Presidente. – L’ordine del giorno reca la relazione (A7-0195/2010), presentata dall’onorevole De Veyrac, a nome della commissione per i trasporti e il turismo sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di inchieste e prevenzione di incidenti e inconvenienti nel settore dell’aviazione civile [COM(2009)0611 – C7-0259/2009 – 2009/0170(COD)]
Christine De Veyrac, relatore. – (FR) Signor Presidente, la politica dei trasporti dell’Unione europea è più di una serie di obiettivi economici, ma rappresenta soprattutto la volontà di garantire ai passeggeri un elevato livello di sicurezza.
Si tratta di un obiettivo al quale ci siamo avvicinati negli ultimi anni e dobbiamo continuare ad impegnarci per assicurare livelli ottimali di sicurezza aerea. Proprio in questo contesto discutiamo oggi la proposta di regolamento in materia di inchieste e prevenzione di incidenti e inconvenienti nel settore dell’aviazione civile.
Dopo diverse settimane di difficili negoziati, abbiamo raggiunto un accordo in prima lettura prima dell’estate e il Consiglio ha garantito progressi reali in materia di inchieste e prevenzione sugli incidenti, nonché in relazione al sostegno alle famiglie delle vittime. Se il testo venisse approvato domani, le misure in esso contenute entrerebbero in vigore alla fine del 2010.
(Rumori in Aula; il Presidente chiede silenzio)
Quali sono le misure proposte dalla relazione? In primo luogo il regolamento rafforza l’indipendenza delle inchieste sulla sicurezza e degli investigatori, ai quali deve essere garantito l’accesso alle prove e alle risorse necessarie per determinare le cause dell’incidente.
In secondo luogo il testo chiarisce il ruolo dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) in caso di incidenti aerei. Si indica chiaramente che l’Agenzia, in quanto organo incaricato per la certificazione...
(Altri rumori in Aula)
Sembra che nessuno sia interessato. Posso terminare qui se volete. Non riesco nemmeno a sentire la mia voce.
(Il Presidente invita l’oratore a continuare)
È indicato chiaramente che l’Agenzia, in quanto responsabile della certificazione, non deve in nessun caso partecipare a inchieste su un incidente, poiché non può essere al tempo stesso giudice e parte. Deve poter tuttavia avere accesso alle informazioni necessarie per svolgere le proprie funzioni di certificazione e per mettere le sue competenze al servizio delle inchieste sulla sicurezza. Per tale motivo, il regolamento prevede che, a norma dell’allegato 13 della Convenzione di Chicago, la AESA partecipi alle inchieste in quanto consigliere.
In terzo luogo, il regolamento prevede l’istituzione di una rete di autorità investigative sulla sicurezza, che formalizza e rafforza la cooperazione già esistente tra gli Stati membri. Tale rete, oltre ad avere una struttura flessibile senza personalità giuridica, contribuirà a migliorare la qualità delle inchieste sulla sicurezza grazie, in particolare, alla maggiore cooperazione tra gli Stati membri, alla condivisione delle buone pratiche e a una migliore formazione degli investigatori.
Il regolamento si occupa inoltre della relazione tra le indagini giudiziarie e le inchieste tecniche di sicurezza e anche in questo caso il testo rappresenta un vero progresso. Il regolamento assicura innanzi tutto che gli investigatori sulla sicurezza abbiano accesso immediato e senza restrizioni alle prove, nonostante la diversità dei sistemi giuridici negli Stati membri, e crea accordi preliminari tra le autorità giudiziarie e gli uffici di inchiesta.
Infine, l’aspetto per me più importante, è la protezione delle vittime e delle loro famiglie. Il testo prevede che un elenco di tutte le persone che si trovano a bordo di un aeromobile deve essere stilato entro due ore dalla notifica del verificarsi di un incidente, alleviando l’attesa per le famiglie.
Il presente regolamento istituisce una serie di misure rivolte alle famiglie delle vittime, tra le quali la possibilità, al momento della prenotazione, di indicare il nome di una persona di contatto in caso di incidente; l’obbligo di notificare alle famiglie i progressi compiuti nell’inchiesta prima che vengano resi pubblici; la riservatezza in merito ai nomi delle persone a bordo dell’aeromobile, se richiesto dalle famiglie; la nomina di un referente che funga da punto di contatto per le famiglie delle vittime durante l’inchiesta; l’obbligo degli Stati membri di disporre di un piano di emergenza per gli incidenti; l’obbligo per le compagnie aeree registrate in Europa di avere un piano di crisi che includa ad esempio il sostegno psicologico alle famiglie; ed infine un richiamo all’obbligo per tutte le compagnie aeree operanti nell’Unione europea di disporre di una copertura assicurativa minima per risarcire le famiglie delle vittime.
Un punto fondamentale del regolamento è infine la segnalazione di determinati eventi. Questo rappresenta un considerevole passo avanti in materia di prevenzione degli incidenti, in quanto la AESA e le autorità competenti degli Stati membri avranno accesso al repertorio centrale degli incidenti aerei, che potrà essere analizzato al fine di adottare misure preventive e prevenire pertanto gli incidenti.
Questi sono i principali significati del compromesso. Vorrei rivolgere un caloroso ringraziamento ai relatori ombra per la cooperazione davvero eccellente, che ci ha permesso di raggiungere tale risultato.
Jörg Leichtfried (S&D). – (DE) Signor Presidente, non ho voluto chiedere di intervenire prima e interrompere nuovamente la relatrice. Sono pienamente d’accordo con lei: quanto accaduto all’inizio della discussione è oltraggioso. Si tratta di una discussione che riguarda gli incidenti aerei, la vita delle persone, le modalità per proteggerle e prevenire gli incidenti. A mio avviso, la presente discussione riveste la stessa importanza di quella sul richiamo al regolamento. Si rende pertanto necessario analizzare come evitare in futuro una simile confusione all’inizio di una discussione su questioni importanti.
(Applausi)
Presidente. – È proprio questo che vorrei chiedere a tutti i deputati. È fondamentale che lascino l’Aula il prima possibile se desiderano procedere alla discussione. Se qualcuno vuole ascoltare, può seguire l’inizio all’esterno dell’Aula. Onorevole Leichtfried, condivido pienamente con lei.
Cecilia Malmström, membro della Commissione. – (EN) Signor Presidente, onorevoli parlamentari, desidero ringraziare la relatrice, onorevole De Veyrac, e i relatori ombra per il lavoro svolto e per l’impegno continuo nel sostenere la Commissione in merito alla proposta legislativa che ha portato ad un nuovo ed importante regolamento sulla sicurezza aerea in Europa.
Come ha evidenziato la relatrice, il fascicolo è stato tutt’altro che semplice. Comprende infatti questioni che hanno richiesto trattative complesse e delicate per raggiungere un equilibrio tra le prerogative necessarie per inchieste indipendenti sulla sicurezza e quelle delle autorità giudiziarie, ovvero tra l’esigenza da un lato di svolgere le inchieste e dall’altro di proteggere l’anonimato di chi è coinvolto.
Tutto questo è stato realizzato per trarre il giusto insegnamento dal lavoro svolto e per fornire norme attuali ed efficaci che contribuiscano a inchieste professionali, a prevenire futuri incidenti e inconvenienti e a garantire un elevato livello di sicurezza aerea per i cittadini europei. La questione è di tale importanza che sia il Consiglio che il Parlamento si dichiararono disposti a raggiungere i compromessi necessari. Vorrei per questo ringraziare tutti.
Desidero sottolineare che la Commissione condivide la valutazione della relatrice. Il testo concordato raggiunge il giusto equilibrio fra tutti gli interessi coinvolti. Dopotutto, il grande vincitore di oggi è il passeggero europeo. La sicurezza aerea e la protezione dei passeggeri rappresentano una priorità per la Commissione nonché le maggiori preoccupazioni per tutti noi al tavolo dei negoziati. Siamo dunque lieti del risultato raggiunto .
Invito tutti gli onorevoli parlamentari a sostenere il testo di compromesso, come negoziato dalla relatrice.
Werner Kuhn, a nome del gruppo PPE. – (DE) Signor Presidente, Commissario Malmström, onorevoli colleghi, dopo lunghe trattative, l’onorevole De Veyrac ha presentato una relazione eccellente. Nelle precedenti considerazioni introduttive, è stato tuttavia giustamente affermato che sono in gioco vite umane ed è pertanto necessario ricordare che le inchieste e la prevenzione degli incidenti nel settore dell’aviazione civile si basano attualmente su una direttiva del 1994. Da allora abbiamo creato un mercato comune del trasporto aereo e il cielo unico europeo è divenuto realtà. Negli ultimi 15 anni il traffico aereo in Europa è più che raddoppiato ed è evidente che il nostro impegno congiunto contribuirà a migliorare sempre più la sicurezza aerea. È fondamentale condurre inchieste ed esaminare tutti gli incidenti in modo meticoloso, come ribadito qui dall’onorevole De Veyrac, anche in termini di equilibrio tra le autorità giudiziarie e le agenzie di inchiesta indipendenti. L’Agenzia europea per la sicurezza aerea svolgerà in futuro un ruolo chiave in questo ambito e necessita quindi di un rafforzamento.
Dobbiamo utilizzare anche le competenze nazionali in questo specifico settore come abbiamo già fatto in Germania con le autorità federali tedesche dell’aviazione e in altri paesi per fornire risultati precisi e accurati delle inchieste, dai quali imparare. Potremo altresì impiegare questi risultati per risparmiare soldi e migliorare la cooperazione, considerando che siamo stati rimproverati di sprecare denaro per nuove agenzie.
(Il Presidente interrompe l’oratore)
Brian Simpson, a nome del gruppo S&D. – (EN) Signor Presidente, desidero ringraziare la relatrice per il duro lavoro svolto su questa importante questione. Vorrei concentrarmi su due punti contenuti nella relazione: innanzi tutto, come migliorare le inchieste in caso di incidenti aerei e in secondo luogo la questione dei diritti delle vittime e dei familiari delle persone coinvolte in incidenti aerei.
Credo che la commissione per i trasporti abbia rafforzato una serie di provvedimenti avanzati inizialmente dalla Commissione. Come evidenziato dalla relatrice, abbiamo chiarito in particolare il ruolo della AESA nelle inchieste in caso di incidenti aerei per garantire che vengano svolte in modo indipendente e senza interferenze. Non possiamo permettere che il regolatore sia al contempo inquirente. Da qui la chiara definizione del ruolo della AESA come consigliere, come definito dall’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (ICAO) nell’allegato 13.
È stata altresì istituita una rete europea di autorità investigative e riconosciuto la necessità di analizzare i dati a livello europeo al fine di migliorare la qualità delle inchieste in caso di incidenti aerei in tutta Europa.
È fondamentale evidenziare l’esigenza di un sistema efficace di segnalazione di eventi e di una condivisione delle informazioni pertinenti derivanti dagli incidenti, così come la necessità di adeguati risarcimenti.
Il Parlamento, in questa revisione, ha offerto l’opportunità di riesaminare la tutela dei diritti delle vittime e dei familiari, insistendo affinché assistenza e informazioni vengano messi a disposizione entro due ore.
Desidero infine far presente alla Commissione la necessità di rivedere l’attuale direttiva sulla segnalazione degli eventi per permettere una complementarietà delle due direttive.
A mio avviso questo è un documento veramente eccellente e vorrei congratularmi con i relatori e i relatori ombra per l’impegno profuso.
Jelko Kacin, a nome del gruppo ALDE. – (SL) Sono lieto del presente documento, elaborato a seguito di negoziati trilaterali di successo con il Consiglio e la Commissione e, a nome del gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, desidero congratularmi con la signora Commissario per i risultati ottenuti, per la perseveranza e il coraggio politico.
Abbiamo creato un quadro che comporta molti benefici per i passeggeri, il personale dell’industria dell’aviazione e la popolazione e che costituisce un esempio internazionale. Nella primavera di quest’anno, a seguito di una costruttiva discussione, la commissione per i trasporti e il turismo ha elaborato un documento, che rappresenta una buona base per un dialogo a tre di successo con il Consiglio e la Commissione. Vorrei ringraziare l’Associazione dei piloti e dei controllori del traffico aereo per l’aiuto e la cooperazione prestati.
Nella fase finale, il Parlamento ha svolto un ruolo chiave in merito agli emendamenti sul quadro normativo, impedendo la possibilità di presentare emendamenti mediante i cosiddetti atti delegati.
Se vogliamo prevenire gli incidenti, dobbiamo indagare sulle cause. Si rende necessario proteggere le principali parti coinvolte da giudizi affrettati, affinché le inchieste siano accurate e trasparenti. Un’esatta determinazione del ruolo delle indagini giudiziarie è fondamentale per indagare sugli incidenti. Il Parlamento ha insistito sul fatto che, per assicurare l’indipendenza delle inchieste sulle cause di incidenti aerei, è doveroso evitare l’interferenza delle indagini giudiziarie sull’inchiesta tecnica. É necessario notificare e indagare su tutti gli incidenti e con questo intendo tutti, non solo quelli che si avrebbero potuto avere un esito tragico. È tuttavia possibile avviare un’inchiesta solo quando l’incidente viene segnalato.
Il presente regolamento ha anche il merito di garantire che la Commissione di riveda a breve la direttiva sulla notifica degli incidenti. L’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) deve essere coinvolta nelle inchieste e ne abbiamo determinato il ruolo. Un regolatore non è un inquirente, ma deve comunque avere accesso a determinate informazioni e deve essere in grado di svolgere il ruolo di consigliere.
La signora Commissario, durante i negoziati, ha assegnato particolare attenzione ai diritti delle vittime di incidenti rispettando tutti gli elementi essenziali.
Eva Lichtenberger, a nome del gruppo Verts/ALE. – (DE) Signor Presidente, onorevoli colleghi, l’importanza della presente relazione non può essere sopravvalutata, in quanto riunirà informazioni a livello europeo, che, anche se inizialmente disponibili in posti diversi, non ci permettevano di ottenere in precedenza un’immagine complessiva, non avendo a disposizione gli strumenti adatti per collegare i vari dati.
In un momento di enorme pressione concorrenziale nell’aviazione, diviene fondamentale che le persone incaricate a trasmettere le informazioni, in particolare gli errori di tipo tecnico, siano tutelate dalla pressione derivante da compagnie aeree concorrenti o dalla propria compagnia. Dobbiamo garantire che tali informazioni, essenziali per la prevenzione degli incidenti, siano protette e che si cerchi realmente di raggiungere un equilibrio tra le indagini giudiziarie, necessarie in questi casi, e le inchieste di natura tecnica, che operano ai fini della prevenzione per evitare sovrapposizioni.
Vorrei rivolgere i miei più sinceri ringraziamenti alla relatrice. Abbiamo lavorato bene insieme e abbiamo compiuto un importante passo avanti su tale questione.
Peter van Dalen, a nome del gruppo ECR. – (NL) Vorrei iniziare con un richiamo al regolamento. La nostra relatrice ombra, l’onorevole Foster, mi ha appena informato che non potrà essere presente. Arriverà in tarda serata e desidero pertanto utilizzare il suo tempo di parola.
Vorrei innanzi tutto esprimere i miei sinceri ringraziamenti alla relatrice per l’eccellente lavoro svolto. Il presente regolamento e la sua qualità apporteranno benefici al traffico aereo in Europa e alla sua sicurezza.
Se vogliamo davvero trarre una lezione dagli incidenti, le inchieste non devono subire interferenze né dalle organizzazioni di consumatori nelle compagnie aeree né dalle autorità giudiziarie. Se le pubbliche amministrazioni fossero in grado di interferire nelle inchieste indipendenti, questa indipendenza sarebbe a rischio. Sarebbe come se un macellaio potesse influenzare l’ispettore che controlla la sua carne. Questo non può essere un nostro obiettivo.
La soluzione migliore sarebbe stata di introdurre il modello canadese, con l’istituzione di un’autorità inquirente indipendente, la quale invita l’autorità giudiziaria a partecipare all’indagine su un crimine sulla base di criteri oggettivi. Questo sistema è in vigore anche nei Paesi Bassi, dove disponiamo di un eccellente ufficio per le inchieste indipendenti. Quest’ufficio spesso critica senza mezzi termini anche le pubbliche amministrazioni. É il sistema migliore ed ora il testo approvato con il Consiglio offre l’opportunità di introdurre simili inchieste indipendenti anche a livello europeo.
L’intero pacchetto rappresenta un reale passo avanti. La notifica delle informazioni sui passeggeri coinvolti in un incidente costituisce un progresso importante e per questo non dobbiamo astenerci dal voto domani, ma dobbiamo al contrario sostenere la relatrice.
Jacky Hénin, a nome del gruppo GUE/NGL. – (FR) Signor Presidente, il trasporto aereo costituisce la modalità più sicura e con i migliori risultati in termini di riduzione delle emissioni di CO2. Dobbiamo pertanto continuare ad impegnarci in questo senso.
L’istituzione di una rete di autorità investigative sulla sicurezza negli Stati membri è una buona idea, purché ogni autorità continui a rendere conto pubblicamente e non cada vittima del concetto distruttivo di rendimento massimo e immediato. La delocalizzazione dei lavori di manutenzione verso i paesi extra UE, la contraffazione dei pezzi di ricambio, l’impiego di lavoratori scarsamente retribuiti e la privatizzazione del controllo del traffico aereo, che di rado si verifica ancora, rappresentano gravi rischi per la sicurezza.
L’Unione europea deve intervenire e assumersi la propria responsabilità. Non può accontentarsi di pubblicare liste nere e organizzare inchieste relative agli incidenti, ma deve colpire gli azionisti delle compagnie aeree che non garantiscono condizioni di sicurezza ottimali nei punti più sensibili. Alcuni incidenti sono ovviamente il risultato di errori umani; tuttavia, se si ripetono, evidenziano le carenze di certe compagnie aeree in termini di organizzazione e di condizioni di lavoro, ergonomia, formazione e qualifiche.
Luis de Grandes Pascual (PPE). – (ES) Signor Presidente, signora Commissario, vorrei congratularmi con l’onorevole De Veyrac per la sua relazione, che ha permesso di raggiungere un accordo in prima lettura. Desidero esprimere tre critiche, che comportano la necessità di fare concessioni qualora vi siano negoziati di questo tipo.
Innanzi tutto, l’identificazione individuale delle vittime è stata abbandonata: dato che il DNA permette di eseguire tale identificazione, è logico che le famiglie pretendano il corpo del proprio parente e non uno qualsiasi.
In secondo luogo, il termine “cause” non è stato sostituito con “fattori concorrenti”. Questo sarà fonte di controversie e a mio parere rappresenta un grave errore (sarà il tempo a dire se mi sbaglio), in quanto l’inchiesta tecnica deve essere separata dall’indagine giudiziaria.
In terzo e ultimo luogo, è desolante che la delegazione spagnola abbia dovuto astenersi nonostante il parere favorevole sulla questione. Il motivo di questa astensione è il fatto che i rapporti con l’aeroporto di Gibilterra, ora regolati dalla dichiarazione ministeriale di Cordoba nel 2006, sono già citati dal 1987. In precedenza, la legislazione è stata sospesa e venivano richiamate le differenze tra Regno Unito e Spagna; è ora invece presente un triplo riferimento a tali differenze giuridiche e nulla più.
Questo significa ovviamente che dovremo astenerci, nonostante, e lo ripeto, il nostro parere favorevole sulla relazione e il lavoro svolto dall’onorevole De Veyrac. Vorrei ancora una volta complimentarmi con lei per l’eccellente relazione che sarà sostanzialmente positiva.
Janusz Władysław Zemke (S&D). – (PL) Reputo necessario affermare con chiarezza sin dall’inizio che gli standard di sicurezza dell’aviazione in Europa sono, fortunatamente, in continuo miglioramento. Nonostante si verifichino disastri aerei e incidenti, si registra in generale un buon livello di sicurezza, ma purtroppo la sicurezza aerea, una volta raggiunta, non dura per sempre. A volte incidenti e inconvenienti avvengono e in questi casi è necessario condurre un’inchiesta approfondita, indipendente e professionale. Questi progressi sono essenziali per redigere raccomandazioni il più competenti possibili, elaborate sulla base delle inchieste, che contribuiranno a prevenire futuri incidenti e inconvenienti.
Il sistema di inchieste in caso di incidenti aerei per il settore dell’aviazione civile nell’Unione europea opera al momento al di sotto della propria capacità ottimale. Per questo motivo ritengo che il presente regolamento, risultato del lavoro svolto in seno al Parlamento, costituisca un’opportunità per migliorare la situazione. Il gruppo dell’onorevole De Veyrac sembra aver elaborato un progetto di relazione molto competente. Vorrei richiamare la vostra attenzione su un fattore piuttosto importante; sono state aggiunte dozzine di commenti ed emendamenti alla proposta. Considerando che la relazione rappresenta il risultato di un compromesso, dovremmo a mio avviso votare a favore di quanto è stato negoziato congiuntamente da Parlamento, Commissione e Consiglio. Altre proposte, che sembrano giustificate da un punto di vista particolaristico, devono invece essere respinte.
Gesine Meissner (ALDE). – (DE) Signor Presidente, signora Commissario, vorrei iniziare con un punto che il nostro relatore ombra, l’onorevole Kacin, non è stato in grado di affrontare per mancanza di tempo, ma che è tuttavia estremamente importante. È indispensabile non solo condurre inchieste sulle cause di incidenti, ma tutelare al contempo le vittime e le loro famiglie. Il mio gruppo in particolare si è pronunciato nettamente a favore di fornire rapidamente le informazioni in merito alle circostanze degli incidenti almeno ai familiari. Siamo favorevoli anche a fornire tali informazioni anche in caso di coppie costituite da persone dello stesso sesso.
Abbiamo già rilevato che, in generale, la relazione elaborata dalla relatrice è innovativa. Non possiamo esprimere a sufficienza le nostre lodi. La precedente direttiva ha 16 anni e, da allora, vi sono stati diversi sviluppi tecnici; è quindi necessaria una migliore sicurezza aerea. Per condurre le inchieste sugli incidenti, abbiamo bisogno di informazioni che possano essere valutate in modo indipendente. Gli Stati Uniti dispongono di un’agenzia di inchiesta indipendente già da molto tempo, come anche della garanzia di tutela qualora si dia una testimonianza che potrà essere utilizzata contro la medesima persona in quanto parte implicata. Abbiamo anche noi raggiunto questo risultato e desidero esprimere i miei più sentiti ringraziamenti all’onorevole De Veyrac per l’eccellente lavoro svolto.
Marian-Jean Marinescu (PPE). – (RO) Il costante aumento del traffico aereo comporta la necessità di adattare il quadro legislativo per le inchieste in caso di incidenti aerei.
L’onorevole De Veyrac ha raggiunto un eccellente compromesso finale. L’istituzione di una rete di uffici nazionali di inchiesta contribuirà a incoraggiare lo scambio di informazioni, la formazione degli investigatori, la creazione di un repertorio di buone pratiche nonché lo sviluppo di una metodologia europea di inchiesta sugli incidenti. La rete dovrebbe permettere altresì di ridurre le disparità tra gli Stati membri, migliorarne i sistemi di inchiesta e aumentare il livello della sicurezza aerea.
É stato creato il quadro giuridico necessario per la partecipazione dell’AESA a inchieste sulla sicurezza, che trova il giusto equilibrio tra l’indipendenza degli investigatori e delle autorità giudiziarie in termini di accesso alle informazioni sensibili e di coordinamento fra le inchieste.
Vengono garantiti i diritti e l’assistenza alle vittime e alle loro famiglie, per le quali gli Stati membri devono disporre un piano per l’assistenza a livello nazionale.
Gli Stati membri devono inoltre impiegare la rete per comunicare informazioni sugli eventi nel settore dell’aviazione civile, che possono essere analizzati e chiariti dalla AESA al fine di migliorare la sicurezza del trasporto aereo dei nostri cittadini.
Jim Higgins (PPE). – (EN) Signor Presidente, è chiaro che la direttiva del 1994 ha esaurito il proprio scopo ed è ormai totalmente superata. La grande crescita del traffico aereo, come più volte ribadito, si traduce nella necessità di misure di sicurezza aggiornate, di un miglior coordinamento, di maggiore ispezione e cooperazione. Sono lieto di notare che la presente relazione fornisce una chiara definizione del ruolo delle autorità competenti.
Sostengo la proposta già avanzata dall’onorevole Simpson e dalla relatrice per escludere, in ogni caso, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea dalle inchieste sulla sicurezza. Il compito dell’AESA, che svolge peraltro egregiamente, consiste nella certificazione di aeromobili e non in inchieste sulla situazione complessiva in relazione ad un incidente.
Accolgo con favore la rete delle autorità competenti per le inchieste sulla sicurezza. Le azioni di formazione sono fondamentali, in quanto dobbiamo ridurre le attuali disparità relativamente ai diversi standard in vigore nei vari Stati membri.
Per quanto riguarda l’elenco dei passeggeri, uno dei principali traumi a seguito di un incidente è costituito proprio dal ritardo nel ricevere la lista dei nominativi. Accolgo quindi con particolare favore l’obbligo di comunicare i nominativi entro un’ora dall’incidente. È piuttosto spiacevole dover indicare il nome di una persona di riferimento al momento della prenotazione, ma questa indicazione è estremamente importante in caso di incidente mortale, in quanto il trauma dell’attesa è insopportabile.
Sostengo il punto in merito al DNA, ma se decidiamo di richiedere il nome di una persona di contatto, questa soluzione può attendere. Sono state avanzate molte proposte ragionevoli. Mi congratulo con la relatrice e con i relatori ombra per l’eccellente lavoro.
Artur Zasada (PPE). – (PL) Oggi stiamo discutendo un documento che produrrà un reale impatto su 800 milioni di passeggeri che ogni anno viaggiano in aereo in tutto il territorio dell’Unione europea. É un testo importante, in quanto le legislazioni in materia sono rimaste immutate per 16 anni e risalgono ad un periodo in cui il volume del traffico aereo era molto inferiore rispetto ad oggi. È in gioco la sicurezza di 800 milioni di passeggeri che non può essere garantita senza un sistema volontario di notifica da parte di piloti e personale di volo. Solamente quando i piloti e l’equipaggio si sentiranno al sicuro nel riferire gli incidenti e gli eventi occorsi a bordo, potremo garantire la sicurezza dei passeggeri. Non riusciremo a conseguire questo obiettivo, però, se le istituzioni che indagano sugli incidenti ed inconvenienti aerei si sentono messe sotto pressione dall’ufficio del procuratore, dal sistema giudiziario e dai media nel produrre immediatamente relazioni. Dobbiamo garantire la sicurezza dei cittadini dell’Unione europea, in particolare alla luce del fatto che la storia della sicurezza area è stata scritta con il sangue delle vittime degli incidenti aerei. Per questi motivi la nostra responsabilità nella votazione di questa settimana è molto alta.
PRESIDENZA DELL’ON. KOCH-MEHRIN Vicepresidente
Gabriel Mato Adrover (PPE). – (ES) Signora Presidente, sono trascorsi due anni e un mese da quando ha avuto luogo l’incidente aereo che ha causato 154 vittime all’aeroporto di Barajas, Madrid. Il Parlamento europeo condivide il dolore delle famiglie delle vittime, gran parte delle isole Canarie.
Sfortunatamente, due anni dopo, l’inchiesta tecnica non si è ancora conclusa. Le famiglie delle vittime continuano a chiedersi cosa sia successo senza ricevere risposte.
Questa situazione è deplorevole per due ragioni fondamentali: innanzi tutto, le famiglie delle vittime non se lo meritano e in secondo luogo informazioni che potrebbero risultare essenziali per la sicurezza aerea e per prevenire ulteriori incidenti non vengono alla luce.
Mi auguro che il regolamento che adotteremo domani contribuisca quanto meno a velocizzare le inchieste tecniche e ad assicurare che tali situazioni non si ripetano.
Condivido le preoccupazioni del collega, l’onorevole de Grandes, e mi congratulo con la relatrice per aver raggiunto un accordo in prima lettura: Mi auguro comunque che non si sia ceduto a troppe concessioni solo per soddisfare certi interessi: le vittime sono la parte più importante e prioritaria.
Jörg Leichtfried (S&D). – (DE) Signora Presidente, penso che la situazione peggiore che possa accadere sia di sapere che un nostro familiare, il cui volo è decollato, ha avuto un incidente aereo senza però ricevere alcuna notizia in merito a cosa sta accadendo. A mio avviso la presente relazione, per la quale mi congratulo sinceramente con la relatrice, l’onorevole De Veyrac, pone rimedio in certa misura a simili situazioni. La possibilità di indicare il nome di una persona di contatto e l’obbligo delle compagnie aeree di presentare l’elenco dei passeggeri entro due ore dall’incidente sono, a mio avviso, misure estremamente importanti per mettere fine queste incertezze e aiutare quanti non sanno cosa sia accaduto.
Approvo l’equilibrio raggiunto, spesso difficile da ottenere, tra il sistema di inchieste interno ed esterno per proteggere da una parte quanti desiderano testimoniare e dall’altra l’interesse dell’opinione pubblica ad ottenere chiarezza sui fatti. La relazione è eccellente e voglio congratularmi ancora una volta con la relatrice. Ha svolto davvero un ottimo lavoro.
Izaskun Bilbao Barandica (ALDE). – (ES) Signora Presidente, condivido l’opinione in base alla quale l’unico obiettivo del presente regolamento è prevenire incidenti futuri senza addossare colpe o responsabilità. Sono lieta che il testo garantisca l’indipendenza delle inchieste e migliori il coordinamento con la relativa rete. Il regolamento inoltre adotta una serie di misure a tutela delle vittime e dei membri delle loro famiglie e tutela le informazioni sensibili per cui si rende necessaria la massima riservatezza e che non devono essere utilizzate per scopi diversi dall’inchiesta; in quest’ultimo caso mi riferisco alle registrazioni audio e video. Ritengo tuttavia che dovrebbe essere inserito il principio della giusta cultura; questa soluzione è anche appoggiata dai professionisti, che spesso si vedono messo sotto processo dai media prima ancora dell’inizio dell’inchiesta.
Accolgo con favore l’obbligo per le compagnie di disporre di una copertura assicurativa minima per le famiglie delle vittime, che, a differenza di quanto avviene ora, saranno più tutelate.
Angelika Werthmann (NI). – (DE) Signora Presidente, il traffico aereo è in continuo aumento. A mio avviso la sicurezza deve prevalere su qualsiasi altro aspetto ed è quindi necessario un organo indipendente che identifichi le carenze e adotti misure correttive, ottimizzando la sicurezza di volo per tutti.
Desidero anch’io congratularmi per la presente relazione.
José Manuel Fernandes (PPE). – (PT) Signora Presidente, il trasporto aereo sta diventando fondamentale per la mobilità dei cittadini e nelle dinamiche di un’economia mondiale sempre più globalizzata.
L’attuale legislazione europea in materia di inchieste sugli incidenti nel settore dell’aviazione non è al passo con i cambiamenti in questo ambito e con la comparsa di nuovi attori, come l’Agenzia europea per la sicurezza aerea.
Diventa quindi necessario armonizzare la capacità degli Stati membri di condurre inchieste sugli incidenti nel settore dell’aviazione civile. La priorità deve essere accordata alla prevenzione degli incidenti e le inchieste devono sempre essere concepite come un sostegno alla prevenzione.
È opportuno rilevare che una forte pressione per ridurre i costi comporta maggiori rischi in termini di sicurezza. Il risparmio non deve prevalere sulle persone e non possiamo adottare proposte quali l’abolizione del copilota o la possibilità di permettere posti in piedi.
Le inchieste sono importanti, ma la prevenzione e la qualità del servizio vengono prima.
Silvia-Adriana Ţicău (S&D). – (RO) Desidero congratularmi con la relatrice per aver raggiunto un accordo in prima lettura relativamente al regolamento in materia di inchieste e prevenzione di incidenti e inconvenienti nel settore dell’aviazione civile.
Gli Stati membri hanno il dovere di assicurare che tutte le compagnie aeree registrate sul proprio territorio dispongano di un piano per l’assistenza alle vittime e alle loro famiglie. Ritengo che il periodo di due ore dalla notifica di un incidente, in cui le compagnie aeree devono ottenere l’elenco dei passeggeri, sia troppo lungo. Accogliamo con favore la proposta di rendere obbligatorio per tutte le compagnie aeree che fanno scalo nell’Unione europea l’applicazione delle disposizioni della convenzione di Montreal per l’unificazione di talune norme relative al trasporto aereo internazionale, anche nel caso in cui lo Stato dove sono registrate non abbia ratificato detta convenzione.
Desidero infine rilevare che è vitale per l’Unione europea firmare l’accordo sulla sicurezza dell’aviazione civile con Stati extra europei sia per prevenire incidenti sia per aiutare nelle inchieste in caso di incidenti aerei.
Jelko Kacin (ALDE). – (SL) Vorrei presentare alcune osservazioni sulla comunicazione ai familiari delle vittime, che non ho il tempo di precisare prima.
I familiari devono essere trattati in modo equo e senza discriminazioni. La definizione di famiglia cambia considerevolmente tra gli Stati membri. Il Parlamento intendeva proteggere anche le coppie costituite da persone dello stesso sesso, poiché in alcuni Stati, ma non in tutti, vengono riconosciute. Il mio gruppo politico ha proposto una soluzione di compromesso, che è stata adottata dal Consiglio e dalla Commissione; attualmente ci basiamo quindi sulla definizione di famiglia applicabile nel paese di origine della vittima, ovvero nel suo paese di cittadinanza. Questo risultato è un importante compromesso.
Vorrei evidenziare che, anziché creare nuove istituzioni, abbiamo fatto affidamento su una rete di autorità nazionali di inchiesta, le cui attività sono già state collegate.
Cecilia Malmström, membro della Commissione. – (EN) Signora Presidente, il diffuso consenso in sede di plenaria invia un forte segnale ai passeggeri e ai loro familiari e deve essere letto come una dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dalla relatrice e dai relatori ombra.
Sono impaziente di vedere l’importante lavoro che ci attende per l’istituzione della rete europea delle autorità investigative sulla sicurezza dell’aviazione civile. Questo rappresenta un fondamentale passo avanti per migliorare la qualità delle inchieste sulla sicurezza, rafforzare la loro indipendenza e incoraggiare standard elevati per i metodi d’inchiesta e la formazione.
È fondamentale che le nuove disposizioni riflettano i progressi compiuti in materia di sicurezza con l’Agenzia europea per la sicurezza aerea, la quale contribuirà alle inchieste sulla sicurezza con le proprie conoscenze ed esperienze nei settori di sua competenza. Vorrei evidenziare, come già ricordato anche da molti colleghi prima di me, che l’Agenzia parteciperà solo in qualità di consigliere tecnico, condividendo le proprie competenze e prendendo parte alla valutazione; non condurrà però inchieste sugli incidenti in quanto tali.
La Commissione si impegna a completare rapidamente le nuove disposizioni con proposte volte a modernizzare il sistema di segnalazione di incidenti e inconvenienti nel settore dell’aviazione, affinché possiamo disporre dei migliori strumenti per svolgere il nostro lavoro in modo efficace e proteggere le vite dei viaggiatori europei.
Vi ringrazio molto per questa costruttiva discussione.
Christine De Veyrac, relatore. – (FR) Signora Presidente, ringrazio tutti per i contributi apportati al testo e, non avendolo fatto prima, desidero rivolgere un grande ringraziamento alla Commissione per aver agevolato il raggiungimento del presente accordo.
Vorrei rassicurare l’onorevole Zemke che domani vi sarà solo un emendamento. È stato fatto semplicemente un errore materiale in quanto il Consiglio ha dimenticato un paragrafo nel testo. Abbiamo pertanto dovuto cercare il modo migliore di ripristinarlo, utilizzando un emendamento, ma ve ne sarà solo uno.
Onorevole Higgins, forse non mi ha sentito, ma è giustificato poiché all’inizio c’era tanta confusione e la signora Commissario Malmström lo ha ripetuto: la relazione indica chiaramente che, in quanto il ruolo dell’Agenzia è puramente di certificazione, essa non deve in nessun caso condurre inchieste su un incidente, non potendo essere al tempo stesso giudice e parte. Deve essere tuttavia in grado di accedere alle informazioni necessarie per svolgere i propri compiti di certificazione e contribuire con le proprie competenze alle inchieste sulla sicurezza.
Onorevole Adrover, se ho capito bene, mi dispiace che la sua delegazione si astenga dal voto sul presente testo, in quanto migliora significativamente proprio quanto giustamente criticate: la mancanza di informazione e l’incertezza incontrata dalle famiglie. Per quanto riguarda il fatto di aver ceduto in prima lettura, i relatori ombra potranno confermare la stessa cosa: il Parlamento non ha fatto alcuna concessione, ma la sua posizione è prevalsa su tutte le questioni del testo.
Sono lieta che si sia raggiunto un consenso tra i gruppi politici sul presente testo, che, come affermato dall’onorevole Kühn, riguarda le vite umane. Mi auguro che questo si tradurrà domani in un voto ampiamente a favore della relazione. Saremo poi in grado di confermare il ruolo guida del Parlamento in questioni riguardanti la protezione dei cittadini e creare pertanto un’Unione europea che offra protezione.
Presidente. – La discussione è chiusa.
La votazione si svolgerà martedì 21 settembre alle 12.00.
Dichiarazioni scritte (articolo 149 del regolamento)
Debora Serracchiani (S&D), per iscritto. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, purtroppo, a causa del costante aumento del traffico aereo, le vittime di incidenti aerei civili sono aumentate notevolmente. Basti pensare che nel 2005 sono state 1.454, con un aumento addirittura del 90% rispetto al 2004.
Da qui la necessità di una nuova legislazione che riduca le discrepanze rilevate nelle capacità investigative degli Stati membri e istituisca una "rete" fra le varie autorità investigative nazionali con lo scopo di razionalizzare capacità, personale e risorse. Per questo sono favorevole alla presente proposta di regolamento che, da una parte assicurerà l'assoluta indipendenza delle inchieste sugli incidenti e dall'altra obbligherà le compagnie aeree a garantire i diritti delle vittime e dei loro familiari in caso di incidente.