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Procedure : 2011/2262(BUD)
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A7-0395/2011

Debatten :

Stemmingen :

PV 01/12/2011 - 6.4
Stemverklaringen

Aangenomen teksten :

P7_TA(2011)0523

Volledig verslag van de vergaderingen
Donderdag 1 december 2011 - Brussel Herziene uitgave

7. Stemverklaringen
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  El Presidente. − Pasamos ahora a las explicaciones de voto.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'attivazione dello strumento di stabilità pone in evidenza ancora una volta la cruciale necessità di una sempre maggiore flessibilità del bilancio dell'Unione europea. Al tempo stesso, nonostante l'aumento contenuto degli stanziamenti d'impegno di alcune linee di bilancio e di numerose riduzioni della dotazione di altre linee di bilancio, i massimali dalla sottorubrica 1a e della rubrica 4 non consentono di finanziare in maniera sufficiente determinate priorità fissate dal Parlamento e dal Consiglio.

Nel quadro del bilancio generale dell'Unione per l'esercizio 2012, lo strumento di flessibilità è quindi utilizzato per fornire la somma di 30,75 milioni di euro in stanziamenti d'impegno nella sottorubrica 1a e di 208,67 milioni di euro in stanziamenti di impegno nella rubrica 4. L'attivazione dello strumento di flessibilità per il finanziamento della strategia UE 2020 impegnerà quindi un importo complessivo di 239,42 milioni di euro.

Questi dati ci soddisfano e di qui la motivazione del nostro voto.

 
  
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  Daniel Hannan (ECR). - Mr President, I wonder where it comes from, this idea that the way to get rich is by receiving subsidies? It is not true of individuals and it is not true of nations. If it were true, Greece would now be the wealthiest country in the EU, and there would be angry, impoverished, penurious German crowds protesting about the bail-out that they were getting from Athens.

But of course, as we have seen in the European Union, the reverse is true; the effect of receiving large subsidies is in fact deleterious to your GDP. The reason for that is that among states, as among individuals, people will eventually begin to arrange their affairs around qualifying for the hand out. Just as within a nation, welfare can be debilitating to the recipient, so among nations the same principle pertains. Excessive intervention at EU level, excessive spending, was the cause of our problem. It is not going to be the solution.

 
  
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  Ashley Fox (ECR). - Mr President, today we approved the EU budget for 2012, agreeing to an increase in spending of 2% and this actually represented a victory for Member States and taxpayers over this Parliament and the Commission. Hard though it is to believe, the Commission called for an increase of 4.3% and the Parliament wanted an increase of 5.3% – this at a time when national governments are having to increase taxes and cut expenditure at home.

Could there be any better illustration of how detached both the Commission and this Parliament have become from the real world? In my view, even a 2% increase is too high; we should cut the EU budget and save our taxpayers’ money. Rather than asking for increases in funds, the Commission should concentrate on spending wisely the money it already receives.

 
  
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  George Lyon (ALDE). - Mr President, could I too seek to back the budget as agreed today. I welcome the deal which has been found between the Council and Parliament for next year’s budget which now reflects the reality of tough budgetary decisions being taken at national level right across Europe. The European Union has the responsibility to share the burden of the economic crisis and take part in the joint effort towards budget austerity and responsible spending.

For this reason I support the 2% overall increase decided today, which is way below the original budget bid of 5% by the Commission and 5% by Parliament. It was the right thing to do. It is the only realistic way forward with the EU annual budget; I welcome my colleagues’ support in Parliament and I congratulate the colleagues who negotiated this deal last week. It is a good decision and one which reflects well on this Parliament.

 
  
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  Peter Jahr (PPE). - Herr Präsident! Zunächst einmal kann man feststellen, dass auch das Europäische Parlament seiner Verantwortung hier gerecht geworden ist. Wir haben in dem nötigen Zeitfenster einen Haushalt verabschiedet, insoweit ist die Welt in Ordnung. Das ist die gute Nachricht.

Die andere, die schlechte Nachricht – worüber ich mich auch persönlich sehr ärgere – ist, dass die Mitgliedstaaten ständig neue Aufgaben für das Europäische Parlament haben und uns ständig neue Aufgaben übertragen, aber dann, wenn es um die Finanzierung geht, die notwendigen finanziellen Mittel nicht mit übertragen.


Das wird unsere Aufgabe sein für die Zukunft: Es muss hier einen fairen Handel, einen fairen Deal geben. Zusätzliche Aufgaben für das Europäische Parlament bedeuten natürlich auch zusätzliche Finanzierung, zusätzliche finanzielle Mittel. Deshalb habe ich mich bei diesem Antrag der Stimme enthalten. Aber nochmals: Das Europäische Parlament ist seiner Verantwortung gerecht geworden und hat im vorgesehenen Zeitfenster den Haushalt beschlossen.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, dopo quindici ore di negoziato costruttivo, il bilancio 2012 chiude con un livello degli stanziamenti di pagamento approvato pari a 129,08 miliardi di euro, corrispondenti all'ammontare adottato dal Consiglio nella posizione del luglio scorso. Invece, l'ammontare degli stanziamenti d'impegno è pari a 147,23 miliardi di euro, superiore di quasi un miliardo all'importo della posizione del Consiglio.

Durante i negoziati, quando si è capito che non vi sarebbe stata possibilità di manovra sugli stanziamenti di pagamento, tenuto conto che le delegazioni dei paesi membri avevano illustrato le difficoltà in cui versano i bilanci nazionali, l'approccio del Parlamento europeo si è orientato sul livello degli impegni, con particolare riferimento alla competitività e alle relazioni esterne. Per questo io esprimo appoggio a questo bilancio 2012 che, considerato il periodo di difficoltà economica e finanziaria, ha comunque trovato una soluzione di ampio respiro nel capitolo della competitività, ad esempio guardando all'innovazione e agli investimenti utili per una futura ripresa europea.

E voglio concludere ricordando che è stato raggiunto l'accordo, per la prima volta dall'introduzione della nuova procedura secondo il trattato di Lisbona, entro il termine per la conciliazione.

 
  
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  Sergio Gutiérrez Prieto (S&D). - Señor Presidente, desde el año 2010 estamos viviendo, especialmente en la zona del euro, una crisis sin precedentes de la deuda soberana en nuestra historia reciente, que está demostrando las debilidades de los instrumentos europeos para luchar contra la especulación de los llamados «mercados».

Uno de los instrumentos de los que disponemos en la zona del euro es el Banco Central Europeo, cuya ambición política para atajar la crisis de la deuda y apostar por el crecimiento ha sido, desde mi punto de vista, claramente insuficiente: primero, en relación con el crecimiento, renunciando a una bajada de los tipos de interés –que sí han hecho otros bancos centrales– que incentivara el consumo y la inversión para promoverlos dentro de sus competencias; y, en segundo término, en relación con la deuda soberana, interviniendo en los mercados secundarios sólo en los momentos límites, y sin ser capaz de capaz de movilizar y utilizar todos sus recursos para luchar contra la especulación y a favor de la protección de nuestra moneda común, actuando como un banco de último recurso, sí, pero ágil y decidido.

Todo ello explica las razones de nuestra intención de voto en este informe y también nuestras exigencias de cara al futuro sobre el papel que tiene que desempeñar el Banco Central Europeo.

 
  
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  Elena Băsescu (PPE). - Am votat pentru acest raport, deoarece trebuie menţinută stabilitatea pieţelor financiare. Este nevoie ca Europa să dispună de un cadru adecvat pentru politica economică, limitând datoriile din sectorul public. Salut poziţia proactivă a Băncii Centrale Europene pe durata crizei. Este, însă, important ca metodele de evaluare folosite să fie făcute publice.

Totodată, ar fi oportun ca BCE să asigure o mai bună informare privind fondurile băncilor centrale din zona euro. Sprijin instituirea unei supravegheri macroprudenţiale pentru sistemul financiar. Ea trebuie să ţină cont de diferenţele dintre statele membre din zona euro şi cele din afara acesteia. Atrag atenţia, însă, că este nevoie de o poziţie constructivă şi echilibrată din partea băncii faţă de toate ţările Uniunii Europene. BCE trebuie să utilizeze în mod responsabil instrumentele de care dispune, inclusiv tipărirea de bani.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la relazione che ci ha presentato oggi la BCE ricomprende dei dati che mi sembrano assolutamente interessanti: nel 2010 la BCE ha registrato un risultato lordo di 1 334 milioni di euro; il calo rispetto all'esercizio precedente è riconducibile, da una parte, alla riduzione degli interessi attivi netti per effetto di tassi di interesse più modesti sia sulle operazioni di rifinanziamento principali dell'eurosistema sia sulle riserve ufficiali denominate in dollari statunitensi e, dall'altra, al fatto che nel 2010 non sono state effettuate vendite di oro.

Il Consiglio direttivo ha deciso di trasferire, al 31 dicembre del 2010, un importo di 1 163 milioni di euro al fondo di accantonamento, che ha così raggiunto il suo attuale limite massimo consentito. La BCE ha quindi chiuso l'esercizio 2010 con un utile netto di 171 milioni di euro, che il Consiglio direttivo ha deciso di distribuire per intero alle banche centrali nazionali dei paesi dell'area dell'euro.

Il fondo di accantonamento è destinato alla copertura dei rischi di cambio, di tasso di interesse, di credito e di prezzo dell'oro, la sua entità e l'esigenza stessa di continuare a disporne sono riesaminati con cadenza annuale.

I proventi ordinari della BCE sono rappresentati dai redditi generati dall'investimento delle riserve ufficiali di cui dispone e dal portafoglio detenuto a fronte dei fondi propri, nonché dagli interessi attivi sulla quota dell'8% del valore totale delle banconote in euro in circolazione ad essa assegnata e dagli interessi attivi netti derivanti dai portafogli costituiti ai fini della politica monetaria nell'ambito del programma per l'acquisto di obbligazioni garantite e del programma per il mercato dei titoli finanziari.

 
  
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  Hans-Peter Mayer (PPE). - Herr Präsident! Ich habe gegen die Änderung der Begleitmaßnahmen für den Bananensektor gestimmt, weil in diesem Bericht die Entscheidungen des Vertrags von Lissabon in keiner Weise berücksichtigt werden. Der Bericht ermöglicht es dem Rat, weitreichende Entscheidungen zur Entwicklungspolitik in zehn wichtigen AKP-Ländern alleine zu treffen. Es gibt weder einen politischen noch einen rechtlichen Grund, warum das Parlament nicht im Verfahren der delegierten Rechtsakte über die Entwicklungspolitik mitentscheiden sollte. Im Gegenteil: Das Parlament sollte als Vertreter des Volkes ganz besonders auf seine Kompetenzen achten, damit es mitentscheiden kann, unter welchen Bedingungen und für welche Zwecke Steuergelder in der Entwicklungspolitik verwendet werden. In einer Absichtserklärung für die Zeit nach 2013 hat der Rat zugestimmt, die delegierten Rechtsakte gebührend in Erwägung zu ziehen. Ich halte das für eine Missachtung der Rechte des Parlaments. Die Kompetenzen sind klar verteilt. Wir sollten darauf nicht verzichten!

 
  
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  Michael Cashman (S&D). - Mr President, on behalf of the European Parliamentary Labour Party, we voted in favour of this report because we had no guarantees that alternative sources of funding and financing would be found. Furthermore, we cannot fight our interinstitutional fights on the back of the world’s poorest.

The package is a compromise, agreed by the European Parliament as part of the conciliation team, and we need to be seen as reliable partners. The non-approval of the DCI Banana Accompanying Measures could well mean the loss of the declaration which was agreed as part of that package and which contains an improved position for Parliament in including delegated acts in the future financing instruments.

Finally, we regret that the Council was not willing to accommodate further and that this agreement does not create a precedent for future negotiations on the instruments, for which delegated acts will have to be included.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, il Parlamento europeo è pronto ad accettare il pacchetto di compromesso, in quanto la durata restante degli attuali strumenti è breve, ma a causa della rigidità del Consiglio non è stato possibile migliorare ulteriormente il testo dello strumento, in particolare per quel che concerne il ruolo del Parlamento nelle decisioni strategiche per le quali la parità tra i colegislatori è fondamentale.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la revisione di metà percorso prevista ai sensi dei regolamenti istitutivi degli strumenti finanziari ha avuto l'effetto di far emergere una sostanziale distanza di vedute tra Parlamento europeo, Commissione e Consiglio sulle modalità di approvazione dei programmi pluriennali di cooperazione con i paesi in via di sviluppo.

La distanza di posizione ha reso necessaria la convocazione del comitato di conciliazione con un trilogo che ha portato alla formulazione delle quattro proposte di compromesso. Nel caso dello strumento con i paesi industrializzati, la modifica era volta ad estendere l'ambito geografico dei programmi ICI ai paesi emergenti che figurano ancora tra i beneficiari dello strumento tradizionale di cooperazione.

L'aspetto negoziale più delicato ha riguardato la richiesta del Parlamento di includere nei testi dei regolamenti le allocazioni finanziarie specifiche per paesi o regioni, in termini monetari o percentuali. Per il Consiglio e la Commissione tali allocazioni non possono che essere indicative e non deve essere pregiudicato l'esercizio di allocazione dei fondi per regioni e paesi ad opera di Consiglio e Commissione ai sensi delle vigenti procedure.

 
  
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  Miroslav Mikolášik (PPE) - Ľudské práva, demokracia a právny štát sú základnými hodnotami, na ktorých je založená Európska únia. Sú zakotvené v jej zakladajúcej zmluve a boli posilnené prijatím Charty základných práv. Únia aktívne podporuje univerzálne ľudské práva a obhajuje ich nielen v rámci svojho územia, ale aj vo vzťahoch s tretími krajinami. Nový právny rámec Európskeho nástroja financovania na podporu demokracie a ľudských práv vo svete má potenciál zlepšiť efektívnosť a transparentnosť vonkajšej pomoci Spoločenstva. Musíme vziať do úvahy fakt, že priamo volený Európsky parlament je nositeľom demokratickej legitimity v rámci inštitucionálneho zriadenia, a preto upevnenie pozície Parlamentu pri využívaní delegovaných aktov v oblasti vonkajších vzťahov sa stáva principiálnou otázkou.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, il testo su cui abbiamo votato istituisce uno strumento per la promozione della democrazia e dei diritti umani, che contribuisce allo sviluppo e al consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto e al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

Per assicurare l'efficacia e la coerenza degli interventi di aiuto, la Commissione garantirà uno stretto coordinamento tra le proprie attività e quelle degli Stati membri. L'assistenza fornita nell'ambito di questo strumento si prefigge un maggior rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali nei paesi e nelle regioni dove sono più minacciati.

A questo proposito il Parlamento europeo ha sempre chiesto tolleranza zero contro la violazione dei diritti fondamentali di qualsiasi genere e l'entrata in vigore del trattato di Lisbona ha reso la Carta dei diritti fondamentali giuridicamente vincolante, trasformando i valori base in diritti concreti. Questo voto di oggi offre un esempio forte e concreto anche di base giuridica.

 
  
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  Daniel Hannan (ECR). - Mr President, it is difficult not to derive a certain wry amusement from the way in which those in this Chamber who are loudest in their condemnation of colonialism and imperialism are quite happy to sign up to precisely that ideology when it is the European Union pushing causes which they happen to favour: anti-discrimination or more access to contraception or local federations on a multinational model in mimicry of the EU or whatever it is.

Just two questions. First of all, given what is happening in Europe, do you really think we have this money? Secondly, if you look at it from the point of view of the peoples in those more waxing and virile countries when they cast their eyes at this cramped and declining customs union, why do you think they should take our advice on any subject?

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'obiettivo primario generale della cooperazione dell'Unione europea è l'eliminazione della povertà nei paesi e nelle regioni partner nel contesto dello sviluppo sostenibile, incluso il perseguimento degli Obiettivi del millennio, nonché la promozione della democrazia, della buona governance e del rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto.

Il suo piano d'azione nel merito dello strumento per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo comprende il supporto ai paesi ACP aderenti al protocollo dello zucchero, programmi geografici di assistenza al Sudafrica e a quarantasette paesi in America latina, Asia e Medio Oriente e programmi tematici.

In campo multilaterale la dichiarazione del millennio costituisce il principale punto di riferimento e la sua finalità rimane il dimezzamento della povertà assoluta, cioè di quelle persone che vivono con meno di un dollaro al giorno entro il 2015. Il quadro europeo è un riferimento essenziale per la cooperazione allo sviluppo di ogni Stato membro. Un terzo dell'aiuto pubblico italiano allo sviluppo viene gestito dalla Commissione europea a Bruxelles, di qui un convinto voto favorevole a questo provvedimento.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, codificare i vari atti applicabili alle statistiche stradali e fissare nuove condizioni per la delega di potere alla Commissione da parte del legislatore: sono questi gli obiettivi in accordo con l'articolo 290 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, obiettivi importanti, assolutamente importanti che vanno qui sottolineati.

È necessario altresì garantire che l'esercizio dei poteri delegati non determini significativi oneri finanziari aggiuntivi per i rispondenti. Pertanto, in accordo con l'analoga impostazione adottata per il regolamento concernente le statistiche sul turismo, la commissione per i trasporti e il turismo dovrà adottare emendamenti volti a limitare la portata dei poteri delegati alla Commissione europea e a fissare ulteriori condizioni per il loro esercizio. Gli emendamenti proposti possono rappresentare una buona base per gli ulteriori negoziati con il Consiglio e la Commissione.

 
  
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  Elena Băsescu (PPE). - Am votat în favoarea acestui raport, deoarece semnarea Tratatului de aderare reprezintă un moment important pentru Croaţia şi îmi doresc stabilitate în Balcani. Astfel, perspectiva europeană devine reală, iar efortul reformelor făcute este răsplătit. Însă afirm, din proprie experienţă, că acest moment nu reprezintă încheierea procesului. Trebuie continuate reformele privind justiţia şi combaterea corupţiei, precum şi măsurile vizând privatizarea şantierelor navale, aşa cum cere Comisia Europeană.

Atrag, însă, atenţia că este nevoie de o evaluare obiectivă a progreselor înregistrate de Croaţia, în condiţiile menţinerii mecanismului de cooperare şi verificare pentru România şi Bulgaria. De asemenea, informarea opiniei publice este importantă pentru a asigura reuşita procesului de ratificare. Totodată, aderarea Croaţiei reprezintă un prilej oportun să facem o campanie în toate statele membre, pentru a ne reaminti de beneficiile Uniunii.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, a vent'anni dalla dichiarazione di indipendenza e a circa otto anni dalla presentazione della domanda di adesione all'Unione europea, la Croazia ha raggiunto un obiettivo storico nel suo processo di integrazione nell'Unione e lo abbiamo visto oggi anche dall'entusiasmo con cui quest'Aula ha salutato i rappresentanti del parlamento croato chiudendo positivamente i negoziati di adesione.

Si vanno concludendo così i negoziati di adesione con la Croazia che pongono fine a quasi sei anni di impegno e a molti anni di preparazione, che hanno modificato significativamente il panorama sociopolitico, economico e culturale di quel paese. I risultati positivi di questo processo rafforzeranno il sostegno all'adesione all'Unione europea tra i cittadini croati e incoraggeranno i cittadini a partecipare al referendum relativo all'Unione e a sostenere il trattato di adesione.

È importante che la Croazia prosegua gli sforzi volti a risolvere le questioni bilaterali in sospeso con alcuni paesi come la Serbia, in particolare per quanto concerne la demarcazione dei confini, le persone scomparse, la restituzione delle proprietà e i rifugiati.

 
  
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  Philip Claeys (NI). - Voorzitter, ik heb een principiële stem willen uitbrengen over de vraag of Kroatië moet kunnen toetreden tot de Europese Unie, en ik heb ja gestemd. Maar het is een "ja, maar".

Enerzijds is het zo dat Kroatië een Europees land is, wat niet van alle andere kandidaat-lidstaten gezegd kan worden, en moet het dus zeker en vast zijn plaats kunnen hebben in de Europese Unie. Anderzijds bestaat er toch nog een groot aantal problemen in Kroatië. Ik denk onder meer aan het probleem van de corruptie. Die problemen moeten eerst aangepakt worden en tot een goed einde gebracht, vooraleer het land effectief kan toetreden tot de Europese Unie. Enkel en alleen als het land voldoet aan alle volledige criteria van Kopenhagen, moet het kunnen toetreden tot de Europese Unie.

 
  
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  Andreas Schwab (PPE). - Herr Präsident! Die baden-württembergischen Kollegen und ich haben uns bei der Abstimmung über den Beitritt Kroatiens zur Europäischen Union heute der Stimme enthalten. Das Ergebnis der Abstimmung hat aber positiverweise ergeben, dass es insgesamt eine sehr breite und gute Unterstützung für den Beitritt dieses 28. Landes zur Europäischen Union gibt, und darüber freuen wir uns.

Der Beitritt Kroatiens zum 1.7.2012 zeigt, dass die Europäische Union nach wie vor eine starke Gemeinschaft ist, die über Attraktivität verfügt. Das Abstimmungsergebnis zeigt auch, dass Kroatien, das in den vergangenen Jahren die strengsten Auflagen bekommen hat, diese ganz weitgehend erfüllt hat.

Dennoch, Herr Präsident, sind viele Bürgerinnen und Bürger der Auffassung, dass wir endlich darauf Wert legen müssen, dass die Umsetzung europäischen Rechts wirklich konsequent daran gemessen wird, was wir in Europa brauchen. Viele Mitgliedstaaten der Europäischen Union erfüllen diese Anforderungen selbst nicht. Das erkennen wir an. Trotzdem sehen wir, dass Kroatien bis zu seinem Beitritt ebenfalls noch das eine oder andere verändern wird. Wir hoffen, das Kroatien am 1. Juli 2012 dann tatsächlich alle Auflagen erfüllt und ein vollwertiges Mitglied der Europäischen Union wird.

Wir haben deswegen mit den Kolleginnen und Kollegen der Landesgruppe Baden-Württemberg entschieden, uns der Stimme zu enthalten. Wir sehen darin aber eine positive Aufforderung an Kroatien, die letzten verbliebenen Hürden noch zu überwinden.

 
  
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  Miroslav Mikolášik (PPE) - Chorvátsko dlho prejavuje odhodlané úsilie stať sa členom Európskej únie. Politická vôľa sa odzrkadlila v reformách verejnej správy, justície a základných práv, zvyšovaní transparentnosti, v boji proti korupcii a organizovanému zločinu. V oblasti legislatívy Chorvátsko preukazuje dobrý stupeň zosúladenia právnych predpisov s acquis communautaire a naďalej podstupuje významné legislatívne, ale aj inštitucionálne zmeny. Prirodzene, v uskutočňovaní reforiem, predovšetkým v kľúčových oblastiach demokratického právneho štátu, treba v plnom rozsahu pokračovať. Chorvátsko je republikou založenou na hodnotách, ktoré sú spoločné aj pre ostatné členské štáty Európskej únie, a tak vyjadrujem podporu pristúpeniu Chorvátska k Európskej únii. Bude mi potešením privítať chorvátskych kolegov medzi nami v júli 2013.

 
  
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  Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, kannatin esitystä, mutta Kroatian on pidettävä yllä uudistustahtia. Koko yhteiskunta on valjastettava mukaan uudistustyöhön. EU:n jäseneksi liittyminen onnistuu, kun sillä on kansalaisten tuki ja sitoutuminen takanaan. Kroatian on vielä liittymisen jälkeenkin jatkettava keskeneräisten uudistusten toteutusta erityisesti oikeuslaitoksen uudistamisessa ja korkean tason korruption kitkemisessä.

Talouden alalla Kroatian tulee jatkaa rakenneuudistuksia, kohentaa työllisyyttä, elvyttää työmarkkinoita ja lujittaa valtion taloutta kilpailukyvyn parantamiseksi, ja tämä kaikki koskee myös niitä taantuman kourissa olevia EU:n jäsenvaltioita.

Toivotammekin Kroatian tervetulleeksi rauhan, vaurauden ja hyvinvoinnin unioniin. Olisi vaarallista kaksinaismoraalia estää myös Serbian EU-jäsenyyspyrkimykset nyt joulukuussa. Vakaasti kohti Eurooppaa uudistuva Serbia on Länsi-Balkanin alueen vetojuhta, ja myös Makedoniaa kohdellaan epäreilusti poliittisen nimityskiistan seurauksena.

 
  
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  Daniel Hannan (ECR). - Mr President, two weeks ago on the day he announced his candidacy for the Croatian elections, Aleksandar Saša Radović, a longstanding veteran anti-corruption campaigner was arrested. He had announced his candidacy in the name of Croatia 21st Century, an anti-corruption party, which stands for the dismantling of the crony state economy there. He has written several books exposing malfeasance in high places and although, of course, I do not know the circumstances exactly around his arrest, it does seem highly suspicious and it sends out a signal to all those who are challenging vested interests in Zagreb.

When I visited Croatia earlier this year, I was saddened by how many of the brave and patriotic people of that beautiful country came to me and said that they saw EU membership as an antidote to domestic corruption. It was heartbreaking to have to say that in fact their fraudsters would find a whole new field of operation at European level with far greater sums at their disposal.

This is now a judicial process. But I have to say the national parliament now being elected in Croatia is going to be the one from which we draw observer members to this House prior to the 2014 European election. Surely there is a case for some international scrutiny in the face of what looks prima facie like a political arrest.

 
  
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  Leonidas Donskis (ALDE). - Mr President, I expressed strong disagreement with my group and I voted against the position of my group concerning the assessment of what happened to our colleague Viktor Uspaskich. I am afraid that the audiatur et altera pars principle has been severely violated and that only one side has been listened to.

The criticism of Lithuania as a country where politically motivated trials are allegedly pursued is unfair, one-sided and misguided. Lithuania is a democracy. The rule of law does exist in Lithuania. To imply that things are otherwise and that Lithuania is engaged in something similar to the Timoshenko case in Ukraine would be absurd. I see no reason why a politician should avoid a trial defending his or her honour.

I find it difficult to believe that we could send a message to my country that the separation of powers does not exist in Lithuania. To treat Lithuania like Belarus would be simply preposterous and would deal a blow to the reputation of the European Parliament in my country.

 
  
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  Francesco De Angelis (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la crisi non è più soltanto una minaccia, ma un dato di fatto capace di modificare assetti sociali e politici e per questo motivo richiede risposte forti e ambiziose.

Se il successo della strategia 2020 dipende dall'impegno dell'Unione europea nel suo insieme, gli Stati membri devono considerare le politiche economiche e di bilancio come una questione di interesse comune. Da soli forse alcuni paesi potranno andare più veloci, ma insieme andremo tutti più lontano. È quindi necessario un maggior coordinamento nell'adozione e nell'attuazione di misure di bilancio e di contrasto efficace delle frodi fiscali e dell'evasione fiscale.

In questo senso, la promozione dei legami commerciali internazionali e il miglioramento del mercato interno sono elementi fondamentali per il rafforzamento della competitività e della crescita economica. Tuttavia è necessario che la strategia Europa 2020 abbia una maggiore dimensione territoriale e sociale. Solo con il diretto coinvolgimento delle istituzioni locali nella pianificazione e nell'attuazione dei programmi si potrà garantire una migliore consapevolezza degli obiettivi da raggiungere.

 
  
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  Elena Băsescu (PPE). - Am votat în favoarea acestui raport, pentru că Uniunea Europeană trebuie să combată dezechilibrele macroeconomice pe baza unei abordări simetrice. Este esenţială o coordonare mai strânsă a politicilor economice din statele membre, mai ales în timp de recesiune. Însă este nevoie de responsabilitate şi curaj din partea guvernelor pentru a pune în aplicare măsurile de austeritate necesare redresării economice. Trebuie corectate diferenţele existente în privinţa nivelului inflaţiei şi al competitivităţii.

Ţin să precizez că, fără adoptarea unor măsuri structurale eficiente, Europa va înregistra doar o creştere economică de aproximativ 1,5% până în 2020. Totodată, bugetele naţionale nu trebuie să pună în pericol stabilitatea financiară a întregii Uniuni şi este obligatoriu ca bugetul european şi bugetele statelor membre să fie armonizate. Pactul euro plus, la care a aderat şi ţara mea, va contribui la o mai bună coordonare a politicilor economice.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, uno degli effetti della crisi economica è l'aumento delle diseguaglianze, degli squilibri macrofinanziari e delle disparità in termini di competitività. Queste problematiche hanno evidenziato la necessità che l'Unione affronti gli squilibri macroeconomici sulla base di un approccio simmetrico che faccia fronte sia ai deficit eccessivi sia alle eccedenze eccessive, garantendo un più stretto coordinamento delle politiche economiche e di bilancio e una migliore sorveglianza di bilancio.

L'esperienza acquisita dall'entrata in scena dell'euro e gli errori commessi nel corso dei primi dieci anni di funzionamento dell'Unione economica e monetaria hanno evidenziato la necessità di una più efficace governance economica dell'Unione, che dovrebbe fondarsi su una maggiore titolarità nazionale delle regole e delle politiche stabilite di comune accordo e su un più solido quadro di sorveglianza delle politiche economiche nazionali a livello dell'Unione.

 
  
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  Paul Murphy (GUE/NGL). - Mr President, we are in the middle of the most serious crisis of capitalism in Europe since the 1930s. The answer of the bosses and their representatives in governments across Europe is very clear. It is contained in the one word ‘austerity’. The problem that they face is that the majority of people across Europe do not agree with their solutions. The majority of people know that while the rich are getting richer the economies of Europe are being destroyed and thrown into a downwards spiral.

That is why we have this so-called ‘European Semester’ and ‘economic surveillance’. It is part of the process of doing away with that very awkward notion of democratic checks, democratic accountability, and replacing it with financial coups in Italy and in Greece and the use of colonial tactics where austerity budgets are imposed by the likes of the Commission.

The meaning of this process was seen in relation to the Irish budget, where next week we will have a discussion in the Dáil, the Irish Parliament, about a budget that will contain cutbacks of up to EUR 4 billion – savage attacks on ordinary people – but before any discussion in the Irish Parliament, before any discussion in Irish society, the outlines of this budget turned up in the German Bundestag. Despite the false outrage of the Irish Government, that is precisely what ‘economic surveillance’ means.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor presidente, onorevoli colleghi, questo primo forum del mercato unico ha chiamato a raccolta cittadini, imprenditori, parti sociali e decisori politici a tutti i livelli per dibattere dello stato del mercato unico.

È stata posta molta attenzione al documento della Commissione contenente i venti ostacoli incontrati con maggiore frequenza dai cittadini e dalle imprese, che confermano quindi il divario esistente fra le aspettative e la realtà del mercato unico, questo a vent'anni dalla sua nascita.

Alle aree più delicate sono stati dedicati appositi seminari tematici; tra questi occorre menzionare quello sul riconoscimento delle qualifiche professionali, il distacco dei lavoratori e la previdenza sociale di base, nonché gli ostacoli tributari e il miglioramento del funzionamento nella legislazione in materia di appalti pubblici.

In conclusione, un incontro che ha permesso di ravvivare gli umori e discutere dei problemi che ancora ostacolano uno dei principali obiettivi dell'Unione, la quale ha già portato però innumerevoli vantaggi per i consumatori, ma anche per ventuno milioni di aziende in Europa.

 
  
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  Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, äänestin tämän päätöslauselmaesityksen puolesta. Sisämarkkinat ovat todistettavasti tuoneet viimeisen 20 vuoden aikana paljon erilaisia etuja. Eduista huolimatta valitettavan monet kansalaiset ja yritykset kuitenkin kokevat yhä sisämarkkinat itselleen vieraiksi.

Nykyisessä talous- ja luottamuskriisissä yksi meidän kaikkien parlamentaarikkojen keskeisimmistä tehtävistä on vakuuttaa niin kansalaiset kuin yritykset yhteisten sisämarkkinoiden eduista. Samoin meidän tulisi löytää eri jäsenvaltioista yhteistä tahtoa jo sovittujen toimenpiteiden toteuttamisesta myös käytännössä.

Yhteiset sisämarkkinat ovat edelleen yksi EU:n hienoimmista saavutuksista ja – rohkenen sanoa – EU:n tulevaisuuden kannalta ehkä merkittävin ja vaikuttavin tekijä.

 
  
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  Tadeusz Cymański (ECR). - Panie Przewodniczący! Intensyfikacja działań mających na celu przeciwdziałanie rozprzestrzenianiu się wirusa HIV jest bardzo istotna zarówno na poziomie państw członkowskich, jak i Unii Europejskiej. Wiele postulatów zawartych w rezolucji w sprawie reakcji Unii Europejskiej na problem HIV i AIDS jest godnych poparcia i szybkiego wdrożenia.

Niestety, po raz kolejny w przypadku tematów związanych ze zdrowiem publicznym do zapisów uchwalanych przez Parlament Europejski wprowadza się mniej lub bardziej jednoznaczne rekomendacje do upowszechniania aborcji. Dlatego też głosowałem przeciwko proponowanej rezolucji.

 
  
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  Michael Cashman (S&D). - Mr President, I welcome this excellent report. The European Parliamentary Labour Party voted in favour of it. It is absolutely right that we have a holistic approach. I want to point out that women’s sexual health and reproductive rights are vital. There needs to be access to contraception and access to emergency contraception, as well as to safe and legal abortions where necessary. HIV prevention and awareness is vital, and therefore the emphasis on education programmes is welcomed.

We must also recognise the enormous positive developments that have been made. In this respect, as I said at the beginning of the debate, we need to call on the Commission to unfreeze the funds for the global fund on AIDS and HIV. Unlike a previous British speaker, I wish to say that the promotion and defence of universal human rights are not colonialism: they are the tools and the aspirations of all civilised societies.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, accolgo con favore il testo di questa proposta di risoluzione che si iscrive nel conseguimento di uno degli Obiettivi di sviluppo del millennio da realizzare per il prossimo 2015.

Come evidenziato dalle statistiche e da un paragrafo della relazione che abbiamo votato, il numero maggiore di contagi riguarda giovani e donne. Una ricerca delle Nazioni Unite ha rilevato come la campagna di informazione contro il virus dell'HIV fosse particolarmente in voga negli anni '80, ma l'interesse verso questo tipo di malattia sia andato progressivamente scemando, come se il pericolo non esistesse più. Il risultato è che i giovani oggigiorno sono meno informati e meno consapevoli dei rischi legati al contagio. Pochi sanno che una persona che vive con l'HIV non necessariamente ha l'AIDS, oppure che l'HIV si trasmette mentre l'AIDS no, oppure che non esiste alcun test dell'AIDS ma solo il test per l'HIV.

Per questo mi compiaccio che la relazione si faccia carico di rendere attuale un argomento su cui vi è ancora tanto da dibattere e informare nel tentativo di trovare una risposta globale al problema attraverso una migliore e maggiore conoscenza e informazione.

 
  
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  Paul Murphy (GUE/NGL). - Mr President, 33 million people are currently living with HIV, 2.5 million people are newly infected every year and over two million people die of AIDS annually. According to Irish Aid, HIV/AIDS is likely to become the leading cause of death in the 21st century. These shocking figures underline the need for a real response to this disease and unfortunately in some respects we are going in the wrong direction.

International financing for HIV programmes in the ex-colonial world has fallen by 10% in 2010. Even in Europe, as part of the massive cutbacks that are taking place in the public sector and in public services, cost-cutting measures have been introduced in relation to anti-retroviral drugs, a move which in reality puts people’s lives at risk.

Important research has been conducted and important steps forward have been made in terms of increasing access to anti-retroviral drugs with generic medicines and patent pills, but it is still not enough. The existence of patents that protect the pharmaceutical industry often means that those who need these drugs do not get access to them. Therefore the pharmaceutical industry needs to be nationalised and run democratically in the interest of people not profit, and this needs to be accompanied by a substantial increase in internationally coordinated patent-free research to guarantee progress and access to improved HIV/AIDS drugs for all.

 
  
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  Philip Claeys (NI). - Voorzitter, ik heb tegen het verslag over hiv en aids gestemd. Niet omdat ik er iets op tegen heb dat mensen die besmet zijn met hiv of aids de best mogelijke zorg krijgen of dat er meer middelen worden uitgetrokken voor het ontwikkelen van geneesmiddelen. Ik heb er wel iets op tegen dat in een dergelijk verslag dingen sluipen die eigenlijk niets te maken hebben met het eigenlijke onderwerp. Ik heb het bijvoorbeeld over paragraaf 22, waar gepleit wordt voor - ik citeer - veilige en legale abortus.

Welnu, de Europese Unie heeft zich niet te bemoeien met dergelijke aangelegenheden. Dit is een aangelegenheid van de lidstaten, en als er lidstaten zijn die geen legale abortus willen, dan moet dat perfect mogelijk zijn.

Er wordt terecht in het verslag gepleit voor de eerbiediging van de rechten, onder meer de privacy van de mensen die besmet zijn, maar er wordt niet ingegaan op de vraag hoe mensen die te maken krijgen met besmette mensen, zoals artsen, tandartsen en verplegers, beschermd kunnen worden wanneer zij niet op de hoogte zijn van de besmetting van een patiënt. Het is een kiese zaak, maar het is ook een probleem dat dringend aan bespreking toe is. Ook de maatschappij moet beschermd kunnen worden.

 
  
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  El Presidente. − Con esto concluyen las explicaciones de voto.

Written explanations of vote

 
  
  

Report: Reimer Böge (A7-0353/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo este relatório porque é importante financiar de forma adequada as várias sub-rubricas da Estratégia 2020, pela importância que tem para a UE.

 
  
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  Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − Oggi abbiamo votato per la mobilitazione del fondo di flessibilità a favore della strategia UE 2020 e della politica europea di vicinato. La strategia UE 2020 è uno degli strumenti per affrontare gli attuali tempi difficili di crisi economica e di carenza di fiducia che stiamo attraversando in Europa sia a livello delle Istituzioni che tra i cittadini. La mobilitazione del fondo è necessaria per permettere a questi due strumenti della UE di portare avanti la politica europea per la crescita e la stabilità economica, sociale e politica dell'Unione. Il comitato di conciliazione convocato per il bilancio 2012 ha approvato la mobilitazione dello strumento di flessibilità per 200 milioni di euro oltre i massimali della sottorubrica 1a e della rubrica 4 per sostenere la politica di vicinato e la Strategia Europa 2020, in linea con questa decisione mi compiaccio per il vasto consenso di tutta l'aula nei confronti della mobilizzazione del fondo.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – La procédure budgétaire de l’UE prévoit 3 étapes : l’adoption du budget, la mise en œuvre du budget et son évaluation. Lorsque le budget est adopté, il est prévu de pouvoir mobiliser un « instrument de flexibilité » permettant de dépasser les plafonds pour certaines politiques européennes. Le recours à cet instrument pour le budget 2012 concerne la politique européenne de voisinage et la Stratégie Europe 2020. Considérant que l’aide aux voisins immédiats de l’Europe (notamment suite au printemps arabe) est primordiale pour garantir la stabilité de l’Europe et que la réalisation des objectifs de la Stratégie pour une croissance durable, intelligente et inclusive est prioritaire, j’ai voté en faveur du rapport Böge.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją ir pritariau prie rezoliucijos pridedamam sprendimui dėl Europos lankstumo priemonės mobilizavimo siekiant paremti strategiją „Europa 2020“ ir Europos kaimynystės politikos priemonę. 2006 m. gegužės 17 d. Tarpinstituciniame susitarime numatyta galimybė mobilizuoti lankstumo priemonę, kad būtų galima padengti aiškiai nurodytas išlaidas, kurių negalima padengti neviršijant daugiametės finansinės programos vienos arba kelių išlaidų kategorijų viršutinių ribų. Išnagrinėjusios visas galimybes perskirstyti 1a (Konkurencingumas augimui ir užimtumui skatinti) ir 4 (ES kaip pasaulinio masto veikėja) išlaidų kategorijų asignavimus abi biudžeto valdymo institucijos (Taryba ir Europos Parlamentas) susitarė mobilizuoti lankstumo priemonę, siekdamos papildyti finansavimą pagal 2012 m. biudžetą viršijant 1a ir 4 išlaidų kategorijose numatytas viršutines ribas: 30,75 mln. EUR – strategijai „Europa 2020“ pagal 1a išlaidų kategoriją; ir 208,67 mln. EUR Europos kaimynystės politikos priemonei pagal 4 išlaidų kategoriją.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a mobilização do Instrumento de Flexibilidade a favor da Estratégia UE 2020 e da Política Europeia de Vizinhança, nos termos do n.º 27 do Acordo Interinstitucional, de 17 de Maio de 2006, entre o Parlamento Europeu, o Conselho e a Comissão, sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira. O Acordo Interinstitucional de 17 de Maio de 2006 prevê a mobilização do Instrumento de Flexibilidade para permitir o financiamento de despesas especificamente identificadas que não possam ser financiadas dentro dos limites máximos disponíveis de uma ou mais rubricas do Quadro Financeiro Plurianual. No orçamento de 2012, torna-se necessário ultrapassar os limites máximos das rubricas 1a e 4, pelo que a Comissão propôs mobilizar o Instrumento de Flexibilidade nos termos do n.º 27 do Acordo Interinstitucional.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de cette décision autorisant la mobilisation de l'instrument de flexibilité au-delà des plafonds fixés dans le cadre financier pluriannuel car il est important, en ces temps de crise, d'investir dans les projets d'avenir. Le budget de l'Union doit gagner en flexibilité afin de réorienter les priorités de financement lorsque les circonstances l'imposent.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. Tal como bem refere o relator, o Acordo Interinstitucional de 17 de Maio de 2006 prevê a mobilização do Instrumento de Flexibilidade para permitir o financiamento de despesas especificamente identificadas que não possam ser financiadas dentro dos limites máximos disponíveis de uma ou mais rubricas do Quadro Financeiro Plurianual. Verificou-se que, no tocante ao orçamento de 2012, será necessário ir além dos limites máximos relativos às rubricas 1a (Estratégia UE 2020) e 4 (Instrumento Europeu de Vizinhança). A importância de ambos recomenda este reforço, sem o qual poderia ser posto em causa o financiamento daquilo que é considerado prioritário por parte da UE, pondo assim em causa a sua capacidade de acção e a consequência das suas políticas.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório presente, da responsabilidade de Reimer Böge, analisa a proposta de decisão do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho sobre a Mobilização do Instrumento de Flexibilidade a favor da Estratégia UE 2020 e da Política Europeia de Vizinhança, nos termos do ponto 27 do Acordo Interinstitucional, de 17 de Maio de 2006, entre o PE, o Conselho e a Comissão, relativamente à disciplina orçamental e à boa gestão financeira. Esta mobilização destina-se a reforçar duas áreas fundamentais da política da UE, a Estratégia UE 2020 e o Instrumento Europeu de Vizinhança, cujas despesas ultrapassam os limites máximos disponíveis no âmbito do Quadro Financeiro Plurianual. Os montantes a mobilizar são os seguintes: 30,75 milhões de euros para a Estratégia UE 2020, na rubrica 1a, e 208,67 milhões de euros para o Instrumento Europeu de Vizinhança, na rubrica 4. Votei favoravelmente este relatório porque considero que a situação de crise económica e financeira que se vive na União Europeia exige de todos nós uma maior responsabilidade no sentido de não colocarmos em causa as expectativas que os cidadãos colocam nas instituições europeias.

 
  
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  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Não votámos favoravelmente este relatório, pois relativamente ao orçamento geral da União Europeia para o exercício de 2012 (adiante designado por orçamento para 2012), o Instrumento de Flexibilidade é utilizado a fim de disponibilizar um montante de 50 milhões de euros em dotações de autorização na rubrica 1a e de 150 milhões de euros em dotações de autorização na rubrica 4. Este montante será utilizado para complementar o financiamento de 50 milhões de euros para a Estratégia Europa 2020 na rubrica 1a e de 150 milhões de euros para a Política Europeia de Vizinhança na rubrica 4.

Ora, o Comité de Conciliação convocado para o orçamento para 2012 acordou em mobilizar o Instrumento de Flexibilidade no montante total de 200 milhões de euros para além dos limites máximos enunciados nas rubricas 1a e 4 nos termos já referidos, quando, no mínimo, deveria ter trocado os montantes para beneficiar mais o emprego, sobretudo num período de grave crise social em diversos países da União Europeia.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Medziinštitucionálna dohoda zo 17. mája 2006 umožňuje mobilizáciu nástroja flexibility na financovanie jednoznačne špecifikovaného výdavku, ktorý by nebolo možné financovať v rámci stropov, ktoré sú k dispozícii v jednej alebo vo viacerých výdavkových kapitolách viacročného finančného rámca. V súlade s bodom 27 medziinštitucionálnej dohody a po preskúmaní všetkých možností prerozdelenia rozpočtových prostriedkov v rámci okruhu 4 Komisia navrhuje mobilizovať nástroj flexibility na financovanie európskej susedskej politiky vo výške 208,67 milióna EUR, čo predstavuje sumu 153,3 mil. EUR nad rámec stropu okruhu 4 a 30,75 milióna EUR na stratégiu EÚ 2020 v rámci okruhu 1a. Zverejnenie tohto rozhodnutia v Úradnom vestníku Európskej únie sa musí uskutočniť najneskôr v čase zverejnenia rozpočtu na rok 2012.

 
  
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  Jiří Havel (S&D), písemně. − Strategie EU2020, ke které se členské státy zavázaly, nesmí zůstat pouze na papíře. Proto je nutné ji adekvátně financovat, zejména její stěžejní pilíře, tj. celoživotní vzdělávaní, výzkum a inovace. Ve světle nedávných politických změn ve Středomoří, v rámci tzv. Arabského jara, je evidentní, že pro evropskou stabilitu a prosperitu je zásadní i silná politika sousedství. Zpráva poslance Bögeho navrhuje, aby mezery ve financovaní těchto klíčových politik, které si vynucuje Rada navzdory předchozím závazkům, byly zaplněny za pomoci nástroje pružnosti. Tento postup považují za optimální Komise i EP a také já bych jej chtěl podpořit.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − 2006 m. gegužės 17 d. Tarpinstituciniame susitarime numatyta galimybė mobilizuoti lankstumo priemonę, kad būtų galima padengti aiškiai nurodytas išlaidas, kurių negalima padengti neviršijant daugiametės finansinės programos vienos ar kelių išlaidų kategorijų viršutinių ribų. Dėl daugiametėje finansinėje programoje nustatytų viršutinių ribų, ypač 1a išlaidų pakategorei ir 4 išlaidų kategorijai, negalima finansuoti ES prioritetų nepakenkiant esamoms priemonėms ir politikos kryptims. Pritariau dokumentui, kadangi išnagrinėjusios visas galimybes perskirstyti 1a ir 4 išlaidų kategorijų asignavimus abi biudžeto valdymo institucijos susitarė mobilizuoti lankstumo priemonę, siekdamos papildyti finansavimą pagal 2012 m. biudžetą viršijant 1a ir 4 išlaidų kategorijose numatytas viršutines ribas, t.y. 30,75 mln. EUR – strategijai „Europa 2020“ pagal 1a išlaidų kategoriją ir 208,67 mln. EUR Europos kaimynystės politikos priemonei pagal 4 išlaidų kategoriją.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Il voto odierno è strettamente collegato all'approvazione del Bilancio generale Ue per il 2012. Poiché, durante i lavori che hanno preceduto la formazione di una posizione comune, il Parlamento europeo, con l'accordo del Consiglio, ha ritenuto fondamentale ricorrere ad una spesa supplementare per il 2012, per rilanciare l'economia in settori strategici per la crescita e per aiutare l'Europa ad uscire dalla crisi, si è deciso, su proposta della Commissione, di attivare lo strumento di flessibilità. Come è noto, l'Accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 autorizza il ricorso allo strumento di flessibilità per consentire il finanziamento di spese che non potrebbero essere finanziate all'interno dei massimali disponibili di una o più rubriche del quadro finanziario pluriennale. Per questi motivi, con il voto di oggi si è consentito di integrare, oltre i massimali della sottorubrica 1a e della rubrica 4, il finanziamento previsto nel bilancio 2012 per un importo pari a 30,75 milioni di euro a favore della strategia Europa 2020 (a titolo della sottorubrica 1a) e di 208,67 milioni di euro a favore dello strumento europeo di vicinato ( rubrica 4).

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − The Interinstitutional Agreement of 17 May 2006 allows for the mobilisation of the Flexibility Instrument to allow the financing of clearly identified expenditure which could not be financed within the limits of the ceilings available for one or more headings of the multiannual financial framework. For the 2012 budget, additional expenditure, beyond the ceilings of Headings 1a and 4 is required, and the Commission has proposed to mobilise the Flexibility Instrument in accordance with point 27 of the Interinstitutional Agreement. The amounts to be mobilised are as follows: EUR 30.75 million for the EU 2020 Strategy under Heading 1a; EUR 208.67 million for the European Neighbourhood Policy Instrument under Heading 4.

 
  
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  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto alla Relazione Böge è favorevole. E’ più che mai necessario che sia attivato lo strumento di stabilità per il finanziamento della strategia UE 2020. Credo infatti che sia un passo importante verso l’obiettivo di dotare il bilancio europeo di una sempre maggiore flessibilità.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. Estou de acordo com a mobilização do instrumento de flexibilidade a fim de libertar verbas para fazer face a deficiências na ordem dos 30,75 milhões de euros para a Estratégia UE 2020 na rubrica 1a e de 208,67 milhões de euros para o Instrumento Europeu de Vizinhança na rubrica 4.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The Interinstitutional Agreement of 17 May 2006 allows for the mobilisation of the Flexibility Instrument to allow the financing of clearly identified expenditure which could not be financed within the limits of the ceilings available for one or more headings of the multiannual financial framework. I voted in favour.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Mit der Interinstitutionellen Vereinbarung aus dem Jahr 2006 wird die Inanspruchnahme des Flexibilitätsinstruments zur Finanzierung genau bestimmter Ausgaben, die innerhalb der Obergrenze einer oder mehrerer Rubriken des mehrjährigen Finanzrahmens nicht getätigt werden können, ermöglicht. Die EU möchte nun diese Möglichkeit einer Budgetübertragung zwischen den Haushaltsrubriken nutzen, um zusätzliches Geld für die Europa-2020-Strategie und die Europäische Nachbarschaftspolitik zu nutzen. Gerade in der derzeitigen Krise bin ich gegen die Benutzung dieses Flexibilitätsinstruments.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kadangi Europos lankstumo priemonės turi būti kuo skubiau mobilizuotos, kad būtų galima padengti išlaidas ir paremti strategiją „Europa 2020“ bei Europos kaimynystės politikos priemonę. Pažymėtina, kad būtina ir toliau plėtoti tokią lankstumo priemonių sistemą, kuri užtikrinti iškilusių nenumatytų poreikių finansavimą, kadangi ES 2020 strategijos prioritetų ir struktūrinių reformų bei Europos kaimynystės politikos priemonių įgyvendinimas yra vieni svarbiausių ES uždavinių. Atkreiptinas dėmesys į tai, kad lankstumo priemonės mobilizavimas, dar kartą parodo neišvengiamą poreikį didinti ES biudžeto lankstumą. Tačiau visais atvejais turi būti pasiekta ir išlaikyta pusiausvyra tarp ES biudžeto lankstumo ir biudžetinės drausmės. Labai svarbu užtikrinti, kad ES biudžeto išlaidos būtų prognozuojamos ir užtikrintų programų tęstinumą.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − La relazione sulla mobilizzazione dello strumento di flessibilità che riguarda la strategia di UE 2020 e la politica europea di vicinato, non puo' che trovarmi favorevole, in quanto ritengo sia fondamentale incentivare i finanziamenti e la coesione in questa nostra Europa, di modo che i legami possano essere sempre piu saldi e le iniziative portino a obiettivi sempre piu concreti. La strategia 2020, proprio in un momento di crisi come quello attuale, ponendo il focus su ricerca, crescita e innovazione deve rappresentare l'obiettivo a cui l'intera Unione deve tendere. Ma nel fare ciò è fondamentale fornire gli strumenti finanziari necessari al suo pieno raggiungimento.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O presente relatório refere-se à proposta de decisão do Parlamento Europeu e do Conselho relativa à mobilização do Instrumento de Flexibilidade a favor da Estratégia UE 2020 e da Política Europeia de Vizinhança, nos termos do ponto 27 do Acordo Interinstitucional, de 17 de Maio de 2006, entre o Parlamento Europeu, o Conselho e a Comissão, sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira. O referido Acordo Interinstitucional prevê a mobilização do Instrumento de Flexibilidade para permitir o financiamento de despesas especificamente identificadas que não possam ser financiadas dentro dos limites máximos disponíveis de uma ou mais rubricas do Quadro Financeiro Plurianual. Foi solicitada ao Parlamento Europeu a autorização necessária para ultrapassar os limites máximos das rubricas acima mencionadas. Devidamente justificada a necessidade de ultrapassar os referidos limites, dei o meu voto favorável.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Segundo os elementos trazidos pela relatora, é necessário mobilizar, no orçamento de 2012, 30,75 milhões de euros para a Estratégia UE 2020 (rubrica 1a) e 208,67 milhões de euros para o Instrumento Europeu de Vizinhança (rubrica 4). Para o efeito, é preciso recorrer ao Instrumento de Flexibilidade, com base jurídica no Acordo Interinstitucional de 17 de Maio de 2006. Atendendo à apreciação prévia positiva realizada pela Comissão dos Orçamentos, votei favoravelmente a resolução.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The Interinstitutional Agreement of 17 May 2006 allows for the mobilisation of the Flexibility Instrument to allow the financing of clearly identified expenditure which could not be financed within the limits of the ceilings available for one or more headings of the multiannual financial framework. For the 2012 budget, additional expenditure, beyond the ceilings of Headings 1a and 4 is required, and the Commission has proposed to mobilise the Flexibility Instrument in accordance with point 27 of the Interinstitutional Agreement. The amounts to be mobilised are as follows: EUR 30.75 million for the EU 2020 Strategy under Heading 1a; EUR 208.67 million for the European Neighbourhood Policy Instrument under Heading 4. The two arms of the budgetary authority are reminded that the publication of the Decision in the Official Journal of the European Union shall not intervene later than the publication for the 2012 budget.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Tendo em conta o acordo interinstitucional, de Maio de 2006, a Comissão Europeia propõe, para o orçamento da UE para 2012, a mobilização do Instrumento de Flexibilidade, para a rubrica 1a, relativa à competitividade para o crescimento e o emprego, e para a rubrica 4, referente à UE como protagonista global, uma vez que se torna imperativo ultrapassar os limites máximos de ambas as rubricas.

Os montantes a mobilizar correspondem a 30,75 milhões de euros para os objectivos da UE 2020 e 208,67 milhões de euros para o Instrumento Europeu de Vizinhança e Parceria. Ambos os temas, em diferentes dimensões, são de extrema importância para a UE. Em primeiro lugar, é primordial encetar medidas e afectar o financiamento necessário para transformar a UE numa economia inteligente, inclusiva e sustentável através da diminuição da taxa de desemprego, do aumento da produtividade e do reforço da coesão social. Para isso, é necessário implementar as sete iniciativas emblemáticas da UE2020.

Na parte da acção externa da UE, e após as revoluções da Primavera Árabe, é essencial que a UE apoie os processos de transição democrática nestes países e que, simultaneamente, crie as medidas necessárias para o desenvolvimento económico e social das populações, cujas expectativas são agora extremamente elevadas.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul privind mobilizarea instrumentului de flexibilitate în scopul implementării Strategiei „Europa 2020” și a politicii europene de vecinătate. Punctul 27 din Acordul interinstituțional din 17 mai 2006 dintre Parlamentul European, Consiliu și Comisie privind disciplina bugetară și buna gestiune financiară permite mobilizarea instrumentului de flexibilitate în vederea finanțării unor cheltuieli clar identificate, care nu ar putea fi finanțate în limitele plafoanelor disponibile pentru una sau mai multe rubrici din cadrul financiar multianual. Susțin mobilizarea instrumentului de flexibilitate pentru a finanța măsuri pentru implementarea Strategiei „Europa 2020” de la subrubrica 1a și pentru a finanța instrumentul european pentru politica de vecinătate de la rubrica 4 cu suma totală de 239,42 milioane EUR. Astfel, în cadrul bugetului general al Uniunii Europene pentru exercițiul financiar 2012, se mobilizează instrumentul de flexibilitate pentru a se asigura suma de 30,75 de milioane EUR în credite de angajament la rubrica 1a și de 208,67 de milioane EUR în credite de angajament la rubrica 4. Solicit că, în cadrul politicii de vecinătate, Uniunea ar trebui să acorde o mai mare importanță Parteneriatului estic și cooperării cu statele vecine UE din regiunea Dunării. Mobilizarea instrumentului de flexibilitate evidențiază necesitatea crucială ca bugetul UE să fie din ce în ce mai flexibil.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Mit sechs Änderungsanträgen zum Vorschlag der Kommission über die Inanspruchnahme des Flexibilitätsinstruments – hinsichtlich einer Mittelumschichtung, um die im Haushaltsplan 2012 veranschlagten Mittel in der Teilrubrik 1a und der Rubrik 4 aufzustocken – wurden die Mittel für das Europäische Nachbarschafts- und Partnerschaftsinstrument (Rubrik 4) von veranschlagten 208,67 Millionen Euro auf 150 Millionen Euro begrenzt, während die Finanzierung der Strategie „Europa 2020“ (Teilrubrik 1a) über die veranschlagten 30,75 Millionen Euro auf 50 Millionen angehoben wurde. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Report: Francesca Balzani, José Manuel Fernandes (A7-0414/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo este projecto comum, na medida em que as principais preocupações do Parlamento Europeu relativamente ao Orçamento de 2012 estão espelhadas neste documento final que decorreu de intensa negociação e resultou no projecto comum aprovado pelo Comité de Conciliação. A proposta inicial do Conselho colocaria em perigo a execução no terreno das políticas da UE. De uma maneira geral, a UE precisa de um reforço dos seus orçamentos e é importante que isso se verifique no futuro e, desde logo, no próximo Quadro Financeiro Plurianual.

 
  
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  Alfredo Antoniozzi (PPE), per iscritto. − Mi congratulo con i colleghi Balzani e Fernandes per il lavoro svolto sia in precedenza in commissione parlamentare, sia nell'ambito del Comitato di conciliazione. Comprendo le ragioni del Consiglio, tuttavia la situazione in cui versano le economie degli Stati Membri richiedeva una risposta improntata all'austerità, ed in tal senso l'accordo di compromesso che abbiamo raggiunto rappresenta una soluzione soddisfacente. Condivido i dubbi del commissario Lewandowski, ma ricordo che la possibilità di adottare un bilancio rettificativo in un momento successivo, qualora non si possa fare fronte ai pagamenti, è stata giustamente prevista nella dichiarazione congiunta di Parlamento e Consiglio. Mi compiaccio infine del fatto che siamo riusciti a mantenere le promesse sugli stanziamenti alla politica d'immigrazione. I risvolti legati alla situazione politica nel Maghreb non sono prevedibili, dobbiamo essere pronti ed avere gli strumenti giusti per far fronte ad ogni emergenza, perciò mi auguro che questo argomento possa costituire oggetto di dibattito in questa sede.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Depuis l’entrée en vigueur du Traité de Lisbonne en décembre 2009, le Parlement européen détient des compétences budgétaires accrues. Le Parlement et le Conseil se partagent désormais pleinement la compétence budgétaire. Ces deux institutions ayant adopté un projet de budget différent en octobre dernier, ce dossier a donc ensuite fait l'objet de discussions en comité de conciliation afin que le Parlement européen et le Conseil puissent s’accorder sur un projet budgétaire commun. Je suis heureuse de constater que les priorités formulées par les députés ont été reprises. Tout en tenant compte du contexte d’austérité budgétaire dans lequel les Etats membres se trouvent, nous nous sommes assuré que les engagements de l’Europe envers la croissance, l’emploi et l’innovation seront tenus. J’ai donc approuvé ce projet de budget 2012.

 
  
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  Margrete Auken, Emilie Turunen (Verts/ALE), skriftlig. − Forliget om EU's budget indgået mellem et flertal i Europa-Parlamentet og Det Europæiske Råd betyder, at budgettet stiger med 1,86% i 2012 (i realiteten en nedgang i EU's budget ift. 2011).

SF's medlemmer af Europa-Parlamentet mener, at EU i højere grad bør tage initiativer til vækst- og jobskabelse på europæisk plan, end man gør i dag. Det kræver dels et større EU-budget end det nuværende, dels en radikal omfordeling indenfor EU's budget, hvor fokus flyttes fra den massive landbrugsstøtte og satsning på uholdbare energiløsninger og hen på grøn vækst og jobskabelse.

Vi står imidlertid i en situation, hvor mange af EU's medlemslande må skære dybt i deres nationale budgetter, og set i det lys anerkender SF, at det i den nuværende situation ikke er rimeligt at bede landene øge deres betaling til EU. Omvendt kan vi ikke støtte et budget, hvor man ikke for alvor har vist vilje til at omprioritere og oven i købet er enedes om en stigning i støtten til atomkraft. Vi har derfor valgt at afholde os fra at stemme på budgettet for 2012.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją dėl 2012 m. ES biudžeto ir pritariau bendram tekstui, dėl kurio susitarė Taikinimo komitetas lapkričio mėnesį vykusiose derybose. 2012 m. ES biudžete numatyta bendra mokėjimų asignavimų suma – 129 088 mln. Eurų, įsipareigojimai - 147 232 mln. eurų. Atsižvelgdami į valstybėse narėse toliau dedamas pastangas tęsti fiskalinį konsolidavimą, Taryba ir Europos Parlamentas susitarė dėl mokėjimų asignavimų lygio 2012 m. sumažinimo palyginus su Komisijos pateiktu biudžeto projektu. Tačiau, Komisija galės reikalauti papildomų mokėjimų asignavimų taisomajame biudžete, jeigu į 2012 m. biudžetą įrašytų asignavimų nepakaks išlaidoms pagal 1a išlaidų pakategorę (Konkurencingumas augimui ir užimtumui skatinti), 1b išlaidų pakategorę (Sanglauda augimui ir užimtumui skatinti), 2 išlaidų kategoriją (Gamtos išteklių išsaugojimas ir valdymas), 3 išlaidų kategoriją (Pilietybė, laisvė, saugumas ir teisingumas) ir 4 išlaidų kategoriją (ES kaip pasaulinio masto veikėja) padengti. Pritariu, jog „Europa 2020“ strategija turi būti 2012 m. ES biudžeto strategijos centre, nes šią politiką sudaro labai svarbios ir būtinos ES ekonomikos atgaivinimo strategijos sudedamosios dalys, todėl jai reikia užtikrinti tinkamas investicijas ES ir nacionaliniu lygmenimis. Taip pat manau, jog ES biudžetas turi būti priemonė, padedanti valstybėms narėms vykdyti ekonomikos atgaivinimo politiką, skatinant ir remiant nacionalines investicijas, kurios intensyvintų augimą ir užimtumą.

 
  
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  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Le projet de budget 2012 contient des initiatives intéressantes, comme l'enveloppe de 250 millions d'euros pour les producteurs de fruits et légumes ou le budget "Erasmus pour tous". Néanmoins, je regrette qu'au fil des négociations, nous ayons perdu le petit pourcentage d'augmentation budgétaire prévu à la fois par la Commission et par le Parlement dans son vote d'octobre. Nous sommes encore loin de consacrer 1,24 % de notre PIB au budget européen! Certes, la période est davantage à la rigueur qu'à l'accroissement des dépenses; cependant, je suis d'avis que l'on ne peut se satisfaire de l'austérité comme politique. Nous devons proposer, en parallèle, des perspectives de relance. Or, le budget tel qu'il est voté aujourd'hui ne permet pas d'envisager une relance économique, environnementale et sociale. Je me suis abstenu pour cette raison, mais également parce qu'une enveloppe de 100 millions (et ce n'est que la première d'une longue série!) est accordée à ITER. Or, je considère que ce projet de recherche doit se faire à budget constant. Le budget est en croissance exponentielle depuis son démarrage, il faudrait donc qu'ITER se développe désormais avec les fonds disponibles.

 
  
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  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Salut acordul la care s-a ajuns cu Consiliul, întrucât acesta este unul relativ echilibrat, fiind rezultatul eforturilor îndelungi ale negociatorilor Parlamentului și Consiliului. Există o serie de elemente pozitive la care subscriu întru totul, așa cum este mobilizarea instrumentului de flexibilitate la rubrica 1A pentru finanțarea măsurilor necesare atingerii obiectivelor Strategiei UE 2020, respectiv la rubrica 4 privind acțiunea externă a UE și, în special, politica de vecinătate a UE. Consider că, în contextul „primăverii arabe”, este nevoie ca UE să sprijine financiar aceste țări în eforturile de reconstrucție și de evoluție către democrație. Așa cum revoluțiile arabe au demonstrat-o, stabilitatea economică este o bază pentru stabilitatea politică, iar UE poate contribui la aceasta prin ajutorul financiar. Nu în ultimul rând, mă bucur și că acest acord conține și propunerile Parlamentului pentru finanțarea de proiecte pilot și acțiuni pregătitoare, printre care și un proiect pilot în vederea organizării unui eveniment destinat tinerilor sportivi din România în 2013.

 
  
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  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le budget 2012, qui a fait l'objet d'un accord entre le Parlement et le Conseil. Ce budget s'élevera à 129,1 milliards d'euros en paiements, soit une augmentation de 1,86 %, et à 147,2 milliards d'euros en engagements. Plusieurs priorités du Parlement européen ont été prises en compte : l'aide alimentaire aux plus démunis, les aides aux groupements de producteurs de légumes, le programme de formation tout au long de la vie (lifelong learning), les programmes de recherche aéronautique et spatiale, le contrôle aux frontières (Frontex), les nouvelles aurorités de contrôle financier et un début de financement du surcoût du réacteur ITER.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com o acordo que se alcançou na reunião de conciliação em que o Conselho adoptou por unanimidade a proposta final de orçamento para 2012. Destaco ainda o facto de o Conselho ter concordado com a proposta do Parlamento, que propõe utilizar um montante de 200 milhões de euros a partir do instrumento de flexibilidade. A disponibilização destes 200 milhões de euros vem responder à preocupação do Parlamento Europeu em fomentar a competitividade e tem como objectivo impulsionar o crescimento e o emprego como forma de combater a crise económica. Dentro das áreas prioritárias do orçamento da UE, gostaria de referir alguns exemplos, nomeadamente o programa para o empreendedorismo e a inovação, o Erasmus Mundus e a investigação na área da energia e das PME.

 
  
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  Françoise Castex (S&D), par écrit. – Je me suis abstenue. Comme l'a très bien dit ma collègue Estelle Grelier, ce budget 2012 est finalement le budget du Conseil, auquel le Parlement européen a ajouté un petit "supplément d'âme". En effet, nous ne sommes pas dupes de la manœuvre du Conseil: les États membres cherchent par dessus tout à imposer l'austérité, sans accepter l'affichage des conséquences de ce choix sur les politiques concrètes menées par l'Union européenne. Face à la crise et à la récession que vivent les Européens, alors que les États ont des difficultés à se financer et multiplient les politiques d'austérité, nous avons besoin a minima d'un budget européen à la hauteur, capable de mener des politiques de relance. Il en va de l'emploi et de la croissance en Europe.

 
  
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  Andrea Cozzolino (S&D), per iscritto. − Il lavoro svolto dalla delegazione del Palamento europeo in seno al tavolo di conciliazione è da apprezzare e da valutare positivamente. Le condizioni finanziarie degli Stati membri non potevano consentire e non hanno consentito di ottenere di più. Eppure proprio in questi momenti complessi deve emergere la volontà e il coraggio di scelte politiche innovative e, per certi versi, anche di rottura. Il conservatorismo di alcuni Stati membri (Germania anzitutto, ma non solo) sta pericolosamente rallentando il percorso verso l'introduzione di strumenti che, viceversa, appaiono ogni giorno più urgenti e difficilmente sostituibili. Negli stessi momenti in cui, con difficoltà, si approvavano le linee del bilancio, la Commissione lanciava le consultazioni sugli Eurobond, sollevando le reazioni negative di alcuni governi nazionali. Tuttavia, gli Eurobond rappresentano solo una parte della possibile soluzione. Nel bilancio 2012, l'evidente ampliamento della forbice tra stanziamenti di impegni e in pagamento è sintomo di quanto l'attuale sistema di approvvigionamento delle risorse comunitarie sia inefficace e insufficiente e che, di conseguenza, è giunto il momento per una sua modifica, basata su un reale sistema di risorse proprie derivanti, oltre che dalla TTF e da una nuova Iva, anche da una nuova forma di tassazione delle fonti energetiche.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. Tal como disse anteriormente, creio que o orçamento geral da União Europeia para o exercício de 2012 procurou ter uma preocupação com a situação de crise que atravessamos, sem ceder a populismos fáceis. É por isso que voto hoje favoravelmente o projecto comum acordado pelo Comité de Conciliação. Congratulo o trabalho do meu colega José Manuel Fernandes neste delicado dossier.

 
  
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  Elisa Ferreira (S&D), por escrito. O acordo relativo ao orçamento da União Europeia para 2012 prevê um aumento de 1,86% nos pagamentos em relação a 2011, o que significa uma redução em termos reais. Apesar da proposta mais ambiciosa do Parlamento, o acordo final confirma a proposta do Conselho, a qual limita o volume total de pagamentos a 0,98% do Rendimento Nacional Bruto dos Estados-Membros.

No período gravíssimo da vida da União Europeia, que atravessamos, quando as divergências internas à zona euro e a ausência de crescimento e emprego ameaçam destruir a própria moeda única, deveria este orçamento europeu dar, pelo menos em termos simbólicos, uma mensagem de confiança aos cidadãos e constituir um estímulo (mesmo que limitado) ao relançamento da economia, que compensasse a multiplicidade de políticas recessivas impostas a nível de diversos Estados-Membros. Um reforço estratégico era necessário para promover a coesão espacial e social no interior da União e, por esta via, relançar a confiança dos cidadãos no projecto europeu. A ausência deste sinal justifica o meu voto negativo. Apesar disso, quero expressar o meu apreço pelo trabalho desenvolvido pelos colegas envolvidos nesta difícil negociação e que, embora não conseguindo inverter a questão essencial acima expressa, melhoraram substancialmente a proposta inicial.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Com este relatório, o Parlamento Europeu dá a sua aprovação final ao orçamento geral da UE para o exercício de 2012, dando aval ao projecto comum resultante das negociações com o Conselho. Às insuficiências do anterior projecto de orçamento somam-se agora novos cortes, que levam o orçamento comunitário para 2012 a ficar abaixo de 1% do RNB comunitário (0,98%). Os 129,088 mil milhões de euros (em pagamentos) representarão uma diminuição, em termos reais, do orçamento da UE. Estamos assim perante uma rendição clara às imposições dos países mais poderosos e aos interesses que defendem, à custa dos países de economias mais frágeis – imputando-lhes a responsabilidade de suportar os custos económicos e sociais das políticas que nos conduziram à crise. São políticas e orientações que estão no âmago do processo de integração capitalista europeia e que têm vindo a ser aprofundadas, ao invés de corrigidas, como se impunha. Surge, assim, como uma enorme mentira a tão propalada coesão económica e social. Uma mentira propagandeada da direita à social-democracia – os mesmos que deram o seu acordo a este orçamento.

Pela nossa parte, continuamos a pugnar pela adopção de políticas que promovam uma efectiva coesão, a justiça social, o emprego, a solidariedade e a cooperação – obviamente, devidamente suportadas no plano orçamental.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Congratulo-me com o resultado da Conciliação no que diz respeito área em que sou relator - despesas administrativas e de funcionamento das instituições da União Europeia – uma vez que o Conselho aceitou na íntegra a minha proposta. Recordo que as despesas administrativas de todas as instituições têm um peso inferior a 6% no orçamento da UE. O acordo entre o Parlamento Europeu e o Conselho ocorreu no dia 18 de Novembro após um encontro de conciliação que durou mais de 16 horas e meia. Saliento que as prioridades do PE relativamente à promoção do crescimento económico e juventude foram consideradas. Nesse sentido, reforçou-se a rubrica 1A – competitividade para o crescimento e emprego –, com 50 milhões de euros, para além da margem através do instrumento de flexibilidade. Na proposta final de orçamento da UE para 2012, foi acordado um volume de 129,1 milhões de euros para pagamentos e um volume de despesas de autorização no valor de 147,2 milhões de euros. O Conselho aprovou a proposta final de orçamento para 2012 por unanimidade, o que não deixa de surpreender, já que na sua primeira leitura tinham votado contra: Reino Unido, Suécia, Holanda, Dinamarca e Finlândia.

 
  
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  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Através deste relatório, o Parlamento Europeu dá a sua aprovação final ao orçamento geral da União Europeia para o exercício de 2012, concedendo o seu aval ao projecto comum resultante do Comité de Conciliação e composto pela lista das rubricas orçamentais não alteradas relativamente ao projecto de orçamento e à posição do Conselho. Inclui também a síntese dos montantes, por categoria, do quadro financeiro, os montantes de todas as rubricas orçamentais e o documento consolidado que indica os valores e o texto final de todas as rubricas modificadas durante a conciliação relativa ao processo orçamental para 2012.

Rejeitámos este orçamento por seguir os caminhos das políticas neoliberais, militaristas e federalistas da União Europeia, não respondendo, de forma alguma, às necessidades dos povos. Pelo contrário, acentua as divergências e ignora as consequências da grave crise do capitalismo. É urgente a adopção de políticas que promovam a justiça social, o emprego, as condições de vida dignas, a solidariedade e a cooperação para que, nesse quadro, o orçamento geral da União Europeia seja uma mais-valia para as populações.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európsky rozpočet by mal podporovať rast a vytváranie kvalitných pracovných miest v súlade so stratégiou EÚ 2020. Myslím si, že je opodstatnené, aby Rada túto stratégiu financovala riadnym spôsobom, aj napriek úsporným opatreniam. Rozpočet Európskej únie na jednotlivé roky je súčasťou 7-ročného finančného rámca, ktorý odhaduje, koľko peňazí bude pre programy Únie potrebných. Návrh Európskeho parlamentu na rozpočet EÚ na rok 2012 sa zameriava na potrebu rešpektovania existujúcich záväzkov a urýchlenie programov, ktoré končia. Celkový rozpočet na budúci rok bude 129,1 miliardy eur (nárast 1,86 %) v platbách a 147,2 miliardy v záväzkoch. Zvýšenie prostriedkov na platby bude obmedzené, tak ako to požadovali členské štáty, ktoré akceptovali priority rastu Európskeho parlamentu, akými sú napr. inovácie, zamestnanosť, ochrana hraníc či riadenie migrácie a podpora demokratického vývoja v arabskom svete. Medzi rozpočtové kapitoly, v ktorých Parlament žiada najvyšší nárast, patrí kapitola výskumu a rozvoja (+8,8 %) a kapitola pokrývajúca kohézny fond a štrukturálne fondy (+10,35 %). Súčasťou týchto politík sú dlhodobé investičné projekty, ktoré sú práve dnes, počas piateho roku viacročného finančného rámca, plne rozbehnuté a v rámci ktorých bude teraz potrebné uhrádzať faktúry, ku ktorých vyplateniu sa EÚ zaviazala v minulosti.

 
  
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  Vicky Ford (ECR), in writing. − I have voted against the 2012 EU budget. Whilst I welcome the significant reductions between this budget and previous proposals from this Parliament, I believe that there are still substantial savings and efficiencies that could be made. At a time when UK public sector workers find their wage increases capped at 1%, increases in the EU budget are unfair and unaffordable.

 
  
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  Pat the Cope Gallagher (ALDE), i scríbhinn. − Thug Parlaimint na hEorpa a formheas inniu do bhuiséad an AE don bhliain 2012. Tá sé mar aidhm ag an mbuiséad, lena bhfuil EUR 129 billiún d’íocaíochtaí agus EUR 147 billiún do ghealltanais i gceist, costais oibriúcháin a laghdú agus an fás agus an iomaíocht a spreagadh ag an am céanna.

 
  
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  Robert Goebbels (S&D), par écrit. – Je refuse de cautionner le résultat du trilogue sur le budget communautaire 2012. Le Parlement européen se satisfait de quelques vagues promesses d'engagements supplémentaires, alors qu'après des mois de batailles autour de centaines d'amendements finalement inutiles, il accepte tout simplement le diktat du Conseil sur le niveau des paiements autorisés. Ceux-ci sont gelés à 129,088 milliards d'euros, soit exactement la position initiale du Conseil. Il est évident que l'Union européenne ne se donne pas les moyens de son ambition, notamment à un moment où la récession économique mettra tous les États sous une pression supplémentaire.

 
  
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  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Je me félicite du soutien massif au rapport sur le budget de l'Union pour l'année 2012 suite à l'accord obtenu en comité de conciliation avec le Conseil de l'Union européenne. Le budget 2012 représentera 129 milliards d'euros, soit une augmentation mesurée de 1,86% en crédits de paiements par rapport à l'année 2011, et de 147,2 milliards d'euros en crédits d'engagements. C'est un effort salutaire de la part du Parlement européen, qui a su adapter ses ambitions à la situation actuelle, tout en préservant les politiques majeures de la PAC et de cohésion ainsi que les domaines d'investissement pour l'économie d'avenir: entreprenariat, innovation, programmes de recherche aéronautique et spatiale... Les dépenses de fonctionnement des institutions européennes ont, au contraire, été limitées à moins de 6% du budget de l'Union. Par cette décision, les institutions européennes ont adressé un signal clair à l'opinion : la crise frappe tout le monde et n'épargne surtout personne. Dans ce contexte, nous devons également fournir les efforts nécessaires qui s'imposent en restreignant au mieux nos dépenses. Je me réjouis également du maintien du programme d'aide alimentaire aux plus démunis, qui était au cœur des préoccupations des autorités françaises et des députés de la majorité présidentielle tout au long de ces derniers mois.

 
  
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  Cătălin Sorin Ivan (S&D), în scris. − Doresc să o felicit în primul rând pe colega mea Francesca Balzani pentru tot efortul depus pentru a ajunge la un rezultat mai mult decât onorabil pentru Parlamentul European în niște condiții extrem de dificile. Parlamentul European a ajuns să fie singura instituţie din Europa care să apere creșterea economică, să dorească stimularea economiei; iar bugetul european a ajuns să fie una din singurele speranțe pentru relansarea economiei europene. Guvernele europene de dreapta taie bugetele naționale, taie bugetul UE, taie salariile, pensiile și se miră de ce economia nu se relansează. Europa are nevoie de investiții, nu de reduceri bugetare, iar deficitele bugetare pot fi finanțate din sectorul financiar care continuă să facă beneficii, fiind în același timp la originea crizei.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Come ho già ribadito questa mattina, in sede di discussione, sono molto soddisfatto per il voto di oggi. Colgo l'occasione offerta dalla dichiarazione di voto per ringraziare i due relatori, onorevoli Balzani e Fernandes, il Commissario Lewandowski, il Consiglio, nella persona del Presidente Dominik, nonché tutti i colleghi e i collaboratori per il pregevole lavoro svolto durante questa procedura. Penso che il voto a larga maggioranza ottenuto quest'oggi rifletta pienamente lo spirito costruttivo con cui le tre istituzioni hanno lavorato in questi mesi per giungere all'approvazione del Bilancio europeo per il 2012, un bilancio che, a mio parere, tiene in piena considerazione il difficile periodo di crisi, ma che, al contempo, cerca di rilanciare gli investimenti e l'economia per centrare l'obiettivo di una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile dell'Unione europea.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the 2012 budget.

 
  
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  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − I voted in favour of this report and the concluding agreements reached through the conciliatory meetings determining the EU budget for 2012.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. Congratulo-me com o sucesso alcançado nas negociações no Comité de Conciliação no âmbito do processo orçamental de 2012. Este orçamento é muito importante para o futuro económico da UE.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Gerade in der angespannten Krisensituation müssen unbedingt alle Sparpotentiale genutzt werden. Nicht nur, weil eine Budgeterhöhung angesichts nationaler Sparprogramme unverständlich ist, sondern auch, weil nächstes Jahr in den permanenten Euro-Stabilisierungsmechanismus einzuzahlen ist. Und dieses Bargeld muss aus den ohnehin schon knappen nationalen Budgets finanziert werden. Es mag ja sein, dass nun die Auszahlungen für viele Mehrjahresprogramme anstehen und deren Fördermittel zum jetzigen Zeitpunkt nicht gestrichen werden können, da die EU ansonsten wegen Vertragsbruchs verklagt werden kann. Es sind jedoch ausreichend Sparpotenziale vorhanden. Ich habe daher gegen das Budget gestimmt.

 
  
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  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Šiandien pritarėme ateinančių metų Europos Sąjungos biudžetui. Susitarimas dėl biudžeto – visuomet iššūkis. Ypač tai juntama šiemet, kuomet Europos Parlamentas aktyviai dalyvauja derybose dėl biudžeto sudarymo ir, antra vertus, kuomet Europos Sąjungos ekonomika ateinančiais metais nežada didesnių įplaukų į biudžetus – tiek nacionalinius, tiek ES. Skaitmenine išraiška ES biudžetas didėja. Vis tik, atsižvelgiant į metinę infliaciją, liekame tose pačiose pozicijose. Svarbu tai, kad ekonomikos augimui ir moksliniams tyrimams skiriamų lėšų kiekis nemažėja – tik tokiu būdu galima skatinti stringančią ES ekonomiką. Vis tik ateityje ir pačios valstybės narės turėtų būti suinteresuotos administracinių išlaidų mažinimu, visų pirma atsisakant trijų Europos Parlamento darbo vietų.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Sono favorevole e sostengo questo accordo di bilancio. Il Parlamento chiedeva una somma più alta, ma gli Stati membri spingevano fortemente per una percentuale minore. Il compromesso che siamo riusciti a raggiungere, seppur non ottimale, è un punto importante, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale in cui è necessario sostenere la crescita. Le somme che possono arrivare dal bilancio comunitario possono rappresentare una boccata d'ossigeno e un sostegno importante per alcune realtà che, nel corso di questa crisi, hanno sofferto e stanno soffrendo situazioni di alta criticità.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Através da presente resolução legislativa o Parlamento Europeu aprovou o projecto comum das instituições relativamente ao processo orçamental para 2012, projecto previamente aprovado pelo Comité de Conciliação. Tendo por base o relatório da delegação do Parlamento Europeu ao Comité de Conciliação, votei favoravelmente a presente resolução.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A propósito do Orçamento da União Europeia de 2012, o Comité de Conciliação entretanto constituído para superar impasses que haviam surgido, chegou a um projecto de acordo global, resultante do entendimento entre os representantes do Parlamento Europeu, Conselho e Comissão. Deste modo, ficaram abertas as portas para a aprovação definitiva do Orçamento de 2012. Atendendo ao acordo alcançado, votei favoravelmente a confirmação do acordo comum e das declarações comuns apresentadas pelas três instituições.

 
  
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  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Oggi si è votato in Plenaria la procedura di bilancio 2012. Sono state approvate le cifre finali e le aree di spesa prioritarie del bilancio comunitario per il 2012. Le proposte del Parlamento europeo si sono focalizzate su crescita, innovazione, occupazione, controllo dei confini, gestione delle migrazioni e supporto dello sviluppo democratico nel mondo arabo. Queste priorità sono state tutte accolte dagli Stati membri nell'accordo finale. Tutti gli aumenti negli stanziamenti di pagamento saranno limitati, come richiesto dagli Stati membri. Commissione, Consiglio e Parlamento si sono trovati d'accordo sulla necessità di fare un punto della situazione nel corso del prossimo anno per vedere se il bilancio, così come approvato, è realistico o se sarà necessario apportare degli aggiustamenti. Gli Stati membri hanno firmato una dichiarazione in tal senso. Il bilancio totale per il prossimo anno ammonterà a 129,1 miliardi di euro (aumento dell'1,86%) per i pagamenti e 147,2 miliardi (+3,8%) per gli impegni di spesa.

 
  
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  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo documento perché ritengo che il bilancio 2012 così delineato si focalizzi su crescita, innovazione, occupazione, controllo dei confini, gestione delle migrazioni e supporto dello sviluppo democratico nel mondo arabo. Il nuovo bilancio totale per il prossimo anno ammonterà a 129,1 miliardi di euro, con un aumento dell'1,86%, per i pagamenti e 147,2 miliardi (+3,8%) per gli impegni di spesa. In tempi di crisi si è riusciti a ridurre i costi operativi, pur mantenendo la crescita e la competitività: ora bisogna andare avanti lungo la strada già tracciata con convinzione e con grande collegialità d'intenti.

 
  
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  József Szájer (PPE), írásban. − Tagadhatatlan, hogy az Európai Unió 2012-es költségvetését a tagállamok pénzügyi problémái alakították. A pénzügyi válság azért érinti súlyosan az Uniót, mert gazdaságilag kiszolgáltatott helyzetben van. Azonban most mégis örömmel jelenthetem ki, hogy végül sikerült egy szerény, takarékos költségvetés elfogadásában megállapodniuk az uniós intézményeknek.

Jelenleg a pénzügyi rendszer helyreállítását kell mindenekelőtt szem előtt tartanunk, amelynek eléréséhez elengedhetetlen a munkahelyteremtés, a foglalkoztatottság növelése, valamint a gazdasági növekedést ösztönző befektetések.

Hiszem, hogy mindezek előfeltétele egy felelős költségvetés elfogadása és végrehajtása, amelyhez véleményem szerint szigorú gazdasági fegyelemnek kell társulnia. Ezen követelmények pedig nemcsak az Unió, hanem az egyes tagállamok tekintetében is egyaránt fennállnak.

Példaértékű, hogy az új magyar Alaptörvény elfogadásával a hazai költségvetési jog is jelentős reformon esett át a hatékony válságkezelés és a gazdaság fellendítése érdekében. Immár alkotmányos rendelkezések rögzítik, hogy Magyarország a kiegyensúlyozott, átlátható és fenntartható költségvetési gazdálkodás elve szerint működik. Ennek az elvnek a megvalósulásáért az magyar Országgyűlés és a mindenkori Kormány viseli az elsődleges felelősséget.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. As instituições europeias acordaram os valores orçamentais para o exercício económico de 2012 centrando a sua prioridade de actuação no crescimento económico e na resolução da crise financeira. Além destas prioridades, considero importante salientar que as instituições europeias acordaram um reforço de 50 milhões de euros na rubrica 1a do orçamento (competitividade para o crescimento e emprego), existindo assim uma maior disponibilidade financeira para dinamizar programas de apoio às empresas e à juventude.

Por fim, entendo ser acertada a opção de canalizar 38 milhões de euros do Fundo de Desenvolvimento Rural para o Fundo Social Europeu (secção 3.2. do Orçamento), o que demonstra que a União Europeia continua a privilegiar a coesão social.

 
  
  

Report: Sidonia Elżbieta Jędrzejewska (A7-0407/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo este relatório porque vai ao encontro do que foi estabelecido pelo Comité de Conciliação, mas lamento profundamente o clima de desconfiança que prevaleceu durante as negociações entre a Comissão e os Estados-Membros quanto ao nível de dotações de pagamento suplementares necessárias em 2011 para que a Comissão pudesse cumprir as obrigações legais da União.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Face aux besoins financiers imprévus, la procédure budgétaire de l’UE autorise la Commission européenne à proposer des modifications du budget en cours. Cette dernière a donc présenté différents « projets de budget rectificatif » pour le budget 2011. Détenant une compétence budgétaire, le Parlement européen discute des propositions de la Commission et vote les projets rectificatifs. Le projet rectificatif qui était à l’ordre du jour de cette session plénière concernait le Fonds social européen, le programme de soutien pour le développement d’une politique maritime intégrée et l’aide européenne à la Palestine. Afin que l’UE puisse réaliser les objectifs qu’elle s’est fixée, ces modifications sont nécessaires. J’ai donc voté en faveur du rapport de ma collègue Sidonia Jedrzejewska.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kuria pritariama Tarybos pozicijai 2011-ųjų finansinių metų Europos Sąjungos taisomojo biudžeto projekto Nr. 6/2011 be pakeitimų. 2011 m. bendrojo biudžeto taisomojo biudžeto projektas Nr. 6/2011 aprėpia pagal 1 ir 4 išlaidų kategoriją numatytų įsipareigojimų asignavimų padidinimą atitinkamai 3,25 mln. EUR, siekiant suteikti Graikijai specifinių įgūdžių paremti administracinės reformos veiksmų programos mokesčių administravimo srityje įgyvendinamą, ir 113,4 mln. EUR – asignavimai, reikalingi finansiškai paremti Palestinai, taikos procesui ir Jungtinių Tautų paramos ir darbo agentūrai Palestinos pabėgėliams Artimuosiuose Rytuose, taip pat papildomoms prekybos bananais priemonėms.

Taip pat numatytas mokėjimų asignavimų padidinimą 550,3 mln. EUR. Šiuo padidinimu siekiama padengti pagal 1 išlaidų kategoriją numatytas reikmes: 142 mln. EUR bus panaudoti padidinti mokėjimams pagal 1a išlaidų kategoriją „Konkurencingumas augimui ir užimtumui skatinti“, asignavimų straipsnyje “Bendradarbiavimas – nanomokslai, nanotechnologijos, medžiagos ir naujos gamybos technologijos”, o likusieji 408 mln. EUR bus perskirstyti 1b išlaidų kategorijai „Sanglauda augimui ir užimtumui skatinti“, asignavimų straipsnyje Europos socialinis fondas – konvergencija, siekiant patenkinti po bendrojo perkėlimo nepatenkintus poreikius. Be kita ko, sukurtas naujas straipsnis “Integruotos jūrų politikos tolesnio vystymo paramos programa”, įrašant į rezervą 23,14 mln. EUR įsipareigojimų asignavimų.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Tendo em conta o relatório da Comissão dos Orçamentos e o facto de o Parlamento ter reiteradamente salientado, durante todo o processo orçamental de 2011, que o nível global dos pagamentos defendido pelo Conselho e adoptado para o exercício de 2011 era insuficiente e não permitiria satisfazer as necessidades claramente acordadas, votei favoravelmente a posição do Conselho sobre o projecto de orçamento rectificativo n.º 6/2011 sem alterações, que declara o orçamento rectificativo n.º 6/2011 definitivamente aprovado, e concordo com a sua publicação no Jornal Oficial da União Europeia.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do projecto de orçamento rectificativo n.º 6/2011 por entender que este respeita o acordo concluído pelo comité de conciliação. Lamento, no entanto, que a abordagem do Conselho seja contrária aos processos do Semestre Europeu e da melhoria da governação económica europeia.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. O orçamento rectificativo 6/2011, tal como apresentado pela Comissão, visa reforçar diversas áreas, como as dos recursos próprios, Grécia, Fundo Social Europeu, Palestina e criar uma nova rubrica orçamental destinada à política marítima integrada. Acompanho as preocupações da relatora e faço votos por que o Parlamento não descure o seu papel de autoridade orçamental e não deixe de se bater pelo rigor e clareza nas contas europeias.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Este orçamento rectificativo serve, nomeadamente, para que a UE cumpra os seus compromissos no âmbito, da política de coesão. A Comissão estima para este ano de 2011, e para fazer face a compromissos já assumidos, que o Fundo Social Europeu precisa de mais 1,5 mil milhões de euros, enquanto para a investigação são necessários mais 142 milhões de euros. Para fazer face a esta necessidade de 1 642 milhões de euros, a Comissão apresentou o orçamento rectificativo n.º 6, através da reafectação de verbas, e, portanto, dentro das margens do orçamento. Consegue-se 697 milhões de euros dentro da rubrica 1, e 395 milhões de euros na rubrica 2, mais concretamente do desenvolvimento rural. Ficam assim a faltar 550 milhões de euros. Daí a necessidade deste orçamento rectificativo. No entanto, os Estados-Membros, não concordaram com estes montantes e aprovaram apenas 200 milhões de euros para este objectivo, mesmo assim com os votos contra do Reino Unido e da Holanda. Não há memória de o Conselho colocar em causa os números apresentados pela Comissão. Para além disso, registo o facto de o Conselho ter afirmado que tinha outros números, mas nunca os ter apresentado!

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O projecto de orçamento rectificativo em apreço propõe o reforço de dotações para autorizações num montante de 113,4 milhões de euros, no âmbito da rubrica 4, que, entre outros aspectos, financia a assistência à Palestina, o processo de paz e a UNRWA. Consideramos este reforço de dotações importante e bem-vindo, e um potencial contributo para o processo de paz, no quadro actual com que se depara o povo palestiniano. O reforço orçamental nesta rubrica é acompanhado da dotação necessária para as Medidas de Acompanhamento para o sector das Bananas (MAB). As verbas necessárias, em ambos os casos, são obtidas a partir da reafectação de dotações não utilizadas para a assistência macrofinanceira.

Este orçamento rectificativo, referente ao exercício de 2011, faz parte do acordo concluído pelo Comité de Conciliação sobre o orçamento para o exercício de 2012. Não estando afastadas algumas reservas, da nossa parte, quanto à forma como estas verbas serão utilizadas, e conhecida que é a nossa crítica relativamente à insuficiência das verbas previstas para as MAB, consideramos que há aspectos positivos nesta proposta, que devem prevalecer. Por essa razão, votámos favoravelmente.

 
  
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  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Este projecto de orçamento propõe o reforço de dotações para autorizações num montante de 113,4 milhões de euros, no âmbito da rubrica 4, que entre outros aspectos financia a assistência à Palestina, o processo de paz e a UNRWA. Consideramos este reforço de dotações bastante importante como uma ajuda ao processo de paz e ao povo palestiniano.

Os reforços no âmbito da rubrica 4 para a assistência financeira à Palestina, o processo de paz e a UNRWA, bem como para as Medidas de Acompanhamento para o sector das Bananas são reafectados a partir de dotações não utilizadas para a assistência macrofinanceira e fazem parte do acordo concluído pelo Comité de Conciliação sobre o orçamento para o exercício de 2012. Embora tenhamos algumas dúvidas sobre a forma como estas verbas vão ser utilizadas, há aspectos muito positivos, designadamente os que são destinados à Palestina, pelo que votámos favoravelmente.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − V súlade s článkom 16 nariadenia Rady č. 1150/2000 z mája 2000 Komisia zrevidovala odhady vlastných zdrojov. Toto sa týka predovšetkým zostatkov DPH a HND (hrubého národného dôchodku), ako aj tradičných vlastných zdrojov. Pokiaľ ide o integrovanú námornú politiku, od jej stanovenia v decembri 2007 bola počas prvých troch rokov financovaná prostredníctvom pilotných projektov a prípravných akcií. V septembri 2010 Komisia predložila návrh nariadenia s cieľom pokračovať v jej financovaní do konca súčasného finančného rámca. Navrhované financovanie umožní Komisii, aby ďalej rozvinula a konkretizovala možnosti vykonávania integrovanej námornej politiky v súlade s pokynmi stanovenými v správe o pokroku. Administratívna reforma v Grécku má zásadný význam pre úspešné vykonávanie politiky súdržnosti prostredníctvom štrukturálnych fondov. Cieľom operačného programu administratívnej reformy je zaviesť také reformy, ktoré by zlepšili konkrétne dôležité operácie gréckeho štátu, fungovanie verejnej správy a efektívnosť verejnej služby. Z analýzy potrieb týkajúcich sa viazaných rozpočtových prostriedkov do konca roka vyplynulo, že v okruhu 4 „EÚ ako globálny aktér“ je k dispozícii 60,4 mil. EUR. Navrhuje sa prerozdeliť túto sumu do položky 19 08 01 02 – Finančná podpora Palestíne, mierovému procesu a UNRWA (Agentúre OSN pre pomoc a prácu v prospech palestínskych utečencov na Blízkom východe) v rámci európskeho susedstva a partnerstva.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi reiškiamas vis didesnis susirūpinimas dėl Tarybos pozicijos, nes, jeigu Sąjunga siekia atsigauti po dabartinės ekonominės ir socialinės krizės, turi būti remiamos į ateitį orientuotos investicijos. Padidinti asignavimai yra reikalingi finansiškai paremti Palestinai, taikos procesui ir Jungtinių Tautų paramos ir darbo agentūrai Palestinos pabėgėliams Artimuosiuose Rytuose, taip pat papildomoms prekybos bananais priemonėms, perskirti iš nepanaudotų makrofinansinės pagalbos asignavimų, sudaro dalį susitarimo, kurį spręsdamas 2012-ųjų finansinių metų biudžeto klausimus pasiekė Taikinimo komitetas.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted against this proposal because I do not support an increase in expenditure for the 2011 budget.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. Este projecto de orçamento rectificativo é importante para fazer face a deficiências orçamentais no que respeita à política marítima integrada, à Grécia, ao FSE e à Palestina. Estamos a falar de verbas na ordem dos 113,4 milhões de euros a serem canalizadas para as rubricas referidas.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, la proposta di risoluzione del Parlamento europeo sulla rettifica del bilancio per il 2011 è dovuta all'esigenza di aumentare il bilancio necessario per i pagamenti dell'Unione. Evitare carenze di stanziamenti di pagamento era la base del primo progetto di bilancio e per compensarlo la strategia di rettificare, aumentando le disponibilità delle casse europee per il terzo semestre 2011 credo sia indispensabile. Alla luce di ciò motivo il mio voto favorevole alla suddetta proposta.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Através da presente resolução legislativa o Parlamento Europeu aprovou o projecto comum das instituições relativamente ao projecto de orçamento rectificativo n.º 6/2011 da União Europeia para o exercício de 2011, previamente aprovado pelo Comité de Conciliação. Tendo por base o relatório da delegação do Parlamento Europeu ao Comité de Conciliação e verificando que o orçamento rectificativo n º 6/2011, alterado pelo Conselho, reflecte o acordo concluído pelo Comité de Conciliação, que abrange igualmente o orçamento para o exercício de 2012, votei favoravelmente a presente resolução.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O projecto de orçamento rectificativo n.º 6/2011 ao orçamento geral de 2011 visava, inicialmente, reforçar as dotações para as autorizações das categorias 1 e 4 em, respectivamente, 3,25 milhões de euros e 113,4 milhões de euros, e o aumento das dotações de pagamento, relativas à categoria 1, em 550,3 milhões de euros. Contudo, o Conselho veio a modificar a proposta, reduzindo para 200 milhões o montante total do aumento de dotações, em resultado, todavia, do acordo concluído pelo comité de conciliação relativo ao orçamento de 2012. Apesar de lamentar a postura de desconfiança do Conselho perante o Parlamento no contexto das negociações, de que o relator faz nota, votei favoravelmente.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Il continuo sostegno dell'UE a UNRWA è un elemento essenziale della strategia dell'Unione europea per il processo di pace in Medio Oriente per alleviare le difficoltà della popolazione di rifugiati in Libano e, quindi, contribuire alla stabilità della regione. L'UE ei suoi Stati membri sono i maggiori donatori per l'UNRWA. Insieme con gli aiuti umanitari, sostegno da parte dello strumento di stabilità e dallo Strumento europeo di vicinato e partenariato, l'UE ha erogato più di EUR 64.000.000 € a sostegno dei profughi palestinesi in Libano negli ultimi quattro anni. Obiettivo principale dell'UE nel fornire sostegno ai rifugiati palestinesi è quello di contribuire alla giusta soluzione del problema dei rifugiati come parte di una soluzione globale della questione dello status finale. In tal modo, l'Unione europea assicura che i bisogni essenziali umanitari e di sviluppo dei profughi palestinesi siano soddisfatti. L'UE offre la maggior parte di tale assistenza attraverso la sua partnership con il soccorso delle Nazioni Unite e l'occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente. L'Unione europea continuerà a sostenere l'UNRWA nei suoi sforzi per alleviare le terribili condizioni di vita dei profughi palestinesi in Libano attraverso un nuovo programma per un budget complessivo pari a € 12 milioni.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O projecto de orçamento rectificativo n.º 6/2011 visa vários objectivos: o reforço dos pagamentos nas rubricas 1a e 1b, o reforço dos compromissos relativos à Palestina e ao UNRWA, a revisão do aumento de receitas quanto aos recursos próprios, o reforço relativamente ao tema do FSE e a criação de uma nova rubrica orçamental para a Política Marítima Integrada. É um orçamento rectificativo que já está fortemente ligado ao processo orçamental relativo ao exercício de 2012 e que, tendo em conta as necessidades actuais, de 2011, e o seu orçamento manifestamente insuficiente para todos os compromissos assumidos e necessidades presentes, deve ser aprovado.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Der Berichtigungshaushaltsplan Nr. 6/2011 betrifft eine zuvor abgestimmte Erhöhung der Rubriken 1 und 4 des Haushaltsplans von 2011. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Reports: Francesca Balzani, José Manuel Fernandes (A7-0414/2011) and Sidonia Elżbieta Jędrzejewska (A7-0407/2011)

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Against. Today’s budget vote rubberstamps a scaling-back of ambition for the EU and the prospects for a European response to the crisis. The EU budget is a key instrument for European investment and should be a key instrument for stimulating European economic recovery in response to the crisis but this deal will reduce its ability to do so. The proposed spending in key areas will also fail to ensure the sustainable transformation of the European economy. Instead of prioritising investment in green technologies, the budget allocates a disproportionate amount of funding to nuclear energy vis-à-vis safe and sustainable energy technologies, like renewables and energy efficiency. All of this ignores the ticking budgetary time bomb that is the ITER nuclear fusion project. Despite the blind focus on cutbacks across the budget, the Council is still insisting that the ballooning costs for ITER are met under the EU budget. Instead, with nuclear fusion a technology that will not be commercially viable before 2050, if ever, the Council should finally give up on pouring public funds into this hugely expensive white elephant.

 
  
  

Report: Barbara Matera (A7-0395/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório. Devemos usar este fundo para casos de emergência como este, especialmente considerando que Portugal atravessa neste momento graves dificuldades financeiras e que a ajuda ao fenómeno do desemprego é fundamental.

 
  
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  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) foi criado em 2006 para prestar assistência adicional aos trabalhadores afectados pelas consequências de mudanças significativas na estrutura do comércio internacional e para ajudar à sua reintegração no mercado de trabalho. A partir 1 de Maio de 2009, o âmbito de aplicação do FEG foi alargado, passando a incluir o apoio a trabalhadores despedidos em consequência directa da crise económica, financeira e social. Numa altura em que nos vemos confrontados com esta grave crise, de que se destaca o aumento do desemprego como uma das principais consequências, a UE deverá utilizar todos os meios ao seu alcance para reagir, nomeadamente no que se refere aos apoios a prestar às pessoas que ficaram sem emprego de um dia para o outro. Assim, apoiei o presente relatório que diz respeito à mobilização de 1.500.000 EUR do FEG a favor de Portugal com o objectivo de apoiar os trabalhadores despedidos pelas empresas Kromberg & Schubert, Lear e Leoni que operam no sector automóvel nas regiões Norte e Centro do país.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização foi criado para prestar um apoio complementar a trabalhadores afectados na sequência de mudanças estruturais importantes nos padrões do comércio mundial. Por este motivo, votei favoravelmente este relatório sobre a proposta de decisão do Parlamento Europeu e do Conselho relativa à mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, nos termos do n.º 28 do Acordo Interinstitucional, de 17 de Maio de 2006, entre o Parlamento Europeu, o Conselho e a Comissão, sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira (candidatura FEG/2011/005 PT/Norte-Centro Automotive, Portugal.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − The European Globalisation Adjustment Fund was created in order to provide assistance to workers rendered redundant due to structural changes in global trade patterns. The EGF will help workers find new jobs or train them to learn relevant skills geared towards the current needs of the labour market. This fund has not been used to its full extent due to the bureaucratic difficulties involved in its mobilisation. Currently, the EGF can be improved through the following measures: improved procedural and budgetary plans to make mobilisation faster, allowing the EGF to provide individual support for workers who have suffered due to globalisation, and the creation of a specific budget line for EGF. I support the rapporteur and believe that these changes will be necessary to help workers in finding work and reducing the EU's unemployment rate. In short, the faster the EGF can be mobilised, the sooner the EU can help workers in need.

 
  
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  Carlos Coelho (PPE), por escrito. Dadas as diversas repercussões que Portugal tem vindo a sofrer devido à sua frágil exposição à crise financeira e às mudanças estruturais nos padrões do comércio mundial, apoio este relatório que prestará uma vital assistência temporária e pontual aos trabalhadores desempregados. Além disso, acredito no fim para o qual a mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG), num montante total de 1.518.465 euros a favor de Portugal, irá ser aplicado. Este apoio à reintegração no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos em consequência da globalização e da crise económico-financeira global é fundamental para salvaguardar 726 casos de despedimentos, que ocorreram em 3 empresas da Divisão 29 (Fabricação de veículos automóveis, reboques e semi-reboques). Do pacote de medidas propostas pela Comissão, gostaria de dar especial relevo a duas: a orientação profissional (sessões de informação e definição de perfis com o intuito de lhes proporcionar direcções quanto às fases a percorrer no regresso à actividade laboral) e os programas de formação profissional, onde os trabalhadores receberão a formação mais adequada aos respectivos níveis educativos e de competências, elaborados tendo em vista a actualização de competências, cada vez mais importante num contexto de crescente competitividade num mundo mais globalizado.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport sur la mobilisation du Fond européen d'ajustement à la mondialisation afin de soutenir des travailleurs confrontés à des licenciements dans le secteur automobile. En permettant l'allocation de ce fonds, l'Union européenne fait preuve de solidarité envers nos travailleurs touchés par les conséquences de la crise.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente este relatório por apoiar a mobilização de 1,5 milhões de euros do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização a favor de Portugal, destinados a apoiar 726 trabalhadores despedidos em três empresas que operam no sector automóvel nas regiões Norte e Centro do país. Considero este pedido pertinente, na medida em que o encerramento das empresas em questão se ficou a dever à diminuição da procura provocada pela crise e à deslocalização das unidades de produção para Marrocos.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. O sector da construção automóvel na União Europeia vem sofrendo particularmente com o fenómeno da globalização. Portugal não escapou, infelizmente, a essa tendência. A presente resolução respeita a 726 desempregados de empresas daquele sector, sedeadas no Norte e Centro do país. Faço votos para que o apoio adicional proporcionado pelo Fundo possa minorar os dramas pessoais dos trabalhadores despedidos e contribuir para que estes possam ser integrados no mercado de trabalho, bem como para que a ajuda prevista possa ser mobilizada com a maior brevidade de modo a ser o mais eficaz possível.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Mais um pedido de mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG), feito por Portugal. Mais umas centenas de trabalhadores despedidos na sequência do encerramento de três empresas do sector automóvel do Norte e Centro do país (a Kromberg & Schubert Portugal, Lda., a Lear e a Leoni), agravando o drama social que hoje constitui o desemprego nestas regiões. Mais uma consequência das políticas estruturais desta UE e dos sucessivos governos portugueses que promoveram o desmantelamento de componentes importantes do sector industrial do país, deixando-o mais exposto ao livre arbítrio das multinacionais que agem apenas e só de acordo com o velho, natural, bem conhecido e único critério: o da maximização do lucro.

É lamentável que a Comissão Europeia não tenha tomado todas as medidas necessárias para defender estes postos de trabalho, como várias vezes propusemos, tomando medidas que ponham fim a esta autêntica estratégia beduína destas multinacionais. Mais uma vez, salientamos a injustiça de os critérios de financiamento deste Fundo exigirem uma elevada taxa de co-financiamento aos Estados-Membros (35% do montante global previsto), o que dificulta a candidatura de países com condições financeiras mais frágeis.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Bod 28 Medziinštitucionálnej dohody zo 17. mája 2006 medzi Európskym parlamentom, Radou a Komisiou o rozpočtovej disciplíne a riadnom finančnom hospodárení umožňuje uvoľniť prostriedky z Európskeho fondu na prispôsobenie sa globalizácii (EGF) prostredníctvom nástroja flexibility s ročným stropom vo výške 500 mil. EUR nad rámec príslušných okruhov finančného rámca. Dňa 6. júna 2011 Portugalsko predložilo žiadosť EGF/2011/005 PT/Norte-Centro Automotive o finančný príspevok z fondu EGF v dôsledku prepúšťania v troch podnikoch, ktoré podľa klasifikácie NACE Revision 2 pôsobia v rámci divízie 29 („výroba motorových vozidiel, prívesov a návesov“) v regiónoch Norte (PT11) a Centro (PT16) na úrovni NUTS II v Portugalsku. Po dôkladnom preskúmaní predloženej žiadosti Komisia dospela k záveru, že sú splnené podmienky na poskytnutie finančného príspevku. Rovnako som toho názoru, že je opodstatnené žiadosti Portugalska vyhovieť a finančné prostriedky poskytnúť.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi 2011 m. birželio 6 d. Portugalija pateikė paraišką mobilizuoti EGF lėšas dėl darbuotojų atleidimo iš trijų įmonių (Variklinių transporto priemonių, priekabų ir puspriekabių gamyba), vykdančių veiklą šiaurės ir vidurio Portugalijos regionuose, ir iki 2011 m. liepos 18 d. ją papildė išsamesne informacija. Ši paraiška atitinka finansinei paramai taikomus reikalavimus, kaip nustatyta Reglamento (EB) Nr. 1927/2006 10 straipsnyje. Todėl Komisija siūlė mobilizuoti 1 518 465 EUR sumą.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this mobilisation of the Globalisation Adjustment Fund to help workers made redundant by the fall in demand for electrical equipment for cars. The decline in car manufacturing, combined with the impossibility of further reducing production costs and/or access to credit, resulted in the closure of Krombert & Schubert Portugal, Lda and the Lear production plant in Guarda. The closure of Leoni Wiring Systems Viana, Lda was due to the combination of a difficult economic situation due to the crisis and the relocation of the production plant to Morocco.

 
  
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  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − I support the assistance this report will provide, to mobilise a total amount of EUR 1 518 465 from the European Globalisation Fund for the retraining of redundant workers in the Portuguese manufacturing sector.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. A UE é um espaço de solidariedade, no qual o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização se enquadra. Estes apoios são fundamentais para o auxílio aos desempregados e às vítimas das deslocalizações que se verificam num contexto globalizado. É cada vez maior o número de empresas que se deslocalizam, aproveitando os reduzidos preços do factor trabalho que são praticados em vários países, nomeadamente na China e na Índia, com efeitos nocivos para os países que respeitam os direitos dos trabalhadores. O FEG, que se destina a ajudar os trabalhadores vítimas da deslocalização de empresas, é fundamental para facilitar o acesso a um novo emprego. O FEG já foi no passado utilizado por outros países da UE, cabendo agora dar esse auxílio a Portugal que apresentou um pedido de assistência relativo a um caso que envolve 726 trabalhadores despedidos, todos potenciais beneficiários de assistência, em três empresas da divisão 29 (Fabricação de veículos automóveis, reboques e semi-reboques) da NACE Rev. 2, nas regiões NUTS II Norte (PT11) e Centro (PT16).

 
  
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  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor de este informe para destinar fondos provinentes del Fondo Europeo para la Adaptación a la Globalización (FEAG), en concreto para los 726 despidos que se han producido en tres empresas cuya actividad se desarrolla en el marco de la división 29 (Fabricación de vehículos de motor, remolques y semirremolques) de la NACE, revisión 2, en las regiones NUTS II Norte (PT11) y Centro (PT16), en Portugal. El FEAG proporciona ayuda adicional a los trabajadores que sufren las consecuencias de grandes cambios estructurales en los patrones del comercio mundial, así como para ayudarles a reintegrarse al mercado de trabajo. Dinamarca ha presentado solicitud de fondos del FEAG para despidos del sector de la automoción que se ajustan al reglamento del propio Fondo. Ahora debe garantizarse que el FEAG apoye la reintegración al mercado laboral de los trabajadores despedidos, a pesar de que la asistencia del FEAG no debe sustituir a las acciones que sean responsabilidad de las empresas en virtud de la legislación nacional o de convenios colectivos, ni a las medidas de reestructuración de empresas o sectores.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − This is already the twenty-second application to be examined under the 2011 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 1 518 465 from the EGF for Portugal. It concerns 726 redundancies in three enterprises operating in the field of manufacture of motor vehicles, trailers and semi-trailers during the nine-month reference period from 1 July 2010 to 1 April 2011. The EGF has never been applied to Latvia. I think that criteria should be amended in order to allow small countries, such as Latvia, to be able to participate in the fund.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Fünf portugiesische Unternehmen mussten 726 Angestellte auf Grund der Wirtschaftskrise entlassen. Um Portugal bei der Wiedereingliederung der Arbeitslosen finanzielle Hilfestellung zukommen zu lassen, wurde der Antrag gestellt, 1 518 465 Euro aus dem Europäischen Fonds für die Anpassung an die Globalisierung bereit zu stellen. 500 Milliarden Euro ist die Obergrenze für die Gelder, die durch den Europäischen Fonds für die Anpassung an die Globalisierung jährlich ausgeschüttet werden können. Ich stimme für den Bericht, da die Inanspruchnahme der Gelder durchaus gerechtfertigt ist, da sämtliche notwendigen Berichte und Anträge fristgerecht gestellt wurden.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, il fondo di adeguamento alla Globalizzazione, necessario per il reinserimento nel mercato del lavoro o per la tutela di lavoratori in situazioni aziendali precarie é uno strumento indispensabile per ricevere dall'Unione europea quell'aiuto di cui molte aziende locali hanno bisogno. La relazione per la quale ho votato favorevolmente riguarda, nello specifico, 3 imprese locali portoghesi che producono autoveicoli e rimorchi e semirimorchi che nel periodo di crisi economica in cui ci troviamo hanno un problema di esuberi pari a 726 unità ed hanno richiesto aiuto al fondo in questione.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização foi criado para prestar um apoio complementar a trabalhadores atingidos pelas consequências de mudanças estruturais importantes dos padrões do comércio mundial. No quadro do orçamento geral da União Europeia para o exercício de 2011, é mobilizado um montante de 1.518.465 EUR em dotações de autorização e de pagamento a título do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização para o caso português. Cumprindo-se todos os requisitos necessários para accionar o presente mecanismo de ajuda financeira, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. No seio da execução do orçamento para 2011, foi apresentada, pela 22.ª vez, uma candidatura ao Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, que tem por escopo apoiar os trabalhadores que, por força da deslocalização motivada pelo fenómeno de concorrência global das empresas em que laboravam, se encontram em situação de alta fragilidade.

Neste caso, em que Portugal solicitou a intervenção do Fundo, conhece-se um total de 726 casos de despedimento por parte de três empresas, nas regiões Norte e Centro, num período de referência de quatro meses. Na verdade, todos os pressupostos para a intervenção do Fundo, que permite uma mobilização de até 500 milhões de euros por ano, encontram-se preenchidos. Por conseguinte, votei em sentido favorável na esperança de que, por esta via, se minorem as dificuldades de quem tem sido profundamente afectado pelos recentes acontecimentos.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − The European Globalisation Adjustment Fund has been created in order to provide additional assistance to workers suffering from the consequences of major structural changes in world trade patterns. According to the provisions of point 28 of the Interinstitutional Agreement of 17 May 2006 on budgetary discipline and sound financial management and of the Article 12 of Regulation (EC) No 1927/2006, the Fund may not exceed a maximum amount of EUR 500 million, drawn from the margin under the global expenditure ceiling from the previous year, and/or from the cancelled commitment appropriations from the previous two years, excluding those related to Heading 1b. The appropriate amounts are entered into the budget as a provision as soon as the sufficient margins and/or cancelled commitments have been identified. As concerns the procedure, in order to activate the Fund the Commission, in case of a positive assessment of an application, presents to the budgetary authority a proposal for mobilisation of the Fund and, at the same time, a corresponding request for transfer. In parallel, a trilogue could be organised in order to find an agreement on the use of the Fund and the amounts required. The trilogue can take a simplified form.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − L'Unione europea ha predisposto degli appositi strumenti legislativi e di bilancio per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali e per agevolare il loro reinserimento nel mercato del lavoro. Dal 1° maggio l'ambito di applicazione del Fondo è stato ampliato: adesso, infatti, è possibile chiedere un sostegno per i lavoratori licenziati in conseguenza diretta della crisi finanziaria ed economica mondiale. Il Portogallo ha chiesto assistenza in relazione a 726 esuberi, tutti ammessi all'assistenza del Fondo, in tre imprese operanti nel settore della fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi nelle regioni di Norte e Centro. Considerando che la domanda di assistenza soddisfa le condizioni di ammissibilità stabilite dal regolamento del Fondo, è necessario che le istituzioni compiano gli sforzi necessari per migliorare le disposizioni procedurali e di bilancio al fine di accelerare la mobilitazione del fondo stesso.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1927/2006 do Parlamento Europeu e do Conselho, de 20 de Dezembro de 2006, instituiu o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) com o objectivo de apoiar os trabalhadores que perdem os seus postos de trabalho devido a alterações estruturais no contexto da economia global. Portugal apresentou um pedido de mobilização do FEG com vista a apoiar os 726 trabalhadores despedidos em três empresas de componentes automóveis localizadas nas regiões do Norte e Centro, nomeadamente na Kromberg & Schubert (Guimarães), na Lear (Guarda) e na Leoni (Viana do Castelo). O apoio europeu, no valor de 1,5 milhões de euros, corresponde a 65% do custo total do programa, destinando-se a ministrar acções de orientação profissional, reconhecimento, validação e certificação de competências, formação profissional e apoio à criação do próprio emprego ou empresa.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul referitor la mobilizarea fondului european de ajustare la globalizare (FEAG) în cazul Portugaliei, pentru a furniza sprijin lucrătorilor din industria constructoare de mașini afectaţi de schimbările majore din structura comerţului mondial. Cererea se referă la mobilizarea din FEAG a sumei de 1 518 456 EUR pentru Portugalia, în cazul concedierii a 726 de angajaţi din trei întreprinderi din domeniul producţiei de autovehicule, remorci și semiremorci. Concedierile au avut loc în perioada dintre 1 iulie 2010 și 1 aprilie 2011, în două regiuni învecinate, Norte și Centro. Cauza acestor disponibilizări o reprezintă reducerea cererii de autovehicule noi în Uniunea Europeană. Producţia de autovehicule din UE a scăzut în 2009 cu 17%, iar în 2008 cu 23% faţă de aceeaşi perioadă din 2007. Scăderea cererii de echipamente electrice pentru automobile, combinată cu imposibilitatea de a reduce și mai mult costurile de producţie și/sau de a avea acces la credite, a condus la închiderea uzinei și a unităţii de producţie din cadrul uzinei Lear din Guarda și relocarea acesteia în Maroc. Susţin necesitatea mobilizării FEAG în vederea sprijinirii lucrătorilor concediaţi. De asemenea, consider că UE trebuie să își consolideze politica industrială, pentru a preveni delocalizarea industriei europene în terţe ţări.

 
  
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  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Encore un! Une fois de plus, j'ai voté contre. Ce rapport vise à mobiliser plus d'un million d'euros, au nom du soutien à des salariés portugais, pour financer les plans sociaux de trois entreprises qui les licencient. Comme le mois dernier avec Renault et Peugeot, ce sont trois entreprises portugaises du secteur automobile qui mettent au chômage des centaines d'hommes et de femmes pour augmenter leurs profits et/ou pour délocaliser un site de production au Maroc. Pour moi, cela reste un cautère sur une jambe de bois. Si nous souhaitons vraiment aider les salariés, il ne faut pas se cantonner à "un ajustement à la mondialisation". Il vaudrait mieux que l'argent distribué par l'Union européenne soit, en permanence, assorti de contreparties en termes de démocratie au sein de l'entreprise, d'une interdiction des licenciements boursiers, et de la mise en place d'une meilleure répartition de la richesse créée. Il vaudrait mieux que tous les députés européens nous soutiennent quand nous proposons une sécurité de l'emploi et de la formation, financée par des fonds publics. Les salariés européens méritent mieux que des réactions à court terme face au bon vouloir d'entreprises qui, elles, ne les considèrent que comme une simple variable d'ajustement.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Im Zuge der Finanzkrise kam es auch zu einem Rückgang der Nachfrage nach elektronischer Ausrüstung für Kraftfahrzeuge und der Produktion im Automobilsektor allgemein. Drei Unternehmen stellten daraufhin ihre Produktion in Portugal ein und 726 Arbeitnehmer wurden entlassen. Aus dem Globalisierungsfonds werden nun 1 518 465 Euro bereitgestellt, um diese Arbeitnehmer zu unterstützen und wieder in den Arbeitsmarkt zu integrieren. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Report: Tadeusz Zwiefka (A7-0410/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, tendo em consideração o direito da UE, o direito grego e os argumentos aduzidos no texto relativos aos factos que conduziram a este processo.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – A la demande du Tribunal de première instance du Pirée, en Grèce, le Parlement européen s’est prononcé en faveur de la levée de l’immunité de l’eurodéputé Georgias Toussas, accusé de fraude. Le Parlement a tenu à rappeler que les eurodéputés avaient non seulement des droits mais également des obligations. Responsables devant les citoyens, les eurodéputés doivent exercer leur mandat de manière irréprochable. J’ai donc voté en faveur du rapport Zwiefka.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui lève l'immunité parlementaire du député européen Georgias Toussas. Cette décision montrera à nos concitoyens que les élus ne sont pas à l'abri de sanctions judiciaires en cas de faute et qu'il n'existe pas d'impunité au sein de nos institutions.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O presente relatório, elaborado por Tadeusz Zwiefka, versa sobre o pedido de levantamento da imunidade parlamentar do eurodeputado grego Georgios Toussas, na sequência da carta do juiz do Tribunal de Primeira Instância do Pireu, Atenas, Grécia. O Ministério Público Tribunal de Primeira Instância do Pireu acusa este deputado ao Parlamento Europeu (PE) de, em conjunto com mais oito pessoas e enquanto gestor do Fundo de Pensões dos Marinheiros da Marinha Mercante, ter desviado um montante superior a 147 mil euros. Georgios Toussas, aquando da sua audição pela Comissão dos Assuntos Jurídicos, alegou que esta acusação revestia a forma de perseguição política, o que não foi confirmado pela referida comissão. Tendo em conta a recomendação da Comissão dos Assuntos Jurídicos e embora todo o arguido seja considerado inocente até a sentença ter transitado em julgado, voto favoravelmente esta proposta de levantamento da imunidade parlamentar a Georgios Toussas pois é fundamental, para a credibilidade do PE, que não exista nenhuma espécie de corporativismo entre nós.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Sudca siedmej komory súdu prvého stupňa v Pireu požiadal o zbavenie imunity poslanca Európskeho parlamentu Georgiosa Toussasa, aby mohol viesť trestné konanie, ktoré začal na základe pokynov vydaných prokuratúrou magistrátneho súdu v Pireu. Pán Toussas je spolu s ôsmimi ďalšími osobami obvinený z vedomej sprenevery majetku Fondu námorníkov obchodného loďstva (NAT), ktorý podľa verejného práva predstavuje právnickú osobu a ktorého správou bol Toussas poverený, vo výške viac ako 147 000 EUR v prospech inej strany. Pán Toussas spáchal údajný podvod ako člen predstavenstva NAT a ako taký mal v zmysle gréckeho trestného práva postavenie zamestnanca. Georgios Toussas počas vypočutia Výborom pre právne veci, ktoré sa uskutočnilo 10. októbra 2011, naznačil, že trestné konanie môže predstavovať politické prenasledovanie namierené proti nemu. Po preskúmaní všetkých skutočností a v súlade s článkom 6 ods. 2 rokovacieho poriadku Výbor pre právne veci po zvážení dôvodov za a proti vo veci zbavenia poslaneckej imunity odporúča, aby Európsky parlament zbavil Georgiosa Toussasa poslaneckej imunity.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report on the waiver of the immunity of Georgios Toussas.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. A defesa da independência do mandato de um Deputado Europeu é da competência do Parlamento Europeu e essa independência não pode ser posta em causa. No caso em apreço, o Tribunal de Primeira Instância do Pireu, Secção 7, solicitou o levantamento da imunidade de Georgios Toussas, deputado ao Parlamento Europeu, a fim de lhe permitir instaurar um processo penal iniciado na sequência das instruções emitidas pelo Ministério Público do Tribunal de Primeira Instância do Pireu, relativo a um alegado abuso de confiança que envolve prejuízos superiores a 147.000 euros (artigo 390.º do Código Penal grego e artigo 1.º da Lei 1608/1950), bem como um inquérito judicial (artigos 246.º, 248.º e 250.º do Código de Processo Penal grego). O juiz pretende intimar Georgios Toussas para depor como arguido neste caso e responder à acusação acima referida, nos termos dos artigos 270.º, 271.º e 273.º do Código de Processo Penal grego. É, por conseguinte, aconselhável recomendar que a imunidade parlamentar seja levantada no caso em apreço, daí o meu sentido de voto.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The judge at the Piraeus Court of First Instance, Section 7, has requested the waiver of immunity of Georgios Toussas, Member of the European Parliament, in order to enable him to conduct the criminal proceedings started as a result of the instructions issued by the Public Prosecutor’s Office of the Piraeus Magistrate Court. Mr Toussas, together with eight other persons, is charged with knowingly defrauding for the benefit of another party, by a sum in excess of EUR 147 000, the property of the Merchant Seamen’s Fund, a legal entity under public law, the management of which he was entrusted with.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Foi solicitado ao Parlamento Europeu o levantamento da imunidade parlamentar do eurodeputado Georgios Toussas. A Comissão dos Assuntos Jurídicos pronunciou-se sobre o assunto, tendo aprovado por unanimidade um relatório em que decidiu levantar a imunidade parlamentar. De facto, considerou-se não se encontrar fundamento para a alegação de fumus persecutionis no caso em apreço.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour of waiving the immunity of Georgios Toussas as the case concerns an alleged breach of trust resulting in damages.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O pedido de levantamento da imunidade parlamentar foi requerido pelo Tribunal de Primeira Instância grego, de forma a dar início a um processo judicial referente à alegada quebra de confiança, com indícios de fraude. Este tipo de procedimento está de acordo com as regras inscritas no Regimento do Parlamento Europeu. O deputado declarou, na Comissão dos Assuntos Jurídicos, que este caso era uma perseguição política, facto para o qual esta comissão não encontrou indícios. Por isso, e tendo em conta este relatório, sou a favor do levantamento da imunidade parlamentar.

 
  
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  Γεώργιος Τούσσας (GUE/NGL), γραπτώς. – Η άρση ασυλίας του ευρωβουλευτή του ΚΚΕ, Γιώργου Τούσσα, έπειτα από αίτημα της Εισαγγελίας Πειραιά διότι, ως μέλος του ΔΣ του NAT και εκπρόσωπος των ναυτεργατών, ψήφισε δήθεν ομόφωνα στις 27-3-2003 με τα υπόλοιπα μέλη του ΔΣ για τη χορήγηση πιστοποιητικού μη οφειλής στην «MARE ΝΑΥΤΙΛΙΑΚΗ" που είχε πλειοδοτήσει στο πλειστηριασμό του πλοίου «ΔΗΜΗΤΡΗΣ ΜΟΙΡΑΣ", με οφειλές στο ΝΑΤ, αποτελεί παραποίηση της αλήθειας και προσπάθεια να απαλλαγούν οι πραγματικοί υπεύθυνοι οι εφοπλιστές, η διαχρονική πολιτική των κυβερνήσεων ΠΑΣΟΚ, ΝΔ και της ΕΕ για την πτώχευση του ΝΑΤ και των ασφαλιστικών ταμείων των εργαζομένων. Το αίτημα της Εισαγγελίας Πειραιά για άρση της ασυλίας στερείται νομικής ή ηθικής βάσης σύμφωνα με τα γεγονότα και τη σαφή του θέση στο ΔΣ του ΝΑΤ. Τα Πρακτικά των συγκεκριμένων συνεδριάσεων του Δ.Σ. του ΝΑΤ αποδεικνύουν ότι ο Γιώργος Τούσσας, ως εκπρόσωπος της ΠΕΜΕΝ, εκφράζοντας τις θέσεις του ταξικού ναυτεργατικού κινήματος, όχι μόνο δεν συμφώνησε στο ΔΣ του ΝΑΤ για την χορήγηση πιστοποιητικού μη οφειλής αλλά, αντίθετα, ζήτησε πλήρη εξασφάλιση και καταβολή των ασφαλιστικών εισφορών στο Ταμείο. Άλλωστε και παλαιότερα, χωρίς καν να ζητηθεί άρση της ασυλίας του από το Ευρωκοινοβούλιο, ο ευρωβουλευτής του ΚΚΕ δικάστηκε στις 16-10-2007 στο Τριμελές Πλημμελειοδικείο Πειραιά, μαζί με άλλους συνδικαλιστές, για την απεργία των ταξικών ναυτεργατικών σωματείων, και αθωώθηκε μετά την κατάρρευση του σαθρού κατηγορητηρίου.

 
  
  

Report: Bernhard Rapkay (A7-0412/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório dado subscrever todos os argumentos apresentados pela Comissão de Assuntos Jurídicos.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O presente relatório, da responsabilidade de Bernhard Rapkay, debruça-se sobre o pedido de levantamento da imunidade parlamentar ao eurodeputado italiano Luigi de Magistris. Luigi de Magistri, eleito deputado ao Parlamento Europeu (PE) em 2009, foi notificado para comparecer no Tribunal de Nápoles na sequência de uma queixa apresentada pela empresa Bagnoliafutura SpA, de Nápoles, que acusa o eurodeputado de denegrir a sua imagem junto dos mercados, banca, administração pública e fornecedores. A Bagnoliafutura SpA acusa o deputado de colocar, na sua página web, comunicados responsabilizando-a por atrasos e desperdícios de fundos públicos, de passividade e ineficiência, e de se envolver numa actividade que classifica como combinação de política e delinquência. Lugi de Magistris defendeu-se argumentando que difundiu informação relativa a uma pergunta escrita formulada à Comissão Europeia sobre irregularidades constatadas pela Comissão, bem como sobre o presumível desperdício de fundos públicos. Considerando que os factos do processo mostram que as informações publicadas por Luigi de Magistris têm nexo directo e evidente como exercício das funções de deputado ao PE e tendo em conta o artigo 8.º do Protocolo relativo aos Privilégios e Imunidades da União Europeia, voto favoravelmente a defesa dos privilégios e imunidades de Luigi de Magistris.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Poslanec Európskeho parlamentu Luigi de Magistris požiadal o ochranu svojej poslaneckej imunity, pričom žiadosť sa týka súdneho predvolania v konaní, ktoré sa proti nemu vedie pred neapolským súdom na podnet spoločnosti Bagnolifutura SpA so sídlom v Neapoli, ktorá sa zaoberá projektovaním a sanáciou pôdy, v súvislosti s tlačovými správami, ktoré vydal a ktoré boli zverejnené na jeho internetovej stránke. Podľa tohto súdneho predvolania predstavujú vyhlásenia vydané v týchto tlačových správach urážku na cti a následkom toho vznikla požiadavka o náhradu škody. Luigi de Magistris v spomenutých tlačových správach zverejnil informácie týkajúce sa následnej písomnej otázky, ktorú položil Európskej komisii a v ktorej žiadal podrobnejšie informácie o nezrovnalostiach pri verejnom obstarávaní, ktoré Komisia zistila v máji 2009. Požadoval podrobnejšie informácie o údajnom plytvaní verejnými prostriedkami v neapolskej oblasti, kde práve spoločnosť Bagnoliafutura vykonáva svoju činnosť. Skutková podstata uvedená v predvolaní, a písomné dôkazy, ktoré predložil poslanec Výboru pre právne veci, preukazujú, že vydané vyhlásenia majú skutočne priamu a zjavnú súvislosť s výkonom činnosti Luigiho de Magistris ako poslanca Európskeho parlamentu. Zároveň však, keďže pri zverejnení predmetných tlačových správ Luigi de Magistris postupoval v rámci výkonu svojich úloh poslanca Európskeho parlamentu, sa Parlament vyslovuje za ochranu jeho imunity a výsad.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the waiver of the immunity of Luigi de Magistris but of course without prejudice to his guilt or otherwise, which is for a court to decide.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. A defesa da independência do mandato de um Deputado Europeu é da competência do Parlamento Europeu e essa independência não pode ser posta em causa. O pedido de Luigi de Magistris diz respeito a um mandado de citação que corre contra ele no Tribunal de Nápoles em nome de Bagnolifutura SpA, empresa estabelecida em Nápoles com actividades nos domínios do design e da descontaminação de solos, relacionado com comunicados de imprensa da sua autoria e publicados no seu sítio Web. Os comunicados em questão foram publicados no sítio Web de Luigi de Magistris num momento em que ele era deputado ao Parlamento Europeu, na sequência das eleições europeias de 2009. Os referidos comunicados de imprensa de Luigi de Magistris divulgaram informações relativas a uma pergunta escrita complementar formulada à Comissão Europeia, na qual solicitava elementos adicionais sobre irregularidades constatadas pela Comissão, em Maio de 2009, no âmbito de contratação pública. Considerando que Luigi de Magistris solicitou igualmente informações suplementares sobre o presumível desperdício de fundos públicos na zona de Nápoles, onde decorrem as actividades da empresa Bagnolifutura, ao publicar os referidos comunicados de imprensa, Luigi de Magistris estava a agir no exercício das suas funções enquanto deputado ao Parlamento Europeu. Estou assim de acordo em defender os privilégios e imunidades de Luigi de Magistris.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Mr De Magistris was summoned before the Court of Naples by Bagnoliafutura SpA, a mixed company domiciled in Naples engaged in design and in soil remediation, in connection with press releases issued by him and published on his website. Luigi de Magistris submits that in the press releases he expressed his political opinion as a Member of the European Parliament and according to him it is absolutely normal and necessary to inform the public of the results of his work. I voted in favour.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, kadangi Europos Parlamento nario viešai išreikšta nuomonė ar pareiškimai turėtų būti laikomi politinės valios išraiška, kuri užtikrintų tinkamą ir veiksmingą pareigų vykdymą bei atskaitomybę rinkėjams. Joks asmuo negali būti baudžiamas už viešai išreikštą nuomonę, jei toks pareiškimas neturi nusikalstamos veikos požymių. Atkreiptinas dėmesys, kad EP nario imunitetas yra institucinė priemonė ir nepriklausomumo garantija, apsauganti nuo išorės spaudimo ir užtikrinti narių nepriklausomumą einant savo pareigas. Be to, parlamentiniu imunitetu siekiama apsaugoti tiek pačią Parlamento instituciją, tiek jos narius kaip atskirus asmenis.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Foi solicitado ao Parlamento Europeu o levantamento da imunidade parlamentar do eurodeputado Luigi de Magistris. A Comissão dos Assuntos Jurídicos pronunciou-se sobre o assunto, tendo aprovado por unanimidade um relatório em que decidiu pelo não levantamento da imunidade parlamentar. De facto, considerou-se que Luigi de Magistris estava no exercício dos seus deveres, enquanto membro do Parlamento Europeu, quando proferiu as declarações que motivaram o processo-crime. Procurar impedir os membros do Parlamento Europeu de exprimirem as suas opiniões sobre questões de interesse público, instaurando processos judiciais, não é aceitável numa sociedade democrática. Votei favoravelmente por defender a liberdade de expressão dos deputados no exercício das suas funções e para defender o interesse do Parlamento Europeu enquanto instituição.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour of defending the parliamentary immunity of de Magistris, as his statements have a direct connection with de Magistris’s performance of his duties as an MEP.

 
  
  

Report: Danuta Maria Hübner (A7-0380/2011)

 
  
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  Alexander Alvaro (ALDE), schriftlich. Die FDP im Europäischen Parlament stimmt dem Bericht Hübner zur Änderung der Verordnung KOM(2011)0482 nur unter der Bedingung zu, dass es sich bei der Anhebung der geltenden Kofinanzierungssätze um 10 Prozentpunkte um eine Ausnahme für die explizit betroffenen Staaten handelt. Die Ausnahme darf keinen Präzedenzcharakter haben und sollte nach Überwindung der schweren Finanz- und Wirtschaftskrise mit den entsprechenden Liquiditätsengpässen für die betroffenen Staaten rückgängig gemacht werden.

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, sendo de realçar a necessidade inegável de medidas adicionais da UE, adaptando os Regulamentos existentes aos requisitos da actual crise financeira.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą dėl pasiūlymo dėl Europos Parlamento ir Tarybos reglamento, kuriuo dėl grąžintinos paramos ir finansų inžinerijos iš dalies keičiamas Tarybos reglamentas (EB) Nr. 1083/2006. Pasiūlyme pateikiama kompensuojamosios dotacijos, kaip tiesioginio finansinio įnašo, kuris suteikiamas kaip parama ir kurį iš dalies arba visiškai galima kompensuoti be palūkanų, apibrėžtis. Jame nurodoma, kad struktūrinių fondų lėšomis galima finansuoti išlaidas, kurios susidarė vykdant veiklą, susijusią su grąžintinai paramai finansuoti skirtais įnašais. Be to, jame patikslinama, kad paramą teikiančiai institucijai arba kitai kompetentingai valstybės narės valdžios institucijai grąžintos paramos lėšos turi būti laikomos atskiroje sąskaitoje ir vėl naudojamos tuo pačiu tikslu arba laikantis veiksmų programos tikslų. Reikėtų užtikrinti teisinį tikrumą ir aiškumą kalbant apie grąžintiną paramą ir finansų inžinerijos priemones. Pritariu pranešėjos nuomonei, kad būtina vykdyti deramą finansų inžinerijos priemonių stebėseną, tačiau, kad nereikėtų taikyti naujų papildomų valstybių narių ataskaitų teikimo prievolių. EP pakeitimais siekiama patikslinti tekstą, įtraukti kredito linijos apibrėžtį, iš dalies pakeisti ataskaitų teikimo reikalavimus ir patikslinti su išlaidų deklaracija susijusias prievoles.

 
  
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  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho não definia a ajuda financeira concedida pelos Estados-Membros aos beneficiários como sendo reembolsável ou não reembolsável. Com o objectivo de clarificar as dúvidas existentes no que se refere à elegibilidade de algumas tipologias de apoios, em Agosto de 2011, a Comissão Europeia (CE) apresentou a proposta que altera o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que respeita à ajuda reembolsável e à engenharia financeira, clarificando a elegibilidade das ajudas a título reembolsável e definindo as obrigações de informação no campo dos instrumentos de financiamento.

O presente relatório permitirá que os Estados-Membros concedam apoios às diversas entidades sobre a tipologia de ajuda reembolsável, permitindo aproveitar os Fundos Estruturais várias vezes ao longo do período de programação. Pelo acima referido, apoiei o presente relatório.

 
  
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  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Mi congratulo con la relatrice per l’ottimo e complesso lavoro svolto cui ho dato il mio voto positivo. Nel periodo di programmazione 2000-2006, gli Stati hanno istituito forme di aiuto, identificati dal regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio, tramite fondi specifici e tramite un aiuto rimborsato fornito attraverso altri strumenti. Il regolamento (CE) n. 1083/2006 non definisce se l’aiuto sia propriamente rimborsabile o non rimborsabile e contiene forme di ingegneria finanziaria alquanto restrittive. Anche se il regolamento non sembra contemplare l’aiuto rimborsabile, gli Stati Membri, memori dell’esperienza positiva del precedente periodo di programmazione, hanno continuato ad utilizzare forme di aiuto rimborsabile. Concordo con lo spirito della relazione che mira a chiarire la legittimità di una prassi giuridica esistente. La certezza e la chiarezza del diritto devono essere garantite riguardo agli aiuti rimborsabili e agli strumenti di ingegneria finanziaria e, concordemente con quanto afferma la relatrice, ritengo che andrebbero limitati ulteriori obblighi di rendicontazione degli Stati Membri. Infine, vedo con favore l’utilizzo dei fondi strutturali per finanziare le spese legate a un’operazione comprendente contributi destinati a sostenere l’aiuto rimborsabile.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre a proposta de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que respeita à ajuda reembolsável e à engenharia financeira, porque concordo com o objectivo geral da proposta e acredito que a maioria dos seus elementos não suscitam qualquer dúvida. Concordo igualmente que a clareza e a certeza jurídica em matéria de ajuda reembolsável e de instrumentos de engenharia financeira devem ser acauteladas.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − This proposal discusses amendments made to a Council regulation regarding repayable assistance and financial engineering. Member States have had great success with repayable assistance schemes from 2000 to 2006 and have now started implementing these repayable assistance schemes in the programming for 2007-2013. In July of 2006, Council Regulation No 1083/2006 gave the general provisions on the European Regional Development Fund, the European Social Fund and the Cohesion Fund and repealing Regulation 1260/1999. These provisions laid out the rules for financial assistance, but the repayable assistance plans in the form of reimbursement grants and credit lines that Member States adopted were not completely covered by the provisions of Regulation No 1083/2006. I thus agree with the rapporteur in that it is necessary in accordance with Article II of Council Regulation No 1081/2006 to make amendments that allow structural funds to co-finance repayable assistance. Such amendments need to include the following provisions: the financial resources used during repayable assistance must be reimbursed by beneficiaries, enhanced transparency and more efficient execution of financial engineering resources, and making clear that provisions on major projects are not applicable for repayable assistance.

 
  
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  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio non definisce se l'aiuto finanziario concesso dagli Stati membri ai beneficiari sia rimborsabile o non rimborsabile, inoltre sorgono dei dubbi riguardo all'ammissibilità di alcuni tipi di supporto da fornire. Questo è un fatto interessante se pensiamo che gli aiuti agli Stati membri hanno continuato ad assumere le sembianze di aiuti finanziari non rimborsabili col passare del tempo. Nel mese di agosto 2011 la Commissione europea ha presentato una proposta che modifica il regolamento (CE) n. 1083/2006 in materia di aiuti rimborsabili e ingegneria finanziaria, chiarendo l'ammissibilità degli aiuti sotto-rimborsabili e la definizione degli obblighi d’informazione nel settore degli strumenti di finanziamento. Sono d'accordo e ritengo positiva questa relazione perché mi auguro che gli Stati membri concedano, rimanendo sulla tipologia degli aiuti rimborsabili, assistenza a soggetti diversi, in modo da poter usufruire dei fondi strutturali, anche più di una volta se necessario, durante tutto il periodo del programma.

 
  
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  Andrea Cozzolino (S&D), per iscritto. − La necessità di introdurre un quadro di certezza giuridica - che sovraintendesse a una prassi comune, ossia l'utilizzo di uno strumento finanziario che, previsto nel passato regolamento generale e non anche nel 1083/2006, ha continuato a rivestire un ruolo importante nella gestione dei fondi comuni - risponde all'evidenza della sua funzionalità. Non a caso, infatti, gli Stati membri hanno continuato a utilizzarli, pur in assenza di indicazioni definite. Era, pertanto, certamente urgente fare chiarezza e accrescere il grado di trasparenza dei procedimenti. Tuttavia, si vuole esprimere sostegno, in particolare, alla previsione del riutilizzo del contributo rimborsato, gestito attraverso un conto separato e destinato alle medesime finalità: uno strumento capace di garantire un adeguato ed efficace reinvestimento delle somme, ed, eventualmente, anche un modo per alleggerire il cofinanziamento a carico degli Stati. Nel complesso, sia la concessione di contributi rimborsabili, che l'istituzione di una linea di credito speciale, alla quale il singolo beneficiario può attingere, sembrano andare nelle direzione di un ampliamento del novero delle possibilità di approvvigionamento, tanto più necessario in un momento di grave difficoltà finanziaria di molti Stati membri. Per questo non si può che sostenere l'approvazione di questa misura.

 
  
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  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − A jelentés célja, hogy a pénzügyi eszközök szabályozását egyértelműbbé és differenciáltabbá tegye. A tagállamok tapasztalatai igen kedvezőek voltak a pénzügyi eszközök használatát illetően a 2000-2006-os programozási időszakban, és ennek megfelelően folytatták ezen eszközök használatát a 2007-2013-as időszakban is.

Örvendetesnek tartom, hogy az Európai Bizottság szeretné világosabbá tenni egy meglevő eszköz használatát. Annak érdekében, hogy a Bizottság megfelelő információt kapjon a pénzügyi eszközök végrehajtásáról, lényeges, hogy speciális jelentéstételi rendelkezéseket vezessenek be ezek vonatkozásában, azonban fontosnak tartom aláhúzni, hogy a pénzügyi eszközök alaposabb európai bizottsági felügyelete nem eredményezheti a tagállami jelentéstételi és adminisztratív terhek jelentős növekedését.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui permettra de clarifier le cadre juridique des aides européennes. La mise en œuvre de ces mesures permettra de soutenir les projets favorisant la croissance et de renforcer le contrôle de l'allocation de ces fonds.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório por considerar positivo que, na actual conjuntura de crise, se introduza alguma flexibilidade adicional na utilização dos fundos estruturais. Neste sentido, entendo que a proposta da Comissão vai no bom sentido ao permitir que alguns destes fundos possam ser usados para co-financiar ajudas reembolsáveis.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1260/1999 define as diversas modalidades de assistência susceptíveis de serem prestadas por via de contribuições dos fundos estruturais. A proposta que aprovamos hoje pretende alterar este Regulamento no sentido de inserir no seu articulado uma prática amplamente instituída, que consiste em co-financiar ajuda reembolsável com fundos estruturais. Para além disso, pretende, também, confirmar que as disposições relativas aos grandes projectos, aos projectos geradores de receitas e à durabilidade das operações não são aplicáveis aos instrumentos de engenharia financeira. Esta é, por isso mesmo, uma proposta clarificadora que melhora a segurança e a certeza jurídicas.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A colega Danuta Maria Hübner apresentou-nos um relatório sobre a proposta de Regulamento do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho relativamente à ajuda reembolsável e à engenharia financeira. As boas práticas administrativas e financeiras, quando potenciadoras de resultados ao nível da excelência, devem conduzir à adopção de metodologias inovadoras e reformadoras de normativos que, aprovados com a melhor das intenções, nem sempre a sua práxis se eleva aos objectivos que presidiram à sua criação. A proposta da Comissão em análise pretende explicitar, na sequência dos avisos emanados do Tribunal de Contas Europeu, a legalidade de uma prática instituída no âmbito do período de programação 2000-2006, conforme o Regulamento (CE) n.º 1260/1999 mas violando o regulamento (CE) n.º1083/2006. Torna-se, pois, imperioso que o novo Regulamento contemple, entre os instrumentos de engenharia financeira, a ajuda reembolsável que se revelou extremamente positiva no quadro comunitário anterior.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório trata da alteração a um regulamento, que não prevê se a ajuda por via dos Fundos Estruturais pode ser ou não reembolsável. Esta alteração introduz o conceito de subvenção reembolsável, como participação financeira directa por via de donativo, que pode ser total ou parcialmente reembolsável e sem juros. Assim torna-se possível que os Fundos Estruturais financiem despesas de operações, incluindo mediante contribuições destinadas a custear ajudas reembolsáveis, clarificando também que tais ajudas reembolsáveis ao organismo que concede o apoio, ou a outra autoridade pública competente do Estado-Membro, devem ser mantidas numa conta distinta e reutilizadas para os mesmo fins ou em consonância com os objectivos do programa operacional.

A proposta da Comissão estabelece ainda as obrigações de informação e de acompanhamento adequado no campo dos instrumentos de engenharia financeira. A relatora propõe, o que nos parece adequado, acolher os objectivos gerais da proposta da Comissão, embora restringindo as obrigações adicionais de informação dos Estados-Membros.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Nariadením Rady (ES) č.1260/1999 sa stanovujú rôzne formy pomoci, ktoré sa môžu poskytovať z príspevkov zo štrukturálnych fondov. Členské štáty zaviedli tieto formy pomoci počas programového obdobia rokov 2000 – 2006 zriadením osobitných fondov a prostredníctvom návratnej pomoci poskytnutej inými nástrojmi. Nariadením Rady (ES) č. 1083/2006 sa naopak nevymedzuje pomoc ako návratná alebo nenávratná pomoc. Obsahuje ustanovenia týkajúce sa nástrojov finančného inžinierstva, no tieto ustanovenia sú úzko vymedzené. Toto nariadenie sa zjavne nevzťahuje na návratnú pomoc. Členské štáty však aj naďalej využívali návratné formy pomoci na základe pozitívnych skúseností z minulého programového obdobia. Preto je potrebné stanoviť v nariadení (ES) č. 1083/2006, že návratná pomoc sa môže spolufinancovať zo štrukturálnych fondov. A rovnako si myslím, že je dôležité poskytnúť objasnenie o zákonnosti existujúcej právnej praxe. V súvislosti s návratnou pomocou a nástrojmi finančného inžinierstva je nevyhnutné zabezpečiť právnu zrozumiteľnosť a istotu. Domnievam sa, že je na mieste monitorovanie nástrojov finančného inžinierstva, avšak ďalšie povinnosti v súvislosti s predkladaním správ členskými štátmi by bolo vhodné upraviť.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Tarybos reglamente (EB) Nr. 1260/1999 nurodoma įvairių formų parama, kuri galėtų būti teikiama kaip struktūrinių fondų įnašai. Valstybės narės šias paramos formas nustatė 2000–2006 m. programavimo laikotarpiu ir įkūrė specialius fondus, be to, grąžintiną paramą teikė naudodamos kitas priemones. Kita vertus, Tarybos reglamente (EB) Nr. 1083/2006 nepateikiama nei grąžintinos, nei negrąžintinos paramos apibrėžtis. Jame numatomos nuostatos dėl finansų inžinerijos priemonių, tačiau jų taikymo sritis gana siaura. Minėtasis reglamentas, atrodo, neaprėpia grąžintinos paramos. Tačiau valstybės narės toliau taikė grąžintinos paramos formas, remdamosi teigiama buvusio programavimo laikotarpio patirtimi. Pritariau dokumentui, kadangi būtina Reglamente (EB) Nr. 1083/2006 numatyti, jog grąžintina parama gali būti bendrai finansuojama iš struktūrinių fondų. Komisijos pasiūlymu siekiama suteikti aiškumo dėl esamos teisinės praktikos teisėtumo.

 
  
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  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Propunerea Comisiei stabilește că din fondurile structurale pot fi finanțate cheltuieli pentru operațiuni care conțin contribuții pentru susținerea asistenței rambursabile. De asemenea, documentul clarifică faptul că asistența rambursată organismului care furnizează asistența din statul membru se înregistrează contabil separat și se reutilizează în același scop. Consider că această propunere clarifică utilizarea tuturor formelor de asistență rambursabilă la nivel de proiect și oferă un ajutor semnificativ utilizării fondurilor structurale. În plus, prevede și o nouă obligație cu privire la efectuarea cheltuielilor în timp util (în termen de doi ani de la plata în fond) și la raportarea instrumentelor de inginerie financiară utilizate. Acest lucru reprezintă un mijloc util pentru monitorizarea și evaluarea globală a performanțelor acestor tipuri de sprijin.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal because I consider that the thrust of the proposal is sensible and that most elements are immediately clear. I agree that legal clarity and certainty should be ensured as regards repayable assistance and financial engineering instruments. I also support the view that appropriate monitoring of financial engineering instruments is necessary; however, I am of the view that additional reporting obligations of the Member States should be limited. In addition I consider that some elements of the proposal should be clarified. I therefore supported the rapporteur tabling amendments aiming at clarifying the text, adding the definition of credit line, modifying the reporting requirements and clarifying the obligations as regards statement of expenditure.

 
  
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  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Concordo con la relatrice sul fatto che gli aiuti rimborsabili e gli strumenti di ingegneria finanziaria debbano essere messi in atto con la massima certezza del diritto. Mi trovano d’accordo inoltre gli emendamenti con i quali la relatrice intende fare chiarezza sul testo. Importante l’introduzione della definizione di linea di credito. Il mio voto è favorevole.

 
  
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  Erminia Mazzoni (PPE), per iscritto. − Abbiamo votato la proposta di modifica del regolamento (CE) n. 1083/2006 sui Fondi strutturali al fine di introdurvi una definizione generale dell'aiuto rimborsabile. Tale regolamento, infatti, non definisce l'aiuto come rimborsabile o non rimborsabile, mentre il suo articolo 44 contiene solo disposizioni relative agli "strumenti di ingegneria finanziaria". Gli Stati membri hanno comunque continuato ad utilizzare forme di aiuto rimborsabili, basandosi sull'esperienza positiva del precedente periodo di programmazione. La definizione di "aiuto rimborsabile" comprende le sovvenzioni rimborsabili (totalmente o parzialmente rimborsabili senza interessi) e le linee di credito gestite dall'autorità di gestione tramite organismi intermedi (istituzioni finanziarie pubbliche). Vista la crescente applicazione sul campo degli strumenti di ingegneria finanziaria di cui all'articolo 44 e visto che finora la Commissione dispone solo di informazioni limitate su tali strumenti, è parso opportuno modificare il regolamento per garantire che gli Stati membri e la Commissione possano monitorare correttamente queste forme di aiuto rimborsabili e informare la Commissione al riguardo.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1260/1999 define as diversas modalidades de assistência susceptíveis de serem prestadas por via de contribuições dos fundos estruturais. Os Estados-Membros instituíram essas modalidades no período de programação 2000-2006, mediante a criação de fundos específicos e a concessão de ajuda reembolsável por outros instrumentos. Ao invés, o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho não define a ajuda como reembolsável ou não reembolsável. A ajuda reembolsável não é, aparentemente, abrangida por esse regulamento. Não obstante, os Estados-Membros continuaram a recorrer a essa modalidade de ajuda, mercê da boa experiência do período de programação anterior. A própria Comissão aprovou documentos de programação que integravam descrições dos regimes em questão. É, pois, necessário consignar no Regulamento (CE) n.º 1083/2006 que os fundos estruturais podem co-financiar ajuda reembolsável. Trata-se, assim, de tornar juridicamente possível uma prática instituída.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − It is known that during the previous programming period Member States had positive experiences with repayable assistance schemes – which were introduced at the national level – and therefore continued to use them in the current programming period. However, these schemes – in the form of the reimbursable grants and of credit lines – have not been properly covered by the EC Regulation No 1083/2006 (General Regulation). Therefore the Commission submitted a proposal to amend the current General Regulation accordingly, so as to provide the clarity of an existing legal practice. I am completely in favour.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, kadangi turime dėti visas pastangas, kad grįžusios lėšos būtų tinkamai investuojamos ir kad teikiama parama būtų kuo veiksmingiau panaudojama. Visų pirma, struktūrinių fondų lėšos turėtų būti naudojamos išlaidų, kurios susidarė vykdant veiklą, susijusią su grąžintinai paramai finansuoti skirtais įnašais, finansavimui. Tam, kad įgyvendinimo procesas vyktų skaidriai ir operatyviai, būtina grąžintas paramos lėšas laikyti atskiroje sąskaitoje ir naudoti tuo pačiu tikslu. Ypatingas dėmesys turi būti skiriamas finansų inžinerijai, kaip inovatyviam ES struktūrinių fondų išteklių panaudojimo būdui. Dėl to Komisija ir valstybės narės turėtų užtikrinti šių priemonių taikymo stebėseną. Be to, labai svarbu užtikrint, kad administracinės išlaidos arba mokesčiai būtų proporcingi bendram finansų inžinerijos priemonės efektyvumu.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Il mio voto favorevole a questa relazione è motivato dal fatto che trovo sia giusto che gli aiuti siano rimborsabili, visto anche che gli Stati continuano ad usufruirne dopo l'esperienza positiva del precedente periodo di programmazione. Mi trovo altresì concorde con la proposta della Commissione che introduce un obbligo giuridico di garantire che il contributo finanziario versato dalle autorità di gestione per costituire elementi di ingegneria finanziaria venga utilizzato per le spese ammissibili entro un termine di due anni dal versamento al fondo.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a posição do Parlamento Europeu aprovada em primeira leitura, a 1 de Dezembro de 2011, tendo em vista a adopção de um regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera a anterior legislação sobre a ajuda reembolsável, a engenharia financeira e certas disposições relativas à declaração de despesas. Fi-lo porque o objectivo geral da proposta é acertado e a maioria dos seus elementos não suscitam qualquer dúvida.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A proposta apresentada, que visa alterar o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que respeita à ajuda reembolsável e à engenharia financeira, tem por objecto clarificar que os Fundos Estruturais podem co-financiar uma ajuda reembolsável. Trata-se de uma prática que vem sendo seguida pelos operadores jurídicos europeus, justificando-se a presente alteração na medida em que positiva o direito consuetudinário, oferecendo, por isso, vantagens ao nível da cognoscibilidade do Direito da União. Votei, assim, em sentido favorável.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Council Regulation (EC) No 1260/1999 identified the various forms of assistance that could be provided through Structural Fund contributions. Member States established during the 2000-2006 programming period these forms of assistance by setting up specific funds and through repayable assistance delivered via other instruments. On the contrary, Council Regulation (EC) No 1083/2006 does not provide a definition of assistance as either repayable or non-repayable. It contains provisions for ‘Financial Engineering Instruments’; however, these provision are rather narrow. Repayable assistance seems not to be covered by this regulation. Nonetheless, Member States continued to use repayable forms of assistance based on the positive experience of the past programming period. Even the Commission approved programming documents including descriptions of these systems. The European Court of Auditors has identified the issue of repayable assistance in its audits of ERDF operations. It is therefore necessary to set out in Regulation (EC) No 1083/2006 that the Structural Funds may co-finance repayable assistance. The Commission proposal aims to provide clarity about the legality of an existing legal practice.

 
  
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  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − L'Unione europea si confronta con una perdurante crisi economica e finanziaria che ha preoccupanti ripercussioni negative sulla stabilità economica degli Stati membri. I tagli alle risorse nazionali disponibili per finanziare gli investimenti pubblici sono divenuti un vincolo per l'attuazione della politica di coesione. La relazione adottata oggi rappresenta un compromesso equilibrato sulla retroattività delle misure proposte, combinato con una clausola che consente a tutti i paesi di beneficiare del tasso di cofinanziamento maggiorato assicurando nel frattempo che il regolamento di modifica non pregiudichi i negoziati in corso sul futuro quadro legislativo e sul futuro quadro finanziario pluriennale.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho não define a ajuda financeira concedida pelos Estados-Membros aos beneficiários como sendo reembolsável ou não reembolsável, existindo dúvidas referentes à elegibilidade de algumas tipologias de apoios a conceder. Este facto é ainda mais importante quando, no actual período de programação, vários Estados-Membros continuaram a recorrer à modalidade de ajuda financeira não reembolsável. Em Agosto de 2011, a Comissão Europeia (CE) apresentou a proposta que altera o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que respeita à ajuda reembolsável e à engenharia financeira, clarificando a elegibilidade das ajudas a título reembolsável e definindo as obrigações de informação no campo dos instrumentos de financiamento.

Concordo com o presente relatório, pois entendo ser positivo que os Estados-Membros concedam apoios às mais diversas entidades sobre a tipologia de ajuda reembolsável, podendo assim aproveitar os Fundos Estruturais várias vezes ao longo do período de programação.

 
  
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  Oldřich Vlasák (ECR), in writing. − The use of repayable instruments, as provided for in the 2007-13 General Regulation governing the Structural Funds, has been subject to some degree of legal uncertainty regarding their use. In order to regularise this anomalous situation, and in light of the intervention of the Court of Auditors, the Commission believed it necessary to introduce a general definition of repayable assistance. I supported proposed changes which promote the usage of innovative financial instruments, which could support revenue generating projects, alongside more traditional sources of funding, such as non-reimbursable grants. I am satisfied that the proposal provides clarity about the legality of existing legal practices in our Member States. The Parliament’s report also reduces the administrative burden on the part of the Member States by limiting some of the proposed additional reporting obligations by the Commission to those required by the Court of Auditors.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Die Verordnung (EG) Nr. 1083/2006 enthält keine Definition über Beihilfen – rückzahlbar oder nicht. Jedoch verwendeten die Mitgliedstaaten – aufgrund der gemachten positiven Erfahrungen in der vorangegangenen Programmperiode – rückzahlbare Beihilfenformen. Diese Praxis soll nunmehr auf gesetzlicher Basis verankert werden, und rückzahlbare Beilhilfen sowie finanztechnische Instrumente sollen garantiert werden. Dem stimme ich zu.

 
  
  

Report: Danuta Maria Hübner (A7-0383/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório e todas as medidas necessárias e excepcionais para apoiar os Estados-Membros em dificuldades para enfrentarem a actual crise financeira. Esta crise está aliás, neste momento, a contagiar todos os Estados-Membros e a atingir proporções até há bem pouco tempo inacreditáveis. São precisas políticas de estímulo ao investimento que conduzam ao crescimento e ao emprego, sem as quais nunca conseguiremos controlar as dívidas soberanas. Todavia, na actual situação de falta de liquidez dos bancos e das finanças públicas dos Estados-Membros intervencionados, só os Fundos Europeus podem promover esse investimento. Mas com finanças públicas debilitadas, a capacidade de absorção dos fundos é reduzida, pelo que a redução agora introduzida das necessidades de co-financiamento nacionais dará um contributo valioso para a melhoria das situações socioeconómicas e financeiras nesses países.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Face à la crise économique et financière, la solidarité européenne est plus que jamais d’actualité. Cette solidarité européenne est au cœur de la politique de cohésion qui accorde une aide aux régions affichant un retard économique. Actuellement, certains Etats membres recevant des fonds structurels de la part de l’Union ne sont plus en mesure de cofinancer certains projets de développement, faute de liquidités. Favorable à une politique de cohésion forte, j’ai voté en faveur d’une résolution du Parlement européen visant à augmenter temporairement de 10% le taux de cofinancement de certains projets (qui peut donc être porté à 95% dans des cas très particuliers). Ces projets seront ciblés et devront répondre aux objectifs de compétitivité, d’emploi et de croissance.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą dėl pasiūlymo dėl Europos Parlamento ir Tarybos reglamento, kuriuo dėl tam tikrų finansų valdymo nuostatų, taikytinų tam tikroms valstybėms narėms, kurios turi didelių finansinio stabilumo sunkumų ar kurioms tokie sunkumai gresia, iš dalies keičiamas Tarybos reglamentas (EB) Nr. 1083/2006. Europos Komisija pasiūlymu siekė skirti papildomų finansinių išteklių ES valstybėms narėms, susiduriančiomis su ypatingais valstybės skolos/deficito administravimo sunkumais, ir užtikrinti finansinį stabilumą, kad būtų galima toliau įgyvendinti programas. Derybose su Taryba pasiektas subalansuotas kompromisas dėl siūlomų priemonių taikymo atgaline data, taip pat dėl laikinojo galiojimo išlygos, kuri leistų visoms programoje dalyvaujančioms šalims pasinaudoti padidėjusia bendro finansavimo norma. Taip pat, bus sudarytos sąlygos greitai suteikti pagalbą toms valstybėms narėms, kurioms krizė padarė didelės žalos. Laikinai padidinus bendro finansavimo normas bus galima lengviau sutelkti išteklius tam tikriems projektams įgyvendinti ir sumažinti spaudimą, kurį patiria nacionaliniai biudžetai.

 
  
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  Regina Bastos (PPE), por escrito. Em Agosto de 2011, a Comissão Europeia (CE) apresentou a proposta de alteração ao Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que respeita a determinadas disposições referentes à gestão financeira de determinados Estados-Membros afectados ou ameaçados por graves dificuldades de estabilidade financeira, nomeadamente a Grécia, a Hungria, a Irlanda, a Letónia, Portugal e a Roménia. A Portugal serão disponibilizados 629 milhões de euros, o que representa uma antecipação do montante financeiro da política de coesão para o período 2007-2013. Com o aumento de 10 pontos percentuais da taxa de co-financiamento, Portugal sairá beneficiado uma vez que este aumento contribuirá para injectar dinheiro na economia nacional, ajudará o tecido empresarial, em especial as PME, e contribuirá para a criação de emprego. Pelo exposto, apoiei o presente relatório.

 
  
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  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Mi congratulo con la relatrice e collega per aver trattato, nella presente relazione cui ho dato voto favorevole, un tema necessario per affrontare la difficile situazione che l’Europa sta vivendo. Il perdurare della crisi economica e finanziaria, che ha preoccupanti ripercussioni sulla stabilità macroeconomica e sul bilancio degli Stati, impone, infatti, una rapida azione attraverso la fornitura di risorse finanziarie supplementari per quegli Stati dell’Unione che si trovano in una situazione di particolare difficoltà, al fine di garantire che i programmi continuino ad essere attuati. La modalità prescelta è quella di una “maggiorazione” di dieci punti percentuali dei tassi di cofinanziamento applicabili agli assi prioritari dei programmi, che consenta, così, di aumentare i pagamenti per i paesi beneficiari. Le misure proposte saranno transitorie e in vigore fino all’uscita dello Stato membro dal meccanismo di sostegno finanziario, ma è necessaria una applicazione retroattiva del regolamento. Condivido con la relatrice anche la procedura per una trasparente assegnazione della maggiorazione: a tal fine, è utile una resa dei conti esauriente sull’uso dei pagamenti transitoriamente aumentati, senza tuttavia aumentare gli oneri amministrativi.

 
  
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  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Criza financiară cu care se confruntă Uniunea Europeană aduce prejudicii grave stabilităţii economice. Se cer măsuri imediate în vederea continuării absorbţiei fondurilor structurale în anumite ţări în care presiunea asupra bugetelor naţionale este în continuă creștere. Decizia de a mări cu zece puncte finanţările acordate anumitor state va contribui la redresarea economiilor naţionale, cât și la dezvoltarea anumitor regiuni aflate în dificultate, prin optimizarea utilizării fondurilor structurale și din Fondul de coeziune. Îmi exprim mulţumirea că acest text a fost adoptat în prima lectură pentru a veni în sprijinul economiilor care suferă sub presiunea crizei financiare.

 
  
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  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le rapport Hübner modifiant le règlement du Conseil (CE) n°1083/2006 en ce qui concerne certaines dispositions ayant trait à la gestion financière pour certains Etats membres qui connaissent des difficultés ou une menace de graves difficultés quant à leur stabilité financière. L'objectif est d'aider les Etats membres les plus touchés par la crise financière à poursuivre l'exécution des programmes financés par les fonds structurels. L'exécution des programmes opérationnels et des projets est freinée par les problèmes de liquidités liés aux contraintes budgétaires. C'est pourquoi le règlement révisé augmentera les sommes allouées aux pays concernés de manière exceptionnelle et temporaire. Concrètement, cela se traduira par une augmentation des taux de cofinancement européens de 10 points de pourcentage applicables à l'axe prioritaire avec, par conséquent, un financement moindre de la part des Etats concernés. Les crédits d'engagement ne seront pas modifiés et la majoration sur les crédits de paiement sera compensée d'ici la fin de la période de programmation.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. No momento de crise económica e financeira que atravessamos, é importante assegurar a boa execução dos programas da política de coesão enquanto instrumento de injecção de fundos na economia. No entanto, a execução dos programas constitui um problema, especialmente para os Estados-Membros que foram mais afectados pela crise e que receberam assistência financeira no âmbito do MEEF. Congratulo-me com a proposta da Comissão que tem como objectivo efectuar pagamentos a esses países, enquanto beneficiarem dos mecanismos de apoio, sem alterar a dotação total da política de coesão no período de 2007-2013. Tal proporcionará recursos financeiros adicionais aos Estados-Membros nesta conjuntura crítica e facilitará a continuidade da execução dos programas no terreno.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − The economic crisis has had a devastating effect on economic growth and financial stability in almost all Member States. In order to take measures to counterbalance these negative effects it is necessary to amend the relevant current legislative framework. This amending regulation supports the European Commission’s proposal to amend Council Regulation No 1083/2006 in order to provide additional financial resources to Member States that are struggling under unsustainable debts. In May 2011, Ireland and Portugal were given such assistance and it proved crucial to these two countries, which is why the current regulation must be amended in order to continue the aid supplied by this programme. It is for this reason that I support the rapporteur.

 
  
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  Jorgo Chatzimarkakis, Jürgen Creutzmann, Britta Reimers und Alexandra Thein (ALDE), schriftlich. Die FDP im Europäischen Parlament stimmt dem Bericht Hübner zur Änderung der Verordnung KOM(2011)0482 nur unter der Bedingung zu, dass es sich bei der Anhebung der geltenden Kofinanzierungssätze um 10 Prozentpunkte um eine Ausnahme für die explizit betroffenen Staaten handelt. Die Ausnahme darf keinen Präzedenzcharakter haben und sollte nach Überwindung der schweren Finanz- und Wirtschaftskrise mit den entsprechenden Liquiditätsengpässen für die betroffenen Staaten rückgängig gemacht werden.

 
  
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  Carlos Coelho (PPE), por escrito. A crise económica e financeira e a recessão económica que o mundo e a Europa atravessam levaram a uma deterioração das condições financeiras, económicas e sociais em vários Estados-Membros, incluindo Portugal, levando a uma redução dos recursos financeiros disponíveis para o financiamento de investimentos públicos.

Aplaudo a proposta da Comissão Europeia de proporcionar assistência financeira adicional, através da política de coesão, aos Estados-Membros que neste momento enfrentam graves dificuldades na gestão do seu défice, como é o caso do meu país, permitindo assim a continuidade da execução de programas que estavam ameaçados face à conjuntura económica.

Partilho com o relator a importância estratégica da retroactividade destas medidas de majoração da taxa de co-financiamento em 10 pontos, parecendo-me equilibrado o acordo alcançado, que estabelece limites de vigências e critérios de elegibilidade que não prejudicam o futuro Quadro Financeiro Plurianual.

Estou convicto de que esta alteração ao Regulamento (CE) n.º 1083/2006 vai ser de uma ajuda fulcral para os Estados-Membros mais atingidos pela crise, aliviando a pressão sobre o seu orçamento nacional e fazendo jus a uma verdadeira política de coesão entre os Estados-Membros da UE.

 
  
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  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho espresso il mio voto favorevole a questa relazione. Noi tutti ci siamo ormai resi conto che la crisi del debito periferico si è trasformata in una nuova crisi economica nell’eurozona, con un impatto estremamente negativo sulla stabilità macroeconomica e sul bilancio degli Stati Membri. La proposta della Commissione europea che modifica il regolamento (CE) n. 1083/2006 (regolamento generale) che fornisce ulteriori risorse finanziarie in altri Stati membri dell'UE che si trovano in particolari difficoltà nella gestione del debito e del deficit pubblico, mira quindi a garantire la stabilità fiscale muovendosi su binari lievemente deviati, ma che seguono comunque la giusta direzione. L’eurozona necessita ora di un forte messaggio politico. Mi auguro che la prossima riunione del Consiglio a vertice UE il 9 dicembre dimostri la volontà comune di tutti gli Stati membri per cooperare nell'adozione di misure molto specifiche per superare la crisi.

 
  
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  Andrea Cozzolino (S&D), per iscritto. − Non è possibile non essere concordi nel sostenere un provvedimento che rappresenta una boccata d'ossigeno concreta e consistente per quegli Stati membri che presentano le maggiori difficoltà economico-finanziarie. Allo stesso modo, non si può non appoggiare una misura che rappresenta un tentativo per massimizzare l'uso dei finanziamenti europei, scongiurando il rischio di lasciarli non spesi a causa della mancata disponibilità finanziaria degli Stati membri, come pure il conseguente, ulteriore deterioramento e indebolimento delle condizioni economico-sociali. Per quanto limitata ai soli Stati membri che hanno avuto accesso a meccanismi di stabilità finanziaria, la misura va, quindi sostenuta e approvata in fretta. Tuttavia, questo non ci esenta dal sottolineare quanto essa rappresenti la dimostrazione del fallimento del patto di stabilità e del six-pack così come voluti e approvati dalla maggioranza di destra in Commissione e in Parlamento. In particolare, questo intervento "contingente" si limita ad attenuare gli effetti, per loro natura "strutturali" del circolo vizioso innescato, in particolare, dalla mancata esclusione degli stanziamenti per investimenti dalla rigidità dei criteri del patto di stabilità, anche a causa della mancata introduzione di una golden-rule sugli investimenti. Ben vengano provvedimenti-tampone, ferma restando la consapevolezza dell'errata strategia perseguita e della urgenza di interventi correttivi strutturali.

 
  
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  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − Az Európai Uniónak elhúzódó gazdasági és pénzügyi válsággal kell megbirkóznia, mely rendkívül negatívan érinti a tagállamok költségvetését és makrogazdasági stabilitását. A regionális források felhasználása így komoly veszélybe kerül, hiszen egyre nehezebb a társfinanszírozás tagállami részének biztosítása.

Mindezek fényében üdvözlendő az Európai Bizottság javaslata a társfinanszírozási ráta ideiglenes, 10 százalékpontos emelésére azon uniós tagállamok számára, melyek különös nehézségekkel küzdenek az államadósság és a pénzügyi stabilitás terén. A rendelkezés által érintett országok (Magyarország, Románia, Lettország, Portugália, Görögország, Írország) teljes kohéziós politikai támogatása összességében nem változna.

Örömmel tölt el, hogy a politikai csoportok között nem volt jelentős nézeteltérés, a tárgyalásokat sikerült rövid idő alatt lezárni, így a jelenlegi plenáris ülésen sor kerülhet a jelentés megszavazására, és a támogatás folyósítása megkezdődhet 2012 elején.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Os Estados-Membros que se submeteram a programas de estabilização/assistência financeira enfrentam, actualmente, grandes dificuldades para financiar os seus investimentos públicos. O enorme esforço de consolidação orçamental a que estão sujeitos e a falta de liquidez das suas economias ameaçam parar um conjunto significativo de investimentos públicos com forte apoio comunitário. Caso a UE deixasse que tal acontecesse, não apenas esses países deixariam de beneficiar de parte dos apoios comunitários a que têm direito, como se dificultaria a recuperação das respectivas economias. Assim sendo, votei a favor do relatório por considerar muito positiva a proposta de reforço do co-financiamento comunitário.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. Numa altura em que são necessários sinais positivos por parte das instituições europeias no sentido de estancar a crise financeira, é importante aprovar a proposta de alteração ao Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho (Regulamento Geral), para proporcionar recursos financeiros adicionais aos Estados-Membros da UE que enfrentam graves dificuldades financeiras. Esta alteração permite o aumento das taxas de co-financiamento para os fundos da UE destinados a Portugal, à Grécia, à Irlanda, à Roménia, à Letónia e à Hungria, podendo essa contribuição cobrir 95% dos custos totais dos projectos que reforcem a competitividade, o crescimento e o emprego.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Congratulo-me com a aprovação desta proposta, por parte do Parlamento Europeu, que permite que os pagamentos intermédios a título dos Fundos Estruturais e do Fundo de Coesão sofram um aumento correspondente a dez pontos percentuais acima da taxa real de co-financiamento para cada eixo prioritário, no caso dos Estados-Membros que enfrentem sérias dificuldades de estabilidade financeira e tenham solicitado beneficiar desta medida. Os Estados-Membros elegíveis para esta medida são os países da zona euro que receberam assistência financeira no âmbito de um programa do mecanismo europeu de estabilização financeira (MEEF) e os países que não pertencem à zona euro e que receberam assistência financeira do Instrumento Europeu da Balança de Pagamentos. Assim, esta disposição é aplicável retroactivamente a Portugal, Irlanda, à Grécia e a Portugal com efeitos a partir do dia em que, nos termos do artigo 77.º, n.º 2, lhes tenha sido concedida assistência financeira. É ainda aplicável à Hungria, Letónia e Roménia, a partir de 1 de Janeiro de 2010. Os fundos da Política de Coesão podem desta forma vir a ter 95% de co-financiamento europeu. A maioria esmagadora do Parlamento Europeu votou favoravelmente este relatório. Espero que o Conselho tenha a mesma atitude.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Desde há muito que o esforço nacional exigido, a par das restrições ao investimento público impostas a pretexto do Pacto de Estabilidade, tem comprometido uma utilização plena dos Fundos comunitários por parte, precisamente, dos países economicamente mais débeis, que deles mais necessitariam. Os programas FMI-UE vieram agravar significativamente este quadro, atirando o investimento - público e privado - para níveis historicamente baixos. Assim, esta proposta da Comissão, de aumento do co-financiamento comunitário (FEDER e FSE) para os países que enfrentam maiores dificuldades, com a correspondente redução do esforço nacional, há muito que se impõe como uma necessidade, e chega, lamentavelmente, tarde.

Mas importa referir que esta proposta não aumenta - como devia - o orçamento à disposição de cada um dos países em dificuldades. Pelo contrário, o resultado prático, devido à redução do esforço nacional, será a redução do valor global de investimento previsto nas áreas em questão: áreas sociais e desenvolvimento regional. Serão, consequentemente, mais reduzidas as perspectivas de crescimento e desenvolvimento abertas pelos investimentos realizados. Desta forma, compromete-se o objectivo da coesão. Impõe-se, por isso, que a Comissão considere a possibilidade de aumento efectivo dos Fundos comunitários à disposição destes países. Para além da supressão dos critérios irracionais do Pacto de Estabilidade, libertando o necessário investimento público.

 
  
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  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. A utilização plena dos Fundos comunitários por parte dos países economicamente mais débeis, que deles mais necessitariam, desde há muito que está dificultada pelo esforço nacional exigido, a par das restrições ao investimento público impostas, designadamente a pretexto do Pacto de Estabilidade. Os recentes programas FMI-UE vieram agravar significativamente este quadro, atirando o investimento - público e privado - para níveis muito baixos. Esta proposta da Comissão, de aumento do co-financiamento comunitário (FEDER e FSE) para os países que enfrentam maiores dificuldades, com a correspondente redução do esforço nacional, peca por ser tardia.

Importa, no entanto, referir que esta proposta não aumenta, como devia, o orçamento à disposição de cada um dos países em dificuldades. Pelo contrário, o resultado prático, devido à redução do esforço nacional, será a redução do valor global de investimento previsto nas áreas em questão: áreas sociais e desenvolvimento regional. É preciso que a Comissão considere a possibilidade de aumento efectivo dos Fundos comunitários à disposição destes países além da supressão dos critérios irracionais do Pacto de Estabilidade, libertando o necessário investimento público.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Svetová finančná kríza a hospodársky útlm vážne poškodili hospodársky rast a finančnú stabilitu a vyvolali výrazné zhoršenie finančných a hospodárskych podmienok v niekoľkých členských štátoch. Majú konkrétne vážne ťažkosti alebo im takéto ťažkosti hrozia, pričom ide hlavne o problémy súvisiace s ich hospodárskym rastom a finančnou stabilitou a so zhoršením schodku a zadlženia, čo je okrem iného spôsobené medzinárodným hospodárskym a finančným prostredím. Napriek tomu, že boli prijaté dôležité opatrenia na vyváženie negatívnych účinkov krízy vrátane zmien a doplnení legislatívneho rámca, vplyv finančnej krízy na reálnu ekonomiku, trh práce a občanov je zreteľný. Narastá tlak na vnútroštátne finančné zdroje, pričom k jeho zmierneniu by mohlo prispieť predovšetkým optimálne využívanie finančných prostriedkov zo štrukturálnych fondov a Kohézneho fondu. Práve už zmieňovaná kríza a hospodársky útlm, ktoré vážne poškodili finančnú stabilitu niekoľkých členských štátov, si vyžadujú rýchlu reakciu s cieľom zmierniť účinky na ekonomiku ako celok. Som toho názoru, že je dôležité, aby členské štáty získali finančnú pomoc zo strany Únie alebo od ostatných členských štátov eurozóny, s cieľom riešiť závažné ťažkosti v oblasti finančnej stability.

 
  
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  Marian Harkin (ALDE), in writing. − I support this report, which aims to provide additional financial assistance through the mechanism of the Cohesion Policy by topping up the co-financing rate by 10 percentage points. However, sometimes in these institutions, one hand doesn't know what the other hand is doing. A real problem has arisen in Ireland and I presume elsewhere with regard to LEADER funding. Queries have suddenly arisen about projects costing more than EUR 200 000 and whether there is a conflict with state aid. This has caused a full stop with regard to projects that are in the pipeline and awaiting funding. State aid was never an issue before for these types of projects but now, because there is a query, everything stops. Is nobody considering all the many projects that are currently at a standstill and the knock-on effects of the entire spend? If there are queries, projects should be allowed to continue until a decision is made. I am calling for an immediate decision on this matter. There is no point voting here to give higher levels of co-funding to Member States and at the same time blocking LEADER projects because of new queries.

 
  
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  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Je me félicite de l'adoption à la quasi unanimité du rapport de Madame Hübner qui va permettre à six Etats-membres - le Portugal, la Grèce, l'Irlande, la Roumanie, la Hongrie et la Lettonie - de bénéficier du relèvement des taux de cofinancement des fonds structurels et de cohésion pour une période provisoire et de manière exceptionnelle. Conformément à l'esprit de solidarité qui anime l'Union européenne, ces six pays, qui rencontrent des problèmes de liquidités liées à la crise et, de fait, des difficultés dans l'exécution des programmes financés par les fonds régionaux, pourront recevoir davantage de financements de la part de la Commission européenne et voir leur contribution atténuée temporairement. Cette mesure d'aide exceptionnelle permettra, je l'espère, de répondre à l'urgence de la situation en injectant des fonds dans l'économie réelle et en relançant les projets qui permettront à ces pays d'envisager leur avenir avec sérénité. C'est une décision sage qui n'aura aucune conséquence sur la dotation globale de ces pays concernés pour la période 2007-2013, puisque les crédits payés en 2012 seront répercutés ultérieurement.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau Komisijos pasiūlymui, pagal kurį iš dalies keičiamas Tarybos reglamentas (EB) Nr. 1083/2006. Siekiama skirti papildomų finansinių išteklių ES valstybėms narėms, susiduriančiomis su ypatingais valstybės skolos/deficito administravimo sunkumais, ir užtikrinti finansinį stabilumą, kad būtų galima toliau įgyvendinti programas.

 
  
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  Krišjānis Kariņš (PPE), rakstiski. − Es atbalstīju priekšlikumu regulai, ar kuru groza Regulu Nr. 1083/2006 par Eiropas Reģionālās attīstības fondu un Eiropas Sociālā fonda darbību. Šie grozījumi, kas ļautu palielināt Eiropas Savienības līdzfinansējumu no šiem fondiem par 10 procentpunktiem tām valstīm, kuru finanšu stabilitāte ir apdraudēta vai kuras ir saņēmušas starptautisko aizdevēju finansējumu (Latvija, Grieķija, Īrija, Portugāle, Rumānija, Ungārija). Latvijas gadījumā tas nozīmē līdzfinansējuma pieaugumu līdz 95% līdzšinējo 85% vietā.

 
  
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  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Consider că acordarea unui ajutor suplimentar pentru proiectele de dezvoltare regională finanțate din Fondul European de Dezvoltare Regională (FEDR) și Fondul Social European (FSE) este benefică. Pe lista statelor care vor beneficia de noua măsură UE se află și țara mea, România, alături de Ungaria, Letonia, Portugalia, Grecia și Irlanda. Noul regulament adoptat prevede creșterea temporară cu 10 puncte procentuale a contribuției europene în proiectele comunitare. Această măsură vine în ajutorul beneficiarilor și dorește să sprijine dezvoltarea regiunilor mai sărace și predispuse să fie afectate în continuare de criza economică și financiară. Procedura de acordare a majorărilor trebuie să fie clară și nu ar trebui să ducă la creșterea sarcinilor administrative, permițând și o adaptare rapidă a politicii pentru a răspunde nevoilor țărilor celor mai afectate de criză.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − The European Union is being confronted with the persistence of the economic and financial crisis having an alarmingly negative impact on the macroeconomic stability and budget of Member States. Reductions in national financial resources available to finance public investments have become a clear constraint to Cohesion Policy implementation and absorption of Structural Funds in some countries. I welcome the proposal of the European Commission (COM (2011)0482) amending Council Regulation (EC) No 1083/2006 (General Regulation), and note that the aim is to provide additional financial resources to EU Member States facing particular difficulties in managing public debt/deficit and ensuring financial stability – with a view to ensuring the continuation of the implementation of the programmes.

 
  
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  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto alla relazione Hübner è favorevole. I tagli alle risorse nazionali disponibili per finanziare gli investimenti pubblici sono palesemente divenuti un vincolo per l'attuazione della politica di coesione e per l'esecuzione dei fondi strutturali in alcuni paesi. E’ pertanto necessario dotare gli Stati membri di risorse supplementari volte a gestire in maniera ottimale il debito pubblico.

 
  
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  Erminia Mazzoni (PPE), per iscritto. − Il 1 dicembre abbiamo votato la proposta di modifica del regolamento (CE) 1083/2006, per introdurre disposizione straordinarie per alcuni Stati membri in grave difficoltà economica e finanziaria. Essa rientra nel pacchetto di misure straordinarie adottate dalla Commissione europea nell´agosto 2011, che si sono rese necessarie alla luce della crisi economica e finanziaria, che esercita una crescente pressione sulle risorse finanziarie nazionali, in un momento in cui gli Stati membri procedono a riduzioni di bilancio. Ciò genera un problema di liquidità derivante dai vincoli di bilancio, che mette a repentaglio l´attuazione dei programmi della politica di coesione e l´impatto di tali investimenti sull´economia reale. Con il presente provvedimento si propone di modificare l´articolo 77 del regolamento in modo da consentire alla Commissione - su richiesta degli Stati membri interessati e previa decisione del Consiglio di concessione di assistenza nel quadro dei meccanismi di sostegno - di maggiorare del 10% il rimborso delle spese dichiarate per il periodo in questione, accrescendo così i tassi di cofinanziamento applicabili per gli assi prioritari. Ciò non comporterà oneri finanziari aggiuntivi per il bilancio generale poiché gli stanziamenti finanziari totali dei Fondi a favore dei Paesi e dei programmi in questione per il periodo complessivo resteranno invariati.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. Em Agosto de 2011, foi apresentada pela Comissão Europeia a proposta que altera o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que respeita a determinadas disposições referentes à gestão financeira de determinados Estados-Membros afectados ou ameaçados por graves dificuldades de estabilidade financeira, como são exemplo a Grécia, Hungria, Irlanda, Letónia, Portugal e Roménia. O aumento em 10 pontos percentuais da taxa de co-financiamento é vantajosa para Portugal, pois facilitará a injecção de fundos na economia nacional, antecipará a execução dos fundos comunitários e dinamizará projectos que irão criar emprego e gerar riqueza. Os 629 milhões de euros disponibilizados a Portugal representam uma antecipação do envelope financeiro da Política de Coesão 2007-2013 e não um financiamento novo ou adicional para os Estados-Membros.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I support all the necessary measures to be taken to support Member States in difficulty to face the current financial crisis. Decreasing the co-financing rate under the Structural Funds for those Member States, exceptionally, for this period could be a major help.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, užsitęsusi finansų ir ekonomikos krizės ypač stipriai paveikė valstybių narių nacionalinius biudžetus, dėl to reikia imtis priemonių, kurios padėtų užtikrinti finansinį valstybių narių stabilumą ir tolimesnį programų įgyvendinimą. Atsižvelgiant į tai, būtina teikti laikiną papildomą finansinę paramą toms valstybėms narėms, kurios susiduria su dideliais valstybės skolos ar deficito administravimo sunkumais. Taigi, pritariu pasiūlymui padidinti bendras finansavimo normas tam tikrą laikotarpį. Be to, labai svarbu užtikrinti, kad parama būtų teikiama tik esant ypatingiems atvejams, kai susidariusių problemų negalima išspręsti kitomis priemonėmis.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − La crisi economica che fronteggiamo e che ogni giorno si fa sentire sul bilancio degli Stati membri viene combattuta dagli stessi con diverse modalità di finanziamento. La stabilità finanziaria, obiettivo principale di ogni Stato, è in bilico e ogni proposta per garantirla va presa in considerazione. Ho votato a favore del testo della collega Hübner perché il regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio viene modificato in modo tale da risolvere un dilemma che affligge molti degli Stati che utilizzano il sistema delle sovvenzioni rimborsabili, affiancati ai contributi dei fondi strutturali, come forme di aiuto diretti. Non esistendo una definizione precisa di sovvenzioni rimborsabili, non si poteva stabilire quanto gli Stati membri potessero far riferimento a questa forma di aiuto senza interessi aggiuntivi. Con l'approvazione del nuovo testo si afferma che i fondi strutturali possono cofinanziare gli aiuti rimborsabili.

 
  
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  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση. Όλοι πλέον αντιλαμβάνονται ότι η δημοσιονομική κρίση χρέους στην περιφέρεια έχει μετατραπεί σε μια νέα οικονομική κρίση στην ευρωζώνη με εξαιρετικά αρνητικό αντίκτυπο στην μακροοικονομική σταθερότητα και στον προϋπολογισμό των κρατών μελών. Η πρόταση της Ευρωπαϊκής Επιτροπής, η οποία τροποποιεί τον κανονισμό (EΚ) αριθ. 1083/2006 του Συμβουλίου (γενικός κανονισμός) και προβλέπει πρόσθετους οικονομικούς πόρους στα κράτη μέλη της ΕΕ τα οποία αντιμετωπίζουν ιδιαίτερες δυσκολίες στην διαχείριση του δημόσιου χρέους και του δημόσιου ελλείμματος και άρα και στην διασφάλιση της δημοσιονομικής σταθερότητας, κινείται προς την σωστή κατεύθυνση, όμως δεν επαρκεί. Η ευρωζώνη τώρα χρειάζεται και ένα ισχυρό πολιτικό μήνυμα. Το προσεχές Συμβούλιο κορυφής της ΕΕ στις 9 Δεκεμβρίου έχει μία και ίσως από τις τελευταίες ευκαιρίες να αποδείξει την κοινή πολιτική βούληση όλων των κρατών μελών και τη λήψη πολύ συγκεκριμένων μέτρων για την υπέρβαση της κρίσης.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório sobre a proposta de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que diz respeito a determinadas disposições referentes à gestão financeira relativamente a determinados Estados-Membros afectados ou ameaçados por graves dificuldades de estabilidade financeira. Concordo com as conclusões expostas pela relatora. De facto, esta alteração ao regulamento geral permitirá empreender rapidamente acções com vista a ajudar os Estados-Membros duramente atingidos pela crise. A majoração temporária dos limites máximos de co-financiamento facilitará a concentração dos fundos na realização de alguns projectos e reduzirá a pressão sobre o orçamento nacional. Em suma, estas medidas ajudarão os nossos países nesta conjuntura de crise.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A presente crise com que a União se debate tem permitido aperfeiçoar os mecanismos comunitários de prevenção de riscos sistémicos e de reacção a situações de fragilidade económico-financeira. Por um lado, tal permitiu focar a atenção dos decisores políticos comunitários na necessidade de adoptar instrumentos estruturais que, para o futuro, permitam uma resposta mais célere aos diversos problemas que possam emergir. Por outro, levou à adopção de medidas que, a curto prazo, pudessem minorar os efeitos da crise económica e financeira.

É neste contexto que se enquadra a proposta de alteração ao Regulamento (CE) n.º 1083/2006, no que respeita às disposições referentes à gestão financeira relativamente a determinados Estados-Membros afectados ou ameaçados por graves dificuldades de estabilidade financeira. Um dos pontos que deve ser realçado é a majoração de 10 pontos percentuais da taxa de co-financiamento comunitário dos projectos de coesão. O Regulamento aplica-se, entre outros, aos países da zona euro que receberam assistência financeira no contexto do Mecanismo Europeu de Estabilização Financeira, o que abarca Portugal.

Votei, por conseguinte, em sentido favorável, na esperança de que estes instrumentos permitam minorar as dificuldades com que nos temos deparado.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The European Union is being confronted with the persistence of the economic and financial crisis having an alarmingly negative impact on the macroeconomic stability and budget of Member States. Reductions in national financial resources available to finance public investments have become a clear constraint to Cohesion Policy implementation and absorption of Structural Funds in some countries. Member States eligible for this measure are defined (1) as those EURO countries that have received financial assistance under a programme from the European Financial Stabilisation Mechanism (EFSM) or (2) those NON-EURO countries that that have received financial assistance from the Balance of Payments (BoP) mechanism. The way to provide additional financial assistance through Cohesion Policy is a “top-up” of the co-financing rate, allowing for an increase in payments to the countries eligible. The EC proposes a 10 percentage point top-up of the applicable co-financing rates for the priority axis of the programmes.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Em Agosto de 2011, a Comissão Europeia (CE) apresentou a proposta que altera o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que respeita a determinadas disposições referentes à gestão financeira de determinados Estados-Membros afectados ou ameaçados por graves dificuldades de estabilidade financeira, nomeadamente a Grécia, Hungria, Irlanda, Letónia, Portugal e Roménia.

Entendo que a proposta de aumentar em 10 pontos percentuais a taxa de co-financiamento é vantajosa para Portugal, pois permitirá injectar dinheiro fresco na economia nacional, antecipar a execução dos Fundos comunitários e dinamizar projectos que irão criar emprego e gerar riqueza. Os 629 milhões de euros disponibilizados a Portugal representam uma antecipação do envelope financeiro da política de coesão para o período 2007-2013 e não um financiamento novo ou adicional para os Estados-Membros. A urgência da proposta e o prazo reduzido do relatório da comissão requereram uma coordenação estreita entre o relator e a Presidência polaca, que conduz as negociações no Conselho.

Gostaria assim de felicitar todos os envolvidos pela rápida decisão tomada no apoio aos Estados-Membros em dificuldades financeiras.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul Danutei Hubner aferent modificării Regulamentului 1083/2011 privind gestiunea financiară pentru anumite state membre care se confruntă cu dificultăţi financiare. Ungaria, România, Letonia, Portugalia, Grecia și Irlanda au fost cele mai afectate de criză și au primit asistenţă financiară prin mecanismul european de stabilizare financiară (MESF), pentru ţările din zona EURO, sau prin mecanismul privind balanţa de plăţi, pentru ţările din afara acestei zone. Măsura adoptată este temporară și permite Comisiei suplimentarea cu 10% a ratelor de cofinanţare aplicabile în perioada de intervenţie a mecanismelor de sprijin, nemodificând fondurile globale alocate acestor ţări în cadrul politicii de coeziune pentru perioada 2007-2013. Statul membru interesat înaintează Comisiei o cerere în termen de două luni de la data începând cu care statul membru îndeplinește una dintre condiţiile menţionate în regulament. Cererea va detalia scopul utilizării derogării și va oferi informaţii privind măsurile complementare prevăzute pentru a concentra fondurile pentru competitivitate, creștere și ocuparea forţei de muncă, inclusiv în legătură cu modificarea programelor operaţionale. Comisia are la dispoziţie 30 de zile de la data depunerii cererii pentru a formula obiecţii. Regulamentul se va aplica retroactiv, iar măsura va înceta să se aplice după ce statul membru părăsește mecanismul de sprijin.

 
  
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  Oldřich Vlasák (ECR), in writing. − This proposal aims to harness Cohesion Policy in order to provide additional financial resources to Member States such as Greece and Portugal, which face huge difficulties in managing their debts. This proposal allows for additional financial assistance through Cohesion Policy by allowing for a temporary "top-up" increase of present co-financing rates by up to 10%. While Cohesion Policy can be used as a tool to assist those Member States who are struggling to finance quality public investments, it is questionable whether this proposal is an adequate reaction to the economic and fiscal problems in the Member States concerned. In many ways, it is just as important to pay attention to the quality of the supported projects and their potential contribution to economic growth, rather than merely seeking to maximise absorption rates of Structural and Cohesion funding in the Member States concerned. Moreover, the proposed arrangement can appear unfair, in that operational programmes in Member States which managed their public finances more carefully will be subject to less favourable co-financing conditions than those Member States such as Greece, thereby creating a perverse reward for financial irresponsibility. Given these factors I was unable to support this proposed measure and opted to abstain.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Die noch immer andauernde Finanz- und Wirtschaftskrise hat extrem negative Auswirkungen auf die makroökonomische Stabilität der Haushalte der Mitgliedstaaten. Kürzungen in den Haushaltsplänen führten zu Umsetzungsproblemen bei wichtigen Vorhaben der Kohäsionspolitik und behindern die notwendige Inanspruchnahme der EU-Strukturfonds. Die vorgeschlagene Änderung der Verordnung (EG) Nr. 1083/2006 soll es besonders betroffenen Mitgliedstaaten ermöglichen, EU-Förderungen, für deren Inanspruchnahme sie die Voraussetzungen erfüllen, durch Herabsetzung der Kofinanzierungsrate auch abrufen zu können. Die Maßnahmen sind zeitlich begrenzt, wobei mittels Abänderungsanträgen die Kommissionsvorlage in der konkreten Ausgestaltung präzisiert wurde. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Report: Danuta Maria Hübner (A7-0381/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, na medida em que é importante, particularmente neste momento de crise, prestar especial atenção às Regiões Ultraperiféricas Europeias, que já enfrentam dificuldades permanentes. Neste sentido, são justificadas as isenções e reduções de impostos relativos a produtos fabricados localmente nas ilhas Canárias, cuja economia tem sido prejudicada pela actual crise.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą ir pritariau Komisijos pasiūlymui dėl Tarybos sprendimo, kuriuo iš dalies keičiamas Sprendimas 2002/546/EB dėl jo taikymo laikotarpio. 2002 m. birželio 20 d. Tarybos sprendimu 2002/546/EB Ispanijai leidžiama iki 2011 m. gruodžio 31 d. taikyti mažesnį vadinamąjį AIEM mokestį (mokestis dažniausiai nustatomas į Kanarų salas įvežamiems ir Kanarų salose įsigyjamiems produktams) tam tikriems Kanarų salose vietoje gaminamiems produktams arba juos nuo tokio mokesčio atleisti. Sprendime 2002/546/EB nurodytos konkrečių priemonių, skirtų stiprinti vietos pramonę didinant jos konkurencingumą, priėmimo priežastys. 2009 m. visuotinė ekonomikos krizė, dėl kurios sumažėjo keliaujančiųjų skaičius, turėjo didelių pasekmių nuo pajamų iš turizmo labai priklausančių Kanarų salų ekonomikai. 2010 m. lapkričio 16 d. Ispanija Europos Komisijai pateikė prašymą pratęsti Sprendimo 2002/546/EB taikymo laikotarpį dvejiems metams. Komisija įvertino prašymą atsižvelgdama į Kanarų salų patiriamų sunkumų mastą. Ji padarė išvadą, kad remiantis turimais duomenimis pateisinama patenkinti prašymą. Pagal pateiktą pasiūlymą dėl Tarybos sprendimo, kuriuo iš dalies keičiamas Sprendimas 2002/546/EB dėl jo taikymo laikotarpio, taikymo laikotarpį bus leidžiama pratęsti iki 2013 m. gruodžio 31 d.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Tendo em conta a proposta da Comissão ao Conselho e em conformidade com o disposto no artigo 46.º do Regimento, votei favoravelmente o relatório sobre a proposta de decisão do Conselho que altera a Decisão 2002/546/CE no que se refere ao seu período de aplicação. Por este motivo, acredito que este relatório não precisa de alterações.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − The Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU) does not allow for a distinction between the taxation of local products of the Canary Islands and the taxation of products from Spain or other Member States. Council decision 2002/546/EC of June 2002 authorised Spain up until 31 December 2011 to apply exemptions from or reductions to taxes for products produced locally in the Canary Islands. This was adopted in order to strengthen the local industry and increase competitiveness. With the economic crisis, however, travelling abroad has been reduced substantially and has had harsh consequences on the Canary Islands, an economy that heavily relies on tourism as a source of revenue. On 16 November 2010, Spain introduced a proposal that would allow Council decision 2002/546/EC to be extended until December 2013. I support the rapporteur and believe the Canary Islands have benefited from this tax exemption, and this extension will allow for the area to return to economic growth.

 
  
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  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − Aggasztónak tartom, hogy a Kanári-szigeteket különösen erősen sújtotta a pénzügyi és gazdasági válság, és a munkanélküliség több mint kétszeresére emelkedett a szigeten a válság hatására (26,2% 2009-ben, míg 2001-2007 között 10,4% és 12% között mozgott). A foglalkoztatás növelése alapvető célja az Európai Unió regionális politikájának, és ez a célkitűzés különös hangsúlyt kap a gazdasági válság idején.

Mindezek fényében támogathatónak tartom, hogy a Kanári-szigeteken előállított termékek esetében alkalmazott adókedvezmény alkalmazási időtartamát egy évvel meghosszabbítsák.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport pour soutenir cette destination touristique prisée des Européens. La prorogation de cette mesure illustre bien la solidarité européenne envers les territoires dont l'économie, très dépendante du tourisme, est menacée par la crise économique.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório por considerar que a gravidade da situação económica nas Ilhas Canárias justifica a aplicação de algumas medidas de carácter excepcional, designadamente a introdução de um regime de excepção em matéria de tributação.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. A Decisão 2002/546/CE do Conselho, de 20 de Junho de 2001, autoriza a Espanha a aplicar, até 31 de Dezembro de 2011, isenções ou reduções de imposto a produtos fabricados localmente nas Ilhas Canárias. Esta decisão procura reforçar a indústria local, melhorando, para o efeito, a sua competitividade. Em 16 de Novembro de 2010, a Espanha apresentou à Comissão Europeia um pedido visando prorrogar o período de aplicação da Decisão 2002/546/CE por dois anos, até 2013. Atendendo às necessidades particulares das regiões ultraperiféricas, voto favoravelmente esta prorrogação, acompanhando a Comissão, que deferiu este pedido.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreço, da responsabilidade de Danuta Maria Hübner, versa sobre a proposta de decisão do Conselho que altera a Decisão 2002/546/CE quanto ao seu período de aplicação que terminava no próximo dia 31 de Dezembro de 2011. A decisão supra referida e enquadrada no artigo 349.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia (TFUE) prevê a existência de medidas especiais de apoio às Regiões Ultraperiféricas da UE como forma de as ajudar a ultrapassar as desvantagens económicas decorrentes da sua situação geográfica. Entre as regiões consideradas ultraperiféricas encontram-se as Ilhas Canárias. A crise económica e financeira mundial teve graves consequência no turismo das Ilhas Canárias e provocou um aumento significativo do desemprego na região que, de 17,3% em 2008, subiu para 26,2% em 2009, o que levou o Governo de Espanha a solicitar à Comissão Europeia a prorrogação por dois anos do período de aplicação da Decisão 2002/546/CE. Nestes termos, voto favoravelmente a prorrogação do período de aplicação, aos produtos locais das Ilhas Canárias, da Decisão 2002/546/CE por mais dois anos, ou seja, até 31 de Dezembro de 2013, data em que expiram as “Orientações relativas aos auxílios estatais com finalidade regional para o período de 2007/2013”.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Sobre as regiões ultraperiféricas da UE pesa um conjunto de factores, de natureza estrutural, que afectam a sua situação social e económica e o seu desenvolvimento, como sejam o afastamento, a insularidade, a pequena superfície, o relevo e o clima difíceis, e a dependência económica em relação a um pequeno número de produtos. Por esta razão, estas regiões devem merecer especial atenção.

Entre outros aspectos, devem ser definidas condições especiais de aplicação de legislação e de políticas sectoriais. Isto é válido, naturalmente, para todas as regiões ultraperiféricas, incluindo os Açores e a Madeira, muito embora as medidas aqui aprovadas apenas digam respeito às Ilhas Canárias. A Decisão 2002/546/CE do Conselho autoriza a Espanha a aplicar, até 31 de Dezembro de 2011, isenções ou reduções do imposto conhecido como AIEM a uma lista de produtos fabricados localmente nas Ilhas Canárias. O que se pretende agora é, a pedido do governo espanhol, prorrogar o período de aplicação destas medidas. A Comissão e o relator propõem que o pedido de Espanha seja deferido, o que merece o nosso acordo.

Para além da defesa da produção local das RUP, impõem-se medidas de defesa da produção nacional, particularmente nos Estados-Membros de economias mais frágeis, como sucede com Portugal. Fizemos já propostas nesse sentido.

 
  
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  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Sabemos que, nas Regiões Ultraperiféricas da UE, há um conjunto de factores, de natureza estrutural, que afectam a sua situação social e económica e o seu desenvolvimento. São os casos do afastamento, da insularidade, da pequena superfície, do relevo e do clima difíceis e a dependência económica em relação a um pequeno número de produtos. Por estas razões, estas regiões devem merecer especial atenção. Entre outros aspectos, devem ser definidas condições especiais de aplicação de legislação e de políticas sectoriais.

Isto é válido, naturalmente, para todas as regiões ultraperiféricas, incluindo os Açores e a Madeira, muito embora as medidas aqui aprovadas apenas digam respeito às Ilhas Canárias. A Decisão 2002/546/CE do Conselho autoriza Espanha a aplicar, até 31 de Dezembro de 2011, isenções ou reduções do imposto conhecido como AIEM a uma lista de produtos fabricados localmente nas Ilhas Canárias. O que se pretende agora é, a pedido do Governo espanhol, prorrogar o período de aplicação destas medidas.

A Comissão e o relator propõem que o pedido de Espanha seja deferido, o que merece o nosso acordo. Mas impõem-se também medidas de defesa da produção nacional, particularmente nos Estados-Membros de economias mais frágeis, como Portugal.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − V rozhodnutí Rady 2002/546/ES z 20. júna 2002 prijatom na základe článku 299 ods. 2 Zmluvy o ES sa Španielsku až do 31. decembra 2011 povoľuje uplatňovať oslobodenie od dane známej ako AIEM na niektoré výrobky, ktoré sa vyrábajú miestne na Kanárskych ostrovoch, alebo zníženie tejto dane. Opatrenia uvedené v zmienenom rozhodnutí sú navrhnuté s cieľom posilniť miestny priemysel zvýšením jeho konkurencieschopnosti. Pokles počtu turistov spôsobený svetovou hospodárskou krízou v roku 2009 mal vážne dôsledky pre ekonomiku Kanárskych ostrovov, ktorá vo veľkej miere závisí od príjmov z cestovného ruchu. Miera nezamestnanosti, ktorá sa v období rokov 2001 – 2007 pohybovala medzi 10,4 % a 12 %, sa tak v roku 2009 zvýšila na 26,2 %. Španielsko 16. novembra 2010 predložilo Európskej komisii žiadosť o predĺženie obdobia uplatňovania rozhodnutia 2002/546/ES o dva roky, aby sa dátum uplynutia jeho účinnosti zhodoval s dátumom uplynutia platnosti usmernení pre národnú regionálnu pomoc na roky 2007 – 2013. Komisia posúdila žiadosť so zreteľom na rozsah znevýhodnení, ktorými sú Kanárske ostrovy postihnuté, a dospela k záveru, že vyhovenie žiadosti o predĺženie je vzhľadom na dostupné informácie odôvodnené. Taktiež zastávam rovnaký názor, čo sa týka uplatňovania rozhodnutia, ktorým sa umožňuje predĺženie obdobia uplatňovania do 31. decembra 2013.

 
  
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  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Compte tenu de la situation très particulière des îles Canaries, sévèrement frappées par la crise, l'Union européenne a décidé de renforcer son soutien à l'économie locale, qui dépend pour beaucoup du tourisme. Elle a autorisé l'Espagne, pour une période supplémentaire de deux ans, à pratiquer des exonérations ou des réductions de l'impôt "AIEM" (« Arbitrio sobre los Importaciones y Entregas de Mercancias en las islas Canarias ») applicable à certains produits fabriqués localement. Cette décision, largement soutenue par le Parlement européen, répond à la démarche globale consistant à porter assistance, par des pratiques ciblées, à tous les territoires de l'Union, en particulier ceux qui subissent de vrais handicaps du fait de leur éloignement ou de leur accessibilité limitée.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pagal ES Sutarties nuostatas iš esmės neleidžiama skirtingai apmokestinti Kanarų salų vietos produktus ir Ispanijos ar kitų valstybių narių produktus. 2002 m. birželio 20 d. Tarybos sprendimu Ispanijai leidžiama iki 2011 m. gruodžio 31 d. taikyti mažesnį vadinamąjį AIEM mokestį tam tikriems Kanarų salose vietoje gaminamiems produktams arba juos nuo tokio mokesčio atleisti. Sprendime nurodytos konkrečių priemonių, skirtų stiprinti vietos pramonę didinant jos konkurencingumą, priėmimo priežastys. 2009 m. visuotinė ekonomikos krizė, dėl kurios sumažėjo keliaujančiųjų skaičius, turėjo didelių pasekmių nuo pajamų iš turizmo labai priklausančių Kanarų salų ekonomikai. Todėl nedarbas 2009 m. išaugo iki 26,2 proc., tuo tarpu 2001–2007 m. laikotarpiu nedarbo lygis svyravo nuo 10,4 proc. iki 12 proc. 2010 m. lapkričio 16 d. Ispanija Europos Komisijai pateikė prašymą pratęsti Sprendimo 2002/546/EB taikymo laikotarpį dvejiems metams, kad galiojimo pabaigos data sutaptų su 2007–2013 m. nacionalinių regioninės pagalbos teikimo gairių galiojimo pabaiga. Komisija įvertino prašymą atsižvelgdama į Kanarų salų patiriamų sunkumų mastą. Ji padarė išvadą, kad remiantis turimais duomenimis pateisinama patenkinti prašymą. Pritariau dokumentui, kadangi pateiktas pasiūlymas dėl Tarybos sprendimo, kuriuo iš dalies keičiamas Sprendimas 2002/546/EB dėl jo taikymo laikotarpio, pagal kurį taikymo laikotarpį leidžiama pratęsti iki 2013 m. gruodžio 31 d.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal. Although the Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU), does not in principle allow any difference between the taxation of local products of the Canary Islands and the taxation of products from Spain or other Member States, Council Decision 2002/546/EC of 20 June 2002, adopted on the basis of Article 299(2) of the EC Treaty, authorises Spain, up to 31 December 2011, to apply exemptions from or reductions in the tax known as AIEM to a list of products produced locally in the Canary Islands. Decision 2002/546/EC sets out the reasons for adopting specific measures, designed to strengthen local industry by making it more competitive.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. Com a Decisão 2002/546/CE do Conselho, de 20 de Junho de 2002, é possível à Espanha aplicar, até 31 de Dezembro de 2011, isenções ou reduções do imposto AIEM a produtos fabricados nas Ilhas Canárias. Esta decisão, que resulta do facto de se tratar de uma região ultraperiférica, define as razões que justificam a adopção de medidas específicas destinadas a reforçar a indústria local e que melhoram, para o efeito, a sua competitividade. Espanha apresentou à Comissão Europeia um pedido visando prorrogar o período de aplicação da Decisão por dois anos, para que a data de expiração da Decisão coincida com a data das Orientações relativas aos auxílios estatais com finalidade regional para o período 2007-2013.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The report is about the application of the special arrangements concerning the AIEM tax applicable in the Canary Islands. Spain submitted a request to the European Commission to extend the period of application of Decision 2002/546/EC for two years. The Spanish authorities confirm that the handicaps that justified the approval of total exemptions and partial reduction of the AIEM tax to a list of products produced locally in the Canary Islands are still valid. Accordingly, the purpose of this proposal is to extend the period of application of Decision 2004/162/EC for a period of two years – until 31 December 2013 – in order to make it coincide with the Guidelines on National Regional Aid that are applicable for the period 2007-2013. I am in favour.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šį sprendimą, kadangi atsižvelgiant į Kanarų salų patiriamų sunkumų mastą, yra tikslinga pratęsti šiuo metu Kanarų saloms taikomą apmokestinimo išimtį. Pažymėtina, kad Kanarų salų didžioji dalis pajamų yra surenkamos iš turizmo. Užsitęsusi ekonomikos ir finansų krizė ypač stipriai paveikė Kanarų salų ekonomiką, išaugo nedarbo lygis. Manau, kad ES turi kiek galima labiau padėti savo atokiausiems regionams, taikydama specialias priemones, tokiu būdu suteikiant galimybę vystytis šių regionų ekonomikai. Atsižvelgiant į Kanarų salų nepalankią rinkos padėtį, būtina gerinti jų konkurencingumą, stiprinant vidaus pramonę, suteikiant tam tikras mokestines lengvatas.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Approvo la modifica delle decisione 2002/546/CE per quanto riguarda la proroga del periodo di applicazione fino al 31 dicembre 2013 poiché a causa della crisi togliere, ad un paese come la Spagna, la possibilità di non pagare un'imposta come l'AIEM sui prodotti fabbricati nelle isole Canarie puo' andare ad aggravare ulteriormente situazioni già precarie. Con questa proroga il Paese avrà la data di scadenza che coinciderà con quella degli orientamenti in materia di aiuti di stato a finalità regionali per il periodo 2007 - 2013. Ovviamente la misura a carattere temporaneo e straordinario deve rimanere tale.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. A Decisão 2002/546/CE autoriza a Espanha a aplicar, até 31 de Dezembro de 2011, isenções ou reduções do imposto conhecido como AIEM a uma lista de produtos fabricados localmente nas Ilhas Canárias. Em 16 de Novembro de 2010, a Espanha apresentou à Comissão Europeia um pedido visando prorrogar o período de aplicação da Decisão 2002/546/CE por dois anos, de modo a que a data de expiração da decisão coincidisse com a data das Orientações relativas aos auxílios estatais com finalidade regional para o período 2007-2013. A análise da Comissão teve em conta a dimensão das dificuldades que afectam as Ilhas Canárias. Com base nos elementos disponíveis, a Comissão concluiu que se justifica deferir o pedido da Espanha. Consequentemente, foi apresentada uma proposta de Decisão do Conselho que altera a Decisão 2002/546/CE no que se refere ao seu período de aplicação, permitindo a prorrogação do período de aplicação até 31 de Dezembro de 2013. O Parlamento foi chamado a votar esta modificação e nada havendo a opor, além de considerar que estas medidas de discriminação positiva para as RUPs são importantes para o arquipélago que delas beneficia directamente e para aqueles outros que poderão vir a invocar o precedente, votei favoravelmente.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A Decisão 2002/546/CE do Conselho, de 20 de Junho de 2002, autorizou a Espanha a aplicar um conjunto de isenções ou reduções de impostos aplicáveis a produtos fabricados nas Ilhas Canárias com vista a permitir o reforço da economia e competitividade locais. Apesar de terem natureza excepcional, votei em sentido favorável a prorrogação do seu prazo de aplicação até 31 de Dezembro de 2013, atendendo à actual crise económica e financeira.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU), does not in principle allow any difference between the taxation of local products of the Canary Islands and the taxation of products from Spain or other Member States. Council Decision 2002/546/EC of 20 June 2002, adopted on the basis of Article 299(2) of the EC Treaty, authorises Spain, up to 31 December 2011, to apply exemptions from or reductions in the tax known as AIEM to a list of products produced locally in the Canary Islands. Decision 2002/546/EC sets out the reasons for adopting specific measures, designed to strengthen local industry by making it more competitive. The global economic crisis of 2009, with its impact in the reduction of travelling, had severe consequences on the economy of Canary Islands, highly dependent on the revenues from tourism. Hence, unemployment rose from a rate oscillating between 10.4% and 12%, for the 2001-2007 period to 26.2% in 2009.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A Decisão 2002/546/CE do Conselho, de 20 de Junho de 2002, autoriza Espanha a aplicar, até 31 de Dezembro de 2011, isenções ou reduções do imposto AIEM a uma lista de produtos fabricados localmente nas Ilhas Canárias. A Decisão expõe as razões que justificam a adopção de medidas específicas, destinadas a reforçar a indústria local e que melhoram, para o efeito, a sua competitividade, que decorrem nomeadamente do facto de ser uma Região Ultraperiférica.

Espanha apresentou à Comissão Europeia um pedido visando prorrogar o período de aplicação da Decisão por dois anos, de modo a que a data de expiração da Decisão coincida com a data das «Orientações relativas aos auxílios estatais com finalidade regional para o período 2007-2013». A análise da Comissão teve em conta a dimensão das dificuldades que afectam as Ilhas Canárias e, com base nos elementos disponíveis, a Comissão concluiu que se justifica deferir o pedido de Espanha. O Parlamento Europeu apoiou esta decisão que, todavia, não deve, do meu ponto de vista, afectar o comércio com outras Regiões Ultraperiféricas, mas sim, como indica o seu fundamento, incentivar a competitividade das regiões que apresentam dificuldades específicas e exigem, por isso, medidas especiais.

 
  
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  Oldřich Vlasák (ECR), in writing. − Article 349 of the Treaty authorises the Member States of France, Spain and Portugal to provide for a difference between the taxation of local products and the taxation of products from other Member States. This was introduced on the basis of the perceived permanent handicaps that affect the economic and social conditions of these "outermost regions", as they are defined in the Treaty. This report accepts the Commission's proposal to extend the application of exemptions from and reductions in a tax known as AIEM for certain products produced locally in the Canary Islands. In line with consistent ECR policy on such Article 349 measures, I have refused to support this report in committee, on the basis that the Treaty provision grants an unfair advantage to the three Member States concerned, even though all Member States have their own peripheral regions and yet cannot benefit from such exemptions from harmonising Community provisions on VAT.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Das EU-Recht erlaubt keine günstigere Besteuerung lokaler Produkte gegenüber Erzeugnissen aus den anderen Mitgliedstaaten. Im November 2010 stellte Spanien ein Ansuchen an die Kommission, eine Ausnahmeregelung für die Kanarischen Inseln zu verlängern, sodass das Ablaufdatum mit dem Ende der Richtlinie über Nationale Regionale Hilfe 2007-2013 zusammenfällt. Die Kommission kommt zu dem Schluss, dass aufgrund der gegebenen ökonomischen Situation auf den Kanaren – der Einbruch des Tourismussektors bedingte einen rasanten Anstieg der Arbeitslosenrate (von maximal 12 % auf 26,2 %) – die Ausnahme angebracht ist. Die Berichterstatterin stimmte dieser Auffassung zu und dem folgte auch ich.

 
  
  

Report: Danuta Maria Hübner (A7-0382/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo este relatório, na medida em que é importante lembrar o carácter permanente das desvantagens que afectam as RUP e criar instrumentos existentes que se destinam a compensar estas desvantagens. No momento que vivemos urge, portanto, não ignorar o carácter degressivo do esforço que se impõe na prossecução de políticas de mais rigor ou austeridade, sempre que estamos perante situações de maior fragilidade. Neste sentido, são justificadas estas medidas no domínio da política fiscal, até porque não põem em causa o ordenamento jurídico da União.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją ir pritariau Komisijos pasiūlymui dėl Tarybos sprendimo, kuriuo iš dalies keičiamos Sprendimo 2007/659/EB nuostatos dėl jo taikymo laikotarpio ir sumažinto akcizo tarifo taikymo metinei kvotai. Atsižvelgdama į specialias ES atokiausių regionų, įskaitant Prancūzijos užjūrio departamentus, sąlygas, ypatumus ir ribotas galimybes, Taryba, remdamasi Komisijos pasiūlymu ir pasikonsultavusi su Europos Parlamentu, nustatys konkrečias priemones, kuriomis siekiama šiems regionams nustatyti Sutarčių ir bendros politikos taikymo sąlygas. Šios konkrečios priemonės visų pirma susijusios su mokesčių politika. Tačiau minėtosios priemonės nepažeis Sąjungos teisinės tvarkos vientisumo ir nuoseklumo.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Tendo em conta a proposta da Comissão ao Conselho e em conformidade com o disposto no artigo 46.º do Regimento, votei favoravelmente o relatório sobre a proposta de decisão do Conselho que altera a Decisão 2007/659/CE no que se refere ao seu período de aplicação e ao contingente anual que pode beneficiar de uma taxa reduzida do imposto especial sobre o consumo. Por este motivo, acredito que este relatório não precisa de alterações.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − This proposal will adopt specific measures to specify the conditions of application of the Treaties and common policies to the EU’s outermost regions, such as the French Overseas Departments (FOD). One of these specific measures deals with fiscal policies, particularly the decision to authorise France to apply a reduced rate of excise duty on traditional rum produced overseas and sold in the French mainland. I support the rapporteur and believe the following amendments should be passed: 1. an increase in the annual quota of 108 000 hl of pure alcohol to 125 000 hl and 2. extend the derogation date from 31 December 2012 to 31 December 2013. These proposals reflect the market price for rum in the EU and will certainly be helpful to the economies of the EU’s outermost regions.

 
  
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  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − Az Unió legkülső régióinak, különösen a francia tengerentúli megyéknek fejlődését távoli fekvésük, kis méretük, kedvezőtlen domborzati és éghajlati viszonyaik egyaránt hátráltatják. Ez az oka annak, hogy a francia hatóságok Franciaország európai területén jövedékiadó-kedvezményt alkalmazhatnak a Franciaország tengerentúli megyéiben előállított hagyományos rumra.

Ebben az összefüggésben szeretném hangsúlyozni, rendkívül fontos, hogy az Unió különös gondot fordítson a leghátrányosabb helyzetben levő régiók támogatására és felzárkóztatására, és ezt a szempontot kell következetesen érvényesíteni a kohéziós politika jövőjéről folyó tárgyalások során is.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui prolonge une autorisation spéciale de dédouanement des produits ultra-marins afin de soutenir nos producteurs d'outre-mer et de permettre à nos citoyens d'accéder à ces produits à un moindre coût. En prolongeant cette mesure favorisant le commerce du rhum de nos départements d'Outre-mer, l'Union montre l'importance de favoriser une bonne circulation des produits de nos terroirs.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório por permitir que este produto tradicional da França ultramarina possa manter, temporariamente, a actual taxa de imposto reduzida, coincidindo assim o seu término com o da aplicação dos auxílios estatais decididos pela Comissão para este sector.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. A Decisão 2007/659/CE do Conselho, de 9 de Outubro de 2007, autoriza a França a aplicar, até ao final de 2012, no território da França metropolitana e em relação ao rum tradicional produzido nos departamentos franceses ultramarinos, uma taxa reduzida do imposto especial sobre o consumo. As autoridades francesas requereram à Comissão não apenas um aumento do contingente anual, como uma prorrogação de um ano (até ao fim de 2013). Voto favoravelmente esta prorrogação, acompanhando a Comissão, que deferiu estes pedidos.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O artigo 349.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia prevê a existência de medidas especiais de apoio às Regiões Ultraperiféricas da UE cujas economias apresentem situações débeis. Em 9 de Outubro de 2007, o Conselho aprovou a Decisão 2007/659/CE, que permitia à França aplicar, no território da França Metropolitana, e ao rum tradicional produzido nos departamentos franceses ultramarinos, uma taxa reduzida do imposto especial sobre o consumo. Entretanto, a França solicitou a derrogação dos efeitos da Decisão supracitada por mais um ano e um aumento de 108.000 hectolitros para 125.000 do contingente anual de álcool puro. O presente relatório debruça-se sobre a proposta de decisão do Conselho que altera a Decisão 2007/659/CE quanto ao seu período de aplicação, que terminava no dia 31 de Dezembro de 2012, prorrogando-o até 31 de Dezembro de 2013, data em que expiram as Orientações relativas aos auxílios estatais com finalidade regional para o período de 2007/2013, bem como um ajustamento do contingente anual de álcool puro tendo em conta a evolução do mercado da União em relação ao consumo de rum. Considerando que estas medidas não põem em causa o ordenamento jurídico da UE, voto favoravelmente este relatório.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Esta proposta diz respeito aos departamentos franceses ultramarinos e prossegue os mesmos objectivos da proposta, da responsabilidade da mesma relatora, relativa às Ilhas Canárias. Ou seja, pretende-se, através de medidas no domínio fiscal, defender determinadas produções consideradas mais sensíveis nas regiões ultraperiféricas.

A Decisão 2007/659/CE do Conselho autoriza a França a aplicar, nestas regiões, relativamente ao rum tradicional, uma taxa reduzida do imposto especial sobre o consumo. Tendo em conta que esta derrogação termina no final de 2012, as autoridades francesas dirigiram à Comissão dois pedidos: por um lado, que fosse aumentado o contingente anual de 108 000 hectolitros para 125 000 hectolitros de álcool puro; por outro, que se prorrogasse por um ano o período de vigência da decisão, ou seja, até ao final de 2013. A liberalização e desregulação do comércio e a sacrossanta livre concorrência ameaçam a viabilidade das produções locais, particularmente nos países e nas regiões com sistemas produtivos mais débeis e sujeitos a constrangimentos diversos, de carácter estrutural. Mas, como a realidade o vem demonstrando, este risco não se restringe às RUP. Muitos dos fundamentos que sustentam a necessidade de defesa da produção local nas RUP justificam igualmente a necessidade de defesa da produção nos Estados-Membros de economias mais débeis, como sucede com Portugal.

 
  
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  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Este relatório refere-se aos departamentos franceses ultramarinos e prossegue os mesmos objectivos da proposta, da responsabilidade da mesma relatora, relativa às Ilhas Canárias.

Pretende-se, através de medidas no domínio fiscal, defender determinadas produções consideradas mais sensíveis nas regiões ultraperiféricas. A Decisão 2007/659/CE, do Conselho, autoriza a França a aplicar, nestas regiões, relativamente ao rum tradicional, uma taxa reduzida do imposto especial sobre o consumo. Tendo em conta que esta derrogação termina no final de 2012, as autoridades francesas dirigiram à Comissão dois pedidos: por um lado, que fosse aumentado o contingente anual de 108 000 hectolitros para 125 000 hectolitros de álcool puro; por outro, que se prorrogasse por um ano o período de vigência da decisão, ou seja, até ao final de 2013.

A liberalização e desregulação do comércio e a sacrossanta livre concorrência ameaçam a viabilidade das produções locais, particularmente nos países e regiões com sistemas produtivos mais débeis e sujeitos a constrangimentos diversos, de carácter estrutural. Mas, como a realidade o vem demonstrando, este risco não se restringe às RUP. Muitos dos fundamentos que sustentam a necessidade de defesa da produção local nas RUP justificam também a necessidade de defesa da produção nos Estados-Membros de economias mais débeis, como Portugal.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − V článku 349 Zmluvy o fungovaní Európskej únie (ZFEÚ), ktorý sa uplatňuje na vzdialené regióny Únie, ku ktorým patria aj francúzske zámorské departmány, sa ustanovuje, že vzhľadom na hospodársku a sociálnu štrukturálnu situáciu veľmi odľahlých regiónov, ktorá je ovplyvnená ich odľahlosťou, ostrovnou polohou, malou rozlohou, obťažnými topografickými a klimatickými podmienkami, hospodárskou závislosťou na malom množstve výrobkov, čo spolu negatívne pôsobí na rozvoj týchto území, Rada na návrh Komisie a po porade s Európskym parlamentom prijme osobitné opatrenia na stanovenie podmienok na uplatnenie zmlúv a spoločných politík na uvedených územiach. Tieto opatrenia sa týkajú najmä daňovej politiky. Rada ich prijme bez toho, aby narušila integritu a súdržnosť právneho poriadku Únie vrátane vnútorného trhu a spoločných politík. Vo Francúzsku je znížená sadzba spotrebnej dane obmedzená ročnou kvótou 108 000 hektolitrov čistého alkoholu a platnosť uvedenej výnimky uplynie 31. decembra 2012. Francúzske orgány požadujú zvýšenie ročnej kvóty na 125 000 hektolitrov čistého alkoholu a zároveň žiadajú, aby sa obdobie uplatňovania rozhodnutia 2007/659/ES predĺžilo o jeden rok. Po preskúmaní všetkých skutočností sa navrhuje zvýšiť kvótu na 120 000 hektolitrov čistého alkoholu. Taktiež, predĺženie obdobia uplatňovania rozhodnutia 2007/659/ES o jeden rok, do 31. decembra 2013, je vzhľadom na dostupné zistenia opodstatnené.

 
  
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  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Une nouvelle fois, l'Union européenne a su faire preuve de souplesse en prorogeant d'une année l'autorisation donnée à la France d'appliquer, sur son territoire et pour le rhum traditionnel fabriqué dans les départements français d'Outre-mer, un droit d'accise adapté à l'évolution du marché du rhum dans l'Union. Le taux réduit, jusqu'ici limité à un contingent annuel de 108 000 hectolitres d'alcool pur, sera porté à 125 000 hectolitres. Cette décision traduit la capacité d'adaptation de l'UE aux exigences du marché, souvent synonymes de dynamisme pour l'emploi, et son souci de maintenir le lien entre le continent et les territoires éloignés du centre décisionnel.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Prancūzijai leidžiama jos užjūrio departamentuose gaminamam ir žemyninėje dalyje parduodamam tradiciniam romui taikyti sumažintą akcizo tarifą. Sumažintas akcizo tarifas taikomas tik 108 000 hektolitrų gryno alkoholio metinei kvotai. Nukrypti leidžianti nuostata baigia galioti 2012 m. gruodžio 31 d. Prancūzijos valdžios institucijos pateikė Komisijai nustatytą ataskaitą su dviem prašymais. Pirma, prašoma 108 000 hektolitrų gryno alkoholio metinę kvotą padidinti iki 125 000 hektolitrų, kad ji atitiktų pokyčius ES romo rinkoje. Antra, Sprendimo 2007/659/EB taikymo laikotarpį prašoma pratęsti vieniems metams, t. y. iki 2013 m. gruodžio 31 d., kad šio laikotarpio pabaiga sutaptų su 2007 m. birželio 27 d. Komisijos priimto sprendimo dėl valstybės pagalbos toje pačioje srityje (Valstybės pagalba Nr. 530/2006) taikymo laikotarpio pabaiga. Pritariau siūlymui pritarti Komisijos pasiūlymui.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal, which takes into account the special conditions, characteristics and constraints of the EU’s outermost regions, including the French Overseas Departments (FOD). The Council, on a proposal from the Commission and after consulting the European Parliament, will adopt specific measures aimed at laying down the conditions of application of the Treaties, including common policies. One of the areas concerned by these specific measures is fiscal policy. However, the measures formerly mentioned will not undermine the integrity and coherence of the Union legal order.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. Tendo em conta as condições, características e limitações especiais das regiões ultraperiféricas da UE, incluindo dos departamentos franceses ultramarinos (DOM), o Conselho, sob proposta da Comissão e após consulta ao Parlamento Europeu, adoptará medidas específicas destinadas a fixar as condições de aplicação dos Tratados, incluindo políticas comuns. Estas medidas específicas dizem respeito designadamente à política fiscal.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Council Decision 2007/659/EC authorises France to apply to ‘traditional’ rum produced in its overseas departments and sold on the French mainland a reduced rate of excise duty. The reduction in excise duty is limited in quantity and the derogation expires on 31 December 2012. The report contains two requests: an increase of quantity from 108 000 hectolitres to 125 000 hectolitres of pure alcohol to reflect developments on the market for rum in the EU; and a request for an extension by one year, i.e. to 31 December 2013, of the period of application of Decision 2007/659/EC. I voted in favour.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai, kuria numatoma pratęsti Prancūzijos užjūrio departamentuose gaminamam ir žemyninėje dalyje parduodamam romui sumažinto akcizo tarifo taikymo laikotarpį ir atitinkamai padidinti jo kvotas. Atkreiptinas dėmesys į tai, kad sumažinto akcizo taikymas yra itin svarbus šiems regionams ir jų vystymuisi. Pažymėtina, kad jų atokumas, izoliuotumas, mažumas, sunkios topografinės ir klimato sąlygos ypatingai apsunkina užjūrio departamentų socialinę ir ekonominę padėtį. Taigi, atsižvelgiant į šių regionų ypatumus ir ribotas galimybes, būtina ir toliau taikyti sumažintą akcizo tarifą tradiciniam jos užjūrio departamentuose pagamintam romui, kad jų vystymuisi nekiltų grėsmė ir būtų užtikrintas ekonominis ir socialinis stabilumas.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione della collega Hübner perché ritengo importante offrire alle regioni più periferiche dell'Unione eguale possibilità di commerciare con le regioni interne ed è quindi necessario abbassare il livello delle accise per il commercio di prodotti specifici immessi sul mercato dalle regioni periferiche. In questo modo si riesce ad incentivare il commercio di tali prodotti mantenendo il prezzo adeguato alla richiesta dei mercati europei. Tenendo conto delle condizioni e caratteristiche speciali nonché dei vincoli particolari delle regioni più periferiche dell'Unione europea, il Consiglio adotterà misure specifiche volte a definire le condizioni di applicazione di queste politiche.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O presente relatório refere-se à proposta de decisão do Conselho que altera a Decisão 2007/659/CE no que se refere ao seu período de aplicação e ao contingente anual que pode beneficiar de uma taxa reduzida do imposto especial sobre o consumo, concretamente para a comercialização do rum dos departamentos franceses ultramarinos. Atento o relatório da Comissão que justifica este tratamento preferencial, além de considerar que estas medidas de discriminação positiva para as RUPs e/ou departamentos franceses ultramarinos são importantes para o arquipélago que delas beneficia directamente e para aqueles que poderão vir a invocar o precedente, votei favoravelmente.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A Decisão 2007/659/CE do Conselho, de 9 de Outubro de 2007, autorizou a França a aplicar uma taxa reduzida de imposto sobre o consumo na França metropolitana e sobre o rum tradicional produzido nos departamentos franceses ultramarinos, com vista a permitir o reforço da economia e competitividade locais. Apesar de terem natureza excepcional, votei em sentido favorável a prorrogação do seu prazo de aplicação até 31 de Dezembro de 2013, bem como o aumento do contingente anual para 125 000 hectolitros de álcool puro, para que se ajuste este regime ao termo do período de aplicação da decisão da Comissão em matéria de auxílios estatais relativos a estes bens.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Taking into account the special conditions, characteristics and constraints of the EU's outermost regions, including the French Overseas departments (FOD), the Council, on a proposal from the Commission and after consulting the European Parliament, will adopt specific measures aimed at laying down the conditions of application of the Treaties, including common policies. One of the areas concerned by these specific measures is fiscal policy. However, the measures formerly mentioned will not undermine the integrity and coherence of the Union legal order. Council Decision 2007/659/EC of 9 October 2007, adopted on the basis of Article 299(2) of the EC Treaty (now Article 349 TFEU), authorises France to apply to ‘traditional’ rum produced in its overseas departments and sold on the French mainland a reduced rate of excise duty. The reduction in excise duty is limited to an annual quota of 108 000 hl of pure alcohol. The derogation expires on 31 December 2012.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Tendo em conta as condições, características e limitações especiais das Regiões Ultraperiféricas, o Conselho, sob proposta da Comissão e após consulta do Parlamento Europeu, pode adoptar medidas específicas destinadas a fixar as condições de aplicação dos Tratados, nos termos do artigo 349.° do TFUE, incluindo medidas específicas da política fiscal. A Decisão 2007/659/CE do Conselho, de 9 de Outubro de 2007, autoriza assim a França a aplicar, no território da França metropolitana e em relação ao rum tradicional produzido nos DOM, uma taxa reduzida do imposto especial sobre o consumo, limitada a um contingente anual de 108 000 hl de álcool puro, terminando a derrogação em 31 de Dezembro de 2012.

As autoridades francesas enviaram à Comissão, em 29 de Junho de 2010, o relatório que incluía dois pedidos: aumentar o contingente anual para 125 000 hectolitros, a fim de ajustar o contingente à evolução do mercado da União relativo ao rum e prorrogar, até 31 de Dezembro de 2013, o período de aplicação da decisão, para fazer coincidir o termo deste período com o termo do período de aplicação da decisão em matéria de auxílios estatais e relativa ao mesmo assunto, que foram deferidos pela Comissão e apoiados pelo Parlamento.

 
  
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  Oldřich Vlasák (ECR), in writing. − Article 349 of the Treaty authorises the Member States of France, Spain and Portugal to provide for a difference between the taxation of local products and the taxation of products from other Member States. This was introduced on the basis of the perceived permanent handicaps that affect the economic and social conditions of these ‘outermost regions’, as they are defined in the Treaty. This latest Article 349 measure concerns rum produced in French overseas departments and sold on the French mainland with a reduced rate of excise duty. The reduction is limited to an annual quota of 108 000 hectolitres of pure alcohol. The Commission’s proposal is extend this special tax exemption for two additional years until December 2013, and to increase the annual quota concerned to 125 000 hl. I have voted against such Article 349 measures, on the basis that the Treaty provision grants an unfair advantage to the three Member States concerned, even though all Member States have their own peripheral regions and yet cannot benefit from such exemptions from harmonising Community provisions on VAT.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Mit Entscheidung 2007/659/EG wurde Frankreich ermächtigt, auf Rum aus dem französischen Übersee-Departments einen ermäßigten Steuersatz (für ein begrenztes Jahreskontingent) zu erheben. Diese Ausnahmeregelung soll nun auf Antrag bis Dezember 2013 verlängert werden. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Report: Ramon Tremosa i Balcells (A7-0361/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Trata-se de um relatório equilibrado, motivo pelo qual mereceu a minha aprovação. Saliento a importância de, futuramente, o BCE intervir na economia europeia de forma mais robusta, pelo que era desejável ver isso espelhado nos relatórios dos próximos anos.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le vote de la résolution relative au rapport annuel de la BCE a été l’occasion de débattre au Parlement européen du rôle de la BCE pour sortir de la crise de la zone euro. Les députés européens ont pu interpeller le nouveau président de la Banque, Mario Draghi, qui a remplacé Jean-Claude Trichet en novembre dernier, sur les moyens à adopter pour combattre la crise. J’ai voté en faveur de ce rapport, qui rappelle que le Parlement européen joue un rôle actif pour proposer des solutions de sortie de crise. Nous nous sommes prononcés en faveur de plus de gouvernance économique, qui doit aller de pair avec la gouvernance monétaire. Nous prônons également une zone euro forte, qui a besoin d’un ministre européen des finances et d’un Trésor européen afin d’épauler la BCE. L’idée de mettre en place un Fonds monétaire européen pour réduire la dépendance de l’UE envers le FMI a également été avancée. Enfin, la création d’une agence de notation européenne permettrait de casser le monopole des agences de notation américaines qui mettent en péril la confiance des marchés envers la zone euro.

 
  
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  Margrete Auken, Emilie Turunen (Verts/ALE), skriftlig. − I punkterne 41 og 42 i betænkningen om Den Europæiske Centralbanks årsrapport anføres det, at der er behov for en fælles europæisk finansminister for eurozonen, og at denne eventuelt skal komme fra Kommissionen; man opfordrer desuden til oprettelse af et fælleseuropæisk finansministerium.

For SF's medlemmer af Europa-Parlamentet er det vigtigt at understrege, at hvis et sådan finansministerium skal oprettes, så skal det ske under streng demokratisk kontrol. Som det er formuleret i de to pågældende punkter i betænkningen, kan vi derfor ikke bakke op om ideen, da det er alt for ukonkret og vagt formuleret. Betænkningen indeholder imidlertid mange gode elementer, og vi har derfor valgt at stemme for den.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį svarbų dokumentą. Europos centrinis bankas atlieka svarbią funkciją išlaikant kainų ir finansinį stabilumą bei tinkamą finansų rinkų likvidumą. ES užsitęsusi finansinė krizė bei toliau didėjantis ekonominės konvergencijos atotrūkis euro zonos bei savo valiutą su euru susiejusiose šalyse išlieka viena rimčiausių bendrosios pinigų politikos problemų. Manau, kad Europos Sąjungai yra reikalinga bendra fiskalinė valdysena, kuri apimtų ne tik euro zonai priklausančias šalis, bet ir tas valstybes nares, kurios savo nacionalinę valiutą yra susiejusios su euru ir yra tiesiogiai įtakojamos visų ECB priimamų sprendimų. Ne kartą išreiškiau pasiūlymą kuo skubiau steigti Europos kreditų reitingų agentūrą, kuri suteiktų galimybę objektyviai ir nepriklausomai įvertinti valstybių narių ekonomikas remiantis aiškiais ir skaidriais reitingų kriterijais. Taip pat pritariu pranešime išsakytam raginimui Komisijai imtis visų reikalingų veiksmų kuriant Europos valiutų fondą, dėl ko nebeliktų būtinybės Tarptautiniam valiutos fondui dalyvauti Europos kreditų politikoje, bei sumažėtų valstybių narių priklausomumas nuo kitų tarptautinių institucijų.

 
  
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  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − Nelle ultime settimane, i premi di rischio in Italia hanno raggiunto livelli storici sui mercati finanziari. Nonostante le recenti tensioni possano indicare il contrario, dal 2008, l'euro ha rappresentato un successo: senza la moneta unica la crisi finanziaria globale sarebbe stata di gran lunga peggiore per tutti i paesi europei, e inoltre, i paesi del nord Europa non si sarebbero ripresi da essa così rapidamente, come è avvenuto dal 2009, attraverso il loro modello basato sulle esportazioni. Esiste un pensiero su cui anche il mondo accademico è unanime: senza l'euro il mercato unico e la libera circolazione delle persone - che rappresentano i maggiori successi dell'Unione - sarebbero probabilmente implosi. Ritengo, pertanto, che l'euro non abbia fallito nella sua funzione dinnanzi agli effetti della grave crisi economico-finanziaria ma, piuttosto, che ci sia stato un problema di governance economica dell'area dell'euro. La teoria economica insegna, infatti, che la realizzabilità di una moneta unica dipende dalla capacità di minimizzare i grandi squilibri economici, ove presenti. È proprio in questi momenti di tensioni per il progetto europeo, di cui la nostra valuta è un simbolo, che gli attuali fallimenti nell'area dell'euro devono essere considerati un'esperienza preziosa per evitare il ripetersi degli stessi errori.

 
  
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  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le rapport Tremosa i Balcells sur le rapport annuel 2010 de la BCE. Il souligne la persistance d'un déficit de gouvernance budgétaire au sein de l'Union européenne et s'inquiète de la dépendance croissante d'un certain nombre de banques de la zone euro vis-à-vis des liquidités fournies par la BCE en l'absence d'un marché interbancaire véritablement fonctionnel. Le rapport salue par ailleurs l'action déterminante de la BCE depuis le début de la crise économique en 2007, et reconnait que les mesures non conventionnelles adoptées par l'institution dans le domaine de la politique monétaire se sont avérées nécessaires même si elles doivent rester temporaires. Pour lutter efficacement contre la crise, le rapport souhaite mettre en place une "gouvernance économique plus intégrée" et propose plusieurs pistes de réflexion ("Fonds Monétaire Européen", "ministère européen des finances publiques" "Trésor européen unique").

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Estou convencida de que o euro sobreviverá aos momentos críticos do nosso tempo. Louvo a atitude proactiva e determinada do BCE durante a crise, que o leva a assumir um papel fundamental para o crescimento económico na Europa. Congratulo-me com o pacote de Governação Económica e sublinho a necessidade de implementar e aplicar rapidamente as disposições nele contidas. Apelo a uma aplicação coerente e equilibrada do Pacto Europeu de Estabilidade e Crescimento e a um mecanismo automático de imposição de sanções aos países com défices orçamentais. Apelo ainda a um reforço significativo dos recursos disponíveis para a nova arquitectura de supervisão financeira com vista a aumentar a sua eficácia.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − The European Central Bank has a duty to keep eurozone inflation in check so as to protect the purchasing power of the euro. These goals will be more easily reached if the European Central Bank were to mutualise eurozone debt by issuing Eurobonds. I agree with the rapporteur in that the ECB needs to create a discount rate mechanism that can be adjusted if securities are further downgraded by credit rating agencies. I also agree with the rapporteur in that there needs to be more power given to the EU institutions so that national fiscal policies can be better coordinated and kept within agreed rules.

 
  
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  Νικόλαος Χουντής (GUE/NGL), γραπτώς. – Ο καταστατικός στόχος της Ευρωπαϊκής Κεντρικής Τράπεζας για τη σταθερότητα των τιμών, αδιαφορώντας για τις επιπτώσεις στην πραγματική οικονομία αποδείχτηκε, μέσα σε αυτές τις συνθήκες, καταστροφικός. Δυστυχώς η έκθεση δεν αναγνωρίζει τις αδυναμίες στους καταστατικούς στόχους της ΕΚΤ και θεωρεί το συγκεκριμένο γεγονός θετικό. Ο ρόλος της ΕΚΤ είναι απαραίτητο να αλλάξει προς μια κατεύθυνση πραγματικής αλληλεγγύης και στήριξης των λαών και των κρατών μελών. Η συγκεκριμένη έκθεση για τον απολογισμό της ΕΚΤ το 2010 δεν αναγνωρίζει ότι σε μια εξαιρετικά κρίσιμη περίοδο η ΕΚΤ κρύφτηκε πίσω από τη συγκράτηση του πληθωρισμού δημιουργώντας μια σειρά από δυσμενείς συνέπειες. Πρώτον δεν έβαλε φρένο στην εκτίναξη των σπρεντς, δεύτερον δεν έβαλε φρένο στη δράση της "μαφίας των κερδοσκόπων" των Οίκων Αξιολόγησης ,αντίθετα ενσωμάτωσε τη λειτουργία τους και στο καταστατικό της. Τρίτον, κράτησε υψηλά το επιτόκιο, σε περιόδους ύφεσης, πιο ψηλά από τις ΗΠΑ, πιο ψηλά κι από αυτό της Μεγάλης Βρετανίας. Τέλος, τα περί ανεξαρτησίας της ΕΚΤ είναι πολύ συζητήσιμα καθώς οι "ανεξάρτητοι τραπεζίτες" αγιοποιούνται σε σημείο πρωθυπουργοποίησης, όπως έχουμε ήδη σε δύο χώρες. Η Κεντρική Τράπεζα χειραγωγείται πολιτικά. Ο πολιτικός, κοινοβουλευτικός έλεγχος στην ΕΚΤ είναι απαραίτητος. Για όλους τους παραπάνω λόγους καταψήφισα την έκθεση.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui dresse un bilan objectif des activités de la Banque centrale européenne (BCE) pour l'année 2010. Il propose des solutions afin d'aller plus loin dans l'intégration économique de la zone euro et de mettre un terme à la crise des dettes souveraines qui touche maintenant l'ensemble de la zone. Il est urgent de trouver une réponse européenne à cette crise afin de rassurer les marchés et de garantir l'épargne de nos concitoyens.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório pelo facto de concordar, em linhas gerais, com o seu conteúdo. Apoio, em particular, a proposta de introdução de euro-obrigações e de uma maior coordenação de políticas orçamentais entre os Estados-Membros.

 
  
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  Göran Färm, Anna Hedh, Olle Ludvigsson, Marita Ulvskog och Åsa Westlund (S&D), skriftlig. − Vi svenska socialdemokrater avstod i röstningen om detta betänkande. Å ena sidan är de generella slutsatserna om ECB:s verksamhet rimliga och balanserade. Å andra sidan innehåller betänkandet skrivningar som vi inte kan stödja när det gäller att inrätta en europeisk kreditvärderingsstiftelse, att utse en gemensam europeisk finansminister och att skapa ett gemensamt europeiskt finansdepartement. Det är ännu inte helt klargjort att det skulle gå att säkerställa oberoendet och trovärdigheten för en offentlig kreditvärderingsstiftelse. Vi vill följa de vidare analyserna och diskussionerna i frågan innan vi tar definitiv ställning. Beträffande finansministern och finansdepartementet är vi öppna för vidare utredningar, men är i grunden högst tveksamma till den typen av mycket långtgående finanspolitisk integration.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. No actual contexto económico em que vivemos, o papel do Banco Central Europeu é intensamente discutido, pois, tendo como primordial objectivo a estabilidade dos preços e, consequentemente a estabilidade financeira e a adequada liquidez dos mercados, muito poderá ainda ser feito para que possa ajudar na recuperação económica da UE. Para além da atitude cada vez mais activa do BCE na gestão da crise, nomeadamente no verão de 2011, o relatório contempla várias cenários a ser explorados pela UE, como a criação de um Ministro das Finanças Europeu, a criação de um Tesouro Europeu, um Fundo Monetário Europeu, uma maior intervenção do BCE a par da Comissão e do FMI nos países intervencionados, entre outras propostas actualmente em debate na UE. Assim, este relatório não se limita a fazer uma mera análise do papel do BCE e da sua actividade ao longo de 2010, e apresenta propostas concretas.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O Banco Central Europeu, fundado em 1 de Junho de 1998, é a instituição da União Europeia responsável pela política monetária da União Económica Monetária e tem, como objectivos principais, preservar o poder de compra do euro e assegurar a estabilidade de preços na respectiva zona. A importância do euro é inquestionável e, sem ele, a crise financeira global teria sido muito pior para a maior parte dos países europeus. Ainda, recentemente, pudemos verificar como a sua intervenção pode acalmar os mercados. Tendo em conta a crise que a UE atravessa, é fundamental, mais do que nunca, termos um euro forte e estável para que a existência de um mercado único e a circulação de pessoas e bens seja um êxito. Na verdade, não foi o euro que falhou. O que falhou foi a governação na zona euro, sobretudo o incumprimento do Pacto de Estabilidade e Crescimento. Considero que o BCE tem mantido uma posição equilibrada e construtiva, utilizando de forma adequada os mecanismos de que dispõe, nomeadamente a emissão de moeda, procurando manter os mercados estáveis e exercendo uma supervisão a nível macro. Por isso, votei favoravelmente o relatório anual do BCE relativo ao ano de 2010.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Ao longo deste ano ficou bem claro aquilo que há muito vimos denunciando: a falsa independência do BCE.

À medida que os especuladores se foram concentrando sobre a dívida soberana dos Estados, impondo juros agiotas ao seu necessário financiamento, o BCE foi financiando os bancos, a taxas de juro várias vezes mais baixas do que as que, posteriormente, estes cobraram aos Estados. Com este autêntico mecanismo de extorsão, assim alimentado pelo BCE, ganharam os bancos, em especial os grandes bancos das grandes potências, mas perderam os Estados, em especial os de economias mais débeis, e os povos. Este mecanismo é hoje complementado pela compra de dívida no mercado secundário, assim aliviando a exposição dos mesmos bancos aos títulos de dívida dos países em dificuldade (activos potencialmente tóxicos).

Assim se mantêm as costas quentes dos bancos, incentivando a que a extorsão exercida sobre os Estados e os povos continue. Impõe-se, por tudo isto, uma profunda alteração dos estatutos, das orientações e da falsa autonomia do BCE, garantindo a presença em igualdade dos Estados na sua direcção, de forma a assegurar o efectivo controlo político pelos seus Estados-Membros. O relatório ignora tudo isto e cauciona o papel e a intervenção que o BCE vem desenvolvendo. Por isso, votámos contra.

 
  
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  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Se algo ficou claro, ao longo do ano em apreciação, foi aquilo que há muito vimos denunciando: a falsa independência do BCE.

À medida que os especuladores se foram concentrando sobre a dívida soberana dos Estados, impondo juros agiotas ao seu necessário financiamento, o BCE foi financiando os bancos, a taxas de juro várias vezes mais baixas do que as que, posteriormente, estes cobraram aos Estados. Com este autêntico mecanismo de extorsão, assim alimentado pelo BCE, ganharam os bancos, em especial os grandes bancos das grandes potências, mas perderam os Estados, em especial os de economias mais débeis, e os povos. Este mecanismo é hoje complementado pela compra de dívida no mercado secundário, assim aliviando a exposição dos mesmos bancos aos títulos de dívida dos países em dificuldade (activos potencialmente tóxicos).

Assim se mantêm as costas quentes dos bancos, incentivando a que a extorsão exercida sobre os Estados e os povos continue. Impõe-se, por tudo isto, uma profunda alteração dos estatutos, das orientações e da falsa autonomia do BCE, garantindo a presença em igualdade dos Estados na sua direcção, de forma a assegurar o efectivo controlo político pelos seus Estados-Membros. O relatório ignora tudo isto, antes caucionando o papel e a intervenção que o BCE vem desenvolvendo. Assim sendo, votámos contra.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európska centrálna banka bola dosiaľ veľmi úspešná v udržaní inflácie podľa HICP na úrovni okolo 2 %, a to napriek viacerým otrasom na makrofinančnej úrovni a nestálym cenám komodít a v čase nízkeho priemerného rastu HDP v Únii. Znepokojujúcim je však vplyv zvýšenia úrokových sadzieb na hospodársky rast v eurozóne, čo by mohlo sťažiť beztak pomalé oživenie v eurozóne, najmä v jej najslabších ekonomikách. V súlade s článkom 282 ZFEÚ je hlavným cieľom ECB udržať cenovú stabilitu, ktorá prispieva k finančnej stabilite a náležitej likvidite na finančných trhoch. Naopak, finančná nestabilita je vážnym rizikom pre strednodobú cenovú stabilitu, keďže bráni plynulému fungovaniu transmisných mechanizmov menovej politiky. Pretrvávajúci či dokonca neustále sa zhoršujúci nedostatok hospodárskeho zbližovania je pre jednotnú menovú politiku v eurozóne naďalej štrukturálnym problémom. Rovnako sa vplyv menovej politiky na rôzne členské štáty eurozóny výrazne líši a je predpoklad, že táto asymetria sa podľa všetkého ešte zvýrazní, ak bude ECB zvyšovať úrokové sadzby. Vo viacerých členských štátoch je totiž väčšina úverov indexovaná krátkodobými úrokovými mierami. I z tohto dôvodu je nevyhnutne potrebné spoločné fiškálne riadenie na úrovni Únie. Som presvedčená, že pre zvýšenie stability celosvetového menového systému je potrebná oveľa užšia medzinárodná koordinácia.

 
  
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  Salvatore Iacolino (PPE), per iscritto. − Il mio voto favorevole manifesta innanzitutto un apprezzamento per il negoziato in "Conciliazione" tra il Consiglio Ecofin e la delegazione del Parlamento europeo, caratterizzato da un clima profondamente costruttivo. Non nego che le preoccupazioni per il rischio che un bilancio caratterizzato dall'austerità non avrebbe permesso il finanziamento di tutti i programmi sono state forti. Tuttavia, l'aumento degli impegni finanziari sul tema dell'immigrazione ha generato il mio compiacimento per il risultato raggiunto. Posso ritenermi anche soddisfatto per l'adozione del pacchetto di 70 tra progetti pilota ed azioni preparatorie, per un totale di 105,4 milioni di euro in termini di impegni di spesa, di cui 5 proposti e supportati dalla delegazione italiana del PPE. Nel settore dell'immigrazione, vorrei menzionare in particolare, il progetto pilota sui minori non accompagnati, che ha ricevuto 1 milione di euro di finanziamenti. Dall'inizio del 2011, infatti, centinaia di minori sbarcati in Italia dal Nord Africa sono scomparsi, spesso vittime della criminalità organizzata: pertanto, questo progetto pilota contribuirà a sviluppare strategie e buone prassi di accoglienza e integrazione per proteggere i minori non accompagnati. In tal modo si tutelerà l'interesse superiore del minore, garantendo adeguato reinserimento sociale, sostegno educativo e reale integrazione.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi yra teigiamai vertinama tai, kad iki šiol ECB puikiai sekėsi išlaikyti SVKI infliaciją ties 2 proc. riba, nepaisant keleto makrofinansinių sukrėtimų ir nepastovių biržos prekių kainų, ir tokiu laikotarpiu, kai vidutinis BVP augimas Sąjungoje buvo žemas. Svarbiausias ECB tikslas – išlaikyti kainų stabilumą ir kad tai padeda išsaugoti finansinį stabilumą ir tinkamą finansų rinkų likvidumą. Finansinis nestabilumas kelia didelę grėsmę kainų stabilumui vidutinės trukmės laikotarpiu, o tai apsunkina pinigų politikos poveikio mechanizmo veikimą. Manau, kad ECB atliko lemiamą vaidmenį taikydamas ekstremaliosios situacijos priemones, kurių jis ėmėsi siekdamas išlaikyti rinkos stabilumą.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − L'esigenza di rafforzare il ruolo della Banca Centrale Europea è avvertita da tutte le istituzioni nazionali ed europee, in particolar modo per le congiunture economiche e finanziarie che il mondo intero sta attraversando. Il debito pubblico di diversi Stati europei versa in condizioni critiche che necessitano di un supporto istituzionale e bancario che sia percepito con la stessa capacità decisionale del Fmi. Inoltre, come sostenuto nella relazione, è opportuno agire a tutto campo per far sì che la politica economica e monetaria della BCE sia di sostegno dei singoli Stati membri dell´Unione ma anche della moneta unica che sta vivendo, in queste ultime settimane, un difficile momento e viene messa fortemente in discussione. Il rilancio della moneta unica e dell´intera economia europea passa da scelte importanti della BCE, come quella, recente, presa dal neo governatore Mario Draghi, di tagliare i tassi di interesse dal 1,50% all´1,25%. Queste e altri fondamentali misure potranno rafforzare la Banca Centrale Europea e risollevare le sorti dell´euro e delle economie degli Stati membri

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I supported this report. Eurobonds can simultaneously achieve a remarkable source of financing for countries with low levels of debt and very expensive financing for those countries that break the rules, following the red and blue bonds model. Finally, Eurobonds can give an impulse to the euro as a global reserve currency, as with them a debt obligations market would be born on a European scale, five times bigger than the German one and almost as big as the North American.

 
  
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  Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − La crisi finanziaria sta portando l'area dell'Euro vicino alla rottura. Paese dopo paese, salvataggio dopo salvataggio, la crisi del debito minaccia di generare un effetto domino in tutta l'Europa. L'euro non ha fallito come meccanismo di integrazione per il rafforzamento del mercato unico. Tuttavia, qualcosa non è sicuramente andato come doveva: si tratta, inequivocabilmente, della mancanza di una vera e propria governance economica. E' mancata la disciplina interna dell'area dell'euro, in particolare riguardo al rispetto del Patto di stabilità e crescita, dal momento che dal 1999 vi sono state decine di violazioni da parte di numerosi paesi e che non sono mai state applicate sanzioni. Per questa ragione, l'area dell'euro è diventata vulnerabile ad attacchi speculativi mirati al debito sovrano dei paesi meno efficienti e competitivi. Riteniamo che l'Unione monetaria europea abbia il dovere di mantenere sotto controllo l'inflazione e di salvaguardare il potere d'acquisto della valuta. Se si vuole che l'euro rimanga un progetto realizzabile, è necessario creare un quadro chiaro, che consenta di aiutare i paesi con problemi di liquidità, ma nel contempo riesca a incentivare la responsabilità fiscale e una convergenza duratura dei livelli di competitività tra i paesi membri.

 
  
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  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto alla relazione è favorevole. E’ condivisibile la preoccupazione per l'effetto degli aumenti del tasso d'interesse sulla crescita economica nell'area dell'euro, in quanto tali provvedimenti potrebbero ostacolare la già lenta ripresa nell'area in oggetto.

 
  
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  Arlene McCarthy (S&D), in writing. − This report addresses the actions and activities of the European Central Bank during this critical period of stress in the eurozone and the wider European economy. The ECB has a crucial role to play in containing the threat of sovereign debt and banking crises in the eurozone, in the absence of clear and credible long-term arrangements being put in place. This report fails to support the ECB in undertaking this urgent role. The report also includes a call for the establishment of a new European Finance Minister and a European Treasury. It is a matter for eurozone members to determine whether such institutions should be put in place for the eurozone but Labour Euro MPs do not support any implication that such bodies should apply to non-eurozone Member States and believe consideration of Treaty change for such matters is a distraction at this time of crisis. We therefore abstained on this report.

 
  
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  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − I welcome the findings of this report on the role of the ECB although the focus of today’s debate is less about 2010 and more about the future. A solemness is required of all of us during these difficult times. We do need to restore confidence and it is a very difficult thing to do once it is sundered. We need to move away, and I think we have, from the blame game that has happened in the past, because we now know that this is a much bigger problem for all of us. We need the euro to succeed and the ECB to be part of the restoration of both confidence and the new measures that we will require for the future. In voting for this report I welcome its findings.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. Este relatório enquadra-se num cenário de crise em que, apesar das consequências que daí resultaram, se conseguiu, com a utilização de várias medidas, cumprir o principal objectivo de estabilidade financeira da economia europeia. Este documento vem dar ênfase às acções do BCE, nomeadamente no que respeita à estabilidade de preços e à supervisão financeira. Existem, no entanto, alguns pontos a criticar tais como a necessidade de publicar as actas e as conclusões das reuniões do seu órgão executivo e a dificuldade crescente em promover uma convergência económica na zona euro.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I am in favour, because the report inscribes itself in the annual exercise aimed at establishing some democratic control over the European Central Bank, whilst respecting its full independence.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Mit dem Eingriff in die Anleihenmärkte, der seit Mai 2010 erfolgte und mittlerweile bereits über 200 Milliarden Euro an Staatsanleihen schwer verschuldeter Euroländer beträgt, hat die Europäische Zentralbank definitiv ihr Mandat überschritten. Schließlich ist die EZB ausschließlich für die Geldwertstabilität des Euro zuständig, ihre Hauptaufgabe ist es, die Inflation in der Währungsunion im Zaum zu halten. Die EZB mag ihre Ankäufe als für die Stabilisierung der Kapitalmärkte wichtig erachten. Tatsächlich jedoch wurde damit, dass die EZB sich in der Grauzone zwischen Fiskal- und Geldpolitik bewegt, die Zinslast der Eurokrisenstaaten keinesfalls gedrückt. Ist erst einmal die Glaubwürdigkeit verloren, verursacht dies immense Kosten. In der Krise darf die EZB den derzeitigen Irrweg keinesfalls weitergehen. Aus diesem Grund habe ich den Bericht abgelehnt.

 
  
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  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado en contra de este informe anual sobre el BCE porque éste no solo no ha sido capaz de preveer y poner en marcha mecanismos para prevenir la crisis, sino que ha sido parte de ella. El BCE debe reformarse para promover el pleno empleo, la economía y el crecimiento sostenible. El objetivo de la estabilidad presupuestaria ha demostrado ser un desastre. La independencia del BCE es más que cuestionable, ya que es una institución claramente manipulada por los banqueros que ha demostrado ser incapaz de hacer frente a las acciones de los especuladores y a las agencias de rating. Juntamente con la troika, el BCE ha empujado para imponer las medidas de austeridad que están llevando a los ciudadanos a la miseria. El BCE ha sido un co-conspirador en el golpe de estado de los mercados que han sido capaces de reemplazar a gobiernos democráticamente electos por gobiernos de tecnócratas y banqueros.

 
  
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  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Seit Mai 2010 agiert die EZB außerhalb ihrer ursprünglichen Kompetenzen, die ja darin bestehen die Inflation und damit die Stabilität des Euros zu überwachen. Mittlerweile fungiert sie jedoch als Liquiditätsbeschaffer für Pleitestaaten und kaufte seit dem Früjahr 2010 Ramschanleihen im Wert von über 200 Mrd. EUR an! Dass damit die Krise keineswegs gemildert wurde, sondern eher der Teufelskreis verstärkt, kann dieser Tage jeder in den Medien nachlesen. Die EZB sollte sich wieder auf ihr ursprüngliches Mandat zurück besinnen. Was wir jetzt brauchen ist Stabilität, damit nicht bald auch die starken Volkswirtschaften der Eurozone in den Sog der Krise gezogen werden. Da ich den gegenwärtigen Weg der EZB für einen Irrweg halte, habe ich negativ abgestimmt.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu Europos centrinio banko (ECB) 2010 m. metinei ataskaitai. Sveikintina, kad ECB puikiai atliko savo darbą, ypatingai tokiu visai Europai sunkiu laikotarpiu, kai BVP augimas buvo itin žemas, biržos prekių kainos buvo nepastovios. Nepaisant šių faktorių ECB, taikydamas ekstremaliosios situacijos priemones, atliko esminį vaidmenį siekiant išsaugoti rinkų, kainų ir finansinį stabilumą, bei tinkamą finansų rinkų likvidumą. ECB visos krizės metu rodė ryžtą ir laikėsi aktyvios pozicijos. Tačiau ECB vykdydamas jam pavestas funkcijas turi užtikrinti didesnį savo veiklos skaidrumą. Manau, kad siekiant panaikinti šiuo metu esamas kreditų reitingų oligopolijas ir skatinti sąžiningą konkurenciją, yra tikslinga įkurti Europos kredito reitingų fondą. Be to, Komisija turi dėti visas pastangas, kad kuo greičiau būtų įkurtas ir pradėtų funkcionuoti Europos valiutų fondas. Tik įgyvendinus šias priemones bus sumažintas valstybių narių priklausomumas nuo kitų tarptautinių institucijų ir TVF nedalyvaus būsimoje Europos kreditų politikoje.

 
  
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  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Η παρέμβαση της ΕΚΤ στη δευτερογενή αγορά των ομολόγων ήταν αναμφισβήτητα σημαντική, όμως πλέον δεν αρκεί. Η ΕΚΤ καλείται να αναλάβει, στον βαθμό που αυτό είναι απαραίτητο, δράση προκειμένου τα κράτη μέλη να έχουν πρόσβαση στη ρευστότητα. Η χθεσινή απόφαση των μεγαλύτερων κεντρικών τραπεζών του κόσμου για χαλάρωση της σκληρής νομισματικής πολιτικής είναι άλλο ένα βήμα προς αυτή την κατεύθυνση, όμως οι επόμενες μέρες είναι κρίσιμες. Η ΕΚΤ έχει να επιτελέσει τον δικό της ρόλο στην προσπάθεια επίλυσης της κρίσης της ευρωζώνης. Με την άνοδο των επιτοκίων δανεισμού σε χώρες του αποκαλούμενου «σκληρού πυρήνα» του ευρώ όπως η Ιταλία, η ΕΚΤ μπορεί να λειτουργήσει κατευναστικά στις χρηματαγορές. Η έκθεση, την οποία και υπερψήφισα, σκιαγραφεί αυτή την αναγκαιότητα, εκφράζει την σημασία για περισσότερες θαρραλέες αποφάσεις με την ελπίδα ότι η έκθεση της ΕΚΤ την επόμενη χρονιά θα εμπεριέχει περισσότερα αισιόδοξα μηνύματα για την ευρωπαϊκή οικονομία.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o relatório anual do BCE. Quero, no entanto, e acompanhando o relator, lamentar a ausência de um quadro europeu adequado de política económica para a gestão da crise e a hesitação na gestão da crise por parte da Comissão e dos Estados-Membros, em particular daqueles que carecem de reformas. Sublinho o pedido feito pelo Parlamento Europeu que insta o Conselho e a Comissão a apresentarem rapidamente medidas abrangentes e de longo alcance, necessárias para salvaguardar a estabilidade do euro.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A apresentação do Relatório Anual de 2010 do Banco Central Europeu convoca os difíceis problemas com que, desde há uns meses, a União Europeia se tem deparado. O relator alerta, com inegável pertinência, para os sucessos que, malgrado os recentes acontecimentos, se lograram atingir. Na verdade, a União monetária parece ter estado na base do sucesso do mercado único, propiciando as condições necessárias para que houvesse um sistema amplo de livre intermediação nas trocas. Permitiu, por outro lado, a introdução de mecanismos de correcção e de controlo das contas públicas dos Estados-Membros, ainda que frágeis, o que parece ser a fonte das actuais perturbações. Todavia, apesar de previstos instrumentos de controlo, nota-se a falta de um mecanismo central de governance, o que levou a que o BCE interviesse. Salienta-se, por exemplo, que desde a sua introdução, já se realizaram dezenas de violações ao Pacto de Estabilidade e Crescimento, inclusive por parte da França e da Alemanha.

Deste modo, votei a resolução em sentido favorável, atendendo àquilo que tem de mais fundamental: uma verdadeira política orçamental comum.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The EP: expresses concern at the effect of interest rate increases on economic growth in the euro area; adds that this could hinder the already slow recovery in the euro area, particularly in its weakest economies; stresses that before the financial crisis private debt, as well as credit bubbles and in some cases public debt, increased in an unsustainable way, and that risks were created through private debt bubbles; notes, further, that the increase in government debt was the result of the need to save the private sector, in particular the financial sector; takes the view that, in addition to the HIPC, asset price trends and credit growth in the EU and in Member States are crucial indicators for the effective monitoring of financial stability within the EMU and, more broadly, the EU; emphasises that the repurchasing of bonds on secondary markets is justified by the aim of restoring a monetary policy which functions effectively during this period of exceptional malfunctioning of certain sectors of the market; notes that these repurchasing programmes are complemented by programmes neutralising liquidity.

 
  
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  Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − La relazione mi vede parzialmente favorevole perché pur avendo agito correttamente con l'acquisto di Titoli di Stato di alcuni paesi dell'Unione e con il sostegno del ruolo dell'euro come valuta internazionale, la BCE non ha saputo opporsi in modo adeguato allo strapotere delle agenzie di rating, ad esempio istituendo una fondazione europea di rating del credito. Ritengo che in collaborazione con la Commissione si debba togliere ogni riferimento da qualunque atto ufficiale dell'Unione su valutazioni delle agenzie di rating. Mi preoccupa anche l'istituzione di un Ministro europeo delle finanze che se da una parte potrebbe intervenire con consigli e supporto verso i paesi con problemi di bilancio dall'altra potrebbe diventare un organismo costoso che limita la sovranità degli Stati membri.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Relatório Anual do BCE foi elaborado num contexto de crise em que, apesar das condicionantes daí resultantes, se pretendeu, através de algumas sérias medidas, cumprir o principal objectivo que é a estabilidade financeira da economia europeia. O documento do Parlamento Europeu realça as acções do BCE, nomeadamente quanto ao seu sucesso no que respeita à estabilidade de preços e nas suas novas tarefas na área da supervisão financeira. Porém, evidencia alguns pontos críticos tais como a necessidade de publicar as actas e as conclusões das reuniões do seu órgão executivo e a dificuldade crescente em promover uma convergência económica na zona euro. Pelas razões expostas, votei a favor do documento.

 
  
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  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté contre ce rapport qui entérine largement le rôle de la Banque centrale européenne et son action négative dans la gestion de la crise actuelle, y compris en allant au-delà des traités. Pire, ce rapport se félicite de l'attitude "constante et rigoureuse" de la BCE et du succès de son combat contre l'inflation. Pire encore, le rapport promeut un nouveau rôle politique pour la BCE, lui demandant d'élargir son action. Pour moi, la question essentielle est au contraire de placer la BCE sous contrôle politique, et de l'obliger à intervenir pour soutenir non pas les marchés financiers et les banques, mais les États, l'emploi et la cohésion sociale. Il faudrait donc d'abord lui permettre de prêter directement aux États, au lieu de laisser ces derniers dépendre des taux pratiqués sur les marchés. Cela éviterait d'inventer des usines à gaz comme celle mise en avant actuellement, par laquelle la BCE prêterait de l'argent au FMI pour qu'il puisse le reverser aux États membres. Ce serait le meilleur moyen de lutter contre la spéculation sur les emprunts publics. Face aux aberrations économiques que l'on voit s'accumuler, il est plus que jamais nécessaire de contrôler la Banque centrale européenne.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Das durchschnittliche Staatsdefizit im Euro-Währungsgebiet ist von 0,7 % des BIP im Jahre 2007, auf 6 % im Jahre 2010 gestiegen, die durchschnittliche Neuverschuldungsquote von ursprünglich bereits übermäßigen 66,2 % auf 85,1 %. Ohne die gemeinsame starke Währung wären die Auswirkungen der Finanzkrise jedoch wesentlich fataler gewesen – die Neuverschuldungsquote der USA liegt bei 101,1 % des BIP, die Quote Japans sogar bei 212,1 %. Doch wie bereits in verschiedenen Berichten und langen Debatten festgestellt wurde, ist es dem Euro nicht gelungen, eine (eigenverantwortliche) Steuerung des Währungsgebietes zu etablieren und die Einhaltung der budgetären Disziplin zu gewährleisten. Um diese gemeinsame Währung zu erhalten, empfiehlt der Berichterstatter, einen konkreten Rahmen zu schaffen, um Mitgliedstaaten mit Liquiditätsproblemen zu unterstützen. Weiters verlangt der Berichterstatter eine Vertiefung der Finanzintegration durch die Übertragung entsprechender Hoheitsrechte an die EU, wobei er diese Abtretung auf einen Mittelweg relativiert, innerhalb dessen die Marktdisziplin und die Erledigung haushaltspolitischer Auflagen durch die Mitgliedstaaten zu kombinieren ist. Schließlich fordert der Berichterstatter, zur Vermeidung der begangenen Fehler die Schaffung eines europäischen Finanzministeriums und einer Finanzverwaltung, die Euroanleihen emittieren kann. Da ich nicht in allen Punkten die Auffassung des Berichterstatters teile, musste ich den Bericht ablehnen.

 
  
  

Report: Mary Honeyball (A7-0363/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório porque a educação é uma área que determina, de forma indelével, o futuro da UE. Ao combatermos o abandono escolar precoce de forma eficiente podemos ajudar a UE porque o reforço da capacidade competitiva da nossa economia pode muito bem assentar essencialmente numa aposta no conhecimento. Deste modo, precisamos de aumentar os níveis de qualificação, a fim de acrescentar valor e competências aos nossos recursos e enfrentar o cada vez mais exigente mercado de trabalho e o mundo competitivo.

 
  
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  Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − L'abbandono scolastico è una questione sociale che bisogna assolutamente contrastare. Più di sei milioni di giovani all'interno dell'Unione abbandonano la scuola prima di concludere gli studi della scuola secondaria. Il tasso medio di abbandono scolastico dell'Unione europea è pari al 14%. Inoltre è un fenomeno che riguarda sensibilmente i bambini Rom e i bambini diversamente abili, per questi ultimi il tasso di descolarizzazione è molto più elevato rispetto ai loro coetanei e solo il 40% di loro accede alla scuola secondaria. Gli Stati membri devono adottare politiche di integrazione inclusive ed azioni più efficaci per ridurre la dispersione scolastica la quale risulta tra le cause maggiori di povertà e disoccupazione. Sostengo fortemente la relazione della collega Honeyball, perché per raggiungere l'obiettivo di portare il tasso di abbandono scolastico al di sotto del 10% entro il 2020 è necessaria un'azione immediata e concreta da parte dell'Unione.

 
  
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  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Potrivit unor statistici prezentate de Comisia Europeană la începutul acestui an, peste șase milioane de tineri europeni părăsesc sistemul de educaţie și formare profesională. Aceștia se confruntă cu obstacole în găsirea unui loc de muncă stabil, nivelul slab al educaţiei lor reprezentând și o cauză a șomajului, sărăciei și excluziunii sociale. Consider că trebuie îmbunătăţit accesul egal la educaţie de înaltă calitate de la vârste fragede, întrucât abandonul școlar timpuriu are consecinţe grave nu numai pentru creșterea economică, pentru stabilitatea socială, dar și pentru coeziunea socială a UE, aducând prejudicii parcursului profesional, sănătăţii și bunăstării tinerilor. Am votat în favoarea acestui raport.

 
  
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  Pino Arlacchi (S&D), in writing. − I voted for this report because early school leaving is a huge challenge. One of the five Europe 2020 headline targets indeed is to reduce the proportion of early school leavers to less than 10% and to increase the share of the younger generation with a degree or diploma or equivalent level of education to at least 40%. It is fundamental to stress that early school leaving has severe consequences for the EU’s social cohesion as it damages the career prospects, health and well-being of young people. A low level of education is also a key cause of poverty, negative health and social exclusion. Unfortunately it is a matter of fact that early school leaving is particularly pronounced among children from poor and disadvantaged backgrounds and children from migrant families. The equality of opportunities and choice in education is vital for creating a fairer and inclusive society. In that regard a fundamental role is played by the public services. Therefore the possible public spending cuts in the education sector, on account of the economic crisis and the budgetary austerity policies, will have a terrible impact.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Convaincue qu’accorder plus de place à l’éducation permettra à l’Europe d’être plus compétitive, j’ai voté en faveur du rapport Honeyball relatif à la lutte contre l’abandon scolaire. Cette lutte s’inscrit dans la Stratégie Europe 2020 qui vise à améliorer les niveaux d’éducation en réduisant le taux d’abandon scolaire à moins de 10%. Le Parlement européen prône une scolarité obligatoire jusque 18 ans et la création d’ « écoles de la seconde chance » visant à réinsérer des jeunes en situation de décrochage scolaire. La dimension professionnelle doit faire partie intégrante des programmes d’éducation.

 
  
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  Zoltán Bagó (PPE), írásban. − Az Európa 2020 stratégia öt kiemelt célja közül az egyik az iskolából kimaradók arányának 10%-nál alacsonyabb szintre való csökkentése, illetve a felsőfokú vagy azzal egyenértékű iskolai végzettséggel rendelkező 30-34 évesek arányának legalább 40%-ra való növelése.

Magyarországon 2009-es adatok szerint a lemorzsolódók aránya 11,2 százalék, illetve a felsőfokú vagy azzal egyenértékű iskolai végzettséggel rendelkező 30-34 évesek aránya 23,9 százalék. Hazánkban is igaz, hogy az iskolai lemorzsolódás különösen a szegény és hátrányos helyzetű gyermekekre jellemző.

A roma gyermekek esetében további intézkedésekre van szükség, hogy megvalósuljon az oktatás azon célja, miszerint mindenki egyenlő eséllyel válhat sikeressé. Támogatom szavazatommal ezt a jelentést, mely a magyar elnökségi félév alatt született politikai megállapodást követi a parlamentben a korai iskolaelhagyók számának csökkentésével kapcsolatban.

 
  
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  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat pentru raportul colegei Honeyball, deoarece apreciez accentul pus pe includerea grupurilor vulnerabile în educaţia de masă. În România, rata abandonului școlar a crescut cu o treime în ultimii zece ani, de la 1,8% la 2,4%. Fenomenul este agravat de actuala criză economică și socială. Cea mai afectată este, în continuare, comunitatea romă: conform studiilor, 4 din 5 copii neșcolarizaţi în România sunt romi. Cauzele acestei situaţii sunt multiple. Una dintre ele este dificultatea familiei de a-i susţine și încuraja pe copii să urmeze o formă de educaţie. În aceste condiţii, este necesar un sprijin concret și structurat din partea școlii, comunităţii și autorităţilor. Pentru moment, una dintre problemele din domeniu este insuficienţa bunelor practici la nivel naţional. De aceea, spre exemplu, în judeţul Bihor a fost înfiinţat Centrul Educaţional pentru Romi, care contribuie la elaborarea de programe educaţionale alternative. Una dintre acţiuni este „Grădiniţa de vară”, program educaţional non-formal destinat eliminării decalajelor de pregătire preșcolară dintre copiii romi și ne-romi care se înscriu în clasa I. Susţin acest tip de iniţiative, care vor contribui în mod semnificativ la implementarea Strategiei Naţionale pentru Incluziunea Romilor.

 
  
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  Regina Bastos (PPE), por escrito. O abandono escolar precoce é um fenómeno complexo e representa um enorme desafio para a Europa. A Estratégia Europa 2020 estabeleceu como um dos seus objectivos prioritários a redução do abandono escolar em 10% até 2020. O insucesso escolar não pode ser apreciado de forma isolada, porquanto está intrinsecamente associado a fenómenos como a pobreza, a migração e a situação familiar e tem implicações sociais e económicas que se têm demonstrado de extrema gravidade.

O presente relatório vem propor a adopção de um conjunto de medidas e iniciativas preponderantes para reduzir este fenómeno, estimando-se que a redução do número de jovens que abandonam a escola precocemente na Europa, em 1%, criaria mais de meio milhão de jovens qualificados todos os anos. Neste sentido, é determinante que a presente abordagem seja centrada no interesse do aluno, com vista à oferta de escolha mais vasta, à promoção da mobilidade entre diferentes vertentes de ensino, a melhorar os rácios alunos/professores e à reintegração dos jovens que abandonaram a escola. Por considerar que estas medidas podem contribuir para o combate ao abandono escolar precoce, votei em sentido favorável o presente relatório.

 
  
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  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – L'abandon scolaire et ses conséquences sur l'emploi des jeunes et l'exclusion sociale est un énorme défi pour l'Europe. Le rapport de Mme Honeyball répond à une priorité majeure: ramener le taux d'abandon scolaire à moins de 10 %. Le défi est de taille! En 2009, parmi les jeunes de 18 à 24 ans, il s'élevait à 14,4 % en Europe. La plupart des pays de l'Union ont accompli des progrès dans la réduction du nombre de jeunes quittant l'école prématurément ou ayant peu de qualifications, mais il reste toutefois encore beaucoup à faire pour atteindre cet objectif. J'estime que les orientations proposées par le rapport sont très constructives, comme la personnalisation des parcours et des formations, l'identification précoce et l'accompagnement des élèves en risque de décrochage, la prise en compte de l'incidence des inégalités sociales, le développement des formations en alternance ainsi que le renforcement de l'accueil des élèves handicapés. Encore faut-il engager les financements nécessaires à leur réalisation! Il est essentiel que le système éducatif européen fasse en sorte que tous les jeunes ne quittent pas l'école avant d'avoir un solide socle de compétences de base leur permettant de poursuivre une formation, des études ou de trouver un emploi.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − La relazione pone molta enfasi sulla lotta all'abbandono scolastico all'interno di specifiche comunità come quelle di rom e immigrati; in questi contesti, la relatrice proporrebbe particolari forme di sostegno e l'adozione di misure e provvedimenti che consentano agli studenti senza documento di identità di andare a scuola. In particolare, vengono caldeggiati provvedimenti specifici sui rom che, data la loro tradizionale usanza di spostarsi di frequente in quanto nomadi, necessiterebbero di misure particolari al fine di superare queste difficoltà che determinano un tasso naturalmente alto di abbandono scolastico all'interno della loro popolazione giovanile. Come succede in tantissimi provvedimenti che passano al voto, anche questa volta si pone un risalto particolare verso queste comunità che sono oggetto di un trattamento riservato da parte della nostra assemblea. Non condivido questa posizione, né in generale la tendenza a far passare misure legislative di favore verso una comunità che di per sé non dimostra di volersi integrare, rendendo quindi inutile di fatto qualsiasi nostra azione a loro favore. Il mio voto è pertanto contrario.

 
  
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  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Abandonul școlar timpuriu reprezintă un fenomen complex și o provocare uriașă cu care se confruntă Europa. De aceea, este important demersul UE de a pune în aplicare numeroase măsuri și instrumente pentru a sprijini mai bine statele membre în elaborarea de politici naționale eficiente și eficace de combatere a acestui fenomen. Strategia Europa 2020 subliniază, în plus, șase obiective principale pentru statele membre, unul dintre acestea fiind reducerea abandonului școlar timpuriu cu 10% până în 2020. Ţinta anterioară, stabilită în 2003, nu a fost însă îndeplinită decât de 7 dintre statele membre, pentru că, la finele lui 2009, rata abandonului școlar timpuriu pentru toţi tinerii cu vârste cuprinse între 18 și 24 de ani a fost de 14,4%. Ratele ridicate ale abandonului școlar timpuriu au puternice implicaţii sociale și economice. Abandonul școlar timpuriu are un impact negativ asupra creșterii economice, cauzând instabilitate economică și socială. Prin urmare, sunt esenţiale intervenţiile ce vizează mobilizarea energiilor și dezvoltarea competenţelor tinerilor pentru viitoarea dezvoltare economică și socială a statelor membre. Se consideră că reducerea ratei părăsirii timpurii a școlii în Europa cu doar 1% ar crea în plus aproape o jumătate de milion de tineri calificaţi în fiecare an.

 
  
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  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Tra gli obiettivi principali della strategia EU 2020 rientra anche la riduzione del 10% dell’abbandono scolastico entro il 2020. Un problema, purtroppo, ancora attuale per molti Stati, compreso il mio, tant’è che nel 2009 la media di abbandono scolastico dei giovani europei tra i 18 e i 24 anni si è attestata intorno al 14.4%. Ho votato a favore della relazione pur riconoscendo la difficoltà di identificare politiche idonee, problematicità dovute alla mancanza di indicatori standard utili a individuare i soggetti più a rischio. Vi sono, tuttavia, alcuni gruppi sociali, riconoscibili da taluni fattori (scarso rendimento, povertà e contesto socio-familiare) ai quali va riservata un’attenzione maggiore. Condivido, perciò, con il relatore la necessità di attuare politiche incisive, con un approccio personalizzato, e creare meccanismi di reintegro nel sistema scolastico attraverso, ad esempio, scuole “di seconda opportunità”. Un successo in questo settore avrà importanti ricadute sociali ed economiche impattando direttamente sulla crescita e sulla stabilità economica; basti pensare che ridurre di un solo punto percentuale il tasso di abbandono scolastico in Europa vuol dire formare quasi mezzo milione di giovani qualificati all’anno.

 
  
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  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, deoarece cred cu tărie că accesul tinerilor la educaţie este cel mai important instrument pentru dezvoltarea societăţii și a democraţiei într-un mod sustenabil. Europa se află într-un moment în care nu își permite să piardă talente, nemaivorbind de povara enormă pe care abandonul școlar o reprezintă pentru sistemele sociale. Nu putem vorbi despre relansarea economiei europene fără a investi în educaţie. Am sprijinit astfel decizia de a oferi tinerilor care abandonează școala acces la fonduri europene și programe de mobilitate.

 
  
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  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le rapport Honeyball sur la lutte contre l'abandon scolaire. Ce rapport a fait l'objet d'un large consensus. Il propose une série de mesures ambitieuses pour lutter contre le décrochage et l'abandon scolaire.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Destaco a preocupação do Parlamento Europeu pela igualdade de oportunidades, pela escolha ao acesso ao ensino para indivíduos de todas as origem sociais, étnicas ou religiosas, independentemente do sexo ou da deficiência, e pelo apoio aos alunos que sofrem de dificuldades de aprendizagem com vista à integração. Saliento o esforço junto dos Estados-Membros pela introdução de um sistema de apoio financeiro subordinado à verificação dos recursos para apoiar aqueles que dele necessitem, por forma a apoiar as famílias mais desfavorecidas através do fornecimento de refeições e manuais escolares gratuitos e a reduzir o impacto da desigualdade social. Realço a recomendação do Parlamento Europeu relativamente à aprendizagem precoce das NTIC (Novas Tecnologias da Informação e da Comunicação), bem como das línguas, enquanto meios de comunicação privilegiados que a juventude tem a particularidade de adquirir rapidamente.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − Early school leaving (ESL) remains a largely unaddressed phenomenon in the EU despite efforts through the Europe 2020 Strategy to lower the relatively high average rate. A target to reduce ESL to 10% by 2020 was agreed upon by all Member States in 2003 and so far only seven countries have reached this goal. Though most Member States have shown signs of progress there is still much to be done in order to lower the ESL rate as a high proportion of young people who drop out of school negatively affects economic growth and the development of skills that are necessary for the future economic and social development of Member States. I support the rapporteur and her proposed efforts to curb this unresolved problem.

 
  
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  Carlos Coelho (PPE), por escrito. O abandono escolar precoce é um fenómeno complexo e reduzi-lo exige um forte empenho político. O abandono escolar precoce é, sem dúvida, um dos factores que mais contribuem para o desemprego, a pobreza e a exclusão social, daí que a Estratégia Europa 2020 consagre como um dos seus cinco grandes objectivos a redução da taxa de abandono escolar para menos de 10%.

A realidade da empregabilidade dos jovens depende largamente do nível de qualificações alcançado. Segundo dados do Eurostat, em 2009, cerca de 52% dos jovens da UE que abandonaram precocemente a escola encontravam-se desempregados. Congratulo-me com o facto de termos vindo a assistir a um contínuo decréscimo da taxa de abandono escolar. Porém, mais de metade dos Estados-Membros ainda não conseguiu atingir a meta de 10%, uma vez que, na sua grande maioria, continuam a ter uma abordagem fragmentada e mal coordenada deste problema.

Apoio o quadro proposto para a adopção de estratégias globais e consistentes que deverão ajudar os Estados-Membros a elaborar políticas eficazes de redução do abandono escolar precoce. A redução significativa do número de jovens que abandonam a escola prematuramente é um investimento crucial, não apenas para o seu futuro individual, mas também para a futura prosperidade e coesão social da UE no seu conjunto.

 
  
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  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della proposta contro la lotta all’abbandono scolastico. Si tratta di un fenomeno complesso nonché di una sfida importante cui l'Europa deve far fronte. Per contrastare questa tendenza, è necessario rinnovare e diversificare il programma nazionale, ampliando la gamma di opzioni educative disponibili per gli studenti. Offrire agli studenti una scelta più ampia a scuola è importante non solo per accrescere la loro motivazione a rimanere, ma anche per fornire loro l'ampio spettro di conoscenze e competenze essenziali necessarie per trovare successivamente un impiego. Le riforme strutturali sono importanti per fornire ai giovani le competenze e la formazione necessarie ad agevolare la loro entrata nel mondo del lavoro, tra cui la capacità di risolvere i problemi, valutare le informazioni in chiave critica e comunicare efficacemente. Ritengo importante istituire scuole alternative o "di seconda opportunità", che devono dimostrare sensibilità nei confronti delle esigenze individuali delle persone. Sottolineo che investire maggiori somme di denaro a favore della lotta all'abbandono scolastico può avere nel lungo termine l'effetto di evitare che i giovani diventino dipendenti dalla sicurezza sociale, riducendo così la disoccupazione nell'UE e incoraggiando la rigenerazione della forza lavoro.

 
  
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  Andrea Cozzolino (S&D), per iscritto. − Nella mentalità collettiva europea l'immagine della alfabetizzazione come risultato da conseguire rimanda ad aree esterne al continente o, al massimo a zone limitate e periferiche. Viceversa, esso rappresenta un problema anche in aree "occidentali" e "industrializzate": non a caso due recenti studi hanno mostrato come, in Italia, il 71% della popolazione si trova al di sotto del livello minimo di comprensione di un testo di media difficoltà. Pur a fronte di questi dati, nei singoli Stati membri non si sono riscontrate politiche coordinate al problema, tanto da rendere complesso il conseguimento dell'obiettivo fissato per il 2020. Preme sottolineare, in linea con la piattaforma europea per la lotta alla povertà, l'esigenza di coordinare le due linee di intervento, creando una sinergia capace di invertire il tasso di incidenza del fattore "povertà" sulle percentuali di abbandono scolastico e, più in generale, di scarsa scolarità. I governi nazionali, stretti nella morsa della crisi finanziaria, hanno per lo più tagliato i fondi per l'istruzione; in questo modo rischiando di incentivare il circolo vizioso "bassa scolarità-disoccupazione". Sono, per questo, diventati tanto più importanti l'intervento e il sostegno delle istituzioni europee, sia attraverso un utilizzo mirato dei fondi strutturali, sia attraverso l'implementazione di strumenti finanziari alternativi.

 
  
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  Rachida Dati (PPE), par écrit. – La lutte contre le décrochage scolaire figure parmi les objectifs de l'UE contenus dans la stratégie «Europe 2020». L'ambition est de réduire le taux d'abandon scolaire à 10%, contre 14,4% actuellement. J'ai voté en faveur de ce rapport, parce qu'il offre des mesures personnalisées pour prévenir le décrochage et réinsérer dans le système scolaire les jeunes qui se trouvent dans cette situation. Créer des canaux de coopération entre le nombre le plus large d'acteurs de la vie éducative et économique me semble l'une des propositions les plus essentielles de ce rapport, qui reflète le rôle de l'école comme une étape cruciale dans l'insertion sociale et professionnelle de chacun.

 
  
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  Proinsias De Rossa (S&D), in writing. − I support this report on tackling early school leaving. The current European Commission target is to reduce the rate of early school leaving to 10% or lower across the EU by 2020. We need to work to ensure equality of opportunity for children from all social, ethnic and religious backgrounds, and regardless of gender or disability. We also need more efficient early warning mechanisms and follow-up procedures put in place in response to learning difficulties which might lead to early school leaving. We should also encourage Member States to take measures to counter stereotypes which can lead pupils from disadvantaged backgrounds to be steered towards vocational training courses, regardless of their potential in other areas. It is important also to develop teachers’ skills to help them deal with ‘at risk’ pupils Young people should also be involved in discussions about programmes designed to tackle early school leaving. There is a clear link between early school leaving and youth unemployment, particularly in the light of the decline of jobs in low-skilled or unskilled labour sectors in the EU. Member States must develop suitable programmes to reintegrate early school leavers into their education systems. Equally, lifelong learning should also be promoted.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui permet de renforcer la lutte contre l'exclusion de ces populations de jeunes en difficulté. Il est important d'aider ces jeunes à rester dans un système éducatif afin de leur apporter tous les outils leur permettant de se lancer dans la vie active avec un diplôme.

 
  
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  Ioan Enciu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport deoarece abandonul școlar timpuriu reprezintă un factor fundamental care contribuie la șomaj, sărăcie și excluziune socială. Pentru a putea participa pe deplin în societate şi pentru a-şi atinge potenţialul ca cetăţeni europeni, tinerii trebuie să posede un spectru larg de cunoștinţe și de competenţe esenţiale pentru performanţele lor intelectuale și sociale. Aceștia trebuie să fie capabili să comunice eficient, să lucreze în echipă, să poată soluţiona probleme complexe, cât şi să evalueze în mod critic anumite informaţii. Aceasta problemă este una extrem de importantă, mai ales în contextul Strategiei Europa 2020, deoarece unul din cele cinci obiective principale este acela de a reduce sub 10% rata abandonului școlar și de a ne asigura că cel puţin 40% din tânăra generaţie dispune de o calificare sau de o diplomă de absolvire a studiilor superioare sau a unui ciclu de învăţământ echivalent. Nu în ultimul rând, susţin că problema tinerilor de etnie romă trebuie abordată în mod special. Acestora trebuie să li se permită accesul la educaţie, iar în cadrul comunităţilor tradiţionale de romi este nevoie de măsuri suplimentare pentru a depăși problemele abandonului școlar timpuriu.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente este relatório por considerar que as propostas adoptadas contribuem para combater, de uma maneira mais eficaz, o abandono escolar precoce. O abandono escolar precoce tem consequências muito negativas quer a nível económico, quer a nível social. Todas as medidas para reduzir o abandono escolar precoce são cruciais para o futuro desenvolvimento económico e social dos Estados-Membros. Estima-se que a redução de apenas 1% do número de jovens que abandonam a escola precocemente na Europa criaria cerca de mais meio milhão de jovens qualificados todos os anos.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. A Estratégia UE 2020 estabelece como objectivo prioritário reduzir o abandono escolar precoce a 10% até 2020. Em 2009, a taxa de abandono escolar precoce das pessoas com idades compreendidas entre 18 e 24 anos era de 14,4%, valor que ainda está longe da meta definida. O abandono escolar, como bem explica a relatora, tem implicações sociais e económicas graves, tendo um impacto negativo no crescimento económico e gerando instabilidade económica e social. Por isso mesmo, é urgente que os Estados-membros desenvolvam políticas de combate ao abandono escolar e que apostem, sobretudo, na formação técnica e profissional, criando ligações estreitas entre as escolas e o mercado de trabalho, de forma a promover o crescimento e a competitividade.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreço, da autoria da colega Mary Honeyball, aborda o problema do abandono escolar e as medidas e instrumentos adoptados pela União Europeia para apoiar os Estados-Membros na definição de políticas nacionais mais eficientes e eficazes visando a resolução deste problema. Entre os seis objectivos prioritários consagrados na Estratégia Europa 2020, conta-se a redução para 10% do abandono escolar precoce até 2020. Refira-se que, em 2009, a taxa de abandono escolar entre as pessoas com idades compreendidas entre os 18 e os 24 anos era de 14,4%. Trata-se de uma matéria de importância capital, pois, com este combate, não só elevamos a auto-estima dos cidadãos, mas também melhoramos a qualidade de vida das pessoas, potenciando, assim, a diminuição da pobreza e do número dos excluídos socialmente. Em primeiro lugar, há que identificar os grupos de risco (minorias étnicas, pais de baixa escolaridade, populações rurais, etc.), as causas deste abandono, como o insucesso escolar, e os factores que o potenciam, como a pobreza, os abusos e a situação familiar instável. Consciente de que a resolução deste problema exige uma abordagem global e a mobilização de todos os agentes ligados ao processo de ensino/aprendizagem, votei favoravelmente este relatório.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório procura abordar o problema do abandono escolar precoce de uma forma abrangente. Em primeiro lugar, fornecendo alguns elementos úteis à compreensão da sua dimensão e à sua persistência, assim registando o falhanço das metas traçadas pela UE neste domínio. Posteriormente, identificando causas e avançando com algumas propostas concretas para o combater.

O relatório contém aspectos importantes, que valorizamos, como sejam: a chamada de atenção para uma maior incidência do problema nos grupos sociais mais desfavorecidos; a necessária ligação do abandono escolar à pobreza e à exclusão social; o alerta para as consequências dos cortes em curso nos sistemas públicos de ensino; o impacto das políticas ineficazes em matéria de conciliação da vida profissional e familiar. Mas consideramos que se poderia e deveria ter ido mais longe. Em especial na denúncia das políticas em marcha em inúmeros países, como Portugal.

A desregulação das relações de trabalho, o desinvestimento e a desresponsabilização do Estado, o desmantelamento de serviços públicos, no seu conjunto têm levado não apenas ao aumento do abandono escolar, mas também ao recrudescer de dramas como o do trabalho infantil. Por outro lado, não acompanhamos a relatora na tónica colocada na orientação crescente do sistema de ensino para o mercado trabalho em detrimento da formação integral do indivíduo.

 
  
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  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Aborda-se aqui o problema do abandono escolar precoce de uma forma abrangente. Em primeiro lugar, fornecendo alguns elementos úteis à compreensão da sua dimensão e à sua persistência, assim registando o falhanço das metas traçadas pela UE neste domínio.

Posteriormente, identificando causas e avançando com algumas propostas concretas para o combater. O relatório contém aspectos importantes, que valorizamos, como sejam: a chamada de atenção para a maior incidência do problema nos grupos sociais mais desfavorecidos; a necessária ligação do abandono escolar à pobreza e à exclusão social; o alerta para as consequências dos cortes em curso nos sistemas públicos de ensino; o impacto das políticas ineficazes em matéria de conciliação da vida profissional e familiar.

Mas consideramos que se poderia e deveria ter ido mais longe, em especial na denúncia das políticas em marcha em inúmeros países como Portugal. A desregulação das relações de trabalho, o desinvestimento e a desresponsabilização do Estado, o desmantelamento de serviços públicos, no seu conjunto, têm levado não apenas ao aumento do abandono escolar, mas também ao recrudescer de dramas como o do trabalho infantil. Não subscrevemos a relatora na tónica colocada na orientação crescente do sistema de ensino para o mercado trabalho em detrimento da formação integral do indivíduo.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Zníženie počtu prípadov predčasného ukončenia školskej dochádzky sa javí ako nevyhnutné na dosiahnutie mnohých kľúčových cieľov v rámci stratégii Európa 2020. Podporuje predovšetkým dosiahnutie dvoch z nich: dospieť k tzv. inteligentnému rastu zlepšovaním úrovní vzdelávania a odbornej prípravy a k tzv. inkluzívnemu rastu odstraňovaním jedného z najväčších rizikových faktorov nezamestnanosti a chudoby. Dôvody predčasného ukončenia školskej dochádzky sú v závislosti od jednotlivých krajín a aj v rámci regiónov dosť odlišné. Som presvedčená, že politiky na zníženie počtu prípadov predčasného ukončenia školskej dochádzky je potrebné prispôsobiť špecifickej situácii v rámci regiónu alebo krajiny, nakoľko nie je možné dosiahnuť jednotné riešenie v prospech všetkých členských štátov. K tomuto javu dochádza preukázateľne častejšie u znevýhodnených a zraniteľných skupín, akými sú napríklad i mladí ľudia so špeciálnymi výchovnovzdelávacími potrebami. Predčasné ukončenie školskej dochádzky následne vyúsťuje do sociálneho znevýhodnenia a zachováva riziko sociálneho vylúčenia. Keďže v prípade predčasného ukončenia školskej dochádzky sa jedná o komplexný jav, ktorý nie je možné vyriešiť iba samotným vzdelávaním a odbornou prípravou, domnievam sa, že je nevyhnutné začleniť opatrenia, ktorými sa podporuje zníženie mier predčasného ukončenia školskej dochádzky, do všetkých príslušných politík zameraných na deti a mladých ľudí.

 
  
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  Salvatore Iacolino (PPE), per iscritto. − Esprimo voto favorevole perchè ritengo che l'abbandono scolastico sia un fenomeno complesso nonché una sfida importante a cui l'Europa deve necessariamente far fronte. L'abbandono scolastico è uno dei fattori determinanti della disoccupazione, della povertà e dell'esclusione sociale. Inoltre, esso produce gravi conseguenze per la coesione sociale dell'UE, ai fini della crescita economica, della base di competenze e della stabilità sociale europee, in quanto nuoce alle prospettive professionali, alla salute e al benessere dei giovani. La strategia Europa 2020, ha delineato tra gli obiettivi principali per gli Stati membri quello di ridurre al 10% il tasso di abbandono scolastico entro il 2020. Questo perché elevati tassi di abbandono scolastico hanno implicazioni sociali ed economiche tutt'altro che rosee; il fenomeno incide negativamente sulla crescita economica e conduce all'instabilità economica e sociale. È quindi decisivo intervenire con provvedimenti per canalizzare l'energia e sviluppare le capacità dei giovani. A riguardo, bisogna intervenire attraverso una maggiore sponsorizzazione degli strumenti europei per la qualificazione dei giovani, la loro formazione e l'inserimento lavorativo.

 
  
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  Pat the Cope Gallagher (ALDE), i scríbhinn. − Molann an togra seo do scoileanna, údaráis phoiblí agus seirbhísí sláinte agus sóisialta comhoibriú le chéile le cur chuige sainiúil a shocrú chun dul i ngleic le fadhb luathfhágáil na scoile.

Iarrtar freisin infheistiú breise a dhéanamh i bhforbairt scileanna múinteoirí agus modhanna múinteoireachta nua a thabhairt isteach chun daoine óga a spreagadh le filleadh ar an scoil. Is í aidhm an rúin ná ráta na luathfhágála a laghdú 10% faoin mbliain 2020. Is ionann gach laghdú 1% ar an ráta luathfhágála agus 500 000 oibrí óg oilte nua sa bhliain do gheilleagar na hEorpa, agus is buntáiste mór don fhás geilleagrach agus don chobhsaíocht shóisialta a bheadh ansin.

 
  
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  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – Tout commence à l'école, où l'on donne à nos enfants les clés de leur avenir tant éducatif que culturel. Or, chaque année en Europe, plus de 6 millions d'enfants quittent le système scolaire sans diplôme. L'abandon scolaire est un facteur considérable contribuant au chômage, à la pauvreté et à l'exclusion sociale, et c'est un grand défi pour l'Europe : nos enfants sont notre futur et il est essentiel d'agir pour eux. Aussi, je suis très heureuse que notre Parlement ait adopté une résolution sur la lutte contre l'abandon scolaire lors de cette session plénière. Plus particulièrement, je soutiens vivement certaines dispositions-clés de ce rapport : davantage d'efforts en matière "d'approche personnalisée" pour chaque enfant, un plus grand accès des élèves au soutien éducatif, l'amélioration des dispositifs d'orientation professionnelle avec plus de contacts avec l'entrepreneuriat, un terme mis à l'enseignement spécialisé séparé pour les personnes handicapées en vue d'une meilleure intégration de ces élèves, ou enfin la création de davantage d'écoles de la seconde chance qui sont excellentes et très efficaces en matière d'intégration professionnelle et sociale des jeunes sortis du système éducatif. Autant de dispositions extrêmement pertinentes si nous voulons améliorer nos systèmes éducatifs en Europe, mais encore faut-il que les Etats les mettent en œuvre.

 
  
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  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – 52% des jeunes qui ont quitté l'école sans diplôme se retrouvent au chômage. Le taux d'abandon scolaire actuel n'est plus tolérable. C'est pourquoi j'ai soutenu l'adoption de cette résolution pour demander aux Etats membres d'entreprendre des réformes éducatives qui ciblent les enfants les plus exposés au décrochage scolaire et qui sont - le plus souvent - des enfants issus de familles pauvres et défavorisées ou de migrants. Des efforts particuliers doivent être entrepris en direction des enfants roms dont 20% ne sont scolarisés d'aucune manière et dont 30% se trouvent en situation d'abandon scolaire. Le succès de l'expérience des "écoles de la deuxième chance" devrait être appuyé afin d'aider à la réinsertion des jeunes en situation de décrochage. Enfin des méthodes d'apprentissage différentes pourraient aussi contribuer à cette inversion de tendance, de même que la promotion de parcours récompensant davantage les savoirs pratiques.

 
  
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  Sergio Gutiérrez Prieto (S&D), por escrito. − He votado a favor de este informe para mandar un doble mensaje: en primer lugar a las Instituciones, reivindicándoles que deben, a pesar de la crisis, seguir invirtiendo en educación, en programas de prevención e intervención contra el abandono escolar prematuro como la mayor política contra la desigualdad y contra la exclusión social. Y en segundo lugar a los ciudadanos, para decirles que no deben renunciar a su derecho a la educación, en estos momentos en que Europa está redefiniendo su papel en el mundo, también en lo económico y en lo social. Tener ciudadanos altamente cualificados, no sólo es un derecho que debe garantizarse, sino una obligación moral que debe defenderse. La Comisión Europea ya ha dicho que, en pocos años, el 85% de los empleos deberán ser altamente cualificados. Cuanta más formación, menos desempleo, mejores empleos y menor precariedad. Hoy, luchar contra el abandono escolar es la política crucial de la inserción laboral. Crear estrategias transversales entre los ciudadanos, las instituciones y la comunidad educativa es fundamental para luchar contra la exclusión.

 
  
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  Lívia Járóka (PPE), in writing. − Roma pupils are frequently subject to low-quality education throughout the EU, often aggravated by segregated education and gypsy-only classrooms. Their difficulties in receiving quality education result in their astoundingly low educational achievements: 20% of Roma children are not enrolled in school, 30% are early school leavers and some 50% of Roma are illiterate or semi-illiterate. Local governments must take appropriate measures for the reintegration of early school leavers up to the maximum age of compulsory education and the institution must inform the parents and the local government about school-leavers. Assistance mechanisms, such as scholarships and mentoring support should be established for young Roma, to inspire them not only to obtain diplomas, but also to enrol in higher education. A system of perks should also be considered, which would increase the participation of Roma youth in such institutions and improve their qualifications. Teachers who teach underprivileged students or are employed in lagging-behind regions should be financially compensated and receive appropriate training. It is also necessary to create specific programmes targeting pre-school education and to develop semi-boarding programmes and ‘tutoring’ in schools, simultaneously targeting the adult age group with vocational training and lifelong learning programmes.

 
  
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  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Je salue l'adoption du rapport sur l'abandon scolaire qui concerne chaque année 6 millions de jeunes en Europe. Ce rapport est cohérent avec les priorités de la Stratégie Europe 2020 de l'Union européenne qui s'est donnée comme objectif de ramener le taux d'abandon scolaire à moins de 10%. En France, nous nous sommes fixé l'objectif ambitieux de ramener le taux à 9,5%. Il est essentiel de traiter le mal à la racine et d'éviter que ces jeunes ne se retrouvent marginalisés. C'est pourquoi je souscris pleinement aux recommandations de ce rapport qui souligne la nécessité d'identifier et d'accompagner dès la petite enfance les jeunes qui présentent un fort risque de décrochage. Il recommande également de généraliser la personnalisation des parcours et des formations, le développement des formations en alternance, le renforcement de la concertation avec les parents et la prise en compte de l'incidence des inégalités sociales.

 
  
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  Филиз Хакъева Хюсменова (ALDE), в писмена форма. − Подкрепих настоящата резолюция, тъй като справянето с преждевременното напускане на училище е една от необходимите стъпки за намаляване на безработицата, повишаване на заетостта и предотвратяване на загубата на социален и икономически потенциал за ЕС. Смятам за важно да се работи както в посока задържане на учениците в училище, така и за предоставяне на втори шанс на преждевременно прекъсналите своето образование. По този начин на младите ще се даде възможност за пълноценно участие в обществения живот и ще се намали рискът от социално изключване. Споделям позицията, че е необходим по-силен фокус върху уязвимите групи, както и върху населението, живеещо в по-бедните и отдалечените райони, тъй като те са най-засегнати от проблема. Проучване в България показва, че основните причини за отпадане на децата от училище не са свързани с тяхното нежелание, а с образователния и социалния статус на техните родители. Такъв тип проблеми налагат засилена координация между отделните институции, подобряване на образователната помощ, социалните услуги и оказването на допълнителна подкрепа на семействата. Вярвам, че предоставянето на равни възможности и достъп до висококачествено образование за лицата от всички групи ще съдейства за растеж в Европа.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi mokyklos nebaigusiems asmenims reikia sukurti sistemą, kad būtų galima juos reintegruoti į švietimo sistemą. Vienas iš sprendimų – skatinti valstybes nares steigti vadinamąsias „antrosios galimybės“ arba „alternatyviąsias“ mokyklas. Jos turi atitikti asmenų, kurie nebaigė mokyklos ankstesniais savo gyvenimo metais, kai nusivylė švietimo sistema, poreikius. Be to, šios mokyklos turi būti lanksčios ir prisitaikančios, kad asmenys galėtų derinti savo įsipareigojimus švietimo įstaigai su darbo ir šeimos įsipareigojimais

 
  
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  Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Zjawisko przedwczesnego kończenia nauki przez młodzież w Unii Europejskiej jest poważnym problemem. W pełni popieram współpracę państw członkowskich w tym obszarze. Dzięki kooperacji państw jesteśmy w stanie zmniejszyć nasilenie tego procesu.

W dzisiejszych czasach przy niskim przyroście demograficznym niezwykle ważne jest, aby młodzież otrzymywała edukację w stopniu pozwalającym w późniejszych latach podjąć wartościową i dobrze płatną pracę. Przyczyni się to do poprawy sytuacji materialnej przyszłych pracowników, dzięki czemu będzie spadał odsetek ubóstwa. W przyszłości wpłynie to pozytywnie na gospodarkę, a także poprawi jej stabilność.

Naukę w szkołach można dostosować w taki sposób, aby uczniowie chętnie ją pobierali i czuli, że będzie ona przydatna w ich dalszym życiu. Dzięki wykorzystywaniu innowacyjnych rozwiązań w systemie nauczania możemy wpływać na rozwój uczniów, co będzie zachęcać ich do kontynuowania nauki. Niecodzienne sposoby kształcenia, np. poprzez taniec, teatr lub inne formy ekspresji, mogą prowadzić do obniżenia zjawiska przedwczesnego kończenia nauki. Nauka w formie zabawy stanie się dla uczniów przyjazna i ciekawa, co w przyszłości może skutkować mniejszym odsetkiem młodzieży, która zniechęca się do edukacji.

Obecnie można zaobserwować większy problem przedwczesnego kończenia nauki na wsiach niż w miastach. Są regiony, które oczekują naszej pomocy w tej dziedzinie. W tym zakresie ważne jest także wsparcie szkół oraz rodziców, aby móc lepiej dotrzeć do uczniów.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho espresso voto favorevole alla relazione dell´on. Honeyball perché ritengo che il principio dell´istruzione e dell´educazione esteso alla popolazione europea sia essenziale nell´ottica di un rafforzamento del mercato del lavoro e delle professionalità che saranno a disposizione nella società di domani. Combattere l´abbandono scolastico facendo leva su programmi scolastici qualitativamente validi, su un'approfondita comprensione dei disagi e dei problemi che portano gli studenti ad abbandonare la scuola e sulla costruzione di possibili alternative alla ripetizione degli anni scolastici, è prioritario se si vuole costruire un´Europa sempre più capace di affrontare un contesto globale in evoluzione. Sono fermamente convinto che l´attenzione a questo problema dimostri la sensibilità del Parlamento e delle istituzioni europee ad un tema che, se sottovalutato, rischia di minare le basi economiche e culturali del futuro di noi tutti e di quello, soprattutto, dei nostri figli.

 
  
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  Ramona Nicole Mănescu (ALDE), în scris. − Am votat în favoarea raportului privind combaterea abandonului școlar timpuriu, deoarece sunt ferm convinsă că trebuie luate măsuri concrete la nivel european și naţional pentru rezolvarea acestei probleme. Abandonul școlar timpuriu are la bază o serie de cauze specifice fiecărui mediu, care sunt influenţate de caracteristicile sistemului de educaţie din statele membre. Tocmai de aceea, prin votul pe care l-am dat astăzi am susţinut necesitatea unei abordări care să fie adaptată particularităţilor și nevoilor distincte din fiecare stat. De asemenea, am votat pentru ca atât Comisia, cât și statele membre, să stabilească și să implementeze politici capabile să identifice din timp și să sprijine copiii și tinerii care au gradul de risc cel mai ridicat în ceea ce privește abandonul școlar timpuriu. Cred că acest raport este unul bun, deoarece cuprinde măsuri necesare pentru soluţionarea acestei probleme, subliniind totodată importanţa unei coordonări atât la nivel european, cât și la nivel naţional și rolul esenţial pe care îl au statele membre în a împiedica abandonul școlar. Consider că acestea din urmă trebuie să realizeze mai întâi o analiză a cauzelor care stau la baza acestui fenomen și să instituie planuri naţionale de acţiune, în conformitate cu recomandările europene în acest domeniu.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution which ‘urges the Member States to carry out an in-depth analysis of the problem of early school leaving, while taking due account of data protection, in order to identify the root causes at national, regional and local level, and to develop appropriate packages of measures for prevention, intervention and compensation, including specialised establishments or school support services for recognised disabilities; believes that strategies to tackle early school leaving must be based on an analysis of the specific national, regional, and local dimensions of the phenomenon and that these data should serve to focus research on the reasons for the exceptionally high drop-out rates among given categories of pupils and in the regions, localities, and schools most affected’.

 
  
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  Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − L'abbandono scolastico è un fenomeno complesso e rappresenta una sfida importante cui l'Europa deve far fronte: la strategia Europa 2020 stabilisce, tra gli obiettivi principali per gli Stati membri, la riduzione al 10% del tasso di abbandono scolastico entro il 2020. Concordiamo con questa relazione che, pur apprezzando alcuni progressi realizzati dalla maggior parte degli Stati membri dell'UE, sostiene la tesi che si debba fare molto di più al riguardo. Elevati tassi di abbandono hanno, infatti, implicazioni sociali ed economiche, è quindi decisivo intervenire con provvedimenti per canalizzare l'energia e sviluppare le capacità dei giovani. Sono, dunque, indispensabili riforme strutturali volte a fornire ai giovani le competenze e la formazione necessarie per agevolare la loro entrata nel mondo del lavoro. È fondamentale che le scuole incoraggino la mobilità degli studenti fra i diversi percorsi educativi, siano essi accademici, professionali e così via. Offrire agli studenti una scelta più ampia a scuola è importante non solo per accrescere la loro motivazione a rimanere, ma anche per fornire loro l'ampio spettro di conoscenze e competenze essenziali necessarie per trovare successivamente un impiego.

 
  
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  Barbara Matera (PPE), per iscritto. − L´abbandono scolastico è una delle problematiche sociali più urgenti che l´Unione europea insieme agli Stati membri deve affrontare. In questi anni sono state realizzate delle iniziative importanti da parte della Commissione europea, e lo stesso riconoscimento di questa problematica tra le priorità della strategia Europa 2020, testimonia l´attenzione posta per questa piaga sociale. L´abbandono scolastico come riconosciuto nella relazione della collega Honeyball è un fenomeno complesso che colpisce tutte le società europee e ha sfaccettature diverse da Stato membro a Stato membro. Occorre quindi che vengano rafforzate tutte le misure a livello comunitario e nazionale al fine di aiutare le famiglie più deboli con l'obiettivo di garantire un elevato livello scolastico ai propri figli, favorire l´adozione di un approccio personalizzato e inclusivo all´istruzione a cominciare dalla scuola di prima infanzia, facilitare una condivisione della responsabilità tra famiglie, scuola, e autorità pubbliche, e migliorare le modalità per reintegrare nel sistema scolastico le persone che hanno abbandonato in precedenza la scuola attraverso lo sviluppo delle "scuole della seconda opportunità", ben illustrate dalla relatrice. Per tali ragioni ho espresso il mio voto favorevole alla relazione.

 
  
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  Iosif Matula (PPE), în scris. − Redresarea economică în Uniunea Europeană este strâns legată de un grad înalt de calificare a forţei de muncă, obiectiv înscris în strategia pe care ne-am asumat-o pentru perioada următoare: Europa 2020. În momentul actual, din păcate, un mare număr de tineri părăsesc prematur băncile școlii, cu un nivel insuficient al calificării. Aceasta le reduce considerabil șansele de reușită în viaţă, de integrare socială și de ocupare a unui loc de muncă bine plătit. Este semnificativ faptul că, potrivit statisticilor, reducerea cu un punct procentual a ratei abandonului școlar timpuriu ar putea genera anual un milion de tineri calificaţi și noi oportunităţi de creștere economică. În acest sens, este important să identificăm acele măsuri care pot reduce fenomenul abandonului școlar. Spre exemplu, consilierea oferită atât elevilor, cât și părinţilor, având în vedere influenţa pe care o are mediul familial asupra traseului educaţional și social al elevului. De asemenea, este important aportul activităţilor extra-curriculare, organizate în cadrul instituţiilor de învăţământ. Atrag, totodată, atenţia asupra sprijinului suplimentar care trebuie acordat persoanelor cu dizabilităţi, pentru a le oferi o calificare adecvată, dar și asupra soluţiilor de tipul „a doua șansă” pentru cei care au abandonat școala, dar doresc să-și continue pregătirea.

 
  
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  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto alla relazione è favorevole. La relatrice elenca in maniera esauriente cause e possibili soluzioni ad un problema che riguarda ancora troppe persone all’interno dell’Unione europea. Gli Stati membri devono quindi analizzare in modo più approfondito la problematica dell'abbandono scolastico.

 
  
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  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − Approximately 6 million young people leave education and training per year with a lower secondary school level education, or less. Action to address this situation is needed from an early age to ensure that children are given the best possible start. This report aims to tackle early school leaving in the context of the Europe 2020 Agenda; I welcome it and voted to support it.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. A construção de um sistema educativo eficaz e o combate ao abandono escolar é um dos maiores desafios que se impõe a um país. Num espaço a 27, o desafio é ainda maior. Está provado que as habilitações literárias (ou a falta delas) são um indicador de pobreza, perdendo-se milhares de jovens qualificados todos os anos. As implicações sociais e económicas de taxas elevadas de abandono escolar precoce são graves, tendo um impacto negativo no crescimento económico da União. A educação é um pilar primordial no âmbito de uma integração europeia de sucesso, no sentido de definição de políticas nacionais eficientes para fazer face ao problema do abandono escolar precoce. Neste sentido, saúdo a adopção da Estratégia Europa 2020 que irá, decerto, obrigar os Estados-Membros a traçar novos rumos nas respectivas políticas educativas.

 
  
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  Alajos Mészáros (PPE), írásban. − A gyenge teljesítmény az iskolai lemorzsolódás egyik fő oka. Egyetértek azzal, hogy a gyermekek kudarcainak gyakori kiváltó oka, hogy az iskolai tantervek nem igazodnak a gyermekek életkori szükségleteihez és szociálisan meghatározott érdeklődéséhez. Az egységes oktatási rendszer megnehezíti a tanulóval végzendő munka egyénre szabását.

A sajátos nevelési igényű vagy magatartási nehézségekkel küzdő diákok esetében a személyre szabott megközelítés a diákok javát szolgálja. Ezen diákok esetében csak kisebb létszámú osztályokban lehetséges pozitív eredményt elérni.

Tudjuk, hogy a pedagógiai asszisztens nagy segítség úgy tanároknak, mint diákoknak, viszont csak nagyon korlátozott létszámban (a költségvetés miatt) vannak jelen az iskolákban, melynek bővítése a sajátos nevelésű diákoknál indokolt lenne, hisz ezáltal külön segítségben és figyelemben részesülnek.

Támogatom azt a javaslatot, hogy minden középiskola hozzon létre egy tanácsadói szolgálatot, hogy az iskolák ne csak oktató szerepet, de lelki támaszt is nyújtsanak a diákoknak. Egyetértek a Második esély jellegű megoldással, mely lehetővé tenné az iskolákból kimaradók számára a visszailleszkedést.

 
  
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  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − Si los jóvenes quieren participar plenamente en la sociedad y realizarse como personas y ciudadanos, deben poseer un amplio abanico de conocimientos y capacidades para su desarrollo intelectual y social, como la comunicación eficaz, la resolución de problemas y la capacidad para evaluar información con juicio crítico. Los problemas que conducen al abandono escolar prematuro tienen sus raíces fuera de la escuela y deben ser identificados y resueltos, por lo que el informe aconseja que se implanten medidas de redistribución, como la facilitación gratuita de manutención, libros escolares y equipamiento deportivo básico, para reducir el impacto de la desigualdad social, luchando al mismo tiempo contra los riesgos de estigmatización de estos alumnos. El informe pide a los estados que presenten planes de acción para atajar el problema del abandono escolar prematuro y solicita más fondos y una mejor accesibilidad para el programa de aprendizaje permanente de la UE, que incrementa la movilidad de alumnos y profesores, potencia el intercambio de buenas prácticas y contribuye a mejorar los métodos de enseñanza y aprendizaje. También propone un uso eficiente de la financiación de fondos estructurales de la UE a fin de aplicar medidas preventivas contra el abandono escolar prematuro. He votado a favor.

 
  
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  Louis Michel (ALDE), par écrit. – Dans le contexte d'une Union européenne qui se veut être la première économie de la connaissance, le rapport de Mme Honeyball est particulièrement pertinent. Il est irrationnel de rogner sur des budgets comme l'éducation au niveau national, car c'est justement cela qui mènera l'Union européenne à un enlisement profond dans la crise économique. Les jeunes d'aujourd'hui sont les cerveaux et les bras de demain. Il est nécessaire de mettre en place un système d'échange de bonnes pratiques en la matière, car les situations nationales divergent fortement. Il est d'autant plus essentiel de lutter contre ce fléau qu'il a été prouvé que ce sont les personnes détentrices d'un diplôme qui seront privilégiées dans un avenir proche. Si nous ne mettons pas en œuvre tout ce qui est en notre pouvoir pour lutter contre l'abandon scolaire, c'est un échec pour l'Europe de la connaissance, l'Europe citoyenne et l'Europe responsable.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I believe that tackling early school leaving quickly and effectively can help the EU from a cultural, social and economic viewpoint. I voted in favour.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Hohe Schulabbruchsquoten haben erhebliche sozioökonomische Folgen, weshalb im Rahmen der Strategie 2020 geplant ist, die Schulabbruchsquote auf 10 % zu senken. Studien haben ergeben, dass es deutliche Merkmale gibt, wer eher dazu tendiert, die schulische Laufbahn nicht abzuschließen. So fällt auf, dass Mädchen (13 %) weniger häufig aussteigen als die Jungen (17 %). Zudem lässt sich feststellen, dass Kinder aus Familien, in denen das Qualifikationsniveau geringer ist, deutlich öfter abbrechen. Auch Migranten verzeichnen eine höhere Schulabbruchsquote. Nichtsdestotrotz lässt sich dieses Phänomen nicht pauschal betrachten und schon gar nicht von äußeren Einflüssen wie zum Beispiel Armut oder Missbrauch isolieren. Nachweislich lässt sich feststellen, dass Schulabbrecher deutlich häufiger von Armut bedroht sind, was unter anderem am fehlenden Bildungsniveau und der damit verbundenen Öffnung des Arbeitsmarktes für solche Menschen liegt. Ich stimme gegen den Bericht, da ich der Meinung bin, dass es sich beim Thema Bildung und Schule um nationalstaatliche Probleme handelt, für die es in jedem Mitgliedsstaat individuelle Lösungen gibt.

 
  
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  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Europos Sąjungos siekiams tapti konkurencingiausia pasaulio ekonomika ypač daug įtakos turi europiečių išsilavinimas. Vienas iš išsilavinimo aspektų – mokyklos nebaigiančių asmenų skaičius. Mano šalis Lietuva yra viena nedaugelio, jau pasiekusių užsibrėžtą tikslą sumažinti šį skaičių iki mažiau nei 10 proc. Norėtųsi pasiūlyti kitoms valstybėms semtis patirties iš tokių valstybių kaip Lietuva, tačiau švietimo sistema kiekvienoje valstybėje yra unikali, atkartojanti kultūrinius ir socialinius ypatumus. Sutikdama su rezoliucijoje išdėstytais bendraisiais principais, noriu atkreipti dėmesį, kad vis tik švietimo srityje kaip niekur kitur turime ypač atsižvelgti į kiekvienos valstybės ypatumus ir ieškoti kiekvienai jų patrauklių individualių sprendimų. Tuo tarpu viršnacionaliniu lygiu galime valstybes nares ir ES institucijas tik paraginti glaudžiau bendradarbiauti ir keistis gerąja patirtimi.

 
  
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  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Hohe Schulabbrecherquoten haben gravierende sozioökonomische Folgen: Schulabbrüche wirken sich negativ auf das Wirtschaftswachstum aus und gefährden zudem die wirtschaftliche und soziale Stabilität. Gelingt eine europaweite Senkung der Schulabbrecherquote um nur 1 % pro Jahr, so wird angenommen, dass dadurch zusätzlich eine halbe Million qualifizierter junger Menschen zur Verfügung stehen könnten. Durch die demographische Entwicklung Europas wird es besonders wichtig sein, so viele kompetente junge Menschen am Arbeitsmarkt zu integrieren, wie nur möglich, um nicht auf Migration angewiesen zu sein. Die vorgeschlagenen Maßnahmen im Bericht halte ich allerdings für nicht zielführend: Die Berichterstatterin schlägt etwa vor, dass traditionelle Prüfungen abgeschafft werden sollen, da dadurch die Benotung von der Leistung an einem bestimmten Tag abhänge. Ich halte herkömmliche Prüfverfahren jedoch für wichtig, weil junge Menschen auch in ihrem späteren Berufs- und Sozialleben darauf angewiesen sind, Leistung dann erbringen zu können, wenn sie von ihnen verlangt wird. Ich kann mich der Berichterstatterin in ihren Methoden nicht anschließen und habe deshalb gegen den Bericht gestimmt.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai, kadangi mokyklos nebaigimas yra pagrindinis nedarbą, skurdą ir socialinę atskirtį didinantis veiksnys. Manau, kad įgyvendinus atitinkamas priemones Europos Sąjungos lygiu galima išspręsti šią problemą ir užkirsti kelią skurdo plitimui. Atkreiptinas dėmesys į tai, kad dauguma valstybių narių vis dar taiko fragmentišką ir nepakankamai koordinuotą šios problemos sprendimo metodą. Visų pirma, reikia įgyvendinti tam tikras mokyklų reformas bei sukurti konsultacinį fondą mokiniams. Mokyklos turi būti skatinamos atsisakyti tradicinio testavimo modelio, kad moksleivio ateities perspektyvos nebūtų priklausomos nuo vienos dienos rezultato. Vertinimas turi būti tęstinis, nuolatinis procesas. Be to , labai svarbu, kad valstybės narės įvairiomis priemonėmis nuolat plėstų švietimo galimybes, diegtų naujoves ir įvairintų nacionalinio ugdymo programas. Pritariu idėjai skurti „antrosios galimybės“ mokyklas, kurios suteiktų galimybę mokyklos nebaigusius asmenis reintegruoti juos į švietimo sistemą, sukuriant jiems palankias sąlygas derinti savo įsipareigojimus švietimo įstaigai su darbo ir šeimos įsipareigojimais.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Gentili colleghi, la battaglia che la nostra Unione sta portando avanti contro l'abbandono scolastico è assolutamente necessaria e l'appoggio in modo convinto. Viviamo in un'epoca di forte competizione in cui l'istruzione e la cultura scolastica rappresentano le basi per far sì che i giovani riescano ad avere successo nella vita e nel mondo professionale. L'istruzione modella le persone, facendo sì che siano meglio preparate alla vita e abitutate alle relazioni. L'abbandono deve essere combattuto sopratutto quando è dovuto a casi di bullismo o di tossicodipendenza e le scuole devono essere fornite anche di servizi di assistenza dove i giovani possano trovare un'accoglienza che li aiuti in momenti di smarrimento.

 
  
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  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Το 2009, το ποσοστό της πρόωρης εγκατάλειψης του σχολείου για όλα τα νεαρά άτομα ηλικίας 18 έως 24 ετών στην Ευρώπη ανήρχετο στο 14,4 % όταν τα ίδια τα κράτη μέλη έχουν δεσμευτεί να μειώσουν το ποσοστό αυτό στο 10% το 2020. Η Ελλάδα κατέχει ένα από τα μεγαλύτερα ποσοστά όσον αφορά τα άτομα που εγκαταλείπουν το σχολείο αμέσως μετά την πρωτοβάθμια εκπαίδευση και σχεδόν το μεγαλύτερο ποσοστό όσον αφορά τους νέους μετανάστες (πάνω από 40%) που εγκαταλείπουν το σχολείο πρόωρα. Οι κοινωνικές και οικονομικές επιπτώσεις είναι σημαντικές. Εκτείνονται από την κοινωνική περιθωριοποίηση των ατόμων που εγκαταλείπουν πρόωρα το σχολείο και τις λιγότερες ευκαιρίες για εργασία μέχρι την μείωση των οικονομικών δυνατοτήτων μιας χώρας. Εκτιμάται ότι η μείωση του ποσοστού των ατόμων που εγκαταλείπουν πρώιμα το σχολείο σε όλη την Ευρώπη κατά μόνο 1% θα αυξήσει, κάθε έτος, κατά μισό εκατομμύριο τα εξειδικευμένα νεαρά άτομα με ανάλογη συμβολή στο ΑΕΠ των χωρών αυτών. Η έκθεση, την οποία και υπερψήφισα, υπογραμμίζει αυτές τις συνέπειες προτείνοντας παράλληλα μία σειρά δράσεων, όπως αναμόρφωση του εκπαιδευτικού συστήματος, επέκταση του θεσμού της «δεύτερης ευκαιρίας» και ενίσχυση των κοινοτικών πόρων που προορίζονται για αυτόν τον σκοπό.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar que a igualdade de oportunidades, de escolha e de acesso a um ensino de elevada qualidade para indivíduos de todas as origem sociais, étnicas ou religiosas, independentemente do sexo ou da deficiência, é fundamental para criar uma sociedade mais justa, coesa, inovadora e dinâmica e ainda por crer que as propostas apresentadas vão nesse sentido.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Um dos objectivos da Estratégia Europa 2020 é a redução do abandono escolar precoce a 10% no ano de 2020. Com esse objectivo visa dotar-se a União Europeia, a um tempo, de trabalhadores qualificados e, noutro plano, garantir uma base de futuro para os diversos Estados-Membros. Para o efeito, torna-se necessário adoptar medidas que consigam oferecer respostas aos jovens que, ano após ano, abandonam o processo de educação formal numa fase muito prematura. Nestas matérias, os dados apontam para um grande heterogeneidade de causas que levam ao abandono precoce, o que sugere a necessidade de também oferecer respostas diversificadas. Justifica-se, por conseguinte, a partilha de boas práticas entre os diversos Estados-Membros, procurando, por essa via, encontrar, a todo o momento, as vias mais adequadas para atingir o meritório objectivo da Estratégia Europa 2020. Deste modo, votei em sentido favorável.

 
  
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  Mitro Repo (S&D), kirjallinen. − Arvoisa puhemies, äänestin äsken koulunkäynnin keskeyttämisen vähentämistä käsittelevän mietinnön puolesta. Aihe on erittäin ajankohtainen. Talouskriisin seurauksena meillä on yhä suurempi vaara siitä, että kuilu hyväosaisten ja huono-osaisten kansalaisten kesken syvenee. Puutteellinen koulutus kytkeytyy usein köyhyyteen ja sosiaaliseen syrjäytymiseen, jossa vaarana on sukupolvesta toiseen jatkuva kierre. Pahimmillaan tilanne on niissä perheissä, jossa työttömyys on periytynyt ammatin sijaan vanhemmilta lapsille jo kolmannessa sukupolvessa. Tällaisia perheitä löytyy jo useista Euroopan maista. Yksi tapa estää syrjäytymistä on panostaa koulutukseen ja ennaltaehkäistä koulunkäynnin keskeyttämistä, ja siksi kannatan lämpimästi tätä mietintöä.

 
  
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  Frédérique Ries (ALDE), par écrit. – Plus de 6 millions d'adolescents quittent le système scolaire sans diplôme. C'est un problème commun à tous les États membres et en pleine recrudescence, qui justifie que le Parlement européen se soit penché sur la question à travers le vote, ce midi, d'une résolution sur le décrochage scolaire. Selon des chiffres récents, 52 % des jeunes ayant quitté l'école sans diplôme se retrouvent au chômage et viendront grossir le bataillon des 5,5 millions de jeunes chômeurs. C'est tout simplement inacceptable et intenable, à terme, si l'on veut préserver la cohésion sociale et la solidarité intergénérationnelle dans nos sociétés occidentales. C'est pourquoi il faut se féliciter des propositions intéressantes formulées dans le rapport Honeyball: la prolongation de l'obligation de scolarisation de 16 à 18 ans, ainsi que la création de davantage d'"écoles de la seconde chance", dans la mesure où l'approche unique ne convient pas à tous les jeunes scolarisés. Car inverser la courbe de l'abandon scolaire ne se décrète pas et nécessite d'investir dans l'éducation. Il faut aussi revaloriser les filières techniques et s'assurer qu'un diplôme donne droit à un emploi. Le droit et pas la chance: tel est le dilemme qu'il faut trancher dans le domaine de l'éducation.

 
  
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  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Oggi si è votata in Plenaria la relazione dell´on. Honeyball sulla lotta contro l'abbandono scolastico. L'abbandono scolastico è un fenomeno complesso nonché una sfida importante a cui l'Europa deve far fronte. A tal proposito l'Unione europea ha iniziato a mettere in atto una serie di misure e strumenti per meglio sostenere gli Stati membri nell'elaborazione di politiche nazionali adeguate ed efficaci al fine di affrontare il problema. In tali iniziative rientrano la comunicazione della Commissione sulla lotta contro l'abbandono scolastico, una nuova proposta di raccomandazione del Consiglio sulle politiche di riduzione dell'abbandono scolastico e l'iniziativa "Youth on the Move". La maggior parte degli Stati membri dell'UE ha realizzato almeno qualche progresso nel ridurre la percentuale di giovani che abbandonano la scuola precocemente o con scarse qualifiche, e si è registrato un cambiamento apprezzabile e positivo nel loro approccio all'abbandono scolastico. La relazione votata oggi sostiene la tesi che si debba fare molto di più al riguardo.

 
  
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  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – J'ai voté pour la résolution sur la lutte contre l'abandon scolaire. Ce texte rappelle en effet l'un des grands objectifs de la stratégie "Europe 2020" : ramener le taux d'abandon scolaire à moins de 10 % d'ici 2020, ce qui aurait un effet positif sur la baisse du chômage des jeunes et sur l'amélioration du taux d'emploi dans l'Union (plus de la moitié des Européens qui ont quitté prématurément l'école sont actuellement sans emploi). Cet objectif est d'autant plus important à atteindre que le nombre d'emplois disponibles pour la main-d'œuvre peu qualifiée ou non qualifiée baissera encore dans les années à venir. La résolution souligne par ailleurs une situation préoccupante : un jeune Européen sur quatre a actuellement des difficultés en lecture. Il est pourtant évident que la lecture est un outil indispensable pour progresser dans l'ensemble des matières scolaires, s'intégrer dans le monde du travail, comprendre l'information, communiquer correctement et se cultiver. Revenons donc aux fondamentaux : des mesures spécifiques pour remédier aux lacunes en matière de lecture s'imposent d'urgence. Et préconisons l'apprentissage précoce des NTIC (nouvelles technologies de l'information et de la communication), comme celles des langues, que les jeunes ont justement l'avantage de pouvoir assimiler rapidement.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Early school leaving (ESL) is a complex phenomenon and a huge challenge facing Europe. Consequently the EU has begun putting in place numerous measures and tools to better support Member States in developing efficient and effective national policies to tackle it. They include the Commission communication on tackling early school leaving, a new proposal for a Council recommendation on policies to reduce early school leaving, and the Commission’s flagship initiative ‘Youth on the Move’. The Europe 2020 Strategy, in addition, outlines six headline targets for Member States, one of which is to reduce ESL to 10% by 2020. This 10% target was previously agreed by Member States in 2003, however only seven of them managed to reach the benchmark. In 2009 the rate of ESL for all 18-to-24-year-olds in Europe stood at 14.4%. Most EU countries have made at least some progress in reducing the number of young people leaving school early or with low qualifications, and there has been a noticeable and positive change in how they approach early school leaving; yet this report argues that far more needs to be done.

 
  
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  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − La quota di abbandono scolastico nell'Unione europea è oggi pari al 15%. Ridurre tale percentuale di almeno 5 punti avrebbe importanti effetti, calo della disoccupazione giovanile e del tasso di disoccupazione, poiché chi ha abbandonato la scuola risulta poi disoccupato nella misura del 52%. Con la risoluzione odierna invitiamo tutti gli Stati membri ad analizzare la problematica dell'abbandono scolastico, elaborando pacchetti mirati di misure di prevenzione. E' necessario sostenere politiche più efficaci ed incisive, calibrate sul fabbisogno per l'insegnamento scolastico. Tutti i giovani devono essere facilitati ad entrare nel mondo del lavoro attraverso servizi di orientamento individuali.

 
  
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  Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − Indubbiamente una relazione sull'abbandono scolastico poteva essere di stimolo per l'Unione europea e per gli Stati membri per un attenta valutazione dei supporti necessari ai giovani per aiutarli nella loro formazione. Una particolare attenzione dedicata ai giovani con problemi di inserimento sociale e di disabilità doveva portare conseguentemente ad una richiesta di impegno finanziario a favore degli Stati membri per migliorare le strutture dedicate. Purtroppo la relazione non considera con pari dignità tutti gli studenti che abbandonano la scuola ma si occupa prioritariamente delle minoranze etniche, degli immigrati e dei Rom per i quali suggerisce particolari riguardi e attenzioni. Per questo motivo di discriminazione dei giovani europei il mio voto è stato contrario.

 
  
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  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – J'ai soutenu ce rapport en plénière, car il s'attaque à un véritable fléau, qui touche le plus souvent des jeunes en situation déjà précaire. On ne peut nier que, souvent, l'abandon scolaire est lié à la pauvreté et l'exclusion sociale. Lutter contre l'un, c'est donc lutter contre les autres. Ce rapport met en avant des orientations simples : dépistage précoce, soutien accru, approche personnalisée. Ces solutions sont connues, mais peu d'Etats ont aujourd'hui la volonté de faire de leur mise en place une priorité. Or, permettre à davantage de jeunes de tirer pleinement profit de l'enseignement, c'est élever le niveau global de compétences et donc les possibilités d'emploi. Un dernier mot sur la lecture : la proportion de jeunes de 15 ans ayant des difficultés en lecture atteint 24,1 % dans les États membres. Si nous devons choisir un angle d'attaque, c'est bien celui là! La lecture est selon la moi la clef indispensable à tous les savoirs, toutes les connaissances. Nous devons nous assurer que tous les jeunes, qu'ils sortent à terme ou de manière précoce du système scolaire, ont bien cette clef dans leur poche !

 
  
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  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση της Mary Honeyball διότι αφορά ένα πολύ ευαίσθητο θέμα που ζητά επίλυση το συντομότερο. Η πρόωρη εγκατάλειψη του σχολείου (ESL) είναι ένα περίπλοκο φαινόμενο και μια τεράστια πρόκληση που αντιμετωπίζει η Ευρώπη. Ως εκ τούτου, η Ευρωπαϊκή Ένωση έχει αρχίσει να θέτει σε εφαρμογή πολυάριθμα μέτρα και εργαλεία για να υποστηρίξει καλύτερα τα κράτη μέλη στην ανάπτυξη αποτελεσματικών και ουσιαστικών εθνικών πολιτικών που θα αντιμετωπίσουν το εν λόγω φαινόμενο. Η Στρατηγική "Ευρώπη 2020" περιγράφει επιπλέον έξι κεντρικούς στόχους για τα κράτη μέλη, ένας από τους οποίους είναι η μείωση της πρόωρης εγκατάλειψης του σχολείου σε 10 % έως το 2020,στόχος τον οποίο πρέπει να υλοποιήσουμε όλοι στις χώρες μας.

 
  
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  Christel Schaldemose, Dan Jørgensen, Britta Thomsen, Ole Christensen (S&D), skriftlig. − De danske socialdemokrater i Europa-Parlamentet har stemt for betænkningen om løsning af problemet med elever, der forlader skolen for tidligt (A7-0363/2011), da vi mener, at betænkningen tager fat i et alvorligt problem i undervisningssektoren og fremsætter en række fornuftige løsningsforslag. Selvom der er dele af forslaget, vi ikke kan støtte (f.eks. punkterne 1, 31, 32 og 48), og selvom uddannelsespolitik primært er medlemsstaternes kompetence, mener vi, at betænkningen samlet set sender et rigtigt signal om at bekæmpe antallet af elever, der forlader skolen for tidligt.

 
  
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  Marco Scurria (PPE), per iscritto. − Per combattere la disoccupazione giovanile nell’ Unione europea è necessario attuare una serie di provvedimenti come il prolungamento dell’istruzione obbligatoria fino a 18 anni e la creazione di scuole cosiddette “della seconda opportunità”. In questi istituti, alla presenza di docenti, psicologi ed educatori, ragazzi in condizioni di disagio, poveri e in precoce stato di fallimento, anche a causa di una eccessiva rigidità del sistema scolastico vigente, vengono reintrodotti nel circuito dell’istruzione con percorsi formativi ad hoc che tengono conto anche delle passioni e degli interessi extracurriculari delle persone. A fronte di una disoccupazione giovanile che colpisce un ragazzo ogni cinque, basterebbe una riduzione dell’1% del tasso di abbandono scolastico per dare spazio a 500.000 giovani lavoratori qualificati. Inoltre, secondo alcuni dati recenti, il 52% dei giovani che hanno lasciato la scuola senza raggiungere un diploma rimane disoccupato. Per garantire ad un’ Europa, in crisi economica e con un trend di migranti in continua espansione, una possibilità concreta di sviluppo e di coesione sociale ritengo fondamentale far leva sulla conoscenza e su un adeguato grado di istruzione; le riforme della scuola debbono prevedere partenariati tra scuole ed imprese locali per offrire agli studenti un migliore orientamento professionale

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Uno dei cinque principali obiettivi della strategia Europa 2020 è ridurre a meno del 10% il tasso di abbandono scolastico e portare ad almeno il 40% la percentuale di giovani muniti di laurea o diploma o aventi un livello di istruzione equivalente. Per raggiungere questo obiettivo è necessario che gli Stati membri elaborino modalità per reintegrare nel sistema scolastico le persone che hanno abbandonato la scuola anzitempo attuando programmi idonei, quali ad esempio le "scuole della seconda opportunità", che offrono un contesto di apprendimento appropriato, in grado di aiutare i giovani a ritrovare la fiducia in sé stessi e nella propria capacità di apprendimento. E', inoltre, necessario che siano destinati maggiori fondi e che sia migliorata l'accessibilità al programma dell'Unione europea per l'apprendimento permanente, il quale aumenta la mobilità di alunni e insegnanti, sostiene lo scambio di migliori pratiche e contribuisce a migliorare i metodi di insegnamento e apprendimento. Occorre, infine, che sia fatto un utilizzo più efficace dei finanziamenti assegnati a titolo dei Fondi strutturali dell'Unione per attuare le misure volte a prevenire l'assenteismo scolastico.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O abandono escolar precoce é uma problemática que afecta os países da UE e que põe em causa o desenvolvimento de uma sociedade baseada no conhecimento e na inovação, tal como está inscrito nos objectivos da Estratégia UE 2020, mais particularmente na iniciativa emblemática "Juventude em Movimento". A meta de 10 % para o abandono escolar, até 2020, ainda está longe de ser alcançada, uma vez que, em 2009, a taxa de abandono escolar precoce das pessoas com idades compreendidas entre 18 e 24 anos era de 14,4%. Múltiplos são os factores que levam ao abandono escolar, que se espelha, particularmente, em grupos de risco associados à pobreza, abusos e situações familiares, insucesso escolar e minorias étnicas e populações migrantes. Este combate, se bem sucedido, reduzirá a pobreza inter-geracional e proporcionará um crescimento económico a médio e longo prazo.

Não existe uma solução única, mas sim um conjunto de iniciativas e medidas, com especial incidência nas políticas públicas, de forma a envolver os diversos actores educativos e das comunidades locais. Mais serviços de apoio e de aconselhamento socioprofissional, formas de avaliação inovadoras e contínuas, o adquirir de competências de avaliação crítica, o aprender a aprender e maior mobilidade poderão fazer a diferença.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul privind combaterea abandonului școlar timpuriu, deoarece egalitatea de șanse și accesul la educaţie, indiferent de mediul social, de starea economică a familiei, de gen sau dizabilităţi, sunt esenţiale pentru dezvoltarea economică şi socială a Uniunii. Competitivitatea Uniunii depinde de calitatea și de accesul tinerilor la educaţie de calitate. Subliniez legătura dintre abandonul școlar timpuriu și șomajul în rândul tinerilor. Peste jumătate dintre tinerii care abandonaseră timpuriu școala în UE erau șomeri în 2009. Abandonul școlar timpuriu înseamnă locuri de muncă precare, iar efectele economice și sociale, pe termen lung, ale abandonul școlar timpuriu implică un risc ridicat de sărăcie. Lupta împotriva abandonului școlar timpuriu este o modalitate eficientă de a preveni excluziunea socială a tinerilor. Încurajez statele membre să investească în formarea profesorilor și în calificarea personalului, atât în învăţământul preșcolar, cât și în cel obligatoriu. Subliniez că tehnologia informaţiei și comunicaţiilor (TIC) poate avea efecte pozitive în contexte pedagogice și poate favoriza motivaţia și învăţarea. Statele membre ar trebui să promoveze şi să consolideze accesul elevilor la TIC şi să instituie programe de formare pentru profesori. Solicit fonduri suplimentare şi o accesibilitate sporită pentru programul UE de învăţare de-a lungul vieţii, precum și pentru creșterea mobilităţii elevilor și a profesorilor.

 
  
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  Derek Vaughan (S&D), in writing. − More needs to be done to reduce the rate of school drop outs, particularly for the most vulnerable groups in our society – 20% of Roma children get no education at all and, of those who have been in education, 30% have dropped out of school. We need a more varied and effective approach to teaching – a wide curriculum which includes vocational training is vital at this time. We need young skilled workers to help boost the economy and need to ensure that everybody leaves school with qualifications – at the moment around 52% of children that leave school without qualification are jobless. Making sure that people have a second chance to gain qualifications is a fundamental part of this report, which I fully support.

 
  
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  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport sur la lutte contre l'abandon scolaire qui persiste, voire s'aggrave, dans tous les États membres de l'Union. Les propositions de ce rapport sont positives: nécessité d'identifier les "élèves à risque", demande d'une approche personnalisée et ouverte à tous en matière d'éducation, développement des services d'éducation et d'accueil publics et gratuits, notamment pour les jeunes enfants. Nous avons besoin d'une école qui sera réellement une école de l'égalité, de l'inclusion, de tous et de toutes, et de la réussite scolaire. Reste aux États membres à traduire ces propositions en actes, alors que les politiques d'austérité s'attaquent en priorité aux services publics de l'éducation.

 
  
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  Oldřich Vlasák (ECR), písemně. − Výše podílu žáků, kteří předčasně ukončují školní docházku, je již v současné době v případě ČR velmi nízká. ČR vedle Slovenska, Polska a Slovinska dlouhodobě patří mezi 4 členské státy s nejnižším ukazatelem předčasné školní docházky a s 5,6 % je také poměrně hluboko pod cílovou hodnotou EU pro rok 2020 (v roce 2008 byl průměrný ukazatel pro EU 14,9 %). Při projednávání této zprávy jsem byl proti, protože se nedomnívám, že situaci vyřešíme rozvojem veřejných bezplatných jeslí a zařízení denní péče či zajišťováním mimoškolních aktivit a kroužků ze strany členských států, jak se navrhuje ve zprávě. Současně mám rezervovaný postoj k efektu navrhovaného sociálního mapování osob, které předčasně končí školní docházku, a to prostřednictvím centralizace a shromažďování údajů ze všech členských států zde v Bruselu. Spíše než na aktivistická opatření, ke kterým zpráva vyzývá, bychom se podle mého názoru měli u nás doma v ČR zaměřovat především na analyzování konkrétních příčin předčasných ukončení školní docházky a okamžitou reakci při zhoršování situace, tedy zvyšování procenta předčasných ukončení školní docházky.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Menschen brechen aus unterschiedlichen Gründen vorzeitig ihre Ausbildung ab, jedoch sind ihre Chancen auf dem Arbeitsmarkt nachgewiesenermaßen schlecht und aufgrund ihres niedrigen Einkommens sind sie zudem höchst armutsgefährdet. Eines der sechs Leitziele der Strategie „Europa 2020“ ist die Senkung der Schulabbrecherquote auf 10 % (bis 2020), da der unmittelbare Zusammenhang zwischen einer hohen Schulabbrecherquote und deren dämpfenden Entwicklung auf das Wirtschaftswachstum auf der Hand liegt. Zur Erreichung dieser Eigenvorgabe muss die EU dringend wirkungsvolle Maßnahmen setzen: Den Schülern muss bereits qualifizierte Hilfestellung bei der beruflichen Orientierung geboten werden. Die gängigen Prüfverfahren müssen selbst überprüft werden und Lehrpläne mit innovativen und breitgefächerten Elementen an die heutige Zeit angepasst werden.

 
  
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  Marina Yannakoudakis (ECR), in writing. − When Margaret Thatcher became British Prime Minister in 1979, she instructed the Department for Education to send no more than one circular (set of instructions) to schools and colleges each year. Now our educational establishments are bombarded with proposals and recommendations on almost a daily basis. As a school governor and a former local councillor, I know that we should not be telling our schools what to teach, how to teach or what targets to achieve. I certainly don’t believe that this is a job for the European Union, which is why I voted against this report. The report also includes recommendations which are idealistic, impractical and verging on the irrational. If, as the report suggests, EU Member States are to provide financial support to parents who ‘devote time and love to bringing up young children’, the next obvious step would be the establishment of an EU love police to check that all European children are receiving the necessary Brussels-sanctioned quota of affection. The report also calls for the ‘special relationship between parents and children’ to be strengthened. Is this really an area which requires EU legislation? I think not.

 
  
  

Report: Charles Goerens (A7-0403/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Abstenho-me neste relatório, uma vez que o Parlamento não fica em pé de igualdade com o Conselho no âmbito da tomada de decisões estratégicas.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – La politique européenne de coopération au développement accordait au groupe des Etats d’Afrique, des Caraïbes et du Pacifique des préférences commerciales sur des produits issus de l’agriculture, tels que les bananes. Dénoncé par l’Organisation mondiale du commerce (OMC), ce régime commercial préférentiel a fait l’objet d’un accord sur la banane négocié entre l’UE et cette dernière. Si les préférences tarifaires ont été revues à la baisse, l’UE n’abandonne pas pour autant les pays ACP producteurs de banane. De fait, elle a mis en place un programme de mesures (2010-2013) pour les accompagner dans leurs efforts d’adaptation. Ces mesures ont fait l’objet d’un compromis global avec le Conseil. J’ai voté en faveur du rapport Goerens qui rappelle que le Traité de Lisbonne place le Parlement européen sur un pied d’égalité avec le Conseil concernant l’approbation des priorités stratégiques dans la programmation des fonds destinés à la coopération.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Este programa, proposto pela Comissão Europeia, requer todo o meu apreço, na medida em que procura apoiar o ajustamento das zonas que dependem das exportações de bananas. Estas medidas irão apoiar as políticas de diversificação económica ou de investimentos para aumentar a competitividade, assim como o impacto social e ambiental. Contribuirão igualmente para a redução da pobreza e para a integração gradual dos países ACP (África, Caraíbas e Pacífico) exportadores de bananas na economia mundial, apoiando o desenvolvimento sustentável.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − On 15 February 2011 a constituent meeting of the EP delegation to the Conciliation Committee was held in Strasbourg where the EP delegation discussed four files as a package (DCI, DCI/BAM, ICI+ and EIDHR). It was agreed that these files will remain unchanged until 2013. I support the rapporteur and call for these documents to be accepted as a compromise package between the Parliament and the Council.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de cet accord qui permettra de soutenir l'économie de la banane des pays ACP tout en respectant les règles de l'OMC. Il s'agit là d'aider des pays dont le développement économique est concentré sur des secteurs spécialisés.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Abstive-me na votação do relatório sobre o instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento - medidas de acompanhamento no sector das bananas, porque considero que o Parlamento Europeu deverá ter um peso equivalente ao do Conselho nas decisões políticas estratégicas relativas à negociação de futuros instrumentos financeiros.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. O comércio de bananas constitui uma importante fonte de rendimento para diversos países, entre os quais os Estados ACP. A União Europeia teve para, com estes Estados um tratamento preferencial que foi reiteradamente rejeitado pela Organização Mundial de Comércio. Esta circunstância originou a negociação de um novo acordo comercial, no quadro desta organização, que reduziu a margem de preferências dos países da África, Caraíbas e Pacífico. Esta circunstância não deixará de ter impacto nesses países e que justifica a proposta de estabelecimento do programa de acompanhamento em apreço. Concordo com a necessidade de acompanhar a evolução deste sector.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreço faz parte de um conjunto de quatro textos que foram aprovados num processo de conciliação entre o Parlamento Europeu e o Conselho. Tratou-se de um processo algo complicado na medida em que o Tratado de Lisboa não foi respeitado pelo Conselho no que se refere à co-decisão. O PE, consciente da urgência em chegar a um acordo para não prejudicar terceiros, acabou por ceder nas suas posições. O projecto comum, aprovado pelo Comité de Conciliação, de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1905/2006, institui um instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento mediante a adopção de medidas de acompanhamento no sector das bananas. Congratulo-me com a aprovação deste relatório, que votei favoravelmente, pois a sua não aprovação teria consequências muito graves, quer para os cidadãos europeus que veriam os abastecimentos cancelados, quer para os países produtores – países de África, Caraíbas e Pacífico (ACP) – carenciados destas ajudas para a sua sobrevivência uma vez que, em alguns casos, a situação humanitária é dramática e agravar-se-ia. Além disso, esta aprovação foi um bom resultado para a imagem de credibilidade da UE, caso contrário seria rotulada como parceiro não fiável.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. À parte do assunto que dominou a discussão deste relatório, persiste a questão de fundo, que andou arredada do debate. Desde a primeira leitura até à actual fase de conciliação que a discussão se centrou nos actos delegados e no papel do Parlamento em decisões consideradas estratégicas. Esta discussão termina agora, com a cedência do Parlamento ao Conselho, abdicando da anteriormente reivindicada "igualdade entre os co-legisladores".

Mas não podemos deixar de assinalar, como já fizemos anteriormente, que as medidas de acompanhamento no sector das bananas (MAB), ao abrigo do Instrumento de Financiamento da Cooperação para o Desenvolvimento (ICD), não tem em devida conta os interesses e as necessidades dos países ACP. Estes países, que serão significativamente afectados pela liberalização do comércio com os países da América Central (aliás como as Regiões Ultraperiféricas da UE), não foram devidamente envolvidos na discussão deste acordo. De acordo com os países ACP, o montante da ajuda necessária para a manutenção do seu sector bananeiro, amortecendo o impacto da referida liberalização, rondará os 500 milhões de euros. Ora, o montante proposto pela Comissão, 190 milhões de euros, fica assim muito aquém do impacto estimado deste acordo. Recorde-se que, só no continente africano, cerca de 500 000 pessoas dependem do sector bananeiro.

 
  
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  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Como já referimos em anteriores debates sobre este tema, a questão dos actos delegados tem dominado a discussão em torno do Instrumento de Financiamento da Cooperação para o Desenvolvimento, como sucede aliás com outros instrumentos financeiros. Neste caso, têm sido expressas fundadas preocupações, que partilhamos, sobre um eventual atraso na transferência das verbas previstas no âmbito das medidas de acompanhamento para o sector das bananas motivado pela contenda em curso entre o Parlamento e o Conselho.

Sem menosprezar a relevância desta discussão, seria bom, contudo, olharmos também para as questões de fundo que decorrem do Acordo de liberalização do comércio de bananas assinado pela União Europeia. É preciso recordar que os países ACP, que serão significativamente afectados por este acordo se não forem devidamente envolvidos na sua discussão, estimaram o montante da ajuda necessária para a manutenção do seu sector bananeiro em 500 milhões de euros.

O montante proposto pela Comissão fica muito aquém do impacto estimado deste acordo. Só no continente africano, são cerca de 500 000 as pessoas cujo sustento depende do sector bananeiro, considerado um pólo de desenvolvimento sustentável que viabilizou a instalação de infra-estruturas de saúde, água, energia e habitações. O livre comércio, a que este acordo abre as portas, vai agora pôr isto em causa.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Po hlasovaní v druhom čítaní 3. februára a vzhľadom na politickú vôľu čo najskôr uzavrieť zmierovacie konanie sa 15. februára 2011 v Štrasburgu konala ustanovujúca schôdza delegácie EP v Zmierovacom výbore. Delegácia EP sa rozhodla rokovať o príslušných štyroch okruhoch ako o balíku (nástroj financovania rozvojovej spolupráce (DCI), nástroj financovania rozvojovej spolupráce/sprievodné opatrenia týkajúce sa banánov (DCI/BAM), nástroj financovania spolupráce s industrializovanými krajinami a územiami a inými krajinami a územiami s vysokými príjmami (ICI+) a nástroj financovania na podporu demokracie a ľudských práv vo svete (EIDHR)). Počas hodnotenia v polovici trvania DCI a EIDHR bolo dohodnuté, že tieto nástroje zostanú nezmenené, keďže sa neplánujú žiadne nové strategické dokumenty do roku 2013. Európsky parlament vyhlasuje, že je pripravený prijať kompromisný balík, keďže trvanie súčasného nástroja sa pomaly končí. Vyjadruje poľutovanie, že v dôsledku nepružnosti Rady nebolo možné zlepšiť text nástroja financovania rozvojovej spolupráce/balíka sprievodných opatrení týkajúcich sa banánov (DCI/BAM), najmä v súvislosti s úlohou Parlamentu v strategických rozhodnutiach, kde je mimoriadne dôležité rovnocenné postavenie spoluzákonodarcov. V súlade s kritériami určenými v článku 290 ods. 1 bude Európsky parlament trvať na využití delegovaných aktov vždy v prípadoch, keď ide o strategické politické rozhodnutia o financovaní a plánovaní v súvislosti s týmito nástrojmi.

 
  
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  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – J'ai voté contre ce rapport relatif à la création d'un nouvel instrument financier de coopération au développement qui prévoit des mesures d'accompagnement aux producteurs de bananes dans certains pays ACP, suite à la réduction de leurs préférences tarifaires. Je suis bien entendu favorable à ce programme d'aide doté d'un budget de 190 millions d'euros, et favorable à l'octroi de mesures d'accompagnement dans le secteur de la banane car ce secteur est d'une importance cruciale pour nos partenaires ACP. Je suis en revanche totalement opposée à l'attitude adoptée par le Conseil dans ce dossier et à son refus de reconnaître un quelconque pouvoir à notre parlement. En effet, en vertu du Traité de Lisbonne, le Parlement européen a un pouvoir égal à celui du Conseil concernant l'approbation des priorités stratégiques et des dotations financières dans la programmation des fonds européens, y compris ceux destiné à la coopération au développement. Par son attitude rigide et ses menaces de blocage sur tout le paquet législatif, le Conseil a honteusement nié le mandat donné à l'équipe de négociation du Parlement européen conduite par mon collègue Charles Goerens, qui a lui-même demandé le retrait de son nom du rapport, pour signifier son mécontentement. Pour ces raisons, j'ai voté contre le rapport.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − EP pareiškė esąs pasirengęs pritarti kompromisiniam paketui, nes esamos priemonės jau gana greitai baigs galioti. Susilaikiau balsuodamas, kadangi yra apgailestaujama, kad dėl Tarybos nelankstumo nebuvo įmanoma dar labiau patobulinti vystomojo bendradarbiavimo finansinės priemonės bananų sektoriaus papildomųjų priemonių teksto, ypač nuostatų, susijusių su Parlamento vaidmeniu priimant strateginius sprendimus, kai labai svarbu, kad abi teisėkūros institucijos turėtų lygias teises. Manau, kad šis rezultatas neturi tapti precedentu būsimoms deryboms dėl išorinių finansinių priemonių, taikytinų po 2013 m. Parlamentas turi reikalauti, kad visais atvejais, kai tų priemonių finansavimas ir planavimas susijęs su strateginiais politiniais sprendimais, būtų pasitelkiami deleguotieji teisės aktai.

 
  
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  Kartika Tamara Liotard (GUE/NGL), in writing. − The Council has proven to be very rigid in its position during the conciliation, effectively prohibiting Parliament from being treated equally as a co-legislator in the sense that there have to be delegated acts (Article 290 TFEU) for strategic political decisions on financing and programming of instruments for development cooperation. However, a vote against would mean that the ACP banana-supplying countries would be denied much needed financial assistance, something for which I cannot take responsibility. Therefore I abstained on the final vote.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the banana accompanying measures instrument so that countries impacted by tariff reductions on bananas can get assistance for their industry.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. A proposta que altera o Regulamento (CE) n.º 1905/2006, apresentada em Maio de 2010, institui um instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento, com o objectivo de criar um programa de medidas de acompanhamento para o sector das bananas destinado aos principais países de África, das Caraíbas e do Pacífico (Países ACP) fornecedores de bananas. Apoio o relatório por conter medidas que visam apoiar as alterações existentes a nível social e ambiental, estabelecer políticas de diversificação económica e estruturar investimentos com vista a aumentar a sua competitividade.

 
  
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  Vital Moreira (S&D), por escrito. Abstive-me da votação final do Regulamento sobre o Financiamento da UE ao Desenvolvimento ("DCI-BAM") para respeitar o compromisso de voto obtido dentro do Grupo Socialista entre os que eram a favor e os que eram contra esse instrumento legislativo.

Todavia, tendo pertencido ao Comité de Conciliação que negociou com o Conselho, considero que o referido regulamento é o melhor possível. Não é verdade, como dizem os opositores, que o Parlamento vá ter menos poderes do que o Conselho no controlo da sua aplicação pela Comissão. E tenho para mim que nenhum parlamento nacional vai tão longe no controlo parlamentar dos programas nacionais de apoio aos países em desenvolvimento. O que nem o Parlamento nem o Conselho podem fazer é substituir-se à Comissão no exercício dos poderes de execução que os Tratados lhe conferem. Trata-se de simples respeito pela separação de poderes.

 
  
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  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Für viele AKP-Staaten (Afrika, karibischer Raum und Pazifischer Ozean) stellt die Bananenerzeugung für den Export in die EU eine wichtige Wirtschaftstätigkeit dar, weil damit Multiplikatoreffekte für die gesamte Wirtschaft verbunden sind. Angesichts dessen räumt die EU den Bananenexporteuren aus der AKP-Gruppe bestimmte Handelspräferenzen ein. Auf diesem Wege kann die EU den Wohlstand und die wirtschaftliche Dynamik in der Region fördern, ohne einfach nur Geld bereitzustellen. Man schafft einen Anreiz für die Menschen in ihrem eigenen Land ein Produkt anzubauen, zu vermarkten und zu exportieren. Für die wichtigsten Bananenlieferanten unter den AKP-Staaten bedarf es daher eines Programms mit Begleitmaßnahmen für den Bananensektor. Deshalb habe ich für den gegenständlichen Bericht gestimmt.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Priimant šį paketą dėl vystomojo bendradarbiavimo finansinių priemonių bananų sektoriaus papildomųjų priemonių turi būti pasiektas visapusiškas kompromisas. Pažymėtina, kad užtikrinant pagalbos veiksmingumą ypač svarbūs yra politikos suderinamumas vystymosi labui, savarankiškumas vystymosi srityje ir nesuskaidyta pagalba. Ypatingas dėmesys turi būti skiriamas nuostatoms, susijusioms su Parlamento vaidmeniu priimant strateginius sprendimus. Abi teisėkūros institucijos turi turėti lygias teises. Visais atvejais, kai tų priemonių finansavimas ir planavimas susijęs su strateginiais politiniais sprendimais, turi būti pasitelkiami deleguotieji aktai.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Tendo por base o relatório A7-0403/2011 e as considerações que fiz em sede de declaração escrita, votei favoravelmente a resolução legislativa que altera o regulamento do PE e Conselho que institui um instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento neste domínio.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1905/2006 instituiu um instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento, tendo sido objecto, recentemente, de um procedimento de revisão. Todavia, atendendo às divergências surgidas entre as instituições no decorrer do procedimento legislativo, foi constituído um Comité de Conciliação, tendo sido possível, após oito trílogos, alcançar um acordo final confirmado por troca de correspondência a 24 e 26 de Outubro de 2011. Deste modo, votei favoravelmente, ressalvando a necessidade, porém, de o Parlamento Europeu ser considerado, nestes processos de decisão, na qualidade de co-legislador.

 
  
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  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – Si j'ai voté contre ce rapport, ce n'est évidemment pas parce que suis opposé à l'idée d'aider financièrement les pays ACP producteurs de bananes qui ont été affectés par la diminution des droits de douanes sur les bananes venant des pays d'Amérique latine. Au contraire, l'aide de 190 millions d'euros à répartir entre 10 pays sur 4 ans me parait tout à fait justifiée. En revanche, je suis très préoccupé par la façon dont les pouvoirs du Parlement ont été niés tout au long des négociations sur ce texte. Alors que, depuis l'adoption du Traité de Lisbonne, le Parlement peut être mis sur un pied d'égalité avec le Conseil en matière de contrôle des compétences d'exécution de la Commission, celui-ci a exigé de n'avoir simplement qu'à informer le Parlement des mesures d'exécution qui seront prises suite à l'adoption de ce texte. Ce refus du Conseil de laisser le Parlement exercer son droit légitime de contrôle est absolument inacceptable. Pour dénoncer ce refus, et pour éviter de créer un précédent dans les négociations à venir en matière d'instruments financiers, je me suis opposé à l'adoption de ce texte par le Parlement.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), par écrit. – J'ai voté contre. Au-delà des aspects techniques et financiers visant à soutenir le secteur de la banane dans 10 pays ACP, il s'agissait, en rejetant ce rapport, de faire respecter les pouvoirs du Parlement européen. Après plusieurs mois de négociations tendues, je suis franchement déçe que mes collègues n'aient pas compris l'enjeu de ce vote, préférant sacrifier les droits de notre assemblée face aux menaces permanentes – et injustifiées – de la Commission et du Conseil. Alors que chaque jour, les citoyens européens ont un peu plus l'impression que la démocratie plie sous le joug des contraintes économiques, le Parlement européen leur aurait envoyé un signal positif en confortant les prérogatives qui sont les siennes depuis 2007 et en défendant celles qui le sont depuis l'application du Traité de Lisbonne. Le Parlement européen décide – au même titre que le Conseil – des choix stratégiques de financement de la coopération au développement et dispose d'un droit de regard démocratique. En adoptant ce rapport aujourd'hui, il a renoncé à exercer ces deux compétences suite aux fausses rumeurs répandues et au chantage exercé par la Commission et le Conseil.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Em Março de 2010, a Comissão Europeia (CE) apresentou a proposta que altera o Regulamento (CE) n.º 1905/2006 que institui um Instrumento de Financiamento da Cooperação para o Desenvolvimento, tendo como objectivo criar um programa de medidas de acompanhamento para o sector das bananas destinado aos principais países de África, das Caraíbas e do Pacífico (Países ACP) fornecedores de bananas.

Voto favoravelmente o presente relatório por incluir medidas que visam apoiar as alterações existentes a nível social e ambiental, estabelecer políticas de diversificação económica e estruturar investimentos com vista a aumentar a sua competitividade. Após ter sido aprovado em primeira leitura, foram realizados oito trílogos que resultaram no pacote de compromisso orçamentado em 190 milhões de euros e com a duração máxima de quatro anos (2010-2013).

 
  
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  Patrice Tirolien (S&D), par écrit. – Ce texte DCI/BAM balaye d'un revers de main le mandat qui avait été donné à l'équipe de négociation du Parlement: respecter l'esprit et la lettre du traité de Lisbonne, placer le Parlement au même niveau que le Conseil sur toutes les décisions de programmation concernant le choix des priorités stratégiques et les dotations financières, et ne pas créer de précédent négatif pour le Parlement avant les prochaines négociations sur les futurs instruments financiers d'aide extérieure 2014-2020. Avec l'application de l'article 291 du traité FUE pour les décisions stratégiques de programmation, le Parlement disposera donc d'un pouvoir de contrôle moindre encore qu'avec la procédure de comitologie en vigueur sous l'ancien traité. Tout cela est la conséquence d'un chantage honteux qu'a exercé le Conseil, qui menaçait de bloquer tout le paquet de mesures si le Parlement rejetait ne serait-ce qu'un seul des quatre textes soumis au vote. J'ai donc voté contre ce texte, car notre Parlement se devait de défendre ses droits prévus dans le traité de Lisbonne, tout en montrant que sa plénière restait souveraine face aux tentatives de déstabilisation du Conseil.

 
  
  

Report: Helmut Scholz (A7-0401/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, salientando que, relativamente a futuros instrumentos de financiamento, o PE insistirá em actos delegados e na igualdade de circunstâncias com o Conselho sempre que estejam envolvidas decisões estratégicas.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com o objectivo principal do ICD (Instrumento de Cooperação para o Desenvolvimento) de erradicar a pobreza através da consecução dos Objectivos de Desenvolvimento do Milénio. É do interesse comum continuar a aprofundar as relações com países que são simultaneamente países em desenvolvimento e parceiros importantes na economia mundial, como são o caso da Índia, da China, do Brasil e do México. Saliento a importância da segurança energética e da diplomacia pública para os interesses comunitários e para a erradicação da pobreza em regiões como a Ásia Central e o Médio Oriente.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − On 21 April 2009, the Commission adopted its proposal to amend Regulation No 1394/2006, which established financing instruments for cooperation with the industrialised and other high-income regions (ICI Regulation). This amendment expanded the regulation to also cooperate with developing countries in Asia, Central Asia, Latin America, the Middle East, as well as South Africa. However, this ICI Regulation does not provide a legal basis for financing these activities as they do not fulfil the criteria laid down by the Development Assistance Committee of the Organisation for Economic Cooperation and Development. The European Parliament made many improvements with its first and second readings of this bill in 2010 and 2011. Changes made include improvements to the EP’s programming and financing. Also, the Council and EP agreed to accept the four files (DCI, DCI/BAM, ICI+ and EIDHR) as a compromise package. This compromise enables the EU to strengthen its economic relations with developing countries, as well as with major emerging economies – like Mexico and China.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório porque considero que o PIP+ vai no sentido correcto, ao promover um reforço das relações da União Europeia com as economias em desenvolvimento. Numa altura em que a maior parte do crescimento económico mundial se produz nas economias em desenvolvimento, a defesa dos interesses europeus exige que a UE invista na sua diplomacia política, aposte em parcerias económicas e desenvolva uma crescente cooperação empresarial com os mercados emergentes. Só assim, poderá a UE vencer o desafio da globalização.

 
  
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  Göran Färm, Anna Hedh, Olle Ludvigsson, Marita Ulvskog och Åsa Westlund (S&D), skriftlig. − Vi svenska socialdemokrater har inget emot den ändrade ICI-förordningen i sig. Den ger en rättslig grund för finansiering av verksamhet som inte uppfyller de kriterier för offentligt utvecklingsbistånd som fastställts av OECD:s kommitté för utvecklingsbistånd och därför inte omfattas av förordningen om finansieringsinstrumentet för utvecklingssamarbete. Men vi stödjer inte att finansieringen av ICI+-instrumentet sker genom pengar ur budgeten för offentligt utvecklingsbistånd; 176 miljoner euro för perioden 2010–2013. Dessa pengar ska användas för den verksamhet som uppfyller kriterierna från OECD:s kommitté för utvecklingsbistånd.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. Tal como defendi na votação em primeira leitura (Outubro de 2010), considero fundamental que a Europa estabeleça relações fortes com certos actores regionais e globais, apoiando-os e estabelecendo laços políticos e económicos fortes. Relembro, muito em especial, dois países com os quais Portugal tem fortes laços históricos e afectivos, o Brasil e Angola, dois importantes actores globais, na América do Sul e em África, respectivamente, que a UE deve, cada vez mais, olhar como parceiros. Entretanto, com o agudizar da crise na Europa e com a boa performance que muitos dos países abrangidos por este instrumento têm tido, é ainda mais importante aprofundar as relações da União Europeia com os países em desenvolvimento que são, simultaneamente, grandes parceiros da economia mundial, como a China, o Brasil e o México, e com regiões como a Ásia Central e o Médio Oriente, a Ásia, a América Latina e, ainda, a África do Sul.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreço faz parte de um conjunto de quatro textos que foram aprovados num processo de conciliação entre o Parlamento Europeu e o Conselho. O projecto comum, aprovado pelo Comité de Conciliação, de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1934/2006, institui um instrumento de financiamento da cooperação com os países e territórios industrializados e outros de elevado rendimento (IPI) cujo objectivo é o alargamento deste instrumento de financiamento, de modo a incluir os países em desenvolvimento abrangidos pelo Regulamento (CE) n.º 1905/2006, nomeadamente países da Ásia, da Ásia Central, da América Latina, além do Iraque, Irão, Iémen e África do Sul. O acordo alcançado nesta matéria, além do apoio público ao desenvolvimento, permite à UE aprofundar o seu relacionamento com países em desenvolvimento como a Índia, o Brasil e a China, que desempenham um papel muito importante na economia mundial. Congratulo-me com a aprovação deste relatório, que votei favoravelmente, cujo fundo vai permitir reforçar a diplomacia pública e realizar acções de sensibilização, além de promover as parcerias económicas e a cooperação empresarial, potenciando, assim, o relacionamento entre os europeus e os cidadãos destes países.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Od roku 2007 Európska únia racionalizuje svoju geografickú spoluprácu s rozvojovými krajinami v Ázii, Strednej Ázii a Latinskej Amerike a s Irakom, Iránom, Jemenom a Južnou Afrikou v rámci nariadenia Európskeho parlamentu a Rady (ES) č. 1905/2006 z 18. decembra 2006, ktorým sa ustanovuje nástroj financovania rozvojovej spolupráce. EÚ má strategický záujem na posilňovaní rôznorodých väzieb s týmito krajinami, najmä v oblasti hospodárskej, obchodnej, akademickej a vedeckej výmeny, a i preto potrebuje finančný nástroj umožňujúci financovanie takýchto opatrení, ktoré pre svoju povahu nespĺňajú podmienky oficiálnej rozvojovej pomoci. Pre splnenie tohto účelu boli v rámci rozpočtových postupov v rokoch 2007 a 2008 vytvorené štyri prípravné akcie: obchodné a vedecké výmeny s Indiou, obchodné a vedecké výmeny s Čínou, spolupráca s krajinami Ázie so stredne veľkými príjmami a spolupráca s krajinami Latinskej Ameriky so stredne veľkými príjmami. Pri preskúmaní nariadenia bola zistená nejednotnosť v ustanoveniach, ktorými sa náklady týkajúce sa daní, ciel alebo iných poplatkov vylučujú ako neoprávnené. Kvôli jednotnosti je potrebné uviesť tieto ustanovenia do súladu s ostatnými nástrojmi a z toho dôvodu sa domnievam, že nariadenie (ES) č. 1934/2006 je žiaduce zodpovedajúcim spôsobom zmeniť a doplniť.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − 2009 m. balandžio 21 d. Komisija priėmė pasiūlymą dėl Reglamento, iš dalies keičiančio Reglamentą (EB) Nr. 1394/2006, nustatantį bendradarbiavimo su pramoninėmis ir kitomis dideles pajamas gaunančiomis šalimis ir teritorijomis finansavimo priemonę (priemonės reglamentas). Pasiūlymas pateiktas kaip išorės finansavimo priemonių laikotarpio vidurio peržiūros dalis. Pagrindinis tikslas – išplėsti priemonės reglamento taikymo sritį taip pat įtraukiant bendradarbiavimą su besivystančiomis šalimis, patenkančiomis į 2006 m. gruodžio 18 d. Reglamento (EB) Nr. 1905/2006, nustatančio vystomojo bendradarbiavimo finansinę priemonę dėl geografinio bendradarbiavimo su besivystančiomis Azijos, Vidurinės Azijos ir Lotynų Amerikos šalimis bei Iraku, Iranu, Jemenu ir Pietų Afrika, taikymo sritį. Iš dalies pakeistas priemonės reglamentas suteiks tinkamą teisinį pagrindą (finansavimo) veiklai, kuri neatitinka oficialios vystymosi pagalbos kriterijų, kuriuos nustato Ekonominio bendradarbiavimo ir plėtros organizacijos vystymosi pagalbos komitetas, ir kuri remiantis šiuo pagrindu nepatenka į priemonės reglamento taikymo sritį. Pritariau pasiūlymui, kadangi iš dalies pakeistas priemonės reglamentas padės toliau stiprinti santykius su šalimis, kurios tuo pačiu metu yra ir besivystančios šalys, ir svarbios partnerės pasaulinėje ekonomikoje, pvz., Kinija, Brazilija ir Meksika, taip pat su regionais, tokiais kaip Vidurinė Azija ir Artimieji Rytai, Azija, Lotynų Amerika bei Pietų Afrika.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted to support the outcome of the Conciliation Committee on the financial instrument for cooperation with industrialised countries.

 
  
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  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Sono convinto che questo accordo consentirà all'Unione europea un’importante estensione delle attività diverse dall'aiuto pubblico allo sviluppo a paesi come il Brasile o l’India, che sono al tempo stesso paesi in via di sviluppo ed economie emergenti in fortissima crescita. Il mio voto alla relazione Scholz è favorevole.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Instrumento de Cooperação para o Desenvolvimento (ICD) foi criado para a cooperação geográfica com países da Ásia, da Ásia Central e da América Latina e ainda com o Iraque, o Irão, o Iémen e a África do Sul a fim de erradicar a pobreza e cumprir os chamados Objectivos de Desenvolvimento do Milénio. É muito importante que a União Europeia aprofunde as relações com países em desenvolvimento e assuma um papel crescente na economia mundial. Temos que conseguir que o proposto assegure um financiamento estável para a cooperação no período compreendido entre 2010 e 2013, com a disponibilização de 176 milhões de euros.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai. Manau, kad yra tikslinga išplėsti reglamento taikymo sritį įtraukiant bendradarbiavimą su besivystančiomis šalimis. Pakeistas priemonės reglamentas sustiprins ES santykius su šalimis, kurios tuo pačiu metu yra ir besivystančios, ir svarbios partnerės pasaulinėje ekonomikoje, ypač Brazilija, Kinija, Meksika. Pažymėtina, kad šios šalys yra svarbios dvišalės partnerės ir daugiašalių forumų ir pasaulinio valdymo dalyvės. Be to, ES turi strateginį interesą su jomis vystyti įvairiapusius ryšius, ypač tokiose srityse kaip ekonomika, prekyba, akademinė sritis, verslas ir moksliniai mainai.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Gentili colleghi, ho votato in modo favorevole a questa relazione, poiché l'istituzione di uno strumento finanziario di cooperazione con paesi industrializzati e ad alto reddito, proposta presentata per aiutare paesi in Asia e in Sudamerica e lo Yemen, il Sudafrica e l'Iraq darà sicuramente risultati concreti, finanziando progetti che potranno essere portati a termine in maniera adeguata. Chiaramente quello che è opportuno fare è anche verificare l'efficacia e l'efficenza degli aiuti; è infatti opportuno che questi aiuti siano mirati e non cadano a pioggia e soprattutto non vadano a finanziare quei settori che comportano una concorrenza sleale con l'Unione Europea.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a presente resolução legislativa do Parlamento Europeu sobre o texto comum, aprovado pelo Comité de Conciliação, relativo à alteração do Regulamento do Conselho que institui um instrumento de financiamento para a cooperação com os países e territórios industrializados e outros de elevado rendimento. Faço-o por estar plenamente de acordo com os objectivos e prioridades que a Comissão aí reitera de erradicação da pobreza, incluindo a prossecução dos Objectivos de Desenvolvimento do Milénio, os quais apresenta como sendo os principais da sua política de cooperação para o desenvolvimento.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1394/2006 instituiu um instrumento de financiamento para a cooperação com países e territórios industrializados ou de elevado rendimento. Entretanto procurou-se alargar o seu âmbito de aplicação, de modo a abarcar países em desenvolvimento que, contudo, não satisfazem os critérios de determinação de Ajuda Pública ao Desenvolvimento, tal como definidos pela OCDE, mas que apresentam grande relevo para a política externa da União, como a China, o México ou o Brasil. Todavia, atendendo às divergências surgidas entre as instituições no decorrer do procedimento legislativo, foi constituído um Comité de Conciliação, tendo sido possível, após oito trílogos, alcançar um acordo final confirmado por troca de correspondência em 24 e 26 de Outubro de 2011. Por considerar esta iniciativa relevante para a acção externa comunitária, e tendo sido possível obter um acordo global entre as instituições, votei em sentido favorável.

 
  
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  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport car le financement communautaire prévu par le règlement tel que négocié avec le Conseil appuiera la coopération économique, financière, technique, culturelle et universitaire dans les pays partenaires. Il aura également pour effet de renforcer les liens économiques avec ces pays. Un autre point qui est important à mes yeux est le renforcement, via ce nouveau règlement, du rôle du Parlement : il sera enfin associé à la programmation, à l’évaluation et à la notification du programme. Il ne se contentera donc plus de se prononcer a posteriori mais pourra véritablement donner des orientations. C'est pourquoi je souhaite qu'il entre rapidement en vigueur.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A União Europeia instituiu o Instrumento de Cooperação para o Desenvolvimento (ICD) para a cooperação geográfica com países da Ásia, da Ásia Central e da América Latina e ainda com o Iraque, o Irão, o Iémen e a África do Sul, com o objectivo geral de erradicar a pobreza através da realização dos Objectivos de Desenvolvimento do Milénio.

Concordo com o presente relatório por considerar importante que a União Europeia aprofunde as relações com países em desenvolvimento e que assumem uma importância crescente na economia mundial. As propostas apresentadas visam assegurar um financiamento estável para a cooperação no período compreendido entre 2010 e 2013, nomeadamente através da disponibilização de 176 milhões de euros.

Por fim, considero extremamente positivo que a proposta contenha princípios de gestão estratégica que permitirão optimizar o desenvolvimento do ICD, nomeadamente a definição de objectivos, prioridades temáticas, repartição financeira indicativa e resultados esperados.

 
  
  

Report: Kinga Gál, Barbara Lochbihler (A7-0404/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório pela importância que a UE deve manter no domínio da promoção dos direitos humanos fundamentais, da liberdade e da democracia. Aliás, todos os acordos económicos e comerciais assinados pela União Europeia com países terceiros devem continuar a ter em consideração o respeito que esses Estados manifestam pelos direitos humanos. Tendo em conta que a UE é um território modelo, cabe-nos, portanto, também a responsabilidade de difundir esse padrão de respeito pelos direitos humanos e, como tal, necessitamos dos meios financeiros adequados para executarmos programas e projectos com esse intuito.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com o acordo alcançado na conciliação que reforça a posição negocial do Parlamento Europeu, nomeadamente no que diz respeito a futuros instrumentos financeiros no domínio das relações externas. Votei favoravelmente por considerar que este acordo permite ultrapassar obstáculos à aplicação do Instrumento de Financiamento da Cooperação para o Desenvolvimento (ICD) e do Instrumento Financeiro para a Promoção da Democracia e dos Direitos Humanos a nível Mundial (IEDDH). O IEDDH, juntamente com o ICD, é o único instrumento de acção externa que não prevê qualquer excepção ao princípio da não elegibilidade da UE para financiamento dos custos relacionados com taxas, direitos e outros encargos.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − On 21 April 2009, the Commission adopted a proposal amending Regulation No 1889/2006 that established a financing instrument for the promotion of democracy and human rights worldwide. In this package the European Instrument for Democracy and Human Rights (EIDHR), which is an instrument that can grant aid where no established development cooperation exists, was also discussed. The EIDHR and the Development Cooperation Instrument (DCI) are the only measures that do not have an exception to the principle of non-eligibility for EU funding. This kind of flexibility is essential to the operation of EIDHR and DCI, which is why the Commission has proposed to adopt the words ‘in principle’ in Article 13, paragraph 6. The European Parliament has further amended this legislation by harmonising the EIDHR and DCI and by introducing a measure for the adoption of multiannual cooperation programmes and strategy papers. Upon the second reading, the Parliament and Commission agreed that the four files (DCI, DCI/BAM, ICI+ and EIDHR) would be accepted as a compromise package and would remain unchanged until 2013. I therefore support the rapporteur and this finalised package.

 
  
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  Carlos Coelho (PPE), por escrito. A revisão do Regulamento que institui um Instrumento Europeu para a Promoção da Democracia e os Direitos do Homem, a nível mundial, afigurou-se necessária devido à falta de flexibilidade que o caracterizava, uma vez que este instrumento de acção externa não prevê qualquer excepção ao princípio da não elegibilidade para financiamento da UE dos custos relacionados com taxas, direitos e outros encargos, o que pode dificultar extremamente a boa execução dos programas e projectos financiados pela ajuda externa. A revisão deste instrumento foi integrada num pacote que integra quatro instrumentos de acção externa. Na sequência de intensas negociações entre o Conselho e o PE, conseguiu-se finalmente alcançar um acordo político.

Considero bastante positivo o resultado global alcançado na conciliação, que prevê, basicamente, que relativamente a importantes decisões estratégicas, como é o caso dos objectivos, das prioridades, da repartição financeira indicativa e dos resultados esperados, a decisão deve ser tomada conjuntamente pelo Conselho e pelo PE, em co-decisão. É igualmente melhorada a posição do PE no que diz respeito aos actos delegados, sendo de aplaudir o facto de as duas instituições terem chegado a acordo numa declaração comum que delineia a utilização de actos delegados no domínio das relações externas no que diz respeito a futuros instrumentos financeiros.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre o instrumento financeiro para a promoção da democracia e dos direitos humanos a nível mundial, tendo em conta a importância destes fundos para quem deles beneficia e porque considero o compromisso alcançado nas negociações com o Conselho positivo.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. O Instrumento Europeu para a Democracia e os Direitos do Homem (IEDDH) é um dos principais instrumentos de financiamento externo da União Europeia. Este não prevê excepção ao princípio da não elegibilidade para financiamento da UE dos custos relacionados com taxas, direitos e outros encargos. A flexibilidade neste tocante, é importante atendendo a que uma excessiva rigidez poderá pôr em questão as acções financiadas ou a financiar. A Comissão pretende alterar esse estado de coisas, o que me parece adequado ao fim deste instrumento financeiro.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A União Europeia é uma referência mundial no tocante ao funcionamento da democracia – para o bem e para o mal – e à defesa intransigente dos Direitos do Homem. Por isso aprovou a Carta dos Direitos Fundamentais, vinculativa para todos os Estados-Membros, e ergue a sua voz na luta contra a pena de morte e todos os tratamentos desumanos. O relatório em apreço sobre o Instrumento Europeu para a Democracia e os Direitos do Homem (IEDDH) faz parte de um conjunto de quatro textos que foram aprovados num processo de conciliação entre o Parlamento Europeu e o Conselho. O projecto comum, aprovado pelo Comité de Conciliação, de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1889/2006, institui um instrumento financeiro para a promoção da democracia e dos direitos humanos a nível mundial. Congratulo-me com a aprovação deste relatório, que votei favoravelmente, pois precisamos de continuar a defender os direitos humanos nos países onde são violados. Daí a necessidade de darmos protecção aos activistas e às ONG, pois não podemos admitir que alguns Estados usem os impostos para perturbar o trabalho dos defensores dos Direitos Fundamentais do Homem.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Komisia prijala návrh nariadenia, ktorým sa mení a dopĺňa nariadenia (ES) č. 1889/2006 o zavedení nástroja financovania na podporu demokracie a ľudských práv vo svete, 21. apríla 2009. Európsky nástroj pre demokraciu a ľudské práva (EIDHR) je jedným z nástrojov vonkajšieho financovania, ktorých sa balík týka. EIDHR a nástroj financovania rozvojovej spolupráce sú jedinými finančnými nástrojmi EÚ pre vonkajšiu činnosť, v ktorých sa neustanovuje výnimka zo zásady, na základe ktorej nie sú náklady súvisiace s daňami, clami a inými poplatkami oprávnené na financovanie z prostriedkov EÚ. Vo všetkých ostatných nástrojoch v tejto oblasti sa v jednotlivých prípadoch umožňuje financovanie týchto nákladov v záujme riadneho vykonávania programov a projektov. Táto flexibilita je dôležitá, pretože nepružné formulovanie nástrojov EIDHR a DCI (nástroj financovania rozvojovej spolupráce) môže veľmi sťažovať financovanie činnosti prostredníctvom vonkajšej pomoci. Cieľom návrhu Komisie je zosúladiť príslušné ustanovenie s ostatnými nástrojmi rozvojovej pomoci.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Europos demokratijos ir žmogaus teisių rėmimo priemonė ir vystomojo bendradarbiavimo finansinė priemonė yra vienintelės priemonės išorės veiksmams, kuriose nenumatyta principo, kuriuo remiantis su mokesčiais, muitais ir kitomis rinkliavomis susijusios išlaidos neatitinka ES finansavimo reikalavimų, išimtis. Taikant visas kitas priemones šioje srityje sudaroma galimybė konkrečiais atvejais leisti lanksčiai finansuoti šias išlaidas siekiant tinkamai įgyvendinti programas ir projektus. Pritariau pasiūlymui, kadangi toks lankstumas yra būtinas, nes dėl Europos demokratijos ir žmogaus teisių rėmimo priemonėje ir vystomojo bendradarbiavimo finansinėje priemonėje nustatytos griežtos formuluotės gali būti labai sunku įgyvendinti iš išorės pagalbos finansuojamus veiksmus.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, la proposta delle presente relazione, che punta ad una maggiore flessibilità per gli strumenti finanziari su una promozione della democrazia e dei diritti umani nel mondo, mi trova favorevole. Si tratta di strumenti finanziari importanti e la loro approvazione come pacchetto che comprende il DCI, il DCI/MAB, l´ICI+ e il EIDHR, è stata una condizione necessaria per proseguire nello snellimento delle procedure volta ad acquisire tali strumenti finanziari gestendoli in un'unica soluzione che ne renda anche più omologabili gli iter burocratici. La conciliazione su un tema particolarmente delicato, come quello degli strumenti finanziari per la promozione della democrazia e dei diritti umani nel mondo, è un segno importante e tangibile della volontà codecisionale delle istituzioni europee di garantire l'utilizzo di tali strumenti in maniera uniforme unitamente ad una loro azione più efficace e meno difficoltosa

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted to back the work of the Conciliation Committee on this important instrument to promote democracy and human rights.

 
  
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  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto alla relazione della collega Lochbihler è favorevole. Una maggiore flessibilità dell'EIDHR e per la cooperazione allo sviluppo sono una priorità assoluta se abbiamo davvero l’intenzione di costruire una politica estera credibile così come previsto dal Trattato di Lisbona.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. A falta de flexibilidade do regulamento que institui um Instrumento Europeu para a promoção da Democracia e os Direitos do Homem a nível mundial levou à sua revisão. Este instrumento de acção externa não prevê qualquer excepção ao princípio da não elegibilidade para financiamento da UE dos custos relacionados com taxas, direitos e outros encargos, o que pode dificultar a boa execução dos programas e projectos por ela financiados. Foi também importante o consenso encontrado entre o Conselho e o PE no que se refere às questões da co-decisão.

 
  
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  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado en contra de este instrumento, porque aunque entiendo que estamos votando sobre el procedimiento de conciliación, por el que el PE demanda tener competencias de control sobre el mismo, no se nos puede escapar el contenido del instrumento. Siempre he sido muy crítico con este instrumento, ya que la UE ha usado y usa el tema de los derechos humanos para practicar política de injerencia en terceros países. Con este instrumento, la UE puede financiar a partidos políticos, fundaciones e incluso personas individuales en aquellos países terceros países que quiera, sin necesidad de autorización del país destinatario. Así hemos podido comprobar cómo se ha utilizado desde el 2006, año en que fue creado, para financiar a grupos desestabilizadores en ciertos países de América Latina.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kadangi Europos demokratijos ir žmogaus teisių rėmimo visame pasaulyje finansavimo priemonei būtina suteikti lankstumą. Šiuo metu yra taikomos labai griežtos formuluotės dėl to kyla sunkumų įgyvendinat iš išorės pagalbos finansuojamos veiksmus. Taigi, kad ši priemonės būtų efektyviai įgyvendinta ir pasiektų tikslą, turi būti sudarytos galimybės konkrečiais atvejais leisti lanksčiau finansuoti išlaidas, susijusias su mokesčiais, muitais ir kitomis rinkliavomis, kurios neatitinka ES finansavimo reikalavimų.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, esportare e promuovere la democrazia e i diritti umani nel mondo è un dovere di noi tutti. Il fatto che venga incrementato lo strumento finanziario per la propagazione di questi valori è sicuramente uno dei metodi più idonei allo sviluppo e a far sì che i valori in cui crediamo siano sostenuti e supportati. Siamo in un'epoca nella quale è necessario far sì che tutte le ingiustizie che hanno caratterizzato il passato e la storia del nostro mondo vengano sorpassate da nuovi valori comuni, basati sulla giustizia e sulla democrazia.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O instrumento financeiro para a promoção da democracia e dos direitos humanos a nível mundial é um dos instrumentos disponíveis para a política externa da União. O presente instrumento, juntamente com outros de política externa, foi negociado num designado pacote legislativo. Pretendia-se, em conjunto, obter um maior poder de escrutínio por parte do PE. Em sede de conciliação chegou-se a uma Declaração Comum do Parlamento Europeu e do Conselho relativa à utilização de actos delegados no domínio das relações externas no que respeita aos futuros instrumentos financeiros, o que reforça a posição negocial do Parlamento Europeu no sentido da inclusão dos actos delegados nos novos instrumentos. A importância deste acordo é determinante para a democraticidade destes processos de financiamento.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1899/2006 instituiu um instrumento de financiamento para a promoção da democracia e dos direitos humanos a nível mundial, tendo sido objecto, recentemente, de um procedimento de revisão que visa instituir critérios mais flexíveis de atribuição de ajuda financeira.

Todavia, atendendo às divergências surgidas entre as instituições no decorrer do procedimento legislativo, foi constituído um Comité de Conciliação, tendo sido possível, após oito trílogos, alcançar um acordo final confirmado por troca de correspondência em 24 e 26 de Outubro de 2011. Por considerar esta iniciativa relevante para a acção externa comunitária, e tendo sido possível obter um acordo global entre as instituições, votei-a em sentido favorável.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The Commission adopted its proposal for a Regulation amending Regulation No 1889/2006 on establishing a financing instrument for the promotion of democracy and human rights worldwide on 21 April 2009. The European Instrument for Democracy and Human Rights (EIDHR) is one of the external financing instruments that are dealt with in a package. The EIDHR together with the Development Cooperation Instrument (DCI) are the only instruments for external action not providing an exception to the principle of the non-eligibility for EU funding of costs related to taxes, duties and other charges. All the other instruments in this area allow for flexibility to accept, on a case by case basis, these costs to be financed in the interest of a proper implementation of programmes and projects. Such flexibility is essential as the rigid formulation of the EIDHR and DCI instruments may make action financed by external aid extremely difficult. The Commission proposal intends to align the relevant provision with the other instruments by adding the words ‘in principle’ in Article 13, paragraph 6.

 
  
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  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση των Kinga Gál και Barbara Lochbihler διότι θεωρώ ότι το ευρωπαϊκό μέσο για τη δημοκρατία και τα δικαιώματα του ανθρώπου (EIDHR) είναι ένα από τα οικονομικά μέσα εξωτερικής δράσης για την προαγωγή της δημοκρατίας και των δικαιωμάτων του ανθρώπου παγκοσμίως. Είναι πολύ σημαντικό, σε μια περίοδο οικονομικής κρίσης στην οποία οι ευρωπαϊκές κοινωνίες ταλανίζονται από τα οικονομικά χρέη, να υπάρχει ένα χρηματοδοτικό μέσο ενίσχυσης που σε δύσκολές περιστάσεις θα ενισχύει τις εγχώριες αγορές και εν συνεχεία ολόκληρη την ευρωζώνη.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Entre os vários instrumentos financeiros utilizados no âmbito da cooperação externa da União Europeia foram detectadas algumas incoerências no que respeita à elegibilidade para financiamento comunitário dos custos relativos a imposições, direitos e outros encargos, sendo necessário clarificar os procedimentos a adoptar.

Voto favoravelmente o presente relatório por concordar que o apoio comunitário não deve poder, em princípio, ser utilizado para o pagamento de impostos, direitos ou encargos nos países beneficiários.

 
  
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  Marina Yannakoudakis (ECR), in writing. − I was pleased to vote for this report because I believe that the proliferation of democracy and human rights has been one of the successes of the European Union. However, when funding democracy and human rights projects in third countries, the EU must ensure not only that taxpayers’ money is not wasted but also that the projects are meeting their objectives. A recent case of a democracy and human rights project in Afghanistan involving one of my London constituents has highlighted the need to manage such projects better and to ensure value-for-money for citizens. The EU office in Afghanistan paid my constituent EUR 70 000 to make a documentary on the plight of women who have been raped or beaten and then imprisoned under the country’s justice system. These unreasonable punishments and discrimination against women were highlighted in my constituent’s film In-Justice. And yet the EU Delegation refuses to release this film. My constituent wishes to reach an agreement with the EU Delegation in order to tell the story of these mistreated and persecuted women. I call on the EU to reach a solution so that the film can be released or return the money it has wasted to the taxpayer.

 
  
  

Report: Gay Mitchell (A7-0402/2011)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório. A União Europeia é a instituição no mundo que mais apoia o desenvolvimento dos países que necessitam de atingir níveis de progresso mais avançados. É importante que a Europa continue a ser uma referência nesse domínio, pois a solidariedade entre os povos é uma das marcas sociais que deve continuar a integrar o código genético da UE. A UE deve apoiar um desenvolvimento sustentável e a execução dos programas de apoio deve ser o mais transparente possível.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Dans le cadre de la politique de coopération au développement, l’UE a mis en place un instrument financier pour la période 2007-2013 pour venir en aide aux pays en voie de développement. Cet instrument contribue à la réalisation des « objectifs pour le millénaire ». Je suis d’accord sur le but de développement poursuivi par cet instrument et tiens à rappeler que le Traité de Lisbonne place le Parlement européen sur un pied d’égalité avec le Conseil concernant l’approbation des priorités stratégiques dans la programmation des fonds destinés à la coopération. J’ai donc voté en faveur du rapport Mitchell.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente este pacote de compromisso por entender que as instituições europeias têm vindo a trabalhar no sentido de clarificar o financiamento comunitário, tendo decidido, nomeadamente, que os apoios comunitários atribuídos não podem ser utilizados para o pagamento de impostos, direitos ou encargos nos países beneficiários.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − On 15 February 2011 a constituent meeting of the EP delegation to the Conciliation Committee was held in Strasbourg where the EP delegation discussed four files as a package (DCI, DCI/BAM, ICI+ and EIDHR). It was agreed that these files will remain unchanged until 2013. The Parliament accepted this package as a compromise with the Council as not much more could be implemented that would improve the DCI/BAM instrument. I agree with the rapporteur in that the Parliament must insist on the use of delegated acts whenever political decisions are made on financing and programming with regard to DCI, DCI/BAM, ICI+ and EIDHR.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre o instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento, tendo em conta a importância destes fundos para quem deles beneficia e porque considero positivo o compromisso alcançado nas negociações com o Conselho.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreço, elaborado por Gay Mitchel, faz parte de um conjunto de quatro textos que foram aprovados num processo de conciliação algo polémico no que respeita à co-decisão entre o Parlamento Europeu e o Conselho. O projecto comum, aprovado pelo Comité de Conciliação, de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1905/2006, institui um instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento (ICD). Num quadro financeiro apertado, como aquele em que nos encontramos devido à crise económica e financeira, as dotações destinadas à cooperação para o desenvolvimento não são as ideais para apoiar mais países, mais estudantes e implementar medidas de luta contra a pobreza e a exclusão social. Congratulo-me com a aprovação deste relatório, que votei favoravelmente, pois é fundamental continuarmos a trabalhar para erradicar a pobreza, indo de encontro aos Objectivos do Milénio (ODM) e da Estratégia Europa 2020. Além disso, é importante que estes fundos motivem os povos para respeitarem os Direitos do Homem, cumprirem as regras definidas pela Organização Internacional do Trabalho (OIT) e contribuírem para a redução do CO2 através do combate às alterações climáticas.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Do processo de conciliação saiu um recuo do Parlamento face às posições do Conselho. O relatório é crítico face à posição do Conselho, mas aceita-a, em nome do compromisso, com a condição de este processo não constituir um precedente para o futuro. Não menosprezamos esta discussão em torno dos actos delegados, que se vem arrastando já desde o início da discussão deste relatório. Mas na discussão sobre o Instrumento Financeiro da Cooperação para o Desenvolvimento (ICD) está em jogo mais do que esta questão.

Concretamente, porque os instrumentos financeiros são indissociáveis dos objectivos políticos que servem, é necessário aprofundar a reflexão sobre uma questão de fundo: a da orientação imprimida à política de cooperação e de ajuda ao desenvolvimento da UE. E aqui há não apenas aspectos quantitativos a ter em conta, relativos ao montante do financiamento - que tarda em atingir os compromissos assumidos - mas também os, não menos importantes, aspectos qualitativos. Entre outros aspectos, pelo seu carácter exemplar, importa, mais uma vez, denunciar a forma como a Comissão tem procurado impor aos países em desenvolvimento, apesar das muitas resistências da parte destes, acordos de livre comércio (os chamados APE), aos quais chega a condicionar, explícita ou implicitamente, parte da ajuda presente e futura, num acto de inaceitável chantagem.

 
  
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  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Do processo de conciliação saiu um recuo do Parlamento Europeu face às posições do Conselho. O relatório é crítico face à posição do Conselho, mas aceita-a, em nome do compromisso, com a condição de este processo não constituir um precedente para o futuro. Não menosprezamos esta discussão em torno dos actos delegados, que se vem arrastando já desde o início da discussão deste relatório. Mas na discussão sobre o Instrumento Financeiro da Cooperação para o Desenvolvimento (ICD) está em jogo mais do que esta questão.

Concretamente, porque os instrumentos financeiros são indissociáveis dos objectivos políticos que servem, é necessário aprofundar a reflexão sobre uma questão de fundo: a da orientação imprimida à política de cooperação e de ajuda ao desenvolvimento da UE. E aqui há não apenas aspectos quantitativos a ter em conta, relativos ao montante do financiamento - que tarda em atingir os compromissos assumidos - mas também os, não menos importantes, aspectos qualitativos. Entre outros aspectos, pelo seu carácter exemplar, importa, mais vez, denunciar a forma como a Comissão tem procurado impor aos países em desenvolvimento, apesar das muitas resistências destes, acordos de livre comércio (os chamados APE), aos quais chega a condicionar, explícita ou implicitamente, parte da ajuda presente e futura.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Po hlasovaní v druhom čítaní 3. februára a vzhľadom na politickú vôľu čo najskôr uzavrieť zmierovacie konanie sa 15. februára 2011 v Štrasburgu konala ustanovujúca schôdza delegácie EP v Zmierovacom výbore. Delegácia EP sa rozhodla rokovať o príslušných štyroch okruhoch ako o balíku (nástroj financovania rozvojovej spolupráce (DCI), nástroj financovania rozvojovej spolupráce/sprievodné opatrenia týkajúce sa banánov (DCI/BAM), nástroj financovania spolupráce s industrializovanými krajinami a územiami a inými krajinami a územiami s vysokými príjmami (ICI+) a nástroj financovania na podporu demokracie a ľudských práv vo svete (EIDHR)). Pri hodnotení v polovici trvania DCI a EIDHR bolo dohodnuté, že tieto nástroje zostanú nezmenené, pretože sa do roku 2013 neplánujú žiadne nové strategické dokumenty. Európsky parlament vyhlasuje, že v duchu kompromisu je pripravený prijať kompromisný balík, keďže trvanie súčasného nástroja sa pomaly končí. Vyjadruje poľutovanie, že nebolo možné ďalej zlepšiť text nástroja financovania rozvojovej spolupráce/balíka sprievodných opatrení týkajúcich sa banánov (DCI/BAM), najmä v súvislosti s úlohou Parlamentu v strategických rozhodnutiach, kde je mimoriadne dôležité rovnocenné postavenie spoluzákonodarcov. V súlade s kritériami určenými v článku 290 ods. 1 bude Európsky parlament trvať na využití delegovaných aktov vždy v prípadoch, keď ide o strategické politické rozhodnutia o financovaní a plánovaní v súvislosti s týmito nástrojmi.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, nes Europos Parlamentas pareiškė, kad yra pasirengęs pritarti kompromisiniam paketui remdamasis kompromiso dvasia, nes likęs esamų priemonių galiojimo laikas gana trumpas. Apgailestaujama, kad buvo neįmanoma toliau tobulinti vystomojo bendradarbiavimo finansinės priemonės bananų sektoriaus papildomųjų priemonių teksto, ypač atsižvelgiant į Europos Parlamento vaidmenį priimant strateginius sprendimus, kai visiems teisės aktų leidėjams būtina užtikrinti vienodas sąlygas. Šis rezultatas neturi tapti precedentu būsimoms deryboms dėl išorinių finansinių priemonių, taikytinų po 2013 m. Europos Parlamentas, laikydamasis 290 straipsnio 1 dalyje nustatytų kriterijų, turėtų raginti naudotis deleguotaisiais aktais tais atvejais, kai reikės priimti strateginius politinius sprendimus dėl minėtųjų priemonių finansavimo ir programavimo. Taip pažymėtina, kad Delegacija rekomendavo laikytis požiūrio dėl paketo ir Parlamentui patvirtinti per trečiąjį svarstymą bendrą tekstą.