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Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 6 maggio 2009 - Strasburgo Edizione GU

Sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) - Programma di sostegno alla ripresa economica tramite la concessione di un sostegno finanziario comunitario a favore di progetti nel settore dell’energia - Modifica dell’accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 (discussione)
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  Maria Petre (PPE-DE).(RO) Vorrei innanzi tutto congratularmi con l’onorevole Stavreva per la qualità della relazione presentata oggi in Aula.

Sono favorevole agli emendamenti proposti dalla relatrice, come ad esempio la copertura di 250 milioni di euro per attività destinate a raccogliere le nuove sfide, anche se – come diceva il commissario stesso – dobbiamo ancora rivedere questo punto. Data l’urgenza di una risposta rapida all’attuale crisi economica, come sappiamo, sarebbe utile effettuare i pagamenti in modo che siano garantiti già nell’esercizio di bilancio 2009; tale approccio in realtà rispecchia le conclusioni della presidenza al Consiglio europeo del 12 dicembre 2008.

Un aspetto saliente dell’attuale crisi economica è la riduzione delle risorse disponibili generali e dei prestiti, oltre all’imposizione di condizioni più rigorose per l’ottenimento di credito dalle banche. Sostengo quindi la proposta del relatore affinché gli Stati membri abbiano la possibilità di usare i fondi disponibili mediante prestiti e garanzie di credito, consentendo agli interessati nelle aree rurali di effettuare investimenti anche in questi tempi difficili.

Siccome in alcune comunità rurali la popolazione è sparpagliata sul territorio e i costi sono elevati, non tutti i cittadini dispongono di un accesso personale alle connessioni a banda larga. A mio parere, pertanto, oltre alle operazioni infrastrutturali qui proposte, gli Stati membri dovrebbero sostenere anche Internet point pubblici nelle comunità rurali, ad esempio in biblioteche civiche e municipi.

Concordo sulla possibilità di informare il pubblico in generale e le autorità locali competenti in merito all’attuazione delle nuove misure. Per garantire l’uso più efficace delle risorse disponibili e per imprimere un forte impulso alla banda larga nelle zone rurali, credo che le attuali divergenze tra Stati membri in termini di copertura debbano guidarci verso una differenziazione al momento dell’assegnazione dei fondi.

 
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