Franz Obermayr (NI). - Frau Präsidentin! Ich muss mich jetzt zu Wort melden, da ich leider Gottes nicht – wie ein Vorgänger, den ich ja sonst sehr schätze – die Möglichkeit hatte, zu Wort zu kommen. Offensichtlich gibt es Gleiche und Gleichere in diesem Haus. Ich verstehe schon, der Herr Kommissar hatte es sehr eilig, und somit konnte ich nicht aufgerufen werden, um meinen point of order einzubringen.
Bei einer Diskussion des letzten Tagesordnungspunktes wäre es sehr notwendig gewesen, die Zeit effizient auszunutzen. Ich stelle mit Bedauern fest, dass der Präsident in der Diskussion beim Ausnutzen der Zeiten etwas zu gutmütig war. Es ist nicht einzusehen, dass sehr viele Leute während der ganzen Prozessführung auf die Möglichkeit von Catch the eye warten. Aber Frau Präsidentin, Sie hören mir auch nicht zu, es scheint offensichtlich ein System in diesem Haus zu sein, dass es offensichtlich nicht üblich ist, genau auf die Zeit zu achten.
Wenn vor allem Kolleginnen und Kollegen, die sehr viel von Solidarität sprechen und sie bei jedem zweiten Satz gerne einbringen, aber dann selber mindestens eine halbe Minute oder zwanzig Sekunden überziehen, dann ist das auch nicht unbedingt ein Ausdruck der Solidarität. Ich würde Sie ersuchen, mein Ersuchen bei der Konferenz der Präsidenten einzubringen, und den ansonsten sehr geschätzten Herrn Vorgänger, darauf zu achten, dass Redezeiten zukünftig auch tatsächlich eingehalten werden. Dann verlieren wir nicht so viele Minuten. Man kann dann auch bei Catch the eye dem ein oder anderen Kollegen das Wort erteilen und muss sich nicht nur auf eine minimale Redemöglichkeit begrenzen.
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Dichiarazioni di voto orali
Raccomandazione per la seconda lettura: Renate Sommer (A7-0177/2011)
Francesco De Angelis (S&D). - Signora Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore della relazione Sommer perché sono convinto che i cittadini europei debbano essere messi nella condizione di effettuare una libera e consapevole scelta per quanto attiene alla loro alimentazione.
Con l'approvazione della relazione, il Parlamento da il suo via libera a regole più chiare sull'etichettatura dei prodotti alimentari, tanto sul contenuto energetico che sulla percentuale di grassi presenti nei prodotti alimentari etichettati, ma anche sull'obbligo di indicare l'origine delle carni utilizzate.
Si tratta di regole di buon senso che hanno il merito di consegnare ai cittadini la facoltà di scelta, al fine di assicurarsi un'alimentazione sana, equilibrata e consapevole. Questo regolamento è lo strumento attraverso cui i cittadini potranno far valere le loro specifiche esigenze nella scelta dei generi alimentari.
Jens Rohde (ALDE). - Fru formand! Efter to års tovtrækkeri er vi endelig nået til enighed om nye regler for fødevareinformation til forbrugerne. Venstre havde gerne set, at vi havde fået nogle mere ambitiøse regler. Det skal vi ikke lægge skjul på. Det er ikke, fordi vi fra politisk hånd skal diktere, hvad folk spiser, men i en fortravlet hverdag kan det faktisk være svært at gennemskue, hvad de enkelte fødevarer indeholder. Vi skal derfor gøre det let og enkelt at se, hvor sund eller usund maden er. Den obligatoriske 100 g næringsdeklaration er stadig i centrum. Venstre havde også gerne set et fælles system for en fødevares andel af det daglige kalorieindtag. Vi nåede ikke helt i mål. Der kommer mere realistiske og retvisende regler for GDA’en, så det er trods alt et skridt fremad, og derfor har vi i dag sagt ja til kompromiset med Rådet.
Giommaria Uggias (ALDE). - Signora Presidente, onorevoli colleghi, grazie al compromesso raggiunto tra il Parlamento e il Consiglio europeo, i consumatori europei potranno d'ora in poi sapere da dove provengono le carni che giungono sulle loro tavole.
Certo l'emendamento da me presentato, ripreso nel compromesso istituzionale, era più ambizioso e richiedeva una marcatura maggiore per quanto riguarda l'origine, la provenienza anche di altri prodotti, non solo per le carni, ma anche per il latte, i prodotti caseari in genere e la carne usata come ingrediente negli alimenti. Però è soddisfacente sapere che è stato individuato un percorso a tappe che porterà entro due anni ed entro tre anni la Commissione a presentare una relazione specifica sul tema, che porterà quindi delle proposte che in tempi brevi consentiranno ai cittadini europei nel loro complesso di avere una maggiore e totale tutela.
Erminia Mazzoni (PPE). - Signora Presidente, onorevoli colleghi, sicuramente la relazione Sommer rappresenta un traguardo, ma direi solo un traguardo di tappa, non un traguardo finale, come ricordava l'on. Uggias.
Ci sono degli appuntamenti a due e a tre anni, che la Commissione si è impegnata a rispettare, appuntamenti nei quali sicuramente si potranno mettere a punto le regole approvate, anche se faticosamente, con un laborioso e apprezzabile negoziato durato molti anni, perché qualcosa forse è sfuggito.
Colgo l'occasione di questo intervento per dire che complessivamente ritengo positiva questa relazione e quindi ho espresso un voto a favore, ma credo che la Commissione debba impegnarsi per rivalutare alcune mancanze, come ad esempio la mancanza relativa all'inclusione delle carni di coniglio, che sono riconosciute tra le migliori carni bianche a livello nutrizionale e dietetico e che potrebbero essere tra quelle da ricomprendere nella valutazione che la Commissione si è impegnata a fare nell'arco dei prossimi tre anni, con una valutazione di compatibilità che spero possa sviluppare nel più breve tempo possibile.
Izaskun Bilbao Barandica (ALDE). - Señora Presidenta, he apoyado este informe porque va a mejorar la calidad de los productos alimenticios y también va a contribuir al consumo informado y responsable.
Los consumidores europeos vamos a saber de dónde proceden los alimentos que comemos, lo cual es especialmente importante para la carne y, más aún, para el pescado. Además, era obligatorio informar sobre las propiedades nutricionales de los alimentos.
El precio de los artículos alimenticios no es lo único importante a la hora de comprar. Gastar bien el dinero disponible es comprar alimentos cosechados, criados o pescados de modo sostenible y con arreglo a normas conocidas, y es ser consciente de que gastar un poco más en alimentos con menos grasas saturadas, con bajo contenido en sal o moderadamente azucarados contribuye a nuestra salud.
Por eso, cerrar el círculo que abre este Reglamento requiere que profundicemos en la formación que necesitan los consumidores para aprovechar toda la información de que van a disponer.
Lamento, por último, la poca sensibilidad con la diversidad lingüística en el informe. El euskera, el catalán, el gallego y otras lenguas también existen y son oficiales en las tiendas en que van a leerse estas nuevas etiquetas.
Anna Maria Corazza Bildt (PPE). - Fru talman! Äntligen ska vi ha gemensamma enkla EU-regler för matmärkning. De har klubbats igenom och träder i kraft 2014. Jag är glad att den linje som jag har drivit från början gick igenom. Vi ska ha korrekt, tydlig och begriplig information på paketen, men inte mer obligatorisk information. Vi ska stärka konsumenternas möjlighet att göra medvetna val av vilken hälsosam mat de vill ha på sina tallrikar, och inte använda pekpinnar och toppstyra vad människor ska äta. Jag är särskilt glad att ursprungsmärkning för allt kött gick igenom, som jag föreslog från början. Kommissionen ska se till att det genomförs på ett rimligt sätt. Allergener ska särskilt märkas ut i listan över ingredienser! Vi ska ha regler för läsbarhet med tydliga minimumtypsnitt och kontraster. Reglerna för imitationer är också väldigt bra, vi ska ta krafttag för att förbjuda all vilseledande information. Jag beklagar dock att transfetter inte blir tydligt märkta. Jag tror att denna balanserade och bra kompromiss ger konsumenterna mer valfrihet utan att skapa mer onödig byråkrati för småföretagare.
Siiri Oviir (ALDE). - Ka mina hääletasin raporti poolt. Vaatamata sellele, et dokument lugemise käigus lahjenes, pean ma selle määruse vastuvõtmist ja vajalike muudatuste tegemist olemasolevates väga oluliseks sammuks Euroopa tarbijate huvide kaitsmisel. Euroopa tarbija peab teadma, mida ta sööb ning kust on tooraine tegelikult pärit. Info toodete etiketil peab olema informatiivne ja arusaadav. Ilusad sildid – Made in EU või näiteks Estonia – võivad saada müüdiks ning tarbijate petmine muutub raskemaks. Mis ennekõike on loomulikult hea uudis tarbijatele, kuid mitte mõnele ebaeetilisele ettevõtjale, kes on seniajani tarbijatega manipuleerinud ning me ju teame ka vastu töötanud antud määruse valmimisele.
Licia Ronzulli (PPE). - Signora Presidente, onorevoli colleghi, il voto di oggi chiude un ciclo di lavoro incredibile che in tre anni ha visto la presentazione di oltre 3 000 emendamenti.
Grazie infatti all'accordo politico raggiunto la scorsa settimana con il Consiglio, il testo approvato consentirà ai consumatori europei di avere etichette alimentari più chiare con informazioni più dettagliate sui prodotti che ogni giorno troviamo sulle nostre tavole. Valuto positivamente le nuove indicazioni specifiche sul contenuto degli allergeni, per esempio, la cui presenza da oggi verrà evidenziata in maniera opportuna e riconoscibile a colpo d'occhio.
E infine, da italiana, non posso che compiacermi del definitivo abbandono delle cosiddette indicazioni semaforiche. Nessun alimento potrà mai più essere bollato come dannoso se non lo è veramente, spingendo il consumatore ad escluderlo completamente dalla propria dieta. In questo modo sarà invece possibile integrarlo con consapevolezza in un'alimentazione varia ed equilibrata, che mi auguro possa seguire le linee guida della nostra amata e invidiata dieta mediterranea.
Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, elintarvikkeiden vapaa liikkuvuus on oleellinen osa toimivia sisämarkkinoita, ja siksi kannatinkin tätä mietintöä. Euroopan unionin tulee jatkossakin edesauttaa kansalaisten terveyttä ja hyvinvointia sekä heidän sosiaalisia ja taloudellisia etujaan.
Selkeät, ymmärrettävät ja helposti luettavat elintarvikemerkinnät ovat tällainen toimi, jolla Euroopan unioni voi todella yhdessä lisätä kansalaistensa hyvinvointia. Ravintoarvomerkinnät ovat tärkeä keino tiedottaa kuluttajille elintarvikkeiden koostumuksesta ja auttaa heitä myös tekemään tietoon perustuvia valintoja. Valistus- ja tiedotuskampanjat ovat myös tärkeä väline, jolla voidaan parantaa kuluttajien ymmärrystä elintarviketiedoista.
Kaikkeen ei kuitenkaan tule puuttua, ja siksi onkin tärkeää, ettei elintarvikkeiden myynti esimerkiksi hyväntekeväisyystapahtumissa ja markkinoilla kuulu tämän asetuksen soveltamisalaan.
Peter Jahr (PPE). - Frau Präsidentin! Auch ich habe dem Kompromissantrag der Berichterstatterin Frau Dr. Sommer zugestimmt, weil wir damit einen wesentlichen Grundstein für eine Verbesserung des Verbraucherschutzes gelegt haben. Ich denke, jeder Verbraucher hat das Recht zu erfahren, was sich in den Nahrungsmitteln befindet, die er kauft. Und wir haben einen gemeinsamen europäischen Markt. Also brauchen wir auch eine Vereinheitlichung der Informationen, damit sich der Verbraucher ganz einfach zurecht findet.
Wir haben eine ganze Reihe Erfolge und Kompromisse erzielt. Ich gehe fest davon aus, dass dies ein erster Schritt in die richtige Richtung ist. Ich gehe außerdem fest davon aus, dass wir dadurch die Situation weiterhin beobachten werden und dass wir zu gegebener Zeit auch weitere Fortschritte im Interesse des Verbrauchers erzielen können.
Zum anderen möchte ich noch feststellen, dass wir immer wieder betonen müssen, dass die Verbraucherinformationen das eine sind, das andere aber natürlich nach wie vor die Lebensweise des Verbrauchers. Wir müssen selbstverständlich grundsätzlich unser Augenmerk auch weiterhin auf diesen Gesichtspunkt richten.
Marian Harkin (ALDE). - Madam President, I support the compromises reached in this report, in particular the country-of-origin labelling, because we are extending country-of-origin labelling to meat from pigs, poultry and sheep.
I think it is really important. Citizens want this information and they want it presented in a clear and unambiguous way. We have strict rules in the European Union regarding traceability from farm to fork. We have strict rules regarding protection of the environment and we have strict rules on ensuring animal welfare. Consumers demand this from their producers and I think it is essential that they are easily able to identify country of origin in order to make informed choices when they spend their money. Also, we have committed to examining within two years the possible extension of compulsory country-of-origin labelling to meat that is used as an ingredient.
I believe it is an important step in ensuring clear and unambiguous information to consumers when they are purchasing processed foods.
Anneli Jäätteenmäki (ALDE). - Arvoisa puhemies, elintarvikkeissa ja ruoassa käytetään nykyisin paljon lisäaineita, jotka aiheuttavat allergioita tai ovat haitallisia tai jopa vaarallisia, kun niitä syö. Tämän vuoksi on todella tärkeää, että nämä ainesosat ilmoitetaan selkeästi ja sitä kautta kuluttaja voi välttää niiden ostamisen.
On itse asiassa häpeäksi EU:lle, että tällaista yksinkertaista asiaa on pitänyt käsitellä vuosikausia. Toivon, että asia etenee nyt nopeasti ja että ruoan alkuperä ja myös tuotantotapa merkitään selkeästi. Se kuuluu nykyaikaan. Jos EU haluaa olla ja elää tässä päivässä, se etenee tässä asiassa nopeasti ja ruoan alkuperämerkinnät kirjoitetaan selkeästi ja niin, että ne ovat luettavissa.
Anna Záborská (PPE). - Nariadenie a označovanie potravín je pokrokom, ale aj veľkým zásahom do života spotrebiteľov, výrobcov i distribútorov. Preto rokovania boli dlhé a zložité a chcem poďakovať spravodajkyni pani Sommer i tieňovým spravodajcom za trpezlivosť a ústretovosť pri hľadaní definitívneho textu. Som rada, že sa našiel kompromis v označovaní energetickej hodnoty: na 100 ml alebo 100 g a na jednu porciu na prednej strane obalu. Spotrebiteľovi by sme mali poskytnúť nevyhnutné informácie, ale na škodu spotrebiteľov by boli zložité a neprehľadné etikety.
Ashley Fox (ECR). - Madam President, I wish to speak in favour of the Sommer report on food labelling. This is a good step forward in providing full information to the consumer. It will improve the nutritional information that consumers receive and it will also clarify where food has come from, in particular meat.
We need to end the scandal whereby an animal reared in country X and slaughtered in country Y is then imported into Britain, processed, and sold as British meat. That is a scandal that must end because consumers must have confidence that, when something is labelled as British, it really is British.
Lara Comi (PPE). - Signora Presidente, onorevoli colleghi, siamo di fronte ad una relazione molto delicata che ha già innescato polemiche in prima lettura e che ha un impatto immediato per i consumatori europei.
Non bisogna scomodare Feuerbach, secondo cui l'uomo è ciò che mangia, o i fondamenti della teoria microeconomica, per poter affermare con certezza che i consumatori hanno il diritto di avere accesso a informazioni complete e veritiere su ciò che acquistano.
Tuttavia il vero nocciolo della questione riguarda quali informazioni bisogna riportare e come. Su questo ritengo che la relatrice abbia svolto veramente un ottimo lavoro nel trovare i compromessi con il Consiglio. Ritengo che puntare alla tracciabilità totale di alcuni alimenti quali carne, pesce, olio, miele sia una grande conquista anche in linea con la politica agricola comune. Da italiana spero che in futuro si possa avere la tracciabilità anche per pasta, pizza e mozzarella. Questo è un augurio per noi e per tutti gli europei e i consumatori.
Raccomandazione per la seconda lettura: Inés Ayala Sender (A7-0208/2011)
Jim Higgins (PPE). - A Uachtaráin, vótáil mé ar son na tuarascála seo mar feictear domsa go bhfuil sé ríthábhachtach an mhinicíocht de dhíobhálacha marfacha agus tromchúiseacha a laghdú go mór, agus feabhas a chur le sábháilteacht ar bhóithre. Tá mé buíoch de Bhean Uí Ayala Sender as an tsár-obair atá déanta aici maidir leis an tuarascáil seo.
Caithfimid, mar Eorpaigh, oibriú as lámha a chéile agus líon na mbásanna ar an mbóthar a laghdú. Is gné mhór in imbhuailtí tráchta ar bhóithre na hEorpa é an róluas nó luas, a bheith ag tiomáint faoi thionchar an óil agus ag tiomáint gan chrios sábhála. Tá fadhb mhór againne freisin le tiománaithe nach ngéilleann do shoilse dearga nó nach bhfuil meas acu orthu.
Cé nach bhfuil Éire ag glacadh páirte sa treoir seo, tá mé dóchasach agus muiníneach go mbeidh sí páirteach nuair a bheas an treoir seo curtha i bhfeidhm. Tá mé i dteagmháil leis an Aire Iompair in Éirinn faoi seo, agus tá mé muiníneach go mbeimid in ann é a ghlacadh.
Ville Itälä (PPE). - Arvoisa puhemies, itsekin äänestin tämän mietinnön puolesta. Tämä on äärimmäisen tärkeä direktiiviehdotus, jossa me menemme eteenpäin yhteisten liikennesääntöjen ja -valvonnan osalta. Me tarvitsemme yhteisiä sääntöjä ja myös yhteistä valvontaa. Tämä on ennen kaikkea liikenneturvallisuuskysymys. Jos eurooppalaiset tietävät, että toisista maista ei sakkoa lähetetä perässä eikä tieto liiku, se helposti yllyttää ihmisiä tekemään rikkomuksia, jotka lisäävät turvattomuutta liikenteessä. Sitä me emme voi hyväksyä.
Tässä äänestyksessä oli esillä myös vastaavuustaulukko. Sen osalta alun perin ongelma oli vain se, että se saattaisi viivästyttää tämän hyvän asian eteenpäin viemistä, ja sen takia se oli alun perin ongelmallinen.
Siiri Oviir (ALDE). - Ka mina hääletasin raporti vastuvõtmise poolt, sest on selge, et me vajame harmooniat, vajame kontrolli, vajame selles nii olulises lõigus ühtsust. Piiriülese teabevahetuse hõlbustamine liiklusnõuete rikkumise tuvastamiseks on ju väga oluline ja vajalik vähendamaks surmaga lõppevate juhtumite arvu. Aga vajalik ka selleks, et liiklejatel ei tekiks teises liikmesriigis karistamatuse tunnet. Sõites näiteks Brüssel–Strasbourgi maanteel võime samuti näha ohtralt juhtumeid, kuidas kaugemalt pärit registreerimismärgiga autod ületavad uljalt kiirust teadmisega, et neid niikuinii ei karistata. Mõistagi ei olegi eesmärgiks kedagi pelgalt karistada ja trahvida. Ennekõike on meie kõigi huvides liiklusohutus ning eesmärk vähendada oluliselt liiklussurmade arvu, nii nagu ma alguses ka mainisin. Ma loodan, et kõik liikmesriigid ja kõik liiklejad võidavad sellest dokumendist.
Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, liikenneturvallisuuden parantamisen tulee olla yksi Euroopan unionin liikennepolitiikan keskeisempiä tavoitteita, ja siksi Ayala Senderin mietintö on paikallaan. EU:n tulee politiikallaan pyrkiä parantamaan liikenneturvallisuutta ja vähentämään liikennekuolemia, loukkaantumisia ja aineellisia vahinkoja.
Pidän hyvänä ajatuksena sitä, että eri jäsenvaltioiden valvontatoimenpiteiden sekä liikenneturvallisuuden valvontaan käytettävien teknisten laitteiden yhtenevyyttä voitaisiin lisätä. Lisäksi kansalaisten tietämystä eri maissa voimassa olevista liikenneturvallisuussäännöistä tulisi lisätä. Tieliikennerikkomusten valvonta ja seuraamukset ovat yksi tehokkaimmista keinoista vähentää onnettomuuksien ja tieliikenteen uhrien määrää.
Mutta vaikka valvonnalla on ennaltaehkäisevä vaikutus, koostuu turvallisuus kuitenkin monista eri asioista. Ei ainoastaan siitä, mitä on kahden tai neljän pyörän ja renkaan välissä, vaan ennen kaikkea siitä, mitä on kuljettajan omien korvien välissä.
Peter Jahr (PPE). - Frau Präsidentin! Auch ich habe diesem wichtigen Bericht zugestimmt. Reisefreiheit wünschen wir uns alle, aber Reisefreiheit heißt natürlich nicht Narrenfreiheit. Es geht ganz einfach darum, dass man auch die Gesetze und Bestimmungen im Straßenverkehr in anderen Mitgliedstaaten beachtet. Dabei bin ich auf der Seite derer, die der Meinung sind, dass auch hier mehr Harmonisierung stattfinden muss. Aber wenn man das Gesetz bricht, wenn man gegen die Regeln verstößt, dann muss man natürlich auch bestraft werden können. Straffreiheit darf nicht dazu führen, dass man sich in den Mitgliedstaaten als Verkehrsrowdy outet. Deshalb ist das ein ganz wichtiger Schritt in die richtige Richtung. Ich hoffe, dass dieser Beschluss des Europäischen Parlaments nicht nur vom Europäischen Rat und von den Mitgliedstaaten beachtet wird, sondern auch wirklich umgesetzt wird und dass wir nicht wieder zwei Jahre warten müssen, um den nächsten Beschluss zu fassen.
Oldřich Vlasák (ECR). - Paní předsedající, výsledný kompromis trialogu jsem podpořil, protože je rozumným právním předpisem, který může vést k posílení bezpečnosti silničního provozu. Považuji za správné, že na základě této směrnice bude docházet pouze k výměně informací, a nikoliv k harmonizaci sankcí a vymáhání pokut, protože to by podle mého názoru nadměrně zatížilo administrativu jednotlivých států.
Rád bych nicméně upozornil na skutečnost, že z pohledu práva vykazuje výsledný text určité problémy. Podle článku 9 by Komise měla vypracovat na unijní úrovni pokyny pro bezpečnost silničního provozu v rámci společné dopravní politiky. Tato směrnice je však založena na policejním právním základu, a z tohoto důvodu není možné navrhovat v oblasti vymáhání práva, kde existuje výlučná pravomoc členských států, harmonizační opatření v podobě navrhovaných pokynů.
Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signora Presidente, onorevoli colleghi, il mio paese, l'Italia, accoglie ogni anno un flusso di turisti in costante aumento e, visto che si avvicina il periodo vacanziero, sta per ripetersi quello che accade ogni anno: le infrazioni degli stranieri rimarranno per lo più impunite, salvo per coloro che vengono fermati in fragranza di reato. Ma non più per molto, poiché salutiamo questo provvedimento che mira finalmente ad omogeneizzare la procedura d'identificazione dei dati del proprietario del veicolo con il quale è stata commessa l'infrazione.
Alcuni dati: ben il 15 per cento delle infrazioni per eccesso di velocità negli Stati membri è commesso da stranieri e la percentuale di quelli venuti in visita in Italia in auto l'anno scorso sono il 67 per cento. Potete quindi rendervi conto come questa direttiva rappresenti per il mio paese una prerogativa importante per l'identificazione e il recupero di molti crediti per lo Stato, che gravano a tutt'oggi sui conti delle amministrazioni locali.
Mi congratulo anche del fatto che nei reati, oltre al classico limite di velocità, venga previsto anche il mancato utilizzo della cintura di sicurezza, il transito con il semaforo rosso, l'elevato tasso alcolemico del conducente, l'effetto di stupefacenti, per citare i più frequenti. Condivido dunque l'approccio della direttiva che non mira a incidere sui regimi nazionali circa la natura penale o amministrativa delle infrazioni e per la quale ho dunque espresso il mio voto favorevole.
Bruno Gollnisch (NI). - Madame la Présidente, je me suis déjà exprimé sur ce rapport en première lecture, et hier dans le débat. Je ne voudrais pas revenir sur ce que j'ai déjà dit.
Il y a simplement une chose qui me frappe dans toute cette affaire. Je ne méconnais pas les impératifs de la sécurité routière mais, tout de même, la plupart des orateurs qui se sont exprimés hier dans le débat venaient des mouvances de gauche, d'extrême gauche, écologiste, et ils découvraient tout à coup les vertus de la répression: la répression comme moyen de rétablir l'ordre, la répression comme moyen d'assurer le respect des lois et la répression comme moyen de protéger les victimes.
Or, la plupart du temps, nous entendons, de la part de ces mêmes personnes et de ces mêmes courants politiques, un discours exactement inverse: qu'il s'agisse du trafic de drogue, qu'il s'agisse des violences urbaines, qu'il s'agisse des atteintes aux biens et qu'il s'agisse, même, des atteintes aux personnes. Là, il s'agit des gens qui n'auront pas mis leur ceinture de sécurité, qui auront éventuellement été flashés, comme dans mon pays, en roulant à 70 km/heure alors que la vitesse était limitée à 60, et pour ceux–là, la répression doit être implacable; c'est tout de même un paradoxe!
Daniel Hannan (ECR). - Madam President, the stealthy harmonisation of social security across Europe has been one of the great unreported stories of recent months. It has happened not as the result of a decision of this House or of any of the national legislatures. It has been driven, rather, by creative interpretation on the Commission’s part and judicial activism by the European Court of Justice.
The European Treaties provide for free movement and settlement where the person moving is able to support himself, either from a pension or by working in the host country, but a series of recent cases has undermined the basis of that agreement. We have had the case of a Portuguese national who worked in Germany and is claiming German benefits on his return to Portugal, and we have Dutch nationals who are denied Dutch benefits when they move abroad, whereas foreign nationals continue to claim them if they have been in Holland. We have a similar case in Britain: a pensioner from one of the Baltic States who is claiming supplementary benefits because her Baltic pension is not enough to support her.
The point is not just that this attacks the basis of national statehood, which is discrimination on the basis of nationality. I do not expect much sympathy when I say that in this House, but surely those on the Left will also understand that it breaks the social compact on which the whole post-war welfare system is based, because you cannot ask people to pay into a system if anyone else is then able to arrive and claim from it without having paid a penny into it.
Carlo Fidanza (PPE). - Signora Presidente, onorevoli colleghi, negli anni è progressivamente cresciuto il numero di automobilisti che hanno compiuto infrazioni stradali in uno Stato membro diverso da quello di appartenenza.
Uno scenario preoccupante che non ci deve lasciare indifferenti. Sono convinto che un quadro giuridico più chiaro in merito allo scambio di informazioni tra autorità competenti per un'identificazione più rapida e omogenea dei dati del proprietario di un veicolo che ha commesso un'infrazione in un altro Stato membro sia indispensabile e non più rinviabile. Quando l'iter sarà concluso, verrà meno un'impunità ingiustificata, dovuta all'impossibilità di mettere in atto procedure sanzionatorie efficaci.
Sono lieto che il tema pure importante delle tabelle di correlazione non abbia compromesso la possibilità del Parlamento di esprimere una posizione forte al tavolo con il Consiglio. Sarebbe stato originale che un'argomentazione simile, respinta addirittura come risibile quando è stata sollevata nel caso di Eurovignette – un dossier certamente più dibattuto di questo a livello parlamentare – venisse invece considerata decisiva oggi in questo caso.
Per il futuro dovremo comunque affrontare in modo definitivo questo tema e dobbiamo normare una volta per tutte e non dobbiamo lasciare la valutazione di merito su ogni singolo dossier, che ne condiziona l'importanza a seconda del peso politico e numerico di chi impugna le stesse tavole di correlazione.
Preparazione del programma di lavoro della Commissione per il 2012 - RC-B7-0381/2011
Ashley Fox (ECR). - Madam President, as we look ahead to 2012 I would like to offer the following advice to the Commission. The first piece of advice is to stop asking for more money. You have plenty of money. At a time of austerity, when national governments are cutting budgets, it is absurd that you are asking for more. Mr Barroso, you have more than one thousand officials who currently earn more than the British Prime Minister. We have two seats for the Parliament. There is plenty of waste; use your resources more wisely.
The second piece of advice is: account for the money you are given. Our accounts have not been signed off for sixteen years, so aim to have the Court of Auditors approve them in 2012. Seventeenth time lucky, perhaps.
Thirdly, concentrate on what you do best. Complete the single market and strive for free trade around the world. Free markets will do more to improve the conditions of our citizens and those in developing nations than any number of European regulations, initiatives and agencies could ever achieve.
Giommaria Uggias (ALDE). - Signora Presidente, onorevoli colleghi, la relazione che abbiamo votato oggi sulla legislazione dell'Unione europea sulle encefalopatie spongiformi trasmissibili, la cosiddetta "mucca pazza", testimonia la bontà delle politiche europee adottate riguardo alla tutela della salute umana e animale.
Certamente il numero dei casi è fortemente diminuito negli ultimi anni e ciò ci permette di applicare contromisure meno allarmanti; come ad esempio nel caso di un capo presente all'interno di una mandria è possibile non abbattere più l'intera mandria, ma sfruttarne la produzione di latte fino ad esaurimento. Ricordiamo tutti con grande preoccupazione le immagini di intere mandrie abbattute nel caso di un capo che avesse riscontrato la malattia e questa sarà una cosa che eviteremo.
Però dobbiamo continuare a mantenere alta la guardia, Presidente, perché il testo approvato oggi presenta un grande limite alla salute e consente il via libera all'uso delle farine animali, e questo è un limite sul quale dobbiamo continuare a vigilare.
Carlo Fidanza (PPE). - Signora Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore di questa importante relazione d'iniziativa dell'on. de Grandes, che non solo copre la questione dei "security scanner", ma rappresenta un passo in avanti per una strategia integrata e coerente sulla sicurezza dell'aviazione in generale.
Oggi la prevenzione di possibili attacchi terroristici rappresenta ancora una priorità nel trasporto aereo e su questo terreno dobbiamo fare di più. Per questo è importante che i "security scanner" possano essere inseriti nella lista dei metodi per i controlli, con appropriate regole per il loro uso e con la garanzia per la protezione della salute, della privacy e dei diritti dei passeggeri in generale.
Avrei preferito passi avanti più coraggiosi verso una maggiore uniformità e obbligatorietà delle dotazioni e delle procedure dei 27 paesi membri, in coerenza con lo spazio di sicurezza comune che stiamo costruendo, ma mi rendo conto che ci sono ancora forti resistenze in seno al Consiglio e per queste ragioni ringrazio ancora l'on. de Grandes per l'ottimo lavoro di sintesi che ha svolto su questo dossier.
Jim Higgins (PPE). - Madam President, we are still living with the legacy of the 9/11 attack on the twin towers in New York. We can never, ever compromise security because of the fact that we are only one day away from the next atrocity.
One of the problems faced by the travelling public is the delays that are incurred at airports – every airport – in going through security. Mr de Grandes Pascual’s report addresses this by virtue of the fact that it gets the balance right. Firstly, it will speed up the passage of passengers through security – because it is only a matter of seconds – and, secondly, it will ensure personal integrity, because the moment that the actual image has been taken, the image will be destroyed.
Also, from the point of view of the danger to public health, it deals with the issue of ionising radiation. The radiation exposure represents merely 2% of that of radiation treatment or an x-ray.
So it is a good report, but the important thing is that it is not left lying on a Commission desk gathering dust. We should implement this.
Ville Itälä (PPE). - Arvoisa puhemies, skannerit ovat erittäin hyvä idea. Itse olen Yhdysvalloissa aikoinaan mennyt tällaisen skannerin läpi, ja totesin, että tämähän on erittäin miellyttävä tapa. Se oli paljon nopeampi tapa, ja kyllähän se on hiukan erilaista, kun saa kävellä skanneriin eikä tarvitse niin kuin nykyään riisuuntua lähes puolialasti, kun pitää ottaa kengät, takit, vyöt ja kaikki pois. Itse kannatan siis skannereita.
Toki meidän täytyy pitää huolta, ettei niillä ole terveysvaikutteita, ja täytyy aina olla se toinen vaihtoehto, jos joku ei halua mennä skannerin läpi. Mutta monet pelot, jotka liittyvät siihen, miten tietoja käytetään väärin, ovat varmasti voimakkaasti liioiteltuja, ja toivon, että skannerit saadaan mahdollisimman nopeasti käyttöön.
Toinen asia on tietysti nesteiden vieminen lentokoneeseen. Tässä on jääty ajassa jälkeen ja vaikeutetaan tavallisten ihmisten elämää valtavan paljon, kun sitä ei ole ja toivoisin, että mahdollisimman nopeasti myös tästä kiellosta luovutaan.
Siiri Oviir (ALDE). - Arvestades maailmas valitsevat terrorismiohtu ning varasemaid kurbi kogemusi, on lennujulgestuse taseme tõstmine äärmiselt oluline. Loomulikult ka turvaskannerite kasutamise kaudu. Skannerid on ju võimsaks relvaks terrorismivastases võitluses. Raportis on seda teemat väga hästi kirjeldatud, kuid kahjuks on lahendamata jäänud kulude küsimus. Kahetsusväärne on asjaolu, et lennureisijate turvalisuse tõstmise ja lennujulgestuse arendamisega hakatakse tegelema alles siis, kui on toimunud mingi terrorismirünnak või on olnud selle katse. Me vajame korralikku riskianalüüsi, mis suudaks varakult ette näha erinevaid riskitegureid ning vastavate ohtudega ennetavalt ka tegeleda. See tähendab me vajame ka strateegiat. Toetades turvalisust, olen aga vastu meetmetele, mis oleksid ohuks inimese tervisele või privaatsusele ehk alandaksid inimest.
Syed Kamall (ECR). - Madam President, in the aftermath of the 9/11 attacks and other terrorist attacks, clearly all countries have had to face a difficult debate on getting the right balance between security and liberty. The issue has always been one of great difficulty for authorities. But what concerns me about the use of these scanners is where there is no alternative. Fortunately, an alternative is called for in this report, but there are still a number of countries around the world where you are refused the right to travel if you refuse to use a scanner.
There are genuine concerns. There are still people who are medically trained who are frequent travellers and who complain about the health hazards of travelling. But in particular I would like to point out one problem which some of my constituents have written to me about: the problem that arises for people who carry colostomy bags or ileostomy bags. If people who carry those refuse to be scanned, they are either refused travel or what happens in the end is that they are subjected to the most amazing humiliation in front of fellow-travellers. It is about time staff were trained better and made to be more sensitive to members of the travelling public who suffer from these problems.
Siiri Oviir (ALDE). - Ma toetasin nimetatud raporti vastuvõtmist. Tegemist ei olnud küll õigusloomelise dokumendiga, kuid kahtlemata oli tegemist raportiga, mida võib käsitleda sõnumiandjana. Eriti hea meel on, et neli viiendikku saalisviibijatest selle raporti vastuvõtmist toetasid. Peaks ütlema, et minu seitsmeaastase Euroopa Parlamendis viibimise jooksul on selleteemalise raporti nii suur toetus ehk isegi esmakordne. Sooline võrdõiguslikkus on Euroopa Liidus põhiõigus. Ja nüüd ma küsiksin, kas me Euroopa Liidu eksisteerimise ajal oleme selles vallas saavutatuga rahul? Ei ole. Kas meie naistel on meestega võrdsed võimalused? Süüvimata faktidesse, esitamata neid siinjuures, võib väita, et ei ole. Raport käsitles küll selle teema ainult ühte tahku, naiste osaluse tõstmist ärijuhtimises, kuid siin tuleb öelda, et raporti puhul ei ole tegemist sekkumisega vabasse turgu või kõlvatu konkurentsi loomisega. Tegemist on diskrimineerimise ühe külje elimineerimisega.
Licia Ronzulli (PPE). - Signora Presidente, onorevoli colleghi, è con grande orgoglio che sottolineo come il mio paese martedì scorso abbia finalmente approvato una legge che introduce le "quote rosa" nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa e a partecipazione pubblica.
Ad oggi, purtroppo, l'Italia raggiunge a malapena il 4 per cento di donne all'interno dei CDA. Altri paesi hanno già adottato legislazioni simili e molti altri auspico le approveranno nei prossimi mesi. Le donne competenti e qualificate devono poter crescere lavorativamente al pari dei colleghi uomini, dimostrando e facendo valere le proprie competenze. Sapete, occupare un posto in nome esclusivamente del merito e della professionalità è sicuramente più gratificante e meno umiliante, ma sono convinta sia necessario portare avanti una vera e propria "rivoluzione rosa" che ha come obiettivo finale quello di avere una sempre maggiore presenza femminile, senza dover necessariamente ricorrere alle quote.
In futuro, grazie al nostro impegno quotidiano, le pari opportunità non dovranno essere riconosciute solo per legge, ma dovranno essere un irrinunciabile valore della società, basata non solo sull'uguaglianza di genere, ma su una vera e propria parità culturale.
Izaskun Bilbao Barandica (ALDE). - Señora Presidenta, nuestro lema debe ser: «De los discursos a los hechos».
El programa 2020 aboga por la igualdad para superar la crisis. Las empresas europeas apenas cuentan con mujeres en sus consejos de administración, aunque diferentes estudios demuestran que su presencia aporta innovación, mejora en la gestión y beneficios a estas empresas. Las mujeres se forman más que los hombres y con mejores resultados académicos. Sin embargo, los hombres ocupan el 90 % de los puestos en los consejos de administración de las empresas que cotizan en bolsa y ocupan el 90 % de las presidencias de los consejos.
Para equilibrar estas cuotas, necesitamos medidas que han dado resultado donde se han aplicado, y la Resolución aprobada hoy va a contribuir a ello. No comparto la referencia del informe a mujeres competentes y cualificadas, porque el pequeño porcentaje de mujeres que accede a puestos de responsabilidad lo es. Y porque ¿conocen algún texto en el mundo con esta exigencia para los hombres, que ocupan el 90 y el 97 % de las cuotas? ¿Son todos competentes y cualificados?
Cambiemos el lenguaje y el paradigma si queremos conseguir la igualdad.
Anna Maria Corazza Bildt (PPE). - Fru talman! Jag välkomnar att kommissionen och Europaparlamentet har tagit krafttag för att främja kvinnliga företagare. Som kvinnlig entrepenör har jag själv varit väldigt engagerad för flera kvinnor i ledarskapspositioner i business. Men jag röstade tyvärr mot det här betänkandet, för jag tror inte på en lösning på Europanivå. Vi ska inte lagstifta om kvotering, vi ska inte be kommissionen att vidta tvångsåtgärder för att hantera löneskillnader eller att kvotera in kvinnor i företagen. Europaparlamentet och kommissionen har en viktig roll för att stimulera debatt, skapa opinion och sätta press på företagare, men ska inte toppstyra. Styrningen sköter vi bättre på nationell nivå, hemma. Jag tror också att frivilliga åtgärder kan ge bättre resultat i Sverige, men situationen är annorlunda i andra länder i Europa när det gäller att sätta press på företagare att ha flera kvinnor i styrelserna.
Andrea Češková (ECR). - Paní předsedající, já a naše frakce pozitivně hodnotíme a podporujeme vůli zvýšit zastoupení žen ve vedoucích pozicích a ve správních radách podniků, jež je v současné době stále velice slabé. Nicméně jsme nemohli podpořit tuto zprávu, jelikož byly přijaty takové návrhy, které podporují a vyzývají k závazným cílům a k legislativním opatřením na evropské úrovni.
Princip konkurenceschopnosti na trhu práce je naší hlavní zásadou. Výběr žen do vedoucích pozic a jejich jmenování do správních rad nelze provádět na základě pohlaví, nýbrž na základě kvalifikace a odpovídajících zkušeností. Jsme proti zavedení závazných legislativních opatření a kvót pro ženy na evropské úrovni a věříme, že národní vlády a zaměstnavatelé jsou činitelé, kteří lépe rozhodnou, kdy a jakým způsobem budou podporovat ženy při zvýšení účasti v těchto pozicích.
Anna Záborská (PPE). - Vždy budem bojovať proti diskriminácii žien v zamestnaní na akejkoľvek pozícii. Preto som podporila správu pani Kratsa. Ale jediné, čo dosiahneme kvótami, bude vytvorenie takzvaných ženských miest v manažmente. Úlohou vedenia firmy je vytvoriť zisk, z ktorého platí dane a zamestnáva ľudí. Pýtam sa: naozaj si niekto myslí, že ziskovosť závisí od pohlavia manažmentu? Zažila som, keď sa kvótami chcela emancipovať robotnícka trieda. Som presvedčená, že kvóty sú pozitívnou diskrimináciou žien a ženy si nezaslúžia žiadnu diskrimináciu. Možno proces zmeny myslenia v spoločnosti bude trvať dlhšie, ale bude prirodzený. Preto som paragrafy 1, 2 a 16 nepodporila.
Siiri Oviir (ALDE). - Ma toetasin selle raporti vastuvõtmist. See raport oli tasakaalustatud ja konkreetne. Ja kuna kriis ei ole kaugeltki veel läbi, kuigi paljudele poliitikutele meeldib seda juba väita, olen ma veendunud ja toetan, et komisjon, see tähendab Euroopa Parlamendi finants-, majandus- ja sotsiaalkriisi erikomisjon, mis moodustati ju ajutise komisjonina, peaks oma tööd jätkama. Komisjoni senist tööd tuleb ainult tunnustada. Tunnustada tema tööd Euroopa Liidu kestliku kasvumudeli soovituste väljatöötamisel ning vastavate mehhanismide ja koordineeritud poliitika loomisele kaasa aitamisel. Pean vajalikuks komisjoni töö jätkamist, et keskenduda Euroopa riikide suurte võlakohustuste ja eurokriisi probleemide lahendamisele.
Anna Záborská (PPE). - Správa pani Berès potvrdzuje, že sa blížime ku križovatke. Ak pôjdeme cestou, ktorú naznačuje aj táto správa, už o pár rokov sa Únia zmení na federáciu so všetkým, čo k tomu patrí: vládou, ministerstvom financií a federálnou daňou. Nemáme dnes mandát na vytvorenie takejto Európy od našich voličov, ale obávam sa, že druhá cesta prinesie pád eura a začiatok konca európskej integrácie. Musíme sa rozhodnúť. Správu som nepodporila, lebo takéto rozhodnutie musia urobiť voliči. Ale tí, ktorí chcú federáciu a spoločný rozpočet, by mali konečne začať hovoriť aj o rovnakej úrovni platov, zdravotnej starostlivosti a rovnakých dôchodkoch a o ochote solidárne vyrovnať rozdiely, ktoré tu existujú.
Seán Kelly (PPE). - A Uachtaráin, cé go bhfuil a lán moltaí maithe i dTuarascáil Berès caithfidh mé a rá go raibh orainne, feisirí Fhine Gael, san EPP staonadh ag an vóta deireanach agus míneoidh mé an chúis anois.
Taxation is a matter of subsidiarity and we feel that talk of tax harmonisation at this stage, while it may be idealistic, is premature, especially as we in Ireland are in the midst of an IMF-EU bail-out, and for the EU part of that bail-out we are paying what we consider to be draconian interest rates. This is recognised by the European Parliament and by the Commission, including Commissioner Rehn and President Barroso. But we cannot get a reduction because at Council level some Member States want to have a quid pro quo – a reduction of interest rates if we give up our right to set our own corporation tax rate. This is contrary to the spirit of subsidiarity and it is also contrary to the spirit of solidarity which is supposed to exist in the European Union.
Daniel Hannan (ECR). - Madam President, when I was a teenager I travelled in what we still thought of as Eastern Europe and I remember being struck, even then, by the paradox that here was a system that nobody believed in. Even the people running it no longer professed, if ever they had, the principles of Marxism-Leninism. Yet one could not see how it was going to end because so many people had a vested interest in the maintenance of the status quo.
I had an eerie sense of nostalgia as I listened to the debate this morning. One by one, the pillars that sustained the European ideal have been kicked away and yet we continue to tell ourselves that the answer is more integration, more Europe, monetary and fiscal union, common economic governance, and so on. The Schengen Treaty is collapsing as governments begin to reimpose border controls, and now the euro is also showing itself to be unsustainable. Yet the apparat of Europe in this House and in the palaces and chancelleries of the continent continues to trot out the same slogans about ever-closer union, not to convince the voters, not even really to convince themselves – not any more – but simply because they do not know what else to do.
Syed Kamall (ECR). - Madam President, as I listened to the debate this morning on the financial crisis, I was struck by how much we have not really learnt from the crisis. Why have we not learnt the lessons that governments should not print money too cheaply, and that when you print money cheaply the citizens think they have more money than they have and they make what Ludwig von Mises called ‘malinvestments’. And when the market corrects itself the whole bubble bursts and the market crashes. That is what we saw with Credit First.
Why have we not learnt the lessons that individuals and governments and families should not spend more money than they earn? Surely, of all the countries, Greece should have learnt that, and other countries around the EU. They simply got themselves into trouble because they spent money they did not have. Why have we not tackled the real problem in the financial system, which is the fact that banks are deemed too big to fail? In which other industry do we really now believe that if you get into trouble you should have taxpayers’ money to bail yourself out? If you actually leave it to the market then other competitors will come forward. Worst of all, we think that governments can spend money better than the private sector and create jobs. The last country to do that was the USSR. Let us not go that way.
Csaba Sógor (PPE). - A pénzügyi, gazdasági és szociális válsággal foglalkozó különbizottság jelentése kiemeli, hogy mind a mezőgazdasági, mind pedig a kohéziós politikának kulcsszerepet kell játszania az Európa 2020-as stratégiában. A közös agrárpolitika reformját a globális kihívásoknak való megfelelés, a kohéziós politikát pedig a versenyképesség elősegítésére irányuló világos céloknak megfelelően kell megtervezni. A legtöbb új tagállamban a mezőgazdasági termelők számítanak a közös mezőgazdasági politika eddigi rendszerére, a kohéziós politikából pedig elsősorban az alap infrastrukturális beruházások megvalósítását várják, hiszen e téren óriási lemaradásban vagyunk a régi tagállamokhoz képest. Az EU 2020 stratégiának az egész EU fejlődését kell szolgálnia, ez pedig elképzelhetetlen a lemaradott térségek fejlesztése, a mezőgazdasági politika és a kohéziós politika eredeti céljainak megtartása nélkül.
Bendt Bendtsen (PPE). - Fru formand! Jeg har desværre været nødt til at stemme nej til Berès-betænkningen i dag. Betænkningen tager ikke grundigt nok fat på det, det egentlig drejer sig om – dels det, at vi har skabt for stor statsgæld i de enkelte lande i Europa, og dels den manglende konkurrencekraft. Det er årsagen til, at vi i Europa har svært ved at klare os. Det er ikke nok bare at skabe mere likviditet – vi er nødt til at genskabe konkurrencekraften. Punkt 99 om et EU-budget svarende til 5-10 % af Unionens BNP er et dårligt og useriøst forslag, der er fuldstændigt ude af trit med hovedparten af borgernes ønsker i medlemslandene. Det er et akademisk forslag uden hold i virkeligheden. Vi sidder her for at repræsentere befolkningerne ude i medlemslandene, og tankerne om at overflytte op til 10 % af landenes BNP har ingen gang på jord, heller ikke i dette parlament.
Dichiarazioni di voto scritte
Relazione: Tanja Fajon (A7-0237/011)
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo a presente proposta, alicerçada no artigo 77.º, n.º 2, do TFUE (questões referentes às fronteiras), pois deve representar uma mais-valia enquanto acto legislativo da União, nomeadamente ao garantir segurança aos guardas de fronteira, a quem assiste o direito de controlar os documentos de viagem nas fronteiras externas. Concordo com o relator ao sustentar que o texto proposto respeitaria a competência dos Estados-Membros para efeitos de reconhecimento dos documentos de viagem. Em conformidade com a Convenção de aplicação do Acordo de Schengen, de 14 de Junho de 1985, as Decisões SCH/Com-ex (98)56 e SCH/Com-ex (99)14 reportam-se à criação de um manual relativo aos documentos de viagem que autorizam o respectivo titular a atravessar as fronteiras externas e nos quais podem ser apostos vistos. Não obstante, estas decisões remontam ao período da cooperação intergovernamental Schengen e necessitam de ser adaptadas ao actual quadro institucional e jurídico da União Europeia.
Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi šio Europos Parlamento ir Tarybos sprendimo tikslas yra užtikrinti teisinį kelionės dokumentų sąrašo konkretumą. Šis sprendimas taip pat turėtų turėti pridėtinę vertę, t.y. remiantis juo turėtų būti užtikrintas sienų pareigūnų, kurie įgalioti tikrinti kelionės dokumentus prie išorės sienų, saugumas. Priešingu atveju pasiūlymo projekto tikslas netektų prasmės, todėl kelionės dokumentų sąrašas turėtų būti teisiškai įpareigojantis. Sutinku su pranešėjos nuomone, kad remiantis siūloma formuluote būtų ne tik paisoma valstybių narių kompetencijos pripažinti kelionės dokumentus, bet ir kartu užtikrinamas teisinis konkretumas pasibaigus nustatytam laikotarpiui, kuris išties galėtų būti ilgesnis negu siūlo Komisija. Be to, pritariu, kad ilgainiui turėtų būti sukurta interneto duomenų bazė, kurioje būtų saugomi visi kelionės dokumentų pavyzdžiai, kad sienų kontrolės tarnybų ir konsulatų darbuotojams būtų lengviau patikrinti konkretų kelionės dokumentą. Svarbu pažymėti, kad kelionės dokumentų sąrašo tikslas – dvejopas. Tai reiškia, kad, remdamosi šiuo sąrašu, sienų kontrolės tarnybos gali nustatyti, ar tam tikras kelionės dokumentas laikomas tinkamu norint kirsti išorės sieną, arba remdamiesi juo, konsulatų darbuotojai gali patikrinti, ar valstybės narės pripažįsta konkretų kelionės dokumentą ir ar į jį galima klijuoti vizą.
Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione dell'on. Fajon, poiché ritengo che sia importante riuscire a coordinare i paesi che rientrano nella cosiddetta area Schengen sotto il profilo della validità dei documenti di viaggio, utili ad attraversare le frontiere esterne.
Ritengo corretto l'approccio della relatrice su tale problematica, poiché gli Stati membri devono conservare il loro diritto di riconoscere, o meno, quali siano i documenti validi per varcare le frontiere; allo stesso tempo, però, vedo solo dei vantaggi nel consentire alla Commissione europea di stilare, con l'aiuto degli Stati, un elenco provvisto di tutti i documenti idonei a tale scopo. Grazie a tale lista sarà agevolato il lavoro alle frontiere, e inoltre sarà più semplice individuare i documenti falsi.
L'Europa rappresenta una risorsa per il presente ed ancor più per il futuro, quindi lavorare tutti insieme per coordinare le nostre attività, anche nell'importante ambito della circolazione delle persone, rappresenta un'altro passo in avanti per una vera Unione europea.
John Bufton (EFD), in writing. − I voted against this report as it aims to establish a harmonised list of acceptable travel documents which may be endorsed with a visa upon entry into an EU Member State. It is another step towards the creation of a pan-European immigration policy when it is essential that individual nations are able to control their own borders.
Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. − Votei favoravelmente o relatório por concordar que, em conformidade com a Convenção de aplicação do Acordo de Schengen, de 14 de Junho de 1985, as Decisões SCH/Com-ex (98)56 e SCH/Com-ex (99)14 reportam-se à criação de um manual relativo aos documentos de viagem que autorizam o respectivo titular a atravessar as fronteiras externas e nos quais podem ser apostos vistos. Não obstante, estas decisões remontam ao período da cooperação intergovernamental Schengen e necessitam de ser adaptadas ao actual quadro institucional e jurídico da União Europeia.
Dado que o propósito da Decisão consiste em criar certeza jurídica no respeitante à lista de documentos, esta declaração propõe o esclarecimento das consequências da não notificação da posição de um Estado-Membro no período estabelecido. Esta disposição é coerente com a competência exclusiva dos Estados-Membros para efeitos de reconhecimento dos documentos de viagem, porquanto aqueles terão sempre o direito de notificar o seu não reconhecimento desses documentos.
Carlos Coelho (PPE), por escrito. − O quadro dos documentos de viagem permite, por um lado, que as autoridades de controlo nas fronteiras possam verificar se um determinado documento é reconhecido para efeitos de transposição das fronteiras externas e, por outro lado, que o pessoal consular possa verificar se todos os Estados-Membros que aplicam a política comum de vistos reconhecem um dado documento para efeitos de aposição da vinheta de visto.
É necessário adaptar o quadro actual ao novo quadro institucional e jurídico da UE. O facto de os Estados-Membros não serem obrigados a indicar se reconhecem ou não cada um dos documentos constantes da lista cria uma incerteza jurídica, pois os titulares desses documentos de viagem correm o risco de lhes ser recusada a entrada ou de terem um visto limitado territorialmente. A harmonização do reconhecimento dos documentos de viagem não é possível, pois insere-se no âmbito das competências exclusivas dos Estados-Membros, porém há que assegurar uma actualização contínua da lista.
Apoio a criação de um mecanismo que assegure a actualização constante da lista de documentos de viagem emitidos pelos países e a introdução de um mecanismo centralizado para a avaliação técnica desses documentos. Paralelamente, deverá ser assegurado que todos os Estados-Membros expressem a sua posição relativamente ao reconhecimento ou não dos documentos de viagem enumerados.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − Se bem que a União não deseje ser uma Europa Fortaleza é obviamente necessário acautelar a entrada nas suas fronteiras externas e estabelecer que documentos emitidos por Estados terceiros sejam aptos a permitir aos seus nacionais essa entrada no espaço europeu. A União deve, por isso, elencar quais dispõem de tal aptidão e os Estados-Membros terão de actualizar permanentemente a lista dos mesmos de modo e dar conta aos demais acerca da sua aceitação ou recusa, de modo a que os serviços fronteiriços possam conhecê-los e aqueles que procuram entrar no espaço Schengen possam saber com que documentos se têm de munir. As decisões anteriormente tomadas a este respeito carecem de adaptação ao presente quadro institucional e jurídico europeu. A segurança jurídica, mas também o respeito pelos funcionários fronteiriços e por todos aqueles que rumam ao nosso território, exige semelhante informação.
José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. − O presente relatório representa um esforço do Parlamento Europeu para a harmonização de procedimentos e normas regulamentares por parte dos Estados-Membros da União Europeia, com vista à adequação ao novo quadro institucional e jurídico da UE. A lista dos documentos de viagem permite às autoridades de controlo nas fronteiras verificar se um determinado documento de viagem é reconhecido para efeitos de transposição das fronteiras externas, em conformidade com a legislação em vigor, e permite também ao pessoal consular verificar se todos os Estados-Membros reconhecem um dado documento de viagem para efeitos de aposição da vinheta de visto.
Considero que é necessário garantir a actualização contínua da lista dos documentos de viagem, obrigando os Estados-Membros a notificar a sua posição em matéria de reconhecimento ou não desses documentos para efeitos de simplificação e de eficácia. Destaco ainda a preocupação para garantir segurança aos guardas de fronteira, assim como o facto desta decisão não prejudicar a competência dos Estados-Membros em matéria de reconhecimento dos documentos de viagem.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − Este relatório trata de uma proposta de decisão relativa à lista de documentos de viagem que permitem a passagem de fronteiras externas e nos quais podem ser apostos vistos e à criação de um mecanismo para elaborar essa lista. Com o pretexto de garantir condições uniformes de recolha e a actualização da lista de documentos de viagem, pretende-se que sejam delegadas competências à Comissão Europeia. Caberá a esta a confirmação se um determinado documento é reconhecido para efeitos de transposição transfronteiriça.
Estamos perante uma proposta que não está isenta de contradições. Por um lado, pode facilitar a verificação de um dado documento de viagem pelas autoridades de controlo. Mas, por outro lado, a proposta é centralizadora, dá demasiados poderes à Comissão neste âmbito, o que pode ser feito à custa dos direitos dos Estados-Membros relativamente a aspectos importantes para a sua soberania.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − Este relatório trata de uma proposta de decisão relativa à lista de documentos de viagem que permitem a passagem de fronteiras externas e nos quais podem ser apostos vistos e à criação de um mecanismo para elaborar essa lista. Entretanto, com o pretexto de garantir condições uniformes de recolha e a actualização da lista de documentos de viagem, pretendem que sejam delegadas competências à Comissão. Caberá a esta a confirmação se um determinado documento é reconhecido para efeitos de transposição transfronteiriça.
Assim, estamos perante uma proposta com algumas contradições. Por um lado, pode facilitar a verificação de um dado documento de viagem pelas autoridades de controlo. Mas, por outro lado, dá demasiados poderes à Comissão Europeia neste âmbito, o que pode ser feito à custa dos direitos dos Estados-Membros, em aspectos importantes para a sua soberania.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − V súlade s Dohovorom, ktorým sa vykonáva schengenská dohoda zo 14. júna 1985, bola upravená príručka týkajúca sa cestovných dokladov, ktoré oprávňujú držiteľa na prekročenie vonkajších hraníc a v ktorých je možné vyznačiť vízum. Tieto rozhodnutia sa však vzťahujú na obdobie schengenskej spolupráce na medzivládnej úrovni a treba ich prispôsobiť súčasnému inštitucionálnemu a právnemu rámcu EÚ. Účel zoznamu cestovných dokladov je dvojaký: na jednej strane umožňuje hraničnej kontrole overiť, či bol určitý cestovný doklad uznaný na účely prekročenia vonkajších hraníc, na druhej strane umožňuje konzulárnym pracovníkom overiť, či členské štáty uznávajú určitý cestovný doklad na účely pripojenia vízovej nálepky. V tejto súvislosti sa zdá, že je nevyhnutné opatrenie, ktoré zaručí neustálu aktualizáciu zoznamu cestovných dokladov a zároveň zaistí, aby členské štáty mali k dispozícii čo najúplnejšie informácie. Od členských štátov by sa v záujme jednoduchosti a efektívnosti vyžadovalo, aby oznamovali svoje stanovisko o uznaní alebo neuznaní týchto dokumentov. Návrh ako taký by mal teda predstavovať pridanú hodnotu ako jeden z právnych predpisov Únie, a to tým, že ponúkne istotu pohraničnej stráži, ktorá má právo kontrolovať cestovné doklady na vonkajších hraniciach. Zoznam cestovných dokladov by mal byť preto právne záväzný, rovnako ako by bolo v súlade s právomocou členských štátov uznávať cestovné doklady.
Bruno Gollnisch (NI), par écrit. – S'il est une chose dont on ne peut m'accuser, c'est bien de méconnaître l'importance des contrôles aux frontières. Au contraire, il est de notoriété publique que je milite pour le rétablissement total des droits souverains des États membres à définir les conditions d'entrée et de séjour sur leur territoire, et à organiser le respect de ces conditions. Mais nous sommes, hélas, dans l'espace Schengen, et les États sont censés assurer à leurs propres frontières extérieures les contrôles bénéficiant à tous. Aussi, la proposition de décision établissant une liste des documents de voyage susceptibles d'être revêtus d'un visa, n'est pas, en soi, dans ce contexte, absurde.
Ce qui l'est en revanche, en termes de sécurité et de lutte contre l'immigration illégale, c'est de laisser à la Commission la tâche d'élaborer cette liste et de considérer, si les États membres ne s'étaient pas prononcés sur ladite liste dans un délai restreint, qu'ils la reconnaissaient comme valable, sur le mode "qui ne dit mot consent". Il aurait fallu au contraire présumer que ce silence équivalait automatiquement au refus de reconnaître tel ou tel document comme légal. On appelle cela une décision implicite de rejet, notion courante en droit public. C'est pourquoi je me suis abstenu sur ce rapport.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi kaip nustatyta 1985 m. Konvencijoje dėl Šengeno susitarimo įgyvendinimo, parengtas kelionės dokumentų, pagal kuriuos jų turėtojui suteikiama teisė kirsti išorės sienas ir į kuriuos gali būti įklijuojama viza, vadovas. Tačiau šie sprendimai yra pasenę ir turi būti suderinti atsižvelgiant į dabartinę ES institucinę ir teisinę sistemą. Kelionės dokumentų sąrašo tikslas – dvejopas. Viena vertus, remdamosi šiuo sąrašu, sienų kontrolės tarnybos gali nustatyti, ar tam tikras kelionės dokumentas laikomas tinkamu norint kirsti išorės sieną. Antra vertus, remdamiesi juo, konsulatų darbuotojai gali patikrinti, ar valstybės narės pripažįsta konkretų kelionės dokumentą ir ar į jį galima klijuoti vizą. Šiuo sprendimu nustatomas kelionės dokumentų, kurių turėtojui suteikiama teisė kirsti išorės sienas ir į kuriuos gali būti įklijuojama viza, sąrašas ir tokio sąrašo sudarymo mechanizmas. Šis sprendimas taikomas kelionės dokumentams, pavyzdžiui, nacionaliniams pasams (paprastiems, diplomatiniams arba tarnybiniams ir pareiginiams arba specialiems pasams), laikiniesiems kelionės dokumentams, pabėgėlių ir asmenų be pilietybės kelionės dokumentams, tarptautinių organizacijų išduodamiems kelionės dokumentams arba laissez-passer. Šis sprendimas neturi įtakos valstybių narių kompetencijai pripažinti kelionės dokumentus.
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report, the purpose of which is to create legal certainty with regard to the list of travel documents, therefore the rapporteur proposes to clarify the consequences of a failure to notify a Member State’s position in the given time period. This provision is consistent with the exclusive competence of Member States for the recognition of travel documents since they would always have the right to notify that they do not recognise the travel document concerned.
Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − Per poter attraversare le frontiere esterne tra gli Stati dell'Unione Europea, al tempo della cooperazione intergovernativa su Schengen, era necessaria la compilazione di alcuni documenti di viaggio.
L'elenco dei documenti di viaggio, infatti, da un lato permetteva alle autorità di controllo delle frontiere di verificare se un determinato documento di viaggio era riconosciuto dal Codice Schengen, dall'altro consentiva al personale consolare di verificare se gli Stati membri ritenevano necessaria l'apposizione della vignetta del visto.
Con l'attuale quadro istituzionale e giuridico, riteniamo siano necessari un continuo aggiornamento dell'elenco dei documenti di viaggio ed una comunicazione da parte degli Stati membri della loro posizione in merito al riconoscimento o non riconoscimento di tali documenti, a fini di semplificazione e di efficienza, garantendo cosi un'informazione il più completa possibile a tale riguardo.
Siamo dell'idea, infine, che l'elenco dei documenti di viaggio dovrebbe essere giuridicamente vincolante. La formulazione proposta rispetta doverosamente la competenza degli Stati membri di riconoscere o meno le documentazioni di viaggio e, al tempo stesso, garantisce la certezza del diritto dopo il periodo dato, che potrebbe in effetti essere più lungo di quanto proposto dalla Commissione.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − O controlo das fronteiras externas é essencial para a segurança da UE, daí considerarmos ser necessária uma definição rigorosa da lista dos documentos de viagem que permitam tal controlo. Esta lista deverá ser comum a todos os Estados-Membros, apesar da competência exclusiva destes para o reconhecimento dos documentos de viagem.
Louis Michel (ALDE), par écrit. – Cette liste devrait d'une part, permettre aux autorités chargées du contrôle des frontières de vérifier si un document de voyage déterminé est reconnu aux fins du franchissement des frontières extérieures, conformément au code frontières Schengen, et d'autre part, permettre aux autorités consulaires de s'assurer que les États membres reconnaissent un document de travail donné aux fins d'y apposer le visa.
Il faudra mettre en place un mécanisme imposant aux États membres l'obligation de prendre position sur la reconnaissance ou la non-reconnaissance des documents. Afin de garantir une bonne information du public et des États membres et de rendre le système efficace, une publication électronique, actualisée en permanence, de la liste des documents de voyage devrait être mise sur pied. Cette liste de documents devrait apporter une plus-value en matière de sécurité des contrôles aux frontières et la sécurité juridique pour ce qui concerne la liste des documents de voyage.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The purpose of the list of travel documents is twofold: on the one hand it allows border control authorities to verify whether a given travel document is recognised for the purpose of crossing the external borders as set out in Article 5(1)(a) of Regulation (EC) No 562/2006 of the European Parliament and of the Council of 15 March 2006 establishing a Community Code on the rules governing the movement of persons across borders (Schengen Borders Code). On the other hand it allows consular staff to verify whether Member States recognise a given travel document for the purpose of affixing the visa sticker.
The purpose of this decision is to create legal certainty with regard to the list of travel documents. Lastly, I would like to address a question to the Member States. Why do Latvia and Lithuania not allow people holding Italian or French visas to cross their borders? Such cases have been known to take place. I voted ‘in favour’, but the report should be improved.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − 1985 wurde mit dem Schengener Übereinkommen eine Liste visierfähiger Reisedokumente geschaffen, die zum Überschreiten der Außengrenzen berechtigen. Diese Liste soll nun dem veränderten institutionellen und rechtlichen Rahmen der Europäischen Union angeglichen werden. Die Mitgliedstaaten sollen verpflichtet werden, ihren Standpunkt zur Anerkennung bzw. Nichtanerkennung der betreffenden Dokumente mitzuteilen. Die Liste der Reisedokumente im vorliegenden Bericht soll rechtsverbindlich sein. Ich habe mich der Stimme enthalten, da ich von den Vorschlägen im Bericht nicht ganz überzeugt bin.
Franz Obermayr (NI), schriftlich. − 1985 wurde im Rahmen des Schengener Abkommens ein Handbuch visierfähiger Reisedokumente geschaffen, die den Inhaber zum Überschreiten der Außengrenzen berechtigen. Da sich mittlerweile die Rahmenbedingungen der EU massiv geändert haben, scheint eine Adaption sinnvoll zu sein. Da ich aber bei den im Bericht angeführten Mitteln zweifle, ob sie die ideale Lösung sind, habe ich mich der Stimme enthalten!
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai, kurioje nustatomas kelionės dokumentų, kurių turėtojui suteikiama teisė kirsti išorės sienas ir į kuriuos gali būti įklijuojama viza, sąrašas ir šio sąrašo sudarymo mechanizmas. Tam, kad sienų kontrolės tarnybos ir konsulatai galėtų tinkamai įgyvendinti savo funkcijas, kelionės dokumento vadovas turi būti atnaujintas ir suderintas su dabartine ES institucine ir teisine sistema. Labai svarbu, kad kelionės dokumentų pripažinimas išliktų kiekvienos valstybės narės kompetencijoje ir šis sprendimas nedarytų jokios įtakos. Manau, kad trijų mėnesių terminas, per kurį valstybės turi pranešti apie savo poziciją dėl kelionės dokumentų pripažinimą yra tinkamas ir pakankamas. Siekiant efektyviau kovoti prieš padirbtų asmens dokumentų naudojimą, Komisija turėtų parengti žinomų netikrų ir maskuojamųjų pasų sąrašą.
Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. − Aprovei o presente relatório sobre a proposta de decisão do Parlamento Europeu e do Conselho relativa à lista dos documentos de viagem que permitem a passagem das fronteiras externas e nos quais podem ser apostos vistos e à criação de um mecanismo para elaborar essa lista. Saúdo a relatora pelo relatório bem estruturado da Comissão das Liberdades Cívicas, da Justiça e dos Assuntos Internos. A harmonização do reconhecimento dos documentos de viagem não é possível, pois insere-se no âmbito das competências exclusivas dos Estados-Membros. Porém, há que assegurar uma actualização contínua da lista. Dou igualmente o meu apoio à criação de um mecanismo que assegure a actualização constante da lista de documentos de viagem emitidos pelos países e a introdução de um mecanismo centralizado para a avaliação técnica desses documentos. Creio que deve ser assegurado que todos os Estados-Membros possam expressar a sua posição relativamente ao reconhecimento ou não dos documentos de viagem enumerados, uma vez que se insere no âmbito das suas competências exclusivas.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − As normas relativas aos documentos de viagem que autorizam o seu titular a atravessar as fronteiras externas, previstas na Convenção de aplicação do Acordo de Schengen, de 14 de Junho de 1985, carecem de uma harmonização à luz do novo quadro jurídico comunitário. Nesta matéria, deve primar a defesa da certeza e segurança jurídicas: os Estados devem ter ao seu dispor elementos que permitam aferir a conformidade de dados documentos com o exigido para a transposição das fronteiras, bem como saber se dado documento é reconhecido em todos os Estados-Membros. Daí que seja razoável exigir uma lista de documentos vinculativa que assuma a forma de acto legislativo comunitário. Numa matéria de alto relevo para a segurança do espaço comum, deve valer, em primeira linha, a certeza na aplicação do Direito.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. In accordance with the Convention implementing the Schengen Agreement of 14 June 1985, the Decisions SCH/Com-ex (98) 56 and SCH/Com-ex (99) 14 concerning the compilation of a manual of travel documents enabling the crossing of external borders which may be endorsed with a visa. However, these decisions go back to the time of intergovernmental cooperation on Schengen and need to be adapted to the EU’s current institutional and legal framework.
The purpose of the list of travel documents is twofold: on the one hand it allows border control authorities to verify whether a given travel document is recognised for the purpose of crossing the external borders as set out in Article 5 (1)(a) of Regulation (EC) No 562/2006 of the European Parliament and of the Council of 15 March 2006 establishing a Community Code on the rules governing the movement of persons across borders (Schengen Borders Code); on the other hand it allows consular staff to verify whether Member States recognise a given travel document for the purpose of affixing the visa sticker.
Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo documento perché ritengo fondamentale creare certezza del diritto per quanto riguarda l'elenco dei documenti di viaggio che consentono di attraversare le frontiere esterne e sui quali può essere apposto un visto.
L'elenco dei documenti di viaggio permetterebbe, da una parte, alle autorità di controllo delle frontiere di verificare se un determinato documento è riconosciuto per l'attraversamento delle frontiere esterne; dall'altra invece consentirebbe al personale consolare di verificare se gli Stati membri riconoscono un dato documento di viaggio ai fini dell'apposizione della vignetta del visto.
Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση του κ.Fajon, διότι ο σκοπός της είναι να δημιουργηθεί ασφάλεια δικαίου σχετικά με τον κατάλογο ταξιδιωτικών εγγράφων και, κατά συνέπεια, θεωρώ ότι η πρόταση της εισηγήτριας να αποσαφηνισθούν οι συνέπειες σχετικά με την παράλειψη κοινοποίησης της θέσης ενός κράτους μέλους στη δεδομένη χρονική περίοδο είναι απόλυτα σωστή. Αυτή η διάταξη πρέπει να είναι συνεπής με την αποκλειστική αρμοδιότητα των κρατών μελών για την αναγνώριση ταξιδιωτικών εγγράφων, εφόσον θα έχουν πάντοτε το δικαίωμα να κοινοποιούν ότι δεν αναγνωρίζουν το σχετικό ταξιδιωτικό έγγραφο.
Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − In una logica di aumento del flusso di attraversamento delle frontiere sia da parte dei cittadini europei che dei cittadini di paesi terzi, come ci dimostrano i dati degli ultimi anni (per questioni di studio, lavorative o ricongiungimento famigliare, ecc.) ritengo tempestivo e quando più calzante che l'Unione europea riveda le norme da attuare in merito ai documenti di viaggio necessari a vacare le frontiere.
Due sono i punti di forza del testo: da un lato la semplificazione e l'aumento dell'efficacia burocratica per le autorità di controllo alle frontiere che verificano l'accettabilità di un determinato documento di viaggio, e dall'altro la redazione di un elenco dei documenti di viaggio che consenta al personale consolare di verificare se gli Stati membri riconoscono o meno un dato documento ai fini dell'apposizione della vignetta del visto.
Considero, dunque, che la relazione che abbiamo votato oggi in aula, e per cui ho espresso il mio voto favorevole, rappresenti di per sé un passo avanti verso l'unificazione dei riconoscimenti della documentazione all'interno dell'Unione europea, in particolare fornendo certezza nel diritto e appianamento delle difficoltà burocratiche nell'applicazione della libertà di circolazione dei cittadini europei.
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Hintergrund des vorliegenden Berichtes ist die Notwendigkeit, die Beschlüsse gemäß dem Übereinkommen zur Durchführung des Schengener Übereinkommens mit dem inzwischen bestehenden rechtlichen Rahmen der EU in Einklang zu bringen. Wie die Berichterstatterin richtig darlegt, würde durch die Rechtsvorschrift nur dann einen Mehrwert entstehen, wenn diese wesentlich zur Rechtssicherheit für die Arbeit der Grenzschutzbeamten beitrüge. Ich habe daher zugestimmt.
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo a presente proposta, pois salienta a importância da banda larga na Europa enquanto elemento de coesão territorial, o que também oferece oportunidades para regiões remotas e isoladas geograficamente. As tecnologias digitais são essenciais para a coesão territorial, na medida em que conferem um maior protagonismo às regiões mais afastadas da União Europeia. Impõe-se, por conseguinte, ultrapassar as dificuldades que as regiões enfrentam no domínio das tecnologias e dos serviços, em termos de disponibilidade, qualidade e tarifas.
Concordo que, para além das medidas destinadas a apoiar o fornecimento de redes de banda larga e de outras tecnologias em rede, é particularmente importante velar por que os investimentos sejam igualmente canalizados para o desenvolvimento de aplicações e programas para utilização das infra-estruturas informáticas, que contribuirão para melhorar a vida dos cidadãos, promover o fornecimento de serviços públicos em linha e aumentar a qualidade da administração pública.
Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją dėl plačiajuosčio ryšio Europoje: investavimas į skaitmeninių technologijų skatinamą augimą. Šiuo dokumentu mes, Europos Parlamento nariai, raginame mažinti skaitmeninį atotrūkį ir užtikrinti prieigą prie plačiajuosčio ryšio visoje ES siekiant suteikti pridėtinę europinę vertę, ypač atokiose ir kaimo vietovėse, siekiant užtikrinti socialinę ir teritorinę sanglaudą. Tam, kad būtų įgyvendinti strategijos „ES 2020“ tikslai, nepaprastai svarbu užtikrinti veiksmingą plačiajuosčio ryšio paslaugų teikimą visoje ES, kad būtų skatinamas greitas, tvarus, integracinis ir teritorinę sanglaudą užtikrinantis ekonomikos augimas, kuris pagerintų užimtumo padėtį, būtų stiprinamas Europos konkurencingumas, sukuriamos palankesnės sąlygos moksliniams tyrimams ir inovacijoms. Labai svarbu tai, kad plačiajuostis ryšys sudarytų galimybes visiems regionams, miestams, savivaldybėms ir visuomenės grupėms naudotis skaitmenine erdve, joms suteikiant galimybę pasinaudoti naujomis viešųjų paslaugų skaitmeninėmis technologijomis.
Regina Bastos (PPE), por escrito. − O acesso por parte de todos os cidadãos europeus a redes eficientes de banda larga é um factor determinante para a concretização dos objectivos da Estratégia Europa 2020 para o crescimento inteligente, sustentável e inclusivo. A banda larga é essencial para a competitividade da indústria da UE contribuindo fortemente para o crescimento económico e o emprego, assim como para a participação de todos as regiões e grupos sociais na vida digital da UE.
Apesar da evolução e das melhorias registadas neste domínio, o presente relatório, que apoiei, sugere um conjunto de iniciativas para a concretização dos objectivos europeus, nomeadamente: sublinha a necessidade de uma melhor utilização de todas as tecnologias complementares disponíveis, incluindo as móveis e as de satélite, de forma a conseguir a cobertura da banda larga das zonas rurais, montanhosas e insulares. Solicita à Comissão que apresente, com carácter de urgência, uma proposta adequada de plano estratégico que contenha um quadro único aplicável a todos os aspectos da cibersegurança. Finalmente reclama medidas específicas para garantir que as PME possam gozar plenamente do potencial da banda larga nos domínios do comércio electrónico e da contratação pública por via electrónica.
Adam Bielan (ECR), na piśmie. − Panie Przewodniczący! Internet to dzisiaj podstawowe narzędzie pracy. Liczba stałych i mobilnych abonentów Internetu szerokopasmowego w Europie osiąga obecnie poziom stu pięćdziesięciu milionów. Zapotrzebowanie na łącza wciąż systematycznie rośnie. Niestety nadal powszechne jest zjawisko społecznego wykluczenia cyfrowego, szczególnie w odniesieniu do osób o niskich dochodach czy niepełnosprawnych.
Zgadzam się więc z postulatem, by Komisja i państwa członkowskie dążyły do jak najszybszego zapewnienia dostępu do szerokopasmowego Internetu wszystkim Europejczykom, również poprzez pomoc finansową. Wspieranie inwestycji opartych na technologiach szerokopasmowych oraz obniżanie ich kosztów, przy zapewnieniu uczciwej konkurencji między sieciami, wzmacnia pozycję małych i średnich przedsiębiorstw. Umożliwiając im korzystanie z pełni potencjału w dziedzinie handlu elektronicznego oraz z elektronicznych zamówień publicznych wpływamy na zwiększenie popytu. Popieram zatem apel o przyspieszenie procedur udzielania zamówień publicznych z wykorzystaniem zasobów on-line i elektronicznego fakturowania. Głosowałem za przyjęciem sprawozdania.
Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He votado a favor de esta iniciativa porque el suministro en toda la UE de la banda ancha de alto rendimiento va a contribuir a cumplir los objetivos de la Estrategia Europa 2020, impulsando de esta forma un crecimiento económico sostenible, inclusivo y cohesionado para el territorio, la creación de empleo y potencias de competitividad en Europa. Asimismo va a favorecer la investigación y la innovación, de forma que todas las regiones, ciudades, municipios, grupos sociales y personas puedan beneficiarse de ellas.
Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho espresso un voto favorevole alla relazione dell'on. Tzavela perché si sottolinea il ruolo fondamentale che l'accesso veloce a Internet può avere nella ripresa economica, in quanto grande supporto all'innovazione e alla produttività in tutti i settori economici.
La banda larga permetterà lo sviluppo di nuovi settori, come la sanità online, che contribuirà alla riduzione della burocrazia e porterà notevoli risparmi. Inoltre, condivido l'invito della relatrice agli Stati membri a istituire piani nazionali per la banda larga e ad intraprendere misure per promuovere nuove capacità e competenze per offrire servizi sempre più innovativi.
Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Ho votato positivamente la relazione presentata dall'on. Tzavela.
La rapidità della diffusione delle informazioni, degli scambi commerciali, delle interconnessioni sociali impone la previsione di efficaci politiche sulle infrastrutture tecnologiche, ormai essenziali per la vita comune dei nostri cittadini. L’UE deve arrivare velocemente a un mercato competitivo della banda larga in grado di facilitare i servizi, creando al contempo nuovi posti di lavoro e nuove possibilità commerciali.
È necessario sostenere e implementare gli investimenti nel settore tecnologico, in modo da raggiungere gli ambiziosi obiettivi posti dall’agenda digitale e i traguardi fissati dalla strategia Europa 2020 per una crescita sostenibile e inclusiva, grazie anche ad un coinvolgimento attivo del settore privato, parte fondamentale di questa strategia.
Condivido la necessità che gli Stati membri adottino politiche condivise e coordinate nel settore della banda larga e politiche pubbliche incisive volte ad una capillare diffusione, anche nelle zone più remote, di questo fondamentale strumento. Un’Europa leader in questo settore offrirà notevoli possibilità di crescita garantendo competitività, libera concorrenza e maggiore scelta per i consumatori.
Jan Březina (PPE), písemně. − Podporuji rozšíření širokopásmového pokrytí, neboť podle mého názoru povede k usnadnění komunikace, obzvláště pro osoby se sníženou mobilitou nebo žijící v izolaci, a ve venkovských oblastech zlepší přístup ke službám a podpoří rozvoj malých a středních podniků. Proto jsem zklamán, že finanční prostředky v hodnotě 1 miliardy EUR, které byly přislíbeny v roce 2008 v plánu evropské hospodářské obnovy v souvislosti se 100% širokopásmovým pokrytím do roku 2010, nebyly přiděleny, a tohoto cíle tak nebylo dosud dosaženo. Nepochybuji o tom, že širokopásmové služby jsou klíčem ke konkurenceschopnosti průmyslu EU a velkou měrou přispívají k hospodářskému růstu, sociální soudržnosti, vytváření nových pracovních míst a a zvyšování účasti všech sociálních skupin na digitálním životě v EU.
Domnívám se, že úspěšné provedení balíčku opatření pro širokopásmové sítě má zásadní význam pro řešení nezaměstnanosti zejména mezi mladými lidmi v kontextu strategie Evropa 2020. Proto v tomto směru podporuji spolupráci Komise s EIB na zlepšování financování rychlých a ultrarychlých sítí s tím, že je třeba, aby toto financování bylo orientováno na projekty otevřených infrastruktur, které podporují rozmanitost služeb. Podporuji rovněž Komisi v její snaze prozkoumat možnosti nových finančních zdrojů a inovačních finančních nástrojů.
Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. − Votei favoravelmente o relatório por concordar que o fornecimento de redes eficientes de banda larga à escala da UE é de importância vital para a consecução dos objectivos da Estratégia Europa 2020, a fim de fomentar um crescimento económico inteligente, sustentável, inclusivo e indutor de coesão territorial, melhorar a situação do emprego, reforçar a competitividade da Europa, facilitar a investigação e a inovação científicas e permitir que, desse modo, todas as regiões, cidades, municípios e sectores da sociedade beneficiem do ambiente digital, propiciando-lhes a oportunidade de explorarem novas tecnologias digitais destinadas aos serviços públicos.
Considero que o acesso dos estabelecimentos de ensino e dos centros de investigação às infra-estruturas de banda larga é essencial para assegurar a livre circulação dos conhecimentos, preparar as novas gerações e tornar a União Europeia competitiva. O relatório solicita à Comissão e aos Estados-Membros que desenvolvam programas europeus e nacionais capazes de garantir e financiar o acesso de todos os estabelecimentos de ensino e de investigação às infra-estruturas de banda larga até 2015; considera ainda que, até 2015, todas as instituições académicas e de investigação da Europa devem estar ligadas por redes de altíssima velocidade, que possuam débitos na ordem de gigabytes por segundo, criando uma Intranet para o espaço único europeu de investigação.
Nessa Childers (S&D), in writing. − It is crucially important that Europe invests in high quality broadband, and maintains our position at the upper ends of the technology and infrastructure markets. For this reason I supported this vote.
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei favoravelmente este relatório por defender o alargamento do livre acesso à Internet de alta velocidade para escolas, hospitais e outras instituições públicas, como meio de melhorar a qualidade e acessibilidade dos serviços públicos e de fortalecer a conectividade em zonas periféricas ou mais desfavorecidas.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − No quadro da Estratégia UE 2020, a agenda digital assume especial importância e relevância pelos ganhos que pode significar não apenas em termos de inovação e conhecimento, mas também pelos benefícios trazidos aos consumidores e às empresas, nomeadamente às PME. Tendo em conta a actual dificuldade dos Estados e das empresas em cumprir as metas da Estratégia UE 2020 no que respeita aos objectivos da banda larga e a pouca disponibilidade de recursos financeiros, considero pertinente a recomendação da Comissão do Mercado Interno para que possam ser disponibilizados fundos estruturais para a implantação da banda larga e de reforço do acesso a internet de alta velocidade, com todos os benefícios que tal pode representar para consumidores e empresas, e para o reforço da competitividade.
José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. − Com vista à concretização dos objectivos da Estratégia Europa 2020 e considerando a importância estratégica da agenda digital em favor dos cidadãos, das empresas e da aposta na inovação e no conhecimento, o acesso universal a redes eficientes de banda larga reveste-se de uma importância extrema, nomeadamente para a competitividade global, o crescimento económico e o emprego, envolvendo a participação de todos as regiões e grupos sociais. Por isso, apoio este relatório, de onde saliento ainda a defesa do incentivo ao investimento e à concorrência, a fim evitar a distorção do mercado ou mesmo a criação de encargos indevidos para as empresas que o compõem.
Do conjunto de iniciativas proposto, destacam-se também a protecção dos interesses e a promoção de vantagens para os consumidores. Em contraponto com este esforço europeu e este reconhecimento da importância da agenda digital, não posso deixar de lamentar o desperdício de fundos por parte de Portugal, destinados a desenvolver a infra-estrutura para a Internet de banda larga nas zonas rurais e a consolidar as operações relacionadas com os Novos Desafios.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − O acesso geral à banda larga constitui actualmente uma condição indispensável do desenvolvimento social e da melhoria dos serviços públicos. Apesar do relatório ser globalmente positivo e de até propor que os Estados-Membros sejam instados a pôr em prática políticas públicas de apoio à introdução de novas tecnologias, deveria, ainda assim, insistir na melhoria e promoção dos serviços públicos enquanto garante que todos os cidadãos tenham acesso à banda larga, permitindo alargar os seus benefícios a todos os sectores da população, nomeadamente nas regiões menos desenvolvidas da União.
São exemplo as regiões ultraperiféricas que conhecem nos seus territórios situações de elevada dispersão geográfica, nas quais ainda não existe acesso a infra-estruturas TIC essenciais, como a Internet de banda larga, representando desta forma uma dupla penalização a adicionar aos constrangimentos decorrentes da ultraperificidade. Expressamos a nossa preocupação a tendências desmesuradas de incremento de medidas securitárias de controlo e vigilância da rede, sob o argumento do ciberterrorismo, e onde a garantia de uma protecção dos dados pessoais é apenas mais uma ilusão, podendo pôr em causa os direitos, as liberdades e as garantias das pessoas.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Do roku 2020 by všetci Európania mali mať prístup k internetu s rýchlosťou väčšou ako 30 megabitov za sekundu (Mbps) a minimálne 50 % domácností v Európe by malo mať internet s rýchlosťou vyše 100 Mbps. Tento cieľ je súčasťou Digitálnej agendy pre Európu, prioritnej iniciatívy stratégie Európa 2020 zameranej na inteligentné, udržateľné a inkluzívne hospodárstvo. Rovnako sa v Digitálnej agende potvrdil cieľ, ktorý si vytýčila Európska rada, poskytnúť všetkým Európanom základné široké pásmo do roku 2013. Na dosiahnutie týchto ambicióznych cieľov treba vypracovať komplexnú politiku, založenú na celej škále technológií, a dôkladne monitorovať dosiahnutý pokrok. Cieľ zabezpečiť rýchly a ultrarýchly internet sa vytýčil preto, lebo bude zohrávať ústrednú úlohu pri oživovaní hospodárstva a bude predstavovať platformu na podporu inovácie v celom hospodárstve, rovnako ako to bolo v prípade elektrickej energie a dopravy v minulosti. Zavádzanie ultrarýchlych otvorených a konkurencieschopných sietí bude stimulovať pozitívny kolobeh pri vývoji digitálneho hospodárstva, pretože umožní vznik a rozšírenie nových služieb, ktoré si vyžadujú široké pásmo a po ktorých bude stúpať dopyt občanov, v dôsledku čoho bude aj väčší dopyt po širokom pásme.
Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. − Signora presidente, onorevoli colleghi, la banda larga rappresenta un'innovazione che può aiutarci ad uscire dalla crisi. E' uno stimolo importante per la modernizzazione dell'Europa. L'Unione europea valuta come una priorità il consentire a tutte le fasce della società di beneficiare della tecnologia digitale. L'obiettivo che si deve sostenere è quello di poter garantire entro il 2013 a tutti i cittadini europei una copertura della banda larga del 100%. L'obiettivo di migliorare il dialogo e dare un impulso allo sviluppo è assolutamente condivisibile. Per questo confermo il mio voto favorevole.
Pat the Cope Gallagher (ALDE), in writing. − The provision of high-speed broadband coverage for all by 2013 is an integral part of the European Commission’s digital agenda strategy. It is critical that the most remote and disadvantaged regions in Europe are not ignored by the European Commission as they pursue this objective. The European Commission must ensure that all Member States reach this important target, which is vital for growth and jobs.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi siekiant įgyvendinti strategijos „ES 2020“ tikslus nepaprastai svarbu užtikrinti veiksmingą plačiajuosčio ryšio paslaugų teikimą visoje ES, kad būtų skatinamas greitas, tvarus, integracinis ir teritorinę sanglaudą užtikrinantis ekonomikos augimas, kuris pagerintų užimtumo padėtį, būtų stiprinamas Europos konkurencingumas, sukuriamos palankesnės sąlygos moksliniams tyrimams ir inovacijoms, ir sudaromos galimybės visiems regionams, miestams, savivaldybėms ir visuomenės grupėms naudotis skaitmenine erdve, joms suteikiant galimybę pasinaudoti naujomis viešųjų paslaugų skaitmeninėmis technologijomis.
Ville Itälä (PPE), in writing. − The European Union should invest more in the creation of a common broadband area in order to clear obstacles to free movement in the European area. The European Union should be an example for the world in terms of digital development. One of the main problems in this area for the citizens of the Union is pricing, especially the lack of harmonisation in pricing on the territory of the European Union. A citizen should know that the price of using broadband services in different member countries is always the same, just like with mobile phone calls.
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution, which asks the Commission, in order to create a coherent, consistent and effective EU structure marshalling all resources, to urgently present an appropriate proposal for a strategic plan containing a single framework for all aspects of EU cyber security, to ensure full protection and resilience of network and critical information infrastructures, including minimum safety standards and certifications, a common terminology, cyber incident management and a road map on cyber security. It takes the view that such a plan should define the contributions required from each actor, including the Commission, Member States, ENISA, Europol, Eurojust, EU and national computer emergency response teams and other relevant EU and national bodies and authorities, as well as the private sector, and also address the EU’s role and representation internationally.
Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − Benché tutti gli Stati membri dispongano di una strategia nazionale in materia di banda larga, solo pochi di essi hanno programmi pienamente operativi che includono gli obiettivi prefissi dalla strategia Europa 2020, quali: assicurare la non discriminazione, promuovere le tecnologie disponibili ed evitare misure che implichino oneri iniqui per i consumatori e le imprese.
Riteniamo che i servizi a banda larga siano un fattore essenziale per la competitività dell'economia e siano necessari per permettere a tutte le regioni ed a tutte le fasce della società di poter beneficiare della tecnologia digitale nell'Unione europea. Pertanto, invitiamo gli Stati membri ad aprire integralmente la concorrenza tra le reti, onde evitare tanto le sovvenzioni che distorcono il mercato, quanto l'insorgenza e l'abuso di posizioni di mercato dominanti.
Essi devono promuovere ed estendere il libero accesso alla connettività ad alta velocità alle infrastrutture pubbliche importanti situate in zone remote, come mezzo per migliorare il servizio pubblico. Sosteniamo, infine, che l'Unione europea debba investire maggiormente nella ricerca sulle future tecnologie della comunicazione, sia fisse che mobili, e debba sviluppare iniziative tecnologiche congiunte in tali settori, interessando le università, gli istituti di ricerca, i fabbricanti di dispositivi e i fornitori di servizi e contenuti.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − A evolução crescente das tecnologias de informação tem que ser acompanhada por investimentos importantes no desenvolvimento da banda larga europeia. Assim, o fornecimento de redes eficientes de banda larga à escala da UE é de importância vital para a consecução dos objectivos da Estratégia Europa 2020, a fim de fomentar um crescimento económico inteligente, sustentável, inclusivo e indutor de coesão territorial, melhorar a situação do emprego, reforçar a competitividade da Europa, facilitar a investigação e a inovação científicas e permitir que, desse modo, todas as regiões, cidades, municípios e sectores da sociedade beneficiem do ambiente digital, propiciando-lhes a oportunidade de explorarem novas tecnologias digitais destinadas aos serviços públicos. É, no entanto, importante continuar a investir nesta área para que a banda larga consiga chegar a todos.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Taking into account the inequality of the broadband market throughout Europe and the disappointing absorption capacity in this area, Mrs Tzavela pointed out that ‘basic broadband’ of at least 2 Mbps by 2013 in all 27 Member States, including 100% coverage, is a realistic goal. The ultimate goal for 2020 is 30 Mbps with 100% European coverage, and for 50% or more of European households to have subscriptions above 100 Mbps.
Another important point of this paper includes providing incentives to investors for rural and remote areas, as well as islands. Furthermore, while fibre optics will be the main platform capable of providing 100 Mbps, the document welcomes and promotes the use of complementary technologies such as fixed and mobile wireless, as well as satellite.
Unfortunately, the rapporteur is lobbying only one direction – the Internet. Providers are interested in that. Such a project is necessary but with some stipulations and red lines. In case of European investments, radio, TV and the press will lose the ability to compete, and that will result in the loss of hundreds of thousands of jobs and bankruptcies within the mass media. Therefore, during the transitional period, the EU should draft a plan of investments in traditional mass media, prohibit use of the Internet for piracy and prevent dishonest competition. I abstained.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − In Zeiten großer Mobilität und des freien Personenverkehrs ist es unumgänglich, den Menschen uneingeschränkten Zugang zu den „neuen“ Kommunikationsmitteln wie den E-Mail-Verkehr zu bieten. Schnelle Internetverbindungen sind unerlässlich, auch für verschiedenste Unternehmen, die ausschließlich via Web kommunizieren und sich in weiterer Folge auch dadurch vernetzen. Doch handelt es sich nicht nur um einen großen Markt für Nutzer, auch Investoren und Firmen sind an einem Ausbau der Breitband-Zugangs interessiert, da hier ein breites, sich geschäftlich durchaus lohnendes Feld entsteht und die Europäische Union das ambitionierte Ziel verfolgt, Weltmarktführer zu werden. Ich habe mich meiner Stimme enthalten, da zu wenig auf die Finanzierbarkeit der Maßnahmen eingegangen wird.
Franz Obermayr (NI), schriftlich. − Wir schreiben das Jahr 2011, die Menschen werden immer mobiler - nicht zuletzt aufgrund des freien Personenverkehrs. In einer hochentwickelten Informationsgesellschaft ist es notwendig, angesichts solcher Entwicklungen in Infrastruktur, speziell die Informationstechnologie zu setzen. Die Europäische Union hat sich das ehrgeizige Ziel gesetzt, im Bereich der Breitband-Verfügbarkeit Weltmarktführer zu werden. Ich habe mich meiner Stimme enthalten, da zu wenig auf die Finanzierbarkeit der Maßnahmen eingegangen wird.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kadangi visoje Europoje turi būti užtikrintas veiksmingas plačiajuosčio ryšio paslaugų teikimas. Be to, labai svarbu, kad būtų skiriamos pakankamos investicijos į skaitmeninių technologijų skatinamą augimą. Komisija ir valstybės nares turi parengti Europos ir nacionalines programas siekiant sudaryti sąlygas ir suteikti finansavimą, kad visi ES piliečiai turėtų prieigą prie plačiajuosčio bent 30 Mb/s spartos ryšio, o visos mokymo ir mokslinių tyrimų įstaigos iki 2015 m. turėtų prieigą prie plačiajuosčio ryšio infrastruktūros Šių priemonių įgyvendinimas prisidėtų prie greito, tvaraus, integracinio ir teritorinę sanglaudą užtikrinančio ekonomikos augimo. Turime dėti visas pastangas, kad ES pasaulyje užimtų vyraujančią padėtį IRT infrastruktūros atžvilgiu.
Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση ιδίας πρωτοβουλίας για τα ευρωπαϊκά δίκτυα ευρυζωνικότητας. Η έκθεση δίνει το πολιτικό στίγμα σχετικά με τις δράσεις που χρειάζεται να αναληφθούν σε εθνικό επίπεδο προκειμένου να στηριχθούν οι επενδύσεις στα δίκτυα ευρυζωνικότητας. Για χώρες με γεωγραφικό ανάγλυφο σαν την Ελλάδα, όπου πολλές περιοχές είναι γεωγραφικά απομονωμένες, η εν λόγω έκθεση αποκτά ακόμα περισσότερη αξία. Αυτό συμβαίνει γιατί η ανάπτυξη των ευρυζωνικών δικτύων μπορεί να αμβλύνει την όποια απομόνωση ή απόσταση.
Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. − Um dos pilares da Estratégia Europa 2020 é a Agenda Digital. Conseguir, para a União Europeia, um crescimento inteligente, sustentável e inclusivo, está, nos dias de hoje, associado ao acesso por parte de todos os cidadãos europeus a redes eficientes de banda larga. O presente relatório, que votei favoravelmente, sugere um conjunto de iniciativas para a concretização dos objectivos europeus, sublinhando, nomeadamente, a necessidade de uma melhor utilização de todas as tecnologias complementares disponíveis, incluindo as móveis e as de satélite, de forma a conseguir a cobertura da banda larga das zonas rurais, montanhosas e insulares. Tendo em atenção o desígnio em causa e as vantagens para todos os cidadãos europeus, designadamente para consumidores e empresas, e também para o reforço da competitividade, creio ser de extrema importância a recomendação da Comissão do Mercado Interno para que possam ser disponibilizados fundos estruturais para a implementação da banda larga e de reforço do acesso à Internet de alta velocidade.
Phil Prendergast (S&D), in writing. − I welcome this report on broadband in Europe, as widespread coverage of high-quality, high-speed broadband networks across the EU is essential to build up Europe’s competitiveness, research and innovation potential and to foster social and territorial cohesion. Broadband underpins new information and communication technologies, such as cloud computing or the Internet of Things, which will help determine the future of industrial innovation.
We need consistent research investment in fixed and mobile ICTs in Europe. The European territory should be fully covered by 2013 and, in order to ensure that the Digital Agenda target of universal access at speeds of no less than 30 Mbps by 2020 is met, intermediate benchmarks should be set for earlier dates. The radio spectrum has to be managed in such a way as to allow low frequency bands to provide wide wireless coverage in rural areas, islands and mountains. Those with reduced mobility, disabilities and those living and doing business in isolated areas would enjoy new opportunities which only a combination of public and private investment strategies can bring about.
The Digital Agenda has immense potential for growth, enhanced productivity and inclusion, as well as more integrated information in fields such as education, health and public administration.
Fiorello Provera (EFD), per iscritto. − Sostengo pienamente questa relazione dell'on. Tzavela.
Lo sviluppo della banda larga può infatti essere utile alla ripresa economica, per il sostegno che garantisce all'innovazione e alla possibilità di rendere più veloci e semplici le transazioni. La realizzazione in Europa di reti a banda larga veloci è molto importante per gli obiettivi della strategia Europa 2020. Lo sviluppo della banda larga è particolarmente importante per i territori svantaggiati, come quelli di montagna, nei quali le nuove tecnologie possono sostenere la creazione e facilitare le attività di nuove PMI, con la conseguente possibilità di creare nuovi posti di lavoro.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − Para o espaço comunitário se afirmar como uma verdadeira economia do conhecimento, é necessário que seja dotado de estruturas técnicas que suportem o desenvolvimento em rede da economia. A banda larga configura uma das grandes oportunidades que, no período mais próximo, se apresenta aos diversos Estados: trata-se de adoptar, num espaço sem paralelo a nível global, uma rede que cubra todo o espaço comunitário, com inegáveis vantagens para as empresas, cidadãos e desenvolvimento tecnológico.
Assim, o desafio que se coloca de modo mais premente é o de conseguir instalar, de modo universal ou quase universal, uma estrutura desta natureza, propiciando, concomitantemente, as condições necessárias para um cabal aproveitamento por parte dos diversos actores comunitários, em respeito do quadro normativo da União, nomeadamente, mediante uma distribuição equitativa de custos e benefícios, a protecção dos consumidores e a garantia de um mercado concorrencial livre.
Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Si è votato, oggi, durante la sessione plenaria di Strasburgo, sulla relazione dal titolo "Banda larga in Europa: investire nella crescita indotta dalla tecnologia digitale".
La fornitura a livello europeo di reti a banda larga veloci è importante per conseguire gli obiettivi della strategia Europa 2020, per poter stimolare una crescita economica intelligente e sostenibile, migliorare la situazione occupazionale, rafforzare la competitività dell'Europa, favorire la ricerca scientifica e l'innovazione e permettere così a tutte le regioni, città, comuni e a tutte le fasce della società di beneficiare della tecnologia digitale e offrire loro l'opportunità di avvalersi delle nuove tecnologie digitali per i servizi pubblici.
A tal proposito la relazione dell'on. Tzavela sottolinea che l'Europa dovrebbe arrivare a un mercato competitivo per le infrastrutture per la banda larga ed i servizi in modo da facilitare gli investimenti. La relazione insiste sull'importanza dell'uso di tutte le tecnologie a disposizione per aumentare l'accesso alla banda larga, anche nelle zone più remote. Tutto ciò favorirà innovazione, competitività e possibilità di scelta dei consumatori.
Jens Rohde (ALDE), in writing. − The provision of broadband and high-speed broadband for all citizens by 2020 is a key criterion in securing the future growth and competitiveness of our economy. The internet and ICT services account for 55% of all productivity growth; they generate new business opportunities and expand the field for existing businesses and promote social inclusion and cohesion.
But we are still a long way from this. It demands strong political decisions, a leap in investment levels and innovation. It will not be easy. We need to show the political will, which is what we have done today. Secondly, we need to take some tough political decisions that allow the development of the different technologies. We need them all: copper, fibre, cable, satellite and mobile. We need to stay technology-neutral and let the market decide. But we also need to create the framework conditions that give each of these technologies a level playing field. The goal is set – now let us get to work.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Very comprehensive (maybe overly so: it counts 77 paragraphs and it covers all aspects and all technologies) – even the impact of wireless technologies on health is included in para. 65.
Supports the Commission – the core issue is the funding of the NGAs (suggest an EU Broadband deployment act to coordinate all the funds; funds can be equity funds, structural and cohesion funds, regional funds, state and private investments, EIB), see part 3 ‘Incentivising investment and competition’.
Sets ambitious targets for broadband coverage: 100% coverage delivered to all Europeans by 2013 – at least 2 Mbps in rural areas and much higher speed in other areas (para. 4) – note that the target in EU 2020 is 30 Megabits by 2020.
Public funds are mentioned: broadband state aid framework, the NGA recommendation, and the public-sector investments (para. H); the balance between private and public investments is well covered.
The issue of net neutrality is included in para. 53. For information, stakeholders involved in the discussions include ETNO members (in particular AT&T), ECTA, BEUC, and SES.
Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa relazione perché ritengo che lo sviluppo di un'opportuna dorsale informatica europea sia un elemento insostituibile per lo sviluppo dell'economia e il rilancio delle nostre aziende.
Una connessione digitale di almeno 2 Mb/s accessibile a tutti i cittadini europei entro il 2013 permetterebbe di avere vantaggi in tutti i principali settori economici e sociali, con risvolti positivi per le PMI, l'e-government, la sanità elettronica e l'e-learning. Per realizzare gli obiettivi dell'agenda digitale bisogna continuare sulla strada già intrapresa, aumentando la concorrenza nel settore e proseguendo con le politiche contro il divario informatico fra aree centrali e periferiche.
Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − Sono favorevole a questa relazione sulla banda larga in Europa, che si pone come obiettivo di garantire a tutti gli europei una copertura di base della banda larga al cento per cento entro il 2013.
La fornitura a livello europeo di reti a banda larga veloci è di importanza fondamentale per il conseguimento degli obiettivi della strategia 2020, al fine di stimolare una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva e coesa sul piano territoriale, migliorando la situazione occupazionale e rafforzando la competitività in Europa.
Il raggiungimento di servizi veloci è fondamentale anche per gli istituti di ricerca, onde garantire la libera circolazione della conoscenza, migliorando il servizio anche per le zone remote. Lo sviluppo di nuove tecnologie dell'informazione rappresenta un'ottima opportunità per migliorare la comunicazione tra i cittadini e le istituzioni dell'UE.
Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση της κ. Τζαβέλα, καθώς θεωρώ ότι είναι πλήρης και ισορροπημένη, οι στόχοι που θέτει είναι ρεαλιστικοί και ανταποκρίνονται στις ανάγκες τις σύγχρονης ψηφιακής κοινωνίας. Μεταξύ άλλων αναφέρεται στην έκθεση ότι στόχος πρέπει να είναι η εδραίωση της ηγετικής θέσης της ΕΕ σε παγκόσμιο επίπεδο όσον αφορά την υποδομή της Τεχνολογίας της Πληροφορίας και Επικοινωνίας αλλά και η 100% κάλυψη για όλους τους Ευρωπαίους με ταχύτητα τουλάχιστον 2Mbps για όλους τους χρήστες στην ύπαιθρο. Η υλοποίηση αυτών των στόχων είναι καθοριστικής σημασίας για την ώθηση της ανάπτυξης, της ανταγωνιστικότητας και της κοινωνικής συνοχής στην ΕΕ
Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Per favorire l'innovazione, lo sviluppo aziendale, la crescita civile della società europea e la libertà di scelta dei consumatori è necessario far arrivare le infrastrutture per la banda larga, anche e soprattutto nelle zone più remote dove si registrano spesso i più alti livelli di rinuncia degli investimenti in materia di tecnologia digitale.
I dati rilasciati dal direttore della DG REGIO, sig. Rudolf Niessler, durante l’evento "Every European Digital", non sono confortanti in questo senso: solo 418 milioni, dei 2,3 miliardi complessivi stanziati per favorire la diffusione della banda larga nei paesi comunitari, sono stati effettivamente usati. Questi fondi non hanno trovato però i giusti canali di ascolto. Questo perché talvolta i progetti non sono convincenti per gli investitori oppure vanno contro le priorità dei singoli Stati, i cui governi si vedono obbligati a ristrettezze economiche sacrificando un ampio sguardo comune verso il futuro, come auspica l'UE.
La percentuale di abitazioni connesse alla banda larga in Italia è inferiore al 50 per cento, a fronte di una media europea del 61 per cento. Senza la banda larga però l’Italia, come altri paesi, rischia ben presto di retrocedere in serie B rispetto ad altre realtà che hanno fatto largo uso dei fondi stanziati e a perderci saranno il livello di investimenti e la competitività.
Nuno Teixeira (PPE), por escrito. − A Estratégia Europa 2020 tem como principal desiderato estratégico tornar a UE uma economia inteligente, sustentável e inclusiva. A Agenda Digital é uma das sete iniciativas emblemáticas da referida estratégia europeia, apresentando objectivos ambiciosos e precisos para o período temporal em causa. Voto favoravelmente o presente relatório por considerar positiva a criação de um sistema de apoio mútuo, que vise reforçar o investimento na investigação e inovação como meio para desenvolver melhores tecnologias de comunicação e facilitar ainda a novos utilizadores o acesso às redes fixas e móveis terrestres.
Num momento em que o tráfego de dados está a aumentar exponencialmente, é urgente apostar na dinamização das infra-estruturas das TIC, aumentar a eficácia e a implementação rápida das Redes de Nova Geração, partilhar as boas práticas tecnológicas e promover um plano estratégico que salvaguarde os aspectos da cibersegurança na UE, em conjunto com os países europeus, a ENISA, a EUROPOL, o EUROJUST e os mais diversos órgãos e instâncias competentes, assim como entidades do sector privado. Defendo ainda que deve ser salvaguardada a especificidade das zonas rurais, montanhosas, insulares e ultraperiféricas, dado que a banda larga contribuirá de forma decisiva para a redução das assimetrias regionais e reforçará a coesão territorial.
Derek Vaughan (S&D), in writing. − This report outlines the EU’s intention to provide fast broadband to homes and businesses across the EU. Broadband is of vital importance if the objectives of the EU 2020 Strategy are to be achieved, if and we are to contribute to smart, sustainable and inclusive growth. The EU’s objectives should include enabling all regions and sectors of society to benefit from the digital environment, and this report – along with its complementary initiatives – takes important steps to achieving this.
Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Je me suis abstenue sur ce rapport sur le développement du haut débit dans l'Union qui, tout en contenant de nombreuses références à la concurrence et à la libéralisation des services du haut débit (un secteur qui est déjà trop libéralisé), contient aussi un certain nombre de propositions positives.
Parmi celles-ci, l'engagement de fournir, en renforçant les investissements publics dans les infrastructures, au plus grand nombre des citoyens une couverture totale en haut débit d'ici 2013, ce qui est indispensable notamment pour les citoyens des zones éloignées, et cela tout en maintenant la qualité d'accès et sans charges excessives pour les utilisateurs.
On peut aussi relever la proposition d'assurer un accès ouvert aux institutions publiques afin de garantir la libre circulation des connaissances et d'améliorer les services publics en ligne, la volonté de garantir la neutralité du net, l'utilisation des standards ouverts, la protection des données et le respect à la vie privée des citoyens, et, enfin, la nécessité de lutter contre la fracture numérique avec une attention particulière aux populations les plus vulnérables, comme les personnes handicapées, les personnes issues de l'immigration ou les personnes ayant des revenus modestes.
Mais une nouvelle fois, au delà des mots, nous attendons des actes.
Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – À l'heure où les réseaux sociaux sont devenus le lot quotidien d'une majorité d'Européens, 30% n'ont jamais pu utiliser Internet. Le vote de notre Assemblée vise justement à mettre fin à cette fracture numérique: l'objectif est de couvrir l'ensemble du territoire européen en haut débit d'ici à 2013. Cette stratégie est d'autant plus importante que l'Internet conditionne désormais l'ensemble de la société. La mise en œuvre réussie de ce plan répondrait à des objectifs divers, tels que la cohésion sociale, la lutte contre le chômage, le droit à l'information et le droit à l'accès à la culture. Initialement conçu comme un réseau créé à l'usage des militaires, cet outil est également devenu, en décuplant l'efficacité et les économies d'échelle de nos entreprises, un vecteur incontournable pour la croissance économique. Il s'agit là d'un avantage compétitif sur lequel nous devons nous appuyer d'avantage, à l'image des entreprises américaines. Pour transformer cette stratégie en une croissance intelligente, durable et inclusive, il nous faudra consentir des investissements à la hauteur des enjeux, mettre en place un cadre légale permettant de sécuriser les internautes (lutte contre la cybercriminalité, protection des données privées) et de rémunérer justement l'ensemble des acteurs du net.
Jarosław Leszek Wałęsa (PPE), na piśmie. − Głosowałem za przyjęciem sprawozdania. Uważam, że rozwój i inwestycje w dziedzinie technologii szerokopasmowej mogą mieć niebagatelne znaczenie dla realizacji strategii konkurencyjności w ramach inicjatywy Europa 2020. Zwiększenie dostępu do szybkiego Internetu oraz jego mobilności i przepustowości stanowi wartość kluczową dla ok. 500 milionów europejskich konsumentów. Jest to wyjątkowa w skali światowej liczba uczestników wszelkiego rodzaju: konsumentów, przedsiębiorstw, organów administracji, organizacji pożytku publicznego, którzy wykorzystują dobrodziejstwa Internetu zarówno w życiu zawodowym, jak i prywatnym. Warto pamiętać, że szybkie wdrażanie sieci szerokopasmowych ma strategiczne znaczenie dla rozwoju innowacji i wydajności w UE, a także dla stymulowania nowych małych i średnich przedsiębiorstw (MŚP) i tworzenia miejsc pracy w UE. Korzyści z rozbudowy infrastruktury w tym zakresie mają bardzo pozytywny wydźwięk w kontekście zwiększania dostępności do edukacji, zwłaszcza nauczania na odległość w obszarach peryferyjnych. Uważam, że istnieje potrzeba publikacji dotyczących inwestycji w sieci szerokopasmowe, zwłaszcza dla partnerstw publiczno-prywatnych oraz organów lokalnych i regionalnych, aby zapewnić jak najlepsze oddolne wykorzystanie środków na ten cel. Dalszy rozwój może także stanowić dużą szansę dla projektów promujących dialog między obywatelami a instytucjami Unii Europejskiej.
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Mit der Digitalen Agenda der Europäischen Union hat man sich sehr ehrgeizige Ziele gesetzt. Ich sehe den Mehrwert der Umsetzung dieser Zielvorgaben – neben dem territorialen Zusammenhalt – vor allem hinsichtlich künftiger Arbeitsmöglichkeiten und neuer Arbeitsmodalitäten.
Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Ho espresso un voto favorevole al testo presentato dall'on. Tzavela.
La futura competitività dell'Europa è legata anche allo sviluppo delle infrastrutture per la banda larga: è dunque importante utilizzare tutte le tecnologie a disposizione per migliorare l'accesso alla banda larga, anche nelle zone più remote e meno facilmente raggiungibili. Ritengo che lo sviluppo della banda larga, oltre a favorire l'innovazione, migliorerà le possibilità di scelta dei consumatori europei e, credo, faciliterà gli investimenti nel nostro continente.
Damien Abad (PPE), par écrit. – En mai 2009, la Commission européenne a lancé une évaluation de la directive de 1995 sur la protection des données personnelles. D'ici la fin de l'année, elle doit présenter une proposition législative destinée à modifier cette directive, sans exclure d'adapter d'autres instruments juridiques au nouveau cadre général de la protection des données.
Les quinze dernières années ont été marquées par la révolution de l'internet et plus globalement par l'utilisation croissante des nouvelles technologies. La collecte et le traitement des données personnelles qui en découlent ont une ampleur inédite, renforcée par la mondialisation des échanges. Le présent rapport met en exergue certains fils conducteurs de la future réforme: élévation du droit à l'information, amélioration des transferts de données, notamment dans le cadre de coopérations judiciaire ou policière, harmonisation du statut et des pouvoirs des autorités nationales en charge de la protection des données… En fervent défenseur du droit à l'oubli et de la sécurisation des échanges sur l'internet, j'ai voté en faveur de ce rapport.
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo a presente proposta. É de importância vital o aumento do intercâmbio de dados pessoais, conjugado com os novos desenvolvimentos tecnológicos, que conduzam a um aumento da recolha, armazenagem e utilização desses dados pessoais. Deve-se defender a inclusão, na revisão da Directiva 95/46/CE relativa à protecção de dados, de uma reforma abrangente do quadro da UE para a legislação nesta matéria, estabelecendo regras mais rigorosas no que respeita à recolha de dados, nomeadamente informando as pessoas do motivo pelo qual os seus dados serão recolhidos e utilizados, por quem e por quanto tempo. Os efeitos de uma segurança acrescida na protecção de dados pode ter consequências positivas económicas, tendo em conta que os cidadãos não fazem compras em linha com a mesma segurança com que o fazem fora de linha, devido aos receios de roubo de identidade e à falta de transparência sobre o modo como as suas informações pessoais serão tratadas e utilizadas.
Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją dėl visapusiško požiūrio į asmens duomenų apsaugą Europos Sąjungoje. Tai svarbus dokumentas, kuriuo Europos Parlamentas pasisako už galiojančios tvarkos asmens duomenų apsaugos srityje griežtinimą, naujų principų ir priemonių įvedimą ir duomenų apsaugos darnos bei aukštų standartų užtikrinimą, taikant privalomą Pagrindinių teisių chartiją, ypač jos 8 straipsnį. Svarbu tai, kad kiekvienas asmuo bet kuriuo metu turi žinoti, kas, kokius, kada, kokiam tikslui ir kiek ilgai saugo duomenis ir kaip jie tvarkomi bei turi turėti galimybę duomenis ištrinti, ištaisyti arba užblokuoti nebiurokratišku būdu ir turi būti informuojami apie bet kokį neteisėtą duomenų naudojimą ar duomenų saugumo pažeidimą. Pritariu pranešėjui, kad reikia ypač apsaugoti vaikus ir nepilnamečius, atsižvelgiant, inter alia, į padidėjusį vaikų naudojimąsi internetu ir skaitmeniniu turiniu. Gebėjimas naudotis žiniasklaidos priemonėmis turėtų būti svarbi oficialiojo švietimo dalis siekiant mokyti vaikus ir nepilnamečius atsakingai elgtis interneto aplinkoje.
Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He votado a favor de esta iniciativa por el contenido que describe el título, el del pleno compromiso con un enfoque global de las protección de los datos personales en la Unión Europea, así como por el fortalecimiento de las disposiciones ya vigentes, como la Directiva 95/46/CE, los nuevos principios y mecanismos que establecen que se pueda disponer de normas más coherentes y fuertes en materia de protección de datos en la nueva realidad tras el Tratado de Lisboa y la Carta de los Derechos Fundamentales. En definitiva, se va a fortalecer la garantía de los derechos fundamentales de los ciudadanos europeos.
Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi pažeidžiant duomenų apsaugos nuostatas gali kilti didelė grėsmė asmenų pagrindinėms teisėms ir valstybių narių vertybėms, todėl Europos Sąjunga ir valstybės narės privalo imtis veiksmingų priemonių kovodamos su tokiais pažeidimais. Be to, dėl tokių pažeidimų kyla žmonių nepasitikėjimas, o tai mažina galimybes tinkamai taikyti naujas technologijas, o už netinkamą asmens duomenų naudojimą ir piktnaudžiavimą jais turėtų būti baudžiama taikant tinkamas, griežtas ir atgrasančias sankcijas, įskaitant baudžiamąsias sankcijas. Europos Komisija turėtų nustatyti privalomų pranešimų apie asmens duomenų saugumo pažeidimus sistemą ir išplėsti ją kitiems nei telekomunikacijų sektoriams bei užtikrinti, kad ji netaptų eiline perspėjimo apie įvairius pažeidimus sistema, o perspėtų apie pažeidimus, kurie gali padaryti neigiamą įtaką asmeniui. Taip pat reikia užtikrinti, kad visi pažeidimai be išimties būtų užregistruoti ir su jais galėtų susipažinti duomenų apsaugos ar kitos atitinkamos valdžios institucijos bei juos išnagrinėti ir įvertinti, taip užtikrinant vienodas sąlygas ir apsaugą visiems asmenims. Labai svarbu suprasti, kad reikia ypatingai saugoti pažeidžiamus asmenis, ypač vaikus, visų pirma nustatant privalomą reikalavimą vykdyti aukšto lygio duomenų apsaugą ir įgyvendinant tinkamas specifines tokių asmenų duomenų apsaugos priemones.
Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Sono fermamente convinto che il diritto alla privacy costituisca uno dei cardini della democrazia.
La continua evoluzione tecnologica può mettere a repentaglio tale diritto e per questo ritengo che occorra modellare le vecchie norme, seppur sostanzialmente ancora attuali, alle nuove esigenze. La relazione dell'on. Voss, che ho sostenuto con il mio voto favorevole, evidenzia le modifiche da apportare affinché ad ogni cittadino europeo possa essere garantita, anche nel caso in cui intrattenga rapporti con cittadini di paesi terzi, quella privacy da tutelare quale garanzia della nostra libertà.
Condivido, inoltre, quanto stabilito nel documento, vale a dire l'emanazione di norme con un alto livello di protezione dei dati sensibili, che assicurino il giusto equilibrio tra diritto alla privacy e diritto all'informazione e all'espressione ed infine di norme che non ostacolino inutilmente il trattamento quotidiano di tali dati. Ciò significa che, in linea generale, i dati sensibili devono rimanere segreti, eccezion fatta nel caso in cui sia lo stesso soggetto interessato a derogare, tramite espressa volontà, a tale regola.
John Bufton (EFD), in writing. − I have voted against the creation of the new EU tool which would create a harmonised system of data protection legislation. It represents yet another approach towards creation of one-size-fits-all EU-wide legislation. I cannot support any calls to harmonise Member States’ legislation, especially in the area of the protection of the citizens, when each country should have sovereignty over all of the competences involved.
Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. − Votei favoravelmente o relatório porque considero que a recolha, análise, troca e utilização abusiva de dados e o risco da criação de perfis, estimulados pelos desenvolvimentos técnicos, atingiram proporções sem precedentes. Por conseguinte, são necessárias normas rigorosas de protecção de dados, como a legislação aplicável e a definição das responsabilidades de todas as partes interessadas no que se refere à aplicação da legislação da UE nesta matéria, tendo em conta que as empresas e o comércio utilizam com cada vez maior frequência cartões de fidelidade (por exemplo, cartões clube, cartões desconto, cartões vantagem, etc.), que são, ou podem ser, usados para criar perfis de clientes.
Nessa Childers (S&D), in writing. − Personal data is a crucial area and one which must be scrutinised closely. While security concerns exist, the privacy of European citizens is also of paramount importance and it is important that both the European Parliament and European Commission keep this in mind at all times.
Carlos Coelho (PPE), por escrito. − Os princípios fundamentais da Directiva da Protecção de Dados que, apesar de ter mais de 15 anos, mantêm-se válidos, consagrando dois aspectos fundamentais da integração europeia: a protecção dos direitos e liberdades fundamentais das pessoas e a realização do mercado interno, com a livre circulação de dados pessoais. A sua revisão afigura-se necessária para dar resposta aos novos desafios com que a protecção de dados pessoais se depara, causados pela globalização e pela evolução tecnológica que tem, especialmente, estimulado a recolha, análise, troca e utilização abusiva de dados e o risco da criação de perfis. Também a sua implementação e aplicação foi alvo de abordagens diferentes em cada Estado-Membro, da mesma forma que foi consagrado um estatuto, recursos e competências divergentes para as respectivas autoridades nacionais de controlo.
É fundamental dotar a UE de um quadro global, coerente, moderno e de alto nível, capaz de proteger de forma eficaz os direitos fundamentais dos cidadãos, nomeadamente o direito à privacidade dentro e fora da UE, e de garantir uma maior segurança jurídica e a igualdade de condições para os operadores económicos, reforçar a confiança dos cidadãos e promover o mercado único digital. Apoio esta iniciativa e aguardo que a Comissão proponha as iniciativas legislativas necessárias, com base nos meios adicionais que o Tratado de Lisboa proporciona.
Corina Creţu (S&D), în scris. − Am votat pentru propunerea de rezoluţie referitoare la o abordare globală a protecţiei datelor cu caracter personal în Uniunea Europeană. UE trebuie să se înzestreze, după un studiu de impact aprofundat, cu un cadru cuprinzător, coerent, modern şi de înalt nivel, care să fie capabil să protejeze în mod eficace drepturile fundamentale ale persoanelor, îndeosebi dreptul la viaţa privată, în ceea ce priveşte tratarea datelor personale, pentru a putea face faţă numeroaselor provocări cauzate de globalizare, dezvoltarea tehnologică, intensificarea activităţilor online și lupta împotriva terorismului. Un astfel de cadru privind protecţia datelor poate spori securitatea juridică, reduce la minimum sarcinile administrative, asigura condiţii de concurenţă echitabile pentru toţi agenţii economici, stimula piaţa unică digitală şi stimula încrederea în comportamentul controlorilor de date şi al autorităţilor de aplicare a legii.
Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Le droit à la protection des données à caractère personnel est reconnu par le traité sur le fonctionnement de l'Union européenne et par la Charte des droits fondamentaux de l'Union européenne. Début novembre 2010, la Commission européenne a publié sa "Stratégie globale sur la protection des données dans l'Union européenne" en vue de réviser la directive relative à la protection des données. Le Parlement européen, qui souhaite prendre part à ce débat et influencer la révision de la directive sur la protection des données, a rédigé un rapport.
Ce document qui a été voté quasiment à l'unanimité en commission LIBE correspond à mes préoccupations. En effet, je considère que le citoyen doit pouvoir contrôler ses informations, avoir accès à ses données, les modifier et les effacer. Ce sont là, à mes yeux, des droits essentiels qui doivent être garantis dans notre société du numérique. Le droit à l'oubli doit exister pour chaque citoyen.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − Quinze anos após a adopção da directiva sobre este tema é forçoso reconhecer que a rapidez do desenvolvimento tecnológico e a globalização mudaram significativamente o mundo e deram azo a novos desafios no que respeita à protecção de dados. Simultaneamente, multiplicam-se os meios e métodos de recolha de dados que desafiam constantemente a capacidade de controlo e a monitorização quer dos titulares dos dados recolhidos quer das autoridades responsáveis pela sua legalidade e pela defesa da identidade e privacidade pessoais.
A circunstância de boa parte da comunicação de muitos cidadãos dos Estados-Membros ser já realizada através da internet constitui um exemplo elucidativo da importância e sensibilidade de que se reveste esta matéria. Considero que a União não pode descurar as suas responsabilidades neste tocante e deve assegurar a máxima transparência dos procedimentos e o maior acesso e controlo possível dos dados pelos seus titulares e velar incessantemente para que os direitos, as liberdades e as garantias dos cidadãos não sejam postos em causa enquanto se assegura que as empresas não são desmesuradamente oneradas com burocracia e obrigações excessivas.
José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. − A globalização e a evolução tecnológica trouxeram novos desafios à União Europeia ao nível da protecção de dados pessoais no seu território, sendo mesmo apontadas como estimulantes da recolha, análise, troca e utilização abusiva de dados e agravantes do risco da criação de perfis. Valorizando o princípio fundamental relativo à protecção de dados que permanece absolutamente válido, esta é uma matéria de grande relevância para a integração europeia e que merece a atenção dos Estados-Membros e da Comissão para a uniformização legislativa, normativa e de intervenção, eliminando as diferentes abordagens na sua implementação e aplicação pelos Estados-Membros. Apoio ainda o apelo presente neste relatório para que a UE possa dotar-se de um quadro global, coerente, moderno e de alto nível, capaz de proteger de forma eficaz os direitos fundamentais dos cidadãos, nomeadamente o direito à privacidade, no que diz respeito a qualquer tipo de tratamento de dados pessoais de cidadãos.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − O relatório aborda a questão da protecção de dados pessoais na UE. A abordagem global que é feita acarreta, na nossa opinião, um conjunto de riscos para os direitos fundamentais das pessoas. O próprio relator reconhece os riscos de existirem ataques e violações aos direitos, liberdades e garantias dos cidadãos, uma vez que existe o perigo de uma utilização abusiva dos dados pelos Estados-Membros ou por outras entidades, designadamente privadas. Mas fazendo-o, acaba por, não obstante, prever, ao mesmo tempo, a utilização de dados sempre que necessário, deixando uma ideia vaga e pouco clara dos seus reais objectivos. A falta de protecção adequada de dados pessoais, a possibilidade de utilização abusiva destes dados e a forma como se transferem ou, mesmo, se coordenam tais serviços, são razões para o nosso voto contra este relatório. Em nome da segurança, não aceitamos que se violem direitos, liberdades e garantias fundamentais dos cidadãos.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − Consideramos que o presente relatório sobre a abordagem global da protecção de dados pessoais na União Europeia implica riscos para os direitos fundamentais das pessoas. É certo que o relator reconhece o perigo de existirem ataques e violações às liberdades e garantias das pessoas, uma vez que existe o perigo de uma utilização abusiva dos dados pelo próprio Estado-Membro ou por outras entidades, designadamente privadas.
Mas, simultaneamente, o próprio relatório prevê a utilização de dados sempre que necessário, deixando uma ideia vaga e pouco clara dos seus reais objectivos.
Nesse sentido, votamos contra este relatório, por considerarmos que é preciso uma grande atenção à protecção de dados pessoais, à sua utilização abusiva e à forma como se transferem ou, mesmo, se coordenam tais serviços. Em nome da segurança, não aceitamos que se violem os direitos, as liberdades e as garantias fundamentais dos cidadãos.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Svet okolo nás sa vďaka rýchlemu technickému rozvoju a globalizácii úplne zmenil a v oblasti ochrany osobných údajov sa objavili nové výzvy. Jednotlivcom dnes technika umožňuje zdieľať informácie o svojom správaní a preferenciách a v doteraz nevídanom rozsahu umožňuje ich zverejňovanie a globálnu dostupnosť. Webové stránky zamerané na sociálne siete, ktorých stovky miliónov členov sú roztrúsené po celom svete, patria k tým najzjavnejším. Nedávna štúdia potvrdila, že orgány na ochranu údajov, podnikateľské združenia a organizácie zastupujúce spotrebiteľov sa zhodujú v tom, že online činnosti so sebou prinášajú zvýšené riziká z hľadiska ochrany súkromia a osobných údajov. Zároveň sú spôsoby zberu osobných údajov čoraz komplikovanejšie a čoraz ťažšie ich možno odhaliť. Je teda namieste otázka, či existujúce právne predpisy EÚ v oblasti ochrany údajov ešte stále dokážu v plnej miere a účinne na potenciálne hrozby reagovať. Napriek existencii spoločného právneho rámca EÚ v oblasti ochrany údajov je jednou z hlavných pretrvávajúcich obáv zainteresovaných strán nedostatočná harmonizácia právnych predpisov členských štátov. Som presvedčená, že je žiaduce, aby EÚ vypracovala komplexný a koherentný prístup, ktorý by zabezpečoval úplné dodržiavanie základného práva jednotlivcov na ochranu údajov, a to tak v rámci EÚ, ako aj mimo nej.
Lidia Joanna Geringer de Oedenberg (S&D), in writing. − In the age of the Internet, the question of the protection of personal data is one of the most crucial. Consumers expect to know who is using their data and how, and sometimes wish to enjoy ‘the right to be forgotten’ if they do not allow companies to take advantage of their personal data.
This is the purpose of the Commission’s Communication on a ‘comprehensive approach to personal data protection in the EU’, which was followed by an own-initiative report in the Parliament. The Commission is proposing to revise current legislation on data protection and adjust it to the fast-moving technological and globalised environment created by the use of the Internet.
Against this background, the Voss report identifies challenges in the Commission revision and calls to the establishment of a harmonized law on data protection that consolidates the diverse rules across the Member States.
Another scoop of this report relates to the geographical coverage on the data protection legislation. Accordingly, European companies who operate within and outside Europe, as well as international companies who process European citizens’ data, will apply European data protection law. I believe the Voss report is a desirable step in guaranteeing further protection of the personal data of EU citizens, therefore I voted in favour of it.
Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – Accès des citoyens européens à leurs données, droit d'information sur l'utilisation faite de nos données, consentement explicite pour le traitement de nos données, droit de modification, droit de suppression, droit à l'oubli, verrouillage des données, etc. Autant de garanties auxquelles chaque citoyen a droit dans le cadre de la protection de ses données personnelles et que l'Union Européenne doit respecter et au delà, promouvoir et protéger. Amélioration des transferts de données, harmonisation du statut et des pouvoirs des autorités nationales en charge de la protection des données, sécurisation des échanges sur internet, protection des personnes vulnérables et notamment des mineurs en particulier sur internet et les réseaux, sensibilisation des citoyens et des jeunes aux problématiques de protection des données, sanctions européennes sévères en cas d'utilisation abusive des données etc. Autant d'éléments, de mesures et de règles claires que l'Union Européenne doit mettre en place et encourager afin de garantir ces droits aux citoyens. J'ai donc soutenu ce rapport qui répond à mes inquiétudes et contient un message fort pour la Commission Européenne dans le cadre de ses travaux pour réviser la directive de 1995 sur la protection des données personnelles qui doit aujourd'hui être mise à jour, face à l'essor des nouvelles technologies et à la mondialisation des échanges de données.
Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – J'ai soutenu l'envoi d'un message fort à la Commission européenne dans la perspective de la révision de la directive sur la protection des données personnelles. Plusieurs points sont pour moi plus particulièrement importants. Il s'agit tout d'abord de la protection des personnes vulnérables, en particulier des mineurs, dont on sait qu'ils sont sans cesse plus nombreux à surfer sur la toile, en particulier sur les réseaux sociaux, où ils diffusent facilement leurs données personnelles. Face à cela, exigeons une sensibilisation des jeunes à un comportement responsable est indispensable!
En outre, je soutiens fortement le droit des citoyens de pouvoir effacer, corriger ou bloquer facilement leurs données, et d'être informés de toute utilisation abusive ou de toute erreur qui pourrait être faite en matière de protection des données. Cela semble une évidence, mais des obstacles existent pourtant et doivent être levés. Enfin, la prochaine législation devra prévoir des sanctions européennes sévères en cas d'utilisation abusive des données et rassurer ainsi les consommateurs en leur garantissant qu'ils n'ont pas de crainte à avoir lorsqu'ils ont recours au commerce électronique.
Salvatore Iacolino (PPE), per iscritto. − Le nuove minacce alla protezione dei dati personali determinate dagli sviluppi tecnologici devono trovare un'adeguata risposta da parte dell'Unione europea. Mi riferisco ad esempio al massiccio uso dei social network come facebook e twitter, che comportano la creazione di veri e propri profili digitali, contenenti informazioni personali che necessitano di una tutela fino ad oggi non adeguatamente garantita.
Pertanto la relazione dell'on. Voss trova il mio pieno appoggio, in quanto cerca di garantire un livello uniforme di protezione per gli individui, nonché il rafforzamento di principi quali la trasparenza, la limitazione delle finalità, il consenso informato, preliminare ed esplicito. La persona interessata deve poter far cancellare, correggere o bloccare i dati e deve essere informata in merito a qualsiasi uso improprio, senza comunque sottovalutare aspetti di grande importanza come la necessità di proteggere in maniera specifica i minori.
Per tali motivi, azioni quali l'introduzione del principio di responsabilità tramite la nomina obbligatoria di responsabili della protezione dei dati e l'applicazione di sanzioni severe e dissuasive, comprese sanzioni penali, per l’uso improprio e l’abuso dei dati personali trovano il mio pieno appoggio, nella convinzione che il Parlamento europeo abbia intrapreso la giusta direzione per garantire ai cittadini un livello di protezione adeguato.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi EP labai palankai vertina ir remia Komisijos komunikatą „Visapusiškas požiūris į asmens duomenų apsaugą Europos Sąjungoje“ ir tai, kad jame pagrindinis dėmesys skiriamas galiojančios tvarkos griežtinimui, naujų principų ir priemonių siūlymui ir duomenų apsaugos darnos bei aukštų standartų užtikrinimui, taikant naują sistemą, pasiūlytą taikyti, įsigaliojus Lisabonos sutarčiai. Direktyvoje 95/46/EB numatyti principai ir standartai yra puiki pradžia ir turėtų būti toliau vystomi, plečiami ir įgyvendinami. EP pripažįsta, kad technologijų plėtra, viena vertus, sukėlė naujo pobūdžio grėsmę asmens duomenų apsaugai ir, kita vertus, dėl jos labai suintensyvėjo naudojimasis informacinėmis technologijomis kasdieniais ir paprastai nepavojingais tikslais, ir kad vykdant minėtąją plėtrą reikalaujama išsamiai įvertinti esamas duomenų apsaugos taisykles, siekiant užtikrinti, kad: taisyklėmis ir toliau būtų užtikrinamas aukštas apsaugos lygis; taisyklėmis pasiekiama tinkama teisės į asmens duomenų apsaugą ir saviraiškos bei informacijos teisės pusiausvyra, ir taikant šias taisykles bereikalingai nesukeliama kliūčių kasdieniam asmens duomenų apdorojimui, kuris paprastai yra nepavojingas.
Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Această propunere de rezoluție a Parlamentului European referitoare la o abordare globală a protecției datelor cu caracter personal în Uniunea Europeană este importantă, deoarece protecția datelor în UE este garantată ca drept fundamental al omului prin articolul 8 din Carta drepturilor fundamentale a Uniunii Europene. O abordare globală a protecției datelor se cere şi datorită evoluțiilor tehnologice, care au creat noi amenințări la adresa protecției datelor cu caracter personal şi care au condus la o creştere amplă a utilizării tehnologiilor informaționale în scopuri normale, de zi cu zi. Așadar, se cere o deplină armonizare la cel mai înalt nivel, care să garanteze certitudinea juridică și un nivel uniform ridicat de protecție a persoanelor în orice situație. Nu în ultimul rând, această propunere de rezoluție asigură clarificări suplimentare ale normelor privind legislaţia aplicabilă, pentru a oferi acelaşi grad de protecţie pentru persoane, indiferent de amplasamentul geografic al controlorului de date, inclusiv în cazul aplicării legii privind protecţia datelor de către autorităţi sau în instanţă.
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution, which calls on the Commission to streamline and strengthen current procedures for international data transfers – legally binding agreements and binding corporate rules – and to define the ambitious core EU data protection aspects to be used in international agreements; it stresses that the provisions of EU personal data protection agreements with third countries should give European citizens the same level of personal data protection as that provided within the European Union.
Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − La rapidità dello sviluppo tecnologico nella società dell'informazione globale richiede una normativa completa e coerente in materia di protezione dei dati.
L'attuale carenza di armonizzazione tra le legislazioni nazionali degli Stati membri rende necessaria l'adozione di uno strumento giuridico complessivo a livello europeo. Ogni cittadino deve aver diritto non soltanto ad essere pienamente informato sul trattamento dei dati che lo riguardano, ivi incluse le fonti e i destinatari, ma anche ad ottenere informazioni comprensibili sulla logica alla base di ogni trattamento automatizzato dei dati stessi.
Sosteniamo, quindi, la necessità di introdurre un principio generale di trasparenza per il trattamento dei dati personali, di prevedere forme specifiche di protezione per le persone vulnerabili, di mantenere le deroghe consentite per alcune finalità giornalistiche al fine di tutelare la libertà di stampa.
Invitiamo, infine, la Commissione europea a studiare le modalità per l'introduzione di un obbligo generale di notifica delle violazioni dei dati personali (obbligo attualmente limitato al solo settore delle telecomunicazioni), ad istituire un sistema di notifica delle violazioni dei dati personali sul modello di quello introdotto dalla direttiva "ePrivacy" ed a prevedere per i "dati sensibili" uno speciale regime restrittivo, il che richiederà, di conseguenza, una chiara definizione di questi ultimi.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − A Directiva 1995/46/CE relativa à protecção de dados permanece válida. No entanto, não tem sido aplicada de forma coerente por todos os Estados-Membros. Assim, a UE deve dotar-se – após uma avaliação de impacto exaustiva – de um quadro global, coerente, moderno e de alto nível, capaz de proteger de forma eficaz os direitos fundamentais dos cidadãos, nomeadamente o direito à privacidade, no que diz respeito a qualquer tipo de tratamento de dados pessoais de cidadãos na UE e em países terceiros em todas as circunstâncias, com vista a fazer face aos inúmeros desafios que se colocam à protecção de dados, como os causados pela globalização, pela evolução tecnológica, por uma actividade em linha acrescida, por utilizações associadas a um número crescente de actividades e por questões de segurança (a luta contra o terrorismo, por exemplo).
É minha convicção de que um quadro relativo à protecção de dados como o que foi agora aprovado pode aumentar a segurança jurídica, reduzir ao mínimo os encargos administrativos, garantir a igualdade de condições para os operadores económicos, promover o mercado único digital e levar as pessoas a confiar nos responsáveis pelo tratamento de dados e nas autoridades de execução.
Louis Michel (ALDE), par écrit. – À l'ère numérique, la technologie nous permet de créer, de stocker et d'envoyer des quantités énormes de données. Stopper cette révolution technologique est illusoire. Le risque d'une violation des dispositions relatives à la protection des données est dès lors réel et peut faire peser de graves risques sur les droits fondamentaux des personnes.
Il est tout d'abord essentiel de sensibiliser et d'éduquer les citoyens, et plus particulièrement les jeunes, à une utilisation raisonnable des technologies. L'accent doit être mis sur le renforcement des mesures existantes et nous devons nous engager dans une approche globale. Il convient de consolider et de renforcer davantage le niveau élevé de protection des personnes concernées et de protéger de manière spécifique les personnes vulnérables, et en particulier les enfants.
Il faudra également veiller à améliorer les modalités et la sensibilisation à l'exercice des droits d'accès, de rectification, de suppression et de verrouillage des données, et faire en sorte que les citoyens soient en mesure d'exercer leurs droits. Il faut néanmoins souligner que le régime de protection des données, sans être un frein à la protection de la vie privée et des données, doit maintenir les charges administratives et financières au minimum notamment pour les PME.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − Grundrechte des Einzelnen, insbesondere die Privatsphäre, bei der Verarbeitung personenbezogener Daten von Einzelpersonen innerhalb und außerhalb der EU müssen unter allen Umständen wirksam geschützt werden. Gerade die Tendenzen, die sich durch Globalisierung, technologische Entwicklung, verstärkte Online-Aktivitäten und die Grundrechtsbeschneidungen im Namen der Terrorismusbekämpfung ergeben, sind bedenklich Die EU redet davon, dass es hinsichtlich des Datenschutzes gilt, die Rechtssicherheit zu erhöhen und den Verwaltungsaufwand zu reduzieren etc. Die bedenklichen Entwicklungen im Rahmen des Passagierdatenabkommens mit den USA und die Pläne einer künftigen Datensammlung bei innereuropäischen Flügen wurden überhaupt nicht berücksichtigt. Hier wurde versäumt, klare Worte zu finden. Aus diesem Grund habe ich mich bei der Abstimmung zum vorliegenden Bericht der Stimme enthalten.
Franz Obermayr (NI), schriftlich. − Die grundlegenden Freiheitsrechte des Einzelnen gehören ohne Zweifel zu den wertvollsten Gütern einer entwickelten Gesellschaft. Gerade die Tendenzen, die sich durch Globalisierung, technologische Entwicklung, verstärkte Online-Aktivitäten und die Grundrechtsbeschneidungen im Namen der Terrorismusbekämpfung ergeben, sind bedenklich. Es ist also richtig, in diesem Bereich zu prüfen, ob die gesetzlichen Bestimmungen zum Schutz der Freiheitsrechte ausreichend sind. In diesem Bericht wird aber leider versäumt, die Pläne einer künftigen Datensammlung bei innereuropäischen Flügen zu verurteilen. Daher habe ich mich der Stimme enthalten.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Asmens duomenų apsauga – vienas iš žmogaus teisės į privatų gyvenimą, įtvirtintos Europos žmogaus teisių ir pagrindinių laisvių apsaugos konvencijoje. Atkreiptinas dėmesys į tai, kad technologijų plėtra sukelia naujo pobūdžio grėsmę asmens duomenų apsaugai. Turime dėti visas pastangas, kad būtų užtikrintas aukščiausias duomenų apsaugos lygis ir tinkamai įgyvendinta teisė į asmens duomenų apsaugą. Be to, peržiūrėta duomenų tvarka turėtų sumažinti biurokratinę ir finansinę naštą. Duomenų valdytojams turi būti didinamos pareigos, susijusios su nuostatomis dėl informacijos apie duomenų subjektus, tam kad tinkamai būtų laikomasi teisės aktų dėl duomenų apsaugos reikalavimų. Taipogi reikia griežčiau reglamentuoti neskelbtinų duomenų tvarkymą ir stiprinti su juo susijusias garantijas.
Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση σχετικά με τη συνολική προσέγγιση όσον αφορά την προστασία των προσωπικών δεδομένων στην Ευρωπαϊκή Ένωση. Η νομοθεσία για την προστασία των δεδομένων που υπάρχει σε ευρωπαϊκό επίπεδο χρειάζεται να αναθεωρηθεί για να καλύψει τις νέες ανάγκες που δημιουργεί η ραγδαία ανάπτυξη της τεχνολογίας. Είναι ευχής έργο που έστω και με καθυστέρηση εγκρίθηκε από το Eυρωπαϊκό Kοινοβούλιο η πρωτοβουλία αυτή προκειμένου να θέσει τη βάση για τη δημιουργία ενιαίας κατεύθυνσης ζητημάτων που τέθηκαν στο παρελθόν, όπως η συμφωνία SWIFT για τη διαβίβαση χρηματοπιστωτικών δεδομένων από την ΕΕ στις ΗΠΑ με στόχο την καταπολέμηση της χρηματοδότησης της τρομοκρατίας και οι συμφωνίες PNR για την ανταλλαγή δεδομένων των επιβατών.
Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. − Em Maio de 2009, a Comissão Europeia lançou uma avaliação da Directiva de 1995 relativa à protecção dos dados pessoais. Até o final do ano, deve ainda apresentar uma proposta legislativa para a alterar, sem excluir outros instrumentos de adaptação ao novo quadro jurídico em matéria de protecção de dados. Os últimos 15 anos foram testemunha de uma revolução na Internet e de um aumento exponencial da utilização de novas tecnologias. A recolha e o tratamento de dados pessoais em grande escala são consequência da globalização do comércio. Este relatório destaca alguns pontos da futura reforma: aumento do direito à informação, melhoria da transferência de dados, particularmente no contexto da cooperação judiciária e policial, harmonização do estatuto e competências das autoridades nacionais responsáveis pela protecção de dados e segurança na Internet. Por todos estes motivos, votei favoravelmente o presente relatório.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − A protecção de dados pessoais configura um dos maiores desafios que se colocam às sociedades modernas. Se a sociedade em rede permitiu, sem paralelo com nenhum outro meio, partilha de informação, ao mesmo tempo, colocou os dados pessoais numa posição de vulnerabilidade nunca antes percepcionada. Assim como, por exemplo, com a criação de perfis dos clientes por parte das empresas que disponibilizam cartões de fidelização. O mesmo pode ocorrer com os motores de busca electrónicos ou com os sistemas de meios de pagamento. Neste sentido, a protecção da inviolabilidade da pessoa e dos seus dados é essencial para a confiança no bom funcionamento destas estruturas de informação e, consequentemente, para aproveitar as virtualidades de uma sociedade em ligação. É o que visa o presente relatório, que mereceu o meu voto favorável.
Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Si è votato, oggi, durante la sessione plenaria di Strasburgo, sulla relazione dal titolo "Protezione dei dati personali nell´Unione europea".
La relazione approva misure sulla protezione dei dati personali nell'Unione europea previste dalla comunicazione della Commissione, attira inoltre l'attenzione sui principi enunciati nella direttiva del 1995 sulla protezione dei dati, che non hanno trovato una completa applicazione negli Stati membri, come ad esempio il principio di trasparenza, il principio di limitazione delle finalità, e le altre disposizioni in materia di consenso.
Il nuovo regime di protezione dei dati dovrebbe ridurre gli oneri burocratici e finanziari e valutare attentamente l'applicazione di alcune norme da parte delle piccole imprese.
Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – L'utilisation accrue d'Internet et le développement des réseaux sociaux, des pratiques de profilage et de "l'informatique en nuage" font naître de nouveaux défis en matière de protection des données personnelles. C'est pourquoi je soutiens les efforts en faveur d'un renforcement de la protection des données personnelles et d'une harmonisation de l'application des règles européennes en la matière. La libre circulation des données personnelles doit en effet s'accompagner de garanties pour les citoyens qui doivent pouvoir connaître gratuitement les modalités d'accès, d'utilisation, de rectification et de suppression de leurs données, bénéficier d'un niveau de protection élevé dans leurs activités en ligne et hors ligne tant dans l'Union européenne que dans les pays tiers et avoir la possibilité de défendre leurs droits par des actions de groupe en justice. Il faut en particulier protéger les jeunes utilisateurs des menaces que peut présenter une utilisation non maîtrisée des nouvelles technologies, par exemple en intégrant l'éducation aux médias dans les programmes scolaires ou en imposant un haut niveau de protection des données comme paramètre par défaut. Le "droit à l'oubli" me semble également être une notion clé à développer pour la protection des données personnelles.
Jens Rohde (ALDE), skriftlig. − Jeg er glad for, at vi har vedtaget denne initiativbetænkning af to grunde. For det første er det helt afgørende for at sikre individets grundlæggende rettighed til privatlivets fred, at vi stiller krav om beskyttelse mod overvågning og misbrug af personoplysninger. For det andet er vi for den grænseoverskridende handels skyld nødt til at have et ensartet beskyttelsesniveau af personoplysninger på EU-plan. Det er nødvendigt for at skabe lige vilkår for de økonomiske aktører og for at undgå forvridninger af markedet. Risikoen for misbrug af personoplysninger har på grund af den tekniske udvikling nået hidtil ukendte dimensioner. Det sammenholdt med forskellene i datalovgivninger på tværs af landene gør det helt nødvendigt, at vi får en effektiv global ramme for databeskyttelse. Jeg håber derfor, at Kommissionen og Rådet vil tage denne betænkning med i deres videre arbejde om beskyttelse af personoplysninger i EU.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. This resolution: 1. Strongly welcomes and supports the Commission communication entitled ‘A comprehensive approach on personal data protection in the European Union’ and its focus on strengthening existing arrangements, putting forward new principles and mechanisms and ensuring coherence and high standards of data protection in the new setting offered by the entry into force of the Lisbon Treaty (Article 16 TFEU) and the now binding Charter of Fundamental Rights, particularly its Article 8.
2. Emphasises that the standards and principles set out in Directive 95/46/EC represent an ideal starting point and should be further elaborated, extended and enforced, as part of a modern data protection law.
Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo testo perché ritengo importante impegnarsi pienamente con un approccio globale alla protezione dei dati personali in Europa.
Questa tutela deve prevedere una serie di legislazioni coordinate che siano equilibrate, in grado cioè di tutelare il cittadino senza appesantire eccessivamente gli adempimenti burocratici delle aziende. In particolare simili norme non devono pregiudicare il diritto alla libertà di espressione e di informazione, ostacolando inutilmente il trattamento quotidiano dei dati personali, che normalmente è inoffensivo.
Michèle Striffler (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur la protection des données car il est nécessaire que l'Europe établisse des règles claires et communes pour tous les Etats Membres en matière d'accès, de conservation et de suppression des données personnelles des citoyens européens. La législation actuelle (qui date de 1995) doit être mise à jour et modernisée face à l'essor des nouvelles technologies de l'information et de communication. Je veillerai également à ce que la future proposition législative de la Commission instaure un véritable "droit à l'oubli", c'est-à-dire le droit en vertu duquel les personnes peuvent, sous certaines conditions, obtenir que les données les concernant ne soient plus collectées, analysées, traitées ni utilisées d'une quelconque manière, et qu'elles peuvent être supprimées, en particulier dans l'univers des réseaux sociaux sur internet.
Viktor Uspaskich (ALDE), raštu. − Gerbiami kolegos, privatumas ir saugumas yra itin svarbūs visiems žmonėms. Negalima piliečių versti rinktis tarp laisvės ir saugumo. Aš sutinku su pranešėju, jog mums reikia modernizuoti duomenų apsaugos įstatymus dėl naujų technologijų keliamų privatumo iššūkių. Tačiau problema yra daug didesnė nei pateikta pranešime. Kai kuriose ES valstybėse, įskaitant Lietuvą, problema kelia ne vien tik pasenę teisės aktai, bet ir vykdymas. Lietuvos Respublikos 22 straipsnis draudžia kištis į žmogaus asmeninį susirašinėjimą ar gyvenimą. Remiantis prieš keletą mėnesių žurnalo „American“ publikuota ataskaita, 2010 m. Lietuvos valstybinė duomenų apsaugos inspekcija ištyrė 270 pareiškimų dėl savavališko vyriausybės pareigūnų ar įmonių kišimosi į privatumą. Daugumoje skundų asmenys teigė, jog vyriausybės agentūros rinko arba naudojo jų asmeninius duomenys, kaip antai asmens kodas, be teisinio pagrindo ar paaiškinimo. Pasitikėjimas turi būti atgautas. Svarbu, kad piliečiai žinotų, kas atsitinka su jų duomenimis. Europos lyderiai turi imtis atitinkamų techninių ir organizacinių priemonių, kad užtikrintų apsaugą nuo duomenų praradimo ar neteisėtos prieigos. Tai – garbės ir orumo klausimas.
Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur l'approche européenne en matière de protection des données, car il contient de nombreux points positifs: renforcement de certains droits des individus sur leurs données, protection des personnes, quelle que soit leur localisation géographique, renforcement des pouvoirs des autorités nationales de protection des données, nomination d'agents de protection des données dans les entreprises, référence au "droit à l'oubli", notion du consentement explicite pour le traitement des données, élargissement de la liste des données sensibles, etc.
Néanmoins, des lacunes demeurent, dont certaines ont même de quoi inquiéter. Tel est le cas du "cloud computing" (stockage de données sur des plateformes extérieures aux ordinateurs personnels), de l'espace laissé à l'autoréglementation des entreprises, ainsi qu'aux accords concernant le transfert international de données. Ces accords doivent refléter le niveau de protection de l'Union en matière de protection des données personnelles. Or nous savons que tel n'est pas le cas notamment pour les États-Unis. Je regrette donc que ce rapport ait été adopté sans débat en séance plénière alors qu'il indique le cadre de la révision à venir de la directive sur la protection des données. Espérons que les débats à venir nous permettront de combler ces lacunes.
Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – Le développement des nouvelles technologies est l'un des objectifs majeurs de la Stratégie Europe 2020 et a un impact grandissant sur le quotidien des citoyens européens. L'importance prise par ces outils dans nos vies privées et professionnelles représente une formidable opportunité de développer le partage des connaissances et des savoirs. Ce phénomène doit néanmoins s'accompagner d'une protection adéquate des données afin que les Européens puissent s'exprimer librement, dans le respect des informations à caractère personnel. Je salue l'adoption de ce rapport définissant un cadre législatif clair, qui considère qu'une utilisation optimale des technologies de demain ne doit pas porter atteinte aux libertés individuelles. Rendre accessible l'information au plus grand nombre est un défi que l'Europe doit relever. Cet objectif ambitieux doit s'accompagner d'une harmonisation et d'une sécurité juridiques pour offrir à nos concitoyens un niveau de protection maximal.
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Ich habe dem Bericht über ein Gesamtkonzept für den Datenschutz in der EU zugestimmt. Während weltweit die allgemeine Tendenz in den vergangenen zehn Jahren sich dahingehend entwickelte, dass Sicherheitskonzepte Überbegriffe wurden, hat sich die Europäische Union in die entgegengesetzte Richtung gewandt, indem im Vertrag von Lissabon die Charta der Grundrechte auf EU-Ebene verbindlich wurde. Wir sollten diesen Weg unbedingt weitergehen.
Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Ho espresso un voto favorevole al testo presentato dall'on. Voss sulle misure di protezione dei dati personali all'interno dell'area UE.
Considero importante il richiamo contenuto nel testo approvato alle misure enunciate nella direttiva del 1995 sulla protezione dei dati, le quali, per vari motivi, aspettano ancora di trovare completa applicazione negli Stati membri: mi riferisco in particolar modo al principio di trasparenza e al principio di limitazione delle finalità.
Grazie al testo votato quest'oggi, il nuovo regime di protezione dei dati dovrebbe comportare, oltre ad una riduzione degli oneri burocratici e finanziari, anche una più attenta valutazione dell'applicazione di alcune norme relative alle piccole imprese.
Raccomandazione per la seconda lettura: Renate Sommer (A7-0177/2011)
Damien Abad (PPE), par écrit. – Selon la législation actuelle, tous les ingrédients, y compris les substances allergènes, doivent être mentionnés sur l'étiquette des denrées alimentaires préemballées. Désormais, les consommateurs pourront vérifier plus aisément si un produit contient des substances allergènes, étant donné qu'elles apparaîtront clairement dans la liste des ingrédients. Les consommateurs pourront prendre connaissance instantanément des informations nécessaires.
J'ai voté en faveur de ce rapport, car je pense que le consommateur ne doit plus être induit en erreur par la présentation du produit sur l'emballage, la description et/ou le graphisme. Nous avons décidé que les entreprises du secteur alimentaire disposeront de trois ans pour se conformer aux nouvelles dispositions. Elles disposeront ensuite de deux années supplémentaires, soit cinq ans au total, pour appliquer les règles concernant la déclaration nutritionnelle.
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Não votei favoravelmente esta proposta, não por não concordar, mas por achar que o PE devia ter tomado uma posição mais forte relativamente à proposta do Conselho. Ainda assim, foram introduzidas melhorias no que concerne à informação alimentar, através da simplificação e actualização das regras aplicáveis à rotulagem, fundindo num único diploma legislativo as directivas comunitárias.
Importante também destacar a indicação obrigatória do país de origem para um conjunto importante de produtos, como os hortícolas, o peixe, a carne de bovino, o mel, as frutas e o azeite, bem como a introdução de regras específicas na rotulagem da imitação de alimentos e a derrogação da obrigatoriedade de declaração nutricional para os produtos artesanais, que são da máxima importância para muitas regiões, como os Açores.
Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją dėl vartotojų informavimo apie maisto produktus. Laisvas saugių maisto produktų judėjimas – esminis vidaus rinkos elementas, svarbus gyventojų sveikatai bei gerovei ir jų socialiniams bei ekonominiams interesams. Šia rezoliucija mes, Europos Parlamento nariai, siekiame, kad būtų atsižvelgiama ir į vidaus rinkos interesus, sumažinama biurokratinė našta, ir į piliečių interesus, nes nustatomas reikalavimas aiškiai, suprantamai ir įskaitomai ženklinti maisto produktus. Gyventojai turi žinoti, kokius produktus, jie valgo, kur jie pagaminti ir kokia yra jų sudėtis. Maisto produktų ženklinimas vartotojui turi būti lengvai atpažįstamas, suprantamas ir įskaitomas. Manau, kad tikslinga ir teisinga užtikrinti, kad vartotojai, norėdami išsiaiškinti individualius mitybos klausimus, turėtų galimybę valstybėse narėse pasinaudoti nešališko informacijos tiekėjo paslaugomis. Todėl valstybės narės turėtų įrengti atitinkamas pagalbos telefonu linijas.
Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Introducerea noilor reguli pentru informarea consumatorilor privind produsele alimentare comercializate în spaţiul comunitar urmărește în primul rând să ofere posibilitatea consumatorilor de a face alegeri mai sănătoase și în cunoștință de cauză atunci când cumpără alimente. Nu este suficient, însă, ca cetăţeanul european să poată alege liber între diversele produse. Este esenţial ca acesta să aleagă conştient în funcție de avantajele sau dezavantajele pe care un produs alimentar le poate avea asupra sănătăţii. De aceea, cred că lupta, în viitor, trebuie dusă în direcţia informării cetăţenilor europeni cu privire la importanţa pe care consultarea tuturor elementelor informative de pe etichetele alimentelor le poate avea pentru menţinerea şi garantarea unui stil de viaţă sănătos. În același timp, noile reglementări vor ușura și situația producătorilor de alimente prin oferirea de certitudine juridică, mai puțină birocrație și o legislație mult îmbunătățită.
Sophie Auconie (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport car il est pour moi essentiel que les consommateurs européens disposent sur les emballages des informations nécessaires à un choix éclairé... Ainsi, je me réjouis du compromis trouvé par le rapporteur car les indications seront plus lisibles et plus détaillées, les produits allergènes seront mentionnés sur les emballages afin de protéger les publics allergiques, les imitations seront identifiées comme telles (car il est par exemple inacceptable de tromper le consommateur en lui vendant du fromage à base de graisse végétale au lieu de lait), etc. Enfin, je suis très satisfaite du fait que le pays d'origine des pièces de porc, de mouton, de chèvre et de volaille sera désormais obligatoirement indiqué sur les emballages. De tels affichages permettront de mieux informer les consommateurs et de lutter plus efficacement contre les éventuelles contaminations. Par ailleurs, je tiens à vous rassurer : mon groupe politique a eu raison de l'idée saugrenue des socialistes qui voulaient que tous nos produits soient catégorisés en fonction de leur dangerosité théorique et reçoivent ainsi un feu vert, orange ou rouge sur leur emballage... Ainsi, vous pouvez compter sur nous pour l'information et la responsabilisation des consommateurs !
Liam Aylward (ALDE), i scríbhinn. − Ní mór go mbeadh tomhaltóirí ar an eolas maidir le réigiún táirgthe agus fáis an bhia atá á cheannach acu, agus go mbeadh eolas soiléir ar fáil faoin mbia sin.
Vótáil mé i bhfabhar na tuarascála, agus fearaim fáilte roimh a bhfuil ann maidir leis an lipéadú éigeantach maidir le tír thionscnaimh táirgí a leathnú chun go mbeadh muiceoil, caoireoil agus sicín úr san áireamh. Faoi láthair, tá sé éigeantach lipéadú maidir le tír thionscnaimh a bheith ar mhairteoil úr, ar thorthaí agus glasraí, ar mhill agus ar ola olóige, agus cuirtear tomhaltóirí ar strae go minic nuair nach bhfuil eolas soiléir ann maidir le tír thionscnaimh earra.
Tá bia atá ar ardchaighdeán, atá slán le hithe agus a chloíonn le reachtaíocht maidir le caomhnú an chomhshaoil agus le leas ainmhithe á tháirgeadh ag feirmeoirí na hEorpa. Cabhraíonn lipéadú maidir le tír thionscnaimh na n-earraí atá á ndíol ar mhargadh an AE le tomhaltóirí rogha eolasach a dhéanamh agus feoil úr agus táirgí eile á gceannach acu.
Regina Bastos (PPE), por escrito. − A presente proposta tem por objectivo reformular as normas comunitárias relativas à rotulagem dos produtos alimentares, melhorando a legislação comunitária, substituindo e coligindo num único diploma sete directivas e um regulamento. A fim de contribuir para uma maior transparência para o consumidor, uma maior clareza do acervo comunitário e uma maior segurança para as empresas do sector alimentar, a uniformização a nível comunitário da rotulagem dos géneros alimentícios é uma necessidade.
Este novo regulamento acabará com a fragmentação legislativa que tem gerado entraves ao comércio e problemas de concorrência reduzindo-se deste modo os custos para os produtores e distribuidores de produtos alimentares ajudando, igualmente, os consumidores a decidir que alimentos comprar, de forma autónoma, consciente e com conhecimento de causa. Destaco as novas disposições relativas à obrigatoriedade de incluir, na lista de ingredientes, as substâncias que provoquem alergias – a referência às substâncias alergénicas terá igualmente de ser fornecida relativamente a alimentos não embalados. A indicação do país de origem passa a ser obrigatória para a carne fresca de suínos, caprinos, ovinos e das aves. Os consumidores deverão, igualmente, ser informados sobre a fonte específica de óleos vegetais usados nos produtos, como por exemplo, óleo de palma. Pelo exposto, apoiei o presente relatório.
Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Améliorer l'information des consommateurs sur ce qu'ils mangent tous les jours est d'une importance cruciale. Même s'il a été difficile de trouver un compromis entre les groupes politiques au Parlement et avec le Conseil, j'ai tout de même voté ce rapport car celui-ci va dans la bonne direction. En effet, en préconisant un étiquetage plus clair et plus visible, notamment sur la valeur énergétique, cela va permettre aux consommateurs d'être mieux informés instantanément sur les produits qu'ils achètent. Ensuite, alors que le secteur alimentaire européen compte plus de 80% de petites et moyennes entreprises, ces nouvelles règles vont permettre à ces PME d'être mieux protégées juridiquement tout en réduisant la bureaucratie. Alors que la crise sanitaire liée à la bactérie E.Coli souligne une nouvelle fois l'importance de la sécurité alimentaire en Europe, il m'était donc crucial de voter ce rapport afin de renforcer la protection des consommateurs. Néanmoins, je resterais attentif à la bonne transposition par les Etats membres et les entreprises du secteur afin que ces nouvelles règles soient efficaces et bénéfiques pour l'ensemble des consommateurs européens.
Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − La proposta di regolamento, oggi in discussione, sull’informazione al consumatore nei prodotti alimentari è tra gli argomenti di maggiore spessore attualmente dibattuti a livello comunitario nel settore alimentare e, a mio avviso, nella misura in cui potrà garantire l'uniformità delle norme a livello di Unione, potrà contribuire in maniera decisiva al rilancio della competitività delle imprese agroalimentari europee.
In particolare, ritengo che il compromesso raggiunto e risultante dai triloghi interistituzionali risponda sia all'esigenza di corretta informazione del consumatore sia di tutela del ruolo chiave che l’industria alimentare riveste nel trasformare le materie prime per produrre il "Made in Italy", riconosciuto ed affermato in tutto il mondo.
Pur ritenendo che si sia raggiunto un giusto compromesso nella disciplina delle sostanze allergeniche, attraverso la previsione di una evidenziazione delle stesse nella lista degli ingredienti senza necessità di ripetizione altrove in etichetta, esprimo delle riserve sulla prevista facoltà per gli Stati membri di introdurre, su scala nazionale, informazioni obbligatorie ulteriori rispetto al sistema di regole comuni.
Infatti, a mio avviso, permane il rischio di doversi confrontare con 27 diversi sistemi di regole e di affrontare maggiori costi legati al periodico aggiornamento delle consulenze in ogni paese e alla revisione delle etichette.
Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Consumatorii vor putea alege în mai bună cunoștință de cauză și mai sănătos atunci când cumpără alimente ca urmare a implementării noilor reguli privind etichetarea alimentelor. Într-un moment în care bolile asociate consumului de alimente sunt una dintre cele mai importante cauze de mortalitate, este important ca cumpărăturile să se facă informat, iar consumatorul să ştie exact cantităţile de lipide, acizi graşi, carbohidraţi, glucide, proteine şi sare. În plus, consumatorul va şti exact provenienţa anumitor alimente la care, acum, nu este obligatoriu să fie specificată. Este un demers important, în condiţiile în care, de multe ori, etichetele produselor te pot induce în eroare. Noile reguli privind etichetarea alimentelor vor contribui la educarea consumatorului european care, deşi va petrece mai mult timp în faţa rafturilor, va învăţa ce este sănătos şi ce nu este sănătos şi ar trebui consumat doar ocazional. Probabil că, în timp, se va petrece şi un fenomen de descurajare a acelor producători de produse profund nesănătoase, ale căror vânzări ar putea scădea ca urmare a afişării detaliate a ingredientelor. Este drept că mai sunt cel puţin 5 ani până ce piaţa europeană se va uniformiza, iar noile reguli vor fi implementate. Nu este, însă, niciodată prea târziu.
Jan Březina (PPE), písemně. − Považuji za pozitivní posun, že nutriční údaje nemusí být uváděny na přední straně obalu. Výrobcům tak zůstane větší prostor na umístění názvu, loga a různých marketingových sdělení nezbytných pro zajištění konkurenceschopnosti výrobku na trhu. Spotřebitel také nově z obalu získá informaci o původu drůbežího, vepřového, skopového a jehněčího masa, což je zejména v kontextu nedávné epidemie ptačí chřipky důležitý předpoklad možnosti kvalifikovaně se rozhodnout o koupi výrobků obsahujících maso. Celkově vzato jsem přesvědčen, že dohodnutý kompromis vyvažuje zájmy spotřebitelů a výrobců, což je u evropských předpisů spíše výjimkou než pravidlem. Slabou stránkou nových pravidel označování potravin je podle mého názoru nedostatečná reakce na problém obezity, ze které se klube epidemie třetího tisíciletí. Jedná se o citlivé téma zvlášť pro obyvatele ČR, kteří z více než dvou třetin trpí obezitou a aktuálně se nachází na druhém místě žebříčku nejtlustších národů EU. Uměl bych si v této souvislosti představit třeba zavedení povinnosti výstražného upozornění na obalech výrobků s nadměrným obsahem tuku nebo cukru. Nová pravidla označování potravin však bohužel tak daleko nejdou.
Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. − Votei favoravelmente o relatório por considerar que a livre circulação de géneros alimentícios seguros e sãos constitui um aspecto essencial do mercado interno e contribui significativamente para a saúde e o bem-estar dos cidadãos e para os seus interesses sociais e económicos. Voto ainda neste relatório por acreditar que o presente regulamento serve, por um lado, os interesses do mercado interno, ao simplificar a legislação, garantir a segurança jurídica e reduzir a carga administrativa e, por outro, os interesses dos cidadãos, ao prever a obrigatoriedade de rótulos claros, compreensíveis e legíveis para os alimentos.
Nessa Childers (S&D), in writing. − This issue is one which is of central importance to me and many of my colleagues on the ENVI Committee. While this report does not include all of the provisions which I would have liked, such as traffic light labels on food, the measures which will be implemented will be a definite improvement on that which currently exists in many Member States.
Νικόλαος Χουντής (GUE/NGL), γραπτώς. – Καταψήφισα την έκθεση Σόμερ για τέσσερεις κυρίως λόγους:
Γιατί δεν προβλέπει υποχρεωτική αναγραφή των διατροφικών πληροφοριών, όπως λιπαρά, ζάχαρη, αλάτι, στο πρόσθιο μέρος της ετικέτας μιας συσκευασίας, κάτι που πολεμήθηκε από τα λόμπι της βιομηχανίας τροφίμων.
Γιατί δεν ζητεί να υπάρχουν στη συσκευασία οι "χρωματικοί κώδικες" ή "σηματοδότες" που προβλέπουν τη χρήση σήματος σε χρώμα κόκκινο, πορτοκαλί ή πράσινο ανάλογα με την περιεκτικότητα (υψηλή, μέση ή χαμηλή) των τροφίμων σε θερμίδες, λίπη, ζάχαρη, άλατα και άλλα συστατικά.
Γιατί δεν θα αναγράφονται στην ετικέτα τα φυσικά trans-λιπαρά οξέα.
Γιατί θα αναγράφεται στην ετικέτα η χώρα προέλευσης μόνο για φρέσκα κρέατα και ψάρια. Αυτό αποδυναμώνει τη θέση της Επιτροπής Περιβάλλοντος, η οποία είχε ψηφίσει να περιλαμβάνεται στην ετικέτα η αναγραφή της χώρας προέλευσης και για τα κατεψυγμένα ή επεξεργασμένα κρέατα αλλά και τα προϊόντα κρέατος και τα γαλακτοκομικά.
Η συμφωνία μεταξύ του Ευρωκοινοβουλίου και του Συμβουλίου για την παροχή πληροφοριών στους καταναλωτές τροφίμων ευνοεί τη βιομηχανία και όχι τους καταναλωτές. Είναι μεγάλοι οι κίνδυνοι που δημιουργούνται για την υγεία (παχυσαρκία, διαβήτης, καρδιοαγγειακές νόσοι και ορισμένοι τύποι καρκίνου) από την ελλειμματική πληροφόρηση ή παραπλάνηση. Παρ’ όλα αυτά, η βιομηχανία τροφίμων ξοδεύει περίπου 10 δισεκατομμύρια δολάρια τον χρόνο για να επηρεάσει τη διατροφική συμπεριφορά των παιδιών.
Corina Creţu (S&D), în scris. − Deşi obiectivele originale şi componentele principale ale legislaţiei actuale privind etichetarea sunt încă valabile, se impune raţionalizarea acesteia în scopul de a asigura faptul că părţile interesate o vor respecta mai uşor şi vor beneficia de o mai mare claritate, pentru a ţine cont de noile evoluţii în domeniul informaţiilor referitoare la produsele alimentare. Prezentul regulament va servi atât intereselor pieţei interne, prin simplificarea legislaţiei, asigurarea securităţii juridice şi reducerea birocraţiei, cât şi celor ale cetăţenilor prin impunerea etichetării obligatorii a produselor alimentare într-o manieră clară, lizibilă şi pe înţelesul cetăţeanului.
Proinsias De Rossa (S&D), in writing. − I supported this report, which seeks to improve the food information available to consumers. It will now soon be mandatory throughout the EU to include information on how much sugar, salt, fat and other key nutrients a product contains. This report also introduces country-of-origin labelling for fresh lamb, pork, goat and poultry, just as we have already for beef, fish, fruit and vegetables. It also obliges the Commission to produce a report and possible legislation on the origin of meat in processed food within two years.
However, we must continue to fight for more transparency and for an EU-wide ban on added trans fats, similar to that currently on the statute books in Denmark and Austria. Trans fats are often added unnecessarily to processed foods even though they can increase the risk of a whole range of problems including obesity, heart disease, infertility and Alzheimer’s disease.
This report ensures that the Commission will investigate the problem and report back within three years. Disappointingly, however, nutritional labelling will only be mandatory on the back of the pack and not on the front. If we are serious about tackling some of our major health issues we should give consumers the information they need to quickly identify healthy choices.
Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai soutenu l'accord trouvé entre le Parlement et le Conseil sur l'étiquetage des denrées alimentaires. Ce règlement permettra la mise en œuvre de règles plus claires pour les nombreux acteurs du secteur de l'agro-alimentaire et de la restauration et bénéficiera directement aux consommateurs, qui pourront, grâce à une information plus complète et plus simple, opérer un vrai choix parmi les denrées alimentaires qu'ils consomment au quotidien.
Diane Dodds (NI), in writing. − Consumers have the right to expect the information given on food labels to be correct and not misleading. Nutritional information is important to the consumer, and the quality standard to which the food complies is important for consumer choice and safety. In relation to country of origin, I agree with the concept but I have some reservations in relation to the potential impact on trade.
In Northern Ireland local business has seen how country of origin labelling can be used as a protectionist measure. This has had a negative impact on trade and Northern Ireland producers and processors have suffered as a result. I do know this is a matter which many Member States who are reliant on exports have voiced concern over. It is imperative that the Commission carry out an impact assessment to investigate the potential effect of new food labelling legislation. I am concerned about the Commission’s ability to adopt common-sense measures in the implementation of this regulation, in particular the manner of indicating the country of origin or place of provenance and, therefore, am unwilling to lend my support to this report in this area.
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei favoravelmente o relatório relativo à informação sobre géneros alimentícios prestada aos consumidores porque considero que o acordo alcançado com o Conselho inclui disposições importantes, que correspondem aos interesses dos consumidores europeus, tal como a obrigatoriedade de informação relativa aos principais nutrientes e à origem dos alimentos.
Nigel Farage (EFD), in writing. − 1. We have previously voted against the following legislation, which removes our right to control our own food labelling. We do not support this existing legislation and do not confirm it in this vote: Council Regulation (EC) No 509/2006 – which prevents us labelling our own products as, for example, ‘Welsh beef’ and ‘Cheddar cheese’, without EU permission.
2. Further, it also gives the Commission unspecified powers to apply delegated acts in the future, thus changing the legislation in a manner which they choose, without reference to the EP members or any voting process in the EP.
3. We also have previously voted against the following legislation, which removes our right to control our own food labelling, we do not support this existing legislation and do not confirm it in this vote: Council Regulation (EC) No 510/2006 on protection of geographical indications and designations of origin for agricultural products and foodstuffs, which even removes our power to freely designate a product as ‘English’ or ‘Welsh’ or ‘Scottish’: Article 2, section b: “ ‘geographical indication’ means the name of a region, a specific place or, in exceptional cases, a country...”
Diogo Feio (PPE), por escrito. − Tal como na votação em primeira leitura, reforço, uma vez mais, a ideia de que é fundamental garantir aos consumidores a informação necessária para que saibam, exactamente, que géneros alimentícios estão a consumir, fazendo uma escolha consciente e informada. O compromisso conseguido com o Conselho consegue um equilíbrio adequado dos interesses dos produtores de géneros alimentícios e dos consumidores, salvaguardando a saúde pública, e mereceu o apoio de todos os Estados-Membros. Considero, por isso, que esta é uma vitória dos consumidores e faço votos para que as novas regras aplicáveis à rotulagem dos géneros alimentícios lhes permitam escolhas mais informadas.
José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. − Em prol da qualidade de vida e das garantias de liberdade e segurança alimentar dos cidadãos, votei favoravelmente este relatório e enalteço o trabalho apresentado pela colega Renate Sommer, fruto de intensivos e longos esforços.
Conforme tenho defendido, relativamente aos produtos alimentares, é fundamental assegurar a livre escolha dos cidadãos, garantindo mecanismos seguros e credíveis para uma prestação de informação cabal sobre os produtos, a fim de permitir uma decisão devidamente avalizada, e apresentando nomeadamente dados sobre o valor energético e a quantidade de lípidos, ácidos gordos saturados, hidratos de carbono, açúcares, proteínas e sal, bem como uma listagem obrigatória das substâncias alergénicas.
Este regulamento contribui para o melhor funcionamento do mercado interno, simplificando legislação, reduzindo carga administrativa e garantindo segurança jurídica, privilegiando a livre escolha e os interesses dos cidadãos, com acesso a rótulos informativos claros, compreensíveis e legíveis nos alimentos. Imperou o bom senso e a racionalidade para assegurar legislação equilibrada e ter em conta determinadas especificidades deste sector. Destaco o reconhecimento da especificidade dos produtos do sector alimentar artesanal, dos produtos elaborados directamente no local de venda e no comércio a retalho.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − Apoiámos a posição do Parlamento em primeira leitura por considerarmos que representava um avanço no domínio da informação sobre géneros alimentícios prestada aos consumidores. Isto apesar de, já então, à última hora, terem sido efectuadas algumas cedências que empobreceram o conteúdo do relatório. Como então salientámos, o conhecimento, tão completo quanto possível e justificável, da composição dos géneros alimentícios constitui um direito fundamental dos consumidores. Constitui, além disso, uma condição necessária, embora não suficiente, para escolhas informadas e conscientes no plano da alimentação e, nessa medida, um factor de promoção da saúde e bem-estar da população.
Nesta segunda leitura, e na sequência das negociações com o Conselho, apesar de a proposta manter aspectos positivos, o Parlamento acabou por recuar noutros, tendo em vista a obtenção de um acordo. Valorizamos, entre outros, os pontos relativos à necessidade de informação sobre aditivos alimentares com efeitos alergénicos e a obrigatoriedade de indicação da origem de certas qualidades de carne. Mas consideramos que era necessário ter ido mais além neste domínio da indicação de origem, estendendo-a a todos os tipos de carne, incluindo a processada, ao leite e seus derivados e produtos de um único ingrediente, incluindo as frutas e legumes. Reiteramos as críticas à inexistência de obrigatoriedade de informação relativa aos OGM.
Carlo Fidanza (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione della collega Sommer in quanto ritengo molto importante aver adottato questo regolamento che stabilisce le basi per garantire un elevato livello di protezione dei consumatori in materia di informazioni sui prodotti alimentari, definendo in modo generale i principi, i requisiti e le responsabilità che disciplinano l'informazione sui prodotti alimentari e al contempo riduce le distorsioni nel commercio, gli oneri e la burocrazia. Apprezzo la scelta del gruppo PPE di aver mediato con gli altri gruppi affinché si votasse la relazione: andare in conciliazione avrebbe, infatti, significato perdere molti dei vantaggi ottenuti durante i negoziati con il Consiglio. Rendere più comprensibili gli imballaggi alimentari consentirà di distinguere i prodotti orginali dai cosidetti "simil-prodotti": ciò è ancora più importante per l'Italia, da sempre patria di prodotti di eccellenza, spesso oggetto di pirateria agroalimentare.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − Apoiámos a posição do Parlamento em primeira leitura por considerarmos que representava um avanço no domínio da informação sobre géneros alimentícios prestada aos consumidores. Isto apesar de, já então, à última hora, terem sido efectuadas algumas cedências que empobreceram o conteúdo do relatório. Como então salientámos, o conhecimento, tão completo quanto possível e justificável, da composição dos géneros alimentícios constitui um direito fundamental dos consumidores. Constitui, além disso, uma condição necessária, embora não suficiente, para escolhas informadas e conscientes no plano da alimentação e, nessa medida, um factor de promoção da saúde e do bem-estar da população.
Nesta segunda leitura, e na sequência das negociações com o Conselho, apesar de a proposta manter aspectos positivos, o Parlamento acabou por recuar noutros, tendo em vista a obtenção de um acordo. Valorizamos, entre outros, os pontos relativos à necessidade de informação sobre aditivos alimentares com efeitos alergénicos e a obrigatoriedade de indicação da origem de certas qualidades de carne. Mas consideramos que era necessário ter ido mais além neste domínio da indicação de origem, estendendo-a a todos os tipos de carne, incluindo a processada, ao leite e seus derivados e a produtos de um único ingrediente, incluindo as frutas e legumes. Reiteramos as críticas à inexistência de obrigatoriedade de informação relativa aos OGM.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Nutričné označovanie – Nedávna biela kniha o stratégii riešenia zdravotných problémov súvisiacich s výživou, nadváhou a obezitou v Európe zdôraznila potrebu spotrebiteľov mať prístup k jasným, konzistentným a dokázaným informáciám. Nutričné označovanie je ustanovený spôsob poskytovania informácií spotrebiteľom, ktorý má podporovať zdravotne uvedomelý výber potravín. Existuje rozsiahly konsenzus, že účinnosť nutričného označovania možno posilniť ako prostriedok na podporu schopnosti spotrebiteľov vyberať si vyváženú stravu. Zainteresované strany predložili niekoľko podnetov na podporu zaraďovania informácií o výživovej hodnote na prednej časti obalov. Používané systémy označovania sa rozchádzajú v tom, čo môže vytvárať prekážky pre obchodovanie. Predkladaný návrh zavádza určité všeobecné zásady týkajúce sa poskytovania informácií o potravinách a rozvíja mechanizmus riadenia so zreteľom na vývoj, ktorý má spotrebiteľom umožniť rozhodovať sa o výbere potravín na základe informácií. Povinné požiadavky zostávajú približne rovnaké, ale Komisia má možnosť navrhovať nové požiadavky pre osobitné otázky. V snahe zohľadniť zmeny a vývoj v oblasti informácií o potravinách treba vypracovať ustanovenia s cieľom splnomocniť Komisiu, aby zmenila a doplnila zoznam povinných informácií pridaním alebo odstránením údajov, a na sprístupnenie určitých údajov alternatívnymi prostriedkami. Konzultácia so zainteresovanými stranami by mala umožniť včasné a dobre cielené zmeny požiadaviek na informácie o potravinách.
Bruno Gollnisch (NI), par écrit. – Je souscris à la philosophie générale du rapport pour une meilleure information du consommateur sur les denrées alimentaires qu'il achète, notamment quant à la présence d'ingrédients allergènes ou aux indications d'origine de toutes les catégories de viande. Cette dernière disposition est tout à fait cohérente avec ma conviction qu'il faut permettre aux consommateurs de choisir les produits de terroir produits le plus près possible de chez eux. C'est une de leurs aspirations légitimes: produire et consommer local. Ce qui en plus évite les émissions de CO2 dues aux transports longue distance. Bizarre que vous n'y songiez jamais!
J'ai plus de réserves sur les indications nutritionnelles, tentative européenne pour contrôler nos assiettes, nos comportements et nos traditions culinaires. Je regrette enfin que l'obligation d'indiquer le mode d'abattage rituel, amendement miraculeusement adopté en commission il y a quelques semaines, se soit transformée en possibilité de commencer à réfléchir à l'éventualité d'une étude sur le sujet dans plusieurs années. Les défenseurs des animaux, laïcs, agnostiques, chrétiens et indifférents continueront donc de consommer en toute opacité de la viande produite de manière ultra-excédentaire selon des pratiques qu'ils réprouvent, récusent, ou, tout simplement, ne veulent pas soutenir. C'est pourquoi je me suis abstenu sur l'amendement de compromis.
Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – Alors que les scandales sanitaires liés à l'alimentation se sont multipliés au cours des dernières années, nous souhaitons améliorer l'information des consommateurs sur ce qu'ils mangent au quotidien et d'où leur nourriture provient. En effet, à l'heure de la mondialisation et alors que les échanges sont toujours plus développés, ce rapport demande à ce que l'étiquetage soit clarifié. Origine donc, mais aussi valeur nutritionnelle des aliments, substances allergènes etc. Désormais la valeur énergétique, la quantité de lipides, d'acides gras saturés, de glucides et autres protéines seront clairement visibles sur l'emballage. J'ai par ailleurs voté pour l'amendement 61 qui concerne l'indication obligatoire du pays ou du lieu de provenance pour les viandes et les volailles. Il s'agit ici d'une avancée importante pour les consommateurs, car bien souvent les étiquetages manquaient de précisions, laissant le consommateur sans information. Dorénavant ceux-ci connaitront avec exactitude ce qui se trouve dans leurs aliments et leur pays d'origine: une grande avancée dans le quotidien des Européens.
Mathieu Grosch (PPE), schriftlich. − Einheitliche Informationen für Verbraucher sind auf EU-Ebene zu unterstützen, und dies erfolgt über diesen Bericht. Besonders in Grenzgebieten ist es zum Schutz der Verbraucher wichtig, dass diese Information nach gleichartigen Kriterien erfolgt. Diese wünschenswerte Harmonisierung soll jedoch nicht verbergen, dass die Information der Verbraucher bei weitem noch nicht perfekt ist und dieses Thema auch in Zukunft regelmäßige Verbesserungen und Anpassungen erfordert.
Françoise Grossetête (PPE), par écrit. – Grâce à l'adoption de ce rapport, les consommateurs pourront disposer à l'avenir d'un étiquetage plus clair, plus lisible et plus complet sur les aliments. L'étiquetage obligatoire de l'origine pour la viande de bœuf a été étendu à la viande fraîche de porc, de mouton, et de chèvre, ainsi qu'à la volaille; c'est là une réelle avancée que l'on doit au Parlement européen. Il faudra à l'avenir aller plus loin encore pour imposer l'origine obligatoire, par exemple pour la viande présente dans les produits transformés et pour certains aliments "mono-ingrédient", sans bien sûr imposer de contraintes excessives aux opérateurs.
À l'heure où nos concitoyens s'interrogent de plus en plus sur la qualité des produits qu'ils consomment, l'Europe se devait d'améliorer l'information et de répondre aux exigences des consommateurs. Au–delà des progrès réalisés sur l'origine, la lisibilité des étiquettes a été améliorée et l'information nutritionnelle permettra plus facilement de comparer les différents aliments et de faire des choix plus éclairés.
Roberto Gualtieri (S&D), per iscritto. − Con l'approvazione della relazione Sommer, il Parlamento Europeo si dimostra attento alla trasparenza delle informazioni sui valori nutrizionali e sulla provenienza degli alimenti, in linea con le esigenze dei consumatori europei per una maggiore sicurezza sui prodotti acquistati.
Confermando l'accordo di seconda lettura con il Consiglio, il Parlamento introduce l'obbligo di fornire dettagliate informazioni sulla composizione e sul valore energetico degli alimenti, nonché l'estensione dell'etichettatura di origine anche alla carne fresca di origine suina, ovina, caprina e da pollame.
Il gruppo S&D ha giocato un ruolo propulsivo nel negoziato, convincendo Consiglio e Commissione a riflettere sull'ulteriore adozione di norme sull'origine per la carne utilizzata negli alimenti confezionati, nonché sugli effetti del ricorso a grassi idrogenati, che diventano da oggi oggetto di applicazione della normativa.
Il testo approvato segna un riconoscimento alla linea italiana, che già in passato aveva indicato come proteggere e promuovere le eccellenze italiane ed europee, ed è quindi motivo di soddisfazione sia per l'Italia che per gli operatori del settore. Tuttavia, sebbene il passo compiuto sia importante, il nostro impegno affinché i cittadini europei possano fare scelte sempre più consapevoli e informate sui prodotti che portano sulle loro tavole proseguirà ulteriormente.
Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – Permettre aux citoyens européens de faire des choix éclairés, en bénéficiant d'une information précise et transparente sur les aliments qu'ils consomment, va devenir une réalité fin 2014, et ce sont ces efforts que j'ai soutenus par mon vote aujourd'hui. Cela me paraît aller dans le bon sens, alors même que l'obésité et le surpoids ne cessent de progresser, avec leurs effets délétères en termes de santé publique. Il sera ainsi obligatoire de mentionner sur les étiquettes l'origine des viandes, la lisibilité des étiquettes sera améliorée, avec des caractères plus gros, précisant notamment la valeur énergétique, et la présence de substances allergènes sera également indiquée.
Ce dossier a fait l'objet d'une bataille intense de la part des socialistes européens, qui a permis d'engranger d'excellents résultats, face à une droite très prompte à servir les intérêts de l'industrie agroalimentaire. Cela mérite d'autant plus d'être souligné quand on connaît les moyens que ces lobbies peuvent déployer, face aux maigres ressources dont disposent les associations de consommateurs!
Małgorzata Handzlik (PPE), na piśmie. − Przyjęte rozporządzenie o przekazywaniu konsumentom informacji na temat żywności to niezwykle ważny instrument dla konsumentów, którzy dzięki nowym przepisom uzyskają możliwość bardziej świadomego podejmowania decyzji przy zakupie żywności. Za sprawą nowych przepisów etykiety naklejane przez producentów będą bardziej czytelne. Bez wątpienia ułatwi to konsumentom dobór produktów żywnościowych, jakich potrzebują w swojej diecie. Zgodnie z nowymi przepisami zawartość energii, ilość tłuszczu, tłuszczów nasyconych, węglowodanów, cukrów, białek i soli musi być podana na opakowaniu w formie czytelniej tabelki. Zawartość wymienionych składników musi być podana w przeliczeniu na 100 gr. lub 100 ml. Dodatkowo zawartość tych składników może być przeliczona na jedną porcję produktu. Etykiety będą musiały zawierać także informacje nt. substancji alergicznych. Jest to niezwykle ważne ze względu na coraz powszechniejsze alergie.
Mam nadzieję, iż wraz z wprowadzeniem w życie nowych przepisów konsumenci będą zwracali coraz większą uwagę na to, co kupują. Uważam jednak, iż konsumenci potrzebują także kampanii informacyjnych nt. nowych przepisów, a w szczególności jak odczytywać niektóre z motywów graficznych, które często pojawiają się na produktach spożywczych.
Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Je me félicite de l'adoption à une très forte majorité du rapport concernant l'information des consommateurs sur les denrées alimentaires. Avec l'adoption de ce rapport, nous marquons, une nouvelle fois, la volonté du Parlement européen et des Etats membres, réunis au sein du Conseil de l'UE, de parvenir à une meilleure information des citoyens sur les sujets qui les préoccupent au quotidien, et cela, par des mesures concrètes.
Ce texte a vocation à simplifier et clarifier les règles existantes sur l'étiquetage des denrées alimentaires dans l'Union européenne mais également à les étendre à de nouvelles catégories d'aliments (viande fraîche de porc, de volaille, de mouton, de chèvre...).
Désormais, la mention de la date limite de consommation mais aussi de la déclaration nutritionnelle et de la valeur énergétique de l'aliment sélectionné est rendue obligatoire, ce qui est une innovation majeure. Par ailleurs, les informations relatives aux allergènes devront être mises en valeur sur les paquets d'emballage et les mesures contre les informations trompeuses seront renforcées.
Grâce à l'adoption de cette recommandation et du règlement subséquent, nous encourageons l'information la plus transparente possible à destination du consommateur pour favoriser des choix éclairés.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi yra siekiama dar labiau reglamentuoti ant maisto produktų etikečių pateikiama informaciją vartotojui. Pagal šį reglamentą maisto verslo operatoriaus pavadinimo, įmonės pavadinimo ar adreso nurodymas etiketėje nelaikomas maisto produkto kilmės šalies ar kilmės vietos nurodymu. Maisto produkto etiketės turėtų būti aiškios ir suprantamos, kad padėtų vartotojams, kurie nori rinktis maisto produktus ir mitybą turėdami daugiau informacijos. Atlikus tyrimus nustatyta, kad geras įskaitomumas turi didelę reikšmę siekiant padidinti galimybę, kad ženklinimo informacija darytų poveikį ją skaitantiems asmenims, ir kad neįskaitoma informacija apie produktą – viena pagrindinių vartotojų nepasitenkinimo maisto produktų etiketėmis priežasčių. Taigi turėtų būti nustatytas visapusiškas požiūris siekiant atsižvelgti į visus su įskaitomumu susijusius aspektus, įskaitant šriftą, spalvą ir kontrastą.
Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Bezpieczeństwo żywności jest priorytetem polityki unijnej. Dlatego wszystkie działania zmierzające do pogłębienia wiedzy konsumentów na temat spożywanej przez nich żywności są pożądane. Doskonale rozumiemy, że w czasach, kiedy z powodu otyłości i chorób krążenia spowodowanych niewłaściwą dietą umiera ogromna liczba Europejczyków, umieszczeniu na opakowaniu informacji o wartości energetycznej i odżywczej ułatwia przeciętnemu człowiekowi samodzielne komponowanie zbilansowanej diety.
Takie informacje, aby służyć konsumentowi, muszą być jednak czytelne i zrozumiałe. Podawanie danych o związkach chemicznych, które nie mają wpływu na zdrowie człowieka, albo umieszczanie ich na bardzo małych opakowaniach, mijają się z celem. Podobną sytuację mamy w przypadku podawania miejsca pochodzenia żywności. Takie szczegóły powinny być dobrowolne. Ostatnia sytuacja z hiszpańskimi warzywami pokazuje, iż nie zawsze ma to dobry skutek. Nieprawdziwe oskarżenia dotyczące zakażenia bakterią E.coli doprowadziły hiszpański rynek żywnościowy do milionowych strat.
Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Dopo un percorso quasi triennale nel corso del quale il dibattito sul diritto ad una completa ed esaustiva informazione al consumatore ha visto posizioni contrastanti tra i diversi attori, finalmente siamo giunti ad un buon risultato che rispecchia la maggior parte delle aspettative dei consumatori.
Attraverso questo regolamento, che ho sostenuto con il mio voto, manifestiamo testimonianza della grande attenzione non solo verso i consumatori, ma anche verso i produttori di beni agroalimentari. Abbiamo voluto porre al centro dell'opinione pubblica il notevole ruolo che un'etichetta assume nella fase finale di acquisto del prodotto. Si tratta di garantire ai consumatori la riconoscibilità dello stesso e di offrire loro le informazioni nutrizionali necessarie per una scelta consapevole. Aggiungerei anche una scelta salutare considerando, pertanto, un'etichetta agroalimentare un valido strumento nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e nella lotta all'obesità.
La lotta all'agropirateria diventa adesso più serrata e la tutela delle produzioni agroalimentari dispone adesso di una marcia in più.
Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Je me réjouis de l'adoption des nouvelles règles d'étiquetage des denrées alimentaires, grâce au nouveau règlement en la matière, qui a emporté ma voix. Cette législation améliore significativement l'information aux consommateurs dans leur choix de nourriture. Une "déclaration nutritionnelle" standardisée viendra désormais les aider à reconnaître les qualités respectives des différents produits qui leurs sont proposés dans le commerce. Les industriels devront faire figurer la valeur énergétique et les quantités de six nutriments (lipides, acides gras saturés, glucide, protéines, sucres et sels). Cette information devra figurer dans une taille minimale de caractères et sur le même champ visuel, afin d'en assurer la lisibilité. Le choix de l'emplacement est en revanche laissé aux industriels. La mention de l'origine obligatoire pour la viande bovine est désormais étendue aux porcs, moutons, chèvres et volailles. La Commission est chargée de proposer une réglementation visant à étendre cette mention d'origine à la viande utilisée comme ingrédient lorsque celle-ci compte pour 50 % du produit fini.
Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Textul votat de Parlament reprezintă un compromis foarte bun, întrucât consumatorii sunt cei care vor avea de câştigat, prin alegerea unor alimente mai sănătoase. Astfel, pe viitor, consumatorii vor putea identifica mult mai repede pe ambalajele alimentelor detalii precum valoarea energetică, cantitățile de lipide, acizi grași saturați, carbohidrați, glucide, proteine și sare. De asemenea, ca un element de noutate, pe viitor consumatorii vor putea observa mult mai uşor dacă un produs conține substanțe alergene, întrucât acestea vor fi obligatoriu subliniate în lista de ingrediente.
Astrid Lulling (PPE), schriftlich. − Die heute vom Parlament abgesegnete Verordnung soll dem Verbraucher mehr und bessere Informationen über Lebensmittel geben, damit er eine gezielte Kaufentscheidung treffen kann. Auch die europäische Lebensmittelwirtschaft, insbesondere die KMU, die für 80 % der Lebensmittelproduktion und -verarbeitung in der EU verantwortlich sind, werden durch mehr Rechtssicherheit, Entbürokratisierung und bessere Rechtsetzung von dieser Neureglung profitieren.
Ich beglückwünsche die Berichterstatterin dazu, dass sie sich erfolgreich gegen eine in die Irre leitende Ampelkennzeichnung durchsetzen konnte. Eine solche Kennzeichnung hätte eine Reihe von Lebensmitteln, wie zum Beispiel Olivenöl oder einige Milchprodukte, verteufelt und andere mit Aspartam gesüßte „Light“-Getränke fälschlicherweise in den Himmel gehoben.
Nicht vorverpackte Frischprodukte, wie zum Beispiel Back- oder Fleischwaren, müssen die Allergeninformation liefern, nicht aber die durch teure Analysen ermittelten Nährwerte, wie die Kommission dies in ihrem ursprünglichen Vorschlag vorgesehen hatte.
Ich habe für den Bericht gestimmt – Politik ist die Kunst des Erreichbaren –, obwohl der Bericht der Kommission zur eventuellen Nährwertkennzeichnung von alkoholischen Getränken schon in 3 und nicht, wie ursprüngliche geplant, erst in 5 Jahren fällig wird.
David Martin (S&D), in writing. − Thanks to today’s vote food shoppers will be able to make better informed, healthier choices as the result of new EU food labelling rules. Labels will have to spell out a food’s energy content as well as fat, saturated fat, carbohydrate, sugar, protein and salt levels, in a way that makes them easy for consumers to read.
Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du règlement sur l'information des consommateurs sur les denrées alimentaires. Bien que le texte aurait pu aller plus loin sur la visibilité des informations, les modifications adoptées par le Parlement sont une avancée pour les consommateurs. En effet, il est important que les citoyens disposent d'un maximum d'information sur ce qu'ils consomment pour éclairer leur choix sur une alimentation équilibrée. Figurera ainsi sur l'emballage la valeur énergétique, ainsi que la quantité de lipides, d'acides gras saturés, de glucides, de sucre, de protéines et de sel. Ces éléments contribuent à la stratégie européenne pour les problèmes de santé liés à la nutrition, la surcharge pondérale et l’obésité. Par ailleurs, les substances allergènes devront apparaître clairement dans la liste des ingrédients et les règles seront renforcées concernant le marketing, pour éviter la confusion sur des produits dont la composition diffère de la présentation du produit sur l'emballage.
Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Ce rapport propose notamment un étiquetage obligatoire mentionnant le lieu de provenance des aliments. Je suis favorable à cette mesure. La mention de l'empreinte écologique de chaque denrée alimentaire et de son emballage devrait également être obligatoire.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − Com a aprovação deste regulamento, passa a estar garantido que a rotulagem dos alimentos na UE é mais clara e legível, criando condições para que os consumidores possam fazer escolhas mais saudáveis quando fazem as suas compras. Este novo regulamento visa também reduzir a burocracia para os produtores e operadores do sector alimentar e reforçar o mercado interno. O regulamento actualiza as regras da UE aplicáveis à rotulagem dos alimentos, fundindo num único diploma legislativo as directivas sobre a rotulagem em geral e a rotulagem nutricional. Com as alterações verificadas, os interesses dos consumidores ficam melhor salvaguardados, contribuindo para um mercado interno cada vez mais reforçado.
Louis Michel (ALDE), par écrit. – Ce rapport est un bon compromis dans la mesure où il assure au consommateur une information claire, lisible et compréhensible des produits achetés, tout en ne faisant pas peser trop de nouvelles charges sur l'industrie, notamment les PME. Ce rapport va améliorer la qualité des produits. Il met au centre des préoccupations les propriétés nutritionnelles des aliments, ainsi que les acides gras trans, ce afin que la santé des consommateurs soit mieux protégée.
Tous les consommateurs, notamment ceux qui souffrent d'allergies ont le droit de connaître la composition des aliments et surtout l'origine des viandes et des volailles, des fruits et légumes frais, et des poissons. Cela leur permettra de mieux répondre à leurs besoins ou à leur régime alimentaire. Cela répond également à un besoin d'harmonisation des informations et à la nécessité de garantir les conditions de concurrence au sein du marché intérieur.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − Das Bewusstsein für Nahrungsmittel und vor allem deren Inhaltsstoffen hat sich im Laufe der Jahre stark verändert. Die Menschen achten vermehrt darauf, was sie zu sich nehmen, aber der Trend am Lebensmittelsektor geht auch deutlich in die Richtung, heimische Produkte zu konsumieren. Saisonales Essen boomt. Gerade dann, wenn im Lebensmittelbereich wieder Krankheiten oder Erreger, wie unlängst EHEC, auftauchen, setzt die Bevölkerung vermehrt auf heimische und ihnen vertraute Produkte. Um dem Verbraucher deutlich zu machen, was er tatsächlich isst, muss es zu mehr Transparenz bei der Lebensmittelkennzeichnung kommen. Inhaltsstoffe sollten sich nicht hinter unverständlichen Kürzeln verstecken können, die den Konsumenten entweder verwirren oder ihn in Sicherheit wiegen. Dasselbe gilt für die Kennzeichnung des Herkunftslandes. Aus diesen Gründen möchte die EU nun eine einheitliche und EU-weit geltende Kennzeichnungspflicht auf Lebensmittelverpackungen einführen. Die Angaben müssen überall gleich sein und so angebracht, formuliert und gut lesbar sein, dass für den Konsumenten absolute Transparenz gewährleistet ist. Meines Erachtens ist dies ein wichtiger Schritt, um der Bevölkerung eine gute Ernährung zu ermöglichen und damit auch die Volksgesundheit dauerhaft zu verbessern. Allerdings ist, da ja die Lebensmittelindustrie die Kosten für das neue Procedere der Kennzeichnung tragen soll, ein Preisanstieg am Lebensmittelsektor nicht ausgeschlossen. Dies habe ich bei meinem Abstimmungsverhalten durchaus beachtet.
Мария Неделчева (PPE), в писмена форма. − По време на гласуването на доклада за предоставянето на информация за храните на потребителите аз подкрепих една балансирана позиция, която защитава едновременно интересите на потребителите и на производителите. Гласувах в подкрепа на предоставянето на възможност на потребителите да направят информиран избор при покупка на хранителни продукти и избиране на определен хранителен режим. С моя глас подкрепих подобряването на четливостта на етикетите и забраната на практики, които заблуждават потребителите. Подкрепям регламентирането на етикетирането на произхода на прясното месо и се надявам в бъдеще то да бъде разширено. Европейските потребители имат право да знаят произхода на хранителните стоки, за да направят своя избор. Вярвам, че тези разпоредби могат да допринесат за здравето на потребителите чрез информация за алергените и за състава на даден продукт. Важно е обаче да се избегне затрупването с информация, което може да доведе до обратния ефект за потребителите и до финансови и бюрократични тежести за хранителната индустрия, и най-вече малките и средните предприятия. Не бива да забравяме, че освен големите предприятия, в хранителната индустрия съществуват и дребни производители на местно ниво. С моя глас се опитах да взема този факт предвид, така че те да не бъдат финансово и бюрократично затруднени от новото законодателство.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rekomendaciją, kadangi turi būti griežčiau reglamentuojami reikalavimai, taikomi maisto produkto etiketėms. Visų pirma, bus pagerintas vidaus rinkos veikimas ir sudarytos sąlygas laisvam prekių judėjimui. Be to, vartotojams bus pateikiama aiški, suprantama ir įskaitoma informacija. Labai svarbu, kad maisto produkto etiketėje būtų pateikiama tokia informacija, kuri reikalinga žinoti, kad jis galėtų priimti pagrįstus sprendimus pirkti Atkreiptinas dėmesys į tai, kad nustatant griežtus etikečių žymėjimo reikalavimus, turi būti taikomos išimtys mikroįmonėms, ypač toms kurios gamina rankų darbo produktus. Manau, kad tikslinga nustatyti pereinamąjį laikotarpį, kai įsigalioja nauji žymėjimo etiketėmis reikalavimai. Tokiu būdu bus užtikrintas sklandus vidaus rinkos veikimas bei sumažintas pakuočių atliekų skaičius.
Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, l'etichettatura dei generi alimentari tutela e informa i consumatori, permette una classificazione dettagliata del prodotto rendendo la scelta di chi acquista consapevole e sicura. Finalmente a livello europeo, con la relazione della collega Sommer è stato definito un quadro normativo armonizzato che faciliterà anche quelle aziende che non dovranno più adeguarsi alle regole dei Paesi membri dove esportano i loro prodotti ma che potranno far riferimento a un'unica regolamentazione che seppur non perfetta è comunque un enorme sviluppo per il mercato dei prodotti alimentari europei. Nello specifico, alla luce degli ultimi avvenimenti relativi a virus e batteri trasmessi da carni animali infette, ritengo sia importante l'etichettatura d'origine obbligatoria per le carni fresche.
Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. − Esta proposta de informação aos consumidores nos produtos alimentares é um dos temas de maior importância, actualmente em debate a nível da UE no sector dos alimentos. Creio que a garantia de padrões uniformes ao nível da União pode ser um contributo decisivo para o reforço da competitividade das empresas agro-alimentares. Creio ainda que os acordos alcançados satisfazem tanto as necessidades de informação adequada aos consumidores, como a protecção do papel fundamental que os alimentos desempenham. Destaco os compromissos alcançados na regulamentação das substâncias alergénicas, através do fornecimento de uma lista de ingredientes sem a necessidade de repetição em outros pontos do rótulo. Considero também ser fundamental garantir aos consumidores a informação necessária para que saibam, exactamente, que géneros alimentícios estão a consumir, fazendo uma escolha consciente e informada. O compromisso obtido com o Conselho consegue um equilíbrio adequado dos interesses dos produtores de géneros alimentícios e dos consumidores, salvaguardando a saúde pública, e mereceu o apoio de todos os Estados-Membros. Votei favoravelmente por considerar que este relatório representa uma vitória para os consumidores.
Rovana Plumb (S&D), în scris. − Potrivit noilor reguli de etichetare, valoarea energetică, cantitățile de lipide, acizi grași saturați, carbohidrați, glucide, proteine și sare, va trebui să fie ușor de observat pe ambalajele alimentare. Alergenii va trebui să fie evidențiați în lista de ingrediente. Specificarea țării de origine va deveni obligatorie pentru carnea proaspătă provenită de la porci, oi, capre și păsări, și nu numai pentru carnea de vită, așa cum era cazul până acum. Consumatorii vor fi informați în legătură cu sursa de proveniență specifică a uleiurilor vegetale folosite în diverse produse, cum este cazul uleiului de palmier. Suplimentar, vor exista reguli stricte pentru a preveni inducerea în eroare a consumatorilor prin modul de ambalare a alimentelor și reguli pentru etichetarea „alimentelor contrafăcute”, cum ar fi brânza sau jambonul. Compromisul la care s-a ajuns între PE și Consiliu consider că va asigura o mai bună lizibilitate a etichetelor, permițând astfel consumatorilor să găsească mai ușor informațiile de care au nevoie atunci când merg la cumpărături, permițându-le astfel să facă alegeri în cunoștință de cauză și mai sănătoase atunci când achiziționează alimente. Noile reguli vor moderniza, simplifica și clarifica etichetarea alimentelor în cadrul UE. Noua lege va reduce totodată birocrația pentru producătorii și operatorii din sectorul alimentar și va întări piața unică.
Phil Prendergast (S&D), in writing. − I welcome this regulation, which supports consumers’ entitlement to accurate information about the food they eat and where it comes from. I especially welcome the provisions relating to the country of origin. While the origin of certain foods such as beef, honey, olive oil and fresh fruit and vegetables must already be shown on labels, these new rules will extend them to other foods.
This regulation is also good news for allergy sufferers, as all ingredients – including allergenic substances – must be indicated on the labels of pre-packed foods. Without proper labelling, allergy sufferers may buy a product containing harmful ingredients without realising it. I also welcome the proposal for information on allergens to be given on food sold in restaurants or canteens. This information must be provided in a clear and consistent manner and must be easily understood by people. The provision of such information will allow consumers to make better-informed and healthier choices.
Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – Nous avons enfin abouti à un accord sur les nouvelles règles européennes d'information des consommateurs sur les produits alimentaires dans l'UE. Cette directive apportera des améliorations tangibles aux consommateurs européens au quotidien, et je l'ai donc soutenue. En effet, dorénavant, ceux qui le souhaitent pourront acheter plus sain et en connaissance de cause, grâce à une véritable lisibilité des étiquettes, assortie d'une taille de caractère minimum et des règles sur la clarté et le contraste. Par ailleurs et pour la première fois, une déclaration nutritionnelle sur la valeur énergétique, ainsi que les quantités de protéines, graisses, graisses saturées, hydrate de carbone, sucre et sel sera obligatoire. Cette information nutritionnelle devra être donnée par 100g/100ml, permettant dès lors une comparaison rapide et facile entre produits. A noter également : la liste des ingrédients devra attirer l'attention sur la présence éventuelle d'allergènes, ceci étant un élément non négligeable vu la demande claire des consommateurs à ce sujet. Ceci vaudra aussi pour les denrées alimentaires non emballées, et notamment pour les plats des restaurants et des cantines. Enfin, le consommateur sera informé de la présence et de l'origine précise des huiles végétales utilisées dans les produits, telle que l'huile de palme.
Zuzana Roithová (PPE), písemně. − Vážení kolegové, chci vyjádřit uspokojení, že kompromisní znění nařízení o značení potravin bylo přijato Parlamentem. Tento kompromis se přiblížil stanovisku, které doporučil můj Výbor pro vnitřní trh již před dvěma roky. Konečně tedy bude zavedena minimální velikost písma (1,2 mm) pro povinné informace o nutričním složení, varování před alergeny, upozornění na použití náhražek či lisovaného nebo kouskovaného masa a další informace, které pomohou spotřebitelům lépe si vybrat v obchodech s potravinami. Mezi tyto informace patří i označování země původu pro všechny druhy masa a ryby či informace o tom, kdy byly potraviny poprvé zmrazeny. Oceňuji, že se kolegyni Sommerové podařilo vyjednat kompromis s Radou pro druhé čtení. Jeho předností je i to, že Komise do dvou let ověří přínos i náklady na případné rozšíření o další povinné nutriční informace.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − The purpose of the proposal is to recast the rules on general food labelling provisions. It consolidates and updates two areas of labelling legislation: the area of general food law covered by Directive 2000/13/EC, and that of nutrition labelling covered by Directive 90/496/EEC. The dossier was affected by the extensive tabling of amendments at each stage of the process (up to 800) and two major groups within Parliament: the rapporteur (partly supported by ECR) and the ‘opposition’ in form of S&D, Greens/EFA, GUE and partly ALDE.
Ms Sommer’s draft report was substantially improved by Parliament. We supported the report both in plenary first reading and in ENVI second reading, as several of our key demands had been incorporated. The Council common position partly showed steps towards the Parliament position (e.g. country of origin), and, from a Green perspective, was better than the Parliament position on some issues (e.g. alcohol). The only ‘but’ is the inclusion of a text that says that Member States may stipulate that the particulars shall be given in one or more languages from among the official languages of the Union, which puts the non-official languages at risk.
Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση καθώς σκοπός της είναι η καλύτερη ενημέρωση του καταναλωτή και συνάμα η προστασία του από πιθανή παραπλάνηση. Η ελεύθερη κυκλοφορία ασφαλών τροφίμων είναι θεμελιώδης πτυχή της εσωτερικής αγοράς και συμβάλλει σημαντικά στην υγεία και την ευημερία των πολιτών καθώς και στην διασφάλιση των κοινωνικών και οικονομικών τους συμφερόντων. Πιστεύω πως η θεμελιώδης αυτή πτυχή καλύπτεται από την παρούσα έκθεση, καθώς προστατεύει τα δικαιώματα του καταναλωτή και έχει σκοπό την εξασφάλιση της άρτιας ενημέρωσης του για τα τρόφιμα που επιλέγει να καταναλώσει, την υγιή άμιλλα και τον υγιή ανταγωνισμό.
Amalia Sartori (PPE), per iscritto. − I consumatori si trovano al centro della politica d'informazione dell'UE, e come tali devono essere tutelati al meglio. Ho votato a favore della relazione sulla fornitura d'informazioni ai consumatori sugli alimenti, poiché ritengo che il nuovo regolamento così redatto permetta agli utenti di verificare direttamente la composizione dei prodotti che acquistano. In quanto non solo devono essere d'ora in avanti indicati il contenuto energetico e le percentuali dei vari ingredienti, ma l'etichettatura relativa al paese d'origine è stata estesa ad ulteriori prodotti rispetto alla passata direttiva. La nuova legge, oltre che garantire una migliore protezione dei consumatori, vede anche snellita la burocrazia, agevolando quindi le PMI, che costituiscono più dell'80% del settore alimentare europeo.
Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Sono convinto che questa raccomandazione contribuirà al rilancio della competitività delle imprese agroalimentari, nei limiti in cui garantirà la completa uniformità delle norme.
Mi rammarico a questo proposito che sia prevista nel testo la facoltà per gli Stati membri di introdurre su scala nazionale informazioni obbligatorie ulteriori rispetto al sistema di regole comuni. Il compromesso sembra tuttavia rispondere sia alle esigenze di informazione del consumatore sia alla tutela dell’importante ruolo che l’industria alimentare riveste nel trasformare le materie prime a vantaggio del concetto del "made in".
Con riferimento all'etichettatura nutrizionale, accolgo con soddisfazione la previsione dell'espressione, sul fronte etichetta, del fabbisogno medio giornaliero (GDA) in termini percentuali con riferimento anche alla porzione dell'alimento. Penso, infatti, che una chiara informazione al cittadino in termini di consumi quotidiani raccomandati possa prevenire e ridurre notevolmente il problema incalzante dell'obesità, oltre che aiutare il consumatore a fare scelte più consapevoli e salutari nell'acquisto dei cibi.
Nello stesso senso va il mio appoggio al criterio obbligatorio per una certa dimensione del font a vantaggio della chiara leggibilità dell'etichetta. Ritengo positivo, infine, che si sia scelto di procedere con cautela nell'introdurre l’indicazione obbligatoria degli acidi grassi trans, i quali possono riscontrarsi negli alimenti non solo a seguito di un processo produttivo, ma anche in quanto naturalmente presenti.
Michèle Striffler (PPE), par écrit. – A l'heure où nos concitoyens s'interrogent de plus en plus sur la qualité des produits qu'ils consomment, l'Europe se devait d'améliorer les informations sur le contenu des denrées alimentaires et de répondre aux exigences des consommateurs. Au delà des progrès réalisés sur l'origine, la lisibilité des étiquettes a été améliorée et l'information nutritionnelle permettra plus facilement de comparer les différents aliments et de faire des choix plus éclairés. C'est la raison pour laquelle, j'ai voté en faveur du rapport sur "l'information des consommateurs sur les denrées alimentaires".
Ramon Tremosa i Balcells (ALDE), in writing. − My vote against this report is due to one reason: that my language, Catalan, which is spoken by 8 million Europeans, is not well protected and will not be able to be used exclusively in food labelling if Spain decides so under Article 15(2).
Taking into account that Spain has not defended the status of Catalan in the EU institutions and the main parties of Spain have repeatedly voted against the inclusion of amendments allowing the normal use of Catalan in food labelling, there is little hope that Catalan will be ever become a fully fledged official EU language. I understand that this is a very important report, but for me and my constituency there are some red lines that cannot be crossed.
Derek Vaughan (S&D), in writing. − I voted in favour of the new rules that will introduce clearer nutritional labelling and a country-of-origin labelling on products and make information on allergens easier to read on packaging. It is vitally important that customers are provided with clear information about the produce that they are buying in order to ensure that they make informed choices when shopping. Shoppers have the right to know where the food they are buying comes from and what exactly is in the products and these changes will bring clarity to the traceability of foods in the EU.
Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Le Parlement européen a adopté un rapport sur l'étiquetage des produits alimentaires. Le rapport prévoit l'inscription, visible, sur les produits alimentaires, de la valeur énergétique, ainsi que de la quantité de lipides, d'acides gras saturés, de glucides, de sucres, de protéines et de sel.
Si l'on prend en compte la longueur de la procédure qui a amené à ce texte, et les batailles législatives et politiques qui l'ont entouré, c'est la montagne qui accouche d'une souris.
Le Parlement européen a fait l'objet d'un lobbying acharné à différentes étapes du vote de ce texte, et ce, notamment sur la question d'un système de feux vert, orange, rouge, visant à rendre visibles très rapidement les produits comportant une dose importante de sels, de sucre ou de gras. Ce procédé avait été rejeté par le Parlement européen en première lecture.
L'adoption de ce texte aujourd'hui marque le point final de cette procédure, qui ne mérite pas d'être qualifiée de victoire. Je me suis abstenue sur ce texte qui aurait pu aller beaucoup plus loin dans l'information et la protection des consommateurs.
Anja Weisgerber (PPE), schriftlich. − Vielen Dank an die Berichterstatterin Renate Sommer für die hervorragende Arbeit über die fast vier letzten Jahre. Die heutige Abstimmung des Europäischen Parlaments ist wegweisend. Mit ihr bekommen wir mehr Klarheit und Wahrheit für die Verbraucher. Mein Leitbild ist der mündige Verbraucher, der weiß, was er kauft. Er kann das aber nur, wenn er auch weiß, was in einem Produkt enthalten ist. Mit der heutigen Entscheidung bekommen wir eine einheitliche verpflichtende Nährwertkennzeichnung, die sich auf 100 Gramm bzw. Milliliter bezieht und somit für Vergleichbarkeit bereits im Supermarkt sorgt. Alles, was wir bislang auf Lebensmitteln gefunden haben, war freiwillig, teilweise irreführend und nicht vergleichbar. Mit den verpflichtenden Nährwertangaben wird der Verbraucher informiert und kann eine gezielte Kaufentscheidung treffen. Irreführung und Täuschung im Lebensmittelbereich haben immer mehr zugenommen. Käseimitat auf Pizza, Klebeschinken, Eis ohne Milch oder Schokoladenkekse ohne Schokolade. Oft werden nur billigere Ersatzstoffe bzw. Aromen verwendet. All diese Imitate müssen künftig entsprechend gekennzeichnet werden! Die Lebensmittelkennzeichnungsverordnung ist ein großer Erfolg für unsere Verbraucherinnen und Verbraucher. Dafür habe ich mich eingesetzt.
Hermann Winkler (PPE), schriftlich. − Ich danke der Kollegin Frau Dr. Sommer für ihren großen Einsatz insbesondere für die kleinen und mittleren Betriebe der Lebensmittelbranche, von denen es allein in Sachsen 2 300 gibt. Nach dreijährigen Verhandlungen hat sie es geschafft, dass die Lebensmittelkennzeichungspflichten der EU aus Sicht der KMU handhabbar bleiben. Zwar muss der Kunde künftig auch informiert werden, welche Allergene sich in loser, also nicht vorverpackter Ware befinden könnten. Aber es bleibt den Mitgliedstaaten überlassen, wie dies zu tun ist. Somit kann also jedes Land die Lösung finden, die für seine Betriebe und Verbraucher die beste ist, beispielsweise Aushänge oder das Verkaufsgespräch. Deutsche Bäcker und Fleischer haben hier bereits recht hohe Standards. Für alle anderen Nährwertangaben bei loser Ware erhebt die EU nun keine Verpflichtungen. Für handwerklich hergestellte Lebensmittel ist explizit eine Ausnahmeregelung festgelegt worden, wenn die Abgabe direkt in kleinen Mengen durch Hersteller an Endverbraucher oder lokale Einzelhändler erfolgt, welche wiederum die Erzeugnisse unmittelbar an den Endverbraucher abgeben. Meine Fraktion, die Europäische Volkspartei, hat es somit geschafft, Verbraucherinteressen und Interessen der Hersteller in einen guten Einklang zu bringen. Ich freue mich, dass die kleinen und mittleren Betriebe somit von praxisuntauglichen Forderungen seitens der EU verschont bleiben.
Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Ho espresso un voto favorevole al testo presentato dall'on. Sommer poiché esso, migliorando sensibilmente le norme relative alla tracciabilità dei prodotti alimentari, rappresenterà una migliore forma di garanzia nei confronti dei cittadini europei.
È importante evidenziare come la nuova etichetta darà maggiore trasparenza alla filiera, consentendo di capire in modo certo la provenienza del prodotto in tutte le sue fasi. Questo è un segno evidente di quanto le istituzioni comunitarie stiano facendo per garantire una maggiore tutela e sicurezza dei consumatori, non solo in ambito alimentare, ma anche in altri, con il principio di tracciabilità sempre più presente in diversi settori produttivi.
Raccomandazione per la seconda lettura: Inés Ayala Sender (A7-0208/2011)
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo a posição do relator que, após uma longa negociação, concordou em assegurar um compromisso com o Conselho para uma política comum de transportes na área de prevenção rodoviária, tendo como principais elementos o fornecimento de dados essenciais e confidenciais, como a notificação obrigatória dos infractores, os actos delegados e as tabelas de correlação.
Laima Liucija Andrikienė (PPE), in writing. − I voted in favour of the resolution on the cross-border exchange of information on road-safety-related traffic offences. The resolution is aimed at helping to ensure more safety on European roads and so reduce the number of casualties. The basis of cross-border law enforcement is a smooth data exchange among Member States.
Dangerous traffic offences covered under these provisions include speeding, not wearing a seat belt, not stopping at a red light and drink-driving. The list of offences has been expanded to cover crimes such as driving under the influence of drugs and using mobile phones at the wheel. I strongly believe that this resolution will make a significant contribution to ensuring road safety in the Member States and urge the Council to follow the European Parliament’s ambitious recommendations.
Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Alors que le Parlement avait adopté en 2008 une position ambitieuse visant à renforcer l'échange transfrontalier d'informations concernant les infractions en matière de sécurité routière, le dossier était bloqué au Conseil depuis plus de deux ans. La présidence belge a permis d'avancer en modifiant la base juridique de la coopération policière et je m'en félicite même si le Conseil aurait dû se montrer plus ambitieux. Il s'agit d'une première étape qui devrait permettre de renforcer la sécurité routière en ne laissant pas impunis ceux qui commettent des infractions dans un autre Etat membre que le leur. J'ai donc apporté mon vote au rapport de Mme Ayala Sender et j'espère que ces dispositions entreront en vigueur rapidement.
Regina Bastos (PPE), por escrito. − Reduzir para metade o número de mortos nas estradas foi o objectivo assumido pela UE em 2001. Os dados disponíveis mostram que, entre 2001 e 2009, o número de mortes diminuiu 36%, o que fica aquém do objectivo estabelecido pela UE em 2001com a publicação do Livro Verde sobre a Política Europeia dos Transportes. Estudos recentes apontavam para a existência de uma grande percentagem de não residentes implicados em acidentes rodoviários, nomeadamente relacionados com excesso de velocidade.
Por outro lado, as sanções impostas a infracções cometidas noutro Estado-Membro são as que mais frequentemente ficam por aplicar. O presente relatório, que apoiei, define novas regras com o intuito de facilitar a execução das sanções contra os automobilistas que cometam infracções por excesso de velocidade, conduzam em estado de embriaguez ou sob a influência de drogas, não utilizem o cinto de segurança, utilizem ilicitamente o telemóvel, circulem em faixa proibida, não utilizem capacete ou desrespeitem um sinal luminoso vermelho noutro país da UE. A partilha de dados entre os Estados-Membros e a obrigação de informar os condutores são reforçados na nova directiva. Pretende-se acabar com a impunidade dos automobilistas que cometam infracções de trânsito noutros Estados-Membros da UE.
Adam Bielan (ECR), na piśmie. − Panie Przewodniczący! W krajach o ciągle słabo rozwiniętej infrastrukturze drogowej, takich jak Polska, bezpieczeństwo ruchu drogowego stanowi poważne wyzwanie. Liczba ofiar śmiertelnych jest wciąż zatrważająca. W ubiegłym roku na polskich drogach zginęło niemal cztery tysiące osób, a tylko podczas ostatniego długiego weekendu siedemdziesiąt jeden. W zdarzeniach tych uczestniczą również obywatele innych państw, nierzadko lekceważąc fatalny stan polskich dróg.
Ogromnym problemem w wielu krajach są kierowcy prowadzący w stanie nietrzeźwym. Chociaż ambitny cel zmniejszenia śmiertelnych wypadków o połowę w ciągu minionej dekady nie został zrealizowany, niemniej należy podejmować wszelkie działania zwiększające poziom bezpieczeństwa na drogach. Nieuchronność kar za przewinienia takie jak jazda po spożyciu alkoholu, niestosowanie pasów bezpieczeństwa czy nadmierna prędkość popełnione w którymkolwiek kraju Unii, powinna zdecydowanie ograniczyć niebezpieczną jazdę i związane z nią zagrożenie dla życia. Głosowałem za przyjęciem sprawozdania.
Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Securitatea rutieră din Uniunea Europeană nu va avea decât de câştigat după punerea în aplicare a directivei ce instituţionalizează schimbul de informaţii între statele membre privind înmatricularea vehiculelor. Ea va permite urmărirea incidentelor rutiere grave pe întreg teritoriul Uniunii şi va asigura egalitatea în faţa legii a cetăţenilor europeni, indiferent de statul membru în care locuiesc. Uniunea va avea şosele mai sigure în momentul în care directiva va fi aplicată. Este un prim pas foarte important spre o securitate rutieră mărită şi, ţinând cont că este făcut după trei ani de negocieri, este cu atât mai important. Tindem spre situaţia ideală în care niciun autor de infracţiune sau contravenţie nu va mai scăpa pentru că nu locuieşte în statul unde a comis fapta. Autoritățile din țara în care fapta a fost comisă vor trimite apoi făptuitorului o scrisoare recomandată pentru a-i aduce la cunoștință tipul faptei săvârșite și sancțiunea care se aplică, posibilele căi de recurs și consecințele juridice. Amenda și modalitățile de aplicare vor fi stabilite conform regulilor statului în care a fost comisă infracțiunea. Îmi exprim speranţa că directiva va fi adoptată curând de Consiliul de Miniştri şi că ea va intra în vigoare la termenul stabilit.
Jan Březina (PPE), písemně. − Z provedených studií vyplývá, že zahraniční řidiči odpovídají za neúměrně vysoký počet silničních nehod způsobených zejména překročením povolené rychlosti. Sankce ukládané za přestupky, které byly spáchány na území jiného členského státu, než ve kterém má řidič, který je spáchal, bydliště, se velmi často nevymáhají, což platí zejména pro přestupky, které byly zaznamenány automaticky a jejichž počet se s rozšířením automatických radarových systémů na evropských silnicích výrazně zvýšil. Tato relativní beztrestnost podkopává plnění cílů v oblasti bezpečnosti silničního provozu a zpochybňuje oprávněnost těchto kontrol v očích evropských občanů, kteří požadují, aby se k rezidentním i zahraničním řidičům přistupovalo stejným způsobem. Na jedné straně vítám, že Rada v prvním čtení provedla změnu právního základu z dopravní politiky na policejní spolupráci, protože nový právní základ považuji za legislativně čistší. Na druhou stranu mě mrzí, že této změny využila k oslabení integračních prvků odstraněním odkazů na postupy vymáhání a svůj návrh omezila na výměnu údajů. Vymáhání tak zůstává nepovinné, závislé na rozhodnutích jednotlivých členských států a odpovídající vnitrostátním postupům. Považuji to za zmařenou příležitost účinně napomoci zvýšení bezpečnosti silničního provozu v rámci EU.
Antonio Cancian (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della raccomandazione Ayala Sender sullo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni del codice della strada, perché credo fermamente nell'obiettivo che l'ha guidata: la sicurezza stradale. A più di due anni di distanza dall'adozione della proposta da parte del Parlamento, con l'accordo raggiunto dopo il trilogo del 20 giugno sono stati accettati anche dal Consiglio alcuni elementi fondamentali per l'estensione della normativa riguardante la sicurezza stradale a livello internazionale. Sebbene il Consiglio abbia mantenuto una posizione piuttosto rigida durante tutto il negoziato, sono soddisfatto del messaggio uscito da questo Parlamento, cioè che il riconoscimento internazionale di gravi violazioni del codice della strada quali l’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza e il mancato uso delle cinture di sicurezza sia un obiettivo da raggiungere fondamentale. L'applicazione della normativa che abbiamo votato oggi risulta doppiamente rilevante: da un lato, per sanzionare le infrazioni, e dall'altro, per incentivare alla guida responsabile.
Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. − Voto favoravelmente neste relatório porque acredito que a melhoria da segurança rodoviária é um objectivo fulcral da política de transportes da União. A União desenvolve uma política de promoção da segurança rodoviária, a fim de reduzir o número de mortos e feridos e os danos materiais. Um elemento importante dessa política é a execução coerente das sanções relativas a infracções às regras de trânsito rodoviário cometidas na União que comprometam de forma considerável a segurança rodoviária. Encorajo uma maior convergência das medidas de controlo entre os Estados-Membros e a Comissão deverá, neste contexto, examinar se é necessário propor a harmonização do equipamento técnico de controlo da segurança rodoviária.
A presente directiva respeita os direitos fundamentais e observa os princípios consagrados, nomeadamente, na Carta dos Direitos Fundamentais da União Europeia, tal como referido no artigo 6.º do Tratado da União Europeia. Aquando da transmissão da carta informativa, a pessoa que se suspeite ter cometido uma infracção às regras de trânsito relacionadas com a segurança rodoviária deverá ser consequentemente informada dos seus direitos de acesso, de rectificação e de apagamento dos seus dados pessoais, bem como sobre o período máximo legal, durante o qual esses dados podem ser conservados.
Nessa Childers (S&D), in writing. − While it is unfortunate that certain countries have opted out of this measure, it is important that Europe takes measures such as this to target road offences and reduce the loss of life on roads across the EU through proper implementation of sanctions.
Carlos Coelho (PPE), por escrito. − Tendo em conta a elevada taxa de mortalidade em acidentes rodoviários é fundamental que a UE adopte as medidas necessárias em termos de segurança rodoviária que permitam contribuir para a redução desses números. O controlo do cumprimento das regras de segurança rodoviária é, sem dúvida, um instrumento eficaz. Porém, neste momento as infracções rodoviárias não são frequentemente sujeitas a sanções se forem cometidas com um veículo matriculado noutro Estado-Membro, o que põe igualmente em questão o princípio da igualdade de tratamento entre residentes e não residentes.
As infracções abrangidas pela proposta são as que causam o maior número de acidentes e mortes nas estradas: o excesso de velocidade, a condução sob influência do álcool, a falta de cinto de segurança e o desrespeito de um sinal vermelho. Estamos perante uma segunda leitura da ambiciosa proposta apresentada em 2008, que após dois anos de bloqueio no Conselho, voltou bastante enfraquecida e com uma nova base jurídica, que para além de permitir que o Reino Unido, a Irlanda e a Dinamarca não participem, também reduziu a proposta a um mero intercâmbio de dados entre os Estados-Membros. Apoio, no entanto, esta proposta por considerar que pelo menos permite sair do impasse, sendo um primeiro passo para uma política comum no domínio da segurança rodoviária.
Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – Je soutiens pleinement l'accord trouvé entre le Parlement et le Conseil sur l'échange transfrontalier d'informations concernant les infractions en matière de sécurité routière. Même si cet accord est bien moins ambitieux que la proposition initiale de la Commission, il devrait cependant permettre d'en finir avec l'impunité de certains automobilistes qui mettent leur vie et celle des autres en danger en commettant des infractions graves. Ainsi, l'identité de ces chauffards pourra être transmise aux autorités de l'État où l'infraction a été commise. J'espère que cette disposition pourra aider à limiter les infractions et les accidents, particulièrement nombreux sur nos routes en cette saison de vacances estivales.
Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Le Parlement européen a voté aujourd'hui un rapport sur les échanges transfrontaliers d'informations ayant pour objet des délits de circulation routière. 31 000 personnes perdent encore la vie chaque année et 300 000 sont gravement blessées sur les routes européennes. 30 % de ces accidents sont dus à des écarts de vitesse causés par des conducteurs habitant dans un autre pays que celui où ils ont commis le délit de circulation routière! Qui plus est, de nombreux délits transfrontaliers de circulation routière ne sont pas poursuivis.
Pour la protection des usagers de la route, le Parlement européen demande donc que, dans le cas de graves accidents de la route, le pays d'origine du conducteur impliqué dans l'accident soit informé, en vue d'une répression effective du délit. Car les obstacles à une coopération transfrontalière restent importants, au rang desquels figure le manque de coopération entre les États membres sur le plan policier. Ce rapport constitue donc un premier pas vers une coopération transfrontalière comme celle qui existe déjà entre la Belgique, les Pays-Bas, l'Allemagne et le Luxembourg.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − Sendo oriundo de um país em que a sinistralidade rodoviária assume proporções alarmantes não posso senão congratular-me com todas as medidas tendentes a permitir um maior intercâmbio transfronteiriço de informações acerca de infracções às regras de trânsito relacionadas com a segurança rodoviária. De facto, não seria compreensível que, numa União que se pretende mais aberta e livre à circulação de pessoas e bens, os cidadãos prevaricadores se resguardassem nas respectivas jurisdições nacionais e não fossem responsabilizados pelas infracções cometidas noutros Estados-Membros. A segurança de todos quantos circulam nas estradas da Europa exige que aqueles que violaram as regras de trânsito sejam responsabilizados civil e mesmo penalmente quando tal se justifique, independentemente da sua residência ou nacionalidade. Faço votos que este seja mais um passo na direcção certa.
José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. − É inquestionável a importância da segurança rodoviária em todas as estradas da União Europeia. Todas as iniciativas que pudermos tomar para reduzir o número de vítimas mortais e de acidentes nas estradas devem merecer a máxima urgência e prioridade. Apesar de congratular-me com o resultado a que pudemos chegar agora com este relatório, não posso deixar de lamentar o tempo prolongado que, desde 2008, tem sido despendido neste processo, mais uma vez por força de uma minoria de bloqueio no Conselho. Tendo em conta o objectivo traçado de, até 2020, reduzirmos para, pelo menos, metade o número de vítimas mortais nas estradas da UE, que actualmente se situa nos 31 mil por ano, temos de ser arrojados e determinados no cumprimento das regras de trânsito e de civismo, assim como na execução das sanções contra os automobilistas que cometem infracções graves, independentemente do Estado-Membro em que se encontram: excesso de velocidade, condução em estado de embriaguez ou sob efeito de drogas, não utilização do cinto de segurança, utilização ilícita do telemóvel, circulação numa faixa proibida, não utilização do capacete de segurança ou desrespeito dos semáforos. A harmonização de regras e procedimentos, assim como a procura de uma política comum de segurança rodoviária, parece-me do máximo interesse de todos os cidadãos europeus.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − Depois de passar por uma primeira leitura e pela posição do Conselho, a proposta de Directiva (agora em segunda leitura) visa facilitar a execução das sanções contra os automobilistas que tenham cometido uma infracção por excesso de velocidade, condução em estado de embriaguez, não utilização do cinto de segurança ou desrespeito de um sinal luminoso vermelho de regulação do trânsito num Estado-Membro diferente do seu. A segurança rodoviária e os esforços de redução do número de acidentes e de mortos nas estradas são questões de extrema importância, sendo que muitos destes acidentes são ocasionados por grande parte das infracções que a Directiva aponta.
Não podemos esquecer, também, que a redução destes números e a promoção da segurança rodoviária exigem um trabalho ao nível da prevenção, baseada na realidade concreta e diferenciada em cada país. Consideramos que é necessário tomar medidas para combater a impunidade nos casos em que o infractor se encontra num Estado-Membro no qual não reside. Não podemos, todavia, deixar de expressar algumas reservas relativamente a procedimentos e equipamentos de controlo e vigia que não ofereçam garantias adequadas em termos de protecção de dados pessoais.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − A proposta de directiva, que agora está em segunda leitura, visa facilitar a execução das sanções contra os automobilistas que, num Estado-Membro diferente do seu, tenham cometido uma infracção por excesso de velocidade, condução em estado de embriaguez, não utilização do cinto de segurança ou desrespeito de um sinal luminoso vermelho de regulação do trânsito. A segurança rodoviária e os esforços de redução do número de acidentes e de mortos nas estradas são questões de extrema importância, sendo que muitos destes acidentes são ocasionados por grande parte das infracções que a directiva aponta.
No entanto, a redução destes números e a promoção da segurança rodoviária é mais eficazmente conseguida através da prevenção, baseada na realidade concreta e diferenciada em cada país. Sendo certo que é necessário tomar medidas para combater a impunidade nos casos em que o infractor se encontra num Estado-membro no qual não reside, não pode ser panaceia para todos os males a harmonização desmesurada de medidas em matéria de segurança ao nível da União Europeia, como a harmonização das regras de trânsito, dos procedimentos de monitorização através da instalação de equipamentos de controlo e vigia, que pouca garantia oferecem em termos de protecção de dados pessoais.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Biela kniha o európskej politike v oblasti dopravy v roku 2001 obsahuje ambiciózny cieľ Európskej únie znížiť do roku 2010 počet smrteľných nehôd na cestách o polovicu. A napriek klesajúcemu počtu smrteľných dopravných nehôd, žiaľ, sa nedosahuje cieľ stanovený v bielej knihe. Predkladaný návrh vychádzal zo štúdií, podľa ktorých podiel vodičov na nehodách v štáte, v ktorom nemajú trvalý pobyt, je neúmerne vysoký najmä v dôsledku prekračovania povolenej rýchlosti. Sankcie za priestupky, ku ktorým došlo na území členských štátov, v ktorých vodiči nemajú trvalý pobyt, sa väčšinou nevymáhajú, najmä pri automaticky registrovaných priestupkoch. Táto relatívna beztrestnosť narúša ciele stanovené v oblasti bezpečnosti na cestách a oslabuje zákonnosť týchto kontrol v očiach európskych občanov, ktorí by ich mohli spochybňovať vzhľadom na potrebu rovnakého prístupu ku všetkým bez ohľadu na to, či majú v danom štáte trvalý pobyt. Cieľom Komisie je uľahčiť vymáhanie sankcií v prípade vodičov, ktorí sa dopustili priestupku prekročenia rýchlosti, riadenia pod vplyvom alkoholu, nepoužívania bezpečnostných pásov alebo nezastavenia na červený svetelný signál v cudzom členskom štáte. Komisia sa zámerne rozhodla obmedziť rozsah pôsobnosti smernice na tieto štyri priestupky, ktoré sú príčinou najväčšieho počtu smrteľných nehôd a považujú sa za priestupky vo všetkých členských štátoch Európskej únie.
Pat the Cope Gallagher (ALDE), in writing. − Recent figures from Eurostat state that road fatalities in Ireland fell by 16% in 2010 and have decreased by 51% over the last ten years. This is a real improvement; however, every effort must be made to further reduce the number of fatalities on our roads.
Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − La nuova direttiva rappresenta un'importante novità per identificare e punire i trasgressori stranieri colpevoli di gravi infrazioni come ad esempio l'eccesso di velocità, la guida sotto effetto di stupefacenti, o il mancato rispetto dei semafori rossi che ogni anno costano la vita a moltissime persone.
Grazie a una nuova procedura di scambio di informazioni tra gli Stati membri sull'immatricolazione dei veicoli sarà più semplice risalire ai trasgressori stranieri che il più delle volte godono di un'ingiustificata impunità a causa dell'impossibilità di attivare efficaci procedure sanzionatorie.
Anche il Commissario per i trasporti Siim Kallas ha ricordato che le probabilità che un conducente straniero commetta un'infrazione sono tre volte superiori rispetto ai residenti e che molti sembrano ritenere che quando sono all'estero le norme non valgano nei loro confronti. Con questa direttiva vogliamo porre un freno a questa pericolosa situazione.
Ricordiamo che nel 2010 sono stati ben 30 926 i morti per incidenti stradali nell'Unione europea e che i costi economici per la società sono stimati in 130 miliardi di euro all'anno. Seppure si sia registrata una diminuzione delle vittime dell'11 per cento rispetto all'anno precedente, molto resta ancora da fare per garantire ai nostri cittadini maggiore sicurezza sulle strade di tutta l'UE.
Robert Goebbels (S&D), par écrit. – J'ai donné mon aval au rapport sur l'échange d'informations entre les États membres sur la sécurité routière, ce qui va conduire à la poursuite transfrontalière d'infractions graves contre le code de la route dans toute l'Europe. Des chauffards sévissant en dehors de leur pays ne resteront plus impunis. Toutefois, je tiens à mettre en garde contre un système policier et de surveillance toujours plus dense. Par exemple, je ne considère pas le fait de téléphoner au volant comme une infraction grave. On n'arrivera jamais au risque zéro, même en construisant une Europe quadrillée par des caméras comme une prison de haute sécurité. Il ne faut pas sacrifier toutes les libertés au désir de sécurité.
Françoise Grossetête (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte car trop d'Européens meurent encore sur nos routes, chaque année. C'est la première cause de décès, au niveau mondial, chez les jeunes de 15 à 29 ans. La Commission, dans son livre blanc sur la politique européenne des transports (2001), avait l'objectif admirable de réduire de moitié le nombre de tués sur les routes d'ici 2010, mais, depuis 2005, la baisse du nombre de tués a ralenti. Dans l'Union, l'un des problèmes tient au fait que les sanctions imposées pour des infractions commises dans un État membre autre que le pays du conducteur sont souvent inappliquées. Cette impunité affaiblit les objectifs de sécurité routière.
Il était donc essentiel de légiférer afin de supprimer cette incohérence, en facilitant l'exécution des sanctions à l'encontre des automobilistes ayant commis les infractions les plus dangereuses hors de leur État membre.
Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – Mettre fin à l'impunité et à l'inégalité de traitement entre les citoyens européens face aux infractions routières commises en Europe, tel est le but poursuivi par cette nouvelle législation à laquelle j'ai apporté ma voix. Il est en effet prouvé que, lorsqu'ils conduisent hors de leur pays, les conducteurs sont plus susceptibles d'enfreindre le code de la route. Ce qui est fort préjudiciable en termes de sécurité routière.
Malgré les fortes résistances du Conseil, il a été possible d'aboutir à une approche équilibrée: tout en respectant les pénalités prévues au niveau national, elle vise huit comportements identifiés comme étant à risques (excès de vitesse, alcool au volant, non-port de la ceinture de sécurité, franchissement d'un feu rouge, drogues, non-port du casque, circulation sur une voie interdite et utilisation de téléphones portables), dont certains causent des accidents mortels, ce qui est significatif.
Grâce à sa détermination, le Parlement européen a également obtenu une solide clause de rendez-vous pour une révision ultérieure du texte afin d'envisager d'aller plus loin dans le futur vers des règles de sécurité routière communes, ce dont je me félicite.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi pagrindinis Sąjungos transporto politikos tikslas – pagerinti kelių eismo saugumą. Sąjunga įgyvendina kelių eismo saugos gerinimo politiką, kurios tikslas – sumažinti žūstančiųjų ir sužeistųjų skaičių bei materialinę žalą. Svarbus šios politikos aspektas – nuolatinis už kelių eismo taisyklių pažeidimus, kai jie padaromi Sąjungoje ir kelia didelį pavojų kelių eismo saugumui, taikomų sankcijų vykdymo užtikrinimas. Už tam tikrus kelių eismo taisyklių pažeidimus taikomų sankcijų – baudų – įvykdymas dažnai nėra užtikrinamas, jei tie pažeidimai padaromi transporto priemone, registruota kitoje valstybėje narėje nei pažeidimo vietos valstybė narė ar pan. Šia direktyva siekiama užtikrinti, kad tokiais atvejais būtų užtikrinamas kelių eismo saugumo taisyklių pažeidimų tyrimo veiksmingumas. Šia direktyva taip pat siekiama užtikrinti visų eismo dalyvių aukšto lygio apsaugą Sąjungoje, sudarant palankesnes sąlygas keistis informacija tarpvalstybiniu lygiu apie kelių eismo saugumo taisyklių pažeidimus ir taip užtikrinant sankcijų už pažeidimus, padarytus kitoje valstybėje narėje nei pažeidimo vietos valstybė narė registruota transporto priemone, taikymą.
Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Unia Europejska powinna dalej dążyć do uzyskania wyników założonych w białej księdze z 2001 roku. Niezbędna jest współpraca transgraniczna między państwami w postaci ułatwienia dostępu do krajowych baz informacyjnych oraz ujednolicenie przepisów w zakresie bezpieczeństwa drogowego. Na szczególną uwagę zasługują przepisy dotyczące jazdy pod wpływem alkoholu. Każdego roku głównie to kierowcy pod wpływem napojów alkoholowych powodują wypadki z ofiarami śmiertelnymi. Nie może istnieć sytuacja, w której osoba łamiąca przepisy, stwarzająca zagrożenie życia i zdrowia na drodze pozostanie bezkarna.
Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le projet de directive visant à mettre en place un système d'échanges d'informations sur les infractions au code de la route commises par des ressortissants d'un État membre sur le territoire d'un autre. Jusqu'à aujourd'hui cet échange d'information ne fait l'objet d'aucune coordination particulière et les contraventions et les délits perpétrés à l'étranger par les automobilistes européens sont la plupart du temps ignorés. La violence routière ne saurait s'arrêter aux frontières de son propre État. Un comportement dangereux le reste en dehors de celui-ci. Désormais la responsabilité des automobilistes sera engagée où qu'ils se trouvent, et ceci de manière systématique. Ce sera la fin de l'impunité pour les chauffards. Néanmoins, cette systématisation ne vaudra que pour les infractions les plus graves, et les contraventions mineures afin d'assurer toute l'efficacité de la nouvelle législation.
David Martin (S&D), in writing. − I welcome today's vote but regret that, because of a UK Government decision, drivers of non-British vehicles in the UK remain free to speed, drink and drive, jump red lights and not wear a seatbelt with limited fear of prosecution. The new European measure makes it possible for governments to share information on road traffic offences and prosecute dangerous drivers in their own country.
Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − In Europa la percentuale di non residenti coinvolti in incidenti stradali, in particolare dovuti all'eccesso di velocità, è estremamente elevata.
L'approvazione della posizione del Consiglio in prima lettura rappresenta un primo passo verso una politica comune in materia di trasporti e di sicurezza stradale. Tra le modifiche sostanziali indicate, molte disposizioni originariamente proposte e rafforzate sono state interamente soppresse dal testo. Di conseguenza, il nuovo testo si limita ora ad uno scambio di informazioni tra gli Stati membri attraverso una rete di scambio di dati elettronici per identificare il veicolo che ha commesso l'infrazione.
Tre Stati membri non parteciperanno alla direttiva, dal momento che la nuova base giuridica scelta dal Consiglio ha permesso una possibilità di opt-in per l'Irlanda ed il Regno Unito e di opt-out per la Danimarca. Questa decisione si ripercuoterà negativamente sul trattamento equo e paritario dei cittadini europei, mantenendo una generale sensazione di impunità.
Proponiamo quindi doverosi e più stringenti obblighi di comunicazione per gli Stati membri, che dovrebbero essere rafforzati sul piano delle tempistiche e del contenuto; auspichiamo la revisione delle procedure di applicazione e l'armonizzazione delle normative stradali e delle procedure di controllo.
Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de la proposition de directive pour l'application transfrontalière de la législation dans le domaine de la sécurité routière. La modification de la base juridique de la coopération policière permettra un suivi des infractions de sécurité routière telle que la conduite sous l'influence de la drogue, de l'alcool, les excès de vitesse, le non-port de la ceinture, l'utilisation illégale de téléphones mobiles, le non-respect d'un feu rouge ou le fait d'emprunter des voies interdites ou réservées aux bus.
Dans la pratique, après qu'une lettre informe le propriétaire du véhicule de l'infraction, la sanction sera celle du pays où l'infraction a été commise. Si le texte est adopté à l'unanimité des membres du Conseil, il entrera en vigueur au plus tard deux ans après son adoption.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − A aprovação destas novas regras vai facilitar a execução das sanções contra os automobilistas que tenham cometido, noutro país da UE, uma infracção por excesso de velocidade, condução em estado de embriaguez ou sob a influência de drogas, não utilização do cinto de segurança, utilização ilícita do telemóvel, circulação numa faixa proibida, não utilização do capacete de segurança ou desrespeito de um sinal luminoso vermelho. O intercâmbio de dados entre os Estados-Membros, através do sistema EUCARIS (rede intergovernamental inicialmente destinada à cooperação contra o crime organizado), e a obrigação de informar os condutores são reforçados nesta nova directiva, que deverá ser transposta para a legislação nacional no prazo de dois anos. Esta directiva visa acabar com a impunidade dos automobilistas que cometem infracções de trânsito noutros Estados-Membros da UE.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − Die erhöhte Mobilität innerhalb der EU führt zwangsläufig zu einem höheren Verkehrsaufkommen auf unseren Straßen. Durch das Nichteinhalten zahlreicher Gebote der Straßenverkehrsordnung, wie z. B. Geschwindigkeitsübertretungen, das Nichtanlegen des Sicherheitsgurts oder Trunkenheit am Steuer, kommt es immer wieder zu schweren Unfällen. 2001 wurde das ehrgeizige Ziel gesetzt, die Zahl der Verkehrstoten innerhalb der Union um die Hälfte zu reduzieren – was jedoch nicht realisiert werden konnte. In weiterer Folge wurde von Seiten der EU gefordert, dass eine länderübergreifende Strafverfolgung für Verkehrsdelikte durchgesetzt wird. Allerdings sind die einzelnen Mitgliedstaaten nicht zu einer Weiterleitung verpflichtet, Großbritannien, Irland und Dänemark lehnten die Richtlinie sogar ab. Folglich kam es zu einer Aufweichung durch den Rat. Der Bericht hat meine Stimme erhalten, da ich den Ansatz der Berichterstatterin, bestimmte Elemente wie die ursprüngliche Rechtsgrundlage im Transportbereich wieder aufzunehmen, für sinnvoll erachte.
Franz Obermayr (NI), schriftlich. − Oft stellen Übertritte zahlreicher Gebote der Straßenverkehrsordnung, wie z. B. Geschwindigkeitsübertretungen, das Nichtanlegen des Sicherheitsgurts oder Trunkenheit am Steuer, eine große Gefahr auf der Straße dar. Besonders durch das aufgrund der Personenfreizügigkeit gestiegene Verkehrsaufkommen führt das immer wieder zu schweren Unfällen. 2001 wurde das ehrgeizige Ziel gesetzt, die Zahl der Verkehrstoten innerhalb der Union um die Hälfte zu reduzieren – was jedoch nicht realisiert werden konnte. Auch die länderübergreifende Strafverfolgung soll durchgesetzt werden. Da ich die Zielrichtung des Berichts unterstütze, habe ich zugestimmt.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią teisės rekomendaciją, kuria sudaromos palankesnės sąlygos keistis informacija tarpvalstybiniu lygiu apie kelių eismo saugumo taisyklių pažeidimus, kadangi tai padės gerinti kelių eismo saugumą, derinti kelių eismo saugumo politiką, vykdymo užtikrinimo procedūras ES mastu. Manau, kad reikėtų daugiau nuoseklumo sprendžiant kontrolės ir techninės įrangos suvienodinimo tarp valstybių narių klausimus. Įgyvendinus šios direktyvos nuostatas vartotojai bus geriau informuojami apie kelių eismo taisyklių nesilaikymo pasekmes, kai keliaujama kitoje valstybėje narėje, be to pažeidimo valstybės narės institucijos galės operatyviai ir efektyviau atlikti savo funkcijas. Pažymėtina, kad visais atvejais keičiantis duomenimis tarp valstybių narių, turi būti užtikrinamos pagrindinės asmens teisės ir asmens duomenų apsauga.
Justas Vincas Paleckis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, kadangi laikausi nuomonės: kelių eismo taisyklių pažeidimai neturi likti nenubausti – nesvarbu ar jie atlikti savo šalyje, ar kitoje ES valstybėje. Neretai vairuotojai, išvažiavę į kitas valstybes, mažiau paiso greičio apribojimų, kitų kelių eismo taisyklių. Nors per paskutinį dešimtmetį pastebimas žuvusiųjų keliuose skaičiaus mažėjimas, tačiau nelaimingų įvykių, ypač Baltijos valstybėse, yra per daug. Nebaudžiamumo jausmas vairuojant užsienyje situacijos tikrai nepagerina. Apgailestauju, kad Danija, Airija ir Jungtinė Karalystė kol kas neparodė noro prisijungti prie šio susitarimo. Keičiantis informacija ES valstybės privalo užtikrinti asmens duomenų apsaugą. Tačiau nuogąstavimai, kad ši informacija gali būti panaudota ne pagal paskirtį, neturėtų užvilkinti duomenų apsikeitimo sistemos įvedimo.
Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, garantire la sicurezza sulla rete stradale europea è l'obiettivo primario di questa raccomandazione sulla posizione del Consiglio, testo che dopo 2 anni di lavori pare sia giunto ad una conclusione effettiva con un buon accordo in riferimento alla circolazione stradale in Europa. Per questo mi sono espresso a favore della direttiva che permetterà lo scambio d'informazioni tra i Paesi europei in riferimento ad infrazioni del codice stradale, in particolare per combattere la guida in stato di ebbrezza, l'alta velocità e il mancato uso delle cinture di sicurezza. Gli Stati potranno riconoscere l'infrazione anche a livello internazionale e di conseguenza applicare le sanzioni adeguate.
Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. − A redução, em 36%, do número de mortes entre 2001 e 2009 na União Europeia ficou aquém do objectivo estabelecido pela UE em 2001, na sequência da publicação do Livro Verde sobre a Política Europeia dos Transportes, de reduzir o número de mortes para metade da média registada nessa altura. A presente Directiva pretende institucionalizar o intercâmbio de informações entre Estados-Membros sobre as matrículas dos veículos, permitindo igualmente o julgamento de acidentes rodoviários graves em toda a União e assegurando aos cidadãos igualdade perante a lei, independentemente do Estado-Membro em que vivem.
Creio que as estradas da União serão mais seguras quando a Directiva for aplicada, sendo este um primeiro passo muito importante para o aumento da segurança rodoviária. Neste novo sistema, as autoridades do país onde o delito foi cometido poderão enviar uma carta para notificar o transgressor do tipo de infracção e das sanções aplicáveis, assim como das possíveis soluções e consequências jurídicas do acto. A aplicação de multas será determinada de acordo com as regras do Estado-Membro onde o crime foi cometido. Por todos estes motivos, votei favoravelmente o presente relatório.
Phil Prendergast (S&D), in writing. − I welcome this directive and expect that it will have a deterrent effect on driver behaviour, as drivers will know they are not exempt from driving safety laws across Europe. The consistent enforcement of penalties for traffic offences is an important element in improving road safety.
Financial penalties for certain road traffic offences are often not enforced if those offences are committed in a vehicle registered outside the State. EU figures also suggest a non-resident driver is three times more likely to commit an offence than a resident driver. Also, while foreign drivers account for 5% of traffic, they account for 15% of speeding offences. While Ireland is not automatically bound by legislation enacted in the Area of Freedom, Security and Justice, the Irish Government has indicated it will give careful consideration to opting into this directive.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − O Livro Branco sobre a política europeia de transportes, apresentado em 2001, traçou como objectivo, a alcançar em 2010, a redução para metade dos casos de mortalidade resultantes de acidentes nas estradas. Os dados apontam, contudo, para uma redução de 36%, aquém da meta prevista. Entretanto, alguns estudos apontam para uma percentagem desproporcional de acidentes provocada por não residentes, causados, sobretudo, pelo excesso de velocidade. Tal advirá, em boa medida, da dificuldade de aplicar as sanções associadas ao incumprimento das normas rodoviárias. Trata-se de uma situação que, tal como adverte a relatora, pode prejudicar os residentes num Estado-Membro, colocando em causa a confiança dos cidadãos nacionais nas virtualidades do espaço comunitário. Por essa razão, o Parlamento Europeu tem pautado a sua conduta no sentido de procurar reforçar o intercâmbio de informações entre os diversos Estados-Membros, não só ao nível de troca de dados que permitam identificar o infractor, como no âmbito da aplicação das sanções relativas ao incumprimento das normas rodoviárias.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. According to the rapporteur, this text should bring: a new technical annex which replaces the reference to the Decision 2008/616/JHA on the Prüm convention. This new annex should be modified via the delegated acts procedure. Some clarifications are introduced on the provisions on the software applications and on the information letter.
The reporting obligations to be respected by Member States should be reinforced with regard to timing and content. Elements of the first reading of the Parliament are reintroduced concerning personal data protection (Article 7). The obligation to inform drivers is also reinforced, in line with the first reading of the Parliament. The Article 9 on the revision of the directive is reinforced and extended to elements other than the scope. It asks for a revision of the enforcement procedures, the harmonisation of traffic rules and the control procedures, as described in a second new annex retaining the main elements of the guidelines proposed by the Parliament in its first reading.
Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa relazione perché ritengo estremamente importante continuare sulla strada dell'armonizzazione dei codici stradali dei diversi paesi dell'Unione europea.
In particolare bisogna permettere un adeguato scambio di informazioni a livello transfrontaliero per garantire la perseguibilità dei reati stradali anche se effettuati in paesi diversi da quello di residenza. La percentuale di non residenti coinvolti in incidenti stradali, in particolare dovuti all'eccesso di velocità, è purtroppo ancora estremamente elevata.
Come se non bastasse le sanzioni imposte per le infrazioni commesse da un conducente nel territorio di uno Stato membro diverso da quello di residenza restano ancora impunite nella maggior parte dei casi. Questo fatto mina gli obiettivi di sicurezza stradale dell'UE, indebolendo la legittimità di questi controlli agli occhi dei cittadini europei. Ora bisogna continuare lungo questa via, affinché una più stretta collaborazione fra Stati membri garantisca una sicurezza stradale sempre più completa lungo tutta le rete europea.
Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − Sono favorevole alla direttiva del Parlamento e del Consiglio volta ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale.
Tale proposta nasce dal fatto che le sanzioni imposte per le infrazioni commesse da un conducente nel territorio di uno Stato membro diverso da quello di residenza restano nella maggior parte dei casi impunite, in particolare le infrazioni registrate automaticamente. Il testo permette lo scambio di dati e lascia una maggiore autonomia agli Stati in materia di sicurezza stradale.
Inoltre, non è prevista alcuna armonizzazione dei codici stradali nazionali, in quanto l'obiettivo resta quello di punire gli automobilisti irresponsabili quando commettono infrazioni in uno Stato membro diverso da quello di residenza.
Marie-Thérèse Sanchez-Schmid (PPE), par écrit. – Les conducteurs de l'UE se permettant de conduire sous l'emprise d'alcool ou de drogue, de faire des excès de vitesse, de griller des feux rouges, d'utiliser leur téléphone portable où d'emprunter des voies interdites dans un autre État membre ne pourront plus, après ce rapport, rentrer chez eux la conscience tranquille. En effet, cette proposition de directive oblige les autorités nationales à échanger les données d'immatriculation du chauffard. Puis, une lettre d'information serait adressée au contrevenant. Enfin, une éventuelle sanction lui serait infligée en fonction des règles du pays où l'infraction a été commise. Cette coopération doit néanmoins répondre à certaines règles de transparence et de protection des données échangées pour que ces informations ne soient pas détournées à d'autres fins, et que l'usager puisse les rectifier ou les contester. Je me réjouis de l'adoption de ce rapport, et j'espère que le Conseil suivra les recommandations du Parlement afin de mettre fin à l'impunité des chauffards transfrontaliers qui empoisonnent souvent l'usage de la route dans les régions frontalières.
Vilja Savisaar-Toomast (ALDE), kirjalikult. − Lugupeetud juhataja, lugupeetud kolleegid! Tänane Euroopa Parlamendi otsus käesolev raport heaks kiita on oluline samm liiklusohutuse suurendamiseks. Raportiga kehtestatav direktiiv annab liikmesmaadele suuremad võimalused liiklejate korrale kutsumiseks ning nende motiveerimiseks järgima liiklusnõudeid. Kahjuks ei leidnud toetust korrelatsioonitabelite muudatusettepanek, mille osas 30. juuni esimeeste konverents tegi täiendava üksmeelse otsuse, et need peavad kõikides direktiivides olema käsitletud. Selgus, et fraktsiooni esimeestel ei ole alati selge oma fraktsiooni liikmete meelsus ning vajalik üksmeel jäi saavutamata. Loodan, et tulevikus jäävad kokkulepped pidama ning selliseid olukordi enam ei teki. Kahtlemata ei saa alahinnata antud küsimuses nõukogu rolli, kes mitte kuidagi ei soovi vastavustabeleid ühtegi õigusakti ega soovi ka aru anda, millal erinevad õigusaktid jõustatakse. Direktiivi vastuvõtmine on äärmiselt vajalik ja oluline liiklusohutuse suurendamiseks ja liiklussurmade vähendamiseks, mistõttu ei ole otstarbekas seda nõukogu põikpäisuse pärast mitte vastu võtta. Ja seetõttu, vaatamata paljudele raportis sisalduvatele puudustele, toetasin raporti vastuvõtmist. Aitäh!
Nuno Teixeira (PPE), por escrito. − A segurança rodoviária nas estradas europeias é uma das grandes prioridades da União. O ambicioso objectivo de reduzir para mais de metade o número de mortos nas estradas em 2010 ficou por alcançar. Sendo Portugal o segundo país da UE com mais mortos nas estradas, votei favoravelmente este relatório, sublinhando que é urgente tomar mais medidas, no sentido de reforçar as penalizações às infracções de condutores não residentes nos diversos Estados-Membros. Lamento que a proposta do PE tenha sido rejeitada em primeira leitura e que o presente documento se centre essencialmente no intercâmbio de dados entre os Estados-Membros, através da alteração da base jurídica que, simultaneamente, permitirá que três Estados possam optar pela não participação na presente directiva. Por outro lado, a utilização do sistema EUCARIS, enquanto instrumento para a gestão dos dados das inúmeras infracções, deverá ser repensada, uma vez que a sua finalidade primária é a cooperação contra o crime organizado e o terrorismo. A perda de vidas humanas nas estradas europeias tem que ser combatida com medidas concretas que responsabilizem os infractores. O alargamento do âmbito de aplicação das infracções deve ser o próximo passo.
Bernadette Vergnaud (S&D), par écrit. – Je me suis exprimée en faveur du rapport d'Inès Ayala Sender, car il s'agit d'une avancée importante pour la sécurité routière, mais aussi pour la citoyenneté européenne. Comment faire comprendre aux automobilistes d'un État qu'ils doivent respecter les règles dans leur pays, alors qu'ils voient défiler des détenteurs de plaques étrangères qui commettent des infractions en toute impunité? Il s'agit avant tout d'égalité devant la loi. Même si je ne puis que regretter que trois États membres aient refusé d'y participer, c'est une première étape vers une harmonisation, et l'objectif est clairement la sécurité routière, puisque seules les infractions graves peuvent faire l'objet de poursuites transfrontalières, et pas le stationnement par exemple.
Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – La lutte contre la mortalité sur les routes est un objectif partagé par tous les pays européens et il est urgent que l'UE développe une stratégie adéquate en la matière. En effet, comment pourrions-nous expliquer aux citoyens que la libre-circulation garantisse le droit de voyager librement sur tout le territoire communautaire, sans que parallèlement les infractions au Code de la route aient une application transfrontalière? Je me félicite donc que notre Parlement ait convaincu certains Etats-membres récalcitrants. Toutefois, c'est un compromis a minima qui a été trouvé en 2° lecture et j'appelle de mes vœux une action européenne qui ira au-delà d'un système d'échanges d'informations pour punir les chauffards. C'est donc naturellement que j'ai soutenu l'introduction d'une clause de révision. La sécurité de nos routes est un impératif qui ne peut souffrir d'aucune économie de moyens ni d'ambitions. À nous de faire en sorte que l'amélioration de la sécurité de nos routes soit constamment renforcée. Je pense par ailleurs qu'il est essentiel de mettre en lien notre stratégie de sécurité routière avec l'exigence d'améliorer la qualité et la résilience de nos infrastructures. Il en va du bien-être et de la sécurité des citoyens européens, qu'ils soient automobilistes ou non.
Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Ho espresso un voto favorevole al testo presentato dall'on. Ayala Sender poiché lo ritengo un passo avanti verso una politica comune in materia di trasporti nell'ambito della sicurezza stradale.
Definire una procedura di identificazione dei dati del proprietario del veicolo col quale è stata commessa un'infrazione, in ambito transfrontaliero, è di notevole importanza. Fino ad oggi, nonostante l'esistenza di molteplici accordi bilaterali fra gli Stati membri, volti all'individuazione e al trasferimento dei dati, i trasgressori, a causa di ostacoli burocratici, hanno beneficiato di una ingiustificata impunità.
Grazie all'accoglimento di questo testo – che ha però il difetto di non introdurre un modello europeo standard di notifica delle contravvenzioni – si potranno senza dubbio elevare gli standard di sicurezza sulle strade e autostrade europee, permettendo di identificare ed eventualmente punire i trasgressori.
Artur Zasada (PPE), na piśmie. − Jestem usatysfakcjonowany wynikiem dzisiejszego głosowania. Do końca nie był on przesądzony, dlatego z zadowoleniem przyjąłem informację o wycofaniu poprawki 36 przez grupę ALDE. Umożliwi to przyjęcie dokumentu w drugim czytaniu. Zgodnie z przeprowadzonymi badaniami kierowcy częściej łamią przepisy poza granicami swojego kraju. Sankcje za wykroczenia lub przestępstwa popełniane na terytorium państwa członkowskiego innego niż kraj zamieszkania najczęściej nie są egzekwowane. Przyjęty dzisiaj projekt regulacji przewiduje elektroniczną wymianę informacji pomiędzy policją z krajów UE na temat kierowcy z obcego kraju, który popełnił wykroczenie drogowe. Urzędy państwa, w którym zarejestrowany jest pojazd kierowcy, będą zobowiązane do dostarczenia danych rejestracyjnych samochodu, jeśli jego właściciel będzie podejrzany o popełnienie wykroczenia. Następnie policja pisemnie, w jego ojczystym języku, powiadomi o popełnieniu wykroczenia właściciela lub kierowcę pojazdu. Wierzę, że dzięki przyjętemu dziś dokumentowi uda się ocalić co najmniej kilka istnień ludzkich na europejskich drogach.
Relazione: Reimer Böge (A7-0253/011)
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo o relatório, sobretudo porque chama a atenção para o facto de o actual instrumento legal que estabelece o Quadro Financeiro Plurianual carecer de uma alteração na sequência da entrada em vigor do Tratado de Lisboa e de o artigo 312.º, n.º 5, do TFUE requerer que as três instituições trabalhem em conjunto para encontrar uma solução durante todo o processo que conduz à adopção do quadro financeiro, ou seja, o processo de aprovação relativo ao regulamento QFP assenta no pressuposto da negociação prévia. Trata-se de um princípio do qual a UE não pode abdicar. O Tratado de Lisboa não se destinava a conduzir a uma redução das prerrogativas do Parlamento Europeu, daí que o Parlamento Europeu não deva aceitar tal redução.
Alfredo Antoniozzi (PPE), per iscritto. − Come stabilito all'art. 312 TFUE, il regolamento sul quadro finanziario pluriennale è adottato dal Consiglio previa approvazione del Parlamento europeo.
Il paragrafo 5 dell'art. 312 prevede la collaborazione tra le tre istituzioni per trovare una soluzione "nel corso della procedura di adozione del quadro finanziario": ciò implica il bisogno di negoziati preliminari. Come indicato dall'on. Böge nella sua relazione, questi negoziati non hanno avuto luogo. Il Consiglio ha richiesto al Parlamento una mera approvazione, senza alcun tentativo di giungere ad una soluzione comune. Nemmeno l'auspicio del Parlamento ad una maggiore flessibilità ha trovato una risposta da parte del Consiglio.
Concordo quindi con il relatore sul fatto che il Parlamento non possa dare la sua approvazione al progetto di regolamento del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario 2007-2013. Mi auspico che per tutte le proposte future verrà dato spazio alla voce di questa istituzione, così come del resto richiede l'art. 312 del TFUE.
Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He votado a favor de denegar la aprobación del proyecto de Reglamento del Consejo teniendo en cuenta que deben modificarse los instrumentos tras la aprobación del Tratado de Lisboa y que el Consejo no ha mostrado la voluntad de negociar el paquete de Lisboa de acuerdo con lo previsto en el Tratado de Funcionamiento de la Unión Europea. Es más, su propuesta iba dirigida a reducir las competencias del Parlamento. Por lo tanto, siendo inaceptable esta situación, he adoptado la mencionada posición.
Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Questa raccomandazione sul progetto di regolamento del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2007-2013 sottolinea come il Consiglio abbia adottato il progetto stesso senza prima consultare il Parlamento, venendo così meno a quanto stabilito all'art. 312 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, il cui obiettivo era proprio il rafforzamento del ruolo del Parlamento stesso. Dal momento che questa raccomandazione riguarda una questione meramente procedurale, ho deciso di astenermi dal voto.
Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. − Gostaria de começar por felicitar a Comissão pela proposta apresentada. Trata-se de um orçamento que não vai custar mais aos contribuintes, mas que é ambicioso e inovador. Este orçamento é uma clara aposta nas áreas da investigação científica e inovação, da educação, da formação profissional e do incentivo às PME. Outro aspecto inovador é a criação do fundo para investimentos em infra-estruturas do futuro, tais como a energia, as telecomunicações e os transportes. Acredito que este orçamento, mais simples e flexível, irá ter um impacto real na vida dos europeus.
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei favoravelmente o relatório sobre o Quadro Financeiro Plurianual para o período 2007-2013 porque considero que é necessário um orçamento europeu ambicioso que permita responder aos desafios que a União Europeia atravessa, no quadro das novas competências introduzidas pelo Tratado de Lisboa.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − Acompanho a posição do relator de não aprovação do projecto de regulamento do Conselho que estabelece o quadro financeiro plurianual para o período 2007-2013 atentas as razões expostas no relatório em análise.
José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. − A União Europeia vive momentos de tensão e de incerteza, agravados pelo facto de termos líderes europeus receosos e uma onda de populismo e nacionalismo que cresce à medida da elevação de interesses egocêntricos e momentâneos, incapazes de encontrar soluções de futuro e de grande alcance social e económico. A crise do Euro e o regresso das fronteiras na Dinamarca, a par do agravamento do descontentamento popular e das mais recentes vitórias eleitorais de grupos nacionalistas em diferentes países, são sinais do actual momento da Europa.
Impõe-se a concretização de medidas que garantam um reforço da integração europeia e da capacidade de intervenção das instâncias comunitárias. Impõe-se mais Europa, não só como caminho para superar a actual crise, mas também em cumprimento do estipulado do Tratado de Lisboa, que reforça os poderes do Parlamento Europeu, num processo de co-decisão que o Conselho e os Estados-Membros teimam em desvalorizar. Nesse contexto, subscrevo o presente relatório e entendo que o Parlamento Europeu não pode aprovar a proposta de projecto do regulamento do Conselho com vista a estabelecer um Quadro Financeiro Plurianual para o período 2007-2013.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − É conhecido o nosso profundo desacordo em relação às Perspectivas Financeiras 2007-2013, que representaram um corte importante no orçamento da UE. Ademais, estabeleceram-se como prioridades a famigerada Estratégia de Lisboa e a política externa, em detrimento dos Fundos Estruturais e de Coesão. É hoje manifesta a sua insuficiência para fazer face à situação económica, social e ambiental com que a UE está confrontada, com desigualdades acrescidas e, por conseguinte, necessidades de coesão também acrescidas.
Com a entrada em vigor do Tratado de Lisboa, ficou estipulado que o Conselho adopta o regulamento que estabelece o quadro financeiro plurianual, após a aprovação do Parlamento Europeu e que as instituições devem trabalhar em conjunto para encontrar uma solução tendo em vista a adopção do QFP. Este novo enquadramento é o motivo que justifica a posição do relator de rejeição do projecto de regulamento do Conselho – que mais não representa do que a regulação do acordo celebrado em 2006 – por entender que não estão salvaguardados os novos poderes do Parlamento. Pela nossa parte, reiteramos que o QFP deve ter como prioridade absoluta a resposta aos graves problemas sociais criados pela crise económica e social, com um aumento significativo do orçamento comunitário para apoio da coesão económica e social.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − O Acordo quanto às Perspectivas Financeiras para 2007-2013 foi celebrado em 2006 entre o Conselho, o Parlamento Europeu e a Comissão. Nesse momento, expressámos o nosso profundo desacordo, já que tal Acordo representava um corte substancial no orçamento da UE e tinha estabelecido como prioridades a famigerada Estratégia de Lisboa e a política externa, em detrimento dos Fundos Estruturais e de Coesão. Ou seja, era manifestamente insuficiente para fazer face à situação económica, social e ambiental com que a UE estava confrontada, cujas desigualdades aumentaram e as necessidades de coesão são acrescidas.
Com a entrada em vigor do Tratado de Lisboa, ficou estipulado que o Conselho adopta o regulamento que estabelece o quadro financeiro plurianual, após a aprovação do Parlamento Europeu e que as três instituições devem trabalhar em conjunto para encontrar uma solução tendo em vista a adopção do QFP. Apesar do relator defender a não aprovação do projecto de regulamento do Conselho, sobretudo devido à falta de respeito, por parte do Conselho, dos novos poderes agora atribuídos ao Parlamento, votámos favoravelmente a não aprovação deste regulamento porque este não é mais que a regulação do acordo celebrado em 2006, em vez de dar resposta aos graves problemas sociais criados pela crise económica e social.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − V článku 312 Zmluvy o fungovaní EU sa stanovuje, že Rada prijme nariadenie o viacročnom finančnom rámci po získaní súhlasu EP. V článku sa požaduje, aby všetky tri inštitúcie spolupracovali s cieľom nájsť riešenie „v priebehu celého postupu, ktorý vedie k prijatiu finančného rámca“. EP jasne vysvetlil svoje postoje k návrhu Komisie v otázkach na ústne zodpovedanie z mája 2010 a vo svojom uznesení z 9/2010. Rada prijala svoj návrh v 12/2010 a požiadala EP o udelenie súhlasu s týmto návrhom 18. januára 2011 bez toho, aby s ním začala akékoľvek rokovania s cieľom dosiahnuť spoločnú pozíciu. Vo svojom liste Rada upozorňuje, že jej návrh zahŕňa zavedenie určitej miery flexibility v súlade so želaniami EP. Táto ponuka nie je dostatočná. Keďže vzhľadom na vyššie potreby a nižšie rezervy a na zvýšenú mieru využívania nástrojov flexibility stanovených v MID EP trval na vyššej miere flexibility. Pritom žiadna z jeho ostatných požiadaviek o rozpočte na rok 2011 nebola vypočutá. Nemôže teda súhlasiť s týmto návrhom nariadenia Rady, ktorým sa ustanovuje viacročný finančný rámec na roky 2007 – 2013. Na základe porady s právnikmi sa domnieva, že súčasná dohoda naďalej platí, s výnimkou ustanovení, ktoré sa stali zastaranými nadobudnutím platnosti Lisabonskej zmluvy.
Pat the Cope Gallagher (ALDE), in writing. − This report relates to the changes to the legal procedure for adopting the EU budget as a result of entry in force of the Lisbon Treaty. The Lisbon Treaty sets a special legislative procedure for the adoption of the Multiannual Financial Framework, that is, unanimity in the Council after the European Parliament has given its consent (via the majority of its component Members).
Bruno Gollnisch (NI), par écrit. – Je profite du rapport Böge sur la période actuelle de programmation budgétaire pour revenir sur les délirantes propositions de la Commission pour la prochaine période 2014-2020. Avec un budget de 1 000 milliards d'euros, en augmentation de 30 %, cette dernière fait en effet table rase, pour elle-même, des efforts budgétaires qu'elle impose aux États. Elle propose de sabrer dans la politique agricole commune, sa bête noire, tout en interdisant de la renationaliser en partie, alors que les problèmes d'indépendance et de sécurité alimentaires sont plus importants que jamais.
Elle promeut des politiques dont le fonctionnement et l'efficacité sont remis en cause de manière croissante par les États membres, et même par la Cour des Comptes. Il en va, notamment, ainsi de celles qu'alimentent les fonds structurels. Or, la politique régionale est, avec son obligation de cofinancement, une incitation à la dépense publique. Elle vise surtout à arroser une clientèle de baronnies et à détruire les États.
Mentionnons enfin la très inquiétante proposition des 2 % de TVA, comme nouvelle ressource propre proposée pour alimenter les caisses de Bruxelles. On ne sait pas bien si ce seront 2 % des recettes de cette taxe qui devront lui être attribuées, ou 2 points supplémentaires à son seul profit. Bref, un tout inacceptable.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Susilaikiau balsuodamas už šį dokumentą, nes EP nepritaria Tarybos reglamento, kuriuo nustatoma 2007–2013 m. daugiametė finansinė programa, projektui. Daugiametės finansinės programos reglamentą priima Taryba, gavusi Europos Parlamento sutikimą. SESV reikalaujama, kad visos trys institucijos, dirbdamos kartu, rastų sprendimą, taikydamos finansinei programai priimti skirtas procedūras. Tačiau kadangi galiojančią teisinę priemonę, pagal kurią nustatytos daugiametės finansinės programos poreikiai, reikia iš dalies pakeisti įsigaliojus Lisabonos sutarčiai. Komisija pateikė vadinamąjį Lisabonos paketą, kuriame yra pasiūlymas dėl Tarybos reglamento, kuriuo nustatoma 2007–2013 m. daugiametė finansinė programa, tarpinstitucinio susitarimo dėl bendradarbiavimo biudžeto klausimais projektas ir pasiūlymas iš dalies pakeisti finansinį reglamentą. Taryba priėmė Komisijos pasiūlymą ir paprašė Europos Parlamento duoti sutikimą dėl šio pasiūlymo, nepradėdama jokių derybų su Europos Parlamentu siekiant susitarti dėl bendros pozicijos.
Ville Itälä (PPE), in writing. − In times like these we need more European Union and efforts should be made to increase the value of the euro. For the European Union to have a successful future, no cuts should be made in innovation or research and development in the Union. It is also very important not to cut funding in the field of agriculture. Freezing the budget would in many cases mean cuts in reality. Making cuts in that field is not a sustainable future road to go down. The consequences can be more serious than expected.
Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Dyskutując o budżecie, zwłaszcza w dobie kryzysu gospodarczego, bardzo często wspominamy o specjalnych środkach elastyczności, tj. Funduszu Solidarności UE czy Europejskim Funduszu Dostosowania do Globalizacji. Są to środki bardzo istotne, wykorzystanie których w pełni popieram. Pragnę jednak odnieść się do tej części budżetu, która jest przeznaczona na wspieranie europejskiego rolnictwa. Wzrasta liczba ludności naszego globu, a wraz z nią rośnie zapotrzebowanie na żywność. W celu zapewnienia bezpieczeństwa żywnościowego, czyli powszechnego dostępu do zdrowej żywności dla każdego obywatela, wydatki na wspólną politykę rolną są w pełni uzasadnione.
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report because I agree with the rapporteur that ‘The European Parliament cannot consent to this proposal for a draft Council regulation on the multiannual financial framework 2007-2013. After taking legal advice the European Parliament considers that the current Interinstitutional Agreement between the European Parliament, the Council and the Commission on budgetary discipline and sound financial management of 17.5.2006 continues to remain in force in the meantime, with the exception of the articles listed in annex which have become obsolete following the entry into force of the Lisbon Treaty, until the new regulation laying down the multiannual financial framework enters into force. And it insists on genuine negotiations, in line with TFEU Article 312(5), on any future proposals.’
Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − Relativamente al quadro finanziario pluriennale, riteniamo che, in considerazione dell'aumento dei fabbisogni e della riduzione dei margini, nonché del crescente ricorso agli strumenti di flessibilità previsti dall'AII (adeguamento e revisione dei massimali e mobilitazione dello strumento di flessibilità, del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, del Fondo di solidarietà dell'Unione europea e della riserva per aiuti di emergenza) sia necessaria una maggiore flessibilità.
Riteniamo che l'attuale accordo interistituzionale debba considerarsi operativo fino a quando non entrerà in vigore il nuovo regolamento che stabilisce il quadro finanziario pluriennale, fatta eccezione per i punti degli allegati da considerarsi ormai obsoleti a seguito dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona. Per quanto riguarda, invece, tutte le future proposte, riteniamo necessario che si tengano veri e propri negoziati.
Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Le Parlement européen se bat pour faire valoir son droit à négocier le budget européen. Ce droit devrait lui être clairement attribué par les traités, tout comme le droit d'initiative législative. Mais l'UE ne veut pas d'un Parlement européen. Elle lui préfère cette assemblée, qui valide ou invalide les propositions de la Commission et du Conseil. Je vote pour ce rapport afin de marquer mon soutien à cette bataille, mais aussi mon rejet d'un budget au service de l'eurocratie libérale. Je vote pour bloquer un budget anti–européen.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − Concordo com a posição do Parlamento em não aprovar o Quadro Financeiro Plurianual para o período 2007-2013, dado que é entendimento deste Parlamento que o actual Acordo Interinstitucional sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira continua a ser aplicável até à entrada em vigor do novo regulamento que estabelece o quadro financeiro plurianual, à excepção dos artigos que, na sequência do Tratado de Lisboa, se tornaram obsoletos. Por outro lado, a redução do grau de flexibilidade do quadro financeiro plurianual proposto pelo Conselho restringiria os poderes e as prerrogativas do Parlamento Europeu em relação àqueles de que beneficia actualmente o que, para nós e no espírito do Tratado de Lisboa, não faz qualquer sentido.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Under the Lisbon Treaty, for the Multiannual Financial Framework to be adopted, the Council must vote unanimously in favour of it following its adoption in the European Parliament by a majority of votes. In the report, the European Parliament disagrees with amendments to the current Multiannual Financial Framework 2007-2013. I absolutely agree with that and I voted ‘in favour’ of the report.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − Seit dem Euro-Rettungsschirm Fiasko werden die Nettozahler doppelt und dreifach zur Kasse gebeten. In den nächsten Jahren fließt statt Garantien wirklich bares Geld in diese Rettungsmechanismen. Und die müssen die Nettozahler, also die fleißigen deutschen, französischen, italienischen, niederländischen und österreichischen Bürger aus ihren nationalen Budgets finanzieren, in denen bereits jetzt starke Einschnitte schmerzhaft spürbar sind. In dieser angespannten Situation Budgeterhöhungen zu fordern, ist geradezu eine Unverschämtheit. Wir brauchen kein aufgeblähtes EU-Budget, das vielleicht bis zu zehnmal höher ist, und schon gar nicht ein aus EU-Steuern finanziertes, bei dem jeglicher Sparwille gänzlich abhanden kommt, das die Brüsseler Bürokratie noch mehr aufbläht und die Nettozahler bis aufs Unterhemd auszieht. Stattdessen sind Einsparungspotentiale konsequent zu nutzen. Die Agrarförderungen als größter und umstrittenster Etatposten sind zu renationalisieren. Das entlastet das EU-Budget, und die Mitgliedstaaten können besser auf die Besonderheiten ihrer jeweiligen Landwirtschaft eingehen. Den Böge-Bericht habe ich daher aufs schärfste abgelehnt.
Franz Obermayr (NI), schriftlich. − Der Euro-Rettungsschirm verändert die Rettungsmechanismen der EU: statt Garantien werden nun reale Zahlungen fließen. Dadurch werden die Bürger der leistungsbereiten Staaten erneut und vervielfacht für fremde Fehler zur Kasse gebeten. Zudem steckt Europa nach wie vor in einer veritablen Finanzkrise. In dieser angespannten Situation eine EU-Budgeterhöhung zu fordern ist ein Beleg, wie weit sich die eurokratischen Wahnvorstellungen bereits vom Bürger entfernt haben. Lieber sollte auf Haushaltsdisziplin gesetzt und ein Gutteil der Budgethoheiten renationalisiert werden. Daher habe ich gegen diesen Bericht gestimmt.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Labai svarbu, kad Europos Parlamentas su Taryba abipusių derybų būdu susitartų dėl bendros pozicijos dėl reglamento, kuriuo nustatoma 2007–2013 m. daugiametė finansinė programa, projekto.. Taryba negali nepaisyti ir neatsižvelgti į Parlamento poziciją nagrinėjamu klausimu. Parlamentui pateiktame pasiūlyme yra numatytas tam tikro laipsnio lankstumas, tačiau iš esmės, pateiktas pasiūlymas dėl daugiametės finansinės programos nėra pakankamas Atsižvelgiant į padidėjusius poreikius ir sumažintas maržas, taip pat į didėjantį naudojimąsi lankstumo priemonėmis, numatytomis pagal Tarpinstitucinį susitarimą, reikia nustatyti didesnį lankstumą. Atkreiptinas dėmesys į tai, kad pasiūlyme numatytas daug mažesnis lankstumas, nei leidžiamas pagal dabartinį Tarpinstitucinį susitarimą.
Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. − Votei favoravelmente a não aprovação do projecto de regulamento do Conselho que estabelece o Quadro Financeiro Plurianual para o período 2007-2013, acompanhando a posição do relator e tendo por base as razões expostas no relatório em análise.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − Nos termos do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia, o Parlamento Europeu, o Conselho e a Comissão devem actuar em conjunto no processo de adopção de um Quadro Financeiro Plurianual. Visto que nos encontramos, ainda, no início de vigência de um novo quadro normativo fundamental ao nível comunitário, é necessário, desde já, caminhar para uma saudável cooperação entre os diversos órgãos. Assim, será de lamentar que o acordo do Conselho, conforme avança o relator, seja, apesar das alterações dos Tratados, menos flexível que o Acordo Interinstitucional em vigor. Nesta medida, augura-se que a proposta de Quadro Financeiro Plurianual, aplicável a partir de 2013, vá ao encontro do justo lugar que os Tratados reconhecem ao Parlamento Europeu.
Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Si è votato, oggi, durante la sessione plenaria di Strasburgo, sulla relazione intitolata "Quadro finanziario pluriennale per il periodo 2007-2013 ".
Dopo l'entrata in vigore del trattato di Lisbona, un nuovo regolamento del Consiglio è necessario per il quadro finanziario pluriennale 2007-2013. Il Consiglio ha adottato la proposta. La relazione dell'on. Böge evidenzia il disaccordo. Il motivo principale è che la proposta non prevede la flessibilità in caso di revisione del QFP sotto lo 0,03 per cento lordo. Il Parlamento insiste sulla necessità di mantenere la flessibilità attuale e in questo caso non è necessaria l'unanimità del Consiglio per decidere in merito a una revisione.
Dopo aver chiesto una consulenza giuridica, il Parlamento ritiene che le norme in vigore, che sono ancora parte dell'accordo interistituzionale, restino in vigore fino al nuovo regolamento che stabilisce l'entrata in vigore del QFP. Per quanto riguarda il quadro finanziario pluriennale dopo il 2013, il Parlamento auspica che la proposta della Commissione contenga una significativa flessibilità.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. TFEU article 312 specifies that the MFF Regulation shall be adopted by Council after obtaining the consent of the European Parliament. TFEU 312(5) requires the three institutions to work together to find a solution ‘throughout the procedure leading to the adoption of the financial framework’ i.e. the consent procedure regarding the MFF regulation is based on the assumption of prior negotiation.
The European Parliament set out its views on the Commission proposal clearly in oral questions of 20 May 2010 and in its resolution of 22 September 2010. The Council adopted its proposal on 21 December 2010 and asked the European Parliament for consent to its proposal on 18 January 2011 without entering into any negotiations with the European Parliament with a view to agreeing a common position.
Inese Vaidere (PPE), rakstiski. − Eiropas Parlaments ir vairākkārt prasījis Komisijai un Padomei nodrošināt lielāku ES elastīgumu daudzgadu finanšu shēmā, kas bija viens no galvenajiem šķēršļiem ekonomiskās krīzes seku novēršanai Eiropā, īpaši attiecībā uz ārkārtas palīdzības sniegšanu.
ES ir jārēķinās ar pieaugošo konkurenci pasaulē un tādiem jauniem izaicinājumiem kā enerģijas drošība. ES konkurētspēja pasaulē pieaugs tad, kad tiks nodrošināta godīga konkurence dalībvalstu starpā.
Tādēļ ir jāattīsta kohēzijas politika, lai izlīdzinātu pastāvošās ekonomiskās un sociālās atšķirības dalībvalstu starpā. Ir jāsakārto lauksaimniecības politika un jāizlīdzina tiešie maksājumi zemniekiem. Nav pieļaujams, ka, piemēram, Grieķijas lauksaimnieki turpina saņemt 3-4 reizes lielāku atbalstu nekā latvieši. Es vēlētos ES budžetā redzēt arī vairāk līdzekļu uzņēmējdarbības atbalstam.
Iesniegtajā regulas projektā nav paredzēts nepieciešamais elastīgums ES budžetā, ne arī papildu finansējums kopējo politikas un ekonomikas prioritāšu realizēšanai.
Šī rezolūcija noraida iesniegto finanšu shēmas projektu, tādēļ esmu to atbalstījusi.
Anna Záborská (PPE), písomne. − Rokovania o rozpočtovom rámci sa ešte len začali. Návrh Komisie však nerešpektuje želanie štátov, aby v čase úsporných opatrení šetrila aj Európska únia. Namiesto toho prišla Komisia s trikom – presunula veľké balíky plánovaných investícií mimo rozpočet EÚ. To je však len optický klam, nakoniec totiž aj tak všetko musia zaplatiť daňoví poplatníci. Zodpovedný hospodár pripravuje rozpočet tak, že si najprv zráta príjmy a potom plánuje výdavky. Žiaľ, úradníci a mnohí politici postupujú presne opačne.
Preparazione del programma di lavoro della Commissione per il 2012
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo este documento na medida em que adverte para a atenção que a Comissão deve dar à crise financeira, às economias dos Estados-Membros e à estabilidade da zona euro. A Comissão deve promover o interesse geral dos seus Estados e dos seus cidadãos e cumprir eficientemente o seu dever de supervisionar a aplicação dos Tratados e do Direito da UE. Incumbe à Comissão a responsabilidade primária relativamente à concepção do futuro da UE, cabendo-lhe utilizar o seu próximo programa de trabalho para promover os objectivos e valores da União, reforçar o compromisso em relação ao projecto da UE, ajudar a combater a crise, assegurar a sua representação e reforçar a sua posição política no mundo.
Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Europos Komisijai tenka pagrindinis vaidmuo formuojant ES ateitį ir savo būsimą darbo programą. Strategijoje Europa yra numatyta daug ambicingų tikslų svarbiausiose ES politikos srityse, kurie turės būti tinkamai atspindėti būsimoje finansinėje perspektyvoje. ES lygiu turi būti inicijuotas atviras ir konstruktyvus dialogas ir bendradarbiavimas Sąjungos daugiametės finansinės programos (DFP) tikslų, apimties ir krypties ir jos įplaukų sistemos reformos klausimais, įskaitant konferenciją dėl nuosavų išteklių, į kurią būtų įtraukti Europos Parlamento ir nacionalinių parlamentų nariai. Atsižvelgiant į prisiimtus įsipareigojimus energetikos srityje bei siekį iki 2014 m. sukurti bendrąją energetikos rinką, pritariu raginimui, kad Komisija stebėtų, kaip įgyvendinami ES teisės aktai energetikos ir energetikos veiksmingumo srityse, ir nedelsiant patvirtinti atitinkamas įgyvendinimo priemones ir pateikti visus naujus pasiūlymus, kurių reikia šiems tikslams pasiekti. Kitas didelis iššūkis – būsimoji bendroji žemės ūkio politika- turi būti glaudžiai suderinta su 2020 m. ES strategijos tikslais. Iš būsimų Komisijos pasiūlymų dėl BŽŪP reformos tikimės, kad jos esminiu principu bus tvarumas, siekiant užtikrinti ilgalaikį Europos maisto gamybos perspektyvumą, drauge gerinant ūkininkų konkurencingumą, teisingai paskirstant tiesiogines išmokas bei skatinant kaimo plėtrą, išlaikant ūkininkavimo būdų ir gamybos įvairovę ir vengiant biurokratijos.
Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He votado a favor de esta resolución por la necesidad de dar una señal clara a la CE en relación con su programa de trabajo teniendo en cuenta la situación de crisis que vivimos. Es fundamental que la UE cree nuevos recursos propios para contribuir a conseguir los objetivos de la Estrategia Europa 2020.
Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Nella relazione sul programma di lavoro della Commissione per il prossimo anno sono richiamati punti che mi vedono del tutto contraria.
Il richiamo alla necessità di istituire nuove forme di risorse proprie da parte dell'UE e il rinnovato auspicio a continuare il processo di allargamento nell'area dei Balcani fanno sì che il mio voto non possa essere favorevole alla risoluzione comune. D'altra parte essa contiene punti che condivido, in particolare sul programma di lavoro inerente l'agricoltura, l'economia e la politica verso le PMI. Pertanto, il mio voto è di astensione.
Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi Europos Komisija ir toliau turėtų tęsti savo darbą bei bendradarbiauti su Europos Parlamentu ir Taryba teisės aktų kokybės gerinimo srityje. Pritariu Parlamento siūlymui, kad labai svarbu kuo greičiau pateikti pasiūlymą dėl Europos socialinio fondo – pagrindinės kovos su nedarbu ir socialinės nelygybės bei skurdo mažinimo, gerinant švietimą ir profesinį lavinimą, priemonės. Be to, daugiau dėmesio turėtų būti skirta jaunimo nedarbui, kurio mastas kelia didžiulį susirūpinimą, bei per anksti paliekančių mokyklas jaunuolių problemai. Gaila, kad Komisija vis dar nepateikė teisėkūros pasiūlymo dėl kovos su smurtu prieš moteris pagal sistemą, kurią sudarytų išsami strategija ir tinkamas sankcijų suderinimas. Taip pat trūksta pasiūlymų ir iniciatyvų visuomenės sveikatos srityje. Be to, reikėtų laikyti svarbiomis naująsias daugiametes programas švietimo, kultūros, sporto ir pilietybės srityse, kadangi šios programos labai svarbios norint sėkmingai įgyvendinti „Europa 2020” strategiją ir išsaugoti ES daugiakultūrę bei daugiakalbę įvairovę. Labai svarbu imtis veiksmų ir priemonių, grindžiamų tinkama ir veiksminga biudžeto programa, siekiant užtikrinti, kad šios veiksmingos programos ir toliau atitiktų Europos visuomenės poreikius po 2013 m.
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei favoravelmente a proposta de resolução comum relativa à preparação do programa de trabalho da Comissão para 2012 porque é necessário que a Comissão utilize o seu próximo programa de trabalho para promover os objectivos e valores da União, reforçar o compromisso em relação ao projecto europeu e apresentar soluções para tirar a Europa da crise, no pleno respeito pelos direitos fundamentais dos cidadãos.
Göran Färm, Anna Hedh, Olle Ludvigsson, Marita Ulvskog och Åsa Westlund (S&D), skriftlig. − I paragraf 14 i denna resolution talas det i positiva ordalag om etablerandet av ett offentligt europeiskt kreditvärderingsinstitut. Vi ser att detta skulle kunna vara en möjlighet att sätta press på de stora privata instituten. Samtidigt ser vi principiella problem. Det vore därför nyttigt att med hjälp av en grundlig utredning få en bättre bild av både för- och nackdelarna med ett offentligt institut. Ett bättre kunskapsunderlag är en förutsättning för att de vidare diskussionerna i denna fråga ska kunna bli konstruktiva.
I paragraf 45 välkomnas införandet av ett system för europeisk gränsbevakning. Vi röstade mot detta då vi anser att gränskontroller även fortsättningsvis ska vara en nationell kompetens.
Vidare välkomnas i paragraf 46 ett nytt ramverk för Frontex, som ska stärka dess insatskapacitet vid EU:s yttre gränser. Vi anser inte att Frontex ska stärkas utan att tillräckliga garantier ges för att organisationen repekterar mänskliga rättigheter vid alla sina operationer.
Trots dessa invändingar valde vi att rösta för resolutionen som helhet.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − O Programa de Trabalho da Comissão para 2012 deve, na minha óptica, centrar-se em duas questões fundamentais: (i) superação da crise da dívida com as novas regras de Governação Económica e (ii) a aposta nas políticas de crescimento inteligente e sustentável. Só com estas duas vertentes, uma de regularização e controlo das contas públicas e outra de políticas de crescimento sustentado, a Europa poderá sair da crise e cumprir as metas definidas pela Estratégia UE 2020. Não existem Estados que, sem finanças públicas sustentáveis, consigam crescer e ser competitivos. Por isso, reforço a importância de, em 2012, termos já todas as medidas de governo económico a funcionar em pleno, como sejam as novas regras do Pacto de Estabilidade e Crescimento, o Semestre Europeu para uma maior coordenação das políticas económicas, e o novo procedimento relativo aos desequilíbrios macroeconómicos excessivos.
José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. − Tendo em vista o regresso ao crescimento económico, à solidariedade de facto e à estabilidade do euro, o sucesso da estratégia UE 2020 é decisivo para o futuro da Europa. Nesse sentido, a Comissão tem já, em 2012 e nos tempos mais próximos, um trabalho árduo a desenvolver, no sentido de assegurar um orçamento à altura e uma governação económica forte e convergente, assim como de preparar a concretização de um novo Quadro Financeiro Plurianual para 2014-2020, capaz de responder aos grandes desafios que se colocam ao projecto europeu.
Nesse contexto, reitero a importância de concretização de novos recursos próprios capazes de reforçar a capacidade de intervenção e autonomia da UE. A Comissão deve também apresentar, com a maior brevidade possível, propostas relativas a um quadro estratégico comum (QEC), que inclua o Fundo de Coesão, o FEDER, o FEADER e o FEP, bem como uma proposta relativa ao Fundo Social Europeu, enquanto instrumento fundamental para combater o desemprego e reduzir as desigualdades sociais e a pobreza graças à melhoria da educação e da formação profissional. Sublinho, com particular ênfase, a necessidade de conferir maior relevo ao desemprego juvenil, alarmantemente elevado, assim como ao abandono escolar precoce.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − É lamentável a obstinação deste Parlamento no aprofundamento das opções neoliberais, federalistas e militaristas. Nada aprenderam com a crise. Aí estão: as parcerias público-privadas, a liberalização dos sectores da energia e dos transportes, a manutenção do essencial das opções que têm vindo a ser seguidas nas revisões da PAC e da PCP, o reforço da Europa fortaleza através da FRONTEX e da criminalização dos imigrantes, o reforço da capacidade militar europeia através de uma maior concentração de recursos e de uma maior cooperação com os EUA e com a NATO, o aprofundamento da desregulação e liberalização do comércio mundial, através da pressão para a assinatura de tratados de livre comércio.
Perante uma crise do capitalismo que coloca em causa os próprios fundamentos da UE, esta insistência nas mesmas opções é confrangedora e inaceitável. O seu objectivo – velho – é gerar mais lucros para os grandes grupos económicos e financeiros e fomentar a concentração e centralização do capital através do aumento da exploração dos trabalhadores e dos povos. Perante os graves problemas sociais mostra indiferença. Para o aumento galopante do desemprego, da pobreza e da exclusão social que essas opções continuam a gerar, não é apresentada nenhuma solução.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − Esta resolução demonstra que a maioria do PE não aprendeu nada com a profunda crise que a UE atravessa. Continua obstinada no aprofundamento das opções neoliberais, federalistas e militaristas. Aí estão: as parcerias público-privadas que têm contribuído de forma significativa para o aumento da dívida pública de países de economias mais frágeis como Portugal, a liberalização dos sectores da energia e dos transportes, a manutenção do essencial das opções que têm vindo a ser seguidas nas revisões da PAC e da PCP, o reforço da Europa fortaleza, através da FRONTEX e da criminalização dos imigrantes, o reforço da capacidade militar europeia, através de uma maior concentração de recursos e de uma maior cooperação com os EUA e com a NATO e a supressão dos entraves ao comércio e ao investimento à escala mundial, através da pressão para a assinatura de tratados de livre comércio.
Perante uma crise do capitalismo, insiste nas mesmas opções, cujo objectivo central é gerar mais lucros para os grupos económicos e financeiros, através do aumento da exploração dos trabalhadores e dos povos. Perante os graves problemas sociais, mostra indiferença. Mas nenhuma solução é apresentada para o aumento galopante do desemprego, da pobreza e exclusão social que essas opções continuam a gerar. Por isso, votámos contra.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Zohľadňujúc súčasnú ekonomickú, sociálnu a enviromentálnu krízu, je potrebné viac ako inokedy silné európske vedenie a posilnenie spolupráce na úrovni EÚ. Súčasný prístup k hospodáreniu zostáva nevyvážený. Je potrebné posilniť dohľad nad hospodárskymi politikami a zabezpečiť účinné dodržiavanie fiškálnej konsolidácie. Rovnako je potrebné vhodnými postupmi hľadať riešenie makro finančnej nerovnováhy. Je žiaduca lepšia koordinácia a harmonizácia daňových politík, ako aj snaha o ďalšie opatrenia, ktoré by viedli k novým príjmom. Je dôležité dohliadať na dlhodobé investície s cieľom zachovať trvalo udržateľný rast hospodárstva. Eurofondy sú v tomto smere tiež správnou a nevyhnutnou súčasťou vyváženej a posilnenej ekonomiky. Domnievam sa, že kríza by mala byť využitá ako príležitosť na transformáciu spoločnosti smerom k vysoko efektívnej ekonomike. Aj za týmto účelom je potrebná politika súdržnosti v snahe dosiahnuť vytýčené ciele a reformy plánované pre nadchádzajúce obdobie.
Malcolm Harbour (ECR), in writing. − I would like to express my disappointment at the result of the vote on the proposal for the Commission's Work Programme 2012, which disregards much of the hard work that parliamentary committees have carried out following extensive dialogue with Commissioners to scrutinise policy priorities for the forthcoming year. This undermines the expertise of committees and has given rise to several serious omissions of proposals which committees had stressed were vital in 2012. While the rules of the Framework Agreement required the resolution to reflect the summary report produced by the Conference of Committee Chairs, the final resolution, supported by the EPP, S&D and ALDE Groups, was instead merely a wish-list of vague long-standing political beliefs. These even included issues, such as defence capability, where the Commission has no role. The call for enhanced financial resources was also unrealistic and unacceptable. Therefore, the ECR voted against the resolution.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi Europos Komisijai tenka pagrindinis vaidmuo formuojant ES ateitį, ir savo būsimą darbo programą ji turėtų panaudoti Sąjungos tikslams ir vertybėms propaguoti, atsakomybei už ES projektą stiprinti, ES iš krizės išvesti ir jos atstovavimui bei garbingoms pozicijoms pasaulyje užtikrinti. Mums yra svarbu šiandien atkurti augimą, kad būtų kuriamos darbo vietos. Toliau įgyvendinti piliečių darbotvarkę: laisvę, saugumą ir teisingumą. Taip pat didinti mūsų įtaką pasaulinėje arenoje.
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution, which among other things stresses that the economic crisis still remains to be addressed by means of the development of an economic governance framework with the power to enforce fiscal discipline and coordination, stabilise monetary union and raise the level of investment in productive jobs; urges the Commission to bring forward as soon as possible proposals for a permanent crisis mechanism managed under Union rules, a feasibility study on the setting-up of a system for the common issuance of European sovereign bonds on the basis of joint and several liability and proposals to fully integrate the EU 2020 strategy into the stability framework and for a single external representation arrangement for the eurozone.
Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Cette résolution exprime ce que les groupes PPE, S&D et ALDE attendent de la Commission en 2012. On peut se satisfaire de l'injonction faite à la Commission de respecter les intérêts généraux des États membres et des citoyens ainsi que leurs compétences dans le domaine des salaires et des retraites. Pour le reste, rien de bon. Stratégie Europe 2020, marché de l'énergie, renforcement des capacités militaires au service de l'OTAN, lutte contre le protectionnisme des États tiers et mise en place du grand marché transatlantique en 2015, tout y est ou presque! L'Europe est malade de cette majorité. Je vote contre ce texte.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − É à Comissão que incube a responsabilidade primária quanto à concepção do futuro da UE, cabendo-lhe utilizar o seu próximo programa de trabalho para promover os objectivos e valores da União, reforçar o compromisso em relação ao projecto da UE, tirar a UE da crise, assegurar a sua representação e manter um posição respeitada no mundo. É com estes objectivos que o programa de trabalho da Comissão para 2012 se deve preocupar.
Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. − Votei favoravelmente a presente resolução por concordar com as sugestões apresentadas pelo Parlamento Europeu para o programa de trabalho da Comissão para 2012. Quero destacar a necessidade de restabelecer o crescimento gerador de emprego, acelerando o programa para 2020, a necessidade de completar a reforma de regulamentação do mercado financeiro e a aposta no crescimento inteligente, sustentável e inclusivo, nomeadamente através do desenvolvimento do potencial de crescimento do mercado único.
Rovana Plumb (S&D), in writing. − The Commission has to deliver a 2012 work programme primarily oriented towards growth, job creation, a rise in living standards, mobility, guaranteeing a good level of security and social protection for citizens, while promoting Europe’s competitiveness and capacity as a global actor. The main priority of the 2012 programme and the years after should be the exit process out of the crisis, for the benefit of our citizens, with a fair share of responsibility to be borne by those who caused or amplified it.
It is necessary to develop and implement a strategy to halve child poverty by 2020, to mainstream individual children’s rights in all EU policies and to promote measures to monitor and evaluate steps undertaken to end child poverty at national level. Moreover, the revision of the Directive on maternity leave must be adopted as a matter of urgency. The Commission should develop specific policies to ensure the transition towards a green and smart growth, especially as regards worker re-skilling for green jobs and assistance for greening European industry in the context of global markets, as well as encouraging the private sector to invest in low-emissions technologies that are favourable to innovation and job creation.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − O sucesso da actuação comunitária resultará, em larga medida, de uma boa cooperação entre os vários órgãos, com base no respeito e na articulação entre as suas competências. Assim, o Parlamento Europeu salienta, na sua resolução sobre o programa de trabalho da Comissão para 2012, a necessidade de esta se comportar como a guardiã dos Tratados e do projecto comunitário. Deste modo, no futuro mais próximo, recomenda que sejam adoptadas medidas que permitam fazer face aos desafios mais prementes da União: o desenvolvimento da sua economia, que passa, desde logo, por programas que maximizem o emprego; a regulação dos mercados financeiros, sem desconsiderar o equilíbrio social e ambiental e a defesa dos valores fundamentais do projecto comunitário.
Num período que coloca desafios de extrema dificuldade à actuação conjunta dos Estados no plano global, importa ainda, pensando num horizonte temporal mais dilatado, lançar as bases para o reforço da actuação da UE na qualidade de actor político e económico de primeiro plano. Um projecto ambicioso com o qual o Parlamento Europeu se compromete, tendo em vista o bem-estar económico e social dos cidadãos europeus.
Evelyn Regner (S&D), schriftlich. − Ich habe für die Entschließung zur Vorbereitung des Arbeitsprogramms der Kommission gestimmt, da ich finde, das Europäische Parlament steckt darin seine Forderungen klar ab. Besonders wichtig ist mir die Passage betreffend Freihandelsabkommen – eine seit dem Vertrag von Lissabon neue Mitbestimmungskompetenz des Europäischen Parlaments. Das EU-Parlament positioniert sich hier klar für die verpflichtende Berücksichtigung von Menschenrechten und sozialen Mindeststandards beim Abschluss von künftigen Freihandelsabkommen. Das ist besonders wichtig vor dem Hintergrund der bevorstehenden und aller zukünftigen Freihandelsabkommen. Insbesondere das Freihandelsabkommen mit Kolumbien/Peru darf die Zustimmung des EU-Parlaments nicht bekommen, wenn die Menschenrechtssituation nicht geklärt und die Einhaltung sozialer Mindeststandards nicht gewährleistet ist.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Abstention. We lost some key amendments (for instance, those related to liability for nuclear plants). We also regret delays in initiatives in field employment and social affairs, but we also had some good news, especially related to some amendments on HR.
Joanna Senyszyn (S&D), na piśmie. − Głosowałam za przyjęciem rezolucji PE w sprawie przygotowania prac Komisji na 2012 rok. Jako członkini Komisji Edukacji, Kultury i Sportu oraz inicjatorka oświadczenia pisemnego w sprawie wsparcia UE dla sportów na poziomie podstawowym, które zostało przyjęte przez Parlament Europejski, zwracam się do Komisji o zapewnienie odpowiednich środków finansowych dla sportu lokalnego i amatorskiego. Rok 2012 ogłoszony został Europejskim Rokiem Aktywności Osób Starszych i Solidarności Międzypokoleniowej. Liczę na liczne inicjatywy Komisji w zakresie aktywizacji i wsparcia ludzi starszych na rynku pracy. W Polsce pracuje zaledwie 28% osób powyżej 50. roku życia. To najgorszy wynik w Unii Europejskiej. Apeluję także o unijną dyrektywę w sprawie zapobiegania przemocy wobec kobiet oraz o sprawne działania w celu odblokowania dyrektywy w sprawie niedyskryminacji.
Peter Skinner (S&D), in writing. − I find it regrettable that the funding for ITER, the fusion project in Culham, Oxfordshire, in my region has yet again been left hanging in the air. My disappointment is equally shared between the institutions. The responsibility for the project has been fraught with problems, some caused by ignorance (deliberate and otherwise) of ‘fusion’ as against ‘fission’. Yes, it is an expensive project but this commitment holds out a promise of energy supply absent of the problems of nuclear and fossil fuels. The excellent work of the 500 international scientists must continue and the Commission and Council must ensure the continuity of funding.
Кристиан Вигенин (S&D), в писмена форма. − Подкрепих резолюцията относно Работната програма на Европейската комисия за 2012-та година, като имам предвид, че тя е само индикация за нашите очаквания. В сферата на външната политика, и по-конкретно по отношение на Политиката на съседство и на разширяването на Евросъюза, следващата година ще бъде особено интензивна. Очаквам да започне работата по докладите за напредъка на страните от Южното Средиземноморие и Източна Европа, така както беше заложено в ревизираната Политика на съседство. Те ще бъдат реален ориентир за въведеното гъвкаво финансиране, обяснявано с фразата "повече за повече", т.е. повече средства там, където има повече реформи и по-добри резултати. Надявам се догодина да бъде възприет един балансиран подход и всички съседи на Европейския съюз да получат необходимото внимание и подкрепа. Бих искал Европейската комисия да се ангажира по-сериозно с проблема с името на Бивша югославска република Македония, за да може най-после да бъде даден старт на преговорите за членство. Реален е шансът Сърбия също да получи дата за начало на преговорите и те да започнат още през 2012-та година. Бих искал да видя пробив по отношение на Кипър, което да позволи отпушване на преговорите с Турция, с ясното съзнание, че самата Турция също трябва да изпълни своите ангажименти по Споразумението от Анкара.
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Der gemeinsame Entschließungsantrag zum Arbeitsprogramm der Kommission für 2012 ist ein Schritt in die richtige Richtung. Das kommende Arbeitsprogramm sollte auf jeden Fall genutzt werden, um die Zielvorgaben und Werte der Europäischen Union zu fördern und auch zu erreichen. Von größter Notwendigkeit ist die dringende Umsetzung der Agenda EU-2020. Dazu bedarf es einer ausführlichen und sachlichen Diskussion zum Mehrjährigen Finanzrahmen sowie einer anschließenden Einigung darüber. Damit einher gehen Diskussionen zu einer Reform der Ausgaben und Einnahmen - eine eigene Konferenz über die Eigenmittel mit den MdEPs als auch den VertreterInnen der nationalen Parlamente wird gefordert und ist auch zu unterstützen. Dem nachhaltigen Wachstum wird besonders im Punkt "Klimastrategie" Rechnung getragen - hier geht es einerseits darum den Klimawandel zu bekämpfen: Investitionen in erneuerbare Energien sind unumgänglich, auch um auf der anderen Seite endlich die anhaltende Arbeitslosigkeit - besonders unter den Jugendlichen - erfolgreich anzugehen. Andererseits stellt sich hier der Aspekt der "Energiesicherheit": "Sicherheit" nicht nur, aus "Fukushima" die Lehren zu ziehen, sondern auch unabhängig zu sein. Abschließend sind Initiativen zur Vereinbarung von "Beruf und Familienleben" zu begrüßen, - der nach wie vor andauernde Lohnunterschied zwischen Mann und Frau - bei gleicher Arbeit - muss endlich der Vergangenheit angehören.
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo o presente relatório, concordando com o ponto de vista do relator que, por um lado, saúda uma revisão do roteiro iniciado em 2005 mas que, no entanto, salienta a necessidade de manter as medidas apertadas relativas às EET e aos mecanismos de vigilância. A saúde animal e a protecção do consumidor têm de ser mantidos como princípios orientadores de qualquer medida no futuro.
Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − În Uniunea Europeană, numărul cazurilor de encefalopatii spongiforme transmisibile (EST) a scăzut spectaculos în ultimii ani. Este o dovadă importantă a faptului că măsurile comunitare de eradicare a ETS au dat rezultate. Însă, această tendință descendentă nu trebuie să atragă după sine măsuri de supraveghere și control mai puțin stricte în viitor. Obiectivul primordial al oricăror măsuri în acest domeniu trebuie să rămână în continuare asigurarea celui mai înalt nivel de protecție a consumatorilor și siguranță alimentară. Astfel, doresc să încurajez statele membre să manifeste în continuare vigilență și să monitorizeze îndeaproape evoluția encefalopatiilor spongiforme transmisibile în cazul unei reapariții la animale sau la om.
Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Même si une majorité des députés européens a voté en faveur d'une autorisation très encadrée des « protéines animales transformées » (farines animales), ce n'est pas mon cas : J'ai refusé la réintroduction de ces farines animales. Il faut savoir que les scientifiques ont beaucoup évolué sur la question de la dangerosité de l'utilisation des farines animales et qu'il semble désormais possible pour certains de définir les conditions d'un usage non dangereux de ces protéines animales. Cependant, il m'a semblé nécessaire de prendre le temps de la réflexion et des études, de ne pas modifier à nouveau les règles relatives aux farines animales et ainsi de faire prévaloir le principe de précaution. C'est la raison pour laquelle j'ai voté contre cette réintroduction. En ce qui concerne le cas spécifique de la France, je tiens à rappeler que le ministre français de l'agriculture a d'ores et déjà indiqué que les farines animales resteraient interdites en France : « Tant que je serai ministre de l’Agriculture, les farines animales ne seront pas réintroduites en France. J’en prends l’engagement. » En effet, rien n'empêche un Etat membre de définir une règle plus protectrice que celle définie au niveau européen.
Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Alors que les farines animales sont considérées comme l'une des causes directes de la maladie de la vache folle, à l'origine d'une des plus graves crises sanitaires en Europe, le Parlement européen s'est aujourd'hui prononcé majoritairement en faveur de la levée partielle de l'interdiction des farines animales en Europe. En effet, dans un rapport d'initiative sans valeur législative, le Parlement européen se déclare favorable à la levée de l'interdiction de nourrir les non-ruminants avec des protéines animales transformées, sous certaines conditions. Comme les autres députés du MoDem, j'ai voté contre ce rapport. En effet, alors que l'encéphalopathie spongiforme bovine a quasiment disparu, nous ne connaissons toujours pas l'étendue de l'épidémie de Creutzfeldt-Jakob et trop d'incertitudes demeurent donc quant aux garanties sanitaires sur les farines animales. De plus, économiquement et écologiquement, d'autres solutions viables existent, notamment le développement des cultures de protéine végétale. Souhaitons-nous nous aligner sur les pratiques qui ont démontré dans le passé toute leur dangerosité, ou nous engageons-nous à défendre le bon sens et un modèle agricole européen garantissant la sécurité des consommateurs et la préservation de leur santé ? En ce qui me concerne, j'ai donc voté contre ce rapport pour réaffirmer qu'il n'y a pas à transiger sur la protection alimentaire et sanitaire.
Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He votado a favor de esta iniciativa apoyando, especialmente a la vista del actual déficit de proteínas en la UE, la propuesta de levantar la prohibición de alimentar con proteínas animales transformadas a los animales no rumiantes, siempre que se aplique únicamente a los animales no herbívoros y con todas las garantías.
Marielle De Sarnez (ALDE), par écrit. – Alors que les farines animales sont considérées comme l'une des causes directes de la maladie de la vache folle, à l'origine d'une des plus graves crises sanitaires en Europe, le Parlement s'est prononcé en faveur de la levée partielle de leur l'interdiction en Europe. Sans doute sous la pression des industriels, la Commission, mais également le Conseil national de l'alimentation en France, osent assurer que les risques sont maintenant "négligeables"; un changement de pratiques suffirait selon eux à les réduire.
Alors que l'encéphalopathie spongiforme bovine a quasiment disparu, nous ne connaissons toujours pas l'étendue de l'épidémie de Creutzfeldt-Jakob à laquelle nous pourrions faire face, la maladie pouvant mettre des décennies à se déclarer. Trop d'incertitudes demeurent quant aux garanties sanitaires. Économiquement et écologiquement, d'autres solutions viables existent. Le développement des cultures de protéine végétale est notamment une piste plus vertueuse. Souhaitons-nous nous aligner sur les pratiques qui ont démontré dans le passé toute leur dangerosité, ou nous engageons-nous à défendre le bon sens et un modèle agricole européen garantissant la sécurité des consommateurs?
Nous avons donc voté contre pour réaffirmer qu'il n'y a pas à transiger sur la protection alimentaire et sanitaire.
Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté contre la résolution du Parlement européen concernant les encéphalopathies spongiformes transmissible (EST) parce que je suis vigoureusement contre la levée de l'interdiction des farines animales pour les non-ruminants. Même s'il est vrai que les maladies transmissibles chez les animaux ont diminué ces dernières années, je crois irresponsable d'assouplir maintenant les mesures prises par l'Union européenne pour combattre les épizooties.
Diane Dodds (NI), in writing. − I welcome the work which has been done to date by the Commission and the industry in reducing the cases of BSE throughout the EU. The goal should continue to be the eradication of BSE, and, to do this, we must continue to have a stringent surveillance programme and funding for research. I believe any progression must be under clear scientific evidence but with the support of the consumer. Upholding consumer confidence, safety of goods and animal welfare standards are the key goals. The industry has worked extremely hard and suffered huge losses since the outbreak of BSE in the UK in the late 1990s.
Northern Ireland is slowly recovering and now exports large quantities of red meat all over the world and into new markets; any question mark over the quality of our meat could have repercussions for the industry. I believe the Commission must work to find a reliable system to identify species origin of PAPs. Cross contamination within animal feed production must be addressed before any further steps are taken by the Commission.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − As EET incluem doenças graves como a encefalopatia espongiforme bovina (EEB), a qual, em meados da década de 90, atingiu proporções de epidemia na UE, devido à alimentação do gado com proteínas animais transformadas contaminadas. Esta doença é transmissível aos humanos por via oral, assumindo então a forma da doença Creutzfeld-Jakob, a qual leva à deterioração do tecido cerebral e, em última instância, à morte.
Na sequência da epidemia dos anos 90 do século passado, e ao alarme social causado, foram tomadas inúmeras medidas na UE para controlo da propagação da EEB, as quais foram bem sucedidas e levaram, efectivamente, a uma diminuição da prevalência da doença. Porém, o êxito das medidas tomadas não nos deve levar a abrandar os controlos e a prevenção, mas antes a perceber a importância que estas medidas assumem e a mantê-las, ainda que adequadamente revistas e adaptadas à situação presente.
José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. − Considerando a necessidade e importância do primado da segurança alimentar, votei favoravelmente este relatório. No contexto da economia global e atendendo às repercussões do contágio de doenças e epidemias, designadamente no que toca a encefalopatias espongiformes transmissíveis (EET) – uma família de doenças que ocorre nos seres humanos e nos animais e se caracteriza por uma degeneração do tecido cerebral que resulta numa aparência espongiforme e eventualmente provoca a morte, como foi o caso da encefalopatia espongiforme bovina, popularmente conhecida pela doença das vacas loucas – impõe-se manter um regime de controlo e vigilância rigoroso e eficiente dos alimentos para animais e para consumo humano, capaz de minorar riscos e garantir maiores condições de prevenção de novas doenças ou surtos. É nesse contexto que assistimos a uma forte diminuição de casos de encefalopatias espongiformes transmissíveis, numa actuação que importa prosseguir tendo em vista a sua erradicação.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − Todos nos recordamos do alarme social causado, em meados da década de 90, pelas proporções de epidemia que atingiu na UE a encefalopatia espongiforme bovina, um tipo de encefalopatia espongiforme transmissível, de que é exemplo também a variante humana – a doença de Creutzfeld-Jakob. A proporção atingida pela doença – transmitida por um agente designado prião, uma forma anormal de proteína – tem a sua causa próxima na alimentação de gado com proteínas animais transformadas contaminadas.
O relatório, tendo por base propostas da Comissão, parte da constatação da substancial redução da prevalência da doença (2167 casos em 2001 para 67 em 2009) em resultado da aplicação de um conjunto de medidas legislativas tendo em vista a sua erradicação, para propor uma adaptação das disposições legislativas actualmente em vigor. Os cuidados e exigências com que o faz parecem-nos justificados e adequados. Salientamos a importância da manutenção de regras exigentes no domínio da proibição de alimentos. As causas profundas desta epidemia, como de outros problemas de segurança alimentar e de saúde pública, radicam nos modelos de produção intensiva que têm vindo a ser promovidos na UE, em detrimento de modelos de produção extensiva que tenham no centro das suas preocupações a saúde dos consumidores, a segurança ambiental e o bem-estar animal.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − Está ainda na mente de todos o alarme social causado, em meados da década de 90, pelas proporções de epidemia que atingiu na UE a encefalopatia espongiforme bovina, um tipo de encefalopatia espongiforme transmissível, de que é exemplo também a variante humana – a doença de Creutzfeld-Jakob. A proporção atingida pela doença – transmitida por um agente designado prião, uma forma anormal de proteína – tem a sua causa próxima na alimentação de gado com proteínas animais transformadas contaminadas.
O relatório, tendo por base propostas da Comissão, parte da constatação da substancial redução da prevalência da doença (2167 casos em 2001 para 67 em 2009) em resultado da aplicação de um conjunto de medidas legislativas tendo em vista a sua erradicação, para propor uma adaptação das disposições legislativas actualmente em vigor. Os cuidados e exigências com que o faz parecem-nos justificados e adequados. Salientamos a importância da manutenção de regras exigentes no domínio da proibição de alimentos. As causas profundas desta epidemia, como de outros problemas de segurança alimentar e de saúde pública, radicam nos modelos de produção intensiva que têm vindo a ser promovidos na UE, em detrimento de modelos de produção extensiva que tenham no centro das suas preocupações a saúde dos consumidores, a segurança ambiental e o bem-estar animal.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − TSE patria do skupiny ochorení vyskytujúcich sa u ľudí i zvierat a sú charakterizované degeneráciou mozgového tkaniva, ktoré nadobudne vzhľad podobný špongii, a v konečnom dôsledku spôsobujú smrť. Ako reakcia na epidémiu BSE v EÚ bolo prijaté nariadenie Európskeho parlamentu a Rady, ktorým sa stanovujú pravidlá prevencie, kontroly a eradikácie niektorých spongiformných encefalopatií (známe ako nariadenie o TSE). Nariadením sa prvý raz zaviedol jednotný právny základ pre kontroly a prevenciu TSE a BSE. V uvedenom nariadení boli skonsolidované všetky prechádzajúce právne predpisy EÚ v oblasti TSE. Od svojho zavedenia bolo niekoľkokrát zmenené a doplnené a s cieľom ďalšej eradikácie, kontroly a monitorovania TSE boli zmenené a doplnené niektoré dodatočné opatrenia. Okrem toho ďalšie opatrenia prispievajú ku komplexnému režimu bezpečnosti a monitorovania, ktorý riadi TSE. Domnievam sa, že je nevyhnutné, aby ochrana spotrebiteľa, zdravie zvierat a eradikácia TSE boli vždy hlavnými cieľmi a mali prvoradý význam pri uvažovaní o prípadných zmenách platných predpisov, a taktiež je potrebné naďalej dôkladne monitorovať vývoj chorôb skupiny TSE v prípade opätovného výskytu TSE/BSE. Rovnako je nevyhnutné posilňovať výskum v tých oblastiach, v ktorých sú poznatky ešte stále neúplné. Iba takýmto spôsobom je možné prijať odôvodnené politické rozhodnutia v budúcnosti.
Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − Negli ultimi anni l’industria agroalimentare è stata segnata da numerose epidemie, tra queste la più rappresentativa è certamente la patologia delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST), comunemente chiamata sindrome da "mucca pazza".
A metà degli anni '90 la diffusione nell'Unione di questa patologia contava più di 2 200 casi e sino ad oggi ha provocato la morte di 207 persone. Vorrei ricordare che questa epidemia ha radicalmente cambiato non solo lo schema europeo per la gestione delle crisi alimentari, ma anche la sensibilità dei cittadini rispetto a questi temi. Ancora oggi infatti, a più di dieci anni di distanza, un sondaggio condotto dall'Eurobarometro dice che il 62 per cento degli europei ritiene di non essere in grado di proteggersi da patologie come la mucca pazza.
È importante dunque che i cittadini sappiano che in Europa vige un monitoraggio costante delle patologie spongiformi, in grado di fare prevenzione e di garantire, qualora necessario, una tempestiva individuazione. Concordo con la relatrice sulla validità delle proposte presentate dalla Commissione sul "Piano per le EST – 2a edizione".
Auspico, infine, che gli Stati membri insieme all'Unione europea assicurino una rigorosa applicazione della normativa europea prevista in materia di mangimi e alimenti.
Catherine Grèze (Verts/ALE), par écrit. – J'ai voté contre l'amendement 7 au paragraphe 1 concernant l'interdiction des farines animales pour les non-ruminants, car je considère qu'il existe de très sérieux risques sanitaires pour l'homme.
Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – Les années 1990 et 2000 ont été marquées par le scandale sanitaire de la maladie de la vache folle. Bien que les farines animales aient été très clairement désignées comme étant à l'origine de cette maladie, une majorité de députés européens se sont prononcés en faveur de la levée partielle de l'interdiction des farines animales en Europe. Un comble lorsque l'on connait les effets dévastateurs de ces farines. J'ai donc voté contre ce rapport, car bien que l'épidémie ait presque disparu, un grand nombre d'inconnues subsistent. D'autres solutions sont viables et il aurait été préférable de les privilégier, plutôt que de ressusciter de vieilles recettes qui ont déjà fait tant de dégâts. Souhaitons-nous nous aligner sur les pratiques qui ont démontré dans le passé toute leur dangerosité, ou nous engageons-nous à défendre le bon sens et un modèle agricole européen garantissant la sécurité des consommateurs? Avec les autres députés du Mouvement Démocrate, nous avons donc voté contre ce rapport pour réaffirmer qu'il n'y a pas à transiger sur la protection alimentaire et sanitaire.
Françoise Grossetête (PPE), par écrit. – Le nombre des cas de maladies de la vache folle (ESB) et autres maladies transmissibles telles que la tremblante (EST) a considérablement baissé au cours de ces dernières années, preuve s'il en est, que les mesures d'éradication de ces maladies adoptées par l'Union ont été efficaces.
Mais cette tendance à la baisse ne doit pas conduire à un assouplissement de ces mesures de surveillance! C'est la raison pour laquelle j'ai voté contre ce rapport qui préconise la levée de l'interdiction des farines animales sous certaines conditions pour nourrir les non-ruminants et en particulier les volailles, les porcs et les poissons.
Il y a une vraie préoccupation sociétale sur ce sujet et une levée de l'interdiction de nourrir les non-ruminants avec des protéines animales transformées, même sous conditions, ne me paraît pas justifiée ni exempte de risque sanitaire comme des contaminations croisées dans les élevages mixtes ou au sein des abattoirs.
Salvatore Iacolino (PPE), per iscritto. − Tutti ricordiamo le pesantissime conseguenze determinate dalla sindrome della "mucca pazza", esempio eclatante di come spesso la voglia di arricchirsi nel più breve tempo possibile prevarichi su ogni cosa, fino ad arrivare in questo caso a conseguenze gravissime sia dal punto di vista della salute sia da quello economico.
Ricordiamo i numerosi casi di persone decedute, così come la crisi del settore delle carni bovine; aver modificato le abitudini degli animali erbivori è un esempio di come la natura umana si riconosca molto più volentieri nell'arricchimento senza limiti. È vero che i casi di EST/BSE nell'Unione europea sono fortemente diminuiti negli ultimi anni e ciò è una prova importante delle efficaci misure di prevenzione intraprese negli ultimi anni.
Tuttavia, concordo pienamente con il relatore quando afferma che, vista la gravità del fenomeno, le misure di controllo e sorveglianza devono semmai essere rafforzate. Così come sono pienamente d'accordo sulla necessità di favorire la ricerca in tale settore dove le conoscenze non sono ancora complete. Solo in questo modo sarà possibile adottare e giustificare le future decisioni politiche e tutelare la salute del cittadino nel sistema globale.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi 1997-1998 m. GSE Europos Sąjungoje pasiekė epideminį lygį, nes galvijai buvo šeriami GSE užkrėstais perdirbtais gyvūniniais baltymais (PGB). Reaguojant į ES kilusią GSE epidemiją priimtas 2001 m. gegužės 22 d. Europos Parlamento ir Tarybos reglamentas (EB) Nr. 999/2001, nustatantis tam tikrų užkrečiamųjų spongiforminių encefalopatijų prevencijos, kontrolės ir likvidavimo taisykles, ir pirmą kartą sukurtas bendras USE ir GSE kontrolės ir prevencijos teisinis pagrindas. Reglamentu konsoliduoti visi ankstesni USE reglamentavę ES teisės aktai. Nuo priėmimo dienos reglamentas keletą kartų iš dalies keistas, iš dalies pakeistos arba nustatytos kelios papildomos priemonės, siekiant toliau USE likviduoti, kontroliuoti jų plitimą arba vykdyti jų stebėseną. Visapusišką saugumą ir USE stebėjimo režimą padeda užtikrinti ir kitos priemonės. 2010 m. liepos 16 d. paskelbtas Komisijos komunikatas Europos Parlamentui ir Tarybai „Antrasis kovos su USE veiksmų planas. 2010–2015 m. strategijos dokumentas dėl užkrečiamųjų spongiforminių encefalopatijų“, kurį EP palankiai vertina. Tačiau EP pabrėžia, kaip svarbu užtikrinti, kad Europos Sąjungoje gerokai sumažėjus GSE atvejų, USE priemonės netaptų švelnesnės ar nebūtų susilpninta ES griežta kontrolė ir stebėjimo mechanizmai; atkreipia dėmesį į tai, kad ankstesni ir dabartiniai USE teisės aktai padėjo likviduoti USE Europos Sąjungoje.
Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − W latach 90. z powodu choroby Creutzfeldta-Jakoba, wywoływanej przez BSE, przeżywaliśmy horror. Dlatego od tamtej pory badania na tym polu prowadzone są nieustannie, a normy dotyczące chowu zwierząt, ich karmienia i uboju są jeszcze bardziej wyśrubowane. Mimo nasilonych działań i rzeczywistego postępu badania naukowe nie potwierdziły całkowitego wyeliminowania zagrożenia z Europy, dlatego nie ma powodu, aby przepisy znacznie łagodzić. Bezpieczeństwo konsumentów jest przecież najważniejsze.
Ważka natomiast pozostaje kwestia niedoboru białka w diecie przeżuwaczy. W legislacji unijnej normy dotyczące obecności białka zwierzęcego w paszy są szczegółowo uregulowane. Jednakże ze względu na niewystarczającą w Europie uprawę roślin wysokobiałkowych jesteśmy zmuszeni importować spoza Unii, gdzie nie zawsze dotrzymuje się wysokich standardów produkcji. Rozwiązaniem jest liberalizacja przepisów dotyczących pasz albo zmiana polityki upraw wysokobiałkowych (raport Martina Häuslinga).
Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Signora Presidente, onorevoli colleghi, il mio sostegno alla relazione della collega Roth-Behrendt è un plauso al successo conseguito in questi anni attraverso una costante azione di monitoraggio che ha condotto alla quasi totale eradicazione del problema della BSE sulla base del numero dei casi positivi che in Europa è sceso da 2.167 nel 2001 a circa 65 nel 2009. Il difficile momento vissuto dall'Europa durante l'epidemia della BSE è ancora vivo tra i cittadini europei che per la prima volta si sono trovati a fronteggiare un allarme alimentare, ma anche un crollo produttivo che ha devastato l'economia di molte aree rurali. Accogliamo, pertanto, con favore la seconda edizione del Documento di strategia sulle encefalopatie spongiformi trasmissibili, affinché l'azione di monitoraggio prosegua in maniera efficace unitamente allo sviluppo di test rapidi ante mortem e post mortem per la diagnosi della BSE e ad un'azione di ricerca dedicata a tale problematica zoosanitaria che fa ormai parte di un brutto capitolo dell'agricoltura europea.
David Martin (S&D), in writing. − I welcome this report, which stesses that the age limits for testing for BSE can be raised only after a thorough risk assessment.
Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − La protezione dei consumatori, la salute degli animali e l'eradicazione delle encefalopatie spongiformi trasmissibili rappresentano i nostri obiettivi principali e devono, pertanto, avere la massima importanza nella valutazione delle modifiche alle norme attuali.
Per tale ragione, invitiamo la Commissione e gli Stati membri a continuare a monitorare attentamente il loro sviluppo, con particolare attenzione alla diffusione di quella di origine bovina (BSE). Riteniamo che l'obiettivo primario di ogni misura nel settore dovrebbe sempre essere il raggiungimento del massimo livello di protezione dei consumatori e di sicurezza alimentare. Pertanto, il principio di precauzione dovrà sempre prevalere laddove le conoscenze scientifiche non siano sufficientemente approfondite o avanzate.
La Commissione sarà tenuta ad informare il Parlamento di eventuali nuove conclusioni in materia; i cambiamenti proposti al divieto di somministrazione dei mangimi potranno essere sostenuti solo a determinate condizioni; le proteine animali trasformate ottenute da parti animali adatte al consumo umano dovranno essere sottoposte ad ulteriori processi di sterilizzazione e bisognerà valutare attentamente qualsiasi modifica all'elenco dei materiali specifici a rischio.
Riteniamo, infine, sia necessario favorire la ricerca nei settori in cui le conoscenze non sono ancora complete. Solo in questo modo sarà possibile adottare e giustificare tutte le nuove future decisioni politiche.
Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté contre la proposition de la Commission européen sur les encéphalopathies spongiformes transmissibles (EST) proposant un assouplissement de l'interdiction des farines animales. Pour des raisons de sécurité alimentaire, il me semble important de s'opposer à la levée de l'interdiction, même sous conditions, des farines animales pour nourrir les non-ruminants et en particulier les volailles, les porcs et les poissons. Bien que les cas d'encéphalopathie spongiforme bovine (ESB) telle que la maladie de Creutzfeldt-Jakob diminuent en Europe, le contexte de crise sanitaire que nous connaissons avec la bactérie E.Coli nous rappelle l'importance de maintenir un niveau élevé de santé animale et publique.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − Para o controlo eficaz desta doença, é essencial o controlo dos alimentos para animais e dos géneros alimentícios, bem como de outras questões relacionadas, como os altos níveis de dioxinas e a carne separada mecanicamente. A protecção dos consumidores, a saúde animal e a erradicação das EET serão sempre os objectivos principais e de importância primordial quando se ponderarem alterações às regras actuais. Por conseguinte, é importante que a Comissão e os Estados-Membros continuem a vigiar estreitamente o desenvolvimento das EET, em caso de ressurgimento da EEB.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − In 2005 and 2010 the Commission adopted two roadmaps. Since then, the incidence of cases of Transmissible Spongiform Encephalopathy has continued to decline. In general, the rapporteur welcomes the Commission’s proposals to revise certain provisions of current TSE legislation, but I also believe that strict measures should be applied to producers of food made from domestic animals. Insurance against the risk of disease in animals should also be obligatory, thus making the responsibility of producers more complete.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Užkrečiamąsias spongiformines encefalopatijas (USE) sukelia perduodamas sukėlėjas prionas, kuris yra patologinė baltymo forma. Ši liga yra labai pavojinga žmonėms ir gyvūnams. Nors pastaruoju metu Europos Sąjungoje sumažėjo galvijų spongiforminės encefallopatijos (GSE) atvejų, tačiau būtinai išlaikyti tokio pat lygio užkrečiamųjų spongiforminių encefalopatijų ir susijusios maisto ir pašarų kontrolės lygį bei griežtus stebėjimo mechanizmus. Visos ES mastu nuolat turime būti pasirengę užkirsti kelią šios ligos protrūkiui. Manau, kad Komisija turėtų skatinti tysimus, kuriais siekiama sukurti skubius GSE diagnostinius tyrimus. Be to, labai svarbu, kad Komisija iš naujo įvertintų žemutines dioksino žuvies miltuose ribas. Pažymėtina, kad šiuo metu leidžiama riba yra per didelė, nes kelia pavojų žmonių ir gyvūnų sveikatai. Atsižvelgiant į tai, pritariu šiai pateiktai rezoliucijai dėl ES teisės aktų dėl užkrečiamųjų spongiforminių encefalopatijų ir susijusios maisto ir pašarų kontrolės įgyvendinimo ir perspektyvų.
Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. − Com base nas propostas da Comissão, o presente relatório propõe uma adaptação das disposições legislativas actualmente em vigor, partindo da constatação da substancial redução da prevalência da doença (2167 casos em 2001 para 67 em 2009), resultante da aplicação de um conjunto de medidas legislativas e tendo em vista a erradicação das Encefalopatias Espongiformes Transmissíveis (EET). Os cuidados e exigências apresentados na proposta são justificados e adequados. É de salientar a importância da manutenção de regras exigentes no domínio da proibição de alimentos. Algumas das causas desta epidemia, assim como de outros problemas de segurança alimentar e de saúde pública, decorrem de modelos de produção intensiva, em detrimento de modelos de produção extensiva que tenham no centro das suas preocupações a saúde dos consumidores, a segurança ambiental e o bem-estar animal. Votei favoravelmente o presente relatório por concordar com as medidas equilibradas que são propostas, sem perder de vista os controlos regulares e a prevenção.
Rovana Plumb (S&D), în scris. − Numărul cazurilor pozitive de ESB (encefalopatii spongiforme bovine) în UE a scăzut de la 2 167 de cazuri în 2001 la 67 de cazuri în 2009. De aceea, legislaţia în materie de EST poate fi modificată în viitor, garantând şi menţinând în acelaşi timp un nivel ridicat al standardelor de sănătate animală şi sănătate publică în Uniunea Europeană. Aceste modificări ar putea include măsuri legate de eliminarea materialelor cu riscuri specificate (MRS), revizuirea dispoziţiilor privind interzicerea totală a făinurilor animale, eradicarea scrapiei, sacrificarea cohortelor şi supravegherea evoluţiei/involuţiei ETS prin corelarea rapoartelor statelor membre.
Solicit Comisiei şi statelor membre să ia măsuri prin care să se asigure că cerinţele legislaţiei în vigoare din acest domeniu sunt respectate şi că posibilitatea devierii ilegale în lanţul furajer este exclusă. Fac apel la Comisie şi la statele membre să manifeste în continuare vigilenţă şi să monitorizeze îndeaproape evoluţia EST în cazul unei reapariţii a EST/ESB.
Subliniez că protecţia consumatorilor, sănătatea animalelor şi eradicarea EST trebuie să constituie întotdeauna obiective primordiale şi să aibă o importanţă prioritară în momentul în care se au în vedere modificări ale normelor actuale.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − As encefalopatias espongiformes transmissíveis (EET) estão na base de uma série de doenças, entre as quais a de Creutzfeld-Jakob, que atinge os seres humanos. Para combater a primeira epidemia de EEB (a variante bovina das EET), o Parlamento Europeu e o Conselho aprovaram, em 2001, uma série de medidas de controlo e de prevenção. Neste momento, salienta-se que, nos últimos anos, houve uma diminuição do número de casos desta doença, o que reflecte o relativo sucesso das medidas adoptadas. Contudo, como a relatora bem adverte, enquanto o conhecimento científico não permitir garantir a ausência de perigo da retirada das medidas preventivas, o princípio da precaução deve imperar, atendendo aos riscos, para a saúde humana, de um possível novo surto epidémico.
Frédérique Ries (ALDE), par écrit. – En adoptant ce rapport sur la législation de l'Union sur les encéphalopathies spongiformes transmissibles (EST) et sur les contrôles connexes des aliments pour animaux et des denrées alimentaires, le Parlement européen a mis "un coup de canif" dans le contrat moral qui le lie aux citoyens européens. Il a mis fin, sous conditions certes, à 15 années d'interdiction. Une décision intervenue en 1996, dans la foulée de la crise de la vache folle (l'encéphalopathie spongiforme bovine (ESB)).
Le vote de ce midi (485 voix contre 162) délivre un message exactement opposé à celui que souhaitent entendre non seulement une majorité de consommateurs, mais aussi les éleveurs, les distributeurs et les fabricants d'aliments. Autant d'acteurs directs opposés à la réintroduction des farines animales. Pourtant, rien n'a changé depuis 15 ans; les incertitudes scientifiques demeurent, en particulier pour les poissons d'élevage, et rien ne nous assure une traçabilité efficace au niveau européen qui permettrait de retracer l'origine des farines provenant de sous-produits animaux.
En conclusion, tant que la Commission n'écrira pas noir sur blanc que les farines animales ne posent aucun problème de sécurité sanitaire, les 27 ministres de l'agriculture devront s'opposer à une politique alimentaire dont ne veulent plus les citoyens d'Europe.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Against. The fact that paragraph 7 of the original text was kept (despite our negative vote) made some of us vote against in the final vote. The text says: ‘Supports – particularly in the light of the existing protein deficit in the EU – the Commission proposal to lift the provisions banning the feeding of processed animal proteins to non-ruminants, provided that this applies to non-herbivores only, and that: ...’
Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo documento perché ritengo necessario non abbassare la guardia circa la minaccia derivata dalle encefalopatie spongiformi trasmissibili, che hanno già minacciato in passato i cittadini europei, creando ingenti danni alle produzioni bovine nostrane.
È necessario oggi più che mai rendere chiaro il quadro legislativo vigente, aggiornandolo sulla base delle più recenti evidenze scientifiche, al fine di renderlo sempre più utile alla protezione dei consumatori e alla salute degli animali.
Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση Roth-Behrendt, διότι θεωρώ ότι υπό το πρίσμα των προτάσεων της Επιτροπής, των εκθέσεων ελέγχων τροφίμων και ζωοτροφών και άλλων συναφών ζητημάτων όπως τα υψηλά επίπεδα διοξίνης και το μηχανικώς διαχωρισμένο κρέας, η προστασία των καταναλωτών, η υγεία των ζώων και η εξάλειψη των ΜΣΕ θα πρέπει πάντοτε να είναι οι βασικοί και οι σημαντικότεροι στόχοι όταν εξετάζεται το ενδεχόμενο αλλαγών στους ισχύοντες κανόνες. Για τον λόγο αυτόν, τάσσομαι υπέρ της θέσεως της εισηγήτριας που καλεί την Επιτροπή και τα κράτη μέλη να παραμείνουν σε εγρήγορση και να συνεχίσουν να παρακολουθούν στενά την ανάπτυξη των ΜΣΕ σε περίπτωση επανεμφάνισης των ΜΣΕ/ΣΕΒ.
Bart Staes (Verts/ALE), schriftelijk. − De Commissie stelde enige tijd geleden voor bepalingen van het verbod op het gebruik van verwerkte dierlijke eiwitten in diervoeders voor niet-herkauwers op te heffen. Het EP pleit voor strikte voorwaarden. Het verwerkte slachtafval mag enkel van soorten afkomstig zijn die geen banden met TSE-ziekten hebben. De gebruikte productie- en sterilisatiemethoden voor de verwerking van het slachtafval moeten voldoen aan de hoogste veiligheidsnormen. Het verbod op recycling binnen de soort ("kannibalisme") moet van kracht blijven. De verwerking van slachtafval van verschillende soorten moet volledig gescheiden worden. De scheiding van deze productiekanalen moet door de bevoegde autoriteiten in de lidstaten gegarandeerd en door de Commissie gecontroleerd worden.
Voordat het verbod op vlees- en beendermeel wordt opgeheven moet een betrouwbare soortspecifieke methode toegepast worden zodat men kan vaststellen van welke diersoort de eiwitten afkomstig zijn in diervoeder, dit om "kannibalisme" en het voeren van diermeel aan herkauwers te voorkomen. Ten slotte wordt de productie van verwerkte dierlijke eiwitten van materiaal van categorie 1 of categorie 2 verboden. Alleen materiaal van categorie 3 dat geschikt is voor menselijke consumptie, mag worden gebruikt voor de productie van verwerkte dierlijke eiwitten. Enkel een strikte naleving van deze voorwaarden kan leiden tot een opheffing van het verbod op vlees- en beendermeel.
Michèle Striffler (PPE), par écrit. – La Commission européenne souhaite, sous conditions, lever l'interdiction de nourrir les non-ruminants avec des protéines animales transformées ! Le nombre de maladies de la vache folle et autres (comme l'EST) a considérablement baissé mais cela est du aux mesures d'éradication adoptées par l'Union. Cette baisse ne doit pas conduire à un assouplissement de telles mesures. J'ai donc voté CONTRE cette proposition. Nous devons avoir une vision à long terme en promouvant une véritable politique de développement des productions de protéines végétales. Il est hors de question de lever l'interdiction des farines animales !
Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Je suis évidemment déçu du résultat de ce vote, car si, en effet, la réintroduction des farines animales peut être une solution au déficit actuel de l'Union en protéines, il n'en reste pas moins vrai que la sécurité alimentaire des Européens doit constituer une priorité. De plus, si nous nous devons de prendre en considération les données scientifiques et économiques liées à l'utilisation des farines animales, nous nous devons également de respecter les attentes des Européens.
En pleine psychose sanitaire sur la bactérie E. coli, la question de l'acceptabilité par le consommateur se comprend tout à fait. Le spectre de l'encéphalopathie spongiforme bovine et les images de centaines de vaches folles abattues qui y sont associées, avec la crainte supplémentaire de la variante de Creutzfeld-Jakob, doivent nous rendre extrêmement prudents et responsables. Voici pourquoi j'ai voté contre cette proposition de résolution.
Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Le Parlement européen a voté la levée de l'interdiction de farines animales, et autorise leur utilisation pour les non-herbivores, c'est-à-dire la volaille, les poissons et le porc.
J'ai voté contre cette autorisation.
Si le Parlement européen ne cesse de se targuer de l'importance de la traçabilité dans le domaine alimentaire, il admet lui-même que, pour l'instant, il n'existe pas de garantie d'une séparation nette des produits issus de farines animales des autres, que ce soit au moment de l'abattage ou du transport.
Dans ce texte, le Parlement européen cède aux pressions des lobbies, au détriment de la santé publique. Je m'insurge contre ce vote. L'argument avancé dans cette résolution d'un déficit de protéines en Europe me semble être loin de justifier un tel risque.
Nous voyons bien ici que, face à la pression des lobbies, la majorité du Parlement européen renie le principe de précaution, et n'hésite pas à prendre des risques pour la santé publique, avec pour seule contrepartie, une demande à la Commission d'améliorer la traçabilité.
Bernadette Vergnaud (S&D), par écrit. – A l'instar de la Délégation socialiste française, j'ai voté contre le rapport Roth-Berendt sur la législation de l'Union concernant les encéphalopathies spongiformes transmissibles (EST) et les contrôles connexes des aliments pour animaux et des denrées alimentaires. Comment comprendre que, 15 ans après le début de la crise de la vache folle, on fasse comme si rien ne s'était passé, et que l'on envisage de remettre sur le marché des farines animales destinées à des ruminants, même moyennant des contrôles stricts? La crise actuelle du secteur de l'élevage, liée notamment à la hausse des cours mondiaux des céréales, doit se résoudre par des régulations au niveau économique et commercial, et par une lutte contre la spéculation, certainement pas au péril de la sécurité sanitaire!
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Auf die BSE-Epidemie wurde mit der Verordnung (EG) Nr. 999/2001 mittels Vorschriften zur Verhütung und Kontrolle reagiert. Die TSE-Verordnung wurde immer wieder verändert und erweitert, wobei sich die Lebens- und Futtermittel-Verordnung (EG) Nr. 882/2004 als wichtiges Instrument erwiesen hat. Mit dem vorliegenden Vorschlag für eine neuerliche Abänderung der Verordnung geht eine weitgehende Entschärfung der Rechtsvorschriften einher, welche ich nicht mittragen konnte, da regelmäßige und strenge Kontrollen fehlen.
Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Ho espresso un voto favorevole al testo presentato dall'on. Roth-Behrendt sulla legislazione concernente le encefalopatie spongiformi trasmissibili e sui relativi controlli dei mangimi e degli alimenti.
A 14 anni dall'estate del 1997, quella in cui scoppiò l'epidemia del cosìddetto "morbo della mucca pazza", credo sia fondamentale insistere sullo stretto monitoraggio dell'encefalopatia spongiforme bovina e sui meccanismi di sorveglianza, sui divieti riguardanti l'uso delle farine animali nell'alimentazione degli animali, sull'elenco del materiale specifico a rischio, sull'abbattimento delle coorti e sulle carni separate meccanicamente.
Solo compiendo azioni di controllo di questo tipo potremo evitare, negli Stati membri, il proliferare di nuove, temibili epidemie che mettono a rischio la salute dei cittadini europei.
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo o relatório, chamando a atenção para a necessidade de se continuar, com o máximo rigor, a ter em atenção as liberdades individuais, a saúde e a protecção de dados que conduziram à rejeição da Comunicação da Comissão de 2008. Num momento em que vivemos permanentemente sob ameaça, precisamos de uma abordagem mais alargada relativamente às questões de segurança, para que não se restrinjam ao tratamento de matérias relacionadas com os scâneres corporais.
Laima Liucija Andrikienė (PPE), in writing. − I voted in favour of the resolution on aviation security, with a special focus on security scanners. The resolution lays down the conditions for the use of body scanners at airport check-ins and calls for a definitive end to the ban on carrying liquids in 2013.
It is very important to stress that the new generation of scanners fulfil Parliament’s demands for the protection of human rights, as, rather than showing a human body, they display a standard image that simply indicates if the passenger is carrying anything dangerous or not. The European Parliament rejected the use of body scanners in 2008 because there were no guarantees on the respect of passenger privacy. Developments in the technology of the scanners have overcome doubts regarding fundamental rights or risks for human health due to frequent exposure to X-ray technologies.
I support the rapporteur on the issue of liquids, aerosols and gels in passengers’ hand luggage. The European Commission must quickly clarify the current ambiguous situation and, in any case, transform the ban on carrying liquids into an obligation to screen them from 2013.
Alfredo Antoniozzi (PPE), per iscritto. − L'Unione europea, insieme a tutte le istituzioni democratiche dei paesi membri, ha l'obbligo inderogabile di garantire la sicurezza dei propri cittadini nei confronti di un fenomeno globale quale il terrorismo.
Un obbligo che spesso comporta il difficile compito di mediare tra limitazioni all'esercizio di alcune libertà e la garanzia della sicurezza. Dal settore dell'aviazione civile derivano le maggiori preoccupazioni. La relazione dell'on. Pascual contribuisce al dibattito e alla riflessione congiunta delle tre istituzioni in vista dell'adozione di nuove misure e di ulteriori progressi nell'adempimento di questo dovere.
Condivido l'invito ad attuare norme armonizzate in tutta l'UE, che stabiliscano le condizioni di funzionamento e una serie di standard comuni in materia di efficacia di rilevamento degli scanner, per questo do il mio pieno appoggio al lavoro svolto dal collega.
Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą. Pritariu pranešėjui, jog reikalingas integruotas požiūris į aviacijos saugumą, taikant vienintelės saugumo patikros principą, kad keleivių, bagažo ir krovinių, atskraidinamų į vieną ES oro uostą iš kitų ES oro uostų, nereikėtų tikrinti pakartotinai. Pranešime Europos Parlamentas ragina Komisiją siūlyti įtraukti kūno skenerius, kurie turėtų padėti paspartinti patikrą oro uostuose ir sumažinti nepatogumus keleiviams, į leidžiamų tikrinimo metodų sąrašą. Pritariu, kad kartu turi būti pateiktos tinkamos kūno skenerių naudojimo taisyklės ir bendri minimalūs standartai. Taip pat manau, jog prieš įtraukiant kūno skenerius į sąrašą būtina atlikti poveikio vertinimą, kuris patvirtintų, kad prietaisai nekelia pavojaus keleivių sveikatai, asmens duomenims, asmens orumui ir keleivių privatumui. Kūno skenerių naudojimas turi būti reglamentuojamas bendromis ES taisyklėmis, procedūromis ir standartais.
Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat pentru raportul colegului De Grandes Pascual, deoarece consider că abordează un subiect extrem de important în contextul luptei internaţionale împotriva terorismului. Consider că măsura interdicţiei accesului cu lichide la bordul aeronavelor a fost întemeiată la momentul adoptării sale. Tehnologia nu permitea încă o scanare rapida, iar prevenţia era cea mai eficientă soluţie pentru a diminua riscul producerii de atentate. În perspectiva eliminării acestei restricţii in 2013, colaborarea dintre instituţiile europene si cele naţionale trebuie intensificată. De aceea, este nevoie de o revizuire a mecanismelor de control în aeroporturi care să asigure acelaşi nivel de siguranţă precum în prezent. În acelaşi timp, este important ca drepturile pasagerilor să fie respectate, indiferent de natura noilor măsuri de securitate aeriană. Astfel, proporţionalitatea acţiunilor întreprinse de state faţă de cetăţenii lor trebuie să ramână prioritară în orice circumstanţe.
Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Questa relazione propone l'introduzione di body scanner negli aeroporti, al fine di diminuire ulteriormente il rischio che potenziali attentatori riescano a trasportare materiale pericoloso a bordo degli aerei.
Tenendo conto del fatto che il pericolo di nuovi attentati non è affatto diminuito, ma è stato anzi riconfermato dai recenti attentati negli Stati Uniti e in Svezia, nonché dalla persistenza del gruppo di al-Qaeda, nonostante l'uccisione di Osama bin Laden, misure di sicurezza più rigorose appaiono più che necessarie.
Dal momento che la relazione sottolinea quali rischi per la salute potrebbero derivare dalla messa in uso dei nuovi body scanner e specifica quindi che questi ultimi potranno essere introdotti solamente dopo che accurate indagini mediche ne avranno confermato la non nocività per il corpo umano, la relazione può essere approvata ed il mio voto è quindi positivo.
Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi susisiekimo oru saugumo užtikrinimas kovoje su teroristiniais išpuoliais, be jokios abejonės, yra būtinas, tačiau privalome išsiaiškinti, kokį poveikį mūsų sveikatai, pagrindinėms teisėms ir laisvėms, privatumui ir orumui daro sukurtos priemonės tokiam saugumui užtikrinti. Taigi, Europos Parlamento uždavinys yra visapusiškai išnagrinėti priimtas priemones ir, jei reikia, pasiūlyti kitas, kuriomis būtų vykdoma rizikos prevencija. Be to, aviacijos saugumo priemones būtina derinti tarptautiniu mastu, siekiant užtikrinti aukšto lygio apsaugą bei išvengti keleivių tikrinimo kelis kartus iš eilės ir su tuo susijusių apribojimų bei papildomų išlaidų. Svarbu atkreipti dėmesį į tai, kad taikant naujas technines priemones, kuriomis norima pasiekti aukštą saugumo lygį oro uostuose, taip pat yra labai svarbu nustatyti ribas tarp žmogaus teisių ir paties saugumo, nes tos priemonės, susijusios ne tik su piliečių apsauga, bet ir poveikiu jų teisėms bei laisvėms. Be to, būtina užtikrinti, kad šios techninės saugumo priemonės būtų tikrai saugios, efektyvios ir pagrįstos. Siekiant apsaugoti keleivių tapatybę ir užtikrinti, kad jų nebūtų galima atpažinti iš jokios jų kūno dalies atvaizdų, visuose kūno skeneriuose turėtų būti naudojami menami kūno atvaizdai. Taigi, valstybėms narėms įrengus kūno skenerius, šie skeneriai turi atitikti būtiniausius standartus ir reikalavimus.
Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Parlamentul European a dat un semnal important prin votul asupra raportului privind scannerele corporale din aeroporturi – securitatea este foarte importantă însă nu poţi plăti orice preţ pentru ea. Este a doua oară când legislativul european dă un semnal în acest sens după ce s-a declarat împotriva acordului SWIFT cu Statele Unite care leza dreptul cetăţenilor europeni la protecţia datelor personale. Este important că eurodeputaţii au cerut ca aparatele să respecte intimitatea și demnitatea pasagerilor și să nu fie riscante pentru sănătate. În momentul de față, scannerele corporale nu fac parte din lista metodelor și tehnologiilor de control care au capacitatea de a detecta obiecte ascunse în haine - listă stabilită în cadrul legal al UE privind securitatea aeriană. Comisia Europeană urmează să propună un set de reguli ce vor adăuga scanerele corporale pe lista metodelor de percheziție autorizate la nivel UE. Dar acest lucru nu înseamnă că Parlamentul nu va avea posibilitatea de a respinge propunerea avansată de Comisie. Faptul că acestea ar putea afecta sănătatea pasagerilor este un detaliu important care trebuie rezolvat înainte de aprobarea uneia sau alteia dintre aceste tehnologii.
Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa relazione, che ha anche il merito di rilanciare il dibattito in tema di sicurezza dell’aviazione.
In seguito agli attentati del 2001 e ai successivi allarmi terroristici, l’Europa ha adottato provvedimenti restrittivi ma necessari a garantire la sicurezza dei cittadini. In questi anni, l'allarme non è ancora rientrato, ora perciò l’UE ha bisogno di attuare norme armonizzanti in tema di scanner, con particolare attenzione all’uso dei body scanner e, al contempo, è necessario fissare standard comuni in materia di funzionamento e di efficacia del rilevamento.
L’uso dei body scanner, quindi, va sottoposto a regole rigide tali da proteggere la salute e la privacy dei passeggeri ai quali bisogna riconoscere il diritto di non sottoporsi al controllo con scanner ma con altre apparecchiature.
Concordo infine con la decisione, fissata per il 29 aprile 2013, di abrogare gradualmente il divieto di trasporto di liquidi, gel e aerosol: entro tale data, tutti gli aeroporti dovranno essere dotati di nuove e affidabili apparecchiature in grado di effettuare controlli su liquidi, aerosol e gel. Ritengo, però, che si debba dare la possibilità agli Stati membri di ristabilire tali controlli qualora si presentino situazioni che possono mettere a repentaglio la sicurezza.
Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. − Concordo com este relatório porque considero que scâner de segurança é o termo genérico utilizado para designar uma tecnologia capaz de detectar objectos metálicos e não metálicos transportados no vestuário, tendo em conta que a eficácia de detecção é a capacidade do scâner de segurança para detectar objectos proibidos escondidos no vestuário da pessoa inspeccionada. Congratulo-me com o facto de a Comissão Europeia ter consultado a Autoridade Europeia para a Protecção de Dados, o Grupo de Trabalho do artigo 29.º e a Agência Europeia dos Direitos Fundamentais, e que as suas respostas contenham elementos importantes sobre as condições necessárias para que o uso de scâneres de segurança nos aeroportos respeite a protecção dos direitos fundamentais.
Carlos Coelho (PPE), por escrito. − A questão da segurança da aviação civil tem estado no topo das prioridades da UE. Foram várias as iniciativas aprovadas para criar uma abordagem integrada da segurança no âmbito da aviação, de forma a alcançar um elevado nível de segurança para os cidadãos. Os scâneres corporais têm vindo a ser encarados como um instrumento adicional de protecção, tendo aumentado o número de Estados-Membros – Finlândia, Holanda, França, Itália e Reino Unido – que recorrem aos scâneres corporais com o objectivo de aumentar a capacidade de detecção de objectos proibidos, como explosivos, líquidos ou plásticos, que não podem ser detectados pelos actuais detectores de metais.
Apoio a ideia de que deverá existir um nível de protecção comum dos cidadãos e que deve ser adoptada regulamentação europeia, a aplicar aos Estados-Membros que optem pela utilização deste método de rastreio, que contenha normas técnicas e condições de exploração comuns que assegurem o mínimo de riscos inerentes à protecção dos dados pessoais, à privacidade e à dignidade dos passageiros e à saúde humana. Deve ser fornecida informação adequada aos passageiros sobre todos os aspectos da utilização dos scâneres e ser-lhes apresentada uma alternativa real a esses controlos. Os trabalhadores responsáveis pela utilização dos scâneres deverão estar sujeitos a uma formação adequada e a um código deontológico.
Marielle De Sarnez (ALDE), par écrit. – En dépit de notre opposition depuis des d'années, les scanners de sécurité sont maintenant une réalité. Les scanners de sécurité ne doivent pas compromettre nos libertés civiles et notre santé. C'est pourquoi leur utilisation doit être régie par des règles européennes communes, afin de garantir la discrétion et être soumise à des conditions claires et strictes. Les Etats membres devront faire usage de la technologie qui soit la moins nocive possible pour la santé des personnes et qui respecte la vie privée. Les images générées devraient être des silhouettes du type "bonhomme allumette" ("stick figure"), et les données, détruites immédiatement après le contrôle de sécurité pratiqué sur la personne. La Commission européenne devrait présenter cet été de nouvelles règles européennes. Le Parlement pourra les refuser sous trois mois s'il le souhaite selon la procédure de comitologie. Ce vote ne doit donc pas être perçu par la Commission européenne comme un chèque en blanc, mais comme un avertissement, une ligne rouge indiquant ce qui est acceptable pour le Parlement et les citoyens de l'Union européenne.
Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – Je salue l'adoption par le Parlement du rapport de Luis de Grandes Pascual proposant d'autoriser l'utilisation des scanners corporels dans les aéroports européens à condition que les normes concernant la santé et la vie privée des passagers soient bien respectées. Les scanners de sûreté sont plus efficaces en matière de sûreté (détectant des objets non métalliques comme des explosifs plastiques ou des couteaux en céramique), et moins intrusifs pour les passagers, car ils évitent les fouilles corporelles complètes, et ne prennent pas plus de temps que celui nécessaire à l'inspection des bagages à main (3 à 30 secondes selon le type de scanner). Le Parlement propose cependant d'interdire les technologies ionisantes qui pourraient avoir un impact sur la santé des utilisateurs et de garantir qu'aucune image ou donnée sur le passager ne soit enregistrée ni conservée.
Ismail Ertug (S&D), schriftlich. − Mir ist bei den Bodyscannern insbesondere wichtig, dass die verfügbaren Geräte technische Anforderungen erfüllen, um die operativen Prozesse nicht zu verlangsamen und damit zu unerwünschten Ergebnissen führen.
Hierbei möchte ich vor allem vor weniger Passagier-Komfort und komplizierten Verfahren warnen, die unter dem Strich eventuell keinen Sicherheitsgewinn mit sich bringen. Leider lassen die bisherigen Erfahrungen dieses jedoch vermuten.
Hierbei ist es wichtig, den Zeitpunkt der Einführung von einer funktionierenden Technik abhängig zu machen und nicht von einem vorgegeben Datum. Auch müssen die neuen Geräte kombinierbar sein mit den Techniken zur Detektion von Flüssigkeiten. Ich möchte auch anmahnen, dass Aspekte der Raum- und Statikkapazitäten für die Kontrolleinheit (das heißt Körperscanner und Röntgengerät) berücksichtigt werden. An vielen Flughäfen sind bedeutende Umbauarbeiten notwendig, um das Gewicht der Geräte zu tragen und genügend Platz zur Verfügung zu stellen.
Die Durchflussrate der Passagiere muss vergleichbar mit der heutigen Durchflussrate an den Passagierkontrollstellen sein – ansonsten würden erhebliche operative und qualitative Problemen entstehen.
Für die Flughäfen ist eine realistische Planbarkeit unabdingbar. Es darf nicht vergessen werden, dass die Gegebenheiten - Platz für die Geräte, Statik und Schulungsmaßnahmen - entsprechend vorbereitet werden müssen und für die Umbaumaßnahmen Zeit und Finanzmittel erheblicher Planung bedürfen.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − A segurança na aviação é absolutamente necessária e os Estados – e a União Europeia – devem tomar todas as medidas necessárias para garantir, sobretudo num mundo em que as ameaças são cada vez mais globais e em que o terrorismo exige aos governos medidas concretas que garantam a adequada protecção dos cidadãos e da sociedade. Sabendo que a aviação e os aeroportos são particularmente vulneráveis, a segurança do transporte aéreo de passageiros e de carga exige controlos apertados e rigorosos e medidas de segurança eficazes na prevenção e detecção de eventuais ameaças. Tal implica a existência de scanners de segurança e de outro tipo de controlos considerados proporcionais e adequados para garantir a segurança.
José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. − O reforço da eficácia das medidas de segurança, nomeadamente ao nível da aviação e sobretudo face aos riscos terroristas a elas associadas, não pode, em caso algum, ser descurado, desde que estejam salvaguardadas as garantias de liberdade e direitos dos cidadãos. Voto, por isso, favoravelmente este relatório, que promove um modelo integral de resposta na área da segurança aérea. É de salientar as garantias dadas, sobretudo no que toca à detecção de objectos e instrumentos perigosos e à protecção da privacidade dos cidadãos, relativamente aos scâneres de controlo dos aeroportos, cuja aplicação é facultativa por parte dos Estados-Membros. Sublinho o reforço das recomendações para diminuir as limitações e os constrangimentos impostos aos utentes de transporte aéreo, designadamente no que toca à utilização de líquidos, aerossóis e géis (LAG), através de recurso a uma tecnologia que garanta a manutenção ou até mesmo a ampliação dos níveis de controlo e vigilância.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − A segurança na aviação é, evidentemente, uma questão da maior importância, quer para os trabalhadores, quer para os passageiros. No entanto, afigura-se-nos necessário garantir esta segurança sem pôr em causa os direitos, as liberdades e as garantias das pessoas. O documento aprovado pela maioria deste Parlamento, a reboque do pânico que se difundiu a propósito da escalada terrorista, pretende implementar ao nível europeu o método de scâner corporal. Salientando a sua rapidez e eficácia, e num jogo de cintura de preocupações, o relatório ludibria a questão fundamental: a de que este método é um autêntico atentado à dignidade e à privacidade dos passageiros.
Além do mais, ainda que o relatório não o refira, a sua eficácia é contestada. No entanto, o relatório não omite todos os riscos associados a estes equipamentos. Advogando o uso de scâneres, não deixa de reconhecer que a exposição cumulativa a doses de radiações ionizantes não pode ser aceitável, uma vez que aumenta o risco de cancro de pele. Igualmente inaceitável é que, ainda assim, se defenda esta solução. Outra questão preocupante é a dificuldade em garantir aos passageiros uma efectiva protecção dos seus dados e imagens geradas pelos scâneres, situação que poderá constituir, uma vez mais, uma violação da dignidade e privacidade.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − Sabemos que a segurança na aviação é uma questão importante quer para os trabalhadores, quer para os passageiros. Mas garantir esta segurança sem atropelar os direitos, liberdades e garantias das pessoas é algo que consideramos imprescindível. O documento aprovado pela maioria deste Parlamento, a reboque do pânico instituído e generalizado a propósito da escalada terrorista, pretende implementar, ao nível europeu, o método de scâner corporal, evidenciando a sua rapidez e eficácia, mas que, num jogo de cintura de preocupações, ludibria a questão fundamental.
O PE esquece que este método é um autêntico atentado à dignidade e privacidade dos passageiros. Além do mais, o relatório chega a ser contraditório, uma vez que promove o uso de scâneres, por um lado, e reconhece, por outro, que a exposição cumulativa a doses de radiações ionizantes não pode ser aceitável, uma vez que aumenta o risco de cancro de pele. Outra questão preocupante é a dificuldade em garantir aos passageiros uma efectiva protecção dos seus dados e das imagens geradas pelos scâneres, situação que poderá constituir, uma vez mais, uma violação da dignidade e privacidade.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − V demokratickej spoločnosti nemožno ospravedlniť žiadnu formu terorizmu a neexistuje žiadny dôvod, ktorý by terorizmus mohol urobiť legitímnym. Príslušné demokratické inštitúcie majú teda naliehavú povinnosť prijať všetky potrebné opatrenia, aby sa zaručila bezpečnosť občanov. Rozhodnutia prijaté v prospech bezpečnosti so sebou často prinášajú stratu časti slobôd a v každom prípade spôsobujú nepohodlie, obťažovanie a zmenu bežných pravidiel správania. Je smutné, že v rebríčku hodnôt moderných spoločností práve bezpečnosť predstavuje hodnotu, ktorú treba chrániť, pretože nie je zaručená. Bezpečnostná ochrana civilného letectva je pre Európsku úniu nepochybne jednou z najdôležitejších otázok. Regulačný rámec EÚ v oblasti bezpečnostnej ochrany letectva síce stanovuje zoznam metód a technológií detekčnej a inej kontroly, je však potrebné zmeniť a doplniť súčasné právne predpisy v zmysle začlenenia bezpečnostných skenerov do uvedeného zoznamu. Práve tie sa zdajú vhodným prostriedkom na zlepšenie bezpečnosti leteckej dopravy a predstavujú prínos pre účinnosť bezpečnostných kontrol na letiskách EÚ. Detekčné kontroly, spravodajské a bezpečnostné služby, výmena policajných informácií a analýza ľudského faktora sú základné prvky, ktoré sú súčasťou vymedzenia pojmu bezpečnostnej ochrany letectva a tvoria jeden celok. Je nevyhnutné sústrediť maximálne úsilie na ochranu demokratických hodnôt a o boj proti terorizmu, ktorý je pre tieto hodnoty hrozbou.
Robert Goebbels (S&D), par écrit. – Je me suis abstenu sur le rapport relatif à la sécurité de l'aviation. De nouveau, on recherche une sécurité absolue, mais aux dépens des droits de l'homme. Vouloir obliger tous les passagers à se dénuder à travers des scanners dits de sécurité n'est pas une avancée en matière de dignité humaine.
Bruno Gollnisch (NI), par écrit. – J'ai voté contre le rapport de M. de Grandes Pascual. À l'heure de la "guerre de civilisation" initiée par M. Bush et de la persistance des risques terroristes, la sécurité aérienne est une réelle préoccupation. Mais son organisation, et notamment le contrôle des passagers, relèvent de la responsabilité des États membres, et non de celle de la Commission, parce que ce sont des mesures d'ordre et de sécurité publique.
Il revient également à chaque État membre de décider de l'usage de scanners corporels dans les aéroports, en tenant dûment compte des problèmes sanitaires et de respect de la vie privée que pose cet usage. Quant à l'appel systématique à la non-discrimination, le refus du profilage, faut-il rappeler à ces mêmes députés qui approuvent l'occupation de l'Afghanistan par des armées occidentales – ce qui prouve quand même qu'ils ont une vague idée d'où peut venir le danger – qu'il est fort improbable qu'on arrête un jour dans un avion un Suédois luthérien chaussé de tennis explosives.
Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – Tout en restant sceptique quant à l'efficacité réelle du recours à la technologie des scanners corporels dans la lutte contre le terrorisme, j'ai soutenu ce rapport, car il prévoit notamment d'interdire les scanners utilisant des rayons X, afin d'éviter toute atteinte à la santé des passagers, plus particulièrement des passagers vulnérables (femmes enceintes, personnes âgées, enfants, malades…). Par ailleurs, plusieurs éléments de ce rapport répondent à mes préoccupations concernant le respect de la dignité humaine et de la vie privée, puisque les passagers pourront refuser le scanner corporel et se soumettre à d'autres procédures d'inspection plus classiques, comme la fouille corporelle.
Par ailleurs seules des silhouettes type "bonhomme allumette" devront être utilisées, images qui seront détruites juste après le contrôle et qui, de ce fait, ne pourront pas être stockées. En revanche, la question de "qui payera la facture" dans cette affaire reste posée. Il faudra vraiment s'interroger sur le ratio coût/efficacité d'une telle mesure, dans la suite de ce processus, en particulier dans un contexte de crise économique où l'on demande à chacun de faire des efforts.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi šiame pranešime aptariamas kūno skenerių klausimas, nagrinėjami priimti sprendimai dėl skysčių, aerozolių bei gelių ir kroviniams bei paštui taikomos saugumo priemonės. ES aviacijos saugumo teisės aktuose numatomas tikrinimo metodų ir technologijų sąrašas, iš kurio valstybės narės ir (arba) oro uostai turi pasirinkti metodus ir technologijas, esami teisės aktai turės būti pakeisti, kad į šį sąrašą būtų įtraukti kūno skeneriai (nepažeidžiant galimybės kūno skenerius įrengti bandomuoju laikotarpiu arba kaip griežtesnę saugumo priemonę). Pritaria tam, kad visoje Europos Sąjungoje būtų įgyvendinamos suderintos taisyklės, kuriomis reglamentuojamos kūno skenerių naudojimo sąlygos ir bendri aptikimo kokybės standartai.
Jaromír Kohlíček (GUE/NGL), písemně. − Bezpečnost v letecké dopravě je tématem nekončících diskuzí. Jde o bezpečnost přepravy osob (kontrola osob a zavazadel), přepravy zboží a poštovních zásilek. Které látky mohou být potenciálně nebezpečné? Kapaliny, gely a aerosoly o objemu „nad 100 ml“, střelné zbraně a výbušniny, pevné předměty stanovených tvarů a rozměrů (například nepatrné nůžky na nehty). Autor zprávy přechází fakt, že Evropská komise nenašla nikoho, kdo by zdůvodnil technicky nesmyslné nařízení – generální zákaz přepravy LAG na palubě letadel – požadované EP již sedmým rokem. Mimochodem v metru ani na vysokorychlostní železnici podobné nařízení neplatí, přestože počty cestujících i nebezpečnost útoku jsou srovnatelné. Bezpečnostní skenery mají dvě důležité neoficiální funkce. Jde o zajímavou zakázku pro dodavatele a umožňují zaměstnat významný počet pracovníků. Jejich „spolehlivost“ není i přes značný technický pokrok stoprocentní. Otázkou je, co vlastně hledáme. Jsme schopni hledané objekty detekovat s požadovanou pravděpodobností? Zde tuším stále problematické místo celé akce a mám o ní silné pochybnosti. Pokud jde o aféru s LAG, v pozadí vidím horentní ceny nápojů na palubě letadel i na letištích. Jiného racionálního zdůvodnění limitu 100 ml u tekutin jsem se nedobral. Přes výhrady, které ke skenerům mám, se domnívám, že řada částí zprávy je racionální, a proto jí GUE/GNL vyjadřuje podporu.
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report. Successive terrorist alerts, first in the United Kingdom, when an explosive package was found on a cargo plane, and subsequently in Greece, when the Greek police intercepted a number of parcel bombs addressed to a senior figure and various embassies in Athens, have obliged the EU to take measures in proportion to the new risks that have been detected. Parliament is therefore taking up the challenge of analysing the measures adopted and proposing others where appropriate, with a view to preventing risks on the basis of an integral view of civil aviation security.
Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − I body scanner di nuova generazione appaiono idonei ad incrementare la sicurezza del trasporto aereo dell'Unione europea.
Si tratta di strumenti che apportano valore aggiunto all'efficacia dei controlli di sicurezza negli aeroporti dell'Unione e che oltretutto appaiono adeguati in rapporto ai rischi che prevengono. Concordiamo con il loro inserimento nell'elenco dei metodi e delle tecnologie di screening e controllo che i cittadini europei possono scegliere, in quanto riteniamo fondamentale adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza di questi ultimi, lasciando impregiudicati i loro diritti fondamentali.
Siamo favorevoli, inoltre, all'attuazione di norme armonizzate in tutta l'Unione europea, che fissino le condizioni per il loro utilizzo ed una serie di standard comuni in materia di efficacia di rilevamento. Non bisogna dimenticare che i controlli, i servizi di intelligence e di vigilanza, lo scambio di informazioni di polizia e l'analisi del fattore umano sono elementi fondamentali che rientrano nella definizione di sicurezza aerea formando un tutt'uno.
Riteniamo, infine, che l'utilizzo dei body scanner comporti un livello di protezione ottimale per i cittadini europei. Si tratta quindi, in sostanza, di tutelare i valori democratici portando avanti, nel contempo, la lotta al terrorismo che li minaccia.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − A segurança nos aeroportos é essencial para assegurar o bem-estar dos milhões de pessoas que diariamente utilizam o avião como meio de transporte. As constantes ameaças terroristas levam a um cuidado cada vez mais reforçado no controlo de segurança dos aeroportos, nomeadamente com a introdução de scâneres de segurança. No entanto, a adopção deste dispositivo carece ainda, em minha opinião, de estudos aprofundados, tanto em termos de saúde pública, como de protecção da privacidade dos passageiros.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The new generation security scanners appear to offer a suitable means of improving security in EU air transport. They provide added value in relation to the effectiveness of security screening at EU airports and are proportional to the risk that is being averted.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − Terrorismus ist mittlerweile auch für die Länder der Europäischen Union eine reelle Gefahr, der – zur Sicherheit aller – ausreichend vorgebeugt werden muss. Vor allem im Bereich der Luftsicherheit gibt es sicherlich noch einiges zu verbessern, und bereits getroffene Maßnahmen sollten einer Optimierungsprüfung unterzogen werden. Wie auch im Bericht erwähnt, fordert aber die zu schützende Gesellschaft zwar eine Sicherheit ihrer Personen, allerdings darf dies unter keinen Umständen eine Einschränkung der Grundrechte bedeuten. Vor allem was den Einsatz von Sicherheitsscannern betrifft, bedeutet dies eine schmale Gratwanderung. Zudem hat man bei den bis dato getroffenen Maßnahmen immer wieder das Gefühl, die EU hinkt den Terroristen nach. Der Sicherheitsscanner könnte, laut Berichterstatter, einige Lücken schließen und sei unter Hinzuziehung von Experten sowohl auf den Aspekt der Gesundheitsschädigung, den Grundrechteaspekt und die Auswirkungen auf die Wirtschaft geprüft worden. Der Berichterstatter kommt zu dem Schluss, dass die Union sich auf einen EU-weiten Einsatz verständigen sollte. Ich habe dem Bericht meine Stimme nicht gegeben, da, vor allem in Sachen Einhaltung der Grundrechte, vom Berichterstatter zu wenig auf die getroffenen bzw. die zu treffenden Maßnahmen eingegangen wird und es zudem jedem Staat freistehen soll, ob er Scanner einsetzt oder nicht.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai, kadangi ES lygmeniu turime užtikrinti civilinės aviacijos saugumą, remiantis integruotu požiūriu į aviacijos saugumą ir taikant vienintelės saugumo patikros principą. Manau, kad kūno skeneriai gali būti įtraukti į leidžiamų tikrinimo metodų sąrašą tik tuomet, kai nepriklausoma institucija atliks išsamų moksliškai pagrįsto poveikio vertinimą. Šiame vertinime turi būti atsižvelgiama į tiesioginį ir uždelstą poveikį bei į ilgalaikį kaupiamąjį poveikį žmonių sveikatai, pavojų asmens duomenims, asmens orumui ir privatumui. Be to, turi būti parengtos bendros ES skanerių naudojimo taisyklės, bendri minimalūs standartai ir procedūros. Tik įgyvendinus šias priemones bus tinkamai apsaugota keleivių, darbuotojų, įgulos marių ir apsaugos personalo sveikata ir ginamos pagrindinės jų teisės ir interesai. Taipogi labai svarbu užtikrinti, kad atsitiktinis keleivių atrankos būdas patikrai kūno skaneriu nebūtų grindžiamas diskriminaciniais kriterijais. Atkreiptinas dėmesys į tai, kad nesutinku su teiginiu, kad daiktų, ypač nemetalinių ir skysčių, aptikimo kūno skaneriais kokybė yra didesnė nei metalo detektoriais, kol tai nėra įrodyta moksliškai.
Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση για την ασφάλεια των αεροπορικών μεταφορών. Οι τρομοκρατικές επιθέσεις που έχουν πραγματοποιηθεί κατά τη διάρκεια επιβατικών πτήσεων αλλά και οι επιθέσεις και τα ύποπτα δέματα που στάλθηκαν στο Λονδίνο και στην Ελλάδα αναδεικνύουν την ανάγκη για την ενίσχυση της ασφάλειας των αεροπορικών μεταφορών. Η εισαγωγή σαρωτών σώματος στα αεροδρόμια μπορεί να παράσχει ουσιαστική συνδρομή στον εντοπισμό εκρηκτικών αντικειμένων. Όμως πρέπει να προσέξουμε τα θέματα δημόσιας υγείας και προστασίας των προσωπικών δεδομένων των Eυρωπαίων ταξιδιωτών καθώς και τον τρόπο με τον οποίο χρησιμοποιούνται οι σαρωτές σώματος ώστε να μην τίθεται σε κίνδυνο το δικαίωμα ιδιωτικότητας.
Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. − A existência de scâneres de segurança e de outro tipo de controlos considerados proporcionais e adequados para garantir a segurança da aviação é fundamental. Na verdade, a União Europeia deve tomar todas as medidas necessárias para a assegurar, sobretudo num mundo com ameaças cada vez mais globais e em que o terrorismo exige aos governos medidas concretas que garantam uma protecção adequada dos cidadãos e da sociedade. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar que a aviação e os aeroportos são particularmente vulneráveis. Na verdade, a segurança do transporte aéreo de passageiros e de carga exige controlos apertados e rigorosos e medidas de segurança eficazes para a prevenção e detecção de eventuais ameaças.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − A segurança do transporte aéreo é, desde os acontecimentos do início do século, uma das principais preocupações das actuais democracias. Além da tradicional defesa das liberdades dos cidadãos, os diversos Estados tomaram consciência da necessidade de protecção dos cidadãos. A segurança passou, deste modo, a constituir um valor fundamental dos Estados. O transporte aéreo é um dos aspectos onde tal mais se faz sentir. Neste aspecto, a política comunitária pauta-se pela busca de um ponto de equilíbrio entre espaços de liberdade e a necessidade de tutelar o valor segurança. No fundo, procura medidas protectoras que sejam proporcionais à possibilidade de ocorrência de danos. É sob esse louvável signo que se orienta o presente relatório, incidindo, em especial, na utilização de scâneres de segurança, líquidos, aerossóis e géis e no transporte de mercadorias.
Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Mi congratulo per l'ottimo lavoro svolto dall'on. Luis de Grandes Pascual.
Si è votato, oggi, durante la sessione plenaria al Parlamento europeo di Strasburgo, sulla relazione sulla sicurezza dell'aviazione, con particolare riferimento ai body scanner. Nell'ambito del quadro giuridico dell'UE per la sicurezza aerea viene fornito agli Stati membri e/o agli aeroporti un elenco dei metodi e delle tecnologie di screening e controllo che possono scegliere; è pertanto necessario modificare la legislazione attuale per includere i body scanner nel citato elenco, lasciando impregiudicata la possibilità di installare gli scanner in via sperimentale o come misura di sicurezza più restrittiva.
Condivido pienamente la posizione del relatore che valuta positivamente la comunicazione della Commissione in risposta alla risoluzione del Parlamento europeo del 2008 e ritengo che sia indispensabile valutare tutte le diverse tecnologie disponibili offerte dai body scanner di nuova generazione, al fine di ridurre al massimo le possibili conseguenze negative che possono avere sulla salute le radiazioni emesse da tali apparecchiature, anche se basse.
Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – Si les scanners de sûreté ou scanners corporels sont indéniablement un progrès pour la sécurité aérienne en ce qu'ils permettent de détecter des objets interdits dissimulés sous les vêtements, leur mise en place ne doit pas se faire sans d'extrêmes précautions. D'une part, la santé des citoyens doit être préservée, c'est pourquoi je soutiens l'interdiction des technologies de contrôle utilisant des radiations ionisantes. D'autre part, la dignité, la vie privée et l'intimité des personnes doivent être protégées. Ainsi, n'autoriser que les silhouettes type "bonhomme allumette", détruire les données et avoir la possibilité de refuser de se soumettre à un tel contrôle sont des conditions essentielles à l'ajout des scanners de sûreté sur la liste des méthodes d'inspection autorisées. L'utilisation de ces scanners doit être harmonisée et soumise à des règles protectrices communes garantissant le respect des droits fondamentaux dans chaque État qui choisirait de mettre en place ce système. Une mise à jour régulière des normes sera nécessaire afin de prendre en compte les nouveaux risques, les progrès technologiques et leurs éventuels impacts négatifs. Par ailleurs, lever l'interdiction de transporter des liquides, aérosols et gels en 2013 pour passer à un système d'inspection de ces substances me paraît particulièrement pertinent.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The European Parliament (EP) today adopted a report on the use of body scanners in airports (Grandes report). The Greens welcomed the outcome, after Green proposals calling for stricter conditions on the use of body scanners were adopted, notably the exclusion of x-ray technology.
The EP has today made it clear that citizens’ interests must come first in considerations on the use of controversial body scanning technology. The EP wants to ensure that Member States will not be obliged to introduce body scanners. Where they decide to use this technology, the EP has made clear this should only be done under restricted conditions: only for use in airports, and under the condition that appropriate rules are in place to safeguard the health and fundamental rights of passengers. There are serious concerns about the potential impacts of the widespread use of body scanners – in airports and beyond – both in terms of privacy and public health, and these cannot be ignored.
Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo documento perché ritengo necessario un nuovo approccio globale alla sicurezza aerea, che sia in grado di far fronte ai nuovi allarmi terroristici e alle nuove strategie del terrore.
I sistemi di screening attualmente in uso presso gli aeroporti europei per il rilevamento degli oggetti non metallici vietati hanno dimostrato dei limiti, mentre la sperimentazione dei body scanner ha finora portato a risultati soddisfacenti. È necessario ora andare avanti sulla strada della prevenzione, adottando a riguardo tecnologie di screening sempre più efficaci che, attraverso l'utilizzo delle più recenti tecnologie, siano in grado di non interferire nella privacy dei cittadini e nei tempi tecnici di controllo.
Vilja Savisaar-Toomast (ALDE), kirjalikult. − Lugupeetud juhataja, lugupeetud kolleegid! Eile õhtusel debatil leidis kinnitust, et lennundusjulgestus on äärmiselt oluline ja päevakohane teema. Mul on hea meel, et antud raport täna vastu võeti ning soovin lihtsalt korrata, miks ma seda oluliseks pean: 1) Eurostati andmetel oli Euroopa Liidus 2009. aastal 751 miljonit lennureisijat ja just nende ning paljude teiste inimeste jaoks peab olema tagatud turvalisus lennukites ja lennujaamades; 2) turvaskannerid peavad kaitsma reisijate identiteeti ja tagama, et neid ei saaks ühegi kehaosa kujundi järgi tuvastada; 3) skaneerimisel saadud andmeid ei tohi kasutada muul eesmärgil kui keelatud objektide tuvastamiseks, neid andmeid võib kasutada ainult skaneerimistoiminguks kuluva aja jooksul, need tuleb hävitada kohe, kui isik on turvakontrolli läbinud, ning neid ei tohi säilitada; 4) reisijate ja töötajate terviseohutuseks on oluline, et kasutatakse tehnoloogiat, mis on inimeste tervisele maksimaalselt ohutu, ja tulevikus ei tohiks olla lubatud kokkupuude kumulatiivse ioniseeriva kiirgusega, seepärast peaks see olema selgelt välistatud. Leian, et käesolev raport, mis käsitleb lennundusjulgestust ja eelkõige turvaskannereid on vajalik, et tagada uute tehnoloogiate mõistlik ja põhjendatud kasutamine. Seetõttu toetasin selle raporti vastuvõtmist. Aitäh!
Bart Staes (Verts/ALE), schriftelijk. − Na de aanslagen in New York, Londen en Madrid is de veiligheid op luchthavens ontzettend verscherpt. Dat is absoluut noodzakelijk om mogelijke aanslagen te verijdelen. Maar er zijn grenzen aan wat is toegestaan.
Het verslag dat het gebruik van veiligheidsscanners op luchthavens regelt, is gelukkig aanmerkelijk verbeterd op het vlak van bescherming van de privacy. Zo spreekt het verslag geen duidelijke voorkeur meer uit voor bodyscanners, maar kunnen ook andere technologieën voor beveiligingsonderzoek gebruikt worden. Al moeten deze wel garanderen dat de gezondheid van de passagiers en hun fundamentele rechten gevrijwaard blijven. Daarom mogen gegevens die uit dergelijk onderzoek komen, enkel in functie daarvan gebruikt worden en moeten ze om redenen van privacy meteen gedeletet worden. Er mogen bijvoorbeeld ook geen profielen gebruikt worden. Het screenen moet willekeurig gebeuren en er mag zeker niet op basis van bepaalde eigenschappen geselecteerd worden. X-ray-technologie ten slotte is verboden omwille van gezondheidsredenen van zowel passagiers als werknemers. Onze fractie is er verder in geslaagd een herziening van de richtlijn over grondafhandeling af te dwingen. Omdat het verslag grotendeels is verbeterd door groene amendementen heb ik het ten volle gesteund.
Nuno Teixeira (PPE), por escrito. − A segurança da aviação civil é um elemento que a UE não pode descurar, uma vez que a globalização, com todos os seus aspectos positivos, abre também portas ao crime transnacional e a actos terroristas, com consequências imprevisíveis para a segurança dos cidadãos. Contudo, e sabendo, que a segurança nunca será 100 % viável, é necessário impor mecanismos que salvaguardem a mesma e que, simultaneamente, não ponham em causa os direitos fundamentais. Neste caso específico, a introdução de scâneres de segurança nos aeroportos europeus irá permitir não só reforçar a segurança, como também diminuir os transtornos causados aos passageiros. A introdução dos mesmos, através de normas harmonizadas para toda a UE, que regulem as condições e padrões comuns de eficácia de detecção, terá também em conta os riscos para a saúde dos passageiros e do pessoal. Considero que é importante apostar no desenvolvimento tecnológico dos scâneres para uma aplicação uniforme em todos os Estados-Membros, nomeadamente em relação à restrição imposta aos líquidos, aerossóis e géis desde 2006. Outro ponto que gostaria de destacar é a vigilância mais apertada à carga e ao correio, oriunda de países terceiros, através do intercâmbio de boas práticas, partilha de informações e da formação dos funcionários dos aeroportos.
Geoffrey Van Orden (ECR), in writing. − As I am the strongest advocate of effective security measures against terrorism at our airports and to protect passengers and cargo, I voted in favour of the report. However, it places excessive emphasis on a range of ‘human rights’ concerns and insists on regular mention of the EU Charter of Fundamental Rights, which we opposed and which is now yet another of the baleful consequences of the Treaty of Lisbon. By definition, effective security measures must be ‘discriminatory’ – they must be targeted primarily against those most likely to fit the current threat profile. This will not just be a matter of race, or religion or place of origin – although these may be important factors – but also of behaviour and other aspects. Security measures that alienate the innocent travelling public but do not focus on the most likely suspects are counter-productive. And airports will remain insecure as long as there is weak airside access control of employees and contract staff.
Derek Vaughan (S&D), in writing. − This report has achieved a balance between aviation security and the dignity and privacy of passengers. MEPs have supported calls that selection for scanning should be random, with no discriminatory profiling of passengers on any criteria, including for example sex, ethnicity or religion. Built in to the Parliament’s message to the Commission is a right to opt for alternative screening that will guarantee the same level of effectiveness of security, which should not give rise to suspicion in any case. The Parliament has also called on the Commission to lift the ban on carry-on liquids by 2013, and has called on Member States to ensure that adequate technology is in place by that time.
Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté contre ce rapport, car l'utilisation de ce dispositif de contrôle, s'apparentant à une fouille corporelle intégrale, porte atteinte tant à la vie privée qu'à l'intimité des personnes. Certes, des précautions sémantiques sont prises pour rendre admissible l'utilisation du scanner corporel dans les aéroports, que l'on appelle "scanner de sécurité"; son utilisation est entourée de "garanties" en matière d'intimité et de protection des données (possibilité de ne pas s'y soumettre et de passer par un moyen de contrôle – droit d'option –, local de visionnage des images très éloigné, limitation du stockage des données, etc.).
Comme toujours pour l'utilisation de technologies mettant en jeu la protection des données et la vie privée, les questions de finalité et de proportionnalité se posent. La réduction de la menace terroriste passe par la résolution des causes politiques à l'origine du terrorisme et par le renforcement des moyens humains affectés aux services concernés, victimes comme d'autres, malgré des effets d'optique, des politiques d'austérité. La multiplication de moyens technologiques toujours plus sophistiqués est assez illusoire. Elle ne fait que masquer, par une fuite en avant, les échecs de la lutte contre le terrorisme et l'instrumentalisation de celle-ci à des fins "politiciennes".
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Der Berichterstatter erachtet seine Zweifel durch die von der Kommission vorgelegte Mitteilung als ausgeräumt –den vom EP 2008 geforderten Nachweis, dass Ganzkörperscanner die Sicherheit im Luftverkehr der EU derart erhöhen, dass der entsprechende Eingriff in die Grundrechte der Menschenwürde und Privatsphäre verhältnismäßig ist, sehe ich noch nicht erbracht. Wie die eingebrachten Änderungsanträge fordere auch ich bezüglich der so genannten Körperscanner weitere Folgenabschätzungen, von Fachleuten ausgeführt, „ohne Einmischung der Wirtschaft, der Regierungen der Mitgliedstaaten und von Drittstaaten“.
Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Ho espresso un voto favorevole al testo presentato dall'on. De Grandes Pascual volto ad aggiungere i body scanner alla lista dei metodi utilizzati per i controlli, a patto che siano garantiti, con specifiche norme, la salute ed i diritti dei passeggeri.
Dopo la tragedia dell'11 settembre ed i successivi atti terroristici compiuti in varie parti d'Europa (vedi Londra, Madrid, Istanbul) è cresciuto il bisogno di sicurezza dei cittadini europei che si apprestano a viaggiare. Sono dunque pienamente concorde con il testo votato oggi, che in ogni caso tutela la privacy dei passeggeri prevedendo un uso ristretto delle immagini degli scanner e, in casi particolari, consente il diritto a rifiutare l'uso dello scanner e ad essere controllati in maniera diversa.
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo a presente proposta porque é a favor da promoção do reforço da presença de mulheres no seio dos conselhos de administração das empresas. Se não se alcançarem 30% de mulheres nos conselhos de administração até 2015 e 40% até 2020, será ponderado o recurso a iniciativas focalizadas a nível da União Europeia. Aguardo o encontro de 1 de Março com as mulheres dirigentes de empresas, bem como o documento que será publicado durante o corrente mês de Março sobre o estado actual da situação nos países membros. Depois, a Comissão Europeia deve apresentar propostas concretas sobre a matéria, dando resposta às necessidades das mulheres quadros de empresas, com vista a oferecer-lhes melhores perspectivas de carreira, mas dando também resposta às necessidades da economia europeia. Para isso, é indispensável ter em consideração o nível da representatividade das mulheres nas empresas.
Laima Liucija Andrikienė (PPE), in writing. − I voted in favour of the resolution on women and business leadership aimed at increasing access to top jobs for competent women. We, the Members of the European Parliament, have required companies to take daring measures to increase women’s participation on boards of directors.
The new legislation ought to include quotas in order to increase female representation in corporate management bodies: 30% by 2015 and 40% by 2020, while taking account of the Member States’ responsibilities and of their economic, structural (i.e. company size), legal and regional specificities. It is important to further raise awareness among social partners, companies, governments and public opinion on the necessity of enhanced representation of women on boards, and to inform them of the specific targets that need to be reached.
I welcome the Commission’s strong support for this process and its stated aim of proposing binding measures on companies if voluntary measures fail to increase women’s representation.
Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Les femmes représentent aujourd'hui 10 % des membres des conseils d'administration des plus grandes sociétés cotées en bourse dans l'Union européenne et seulement 3 % des présidents de ces conseils. Pourtant, les femmes peuvent, à mon sens, apporter beaucoup au sein de la direction des entreprises, à travers une vision et une approche différentes. Ce rapport demande à la Commission européenne de présenter dans les meilleurs délais un état des lieux complet sur la représentation des femmes au sein des entreprises dans l'Union européenne, quelle que soit leur forme, ainsi que les mesures prises, tant à titre obligatoire que non obligatoire, par le secteur économique et les mesures récemment adoptées par les États membres afin d'accroître ladite représentation. Il invite la Commission, en cas d'insuffisance des mesures volontaires prises par les entreprises et les États membres, à présenter, d'ici 2012, une proposition législative comportant des quotas, afin d'accroître la représentativité des femmes au sein des instances dirigeantes des entreprises en vue d'atteindre 30% d'ici 2015 et 40% d'ici 2020. Si je considère que d'autres voies que les quotas doivent être mises en avant, j'ai soutenu ce rapport afin d'en défendre vigoureusement les objectifs.
Regina Bastos (PPE), por escrito. − Apesar dos progressos alcançados ainda se verificam várias discriminações no mercado de trabalho da UE. É particularmente notória a diferença que existe entre homens e mulheres no que respeita a lugares de topo das empresas. As mulheres representam apenas 12% dos membros dos conselhos de administração das maiores empresas cotadas em bolsa da UE e só 3% delas são presidentes dessas instituições.
Em Portugal, apenas 5% dos cargos nas administrações de empresas, que integram o PSI 20, são ocupados por mulheres. Ao todo são apenas 12, sendo que só uma chegou a presidente executiva do Conselho Executivo. A UE não pode desprezar 50% da sua inteligência e da sua força de trabalho. As economias europeias poderiam beneficiar de uma melhor utilização das competências das mulheres. Votei favoravelmente este relatório porque concordo com a necessidade de se incentivar as empresas a conseguirem uma representação equilibrada.
Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Nonostante la relazione dell'on. Kratsa-Tsagaropoulou ponga l'accento sull'importanza della presenza di donne negli organi decisionali delle imprese, posizione che condivido, non sono persuasa del fatto che sia attraverso l'imposizione normativa o di quote che si possano ottenere risultati davvero positivi in questo senso.
Inoltre, l'approvazione di un emendamento ha determinato il mio voto negativo alla relazione. Non condivido, infatti, l'intenzione espressa in questo emendamento approvato di aumentare nella direzione delle imprese la partecipazione di donne appartenenti a minoranze etniche o immigrate.
Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi labai svarbu padėti kompetentingoms ir kvalifikuotoms moterims užimti joms šiuo metu sunkiai prieinamas pareigas. Kalbant apie lyčių lygybę versle, reikia atkreipti dėmesį į tai, kad vos 3 proc. bendrovių vadovų yra moterys, nes jos susiduria su diskriminacija bei kliūtimis, trukdančiomis kilti karjeros laiptais ir siekti lyderystės. Siūloma įvesti kvotų sistemą, kadangi pačios įmonės nesiima jokių veiksmų ir nedaro pokyčių dėl lyčių lygybės gerinimo versle, tai dėl šios priežasties kvotas planuojama įtvirtinti teisės aktuose. Be to, jau Europos Komisija pranešė, kad pateiks teisėkūros priemones, kurios užtikrins, kad bendrovės imtųsi veiksmingų priemonių, jog valdybose būtų lygiai atstovaujamos moterys ir vyrai, jei to per ateinančius 12 mėnesių nepavyks to pasiekti savireguliacijos būdu. Komisija planuoja 2012 m. pasiūlyti Europos lygmens teisės aktą, jei įmonės savanoriškai iki 2015 m. nepadidins moterų skaičiaus įmonių valdymo organuose iki 30 proc., o iki 2020 m. – iki 40 proc. Europos Parlamentas savo ruožtu ragina Komisiją pateikti veiksmų planą, kuriame būtų nustatyti konkretūs, įvertinami ir įgyvendinami tikslai, siekiant užtikrinti atstovavimo pusiausvyrą visų dydžių įmonėse, bei ragina Komisiją parengti specialias gaires, skirtas mažosioms ir vidutinėms įmonėms.
John Bufton (EFD), in writing. − Although I do recognise the importance of a female presence in business, I cannot agree with the European Parliament that we need to introduce the idea of quotas of 30% in the largest listed EU companies by 2015 and 40% by 2020. People should be employed upon merit and positive discrimination is often counter productive. Successful women want to feel that they have achieved or earned their positions and have not been gifted them. If Member States had a greater say over the operation of business from working hours to childcare and paternity leave, each country would be able to address the issues that have led to the divide between men and women particular to their culture rather than enforce quotas upon already over-regulated industries. I am for the empowering the role of women sensu largo, but at the same time I am against any form of discrimination, as well the so-called ‘positive discrimination ‘.
Corina Creţu (S&D), în scris. − Întreaga analiză conduce la constatarea potrivit căreia promovarea unei reprezentativități mai mari a femeilor trebuie, pe viitor, să constituie o necesitate necondiționată pentru întreprinderi. Într-adevăr, acestea trebuie să pună în aplicare dispozitive care încurajează femeile care aspiră la posturi de conducere, mai ales prin intermediul majorării oportunităților de carieră, a perspectivelor în cadrul întreprinderii. Este esențial ca întreprinderile să stabilească obiective în vederea unei participări feminine crescute, în paralel cu recrutarea de femei în posturi la vârful ierarhiei întreprinderilor, astfel încât să se promoveze egalitatea și diversitatea. O prezență sporită a femeilor în posturi decizionale ar asigura, de asemenea, combaterea discriminării angajatelor, în condițiile în care statisticile arată că 53% dintre femeile din lume sunt într-o postură vulnerabilă la locul de muncă.
Rachida Dati (PPE), par écrit. – Comme l'a souligné l'excellent rapport de ma collègue Rodi KRATSA-TSAGAROPOULOU, les femmes ne représentent aujourd'hui qu'environ 10% des membres des conseils d'administration des plus grandes sociétés cotées en Bourse dans l'UE, et seulement 3% des Présidents de ces conseils. Face à cette inégalité consternante, l'Europe se doit d'agir, et par la contrainte si nécessaire. Après la Commission européenne qui envisage de proposer une législation dès 2012 fixant des objectifs de 30% de femmes dans les instances dirigeantes d'ici 2015 et de 40% d'ici 2020, c'est au tour du Parlement européen de se prononcer en faveur de tels objectifs contraignants, si les entreprises n'augmentent pas volontairement la proportion de femmes dans ces instances. C'est pourquoi j'ai naturellement voté pour ce rapport. Néanmoins, nous devons être tout aussi mobilisés pour favoriser l'égalité professionnelle et la conciliation entre la vie professionnelle et la vie familiale, pour toutes les femmes quel que soit leur niveau de responsabilités, de qualifications et quelle que soit leur condition sociale.
Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Le constat est bien connu: la représentation des femmes aux postes de direction, au sein des entreprises ou des assemblées dirigeantes, est extrêmement faible. Étant donné le nombre croissant de femmes qui exercent un métier après un cycle d'études supérieures, il semblerait logique de retrouver cette même proportion en ce qui concerne l'occupation des fonctions dirigeantes, mais ce n'est pas le cas!
Ce rapport, élaboré par ma collègue Kratsa–Tsagaropoulou, va dans la bonne direction; c'est pourquoi je l'ai soutenu. Il insiste sur la nécessité pour les États membres de prendre des mesures permettant aux femmes de concilier dans des conditions optimales vie professionnelle et familiale et ce, notamment par le biais de services de qualité à des prix abordables (pour la garde d'enfants par exemple).
L'instauration de quotas au sein des instances dirigeantes des entreprises est également abordée dans ce rapport et je m'en réjouis. Comme vous le savez, le Parlement fédéral belge a adopté, il y a quelques semaines, une législation imposant un quota d'un tiers de femmes dans les conseils d'administration des entreprises publiques et des sociétés cotées en Bourse. Sur ce thème, au même titre que la France et la Norvège, la Belgique fait figure de précurseur.
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei favoravelmente este relatório por defender um conjunto de propostas para aumentar o número de mulheres em cargos de liderança, através da apresentação de legislação, por parte da Comissão Europeia, incluindo a introdução de quotas. Torna-se fundamental a implementação destas medidas até 2012, para que seja possível alcançar os objectivos de aumento da representatividade das mulheres nos órgãos dirigentes das empresas em 30% até 2015 e em 40% até 2020.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − O princípio da igualdade é, a par com a liberdade, um dos pilares dos Estados de direito democrático. É por acreditar na importância do princípio da igualdade que entendo que homens e mulheres merecem as mesmas oportunidades e devem ter as mesmas condições que lhes permitam ascender a lugares de direcção e liderança no mundo empresarial.
Tal, porém, deve conseguir-se pela eliminação das barreiras que ainda subsistem para as mulheres – como seja, a título de exemplo, o impacto negativo da maternidade na progressão na carreira – e não pela imposição pela via regulamentar de quotas. Como por diversas ocasiões tive oportunidade de dizer, as quotas, em meu entender, apenas diminuem as mulheres, ao invés de lhes garantirem condições iguais de acesso à profissão, aos cargos públicos ou aos lugares de direcção e liderança empresarial. Continuo a entender que devemos antes lutar para que, para uma mulher, no século XXI, a escolha não continue a ter que ser entre a maternidade e a carreira, entre a família e o trabalho e entre os filhos e um cargo público ou de liderança empresarial.
José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. − O objectivo de aumentar a representatividade das mulheres nos órgãos dirigentes das empresas em 30% até 2015 e em 40% até 2020 vem reforçar os esforços do Parlamento Europeu e da União Europeia na promoção de uma sociedade mais equitativa e socialmente justa e evoluída. Actualmente, as mulheres representam apenas 10% dos membros dos conselhos de administração das maiores sociedades cotadas na bolsa na UE e apenas 3% dos presidentes desses conselhos. As disparidades salariais entre homens e mulheres ascendem a 17,5% no conjunto da UE, um cenário que não se verifica apenas em sectores de produção fisicamente mais exigentes ou funções mais básicas, mas que também se reflecte ao nível dos lugares de direcção ou administração. No entanto, sou contra a implementação de quotas por entender que são redutoras, desprestigiantes para quem delas beneficia e podem desvirtuar o esforço de valorização do mérito e da qualidade.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − A participação das mulheres no mundo do trabalho, incluindo aqui responsabilidades diversas, também ao nível de direcção, no meio empresarial, constitui hoje um ponto fulcral e nuclear da luta pela igualdade de direitos e de oportunidades. É, aliás, nesta esfera que se exercem algumas das maiores discriminações, como a significativa discriminação salarial, sobretudo no sector privado, em especial nos sectores da indústria. Globalmente, as diferenças salariais entre homens e mulheres rondam os 18% no conjunto da UE.
O relatório confere particular destaque à questão da liderança empresarial, partindo de exemplos positivos em alguns países, designadamente em França, nos Países Baixos, na Espanha e na Finlândia. Acompanha também os debates sobre o mesmo tema em países como a Bélgica, a Alemanha e a Itália. Uma das propostas que se avançam no relatório é a da fixação de um limiar de representatividade das mulheres no seio de órgãos dirigentes, que deverá ser respeitado pelas empresas. A realidade laboral é indissociável das desigualdades que persistem entre homens e mulheres, que se agravaram com a actual crise económica e social.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − A igualdade de direitos e oportunidades é um tema central, incluindo a participação das mulheres no mundo do trabalho e nas próprias responsabilidades empresariais. É conhecido que se mantém uma forte discriminação salarial, sobretudo na actividade privada, em especial nos sectores da indústria. As diferenças salariais entre homens e mulheres rondam os 18% na União Europeia.
Neste relatório é dado particular destaque à questão das mulheres e a liderança empresarial, partindo de exemplos positivos nalguns países, designadamente em França, nos Países Baixos e em Espanha, tendentes a fixar um limiar de representatividade das mulheres no seio dos órgãos dirigentes que deve ser respeitado pelas empresas, acompanhando também os debates sobre o mesmo tema em países como a Bélgica, a Alemanha e a Itália, além de saudar o Código do Governo das Sociedades na Finlândia, no âmbito do qual as instâncias de decisão das empresas devem conter representantes masculinos e femininos, sendo, actualmente, a representação das mulheres nos órgãos de decisão das empresas finlandesas de 25%. Consideramos positivos todos os passos dados em torno da igualdade entre homens e mulheres, mas não podemos dissociar a questão da igualdade da realidade laboral, sobretudo tendo presente a actual crise económica e social cujas consequências recaem sobretudo na vida das trabalhadoras e trabalhadores, agudizando as diferenças já existentes.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Táto široká téma zahŕňa celú problematiku spojenú so ženou a s oblasťou práce, ako je prístup na trh práce, rovnosť a spravodlivosť, zosúladenie pracovného a rodinného života, osobné ambície a kultúrne stereotypy. Malo by byť našim cieľom umožniť schopným a kvalifikovaným ženám prístup k postom, ktoré sú v súčasnosti ťažko prístupné. Verejné vypočutie na túto tému, ktoré sa v októbri 2010 konalo v Európskom parlamente, bolo po mnohých stránkach plodné, nastolili a zodpovedali sa otázky týkajúce sa viacerých problémov, pričom sa umožnila najmä diskusia medzi ženami zo súkromného sektora, ako aj z politickej scény, a takisto ženami z rôznych sietí žien, ktoré zastávajú posty v riadiacich zložkách podnikov. Jasnou odpoveďou vyplývajúcou z tohto verejného vypočutia je skutočnosť, že je nutné rozvinúť potenciál žien, ich tvorivú energiu a využiť ich riadiaci talent, podnikateľského ducha, ako aj dobré posúdenie rizík. Zastúpenie žien na riadiacich postoch v podnikoch, vo vedení podniku, ako aj v rôznych orgánoch, ktoré riadia podniky, je žiaľ nízke. Vzhľadom na vysoký počet žien s vysokoškolským vzdelaním je teda potrebné, aby sa to odrážalo na vysokej miere žien na riadiacich postoch. Domnievam sa, že je naliehavo potrebné reagovať s cieľom predísť strate talentov a schopností ľudského potenciálu v Európskej únii.
Pat the Cope Gallagher (ALDE), in writing. − I fully support measures to improve gender equality in the workplace, in particular action to reduce the so-called gender pay gap which exists between men and women.
Bruno Gollnisch (NI), par écrit. – La persistance des inégalités de carrières et de salaires entre hommes et femmes, à travail, diplômes et compétences équivalents, est un problème. Comme d'ailleurs la non prise en compte de certaines de leurs contraintes spécifiques dans la conciliation de la vie privée et de la vie familiale.
Mais vous ne le résoudrez pas par la méthode principale proposée par ce rapport: la discrimination dite "positive" et les quotas. Parce que cela procède de l'idée perverse selon laquelle les rôles des deux sexes doivent être en tout, toujours, partout, interchangeables. Parce qu'aussi cette méthode jette une suspicion permanente sur les aptitudes réelles de celui ou celle qui en bénéficie, et mine sa légitimité. Vous êtes d'ailleurs un rien condescendant en prévoyant des formations spécifiques d'accompagnement et de formation pour les femmes, en vue de leur accès aux fonctions de direction. Sont-elles discriminées, ou les considérez-vous comme un peu faibles d'esprit?
Quand en plus, on ajoute une volonté d'aller légiférer jusque dans les foyers pour imposer une organisation équitable des tâches familiales, on frôle l'absurde. Monsieur à la lessive et Madame en potiche muette dans un conseil d'administration, où elle n'aura été admise que parce qu'elle est une femme, voilà une vision pathétique de la société.
Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – La prportion des femmes siégeant dans des conseils d'administration d'entreprises n'a augmenté que de 0,5 % par an au cours des 7 dernières années; à ce rythme, il faudra 50 ans pour que la composition des conseils d'entreprise atteigne un équilibre raisonnable de 40 % pour les femmes. Face à cette réalité, il est urgent d'agir; c'est pourquoi j'ai soutenu ce rapport d'initiative qui invite à Commission à prendre les mesures ad hoc permettant d'engager une nouvelle dynamique.
Dans cette perspective, il est nécessaire de procéder à un état des lieux complet sur la représentation des femmes au sein des entreprises dans l'Union européenne. Si une telle analyse devait confirmer l’insuffisance des mesures volontaires prises par les entreprises et les États membres pour inverser la tendance actuelle d'une écrasante domination masculine, des mesures adéquates, mesurables et contraignantes devraient très naturellement être envisagées, afin d’accroître la représentativité des femmes au sein des instances dirigeantes des entreprises.
Małgorzata Handzlik (PPE), na piśmie. − Jako osobę z wieloletnim doświadczeniem w zarządzaniu przedsiębiorstwem cieszą mnie działania na rzecz zwiększenia liczby kobiet w biznesie. Statystyki wyraźnie pokazują, że nie są one wystarczająco reprezentowane, szczególnie na stanowiskach kierowniczych. Wprowadzenie przepisów prawnych w tej dziedzinie jest istotne zwłaszcza wtedy, gdy same przedsiębiorstwa nie chcą podejmować działań na rzecz promocji kobiet na stanowiskach kierowniczych, wpisujących się w koncepcję społecznej odpowiedzialności biznesu. Projekt ten podkreśla również konieczność stworzenia odpowiedniej sieci doradztwa i szkoleń dla kobiet. Kluczem do zwiększenia liczby kobiet na stanowiskach zarządzających jest również wprowadzenie odpowiedniego systemu wsparcia, umożliwiającego kobietom godzenie życia rodzinnego i zawodowego.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariu nuomonei, kad politikoje, tiek ES, tiek valstybėse narėse, taip pat ir įmonėse reikia pašalinti kliūtis moterims įsitraukti į darbo rinką, ypač eiti vadovaujamąsias pareigas, ir suteikti moterims lygias galimybes, kad jos galėtų užimti atsakingas pareigas, siekiant užtikrinti veiksmingą visų esamų išteklių panaudojimą, optimizuoti moterų kompetencijos ir gerųjų savybių pritaikymą ir kuo geriau išnaudoti Europos Sąjungos žmogiškąjį potencialą ir apginti pagrindines ES vertybes, atsižvelgiant į tai, kad lygybė yra pagrindinis principas. Balsuodamas susilaikiau, kadangi pranešime pabrėžiama, jeigu pasirodytų, kad įmonių ir valstybių narių įgyvendintų priemonių nepakanka, iki 2012 m. pasiūlyti teisines priemones, įskaitant kvotas, kurios padėtų iki 2015 m. padidinti moterų skaičių įmonių vadovybėje iki 30 proc., o iki 2020 m. – iki 40 proc., atsižvelgiant į valstybių narių kompetenciją ir ekonomikos, struktūros (įmonių dydžio), teisės bei regionų ypatumus. Nemanau, kad yra logiška nustatinėti verslo srityje kvotas.
Constance Le Grip (PPE), par écrit. – J'ai tenu à soutenir le rapport de ma collègue Rodi Kratsa sur les femmes et la direction des entreprises. Je me félicite des propositions contenues dans ce rapport afin d'améliorer la représentation des femmes dans les conseils d'administration des plus grandes sociétés cotées en bourse et notamment la demande faite à la Commission européenne de présenter d'ici 2012 une proposition législative comportant des quotas afin d'avancer sur ce sujet. Mon pays, la France, a instauré de tels quotas qui ont déjà permis des avancés très positives. Il m'apparait important de promouvoir l'égalité entre les femmes et les hommes dans les conseils d'administration en vue de construire une réelle égalité professionnelle au sein des entreprises. Il s'agit aussi de reconnaître les compétences des femmes et les talents dont elles peuvent témoigner dans la gestion d'une entreprise. Surtout, je pense qu'il est urgent de remédier à la profonde injustice que constituent toujours ces 17% de différence entre les salaires des femmes et des hommes, ce qui reste à mon sens une aberration. La vision des femmes dans le monde professionnel doit changer: notre économie ne peut pas se priver du potentiel de développement et de compétitivité que représentent la parité, la mixité et l'égalité professionnelle.
Elżbieta Katarzyna Łukacijewska (PPE), na piśmie. − Parlament Europejski przyjął właśnie sprawozdanie Rodi Kratsy-Tsagaropoulou w sprawie kobiet i kierownictwa przedsiębiorstw, które porusza kwestie związane między innymi z promowaniem społecznej odpowiedzialności biznesu i aktywności kobiet w środowisku pracy. Warto zwrócić uwagę, że równouprawnienie kobiet i mężczyzn to jedna z głównych zasad Unii Europejskiej. Obecnie widoczne są różnice w zatrudnieniu kobiet, zwłaszcza na wyższych stanowiskach. Kobiety, pełniąc te same funkcje co mężczyźni, zarabiają mniej, a patrząc na statystyki zatrudniania na stanowiskach kierowniczych wyraźnie widać dysproporcje płci. Według danych to w zdecydowanej większości mężczyźni pełnią najwyższe funkcje w zarządach firm, ale widoczne jest, że kobiety coraz odważniej dążą do prestiżowych, dobrze płatnych stanowisk. Osobiście wspieram wszelkie działania mające na celu zlikwidowanie tych barier i dlatego głosowałam za przyjęciem sprawozdania.
David Martin (S&D), in writing. − I warmly welcome this report in which Parliament has declared its support for efforts to increase women’s presence on boards of directors, with a target of 30% female membership by 2015 and 40% by 2020, to be achieved through voluntary measures and self-regulation. Should that approach fail to produce convincing results, recourse to goal-specific initiatives at Union level will be considered. The Commission has recently stepped up its activities in this area.
Barbara Matera (PPE), per iscritto. − Dichiaro il mio voto favorevole, poiché occorre diminuire la disparità di genere in seno agli organi dirigenziali d'impresa.
Sostengo un segnale forte dall'Europa in materia di integrazione delle donne ai vertici delle imprese, al fine di prevenire una perdita di talenti e di competenze del potenziale umano e per contribuire alla performance delle imprese. Il fattore della diversità di genere ha una forte incidenza sui risultati di un'impresa.
Occorre agire tempestivamente e con sistemi di quote poiché i dati a nostra disposizione nell'Unione europea sono preoccupanti: in media solo il 12 per cento dei membri dei consigli d'amministrazione delle maggiori società quotate in borsa sono donne e solo il 3 per cento ne è l'amministratore delegato. In tal senso occorre dare maggior spazio a donne competenti e qualificate ed aiutarle mediante il sistema di quote a non essere marginalizzate dal processo decisionale delle imprese.
Infine risulta importante agire alla radice del problema, sostenendo le azioni volte ad indirizzare un maggior numero di giovani donne verso facoltà scientifiche e tecnologiche permettendo loro di raggiungere posizioni apicali nei settori con minor rappresentatività femminile.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − Penso que todos deveríamos contribuir para que as mulheres competentes e qualificadas acedam a lugares que lhes são actualmente de difícil acesso, suprimindo os obstáculos e as desigualdades que persistem entre homens e mulheres e que impedem as últimas de progredir nas suas carreiras. A igualdade dos géneros em matéria de emprego deve promover, sem distinção, os homens e as mulheres no seio do mercado de trabalho e nos lugares de direcção a todos os níveis, com vista a uma justiça social e a uma utilização de todas as competências das mulheres para, deste modo, reforçar a economia e um desempenho económico eficaz, e garantir o desenvolvimento equitativo de mulheres e homens.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Strengthening the role of women in the management of companies is not only a question of ethics and equality, it is also essential for economic growth and a competitive internal market. The report on ‘Women and Business Leadership’ intends to increase women’s access to top jobs.
The European Parliament requires companies to take measures to increase women’s presence on boards of directors. If no significant improvement is made, Parliament intends to ask the European Commission to propose strict legislation. Companies do not hire men or women, they hire talents. Women in Italy, Greece and Spain are particularly vulnerable to gender discrimination. We should not only declare our position on that problem but also take steps to prevent discrimination in specific countries. I voted ‘in favour’.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − Europa erlebt zurzeit eine demografische Katastrophe und offensichtlich ist das politisch herrschende Establishment Europas von einer „demografischen Blindheit“ befallen. Die im Bericht geforderten Maßnahmen sind meiner Ansicht nach ideologisch motivierte Versuche, die Frau auf den Arbeitsmarkt zu drängen, was ein Senken der Löhne zur Folge hat. Frauenquoten bringen „Quotenfrauen“ hervor und schaden der Wirtschaft. Eine gut qualifizierte und tüchtige Frau wird ihren Weg in eine Führungsposition finden. Dafür braucht sie die angeführten Maßnahmen nicht. Von keinem Mann wird erwartet, was von Frauen zu erwarten ist, nämlich, dass sie die Obsorge für ihre Kinder und den Beruf vereinbaren sollen. Es sollte endlich berücksichtigt werden, welche für die Wirtschaft kostbaren Erfahrungswerte eine Frau, die als Mutter ihre Kinder erzogen hat, mitbringt. Abgesehen davon gehören die vorgeschlagenen Maßnahmen in den Bereich nationalstaatlicher Kompetenz und sollten die EU nicht kümmern.
Paul Murphy (GUE/NGL), in writing. − I abstained on the ‘women and business leadership’ report. I subscribe to the fact that women are being discriminated against when it comes to taking leadership positions in companies and business, and I also argue for the existing gender wage gap to be removed. The principle of equal pay for equal work must be defended by the trade union movement.
Despite the progress achieved by the women’s and trade union movement on women’s rights, women still carry the biggest share of domestic tasks, childcare and care for elderly or ill members of the family. This has adverse affects on their careers and pension rights. Women, more than men, work in low wage sectors and are subject to employers’ flexibility demands. I am in favour of more women in leadership positions.
However, I do not support the idea that a bigger share of female CEOs will contribute towards genuine equality between men and women. As long as companies are functioning in the interests of accumulating more profit for the few, CEOs’ decisions generally – whether taken by a man or a woman – will impact negatively on the interests of the workforce, and women will continue to face extra hardships.
Mariya Nedelcheva (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport "femmes et direction d'entreprises" car les problématiques qui y sont abordées sont tout à fait d'actualité et méritent d'être enfin prises sérieusement en considération par les décideurs publics. Il s'agit de s'attaquer pour de bon à l'injuste déséquilibre qui persiste aujourd'hui entre les qualifications des femmes et des jeunes filles et leur présence aux postes à responsabilité. C'est la raison pour laquelle je soutiens l'intention de la Commission de présenter une proposition législative en 2012 si, d'ici là, rien n'a été envisagé par les grandes entreprises et les États membres pour enrayer ce phénomène. Des quotas de 30 % de femmes dans les conseils d'administration d'ici 2015, et de 40 % d'ici 2020, seraient un facteur incitatif non négligeable.
Angelika Niebler (PPE), schriftlich. − Zunächst möchte ich unserer Berichterstatterin, Rodi Kratsa-Tsagaropoulou, der es in monatelangen, zähen Verhandlungen gelungen ist, einen zu großen Teilen sehr ausgewogenen und unterstützenswerten Bericht über das Thema „Frauen in wirtschaftlichen Führungspositionen“ zu erstellen, ein großes Lob und Dankeschön aussprechen. Ich möchte an dieser Stelle kurz erläutern, warum ich mich gegen die Ziffern 1 und 16b ausgesprochen habe: Die Zahlen über den Anteil von Frauen in wirtschaftlichen Führungspositionen sind beschämend, daher bin ich zutiefst davon überzeugt, dass endlich zielführende Maßnahmen ergriffen werden müssen, um diesen Anteil massiv zu steigern. Dennoch empfinde ich die Forderungen in den Ziffern 1 und 16b als zu weitgehend. Ich glaube nicht, dass wir in das operative Management von Unternehmen eingreifen und Quoten selbst für die Vorstände fordern sollten. Zunächst sind daher die Unternehmen aufgefordert, freiwillige Maßnahmen zu ergreifen. Daher halte ich insbesondere das Jahr 2012 als Einführungsdatum für legislative Maßnahmen und Quotenvorgaben für viel zu früh. Um jedoch ein klares, politisches Signal zu setzen, dass dringend etwas getan werden muss, und um gleichzeitig Kommissarin Kroes dahingehend in ihren Bemühungen zu unterstützen, habe ich der gesamten Entschließung am Ende zugestimmt.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Visų pirma, įmonės skirdamos asmenis į vadovaujamas pareigas, pirmiausia turi atsižvelgti ir įvertinti jų kompetenciją, žinias, praktiką. Manau, kad įpareigojimas įmonėms padidinti moterų skaičių valdymo organuose iki tam tikro skaičiaus, nebus veiksmingas ir efektyvus, be to verslo subjektai dėl tokio imperatyvaus reikalavimo gali patirti tam tikrų nuostolių, ypač personalo kompetencijos srityje. Be to, geri ekonominės veiklos rezultatai ir konkurencingumas nemanau, kad priklauso nuo įmonės vadovo lyties. Turime dėti visas pastangas, kad moterys nebūtų diskriminuojamos. Turi būti pašalintos visos kliūtys joms įsitraukti į darbo rinką, ypač eiti vadovaujamąsias pareigas. Moterims turi būti garantuojamas vienodas atlyginimas. Be to, valstybės narės nacionaliniu lygmeniu turi kurti iniciatyvas, susijusias su šeimos priežiūros įsipareigojimų sąžiningu dalijimusi bei moterų ir vyrų darbo užmokesčio skirtumų mažinimu.
Justas Vincas Paleckis (S&D), raštu. − Pranešime su nerimu konstatuojama, kad ES didžiausioms įmonėms vadovauja tik 3 proc. moterų, valdybose moterys sudaro 10 proc. Pritariu, kad reikia padėti kvalifikuotoms bei kompetentingoms moterims siekti karjeros ir užimti aukštas pareigas. Balsavau už šį pranešimą, nes jis ragina pakeisti susidariusią situaciją, nubrėžia kelius, kaip tai padaryti, skatinant diskusijas tiek nacionaliniu, tiek ES lygmeniu. Įmonėms reikia praktinio modelio, kuriuo būtų skatinamas moterų dalyvavimas valdyme, turi būti nustatyti tikslai bei apibrėžtas jų įgyvendinimui skirtas laikas. Pritariu Komisijos nuomonei, jog iki 2015 m. moterys turėtų užimti 30 proc. valdybos narių vietų, o dar po penkerių metų – 40 proc. Proporcingas vyrų ir moterų atstovavimas valdyboje turėtų būti vienu iš įmonių veiklos prioritetų – ir šioje srityje ES galėtų būti pavyzdžiu pasauliui.
Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari Colleghi, mi sono espresso a favore della relazione della collega Kratsa-Tsagaropoulou e ora spero che la Commissione presenti una proposta che diventi la base per future e attente discussioni sul tema. Credo fortemente alla parità tra uomo e donna e ritengo che le donne possano apportare un valore aggiunto nella gestione delle imprese. Non sono un dirigista per natura, però ritengo che in alcuni settori sia opportuno dare il buon esempio e introdurre attraverso la legislazione quote e regole che non si è in grado di ottenere lasciando libertà di accesso. Tuttavia, proprio per questo ruolo "pedagogico" e di esempio, credo che queste regole debbano applicarsi soltanto alle società pubbliche, mentre credo che quelle private debbano essere libere di scegliere e gestire il loro business nel modo che ritengono più adatto. E in ragione di ciò, mi sono astenuto sul paragrafo 16.
Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. − Votei favoravelmente o presente relatório por considerar importante esta reflexão e a opinião da sociedade sobre esta temática. Contudo, não sou simpatizante de um sistema de quotas. Neste sentido, apoio a Comissão Europeia que, recorrendo tão só a medidas voluntárias e de auto-regulação, se pronunciou a favor da promoção da presença de mulheres no seio dos conselhos de administração, tendo por objectivo atingir 30% de mulheres nos conselhos de administração até 2015 e 40% até 2020.
Rovana Plumb (S&D), in writing. − An equal participation of women and men in decision-making is a democratic and economic necessity and all the more important in the current economic situation, where all talent needs to be mobilised. Although many structural barriers have been removed through legislation in order to promote gender equality in corporate management, men continue to predominate in leadership positions. Today, only one out of 10 board members of the largest companies listed on the national stock exchanges of EU Member States is a woman, and progress has been slow in recent years. The disparity is widest at the very top, where only 3% of such companies have a woman directing the highest decision-making body.
Member States and the Commission should consider introducing new policies enabling more women to become involved in managing companies, in particular by: initiating a dialogue with the management of large companies about ways of increasing female representation; supporting initiatives to assess male-female equality on recruitment committees and in other areas, e.g. with regard to wage differentials and career patterns and developing women’s individual capabilities in-house, by means of specific further training courses and other forms of professional support, in order to prepare them effectively for management duties.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − Apesar do enorme progresso social no sentido de garantir a paridade entre homens e mulheres, particularmente no trabalho, nota-se, ainda hoje, um enorme desequilíbrio entre aqueles a quem incumbe o exercício de funções de direcção empresarial. Esta diferença de representatividade faz-se notar em todo o espaço comunitário, apresentando-se como um dos problemas com que hoje a União tem de lidar. Neste sentido, a orientação dos actores comunitários deve apontar, sobretudo, para a supressão de quaisquer diferenças injustificadas de tratamento com base no género. Qualquer medida que consiga contribuir para resolver este problema, ponderando bem os vários interesses em questão, deve, assim, merecer a atenção e a concordância de quem possa contribuir para a superação deste tipo de desigualdades – em particular do Parlamento Europeu.
Evelyn Regner (S&D), schriftlich. − Ich unterstütze den Bericht zum Thema „Frauen und Unternehmensleitung“, da ich mich schon vor meiner Zeit als EU-Abgeordnete für mehr Frauen in Führungspositionen stark gemacht habe. Bereits als Schattenberichterstatterin im Rechtsausschuss konnte ich bewirken, dass in den Bericht „Corporate Governance in Finanzinstituten“ eine entsprechende Passage aufgenommen wurde, in der die Kommission aufgefordert wurde, einen entsprechenden Stufenplan vorzulegen. Im Besonderen befürworte ich im nun zur Abstimmung gestellten Bericht den Absatz, in dem der Unternehmen aufgefordert werden, bis 2015 eine Frauenquote von 30 % und bis 2020 eine Quote von 40 % zu erreichen. Natürlich darf es nicht bei einer Aufforderung zu freiwilligen Maßnahmen bleiben, benötigt werden bindende legislative Maßnahmen, um die Quoten von 30 % bis 2015 und 40 % bis 2020 durchzusetzen und somit die Vertretung von Frauen in Führungsgremien zu steigern. Die Kommission ist nun aufgefordert, entsprechende legislative Vorschläge auszuarbeiten und vorzulegen.
Britta Reimers (ALDE), schriftlich. − Grundsätzlich halte ich es aus gesellschafts- und wirtschaftspolitischer Sicht für richtig, den Anteil von Frauen in Führungspositionen zu erhöhen. Ich habe aber bewusst gegen den Bericht gestimmt, da §16b eine europaweite Einführung der Frauenquote fordert. Diese Forderung geht zu weit: Eine verbindliche Quote ist ein massiver Eingriff in die unternehmerische Freiheit und damit verfassungsrechtlich bedenklich. Zudem beachtet eine pauschale Quote nicht die unternehmens- und branchenspezifischen Gegebenheiten: Eine einheitliche Quote wäre in Deutschland z.B. in der Bau-, Ingenieur- oder IT-Branche derzeit nicht umsetzbar. Hier ist es unverzichtbar, zunächst bei Ausbildung und Studium anzusetzen, um den Anteil von jungen Frauen in diesen traditionell männerdominierten Branchen deutlich zu steigern. Zudem müssen die Rahmenbedingungen für berufstätige Eltern, insbesondere familienbewusste und flexible Arbeitsmodelle sowie die Kinderbetreuungsinfrastruktur, verbessert werden. Vor diesem Hintergrund ziehe ich eine freiwillige Selbstverpflichtung der Unternehmen und ein kooperatives Vorgehen zwischen Politik und Wirtschaft einer unflexiblen, verbindlichen Quote vor.