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Proċedura : 2008/0098(COD)
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Testi mressqa :

A7-0343/2010

Dibattiti :

PV 17/01/2011 - 12
CRE 17/01/2011 - 12

Votazzjonijiet :

PV 18/01/2011 - 7.4
Spjegazzjoni tal-votazzjoni

Testi adottati :

P7_TA(2011)0004

Rapporti verbatim tad-dibattiti
It-Tlieta, 18 ta' Jannar 2011 - Strasburgu Edizzjoni riveduta

8. Spegazzjonijiet tal-vot
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  El Presidente. − Pasamos ahora a las explicaciones de voto

 
  
  

Explicaciones de voto orales

 
  
  

Recomendacíon para la segunda lectura: Catherine Stihler (A7-0343/2010)

 
  
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  Jarosław Kalinowski (PPE). - Panie Przewodniczący! Sektor budowlany stanowi bardzo ważną gałąź gospodarki każdego kraju. Dążąc do wzrostu ekonomicznego i poprawy standardu życia obywateli, nie można pominąć tak istotnej części rynku. Każdy człowiek zdaje sobie sprawę ze znaczenia, jakie dla bezpieczeństwa i komfortu ma poprawnie zbudowany czy zmodernizowany obiekt. Jednocześnie wszyscy dążymy do obniżenia kosztów budowy domów, budynków przemysłowych czy obiektów użyteczności publicznej. Sprawozdanie dąży do zniesienia barier rynkowych, umożliwienia sprawnego obrotu towarami budowlanymi i do zapewnienia konkurencyjnych cen w sektorze. Korzyści z tej inicjatywy odniesie cała Europa. Całkowicie popieram też postulaty autorki dotyczące zwiększenia bezpieczeństwa pracowników w tej branży.

 
  
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  Alfredo Antoniozzi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, sulla relazione Stihler, l'importanza che il settore edile riveste in Europa è evidente. Non potevamo non affrontare i problemi che coinvolgono 12 milioni di cittadini direttamente impiegati in questo settore.

La relazione della collega Stihler rappresenta un utile strumento per abbattere le barriere nazionali di natura amministrativa e tecnica che impediscono la commercializzazione dei prodotti da costruzione all'interno dell'Unione europea e proseguire nella costruzione di un mercato unico in questo settore.

Concordo con il riconoscimento riferito alle piccole e medie imprese nel settore edilizio, così come alla particolare attenzione riservata al problema della necessità di riciclare i prodotti da costruzione, un tema di cruciale importanza nella lotta al cambiamento climatico. Tuttavia, voglio cogliere questa occasione per richiamare l'attenzione sulla questione della salute e della sicurezza dei lavoratori impiegati nel settore dell'edilizia. Gli orientamenti inseriti dalla relatrice in proposito sono utili, ma non sufficienti.

È un nostro dovere affrontare e sviluppare maggiormente queste proposte nel futuro immediato, assicurando ai lavoratori impiegati nel settore edile un elevato livello di protezione. La tragedia delle morti bianche sul lavoro è un tema che coinvolge l'intera Europa, mi auguro che con il nostro lavoro riusciremo a porvi rimedio.

 
  
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  Hannu Takkula (ALDE). - Arvoisa puhemies, ensinnäkin haluaisin kiittää Catherine Stihleriä tästä erittäin hyvästä mietinnöstä. On erittäin tärkeätä kiinnittää huomiota rakennustuotteiden kaupan yhdenmukaistamiseen, koska tarvitsemme tulevaisuudessa entistä parempaa ja laadukkaampaa rakentamista.

Täytyy muistaa, että vaikka on kyse hyvin kilpailutetusta alasta, tärkeintä ei ole vain kilpailu itsessään vaan lopputulos. On tärkeää, että ne rakennukset, joita Euroopassa rakennetaan, voisivat olla turvallisia niiden käyttäjille ja että ne olisivat turvallisia myös rakentamisprosessin aikana rakentajille ja muille työntekijöille.

On erittäin tärkeää, että yhdenmukaistamista tapahtuu myös rakennustuotteiden kaupan alalla ja tätä kautta voidaan vaihtaa parhaita käytäntöjä. On totta, että tällä hetkellä monessa Euroopan maassa käytetään vielä sellaisia materiaaleja, jotka eivät ole terveellisiä asukkaille. Meillä on esimerkiksi laaja homeongelma monessa Euroopan unionin jäsenvaltiossa ja siksi on tärkeätä parhaita käytäntöjä ja innovaatioita käyttäen pyrkiä siihen, että voimme saada rakennustuotteiden kaupan sellaiseksi, että tuotteet ovat terveellisiä ja hyviä niiden käyttäjille.

Arvoisa puhemies, haluan siis kiittää esittelijä Stihleriä tästä hyvästä mietinnöstä. Euroopassa tarvitaan hyviä rakennustuotteita ja sellaista kauppaa, jossa otetaan huomioon nimenomaan turvallisuusmääräykset.

 
  
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  Daniel Hannan (ECR). - Mr President, last week the French Prime Minister came to London and said that we needed to join in the project of assisting the euro. Let us leave aside for a moment the question of whether we should again be dragged into somebody else’s problem; let us focus instead on the main logical flaw here. He says ‘European integration is not working, so let us have more European integration!’ I am sure that you can spot the problem in his reasoning here. ‘My dinghy keeps capsizing, so I would like to be put in charge of an ocean liner’. ‘My go-kart has crashed, so please put me at the wheel of an articulated lorry’. It seems that whatever the problem is, the answer is always closer European integration.

The EU is a solution in search of a problem, but surely the day is coming when we can no longer impose ourselves both on the markets and on public opinion. The spell is breaking and the shamanistic incantations are losing their force.

 
  
  

Informe: Michèle Striffler (A7-0375/2010)

 
  
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  Clemente Mastella (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea è il primo donatore di aiuti umanitari al mondo. Basti pensare che il suo contributo rappresenta oltre il 40% dell'assistenza umanitaria internazionale. Attraverso la sua politica umanitaria, l'Unione europea dimostra concretamente tutto l'impegno a favore delle popolazioni dei paesi terzi che hanno bisogno di aiuto e si trovano in situazioni di estrema vulnerabilità.

Il consenso umanitario, firmato il 18 dicembre dai Presidenti del Consiglio dell'Unione europea, del Parlamento e della Commissione europea, rappresenta un notevole passo avanti in questa direzione. Mi preme qui ricordare che gli impegni derivanti dal consenso devono valere sia per gli Stati membri sia per la Commissione europea.

In questi ultimi anni abbiamo registrato un crescente coinvolgimento di attori non umanitari nella risposta alle crisi umanitarie. È fondamentale che gli attori politici, militari e umanitari che condividono lo stesso ambiente operativo apprendano a conoscersi meglio e a dialogare, rispettando e non compromettendo i ruoli ed i mandati rispettivi. È chiaro che il ricorso ai mezzi della protezione civile dovrà essere conforme alle direttive internazionali quali enunciate nel consenso europeo.

 
  
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  Antonello Antinoro (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo che la relazione approvata oggi della collega Striffler, alla quale va il mio ringraziamento e i miei complimenti, sia una comunicazione destinata ad accrescere l'efficacia e la coerenza degli aiuti umanitari.

Il Parlamento europeo invita oggi l'Unione a collaborare più intensamente per raggiungere un consenso volto a potenziare la risposta collettiva alle crisi umanitarie e in particolare a difendere con vigore il pieno rispetto del diritto umanitario internazionale.

Dobbiamo fare in modo, quindi, che gli aiuti e gli operatori umanitari possano raggiungere ancor meglio le popolazioni bisognose, ed essendo queste aumentate nell'ultimo periodo dobbiamo, attraverso la Commissione o attraverso programmi bilaterali, riuscire a fare ancor più di quanto non si sia fatto finora. Se le necessità sono enormi, la distribuzione di aiuti diventa sempre più difficile e anche rischiosa e pericolosa per il quadro internazionale sempre più complesso.

Secondo queste esigenze, quindi, questo accordo promuove un consenso europeo in cui si afferma che gli aiuti dell'Unione sono basati inequivocabilmente sui principi umanitari di neutralità, indipendenza e imparzialità e devono essere forniti rapidamente ed efficacemente alle vittime delle crisi sulla base delle necessità individuate.

 
  
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  Alfredo Antoniozzi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'aumento esponenziale delle catastrofi naturali, sia nel loro numero sia nella loro intensità, insieme alla moltiplicazione delle crisi complesse ci pongono di fronte ad un aggravamento delle violazioni del diritto umanitario internazionale e ad un restringimento dello spazio umanitario.

Le recenti tragedie accadute ad Haiti e in Pakistan dimostrano nuovamente la necessità di rafforzare gli strumenti a disposizione dell'Unione europea necessari ad affrontare le catastrofi naturali. Sono d'accordo con l'impostazione generale della relazione e, nello specifico, con l'affermazione secondo cui l'Unione europea deve farsi promotrice dei principi umanitari in modo instancabile. L'azione esterna dell'Unione europea è sancita dal trattato di Lisbona; è necessario che essa rispecchi il peso politico dell'Unione e la sua influenza come principale donatore internazionale.

Ho votato a favore della relazione della collega Striffler perché ritengo giusto porci come imperativo il rafforzamento dell'attuazione del consenso e del suo piano d'azione, insieme alla garanzia di un coordinamento e di una perequazione degli oneri a livello mondiale, tenendo conto allo stesso tempo delle responsabilità regionali dei paesi che hanno la capacità di contribuire in maniera sostanziale agli aiuti umanitari.

 
  
  

Informe: Daciana Octavia Sârbu (A7-0376/2010)

 
  
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  Jim Higgins (PPE). - Mr President, I had great pleasure in voting for this particular report, because the report confirms that food security is a basic human right. The agricultural sector must meet a growing population’s need for safe and sufficient food despite the obstacles of limited natural resources, high energy prices and climate change. According to the United Nations Food and Agricultural Organisation, food production must increase by at least 70% to meet the growing demands of a world population which is expected to exceed 9 billion by the year 2050.

Furthermore, around 900 million people worldwide are chronically hungry due to extreme poverty, while up to 2 billion people lack genuine long-term food security due to varying degrees of poverty. In Europe, 16% of citizens still live below the poverty line. Basically what I am saying is this: we need to tackle this issue head-on. It is essential that the financing of the new Common Agricultural Policy after 2013 recognises this, and the very least we need is that the budget should be maintained at least at its current level.

 
  
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  Jens Rohde (ALDE). - Hr. formand! Parlamentet har i dag valgt formelt at anerkende landbruget som en strategisk sektor for fødevaresikkerhed. Det har vi liberale anerkendt i mange år. Ligesom vi også anerkender, at landbruget er en strategisk sektor for fødevarekvalitet, folkesundhed, bæredygtig og økonomisk vækst. Men det berettiger altså ikke til skoleprogrammer for frugt og mælk. Ej heller til flere markedsstøttede mælkestøtteprogrammer. Vi skal gøre opmærksom på, at vi stemte imod disse forslag og beklager, at de gik igennem.

Det skal dog ikke ødelægge helhedsbilledet af, at vi skal give landbruget gode vilkår. Smørbjerge og vinsøer og skoleprogrammer er imidlertid ikke vejen frem. Landmandens indkomst skal ikke sikres ved hjælp af intervention og markedsforvridning. I stedet skal vi investere i forskning, vi skal give landmændene mulighed for at udnytte nye teknologier til alternative indtægtsformer. Overordnet set synes vi, at betænkningen er god, og derfor stemte vi for det samlede resultat.

 
  
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  Clemente Mastella (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la sicurezza alimentare rappresenta ogni giorno un diritto fondamentale dell'umanità e si realizza in modo concreto solo quando tutti dispongono, in qualsiasi momento, di un accesso fisico, sociale ed economico ad una nutrizione sufficiente.

La nuova politica agricola comune dell'Unione europea non potrà non tener conto di queste nuove esigenze: essa dovrà pertanto essere in grado di rispondere in modo chiaro ed inequivocabile alle sfide poste dalla sicurezza alimentare e da altri fattori, in particolare i cambiamenti climatici, la crisi economica, il mantenimento dell'equilibrio territoriale all'interno dell'Unione.

Abbiamo bisogno di promuovere non soltanto la competitività dei nostri prodotti, ma anche l'agricoltura tradizionale, i piccoli allevamenti, l'agricoltura biologica e la distribuzione locale. Questi modelli di agricoltura hanno dato da sempre, e continuano a dare, un valido contributo alla sicurezza alimentare perché spesso rappresentano il modo più efficace di utilizzare terreni in diverse regioni geografiche dell'Unione europea attraverso l'uso di metodi che sono stati specificamente sviluppati in diverse regioni e per lunghi periodi di tempo.

 
  
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  Jarosław Kalinowski (PPE). - Panie Przewodniczący! Naszą rolą, jako posłów do Parlamentu Europejskiego, jest działanie na rzecz polepszenia bytu obywateli Unii. Zapewnienie im dostępu do bezpiecznej żywności najwyższej jakości powinno być najwyższym priorytetem. Niedobory żywności i jej wysokie ceny zazwyczaj wiążą się z niepokojami społecznymi i nie możemy dopuścić do takiej sytuacji na naszym kontynencie. Biorąc pod uwagę wzrastającą liczbę ludności, zmiany klimatyczne oraz klęski żywiołowe, bezpieczeństwo żywnościowe na świecie jest bardzo zagrożone. Już teraz tak wielu ludzi głoduje. Aby temu zaradzić, konieczna jest rozsądna, sprawiedliwa wspólna polityka rolna oraz wsparcie finansowe dla tego sektora. Należy nadać rolnictwu wyjątkowy status, który pozwoli na podejmowanie specjalnych działań i stosowanie odpowiednich instrumentów w przypadku możliwości wystąpienia kryzysów żywnościowych.

 
  
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  Mario Pirillo (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, certezza nell'approvvigionamento alimentare delle popolazioni e sicurezza alimentare rimangono le sfide centrali dell'agricoltura, non solo europea, ma a livello globale.

Sono molto soddisfatto del contenuto di questa relazione, soprattutto perché si riconosce la sicurezza alimentare come diritto fondamentale dell'umanità. L'obiettivo della sicurezza alimentare si può raggiungere solo se si affronteranno seriamente due questioni importanti: la volatilità del mercato e dei prezzi e il depauperamento delle risorse alimentari. L'Europa deve essere in grado di intervenire con misure comuni ed efficaci per la sicurezza dell'approvvigionamento alimentare, per evitare le forti asimmetrie ancora esistenti relative agli standard di sicurezza tra i prodotti UE ed extra UE.

 
  
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  Peter Jahr (PPE). - Herr Präsident! Ich möchte feststellen, dass ich mich über den Bericht „Anerkennung der Landwirtschaft als strategischer Sektor für die Nahrungsmittelsicherheit“ sehr gefreut habe, weil damit die Bedeutung der Landwirtschaft wieder in den Mittelpunkt gerückt wurde, und die erste Schlussfolgerung ist für mich, dass wir auch weiterhin eine starke gemeinsame europäische Agrarpolitik brauchen. Vielen Dank auch an die Berichterstatterin!

In einem Punkt habe ich allerdings abweichend gestimmt, und zwar geht es hier um die Schaffung eines europäischen Nahrungsmittelhilfsprogramms innerhalb der Europäischen Union. Ich denke, die Vor-Ort-Hilfe, d.h. die Hilfe, dass niemand in der Europäischen Union Hunger leiden darf, muss eine Aufgabe der Mitgliedstaaten bleiben, ganz einfach weil man die Probleme dort lösen sollte, wo sie entstehen, nämlich in den Mitgliedstaaten.

 
  
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  Diane Dodds (NI). - Mr President, this report highlights the need for food security for the citizens whom we represent. It also emphasises the important public goods which farmers produce, often with little or no recognition. However, I feel that there is going to be a problem.

I have recently heard major speeches which indicate that the Common Agricultural Policy should actually shift to being an environmental policy. This I think will ultimately lead us to mistakenly believe that we can do without European farmers, and maybe just import food from outside of the EU.

This should not be the case. Our farmers should be supported to produce food in a way which is not harmful to the environment, and as for importing food, world markets are simply too volatile – both in terms of price and in terms of consistency of supply.

There are a number of things that we must do. We must have a strong budget for the Common Agricultural Policy. We must encourage young farmers into the industry to secure a future for it. We must have more research and innovation to make production methods more efficient, and we must have less red tape – and certainly no green tape to tie up our farmers.

 
  
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  Giommaria Uggias (ALDE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, in queste settimane le diverse commissioni parlamentari che stanno affrontando il tema della politica agricola comunitaria stanno trattando questo tema, il tema della riforma che avremo dopo il 2013.

Negli elementi fondamentali dell'agricoltura è sempre chiaro che la sicurezza degli alimenti ne costituisce un elemento integrante. Ecco che questa considerazione deve essere quindi valutata tenendo conto del provvedimento che oggi abbiamo in votazione, laddove la sicurezza è definita un diritto fondamentale e, quindi, in quanto tale deve essere tutelato in tutti i modi possibili.

Questa attenzione, Presidente, deve essere fatta valere sia nei momenti di emergenza, come quella legata allo scandalo della diossina che stiamo vivendo in questi giorni, diossina scoperta nei mangimi utilizzati negli allevamenti animali, ma anche, e soprattutto, nella garanzia di un processo produttivo ordinario che sia rispettoso dell'intera filiera produttiva, della qualità del lavoro degli agricoltori, della qualità dell'ambiente e anche della commercializzazione e, pertanto, dei consumatori.

Questo è un provvedimento che questo Parlamento ha varato nell'ambito di una serie di provvedimenti atti a valorizzare l'agricoltura e in questo senso mi dichiaro soddisfatto.

 
  
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  Alajos Mészáros (PPE). - Elnök úr! A világ élelmiszer-termelése manapság egyre inkább ki van téve különböző kihívásoknak. Egyik ilyen az éghajlatváltozás, ami sajnos megjósolhatatlan élelmiszerhiányt okozhat és ezáltal veszélybe kerülhet a 2050-ig 9 milliárd főt is meghaladó világnépesség növekvő szükségletének kielégítése. A KAP-nak az élelmiszerbiztonság, az éghajlatváltozás és gazdasági válság okozta kihívásokra egyértelműen kell reagálnia. Nem csak a versenyképességet, hanem a hagyományos mezőgazdaságot, a kisüzemi és biogazdálkodást, a helyi értékeket is ösztönözni kell. Az éghajlati változások eredményeképpen egyre több a természeti katasztrófa, melyek hatására csökken a nagyobb területű termőföldek kihasználásának lehetősége, veszélyeztetve ezáltal az élelmiszer-biztonságot. A fenti célok elérésére, valamint az ésszerű élelmiszerárak és a mezőgazdasági termelők tisztességes jövedelme érdekében a KAP költségvetését legalább a jelenlegi szinten kell tartani. Ezért fontos, hogy a mezőgazdaságot az élelmiszerbiztonság szempontjából stratégiai ágazatként kezeljük. Ezért támogattam én is ezt a jelentést.

 
  
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  Hannu Takkula (ALDE). - Arvoisa puhemies, ensinnäkin haluan sanoa, että on erittäin hyvä asia, että Euroopan parlamentti tunnustaa maatalouden strategiseksi alaksi elintarviketurvallisuuden yhteydessä.

Meidän on erittäin tärkeä huolehtia siitä, että Euroopan unionin alueella tuottamamme elintarvikkeet ovat ennen muuta terveellisiä ja puhtaita. Olen hieman huolissani siitä, että meillä on kiinnitetty enemmän huomiota määrään kuin laatuun. Tehokkuusvaatimus on tavallaan sivuuttanut nämä terveellisyysvaatimukset. Puhuttaessa elintarviketurvallisuudesta on erittäin tärkeää huolehtia, että eurooppalaisille kuluttajille tarjottavat elintarvikkeet ovat turvallisia, hyviä ja ravitsevia.

On erittäin tärkeää huolehtia myös siitä, että Euroopan unionin eri jäsenvaltioissa säilyy kansallinen maatalous. Kohdatessamme luonnonkatastrofeja on tärkeää, että meillä on omavaraista maataloutta. Tällöin voimme vastata lähiruokaperiaatteella niihin kysymyksiin, jotka saattavat nousta esiin erilaisten katastrofien yhteydessä.

Arvoisa puhemies, haluan korostaa ennen muuta näitä terveydestä nousevia periaatteita, jotka ovat tärkeitä. Toivon, että tällaiseen lähiruokakehitykseen voidaan päästä. Euroopan laajuisesti on tärkeää huolehtia siitä, että maataloudella on hyvät toimintaedellytykset ja että jokaisessa Euroopan unionin jäsenvaltiossa voidaan harjoittaa maataloutta. Se on elinehto ja vahva tulevaisuuden pohja ja perusta, minkä me tarvitsemme nimenomaan elintarvikesektorilla.

 
  
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  Salvatore Tatarella (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, dopo aver espresso con convinzione il mio voto favorevole a questa importante relazione, mi piace sottolineare in modo particolare il punto 35 dell'articolato parere della commissione ambiente dove, nel considerare l'importanza dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare nel valutare tutti i rischi associati alla filiera alimentare nell'ambito delle azioni a difesa del cittadino e della salute, si auspica che tutti gli Stati membri provvedano all'istituzione di omologhi organismi nazionali con lo scopo di collaborare con l'Agenzia europea.

Come i recenti e gravi episodi accaduti in Germania dimostrano, è necessario che ogni Stato oggi istituisca un organismo nazionale per la sicurezza alimentare. Sorprende il fatto che il governo italiano, dopo aver istituito l'Agenzia, abbia cambiato opinione per ragioni di bilancio. Credo che la sicurezza alimentare non debba fermarsi davanti a un limite di bilancio.

 
  
  

Explicaciones de voto por escrito

 
  
  

Informe: Jiři Maštálka (A7-0363/2010)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Uma vez que, de acordo com o Grupo de Trabalho Consultivo dos serviços legais do PE, Conselho e Comissão, a proposta em questão contém a codificação dos textos existentes sem qualquer alteração à sua substância, aprovo a sua adopção em primeira leitura.

 
  
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  Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Pritariau šiam pranešimui ir Europos Komisijos pasiūlymui, nes manau, jog labai svarbu siekti paprastesnės ir aiškesnės Bendrijų teisės, kad ji taptų suprantamesnė ir prieinamesnė visiems piliečiams. Šis tikslas nebus pasiektas, jei daug nuostatų, kurios buvo iš dalies ir dažnai iš esmės keičiamos keletą kartų, liktų išsibarsčiusios įvairiuose aktuose, o siekiant surasti konkrečiu momentu galiojančias taisykles reikia atlikti tiriamąjį darbą lyginant įvairius teisės aktus. Teisės aktų kodifikavimas itin svarbus verslo srityje, kurią, siekiant užtikrinti sklandų ir nenutrūkstamą laisvą asmenų, prekių ir paslaugų judėjimą, reglamentuoja nemaža dalis Bendrijų teisėkūros. Akcinių bendrovių jungimą reglamentuojančių teisės aktų konsolidavimas yra sveikintinas žingsnis link Bendrijų teisės tobulinimo.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Il existe en Europe un très grand nombre d’entreprises, un très grand nombre de formes pour ces entreprises et un très grand nombre de règles qui s’y appliquent. Cependant, depuis 1978, il existe une réglementation européenne qui encadre les opérations de fusion entre sociétés anonymes d’un même État membre. Il est en effet important de réglementer ces opérations parce qu’elles peuvent avoir des répercussions importantes sur les intérêts des travailleurs, des actionnaires et des créanciers de ces sociétés. Ceux-ci peuvent être lésés par exemple si la fusion est annulée a posteriori. Ici comme ailleurs en matière européenne, il nous faut de la clarté et de la sécurité juridique. C’est l'objectif poursuivi avec la codification de cette directive. J’ai voté pour cette résolution car je crois que la confiance est un formidable moteur de croissance.

 
  
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  George Becali (NI), în scris. − Am votat acest raport deoarece Comisia, în propunerea de codificare a celei de-a treia Directive 78/855/CEE din 9 octombrie 1978 privind fuziunile societăţilor comerciale pe acţiuni, a ţinut cont de adaptările redacţionale sau formale sugerate de Grupul consultativ al serviciilor juridice şi care s-au dovedit fondate. De exemplu, Grupul consultativ sugerează că este deosebit de important ca acţionarii societăţilor care fuzionează să fie informaţi în mod corespunzător şi cât mai obiectiv posibil şi ca drepturile acestora să fie protejate în mod adecvat. Cu toate acestea, nu este nevoie să se impună o examinare a proiectului de fuziune de către un expert independent. De asemenea, organele de administrare sau de conducere ale fiecărei societăţi comerciale implicate informează adunarea generală a societăţii lor, precum şi organele de administrare sau de conducere ale celorlalte societăţi implicate, referitor la orice modificare substanţială intervenită între data întocmirii proiectului de fuziune şi data adunărilor generale care urmează să decidă asupra proiectului de fuziune.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Poiché la proposta in questione è stata attentamente vagliata dal gruppo consultivo dei servizi giuridici del Parlamento euopeo, del Consiglio e della Commissione che congiuntamente hanno ritenuto il testo un atto di codificazione, cioé mero efficentamento del testo esistente ho sostenuto con il mio voto favorevole la relazione del collega Jiří Maštálka.

 
  
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  Lara Comi (PPE), per iscritto. − In Italia, proprio ieri, è stato presentato uno studio secondo cui le imprese che, al momento, hanno resistito meglio alla crisi sono state quelle che hanno saputo rafforzare il proprio patrimonio. In particolare, secondo questo studio elaborato da una nota Università italiana per conto della più vivace associazione di imprese, le fusioni sono state lo strumento principale di rafforzamento. Non è casuale che le operazioni di finanza straordinaria, tra le quali rientra la fusione, accompagnino la ristrutturazione e la ricerca di efficienza in tutti i comparti produttivi. È dunque compito delle Istituzioni europee, in un contesto di mercato unico, definire delle regole che garantiscano tutti gli attori coinvolti e permettano alle imprese più virtuose di competere al meglio, libere da incertezze normative, da vincoli burocratici e da obbligazioni sorte a causa di meri malintesi. Un'economia moderna, liberale ed efficiente come, a mio avviso, deve essere la nostra, ha la necessità di una normativa apposita per le fusioni purché, come la direttiva qui proposta, sia snella e non invadente e tuteli le libertà e i diritti dei soggetti che potrebbero essere danneggiati da queste operazioni.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Nesta sessão, o Parlamento Europeu, na sequência de uma proposta de alteração do PE e do Conselho, analisou um projecto de resolução legislativa sobre a fusão das sociedades anónimas (versão codificada), tendo aprovado a proposta apresentada pela Comissão. Considerando que a proposta visa, apenas, a codificação pura e simples dos textos legislativos, sem alterar a substância e a melhoria dos métodos de trabalho, e tendo em conta que incorpora os formalismos sugeridos e fundamentados pelo Grupo Consultivo dos Serviços Jurídicos, voto favoravelmente esta proposta, ciente de que se traduzirá numa melhoria significativa no funcionamento das sociedades anónimas, nomeadamente através da sua modernização e agilização.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, kadangi Europos Parlamento, Tarybos ir Komisijos teisės tarnybų konsultacinės darbo grupės nuomone, minėtuoju pasiūlymu siekiama tik kodifikuoti esamus tekstus nekeičiant jų esmės, todėl siekiant aiškumo ir racionalumo esami tekstai turėtų būti kodifikuoti.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report because, according to the Consultative Working Party of the Legal Services of the European Parliament, the Council and the Commission, the proposal in question contains a straightforward codification of the existing texts without any change in their substance.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Es ist sicherlich eine Erleichterung, wenn nach einer gewissen Anzahl an Änderungen eine Kodifizierung durchgeführt wird, damit die Übersichtlichkeit gewahrt bleibt. Generell gilt es jedoch zu überlegen, ob die Vielzahl an Regelungen überhaupt nötig ist. In einigen Bereichen wird übertrieben und etwa dem Konsumenten kaum mehr Hausverstand zugetraut, in anderen Bereichen werden etwa Namensänderungen für Lebensmittel vorgeschrieben. Im Sinne des Schutzes der Interessen von Gesellschaftern und Dritten ist eine Koordination der Rechtsvorschriften der Mitgliedstaaten über die Verschmelzung von Aktiengesellschaften dazu geeignet, für die Wahrung der Informationsrechte Sorge zu tragen. Einigen Änderungen kann ich nicht zustimmen, deshalb habe ich den Bericht als ganzes abgelehnt.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório, tendo em conta que a proposta em apreço se cinge exclusivamente à codificação dos textos existentes sobre fusão de sociedades anónimas. Com efeito, o Grupo Consultivo, composto pelos Serviços Jurídicos do Parlamento Europeu, do Conselho e da Comissão, concluiu, de comum acordo, em 21 de Setembro de 2010, e após exame da proposta de codificação da Terceira Directiva 78/855/CEE do Conselho, de 9 de Outubro de 1978, fundada na alínea g) do n.º 3 do artigo 54.º do Tratado e relativa à fusão das sociedades anónimas, que a proposta em apreço se cinge efectivamente a uma codificação pura e simples dos textos existentes, sem apresentar quaisquer alterações substantivas.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Nel valutare il progetto di risoluzione legislativa relativo alle fusioni delle società per azioni, ho tenuto conto dei seguenti atti legislativi: la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, la posizione comune definita in prima lettura il 17 giugno 2008, gli articoli 294 e 50 del TFUE a norma dei quali la proposta è stata presentata dalla Commissione al Parlamento, ancora dell'accordo interistituzionale del 20 dicembre 1994 su un metodo di lavoro accelerato ai fini della codificazione ufficiale dei testi legislativi, degli articoli 86 e 55 del suo regolamento ed infine della relazione della commissione giuridica.

Sulla base di ciò ho inteso essere coerente con la posizione in prima lettura del Parlamento quale adattata alle raccomandazioni del gruppo consultivo dei servizi giuridici del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione soprattutto in vista del fatto che rappresenta una mera codificazione dei testi esistenti, senza modificazioni sostanziali.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. De acordo com o parecer do Grupo Consultivo dos Serviços Jurídicos do Parlamento Europeu, do Conselho e da Comissão, a proposta alterada da directiva relativa à fusão das sociedades anónimas cinge-se a uma codificação dos textos existentes, sem comportar modificações substantivas. Votei, por isso, favoravelmente este relatório.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Having sought legal advice, the services stated that, having regard to the Interinstitutional Agreement of 20 December 1994 on an accelerated working method for official codification of legislative texts, and in particular to point 4 thereof, the Consultative Working Party consisting of the respective legal services of the European Parliament, the Council and the Commission met on 21 September 2010 for the purpose of examining, among others, the proposal submitted by the Commission.

At that meeting, an examination of the amended proposal for a directive of the European Parliament and of the Council codifying the Third Council Directive 78/855/EEC of 9 October 1978 based on Article 54(3)(g) of the Treaty concerning mergers of public limited liability companies resulted in the Consultative Working Party’s concluding, without dissent, that the proposal is a straightforward codification of existing texts, without any change in their substance. With this in mind, we decided to support the proposal.

 
  
  

Recomendacíon: Gabriele Albertini (A7-0373/010)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo a celebração do acordo Euro-Mediterrânico que cria uma Associação entre a Comunidade Europeia e os seus Estados­Membros, por um lado, e o Reino Hachemita da Jordânia, por outro, a fim de ter em conta a adesão da República da Bulgária e da Roménia à União Europeia e que foi aplicado a título provisório desde 1 de Janeiro de 2007.

 
  
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  George Becali (NI), în scris. − Am votat raportul, ca şi colegii mei. Dincolo de aspectul formal, e important sub aspectul rolului global al Europei unite în diverse zone, rol economic, dar şi politic. Printre acestea, zona mediteraneeană a fost şi rămâne zonă de interes strategic.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com a aprovação desta resolução. Apoio a celebração de um Protocolo ao Acordo Euro-Mediterrânico que cria uma Associação entre a Comunidade Europeia e os seus Estados-Membros, por um lado, e o Reino Hachemita da Jordânia, por outro, a fim de ter em conta a adesão da República da Bulgária e da Roménia à União Europeia.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. O texto da resolução legislativa que votámos foi objecto do processo simplificado previsto no artigo 46.º do Regimento. Creio que tal se justifica tendo em conta o carácter não contraditório da matéria a que a mesma respeita. O Acordo Euro-Mediterrânico entre as Comunidades Europeias e a Jordânia deve incluir a Bulgária e a Roménia, pelo que o protocolo proposto tem razão de ser válido e merecedor do apoio unânime do Parlamento Europeu.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O Acordo Euro-Mediterrânico cria uma Associação entre a Comunidade Europeia e os seus Estados-Membros, por um lado, e o Reino Hachemita da Jordânia, por outro, pelo que o Protocolo vem actualizar o Acordo, tendo em conta a adesão da República da Bulgária e da Roménia à União Europeia, que foi aplicado a título provisório desde 1 de Janeiro de 2007. Na presente resolução legislativa, o Conselho apresenta ao Parlamento Europeu um pedido de aprovação do Protocolo. Não tendo nada a obstar à sua aprovação, votei favoravelmente.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report, which is a simple piece of housekeeping updating the existing agreement to take into account the accession of Bulgaria and Romania. The proposal has no impact on the EU budget and is uncontroversial.

 
  
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  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Ce protocole n'est qu'une mise en conformité de l'accord euro-méditerranéen d'association UE/Jordanie avec ce qui est en réalité appliqué depuis le 1er Janvier 2007. Duperie. La précipitation à mettre en place la zone de libre échange euro-méditerranéenne à l'horizon 2015 justifie tous les manquements aux principes démocratiques. Ces méthodes aveugles viennent de prouver leurs limites en Tunisie. Je vote contre ce texte.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Ich habe der Entschliessung zum Entwurf eines Beschlusses des Rates über den Abschluss eines Protokolls zum Europa-Mittelmeer-Abkommen zur Gründung einer Assoziation zwischen den Europäischen Gemeinschaften und ihren Mitgliedstaaten einerseits und dem Haschemitischen Königreich Jordanien andererseits zur Berücksichtigung des Beitritts der Republik Bulgarien und Rumäniens zur Europäischen Union zugestimmt, da alle Voraussetzungen gegeben waren und es sich hier in erster Linie um einen formalen Akt handelte.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. A presente recomendação sobre o projecto de decisão do Conselho relativa à celebração de um Protocolo ao Acordo Euro-Mediterrânico que cria uma Associação entre as Comunidades Europeias e os seus Estados-Membros, por um lado, e o Reino Hachemita da Jordânia, por outro, a fim de ter em conta a adesão da República da Bulgária e da Roménia à União Europeia, merece o meu voto favorável. De facto, é vital pugnar por uma política de vizinhança sólida, coerente e eficaz. Tendo o Conselho, nos termos legalmente previstos nos Tratados, apresentado ao Parlamento Europeu um pedido de aprovação do referido Protocolo, nada obsta à sua aprovação.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Gli accordi euromediterranei trovano sempre più spazio nell'attività convenzionale europea. Pertanto nel caso di specie intendo approvare il progetto di risoluzione legislativa del Parlamento europeo relativo alla conclusione di un protocollo dell'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e il Regno hascemita di Giordania, dall'altra, per tener conto dell'adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania all'Unione europea, rispetto al quale lo stesso Parlamento ha dato la sua approvazione affinché si concludesse il protocollo.

La mia approvazione è oltremodo supportata da una serie di atti quali il progetto di decisione del Consiglio, il progetto di protocollo dell'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e il Regno hascemita di Giordania, dall'altra, per tener conto dell'adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania all'Unione europea, la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma degli articoli 217 e 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, gli articoli 81, 90, paragrafo 8 e 46, paragrafo 1,del regolamento del PE, la raccomandazione della commissione per gli affari esteri.

Alla luce di tutto ciò mi conformo alla linea cooperativa dell'UE.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a celebração deste protocolo, o qual se justifica inteiramente tendo em conta a necessidade de incluir a Bulgária e a Roménia como partes contratantes do Acordo Euro-Mediterrânico que cria uma Associação entre as Comunidades Europeias e os seus Estados-Membros, por um lado, e o Reino Hachemita da Jordânia, por outro, assinado em Bruxelas em 24 de Novembro de 1997 e que entrou em vigor em 1 de Maio de 2002.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Having regard to the draft Council decision (06903/2010), having regard to the draft protocol to the Euro-Mediterranean agreement establishing an association between the European Communities and their Member States, of the one part, and the Hashemite Kingdom of Jordan, of the other part, to take account of the accession of the Republic of Bulgaria and of Romania to the European Union (09373/2008), having regard to the request for consent submitted by the Council in accordance with Article 217 and Article 218(6), second subparagraph, point (a), of the Treaty on the Functioning of the European Union (C7-0384/2010), having regard to Rules 81, 90(8) and 46(1) of its Rules of Procedure, having regard to the recommendation of the Committee on Foreign Affairs (A7-0373/2010), the Verts/ALE Group agreed that Parliament should give its consent to the conclusion of the protocol.

 
  
  

Informe: Dieter-Lebrecht Koch (A7-0361/2010)

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Recomendação sobre a proposta de decisão do Conselho relativa à celebração do Acordo entre a Comunidade Europeia e a União Económica e Monetária da África Ocidental sobre certos aspectos dos serviços aéreos. Manifestei o meu voto favoravelmente à resolução sobre um projecto de decisão do Conselho relativa à celebração do Acordo entre a Comunidade Europeia e a União Económica e Monetária da África Ocidental sobre certos aspectos dos serviços aéreos. Presentemente, a Comunidade tem competência exclusiva no que se refere a diversos aspectos da aviação externa. Neste sentido, o Conselho autorizou a Comissão a iniciar negociações com países terceiros, a fim de substituir determinadas disposições existentes em acordos bilaterais por acordos comunitários. A Comissão negociou um acordo com a União Económica e Monetária da África Ocidental que evita a discriminação entre transportadoras aéreas da UE; permite a tributação do combustível para a aviação para operações efectuadas no território da União Europeia; e torna as disposições dos acordos bilaterais que são manifestamente anticoncorrenciais (acordos comerciais obrigatórios entre companhias aéreas) conformes com o direito comunitário da concorrência.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. A transferência de competências dos Estados-Membros para as comunidades justificou a substituição de acordos bilaterais no tocante à aviação externa por novos acordos em que é parte a Comunidade Europeia.

A resolução votada versa, precisamente, sobre questões deste teor e visa harmonizar os instrumentos jurídico-internacionais em vigor com a presente realidade da integração europeia, bem como adaptá-los às exigências adicionais decorrentes do Direito Comunitário. A matéria em questão é eminentemente técnica, implicando a substituição de acordos anteriormente em vigor por outros, não implicando qualquer contencioso nem discrepâncias ideológicas de monta. A unanimidade de votos favoráveis que recebeu em sede de comissão confirma esta interpretação. Ao plenário coube, portanto, ratificar uma decisão consensual. Votei-a favoravelmente.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório apresentado por Dieter-Lebrecht Koch sugere a celebração de um acordo entre a Comunidade Europeia e a União Económica e Monetária da África Ocidental no que respeita a alguns aspectos dos serviços aéreos. O espírito da União Europeia nos Tratados é de uniformizar os procedimentos em todo o território da UE. Assim, não faz sentido – tal como foi sentenciado pelo Tribunal de Justiça da União Europeia – que, em matérias como esta, haja acordos bilaterais de serviços aéreos entre Estados-Membros da EU e Estados membros da União Económica e Monetária da África Ocidental. Saúdo, pois, a aprovação deste acordo, que virá reforçar os laços de coesão territorial europeia e induzir o respeito pelo direito comunitário da concorrência.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. No quadro concreto actual em que se desenvolve a actividade da aviação civil, esta proposta de acordo suscita-nos sérias dúvidas quanto ao seu alcance e possíveis consequências. Se até agora os Estados-Membros decidiam de forma soberana sobre a organização e alcance dos acordos a estabelecer neste domínio, com impactos evidentes nas companhias de transporte aéreo, num sector que é, por diversas razões, estratégico para a salvaguarda dos interesses nacionais, a partir de agora pretende-se que seja o mercado, também aqui, a imperar. Em especial, não podemos subestimar o facto da alegada criação de condições iguais às diversas companhias europeias poder concorrer para a facilitação da concentração monopolista no sector (processo já em curso) e para a redução da capacidade dos Estados-Membros defenderem as suas companhias de transporte aéreo de bandeira.

A sempre referida e sacrossanta livre concorrência, defendida a todo o custo, volta a ser o pilar sobre o qual assenta esta iniciativa. As consequências, neste como noutros sectores, não diferem substancialmente: é a concentração monopolista que sempre se acaba por impor nestes cenários. Por estas razões, não votámos favoravelmente este relatório.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, kadangi Bendrija turi išimtinę kompetenciją įvairių išorės aviacijos aspektų, kurie tradiciškai buvo reglamentuojami dvišaliais valstybių narių ir trečiųjų šalių susitarimais dėl oro susisiekimo paslaugų, atžvilgiu, todėl Bendrijos susitarimais turi būti pakeistos tam tikros dabartinių dvišalių susitarimų nuostatos, kurios yra 47 galiojančiuose dvišaliuose Europos Sąjungos valstybių narių ir Vakarų Afrikos ekonominės ir pinigų sąjungos valstybių susitarimuose dėl oro susisiekimo paslaugų. Siekiant išvengti ES oro vežėjų diskriminacijos, tradiciniai straipsniai dėl paskyrimų, kuriuose nurodomi dvišalį susitarimą pasirašiusių valstybių narių oro vežėjai, pakeičiami ES straipsniu dėl paskyrimo, kuriame nurodomi visi ES oro vežėjai. Taip pat tradiciniais dvišaliais susitarimais aviacinis kuras paprastai neapmokestinamas, pagal Tarybos direktyvą 2003/96/EB, pakeičiančią Bendrijos energetikos produktų ir elektros energijos mokesčių struktūrą, toks apmokestinimas leidžiamas, kai veikla vykdoma Europos Sąjungos teritorijoje. Be to, aiškiai antikonkurencinės dvišalių susitarimų nuostatos (privalomieji komerciniai oro vežėjų susitarimai) suderinamos su ES konkurencijos teise.

 
  
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  Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Kraje afrykańskie położne w szczególnie trudnych warunkach geograficznych i klimatycznych wymagają specjalnego traktowania. Ale tym ludziom nie potrzeba tylko jedzenia i wody, oni również potrzebują edukacji, chcą godnie pracować i przemieszczać się. Umowa Unii Europejskiej z Unią Gospodarczą i Walutową Afryki Zachodniej, zastępując niektóre postanowienia wcześniejszych umów, znacznie ułatwia i czyni bardziej sprawiedliwymi rynkowo procedury transportu lotniczego między stronami umowy. Zapobiegnie to nieuczciwym praktykom monopolistów i ułatwi przemieszczanie się zwykłym obywatelom. Są to także nowe możliwości dla turystów z całego świata i wiążący się z nimi rozwój tej gałęzi gospodarki w Afryce.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della raccomandazione relativa alla conclusione dell'accordo tra la Comunità europea e l'Unione economica e monetaria dell'Africa occidentale su alcuni aspetti relativi ai servizi aerei. Si tratta di un accordo, negoziato dalla Commissione, volto a sostituire alcune disposizioni contenute nella vigente regolamentazione degli accordi bilaterali conclusi fra gli Stati membri dell'UE e gli Stati membri dell'Unione economica e monetaria dell'Africa occidentale. Fra le novità più importanti relative all'accordo votato oggi, mi preme ricordare le disposizioni introdotte al fine di evitare discriminazioni tra i vettori aerei dell'Unione europea. Proprio a tale scopo, infatti, le clausole di designazione tradizionali riferite ai vettori degli Stati membri firmatari dell'accordo bilaterale sono state sostituite da una clausola di designazione dell'Unione Europea, riferita a tutti i vettori aerei dell'UE.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted to give consent to this Agreement. The Agreement is one of the horizontal air service agreements whose aim is to bring existing bilateral air service agreements in line with EU law. This is as a result of the 2003 ECJ decision that gave the Community exclusive competence in regard to various aspects of external aviation which had traditionally been governed by bilateral air service agreements. Just as with other horizontal air agreements, this Agreement provides for an EU designation clause permitting all EU carriers to benefit from the right of establishment, deals with safety issues and the taxation of aviation fuel and resolves potential conflicts with EU competition rules.

 
  
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  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Non contente de diligenter en sous-main la division des intégrations régionales africaines comme ailleurs dans le monde, l'Union européenne impose désormais son diktat néolibéral jusque dans le ciel d'Afrique. Les leurres de la Commission ne le cachent que trop mal.

Cet accord n'a "pas pour objectif d'augmenter le volume total du trafic aérien"? Mais l'absence totale de freins à une telle augmentation du trafic est certaine!

Cet accord "n'empêche pas un État d'imposer des impôts, droits, taxes ou redevances sur le carburant"? Mais l'efficacité écologique est réduite à néant par les restrictions qui lui sont imposées!

De fait, là où les États décidaient souverainement de l'organisation de leurs accords d'accès avec les compagnies, seul le marché décidera désormais.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. A existência de 47 acordos bilaterais entre Estados-Membros da UE e Estados membros da União Económica e Monetária da África Ocidental é manifestamente desadequada para enquadrar os diversos aspectos dos serviços aéreos. Assim sendo, este acordo é bem-vindo a fim de substituir determinadas disposições existentes em acordos bilaterais por acordos comunitários. São de salientar neste acordo as matérias referentes à não discriminação das transportadoras aéreas europeias e à tributação do combustível aéreo de acordo com a respectiva directiva sobre a tributação dos produtos energéticos e da electricidade. Destaca-se também a conformidade das disposições dos acordos com o direito comunitário da concorrência.

 
  
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  Louis Michel (ALDE), par écrit. – Cet accord vise à remplacer certaines dispositions des 47 accords bilatéraux existants en matière de services aériens conclus entre les États membres et l'Union économique et monétaire ouest-africaine. Il est en effet judicieux d'harmoniser les différentes dispositions des accords existants par un accord communautaire de type horizontal. Il rétablira une sécurité juridique pour les accords bilatéraux sur les services aériens conclus entre les États membres de l'UEMOA et de l'Union européenne et permettra aussi de ne pas léser des États membres qui n'auraient pas signé d'accord bilatéral avec un des États de l'UEMOA. Il évitera toute discrimination entre transporteurs en ce qui concerne la désignation ou la taxation du carburant d'aviation.

Les dispositions des accords bilatéraux qui sont anticoncurrentielles sont mises en conformité avec le droit européen de la concurrence. L'accord consolidera les relations euro-africaines en matière de transport aérien et favorisera la coopération entre l'Union européenne et l'UEMOA dans le domaine de l'aviation, notamment en matière de sécurité et de sûreté.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Um eine einheitliche Ausgangsbasis für die Flüge in Länder außerhalb der EU zu schaffen und in weiterer Folge Rechtssicherheit garantieren zu können, müssen alle bilateralen Abkommen überprüft werden. Durch die Ermächtigung des Rates, hat die Kommission mit der Westafrikanischen Wirtschafts- und Währungsunion ein Abkommen ausgehandelt, das 47 bestehende bilaterale Luftverkehrsabkommen der Mitgliedsstaaten der EU bzw. der Westafrikanischen Wirtschafts- und Währungsunion ersetzt. Ich gebe dem Bericht meine Stimme, da ein allgemein gültiges Abkommen in diesem Zusammenhang durchaus sinnvoll ist.

 
  
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  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Diese Vereinbarung ersetzt bloß die 47 bilateralen Verträge mit den verschiedenen Mitgliedstaaten, die EU erlangt dadurch mehr außenpolitische Kompetenzen. Ich habe daher gegen den Bericht gestimmt.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O presente relatório refere-se a um projecto de decisão do Conselho relativo à celebração do Acordo entre a Comunidade Europeia e a União Económica e Monetária da África Ocidental sobre alguns aspectos relativos aos serviços aéreos. Com base na actual competência exclusiva da União Europeia nesta matéria, o Conselho autorizou a Comissão a encetar negociações com países terceiros, de forma a substituir os tradicionais acordos bilaterais de serviços aéreos entre os Estados-Membros e países terceiros. O projecto de acordo foi analisado pela Comissão dos Transportes e do Turismo, que emitiu um parecer favorável, do qual destaco, entre outros pontos, a criação de uma cláusula de designação comunitária, para evitar discriminação entre transportadoras aéreas da UE e a tributação do combustível para a aviação nas operações efectuadas no território da União Europeia. Estes dois pontos, que destaco no parecer favorável da Comissão dos Transportes, motivam o meu voto favorável ao presente relatório.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − La Comunità ha competenza esclusiva in politica esterna in materia di trasporto aereo, tradizionalmente disciplinata da accordi bilaterali relativi ai servizi aerei conclusi tra Stati membri e paesi terzi.

Nel giugno 2003 la Commissione ha avviato negoziati con i paesi terzi al fine di sostituire con accordi comunitari alcune disposizioni figuranti in quelli bilaterali esistenti. Tra questi emerge un accordo che sostituisce i 47 vigenti accordi bilaterali sui servizi aerei conclusi tra gli Stati membri dell'UE e l'Unione economica e monetaria dell'Africa occidentale. I principali punti dell'accordo sono: clausola di designazione, con cui si sostituisce l'accordo bilaterale per il quale si evitano discriminazioni tra vettori aerei dell'Unione europea; tassazione del carburante per aeromobili in generale sul territorio dell'UE; l'art. 6 che conforma alle norme concorrenziali europee gli accordi commerciali tra linee aeree.

L'accordo negoziato dalla Commissione è stato approvato in via provvisoria il 30 novembre 2009. Forte anche della giurisprudenza della Corte di giustizia orientata nel senso di una competenza esclusivamente comunitaria, cari colleghi, sono estremamente favorevole alla rinegoziazione di tali accordi sia perché vanno verso una sempre più indispensabile sovranità comunitaria sia perché tale progetto di decisione si conforma alle norme concorrenziali e budgetarie in ambito UE.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a celebração deste acordo, que, no quadro da competência exclusiva reconhecida à UE no que se refere a diversos aspectos da aviação externa, se destina a substituir certas disposições dos actuais 47 acordos bilaterais de serviços aéreos entre Estados-Membros da UE e Estados membros da União Económica e Monetária da África Ocidental, por forma a compatibilizá-las com o direito comunitário.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − As the Court of Justice of the European Communities has ruled, the Community has exclusive competence with respect to various aspects of external aviation which were traditionally governed by bilateral air services agreements between Member States and third countries. Consequently, the Council authorised the Commission in June 2003 to open negotiations with third countries in order to replace certain provisions in existing bilateral agreements with Community agreements. Thus, the Commission has negotiated an Agreement with the West African Economic and Monetary Union that replaces certain provisions in the existing 47 bilateral air services agreements concluded between EU Member States and Member States of the West African Economic and Monetary Union.

Parliament is entitled to give its consent to the conclusion of this Agreement in accordance with Rule 81 of the Rules of Procedure. Parliament shall take a decision by means of a single vote, and no amendments to the agreement itself may be tabled. On the basis of the above, the rapporteur suggested that the Committee on Transport and Tourism, first, and then Parliament as a whole, should give a favourable opinion on the conclusion of this Agreement. The Verts/ALE Group did so.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A competência exclusiva em certos domínios da aviação externa, estabelecida em 2003 no acórdão Céu Aberto, permite à Comissão Europeia negociar acordos com países terceiros, de forma a adequar o mercado da aviação europeia às regras comunitárias e, simultaneamente, torná-lo competitivo e transparente. Congratulo a aprovação deste acordo com os Estados membros da União Económica e Monetária da África Ocidental, considerando essencial que a União Europeia apresente uma política de coerência neste sector da aviação externa, reduzindo de forma gradual as diversas disposições dos actuais acordos bilaterais de serviços aéreos entre ambas as partes.

Saliento no acordo a cláusula de não discriminação entre transportadoras aéreas europeias, a tributação do combustível aéreo de acordo com a directiva sobre a tributação dos produtos energéticos e da electricidade, a conformidade das disposições dos acordos bilaterais com o direito comunitário da concorrência e o controlo regulamentar, medidas que irão permitir a abertura dos mercados e, consequentemente, a criação de oportunidades de investimento para ambas as partes. Estes acordos deverão ser compreendidos como uma forma de estreitar a cooperação estratégica entre ambas as organizações.

 
  
  

Recomendacíon para la segunda lectura: Catherine Stihler (A7-0343/010)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Concordo com a necessidade de tomar medidas relativamente ao sector da construção, sendo este sector bastante importante para a economia europeia (10 % do PIB) e representando cerca de 65 000 PME com menos de 250 empregados. Esta proposta pretende, por um lado, garantir um elevado nível de segurança para os produtos de construção e, por outro, melhorar as condições de saúde e segurança dos trabalhadores no sector. Actualmente, as trocas comerciais no mercado interno são prejudicadas por regras técnicas nacionais que condicionam a livre circulação de bens e serviços no sector da construção, sendo por esta razão necessária a revisão da Directiva 89/106/CEE sobre Produtos de Construção.

A proposta de regulamento sobre condições harmonizadas para a comercialização dos produtos de construção pode ser um importante marco no sentido de actualizar, simplificar e substituir a directiva respectiva à luz das novas circunstâncias no que respeita à vigilância do mercado, incluindo o novo quadro legislativo.

 
  
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  Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Pritariau šiam dokumentui, nes dėl statybos produktų rinkodaros ES dydžio ir vis dar tebeegzistuojančių kliūčių prekybai statybos sektoriuje svarbu imtis neatidėliotinų veiksmų. Turint omenyje, jog statybos sektorius yra viena svarbiausių Europos pramonės šakų, kurioje sukuriama 10 proc. BVP ir yra įdarbinta 12 milijonų ES piliečių, tinkamas reglamentavimas yra būtinas. Manau, kad šiuo pasiūlymu dėl reglamento, kuriuo nustatomos darnios statybos produktų rinkodaros sąlygos, bus galima atnaujinti, supaprastinti ir pakeisti Statybos produktų direktyvą atsižvelgiant į pasikeitusias aplinkybes, susijusias su, pavyzdžiui, rinkos priežiūra, įskaitant naująją teisinę sistemą.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Même si les conditions de travail se sont améliorées ces dernières décennies dans le domaine du bâtiment, l’Union européenne doit se donner les moyens de rester en pointe dans la qualité des conditions de travail. Aussi ai-je voté pour ce règlement établissant des conditions harmonisées de commercialisation pour les produits de construction. Pour assurer un niveau élevé de protection de la santé et de la sécurité des travailleurs et des autres utilisateurs de produits de construction, il est nécessaire d'inclure l'étiquetage des substances dangereuses dans la nouvelle réglementation relative à la commercialisation des produits de construction. Ce règlement actualise et remplace les règles actuelles afin de diminuer la bureaucratie et renforcer la transparence, notamment à travers de nouvelles procédures simplifiées d'évaluation des performances pour les petites entreprises.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį dokumentą . Statybos sektorius yra viena svarbiausių Europos pramonės šakų, kurioje sukuriama 10 proc. BVP ir kuris sudaro 50,5 proc. bendrojo pagrindinio kapitalo. Sektoriuje tiesiogiai įdarbinta 12 milijonų ES piliečių ir papildomai sukuriama dar 26 milijonai darbo vietų kituose sektoriuose. Dėl ekonomikos nuosmukio ES statybos pramonė patyrė rimtą smūgį, visoje ES bankrutavo daug bendrovių ir darbuotojai prarado pragyvenimo šaltinius. Taip pat Sąjungoje išlieka kliūtys prekybai statybos sektoriuje, nes valstybės narės vis dar naudoja nacionalines technines taisykles siekdamos užkirsti kelią laisvam statybos sektoriaus prekių ir paslaugų judėjimui Atsižvelgiant į tai, Statybos produktų direktyvos peržiūra, yra labai reikalingas postūmis, kuris turėtų padėti sektoriui panaikinant prekybos kliūtis gamintojams, tokiu būdu padedant įmonėms išlikti versle ir darbuotojams išsaugoti darbo vietas. Naikinant administracines kliūtis labai svarbu užtikrinti techninio vertinimo įstaigų nepriklausomumą ir skaidrumą, todėl palaikau siūlymą, kad siekiant išvengti interesų konfliktų turėtų būti parengti skaidrumo standartai ir užtikrintas visų suinteresuotųjų subjektų dalyvavimas Europos standartizacijos institucijų techniniuose komitetuose.

 
  
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  George Becali (NI), în scris. − Aşa cum subliniam şi în intervenţia de ieri, am votat în favoarea acestui raport. Avem nevoie să progresăm în demersul de armonizare pe piaţa globală a construcţiilor. Mă refer la ceea ce ţine de siguranţa lucrătorilor, de migraţia lor, dar şi la siguranţa materialelor de construcţie pentru sănătatea noastră. Cu privire la viitoarele puncte de informare despre materialele de construcţii, îmi doresc foarte mult ca ele să ofere informaţie obiectivă, să fie funcţionale cât mai curând în statele membre şi să aibă sprijin financiar, pentru a fi utile cetăţenilor şi firmelor interesate. Sper ca noua reglementare să producă efecte cât mai rapide şi să constatăm noi, ca oameni, că am făcut progrese şi că domeniul construcţiilor în ansamblu nu mai e unul din cele mai periculoase domenii de activitate.

 
  
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  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – L'étiquetage et l'information sur les substances dangereuses contenues dans les produits de toutes sortes, qu'ils soient chimiques ou de construction, est un des acquis de l'Union européenne.

Depuis le règlement REACH, l'UE a fait les preuves de sa valeur ajoutée dans le domaine de la sécurité et la transparence des produits dits dangereux. Une nouvelle fois, à Strasbourg, nous avons voté un règlement qui harmonise les conditions de commercialisation pour les produits de construction et obtenu que la "déclaration de performance" de chaque produit comporte des informations sur les substances dangereuses.

La santé et la sécurité sont des priorités et nous devons nous féliciter que les normes européennes permettent ce haut niveau de transparence et de sécurité. Cependant, si notre marché intérieur est désormais sécurisé, qu'en est-il du marché mondialisé dans lequel nous nous trouvons? Il nous faut agir maintenant sur nos partenaires extérieurs à l'UE qui n'ont pas forcément ce même niveau de normes!

 
  
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  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Nevoia de a acționa în ceea ce privește comercializarea produselor pentru construcții în UE este de o importanță crucială având în vedere dimensiunile acestui sector. Sectorul construcțiilor constituie una dintre cele mai importante industrii din Europa, reprezentând 10% din PIB și 50,5% din capitalul fix brut. Acest sector asigură, în mod direct, încadrarea în muncă a 12 milioane de cetățeni ai UE, alți 26 de milioane de lucrători depinzând de acest sector. Recesiunea economică a afectat grav industria construcţiilor din UE, o serie de întreprinderi din UE ajungând în faliment și numeroşi lucrători pierzându-şi mijloacele de existenţă. Este şi cazul României unde, după un boom al pieţei construcţiilor, construcţiile se confruntă cu o acută lipsă de comenzi. Specialiştii apreciază că 2011 nu va aduce revenirea pieţei construcţiilor, ba chiar apreciază că ar putea înregistra valori minime, raportat la ultimul deceniu.

În aceste condiţii, orice măsură care poate fi luată pentru a sprijini sectorul construcțiilor reprezintă o contribuție bine-venită. În acest context, revizuirea Directivei privind produsele pentru construcții ar trebui să sprijine sectorul prin înlăturarea barierelor comerciale cu care se confruntă fabricanții și, astfel, ar ajuta întreprinderile să își desfășoare în continuare activitatea și lucrătorii să își păstreze locurile de muncă.

 
  
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  Zuzana Brzobohatá (S&D), písemně. − Stavebnictví představuje z hlediska tvorby HDP 10 % ekonomického výkonu Evropské unie. Trh se stavebnictvím stále ještě vykazuje celou řadu překážek, které brání plnému rozvoji jednotného trhu. Cílem předloženého nařízení je novelizovat stávající směrnici a dosáhnout tak zjednodušení v podmínkách uvádění stavebních výrobků na trh. Jde především o oblast dozoru nad trhem a o společný rámec pro uvádění stavebních výrobků na trh. Cílem novelizace směrnice je v době hospodářského poklesu pomoci odvětví stavebnictví při odstraňování obchodních překážek, čímž dojde k zachování pracovních míst a udržení celé řady stavebních podniků, které by jinak ekonomicky hospodářský pokles nevydržely. Rada ve svém postoji v prvním čtení vypustila pozměňovací návrhy Parlamentu, které směřovaly k povinnosti uvádět nebezpečné látky obsažené ve stavebních výrobcích (např. azbest). Toto považuji za velmi nebezpečné, a proto také podporuji předloženou zprávu, neboť znovu předkládá povinnost stavebních firem uvádět nebezpečné látky obsažené ve stavebních výrobcích. Je třeba chránit zdraví občanů. V neposlední řadě oceňuji snahu, aby členské státy zajistily nezávislost zástupců ve Stálém výboru pro stavebnictví, který posuzuje a ověřuje stálost vlastností stavebních výrobků. Zpráva dále mimo jiné obsahuje pozměňovací návrhy zvyšující bezpečnost a ochranu zdraví nejen zaměstnanců ve stavebnictví, ale i uživatelů staveb samotných. Nejen z výše uvedených důvodů jsem se rozhodla zprávu podpořit.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Dei o meu voto favorável à presente proposta de regulamento porque estabelece condições harmonizadas para a comercialização dos produtos de construção e visa actualizar, simplificar e substituir a Directiva relativa aos produtos de construção à luz de uma nova situação, nomeadamente no tocante à fiscalização do mercado, incluindo o novo quadro legislativo. Atendendo à dimensão do sector da construção, urge tomar medidas relativamente à comercialização dos produtos de construção na UE. Apoio o reconhecimento da necessidade de haver níveis elevados de saúde e de segurança para os trabalhadores deste sector. Esta proposta eliminará os obstáculos ao comércio para os fabricantes e, por outro lado, ajudará as empresas a prosseguirem com a sua actividade e os trabalhadores a manterem os seus postos de trabalho.

 
  
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  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Regulamentul privind armonizarea comercializării produselor de construcţie reprezintă un pas înainte în calea îmbunătăţirii funcţionării pieţei interne în domeniu şi a liberei circulaţii a produselor de construcţie. Un punct important îl reprezintă totodată faptul că aplicarea regulamentului va contribui la minimizarea apariţiei neconformităţilor neintenţionate ale produselor pentru construcţii cu declaraţia lor de performanţă, lucru care va determina minimalizarea pierderilor materiale. Prevenirea riscului de neconformitate este necesar pentru evitarea introducerii pe piaţă în vederea comercializării a unor produse care nu corespund cerinţelor prezentului regulament, vizând asigurarea performanţei produselor pentru construcţii şi respectarea cerinţelor fundamentale aplicabile construcţiilor.

 
  
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  Robert Dušek (S&D), písemně. Návrh doporučení o stanovení harmonizovaných podmínek pro uvádění stavebních výrobků na trh požaduje nejvyšší možnou míru ochrany pracovníků i osob, které stavby využívají. Souhlasím s postojem navrhovatelky, že je bezpodmínečně nutné moci vysledovat možné nebezpečné látky ve stavebních výrobcích, a podporuji pozměňovací návrhy o nutnosti uvádět na stavebních výrobcích údaje o nebezpečných látkách. Nechápu postoj Rady, která toto z původního návrhu zcela vypustila. Pro lepší informovanost o nových i stávajících stavebních výrobcích by měla být zřízena tzv. kontaktní místa, která musí být nestranná, tzn. personálně i finančně nezávislá na orgánech zapojených do procesu získávání označení CE. Výjimek z nutnosti nést označení CE předložila Rada příliš mnoho, tyto výjimky je nezbytné revidovat a maximálně omezit, jinak by celý systém označování CE ztrácel na významu. Návrh nařízení v upravené podobě podporuji a budu pro jeho přijetí hlasovat.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente este relatório por defender que é necessário reduzir os entraves que afectam o comércio no sector da construção. A actual recessão económica prejudicou gravemente este sector. O Regulamento proposto, que substituirá a Directiva actualmente em vigor, irá ajudar a inverter a situação. Por um lado, a eliminação dos obstáculos ao comércio para os fabricantes ajudará as empresas a prosseguirem com a sua actividade e, por outro, contribuirá para que os trabalhadores mantenham os seus postos de trabalho.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. De acordo com os dados do Relatório, que cito: o sector da construção é um dos maiores sectores industriais da Europa, representando 10% do PIB e 50,5% do capital bruto fixo. Este sector não só emprega directamente 12 milhões de cidadãos comunitários como 26 milhões de trabalhadores dependem do mesmo. Alem disso, cerca de 92% dos fabricantes de materiais de construção, isto e, 65 mil empresas, são PME com menos de 250 empregados. Estes números dão a real dimensão da importância do sector da construção para a economia europeia. Por isso mesmo são necessárias regras comuns que regulem o sector e permitam o correcto funcionamento do mercado interno.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Esta proposta de regulamento pretende harmonizar a comercialização dos materiais de construção, actualizando e simplificando a actual directiva, tendo em conta o novo quadro legislativo (Regulamento (CE) n.º 765/2008 e Decisão n.º 768/2008/CE). Debruça-se sobre vários aspectos, tais como: Declaração de Desempenho e marcação CE, transporte de substâncias perigosas, pontos de contacto nacionais para a obtenção de informação sobre produtos de construção, independência e transparência de todos os organismos que intervêm nesta área, reciclagem dos produtos de construção, maior atenção às questões de saúde e segurança, melhoramento das comunicações electrónicas e introdução de novos métodos informáticos. Aprovo este regulamento que, de certeza, virá aumentar a segurança no transporte destes produtos, proteger a saúde e reforçar as condições de segurança de todos os trabalhadores do sector e contribuir para o abandono, ainda que progressivo, de práticas inimigas do ambiente.

 
  
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  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Apesar de alguns aspectos positivos incluídos na segunda leitura deste relatório e no acordo final com o Conselho, é preciso não esquecer que este se centra no princípio da consolidação do mercado único.

Neste contexto, trata-se da adopção de um regulamento com vista a estabelecer condições harmonizadas para a comercialização de produtos para a construção. Isto é, estabelece as regras que as empresas e os Estados-Membros devem cumprir para os seus produtos poderem entrar no mercado da União Europeia.

Em certos aspectos, creio que todos podemos concordar, designadamente quando se trata de defender a saúde e a segurança, incluindo dos trabalhadores, mas também dos relacionados com a utilização do produto durante o seu ciclo de vida, sobretudo quando se trata de substâncias perigosas.

Mas não podemos estar de acordo com decisões que venham a pôr em causa a produção destes produtos em países de economias mais frágeis ou PME que tenham dificuldade de adaptação, sem quaisquer apoios prévios, apenas para defender os interesses de grupos económicos europeus que, de facto, pretendem dominar o mercado.

 
  
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  Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. − L'evoluzione verso la liberalizzazione dei prodotti da costruzione nel settore edilizio rappresenta una delle istanze di maggior sensibilità da parte delle piccole e medie imprese. Considerata la generalizzata importanza del settore edile in tutti gli Stati membri, ritengo una ulteriore liberalizzazione un passo avanti necessario. Plaudo, in particolare, all'abbattimento di alcuni vincoli burocratici e alla necessaria tracciabilità dei beni contenenti sostanze potenzialmente nocive per la salute umana. Per questo motivo, ritengo di appoggiare la raccomandazione della collega Stihler.

 
  
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  Małgorzata Handzlik (PPE), na piśmie. − Funkcjonowanie rynku wewnętrznego nadal ograniczone jest licznymi barierami. Dlatego też z zadowoleniem przyjmuję przyjęcie rozporządzenia dotyczącego wprowadzania do obrotu towarów budowlanych. Rozporządzenie to powinno przyczynić się do łatwiejszego przepływu towarów budowlanych pomiędzy państwami członkowskimi.

Rozporządzenie wprowadza ponadto ważne zapisy z punktu widzenia ułatwień dla przedsiębiorstw. Po pierwsze, zobowiązuje ono państwa członkowskie do utworzenia punktów kontaktowych ds. produktów, w których przedsiębiorcy będą mogli uzyskać informacje na temat produktów budowlanych. Zawiera ono także przepisy, które powinny pomóc najmniejszym przedsiębiorstwom sprostać nowym wymogom związanym ze sporządzaniem deklaracji właściwości użytkowych i z oznakowaniem CE. Niemniej jednak nie powinniśmy zapominać, iż przepisy rozporządzenia to szereg nowych obowiązków związanych z wymogiem umieszczania oznakowania CE oraz ze sporządzaniem deklaracji właściwości użytkowych, która będzie musiała zawierać także informacje na temat substancji niebezpiecznych zawartych w wyrobach budowlanych.

Mam nadzieję, że zarówno Komisja Europejska, jak i państwa członkowskie dołożą wszelkich starań, aby informacja o nowych przepisach jak najszybciej trafiła do wiadomości producentów, aby mogli oni jak najszybciej zacząć przygotowania i dostosowania do przepisów nowego rozporządzenia.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau šiam pasiūlymui, nes statybos sektorius yra viena svarbiausių Europos pramonės šakų, kurioje sukuriama 10 proc. BVP, tiesiogiai įdarbinta 12 milijonų ES piliečių ir nuo jos priklauso 26 milijonai darbuotojų. Be to, apie 92 proc. statybines medžiagas gaminančių įmonių yra mažos ir vidutinės įmonės (MVĮ). Kadangi MVĮ yra kertinis mūsų ekonomikos akmuo, šiame pasiūlyme privaloma pripažinti jų vaidmenį ir poreikius. Statybos produktų direktyvos (89/106/EEB) peržiūra yra labai reikalingas postūmis, kuris turėtų padėti sektoriui panaikinant prekybos kliūtis gamintojams, tokiu būdu padedant įmonėms išlikti versle ir darbuotojams išsaugoti darbo vietas. Pasiūlymas dėl reglamento, kuriuo nustatomos darnios statybos produktų rinkodaros sąlygos (COM(2008)311), yra skirtas atnaujinti, supaprastinti ir pakeisti Statybos produktų direktyvą atsižvelgiant į pasikeitusias aplinkybes. Džiugu, kad yra atkreipiamas dėmesys ir ypatingas susirūpinimas dėl kenksmingų medžiagų šiuose produktuose, galėjimas atsekti pavojingas medžiagas produktuose yra itin svarbus. Jei būtume žinoję, kuriose pastatų vietose esama asbesto, statybų darbininkai ir pastatų gyventojai nebūtų kentę nuo tokių ligų, kaip mezotelioma. Siekiant sveikatos ir saugos bei skaidrumo ateityje, svarbu dar kartą pateikti pakeitimus dėl pavojingų medžiagų (7, 17 ir 49 pakeitimai).

 
  
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  Eija-Riitta Korhola (PPE), kirjallinen. − Arvoisa puhemies, on korkea aika uudistaa ja korvata rakennusalan tuotteita koskeva direktiivi toimivammalla asetuksella, jolla voimme konkreettisesti varmistaa rakennustuotteiden vapaan liikkuvuuden sisämarkkinoilla. Komissio on oikeassa aloitteessaan helpottaa olemassa olevan direktiivin käytännön toteutusta ja tehostaa sen täytäntöönpanoa. Rakennustuotteet poikkeavat selkeästi muista tuotteista, joiden liikkuvuutta sisämarkkinoilla on direktiivein ohjattu. Siinä missä direktiiveissä yleensä yhdenmukaistetaan tuotteen turvallisuusvaatimuksia, rakennustuotteet ovat välituotteita, jotka on tarkoitus liittää rakennuskohteeseen, ja tästä erityispiirteestä johtuen rakennustuotedirektiivin tavoitteet saavutetaan määrittelemällä onnistuneesti yhdenmukaistetut keinot, joilla tuotteen suoritustaso ilmaistaan tarkasti ja luotettavasti. Tältä osin uusi asetus tuo ison parannuksen.

Erilaiset olosuhteet eri puolilla Eurooppaa on tärkeää ottaa huomioon myös paikallisesti toimivien mikroyritysten elinkelpoisuuden säilyttämiseksi. Jäsenmaat asettavat luonnollisesti toisistaan poikkeavia rakennuskohdetta koskevia vaatimuksia ilmastollisista olosuhteista johtuen. On kuitenkin tärkeää kiinnittää huomiota turhiin testausvaatimuksiin ja poistaa niitä, jotta voimme vähentää tarpeetonta hallinnollista taakkaa. Uskon, että tämä asetus sekä tehostaa sisämarkkinoiden toimintaa että parantaa rakennustuotteiden standardisointiprosessia Euroopassa. Tämän vuoksi äänestin asetuksen puolesta.

 
  
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  Edvard Kožušník (ECR), písemně. Podporuji tento nový přístup, kdy není cílem právní úpravy vymezování bezpečnosti výrobků, ale vytvoření transparentního prostředí, v němž budou podávány spolehlivé informace o vlastnostech výrobků. Oceňuji také skutečnost, že Evropský parlament se rozhodl preferovat elektronickou podobu dokumentů, konkrétně se jedná o prohlášení o vlastnostech připojovaná k výrobkům uváděným na trh. Ve věci pozměňovacího návrhu č. 45 týkajícího se článku 17 mám však určité pochybnosti o legislativní systematičnosti. Sice podporuji navržený princip spravedlivého a vyváženého zastoupení různých druhů zúčastněných stran v procesu vytváření harmonizovaných norem, avšak jsem toho názoru, že tato problematika by měla být řešena komplexně v rámci revize systému evropské standardizace, a nikoliv nesystémově v jednotlivých právních aktech. Takto zvolený postup dle mého povede k nepřehlednosti právního řádu.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho sostenuto la relazione della collega Stihler in vista dell'adozione del regolamento che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione, perché ritengo il settore edile molto importante per l'economia europea. In tale contesto, la realizzazione di un alto livello di armonizzazione delle regole sui prodotti da costruzione costituisce un obiettivo che l'Europa deve imporsi di raggiungere in breve tempo. Ed in effetti, in un momento come quello odierno, in cui si pone l'esigenza di stimolare la crescita economica, non possiamo trascurare il ruolo strategico di questo settore. L'obiettivo della proposta è quello di garantire informazioni precise e affidabili sui prodotti da costruzione in relazione alle loro prestazioni, al fine di poter fare affidamento su edifici sicuri, costruiti con materiali rispettosi della salute umana. Credo, inoltre, essenziali i passi in avanti compiuti in materia di sicurezza sul lavoro, per tutelare i milioni di cittadini europei impiegati in questo settore, assicurando loro un adeguato livello di tutela.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I wish to congratulate my Scottish colleague Catherine Stihler on her good work on this very technical subject. I voted for the report, which should ensure more transparency for bodies that create standards in the construction industry, places an emphasis on recycling and gives SMEs an easier route to the single market with simplified procedures.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. O forte peso do sector da construção civil no PIB da UE, representando cerca de 10 % do mesmo e cerca de 50,5 % do capital bruto fixo, segundo informação do relator, justifica as condições de harmonização aqui aprovadas. A recente recessão económica trouxe graves problemas a esta indústria, com falências de empresas e trabalhadores a perderem os seus empregos. Daí que qualquer medida que seja tomada para ajudar este sector é muito importante. Neste contexto, a revisão da Directiva 89/106/CEE relativa aos produtos de construção constitui um impulso muito necessário que, por um lado, irá ajudar o sector, nomeadamente através da eliminação dos obstáculos ao comércio para os fabricantes, e, por outro lado, ajudará as empresas a prosseguirem com a sua actividade e os trabalhadores a manterem os seus postos de trabalho.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Die Baubranche ist europaweit einer der größten Wirtschaftsfaktoren überhaupt. Doch die Krise hat diesen Bereich heftig getroffen. Vor allem KMU, die häufig als Zulieferer dienen, haben heftig gelitten, viele mussten sogar zusperren. Um den Fortbestand von Unternehmen und damit von Arbeitsplätzen zu sichern, sollten Handelshemmnisse beseitigt werden. Dadurch könnten fairere Bedingungen geschaffen werden, die sämtlichen Involvierten zu Gute kommen. Aus diesem Grunde habe ich im Rahmen der zweiten Lesung gegen die Anträge des zuständigen Ausschusses gestimmt.

 
  
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  Cristiana Muscardini (PPE), per iscritto. − Il settore edile rappresenta uno dei settori europei fondamentali sia a livello di occupazione sia di sviluppo delle nostre piccole medie imprese.

È quindi fondamentale sostenere un regolamento che fissa condizioni di armonizzazione per la commercializzazione dei prodotti da costruzione a garanzia della sicurezza dei materiali utilizzati e della salute dei lavoratori. Si continuano a registrare casi di danni fisici e di salute anche per i cittadini che vivono a contatto giornaliero con sostanze pericolose, come l'amianto, utilizzate nella costruzione di edifici urbani.

Sono quindi favorevole al regolamento dell'on. Sthiler, votato oggi in seconda lettura, poiché sottolinea l'importanza, in un mondo globalizzato, della necessità di introdurre regole comuni per la marcatura delle sostanze e dei prodotti utilizzati, in grado così di garantire sicurezza e affidabilità e al tempo stesso ridurre i costi per i produttori, con particolare riguardo alle PMI.

 
  
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  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Der Bericht geht in seinen Harmonisierungsmaßnahmen zu weit. Der Bausektor ist ein sensibler Bereich: Er ist für den Ausbau von Infrastruktur von zentraler Bedeutung, und damit auch für den Wirtschaftsstandort des Mitgliedstaates. Arbeits- und sozialrechtliche, sowie umweltrechtliche Normen spielen häufig eine wichtige Rolle, um Mensch und Umwelt in diesem Bereich zu schützen. Jeder Mitgliedstaat sollte darüber weitgehend selbst entscheiden. Ich habe daher gegen den Bericht gestimmt.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − La proposta di regolamento del Parlamento e del Consiglio che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione è finalizzata a garantire la libera circolazione dei prodotti da costruzione nel mercato interno. Mi sono espresso a favore della proposta di regolamento proprio perché garantire informazioni precise e affidabili (attraverso la Marcatura CE dei prodotti commercializzati) sui prodotti da costruzione è un'ulteriore passo avanti verso un libero mercato competitivo e in grado di tutelare le piccole e medie imprese. Essendo i prodotti da costruzione prodotti intermedi di un'opera finale, con l'armonizzazione di nuove regole europee si garantiscono la sicurezza e la qualità dell'opera, si mettono sullo stesso piano tutte le imprese costruttrici, si migliora il controllo dei materiali già sul mercato e si realizza in via definitiva una migliore trasparenza del commercio dei prodotti da costruzione.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar necessário reduzir as barreiras que impedem uma maior fluidez do comércio no sector da construção. Na actual conjuntura económica, em que o sector da construção foi particularmente afectado, o regulamento proposto visa promover uma livre circulação de bens e serviços, eficaz e transparente, para o sector da construção. A supressão de obstáculos às actividades transfronteiras e a eliminação das barreiras nacionais administrativas e técnicas assumem um papel fundamental no sector da construção. De facto, no sector da construção os Estados-Membros escudam-se nas normas técnicas nacionais para bloquear a livre circulação de bens e serviços. Representando o sector da construção 10 % do PIB da União Europeia e encontrando-se este sector a viver um momento de recessão grave, todas as medidas que possam ser tomadas para ajudar a impulsionar a construção são bem-vindas e terão o meu voto favorável. De facto, estas medidas permitirão que as empresas prossigam com a sua actividade e que os trabalhadores mantenham os seus postos de trabalho.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Nell'UE esistono ancora troppe barriere per il commercio nel settore edile con cui gli Stati giustificano le norme tecniche messe in atto per limitare la libera circolazione di beni e servizi.

Il settore, in forte espansione, genera il 10 per cento del PIL, il 50,5 per cento degli investimenti fissi lordi, dà lavoro a 12 milioni di cittadini dell'UE ed è costituito per il 92 per cento da PMI, colonna vertebrale della nostra economia.

Ritengo pertanto necessaria sia la messa in atto di misure di armonizzazione del mercato di tali prodotti, sia la garanzia di un elevato livello di sicurezza e di salute per i lavoratori. Alla luce della recessione che ha causato gravi problemi al settore, come il fallimento di società, si rendono necessarie misure di liberalizzazione atte a garantire sopravvivenza economica alle imprese e preservare i posti di lavoro.

La proposta di regolamento in oggetto mira proprio a semplificare, aggiornare e sostituire la direttiva sui prodotti da costruzione alla luce delle mutate circostanze, ad esempio per quanto concerne la vigilanza del mercato. Vuole inoltre dare maggiore tutela in materia di marcatura CE, sostanze pericolose, punti nazionali di contatto prodotti, indipendenza e trasparenza, salute e sicurezza, comunicazione elettronica.

 
  
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  Rovana Plumb (S&D), în scris. − Nevoia de a acţiona în ceea ce priveşte comercializarea produselor pentru construcţii în UE este de o importanţă crucială, având în vedere dimensiunile acestui sector. Potrivit Comitetului European de Standardizare, sectorul construcţiilor constituie una dintre cele mai importante industrii din Europa, reprezentând 10% din PIB şi 50,5% din capitalul fix brut. Acest sector asigură, în mod direct, încadrarea în muncă a 12 milioane de cetăţeni ai UE, alţi 26 de milioane de lucrători depinzând de acest sector. În plus, aproximativ 92% dintre fabricanţii de materiale de construcţii – adică 65 000 de întreprinderi – sunt IMM-uri cu mai puţin de 250 de angajaţi. Întrucât IMM-urile reprezintă un pilon esenţial al economiei noastre, prezenta propunere solicită recunoaşterea rolului şi necesităţilor acestora, precum şi un nivel ridicat de sănătate şi siguranţă pentru persoanele care lucrează în acest sector. Am votat acest raport deoarece propunerea contribuie la creşterea competitivităţii industriei de profil prin simplificarea legislaţiei existente, îmbunătăţirea transparenţei şi diminuarea sarcinilor administrative pe care trebuie să le suporte întreprinderile, cât şi pentru a susţine interesul României de a introduce obligativitatea evaluării performanţei produselor acoperite de standarde armonizate, emiterea declaraţiei de performanţă şi aplicarea marcajului CE.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Face à importância que o sector da construção reveste no quadro da economia europeia, é fundamental que se eliminem os entraves técnicos às trocas comerciais no domínio dos produtos de construção, a fim de fomentar a sua livre circulação no mercado interno. Importa, por isso, apoiar o estabelecimento de especificações técnicas harmonizadas que, dando a necessária ênfase às questões da saúde e da segurança, permitem também consolidar o mercado único.

 
  
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  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Si è votato, oggi, in Plenaria sulla raccomandazione "Condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione".

Alla luce della rilevanza del settore, è fondamentale dotarsi di provvedimenti in materia di commercializzazione dei prodotti da costruzione all'interno dell'UE. Secondo il Comitato europeo di normalizzazione (CEN), il settore edile, responsabile del 10% del PIL e del 50,5% degli investimenti fissi lordi, è uno dei più importanti a livello europeo.

Tale proposta di regolamento fissa le condizioni di armonizzazione per la commercializzazione dei prodotti da costruzione. Tramite l'introduzione di regole comuni per la marcatura, mira ad aumentare le garanzie relative alla sicurezza e all'affidabilità dei prodotti e al tempo stesso a ridurre i costi per i produttori, con particolare riguardo alle PMI.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − This regulation comes before the Parliament for second reading in view of its final adoption. Parliament’s first reading took place during the previous parliamentary term. The Council adopted its position in 2010 and subsequently there were intense informal trialogue negotiations under the Belgian Presidency in order to reach a compromise solution. This regulation is very technical but is politically highly relevant for the Greens because its main purpose is to harmonise requirements regarding the marketing of construction products.

The Verts/ALE Group’s major concerns have been to make sure, inter alia, that (i) procedures should be transparent (in particular the standardisation bodies should not be monopolised by representatives of the major industries, and the concerns of SMEs or other stakeholders should be taken into account); (ii) construction requirements and procedures should be able to boost innovative and more ecological patterns; (iii) special procedures for ‘micro-enterprises’ should not allow the industry to circumvent the requirements or procedures.

 
  
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  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa risoluzione perché ritengo che in Europa esistano ancora troppe "restrizioni" al commercio nel settore edile. La revisione di questa direttiva dovrebbe favorire l'eliminazione delle barriere commerciali, tutelando i posti di lavoro delle società del settore che rimangono esposte alla crisi economica globale. Sono contemplate nuove misure specifiche per la verifica del riciclaggio di questi prodotti, che ne promuovano l'utilizzo in vista del conseguimento degli obiettivi dell'UE in materia di cambiamento climatico.

Si chiedono inoltre nuove tutele per la salute e la sicurezza degli operatori di questo settore, dove purtroppo ancora oggi si registrano numerosi "morti bianche". Infine, la richiesta della progressiva digitalizzazione della documentazione al posto delle copie cartacee vuole rendere ancora più "unico" il mercato dei prodotti da costruzione.

 
  
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  Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − Nonostante nell'introduzione al regolamento vi siano delle dichiarazioni generali non condivisibili, in particolare sulla totale e libera circolazione di servizi nel settore dell'edilizia, perché fino a che non sarà armonizzato il costo del lavoro tra i vari paesi membri ci saranno rischi di concorrenza sleale, il nostro voto sarà favorevole.

La motivazione è che nel merito, il provvedimento si occupa esclusivamente della normativa sulla commercializzazione dei prodotti destinati al settore delle costruzioni, che in questo periodo di recessione economica ha avuto ripercussioni molto gravi con il fallimento di molte società e perdita di posti di lavoro. La proposta prevede l'armonizzazione e l'etichettatura dei beni che contengono sostanze pericolose, semplifica, aggiorna e sostituisce regole attuali al fine di eliminare alcuni ostacoli normativi a vantaggio sia degli operatori sia delle piccole e medie imprese.

 
  
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  Catherine Stihler (S&D), in writing. − I am extremely pleased that the construction report, for which I was rapporteur, was supported and voted into legislation by my colleagues. The report will result in hazardous substances being listed on the labelling of construction products and further studies to follow on the subject from the Commission. There are also provisions to make it easier for SMEs to place their products on the internal market. The need for greater transparency in approving products with the ‘CE’ marking has been addressed and I look forward to the measures being introduced in July 2013.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru propunerea de Regulament de stabilire a unor condiții armonizate pentru comercializarea produselor pentru construcții și de abrogare a Directivei 89/106/CEE. Sectorul construcțiilor reprezintă un sector important al industriei europene, asigurând în mod direct încadrarea în muncă a 12 milioane de cetățeni ai UE, iar alte 26 de milioane de lucrători depinzând de acest sector. Recesiunea economică a afectat grav industria construcțiilor din UE, numeroși lucrători pierzându-și locurile de muncă. Acest lucru a generat o scădere cu până la 14,2% a activităţii sectorului în perioada 2008-2009. În acest context, revizuirea Directivei privind produsele pentru construcții (89/106/CEE) reprezintă o măsură de sprijin pentru sectorul construcţiilor prin înlăturarea barierelor comerciale cu care se confruntă producătorii, încurajând astfel întreprinderile să își desfășoare în continuare activitatea și lucrătorii să își păstreze locurile de muncă. Construcțiile trebuie să corespundă, atât în ansamblu, cât și pe componente, utilizării preconizate, ținând seama mai ales de sănătatea și siguranța persoanelor implicate de-a lungul întregului ciclu de viață al construcțiilor. De asemenea, construcțiile trebuie să fie eficiente din punct de vedere energetic, cu un consum cât mai mic de energie pe întreaga lor durată de viață şi deci, costuri mai mici pentru utilizatori.

 
  
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  Viktor Uspaskich (ALDE), raštu. − Gerbiami kolegos, manau, jog statybos sektorius gana plačiai atspindi ekonominę padėtį. 2010 m. antrą ketvirtį Lietuvos statybos sektorius sumažėjo iki 42,9 proc. – tarp didžiausių sumažėjimų Europoje. Nuo to laiko padėtis nežymiai pagerėjo, tačiau neapgaudinėkime savęs – Lietuvos statybos sektorius labai lėtai atsigauna. Todėl kalbėti apie pastovų atsigavimą gana ankstoka. Dar yra vietos, kur tobulėti. Pvz., mano šalies statybos sektorius atsigautų greičiau, jei ES parama būtų geriau įsisavinama. Statybos sektorius yra viena didžiausių Lietuvos ir Europos pramonės šakų. Sektoriuje įdarbinta 12 milijonų ES piliečių ir nuo jo priklauso 26 milijonai darbuotojų. Statybos sektorius yra labai svarbus Lietuvai, kadangi sukuria daug darbo vietų, didina vidaus paklausą bei atneša pinigų į biudžetą. Šis sektorius taip pat svarbus mažosioms ir vidutinėms įmonėms – kertiniam mūsų ekonomikos akmeniui. Apytikriai 92 proc. statybines medžiagas gaminančių įmonių yra MVĮ, kuriose dirba mažiau nei 250 darbuotojų. Aš taip pat pritariu pranešėjo pasiūlymui naudoti e. įrankius ir IT metodus siekiant pagerinti bendrąją statybos produktų rinką. Tai yra svarbu žvelgiant į ateitį.

 
  
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  Derek Vaughan (S&D), in writing. − The construction industry represents various vital issues in the European Union, ranging from its significant contribution to the economy to the safety of EU citizens in their homes and places of work. My vote in favour of the Construction Products Regulation reflects the need for a modernised, safe and transparent directive on construction products. The proposal calls for improvements to health and safety procedures across the sector and clear declarations of hazardous substances. Furthermore, the provision of a ‘CE’ mark of confidence on products will give those conducting their own projects the confidence that the materials they are using are safe. The European economy is based heavily on the construction sector, which accounts for 10% of EU GDP and directly employs 12 million EU citizens. Most of those employed find themselves in SMEs, which form a vital part of the European economy. However construction remains one of the most dangerous areas of work. I thus support this regulation to improve the safety of European citizens in their places of work and at home, whether they be carrying out projects independently or professionally.

 
  
  

Informe: Michèle Striffler (A7-0375/2010)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório, que procura melhorar a eficácia da ajuda humanitária da UE. O Consenso Humanitário da UE é um grande progresso. Contudo, a avaliação do seu Plano de Acção deve ser mais coerente, através de objectivos mais mensuráveis e indicadores mais fiáveis. Só assim se conseguirá ajudar de uma forma mais eficaz. Tendo em conta o aumento do número e da intensidade das catástrofes naturais decorrentes das alterações climáticas, concordo com a posição apresentada de ser importante não só a prestação pontual de ajuda, mas também o apoio às capacidades próprias das comunidades para melhor se prepararem face aos desastres, sendo necessário reforçar o Plano de Acção de Hyogo.

É necessário igualmente concentrar esforços na matéria dos direitos humanos decorrentes dos conflitos internos e crises complexas, melhorando a capacidade dos intervenientes de aceder às populações, o que só poderá ser possível através de uma clara distinção de papéis entre decisores políticos, militares e humanitários. Concordo igualmente com a aplicação efectiva de uma Capacidade Europeia de Intervenção Rápida.

 
  
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  Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Balsavau už šį dokumentą, kuris yra labai svarbus siekiant efektyvesnio humanitarinės pagalbos teikimo. Europos konsensusas dėl humanitarinės pagalbos įgyvendinimo yra pirmasis bendras dokumentas dėl humanitarinės pagalbos politikos po 1996 m. priimto reglamento šioje srityje. Konsensusas yra pagrindinė priemonė ypač sparčiai besikeičiant humanitarinės pagalbos aplinkybėms, tokioms kaip gamtinių stichinių nelaimių gausa, kariniai konfliktai, sąlygojantys masinius gyventojų persikėlimus ir pan. Tikiu, kad Europos konsensusas dėl humanitarinės pagalbos bus svarbus žingsnis pirmyn siekiant kuo efektyvesnių ES veiksmų humanitarinės pagalbos srityje ir prisidės prie humanitarinių principų ir tarptautinės humanitarinės teisės skleidimo, ES humanitarinės pagalbos teikimo koordinavimo ir nuoseklumo, aiškesnio karinių ir civilinės saugos išteklių ir pajėgumų naudojimo, nelaimių rizikos mažinimo ir skubios pagalbos, reabilitacijos bei vystymosi stipresnio susiejimo.

 
  
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  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Acest raport angajează Uniunea Europeană la o strânsă cooperare în jurul unei viziuni comune asupra ajutorului umanitar. Consider că intensitatea catastrofelor naturale se datorează și acțiunilor umane care stau la baza schimbărilor climatice. De asemenea, încurajez Statele Membre să se implice în punerea în aplicare a acestui Consens european privind ajutorul umanitar. Susțin promovarea acțiunilor în acest domeniu: promovarea principiilor umanitare și a dreptului internațional umanitar, îmbunătățirea calității coordonării și coerenței în cadrul furnizării ajutorului umanitar al Uniunii Europene, clarificarea utilizării mijloacelor și capacitaților militare și de protecție civilă în conformitate cu consensul umanitar și cu directivele Națiunilor Unite, reducerea riscurilor de catastrofe și întărirea legăturii între ajutorul de urgență, reabilitare și dezvoltare. Prin urmare, am votat în favoarea acestui raport.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – L’Union européenne est un acteur mondial. C’est fort de cette conviction que les rédacteurs du traité de Lisbonne ont renforcé les ambitions des Européens sur la scène internationale. Le volet humanitaire prend toute sa place dans ce grand projet. L’Union est déjà le premier donateur mondial, avec 40% des contributions. Cette déclaration commune « repose sur des principes et des approches communs, et vise à encourager une action concertée et coordonnée au sein de l'Union européenne et avec les autres acteurs, pour améliorer la réponse collective aux crises humanitaires ». J’ai donc voté pour cette résolution qui rappelle que l’aide humanitaire doit être fournie de manière adéquate et efficace ; souligne l’importance d’une bonne coordination ; insiste sur le caractère subsidiaire de l’aide des moyens de la protection civile et militaire, le caractère essentiel de la réduction des risques dus aux catastrophes naturelles ; enfin appelle l’Union à renforcer le lien entre l’aide d’urgence, la réhabilitation et le développement.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą. Europos Sąjunga yra didžiausia humanitarinės pagalbos teikėja, teikianti daugiau kaip 40 proc. oficialios tarptautinės humanitarinės pagalbos. Pasaulyje dėl klimato kaitos poveikio stipriai išaugo gamtos nelaimių skaičius ir jos vis intensyvėja. Todėl humanitarinės pagalbos aplinkybės per pastaruosius metus labai pakito, todėl yra būtina stiprinti ES gebėjimą reaguoti į nelaimes . Manau, kad Europos Sąjunga turi stiprinti pastangas, susijusias su nelaimių rizikos mažinimu, ir numatyti ne tik atsitiktinės pagalbos teikimą, bet ir suteikti paramą vietinėms bendruomenėms, kad jos galėtų geriau pasirengti nelaimėms. Nerimą kelią tai, kad atsiranda vis daugiau tarptautinės humanitarinės teisės pažeidimų, be to, blogėja padėtis tose vietose, kur teikiama humanitarinė pagalba. Pritariu, kad Europos Sąjunga turi imtis veiksmų, kuriais būtų geriniams humanitarinės pagalbos teikimo koordinavimas ir užkertamas kelias bet kokio pobūdžio piktnaudžiavimams šia pagalba.

 
  
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  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Les crises humanitaires ont été nombreuses en 2010: Haïti, Pakistan... Les tragédies vécues par certaines populations, souvent parmi les plus défavorisées, à travers le monde, nécessitent une action rapide et efficace des organisations internationales mais aussi de l'Union européenne, qui est un des acteurs majeurs dans le domaine de l'aide au développement et de la gestion de crise.

Mardi 18 janvier, nous avons donc adopté la résolution de Mme Striffler pour demander un financement accru de l'aide humanitaire. Il nous faudrait aussi créer une force européenne de réaction rapide pour toutes ces crises. La Commission européenne est réceptive à ce discours, et devrait faire une proposition afin d'optimiser le système de protection civile déjà existant.

Il est évident qu'il faut utiliser les ressources déjà disponibles dans les États membres mais dans le même temps, il faudrait également une coordination beaucoup plus efficace, beaucoup plus opérationnelle. Éviter la lenteur de la réaction, les doublons dans les aides apportées, les incohérences de terrain... Les perspectives d'amélioration sont nombreuses et la résolution adoptée par le Parlement vise à fournir les premiers éléments de réponse.

 
  
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  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už Parlamento pranešimą dėl Europos konsensuso dėl humanitarinės pagalbos įgyvendinimo: veiklos plano laikotarpio vidurio peržiūros ir ateities perspektyvų. Susitarimas dėl humanitarinės pagalbos įpareigoja Europos Sąjungą glaudžiai bendradarbiauti šioje srityje kuriant bendrą humanitarinės pagalbos viziją. Šiuo susitarimu siekiama gerinti Europos Sąjungos veiksmingumą, ginti ir skleisti pagrindinius humaniškumo, neutralumo, nešališkumo ir nepriklausomybės principus bei skatinti laikytis tarptautinės humanitarinės teisės. Įvykdžius vidurio laikotarpio peržiūrą buvo pastebėta, kad trūksta informacijos apie konkrečius įvykdytus ar atliktinus veiksmus bei kad apie šį susitarimą dar nežino net humanitarinių organizacijų atstovai. Būtina dėti dideles pastangas siekiant pagerinti konsensuso matomumą ir geriau apie jį informuoti valstybes nares, kitas institucijas ir karinės veiklos dalyvius. Humanitarinės pagalbos aplinkybės per pastaruosius metus labai pakito, todėl būtina dar griežčiau ir aktyviau taikyti susitarimą dėl humanitarinės pagalbos.

Norėčiau pabrėžti, kad reikia sustiprinti pastangas, susijusias su nelaimių rizikos mažinimu, ir numatyti ne tik atsitiktinės pagalbos teikimą, bet ir paramą bendruomenių nuosaviems pasirengimo nelaimėms pajėgumams. Be to, daugiau pastangų reikėtų dėti siekiant integruoti lyčių aspektą ir humanitarinės pagalbos priemonėmis apsaugoti aukas nuo seksualinio smurto, kuris vis dažniau naudojamas kaip karo ginklas.

 
  
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  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Uniunea Europeană este cel mai mare donator la nivel mondial, cu o contribuţie ce reprezintă 40% din asistenţa acordată global. Peste 100.000.000 de persoane din peste 70 de ţări au primit ajutoare de aproape un miliard de euro din partea Uniunii în 2009. Păcat însă că suntem, de multe ori, campioni la donaţii în state care aleg ulterior să primească investiţii străine directe ale Chinei. Poate ar trebui ca donaţiile şi investiţiile europene să fie, cât de cât, coordonate, în loc să ne lamentăm că China a ajuns a doua economie mondială. Contextul umanitar s-a schimbat în mod semnificativ în ultimii ani, ceea ce face ca aplicarea riguroasă şi consolidată a consensului umanitar să fie cu atât mai pertinentă.

În ceea ce priveşte evoluţia contextului, trebuie mai întâi menţionată creşterea semnificativă a numărului şi a intensităţii dezastrelor naturale, cauzată în principal de schimbările climatice. În consecinţă, este necesară, pe lângă furnizarea de ajutor punctual şi sprijinirea capacităţilor proprii ale comunităţilor, astfel încât acestea să fie pregătite să reacţioneze în cazul unor dezastre. Angajamentele politice există - strategia UE în acest sens şi planul de acţiune de la Hyogo - însă persistă încă probleme în punerea în aplicare a acestora.

 
  
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  David Campbell Bannerman (EFD), in writing. − UKIP believes that the best reaction to a humanitarian disaster is for independent nation states to coordinate their aid efforts voluntarily, and not to have them set centrally by the undemocratic EU. We note the debacle of the EU’s slow and small efforts in Haiti, and thus we feel that the EU cannot be trusted in future humanitarian crises.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Dei o meu voto favorável a este relatório porque a União Europeia é o primeiro doador de ajuda humanitária no mundo, que contribui com mais de 40 % da assistência humanitária internacional oficial e que em 2009 concedeu ajuda humanitária a cerca de 115 milhões de pessoas em mais de 70 países, com uma contribuição global de 950 milhões de euros. Através da sua política humanitária, a União Europeia demonstra o seu empenho em favor das populações dos países terceiros em situações de extrema vulnerabilidade. Concordo com a revisão intercalar do consenso humanitário por considerar que é necessário empreender esforços para reforçar a sua visibilidade junto dos Estados-Membros, das outras instituições e dos intervenientes militares. Insto a Comissão Europeia a redobrar os esforços em matéria de redução dos riscos de catástrofes, a prestar atenção às (cada vez mais frequentes) violações do Direito Internacional Humanitário, bem como aos grupos mais vulneráveis, como as mulheres, as crianças e as pessoas deslocadas sob coacção. É ainda importante incentivar o diálogo entre os intervenientes políticos, militares ou humanitários que partilham do mesmo ambiente operacional, bem como a criação de uma capacidade europeia de reacção rápida (força europeia de protecção civil).

 
  
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  Νικόλαος Χουντής (GUE/NGL), γραπτώς. – Ψήφισα αρνητικά στην έκθεση για την ανθρωπιστική βοήθεια για δύο λόγους. Αρχικά, γιατί επιμένει στη σύνδεση της πολιτικής προστασίας και της ανθρωπιστικής βοήθειας με την Υπηρεσία εξωτερικής δράσης της ΕΕ καθώς και με την εξωτερική πολιτική της, ενώ προφανώς τα κριτήρια παρέμβασης θα έπρεπε να είναι σαφώς και μόνο ανθρωπιστικά. Επίσης, γιατί δεν πιστεύω πως δίνει τη σωστή κατεύθυνση σε ό,τι αφορά τη σύνδεση πολιτικών και στρατιωτικών μέσων για την αντιμετώπιση καταστάσεων ανθρωπιστικής κρίσης. Είναι προφανές ότι σε ορισμένες περιπτώσεις απαιτούνται ιδιαίτερες γνώσεις και η χρήση ειδικού εξοπλισμού που μέχρι στιγμής κατέχει και χρησιμοποιεί ο στρατός. Θα μπορούσε, λοιπόν, προκειμένου να προφυλαχθεί και να εξασφαλιστεί ο αμιγώς πολιτικός χαρακτήρας των ανθρωπιστικών αποστολών, να χρηματοδοτείται η πολιτική προστασία ώστε να έχει τον συγκεκριμένο εξοπλισμό και φυσικά, να εκπαιδεύονται αντίστοιχα οι εργαζόμενοι σε αυτήν αντί να συνεχίζουμε όλες αυτές τις στρατιωτικές δαπάνες. Είναι ο μοναδικός τρόπος για πραγματική και αποτελεσματική βοήθεια σε περιπτώσεις ανθρωπιστικών κρίσεων χωρίς να αντιμετωπίζονται οι κίνδυνοι της παρουσίας στρατευμάτων.

 
  
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  Carlos Coelho (PPE), por escrito. Ao proceder à avaliação intercalar do Consenso Europeu em matéria de Ajuda Humanitária não posso deixar de considerar lamentável que o seu conhecimento público não tenha sido o desejável e que o papel dos Estados-Membros na sua implementação tenha sido escasso. Mais do que apontar falhas, porém, é necessário promover e definir o caminho que devemos prosseguir em matéria de ajuda humanitária. O contexto humanitário alterou-se bastante nestes últimos anos (catástrofes naturais, mais deslocados, multiplicação de diversos conflitos internos, crises alimentares, etc.). Mais do que nunca é premente uma reacção global equilibrada e eficaz que se baseie em necessidades concretas, orientada para os resultados e norteada pelo princípio de que salvar meios de subsistência é salvar vidas tendo em conta o autodesenvolvimento e a auto-suficiência das áreas envolvidas. A promoção destes valores humanitários pelo Consenso e a optimização dos recursos pelos diversos actores é neste sentido crucial.

Mais uma vez, defendo a criação urgente de uma Força Europeia de Protecção Civil, no seguimento do relatório Barnier de Maio de 2006. Felicito a colega Michèle Striffler pelo conteúdo positivo das propostas apresentadas e reitero a minha posição de que o Consenso é um instrumento fundamental, com toda a pertinência na realidade actual.

 
  
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  Corina Creţu (S&D), în scris. − Consensul umanitar este un instrument fundamental care îşi arată valoarea mai ales în acest context umanitar în plină schimbare. Am asistat la creşterea semnificativă a numărului şi a intensităţii dezastrelor naturale, cauzată în principal de impactul schimbărilor climatice, la multiplicarea crizelor complexe, în special a conflictelor interne, precum şi la evoluţia naturii conflictelor, care sunt deseori însoţite de deplasarea masivă a populaţiei.

Încălcările dreptului umanitar internaţional sunt din ce în ce mai numeroase. Un aspect deosebit de şocant al încălcărilor dreptului umanitar internaţional este acela că violenţa sexuală este din ce în ce mai des utilizată drept armă de război. Susţin poziţia raportoarei şi consider că sunt necesare măsuri ferme pentru întărirea protecţiei împotriva violenţelor sexuale în contextele umanitare. Sunt de acord cu poziţia autoarei raportului, care arată că recentele catastrofe umanitare din Haiti şi Pakistan au demonstrat încă o dată necesitatea de consolidare a capacităţii UE de reacţie la catastrofe din punctul de vedere al eficacităţii, rapidităţii, coordonării şi al vizibilităţii.

Susțin, de asemenea, crearea unei capacităţi europene de reacţie rapidă (forţă europeană de protecţie civilă).

 
  
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  Mário David (PPE), por escrito. O Consenso Europeu em matéria de Ajuda Humanitária, obtido em 18 de Dezembro de 2007 pelo Parlamento, Conselho e Comissão, representou um importante passo em frente no que diz respeito à definição, âmbito e espectro da ajuda humanitária europeia. Procedemos com este relatório cujas conclusões apoio fortemente, à sua revisão intercalar, conforme prevista no Plano de Acção de Maio de 2008, endereçando desde já os meus parabéns à colega Michèle Striffler, pelo excelente trabalho efectuado. Sobre as ideias expressas no relatório, saliento o enfoque na participação genuína e constante dos beneficiários na gestão da ajuda, princípio que tenho vindo a defender, e que deverá levar a UE cada vez mais a focalizar a sua acção na sociedade civil e nas autoridades locais, em detrimento das Relações UE-Estado, que deverão continuar a ter o seu papel, mas não numa relação de exclusividade, como muitas vezes se passava até aqui. Sublinho ainda a necessidade de apresentar propostas tendo como objectivo o estabelecimento de uma força europeia de protecção civil, baseada na optimização do actual mecanismo comunitário de protecção civil e na mutualização dos meios nacionais existentes, o que implicaria um acréscimo do custo marginal pelas sinergias conseguidas, através da utilização da capacidade já instalada nos Estados-Membros.

 
  
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  Luigi Ciriaco De Mita (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, l´aiuto umanitario assume nel tempo attuale una dimensione ed un ruolo di maggiore importanza che nel passato. Le diverse velocità di sviluppo e la crescente disuguaglianza nella distribuzione delle opportunità e delle risorse, sia su base geografica che su base sociale e generazionale, l´incremento del cambiamento climatico (in parte imputabile all´uomo) con conseguente aumento delle calamità naturali, la crescita dell´inquinamento ambientale, lo squilibrio della pressione antropica concentrata nelle grandi aree urbane e lo squilibrio della crescita demografica in alcune aree del pianeta comportano l´aumento dei disastri umanitari in cui la solidarietà diventa elemento fondamentale per il recupero delle condizioni minime di sopravvivenza e della dignità delle persone. In tale ottica, se l´aiuto umanitario deve intervenire nell´interesse delle popolazioni colpite dall´emergenza, diventa necessario che l´eventuale intervento della politica estera dell´UE, peraltro ancora da costruire, non si divida per aree d´influenza e di interesse di ciascun Stato membro, ma assuma una propria dimensione comunitaria.

 
  
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  Proinsias De Rossa (S&D), in writing. − I support this report on implementation of the European consensus on humanitarian aid. The EU’s humanitarian policy is the practical expression of its commitment to supporting people in need of assistance when they are at their most vulnerable. The European Union is the world’s largest donor of humanitarian aid. Its contribution represents more than 40% of all official international humanitarian assistance. In 2009, we provided a total of EUR 950 million to approximately 115 million people in more than 70 countries. The European Consensus on Humanitarian Aid, signed on 18 December 2007 underscores the will of the EU to cooperate closely in this field in order to be as effective as possible, to defend and promote the basic humanitarian principles of humanity, neutrality, impartiality and independence and actively to advocate the observance of international humanitarian law. There are many challenges ahead. The recent humanitarian disasters in Haiti and Pakistan demonstrated once again that the EU’s disaster-response capability needs to be greatly enhanced. Disaster risk reduction needs to be fully integrated into policies for development aid and humanitarian aid. We also need clarification on the use of military and civil protection resources and capabilities in accordance with the consensus and the UN guidelines.

 
  
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  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Les récentes catastrophes humanitaires survenues en Haïti et au Pakistan ont démontré une nouvelle fois la nécessité de renforcer la capacité de réponse de l'UE aux catastrophes, en termes d'efficacité, de coordination et de visibilité.

C'est pourquoi j'ai voté en faveur de ce rapport, qui plaide pour la création d'une capacité européenne de réaction rapide (une force européenne de protection civile) – idée qui avait été lancée par le commissaire Michel Barnier au moment du tsunami en Asie et depuis lors, maintes fois reprise par le Parlement européen.

Cette capacité devrait être une optimisation des outils disponibles, qui gagneraient en efficacité et en visibilité, l'objectif étant de parvenir à une mobilisation immédiate de tous les moyens nécessaires, par le biais d'une coopération renforcée.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente este relatório por considerar necessária a revisão do plano de acção do consenso humanitário. O contexto humanitário modificou-se profundamente durante os últimos anos, nomeadamente, com o aumento significativo do número e da intensidade das catástrofes naturais, originadas também pelo impacte das alterações climáticas. É fundamental integrar totalmente a redução dos riscos de catástrofes nas políticas de ajuda ao desenvolvimento e de ajuda humanitária, o que torna ainda mais pertinente uma aplicação rigorosa e reforçada do consenso humanitário.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. É hoje evidente a multiplicação por todo o mundo de situações de catástrofe e de emergência humanitária. A União Europeia vem assumindo um importante papel no combate a estes flagelos e espero que o mantenha e mesmo que o reforce na medida das suas possibilidades. Não basta, no entanto, dar o peixe a quem tem fome, há que ensinar a pescar.

Creio que quase tão importante como fazer face às emergências que ocorrem é ajudar a capacitar os países menos providos de recursos com meios humanos e materiais susceptíveis de fazerem face a crises futuras. O Consenso Europeu em torno das questões relativas à ajuda humanitária merece o meu apoio e os votos de que o compromisso entre as instituições europeias se traduza numa sempre melhor operacionalização dos meios ao dispor da União, tendo sempre presente a prioridade a dar aos que menos têm e àqueles que mais sofrem e a total isenção face a agendas políticas ou ideológicas.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Nos últimos anos, o mundo globalizado tem assistido a um aumento significativo de catástrofes, quer quanto ao espaço geográfico afectado, quer quanto ao número de vítimas. Embora seja um assunto de grande relevância, não cabe, neste âmbito, abordar o impacto das alterações climáticas nestas catástrofes. Em 18 de Dezembro de 2007, aquando da assinatura do Consenso Humanitário (Conselho da União Europeia, Parlamento Europeu e Comissão Europeia), foi dado um passo significativo em matéria de ajuda humanitária, nomeadamente ao ser aprovado um plano de acção previsto para cinco anos, o qual previa uma revisão intercalar. É esse o objectivo deste relatório. O mundo inteiro conhece, e reconhece, o papel prioritário da UE em matéria de ajuda humanitária. Este Parlamento abordou, em várias sessões, esta questão, nomeadamente através da nossa intervenção. Na verdade, os acontecimentos recentes no Brasil, no Haiti, no Paquistão, na Madeira e em muitos outros sítios fazem-nos reflectir sobre a eficácia dos apoios de protecção civil e de ajuda humanitária. Como ficou demonstrado neste relatório (apesar das reduzidas informações disponíveis), verificou-se uma evolução positiva a nível europeu, comprovada pela criação do Grupo de Trabalho sobre a Ajuda Humanitária e a Ajuda Alimentar (COHAFA). Mas há, ainda, muito por fazer!

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A chamada ajuda humanitária da UE tem um papel não desprezável no que se tem vindo a definir como a sua política externa. Frequentemente instrumentalizando genuínas necessidades de apoio e de cooperação a que importa responder, particularmente em situações de emergência, na prática visam-se objectivos de ordem bem diversa. As acções desenvolvidas e os métodos utilizados, que incluem a ingerência e a ocupação militar, procuram reproduzir e aprofundar formas de dominação política e económica, disputar mercados e recursos naturais dos países do Terceiro Mundo. No actual contexto de aprofundamento da crise do capitalismo, estas orientações não deixam de visar também a contenção das lutas dos povos por mais justiça e progresso social, assumindo expressões e formas diversas um pouco por todo o mundo.

Camufladas por um suposto interesse humanitário, várias ONG, empresas de logística e outras, são beneficiárias e cúmplices destas políticas, promovendo interesses próprios ou dos seus financiadores, sejam eles interesses públicos ou privados, de natureza política, de lucro, de natureza religiosa ou outros. Somos por princípio favoráveis a expressões de solidariedade concreta para com os povos vítimas de qualquer tipo de catástrofe ou conflito. Mas elas têm que basear-se no interesse desses povos, no respeito pelo direito internacional, pela independência e soberania desses países.

 
  
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  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – J'estime que nous devons renforcer les instruments dont dispose l'Union européenne pour faire face aux catastrophes telles que celles qui ont frappé Haïti il y a tout juste un an avec un tremblement de terre, suivi plus récemment d'une épidémie de choléra. Pour mon groupe et moi-même, nous devons promouvoir un financement accru de l'aide humanitaire afin de permettre plus d'interventions, notamment en direction des personnes les plus vulnérables, et en prenant soin de distinguer clairement les missions militaires et humanitaires, l'utilisation des ressources militaires devant être réduite au minimum et n'intervenir qu'en dernier ressort.

 
  
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  Ian Hudghton (Verts/ALE), in writing. − The EU as a bloc is the world's largest contributor of humanitarian aid. Nevertheless, recent catastrophes have highlighted certain shortcomings in the EU's ability to act in a speedy, efficient and coordinated manner. The Striffler reports underlines some of these concerns and it is to be hoped that positive action results from today's vote.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau šiam pranešimui, nes šis pranešimas nėra tik formalus, jis mums padeda grįžti prie aktualių humanitarinės pagalbos klausimų. Humanitarinės pagalbos aplinkybės per pastaruosius metus labai pakito. Kalbant apie aplinkybių pokyčius, visų pirma pasakytina, kad dėl klimato kaitos poveikio stipriai išaugo gamtos nelaimių skaičius ir jos suintensyvėjo. Taigi reikia sustiprinti pastangas, susijusias su nelaimių rizikos mažinimu, ir numatyti ne tik atsitiktinės pagalbos teikimą, bet ir paramą bendruomenių nuosaviems pasirengimo nelaimėms pajėgumams. Be to, padaugėjo sudėtingų krizių, ypač vidinių konfliktų, ir pakito konfliktų pobūdis, konfliktai dažnai būna susiję su masiniu gyventojų persikėlimu (pabėgėliai, šalies viduje perkelti asmenys) ir su padidėjusiu smurtu gyventojų atžvilgiu. Atsiranda vis daugiau tarptautinės humanitarinės teisės pažeidimų, be to, blogėja padėtis tose vietose, kur teikiama humanitarinė pagalba. Ypač šokiruojantis su tarptautinės humanitarinės teisės pažeidimais susijęs dalykas yra tai, kad seksualinis smurtas vis dažniau naudojamas kaip karo ginklas. Daug pastangų reikėtų dėti siekiant humanitarinės pagalbos aplinkybėmis apsaugoti nuo seksualinio smurto. Todėl daugiau ypatingo dėmesio reikėtų skirti pažeidžiamiausioms grupėms, pvz., moterims, vaikams ir priverstinai perkeltiems asmenims (šalies viduje perkeltiems asmenims ir pabėgėliams). Haityje ir Pakistane neseniai įvykusios humanitarinės katastrofos vėl parodė, kad veiksmingumo, koordinavimo ir matomumo aspektais reikia stiprinti ES gebėjimą reaguoti į nelaimes.

 
  
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  Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Rok po trzęsieniu ziemi na Haiti możemy zaobserwować, że działania, które podejmujemy, czy też sposób, w jaki pomagamy, nie jest doskonały. Dlatego konsensus europejski, który powstał, aby usprawnić udzielanie pomocy humanitarnej nie może zostać zaprzepaszczony. Unia, jako jeden z najbogatszych i najbardziej rozwiniętych regionów na świecie ma obowiązek moralny pomagać słabszym i potrzebującym. Szczególnie musimy solidaryzować się z ofiarami kataklizmów i klęsk żywiołowych, które nie są przygotowane na to, co ich spotyka.

Należy zatem podjąć wszelkie działania, aby wzmocnić współpracę państw członkowskich w tym zakresie, ułatwić dzielenie się tzw. dobrymi praktykami. Trzeba uczynić wszystko, aby system pomocy był sprawny i efektywny i nie marnował się żaden cent. Konieczna jest zatem współpraca z innymi podmiotami, organizacjami pozarządowymi czy międzynarodowymi, które zajmują się również udzielaniem takiej pomocy, by uczynić ją jak najskuteczniejszą.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Egregio Presidente, onorevoli colleghi, il mio voto in favore della relazione Striffler è dettato dal fatto che c'è ancora tanto bisogno di rimarcare l'importanza, quindi la delicatezza, di un tale argomento. Con il suo voto, il Parlamento ha voluto ribadire la necessità che l'obiettivo dell'Unione europea diventi quello di difendere i diritti umani di neutralità, imparzialità ed indipendenza. Nell'ambito della solidarietà non si è mai del tutto pronti o dotati di piani eccellenti; occorre spingere sempre più tutti gli attori del panorama europeo, tra i quali la Commissione e i singoli Stati membri, a incoraggiare la promozione della diffusione del rispetto dei diritti umanitari. Dal canto mio, continuerò a sostenere tale modus vivendi, anche all'interno della commissione per i bilanci, di cui sono membro, supportando tutte le azioni di aumento degli aiuti finanziari a sostegno di quelle attività più specificamente volte alla tutela di tali importanti diritti, affinché l'Unione europea continui i propri sforzi in materia di aiuto e sostegno alle fasce di popolazione più bisognose.

 
  
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  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Ultima perioadă este caracterizată de o creştere semnificativă a numărului şi a intensităţii catastrofelor naturale, cauzate sau nu de către om, precum şi de o creştere a efectelor negative generate de încălcările dreptului internaţional umanitar şi proasta guvernanţă. După cum se ştie, Uniunea Europeană este primul donator de ajutor umanitar la nivel mondial, cu o contribuţie de aproximativ 40% din asistenţa umanitară internaţională oficială şi drept dovadă stau cele 115 milioane de persoane ajutate, din aproximativ 70 de ţări, care au beneficiat de o contribuţie totală de aproape un miliard de euro. Am votat în favoarea acestui consens, deoarece consider că, prin politica sa umanitară, UE demonstrează în mod concret angajamentul său faţă de persoanele care au cu adevărat nevoie de ajutor. În acest sens, avem nevoie de resurse umane şi materiale suficiente şi trebuie să susţinem îmbunătăţirea coordonării dintre instituţiile şi organizaţiile implicate în acest proces.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I strongly welcome this report, which makes suggestions on how the Consensus on Humanitarian Aid can be strengthened. It highlights a number of areas that require more attention, including the promotion of humanitarian principles and international humanitarian law; issues of quality, coordination and consistency in the delivery of EU humanitarian aid; clarification on the use of military and civil protection resources and capabilities in accordance with the Consensus and the UN guidelines, and reinforcement of the link between emergency aid, rehabilitation and development.

 
  
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  Jiří Maštálka (GUE/NGL), písemně. Předložená zpráva je velmi aktuální reakcí na mnoho přírodních katastrof, které jsme prožili v uplynulých letech. Zkušenosti z možnosti poskytnutí účinné pomoci po předchozích katastrofách např. v Austrálii, na Haiti, v Rusku ukazují, že je nezbytné, aby ES mělo zcela jasné postupy a prostředky pro poskytnutí účinné humanitární pomoci. Zatím se tyto katastrofy vyhýbaly – co do rozsahu – evropskému kontinentu, což ale neznamená, že účinný komplex struktur a prostředků by neměl být připraven. Zkušenosti z posledních let ukazují, že zajištění dopravy do postižených oblastí není možné bez technické a organizační podpory vojenských složek. Nevládní humanitární organizace nemají tyto možnosti.

Je evidentní, že velmi často zůstávají obyvatelé postižených oblastí odříznuti od možnosti dopravy po zemi a kapacita civilních leteckých prostředků je omezená. Je-li využití vojenských sil v nějakém případě odůvodnitelné a přijatelné, pak je to právě případ humanitárních, resp. přírodních katastrof.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. Não há dúvida que as catástrofes naturais têm vindo a manifestar-se de forma cada vez mais intensa nos últimos tempos. É também verdade que a UE é um dos principais actores mundiais no que respeita à ajuda humanitária e, apesar da crise que se atravessa, é importante que tal papel se mantenha. É, no entanto, minha opinião de que, mais do que ajudar os mais desfavorecidos e todos aqueles que são atingidos por tais catástrofes, é necessário também dotar os países mais pobres, e portanto mais vulneráveis a este tipo de situações, de meios humanos e financeiros para que a ajuda externa não se torne tão premente, e isso só se consegue com políticas de desenvolvimento e de ajuda a esses países numa perspectiva de médio e longo prazo.

 
  
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  Louis Michel (ALDE), par écrit. – L'environnement humanitaire est de plus en plus complexe et malaisé: le droit humanitaire est souvent violé, la confusion des rôles fait que les travailleurs humanitaires sont de plus en plus souvent pris pour cibles et les catastrophes naturelles augmentent en nombre et en intensité. En 2010 nous avons été les témoins des trois plus grandes catastrophes humanitaires de ces dernières années: le séisme d'Haïti, la sécheresse au Sahel et les inondations au Pakistan. Or comme le dit la commissaire Kristalina Georgieva: "la qualité de notre aide humanitaire est de la plus haute importance." Elle permet "de sauver quelque 140 millions de personnes chaque année".

Au vu de ces considération, je me range à l'avis de la rapporteure lorsqu'elle plaide pour une augmentation substantielle du financement de l'aide humanitaire tout comme lorsqu'elle fait le constat que le consensus humanitaire est trop méconnu. Il faut continuer à sensibiliser et à promouvoir les principes humanitaires et du droit international. Il faut, comme j'ai déjà eu l'occasion de le faire, plaider en faveur de la création d'une capacité européenne de réaction rapide. Il faut mettre d'avantage l'accent sur la prévention des risques des catastrophes.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Der Bericht über die Umsetzung des europäischen Konsenses zur humanitären Hilfe enthält einige wichtige Vorschläge, die in der Zukunft in Angriff genommen werden müssen. So zum Beispiel der Ausbau von Kapazitäten und Ressourcen für den Katastrophenschutz, Stichwort Aufbau einer europäischen Katastrophenschutztruppe. Bedeutend ist auch die verbesserte Koordination nicht nur zwischen den Mitgliedsstaaten, sondern auch auf internationaler Ebene mit den Vereinten Nationen. Auch der Ansatz, im Falle von Katastrophen Nahrungsmittel und Ähnliches in der Umgebung zu erwerben und so die lokale Wirtschaft zu unterstützen ist vernünftig. Leider ist der Bericht aber in einigen Punkten zu ungenau und zu wenig ambitioniert, weshalb ich mich der Stimme enthalten habe.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, kadangi Europos Sąjunga būdama didžiausia humanitarinės pagalbos tiekėja, turi didesnį dėmesį skirti humanitarinei pagalbai tose vietovėse, kuriose ji reikalinga neatidėliotinai, atsižvelgiant į tai, jog stipriai išaugo gamtos nelaimių ir vidinių konfliktų skaičius. Valstybės narės turėtų efektyviau dalyvauti šio konsensuso įgyvendinimo procese, įtraukiant jį į nacionalines humanitarines strategijas. Atsižvelgiant į humanitarinės pagalbos poreikį būtina skirti jai didesnį finansavimą užtikrinant greitą ir efektyvų operacijų finansavimą.

Pritariu pasiūlymui, kad būtina aiškiai atskirti karinės ir humanitarinės veikos dalyvių įgaliojimus, tam, kad kariniai ištekliai ir pajėgumai, ypatingai tuose regionuose, kuriuose vyksta kariniai konfliktai, būtų naudojami tik griežtai ribojamais ir kraštutiniais atvejais. Be to siekiant užtikrinti tinkamą ir efektyvų humanitarinės pagalbos koordinavimą ir nuoseklumą, turi būti sukurtos Europos civilinės saugos pajėgos ir greito reagavimo pajėgos.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − L'Unione Europea è il primo donatore di aiuti umanitari al mondo, il suo contributo rappresenta oltre il 40% dell'assistenza umanitaria internazionale ufficiale. Attraverso la sua politica umanitaria l'Ue sta dimostrando il suo impegno verso le popolazioni di paesi che hanno bisogno di aiuto. Dopo la firma da parte dell'UE del consenso umanitario, molte azioni sono state adottate per cooperare in tale settore, al fine di ottimizzare la sua efficacia e promuovere i principi fondamentali di umanità, neutralità, imparzialità di adoperarsi per i più bisognosi. Ciò nonostante, sembra che il consenso umanitario resti ancora misconosciuto, occorre pertanto uno sforzo maggiore per rafforzare la visibilità. Credo che in un settore così delicato come quello degli aiuti umanitari, sia importante prendere coscienza di come il contesto sia mutato negli anni, ricordando l'aumento significativo del numero e dell'intensità dei disastri naturali. Di conseguenza, vedrei opportuno rafforzare gli sforzi in materia di riduzione dei rischi di catastrofi e prevedere un sostegno alle capacità proprie delle comunità. Affiché gli aiuti umanitari possano seguire un percorso costante verso la loro completa attuazione, non si deve smettere di perorare la protezione dello spazio umanitario. Votando a favore della relazione Striffler spero si possa procedere all'adozione di un concreto piano d'azione.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. A União Europeia, associando a Comissão Europeia e os Estados-Membros, é o primeiro doador de ajuda humanitária no mundo. A sua contribuição representa mais de 40 % da assistência humanitária internacional oficial. Uma avaliação intercalar rigorosa da aplicação do Consenso Europeu em matéria de Ajuda Humanitária apenas pode concluir pela necessidade de contribuir para uma maior divulgação deste mecanismo e para uma maior coordenação e eficácia entre todas as entidades envolvidas. A contribuição económica, por si só, pode ser estéril se não acompanhada de uma coordenação estreita e eficaz em todas as etapas e formas de ajuda comunitária. Vivemos um momento crucial em que o contexto humanitário se tem vindo a modificar profundamente durante os últimos anos, o que torna tanto mais pertinente uma aplicação rigorosa e reforçada do consenso humanitário. Voto favoravelmente o presente relatório e exorto a uma política de diálogo sistemático, a uma maior cooperação no terreno, a uma melhor gestão e a uma aposta na prevenção das crises. Defendo a criação de uma Força Europeia de Protecção Civil, no seguimento do relatório Barnier de Maio de 2006.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − L'UE, primo donatore di aiuti umanitari al mondo, fornisce oltre il 40 per cento di assistenza umanitaria internazionale.

Il consenso umanitario firmato il 18 dicembre 2007 da Consiglio, Parlamento e Commissione europea, sulla base di un piano di azione di cinque anni, impegna l'UE e gli Stati membri a cooperare strettamente in tale settore. L'azione n. 33 prevede la revisione di metà percorso del piano d'azione per far fronte al mancato riconoscimento del settore umanitario, ai profondi cambiamenti climatici, alla moltiplicazione delle crisi complesse ed alla crescita della violenza.

Pertanto si raccomanda la creazione di una capacità europea di reazione rapida (forza europea di protezione civile), idea di Michel Barnier, al fine di ottimizzare gli strumenti disponibili, dato l'obiettivo di giungere alla mobilitazione immediata di tutti i mezzi necessari attraverso un coordinamento rafforzato.

Alla luce dei dati riportati e del trattato di Lisbona che introduce una vera politica di aiuto umanitario nell'UE, sono pienamente d'accordo sulla necessità di una revisione di metà percorso volta a rafforzare il piano d'azione su promozione dei principi umanitari, all'erogazione dell'aiuto umanitario, al chiarimento dell'utilizzo dei mezzi militari e civili, alla riduzione dei rischi di catastrofe e al rafforzamento del rapporto tra l'aiuto d'urgenza e lo sviluppo.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Votei favoravelmente este relatório, que apresenta um balanço da aplicação do Consenso Europeu em matéria de Ajuda Humanitária, formulando importantes propostas que visam contribuir para o reforço da sua visibilidade e para uma maior eficácia na prossecução dos respectivos objectivos. No actual contexto humanitário, marcado pelo aumento significativo do número e intensidade das catástrofes naturais, este instrumento reveste-se da maior relevância, sendo curial que se envidem esforços no sentido da plena concretização dos compromissos que do mesmo decorrem e de um maior envolvimento dos Estados-Membros na sua implementação.

 
  
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  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Si è votato, oggi, in plenaria sulla relazione "Consenso europeo in materia di aiuto umanitario".

L'Unione europea, comprendente la Commissione europea e gli Stati membri, è il primo donatore di aiuti umanitari al mondo. Il suo contributo rappresenta oltre il 40% dell'assistenza umanitaria internazionale ufficiale. Attraverso la sua politica umanitaria, l'Unione europea dimostra concretamente il suo impegno a favore delle popolazioni di paesi terzi che hanno bisogno di aiuto in situazioni di estrema vulnerabilità.

È importante sottolineare che l'erogazione dell'aiuto deve fondarsi unicamente sui bisogni accertati e il grado di vulnerabilità e che la qualità e la quantità dell'aiuto sono determinate innanzitutto dalla valutazione iniziale, che deve ancora essere migliorata, in particolare per quanto riguarda il livello dell'applicazione dei criteri di vulnerabilità, specialmente per quanto riguarda donne, minori e portatori di disabilità.

Premessa essenziale inoltre il coinvolgimento effettivo e continuo – e ove possibile la partecipazione – dei beneficiari alla gestione dell'aiuto, che garantisce la qualità della risposta umanitaria, segnatamente in caso di crisi di lunga durata.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Since the entry into force of the Lisbon Treaty on 1 December 2009, the Union’s humanitarian activities have been governed by Article 214 TFEU, establishing a specific EU policy for humanitarian aid as a competence shared between the Member States and the Union. Thus, when Council Regulation (EC) No 1257/96 of 20 June 1996 concerning humanitarian aid is revised under the codecision procedure it will have its own legal basis. The Lisbon Treaty also provided for the creation of the European External Action Service (EEAS). The DEVE Committee expressed its concern that humanitarian aid should not be instrumentalised under EEAS and advocates preserving the independence of DG ECHO. It also asks for the roles of Commissioners Ashton and Georgieva to be clarified.

As the mid-term review offers an opportunity to step up EU's efforts in a number of areas, the report draw attention on the following issues among others: the promotion of humanitarian principles and international humanitarian law; the issues of quality, coordination and consistency in the delivery of EU humanitarian aid; clarification on the use of military and civil protection resources and capabilities in accordance with the consensus and the UN guidelines; disaster risk reduction and reinforcement of the link between emergency aid, Rehabilitation and development.

 
  
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  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − L'Unione europea, insieme alla Commissione e agli Stati membri, è il primo donatore di aiuti umanitari al mondo, con un contributo pari ad oltre il 40% dell'assistenza internazionale ufficiale.

Solo nel 2009 la Commissione europea ha fornito aiuti a circa 115 milioni di persone in oltre 70 paesi, per un importo totale di 950 milioni di euro. Attraverso le sue politiche l'UE dimostra concretamente il suo impegno tangibile a favore delle popolazioni che vivono in situazioni di estrema vulnerabilità. Il nostro obiettivo è di riuscire a pianificare un coordinamento rafforzato, sia civile sia militare, in grado di intervenire in modo sempre più efficace soprattutto nei confronti delle catastrofi naturali. Questi tragici eventi si verificano sempre con maggior frequenza e negli ultimi anni hanno causato centinaia di migliaia di morti in tutto il mondo.

Particolare attenzione deve essere rivolta a donne e bambini, specialmente rifugiati e profughi, poiché le violazioni del diritto umanitario internazionale nei loro confronti sono sempre più numerose. Oltre ad essere più efficaci nell'intervento, molto deve essere fatto nella prevenzione attiva e passiva e le comunità a maggior rischio devono essere più preparate a questo genere di fenomeni, favorendo tutte le politiche di sviluppo sostenibile volte a minimizzare i danni.

 
  
  

Informe: Daciana Octavia Sârbu (A7-0376/2010)

 
  
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  John Stuart Agnew and David Campbell Bannerman (EFD), in writing. − 14/1: I voted in favour of this as I perceive it to be a weakening of EU legislation and will result in it becoming easier to import non-GM soya beans into the UK. This is a critical issue for our poultry sector.

14/2: I voted in favour of this as it will reduce the negative impact of EU legislation on cargoes of non-GM soya beans destined for the UK.

14/3: I abstained on this because although it may be a desirable aspiration (for a UK government free of EU control), it is not yet a critical issue in my view and I do not wish to extend EU power.

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. A UE deve recorrer a iniciativas inovadoras que, por um lado, dêem uso aos excedentes alimentares e, por outro, permitam alimentar pessoas carenciadas, devendo a PAC prever isso aquando da sua revisão. O comportamento especulativo tem sido responsável por cerca de 50 % dos recentes aumentos de preços, devendo fomentar-se a criação de instrumentos de estabilização dos preços no seio dos fóruns internacionais através de uma estratégia concertada no seio do G20. A UE deve liderar um movimento internacional com vista à criação de um acordo no seio das Nações Unidas que vise o fornecimento alimentar de países com estas carências de forma efectiva e permanente.

Saliento ainda a importância de apostar na credibilidade do sector da agricultura, nomeadamente ao potenciar esta actividade junto dos jovens formados e empreendedores, como uma actividade que pode ser aliada à inovação e investigação.

 
  
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  Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kuria pripažįstama, jog aprūpinimas maistu yra žmogaus teisė. Tai pasiekiama, kai visi žmonės visą laiką turi fizinių, socialinių ir ekonominių galimybių gauti pakankamai saugaus ir maistingo maisto savo kasdieniams mitybos poreikiams patenkinti siekiant užtikrinti aktyvų ir sveiką gyvenimą. Svarbu atkreipti dėmesį, kad pasauliniai pagrindinių maisto produktų ištekliai daug mažesni negu praeityje – per 2007 m. maisto krizę jie sumažėjo iki rekordiškai mažo lygio – 12 savaičių pasaulinių maisto atsargų. Kartu pasaulinė maisto gamyba tampa vis labiau pažeidžiama dėl ypatingų klimato reiškinių, susijusių su klimato kaita ir galinčių sukelti staigų, neprognozuojamą maisto trūkumą. Todėl ES turėtų numatyti savo indėlį į pasaulinę maisto atsargų sistemą.

Manau, kad labai svarbu skatinti tiek konkurencingumą žemės ūkio sektoriuje, tiek ir tradicinį žemės ūkį, smulkiuosius ūkius, ekologinius ūkius ir produktų platinimą vietos mastu. Be to, senėjant kaimo visuomenei, manau, jog labai svarbu užtikrinti žemės ir paskolų prieinamumą jauniems ūkininkams.

 
  
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  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Recenta volatilitate a preţurilor alimentelor şi ale produselor alimentare de bază a generat îngrijorări serioase cu privire la funcţionarea lanţului de aprovizionare cu alimente la nivel european şi mondial. Creşterea preţurilor la alimente a afectat cel mai mult categoriile cele mai vulnerabile de populaţie. Acest raport încurajează aprovizionarea consumatorilor cu alimente sănătoase şi de bună calitate, la preţuri rezonabile şi menţinerea veniturilor agricole, acestea reprezentând două dintre obiectivele-cheie ale Uniunii Europene. Am votat în favoarea acestui raport. Devenind mai competitivă, Europa poate contribui la securitatea alimentară globală.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Première politique mise en œuvre, premier poste de dépense jusqu’à récemment, l’agriculture occupe une place centrale dans le projet européen. Les dernières décennies ont certes connu un certain repli de ce volet au bénéfice d’autres aspects importants, mais il ne faut pas perdre de vue que l’indépendance agricole du continent est un défi stratégique majeur. Le président du groupe du Parti Populaire Européen Joseph Daul l’a d’ailleurs souligné au début de cette nouvelle année, la sécurité alimentaire sera le sujet majeur en 2011. En effet, la pénurie mondiale et les crises qui en résultent doivent nous alerter sur la gravité de la situation : envolée des prix, rareté de ressources primordiales, l’Europe doit répondre à ce nouveau défi. Les questions environnementales ajoutent à la complexité et à l’importance du problème. C’est pourquoi j’ai voté pour cette résolution qui vise la reconnaissance du caractère stratégique de la question. Elle rappelle le rôle que l’Union peut jouer dans la gestion des stocks mondiaux, l’adéquation de la PAC avec ces défis et attire l’attention sur les impacts néfastes de la spéculation sur le cours des matières premières.

 
  
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  Liam Aylward (ALDE), i scríbhinn. − Faoi láthair tá 900 milliún duine ar fud an domhain ag fulaingt de bharr ocras na fíorbhochtaineachta, agus suas le 2 bhilliún nach féidir leo brath ar chinnteacht a soláthair bia, toisc go bhfuil siad ag maireachtáil faoi scáil na bochtaineachta.

Ós rud é go bhfuil méadú de 70%, ar a laghad, ag teastáil chun freastal ar riachtanais an daonra dhomhanda atá ag fás, ní mór an earnáil talmhaíochta a neartú. Chuige seo, tacaím leis an tuarascáil thábhachtach seo maidir le cúrsaí talmhaíochta agus an soláthar bia. Ní foláir Comhbheartas Talmhaíochta láidir maoinithe a fhorbairt chun bia ar ardchaighdeán agus ar chostas réasúnta a chur ar fáil agus sinn ag tabhairt aghaidhe ar an éileamh ar bhia san AE agus sa domhan.

Ní mór na Scéimeanna um Thorthaí agus Bainne i Scoileanna agus an Clár do Dhaoine Díothacha a láidriú. Ní mór go mbeadh teacht ag muintir an AE ar a ndóthain de bhia folláin, in ainneoin deacrachtaí eacnamaíochta.

Is cúis imní é nach bhfuil an stoc bia domhanda chomh lán is a bhíodh agus, ag smaoineamh ar an mbaol atá ann ó athrú aeráide agus taismí nádúrtha, tacaím lena bhfuil sa Tuarascáil maidir le córas domhanda a bhunú a bheidh dírithe ar an stoc bia a fhorbairt.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį dokumentą. Sparčiai didėjant žmonių skaičiui pasaulyje žemės ūkio sektorius turi patenkinti vis didėjantį maisto poreikį nepaisant ribotų gamtos išteklių, didelių energijos kainų ir klimato kaitos nulemtų kliūčių. Maisto ir žemės ūkio organizacijos (MŽŪO) vertinimu, norint patenkinti pasaulio gyventojų, kurių, kaip tikimasi, iki 2050 m. bus daugiau kaip 9 mlrd., poreikius, maisto turi būti gaminama bent 70 proc. daugiau. Be to, visame pasaulyje apie 900 mln. žmonių nuolat badauja dėl itin didelio skurdo, o 2 mlrd. žmonių dėl didesnio ar mažesnio skurdo negali patikimai ilgesnį laiką apsirūpinti maistu, todėl maisto prieinamumas tebėra vienas iš svarbiausių klausimų, kuriuos reikia spręsti. Pritariu, kad naujoji BŽŪP, kuri bus įgyvendinta po 2013 m., turi skatinti ne tik konkurencingumą, bet ir tradicinį žemės ūkį, smulkiuosius ūkius, ekologinius ūkius ir produktų platinimą vietos mastu , kad prisidėtų prie apsirūpinimo maistu. Be to, senėjant kaimo visuomenei, manau, jog labai svarbu užtikrinti žemės ir paskolų prieinamumą jauniems ūkininkams bei išlaikyti prieinamas maisto kainas ir pakankamas ūkininkų pajamas.

 
  
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  George Becali (NI), în scris. − Am votat acest raport întrucât există în continuare sărăcie şi foamete în Uniunea Europeană. 79 de milioane de oameni din UE trăiesc în continuare sub limita sărăciei. Amendamentele mele subliniază faptul că dreptul la hrană este un drept de bază al omului şi că acesta există atunci când toţi oamenii au permanent acces fizic, social şi economic la alimente suficiente, sigure şi nutritive, în vederea satisfacerii nevoilor lor nutriţionale pentru a duce o viaţă activă şi sănătoasă. Doresc să subliniez în special importanţa diversităţii în agricultura europeană şi a asigurării coexistenţei unor modele agricole diferite, precum şi cea a diversităţii şi calităţii alimentelor şi a nutriţiei peste tot în Europa.

 
  
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  Bastiaan Belder (EFD), schriftelijk. − Ik heb vóór de resolutie gestemd; in haar programma legt mijn partij (de SGP) ook duidelijk de vinger op het strategisch belang van de sector en wordt landbouw zelfs de basis genoemd voor voedselzekerheid. Enkele kanttekeningen moet ik toch plaatsen, hoe nobel de ideeën op zichzelf ook kunnen zijn. Met programma’s voor schoolmelk en schoolfruit moet de EU zich niet bezighouden. Laat dat desgewenst aan de lidstaten over. Ik heb daarnaast ook tegen de paragraaf over versoepeling en stimulering van GGO-importen gestemd. Mijn partij is van mening dat GGO’s niet de oplossing zijn voor het wereldvoedselvraagstuk. Een verband tussen hogere opbrengsten en genetische modificatie is nog steeds niet aangetoond. Bovendien zijn er naar onze mening in ethisch opzicht principiële vragen te stellen bij genetische modificatie.

Echter, in de algehele toonzetting van de resolutie kan ik mij goed vinden. De resolutie laat nog weer eens zien hoe belangrijk een krachtig en goed gefinancierd GLB na 2013 is. Daarnaast vind ik de oproep om ontwikkelingslanden hun landbouwgrond te laten gebruiken voor het veiligstellen van de voedselvoorziening, in de eerste plaats voor hun eigen bevolking, van groot belang en hoge urgentie.

 
  
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  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – L'accès à la nourriture pour tous, dans un contexte de hausse de demande mondiale et d'insuffisance alimentaire pour plusieurs milliards de personnes dans le monde, est un défi gigantesque et primordial. Rien que dans l'Union européenne, 16% des citoyens vivent en dessous du seuil de pauvreté et ont des difficultés à satisfaire les besoins les plus basiques: le logement, la santé et bien sûr la nourriture.

C'est dans cet esprit que, pour susciter le débat, nous avons voté une résolution reconnaissant l'agriculture comme secteur stratégique dans le cadre de la sécurité alimentaire. Au moment où nous réfléchissons sur le futur de la PAC, il semble nécessaire de ne pas oublier ce besoin et ce droit qui devrait être universel, à la nourriture pour tous.

Un de nos objectifs est de combattre la spéculation dans le secteur agricole: nous demandons une révision de la législation sur les instruments financiers. Il faut moins de volatilité des prix et plus de transparence. Nous émettons aussi l'idée d'un "système mondial ciblé de stocks alimentaires" afin de gérer plus efficacement les crises et invitons la Commission à réfléchir à ce type de mesures.

 
  
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  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Uniunea Europeană are datoria de a răspunde provocărilor privind securitatea alimentară, furnizarea de alimente superioare calitativ, protejarea mediului, diversitatea spaţiului rural, menţinerea echilibrului teritorial prin ameliorarea condiţiilor de trai din spaţiul rural. Politica Agricolă Comună oferă răspunsuri şi soluţii pentru aceste provocări ale viitorului şi este important faptul că obiectivele şi instrumentele pe care aceasta le identifică încearcă să răspundă cât mai bine nevoii de integrare a specificului naţional în arhitectura politicii agricole comune. Este clar că fermierii au nevoie de un sprijin direct consistent şi în viitor, dar nu mai pot fi menţinute diferenţele existente la nivelul plăţilor directe între statele membre pentru că acest lucru afectează direct nivelul de competitivitate al produselor agricole pe piaţa unică.

PAC trebuie să responsabilizeze în ce priveşte cheltuirea banilor europeni prin concentrarea plăţilor pe suprafaţă, doar în cazul terenurilor cultivate şi, pentru sectorul zootehnic, doar asupra animalelor existente în fermă în anul aferent plăţilor. Pilonul I al PAC ar trebui să acopere plăţile compensatorii pentru zonele defavorizate agricol şi plăţile de agro-mediu, contribuind astfel, la prevenirea abandonării terenurilor agricole şi la recompensarea avantajelor aduse mediului înconjurător prin practicile agricole extensive.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente este relatório, porque a segurança alimentar é um direito humano, alcançado quando todas as pessoas têm acesso a alimentos suficientes, seguros e nutritivos que satisfaçam as suas necessidades para uma vida activa e saudável. Na Europa, 16 % dos cidadãos vivem ainda abaixo do limiar de pobreza e a acessibilidade dos alimentos continua a ser uma questão-chave por solucionar. Por conseguinte, a segurança alimentar continua a requerer uma Política Agrícola Comum forte. A nova PAC, que deverá entrar em vigor após 2013, deve responder aos desafios em matéria de segurança alimentar e outros, nomeadamente as alterações climáticas, a crise económica e a manutenção do equilíbrio territorial na UE. Por outro lado, os objectivos ambiciosos da UE em matéria de energia têm incentivado o cultivo de biocombustíveis em larga escala, mas a sua produção compete com a produção de alimentos em matéria de uso da terra, o que tem um impacto potencialmente negativo para a segurança alimentar.

 
  
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  Νικόλαος Χουντής (GUE/NGL), γραπτώς. – Ψήφισα αρνητικά την Έκθεση, παρά το ότι εμπεριέχει σοβαρά θετικά σημεία και αναγνωρίζει τον ρόλο της γεωργίας στην εξασφάλιση της διατροφικής ασφάλειας και επάρκειας. Υπάρχει όμως ένα πολύ σοβαρό μειονέκτημα στην Έκθεση, το οποίο δεν μπορεί να παραβλεφθεί. Υπερψηφίστηκε ένα συγκεκριμένο σημείο, σύμφωνα με το οποίο το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο "καλεί την Επιτροπή να προτείνει μια ταχύτερη διαδικασία έγκρισης σε πλαίσιο ΕΕ για την εισαγωγή νέας παραλλαγής ζωοτροφών γενετικώς τροποποιημένων μόλις αποδειχθεί ασφαλής". Η θέση μας ενάντια στην εισαγωγή και χρήση οποιουδήποτε μεταλλαγμένου υλικού, τροφίμου ή ζωοτροφής παραμένει σταθερή και σε καμία περίπτωση δεν θα μπορούσα να ψηφίσω μια Έκθεση η οποία, για πρώτη φορά, διαμορφώνει θετική στάση του Ευρωπαϊκού Κοινοβουλίου προς τα μεταλλαγμένα που με τόσο ζήλο προσπαθεί να εισαγάγει στην Ευρώπη ο κύριος Μπαρόζο.

 
  
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  Carlos Coelho (PPE), por escrito. A segurança alimentar é um direito humano fundamental! Nos dias de hoje estima-se que cerca de 900 milhões de pessoas sofrem de fome crónica e muitos outros tantos não gozam de uma alimentação saudável e suficiente devido a diferentes graus de pobreza. Alcançar o desiderato da segurança alimentar implica que todas as pessoas tenham permanentemente acesso (físico e económico) a alimentos adequados e seguros e que satisfaçam as suas necessidades alimentares. A segurança alimentar passa por uma Política Agrícola Comum forte, mas coerente e com preocupações sociais: coerente em não permitir superávites de produção que distorcem o mercado e levantam problemas ambientais; social assegurando que todos os estratos sociais tenham acesso aos alimentos e com qualidade.

Congratulo-me, por outro lado, com a abordagem à questão da diversidade na agricultura europeia; competitividade e inovação podem e devem seguir de mãos dadas com a agricultura tradicional, de pequena escala, biológica e de distribuição local. Investimentos financeiros nestes sectores serão fundamentais para um aproveitamento eficaz do solo em certas regiões, bem como investimentos a nível energético que reduzam a dependência entre segurança alimentar e segurança energética.

 
  
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  Corina Creţu (S&D), în scris. − Propunerea de rezoluţie privitoare la recunoaşterea agriculturii ca sector strategic în contextul securităţii alimentare este un document necesar şi oportun, apărut într-un moment în care se constată o creştere accelerată a preţurilor la o mare serie de produse alimentare. Recomandările cuprinse în raport sunt realiste şi la obiect, şi se adresează problemelor reale din domeniu. Remarc importanţa acordată formării şi promovării unor noi generaţii de fermieri în sânul UE, lucru esenţial, în contextul îmbătrânirii populaţiei. Remarc şi atenţia acordată păstrării diversităţii agriculturii în sânul Uniunii, pentru a da o şansă în plus şi agriculturii tradiţionale.

 
  
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  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Deoarece dreptul la securitate alimentară este un drept de bază al omului, consider că Uniunea Europeană trebuie să creeze condiţii mai bune pentru implementarea în statele membre a programelor de susţinere a nutriţiei, precum şi cele care prevăd distribuirea de fructe şi lapte în şcoli.

 
  
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  Mário David (PPE), por escrito. Este é um relatório de iniciativa da Comissão da Agricultura do Parlamento Europeu e que integra ideias e sugestões de todos os Grupos Políticos. Nesse sentido e com vista à obtenção de compromissos viáveis, obteve-se um texto bastante abrangente, ligado por um mínimo denominador comum, com o qual genericamente concordo. Além de considerar o direito à segurança alimentar um direito humano fundamental, considero a agricultura como um sector estratégico e absolutamente indispensável ao futuro do nosso continente. Isto é, como um elemento alienável da nossa soberania enquanto União de povos e países. Com isto quero afirmar que o direito à alimentação segura, além de fundamental, deverá ser garantido pela nossa produção interna. Uma PAC é por isso essencial para garantir este objectivo. Reafirmo, contudo, que o objectivo fundamental da PAC deverá ser a manutenção da competitividade da agricultura europeia e o suporte da actividade agrícola na UE de modo a garantir a produção alimentar, principalmente ao nível local, e um desenvolvimento territorial equilibrado. Considero ainda que se deverão assegurar rendimentos justos no sector agrícola, pois só é possível estimular sistemas sustentáveis e éticos de produção se os agricultores forem devidamente compensados pelos investimentos que fazem e pelos compromissos que assumem.

 
  
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  Luigi Ciriaco De Mita (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, l´agricoltura ha un ruolo strategico nello sviluppo delle comunità. La qualificazione dei relativi prodotti quale settore primario in ambito produttivo non corrisponde solo alla sequenza storica del relativo sviluppo, ma soprattutto al ruolo che esso riveste nella stabilità delle società e delle relative economie. Una equilibrata produzione agricola deve prestare attenzione non solo alle quantità prodotte, ma anche e soprattutto alla qualità delle produzioni, affinché esse favoriscano un sano sviluppo delle persone. In tale prospettiva, quindi, la sicurezza delle produzioni alimentari riveste un ruolo strategico e la relativa tutela, soprattutto nei confronti dei prodotti tipici e locali, incrementa le opportunità di sviluppo diffuso nel territorio. La correlazione positiva tra sicurezza alimentare e qualità e sanità delle produzioni agricole comprende anche il rafforzamento dell´ecocompatibilità delle stesse, con particolare attenzione all´effetto domino dell´introduzione non controllata degli OGM, affinché preliminarmente vi siano le opportune certezze sulle conseguenze a medio e lungo termine che tali prodotti possono avere sulla salute e sulle economie locali.

 
  
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  Marielle De Sarnez (ALDE), par écrit. – Nous sommes à un moment charnière pour définir ce que devra être la future réforme de la politique agricole commune. C’est une question qui concerne bien entendu les Européens, mais aussi les citoyens du monde. Cette nouvelle politique devra donc s’inscrire dans une vision mondiale. Avec un défi majeur : pouvoir répondre au doublement des besoins en alimentation d’ici 2050, dans un contexte marqué par une pénurie en eau, une diminution des terres arables ainsi que par une nouvelle donne énergétique dictée par la lutte contre le changement climatique. L’organisation mondiale des marchés agricoles doit être repensée en prenant en compte les deux inspirations premières de la politique agricole commune : garantir la sécurité alimentaire et sauver le tissu vivant des paysans et de leurs familles, chez nous, aussi bien que dans les pays les plus pauvres. Cela passe aussi par la création d'un système mondial et ciblé de stocks alimentaires, constitué de stocks d'urgence pour réduire la faim et de stocks destinés à réguler les cours des matières premières. Ce système devrait être géré par l'ONU via son organisation mondiale pour l'alimentation et l'agriculture, la FAO.

 
  
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  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Dans le monde, 900 millions de personnes souffrent de la faim de façon chronique du fait de la pauvreté extrême dans laquelle elles se trouvent. En dépit de disponibilités alimentaires apparemment suffisantes, une part notable de la population mondiale n'a pas les moyens de s'offrir les denrées alimentaires de première nécessité: l'accessibilité des produits alimentaires est une question essentielle dont il faut nous saisir!

L'objectif de la sécurité alimentaire ne pourra être atteint sans résoudre deux des plus importantes questions qui se posent actuellement: la volatilité des marchés et des prix et la diminution des stocks alimentaires. Dans ce contexte, il faut préconiser une révision de l'actuelle législation sur les instruments financiers, qui doit renforcer la transparence des échanges et prévoir des seuils minimums pour les opérateurs admis à intervenir sur ces marchés.

Qui plus est, les stocks mondiaux de denrées alimentaires de première nécessité sont bien plus limités que par le passé, les réserves alimentaires mondiales ayant atteint un niveau historiquement bas! Enfin, la PAC doit apporter une réponse sans équivoque à la question de la sécurité alimentaire et aux autres défis que sont notamment le changement climatique et la crise économique dans l'UE.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre a agricultura como um sector estratégico no contexto da segurança alimentar, porque apresenta propostas importantes sobre como a PAC, que deverá entrar em vigor após 2013, deverá responder aos desafios em matéria de segurança alimentar, alterações climáticas, crise económica, manutenção do equilíbrio territorial na UE, entre outros.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. A Organização para a Agricultura e Alimentação (FAO) alertou recentemente para um possível aumento do preço dos bens alimentares em 2011, após em 2010 estes terem atingido novos máximos históricos, depois da subida durante a crise alimentar de 2008. O índice de 55 matérias-primas alimentares da FAO subiu, pelo sexto mês consecutivo, para 214,7 pontos acima do anterior máximo histórico de 213,5 pontos, atingido em Junho de 2008.

O preço do açúcar e da carne atinge novos recordes históricos e a menos que se verifique um aumento de pelo menos 2% na produção de cereais, o preço destes continuará a subir. É, por isso, de saudar esta iniciativa e, tal como salientei numa pergunta colocada a semana passada à Comissão Europeia, atendendo a que a volatilidade dos preços afecta todos os intervenientes no mercado, acredito que devem ser tomadas medidas concretas, no âmbito da PAC, para aumentar a produção, abastecer melhor os mercados e garantir uma maior estabilidade dos preços, para além de garantir uma produção que responda às necessidades de consumo europeias. Como venho defendendo, a agricultura deve ser encarada, sobretudo em momentos de crise, como um sector estratégico.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A segurança alimentar, porque se trata de um direito humano, é uma matéria que merece, das Instituições europeias, uma atenção muito especial. Além da necessidade de o sector agrícola produzir alimentos seguros, também é fundamental que os mesmos sejam suficientes. Por isso, não podemos olvidar as recomendações da Organização das Nações Unidas para a Alimentação e a Agricultura (FAO) sobre a premência de um aumento em cerca de 70 % na produção para alimentar a população mundial de 9 mil milhões prevista para o ano de 2050. Congratulo-me com a aprovação desta resolução, que reconhece o papel da Agência Europeia para a Segurança Alimentar (AESA) – como entidade responsável pelo acompanhamento e informação dos riscos inerentes à cadeia alimentar – e que incentiva os Estados-Membros a criarem organismos que colaborem com esta. Quero, ainda, salientar o reconhecimento conferido à agricultura tradicional, nomeadamente à agricultura biológica e à produção em pequena escala que existe nas regiões menos favorecidas e que constitui não só uma mais-valia económica, mas sobretudo ambiental, sendo imprescindível à manutenção da biodiversidade. Espero que a nova PAC responda de uma forma eficiente aos problemas que se colocam ao sector: alterações climáticas, manutenção dos preços ao consumidor e rendimento dos agricultores.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O relatório aborda uma questão candente, apontando problemas pertinentes que ameaçam a segurança alimentar, como sejam a volatilidade dos preços em resultado da especulação financeira, a usurpação de terras nos países em desenvolvimento ou a insuficiência de stocks estratégicos. A abordagem feita a cada um destes problemas, como de resto a toda a problemática da segurança alimentar, é todavia muito incompleta, contraditória por vezes e, nalguns casos, errada. São omitidas as consequências das políticas agrícolas vigentes, concretamente da PAC e das suas sucessivas reformas, com a liberalização dos mercados e o desmantelamento dos instrumentos reguladores e a consequente ruína de milhares de pequenos e médios produtores, confrontados com preços à produção que não cobrem muitas vezes os custos de produção.

Acresce a defesa da tese de que para alimentar a Europa e os países terceiros, será necessário recorrer a todas as formas de cultivo – defesa implícita de modelos de produção insustentáveis, da produção intensiva de cariz exportador e dos OGM, cujo processo de aprovação de importações se apela para que seja facilitado e mais rápido. Finalmente, a relatora regozija-se com a proposta de regulamento relativa aos derivados OTC – proposta que não travará a especulação, como denuncia o relator especial da ONU para o direito à alimentação.

 
  
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  Carlo Fidanza (PPE), per iscritto. − Mi esprimo a favore della relazione della collega Sârbu. Proprio in questo periodo, in cui ci apprestiamo a riformare la Politica Agricola Comune post-2013, il voto di oggi indica la direzione che il Parlamento intende intraprendere: per assicurare un approvvigionamento sicuro di prodotti alimentari a prezzi accessibili, l'UE deve dotarsi di una forte politica agricola comune che scoraggi la speculazione su materie prime alimentari e aiuti i giovani a intraprendere l'attività d'agricoltore. Ritengo importante sottolineare come la PAC del futuro dovrà anche offrire ai cittadini l'accesso a un adeguato approvvigionamento di cibo, permettere la diffusione d'informazioni nutrizionali e migliorare le condizioni per la realizzazione di programmi quali "Latte nelle scuole" e "Frutta nelle scuole". Inoltre, con il voto di oggi si indica alla Commissione di valutare come realizzare un "sistema globale mirato di riserve alimentari" con riserve di emergenza per combattere la fame e riserve invece da utilizzare per regolare i prezzi delle materie prime. Particolare attenzione va inoltre riservata al tema degli OGM: in quanto questione delicata, bisogna usare una certa cautela, evitando un'apertura indiscriminata e selvaggia.

 
  
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  Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. − Il raggiungimento della sicurezza e dell'indipendenza alimentare in Europa è fondamentale, ed è per questo motivo che mi sono espresso favorevolmente in tal senso. Plaudo al fatto che si faccia riferimento ad una visione della PAC ambiziosa. Dobbiamo ricordare che la Politica Agricola Comune é fondamentale per il sostegno degli agricoltori che, oltre a produrre materie prime e beni pubblici, mantengono e curano i nostri territori. Per far fronte alle nuove sfide alimentari che si prospettano per il futuro dobbiamo fare in modo di diventare dei produttori autosufficienti, importando sempre meno prodotti agricoli da paesi terzi, in quanto non solo non rispettano le normative sul rispetto dell'ambiente e della salute, ma neanche i diritti dei lavoratori.

 
  
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  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − Il miglioramento della sicurezza alimentare è una delle sfide che dovrà affrontare la riforma della PAC dopo il 2013.

La capacità di garantire provvigioni alimentari in quantità sufficienti ai propri cittadini deve tenere conto del notevole aumento della domanda mondiale di cibo previsto per il 2050. In quest'ottica è prioritario che l'Unione europea continui a farsi garante di questo diritto umano fondamentale all'interno e all'esterno delle sue frontiere, cercando di aumentare la produttività dell'agricoltura e assicurando al tempo stesso un approvvigionamento sicuro e a prezzi accessibili, oltre che la tutela ormai imprescindibile dell'ambiente rurale europeo.

Non possiamo permettere che la speculazione finanziaria continui a determinare un incontrollato rialzo dei prezzi e la volatilità dei mercati dei generi alimentari a livello globale. Per salvaguardare la produzione europea, è necessario riequilibrare le relazioni contrattuali tra i produttori e la distribuzione moderna.

Non dobbiamo sottovalutare che spesso, infatti, le diseguaglianze del potere contrattuale, le pratiche anticoncorrenziali e la mancanza di trasparenza sono alla base di distorsioni di mercato con pesanti ricadute sulla competitività della catena di approvvigionamento alimentare nel suo complesso.

 
  
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  Bruno Gollnisch (NI), par écrit. – Oui, le secteur agricole est un secteur stratégique, et la sécurité alimentaire un impératif. Il aura fallu des décennies à l'Europe pour s'en apercevoir. Mais le titre de ce rapport est trompeur. À aucun moment les conséquences dévastatrices du libre-échangisme mondial et de la logique de marché n'y sont dénoncées.

Nous continuerons à manger des fraises en hiver, qu'elles viennent de l'hémisphère sud ou de serres sur-consommatrices d'énergie et d'eau. Nous continuerons à promouvoir l'importation de haricots verts africains, au détriment des cultures vivrières locales et en concurrence de nos propres productions.

Nous continuerons à demander la régulation des marchés des produits agricoles et de leurs produits dérivés, alors même que cette seconde notion est aberrante et que nous devrions promouvoir des agricultures de qualité et des circuits courts, en poursuivant impitoyablement les abus des intermédiaires et de la grande distribution.

Nous assisterons impuissants à la mainmise de pays étrangers ayant gaspillé leur propre potentiel, sur les terres arables des pays les plus vulnérables, nous inquiétant sans agir de ce qui est potentiellement une situation explosive.

Vous avez fait des progrès mais il vous reste encore du chemin à faire. En refusant de vous attaquer au système même qui est à l'origine de nos problèmes, vous vous condamnez à l'échec.

 
  
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  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – La sécurité alimentaire est un enjeu primordial auquel doit répondre de façon efficace l’Union européenne; c’est pourquoi j’ai soutenu le rapport de ma collègue sociale-démocrate qui préconise une PAC forte, responsable et orientée vers la jeunesse agricole; qui propose de combattre la spéculation sur les marchés agricoles ayant pour conséquence la volatilité des prix et réaffirme que la lutte contre la pauvreté au sein de l’Union et dans le monde entier doit être une priorité, faisant de la sécurité alimentaire et de l’accès à la nourriture un droit fondamental de l’humanité. L’UE doit répondre aux défis alimentaires actuels et anticiper sur les difficultés futures dans ce domaine, c’est pourquoi l’idée de la création d’un système ciblé et mondial de stock alimentaire me semble tout à fait pertinente, même si cela ne sera pas facile à mettre en place.

 
  
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  Ian Hudghton (Verts/ALE), in writing. − I voted against the Sârbu report despite its numerous good points. Food is a fundamentally important issue and one which is going to be of increasing significance. It is essential that the EU takes a coordinated stance in relation to its agriculture sector in order to face the challenges which lie ahead. However, I do not consider that GMOs have a legitimate role to play in achieving security of food supplies and I could not support a report which proposes to give the green light to genetic modification.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau šiam pranešimui, nes aprūpinimas maistu yra žmogaus teisė, užtikrinanti aktyvų ir sveiką gyvenimą. Visame pasaulyje didelė dalis žmonių nuolat badauja arba negali patikimai ilgesnį laiką apsirūpinti maistu. Nepaisant akivaizdaus pasiūlos pakankamumo, didelė dalis pasaulio gyventojų negali sau leisti įsigyti reikalingų būtiniausių maisto produktų, o maisto prieinamumas tebėra vienas iš svarbiausių klausimų, kuriuos reikia spręsti nedelsiant. Svarbu yra užtikrinti, kad maistas būtų prieinamas visų socialinių kategorijų žmonėms. Aprūpinimo maistu, kaip tikslo, negalima pasiekti neišsprendus dviejų dabar aktualiausių klausimų: rinkų ir kainų svyravimų (kuriems didelę įtaką daro spekuliacija prekių rinkose) ir mažėjančios maisto atsargos. Jokiu būdu negali būti leidžiama spekuliuoti maisto kainomis. Turime skatinti ne tik konkurencingumą, bet ir tradicinį žemės ūkį, smulkiuosius ūkius, ekologinius ūkius ir produktų platinimą vietos mastu, užtikrinant žemės ūkio įvairovė visoje Europoje. Be to, senėjant kaimo visuomenei, manau, jog labai svarbu užtikrinti žemės ir paskolų prieinamumą jauniems ūkininkams. Mūsų tikslas yra išlaikyti prieinamas maisto kainas ir padorias ūkininkų pajamas. Tačiau jokiu būdu nepritariu genetiškai modifikuotų medžiagų naudojimui, vartojimui importavimui ir kitokiai veiklai bei leidimui naudoti gamybos metodus, taikomus trečiosiose šalyse, nes nėra jokių duomenų leidžiančių pagrįstai manyti, kad tai nekelia pavojaus žmonių sveikatai bei aplinkai.

 
  
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  Karin Kadenbach (S&D), schriftlich. Leider wurde im vorliegenden Text mit den Stimmen der Konservativen der Satz angenommen, ein zügigeres Verfahren in der EU für die Genehmigung der Einfuhr neuer Futtermittelvarianten mit gentechnisch veränderten Organismen (GVO) vorzuschlagen, deren Unbedenklichkeit nachgewiesen wurde. Keinesfalls darf der Bedarf an Lebensmitteln aber durch die Methoden der Gentechnik gesichert werden. Ich bin weiterhin dezidiert gegen gentechnisch veränderte Nahrungsmittel und erinnere die EU-Kommission an das Vorsorgeprinzip: Selbst, wenn es wissenschaftliche Studien gibt, die gentechnisch modifizierte Lebensmittel als nicht gesundheitsschädlich betrachten, gibt es möglicherweise aber noch nicht die richtigen Testmethoden, um das festzustellen. Schließlich müssen wir den Wunsch der Verbraucher respektieren, die diese Form von Lebensmitteln ablehnen.

 
  
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  Elisabeth Köstinger (PPE), schriftlich. Die Landwirtschaft ist von enormer Bedeutung für die weltweite Ernährungssicherheit, darum müssen wir handeln! Die Sicherung der Einkommen der Landwirte und die Versorgung mit ausreichend Qualitätslebensmitteln müssen deshalb Kernziele der Gemeinsamen Europäischen Agrarpolitik sein. Auch die schwankenden Marktpreise im Agrarsektor sind Unsicherheitsfaktoren und müssen behoben werden. Ich unterstütze den Bericht, der klar aufzeigt, dass Ernährungssicherheit auch in der Europäischen Union ein zentrales Anliegen ist und die Forderung einer Abstimmung der einzelnen Politikfelder untereinander. Nur wenn Agrarpolitik, Entwicklungs-, Handels-, Finanz- und Energiepolitik sowie die Forschung zusammenarbeiten, können Verbesserungen erzielt werden.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore della relazione Sârbu perchè garantire approvvigionamenti alimentari costanti ma anche sicuri: questo è il ruolo principale che la società attribuisce all'agricoltura. La sicurezza alimentare è un diritto fondamentale dell'umanità attraverso il quale tutti dovrebbero avere, in qualsiasi momento, un accesso fisico, sociale ed economico ad una nutrizione sufficiente, sana e nutriente tale da svolgere una vita attiva. Si tratta di un diritto spesso contrastato, in alcune aree del mondo, e poco garantito, in altre, per effetto di molteplici cause ed elementi che concorrono a mettere seriamente a repentaglio la salute dei consumatori. In una fase come quella attuale, caratterizzata dal dibattito sulla PAC post 2013, attraverso questa relazione, possiamo tracciare alcune linee guida circa il ruolo etico, sociale ed economico che l'agricoltura deve svolgere anche per il prossimo futuro, puntando il dito verso i fattori di rischio che la minacciano e cogliendo le opportunità per renderla il baluardo per la lotta globale alla fame.

 
  
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  Bogusław Liberadzki (S&D), na piśmie. − Głosowałem za sprawozdaniem Sârbu w sprawie uznania rolnictwa za sektor strategicznie ważny w kontekście bezpieczeństwa żywnościowego. Bezpieczeństwo żywnościowe należy historycznie od wieków do najważniejszych powinności każdej władzy. Kryterium finansowe czy ekonomiczne nie może być zatem decydujące.

Produkować żywność tanio, ale dobrą, to bardzo ważne z punktu widzenia rynku i zdolności nabywczej ludności, zwłaszcza o niskich dochodach. Jeszcze ważniejsza jest jednak zdolność do produkcji żywności. Nie możemy pozwolić na zdanie się na import żywności, tylko dlatego, że ktoś może nam na bieżąco sprzedawać ją taniej. Możemy importować, ale musimy też utrzymywać własną zdolność do wyprodukowania potrzebnej ilości żywności.

 
  
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  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − În momentul actual, în care preţurile la alimente sunt tot mai ridicate şi se vorbește tot mai des despre o viitoare criză alimentară, o mare parte din populația Uniunii Europene trăiește sub limita sărăciei și este primordial să ne asigurăm că alimentele sunt accesibile pentru toate categoriile sociale. Am votat în favoarea acestui raport deoarece consider că Uniunea Europeană are nevoie de o politică agricolă puternică, competitivă, care să se bazeze pe inovare şi să urmărească în primul rând stabilizarea piețelor, încurajarea şi sprijinirea agricultorilor. În același timp, consumatorii europeni au dreptul să beneficieze de alimente sănătoase, de înaltă calitate şi la prețuri rezonabile, acestea fiind obiective principale ale politicii agricole comune (PAC) și obiective cheie ale UE.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report, but abstained on the three parts of amendment 14 which dealt with GMOs. I am not intrinsically against GM foodstuffs but was nervous at this attempt to speed up the importation of GM material and the use of production methods from third countries. The scientific evidence that GM is safe must be robust, and the public must have full confidence that the appropriate authorities have taken all necessary safety precautions and carried out rigorous testing. This cannot be rushed.

 
  
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  Marisa Matias (GUE/NGL), por escrito. O presente relatório reafirma a alimentação enquanto direito humano fundamental. Neste sentido, elege como duas das questões principais para que este direito seja garantido solucionar a volatilidade dos mercados dos preços fortemente influenciados pela especulação e a diminuição das reservas alimentares. O relatório nota que a especulação tem sido responsável por 50 % dos recentes aumentos dos preços e apoia assim uma revisão da legislação existente sobre instrumentos financeiros em nome da transparência, colocando os mesmos ao serviço da economia e da produção agrícola, não permitindo que a especulação coloque em risco explorações agrícolas eficientes. Num contexto onde o preço dos alimentos é grandemente influenciado por especuladores sem qualquer interesse na agricultura, apoia a limitação do acesso aos mercados agrícolas.

Ainda assim, a financeirização dos mercados agrícolas não é estruturalmente colocada em causa. O relatório propõe ainda a criação de um sistema global específico de reservas alimentares administradas pelas Nações Unidas. O relatório insta ainda a Comissão a acelerar a aprovação da importação de organismos geneticamente modificados, do que discordo totalmente. Face ao exposto e de modo a encorajar as boas intenções e sugestões contidas no relatório, abstive-me.

 
  
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  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Rappeler que la sécurité alimentaire est un droit fondamental de l'humanité qui doit être garanti, demander la rétribution des agriculteurs pour les efforts biens publics qu'ils fournissent, proposer un système de stocks alimentaires gérés par l'ONU sont autant de concessions à nos thèses. Je m'en félicite. La prise en compte de la différence, parmi les produits financiers, des produits dérivés sur les matières premières ou la limitation de l'accès aux marchés financiers agricoles aux opérateurs en lien avec la production agricole sont elles aussi le signe d'une évolution des mentalités.

Mais la relocalisation et la fin du productivisme, nécessaires à l'autosuffisance alimentaire et à la préservation de la biodiversité, sont encore loin. La financiarisation des marchés agricoles n'est pas fondamentalement remise en cause. Pire, des autorisations de variétés d'OGM se profilent. Pour encourager les bonnes intentions, je m'abstiens donc.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. O conceito de segurança alimentar é bem explícito e é alcançado quando todas as pessoas têm, em permanência, acesso físico, social e económico a alimentos suficientes, seguros e nutritivos que satisfaçam as suas necessidades e preferências alimentares para uma vida activa e saudável. Não há dúvidas, portanto, de que o constante aumento dos preços dos bens alimentares, consequência dos aumentos das matérias-primas, é uma preocupação cada vez mais premente da UE. Por outro lado, o sector agrícola tem que satisfazer as necessidades alimentares de um cada vez maior número de pessoas, apesar de se confrontar com recursos naturais cada vez mais limitados e com preços elevados dos factores de produção. Face às necessidades futuras, não existe qualquer dúvida de que a agricultura tem que se tornar num sector estratégico, diria até crucial, para o desenvolvimento económico da UE e do mundo.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Gerade hinsichtlich der Ernährungssicherheit besteht das Problem, dass die Mitgliedsstaaten der EU ihre Selbstversorgungsfähigkeit immer mehr verlieren. Dem besorgniserregenden Trend weg vom hauptberuflichen Bauern hin zum Nebenerwerbslandwirt und des Bauernsterbens konnte noch nicht Einhalt geboten werden. Wenn also über Ernährungssicherheit gesprochen wird, dann gilt es, Konzepte zu finden, mit denen zum einen dieser besorgniserregende Trend gestoppt werden kann und zum anderen das Bewusstsein beim Konsumenten für regionale Produkte gestärkt wird. Insbesondere gilt es in diesem Zusammenhang, auch die EU-Förderungen dahingehend zu untersuchen, dass die Lebensmitteltransporte kreuz und quer durch die EU reduziert werden. Dies ist nicht nur im Sinne der Umwelt und hilft damit, die Kyoto-Ziele zur Emissionsreduktion umzusetzen, sondern reduziert auch die Lärmbelastung für die Menschen, vor allem entlang der Transitrouten.

Und nicht zuletzt ist zu überlegen, in welchem Ausmaß alternative Antriebssysteme vermehrt gefördert werden können, da die Produktion von Biotreibstoffen konventionellen Anbau zu verdrängen beginnt und sich dies in Nahrungsmittelknappheit und -verteuerung niederschlägt. Diese Aspekte gehen im Bericht unter, weshalb ich mich der Stimme enthalten habe.

 
  
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  Claudio Morganti (EFD), per iscritto. − La relatrice sottolinea l’importanza dell’agricoltura in relazione alle nuove sfide alimentari.

La FAO ha dichiarato che la produzione alimentare dovrà crescere di almeno il 70%, in quanto nel 2050 la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi. Così la sicurezza alimentare continua a richiedere una forte PAC.

I principali obiettivi della PAC sono stati: aumentare la produttività dell'agricoltura, aiutare gli agricoltori a raggiungere uno standard di vita equo, stabilizzare i mercati e garantire un approvvigionamento sicuro di prodotti alimentari a prezzi accessibili. Tuttavia il suo successo ha portato ad una sovrapproduzione non intenzionale e ad eccedenze che hanno distorto il mercato e hanno sollevato preoccupazioni ambientali. Per questo la nuova PAC dovrà migliorare il sistema alimentare con l’aumento della produttività e nel contempo incoraggiare una produzione alimentare ecologicamente sostenibile. La relazione sottolinea che è essenziale che il finanziamento della PAC rifletta la sua visione ambiziosa e i suoi obiettivi politici.

La PAC deve essere mantenuta ai livelli attuali garantendo prezzi supportabili dei prodotti alimentari e soprattutto un reddito dignitoso per gli agricoltori con l'obiettivo di assicurare la sicurezza alimentare. Migliorare e rafforzare i controlli di sicurezza alimentare nell'Unione e nei paesi terzi è indispensabile e per questo esprimo il mio parere positivo sulla risoluzione.

 
  
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  Cristiana Muscardini (PPE), per iscritto. − La sicurezza alimentare è un diritto dell'uomo e la politica agricola comune deve avere come obiettivo una facile accessibilità per tutti di derrate alimentari tenendo conto dell'aumento della popolazione, dei cambiamenti climatici, dei costi alti dell'energia e degli ostacoli posti dalle limitate risorse naturali.

Condivido e sostengo la relatrice Sârbu nel progetto di rendere la nuova PAC, dopo il 2013, capace di rispondere alle esigenze e alle sfide poste dalla sicurezza alimentare. È importante quindi favorire la diversificazione della produzione agricola, che va dalle grandi catene commerciali all'agricoltura tradizionale e ai piccoli allevamenti; garantire credito ai giovani agricoltori e favorire lo sviluppo di programmi di gestione delle scorte di prodotti alimentari, utili al commercio mondiale e alla riduzione dei prezzi sui mercati internazionali.

Sono però contraria allo sviluppo di OGM e del loro utilizzo come varianti dei mangimi fin quando non sia accertata la loro sicurezza per gli animali d'allevamento e per i consumatori europei.

 
  
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  Rareş-Lucian Niculescu (PPE), în scris. − Am votat in favoarea acestui raport. Regret totuşi că la vot au fost eliminate câteva prevederi importante, cum ar fi, de exemplu, cea privind o analiză referitoare la posibilitatea de a autoriza aplicarea unor metode de producţie utilizate în ţări terţe, în privinţa Organismelor Modificate Genetic. Unele state au progresat enorm în acest domeniu, în timp ce Uniunea Europeană a rămas în urmă şi nu îşi valorifică întregul potenţial. De asemenea, regret faptul că a fost eliminată referirea la problema pe care o reprezintă, în unele state membre, suprafeţele agricole enorme care nu sunt cultivate.

 
  
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  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Der Bericht enthält zum Teil sehr gute Ansätze wie etwa Anreize zur traditionellen, ökologischen Landwirtschaft, die Unterstützung insbesondere der Kleinbauern, sowie den Schutz der heimischen Bauern vor dem Wettbewerbsdruck aus Drittländern, in denen die Qualitätsstandards wesentlich niedriger sind. Auf der anderen Seite spricht sich der Berichterstatter für die Verwendung von GMO aus. Ich habe mich daher der Stimmabgabe enthalten.

 
  
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  Wojciech Michał Olejniczak (S&D), na piśmie. − Bezpieczeństwo żywnościowe jest kluczowym wyzwaniem dla rolnictwa nie tylko w Unii Europejskiej, ale na całym świecie, zwłaszcza w krajach rozwijających się. Według FAO do 2050 r. globalne zapotrzebowanie na żywność podwoi się, a liczba ludności na świecie wzrośnie z obecnych 7 mld do 9 mld. Światowa produkcja żywności będzie więc musiała odpowiednio wzrosnąć w kontekście presji związanej z zasobami naturalnymi. Produkcja żywności na świecie będzie musiała wzrosnąć przy jednoczesnym mniejszym zużyciu wody, energii, nawozów i pestycydów oraz przy mniejszej powierzchni gruntów. Zatrważające są dane, iż ogólna liczba głodujących przekracza miliard, zaś w Unii Europejskiej ponad 40 milionom osób ubogich brakuje żywności. Dlatego też uważam, iż należy wykorzystać postęp naukowy, jeżeli może on przynieść odpowiednie rozwiązania mające na celu złagodzenie głodu na świecie, zwłaszcza poprzez efektywniejsze wykorzystanie zasobów. UE musi nadal zapewniać bezpieczeństwo żywnościowe swoim obywatelom i brać udział w dostarczaniu żywności dla całego świata, jednocześnie lepiej i bardziej spójnie współpracując z resztą świata, w szczególności z krajami rozwijającymi się, aby pomagać im w długoterminowym rozwoju sektorów rolnictwa w zrównoważony sposób. Dlatego też opowiedziałem się za przyjęciem sprawozdania o uznaniu rolnictwa za sektor strategiczny w kontekście bezpieczeństwa żywnościowego.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pasiūlymą dėl Europos Parlamento rezoliucijos dėl žemės ūkio pripažinimo strateginiu sektoriumi atsižvelgiant į aprūpinimą maistu, kadangi dėl didėjančio vartotojų kiekio, didelio badaujančių žmonių kiekio, ūkininkų padėties, kintančių maisto produktų kainų ir spekuliacijų akcijomis yra ypač svarbu tam tikromis priemonėmis sureguliuoti žemės ūkio sektorių. Visų pirma turi būti dedamos visos pastangos, pasitelkiant finansines skatinimo priemones, kad būtų skatinamas tradicinis, smulkusis ar ekologinis žemės ūkis, siekiant užtikrinti nenutrūkstamą aprūpinimą maistu. Atsižvelgdamas į genetiškai modifikuotų medžiagų pavojų visuomenės sveikatai, nepritariu pasiūlymui leisti importuoti genetiškai nemodifikuotus produktus, kuriuose yra bent minimalus techninis genetiškai modifikuotos medžiagos kiekis.

Turime imtis visų priemonių, kad nebūtų pritarta naujos rūšies genetiškai modifikuotų pašarų importui į ES bei galimybei naudoti gamybos metodus, taikomus trečiosiose šalyse. Negalima spręsti maisto prieinamumo problemų pažeidžiant maisto saugos reikalavimus ir rizikuojant žmonių sveikata. Atsižvelgiant į vis didėjantį senėjančių kaimo gyventojų skaičių ir siekiant pritraukti bei skatinti jaunus žmones užsiimti žemės ūkio veikla, jauniesiems ūkininkams turi būti sudarytos lengvatinės sąlygos gauti paskolas.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − La sicurezza alimentare è un diritto fondamentale dell'umanità che si realizza quando tutti dispongono di un accesso fisico, sociale ed economico ad una nutrizione sufficiente. Nonostante la produzione di derrate alimentari sicure e sufficienti, una percentuale significativa della popolazione mondiale non può permettersi i prodotti alimentari di base di cui ha bisogno; circa 900 milioni di persone al mondo soffrono la fame a causa dell'estrema povertà. L'accessibilità dei prodotti alimentari permane un problema basilare da affrontare. La sicurezza alimentare continua a richiedere una forte politica agricola comune che possa aumentare la produttività, stabilizzare i mercati, ma soprattutto garantire un approvvigionamento sicuro dei prodotti alimentari a prezzi accessibili. Tuttavia, tale obiettivo non può essere raggiunto senza affrontare la volatilità del mercato e dei prezzi. Essendo il tema dell'alimentazione molto importante ho votato favorevolmente la relazione Sârbu, approvando inoltre un processo più rapido nell'UE per l'importazione di nuove varianti di mangimi geneticamente modificati, tenendo conto della possibilità di autorizzare tecniche di produzione applicate in paesi terzi. Il mio voto si pone inoltre a favore della presenza di piccole quantità di OGM nei prodotti importati nell'UE.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o relatório Sârbu, tendo em vista que a agricultura é um sector de importância crescente e que deve ser uma prioridade em termos de agenda política devido ao seu papel estratégico no contexto da segurança alimentar. A reforma da PAC 2013 deverá apresentar propostas neste sentido. A recente volatilidade dos preços dos alimentos e dos produtos de base tem suscitado grandes preocupações a nível europeu e mundial. A crise financeira e os fenómenos climáticos cada vez mais severos, como se verificou em 2010, com a seca prolongada e incêndios na Rússia ou as grandes inundações no Paquistão, têm contribuído para uma enorme instabilidade. A UE não pode ficar dependente de decisões proteccionistas, de países como a Rússia e a Ucrânia, que exportam cerca de 30 % do trigo a nível mundial, ou como a Argentina, grande produtor mundial de carne. Considero que a UE tem o dever de alimentar os seus cidadãos e a própria população mundial, com um crescimento estimado de 2 mil milhões de pessoas e um aumento de 70 % de necessidades alimentares até 2050. O incremento da produção deverá respeitar critérios em matéria de ambiente, segurança alimentar, bem-estar dos animais e trabalho, critérios esses que os países menos desenvolvidos, para onde tem sido deslocada a distribuição, não têm visivelmente capacidade para respeitar.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − La sicurezza alimentare è un diritto fondamentale ostacolato dalle limitate risorse naturali, dai prezzi alti dell'energia e dai cambiamenti climatici.

Secondo la FAO la produzione dovrà aumentare del 70 per cento entro il 2050 dato che circa 900 milioni di persone al mondo soffrono la fame e solo in Europa il 16 per cento della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. È indispensabile una forte politica agricola comune e la PAC si è orientata in questo senso, ma occorre una riforma della stessa che da un lato crei una "PAC sostenibile" e dall'altro migliori la sicurezza alimentare. Tale obiettivo può essere raggiunto solo risolvendo il problema della volatilità dei prezzi (causato da speculazione) e il depauperamento delle risorse alimentari.

In questo contesto il testo sostiene la necessità di revisionare la vigente normativa in materia di strumenti finanziari e la creazione di un sistema di sicurezza globale delle scorte alimentari per favorire il mercato globale in casi di impennate di prezzi ed eventuali protezionismi. La nuova PAC dopo il 2013 dovrà essere pronta a tutto ciò ed è per questo che sostengo il testo in favore di competitività, agricoltura tradizionale, accesso alla terra e al credito per i giovani, maggiore integrazione di derrate alimentari ed energia.

 
  
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  Marit Paulsen, Olle Schmidt och Cecilia Wikström (ALDE), skriftlig. − På ett jordklot med snart 9 miljarder invånare är den framtida livsmedelsförsörjningen en ödesfråga. Detta betänkande sätter fokus på denna enorma utmaning och ställer flera viktiga frågor, som t ex problemet med "landgrabbing", något som vi självklart ställer oss bakom. Samtidigt innehåller betänkandet olyckligtvis krav på flera gemensamma åtgärder - såsom europeiska kostvals-, skolmjölks- och skolfruktsprogram, och en ökad budget för dessa - vilka vi anser att varje medlemsstat istället själv bör få besluta om. Vi valde därför att lägga ned våra röster i slutomröstningen.

 
  
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  Rovana Plumb (S&D), în scris. − Conform FAO, producţia de alimente trebuie să crească cu cel puţin 70% pentru a satisface cererile din ce în ce mai ridicate ale populaţiei la nivel mondial, care se estimează că, până în 2050, va număra peste 9 miliarde de persoane. De asemenea, aproximativ 900 de milioane de persoane suferă grav de foame din cauza sărăciei extreme, în timp ce aproape 2 miliarde de persoane nu beneficiază de o securitate alimentară reală şi pe termen lung din cauza unor diverse grade de sărăcie. Având în vedere că cererea de alimente este în creștere, iar 16% dintre cetățenii europeni trăiesc sub limita sărăciei, dreptul la hrană şi accesul la alimente devin o prioritate. De aceea, pentru a crea o securitate alimentară, este în continuare nevoie de o politică agricolă comună (PAC) puternică, orientată către piaţă, distinctă şi responsabilă faţă de mediu, care să aibă şi o componentă semnificativă de dezvoltare rurală şi care să facă faţă şi altor provocări, în special schimbărilor climatice, crizei economice şi păstrării echilibrului teritorial în cadrul UE. Securitatea alimentară ca obiectiv nu poate exista fără să fie abordate două dintre cele mai importante probleme actuale: volatilitatea pieţelor şi a preţurilor şi rezervele de alimente în scădere.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Tenho sublinhado diversas vezes a centralidade deste tema da segurança alimentar. No contexto actual, a agricultura não deve ser encarada pelos Estados-Membros como uma simples questão económica, mas antes como uma questão estratégica de defesa, sendo, nesta medida, essencial garantir, como sublinha a relatora, que a nova PAC pós-2013 possa dar resposta adequada aos exigentes desafios que se colocam hoje neste domínio, designadamente em matéria de estabilidade dos preços, salvaguarda dos interesses dos agricultores e reforço das reservas alimentares.

 
  
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  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Mi congratulo con la collega Sârbu. Per assicurare un approvvigionamento sicuro di prodotti alimentari a prezzi accessibili, l'UE deve dotarsi di una forte Politica agricola comune (PAC) che scoraggi la speculazione su materie prime alimentari e aiuti i giovani a intraprendere l'attività di agricoltore.

Infatti, la PAC di domani dovrà assolutamente fare di più per i giovani agricoltori. Solo il 7% degli agricoltori europei ha meno di 35 anni, mentre l'UE avrà bisogno di 4.5 milioni di agricoltori nei prossimi 10 anni. Chiedo pertanto di rafforzare le misure esistenti per attrarre i giovani verso l'agricoltura, come i premi d'installazione e i tassi d'interesse agevolati sui prestiti.

Inoltre, al fine di garantire che gli strumenti finanziari esistenti aiutino gli agricoltori a far fronte alle crisi, piuttosto che aiutare gli speculatori a provocare una volatilità estrema dei prezzi, chiedo una revisione della legislazione europea in materia di prodotti finanziari per rendere le negoziazioni più trasparenti ed esorto la Commissione europea a introdurre urgentemente misure forti e permanenti per mettere chiari paletti alla speculazione e contrastare l'instabilità dei mercati dei generi alimentari.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − The report was adopted without the support of the Verts/ALE Group, which voted against. The reason for that negative vote was that paragraph 14 remained in the text. It ‘calls on the Commission to propose a technical solution to the problem of low-level presence of GM material in non-GM imports, and to propose a faster approval process within the EU for the importation of a new GM feed variant once it has been proved safe’.

 
  
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  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − La sicurezza alimentare è un diritto fondamentale dell'umanità e può dirsi realizzata solo quando è possibile soddisfare il fabbisogno energetico di una persona per permetterle di svolgere una vita sana e attiva.

Soprattutto in previsione della revisione del Piano agricolo comune prevista per il 2013, il sostegno che verrà accordato agli agricoltori europei dovrà sempre e comunque permettere loro il pieno rispetto degli standard in materia di sicurezza alimentare ed ambientale. Nonostante l'efficienza delle produzioni europee, ancora oggi circa 80 milioni di persone vivono al di sotto della soglia di povertà e molte di loro sono aiutate attraverso programmi di aiuti alimentari. Una PAC forte è in grado di preservare non solo il ruolo economico degli agricoltori in quanto produttori di alimenti, ma anche di garantire il sostentamento e l'occupazione ad oltre 28 milioni di cittadini impiegati nelle zone rurali europee.

Anche alla luce della crisi economica, sarà doveroso mantenere i pagamenti diretti agli agricoltori dopo il 2013, per stabilizzarne il reddito e aiutarli a resistere alla volatilità del mercato. Infine saranno previste iniziative specifiche per incoraggiare i giovani ad entrare nel settore agricolo, rendendo più agevole l'accesso ai prestiti, promuovendone la formazione professionale e l'istruzione tecnica specifica, oltre alla divulgazione delle "buone prassi" nel settore dell'agricoltura su scala europea.

 
  
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  Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − A parte la dubbia citazione di dati relativi all'aumento della popolazione mondiale, che non tiene conto della recente riduzione della natalità di diversi paesi extraeuropei, la sicurezza alimentare è sicuramente legata al buon uso dell'agricoltura.

È quindi chiaro che una PAC che punta ad aumentare l'attività dell'agricoltura nel rispetto della qualità e dell'ambiente e ad aiutare gli agricoltori a raggiungere un adeguato livello di vita è auspicabile. Anche in riferimento alle politiche energetiche, che entrano nel settore agricolo per l'uso dei biocombustibili, è un argomento che va ulteriormente approfondito in quanto è una produzione in competizione con quella alimentare. Anche la conclusione della relazione è condivisibile, non possiamo pensare di ridurre il bilancio destinato alla PAC.

 
  
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  Bart Staes (Verts/ALE), schriftelijk. − Dit verslag is globaal gezien een vrij goede bijdrage in het debat over de rol van de landbouw in de voedselvoorziening. Terecht wijst het EP op de problemen waarmee boeren in tijden van extreme markt- en prijsvolatiliteit kampen en vestigt het de aandacht op de moeilijkheden die landbouwers terzake ondervinden. De Commissie moet met blijvende en krachtige maatregelen komen om de volatiliteit op de landbouwmarkten aan te pakken. Dat is cruciaal voor de handhaving van de productie in de Unie. De enorme prijsstijgingen op de financiële markten voor landbouwgrondstoffen zijn in grote mate het gevolg van speculatie. Speculatief gedrag is goed voor bijna 50% van de recente prijsstijgingen.

Het is een goede zaak dat het EP de conclusies steunt van de speciale VN-rapporteur voor het recht op voedsel inzake de nefaste rol die de grote institutionele investeerders, zoals hedgefondsen, pensioenfondsen en investeringsbanken spelen, doordat zij de prijsindexen van grondstoffen beïnvloeden door hun bewegingen op de derivatenmarkten. Het EP maakt een goede analyse, maar gaat compleet uit de bocht door in het verslag ook niet terzake doende opmerkingen over de rol van GGO's in het landbouwbeleid te formuleren. Dit debat wordt elders gevoerd en hoort hier niet thuis. Daarom heb ik uiteindelijk ook tegen het verslag gestemd.

 
  
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  Csanád Szegedi (NI), írásban. − Nem tudok támogatni egy olyan kezdeményezést, amely megkönnyíti, vagy meggyorsítja bármilyen géntechnológiával módosított növény behozatalát. Az Európai Unión belül a kiváló termőföldi adottságok lehetővé teszik számos országban - köztük Magyarországon, Lengyelországban, Olaszországban, vagy Franciaországban -, hogy jó minőségű takarmányt állítson elő. Nincs szükségünk génkezelt takarmányvariánsokra! A génmódosított termékek behozatalát az Európai Unióba hosszú távú káros egészségügyi hatásuk miatt sem támogatom.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O termo segurança alimentar põe em relevo a necessidade de tomar medidas concretas para o aumento do stock alimentar mundial. Um direito humano que compreende o acesso físico e económico das pessoas a uma alimentação saudável, adequada e nutritiva. Considero de extrema importância a aprovação deste relatório que põe o acento tónico no sector agrícola. O crescimento populacional que se prevê e a pobreza que subsiste implicam um crescimento de pelo menos 70 % da produção alimentar para satisfazer as necessidades da população. Os fenómenos climáticos, a especulação e volatilidade dos preços têm causado um impacto negativo na capacidade dos agricultores.

Uma Política Agrícola Comum pós-2013 capaz de garantir o direito à segurança alimentar através de uma forte aposta na competitividade e inovação, no reforço da presença de jovens agricultores, capazes de vitalizar o sector e dar resposta aos novos desafios globais. Deve haver um ajustamento da política agrícola através da promoção da agricultura tradicional e local, nomeadamente a agricultura biológica e de proximidade.

 
  
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  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Le Parlement européen a adopté un texte sur la reconnaissance de l'agriculture sur lequel j'ai du m'abstenir. Ce rapport tient compte de nombre de préoccupations essentielles des agriculteurs, telles que l'aide à la petite production, aux jeunes agriculteurs et à la lutte contre la spéculation des prix. Ce texte rappelle également le besoin de financements substantiels pour la future PAC.

Si ce rapport est dans l'ensemble positif, il intègre une mesure intolérable: l'accélération des procédures d'autorisation des OGM par la Commission.

Cette mesure refuse de prendre en compte une réelle évaluation des produits avant leur mise sur le marché et ne tient aucun compte des dangers maintes fois dénoncés de la commercialisation des OGM.

Cette mesure va à l'encontre de toute prise en compte minimale de la sécurité alimentaire et du principe de précaution. C'est une mesure dangereuse qu'il est scandaleux d'intégrer à l'intérieur d'un rapport visant à prendre en compte l'importance stratégique de l'agriculture.

La question des OGM mérite un débat à elle seule que les instances européennes se refusent à mener.

 
  
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  Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de cette résolution qui insiste sur la place centrale que doit avoir l'agriculture dans la politique européenne. Les citoyens européens sont de plus en plus exigeants en matière de sécurité alimentaire, qui doit être garantie tout au long de la chaîne de production, de transformation et de distribution. Les défis à relever pour une agriculture durable, sûre et équitable sont nombreux: adaptation aux changements climatiques, maîtrise des effets de la mondialisation, préservation de la biodiversité, maintien du niveau de vie des exploitants ou encore garantie de notre indépendance alimentaire dans un marché mondial soumis à de fortes tensions. L'agriculture fait partie intégrante de notre patrimoine et a façonné depuis toujours notre identité, nos modes de vie et nos paysages. Je me félicite des efforts réalisés par l'UE en matière agricole, mais il reste d'importants chantiers à réaliser dans le cadre de la réforme de la PAC. Aussi, j'appelle l'UE à concentrer son action sur les petits exploitants agricoles, qui sont les plus nombreux mais surtout les plus vulnérables. Reconnaître l'agriculture comme un secteur stratégique doit être l'occasion de renforcer sa dimension sociale, jusqu'à maintenant insuffisamment prise en considération. Les agriculteurs ont eux aussi besoin de sécurité.

 
  
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  Artur Zasada (PPE), na piśmie. − Jestem przekonany, że uznanie rolnictwa za sektor strategiczny pozwoli na stworzenie lepszych warunków dla realizowania programów pomocowych i informacyjnych. Z całą pewnością należy rozwijać programy pomocy żywnościowej dla najuboższych. Często zapominamy, że w Unii Europejskiej blisko 80 milionów osób żyje poniżej progu ubóstwa.

Obok programów pomocowych należy rozwijać programy promujące zdrowe odżywianie, przede wszystkim wśród dzieci i młodzieży szkolnej. Skutki zaniedbań w tym zakresie są bardzo wyraźne w USA, gdzie w ciągu ostatnich lat liczba otyłych nastolatków potroiła się. Obecność w placówkach oświatowych programów promujących spożycie owoców i mleka jest szczególnie ważna, ponieważ prawidłowo ukształtowane nawyki żywieniowe wpłyną pozytywnie na stan zdrowia młodych Europejczyków i tym samym ograniczą późniejsze wydatki w sferze zdrowotnej i socjalnej. W realizację tego typu programów należy zaangażować możliwie jak największą ilość lokalnych producentów i dystrybutorów żywności, wzmacniając tym samym pozycję małych i średnich gospodarstw rolnych.

 
Avviż legali - Politika tal-privatezza