President. − The next item is the report by Reinhard Bütikofer, on behalf of the Committee on Industry, Research and Energy, on an effective raw materials strategy for Europe (2011/2056(INI)) (A7-0288/2011).
Reinhard Bütikofer, Berichterstatter. − Herr Präsident, meine sehr geehrten Kolleginnen und Kollegen! Zunächst möchte ich mich bei allen Schattenberichterstattern im Industrieausschuss, den Kollegen aus vielen anderen Ausschüssen, die mitgewirkt haben, insbesondere vom Umweltausschuss, der Kommission und vielen aus der Zivilgesellschaft, der Wissenschaft und Wirtschaft, die beigetragen haben, für die Zusammenarbeit bedanken.
In der Tat ist die Rohstoffpolitik eine unserer großen industriepolitischen Herausforderungen. Sie ist aber zugleich eine unserer großen Chancen. Mir ist das Thema in den letzten eineinhalb Jahren sehr ans Herz gewachsen. Ich bin überzeugt, dass wir mit einer sehr umsichtigen, aber genauso ehrgeizigen Innovationsstrategie – wenn wir sie ins Zentrum unserer Anstrengungen rücken – einen großen Erfolg erzielen können. Ressourceneffizienz, Wiederverwertung, Recycling oder auch Substitution – das sind die wesentlichen Strategien, um die es geht, und die künftige Wettbewerbsfähigkeit sollten wir genau auf diese Innovationsstrategie gründen.
Zweitens: Wenn man sich Ziele setzt, aber nicht über die Instrumente nachdenkt, kommt man selten ans Ziel. Deswegen ist es besonders wichtig, über die Frage nachzudenken und auch konkrete Verabredungen untereinander zu treffen, wie wir zwischen den Mitgliedstaaten sowie zwischen den Mitgliedstaaten und der Kommission unsere Kooperation gut organisieren und wirklich Verantwortung übernehmen. Eine effektive Governance ist der Schlüssel zu diesem Thema.
Die mineralischen Rohstoffe sind mindestens so wichtig wie Öl oder Gas oder andere Energierohstoffe, aber das spielt in unserer europäischen Zusammenarbeit noch nicht dieselbe Rolle; da müssen wir etwas ändern.
Wir haben in diesem Bericht nun eine ganze Reihe von Instrumenten benannt, mit denen wir die Governance stärken können. Ein Risikoradar schlagen wir vor. Wir wollen, dass die Kommission ihre Liste kritischer Rohstoffe fortschreibt und die Versorgungsketten analysiert. Wir wollen, dass eine Studie über kritische Rohstoffe, wie Lithium, durchgeführt wird, die nicht auf der bisherigen Liste stehen, aber trotzdem von strategischer Bedeutung sind. Wir schlagen vor, ein Kompetenznetzwerk für Seltene Erden zu schaffen. Wir sind sehr dafür, dass die Initiative der Kommission für eine Innovationspartnerschaft für Rohstoffeffizienz, die von einigen Mitgliedstaaten blockiert wird, endlich zum Zuge kommt. Wir wollen, dass eine hochrangige Taskforce geschaffen wird, um die verschiedenen Akteure – die Generaldirektionen, die Gemeinsame Forschungsstelle, die Europäische Umweltagentur, den Europäischen Auswärtigen Dienst und andere – zu einer strategischen Kohärenz zusammenzubringen. Wir wollen eine Rohstoff-Roadmap bis 2050 und einen jährlichen Fortschrittsbericht für das Europäische Parlament, und wir treten hier dafür ein, dass die Gesetze, die wir haben, im Recyclingbereich etwa bezüglich Elektroschrott, auch tatsächlich durchgesetzt werden.
Drittens geht es in diesem Bericht auch um die auswärtige Dimension der Rohstoffpolitik. Mein Grundsatz ist, dass wir nach außen eine verlässliche Kooperationsstrategie verfolgen, und zwar sowohl gegenüber den ressourcenreichen armen Ländern – in Afrika zum Beispiel – als auch gegenüber ressourcenreichen starken Ländern. Es geht darum, dass Europa, das pro Kopf der Bevölkerung mehr Rohstoffe importiert als irgendeine andere Region der Welt, auf der Grundlage einer solchen auf Kooperation beruhenden Rohstoffstrategie Verantwortung übernimmt. Das heißt z. B., dass die Europäische Investitionsbank und die Kommission bei Investitionen in die Gewinnung von Ressourcen in Drittländern prüfen, ob derartige Projekte in eine Strategie gegen Armut und für Entwicklung eingebettet werden. Das heißt z. B., dass man Gesetze zur Transparenz entsprechend dem amerikanischen Vorbild des Dodd-Frank-Act oder entsprechend dem Publish-What-You-Pay-Prinzip macht. Das heißt, dass man die Entwicklungspolitik nicht zur Dienerin von Rohstoffinteressen erniedrigt, sondern die Rohstoffsouveränität unserer Partner akzeptiert, sich zugleich gegen Verzerrungen wendet und die Kooperation im gemeinsamen Interesse vorantreibt.
Ich bin sicher: Die EU kann in den vielen internationalen Gremien, die es bereits gibt, zu einer internationalen Rohstoff-Governance auf dieser Grundlage sehr viel Positives beitragen.
Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione. − Signor Presidente, onorevoli deputati, innanzitutto voglio ringraziare, non soltanto formalmente, l'onorevole Bütikofer per il testo che ha elaborato e voglio ringraziare anche tutti i parlamentari che hanno presentato pareri sulla relazione, perché il risultato che è stato raggiunto mi pare un risultato estremamente positivo e in sintonia con l'azione della Commissione europea per affrontare da un punto di vista strategico il problema importantissimo delle materie prime.
Perché dico che questa relazione mi ha convinto e perché dico che è in sintonia con la strategia della commissione europea e quindi rafforza politicamente l'azione comune e la collaborazione tra commissione e Parlamento in questo importantissimo settore? Intanto perché la relazione affronta a 360° i problemi e le opportunità che noi possiamo avere; in secondo luogo, perché raggiunge il giusto equilibrio tra le diverse opzioni politiche e in terzo luogo perché contiene suggerimenti e raccomandazioni concrete ed estremamente interessanti, che contribuiscono all'elaborazione e al miglioramento di una strategia.
Ho detto all'inizio del mio intervento che considero fondamentale la collaborazione tra Parlamento e Commissione e sono ormai mesi e mesi che lavoriamo con l'onorevole Bütikofer, ma con altri tanti parlamentari, penso al "raw material club" che, su iniziativa di deputati di diverse famiglie politiche, Rübig, Florenz, Merkies, Bütikofer, e la recente proposta anche da parte della commissione ITRE per l'avvio di un progetto pilota nel 2012 per la costituzione di una rete di competenza sulle terre rare che ritengo possa apportare un ottimo contributo anche questa proposta alla futura partnership sulle materie prime.
Il motivo per cui diventa fondamentale il coinvolgimento a livello politico di tutte le istituzioni è evidente, la vostra relazione lo descrive benissimo. Un dato che ritengo particolarmente significativo e che mi ha colpito questa mattina mentre, in viaggio tra Monaco di Baviera e Strasburgo, leggevo il testo della relazione, è la parte che contribuisce a darci un'idea concreta di come l'approvvigionamento di materie prime stia diventando un ostacolo per la competitività delle nostre imprese; mi ha colpito quando l'onorevole Bütikofer scrive che la quota delle spese delicata alle materie prime nell'ambito delle spese di produzione totali è di gran lunga superiore alla quota correlata alla retribuzione dei lavoratori e sul medio termine la tendenza è al rialzo per tutti i settori.
Vorrei soffermarmi ora su alcuni aspetti fondamentali di questa strategia che nei suoi tre diversi pilastri, approvvigionamento fuori dell'Unione, approvvigionamento all'interno dell'Unione, efficacia delle risorse, riciclaggio e sostituzione sono a mio avviso elementi indispensabili e sono convinto e sono contento che il Parlamento ne convenga.
L'innovazione è essenziale per realizzare progressi nell'ambito di ciascuno dei settori contemplati dalla strategia dell'unione sulle materie prime che per essere completata deve comprendere l'intera catena del valore, dalla prospezione, all'estrazione, alla trasformazione, al riciclaggio, fino alla sostituzione.
Il lancio di un partenariato per l'innovazione nel settore delle materie prime quindi potrà costituire anche uno stimolo importante per contribuire a realizzare concreti passi in avanti, sono anche più ottimista dell'onorevole Bütikofer, mi pare che più che resistenze, le riserve di qualche paese membro, le perplessità di qualche paese membro siano ormai superate, anche perché il Consiglio "competitività" ha dato via libera a questa nostra iniziativa, e quindi credo che sia importante ora soffermarci su come poter lavorare insieme su questa innovation partnership.
L'altro argomento che è stato affrontato nella relazione, ma anche nell'intervento di Bütikofer, riguarda la diplomazia delle materie prime: è essenziale che queste materie diventino una preoccupazione costante nei nostri rapporti internazionali, sia in termini commerciali che per altri aspetti. Con gli Stati Uniti e il Giappone abbiamo compiuto i primi passi verso una più stretta cooperazione in questo settore, l'Unione africana e l'Unione europea, tanto nella strategia Africa-Unione europea che nel piano d'azione congiunto, si sono impegnate a lavorare per una visione coerente dello sviluppo delle attività estrattive delle materie prime intesa a sostenere le capacità africane a livello nazionale e subregionale o continentale.
La conferenza ad alto livello Africa-Unione europea sulle materie prime che si svolgerà il prossimo 1º dicembre imprimerà lo slancio politico necessario a portare avanti questo partenariato. Anche la Russia, sarò a Mosca a fine ottobre, e l'America Latina, sono stato in Cile lo scorso giugno, sono fronti sui quali stiamo lavorando. Abbiamo sottoscritto un accordo con il Cile, sto lavorando per sottoscriverlo nei prossimi mesi, prima della fine dell'anno, con l'Argentina e con il Brasile. Ricordiamo che il Cile è uno dei principali produttori di litio e anche di litio di altissima qualità, forse il migliore che c'è al mondo, e il rapporto con l'Unione europea è stato accolto con grande entusiasmo, sottolineato anche da un incontro con il presidente della Repubblica e tutto il governo, proprio a voler sottolineare l'importanza dell'accordo strategico sul tema delle materie prime con l'Unione.
Per quanto riguarda la sostenibilità, occorre proseguire lo sforzo volto a conciliare le attività estrattive con requisiti elevati di tutela ambientale. Ovviamente per conciliare questi elementi occorre da un lato basarsi sulla politica di ricerca e innovazione, ma la riuscita in questo campo dipende anche da come si impostano le politiche di accesso all'uso delle terre e dell'agevolazione dell'attività di estrazione di minerali nel rispetto dell'ambiente. Sto per questo lavorando in perfetta sintonia anche con il commissario Potočnik. Si tratta di un ambito che rientra in grande misura nella competenza degli Stati membri, ma la Commissione potrà fungere da facilitatore e la responsabilità finale naturalmente spetta, ripeto, agli Stati.
Infine, noi adotteremo la prossima settimana l'iniziativa faro sull'efficienza delle risorse, dove verranno fornite diverse risposte concrete, in particolar modo per quanto riguarda il riciclaggio.
Gli esempi che ho citato costituiscono soltanto alcuni casi e voglio dire al Parlamento che sto lavorando intensamente anche con il governo svedese – che ha organizzato proprio in questa sede qualche mese fa, prima della pausa estiva, un importante incontro sull'attività estrattiva in materia di materie prime nel Mare di Barents – e sarò in Svezia, sono in contatto con il ministro Carl Bildt, per lavorare insieme e voglio informare altresì il Parlamento che ha incontrato anche il nuovo presidente del Consiglio della Groenlandia e stiamo già lavorando per una mia visita in Groenlandia per affrontare il tema delle materie prime. Da parte della Groenlandia c'è disponibilità positiva ad affrontare con noi un percorso per affrontare e studiare una strategia anche a lungo termine sul tema delle materie prime.
Questo è tutto quello che stiamo facendo e, ripeto, considero di straordinaria importanza – mi scuso se sono stato più lungo del previsto, ma l'argomento è di tale importanza che merita un dibattito approfondito – questo rapporto forte con il Parlamento sarà determinante proprio per disegnare una strategia solida che permetta di dare risposte concrete all'industria senza provocare danni ambientali.
Birgit Schnieber-Jastram, Verfasserin der Stellungnahme des mitberatenden Entwicklungsausschusses. − Herr Präsident, meine Damen und Herren! Ich möchte zuallererst – wie man das hier im Parlament so tut – Herrn Bütikofer ganz herzlich für diesen Bericht danken. Als ständige Berichterstatterin für Politikkohärenz im Interesse der Entwicklung bin ich dem ITRE-Ausschuss an dieser Stelle sehr, sehr dankbar, dass viele Anregungen des Entwicklungsausschusses aufgenommen wurden. Denn es handelt sich ja, wie Herr Bütikofer auch schon sagte, bei der Frage der Rohstoffe um ein Thema von großer Bedeutung: Bis 2050 rechnen die Vereinten Nationen bei der Nachfrage nach Rohstoffen mit einem Anstieg um 300 %.
Wichtig ist diese Diskussion natürlich auch im Zusammenhang mit einer kohärenten Entwicklungspolitik. Ich will hier ein Beispiel nennen: Entwicklungsländer verlieren durch fragwürdige Abrechnungspraktiken von internationalen Rohstofffirmen und durch mangelhafte Verträge mit diesen Firmen jährlich – so Schätzungen – eine Summe zwischen 80 und 160 Mrd. Dollar. Wenn man sich im Vergleich dazu die Entwicklungshilfe der Europäischen Union ansieht, dann liegen wir bei 8 Mrd. pro Jahr. Das heißt, was wir leisten, ist im Vergleich zu der großen Summe doch eher ein Tropfen auf den heißen Stein.
Es ist deshalb ganz wichtig, dass im Bericht deutlich auf Transparenzinitiativen wie die EITI hingewiesen wird. Da diese Initiativen leider erst langfristig greifen können, begrüße ich konkrete Hilfsangebote im Rahmen des Joint Africa EU Strategy Action Plan 2011-2013, etwa bei der Aushandlung von Verträgen mit Rohstoffunternehmen. Jeder einzelne Euro, der für solche Zwecke eingesetzt wird, bringt den Entwicklungsländern nach Schätzungen einen Mehrwert von zehn Euro, und ich glaube, wir können mit Fug und Recht sagen, das ist effiziente Hilfe im Gegensatz zu manch einer Flickschusterei im Nachhinein!
Bernd Lange, Verfasser der Stellungnahme des mitberatenden Ausschusses für internationalen Handel. − Herr Präsident! Herr Berichterstatter, auch von meiner Seite herzlichen Dank für den anspruchsvollen Bericht und die viele Arbeit.
Herr Kommissar, Rohstoffpolitik ist essenziell für die Entwicklung der europäischen Industrie. Auch die Dimension des Handels ist eine ganz entscheidende, und insofern finde ich es richtig und gut, dass man Rohstoffpolitik im internationalen Kontext unter dem Gesichtspunkt der industriellen Politik in Europa verankert. Dazu sind einige Punkte ganz entscheidend: Wenn wir unsere Rohstoffsicherung in der Welt durch Partnerschaftsabkommen sicherstellen wollen, dann können wir das nur tun, indem die Unternehmen, die diese Rohstoffe abbauen, sich auch vernünftig verhalten. Es kann nicht sein, dass europäische Unternehmen Steuern hinterziehen oder die Arbeitnehmerinnen und Arbeitnehmer zu menschenunwürdigen Bedingungen dort arbeiten. Deshalb ist klar: Wenn wir Rohstoffe gewinnen wollen, dann müssen die Unternehmen klare Sozial- und Umweltstandards einhalten.
Zweitens müssen wir auch sicherstellen, dass die Rohstoffe, die wir verwenden, nicht aus Krisenregionen kommen und nicht dazu dienen, Gruppierungen zu finanzieren, die mit Rohstoffen Geld verdienen und Bürgerkriege führen. Wir brauchen ein internationales Zertifizierungssystem für die Gewinnung von Rohstoffen und für die Handelsketten, damit wir nachvollziehen können, woher Rohstoffe kommen. Übrigens gibt es in der Tat gute footprints für Rohstoffe überall.
Drittens müssen wir sicherstellen, dass wir Rohstoffe nicht illegal exportieren. Zu unserem Nutzen müssen wir Schlupflöcher in unserer Gesetzgebung beseitigen, Karl-Heinz Florenz! Wir müssen aber auch die Kontrollen verbessern. Wenn in einem großen europäischen Hafen nur ein Mann die ganze Kontrolle sicherstellen soll, dann haut das nicht hin. Insofern muss der Export besser überwacht werden und auch sichergestellt werden, dass die Monopolstrukturen und Oligopolstrukturen im Rohstoffhandel beseitigt werden. Herr Kommissar, hier setzt die Kommission ja glücklicherweise die richtigen Schritte!
Judith A. Merkies, Rapporteur voor advies van de Commissie milieubeheer, volksgezondheid en voedselveiligheid. − Voorzitter, commissaris, rapporteur, dank voor het voorliggende stuk en uw strategieën. Ook de andere collega's, dank voor alle input. Ik geloof dat we hier een heel bruikbaar stuk hebben. Ik denk, eerlijk gezegd, dat het nog veel verder kan gaan. Het is een heel belangrijk thema.
Wat niet wordt gezien als we naar de huidige economische en financiële crisis kijken, is dat daarachter de volgende crisis al opdoemt die we met een goede strategie op dit moment al kunnen voorkomen. Het gaat over het gebrek aan grondstoffen, die alle opkomende economieën natuurlijk ook graag willen hebben en die onze toekomstige groei ná deze crisis nu al onder druk zet.
Wat ik heel goed vind, is dat er veel aandacht is voor deze kwetsbaarheid van de EU, voor onze afhankelijkheid. En het is ook goed dat we ons concentreren op eigen kracht. Hoe gaan wij om met ons eigen afval? Wat kunnen wij intern in Europa nog doen? De roep om innovatie, die essentieel is om de grondstoffen die we hebben weten te behouden op onze eigen bodem, te herverwerken.
Het is alleen zo dat de innovatie nog wel handen en voeten moet krijgen. Die is nog niet concreet genoeg. Wat bedoelen we daar precies mee? Waar zit nu de echte paradigmaverandering waar Europa om schreeuwt, zeker ook als antwoord op deze financieel-economische crisis en als antwoord op de afhankelijkheid die we in zoveel opzichten hebben? We hebben een gedragsverandering nodig, in de industrie en bij de burger. Hoe kunnen we dat doen? We hebben een compleet ander economisch model nodig. En dan heb ik het helemaal niet over alleen de governance-structuren bij de banken of bij de regering. Nee, dan heb ik het echt over diep ingrijpen in deze economie: bijvoorbeeld een lease-samenleving, waarbij alle producten automatisch terugkomen; toch echt een verschuiving van belasting; het stimuleren van bijvoorbeeld net dat kleine beetje wat nodig is om een kwalitatiever, langduriger, milieuvriendelijker product te kopen; veel scherpere ecodesign-richtlijnen.
Ik waardeer uw woorden bijzonder, als u zegt dat we toch alles moeten doen met respect voor de natuur. Want dat is heel erg belangrijk. We laten heel vaak ons oog té snel vallen op juist die lege gebieden, die natuurgebieden die nog wellicht mogelijk voor mijnbouw zouden kunnen worden gebruikt. Maar wie zegt dat wij in de stad niet op een goudmijn wonen? Ja, we wonen al op een goudmijn in verband met vuilnis, onze urban mining. Maar wellicht wonen we wel écht op een of andere bron van iets wat we kunnen gebruiken. Dus laten we vooral ook kijken naar die gebieden, en niet alleen maar naar dat wat leeg is.
Alle collega's komen met goede voorstellen, en ik hoop inderdaad dat deze zullen worden uitgevoerd, zoals het keurmerk, de chain of custody, de ketenaansprakelijkheid, het goede sociale keurmerk, de aandacht voor illegale verschepingen uit Europa en vooral heel veel innovatie.
Daciana Octavia Sârbu, raportoare pentru aviz, Comisia pentru agricultură şi dezvoltare rurală. − În primul rând, aş dori să salut Comunicarea Comisiei referitoare la materiile prime şi propunerea de creare a unei strategii a Uniunii Europene în acest domeniu.
Vreau să subliniez faptul că mărfurilor agricole trebuie să li se acorde o atenţie specială, având în vedere nevoia asigurării securităţii la nivel mondial. Ne confruntăm cu o serie de probleme în ceea ce priveşte materiile prime agricole, fie că vorbim despre volatilitatea extremă a pieţelor şi preţurilor, cât şi despre rezervele mondiale de hrană în scădere, dar şi de disfuncţionalităţile în lanţul alimentar. Trebuie avut în vedere şi faptul că strategia Uniunii Europene trebuie să ia în calcul factori precum barierele întâmpinate la export şi, în acest sens, e nevoie ca aceste chestiuni să fie clarificate în prealabil în cadrul Organizaţiei Mondiale a Comerţului.
Îmi exprim speranţa că viitoarea strategie a Uniunii Europene va ţine cont de toate particularităţile materiilor prime agricole şi ale pieţelor agricole şi va fi o strategie eficientă, care să asigure securitatea aprovizionării.
Pilar del Castillo Vera, en nombre del Grupo PPE. – Señor Presidente, estamos discutiendo un informe que la Comisión presentó en su día sobre la estrategia para hacer frente a un asunto de especial importancia, que no es otro que la volatilidad de los precios de las materias primas y el aumento de su demanda por parte de los países en vías de desarrollo, especialmente China.
Por parte de mi Grupo queremos agradecer el informe Bütikofer y decir que coincidimos muy sustantivamente con él, porque consideramos que desarrolla, que utiliza una aproximación, un enfoque realmente satisfactorio sobre las materias primas y la estrategia para su uso, su acceso y su desarrollo. En ese sentido, creemos que en el informe que estamos debatiendo hay un equilibrio con respecto al acceso a las materias primas —que son fundamentales, que son críticas— tanto dentro como fuera de la Unión Europea; que se subraya de manera adecuada la importancia del uso eficiente de las fuentes de materias primas; y que se presenta un número de propuestas que son muy interesantes para la mejora de las prácticas de reciclaje en la Unión Europea.
Junto a esto, quiero señalar, en nombre de mi Grupo, que consideramos que no se debe afrontar el tema desde la reducción del consumo, teniendo en cuenta que es fundamental mantener el crecimiento; el crecimiento económico se tiene que mantener e impulsar y, por tanto, lo que se tiene que plantear son políticas de uso eficiente de estas materias primas y políticas que realmente incentiven un uso racional de las mismas. Igualmente creemos que el impacto sobre la especulación va a ser positivo, porque las medidas de transparencia que ha propuesto la Comisión van a redundar en que estemos efectivamente ante un mercado más transparente que aquel en que hoy nos encontramos y, por tanto, con menores niveles de posibilidad de especulación.
Marita Ulvskog, för S&D-gruppen. – Herr talman! Jag vill först instämma till fullo med kollegerna Judith Merkies, Bernd Lange och med föredraganden Reinhard Bütikofer. De har redan sagt det, nämligen att resurseffektivisering, återvinning, urban mining är oerhört viktiga investeringar i jobb, i tillväxt och i ett värnande och hushållande med vår miljö, men med innovationer, med ett modernt tänkande, med ett modernt handlande som redskap. Jag vill samtidigt lyfta fram ett helt annat perspektiv som är avgörande för de väljare som jag representerar i detta parlament.
Det första jag gjorde när parlamentet började arbeta med råvarufrågorna var att resa till ett av Europas råvarucentra, nämligen norra Sverige, Norrbotten. Där träffade jag de verkliga experterna som vet vad råvaror betyder för tillväxt, för arbete och för industriell utveckling. Jag talade med forskare, med näringslivsföreträdare och med de fackliga organisationerna. Det de beskrev var hur denna urgamla sektor nu blomstrar igen, hur man öppnar nya gruvor, hur gamla gruvor återuppväcks, hur man prospekterar, hur man utvecklar tekniken och hur man höjer kvaliteten. Detta till följd av att den globala efterfrågan ökar igen. Globaliseringen har helt enkelt vänt tillbaka till Europa. Efterfrågan kommer från världen utanför Europa, samtidigt som vi ska klara att försörja vår egen industri. Detta är oerhört spännande. Jag får väl säga till kommissionär Tajani att man inte behöver åka till Grönland. Vi har hela norra Europa, där det finns mängder av kvalificerad teknik, forskning, högkvalitativa råvaror och en arbetsmiljö som också är mycket bra för dem som arbetar i denna del av industrin. Jag tror vi kan göra mycket mer av detta utan att behöva kasta blickarna längre uppåt till att börja med.
Jag ser också råvarustrategin som ett erkännande från EU:s sida för den avgörande roll som norra Europa har när det gäller industriell utveckling och välstånd. Det är viktigt.
En av de främsta hemläxorna från mitt besök i norra Sverige var dock betydelsen av fungerande infrastruktur, både för råvarurika regioner och för industriella centrum. Det är avgörande för en effektiv och värdeburen tillväxt.
I och med detta betänkande kräver parlamentet att de nya riktlinjerna för EU:s program för infrastruktur TEN-T tar hänsyn till behovet av att länka råvarutillgångarna till industriella centrum. Kommissionen måste lyssna på detta och komma med konkreta förslag.
En annan viktig fråga är naturligtvis utvecklingsperspektivet, vilket flera andra talare redan har varit inne på. En central utgångspunkt är att utvinning av råmaterial och handel med länder utanför EU självfallet måste bygga på jämlika partnerskap. Vi ska inte bidra till en utveckling som innebär att vi backar bandet tillbaka till den nykoloniala tiden, till den gamla koloniala tiden. Där ska vi inte hamna. Det behöver vi inte, det finns enorma rikedomar, och det finns många goda partnerskap att nå fram till.
Lena Ek, on behalf of the ALDE Group. – Mr President, Europe is facing one of its most testing times yet. As we Europeans find ourselves in an increasingly globalised world, we face the dual challenge of securing European prosperity and fighting climate change. Over the coming decades we need to restructure the European economy in order to achieve smart, sustainable and inclusive growth for the whole continent. These are challenges acknowledged in the EU's jobs and growth strategy, the 2020 Strategy, and they should also be at the forefront of a successful raw materials strategy.
The challenges should not be underestimated. According to some estimates, investment needs for transport, energy, ICT and other sectors will amount to EUR 4 000 billion up to 2050. To achieve this, a secure supply of raw materials is the key to a future where Europe leads the world in green technology. As economies go greener they also increasingly compete for the same key raw materials, many of which we must import from competing world powers.
The raw materials strategy needs to be connected – or more connected – to other important European policies, for example on industry, research, trade, transport and sustainable economic growth. Especially at this time of crisis, we need real growth- orientated reforms based on encouraging free trade. Tying a raw materials strategy based on free trade closer to other EU policies will enhance access to raw materials for European companies as well.
Apart from being green and trade-oriented, the EU raw materials strategy must also ensure that both developed and developing countries can benefit from the sustainable supply of materials. It is crucial that the capacity of developing countries is strengthened using the ‘Aid for Trade’ mechanism. Special attention must be paid to fragile states and post-conflict situations in order to ensure that raw materials are not used to escalate or finance conflict.
Europe needs actions aimed at innovation and eliminating trade barriers in third countries, not a policy of stockpiling rare and critical raw materials while undermining democracy abroad.
Europe should also take advantage of the materials that we have here. Contrary to frequent assertions, Europe is still rich in natural resources and, with its minerals, metals and forests, Northern Europe in particular has the potential to meet many of the EU’s raw material needs in a sustainable way, provided there is transport.
If sound and strategic management of our own resources can be coupled with real reform of the internal market, we will be well on our way to being a competitive player in tomorrow’s global green economy.
Finally, I would like to congratulate the rapporteur on a very good report.
Bas Eickhout, namens de Verts/ALE-Fractie. – Voorzitter, dank u, rapporteur, voor dit verslag. En ook dank u, commissaris Tajani, voor uw woorden over dit verslag. Het lijkt alsof iedereen eensgezind is. Een mooie strategie om grondstoffen te veilig te stellen. Misschien moet ik toch even wat scherper zijn, want als ik dit verslag vergelijk met het originele verslag van de Commissie, dan zitten er wel degelijk hele grote verschillen in. Ik ben erover verheugd dat de heer Tajani nu blij is met het verslag van het Europees Parlement, maar het gaat hier wel echt om een andere strategie.
Als ik het verslag van de Commissie lees, dan gaat het vooral om een strijd met China om zo snel mogelijk grondstoffen naar Europa te halen. Als dat niet lukt, dan snel in Europa ontginnen. En dan deel drie: o ja, we zouden ook wat efficiënter moeten omgaan met grondstoffen. Dat is precies de verkeerde volgorde, en dat laat dit verslag ook zien.
We moeten zelf eerst vooral efficiënter omgaan met onze natuurlijke hulpbronnen, met onze grondstoffen. Een heel eenvoudig voorbeeld is recycling. Als we één ton ontginnen, vinden we daar gemiddeld waarschijnlijk vijf gram goud in. Als we naar één ton elektronisch afval kijken, zit daar 150 gram goud in. Dat is een veel slimmere, goedkopere, efficiëntere manier om aan onze grondstoffen te komen. Het is ook - en u bent commissaris van industrie - een Europese industrietak die gestimuleerd moet worden, juist hier in Europa, het hergebruik van onze eigen grondstoffen die hier al in de markt zitten. Dàt is slim beleid.
Als we dan gaan ontginnen, dan absoluut niet in Natura 2000-gebieden. Dat laat dit verslag ook heel duidelijk zien. U zegt dat we natuurlijk rekening moeten houden met het milieu. Dat wil ik scherper zien. We willen dus niet raken aan Natura 2000-gebieden. Maar ik wil bijvoorbeeld ook niet dat Europa in de Noordpool gaat. Dan hebben we het tenminste over concreet beleid in plaats van vage woorden.
Ten derde: als we dan inderdaad grondstoffen van buiten Europa moeten binnenhalen, dan is het contact met ontwikkelingslanden aan de orde. Dan hebben we het over diplomatie. Maar dit beleid wil ik dan wel terugzien in de gehele Commissie, ook bij de commissaris voor handel, De Gucht. Want de consistentie van het buitenlands beleid van Europa is helaas vaak nog ver te zoeken.
Julie Girling, on behalf of the ECR Group. – Mr President, may I give my thanks to the rapporteur for the report which I read with great interest. I followed this report as shadow rapporteur for the opinion in the Committee on the Environment, Public Health and Food Safety, and the debate there quite rightly centred around some very specific areas in the report.
It is absolutely clear that we need to consider strategies for reducing the use of, and increasing the recycling of, these scarce raw materials, but we also need to make sure that we do not over-complicate the issue. A strategy is a strategy and the title of this report is ‘an effective strategy’. We need to be aware that we could become too prescriptive at this stage. We need to leave our options open whilst agreeing our broad strategy.
Take, for example, urban mining. This is a great concept. I come from a country with a very long history of landfill, and I am sure there is a great deal in there that we could very usefully use, but we need to be careful. Landfill creates greenhouse gases, we all know that; that is why we are trying to avoid it. Old landfills are sealed, they can create noxious gases, sometimes poisonous gases, so we must be very careful before we move forward with this strategy, and we must have good and careful impact assessments in place.
Likewise, the issue of stockpiling, referred to here, must be approached with caution. Much of the debate around this subject has centred on the distortions of supply in the market and on speculation – market manipulation. This is all open to debate, but I believe that the last thing we need to do in response to that concern is to talk about stockpiling, because that is a manipulation of the market, and there is absolutely no guarantee – without much further thought and much further examination – that this will take us any further forward .
Broadly, I welcome the report. I thank the rapporteur once again and I look forward to working together on a raw material strategy as the years go by because this is clearly just the beginning of a long road.
Marisa Matias, em nome do Grupo GUE/NGL. – Também eu gostaria de começar por dar os parabéns ao relator pelo trabalho que fez na descrição das necessidades actuais da indústria europeia em matéria de matérias-primas, passo a redundância, e também na ênfase que coloca nos riscos ambientais que lhe estão associados e nas estratégias de reciclagem. Acho que todos estes são pontos positivos, de entre outros, do relatório que aqui é apresentado. Mas eu penso que devemos ter em atenção aquilo que é a proposta da Comissão e eu não posso concordar, de forma nenhuma, com este modelo que é apresentado, a chamada diplomacia das matérias-primas.
Esta proposta, juntamente com a proposta de estabelecer um dispositivo de monitorização ao nível do G8 ou do G20 reforça, naquilo que é a minha perspectiva, uma divisão, uma nova divisão, ou reforça a divisão do mundo entre os países industrializados com necessidades de matérias-primas, como todos nós sabemos e essas são legítimas, e esses estão de um lado, e, do outro lado, os países pobres que são ricos em matérias-primas mas que não podem sequer aceder a elas. Nós sabemos que, no contexto industrial europeu, existem forças que querem garantir o abastecimento dessas matérias-primas por todos os meios necessários. Esta visão do mundo é um retrocesso ao passado, um pensamento do passado e a Europa já devia ter aprendido porque, pelo menos, temos uns quinhentos anos de experiência neste domínio. Portanto, não há garantias de que o modelo da diplomacia das matérias-primas não se traduza numa chantagem diplomática. Os países em desenvolvimento e as suas populações devem ter direito aos seus recursos e eu penso que é do novo modelo de desenvolvimento que devemos falar, como já foi referido, mais inovador, e penso que o centro do serviço de acção externa deve ser a cooperação e não a diplomacia dos negócios.
Jaroslav Paška, za skupinu EFD – Vážený pán predsedajúci, vážený pán komisár, tak, ako sa v správe pána poslanca Bütikofera uvádza, európsky priemysel sa dostáva do stále väčších ťažkostí pri získavaní surovín potrebných pre inovatívnu produkciu.
Prudký priemyselný rast v krajinách tretieho sveta najmä v Ázii a v Južnej Amerike zvyšuje dopyt po surovinách, vzácnych kovoch či prvkoch vzácnych zemín, zvyšuje ich ceny a zhoršuje dostupnosť pre európsky priemysel.
V Európe sa však už dlhodobo koncentrujú veľké množstvá opotrebovaných priemyselných výrobkov považované za odpad, ktoré neraz obsahujú vzácne kovy či materiály ťažko získavané zo zahraničia. Preto sa popri hľadaní nových možností získavania surovín, či už prostredníctvom obchodnej diplomacie alebo kooperácie pri odkrývaní nových ťažobných kapacít, musíme, myslím si, viac orientovať aj na využitie potenciálu recyklácie odpadu.
Recyklovateľný priemyselný odpad by sme už skutočne nemali považovať len za bezcenné znečistenie. Ale naopak, za nový potenciálny zdroj surovín umožňujúci aspoň čiastočne znížiť závislosť Európskej únie od krajín dodávajúcich jej chýbajúce suroviny.
Ιωάννης Α. Τσουκαλάς (PPE). - Κύριε Πρόεδρε, θα ήθελα κατ' αρχήν να εκφράσω την ικανοποίησή μου για την έκβαση της συζήτησης σχετικά με τη στρατηγική της Ευρωπαϊκής Ένωσης για τις πρώτες ύλες, αλλά και για την υψηλή ποιότητα της τελικής έκθεσης που τίθεται σε ψηφοφορία ενώπιον της Ολομέλειας. Πιστεύω ότι το τελικό κείμενο εμπεριέχει πραγματικά εκείνες τις παραμέτρους, αναπτυξιακές, βιομηχανικές, περιβαλλοντικές, καινοτομικές, που οφείλουν να διέπουν μια δυναμική ευρωπαϊκή στρατηγική της Ευρωπαϊκής Ένωσης για τις πρώτες ύλες.
Ζητούμενο είναι μια στρατηγική η οποία θα ενισχύει τις αναπτυξιακές δυνατότητες και την ανταγωνιστικότητα της Ευρωπαϊκής Ένωσης· θα στηρίζει αλλά και θα στηρίζεται από την ευρωπαϊκή βιομηχανική παραγωγή θα αξιοποιεί τις εγχώριες πρώτες ύλες υπό συνθήκες απολύτου σεβασμού του περιβάλλοντος· θα συνδέεται με την ερευνητική και καινοτομική προσπάθεια, με τη δημιουργία νέων θέσεων εργασίας και την εκπαίδευση υψηλής ποιότητας ανθρώπινου δυναμικού· θα ισχυροποιεί τη θέση της Ευρωπαϊκής Ένωσης μέσα σε ένα ευμετάβλητο διεθνές περιβάλλον όπου ο ανταγωνισμός για την πρόσβαση στους φθίνοντες φυσικούς πόρους αναμένεται να είναι όλο και σκληρότερος.
Κύριε Πρόεδρε, θα ήθελα να σταθώ στο θέμα των σπανίων γαιών στο οποίο επανειλημμένα έχω αναφερθεί από αυτό το βήμα. Προσωπικά αισθάνομαι δικαιωμένος για την επιμονή μου στην ανάδειξη αυτού του θέματος και τις επανειλημμένες οχλήσεις προς την Ευρωπαϊκή Επιτροπή. Οι σπάνιες γαίες από παραμελημένο εξωτικό θέμα για λίγους ειδικούς κατέληξαν να βρίσκονται στα πρωτοσέλιδα εφημερίδων και σε άρθρα περιοδικών. Λειτούργησαν σαν ένα χρήσιμο σύμβολο αναδεικνύοντας τις στρατηγικές εξαρτήσεις της Ευρωπαϊκής Ένωσης σε πρώτες ύλες και την ανάγκη για μια μακροπρόθεσμη αποφασιστική πολιτική όπου η βιομηχανική, η ερευνητική και η καινοτομική προσπάθεια θα συνεπικουρούνται από ξεκάθαρες και ισορροπημένες διεθνείς σχέσεις.
Αισθάνομαι δικαιωμένος και για το ότι η Ευρωπαϊκή Επιτροπή συμμερίζεται την πρότασή μας για τη δημιουργία στρατηγικών αποθεμάτων σπανίων γαιών, όπως πρόσφατα τουλάχιστον ανακοίνωσε, προκειμένου να υποβοηθήσει τη σταθερότητα των τιμών και την ομαλή τροφοδοσία της ευρωπαϊκής βιομηχανίας πράσινης και υψηλής τεχνολογίας.
Adam Gierek (S&D). - Panie Przewodniczący! Polityka surowcowa – w związku z nierównomiernym rozkładem zasobów na świecie – jest podatna na monopolizację. Może to pociągać za sobą nieuprawnione żądania gospodarcze lub polityczne. Niezbędne jest zatem suwerenne zarządzanie zasobami surowcowymi Unii przez państwa członkowskie i ich efektywna eksploatacja.
Pozyskanie surowców pierwotnych wymaga nakładu energii: innymi słowy, można wyznaczyć ekwiwalent energetyczny surowców, będący jedną z miar efektywności ich stosowania. Fiskalne stymulowanie produkcji surowców powinno być domeną władz lokalnych, odpowiedzialnych za wodę, grunty oraz struktury geologiczne. Ich efektywną eksploatację umożliwia pełne stosowanie zasady pomocniczości oraz lepsze wykorzystanie środków publicznych.
Polityka strategicznego partnerstwa Unii z Federacją Rosyjską staje się ważnym elementem poprawy bilansu nie tylko surowców energetycznych. Pozyskiwanie surowców wtórnych metodą recyclingu oraz substytucja materiałowa to wielka rezerwa, która wymaga racjonalnych nakładów na badania i innowacje. Trend rozwojowy unijnej inżynierii materiałowej to szersza substytucja energochłonnych surowców i materiałów przez te, które spełniają kryteria użytkowania przy niższym nakładzie energii. Przykładem jest tu stosowanie konstrukcji drewnianych w budownictwie indywidualnym oraz ceramika szlachetna o dużej odporności na kruche pękanie, zastępująca metale w budowie maszyn.
Realizacja ambitnej polityki energetyczno-klimatycznej jest niemożliwa bez dostępu do surowców służących wytwarzaniu materiałów o specjalnych własnościach fizyko-chemicznych, jak na przykład metale ziem rzadkich na supermagnesy, czy też miedź, dobrze przewodząca ciepło i prąd.
Michael Theurer (ALDE). - Herr Präsident! Zunächst ein herzliches Dankeschön an den Berichterstatter Reinhard Bütikofer für den sehr guten Bericht! Sehr geehrter Herr Kommissar Tajani, heute Abend haben Sie ein deutliches Signal gegeben, und das ist für uns ein Zeichen der Hoffnung, denn am Anfang, bei der Vorstellung der Strategie der Kommission, waren unsere Erwartungen nicht erfüllt. Es geht bei der Rohstoffstrategie aber um einen Lebensnerv für Wirtschaft, Beschäftigung und Arbeitsplätze hier in der Europäischen Union. Deshalb ist eine kohärente Strategie unbedingt erforderlich.
Natürlich brauchen wir die drei Säulen: Sicherung unserer eigenen Rohstoffquellen, Recycling-Strategie einschließlich Effizienzsteigerung, aber auch ein gemeinsames Vorgehen, um mit den Hauptrohstofflieferanten dieser Welt Partnerschaften aufzubauen. Die Änderungsanträge der liberalen Fraktion konzentrieren sich darauf, dass wir auch Wissenschaftler verstärkt in diese Strategie einbeziehen, denn es gibt viele moderne Techniken, etwa um Rohstoffe am Meeresgrund, in den Ozeanen zu nutzen, die erst noch erforscht und weiterentwickelt werden müssen. Genau hier können die Europäer auch den Rohstofflieferanten in den Drittwelt- und Schwellenländern etwas anbieten im Rahmen einer gemeinsamen Rohstoffstrategie. Wir als Liberale glauben, dass dabei auch berücksichtigt werden muss, dass kleine und mittlere Unternehmen unsere besondere Hilfe brauchen. Großkonzerne können sich Rohstoffe selber sichern, kleine und mittlere Unternehmen aber brauchen eine gemeinsame Strategie.
Deshalb rufen wir Sie auf: Lassen Sie uns gemeinsam vorangehen, die Mitgliedstaaten unter dem Dach der EU vereinen und langfristige Partnerschaften mit den Rohstoffländern aufbauen! Wirtschaftspolitik, Umweltpolitik und internationaler Handel gemeinsam mit Entwicklungspolitik aus einer Hand – das muss das Ziel der Rohstoffstrategie sein!
Ilda Figueiredo (GUE/NGL). - Estamos de acordo de que é preciso uma estratégia eficaz no domínio das matérias-primas. É preciso evitar situações como a de 2007-2008, em que muitas matérias-primas atingiram preços exorbitantes ou não ficaram mesmo disponíveis, devido, fundamentalmente, à especulação que atingiu o mercado das matérias-primas. É necessário criar todas as condições para que o mercado físico não seja obscurecido pelo mercado financeiro de instrumentos derivados, cujo volume tem crescido desproporcionadamente ao longo dos anos. Mas, para que fique protegido da especulação que pode tornar as matérias-primas inacessíveis, não basta falar em transparência em geral, é preciso ir muito mais longe.
Desde logo assegurar uma disponibilidade fiável de informação oficial sobre os fluxos e stocks físicos de matérias-primas para que não haja risco de interrupção de fornecimentos, o que repõe a necessidade de um melhor conhecimento dos recursos geológicos na Europa e da sua exploração, incluindo nos territórios subaquáticos, no fundo marinho, mas também se impõe que a sua exploração se faça cumprindo regras sociais e ambientais, além do respeito pelas soberanias e interesses dos Estados e povos onde esses recursos existem, incluindo o desenvolvimento da cooperação com países produtores terceiros, designadamente África, evitando quaisquer novas formas de colonialismo.
Por último, sublinhamos ainda a importância do desenvolvimento, da boa utilização e da reciclagem de materiais, o mais completa possível, quer pela escassez de numerosas matérias-primas primárias, quer por gerar fontes secundárias, quer por reduzir impactos negativos em fim de vida e evitar resíduos poluentes, quer por criar oportunidades industriais autóctones.
Esperemos que a Comissão tenha em conta estes variados aspectos para uma estratégia eficaz.
Bastiaan Belder (EFD). - Voorzitter, de toegang tot grondstoffen is van cruciaal belang voor het welzijn van de Europese burgers en de situatie op de grondstoffenmarkten verdient daarom de hoogste prioriteit. Hierbij moet de EU zorgen voor transparantie, stabiliteit en een zekere mate van marktregulering, waarbij steeds de vraag moet worden gesteld hoever regulering kan gaan.
Daarnaast moet het potentieel van recycling en het diversifiëren van bronnen goed worden benut. Duurzaamheid is hier het sleutelwoord. Europese bedrijven dienen een verantwoord aankoopbeleid te voeren, maar de Europese Unie moet zorgen voor goede kadervoorwaarden. Wanneer de EU wetgeving inzake conflictmineralen voorstelt, moet absoluut voorkomen worden dat de gewone bevolking, die betrokken is bij mineraalwinning, hiervan de dupe wordt. De behoefte aan grondstoffen moet worden ingevuld op een wijze die de landen van oorsprong recht doet met het oog op mensenrechten, milieu, eerlijke en open handel en stabiele markten. Het spreekt vanzelf dat ik veel respect en waardering heb voor onze rapporteur.
Jolanta Emilia Hibner (PPE). - Panie Przewodniczący! Dziękuję naszemu komisarzowi Tajaniemu oraz sprawozdawcy, który poświęcił bardzo dużo czasu na przygotowanie tego naprawdę niezwykle dobrego sprawozdania.
Dzisiaj zajmujemy się niezwykle ważnym tematem – zasobami, których potrzebuje Europa i świat. W tej chwili mówimy o skutecznej strategii, która będzie wyznaczała nowe kierunki działań zarówno konsumpcji, jak i zrównoważonego wykorzystania naszych surowców i materiałów. Zasoby naturalne są w tej chwili podstawą funkcjonowania wszystkich gospodarek, zarówno światowej, jak i europejskiej, wpływają na jakość naszego życia. Dlatego musimy spowodować, żeby model konsumpcji i produkcji, który w tej chwili obowiązuje, był jakością też dla przyszłych pokoleń, żeby nie było tak, że my tylko wykorzystamy, a naszym następcom dajemy niewiele. Wysokie zużycie surowców blokuje też gospodarki europejskie jako konkurencyjne, jako niskoemisyjne i nowoczesne. Dlatego tak ważne jest zajęcie się odpadami, które w dużej ilości zawierają bardzo cenne surowce. Przestawienie się na zieloną gospodarkę będzie wymagać znacznych nakładów, ale będzie również wymagać zmian na poziomie społeczno-gospodarczym. Konieczne są też zintegrowane działania w zakresie rozwoju nowoczesnych technologii, energetyki, przemysłu i ochrony środowiska. Polityki i strategie muszą być w najbliższym czasie ukierunkowane na ograniczenie emisji zanieczyszczeń do atmosfery. Dlatego ważne jest, żebyśmy przygotowali taką strategię, która jest spuścizną przejętą od naszych ojców i która przekazuje tę spuściznę naszym następnym pokoleniom.
Riikka Manner (ALDE). - Arvoisa puhemies, hyvä komission jäsen, aivan aluksi haluan kiittää mietinnön laatijaa tästä hyvin tärkeästä mietinnöstä. Eurooppa ja koko maailma tarvitsevat tehokasta raaka-ainestrategiaa, mikä useaan kertaan täällä on todettu, jotta meidän luonnonvaramme ja erityisesti kriittiset raaka-aineet riittävät myös tuleville sukupolville.
Aivan ensiksi haluan todeta, että olen hyvin tyytyväinen siihen, että valiokunta on huomioinut tässä mietinnössä myös hyvin vahvasti pohjoisen Euroopan, josta löytyy merkittäviä malmi- ja mineraaliesiintymiä sekä suuria metsäalueita. Pohjois-Euroopalla ja erityisesti arktisilla alueilla on hyvin paljon potentiaalia ja suuri rooli raaka-aineiden saatavuudessa myös tulevaisuudessa.
Olisi hyvä, että komissio selvittäisi entistä paremmin, missä määrin me pystymme hyödyntämään näitä eurooppalaisia mineraaliesiintymiä, sekä huomioisi, että niiden hyödyntäminen kestävällä tavalla vähentäisi raaka-aineidemme tuontitarvetta kolmansista maista. Onkin huomioitava, että erityisesti arktisten alueiden suuri potentiaali muun muassa mahdollisten harvinaisten maametallien tarjoajana voi tulevaisuudessa vähentää riippuvuuttamme tuontimineraaleista.
Tässä mietinnössä käsitellään myös mineraaliverotusta, ja olen hyvin tyytyväinen siihen, että valiokunta on ottanut kielteisen kannan mineraalivarojen verotukseen. Kuten valiokunta mietinnössä on todennut, vero ei ole tässä tapauksessa asianmukainen väline resurssitehokkuuden lisäämiseen.
Haluaisin vielä lopuksi korostaa erityisesti metsien merkitystä tulevaisuuden raaka-aine- ja energialähteinä. Olen hieman pettynyt, ettei metsiä ole tässä mietinnössä huomioitu tarpeeksi kattavasti, sillä metsissä on hyvin paljon potentiaalia ja metsäsektori on keskeisessä asemassa myös tulevaisuuden vihreässä taloudessa.
Esther de Lange (PPE). - Voorzitter, er is al heel veel gezegd over het belang van een doeltreffende grondstoffenstrategie voor Europa. Ik wil het graag wat concreter maken, dus ik pik er één grondstof uit: fosfaat. Dat is belangrijk voor de groei van gewassen. Over 50 tot 90 jaar zijn echter wereldwijd de voorraden aan fosfaat volledig uitgeput. En dat terwijl in dezelfde periode de wereldbevolking groeit tot negen miljard mensen, die ook te eten willen.
Beste commissaris, we kunnen daar woorden aan blijven wijden, maar we kunnen ook overgaan tot actie, bijvoorbeeld door het stimuleren, hier in de Europese Unie, van mestvergisting. Dat levert in de eerste plaats hernieuwbare energie op, in de tweede plaats verlaagt het de milieubelasting en ten derde levert het als eindproduct een waardevol mineralenconcentraat op, ook wel bekend als digestaat, dat kunstmest, en dus fosfaat, kan vervangen. Dat is volgens mij een win-win-winsituatie.
U kunt deze innovatie stimuleren door dergelijke projecten een steuntje in de rug te geven via bijvoorbeeld structuurfondsen, het plattelandsbeleid of de eventuele vergroeningscomponent van het nieuwe gemeenschappelijk landbouwbeleid. En ook door het mineralenconcentraat te definiëren als kunstmestvervanger en niet meer, zoals nu het geval is, als primaire meststof. Dit is een technisch verhaal, maar dit voorbeeld van fosfaat laat zien dat een doeltreffende grondstoffenstrategie pas een kans maakt als woorden omgezet worden in concrete daden, hoe technisch ze soms ook zijn. Ik hoop dat de commissaris bereid is om ook zo concreet te worden en ik hoor van hem graag of hij in de toekomst deze stappen zal ondernemen.
Silvia-Adriana Ţicău (S&D). - Mulţumesc domnului raportor pentru colaborare şi pentru preluarea amendamentelor depuse în textul final al raportului.
Uniunea Europeană depinde în totalitate de importurile de materii prime, iar cererea de materii prime va fi determinată de evoluţiile viitoare din economiile emergente şi de răspândirea rapidă a tehnologiilor aferente.
Materiile prime şi pământurile rare sunt tranzacţionate la nivel mondial, pieţele pentru anumite materii prime şi pământuri rare fiind mai puţin transparente şi volumele tranzacţionate foarte reduse, în comparaţie cu cele aferente altor materiale. Pământurile rare sunt utilizate în producţia de monitoare, telefoane mobile şi alte aparate de uz cotidian. Acestea sunt esenţiale pentru fabricarea magneţilor permanenţi folosiţi la turbinele eoliene, sunt esenţiale pentru vehiculele electrice, pentru convertoarele catalitice pentru autoturisme, pentru circuitele electronice, fibra optică şi superconductorii pentru temperaturi înalte. Deci, pământurile rare sunt esenţiale pentru ca economia Uniunii Europene să devină o economie eco-eficientă.
Solicit Comisiei şi statelor membre ca în cadrul viitorului program-cadru de cercetare să dezvolte un program pentru cercetare şi inovare în domeniul noilor materii şi materiale, care ar putea înlocui pe viitor actualele materii prime ale căror resurse sunt deficitare. Totodată, subliniez necesitatea investiţiilor în reciclarea materiilor prime şi a pământurilor rare, întrucât mineritul, rafinarea şi reciclarea acestora au consecinţe grave asupra mediului, dacă nu sunt gestionate corespunzător.
De asemenea, este important ca Uniunea Europeană să stabilească parteneriate avantajoase cu ţările bogate în resurse, precum cele din America de Nord, Australia, Asia şi din regiunea Mercosur. Solicit Uniunii Europene să susţină ţările în curs de dezvoltare, precum India şi Brazilia, bogate în resurse. Ca membru al Delegaţiei UE-Mercosur, atrag atenţia asupra celui de-al 5-lea summit UE-Brazilia, ce va avea loc în data de 4 octombrie la Bruxelles.
Disponibilitatea materiilor prime şi a pământurilor rare este esenţială pentru dezvoltarea industrială a Uniunii Europene. De aceea, solicităm Comisiei ca recomandările acestui raport să fie transpuse prin acţiuni concrete ale Comisiei şi ale statelor membre. În final, solicităm Comisiei să actualizeze periodic lista materiilor prime pentru a fi la curent cu evoluţiile pieţei şi tehnologiei.
Karl-Heinz Florenz (PPE). - Herr Präsident! Lieber Reinhard Bütikofer, herzlichen Dank von dieser Stelle aus für Deinen guten und ausgewogenen Bericht! Ich habe mich darüber sehr gefreut. Ich glaube, dass dieser Bericht dazu beitragen wird, dass das Bewusstseinsproblem, das wir in Europa haben, auch in der Kommission aufgegriffen wird. Wir wissen, wie lange wir auf diesen Bericht gewartet haben. Das hat sicherlich nicht an Kommissar Tajani gelegen, sondern an allen anderen, die rund um ihn mitwirken.
Wir haben auch Informationen aus der letzten Tagung des Rates (Umwelt), wonach der Kommissar die Rohstoffstrategie vorstellte und dieser Bericht verbal einhellige Unterstützung fand. Beim Tagesordnungspunkt 2, Electronic-Waste-Richtlinie, war allerdings jegliche Solidarität verschwunden, als es darum ging, Standards festzulegen sowie die notwendigen Maßnahmen zu ergreifen und dies in dieser Richtlinie festzuschreiben. Es war eine reine Katastrophe, es war ein Jammertal! Der Rat hat sich nicht mit der Kommission einigen können, was relativ selten ist, und ich bin sehr froh, dass Kommissar Potočnik dagegengehalten hat.
Ich glaube also, dass dieser Bericht Bewegung in unser Thema bringen kann. Denn wenn das Klimaproblem nur halb so groß ist, wie wir hören, dann brauchen wir hochinnovative Kontinente wie Europa, die hochmoderne Technologien entwickeln. Dazu müssen wertvolle Rohstoffe verarbeitet werden, die wir dann übrigens auch weltweit verkaufen können. Ich glaube also, dass die drei Säulen, die die Kommission vorgeschlagen hat, nicht eine nach der anderen umgesetzt werden können – da unterscheide ich mich von dem einen oder anderen grünen Kollegen –, sondern dass wir sie alle drei gemeinsam umsetzen müssen. Wer die Rohstoffdiplomatie bösartig auslegen will, der soll es tun. Mir geht es darum, dass wir auch mit Drittweltländern anständig umgehen, wie wir es leider in den letzten 20, 30 Jahren nicht getan haben. Wir sollten uns da Verbündete holen, damit unsere Export- und Importmöglichkeiten ausgebaut werden, damit wir gemeinsam reagieren können, damit wir eine Umgangsform finden, damit die Regionen, in denen wir z. B. Erze abbauen, auch einen Vorteil und einen Profit davon haben und beispielsweise Schulen gebaut werden.
Der zweite Punkt ist die innergemeinschaftliche Frage. Da gibt es für die europäische Industrie große Chancen, denn es geht um die Substituierung von Rohstoffen, die wir heute als natürlich ansehen, wie etwa Kupfer. Ich bin ganz sicher, dass es in der Zukunft keine Kupferwasserleitungen mehr geben wird und wir über die Chemie neue Leitungen bekommen. Hier liegen große Potenziale für die Industrie.
Als Landwirt kann ich dem Thema FFH natürlich nicht ausweichen. FFH ist gut, FFH ist geboren, aber man soll es bitte nicht übertreiben! Man muss die FFH-Richtlinie durchaus als Instrument zum Schutz der Umwelt ansehen. Meine Familie betreibt seit 300 Jahren Umweltschutz, wir brauchen solche Regelungen gar nicht. Aber wenn die FFH-Richtlinie zu einer Waffe gegen Rohstoffpolitik wird, dann wird es ernst und dann müssen wir gemeinsam mit Augenmaß dagegenhalten.
Die dritte Säule, sie wurde schon von vielen hier angesprochen, ist die Frage: Was machen wir in Europa? Recyclingpolitik, Effizienzpolitik ist das alleroberste Gebot – lassen Sie uns auf der Stelle damit anfangen!
Csaba Sándor Tabajdi (S&D). - Az Európai Parlamentben működő STOA-panel ebben az évben a természeti erőforrásokkal való gazdálkodást választotta az évi közgyűlése témájául – kezdeményezésemre. Nagyon örülök Bütikofer úr kiváló jelentésének, mert a XXI. század Európájának tényleg ez az egyik legnagyobb kihívása: mi lesz a természeti erőforrásokkal, köztük a nyersanyaggal. A Bütikofer-jelentés a lényeget érinti, hogy nagyon is koncentrálnunk kell a hulladék újrahasznosítására. Ezt megnézhetjük nemcsak a nyersanyagok esetében, hanem a víz esetében is. Izraelben ez 75%-os, Európában, Spanyolországban a legmagasabb: 25%-os. De szeretném fölhívni a figyelmet, hogy ne legyen illúziónk, ami a hulladék újrahasznosítását illeti.
Amikor Magyarországon a vörösiszap ömlés történt, ez a tragédia. Ezt követően a tudósok összejöttek, hogyan lehetne a vörösiszap-tárolókat hulladékként újrahasznosítani. Hiába vannak jó technológiák, mégis olyan drága az újrahasznosítás, hogy nem akadt olyan üzleti vállalkozó, aki az újrahasznosítást vállalta volna. Az irány jó, de érdekeltté kell tennünk a gazdasági szférát is.
Theodor Dumitru Stolojan (PPE). - Firmele europene se confruntă cu intensificarea competiţiei în ceea ce priveşte resursele, materiile prime. Această competiţie va deveni tot mai agresivă deoarece, pe o parte, asistăm la creşterea demografică, concentrată în special în ţările emergente şi, pe de altă parte, la creşterea economică în ritmuri susţinute care are loc în aceste ţări emergente şi care intensifică cererea globală pentru resurse.
În plus, localizarea geografică a resurselor în anumite ţări creează şi complică această competiţie, deoarece unele ţări sunt înclinate să folosească politic aceste resurse pe care le deţin. De aceea, nu întâmplător, guvernele din unele ţări intervin prin politici industriale pentru a susţine, a crea avantaje firmelor în această competiţie globală. Nu putem să nu vedem că unele ţări folosesc fonduri publice pentru a crea asemenea avantaje.
Uniunea Europeană nu poate rămâne inactivă şi eu apreciez direcţia dată în această strategie. Evident, principalul efort trebuie depus pentru decuplarea creşterii economice în ţările europene de consumul de resurse prin inovaţie, prin economisire. În acelaşi timp, la nivelul Uniunii Europene, trebuie să susţinem mai mult firmele europene prin politici care, pe de o parte, să încurajeze alianţele strategice, ca şi investiţiile private în ţările bogate în resurse şi, sigur, respectarea la nivelul pieţelor materiilor prime, a unor condiţii corecte de comerţ.
Herbert Reul (PPE). - Herr Präsident, Herr Kommissar, liebe Kolleginnen, liebe Kollegen! Viele haben davon geredet, wie bedeutsam die Rohstoffe für die Wettbewerbsfähigkeit und die Zukunftsfähigkeit der europäischen Wirtschaft sind. Viele haben darauf hingewiesen, wie stark wir mittlerweile auch in Unternehmen – was Arbeitsplätze angeht – von mineralischen Rohstoffen abhängig sind. Das jüngste Beispiel, wo der Verbraucher gemerkt hat, was das heißt, war der Hinweis einer kleinen Lampenfirma, dass bei Energiesparlampen jetzt teurere Preise zu zahlen sind, weil man Schwierigkeiten mit den Seltenen Erden hat. Es handelt sich um riesige Preissteigerungen! Das heißt, es ist allerhöchste Eisenbahn, sich um das Thema zu kümmern!
Ich bin dem Kollegen Bütikofer sehr dankbar, dass es gelungen ist, in einer möglichst ausgewogenen Form Antworten zu finden. Ich glaube nämlich, dass es für die Frage, ob man eine Wirkung erzielt, nicht wichtig ist, dass jeder seinen Kopf durchsetzt und seine Meinung als die einzig richtige darstellt, sondern dass man Zusammenhänge darstellt. Deswegen ist auch der Ansatz der Kommission mit den drei Säulen ein richtiger, wonach wir uns einmal darum kümmern müssen, neue Rohstoffquellen auch in Europa zu erschließen. Eben hat eine Kollegin darauf hingewiesen, dass wir auch gefordert sind, über Technologien nachzudenken. Kollege Florenz hat darauf hingewiesen, dass wir dann auch Widersprüche mit anderer Gesetzgebung haben werden und uns entscheiden müssen, wo die Grenzen sind und was uns das eine oder andere wert ist oder wie wir neue Rohstoffe erschließen können.
Und es gehört zweitens natürlich zwingend dazu, auch im Zusammenhang mit Recycling höhere Potenziale zu erschließen, als wir es heute können. Das ist überhaupt keine Frage. Aber nicht nach dem Motto „Um jeden Preis“, sondern klug, vernünftig, auch differenziert betrachtet.
Genauso ist die Frage der internationalen Beziehungen ein Element. Rohstoffdiplomatie – eine Kollegin hat das eben vorgetragen – als ein Instrument der Unterdrückung zu betrachten: Wer das behauptet, hat den Text nicht gelesen! Dass internationale Absprachen und Zusammenarbeit notwendig sind, damit auch wir in Europa in dieser Verteilung von Rohstoffen unsere Potenziale stärker nutzen können, halte ich für zwingend, natürlich in einer anständigen Form im Umgang mit anderen Ländern. Aber Wachstumsbegrenzung oder Vorgaben der Kommission, wie Rohstoffe zu verwenden sind, oder schärfere Vorschriften – das ist der falsche Weg!
Ich bin dankbar, dass wir auch beim komplizierten Thema der Besteuerung eine Formulierung gefunden haben, die es allen möglich macht, zuzustimmen. Ich bitte die Kollegen darum, sicherzustellen, dass diese Formulierung erhalten bleibt, damit wir alle dem auch nachher zustimmen können. Die große Mehrheit des Parlaments ist wichtiger als seinen eigenen Kopf durchzusetzen.
Marian-Jean Marinescu (PPE). - Europa se confruntă atât cu provocări, cât şi cu oportunităţi în ceea ce priveşte materiile prime. Provocarea trebuie transformată într-o oportunitate care să revigoreze puterea industrială a Europei. Este nevoie de o strategie europeană de inovare industrială care să vizeze utilizarea eficientă a materiilor prime în Europa. Intensificarea inovării în domeniul mijloacelor de utilizare a materiilor prime de către industriile europene va contribui semnificativ la competitivitate europeană, la sustenabilitate şi la securizarea aprovizionării.
Uniunea trebuie să dezvolte parteneriate cu ţările terţe, să consolideze negocierile în ceea ce priveşte materiile prime. Se poate astfel institui o platformă internaţională de reglementare, care să asigure aprovizionarea Uniunii cu materiile prime necesare din ţările terţe.
Comisia trebuie să elaboreze un studiu care să identifice dependenţa de import a industriilor europene şi ameninţările aprovizionării cu materii prime şi să evalueze preţurile actuale şi viitoare. Studiul va permite industriilor şi instituţiilor de cercetare să se angajeze în proiecte şi investiţii pe termen lung.
Mairead McGuinness (PPE). - Mr President, I would like to thank the rapporteur for his report, with which we can all concur in the broader sense.
I think this debate gets really interesting when we speak about specific raw materials. I would like to endorse Mrs de Lange’s comments on the use of phosphorus: how it is in decline and is finite in supply, and how we need to look again at how we will produce food – not just within the European Union but globally – given the circumstances of that single raw material which is crucial to food production.
But there are many others. Your report did take on board some of the comments of the Committee on Agriculture, and I thank you for that, but I do think that when it comes to the three-pillar approach it does not mention agriculture and food. It talks specifically about other acquis and industries, and I think that is a mistake. One of the most crucial areas, in my view, for the world and also for the European Union, is food security. We need raw materials to produce food, and many of those that go into food production, into the land, are scarce and in short supply. We need a strategy to ensure that we can continue to have agriculture within the EU.
Monika Smolková (S&D) - Prudko rastúci celosvetový dopyt po surovinách nesie so sebou rôzne ekonomické riziká. Od nepredvídateľných cien až po konkurencieschopnosť. Preto práve tu treba zdôrazniť ekologickú i ekonomickú efektívnosť manipulácie a využitia európskej surovinovej základne. Celý ekonomický reťazec musí smerovať k efektívnemu využívaniu surovinovej základne, pretože žiadna surovina tu nie je naveky. Práve preto tu treba zdôrazniť vysokú ekologickú efektívnosť tak, aby sa zdroje recykláciou niekoľkokrát využívali. Zvlášť chcem zdôrazniť dôležitosť recyklácie. Preto podporujem výzvu Komisii, aby premenila výzvu na príležitosť a vytvorila dlhodobý európsky plán v oblasti surovín do roku 2050.
Andreas Mölzer (NI). - Herr Präsident! Wir alle wissen, dass beispielsweise in einem Handy bekannte Metalle wie Kupfer und Eisen stecken, aber auch weniger bekannte, nämlich die für die Zukunftstechnologie so wichtigen und unverzichtbaren Seltenen Erden. Diese sind, wie wir wissen, nicht nur knapp, sie bieten auch politischen Konfliktstoff. Angesichts der Ankündigung Chinas, das 97 % der Technologiemetalle liefert, die Förderung zu drosseln, wäre die Union gut beraten, im Rahmen der Rohstoffstrategie über Rohstofflagerstätten nachzudenken. Die Pläne, nachhaltige Rohstoffförderungen in der EU zu unterstützen, bedürfen aber einer ausgereiften Strategie. Gerade ob der langen Vorlaufzeit von fünf bis zehn Jahren gilt es jetzt genau zu überlegen, welchen Rohstoffbedarf wir langfristig abdecken müssen. In diese Überlegungen muss zudem einfließen, dass China sich in Afrika, der Mongolei oder Afghanistan Rohstoffquellen auf Jahre gesichert hat.
Recycling wird angesichts der Müllberge von Elektroschrott und steigender Rohstoffpreise langsam wirtschaftlich interessant, das wissen wir. In diesem Zusammenhang darf es jedoch keine Radikallösung mit Schildbürgerstreichcharakter – ähnlich wie beim Glühbirnenverbot – geben.
Seán Kelly (PPE). - A Uachtaráin, is maith an rud é go bhfuilimid ag díriú ar an ábhar seo, mar gan dabht ar bith gan straitéis chiallmhar maidir le bunábhair ní féidir linn mórán a dhéanamh. Fiú amháin dá mbeadh an bainisteoir peile is fearr ar domhan agat, ní bhuafadh sé mórán gan an bunábhar – is é sin peileadóirí maithe – a bheith aige. Is é an rud céanna é le tionscail agus mar sin de.
Therefore the rapporteur is to be complimented on a very practical and necessary report, because if Europe is to remain competitive in the world, then it is absolutely vital that we have a constant source of raw materials.
Firstly, we must look at the raw materials sources within our own boundaries and certainly not inhibit their development by being over-restrictive. Sometimes I think we have been somewhat restrictive in the past.
Secondly, we obviously want to be environmentally friendly and so forth – everybody agrees with that – but also we can do an awful lot in terms of recycling. Recycling is something that is in many respects in its infancy, and any material that is recycled can of course be used over and over again and this means that less basic raw materials are required.
Thirdly, something which has been mentioned by a number of people, rare earths are absolutely vital. It is said that China controls 97% of rare earths and, as previous speakers pointed out, they are so essential now for so many appliances we use in everyday life that this situation certainly needs to be addressed.
Therefore we have not much time to waste. We have to be competitive and remain competitive, and this is a strategy to do so. My compliments to the rapporteur.
Vasilica Viorica Dăncilă (S&D). - Ştim cu toţii că Europa se confruntă atât cu provocări, cât şi cu oportunităţi importante în ceea ce priveşte materiile prime. De asemenea, politicile privind materiile prime sunt de o importanţă deosebită pentru Uniunea Europeană, atât în ceea ce priveşte politica industrială şi comerţul internaţional, cât şi în ceea ce priveşte politicile transversale în raport cu diferite domenii ale politicii interne, precum şi ale politicii externe şi de securitate.
În acest context, cred că o monitorizare eficientă a politicilor privind materiile prime agricole este esenţială pentru o strategie eficientă.
Consider că este nevoie de o coordonare mai strânsă între Comisia Europeană şi statele membre şi de o informare periodică a Parlamentului European cu privire la evoluţia iniţiativei privind materiile prime agricole, prin intermediul unui raport anual de activitate.
Nu în ultimul rând, vreau să îl felicit pe raportor pentru munca depusă în cadrul acestui raport.
Oreste Rossi (EFD). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, è evidente che ridurre il consumo di materie prime comporta molti benefici, prima di tutto dal punto di vista ambientale: più recupero, meno rifiuti e minori interventi invasivi sulla natura. Dall'altra parte, una logica industriale seria deve lavorare a livello globale, non solo europeo, quindi l'intervento è importante che sia portato ai massimi livelli internazionali, perché deve essere un impegno del mondo intero.
Per ultimo, caro Commissario, le chiedo di spingere – si è un po' fermata questa iniziativa partita dal presidente del Parlamento Buzek di creare un mercato unico dell'energia – perché solo così potremo avere certezza dell'approvvigionamento, certezza dei costi, sia per le imprese, sia per i cittadini; e anche qui si andrebbe a un risparmio importante di materie prime e di risorse fondamentali per l'economia, per l'industria, per la nostra civiltà.
Elena Băsescu (PPE). - Consider că Uniunea Europeană are nevoie de o strategie eficientă în domeniul materiilor prime dacă vrea să rămână competitivă în domeniul industrial. Printre factorii esenţiali pentru realizarea acesteia se numără şi o diplomaţie a resurselor, coerentă şi eficace. Aceasta este cu atât mai importantă, cu cât aprovizionarea cu materii prime are efecte asupra unei game largi a politicilor Uniunii.
Salut faptul că raportul subliniază importanţa instrumentelor diplomatice şi formulează sugestii concrete pentru cooperarea cu parteneri externi, de exemplu sprijinirea ţărilor în curs de dezvoltare, inclusiv prin transferul de cunoştinţe ştiinţifice şi juridice.
Reamintesc, totodată, importanţa coordonării între politica externă a UE în domeniu şi cea a statelor membre. Îmi exprim astfel speranţa că SEAE se va dovedi un instrument suplimentar important în dialogul UE cu alţi actori privind problematica materiilor prime.
Judith A. Merkies (S&D). - Voorzitter, ik had toch nog even een paar nabranders. Ik wil graag wat meer weten over het verschil tussen het Commissievoorstel en het voorstel van het EP, dat u zegt te verwelkomen. Dat is heel erg fijn. Alleen, wat worden de concrete maatregelen?
We hebben het gehad over stockpiling, dat lijkt me eerlijk gezegd inderdaad niet de oplossing. Ik hoop dat u niet daarin het voortouw zult nemen, maar misschien dat u daar concreet op kunt antwoorden. Er is sterk gefocust op uitsluitend industrieel materiaal, en is al heel veel gesproken over fosfaat. Daar sta ik helemaal achter. Dat is heel erg belangrijk. Op welke manier gaat u garanderen dat daar aandacht naartoe gaat en ook naar innovatie?
Er waren oorspronkelijk efficiëntiedoelstellingen gesteld. Die zijn er allemaal uitgehaald. Ik zou toch graag een efficiëntiedoelstelling naar analogie van de energiedoelstellingen zien. We hadden gepleit voor een stortverbod; dat is inmiddels gematigd. Alleen zou ik ook graag zien dat wat het afval betreft - wat u ook heel erg belangrijk vindt - dat we inderdaad boven op dat afval blijven zitten om het te kunnen verwerken. Er moet dus een stortverbod komen, zodat al dat materiaal direct ook de recyclinglijn in kan.
Hoe gaat het met het keurmerk? En, last but not least, die fiscale maatregelen waar we het al over hebben gehad. Wie gaat daarvoor het initiatief nemen? Gaat de EIB een rol spelen? En bovendien: wie gaat het allemaal coördineren? U of ook de heer Potočnik met zijn resource efficiency flagship?
Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione. − Signor Presidente, onorevoli deputati, ribadisco quale è la posizione della Commissione, che mi pare in assoluta sintonia con il testo presentato dall'onorevole Bütikofer: noi puntiamo su una strategia, per quanto riguarda il tema delle materie prime, equilibrata, che punti sui tre pilastri, quello della strategia interna all'Unione europea, quella della strategia all'esterno dell'Unione europea e quella che punta sull'azione a favore dell'innovazione; e comincio da quest'ultima, ripeto, una posizione equilibrata, una strategia equilibrata.
La Commissione europea, in uno dei primi documenti che ha presentato sull'innovazione, ha insistito sulla innovation partnership, e la seconda innovation partnership è quella che riguarda proprio il tema delle materie prime. Ha ottenuto il consenso del Consiglio e su questa scelta intendiamo andare avanti con il coinvolgimento del Parlamento europeo. Innovation partnership che punta sul riciclaggio e la sostituzione, quindi non si tratta né di una scelta di ripiego, né di una scelta secondaria ma, addirittura, la innovation partnership è arrivata prima del documento sulle materie prime, quindi è inesatto dire che la Commissione europea ha pensato prima alle altre cose e poi alla innovation partnership e all'azione a favore del riciclaggio e mi spiace che molti dei parlamentari che hanno posto delle questioni siano assenti in questo momento, ma la nostra scelta a favore dell'azione di riciclaggio e di sostituzione è arrivata addirittura prima della presentazione del documento sulle materie prime.
Per quanto riguarda la strategia all'interno dell'Unione europea, forse ho parlato in italiano e sono stato troppo veloce e l'onorevole Ulvskog non ha potuto ascoltare quello che ho detto per quanto riguarda la Svezia: ho detto la Groenlandia è una delle terre dove noi andremo a lavorare per vedere cosa si può fare in tema di materie prime; ho detto di aver partecipato e di aver condiviso con il governo svedese a una riunione organizzata nella sede del Parlamento europeo presieduta dal ministro degli Esteri del Regno di Svezia, dove si parlava delle iniziative in tema di materie prime nel Mar di Barents; ho già programmato con il ministro degli Esteri del Regno di Svezia una visita in Svezia per andare a vedere in loco che cosa si può fare per quanto riguarda le materie prime, lo ripeto – perché può essere che avendo parlato in italiano la traduzione possa non essere stata precisa e quindi volevo tranquillizzare l'onorevole Ulvskog – che non ho dimenticato la Svezia, ma la Groenlandia peraltro faceva parte della Danimarca fino a poco tempo fa e ora c'è un'unione con la corona di Danimarca e mi pare che non sia poi così lontana dalla nostra Europa.
Per quanto riguarda la politica internazionale, non è mia intenzione, voglio rassicurare, e mi spiace che siano assenti dall'Aula in questo momento l'onorevole Matias e l'onorevole Figueiredo, non ho alcuna intenzione di perseguire politiche neocoloniali in Africa, vengo da un paese che è stato il primo a chiedere scusa all'Africa per gli errori e gli orrori commessi durante l'epoca coloniale, non credo che l'Europa debba avere una politica coloniale in quel continente, anzi, la mia azione per accordi sul tema delle materie prime vede il coinvolgimento e la forte partecipazione dei paesi africani: tutta l'azione è stata studiata nel corso degli incontri con l'Unione africana in stretto rapporto con molti paesi dell'Unione africana, proprio perché l'Africa non deve essere considerata vittima di un nuovo colonialismo e non credo che sia l'Europa in questo momento che stia puntando ad un'azione neocoloniale.
Per quanto riguarda un tema che è stato sottoposto nel corso della presentazione del loro parere dall'onorevole Schnieber-Jastram e dall'onorevole Lange, e poi è stato sottolineato dall'onorevole Ek, vorrei dire che la Commissione è seriamente impegnata a sostenere l'iniziativa per la trasparenza delle industri estrattive, e che rappresenta una norma emergente a livello mondiale ai fini della trasparenza dei proventi e della responsabilità del settore.
Abbiamo intensificato recentemente il sostegno a questa iniziativa contribuendo al fondo fiduciario multidonatori e cofinanziando un'unione di esperti, sostenendo progetti a livello nazionale e partecipando maggiormente al Consiglio. Tuttavia, l'iniziativa rivela ancora carenze, a cominciare dal fatto che degli oltre 50 paesi considerati dal Fondo monetario ricchi di idrocarburi e di risorse minerarie soltanto nove si attengono finora alle norme dell'extractive industries transparency iniziative.
Per quanto riguarda una proposta formale da presentare in merito all'obbligo di rendiconto del paese in seguito alla discussione con gli Stati membri dell'Unione con il Parlamento, la Commissione sta esaminando la possibilità di introdurre un obbligo di rendiconto finanziario per paese per le imprese quotate nell'Unione e che questo autunno, a seconda dell'esito della valutazione in corso, potremo presentare una proposta legislativa in materia. La proposta andrà a integrare e rafforzare l'iniziativa dell'EITI sulla trasparenza e sarà recepita con lo stesso spirito della legge statunitense Dodd-Frank cui faceva riferimento l'onorevole Bütikofer. La consultazione pubblica sull'argomento si è svolta da ottobre 2010 a 2011 ed è attualmente in corso di valutazione.
Per quanto riguarda l'ultimo tema, quello posto sul tema dello stoccaggio, noi riteniamo che garantire l'approvvigionamento di materie prime spetta essenzialmente alle imprese e il ruolo delle autorità politiche e istituzionali è quello di assicurare le condizioni di lavoro più idonee. Tuttavia, la Commissione è pronta a discutere in stretta collaborazione con gli Stati membri dell'auspicabilità di un programma di stoccaggio di materie prime, della modalità della sua realizzazione e del valore aggiunto di tale programma che potrebbe tra l'altro ispirarsi a quello esistente per lo stoccaggio del petrolio. L'esame di questa eventualità è stato avviato con un'indagine esplorativa che è ancora in corso.
Non ho risposto a tutti i temi posti nel corso del dibattito ma dovrei parlare per un'altra mezz'ora e credo invece che sia importante ascoltare l'onorevole Bütikofer. Rimango comunque a disposizione di tutti i parlamentari per affrontare anche individualmente tutti i temi che riguardano la strategia comunitaria sul tema delle materie prime.
Reinhard Bütikofer, Berichterstatter. − Herr Präsident, liebe Kolleginnen und Kollegen! Ich möchte allen für ihre Beiträge ausdrücklich danken. Ich danke auch dem Vizepräsidenten der Kommission, Herrn Tajani, für seine Bemerkungen, insbesondere auch für seine Unterstützung für die Einrichtung eines Kompetenznetzwerks für Seltene Erden und die anderen praktischen Vorschläge, die er gemacht hat; vielen Dank, Herr Tajani!
Zu Recht ist viel über heimische Förderung von Rohstoffen gesprochen worden. Ich glaube, dass hier einiges zu tun ist. Wir müssen dabei aber gerade in ökologisch sensiblen Gebieten auch sensibel vorgehen. Es ist wichtig – das steht jedenfalls auch im Bericht –, dass wir keine falsche Entgegensetzung von Industriepolitik und Naturschutz machen. Deswegen war ich froh, dass die Generaldirektion Umwelt und die Generaldirektion Unternehmen sich einigen konnten. Urban mining ist wichtig. Unsere Bergwerke sind sozusagen auch die alten Laptops und Handys in den Schubladen. Aber wir müssen Recycling zu einer ökonomischen Lösung machen. Das sage ich gerade, weil ich letzte Woche bei der Eröffnung der weltweit modernsten Recyclinganlage für Lithium-Batterien war. Das muss auch eine ökonomische Lösung werden. Cradle to Cradle ist eine großartige Perspektive. Abfall soll ein altmodisches Wort werden.
Wir müssen bei der Vorratshaltung weiter diskutieren. Ich höre von einigen aus der Kommission unterschiedliche Stimmen. Ich weiß, dass z. B. Herr De Gucht das sehr kritisch sieht. Ich bin noch nicht überzeugt, wie wir Vorratshaltung bei Seltenen Erden z. B. zustande bringen sollen, wenn China gerade die Produktion weiter reduziert. Aber lassen Sie uns das diskutieren. Ich möchte in Richtung von Frau Girling, die nicht mehr da ist, ausdrücklich sagen: Wir müssen bei all diesen Fragen umsichtig und auch mit impact assessment vorgehen.
Zum Schluss noch einmal zum Externen: Für mich ist Rohstoffpolitik nicht Neokolonialismus. Sonst hätten die Kommission und das Parlament den Grundsatz der Rohstoffsouveränität nicht anerkannt. Für mich ist es wichtig, dass wir keine Zeit verlieren. Wir müssen mit den USA und Japan zusammenarbeiten, aber wir müssen auch sehen, dass Japan z. B. mit enormem Forschungsaufwand gerade dabei ist, Substitutionsstrategien zu entwickeln.
VORSITZ: RAINER WIELAND Vizepräsident
Der Präsident. − Die Aussprache ist geschlossen.
Die Abstimmung findet am Dienstag um 11.30 Uhr statt.
Schriftliche Erklärungen (Artikel 149)
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. – A escassez de recursos tem agravado a situação internacional, tendo culminado numa corrida aos recursos e no alargamento das divisões entre países com recursos e países sem recursos. Ninguém beneficiou com isso. Assim, é necessário desenvolver novas abordagens que tratem da questão das matérias-primas (MP), sobretudo das essenciais, de uma forma inovadora e que promova a inovação para, em última análise, evitar as situações de desvantagem para todas as partes. É preciso desenvolver uma estratégia coerente e orientada, com acções prioritárias, relativas às MP. Uma estratégia de inovação industrial para garantir MP e a nossa competitividade. Qualquer estratégia relativa às MP deverá, em última análise, concentrar-se em aumentar a inovação no modo como as indústrias europeias utilizam as MP, porque tal contribuirá significativamente para a nossa competitividade, sustentabilidade e segurança do aprovisionamento. O desafio das MP deve ser transformado numa oportunidade de fortalecer o poder industrial da UE, aproveitando a nossa inovação e potencial de I&D. Para além de uma estratégia de inovação industrial que visa reduzir o consumo dos recursos e aumentar a reciclagem, a somar ao potencial interno sustentável que possui, a UE terá, naturalmente, de continuar a contar com países terceiros para as suas MP.
Ioan Enciu (S&D), în scris. – Industria europeană se confruntă cu o situaţie delicată privind aprovizionarea cu materii prime. La ora actuală depindem într-o mare măsură de importuri, în special cu privire la pământurile rare. Aceste resurse sunt extrem de importante pentru tranziţia UE către o economie sustenabilă, cu emisii reduse de carbon.
Consider că propunerea de creare a unui grup de lucru european privind materiile prime, care să cuprindă toate direcţiile generale interesate, poate avea un impact pozitiv şi este o măsură eficientă. Acest grup de lucru ar trebui să elaboreze acţiuni prioritare privind gestionarea elementelor esenţiale şi să asigure coeziunea strategică. Totodată, cred că o atenţie deosebită trebuie acordată procesului de recuperare a materiilor utile din deşeurile existente în zonele urbane.
Provocarea cu care ne confruntăm în prezent trebuie transformată într-o oportunitate pentru revigorarea puterii industriale a Europei prin valorificarea potenţialului nostru de cercetare, dezvoltare şi inovare. Trebuie să ne menţinem într-o poziţie de frunte la nivel mondial din punct de vedere al competitivităţii şi să adoptăm o strategie de inovare industrială, prin care să eficientizăm utilizarea resurselor şi procesele de reciclare. Nu în ultimul rând, trebuie să ne asigurăm că Uniunea Europeana dezvoltă parteneriate durabile şi reciproc avantajoase cu ţările bogate în resurse, cat şi strategii pe baza acestora.
Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. – Egregio Presidente, onorevoli colleghi, di fronte alla continua volatilità dei prezzi e al rischio di possibili carenze nella fornitura di materie prime, è importante che l'Unione europea proponga una strategia forte ed efficace che garantisca un utilizzo più sostenibile e un migliore approvvigionamento di queste preziose risorse naturali. Ritengo che in un contesto globale di forte incertezza economica sia necessario garantire alle imprese europee una politica industriale che riconosca il ruolo prioritario dell'accesso alle materie prime. Troppo spesso, infatti, l'Europa cade vittima delle speculazioni finanziarie dei paesi esportatori che, detenendo il monopolio di elementi essenziali per settori come quello aerospaziale, automobilistico, chimico o edilizio, ne determinano l'estrema volatilità dei prezzi. Da alcune stime emerge che la domanda di una serie di materie prime fondamentali per l'UE potrebbe addirittura triplicare entro il 2030, causando un aggravarsi della situazione attuale. Dobbiamo quindi agire subito, rafforzare la nostra strategia commerciale e proporre misure concrete e realizzabili, quali ad esempio il rilancio dell'attività estrattiva sul territorio europeo e il riciclaggio. Mi preme a tal proposito sottolineare che spesso nei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche si nasconde una vera e propria miniera di tesori metallici che dovrebbero essere resi accessibili attraverso il riciclaggio.
Eija-Riitta Korhola (PPE), in writing. – Raw materials policy is a vital part of the EU’s industrial policy, ensuring competitiveness of European companies, sustainability of raw materials’ use and security of supply. The Commission had included biotic resources in its communication and thus the raw materials strategy contributes to facing the challenges of Europe, and can be anchored into the other EU policies to tackle them. This report, focusing only on minerals, takes a narrow and short-term approach to tackling the availability of specific raw materials and particularly rare earths. It fails to fulfil the task given and some measures are disproportionate. Article 15 calls for a study on the effects of a tax on water and land use, which would hurt our sustainable forest industries. This would make wood-based products more expensive than metals and minerals, and at times when substituting high-carbon products with low-carbon wood products forms a partial answer in the fight against climate change. I hope the Commission, while taking up proposals from the report, keeps its broad approach including biotic resources (e.g. wood), pushes for the Innovation Partnership on Raw Materials, with all raw materials addressed, and recognises the positive contribution to meeting the challenges of forests, forestry and forest-based industries.
Vladko Todorov Panayotov (ALDE), in writing. – Today, Europe is certainly facing the challenge of an unprecedented shortage of critical and key raw materials to sustain its technological innovation and production in the near future.
This is very much due to the very high level of reliance on external supplies, coupled with the recent restrictions on Chinese exports. Indeed, the European Commission estimates that the EU is 97% dependent on rare earth supplies from China, and China on its own produces some 90% of these valuable materials.
This tendency is likely to continue with the EU’s shift to a low-carbon economy, with renewable technologies requiring more raw materials, and especially rare earths, inputs.
In fact, as to Europe's supply of raw materials, most certainly the resources exist and the dependency on external supply can be reduced.
The question is, how can the EU secure a stable supply for our industry, and at what cost? The report that we have prepared offers some elements of a reply. Certainly, today the EU needs a complex, multidimensional common strategy, combining internal and external dimensions, for the supply in raw materials.
Pavel Poc (S&D), písemně. – Dostupnost neenergetických a nezemědělských surovin je klíčovou podmínkou pro přechod na udržitelnou ekonomiku. V současné době například Čína ovládá 97 % světové produkce prvků vzácných zemin a od roku 2005 systematicky snižuje jejich vývoz a zároveň růst světové poptávky zvyšuje jejich ceny. Čína pravděpodobně plánuje zastavení exportu některých strategických surovin již v roce 2015. Je tedy zjevné, že strategie efektivního využití surovin bude definovat konkurenceschopnost evropského průmyslu. Musíme se zaměřit především na opětovné využití a recyklaci již dostupného materiálu. Například získávání hliníku recyklací je o 95 % úspornější než jeho výroba z nového materiálu. Na evropských skládkách leží miliony tun potenciálně využitelného materiálu. Účinná odpadová politika není pouhým ekologickým symbolem, ale především základní podmínkou zajištění surovinové nezávislosti. Nelze dnes zaručit, že se rozvojová politika nestane diplomatickým nástrojem pro získávání surovin z rozvojových zemí, které disponují rozsáhlými zásobami. Takzvaná surovinová diplomacie hrozí vznikem skrytého neokolonialismu, který chápe země disponující rozsáhlými zásobami jako pouhé vývozce surovin. Evropa v tuto chvíli zaspala a je nutné přijmout co nejrychleji taková opatření, která zajistí dostatek strategických surovin pro IT technologie a zařízení obnovitelné energie a další klíčová odvětví. Nejde již jen o ekologický problém, jde také o ekonomickou svobodu Evropy.