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Процедура : 2010/2309(INI)
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Етапи на разглеждане на документа : A7-0333/2011

Внесени текстове :

A7-0333/2011

Разисквания :

PV 24/10/2011 - 22
CRE 24/10/2011 - 22

Гласувания :

PV 25/10/2011 - 8.15
CRE 25/10/2011 - 8.15
Обяснение на вота
Обяснение на вота

Приети текстове :

P7_TA(2011)0459

Пълен протокол на разискванията
Понеделник, 24 октомври 2011 г. - Страсбург Редактирана версия

22. Организираната престъпност в Европейския съюз (кратко представяне)
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Протокол
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  Presidente. − L'ordine del giorno reca la relazione di Sonia Alfano, a nome della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, sulla criminalità organizzata nell'Unione europea (2010/2309(INI)) (A7-0333/2011)

 
  
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  Sonia Alfano, relatrice. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono molto soddisfatta del lavoro svolto con i gruppi politici, in particolare con i relatori ombra, gli onorevoli Iacolino per il PPE, Crocetta per l'S&D, Albrecht per i Verdi, Kirkhope per l'ECR e de Jong per la GUE, che hanno notevolmente contribuito in maniera determinante a raggiungere un testo finale avanzato e ambizioso.

Il crimine organizzato e le mafie rappresentano una delle principali minacce per la sicurezza e le libertà dei cittadini dell'UE. Per la prima volta nella storia politica europea si fa esplicito riferimento, in un documento ufficiale, alle mafie e alla necessità di forme di contrasto specifiche e transnazionali. È fondamentale concentrarsi sul crimine organizzato e le mafie perché, come dimostrano le relazioni di Europol, siamo in presenza di metastasi criminali organizzate, che si stanno radicando negli Stati membri e hanno infiltrato pesantemente l'economia, la finanza, la politica e le pubbliche amministrazioni.

Il Parlamento europeo, con questa relazione, propone una linea concreta politica di contrasto, un serio intervento coordinato, una terapia finalmente adeguata alla gravità della situazione; una terapia che nasce dall'ascolto e dalle analisi di chi quotidianamente contrasta il crimine organizzato. Colgo l'occasione per ringraziare i magistrati e i rappresentanti delle forze di polizia, gli studiosi e i testimoni di giustizia che hanno contribuito, con le loro preziose esperienze, a elaborare le soluzioni finali proposte e che ogni giorno, con spirito di servizio e di abnegazione, rappresentano gli Stati membri in una lotta impari contro le organizzazioni criminali.

Il movente delle organizzazioni criminali è il profitto: per questo nella relazione poniamo come prioritaria l'aggressione dei patrimoni direttamente o indirettamente riconducibili al crimine organizzato. Guardiamo pertanto con estremo interesse alla proposta di direttiva che la Commissione europea presenterà nei prossimi mesi relativamente a un corpus juris europeo sull'individuazione, il blocco, il sequestro e la confisca dei patrimoni criminali.

Per questo sono molto contenta della presenza della Commissaria Reding, alla quale manifesto la precisa volontà politica del Parlamento europeo: chiediamo norme europee che consentano la cosiddetta confisca estesa e misure preventive ed efficaci, quali la confisca in assenza di condanna; chiediamo norme che consentano di aggredire i patrimoni intestati a prestanome e, soprattutto, invochiamo norme per l'utilizzo a scopi sociali dei beni confiscati, per chiudere il cerchio di quell'operazione culturale e di pieno coinvolgimento della società civile, in assenza della quale il mero contrasto al crimine organizzato risulterebbe uno sforzo vano.

Per dare un'idea della rilevanza del documento al voto domani, segnalo un elenco delle misure richieste a livello europeo: armonizzazione delle normative in tema di crimine organizzato; norme per una maggiore tutela delle vittime; estensione del reato di associazione mafiosa a tutti gli Stati membri; miglior coordinamento e cooperazione di Europol, Eurojust, OLAF, tra loro e con le autorità nazionali; miglioramento della cooperazione giudiziaria e attuazione piena del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie; norme in materia di trasparenza e di prevenzione per evitare che i fondi pubblici finiscano nelle mani del crimine organizzato; norme contro la criminalità finanziaria e il riciclaggio di denaro; norme per evitare che i condannati in via definitiva per reati connessi alla criminalità organizzata possano candidarsi alle elezioni europee.

Noi siamo convinti di una cosa, Commissaria: queste richieste che in commissione LIBE abbiamo voluto con forza e che ci accingiamo ad approvare non resteranno solo parole. Pretenderemo con tutti i mezzi a nostra disposizione che si passi ai fatti, in linea con i trattati vigenti che, nel pieno rispetto della democraticità dell'Unione europea, assegnano alle Assemblee parlamentari nazionali ed europee il fondamentale ruolo di guida e di valutazione delle politiche in tema di libertà, sicurezza e giustizia a tutela degli interessi dei cittadini. Per questo ci aspettiamo che la Commissione prenda atto, sin da subito, della rilevanza e della portata politica della posizione del Parlamento europeo.

Un'ultima cosa, anche se forse è la più importante: voglio dedicare questo lavoro, questo primo passo che il Parlamento europeo si accinge a compiere, a tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata e delle mafie. Il loro ricordo, la memoria di chi ha pagato con la vita la scelta di non cedere al puzzo del compromesso morale, deve rappresentare la nostra guida e ci impone di dare segnali forti e inequivocabili, come quello che mi auguro daremo domani ai cittadini europei.

 
  
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  Salvatore Iacolino (PPE). - Signora Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, complimenti al relatore, la signora Alfano, per aver dato un impulso forte a un provvedimento importante che, come Lei poc'anzi ha riferito, segna evidentemente un contributo coerente da parte di tutti gli altri gruppi politici: finalmente una cornice unitaria per fronteggiare al meglio e sempre più con crescente decisione i fenomeni di mafia e di criminalità organizzata.

Con questo provvedimento, ma soprattutto con le proposte che vorrà certamente portare avanti la Commissione, non esisteranno più le barriere attuali ai confini degli Stati membri per aggredire i patrimoni dei mafiosi e soprattutto per dare eseguibilità concreta ai provvedimenti emessi dalle autorità giudiziarie degli Stati membri.

Carcere duro, carcere severo nei confronti di chi si è macchiato di reati così abnormi; esami dibattimentali a distanza di testimoni e di collaboratori di giustizia; confisca a fini sociali; cooperazione giudiziaria basata sulla fiducia; un rapporto che dà la possibilità di una legislazione all'avanguardia, sempre più avveduta per tutelare i cittadini onesti, per tutelare gli imprenditori onesti e per dare anche una risposta all'orgoglio di chi non si è piegato alla mafia e ha dovuto pagare, con la morte in alcune circostanze, questa fierezza e questo orgoglio.

 
  
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  Anna Záborská (PPE). - Ochrana každého občana Európskej únie pred organizovaným zločinom je dôležitá. Najdôležitejšia je hlavne u tých najzraniteľnejších. Spomeniem tu deti a dospievajúcich chlapcov a dievčatá. Neviem si predstaviť ochranu detí bez súčinnosti s ich rodičmi.

Pred viac ako štyrmi rokmi som vyzvala k celoeurópskej kampani pod názvom Viete, kde je teraz vaše dieťa?. Vydala som takúto publikáciu, aby upozorňovala rodičov, čo hrozí ich deťom. V tej publikácii sú svedectvá, názory práve detí. Za tento čas som sa stretla s troma komisármi a napriek tomu, že situácia v ohrození detí organizovanou trestnou činnosťou sa zhoršuje, som bohužiaľ nenašla pozitívnu odpoveď.

 
  
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  Silvia Costa (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch'io mi complimento con la relatrice Alfano per questa importante relazione, che diventa un punto di riferimento fondamentale per l'azione del Parlamento in una materia che costituisce una competenza nuova e rafforzata in base al trattato di Lisbona e che, per il tema affrontato della lotta alla criminalità organizzata e alle mafie nell'Unione europea, con la previsione di una commissione speciale, dell'istituzione di una Procura europea, dell'armonizzazione della legislazione degli Stati membri, costituisce un punto fondamentale.

Apprezzo anche che siano state recepite alcune delle proposte che ho avanzato, come relatrice del parere per la commissione FEMM, per la promozione del ruolo, per esempio, delle associazioni dei familiari delle vittime e la creazione di un Forum europeo, nonché la richiesta di un approccio olistico alla questione del traffico degli esseri umani, e in particolare dei minori, nonché delle adozioni illegali, anche alla luce della recente direttiva europea.

Vorrei però sottolineare un po' di più di quanto si sia riusciti nel testo che le donne e i minori sono la gran parte delle vittime, dirette o indirette, soprattutto delle attività criminali contro la persona, e che deve esserci perciò un impegno specifico e mirato nel sostenere e tutelare le donne vittime di criminalità e violenza, anche quando sono testimoni o dissociate, specie all'interno delle famiglie mafiose e criminali, valorizzandone anche il ruolo quando si impegnano nella cultura della legalità.

Vorrei ricordare anche le tante donne impegnate in numero crescente nella lotta alla criminalità, nella magistratura, nell'avvocatura, nelle forze dell'ordine, ma anche tra le insegnanti, che stanno cercando di cambiare davvero la cultura dei nostri giovani in questo ambito.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D). - Boj proti organizovanému zločinu je v oblasti politiky spravodlivosti Európskej únie jednou z najdôležitejších oblastí a priorít. Spolupráca a koordinácia medzi členskými štátmi sa musí zlepšiť. Právne predpisy treba zjednocovať, a to smerom k tým právnym systémom, ktoré sú v boji proti organizovanej trestnej činnosti najúčinnejšie. Ja podporujem výzvu kolegyne Alfano, aby Komisia predložila rámcový návrh smernice o konfiškácii ziskov z trestnej činnosti. Toto bola aj jedna z priorít našej politickej skupiny Socialistov a demokratov a ja, ako jej viceprezidentka pre túto oblasť, musím povedať, že som veľmi rada, že sa tento návrh ujal.

Dôležité je tiež vytvorenie mechanizmu, ktorý skonfiškované zdroje efektívne prerozdelí späť do spoločnosti, aby sa využili na sociálne ciele, a v tejto súvislosti vítam výzvu adresovanú Komisii, aby prijala a podporila naliehavú potrebu európskych právnych predpisov o opätovnom použití príjmov z trestnej činnosti v prospech spoločnosti vrátane ochrany svedkov.

 
  
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  Jan Philipp Albrecht (Verts/ALE). - Frau Präsidentin, sehr geehrte Vizepräsidentin der Kommission Frau Reding, sehr geehrte Damen und Herren Kollegen! Wir haben in diesem Punkt einen guten Kompromiss erreicht. Deswegen nochmals vielen Dank an Kollegin Alfano für den Bericht über die organisierte Kriminalität. Als Grüne unterstützen wir den Bericht.

Es ist wichtig, dass wir dabei vorankommen. Die Kommission hat an dieser Stelle ja auch schon Vorschläge vorgelegt. Es ist gut, dass wir als Europäisches Parlament auch sagen, wohin es grundsätzlich gehen soll. Wir sind nicht mit allen Punkten einverstanden. Wie es konkret aussehen soll, wird die weitere Debatte natürlich zeigen.

Mein Appell geht jetzt vor allen Dingen an den Rat und an die Mitgliedstaaten, denn mehr Kooperation ist vor allen Dingen dann möglich, wenn man auch bei der justiziellen und der polizeilichen Zusammenarbeit endlich zu gemeinsamen Standards kommt. Da bin ich der Meinung, dass sich einige Mitgliedstaaten noch zu sehr dagegen wehren, dass wir auch unsere Standards vereinheitlichen müssen, wenn wir die Kooperation bei der Bekämpfung der Kriminalität voranbringen wollen, die meines Erachtens – und das ist eben auch die Meinung hier im Parlament – extrem wichtig ist, wenn es um die organisierte Kriminalität geht.

 
  
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  Jaroslav Paška (EFD). - Spravodajca Rady Európy pre právne otázky a ľudské práva Dick Marty koncom minulého roka zverejnil svoju správu o vraždení civilistov a nelegálnom obchodovaní s ich orgánmi v Kosove. Dick Marty vo svojej správe uvádza, že súčasný kosovský predseda vlády Hašim Tači koncom deväťdesiatych rokov viedol skupinu organizovaného zločinu a jeho gang sa mal podieľať na vraždách, násilnostiach a obchodovaní s ľudskými orgánmi.

V januári tohto roku preto začala misia Európskej únie v Kosove EULEX predbežné vyšetrovanie tvrdení švajčiarskeho senátora Dicka Martyho. Myslím si, že všetci si uvedomujeme závažnosť a citlivosť vznesených obvinení a z toho vyplývajúcu náročnosť úlohy misie EULEX, ktorá sa pri tomto šetrení asi nemôže opierať o pomoc domácich kosovských správnych orgánov. Veď jeden z údajných chránených svedkov bol nedávno zabitý v Nemecku. Napriek tomu, myslím si, budú závery misie EULEX dôležité pre dôveryhodnosť bezpečnostnej politiky Európskej únie, a to nielen na Balkáne.

 
  
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  Viviane Reding, Vice-President of the Commission. − Madam President, I would like to thank Ms Alfano for this very comprehensive report. The long list of recommendations will undoubtedly be a rich source of inspiration for the Commission’s future work in this field.

Organised crime covers many areas of illegal activity and is a global phenomenon, as is the fight against it. Not surprisingly, various recommendations address policy areas beyond home affairs. Many of these recommendations will be helpful to the Commission in mainstreaming the fight against organised crime in other policy areas, including in our relations with third countries.

The Commission welcomes the call to Member States to sign and ratify existing international instruments, which are building blocks. The existing instruments should also be duly implemented, both within the EU and by our partner countries.

The European Commission is assessing the transposition of the Framework Decision on the fight against organised crime. We will conduct a study, which should provide a clear picture of the current situation in this field.

The EU approach vis-à-vis organised crime is a strategic one, based on common objectives. This is set out in the Commission’s Internal Security Strategy Communication of November 2010. There are a number of goals we want to reach. The upcoming first Annual Report on the implementation of the Internal Security Strategy will provide the necessary details.

One of the key objectives is to combat organised crime, to uproot its driving force and its profit motive. Crime should not pay, so we have to tackle the financial gains. In June the Commission adopted an anti-corruption package, and future EU anti-corruption reports will encourage more commitment – also at national level – to help eradicate this phenomenon.

Confiscation and recovery of the proceeds of crime is an essential component. We are preparing a new legislative proposal in order to replace existing instruments and to enhance Member States’ ability to confiscate assets. Financial information has the potential to become a key investigative tool. The Commission intends to propose a strategy in this field in 2012.

Europol and Eurojust remain very important hubs for supporting police and judicial cooperation. There have been many success stories recently regarding the trafficking of human beings and child pornography, which have shown their effectiveness. We need to continue to reflect on how to enhance the potential of these agencies in the future.

There are many other points which the rapporteur has put in her report, and we will come back to these in a very concrete way. Tomorrow, for instance, the Commission will put on the table a communication entitled ‘Towards a stronger European response to drugs’, announcing the overhaul of the EU rules to fight illicit drugs, for instance. So we are advancing very quickly and hope that you will continue to help us to get ahead, not only with reports but also with very necessary concrete actions.

 
  
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  Presidente. − La discussione è chiusa.

La votazione si svolgerà martedì 25 ottobre 2011, alle 12.30.

Dichiarazioni scritte (articolo 149)

 
  
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  Zbigniew Ziobro (ECR), na piśmie. Kluczem do walki ze zorganizowaną przestępczością jest wykorzystanie instrumentów pozwalających na przenikanie do środowisk kryminalnych, ich infiltracje, konfiskatę majątków osób skazanych oraz skuteczną ochronę ofiar. Szczególnie istotne są rozwiązania uderzające w stronę finansową oraz gospodarczą grup przestępczych. Znaczną skuteczność wykazuje w tej kwestii wprowadzenie do porządku prawnego państw rozszerzonego przepadku mienia. Aktualnie takowe zapisy występują tylko w 12 państwach Unii, dlatego zadaniem Komisji Europejskiej powinno być doprowadzenie do obowiązkowej implementacji jej w całej Wspólnocie.

Charakterystycznym elementem takiego systemu jest brak konieczności bezspornego udowodnienia przestępnego pochodzenia mienia, a jedynie uprawdopodobnienie tego faktu według standardów przewidzianych dla krajowej procedury. To oskarżony powinien udowodnić zgodność z prawem źródeł wchodzącego w grę majątku. Taki zapis ułatwia pozbawienie sprawców korzyści pochodzących z przestępstwa. Podkreślić należy, iż powinno być wprowadzone wyraźne rozróżnienie kwestii udowodnienia w sposób niebudzący wątpliwości winy sprawcy oraz kwestii dotyczącej pozbawienia go korzyści z przestępstwa, gdzie wystarczy uprawdopodobnienie przestępnego pochodzenia mienia.

Aby system był sprawny i w pełni sprawiedliwy należy wprowadzić zabezpieczenia obywatela przed możliwymi nadużyciami za strony władzy np. uprawnienie sądu do niewydawania nakazu konfiskaty w sytuacji, gdyby było to niesprawiedliwe. Ze względu na globalny charakter zorganizowanej przestępczości należy również wzmocnić współpracę w tej dziedzinie z krajami sąsiadującymi z Unią.

 
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