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Procedura : 2011/2716(RSP)
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Testi presentati :

RC-B7-0347/2011

Discussioni :

PV 08/06/2011 - 13
CRE 08/06/2011 - 13

Votazioni :

PV 09/06/2011 - 8.2
CRE 09/06/2011 - 8.2
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Testi approvati :

P7_TA(2011)0268

Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 8 giugno 2011 - Strasburgo Edizione GU

13. Vertice EU-Russia (discussione)
Video degli interventi
PV
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  Presidente. – L’ordine del giorno reca la dichiarazione della Commissione, a nome del Vicepresidente della Commissione/Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, sul vertice UE-Russia.

 
  
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  Štefan Füle, membro della Commissione.(EN) Signor Presidente, onorevoli parlamentari, vi ringrazio per avermi dato l’opportunità di discutere con voi del prossimo vertice UE-Russia, che inizierà domani a Nizhny Novgorod. L’Unione sarà rappresentata dal Presidente del Consiglio europeo e dal Presidente della Commissione. Saranno presenti anche l’Alto rappresentante e Vicepresidente Ashton e il Commissario De Gucht.

Il vertice è stato organizzato meticolosamente dal servizio per l’azione esterna, in stretta collaborazione con la Commissione e i due Presidenti, sulla base delle discussioni tenutesi alla fine del 2010 e a gennaio 2011 in seno al Consiglio europeo e al Consiglio in merito alla Russia come partner strategico nonché alla luce dei risultati del precedente vertice UE-Russia e della visita del governo russo alla Commissione nel mese di febbraio.

Complessivamente, le nostre relazioni sono migliorate nel corso degli ultimi due anni. Abbiamo concluso i negoziati bilaterali sull’adesione della Russia all’OMC, raggiungendo un accordo sulla possibilità di un regime di esenzione dall'obbligo del visto in futuro e approvando il partenariato per la modernizzazione, che ora si trova in fase d’attuazione.

Continuiamo a lavorare anche sul quadro dei quattro spazi comuni e del dialogo tecnico a essi relativo; la nostra interazione è molto intensa. Permettetemi di ricordarvi che la Russia rappresenta l’unico paese partner con cui l’UE organizza due vertici all’anno. La visita del Primo ministro Putin e di una numerosa delegazione governativa alla Commissione il 24 febbraio ha dimostrato chiaramente la volontà del paese di approfondire le relazioni e la cooperazione che ci legano.

Molte questioni bilaterali rimangono però irrisolte: particolarmente preoccupante è la situazione relativa allo sviluppo democratico e ai diritti umani in Russia. In occasione delle prossime elezioni della Duma e di quelle presidenziali, il processo elettorale sarà oggetto di particolare attenzione.

Desidero ora rivolgere l’attenzione sui principali obiettivi del vertice.

In primo luogo: l’Unione europea incoraggerà la Russia a risolvere le ultime questioni a livello multilaterale per agevolare l’adesione del paese all’OMC entro la fine del 2011, sulla base dell’accordo bilaterale UE-Russia raggiunto nel 2004 e lo scorso dicembre. Il paese può ancora accedere all’OMC entro il 2011 se adotterà le decisioni necessarie per risolvere le questioni più importanti a livello multilaterale. Il vertice non può sostituire i negoziati a Ginevra, ma può esortare la Russia ad agire in modo costruttivo.

In secondo luogo: l’Unione europea ribadirà alla Russia la necessità di realizzare maggiori progressi circa l’adozione di disposizioni sostanziali in materia di commercio e investimenti, anche nel settore energetico, nel nuovo accordo UE-Russia, con l’obiettivo di fornire nei prossimi anni una base giuridica solida a una cooperazione economica approfondita. Non escludiamo che durante il vertice verrà discusso il divieto ingiustificato della Russia di importazione di verdura dall’UE, anche se speriamo che le prove scientifiche permettano di trovare una soluzione rapida a livello di esperti.

In terzo luogo: dobbiamo garantire il massimo sostegno al partenariato per la modernizzazione, poiché è uno strumento importante dell’impegno assunto dalla Russia ad attuare riforme.

In quarto luogo: promuoveremo i diritti umani e lo stato di diritto in Russia e

in quinto luogo, incoraggeremo la Russia a rafforzare la cooperazione nella zona di vicinato comune e a proseguire il dialogo su altre questioni internazionali rilevanti, come il Medio Oriente o il Nord Africa. Il progresso sulla questione Moldavia/Transnistria sarà un test importante per una collaborazione più stretta in materia di politica estera.

Infine, dovremmo cogliere l’occasione del vertice anche per riconfermare il nostro impegno politico a favore di una migliore cooperazione per la gestione delle crisi, a patto che la nostra autonomia decisionale non venga intaccata in alcun modo.

Anche il tema dell’energia è di prioritaria importanza nelle relazioni con Mosca. Ribadiremo la necessità di ulteriori riforme nel settore dell’elettricità e del gas in Russia, con l’obiettivo di creare condizioni eque. Insisteremo anche sulla collaborazione per contrastare il cambiamento climatico.

Per perseguire i nostri obiettivi di standard elevati in materia di sicurezza nucleare, portiamo avanti un dialogo con la Russia sia a livello bilaterale, sia in forum multilaterali, come l’Agenzia internazionale dell’energia atomica e il G8.

Rinnoveremo alla Russia l’invito a impegnarsi nei negoziati su un accordo di ampio respiro Euratom-Russia, che dovrebbe promuovere le più rigorose norme di sicurezza nucleare. In riferimento all’incidente di Fukushima, l’Unione europea si impegnerà a ottenere approcci equivalenti circa le prove di stress per le centrali nucleari già esistenti e per quelle future.

Ultimo punto, ma non per importanza: ci stiamo operando per la liberalizzazione dei visti. Nel mese di marzo, l’Unione europea ha presentato e approvato un elenco di misure comuni per la creazione di un regime di esenzione dall’obbligo del visto e abbiamo avviato i negoziati ad aprile. Da allora si è tenuto un consiglio di partenariato permanente sulla giustizia e gli affari interni e si sono conseguiti notevoli progressi. I negoziati sulle misure comuni a livello di esperti, tuttavia, non si sono ancora conclusi. Durante il vertice dobbiamo chiarire che non esistono scorciatoie politiche.

Gli obiettivi principali della Russia durante il vertice riguarderanno probabilmente i visti, l’OMC, l’energia (sicurezza nucleare inclusa) e la cooperazione per la sicurezza; il paese potrebbe inoltre presentare nuovamente l’idea di un nuovo comitato politico e di sicurezza a livello ministeriale. Riteniamo che le strutture di cooperazione necessarie siano già disponibili; quello che serve è la volontà politica di progredire concretamente.

Grazie per l’attenzione; attendo i vostri commenti.

 
  
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  Ria Oomen-Ruijten, a nome del gruppo del PPE.(NL) Signor Presidente, signor Commissario, la ringrazio per la proficua cooperazione nella stesura della risoluzione. Non intendo aggiungere altri punti rispetto a quelli trattati dal Commissario dal momento che sono già ampiamente discussi nella risoluzione. Per quanto concerne il gruppo del Partito popolare europeo (Democratico cristiano), la dichiarazione finale del vertice, la prossima settimana, dovrà andare oltre le belle parole. La Russia è il nostro grande vicino, è un partner importante, cui siamo legati da un’interdipendenza considerevole e ora ci aspettiamo accordi reali che portino a risultati concreti.

Quali sono le nostre priorità? Innanzitutto, l’accordo di partenariato: dobbiamo avviare i negoziati. Mi aspetto che l’UE convinca il Presidente Medvedev a conferire alla propria squadra negoziale pieni poteri per l’assunzione di impegni specifici. È giunto il momento di smuovere la situazione del fascicolo sul commercio e sugli investimenti. Anche i negoziati in ambito energetico sono in ritardo: dobbiamo raggiungere un accordo per un partenariato per l’energia solido, trasparente e basato su norme prestabilite.

Desidero anche sapere qual è la situazione dei diritti umani. Per il Parlamento, questo è un punto del partenariato estremamente importante. Credo che il patto di modernizzazione sia complementare, così come le aree comuni. È una questione di secondaria importanza, ma sarebbe comunque utile approvare le norme dell’OMC; potremmo stabilire in tal modo una situazione equa e, allo stesso tempo, agevolare gli investimenti.

Il Presidente Medvedev si è impegnato in prima persona a migliorare lo stato di diritto, ma, come lei ha appena affermato, non è sufficiente. Dobbiamo essere certi che, durante le prossime elezioni, la Russia rispetti gli obblighi che si è assunta nell’ambito del Consiglio d’Europa e dell’OSCE. Le elezioni saranno la prova del nove; questo significa dunque che anche i nuovi partiti dovranno poter partecipare. La Russia dovrebbe sentirsi onorata del fatto che gli osservatori per le elezioni siano stati nominati con largo anticipo. Infine, il divieto di importazione di verdura proveniente dall’Unione europea (…)

(Il Presidente interrompe l’oratore)

 
  
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  Hannes Swoboda, a nome del gruppo S&D. (DE) Signor Presidente, signor Commissario, la Russia è senza dubbio un partner molto importante per l’Unione europea, ma, come il Commissario ha già dichiarato, è anche un partner difficile. Spero che i negoziati non richiedano troppo tempo, ma , purtroppo, non saranno portati a termine nei tempi rapidi che l’onorevole Oomen-Ruijten immagina. Durante il processo dovremo intrattenere un dialogo sia con i rappresentanti eletti ufficialmente, sia con i rappresentanti della società civile, che spesso sono molto vicini a noi in materia di democrazia e diritti umani.

L’idea di un partenariato per la modernizzazione tra l’Unione europea e la Russia è positiva, ma quest’ultima dovrà fare la sua parte. Serve più democrazia e meno corruzione; molti investitori continuano a lamentare l’incertezza giuridica, in particolare a livello fiscale. Innanzi tutto, come ha già affermato il Commissario, dobbiamo prepararci rapidamente all’adesione e alla partecipazione della Russia all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC). Nell’ambito della politica energetica, Mosca dovrà riconoscere i principi di una politica trasparente ed equa. Il paese può fare molto, in particolare a favore dell’efficienza energetica, ambito in cui continuano a persistere numerose carenze.

Sempre in merito all’energia, desidero sollevare una questione relativa al un paese confinante con la Russia, il nostro vicino comune: l’Ucraina. In questo momento la Russia sta nuovamente cercando di sfruttare la questione energetica e i prezzi energetici come arma politica. Dobbiamo assolutamente condannare questo tentativo. Ci impegniamo a favore della libertà dell’Ucraina, affinché possa scegliere autonomamente i mercati in cui essere presente e operare. In fin dei conti, noi vogliamo intrattenere relazioni commerciali e stringere accordi con l’Ucraina; la Russia non deve esercitare pressioni in questo settore imponendo al paese di scegliere tra aderire all’unione doganale con il Kazakistan e la Bielorussia o pagare prezzi elevati per l’energia. Siamo fermamente contrari.

Per quanto riguarda i paesi vicini, ci aspettiamo anche che la Russia rispetti gli accordi stabiliti nei trattati in relazione alla Georgia e che ritiri le truppe sulle posizioni prebelliche. Speriamo inoltre che la Russia contribuisca alla risoluzione del conflitto Nagorno-Karabakh. Non si tratta di fornire armi, ma di trovare una mediazione pacifica tra le due parti.

Il Commissario ha già menzionato l’importanza della liberalizzazione dei visti. Per le relazioni tra i cittadini, la possibilità di muoversi liberamente tra la Russia e l’Unione europea è particolarmente importante. Spero che si compiano presto progressi in tal senso.

Le modalità di svolgimento delle prossime elezioni costituiscono un punto essenziale. La Russia deve essere consapevole che il mondo, e il mondo democratico in Europa in particolare, la osserverà da vicino per verificare il modo in cui si svolgeranno le elezioni, se i partiti sono stati registrati in modo corretto ed equo e se alcuni individui o partiti sono stati esclusi dalle elezioni sin dall’inizio. Dovremo chiarire questo punto durante il vertice; vogliamo che anche in Russia si svolgano elezioni oneste e giuste.

Il paese ha ancora molto da recuperare in termini economici, ma è pronto per la democrazia. Vogliamo che ci sia la democrazia in Russia , così come lo vogliono i cittadini russi. Questo è il nostro desiderio e la nostra visione; la Russia deve capire che la democrazia farà bene anche al paese.

 
  
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  Kristiina Ojuland, a nome del gruppo ALDE.(EN) Signor Presidente, speriamo si registrino ulteriori progressi in merito al nuovo e ampio accordo di partenariato e di cooperazione durante il vertice di Nizhny Novgorod.

Sia l’UE che la Russia dovranno ricordare che un vero partenariato dev’essere una relazione leale. A nome del gruppo ALDE, desidero invitare i rappresentanti UE ad affrontare con la controparte russa tutte le questioni sollevate dal Palamento europeo che destano preoccupazioni.

L’Unione europea dovrà fronteggiare grandi difficoltà nelle relazioni con la Russia, a meno che i due partner non adottino gli stessi valori e principi. Se il Cremlino dovesse allontanarsi ulteriormente dai principi della democrazia e dello stato di diritto, la Russia perderebbe tutta la sua legittimità come partner UE.

Il Cremlino, per esempio, ha impedito a molti partiti politici, tra cui probabilmente Libertà del popolo, guidato da Mikhail Kasyanov, Vladimir Milov, Boris Nemtsov e Vladimir Ryzhkov, di registrarsi alle elezioni della Duma di Stato, per motivi procedurali. Durante il vertice si dovrà discutere della crescente oppressione dell’opposizione; i partiti all’opposizione devono avere la possibilità di registrare.

Onorevoli colleghi, la Russia non è la Cina; fa parte del Consiglio d’Europa e dell’OSCE e deve pertanto mantenere i propri impegni e obblighi a livello internazionale. Il paese si deve inoltre attenere alla sua stessa costituzione.

La Russia deve rispettare la sovranità e l’integrità territoriale dei paesi vicini. Chiediamo che cessi di esercitare pressioni sull’Ucraina, come ha appena affermato l’onorevole collega. Ieri, per esempio, il Primo ministro Putin ha incontrato il suo omologo ucraino, incitandolo ad aderire all’unione doganale composta da Russia, Bielorussia e Kazakistan. È inaccettabile. Ci aspettiamo che la Russia ritiri immediatamente le proprie truppe dai territori georgiani occupati sulle posizioni prebelliche.

Il gruppo ALDE si rammarica che, alla vigilia del vertice, la Russia abbia imposto lo sproporzionato divieto di importazione di verdura proveniente dall’UE.

 
  
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  Charles Tannock, a nome del gruppo ECR.(EN) Signor Presidente, la Russia è un partner importante per l’Unione in molti ambiti. In qualità di membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, il paese esercita un’influenza potenzialmente decisiva sulla politica internazionale, dalle nostre relazioni con la Corea del Nord alla sua presenza nel quartetto ONU. Accolgo con favore i recenti appelli rivolti dal Presidente Medvedev al tiranno libico Muammar Gheddafi, affinché lasci il potere. Spero inoltre che il Cremlino si allinei al resto della comunità internazionale in merito all’interruzione della proliferazione nucleare in Iran.

Comprendo che la Russia possa nutrire interessi economici nelle ex repubbliche sovietiche, alcune delle quali, fortunatamente, si stanno ora allontanando da Mosca per avvicinarsi all’UE. L’Unione dovrebbe però continuare a ribadire il proprio sostegno a favore di questi nuovi paesi indipendenti, come l’Ucraina, garantendo di mantenere la porta aperta per le loro aspirazioni euro-atlantiche. Spero che il Vicepresidente/Alto rappresentante sollevi la questione della Georgia, i cui territori rimangono in parte annessi e occupati illegalmente dai soldati russi, e che eserciti pressioni sulla Russia affinché risolva la questione della Transnistria in Moldavia. Sono favorevole alla proposta della Commissione di rendere il Vertice UE-Russia annuale piuttosto che semestrale; è una buona idea ed è la strada da seguire.

La Russia non è una democrazia liberale matura, né tantomeno uno Stato che gode di una magistratura indipendente. Che ci piaccia o meno, però, dobbiamo comunque trovare una via di collaborazione.

 
  
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  Werner Schulz, a nome del gruppo Verts/ALE.(DE) Signor Presidente, Commissario Füle, a prima vista potrebbe sembrare comprensibile che la Russia si tuteli prevenendo la diffusione dell’infezione di escherichia coli enteromorragica (EHEC) nel suo territorio, ma un divieto totale di importazione di verdura proveniente dall’Unione non è quello che ci aspettiamo da un paese che ambisce ad aderire all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC); è una questione da affrontare a Nizhny Novgorod. Un aspetto più importante riguarda l’ambito politico, nel quale si avverte che la democrazia e lo stato di diritto si stanno lentamente affermando. Dovremmo fare il possibile affinché, nell’ambito del partenariato per la modernizzazione, tali principi si diffondano e si rafforzino in tutto il paese.

Il Presidente Medvedev ha riconosciuto che l’ammodernamento economico e tecnico non è possibile senza una modernizzazione radicale della società. Fino ad ora sono state poche le azioni concrete oltre alle belle parole. I rappresentanti UE dovrebbero chiarire al Presidente russo che le prossime elezioni della Duma di Stato saranno una prova della credibilità della politica di riforme.

Elezioni corrette e giuste sono alla base della democrazia. Chiunque sia a favore del pluralismo e della competizione politica deve garantire il rispetto delle norme elettorali sancite dal Consiglio d’Europa e autorizzare sin dall’inizio una missione OSCE di monitoraggio elettorale a lungo termine.

Svolgere elezioni eque significa innanzitutto permettere ai partiti di registrasi. Purtroppo, dai primi segnali pare che la classe dirigente russa non abbia imparato nulla dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha sancito l’insufficienza di motivi per la dissoluzione del partito repubblicano e sembra che ostacoli la registrazione del partito Libertà del popolo.

Ulteriori partiti sostenuti dal Cremlino e il Fronte di coalizione popolare russo, fondato dal Primo ministro Putin stanno causando un’impasse politica. Quest’apparente competizione ha trascinato il paese in un’apatia politica e ha sminuito la Duma. Il Presidente Medvedev potrebbe operare una svolta e concludere la sua presidenza con almeno un successo concreto.

Nel caso particolare di Khodorkovsky e Magnitsky, invece di attendere la sentenza di Strasburgo, si dovrebbe porre fine all’arbitrarietà giudiziaria. L’analisi di questi casi da parte della commissione Fedotov è un primo passo positivo; i risultati e le conclusioni dovrebbero essere pubblicati quanto prima.

Un tema importante da trattare dovrebbe essere la futura partecipazione del forum della società civile, recentemente istituito a Praga, nei dialogo e nei negoziati UE-Russia. I recenti avvenimenti nel Nord Africa dimostrano che, affinché le riforme siano efficaci, serve una società civile attiva. Il governo russo dovrebbe dunque lavorare per mettere in pratica ciò nel proprio paese e instaurare un partenariato per la modernizzazione con la società civile.

 
  
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  Vladimír Remek, a nome del gruppo GUE/NGL. (CS) Signor Presidente, signor Commissario, ho cercato invano di capire il motivo per cui stiamo discutendo una risoluzione sul vertice con la Russia alla vigilia del vertice stesso, risoluzione su cui voteremo il giorno in cui inizia il vertice a Nizhny Novgorod. Questo punto non era nemmeno incluso nell’ordine del giorno dell’assemblea plenaria all’inizio della scorsa settimana; mi sembra che l’organizzazione non sia stata eccelsa e ora si tratta di una mera formalità. Invece di cercare, mediante un processo basato su principi, un nuovo accordo sulle relazioni con la Russia, un partner per noi importante, continuiamo a ripetere dichiarazioni e richieste che certamente non saranno accolte.

Dovremmo concentrarci innanzitutto sulle questioni in cui è possibile ottenere progressi, come gli accordi sulla semplificazione e su una possibile eliminazione dell’obbligo del visto con la Russia. Invece di perseguire questo obiettivo, continuiamo a criticare la posizione della Russia in merito alle importazioni di verdura dall’UE. Come appare il nostro comportamento al di fuori dei confini comunitari? Cerchiamo la fonte del batterio letale e, in assenza di prove concrete, ci accusiamo reciprocamente, limitiamo le importazioni e le esportazioni di materie prime e pretendendo risarcimenti. Certamente possiamo trarre le nostre conclusioni sulla fiducia di cui godiamo e non solo in Russia.

 
  
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  Fiorello Provera, a nome del gruppo EFD. – Signor Presidente, il dialogo tra l'Unione europea e la Russia deve essere ampliato il più possibile nei differenti settori, dall'economia ai diritti umani, perché non sci sono alternative al dialogo! Europa e Russia sono di fatto interdipendenti, sotto il profilo sia economico che politico!

Penso alle questioni internazionali aperte, quali la sicurezza energetica, il Magreb, il nucleare iraniano, il terrorismo, il Caucaso, il Nagorno-Karabach, il cambiamento climatico ed altri. La Russia rappresenta per l'Europa un partner strategico, anche per le sinergie che si potranno costruire in futuro. Mosca può mettere a nostra disposizione – come già parzialmente avviene – risorse minerali ed energetiche, una collaborazione a livello di sicurezza militare e di lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata. L'Europa può contribuire con risorse finanziarie, capacità scientifiche e tecnologiche e la nostra esperienza storica nella dimensione democratica e dei diritti umani.

Il futuro della Russia è legato a quello dell'Europa e va costruito con perseveranza, senza compiacenze e nonostante le molte difficoltà attuali. In questo senso la conclusione dell'accordo di partnership strategica tra Unione europea e Russia è di grande importanza per il futuro comune.

 
  
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  Béla Kovács (NI).(HU) Signor Presidente, in relazione al vertice, desidero richiamare l’attenzione della squadra negoziale su due punti. In primo luogo, incoraggio i membri della squadra a riconsiderare l’importanza delle importazioni di energia dalla Russia e, in secondo luogo, a estendere l’accordo di partenariato in modo tale che i rappresentanti UE possano partecipare in qualità di osservatori alle elezioni di dicembre e a quelle presidenziali che si terranno nel marzo del 2013. Come possiamo constatare, le importazioni di energia dalla Russia sono destinate ad aumentare, dato che molte centrali nucleari europee saranno chiuse dopo l’esecuzione delle prove di stress.

Stiamo iniziando, ancora una volta, a preoccuparci del fatto che in futuro nuovamente dipenderemo ancora di più dalla Russia, ma vivi ricordo che c’è un altro lato della medaglia. La Russia dipende allo stesso modo dall’Unione europea, perché rappresenta il suo principale mercato di sbocco. Se noi non acquistiamo l’energia, l’economia russa dovrà affrontare seri problemi di stabilità in futuro.

 
  
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  Elmar Brok (PPE).(DE) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, che ci piaccia o meno, la Russia e l’Unione europea sono partner per via degli interessi comuni e della loro posizione geografica. Dobbiamo far sì che questo partenariato sia positivo e costruttivo. Per questo motivo, dobbiamo progredire in merito all’accordo di partenariato e alla semplificazione dei visti, per conferire concretezza al partenariato per la modernizzazione e raggiungere il nostro obiettivo.

Dobbiamo capire, comunque, che questo implica obblighi per entrambe le parti, anche in merito alla partecipazione all’OMC, perché non si può continuare a fare quel che si vuole; le norme contrattuali o internazionali sono vincolanti per tutti e non lasciano spazio all’arbitrarietà nelle relazioni reciproche. Non si può, per esempio, ricorrere all’energia come arma politica.

Gli interessi comuni devono essere coltivati in modo positivo e costruttivo e, nell’ambito della politica estera, la Russia deve assumersi determinate responsabilità. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite discute attualmente il caso della Siria. La Russia, in queste situazioni, dovrebbe apportare un contributo costruttivo, volto alla creazione di una comunità internazionale pacifica. Ciò significa altresì rispettare la sovranità degli Stati limitrofi e le loro ambizioni di aderire alle alleanze di cui desiderano far parte. La Russia è chiamata inoltre ad apportare un contributo positivo nei “conflitti congelati” e a porre fine alla situazione illegale in Abkhazia e nell’Ossezia del Sud.

Nel mondo globalizzato condividiamo delle responsabilità. È chiaro che la Russia e l’Unione europea nutrono interessi comuni significativi in questa dimensione globale e, nel definirli, è necessario che la Russia riconosca l’importanza della democrazia e dello stato di diritto per lo sviluppo interno. Si richiede alla Russia un certo grado di condizionalità non solo nelle relazioni con noi; un paese in cui non esiste lo stato di diritto non incentiva gli investimenti, perché è privo di certezze giuridiche. Un paese privo di democrazia e di stato di diritto non può progredire nel lungo termine nell’interesse dei propri cittadini. Speriamo che il partenariato per la modernizzazione e altre questioni ci aiutino a trovare una via comune e costruttiva per il futuro.

 
  
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  Knut Fleckenstein (S&D).(DE) Signor Presidente, onorevoli colleghi, desidero soffermarmi solo su due punti, dal momento che l’onorevole Swoboda ha già menzionato alcune questioni a nome del mio gruppo. La Russia si trova di fronte a un bivio importante; la situazione politica interna dipende dalle elezioni della Duma a dicembre e la questione di chi sarà il Presidente che, a partire dal 2012, porterà avanti il processo di modernizzazione.

Tale situazione può essere vista in modo positivo. Non potrebbe esserci opportunità migliore per rafforzare la fiducia internazionale nello sviluppo della Russia, che dipende da elezioni giuste e opportunità eque di registrazione e di accesso ai media per i candidati, al fine di garantire almeno un elemento di pari opportunità.

Il secondo punto riguarda il partenariato per la modernizzazione tra l’UE e la Russia, che apre nuove possibilità per una collaborazione efficace. Non dovremmo dunque perdere quest’occasione per sostenere la Russia nel processo di modernizzazione, investendo non solo nell’ammodernamento dell’economia, ma anche nella società. I governi, come ben sappiamo, elargiscono promesse e buone intenzioni ma spesso restano solo parole. . Se però le promesse non vengono messe in pratica, i cittadini, giustamente, non sono soddisfatti.

La partecipazione civile e il coinvolgimento della società, di imprenditori, ricercatori, giovani e artisti sono fondamentali per una società della solidarietà autonoma. Possiamo sostenere con successo tale modernizzazione solo se i cittadini hanno la possibilità di incontrarsi senza difficoltà, per imparare gli uni dagli atri e scambiarsi esperienze. Per questo motivo, l’UE e la Russia dovrebbero finalmente trovare un accordo sulle misure comuni da adottare per i viaggi senza l’obbligo del visto, al fine di ottenere risultati positivi quanto prima.

Parliamo degli abitanti della regione di Kaliningrad e consideriamo l’idea di introdurre agevolazioni. Un mese fa, questa Camera ha deciso di approvare la semplificazione dei visti per motivi culturali e ci siamo chiesti se non fosse il caso di pensare in modo particolare ai giovani. Sono tutti suggerimenti positivi per sbloccare la situazione, ma che non possono sostituire una soluzione di ampio respiro. Desidero dunque invitare la Commissione a essere più rapida. Potete contare sul nostro sostegno in ogni caso, anche per quanto riguarda gli Stati membri più esitanti.

(Applausi)

 
  
  

PRESIDENZA DELLA ON. WALLIS
Vicepresidente

 
  
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  Alexander Graf Lambsdorff (ALDE).(DE) Signora Presidente, è difficile pensare che le nostre relazioni con la Russia si basino su un accordo del 1994. Da allora non siamo riusciti a ottenere nulla di nuovo, alternando la cooperazione al confronto. In materia di vicinato, deploriamo la guerra contro la Georgia, la pressione esercitata sull’Ucraina, il riconoscimento del Presidente Lukashenko in Bielorussia e la separazione della Repubblica di Moldova in seguito al conflitto in Transnistria. Allo stesso tempo, ci rallegriamo della nostra cooperazione con la Russia nel Consiglio di Sicurezza sulla questione della Libia e sul programma nucleare iraniano.

In merito alla Russia stessa, il nuovo paradigma è costituito dal partenariato per la modernizzazione. Cos’è la modernità senza la democrazia? Nella lista delle priorità da lei espresse, Commissario Füle, i diritti umani vengono dopo i cetrioli e lo stato di diritto dopo i pomodori. È questa la nostra massima aspirazione? Non ci aspettiamo altro dalla democratizzazione russa? Credo che, in qualità di Parlamento, dovremmo chiarire che abbiamo delle aspettative; chiediamo, per esempio, elezioni eque.

C’è però una cosa che voglio esprimere chiaramente: questo progresso deve spesso essere raggiunto a livello di esperti. Due vertici all’anno sono troppi; uno è sufficiente, come con l’America. Gli scambi con la Russia a livello specialistico sono già abbastanza, rischiamo altrimenti che i nostri vertici non abbiano contenuti reali e questo non è un bene.

 
  
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  Adam Bielan (ECR).(PL) Signora Presidente, dal mio punto di vista, gli aspetti più significativi delle relazioni con la Russia sono la politica energetica e i diritti umani. La Russia sta perseguendo l’obiettivo strategico di esercitare controllo sui singoli paesi, sfruttando la questione del gas in politica estera. Negli ultimi giorni, le autorità russe hanno ricattato l’Ucraina, minacciando un rincaro del gas se il paese non si fosse unito all’unione doganale russa o se avesse rifiutato la fusione di Gazprom e Naftogaz. Tali azioni ovviamente mettono fine alle discussioni sulla creazione di una zona di libero scambio UE-Ucraina. Gli accordi a lungo termine sulla fornitura di gas costituiscono un ulteriore modo per influenzare la politica degli Stati membri. Dovremmo dunque accogliere con favore la posizione della Commissione europea, secondo la quale l’accordo concluso dal governo polacco non è conforme al diritto comunitario. I prezzi del gas russo nell’Europa centrale sono già quasi raddoppiati rispetto a quelli proposti all’Europa occidentale. Il discredito della Russia dei progetti per l’estrazione del gas di scisto causa un ulteriore allarme.

Il problema dei diritti umani è ben evidente nel caso Khodorkovsky. La questione deve essere sollevata durante il vertice, in considerazione della sentenza emessa dalla Corte europea dei diritti dell’uomo sull’illegittimità dell’arresto e della detenzione dell’uomo d’affari russo.

 
  
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  Heidi Hautala (Verts/ALE).(EN) Signora Presidente, desidero ricordare al Commissario Füle la comunicazione da lui emanata, e molto apprezzata, sulla politica europea di vicinato; mi sembra, Commissario, che secondo lei dobbiamo applicare lo stesso principio alla Russia, anche se non fa parte del vicinato orientale.

Dovremmo appellarci a favore di una democrazia a tutti gli effetti, come lei l’ha definita, e lavorare seriamente per sostenere la società civile russa. Desidero sottolineare alcuni punti della risoluzione congiunta che il Parlamento europeo adotterà domani. Ribadiamo la necessità di mantenere stretti contatti e di sostenere i programmi per lo sviluppo della società civile russa. Desidero informarla, Commissario, delle preoccupanti notizie giunte oggi da Nizhny Novgorod, dove si terrà il vertice.

Mi è stato riferito dalle organizzazioni della società civile in loco che le forze dell’ordine hanno adottato misure preventive. Si è cercato di interrogare coloro che potevano comunicare con i rappresentanti UE: un comportamento del tutto inaccettabile. È stato persino intimato a chi lavora nell’ambito dei diritti dei bambini di non recarsi a Nizhny Novgorod. Le carte di credito della principale organizzatrice locale dell’evento della società civile, il primo legato a un vertice UE-Russia, sono state bloccate (per ragioni tecniche, ovviamente) e le targhe della sua automobile sono misteriosamente scomparse.

Commissario, le chiedo di garantire che i rappresentanti UE al vertice di Nizhny Novgorod riconoscano e sostengano le organizzazioni della società civile. A tal fine, insieme al mio collega, l’onorevole Schulz, vicepresidente della commissione di cooperazione parlamentare mista UE-Russia, ho inviato una lettera al Presidente Barroso, al Vicepresidente/Alto rappresentante Ashton e al Presidente Von Rompuy.

 
  
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  Nikolaos Salavrakos (EFD).(EL) Signora Presidente, innanzitutto desidero esprimere il mio augurio per domani, per un vertice di successo, il cui ordine del giorno include la governance globale, l’economia globale, l’accesso della Russia all’OMC e alcune questioni internazionali, tra cui gli sviluppi in Nord Africa e in Medio Oriente.

La Russia è il terzo partner commerciale dell’UE, per la quale il valore delle esportazioni nel paese ammonta a 65,6 miliardi di euro. Secondo le statistiche ufficiali, nonostante il contesto economico generale, l’economia russa si attesta a un tasso di crescita del 4 percento e si prevede rimarrà tale per un lungo periodo. La sua adesione all’Organizzazione mondiale del commercio aprirà numerose opportunità nell’ambito delle relazioni economiche con l’Unione e, allo stesso tempo, porterà cambiamenti innovativi nel settore energetico, dell’energia nucleare e della sicurezza internazionale.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI).(DE) Signora Presidente, sappiamo che per l’UE la Russia è importante non solo a livello economico, ma rappresenta anche un partner strategico. Il divieto di importazione di verdura europea imposto da Mosca alla vigilia dei negoziati per l’adesione all’OMC è senza dubbio problematico e dovremmo assicurarci che la Russia non violi le norme dell’OMC in futuro.

Ci sono anche problemi sull’accordo del 2006, ancora non attuato, relativo alle compagnie aeree UE. Le relazioni tra l’Unione e la Russia hanno risentito di ulteriori tensioni a causa dello scudo antimissilistico statunitense in Romania. Se l’UE realmente persegue strategie mirate a migliorare le relazioni con la Russia, deve innanzitutto risolvere questi problemi e, in secondo luogo, tener presente la suscettibilità russa rispetto alla sfera d’influenza storica, che sicuramente esiste, per lo meno per la Russia. Questo è l’unico modo in cui riusciremo a ottenere progressi.

 
  
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  Paweł Zalewski (PPE).(PL) Signora Presidente, il partenariato tra l’Unione europea e la Russia implica responsabilità, anche verso i paesi terzi. Desidero richiamare l’attenzione della Commissione sul paragrafo della risoluzione che esorta la Russia a non sfruttare l’approvvigionamento energetico come strumento per influenzare la politica dei paesi limitrofi. Questo è quanto è accaduto nel caso dell’Ucraina, dove il Primo ministro russo Putin ha dichiarato apertamente, in occasione di un incontro con il suo omologo ucraino Azarov, che avrebbe offerto prezzi più bassi e una rinegoziazione del contratto del gas solamente se l’Ucraina avesse aderito all’unione doganale con Russia, Bielorussia e Kazakistan, abbandonando così piani e aspirazioni europei. Si tratta di un vero e proprio ricatto: se il contratto non viene rinegoziato, i prezzi del gas sul confine Russia-Ucraina potrebbero raggiungere i 500 euro per 1 000 m3. L’Ucraina paga già i prezzi più alti in Europa per il gas russo, nonostante sia il paese più vicino alla fonte.

La situazione potrebbe generare una grave crisi socio-economica in Ucraina. L’UE non deve scordare i suoi obblighi nei confronti dell’Ucraina, dal momento che sta negoziando con successo l’adesione dell’ex-repubblica sovietica in un’area di libero scambio o la creazione di una nuova area. L’UE nel prossimo futuro, inoltre, avvierà relazioni con l’Ucraina, paese che verrà considerato un alleato comunitario. Faccio appello alla Commissione, affinché chieda esplicitamente a Mosca di interrompere e porre definitivamente fine a tali pratiche.

 
  
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  Kristian Vigenin (S&D).(EN) Signora Presidente, questa settimana avrà luogo un altro vertice UE-Russia. Dall’ultimo vertice, sono stati molti i cambiamenti a livello mondiale, tra quali, in primo luogo, le rivoluzioni nel Nord Africa, un processo di profonda trasformazione che tocca virtualmente tutto il mondo arabo. Il disastro della centrale nucleare di Fukushima ha riscritto il futuro dell’energia nucleare, soprattutto in merito alla sicurezza. Dal cambiamento climatico scaturiscono conseguenze sempre più temibili. Osama è morto, ma il terrorismo continua a vivere e ha preso di mira persone innocenti in tutto il mondo.

La lista di eventi è lunga e riguarda sia l’UE, sia la Russia: due attori importanti a livello mondiale, confinanti, con interessi prevalentemente simili o complementari nel lungo termine. Le loro relazioni potranno essere ulteriormente migliorate solo se si baseranno sul rispetto reciproco, sull’apertura e sulla trasparenza. Qualsiasi agenda segreta può potenzialmente incrinare, se non distruggere, queste relazioni.

L’UE e il Parlamento sono sempre stati chiari sulle aspettative dei cittadini europei. Desidero sottolineare quattro punti in merito al prossimo vertice. In primo luogo, il vertice dovrebbe apportare un progresso decisivo per tutti i rimanenti ostacoli all’adesione della Russia all’OMC. Questo passo importante potrà creare migliori opportunità per le comunità imprenditoriali di entrambe le parti e liberalizzerà ulteriormente le relazioni commerciali ed economiche a livello globale. In quest’ambito, l’attuazione di misure protezionistiche è controproducente e speriamo non si celino dietro a minacce per la salute ingigantite, cosa che, dal nostro punto di vista, è avvenuta di recente con il divieto di importazione di verdura dall’UE.

Auspichiamo che la tabella di marcia per i viaggi senza obbligo del visto annunciata a maggio, velocizzi la semplificazione dei visti e permetta di compiere un ulteriore passo verso una totale liberalizzazione del regime dei visti tra l’UE e la Russia. A tale scopo, il Parlamento si aspetta che le autorità russe affrontino in modo adeguato alcune questioni politicamente sensibili, in particolare, l’astensione dal rilasciare passaporti russi ai cittadini delle province dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia.

La Russia deve impegnarsi in modo più costruttivo a sostenere, con il nostro aiuto, la democratizzazione, il progresso economico e sociale e la stabilità nei sei paesi del partenariato orientale. Negli ultimi due anni si è dimostrato chiaramente che l’iniziativa UE non mira a creare una competizione con la Russia, bensì una cooperazione, poiché una zona di vicinato comune stabile e sicura è nell’interesse sia dell’UE, che della Russia. In questo senso, chiediamo alla Russia di intensificare gli sforzi per una soluzione pacifica dei conflitti in Transnistria e nella regione di Nagorno-Karabakh, che desta sempre più preoccupazioni.

Infine, in seguito ai recenti avvenimenti in Giappone, l’UE e la Russia dovrebbero ampiamente collaborare sulla revisione e l’elaborazione di rigorose norme di sicurezza per l’energia nucleare. Ci aspettiamo che queste norme non vengano attuate solo nelle nuove centrali nucleari, ma anche in quelle già operative. Spero che a Nizhny Novgorod si discuta di questo punto.

 
  
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  Graham Watson (ALDE).(EN) Signora Presidente, il Primo ministro canadese, Pierre Trudeau, dichiarò che condividere il confine con gli USA era come condividere il letto con un elefante. La nostra Unione, invece, deve condividere il proprio letto con un orso.

Dobbiamo cercare di mantenere le relazioni nel contesto dei quattro spazi comuni e sulla base del partenariato per la modernizzazione dello scorso anno. Come ha dichiarato il Commissario, negli ultimi due anni ci sono stati dei miglioramenti, tra i quali l’accordo su un forum consultivo sul gas e il miglioramento del meccanismo di allarme preventivo. Se questo mese trovassimo una soluzione al conflitto in Transnistria, sarebbe un altro risultato positivo.

Dopo la sentenza Khodorkovsky/Lebedev, lo scorso mese la baronessa Ashton ha dichiarato, come ha fatto la Corte europea dei diritti dell’uomo in molte occasioni, che un progresso reale richiede il rispetto della democrazia e dei diritti umani e un quadro giuridico stabile ed equo per le operazioni commerciali, elementi troppo spesso assenti in Russia. Un dialogo strutturato con la società civile sarebbe d’aiuto, così come un’azione comune per combattere i cambiamenti climatici gioverebbe alla creazione di un rapporto di fiducia. L’orso russo, però, è ancora di cattivo umore e consiglio alla Commissione di portare a Nizhny Novgorod non solo un barattolo di miele, ma anche una grande rete.

 
  
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  Edvard Kožušník (ECR). (CS) Signora Presidente, signor Commissario, come lei certamente saprà, la Russia e i suoi cittadini hanno fiducia in sé stessi. Le relazioni tra l’UE e la Russia devono costituire un partenariato autentico, non fittizio. Le nostre relazioni con i paesi del partenariato orientale sono eccellenti e quelle con la Russia devono essere almeno dello stesso livello. Mi fa piacere che nel suo intervento abbia menzionato l’importanza di abolire l’obbligo del visto con il paese, poiché le relazioni tra partner devono basarsi sulla fiducia e sull’apertura. Dovremmo presentare in modo chiaro e determinato alla Russia la tabella di marcia per l’abolizione dei visti e le condizioni da soddisfare.

Signor Commissario, desidero ringraziarla per aver ricordato, durante i preparativi del vertice, tutti i punti fondamentali per il partenariato UE-Russia.

 
  
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  Bastiaan Belder (EFD).(NL) Signora Presidente, innanzi tutto una questione urgente. Sono certo che il vertice UE-Russia affronterà con risolutezza il divieto di importazione di verdura europea, che ritengo dannoso ed estremamente sproporzionato. Il settore ortofrutticolo si attende che il divieto venga revocato ed è giusto che ciò accada. Commissario Füle, può confermare che la delegazione UE si impegnerà al massimo per risolvere la situazione a Nizhny Novgorod? È una questione molto importante, per la quale ho ricevuto molte richieste nel mio paese quando si è parlato del vertice che avrà inizio domani.

Desidero spendere qualche parola, in particolare, sulla problematica adesione della Russia all’OMC. Solo un’altra breve domanda. La Georgia svolge un ruolo chiave in quest’ambito; dispone de facto del diritto di veto. Il Presidente Saakashvili sta aumentando la posta in gioco: chiede confini trasparenti (fondamentalmente, rivuole l’Abkhazia e l’Ossezia del sud) e, naturalmente, ha anche inserito nell’agenda il divieto di importazione di vino e acqua minerale provenienti dalla Georgia. La Russia, tuttavia, non sembra smuoversi minimamente. In breve, non ci troviamo forse in una situazione di stallo? Parrebbe di sì. L’economia russa, inoltre, basata principalmente su gas e petrolio , non ha realmente bisogno di aderire all’OMC.

 
  
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  Laima Liucija Andrikienė (PPE). (LT) Signora Presidente, invito i rappresentanti delle istituzioni europee a non trascurare i diritti umani nel vertice di domani. Il rispetto dei diritti umani costituisce una base preziosa, senza la quale un partenariato strategico e la modernizzazione delle relazioni UE-Russia sarebbero impossibili.

Il caso specifico da discutere è la sentenza del 24 maggio della corte di Mosca, che respinge l’appello presentato da Mikhail Khodorkovsky e Platon Lebedev contro la nuova condanna a sette anni. Nel ventunesimo secolo, assistiamo con i nostri occhi a un processo vergognoso, in cui le condanne non sono verbalizzate per iscritto in tribunale. Questo avviene in un paese legato all’UE dal cosiddetto partenariato strategico. La sentenza della corte di Mosca è un’ulteriore dimostrazione delle gravi falle nell’ordinamento giudiziario, confermando l’idea che viene punito solo chi ha ambizioni politiche, ma le cui opinioni non coincidono con quelle del Cremlino.

È necessario discutere anche della sentenza del 31 maggio della Corte europea dei diritti dell’uomo e delle violazioni della Convenzione europea dei diritti dell’uomo da parte della Russia.

Il Parlamento europeo dovrebbe dire chiaramente al Presidente russo, Dmitri Medvedev, che se vuole far visita a questa Camera si deve presentare assieme al prigioniero di coscienza Mikhail Khodorkovsky; questa sarebbe la strategia e la tattica più efficace per la modernizzazione della Russia. Il Presidente Medvedev e il prigioniero di coscienza Mikhail Khodorkovsky insieme al Parlamento europeo: un segnale degno non solo dell’attenzione dei media a livello mondiale, ma anche del sostegno sincero della società democratica.

 
  
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  Justas Vincas Paleckis (S&D).(LT) Signora Presidente, questo vertice è speciale perché ha luogo sullo sfondo delle elezioni in Russia. Ci aspettiamo che Bruxelles invii alla Russia un forte segnale sul rispetto delle norme democratiche durante le elezioni, salvaguardando così la diversità di opinioni nella Duma. La questione della sicurezza nucleare è particolarmente importante dopo Fukushima. Sono lieto che il Commissario abbia dichiarato che questo punto sarà sollevato durante il vertice e che, a livello internazionale, verranno richiesti i massimi livelli di sicurezza nelle centrali nucleari già operative e in quelle future, sia in Russia, che nell’Unione europea.

Credo si debba discutere anche delle relazioni dell’UE e della Russia con la Bielorussia. Posizioni convergenti aiuterebbero ad aprire le porte del carcere a coloro che recentemente si sono candidati alle elezioni bielorusse e che vogliono porre fine alle evidenti violazioni dei diritti umani. Concordo con gli onorevoli colleghi secondo i quali dobbiamo tradurre le parole in fatti nell’ambito della semplificazione dei visti, non solo con la Russia, ma con tutti i paesi del vicinato orientale dell’Unione.

La Polonia, ha già individuato diverse strade da seguire per un dialogo più proficuo con la Russia; nei prossimi sei mesi ci possiamo dunque aspettare l’adozione di misure concrete nell’ambito delle relazioni UE-Russia.

 
  
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  Jacek Olgierd Kurski (ECR).(PL) Gli errori più gravi che commettiamo nelle relazioni UE-Russia sono l’incoerenza, la debolezza e la scarsa consapevolezza della nostra forza. Il gasdotto Nord Stream è rappresentativo; prima facciamo della solidarietà energetica uno dei principi fondamentali dell’Europa nel trattato di Lisbona, poi l’Unione aderisce al progetto Nord Stream, dannoso per la Polonia e altri nuovi Stati membri dal punto di vista geopolitico. Come ha sottolineato il Commissario, dovremo pertanto difendere le nostre posizioni quando discuteremo ciascun punto all’ordine del giorno.

La Russia deve osservare determinate regole nell’ambito dell’OMC; dovrebbe innanzitutto consentire l’importazione del vino georgiano prima di sognare di aderire a tale organizzazione.

In merito ai visti, è necessario chiarire alla Russia che il regime dei visti sarà liberalizzato innanzi tutto per i paesi del partenariato orientale e solo in un secondo momento per la Russia. L’Oblast di Kaliningrad potrebbe costituire un’eccezione alla regola.

Per quanto concerne il settore energetico, dobbiamo opporci ai ripetuti ricatti nei confronti dell’Ucraina e alle misure adottate dalle agenzie russe di influenza, che tentano di sminuire l’estrazione di gas scisto in Polonia e in Europa. È una grande opportunità per rendersi indipendenti dalla Russia.

 
  
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  Tunne Kelam (PPE).(EN) Signora Presidente, la Russia ha proclamato un programma di modernizzazione e alcuni osservatori parlano di una nuova perestroika. Fino a ora, purtroppo, non sono stati conseguiti reali progressi. Secondo gli analisti, la priorità dell’élite russa è di mantenere il sistema attuale, evitando che le relazioni esterne abbiano impatto sulla situazione interna.

L’UE deve dunque chiarire la questione: il successo del partenariato per la modernizzazione dipenderà dalla volontà e dalla capacità del governo russo di istituire un sistema giudiziario realmente indipendente e di attuare i principi fondamentali dello stato di diritto, della trasparenza e della reciprocità. Se l’UE non affronta questo problema importante in modo strutturato, sarà difficile aspettarsi qualsiasi progresso.

Oggi l’International Herald Tribune scrive: “la Russia non potrà vantare un’economia moderna fino a che non diverrà uno stato di diritto autentico”. La sede del vertice sarà Nizhny Novgorod, in epoca sovietica Gorky, città in cui fu esiliata per molti anni la figura chiave della coscienza sovietica, Andrei Sakharov. Invito la Commissione e la squadra negoziale a seguire lo spirito del fisico russo e a ricordare il messaggio trasmesso due anni fa dal vincitore del premio Sakharov, Sergei Kovalev, in questo Emiciclo.

L’UE dovrebbe infine incoraggiare e aiutare la Russia ad affrontare la propria eredità totalitarista. Dopo 20 anni, persino il Presidente Medvedev ha dovuto ammettere che non si può ignorare il terribile retaggio criminale del potere russo. Desidero ricordare le parole del nostro collega, l’onorevole Swoboda, che ieri ha chiesto di far luce sulla storia russa, in particolare sulle atrocità dell’epoca stalinista; possiamo aiutare la Russia ad affrontare il proprio passato.

 
  
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  Boris Zala (S&D). (SK) Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, la Russia necessita di un duplice approccio: da un lato, una ferma richiesta a rispettare i principi democratici e, dall’altro lato, il rifiuto della politica anti-russa ben elaborata da Bush.

La Russia non ha alcun diritto a una sfera di influenza; tutte le repubbliche ex sovietiche devono poter decidere liberamente a quali organizzazioni aderire. La Russia ha però il diritto alla sicurezza, anche a livello internazionale; questa sensazione certamente liberalizzerebbe la situazione interna del paese.

È necessario che la Russia sia coinvolta nella politica globale al fianco dell’Europa, affinché si possa sentire un partner ben accetto nella creazione di un ordine internazionale e democratico. Il partenariato per la modernizzazione non solo deve rispettare le idee di monopolio statale del governo russo, ma dovrebbe anche creare un’area per la libera attività industriale e scientifica, come emerge dall’analisi dell’onorevole Fleckenstein.

Se adottassimo un approccio differente nei confronti della Russia, potremmo sperare in una maggiore liberalizzazione dei processi democratici nel paese, con la certezza e la fiducia che tale libertà si rifletta nella politica europea. Spero vivamente che questo emerga dai dialoghi futuri.

 
  
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  Mirosław Piotrowski (ECR).(PL) Signora Presidente, alla vigilia del vertice UE-Russia e nell’ambito dei negoziati su un nuovo accordo di partenariato e di cooperazione, non solo è importante che l’UE si esprima con una sola voce, ma anche che dia prova alla Russia di solidarietà e si mostri unita in termini pratici. La solidarietà energetica è sancita dal trattato di Lisbona; Mosca non accetta però tale principio e il progetto Nord Stream lo dimostra chiaramente. Non dobbiamo accettare i tentativi volti a isolare alcuni nuovi Stati membri dell’Unione mediante il pomo della discordia del settore energetico; dovremmo dichiararlo chiaramente durante il vertice. Ci aspettiamo anche il riconoscimento delle ambizioni europee di Georgia, Moldavia e Ucraina; la Russia deve mettere fine alla pressione politica su questi paesi. Dovremmo inoltre ricordarci che la Russia è una democrazia sui generis, con un tasso molto elevato di corruzione.

 
  
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  Inese Vaidere (PPE).(LV) Signora Presidente, il nuovo accordo di partenariato Russia-UE deve essere concreto e giuridicamente vincolante in tutti i settori di cooperazione. È una richiesta giustificata, perché non possiamo permettere che l’accordo sia costituito solo da una serie di frasi fatte. L’Unione europea e la Russia dipendono l’una dall’altra. Il mercato europeo non è meno importante per la Russia di quello che il gas russo è per noi; i piani di ammodernamento economico del paese dipendono direttamente dalla nostra tecnologia ed esperienza. La nostra collaborazione dovrebbe pertanto essere strettamente legata ai miglioramenti nella sfera dei diritti umani e dello stato di diritto. L’Unione europea è il maggiore partner commerciale e il principale investitore della Russia; per questo motivo il nuovo accordo deve essere giuridicamente vincolante in merito agli investimenti. È importante insistere sull’eliminazione delle barriere commerciali irragionevoli e unilaterali, come l’unione doganale tra Russia, Kazakistan e Bielorussia e l’attuale embargo sulla verdura UE. La Russia non può continuare a sfruttare la politica energetica per i propri interessi geopolitici, discriminando alcuni Stati membri sui prezzi del gas, per esempio.

Signor Commissario, mentre lavoriamo per la liberalizzazione dei visti con la Russia, dobbiamo impegnarci per l’esenzione dall’obbligo del visto anche con gli altri Stati appartenenti al partenariato orientale. Durante il vertice dobbiamo ricordare che l’accordo a sei punti sulla Georgia non è ancora stato attuato. Alla luce delle prossime elezioni parlamentari e presidenziali, è necessario eliminare le restrizioni imposte ai membri dell’opposizione per l’iscrizione alle elezioni e la comparsa nei mass media . Abbiamo già espresso il nostro desiderio di essere presenti in tutte le fasi del processo elettorale, ma la Russia deve mostrare la propria volontà ad accettare un monitoraggio a lungo termine e a operarsi per elezioni eque. Concludendo, desidero sottolineare che sono osservazioni critiche non contro la Russia o il popolo russo, ma contro il governo attuale e mirano a migliorare la situazione del paese, al fine di rendere la nostra collaborazione più proficua.

 
  
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  George Sabin Cutaş (S&D).(RO) Signora Presidente, il surriscaldamento globale, il narcotraffico, la non proliferazione di armi e la sicurezza energetica sono sfide comuni che richiedono soluzioni globali. Per questo motivo dobbiamo creare un solido partenariato con la Russia, basato sulla fiducia reciproca.

Accolgo con favore la ripresa dei negoziati per un accordo di partenariato ambizioso, con l’obiettivo di superare le tensioni passate. L’Unione europea deve sostenere la Russia nel suo impegno per accedere all’OMC, poiché in tal modo si darebbe impulso alle relazioni economiche e commerciali tra i due partner e si incoraggerebbero gli investimenti.

Allo stesso tempo, durante il vertice di domani, l’Alto rappresentante dovrà incitare la Russia a ratificare la Carta dell’energia perché non può esistere una cooperazione fattiva in ambito energetico tra Unione europea e Russia finché non vengono rispettati i principi di trasparenza, reciprocità, competitività e non discriminazione.

 
  
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  Paweł Robert Kowal (ECR).(PL) Signora Presidente, signor Commissario, mi aspetto che si discuta della modernizzazione durante il vertice. Desidero ricordarle che l’ammodernamento della Russia non riguarda semplicemente la sfera economica o energetica, ma anche la modernizzazione politica e le relazioni tra le autorità e la società. Le chiedo dunque di sollevare tale questione, anche in merito alle relazioni russe con i paesi limitrofi e alla “sfera di influenza” del paese. Dal momento che sta intessendo relazioni positive con l’Ucraina, la invito a ribadire che un accordo di associazione tra l’Unione europea e l’Ucraina gioverebbe anche alla Russia e che siamo preoccupati per la forte pressione politica esercitata sull’Ucraina, alla vigilia della conclusione dei negoziati, che si trovano nella fase finale. Da parte nostra, la prego di chiarire questo punto alla controparte russa. Si tratta di fattori molto importanti che contribuiscono a una fiducia reciproca tra le istituzioni europee e gli Stati membri da un lato e la Russia dall’altro.

 
  
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  Bernd Posselt (PPE).(DE) Signora Presidente, mi permetta innanzitutto di esprimere la mia sorpresa nel sentire un uomo così esperto di storia come l’onorevole Mölzer sostenere l’esistenza di zone storiche di influenza russa in Europa, che includono aree dell’UE, come la Romania. I giorni del patto tra Hitler e Stalin sono terminati da tempo e, in un mondo democratico, dovremmo seguire una sorta di dottrina Monroe europea: il destino e le politiche dell’Europa devono essere determinati dagli europei. Ciò non significa che non vogliamo una politica di buon vicinato e di dialogo, ma Nizhny Novgorod, dove si terrà il vertice, dovrebbe servire da monito, dal momento che ricorda la famosa storia dei mercanti di Nizhny Novgorod, che credevano di poter comprare la loro libertà e sicurezza e poi furono impiccati.

Dobbiamo capire che non possiamo comprare la sicurezza con il denaro o nascondendo la realtà; possiamo garantirla solo mediante un partenariato onesto. Abbiamo bisogno di una politica estera e di sicurezza comune, di indipendenza e sicurezza energetica e di meno dipendenza dalla politica energetica russa, che continua a essere sfruttata come arma per la politica estera. Dobbiamo anche essere chiari sui diritti umani, non possiamo permetterci di scendere a compromessi su questo punto. Per quanto concerne Mikhail Khodorkovsky e Platon Lebedev, ritengo che debbano essere liberati; in caso contrario il caso getterebbe un’ombra sulla visita di Stato del Presidente russo al Parlamento europeo.

Vogliamo un partenariato con una Russia impegnata nel processo di democratizzazione, ma la Russia deve perseguire questo scopo concretamente, non solo nei nostri desideri. Per questo motivo l’onorevole Swoboda ha ragione: le prossime elezioni saranno decisive. Valuteremo in seguito se il nostro partenariato con il popolo russo, di cui siamo molto entusiasti, potrà essere ampliato fino a diventare un partenariato autentico con lo Stato russo.

 
  
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  Mitro Repo (S&D).(FI) Signora Presidente, come ha dichiarato l’onorevole Posselt, l’Europa ha bisogno della Russia e la Russia dell’Europa. La cooperazione tra le due regioni è importante per promuovere la stabilità politica, sociale ed economica, non solo in Europa, ma anche a livello mondiale.

È deplorevole che l’accordo di partenariato e cooperazione tra l’UE e la Russia non soddisfi le attuali necessità di collaborazione. Il partenariato deve essere più stretto, profondo e ampio. Le relazioni UE-Russia in futuro si devono però basare sulla promozione della pace e della sicurezza e sul sostegno ai valori democratici e alla libertà politica ed economica.

Il partenariato per la modernizzazione dovrebbe essere più profondo e mirato, ma il semplice dialogo politico tra diplomatici non è sufficiente. Dobbiamo fare il possibile per agevolare l’incontro tra i cittadini e aumentare la cooperazione in ambito scientifico, artistico, culturale, formativo e imprenditoriale.

 
  
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  Konrad Szymański (ECR).(PL) Signora Presidente, si discuteranno molti temi durane il vertice UE-Russia, ma uno dei più importanti sembra essere la sicurezza energetica. Per molti mesi la Russia ha condotto un’intensa campagna per fare in modo che le sue infrastrutture di gas godessero di esenzioni dalle norme stabilite nel terzo pacchetto sull’energia, ovvero, dalla nostra legge antimonopolio che proibisce il controllo simultaneo e parallelo di risorse energetiche e di reti di trasmissione. Il ministro russo dell’Energia Shmatko, il signor Kramer, direttore generale del progetto South Stream, e il signor Miller, amministratore delegato di Gazprom, si sono recati a Bruxelles proprio per questo motivo. Si tratta di una campagna importante. La posizione dell’Unione europea in materia deve essere spiegata molto chiaramente alla Russia: non intendiamo garantire prezzi ridotti al paese; quello che ci interessa è che il mercato dell’Europa centrale sia più competitivo e meno monopolizzato. Commissario, ci dica chiaramente se la Commissione europea è pronta a rilasciare queste dichiarazioni durante il vertice.

 
  
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  Tomasz Piotr Poręba (ECR).(PL) Signora Presidente, alla vigilia del prossimo vertice, possiamo davvero dire che l’Unione europea manca di una strategia coerente comune in merito alla Russia e che l’attuale politica di cooperazione pragmatica basata su una strategia a piccoli passi può facilmente sgretolarsi durante qualsiasi crisi futura, come accadde nel 2008 durante la guerra con la Georgia o nel 2009 dopo l’interruzione dell’approvvigionamento di gas.

In tal senso, è molto importante ribadire la definizione del termine “diversificazione”, che in Europa è spesso sinonimo di costruzione di vari gasdotti provenienti dalla Russia. Tale termine viene utilizzato per indicare la costruzione dei gasdotti South e Nord Stream, per esempio, mentre l’UE dovrebbe concentrarsi sull’approvvigionamento di gas da fonti non russe: dovrebbe promuovere maggiormente il gasdotto Nabucco dall’Azerbaijan e investire nei terminali di gas e nella ricerca per l’estrazione di gas di scisto.

È altresì importante continuare a esercitare pressione sulle autorità russe a diversi livelli per migliorare la situazione dei diritti umani nel paese. Al di là delle discussioni nell’ambito dei vertici UE-Russia, dovremmo aumentare le consultazioni che hanno luogo due volte l’anno con i rappresentanti dell’Unione europea e i diplomatici del ministero degli Affari esteri russo.

 
  
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  Krzysztof Lisek (PPE).(PL) Signora Presidente, credo sia necessario rendere noto alle autorità russe che ci aspettiamo da loro un comportamento responsabile. La Russia è potenzialmente un partner molto importante per l’Unione europea, per esempio, per risolvere alcuni conflitti congelati in Europa, tuttora irrisolti. Si deve chiarire alle autorità russe che, nonostante la verdura e il gas siano importanti, devono smettere di sostenere i secessionisti transnistriani e di fornire armi all’Azerbaijan e all’Armenia, poiché ciò mette a rischio il futuro della regione; ci aspettiamo anche che la Russia ottemperi ai propri obblighi nell’ambito dell’accordo sulla Georgia concluso nel 2008. Le forze russe devono essere ritirate dall’Abkhazia e dall’Ossezia del Sud e la Russia è chiamata a rispettare il diritto della Georgia a riflettere e a decidere del proprio futuro.

 
  
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  Sławomir Witold Nitras (PPE).(PL) Signora Presidente, concordo con le affermazioni dell’onorevole Lisek sulla Georgia e, senza dimenticare quello che molti onorevoli parlamentari hanno dichiarato sull’Ucraina, credo che durante il vertice di domani dovremo anche spendere qualche parola – o approfondire il discorso – per la Bielorussia. Desidero ricordare a tutti che per molti mesi abbiamo affrontato una profonda crisi politica ed economica nel paese. La Russia continua a esercitare pressioni sulla Bielorussia, probabilmente in modo più forte ed efficace rispetto all’Ucraina, nel tentativo di controllare l’intera economia o settori economici strategici, sfruttando la drammatica situazione in cui versa l’economia bielorussa. una Desidero avanzare una richiesta: se la Russia decide di elargire aiuti alla Bielorussia, e sappiamo che ha deciso di farlo, l’Unione europea dovrebbe garantire che tali aiuti dipendano dal rispetto dei diritti umani. Apparentemente condividiamo alcuni valori con la Russia, i russi lo ripetono spesso, e quindi dovrebbero aiutarci a introdurli anche in Bielorussia. Altrimenti, elargendo fondi al regime di Lukashenko, ne saremo responsabili.

 
  
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  Jaroslav Paška (EFD). (SK) Signora Presidente, si presentano sempre questioni spinose nell’ambito dei negoziati con la Russia, come i diritti civili, il divieto insensato sulle importazioni di verdura UE, lo scudo antimissilistico nell’Unione o la presenza problematica della Russia in molte repubbliche ex sovietiche.

Non intendo dire che dovremmo evitare di parlare di questi argomenti impegnativi, ma credo che non dovremmo limitarci a questi.

Sono necessarie nuove idee per una cooperazione reciprocamente proficua. I produttori europei cercano ora nuove opportunità per vendere i propri prodotti e la Russia si presenta come un’enorme area commerciale con un potere d’acquisto in continuo aumento. È dunque necessario lavorare in modo più intenso per eliminare gli ostacoli che frenano la cooperazione commerciale e sostenere in modo congiunto progetti come l’estensione della linea ferroviaria a scartamento largo dal Pacifico al cuore dell’UE.

Progetti come questo possono dare nuovo impulso alla cooperazione e la loro attuazione gioverebbe non solo all’Europa ma anche all’Ucraina, alla Russia e a molti paesi asiatici.

 
  
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  Lena Kolarska-Bobińska (PPE).(PL) Signora Presidente, l’Unione europea e la Russia stanno portando avanti un dialogo sul futuro del settore energetico, ma sembra che si stia creando un nuovo gruppo, che discuterà il terzo pacchetto sull’energia nell’ambito della sicurezza del gas. Desidero chiedere al Commissario Füle e al Commissario Oettinger di informare il Parlamento europeo sul progresso del dialogo e sul risultato dei negoziati del gruppo. Chiediamo anche una lista dei membri del gruppo negoziale. Ho saputo da un rappresentante di un’azienda russa attiva nel settore della produzione energetica che la società parteciperà ai negoziati. Vorrei chiedere se è vero e se anche i rappresentanti delle grandi aziende parteciperanno ai negoziati, schierati con la Russia.

Il rispetto, senza esenzione, delle norme in materia di concorrenza nel settore energetico è una questione molto importante per il Parlamento europeo. Durante la recente presentazione dei piani di investimento South Stream a Bruxelles, è emerso chiaramente che la Russia e Gazprom desideravano beneficiare di privilegi e di uno status speciale, che noi non possiamo però riconoscere.

 
  
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  Vytautas Landsbergis (PPE).(EN) Signora Presidente, vedo la risoluzione del Parlamento come una mano tesa verso la Russia odierna che, nonostante il suo infondato orgoglio e la sua arroganza ereditata, necessita di un consiglio da amico e di un piano d’azione. Nel quadro delle consultazioni sui diritti dell’uomo, è stato richiesto al Presidente Medvedev di rinnovare radicalmente la casa russa, dalle fondamenta al tetto; il nostro Parlamento non propone una semplice pacificazione, ma una collaborazione costruttiva.

La più grande opportunità deriverà da un’eventuale apertura della Russia e dal suo desiderio di costruire una società aperta e non chiusa nello stalinismo.

Sfortunatamente, la Russia non dimostra la propria buona volontà esercitando pressione sui paesi del G8 ad accettare, come parte della Russia, i territori occupati della Georgia nel sistema dell’OMC .

Se l’Occidente ha effettivamente acconsentito, purtroppo sta mostrando debolezza proprio prima del vertice di Nizhny Novgorod.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI).(DE) Signora Presidente, la Russia è certamente un partner importante per l’Unione europea, ma allo stesso tempo è un partner difficile. L’adesione all’OMC è fondamentale per il paese. Desidero però fare un appello esplicito a favore di un processo democratico sia a livello politico, sia di società civile; è essenziale che i diritti umani siano rispettati e osservati.

 
  
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  Elena Băsescu (PPE).(RO) Signora Presidente, il vertice UE-Russia avviene sullo sfondo degli sviluppi regionali che influenzano il partenariato. La riforma della politica europea di vicinato potrebbe favorire la risoluzione del conflitto in Transnistria. La Russia ha mostrato interesse nell’istituzione di una commissione politica congiunta, ma la struttura e la scadenza per la creazione di questo organo devono ancora essere discusse.

La crisi alimentare che sta colpendo l’Europa ha causato l’interruzione dei rapporti commerciali con la Russia; i nuovi negoziati sugli attuali regolamenti sanitari potrebbero migliorare la situazione. L’adesione della Russia all’OMC avrà un impatto a lungo termine sulle relazioni economiche con l’UE, pertanto è necessario rivedere tutti gli accordi importanti.

La questione energetica costituisce un altro argomento di interesse, in seguito all’avvio del progetto AGRI, che offrirebbe una fonte alternativa rispetto a quella fornita dal progetto Nabucco.

 
  
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  Seán Kelly (PPE).(EN) Signora Presidente, è giusto che l’UE cerchi di intrattenere le migliori relazioni possibili con i paesi limitrofi e certamente con tutti gli Stati del mondo, ma talvolta può essere difficile, soprattutto quando si tratta della Russia, data la sua storia molto travagliata. Sin dalla caduta della cortina di ferro, oltre 20 anni fa, il suo comportamento verso alcuni paesi, in particolare quelli confinanti, come la Georgia, non è certamente da ammirare.

Ovviamente, qualsiasi negoziato con la Russia deve basarsi sul riconoscimento di valori importanti: il rispetto dei diritti umani e dei propri vicini. Tali negoziati offrono una grande opportunità per affrontare le questioni globali, come il cambiamento climatico, e per sviluppare l’economia di entrambe le parti. La Russia è un Paese emergente e in via di sviluppo in termini di benessere. Se le basi sono poste correttamente, ci saranno grandi opportunità nel lungo periodo, sia per l’Unione, sia per la Russia.

 
  
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  Štefan Füle, membro della Commissione.(EN) Signora Presidente, la discussione di oggi è stata molto utile per aggiungere un tocco finale ai preparativi del vertice; trasmetterò sicuramente i messaggi principali all’Alto rappresentante e Vicepresidente Ashton, che informerà i Presidenti e il Commissario De Gucht.

Molti di voi desiderano portare avanti l’impegno con la Russia e hanno chiesto un ulteriore sviluppo delle relazioni e del coordinamento con la Federazione russa, altri reclamano più democrazia e meno corruzione. Molti sollecitano l’interruzione delle vessazioni denunciate a Nizhny Novgorod, sebbene io rispetti il ruolo della Federazione russa nel garantire la sicurezza durante il vertice.

I nostri punti di vista convergono su molti temi: concordo sull’importanza delle nostre relazioni con la Russia, sia a livello bilaterale, sia multilaterale, nel contesto regionale o globale, e concordiamo sul fatto che tale relazione presenta molti aspetti fondamentali, tra cui le questioni economiche, sociali, ambientali, relative ai diritti umani, allo stato di diritto, alla sicurezza e alla cooperazione politica.

Non dobbiamo aspettarci che tutti i problemi in sospeso si risolvano durante questo vertice (sì, solleveremo la questione delle verdure), ma dobbiamo mirare a registrare progressi significativi in diversi ambiti.

Permettetemi di esprimere un commento su alcuni aspetti. In primo luogo: le elezioni. Le autorità russe sono ben consapevoli del fatto che l’Unione europea seguirà da vicino il processo elettorale del 2011 e del 2012. In caso di irregolarità, tali questioni saranno certamente affrontate. Stiamo ora facendo appello alla Russia, affinché rispetti gli obblighi che si è assunta nel contesto del Consiglio d’Europa, delle Nazioni Unite e dell’OSCE in merito a elezioni libere ed eque e alla cooperazione con l’ODIHR per garantire un monitoraggio appropriato. Porremo particolare enfasi sulla questione della registrazione dei nuovi partiti e sull’accesso al processo elettorale.

In secondo luogo: ho preso nota delle preoccupazioni del Parlamento in merito alla situazione dei diritti umani in Russia; le condividiamo in gran parte e saranno sollevate di fronte al Presidente russo durante il vertice. Il forum principale per discutere le questioni in materia di diritti umani e di stato di diritto sono le consultazioni sui diritti umani Unione europea-Russia. Si tratta di uno strumento importante, il cui potenziale dovrebbe essere pienamente sfruttato; purtroppo non è ancora così e l’Unione europea sottolineerà la necessità di portare avanti un dialogo costruttivo e aperto, per cui sarà necessaria una revisione delle modalità di consultazione.

In terzo luogo: il partenariato per la modernizzazione. Concordo pienamente con gli onorevoli parlamentari sul fatto che tale partenariato dovrebbe fondarsi su ampie basi. I coordinatori presenteranno a Nizhny Novgorod la seconda relazione programmatica sull’attuazione del partenariato; lo stato di diritto, come vedrete, è al centro di quest’iniziativa e abbiamo elaborato progetti concreti in quest’area.

In quarto luogo: la Russia è il paese limitrofo più importante per noi e credo che Nizhny Novgorod sarà un’eccellente opportunità per fare riferimento alla revisione PEV recentemente adottata e, in merito a tale documento, per garantire la nostra trasparenza nella politica relativa ai paesi vicini in comune con la Russia. Questa è un’opportunità (basata inter alia proprio su tale trasparenza) per sostenere che l’interesse per il benessere dei nostri vicini va a vantaggio di tutti. Credo sia anche una grande occasione (sulla base di alcune nuove idee contenute nella revisione PEV) per discutere di una cooperazione rafforzata, mirata ad affrontare i conflitti che coinvolgono la nostra zona di vicinato.

In quinto luogo: durante il vertice sarà affrontata la questione della cooperazione energetica. Chiediamo relazioni trasparenti, eque e competitive in ambito energetico e solleveremo le nostre preoccupazioni al Presidente russo. Enfatizzeremo la necessità di ulteriori riforme nel settore russo dell’elettricità e del gas, con l’obiettivo di stabilire una situazione equa, come sottolineato nelle mie osservazioni preliminari.

Signora Presidente, onorevoli parlamentari, l’Unione europea e la Russia sono partner e, come tali, dovrebbero parlarsi di frequente, raggiungere un consenso laddove possibile, ma senza esitare ad affrontare apertamente questioni più problematiche. Abbiamo parlato di alcuni di questi aspetti oggi; dovrebbero essere affrontati durante il vertice e, se possibile, dovremmo cercare soluzioni o miglioramenti.

Ho già menzionato la revisione PEV. Sono fermamente convinto che un valore aggiunto della politica di vicinato rivista sia che i valori e i principi universali in essa riflessi non sono applicabili solo ai paesi di piccole o medie dimensioni.

 
  
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  Presidente. – Comunico di aver ricevuto sei mozioni di risoluzione ai sensi dell’articolo 110, paragrafo 2 del regolamento.

La discussione è chiusa.

La votazione si svolgerà domani (9 giugno 2011).

Dichiarazioni scritte (articolo 149 del regolamento)

 
  
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  Cristian Dan Preda (PPE), per iscritto. (RO) Sono lieto di rientrare tra coloro che hanno firmato la risoluzione, che ribadisce quanto sia importante il rispetto per la democrazia e i diritti umani nelle relazioni tra Unione europea e Russia. Partendo dal dialogo Russia-UE sui diritti umani e proseguendo con i vertici, credo che un approccio sistematico e onesto sia necessario quando non vengono rispettate le norme per un processo equo o si perseguitano gli attivisti dei diritti umani e i giornalisti, impedendo loro di fare il proprio lavoro.

La Russia deve introdurre inoltre chiari criteri di riferimento per il rispetto delle norme democratiche, poiché consentirebbero di approfondire le relazioni con l’UE. Non dobbiamo infine dimenticare il sostegno di cui necessita la società civile in via di sviluppo, in quanto garante di democrazia che non solo rispetta le procedure ma che può essere davvero inclusivo.

 
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