Giovanni La Via (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, come è noto, la Corte penale internazionale è il primo organo giudiziale internazionale permanente legittimato a processare gli individui per genocidi, crimini contro l'umanità e crimini di guerra. Negli anni, la Corte penale internazionale ha contribuito fortemente alla creazione di un sistema di alto livello di tutela dei diritti fondamentali dell'uomo, intervenendo nei casi di impunità rispetto alla commissione di crimini altamente lesivi, sia per il fatto di reato in sé che per il consistente numero di vittime.
Purtroppo, attualmente la Corte attraversa un momento difficile per ragioni di natura sia politica che finanziaria. È per questo che il Parlamento si è espresso oggi per ribadire con forza la necessità di una piena e sollecita cooperazione tra gli Stati membri, e non solo parte di essa. Ciascuno degli Stati membri deve essere pronto a fornire il proprio contributo all'istituzione giudiziaria. Soltanto così, a mio avviso, sarà possibile rendere più efficace la lotta contro l'impunità di questi efferati crimini.
Iva Zanicchi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, tutti noi sappiamo quanto importante sia il ruolo svolto dalla Corte penale internazionale, che si occupa di perseguire gli autori di crimini di guerra, di crimini contro l'umanità e di genocidio. Purtroppo, negli ultimi tempi la Corte è stata sempre più spesso oggetto di ingiusti attacchi di natura politica. I suoi mandati di arresto sono stati spesso ignorati e per questo l'attuale bilancio non è proporzionato agli sforzi e all'impegno profusi.
Ho dunque espresso il mio voto favorevole al testo approvato quest'oggi, perché è compito dell'Unione europea compiere tutte le azioni politiche, diplomatiche e logistiche per supportare la Corte e garantirne l'indipendenza e un corretto ed efficace funzionamento.
Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, äänestin myös tämän periaatteellisesti erittäin tärkeän päätöslauselman puolesta. Kestävä rauha, ihmisoikeudet ja perusvapaudet voidaan taata maailmassa vain edistämällä oikeudenmukaisuutta, oikeusvaltioperiaatetta ja rankaisemattomuutta.
Universaali oikeudenmukaisuus edellyttää, että sitä sovelletaan tasapuolisesti, ilman poikkeuksia ja kaksinaismoraalia. Kaikkein kammottavimmat ihmisoikeusrikkomukset eivät ole kuitenkaan poistuneet keskuudestamme. Kansanmurhia, rikoksia ihmisyyttä vastaan, laittomia teloituksia, sotarikoksia ja kidutusta, joukkoraiskauksia sekä tahdonvastaisia katoamisia tapahtuu maailmassa.
Vaikka näitä vitsauksia ei pystyttäisikään ennalta ehkäisemään, on Kansainvälisen rikostuomioistuimen olemassaolo viesti siitä, ettei rikoksiin syyllistyneille valtion päämiehille, armeijan sotilaille tai klaanipäälliköille ole pakopaikkaa. Tuomioistuin on universaali moraalinvartija.
Anneli Jäätteenmäki (ALDE). - Arvoisa puhemies, kansanmurhiin, sotarikoksiin ja kidutustapauksiin syyllistyneet tulee tuomita ja heidän tulee joutua vastuuseen. Minkään kansankunnan ei pidä myöntää heille turvapaikkaa.
Kansainvälinen rikostuomioistuin on tehnyt tärkeää työtä vuodesta 2002 lähtien. On kuitenkin valitettavaa, että suuret valtiot, kuten Kiina, Intia, USA, Venäjä ja Turkki, eivät ole liittyneet tämän tuomioistuimen jäseniksi. Olisi tärkeää, että tehtäisiin paljon työtä sen eteen, että myös nämä valtiot allekirjoittaisivat tuomioistuimen perussäännön.
Sen lisäksi on tehtävä paljon sen eteen, että tuomioistuimen päätösten täytäntöönpanoa sekä todistajien ja uhrien suojelua tehostetaan.
Daniel Hannan (ECR). - Mr President, the past 20 years have witnessed a juridical revolution. It has been carried out stealthily in plush conference venues, out from under the private eye, but it is a revolution. It has shifted power permanently and substantively away from elected national representatives to a global corpus of lawyers and human rights activitists.
The tried and clearly understood precept that we have had since the Treaty of Westphalia – the idea that every state is responsible for its domestic affairs and that crimes are the responsibility of the state on whose territory they were committed – has been cast aside not only for cross-border issues, but also for domestic questions: gender equality, the rights of minorities, labour laws and so on.
One might say, well how else are we going to bring to trial the Bashirs and the Miloševićs and the Gadaffis and so on, but here one runs up against the brute reality: dictators ignore these conventions. They are applied only by liberal democracies.
Thus, having spent 300 years in Europe clawing our slow and gruelling way towards the principle that laws ought to be made only by the people’s elected representatives, we are now, in a fit of absent-mindedness, discarding it.
Giovanni La Via (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho espresso il mio voto favorevole alla presente relazione perché ritengo che la politica marittima abbia bisogno di potenziare i suoi quadri strutturali nell'ottica di uno sviluppo integrato e cooperativo, in piena armonia con lo spirito che accomuna le politiche europee.
Chiarire gli obiettivi della politica marittima e individuare le opportune strategie da adottare è importante per dare risposte concrete a un settore che rappresenta un'aliquota elevata del PIL dell'Unione europea e per tutti gli imprenditori che vi operano. Abbiamo a cuore come sempre gli interessi del settore ittico e conveniamo sulla necessità di coniugarli con le esigenze di maggiore trasparenza e attenzione alla sostenibilità che provengono dalle mutate condizioni climatiche, economiche e sociali. Lo stanziamento di 40 milioni di euro previsto dalla risoluzione è il primo passo per ridisegnare i nuovi assetti strategici di una politica marittima.
Iva Zanicchi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la politica marittima integrata ha il grande merito di favorire l'integrazione fra tutte le politiche dell'Unione europea relative al mare. Ho dunque espresso il mio voto favorevole. Ritengo infatti di assoluta utilità portare avanti il lavoro avviato a partire dal 2007, incoraggiando lo sfruttamento sostenibile delle risorse marine, contrastando le attività di pesca illegale e rendendo più efficiente il sistema di trasporto marittimo.
Elena Băsescu (PPE). - Am votat pentru acest raport, deoarece Uniunea trebuie să dezvolte în continuare politica maritimă integrată. Elaborarea unei strategii globale pentru oceane, mări şi regiunile de coastă este necesară. Fiind una dintre cele mai mari pieţe de peşte din lume, Europa trebuie să utilizeze tehnologii eficiente în vederea trasabilităţii. Vânzările mondiale din pescuitul ilicit se ridică la 10 miliarde de euro pe an. Atrag atenţia că pescuitul ilegal din Marea Neagră pune în pericol speciile de valoare, care sunt caracterizate de un ciclu lung de viaţă. Potrivit statisticilor, de la începutul anului, au fost identificaţi peste 90 de delfini eşuaţi pe litoralul românesc, cauza fiind, în mare parte, braconajul. Ca măsuri de protecţie, 50 de dispozitive acustice au fost amplasate pentru îndepărtarea lor de uneltele pentru pescuit.
Seán Kelly (PPE). - A Uachtaráin, luíonn sé le réasún go mbeadh comhoibriú go háirithe idir tíortha an domhain maidir le ceisteanna móra an lae inniu agus go háirithe iad siúd a bhaineann leis an bhfarraige. Dá bhrí sin, bhí áthas orm gur cuireadh an Tuarascáil seo ós ár gcomhair agus gur glacadh leis le tromlach mór.
Not only did we pass this proposal here today, but also we have put EUR 50 million, which is not an insignificant sum, behind it. As the Commissioner said here when we debated the matter this morning, it will help to ensure that some pilot projects which might have to end in midstream can now continue in this area, and that is important.
There are major challenges regarding the sea. Obviously, climate change is one and that will probably affect coastal areas and islands more than other areas. It is important that there should be an integrated approach to that. On the other end of the scale, we have the opportunity for renewable energies, and again it makes sense to have cooperation in that area.
Kay Swinburne (ECR). - Mr President, in principle there seems to be some merit in developing an integrated EU maritime policy, but this report is not one that I could support in plenary today. I have reservations about the tone and the details contained in the report. In particular, it raises issues with respect to subsidiarity.
I hope that when an Integrated Maritime Policy comes before this Parliament again, it will contain more value-added measures which will allow Member States to make decisions where appropriate, with EU-wide policy being applied only where it offers real cross-border maritime solutions.
Giovanni La Via (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la catastrofe che ha colpito Fukushima lo scorso marzo ha inevitabilmente messo in discussione la fiducia nell'energia nucleare. Oltre a una prima risposta, mossa dall'impatto emotivo, è però giusto e opportuno riflettere sugli investimenti necessari per rendere questa forma di energia più sicura.
L'Europa, nell'ambito del Settimo Programma quadro per la ricerca sul nucleare, è chiamata a fare la sua parte finanziando il progetto ITER, che vede coinvolti partner internazionali, e a testimoniare l'ambizione e l'importanza di un percorso che dia sicurezza e promuova lo sviluppo economico per il benessere dei cittadini europei.
Ho espresso voto favorevole alla relazione perché sono fermamente convinto che le paure sul nucleare non si sconfiggano fermando la ricerca o proponendo improvvise vie alternative, ma continuando a investire nella sperimentazione al fine di rendere questa tecnologia sempre più sicura e all'avanguardia.
Adam Bielan (ECR). - Jednym z traktatów założycielskich Wspólnoty był traktat powołujący EURATOM. Dziś ważne jest, aby mimo tragicznych skutków japońskiej katastrofy, stale prowadzić badania implikujące rozwój w dziedzinie energii jądrowej, szczególnie w zakresie bezpieczeństwa rozszczepienia jądrowego. Obiekty jądrowe w państwach członkowskich muszą bowiem spełniać najwyższe normy międzynarodowe. Zwiększenie przydziału środków na ten cel jest zatem koniecznością.
W zakresie efektywnego gospodarowania zasobami, a także zastosowań technologii jądrowej w innych gałęziach przemysłu oraz medycynie, finansowane przez EURATOM projekty badawcze odgrywają kluczową rolę również poprzez związek z celami strategii Europa 2020 i Energia 2020. Wspólne europejskie badania i szkolenia sprzyjają konkurencyjności, wzrostowi gospodarczemu oraz doskonaleniu zawodowemu. Wykreowanie nowego sektora opartego na nowoczesnych technologiach przyczyni się do zwiększenia tempa wzrostu oraz powstawania nowych miejsc pracy w wielu dziedzinach gospodarki, dlatego popieram rezolucję.
Hannu Takkula (ALDE). - Arvoisa puhemies, on erittäin tärkeää, että huolehdimme siitä, että tuotettu ydinvoima Euroopassa ja laajemminkin, mutta tietenkin me Euroopan parlamentissa keskitymme Eurooppaan, on turvallista, ja on erittäin tärkeää huolehtia siitä, että myös tulevaisuudessa kehitetään yhä parempia järjestelmiä.
Tällä hetkellä voimme todeta, että ydinvoima on varsin turvallista verrattuna moneen muuhun energiamuotoon. Kun katsotaan tulevaisuuteen, on tärkeää, että voimme saada ydinenergiainvestointeja myös Eurooppaan, koska ydinvoima on puhdasta, turvallista ja sitä kautta myös ilmasto- ja käyttäjäystävällistä ja siten voimme todellakin saada teollisuudelle edullista ja halpaa energiaa, jota me tarvitsemme.
On erittäin tärkeää, että tätä tutkimustyötä jatketaan ja päästään yhä parempiin ja parempiin tuloksiin myös ydinturvallisuuden ja ydinvoimatekniikan alalla Euroopassa.
Syed Kamall (ECR). - Mr President, when we look at the EU-US relationship it is actually the world’s largest trade relationship. Some estimates have got it at about USD 4 trillion in trade investment and sales. Given that, in this time when we are all struggling around looking for ideas for growth, surely it would be a good idea if our two economies moved towards the idea that has been put forward by people on both sides of the Atlantic – a transatlantic zero initiative, eliminating those tariff barriers in goods, and which has been estimated to add trade value of USD 120 billion and new economic growth of about USD 180 billion.
But let us not stop there. Let us now take the moral leadership in the world and show the rest of the world how trade can benefit citizens of all countries and ensure that we tackle the problems that we have in the global economy. Let us tear down those barriers to trade. Let us make sure that we can free the enterprises and have freedom of entrepreneurs across the world. Let us make sure that we create jobs and growth for our citizens.
David Campbell Bannerman (ECR). - Mr President, this vote reflects on the similarities and differences between the United States of America and the aspirate United States of Europe, or USE.
The USA is democratic, free-trading, entrepreneurial and capitalist; the USE is corporatist, protectionist, statist and interventionist. The USA are states of a federal country with one prevailing culture and speaking one language; the USE is made up of nation states, very different to just states, and has a multitude of cultures and languages.
The US has the dollar, a single currency that is still strong despite a debt of USD12 trillion. The USE has a single currency on the point of collapse. And when Americans have frequent referenda and elect even insurance commissioners and registers of deeds; the USE puts Soviet-style placemen, little Honeckers at the head of its nation states.
This statement may accentuate the similarities, but in truth the differences are plain to see.
Elena Băsescu (PPE). - Am votat în favoarea rezoluţiei, deoarece parteneriatul UE-SUA are o importanță strategică şi trebuie susţinut printr-o agendă ambiţioasă. Summitul din 28 noiembrie reprezintă o oportunitate de a identifica abordări comune pentru provocările actuale. Am încredere că ea va fi folosită. În plan economic, este necesar un semnal puternic privind aplicarea deciziilor G20. Promovarea comerţului şi evitarea tendinţelor protecționiste sunt elemente importante pentru a asigura ieşirea din criză şi redresarea durabilă a economiilor. Nu susţin, însă, adoptarea unei taxe pe tranzacţiile financiare internaţionale.
Trebuie acordată în continuare o atenţie deosebită aspectelor de securitate. Raportul recent al AIEA privind Iranul demonstrează că eforturile comune în domeniul neproliferării nucleare trebuie intensificate.
Totodată, îmi exprim speranţa că summitul va permite evoluţii privind eliminarea vizelor SUA pentru cetăţenii din toate statele UE.
Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, tarvitaan todella työtä ja kasvua. Nämä ovat ne kaksi asiaa, jotka yhdistävät niin Eurooppaa kuin Yhdysvaltoja näinä vuosina. Ilman kasvua ei ole myöskään vakautta. Maailmanlaajuisiin haasteisiin tarvitaan yhteisiä toimia ja transatlanttista yhteistyötä.
Euroopan unioni ja Yhdysvallat ovat edelleen maailman kaksi johtavinta taloutta. Näitä mantereita yhdistää myös yhteinen talouden kriisi. Yhteistyössä on aina voimaa, ja yhdessä tulisi rakentaa myös transatlanttista työllisyys- ja kasvualoitetta, johon sisältyy selkeä suunnitelma kaupan ja investointien edistämiseksi.
Talouden ohella tulee myös edesauttaa rauhaa, vakautta ja avoimien demokratioiden kehittämistä. Yhteistyötä tarvitaan etenkin Lähi-idässä, ja meidän tulee tukea Pohjois-Afrikassa syntymässä olevia demokratioita. Ulko- ja ihmisoikeuspolitiikassa on aina vältettävä kaksinaismoraalia.
Adam Bielan (ECR). - Popierając rezolucję, pragnę wyrazić uznanie dla skutecznych działań USA i całego NATO w Libii. Jednocześnie apeluję o pełne wsparcie procesu demokratyzacji tego kraju. Nasze zaangażowanie w Północnej Afryce jest konieczne dla zagwarantowania utrzymania dorobku demokratycznych przemian. Liczę również na propozycję ustabilizowania coraz bardziej napiętej sytuacji związanej z programem nuklearnym Iranu, wymagającej pilnych, skoordynowanych działań. Oczekuję również konkretnych rozwiązań w walce z kryzysem zadłużeniowym. Ogromny potencjał wzrostu gospodarczego obu partnerów, przy wykorzystaniu nieskrępowanej wymiany handlowej, może wpływać na obniżenie prawdopodobieństwa recesji. Dobrym przykładem obustronnych korzyści, które płyną z pogłębienia współpracy jest porozumienie o promocji współdziałania systemów nawigacyjnych.
Reprezentując w tej izbie Polskę, nie mogę akceptować dyskryminacji mojego kraju w kwestii wizowej. Domagam się więc zdecydowanych działań dyplomacji unijnej na rzecz zniesienie obowiązku wizowego dla wszystkich obywateli Wspólnoty.
Hannu Takkula (ALDE). - Arvoisa puhemies, olen voimakas transatlanttisten suhteiden kannattaja. Yhdysvalloilla ja Euroopalla on samanlainen arvoperintö, sama arvopohja, ja ne yhdistävät meitä. Demokratia, ihmisoikeudet, mielipiteiden vapaus, oikeusvaltioperiaate – näistä on hyvä pitää kiinni, ja tämä antaakin luontevan lähtökohdan sille, että vahvistamme edelleen sekä kestävän talouskasvun että työllisyyden rintamalla yhteistyötämme ja huolehdimme sitä kautta siitä, että myös näiden henkisten arvojen vastapainoksi kansalaisemme voivat saada kestävää materiaalista ja taloudellista hyvinvointia.
Kaikilta osin en pysty yhtymään tähän lausuntoon, joka nyt annettiin Euroopan parlamentista tälle huippukokoukselle. Nimittäin 11 kohta, jossa EU:ta ja Yhdysvaltoja kehotetaan pyrkimään siihen, että suorat neuvottelut Israelin ja Palestiinan välillä aloitetaan uudelleen kansainvälistä oikeutta noudattaen, on kannatettava asia, mutta minun mielestäni meidän ei pidä asettaa ennakkoehtoja, niin kuin tässä yritetään asettaa, millaisten näiden neuvottelujen pitäisi olla, minkälaiset rajat pitäisi tehdä, vaan annetaan neuvottelijoille mahdollisuus ja tuetaan neuvotteluja. Tältä osin, niin kuin aina kun käynnistetään rauhanneuvottelut, lähtökohta pitää olla se, että kunnioitamme neuvottelijoita, tuemme heitä, mutta ei niin, että me Euroopasta ikään kuin sanelemme ehdot, millä tavoin pitää neuvotella ja mitkä tulosten pitää olla.
Kay Swinburne (ECR). - Mr President, the opportunity for transatlantic dialogue at the summit on 28 November 2011 needs to be utilised to the full. In today’s turmoil, the EU must be talking at all levels to its key partners around the world – never more so than with respect to regulating the financial markets and derivative products post the financial crisis of 2008, and implementing the decisions taken by G20.
The summit dialogue needs to ensure that US politicians and regulators respect the need for parity in our financial services legislation. We need to make sure that, in the attempt to make our financial markets more secure, we do not begin to limit access on the flow of capital. Likewise, the Dodd-Frank Act needs to be interpreted in a non-protectionist way. Extra-territoriality, equivalence and reciprocity are not essential, but recognition of comparable systems of regulation is, and we need to seek ways of acknowledging this. We must work to ensure the Dodd-Frank Act and the EU’s European Market Infrastructure Regulation (EMIR) and Markets in Financial Instruments Directive (MiFID) fit together. Closer cooperation between the EU and the US on financial services needs to continue, but the spirit of equals to prevent extra-territoriality battles needs to endure.
Daniel Hannan (ECR). - Mr President, it is instructive to compare the American and European constitutions.
The US Constitution is 7 200 words long. The European, in the form of the Lisbon Treaty, is 78 000 words long. The US Constitution is concerned with broad principles, such as the balance between federal and state jurisdictions; the European equivalent busies itself with such minutiae as policy on space exploration and the status of refugees.
The American Declaration of Independence holds out the promise of life, liberty and the pursuit of happiness. The European equivalent – the Charter of Fundamental Rights and Freedoms – guarantees our right to strike action, affordable housing and free healthcare. The one is about the freedom of the individual, the other about the power of the state.
All nations, all unions, grow according to the DNA that was encoded at their conception. It was the good fortune of the American Republic to be founded in a popular revolt against a remote government and therefore to impregnate its institutions with a sympathy for the maximum dispersal of power.
The European Union’s tragedy is that it was founded from the opposite imperative. Line 1 of Article 1 of the Treaty of Rome commits us to establish an ever closer Union. Our present doom was ordained from the first.
Peter Skinner (S&D). - Mr President, I can agree with Syed Kamall and Kay Swinburne on the issues that they discussed, and in fact I would add that EU-US relations are just vital. They are essential if we are to do anything about fighting global regulatory arbitrage. We are each other’s biggest investors, and if we use the OECD study of May 2005 as a basis for lifting the non-tariff barriers that Mr Kamall talked about, and apply best regulatory practices, we could see our economies grow by as much as 3-6% GNI year on year. That is still something very much worth going for – a growth agenda not just on the supply side, but that also has to look at jobs and how to create them. We forget this at our peril.
The Bruce Stokes paper recently produced on growth and jobs also helps to promote this philosophy of backing industry not just on competitivity but also, vitally, on attracting investment. Governments at EU level and the Commission, along with the US, need not just to manage debt reduction but also investment policy and incentives to job creation. This should not be done artificially but with the support of, and in line with, commercial and scientific research and development, specifically in the SME market. This is perhaps our route forward.
Paul Murphy (GUE/NGL). - (begining without microphone) of capitalism that exists in both Europe and the USA. Working people on both sides of the Atlantic increasingly face the same issues: mass unemployment, attacks on workers’ wages and conditions, and drastic cutbacks in the public sector.
In response to these attacks, the Occupy movement, which started in Wall Street, has gained an echo right around the world. Its key message is that the 99% must not pay for the greed and the speculation of the 1%. Now you have occupations taking place in basically every European city, including throughout Ireland.
Precisely because that movement challenges the rule of the 1%, the police have now brutally moved against occupations in the US, in Zuccotti Park and Oakland.
I salute the response of the movement in Oakland where 20 000 people have demonstrated to defend their right to protest. They have not just demonstrated: teachers have come out of their workplaces, public sector workers have gone on sick leave, the ports have been shut down through workers’ action, and Occupy Oakland has launched a call for a general strike.
Here you can see the massive potential. If we can bring the Occupy movement – the anger, the energy and the ideas – together with the power of the organised labour movement, society could be fundamentally transformed.
Bendt Bendtsen (PPE). - Hr. formand! Økonomisk vækst og skabelse af nye virksomheder og jobs er utænkeligt uden adgang til en stabil og hurtig internetforbindelse. Uden nettet er det svært at forestille sig, hvordan der kan skabes effektivisering af offentlig administration, borgerservice og detailhandel. Jeg har stemt for i dag, og jeg er glad for, at Parlamentet har vedtaget en beslutning om et åbent internet og netneutralitet. På grund af nettets centrale placering i alle dele af samfundslivet er det blevet et vigtigt politisk anliggende.
Det er også en politisk opgave at sikre alle borgere lige adgang til nettet. Vi siger nej til at skabe et A-hold og et B-hold for borgerne. Vi siger også nej til, at politiske beslutningstagere skal bestemme, hvordan indholdet skal prioriteres. Så langt, så godt! Men vi må også erkende, at vi står over for nogle kæmpemæssige udfordringer med hensyn til at skabe den tilstrækkelige infrastruktur, ikke mindst når det gælder de mobile platforme. Vi får svært ved at udbygge kapaciteten hurtigt nok i forhold til den eksplosive vækst, der er for borgerne. Derfor er det noget, som vi må prioritere i fremtiden.
Miroslav Mikolášik (PPE). - Neutralita siete a samotný internet prispievajú k rozvoju demokracie prostredníctvom umožnenia slobody prejavu jednotlivcov, jednoduchého sprístupnenia informácií a uľahčovaním spoločenskej debaty. Na digitálnom trhu Európskej únie však pretrvávajú mnohé vnútorné bariéry, ktoré zabraňujú plnému využitiu jeho potenciálu a okliešťujú slobodu voľby spotrebiteľov z radov občanov, ale i podnikateľskej sféry.
Dosiahnutie účinnej hospodárskej súťaže, ktorá bude stimulovať inovácie a prinesie širokú škálu výhod pre užívateľov internetu si preto vyžaduje vhodne a citlivo koncipovanú reguláciu tak, aby bola zachovaná neutralita siete a zároveň ochrana základných práv a slobôd spoločnosti. Pripájam sa preto k výzve, aby Komisia zabezpečila konzistentné uplatňovanie a presadzovanie platného telekomunikačného regulačného rámca a preverila, či a do akej miery sú potrebné ďalšie opatrenia.
Kay Swinburne (ECR). - Mr President, the Internet has become a vital medium for rural and urban citizens alike. In rural Wales it is important that broadband speeds be improved, as it is for the whole of the nation. However, just as important will be ensuring that no artificial blocks on download speeds are imposed by service providers. I look forward to the report by BEREC, analysing net neutrality and its advice to national regulators on dealing with anti-competitive Internet traffic management. Enabling rural Wales to benefit from net access for TV, telephony and video downloads will have a major effect on our citizens.
I also welcome in this report the additions by the Committee on the Internal Market and Consumer Protection concerning transparency requirements, quality of service and information on actual delivery speeds. I welcome this resolution and hope that the full benefits of the net can be experienced by all EU citizens.
Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, siviiliväestön suojelu on sodan kansainvälisten oikeussääntöjen keskeisempiä periaatteita, ja miinojen vastuuton ja summittainen käyttö vaikeuttaa ja vaarantaa siviilien elämää erityisesti myös konfliktien jälkeen. Realiteetti niin jalkaväkimiinojen kuin rypäleaseidenkin suhteen on se, että ne tappavat ja vammauttavat nimenomaan siviilejä. Siksi tarvitaan yhteistä asennemuutosta siihen, millaiseen sodankäyntiin valtioiden tulisi valmistautua.
Useat maat pitävät rypäleammuksia yhä ensisijaisen tärkeinä turvallisuudelle ja puolustukselle. Myös Suomi on liittymässä Ottawan sopimukseen, jolla kielletään jalkaväkimiinojen käyttö. Tämän keskustelun yhteydessä tuotiin Suomessa niin ikään esille mahdollisuus korvata miinat rypäleammuksilla. Suomi ei kuitenkaan aio korvata jalkaväkimiinoja rypäleaseilla vaan se tulee etsimään muita korvaavia menetelmiä, ja tämä on positiivista.
Miroslav Mikolášik (PPE). - Používanie kazetovej munície možno považovať za obzvlášť nehumánne vzhľadom na nesmierne utrpenie, ktoré spôsobuje svojim obetiam – často krát civilnému obyvateľstvu a najmä deťom. Práve preto ma prekvapuje, že mnohé štáty vrátane niektorých členských štátov Európskej únie sa zatiaľ vyhýbajú podpísaniu alebo ratifikovaniu Dohovoru o kazetovej munícii.
Som presvedčený, že vymáhanie rešpektovania záväzkov vyplývajúcich z tohto dohovoru patrí do novej ľudsko-právnej agendy Európskej únie. A preto by mali členské štáty, ktoré tento dohovor doposiaľ neprijali, urýchlene napraviť tento stav. Odmietanie tohto významného dohovoru totiž poškodzuje dobré vnímanie Európskej únie ako ochrankyne ľudských práv vo svete a vrhá na koherentnosť jej zahraničnej politiky negatívne svetlo na medzinárodnom poli.
Peter Jahr (PPE). - Herr Präsident! Ich weiß natürlich, dass es keinen humanen Krieg und keine humanen Waffen geben kann und geben wird. Aber es muss natürlich auch hier ein Mindestmaß an Anstand und Menschlichkeit herrschen, und die Streumunition ist ein gutes Beispiel dafür. Streumunition ist nicht kriegsentscheidend. Sie ist oft gegen die Zivilbevölkerung gerichtet und richtet sehr viel Schaden an, insbesondere auch bei Kindern.
Aber es wird damit Geld verdient, es gibt ein Gewohnheitsrecht, und manchmal gibt es auch die Meinung: Was der eine tut, kann der andere auch tun. Ich bin deshalb sehr froh über diesen Entschließungsantrag und würde wirklich nachhaltig alle Mitgliedstaaten in der Europäischen Union bitten, dies zu unterschreiben und zu unterstützen. Denn es gibt für mich keinen vernünftigen Grund, dies nicht zu tun. Wir brauchen hier letztendlich zunächst einmal ein Verbot, eine Unterzeichnung durch die Mitgliedstaaten der Europäischen Union, und wir brauchen letztendlich ein Verbot weltweit.
Elena Băsescu (PPE). - Deşi susţin eforturile în domeniul dezarmării, controlului armamentelor şi neproliferării, nu am votat în favoarea acestei rezoluţii.
Ţara mea are o tradiţie puternică de angajament activ în domeniile amintite. Este parte la principalele instrumente multilaterale, inclusiv la Convenţia privind anumite arme convenţionale şi protocoalele sale adiţionale. România a susţinut şi continuă să susţină că acest mecanism ONU este cadrul cel mai adecvat pentru reglementarea problematicii muniţiei cu dispersie. De aceea, participă la negocierile grupului de experţi guvernamentali pentru convenirea unui protocol privind muniţia cu dispersie. Acest cadru permite abordarea tuturor dimensiunilor subiectului, umanitară, tehnică, juridică, militară, de apărare, în prezenţa principalilor producători mondiali în domeniu. Din aceste considerente, România nu a susţinut declaraţiile politice ale procesului Oslo şi nu a semnat Convenţia privind muniţia cu dispersie.
Norica Nicolai (ALDE). - Principial, cred că muniţia cu dispersie trebuie interzisă, nu pentru că ar avea o valoare în perioada conflictului, ci pentru că este o sursă de trafic ilegal de armament postconflict.
În opinia mea, dincolo de poziţia ţării mele, România, care – aşa cum spunea dra Băsescu – nu a semnat această convenţie, cred că Convenţia de la Ottawa trebuie ratificată de toate statele europene. Este o ratificare de principiu, pentru că acest proces de renunţare la muniţia cu dispersie şi de înlocuire cu arme care pot fi mai blânde – dacă se poate admite că o armă folosită într-un război poate fi mai blândă – este necesar a fi realizat.
Însă, şi noi credem că această recomandare nu are decât o forţă de stimulare a negocierilor care au loc în cadrul ONU şi, în acest context, am înţeles să mă abţin de la votarea acestei rezoluţii.
Peter Jahr (PPE). - Herr Präsident! Es ist klar, wir möchten alle einen gemeinsamen Binnenmarkt, und der hat uns in der Europäischen Union auch viele Vorteile gebracht. Das ist die eine Seite der Medaille. Andererseits möchten wir natürlich auch, dass die Mitgliedstaaten nach wie vor eigenverantwortlich Steuern in einem bestimmten Intervall erheben können. Genau da schlagen auch zwei Seelen in meiner Brust, denn das eine darf das andere natürlich nicht ausschließen. Und gerade bei der Mehrwert- bzw. Umsatzsteuer haben wir ja noch die Besonderheit des ermäßigten Steuersatzes, der in der Europäischen Union durchaus unterschiedlich interpretiert wird. Ganz besonders beim digitalen Handel mit Schriftstücken – man könnte sagen: mit elektronischen Büchern – tauchen dann gleich mehrere Probleme gleichzeitig auf, zum Beispiel das Problem, dass in einem Land der ermäßigte Steuersatz gilt und in einem anderen nicht. Vor allen Dingen geht es auch darum, dass die Abrechenbarkeit sehr schwierig wird.
Ich bin froh, dass wir uns mit diesem Entschließungsantrag dem Problem widmen und mithelfen wollen, dass zugunsten unserer Bürgerinnen und Bürger der Gemeinsame Binnenmarkt auch in diesem Sektor funktioniert.
Daniel Hannan (ECR). - Mr President, I am conscious that these sessions have been growing longer in the last couple of months, so I wish to thank you and the staff and interpreters, on behalf of all the Members, for your patience.
During the last Commission, Commissioner Verheugen conducted a survey of the costs of European regulation. This found that the net impact was EUR 600 billion per year. According to the Commission’s own figures, the benefits of the single market are EUR 120 billion a year. So, according to the Commission – and it should know if anybody does – the single market is five times more expensive to business than the benefits it generates.
Of course, the way to reverse that balance is to scrap regulations and to cut tax, but one cannot cut tax as long as one harmonises it. Tax harmonisation will always be upwards for the most basic of reasons, which is that the main constraint fiscally on a government is external competition. One can raise tax rates up to a certain point, and then the money starts going abroad. But if one finds, through the EU, a mechanism to get around that by exporting one’s costs to one’s competitors then, of course, tax rates as a whole will rise and the continent as a whole will fall further and further behind in the world.
The one thing we could be doing is moving the rocks aside so that the grass can grow.
Norica Nicolai (ALDE). - Am votat pentru acest raport, împreună cu Grupul ALDE, din câteva raţiuni. Cred că, dincolo de progresele Georgiei şi entuziasmul cu care această ţară a înţeles să îmbrăţişeze valorile europene acceptând acest acord de asociere, trebuie să recunoaştem că valorile europene au o viabilitate în zona Caucazului şi, de ce nu, a Asiei centrale. Pentru că Georgia a urmărit modul în care democraţia europeană este constituită, a preluat bunele practici din realitatea europeană şi înţelege clar să păşească spre un drum european. Doresc să subliniez că raportul foarte curajos şi obiectiv arată faptul că Georgia rămâne în continuare o ţară ocupată, dar subliniază, de asemenea, şi vocaţia europeană a Georgiei, inclusiv în limitele prevăzute de articolul 49 din tratat.
De aceea, cred că negocierea pe care Georgia va trebui să o înceapă în ceea ce priveşte acordul de liber schimb este una decisivă. Am salutat decizia Georgiei care, deşi este într-un conflict cu Rusia, susţine accesul Rusiei la Organizaţia Mondială a Comerţului, ceea ce dovedeşte că Georgia are o vocaţie pentru pace, o vocaţie paşnică şi caută soluţii pentru rezolvarea problemelor grave din conflictul îngheţat din Osetia şi Abhazia.
Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, minäkin äänestin päätöslauselman puolesta, koska Georgia on eurooppalainen valtio, jolla tulee olla oikeus EU:n jäsenyysnäkymään. Tuo EU:n jäsenyysnäkymän säilyminen on ensiarvoisen tärkeä keino edesauttaa uudistusten toteutumista Georgiassa ja saada myös kaikki georgialaiset näiden uudistusten taakse.
Georgia on yksi parhaiten edistyneistä itäisen kumppanuuden maista. Silti sillä on vielä paljon matkaa käytävänä kohti todellista demokratiaa, oikeusvaltiota sekä markkinataloutta. Georgian tulee ehdottomasti osoittaa aitoa sitoutumista yhteisiin arvoihin, demokratian ja oikeusvaltion periaatteisiin sekä ihmisoikeuksiin ja hyvään hallintotapaan. Sen haasteina ovat oikeuslaitoksen uudistaminen, työntekijöiden oikeudet, naisten oikeudet sekä erityisesti vähemmistöjen integroiminen yhteiskuntaan.
Janusz Władysław Zemke (S&D). - Bardzo pozytywnie oceniam fakt, że nasz Parlament tak jednoznacznie przyjął zalecenia w sprawie negocjacji o stowarzyszeniu między Unią Europejską a Gruzją. Podkreśla to bardzo mocno, że Gruzja jest państwem, które ma bardzo wyraźnie określoną perspektywę europejską. Jako wiceprzewodniczący Podkomisji Praw Człowieka oceniam także, że następuje w Gruzji postęp w zakresie ochrony praw człowieka.
Jednak dalej pozostają sprawy, które muszą nas tutaj niepokoić. Dotyczy to niestety powtarzających się napaści na prawników, którzy bronią w Gruzji praw człowieka. Potrzebny jest także bardziej konstruktywny dialog między rządem a opozycją i zapewnienie opozycji dostępu do publicznych mediów. Można powiedzieć zatem, że jest postęp, jeśli chodzi o reformy demokratyczne, ale ciągle pozostaje dużo do zrobienia.
Adam Bielan (ECR). - Relacje z Gruzją stanowią element szerszej polityki wobec europejskich sąsiadów w ramach Partnerstwa Wschodniego. Głosując za rezolucją wyrażam poparcie dla szybkiego tempa negocjacji, realizacji przez władze gruzińskie szeregu reform w różnych dziedzinach oraz wsparcia integralności terytorialnej tego państwa. Z uznaniem przyjmuję deklarację prezydenta Michaiła Sakaszwilego o niestosowaniu siły w celu przywrócenia kontroli w regionach Abchazji i Osetii Południowej. Jednocześnie popieram zapisy rezolucji dotyczące uznania tych regionów za tereny okupowane oraz wezwania Rosji do odwołania swojej decyzji o uznaniu ich odłączenia. Apeluję do władz rosyjskich o zagwarantowanie unijnej misji obserwacyjnej, pełnego i nieograniczonego dostępu do tych terytoriów.
W interesie Unii Europejskiej jest jak najszybsze zakończenie negocjacji i podpisanie umowy o stowarzyszeniu, która określać będzie kompleksowe i dalekosiężne ramy dla dalszego rozwoju stosunków z Gruzją w nadchodzących latach.
Giovanni La Via (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, il settore ittico rappresenta per l'Europa una leva economica di primaria importanza e necessita delle tutele e delle garanzie derivanti da un'azione congiunta a livello europeo che tenga conto delle necessità dei singoli Stati membri.
Il volume della pesca illegale è stimato tra gli 11 e i 26 milioni di tonnellate l'anno, pari a circa il 15% delle catture. Si tratta di numeri impressionanti che impongono all'istituzione che rappresentiamo l'adozione di misure volte a contrastare questo fenomeno dannoso sia per i consumatori che per le imprese.
Ho sostenuto pertanto questa relazione perché, se da una parte è bene considerare approfonditamente qualsiasi misura atta a combattere fenomeni illegali, dall'altra dobbiamo evitare l'inasprimento delle barriere burocratiche che limitano l'operatività commerciale e lo sviluppo delle imprese stesse, specialmente in un momento di crisi quale quello che stiamo vivendo.
Peter Jahr (PPE). - Herr Präsident! Gerade weil der Fischfang ein großer wirtschaftlicher Faktor ist, und weil er auch vielen Menschen Arbeit und Einkommen gibt, müssen wir den illegalen Fischfang bekämpfen. Denn wir wollen ja natürlich, dass unsere nächsten Generationen ebenfalls noch Fische fangen können.
Die Bekämpfung des illegalen Fischfangs umfasst nicht mehr nur den Fischfang an sich, sondern es haben sich dort wirklich kriminelle Machenschaften entwickelt. Und es ist auch an der Zeit, dass weitere Maßnahmen, wie im Bericht vorgeschlagen, ergriffen werden.
Es ist auch wichtig, dass wir das Problem gemeinsam mit unseren Partnern in den USA und Asien angehen, sonst verschieben wir das Problem nur auf dem Globus hin und her. Aber der Fisch in den Weltmeeren ist unteilbar. Deshalb müssen wir dieses Problem auch global lösen!
Mich hat ein wenig schockiert, dass selbst die Europäische Union einschätzt, dass wir uns einerseits für nachhaltigen Fischfang einsetzen, aber andererseits gleichzeitig in die Europäische Union selbst ca. 500 000 Tonnen illegaler Fisch eingeführt werden. Das ist nicht akzeptabel und deshalb habe ich dem Antrag auch zugestimmt.
Seán Kelly (PPE). - A Uachtaráin, bhí áthas orm vótáil ar son na tuarascála seo agus go háirithe na gníomhartha atá ann. Gan dabht ar bith, caithfimid gach rud a dhéanamh chun deireadh a chur le hiascaireacht mhídhleathach ar mhaithe le hacmhainní éisc sna haigéin a chaomhnú agus, go háirithe, chun cothrom na féinne a thabhairt do na hiascairí maithe macánta.
Illegal, unreported and unregulated fisheries, IUU as they are called, at a conservative estimate make up 15% of the marine catches.
Throw in the practice of discards which has been going on for far too long and the rape of the sea has been going on unabated.
Thankfully, the forthcoming CFP is hoping to deal with the question of discards and today’s proposals may help to at least combat illegal fishing.
The illegal operators will have to be named and shamed and put out of business, and non-compliant states equally so.
Robert Sturdy (ECR). - Mr President, fish stocks are depleting, our fishing ports are closing, fish markets are closing, stocks of fish are getting smaller, the fish themselves that we catch are getting smaller and therefore it is vitally important this report goes through and the Commission accept it and act on it, and that was why I voted in favour of it.
If we allow illegal fishing to continue, then of course it is a global issue. The seas are depleting right across the world and therefore all actions must be taken in a global manner. I follow my fellow colleague, Mr Kelly, who talked about discards – a huge and utter waste of a valuable material. Why on earth are we allowing this to continue? I think the Commission must look seriously at the whole Common Fisheries Policy. We must put in draconian measures to stop those who buy the illegal fish and then sell them on the market.
Finally, I would just like to thank the rapporteur for mentioning the GSP. As vice-Chair of the International Trade Committee, GSP is a big issue; it does affect fishing and it affects all trade agreements throughout the European Union. I look forward to following that report and looking at the fishing.
Written explanations of vote
Report: Wolfgang Kreissl-Dörfler (A7-0368/011)
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo o presente relatório e exorto a UE e os seus Estados-Membros a satisfazerem, em tempo útil, todos os pedidos de assistência e cooperação do Tribunal, a fim de garantirem, designadamente, a execução dos mandados de detenção pendentes e o fornecimento de informações, incluindo os pedidos que visam contribuir para identificar, congelar e confiscar os activos financeiros dos suspeitos. Insto ainda todos os Estados-Membros da UE que ainda o não fizeram a promulgarem legislação nacional em matéria de cooperação e a celebrarem acordos-quadro com o TPI para efeitos de execução das sentenças do Tribunal e sobre outras questões como a investigação penal, a recolha de provas, a localização, a protecção e a reinstalação de testemunhas, a detenção, a extradição, a manutenção sob custódia e o alojamento de pessoas indiciadas quando libertadas sob fiança, bem como o encarceramento de pessoas condenadas. É ainda importante que os Estados-Membros cooperem mutuamente através dos seus aparelhos policiais e judiciais e outros mecanismos relevantes para assegurar o apoio adequado ao TPI.
Pino Arlacchi (S&D), in writing. − I voted for this resolution because I agree with the intention to express our support for the ICC, the Rome Statute and the international criminal justice system, whose primary objective is the fight against impunity for genocide, war crimes and crimes against humanity. For this reason, the EEAS, the EU Member States and the Commission should continue their vigorous efforts to promote universal ratification of the Rome Statute and to guarantee the independence of the ICC. I strongly believe that a stronger ICC is a step toward the main goal of the Schuman declaration: building a lasting peace on the European continent and, more generally, to ‘make war not only unthinkable but materially impossible’. However, I would like to express my concern about the fact that so far the ICC has only investigated cases located in Africa. In order to avoid the legitimate criticism that this conduct has raised concerning the Court, the ICC Prosecutor should balance the geographical scope of the Court.
Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Seul organe judiciaire international responsable pour juger les personnes accusées de génocide, de crimes contre l’humanité et de crimes de guerre, la Cour Pénale Internationale veille au respect des droits de l’homme et contribue au maintien de la sécurité dans le monde et à la lutte contre l’impunité. L’émission de mandats d’arrêt contre Seif al-Islam Kadhafi, un des fils de l’ancien dictateur libyen, et l’ex chef des renseignements libyens a porté ses fruits : tous deux vont être jugés par la CPI et la Libye. Ceci démontre l’importance de la Cour. J’ai donc voté en faveur du rapport Kreissl-Dörfler.
Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − La relazione propone un maggiore impegno dell’UE nella promozione del ruolo e del compito della Corte Penale Internazionale, organo a giurisdizione internazionale che giudicherà casi di crimini contro l’umanità e crimini di genocidio. Trattandosi di un soggetto di recente nascita, e di un organismo internazionale che dovrà svolgere un lavoro molto delicato e rilevante, è giusto che l’UE fornisca tutto il suo apporto politico e diplomatico possibile per rafforzarne il funzionamento e i poteri, nonché per estenderne la giurisdizione in termini territoriale. Positiva anche la proposta del Parlamento nei confronti degli Stati membri affinché questi si adoperino per vie diplomatiche nell’ambito dei loro rapporti bilaterali e multilaterali a convincere Paesi importanti come Stati Uniti, Russia, Turchia ad aderire allo statuto della Corte Penale Internazionale. Voto quindi a favore della relazione.
Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes dėl savo visuotinio pobūdžio teisingumas turi būti taikomas visiems vienodai, be išimčių ir netaikant dvejopų standartų. Tarptautinis baudžiamasis teismas yra pirmoji nuolatinė tarptautinė teisminė institucija, galinti teisti asmenis už genocidą, nusikaltimus žmoniškumui ir karo nusikaltimus, kuri labai prisideda prie žmogaus teisių rėmimo ir tarptautinės teisės, kovodama su nebaudžiamumu ir taip atlikdama svarbų atgrasomąjį vaidmenį bei aiškiai parodydama, kad nebaudžiamumas už šiuos nusikaltimus nebus toleruojamas. Be to, jokia vieta neturėtų tapti saugiu prieglobsčiu asmenims, vykdžiusiems genocidą, nusikaltimus žmoniškumui, neteismines egzekucijas, karo nusikaltimus, kankinimus, masinius išžaginimus ar nusikaltimus, susijusius su prievartiniu žmonių dingimu. Europos Parlamentas pabrėžia, kad Tarptautinis baudžiamasis teismas turi skirti dėmesio ne tik problemoms, susijusioms su ginkluotais konfliktais, bet aktyviau tirti žmogaus teisių pažeidimus, kurie perauga į nusikaltimus žmoniškumui, ir atvejus, kai nacionalinės valdžios institucijos akivaizdžiai nenori imtis tyrimų, persekioti ar bausti įtariamų pažeidėjų. Neatsižvelgiant į tai, kad ES ir jos valstybės narės teikia daug paramos šiam teismui, reikia dar daug padaryti politiniu ir diplominiu, taip pat praktiniu lygiu, siekiant padėti Tarptautiniam baudžiamajam teismui įveikti iššūkius ir sunkumus, su kuriais jis šiuo metu susiduria.
Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Curtea Penală Internaţională traversează actualmente un moment dificil, din cauza unor circumstanțe politice și financiare pe care nu le controlează. Ea este din ce în ce mai des atacată în mod nedrept, din rațiuni de ordin politic, mandatele sale de arestare sunt adesea nesocotite, iar bugetul său actual nu este pe măsura nevoilor. Întrucât UE a fost și continuă să fie un suporter ferm al CPI, este nevoie ca Uniunea să asiste în mai mare măsură Curtea în confruntarea sa cu provocările şi cu dificultăţile de natură atât politică, cât şi financiară.
Nimeni nu poate nega importanţa unei astfel de instanţe internaţionale care anchetează grave cazuri de încălcare a drepturilor omului, genocid, crime împotriva umanităţii şi crime de război. De aceea, este important ca tot mai multe state să recunoască autoritatea Curţii Penale Internaţionale. A fost nevoie de 83 de ani pentru a se ajunge la un acord internaţional şi a înfiinţa CPI. Acum, statele care au ratificat statutul de la Roma al CPI trebuie să reglementeze şi dreptul Curţii de a investiga crime de agresiune. Statele semnatare trebuie să îşi armonizeze legislaţia naţională cu prevederile din Statutul de la Roma, aşa cum s-au angajat.
Νικόλαος Χουντής (GUE/NGL), γραπτώς. – Αναμφίβολα καταδικάζουμε οποιαδήποτε εγκληματική πράξη διεξάγεται κατά της ανθρωπότητας. Ταυτόχρονα όμως υποστηρίζουμε πως η δικαιοσύνη πρέπει να ασκείται σε εθνικό επίπεδο καθώς και στο πλαίσιο του ΟΗΕ και πάντοτε βάσει του διεθνούς δικαίου. Δυστυχώς, ο τρόπος οργάνωσης και λειτουργίας του ΔΠΔ δεν μπορεί να διασφαλίσει την πολιτική αμεροληψία αλλά, αντιθέτως, ενδυναμώνει τον κίνδυνο ανάπτυξης μια "δικαιοσύνης" προαποφασισμένης από αυτούς που την επιβάλλουν. Το εν λόγω ψήφισμα δεν διστάζει να ζητήσει ακόμη και την άσκηση πιέσεων προς τα κράτη μέλη ώστε να συνεισφέρουν οικονομικά στο ΔΠΔ, να θέσουν σε εφαρμογή εθνική νομοθεσία για τη συνεργασία με το ΔΠΔ και να συνάψουν συμφωνίες-πλαίσιο για την επιβολή των αποφάσεων του Δικαστηρίου. Με τις εν λόγω προτάσεις λοιπόν στοχοποιούνται τα κυριαρχικά δικαιώματα των κρατών μελών ενώ ταυτόχρονα ελλοχεύει ο κίνδυνος περιθωριοποίησης τόσο του ΟΗΕ και του Συμβουλίου Ασφαλείας όσο και του Συμβουλίου της ΕΕ καθώς προωθείται μια συγκέντρωση των εξουσιών στο ΔΠΔ και τους ειδικούς εντεταλμένους που θα ορίσει η ΥΕ. Ιδιαίτερα ανησυχητική είναι και η πρόθεση να δοθεί το δικαίωμα στο ΔΠΔ να παρεμβαίνει σε εσωτερικές υποθέσεις των κρατών επικαλούμενο μονάχα κάποιες "υποψίες" και να αναπτύσσει "προληπτική δράση" με κίνδυνο βέβαια την προώθηση αλλότριων συμφερόντων. Για όλους τους παραπάνω λόγους ψήφισα αποχή.
Corina Creţu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea rezoluţiei referitoare la sprijinul acordat CPI de către UE pentru asigurarea, în continuare, a asistenţei financiare şi logistice a Curţii şi pentru extinderea sprijinului acordat acesteia, prin acţiuni politice şi diplomatice. Este îngrijorător faptul că majoritatea celor 17 mandate de arestare emise de CPI nu a fost încă executată, ceea ce asigură impunitatea şi perpetuarea încălcărilor brutale ale drepturilor omului. De asemenea, este esenţial pentru întărirea rolului CPI ca statele membre ale UE care nu au făcut încă acest lucru să înscrie cooperarea cu CPI în legislația națională și să încheie acorduri-cadru cu aceasta pentru aplicarea sentințelor Curții.
Cornelis de Jong (GUE/NGL), in writing. − I support the functioning of the ICC in the fight against impunity and the prosecution of the worst crimes against humanity. I also agree with the majority of conclusions laid down in the Kreissl-Dörfler report. However, I strongly disagree with the wording of §12. The competence for criminal law lies with the Member States and not the EU and I strongly oppose any transfer of competences in criminal law matters. Therefore I have abstained on the vote on the Kreissl-Dörfler report.
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei a favor do relatório por considerar que as actuais ameaças à segurança e à vida humana tornam necessário que tenhamos um Tribunal Penal Internacional (TPI) bastante activo e interventivo. Para que tal aconteça, o mesmo necessita de uma dotação financeira maior e da solidariedade política dos seus Estados-Membros. Só assim poderá o TPI responder ao crescente número de casos em que se encontra envolvido, assegurar uma protecção eficaz das respectivas testemunhas e incluir, já a partir de 2017, o crime de agressão na sua jurisdição.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − O Tribunal Penal Internacional tem sido objecto de apoio unânime por parte da União Europeia e dos seus Estados-Membros. A sua acção tem contribuído para generalizar a ideia da universalidade dos direitos humanos e para tornar patente um consenso cada vez mais generalizado em seu redor e em torno da ideia de que mesmo os piores criminosos merecem um processo judicial justo e transparente. Diversos membros importantes da comunidade internacional continuam a não reconhecer a sua jurisdição, não tendo ainda ratificado o Estatuto de Roma, mas, no cômputo geral, creio ser inegável o papel positivo desempenhado pelo TPI no combate ao genocídio e a outros crimes contra a Humanidade e na afirmação de um direito penal internacional. Faço votos de que a União mantenha e reforce o seu apoio ao TPI e contribua para que este reforce a sua autoridade e a qualidade das suas decisões e se assuma crescentemente como um órgão jurisdicional internacional respeitado e eficaz.
José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. − O Tribunal Penal Internacional (TPI), criado em 1 de Julho de 2002, tem por objectivo perseguir os autores de crimes de guerra, crimes contra a Humanidade e genocídio. Para desencorajar o crime, é fundamental que os criminosos tenham consciência de que dificilmente se furtarão a um julgamento pelas atrocidades que cometerem. Todavia, numa época em que o TPI devia estar a trabalhar em pleno, debate-se com problemas por falta de suporte financeiro que sustente a sua actividade. O presente relatório, da responsabilidade de Wolfgang Kreissel-Dörfler, debruça-se sobre o apoio que a União Europeia presta ao TPI, nomeadamente depois do crescente número de processos que, nos países do Mediterrâneo Sul, é necessário instaurar para que a Primavera Árabe seja uma realidade após milhares de pessoas terem dado a vida por ela. O TPI deve alargar a sua acção a todos os países onde ocorram crimes contra a Humanidade, mas, para isso, é necessário que a UE e os Estados-Membros, seus pilares de apoio, criem condições para o seu funcionamento e consigam motivar outros países, como a China e os Estados Unidos, a adoptarem plenamente a legislação de execução do TPI. Por isso, votei favoravelmente este relatório.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − Com a aprovação deste relatório, a maioria do Parlamento Europeu assume um papel dúplice. Sobranceiro e arrogante, por um lado, pressionando os Estados-Membros a promulgar legislação e a celebrar acordos com o TPI. Ao mesmo tempo, fazendo pressão sobre países terceiros para que detenham ou apoiem uma operação de detenção de indivíduos com mandado de captura. Por outro lado, em relação aos EUA - que não são Estado-Parte do TPI – pia baixinho e regozija-se com a sua participação, atente-se, como observadores, na Assembleia de Estados-Parte. E limita-se a fazer uma profissão de fé manifestando esperança de que os EUA se tornem Estado-Parte. Os EUA aprovaram legislação que proíbe as autoridades do país de cooperarem com o TPI (quando se trate de cidadãos americanos), mas, ao mesmo tempo, autorizam operações militares para libertar pessoal militar dos EUA. Mais, estabeleceram acordos bilaterais, inclusive com Estados-Membros da UE, para garantir a não entrega ao TPI de pessoal norte-americano em países terceiros. A duplicidade hipócrita, infelizmente comum, da maioria do PE serve bem o papel de instrumento de ingerência que tem o TPI, agindo em função dos interesses políticos das grandes potências: um tribunal na mão dos que impõem a lei da força, da ingerência, do militarismo e da guerra.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − A maioria do PE assume um papel sobranceiro, pressionando os Estados-Membros a promulgar legislação e a celebrar acordos com o TPI. Ao mesmo tempo, fazem pressão sobre países terceiros que estejam dispostos a autorizar a visita de indivíduos com mandado de captura do TPI para que os detenham ou apoiem uma operação de detenção.
Mas, em relação aos EUA – que não são Estado-Parte do TPI – regozijam-se com a sua participação, atente-se, como observadores, na Assembleia de Estados-Parte. E fazem uma profissão de fé manifestando esperança de que os EUA se tornem Estado-Parte.
Os EUA aprovaram legislação que proíbe as autoridades do país de cooperarem com o TPI (quando se trate de cidadãos americanos), mas, ao mesmo tempo, autorizam operações militares para libertar pessoal militar dos EUA. Mais: estabeleceram acordos bilaterais, incluindo com Estados-Membros da UE, para garantir a não entrega ao TPI de pessoal norte-americano em países terceiros.
A duplicidade hipócrita da maioria do PE serve bem o papel de instrumento de ingerência que tem o TPI, agindo em função dos interesses políticos das grandes potências capitalistas: um tribunal na mão dos que impõem a lei da força, da ingerência, do militarismo e da guerra.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Medzinárodný trestný súd (MTS) od svojho vzniku 1. júla 2002 úspešne vykonáva jedinečný celosvetový mandát, pokiaľ hovoríme o stíhaní páchateľov vojnových zločinov, zločinov proti ľudskosti a genocídy. Napriek svojmu úsiliu, profesionalite a odhodlaniu sa však v súčasnosti nachádza v kritickom bode zohľadňujúc jeho politickú a finančnú situáciu. Čoraz častejšie je vystavovaný nespravodlivým, politicky motivovaným útokom, jeho zatykače veľakrát nie sú rešpektované a jeho súčasný rozpočet nepokrýva jeho potreby.
Európska únia je vytrvalým zástancom MTS – podporuje ho od začiatku vzniku prostredníctvom rôznych politických, diplomatických, finančných a logistických činností a súčasne pomáha presadzovať všeobecnú platnosť a integritu Rímskeho štatútu, prispieva k jeho nezávislosti a efektívnemu fungovaniu. Je našou snahou a jednou z priorít pomôcť súdu pri riešení náročných úloh a prekonávaní politických a finančných ťažkostí, ktorým aktuálne čelí. Sloboda, právny štát a boj proti beztrestnosti sú piliermi udržateľného mieru, keďže ručia za dodržiavanie ľudských práv a základných slobôd. Som toho názoru, že spravodlivosť je potrebné chápať ako nevyhnutný prvok podporujúci úsilie o udržanie mieru a vyriešenie konfliktov. Teda i v tomto prípade, práve úplná a promptná spolupráca medzi zainteresovanými stranami vrátane členských štátov EÚ a súdom zohráva rozhodujúcu úlohu v zmysle účinnosti a úspechu medzinárodného systému trestnej spravodlivosti.
Mikael Gustafsson (GUE/NGL), in writing. − I support the functioning of the ICC in the fight against impunity and the prosecution of the worst crimes against humanity. I also agree with the majority of conclusions laid down in the Kreissl-Dörfler report. However, I strongly disagree with the wording of §12. The competence for criminal law lies with the Member States and not the EU and I strongly oppose any transfer of competences in criminal law matters. Therefore I have abstained on the vote on the Kreissl-Dörfler report.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, nes Tarptautinis baudžiamasis teismas (TBT) nuo pat jo įsteigimo, t. y. 2002 m. liepos 1 d., kai įsigaliojo Romos statutas, sėkmingai įgyvendina savo išskirtinius visuotinius įgaliojimus persekioti asmenis, padariusius karo nusikaltimus, nusikaltimus žmoniškumui ir vykdžiusius genocidą. Nuo pat TBT įsteigimo ES jį rėmė įvairiais politiniais, diplomatiniais, finansiniais ir logistikos veiksmais, taip propaguodama Romos statuto visuotinumą ir vientisumą ir prisidėdama prie Teismo nepriklausomumo ir efektyvios veiklos. Be šiuo metu patiriamų politinių ir diplomatinių iššūkių, pagrindinė problema, kliudanti Teismo veiklai, yra nepakankamas finansavimas. Jis nagrinėja vis naujus atvejus, tačiau inicijuojant naujas bylas finansavimas nedidėja. Labai svarbu, kad ES valstybės narės ir toliau teiktų pakankamai išteklių, reikalingų tam, jog Teismas galėtų vykdyti savo įgaliojimus. Reikėtų teikti dar daugiau finansinės ir logistinės paramos, nei teikiama dabar, siekiant užtikrinti, kad būtų sėkmingai panaikintas dabar Teismo patiriamas lėšų stygius. ES ir jos valstybės narės turėtų užtikrinti pakankamą finansinę paramą Teismo biudžetui.
Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Ce rapport a été adopté par la commission des affaires étrangères. Il présente deux idées fondamentales. Tout d'abord, ce rapport rappelle que la Cour pénale internationale est le premier organe judiciaire international permanent compétent pour juger les personnes accusées de génocides, de crimes contre l'humanité et de crimes de guerre et qu'il contribue ainsi de manière décisive à la protection des droits de l'homme et du droit international en luttant contre l'impunité. Enfin, le rapport rappelle que la lutte contre l'impunité ne sera couronnée de succès que si tous les États parties coopèrent pleinement avec la CPI et si les États non parties apportent leur assistance à l'institution judiciaire. J'ai voté en faveur de ce rapport.
Kartika Tamara Liotard (GUE/NGL), in writing. − I support the functioning of the ICC in the fight against impunity and the prosecution of the worst crimes against humanity. I also agree with the majority of conclusions laid down in the Kreissl-Dörfler report. However I strongly disagree with the wording of paragraph 12. The competence for criminal law lies with the Member States and not with the EU, and I strongly oppose any transfer of competences in criminal law matters. I therefore abstained on the vote on the Kreissl-Dörfler report.
David Martin (S&D), in writing. − I welcome this report on the ICC. Despite the strong level of support provided by the EU and its Member States to the Court, much remains to be done on the political and diplomatic level, as well as on a practical level to help the Court overcome the current challenges and difficulties it currently faces. Closer monitoring of the constant implementation of ICC clauses in agreements with third countries, as well as the impact of its political statements and declarations, would undoubtedly strengthen the EU’s messages and standpoints on the ICC issues vis-à-vis the EU partner countries and organisations, notably the African Union. The EU’s political and human rights dialogues have to consequently raise the ICC and international justice issues in general whenever appropriate. The EU and its Member States should have timely and well coordinated joint responses to react to instances of non-cooperation with the Court, possibly through agreeing on an internal code of conduct in such cases.
Mario Mauro (PPE), per iscritto. − La Corte penale internazionale ha nel corso degli anni dimostrato di essere un organo molto importante per la difesa dei diritti umani e per il rispetto del diritto internazionale. Sono contento del sostegno finanziario e logistico finora fornito alla CPI dall'Unione europea e dai singoli Stati membri. Il mio voto è favorevole.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − O Tribunal Penal Internacional continua a ter o apoio da União Europeia e dos seus Estados-Membros. A sua acção tem sido focada principalmente para a defesa da universalidade dos direitos humanos e para que mesmo os piores criminosos possam ter um processo judicial justo e transparente. Apesar de diversos membros importantes da comunidade internacional ainda não reconhecerem o TPI com a não ratificação do Estatuto de Roma, é hoje incontornável a função do TPI no combate ao genocídio e a outros crimes contra a Humanidade e na afirmação de um direito penal internacional.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I am confident that in order to adequately support the Criminal Court politically, the EU has to ensure a high-level political and diplomatic presence in the regions and countries. I voted in favour.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Manau, kad ES turi skirti didesnę paramą Tarptautiniam baudžiamajam teismui, kuris, kaip nuolatinė tarptautinė teisminė institucija, teisianti asmenis už genocidą, nusikaltimus žmoniškumui ir karo nusikaltimus, ypač prisideda prie žmogaus teisių ir tarptautinės teisės nuostatų tinkamo įgyvendinimo, taip pat taikos išsaugojimo ir tarptautinio saugumo stiprinimo. TBT jurisdikcijai priskirti sunkūs nusikaltimai kelia nerimą visoms valstybėms narėms. Dėl to reikia dėti visas pastangas, kad butų skatinamas kuo aktyvesnis bendradarbiavimas siekiant užkirsti kelią šiems nusikaltimams ir įveikti juos padariusių nusikaltėlių nebaudžiamumą. Be to, labai svarbu, kad teismas būtų apsaugotas nuo galimo politinio spaudimo, kad galėtų tinkamai įgyvendinti nešališkumo principą ir vykdyti teisingumą, pagrįstą įstatymais, o ne politiniais motyvais.
Phil Prendergast (S&D), in writing. − I welcome this report on the International Criminal Court. In particular, I wish to speak on two elements. First, I call for greater cooperation between Member States and the Asset Recovery Office, and greater cooperation between Member States and the Camden Asset Recover Inter-Agency Network. Such practical collaboration would, in a similar vein to national asset recovery offices like the Criminal Assets Bureau in Ireland, prevent organised and sophisticated criminals getting access to the capital they need to implement their plans. This is all the more true in the context of individuals wishing to perpetrate crimes against humanity and war crimes.
Secondly, I call on Member States to give further financial and practical assistance to the Court, in order for it to carry out its mandate more effectively. In particular I would appeal for continued and enhanced support for programmes such as the ICC Trust for Victims and the ICC Special Fund for Relocations. The former of these two programmes is invaluable in ensuring that Court-ordered reparations are followed through on the ground, and also in coordinating donations given by third parties such as the European Union for the rehabilitation of victims of genocide, crimes against humanity and war crimes.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − A criação do Tribunal Penal Internacional constituiu um passo importantíssimo para a salvaguarda da segurança, da justiça e da paz globais, assumindo-se hoje este como um instrumento incontornável de combate aos crimes contra a Humanidade e de garantia do cumprimento das normas fundamentais de direito internacional público, sobretudo do designado ius cogens. A União Europeia, comprometida com a afirmação do primado do Direito na regulação das relações entre os povos e entre os Estados, desde cedo manifestou o seu apoio ao Tribunal Penal Internacional, que hoje enfrenta novas dificuldades: por um lado, a questão do seu financiamento, por outro lado, as críticas que sucessivamente têm procurado abalar a sua credibilidade. Numa situação como a presente, importa reforçar o compromisso europeu para com esta instância internacional de resolução de litígios, quer no plano simbólico, quer ao nível do apoio material. Por estas razões, votei em sentido favorável.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The International Criminal Court (ICC), since its inception on 1 July 2002, the day when the Rome Statute entered into force, has been successfully implementing its unique global mandate of pursuing perpetrators of war crimes, crimes against humanity, and genocide. Using the principle of ‘complementarity’ which stipulates that the Court would act only if the national courts in question are unable or unwilling to do so, the Court opened investigations into the situations in Uganda, the Democratic Republic of the Congo (DRC), Darfur (Sudan) and the Central African Republic (CAR), Kenya, and Libya, and Côte d’Ivoire. Despite its efforts, professionalism and commitment, ICC currently finds itself in a critical time juncture, due to political and financial circumstances beyond its control. It increasingly comes under unfair, politically-motivated attacks, its arrest warrants are frequently disregarded, and its current budget is not adequate to its needs. As the EU has been a staunch supporter of the ICC, the purpose of this report is to evaluate how it could further assist the Court in facing the challenges and overcome the difficulties of both political and financial nature it faces.
Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo documento affinché la Corte penale internazionale possa continuare ad adempiere con successo al suo particolare "mandato globale" nel perseguire gli autori di crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio. Purtroppo, la Corte sempre più spesso è oggetto di attacchi ingiusti di natura politica ed i suoi mandati d'arresto vengono di sovente ignorati. Per questo l'Unione Europea deve continuare a sostenere con sempre maggior impegno il suo operato, attraverso diverse azioni politiche, diplomatiche, finanziarie e logistiche e contribuendo allo stesso modo a promuovere la sua indipendenza e il suo funzionamento.
Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Lo Statuto di Roma ha segnato un passo fondamentale nel campo della tutela internazionale dei diritti umani. Esso rappresenta, infatti, un punto di svolta fondamentale. Per la prima volta diviene possibile perseguire individui che vengano riconosciuti colpevoli di determinati crimini internazionali.
Fino ad allora, l'organo principale di giustizia a livello sovranazionale era stato la Corte internazionale di giustizia ONU dell'Aja, creata appositamente per garantire la "pacifica risoluzione delle controversie internazionali", e quindi interstatali. Pertanto, i soggetti chiamati in causa erano gli Stati, e non si era ancora delineato chiaramente un concetto di responsabilità individuale internazionale.
Secondo lo Statuto di Roma, la CPI ha invece competenza in riferimento ai crimini di guerra, ai crimini contro l'umanità e in relazione ai casi di genocidio, per i quali siano ritenuti ed eventualmente riconosciuti responsabili singoli individui. Con la realizzazione della Corte penale internazionale, la comunità internazionale sembra avviata, attraverso il progressivo abbandono di una cultura dell'impunità, verso l'acquisizione di una maggiore responsabilità. Il fatto che un organismo internazionale abbia la possibilità, attraverso l'applicazione del principio aut dedere aut iudicare, di sostituirsi sistematicamente e automaticamente ai giudici nazionali nella giurisdizione penale, materia espressione della sovranità nazionale per eccellenza, è dunque un fatto rivoluzionario.
Søren Bo Søndergaard (GUE/NGL), in writing. − I fully support the functioning of the ICC in the fight against impunity and the prosecution of the worst crimes against humanity. I also agree with the majority of conclusions laid down in the Kreissl-Dörfler report. Therefore I voted in favour. However, I strongly disagree with the wording of paragraph 12. The competence for criminal law lies with the Member States, and not the EU, and I strongly oppose any transfer of competences in criminal law matters.
Nuno Teixeira (PPE), por escrito. − O aparecimento do Tribunal Penal Internacional (TPI) teve como objectivo a protecção da segurança da vida humana, através de um mandato global único de perseguição dos autores de crimes de guerra, crimes contra a Humanidade e genocídio, sob égide do princípio da complementaridade. Actualmente, o TPI enfrenta um conjunto de dificuldades políticas, técnicas e financeiras que têm dificultado as suas actividades. A UE e os seus Estados-Membros surgem como os principais doadores. Contudo, o financiamento actual não é suficiente. Este relatório vem instar a Comissão e os Estados-Membros a aumentarem a suas contribuições, a fim de cobrir importantes áreas, nomeadamente a sensibilização, os serviços às vítimas e a presença do TPI no terreno. Paralelamente, pede-se aos Estados-Membros que adoptem plenamente a legislação de execução e que a UE sensibilize os países que não são Parte, em particular os do Conselho de Segurança das Nações Unidas, a Rússia, a China e os EUA. As atrocidades cometidas à vida humana devem ser, por todas as formas, evitadas. A condenação de violações deve assumir uma escala planetária. Para isso, é necessário que os Estados Partes, coordenem as suas acções nos casos de não cooperação com o TPI.
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Als Idee bereits unmittelbar nach Ende des Zweiten Weltkrieges geboren, wurde der Internationale Strafgerichtshof – mit der zentralen Aufgabe, Kriegsverbrechen zu untersuchen – 2002 endlich ins Leben gerufen. Nachdem die USA ihre Boykott-Haltung gegenüber dem IStGH konsequent aufrechterhalten, ist die Unterstützung seitens der EU und ihrer Mitgliedstaaten umso wichtiger und ganz im Sinne der ursprünglichen Idee, auf der unsere heutige Union beruht. Daher habe ich dem Bericht zugestimmt.
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo o presente relatório, porque dota a PMI de um quadro financeiro estável para o período de 2011-2013, a fim de consolidar os projectos anteriores nas áreas da política, da governação, da sustentabilidade e da vigilância, apesar de considerar que os montantes envolvidos continuam a deixar dúvidas sobre a existência de uma forte determinação em projectar uma política marítima europeia com os olhos postos no futuro.
Χαράλαμπος Αγγουράκης (GUE/NGL), γραπτώς. – Ο Κανονισμός για το πρόγραμμα στήριξης της ολοκληρωμένης θαλάσσιας πολιτικής της ΕΕ και η σχετική έκθεση του ευρωκοινοβουλίου κινούνται στην κατεύθυνση ενίσχυσης της ανταγωνιστικότητας του εφοπλιστικού κεφαλαίου και έντασης της εκμετάλλευσης των ναυτεργατών. Η μαζική ανεργία, η φτώχεια, η δραστική μείωση μισθών και συντάξεων, η διάλυση των ασφαλιστικών ταμείων των ναυτεργατών, τα ναύλα φωτιά στις τιμές των εισιτηρίων και των εμπορευμάτων, ο αποκλεισμός χιλιάδων εργαζομένων κατοίκων στις απομακρυσμένες νησιωτικές περιοχές και η καταστροφή του περιβάλλοντος είναι η σκληρή πραγματικότητα που ζουν οι εργαζόμενοι στη χώρα μας. Για τους παραπάνω λόγους, το ΚΚΕ καταψηφίζει τη σχετική έκθεση του ευρωκοινοβουλίου για την «περαιτέρω ανάπτυξη μιας ολοκληρωμένης θαλάσσιας πολιτικής». Καλούμε τους εργαζόμενους να συμπορευτούν με μεγαλύτερη αποφασιστικότητα με το ΚΚΕ και το ταξικό συνδικαλιστικό κίνημα, να παλέψουν για την ανατροπή της εξουσίας των μονοπωλίων για αποδέσμευση από την ΕΕ με Λαϊκή Εξουσία και Οικονομία, για να γίνουν τα πλοία λαϊκή περιουσία και να αξιοποιηθούν για τη λαϊκή ευημερία.
Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Favorable à une politique maritime intégrée à l’échelle européenne, j’ai voté en faveur du rapport Koumoutsakos. En effet, une politique maritime intégrée permettrait d’agir collectivement en matière de gestion et de gouvernance des océans, des mers et des côtes. Etant donné que les Etats membres doivent relever des défis communs (le changement climatique, l’innovation technologique, la pêche illicite, la réalisation d’un espace maritime commun…), il est nécessaire que l’UE prenne des mesures communes en la matière (exploitation durable des eaux maritimes, mise en commun des connaissances) tout en restant compétitive et efficace.
Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – L'UE bénéficie de 320 000 km de côte maritime. Un tiers de nos citoyens vivent sur la côte. Nos activités économiques en mer et sur la côte produisent 40% de PIB de l'UE et toutes les prévisions indiquent que le potentiel de croissance reste fort. De plus, environ 40% des échanges de marchandises au sein de l'Europe sont effectués par voie maritime. Ces chiffres révèlent bien l'importance des côtes, des mers et océans pour l'Union, c'est pourquoi ce programme vise à une approche intégrée de la gestion et de la gouvernance de ces zones ainsi qu'à renforcer l'interaction entre toutes les politiques de l'Union européenne en lien avec la mer. J'ai apporté mon soutien à ce programme afin que la politique maritime intégrée de l'UE dispose, avec ce règlement, d'une ligne spécifique dans le budget de l'Union, qui à la suite des négociations avec le Conseil s'élèvera à 40 millions d'euros. Promouvoir la protection de l'environnement marin, notamment sa biodiversité, tout en soutenant une croissance « bleue » économique et durable en termes d'emploi et de développement technologique dans tous les secteurs de l'économie maritime et dans les régions côtières, insulaires et ultrapériphériques, voilà ce que nous devrons mettre en oeuvre par ce programme.
Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le rapport Koumoutsakos sur la politique maritime intégrée. Ce règlement permettra de financer efficacement les initiatives en matière de politique maritime en 2012 et 2013. Pour l'après 2013, la politique maritime sera intégrée dans le Fonds pour les affaires maritimes et la pêche (FEAMP), sur lequel je suis rapporteur.
Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Consider importantă şi necesară realizarea unei politici maritime integrate la nivel european, astfel încât, atât zonele maritime, cât şi cele de coastă şi ultraperiferice ale Europei să beneficieze de o dezvoltare economică sănătoasa, ecologică şi de protejare a mediului. Susțin cu tărie promovarea unei politici maritime integrate la nivel comunitar şi consider foarte importantă dezvoltarea armonioasă a unui spațiu maritim european. De asemenea, cred că, atât cooperarea regională, cât şi schimbul de bune practici sunt instrumente foarte bune pentru realizarea obiectivelor acestei politici. Uniunea Europeană şi statele membre implicate trebuie să îşi promoveze politica de lider în afacerile maritime internaționale, deoarece aceasta permite o mai bună gestionare internațională a afacerilor maritime, precum şi realizarea priorităților Uniunii. Acest lucru este extrem de important, având în vedere caracterul global al problemelor cu care se confruntă sectorul maritim, în vederea pregătirii unor proiecte comune.
Mário David (PPE), por escrito. − É sempre com enorme satisfação que voto medidas conducentes a um aprofundamento da política marítima integrada da União Europeia. Portugal possui a maior zona económica exclusiva da União Europeia e Lisboa aloja a sede da Agência Europeia de Segurança Marítima. É por isso com enorme gosto pessoal, além de político, que constato um reforço das verbas para este programa de aprofundamento e uma grande união de todos os grupos políticos em torno do reforço desta vocação marítima da Europa. Nunca é demais afirmar que o fundo dos oceanos, a par da exploração espacial, são as últimas grandes fronteiras, pelo que, se a UE pretende continuar no seu papel de liderança a nível mundial, não pode descurar (muito pelo contrário, deverá aprofundar) esta sua vocação marítima, tão presente, praticamente, em todo o espaço europeu.
Marielle De Sarnez (ALDE), par écrit. – Avec cinq millions d’Européens vivant des activités générées par la mer - chantiers navals, transport maritime, activités portuaires, pêche, production d’énergie, tourisme côtier – l’interaction avec la mer est intense, variée et enrichissante. Il nous faut dès lors adopter une approche intégrée de la gouvernance de ces zones et ainsi renforcer l'interaction entre toutes les politiques de l'Union européenne en lien avec la mer. La politique maritime intégrée de l'UE doit également disposer d'une ligne spécifique dans le budget de l'Union. Nous avons le devoir de promouvoir la protection de l'environnement marin, notamment sa biodiversité, tout en soutenant une croissance « bleue » économique et durable.
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei favoravelmente o relatório relativo ao aprofundamento da política marítima integrada (PMI), por considerar positivo o acordo alcançado com o Conselho, de fixar a dotação financeira para a execução dos objectivos da PMI em 40 000 000 EUR, nos próximos dois anos, designadamente no que se refere à concretização de projectos nas áreas da governação, da sustentabilidade e da vigilância.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − A UE tem uma costa com uma extensão de 320 000 km, sendo que as actividades económicas no mar e no litoral produzem 40 % do nosso PIB. Para além disso, 40 % do comércio intra-europeu e 95 % das exportações para fora da UE têm lugar por via marítima. Estes números demonstram bem a importância do mar e, com ela, a importância de uma política marítima transversal e integrada, que permita aproveitar todas as potencialidades que o mar tem, como recurso económico, energético, como criador de emprego e de riqueza e como motor de competitividade e inovação. Como português, sou naturalmente um defensor do mar e reconheço todo o seu imenso potencial para os tempos de crise que vivemos – foi sempre para o mar que Portugal olhou em tempos de aflição. Por isso mesmo, no grave momento que vivemos, considero fundamental uma aposta clara e decisiva no mar e em todo o seu potencial estratégico e económico.
José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. − O presente relatório, da responsabilidade de Georgios Koumoutsakos, versa sobre uma proposta de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que estabelece um programa de apoio ao aprofundamento da política marítima integrada (PMI). Em 2007, a Comissão, defendendo uma abordagem integrada de gestão dos oceanos, mares e costas, apresentou o Livro Verde sobre a PMI e a Comunicação “Uma Política Marítima Integrada para a União Europeia” que constituíram as bases da política europeia nesta matéria. Nos anos seguintes (de 2008 a 2010), o Parlamento Europeu aprovou algumas resoluções neste âmbito, tendo sido financiadas várias iniciativas através de acções preparatórias e de projectos-piloto. Apesar da crise financeira, é imprescindível que a UE continue a financiar esta PMI no respeito pelo convencionado nas Directivas-Quadro Estratégia Marinha e Água. Além disso, os Estados-Membros devem congregar sinergias em ordem a uma partilha de informação e a uma colaboração, tendo em conta a utilização sustentável e a protecção dos recursos marinhos e costeiros. Nestes termos, voto favoravelmente este relatório que vem na sequência do apoio dado por este Parlamento, em 21 de Outubro de 2010, à intenção da Comissão de financiar, durante os próximos dois anos, a PMI com uma verba de 50 milhões de euros.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − A Política Marítima Integrada (PMI), tal como tem vindo a ser apresentada pela Comissão e defendida pela maioria deste parlamento, é marcada por uma visão federalista, mercantilista e geoestratégica da utilização das ZEE dos Estados-Membros. O relatório refere que os objectivos estratégicos da PMI incluem a governação marítima integrada a todos os níveis e é sabido que, desde o controlo de fronteiras à liberalização do transporte marítimo, passando pelas questões securitárias e da guarda costeira europeia, esta política tem objectivos com os quais não podemos estar de acordo. Este relatório trata de regulamentar um programa de apoio ao aprofundamento da PMI, sendo que, nesta fase, o seu conteúdo não espelha os perigosos aspectos negativos assinalados. Os mesmos não podem, todavia, deixar de ser tidos em conta.
Do que se trata, nesta fase, é de possibilitar o financiamento de estudos relativos a aspectos como a protecção e preservação do ambiente marinho, ou o apoio ao delinear de políticas relacionadas com o mar ou com as zonas costeiras, em particular nos domínios do desenvolvimento económico, do emprego, da protecção do ambiente, da investigação, da segurança marítima, da energia e do desenvolvimento de tecnologias marítimas verdes. Objectivos que não podem, naturalmente, deixar de merecer a nossa concordância.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − A natureza e as especificidades do meio marinho, a enorme diversidade de actividades que hoje nele se desenvolvem (tendencialmente crescente) e a necessidade de ordenar essas actividades, dirimindo potenciais conflitos, de forma social e ambientalmente sustentável, aconselham a definição de uma política marítima integrada com esta finalidade. Naturalmente, não serão indiferentes os objectivos, os princípios orientadores e os meios postos à disposição dessa política. Temos sérias reservas e discordâncias relativamente à forma como vem sendo definida a Política Marítima Integrada da UE. Com frequência, parte-se de uma visão federalista da PMI, desrespeitadora da soberania e das competências dos Estados-Membros relativamente às suas águas territoriais e zonas económicas exclusivas, e ligando-a aos "objectivos da política externa da UE". Ao contrário, uma política marítima baseada na cooperação entre Estados-Membros, respeitando a sua soberania e as suas competências, promovendo sinergias, acrescentando mais-valias e impulsionando a utilização sustentável e a conservação dos recursos marinhos, poderia indiscutivelmente ter impactos positivos.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európske morské oblasti a pobrežia sú dôležité pre európsky blahobyt a prosperitu – sú cestami európskeho obchodu, klimatickými regulátormi, zdrojmi jedla, energie a zásob a obľúbeným miestom pre bývanie a rekreáciu. Vďaka technológii a poznatkom získavame z morí ešte viac kapitálu a na európske pobrežia prichádza stále viac a viac ľudí, aby z tohto kapitálu ťažili, zároveň však nahromadený vplyv takejto činnosti vyvoláva rozpory vo využívaní morského životného prostredia, od ktorého závisí všetko ostatné, a vedie k zhoršovaniu jeho kvality. V súvislosti s rýchlou globalizáciou a klimatickými zmenami je potrebné, aby Európa na túto situáciu promptne zareagovala.
Komisia navrhuje integrovanú námornú politiku, ktorá posilní schopnosť Európy čeliť problémom spojeným s globalizáciou a konkurencieschopnosťou, klimatickými zmenami, so znečisťovaním morského životného prostredia, s námornou bezpečnosťou a ochranou, energetickou bezpečnosťou a trvalou udržateľnosťou. Aby bola efektívnou, domnievam sa, že by sa mala zakladať na dokonalosti v oblasti morského výskumu, technológií a inovácií. Hlavnými problémovými oblasťami, ktorými sa predkladaný návrh správy zaoberá, je lepšie vymedzenie cieľov programu, jasný postoj k jeho financovaniu, či väčšie zapojenie zákonodarcov do ďalšieho procesu prijímania rozhodnutí . Základy integrovanej námornej politiky už boli položené. Malo by byť teda naším cieľom pokračovať v jej podpore i v rokoch 2011 – 2013.
Jim Higgins (PPE), in writing. − Further research is needed in the maritime sector and EUR 40 million would be a good start to develop a comprehensive strategy for Europe.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už, nes programos pirminis tikslas –maksimaliai padidinti ES pakrančių, salų ir atokiausių regionų tvarų vystymąsi, ekonominį augimą ir socialinę sanglaudą, vykdant nuoseklias ir koordinuotas su jūrų reikalais susijusias politikos priemones ir atitinkamą tarptautinį bendradarbiavimą. Programa remiamas tausus jūrų ir vandenynų naudojimas bei mokslinių žinių plėtra. Šiame pranešimo projekte nagrinėjami šie pagrindiniai klausimai, geriau apibrėžiami programos tikslai, pateikiama aiški pozicija dėl jos finansavimo (50 mln. EUR tikslas – tęsti nuo 2007 m. pradėtus darbus), numatytas didesnis teisės aktų leidėjų dalyvavimas priimant tolesnius sprendimus, deleguotuosius teisės aktus ir teikiant ataskaitas.
Philippe Juvin (PPE), par écrit. – L'objet de ce règlement est d'établir un programme destiné à soutenir le développement d'une politique maritime intégrée. La commission des transports et du tourisme a adopté ce rapport visant principalement à soutenir le développement et la mise en œuvre de stratégies des bassins maritimes, à promouvoir la protection de l'environnement marin, notamment de sa biodiversité, et à soutenir une croissance " bleue" économique et durable. J'ai voté en faveur de ce rapport.
Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Umiejętne i rozsądne korzystanie z zasobów wód morskich pozwoli na to, aby tych bogactw wystarczyło dla następnych pokoleń. Należy zatem stworzyć nowoczesną strategię oraz sfinansować badania, dzięki którym szkody wyrządzone eksploatacją zasobów morskich zostaną zminimalizowane. Stworzenie nowej polityki morskiej musi brać pod uwagę działalność człowieka zarówno na wodzie, jak i na lądzie. Inwestycje w badanie posłużyłyby na efektywniejsze wykorzystanie i nowoczesny rozwój funkcjonujących już sektorów gospodarki, takich jak turystyka, handel, transport, przetwórstwo czy usługi portowe, przy jak najmniejszych szkodach dla bioróżnorodności.
Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Politica maritimă integrată promovează o abordare sectorială a guvernanţei maritime, promovând identificarea şi exploatarea sinergiilor dintre toate politicile UE care privesc mările, oceanele şi regiunile de coastă. Este nevoie să continuăm dezvoltarea unei coordonări maritime şi consider că este necesară o implementare rapidă a strategiilor pentru bazinele maritime ale Europei, adaptate la nevoile fiecărei regiuni de coastă. De asemenea, pentru a obţine rezultate notabile la nivelul Uniunii Europene, consider că avem nevoie de o mai bună promovare a dimensiunii internaţionale a politicii maritime integrate. Acest lucru îl putem genera prin îmbunătăţirea şi stimularea dialogului, prin cooperarea şi coordonarea cu ţările terţe şi, în special, cu cele care au o frontieră la un bazin maritim european.
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report. The Integrated Maritime Policy advocates an integrated approach to the management and governance of the oceans, seas and coasts, and fosters interaction between all sea-related policies in the EU. The purpose of the proposed funding, EUR 50 million, is to continue the work undertaken since 2007.
Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Vista l'importanza del settore per la crescita economica dell'Unione europea, concordo con il relatore sulla necessità di garantire un finanziamento sufficiente e continuo nel prossimo quadro finanziario pluriennale che inizierà nel 2014. Il mio voto è favorevole.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − A aprovação destes 40 milhões de euros para o aprofundamento da política marítima é muito importante para se concretizarem os objectivos já definidos. A política marítima integrada da UE, criada em 2007, advoga uma abordagem integrada da gestão e governação dos oceanos, mares, zonas costeiras e regiões insulares e ultraperiféricas, e promove a interacção de todas as políticas da UE relacionadas com o domínio marítimo, como os transportes, a pesca, o turismo, a protecção do ambiente e a biodiversidade.
Este regulamento prevê um programa que visa proporcionar um enquadramento estável para o financiamento de um conjunto de projectos e iniciativas de 2011 a 2013, ano em que terminam as actuais Perspectivas Financeiras (Quadro Financeiro Plurianual da UE).
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − It is clear that the Integrated Maritime Policy is a new policy supporting cross-sectoral and cross-policy actions in relation to the sea, coastal and island regions. Instead of the EUR 50 million in the original Commission proposal, EUR 40 million could be achieved which is satisfactory given the economic circumstances. I am for being economical and I voted in favour.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − Die EU verfügt über eine Küstenlinie von fast 70 000 km und ist von zwei Ozeanen und vier Meeren umgeben. 90 % des EU-Außenhandels und über 40 % des Binnenhandels werden über den Meeresweg abgewickelt. Daher ist die Meereswirtschaft für die EU ein Faktor, der nicht zu vernachlässigen ist. In Zukunft ist sogar mit einer Steigerung der wirtschaftlichen Bedeutung zu rechnen, denn die Meere dienen als Quelle von Nahrungsmitteln und Energie, sie sind bedeutsam als Handels- und Verkehrswege und zählen in weiterer Folge auch zu touristischen Gebieten in den Küstenregionen. Zudem sollten die zahlreichen Nutzungsmöglichkeiten geordnet geplant werden, um auch den notwendigen Umweltschutz zu betreiben. Ich habe mich meiner Stimme enthalten, da ich mir – wie auch vom Berichterstatter angesprochen – eine bessere Klärung der Ziele des Programms erwarte.
Claudio Morganti (EFD), per iscritto. − La politica marittima integrata può sicuramente essere utile, ma tuttavia ha bisogno di mezzi e strumenti adeguati. La relazione va nella giusta direzione, indicando meglio gli obiettivi e le finalità di questo programma. I mari europei possono essere utili anche per creare nuove opportunità lavorative, e il turismo marittimo e costiero ha ancora notevoli possibilità di sviluppo. E' vero che il continente europeo ha molti bacini marittimi, a volte molto differenti tra loro: tuttavia, soprattutto per aree limitrofe e contigue, diventa molto utile un approccio integrato, con metodi e obiettivi condivisi. Quindi, fatte salve le necessarie garanzie e peculiarità per gli Stati membri, valuto positivamente la creazione di basi comuni per una sorta di governance marittima europea, ed è per questo motivo che ho espresso il mio voto positivo.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai, pagal kurią siekiama toliau plėtoti tolesnio integruotos jūrų politikos vystymo paramos programą, tinkamai apibrėžti šios programos tikslus, nustatyti aiškias finansavimo sąlygas bei stiprinti teisės aktų leidėjų dalyvavimą priimant deleguotuosius teisės aktus ir teikiant ataskaitas. Manau, kad ir toliau yra labai svarbu maksimaliai didinti ES pakarančių, salų ir atokiausių regionų tvarų vystymąsi, ekonomikos augimą ir socialinę sanglaudą. Siekiant šių tikslų, yra būtina įgyvendinti nuoseklias ir koordinuotas su jūrų reikalais susijusias politikos priemones bei plėsti tarptautinį bendradarbiavimą. Be to, šiai programai turi būti skiriamas adekvatus ir tinkamas finansavimas.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − A política marítima integrada de gestão e governação dos oceanos, mares e costas permite agregar todas as políticas europeias relacionadas com o mar, propiciando a adopção de estratégias englobantes. Numa matéria de tão vasto alcance, um programa de apoio ao aprofundamento da política deve traçar objectivos claros, estabelecer regras transparentes de financiamento e envolver todos os actores comunitários no processo de tomada de decisão – ainda para mais, quando o financiamento proposto ascende a 50 milhões de euros para o período de 2011 a 2013. Em geral, trata-se de uma estratégia meritória, que assume o mar como uma fonte de riqueza económica e ambiental e como um domínio que reclama respostas específicas. Nesta medida, votei em sentido favorável.
Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Mi congratulo per l'ottimo lavoro svolto dal collega Koumoutsakos. La proposta all'esame intende fornire alla politica marittima integrata un quadro finanziario stabile per il periodo 2011-2013, prevedendo una dotazione finanziaria di 50 milioni di EUR. L'importo proposto, seppur scarso, costituisce un punto di partenza ragionevole e deve rappresentare il minimo.
Sono inoltre dell'avviso che sia necessario allocare risorse specifiche e adeguate per lo sviluppo e l'ulteriore rafforzamento della politica marittima integrata nel prossimo esercizio pluriennale, che inizierà nel 2014. Ciò è di vitale importanza per conseguire gli scopi prefissati ed evitare che tutti i progressi e gli investimenti già compiuti siano resi vani. Il processo di definizione delle prossime prospettive finanziarie è già stato avviato e, dato che la politica marittima integrata costituisce una delle priorità dell'Unione, occorre, per coerenza, stanziare fondi sufficienti da destinare a detta politica con il dovuto anticipo. Questo stanziamento pluriennale di fondi non deve arrecare pregiudizio alle altre politiche dell'UE che sono già consolidate.
Inoltre, ritengo, che il primo obiettivo per un rafforzamento della politica marittima integrata per l'UE debba consistere nell'incoraggiare lo sfruttamento sostenibile degli oceani e dei mari favorendo nel contempo lo sviluppo dei settori marittimi e delle regioni costiere.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The Integrated Maritime Policy advocates an integrated approach to the management and governance of the oceans, seas and coasts, and fosters interaction between all sea-related policies in the EU. The purpose of the proposed funding, € 50 million, is to continue the work undertaken since 2007. The foundations for the Integrated Maritime Policy have been set. The European Parliament adopted resolutions in 2007(1), 2008(2) and 2010(3) in reaction to the Commission’s Green Paper(4) and its Communication on an Integrated Maritime Policy for the European Union (COM(2007)0575). Several initiatives were financed through preparatory actions and pilot projects, which had a time limit of two or three years, by their very nature.
The Regulation foresees a programme for a stable framework to keep supporting them from 2011 to 2013. The main issues addressed in this draft report are: - Better clarifying the objectives of the programme, - A clear position on its financing, - More involvement of the Legislators in further decision-making through delegated acts and reporting.
Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo testo perché ritengo importante mettere a bilancio 40 milioni di euro per programmi e progetti pilota nell'ambito della politica marittima integrata per il periodo 2011-2013. In questo modo ci saranno più possibilità di creare sinergie per sostenere la crescita economica, l'innovazione, l'occupazione, la coesione sociale e la protezione dell'ambiente. Questo deve comunque essere considerato solo un primo passo per sviluppare una vera governance marittima che sia realmente integrata, in piena cooperazione con i Paesi terzi.
Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση του κ. Κουμουτσάκου καθώς πιστεύω ότι κινείται προς την σωστή κατεύθυνση και ότι συμβάλλει σε μια ολοκληρωμένη και ισορροπημένη πρόταση κανονισμού για την Ολοκληρωμένη Θαλάσσια Πολιτική. Είναι απαραίτητη η ολιστική αντιμετώπισης της θάλασσας, σε συνδυασμό με μια ολοκληρωμένη προσέγγιση των θαλάσσιων δραστηριοτήτων, με θεμελιώδη στόχο την μεγιστοποίηση της βιώσιμης εκμετάλλευσης της θάλασσας χωρίς να τεθεί σε κίνδυνο ούτε η ανάπτυξη της θαλάσσιας οικονομίας και των παράκτιων περιοχών ούτε η διατήρηση των θαλάσσιων οικοσυστημάτων.
Vilja Savisaar-Toomast (ALDE), kirjalikult. − Toetasin tänasel hääletusel Euroopa Parlamendi ja nõukogu määruse (millega kehtestatakse integreeritud merenduspoliitika edasiarendamist toetav programm) vastuvõtmist. Integreeritud merenduspoliitikaga rõhutatakse integreeritud lähenemisviisi ookeanide, merede ja rannikualade juhtimisele ja haldamisele ning edendatakse kõigi ELi merendusega seotud poliitikavaldkondade seotust. Käesoleva määrusega täpsustatakse programmi määratlust, kasutamist ja rahastamise aluseid. Peamiselt käsitletakse antud raportis järgmisi küsimusi: programmi eesmärkide parem täpsustamine, selge seisukoht selle rahastamise suhtes ja seadusandjate suurem kaasatus edasiste otsuste tegemisse delegeeritud õigusaktide ja aruandluse abil. Lisaks fikseeriti, et aastatel 2011–2013 on programmi rakendamiseks ette nähtud 40 miljonit eurot. Kindlasti võib üheks olulisemaks muudatuseks käesoleva raporti puhul lugeda seadusandjate ning erineva taseme valitsemisüksuste suuremat kaasamist merenduspoliitika kujundamisse. Samuti täpsustatakse, et edendada tuleb valdkonnaüleseid koostööplatvorme ja -võrgustikke, mis hõlmavad riigiasutuste, piirkondlike ja kohalike asutuste, tööstusharude, uuringutega tegelevate sidusrühmade, kodanike, kodanikuühiskonna organisatsioonide ja sotsiaalpartnerite esindajaid.
Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Il testo propone una serie d'iniziative in tutti i settori d'intervento legati al mare, in particolare i trasporti, la pesca, l'ambiente, l'energia, l'industria, l'occupazione, la ricerca e le relazioni esterne, ponendo l'accento sulla necessità di promuovere sinergie attraverso l'applicazione di un approccio integrato alle varie politiche settoriali.
Le Istituzioni comunitarie, gli Stati membri e le regioni hanno quindi avviato un processo di creazione di strutture di governance atte a garantire che le rispettive politiche marittime fossero elaborate in un'ottica ispirata all'interrelazione dinamica con altre aree d'intervento. Contestualmente sono stati via via promossi e attuati strumenti transettoriali, quali la pianificazione dello spazio marittimo, la sorveglianza integrata o lo studio dell'ambiente marino, con il proposito di contribuire a migliorare sensibilmente la gestione del mare e delle aree costiere.
Il piano d'azione prevede progetti pilota e azioni preparatorie che però dispongono di finanziamenti solo fino a fine 2010. La proposta di regolamento oggetto della relazione fornirà la base giuridica necessaria per il finanziamento delle attività legate all'attuazione della PMI nel periodo 2011- 2013, in modo da garantire, fino all'applicazione del prossimo quadro finanziario, i finanziamenti necessari per la prosecuzione dei lavori e per la realizzazione di progetti ritenuti di particolare importanza.
Nuno Teixeira (PPE), por escrito. − Uma política marítima integrada europeia significa uma abordagem na gestão e governação dos oceanos, mares e costas, na UE, que tenha em conta uma maior interacção entre todas as políticas relacionadas com os mares a nível europeu. Várias iniciativas foram já levadas a cabo através de acções preparatórias e projectos-piloto com o prazo máximo de dois ou três anos.
O propósito da proposta do Parlamento Europeu é a elaboração do programa num enquadramento estável capaz de o apoiar de 2011 a 2013. O acordo alcançado permite salvaguardar as preocupações do Parlamento Europeu em manter a continuação do programa com financiamento adequado, que garante 50 milhões de euros para o período de programação em curso.
Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru propunerea de regulament pentru instituirea unui program de susținere a continuării dezvoltării unei politici maritime integrate. Am votat ca, în cadrul obiectivului creştere, ocuparea forţei de muncă şi inovare, programul să promoveze iniţiative pentru creştere şi ocuparea forţei de muncă în sectorul maritim, să sprijine formarea, educaţia şi oportunităţile profesionale în profesiile din domeniul maritim, precum formarea profesională a persoanelor responsabile pentru nave şi transportul maritim, să sprijine acţiunile menite să confere profesiilor din domeniul maritim un caracter mai atractiv şi să încurajeze mobilitatea tinerilor în sectoarele maritime. Susţinem încurajarea cercetării, dezvoltării şi promovării tehnologiilor ecologice, a surselor marine regenerabile de energie, şi a navigaţiei ecologice, precum şi sprijinirea măsurilor de dezvoltare şi promovarea unei strategii privind turismul de coastă, maritim şi insular. Am votat pentru amendamentul care solicită ca finanţarea pentru diferite obiective să includă: guvernanţa maritimă integrată şi activităţile legate de bazinele maritime, instrumentele pentru dezvoltarea unei politici maritime integrate, promovarea dimensiunii internaţionale a politicii maritime integrate şi vizibilitatea profilului maritim al Europei, definirea limitelor sustenabilităţii cu privire la activităţile maritime prin adoptarea directivei-cadru privind strategia pentru mediul marin, precum şi creşterea economică durabilă, crearea de locuri de muncă şi inovarea.
Oldřich Vlasák (ECR), písemně. − Při hlasování o zprávě o dalším rozvoji integrované námořní politiky jsem se zdržel. Jako poslance Evropského parlamentu z vnitrozemského státu mě k tomu vedl následující důvod. Integrovaná námořní politika byla dosud placena z fondů umožňujících financování pilotních a přípravných projektů a podporována z Fondu soudržnosti, Evropského fondu pro regionální rozvoj, Evropského rybářského fondu, 7. rámcového programu pro výzkum či Evropského nástroje sousedství a partnerství a dalších souvisejících programů. Nově by se aktivity přímořských států měly financovat ze zvláštních prostředků, přičemž Komise navrhla pro roky 2011 až 2013 vyčlenit 50 milionů EUR. Přestože podporuji snahu Komise koordinovat aktivity přímořských států týkající se moře, s ohledem na nutnost efektivního vynakládání prostředků nepovažuji za vhodné vytváření dalších rozpočtových závazků určených na tuto oblast. Protože však jako obyvatel vnitrozemského státu nemám na této oblasti přímý zájem, rozhodl jsem se zdržet.
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Die Integrierte Meerespolitik (IMP) soll der Koordinierung meeresbezogener Politiken in der EU Unterstützung bieten. Im Rahmen dieser wurden zwischen 2007 und 2010 mehrere Pilotprojekte finanziert. Da die IMP sich als nachhaltiges Konzept für den europäischen Meeres- und Küstenraum erwiesen hat, mit Erfolgen hinsichtlich der Erhaltung der Meeresvielfalt und der nachhaltigen Sicherung der Energie- und Lebensmittelversorgung für Europa, soll nunmehr ein stabiler Rahmen künftige Maßnahmen bis 2013 sichern. Ich habe zugestimmt.
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo o relatório, sublinhando que o projecto de investigação ITER é útil, uma vez que diz respeito a uma das eventuais fontes de energia do futuro na Europa e porque, trazendo valor acrescentado para a UE, deve merecer o financiamento adequado.
Marta Andreasen (EFD), in writing. − I could not support amendments 34, 35D, 36, 31, 32, 33 to the Březina report on the Framework Programme of the European Atomic Energy Community for nuclear research and training activities, because while these amendments appear to represent a budget cut of EUR 2.46 billion from spending on nuclear programmes, in fact the money is already budgeted and the amendments would merely redirect the money away from nuclear research to the green agenda. Instead of limiting the waste of taxpayers’ money, this amendment would simply waste it elsewhere. I abstained also in the final vote on the legislative resolution as, in the context of the ongoing budget negotiations, the financing of ITER has not yet been confirmed.
Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Comment et à quel point doit-on financer ITER? Le sujet revient régulièrement à l'ordre du jour du Parlement européen. Ici encore, à l'occasion du vote sur la prolongation du programme cadre d'Euratom, il en a été question. Continuer la recherche sur le nucléaire, d'accord, mais le budget de la recherche ne doit pas être consacré seulement au nucléaire! Il faut d'autant plus diversifier qu'alors que le coût du projet ITER a augmenté de façon exponentielle depuis son lancement en 2006, passant de 6 à 16 milliards d'euros, j'estime que le projet doit désormais continuer avec les moyens à disposition! Si la recherche - concernant à la fois la fusion et la fission - est une bonne chose (même si elle doit être diversifiée), je regrette vivement la hausse des crédits (encore 700 000 euros pour 2012) ainsi que le bricolage financier prévu qui conduirait à vider une partie du budget européen de la recherche pour financer seulement ITER. Sans compter que des coupes budgétaires sont prévues dans le domaine de la recherche, ce qui ne fera qu'aggraver le déséquilibre entre les dépenses de recherche consacrées au nucléaire et celles réalisées dans le domaine des énergies renouvelables! Pour ces raisons, j'ai voté contre les rapports Březina concernant le programme cadre de recherche Euratom.
Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. − O projecto ITER tem como objectivo o desenvolvimento da energia de fusão. Será uma energia limpa, sustentável e contribuirá para a luta contra as alterações climáticas e a segurança do abastecimento. O ITER é o maior projecto de cooperação internacional liderado pela Europa, que envolve centros de investigação e universidades, com uma importância primordial para o desenvolvimento da investigação científica. A Europa deve continuar a apoiar este projecto, mas chamo a atenção para os vários erros cometidos no passado em termos de gestão.
É necessário assegurar uma gestão cuidadosa e responsável no futuro. É importante encontrar soluções e formas de financiamento que permitam a continuidade do projecto. No entanto, oponho-me a que as soluções recorram ao financiamento atribuído ao Programa-Quadro de Investigação, pondo em risco as restantes prioridades do programa.
Derek Roland Clark (EFD), in writing. − I could not support amendments 34, 35D, 36, to the Březina report on the Framework Programme of the European Atomic Energy Community for nuclear research and training activities, because while these amendments appear to represent a budget cut of EUR 2.46 billion from spending on nuclear programmes, in fact the money is already budgeted and the amendments would merely redirect the money away from nuclear research to the green agenda. Instead of limiting the waste of taxpayers’ money, this amendment would simply waste it elsewhere. I abstained also in the final vote on the legislative resolution as, in the context of the ongoing budget negotiations, the financing of ITER has not yet been confirmed
Corina Creţu (S&D), în scris. − Catastrofa de la Fukushima a demonstrat necesitatea amplificării cercetării în domeniul nuclear şi a consolidării siguranţei instalaţiilor existente. Renunţarea treptată de către unele ţări ale UE la utilizarea energiei nucleare demonstrează îngrijorările ce persistă în acest sens şi decizia UE de a pune în prim plan siguranţa cetăţenilor. Totodată, nu trebuie neglijat faptul că cercetarea şi formarea europeană comună în domeniul nuclear joacă un rol crucial în promovarea competitivităţii, a creşterii economice şi a excelenţei ştiinţifice europene. Evitarea accidentelor, gestiunea deşeurilor, sporirea securităţii fisiunii nucleare sunt provocări cărora UE trebuie să le răspundă cât mai adecvat şi rapid, în contextul dezvoltării pieţei industriilor nucleare, odată cu ascensiunea rapidă a economiilor emergente. Din aceste considerente, am votat în favoarea rezoluţiei.
Ioan Enciu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport deoarece propunerile pentru Programul cadru al Euratom sunt legate în mod direct de obiectivele strategiilor Europa 2020 şi Energie 2020. Susţin contribuţia pe care o va avea programul la iniţiativa emblematică „O Uniune a inovării”, prin sprijinirea cercetării precomerciale şi prin facilitarea procesului de transfer tehnologic între mediul academic şi întreprinderi, precum şi la iniţiativa emblematică „O Europă eficientă din punctul de vedere al utilizării resurselor”, prin îmbunătăţirea semnificativă a caracterului sustenabil global al energiei nucleare. Consider că prin punerea accentului pe formare în toate activităţile sale, prin stimularea competitivităţii în sectorul nuclear actual şi prin crearea unui nou sector tehnologic de vârf, acela al energiei de fuziune, programul Euratom va conduce la creştere şi la crearea de noi locuri de muncă într-o gamă largă de discipline. Nu în ultimul rând, cercetarea cofinanţată de către Euratom joacă un rol important în sporirea securităţii, a eficienţei resurselor şi a rentabilităţii fisiunii nucleare şi a altor utilizări ale radiațiilor în industrie şi medicină, iar unele dintre proiectele de cercetare reprezintă elemente-cheie care se află la originea recent lansatei Iniţiative europene industriale în domeniul energiei nucleare sustenabile (ESNII).
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei favoravelmente este relatório porque considero importante dar continuidade às actividades de investigação e formação em matéria nuclear no âmbito do Programa-Quadro Euratom para os anos 2012 e 2013, sobretudo no que diz respeito à protecção contra as radiações, à não proliferação de materiais nucleares e às aplicações científicas, incluindo médicas, bem como no domínio da fusão nuclear.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − A segurança da energia nuclear tem estado no centro das preocupações europeias, em particular após os recentes acontecimentos em Fukushima. Considero que a investigação deve manter-se, em particular a fim de reforçar a segurança da cisão nuclear, os processos de gestão de resíduos, o desmantelamento e desactivação e outras aplicações das radiações na indústria e medicina, bem como de melhorar a segurança física nuclear (salvaguardas nucleares, não proliferação, luta contra o tráfico ilícito e investigação forense nuclear). Depois do 7.º programa-quadro Euratom, que termina no presente ano, haverá que prosseguir com a investigação quanto a estas matérias.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Komisia v marci toho roku vydala balík legislatívnych návrhov ohľadom pokračovania v činnostiach jadrového výskumu a odbornej prípravy Európskeho spoločenstva pre atómovú energiu (Euratom) v rokoch 2012 a 2013. Výskum spolufinancovaný Euratomom zohráva, okrem iného, dôležitú úlohu pri zvyšovaní bezpečnosti, účinnosti zdrojov a hospodárnosti vynaložených nákladov v oblasti jadrového štiepenia a iných spôsobov využitia žiarenia v priemysle a v medicíne a niektoré výskumné projekty majú kľúčový význam v európskych priemyselných iniciatívach odštartovaných v rámci Európskeho strategického plánu pre energetické technológie (plán SET) v uplynulom roku.
Návrhy pre rámcový program Euratomu sú jednoznačne spojené s cieľmi stratégií Európa 2020 a Energia 2020. Podľa očakávaní by mal program prispieť k napĺňaniu cieľov iniciatívy Inovácia v Únii, priniesť rast a nové pracovné príležitosti v širokej škále vedných odborov prostredníctvom zdôrazňovania odbornej prípravy vo všetkých svojich činnostiach, zvyšovať konkurencieschopnosť v súčasnom odvetví jadrovej energie či vytvoriť nový sektor vyspelého odvetvia najmä v prípade energie jadrovej syntézy.
Pomerne nedávno boli európske štáty vystavené riziku v súvislosti s haváriou v japonskej Fukušime. I v snahe predísť opakovaniu podobných katastrof som presvedčená, že je dôležité, aby Európa disponovala silnejším jadrovým výskumom, ktorý by jej v problematike atómovej energie pomohol napredovať.
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report in which the rapporteur is of the opinion that in the aftermath of the Fukushima disaster Europe needs more nuclear research and development (R&D), not less. Regardless of the fact that some Member States have decided to phase out the use of nuclear energy, it is important to continue nuclear R&D at European level in order to enhance the safety of nuclear fission, to operate existing facilities, waste management, dismantling and decommissioning processes and other uses of radiation in industry and medicine, as well as to enhance nuclear security (nuclear safeguards, non-proliferation, combating illicit trafficking and nuclear forensics).
Mairead McGuinness (PPE), in writing. − I support the calls in this text for the enhancement of the safety, performance, resource efficiency and cost-effectiveness. Ireland, though not a nuclear nation, likely derives some of its energy from nuclear sources through the UK/Ireland interconnector. I support initiatives in respect of improved nuclear safety and in this report the calls for the enhancement of collaboration with IAEA on Safety Standards applicable to all nuclear facilities and activities.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − Em tempos de crise temos de zelar por que a execução dos programas-quadro das várias entidades da UE seja bem implementada. No caso concreto da Comunidade Europeia da Energia Atómica, é relevante que os fundos sejam bem aplicados para salvaguardar os potenciais riscos de segurança, bem como na investigação para a descoberta de uma energia atómica mais limpa e com menos riscos ambientais. É importante continuarmos a investir nas actividades de investigação e formação em matéria nuclear para podermos vir a ter acesso a uma energia nuclear mais segura.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The legislative package aims to continue supporting R&D actions in the nuclear field carried out under the 7th Euratom Framework Programme (2007-2011). The proposals will only cover two years (2012-13), in accordance with the current financial perspectives (2007-2013) and in line with the timeframe of the EU 7th Framework Programme(2007-2013).
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − In der Theorie, bei der Forschung mag ja mehr Atomsicherheit eingekehrt sein. Aber sichere Kernkraftwerke auf dem Papier entsprechen nicht der Realität. In diesem Zusammenhang wäre auch zu untersuchen, inwieweit sich der Verdacht, dass Kernkraftwerksbetreiber die technische Wartung und Sicherheitsüberprüfungen auslagern und auf die dortigen Mitarbeiter massiver Druck, Mängel zu vertuschen, ausgeübt wird, erhärtet. Insgesamt bin ich gegen diese höchst riskante Technologie. Statt diese mit Milliarden zu fördern und damit trotz aller Sicherheitsrisiken und Rentabilitätsbedenken künstlich am Leben zu erhalten, sollte das dafür verwendete Geld lieber in den Ausbau alternativer und zukunftsträchtiger Energieformen gesteckt werden. In diesem Sinne habe ich gegen den Bericht gestimmt.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiam pasiūlymui, kadangi būtina ir toliau aktyviai remti pagal Septintąją bendrąją programą vykdomus branduolinius mokslinius tyrimus ir technologinę plėtrą, ypatingą dėmesį skiriant branduolių dalijimosi, sintezės moksliniams tyrimams. Pažymėtina, kad šie moksliniai tyrimai atlieka svarbų vaidmenį užtikrinant didesnę branduolių dalijimosi ir kitokio spinduliuotės naudojimo pramonėje ir medicinoje saugą, skatina veiksmingesnį išteklių naudojimą ir didesnį ekonominį veiksmingumą. Manau, kad Euratomo sutarties nuostatos turėtų būti persvarstytos, kad ateityje būtų palengvinta biudžeto sudarymo procedūra ir skiriamas didesnis finansavimas Europos moksliniams tyrimams. Kadangi daugelyje valstybių narių branduolinei energijai elektros gamybos srityje tenka pagrindinis vaidmuo, nepritariu pasiūlymui, kuriuo ES skatinama imtis ryžtingų veiksmų siekiant pereiti prie nebranduolinės ekonomikos.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − O recurso à energia nuclear está, neste momento, na ordem do dia. Sem prejuízo das opções que os Estados possam isoladamente tomar, a verdade é que a energia nuclear se assume, neste momento, como uma das principais fontes de fornecimento de energia de que dispomos, impondo-se que se mantenha a investigação neste domínio. Por um lado, a investigação é essencial para que se possam desenvolver as técnicas de obtenção de energia, por outro é a única via disponível para reduzir os riscos associados à utilização desta fonte energética. Nesta medida, votei em sentido favorável.
Frédérique Ries (ALDE), par écrit. – J'ai soutenu le rapport Brezina sur le programme-cadre de la Communauté européenne de l'énergie atomique pour des activités de recherche et de formation en matière nucléaire (2012-2013). Un texte qui se concentre principalement sur le volet recherche (plus de 2 milliards d'euros tout de même!) mais qui ne fera pas taire la polémique sur le nucléaire. Le désaccord est en effet persistant entre États membres quant aux choix énergétiques et a même pris une dimension nouvelle avec la catastrophe de Fukushima du 11 mars dernier. Le programme de recherche doit à l'évidence prêter une attention particulière aux standards de sécurité, de sûreté nucléaire ainsi que de radioprotection appliqués sur le territoire européen. Il convient aussi de miser sur le financement de projets pour le stockage géologique et de créer des synergies entre mondes de la fission et de la fusion. Enfin, vu la nécessité d'assurer l'indépendance énergétique de l'Europe tout en diversifiant les sources d'énergie, il est indispensable de réformer le traité Euratom et d'associer dans le même temps le Parlement européen aux différents volets du dossier nucléaire. En gardant bien à l'esprit que la fission nucléaire correspond encore à un tiers de l'approvisionnement en électricité de l'Europe.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Against. All four amendments concerning the call to the EU to move resolutely towards a non-nuclear economy and against ITER have been rejected.
Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Le organizzazioni mondiali più autorevoli hanno previsto che, a fronte dell'attesa triplicazione della richiesta mondiale di energia elettrica entro il 2050, la capacità elettronucleare installata dovrà anch'essa triplicare entro il 2050. Di qui la necessità di progettare e realizzare fin da adesso impianti di terza generazione in grado di far fronte allo scenario previsto per i prossimi decenni.
Di qui scaturisce allora anche la necessità di aumentare la ricerca nel settore nucleare. Ritengo che il concreto sviluppo della ricerca in tutti i campi delle scienze, attraverso l'impegno di tanti studiosi animati da grande passione, rappresenti una priorità assoluta, sulla quale le istituzioni devono investire con coraggio, nella consapevolezza che su questo terreno si gioca una larga parte del futuro della nostra Europa, nonché la sicurezza dell'approvvigionamento futuro di risorse di energia in generale, e del nucleare in particolare, a livello globale. Un'Europa che non investe nella ricerca è un Europa che non investe nel futuro.
Nuno Teixeira (PPE), por escrito. − Segundo a alínea 2 do artigo 293.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia, Enquanto o Conselho não tiver deliberado, a Comissão pode alterar a sua proposta em qualquer fase dos procedimentos para a adopção de um acto da União. Importa frisar que o montante de referência privilegiada indicado na proposta legislativa não é compatível com o limite máximo fixado na Rubrica 1a do Quadro Financeiro Plurianual (QFP) em vigor para o período 2007-2013, sendo necessário a Comissão Europeia proceder à correcção da sua proposta. O presente relatório visa estimular o desenvolvimento das três grandes iniciativas europeias de cooperação no domínio da ciência e tecnologia nuclear definidas no Programa-Quadro para o período 2012-2013, nomeadamente a Plataforma Tecnológica para a Energia Nuclear Sustentável (SNETP), a Plataforma Tecnológica para a Implementação da Eliminação Geológica (IGD-TP) e a Iniciativa Pluridisciplinar Europeia sobre Doses Baixas (MELODI). Concordo com o presente relatório dado que visa adoptar novos mecanismos de simplificação e promover uma maior segurança para os cidadãos, sobretudo após ter ocorrido o incidente na Central Nuclear de Fukushima, no Japão.
Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru propunerea de decizie a Consiliului privind Programul-cadru al Comunităţii Europene a Energiei Atomice pentru activităţi de cercetare şi de formare în domeniul nuclear (2012-2013). Programul-cadru al Euratom pentru perioada 2012-2013 vizează activităţi de cercetare în domeniul energiei nucleare (fuziune şi fisiune) şi al protecţiei împotriva radiaţiilor, stabileşte instrumente pentru finanţare şi bugetul aferent pentru acţiunile directe şi indirecte pentru activităţile de cercetare şi dezvoltare în acest domeniu. Energia nucleară va juca în continuare un rol strategic în mixul energetic al Uniunii şi va contribui la atingerea obiectivului Uniunii privind reducerea emisiilor de gaze cu efect de seră, creşterea securităţii energetice şi diversificarea surselor de aprovizionare cu energie a UE. Utilizarea energiei nucleare trebuie să se realizeze în condiţiile asumării unor angajamente stricte cu privire la utilizarea responsabilă a energiei nucleare, avându-se în vedere aspectele de securitate şi protecţie fizică şi radiologică. Consider ca obiectivul iniţiativei europene industriale în domeniul energiei nucleare sustenabile (ESNII), care constă în realizarea până în 2035-2040, a unor reactoare cu neutroni rapizi cu ciclu de combustibil închis de generaţia a IV-a, poate contribui la diversificarea surselor de aprovizionare cu energie a UE şi la asigurarea, pe viitor, a utilizării energiei nucleare în condiţii de maximă siguranţă.
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Im März 2011 hat die Europäische Kommission ein Paket von Legislativvorschlägen über Forschungs- und Ausbildungsmaßnahmen im Nuklearbereich (2012–2013) vorgelegt. Mit dem Legislativpaket sollen Forschungs- und Entwicklungsmaßnahmen im Bereich Kerntechnik, die bereits im 7. Europäischen Rahmenprogramm 2007–2011 durchgeführt wurden, weitere Unterstützung erfahren. Im Rahmen dieser Abstimmung habe ich für eine Reform des Euratom-Vertrages gestimmt, um die Rechte auf Information zu verstärken und eine demokratische Kontrolle seitens des Europäischen Parlamentes einzurichten. Weiters habe ich für den Abänderungsantrag gestimmt, welcher einen Atomausstieg fordert. Den Bericht als solchen habe ich aufgrund der weiteren Finanzmittel für Projekte wie ITER und das FuE-Programm einschließlich der JET-Anlage im Forschungszentrum Culham in Großbritannien abgelehnt.
Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Il pacchetto legislativo in questione mira a prolungare il sostegno alle azioni di ricerca e sviluppo nel settore nucleare effettuate nell'ambito del Settimo Programma quadro Euratom 2007-2011 e interesserà il biennio 2012-2013, in linea con le tempistiche previste dal Settimo Programma quadro dell'UE (2007-2013) e con gli obiettivi delle strategie Europa 2020 ed Energia 2020. In particolare, credo sia giusto sottolineare la posizione del relatore per ciò che concerne la ricerca sul nucleare. Dopo i tristi eventi di Fukushima, l'UE necessita un incremento delle attività di ricerca nel settore nucleare e non una loro diminuzione, anche per migliorare la sicurezza delle centrali nucleari e la gestione degli impianti esistenti, delle scorie e dei processi di smaltimento di quest'ultime. Per questo ho espresso il mio voto favorevole al testo dell'on. Březina.
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo o presente relatório. Assinalo que os dois parceiros transatlânticos representam metade da economia mundial e são os principais propulsores da prosperidade económica global. Gostava de sublinhar a recomendação presente nesta declaração sobre a importância de se lançar uma iniciativa transatlântica conjunta em prol do emprego e do crescimento, incluindo um roteiro de promoção do comércio e do investimento - neste momento é uma iniciativa que urge executar.
Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − Il prossimo 28 novembre si discuteranno temi importanti per l'attuale contesto di crisi economica europea. L'Unione dovrà avere una voce unitaria a riguardo, mostrando fiducia e capacità di superare l'attuale situazione. È indubbio che bisognerà fare dei sacrifici, ma è altrettanto necessario che questi vengano realizzati con degli sforzi concreti e paritari de tutte le parti per non vanificare l'impegno che si richiede a tutti i livelli politici, amministrativi e sociali. L'Unione europea trova negli Stati Uniti d'America il principale partner con il quale portare avanti i principali progetti comuni riguardo le relazioni economiche, la crescita, l'ambiente. Per questo in occasione del prossimo meeting l'Unione deve mostrarsi con una posizione concreta e unitaria.
Pino Arlacchi (S&D), in writing. − The EU and the US should increase their cooperation in order to promote peace, in particular in the Middle East, and to support emerging democracies in North Africa. It is of primary importance for the EU and US to push for a resumption of direct negotiations between Israel and the Palestinians in full compliance with international law, leading to a two-state solution on the basis of the 1967 borders and with Jerusalem as capital of both states. The legitimate demand of the Palestinians to be represented as a state at the United Nations should be addressed by Member States and the US. Moreover, I want to stress that the human rights dossier and the nuclear energy dossier for Iran should be kept clearly separate, and that no action should be taken by any State that could risk leading to a military attack against Iran.
Sophie Auconie (PPE), par écrit. – J’ai apporté mon soutien à une résolution du Parlement européen relative au Sommet UE-Etats-Unis qui aura lieu à Washington le 28 novembre prochain. Ce sommet sera l’occasion pour les Etats-Unis et l’UE de discuter de la crise mondiale et de celle de la zone euro, du changement climatique en vue de la préparation de la Conférence de Durban, et du Printemps arabe et de leur soutien à la transition démocratique. Le Parlement européen invite également l’UE et les Etats-Unis à « lancer une initiative transatlantique pour l’emploi et la croissance ».
Rachida Dati (PPE), par écrit. – La coopération entre l'UE et les Etats-Unis est celle de deux géants économiques qu'il convient de renforcer, notamment dans un contexte de crise. La résolution, adoptée en vue du Sommet du 28 novembre, appelle l'Union européenne et les Etats-Unis à travailler ensemble pour la mise en œuvre des engagements du G20, notamment en matière d'emploi et de croissance. Elle souligne l'importance de notre coopération en matière énergétique. Elle salue encore les avancées en matière de liberté et de sécurité, notamment en ce qui concerne la protection des données à caractère personnel. C'est pourquoi j'ai voté en faveur de cette résolution.
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei a favor das propostas de resolução por considerar a estabilização do sistema monetário internacional, a promoção do crescimento económico e a criação de emprego questões fundamentais, nas quais a UE e os EUA precisam de cooperar. Saliento também a importância que é dada à questão da eficiência energética que, apesar da crise, deve continuar a estar na ordem do dia.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − As relações entre a União Europeia e os Estados Unidos da América não podem deixar de estar no centro das preocupações de todos os decisores políticos de ambos os lados do Atlântico. A futura cimeira constitui mais uma oportunidade de estreitar os laços transatlânticos e de potenciar a cooperação UE-EUA tendo em vista a necessidade de revitalizar as respectivas economias e de dar uma resposta coerente e ambiciosa à crise que presentemente as assola. Um Ocidente dividido e que enjeite os seus próprios valores civilizacionais constitui precisamente aquilo que não pode verificar-se, sobretudo neste momento de invulgar fragilidade. Pede-se, por isso, visão estratégica, ambição e capacidade de decisão aos líderes europeus e americanos.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − Esta resolução falha no tratamento do que era essencial, e que se relaciona com as razões profundas da crise. Não pretende travar seriamente a especulação exercida sobre o preço dos alimentos; insiste em medidas que visam a liberalização do comércio internacional; falta-lhe firmeza de posição na resolução do problema da Palestina, ao mesmo tempo que ignora outras questões essenciais, como o desumano bloqueio a Cuba. Ao mesmo tempo, repete-se o processo que levou à recente ingerência externa na Líbia, com o método e as consequências conhecidas, abrindo caminho à possibilidade de novas guerras na Síria e no Irão, com o perigo de generalização do conflito a toda a região do Médio Oriente.
O capitalismo revela, cada vez mais, a sua natureza e profundas contradições, já que é um sistema que não resolve os problemas da Humanidade, antes os agrava, fomentando desigualdades, injustiças, pobreza. Esta Cimeira representa uma tentativa destes dois pólos do imperialismo, à medida que a sua hegemonia vai sendo posta em causa, de coordenarem estratégias para perpetuar o que é insustentável: a manutenção do sistema. Por tudo isto, votámos contra esta resolução.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − A propósito desta resolução, podemos dizer que o capitalismo revela, cada vez mais, a sua natureza e profundas contradições, já que é um sistema que não resolve os problemas da Humanidade, antes os agrava, fomentando desigualdades, injustiças, pobreza.
À medida que a hegemonia imperialista vai sendo posta em causa, também as suas potências vão procurando coordenar estratégias para perpetuar o que é insustentável: a manutenção do sistema e das políticas neoliberais que geram, ciclicamente, a crise que hoje atravessamos.
Esta resolução comum é disso exemplo: falha na análise essencial das razões da crise; não pretende travar seriamente a especulação do preço dos alimentos; insiste em medidas que visam a liberalização do comércio internacional; falta-lhe firmeza de posição na resolução do problema da Palestina, ao mesmo tempo que esquece outras questões essenciais, como é a exigência de libertação imediata e efectiva dos 5 cubanos. Ao mesmo tempo, repete-se o processo que levou à recente ingerência externa na Líbia, com o método e as consequências conhecidos, abrindo caminho à possibilidade de novas guerras na Síria e no Irão, com o perigo de generalização do conflito a toda a região do Médio Oriente.
Por isso, votamos contra esta resolução.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Mnohé globálne výzvy v oblasti zahraničnej politiky, bezpečnosti, rozvoja a životného prostredia si vyžadujú spoločný postup a transatlantickú spoluprácu, no v súčasnosti sa do popredia záujmu dostala hospodárska kríza, a je tak jednou z hlavných výziev, ktoré je dnes potrebné riešiť. Napriek tomu, že EÚ a USA sú stále najväčšími svetovými ekonomikami, stoja pred zásadnými výzvami vyplývajúcimi z finančnej krízy a zvyšujúcej sa konkurencie zo strany rozvíjajúcich sa ekonomík. Podľa môjho názoru je potrebné vytvoriť a pričiniť sa o efektívne fungovanie spoločnej transatlantickej iniciatívy zameranej na vytváranie pracovných miest a rast vrátane plánu podpory obchodu a investícií. Bolo by vhodné, aby EÚ a USA ďalej rozvíjali jestvujúce mechanizmy spolupráce, vynakladali úsilie na zintenzívňovanie spoločnej práce v oblasti dialógu o regulácii, zrušenia cla, odstránenia neodôvodnených necolných prekážok a vytvorenia spoločných noriem, ktoré by odstránili technické prekážky voľného a spravodlivého obchodu.
V neposlednom rade, nevyhnutnosť zabezpečiť vo svojej krajine slobodu a bezpečnosť nesmie mať za následok vzdanie sa základných zásad týkajúcich sa občianskych slobôd a podpory spoločných noriem pre ľudské práva. Aj z tohto dôvodu, i v zmysle vynaloženia spoločného úsilia v boji proti kríze, potreba užšej spolupráce medzi Európou a USA nebola snáď nikdy vhodnejšia a potrebnejšia.
Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de cette résolution, car il me semble important de renforcer la coopération transatlantique dans lee contexte de crise économique et sociale qui frappe nos deux continents. Sur la question plus spécifique de la sécurité et de la lutte contre le terrorisme, je considère que nous devons chercher à convaincre notre partenaire américain du bien-fondé d'une approche qui soit proportionnée, qui ne laisse pas de place à l'arbitraire et qui soit plus respectueuse des libertés individuelles, à rebours de celle défendue jusqu'à ce jour par les Etats-Unis. C'est en particulier avec ce type de démarche que nous devons aborder la poursuite des négociations sur un accord PNR Union européenne-Etats-Unis.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − ES ir JAV ekonomikos apimtis sudaro pusę pasaulinės ekonomikos apimties, o jų partnerystė mastas – 4,28 trilijonai JAV dolerių, be to, tai plačiausi, labiausiai persipynę ir ilgiausiai trunkantys ekonominiai ryšiai pasaulyje bei svarbiausia pasaulinės ekonominės gerovės varomoji jėga. Pritariau dokumentui, kadangi tiek Europoje, tiek ir JAV besitęsianti finansų ir ekonomikos krizė kenkia Europos ir JAV ekonomikos stabilumui ir gerovei bei mūsų piliečių gerovei, o norint įveikti šią krizę kaip niekada anksčiau reikalingas glaudesnis Europos ir JAV ekonominis bendradarbiavimas. Poreikis užtikrinti laisvę ir saugumą savo šalyje neturėtų būti tenkinamas paaukojant esminius pilietinių laisvių principus bei būtinybę laikytis bendrųjų žmogaus teisių standartų. Pažymėtina, kad transatlantinė partnerystė pagrįsta bendromis esminėmis vertybėmis, pvz., laisve, demokratija, žmogaus teisėmis bei teisinės valstybės principais, taip pat bendrais tikslais, pvz., socialinės pažangos ir įtraukties, atviros ir integruotos ekonomikos, tvaraus vystymosi bei taikaus konfliktų sprendimo siekiais, ir yra saugumo ir stabilumo euroatlantinėje erdvėje pagrindas.
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution which calls on the EU and the US Administration to develop and launch a joint transatlantic initiative for jobs and growth, including a roadmap for promoting trade and investment.
Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Sono favorevole all'approvazione del testo. Il punto più importante è senza dubbio la necessità di spingere per la ripresa di negoziati diretti tra Israele e Palestina, nel pieno rispetto del diritto internazionale, per arrivare a una soluzione che preveda due Stati sulla base dei confini del 1967 e con Gerusalemme come capitale di entrambi, con uno Stato di Israele sicuro e uno Stato palestinese indipendente, democratico e capace di esistenza autonoma che convivono fianco a fianco in pace e in sicurezza.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − Esta cimeira é mais uma boa oportunidade para os Estados Unidos e a UE estreitarem e melhorarem as suas relações. Não nos podemos esquecer de que, em conjunto, os dois parceiros transatlânticos representam metade da economia mundial, constituindo a sua parceria de 4,28 mil milhões de dólares a maior, a mais integrada e a mais duradoura relação económica no mundo e o principal propulsor da prosperidade económica global. Considerando que a actual crise económica e financeira, que assola quer a Europa, quer os Estados Unidos, está a ameaçar a estabilidade e a prosperidade das nossas economias, assim como o bem-estar dos nossos cidadãos, e que, para combater esta crise, nunca foi tão premente reforçar a cooperação económica entre a Europa e os Estados Unidos. Faço votos para que esta cimeira atinja os objectivos propostos.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Although the resolution contains several recommendations addressed to the EU-US Summit regarding foreign affairs issues, such as the demand for a Palestinian State, Libya, Syria, Saudi Arabia, Kosovo, Guantanamo, as well as to the Transatlantic economic council for trade, transport, civil liberties, industry and internal market issues, it is necessary to continue working towards the coordination of common actions between the EU and the USA. I am in favour.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − Unter Berücksichtigung der Tatsache, dass die EU und die USA zusammen einen Anteil von 50 % der Weltwirtschaft haben, stellt ein koordiniertes Vorgehen vor allem in Hinblick auf die Lösung der aktuellen Wirtschaftskrise eine Notwendigkeit dar. Aufgrund der Vernetzung unserer Wirtschaftssysteme kann nur durch eine engere wirtschaftliche Zusammenarbeit die Stabilität wieder hergestellt und der Wohlstand in beiden Regionen gesichert werden. Aus diesem Grund befürworte ich auch die in der Entschließung zum Ausdruck kommende beabsichtigte Entwicklung einer gemeinsamen transatlantischen Initiative für Wachstum und Beschäftigung. Dem geplanten Abkommen über Fluggastdatensätze zwischen der EU und den USA stehe ich jedoch kritisch gegenüber. Bevor man in dieser Richtung weitere Schritte unternimmt, muss zunächst zum Schutz der personenbezogenen Daten von europäischen Staatsbürgern sichergestellt werden, dass ein zukünftiger Missbrauch zweifelsfrei ausgeschlossen werden kann. Generell stellt die Entschließung jedoch einen Schritt in die richtige Richtung dar und genießt folglich auch meine Unterstützung.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − ES ir JAV ekonominiai ryšiai yra ilgiausiai trunkantys pasaulyje ir sudaro pusę pasaulinės ekonomikos apimties. Tai svarbiausia pasaulinės ekonominės gerovės varomoji jėga. Atsižvelgiant į tai, ES ir JAV susitikimo metu turėtų būti išsamiai aptariami klausimai, susiję su ekonomikos augimu ir užimtumu, pasauline valdysena, užsienio politika, vystymusi, stiprinamas bendradarbiavimas mokslinių tyrimų ir inovacijų srityje, užtikrinant laisvę ir saugumą viso pasaulio mastu. Manau, kad ES ir JAV turėtų glaudžiau bendradarbiauti skatinant atsinaujinančių energijos šaltinių naudojimą ir aukštus branduolinės saugos standartus pasaulyje. Ypatingą dėmesį reikėtų skirti Iranui, kurio pažangos lygis branduolinio ginklo projektavimo ir kūrimo procese nuolat auga ir kelia grėsmę viso pasaulio stabilumui ir saugumui. Tik dedant bendras pastangas ir glaudžiai bendradarbiaujant ES ir JAV, išnaudojant visas galimas politines, diplomatines ir ekonomines priemones, gali būti daromas stiprus ir nuolatinis spaudimas Iranui, kad šis vykdytų savo tarptautinius įsipareigojimus dėl branduolinio ginklo neplitimo.
Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Υπερψήφισα το κοινό ψήφισμα. Η συνάντηση κορυφής ΕΕ – Η.Π.Α. στο πλαίσιο της συνόδου της ομάδας των 20 χωρών (G20) επιβεβαίωσε την δέσμευση των δύο μερών για κοινή προσπάθεια στην αντιμετώπιση προκλήσεων όπως η οικονομική κρίση, η απασχόληση και η ανάπτυξη και η συνεννόηση σε θέματα ειρήνης και ασφάλειας. Το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο επιζητά από τα δύο μέρη την ανάληψη παγκόσμιου ηγετικού ρόλου προκειμένου να εκφραστούν σε πράξεις οι συγκεκριμένες δεσμεύσεις. Ιδίως όσον αφορά τον ιδιαίτερα σημαντικό για την Ελλάδα τομέα της ανάπτυξης και της απασχόλησης, το ψήφισμα τονίζει ρητά την κατάρτιση συγκεκριμένου οδικού χάρτη ανάληψης πρωτοβουλιών για την ενίσχυση της απασχόλησης και την επαναφορά ικανοποιητικών ρυθμών οικονομικής μεγέθυνσης.
Phil Prendergast (S&D), in writing. − I welcome this resolution ahead of the EU-US summit of 28 November 2011. The combined potential of the strengths of the transatlantic markets is self-evident. I believe that, together with the US, we have the ability to shape international regulatory regimes, to spur growth and to act as one of the engines of global recovery. Exploiting the potential for such synergies means that we need to avoid resorting to protectionist measures and competing in an austerity drive with hopes of balancing budgets through exports to partners which are actually mirroring that same strategy. Rather than falling prey to common weaknesses, the US and the EU need to engage in a transatlantic strategy for jobs and growth, to invest in sustainable infrastructure, while strengthening upstream regulatory cooperation to prevent needless obstacles to business across the Atlantic.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − As economias dos Estados Unidos da América e da União Europeia representam metade da economia mundial e encontram-se fortemente interligadas. Por outro lado, trata-se de espaços com laços culturais profundos. Estas duas considerações deverão servir de base à orientação da União Europeia para a próxima cimeira EUA – UE, a realizar a 28 de Novembro de 2011, que se espera venha a promover o reforço dos laços entre a UE e os EUA, permitindo que os mesmos se possam continuar a assumir como parceiros privilegiados no contexto global. Na verdade, a cooperação entre os EUA e a UE contribui para um reforço das suas posições no contexto político mundial – o que é de primordial importância, não só no domínio económico, mas também no quadro da política externa de apoio ao desenvolvimento e de defesa dos direitos humanos. Por esta razão, votei em sentido favorável.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Abstention. A very weak and sometimes contradictory resolution.
Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – J'ai soutenu cette résolution en plénière car le partenariat transatlantique est un moteur pour l'ensemble de l'économie mondiale. Je regrette toutefois l'absence de toute mention relative au commerce international. En effet, on note une intensification du protectionnisme côté américain. Un exemple : l'adoption, il y a quelques mois, du "Buy American Act". Cette législation américaine demande aux entreprises qui soumissionnent à un marché public de n'utiliser que des matériaux américains. Or, les Etats-Unis et l'Union européenne sont tous deux membres de l'Accord sur les Marchés publics de l'OMC, qui interdit ce genre de pratiques. Avec d'autres collègues, nous avons récemment demandé aux autorités américaines à quel point cette législation aura un impact sur les entreprises européennes. Nous attendons une réponse claire et complète, et nous resterons vigilants quant à l'adoption de toute autre mesure de cet ordre. Le partenariat transatlantique fonctionne bien, il est important et bénéfique pour les deux économies. Nous ne laisserons pas cette période de crise entamer les bonnes relations que celles-ci entretiennent.
Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Mi rallegro che nella proposta di risoluzione sul vertice UE-USA si riprenda un argomento che ritengo fondamentale e che è stato sollevato anche durante il G20 di Cannes, vale a dire un Piano d'azione per la crescita e il lavoro con particolare attenzione ai giovani. Si tratta di un progetto che si articola su misure di breve e medio termine.
Quella della disoccupazione giovanile è difatti l'emergenza economica più drammatica di questi ultimi tempi, che non dà cenni di miglioramento e che ha raggiunto livelli più che doppi rispetto alla disoccupazione complessiva. Giovani adulti che sono costretti ad accettare posizioni mal retribuite, poco gratificanti e poco formative. Come mostrano recenti ricerche, le generazioni che iniziano a lavorare in periodi di recessione restano penalizzate per tutto il resto della loro vita, con carriere più lente, lavori meno gratificanti e salari significativamente inferiori persino a distanza di anni dal primo lavoro.
Inoltre, i giovani che hanno dovuto fare i conti con un ingresso nel mondo del lavoro più difficile sviluppano anche una maggiore avversione al rischio che si portano dietro per tutta la loro carriera, diffidenza nel cambiare lavoro e minori ambizioni. Questo si riflette non solo sulle sorti personali di questi individui, ma avrà conseguenze su tutta la collettività.
Nuno Teixeira (PPE), por escrito. − A União Europeia e os Estados Unidos da América devem continuar a cooperar no sentido de iniciativas conjuntas na prossecução do objectivo de gerar mais crescimento e emprego para ambas as partes transatlânticas. É também essencial fomentar a sua parceria no que diz respeito à governação global, à política externa, com particular enfoque nos conflitos internacionais, e à ajuda ao desenvolvimento. Nos domínios da liberdade e da segurança, é igualmente importante salientar a necessidade de esforços conjuntos para a conclusão de acordos bilaterais equilibrados que salvaguardem os interesses e os valores de ambas as Partes. Considerando estas as prioridades a ter em conta durante a Cimeira do próximo dia 28 de Novembro, votei a favor do documento do Parlamento Europeu.
Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru rezoluţia referitoare la Summitul UE-SUA din 28 noiembrie 2011. Prin această rezoluţie, Parlamentul susţine că UE trebuie să continue să abordeze în cadrul dialogului cu SUA, atât la nivel politic, cât şi tehnic, importanţa pe care o acordă admiterii cât mai rapide în programul de scutire de vize a celor patru state membre ale UE care continuă să fie excluse. În contextul summitului UE-SUA, consider că subiecte precum acordul în domeniul protecţiei datelor cu caracter personal, standardizarea, politica spaţială şi securitatea informatică sunt extrem de importante pentru cooperarea UE-SUA. În domeniul securităţii informatice, consider esenţială cooperarea dintre UE şi SUA privind lupta împotriva criminalităţii informatice, standardizarea şi recunoaşterea mutuală a semnăturilor electronice. Salut deschiderea, în luna martie a acestui an, a negocierilor privind încheierea unui acord UE-SUA în domeniul protecţiei datelor cu caracter personal. Acest acord este necesar pentru buna funcţionare a unui acord UE-SUA privind registrul cu numele pasagerilor. Un astfel de acord va trebui să ţină cont şi de procesul de adoptare a propunerii de directivă privind registrul cu numele pasagerilor, aflat în dezbatere în Parlament, şi la care vor trebui adaptate, ulterior, toate acordurile de acest tip semnate de UE cu terţe ţări.
Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté contre cette résolution, car elle fait de la coopération et de la relation entre l'UE et les Etats-Unis l'alpha et l'oméga de la conduite des relations internationales.
Cette résolution navigue entre bonnes intentions et vœux pieux, en décalage ou en contradiction avec les déclarations de l'UE ou des Etats-Unis, mais surtout avec les principes et valeurs affichés et sans cesse contredits par les actes.
Cette résolution atteint des sommets en matière de réponses de l'UE et des Etats-Unis à la crise financière, en se félicitant du dernier G20 et en matière de protection des données comme avec l'accord PNR qui foule au pied les principes et le droit européens en la matière. L'accord ACTA est passé sous silence, tout comme la conférence de Durban sur le changement climatique !
La crédibilité des relations transatlantiques doit reposer sur de nouvelles bases politiques, et doit d'abord tourner le dos à une vision bilatérale dans laquelle l'Occident gouverne le monde, impose ses choix et n'est pas capable d'appliquer sur son territoire les valeurs de droits de l'homme et de libertés qu'il prétend imposer au monde, y compris par la force militaire.
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Am 28. November wird in Washington über Wirtschaftspolitik, die Unterstützung für die derzeitigen Entwicklungen im Nahen Osten und Nordafrika sowie über die Position gegenüber der sich erneut zuspitzenden Iran-Politik diskutiert werden. Da 40 % des weltweiten Handels und 50 % des BIP auf die EU und die USA entfallen, wäre ein gemeinsamer Finanzregulierungsrahmen zwischen den beiden Partnern ideal. Ersatzweise unterstützt das Europäische Parlament, dass die EU-Aufsichtsbehörden sich in der internationalen Zusammenarbeit federführend einbringen. Im Zuge des „Arabischen Frühlings“ müssen EU und USA gemeinsam oder zumindest koordiniert vorgehen. Gegenüber Iran wird der Einsatz aller politischen, diplomatischen und wirtschaftlichen Mittel gefordert. Ich habe zugestimmt.
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo o presente relatório. Os consumidores têm o direito de tomarem escolhas informadas e de serem efectivamente capazes de usufruírem de operadores que satisfaçam as suas necessidades no domínio da velocidade e do volume de downloads e serviços. A promoção destes serviços deve ser clara em termos de informação sobre todas as práticas comerciais, e com efeito equivalente na Internet Móvel.
Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − Nel favorire lo sviluppo del mercato interno e promuovere il corretto funzionamento della concorrenza, l'apertura e la neutralità di Internet sono prioritarie riforme nel settore delle telecomunicazioni.
Tuttavia, mi permetto di ricordare ai membri del Consiglio e ai colleghi che le nuove tecnologie per l'informazione sono utilizzate da diverse categorie di utenti e in particolare sono di facile accesso per quelle più vulnerabili come i bambini, i quali devono essere tutelati da possibili rischi di grooming e pedopornografia on-line. Ricordo a tale proposito che la scorsa sessione è stata approvata la direttiva sull'abuso sessuale, lo sfruttamento dei minori e la pedopornografia che gli Stati membri devono recepire in due anni. Quindi, mi permetto di ricordare che ai sensi dell'articolo 24 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, la tutela dei diritti dei bambini è una delle priorità fondamentali dell'Unione, la quale deve esser tenuta in conto con estrema importanza in tutte le legislazioni europee.
Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Les obstacles dans le domaine de l’internet sont nombreux, tels que la hiérarchisation du trafic en fonction du prix. Ces obstacles sont souvent orchestrés par les opérateurs eux-mêmes à des fins commerciales. De fait, le Parlement a adopté une résolution, à laquelle j’ai apporté mon soutien, en faveur d’un internet ouvert et neutre. Dans le respect du principe de concurrence, le consommateur doit pouvoir librement choisir son opérateur à des prix raisonnables. La protection des données personnelles doit également être garantie.
Regina Bastos (PPE), por escrito. − O carácter aberto e neutro da Internet tem sido um incentivo para mais competitividade, crescimento económico e inovação, que resultou em níveis extraordinários de desenvolvimento das aplicações, conteúdos e serviços em linha. Nesse contexto, o quadro regulamentar da UE nas telecomunicações de 2009 salvaguarda os princípios da neutralidade e da abertura da Internet e promove a capacidade de os consumidores acederem e distribuírem informação, sem discriminação quanto aos conteúdos, aplicações e serviços da sua escolha. Infelizmente, algumas práticas comerciais abusivas na gestão do tráfego, como a título de exemplo o bloqueamento de acesso ao Skype, podem pôr em causa este princípio de neutralidade da Internet. É, neste contexto, fundamental defender condições mínimas necessárias à neutralidade da Internet, tais como a concorrência efectiva nas comunicações electrónicas, a transparência na gestão do tráfego e a qualidade do serviço, bem como a facilidade para os consumidores de mudar para um novo prestador que melhor corresponda às suas necessidades e preferências. Para que a Internet possa continuar a fornecer serviços de elevada qualidade num quadro que promova e respeite os direitos fundamentais, votei a favor desta resolução.
Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Conservarea caracterului deschis şi neutru al internetului, ca motor principal al inovării şi al cererii consumatorilor, este esențială. Comisia trebuie să garanteze că furnizorii de servicii de internet nu blochează, nu discriminează, nu împiedică şi nu reduc capacitatea vreunei persoane de a utiliza un serviciu şi de a accesa, utiliza, trimite, publica, primi sau oferi orice conţinut, aplicaţie sau serviciu pe care îl doreşte, indiferent de sursă sau ţintă, mai arată textul. Tratarea egală a traficului datelor pe internet (video, audio sau text) este cunoscută ca neutralitatea reţelei. Sunt necesare orientări UE pentru a garanta punerea în aplicare într-o manieră adecvată şi coerentă a dispoziţiilor pachetului în domeniul telecomunicaţiilor privind neutralitatea reţelei. Merită subliniat potenţialul de comportament anticoncurenţial şi discriminatoriu în gestionarea traficului, în special din partea întreprinderilor integrate vertical.
Este nevoie ca executivul european să evalueze necesitatea măsurilor suplimentare de reglementare pentru a asigura libertatea de expresie, libertatea de acces la informaţii şi libertatea de alegere a consumatorilor şi pluralismul mijloacelor de informare. Comisia, împreună cu Organismul autorităţilor europene de reglementare în domeniul comunicaţiilor electronice şi în cooperare cu statele membre trebuie să monitorizeze dezvoltarea de practici de gestionare a traficului şi contractele de interconectare.
Jan Březina (PPE), písemně. − Vyzývám Komisi, aby zajistila důsledné uplatňování a provádění stávajícího regulačního rámce EU v oblasti telekomunikací a do šesti měsíců od zveřejnění poznatků z šetření BEREC posoudila, zda jsou zapotřebí další regulační opatření s cílem zajistit svobodu projevu, svobodný přístup k informacím, svobodnou volbu pro spotřebitele a pluralitu sdělovacích prostředků, jakož i v zájmu dosažení účinné hospodářské soutěže a inovací a zprostředkování rozsáhlých výhod pro občany, podniky a veřejné orgány, které internet využívají. Komise by měla zajistit, aby poskytovatelé internetových služeb nikoho neblokovali, nediskriminovali, neomezovali, ani nesnižovali jeho schopnost využívat služeb k prohlížení, používání, posílání, zveřejňování, přijímání nebo nabízení jakéhokoli obsahu, aplikace nebo služby dle jeho vlastního výběru bez ohledu na zdroj či určení. Komise musí EP poskytnout informace o současných postupech v oblasti řízení internetového provozu, o trhu s propojením a o přetížení sítě a rovněž o případné souvislosti s nedostatečnými investicemi a otázku „neutrality zařízení“ podrobit další analýze.
Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa proposta di risoluzione perché la trovo piuttosto equilibrata tra le esigenze dei vari attori di questo settore. Ritengo fondamentale che la posizione del Parlamento, quando si tratta di tematiche così innovative, non parta da posizioni precostituite, ma sia sempre aperta al futuro. Questo implica la necessità di valutare caso per caso ciascuna problematica, perché negli ultimi 16 anni, dall'estensione di Internet a tutti i cittadini ad oggi, abbiamo assistito a fenomeni completamente diversi tra loro, e con implicazioni politiche totalmente differenti. Seconda implicazione importante è quella di non porre mai dei paletti che possano essere vincolanti in futuro. Tuttavia, mi piacerebbe sottolineare due aspetti che bisogna sempre tenere a mente: la trasparenza e la tutela dei consumatori/utenti. Non sono due aspetti scollegati, perché il consumatore deve poter acquisire conoscenza dello strumento di cui è utente, e farne un uso consapevole. Non si deve mai trasformare il consumatore in utente ignaro o, peggio, in vittima di Internet, né permettere che la tecnologia imponga scelte che il mercato avrebbe ragioni per poter rifiutare.
Marielle De Sarnez (ALDE), par écrit. – Internet occupe une place considérable dans la vie quotidienne des citoyens européens. Il est donc normal qu'il soit réglementé selon les principes de neutralité et d'ouverture, à l'image du secteur des télécommunications. Une concurrence saine doit s'appliquer dans ce domaine pour que les consommateurs européens bénéficient des meilleurs services disponibles. La Commission doit aussi être attentive à la qualité de la gestion du trafic sur Internet et s'assurer que les connexions ne soient pas perturbées par la congestion des réseaux. Afin de respecter les droits fondamentaux, la Commission devra veiller à ce que les fournisseurs de services internet ne puissent bloquer, défavoriser, affecter ou amoindrir la capacité de chacun à utiliser un service en vue d'accéder à tout contenu, application ou service mis à disposition via Internet, de l'utiliser, de le transmettre, de le poster, de le recevoir ou de le proposer - à l'exception bien évidemment des sites pédopornographiques.
Ioan Enciu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea acestei rezoluţii deoarece principiul de neutralitate a internetului este unul fundamental pentru păstrarea caracterului său inovator, a liberei concurenţe şi pentru respectarea drepturilor omului. În Europa trebuie să avem parte de un internet neutru, care să permită utilizatorilor să nu aibă condiţii de limitare a accesului la aplicaţii sau servicii. Totodată, acesta trebuie să permită oricărei persoane care dezvoltă o aplicaţie pe internet să nu fie subiectul unor decizii ale furnizorilor de servicii de internet (ISP). Consider că furnizorii de reţele de comunicaţii electronice şi furnizorii de servicii de acces la internet nu trebuie să împiedice sau să întârzie traficul din reţelele lor, cu excepţia anumitor cazuri în care acest lucru este necesar, ca de exemplu pentru a implementa o obligaţie legală în acest sens. Am susţinut că statele membre ar trebui să iniţieze programe eficiente de comunicare pentru a aduce în atenţia cetăţenilor problema neutralităţii internetului, deoarece aceştia trebuiesc informaţi cu privire la drepturile lor pentru a putea raporta eventuale abuzuri. În acelaşi timp, consider că în completarea propunerilor din Comunicarea Comisiei trebuiesc dezvoltate programe de monitorizare a furnizorilor de servicii de internet şi implementate măsuri de penalizare în cazul identificării unor nereguli.
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei a favor da proposta de resolução porque acredito que uma internet aberta e neutral contribui para a inovação da nossa economia e para uma participação mais activa da sociedade civil, bem como para o reforço da nossa democracia. Assim sendo, é essencial evitar que os interesses de alguns se sobreponham ao interesse geral, salvaguardando os direitos dos internautas europeus e impedindo quaisquer práticas anti-competitivas ou de gestão discriminatória de tráfico de conteúdos.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − A internet é hoje um elemento insubstituível enquanto meio de comunicação e veículo de transmissão de informação e de conhecimentos, mas também como plataforma logística de actividades económicas e comerciais de enorme relevo. Para além disso, é uma plataforma em que a facilidade de acesso e o anonimato tornam mais fácil – e mais apelativa – a prática de ilícitos, sejam eles pequenos delitos ou criminalidade organizada, pedofilia e abuso de menores. É por isso que a internet é hoje uma realidade com imensas potencialidades – que temos obrigação de aproveitar –, mas também com alguns perigos, que cabe ao Estado regular e atenuar. Tal não põe em causa o princípio que defendo de uma internet aberta a todos e livre, mas em nome da liberdade não podemos permitir a utilização da rede para a prática de actividades ilícitas e criminosas que merecem repressão e punição.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − Apoiamos a visão expressa no relatório de uma internet aberta, acessível para todos, baseada no princípio da neutralidade de tratamento dos conteúdos, sem discriminação da informação, e no uso da banda larga. Preocupa-nos a imposição, por parte de grandes multinacionais do sector, de conteúdos de programas e de software. Estas companhias cilindram este princípio com a selecção de prioridades de informação e de patentes de software, tendo em conta os seus interesses e objectivos. Sabemos que a internet é dominada por estes grandes grupos detentores do monopólio da rede e dos softwares associados. Esta é uma matéria de importância estratégica para os Estados-Membros. Defendemos uma internet de software aberto, livre, neutra, que permita a todos o acesso à informação, simplificando a vida das administrações públicas, das pequenas e médias empresas e da população em geral.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − Estamos de acordo com uma Internet aberta, acessível para todos, baseada no princípio da neutralidade de tratamento dos conteúdos, e sem discriminação da informação e do uso da banda larga. Preocupa-nos a imposição, por parte das grandes empresas, de conteúdos de programas e de software, dado que, com finalidades concorrenciais e, sobretudo, de acumulação de ganhos, cilindram este princípio, com a selecção de prioridades de informação e de patentes de software, tendo em conta os seus interesses e objectivos. Sabemos que a Internet é dominada por estes grandes grupos detentores do monopólio da rede e dos softwares associados. Esta é uma matéria de importância estratégica para os Estados-Membros. Defendemos uma Internet de software aberto, livre, neutra, que permita a todos o acesso à informação, simplificando a vida das administrações públicas, das pequenas e médias empresas e da população em geral.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Otvorený charakter internetu je kľúčovou hybnou silou hospodárskej súťaže, hospodárskeho rastu, sociálneho rozvoja a inovácií, ktoré viedli k obrovskému vývoju v oblasti online aplikácií, obsahu a služieb, a teda aj k rastu ponuky a dopytu po obsahu a službách. Vďaka tejto otvorenosti je internet dôležitým motorom voľného šírenia znalostí, myšlienok a informácií, a to aj v krajinách, v ktorých je prístup k nezávislým médiám obmedzený. Internetové služby sú ponúkané v cezhraničnom meradle a internet je jadrom globálneho hospodárstva a – ako sa uvádza v Digitálnej agende pre Európu – širokopásmové pripojenie a internet sú dôležitým motorom hospodárskeho rastu, tvorby pracovných miest a európskej konkurencieschopnosti na celosvetovej úrovni.
Som toho názoru, že len v prípade stimulácie riadne fungujúceho vnútorného digitálneho trhu bude Európa schopná plne využiť potenciál digitálneho hospodárstva. Každé z navrhovaných riešení problému neutrality siete môže byť účinné len prostredníctvom konzistentného európskeho prístupu. Aj preto je potrebné podrobne sledovať prijímanie vnútroštátnych predpisov týkajúcich sa neutrality siete so zreteľom na ich vplyv na jednotlivé vnútroštátne trhy i na vnútorný trh. Pretože len cestou spolupráce a koordinácie medzi členskými štátmi, predovšetkým medzi národnými regulačnými orgánmi, a rovnako aj spoluprácou a koordináciou s Komisiou bude môcť Únia plne využiť potenciál internetu.
Lidia Joanna Geringer de Oedenberg (S&D), na piśmie. − Otwarty charakter internetu stanowi ważny motor globalnej konkurencyjności, wzrostu gospodarczego i innowacji. Swobodny przepływ wiedzy, dostęp do informacji, a szczególnie aplikacje usługowe, mają ogromny wpływ na społeczeństwo konsumenckie i działalność gospodarczą. Parlament Europejski politycznie już się zobowiązał do zapewnienia neutralności sieci, przyjmując w dniu 20 października br. sprawozdanie posła Herberta Reula w tej sprawie. W przyjętym dzisiaj tekście, potwierdzając swoje zobowiązanie, jednocześnie zwracamy uwagę na konieczność zdecydowanej reakcji na podejmowane przez niektórych operatorów telekomunikacyjnych czy inne organy próby ograniczania dostępu do internetu.
Ciesząc się z wniosku skierowanego przez Komisję do BEREC – unijnego regulatora telekomunikacyjnego – o zbadanie ewentualnych przypadków anty-neutralności, dołączam się jednocześnie do postulatów wzywających Komisję Europejską do jak najszybszego przedstawienia propozycji regulacji otwartości internetu i neutralności sieci. Musimy podjąć wszelkie działania w celu zapewnienia swobodnego przepływu informacji dla wszystkich użytkowników internetu.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau šiam dokumentui, nes Europos skaitmeninėje darbotvarkėje plačiajuostis ryšys ir internetas yra ypač svarbūs veiksniai ekonomikos augimui, darbo vietų kūrimui ir Europos konkurencingumui pasauliniu lygmeniu. Europa tik tada galės visapusiškai panaudoti skaitmeninės ekonomikos galimybes, kai bus sudarytos palankios sąlygos gerai veikiančiai skaitmeninei vidaus rinkai. Manau, kad skaidrumas, paslaugų kokybė ir galimybė lengvai pakeisti operatorių yra neutraliam tinklui reikalingos sąlygos, galutiniams vartotojams užtikrinančios pasirinkimo laisvę. Svarbu pabrėžti, kad būtina išsaugoti atvirą internetą ir kad tuo pat metu turi būti teikiamos aukštos kokybės paslaugos laikantis teisės aktų, pagal kuriuos būtų skatinamos ir gerbiamos pagrindinės teisės, pvz., intelektinės nuosavybės teisės, žodžio laisvė ir laisvė užsiimti verslu. Reikia šalinti kliūtis, su kuriomis susiduriama norint pakeisti operatorių. Išgyvendinti blokavimo ir ribojimo praktiką, dominuojančią padėtį užimančio rinkos dalyvio vykdomą diskriminaciją.
Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai apporté mon soutien à la résolution sur la neutralité de l'internet car il s'agit d'un texte équilibré, qui rappelle les engagements pris dans le cadre du paquet Télécom et qui met l'accent sur la protection des consommateurs notamment en matière de changement de fournisseur ou d'accès à l'information.
Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Internet riveste un ruolo fondamentale per la società mondiale ed europea. La sua diffusione, sempre più in crescita, investe diversi ambiti della vita dei cittadini toccando tematiche sociali fondanti quali la libera concorrenza dei mercati e la libertà di informazione ed espressione. Ritengo, pertanto, che occorra favorirne l´apertura e la neutralità prestando però attenzione alle molteplici implicazioni che un settore spesso di difficile interpretazione qual è il mondo del web, può portare con sé. Rischi e pericoli sono infatti all´ordine del giorno, soprattutto per quanto riguarda la privacy dei cittadini e la salvaguardia e la protezione dei minori. L´aspetto commerciale, inoltre, rappresenta un ulteriore incentivo a progredire a livello legislativo nel settore per incrementare le prospettive imprenditoriali tenendo, però, ben presenti le dovute misure atte a contrastare la presenza di posizioni dominanti nel mercato. La libertà e la neutralità della rete devono tener conto anche delle possibili distorsioni, così come sottolineato nella relazione, per poter essere applicate nella loro piena totalità ed essere strumenti veramente utili per i cittadini e gli imprenditori che usufruiscono della rete
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution which calls on the Commission, together with BEREC in cooperation with Member States, closely to monitor the development of traffic-management practices and interconnection agreements, in particular in relation to blocking and throttling of, or excessive pricing for, VoIP and file sharing, as well as anti-competitive behaviour and excessive degradation of quality, as required by the EU ‘Telecoms’ regulatory framework. It calls further on the Commission to ensure that internet service providers do not block, discriminate against, impair or degrade the ability of any person to use a service to access, use, send, post, receive or offer any content, application or service of their choice, irrespective of source or target.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − Nos nossos dias a Internet é um meio de comunicação e de transmissão de informação e de conhecimentos, sem dúvida, insubstituível, sendo também um local onde se desenvolvem diversas actividades económicas e comerciais. O seu fácil acesso e a possibilidade do anonimato fazem com que seja, também, o lugar ideal para se praticarem determinados tipos de crimes, como são a criminalidade organizada, a pedofilia e o abuso de menores. É face a esta realidade que é necessário tomar medidas para que os Estados regulem de forma a diminuir os seus perigos.
Louis Michel (ALDE), par écrit. – Dans un monde globalisé Internet est devenu un instrument incontournable tant pour les entrepreneurs que pour les privés. Le développement des hautes technologies, l'accès à un Internet à haut débit ne devraient d'ailleurs plus être l'apanage des pays industrialisés. Les PED, pour entrer de plein pied dans la mondialisation, devraient être en mesure d'utiliser des instruments de haute qualité. L'accès à un internet ni censuré, ni filtré est le reflet de la liberté de presse et de la liberté d'expression. Toutefois, je pense qu'une stratégie européenne devrait être mise au point concernant l'accès à l'Internet, la protection des données et de l'information.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The report draws attention to the serious risks of departing from network neutrality – such as anticompetitive behaviour, the blocking of innovation, restrictions on freedom of expression and media pluralism, lack of consumer awareness and infringement of privacy – which will be detrimental to businesses, consumers and democratic society as a whole, and considers the principle of net neutrality as a significant prerequisite for enabling an innovative internet ecosystem and for securing a level playing field at the service of European citizens and entrepreneurs. I am in favour.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − Der offene Charakter des Internets ist ein zentrales Element für die Wettbewerbsfähigkeit, das Wirtschaftswachstum, die gesellschaftliche Entwicklung und für die Entwicklung neuer Innovationen. Zudem ist dadurch der freie Meinungsaustausch und der Zugang zu neuem Wissen gegeben. Der Austausch an Informationen wird durch die globale Vernetzung deutlich beschleunigt. Folglich kann man sagen, dass das Internet von großer Bedeutung für die Weltwirtschaft ist. Hinzu kommt, dass immer mehr Arbeitsplätze durch das Internet geschaffen werden können. Um das gesamte Potenzial des Internets ausschöpfen zu können, muss ein gut funktionierender Binnenmarkt geschaffen werden. Ich habe mich meiner Stimme enthalten, da ich der Ansicht bin, dass die Endnutzer immer noch zu wenig Kontrollmöglichkeiten ihrer geteilten Inhalte besitzen und zu sehr von den Anbietern abhängig sind.
Claudio Morganti (EFD), per iscritto. − Negli ultimi anni si è avuto uno sviluppo straordinario di Internet e della nuova realtà digitale; è quindi giusto analizzare la situazione attuale e cercare di capire le problematiche odierne e le sfide future. La risoluzione approvata, e che ho sostenuto, traccia alcuni capisaldi: per prima cosa va mantenuta la neutralità della rete, che bisogna aprire ad un sempre più ampio numero di attori in concorrenza. Per sfruttare a pieno le potenzialità della rete si deve inoltre insistere sullo sviluppo della banda larga: solo quando questo sarà pienamente completato si potranno approfondire le ulteriori possibilità che internet ci può offrire, con enormi vantaggi anche da un punto di vista economico. I consumatori infine devono essere debitamente informati su tutte le condizioni dei loro contratti, ed essere agevolati e tutelati nel caso decidano di cambiare gestore; troppo spesso infatti assistiamo a pubblicità fasulle, ed il cambio di gestore, almeno in Italia è un'esperienza oggi lunghissima e burocraticamente inefficiente.
Katarína Neveďalová (S&D), písomne. − Neutralita siete a internetu v Európskej únii je veľmi dôležitá. Takýto typ neutrality zastáva postoj, pri ktorom prevádzkovatelia internetu a internetových služieb alebo vlády samotné nesmú uplatňovať žiadne reštrikcie na spotrebiteľa. Komisia v spolupráci s členskými štátmi a Európskym úradom pre reguláciu elektronickej komunikácie stojí pred neľahkou úlohou, ktorou je spoločný prístup k otázke otvoreného internetu a neutralite v celej EÚ, pretože iba takýto spoločný prístup môže byť skutočne úspešný. Spotrebitelia musia mať možnosť slobodne sa rozhodnúť, aký typ služby využijú a od ktorého prevádzkovateľa. Telekomunikačné spoločnosti preto musia poskytovať jasné, zmysluplné a porovnateľné informácie svojim klientom. Tieto opatrenia a následná koordinácia v rámci celej EÚ sú nutné hlavne preto, aby nedochádzalo k potenciálnemu diskriminačnému správaniu prevádzkovateľov, akými sú napríklad prehnané ceny pre Voice over Internet Protocol alebo zdieľanie dát pomocou File Transfer Protocol-u či Peer-to-Peer. Také správanie totiž obmedzuje nielen koncových užívateľov, ale poškodzuje aj konkurenciu.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kadangi kiekvienam vartotojui turi būti sudarytos nediskriminacinės sąlygos naudotis internetu, užtikrinant tinkamą jų apsaugą. Reikia atkreipti dėmesį į tai, kad atviras interneto pobūdis yra pagrindinė konkurencingumo, ekonominio augimo, socialinio vystymosi ir inovacija paskata. Tai yra vienas iš esminių laisvo žinių, idėjų ir informacijos judėjimo katalizatorių, ypač tose šalyse, kur nepriklausomos žiniasklaidos laisvė yra ribojama. Manau, kad Komisija turi nustatyti visoje ES galiojančias gaires, kurios užtikrintų, kad telekomunikacijų paketo nuostatos dėl tinklo neutralumo būtų tinkamai ir nuosekliai taikomos bei vykdomos. Be to, valstybės narės turi be jokių išlygų taikyti klaidinančios reklamos draudimą bei kitomis priemonėmis didinti piliečių pasitikėjimą internetine aplinka.
Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Τα κράτη μέλη όφειλαν έως τις 25 Μαΐου 2011 να έχουν συμμορφωθεί με τη δέσμη μεταρρυθμίσεων των τηλεπικοινωνιών της ΕΕ. Το επόμενο βήμα στο οποίο προσβλέπει το παρόν ψήφισμα, το οποίο και υπερψήφισα, είναι η αναγκαιότητα να διαφυλαχθεί ο ανοιχτός και ουδέτερος χαρακτήρας του Διαδικτύου προς όφελος της ελεύθερης πρόσβασης στην πληροφορία που αποτελεί σημαντική πηγή καινοτομίας αλλά και καταναλωτικής ανάγκης. Η συγκεκριμένη όμως έκθεση δίνει έμφαση και στο ευαίσθητο ζήτημα της προστασίας των καταναλωτών στο διαδίκτυο ζητώντας να προσφέρονται αναλυτικά και με σαφήνεια όλες οι συγκρίσιμες πληροφορίες στους πολίτες ώστε να είναι σε θέση να επιλέγουν τον βέλτιστο για αυτούς πάροχο.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − O acesso à Internet ofereceu um novo suporte que revolucionou o modo de interacção entre as pessoas. Todavia, grande parte desse sucesso advém daquilo que se designa de “neutralidade da Internet”, ou seja, de não haver manipulação ou controlo abusivo da informação procurada pelo utilizador. Embora, como sublinha o relator, ainda não se justifique qualquer intervenção legislativa adicional, esta matéria não poderá deixar de merecer a atenção dos decisores políticos. Na verdade, sem este princípio, a Internet, ao invés de se afirmar como um instrumento potenciador de dinamismo, de liberdade de expressão e de criação, de acesso ao conhecimento e de competitividade, surge como um instrumento de controlo e de domínio. Na medida em que me revejo na análise apresentada, votei em sentido favorável.
Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Oggi durante la seduta plenaria abbiamo votato la proposta di risoluzione del Parlamento che chiede di mantenere Internet aperto e neutrale assicurando che le regole comunitarie sulla telecomunicazione siano adeguatamente rinforzate. Inoltre, si sottolinea la necessità di rinforzare il quadro normativo della telecomunicazione e di monitorare attentamente le pratiche di gestione del traffico Internet, in modo da preservarne il carattere aperto e neutrale, assicurando altresì che le connessioni dei vari utenti non siano interrotte per la congestione della rete e che i fornitori di servizi Internet non blocchino, discriminino o ostacolino la possibilità per ogni persona di utilizzare o offrire ogni tipo di servizio, contenuto o applicazione che intendano scegliere, indipendentemente dalla fonte o dallo scopo. Inoltre, credo che una ragionevole gestione del traffico dati sia necessaria e molto utile per evitare la congestione della rete e il buon funzionamento di applicazioni e servizi.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. 1. Welcomes the Commission’s communication and agrees with its analysis, in particular on the necessity of preserving the open and neutral character of the internet as a key driver of innovation and consumer demand, while ensuring that the internet can continue to provide high-quality services in a framework that promotes and respects fundamental rights; 2. Notes that the conclusions of the Commission’s communication indicate there is, at this stage, no clear need for additional European-level regulatory intervention on net neutrality;
Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo testo perché ritengo che mantenere internet aperto e neutrale, assicurando che le regole comunitarie sulla telecomunicazione siano rispettate, sia una delle chiavi per rilanciare la crescita e lo sviluppo dei Paesi Membri. Sarebbe un beneficio per tutti se la Commissione provvedesse a creare delle linee guida per l'Eurozona più definite in materia di telecomunicazione. Rimane inoltre necessario monitorare con attenzione lo sviluppo delle pratiche di gestione del traffico, assicurando che le connessioni dei vari utenti non siano interrotte per la congestione della rete e che i fornitori di servizi internet non blocchino, discriminino o ostacolino la possibilità per ogni persona di utilizzare o offrire ogni tipo di servizio.
Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Entro il 25 maggio 2011 gli Stati membri erano tenuti a conformarsi al pacchetto di riforme nel settore delle telecomunicazioni adottato dall'UE nel 2009 e la Commissione si è già attivata per garantire il rispetto dei principi del trattato sull'Unione europea. Gli Stati membri dovranno quindi garantire un approccio coerente in materia di neutralità della rete e un'efficace attuazione della versione rivista del pacchetto telecomunicazioni dell'UE.
Un eventuale abbandono della neutralità della rete potrebbe portare con sé ad esempio i comportamenti anticoncorrenziali, il blocco dell'innovazione, le limitazioni della libertà di espressione, la mancanza di consapevolezza da parte dei consumatori e le violazioni del diritto alla vita privata. È quindi necessario che la trasparenza, la qualità del servizio e la possibilità di cambiare agevolmente operatore rappresentino condizioni imprescindibili per la neutralità della rete in quanto aspetti che garantiscono la libertà dell'utente finale di scegliere e di avanzare richieste. La Commissione dovrà infine verificare l'eventuale necessità di ulteriori orientamenti in materia di neutralità della rete ai fini della concorrenza e della libertà di scelta dei consumatori.
Claudiu Ciprian Tănăsescu (S&D), în scris. − Am acordat un vot pozitiv acestei rezoluții. Consider că o reglementare excesivă a internetului trebuie evitată, pentru a nu împiedica dezvoltarea acestui domeniu. În același timp, trebuie să se asigure transparență în gestionarea traficului de către furnizorii de servicii de internet, astfel încât consumatorii să beneficieze de informații reale și utile în procesul lor decizional.
Nuno Teixeira (PPE), por escrito. − A abertura e neutralidade da Internet são motores fundamentais da inovação e o seu acesso tem uma escala transfronteiriça, na qual a economia mundial se baseia. Os seus efeitos multiplicadores para a criação de emprego e de competitividade, como expresso na iniciativa Agenda Digital, bem como para a promoção dos direitos fundamentais, devem ser salvaguardados. Concordo plenamente com este relatório, uma vez que, por um lado, pretende salvaguardar os consumidores e, por outro, promover a economia europeia. O fornecimento de serviços de alta qualidade, bem como o impacto negativo da violação dos princípios da neutralidade da rede, devem ser regulamentados. Mais ainda, os consumidores devem ser informados de forma transparente e clara dos serviços fornecidos. A importância da Internet é indubitável. Por isso, devem-se aumentar as competências dos cidadãos europeus em matéria de tecnologias da informação e da comunicação e reduzir a exclusão digital.
Viktor Uspaskich (ALDE), raštu. − Aš sutinku su pranešėju, kad “atviras ir neutralus” internetas, kuris užtikrintų plačią prieigą prie valdžios neįtakotos informacijos, yra gyvybiškai svarbus. Pranešėjas yra teisus, teigdamas, kad internetas ir žiniasklaida gali paskatinti demokratines reformas ir socialinius pokyčius. Deja, kai kalba pakrypsta neribotos prieigos prie informacijos link, reikia pažymėti, kad Lietuvoje yra problemų su žiniasklaidos laisve bei objektyvumu. Lietuvos valdžia, kad ir labai gaila, turi galimybę manipuliuoti Lietuvos žurnalistais ir žiniasklaida. Žinoma, finansinė krizė taip pat prisidėjo prie žiniasklaidos etikos standartų sumenkimo Lietuvoje. Prieš dvejus metus buvo panaikintas Lietuvos žiniasklaidos atleidimas nuo mokesčių. Šiuo metu žiniasklaida turi mokėti 21 proc. dydžio mokesčius, kaip ir verslas. Teigiama, kad šis veiksnys prisidėjo prie korupcijos plitimo Lietuvos žiniasklaidoje. Dar dešimtojo dešimtmečio viduryje buvo pristatyti nauji spaudos įstatymai, kurie buvo parengti pagal Skandinavijos šalių spaudos įstatymų pavyzdžius. Tačiau vis dar trūksta paprasčiausios valios ir sąžiningumo įgyvendinti šiuos įstatymus.
Derek Vaughan (S&D), in writing. − By voting in favour of this resolution the European Parliament took a positive step towards ensuring that EU telecoms rules are properly enforced to keep the Internet open and neutral. I am in favour of the resolution’s proposals to monitor Internet traffic management practices, which would contribute to a more open and neutral Internet. The resolution calls on the Commission to provide EU-wide guidelines that will have a positive effect on ensuring that EU telecoms rules are properly enforced. The Commission, along with Member States and the Body of European Regulators for Electronic Communications, must be called on to closely monitor the development of traffic management practices. This will ensure that traffic management practices are not used for anti-competitive purposes.
Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté en faveur de cette résolution. Elle est positive globalement car ce texte réaffirme sa position forte en faveur de la neutralité d'Internet et de la garantie d'un Internet ouvert et demande notamment à la Commission d'évaluer rapidement le besoin de toute nouvelle législation européenne pour garantir cette neutralité.
Toutefois, je regrette l'approche économiciste de la résolution, l'absence de référence aux négociations sur l'accord ACTA et surtout l'ambigüité de la résolution quant à l'interprétation possible de restrictions par les opérateurs en matière d'accès à l'Internet mobile en cas de congestion des réseaux.
La résolution réaffirme différents principes, comme la liberté d'expression, le respect de la vie privée et met en garde contre les risques qui guettent plus globalement la promotion et le respect des droits de l'Homme en matière d'accès et d'utilisation d'Internet.
Avec les ONG, nous devons être vigilants et garantir que l'évaluation de toute nouvelle législation communautaire soit menée rapidement et que la Commission européenne légifère si telles sont les conclusions de cette étude. Ensemble il nous revient de faire valoir et respecter cet engagement politique du Parlement européen pour un Internet libre, neutre et démocratique.
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Noch wird die „Netzneutralität“ nicht in der breiten Öffentlichkeit thematisiert, was sich in den kommenden Jahren jedoch rasch ändern wird, entsprechend der zunehmenden Abhängigkeit der Gesellschaft von Internetdiensten. Dementsprechend sinnvoll ist es, präventiv einen gemeinsamen Rahmen zu schaffen, um diese – und damit Informationsfreiheit, Verbraucherinteressen und Pluralismus – für die Zukunft zu sichern und wettbewerbswidrigem Verhalten vorzubeugen. Die Entschließung fordert die Kommission auf, die konsequente Durchsetzung des bestehenden rechtlichen Rahmens sicherzustellen und die Netzneutralität der EU Internet-Governance zugrunde zu legen. Ich habe zugestimmt.
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo o relatório, manifestando o meu repúdio pelo facto de haver ainda a necessidade de se promoverem resoluções sobre o uso de munições que comprovadamente têm provocado efeitos traumáticos e ferido indiscriminadamente. As consequências humanitárias devastadoras do uso deste tipo de armamento deve, portanto, obrigar todos os Estados a não ratificarem um eventual Projecto de Protocolo à CCAC, a ser debatido na Quarta Conferência de Revisão da CCAC, em Genebra, que possa permitir o uso desse tipo de armamento.
Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − Quest'oggi abbiamo votato la risoluzione per la messa al bando delle munizioni a grappolo facendo un ulteriore passo avanti nella protezione dei civili e dei soldati durante e dopo i periodi di conflitto. Dopo l'entrata in vigore della Convenzione sulle munizioni a grappolo nell'agosto 2010, il Parlamento ha compiuto un ulteriore progresso nel rispondere ai problemi umanitari che questo tipo di arma comporta per i civili dopo e durante il rilascio. Nell'applicare le disposizioni della Convenzione sopracitata e della presente risoluzione, è bene che gli Stati migliorino l'assistenza alle vittime stabilendo nuovi standard umanitari comuni e che cooperino con i paesi terzi promuovendo una clausola di messa al bando delle suddette munizioni negli accordi e aiutandoli a rispettare gli obiettivi della Convenzione di Ottawa del 1998 sulle mine antipersona.
Pino Arlacchi (S&D), in writing. − I voted for this resolution because our Parliament must take a clear position against the use of cluster munitions. With this text we call on the Council and the Commission to include the ban on cluster munitions as a standard clause in agreements with third countries. Cluster munitions represent serious risks to civilians and, in post-conflict settings, the use of these munitions has caused many tragic injuries to, and deaths of, civilians. As we unfortunately know, unexploded sub-munitions left behind are often found by children and other unsuspecting innocents. For this reason, Member States should not endorse the draft text of Protocol VI on Cluster Munitions to the Convention on the Use of Certain Conventional Weapons. This draft protocol would only ban pre-1980 cluster munitions and threatens to undermine the clear and robust international humanitarian law standard established by the Convention on Cluster Munitions (CCM), ratified by 22 EU Member States, which comprehensively bans cluster munitions.
Sophie Auconie (PPE), par écrit. – J’ai voté en faveur d’une résolution dans laquelle le Parlement européen réitère son soutien à la Convention sur les armes à sous-munitions qui interdit aux Etats parties d’utiliser ce type d’armes en raison de leurs conséquences irréversibles, qui touchent en premier lieu les civils. Le Parlement européen appelle notamment la Commission européenne et le Conseil à introduire une clause interdisant leur utilisation, comme c’est déjà le cas pour les armes de destruction massive, dans les accords conclus avec les pays tiers.
Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, nes joje yra raginama uždrausti kasetinių šaudmenų naudojimą pokonfliktinėse šalyse, kur tai tampa daugelio tragiškų civilių gyventojų sužeidimų ir mirčių priežastimi, kuomet paliktus nesprogusius antrinius šaudmenis randa vaikai ir kiti nieko neįtariantys nekalti asmenys. Kasetiniai ginklai – tai talpykla, kuri paleidžiama iš oro arba iš žemės, ir toje talpykloje yra nuo kelių dešimčių iki kelių šimtų antrinių šaudmenų, kurie išmėtomi apytiksliai futbolo aikštės dydžio plote. 2010 m. įsigaliojo JT konvencija dėl kasetinių šaudmenų, pagal kurią draudžiama naudoti kasetinius šaudmenis, juos kurti, gaminti, kitaip įsigyti, kaupti, laikyti ar kam nors perduoti, tačiau šią konvenciją dar yra pasirašiusios ne visos ES valstybės narės. Šios rezoliucijos tikslas – atkreipti dėmesį ir paraginti visas ES valstybes nares nepriimti ir neratifikuoti konvencijos dėl tam tikrų įprastinių ginklų protokolo, kuris neseniai buvo parengtas ir kuris nėra suderintas su konvencija dėl kasetinių šaudmenų, nes pagal jį naudojimasis kasetiniais šaudmenis būtų leidžiamas.
Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Muniţiile cu dispersie prezintă riscuri grave pentru populaţia civilă din cauza efectelor letale pe care acestea le pot avea. În contexte post-conflict, utilizarea acestor muniţii a provocat, în multe rânduri, rănirea gravă şi chiar moartea civililor din cauza celor rămase neexplodate, care sfârşesc prin a fi găsite de copii sau alte persoane nevinovate. Sunt multe state care încă se folosesc de muniţii cu dispersie împotriva populaţiei civile. Cambodgia, Thailanda sau Libia sunt doar câteva exemple.
Se impun, din acest motiv, măsuri urgente pentru a garanta îndepărtarea muniţiilor cu dispersie neexplodate, cu scopul de a împiedica uciderea sau rănirea altor persoane. Avem acum o convenţie privind muniţiile cu dispersie, intrată în vigoare cu puţin mai mult de un an în urmă, avizată de 111 state. Este însă nevoie ca toate statele membre care nu au aderat încă la convenția privind munițiile cu dispersie să adopte măsuri naţionale stricte şi transparente premergătoare aderării. Acest lucru presupune inclusiv un moratoriu privind utilizarea, producerea şi transferul muniţiilor cu dispersie şi demararea procedurilor de distrugere a stocurilor de muniţii existente în regim de urgenţă. Apelul PE adresat Consiliului şi Comisiei, de a include menţionarea interzicerii muniţiilor drept clauză standard în acordurile cu ţări terţe, este salutar.
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei a favor das propostas de resolução porque as mesmas visam a erradicação deste tipo de armas. As munições de fragmentação são um verdadeiro flagelo para as populações dos países que fizeram uso delas, vitimando um grande número de civis, grande parte dos quais crianças. Importa, por isso, implementar de forma cada vez mais alargada a Convenção sobre as Munições de Fragmentação.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − As munições de fragmentação têm um efeito devastador nos combatentes, havendo hoje um relativo consenso destinado à sua erradicação. Não posso senão associar-me a ele, com a certeza, porém, de que este esforço dificilmente conhecerá o fim desejado. Infelizmente, apesar de todas as convenções internacionais que procuram limitar o seu impacto, os conflitos armados dificilmente se mantêm dentro de balizas definidas e, sendo destinados à eliminação física dos inimigos, normalmente conhecem casos de incumprimento das regras que deveriam regê-los. A natureza humana é capaz do pior nestas alturas e as munições de fragmentação são um dos principais expoentes daquilo de que somos capazes quando animados desse espírito destrutivo. A abolição definitiva destas munições constituiria um passo importante no sentido da civilização.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − Consideramos positivo que se tenham aprovado os seguintes pontos desta Resolução: - Insta todos os Estados-Membros a não adoptarem, subscreverem ou ratificarem subsequentemente um protocolo ao abrigo da Convenção sobre Certas Armas convencionais (CCAC) que permita a utilização de munições de fragmentação que são proibidas ao abrigo da CCM; - Exorta todos os Estados-Membros da UE e os países candidatos que não sejam Partes na CCM a aderirem à mesma, com urgência, e insta os Estados signatários da CCM a procederem à sua ratificação no mais breve trecho; - Convida todos os Estados-Membros da UE que ainda não são Partes na CCM, mas que desejam reduzir o impacto humanitário das munições de fragmentação, a adoptarem medidas fortes e transparentes, na pendência da sua adesão, incluindo a adopção de uma moratória sobre a utilização, produção e transferência de munições de fragmentação, e ainda a darem início, com carácter de urgência, à destruição das reservas de munições de fragmentação; - Convida todos os Estados-Membros da UE que assinaram a CCM a aproveitarem todas as oportunidades para encorajar todos os Estados - incluindo os países candidatos à UE que não são Partes na CCM - a aderirem à Convenção o mais depressa possível.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Dňa 1. augusta 2010 nadobudol účinnosť Dohovor o kazetovej munícii (DKM) a s tým súvisiacou úlohou Európskej únie. DKM zakazuje používanie, výrobu, skladovanie a prepravu kazetovej munície ako celej kategórie zbraní a vyžaduje, aby zmluvné štáty zničili zásoby tohto druhu munície. Prostredníctvom uvedeného dohovoru dochádza k významným a zásadným zmenám v porovnaní s predchádzajúcim obdobím, keď bola kazetová munícia považovaná za nevyhnutnosť zaručujúcu vojenskú bezpečnosť. Dvadsaťdva členských štátov podpísalo a pätnásť ratifikovalo DKM. Päť členských štátov však dosial neučinilo ani jeden z uvedených krokov.
Podľa môjho názoru je nevyhnutné, aby členské štáty mali snahu plniť dohovor, aby likvidovali zásoby munície, poskytli potrebnú pomoc obetiam a rôznym spôsobom pomoci dopomohli i ďalším štátom v snahe DKM implementovať. V neposlednom rade za nesmierne pozitívum Dohovoru o kazetovej munícií považujem, že členské štáty Európskej únie nikdy a za žiadnych okolností nesmú kazetovú muníciu používať, vyvíjať, vyrábať, inak získavať, hromadiť, zachovať alebo priamym či nepriamym spôsobom previesť na niekoho ďalšieho.
Richard Howitt (S&D), in writing. − I am proud to have co-sponsored this resolution which calls unequivocally on EU countries to oppose the draft protocol which seeks to weaken the ban on cluster munitions. Less than 2 years after the Convention was passed and with 16 000 civilian victims this year – including in Libya – there is no case to weaken the ban and every reason not to do so. Allowing the use of cluster munitions produced after 1980 will not save the lives of the 98% of civilians who are the victims of these weapons. Under Labour, Britain was a leading proponent worldwide of the ban. I have seen the destruction of the munitions myself at Shoeburyness in my constituency. And I am ashamed that Britain, under a Conservative-led Government, is seeking to reverse this position.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau šiam dokumentui, kadangi kasetiniai šaudmenys dėl jiems būdingo didelio mirtino poveikio kelia rimtą pavojų civiliams gyventojams ir kadangi šių šaudmenų naudojimas pokonfliktinėse šalyse buvo daugelio tragiškų civilių gyventojų sužeidimų ir mirčių priežastis, nes paliktus nesprogusius antrinius šaudmenis dažnai randa vaikai ir kiti nieko neįtariantys nekalti asmenys. ES valstybių narių, su parlamentinėmis iniciatyvomis susijusi parama ir pilietinės visuomenės organizacijų veikla buvo labai svarbi, kad sėkmingai būtų baigtas Oslo procesas ir įsigaliotų Konvencija dėl kasetinių šaudmenų (KKŠ). Pagal KKŠ šalims narėms draudžiama naudoti kasetinius šaudmenis, juos kurti, gaminti, kitaip įsigyti, kaupti, laikyti ar kam nors perduoti, tiesiogiai ar netiesiogiai, taip pat padėti, skatinti ar įtikinti ką nors užsiimti pagal konvenciją draudžiama veikla. KKŠ sukuriamas naujas pagalbos nukentėjusiesiems, įskaitant tiesiogiai nuo kasetinių šaudmenų nukentėjusius asmenis ir jų šeimas ir bendruomenes, humanitarinis standartas. Todėl šiuo dokumentu ES valstybės narės ir šalys kandidatės, kurios nėra Konvencijos dėl kasetinių šaudmenų šalys, yra raginamos skubos tvarka prisijungti prie KKŠ, o KKŠ pasirašiusios šalys – kuo greičiau ją ratifikuoti.
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution which calls on the Member States not to adopt, endorse or subsequently ratify any protocol to the CCW allowing for the use of cluster munitions, which are prohibited under the CCM, and calls on the Council and the Member States to act accordingly at the Fourth CCW Review Conference to be held from 14 to 25 November 2011 in Geneva.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − As munições de fragmentação constituem um grave risco para a população civil devido ao seu amplo rasto mortífero. Em situações de pós-conflito, o recurso a esse tipo de munição tem provocado muitos ferimentos graves e a morte entre a população civil, dado que as munições não deflagradas são frequentemente encontradas por crianças e outras pessoas inocentes desconhecedoras do perigo. O apoio da maioria dos Estados-Membros da UE a iniciativas parlamentares e aos trabalhos realizados por organizações da sociedade civil foi decisivo para a conclusão bem sucedida do «Processo de Oslo», que conduziu à entrada em vigor da Convenção sobre Munições de Fragmentação (CMF), considerando que 22 Estados-Membros da UE são Estados Partes da CMF e que 15 Estados-Membros da UE não assinaram, nem ratificaram a CMF. A CMF proíbe os Estados Partes de utilizarem, desenvolverem, produzirem ou de qualquer outra forma adquirirem, armazenarem, conservarem ou transferirem para outrem, directa ou indirectamente, e ajudarem, encorajarem ou induzirem outrem a participar numa actividade proibida a um Estado Parte ao abrigo da Convenção. Estamos assim no caminho certo para a eliminação das munições de fragmentação.
Louis Michel (ALDE), par écrit. – Les armes à sous-munitions constituent une lourde menace et causent des souffrances excessives aux populations civiles et notamment les enfants, tant pendant que longtemps après la fin des conflits militaires. Le projet de texte concernant le protocole VI à la convention sur certaines armes classiques n'est pas compatible avec la convention sur les armes à sous-munitions. Ce projet de protocole interdit uniquement les armes à sous-munitions fabriquées avant 1980, prévoit une longue période de transition, autorise l'utilisation d'armes à sous-munitions équipées d'un seul mécanisme d'autodestruction et permet de recourir aux armes à sous-munitions présentant un taux de non-explosion ne dépassant pas 1%. Ce protocole va dès lors mettre à mal la norme de droit international claire et solide établie par la convention sur les armes à sous-munitions, qui interdit totalement ces armes. Je partage entièrement la demande à tous les États membres de l'Union européenne de s'abstenir d'adopter, d'approuver ou de ratifier tout protocole autorisant l'utilisation d'armes à sous-munitions interdites par la convention. Il importe que les États membres et les pays candidats à l'adhésion qui ne sont pas parties à la convention y adhèrent d'urgence et que les États signataires la ratifient au plus vite.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Finally there is a report calling on Member States which wish to reduce the humanitarian impact of cluster munitions to take strong and transparent national measures pending accession, including the adoption of a moratorium on the use, production and transfer of cluster munitions, and to make a start on destroying cluster munitions stockpiles as a matter of urgency. I am in favour.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − Auf Betreiben Norwegens hin haben 46 Staaten im Februar 2007 die Oslo-Deklaration mit dem Willen, bis Ende 2008 ein weltweites Streumunitionsverbot zu erreichen, beschlossen. Seit dem 1. August 2010 ist die Streubomben-Konvention (Convention on Cluster Munition, CCM) in Kraft, die von 38 Staaten bereits ratifiziert wurde, weitere 70 sind im Prozess der Ratifizierung. Die CCM verbietet einerseits den Einsatz von Streubomben sowie den Handel mit selbigen und fordert von den Staaten eine Vernichtung des Streubombenbestands. Viele Staaten, die Hauptproduzenten dieser Waffen sind, haben den Vertrag noch nicht unterzeichnet, darunter Brasilien, Indien, Pakistan, China, Russland und die USA. Streubomben sind vor allem für die zivile Bevölkerung eine Bedrohung, da nicht explodierte Submunition von Unschuldigen oftmals gefunden und ausgelöst wird. Die Entschließung hat meine Stimme erhalten, da ich der Meinung bin, dass jedes noch so kleine Schlupfloch geschlossen werden muss, das sowohl den Handel als auch die Lagerung oder sogar den Einsatz dieser todbringenden Munition möglich macht.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kuria siekiama visiškai uždrausto kasetinių šaudmenų naudojimą, kadangi šie šaudmenys kelia mirtiną pavojų civiliams gyventojams. Valstybės narės turi griežtai laikytis įsipareigojimo nepriimti ir neratifikuoti jokio Konvencijos dėl tam tikrų įprastinių ginklų protokolo, pagal kurį būtų leidžiama naudoti kasetinius šaudmenis. Pažymėtina, kad toks protokolas yra teisiškai nesuderinamas su Konvencijos dėl kasetinių šaudmenų nuostatomis. Be to, manau, kad Komisija susitarimuose su trečiosiomis šalimis kaip standartinę išlygą turėtų įtraukti kasetinių šaudmenų draudimą.
Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Υπερψήφισα το κοινό ψήφισμα. Η συζήτηση για την προσάρτηση του πρωτοκόλλου VI στην Σύμβαση για τα Πυρομαχικά Διασποράς αποτελεί σοβαρή απειλή για την κοινή προσπάθεια που καταβάλουν τα 111 κράτη του ΟΗΕ για τον περιορισμό της διάδοσης των συγκεκριμένων πυρομαχικών. Με το ψήφισμα αυτό το ΕΚ καλεί την ΕΕ και τα κράτη μέλη να μην εγκρίνουν, να μην υιοθετήσουν και να μην επικυρώσουν όχι μόνο το συγκεκριμένο αλλά οποιοδήποτε πρωτόκολλο που επιτρέπει τη χρήση πυρομαχικών διασποράς τα οποία απαγορεύονται από την Σύμβαση. Υπενθυμίζεται ότι τα πυρομαχικά διασποράς συνιστούν σοβαρή απειλή για τους αμάχους λόγω του χαρακτηριστικά μεγάλου φονικού ίχνους τους. Δυστυχώς εξακολουθούν να χρησιμοποιούνται σε συρράξεις, με πιο πρόσφατη καταγγελία για την χρήση τους στην περίπτωση της Λιβύης.
Phil Prendergast (S&D), in writing. − I welcome this report on the banning of cluster munitions. I wish to speak about two elements. First, I call on member states not to sign or ratify the draft text of Protocol VI to the Convention on Prohibitions or Restrictions on the Use of Certain Conventional Weapons. This Protocol represents a substantial departure from, and watering down of, the protections contained in the Convention itself in a number of important aspects, such as banning pre-1980 cluster munitions, and allowing states with such munitions with a failure rate of less than 1%. If the ban is weakened like this such crude munitions will undoubtedly endanger the lives of civilians in already dangerous parts of the world. Secondly, I endorse the call for the Commission to include, as a basic clause in all of its agreements with third part countries and in all of its external assistance programs, a ban on cluster munitions. Such a strong statement of intent by the Commission would without doubt further highlight the risks associated with cluster munitions and the reasons for their being banned.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − As munições de fragmentação têm provocado sucessivamente ferimentos graves e mortes entre civis e crianças, que as encontram sem que tenham deflagrado. Tratando-se de um instrumento bélico que oferece permanentemente riscos para as populações – puras vítimas laterais dos conflitos –, deve preconizar-se a sua completa proibição. Votei, por isso, em sentido favorável.
Frédérique Ries (ALDE), par écrit. – Belle unanimité ce midi au Parlement européen lors du vote de la résolution sur l'interdiction des armes à sous-munitions. En parallèle à la Convention sur les armes à sous-munitions actuellement signée par 110 pays, le Parlement européen appelle les États membres à ne pas en dévier et à rejeter en particulier le Protocole VI qui sera discuté à Genève ce mois-ci lors de la 4ème Conférence de révision de la Convention. Ce Protocole VI pourrait autoriser sous conditions l'utilisation des armes à sous-munitions produites après 1980. L'occasion de rappeler les dégâts humanitaires considérables que ces armes peuvent causer: 98% de leurs victimes recensées sont civiles, et 5% à 40% des sous-munitions n'explosent pas à l'impact, se transformant alors en mines antipersonnel.
Des millions de mines et de restes explosifs de guerre "dorment" dans les champs et le long des routes dans plus de 100 pays à l'heure actuelle, en particulier au Cambodge, en Afghanistan, en Angola, ou au Vietnam. Elles tuent ou mutilent plusieurs années après la fin d’un conflit et créent aussi un autre handicap, celui de ne pouvoir exploiter les terres. Le développement du pays est ainsi empêché dans des États qui en ont souvent cruellement besoin.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The EP: 1. Calls on the Member States not to adopt, endorse or subsequently ratify any protocol to the CCW allowing for the use of cluster munitions, which are prohibited under the CCM, and calls on the Council and the Member States to act accordingly at the Fourth CCW Review Conference to be held from 14 to 25 November 2011 in Geneva; 2. Deeply regrets the fact that the draft text of Protocol VI to be discussed at that conference threatens to undermine the clear and robust international humanitarian law standard established by the CCM, which comprehensively bans cluster munitions, and would also weaken the protection of civilians; 3. Urges states to acknowledge the humanitarian consequences and high political cost of supporting this proposed draft protocol, which is full of exceptions and loopholes that would allow cluster munitions to be used; 4. Calls on the Member States and candidate countries which are not States Parties to the CCM to accede to it and on the States Signatories to the CCM to ratify it as soon as possible;
Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo testo perché ritengo fondamentale che gli Stati Membri non prendano nemmeno in considerazione di adottare, approvare o ratificare il progetto di Protocollo VI, che a breve sarà discusso a Ginevra. La sua approvazione rischia infatti di indebolire la protezione dei civili da queste tremende armi di distruzione, soprattutto in termini di minor chiarezza e rigore della norma di diritto umanitario internazionale che impone un divieto globale sulle munizioni a grappolo.
Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Le munizioni a grappolo rappresentano un problema grande e crescente. Se questo tipo di armi ha modo di diffondersi ulteriormente a livello d’uso e di chi se ne serve, esso rappresenterà una sfida ancora più grande dal punto di vista umanitario e dello sviluppo di quanto siano state le mine antiuomo negli anni Novanta. Le munizioni a grappolo sono progettate in modo da esplodere al momento dell’impatto al suolo. I tassi di mancata esplosione sono tuttavia legati non solo a fattori tecnici ma anche alle condizioni del terreno e all’altezza da cui sono lanciate. Ne consegue che nel caso in cui le submunizioni non funzionino come previsto, esse si depositano nel terreno, diventando particolarmente pericolose, dal momento che possono esplodere al minimo tocco o spostamento. Di fatto le submunizioni inesplose si comportano come mine antipersona. La questione essenziale è stata a lungo se la produzione e l’utilizzo delle munizioni cluster costituisse una violazione del diritto internazionale. Mi compiaccio che con la risoluzione votata questa mattina, il Parlamento Europeo dia una risposta alla questione: assoluto divieto per questo tipo di munizione a mio avviso estremamente pericolosa e illegale.
Nuno Teixeira (PPE), por escrito. − As munições de fragmentação constituem um grave risco para a população civil devido ao seu amplo rasto mortífero e, em situações de pós-conflito, o recurso a este tipo de munição tem provocado muitos ferimentos graves e a morte entre a população civil. Apoio o apelo feito à não aprovação, subscrição ou ratificação de um eventual Protocolo à Convenção sobre a Proibição ou Limitação do Uso de certas Armas Convencionais (CCAC) que permita a utilização de munições de fragmentação, as quais são proibidas ao abrigo da Convenção sobre Munições de Fragmentação, e a agir em conformidade na Quarta Conferência de Revisão da CCAC, a realizar entre 14 e 25 de Novembro de 2011, em Genebra. Pelas razões expostas, votei a favor do documento do Parlamento Europeu.
Geoffrey Van Orden (ECR), in writing. − I am explaining the vote on behalf of the ECR Group. We support the work that has led to the successful conclusion of the Convention on Cluster Munitions (CCM), just as we have fully supported the Ottawa process on banning anti-personnel landmines, balancing the operational requirements of our armed forces with humanitarian concerns. However, the resolution is misleading (e.g. it does not make clear that the use of cluster munitions in Libya was by Gaddafi’s forces against Misrata), exaggerates the effect of a proposed Protocol VI and seeks to endorse the federalising impact of the Treaty of Lisbon and ignore the rights of sovereign national governments by calling for EU accession to the CCM. The ECR therefore abstained.
Derek Vaughan (S&D), in writing. − I voted in favour of this resolution, which calls on EU Member States to oppose the draft protocol that seeks to weaken the ban on cluster munitions. Since the convention was passed in 2008 there has been no case at all to weaken the ban on cluster munitions. These weapons have had a severe impact on civilians, causing a large number of deaths and serious injuries and long-lasting socio-economic problems. 16 000 civilians were victims of these weapons this year and allowing the use of cluster munitions produced after 1980 will not save the lives of 98 per cent of the civilians killed.
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Die EU beteiligt sich seit langem aktiv an der Minenräumung in Drittstaaten, die den Wiederaufbau nach beendeten Konflikten erschweren. In entsprechenden Aufklärungsprogrammen werden Kinder, die hauptsächlich durch explosive Kampfmittelrückstände verletzt werden, entsprechend betreut. Der Entschließungsantrag betont erneut die ernsthaften Gefahren, die von Streumunition ausgehen, und setzt sich konsequent für die weitere Unterstützung und Umsetzung des Übereinkommens über das Verbot von Antipersonenminen ein. Ich habe zugestimmt.
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo a presente Resolução, recordando os princípios da OCDE em matéria de tributação do comércio electrónico, adoptados por ocasião da Conferência de Otava de 1998. Segundo estes princípios, as regras em matéria de impostos sobre o consumo, como é o caso do IVA, deveriam implicar que a tributação se fizesse no território em que o consumo tenha lugar.
De acordo com o disposto na Directiva 2008/8/CE, os princípios da OCDE aplicar-se-ão, na União Europeia, a partir de 1 de Janeiro de 2015.Considero que uma revisão da legislação sobre o IVA, ao dar mais flexibilidade aos Estados-Membros em matéria de taxas reduzidas de IVA, deveria processar-se a par da aplicação dos princípios consagrados na Directiva 2008/8/CE. Saliento, porém, que, a fim de permitir que todos os Estados-Membros beneficiem, em pé de igualdade, do mercado único digital, o princípio da tributação no Estado-Membro do cliente deveria ter aplicação o mais brevemente possível.
Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le numérique est un secteur porteur pour l’économie européenne et contribue à la réalisation des objectifs de la Stratégie Europe 2020 pour une croissance durable, intelligente et inclusive. Dans la résolution du Parlement européen relative à la modernisation de la législation sur la TVA, portée par ma collègue Marielle Gallo et à laquelle j’ai apporté mon soutien, il est prévu d’adopter des mesures pour stimuler le marché unique du numérique telles qu’une baisse de la TVA pour les biens culturels. Par exemple, les livres numériques devraient bénéficier d’un taux réduit au même titre que les livres papiers.
Elena Băsescu (PPE), în scris. − O piaţă digitală unică viabilă ar putea îmbunătăţi competitivitatea şi stimula creşterea economică în UE. • Aceasta este esenţială pentru dezvoltarea întreprinderilor mici şi mijlocii europene. Încrederea în tranzacţiile electronice trebuie consolidată. La ora actuală, doar 54 % dintre utilizatorii de internet din Europa cumpără sau vând bunuri pe piaţa virtuală. În acelaşi timp, comerţul electronic are un rol de susţinere a comerţului transfrontalier. Eliminarea tuturor barierelor din calea utilizării comerţului electronic este importantă. În special obstacolele fiscale trebuie înlăturate. Este necesar ca discriminările între furnizarea serviciilor electronice şi furnizarea de bunuri să fie evitate. De exemplu, aceeaşi rată de TVA trebuie să fie aplicată atât cărţilor imprimate, cât si cărţilor în format electronic. Ţara mea ocupă locul 10 în lume după raportul calitatea conexiunii-accesul la internet. O serie de proiecte vizând acoperirea zonelor albe broadband urmează să fie lansate, pentru care se vor aloca 84 milioane de euro cu finanţare europeană.
Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, nes finansų ir ekonominė krizė smarkiai pakenkė ekonomikos augimo galimybėms, o skaitmeninė ekonomika gali gerokai prisidėti prie Europos gerovės ateityje. Europos Sąjunga gali panaudoti bendrosios rinkos galimybes, sudarydama palankias sąlygas valstybių narių internetinei ir tarpvalstybinei prekybai. Europos Parlamentas ragina Komisiją apsvarstyti galimybę iki 2015 m. sausio 1 d. persvarstyti Direktyvą 2008/8/EB siekiant nustatyti, kad pridėtinės vertės mokestis (PVM) būtų mokamas kliento valstybėje narėje. Be to, teisės aktų dėl PVM persvarstymas, kurį atlikus valstybėms narėms būtų suteikiama daugiau laisvės taikyti mažesnius PVM tarifus, turėtų būti vykdomas kartu taikant Direktyvoje 2008/8/EB nustatytus principus. Siekiant užtikrinti, kad visos valstybės narės vienodai galėtų pasinaudoti bendra skaitmenine rinka, turėtų būti kaip galima anksčiau pradėtas taikyti principas, pagal kurį mokestis mokamas kliento valstybėje narėje. Taigi, Europos Sąjunga turi siekti daugiau, o ne tik ištaisyti esamos teisinės sistemos nenuoseklumus. Be to, persvarstant PVM taisykles reikėtų teikti pirmenybę įmonių skatinimui kurti ir siūlyti naujas visos Europos interneto paslaugas.
Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Am iniţiat această rezoluţie împreună cu alţi colegi din partea altor grupuri politice pentru a ridica problema incoerenţei dintre regulile aplicabile în materie de TVA produselor cu conţinut cultural vândute pe suport fizic şi în format electronic. UE a adoptat Agenda Digitală, respectiv avem ambiţia de a dezvolta o piaţă internă digitală. Acest lucru este binevenit şi este în concordanţă cu evoluţia comportamentului consumatorilor europeni, care cumpără conţinut cultural (muzică, ziare şi reviste, cărţi etc.) din ce în ce mai des pe internet. În condiţiile în care statele membre au posibilitatea aplicării unui nivel redus de TVA la produsele culturale pe suport fizic, obiectivul fiind acela de promovare a accesului la aceste produse, nu văd de ce ar exista un tratament diferit pentru aceleaşi produse vândute online, întrucât scopul este exact acelaşi. Aşadar, vorbim de un aspect al directivei TVA care este obsolet având în vedere noile tendinţe de consum. De aceea, susţin revizuirea directivei pentru a introduce un tratament fiscal egal acestor produse, indiferent de modul de vânzare. O astfel de evoluţie, împreună cu reforma în ceea ce priveşte drepturile de autor, cu facilitarea liberei circulaţii a conţinutului audiovizual online, va contribui la crearea unei pieţe interne digitale veritabile.
Νικόλαος Χουντής (GUE/NGL), γραπτώς. – Ψήφισα αποχή στο κοινό ψήφισμα αρχικά γιατί η ευρωομάδα της Αριστεράς δεν εκλήθη καν να συμμετάσχει στις διαπραγματεύσεις για την τελική πρόταση ψηφίσματος, παρά το ότι είχε αρχικά καταθέσει ψήφισμα. Η απουσία της ευρωομάδας της Αριστεράς από τις διαπραγματεύσεις όμως είναι φανερή και στο τελικό αποτέλεσμα, δεδομένου ότι, δυστυχώς, το ψήφισμα δεν προτείνει τη μείωση του ΦΠΑ μια και η τέχνη και ο πολιτισμός, σε οποιαδήποτε μορφή, αποτελούν δημόσιο αγαθό το οποίο πρέπει να είναι προσβάσιμο από όλους τους πολίτες. Στην ουσία του λοιπόν το ψήφισμα, ενώ υποστηρίζει πως θα μπορούσε να επιτρέπεται στα κράτη μέλη να εφαρμόζουν, σε προσωρινή βάση, μειωμένο συντελεστή ΦΠΑ για τις ηλεκτρονικά παρεχόμενες υπηρεσίες πολιτιστικού περιεχομένου, επικεντρώνεται στην ανάγκη ανάπτυξης και ενίσχυσης της κοινής αγοράς και της κοινής ψηφιακής αγοράς.
Marielle De Sarnez (ALDE), par écrit. – Je n'ai pas voté en faveur de la modernisation de la législation sur la TVA appliquée aux biens culturels numériques. Durant la période de difficultés économiques que nous traversons, la première urgence est de lutter contre les déficits et une baisse de la TVA sur toute catégorie de produits ne va pas dans ce sens. Les biens culturels numériques diffèrent des biens culturels "classiques", notamment lorsqu'il s'agit du livre : les coûts de production (matériel, employés) du livre numérique sont largement moindres que ceux du livre papier. Enfin, une baisse du taux de TVA sur les biens culturels pourrait participer à une nouvelle baisse des achats de livres papier, or ce secteur connaît déjà d'importantes difficultés.
Ioan Enciu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea acestei rezoluţii deoarece la nivelul UE ne confruntăm în prezent cu anumite dificultăţi în procesul de creare a pieţei unice digitale. Acestea se datorează atât barierelor tehnologice, legislative, culturale şi lingvistice, cât şi taxelor de consum care se aplică bunurilor şi serviciilor. Toate acestea duc la o fragmentare accentuată a pieţei la nivelul statelor membre, care poate pune în pericol atingerea obiectivelor noastre comune. Consider că este esenţial ca Uniunea Europeană să permită aplicarea, cel puţin temporara, a unei rate reduse de TVA pentru serviciile cu conţinut cultural furnizate pe cale electronică. Astfel, cetăţenii europeni vor beneficia de preţuri mai accesibile pentru anumite produse şi servicii online, fapt care ar sprijini acest sector şi ar spori competitivitatea UE în acest domeniu. Totodată, o mai mare accesibilitate la produsele culturale disponibile online ar duce la scăderea nivelurilor ridicate ale pirateriei remarcate în acest sector şi ar reduce pierderile financiare înregistrate de către anumiţi producători sau furnizori.
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei favoravelmente esta resolução por considerar que a União Europeia deve rever a regulamentação do IVA de maneira a encorajar as empresas a desenvolverem e a oferecerem novos serviços pan-europeus, com o objectivo de estimular o mercado único digital. É necessário suprimir as inconsistências do actual quadro legislativo, em particular, da Directiva 2006/112/CE, por constituir um obstáculo ao desenvolvimento de novos serviços digitais, podendo colocar em causa os objectivos traçados na Agenda Digital Europeia.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − Subscrevo inteiramente a presente resolução que, apresentada no seguimento do relatório sobre a modernização do IVA, apresenta mais uma iniciativa inovadora em matéria de tributação. Concretamente, versa sobre o caso paradigmático que ainda subsiste na indústria livreira, nomeadamente sobre a diferença existente entre as taxas de IVA aplicáveis ao fornecimento de livros em suporte físico e as aplicáveis aos livros em suporte digital. Actualmente, estes últimos não beneficiam das mesmas taxas de IVA reduzidas que os anteriores, subsistindo uma diferenciação negativa entre estes dois, o que leva a uma distorção do mercado concorrencial entre ambos, com todas as consequências que daí derivam. Mais, esta diferenciação negativa não ocorre do outro lado do Atlântico, criando um obstáculo efectivo à indústria europeia neste sector, impossibilitando o seu crescimento.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − Esta resolução visa a criação de um mercado único digital, onde serão distribuídos conteúdos culturais, jornalísticos e criativos. São várias as contradições no seu sentido geral.
Para que este mercado se desenvolva o mais ampla e rapidamente possível, a Comissão propõe que estes bens e serviços de conteúdo cultural, prestados por via electrónica, tenham, de forma temporária, o IVA reduzido. Ora, defendemos a aplicação do princípio da subsidiariedade, pelo que consideramos que a Comissão não deve invadir a competência dos Estados-Membros, incluindo em matéria de tributação indirecta, designadamente no que respeita à fixação das taxas de IVA. É o que vem sucedendo através dos programas ditos de assistência financeira, na verdade autênticos programas de agressão, com chancela FMI-UE, postos em marcha em países como Portugal.
São agora muitas as pressões, directas e/ou indirectas, para generalizar e eternizar esta ingerência, a pretexto, quantas vezes, das ditas harmonizações fiscais, de que tanto se fala sem se tocar no conteúdo: harmonizadas por quem, de que forma e no interesse de quem? Cada Estado-Membro deve poder decidir sobre a aplicação das taxas de IVA. Aliás, esta medida de IVA reduzido não deve ser uma medida temporária, mas sim definitiva para estes conteúdos.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − Há várias contradições no sentido geral desta resolução, que é a criação de um mercado único digital, onde serão distribuídos conteúdos culturais, jornalísticos e criativos. Para que este mercado se desenvolva o mais ampla e rapidamente possível, a Comissão propõe que estes bens e serviços de conteúdo cultural, prestados por via electrónica tenham, de forma temporária, o IVA reduzido.
Defendemos a aplicação do princípio da subsidiariedade, pelo que consideramos que a Comissão não deve invadir a competência dos Estados-Membros, incluindo em matéria de tributação indirecta, designadamente no que respeita à fixação das taxas de IVA. Cada Estado-Membro deve poder decidir sobre a aplicação das taxas de IVA. Aliás, esta medida de IVA reduzido não deve ser uma medida temporária, mas, sim definitiva para estes conteúdos.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Jednotný digitálny trh Európskej únie je značne roztrieštený, čo je čiastočne spôsobené i daňovým systémom Únie, majúc predovšetkým na zreteli spotrebné dane, ktoré platia pre tovar a služby. Hospodárska kríza závažne poškodzuje a negatívne vplýva na ekonomiku, no práve tzv. digitálna ekonomika nesie v sebe potenciál významným spôsobom prispieť k budúcej prosperite v Európe. Podľa môjho názoru, EÚ by mala mať snahu rozvinúť potenciál jednotného trhu aj prostredníctvom uľahčenia on-line a cezhraničného obchodu medzi jednotlivými členskými štátmi. V tejto súvislosti je žiaduce venovať pozornosť i modernizácii právnych predpisov týkajúcich sa DPH na účel podpory jednotného digitálneho trhu. Jedným z príkladov sú sadzby DPH pre knihy, kde sú ilustrované nedostatky súčasných právnych predpisov. Členské štáty si môžu uplatňovať znížené sadzby DPH na dodávky kníh, no napríklad na e-knihy predstavuje základná sadzba DPH najmenej 15 %. Takáto forma diskriminácie je len ťažko akceptovateľná, prihliadnuc na potenciál rastu tohto segmentu trhu.
Myslím, že je na mieste zdôrazniť, že je potrebné, aby EÚ bola ambiciózna a vynakladala potrebné úsilie na odstránenie nesúladu existujúceho právneho rámca. Pomoc podnikom v ich rozvoji a ponuka nových celoeurópskych on-line služieb by mali byť priority v rámci modernizácie právnych predpisov týkajúcich sa DPH.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau šiam dokumentui, kadangi skaitmeninis kultūrinio, žurnalistinio ir kūrybinio turinio platinimas autoriams ir turinio teikėjams suteikia galimybę pasiekti daugiau naujų vartotojų. Manau, kad ES turi toliau skatinti kurti, gaminti ir platinti (visomis platformomis) skaitmeninį turinį ir kad mažesnio PVM tarifo taikymas interneto kultūriniam turiniui galėtų tikrai paskatinti augimą. Yra reikalingas teisės aktų dėl PVM persvarstymas, kurį atlikus valstybėms narėms būtų suteikiama daugiau laisvės taikyti mažesnius PVM tarifus, tai turėtų būti vykdoma kartu taikant Direktyvoje 2008/8/EB nustatytus principus. Siekiant užtikrinti, kad visos valstybės narės vienodai galėtų pasinaudoti bendra skaitmenine rinka, turėtų būti kaip galima anksčiau pradėtas taikyti principas, pagal kurį mokestis mokamas vartojimo valstybėje narėje. Pagaliau atlikus bet kokį persvarstymą turėtų būti supaprastinta PVM sistema, pvz., pradėtas taikyti vieno langelio principas PVM klausimais ir panaikintas dvigubas apmokestinimas.
Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de la résolution sur la modernisation de la législation relative à la TVA car ce texte insiste sur la nécessité de renforcer le marché numérique européen et de mettre un terme aux lacunes constatées qui pénalisent sa croissance. Un point particulièrement important à mes yeux est la possibilité de réduire le taux de TVA pour les services culturels en ligne (TV, livres, magazines, musique, journaux) pour que ceux-ci puissent bénéficier d'un régime fiscal plus avantageux, similaire celui de leurs versions "papier", et mettre ainsi un terme au traitement discriminatoire des services selon le medium utilisé (électronique ou matériel).
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution which considers that the VAT rates applicable to books illustrate the shortcomings of the current legislation; while Member States may apply reduced VAT rates for the supply of books on all physical means, e-books are subject to a standard rate of at least 15%. This discrimination is untenable given the potential growth of this segment of the market.
Mairead McGuinness (PPE), in writing. − I firmly support the boosting of the digital agenda; however there are some aspects in this report that could have a significant budgetary impact on Ireland. For this reason, I abstained in the vote on this motion for resolution.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − A inconsistência nas regras do IVA aplicável aos produtos vendidos, no conteúdo cultural físico, em formato electrónico, é uma matéria que há muito preocupa a UE. Dado que os Estados-Membros podem aplicar um IVA reduzido aos produtos culturais por meio físico, com a finalidade de promover o acesso a estes produtos, não me parece correcto que os mesmos produtos, por serem vendidos online, tenham um tratamento diferenciado. Estamos, portanto, a falar sobre um aspecto da Directiva relativa ao IVA, que está completamente obsoleto face às novas tendências dos consumidores.
É, assim, importante que se reveja este ponto, para que não haja um IVA diferente apenas porque os mesmos produtos são vendidos em canais de distribuição diferentes. Este desenvolvimento, juntamente com a reforma em termos de direitos de autores, vai facilitar a livre circulação de conteúdos online audiovisual, indo assim contribuir para a criação e o estímulo de um verdadeiro mercado interno para o digital.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − VAT rates applicable to books illustrate the shortcomings of current legislation in that, while Member States should apply reduced VAT rates to the supply of books on all physical media. I voted ‘in favour’.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai, kadangi skaitmeninė rinka yra labai svarbi ir gyvybiškai reikalinga moderniam verslui ir ES piliečiams. Ši rinka itin stipriai prisideda prie tolesnio elektroninės prekybos paslaugų vystymo, dėl to būtina kuo skubiau panaikinti esamas bendrosios skaitmeninės rinkos kliūtis. Skirtingas skaitmeninėms ir fizinėms prekėms taikomas PVM yra opi šių dienų problema, kuri užkerta kelią tinkamai pasinaudoti skaitmeninės rinkos teikiamos augimo ir didelės prekių ir paslaugų pasiūlos potencialu. Be to, yra sukuriamos diskriminacinės sąlygos, kai bendrosios rinkos privalumai teikiami tik fizinėms prekėms.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − O potencial do mercado digital é conhecido de todos. Uma maior facilidade de contacto entre vendedores e compradores potencia uma actividade de mercado mais dinâmica. Neste âmbito, deve, por um lado, procurar evitar-se que tais actividades se desenvolvam à margem dos sistemas de fiscalidade dos Estados-Membros, e, por outro lado, garantir que as mesmas não são objecto de um tratamento particularmente oneroso. Por entender que tais preocupações se encontram devidamente reflectidas no presente relatório, votei em sentido favorável.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Abstention. At the end of the process the greens have not been included in the negotiation. A bit of confusion on what is the intention of the global text.
Marie-Thérèse Sanchez-Schmid (PPE), par écrit. – La révolution numérique associée à la mondialisation et à l'accélération des échanges nous oblige à repenser notre modèle culturel et économique. Avec l'internet et le numérique, les œuvres culturelles peuvent bénéficier de formidables outils de diffusion si nous parvenons à adapter le cadre réglementaire du marché unique. Cependant, le développement du livre numérique en Europe, par exemple, accuse un retard criant par rapport aux concurrents internationaux. En effet, la législation européenne interdit les taux réduits de TVA pour des services fournis par voie électronique. Le niveau minimum de TVA est de 15% alors que le livre sur support physique peut bénéficier de taux pouvant descendre jusqu'à 5%. Nous nous retrouvons avec un système où les modalités de transaction importent plus que le contenu. Pourtant, un livre reste un livre! Les disparités de taxations engendrent des distorsions qui, toutes, vont à l'encontre de la compétitivité des entreprises européennes. Les Américains ont depuis longtemps un avantage compétitif. L'Europe réagira-t-elle ? Je suis consciente que l'argent public se fait rare. Cependant, si nous ne faisons rien, non seulement, nous manquerons notre rendez-vous avec l'avenir numérique, mais nous nous priverons aussi d'un levier de croissance, de compétitivité, de diversité culturelle, et d'emploi.
Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − La direttiva 2009/47/CE consente l'applicazione facoltativa (per gli Stati membri) di un'aliquota ridotta per pubblicazioni di carattere culturale in formato cartaceo (libri, giornali, periodici e altre pubblicazioni). La direttiva 2009/47/CE (revisione) aveva esteso, tra l'altro, la possibilità di applicare tassi ridotti anche alle pubblicazioni su altri supporti fisici (DVD, CD, ecc.). Secondo la direttiva, però, non è invece consentito applicare l'IVA ridotta alle pubblicazioni acquistate per via elettronica (mediante downloading).
La proposta di risoluzione di cui discutiamo oggi in Aula ha come oggetto la richiesta alla Commissione sulle sue intenzioni circa eventuali iniziative legislative volte ad estendere la possibilità di applicazione dell'IVA ridotta alle pubblicazioni elettroniche, che sarebbero attualmente discriminate rispetto a quelle in formato cartaceo. Il mio parere a riguardo è favorevole nel considerare una riduzione anche per quei testi acquistabili su Internet e così sempre più diffusi sulla rete. Chiedendo di rimuovere questa discriminazione reclamiamo più diffusione della cultura soprattutto per i giovani che, come sappiamo, fanno sempre più uso di strumenti elettronici per informarsi.
Francisco Sosa Wagner (NI), por escrito. − El motivo de mi abstención no es el contenido de la Resolución común presentada por tres grupos políticos sino una crítica, ya que dicha Resolución no se puso a disposición de los diputados hasta pocas horas antes de la votación.
Nuno Teixeira (PPE), por escrito. − Os impostos sobre o consumo, aplicáveis a bens e serviços, têm vindo a fragmentar o mercado único digital, conforme é possível verificar nos livros em suporte físico onde é aplicada a taxa reduzida e nos livros em suporte digital a taxa normal. Concordo com a presente resolução, pois entendo que é fundamental a Comissão Europeia analisar eventuais propostas na área da uniformização do IVA cobrado aos mesmos artigos, mas em diferentes suportes, por forma a ir ao encontro do estipulado na estratégia Europa 2020.
Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru rezoluţia referitoare la modernizarea legislaţiei în materie de TVA pentru a impulsiona piaţa unică digitală. În iulie 2010, Consiliul a adoptat Directiva 2010/45/UE privind sistemul comun al TVA în ceea ce priveşte normele privind facturarea. Aceasta directivă, care va fi transpusă până la 1 ianuarie 2013, stabileşte noi reguli de TVA în ceea ce priveşte facturarea electronică, creând un tratament egal al facturilor pe hârtie şi al celor electronice. În afara legislaţiei în materie de TVA, facturarea electronică se înscrie într-un complex de cerinţe juridice care cuprind norme contabile, de audit, de protecţie a datelor personale, de arhivare şi vamale. Se estimează că aplicarea aceloraşi reguli de TVA atât pentru facturile pe hârtie, cât şi pentru cele electronice, va reduce, pe termen mediu, sarcina administrativă a întreprinderilor cu până la 18 miliarde EUR. Pentru a asigura interoperabilitatea facturilor electronice şi interconectarea modelelor de facturare electronică, partenerii comerciali şi furnizorii de servicii ar trebui să tindă către alinierea unor aspecte precum managementul riscului, adresarea şi rutarea, acordurile de roaming, standardele, instrumentele de comunicare şi cerinţele de securitate. Până la sfârşitul anului, CEN ar trebui să propună proceduri de adresare şi rutare interoperabile în sectorul facturării electronice.
Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Je me suis abstenue sur la résolution portant sur la modernisation de la législation sur la TVA dans le but de stimuler le marché unique du numérique. Cette modernisation repose sur le seul fait de réduire la TVA sur les biens culturels vendus sur l'espace numérique et sujet à une faible consommation.
Cette proposition ne se base malheureusement pas dans l'optique d'une diffusion des œuvres en tant que service public pour un accès au plus grand nombre, ni même sur la logique de la TVA en tant que taxe injuste qu'il faut baisser pour qu'elle pèse moins sur les revenus des plus démunis.
Au lieu de cela, cette résolution se base sur la volonté de stimuler un marché numérique unique, considérant les biens culturels comme n'importe quel autre bien commercialisable. Et ce, sans même que les négociateurs qui ont mis en place le compromis ne daignent s'adresser à notre groupe politique.
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Bei der Abstimmung über den Gemeinsamen Entschließungsantrag mehrer Fraktionen musste ich mich leider enthalten, da dessen Inhalt nicht allgemein zur Verfügung gestellt wurde.
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo o presente relatório. Considero que a Geórgia tem alcançado um progresso assinalável no seu percurso pró-europeu. Como o relatório sublinha, necessita, no entanto, de acelerar as reformas do sistema judicial, assegurar melhor a protecção da liberdade dos media, melhorar os direitos dos trabalhadores e das mulheres, bem como a integração de minorias étnicas e religiosas.
Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Persuadée que la politique européenne de voisinage contribue au renforcement des principes démocratiques et de bonne gouvernance et de la stabilité chez nos voisins immédiats, j’ai voté en faveur du rapport Lisek. Dans le cadre de la politique européenne de voisinage, l’UE est liée à un certain nombre de pays dont la Géorgie par des plans d’action. Les accords d’association constituent la première étape de leur rapprochement. Le Parlement européen recommande que les négociations reposent notamment sur la mise en place d’un Etat de droit, l’instauration progressive d’une zone de libre-échange, le maintien de l’intégrité territoriale du pays et le dégel des relations russo-géorgiennes.
Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Voto contro la relazione sul negoziato di associazione tra Unione Europea e Georgia. Di per sé, un accordo di associazione potrebbe portare dei vantaggi, dal momento che un accordo di associazione può riguardare aspetti normativi del Paese di vicinato e portare quindi a delle modifiche della sua legislazione tali per cui si ridurrebbe il rischio di dumping sociale ed economico a danno delle imprese europee. Tuttavia ci sono almeno due aspetti che mi convincono a votare contro l’approvazione della relazione: primo, la possibilità, adombrata in un passaggio del documento, che si apra in futuro una prospettiva “europea” per la Georgia, Paese che vive da anni una situazione interna e internazionale molto delicata trovandosi al suo interno due piccole repubbliche sostanzialmente autonome, anche se non riconosciute come tali dalla più parte della comunità internazionale. In secondo luogo, preoccupa la possibilità che l’accordo di associazione possa fare da apripista ad un negoziato sulla liberalizzazione dei visti. Per questi due motivi tutt’altro che secondari, ho espresso voto contrario.
Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes svarbu pripažinti Gruziją kaip Europos valstybę bei ES įsipareigojimus ir vykstančias derybas su Gruzija grįsti europine perspektyva. Be to, svarbu užtikrinti, jog visuomenė pritartų šioms reformoms, kurios galėtų dar labiau sustiprinti Gruzijos įsipareigojimą laikytis bendrų vertybių ir demokratijos, teisinės valstybės, žmogaus teisių bei gero valdymo principų. Reikėtų pabrėžti tolerancijos tarp etninių grupių ir religinės tolerancijos svarbą. Vertintina ir tai, kad Gruzijos parlamentas neseniai priėmė įstatymą dėl religinių organizacijų registracijos, o Gruzijos vyriausybė patvirtino švietimo srities pozityviuosius veiksmus, kuriais siekiama didesnės nacionalinių mažumų integracijos. Taip pat matyti Gruzijos pasiekta akivaizdi pažanga šalies reformų srityje, įskaitant vietos institucijų, ypač Gruzijos ombudsmeno tarnybos, stiprinimą, kovą su korupcija, teismų reformą ir ekonomikos reformas bei jos liberalizavimą. Reikėtų dar paraginti Gruzijos vyriausybę skatinti žiniasklaidos laisvę, žodžio laisvę ir žiniasklaidos pliuralizmą. Svarbu žiniasklaidai leisti rengti reportažus nepriklausomai ir objektyviai, nepatiriant politinio ir ekonominio spaudimo. Be to, reikia užtikrinti patikimą ir veiksmingą žurnalistų apsaugos priemonių įgyvendinimą bei užtikrinti žiniasklaidos priemonių skaidrumą, ypač transliuojamosios žiniasklaidos, nuosavybės srityje, ir laisvą prieigą prie viešosios informacijos.
Jan Březina (PPE), písemně. − Podporuji zahájení jednání o prohloubené komplexní zóně volného obchodu v co možná nejkratším termínu – jakmile Gruzie splní klíčová doporučení předložená Komisí a schválená členskými státy EU –, aby Gruzie mohla být těsněji integrována se svým největším obchodním partnerem, což je nutné v zájmu udržení hospodářského růstu Gruzie a překonání hospodářské krize a škod způsobených válkou s Ruskem v roce 2008. Je třeba vzít v úvahu, že gruzínská vláda vyvíjí v posledních letech značné úsilí o otevření ekonomiky země vůči zahraničí zavedením velmi nízkých průmyslových cel, přijetím právního a správního rámce usnadňujícího obchod a investice a prosazováním právního státu. Vyzdvihuji pokrok, který Gruzie učinila ve zlepšování právních předpisů, zvyšování efektivity institucí a zajišťování přísných norem kontroly kvality gruzínských produktů s cílem splnit požadavky stanovené Evropskou komisí. EU by měla Gruzii poskytnout finanční a technickou podporu s cílem zajistit pokračování legislativních a institucionální reforem nutných k přizpůsobení se prohloubené a komplexní zóně volného obchodu a k urychlení procesu zavádění klíčových doporučení stanovených v akčním plánu EU-Gruzie do praxe. Je důležité, aby Gruzie zaručila řádnou likvidaci toxického a radioaktivního odpadu na svém území jakožto nezbytný předpoklad pro usnadnění obchodu, zejména s ohledem na zemědělství v zájmu zajištění bezpečnosti potravin.
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei favoravelmente este relatório por considerar que o Acordo de Associação contribui para o aprofundamento das relações entre a UE e a Geórgia. O compromisso da Geórgia para com valores e princípios da UE, no que toca à democracia, ao Estado de direito e ao respeito pelos direitos humanos, são fundamentais para que a execução do Acordo de Associação seja um êxito, garantindo, ao mesmo tempo, um impacte sustentável no desenvolvimento do país.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − A Geórgia tem procurado realizar reformas de convergência com a União Europeia que lhe permitem acalentar a esperança de uma adesão futura, não obstante esta não se apresentar presentemente como possível a curto prazo. Neste quadro, a negociação do Acordo de Associação UE-Geórgia poderá permitir mais um meio de estreitamento de relações que poderá ser benéfico para ambas as populações. Faço votos de que as negociações avancem a bom ritmo e que se traduzam num acordo equilibrado e justo.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − Este relatório difunde uma visão estreita, ainda focada no conflito de 2008, dos problemas entre a Rússia e a Geórgia e das questões de disputa territorial e de soberania, sobre a Ossétia do Sul e a Abcásia, tentando criar uma justificação política para tomar partido para prosseguir a defesa dos interesses económicos e geopolíticos da UE na região do Cáucaso.
Como noutras ocasiões, noutras partes do globo, o que está em causa é a afirmação destes interesses, garantindo o acesso a importantes recursos de toda a região e o aprovisionamento energético, para o que a celebração deste acordo é importante. A maioria do Parlamento quer ir ainda mais longe, abrindo portas à negociação da Zona de Comércio Livre Aprofundada e Abrangente, eliminando todas as barreiras ao grande capital da UE e da Geórgia. É na base destes interesses que se deve compreender o apoio e, ao mesmo tempo, a ingerência nos assuntos internos da Geórgia. São estes interesses que ajudam a explicar e a compreender incoerências, contradições e hipocrisias diversas. A UE, neste caso, arvora-se em defensora da soberania, da integridade territorial dos Estados e do direito internacional. Mas promoveu, apoiou e apoia processos de secessão na Europa e noutras regiões do mundo, como sucedeu com o Kosovo, por exemplo.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − Este relatório mantém a difusão de uma visão estreita, e ainda focada no conflito de 2008 entre a Rússia e a Geórgia e nas questões de disputa territorial e de soberania sobre a Ossétia do Sul e a Abcásia, tentando criar uma justificação política para tomar partido para prosseguir os interesses económicos e geopolíticos da UE na região do Cáucaso. O que está em causa é o acesso a importantes recursos de toda a região e garantias de aprovisionamento energético, para o que a celebração deste acordo é importante.
A maioria do PE quer ir ainda mais longe, abrindo portas à negociação da Zona de Comércio Livre Aprofundada e Abrangente, eliminando todas as barreiras ao grande capital da UE e da Geórgia. É na base destes interesses que se deve compreender o apoio e, ao mesmo tempo, a ingerência nos assuntos internos da Geórgia. A UE assume de que lado está no braço de ferro que se mantém entre os EUA, a NATO e a Rússia, arrogando-se em defensora da soberania, da integridade territorial dos Estados e do direito internacional, quando se trata da Geórgia. Mas promoveu, apoiou e apoia processos de secessão na Europa e noutras regiões do mundo.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Východné partnerstvo vytvára zmysluplný politický rámec pre upevňovanie vzťahov, urýchľovanie politického združovania a prehlbovanie hospodárskej integrácie medzi EÚ a Gruzínskom. Vzťahy umožňuje posilňovať prostredníctvom nových dohôd o pridružení, pričom je zohľadňovaná osobitná situácia a ambície každej partnerskej krajiny a jej schopnosť plniť výsledné záväzky. Aktívna angažovanosť Gruzínska a záväzok dodržiavať spoločné hodnoty a zásady vrátane demokracie, právneho štátu, dobrej správy vecí verejných a rešpektovania ľudských práv majú zásadný význam pre dosiahnutie pokroku v procese k vykonávaniu dohody o pridružení. Gruzínsko je v rámci Východného partnerstva jednou z najúspešnejších krajín, čo sa týka prijímania reforiem, a to napriek skutočnosti, že stále pretrvávajú problémy s ich vykonávaním. Je tiež potrebné vynaložiť úsilie o ďalšie zlepšenie, čo sa týka reformy súdnictva, pracovného práva, práva žien a integrácie menšín.
Zastávam názor, že je opodstatnené poskytnúť Gruzínsku cielenú finančnú a technickú podporu v snahe zabezpečiť, aby krajina bola schopná plniť záväzky vyplývajúce z rokovaní o dohode o pridružení a jej plného vykonávania. Potešiteľnou je skutočnosť, že rokovania o dohode o pridružení s Gruzínskom rýchlo napredujú a zároveň je potrebné tiež zabezpečiť, aby táto dohoda bola komplexným a perspektívnym rámcom ďalšieho rozvoja vzťahov medzi EÚ a Gruzínskom i v nadchádzajúcich rokoch.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau šiam siūlymui, kadangi būtina užtikrinti, kad derybos su Gruzija ir toliau vyktų stabiliai, taip pat, kad asociacijos susitarimas būtų išsamus ir į ateitį nukreiptas tolesnio santykių su Gruzija plėtojimo ateinančiais metais pagrindas. Manau, kad ES įsipareigojimus ir vykstančias derybas su Gruzija reikia grįsti europine perspektyva, kuri laikoma vertinga priemone įgyvendinant reformas ir būtinu katalizatoriumi, kad visuomenė pritartų šioms reformoms, kurios galėtų dar labiau sustiprinti Gruzijos įsipareigojimą laikytis bendrų vertybių ir demokratijos, teisinės valstybės, žmogaus teisių bei gero valdymo principų. Europos Sąjungai svarbu, kad Gruzija užtikrintų, jog jos teritorijoje būtų tinkamai tvarkomos toksinės ir radioaktyvios atliekos, nes tai viena iš sąlygų prekybai palengvinti, ypač žemės ūkyje, siekiant užtikrinti maisto saugą.
Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Ce rapport a été adopté par la commission des affaires étrangères. Il rappelle l'attachement de la Géorgie aux valeurs démocratiques, éléments essentiels pour assurer la réussite des négociations et la bonne mise en œuvre de l'accord d'association. Néanmoins, la Géorgie doit poursuivre ses efforts, notamment en matière de bonne gouvernance et de respect des droits de l'homme. Il s'agit d'un bon rapport, que j'ai décidé de soutenir.
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution and encourage Georgia to pursue reforms that improve the business climate, its tax collection capacity and its contractual dispute settlement mechanism, while promoting corporate social responsibility and sustainable development. It encourages Georgia to invest in its infrastructure, especially with regard to public services, and to fight existing inequalities, particularly in rural areas. It also encourages cooperation between experts from the EU Member States and their counterparts in Georgia in order to foster the implementation of reforms in the country and to share on a daily basis the best practices of EU governance.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − A Geórgia tem feito os esforços necessários para a realização das reformas de convergência com a União Europeia que lhe podem abrir as portas da adesão no futuro. Assim, as negociações em curso do Acordo de Associação UE-Geórgia poderá contribuir de forma positiva para o estreitamento de relações que poderá ser benéfico para ambas as populações.
Alajos Mészáros (PPE), írásban. − Az Európai Uniónak mindent meg kell tenni, hogy Oroszország minél hamarabb vonja vissza csapatait Abházia és Dél-Oszétia tartományokból, valamint tartsa tiszteletben Grúzia szuverenitását és területi függetlenségét, bebiztosítva a békés, erőszak nélküli tárgyalásokat. Előfeltételek nélküli közvetlen megbeszélésekre van szükség. Előrelépésnek tekinthetjük Grúzia jelentős fejlődését a demokratikus reformok terén. Megerősítette intézményeit, végrehajtotta az igazságszolgáltatási rendszer reformját, és sikerült csökkentenie a bűnözés súlyos arányát is. Azonban további előrelépésre és támogatásra van szükség, ezért uniós pénzügyi és műszaki segítségnyújtást kell biztosítani. Fontos a fenntartható fejlődés, az éghajlatváltozással kapcsolatos uniós célok figyelembevételével és a Déli Folyosó fejlesztésével. Grúzia kulcsszerepet játszik az EU energiabiztonságának javításában. Ezért támogattam én is szavazatommal ezt a jelentést.
Louis Michel (ALDE), par écrit. – Partenaire depuis 20 ans de l'UE, la Géorgie a fait des efforts considérables, s'inspirant des pratiques démocratiques des 27 EM de l'UE. Son adhésion ne fait aucun doute. J'encourage vivement la conclusion de cet accord d'association qui marquera le début d'une collaboration toujours plus étroite entre les deux partenaires. Il faudra veiller à consolider le processus démocratique. La démocratie a des exigences complexes qui vont au-delà du droit de vote et du respect des élections. La démocratie requiert la protection des droits et de la liberté, le respect de la légalité ainsi que la garantie de libre discussion et l’encouragement au débat. C’est avant tout la liberté d’opinion. La démocratie, c’est une opposition constructive, une société civile libre et attentive, une presse indépendante.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Georgia has not achieved progress in its pro-European path, and it needs to accelerate reforms in the judiciary system, ensure better protection of the freedom of media, improve labour and women’s rights, as well as the integration of ethnic and religious minorities. Also Georgia should apologise for genocide against the South Ossetians. I am against the resolution.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − Es ist wichtig, dass durch die Östliche Partnerschaft zwischen der EU und Georgien die Beziehungen weiter vertieft werden, die politische Assoziierung beschleunigt und die wirtschaftliche Integration vorangetrieben wird. Die EU soll im Sinne eines guten Verhältnisses zu Georgien dementsprechend auch weiterhin an einer Annäherung arbeiten. Dabei sollte allerdings nicht außer Acht gelassen werden, dass die Geschehnisse rund um den kriegerischen Konflikt mit der russischen Förderation auch seitens Georgiens nahtlos aufgeklärt werden müssen. Auch darf bei aller Freundschaft nicht vergessen werden, dass die Korruption in Georgien nach wie vor auf vielerlei Ebene stark ausgeprägt ist und ein großes Problem darstellt. In dieser Hinsicht ist der Bericht etwas zu unkritisch. Auch hätte mehr hervorgestrichen werden sollen, dass man sich nicht nur ein gutes Verhältnis Georgiens zur EU, sondern eben auch zu Russland erhofft. Da diese kritischen und wichtigen Punkte in dem Bericht zu wenig zu Geltung kommen, habe ich mich meiner Stimme enthalten.
Kristiina Ojuland (ALDE), in writing. − Mr President, I welcome the adoption of the report on the negotiations of the EU-Georgia Association Agreement as it marks another milestone on Georgia’s way to Europe. I would use this opportunity to point out the progress that Georgia has made in enforcing democratic and economic reforms and fighting corruption. The firm support of the European Union has surely helped the country to stay on track of democratic transition even under enormous pressure in the form of foreign invasion. I endorse the position of the rapporteur on calling Russia to reverse its recognition of the separation of the Georgian regions of Abkhazia and South Ossetia and end the occupation of those territories. Russia must respect the sovereignty and territorial integrity of Georgia as well as the inviolability of its internationally-recognized borders as provided for by international law, the UN Charter, the Final Act of the Helsinki Conference on Security and Cooperation in Europe and the relevant UN Security Council resolutions.
Siiri Oviir (ALDE), kirjalikult. − Toetan antud raportis olevaid ettepanekuid, pidades vajalikuks järjepidevalt tunnustada Gruusia territoriaalset terviklikkust ning mõista hukka Gruusias asuvate Abhaasia ja Tshinvali rajooni / Lõuna-Osseetia piirkondade okupeerimist Vene Föderatsiooni poolt. Pean kahetsusväärseks, et viimane üritab antud piirkonda destabiliseerida, kasutades osseetlasi ja abhaase suurriigi huvidest lähtuvalt ära. Kui Vene Föderatsioon tõesti hooliks väikerahvaste iseolemise soovist, siis nad peaksid toetama ka näiteks Põhja-Osseetia (kus elab ca 24 korda rohkem osseete kui Lõuna-Osseetias) ja Tšetšeenia iseseisvust. Mõistagi peab ka Gruusia tagama erinevate rahvusrühmade kaasamise ühiskonda, pidades oluliseks usulise sallivuse tähtsust. Pean positiivseks, et Gruusia parlamendis võeti vastu usuorganisatsioonide registreerimise seadus ja valitsus on rakendanud hariduse vallas mitmeid meetmeid, mille eesmärk on rahvusvähemuste parem integreerimine ja kaitse.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Sveikintina, kad pagaliau pasiektas Rusijos ir Gruzijos vyriausybių susitarimas dėl Rusijos priėmimo į PPO, kuris apima ir šių šalių tarpusavio prekybos stebėsenos tvarką. Tačiau tai tik nedidelis šalies postūmis į priekį siekiant plėtoti derybas su Gruzija laikantis europinės perspektyvos. Manau, kad siekiant visapusiško bendradarbiavimo su Gruzija, šalis turi sustiprinti savo įsipareigojimą laikytis bendrų vertybių, demokratijos, teisinės valstybės, žmogaus teisių bei gero valdymo principų. Gruzija turi aktyviau bendradarbiauti su Tarptautiniu baudžiamuoju teismu, šiuo metu vykdančiu pradinį patikrinimą, ir kuo skubiau pateikti atsakymus į nepriklausomos tarptautinės konflikto Gruzijoje tiriamosios misijos iškeltus klausimus. Be to, labai svarbu, kad Gruzijos valdžios institucijos nustotų daryti politinį spaudimą politiniams oponentams.
Tomasz Piotr Poręba (ECR), na piśmie. − Gruzja jest jednym z pięciu państw aktywnie uczestniczącym w programie Parterstwa Wschodniego. Jest też krajem, który z ogromną determinacją i z dużymi sukcesami wdraża szereg demokratycznych reform, zwłaszcza w zakresie walki z korupcją, zmian w systemie sądownictwa oraz liberalizacji gospodarki, z dużym naciskiem na wprowadzenie ułatwień dla przedsiębiorców. Procesu tego nie zahamowało wejście na teren Gruzji wojsk rosyjskich, nie powstrzymała faktyczna okupacja gruzińskich regionów Abchazji i Osetii Południowej. Gruzini potrafili w takiej sytuacji przyjąć własną pokojową strategię w sprawie ziem okupowanych oraz jednostronne zobowiązanie do niestosowania siły w tej kwestii. Co więcej, Gruzja – pomimo braku bezpośrednich stosunków dyplomatycznych z Rosją – zakończyła negocjacje w sprawie przystąpienia tej ostatniej do Światowej Organizacji Handlu, nie blokując akcesu. Gruzja jest ważnym partnerem dla Unii Europejskiej w obszarze Kaukazu Południowego. Przyjęte dziś zalecenia mają to na uwadze i z pewnością przyczynią się do jeszcze szybszego zakończenia negocjacji o Umowie Stowarzyszeniowej i pogłębionej umowie handlowej. Dlatego głosowałem za tymi rekomendacjami.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − A Geórgia encontra-se, neste momento, em negociações com o Conselho, a Comissão e o Serviço Europeu de Acção Externa para a celebração de um Acordo de Associação. Neste contexto, é de aplaudir o caminho que a Geórgia tem trilhado no sentido de consolidar o Estado de Direito, reforçando a administração pública de justiça, bem como o esforço no plano social no sentido de integrar as minorias étnicas e religiosas, procurando uma actuação pública que respeite os direitos fundamentais dos cidadãos. Considerando o difícil contexto geoestratégico em que a Geórgia se enquadra, incluindo a ocupação russa de duas partes do seu território, é imperativo que a União Europeia incremente os seus esforços no sentido de desanuviar as relações, por enquanto bastante tensas, entre a Geórgia e a Rússia, procurando-se que, nesse percurso, a Geórgia não sacrifique os progressos entretanto alcançados. Votei, por conseguinte, favoravelmente, na expectativa de que as negociações possam ser concluídas com sucesso.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The text addresses, in the context of the ongoing negotiations on the Association Agreement, the following recommendations to the Council, the Commission and the EEAS: (a) ensure that the negotiations with Georgia continue at a steady pace; (b) ensure as well that the Association Agreement is a comprehensive and forward-looking framework for the further development of relations with Georgia in upcoming years;
Nuno Teixeira (PPE), por escrito. − As negociações do Acordo de Associação entre a UE e a Geórgia iniciaram-se em 15 de Julho de 2010. Até à data, já se realizaram seis reuniões plenárias, estando o processo a avançar de forma positiva. Porém, no que respeita a Zona de Comércio Livre Aprofundada e Abrangente (ZCLAA), as negociações ainda não tiveram início, pelo que o presente relatório visa avançar com algumas recomendações no contexto das futuras relações entre a UE e a Geórgia, de forma a melhorar e a acelerar as condições para o lançamento das negociações da referida zona.
Rafał Trzaskowski (PPE), na piśmie. − Wzywamy instytucje unijne do jak najszybszego otwarcia negocjacji w sprawie umowy o pogłębionej i kompleksowej strefie wolnego handlu (DCFTA) z Gruzją, która umożliwi Gruzinom swobodną wymianę handlową z państwami członkowskimi UE. Gruzja, z spośród krajów Partnerstwa Wschodniego, jest jednym z najbardziej zaangażowanych partnerów i odnosi jedne z najlepszych wyników w reformowaniu kraju.
Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Il partenariato orientale prevede il rafforzamento delle relazioni bilaterali mediante nuovi accordi di associazione, tenendo conto della situazione e delle ambizioni specifiche di ciascun paese partner nonché della sua capacità di rispettare gli impegni che ne derivano. La Georgia è senza dubbio uno dei partner del partenariato orientale che ha raggiunto i risultati migliori in termini di adozione di riforme, nonostante permangano ancora dei problemi riguardo la loro attuazione, specie a livello di riforma del sistema giudiziario e lotta alla corruzione. Anche se l'insoluto conflitto tra Russia e Georgia comporta problemi di stabilità politica, ho espresso il mio voto favorevole al testo dell'on. Lisek, considerando l'impegno dimostrato sul tema del rispetto dei diritti umani e l'attiva partecipazione del governo georgiano su valori e principi condivisi.
Zbigniew Ziobro (ECR), na piśmie. − Gruzja jest kluczem do geopolitycznej układanki Kaukazu. To przez jej terytorium przebiegają najważniejsze szlaki transportu gazu oraz ropy z terenów Morza Kaspijskiego do Europy oraz z Rosji do Armenii. Jest również kluczowym elementem wielu unijnych projektów: NABUCCO, AGRI czy gazociągu White Stream. Tym cenniejszy jest więc fakt, iż od czasów Rewolucji Róż władza w Tbilisi kroczy drogą demokratycznych oraz wolnorynkowych przemian wiążąc swoją przyszłość z Unią Europejską i NATO. W 2009 roku trud ten został przerwany brutalnym konfliktem z Rosją, który skończył się utratą władzy nad Abchazją oraz Osetią Południową. Ze smutkiem należy przyjąć fakt, iż mimo krwawej okupacji oraz tysięcy gruzińskich uchodźców niektóre państwa europejskie szybko zaakceptowały popierana przez Rosję niezależność tych terenów. Dlatego cieszę się, iż w omawianej rezolucji jasno wskazano na ich status. Co więcej uznanie ich za ziemie okupowane oraz potwierdzenie integralności terytorialnej Gruzji w granicach z przed 2009 roku powinno być wiążące dla całej Wspólnoty Europejskiej. Mam również nadzieję, iż jej zapisy staną się wyznacznikami dla działań Wysokiej Przedstawiciel, a kwestie wycofania rosyjskich żołnierzy oraz powrotu uchodźców zostaną poruszone w czasie najbliższego spotkania UE Rosja.
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − No seguimento do trabalho de sensibilização para a igualdade de género que a UE, e o PE em particular, têm desenvolvido, é importante que haja uma incorporação real e efectiva da referida perspectiva em todas as políticas e actividades do Parlamento Europeu. Acredito que, em última análise, a integração destas políticas contribuirá para mudar para melhor a natureza da instituição, indo ao encontro da aspiração da sociedade.
Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − L'articolo 2 del trattato sull'Unione europea annovera tra i valori su cui si fonda l'Unione l'uguaglianza e la parità tra uomini e donne. Inoltre, l'articolo 8 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea stabilisce fermamente l'integrazione della dimensione di genere come una delle priorità dell'Unione al fine di rimuovere le ineguaglianze. Ciononostante, è necessario attuare un piano d'azione per l'integrazione della dimensione di genere nelle politiche e nelle attività del Parlamento, al fine di promuovere la parità tra uomini e donne, dedicando un maggiore impegno solidale finalizzato all'integrazione e alla tutela delle donne in quanto valore aggiunto alla crescita futura dell'Unione sia a livello economico, che politico e sociale. Pertanto, sostengo fortemente la Relazione del collega Gustafsson ed esprimo il mio voto favorevole.
Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Consacrée par l’article 2 du Traité de Lisbonne, l’égalité des sexes constitue un principe fondamental. Dans son rapport, Mikael Gustafsson invite le Parlement européen à promouvoir ce principe dans toutes ses politiques et activités. L’accroissement de la représentation des femmes au sein des instances de décisions du Parlement représente une des priorités soulignées dans ce rapport. En tant que présidente de l’association « Femmes au Centre », je suis profondément attachée au respect de l’égalité des genres. J’ai donc apporté mon soutien à cette résolution.
Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Esprimo voto contrario alla relazione, dal momento che la proposta comporterebbe una costante continua valutazione dell’attuazione delle politiche di genere mediante un forte appesantimento delle procedure di bilancio. La motivazione di base di tale proposta non è di per sé negativa, ma l’approccio molto deciso e, per l’appunto, pesante dal punto di vista del bilancio e dell’allungamento delle procedure non mi trova d’accordo. Il mio voto è quindi contrario.
Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes lyčių aspekto integravimas yra daugiau nei paprastas lyčių lygybės skatinimas, taikant konkrečias priemones: labiau pasitelkiamos visos bendros politikos sritys ir priemonės norint pasiekti konkretų tikslą – lyčių lygybę. Pagrindinis lyčių aspekto integravimo tikslas yra pakeisti įpročius ir oficialias institucijas, siekiant labiau atsižvelgti į visos visuomenės – tiek moterų, tiek vyrų – poreikius, patirtį. Džiugu, kad ne vien tik Moterų teisių ir lyčių lygybės komitetas, bet ir daugelis kitų Europos Parlamento komitetų ėmėsi iniciatyvų įvairiose srityse, įskaitant Žemės ūkio ir kaimo plėtros komiteto parengtą pranešimą savo iniciatyva dėl moterų vaidmens žemės ūkyje ir kaimo vietovėse bei Žuvininkystės komiteto surengtą viešąjį klausymą dėl moterų vaidmens tvaraus žuvininkystės rajonų vystymosi požiūriu. Norėčiau atkreipti dėmesį tai, kad būtina glaudžiai bendradarbiauti su Europos lyčių lygybės institutu (ELLI), kurio užduotis yra skleisti tinkamas metodines priemones, ir siekti geriau įvertinti lyčių aspekto integravimą Parlamento darbe. Be to, Europos Parlamentas ragina Komisiją nuosekliau ir sistemingiau spręsti lyčių nelygybės klausimus ir teikti jiems pirmenybę rengiant visų sričių politiką ir ją įgyvendinant. Taip pat primygtinai ragina siekti, kad lyčių klausimai būtų geriau integruojami į visų sričių politiką, kad būtų galima pasiekti lyčių lygybės tikslus.
Zuzana Brzobohatá (S&D), písemně. − Dne 17. listopadu schválilo plénum Parlamentu zprávu o začleňování hlediska rovnosti žen a mužů do činnosti Evropského parlamentu. Hlavním cílem začleňování hlediska žen a mužů je změnit povahu a instituce tradiční politiky, aby více zohledňovaly potřeby, očekávání a zkušenosti celé společnosti, jak žen, tak mužů. Parlament touto zprávou přijímá závazek pravidelně přijímat a vykonávat politický plán začleňování hlediska rovnosti žen a mužů v Evropském parlamentu, jehož celkovým cílem je prosazovat rovnost mezi ženami a muži prostřednictvím skutečného a efektivního genderového hlediska do všech politik a činností, aby bylo možné posoudit různý vliv opatření na ženy a muže, koordinovat existující iniciativy a určit cíle a priority stejně tak jako i prostředky pro jejich dosažení. Osobně považuji za velmi důležitý závazek začlenění analýzy týkající se rovnosti mužů a žen do veškerých etap rozpočtového procesu s cílem zajistit, aby potřeby a priority žen a mužů byly zohledňovány rovnocenně a aby se posuzoval vliv rozdělování zdrojů EU na ženy a muže. Tento přístup k tvorbě rozpočtu považuji v kontextu boje za rovnost žen a mužů za klíčový, a proto jsem zprávu podpořila.
Νικόλαος Χουντής (GUE/NGL), γραπτώς. – Η απαγόρευση των διακρίσεων, η δικαιοσύνη, η αλληλεγγύη και η ισότητα μεταξύ ανδρών και γυναικών πρέπει να αποτελούν πρωταρχικές αξίες για το Ευρωπαϊκό οικοδόμημα. Βασικός στόχος πρέπει να είναι η προαγωγή της ισότητας μεταξύ γυναικών και ανδρών μέσω της πραγματικής και αποτελεσματικής ενσωμάτωσης της διάστασης του φύλου σε όλες τις πολιτικές και τις δραστηριότητές της ΕΕ. Ψήφισα θετικά την έκθεση Gustafsson γιατί προωθεί μια πιο ολιστική και συνεκτική προσέγγιση σχετικά με την ενσωμάτωση της διάστασης των φύλων στις πολιτικές της ΕΕ. Επίσης, ζητά πρακτική δέσμευση για τη διενέργεια εκτιμήσεων και αξιολογήσεων των επιπτώσεων που μπορεί να έχουν οι υφιστάμενες και σχεδιαζόμενες πολιτικές στα φύλα. Τέλος, με τη θετική μου ψήφο θα ήθελα να επιβραβεύσω την συνάδελφο Eva-Britt Svensson και αρχική εισηγήτρια της έκθεσης την οποία δυστυχώς, για λόγους υγείας, δε μπόρεσε να ολοκληρώσει. Θα ήθελα επίσης να επισημάνω το πολύ αξιόλογο έργο της στην Επιτροπή Δικαιωμάτων των Γυναικών και Ισότητας των Φύλων και την ουσιαστική συμβολή της στην ανάδειξη των ζητημάτων για την ισότητα των φύλων στο Ευρωπαϊκό Kοινοβούλιο.
Anne Delvaux (PPE), par écrit. – J'ai toujours prôné l'intégration de la dimension de genre dans la plupart des rapports ou résolutions que j'ai votés au Parlement européen (par exemple, l'inclusion de cette dimension dans la Stratégie Europe 2020). Qui plus est, l'engagement pratique visant à accentuer la prise en compte du principe d'égalité entre les sexes et l'émancipation des femmes doit absolument être renforcé étant donné que la mise en œuvre des documents d'orientation existants est limitée et les ressources budgétaires affectées à la problématique de l'égalité des sexes vraiment insuffisantes. J'ai également voté en faveur du paragraphe qui insistait sur le fait qu'une politique de la presse et de l'information efficace, qui tienne systématiquement compte de la notion d'égalité entre les hommes et les femmes, doit se garder de tout stéréotype sexuel. Bref, il y a encore du travail!
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei favoravelmente este relatório por defender a adopção e aplicação de um plano de acção que integra a dimensão do género nas diversas actividades e políticas do Parlamento Europeu. Este plano de acção deverá contribuir também para um maior equilíbrio entre mulheres e homens nos processos de tomada de decisão, através do aumento do número de mulheres nos órgãos de gestão do Parlamento e do aumento da representação de homens nos domínios em que estejam sub-representados.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − Como já referi inúmeras vezes nesta câmara, é necessário tratar homens e mulheres com equidade, conferindo-lhes os mesmos direitos, mas atendendo às suas necessidades especiais, o que no caso da mulher é flagrante em áreas como a protecção da maternidade e a conciliação entre a vida profissional e familiar (...). Posto isto, naturalmente que considero importante que, nas suas actividades, o Parlamento Europeu promova a igualdade entre homens e mulheres e pugne por uma maior representatividade feminina. Note-se que, de 22 comissões, 8 são presididas por mulheres, e que nos 14 vice-presidentes encontramos 6 mulheres, números que são espelho da importância das mulheres no Parlamento Europeu, podendo aqui nomear inúmeras deputadas que, pelo seu trabalho exemplar, muito fazem pela representatividade feminina, sem precisarem de quotas e demais mecanismos supostamente igualitários.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − Este relatório, sobre a integração da perspectiva do género nas actividades do Parlamento Europeu, afirma, e bem, que a igualdade de género implica uma acção abrangente e transversal, visando a incorporação real e efectiva da referida perspectiva em todas as políticas e actividades. Além disso, ela exige também uma avaliação das repercussões, a níveis diversos, das medidas políticas nas mulheres e nos homens; uma coordenação das iniciativas existentes e a especificação dos objectivos e prioridades, assim como os meios necessários para os atingir. Impõem-se programas de financiamento e verbas específicas. Este é um relatório bem-vindo e necessário, que naturalmente apoiámos. A atenção dada às questões de género e à luta pela igualdade não pode ser penalizada a pretexto da crise. Este problema coloca-se com particular acuidade no que diz respeito aos direitos laborais e sociais, área na qual os retrocessos são infelizmente evidentes e preocupantes, pelo que importa combatê-los de forma decisiva, porquanto representam, em muitos casos, autênticos retrocessos civilizacionais.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − Este relatório sobre a integração da perspectiva do género nas actividades do Parlamento Europeu foca a questão da igualdade de género, afirmando que esta questão implica mais do que a promoção da igualdade, sendo, por isso, necessária a mobilização de uma política concreta em torno da igualdade.
Com este objectivo, impõe-se a indispensabilidade dos programas de financiamento e as verbas específicas. A questão da igualdade não pode ser penalizada a pretexto da crise, nomeadamente no que diz respeito aos direitos laborais e sociais.
Assim, apoiámos o relatório que afirma, designadamente, o seguinte:
Compromete-se a adoptar e aplicar regularmente um plano de acção para a integração da dimensão do género no Parlamento com o objectivo global de promover a igualdade entre homens e mulheres através da incorporação real e efectiva da referida perspectiva em todas as políticas e actividades, de modo a avaliar as diferentes repercussões das medidas políticas nas mulheres e nos homens, coordenar as iniciativas existentes e especificar os objectivos e prioridades, assim como os meios necessários para os atingir.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Zásada rodovej rovnosti je ustanovená v článku 8 Zmluvy o fungovaní Európskej únie (ZFEÚ), v ktorom sa uvádza, že Únia sa vo všetkých svojich činnostiach zameriava na odstraňovanie nerovností a podporu rovnoprávnosti medzi mužmi a ženami. ZFEÚ zároveň poukazuje na skutočnosť, že „Únia je založená na hodnotách úcty k ľudskej dôstojnosti, slobody, demokracie, rovnosti, právneho štátu a rešpektovania ľudských práv vrátane práv osôb patriacich k menšinám“ a že „tieto hodnoty sú spoločné členským štátom v spoločnosti, v ktorej prevláda pluralizmus, nediskriminácia, tolerancia, spravodlivosť, solidarita a rovnosť medzi ženami a mužmi“. Domnievam sa, že začlenenie rodového hľadiska do legislatívnej a politickej práce Parlamentu je možné najefektívnejšie dosiahnuť prostredníctvom konkrétne zameraných pozmeňujúcich a doplňujúcich návrhov k návrhom správ, ktoré práve reagujú na uplatňovanie hľadiska rodovej rovnosti. Snahou Európskeho inštitútu pre rodovú rovnosť (EIGE) je podporiť začlenenie rodovej rovnosti do všetkých politík EÚ a podporovať uplatňovanie rodového hľadiska vo všetkých jej inštitúciách a orgánoch. Uplatňovanie hľadiska rodovej rovnosti má oveľa dôležitejší význam, než jej samotné presadzovanie vykonávaním osobitných opatrení na pomoc ženám alebo v niektorých prípadoch nedostatočne zastúpenému pohlaviu. Podstatnou a dôležitou súčasťou tejto snahy je aj mobilizácia všetkých všeobecných politík a opatrení s cieľom konkrétnymi krokmi sa pričiniť o dosiahnutie rodovej rovnosti.
Jim Higgins (PPE), in writing. − I voted to support this report as gender mainstreaming is a very important issue. I think that it is important that we focus on the overall purpose of the report, gender equality. The Parliament needs to lead by example and must truly reflect the needs, aspirations and experiences of all society. Gender mainstreaming is firmly established in Article 8 of the Lisbon Treaty and this report is an essential first step towards the mainstreaming of the institutions. I welcome the endorsement of this report and look forward to further legislative measures on the subject.
Lívia Járóka (PPE), in writing. − As one of the shadow rapporteurs, I would like to congratulate Ms Svensson and Mr Gustafsson on the acceptance of the report on gender mainstreaming in the work of the European Parliament. Gender mainstreaming is a strategy that has been actively pursued in the European Parliament for many years. This report which is the first GM report in this legislature, aims to follow the progress and summarise the different tools available in order to help other political bodies of the EP to integrate the gender perspective into their work. I believe that the objective of gender equality needs to be explicitly integrated into all social and economic policy, rather than being handled in isolation. It is important to keep in place what has already been achieved and keep the gender mainstreaming network active. But we also need to move forward and transform the procedure of adopting gender mainstreaming amendments so that it becomes a formally recognised working method of the Parliament. Looking back at the GM reports adopted by the plenary in the past it is reassuring to see that even if the strategy of mainstreaming is not a quick fix solution a steady progress has been made during the years.
Elisabeth Köstinger (PPE), schriftlich. − Die Europäische Union hat sich verpflichtet, „Gender Mainstreaming“ voranzutreiben, und spricht sich in ihrer Politik klar gegen Diskriminierung und für Gleichberechtigung aus. Dieser Bericht forciert das „Gender Mainstreaming“ in den Arbeiten des Europäischen Parlamentes. Ich befürworte die Grundsubstanz des Berichtes und habe somit zugestimmt.
Astrid Lulling (PPE), par écrit. – Je n'ai pas pu voter pour le rapport sur une approche intégrée de l'égalité des femmes et des hommes dans les travaux du Parlement européen. Je suis bien sûr pour l'égalité de traitement et des chances des hommes et des femmes et je lutte pour cela depuis mon jeune âge et depuis 1965 comme députée nationale ou européenne.
Mais malheureusement, comme toujours, des extrémistes à la commission des droits de la femme ont abusé de ce rapport pour y intégrer des revendications qui n'ont rien à voir avec le sujet et qui concernent les personnes transgenres, que personne ne veut discriminer.
Le Parlement ne dispose pas des moyens et des ressources humaines pour évaluer comment les politiques et activités ont une incidence sur les personnes transgenres. On pourrait tout au plus demander cela à la Commission européenne. Mais on demande à la Commission de tenir compte de "l'identité de genre" - notion qui ne figure ni dans les traités ni dans la jurisprudence de la Cour de justice européenne - dans l'ensemble de ses activités et pas seulement dans le domaine de l'égalité des femmes et des hommes.
Je ne vote pas de tels rapports, parce qu'à l'impossible nul n'est tenu.
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution which promotes gender mainstreaming. The ultimate goal of gender mainstreaming is to change the nature and institutions of the mainstream to be more reflective of the needs, aspirations and experiences of all society, both women and men. Gender mainstreaming can be said to question the gender neutrality of institutions since they may reproduce and contribute to gender inequality through their internal assumptions, working procedures and activities.
Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté contre le rapport sur une approche intégrée de l'égalité des femmes et des hommes dans les travaux du Parlement européen. Tout au long de ma carrière politique je n'ai eu de cesse de me mobiliser pour l'égalité entre les hommes et femmes. Ce rapport présente des idées intéressantes, et il est essentiel de continuer à affirmer l'importance de prendre en compte le genre dans les politiques publiques pour participer à l'égalité des sexes. Cependant je ne pouvais raisonnablement soutenir l'article 12 qui accorde une attention disproportionnée aux transgenres dans les politiques européennes. Je prône la tolérance. Il n'est pour autant pas opportun pour le Parlement européen d'engager des moyens humains et financiers dans l'évaluation des politiques européennes sur les transgenres à l'heure actuelle. J'ai donc dû m'opposer au rapport.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − A igualdade de tratamento entre homens e mulheres é uma causa que sempre abracei e que continuo a defender. Todos temos os mesmos direitos mas não nos podemos esquecer das diferenças existentes, com maior destaque para a mulher no que respeita à protecção da maternidade e à conciliação da vida profissional com a familiar. O PE é uma prova da igualdade entre homens e mulheres, pois nesta câmara são várias as mulheres que se destacam pela qualidade do seu trabalho, é por isso que volto a afirmar que não vejo necessidade para a implementação de qualquer mecanismo artificial para se atingir essa igualdade. A competência é que tem de ter sempre a última palavra.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Gender mainstreaming is aimed at better reflection of expectations, aspirations and experience of all society, both men and women, by governmental institutions. I am wholeheartedly in favour.
Rovana Plumb (S&D), în scris. − Conform Tratatului privind Uniunea Europeană, UE se întemeiază pe valorile respectării demnității umane, libertății, democrației, egalității, statului de drept, precum și pe respectarea drepturilor omului, inclusiv a drepturilor persoanelor care aparțin minorităților. Aceste valori sunt comune statelor membre într-o societate caracterizată prin pluralism, nediscriminare, toleranță, justiție, solidaritate și egalitate între femei și bărbați. Avem nevoie de un echilibru de gen la nivelul procesului decizional care să se realizeze prin creșterea reprezentării femeilor în structurile de conducere ale Parlamentului, în birourile grupurilor politice, în birourile comisiilor și delegațiilor, în compoziția delegațiilor și a altor misiuni, cum ar fi cele de observare a alegerilor, precum și prin reprezentarea bărbaților în domeniile în care sunt subreprezentați.
Totodată, comisiile Parlamentului European responsabile de cadrul financiar multianual și de fondurile structurale trebuie să evalueze impactul, din perspectiva genului, al priorităților propuse în materie de cheltuieli, surse de venit și instrumente de guvernanță, înaintea adoptării cadrului financiar multianual, pentru a garanta că CFM aferent perioadei de după 2013 ține seama de problematica de gen și că toate programele finanțate de UE includ obiective legate de egalitatea de gen în cadrul reglementărilor de bază și că alocă fonduri specifice pentru realizarea acestor obiective.
Phil Prendergast (S&D), in writing. − Gender mainstreaming is important to assess the impact and different implications of policy action for women and men. It helps us to be sure that any proposed legislation will guarantee equality for women and men. It is important, not just in the context of legislation which is seen as being traditionally a “women’s issue” but in terms of all legislation. It helps ensure that women’s concerns are taken into account when legislation is being considered. In this regard, I would like to commend the work of the FEMM committee and their commitment to ensuring gender equality in all legislation passed by the European Parliament. Every effort must be made to improve women’s participation at all levels of politics and decision-making as this represents the most effective way of ensuring the mainstreaming of gender issues and concerns in future.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The ultimate goal of gender mainstreaming is to change the nature and institutions of the mainstream to be more reflective of the needs, aspirations and experiences of all society, both women and men. Gender mainstreaming can be said to question the gender neutrality of institutions since they may reproduce and contribute to gender inequality through their internal assumptions, working procedures and activities. The concept of gender mainstreaming effectively entered the mainstream of international public policy in September of 1995, when it featured in the Platform for Action of the Fourth World Conference on Women in Beijing, which defined the term broadly and committed the institutions of the UN system to the systematic incorporation of a gender perspective into policymaking. In 1997, the United Nations defined gender mainstreaming as: ‘… the process of assessing the implications for women and men of any planned action, including legislation, policies or programmes, in all areas and at all levels. It is a strategy for making women’s as well as men’s concerns and experiences an integral dimension of the design, implementation, monitoring and evaluation of policies and programmes in all political, economic and societal spheres so that women and men benefit equally and inequality is not perpetuated.’
Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo testo perché ritengo molto importante integrare una prospettiva di genere anche all'interno dello stesso Parlamento europeo. Nonostante le donne abbiano spesso percorsi di studio più lunghi e approfonditi di quelli degli uomini, ancora oggi continuano a faticare per esprimere al meglio le loro potenzialità nel mondo del lavoro. Il sesso femminile è ancora sottorappresentato nei vertici della vita sociale, economica e politica. Plaudo di conseguenza la decisione della Commissione per i Diritti della Donna e l'Uguaglianza di Genere di far diventare l'integrazione di genere il filo conduttore di ogni futura attività e documento parlamentare.
Joanna Senyszyn (S&D), na piśmie. − Głosowałam za przyjęciem sprawozdania w sprawie uwzględniania aspektu płci w pracach Parlamentu Europejskiego. Parlament, jako orędownik równouprawnienia płci posiadający wspaniale funkcjonującą Komisję Praw Kobiet i Równouprawnienia, powinien świecić przykładem w zakresie promowania równości płci w swoich organach oraz strukturze administracyjnej. Cieszy mnie fakt, iż znajduje to już odzwierciedlenie w pracach wielu komisji parlamentarnych. W dalszym ciągu potrzebujemy, aby ta praktyka nie była tylko pozytywnym wyjątkiem, ale normalną procedurą postępowania. W tym zakresie popieram także podwójne przewodnictwo w grupach politycznych, równy rozkład płci w organach zarządzających PE oraz na najwyższych stopniach administracji parlamentarnej. Zwracam uwagę w szczególności na ust. 10 przyjętej rezolucji, w którym PE wzywa Komisję, aby w bardziej konsekwentny i systematyczny sposób zajęła się zjawiskiem nierówności płci podczas opracowywania i realizacji wszystkich strategii politycznych oraz potraktowała je priorytetowo.
Równouprawnienie płci powinno stanowić centrum wszystkich strategii politycznych oraz powinno być konsekwentnie realizowane. Mimo istniejących dobrych ram prawnych, w Unii Europejskiej w dalszym ciągu utrzymują się duże dysproporcje w zakresie równości płci, począwszy od płac po udział w zarządzaniu. W każdej dziedzinie życia kobiety dzieli przepaść od mężczyzn. Komisja powinna bezwzględnie egzekwować przestrzeganie przepisów w tym zakresie.
Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Le categorie di uomini e donne continuano a essere ben distinte per lavoro, orari di lavoro, anzianità, settore industriale, datore di lavoro e talune forme di status contrattuale. Le donne vengono assunte più spesso per ricoprire posizioni meno retribuite, e questo è un aspetto che offre un fondamento economico alla loro maggiore responsabilità per quanto riguarda le attività domestiche non remunerate e che le espone a un più elevato rischio di povertà rispetto agli uomini.
Per individuare le differenze di genere a livello di condizioni di lavoro è indispensabile tenere presente il modello estremamente rigido di occupazione di uomini e donne. Dovrebbe inoltre essere svolta una valutazione dell'impatto delle politiche basata sul genere, onde assicurarsi che le misure introdotte non aggravino le disparità di genere, bensì al contrario promuovano l'uguaglianza tra uomini e donne.
Nuno Teixeira (PPE), por escrito. − O artigo 8.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia refere que na realização de todas as suas acções, a União terá por objectivo eliminar as desigualdades e promover a igualdade entre homens e mulheres. A integração da perspectiva de género é, assim, um dos princípios da UE, não devendo existir qualquer tipo de discriminação entre homens e mulheres no desenrolar das actividades da União. Este relatório pretende mostrar que o PE deve fazer mais pela integração do género e que todas as suas políticas devem reflectir as necessidades, aspirações e experiências de todos os membros da sociedade. A Comissão FEMM toma inúmeras iniciativas para a implementação e o desenvolvimento da perspectiva de género, nomeadamente através do processo de integração da perspectiva do género nas alterações e da nomeação, em cada comissão, de um deputado encarregue desta matéria. Deste modo, é possível monitorizar a forma como o género é tido em conta no processo legislativo do Parlamento.
Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru rezoluţia referitoare la integrarea perspectivei de gen în activitatea Parlamentului European. Ca vicepreşedinte responsabil cu integrarea problematicii de gen în cadrul Comisiei pentru transport şi turism a Parlamentului European, consider că este nevoie de o politică de informare eficientă, care ţine cont în mod sistematic de egalitatea de gen şi care evită stereotipurile de gen. Solicităm comisiilor Parlamentului responsabile de cadrul financiar multianual şi de fondurile structurale să evalueze impactul din perspectiva genului al priorităţilor propuse în materie de cheltuieli, surse de venit şi instrumente de guvernanţă, înaintea adoptării cadrului financiar multianual (CFM). Astfel, se va garanta că CFM aferent perioadei 2014-2020 ţine seama de problematica de gen şi că toate programele finanţate de UE includ obiective legate de egalitatea de gen în cadrul reglementărilor de bază şi că alocă fonduri specifice pentru realizarea acestor obiective. Solicităm Comisiei să se ocupe şi să acorde prioritate într-o manieră mai consistentă şi mai sistematică, inegalităţilor de gen la nivelul proiectării şi al implementării tuturor politicilor şi insistăm asupra necesităţii îmbunătăţirii aspectelor legate de integrarea perspectivei de gen în toate politicile, pentru a putea realiza obiectivele egalităţii de gen ale Uniunii Europene.
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Das Ziel des „Gender Mainstreaming“ ist es, die Geschlechtergleichstellung auf allen gesellschaftlichen Ebenen durchzusetzen. Nachdem der Begriff 1995 Eingang in die internationale Politik gefunden hatte, verpflichtete sich die Union im Lissabon-Vertrag, bei all ihren Tätigkeiten darauf hinzuwirken, den Grundsatz der Geschlechtergleichstellung zu berücksichtigen und zu stützen. Ich habe zugestimmt.
Marina Yannakoudakis (ECR), in writing. − The Gustaffson report focuses on the gender balance within this institution; I believe it sends out a positive message about equality. I have always made it clear that I do not believe in prescriptive and patronising targets and quotas for women that come from Europe, we women deserve better than that. But I and the ECR Group are fully committed to raising the problem of the lack of women in the top posts in this parliament. As elected members we are law makers, our staff both, political and non-political are involved in the policies we make; it is right that we have women in the top positions of this Parliament. Two days ago the British Prime Minister announced that he was going to appoint a senior female adviser to assess the impact of every Government policy on women. This appointment highlights just how committed the British Government is to ensuring gender equality throughout all policies made by the UK Government. The ECR Group is strongly opposed to any budget increase at this delicate time for Europe’s economy, therefore we asked for split votes on paragraphs 2G, 4 and 6 – we voted against those references to the budget and funding.
Anna Záborská (PPE), písomne. − Ako predsedníčka výboru FEMM (2004 – 2009) som mala príležitosť stretať sa aj s politicky citlivými správami. Vďaka spolupráci všetkých politických skupín sa výbor FEMM tešil pozitívnemu imidžu. Bola som dvakrát spravodajkyňou takejto správy. Myslím si na základe toho, že tento problém poznám, a preto som nútená hlasovať proti tomuto uzneseniu. Siaha totiž nad rámec pôvodného uznesenia. Otázky transsexuálnych osôb sú vytrhnuté z ich politického a inštitucionálneho kontextu. Odporúčania uvedené v odseku 2 sú nereálne. Ich zavedenie by vyžadovalo špeciálne DG. Citujem našu významnú kolegyňu Astrid Lullingovú: „všetko, čo je prehnané, je bezvýznamné“.
Problematika rovnosti príležitostí žien a mužov je dôležitá otázka, ktorá mi je srdcu blízka. Musí byť preto riešená citlivo a predvídavo. Aby sme napredovali v rovnosti príležitostí v podobe vízie udržateľného rozvoja národov Európy aj v práci výborov, som zástancom zavedenia rodinného mainstreamingu k dosiahnutiu skutočnej a udržateľnej rovnosti príležitostí pre všetkých občanov. Lebo problému demografickej budúcnosti európskych národov sa v skutočnosti vyhýbame. A to aj napriek tomu, že demografia je kľúčom k budúcnosti spoločnosti.
Report: Isabella Lövin (A7-0362/011)
Χαράλαμπος Αγγουράκης (GUE/NGL), γραπτώς. – Η άναρχη αλίευση από μεγάλους στόλους στις θαλάσσιες περιοχές των κρατών μελών της ΕΕ και σε τρίτες χώρες, που περιλαμβάνεται στην Κοινή Αλιευτική Πολιτική, επιφέρει ισχυρό πλήγμα στα αλιευτικά αποθέματα, την επισιτιστική ασφάλεια και την προστασία του περιβάλλοντος, με οδυνηρές επιπτώσεις για τους λαούς. Η άναρχη αλιεία είναι σύμφυτη με το καπιταλιστικό σύστημα, για τη μεγιστοποίηση των κερδών των μεγάλων επιχειρηματικών ομίλων. Με πρόσχημα την «παράνομη» αλιεία, επιταχύνονται οι διαδικασίες για το μαζικό διωγμό των φτωχών ψαράδων, την καταστροφή αλιευτικών σκαφών «αντί πινακίου φακής», και ταυτόχρονα την ενίσχυση των μεγάλων επιχειρηματικών ομίλων που δραστηριοποιούνται στην αλιεία, τις υδατοκαλλιέργειες, τη μεταποίηση-εμπορία αλιευμάτων. Η ενίσχυση των κατασταλτικών μηχανισμών, όπως είναι η Ευρωπαϊκή Ακτοφυλακή, το Safe Sea Net, δεν πρόκειται να καταπολεμήσει την παράνομη αλιεία, αλλά θα χρησιμοποιηθούν ενάντια σε φτωχούς ψαράδες, μετανάστες, γενικότερα στο εργατικό κίνημα. Το ΚΚΕ καταψηφίζει την έκθεση «Η καταπολέμηση της παράνομης αλιείας και ο ρόλος της ΕΕ». Οι φτωχοί ψαράδες από την ΕΕ έχουν να περιμένουν μόνο καταστολή και την εξαφάνισή τους, φτώχεια και εξαθλίωση, προς όφελος των μονοπωλίων.
Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Représentant le premier marché pour les produits de la pêche au niveau mondial, l’UE est la première touchée par la pêche illégale. Au niveau mondial, 15% des captures en mer sont considérées comme illégales. Or, dans un contexte de baisse des stocks de poissons en mer et de dégradation progressive de l’écosystème marin, il est important que l’UE se positionne en tant que leader dans les débats internationaux et propose des mesures solides pour lutter contre la pêche illégale. Parmi ces mesures, on retiendra le renforcement de la transparence afin de mieux détecter les bateaux non déclarés. Il est impératif que l’UE respecte ses propres règles (le respect des quotas de pêche) afin de montrer l’exemple et conduire à une convergence des bonnes pratiques au niveau international.
Regina Bastos (PPE), por escrito. − A pesca ilegal, não declarada e não regulamentada (INN) é um problema grave e crescente no mundo inteiro que prejudica os esforços de conservação e gestão das unidades populacionais em todos os tipos de pesca de captura, leva à perda de oportunidades económicas e sociais, tanto no curto como no médio prazo, e tem reflexos negativos na segurança alimentar e na protecção do ambiente. A União Europeia tem especial responsabilidade em matéria de combate à Pesca INN, uma vez que é o maior mercado mundial de pescado e uma das grandes potências pesqueiras. Assim, o seu objectivo deverá ser prevenir, impedir e eliminar a pesca ilegal, não declarada e não regulamentada. O presente relatório apresenta as seguintes recomendações para se atingir esse objectivo: aumentar a capacidade de investigação de actividades criminosas no mar; incrementar a transparência e a rastreabilidade do pescado a fim de permitir a detecção de actividades de natureza criminal e reduzir os respectivos proventos; monitorizar ou, de preferência, proibir a venda de navios usados a companhias de armadores não identificáveis; aperfeiçoar a monitorização das actividades dos navios de pesca e da sua interacção com navios da marinha mercante. Pelo exposto, apoiei o presente relatório.
Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − La pesca illegale è un fenomeno molto diffuso: secondo le stime di uno studio recente essa rappresenta tra 11 e 26 milioni di tonnellate l'anno. Nel 2011 la FAO ha adottato un piano d'azione contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata che rappresenta una priorità della comunità internazionale. Anche se sono stati fatti progressi in specifiche zone di pesca, nella maggior parte dei casi ancora oggi questa dichiarazione rimane un valido punto di riferimento.
A mio avviso, l'UE ha una responsabilità particolare per quanto concerne la lotta alla pesca illegale. Essa costituisce, infatti, il più grande mercato per i prodotti della pesca a livello mondiale. Poiché circa i due terzi degli oceani mondiali non ricadono sotto la giurisdizione dei singoli Stati, risulta evidente che gli sforzi a livello nazionale e la cooperazione regionale non sono sufficienti per combattere l'illegalità.
Concordo, pertanto, con il relatore sull'opportunità di istituire nuove organizzazioni regionali di gestione della pesca o di ampliare il mandato di quelle esistenti al fine di coprire zone e/o specie attualmente non regolamentate. Inoltre, poiché la pesca illegale è agevolata dalla scarsa accessibilità alle informazioni, ritengo prioritaria l'introduzione di misure volte proprio ad aumentare la trasparenza sul mercato.
Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − La relazione di iniziativa riguarda un argomento importante per la conservazione della biodiversità e la salute della fauna marina; tutte le statistiche mondiali ci indicano che il fenomeno della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata rappresenta un problema in crescente aumento su scala mondiale. Inoltre, il fenomeno è via via sempre più legato ad altre attività pericolose per la pace e per la stabilità della convivenza civile tra uomini. Sempre più infatti navi che nascondono attività criminali, terroristiche e di contrabbando di stupefacenti, e le organizzazioni criminali usano le ampie porzioni di mare teatro di attività di pesca INN proprio perché queste aree sono difficilmente controllabili da parte delle autorità pubbliche nazionali e regionali. Giudico quindi positivamente questa relazione, come altre sullo stesso argomento e di medesimo orientamento, perché l’UE deve contribuire agli sforzi della comunità internazionale per la lotta contro la pesca INN, chiedendo a se stessa e agli Stati Membri di fare il possibile per debellare un fenomeno criminale, criminogeno che mette a rischio la sopravvivenza dell’ecosistema marino e minaccia, indirettamente, la sicurezza internazionale.
Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes Europos Sąjunga yra didžiausia pasaulyje žuvininkystės produktų importuotoja ir viena didžiausių pasaulio žvejybos veikėjų. Taigi, jai tenka didelė atsakomybė vaidinti pagrindinį vaidmenį sutelkiant tarptautinės bendruomenės jėgas kovai su neteisėta, nedeklaruojama ir nereglamentuojama žvejyba. Deja, neteisėta, nedeklaruojama ir nereglamentuojama žvejyba yra didelė aplinkos apsaugos ir ekonominė viso pasaulio tiek žvejybos jūrose, tiek žvejybos gėluosiuose vandenyse problema, kenkianti žuvininkystės valdymui, kelianti grėsmę žuvų išteklių tvarumui bei maisto saugumui. Ji taip pat iškraipo rinką ir sukelia neprognozuojamus padarinius visai visuomenei, įskaitant besivystančias šalis. Tokia neteisėta žvejyba ir susijusios komercinės veiklos rūšys sudaro nesąžiningą konkurenciją žvejams ir kitiems, kurie veiklą vykdo laikydamiesi įstatymų, bei sukelia ekonominių sunkumų žvejų bendruomenėms, vartotojams ir visam sektoriui. Taigi, kovojant su neteisėta žvejyba, būtina didinti koordinavimą tarp Komisijos, Bendrijos žuvininkystės kontrolės agentūros ir valstybių narių, siekiant pagerinti informacijos rinkimą ir mainus bei padėti griežtai ir skaidriai taikyti Europos Sąjungos žuvininkystės teisės aktus. Be to, valstybės narės ir Komisija turėtų užtikrinti kovą su neteisėta žvejyba jūrose ir vidaus vandenyse.
Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le rapport Lövin relatif à la lutte contre la pêche illicite, non déclarée et non réglementée (INN). Ce rapport fait des propositions concrètes pour lutter contre ce fléau au niveau mondial, en particulier au sein d'organisations internationales comme la FAO. Le rapport propose également de renforcer la traçabilité des produits de la mer, notamment avec l'utilisation de certificats de capture pour les poissons écoulés sur le marché international.
Ole Christensen, Dan Jørgensen, Christel Schaldemose og Britta Thomsen (S&D), skriftlig. − Vi, de fire danske socialdemokrater i Europa-Parlamentet har stemt imod forslaget om at oprette en europæisk kystvagt for at styrke den fælles overvågnings- og inspektionskapacitet (§ 12, anden del) samt forslaget om at harmonisere kystvagttjenester på europæisk plan (§ 13, anden del). Det skete ud fra vores betragtning om, at beføjelser, der knytter sig til kystvagtstjenester i EU, fortsat skal ligge hos medlemsstaterne.
Mário David (PPE), por escrito. − Infelizmente, a pesca ilegal existe e produz efeitos bastante negativos e perniciosos para a economia formal a nível planetário, bem como para a preservação sustentável dos nossos recursos naturais. Pela natureza do fenómeno da pesca não declarada, é impossível aferir com precisão o volume de capturas e o seu valor económico. Estima-se, contudo, que a percentagem seja de, pelo menos, 15 % das capturas totais. Tendo em conta este facto e por todos querermos continuar a comer peixe selvagem no futuro, parece-me essencial que a União, na qualidade de maior mercado mundial do peixe e uma das maiores potências piscatórias mundiais, seja o exemplo a seguir pelo resto do mundo. É, por isso, imperioso assegurar a subordinação do direito à pesca a critérios objectivos de transparência da titularidade das operações e capturas. É ainda fundamental que os Estados-Membros que não cumpram as suas obrigações percam os seus direitos de pesca. Existe ainda muito a fazer. O relatório dá conta deste facto. Considero, por isso, que, seja através de uma maior cooperação entre os Estados-Membros, seja a nível europeu, é possível combater a criminalidade (organizada ou esporádica) no domínio das pescas e promover o desenvolvimento formal, transparente e sustentável desta actividade.
Cornelis de Jong (GUE/NGL), in writing. − I support the main context of the report on combating illegal fishing at the global level and I voted in favour even though I strongly disagree with the wording of § 12 about the creation of a European coastguard in order to boost common monitoring and inspection capacity and to effectively combat current or future dangers at sea such as terrorism and piracy.
Anne Delvaux (PPE), par écrit. – De nos jours, la pêche illicite non déclarée et non réglementée représente entre 11 et 26 millions de tonnes chaque année, soit au moins 15% des prises mondiales, ce qui rend impossible une gestion durable sur le plan économique, social et environnemental, de l'exploitation des ressources marines à l'échelle mondiale. Qui plus est, la pêche illégale vient saper les efforts de gestion de la pêche, menace la pérennité des stocks de poisson et la sécurité alimentaire, tout en causant des distorsions de marché, ce qui a des répercussions économiques et sociales importantes sur l'ensemble de la société, y compris dans les pays en développement. Le rapport voté aujourd'hui est donc important car il demande aux Etats membres et à la Commission de veiller à lutter contre la pêche illégale en mer et souligne la nécessité de vérifier si les mécanismes de contrôles sont suffisants et effectivement mis en oeuvre. Qui plus est, le rapport demande la création de "garde-côte européen" de façon à développer la capacité commune de contrôle et d'inspection pour lutter contre la pêche illégale.
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei favoravelmente o relatório sobre o "combate à pesca ilegal a nível mundial – papel da UE", porque a pesca ilegal apenas poderá ser eficazmente combatida através do reforço da cooperação internacional. A UE deve envidar todos os esforços para mobilizar a comunidade internacional, no sentido de desenvolver instrumentos jurídicos, designadamente no quadro da Organização Mundial do Comércio, que permitam impedir e punir a pesca ilegal, que representa cerca de 15 % das capturas globais anuais, ou seja, um valor estimado entre 11 a 26 milhões de toneladas de pescado por ano.
Diogo Feio (PPE), por escrito. − A pesca ilegal é um fenómeno que coloca em risco todas as acções que a comunidade internacional e a União Europeia em especial têm feito para permitir equilibrar uma actividade pesqueira forte e dinâmica com a necessária reposição dos recursos haliêuticos. Embora pela sua natureza ilegal não seja possível ter dados precisos, a verdade é que estudos recentes referem 11 a 26 milhões de toneladas de pescado por ano, sendo que os 11 milhões representariam 15 % das capturas marinhas totais. Como Portugal é um país marítimo e pesqueiro, é para mim muitíssimo importante que a UE tome todas as medidas para proteger a pesca e para evitar as capturas ilegais que prejudicam todos, e muito em especial as comunidades que se dedicam à pesca como fonte principal de rendimento.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − No essencial, o relatório faz uma abordagem que consideramos correcta ao problema da pesca ilegal, não declarada e não regulamentada (INN). A valorização do papel das organizações multilaterais – como a ONU e a FAO – no combate a esta prática altamente lesiva dos ecossistemas marinhos parece-nos adequada, assim como a valorização do papel das Organizações Regionais de Gestão de Pescas. Além das consequências ambientais, esta é uma prática que acarreta igualmente consequências económicas e sociais extremamente nefastas, nalguns casos com prolongamentos e ligações ao crime organizado. Sem prejuízo de aspectos que mereceriam uma maior clarificação, no que respeita ao combate à pesca INN no interior da UE, terreno no qual seguramente teremos algumas divergências face à posição da relatora, valorizamos várias das propostas apresentadas no relatório, algumas delas inovadoras (por exemplo, relativamente aos Estados de comercialização e outras). Mas não podemos deixar de assinalar como profundamente negativas as alterações propostas pelo PPE, e aprovadas, relativas à criação de uma Guarda Costeira Europeia com funções de vigilância, inspecção e combate ao que consideram ser futuras ameaças no mar como o terrorismo e a pirataria. Trata-se de alterações lamentáveis, que extravasam claramente o âmbito do relatório e desfazem o consenso que, no essencial, havia sido alcançado durante o trabalho em comissão.
Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. − A pesca é uma actividade global, assim como é, necessariamente, a sua componente ilegal. A pesca ilegal não regulamentada e não declarada acarreta prejuízos significativos para um património comum da Humanidade, do qual fazem parte os oceanos e os seus imensos, embora finitos, recursos. Estima-se que, no mínimo, ela corresponda a 15 % do volume total de capturas, embora, na verdade, possa representar um valor bem superior. A conservação deste património é inequivocamente uma tarefa e uma responsabilidade comum da Humanidade. Por esta razão, é prioritário considerar o combate à pesca ilegal no âmbito da cooperação internacional estabelecida entre organizações multilaterais como a FAO. Assim, ganham particular premência o Acordo da FAO relativo às medidas a implementar pelos estados de porto, o Acordo das Nações Unidas sobre as Populações de Peixes, o Acordo da FAO para a Promoção do Cumprimento e a Convenção das Nações Unidas sobre o Direito do Mar. Mas discordamos da criação da Guarda Costeira Europeia apresentada pelo PPE. São alterações que extravasam claramente o âmbito do relatório e o debate que teve lugar durante a sua preparação. São, além disso, alterações que, consabidamente, estão longe de ser consensuais, ao contrário da generalidade das restantes medidas propostas no relatório, algumas delas inovadoras.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európska únia je najväčším dovozcom výrobkov rybného hospodárstva na svete a jednou z najvýznamnejších rybolovných veľmocí sveta. I preto má svoje opodstatnenie, aby zohrávala rozhodujúcu úlohu pri mobilizácii medzinárodného spoločenstva v boji proti nezákonnému, nenahlásenému a neregulovanému rybolovu (NNN rybolov). Takýto rybolov je jednou z najzávažnejších hrozieb pre biodiverzitu svetových oceánov. Zároveň je významným environmentálnym a hospodárskym problémom na celom svete v oblasti morského aj sladkovodného rybolovu a podkopáva úsilie o riadenie rybného hospodárstva. Taktiež ohrozuje udržateľnosť populácií rýb a potravinovú bezpečnosť a narúša trh, čo má nevyčísliteľný sociálny a hospodársky vplyv a predovšetkým negatívny dopad na spoločnosť ako takú. EÚ novým rozsiahlym a komplexným súborom opatrení v oblasti kontroly prevzala na seba vedúcu úlohu v boji proti NNN rybolovu.
Som však zároveň presvedčená, že je naďalej potrebné snažiť sa o zintenzívnenie koordinácie medzi Komisiou, Agentúrou pre kontrolu rybného hospodárstva Spoločenstva a členskými štátmi s cieľom zlepšiť zhromažďovanie a výmenu informácií a pomôcť pri dôslednom a transparentnom uplatňovaní právnych predpisov Únie týkajúcich sa rybného hospodárstva. EÚ by mala ísť príkladom a mala by prijať a presadzovať politiku transparentnosti pri rozhodovaní o riadení tohto hospodárstva v medzinárodných orgánoch a v tretích krajinách.
Estelle Grelier (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur la pêche illégale au niveau mondial, car son objectif est incontestable. La pêche illégale représente en effet pour la pêche légale une concurrence déloyale et va par ailleurs souvent de paire avec des conditions sociales dramatiques. Aucun cadre international ne permet aujourd'hui de partager des normes communes. Il est donc essentiel que l'Union Européenne soit force de proposition dans les instances dont elle est membre. Lors des prochains débats sur la PCP, je serai cependant vigilante sur la question des sanctions, évoquée dans ce rapport. La résolution préconise en effet le retrait de subventions européennes pour les contrevenants. Cette proposition nécessitera une concertation avec les acteurs locaux avant d'être envisagée. L'entrée en vigueur du permis à point est également accueillie favorablement, ce à quoi je ne peux adhérer en l’état des modalités d'application prévues actuellement. De plus, et au vu de la récente décision du gouvernement britannique d'arrêter le subventionnement de la sécurité en Manche, j'ai fait préciser dans ce rapport qu'il serait nécessaire que l'Union améliore son propre fonctionnement, en particulier en créant un service de gardes côtes européens, pour une meilleure coordination et une efficacité accrue de nos actions.
Mikael Gustafsson (GUE/NGL), in writing. − I generally support this very important report on combating illegal fishing at the global level, but in the final vote I abstained because I strongly disagree with the wording of paragraph 12 concerning the creation of a European coastguard in order to boost common monitoring and inspection capacity and to effectively combat current or future dangers at sea such as terrorism and piracy.
Jim Higgins (PPE), in writing. − I very much welcome this report in IUU fisheries, as highlighted in my intervention on the debate in Plenary today. This is an issue which needs to be dealt with to protect our seas and ensure fish for the future.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Žuvininkystė yra pasaulinė pramonė, tokia neišvengiamai yra ir neteisėta, nedeklaruojama ir nereglamentuojama (NNN) žvejybos dalis. Kaip žinia, norint kovoti su NNN žvejyba, reikalingas visuotinis bendradarbiavimas. Pasaulio vandenynai yra bendras žmonijos paveldas, juos išsaugoti yra bendra žmonijos pareiga. Pritariau tam, kad pasaulinio vandenyno valdysenos sistema yra būtina žuvininkystės valdymui, ypač atvirose jūrose, o dabartinis požiūris yra visiškai netinkamas. Būtina susiderėti dėl tarptautinių susitarimų, siekiant užtikrinti, kad teisė žvejoti priklausytų nuo būtinųjų kriterijų, susijusių su nuosavybės, operacijų ir laimikių skaidrumu, produktų atsekamumu ir kt., ir kad savo pareigų nevykdančios valstybės prarastų žvejybos teises. Galiausiai reikia pažymėti, kad daugeliui minėtų rekomendacijų įgyvendinti reikės daug išteklių. Daugeliui besivystančių šalių būtų sunku rasti tokių išteklių, tad reikia rasti būdų teikti pagalbą. Šiais laikais tai įprasta situacija. Tačiau tokia pagalba negali būti besąlyginė – nesėkmės atveju pagalbą gaunančios šalys turėtų sulaukti tokių pat pasekmių kaip ir kitos šalys, pvz., eksporto draudimo.
Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Ce rapport a été adopté par la commission de la pêche. Il s'agit d'un rapport important car la pêche illégale constitue l'une des plus sérieuses menaces pour la biodiversité. Ce rapport appelle l'Union européenne et les autorités de contrôle des États membres à se doter de ressources suffisantes (humaines, financières et techniques) afin de pouvoir pleinement lutter contre la pêche illégale. Par ailleurs, le rapport invite la Commission à identifier et sanctionner les opérateurs qui violent la législation de l'Union européenne, à créer la fonction de "garde-côte européen", à garantir la traçabilité totale et réelle des produits de la pêche et à augmenter les ressources allouées à la lutte contre la corruption et la criminalité organisée. J'ai soutenu ce rapport lors du vote en plénière.
Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Jak czytamy w sprawozdaniu połowy nielegalne, nieraportowane lub nieuregulowane szacuje się na 11–26 mln ton ryb każdego roku. W świetle zmniejszających się zasobów mórz i oceanów jest to liczba ogromnie niepokojąca, niosąca ze sobą zagrożenie nie tylko dla gospodarki, ale również dla środowiska naturalnego oraz światowego bezpieczeństwa żywnościowego. Jako Unia Europejska staramy się przeciwdziałać tym efektom, odbudowując uszczuplone zasoby i zapewniając zrównoważoną kontrolę nad prowadzonymi połowami poprzez egzekwowanie prawa z zakresu rybołówstwa, współpracę międzypaństwową, skuteczne kontrole, przejrzystość i dostęp do informacji. Musimy także stanowić dobry przykład dla krajów trzecich i zachęcać je do podejmowania efektywnych działań skierowanych przeciw szkodliwym praktykom.
Jacek Olgierd Kurski (ECR), in writing. − I was born and raised on the coast and even now spend a large part of my life within sight and smell of the sea. Those who make their living in difficult and dangerous conditions on the ocean waves cannot but be close to my heart, and I am keen for European solidarity to extend far beyond the borders of the Union. Nevertheless, I am concerned by the subtle assumptions present in the language of the motion. I remind colleagues and the Commission that we are in a time of economic crisis, where tax revenues and thus public resources are severely stretched. I would remind colleagues of the need for budgetary discipline and the desirability of a critical eye in all that we do. I do not doubt the good intentions of the motion, but I consider it irresponsible of colleagues to call for an increase in spending without identifying from where the resources should come.
David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution on Illegal, Unreported and Unregulated (IUU) fishing. IUU fishing undermines efforts to conserve and manage fish stocks in all capture fisheries. When confronted with IUU fishing, national and regional fisheries management organisations can fail to achieve management goals. This situation leads to the loss of both short and long-term social and economic opportunities and to negative effects on food security and environmental protection. IUU fishing can lead to the collapse of a fishery or seriously impair efforts to rebuild stocks that have already been depleted. Existing international instruments addressing IUU fishing have not been effective due to a lack of political will, priority, capacity and resources to ratify or accede to and implement them.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − O combate à pesca ilegal é de grande relevância pois representa uma das ameaças mais graves para a biodiversidade dos oceanos e constitui uma fonte de concorrência desleal para os pescadores que respeitam as regras em vigor. Com a aprovação deste relatório, o PE apela a uma acção internacional coordenada para combater este tipo de pesca, propondo que sejam reforçadas as inspecções no mar, que seja vedado o acesso dos mercados a esses produtos e que sejam aplicadas sanções aos Estados negligentes. O volume de capturas da pesca ilegal, não declarada e não regulamentada (INN) foi estimado entre 11 e 26 milhões de toneladas anuais, equivalentes a pelo menos 15 % das capturas globais, o que inviabiliza uma gestão sustentável, do ponto de vista económico, social, ambiental e dos recursos marinhos mundiais. A luta contra a pesca INN requer, para ser eficaz, uma cooperação internacional e um intercâmbio abrangente de informação sobre os navios de pesca, as suas actividades e capturas.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The report stresses that, in order to close markets to illegal seafood, new measures are needed, such as compulsory registration of fishing vessels above 10GT (gross tonnage), a global catch certification scheme, international exchange of information on vessels’ activities, import controls, etc. I am in favour.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − Illegaler, nicht gemeldeter und unregulierter Fischfang ist ein Problem, dessen weltweite Perspektive viel zu lange nicht beachtet wurde. Hier müssen umfassende und gemeinsame Maßnahmen erfolgen, damit sich das Beispiel der somalischen Fischfänger, die nach illegaler Überfischung in die Piraterie wechselten und die Sicherheit der Schifffahrt in diesen Gewässern massiv beeinträchtigen, nicht wiederholt. Weiter gilt es noch die zu negativen Folgen für die Nahrungsmittelsicherheit und den Umweltschutz zu beachten. Illegale Fischerei kann schließlich zum Zusammenbruch eines Fischbestandes führen oder die Bemühungen um Wiederauffüllung bereits dezimierter Bestände ernstlich beeinträchtigen. Die EU kann – wie im Bericht richtigerweise angeführt wird – nicht im Alleingang dem illegalen, nicht gemeldeten und unregulierten Fischfang ein Ende setzen. Hier ist ein koordiniertes Vorgehen auf internationaler Ebene und durch multinationale Abkommen sinnvoller. Ich habe mich daher der Stimme enthalten.
Claudio Morganti (EFD), per iscritto. − L'attività di pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, rappresenta un danno enorme per tutto il sistema: diverse inchieste mostrano dati allarmanti, secondo cui non meno del 15% delle catture mondiali deriverebbe da attività illecite. Questo dato fa ben comprendere come, anche da un punto di vista economico, questa realtà sia divenuta insostenibile. La pesca regolare contribuisce anche al rispetto e al mantenimento di adeguati criteri di sostenibilità ambientale marittima. Si può ben immaginare come l'attività di pesca illegale sia difficilmente riconducibile entro i soli confini marini di uno Stato, ma spesso comprende aree molto più vaste, ed è quindi necessaria una azione comune e una collaborazione sempre maggiore. Credo inoltre che l'istituzione di una "guardia costiera europea", come indicato nella relazione, potrebbe permettere di aumentare la comune capacità di monitoraggio e ispezione e di lottare efficacemente contro le minacce attuali o future in mare, come appunto la pesca illegale, ma anche il terrorismo, la pirateria, i traffici e l'inquinamento marino. La relazione analizzata tocca tutti questi e molti altri aspetti importanti, ed è per questo motivo che ho deciso di dare il mio voto positivo.
Paul Murphy (GUE/NGL), in writing. − I fully support efforts to eliminate IUU fishing due to its negative impact on the environment and therefore support most of the contents of this report. However, I abstained due to paragraphs 12 and 13, which call for greater cooperation and harmonisation between European coastguards. This would include greater exchange of information and integrated surveillance. I see the need to have a monitoring and enforcement force on the seas and coast to combat illegal fishing and other undesirable practices such as pollution and piracy, but I oppose those paragraphs as the increased powers that this would give to coastguards would not just be used against these practices but also against the civil liberties and rights of others, in particular asylum seekers and immigrants. I therefore abstained in the vote on the report.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kadangi tiek ES, tiek kiekviena valstybė narės turi dėti visas pastangas, kad užkirstų kelią neteisėtos žvejybos plitimui pasaulio mastu. Siekiant padidinti bendrus priežiūros ir kontrolės pajėgumus, turi būti vykdomas koordinuotas bendradarbiavimas, ypač tam, kad būtų suderinta Europos pakrančių apsaugos funkcija. Manau, kad yra tikslinga raginti Komisiją susitarimuose su besivystančiomis šalimis padidinti žuvininkystės sektoriui skiriamą finansavimą. Be to, tiek Komisija, tiek Taryba turi aktyviau kovoti su korupcija ir organizuotu nusikalstamumu šioje srityje ir skirti didesnį finansavimą prevencinių priemonių įgyvendinimui.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − A grande maioria da superfície dos oceanos (dois terços) não se encontra sujeita à jurisdição dos Estados. Nesta medida, problemas como os da pesca global reclamam respostas integradas dos vários Estados, já que, isoladamente, estes não têm capacidade de reacção. Neste contexto, a União Europeia deverá desempenhar uma posição de primazia, munindo-se dos instrumentos necessário para combater a pesca ilegal e reforçando a cooperação com organizações internacionais aptas a desempenharem actividades de controlo e vigilância com um vasto substrato de apoio. De uma regulação das pescas depende não só a existência de um mercado concorrencial justo, mas também, e sobretudo, a própria sustentabilidade de algumas espécies piscícolas e o equilíbrio do ecossistema. Nesta medida, votei em sentido favorável.
Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Si è votata oggi durante la seduta plenaria di Strasburgo la relazione dell'on. Lövin, la quale propone il rafforzamento delle ispezioni, la chiusura dei mercati al pescato fuorilegge e sanzioni per gli Stati che non si conformano alle norme in vigore. Un'azione di livello internazionale credo sia necessaria, poiché due terzi delle acque mondiali sono fuori da qualsiasi giurisdizione e le flotte di pescherecci sono mobili e spesso non rispettano i regolamenti. L'UE, in qualità di maggior potenza di pesca mondiale, dovrebbe assumersi la responsabilità di mobilitare la comunità internazionale a tal fine.
È stimato che circa il 15% della pesca mondiale, fra gli 11 e i 26 milioni di tonnellate per anno, proviene da pesca illegale. Pertanto, così come afferma la risoluzione, è impossibile difendere le risorse marine senza contrastare la pesca illegale. Le nuove misure dovrebbero includere la registrazione obbligatoria dei pescherecci sopra le/i 10GT, lo sviluppo di sistemi di recupero di documentazione, l'uso obbligatorio di sistemi elettronici di controllo dei pescherecci (VMS), lo scambio d'informazioni sulle attività delle navi, controlli all'importazione e un accordo sulla chiusura dei mercati di pesce catturato illegalmente.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The FAO adopted a Plan of Action to combat Illegal, Unreported and Unregulated (IUU) fishing in 2001, which has since been a declared priority of the international community. IUU fishing undermines efforts to conserve and manage fish stocks in all capture fisheries. When confronted with IUU fishing, national and regional fisheries management organizations can fail to achieve management goals. This situation leads to the loss of both short and long-term social and economic opportunities and to negative effects on food security and environmental protection. IUU fishing can lead to the collapse of a fishery or seriously impair efforts to rebuild stocks that have already been depleted. Existing international instruments addressing IUU fishing have not been effective due to a lack of political will, priority, capacity and resources to ratify or accede to and implement them. (FAO 2001 Plan of Action, first paragraph) By its very nature, the extent of IUU fishing is impossible to estimate with any precision, but it is known to be very large. One recent study suggested it accounted for between 11 and 26 million tonnes per year. Even the low end of that range is equivalent to 15% of marine catches.
Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo provvedimento perché la pesca illegale internazionale pregiudica gli sforzi di conservazione e gestione delle risorse ittiche in tutti i mari del mondo. Questa situazione non comporta solo gravi conseguenze sulla sicurezza alimentare e sulla protezione dell'ambiente, ma anche la perdita di opportunità economiche e sociali a breve e a lungo termine. La pesca illegale infatti può determinare il collasso di una zona di pesca, compromettendo gravemente gli sforzi volti a ricostituire gli stock ittici ormai depauperati. Gli attuali strumenti internazionali volti a combattere questo fenomeno non sono stati finora efficaci a causa della mancanza di volontà politica, di priorità, di capacità e di risorse per ratificarli. L'Unione Europea a riguardo ha una responsabilità specifica molto importante, in quanto costituisce il più grande mercato per i prodotti della pesca a livello mondiale nonché una delle maggiori potenze in tale settore.
Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση της κ. Lövin καθώς διαπραγματεύεται ένα πολύ σημαντικό ζήτημα, αυτό της παράνομης αλιείας. Η Ευρωπαϊκή Ένωση (ΕΕ) φέρει ιδιαίτερη ευθύνη στο ζήτημα της καταπολέμησης της παράνομης αλιείας δεδομένου ότι συνιστά τη μεγαλύτερη αγορά αλιευτικών προϊόντων σε παγκόσμια κλίμακα και μία από τις μεγαλύτερες αλιευτικές δυνάμεις. Συγχαίρω την Κα Lövin για την σημασία που δίνει στο γεγονός ότι παρατηρείται έλλειψη πρόσβασης σε πληροφορίες, αλλά και έλλειψη διαφάνειας όσον αφορά τις ονομασίες των σκαφών και την ταυτότητα των πραγματικών ιδιοκτητών τους, δεδομένου ότι αυτή η πρόβλεψη κρίνεται απαραίτητη για την αντιμετώπιση του προβλήματος και τα κράτη μέλη οφείλουν να λάβουν ευρύ φάσμα μέτρων για τη βελτίωση της διαφάνειας.
Antolín Sánchez Presedo (S&D), por escrito. − Los mares y los océanos representan más del 90 % del espacio vital disponible, cubren un 71 % de nuestro planeta y son patrimonio de la humanidad.
Conservar su biodiversidad y gestionar responsablemente sus recursos es una prioridad internacional que requiere un sistema de gobernanza global. La pesca ilegal, que equivale al menos al 15 % de las capturas según determinadas estimaciones, socava este propósito, supone una pérdida de oportunidades económicas y sociales y repercute en la seguridad alimentaria y el medioambiente.
A la UE, que cuenta con reglamentos al respecto, le incumbe una especial responsabilidad por ser un importante actor en el sector y el principal mercado mundial. Felicito a la ponente por un informe repleto de iniciativas que aportan transparencia sobre barcos, licencias, capturas, ordenación y gestión de las actividades pesqueras en alta mar, la costa, los puertos y los mercados.
Agradezco que acoja mis enmiendas para exigir que una organización en el sistema de las Naciones Unidas desarrolle evaluaciones independientes del cumplimiento de la normativa por parte de los Estados de pabellón, pedir instrumentos legales internacionales para perseguir y sancionar el comercio con pesca ilegal y respaldar el objetivo de la FAO para acabar con los puertos de conveniencia, puerta de entrada del comercio de capturas ilegales.
Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − La pesca illegale pregiudica gli sforzi di conservazione e gestione delle risorse ittiche in tutte le zone di pesca di cattura. A causa di questo fenomeno, le organizzazioni nazionali e regionali di gestione della pesca possono trovarsi nell'impossibilità di raggiungere gli obiettivi di gestione. Questa situazione comporta la perdita di opportunità economiche e sociali a breve e a lungo termine, oltre a ripercuotersi negativamente sulla sicurezza alimentare e sulla protezione dell'ambiente.
Grazie alla sua nuova legislazione l'Unione europea si è dotata di strumenti per combattere la pesca illegale. Per riuscire a persuadere altri Stati a intervenire a loro volta, l'Unione per prima deve avere un comportamento esemplare. Le organizzazioni regionali di gestione della pesca esistenti presentano differenze significative quanto all'approccio nei confronti della pesca illegale e alle misure giuridiche, comprese le sanzioni, applicate per combatterla. In virtù della natura globale delle attività di pesca, la maggior parte delle iniziative per contrastare il fenomeno devono essere attuate tra le organizzazioni regionali. Infine, l'Unione europea potrebbe al contempo sostenere le iniziative globali esistenti nonché proporne di nuove.
Nuno Teixeira (PPE), por escrito. − A questão da pesca ilegal é uma das grandes preocupações da União Europeia no seio da política da pesca. Apesar da dificuldade em determinar o volume de pesca ilegal, este está avaliado entre 11 e 26 milhões de toneladas por ano. A União Europeia tem neste domínio uma particular responsabilidade, uma vez que é uma das maiores potências em matéria de pescas e o maior mercado à escala mundial. Assim, o Parlamento Europeu apoiou uma série de propostas relativas a iniciativas em organizações internacionais, ao reforço da transparência e do papel da UE nesta área, bem como à cooperação entre Estados-Membros e ao combate ao crime organizado a fim de contribuir para melhorar o problema da pesca ilegal.
Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul privind rolul UE în combaterea pescuitului ilegal la nivel mondial deoarece Comisia şi statele membre trebuie să coopereze în vederea instituirii unui serviciu european de pază de coastă pentru a spori capacitatea de monitorizare şi inspecţie şi a combate în mod eficient pericolele de pe mare, cum ar fi terorismul, pirateria, pescuitul ilegal, traficul sau chiar poluarea marină. Am votat pentru amendamentul care îndeamnă Comisia să îşi continue eforturile de promovare a schimbului de informaţii în scopul integrării supravegherii maritime şi îndeosebi schimbul de informaţii care viza armonizarea serviciilor de pază de coastă la nivel european. Menţinerea şi dezvoltarea industriei europene a pescuitului depinde într-o anumită măsură de monitorizarea strictă a activităţilor aferente pescuitului ilegal, nedeclarat si nereglementat (INN) în cazul produselor pescăreşti comercializate pe piaţa europeană şi mondială. Subliniem importanţa acestui sector pentru amenajarea teritorială, siguranţa alimentară, menţinerea locurilor de muncă şi conservarea resurselor în apele UE. Limitele care existau în trecut în monitorizarea, controlul şi supravegherea activităţilor de pescuit au fost în mare măsură depăşite graţie progreselor tehnologice, inclusiv dezvoltării tehnologiilor spaţiale şi de comunicare prin satelit, iar soluţia combaterii pescuitului INN este, în primul rând, asumarea de către guverne a voinţei politice de a acţiona eficient şi responsabil.
Derek Vaughan (S&D), in writing. − I welcome today’s report which calls for the EU to lead the fight against Illegal, Unreported and Unregulated fishing. The only way to deal with this issue is by taking international action, and the EU needs to take an active role in order to protect EU fishermen and fishing industries. Illegal fishing is extremely difficult to regulate. I welcome calls to close markets to illegal seafood and to impose sanctions on states that do not meet international obligations. Putting a stop to illegal fishing now is vital – fish stocks are dangerously low and the threat of illegal fishing could prove disastrous for many people who make their living in this industry. I fully support proposals for better coordination between countries and believe that the EU needs to work with big players such as Japan, the US and China to see how this can be stamped out on a global level.
Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – J'ai voté pour ce rapport qui réaffirme notre volonté de faire de l'Union un leader dans le combat contre la pêche illégale, non-déclarée et non-règlementée (INN). En tant que premier importateur de produits maritimes et possédant l'une des plus grandes flottes au monde, je suis persuadée que l'Union doit montrer l'exemple pour rallier l'ensemble de la communauté internationale. En effet, puisque deux tiers des espaces marins sont situés en haute-mer et échappent à toute juridiction nationale, seule une solution mondiale et concertée peut être efficace. La pêche INN représente plus de 15 % des prises et menace la gestion durable des ressources halieutiques mais aussi l'ensemble de la filière. Pourtant, les instruments de lutte contre ce fléau existent déjà au sein de l’Organisation des Nations Unies pour l’alimentation et l’agriculture (FAO) et de l'Union. Je regrette donc que ce soit la seule volonté politique qui fasse aujourd'hui défaut pour appliquer ceux-ci de manière généralisée et responsable. Il ne tient qu'à nous d'agir dès aujourd'hui pour préserver nos océans. Tous les acteurs doivent concourir à cet effort : les Etats membres de la FAO en respectant leurs engagements mais aussi les citoyens en consommant de manière responsable ces ressources qui s'épuisent.
Angelika Werthmann (NI), schriftlich. − Die Weltmeere sind ein Kollektivgut und ihre Erhaltung liegt in unserer gemeinsamen Verantwortung. Obwohl im Rahmen der „Gemeinsamen Fischereipolitik“ im Finanzrahmen 2007-2013 jährlich ein dreistelliger Millionenbetrag bereitgestellt wurde, sind die Europäischen Fischbestände heute in einem miserablen Zustand. Offensichtlich wurden die Gelder nicht richtig eingesetzt. Dementsprechend und in der Überzeugung, dass es hinsichtlich unserer Meere kurz vor zwölf steht, habe ich dafür gestimmt, dass aus diesen EU-Geldern künftig auch eine „Europäische Küstenwache“ finanziert werden soll. Die meisten der genannten Vorschläge beziehen sich auf gute Fischereibewirtschaftung. Hinsichtlich der Bekämpfung des illegalen Fischfanges, der geschätzt 15 %, ausmacht, wird ein Maßnahmenpakt für mehr Transparenz vorgelegt. Ich bin davon überzeugt, dass verpflichtende Transparenzvorschriften und effektive Bekämpfungsinstrumente eine Voraussetzung für eine erfolgreiche Bekämpfung des illegalen Fischfangs sind. Ich habe dem Bericht zugestimmt.
Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − 26 milioni di tonnellate all'anno, una cifra spropositata! Il volume della pesca illegale ha raggiunto livelli altissimi, equivalenti al 15% delle catture, e costituisce oramai il più grande mercato al mondo di prodotti ittici. È chiaro dunque che l'Unione europea, tramite le dovute azioni diplomatiche, debba introdurre le necessarie misure volte a migliorare la trasparenza e ad arginare il proliferare della pesca illegale. Per queste ragioni ho espresso il mio voto favorevole al testo della collega Lövin.
(Denní zasedání, které bylo přerušeno ve 13:30, pokračovalo v 15:00.)