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Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 8 giugno 2011 - Strasburgo Edizione GU

Vertice EU-Russia (discussione)
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  Werner Schulz, a nome del gruppo Verts/ALE.(DE) Signor Presidente, Commissario Füle, a prima vista potrebbe sembrare comprensibile che la Russia si tuteli prevenendo la diffusione dell’infezione di escherichia coli enteromorragica (EHEC) nel suo territorio, ma un divieto totale di importazione di verdura proveniente dall’Unione non è quello che ci aspettiamo da un paese che ambisce ad aderire all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC); è una questione da affrontare a Nizhny Novgorod. Un aspetto più importante riguarda l’ambito politico, nel quale si avverte che la democrazia e lo stato di diritto si stanno lentamente affermando. Dovremmo fare il possibile affinché, nell’ambito del partenariato per la modernizzazione, tali principi si diffondano e si rafforzino in tutto il paese.

Il Presidente Medvedev ha riconosciuto che l’ammodernamento economico e tecnico non è possibile senza una modernizzazione radicale della società. Fino ad ora sono state poche le azioni concrete oltre alle belle parole. I rappresentanti UE dovrebbero chiarire al Presidente russo che le prossime elezioni della Duma di Stato saranno una prova della credibilità della politica di riforme.

Elezioni corrette e giuste sono alla base della democrazia. Chiunque sia a favore del pluralismo e della competizione politica deve garantire il rispetto delle norme elettorali sancite dal Consiglio d’Europa e autorizzare sin dall’inizio una missione OSCE di monitoraggio elettorale a lungo termine.

Svolgere elezioni eque significa innanzitutto permettere ai partiti di registrasi. Purtroppo, dai primi segnali pare che la classe dirigente russa non abbia imparato nulla dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha sancito l’insufficienza di motivi per la dissoluzione del partito repubblicano e sembra che ostacoli la registrazione del partito Libertà del popolo.

Ulteriori partiti sostenuti dal Cremlino e il Fronte di coalizione popolare russo, fondato dal Primo ministro Putin stanno causando un’impasse politica. Quest’apparente competizione ha trascinato il paese in un’apatia politica e ha sminuito la Duma. Il Presidente Medvedev potrebbe operare una svolta e concludere la sua presidenza con almeno un successo concreto.

Nel caso particolare di Khodorkovsky e Magnitsky, invece di attendere la sentenza di Strasburgo, si dovrebbe porre fine all’arbitrarietà giudiziaria. L’analisi di questi casi da parte della commissione Fedotov è un primo passo positivo; i risultati e le conclusioni dovrebbero essere pubblicati quanto prima.

Un tema importante da trattare dovrebbe essere la futura partecipazione del forum della società civile, recentemente istituito a Praga, nei dialogo e nei negoziati UE-Russia. I recenti avvenimenti nel Nord Africa dimostrano che, affinché le riforme siano efficaci, serve una società civile attiva. Il governo russo dovrebbe dunque lavorare per mettere in pratica ciò nel proprio paese e instaurare un partenariato per la modernizzazione con la società civile.

 
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