Othmar Karas, relatore. – (DE) Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei solo precisare che con la decisione odierna conseguiremo un risultato a cui ambiamo dal 2004 e che il Consiglio non ci ha permesso di raggiungere nella primavera di quell’anno, vale a dire ampliare le possibilità di revisione di Eurostat, conferire ad essa maggiori poteri ed automatizzare il processo di revisione.
Per quanto riguarda la crisi, si tratta del primo passo legislativo importante in risposta alle esperienze delle scorse settimane. Occorre rafforzare l’autonomia di Eurostat e ridimensionare la sua dipendenza dai dati provenenti dagli Stati membri. Gli sviluppi odierni sono un passo nella giusta direzione, ma a mio avviso non siamo ancora giunti alla fine. Dev’essere prevista la possibilità di effettuare visite di controllo nei paesi membri in qualsiasi momento senza preavviso, e tutti i dati rilevanti devono essere a disposizione per procedere alla verifica.
Va intensificata la collaborazione con la Banca centrale europea e dobbiamo accertarci che a Eurostat affluiscano maggiori finanziamenti e che disponga di un personale più nutrito, che deve ricevere formazione di alta qualità.
Che cos’altro vuole il Parlamento europeo? Sanzioni contro gli Stati membri che falsificano le statistiche e forniscono dati non veritieri. La Commissione deve presentare al Parlamento una relazione completa sugli errori degli ultimi sei anni. Vogliamo sapere dove sono stati commessi gli errori e di che tipo di errori si trattava – di carattere politico, giuridico o di giurisdizione – in modo da poter trarre le debite conclusioni.
La Commissione dovrebbe mettere sul tavolo e portare avanti un’armonizzazione della raccolta dei dati statistici e un’armonizzazione dei criteri per le autorità statistiche degli Stati membri. Oggi compiamo un passo giusto e significativo verso l’indipendenza e l’accrescimento dei poteri, ma non abbiamo ancora finito. Dobbiamo proseguire su questa strada.