6.5. Protocollo aggiuntivo all'accordo di cooperazione per la protezione delle coste e delle acque dell'Atlantico nordorientale contro l'inquinamento (A7-0009/2010) (votazione)
Anna Rosbach , relatore. – (DA) Signora Presidente, ho chiesto la parola perché i tempi per questo importante protocollo aggiuntivo non consentivano un dibattito, né in commissione né in seduta plenaria. Questo Protocollo aggiuntivo permetterà agli Stati membri dell'Unione europea di lottare collettivamente per combattere l'inquinamento nell’Atlantico. L'accordo fa parte di una rete di accordi marittimi regionali che l'Unione europea ha concluso con una serie di singoli Stati membri e paesi terzi vicini. Ciascuno di questi accordi comprende vari specchi di mare che circondano gli Stati membri dell'Unione europea e punta a interventi singoli e/o collettivi ad opera delle parti in causa in caso di inquinamento o di minaccia di inquinamento delle acque o delle coste. Non nascondo il fatto che è mia grande speranza che questo protocollo aggiuntivo permetta di lottare contro un gran numero di forme di inquinamento dell'Atlantico. Si tratta, dopo tutto, di un Protocollo che ha sostato troppo a lungo nel processo decisionale. Ci sono voluti venti anni a causa della disputa tra Marocco e Spagna per quanto riguarda il Sahara occidentale. Sono venti anni sprecati. L'ambiente marino non può riavere indietro quegli anni, ma ciò sottolinea solamente l'importanza di non prolungare ulteriormente il processo in quest'Aula. Mi auguro pertanto che, proprio come quando abbiamo affrontato la questione in commissione, ci sia un ampio sostegno tra i membri di questo Parlamento e vi sono molto grato del vostro sostegno.