pubblico e se tali contratti offrono ai passeggeri un livello elevato di protezione paragonabile a quello previsto dal regolamento. Mi sembra una soluzione ragionevole che offre il livello richiesto di flessibilità pur salvaguardando i diritti di base dei passeggeri.
La responsabilità delle società di autobus nei confronti dei passeggeri in caso di decesso o di ferite rappresenta un altro elemento essenziale della proposta. Nella Comunità esistono troppe differenze a questo proposito e ciò crea gravi incertezze per i passeggeri. A questo proposito, desidero precisare alcuni punti: questo capitolo, innanzitutto, non tocca la questione dell’assicurazione, ma verte esclusivamente sulla responsabilità dei trasportatori nei confronti dei passeggeri. Secondo, la compagnia di autobus non è considerata l’unica responsabile del risarcimento danni e non si mette in discussione il suo diritto di chiedere un risarcimento ai terzi. Terzo, questo capitolo non incide né sugli importi, né sulle procedure previste dalla direttiva del 2005 sull’assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli; e quarto, la Commissione non ha creato affatto un nuovo modello di responsabilità. Ciò che si propone oggi è un regime di responsabilità, che tenendo conto delle specificità del settore si ispiri ad altri modi di trasporto.
Per quanto riguarda il trasporto marittimo, io credo che sia necessario un solo strumento legislativo, anche se poi ci sono diversità di opinioni sia all'interno del Parlamento sia per quanto riguarda il Consiglio. Consentitemi di sottolineare una questione fondamentale in merito al campo di applicazione: rispetto ai passeggeri stradali, ferroviari e aerei, i passeggeri che viaggiano per mare e per vie di navigazione interne sono di gran lunga meno numerosi. Tra di essi, quelli che utilizzano le vie di navigazione interne rappresentano soltanto una piccola minoranza. A mio giudizio non mi pare né logico né realistico ricorrere a regolamenti distinti tra passeggeri marittimi e quelli che utilizzano le vie di navigazione interne, tanto più che spesso utilizzano lo stesso tipo di imbarcazione. Credo che la soluzione debba essere trovata in uno strumento legislativo unico.
Il 30 marzo scorso si è svolto, insieme alla discussione della commissione TRAN sulla relazione Teychenné, un dibattito pubblico dei ministri nell’ambito del consiglio Trasporti dell’Unione europea. Sono lieto di avere avuto l’occasione di constatare che una certa sintonia, fra la Commissione, gli Stati membri e il Parlamento europeo quanto all’obiettivo di mettere rapidamente a disposizione dei passeggeri europei un nuovo regolamento ambizioso sia stato un elemento caratterizzante di questo dibattito.
In questo contesto, la Commissione è naturalmente pronta ad apportare al testo tutti i chiarimenti e i miglioramenti necessari per tenere maggiormente conto della specificità di ciascuna tipologia di servizi e fornire così all’industria gli strumenti per applicare il regolamento con la necessaria flessibilità. Mi permetto ancora di insistere sull’esigenza di prevedere i mezzi per un’applicazione efficace del futuro regolamento. A tale scopo è importante che le autorità nazionali competenti per l’applicazione, trasmettano relazioni periodiche sulla loro attività, per il resto ogni Stato membro potrà organizzare il proprio sistema nazionale come preferisce, scegliendo ad esempio se disporre di una o più autorità competenti.
Georgios Papastamkos, relatore per parere della commissione giuridica. − (EL) Signor Presidente, la proposta di regolamento, emendata secondo le indicazioni del Parlamento europeo, consolida i diritti dei passeggeri nel trasporto marittimo in modo soddisfacente.
In occasione della prossima iniziativa legislativa in materia, sarebbe tuttavia più corretto, a mio avviso, adottare un approccio orizzontale, un unico strumento giuridico che includa tutti i mezzi di trasporto, alla luce della necessità odierna di utilizzare i mezzi di trasporto in modo combinato.
Sarebbe altresì preferibile in futuro che si avanzassero sistematicamente proposte separate sui diritti dei passeggeri da una parte e sulle persone a mobilità ridotta dall’altra, e questo perché i singoli progetti hanno scopi e destinatari diversi.
Infine vorrei sottolineare l’approccio piuttosto limitato assunto ripetutamente dalla Commissione, sebbene non dal vicepresidente Tajani, nei confronti di questioni che richiedono una visione più ampia e multilaterale, come nel caso del trasporto marittimo.
Il trasporto marittimo nel Mediterraneo avviene in condizioni diverse dal trasporto attraverso gli stretti.
Georg Jarzembowski, a nome del gruppo PPE-DE. – (DE) Signor Presidente, signor vicepresidente della Commissione, signor Presidente in carica del Consiglio, vorrei informare l’oratore precedente che noi teniamo sempre in considerazione le isole greche e le compagnie di traghetti greche e dunque non ha motivo di preoccuparsi a tal proposito.
Il mio gruppo ed io siamo lieti che per la prima volta avremo diritti statutari e orientati al cittadino a tutela dei passeggeri in caso di ritardi e cancellazioni anche per il trasporto via mare e per vie navigabili interne e per il trasporto regionale effettuato con autobus. Vorremmo ringraziare i due relatori, gli onorevoli Albertini e Teychenné. Abbiamo avuto modo di cooperare in modo costruttivo all’interno delle commissioni e di addivenire a ottimi risultati.
Ci sono solo alcuni punti su cui vorrei soffermarmi ulteriormente. Ritengo che il 25 per cento di rimborso per i passeggeri marittimi per un ritardo da due fino a tre ore sia assolutamente adeguato, come nel caso del 50 per cento per ritardi superiori alle tre ore – ma vorrei dire all’onorevole Teychenné che un rimborso del 100 per cento per ritardi superiori è veramente eccessivo. Se consideriamo che il trasporto marittimo non viene fornito solo da grandissime imprese ma, come avviene specialmente nel caso dei traghetti, anche da piccole e medie imprese, allora è necessario assumere un approccio ragionevole in tema di rimborsi.
Come già discusso, dobbiamo anche fare attenzione a non attribuire la responsabilità alle persone o agli enti sbagliati nel settore del trasporto marittimo. In quest’Aula ci impegniamo tutti per garantire che entrambi i documenti garantiscano l’assistenza soprattutto ai passeggeri a mobilità ridotta, ma gli armatori non possono gestire i problemi di accesso in porto; devono essere i porti stessi ad occuparsene. In altre parole dobbiamo essere molto cauti.
Per quanto riguarda i diritti dei passeggeri che viaggiano in autobus, vorrei sottolineare che ci sono differenze oggettive tra gli autobus interurbani e quelli urbani. Per questo motivo il mio gruppo è dell’opinione che sia giusto esigere diritti ragionevoli per i passeggeri che viaggiano in autobus interurbani ma bisogna riconoscere che gli autobus urbani e suburbani operano in condizioni completamente diverse. Queste regole non sono adatte a tale contesto e ciò va riconosciuto apertamente
Robert Evans, a nome del gruppo PSE. – (EN) Signor Presidente, vorrei fare i miei complimenti ad entrambi i relatori. Un paio di anni fa sono stato relatore per l’accesso dei passeggeri disabili sugli aeroplani. Questa legge è un altro tassello importante per rendere il settore dei trasporti quanto più inclusivo o, per usare le parole dell’onorevole Albertini, per il consolidamento dei diritti dei passeggeri.
In un’epoca in cui incoraggiamo i cittadini a viaggiare con i mezzi di trasporto pubblici, è estremamente importante aggiungere a questo settore anche gli autobus, come sostenuto dall’onorevole Albertini. Alcuni colleghi, non necessariamente quelli presenti oggi in aula, hanno cercato di introdurre deroghe per alcune sezioni, ma io mi sono sempre basato sul desiderio di includere quanti più elementi possibile in modo che l’Europa che sia un vero mercato comune per i proprio cittadini. Ecco perché l’emendamento n. 81 è così importante.
Nel suo intervento il commissario ha dichiarato che abbiamo bisogno degli stessi diritti per tutti i passeggeri, senza eccezioni, e dopo ha cominciato a parlare delle eccezioni, come nel caso del trasporto regionale. A mio avviso il trasporto regionale non va escluso e ho condotto qualche ricerca in materia. In alcuni degli Stati membri un viaggio in autobus su una tratta regionale può durare fino a sei ore, dunque più che un viaggio internazionale in autobus ad esempio da Londra a Bruxelles o Parigi. Penso quindi che andrebbe incluso. Laddove il trasporto locale – come dichiarato dall’onorevole Jarzembowski – non è incluso, ci devono essere, a mio parere, contratti di servizio pubblico tali da garantire che le aziende raggiungano gli stessi standard.
Dobbiamo altresì convincere i costruttori a progettare autobus più moderni che tengano maggiormente conto delle esigenze dei disabili. Come abbiamo condotto delle campagne affinché gli aeroplani fossero più accessibili per i disabili, analogamente abbiamo bisogno di autobus con corridoi più ampi o toilette più accessibili, ad esempio, ed è necessario che le compagnie del settore rendano i propri terminal più accessibili e si impegnino a formare e sensibilizzare il personale in materia di disabilità.
Questa è una buona relazione, è una buona raccolta di relazioni, che ci permette di fare numerosi passi avanti e mi congratulo con quanti hanno partecipato alla sua stesura.
Dirk Sterckx, a nome del gruppo ALDE. – (NL) Vorrei iniziare ringraziando i relatori a nome del mio gruppo. Ritengo che siano stati aggiunti ulteriori elementi ai diritti dei passeggeri. Abbiamo lavorato duramente per intraprendere la strada giusta nel settore dell’aviazione e del trasporto ferroviario. Abbiamo maturato una notevole esperienza nella compilazione di queste relazioni e sono lieto che l’onorevole Albertini abbia allineato i vari elementi, al punto che non vi è quasi alcuna necessità di fare una distinzione tra i diversi modi di trasporto, se non in casi particolari.
Ne risulta migliorata anche la qualità dei servizi, elemento da non trascurare. Abbiamo imparato dai nostri errori, come risulta evidente dall’irrigidimento della definizione del caso di forza maggiore. Dobbiamo rivedere questo aspetto nell’aviazione, ad esempio, e sono lieto che ciò sia stato fatto nei trasporti marittimi.
Per quanto riguarda la relazione dell’onorevole Albertini, un interrogativo importante – sollevato anche dagli onorevoli Evans e Jarzembowski – fa riferimento al campo di applicazione del regolamento. Il mio gruppo ha ritirato il proprio sostegno all’emendamento che aveva inizialmente proposto insieme a voi, ma non perché lo ritenesse meno importante, bensì perché i socialisti hanno trovato un modo migliore per formularlo, come descritto dall’onorevole Evans. In ogni caso noi escludiamo il trasporto regionale dal regolamento, ma lasciamo aperta la possibilità di includere il trasporto urbano e suburbano nel caso gli Stati membri lo desiderino. Credo che questo approccio corrisponda meglio ai nostri obiettivi, e dunque sosteniamo questa proposta avanzata dal gruppo socialista al Parlamento europeo.
Eva Lichtenberger, a nome del gruppo Verts/ALE. – (DE) Signor Presidente, i diritti dei passeggeri vanno collocati al centro dell’intera politica per i trasporti. soprattutto in seno all’Unione europea. Lo abbiamo già fatto per il trasporto ferroviario e per quello aereo, sebbene ci sia un ampio margine di miglioramento per quanto riguarda l’imbarco negato. Come sono costretta a ripetere, i problemi sono troppo grandi.
Un gruppo dipende in particolar modo da regole chiare. Nel caso del trasporto aereo, è diventato evidente che le regole non lo sono abbastanza. Ormai le persone con esigenze particolari potrebbero scrivere libri interi su quello che loro è accaduto in viaggio. Io stessa ho ricevuto alcuni dei loro resoconti. E’ una situazione disastrosa. Per questo motivo l’Unione europea deve mettere tali persone sullo stesso livello e non solo perché richiesto dalla legge, ma perché si tratta di un imperativo morale.
Nel settore del trasporto marittimo e del trasporto effettuato con autobus, per i quali stiamo elaborando delle regole, potremmo incontrare problemi nell’attribuzione di responsabilità relativamente al trasporto marittimo e ai porti, ma in futuro dobbiamo trovare una soluzione basata sulla pratica. Il secondo punto su cui mi vorrei soffermare è la necessità di includere quanti più elementi possibile nella sezione dedicata al trasporto effettuato con autobus. Se permettiamo troppe eccezioni, diamo agli operatori la possibilità di aggirare le regole. Non possiamo permettere che coloro che già devono battersi per veder riconosciute le loro particolari esigenze vengano ulteriormente svantaggiati per il protrarsi di tali difficoltà. Abbiamo il dovere di occuparci del loro diritto alla mobilità e di dargli attuazione.
Erik Meijer, a nome del gruppo GUE/NGL. – (NL) Signor Presidente, durante questa tornata sono emersi due quesiti relativi al trasporto collettivo di passeggeri.
Il primo è: cosa dovrebbe fare il governo e cosa dovremmo affidare al mercato per il tramite degli appalti? Alla fine abbiamo optato per la libertà di scelta con riferimento al trasporto urbano e regionale, su mia proposta. Le nuove regole per il trasporto di persone con autobus non dovrebbero precludere alle autorità di livello inferiore la possibilità di organizzare esse stesse il trasporto pubblico.
Per quanto riguarda i diritti dei passeggeri ci si è sempre trovati a scegliere tra due alternative. Nel primo caso l’attenzione è rivolta al livello massimo di informazione in merito continuazione del viaggio in altri Stati membri, la disponibilità di biglietti transfrontalieri e buoni collegamenti sulle lunghe distanze, in modo da evitare spiacevoli sorprese durante il viaggio.
Nel secondo caso invece l’attenzione è posta sul rimborso pagato retroattivamente per ritardi o cancellazione dei servizi. Io ho sempre sostenuto la prima alternativa, ma la maggioranza in Parlamento opta per la seconda, specialmente dal momento che è la scelta adottata per il trasporto aereo.
Dedicare maggiore attenzione alle esigenze dei disabili è un motivo importante per sostenere le proposte, anche se non soddisfano tutte le richieste.
Rodi Kratsa-Tsagaropoulou (PPE-DE). - (EL) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli deputati, vorrei iniziare congratulandomi con i relatori per la loro presentazione concreta e per il lavoro estremamente coeso a fronte di una pletora di emendamenti presentati nella commissione trasporti e turismo.
Negli ultimi anni l’Unione europea, con il contributo decisivo del Parlamento europeo, ha tentato di rafforzare i diritti dei passeggeri in tutti i settori dei trasporti. Come ben ricorderete, le nostre istituzioni hanno approvato di recente alcune norme sui diritti dei passeggeri nel trasporto aereo e ferroviario. Oggi stiamo compiendo un passo importante verso il rafforzamento di diritti equi per i passeggeri su tutti i mezzi di trasporto senza alcuna esclusione o eccezione, come dichiarato dal commissario.
Vorrei ricordarvi che, dopo una difficile conciliazione con il Consiglio, abbiamo recentemente adottato un terzo pacchetto su sette proposte legislative sulla sicurezza in mare, incluso il risarcimento per i passeggeri in caso di incidenti.
Vorrei sottolineare, in riferimento alla relazione Teychenné, come essa proponga un quadro di riferimento coeso per la tutela dei consumatori/passeggeri, che rispetta anche le piccole aziende del settore dei trasporti e le loro attività e la competitività nel caso di incidenti dovuti a casi di forza maggiore o nel caso in cui il trasporto marittimo sia influenzato dalle cattive condizioni atmosferiche.
E’ altresì significativo che siano stati inclusi settori importanti, come i diritti delle persone con disabilità e a mobilità ridotta allo scopo di salvaguardare il principio della non-discriminazione che guida tutte le nostre politiche. Analogamente, stabilisce chiaramente gli obblighi per i vettori nel caso in cui i servizi subiscano ritardi o cancellazioni, i limiti temporali per i ritardi e l’ammontare del risarcimento.
Al termine di questa legislatura e prima delle elezioni europee, il lavoro sui diritti dei passeggeri è una delle nostre conquiste più importanti a vantaggio dei cittadini europei.
Brian Simpson (PSE). - (EN) Signor Presidente, vorrei ringraziare entrambi i relatori per il lavoro svolto in questo settore così importante e anche il commissario per il suo appoggio. I diritti dei passeggeri sono sempre stati una priorità per il gruppo dei socialisti, e questa proposta, successiva ai diritti dei passeggeri nel trasporto aereo e ferroviario, completa l’insieme.
E’ fondamentale ricordare che gli utenti dei servizi di trasporto sono gli attori più importanti – un fatto spesso dimenticato da alcune aziende del settore. Ora, per la prima volta, a quanti viaggiano in autobus e in traghetto viene riconosciuta una serie di diritti basilari che attribuiranno le giuste responsabilità in caso di cancellazioni e ritardi, bagagli smarriti o danneggiati e morte nel caso di incidenti.
Cosa forse ancora più importante, avremo una serie di diritti fondamentali per le persone a mobilità ridotta e con esigenze particolari che porranno fine alle ingiustizie che essi hanno dovuto tollerare nel corso degli anni da parte delle compagnie di trasporto. Gli operatori del settore non potranno più escludere le persone a mobilità ridotta dai propri mezzi; le persone a mobilità ridotta non avranno più meno diritti delle persone non disabili; le persone a mobilità ridotta non verranno più escluse dalla rete dei trasporti pubblici.
Chi ha ottenuto questo risultato? Non un parlamento nazionale o regionale, bensì il Parlamento europeo. E’ il Parlamento europeo che ha dato agli utenti massima priorità nel settore dei trasporti. Questo significa che il Parlamento europeo mette i cittadini al primo posto e noi, in quanto socialisti, non possiamo che appoggiare questo approccio.
Francesco Ferrari (ALDE). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio il relatore e il Commissario per l’ottimo lavoro svolto. La relazione chiarisce in modo molto equilibrato i diritti dei passeggeri e di tutti i tipi di trasporto, anche nel trasporto effettuato con autobus, ed affronta determinatamente tutte le questioni attinenti. Un occhio di riguardo è stato rivolto alle persone disabili ed a mobilità ridotta verso le quali, come evidenzia nella relazione il collega Albertini, bisogna essere in grado di predisporre dei servizi che tengono conto delle diverse esigenze di tali persone.
Inoltre, sono stati trattati in maniera chiara tutti i problemi attinenti questo tipo di trasporto: rimborsi, indennizzi, informazione ai passeggeri, responsabilità per i rischi e reclami. Da parte mia e dal gruppo ALDE c’è stata la piena disponibilità a collaborare con il relatore per ottenere un testo che potesse essere il più chiaro possibile e tenere in conto da una parte gli interessi dei passeggeri, dall’altra le esigenze delle società che gestiscono e offrono questi servizi, che necessitano di tempi tecnici per uniformarsi al regolamento. Mi auguro pertanto che ci sia un voto favorevole al testo domani.
Reinhard Rack (PPE-DE). – (DE) Signor Presidente, le aziende fornitrici di servizi devono essere in primo luogo a disposizione degli utenti di tali servizi e non delle aziende stesse. In considerazione di questo principio, è importante delineare regole appropriate per gli utenti di tutti i mezzi di trasporto e garantire che i servizi di cui fanno uso abbiano un livello qualitativo adeguato. In questo contesto – e mi limito a riprendere un tema già menzionato più volte – è molto importante prendere in considerazione soprattutto i diritti delle persone a mobilità ridotta. Dal mio punto di vista a questo proposito c’è un tema che è ormai in movimento quasi perpetuo. Vorrei ricordarvi che le persone disabili non sono le uniche a incontrare difficoltà. I genitori, gli adulti con bambini piccoli, necessitano anch’essi di nuove regole su tutti i mezzi di trasporto. Spero che anche questo tema trovi un’adeguata visibilità.
In secondo luogo vorrei sottolineare come anche le migliori regole e misure di salvaguardia non sono utili se le informazioni a tal proposito vengono nascoste nell’angolo più remoto delle aziende coinvolte. Il luogo deputato per il materiale informativo sui diritti dei passeggeri è all’interno delle biglietterie stesse o a bordo degli autobus, degli aerei e dei vari mezzi di trasporto.
Da ultimo vorrei ricordare che abbiamo cominciato a delineare regole sui diritti dei passeggeri nel settore del trasporto aereo nell’interesse dei passeggeri stessi ma siamo stati troppo indulgenti. Quello che si permettono le compagnie aeree, specialmente in materia di ritardi, ossia annunciare che l’ultimo aereo non è arrivato in orario e che quindi anche quello seguente subirà un ritardo, non è più accettabile. Avremmo dovuto risolvere la questione all’epoca con rimborsi elevati, e avremmo ottenuto un risultato simile a quello conseguito per l’imbarco negato. Ora, sfortunatamente, questo risultato non è stato raggiunto. Non si può parlare di forza maggiore se un volo viene cancellato perché l’aereo è per metà vuoto. La prossima Commissione avrà molto da fare a questo proposito. Signor vicepresidente, se nella prossima Commissione lei ricoprirà nuovamente questo incarico, la esorto a promuovere una revisione dei diritti dei passeggeri del trasporto aereo, che ritengo urgente.
Emanuel Jardim Fernandes (PSE). – (PT) Signor Presidente, Commissario Tajani, innanzi tutto desidero congratularmi con l’onorevole Teychenné per la qualità della sua relazione. Relativamente al pacchetto marittimo che verrà firmato domani, in un’area in cui sono stato relatore per il gruppo socialista al Parlamento europeo sugli obblighi degli Stati di bandiera e sulle responsabilità dei vettori passeggeri, ho dichiarato che all’interno dell’Unione europea i cittadini devono occupare il primo posto. In questa Unione, è altresì importante che al primo posto stiano anche i passeggeri.
La relazione Teychenné merita il mio pieno sostegno perché rafforza il quadro normativo non solo per i passeggeri di autobus ma anche per i passeggeri in un settore che ho particolarmente a cuore, ossia il trasporto via mare e per vie navigabili interne. Nello specifico si prevede un rimborso del 25 per cento del prezzo del biglietto nel caso di ritardi compresi tra una e due ore, del 50 per cento nel caso di ritardi pari o superiori alle due ore e del 100 per cento se il vettore non offre un trasporto alternativo o alcun tipo di informazioni.
Vorrei sottolineare che tale rimborso va pagato, nel caso di cancellazioni o ritardi notevoli, entro un mese dalla richiesta da parte del passeggero. Nel caso del trasporto con autobus, questa relazione riconosce la necessità di misure aggiuntive per le persone disabili e a mobilità ridotta. Per tutti i passeggeri, il diritto ad un risarcimento nel caso di cancellazioni, overbooking e ritardi gravi di almeno due ore sarà presto una realtà.
Signor Presidente, ho presentato un emendamento sulla necessità di applicare questo quadro normativo anche nelle regioni ultraperiferiche. Sono certo che leggi di tale valore non possano essere messe in discussione da nessuno, e questo vale anche per le regioni periferiche, come ad esempio le Azzorre, Madera, le Canarie e i dipartimenti francesi d’oltremare.
Marian-Jean Marinescu (PPE-DE) . – (RO) Il trasporto marittimo è regolato da una serie di convenzioni internazionali a cui attenersi rigorosamente. Tuttavia è estremamente importante stabilire un insieme di regole minime a livello comunitario in queste aree sensibili, soprattutto per quanto riguarda il controllo sull’attuazione delle leggi. Per questo motivo l’introduzione di un meccanismo indipendente per il trattamento dei reclami e la creazione di un’autorità di controllo rappresentano un vantaggio evidente per i passeggeri rispetto agli operatori del settore dei trasporti.
Ritengo necessario trovare un equilibrio tra i diritti dei passeggeri e gli obblighi dei vettori perché nessuno di questi due gruppi dovrebbe rallentare lo sviluppo a lungo termine del settore del trasporto via mare e per vie navigabili interne. Dobbiamo anche tenere in considerazione le condizioni tipiche in cui questo tipo di trasporto si svolge nelle diverse regioni marittime in Europa dal momento che esistono caratteristiche specifiche che potrebbero compromettere la possibilità di stabilire regole comuni.
Nel contesto più ampio della sicurezza del trasporto marittimo, vorrei fare riferimento ad alcuni atti di pirateria avvenuti di recente nel golfo di Aden. Il riproporsi di questi atti è preoccupante, specialmente considerando che nelle scorse settimane alcuni cittadini europei, compresi cinque rumeni, ne sono stati vittima.
Vorrei approfittare di questa opportunità per esortare la Commissione e il Consiglio a impegnarsi al massimo affinché l’Unione europea rafforzi la cooperazione con gli altri stati nel Corno d’Africa in modo da prevenire atti di pirateria e rendere il transito in queste regioni più sicuro.
Marie Panayotopoulos-Cassiotou (PPE-DE). - (EL) Signor Presidente, signor Vicepresidente della Commissione, oggi ci troviamo nella felice condizione di poter affermare che, con la decisione del Parlamento europeo, i diritti dei passeggeri vengono protetti anche in settori che non erano stati inclusi fino ad oggi.
Siamo fieri che negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie ci siano opuscoli che illustrano le decisioni approvate dall’Unione europea al fine di tutelare i diritti dei passeggeri. Se lo stesso accadrà anche negli altri due settori, i cittadini europei comprenderanno che l’Unione europea è realmente utile per garantire loro migliori condizioni di vita e per proteggerli nei loro viaggi.
Tuttavia dobbiamo ricordare che la tutela raggiunta tramite le leggi non è la stessa percepita dai cittadini, come abbiamo potuto constatare ad oggi dalla loro attuazione nei due settori del trasporto aereo e ferroviario. Quanti tra noi usano questi mezzi di trasporto, noi deputati ed io personalmente, che attraversiamo tre diversi confini, possiamo dichiarare che non vengono applicate in modo efficace. Questo è il motivo per cui la Commissione ha giustamente parlato di un primo passo che necessita di ulteriori miglioramenti, soprattutto per quanto riguarda l’efficacia del contributo dei principali vettori e della loro responsabilità nel tutelare i diritti dei passeggeri.
Non dobbiamo condannare le piccole imprese quando si trovano ad affrontare problemi nella fornitura di servizi di trasporto; mi riferisco al cabotaggio, argomento sul quale ho già rivolto domande al commissario in altre occasioni. Se non decidono di adottare tale principio, come possono fornire questo servizio se devono anche garantire i diritti dei passeggeri? Dobbiamo dunque fornire ai cittadini le strutture necessarie affinché possano godere del principale diritto al trasporto e in seguito offrire loro l’ulteriore vantaggio del risarcimento in caso di ritardi. Dunque prima il servizio e dopo il rimborso nel caso di servizi soggetti a ritardi.
Sono certa che l’Europa si stia dirigendo verso un futuro migliore. Questo è tutto.
Christian Rovsing (PPE-DE). - (DA) Signor Presidente, se dovessimo analizzare come i cittadini guardano alla disabilità, scopriremmo che oggi, quando si parla di vacanze, le persone disabili preferiscono andare negli Stati Uniti, dove le leggi e le regole sono decisamente superiori e dove ricevono un trattamento indubbiamente migliore. L’Europa non è la meta preferita neppure tra i nostri stessi cittadini. I nostri stessi concittadini europei, se disabili, non vogliono trascorrere le vacanze in Europa e si recano piuttosto negli Stati Uniti. Credo che questo sia un segnale chiaro di quanto la relazione a cui stiamo lavorando sia importante, per una serie di motivi, compreso il turismo.
Pavel Svoboda, presidente in carica del Consiglio. – (CS) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli deputati, alla luce dello svolgimento della discussione sin qui svoltasi non avrò bisogno dei cinque minuti a mia disposizione, il che, sono certo, è una buona notizia. Noto con piacere che i nostri interessi coincidono per quanto riguarda la tutela dei diritti dei passeggeri ed il futuro di questo settore. Saremo lieti di collaborare con il Parlamento europeo, in modo da raggiungere una risoluzione conclusiva che dimostrerà una volta in più ai cittadini i vantaggi apportati dall’Unione europea nell’ambito dei diritti dei passeggeri.
Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione. − Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, onorevoli parlamentari, io credo che i cittadini che stanno seguendo questo dibattito sui diritti dei passeggeri e sulle nuove norme che noi vogliamo approvare per rinforzare un sistema di libertà che caratterizza la nostra Unione europea, oggi si rendano conto che la Commissione, il Consiglio e il Parlamento, con i servizi che li assistono, non sono castelli chiusi dove ci si preoccupa di questioni che non toccano cittadini o che invadono negativamente la vita dei cittadini, ma sono istituzioni che hanno a cuore l’interesse dei cittadini, la tutela dei loro diritti e sottolineo la difesa della loro libertà fondamentale: non si è liberi se non ci si può spostare liberamente da una parte all’altra della nostra Unione!
Ecco perché, quando chiesi la vostra fiducia in occasione dell’audizione, poi del voto che ottenni da questo Parlamento, sottolineai che per me e per il periodo di lavoro che avrei svolto come Commissario incaricato dei trasporti una delle priorità era la tutela dei diritti dei passeggeri. Credo, che quest’oggi insieme abbiamo dato un segnale positivo, abbiamo dimostrato con i fatti che si possono compiere passi in avanti e che le istituzioni europee sono vicine ai cittadini, stanno dalla parte dei cittadini.
Come è emerso anche nel corso del dibattito, non ci sono state differenze nella sostanza tra parlamentari dei diversi gruppi politici, tutti quanti hanno sottolineato in sintonia con la Commissione ma anche in sintonia con il Consiglio, che c’è questa volontà di costruire veramente, come ha detto la vicepresidente Kratsa, l’Europa dei cittadini.
Ecco perché annetto grande importanza a un passo fondamentale che oggi stiamo compiendo e che si compierà con il voto di domani; certo, argomenti così complicati, sistemi di trasporti così articolati, differenti nella loro regolamentazione da paese a paese, necessitano di un lavoro approfondito e necessitano anche di momenti di compromesso. Ogni norma che viene approvata è frutto di un compromesso, è frutto della tutela di diversi interessi.
Io ritengo che anche questa volta però debba prevalere l’interesse generale che è quello della tutela della libertà dei cittadini e della libertà dei passeggeri in tutti i sistemi di trasporto esistenti, perché sarebbe un'incongruenza, tutelare soltanto coloro che viaggiano in aereo, coloro che viaggiano in treno, e non tutelare coloro che viaggiano in nave o che viaggiano su autobus. Nonostante, ripeto, nonostante le divergenze che ci possono essere e ci sono divergenze tra la Commissione e il Consiglio e anche con alcuni parlamentari per quanto riguarda la regolamentazione del trasporto su nave, c’è chi preferisce avere regolamentazioni diverse per il trasporto fluviale e per il trasporto marittimo.
La Commissione ha ribadito qual è la sua idea, credo che sia giusto avere un’unica regolamentazione, ma poco importa, io credo che oggi noi dobbiamo cogliere l'elemento positivo, la volontà politica oggi emerge forte di Parlamento, Commissione e Consiglio di garantire i diritti dei cittadini passeggeri e in modo particolare quelli a mobilità ridotta. Non è soltanto, io ho ascoltato con piacere, una questione di diritti, di libertà soprattutto per i portatori di handicap, dare la possibilità a milioni di passeggeri a mobilità ridotta di potersi spostare all'interno dell'Unione europea, significa anche permettere a questi cittadini di dare un contributo alla crescita economica dell’Unione europea, perché milioni di persone che si spostano portano benessere, sviluppano le aziende di trasporto, creano opportunità di turismo ovunque.
Ecco perché io sono soddisfatto e voglio ringraziare i due relatori, come voglio ringraziare il Consiglio e, naturalmente ancora una volta, come faccio sempre, i servizi della Commissione che hanno permesso a me di poter presentare delle proposte al Parlamento e al Consiglio.
Dicevo ringrazio con particolare soddisfazione perché credo che oggi le istituzioni europee, nel loro insieme, danno un segnale di attenzione forte a mezzo miliardo di cittadini europei, che guardano a volte con sfiducia le istituzioni ma credo che oggi coloro che hanno seguito questo dibattito debbano ricredersi e dare fiducia alle istituzioni europee che vogliono sempre più essere vicini ai cittadini.
PRESIDENZA DELL’ON. DOS SANTOS Vicepresidente
Michel Teychenné, relatore. − (FR) Signor Presidente, innanzi tutto vorrei fare riferimento agli emendamenti presentati dall’onorevole Jarzembowski, che ci ha appena esortato ad essere ragionevoli; io credo che l’aspetto importante di questo testo sia proprio la sua ragionevolezza.
E’ forse ragionevole voler revocare l’obbligo dei vettori di formare il personale che entra in contatto con persone a mobilità ridotta?
E’ forse ragionevole abolire il rimborso per l’equipaggiamento perso, soprattutto sedie a rotelle per persone a mobilità ridotta?
E’ forse ragionevole – e l’onorevole Rack, che era qui fino ad un attimo fa, lo ha sottolineato e lo ringrazio per il suo intervento – evitare di rimborsare i passeggeri, pratica esercitata ovunque e soprattutto negli Stati Uniti, in particolare quando le partenze vengono cancellate e non vengono fornite informazioni o modalità di trasporto alternative?
Tutti questi aspetti che ritrovo negli emendamenti non mi sembrano ragionevoli e desideravo manifestare il mio dissenso.
Per il resto ritengo che ci sia consenso come è emerso chiaramente dalla discussione. Vorrei ringraziare la Commissione, il Consiglio e tutti i colleghi che hanno lavorato a questi temi con uno spirito eccellente, comprendendo che si trattava di una questione estremamente importante per i cittadini europei.
Ritengo dunque che domani – e mi rivolgo al gruppo del Partito popolare europeo (Democratici-cristiani) e dei Democratici europei: i vostri emendamenti non sono ragionevoli – dobbiamo votare in favore di questo testo, e dobbiamo lanciare un segnale forte in un momento in cui gli europei a volte dubitano dell’Europa. Come sottolineato dal commissario Tajani, dobbiamo mandare un messaggio forte a questi 500 milioni di cittadini ricordando che le loro esigenze in quanto europei vengono prese in considerazione. Questo è quanto desideravo dire.
Gabriele Albertini, relatore. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi sento di dire che dopo aver ascoltato con attenzione il dibattito, e aver ascoltato il ministro Swoboda e il Commissario Tajani, ma anche i colleghi, mi sento ulteriormente autorizzato ad allargare i miei ringraziamenti per il contributo e i preziosi consigli che ho ricevuto anche in questa sede.
Non ho il tempo di entrare analiticamente a commentare le singole proposte e le sfaccettature di un dibattito così ampio, ma dovendo sintetizzare nei pochi secondi che mi restano per il tempo che mi è stato assegnato, userei due aggettivi per sintetizzare, rendere a unità le vostre proposte e le vostre riflessioni. Avete considerato, nei limiti in cui questo può essere e in un regolamento così complesso, ragionevole il lavoro che è stato fatto.
Ha tenuto conto questo regolamento dello scopo di allargare i diritti dei passeggeri, di estendere a tutte le modalità di trasporto le stesse condizioni di tutela, e anche però della specificità di una serie di vettori che hanno ridotte dimensioni e quindi la difficoltà ad adattarsi a obblighi più elevati in un momento di crisi economica. Questo è l’aspetto della ragionevolezza.
Poi c’è un aspetto di perfettibilità, di migliorabilità, che è stato accennato dai colleghi che pur considerandosi vicini al contesto in cui ci siamo adeguati, vogliono che ulteriormente si allarghi l’ambito dei diritti, quindi al trasporto urbano e per quanto riguarda la tutela dei passeggeri a mobilità ridotta, estenderli. Ebbene, questo nostro processo di avvicinamento alla perfezione, la perfezione delle cose umane non è finito, questo regolamento che è ragionevole ed è, credo, ben fatto, è perfettibile.
La possibilità che gli Stati membri allarghino, completino anche al trasporto urbano non è negata dal relatore, è obbligata per il trasporto regionale, con delle caratteristiche di ampiezza che sono state già elencate e che spesso l'avvicinano a quello delle tratte transnazionali o nazionali; e lo stesso naturalmente vale per le tecnologie impiegate e per gli ambiti di applicazione dei disabili.
Quindi, come ultima osservazione, ancora un ringraziamento a tutti e l'auspicio che questo lavoro che parte oggi non sia finito e possa arrivare a ancora migliori obiettivi.
Presidente. – La discussione congiunta è chiusa.
La votazione si svolgerà domani.
Dichiarazioni scritte (articolo 142 del regolamento)
Daniel Strož (GUE/NGL), per iscritto. – (CS) In riferimento alla relazione sui diritti dei passeggeri in viaggio vorrei sottolineare un elemento che non è relativo alla tutela degli interessi dei consumatori ma è legato piuttosto ad una violazione del principio della libera circolazione delle persone all’interno dell’area Schengen. Riguarda nello specifico la circolazione delle persone attraverso il confine tra la Repubblica ceca e la Germania. I cittadini cechi si lamentano sempre più frequentemente – sia direttamente con me che con i rappresentanti delle autorità regionali e locali nella regione al confine ceco-tedesco – di subire vessazioni da parte della polizia tedesca quando attraversano il confine, sia in gruppo che su mezzi privati. I cittadini dichiarano di venire inspiegabilmente fermati, perquisiti e addirittura interrogati da poliziotti in borghese sulla natura e lo scopo della propria visita in Germania. Il comportamento della polizia tedesca è vessatorio ed è in netta contrapposizione con il principio della libera circolazione delle persone all’interno dell’Unione europea. Vorrei sottolineare che questi episodi stanno diventando sempre più frequenti ed esorto le autorità comunitarie a trovare una soluzione per questa situazione inaccettabile.
(La seduta, sospesa alle 18.15 in attesa del Tempo delle interrogazioni, riprende alle 18.30)