Kazalo 
 Prejšnje 
 Naslednje 
 Celotno besedilo 
Postopek : 2011/2115(INI)
Potek postopka na zasedanju
Potek postopka za dokument :

Predložena besedila :

A7-0365/2011

Razprave :

PV 12/12/2011 - 19
CRE 12/12/2011 - 19

Glasovanja :

PV 13/12/2011 - 6.19
CRE 13/12/2011 - 6.19
Obrazložitev glasovanja
Obrazložitev glasovanja

Sprejeta besedila :

P7_TA(2011)0565

Dobesedni zapisi razprav
Torek, 13. december 2011 - Strasbourg Pregledana izdaja

7. Obrazložitev glasovanja
Video posnetki govorov
Zapisnik
 

Προφορικές αιτιολογήσεις ψήφου

 
  
  

Έκθεση: Reimer Böge (A7-0433/2011)

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signora Presidente, a seguito del terremoto che ha colpito la regione di Murcia, in Spagna, nel maggio scorso e le alluvioni che hanno colpito le regioni venete alla fine di ottobre-inizio novembre 2010, gli Stati colpiti in questione hanno fatto richiesta di accedere al Fondo di solidarietà dell'Unione.

Nel caso di specie, per quanto riguarda la regione Veneto, una regione del mio paese, l'Italia, la Commissione ha riconosciuto come eleggibili 676,357 milioni di euro di danni diretti, a fronte dei quali viene proposto un aiuto da parte del Fondo di solidarietà di 17 milioni di euro. Questi si sommano ai 21 proposti per la Spagna, per uno storno totale di bilancio che ammonta a 37,9 milioni di euro.

Mi rallegro per questa prova di solidarietà dell'Unione europea, che ancora una volta si è mobilitata nell'interesse di uno Stato membro – in questo caso del mio paese – e di una regione, il Veneto, al quale sono particolarmente personalmente legato e che aveva avviato l'istruttoria ed è ora beneficiario della mobilitazione del Fondo di solidarietà deliberata dalla Commissione.

Oltre a questo impegno finanziario, vi è stato anche il massimo sostegno dell'intera delegazione italiana ai cittadini del Veneto, ai quali rinnoviamo il nostro messaggio di solidarietà e vicinanza per quanto occorso.

 
  
MPphoto
 
 

  Diane Dodds (NI). - Madam President, I want to express my disappointment at additional money being forwarded in the 2013 budget process yet again to the very expensive ITER project. We are in a situation where this project will only start producing its first power in 2026 – 15 years from now – and yet we continue to spend money while failing to deal with the financial crisis that Europe and the eurozone are now experiencing.

 
  
  

Έκθεση: Birgit Sippel (A7-0408/2011)

 
  
MPphoto
 

  Erminia Mazzoni (PPE). - Signora Presidente, ho votato questa proposta di direttiva con grande convinzione. Credo che l'iter che ha contrassegnato l'approdo di oggi sia da segnalare.

Questo documento ha impegnato la Commissione, il Parlamento e il Consiglio già dal lontano 2004, nel corso degli anni successivi ci sono stati momenti di stop and go, motivati dalla resistenza di molti Stati che temevano l'invasione e la sottrazione di competenze in un settore molto delicato quale quello del diritto processuale penale.

Ritengo che, con questo passaggio, oggi si sia fatto un passo avanti, non tanto coraggioso come quello proposto dalla Commissione nel 2004, comunque significativo, apprezzabile e auspicabile per il futuro evolversi della Road map, stabilita anche nel programma di Stoccolma votato nel 2009.

 
  
MPphoto
 

  Jim Higgins (PPE). - Madam President, it gives me great pleasure to support this report on the right to information in criminal proceedings. I think it is vitally important to ensure that common minimum standards in criminal proceedings are in place. It is essential to grant EU citizens fundamental rights and help overcome the difficulties encountered in the implementation of the principle of mutual recognition. This is one of the key elements, founding principles and cornerstones of the European Union law. This report will certainly help increase trust between judicial authorities and it is very welcome indeed.

What I have to say is that we must work collectively so that we have common minimum standards as regards the right to information in criminal proceedings right throughout the European Union. Again, it gives me great pleasure to support this particular report. Well done to the rapporteur!

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signora Presidente, sostengo con convinzione l'iniziativa destinata a rafforzare la sfera dei diritti difensivi nei procedimenti penali all'interno dell'Unione europea, causa per cui il mio paese ha collaborato attivamente in seno al Consiglio per giungere a una rapida approvazione dello strumento.

L'obiettivo della direttiva è stabilire norme relative al diritto degli indagati e degli imputati di essere informati sui loro diritti e sull'accusa nell'ambito dei procedimenti penali. La disciplina della direttiva dovrebbe applicarsi a chiunque sia messo a conoscenza dalle autorità competenti di uno Stato membro di essere indagato o imputato fino alla conclusione del procedimento. Il diritto generale di tutti gli indagati e gli imputati in procedimenti penali è quello di essere informati, oralmente o per iscritto, circa i diritti processuali pertinenti il prima possibile dall'inizio del procedimento.

Alla fine di un difficile e serrato confronto in sede di trilogo con Consiglio e Commissione è stato raggiunto l'accordo sul testo di compromesso, che dovrebbe garantire l'adozione della direttiva in tempi rapidi.

 
  
MPphoto
 

  Kay Swinburne (ECR). - Madam President, I have voted in favour of the report on the right to information in criminal proceedings as I support the need to guarantee a consistency in basic rights for those who are arrested across the EU.

This is particularly important with the increased element of cross-border cooperation under the European arrest warrant. It is vitally important that the accused is made aware of having committed a criminal offence by official notification, and they should be fully aware of the relevant procedural rights as soon as possible, which has not always been the case for some British citizens who have been arrested under the European arrest warrant of late.

It is also crucial for the arrested person to keep the letter of rights throughout their time of detention and this information should be presented in simple and accessible language. I would therefore welcome the proposed directive’s intention to raise the standards in some Member States to a common basic standard which is already operational, if not exceeded, in the majority of Member States, including my own.

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Záborská (PPE). - Každý, kto je podozrivý alebo obvinený zo spáchania trestného činu, musí byť informovaný o svojich právach a jeho práva musia byť dodržané. Len tak je možné zaručiť rovnosť pred zákonom a výkon spravodlivosti. Táto rovnosť rovnako ako právo na spravodlivý proces sú aj dnes zaručené v celej EÚ. Séria smerníc, ku ktorej táto smernica patrí, stanovuje minimálny štandard informovanosti v trestnom konaní. Majú za cieľ uľahčiť uplatňovanie týchto práv. Je to potrebné, lebo dnes máme slobodu pohybu, slobodu usadiť sa a pracovať v ktoromkoľvek štáte a spôsob uplatňovania spravodlivosti sa v jednotlivých štátoch líši. Aj pri slobode pohybu musia byť zaručené základné práva, preto som podporila predloženú správu.

 
  
  

Σύσταση για τη δεύτερη ανάγνωση: Teresa Jiménez-Becerril Barrio, Carmen Romero López (A7-0435/2011)

 
  
MPphoto
 

  Raffaele Baldassarre (PPE). - Signora Presidente, ho votato a favore di questa direttiva, che implementa misure necessarie per la tutela della vita e delle libertà delle vittime di reati.

Un esempio: in base ad alcune stime, in Europa risiedono circa centomila donne che beneficiano di ordini di protezione. L'efficacia di tale misura è però attualmente limitata al territorio che le ha adottate o in cui vivono, ne risulta un vuoto legislativo che questa direttiva colma attraverso un reciproco riconoscimento delle decisioni di misure di protezione nell'ambito della cooperazione giudiziaria penale.

Lo strumento di prossima introduzione garantirà, infatti, che un ordine di protezione emesso in un paese venga riconosciuto automaticamente negli Stati membri in cui si reca la vittima. Si tratta di un risultato estremamente importante, che aiuta concretamente a costruire uno spazio dell'Unione europea di libertà, sicurezza e giustizia, come previsto dal Trattato.

 
  
MPphoto
 

  Erminia Mazzoni (PPE). - Signora Presidente, ho votato a favore di questa proposta di direttiva.

Il testo, elaborato grazie al lavoro delle colleghe Barrio e López è sicuramente apprezzabile, come già ricordato dal collega Baldassarre, la proposta di direttiva introduce uno strumento teso a garantire una tutela europea all'incolumità di ciascuno.

Questo strumento sarà particolarmente utile per le donne, molto spesso minacciate da atti di violenza e tutelate attraverso strumenti che ciascuno Stato membro mette a disposizione. A partire da oggi non sussisterà più il limite del confine geografico dello Stato membro, ma queste persone – le donne, in particolare – potranno essere e sentirsi garantite in ogni parte dell'Unione europea.

L'atto adottato oggi attraverso un voto corale cha abbiamo dato rappresenta un passaggio significativo nell'ambito della cooperazione giudiziaria, anche se sono convinta si possa fare ancora di più in futuro.

 
  
MPphoto
 

  Anna Maria Corazza Bildt (PPE). - Madam President, I supported and was actively engaged in adopting the European protection order because it is truly a breakthrough; a concrete legislative measure to support and to protect victims of domestic violence. Today we are sending a reassuring message to thousands of women who fear for their lives and flee for their lives across borders. They will enjoy an area of safety in 12 Member States at least, and I do hope that we will move forward to 27 Member States.

I think this is also a very significant step forward in ensuring what the Stockholm Programme was calling for: a true area of freedom and security for our citizens where they can move freely without fearing for their lives.

 
  
MPphoto
 

  Peter Jahr (PPE). - Frau Präsidentin! Auch ich habe dieser Richtlinie sehr gerne zugestimmt, weil sie ein richtiger Schritt in die richtige Richtung ist, weil sie insgesamt auch Rechtssicherheit bedeutet, vor allen Dingen auch Rechtssicherheit von Opfern, die manchmal das Heimatland verlassen, um woanders Schutz zu finden. Es müssen ganz einfach dort dieselben Schutzregeln gelten wie in dem Herkunftsland.

Ich finde es auch interessant, dass dieser Vorschlag auf einer von 12 Mitgliedstaaten eingebrachten gemeinsamen Initiative beruht. Damit ist erstmals eine Initiative der Mitgliedstaaten das ordentliche Gesetzgebungsverfahren, und es beruht auf dem Vertrag von Lissabon. Wir haben damit auch gezeigt, dass dieses Instrument funktioniert. Ich wünsche mir zum Abschluss auch, dass wir diese Rechtsharmonisierung fortsetzen und dass wir zum Schluss auch in der Europäischen Union insgesamt – also in der Europäischen Union der 27 Mitgliedstaaten – diese Richtlinie ausweiten dürfen.

 
  
MPphoto
 

  Jim Higgins (PPE). - Madam President, I – like the other Members who have spoken – welcome the European protection order. I think it is an excellent initiative which will ensure that measures for victims’ protection will extend from one Member State to another, because the problem is that at present protection orders stop at our borders, leaving the victim defenceless.

The EPO marks a huge step forward in victims’ rights as a strong instrument which will provide a safer haven for victims of violence across Member States’ borders, particularly women. Over 100 000 women in the EU are covered by protective measures at present. However, the EPO is not nearly as effective as it might have been.

In December 2010 I raised my objection to the Council’s blocking minority argument against the inclusion of civil law measures in the EPO. I had previously outlined that both the Council and the Parliament’s Legal Service found that the legal basis was adequate, a position which was unanimously supported by the Committee on Legal Affairs. I sincerely regret that today’s compromise excludes all civil measures. I hope that Ireland will soon be able to adopt the measure that we have adopted here today.

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signora Presidente, l'Italia è co-sponsor della proposta e ha sempre collaborato con la Presidenza per giungere, già sotto la Presidenza spagnola, a una rapida approvazione di questo strumento.

Allora le preoccupazioni si erano concentrate sulla questione della base giuridica e del campo di applicazione della direttiva, dal momento che esso si sarebbe dovuto limitare al solo ambito della cooperazione giudiziaria penale, secondo un'interpretazione restrittiva fornita dalla Commissione.

La proposta finale di compromesso – ridefinendo in modo chiaro i confini fra materia penale e materia civile, per circoscrivere il campo di applicazione della direttiva ai soli provvedimenti emessi nell'ambito di un procedimento penale – è, a mio parere, migliore anche rispetto alle precedenti soluzioni di compromesso. E questo tenuto conto anche del fatto che, parallelamente alla disciplina penalistica, si sta già lavorando alla corrispondente proposta di regolamento sulle misure di protezione in campo civilistico.

Per questo motivo stamattina ho espresso convinto parere favorevole alla direttiva.

 
  
MPphoto
 

  Daniel Hannan (ECR). - Madam President, any British people still wondering whether we should be in the European Union could do worse than watch the proceedings of this morning. The sheer wave of antagonism – it was like being on the receiving end of the Minute’s Hate in Orwell’s 1984, only this time the target is not the agents of Goldsteinism, but the British people as a whole. Mr Schulz spoke darkly of taking reprisals against us, Mr Daul talked about taking away our rebate, Mr Verhofstadt wanted us dismembered and eaten! Mr Cohn-Bendit, unusually for him, did not make a speech but, rather typically for him, yowled and shrieked throughout like a stricken beast.

And what is it we have done? What is the terrible crime we have committed? We did not cause the debt crisis. We did not cause the design flaws in the euro. We are resented for having been proved right about this. Why do we submit to government by people who...

(The President cut off the speaker)

 
  
MPphoto
 

  Πρόεδρος. - Κύριε Hannan, σας επισημαίνω ότι η παρέμβασή σας είναι εκτός θέματος. Παρακαλώ, η κ. Corazza θέλει να παρέμβει;

 
  
MPphoto
 

  Anna Maria Corazza Bildt (PPE). - Madam President, Mr Hannan’s comments have nothing to do with the subject we are currently discussing. We are talking about protecting victims of crime in Europe and that should be respected.

 
  
MPphoto
 

  Anna Záborská (PPE). - Európa bez hraníc je pre nás už samozrejmosťou, nad ktorou veľmi nerozmýšľame. Sloboda cestovať a usadiť sa v inom členskom štáte, nájsť si tam prácu a založiť rodinu musí byť zaručená aj pre obete trestných činov, pre každého, komu hrozí násilie. Hranice už nie sú prekážkou pre zločincov, nesmú preto stáť v ceste ani ochrane obetí. Niekomu sa môže zdať, že prijatie tejto smernice trvá príliš dlho. Dva roky legislatívnych procedúr naozaj nie je krátka doba. Ďalšie tri roky bude trvať, kým členské štáty prijmú túto smernicu do svojej legislatívy. Pritom ide o zachovanie jednej zo základných slobôd, ktorá je na rozdiel od finančnej aj od fiškálnej politiky kľúčová pre existenciu zjednotenej Európy. No aj napriek tomu považujem za lepšiu túto metódu, hoci jej použitie trvá dlhší čas. Rešpektuje názor členských štátov, ich zákony a hodnoty.

 
  
MPphoto
 
 

  Kay Swinburne (ECR). - Madam President, the European Protection Order report proposes the creation of an EU-wide protection system which will protect all potential victims and actual victims of violent and physical crimes including rape, domestic abuse and other forms of intimidation. This protection order will therefore ensure fear-free movement of these victims as they continue to live their lives in the EU. I have therefore voted in favour of this report, as it clearly recognises the need to protect these vulnerable individuals who have been subject to these horrendous crimes. Moreover, it sensibly acknowledges the difference between criminal offences and those of a civil nature, such as stalking and harassment. It ensures that civil crimes will continue to be treated under a civil law instrument, rather than under the European protection order. With these safeguards I am happy to support this directive.

 
  
  

Σύσταση για τη δεύτερη ανάγνωση: Véronique Mathieu (A7-0434/2011)

 
  
MPphoto
 

  Raffaele Baldassarre (PPE). - Signora Presidente, sono stato a favore della relazione della collega Mathieu, convinto del fatto che l'immigrazione in Europa rappresenti una grande opportunità, ma richieda anche una gestione intelligente ed equa. Senza interventi efficaci, il mercato del lavoro sarebbe diviso e una schiera di lavoratori low cost metterebbe a rischio le conquiste del modello sociale europeo.

Ritengo quindi che questo provvedimento contribuisca a evitare e contrastare questo genere di rischi, creando condizioni di parità tra cittadini nazionali e cittadini provenienti da paesi terzi; mi riferisco ad esempio all'accesso ai vari servizi di consulenza, che il paese ospitante mette a disposizione. Allo stesso modo sono soddisfatto per i compromessi raggiunti in materia di accesso all'educazione e alla formazione, nonché al diritto di portabilità, trasferibilità, delle pensioni e dei diritti pensionistici maturati, che non sarà più condizionato all'esistenza o meno di accordi bilaterali tra gli Stati.

 
  
MPphoto
 

  Anna Maria Corazza Bildt (PPE). - Madam President, I also wholeheartedly supported the single application for residence and work as it is an important step forward to a common European migration policy that is very much needed and that I hope we will achieve within 2012 as scheduled.

The single permit will facilitate the legal migration that is needed to sustain long-term European growth and our living standards. It also represents a strengthening of our tool to combat irregular migration. I think the three main achievements are a simplified procedure, procedure guarantees and clarity of the rights of migrants. I welcome in particular the possibility to have access to education and training and the possibility to export pensions.

 
  
MPphoto
 

  Adam Bielan (ECR). - Pani Przewodnicząca! Wstrzymałem się od głosu. Szczegółowo określone zobowiązania dla państw członkowskich związane z postępowaniem administracyjnym nad wnioskami o pobyt i pracę mogą bowiem okazać się niezwykle kosztowne. W sytuacji, gdy dążymy do oszczędności, nakładanie nowych obowiązków prowadzących do powoływania dodatkowych urzędów nie wydaje się słuszne. Nie ma również, moim zdaniem, konieczności harmonizowania procedur dotyczących tego rodzaju wniosków w całej Wspólnocie, szczególnie, że harmonizacji nie podlegają także rynki państw członkowskich. Regulacje obowiązujące w krajach Unii doskonale odzwierciedlają zapotrzebowanie w tych kwestiach. W związku z powyższym nie uważam także, by za konieczne było ujednolicenie praw pracowników spoza Unii. Kwestie te regulowane są już dość szczegółowo przepisami prawa europejskiego. Wszelkie przywileje socjalne powinny być natomiast aktywowane na poziomie ustawodawstwa poszczególnych krajów z uwzględnieniem ich interesów.

 
  
MPphoto
 

  Daniel Hannan (ECR). - Madam President,

‘They have given us into the hand of new unhappy lords,

Lords without anger or honour, who dare not carry their swords.

They fight by shuffling papers; they have bright dead alien eyes;

They look at our labour and laughter as a tired man looks at flies.’

And the load of their loveless pity is worse than the ancient wrongs,

Their doors are shut in the evening; and they know no songs.’

‘We hear men speaking for us of new laws strong and sweet,

Yet is there no man speaketh as we speak in the street.’

‘Smile at us, pay us, pass us. But do not quite forget.’

For ‘we are the people of England; and we have not spoken yet.’

 
  
MPphoto
 

  Kay Swinburne (ECR). - Madam President, I understand that there are some benefits within the single application procedure for residence and work initiatives, which proposes a common set of rights for all third-country workers who lawfully reside in a particular Member State but who are not yet entitled to long-term residence status. Pension portability and education across the EU are some of those benefits, but this report suggests introducing a single application procedure and a single residence or work permit for across the EU.

I fail to see the benefits of harmonising the internal administrative procedures with respect to permanent applications. Since labour markets of Member States are not harmonised there is no clear EU added value to harmonise these procedures. What is more, the proposed directive will be costly for Member States to administer as it creates a right to legally challenge a rejection of an application and also requires Member States to designate a competent authority to process applications. Minimum rights of third country workers are already guaranteed by the Charter of Fundamental Rights and the European Convention on Human Rights and Fundamental Freedoms and therefore are not necessary within this report. It is for these reasons I have voted against this initiative.

 
  
MPphoto
 

  Syed Kamall (ECR). - Madam President, it is very interesting when we look at this idea of a single application procedure for residents and work. Surely one of the things we should ensure is that, where we have existing rules and existing laws, we actually abide by them.

But I have received a number of emails and letters from constituents who now live in Italy and lecture at Italian universities. They are discriminated against in contravention of EU law. Italian law allows Italian universities to pay Italian lecturers more than British and other non-Italian lecturers. So, when the ECJ rules on this, what do the Italians do? They simply ignore the rules! But are they alone? Of course they are not alone. The French and Germans and other governments ignored the Stability and Growth Pact, so how can we expect anyone to abide by the rules when we have that example to follow?

For goodness sake, if you are going to pass laws in this place, please at least accept the laws and please make sure you abide by the rules before you start implementing and passing even more onerous laws that affect all our citizens.

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Záborská (PPE). - Som za zjednodušenie administratívy pri uplatnení legálnych prisťahovalcov na trhu práce. Nesmieme však zabúdať na princíp subsidiarity. Chcem tiež pripomenúť, že legálna migrácia nie je skutočným riešením demografickej krízy v Európe. Výpadok pracovníkov bude každý rok väčší. Počet dôchodcov na počet pracujúcich bude rásť. Pýtam sa, koľko legálnych migrantov budeme potrebovať o 20 rokov, ak sa nám nepodarí zmeniť tento trend? Legálna migrácia je len kupovaním času. Jediným skutočným riešením demografického problému je family mainstreaming, politika, ktorá v každom momente berie do úvahy záujem rodiny. Kým to nepochopí Komisia a vlády členských štátov, nebudeme mať v Európe nikdy dostatok legálnych migrantov.

 
  
  

Σύσταση για τη δεύτερη ανάγνωση: Crescenzio Rivellini (A7-0392/2011)

 
  
MPphoto
 

  Peter Jahr (PPE). - Frau Präsidentin! Auch wenn es auf den ersten Blick ein marginales Problem ist, ist es ein weiterer Schritt in die richtige Richtung. Worum geht es? Fischfang muss umweltschonend und nachhaltig sein! Das kann man durch verschiedene Maßnahmen erreichen: Quoten, Fangverbote oder technische Maßnahmen. Eine technische Maßnahme ist es, schon beim Fang der Fische unnötigen Beifang zu vermeiden. Die Einigung auf eine einheitliche Fischnetzgröße ist ein richtiger Schritt in die richtige Richtung, dem noch weitere folgen müssen. Ich gebe die Hoffnung einfach nicht auf, dass es uns auch gelingen wird, weltweit für den Fischfang eine Lösung zu finden, damit sich auch unsere nächsten Generationen nicht nur am Fischfang, sondern auch noch am Fischessen erfreuen können.

 
  
MPphoto
 

  Robert Dušek (S&D). - Paní předsedající, hlasoval jsem pro přijetí doporučení k budoucím ustanovením pro rybolov v rámci dohody Generální komise pro rybolov ve Středozemním moři.

Středozemní moře je nejohroženějším vodním ekosystémem v Evropě. Řada druhů ryb, korálů a jiných živočichů zde byla vylovena tak masivním způsobem, že došlo k nenávratnému vymizení určitých druhů. Celá řada dalších je velmi ohrožena. Problémem je, že v rámci druhů přežívají jedinci s podobným složením DNA, čímž je celý místní ekosystém ohroženější. Sebemenší změna v potravinovém řetězci, změna znečištění či klimatu může vést k vyhynutí dalších druhů. Proto je činnost této komise nezbytná pro ochranu biodiverzity, snížení množství možných odlovů a zvýšení počtu rezervací, ve kterých je rybolov zakázán.

Lidstvo dostalo svým přístupem rybolov mezi nejohroženější z činností, lidstvo mu nyní musí pomoci se regenerovat. Dnes mohou mít rybáři méně práce, ale práci musejí mít i v budoucnu. Absolutní vylovení by s sebou přineslo definitivní ztrátu rybářství jako odvětví. Je naší povinností uchovat biodiverzitu druhů a rybolov i pro příští generace.

 
  
MPphoto
 

  Jim Higgins (PPE). - Madam President, the General Fisheries Commission for the Mediterranean Agreement Area is extremely welcome. The GFCM’s objectives are clear: they are to promote the development, the conservation, the rational management and the best utilisation of living marine resources as well as the sustainable development of aquaculture in the Mediterranean, the Black Sea and connecting seas and waters.

I very much welcome today’s vote which will allow for the sustainable exploitation of fishery sources in the Mediterranean area. As Mr Jahr has said, and as the previous speaker has said, all policies and initiatives, given our depleted fish stocks, must, and I emphasise must, be based on sustainable exploitation.

 
  
MPphoto
 
 

  Syed Kamall (ECR). - Madam President, I have to say that, like many people in this House, I have some concerns about the general direction of our fishing agreements. I think that quite often we have to make sure that the agreements are being made in a transparent way, and we have to think about the welfare of the local fishermen who might lose out from unfair deals.

I know that in this particular case there were some concerns about the Western Sahara people and whether their fishing rights were being sold without their being consulted properly, but in general when we look at the fishing rights with a number of countries, from developing countries, when those fishing rights are given away without the say-so or consultation of local fishermen, what we find is that local fishermen are no longer able to compete with the industrial-sized fishing fleets that come from Europe. These people are no longer able to make a living for themselves, and when they are unable to make a living for themselves, what do they seek to do? They seek to emigrate to a better life, often to European shores. And then what do we do here in Europe? We complain. We complain about the migration from poorer countries.

So let us make sure that we think these agreements through properly and let us make sure that we are not impoverishing the people of Africa and other countries, who will seek a better life in our countries.

 
  
  

Σύσταση για τη δεύτερη ανάγνωση: Klaus-Heiner Lehne (A7-0393/2011)

 
  
MPphoto
 

  Raffaele Baldassarre (PPE). - Signora Presidente, sono estremamente soddisfatto per l'approvazione della relazione del collega Lehne, che finalmente permette di esonerare le piccolissime imprese da obblighi di bilancio inutili e spesso incomprensibili, permettendo a ognuna di loro di risparmiare in media mille euro l'anno e di ridurre i propri oneri burocratici del 25%. Infatti è superfluo e sproporzionato sottoporre piccolissime imprese, con attività commerciale solo locale o al massimo regionale, agli stessi obblighi di informazione finanziaria delle imprese maggiori.

Purtroppo, causa di una minoranza di blocco composta d alcuni Stati, in sede di Consiglio ci sono voluti oltre due anni per approvare questo provvedimento! Mi auguro davvero che questo atteggiamento del Consiglio finisca e non sia sempre necessario l'arrivo di una crisi per far passare dai buoni proposti ai fatti, quando si tratta di rendere più facile la vita alle piccole imprese, le quali costituiscono un grande motore per la crescita dell'Europa.

 
  
MPphoto
 
 

  Jim Higgins (PPE). - A Uachtaráin, vótáil mé ar son na tuarascála seo mar feictear domsa go bhfuil earnáil na bhfiontar beag agus meánmhéide an-tábhachtach don gheilleagar san Aontas Eorpach. Táimse cinnte gur tús maith é an tuarascáil seo chun todhchaí a chinntiú d’fhiontair bheaga agus mheánmhéide amach anseo.

Tá ról lárnach ag an tionscadal i jabanna a chruthú go háitiúil agus cuidiú le fás geilleagrach. In Éirinn, mar shampla, is fiú níos mó ná 10% dár n-olltáirge náisiúnta na fiontair bheaga agus mheánmhéide. Agus tá níos mó ná 40% den fhórsa oibre fostaithe ag na comhlachtaí seo.

Tá cur chuige comhtháite ag teastáil maidir leis seo san Aontas Eorpach, agus níl an tAontas Eorpach ag déanamh a dhóthain maidir le fadhb an rómhaorlathais – sin red tape – ach is tús maith é an tuarascáil seo agus fáiltím roimpi.

 
  
  

Έκθεση: Paolo De Castro (A7-0405/2011)

 
  
MPphoto
 

  George Lyon (ALDE). - Madam President, I voted for and backed the De Castro report on co-financing rates for Member States using financial stability mechanisms. I welcome the agreement between Parliament and the Council to increase the EU co-financing rates for rural development programmes in Greece, Ireland, Portugal, Latvia and Romania. I sincerely hope that this extra assistance will help these countries, which are experiencing severe budgetary constraints following the financial and economic crisis, to access EU rural development funds.

The funding should provide much-needed investment in creating jobs and growth, both of which are vital for economic recovery. However, these special measures cannot be a blank cheque: they must deliver genuine results and outcomes. That is why the co-financing measures must only be a temporary facility which can be renewed after one year if they prove to be successful in helping these countries to access the funds. I hope the funding will succeed in creating new jobs, new opportunities and much-needed growth in these countries, and that we will be in a position to renew these measures next year.

 
  
MPphoto
 

  Antonello Antinoro (PPE). - Signor Presidente, ho espresso il mio voto a favore di questa proposta legislativa poiché, di fronte alla ormai nota crisi finanziaria che ha porta a tensioni sociali ed economiche in tutto il mondo, diversi Stati membri si trovano di fronte a vincoli di bilancio che potrebbero impedire loro di adempiere agli impegni nei programmi finanziari cofinanziati.

Pertanto la relazione raccomanda di aumentare temporaneamente il tasso massimo di cofinanziamento dell'Unione per i programmi in corso, ciò consentirebbe agli Stati membri che beneficiano del sostegno del meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria di continuare a ottenere aiuti senza stanziamenti d'impegno supplementari. Questi Stati – come la Grecia, l'Irlanda, il Portogallo; la Lettonia e la Romania – potrebbero finalmente usufruire di un intervento che accelererebbe l'uscita dalla crisi, almeno in alcuni settori chiave per la loro economia.

 
  
MPphoto
 
 

  David Campbell Bannerman (ECR). - Madam President, I voted against this report. Whilst I salute what David Cameron did for defending vital national interests over the rules at the recent summit, actually the purpose of it was to put in place a financial plan to save the euro and it failed to do that.

In my view, what is much more scary than the full or partial collapse of the euro – damaging as that would be – is the notion of the European Central Bank printing EUR 2 trillion or more with nothing to back the paper they are printing. I think Angela Merkel is right, but she has been isolated on this because she wants to avoid the nightmare scenario, quite rightly, of a return to the Weimar Republic. In my view, it is better for an orderly end to the euro, or parts of the euro, than wheelbarrows full of worthless notes.

 
  
  

Έκθεση: Robert Sturdy (A7-0365/2011)

 
  
MPphoto
 

  Gianluca Susta (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore di questa relazione perché in questo tempo difficile un sistema commerciale libero ed equo, basato su principi di reciprocità e armonizzazione, in un quadro multilaterale rafforzato, è una condizione fondamentale per lo sviluppo.

Riduzione dei dazi, delle barriere non tariffarie, del protezionismo – ancora troppo diffuso, non solo nei paesi emergenti – questi i fattori che rappresentano gli ostacoli più seri alla creazione di un efficace sistema commerciale internazionale: l'Europa deve essere più consapevole del suo ruolo e deve mettere il suo modello politico comunitario, democratico, sociale, aperto, al servizio di una più forte cooperazione multilaterale e di accordi bilaterali equilibrati, sostenibili, rispettosi dei diritti civili e sociali; e l'Europa, colleghi, deve giocare con autorevolezza il suo ruolo per eliminare distorsioni alla concorrenza, da parte dei principali attori globali, mantenendo il sistema di preferenze generalizzate solo per favorire l'uscita dalla povertà dei paesi meno sviluppati.

Da un simile approccio troveranno giovamento i nostri produttori, lavoratori e imprenditori, e anche coloro che guardano all'Europa come un punto di riferimento per più libertà e più giustizia sociale nel mondo.

 
  
MPphoto
 

  Francesco De Angelis (S&D). - Signor Presidente, un commercio aperto, libero ed equo, è un elemento essenziale per assicurare e mantenere un regime di parità di condizioni tra le imprese europee. Tuttavia, sia le imprese che gli analisti commerciali, oltre alla Commissione europea, hanno indicato nelle barriere non tariffarie il principale ostacolo al libero accesso ai mercati dei paesi partner.

Restrizioni commerciali di questo tipo, infatti, essendo elementi di natura molto tecnica, talvolta vengono impiegati in maniera scorretta e la loro rimozione è molto difficile. Per questo motivo una stretta collaborazione con l'OMC e le altre organizzazioni commerciali potrebbe rappresentar un buon punto di partenza per il superamento di questi ostacoli.

L'Unione europea deve affrontare questo tema con grande impegno, cercando di rimuovere gli ostacoli in modo da raggiungere il completamento del mercato unico e ponendo questo tema tra le priorità della nuova politica commerciale nel quadro della strategia 2020, ce lo chiedono le imprese, ce lo chiede lo sviluppo.

 
  
MPphoto
 

  Adam Bielan (ECR). - Pani Przewodnicząca! Niwelowanie różnego rodzaju utrudnień w handlu międzynarodowym będzie sprzyjać rozwojowi gospodarki europejskiej. Szczególnie w relacjach z najważniejszymi partnerami ograniczenie wzajemnych barier pozataryfowych leży w interesie unijnych przedsiębiorców. Zgadzam się wiec, że powinno to być określonym priorytetem polityki handlowej w ramach strategii Europa 2020. Jednocześnie należy przestrzegać regulacji sprzyjających zdrowiu publicznemu, takich jak związane z rolnictwem przepisy sanitarne czy dotyczące GMO.

Zobligowanie Komisji do czynnych działań na rzecz zmniejszania ograniczeń wynikających z barier pozataryfowych i na rzecz ułatwiania europejskim przedsiębiorstwom dostępu do zagranicznych rynków oceniam pozytywnie. W tym kierunku należy również wykorzystać działalność Komisji w ramach międzynarodowych forów współpracy, takich jak OECD czy WTO. Dla podniesienia efektywności handlu międzynarodowego niezbędne wydaje się również przeprowadzenie wśród unijnych przedsiębiorców regularnych kampanii informacyjnych dotyczących likwidacji barier i zmieniających się ograniczeń handlowych. Dlatego popieram sprawozdanie.

 
  
  

Γραπτές αιτιολογήσεις ψήφου

 
  
  

Έκθεση: Reimer Böge (A7-0433/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, concordando com a necessidade de um montante adicional de 1 300 milhões de euros e por que este financiamento extra para o programa ITER 2012-2013 seja disponibilizado em tempo oportuno. Noto que tal alocação de fundos não vai pôr em causa outros programas de investigação. Será, no entanto, importante que o Parlamento Europeu se mantenha vigilante, de modo a verificar se o projeto ITER não recebe financiamento que deve ser alocado a outros programas que tenham um impacto mais direto na execução da Estratégia 2020.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – ITER est un programme de recherche sur la fusion nucléaire commun à l’Union européenne, aux Etats-Unis, à la Chine, à la Russie, au Japon et à la Corée du Sud. La fin du chantier ITER, situé à Cadarache, est prévue pour 2018. Financé à moitié par l’Union européenne, ce projet requiert davantage de fonds. Considérant qu’une révision du Cadre financier pluriannuel est nécessaire, j’ai donc voté en faveur du rapport Böge. Ce soutien au projet ITER contribuera non seulement à la réalisation des objectifs de la Stratégie Europe 2020 en matière de recherche et d’innovation, mais également à réduire, à terme, la dépendance énergétique de l’Europe. Ce déblocage de fonds se fera par la réalisation d’économies dans d’autres secteurs.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Pierre Audy (PPE), par écrit. – J’ai voté la révision du cadre financier pluriannuel afin de répondre aux besoins de financement complémentaire du projet ITER. Ce montant s’élève à 1,3 milliard d’euros. Mes premiers mots seront pour saluer l’immense travail effectué par Alain Lamassoure, président de la commission du budget, pour rassembler les points de vue en mettant en avant l’intérêt européen et des peuples européens. Nous savons, comme les générations qui nous ont précédés, que nous résoudrons nos défis en nous appuyant sur le génie scientifique de l’Homme. Il en va ainsi de l’énergie. De plus, il devenait urgent de transmettre à nos associés internationaux de ce remarquable projet le message selon lequel nous pouvons faire face à nos engagements.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − 1988 m. pradėtu įgyvendinti projektu ITER siekiama įrodyti, kad branduolių sintezės energija ES galėtų tapti labai naudingu energijos šaltiniu, kuriuo naudojantis būtų ilgam užtikrintas energijos tiekimo patikimumas ir energijos šaltinių įvairovė. Atsižvelgiant į visuotinę energijos paklausą ir ekonominę, politinę ir aplinkos apsaugos riziką, susijusią su priklausomybe nuo iškastinio kuro šaltinių, branduolio sintezės energija per keletą dešimtmečių gali iš esmės prisidėti prie įvairios, tvarios ir saugios energijos tiekimo sistemos. ITER pastatymas ir eksploatavimas Europoje taip pat suteiks didelės tiesioginės naudos pramonei ir ekonomikai, kuri padidins Europos konkurencingumą ir sustiprins pramonę. Pritariau, kad iš ES biudžeto būtų skirta 1300 mln. EUR įsipareigojimų asignavimų, reikalingų ITER projekto įgyvendinimui finansuoti 2012–2013 m.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Comment et jusqu'à quel point doit-on financer ITER? Le sujet revient régulièrement à l'ordre du jour du Parlement européen. Pas plus tard qu'à la dernière session, 100 millions de plus ont été accordés pour 2012. Aujourd'hui, c'est un tout autre montant qui a été voté: 1,3 milliards d'euros supplémentaires seront consacrés au projet en 2012 et 2013. Comme j'ai déjà eu l'occasion de le dire: d'accord pour la recherche sur le nucléaire, mais pas pour un monopole! La recherche doit être diversifiée, d'autant plus que le budget d'ITER n'a cessé d'augmenter depuis le lancement en 2006. Dans cette période de rigueur, ITER doit désormais faire avec les moyens à sa disposition. Je regrette vivement cette hausse des crédits ainsi que le bricolage financier prévu, sans parler des 360 millions devant être redéployés en 2013 dont l'origine n'est pas précisée... J'ai donc voté contre cet accord: ITER doit se faire avec les moyens existants!

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − I voted against this report in which the International Nuclear Fusion Research project ITER will get EUR 1.3 billion for 2012 and 2013.

This joint research project with the EU, the US, China, the Russian Federation, India, Japan and South Korea, aims to show that fusion energy is scientifically and technologically feasible. Whilst I agree that research in this area is important I cannot see why the EU is trying to act as a funder while eurozone economies are failing. Instead the EU is aiming to give EUR 100 million in the 2012 budget, and EUR 840 million which will be deducted from administration and agriculture and added to research and development (a practice known as ‘offsetting’). A further EUR 360 million is apparently needed in 2013. I am pleased that six Member States saw it fit to block the agreement on the source of the EUR 360 million in 2013 (DE, FR, AT, UK, NL, SE) especially as the EU is providing 45.5% of cost, while the other partners are contributing only 9.1%.

The EU contribution is an estimated EUR 6.6 billion. Bearing in mind that the UK was just asked to give up the rebate again, I can presume that is where the Commission is hoping the money will come from!

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. O ITER é o maior projeto de cooperação internacional liderado pela Europa que envolve centros de investigação e universidades, com uma importância primordial para o desenvolvimento da investigação científica. Congratulo-me com o acordo que se alcançou relativamente às necessidades de financiamento do Programa ITER. No entanto, sublinho as preocupações manifestadas pela Comissão da Indústria, Energia e Investigação relativamente à origem do financiamento. Ou seja, financiar o ITER, mas sem prejudicar o financiamento atribuído ao Programa-Quadro Europeu de Investigação e Inovação. Por outro lado, chamo também a vossa atenção para os vários erros cometidos no passado em termos de gestão. É necessário assegurar uma gestão cuidadosa e responsável no futuro. Apelo, por isso, à implementação de um sistema de governação eficiente, que garanta o cumprimento de todos os requisitos que são necessários para a execução do projeto.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Le projet ITER nécessite aujourd’hui des fonds supplémentaires pour atteindre ses objectifs. Dans cette perspective, la mobilisation d'un montant complémentaire de 1,3 milliards d'euros pour 2012 et 2013 a été décidée. L'Union européenne montre ainsi qu’elle ne se désengage pas de ce projet, alors que les avantages d'ITER pourraient, à moyen comme à long terme, être considérables. Non seulement ce programme ambitieux favorise la recherche, l’innovation et l'emploi, mais il répond également à l’objectif européen de diversification des sources d’énergie en misant sur la découverte d’une énergie plus sûre et plus propre.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de cette révision du cadre financier pluriannuel qui permettra de poursuivre le programme ITER pour les deux prochaines années. L'Union européenne se doit de soutenir politiquement et financièrement les programmes phares qui lui donnent une réelle valeur ajoutée et une crédibilité vis-à-vis de nos partenaires. Cette solution sera une bouffée d'oxygène pour la communauté scientifique européenne, mais aussi pour l'économie de nos territoires comme la région de Cadarache. De la même manière, l'Union se doit de renforcer son engagement sur le programme GMES, véritable fierté européenne.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo à revisão do quadro financeiro plurianual de modo a dar resposta às necessidades financeiras adicionais do projeto ITER, uma vez que reconhece a importância deste projeto para a União Europeia e prevê dotações de autorização adicionais do orçamento da UE para o projeto ITER em 2012-2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Göran Färm, Anna Hedh, Olle Ludvigsson, Jens Nilsson, Marita Ulvskog och Åsa Westlund (S&D), skriftlig. − Vi svenska socialdemokrater har i dag röstat för betänkandet om en revidering av långtidsbudgeten för finansieringen av ITER. Vi anser det nödvändigt att hitta en lösning på de extra finansieringsbehoven som uppstått för projektet och välkomnar att majoriteten av kostnaden nu tas från outnyttjade marginaler på såväl jordbruks- som administrationsområdet.

Vi vill emellertid understryka att extra finansiering för ITER inte får göras på bekostnad av annan existerande forskning på området för förnyelsebara energikällor. Vi anser därmed också att det är viktigt att i detta läge hålla samtliga finansieringsmöjligheter öppna för en lösning av de återstående medlen som behövs för projektet. Vi välkomnar därför att betänkandet överlämnar denna fråga till den årliga budgetprocessen, och om projektet ska fortsätta i dagens omfattning bör vi varken utesluta omfördelning från andra EU-program eller utnyttjande av eventuella outnyttjade anslag.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. O projecto ITER destina-se ao estudo da energia de fusão. A sua importância global justifica que, para além da União Europeia, façam parte do projecto a República Popular da China, o Japão, a República da Coreia, a Federação da Rússia e os Estados Unidos, sendo de esperar a adesão de outros parceiros à medida que aquele for evoluindo.

Foi reconhecida pelas três instituições europeias a necessidade de reforçar o montante da participação europeia no projecto para o biénio 2012-2013, pelo que compete agora ao Parlamento dar o seu aval a este reforço. A busca de fontes de energia mais abundante, barata e limpa deve estar entre as prioridades políticas da União e dos Estados-Membros, não devendo a União alhear-se dos projectos em que se encontra inserida que perseguem aquele objectivo.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O presente relatório, da autoria de Reimar Böge, incide sobre a proposta de decisão do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Acordo Interinstitucional de 17 de maio de 2006 sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira, no que se refere ao Quadro Financeiro Plurianual (QFP), de modo responder às necessidades financeiras acrescidas do projeto ITER. O projecto projeto ITER (Reator Termonuclear Experimental Internacional) é a iniciativa mais ambiciosa na história da energia nuclear, quer científica, quer financeiramente, envolvendo milhares de cientistas em todo o mundo. Ao longo dos últimos anos a União Europeia tem contribuído decisivamente para o avanço da investigação na área nuclear, nomeadamente através do apoio a vários programas e, em particular, a este projecto projeto, o qual é financiado em mais de 50% pela UE, cabendo o financiamento restante aos seguintes países: Rússia, Estados Unidos, China, Japão, Índia e Coreia do Sul. Considerando que as necessidades de reforço financeiro deste projeto foram acordadas na reunião do trílogo (PE, Conselho e Comissão) realizada no dia 1 de dezembro de 2011 e que a UE deve continuar na vanguarda da investigação nesta matéria, voto favoravelmente a presente proposta de alteração do Anexo I do Acordo Interinstitucional supra referido.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório vem alterar o Acordo Interinstitucional de 16 de Maio de 2006, em particular o Quadro Financeiro Plurianual (QFP), adicionando um montante de 1300 milhões de euros em autorizações para os anos 2012 e 2013, destinados ao projecto ITER.

Assim resulta que: 100 milhões de euros venham já incluídos no orçamento para 2012, nas rubricas orçamentais relativas ao ITER; 360 milhões de euros em dotações para autorizações, no processo orçamental relativo a 2013, de acordo com o QFP; e 840 milhões de euros na rubrica 1a (Competitividade para o Crescimento e Emprego), dividida em 650 milhões para o ano de 2012 e 190 milhões para 2013. O aumento relativo à rubrica 1a é acompanhado pela redução dos limites máximos das rubricas 2 - Preservação e gestão dos recursos naturais (450 milhões para 2011)- e rubrica 5 - Administração (243 milhões, em 2011, e 147 milhões, em 2012).

Apesar da controvérsia em torno deste projecto, em termos gerais, consideramos importante que a investigação no domínio energético possa prosseguir, de modo a superar os riscos e as limitações das formas de energia actualmente disponíveis. Essa investigação deve considerar uma multiplicidade de opções, privilegiando as fontes renováveis.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Com esta aprovação alterou-se o Acordo Interinstitucional de 16 de Maio de 2006, em particular o Quadro Financeiro Plurianual (QFP), adicionando um montante de 1 300 milhões de euros em autorizações para os anos 2012 e 2013 destinados ao projecto ITER. Assim, resulta que: 100 milhões de euros vêm já incluídos no orçamento de 2012 nas rubricas orçamentais relativas ao ITER; 360 milhões de euros em dotações de autorização no processo orçamental de 2013, de acordo com o QFP; 840 milhões de euros para a rubrica 1A (competitividade para o crescimento e emprego), dividida em 650 milhões para o ano de 2012 e 190 milhões para 2013. O aumento relativo à rubrica 1A é acompanhado pela redução dos limites máximos das rubricas 2, preservação e gestão dos recursos naturais (450 milhões para 2011), e rubrica 5, Administração (243 milhões em 2011 e 147 milhões para 2012). Apesar da controvérsia em torno deste projecto, em termos gerais, consideramos importante que a investigação no domínio energético possa prosseguir, de modo a superar os riscos e as limitações das formas de energia actualmente disponíveis. Essa investigação deve considerar uma multiplicidade de opções, privilegiando as fontes renováveis.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európsky parlament, Rada a Komisia sa dohodli na modalitách poskytovania dodatočného financovania projektu ITER. V súvislosti s týmto financovaním je potrebné revidovať viacročný finančný rámec na roky 2007 – 2013 v súlade s bodmi 21, 22 a 23 medziinštitucionálnej dohody s cieľom zvýšiť stropy na rok 2012 pre viazané rozpočtové prostriedky v rámci okruhu 1a o sumu 650 mil. EUR a na rok 2013 o sumu 190 mil. EUR v bežných cenách. Zvýšenie stropu okruhu 1a na roky 2012 a 2013 sa plne vyváži znížením stropu pre viazané rozpočtové prostriedky v rámci okruhu 2 a okruhu 5 na rok 2011. Na účely zachovania primeraného vzťahu medzi záväzkami a platbami sa upravia ročné stropy pre výdavkové rozpočtové prostriedky. Pokiaľ ide o požiadavky na platby v období rokov 2007 – 2013, bude táto úprava neutrálna. Je teda vhodné a žiaduce prílohu I medziinštitucionálnej dohody o rozpočtovej disciplíne a riadnom finančnom hospodárení zodpovedajúcim spôsobom zmeniť a doplniť.

 
  
MPphoto
 
 

  Catherine Grèze (Verts/ALE), par écrit. – J'ai voté contre le rapport Böge traitant de la révision du cadre financier pluriannuel afin de répondre aux besoins de financement complémentaire du projet ITER. En effet, même si, en termes budgétaires, le groupe des Verts a réussi à limiter la coupe dans les budgets d'autres projets européens au profit d'ITER, sur 1,3 milliards d'euros nécessaires près de 840 millions d'euros seront financés par de nouveaux apports des Etats membres. Il n'en reste pas moins qu'il s'agit encore de développer le nucléaire!

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Je salue la décision relative au financement d'ITER qui permettra à l'Union européenne de tenir ses engagements internationaux et de démontrer de la capacité des deux branches de l'autorité budgétaire de l'Union européenne à parvenir à un accord équilibré qui préserve les droits du Parlement européen. Surtout, le soutien à ce projet innovant pourrait, à terme, garantir l'indépendance énergétique de l'Europe. Le financement des surcoûts du programme de recherche sur la fusion nucléaire était un enjeu essentiel des négociations budgétaires. Il en résulte qu'un montant supplémentaire de 1,2 milliard d'euros en crédits d'engagement sera mis à la disposition d'ITER dans les deux prochaines années. Ce montant vient s'ajouter aux 100 millions d'euros qui avaient déjà été inscrits au budget 2012 de l'UE. L'accord conclu permet d'assurer une répartition équilibrée des dépenses qui proviendront des ressources suivantes: 100 millions d'euros seront couverts par les redéploiements pour l'année 2012 et 850 millions d'euros des excédents budgétaires 2011. Les coûts additionnels restants seront financés sur le budget 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau šiam dokumentui, kadangi 2012–2013 m. ITER projektui reikalingi dar 1 300 mln. EUR dydžio įsipareigojimų asignavimai iš Sąjungos biudžeto. Europos Parlamentas ir Taryba susipažino su Komisijos pateiktu pasiūlymu, kuriuo iš dalies keičiamos Tarpinstitucinio susitarimo nuostatos, susijusios su daugiamete finansine programa, kad iš ES biudžeto būtų skirta 1 300 mln. EUR įsipareigojimų asignavimų, reikalingų ITER projekto įgyvendinimui 2012–2013 m. finansuoti. Europos Parlamentas, Taryba ir Komisija susitarė padengti papildomas 1 300 mln. EUR ITER projekto įgyvendinimo 2012–2013 m. išlaidas.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted to amend the Interinstitutional Agreement as regards the Multiannual Financial Framework in order to provide the additional EUR 1 300 million commitment appropriations from the EU budget required for the ITER project in 2012-2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A importância do projeto ITER, que se destina ao estudo da energia de fusão, justifica bem a necessidade de aumentar as verbas necessárias para que tal projeto se mantenha, evolua e apresente os resultados pretendidos. É sabido que, face à sua relevância, nele participam, para além da União Europeia, a República Popular da China, o Japão, a República da Coreia, a Federação da Rússia e os Estados Unidos, estando entretanto outros países interessados em fazer parte deste projeto. A procura constante de alternativas às energias utilizadas actualmente, levam-nos à busca de fontes de energia mais abundantes, baratas e limpas, não devendo por isso a União alhear-se dos projetos em que se encontra inserida que perseguem esse objetivo.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Während die Freisetzung von Energie bei herkömmlichen AKW durch Kernspaltung erfolgt, zielt ITER auf Energie durch Kernfusion ab. Hier liegt der entscheidende Unterschied zur jetzigen Atomkraft: Durch Kernspaltung werden langfristig „strahlende“, hochgiftige Stoffe freigesetzt, welche eine dauerhafte Gefahr für Mensch und Umwelt sind. Dagegen bleiben bei der Kernfusion Reste mit weitaus geringerer Radioaktivität über. Daher ist der Weg, der mit ITER eingeschlagen wird, jedenfalls eine Optimierung gegenüber den momentan angewandten Methoden der Kernspaltung und eine Verbesserung der gegenwärtigen Situation, insbesondere für Länder wie Österreich, die aus guten Gründen die Nukleartechnologie grundsätzlich ablehnen.

Da es sich um ein internationales Forschungsprojekt handelt, bei dem auch völkerrechtliche Verträge einzuhalten sind, bin ich grundsätzlich dafür, es mit ausreichenden Mitteln auszustatten. Es wird sich später zeigen, ob ITER den Weg zu einer neuen Energiequelle ebnen wird. Was wir allerdings dringend brauchen, ist mehr Transparenz und eine bessere Kostenabschätzung: Überschreitungen von über 300 Prozent zum ursprünglichen Plan sind nicht akzeptabel! Daher habe ich mich der Stimme enthalten.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Während die Freisetzung von Energie bei herkömmlichen AKWs durch KERNSPALTUNG erfolgt, zielt ITER auf Energie durch KERNFUSION ab. Hier liegt der entscheidende Unterschied zur jetzigen Atomkraft: Durch Kernspaltung werden langfristig "strahlende", hochgiftige Stoffe freigesetzt, welche eine dauerhafte Gefahr für Mensch und Umwelt darstellen. Dagegen bleiben bei der Kernfusion Reste mit weitaus geringerer Radioaktivität über. ITER könnte daher den Weg zu einer nachhaltigen Energiequelle ebnen, auch wenn die Nutzung zur Stromerzeugung noch in weiter Ferne liegt. Deshalb sollte man ITER mit ausreichenden Mitteln ausstatten. Europa muss dranbleiben und zukunftsorientierte Forschung fördern. Allerdings braucht es dabei mehr Transparenz und eine bessere Kostenschätzung: Überschreitungen von über 300% zum ursprünglichen Plan sind nicht akzeptabel! Und eine stetige Erhöhung der Mittel darf nicht zur Norm werden! Daher habe ich mich der Stimmabgabe enthalten.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Manau, kad yra tikslinga ir būtina iš ES biudžeto skirti papildomą finansavimą termobranduolinės sintezės ITER projekto įgyvendinimui 2012–2013 m., kadangi ITER rezultatai yra nepaprastai svarbūs ne tik ES, bet ir tarptautiniu atžvilgiu. Pažymėtina, kad ITER pastatymas ir jo darbas yra milžiniškas iššūkis mokslui, inžinerijai ir technologijoms. Tik šio projekto dėka branduolių sintezės energija galės tapti labai naudingu energijos šaltiniu, kuriuo naudojantis būtų ilgam užtikrintas energijos tiekimo patikimumas ir energijos šaltinių įvairovė.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Dei o meu voto favorável ao presente relatório sobre a proposta de decisão do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Acordo Interinstitucional de 17 de maio de 2006 sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira, no que diz respeito ao quadro financeiro plurianual, de modo a dar resposta às necessidades financeiras adicionais do projeto ITER. Com o presente projeto pretende-se cobrir, de forma faseada, o custo adicional de um montante de 1 300 milhões de euros do projeto ITER em 2012-2013. O Conselho, a Comissão Europeia e o Parlamento Europeu acordaram os detalhes desta operação em reunião conjunta.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevole colleghi, considerata l'importanza del progetto ITER nel quadro dell'Unione europea, risulta necessario un idoneo programma di finanziamento comprendendo eventuali supplementi di finanziamento. Valutando essenziale la modifica dell'accordo interistituzionale con riguardo al quadro finanziario pluriennale per fornire gli stanziamenti supplementari richiesti per il progetto ITER nel periodo 2012-2013, esprimo il mio parere positivo alla presente risoluzione.

 
  
MPphoto
 
 

  Miguel Portas (GUE/NGL), por escrito. Votei favoravelmente a revisão do quadro financeiro plurianual que irá viabilizar a continuação do programa ITER nos próximos dois anos em moldes que permitem que isso não venha a ser feito a expensas dos projetos e programas a decorrer no âmbito do 7.° Programa-quadro de Investigação. Reconhece-se a pertinência dos projetos que visam a busca de novas fontes de energia renováveis, alternativas, social e ambientalmente sustentáveis, que acelerem o abandono do recurso à fissão nuclear, por um lado; por outro, é de fundamental importância assegurar que as necessidades de financiamento suplementar do ITER não inviabilizem ou comprometam o financiamento dos projetos e programas de investigação nesta e noutras áreas, designadamente ao garantir que todas as disposições do Acordo Interinstitucional de 2006 (AII) continuam a ser aplicáveis.

 
  
MPphoto
 
 

  Franck Proust (PPE), par écrit. – C'est une dure bataille que nous venons de remporter. Après des mois de tractations, nous venons de donner un nouveau souffle au programme ITER, à hauteur de 1,3 milliard d'euros supplémentaire en 2012 et 2013. Je remarque que nous avons pu compter sur le soutien de la majorité des eurodéputés socialistes français. L'accident de Fukushima a réveillé des peurs sur l'énergie nucléaire, notamment en France. Ce sont des inquiétudes tout à fait humaines. Le programme ITER a justement été lancé pour améliorer connaissance et maitrise de l'énergie nucléaire. Il accentue la coopération dans la recherche à travers son partenariat européen. Le risque zéro n'existe pas, doit-on le rappeler? Mais la sureté nucléaire a toujours été et demeure la condition sine qua non du développement de cette énergie. Celle-ci assure notre indépendance et l'accès à une énergie moins coûteuse. J'ai voté en faveur de ce texte, car nous avons une expertise nationale et européenne à défendre dans la maîtrise de cette énergie. En cette période de crise et de morosité ambiante, il est essentiel de préserver nos atouts économiques et d'assurer le maintien de centaines de milliers d'emplois et de main-d'œuvre hautement qualifiée sur notre territoire.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Tendo-se apurado a necessidade de alterar o Acordo Interinstitucional, de 17 de maio de 2006, entre o Parlamento Europeu, o Conselho e a Comissão, sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira, com vista a acorrer às necessidades financeiras adicionais do projeto ITER (que carece de um montante adicional de 1 300 milhões), as três instituições iniciaram um diálogo tendente a encontrar uma solução. Tendo sido alcançado um acordo a 1 de dezembro de 2011, merecedor de aprovação por parte da Comissão dos Orçamentos, votei em sentido favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Parliament has today rubberstamped something that is a bad deal for EU taxpayers. Nuclear fusion is a technology that will not be commercially viable before 2050, if at all. Instead of wasting more public funds on the runaway ITER budget, the EU should pull the plug and focus on funding safe and sustainable energy technologies that can deliver a return in the short-term, like energy efficiency and renewables. Under this deal, ITER will remain a ticking budgetary time bomb, with a decision on how the EUR 360 million should be funded in the 2013 budget having been postponed. There is a real risk that the Council will again push for this funding to be included in the EU’s research budget, which would come at the expense of green technologies like renewables and energy efficiency. The Greens believe that no more public funding should be wasted on this project.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Quadro Financeiro Plurianual foi determinado através do Acordo Interinstitucional celebrado entre o Parlamento Europeu, o Conselho e a Comissão, em 17 de maio de 2006, tendo como objetivo melhorar a disciplina orçamental e a boa gestão financeira. Ao longo do período de execução são efectuadas várias alterações ao quadro orçamental, ajustando-se às necessidades da União Europeia. Concordo que o projeto ITER tenha um valor adicional no montante de 1.300 milhões de euros em 2012-2013, devendo 100 milhões de euros estar já incluídos no orçamento de 2012 nas rubricas orçamentais relativas ao ITER. Cerca de 360 milhões de euros serão disponibilizados em dotações de autorização no processo orçamental de 2013, tendo em conta os limites máximos das dotações de autorização do Quadro Financeiro Plurianual.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Rezoluția referitoare la modificarea Acordului interinstituțional din 17 mai 2006 privind disciplina bugetară și buna gestiune financiară în ceea ce privește cadrul financiar multianual pentru a răspunde nevoilor de finanțare suplimentare ale proiectului ITER. Proiectul de buget prevăzut inițial pentru cercetarea nucleară în cadrul financiar multianual pentru perioada 2007-2013 este insuficient, ca urmare a creșterii substanțiale a costurilor proiectului ITER. Consiliul, în concluziile sale din 12 iulie 2010, a confirmat necesitățile financiare crescute ale proiectului și a convenit asupra unei limite de 6,6 miliarde EUR (valoare 2008) a contribuției europene la faza de construcție a ITER până în 2020, aceasta incluzând 1,4 miliarde EUR pe perioada 2012-2013.

Acordul Consiliului din noiembrie 2010 cu privire la redistribuirea în interiorul cadrului financiar multianual și al celui de-al șaptelea Program-cadru de cercetare al UE pentru acoperirea necesităților suplimentare ale ITER la un nivel de 1,3 miliarde EUR nu contrazice şi nu anulează angajamentul Consiliului privind o contribuție europeană globală la costurile de construcție a ITER la nivelul de 6,6 miliarde EUR. Având în vedere importanţa proiectului ITER pentru viitorul energetic al UE, susținem asigurarea creditelor de angajament suplimentare necesare pentru perioada 2012-2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté contre cette augmentation des financements du projet ITER. La recherche sur le nucléaire est financée par le budget européen à hauteur de 2,7 milliards d'euros par le sous-programme Euratom, et de 4 milliards d'euros spécifiquement pour le projet ITER. Avec ces 1,3 milliard d'euros supplémentaires, ce sont 8 milliards d'euros que l'Union européenne consacrera à la recherche nucléaire, à comparer aux 2,4 milliards d'euros attribués aux autres recherches énergétiques, dont seulement 1,6 milliard d'euros aux énergies renouvelables. Au moment où la question de la sûreté nucléaire est plus que jamais posée, un minimum de rééquilibrage dans les programmes de recherche devrait s'imposer. Et l'on devrait s'interroger sur la nature de ces surcoûts. Pire, en cette période d'austérité radicale imposée aux peuples, l'Union devrait s'interroger sur l'utilisation plus adéquate de sommes aussi colossales. Cet entêtement autour du nucléaire est néfaste pour le débat citoyen qui devrait avoir lieu sur la question de l'énergie et de la place du nucléaire. L'Union devrait aider à ouvrir le débat.

 
  
  

Έκθεση: Sidonia Elżbieta Jędrzejewska (A7-0436/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo este relatório, essencialmente porque sugere que a mobilização do Fundo Europeu de Solidariedade deve ser feita de forma mais rápida, para ajudar em tempo oportuno aqueles que são afetados por situações de catástrofe. Para o efeito, entendo que será necessária uma maior coordenação entre entidades nacionais e regionais com as europeias, tendo em vista uma avaliação célere das necessidades.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Face à des besoins financiers imprévus, la procédure budgétaire de l’Union européenne autorise la Commission européenne à proposer des modifications du budget en cours. Cette dernière a donc présenté différents « projets de budget rectificatif » pour le budget 2011. Détenant une compétence budgétaire, le Parlement européen discute des propositions de la Commission et vote les projets rectificatifs. Le projet rectificatif qui était à l’ordre du jour de cette session plénière concernait le Fonds de solidarité de l’UE. Créé en 2002 pour répondre aux besoins des Etats membres touchés par une catastrophe naturelle, le Fonds de solidarité de l’UE constitue une aide financière d’urgence. Suite aux inondations en Vénétie et aux tremblements de terre de Lorca, l’Italie et l’Espagne ont fait une demande d’aide auprès de l’UE, à laquelle j’ai apportée mon soutien. Dans de telles situations, les Etats membres doivent se montrer solidaires !

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kuria Parlamentas patvirtino Tarybos poziciją dėl taisomojo biudžeto Nr. 7/2011 projekto be pakeitimų. Šio taisomojo biudžeto tikslas – panaudoti 38 mln. EUR iš ES solidarumo fondo lėšų siekiant sumažinti Ispanijos Mursijos regioną ištikusio žemės drebėjimo (iš fondo skirta 21 mln.) ir Italijos Veneto regioną ištikusio potvynio pasekmes (iš fondo skirta 17 mln.). Komisija, remdamasi Ispanijos valdžios institucijos pateiktais skaičiavimais, tiesioginę žalą Mursijos regione įvertino 842,8 mln. EUR. Veneto regiono atveju tiesioginė žala įvertinta 3 717 mln. eurų. Pritariu, jog reikia kiek įmanoma greičiau užtikrinti skubų pagalbos teikimą minėtiems nukentėjusiems nuo didelio masto stichinių nelaimių regionams panaudojant ES solidarumo fondo lėšas.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O projeto de orçamento retificativo nº 7/2011 tem por objetivo mobilizar o Fundo de Solidariedade da União Europeia (FSUE), no montante de 38 milhões de euros em dotações para autorizações e para pagamentos, com o intuito de atenuar as consequências do sismo que assolou Múrcia, Espanha, e as inundações no Veneto, Itália. Os fundos mobilizados através do FSUE destinam-se a contribuir para a reparação de infraestruturas, não podendo intervir como instrumento de refinanciamento, nem para indemnização de prejuízos privados. O presente relatório aprova a posição do Conselho sobre o projeto de orçamento retificativo nº 7/2011 inscrevendo formalmente este ajustamento orçamental no orçamento de 2011. Tendo em conta a necessidade de uma rápida mobilização do FSUE e o facto de, no caso das inundações na região do Veneto, a referida mobilização só se ter efetuado 13 meses após as chuvas torrenciais, o presente relatório exorta as partes envolvidas nos Estados-Membros, a nível local e regional, e as autoridades nacionais a melhorarem a avaliação das necessidades e a coordenação em relação a eventuais futuras candidaturas ao FSUE, com vista a acelerar a disponibilização do FSUE. Pelo exposto, apoiei o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Il passaggio di questa relazione è necessario, da un punto di vista procedurale, per la mobilitazione del Fondo europeo di solidarietà a favore delle popolazioni colpite nella mia regione, il Veneto, dalle inondazioni di un anno fa. Occorrendo una rettifica in corso del bilancio, questa relazione è quindi, per quanto riguarda la fase comunitaria dell'operazione, propedeutica all'espletamento della procedura per la concessione del fondo. Ho pertanto espresso voto favorevole alla relazione Jedrzejewska.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei a favor deste orçamento retificativo a fim de libertar rapidamente a assistência financeira através do FSUE para a Itália e Espanha, países afetados por catástrofes naturais nos anos de 2010 e 2011, respetivamente. Este projeto estimula todas as partes envolvidas nos Estados-Membros e as autoridades nacionais a melhorarem a avaliação das necessidades e a coordenação em relação a eventuais futuras candidaturas ao Fundo. Tendo em vista acelerar, na medida do possível, a mobilização do FSUE, uma vez que, no caso de Itália, a mobilização do fundo só será efetiva 13 meses após as inundações na região do Véneto.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Parece-me evidente a aprovação deste projeto de orçamento retificativo, que se destina a mobilizar o Fundo de Solidariedade da União Europeia (FSUE) por um montante de aproximadamente 38 milhões de euros em dotações para autorizações e para pagamentos, a fim de atenuar as consequências do sismo que assolou Múrcia, em Espanha, e as inundações na região do Véneto, em Itália. Relembro, mais uma vez, a necessidade de este tipo de procedimentos ser célere, algo que não deixarei de fazer, especialmente nos casos em que manifestamente sucede o contrário. À semelhança do que é sublinhado pela relatora, parece-me absolutamente injustificável que o Fundo esteja a ser mobilizado apenas agora, para factos ocorridos em outubro do ano passado! É necessário atuar sobre as causas destes atrasos, que se verificam principalmente nas etapas iniciais das candidaturas, pelo que apelo às autoridades nacionais, regionais e locais dos Estados-Membros para que melhorem a avaliação das necessidades e a coordenação em futuras candidaturas, à semelhança do efetuado pelo relatora.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce budget rectificatif qui permettra d'apporter un soutien européen à ces deux zones sinistrées par des catastrophes naturelles de grande ampleur. L'allocation de ces fonds souligne une nouvelle fois la nécessaire solidarité européenne lorsque nos populations se trouvent confrontées à des difficultés sans précédent et mettant en péril l'équilibre socio-économique local.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre o projeto de orçamento retificativo n.º 7/2011 - Mobilização do Fundo de Solidariedade da UE - Espanha e Itália, que irá permitir apoiar a recuperação dos danos provocados pelas catástrofes ocorridas nestes países. Considero, no entanto, necessário proceder à revisão do regulamento do Fundo de Solidariedade, de modo a torná-lo mais célere e mais flexível.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. O Fundo de Solidariedade da União Europeia destina-se a auxiliar regiões assoladas por catástrofes naturais. Tanto o sismo em Múrcia como as inundações na região de Venetto justificaram um pedido de mobilização do Fundo por parte destes dois países, no montante de 38 milhões de euros em dotações para autorizações e para pagamentos, a fim de atenuar as consequências de ambas as catástrofes. Entendo que a União Europeia não deve deixar de dar o seu apoio a estes dois países pelo que voto favoravelmente esta proposta de orçamento rectificativo.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreciação, elaborado por Sidonia Elzbieta Jedrzejewska, refere-se ao projeto de orçamento retificativo n.º 7/2011 (apresentado pela Comissão nos termos do n.º 1 do artigo 37.º do Regulamento Financeiro) sobre a mobilização do Fundo de Solidariedade da União Europeia (FSUE) a favor da Espanha e da Itália. O objetivo desta mobilização é contribuir para a reparação de infraestruturas destruídas por catástrofes naturais, ou seja, o sismo de Lorca ocorrido a 11 de maio de 2011 na região de Múrcia, Espanha, e as inundações no Véneto, em Itália. O sismo em Espanha, além de 9 vítimas mortais e 130 feridos, fez dez mil desalojados e causou prejuízos avaliados em mais de 840 milhões de euros. Quanto às inundações na região do Véneto, estas causaram sete vítimas mortais, além de centenas de desalojados, originando perdas diretas estimadas em 3 717 milhões de euros. Neste sentido, e tendo em conta que este projeto de orçamento retificativo foi aprovado pelo comité de concertação em 19 de Novembro novembro de 2011 mediante a reafetação dos programas de desenvolvimento rural, voto favoravelmente esta proposta de afetação de 21 070 950 euros a favor de Espanha (região de Múrcia) e de 16 908 925 euros a favor da Itália (região do Véneto).

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Esta mobilização do Fundo de Solidariedade da UE fez-se nos termos do Regulamento Financeiro, que prevê que a Comissão pode apresentar projectos de orçamento rectificativo em caso de circunstâncias inevitáveis, excepcionais ou imprevistas, permitindo a referida mobilização até ao montante máximo de 1.000 milhões de euros. O seu objectivo é contribuir para a reparação de infra-estruturas. Os prejuízos directos ocorridos em Múrcia, em Espanha, foram estimados pela Comissão, com base em cálculos fornecidos pelas autoridades espanholas, num total de 842,8 milhões de euros. No caso da região de Veneto, em Itália, os prejuízos directos foram estimados em 3717 milhões de euros. O montante total da ajuda proposto no projecto de orçamento rectificativo n.º 7/2011 é de 37.979.875 euros, 21 070 950 euros para a Espanha e 16 908 925 euros para a Itália, uma parte pequena, portanto, dos prejuízos totais estimados.

Votámos favoravelmente este apoio. Mas não podemos deixar de assinalar aqui a necessidade de, de uma vez por todas, se definir um quadro comunitário abrangente e eficaz para a prevenção de catástrofes, como se propõe no relatório sobre este tema, de que fui relator. Como ali se assinala, o investimento na prevenção significa uma poupança considerável nos prejuízos materiais e humanos que decorrem das catástrofes.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Esta mobilização do Fundo de Solidariedade da UE fez-se nos termos do n.º 1 do artigo 37.º do Regulamento Financeiro que prevê que a Comissão pode apresentar projectos de orçamento rectificativo em caso de circunstâncias inevitáveis, excepcionais ou imprevistas, permitindo a referida mobilização até ao montante máximo de 1 000 milhões de euros. O seu objectivo é contribuir para a reparação de infra-estruturas, não podendo intervir como instrumento de refinanciamento, nem para indemnização por prejuízos privados. Os prejuízos directos ocorridos em Múrcia, em Espanha, foram estimados pela Comissão, com base em cálculos fornecidos pelas autoridades espanholas, num total de 842,8 milhões de euros. No caso da região do Veneto, em Itália, os prejuízos directos foram estimados em 3717 milhões de euros. O montante total da ajuda proposto no projecto de orçamento rectificativo n.º 7/2011 é de 37 979 875 euros. A Comissão propõe financiar as necessidades identificadas através da reafectação dos programas de desenvolvimento rural no que respeita às dotações para pagamentos e do reforço das dotações para autorizações. Votámos favoravelmente este apoio.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Cieľom návrhu opravného rozpočtu č. 7/2011 k všeobecnému rozpočtu na rok 2011 je mobilizácia Fondu solidarity EÚ (FSEÚ) vo výške 38 miliónov EUR vo viazaných a platobných rozpočtových prostriedkoch s cieľom zmierniť dôsledky zemetrasenia, ktoré zasiahlo autonómnu oblasť Murcia v Španielsku, a záplav v regióne Benátsko v Taliansku. Účelom návrhu spomenutého opravného rozpočtu je formálne zahrnúť túto rozpočtovú úpravu do rozpočtu na rok 2011. Rýchle uvoľnenie finančnej pomoci prostredníctvom Fondu solidarity Európskej únie (FSEÚ) v prospech osôb postihnutých prírodnými katastrofami je veľmi dôležité, a preto v prípade záplav v regióne Benátsko nanajvýš znepokojujúco pôsobí skutočnosť, že mobilizácia FSEÚ sa uskutoční až 13 mesiacov po prívalových dažďoch, ktoré sa vyskytli na konci októbra 2010. Je nevyhnutné, aby všetky zúčastnené strany v členských štátoch, t. j. tak na miestnej, ako aj na regionálnej úrovni, a tiež štátne orgány, zlepšili hodnotenie potrieb a koordináciu pre prípad možných budúcich žiadostí o pomoc z FSEÚ v záujme čo najväčšieho urýchlenia mobilizácie FSEÚ. V súvislosti s opísaným konkrétnym prípadom Španielska a Talianska obe zložky rozpočtového orgánu prijímajú svoje pozície s najvyššou naliehavosťou, aby zaručili rýchle poskytnutie pomoci postihnutým oblastiam.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau balsuodamas, kadangi 2011 m. bendrojo biudžeto taisomojo biudžeto Nr. 7/2011 projekto tikslas – panaudoti 38 mln. EUR įsipareigojimų ir mokėjimų asignavimų iš ES solidarumo fondo lėšų siekiant sumažinti Ispanijos Mursijos regioną ištikusio žemės drebėjimo ir Italijos Veneto regioną ištikusio potvynio pasekmes. Pagal taisomojo biudžeto Nr. 7/2011 projektą siekiama oficialiai įtraukti šį biudžeto pakeitimą į 2011 m. biudžetą.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the Commission proposal for mobilisation of the EUSF based on point 26 of the IIA of 17 May 2006 on budgetary discipline and sound financial management, which allows such a mobilisation within an annual ceiling of EUR 1 billion. The eligibility conditions for the Fund are detailed in Council Regulation No 2012/2002 establishing the EUSF, and it must be recalled that the objective of the Fund is to repair infrastructure, that it is a refinancing tool and cannot compensate private damages. The direct damages in Murcia, Spain, have been estimated by the Commission, based on calculations provided by the Spanish authorities, at a total of EUR 842.8 million. In the case of Veneto, Italy, the direct damages have been estimated at EUR 3 717 million. The total amount for aid proposed in DAB 7/2011 is EUR 37 979 875

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto alla relazione è favorevole. Concordo pienamente con la relatrice sull’urgenza con la quale è necessario prestare assistenza alle popolazioni interessate da recenti calamità naturali. Non si perda tempo ad approvare lo stanziamento del fondo di solidarietà anche perché già devono trascorrere obbligatoriamente 13 mesi dal giorno in cui sono avvenuti i fatti.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Fundo de Solidariedade da União Europeia é utilizado para prestar auxílio às regiões assoladas por catástrofes naturais. Recentemente, o sismo em Múrcia e as inundações na região do Véneto levaram a um pedido de mobilização do Fundo por parte destes dois Estados-Membros, no valor de 38 milhões de euros em dotações para autorizações e para pagamentos, a fim de atenuar as consequências de ambas as catástrofes. Sou, assim, favorável a este orçamento retificativo, por considerar que tal apoio não deve ser negado a estes dois Estados-Membros face à violência das catástrofes ocorridas.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Aprovei a mobilização do Fundo de Solidariedade da UE a favor das regiões de Múrcia, em Espanha, e do Véneto, em Itália. As condições de elegibilidade para a ajuda do Fundo estão especificadas no Regulamento (CE) n.º 2012/2002 do Conselho, que institui o FSUE. Um dos objetivos é contribuir para a reparação de infraestruturas, não podendo intervir como instrumento de refinanciamento, nem para a indemnização por prejuízos privados. Tal é o que acontece com os prejuízos diretos ocorridos em Múrcia, em Espanha, estimados pela Comissão, com base em cálculos fornecidos pelas autoridades espanholas, num total de 842,8 milhões de euros e nos prejuízos diretos ocorridos na região do Véneto, em Itália, estimados em 3 717 milhões de euros.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, premesso che scopo del Fondo di solidarietà dell'UE (FSUE) è il ripristino delle infrastrutture e che in quanto strumento di rifinanziamento non può essere utilizzato per risarcire i danni subiti dai privati, e stimati i danni diretti subiti nella regione Murcia (Spagna) e Veneto (Itali), concordo con la proposta di finanziare i fabbisogni identificati attraverso la riassegnazione di fondi dai programmi per lo sviluppo rurale, esprimo dunque il mio voto favorevole alla relazione.

 
  
MPphoto
 
 

  Miguel Portas (GUE/NGL), por escrito. Votei favoravelmente este orçamento retificativo que permitirá atenuar as consequências do sismo que assolou a região de Múrcia, em Espanha e das inundações na região do Véneto, em Itália. Não posso, contudo, deixar de reiterar que a mobilização do Fundo de Solidariedade da UE deve ser agilizada, de forma a prover atempadamente ajuda às regiões afetadas por catástrofes. Se o FSUE fosse provido de uma dotação orçamental própria, poder-se-iam evitar situações de atraso na mobilização do fundo de mais de um ano, como é o caso das inundações em Itália; se se alargasse o âmbito do Fundo de Solidariedade da UE a situações que vão além das catástrofes naturais, poder-se-ia ter atenuado as consequências da catástrofe das lamas tóxicas na Hungria.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. No âmbito da execução orçamental de 2011, foi apresentado o 7.º projeto de orçamento retificativo, tendo em vista mobilizar o Fundo de Solidariedade da União Europeia. Procura-se, com o recente recurso ao fundo, minorar as consequências do sismo que ocorreu em Múrcia, em Espanha, e das inundações ocorridas no Véneto, em Itália. Por considerar esta intervenção prioritária, votei em sentido favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The Commission proposal for mobilisation of the European Union Solidarity Fund (EUSF) is based on point 26 of the Interinstitutional Agreement (IIA) of 17 May 2006 on budgetary discipline and sound financial management, which allows such a mobilisation within an annual ceiling of EUR 1 billion. The conditions of eligibility to the Fund are detailed in Council Regulation No 2012/2002 establishing the EUSF, and it has to be recalled that the objective of the Fund is to repair infrastructure and that it is a tool of refinancing, and must not compensate private damages. The direct damages in Murcia, Spain, have been estimated by the Commission, based on calculations provided by the Spanish authorities, at a total of EUR 842.8 million. In the case of Veneto, Italy, the direct damages have been estimated at EUR 3717 million. The total amount for aid proposed in DAB 7/2011 is EUR 37 979 875.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − A seguito del terremoto che ha colpito la regione di Murcia in Spagna nel maggio scorso e le alluvioni che hanno colpito la regione Veneto fra la fine di ottobre e inizio novembre 2010, gli Stati colpiti in questione hanno fatto richiesta di accedere al Fondo di solidarietà dell'Unione.

Nel caso di specie, per quanto riguarda la regione Veneto, la Commissione ha riconosciuto come eleggibili 676,357 EUR di danni diretti a fronte dei quali viene proposto un aiuto da parte del Fondo di solidarietà di 17 milioni di EUR. Questi si sommano ai 21 milioni proposti per la Spagna, per uno storno totale di bilancio che ammonta a 37,9 milioni di EUR.

Mi rallegro per questa prova di solidarietà dell'Unione europea, che ancora una volta si è mobilitata nell'interesse di un suo Stato membro, il mio paese in questo caso, che aveva avviato l'istruttoria ed è ora beneficiario della mobilitazione del Fondo di solidarietà deliberata dalla Commissione. Massimo è il sostegno dell'intera delegazione italiana.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O projeto de orçamento retificativo n.º 7/2011 visa mobilizar o Fundo Europeu de Solidariedade da União Europeia, num valor de 38 milhões de euros para fazer face aos efeitos do terramoto em Múrcia, Espanha, e aos efeitos das inundações que assolaram a região do Véneto, em Itália. O documento do Parlamento Europeu, que recebeu o meu apoio, destaca a necessidade de estas verbas serem disponibilizadas de forma célere e apela ao envolvimento das autoridades a nível local, regional e nacional para que sejam desenvolvidos esforços no sentido da efetiva e rápida atribuição do apoio financeiro.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Rezoluţia privind proiectul de buget rectificativ nr. 7/2011 al Uniunii Europene pentru exercițiul financiar 2011, secțiunea III – Comisia, deoarece acesta vizează mobilizarea din Fondul de solidaritate al UE (FSUE) a sumei de 38 milioane EUR în credite de angajament și credite de plată în vederea diminuării efectelor cutremurului care a lovit regiunea Murcia din Spania și a efectelor inundațiilor din regiunea Veneto, Italia. Susţinem acordarea rapidă a ajutorului financiar prin intermediul Fondul de Solidaritate al Uniunii Europene (FSUE) pentru persoanele afectate de cutremurul din regiunea Murcia, Spania şi de inundațiile din regiunea Veneto, Italia.

Consider că este important ca toate părțile implicate din statele membre afectate de astfel de dezastre naturale, atât de la nivel local, cât și regional, dar și autoritățile naționale, să evalueze cât mai rapid daunele produse şi necesităţile de finanţare și să îmbunătățească coordonarea pentru eventualele viitoare cereri de mobilizare a FSUE, pentru a accelera, pe cât posibil, mobilizarea FSUE. Regretăm faptul că pentru inundațiile din regiunea Veneto mobilizarea FSUE va fi realizată abia după 13 luni de la sfârșitul lunii octombrie 2010, perioada în care au avut loc ploile torențiale mai sus menţionate.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Berichtigungshaushaltsplan Nr. 7 soll die Inanspruchnahme des Solidaritätsfonds (EUSF) in der Höhe von 38 Millionen EUR ermöglichen – das Geld soll in das Erdbebengebiet der spanischen Region Murcia und das Überschwemmungsgebiet im italienischen Venetien gehen. Die Auszahlung der Mittel wird durch eine Umschichtung aus den Programmen zur ländlichen Entwicklung finanziert.

 
  
  

Έκθεση: Reimer Böge (A7-0437/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo este relatório porque as candidaturas cumprem as normas estabelecidas pelo regulamento do Fundo. Tendo em conta também a situação em que se encontram as economias nacionais da Zona Euro, que atravessam um período de turbulência económica, entendo que a União Europeia deve ser solidária e envidar todos os esforços para ajudar a minimizar as consequências dramáticas de situações de catástrofe natural que afetaram, neste caso, dois Estados-Membros. Assim, também se ajuda estes dois países a direcionarem os seus esforços para a consolidação das suas contas públicas.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kuria Parlamentas pritarė Komisijos pasiūlymui dėl Europos Parlamento ir Tarybos sprendimo dėl Europos Sąjungos solidarumo fondo lėšų mobilizavimo Ispanijai ir Italijai. Šiuo sprendimu 2011 finansinių metų Europos Sąjungos bendrajame biudžete iš Europos Sąjungos solidarumo fondo bus mobilizuojama 38 mln. EUR įsipareigojimų ir mokėjimų asignavimų suma, siekiant sumažinti Ispanijos Mursijos regioną ištikusio žemės drebėjimo (iš fondo skirta 21 mln.) ir Italijos Veneto regioną ištikusio potvynio pasekmes (iš fondo skirta 17 mln.). Komisija, remdamasi Ispanijos valdžios institucijos pateiktais skaičiavimais, tiesioginę žalą Mursijos regione įvertino 842,8 mln. EUR. Veneto regiono atveju tiesioginė žala įvertinta 3717 mln. eurų. Pritariu, jog reikia kiek įmanoma greičiau užtikrinti skubų pagalbos teikimą minėtiems nukentėjusiems nuo didelio masto stichinių nelaimių regionams panaudojant ES solidarumo fondo lėšas.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. A União Europeia criou o Fundo de Solidariedade da União Europeia (FSUE) para manifestar a sua solidariedade para com as populações de regiões afetadas por catástrofes. O Fundo de Solidariedade intervém, principalmente, em casos de catástrofe natural de grandes proporções, com graves repercussões nas condições de vida dos cidadãos, no meio natural ou na economia de uma ou mais regiões de um Estado-Membro, ou de um país candidato à adesão à União Europeia. Em circunstâncias excecionais, o FSUE também pode ser mobilizado para catástrofes consideradas regionais, quando uma região é atingida por uma catástrofe que provoque prejuízos que afetem a maior parte da sua população e tenha repercussões graves e prolongadas nas suas condições de vida e estabilidade económica. A Espanha e a Itália apresentaram um pedido de mobilização do fundo. A Espanha devido aos danos provocados pelo sismo que assolou a região de Múrcia e a Itália devido às inundações ocorridas no Véneto. Ambas as candidaturas respeitam os critérios de elegibilidade do Regulamento (CE) n.º 2012/2002, pelo que votei favoravelmente o presente relatório relativo à mobilização de 21 070 950 euros a favor de Espanha e de 16 908 925 euros a favor da Itália.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He votado a favor de este informe porque aporta el máximo nivel posible de ayudas, de acuerdo con las posibilidades legales, alcanzando los 21 millones de euros en el caso de Lorca y los cerca de 17 en el caso del Véneto. Me parece especialmente interesante que la movilización se produzca con esa energía y determinación en los tiempos de recesión y crisis en que vivimos, que han dado lugar a recortes de todo tipo en los presupuestos públicos de muchos de los Estados miembros. Espero que ese dinero continúe ayudando a los habitantes del Véneto y a los lorquinos a recuperar sus actividades y su ritmo y modos de vida para conseguir que estas tragedias sean, en pocos meses, solo un triste recuerdo.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − I voted against the attribution of EUR 38 million to the mobilisation of the EU Solidarity Fund. I have the deepest sympathy for those who have suffered as a result of damage caused by the earthquake in Lorca in May this year and the severe flooding in the Veneto region this autumn. As a British taxpayer, I would wholly support the UK government offering aid to these regions, but as someone who does not believe the EU should have such competencies, I regretfully cannot support this vote.

 
  
MPphoto
 
 

  Antonio Cancian (PPE), per iscritto. − Sono lieto che il Parlamento europeo si sia dimostrato, come me, a favore della relazione sulla mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea per la regione del Veneto. L'alluvione che ha colpito non solo la regione di mia appartenenza, ma anche altre aree italiane tra la fine di ottobre e i primi di novembre del 2011, è stata particolarmente disastrosa per le persone e le varie attività commerciali, gravemente danneggiate.

La cifra prevista dalla Commissione europea, pari a 16,908 milioni di euro, permetterà di coprire almeno una piccola parte delle spese previste per la ricostruzione delle zone colpite e il loro rilancio economico e produttivo. Voglio esprimere la mia soddisfazione per questo risultato positivo, che rappresenta un segnale importante da parte di Commissione e Parlamento nei confronti di richieste provenienti da aree colpite da catastrofi negative, soprattutto in un periodo di profonda crisi economica e finanziaria.

Auspico per il futuro una maggiore celerità nella valutazione e nella conseguente mobilitazione di fondi a favore delle aree in difficoltà. Per il futuro dovrà essere possibile completare l'effettiva erogazione dei fondi in tempi più ridotti.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com a aceitação da proposta da Comissão para a mobilização do Fundo de Solidariedade da UE a favor da Itália e da Espanha. Este fundo tem como objetivo contribuir para a reparação de infraestruturas. Sendo assim, a ajuda financeira a estes países tem o objectivo de atenuar as consequências causadas por catástrofes naturais nas regiões atingidas dos respetivos países. Espanha foi afetada na região de Múrcia por um sismo em 2011 e a Itália na região do Véneto por inundações em 2011.

 
  
MPphoto
 
 

  Marielle De Sarnez (ALDE), par écrit. – Le tremblement de terre de Lorca (Espagne) en mai dernier et les inondations en Vénétie (Italie) à la fin de l'année 2010 nécessitent la mobilisation du Fonds européen de solidarité, conçu pour venir en aide aux régions européennes touchées par les catastrophes naturelles. Un total de 38 millions d'euros sera donc alloué à la reconstruction de ces deux régions (21,1 millions d'euros pour l'Espagne et 16,9 millions d'euros pour la Vénétie). Ce fonds, qui incarne la solidarité européenne, participe à la rationalisation des dépenses de l'Union en réaffectant des fonds initialement prévus pour les programmes de développement rural qui n'ont pas été utilisés.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du recours au Fonds de solidarité afin d'apporter un soutien européen à ces deux zones sinistrées par des catastrophes naturelles de grande ampleur. L'allocation de ces fonds souligne une nouvelle fois la nécessaire solidarité européenne lorsque nos populations se trouvent confrontées à des difficultés sans précédent et mettant en péril l'équilibre socio-économique local.

 
  
MPphoto
 
 

  Ioan Enciu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, deoarece cutremurul din mai, anul acesta, care a afectat zona Murcia din Spania şi inundaţiile din regiunea Veneto, Italia, ce au avut loc în 2010, au avut un impact dezastruos atât la nivelul populaţiei, cât şi la nivelul infrastructurii zonelor respective. Daunele directe din Murcia au fost estimate de Comisie, pe baza calculelor furnizate de autorităţile spaniole, la o sumă totală de 842,8 milioane de euro, iar, în cazul regiunii Veneto, daunele directe au fost estimate la 3717 milioane de euro. Din această cauză consider că este extrem de importantă acordarea rapidă de ajutor financiar prin intermediul Fondului de Solidaritate al UE (FSUE) pentru persoanele afectate de catastrofe naturale şi, de asemenea, împărtăşesc îngrijorarea raportoarei cu privire la faptul că, în ceea ce priveşte inundaţiile din regiunea Veneto, mobilizarea fondului va fi realizată doar la 13 luni după precipitaţiile torenţiale ce au avut loc la sfârşitul lui octombrie 2010.

Consider că toate părţile implicate din statele membre atât la nivel local, cât şi regional, dar şi autorităţile naţionale, ar trebui să evalueze mai bine nevoile şi să îmbunătăţească coordonarea pentru eventualele viitoare cereri pentru FSUE în vederea accelerării mobilizării acestuia.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre o projeto de orçamento retificativo n.º 7/2011 - Mobilização do Fundo de Solidariedade da UE - Espanha e Itália, que irá permitir apoiar a recuperação dos danos provocados pelas catástrofes verificadas nestas regiões de Espanha e de Itália. Considero, no entanto, necessário proceder à revisão do regulamento do Fundo de Solidariedade, de modo a torná-lo mais célere e mais flexível.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. O forte sismo que afectou Espanha, em 11 de Maio de 2011, e as chuvas torrenciais que atingiram Itália, de 31 de Outubro a 2 de Novembro de 2010, provocaram avultados prejuízos materiais e humanos que são de lamentar profundamente, sendo a primeira considerada uma catástrofe regional extraordinária e a segunda, mais grave no seu impacto e dimensões, uma catástrofe natural de grandes proporções, nos termos do Regulamento (CE) n.º 2012/2002 do Conselho que regula a existência e modo de mobilização do Fundo de Solidariedade da União Europeia.

Concordo com a proposta de mobilização do Fundo, proposta pela Comissão, e faço votos de que os montantes transferidos para as regiões afectadas permita recuperá-las e minorar os prejuízos verificados. Esta manifestação prática de solidariedade constitui mais um sinal positivo demonstrativo da bondade de muitas das ideias do projecto europeu.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em análise, elaborado por Reimer Böge, refere-se à proposta de decisão do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho relativa à mobilização do Fundo de Solidariedade da União Europeia (FSUE), a favor da Espanha e da Itália, nos termos do ponto 26 do Acordo Interinstitucional, de 17 de maio de 2006, entre o PE, o Conselho e a Comissão em relação à disciplina orçamental e à boa gestão financeira. O objetivo desta mobilização é contribuir para a reparação de infraestruturas destruídas por catástrofes naturais, ou seja, o sismo de Lorca, ocorrido a 11 de maio de 2011 na região de Múrcia, em Espanha, e as inundações na região do Véneto, em Itália. O sismo em Espanha, além de 9 vítimas mortais e 130 feridos, fez dez mil desalojados e causou prejuízos avaliados em mais de 840 milhões de euros. Quanto às inundações na região do Véneto, causaram 7 vítimas mortais, além de centenas de desalojados, originando perdas diretas estimadas em 3 717 milhões de euros. Neste sentido, tendo em conta a necessidade de apoiar as regiões de Espanha e Itália vítimas das catástrofes naturais supra referidas e o enquadramento legal da mobilização do FSUE, voto favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório prevê a mobilização do Fundo de Solidariedade da UE a favor de Espanha e de Itália. Espanha solicitou o apoio do Fundo para os prejuízos causados pelo sismo em Múrcia em Maio de 2011. A cidade de Lorca foi atingida por dois sismos consecutivos de magnitude de 5.2, matando 9 pessoas e ferindo cerca de 300. Mais 10 000 pessoas foram evacuadas e houve graves prejuízos materiais. Itália solicitou o apoio do Fundo na sequência das chuvas torrenciais que ocorreram em Outubro e Novembro de 2010 na região de Veneto, no Nordeste da Itália. Os efeitos da forte precipitação foram agravados pelo vento siroco quente, típico do Mediterrâneo, que fundiu a neve nas montanhas próximas. A catástrofe causou prejuízos significativos às redes rodoviárias, às infra-estruturas, ao sector agrícola, às empresas e a residências particulares.

Naturalmente que damos o nosso acordo à mobilização deste Fundo, plenamente justificada em face dos prejuízos referidos. Não podemos deixar de reiterar, uma vez mais, a importância de definir um quadro apropriado à prevenção de catástrofes e de lamentar o atraso da Comissão Europeia na implementação das recomendações do relatório aprovado pelo Parlamento Europeu em Setembro de 2010, de que fui relator, sobre este mesmo tema.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Aprovámos o orçamento rectificativo que foi necessário para a proposta de mobilização do Fundo de Solidariedade da União Europeia a favor de Espanha e de Itália. A Espanha solicitou apoio ao Fundo de Solidariedade para os prejuízos causados pelo sismo em Múrcia ocorrido em 11 de Maio de 2011. A cidade de Lorca foi atingida por dois sismos consecutivos de magnitude de 5.2, matando 9 pessoas e ferindo cerca de outras 300. Mais 10 000 pessoas foram evacuadas e cerca de 30 000 pessoas tiveram que passar a primeira noite na rua, tendo ainda causado graves prejuízos materiais.

A Itália solicitou apoio ao Fundo de Solidariedade na sequência das chuvas torrenciais que ocorreram de 31 de Outubro a 2 de Novembro de 2010 na região de Veneto, no Nordeste da Itália. Os efeitos da forte precipitação foram agravados pelo vento siroco quente típico do Mediterrâneo, que fundiu a neve nas montanhas próximas. A catástrofe causou prejuízos significativos às redes rodoviárias e às infra-estruturas, ao sector agrícola, às empresas e a residências particulares. A Comissão propôs a mobilização do Fundo no montante de 21 070 950 euros para a Espanha e de 16 908 925 euros para a Itália, num valor total de 37 979 875 euros. O que foi aceite e aprovámos no PE.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Komisia navrhuje mobilizovať Fond solidarity Európskej únie v prospech Španielska a Talianska na základe bodu 26 Medziinštitucionálnej dohody zo 17. mája 2006 o rozpočtovej disciplíne a riadnom finančnom hospodárení. Španielsko požiadalo o pomoc z Fondu solidarity v dôsledku škôd po zemetrasení, ktoré 11. mája 2011 zasiahlo autonómnu oblasť Murcia, najmä mesto Lorca. Zahynulo 9 ľudí, 300 bolo zranených, 10 000 osôb bolo evakuovaných a približne 30 000 ľudí strávilo prvú noc na ulici. Katastrofa spôsobila rozsiahle škody na obytných domoch, podnikoch, verejných budovách, pamiatkach kultúrneho dedičstva, cestnej sieti a na základnej infraštruktúre. Celkové priame škody sa odhadujú na 843 miliónov EUR. Taliansko požiadalo o pomoc z Fondu solidarity po prívalových dažďoch, ktoré zasiahli v období od 31. októbra do 2. novembra 2010 región Benátsko na severovýchode Talianska. Dôsledky silného dažďa ešte zhoršil teplý stredomorský vietor, vplyvom ktorého sa roztopil sneh v blízkych horách. Katastrofa spôsobila rozsiahle škody na cestnej sieti a infraštruktúre, poľnohospodárskej výrobe, podnikoch a obytných domoch, ktoré boli vyčíslené na 3,717 miliardy EUR. Po overení, či predkladané žiadosti spĺňajú kritériá oprávnenosti v zmysle nariadenia (ES) č. 2012/2002, Komisia navrhla mobilizovať Fond solidarity vo výške 21 070 950 EUR pre Španielsko a 16 908 925 EUR pre Taliansko.

 
  
MPphoto
 
 

  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − Un contributo economico destinato alle persone colpite dalla tragica alluvione del Veneto del novembre 2010, questo è quanto abbiamo votato oggi. Il Parlamento, approvando a larga maggioranza l’aiuto di 16,9 milioni di euro per il Veneto alluvionato, ha dimostrato che la solidarietà europea non sta solo nelle parole ma anche nei fatti. È chiaro che nonostante la somma prevista dalle norme del Fondo, siamo ancora molto lontani dal coprire i reali costi di ricostruzione di infrastrutture, servizi di alloggiamento e di soccorso. Per l'effettiva bonifica delle zone colpite lo Stato italiano aveva infatti stimato danni diretti pari a 3.717 milioni di euro. Non vorrei soffermarmi sui dati ma vorrei evidenziare che solo nella mia provincia, Padova, abbiamo avuto: 3.500 sfollati, 12 comuni gravemente danneggiati, 8 esondazioni e 6 rotture di argini; per una superficie totale interessata da allagamenti pari a 72 Km quadrati. Concludo, auspicando che la strada della solidarietà e della cooperazione convergano più efficacemente per garantire il necessario sostegno finanziario che l´Europa deve assicurare a tutti gli Stati membri in caso di calamità.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Komisija pasiūlė mobilizuoti Europos Sąjungos solidarumo fondo lėšas Ispanijos ir Italijos reikmėms. Ispanija pateikė paraišką Solidarumo fondo paramai gauti, kad galėtų padengti žalą, patirtą per 2011 m. gegužės 11 d. Mursijoje įvykusį žemės drebėjimą. Lorkos miestą sukrėtė du iš eilės žemės drebėjimai, kurių stiprumas siekė 5,2 balo ir per kuriuos žuvo 9 žmonės ir apie 300 buvo sužeista. Per nelaimę stipriai nukentėjo gyvenamieji namai, įmonės, visuomeniniai pastatai, kultūros paveldo vietos, kelių tinklas ir pagrindinė infrastruktūra. Taigi, remiantis Tarybos reglamente (EB) Nr. 2012/2002 pateiktomis apibrėžtimis, nelaimė priskiriama neeilinio masto regioninėms nelaimėms ir patenka į pagrindinę Solidarumo fondo lėšų taikymo panaudojimo „neeilinėmis aplinkybėmis“ sritį. Tuo tarpu Italija pateikė paraišką Solidarumo fondo lėšoms gauti po liūčių, 2010 m. spalio 31 d.–lapkričio 2 d. niokojusių Italijos šiaurės rytų Veneto regioną. Stiprių liūčių padarinius apsunkino sirokas – šiltas Viduržemio jūros vėjas, ištirpdęs sniegą netoliese esančiuose kalnuose. Nelaimė padarė didelę žalą kelių ir infrastruktūros tinklams, žemės ūkiui, įmonėms ir gyvenamiesiems namams. Pagal Tarybos reglamente (EB) Nr. 2012/2002 pateiktas apibrėžtis nelaimė, kurios žalai padengti reikalinga pagalba, priskirtina didelio masto stichinėms nelaimėms. Komisija, patikrinusi, ar visi prašymai atitinka Reglamente (EB) Nr. 2012/2002 nustatytus tinkamumo kriterijus, pasiūlė (ir šiam pasiūlymui pritariau), kad iš Solidarumo fondo būtų mobilizuotos lėšos Ispanijai ir Italijai.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − La decisione presa dal Parlamento di stanziare il Fondo di solidarietà dell´Unione europea per i territori colpiti da catastrofi naturali, incontra il mio totale apprezzamento. L´alluvione che tra il 31 ottobre e il 2 novembre del 2010 colpì il Veneto, aveva causato ingenti danni per la popolazione e per l´intero tessuto sociale ed economico del territorio. Molte infrastrutture sono state danneggiate gravemente, così come piccole e medie imprese che, nel Nord-Est dell´Italia, rappresentano la principale forza produttiva del territorio. I 17 milioni con cui l´Unione europea aiuterà il Veneto rappresentano una vera boccata d´ossigeno per i cittadini veneti che, anche psicologicamente, faticano a superare il ricordo di quei drammatici giorni. Con gli aiuti previsti anche per la zona spagnola colpita da due violente scosse di terremoto, la Lorca, l´Unione europea dimostra concretamente di essere vicina alle popolazioni colpite da catastrofi naturali

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal to mobilise the EU Solidarity Fund to help Spain and Italy. Spain applied for assistance from the Solidarity Fund for damage caused by the earthquake in Murcia on 11 May 2011. The town of Lorca was hit by two consecutives earthquakes with a magnitude of 5.2 killing 9 people and injuring some 300 more. A further 10 000 people were evacuated and around 30 000 people had to spend the first night on the streets. Furthermore, the disaster caused widespread damage to residential homes, businesses, public buildings, cultural heritage sites, to the road network and to basic infrastructure. Italy applied for assistance from the Solidarity Fund following torrential rainfall from 31 October to 2 November 2010 in the Veneto region of north-eastern Italy. The effects of the heavy rainfall were aggravated by a warm Mediterranean ‘Sirocco’ wind that melted the snow in the nearby mountains. The disaster caused significant damage to road and infrastructure networks, agriculture, businesses and residential homes.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Credo che non ci sia tempo da perdere e auspico quindi che la relazione Böge venga approvata immediatamente senza modifiche. Le cifre che verranno stanziate, anche se non copriranno interamente i danni provocati dai recenti disastri in Italia e Spagna, sono una risorsa vitale per permettere alle popolazioni di riprendere la propria attività e la propria vita.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Fundo de Solidariedade da União Europeia é utilizado para prestar auxílio às regiões assoladas por catástrofes naturais. O recente sismo em Múrcia e as inundações na região do Véneto enquadram-se neste tipo de auxílio, segundo os termos do Regulamento (CE) n.º 2012/2002 do Conselho que regula a existência e o modo de mobilização do Fundo de Solidariedade da União Europeia. Sou, assim, favorável à mobilização dos fundos necessários para fazer face a estes graves incidentes, fazendo votos para que os fundos disponibilizados sirvam para atenuar os prejuízos materiais e humanos causados por estas catástrofes naturais.

 
  
MPphoto
 
 

  Claudio Morganti (EFD), per iscritto. − Sono soddisfatto che, con il voto odierno, sia stato finalmente dato il via libera allo stanziamento di circa 17 milioni di euro per i danni causati dalle inondazioni in Veneto lo scorso autunno 2010. Il Fondo di solidarietà dell'Unione europea può sicuramente essere uno strumento utile per contribuire alla piena ripresa di queste aree così duramente colpite. Mi auguro inoltre che anche la Toscana e la Liguria, anch'esse colpite da tragiche inondazioni il mese scorso, possano accedere in tempi brevi a questa importante fonte di finanziamento europea.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu sprendimui mobilizuoti ES solidarumo fondo lėšas Ispanijai dėl žemės drebėjimo sukeltos stichinės nelaimės ir Italijai dėl potvynio sukeltos stichinės nelaimės. Pažymėtina, jog daugybė žmonių dėl šių nelaimių prarado savo namus, itin stipriai nukentėjo pagrindinės infrastruktūros objektai ir keliai, pramonė ir žemės ūkis. Taigi atsižvelgiant į šių stichinių nelaimių mastą ir padarytus milžiniškus nuostolius, yra būtina ES lygiu parodyti solidarumą stichinių nelaimių ištiktų regionų gyventojams ir skirti jiems tam tikrą finansinę paramą iš Solidarumo fondo neviršijant metinės 1 mlrd. EUR ribos.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Italia e Spagna hanno fatto richiesta all'UE per la mobilitazione del fondo europeo di solidarietà per le catastrofi naturali causate rispettivamente dalle forti piogge e inondazioni in Veneto e dal terremoto che ha colpito la zona di Murcia lo scorso maggio. Il voto a favore, da parte mia e del Parlamento, è pressoché scontato vista la gravità dei fatti e la necessità di intervenire rapidamente. Tuttavia, alla luce degli stanziamenti concessi dalla Commissione, solo 38 milioni di euro (21 per la Spagna e 17 per l'Italia) credo che si sarebbe potuto fare di più a favore delle popolazioni e della ricostruzione delle zone colpite.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Aprovei a mobilização do Fundo de Solidariedade da UE a favor de Espanha e de Itália para acorrer, respetivamente, aos prejuízos causados pelo sismo ocorrido em Múrcia, a 11 de maio de 2011, e aos prejuízos causados pelas chuvas torrenciais que ocorreram de 31 de outubro a 2 de novembro de 2010 na região do Véneto, no Nordeste da Itália. De facto, os Serviços da Comissão Europeia, após terem verificado que todas as candidaturas respeitam os critérios de elegibilidade do Regulamento (CE) n.º 2012/2002, propuseram a mobilização do Fundo de Solidariedade no montante de 21 070 950 € para a Espanha e de 16 908 925 € para a Itália, num valor total de 37 979 875 €.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, premesso che scopo del Fondo di solidarietà dell'UE (FSUE) è il ripristino delle infrastrutture e considerati i danni causati dal terremoto dell'11 maggio 2011 nella regione della Murcia e piogge torrenziali che hanno colpito la regione nord-orientale del Veneto dal 31 ottobre al 2 novembre 2010, esprimo il mio voto favorevole a che il Fondo di solidarietà sia mobilitato per le due nazioni in questione.

 
  
MPphoto
 
 

  Miguel Portas (GUE/NGL), por escrito. Votei a favor da proposta de mobilização do Fundo de Solidariedade Europeu (FSUE) a estas duas regiões da Europa que foram vítimas de duas catástrofes naturais. Não posso, no entanto, deixar de reiterar a necessidade, por um lado, de prover o FSUE de dotações próprias, que garantam que a ajuda chegue atempadamente às populações atingidas e não 13 meses depois, como é o caso das inundações na região do Véneto, em Itália e, por outro lado, de aumentar o âmbito de aplicação do fundo para além das catástrofes naturais, para que situações como as que ocorreram na região de Kolontár e Devecser, na Hungria, nomeadamente o caso das lamas tóxicas, fiquem sem resposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Fiorello Provera (EFD), per iscritto. − Sostengo con convinzione questa proposta. Le piogge torrenziali dello scorso inverno hanno causato al Veneto un danno economico di quasi 4 miliardi di euro. Pur non essendo previsto nel bilancio 2011, è giusto che il Parlamento europeo approvi un finanziamento per quel territorio. Grazie alla mobilitazione del Fondo di solidarietà le popolazioni colpite riceveranno un contributo di quasi 17 milioni di euro per la ricostruzione.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Solidariedade da União Europeia previsto no Regulamento (CE) n.º 2012/2002, estatuído com vista a acorrer a situações de catástrofe natural que tenham afetado os Estados-Membros, permite, à luz do Acordo Interinstitucional de 17 de maio de 2006, mobilizar um máximo anual de mil milhões de euros. Tendo a Espanha pedido a mobilização do fundo por força dos sismos que atingiram a cidade de Lorca, assim como a Itália, por força das chuvas torrenciais que assolaram a região do Véneto, e estando todos os pressupostos de aplicação reunidos, votei em sentido favorável a decisão de mobilização do fundo, na esperança de que, por esta via, seja possível minorar, tão rápido quanto possível, as necessidades das populações locais.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The Commission proposes to mobilise the European Union Solidarity Fund in favour of Spain and Italy on the basis of point 26 of the Interinstitutional Agreement (IIA) of 17 May 2006 on budgetary discipline and sound financial management. The IIA allows the mobilisation of the Solidarity Fund within the annual ceiling of EUR 1 billion. In parallel to the proposal to mobilise the Solidarity Fund in favour of Spain and Italy, the Commission has presented a draft amending budget (DAB No 7/2011 of 21 November 2011) in order to enter in the 2011 budget the corresponding commitment and payment appropriations as foreseen in point 26 of the IIA.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo procedimento perché permette di sbloccare 38 milioni di euro di aiuti comunitari del Fondo di solidarietà europeo da destinarsi a Spagna ed Italia per riparare i danni dei disastri naturali dell'anno scorso. In particolare nel mio paese la forte pioggia a fine ottobre e inizio novembre del 2010 ha causato gravi inondazioni, soprattutto nella regione del Veneto. Gli effetti della pioggia sono stati poi aggravati da un caldo vento mediterraneo, lo “Scirocco”, che ha sciolto la neve nelle montagne vicine causando gravi danni alle reti stradali e alle infrastrutture, all'agricoltura, alle aziende e le case.

È stato possibile attingere a questi fondi grazie ad un impegno comune che ha permesso di utilizzare fondi non spesi per lo sviluppo rurale, il tutto grazie ad una rettifica di bilancio.

 
  
MPphoto
 
 

  Amalia Sartori (PPE), per iscritto. − In seguito alle catastrofi naturali che hanno colpito la Regione Veneto in Italia, messa in ginocchio da un'alluvione nell'autunno 2010, e la Murcia in Spagna, colpita da un terremoto nel maggio scorso, gli Stati in questione hanno chiesto di poter accedere al Fondo di solidarietà dell'Unione Europea, erogato in seguito a un'istruttoria valutata dalla Commissione, come contributo alle spese sostenute dallo Stato affetto dall'evento per far fronte agli interventi di emergenza. Per quanto riguarda la Regione Veneto, la mia Regione, è stato proposto un aiuto da parte del Fondo di solidarietà di 16,9 milioni di euro, che si sommano ai 21 milioni proposti per la Spagna, per un totale di bilancio di 37,9 milioni di euro. Mi rallegro per questa prova di solidarietà da parte dell'Unione Europea che ancora una volta ha dimostrato di essere in grado di fare qualcosa di concreto per i suoi cittadini. Fondamentali sono stati l'appoggio e la vicinanza dimostrati dalla delegazione italiana per affrontare una così difficile situazione.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − L'inondazione che ha colpito nel novembre 2010 il nord Italia, e soprattutto il Veneto, ha provocato danni per oltre 600 milioni di euro. Ma più che perdite economiche la calamità ha provocato sofferenza, disagio e paura nella popolazione. Il disastro, infatti, ha coinvolto persone, famiglie, imprese e infrastrutture: sono stati registrati danni alle proprietà private, alle infrastrutture vitali (come l’autostrada A4), alle imprese, all'agricoltura e al patrimonio culturale concentrato nel bacino del fiume Bacchiglione.

In seguito all'alluvione, hanno rischiato di chiudere ben 40mila imprese, che danno lavoro a circa 250mila persone. Con il voto di oggi, che attiva il fondo di solidarietà, il Parlamento europeo sta dando al Veneto un segnale concreto e tangibile. Con i 17 milioni di euro di aiuti, infatti, si cercherà di migliorare le condizioni di vita della popolazione colpita da questo tremendo evento naturale.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Em novembro de 2011, a Comissão Europeia apresentou uma proposta relativa à mobilização do Fundo de Solidariedade da União Europeia por forma a responder aos pedidos de assistência apresentados pela Espanha e pela Itália. Subscrevo integralmente o presente relatório devido ao facto de entender que o Fundo de Solidariedade da União Europeia deve ser disponibilizado aos Estados-Membros sempre que se verifiquem catástrofes naturais que resultem em elevados prejuízos para as regiões afetadas. Concordo com a mobilização de 21 milhões de euros para a Espanha fazer face ao sismo registado na região de Múrcia, nomeadamente na cidade de Lorca, e com os 17 milhões de euros a favor de Itália no seguimento das inundações verificadas no Véneto. Aproveito ainda para manifestar a minha total solidariedade para com as regiões afetadas e referir que a União Europeia se deverá empenhar no apoio às populações de Lorca e do Veneto.

 
  
MPphoto
 
 

  ISilvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Rezoluția referitoare la propunerea de decizie privind mobilizarea Fondului de solidaritate al UE (FSUE), în conformitate cu punctul 26 din Acordul interinstituțional din 17 mai 2006 dintre Parlamentul European, Consiliu și Comisie privind disciplina bugetară și buna gestiune financiară.

Din păcate, Europa se confruntă tot mai frecvent cu fenomene extreme, precum secete, inundații, incendii forestiere şi cutremure. UE şi statele membre trebuie să fie solidare cu populația din regiunile afectate de dezastre naturale. Principalul instrument de care dispune UE pentru a face față acestor catastrofe este FSUE, care completează bugetele alocate de statele membre pentru măsuri de urgență, cum ar fi repunerea imediată în funcțiune a infrastructurii și a echipamentelor în domeniul energiei, apei potabile, apelor uzate, transportului, telecomunicațiilor, sănătății și învățământului.

Spania a transmis o cerere de finanțare ca urmare a unui cutremur înregistrat în regiunea Murcia, daunele ridicându-se la 842.838 milioane EUR, iar Italia a transmis o cerere de finanțare ca urmare a unor inundații în Veneto, daunele ridicându-se la 676.357 milioane EUR. Susţin mobilizarea FSUE pentru o sumă totală de 37.979.875 EUR: 21.070.950 EUR pentru Spania şi 16.908.925 EUR pentru Italia, în credite de angajament și de plată.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Die Europäische Union hat den Solidaritätsfonds eingerichtet, um im Falle von Katastrophen der betroffenen Bevölkerung Beistand zu leisten. Die Kommission veranschlagte, dass 21 070 950 EUR aus dem Fonds an die Region Murcia im Südosten Spaniens gezahlt werden sollten, die im Mai von zwei schweren Erdbeben heimgesucht wurde, bei denen über 150 Menschen verletzt wurden und mehrere Menschen sogar ihr Leben verloren. 16 908 925 EUR sollen ausgezahlt werden, um einen Teil der Kosten der italienischen Behörden für Sofortmaßnahmen nach den Überflutungen im Veneto zu decken – für Notunterkünfte, Rettungsdienste sowie Schutzeinrichtungen, aber auch für die Instandsetzung der Infrastruktur und die Säuberung der betroffenen Gebiete.

 
  
  

Έκθεση: Barbara Matera (A7-0438/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório porque a candidatura cumpre os critérios para o acesso ao Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização. A prazo, as medidas previstas por este fundo têm a finalidade de ajudar os trabalhadores despedidos a encontrar e manter um novo emprego e é claro que estes trabalhadores precisam de um acompanhamento nesse sentido. Noto que, hoje, o fundo presta igualmente assistência aos trabalhadores que tenham perdido o emprego devido à crise financeira e económica mundial e este parece ser o caso, pois o investimento privado no sector da construção decresceu bastante nos últimos meses. Como tal, a UE deve prestar auxílio a todos os que são afetados pela crise e pelas perturbações económicas e sociais que dela decorrem.

 
  
MPphoto
 
 

  Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della mobilitazione del FEG per i lavoratori del settore della "Costruzione di edifici" del Trentino-Alto Adige/Südtirol. Non c'è settore che non abbia risentito delle ripercussioni della crisi finanziaria, ma vi sono alcune categorie di lavoratori che ne hanno sofferto maggiormente. In particolare, il settore delle costruzioni determina il 15% del PIL della Regione Trentino-Alto Adige, dando lavoro a circa l'8% dei lavoratori della Provincia autonoma di Trento e a circa l' 8,6% di quella di Bolzano. In quest'ultima, tra il 2009 e il 2010, la disoccupazione è aumentata del 43% mentre nella Provincia di Trento del 117% . Il FEG è un importante strumento della politica europea istituito per fornire sostegno aggiuntivo ai lavoratori licenziati a causa dei notevoli cambiamenti strutturali nell'organizzazione del commercio mondiale. In questo periodo di crisi l'Unione europea non deve venire meno al suo ruolo e trasmettere fiducia ai cittadini e agli Stati membri mediante gli strumenti di sostegno. Mi auguro perciò che si trovi un accordo per il mantenimento del Fondo fino al 2020.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le Fonds européen d’ajustement à la mondialisation a été créé pour soutenir les travailleurs européens qui ont perdu leur emploi. Il leur permet de se réinsérer professionnellement. Exceptionnellement, la crise financière et économique constitue une raison suffisante pour qu’un Etat membre introduise une demande de subvention. Touché par la crise, le secteur de la construction dans la région du Trentin-Haut-Adige, au nord de l’Italie, connaît plusieurs vagues de licenciements. Dans un effort de solidarité envers l’Italie, le Parlement européen a adopté une résolution, à laquelle j’ai apporté mon soutien, débloquant une aide de 3,9 millions d’euros.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją dėl Europos prisitaikymo prie globalizacijos padarinių fondo (EGF) lėšų mobilizavimo Italijai, siekiant skirti 3 918 850 EUR įsipareigojimų ir mokėjimų asignavimų sumą. Europos prisitaikymo prie globalizacijos padarinių fondas teikia paramą ir padeda vėl integruotis į darbo rinką darbuotojams, atleistiems iš darbo dėl su globalizacija susijusių esminių pasaulio prekybos sistemos struktūrinių pokyčių bei dėl tiesioginio pasaulinės finansų ir ekonomikos krizės poveikio. 2011 m. vasario mėn. Italija pateikė paraišką mobilizuoti EGF lėšas dėl darbuotojų atleidimo iš 323 įmonių, vykdančių statybų veiklą Trentino-Alto Adidžės regione. Italijos teigimu, jos statybų sektorius labai nukentėjo per pasaulinę finansų krizę. Buvo drastiškai sumažintos paskolos statybų sektoriui bei individualiems asmenims, o dėl mažėjančio vartotojų pasitikėjimo ir grynųjų pinigų trūkumo sumažėjo naujų namų paklausa. Remiantis Komisijos vertinimu, paraiška atitinka EGF reglamente nustatytus teisės gauti paramą kriterijus. Pritariau, kad EGF lėšos būtų mobilizuotos finansinei paramai pagal Italijos pateiktą paraišką, siekiant paremti darbuotojų, atleistų iš darbo dėl pasaulinės finansų ir ekonomikos krizės padarinių, grįžimą į darbo rinką.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) foi criado em 2006 para prestar assistência adicional aos trabalhadores afetados pelas consequências de mudanças significativas na estrutura do comércio internacional e para ajudar à sua reintegração no mercado de trabalho. A partir de 1 de maio de 2009 o âmbito de aplicação do FEG foi alargado, passando a incluir o apoio a trabalhadores despedidos em consequência directa direta da crise económica, financeira e social. Nesta altura em que nos vemos confrontados com uma grave crise financeira, económica e social, destacando-se o aumento do desemprego como uma das principais consequências, a UE deverá utilizar todos os meios ao seu alcance para reagir, nomeadamente no que se refere aos apoios a prestar às pessoas que ficaram sem emprego. Assim, apoiei o presente relatório que diz respeito à mobilização de 3 918 850 euros do FEG a favor de Itália, com o objetivo de apoiar os trabalhadores despedidos por 323 empresas da divisão 41 (Construção de edifícios) na região do Trentino-Alto Adige/Südtirol.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Per quanto concerne la pratica in esame, la richiesta di mobilitazione del Fondo europeo per l'adeguamento alla globalizzazione si riferisce a più di 600 esuberi, di cui 528 ammessi all'assistenza, in 323 imprese del settore della costruzione di edifici. I servizi preposti della Commissione hanno valutato positivamente la richiesta di mobilitazione del Fondo per l'adeguamento alla globalizzazione, strumento comunitario di aiuto a chi si ritiene abbia perso il lavoro a causa della concorrenza dovuta alle dinamiche distorsive della globalizzazione. I criteri necessari da rispettare perché il fondo sia mobilitato sono stati accertati positivamente dalla Commissione. Il mio voto è pertanto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − I regret that in Italy 528 workers were made redundant by 323 construction firms in the Trentino-Alto Adige/Südtirol region. It is always awful when during such testing times people lose employment. However this is happening across the continent and should be the priorities of the nations in which those people live or the prerogative of allied nations to help where possible countries most deeply affected by major structural changes in world trade patterns and the financial crisis. I thus, unfortunately, cannot agree to give Italy an extra EUR 3.9 million as I do not believe this Adjustment Fund should even exist as an EU competence.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com a proposta de decisão relativa à mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização a favor da Itália. O FEG foi criado para prestar apoio complementar a trabalhadores atingidos pelas consequências de mudanças estruturais significativas dos padrões do comércio mundial. Assim sendo, esta mobilização do Fundo tem como objetivo apoiar a reintegração no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos na sequência da crise económica e financeira mundial.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. Dadas as diversas repercussões que a Itália tem vindo a sofrer devido à sua frágil exposição à crise financeira e às mudanças estruturais nos padrões do comércio mundial, considerei importante apoiar este relatório que prestará uma vital assistência temporária e pontual aos trabalhadores desempregados. Além disso, acredito no fim para o qual a mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG), num montante total de 3.918.850 euros a favor da Itália, irá ser aplicado. Este apoio à reintegração da Itália no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos em consequência da globalização e da crise económico-financeira global é fundamental para salvaguardar 528 casos de despedimentos que ocorreram em 323 empresas no sector da Divisão 41 (construção de edifícios).

Do pacote de medidas propostas pela Comissão, gostaria de dar especial relevo a duas de carácter peremptório: o aconselhamento e a orientação individual, no sentido de disponibilizar aos trabalhadores serviços de apoio individual no processo de reinserção e a formação profissional individual, que pretende recapacitar as competências dos trabalhadores despedidos através da implementação de sessões de treino e desenvolvimento, facilitando assim técnicas de procura de emprego que são básicas num mundo cada vez mais global.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Esta é a vigésima terceira candidatura a ser examinada a título do orçamento de 2011 e diz respeito à mobilização de um montante total de 3,9 milhões de euros do FEAG para a Itália. Saliento que esta candidatura foi apresentada pela Itália em 7 de Fevereiro de 2011 (tendo-a complementado com informações adicionais até 6 de julho) relativamente a despedimentos verificados em 323 empresas da divisão 41 (Construção de edifícios). Constato, por isso, que esta candidatura foi apreciada num prazo bastante razoável, dado o grau de complexidade da análise e da verificação da sua adequação às regras do FEAG destas candidaturas. Em anteriores processos de decisão tenho verificado a mesma eficiência, pelo que, apesar de lamentar os factos que deram origem a este procedimento, louvo a celeridade com que o mesmo foi concluído. Como comentário final apenas gostaria de ver esta eficiência e eficácia na ação da União aplicada a outras matérias nomeadamente naquelas que podem colocar em causa o futuro da UE como a conhecemos hoje.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport sur la mobilisation du Fond européen d'ajustement à la mondialisation afin de soutenir des travailleurs confrontés à des licenciements dans le secteur du bâtiment, causés par la diminution des investissements privés dans le secteur immobilier. En permettant l'allocation de ce fonds, l'Union européenne fait preuve de solidarité envers nos travailleurs touchés par la crise et apporte son soutien à la reconversion professionnelle de ces populations.

 
  
MPphoto
 
 

  Ioan Enciu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, deoarece Uniunea Europeană a instituit instrumente legislative şi bugetare pentru a oferi un sprijin suplimentar individual lucrătorilor afectaţi de schimbările majore intervenite în structura comerţului mondial şi pentru a le acorda asistenţă în procesul de reintegrare pe termen lung pe piaţa forţei de muncă. Ca urmare directă a crizei financiare şi economice mondiale, Fondul european de ajustare la globalizare (FEG) a fost extins pentru cererile depuse începând cu 1 mai 2009 pentru a include acordarea de sprijin lucrătorilor concediaţi din cauza crizei financiare.

Italia a declarat că sectorul construcţiilor a fost grav afectat de criză, iar cererile de noi locuinţe s-au diminuat drastic din cauza lipsei de fonduri. Datele disponibile la nivelul UE confirmă declinul semnificativ al acestui sector pe durata a şapte trimestre consecutive. Din această cauză, susţin mobilizarea Fondului European de ajustare la globalizare pentru alocarea sumei de 3.918.850 de euro în favoarea lucrătorilor disponibilizaţi din regiunea Trentino-Alto Adige/Südtirol. De asemenea, susţin faptul că instituţiile competente ar trebui să depună eforturile necesare în viitor pentru a ameliora mecanismele procedurale şi bugetare în vederea accelerării mobilizării FEG.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente este relatório por apoiar a mobilização de 3 918 850 euros do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização para a Itália, destinados a apoiar 643 trabalhadores despedidos em 323 empresas na região do Trentino. Considero este pedido pertinente na medida em que o encerramento das empresas em questão se ficou a dever ao impacte da atual crise no sector da construção civil italiano.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização tem vindo a ser usado abundantemente de modo a minorar o impacto da globalização e as consequências da presente crise financeira para a economia europeia, auxiliando trabalhadores despedidos e procurando obter a sua reentrada no mercado de trabalho.

O número de casos submetidos à aprovação do Parlamento Europeu, a sua disparidade geográfica e a diversidade de indústrias atingidas constituem prova bastante do momento preocupante que a União Europeia atravessa. A deslocalização das suas indústrias para regiões do globo em que o custo da mão-de-obra é significativamente mais barato conduziu ao fecho de muitas unidades produtivas e, consequentemente, ao desemprego de muitos milhares de trabalhadores que agora se vêem com dificuldades em voltar a trabalhar, tal é a retracção do mercado e as cautelas em contratar demonstradas pelos empregadores subsistentes. 528 trabalhadores do sector da construção, provindos de 323 empresas da região italiana de Trentino-AltoAdige/Südtirol conheceram esta mesma sorte que não posso deixar de lamentar.

Espero que o FEG contribua para que possam voltar a encontrar trabalho e desejo que a economia europeia possa reagir com energia e criatividade a este momento difícil.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreço, elaborado pela colega Barbara Matera, versa sobre a proposta de decisão do Parlamento Europeu e do Conselho sobre a mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEAG), nos termos do ponto 28 do Acordo Interinstitucional, de 17 de maio de 2006, entre o PE, o Conselho e a Comissão em relação à disciplina orçamental e à boa gestão financeira (candidatura EGF/2011/002 IT/Trentino – Alto Adige/Südtirol – Construction of buildings, Itália). Em 31 de outubro de 2011, a Comissão adotou uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor da Itália para apoiar a reintegração dos trabalhadores despedidos por causa da crise mundial, na sequência da candidatura supra referida e apresentada em 7 de fevereiro de 2011. Trata-se da vigésima terceira candidatura apresentada no âmbito do Orçamento da UE para 2011, mobilizando 3.918.850 euros, e que pretende atenuar o efeito social provocado pelo despedimento de 643 trabalhadores de 323 empresas de construção civil da região de Trentino. Considerando que o FEAG, criado em 2006, visa apoiar os trabalhadores que, devido a alterações estruturais nos padrões do comércio mundial originadas pela globalização, ficaram sem os seus postos de trabalho, voto favoravelmente esta proposta de decisão.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório responde à vigésima terceira candidatura à mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização examinada a título do orçamento de 2011. Diz respeito à mobilização de um montante total de 3 918 850 euros do FEG para a Itália. Resulta de 643 despedimentos, 528 dos quais são elegíveis para apoio, em 323 empresas de construção de edifícios. O sector da construção civil em Itália foi severamente afectado pela crise. Segundo o governo italiano, os empréstimos ao sector da construção civil ou a particulares foram drasticamente reduzidos e a procura de casas novas para habitação diminuiu devido ao declínio da confiança dos consumidores e à falta de liquidez. A situação económica de ambas as províncias aqui consideradas (Trentino-Alto e Adige/Südtirol) deteriorou-se em 2009 e o seu crescimento económico foi negativo. A Itália prevê que o impacto dos despedimentos seja significativo a nível local.

Apoiámos a mobilização do FEG para apoiar os trabalhadores despedidos. Mas simultaneamente, reiteramos aqui a crítica, quer ao injusto regulamento do Fundo, quer ao facto de nada ser feito para evitar a sua repetida mobilização. Pelo contrário, as políticas postas em marcha pela UE são novas sementes de crise que fazem antever novos despedimentos e novos pedidos de mobilização deste Fundo.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Esta é a vigésima terceira candidatura que foi examinada no nosso Grupo de Trabalho da Comissão do Emprego e Assuntos Sociais, a título do orçamento de 2011. Diz respeito à mobilização de um montante total de 3 918 850 euros do FEG para a Itália. Resulta de 643 despedimentos, 528 dos quais são elegíveis para apoio, em 323 empresas de construção de edifícios.

A candidatura baseia-se nos critérios de intervenção previstos na alínea b) do artigo 2.º do Regulamento (CE) n.º 1927/2006, o qual requer a ocorrência de, pelo menos, 500 despedimentos, durante nove meses, em empresas que operem na mesma divisão da NACE Revisão 2 em uma ou duas regiões contíguas de nível NUTS II de um Estado-Membro.

A Itália alega que o sector da construção civil foi severamente afectado pela crise. Os empréstimos ao sector da construção civil ou a particulares foram drasticamente reduzidos e a procura de casas novas para habitação diminuiu devido ao declínio da confiança dos consumidores e à falta de liquidez. Esta é a região de Trentino-Alto Adige/Südtirol. A situação económica de ambas as províncias deteriorou-se, em 2009, e o seu crescimento económico foi negativo. A Itália prevê que o impacto dos despedimentos seja significativo a nível local.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Bod 28 Medziinštitucionálnej dohody zo 17. mája 2006 medzi Európskym parlamentom, Radou a Komisiou o rozpočtovej disciplíne a riadnom finančnom hospodárení umožňuje uvoľniť prostriedky z Európskeho fondu na prispôsobenie sa globalizácii (EGF) prostredníctvom nástroja flexibility s ročným stropom vo výške 500 mil. EUR nad rámec príslušných okruhov finančného rámca. Taliansko vo februári tohto roku predložilo žiadosť EGF/2011/002 IT/Trentino-Alto Adige/Südtirol – výstavba budov o finančný príspevok z fondu EGF v dôsledku prepúšťania 643 pracovníkov v 323 podnikoch, ktoré podľa klasifikácie NACE Revision 2 pôsobia v rámci divízie 41 („výstavba budov“) v regióne Trentino-Alto Adige/Südtirol (ITD1 a ITD2) na úrovni NUTS II v Taliansku. Podľa tvrdení príslušných orgánov finančná a hospodárska kríza viedla k náhlemu kolapsu svetovej ekonomiky s obrovským dosahom na mnoho odvetví, pričom ani prepúšťanie v odvetví stavebníctva sa nedalo predvídať a ani mu nebolo možné jednoducho zabrániť. Po dôkladnom preskúmaní tejto žiadosti Komisia v súlade s článkom 10 nariadenia (ES) č. 1927/2006 dospela k záveru, že sú splnené podmienky na poskytnutie finančného príspevku podľa tohto nariadenia. Rovnako sa domnievam, že je opodstatnené finančnú kompenzáciu Taliansku bezodkladne poskytnúť.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − 2011 m. vasario 7 d. Italija pateikė paraišką mobilizuoti EGF lėšas dėl darbuotojų atleidimo iš 323 įmonių, vykdančių pastatų statybos veiklą Trentino-Alto Adidžės (Pietų Tirolio) regione, ir iki 2011 m. liepos 6 d. ją papildė išsamesne informacija. Pritariau balsuodamas, kadangi ši paraiška atitinka finansinei paramai taikomus reikalavimus, kaip nustatyta Reglamento (EB) Nr. 1927/2006 10 straipsnyje, ir kadangi Komisija pasiūlė mobilizuoti EGF lėšas.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole alla relazione dell´On. Matera perché ritengo che la mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione sia una risposta pronta e necessaria per fronteggiare il problema, ormai sempre più stringente, della disoccupazione e del reinserimento nel circuito lavorativo dei cittadini che perdono il proprio posto di lavoro. La crisi economica che, purtroppo, accompagna l´economia mondiale ed europea da ormai 3 anni a questa parte, ha colpito una zona altamente produttiva e qualificata qual'è il Trentino-Alto Adige. In particolare, la richiesta dell´Italia in relazione a 643 esuberi, di cui 528 ammessi all´assistenza del fondo, ha soddisfatto le condizioni di ammissibilità stabilite dal regolamento FEG. Sono convinto che la gestione di questo fondo in un´ottica non soltanto assistenziale, ma anche formativa e di reinserimento nel tessuto lavorativo, sia la strada maestra da percorrere per fronteggiare gli effetti della forte crisi tutt'oggi perdurante

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal. This is the twenty-third application to be examined under the 2011 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 3 918 850 from the EGF for Italy.

It concerns 643 redundancies, of which 528 targeted for assistance, in 323 enterprises operating in the NACE Revision 2 Division 41 (‘Construction of buildings’) in the NUTS II region of Trentino-Alto Adige/Südtirol (ITD1 and ITD2) during the nine-month reference period from 1 March 2010 to 1 December 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − I voted in favour of this report and welcome the support provided by the European Globalisation Adjustment Fund in the sum of EUR 3 918 850 to the Italian construction industry. These funds will provide much-needed assistance to those made redundant in this sector as a result of the global economic crisis.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A UE é um espaço de solidariedade e nela se enquadra o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização. Estes apoios são fundamentais para o auxílio aos desempregados e às vítimas das deslocalizações que se verificam num contexto globalizado. É cada vez maior o número de empresas que se deslocalizam, aproveitando os reduzidos preços do fator trabalho que são praticados em vários países, nomeadamente a China e a Índia, com efeitos nocivos para os países que respeitam os direitos dos trabalhadores. O FEG destina-se a ajudar os trabalhadores vítimas da deslocalização de empresas e é fundamental para facilitar o acesso a um novo emprego. O FEG já foi, no passado, utilizado por outros países da UE, cabendo agora dar esse auxílio à Itália, que apresentou um pedido de assistência relativo a 643 casos de despedimento, dos quais 528 são potenciais beneficiários de assistência, que ocorreram em 323 empresas da divisão 41 (Construção de edifícios) da NACE Rev. 2 na região NUTS II do Trentino-Alto-Adige/Südtirol (ITD1 e ITD2), em Itália.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Der EGF wird jährlich mit 500 Millionen EUR ausgestattet und soll dazu dienen, Arbeitnehmer, die von den Folgen weitreichender Strukturveränderungen im Welthandelsgefüge betroffen sind, zu unterstützen. Am 31. Oktober 2011 hat die Kommission einen neuen Vorschlag für einen Beschluss über die Inanspruchnahme des EGF zugunsten von Italien angenommen, um Arbeitnehmer, die infolge der globalen Finanz- und Wirtschaftskrise entlassen worden sind, bei ihrer Wiedereingliederung in den Arbeitsmarkt zu unterstützen. Beim vorliegenden Bericht handelt es sich um den Antrag von 3 918 850 EUR aus dem EGF für ein Unternehmen in Südtirol. Aus Solidarität mit den Entlassenen und um die negativen Folgen abzumildern, habe ich für den Bericht gestimmt. Es ändert aber nichts an der grundsätzlichen Erfordernis einer anderen Politik der EU im Hinblick auf den Welthandel. Dumping-Importe aus Schwellenländern, die in der Folge unsere heimische Industrie ruinieren, müssen verhindert werden.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Nonostante il periodo di crisi economica ritengo necessario che l'Unione Europea continui a finanziare quei settori e quelle imprese, richiedenti aiuto, che rientrano nei parametri per il recepimento di finanziamenti. Finalmente è la volta di un fondo di adeguamento alla globalizzazione in aiuto di piccole imprese italiane del Trentino Alto Adige. Anche grazie al mio voto a favore mi auguro che il fondo, di quasi 4 milioni di euro, venga assegnato. Tale mobilitazione andrebbe a salvare il posto di lavoro di più di 500 lavoratori e quindi di altrettante famiglie. Motivo per il quale credo che tutti dovrebbero votare a favore.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização foi criado para prestar um apoio complementar a trabalhadores atingidos pelas consequências de mudanças estruturais dos padrões do comércio mundial. Em 31 de Outubro de 2011, a Comissão adotou uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor da Itália, a fim de apoiar a reintegração no mercado de trabalho dos trabalhadores despedidos na sequência da crise económica e financeira mundial. Trata-se da vigésima terceira candidatura a ser examinada a título do orçamento de 2011 e diz respeito à mobilização de um montante total de 3.918.850 € do FEG a favor da Itália, tendo por base 643 despedimentos, 528 dos quais são elegíveis para apoio, em 323 empresas da divisão 41 (Construção de edifícios) da NACE Rev. 2 na região NUTS II do Trentino–Alto Adige/Südtirol (ITD1 e ITD2) durante o período de referência de 1 de março de 2010 a 1 de dezembro de 2010. Cumprindo-se todos os requisitos necessários para acionar o presente mecanismo de ajuda financeira, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, considerando che il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato istituito per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali e valutata l'importanza della mobilizzazione del FEG a favore dell'Italia al fine di sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori licenziati a causa della crisi finanziaria ed economica globale, esprimo il mio voto favorevole alla seguente proposta di decisione.

 
  
MPphoto
 
 

  Miguel Portas (GUE/NGL), por escrito. Votei favoravelmente a mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização para apoiar os trabalhadores da construção civil na região do Trentino, em Itália, que se viram confrontados com uma situação de desemprego na sequencia de uma avultada quebra dos investimentos privados no setor imobiliário no seguimento da atual crise social, económica e financeira. Ao viabilizar a mobilização do fundo garante-se um conjunto de programas que apoiam a reconversão profissional dos mais de 528 trabalhadores, de 323 empresas, diretamente afetados nesta região.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. No seio da execução do orçamento de 2011, foi apresentada, pela 23.ª vez, uma candidatura ao Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, que tem por escopo apoiar os trabalhadores que, por força da deslocalização, motivada pelo fenómeno de concorrência global das empresas em que laboravam, se encontram em situação de alta fragilidade. Neste caso, em que Itália solicitou a intervenção do fundo, conhece-se um total de 643 casos de despedimento por parte de 323 empresas na região de Trentino (Alto Adige/Südtirol), num período de referência de nove meses. Verificando-se preenchidos todos os pressupostos necessários para a intervenção do fundo, que permite uma mobilização de até 500 milhões de euros/ano, votei em sentido favorável, na esperança de que, por esta via, se minorem as dificuldades de quem foi profundamente afetado pelo fenómeno da globalização.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The European Globalisation Adjustment Fund has been created in order to provide additional assistance to workers suffering from the consequences of major structural changes in world trade patterns. According to the provisions of point 28 of the Interinstitutional Agreement of 17 May 2006 on budgetary discipline and sound financial management and of Article 12 of Regulation (EC) No 1927/2006, the Fund may not exceed a maximum amount of EUR 500 million, drawn from the margin under the global expenditure ceiling from the previous year, and/or from the cancelled commitment appropriations from the previous two years, excluding those related to Heading 1b. The appropriate amounts are entered into the budget as a provision as soon as the sufficient margins and/or cancelled commitments have been identified.

As concerns the procedure, in order to activate the Fund the Commission, in case of a positive assessment of an application, presents to the budgetary authority a proposal for mobilisation of the Fund and, at the same time, a corresponding request for transfer. In parallel, a trilogue could be organised in order to find an agreement on the use of the Fund and the amounts required. The trilogue can take a simplified form.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Con questo voto l'Italia riceverà 3,9 milioni di euro di aiuti UE per i lavoratori delle costruzioni licenziati a causa della crisi internazionale. Ora questi fondi saranno utilizzati per facilitare la ricerca di un nuovo lavoro per i 528 lavoratori licenziati da 323 industrie del settore delle costruzioni nella regione del Trentino-Alto Adige/Südtirol.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Lo strumento del fondo di adeguamento alla globalizzazione è spesso attivato per fronteggiare licenziamenti, esuberi e situazioni lavorative difficili. Occorre, infatti, sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro dei singoli lavoratori licenziati. La crisi economica globale non ha risparmiato nemmeno una zona tra le più prospere d'Italia, quale il Trentino Alto Adige.

Ed è soprattutto il settore delle costruzioni, in Italia come in altri Paesi dell'Unione, quello che ha subito le conseguenze più gravi: il comparto ha vissuto nel corso del 2011 la peggiore stagione a partire dal boom economico italiano degli anni Sessanta. Per sostenere il reinserimento dei lavoratori e per rilanciare il settore delle costruzioni ho votato favorevolmente all'iniziativa parlamentare.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Regulamento n.° 1927/2006 do Parlamento Europeu e do Conselho, de 20 de dezembro de 2006, instituiu o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) com o objetivo de apoiar os trabalhadores que perderam os seus postos de trabalho devido a alterações estruturais no contexto da economia global. A Itália apresentou um pedido de mobilização do FEG a favor dos 528 trabalhadores despedidos em 342 empresas do sub-sector da construção de edifícios localizadas na região de Trentino–Alto Adige/Südtirol. Concordo com a mobilização de 3.918.850,00 euros no intuito de apoiar a reintegração dos trabalhadores no mercado de trabalho, nomeadamente através de sessões de aconselhamento, formação e reconversão profissional, coaching e avaliação de capacidades. Importa ainda salientar que o FEG não se dever substituir às responsabilidades legais e financeiras das empresas italianas, sendo este um apoio complementar concedido pela União Europeia para mitigar as dificuldades sociais que os trabalhadores irão enfrentar.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Raportul referitor la mobilizarea unei sume totale de 3 918 850 EUR din Fondul european de ajustare la globalizare (FEG) în favoarea Italiei, în ceea ce priveşte 643 concedieri (528 dintre acestea făcând obiectul asistenţei) din 323 de întreprinderi care desfăşoară activităţi în domeniul construcţiei de clădiri, din regiunea Trentino-Alto Adige/Sudtirol în perioada de referinţă de nouă luni cuprinsă între 1 martie 2010 şi 1 decembrie 2010.

În ultimii ani, sectorul construcţiilor a fost grav afectat de criza economică şi financiară. Între 2008 şi 2011 piaţa locuinţelor noi din Italia s-a contractat cu 35,5%, iar piaţa lucrărilor publice cu 28,7%. De la începutul crizei, sectorul construcţiilor din Italia a pierdut 230 000 de locuri de muncă.

Criza economică şi financiară a condus la o reducere drastică a creditelor acordate sectorului construcţiilor şi la diminuarea cererii de noi locuinţe, datorită reducerii încrederii consumatorilor şi lipsei de fonduri. Datele disponibile confirmă că sectorul construcţiilor a înregistrat, în UE-27, o scădere pe durata a şapte trimestre consecutive (trim. I 2009 - trim. III 2010), comparativ cu aceeaşi perioadă din anii precedenţi, în special datorită reducerii investiţiilor private din sectorul rezidenţial.

Susţin mobilizarea FEG, dar solicit date privind reintegrarea beneficiarilor pe piaţa muncii.

 
  
  

Έκθεση: Birgit Sippel (A7-0408/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, considerando que a introdução de normas mínimas é um passo a favor dos direitos fundamentais. É importante que os suspeitos e acusados sejam informados dos seus direitos, pois se isso não acontece estamos a colocar em causa um dos princípios fundamentais do Estado de Direito que determina que os suspeitos ou acusados devem ser considerados inocentes até que seja provado o contrário em Tribunal. Para que este procedimento aconteça de forma uniforme em toda a União Europeia devem existir, portanto, normas comuns e uma cooperação reforçada entre as instituições nacionais e europeias, de modo a que todos os cidadãos da União Europeia usufruam dos mesmos direitos.

 
  
MPphoto
 
 

  Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją dėl Europos Parlamento ir Tarybos direktyvos dėl teisės į informaciją baudžiamajame procese. Europos Sąjunga užsibrėžė tikslą puoselėti ir plėtoti laisvės, saugumo ir teisingumo erdvę. Remiantis 1999 m. spalio 15–16 d. Tamperėje posėdžiavusios Europos Vadovų Tarybos išvadomis, abipusio pripažinimo principas turėtų tapti teisminio bendradarbiavimo Europos Sąjungoje civilinėse ir baudžiamosiose bylose pagrindu, kadangi pagerinus abipusį teismo sprendimų ir nuosprendžių pripažinimą ir užtikrinus būtiną teisės aktų derinimą būtų sudarytos palankesnės sąlygos valdžios institucijų bendradarbiavimui ir teisminei asmens teisių apsaugai. Abipusio pripažinimo principo įgyvendinimo laipsnis labai priklauso nuo įvairių kriterijų, be kita ko, įtariamųjų arba kaltinamųjų teisių apsaugos mechanizmų ir bendrų būtiniausių standartų, reikalingų siekiant sudaryti palankesnes abipusio pripažinimo principo taikymo sąlygas. Tai yra vienas iš teisinės valstybės pagrindų, todėl pritariu pranešėjui, kad ši direktyva turėtų būti taikoma įtariamiesiems ir kaltinamiesiems nepaisant jų teisinės padėties, pilietybės ar tautybės. Specialias informacijos suteikimo apie suėmimą arba sulaikymą sąlygas ir taisykles savo nacionalinėje teisėje turi nustatyti valstybės narės, laikydamosi nuostatos, kad naudojimasis šia teise neturėtų trukdyti deramai baudžiamojo proceso eigai.

 
  
MPphoto
 
 

  Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − L'Unione europea è una società composita, multilingue e multiculturale, costruita intorno alle quattro libertà fondamentali, tra cui rientra la libertà di circolazione, che l'Unione garantisce ai suoi cittadini. Considerato ciò, è importante che chiunque sia sospettato o accusato di un crimine all'interno dell'Unione sia informato immediatamente in merito ai suoi diritti e alle eventuali accuse a suo carico in una lingua che gli sia comprensibile. Attualmente ai cittadini europei non viene garantita una completa informazione. Pertanto, ho votato a favore della Direttiva per il diritto all'informazione nei procedimenti penali, perché ritengo sia fondamentale garantire questo diritto a chiunque sia accusato o sospettato di un crimine durante tutta la durata del procedimento, delle indagini e delle eventuali impugnazioni.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Antoniozzi (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, la riluttanza degli Stati membri a provvedere ad armonizzare alcuni aspetti dei rispettivi sistemi di diritto processuale non giova né agli Stati stessi, né sopratutto ai cittadini europei. L'approccio "per tappe", adottato dalla Commissione, si sta dimostrando vincente. Tuttavia credo che il Parlamento Europeo dovrebbe alzare la voce nei confronti del Consiglio per cercare di velocizzare l'iter di adozione delle altre direttive in questo ambito. Dover parlare nel 2011 di norme relative al diritto degli indagati o degli imputati di essere informati sui loro diritti e sull'accusa nell'ambito dei procedimenti penali all'interno degli Stati membri dell'Unione Europea, mi sembra un fatto a dir poco anacronistico.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Au sein de l’Union, les procédures pénales diffèrent. D’un Etat membre à l’autre, un individu soupçonné ou accusé d’avoir commis une infraction pénale n’est pas systématiquement informé de ses droits de manière claire et précise. C’est la raison pour laquelle j’ai voté en faveur de nouvelles règles européennes en vue de garantir le droit à un procès équitable. En plus d’être informé des droits procéduraux de base (droit à un avocat, droit de garder le silence, droit à un interprète…), l’accusé recevra une déclaration de droits écrite (droit à des soins de santé urgents, droit de connaître le temps de détention avant de comparaître devant une autorité judiciaire…).

 
  
MPphoto
 
 

  Liam Aylward (ALDE), i scríbhinn. − Fearaim fáilte roimh an méid atá déanta chun cuidiú a chur ar fáil i gcás deacrachtaí maidir le difríochtaí idir údaráis bhreithiúnacha éagsúla. Ní mór go mbeadh teacht ag daoine lena mbaineann cás coiriúil ar eolas soiléir maidir leis na himeachtaí coiriúla.

Is éard atá i gceist le ‘Litir na gCeart’, dá bhforáiltear sa Tuarascáil, ná go bhfuil an ceart ag an té atá faoi amhras sa chás eolas atá soiléir agus éasca le tuiscint a fháil maidir lena chearta. Deir sé chomh maith go bhfuil an ceart ann fanacht ina thost, cóir leighis phráinneach a fháil agus dul i dteagmháil lena mhuintir. Ní mór ‘Litir na gCeart’ sin a chur i bhfeidhm gan mhoill sna Ballstáit uile chun cearta bunúsacha mhuintir an AE a chosaint.

Tá roinnt teaghlach Éireannach tar éis teagmháil a dhéanamh liom maidir le daoine a bhaineann leo atá faoi amhras i gcásanna i dtíortha eile an Aontais, agus cé go bhfuil sé ríthábhachtach seasamh i gcónaí le dlí agus ceartas, tá sé fíor chomh maith go bhfuil an ceart ag gach éinne eolas soiléir cruinn faoina chás a fháil, is cuma cad iad na difríochtaí a bhíonn ann idir córais dhlíthiúla éagsúla an AE.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Šiuo Europos Parlamento ir Tarybos direktyvos pasiūlymu siekiama nustatyti teisės į informaciją baudžiamajame procese bendrus minimalius standartus visoje Europos Sąjungoje. Pasiūlymu siekiama gerinti įtariamųjų ar kaltinamųjų teises. Nustačius bendrus šių teisių minimalius reikalavimus, turėtų būti lengviau taikyti abipusio pripažinimo principą, dėl to pagerėtų ES valstybių narių teismų bendradarbiavimas. 2009 m. lapkričio 30 d. Taryba priėmė veiksmų planą, skirtą įtariamųjų ar kaltinamųjų baudžiamuosiuose procesuose procesinėms teisėms stiprinti, kuriame raginama patvirtinti priemones, susijusias su teise į vertimą raštu ir žodžiu, teise į informaciją apie teises ir informaciją apie kaltinimus, teise į teisinę konsultaciją ir teisinę pagalbą, teise į giminių, darbdavių ir konsulinių įstaigų informavimą ir susijusias su specialiomis pažeidžiamų įtariamųjų ar kaltinamųjų apsaugos priemonėmis. Pritariau šiam dokumentui, kuris yra antroji priemonė iš minėto veiksmų plano (pirmoji priemonė buvo susijusi su teisės į vertimą žodžiu ir raštu užtikrinimą), kuri padės geriau užtikrinti įtariamųjų ar kaltinamųjų asmenų teises visoje ES bei padės sustiprinti teisminį bendradarbiavimą.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. A proposta de Diretiva sobre o Direito à Informação nos Processos Penais, apresentada pela Comissão Europeia em julho de 2010, visa estabelecer um conjunto de normas mínimas comuns relativas ao direito de informação nos processos penais aplicáveis em toda a União Europeia. Isto é, pretende-se afirmar o direito dos suspeitos e acusados de serem informados sobre os seus direitos. Esta informação deve ser prestada numa linguagem simples e acessível, oralmente ou por escrito, e num idioma que estes compreendam. O presente relatório altera a proposta da Comissão Europeia procurando, deste modo, assegurar que a Diretiva abranja todos os casos de restrição de liberdade das pessoas, independentemente da qualificação dada pelos Estados-Membros aos processos por força dos quais o suspeito foi privado de liberdade. Pelo exposto, apoiei o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, kadangi įtariamieji ir kaltinamieji turi žinoti savo procesines teises ir jos turi būti gerbiamos, nes tik taip bus galima užtikrinti teisingą ir sąžiningą teismo procesą. Tiek įtariamiesiems, tiek kaltinamiesiems turi būti pateikta visa reikalinga informacija apie jų kaltinimus, kaltinimo pobūdį ir priežastis. Taigi visos valstybės narės turėtų kuo veiksmingiau bendradarbiauti, kad būtų užtikrinti bendri teisės į informaciją baudžiamajame procese standartai visoje Europos Sąjungoje. Šios direktyvos nuostatomis nustatomi minimalūs reikalavimai. Valstybės narės gali suteikti daugiau teisių nei nustatyta šioje direktyvoje, siekdamos užtikrinti aukštesnio lygio apsaugą tais atvejais, kurie nėra konkrečiai numatyti šioje direktyvoje. Taigi šia direktyva, visų pirma, siekiama puoselėti teisę į laisvę, teisę į teisingą bylos nagrinėjimą ir teises į gynybą. Jei šios direktyvos pagrindinės nuostatos bus tinkamai įgyvendintos, tai bus žymiai veiksmingiau įgyvendinamos įtariamųjų ir kaltinamųjų teisės, užtikrinant, kad jie gautų informaciją apie savo teises.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione Sippel il cui obiettivo è fissare norme minime comuni per il diritto all'informazione nei procedimenti penali nell'Unione Europea: gli imputati e gli indagati hanno il diritto di essere informati in merito ai loro diritti e tali informazioni devono essere esplicate in un linguaggio accessibile, semplice e in una lingua che l'indagato o l'imputato comprenda! Informazioni specifiche, inoltre, dovrebbero essere fornite per iscritto in caso di privazione della libertà da parte delle autorità competenti degli Stati membri durante il procedimento penale.

Infine, convengo con l'inserimento nella relazione, a fianco del diritto generale ad essere informati sui diritti procedurali, di due diritti specifici: il diritto all'informazione sull'accusa e il diritto di accesso al fascicolo qualora non vi siano presupposti di gravi rischi per la vita altrui o della possibilità di nuocere gravemente alla sicurezza interna dello Stato membro. Attraverso questa direttiva verranno migliorati i diritti degli indagati e degli imputati assicurando che riceveranno informazioni puntuali in merito ai loro diritti.

 
  
MPphoto
 
 

  Jan Březina (PPE), písemně. − Hlasoval jsem pro přijetí směrnice, která se věnuje občanům EU a jejich právům, jestliže se stanou účastníky trestního řízení. Pokud k tomu dojde, ať už v domovském státě dané osoby, či v jiném členském státě, musí byt zajištěno spravedlivé soudní řízení v souladu s judikaturou Evropského soudu pro lidská práva. To znamená, že musí být dodržována základní procesní práva, jako je právo na konzultace s právníkem či v případě potřeby tlumočení nebo překlad dokumentů. Považuji za přínosné, že tato zpráva mění návrh Komise tak, aby se zajistilo, že se směrnice bude vztahovat na veškeré formy omezení osobní svobody bez ohledu na to, jakým způsobem členské státy kvalifikují řízení, na jehož základě byla podezřelá osoba zbavena své svobody. Nikdo totiž nemůže předem tušit, jak dlouho bude podezřelá osoba zadržována v policejní vazbě, ani jak dlouho bude tato osoba zbavena svobody. I když různá práva uvedená v poučení o právech nemusí být vždy relevantní, má podezřelá či obviněná osoba nicméně nárok, aby okamžitě získala písemné informace o svých procesních právech.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei a favor da proposta que visa afirmar o direito dos suspeitos e acusados de serem informados sobre os seus direitos, uma vez que é sugerido que a informação seja prestada numa linguagem simples e acessível para que todos possam entender. A introdução das normas propostas garantirá uma melhor efetivação dos direitos fundamentais dos cidadãos da UE e contribuirá ainda para a superação das dificuldades sentidas no reconhecimento das decisões penais causadas pela falta de confiança entre as autoridades judiciárias.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. Para fazer face ao impasse no Conselho, desde 2004, foi decidido no Conselho JAI de 30 de Novembro de 2009 iniciar uma abordagem gradual em que os direitos processuais no âmbito dos procedimentos penais deveriam ser tratados por fases, tendo sido aprovado um roteiro que enumera seis medidas como base da acção futura.

A primeira medida, aprovada no ano passado, consiste no direito à tradução e à interpretação. A presente iniciativa é a segunda destas medidas e consiste no direito de informação nos processos penais, estabelecendo normas mínimas a aplicar em matéria da informação a prestar aos suspeitos ou acusados de terem cometido uma infracção penal (independentemente do seu estatuto jurídico, cidadania ou nacionalidade), no que se refere aos seus direitos e sobre a acusação contra eles formulada. Essa informação deve ser prestada numa linguagem simples e acessível e num idioma que o indivíduo em questão compreenda. O conhecimento dos respectivos direitos é um primeiro passo no sentido de garantir que eles sejam respeitados, uma vez que a sua inobservância não só põe em causa a equidade dos processos penais, como também é susceptível de conduzir a erros judiciários.

Votei, assim, a favor do compromisso alcançado e espero que os Estados-Membros procedam rapidamente à respectiva implementação, particularmente através da elaboração da Carta de Direitos.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Sono lieta di sostenere questa relazione legata al diritto all'informazione nei procedimenti penali. Se ci poniamo come obiettivo la garanzia delle norme minime comuni negli attuali procedimenti penali e quindi l'uguaglianza dinanzi alla legge e alla giustizia di ogni tribunale europeo, allora ritengo che questo atto sia di primaria importanza. Finalmente con questa relazione viene raggiunto uno standard minimo d'informazione nei processi penali e attraverso questo nuovo principio possiamo ambire ad assicurare la tutela dei diritti fondamentali di tutti i cittadini dell'Unione Europea, che sono poi alla base del nostro diritto. Concordo pienamente con il relatore sull'importanza di continuare a collaborare strettamente in modo da armonizzare gli aspetti basilari dei nostri procedimenti giuridici. Desidero esprimere i miei complimenti per l'ottimo lavoro svolto.

 
  
MPphoto
 
 

  Corina Creţu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea propunerii de directivă a Parlamentului European şi a Consiliului privind dreptul la informare în cadrul procedurilor penale. Instituirea unor standarde comune minime în cadrul procedurilor penale ar contribui la respectarea drepturilor fundamentale ale cetăţenilor UE şi la depăşirea dificultăţilor întâmpinate în aplicarea principiului recunoaşterii reciproce în cauzele penale, consecinţă a lipsei de încredere dintre autorităţile judecătoreşti. Propunerea are drept scop principal afirmarea dreptului persoanei suspectate sau învinuite de a fi informată cu privire la drepturile sale.

 
  
MPphoto
 
 

  George Sabin Cutaş (S&D), în scris. − Am votat pentru această rezoluţie, deoarece consider că recunoaşterea reciprocă ar trebui să fie baza cooperării judiciare atât civile, cât şi penale în Uniunea Europeană, astfel încât să se asigure o protecţie optimă a drepturilor individuale. Recunoaşterea reciprocă se bazează pe încrederea în sistemele de justiţie penală şi civilă ale altor state membre, încredere care trebuie să fie consolidată prin crearea unor norme detaliate pentru protecţia drepturilor cetăţenilor europeni.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui permet de garantir une protection juridique à tous nos concitoyens à travers les États membres de l'UE et renforce la confiance dans l’espace unique de justice de l’UE. Cette mesure permettra aux citoyens de faire entendre leur voix plus facilement en cas de contentieux, dans une langue qu'ils comprennent et ce, où qu'ils soient dans l'Union européenne.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport car, en vertu de la nouvelle législation, toute personne soupçonnée d'avoir commis une infraction pénale devra désormais être informée de ses droits dans une langue qu'elle comprend. Cette mesure garantira que les États membres de l'Union fourniront à toute personne arrêtée (ou concernée par un mandat d'arrêt européen) une "déclaration de droits" venant énumérer leurs droits fondamentaux pendant toute la durée de la procédure pénale. Cette proposition fait partie d'un paquet législatif global qui sera présenté au cours des prochaines années, et qui visera à établir un ensemble minimal de droits procéduraux à accorder dans le cadre des procédures pénales dans l'Union et à renforcer la confiance dans l'espace unique européen de justice... tout un programme! Cela dit, des obstacles persistent encore actuellement, notamment la prise en compte des différents systèmes juridiques, et en particulier des différences qui existent entre les pays de droit civil et les pays dits de common law, tels l'Irlande et le Royaume-Uni.

 
  
MPphoto
 
 

  Ioan Enciu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, întrucât consider că dreptul la informare în cadrul procedurilor penale trebuie să fie garantat în toate statele membre. În prezent, cetăţenii europeni au dreptul de a se deplasa şi de a rezida pe întreg teritoriul Uniunii Europene însă, pe de altă parte, aceştia trebuie să se supună regulilor a 27 de sisteme judiciare care, de multe ori, sunt extrem de diferite. În acest context, armonizarea legislaţiei privind informarea acuzaţilor în cadrul procedurilor penale este fundamentală şi garantează că drepturile cetăţenilor europeni sunt protejate în oricare din statele membre ale Uniunii Europene.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente este relatório por estabelecer regras mínimas comuns a toda a UE sobre o direito à informação nos processos penais. Esta nova diretiva assegura que qualquer pessoa que esteja numa situação de detenção ou acusação tenha acesso a uma Carta de Direitos que a informará dos seus direitos processuais, numa linguagem simples e num idioma que compreenda. Estas medidas são cruciais para o reforço da confiança no espaço europeu de justiça, pois são cada vez mais os cidadãos europeus que viajam dentro da UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. Todos sabemos que a justiça penal, para funcionar de forma efectiva, tem que prever, de forma específica, os direitos dos suspeitos e/ou acusados, de forma a garantir-lhes uma adequada possibilidade de defesa através dos meios jurídicos e jurisdicionais apropriados.

Neste âmbito, é fundamental que seja garantido aos suspeitos e/ou acusados o direito a serem informados, em língua que compreendam, sobre os seus direitos e deveres, sobre o conteúdo da acusação que lhes é imputada, o direito de acesso ao processo e tudo o que seja determinante para o processo do qual são parte. Esta é a única forma de assegurar uma defesa efectiva, pedra angular de um Estado de direito e de um processo penal moderno.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A União Europeia, como espaço de livre circulação de pessoas e bens, deve veicular uma imagem de segurança e de uma comunidade de valores como a liberdade, a democracia e o respeito pelo Estado de direito, aliás, a marca que caracteriza a UE. O presente relatório, da autoria de Birgit Sippel, debruça-se sobre a proposta de Diretiva do Parlamento Europeu e do Conselho relativa ao direito de informação dos cidadãos europeus quando envolvidos em processos penais num Estado-Membro diferente do seu. Muitas vezes, os acusados (v.g. turistas) não conhecem a língua nem a legislação criminal desse país e vivem situações muito complicadas e aflitivas. Com esta diretiva passam a ter direito a informação sobre os seus direitos antes de iniciado o procedimento, nomeadamente a um intérprete e a um advogado, bem como acesso aos fundamentos da acusação. Assim, manifesto o meu apoio a esta proposta de diretiva que mereceu o apoio unânime de todos os grupos políticos e formulo votos para que os Estados-Membros a transponham para a legislação nacional no mais curto espaço de tempo possível, pois trata-se de uma medida que vai trazer uma maior segurança e confiança a todos os cidadãos europeus.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório contém aspectos que valorizamos, relativos ao direito de informação nos processos penais, nomeadamente em relação ao direito à interpretação e à tradução, o direito a ser informado da acusação e de acesso ao processo. Fazemos notar que estas disposições estão inscritas na Convenção Europeia de Salvaguarda dos Direitos do Homem e das Liberdades Fundamentais (CEDH), pelo que deveriam ser cumpridos e respeitados pelos Estados-Membros que são partes da CEDH.

Como tal, lamentavelmente, não se verifica, propõe-se com este relatório avançar para uma tentativa de reforço de confiança mútua. Esta intenção insere-se num processo mais alargado, visando a chamada harmonização, neste caso, no plano judicial e penal. Sabemos como, frequentemente, muitas destas recorrentes intenções de harmonização, por parte da UE, acabam por não proteger e acautelar os direitos e os interesses dos povos, ignorando até as boas práticas e os bons exemplos de alguns dos Estados-Membros. Veremos, por isso, como vai evoluir este processo.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Este relatório contém pontos que consideramos importantes relativos ao direito de informação nos processos penais, nomeadamente em relação ao direito à interpretação e à tradução, o direito a ser informado da acusação e de acesso ao processo. Estes pontos, embora positivos, não apenas por estarem inscritos na Convenção Europeia de Salvaguarda dos Direitos do Homem e das Liberdades Fundamentais (CEDH), mas por serem direitos básicos das pessoas, deveriam estar a ser cumpridos e respeitados pelos Estados-Membros, que são partes na CEDH.

Como tal não se verifica, avança-se com esta tentativa de reforço de confiança mútua, que se insere num processo mais alargado da chamada harmonização, neste caso no plano judicial e penal.

Estas recorrentes intenções de harmonização por parte da UE, na maior parte dos casos não são feitas para defesa dos direitos dos povos e muitas vezes ignoram as boas práticas e os bons exemplos dos Estados-Membros. Veremos como vai evoluir este processo.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Článok 47 Charty základných práv Európskej únie, článok 6 Európskeho dohovoru o ochrane ľudských práv a základných slobôd a článok 14 Medzinárodného paktu o občianskych a politických právach zakotvujú právo na spravodlivý proces. Článok 48 Charty základných práv EÚ zaručuje dodržiavanie práv na obhajobu. Európska únia si stanovila za cieľ zachovať a rozvíjať oblasť slobody, bezpečnosti a spravodlivosti. Je potrebné, aby sa zásada vzájomného uznávania stala základom justičnej spolupráce v občianskoprávnych aj trestných veciach v rámci Únie, pretože zlepšenie vzájomného uznávania súdnych rozhodnutí a rozsudkov a potrebná aproximácia právnych predpisov by uľahčila spoluprácu medzi jednotlivými orgánmi, ako aj súdnu ochranu individuálnych práv. Rozsah uplatňovania vzájomného uznávania značne závisí od viacerých parametrov, akými sú napr. mechanizmy ochrany práv podozrivých či spoločné minimálne normy potrebné na jednoduchšie uplatňovanie zásady vzájomného uznávania. Som presvedčená, že vzájomné uznávanie môže účinne fungovať iba v atmosfére dôvery, keď nielen súdne orgány, ale aj všetci účastníci trestného procesu považujú rozhodnutia súdnych orgánov iných členských štátov za rovnocenné s vlastnými rozhodnutiami, čo zahŕňa nielen dôveru v primeranosť predpisov svojho partnera, ale aj dôveru v správne uplatňovanie týchto predpisov.

 
  
MPphoto
 
 

  Kinga Gál (PPE), bil-miktub. − Üdvözlendő, hogy az igazságügy terén történő törvénykezés, különösképpen a büntetőeljárás során alkalmazandó minimális normák meghatározása során egyre több hangsúlyt fektetnek a törvényhozók és egyéb érintettek a gyermekek jogainak figyelembe vételére. Ahogy ezt maga Reding asszony is kiemelte, a büntető eljárások során a gyermekeknek - legyenek akár gyanúsítottak vagy áldozatok - speciális igényeik vannak, melyeket testi-lelki épségük megőrzése végett kiemelt módon figyelembe kell venni. A gyermek-áldozatok sokkal nagyobb szenvedésnek vannak kitéve, mint a felnőttek. Éppen ezért üdvözlöm, hogy a tájékoztatáshoz való jogról szóló törvénykezés már mindezen szempontok figyelembe vételével született meg, és remélem, hogy ez a hozzáállás lesz meghatározó az ügyvédhez forduláshoz való jogról szóló irányelv kidolgozása során is. Külön ki szeretném emelni Magyarország törekvéseit és elkötelezettségét a gyermekek jogainak széles körű érvényesítése és megerősítése mellett az igazságszolgáltatás területén is, melynek konkrét lépései a Gyermekbarát igazságszolgáltatás című internetes portál létrehozása, valamint a 2012-es év gyermekbarát igazságszolgáltatás évévé való nyilvánítása.

 
  
MPphoto
 
 

  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – Je me félicite de l'adoption de ce projet de directive qui complète l'arsenal juridique que nous sommes en train de développer au niveau européen en matière de garanties procédurales. En effet, en décembre 2009, le Conseil a adopté le Programme de Stockholm qui définit les priorités pour la mise en place d'un véritable espace européen de liberté, de sécurité et de justice. C'est un programme ambitieux, notamment en matière de garanties procédurales, via l'établissement d'une série minimale de droits procéduraux à accorder aux personnes mises en cause dans les procédures pénales. Les droits de ces personnes doivent absolument être renforcés et il faut rétablir un équilibre entre les progrès considérables qui ont été réalisés en matière de coopération du côté de l'accusation, et le gros retard qui s'est accumulé concernant les droits de la défense. Le texte adopté aujourd'hui est la deuxième mesure adoptée dans ce domaine, une autre directive sur le droit d'accès à un avocat étant actuellement discutée au sein des institutions européennes, et une directive sur l'aide juridictionnelle étant prévue pour 2012. L'adoption de cette directive représente un véritable progrès, mais il reste encore du chemin à parcourir pour arriver à de vraies garanties en matière de droits de la défense au sein de l'Union Européenne.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – Après l'adoption d'un premier texte sur le droit à l'interprétation et à la traduction, ce vote arrive à point nommé pour contribuer à la cohérence d'un système qui garantisse une protection suffisante des droits fondamentaux des suspects et des personnes accusées partout en Europe.

C'est pourquoi j'ai apporté ma voix en faveur du texte négocié par ma collègue Birgit Sippel sur la lettre de droits. Nous devons en effet garantir que toute personne arrêtée, puis détenue, reçoive, par écrit, et dans une langue qu'elle comprend, non seulement l'ensemble des droits auxquels elle peut prétendre, comme le droit d'obtenir une traduction ou une interprétation, le droit de connaître les charges retenues contre elle ou le droit à l'assistance d'un avocat, mais aussi le droit de garder le silence, le droit à des soins médicaux urgents et le droit de contacter sa famille.

La prochaine étape sera pour nous de défendre le droit d'accès à un avocat dès l'interpellation du suspect, et ce quoi qu'en dise le Conseil dans sa déclaration unilatérale selon laquelle, s'il accepte les grands principes de l'information des suspects, cela ne signifie pas pour autant qu'il accepte l'ensemble des propositions avancées par la Commission européenne.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau šiam dokumentui, nes tai orientacinis pranešimo apie teises asmenims, sulaikytiems pagal Europos arešto orderį, pavyzdys. Vienintelis šio pavyzdžio tikslas – parodyti, koks galėtų būti pranešimas apie teises, kad nacionalinėms institucijoms būtų paprasčiau tokį pranešimą parengti nacionaliniu lygiu. Valstybės narės neprivalo naudoti šio pavyzdžio. Rengdamos savo pranešimą apie teises, jos gali pataisyti šį pavyzdį taip, kad jis atitiktų taikytinas nacionalines taisykles ir pridėti papildomos naudingos informacijos. Pritariu tam, kad kompetentingos institucijos turėtų nedelsdamos, kaip numatyta direktyvoje, žodžiu arba raštu informuoti įtariamąjį arba kaltinamąjį apie tas pagal nacionalinę teisę taikomas teises, kurios yra esminės, siekiant užtikrinti teisingą bylos nagrinėjimą. Siekiant užtikrinti, kad įtariamasis arba kaltinamasis šiomis teisėmis veiksmingai naudotųsi praktikoje, ši informacija turėtų būtų nedelsiant suteikiama proceso metu ir ne vėliau kaip prieš pirmąją oficialią įtariamojo arba kaltinamojo apklausą policijoje arba kitoje kompetentingoje institucijoje.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Este normal ca orice persoană suspectată sau acuzată de comiterea unei infracţiuni pe teritoriul Uniunii Europene să fie prompt informată cu privire la drepturile sale procedurale într-un limbaj uşor de înţeles.

Este îmbucurător faptul că am reuşit să introducem în această propunere faptul că suspecţii trebuie informaţi prompt cu privire la cel puţin următoarele drepturi procedurale: dreptul de a fi asistat de un avocat, orice drept la consultanţă juridică gratuită şi condiţiile pentru obţinerea acesteia, dreptul de a fi informat cu privire la învinuire, dreptul la interpretare şi traducere.

Cetăţenii nu îşi pot exercita pe deplin drepturile decât dacă şi le cunosc, iar adoptarea acestui raport în cadrul instituţiei noastre demonstrează încă o dată faptul că Uniunea Europeană urmăreşte să consolideze drepturile fundamentale ale cetăţenilor săi.

 
  
MPphoto
 
 

  Monica Luisa Macovei (PPE), în scris. − Am votat în favoarea directivei pentru ca cei acuzaţi de comiterea unei infracţiuni să fie informaţi despre drepturile lor, în limba pe care o înţeleg. Directiva se aplică indiferent de statutul legal pe teritoriul UE al celor acuzaţi.

Oricine este arestat preventiv (inclusiv pe baza unui mandat de arestare european) va fi informat despre motivele arestării şi va primi o scrisoare cu drepturile sale, care includ: dreptul de a nu face declaraţii, de a avea avocat, inclusiv din oficiu, de a informa autorităţile consulare şi o alta persoană, de exemplu un membru al familiei, de a şti pentru cât timp este privat de libertate până când este adus în faţa unui judecător, dreptul la asistenţă medicală de urgenţă şi dreptul de acces la probele din dosar (cel mai târziu la finalizarea investigaţiei penale, cu anumite excepţii motivate de siguranţa naţională, drepturile altuia sau un interes public important).

Scrisoarea trebuie, de asemenea, să arate cum se poate contesta legalitatea arestării, care este procedura de apel contra deciziei de detenţie sau cum se solicită eliberarea provizorie. Directiva face parte dintr-un pachet de măsuri menite a asigura, la nivelul UE, ca spaţiu de libertate, securitate şi justiţie, anumite drepturi procedurale pentru cei acuzaţi de comiterea unei infracţiuni.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal which aims to create a ‘Letter of Rights’ for individuals arrested in any one of the 27 member states. The proposal for a Directive on the right to information in criminal matters presented by the European Commission in July 2010 is the second step of the list of measures contained in the Roadmap on Procedural Rights. It aims at setting common minimum standards as regards the right to information in criminal proceedings throughout the European Union. The first step, on the right to interpretation and translation, is a Directive adopted on 8 October 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − L’attuazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni in materia penale presuppone che gli Stati membri ripongano fiducia reciproca nei rispettivi sistemi di giustizia penale. Per garantire ciò è necessario che gli imputati siano informati in maniera esaustiva circa il procedimento che li riguarda. Concordo con la relazione, soprattutto nella parte in cui sottolinea l’importanza di garantire che, nel fornire informazioni in conformità della direttiva, all'indagato o imputato siano fornite, se necessario, la traduzione e l'interpretazione in una lingua a lui comprensibile, in conformità delle norme definite nella direttiva 2010/64/UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A dificuldade sentida na implementação do princípio do reconhecimento mútuo das decisões penais deve-se, no seu essencial, à falta de normas mínimas comuns no domínio do processo penal, de forma a garantir e assegurar o efetivo cumprimento dos direitos fundamentais. Congratulo, assim, o estabelecimento de um conjunto de normas mínimas comuns relativas ao direito de informação nos processos penais aplicável em toda a União Europeia, designadamente, o direito de os suspeitos e acusados serem informados sobre os seus direitos processuais. Sendo o direito processual penal o sismógrafo das normas fundamentais e constitucionais existentes, é imperativo que tal seja reforçado como princípio basilar de um Estado de Direito.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kadangi ši direktyva kiekvienam įtariamajam ir kaltinajam, nepaisant jo teisinės padėties, pilietybės ar tautybės, užtikrins tinkamas sąlygas visose ES šalyse naudotis teise į teisingą bylos nagrinėjimą baudžiamajame procese. Pažymėtina, kad teisė į informaciją baudžiamajame procese yra viena iš daugelio teisingo bylos nagrinėjimo užtikrinimo priemonių, kuriomis siekiama didinti pasitikėjimą bendra ES teisingumo erdve. Atsižvelgiant į tai, manau, kad yra tikslinga nustatyti bent minimalius reikalavimus, kurie padėtų lengviau taikyti abipusio pripažinimo principą ir pagerintų valstybių narių teismų bendradarbiavimą.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Il mio voto favorevole su questa relazione è motivato dalla pronta modifica di una condizione che puo' essere un limite per indagati ed imputati che si trovano in altri paesi dell'Unione. Il fatto che ci possano essere delle norme comuni che vadano a semplificare la comprensione dei diritti dei cittadini in materia penale non puo' che giovare e aumentare le possibilita' che coloro i quali si trovano sotto accusa abbiano anche una maggiore garanzia di essere informati e possano effettivamente esercitare il proprio diritto alla difesa.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Η παρούσα πρόταση οδηγίας, την οποία και υπερψήφισα, εμπεριέχει δύο σημαντικά στοιχεία:

Το πρώτο είναι η ενοποίηση των δικονομικών κανόνων στον τομέα της ενημέρωσης κατηγορουμένων και υπόπτων της ποινικής δίκης. Η πλήρης ενημέρωση του κατηγορουμένου είναι βασικότατο στοιχείο του νομικού πολιτισμού των ευνομούμενων δημοκρατικών κρατών. Μέχρι σήμερα η Ένωση έχει ρίξει το βάρος της στην ενοποίηση της αστικής και εμπορικής νομοθεσίας. Η προσπάθεια που γίνεται στον τομέα του ποινικού δικαίου αποδεικνύει ότι η εμπιστοσύνη στη δυνατότητα συνεργασίας των ευρωπαϊκών λαών είναι ιδιαίτερα αυξημένη και δείχνει ότι η διαδικασία της ολοκλήρωσης προχωράει ακάθεκτη ακόμα και σε δύσκολους καιρούς.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente por considerar que a introdução de normas mínimas comuns no domínio do processo penal garantirá uma melhor efetivação dos direitos fundamentais dos cidadãos da UE e contribuirá, simultaneamente, para a superação das dificuldades sentidas na implementação do princípio do reconhecimento mútuo das decisões penais por via da falta de confiança entre as autoridades judiciárias.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, la necessità di fissare norme minime comuni per quanto riguarda il diritto all'informazione nei procedimenti penali in tutta l'Unione europea garantirebbe un miglior riconoscimento dei diritti fondamentali per i cittadini dell'UE e contribuirebbe altresì a superare le difficoltà che s'incontrano nell'attuazione del principio del reciproco riconoscimento in materia penale a causa della mancanza di fiducia tra le autorità. La seguente proposta mira ad una maggior collaborazione oltre che normalizzazione legislativa attraverso un approccio graduale come previsto dalla tabella di marcia adottata il 30 novembre 2009. Esprimo il mio voto favorevole alla proposta di direttiva in questione al fine di garantire che il diritto all'informazione sia concesso in modo efficace.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O elevado grau de integração económica no espaço europeu não foi acompanhado, na mesma intensidade, com a aproximação em domínios jurídicos mais ligados à ideia de soberania estadual. Pensa-se, por excelência, no Direito Penal (em sentido amplo) ou, mais concretamente, no Direito Processual Penal. Todavia, é seguro que o espaço das liberdades, propiciando a livre circulação de pessoas, rompeu também com o paradigma isolacionista dos diversos ordenamentos jurídico-penais. A realidade do crime é, ao menos nalguns domínios, europeia, não se revendo nos espartilhos oferecidos pelas fronteiras geográficas. Justifica-se, neste contexto, começar a dar os primeiros passos no sentido de aproximar as legislações dos diversos Estados-Membros: é o que se visa com a presente proposta de Diretiva, relativa ao direito de informação nos processos penais. Trata-se, à luz dos elementos trazidos, de incluir no acervo comunitário alguns dos elementos fundamentais que estão no ADN da ideia de due process: o direito do arguido de ser informado dos seus direitos, o direito de ser informado da acusação e o direito de acesso ao processo. Votei, por conseguinte, em sentido favorável, salientando como o modelo processual português, de matriz acusatorial, já reconhece estas garantias.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Oggi si è votato in Plenaria la relazione dell'onorevole Sippel sul diritto all'informazione nei procedimenti penali. Le molteplici diramazioni del diritto all'informazione costituiscono un elemento fondamentale per l'efficace tutela dei diritti dei cittadini direttamente o potenzialmente coinvolti.

A tale proposito l'Unione europea si adopera per una più dettagliata ed omogenea regolamentazione procedurale in materia. Il diritto all'informazione nei procedimenti penali vuole assicurare all'indagato o imputato la conoscenza delle accuse o delle indagini a loro carico, il diritto all'interpretazione, alla comunicazione con i familiari e prevede altresì l'introduzione di solide garanzie nell'applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione affinché il diritto di difesa, esplicato tramite la figura del procuratore legale, possa esplicarsi al meglio in virtù del principio di colpevolezza.

È emerso inoltre, con altrettanta chiarezza, che la regolamentazione del mandato d'arresto europeo debba essere approfondita con riferimento ai diritti delle persone coinvolte ed ai limiti d'azione dell'autorità giudiziaria. Il Parlamento europeo ritiene doverosa una cooperazione interstatale e interistituzionale affinché le disposizioni in materia di diritto all'informazione nei procedimenti penali, ai fini della migliore tutela del presunto reo, possano essere ampliate e chiarificate laddove siano presenti carenze o contraddizioni.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – L’accomplissement du marché intérieur passe par la création d’un espace unique de justice, fonctionnant sur des règles communes et assurant aux citoyens la garantie de leurs droits de manière uniforme. Ainsi, tout citoyen européen soupçonné de délit au sein de l’Union doit voir ses droits fondamentaux respectés dans n’importe quel Etat membre. Je me félicite en ce sens de l’adoption du rapport de Birgit Sippel. Ce texte, en établissant des normes minimales communes, assure un droit à l’information au sein de l’Union, valable dès que la personne est informée qu’elle fait l’objet de soupçons. Cette immédiateté de l’information est, à mon sens, primordiale. Je salue également l’extension de la palette de droits associés à ce droit d’information, qui la rend tout à fait satisfaisante car elle recouvre tant la traduction, l’interprétation, l’assistance d’un avocat, l’information sur l’accusation, l’accès aux preuves ou la possibilité de garder le silence, que la fourniture d’une déclaration de droits comportant des informations sur les conditions légales d’arrestation et de détention. Même si ce texte n’est qu’une étape dans la feuille de route sur les droits procéduraux, les dispositions qu’il comprend sont indispensables. J’espère qu’elles seront abordées dans le futur paquet législatif global que présentera prochainement la Commission.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Ensuring that common minimum standards in criminal proceedings are in place would better protect EU citizens’ fundamental rights and also help overcome the difficulties encountered in the implementation of the principle of mutual recognition in criminal matters, because there may be a lack of trust between judicial authorities. Following the failure of the adoption of a horizontal legal instrument on procedural rights in criminal proceedings (2004 Commission Proposal for a Framework Decision), the Council opted for a step by step approach and on 30 November 2009 adopted a Roadmap on procedural Rights inviting the Commission to table a series of legislative proposals corresponding to the measures listed in the Roadmap. The proposal for a Directive on the right to information in criminal matters presented by the European Commission in July 2010 is the second step of the list of measures contained in the Roadmap on Procedural Rights. It aims to set common minimum standards as regards the right to information in criminal proceedings throughout the European Union. The first step, on the right to interpretation and translation, is a Directive adopted on 8 October 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Através destas novas regras, os suspeitos de uma ofensa criminal terão de ser informados dos seus direitos numa língua que compreendam. Tal medida permitirá que os Estados-Membros da UE garantam a entrega, a todos os detidos ou todas as pessoas alvo de um mandado de detenção europeu, de uma Carta de Direitos que compreende os seus direitos basilares, durante os processos penais. Esta iniciativa, que entendo ser fundamental para reforçar o espaço de segurança e justiça na União Europeia, recebeu o meu voto favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Gemeinsame Mindestnormen in Strafverfahren würden die Umsetzung der vereinbarten gegenseitigen Anerkennung in Strafsachen und die Zusammenarbeit zwischen den Justizbehörden der Mitgliedstaaten erheblich erleichtern. Unter diese Richtlinie soll auch die Anwendung des Europäischen Haftbefehls fallen. Der Kommissionsvorschlag schreibt hinsichtlich der Belehrung im Strafvorverfahren fest, dass diese in verständlicher Sprache erfolgen muss, ein Recht auf Belehrung über den Tatvorwurf und auf – wenn auch eingeschränkt – Akteneinsicht. Der vorgelegte Bericht des Parlaments ergänzt dazu das Recht auf Übersetzung und das Recht, über die Bedingungen für die Hinzuziehung eines unentgeltlichen Rechtsbeistandes aufgeklärt zu werden. Ich habe zugestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Ho espresso il mio voto favorevole alla relazione dell'onorevole Sippel relativa al diritto all'informazione nei procedimenti penali. Ritengo corretto che, con la nuova normativa, gli indagati per un reato all'interno dell'Unione europea dovranno essere informati dei loro diritti in una lingua per loro comprensibile: questa misura è volta a garantire che tutti i Paesi UE forniscano, a chiunque sia arrestato o oggetto di un mandato d'arresto europeo, una comunicazione sui loro diritti fondamentali nel corso dei procedimenti penali.

Fissare delle norme minime comuni nei procedimenti penali rappresenta una garanzia per un miglior riconoscimento dei diritti fondamentali dei cittadini europei, contribuendo inoltre a superare quei limiti e quelle difficoltà che possono insorgere tra diverse autorità giudiziarie nell'attuazione del principio del reciproco riconoscimento in materia penale.

 
  
MPphoto
 
 

  Artur Zasada (PPE), in writing. − I have voted in favour of resolution A7-0408/2011 on the right to information in criminal proceedings. This vital piece of legislation has taken two readings to come to the proper formula for European citizens. The resolution provides a common minimum standard with regard to the right to information in criminal proceedings throughout the European Union. If correctly implemented, it will improve the rights of suspects and accused persons by ensuring that they receive information about their rights in their own language. We have developed this legislation to prevent citizens who are travelling in other Member States from being unaware of what they are being accused of and thus allowing them a better opportunity to properly defend themselves. All citizens of the Union are granted fundamental rights regardless of what Member State they are in and should always have access to the proper information in their own language through all legal proceedings.

 
  
  

Έκθεση: Inés Ayala Sender (A7-0417/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, considerando que a experiência como membro do Tribunal de Contas e a sua experiência profissional capacita Karel Pinxten para exercer as funções para que foi nomeado.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes pritariu Tarybos siūlomai Karelo Pinxteno kandidatūrai į Audito rūmų narius. Manau, kad jo pateiktas gyvenimo ir darbo patirties aprašymas atitinka ES Sutartyje išdėstytus reikalavimus, keliamus kandidatams į Audito Rūmų narius.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com a posição favorável do Parlamento Europeu em relação à nomeação de Karel Pinxten para o cargo de membro do Tribunal de Contas.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Votei favoravelmente este relatório por considerar que o belga Karel Pinxten é objetivamente uma excelente escolha para o desempenho de funções no Tribunal de Contas (TC). Apresenta um curriculum vitae impressionante de académico, politico e técnico: um perfil complementar que tem trazido mais valias para o TC, que estou certo continuará a trazer! E digo-o com o à vontade que me dá o facto de Karel Pintxen nem fazer parte do meu grupo politico! Contudo, embora liberal, os seus objetivos para o próximo mandato são louváveis, nomeadamente o enfoque na qualidade que refere no documento apenso ao relatório, bem como o fomento das boas relações com o Parlamento Europeu. Por isso e à semelhança do que já fiz noutras declarações de voto, desejo-lhe um excelente mandato enquanto membro do TC.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Il s'agit ici de renouveler huit membres de la Cour des comptes européenne. La procédure prévoit que ces postulants aient été entendus au préalable par la commission du contrôle budgétaire (COCOBU) afin qu'elle puisse rendre un avis favorable sur chacun d'entre eux. À l'issue des entretiens puis des votes consécutifs, les résultats, pour Monsieur K. Pinxten, ont été les suivants: 23 votes pour et un vote contre. J'ai donc suivi le positionnement de mon groupe et voté en faveur de la candidature de K. Pinxten.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − A jelölt 2006 óta az Európai Számvevőszék tagja, luxembourgi munkáját eddig is nagy hozzáértéssel látta el, mely alkalmassá teszi őt számvevői újraválasztására. 2011 áprilisától a III. kamara elnöke és az igazgatási bizottság tagja. Korábban a belga nemzeti számvevőszék ellenőreként, polgármesterként, majd európai parlamenti képviselőként, pénzügyminiszteri tanácsadóként, végül pedig honvédelmi, illetve mezőgazdaságért és kis- és középvállatokért felelős miniszterként dolgozott. Ezen funkciók betöltése során páratlan szakmai tudásra tett szert. Számvevőszéki munkája során eddig öt jelentést készített, és jelenleg a 2011-es megbízhatósági nyilatkozat felelőse. Nyilatkozatában kiemeli, hogy minden európai adófizetőnek joga van ahhoz, hogy megtudja, miként használja fel az Európai Unió a költségvetését. Fontos, hogy a jelölt egyik legfontosabb céljának az Európai Parlamenttel való hatékony együttműködést tekinti. A belga jelölt mandátumának meghosszabbítása támogatandó.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Nakoľko Karel Pinxten spĺňa podmienky stanovené v článku 286 ods. 1 Zmluvy o fungovaní EÚ, Európsky parlament súhlasí s návrhom Rady vymenovať ho za člena Dvora audítorov a súčasne poveruje svojho predsedu, aby postúpil toto rozhodnutie Rade a pre informáciu Dvoru audítorov, ako aj ostatným inštitúciám Európskej únie a kontrolným orgánom členských štátov. Karel Pinxten bol ako poslanec belgického federálneho parlamentu počas svojho funkčného obdobia v rokoch 1999 až 2005 členom Výboru pre financie a Výboru pre zahraničné veci. V roku 2004 bol zvolený za predsedu Výboru pre zahraničné veci. Od 22. marca 2006 do 18. apríla 2007 bol zastupujúcim členom správneho výboru Dvora audítorov. Po reorganizácii Dvora audítorov 1. júna 2010 sa stal členom komory III Vonkajšie opatrenia a od januára 2011 bol zastupujúcim členom správneho výboru. Od apríla 2011 je predsedajúcim komory III Vonkajšie opatrenia a členom správneho výboru.

 
  
MPphoto
 
 

  Catherine Grèze (Verts/ALE), par écrit. – Je me suis abstenue sur le vote de la nomination proposée de Karel Pinxten comme membre de la Cour des comptes car sur 8 candidats à la Cour des comptes, aucune femme n'est proposée aux votes.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the nomination of Karel Pinxten as a Member of the European Court of Auditors.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas é uma instituição fiscalizadora que verifica a legalidade e regularidade das receitas e despesas da União Europeia, bem como a boa gestão financeira, exercendo as suas funções com total independência. Dentro deste espírito, a nomeação das individualidades que o compõem tem de se reger por critérios de competência e independência. Assim, por iniciativa do Conselho, foram indigitadas várias personalidades de variados países da UE para o Tribunal de Contas. Todos apresentaram os seus curricula vitae, responderam a um questionário escrito e foram ouvidos na Comissão do Controlo Orçamental, tendo, na sua maioria, apresentado argumentos suficientes para justificarem a sua nomeação para o Tribunal de Contas para aí desempenharem as suas funções de forma competente e independente. Votei assim favoravelmente o nome de Karel Pinxten.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo à nomeação de K. Pinxten para o cargo de membro do Tribunal de Contas. Todos os dados apresentados, e que fundamentaram a minha decisão, indicam o respeito dos critérios estabelecidos no n.º 1 do artigo 286.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia, designadamente as garantias de independência, pelo que me congratulo com a nomeação de K. Pinxten para o cargo de membro do Tribunal de Contas.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas, elevado, pelo Tratado da União Europeia, a instituição da UE (cf. art. 13.º, 1, TUE), tem como função o controlo da aplicação dos fundos públicos europeus. Nesta medida, e à semelhança das instituições congéneres que existem ao nível nacional, impõe-se a necessidade de, por um lado, assegurar um alto grau de preparação técnica e, por outro, de garantir a independência dos membros da instituição (cfr., nesta medida, o art. 286.º, 1, TFUE). Neste sentido, o momento adequado para o controlo da aptidão dos membros do Tribunal de Contas para desempenhar as suas funções é o da designação, sendo que, à luz dos elementos recolhidos, Karel Pinxten, indigitado pelo Conselho, preenche todos os pressupostos necessários para ser designado como membro. Por conseguinte, votei a proposta de designação em sentido favorável, ciente de que a atividade desta instituição é central para garantir a qualidade da atuação política europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A secção 7 do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia estabelece o Tribunal de Contas como uma das instituições europeias. Criado em 1975, tem como objetivos a fiscalização das contas e melhoria da gestão financeira da União Europeia (UE). O Tribunal de Contas poderá realizar auditorias junto de qualquer pessoa ou organização que seja responsável pela gestão de fundos da UE, sendo as suas conclusões apresentadas por escrito sob a forma de relatórios, que são transmitidos à Comissão e aos governos dos países da UE. Os Estados-Membros apresentam uma proposta ao Conselho, que, após consulta do Parlamento Europeu, aprova a lista de membros do Tribunal de Justiça. Voto favoravelmente a nomeação de Karel Pinxten pois reúne as condições previstas no artigo 1º do artigo 286º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia.

 
  
  

Έκθεση: Inés Ayala Sender (A7-0416/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, considerando que a experiência como membro do Tribunal de Contas e a sua experiência profissional capacita Henrik Otbo para exercer as funções para que foi nomeado.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes pritariu Tarybos siūlomai Henriko Otbo kandidatūrai į Audito Rūmų narius. Manau, kad jo pateiktas gyvenimo ir darbo patirties aprašymas atitinka ES sutartyje išdėstytus reikalavimus, keliamus kandidatams į Audito Rūmų narius.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com a posição favorável do Parlamento Europeu em relação à nomeação de Henrik Otbo para o cargo de membro do Tribunal de Contas.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Face à proposta de nomeação de Henrik Otbo, o atual Auditor Geral da Dinamarca desde 1995, como membro do Tribunal de Contas gostaria de nesta declaração, apenas deixar duas notas. Em primeiro lugar, considero que, face ao percurso que tem feito a nível profissional, Henrik Otbo é merecedor desta nomeação. E, em segundo lugar, destaco o tom direto e empenhado, bem como o nível de preparação para o cargo, demonstrado nas suas respostas ao questionário sobre a sua nomeação e as funções que desempenhará. Por isso e à semelhança do que já fiz noutras declarações de voto, desejo-lhe um excelente mandato enquanto membro do TC.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Ce rapport entend renouveler huit membres de la Cour des comptes européenne. Comme le prévoit la procédure, ces huit candidats ont été entendus au préalable par la commission du contrôle budgétaire (COCOBU) afin qu'elle puisse rendre un avis favorable sur chacun des postulants. À l'issue des entretiens puis des votes consécutifs, Monsieur Otbo (Danemark) a été élu par 22 voix pour, une contre et une abstention.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − A dán jelölt több mint harminc éve a dán számvevőszéknél dolgozik, több mint húsz éve a szervezet igazgatójaként, illetve elnökeként végzi tevékenységét. 2004 óta az INTOSAI standardizáló bizottság elnöke is. Szakmai tapasztalata és eddigi munkája alapján pályázata támogatandó. A közpénzek ellenőrzési módszereinek alapos ismerete mellett munkáját mindig is az átláthatóság és az elszámoltathatóság jegyében végezte. A jelölt függetlensége eddigi karrierje alapján is biztosított, az összeférhetetlenségi kritériumoknak is teljes mértékben megfelel. A jelölt szerint az Európai Számvevőszék a Költségvetési Ellenőrző Bizottság legfontosabb és elsőszámú partnere, és ezért fontos, hogy folyamatos és hatékony párbeszéd legyen a két szerv között. A bizottsági meghallgatáson arról számolt be, hogy célja a hatékonyság és az eredményesség területén a megbízható teljesítménymutatók kialakítása és a megfelelő belső ellenőrzési rendszerek létrehozása. Munkája során nagy hangsúlyt kíván fektetni a nyomon követésre. A jelölt megfelel az európai számvevői posztra, ezért támogatom pályázatát.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Keďže Henrik Otbo spĺňa podmienky stanovené v článku 286 ods. 1 Zmluvy o fungovaní Európskej únie, Európsky parlament súhlasí s návrhom Rady vymenovať ho za člena Dvora audítorov a zároveň poveruje svojho predsedu, aby postúpil toto rozhodnutie Rade a pre informáciu Dvoru audítorov, ako aj ostatným inštitúciám Európskej únie a kontrolným orgánom členských štátov. Henrik Otbo vlastní vysokoškolský diplom z odboru ekonómia, od roku 1995 pôsobí vo funkcii generálneho audítora Dánska. Od roku 2004 je predsedom výboru pre odborné štandardy v organizácii INTOSAI, ktorá je Medzinárodnou organizáciou najvyšších kontrolných inštitúcií. Výbor pre odborné štandardy zodpovedá za vytváranie odborných audítorských štandardov používaných najvyššími audítorskými inštitúciami.

 
  
MPphoto
 
 

  Catherine Grèze (Verts/ALE), par écrit. – Je me suis abstenue sur le vote de la nomination proposée d'Henrik Otbo comme membre de la Cour des comptes car sur 8 candidats à la Cour des comptes, aucune femme n'est proposée aux votes.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the nomination of Henrik Otbo as a Member of the European Court of Auditors.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas é uma instituição fiscalizadora que verifica a legalidade e regularidade das receitas e despesas da União Europeia, bem como a boa gestão financeira, exercendo as suas funções com total independência. Dentro deste espírito, a nomeação das individualidades que o compõem tem de se reger por critérios de competência e independência. Assim, por iniciativa do Conselho, foram indigitadas várias personalidades de variados países da UE para o Tribunal de Contas. Todos apresentaram os seus curricula vitae, responderam a um questionário escrito e foram ouvidos na Comissão do Controlo Orçamental, tendo, na sua maioria, apresentado argumentos suficientes para justificarem a nomeação para o Tribunal de Contas para aí desempenhar as suas funções de forma competente e independente. Votei assim favoravelmente o nome de Henrik Otbo.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo à nomeação de Henrik Otbo para o cargo de membro do Tribunal de Contas. Todos os dados apresentados e que fundamentaram a minha decisão indicam o respeito dos critérios estabelecidos no n.º 1 do artigo 286.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia, designadamente as garantias de independência, pelo que me congratulo com a nomeação de Henrik Otbo para o cargo de membro do Tribunal de Contas.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, considerando che Henrik Otbo soddisfa le condizioni stabilite dall'articolo 286, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e in seguito ad un'attenta analisi del suo assiduo impegno in veste di membro della Corte, esprimo il mio parere positivo sulla proposta del Consiglio di nominare Henrik Otbo membro della Corte dei conti, valutando che rappresenta una delle persone più autorevoli a ricoprire suddetto ruolo.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas, elevado, pelo Tratado da União Europeia, a instituição da UE (cf. art. 13.º, 1 TUE), tem como função o controlo da aplicação dos fundos públicos europeus. Nesta medida, e à semelhança das instituições congéneres que existem ao nível nacional, impõe-se a necessidade de, por um lado, assegurar um alto grau de preparação técnica e, por outro, de garantir a independência dos membros da instituição (cf., nesta medida, o art. 286.º, 1, TFUE). Neste sentido, o momento adequado para o controlo da aptidão dos membros do Tribunal de Contas para desempenharem as suas funções é o da designação, sendo que, à luz dos elementos recolhidos, Henrik Otbo, indigitado pelo Conselho, preenche todos os pressupostos necessários para ser designado como membro. Por conseguinte, votei a proposta de designação em sentido favorável, ciente de que a atividade desta instituição é central para garantir a qualidade da atuação política europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A secção 7 do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia estabelece o Tribunal de Contas como uma das instituições europeias. Criado em 1975, tem como objetivos a fiscalização das contas e melhoria da gestão financeira da União Europeia (UE). O Tribunal de Contas poderá realizar auditorias junto de qualquer pessoa ou organização que seja responsável pela gestão de fundos da UE, sendo as suas conclusões apresentadas por escrito sob a forma de relatórios, que são transmitidos à Comissão e aos governos dos países da UE. Os Estados-Membros apresentam uma proposta ao Conselho, que, após consulta do Parlamento Europeu, aprova a lista de membros do Tribunal de Justiça. Voto favoravelmente a nomeação de Henrik Otbo pois reúne as condições previstas no artigo 1º do artigo 286º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia.

 
  
  

Έκθεση: Inés Ayala Sender (A7-0422/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, considerando que a experiência como membro do Tribunal de Contas e a sua experiência profissional capacita Juan-Francisco Corona Ramon para exercer as funções para que foi nomeado.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes pritariu Tarybos siūlomai Juan-Francisco Corona Ramón kandidatūrai į Audito Rūmų narius. Manau, kad jo pateiktas gyvenimo ir darbo patirties aprašymas atitinka ES sutartyje išdėstytus reikalavimus, keliamus kandidatams į Audito Rūmų narius.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − A spanyol jelöltet az előző spanyol kormányzat jelölte az Európai Számvevőszék tagjának. Spanyolországban a jelölés óta választásokat tartottak, melynek eredményeképpen új kormány alakul. Az Európai Parlament néppárti frakciója a jelöltről való szavazás elhalasztását kérte azért, hogy a hivatalba lépő új spanyol kormány, amennyiben arra megfelelőnek tartja, megerősíthesse a számvevőszéki tag jelöltségét. Azért fontos ez, hogy a spanyol jelölt megfelelő legitimációval bírjon, hiszen egy olyan nagy tekintélyű intézmény vezetésében fog dolgozni, mint az Európai Számvevőszék, ehhez pedig szükséges az, hogy teljes legitimációval bírjon minden számvevőszéki tag.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Keďže Juan-Francisco Corona Ramón spĺňa podmienky stanovené v článku 286 ods. 1 Zmluvy o fungovaní Európskej únie, Európsky parlament súhlasí s návrhom Rady na jeho menovanie za člena Dvora audítorov a zároveň poveruje svojho predsedu, aby postúpil toto rozhodnutie Rade a pre informáciu Dvoru audítorov, ako aj ostatným inštitúciám Európskej únie a kontrolným orgánom členských štátov. Juan-Francisco Corona Ramón vlastní vysokoškolský diplom v odbore ekonomické a podnikové vedy, doktorát v odbore ekonomické a podnikové vedy. Vzdelávaciu a výskumnú činnosť vykonáva od roku 1982 na 50 univerzitách v Španielsku a 22 univerzitách v zahraničí, medzi nimi na takých ako Harvard, Sorbonne, Heidelberg, Kiel, Technická univerzita v Berlíne, bruselská Université Libre, Kolín, Rím či Univerzita Lumière v Lyone. Je autorom 42 kníh a vyše 300 publikácií uverejnených v tých najprestížnejších technických a profesionálnych publikáciách, pôsobil a poskytoval poradenstvo v mnohých národných i medzinárodných korporáciách.

 
  
MPphoto
 
 

  Daniel Hannan (ECR), por escrito. − Ocho miembros del Tribunal de Cuentas de la Unión Europea deberán ser renovados en marzo, entre ellos el británico y el español. Los Gobiernos respectivos los nombrarán tras el informe de este Parlamento elaborado por la ponente socialista española. No tiene sentido que, tras las elecciones en España, donde los votos han dado mayoría absoluta al Partido Popular, este Parlamento entre a valorar a un candidato propuesto por el Gobierno socialista de Rodríguez Zapatero, que está en funciones, sin escuchar la propuesta a la que tiene derecho el Gobierno de Mariano Rajoy. El nuevo Gobierno entra en funciones el próximo 21 de diciembre y los nombramientos los debe hacer el Consejo para marzo. El candidato del Gobierno socialista español, que fue propuesto para un puesto de tanta importancia política justo el día anterior a la convocatoria electoral, debería ser retirado por respeto a la voluntad mayoritaria de los ciudadanos españoles.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the nomination of Juan-Francisco Corona Ramón as a Member of the Court of Auditors

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas é uma instituição fiscalizadora que verifica a legalidade e regularidade das receitas e despesas da União Europeia, bem como a boa gestão financeira, exercendo as suas funções com total independência. Dentro deste espírito, a nomeação das individualidades que o compõem tem de se reger por critérios de competência e independência. Assim, por iniciativa do Conselho, foram indigitadas várias personalidades de variados países da UE para o Tribunal de Contas. Todos apresentaram os seus curricula vitae, responderam a um questionário escrito e foram ouvidos na Comissão do Controlo Orçamental, tendo, na sua maioria, apresentado argumentos suficientes para justificarem a sua nomeação para o Tribunal de Contas para aí desempenharem as suas funções de forma competente e independente. Votei assim favoravelmente o nome de Juan-Francisco Corona Ramon.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo à nomeação de Juan-Francisco Corona Ramón para o cargo de membro do Tribunal de Contas. Todos os dados apresentados e que fundamentaram a minha decisão indicam o respeito dos critérios estabelecidos no n.º 1 do artigo 286.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia, designadamente as garantias de independência, pelo que me congratulo com a nomeação de Juan-Francisco Corona Ramón para o cargo de membro do Tribunal de Contas.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, considerando che Juan-Francisco Corona soddisfa le condizioni stabilite dall'articolo 286, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, tuttavia al fine di accertare le sue competenze in veste di membro della Corte, esprimo il mio parere di posticipare il voto sulla proposta del Consiglio di nominare Juan-Francisco Corona membro della Corte dei conti.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas, elevado, pelo Tratado da União Europeia, a instituição da UE (cf. art. 13.º, 1, TUE), tem como função o controlo da aplicação dos fundos públicos europeus. Nesta medida, e à semelhança das instituições congéneres que existem ao nível nacional, impõe-se a necessidade de, por um lado, assegurar um alto grau de preparação técnica e, por outro, de garantir a independência dos membros da instituição (cf., nesta medida, o art. 286.º, 1, TFUE). Neste sentido, o momento adequado para o controlo da aptidão dos membros do Tribunal de Contas para desempenhar as suas funções é o da designação, sendo que, à luz dos elementos recolhidos, Juan-Francisco Corona Ramón, indigitado pelo Conselho, preenche todos os pressupostos necessários para ser designado como membro. Por conseguinte, votei a proposta de designação em sentido favorável, ciente de que a atividade desta instituição é central para garantir a qualidade da atuação política europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A secção 7 do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia estabelece o Tribunal de Contas como uma das instituições europeias. Criado em 1975, tem como objetivos a fiscalização das contas e melhoria da gestão financeira da União Europeia (UE). O Tribunal de Contas poderá realizar auditorias junto de qualquer pessoa ou organização que seja responsável pela gestão de fundos da UE, sendo as suas conclusões apresentadas por escrito sob a forma de relatórios, que são transmitidos à Comissão e aos governos dos países da UE. Os Estados-Membros apresentam uma proposta ao Conselho, que, após consulta do Parlamento Europeu, aprova a lista de membros do Tribunal de Justiça. Devido ao facto de ter sido designado pelo Governo Espanhol após o início do processo eleitoral e, pela primeira vez, não existir consenso político inter-partidário relativamente à nomeação do seu representante no Tribunal de Contas Europeu, decidi votar contra a indicação de Juan-Francisco Corona Ramón.

 
  
  

Έκθεση: Inés Ayala Sender (A7-0418/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, considerando que a experiência como membro do Tribunal de Contas e a sua experiência profissional capacita Ville Itälä para exercer as funções para que foi nomeado.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes pritariu Tarybos siūlomai Ville Itälä kandidatūrai į Audito Rūmų narius. Manau, kad jo pateiktas gyvenimo ir darbo patirties aprašymas atitinka ES sutartyje išdėstytus reikalavimus, keliamus kandidatams į Audito Rūmų narius.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com a posição favorável do Parlamento Europeu em relação à nomeação de Ville Itälä para o cargo de membro do Tribunal de Contas.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Foi com grande satisfação pessoal e política que votei favoravelmente o relatório sobre a nomeação para o Tribunal de Contas (TC) do finlandês Ville Ítala, um amigo, colega do Parlamento Europeu, que me antecedeu na Vice-Presidência do PPE e que foi Presidente do seu partido, o Kansallinen Kokoomus, o que o levou a desempenhar algumas das mais altas funções do Estado no seu país. Como nas restantes funções que desempenhou, sei que Ville Itala irá desempenhar estas funções com brio, empenho e grande sagacidade, pelo que lhe desejo as maiores felicidades.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − Ville Itälä a közigazgatás területén nagy tapasztalattal rendelkezik, finn belügyminiszterként, valamint a finn nemzeti bank és a Finn Függetlenség Jubileumi Alap munkatársaként végzett tevékenysége is ezt igazolja. Eddigi tapasztalata a vagyongazdálkodás, a beszámolók, a könyvelés és az igazgatás-ellenőrzés területén kiemelkedő. Miniszterként kiemelt szerepe volt a szigorú költségvetési politika végrehajtásában, mely hozzájárult a finn gazdaság talpra állításához. Minisztersége alatt vezették be az új költségvetési rendszert és az új, átalakított finanszírozási modellt a finn rendőrségi igazgatásban. Eddigi pályája és a Költségvetési és Költségvetési Ellenőrző Bizottságban végzett európai parlamenti munkája megfelelő szakmai hátteret biztosít számára az európai számvevői poszt betöltéséhez. A szakbizottsági kérdésekre adott válaszai alapján elmondható, hogy a gazdaságosság, a hatékonyság és az eredményesség elveit követve kívánja munkáját végezni. A szakbizottság előtt tett nyilatkozata alapján támogatja a Költségvetési Ellenőrző Bizottságot abban, hogy az erősíteni tudja szerepét és jelentőségét a költségvetés-ellenőrzés területén. Osztja a szakbizottság véleményét abban is, hogy a Parlament számára hozzáférést kell biztosítani valamennyi, az ellenőrzések elvégzéséhez szükséges dokumentumhoz.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Keďže Ville Itälä spĺňa podmienky stanovené v článku 286 ods. 1 Zmluvy o fungovaní Európskej únie, Európsky parlament súhlasí s návrhom Rady vymenovať poslanca za člena Dvora audítorov a zároveň poveruje svojho predsedu, aby postúpil toto rozhodnutie Rade a pre informáciu Dvoru audítorov, ako aj ostatným inštitúciám Európskej únie a kontrolným orgánom členských štátov. V súčasnosti zastáva funkciu poslanca Európskeho parlamentu, pôsobí ako sudca, advokát. V rokoch 2004 – 2006 bol v rámci pôsobenia v EP podpredsedom Skupiny Európskej ľudovej strany (kresťanských demokratov) a európskych demokratov, pôsobil v niekoľkých výboroch i v národnom, fínskom, parlamente a taktiež na rôznych postoch v predstavenstvách a dozorných radách rôznych spoločností.

 
  
MPphoto
 
 

  Catherine Grèze (Verts/ALE), par écrit. – Je me suis abstenue sur le vote de la nomination proposée de Ville Itälä comme membre de la Cour des comptes car sur 8 candidats à la Cour des comptes, aucune femme n'est proposée aux votes.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the nomination of Ville Itälä as a Member of the European Court of Auditors

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas é uma instituição fiscalizadora, que verifica a legalidade e regularidade das receitas e despesas da União Europeia, bem como a boa gestão financeira, exercendo as suas funções com total independência. Dentro deste espírito a nomeação das individualidades que o compõem tem de se reger por critérios de competência e independência. Assim, por iniciativa do Conselho, foram indigitadas várias personalidades de variados países da UE para o Tribunal de Contas. Todos apresentaram os seus curriculum vitae, responderam a um questionário escrito e foram ouvidos na Comissão do Controlo Orçamental, tendo, na sua maioria, apresentado argumentos suficientes para justificarem a sua nomeação para o Tribunal de Contas para aí desempenharem as suas funções de forma competente e independente. Votei assim favoravelmente o nome de Ville Ítala.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo à nomeação de Ville Itälä para o cargo de membro do Tribunal de Contas. Todos os dados apresentados e que fundamentaram a minha decisão indicam o respeito dos critérios estabelecidos no n.º 1 do artigo 286.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia, designadamente as garantias de independência, pelo que me congratulo com a nomeação de Ville Itälä para o cargo de membro do Tribunal de Contas.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, considerando che Ville Itälä soddisfa le condizioni stabilite dall'articolo 286, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e in seguito ad un'attenta analisi del suo assiduo impegno in veste di membro della Corte, esprimo il mio parere positivo sulla proposta del Consiglio di nominare Ville Itälä membro della Corte dei conti, valutando che rappresenta una delle persone più autorevoli a ricoprire suddetto ruolo.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas, elevado, pelo Tratado da União Europeia, a instituição da UE (cf. art. 13.º, 1, TUE), tem como função o controlo da aplicação dos fundos públicos europeus. Nesta medida, e à semelhança das instituições congéneres que existem ao nível nacional, impõe-se a necessidade de, por um lado, assegurar um alto grau de preparação técnica e, por outro, de garantir a independência dos membros da instituição (cf., nesta medida, o art. 286.º, 1, TFUE). Neste sentido, o momento adequado para o controlo da aptidão dos membros do Tribunal de Contas para desempenhar as suas funções é o da designação, sendo que, à luz dos elementos recolhidos, Ville Itälä, indigitado pelo Conselho, preenche todos os pressupostos necessários para ser designado como membro. Por conseguinte, votei a proposta de designação em sentido favorável, ciente de que a atividade desta instituição é central para garantir a qualidade da atuação política europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A secção 7 do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia estabelece o Tribunal de Contas como uma das instituições europeias. Criado em 1975, tem como objetivos a fiscalização das contas e melhoria da gestão financeira da União Europeia (UE). O Tribunal de Contas poderá realizar auditorias junto de qualquer pessoa ou organização que seja responsável pela gestão de fundos da UE, sendo as suas conclusões apresentadas por escrito sob a forma de relatórios, que são transmitidos à Comissão e aos governos dos países da UE. Os Estados-Membros apresentam uma proposta ao Conselho, que, após consulta do Parlamento Europeu, aprova a lista de membros do Tribunal de Justiça. Voto favoravelmente a nomeação de Ville Itala pois reúne as condições previstas no artigo 1º do artigo 286º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia.

 
  
  

Έκθεση: Inés Ayala Sender (A7-0419/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, considerando que a experiência como membro do Tribunal de Contas e a sua experiência profissional capacita Kevin Cardiff para exercer as funções para que foi nomeado.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes pritariu Tarybos siūlomai Kevino Cardiffo kandidatūrai į Audito Rūmų narius. Manau, kad jo pateiktas gyvenimo ir darbo patirties aprašymas atitinka ES sutartyje išdėstytus reikalavimus, keliamus kandidatams į Audito Rūmų narius.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com a posição favorável do Parlamento Europeu em relação à nomeação de Kevin Cardiff para o cargo de membro do Tribunal de Contas.

 
  
MPphoto
 
 

  Proinsias De Rossa (S&D), in writing. − I voted in favour of Kevin Cardiff’s appointment to the European Court of Auditors on account of his qualifications, experience and integrity. All MEPs have an obligation to assess nominations to the Court of Auditors solely in accordance with the criteria set down in the treaties and the European Parliament’s rules. Domestic political considerations do not come into it. I would also draw attention to the fact that the rapporteur, Ms Ayala Sender in this case, emphasised Mr Cardiff’s qualifications for this post, that he had vast experience and had responded openly and comprehensively to all the questions put to him both before and during his hearing, and that she had no hesitation in backing him.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − A pályázóról elmondható, hogy a pénzügyi ellenőrzés területén több évtizedes tapasztalattal rendelkezik. 27 éven át dolgozott köztisztviselőként, ez alatt volt az ír pénzügyminisztérium államtitkár-helyettese és később főtitkára is. A pénzügyminisztériumi munkája során rálátással bírt a költségvetés tervezésére és végrehajtására is, továbbá a költségvetési ellenőrzés irányításában is részt vett. Az írországi karrierje mellett az Európai Beruházási Bank igazgatóhelyetteseként és igazgatójaként is olyan tapasztalatokra tett szert, melyek alkalmassá teszik a számvevői poszt betöltésére. Az adó- és nyugdíjpolitika területén is nagy jártasságra tett szert, tanácsadóként részt vett az írországi bankválságot követő konszolidációs folyamatban. Részt vett az EU–IMF és Írország között létrehozott támogatási program kialakításában és végrehajtásában is. A Számvevőszék és a számvevőszéki dolgozók függetlenségének garantálását tartja egyik legfontosabb céljának, nyilatkozatában kijelenti, hogy munkája során biztosítani tudja majd teljes függetlenségét. Válaszaiban biztosította a szakbizottságot, hogy személye kapcsán az összeférhetetlenség nem merülhet fel. Célja továbbá a kockázatkezelés és a kockázatcsökkentés stratégiájának az Unió pénzgazdálkodásába való beépítése. Munkája során az Európai Parlamenttel és a Költségvetési Ellenőrző Bizottsággal való szoros együttműködésre kíván nagyobb hangsúlyt fektetni. Szakmai felkészültsége és hozzáállása megfelelő jelöltté teszik a posztra.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európsky parlament zohľadňujúc článok 286 ods. 2 a článok 114 Zmluvy o fungovaní Európskej únie, v súlade s ktorými mu Komisia predložila návrh, a zároveň so zreteľom na skutočnosť, že Výbor pre kontrolu rozpočtu na svojej schôdzi, ktorá sa konala 23. novembra 2011, vypočul kandidáta Rady na člena Dvora audítorov – zaujíma odmietavé stanovisko a nesúhlasí s návrhom Rady vymenovať Kevina Cardiffa za člena Dvora audítorov. Rozhodol sa tak napriek tomu, že kandidát uvádza skúsenosti v riadení rozpočtových a organizačných kontrol prostredníctvom funkcií schvaľovania a kontroly na rôznych úrovniach v rámci ministerstva financií. Súčasne EP poveruje svojho predsedu, aby postúpil toto rozhodnutie Rade a pre informáciu Dvoru audítorov, ako aj ostatným inštitúciám Európskej únie a kontrolným orgánom členských štátov.

 
  
MPphoto
 
 

  Catherine Grèze (Verts/ALE), par écrit. – Je me suis abstenue sur le vote de la nomination proposée de Kevin Cardiff comme membre de la Cour des comptes car sur 8 candidats à la Cour des comptes, aucune femme n'est proposée aux votes.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for on the nomination of Kevin Cardiff as a Member of the Court of Auditors.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas é uma instituição fiscalizadora, que verifica a legalidade e regularidade das receitas e despesas da União Europeia, bem como a boa gestão financeira, exercendo as suas funções com total independência. Dentro deste espírito, a nomeação das individualidades que o compõem tem de se reger por critérios de competência e independência. Assim, por iniciativa do Conselho foram indigitadas várias personalidades de variados países da UE para o Tribunal de Contas. Todos apresentaram os seus curricula vitae, responderam a um questionário escrito e foram ouvidos na Comissão do Controlo Orçamental, tendo, na sua maioria, apresentado argumentos suficientes para justificarem a sua nomeação para o Tribunal de Contas para aí desempenharem as suas funções de forma competente e independente. Votei assim favoravelmente o nome de Kevin Cardiff.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo à nomeação de Kevin Cardiff para o cargo de membro do Tribunal de Contas. Todos os dados apresentados e que fundamentaram a minha decisão indicam o respeito dos critérios estabelecidos no n.º 1 do artigo 286.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia, designadamente as garantias de independência, pelo que me congratulo com a nomeação de Kevin Cardiff para o cargo de membro do Tribunal de Contas.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas, elevado, pelo Tratado da União Europeia, a instituição da UE (cf. art. 13.º, 1, TUE), tem como função o controlo da aplicação dos fundos públicos europeus. Nesta medida, e à semelhança das instituições congéneres que existem ao nível nacional, impõe-se a necessidade de, por um lado, assegurar um alto grau de preparação técnica e, por outro, de garantir a independência dos membros da instituição (cf., nesta medida, o art. 286.º, 1, TFUE). Neste sentido, o momento adequado para o controlo da aptidão dos membros do Tribunal de Contas para desempenhar as suas funções é o da designação, sendo que, à luz dos elementos recolhidos, Kevin Cardiff, indigitado pelo Conselho, preenche todos os pressupostos necessários para ser designado como membro. Por conseguinte, votei a proposta de designação em sentido favorável, ciente de que a atividade desta instituição é central para garantir a qualidade da atuação política europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A secção 7 do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia estabelece o Tribunal de Contas como uma das instituições europeias. Criado em 1975, tem como objetivos a fiscalização das contas e melhoria da gestão financeira da União Europeia (UE). O Tribunal de Contas poderá realizar auditorias junto de qualquer pessoa ou organização que seja responsável pela gestão de fundos da UE, sendo as suas conclusões apresentadas por escrito sob a forma de relatórios, que são transmitidos à Comissão e aos governos dos países da UE. Os Estados-Membros apresentam uma proposta ao Conselho, que, após consulta do Parlamento Europeu, aprova a lista de membros do Tribunal de Justiça. Voto favoravelmente a nomeação de Kevin Cardiff pois reúne as condições previstas no artigo 1º do artigo 286º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia.

 
  
  

Έκθεση: Inés Ayala Sender (A7-0420/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, considerando que a experiência como membro do Tribunal de Contas e a sua experiência profissional capacita Pietro Russo para exercer as funções para que foi nomeado.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes pritariu Tarybos siūlomai Pietro Russo kandidatūrai į Audito Rūmų narius. Manau, kad jo pateiktas gyvenimo ir darbo patirties aprašymas atitinka ES sutartyje išdėstytus reikalavimus, keliamus kandidatams į Audito Rūmų narius.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com a posição favorável do Parlamento Europeu em relação à nomeação de Pietro Russo para o cargo de membro do Tribunal de Contas.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. A presente proposta de nomeação tem por objeto um notável homem da área do Direito que se destaca pela sua excecional carreira profissional e percurso académico. Dotado de um extraordinário curricula vitae, e com um questionário brilhante, o italiano Pietro Russo satisfaz as condições estabelecidas no n.º 1 do artigo 286.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia. Pietro Russo conhece bem o funcionamento do Tribunal de Contas e sei que continuará a desempenhar as suas funções com redobrado interesse e dedicação.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − A jelölt az olasz államigazgatásban szerzett több évtizedes tapasztalattal rendelkezik. Fontos kiemelni, hogy korábban az Európai Számvevőszék olasz tagjának kabinetfőnökeként a következő területeken tett szert kiemelkedő tapasztalatra: az Európai Regionális Fejlesztési Alap, az Európai Mezőgazdasági Garanciaalap, továbbá a közösségi saját források és harmadik országoknak juttatott segélyek nyomon követése. Sokat foglalkozott az említett területeken végzett teljesítmény-ellenőrzéssel, valamint a kifizetések ellenőrzése során a csalás elleni fellépéssel. A jelölt a szervezett bűnözés megfigyelésével foglalkozó központ tudományos bizottságának is tagja. Korábban az Európai Védelmi Ügynökség könyvvizsgálati testületének is tagja és elnöke volt. Nyelvismerete is megfelelő jelöltté teszi a számvevői posztra, anyanyelvén kívül még négy európai nyelv felsőfokú ismeretével rendelkezik. Pietro Russo a szakbizottságnak adott válaszaiban kifejti, hogy a pártatlanság, az átláthatóság, a fedhetetlenség és a függetlenség jegyében kívánja majd munkáját végezni, nagy hangsúlyt akar fektetni a pénzügyi kockázatok azonosítására és elemzésére, a külső-belső kommunikáció egyértelműségére, valamint a hatékonyabb belső ellenőrzés és audit kialakítása is a céljai között szerepel. Munkája során azzal a kérdéssel is foglalkozni kíván, hogy miképp lehetne egységesíteni az uniós alapok ellenőrzésére vonatkozóan a nemzeti ellenőrző intézmények és az Európai Számvevőszék által végzett munkát. Felkészültsége alkalmassá teszi a tisztség betöltésére, jelöltsége támogatandó.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Keďže Pietro Russo spĺňa podmienky stanovené v článku 286 ods. 1 Zmluvy o fungovaní EÚ, Európsky parlament súhlasí s návrhom Rady a s jeho vymenovaním za člena Dvora audítorov. Zároveň poveruje svojho predsedu, aby postúpil toto rozhodnutie Rade a pre informáciu Dvoru audítorov, ako aj ostatným inštitúciám Európskej únie a kontrolným orgánom členských štátov. V rokoch 1993 – 2003 Pietro Russo pôsobil ako vedúci kabinetu talianskeho člena Európskeho dvora audítorov; v tejto funkcii monitoruje Európsky fond regionálneho rozvoja, Európsky poľnohospodársky záručný fond, vlastné zdroje Spoločenstva a pomoc tretím krajinám, s osobitným dôrazom na audit výkonnosti. Následne bol zamestnaný na centrálnom oddelení Dvora audítorov. V auguste 2009 bol Talianskom vymenovaný ako zástupca tejto krajiny v kolégiu audítorov NATO (ako nestály člen) so sídlom v Bruseli.

 
  
MPphoto
 
 

  Catherine Grèze (Verts/ALE), par écrit. – Je me suis abstenue sur le vote de la nomination proposée de Pietro Russo comme membre de la Cour des comptes car sur 8 candidats à la Cour des comptes, aucune femme n'est proposée aux votes.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the nomination of Pietro Russo as a Member of the European Court of Auditors.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas é uma instituição fiscalizadora que verifica a legalidade e regularidade das receitas e despesas da União Europeia, bem como a boa gestão financeira, exercendo as suas funções com total independência. Dentro deste espírito, a nomeação das individualidades que o compõem tem de se reger por critérios de competência e independência. Assim por iniciativa do Conselho foram indigitadas várias personalidades de variados países da UE para o Tribunal de Contas. Todos apresentaram os seus curricula vitae, responderam a um questionário escrito e foram ouvidos na Comissão do Controlo Orçamental, tendo, na sua maioria, apresentado argumentos suficientes para justificarem a sua nomeação para o Tribunal de Contas para aí desempenharem as suas funções de forma competente e independente. Votei assim favoravelmente o nome de Pietro Russo.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo à nomeação de Pietro Russo para o cargo de membro do Tribunal de Contas. Todos os dados apresentados e que fundamentaram a minha decisão indicam o respeito dos critérios estabelecidos no n.º 1 do artigo 286.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia, designadamente as garantias de independência, pelo que me congratulo com a nomeação de Pietro Russo para o cargo de membro do Tribunal de Contas.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, considerando che Pietro Russo soddisfa le condizioni stabilite dall'articolo 286, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e in seguito ad un'attenta analisi del suo assiduo impegno in veste di membro della Corte, esprimo il mio parere positivo sulla proposta del Consiglio di nominare Pietro Russo membro della Corte dei conti, valutando che rappresenta una delle persone più autorevoli ed illustri a ricoprire suddetto ruolo.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas, elevado, pelo Tratado da União Europeia, a instituição da UE (cf. art. 13.º, 1, TUE), tem como função o controlo da aplicação dos fundos públicos europeus. Nesta medida, e à semelhança das instituições congéneres que existem ao nível nacional, impõe-se a necessidade de, por um lado, assegurar um alto grau de preparação técnica e, por outro, de garantir a independência dos membros da instituição (cf., nesta medida, o art. 286.º, 1, TFUE). Neste sentido, o momento adequado para o controlo da aptidão dos membros do Tribunal de Contas para desempenhar as suas funções é o da designação, sendo que, à luz dos elementos recolhidos, Pietro Russo, indigitado pelo Conselho, preenche todos os pressupostos necessários para ser designado como membro. Por conseguinte, votei a proposta de designação em sentido favorável, ciente de que a atividade desta instituição é central para garantir a qualidade da atuação política europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − È stato approvato a grande maggioranza quest'oggi il parere favorevole per il nuovo membro italiano della Corte dei conti europea. Sono felice, quindi, di poter accogliere il dott. Pietro Russo che ho potuto incontrare in più occasioni. Già consigliere della Corte dei conti in Italia e con grande esperienza internazionale alle spalle, sono sicuro che il dott. Russo potrà essere un ottimo membro della Corte dei conti europea, soprattutto grazie alla sua esperienza nel monitoraggio della spesa per i fondi di sviluppo regionale.

In quest'occasione vorrei ringraziare, altresì, il suo predecessore il prof. Massimo Vari, chiamato per la sua professionalità al difficile compito di Sottosegretario di Stato allo Sviluppo economico. Al presidente Vari esprimo la riconoscenza per il lavoro svolto negli ultimi anni della Corte dei conti europea, che ho avuto modo di apprezzare direttamente nell'attività di relatore per la commissione controllo di bilancio, nonché, anche pubblicamente, esprimere i miei personali e sentiti auguri per questa sua nuova "avventura".

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − È con viva soddisfazione che abbiamo votato Pietro Russo come componente della Corte dei conti europea. Si tratta di un ritorno visto che ha già lavorato per l'Unione.

Il nuovo componente, infatti, ha un curriculum di tutto rispetto: nel 1991 è stato nominato esperto nazionale presso la corte dei conti europea; nel 1993 è diventato capo di gabinetto del componente italiano della corte dei conti, lavorando come revisore dei fondi FERS; dal 2003 al 2006 è tornato alla Corte dei conti italiana in qualità di membro centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato; nel 2009 è stato nominato dal Consiglio atlantico della NATO componente del Collegio internazionale dei revisori dei conti della NATO.

Insomma, si tratta di un profilo internazionale e di competenze assolutamente di primissimo livello. È per questo che ho supportato la sua candidatura quest'oggi in Parlamento.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A secção 7 do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia estabelece o Tribunal de Contas como uma das instituições europeias. Criado em 1975, tem como objetivos a fiscalização das contas e melhoria da gestão financeira da União Europeia (UE). O Tribunal de Contas poderá realizar auditorias junto de qualquer pessoa ou organização que seja responsável pela gestão de fundos da UE, sendo as suas conclusões apresentadas por escrito sob a forma de relatórios, que são transmitidos à Comissão e aos governos dos países da UE. Os Estados-Membros apresentam uma proposta ao Conselho, que, após consulta do Parlamento Europeu, aprova a lista de membros do Tribunal de Justiça. Voto favoravelmente a nomeação de Pietro Russo pois reúne as condições previstas no artigo 1º do artigo 286º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia.

 
  
  

Έκθεση: Inés Ayala Sender (A7-0423/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, considerando que a experiência como membro do Tribunal de Contas e a sua experiência profissional capacita Vítor Caldeira para exercer as funções para que foi nomeado.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes pritariu Tarybos siūlomai Vitoro Manuelio da Silva Caldeiros kandidatūrai į Audito Rūmų narius. Manau, kad jo pateiktas gyvenimo ir darbo patirties aprašymas atitinka ES sutartyje išdėstytus reikalavimus, keliamus kandidatams į Audito Rūmų narius.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com a posição favorável do Parlamento Europeu em relação à nomeação de Vítor Caldeiras para a posição de Presidente do Tribunal de Contas.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Gostaria de saudar o nosso compatriota Vítor Manuel da Silva Caldeira por esta sua nova nomeação para membro do Tribunal de Contas (TC), que, como é óbvio, votei favoravelmente. Vítor Manuel da Silva Caldeira já demonstrou ser merecedor deste reconhecimento pelas funções desempenhadas como presidente do Tribunal de Contas onde, sob a sua responsabilidade, se desenvolveram importantes projetos no sentido de melhorar o processo de tomada de decisões do TC e a sua eficácia. Louvo os objetivos que apresentou para o seu novo mandato, muito em especial a promoção da eficácia da responsabilidade pública e da auditoria pública na UE, em colaboração com o Parlamento Europeu e outras instituições da UE e a nível nacional, nomeadamente as Instituições Superiores de Controlo. E termino, desejando-lhe o maior sucesso na continuação do desempenho das suas funções.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − Vítor Manuel da Silva Caldeira 2000-től az Európai Számvevőszék tagja. Eleinte az Európai Unió banki tevékenységeinek és az európai ügynökségek ellenőrzésének felelőse. 2002-től a DAS-ért felelős számvevőszéki taggá választják, aki az Unió éves beszámolójának ellenőrzését végzi, továbbá a megbízhatósági nyilatkozatot adja. 2008-tól az Európai Számvevőszék elnöke, majd 2011-ben újabb három évre az intézmény elnökévé választották. Kiemelkedő szakmai tapasztalattal bír, melyre a korábban általa betöltött pénzügyi vezetői pozíciókban tett szert. Elnökként ő felel továbbá az intézmény munkateljesítményének felügyeletéért, az uniós intézményekkel és a nemzetközi ellenőrző szervekkel fenntartott kapcsolatokért és a szervezet belső ellenőrzéséért. Jövőbeni elképzeléseivel kapcsolatban a jelölt elmondta, hogy irányítani kívánja az Európai Számvevőszék 2013 utáni időszakra vonatkozó stratégiájának kidolgozását. Célja, hogy a szervezet jobban ki tudja használni az új belső szabályzatból származó előnyöket és előmozdítsa a hatékony és nyilvános elszámoltathatóságot. Felkészültsége és elképzelései alkalmassá teszik a poszt betöltésére, ezért támogatom a pályázatát.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Nakoľko Vítor Manuel da Silva Caldeira spĺňa podmienky stanovené v článku 286 ods. 1 Zmluvy o fungovaní EÚ, Európsky parlament súhlasí s návrhom Rady vymenovať ho za člena Dvora Audítorov a súčasne poveruje svojho predsedu, aby postúpil toto rozhodnutie Rade a pre informáciu Dvoru audítorov, ako aj ostatným inštitúciám Európskej únie a kontrolným orgánom členských štátov. Vítor Manuel da Silva Caldeira absolvoval štúdium práva a postgraduálne štúdium v odbore európske štúdie. Pôsobil ako lektor na právnickej fakulte Lisabonskej univerzity, neskôr na Vyššom inštitúte pre nové povolania. Bol volený za predsedu Dvora audítorov 16. januára 2008 na trojročné funkčné obdobie. Znovuzvolený 12. januára 2011 na druhé trojročné funkčné obdobie. Ako predseda je zodpovedný za dohľad nad výkonom činnosti Dvora audítorov, za vzťahy s inštitúciami Európskej únie, za vzťahy s najvyššími kontrolnými orgánmi a medzinárodnými audítorskými organizáciami, za právne veci a vnútorný audit. Od 1. júna 2010 po reorganizácii zastáva post predsedu správneho výboru Dvora audítorov.

 
  
MPphoto
 
 

  Catherine Grèze (Verts/ALE), par écrit. – Je me suis abstenue sur le vote de la nomination proposée de Vítor Manuel da Silva Caldeira comme membre de la Cour des comptes car sur 8 candidats à la Cour des comptes, aucune femme n'est proposée aux votes.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the nomination of Vitor Manuel da Silva Caldeira as a Member of the European Court of Auditors.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas é uma instituição fiscalizadora que verifica a legalidade e regularidade das receitas e despesas da União Europeia, bem como a boa gestão financeira, exercendo as suas funções com total independência. Dentro deste espírito a nomeação das individualidades que o compõem tem de se reger por critérios de competência e independência. Assim por iniciativa do Conselho foram indigitadas várias personalidades de variados países da UE para o Tribunal de Contas. Todos apresentaram os seus curricula vitae, responderam a um questionário escrito e foram ouvidos na Comissão do Controlo Orçamental, tendo, na sua maioria, apresentado argumentos suficientes para justificarem a sua nomeação para o Tribunal de Contas para aí desempenharem as suas funções de forma competente e independente. Votei assim favoravelmente o nome de Vítor Manuel da Silva Caldeira.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Dei o meu voto positivo ao parecer favorável à recondução de Vitor Manuel da Silva Caldeira no cargo de Presidente do Tribunal de Contas Europeu. Todos os dados apresentados e que fundamentaram a minha decisão indicam o respeito dos critérios estabelecidos no n.º 1 do artigo 286.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia, designadamente as garantias de independência, pelo que me congratulo com a recondução de Vitor Manuel da Silva Caldeira para o cargo de Presidente do Tribunal de Contas Europeu.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, considerando che Vítor Manuel da Silva Caldeira soddisfa le condizioni stabilite dall'articolo 286, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e in seguito ad un'attenta analisi del suo assiduo impegno in veste di membro della Corte, esprimo il mio parere positivo sulla proposta del Consiglio di nominare Vítor Manuel da Silva Caldeira membro della Corte dei conti, valutando che rappresenta una delle persone più autorevoli a ricoprire suddetto ruolo.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas, elevado, pelo Tratado da União Europeia, a instituição da UE (cf. art. 13.º, 1, TUE), tem como função o controlo da aplicação dos fundos públicos europeus. Nesta medida, e à semelhança das instituições congéneres que existem ao nível nacional, impõe-se a necessidade de, por um lado, assegurar um alto grau de preparação técnica e, por outro, de garantir a independência dos membros da instituição (cf., nesta medida, o art. 286.º, 1, TFUE). Neste sentido, o momento adequado para o controlo da aptidão dos membros do Tribunal de Contas para desempenhar as suas funções é o da designação, sendo que, à luz dos elementos recolhidos, Vítor Manuel da Silva Caldeira, indigitado pelo Conselho, preenche todos os pressupostos necessários para ser designado como membro. Por conseguinte, votei a proposta de designação em sentido favorável, ciente de que a atividade desta instituição é central para garantir a qualidade da atuação política europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A secção 7 do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia estabelece o Tribunal de Contas como uma das instituições europeias. Criado em 1975, tem como objetivos a fiscalização das contas e melhoria da gestão financeira da União Europeia (UE). O Tribunal de Contas poderá realizar auditorias junto de qualquer pessoa ou organização que seja responsável pela gestão de fundos da UE, sendo as suas conclusões apresentadas por escrito sob a forma de relatórios, que são transmitidos à Comissão e aos governos dos países da UE. Os Estados-Membros apresentam uma proposta ao Conselho, que, após consulta do Parlamento Europeu, aprova a lista de membros do Tribunal de Justiça. Neste sentido, é com grande entusiasmo que apoio a recandidatura de Vítor Caldeira à Presidência do Tribunal de Contas Europeu.

 
  
  

Έκθεση: Inés Ayala Sender (A7-0415/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, considerando que a experiência como membro do Tribunal de Contas e a sua experiência profissional capacita Hans Gustav Wessberg para exercer as funções para que foi nomeado.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes pritariu Tarybos siūlomai Hanso Gustafo Wessbergo kandidatūrai į Audito Rūmų narius. Manau, kad jo pateiktas gyvenimo ir darbo patirties aprašymas atitinka ES sutartyje išdėstytus reikalavimus, keliamus kandidatams į Audito Rūmų narius.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com a posição favorável do Parlamento Europeu em relação à nomeação de Hans Gustaf Wessberg para o cargo de membro do Tribunal de Contas.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Considero que a nomeação do sueco Hans Gustaf Wessberg, como membro do Tribunal de Contas (TC), representa uma decisão acertada. O CV apresentado, a experiência profissional anterior enquanto politico e gestor, bem como a síntese apresentada da sua experiência enquanto membro do TC e os seus objetivos para um futuro mandato, garantirão certamente um excelente desempenho das funções, para as quais desejo desde já as maiores felicidades. Por isso votei favoravelmente o relatório sobre a sua nomeação.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − A számvevőszéki jelölt 2011-től a szervezet tagja, szakmai pályafutása során megfelelő tapasztalatot szerzett, több minisztériumban töltött be államtitkári posztot. A számvevőszéki tevékenysége során a Számvevőszék éves jelentése „külső segélyek, fejlesztés és bővítés” fejezetének előadója volt. Emellett az élelmiszerbiztonságért és a „törékeny államoknak” nyújtott külső segélyekért felelős számvevőszéki tag. Munkája során aktívan hozzá akar járulni a külső segélyezésekkel kapcsolatos ellenőrzési feladatokhoz, melyekre az elmúlt időben a Költségvetési Ellenőrző Szakbizottság is nagy hangsúlyt fektet. Legfőbb célja, hogy a Számvevőszék következő stratégiájában nagyobb hangsúlyt kapjon a teljesítmény és a szervezet hatékonyságának növelése, továbbá az elszámoltathatóság, és az átláthatóság is kiemelt jelentőséget kapjanak. Nyilatkozata során kifejtette, hogy elképzelései szerint a Számvevőszék jelentésiben foglalt következtetéseknek és ajánlásoknak sokkal érthetőbbeknek és helytállóbbaknak kellene lenniük. Célkitűzései, elképzelései, szakmai előélete megfelelőek ahhoz, hogy számvevőszéki mandátumának meghosszabbításához az Európai Parlament jóváhagyását adja.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − S ohľadom na skutočnosť, že Hans Gustaf Wessberg spĺňa podmienky stanovené v článku 286 ods. 1 Zmluvy o fungovaní Európskej únie, Európsky parlament súhlasí s návrhom Rady vymenovať ho za člena Dvora Audítorov a súčasne poveruje svojho predsedu, aby postúpil toto rozhodnutie Rade a pre informáciu Dvoru audítorov, ako aj ostatným inštitúciám Európskej únie a kontrolným orgánom členských štátov. Od svojho vymenovania za člena Dvora audítorov 10. júna 2011 Hans Gustaf Wessberg pracuje v audítorskej komore III, ktorá je zodpovedná za oblasť vonkajších opatrení. Zároveň prevzal zodpovednosť za audit výkonnosti týkajúci sa účinnosti rozvojovej pomoci EÚ pre potravinovú bezpečnosť v subsaharskej Afrike. Prevzal tiež úlohu uskutočniť audit výkonnosti riadenia vonkajšej pomoci „slabým štátom“, v ktorých štátne štruktúry nemajú politickú schopnosť zabezpečiť základné funkcie, ktoré sú potrebné na znižovanie chudoby, rozvoj a na zabezpečenie bezpečnosti a dodržiavania ľudských práv obyvateľov, zo strany Komisie.

 
  
MPphoto
 
 

  Catherine Grèze (Verts/ALE), par écrit. – Je me suis abstenue sur le vote de la nomination proposée de Hans Gustaf Wessberg comme membre de la Cour des comptes car sur 8 candidats à la Cour des comptes, aucune femme n'est proposée aux votes.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the nomination of Hans Gustaf Wessberg as a Member of the Court of Auditors.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas é uma instituição fiscalizadora, que verifica a legalidade e regularidade das receitas e despesas da União Europeia, bem como a boa gestão financeira, exercendo as suas funções com total independência. Neste espírito, a nomeação das individualidades que o compõe tem se reger por critérios de competência e independência. Assim, por iniciativa do Conselho, foram indigitadas várias personalidades de variados países da UE para o Tribunal de Contas. Todos apresentaram os seus Curriculum Vitae, responderam a um questionário escrito e foram ouvidos na Comissão do Controlo Orçamental, tendo, na sua maioria, apresentado argumentos suficientes para justificarem a nomeação para o Tribunal de Contas para aí desempenharem as suas funções de forma competente e independente. Votei, assim, favoravelmente o nome de Hans Gustaf Wessberg.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Dei o meu voto positivo ao parecer favorável à recondução de Hans Gustaf Wessberg no cargo de Presidente do Tribunal de Contas Europeu. Todos os dados apresentados e que fundamentaram a minha decisão indicam o respeito dos critérios estabelecidos no n.º 1 do artigo 286.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia, designadamente as garantias de independência, pelo que me congratulo com a recondução de Hans Gustaf Wessberg para o cargo de Presidente do Tribunal de Contas Europeu.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, considerando che Hans Gustaf Wessberg soddisfa le condizioni stabilite dall'articolo 286, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e in seguito ad un'attenta analisi del suo assiduo impegno in veste di membro della Corte, esprimo il mio parere positivo sulla proposta del Consiglio di nominare Hans Gustaf Wessberg membro della Corte dei conti, valutando che rappresenta una delle persone più autorevoli a ricoprire suddetto ruolo.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas, elevado, pelo Tratado da União Europeia, a instituição da UE (cf. artigo 13.º, n.° 1 TUE), tem como função o controlo da aplicação dos fundos públicos europeus. Nesta medida, à semelhança das instituições congéneres que existem ao nível nacional, impõe-se a necessidade de, por um lado, assegurar um alto grau de preparação técnica e, por outro, garantir a independência dos membros da instituição (cf., nesta medida, o artigo 286.º, n.° 1, TFUE). Neste sentido, o momento adequado para o controlo da aptidão dos membros do Tribunal de Contas para desempenhar as suas funções é o da designação, sendo de assinalar que, à luz dos elementos recolhidos, Hans Gustaf Wessberg, indigitado pelo Conselho, preenche todos os pressupostos necessários para ser designado como membro. Por conseguinte, votei a proposta de designação em sentido favorável, ciente de que a atividade desta instituição é central para garantir a qualidade da atuação política europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A Secção 7 do capítulo 1 do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia estabelece o Tribunal de Contas como uma das instituições europeias. Criado em 1975, tem como objetivos a fiscalização das contas e melhoraria da gestão financeira da União Europeia (UE). O Tribunal de Contas poderá realizar auditorias junto de qualquer pessoa ou organização que seja responsável pela gestão de fundos da UE, sendo as suas conclusões apresentadas por escrito sob a forma de relatórios, que são transmitidos à Comissão e aos governos dos países da UE. Os Estados-Membros apresentam uma proposta ao Conselho que, após consulta do Parlamento Europeu, aprova a lista de membros do Tribunal de Contas. Voto favoravelmente a nomeação de Hans Gustaf Wessberg, pois reúne as condições previstas no artigo 1º do artigo 286º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia.

 
  
  

Έκθεση: Inés Ayala Sender (A7-0417/2011), (A7-0416/2011), (A7-0422/2011), (A7-0418/2011), (A7-419/2011), (A7-0420/2011), (A7-0423/2011), (A7-0415/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Diane Dodds (NI), in writing. − Today Parliament voted on candidates to the Court of Auditors (CoA). If this body is to be an independent scrutiniser we should not be casting such votes. Independence from the political process is key.

However the reality is very different. The EU budget has not been signed off by the CoA for 17 years, yet the institutions budgetary processes carry on as normal. What is the point of the CoA if they are ignored? This week the CoA lambasted the fishing industry. The problem with these reports is that they apply to all 27 EU member states. Therefore, those doing a good job get swamped by those not.

Where the Northern Ireland/UL fleet is concerned: Unlike the Republic of Ireland and other countries it is more than 20 years since EU funds were used to finance new fishing vessels. In NI, the whitefish fleet, which comprised over 40 trawlers in 1999 is now numbered at four. At the end of the 1990s, the NI over 10m fleet was comprised of 240 vessels, today 140 are in the same size category. Even the EC’s own figures confirm that the total fishing effort in the Irish Sea dropped by 50% between 2004 and 2009.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur des rapports sur la nomination proposée de sept nouveaux membres de la Cour des comptes européenne. En effet le mandat des huit membres belge, portugais, suédois, danois, espagnol, finlandais, irlandais et italien expire le 29 février 2012.

Bien que la candidature du membre irlandais ait pu être remise en cause, les réponses supplémentaires qu'il a fournies au Parlement indiquent que sa candidature est en conformité avec le traité concernant son expérience en matière d'audit et sa moralité.

J'ai voté en faveur du report du vote pour la nomination du candidat espagnol, qui a été nommé par le gouvernement qui a récemment perdu les élections en Espagne. Il conviendrait que le nouveau gouvernement puisse choisir le candidat qu'il souhaite voir nommer membre de la Cour des comptes européenne.

 
  
  

Σύσταση για τη δεύτερη ανάγνωση: Teresa Jiménez-Becerril Barrio, Carmen Romero López (A7-0435/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório. A principal alteração do PE em primeira leitura consiste na aplicação do instrumento que permite emitir uma decisão europeia de proteção e de conduta criminosa. Devo salientar os benefícios desta alteração, pois contribui para reforçar os direitos das vítimas na União Europeia e conduzirá ao reconhecimento, por parte do Conselho, de medidas importantes de proteção em matéria civil. Esta revisão do Acordo de primeira leitura é essencial para melhorarmos o quadro jurídico da União Europeia e constitui um contributo para o reforço da democracia europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Laima Liucija Andrikienė (PPE), in writing. − I voted in favour of the European protection order (EPO) which is a new legal instrument that will provide continuous protection of victims of violence when they move from one Member State to another. I support the position of the rapporteur that the new legal instrument will significantly help those who suffer from violence and wish to lead a normal life. The EPO was first conceived to be a tool to protect victims of gender violence, but it will also cover victims of any crime, such as victims of human trafficking, genital mutilation, organised crime and terrorism, as long as they have an identified perpetrator. An EPO may also be requested to safeguard relatives of a beneficiary of a protection order. An EPO would only apply to protection measures taken on criminal matters, but it will be complemented by separate legislation on the mutual recognition of protection afforded by civil law. I agree that this instrument has to be further developed but it is a very important first step to show that the EU stands strongly against gender violence or any other type of violence, and will continue to do so in the future.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Antoniozzi (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, il vuoto legislativo esistente a livello UE nell'ambito della protezione delle vittime di reati da ulteriori aggressioni, una volta che le vittime avevano varcato il confine dello Stato membro di provenienza, era un fatto grave e non accettabile in una Europa unita. L'Unione europea non è solo mercato unico e interessi economici, questa relazione ne è una prova.

Le soluzioni contenute nella proposta permetteranno alle vittime di aggressioni di godere finalmente di un livello di garanzia di protezione analogo a quello di cui godevano negli Stati membri che avevano concesso le misure. Concordo appieno con la relazione delle colleghe Barrio e López, e per questo motivo ho dato il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Zoltán Bagó (PPE), írásban. − Magyarország kezdeményező országként vett részt az európai védelmi határozat megszületésében. Pozitív szavazatommal képviselőtársaim nagy többségével egyetértve 2010. december 14-én már támogattam az Európai Parlament jogalkotási állásfoglalását ezen témában. Jogászként rendkívül fontosnak tartom, hogy létrejött egy olyan irányelv, mely meg fogja határozni azokat az intézkedéseket, amelyek révén a végrehajtó állam továbbra is védelemben részesíthet valamely személyt egy másik személy olyan bűncselekményével szemben, amely életét, testi vagy lelki épségét, méltóságát, személyes szabadságát vagy nemi integritását veszélyeztetheti. Egyetértek az első olvasathoz képest bekövetkezett tanácsi módosítással, mely az eszköz alkalmazási köréhez kapcsolódik, azaz szorosabb kapcsolatot alakít ki az európai védelmi határozat kibocsátásának lehetősége és a bűncselekmény elkövetése között. Szavazatommal erősítem meg a Tanács első olvasatban elfogadott állásponját az európai védelmi politikával kapcsolatban.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Pritariau šiam dokumentui. Direktyvos dėl Europos apsaugos orderio projektas grindžiamas dvylikos ES valstybių narių iniciatyva. Priėmus šią direktyvą, pagal ją bus nustatytos priemonės, kurias taikydama vykdančioji valstybė galės toliau užtikrinti asmenims apsaugą nuo kito asmens nusikalstamos veiklos, dėl kurios gali kilti grėsmė jo gyvybei, fiziniam ir psichologiniam neliečiamumui, orumui, asmens laisvei ar lytiniam neliečiamumui. Svarbiausias tikslas – vengti naujos nusikalstamos veiklos, taip pat mažinti ankstesnio nusikalstamojo akto pasekmes ir užtikrinti geresnę aukos apsaugą. Šioje direktyvoje daugiausia dėmesio skiriama apsaugos priemonėms, kurios taikomos baudžiamosiose bylose, todėl, atsižvelgiant į skirtingas valstybių narių teisės tradicijas šioje srityje, ši priemonė ateityje turės būti papildyta panašiu mechanizmu, skirtu civilinėse bylose taikomų apsaugos priemonių tarpusavio pripažinimui. Taryba įsipareigojo užtikrinti, kad šios direktyvos nuostatos papildytų direktyvos dėl Europos apsaugos orderio nuostatas ir kad šių dviejų dokumentų bendra taikymo sritis sudarytų valstybėms narėms sąlygas bendradarbiauti neatsižvelgiant į jų nacionalinių sistemų pobūdį, siekiant nukentėjusiems asmenims taikyti kuo daugiau apsaugos priemonių.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. Todos os Estados-Membros dispõem de medidas de proteção para as vítimas de crimes. Todavia, essas medidas cessam quando essas pessoas atravessam as fronteiras do país. Com a aprovação do presente relatório, que apoiei, a vítima de um crime que beneficie de uma medida de proteção num país da UE poderá continuar a ser protegida caso decida mudar para outro Estado-Membro. A nova decisão europeia de proteção estará disponível, por exemplo, para vítimas de violência doméstica, assédio, rapto, perseguição ou tentativa de homicídio. Para além da proteção da vítima, poderá igualmente ser solicitada uma decisão europeia de proteção para os familiares das vítimas, no caso destes beneficiarem de uma medida de proteção a nível nacional.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes juo Europos Parlamente žengėme didelį žingsnį link visoje Europos Sąjungoje vieningos nusikaltimų aukų apsaugos sistemos sukūrimo. Europos apsaugos orderis – tai dokumentas, įpareigosiantis visos Europos Sąjungos šalių teisėsaugos institucijas ateityje bendradarbiauti, vykdant nusikaltimo aukų ar potencialių nusikaltimo aukų apsaugą. Tai reiškia, kad, teisėsaugos institucijoms priėmus sprendimą, kad potencialiai nusikaltimo aukai arba jau įvykdyto nusikaltimo aukai yra reikalinga ypatinga apsauga tam, kad būtų išvengta gresiančio ar dar didesnio pavojaus ateityje, toks sprendimas galiotų visoje Europos Sąjungoje. Tokiu būdu, pavyzdžiui, Lietuvoje teisėsaugos institucijoms nusprendus, kad asmens gyvybei, fiziniam, psichologiniam ar seksualiniam neliečiamumui yra iškilusi reali grėsmė, ir dėl to paskyrus jam apsaugą, toks jų sprendimas galiotų ir kitoje ES valstybėje narėje. Todėl asmeniui keliaujant ar dėl iškilusios grėsmės persikeliant į kitą ES šalį, užsienio teisėsaugos institucijos perimtų ir vykdytų to asmens apsaugą savo šalyje.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei a favor desta diretiva, tendo em conta que representa um importante passo para a construção de uma Europa Justa. O texto aprovado permite o requerimento de uma Decisão Europeia de Proteção (DEP), que estenda a outros países da UE a proteção concedida a um cidadão de um Estado-Membro ao abrigo do Direito Penal Nacional, ficando a cargo do Estado-Membro de origem a sua emissão e envio para o outro país. Esta diretiva só se aplica a medidas de proteção adotadas em matéria penal. No entanto, tendo em conta as diferenças existente entre os sistemas legais dos diferentes Estados-Membros, o país para onde o cidadão se muda pode aplicar outro tipo de medidas (criminais, administrativas ou civis), com o intuito de promover o mesmo nível de proteção recebido anteriormente. Uma Decisão Europeia de Proteção pode ainda ser requisitada para salvaguardar a família do beneficiário de uma DEP.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. Tendo por base uma iniciativa conjunta de doze Estados-Membros, esta Decisão Europeia de Protecção é, sem dúvida, um instrumento importante com vista a facilitar e reforçar a protecção concedida às vítimas, ou possíveis vítimas, de actos criminosos na UE. É importante assegurar que no ELSJ, onde os cidadãos da UE têm o direito de circular e permanecer livremente no território dos Estados-Membros, o exercício desse direito não acabe por implicar uma perda da sua segurança. A iniciativa centra-se nos crimes susceptíveis de pôr em perigo a vida da vítima, a sua integridade física, psicológica ou sexual, assim como a sua liberdade pessoal, em que as medidas de protecção oferecidas por um Estado-Membro devem ser mantidas e continuadas em qualquer outro Estado-Membro para o qual a pessoa se desloque. Fico contente que tenha sido alcançado um acordo político e que se possa assim concluir esta segunda leitura.

Apoio, também, a única alteração proposta que pretende clarificar o seu âmbito de aplicação, pois é necessário ter em conta que esta Directiva se centra nas medidas de protecção adoptadas em matéria penal, sendo que existem diferentes tradições jurídicas dos Estados-Membros nesta matéria, bem como tomar em consideração o novo contexto criado com a apresentação do pacote legislativo relativo aos direitos das vítimas na UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Corina Creţu (S&D), în scris. − Am votat pentru adoptarea Directivei Parlamentului European şi a Consiliului privind ordinul european de protecţie. Această directivă va preciza măsurile care permit în continuare protejarea unei persoane de o faptă penală, de o altă persoană care poate să îi pună în pericol viaţa, integritatea fizică sau psihologică, demnitatea, libertatea personală sau integritatea sexuală. Obiectivul final îl constituie evitarea unor noi acte infracţionale, reducerea consecinţelor actelor infracţionale anterioare şi consolidarea protecţiei victimelor.

 
  
MPphoto
 
 

  Proinsias De Rossa (S&D), in writing. − I welcome the creation of a European Protection Order for the victims of domestic violence, harassment and stalking etc. in the EU. This new EPO will ensure that criminal law barring and protection orders issued in participating Member States will be recognised and enforced in other participating Member States, upon application. I regret that Ireland has not opted-in to this legislation. I appreciate the legal difficulties at stake – barring orders are nearly always a matter of civil law in Ireland and this directive only covers criminal law orders – but I do hope that these can be overcome before the late 2013 deadline for transposition. I welcome the Irish Government’s announcement of its general intention to take part in the draft regulation on civil law European Protection Orders, as proposed by the Commission last May. Domestic violence has a higher rate of repeat victimisation than any other crime. Both of these measures will allow the victims and potential victims of violence to move more easily around the EU, whilst hampering the movement of their aggressors. The sooner these measures are in force in Ireland the better.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de cette initiative pour une harmonisation de la protection des victimes au sein de l'UE car elle permettra de protéger nos concitoyens, et en particulier les femmes, des menaces psychologiques ou sexuelles portées à leur encontre où qu'ils se trouvent sur le sol européen. Faciliter la mobilité de nos citoyens au sein de l'Union européenne doit aussi s'accompagner d'une harmonisation de la protection et des droits de chacun.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – S'il y a un rapport dont je me réjouis particulièrement du vote au cours de cette session plénière, c'est bien celui-ci! Désormais, les victimes de délits protégées dans un État membre de l'Union bénéficieront d'une protection similaire lorsqu'elles se rendront dans un autre pays européen et ce, grâce aux nouvelles règles sur la décision de protection européenne.

Certes, des mesures de protection des victimes d'actes répréhensibles existaient déjà dans les États membres mais elles ne s'appliquaient pas lorsque la victime se rendait dans un autre pays. Cela sera maintenant chose faite!

Cette protection couvrira par exemple les victimes de violence sexuelle, de harcèlement, d'enlèvement, de traque ou de tentative de meurtre car la directive protégera «contre un acte ou un comportement d'une autre personne, susceptible de mettre en danger, de quelque manière que ce soit, sa vie ou son intégrité physique, psychologique ou sexuelle ainsi que sa dignité ou sa liberté personnelle».

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente esta recomendação por defender que a vítima de um crime, que beneficie de uma medida de proteção num país da UE, deve continuar a ser protegida caso decida mudar para outro Estado-Membro. Estas regras que o Parlamento Europeu aprovou revestem-se de elevada importância, nomeadamente nos casos em que a proteção é garantida a vítimas de violência doméstica, assédio, rapto, perseguição ou tentativa de homicídio.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. Tal como afirmei na votação desta proposta em primeira leitura, a protecção legal das vítimas de crimes é fundamental na construção de um Espaço de Liberdade, Segurança e Justiça. É por isso que voto favoravelmente o acordo que agora se vota e que procura melhorar o actual quadro legal nos seguintes aspectos: i) a melhoria das condições nas quais se fundamenta a revogação da Decisão Europeia de Protecção; ii) a continuidade na defesa legal; iii) a redução dos motivos de não reconhecimento ou rejeição da Decisão Europeia de Protecção; iv) os prazos para a eficácia da decisão; e v) a especificação na situação de deslocação da vítima.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório constitui um primeiro passo para que a vítima de um crime que beneficie de uma medida de protecção num país da UE continue a ser protegida caso se desloque para outro Estado-Membro. Esta decisão europeia de protecção contemplará, por exemplo, as vítimas de violência doméstica, assédio, rapto, perseguição ou tentativa de homicídio. Apesar de grande parte das medidas de protecção se destinar a mulheres vítimas de violência doméstica, as novas regras irão abranger quaisquer vítimas (independentemente do género), tendo em conta as especificidades de cada tipo de crime perpetrado.

A directiva será aplicável às medidas destinadas a proteger uma vítima ou possível vítima contra os actos criminosos de outra pessoa que possam, seja de que forma for, pôr em perigo a vida dessa pessoa, ou a sua integridade física, psicológica e sexual e as que visem prevenir novos actos criminosos ou reduzir as consequências de anteriores actos criminosos. Muito embora nos pareça, no quadro descrito, justo e necessário assegurar este princípio, salientamos que tudo isto carece de regulamentações (ainda inexistentes) para que possa ter feitos práticos.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Foi dado um primeiro passo para que a vítima de um crime que beneficie de uma medida de protecção num país da União Europeia possa continuar a ser protegida caso decida mudar para outro Estado-Membro. A nova Decisão Europeia de Protecção estará disponível, por exemplo, para vítimas de violência doméstica, assédio, rapto, perseguição ou tentativa de homicídio. Esta dita Decisão Europeia de Protecção visa assegurar que a protecção oferecida a uma pessoa num Estado-Membro seja mantida e continuada em qualquer outro Estado-Membro para o qual a pessoa se desloque ou se tenha deslocado. Apesar de grande parte das medidas de protecção se destinar a mulheres vítimas de violência doméstica, as novas regras irão abranger quaisquer vítimas (independentemente do género), tendo em conta as especificidades de cada tipo de crime perpetrado.

A directiva será aplicável às medidas destinadas a proteger uma vítima ou possível vítima contra os actos criminosos de outra pessoa que possam, seja de que forma for, pôr em perigo a vida dessa pessoa, ou a sua integridade física, psicológica e sexual e as que visem prevenir novos actos criminosos ou reduzir as consequências de anteriores actos criminosos. Mas tudo isto ainda precisa de novas regulamentações para ter feitos práticos.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európska únia si stanovila za cieľ zachovať a rozvíjať priestor slobody, bezpečnosti a spravodlivosti. V spoločnom priestore spravodlivosti bez vnútorných hraníc je potrebné zabezpečiť, aby sa ochrana poskytnutá určitej fyzickej osobe v jednom členskom štáte zachovala a pokračovala v ktoromkoľvek inom členskom štáte, do ktorého daná osoba odchádza alebo odišla. Domnievam sa, že je potrebné zamerať sa na prijatie takých ochranných opatrení, ktoré majú za cieľ ochranu osoby voči trestnému činu inej osoby, keď by tento trestný čin akýmkoľvek spôsobom ohrozoval jej život, telesnú, duševnú alebo sexuálnu integritu, napr. zabránením akejkoľvek forme obťažovania, ako aj jej dôstojnosti alebo osobnej slobody, napr. zabránením únosom, prenasledovaniu a iným formám nepriameho donútenia, a ktoré majú za cieľ predísť novým trestným činom alebo obmedziť dôsledky predchádzajúcich trestných činov. Tieto osobné práva chránenej osoby zodpovedajú základným hodnotám uznávaným a chráneným vo všetkých členských štátoch. Považujem za potrebné zdôrazniť, že predmetná smernica sa uplatňuje na ochranné opatrenia, ktorých cieľom je ochrana všetkých obetí, nielen obetí rodového násilia, zohľadňujúc pritom osobitosti každého druhu trestného činu.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – J'ai soutenu l'adoption de cette directive car elle va permettre de changer le quotidien de nombreuses personnes – particulièrement les femmes – et les mettre à l'abri de leurs agresseurs.

L'ordre de protection européen est fondamental pour aider les victimes à bénéficier de décisions émises par une autorité nationale, valable d'un pays à l'autre de l'UE, incluant l'interdiction pour l'agresseur de s'approcher de la victime à moins d'une certaine distance s'il existe une décision judiciaire en ce sens, de la contacter (par téléphone, fax, courrier, internet, etc.), de se rendre dans certains endroits définis, comme le domicile de la victime ou des lieux qu'elle fréquente.

Enfin, je me félicite de l'adoption d'une disposition selon laquelle, en cas de violation de cette décision, l'État membre d'accueil de la victime pourrait prendre des sanctions contre l'agresseur, pénales ou non: il s'agit d'une garantie essentielle pour redonner la sérénité aux victimes de violences inacceptables.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi pagal šią direktyvą bus nustatytos priemonės, kurias taikydama vykdančioji valstybė galės toliau užtikrinti asmenims apsaugą nuo kito asmens nusikalstamos veiklos, dėl kurios gali kilti grėsmė jo gyvybei, fiziniam ir psichologiniam neliečiamumui, orumui, asmens laisvei ar lytiniam neliečiamumui. Svarbiausias tikslas – vengti naujos nusikalstamos veiklos, taip pat mažinti ankstesnio nusikalstamojo akto pasekmes ir užtikrinti geresnę aukos apsaugą. Svarbiausias mūsų tikslas – stiprinti aukų teises ES.

 
  
MPphoto
 
 

  Timothy Kirkhope and Marina Yannakoudakis (ECR), in writing. − The ECR Group strongly defends the rights of victims who have been subject to physical violence and intimidation, and we recognise that vulnerable groups such as women, for example, if they have been subjected to a physically violent crime, need protecting at the highest possible level. We recognise that asking anyone who has been violently assaulted or violated to give evidence a second or third time can be a harrowing experience and to those ends we fully support the aims and objectives of the European Protection Order. So that EU citizens can move in freedom, safety and security throughout the European Union, this EU-wide protection order will guarantee that all victims or potential victims can move in safety.

This protection order will in no way seek to undermine Member States’ own criminal, legal or justice systems and it will only be applied once a court of law has found the perpetrator guilty. The perpetrator will have rights of redress. The ECR Group backs these proposals and in doing so hopes to help vulnerable victims and potential victims throughout the EU.

 
  
MPphoto
 
 

  Elisabeth Köstinger (PPE), schriftlich. Wenn eine Person von einem EU-Mitgliedsstaat in einen anderen umzieht, dann soll sie weiterhin sicher und geschützt sein. Diese Richtlinie soll dem Wohle von Opfern bzw. potenziellen Opfern von Straftaten, die das Leben der Opfer, ihre physische, psychologische und sexuelle Integrität gefährden können, dienen. Das bedeutet nicht nur physischen Schutz, sondern auch die Beachtung der Würde der Opfer. Darum habe ich den Bericht unterstützt.

 
  
MPphoto
 
 

  Constance Le Grip (PPE), par écrit. – J'ai voté aujourd'hui en faveur du rapport introduisant la directive relative à une décision de protection européenne. Ce nouvel instrument va permettre à une personne protégée par le droit pénal dans un État de l'Union européenne de bénéficier d'une protection similaire lorsqu'elle se rend dans un autre État membre, si elle en fait la demande.

Ce nouvel instrument va grandement aider les victimes de violences à mener une vie normale dans un autre État membre de l'Union européenne. Originellement prévu pour protéger les victimes de violences sexistes à travers l'Union européenne, cet outil a vu son périmètre élargi pour protéger toute victime de quelque forme de violence que ce soit (harcèlement, enlèvement, traque ou tentative de meurtre), hommes comme femmes pouvant bénéficier de cette nouvelle protection. Il s'agit là d'un pas de plus vers la mise en place d'un domaine européen de la justice.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal which means that crime victims who are granted protection from their aggressors in one EU Member State will be able to get similar protection if they move to another. The European Protection Order aims to protect victims of, for instance, gender violence, harassment, abduction, stalking or attempted murder. Member States will have three years to transpose this directive into national law.

Measures to protect crime victims from aggressors already exist in all EU Member States but at present they cease to apply if the victim moves to another country. The European Protection Order (EPO) directive, already agreed with national governments, will enable anyone protected under criminal law in one EU state to apply for similar protection if they move to another.

 
  
MPphoto
 
 

  Barbara Matera (PPE), per iscritto. − Ho espresso il mio voto favorevole poiché con l'ordine di protezione europeo ci accingiamo a colmare un importante vuoto legislativo per la protezione delle vittime che decidono di insediarsi in uno Stato membro diverso da quello d'origine. Attualmente tutti gli Stati membri dispongono di un apparato legislativo con misure volte alla tutela della vita, dell'integrità fisica, psichica o sessuale e la protezione delle vittime che hanno subito diverse forme d'abuso.

Inoltre ritengo che nel quadro più ampio del programma di Stoccolma l'adozione di questa importante direttiva europea possa mirare ad una triplice finalità: 1) impedire che venga commesso un nuovo reato nei confronti della vittima nello Stato membro in cui la vittima intende stabilirsi; 2) far valere nello Stato membro in cui la vittima si reca un livello di protezione ed di tutela analogo o superiore a quello dello Stato membro che ha concesso tali misure; 3) evitare che la vittima debba subire qualunque forma di discriminazione che possa ulteriormente aggravare la sua situazione già vulnerabile.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto è favorevole. Le relatrici hanno illustrato in maniera esaustiva e puntuale quali siano le modifiche rispetto alla posizione del Parlamento in prima lettura. Era indispensabile tenere conto del nuovo contesto creatosi dopo la presentazione, da parte della Commissione il 18 maggio 2011, di un pacchetto legislativo che mira a rafforzare i diritti delle vittime nell'Unione europea e che contiene una proposta di regolamento sul riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A adoção da Diretiva do Parlamento Europeu e do Conselho relativa à decisão europeia de proteção constitui-se como um importante passo rumo a uma Europa mais livre, justa e segura, tal como enuncia o princípio do Tratado. A partir de agora, a vítima de um crime que beneficie de uma medida de proteção num Estado-Membro será também protegida caso decida residir ou permanecer noutro país da UE. Quando existe o risco de cometimento de crime contra uma pessoa que possa pôr em perigo a sua vida, a sua integridade e dignidade física ou psicológica, a sua liberdade pessoal ou a sua integridade sexual, o Estado-Membro tem de adotar uma medida de proteção, em sede criminal, que garanta a proteção dessa pessoa no país em causa.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Neben der Vermeidung von Straftaten ist auch ein stärkerer Opferschutz eine der Hauptintentionen des vorliegenden Richtlinienentwurfs. Seit der ersten Lesung wurde der Anwendungsbereich des Rechtsakts zum Teil neu festgelegt, indem eine engere Verknüpfung zwischen der Möglichkeit, eine Europäische Schutzanordnung zu erlassen, und einem strafbaren Verhalten hergestellt wurde. Dadurch soll der Zusammenhang zwischen dem Rechtsakt und der Rechtsgrundlage präzisiert werden. Enthalten ist auch ein Vorschlag für eine Verordnung über die gegenseitige Anerkennung von Schutzmaßnahmen in Zivilsachen. Auch wenn diese Änderungen unter Umständen mit einer Verbesserung einhergehen, bleibt nach wie vor der Fokus im gesamten Rechtsbereich stark auf den Täter und dessen Rechte. Wichtig wären also noch weitere Schritte. Ich habe diese Überlegungen in meinem Abstimmungsverhalten berücksichtigt.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Baudžiamoji teisė – iš esmės valstybių narių kompetencijos klausimas. Tačiau įgyvendinant vieningą teisingumo erdvę, neišvengiamai tenka harmonizuoti tam tikras priemones, ypač susijusias su asmenų teisių užtikrinimu. Europos apsaugos orderis būtent ir užtikrins tinkamą nukentėjusiųjų apsaugą ne tik proceso valstybėje, bet ir kitose ES valstybėse. Pritariu Europos Parlamento ir Tarybos sutarimui dėl dokumento ir tikiuosi greitesnio jo įgyvendinimo.

 
  
MPphoto
 
 

  Mariya Nedelcheva (PPE), par écrit. – J'ai voté pour la position du Conseil relative à la décision de protection européenne. Ce projet est ambitieux. Et c'est justement parce qu'il est ambitieux que sa gestation a été si longue. Nous arrivons aujourd'hui à un compromis honorable, qui nous permettra enfin d'assurer aux citoyens européens victimes de crimes une protection étendue géographiquement. Le principal désaccord relevant de la base juridique a été levé. Seules les décisions d'ordre pénal pourront faire l'objet d'une décision de protection européenne. Le Parlement a accepté de consacrer le volet civil dans un autre texte. Mais le Parlement veillera à ce que ce texte respecte l'esprit et la lettre de ce qu'il exige. Nous n'accepterons pas que la directive relative à la décision de protection européenne en matière civile soit plus faible que celle que nous avons sur la table aujourd'hui pour le volet pénal. Enfin, nous pouvons nous féliciter d'une chose: nous avons réussi à faire intégrer dans le texte le terme « dignité ». C'est un terme difficile à définir, et je peux comprendre la réticence de certains à l'inscrire dans le texte, mais c'est un mal nécessaire. Car le plus dur pour la victime d'un crime, c'est de récupérer sa dignité volée.

 
  
MPphoto
 
 

  Katarína Neveďalová (S&D), in writing. − Let me first point out the importance of this act: the mutual recognition of the legal orders issued by one Member State is another step towards the creation of a European rule of law area. We consider the creation of a European Protection Order procedure as a further instrument to fight effectively against criminal acts endangering human dignity. Promotion of the integrity of human beings is the cornerstone of the EU Fundamental Rights Charter and it is also a valuable way of offering effective protection against the types of criminal behaviour that are most difficult to detect, such as harassment and stalking, that nowadays represent an important share of the crimes affecting some specific sections of the population especially, namely women and children. With this act we are also ensuring for people the right to mobility without the fear of losing protection from perpetrators of such crimes. Let me also praise the Spanish and Polish Presidencies of the EU for having pushed for an effective agreement which sends a strong message to citizens that the right to freedom of movement and to protection is an overarching principle to be defended throughout the whole continent.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Oft ändern Opfer von Gewalt ihr Umfeld, um sich von traumatischen Erlebnissen zu distanzieren. Es darf daher nicht sein, dass Täter die Unterschiede in den Rechtssystemen ausnützen, dem Opfer in einen anderen Mitgliedstaat folgen, und es dort weiter bedrängen. Der Opferschutz muss im Mittelpunkt stehen, ob es sich nun um sexuelle Übergriffe, Stalking oder Gewalt gegen Minderjährige handelt. Dabei muss sowohl die straf- als auch die zivilrechtliche Komponente bedacht werden. Eine Harmonisierung würde aber der Subsidiarität widersprechen und ist angesichts der unterschiedlichen Rechtstraditionen in diesem sensiblen Bereich abzulehnen. Stattdessen sollten Schutzmaßnahmen nach dem jeweiligen nationalen Recht erlassen werden, um Opfer grenzüberschreitend zu schützen. Daher habe ich mich der Stimmabgabe enthalten.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kadangi dėl tarpvalstybinio pobūdžio atvejų, jų masto ar galimo poveikio atskirai valstybės narės nėra pajėgios tinkamai apsaugoti pavojuje esančius asmenis. Tačiau bendroje vidaus sienų neturinčioje teisingumo erdvėje auka privalo būti apsaugota nuo naujos nusikalstamos veikos ar sumažintos ankstesnio nusikalstamo akto pasekmės jos atžvilgiu. Taigi siekiant apsaugoti aukos gyvybę, fizinį ir psichologinį neliečiamumą, orumą, asmens laisvę ir kitos jo teises, turi būti sukurtas toks teisinis reguliavimas, kuris užtikrintų, kad ES apsaugos orderis būtų išduodamas ir vykdomas visose valstybėse narėse. Visų pirma, asmeniui suteiktas apsaugos lygis vienoje valstybėje narėje turi būti atitinkamai išlaikomas ir teikiamas kitoje valstybėje narėje, į kurią jis persikelia. Šiam tikslui pasiekti reikalinga nustatyti bendras ES lygiu taikomas giežtas priemones, kurios nustato pareigas ir draudimus asmeniui, kuris kelia pavojų.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Approvo questa direttiva relativa all'ordine di protezione europeo, credendo fermamente nella nostra Unione e quindi anche nell'aiuto effettivo che dobbiamo dare ai nostri cittadini. La proposta dimostra che c'è una collaborazione per evitare che si vadano a riproporre situazioni spiacevoli, che hanno caratterizzato il passato mettendo a repentaglio la dignità, la salute psichica o fisica, la libertà personale o l'integrità sessuale di molti cittadini. La prevenzione da queste situazioni sarà il nostro obiettivo.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Uma iniciativa de doze Estados-Membros esteve na origem do presente projeto de diretiva sobre a decisão de proteção europeia. Com esta diretiva pretende-se especificar as medidas que permitem que o Estado continue a proteger uma pessoa contra um ato criminoso de outra pessoa que possa pôr em perigo a sua vida, integridade física ou psicológica, dignidade, liberdade pessoal ou integridade sexual. O objetivo último consiste em evitar novos atos de índole criminosa, reduzir as consequências de anteriores atos criminosos e melhorar a proteção das vítimas. A principal alteração, em comparação com a posição do Parlamento Europeu em primeira leitura, diz respeito ao âmbito de aplicação do instrumento que foi parcialmente redefinido, prevendo uma ligação mais estreita entre a possibilidade de emitir uma decisão europeia de proteção e uma conduta criminosa. Por estes fundamentos votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, tenuto conto del fatto che la presente direttiva è incentrata sulle misure di protezione adottate in materia penale e che pertanto può permettere di rafforzare i diritti delle vittime nell'Unione europea, esprimo il mio voto favorevole alla proposta in questione.

 
  
MPphoto
 
 

  Rovana Plumb (S&D), în scris. − Ordinul European de Protecţie are ca scop protecţia victimelor violenţelor de gen, împotriva hărţuirilor, răpirilor sau încercărilor de asasinare. Victimele acţiunilor criminale care se bucură de protecţie într-un stat membru trebuie să se bucure de acum înainte de aceeaşi protecţie dacă se mută în alt stat membru. Statele membre vor avea la dispoziţie trei ani pentru a transpune această directivă în legislaţia naţională. De asemenea, aceste reguli trebuie să acopere toate victimele infracţiunilor şi criminalităţii, nu numai victimele violenţelor de gen. Majoritatea măsurilor de protecţie sunt acordate femeilor care devin victime ale violenţei de gen, dar Ordinul European de Protecţie poate acoperi victimele de orice sex, precum şi ale altor tipuri de infracţionalitate. Totodată, Ordinul European de Protecţie poate fi solicitat şi pentru rudele beneficiarului acestui ordin.

Aceste reguli adoptate se vor aplica victimelor sau potenţialelor victime care au nevoie de protecţie împotriva unei acţiuni criminale a unei alte persoane care ar putea în orice fel să pună în pericol viaţa, integritatea fizică, psihică sau sexuală a victimei, precum şi libertatea sau demnitatea acesteia. Astfel de acte ar putea include hărţuirea, răpirea, urmărirea şi „alte forme de coerciţie”.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Durante muito tempo, a ação penal, ao menos em países de tradição inquisitorial, focou-se na relação entre o poder público e o criminoso, prevalecendo a orientação de que o problema jurídico levantado contendia sobretudo (ou apenas) com a violação de bens fundamentais para a comunidade, isto é, que se tratava de uma questão jurídico pública – é conhecida, de resto, a alusão à aplicação da pena como estabilização contrafáctica das expectativas da comunidade na validade da norma violada. Esta orientação, contudo, apesar de poder oferecer a matriz orientadora da política criminal, descura o papel da vítima: ao lado da lesão de bens comuns, está, não raro, e desde logo em crimes contra bens pessoais, a violação de interesses privados. É neste contexto que se insere o processo legislativo tendente à adoção de uma decisão europeia de proteção (de vítimas de crimes), procurando dotar os ordenamentos dos diversos Estados de instrumentos que permitam, para além da satisfação dos fins públicos da ação penal, proteger as vítimas da prática de novos factos criminosos. Revendo-me nesta linha de orientação, votei em sentido favorável a posição do Parlamento Europeu, com as pequenas alterações entretanto introduzidas.

 
  
MPphoto
 
 

  Frédérique Ries (ALDE), par écrit. – Un grand pas vers l'établissement d'un véritable espace européen de justice a été franchi ce midi. Le Parlement européen a adopté une série de mesures instaurant une protection européenne renforcée pour les victimes de crimes, qui seront protégées de la même manière sur tout le territoire de l'Union européenne. En bénéficieront en priorité les victimes de violence basées sur le genre, de harcèlement, d'enlèvement, de traque ou de tentative de meurtre. Si des règles de protection des victimes existent déjà dans chaque pays de l'Union, elles sont insuffisantes dès lors qu'elles ne couvrent pas les victimes en déplacement et les laissent donc souvent sans défense. Il s'agit donc d'une réelle évolution pour les victimes et leurs familles, qui voient leur dignité et leur intégrité assurées au sein de l'Union européenne via la coopération judiciaire et policière entre États membres. Il ne s'agit pas de plaider ici pour une Europe bouclier, mais de concrétiser un espace européen protecteur pour des personnes particulièrement fragiles et vulnérables. Cela passe nécessairement et pratiquement par une simplification de l'accès à la justice pour tous et la priorité donnée à la défense du droit des victimes sur celle des prévenus.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Mi congratulo per l'ottimo lavoro svolto dalle colleghe Jimenez-Becerril Barrio e Romero López. Secondo le regole approvate oggi, le vittime di reati per i quali è prevista la protezione, residenti in uno degli Stati membri, potranno usufruirne anche negli altri paesi UE.

La direttiva sull'Ordine di protezione europeo (OPE), già concordata con i governi nazionali, permetterà a chiunque goda di protezione in uno Stato europeo di ottenere la stessa protezione anche se si muove in un altro paese dell'UE. In poche parole renderemo più facili gli spostamenti delle vittime e ostacoleremo i movimenti dei loro aggressori. La protezione adesso non avrà confini. Ci sono migliaia di vittime che ora saranno libere di vivere in pace.

Ricordo che l'OPE per le procedure penali sarà completato con una legislazione separata che riguarderà le questioni civili. A questo scopo la Commissione europea ha proposto nel maggio scorso un regolamento sul mutuo riconoscimento della protezione offerta dalla legislazione civile che sarà approvata da Parlamento e Consiglio. La combinazione dei due strumenti dovrebbe coprire la più ampia gamma possibile di misure di protezione per le vittime emanate nei diversi Stati membri.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – J'ai voté pour le rapport sur la décision de protection européenne, qui va nous permettre de franchir une étape importante dans la mise en place d'une véritable protection transfrontalière pour les victimes de violence. Le texte concernera en effet les victimes bénéficiant d'une protection dans un État membre, conformément à leur droit pénal national, en raison d'un acte ou d'un comportement avéré, susceptible de mettre en danger leur vie ou leur intégrité physique, psychologique ou sexuelle. Dans de nombreux cas, l'Etat membre de ces victimes interdit alors à l'agresseur de se rendre à proximité de la résidence de la personne faisant l'objet de cette mesure de protection ou dans des lieux que cette dernière fréquente, ou encore prévoit une interdiction de contact ou d'approche de la victime. Dorénavant, ces victimes pourront introduire une demande de "décision de protection européenne", pour étendre cette protection à d'autres États membres, dans lesquels elles désirent se rendre (ou résident déjà). Grâce à l'action du Parlement, cette décision pourra également s'étendre à la famille des personnes protégées. La défense des victimes me tient à coeur, et je considère ce texte comme une avancée, qui sera bientôt complétée par nos travaux sur le volet civil.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − The draft directive on the European protection order is based on an initiative of twelve EU Member States. The Parliament received this initiative on 22 January 2010. Once adopted, the directive will specify measures that allow the executing state to continue the protection of a person against a criminal act by another person which may endanger his life, physical or psychological integrity, dignity, personal liberty or sexual integrity. The ultimate goal is to avoid new criminal acts and to reduce the consequences of previous criminal acts and enhance victims’ protection.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Con le regole approvate oggi le vittime di reati per i quali è prevista la protezione, residenti in uno degli Stati membri, potranno usufruire dello stesso trattamento speciale anche negli altri paesi UE. Questa decisione è tanto più importante per le donne europee, in quanto le misure sono a protezione soprattutto delle vittime di reati quali violenza, molestie, rapimento, stalking o tentato omicidio.

Ora gli Stati membri avranno tre anni per trasporre questa direttiva nel proprio ordinamento nazionale e dare finalmente una tutela ai loro cittadini che possa essere completa e a 360 gradi.

 
  
MPphoto
 
 

  Charles Tannock (ECR), in writing. − I voted with the ECR group on the European Protection Order, endorsing a second reading of this Order to adopt the Council’s position. The coming into force of an EU-wide protection order would serve to protect female victims of violent and physical crimes that are classed as criminal offences in the country concerned, throughout Europe, even if they cross international borders. Increasingly there are international marriages which sadly break up, resulting in spouses changing national residence and, consequently, injunctions against violent spouses lapsing. This small measure seeks to address this problem.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A vítima de um crime que beneficie de uma medida de proteção num país da UE poderá continuar a ser protegida caso decida mudar para outro Estado-Membro, de acordo com as novas regras aprovadas pelo Parlamento Europeu. A proteção estará disponível, por exemplo, para vítimas de violência doméstica, assédio, rapto, perseguição ou tentativa de homicídio. As medidas de proteção existem em todos os Estados-Membros da UE, mas cessam o efeito quando alguém atravessa as fronteiras do país. Esta decisão europeia de proteção visa assegurar que a proteção oferecida a uma pessoa num Estado-Membro seja mantida e continuada em qualquer outro Estado-Membro para o qual a pessoa se desloque ou se tenha deslocado.

 
  
MPphoto
 
 

  Derek Vaughan (S&D), in writing. − This report lays out crucial safeguards for victims of crime wishing to live in another Member State. In the past, there has been no recognition of protection orders from one Member State by another, but the European Protection Order offers victims of crimes such as domestic violence, stalking, and abduction, equal protection in whichever country in the EU they reside. The EPO does this by enabling victims to move country whilst hampering the efforts of their aggressors to make advances towards their victims once they have moved. In an EU with the free movement of people at its heart, this is a crucial tool in combating both violent and psychological crimes by using the broadest possible range of protection measures issued by Member States.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui vise à harmoniser, dans les différents États membres, la protection des victimes de différents crimes et délits: violence sexuelle, harcèlement, enlèvement, persécution ou tentative de meurtre. L'objectif est, théoriquement, autant de prévenir ces crimes et délits que d'atténuer les conséquences pour les victimes. L'objectif est de protéger plus spécifiquement les personnes atteintes dans leur intégrité physique et/ou sexuelle. Ces personnes sont majoritairement des femmes. Il est aussi de rapprocher les législations et les systèmes judiciaires des États membres. Cependant, ces avancées n'ont pas été acquises sans mal. Il a fallu près d'un an pour que le Conseil se prononce sur la première mouture votée par le Parlement européen. Il est visiblement bien plus difficile d'harmoniser les législations pénales dans l'intérêt des populations vulnérables que de modifier les traités pour imposer la rigueur budgétaire. Comprenne qui pourra.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Ho espresso il mio voto favorevole poiché ritengo che l'ordine di protezione europeo rappresenti un punto fondamentale nel cammino verso un'area europea di giustizia. In base al testo approvato quest'oggi, le vittime di crimini che hanno ottenuto protezione dalla legge di uno Stato membro potranno richiedere la stessa protezione anche in un altro Stato membro.

Queste leggi, già approvate dai governi nazionali, sono volte a tutelare le vittime di violenza di genere, molestia, sequestro, stalking o tentato omicidio. Delle misure per proteggere le vittime di crimini esistono già in tutti gli Stati membri, ma cessano di avere effetto se la vittima si sposta in un altro paese. L'ordine di protezione europea consentirà dunque a chi sia protetto in uno Stato dell'Unione di ottenere la protezione in tutti gli Stati membri.

 
  
  

Σύσταση για τη δεύτερη ανάγνωση: Véronique Mathieu (A7-0434/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, considerando essencial que este procedimento único se torne realidade o mais brevemente possível, uma vez que reforça o direito de participação dos cidadãos no Mercado Comum Europeu, bem como reforça o Princípio da Livre Circulação das Pessoas no espaço da União Europeia. Com a crescente circulação entre Estados-Membros de pessoas que trabalham e vivem noutro Estado-Membro que não o seu país de origem é cada vez mais necessário uma desburocratização dos processos, de modo a efetivar sem obstáculos uma liberdade adquirida nos Tratados da União Europeia, permitindo mais facilmente os cidadãos gozarem plenamente dos seus direitos.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Šis pasiūlymas yra ES pastangų parengti visapusišką imigracijos politiką dalis. 1999 m. spalio 15–16 d. Tamperės Europos Vadovų Taryba pabrėžė, kad Europos Sąjunga turėtų užtikrinti vienodas sąlygas teisėtai valstybių narių teritorijoje gyvenantiems trečiųjų šalių piliečiams ir kad jiems būtų suteikiamos teisės ir pareigos panašios į tas, kurias turi ES piliečiai. Atsižvelgiant į ES demografinius iššūkius, teisėta migracija bei tinkamai valdoma migracijos politika turėtų padėti patenkinti valstybėms narėms esamus ir būsimus darbo jėgos poreikius bei prisidėti prie ekonominės plėtros ir tvaraus ES valstybių narių vystymosi. Norint pasiekti šių tikslų, šiuo pasiūlymu siekiama užtikrinti vienodas teises visiems trečiųjų šalių darbuotojams, teisėtai gyvenantiems valstybėje narėje, bet dar neturintiems teisės įgyti ilgalaikio gyventojo statuso, ir įdiegti vieną paraiškų pateikimo procedūrą išduodant vieną leidimą apsigyventi ir dirbti. Toks bendras leidimas suteiks galimybę valstybėms narėms geriau valdyti bei kontroliuoti trečiųjų šalių piliečių buvimą jų teritorijose darbo tikslais.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. A União Europeia (UE) deve assegurar um tratamento equitativo aos nacionais de países terceiros que residam legalmente no território dos Estados-Membros. A sua política de integração deverá ter como objetivo assegurar direitos e obrigações comparáveis aos dos cidadãos da União Europeia. No que se refere à migração legal, a UE deverá desenvolver políticas de migração que respeitem integralmente as competências dos Estados-Membros, com o objetivo de os ajudar a dar resposta às necessidades atuais e futuras de mão-de-obra, contribuindo para o desenvolvimento sustentável de todos os países. Pretende-se, assim, instituir um procedimento de autorização única de residência e trabalho para os imigrantes legais e conferir-lhes um conjunto comum de direitos em toda a UE. O objetivo é simplificar os procedimentos para que as autoridades nacionais possam emitir uma autorização única de residência e trabalho aos migrantes legais, bem como conceder-lhes um conjunto de direitos equiparáveis aos trabalhadores dos Estados-Membros no qual residem, por exemplo, no que se refere às condições de trabalho, incluindo a remuneração e o despedimento, à liberdade de associação e de filiação em sindicatos, ao reconhecimento de diplomas, à segurança social, acesso aos serviços públicos, etc. Pelo exposto, apoiei o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Le permis unique était une initiative louable au départ. Le vote d'aujourd'hui est un pas en avant, mais la directive reste loin de l'idée qu'on se faisait d'une directive-cadre. Le permis unique aurait dû en effet être la directive-cadre d'un paquet immigration, créant les mêmes conditions pour tous selon le principe de l'égalité de traitement, sans exclure des catégories de travailleurs. Or, ici, le risque d'un marché du travail fragmenté existe: l'égalité de traitement s'accompagne de nombreuses exceptions, et certaines catégories de travailleurs sont exclues du champ d'application. Le constat est donc mitigé, mais les négociations actuelles sur les directives sectorielles découlant du permis unique se poursuivent, et elles nous donnent l'occasion de mieux faire. Nous prônons en ce moment au sein du Parlement européen une vision progressiste des droits de circulation et des droits sociaux pour une catégorie particulièrement vulnérable, qui est celle des travailleurs saisonniers. Ce paquet immigration ne sera un progrès qu'à la condition qu'il porte en lui une amélioration des conditions de vie et de travail des travailleurs venant des pays tiers.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi direktyva dėl vieno leidimo gyventi ir dirbti – tai vienas iš pirmųjų ir svarbių žingsnių į priekį Europos Sąjungos migracijos politikoje. Bandėme surasti kuo geresnį sprendimą, kuris būtų priimtinas visiems trečiųjų šalių darbuotojams teisėtai gyvenantiems ir dirbantiems Europos Sąjungos šalyse, todėl gana ilgai truko diskusijos ir derybos su Taryba. Deja, neradome bendro sprendimo pačiame Europos Parlamente dėl atskirų darbuotojų kategorijų įtraukimo į šios direktyvos turinį, t. y. jog į turinį būtų įtraukti sezoniniai darbuotojai, bendrovės viduje perkeliami darbuotojai, prieglobsčio prašytojai. Dėl šios priežasties ši direktyva nebus pagrindų direktyva, kuri turėjo palengvinti administracines procedūras bei sureguliuoti visų trečiųjų šalių darbuotojų atvykimą ir jų darbą ES valstybėse narėse. Taigi ši direktyva nevisiškai įtvirtina teisinės lygybės principą visų trečiųjų šalių darbuotojų atžvilgiu. Nors nepavyko susitarti dėl visų dalykų, tačiau galutiniame susitarime dėl šios direktyvos pavyko įtvirtinti nuostatą dėl pensijų perkeliamumo ir dėl trečiųjų šalių darbuotojų teisės į profesinį rengimą.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – Grâce à l'adoption du permis unique, nous venons de faire un pas de plus dans l'égalité de traitement des travailleurs, mais aussi dans l'élaboration d'une politique d'immigration cohérente, en réduisant l'inégalité de droits qui existe entre les citoyens de l'Union et les ressortissants de pays tiers qui travaillent légalement dans un État membre. La directive "permis unique" complète ainsi d'autres mesures en matière d'immigration légale, telle que la carte bleue, et devrait aussi faciliter l'immigration dans la mesure où elle répond aux besoins du marché de l'emploi européen. Le "permis unique" permettra, via une procédure unique, d'obtenir un permis de travail et de résidence en réduisant fortement les formalités administratives. Les titulaires d'un permis unique pourront bénéficier d'un ensemble de droits de base comparables à ceux des travailleurs de l'UE, comme des conditions essentielles de travail décentes, la reconnaissance des qualifications, le droit de s'affilier à des syndicats et d'accès aux pensions, la sécurité sociale. L'objectif est de créer des conditions minimales équivalentes dans l'ensemble de l'Union, de reconnaître que de tels ressortissants de pays tiers contribuent, par leur travail et les impôts qu'ils acquittent, à l'économie de l'Union.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Através deste voto, manifesto apreço pelo relatório em causa, relativo ao procedimento da concessão de uma autorização única para os nacionais de países terceiros residirem e trabalharem no território de um Estado-Membro. É ainda proposto um conjunto comum de direitos para os trabalhadores de países terceiros que residem legalmente num Estado-Membro.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. Congratulo a relatora Véronique Mathieu pelo excelente trabalho que desenvolveu e que permitiu que se pudesse finalmente chegar a um acordo, em segunda leitura, neste dossiê tão importante que representa um passo significativo no sentido de se alcançar uma política europeia de migração económica, sendo igualmente o primeiro relatório sobre migração legal a ser adoptado em co-decisão.

A adopção deste procedimento único de apresentação de pedidos conducentes a um título combinado da autorização de residência e da autorização de trabalho deverá ajudar a simplificar e harmonizar as normas actualmente existentes nos Estados-Membros. Contribuirá para melhorar a rapidez (a decisão deverá ser adoptada num prazo de 4 meses a contar da data em que o pedido foi efectuado) e a eficácia face aos actuais procedimentos, o que trará benefícios claros para os requerentes que pretendam imigrar para o território dos Estados-Membros, mas também para os próprios empregadores. Reflecte a necessidade de se flexibilizar a actual política de imigração, de forma a poder contribuir para o desenvolvimento e o desempenho económico da União, ao mesmo tempo que permite reforçar o controlo da legalidade da residência e do emprego desses migrantes. São garantidos, igualmente, direitos e obrigações (acesso à educação e formação, benefícios sociais, condições de trabalho) similares aos dos cidadãos da UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho deciso di sostenere anch'io questa relazione per la procedura unica di domanda di permesso di soggiorno e di lavoro in quanto ritengo che sia molto utile nell'ottica di perseguimento di una politica comune sull'immigrazione, prevista per il prossimo anno. In questo modo certamente sarà più facile veicolare l'immigrazione legale ma occorre ancora tanto impegno per raggiungere uno standard di crescita sostenibile e duraturo attraverso procedure semplificate, la trasparenza dei diritti degli immigrati, il contrasto dell'immigrazione illegale e la garanzia delle procedure burocratiche. Ho molto apprezzato il punto sull'accesso all'istruzione e alla formazione per il mondo del lavoro. A seguito di accordi, nel nuovo documento ora è previsto che i lavoratori provenienti da paesi terzi siano registrati in modo appropriato per trovare poi riscontro nel mondo del lavoro.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − ?În anii care vin, Europa va avea tot mai mult nevoie de primirea de noi migranţi economici, fapt care îi va permite acesteia să poată face faţă schimbărilor demografice. Este deci benefică propunerea ca Uniunea să îşi conceapă politica de imigrare ca instrument de reglementare a necesarului de forţă de muncă pe piaţa comunitară, cu accent pe instituirea de politici active care să permită accesul lucrătorilor cu calificări înalte, pe de o parte, şi al celor mai puţin calificaţi, pe de altă parte.

Consider însă că nu este benefică pentru Uniunea Europeană păstrarea de restricţii pentru acei cetăţeni extracomunitari care doresc să exercite activităţi economice independente sau la nivel de microîntreprinderi şi întreprinderi mici, inclusiv prin activităţi profesionale frontaliere, având în vedere că acestea acoperă, de cele mai multe ori, activităţi din domeniul serviciilor.

Europa are în vedere o serie de acţiuni care să îi permită ieşirea din criză, motiv pentru care consider că trebuie să acordăm o şansă cetăţenilor din statele terţe care vor şi pot să îşi aducă propria contribuţie la punerea în aplicare a acestor obiective.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Le vote de ce rapport permettra aux migrants des pays tiers travaillant légalement dans l'Union européenne de jouir de droits comparables à ceux des ressortissants de l'Union en matière de conditions de travail, de sécurité sociale et d'accès aux services publics, en vertu d'un nouveau "permis unique" décidé ce jour. En outre, les formalités administratives seront réduites avec l'obtention, via une procédure unique, d'un permis de travail et de résidence. En plus d'une simplification des procédures de permis de résidence et de travail, le permis unique permettra donc d'attribuer un socle commun de droits aux travailleurs des pays tiers et aux travailleurs de l'Union. C'est bien l'égalité de traitement des travailleurs qui est au cœur de cette directive, et je me félicite de son adoption.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente esta recomendação por considerar que os trabalhadores de países terceiros, que residem legalmente num país da UE, devem gozar dos mesmos direitos dos trabalhadores nacionais, no que diz respeito às condições laborais, segurança social e no acesso a serviços públicos. A nova diretiva irá simplificar os processos para que as autoridades nacionais possam emitir uma autorização única de residência de trabalho a imigrantes legais e contribuirá para combater qualquer tentativa de dumping social nos mercados de trabalho dos diferentes Estados-Membros.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. Depois de inúmeras dificuldades, hoje aprovámos a posição do Conselho no que se refere à criação de um procedimento de pedido único de autorização de trabalho e de residência e à definição de um conjunto comum de direitos para todos os nacionais de países terceiros que residam e trabalhem legalmente na UE. Isto pressupõe regras comuns a todos os Estados-Membros, o que pretende pôr fim às actuais diferenças entre regimes dos vários Estados-Membros e tornar o processo de legalização dos trabalhadores mais célere, mais uniforme e mais transparente em toda a União.

Se, por um lado, a migração legal de mão-de-obra, sobretudo mão-de-obra qualificada, ajuda a combater o trabalho clandestino e pode auxiliar a competitividade da economia e ajudar a superar carências existentes, por outro não podemos esquecer que num período de crise e de vulnerabilidade económica, em que cresce o desemprego, a política de migração de mão-de-obra tem que ser flexível, mas também terá que ser sustentável e razoável.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A presente recomendação para segunda leitura elaborada por Veronique Mathieu vai no sentido de ser adotada a diretiva do Parlamento Europeu e do Conselho sobre o procedimento de pedido único de autorização de residência e de trabalho, e o reconhecimento de um conjunto de direitos, para os cidadãos de um país terceiro que se encontrem a residir, legalmente, num Estado-Membro. O envelhecimento da população europeia, à exceção da Europa de Leste, tem originado a falta de mão-de-obra em alguns setores, sobretudo no setor primário, situação que tem sido minimizada graças à imigração oriunda de Leste e do Norte de África. Nalguns Estados-Membros, a sua produtividade representa 2% do PIB. É, pois, da mais elementar justiça facilitar-lhes a vida através de um pedido único de residência e trabalho, além de lhes conferirem direitos equiparáveis aos dos trabalhadores nacionais no que respeita às condições de trabalho, segurança social e acesso aos serviços públicos. Congratulo-me com a adoção desta diretiva, a qual contou com o meu voto favorável, pois vem trazer uma maior equidade de tratamento entre todos os trabalhadores da UE, reconhecendo, assim, o contributo que dão para o crescimento económico do Estados-Membros onde exercem a sua atividade.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Domnievam sa, že je potrebné aplikovať jednotný postup pri vybavovaní pracovných povolení a povolení na pobyt. Zároveň je rovnako nevyhnutné snažiť sa o vytvorenie jednotného súboru práv pre štátnych príslušníkov tretích krajín legálne bývajúcich a pracujúcich v niektorom z členských štátov Únie. Dopyt po zahraničnej pracovnej sile sa totiž neustále mení a legálne prisťahovalectvo by tak mohlo zohrávať pozitívnu úlohu v hospodárskom rozvoji a konkurencieschopnosti. Ak štátni príslušníci tretích krajín prejavia záujem pracovať v členskom štáte Európskej únie, jednotný postup vybavovania žiadostí povoľujúcich pobyt a prístup na trh práce by podstatne zjednodušil mnohokrát zložité administratívne kroky súvisiace s prijímaním hospodárskych migrantov. Členským krajinám tak bude tiež okrem iného umožnené pružnejšie reagovať na dopyt trhu práce a pracovnej sily a zároveň sa naskytne možnosť bojovať proti vykorisťovaniu a diskriminácii, čomu títo pracovníci veľakrát čelia. Bezpochyby je však tiež nevyhnutná určitá právna istota a transparentnosť pri prijímaní rozhodnutí kompetentných vnútroštátnych orgánov vo veci vybavovania týchto žiadostí, keďže majú značný vplyv na životy žiadateľov. I preto je dôležité, aby boli posudzované čo najobjektívnejšie. Podobne by nezamestnaným príslušníkom tretích krajín na území členských štátov mal byť umožnený prístup k odbornému vzdelávaniu, príprave na budúce povolanie či pracovné uplatnenie.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Grech (S&D), in writing. − I am in favour of this, because under the new law third-country nationals will be able to obtain both residence and work permits in a Member State through a single permit application procedure. Single-permit holders will enjoy a common set of rights (similar to those of EU nationals). However, the new law does allow a degree of discretion to Member State – EU countries will be able to apply some specific restrictions to these rights and ultimately still retain the power to decide whether or not to admit non-EU workers. The directive aims to strike a balance between plugging the gaps of the EU labour market with the skills and knowledge of non-EU nationals while at the same time ensuring that Member States are not strained financially and that the public and social services capacity of any given Member State is not overstepped because of an influx of third-country nationals which the Member State in question is unable to shoulder.

Ultimately, the introduction of this law will at least partly ease long-term demographic pressures Europe currently faces due to migration. Actively facilitating migration where it meets the objectives of the EU labour market is a step in the right direction to achieving a coherent migration policy for Europe.

 
  
MPphoto
 
 

  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – Après de nombreux trilogues et une première lecture qui a échoué, notre Parlement s'est prononcé en faveur du projet de directive sur la création d'un permis unique de séjour et de travail pour les ressortissants de pays tiers. L'année dernière, lors du vote en première lecture, j'avais voté contre ce projet de directive, car il autorisait les Etats à émettre des documents supplémentaires en plus du permis unique, ruinant totalement l'idée même de "permis unique". Le texte révisé supprime cette référence, et demande aux Etats d'élaborer des "tableaux de correspondance" qui permettent à la Commission de vérifier la transposition de la directive. C'est pourquoi j'ai voté pour ce nouveau texte, qui prévoit une procédure de demande unique plus simple, plus rapide pour les personnes souhaitant venir travailler sur le territoire d'un Etat, et garantit un socle commun de droits à accorder à ces travailleurs. Certes, le texte n'est pas parfait. J'aurais souhaité que ce texte puisse être beaucoup plus global et qu'il n'exclue pas certaines catégories de travailleurs comme les travailleurs détachés ou les saisonniers, ou encore qu'il garantisse plus de droits. Mais je crois que de nombreuses avancées ont été obtenues lors des négociations, notamment en ce qui concerne les conditions de travail, l'accès à la formation professionnelle ou encore les droits de pensions, etc.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – Je me suis abstenue sur l'adoption de ce permis unique, qui n'a d'unique que le nom. En effet, en raison de l'opposition de la droite parlementaire et du Conseil, il n'a pas été possible d'étendre le champ d'application de la directive à tous les migrants, créant ainsi un "droit à deux vitesses" selon l'origine des travailleurs.

Toutefois, même si le résultat n'est pas celui que les socialistes souhaitaient, plusieurs éléments positifs peuvent être relevés: d'une part, les travailleurs des pays tiers concernés par cette directive pourront désormais jouir du transfert de leurs droits à pension aux mêmes conditions que les nationaux du pays membre où ils ont travaillé, et d'autre part le principe d'égalité de traitement prévaut pour la formation professionnelle, l'accès aux conseils fournis par les services d'emploi, l'accès au logement et le droit d'association et d'affiliation à une organisation syndicale.

Avec un Conseil et un Parlement européen dominés par la droite, il semblait difficile d'aller plus loin, même si le résultat global reste insatisfaisant.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau balsuodamas, nes trečiųjų šalių piliečiams, kurie pageidauja gyventi valstybėje narėje darbo tikslais, tūrėtų būti nustatyta viena prašymų pateikimo procedūra ir vienas leidimas (gyventi ir dirbti), siekiant sumažinti biurokratiją, taip pat būtina numatyti visų valstybėje narėje teisėtai gyvenančių trečiųjų šalių darbuotojų bendras teises. Bendros trečiųjų šalių darbuotojų teisės turėtų būti užtikrinamos nustatant sritis, kuriose šiems darbuotojams taikomos vienodos sąlygos, kaip ir šalies piliečiams.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Am susţinut această nouă directivă întrucât consider că este mai bine să avem o migraţie legală, iar noua legislaţie va permite lucrătorilor străini să obţină permise de muncă şi de şedere în UE, acordând drepturi similare cu cele ale resortisanţilor UE în ceea ce priveşte condiţiile de muncă, securitatea socială şi accesul la serviciile publice.

Mă bucur că amendamentele Parlamentului European au trecut şi, astfel, cetăţenii non-UE şi cei care sunt înregistraţi ca şomeri vor putea beneficia de formare profesională şi educaţie.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Sono d’accordo con la proposta di risoluzione, è condivisibile la posizione del Consiglio espressa in prima lettura. Concordo inoltre con la relatrice quando individua nella scarsità di manodopera dovuta al calo demografico una delle principali sfide del nostro tempo. La direttiva è necessaria per rispondere esattamente a questa esigenza di lavoratori immigrati, senza ovviamente intaccare i principi cardine legati al controllo dell’immigrazione legale.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Foi aprovada a proposta do Conselho que se destinada aos nacionais de países terceiros que pretendam ser admitidos no território de um Estado-Membro a fim de aí residir e trabalhar, assim como aos já residentes que obtiveram o direito de nele trabalharem, reconhecendo-lhes um conjunto de direitos. Em cada Estado-Membro é designada uma autoridade competente responsável pela receção dos pedidos e pela concessão da autorização única, contribuindo para a criação de normas mínimas nos diferentes Estados-Membros, simplificando procedimentos e permitindo um controlo mais fácil da legalidade da sua residência e emprego.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Beim vorliegenden Bericht handelt es sich wieder einmal um ein Dokument, das vorgibt, eine Verwaltungsvereinfachung für legal in der EU aufhältige Zuwanderer herbeizuführen. Wenn man den Text genau studiert, erkennt man, dass es den Brüsseler Zentralbehörden in Wahrheit um die Ausweitung der Rechte von Drittstaatenangehörigen geht. Jene sind meist schlecht ausgebildet und sollen nun nach dem Willen des EU-Establishments die fehlenden Fachkräfte in der EU ersetzen. Das ist einfach lächerlich. Die Folge dieser Politik ist, dass es für schlechter qualifizierte EU-Bürger noch schwieriger, wird einen Arbeitsplatz zu finden. Ich habe daher im Interesse unserer Bürger gegen diesen Bericht gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Claudio Morganti (EFD), per iscritto. − Ho voluto esprimere il mio voto negativo su questa raccomandazione, poiché la risoluzione approvata mi sembra non tenere conto di alcune doverose necessità.

La procedura unica, che sottintende un unico permesso di soggiorno e lavoro per i cittadini di paesi terzi all'interno dell'Unione europea, rischia di non dare le giuste garanzie e tutele agli Stati membri, portando ad una più facile elusione dei controlli di accesso e rischiando così una massiccio e indiscriminato afflusso di persone in Europa, senza che tutti questi abbiano poi la necessaria garanzia di possedere, e soprattutto mantenere, un'occupazione e adeguati mezzi di sostentamento.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Įleisdami į Europos Sąjungą darbuotojus iš trečiųjų šalių, ypač kvalifikuotus specialistus, turime jiems sudaryti ir tinkamas sąlygas gauti leidimą ir įsidarbinti. Todėl biurokratijos visame procese mažinimas ir proceso supaprastinimas – teigiamas žingsnis. Džiaugiuosi, jog jam pritaria ir Taryba.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Leider glaubt die Kommission, dass ihre Pläne helfen werden, künftig den Bedarf an Arbeitskräften zu decken. Großzügig sollen Aufenthalt und Arbeitserlaubnis in einem ausgestellt werden. Dabei wäre es doch besser, den Aufenthalt an konkrete Einsatzmöglichkeiten am Arbeitsmarkt zu koppeln. Migration in Bausch und Bogen kann doch wohl nicht die Lösung sein. Zudem soll ein Bündel an Rechten Migranten Inländern gleichstellen, das heißt also gleiche Steuervergünstigungen, gewerkschaftliche Rechte und gleiche Sozialleistungen. Es stellt sich zudem die Frage wer das bezahlen soll. Unsere verschuldeten Euro-Staaten bestimmt nicht. Darüber hinaus sind Migranten weit mehr von Arbeitslosigkeit betroffen und schlechter qualifiziert. Die Inanspruchnahme von Sozialleistungen würde nach diesem System hauptsächlich Migranten zu Gute kommen, also jener Bevölkerungsgruppe, die eine besonders niedrige Erwerbsquote aufweist und in einem höheren Ausmaß von Armut betroffen ist. Damit werden Migranten in den Systemen der sozialen Sicherheit überrepräsentiert sein. Das hilft unseren Arbeitsmärkten mit Sicherheit nicht. Daher habe ich gegen den vorliegenden Bericht gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Manau, kad kiekvienos valstybės narės pareiga yra užtikrinti savo piliečiams gerovę ir stabilumą. Kiekvienam turi būti suteiktos prieinamos ir kokybiškos švietimo, socialinės ir sveikatos paslaugos. Kiekvienas pilietis turi jaustis visaverčiu šalies gyventoju. Turi būti užkirstas kelias skurdui ir nepritekliui, sumažintas bedarbystės Sąjungos šalyse mastas. Tik tinkamai pasirūpinus savo piliečiais, kiekviena valstybė narė galės užtikrinti tinkamas sąlygas ir trečiųjų šalių piliečiams dirbti ir gyventi jos teritorijoje.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Voto favorevole all'adozione di questa direttiva poiché appoggio la possibilità che venga emesso un permesso europeo che consenta a cittadini appartenenti a paesi terzi di soggiornare e lavorare nel territorio. Il compromesso che aveva preparato la Presidenza per superare l'impasse relativa all'individuazione dei "soggetti destinatari", presentato nel aprile 2009, non era passato poiché non appoggiato all'unanimita'. Così il testo è stato ripreso e nelle modifiche sono stati apportati miglioramenti rispetto a quello iniziale. Con la procedura di codecisione sono stati trovati accordi su una serie di questioni che presentavano aspetti problematici, sopratutto per alcune delegazioni.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O presente processo tem por base uma recomendação para segunda leitura do processo referente a um procedimento de pedido único de concessão de uma autorização única para os nacionais de países terceiros residirem e trabalharem no território de um Estado-Membro e a um conjunto comum de direitos para os trabalhadores de países terceiros que residem legalmente num Estado-Membro. Aquando da votação do relatório A7-0265/2010, sobre o mesmo assunto, referi que uma das melhores formas de combater a imigração irregular e o trabalho clandestino consiste em desenvolver canais de migração legal equilibrados, que respondam às necessidades dos nossos mercados de trabalho, bem como às exigências sociais de uma boa integração na sociedade de acolhimento. Por manter esta convicção, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, al fine di istituire progressivamente uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, la direttiva prevede l'adozione di misure nei settori dell'asilo, dell'immigrazione e della salvaguardia dei diritti dei cittadini dei paesi terzi. L'obiettivo è quello di raggiungere un'armonizzare delle legislazioni nazionali relative alle condizioni di ammissione e soggiorno dei cittadini di paesi terzi. Considerando necessario garantire l'equo trattamento dei cittadini dei paesi terzi che soggiornano legalmente nel territorio degli Stati membri e una politica d'integrazione più incisiva mirata a garantire loro diritti e obblighi analoghi a quelli dei cittadini dell'Unione europea, esprimo il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Rovana Plumb (S&D), în scris. − Noua legislaţie privind permisul unic de muncă va permite lucrătorilor străini să obţină permise de muncă şi de şedere printr-o procedură unică.

Am votat pentru ca migranţii din ţări non-UE care lucrează legal în cadrul UE să se bucure de drepturi similare cu cele ale resortisanţilor UE în ceea ce priveşte condiţiile de muncă, securitatea socială şi accesul la serviciile publice.

Statele membre vor avea la dispoziţie doi ani pentru a-şi adapta legislaţia naţională conform noilor reglementări. Ca regulă generală, muncitorii non-UE se vor bucura de acelaşi acces la protecţie socială precum cetăţenii UE, dar statele membre ar putea aplica restricţii pentru deţinătorii de contracte de muncă pe o durată mai mică de şase luni. Statele membre vor avea totodată posibilitatea de a restricţiona accesul la serviciile publice, precum locuinţele publice, muncitorilor străinilor care au locuri de muncă. Ţările UE ar putea aplica propriile restricţii specifice pentru aceste drepturi.

Am votat ca lucrătorii non-UE să primească pensiile în ţările lor de origine, în aceleaşi condiţii şi la aceleaşi rate precum cetăţenii statelor membre. Totodată, cetăţenii non-UE şi cei care sunt înregistraţi ca şomeri trebuie să beneficieze de formare profesională şi educaţie.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A proposta de Diretiva apresentada, relativa a um procedimento de pedido único de concessão de uma autorização única para os nacionais de países terceiros residirem e trabalharem no território de um Estado-Membro e a um conjunto comum de direitos para os trabalhadores de países terceiros que residem legalmente num Estado-Membro, enquadra-se na preocupação comunitária de garantir um espaço de livre circulação de pessoas, ou seja, de consolidar um verdadeiro espaço único. Tendo a proposta apresentada resultado do encontro de posições entre as diversas instituições comunitários (cf. os considerandos da proposta de resolução do Parlamento Europeu), votei em sentido favorável a aprovação da posição do Conselho em primeira leitura.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The European Parliament approved the Council position at first reading, having regard to the following: Council position at first reading; the opinion of the European Economic and Social Committee of 9 July 2008; the opinion of the Committee of the Regions of 18 June 2008; Parliament’s position at first reading on the Commission proposal to Parliament and the Council; Article 294(7) of the Treaty on the Functioning of the European Union; the common deliberation of the committee responsible, the Committee on Civil Liberties, Justice and Home Affairs, and the associated committee, the Committee on Employment and Social Affairs, on 5 December 2011; Rule 72 of Parliament’s Rules of Procedure; and the recommendation for second reading of the Committee on Civil Liberties, Justice and Home Affairs.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Con questo voto i lavoratori extracomunitari che lavorano legalmente nell'UE avranno diritti simili a quelli degli europei per quanto riguarda le condizioni di lavoro, la pensione, la sicurezza sociale e l'accesso ai servizi pubblici. Questa direttiva infatti permetterà ai lavoratori extracomunitari di ottenere il permesso di lavoro e quello di residenza attraverso un'unica procedura. Ora che un nuovo tassello è stato messo sulla strada dell'immigrazione legale, è necessario andare avanti per regolare i flussi d'immigrazione secondo i bisogni del mercato del lavoro europeo.

 
  
MPphoto
 
 

  Amalia Sartori (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della proposta di direttiva relativa alla procedura unica di domanda per il rilascio di un permesso unico di soggiorno poiché ritengo sia fondamentale considerare l'immigrazione come una risorsa, da tutelare e regolamentare. Appoggio questo provvedimento e ritengo che possa essere uno strumento utile per evitare e contrastare i molteplici rischi legati a questo ambito. Ho trovato interessanti i provvedimenti previsti in materia di accesso ai servizi di consulenza, la quale viene tutelata come diritto del cittadino di Paesi terzi in posizione di assoluta parità con il cittadino nazionale. Appoggio le misure previste in merito all'accesso all'educazione e alla formazione e le soluzioni adottate in materia di pensioni. Ritengo che l'adozione di questa proposta costituisca un passo importante verso lo sviluppo di una politica europea unica dell'immigrazione, tanto necessaria per la nostra Europa, che spero verrà raggiunta nel 2012 come previsto.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − I cittadini extracomunitari che sono spinti ad arrivare in Europa con il sogno di un lavoro stabile che possa garantire benessere personale e per la propria famiglia sono una risorsa per l'Unione europea. Chi, infatti, possiede questi requisiti e lavora in modo contrattualizzato, ha il diritto al permesso di soggiorno.

I cittadini europei, infatti, sono restii nell'intraprendere alcune attività, considerate umili e con stipendi non adeguati. In quest'ottica l'arrivo di risorse lavorative da paesi extraeuropei è un'opportunità sia per gli arrivati che per il tessuto sociale di chi li ospita.

Il voto di oggi è il primo passo verso una procedura unica di domanda per il rilascio di un permesso di soggiorno e di lavoro che va ad armonizzare leggi e regolamenti nazionali.

 
  
MPphoto
 
 

  Csanád Szegedi (NI), írásban. − Tisztelt Képviselőtársaim! Ezt a jelentést szavazatommal nem tudom támogatni, ezzel a harmadik világból érkező bevándorlást segítenénk elő. A Jobbik Magyarországért Mozgalomnak az a javaslata, hogy Európa demográfiai és munkavállalási problémáit ne a bevándorlás növelésével, hanem a családtámogatási rendszer átformálásával és az európai munkavállalók megbecsülésével kellene megoldani. Az EU-ba való harmadik világból érkező bevándorlást azonnal le kell fékezni, és Európának a nemzeti hagyományokból kell erőt merítenie. Köszönöm a figyelmet.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A proposta de diretiva sobre a autorização única de residência e trabalho foi lançada em 2007 pela Comissão Europeia, chegando ao PE em março de 2011, após a entrada em vigor do Tratado de Lisboa. A presente proposta, em segunda leitura, pretende facilitar e simplificar a salvaguarda dos direitos dos trabalhadores imigrantes. Deste modo, os trabalhadores de países terceiros, que estejam legalmente em território de um Estado-Membro, devem ter direitos semelhantes aos trabalhadores nacionais, nomeadamente no que diz respeito à segurança social, acesso aos serviços públicos, saúde e educação e as mesmas condições de trabalho. Voto favoravelmente esta proposta, uma vez que os trabalhadores de países terceiros estão a contribuir de igual modo para a economia dos países da UE. Logo, deverão ter os mesmos direitos e garantias dos cidadãos europeus. A UE deve evitar ao máximo a discriminação contra imigrantes, uma vez que adota programas e medidas que impulsionam a migração de pessoas de países terceiros para o espaço europeu.

 
  
MPphoto
 
 

  Geoffrey Van Orden (ECR), in writing. − The EU approach is generally unhelpful in these matters. A standardised, EU-wide application procedure for work and residence permits would make it more difficult for the British Government to control our borders and could lead to an increase in the number of illegal immigrants who enter the UK via our European neighbours. This report would also grant non-Europeans access to UK benefits, such as pensions, education and vocational training, and some of our social services.

It will also make it more complicated for non-Europeans to apply for a UK work permit, which will in due course make it more difficult for the UK to recruit the highly skilled, non-Europeans it may need in critical parts of the economy.

I have always said that immigration policy must remain a UK Government competency, and I strongly oppose any move towards a one-size-fits-all EU immigration policy. Our national security, prosperity and cohesion are my prime concerns. I voted against the report.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Je suis contre cette législation fusionnant en une seule procédure les demandes de permis de résidence et de travail des migrants: elle enfonce un nouveau coin dans l'égalité entre tous les salariés et les droits de certains travailleurs. Il n'y aura plus des travailleurs, mais des salariés européens et non européens, sans même parler des travailleurs immigrés en situation irrégulière. Pire, ce texte établit un lien entre permis de séjour et permis de travail et conditionne surtout le premier à la durée du second. L'Union européenne, qui se targue de défendre les droits de l'homme et les droits sociaux, décide ici de considérer les migrants seulement comme une simple variable d'ajustement de la main-d'œuvre qui ne mérite pas les mêmes droits que les autres salariés. Ce qui est présenté comme un progrès n'est en réalité qu'une institutionnalisation de l'inégalité croissante entre tous ceux et toutes celles qui vivent dans l'Union. Le Parlement européen ayant rejeté ce texte en première lecture il y a un an, il est difficile de comprendre le changement de position de certains députés, alors que le texte qui nous est soumis aujourd'hui est quasiment identique à celui de la première lecture.

 
  
  

Σύσταση για τη δεύτερη ανάγνωση: Crescenzio Rivellini (A7-0392/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo este relatório porque pretende sobretudo transpor várias recomendações adotadas para um único ato legislativo. Trata-se de uma importante iniciativa de simplificação para a União Europeia, a qual contribuiu para uma regulamentação mais harmonizada da pesca no Mediterrâneo.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei a favor desta diretiva, uma vez que considero necessária uma segunda leitura, devido à posição do Conselho em primeira leitura, do relatório concernente a determinadas disposições aplicáveis à pesca na zona do Acordo da CGPM e a modificações do regulamento sobre as medidas de gestão para a exploração sustentável dos recursos no mar Mediterrâneo.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Le règlement, mis aux voix ce jour et pour lequel je me suis positionnée de manière favorable, vient fixer les modalités d'application par l'Union européenne des mesures de conservation, de gestion, d'exploitation, de contrôle, de commercialisation et d'exécution pour les produits de la pêche et de l'aquaculture telles qu'arrêtées par la Commission générale des pêches pour la Méditerranée (CGPM). Le règlement s'applique à toutes les activités de pêche commerciale et d'aquaculture menées par des navires de pêche communautaires et des ressortissants des États membres dans la zone couverte par l'accord de la CGPM.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo à Zona do Acordo da Comissão Geral das Pescas do Mediterrâneo, porque inclui as medidas necessárias para possibilitar a transposição de diversas recomendações adotadas pela Comissão Geral das Pescas do Mediterrâneo e que se encontram já em vigor, num só ato legislativo.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. O regulamento proposto pela Comissão transpõe as recomendações da Comissão Geral das Pescas para o Mediterrâneo nos domínios da conservação, gestão, exploração, acompanhamento, comercialização e medidas de controlo para a pesca e para a aquacultura, e visa abranger toda a actividade de pesca e aquacultura comercial, não se aplicando a investigações científicas. O Regulamento (CE) n.º 1967/2006 já vigente respeita as medidas para a exploração sustentável dos recursos piscícolas no Mar Mediterrâneo e deverá ser alterado em conformidade.

Tal como referido pela Comissão, as medidas em questão já estão em vigor e são vinculativas para a União Europeia e os Estados-Membros, sendo a sua transposição importante porquanto a mesma torna-as aplicáveis a pessoas singulares e colectivas, garantindo a segurança jurídica das mesmas.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. As potencialidades do Mare Nostrum, como era conhecido o Mar Mediterrâneo no tempo dos Romanos, são sobejamente conhecidas: rota comercial e turística e uma bacia pejada de recursos haliêuticos que têm alimentado povos da Europa, de África e da Ásia. A recomendação em análise vai no sentido de ser adotada a diretiva do Parlamento Europeu e do Conselho sobre determinadas regras aplicáveis à pesca na zona do Acordo da Comissão Geral das Pescas do Mediterrâneo (CGPM), englobando, ainda, a alteração do Regulamento (CE) n.º 1967/2006, do Conselho, relativo à implementação de medidas que potenciem uma exploração sustentável dos recursos marinhos do mar Mediterrâneo. Na nossa qualidade de co-legisladores, temos uma grande responsabilidade nesta matéria, pois estamos perante ecossistemas extremamente frágeis – menos de 5% da sua área primitiva permanece intacta e contém 32 espécies endémicas de animais em risco de extinção – e não podemos adotar medidas que agravem, ainda mais, esta situação. Congratulo-me com a aprovação desta recomendação que vai no sentido de, a partir de estudos científicos, procurar o reforço das espécies piscícolas de modo a não agravarmos a situação ambiental de uma das zonas mais importantes do mundo marinho e a garantir os recursos haliêuticos às próximas gerações.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Ciele spoločnej rybárskej politiky, najmä zaistiť udržateľné využívanie živých vodných zdrojov z ekonomického, environmentálneho a sociálneho hľadiska a zároveň uplatňovať zásadu predbežnej opatrnosti a stratégie založenej na ekosystéme, sa vzťahujú aj na vody presahujúce teritoriálne vody a vody Európskej únie. EÚ, ako aj Bulharsko, Cyprus, Francúzsko, Grécko, Malta, Rumunsko, Slovinsko, Taliansko a Španielsko sú zmluvnými stranami Všeobecnej rybárskej komisie pre Stredozemné more (GFCM), ktorá môže na základe vedeckých informácií prijímať odporúčania a rezolúcie s cieľom podporovať rozvoj zásob živých vodných zdrojov v Stredozemnom a Čiernom mori, ich zachovávanie, racionálne hospodárenie s nimi, aj ich najlepšie využívanie s nízkym rizikom a na úrovniach považovaných za udržateľné. Odporúčania prijaté GFCM sú záväzné pre jej zmluvné strany. EÚ je zmluvnou stranou, odporúčania sú pre ňu záväzné a z tohto dôvodu by mali byť transponované do právnych predpisov Únie v prípade, že obsah odporúčaní sa ešte v týchto právnych predpisoch nenachádza. Základom odporúčaní by malo byť vedecké používanie príslušných údajov o kapacite a činnosti flotily, o biologickej situácii využívaných zásob a o sociálnej a hospodárskej situácii rybárskeho odvetvia. Tieto údaje je potrebné získať a predložiť včas, aby pomocné orgány GFCM mohli pripraviť svoje odporúčanie a aby dané odporúčanie následne mohlo byť správnym spôsobom vykonané.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau balsuodamas, nes šio pasiūlymo tikslas yra perkelti į ES teisę rekomendacijas, priimtas pagal Viduržemio jūros bendrosios žvejybos komisijos steigimo susitarimą ir iš dalies pakeisti Tarybos reglamentą 1967/2006. Šios tarptautinės išteklių išsaugojimo ir valdymo priemonės jau galioja ir yra privalomos ES ir valstybėse narėse. Tačiau jas perkelti yra būtina tam, kad šias tarptautines priemones būtų galima taikyti fiziniams arba juridiniams asmenims ES lygiu ir šiuo tikslu užtikrinti teisinį tikrumą.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Trovo corretto che il Parlamento approvi la posizione del Consiglio in prima lettura. Il collega Rivellini nella sua relazione sottolinea giustamente l’importanza del Mediterraneo nel mondo, con le sue considerevoli risorse ittiche. Sono convinto che questo regolamento sarà uno strumento molto importante per salvaguardare la biodiversità, visto anche il mastodontico traffico di navi che solcano le acque del Mediterraneo.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O presente regulamento encerra as recomendações da Comissão Geral das Pescas para o Mediterrâneo no que respeita à conservação, gestão, exploração, acompanhamento, comercialização e medidas de controlo para a pesca e para a aquacultura, tendo como objetivo abranger toda a atividade de pesca e aquacultura comercial. O Regulamento (CE) n.º 1967/2006, já vigente, respeita as medidas para a exploração sustentável dos recursos piscícolas no Mar Mediterrâneo e deverá ser alterado em conformidade.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Theoretisch gelten die Ziele der Gemeinsamen Fischereipolitik, nämlich zu garantieren, dass die lebenden aquatischen Ressourcen unter wirtschaftlich, ökologisch und sozial nachhaltigen Bedingungen, unter Anwendung des Vorsorgeprinzips und eines Ökosystemansatzes genutzt werden, auch für die Gebiete, die über die Hoheitsgewässer der Mitgliedstaaten und die Gemeinschaftsgewässer hinausgehen. Bei näherer Betrachtung des teuren, ökologisch und völkerrechtlich bedenklichen Fischereiabkommens mit Marokko zeigt sich, dass diese Ziele nicht immer konsequent durchgezogen werden. Es ist sicherlich für die Kleinfischer empfehlenswert, sich zu organisieren, um den großen Fischkonzernen Paroli zu bieten. Seitens der EU ausgerichtete Fischereiorganisationen sind jedoch – wie die Vergangenheit bewiesen hat – nur allzu rasch dazu geneigt, sich stark an den großen Fischereikonzernen zu orientieren. In diesem Sinne habe ich gegen den Bericht gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai, kadangi būtina įgyvendinti priemones, kurios užtikrintų ilgalaikį tausų žuvininkystės išteklių valdymą, jų išsaugojimą ir gerinimą visame pasaulyje. Pažymėtina, kad ES yra viena iš pagrindinių veikėjų šioje srityje, todėl jai tenka didelė atsakomybė veiksmingiau prisidėti užtikrinant tarptautinių žuvininkystės išteklių išsaugojimą ir tausų valdymą. Taigi siekiant užtikrinti teisinį tikrumą, tarptautinės žuvų išteklių išsaugojimo ir valdymo priemonės ES lygiu turi būti taikomos tiek fiziniams, tiek juridiniams asmenims.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Le nuove disposizioni che modificano il regolamento per la pesca nella zona di applicazione daell'accordo della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo hanno ricevuto il mio voto positivo perché mirano a far recepire le disposizioni della CGPM all'interno del diritto europeo. Gli accordi sullo sfruttamento sostenibile della pesca, delle risorse ittiche e tutto ciò che riguarda la pesca dei 23 paesi più l'UE, facenti parte della Commissione, potranno essere recepiti direttamente dagli Stati membri che di conseguenza potranno di volta in volta adeguarsi alle nuove raccomandazioni. Sebbene sia necessario prestare attenzione a quanto la Commissione GPM promuoverà considero il testo un altro passo avanti verso la semplificazione legislativa.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. A presente proposta de regulamento visa simplesmente transpor algumas recomendações adotadas pela Comissão Geral das Pescas do Mediterrâneo (CGPM) e já operacionais nos países que dela fazem parte. Pretendeu-se, desta forma, criar um único ato legislativo comunitário, ao qual possam ser acrescentadas futuras recomendações mediante a introdução de novas modificações. Trata-se de um passo importante no sentido da simplificação de procedimentos para a boa gestão do Mar Mediterrâneo, do Mar Negro e das águas adjacentes. Merece portanto o meu voto favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, premesso che la Commissione generale della pesca nel Mediterraneo (CGPM) è un'organizzazione regionale della gestione della pesca istituito ai sensi dell'articolo XIV della costituzione della FAO, la quale stabilisce le modalità di applicazione delle misure volte alla conservazione, gestione, valorizzazione e monitoraggio della pesca e dell'acquacoltura. Occorre altresì considerare che il contenuto e gli obblighi delle raccomandazioni adottate dalla CGPM sono spesso incompatibili con la legislazione comunitaria adottata nel settore della pesca e acquacoltura. Al fine di rendere la Commissione generale della pesca nel Mediterraneo un'organizzazione maggiormente autonoma con un margine di potere decisionale, esprimo il mio voto favorevole alla relazione.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. As pescas assumem-se como um dos domínios em que a regulação é mais delicada. Isto porque, num mesmo plano, se levantam difíceis questões de natureza simultaneamente alimentar e ambiental e por, enfim, atendendo à extrema mobilidade das populações haliêuticas, a conduta abusiva por parte de um qualquer sujeito de um dado espaço poder prejudicar os recursos piscícolas de outros Estados. Justifica-se, por isso, um acordo global de regulação – que já fora introduzido – e, sobretudo, dotar a Comissão de competência para adotar atos delegados com vista a introduzir no Direito europeu futuras alterações ao Acordo da CGPM (Comissão Geral das Pescas do Mediterrâneo), bem como para adotar atos de execução em conformidade com o Regulamento n.º 182/2011 do Parlamento Europeu e do Conselho. Introduzem-se ainda algumas regras técnicas relativas à captação de recursos piscícolas. Na sequência do voto favorável da Comissão de Pescas, votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − La proposta di regolamento approvata oggi e per la quale sono stato designato relatore tende a trasporre talune raccomandazioni, adottate dalla Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM), in un singolo atto legislativo comunitario.

L'attuazione di queste raccomandazioni è fondamentale per garantire la biodiversità del Mediterraneo e la gestione sostenibile delle sue risorse ittiche e per evitare che il Mediterraneo si trasformi in un mare morto. Consentitemi di fare un breve riassunto delle principali raccomandazioni che sono state approvate oggi: verranno poste alcune restrizioni alla pesca all'interno del Golfo del Leone; nuove regole relativamente alle reti e gli attrezzi di pesca utilizzabili e nuove regole relativamente al rilascio di autorizzazioni per le attività di pesca praticabili ed alla protezione degli habitat naturali. I

l Mediterraneo rappresenta una piccolissima parte del nostro pianeta, grossomodo l'1 per cento dei suoi mari, ma è estremamente ricco. La metà di tutte le navi da pesca europee opera nel Mediterraneo, il 60 per cento del lavoro e dell'occupazione nel campo della pesca si situa nel Mediterraneo. Pertanto uno stato ecologico sano di questo importante bacino marittimo e la promozione del suo sviluppo sostenibile presuppone una serie di misure per la conservazione e la gestione delle risorse biologiche marine.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Having regard to the Council position at first reading (12607/2/2011 – C7-0370/2011); having regard to the opinion of the European Economic and Social Committee of 17 March 2010; having regard to its position at first reading on the Commission proposal to the Council (COM(2009) 0477); having regard to Article 294(7) of the Treaty on the Functioning of the European Union; having regard to Rule 72 of its Rules of Procedure; having regard to the recommendation for second reading of the Committee on Fisheries (A7-0392/2011), the European Parliament approves the Council position at first reading.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − L'Italia ha da sempre conferito grande importanza alla Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo, come dimostra il fatto che, nelle posizioni istituzionali, ricopriamo la Prima Vicepresidenza di tale Commissione. L'Italia ha di recente ricoperto anche l'incarico di Presidenza del Comitato scientifico. Il regolamento oggetto della relazione mira a recepire nel diritto europeo le disposizioni della CGPM con carattere vincolante, ma non autoesecutive.

La proposta è strutturata in modo da poter recepire le raccomandazioni in oggetto mediante un singolo atto legislativo, al quale possono essere aggiunte le future raccomandazioni mediante modifiche dello stesso. Il contenuto e gli obblighi delle raccomandazioni adottate dalla Commissione per il Mediterraneo sono spesso già contemplati dalla legislazione UE, e pertanto devono essere recepiti soltanto gli aspetti ivi non compresi come pure, se del caso, eventuali obblighi di rendicontazione.

Poiché le misure tecniche in ambito della pesca incidono fortemente sulla realtà economica e sociale di zone importanti, seppure circoscritte, e sul reddito di migliaia di famiglie, ritengo che sia opportuno salvaguardare un controllo (seppure ex post ed in extremis) del Parlamento sull'operato della Commissione.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A presente proposta de recomendação pretende transpôr para o direito da UE as decisões tomadas no âmbito do Acordo da Comissão Geral das Pescas do Mediterrâneo para, assim, se modificar o Regulamento (CE) n.º 1967/2006 do Conselho. As medidas inscritas de conservação, gestão, exploração, monitorização, marketing, bem como medidas de execução na área das pescas e da aquacultura, já estão em vigor e são vinculativas para a UE e os seus Estados-Membros. Contudo, a transposição é necessária para tornar as mesmas aplicáveis a pessoas singulares ou coletivas. A presente proposta também estabelece a adoção de atos delegados e de atos de execução. A adoção deste regulamento para a zona do Mediterrâneo é importante, uma vez que garante a segurança jurídica do mesmo, e aplica-se a todas as embarcações de pesca e atividades de aquacultura.

 
  
  

Σύσταση για τη δεύτερη ανάγνωση: Klaus-Heiner Lehne (A7-0393/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, considerando essencial simplificar a burocracia empresarial, em especial das pequenas, médias e micro empresas. Com estes requisitos de prestações de informações financeiras e redução de carga administrativa, estamos objetivamente a ajudar à competitividade e a melhorar a organização das próprias empresas. O Mercado Interno só poderá crescer com uma gradual simplificação dos procedimentos e ajudando especialmente as pequenas e micro–empresas, que, em muitos Estados-Membros, empregam a maioria das pessoas. Saliento ainda que, ao fornecerem as suas contas com os procedimentos mais facilitados, tornar-se-á mais fácil uma decisão da União Europeia, caso seja necessário ajudá-las em situações de dificuldade financeira.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šią teisėkūros rezoliuciją ir pritariau Europos Parlamento pozicijai per antrąjį svarstymą. Šiuo metu mikrosubjektams taikomos tos pačios taisyklės kaip ir didesnėms bendrovėms. Nustatyta, kad mikrosubjektams taikomos atskaitomybės taisyklės nėra proporcingos, atsižvelgiant į konkrečius jų apskaitos poreikius, dėl to atsiranda sąnaudų našta ir tai gali trukdyti tinkamai naudoti kapitalą gamybos tikslais. Komisijos pasiūlymo dėl direktyvos tikslas – supaprastinti mikrosubjektų verslo aplinką ir ypač finansinės atskaitomybės reikalavimus, siekiant skatinti jų konkurencingumą ir sudaryti joms galimybes vystytis. Atlikus direktyvos pakeitimus turėtų sumažėti administracinė našta, tačiau tebebūtų užtikrinta pakankama suinteresuotųjų šalių apsauga ir jų informavimas, o mikrosubjektų atskaitomybės reikalavimus būtų galima suderinti su realiais naudotojų ir rengėjų poreikiais. Pritariu Parlamento pozicijai, kad ne vėliau kaip po penkerių metų nuo direktyvos įsigaliojimo Komisija turėtų pateikti mikrosubjektų padėties ataskaitą.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, deoarece consider că trebuie redusă birocrația din administrarea activității curente a întreprinderilor. În acest sens, salut inițiativa creării subcategoriei microîntreprinderilor în scopul elaborării unui cadru juridic adaptat necesităților lor. În multe cazuri, acestea asigură premisele creșterii economice la nivel local, în special prin intermediul clusterelor de dezvoltare. Reunirea microîntreprinderilor cu un obiect de activitate similar joacă un rol crucial în revitalizarea zonelor defavorizate.

Consider că stabilirea unui set clar şi simplificat de reguli pentru întocmirea conturilor anuale va favoriza dezvoltarea acestei categorii de întreprinderi. Definiţia dată scutirii de la obligația de publicare este un reper necesar transpunerii corecte a directivei. De asemenea, este binevenită adaptarea regimului european în domeniu la specificul economic național şi local.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kuriuo Europos Parlamentas patvirtina Tarybos poziciją dėl 4-osios įmonių direktyvos pakeitimų. Keičiama direktyva nustatomos tam tikrų tipų bendrovių metinių atskaitomybių nuostatos, susijusios su mikrosubjektais. Europos Komisija pasiūlymą dėl šios direktyvos pakeitimų pateikė jau 2009 m. Šiandien priimtoje Europos Parlamento pozicijoje siūloma aiškiau įtvirtinti nuostatą, kuria leidžiama valstybėms narėms mikrosubjektams netaikyti bendro reikalavimo paskelbti metinę atskaitomybę, jei balanso informacija yra pagal nacionalinę teisę tinkamai pateikta bent vienai paskirtai kompetentingai institucijai ir jei informacija yra perduota verslo registrui. Taip pat Europos Parlamentas priėmė su Taryba pasiektą kompromisinį susitarimą, kuriuo įtvirtina naujas, didesnes kriterijų ribines vertes, pagal kurias įmonės yra skirstomos atitinkamai į mažas ir vidutines arba į mikroįmones. Taigi įmonėms, kurių bendras balansas neviršija 350 tūkstančių eurų per metus, o grynoji apyvarta − 700 tūkstančių eurų per metus, direktyva leidžia taikyti joje numatytas išimtis dėl balanso informacijos paskelbimo.

 
  
MPphoto
 
 

  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Consider că acest acord în a doua lectură între Parlament şi Consiliu este unul echilibrat şi constituie un pas înainte pentru simplificarea obligaţiilor la care sunt supuse microentităţile în ceea ce priveşte conturile anuale. Deşi foarte importante, exigenţele în materie de contabilitate pot fi uneori o sursă de complicaţii inutile pentru microentităţile care nu au o cifră de afaceri extrem de ridicată. Drept urmare, nişte exigenţe prea stricte reprezintă o povară administrativă disproporţionată în raport cu obiectivul acestora, dovedindu-se contraproductive.

Mă bucur că Parlamentul a reuşit să convingă Consiliul de Miniştri să ridice pragul de aplicabilitate a excepţiilor în ceea ce priveşte cuantumul net al cifrei de afaceri la 700.000 de euro, în loc de 500.000, aşa cum se dorea înainte, respectiv de la 250.000 la 350.000 de euro în ceea ce priveşte bilanţul total.

Astfel, un număr mai mare de microentităţi vor putea beneficia de aceste excepţii care le uşurează sarcinile şi le permit să se concentreze pe nucleul activităţilor lor, lucru pozitiv pentru competitivitatea acestora.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei a favor da segunda leitura do relatório em causa, devido à posição do Conselho em primeira leitura, com o objetivo de adotar uma Directiva do Parlamento Europeu e do Concelho que altere a Diretiva 78/660/CEE relativa as contas anuais de certas formas de sociedades, no que diz respeito as microentidades.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa relazione perché ne ho condiviso lo spirito fin dall'inizio. Se da un lato è vero che le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni, hanno bisogno di redigere i bilanci per fini fiscali, statistici, di valutazione di diversi aspetti gestionali e di più facile presentabilità nel caso di relazioni con le banche, è anche vero che la complessità di alcune norme contabili rappresenta un costo, in termini di tempo e di denaro, che impatta di più sulle microentità che sulle grandi imprese. Capisco che alcuni Stati membri abbiano voluto cambiare le soglie di accesso a questa esenzione, e mi congratulo con il relatore per essere riuscito a mediare senza perdere lo spirito iniziale: quello di ridurre i vincoli burocratici e lasciare i piccoli e piccolissimi imprenditori liberi di fare il loro lavoro, di innovare e di riprendere a produrre ricchezza e benessere.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório por considerar que o mesmo apoia uma revisão mais equilibrada da Diretiva 78/660/CEE, relativa às contas anuais de certas formas de sociedades, em particular no que diz respeito às microentidades. Pretende-se, neste âmbito, impedir que o cumprimento da Diretiva se torne particularmente oneroso para as microentidades, sem que daí resulte algum prejuízo para o cumprimento da Diretiva 83/349/CEE.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. Depois de vários meses de bloqueio, votámos hoje, em segunda leitura, a proposta relativa às obrigações de contabilidade das microentidades. Repito o que disse na votação em primeira leitura, em Março de 2010: Não se pode tratar de forma igual empresas que são totalmente diferentes. Não se pode tratar de forma igual pequenas e grandes empresas. Esta proposta vai no sentido de defender as Pequenas e Médias Empresas, propondo medidas mais simples e menos custos, que naturalmente levarão à possibilidade de mais emprego e mais crescimento. Estas são medidas fundamentais no combate à crise e de apoio às PME.

Finalmente, gostaria de enviar um especial cumprimento ao Klaus Lehne, na qualidade de relator-sombra da Comissão ECON, na qual me debati pela razoabilidade das medidas contabilísticas para as Pequenas e Médias Empresas.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A presente recomendação para segunda leitura, da autoria de Klaus-Heiner Lehne, vai no sentido de ser adotada a diretiva do Parlamento Europeu e do Conselho a qual altera a Diretiva 78/660/CEE relativa às contas anuais de certas formas de sociedades, no que respeita às microentidades, ou seja, um subgrupo das microempresas, cuja atividade empresarial é, maioritariamente, de nível local. Trata-se de uma definição não contemplada na Recomendação 2003/361/CE da Comissão, que define as micro, médias e pequenas empresas, mas que se impõe por razões de operacionalidade contabilística. Tal como as demais empresas, as microentidades são obrigadas, anualmente, a publicar as suas contas, o que representa um encargo significativo tendo em conta o seu volume de negócios. Todavia, os Estados-Membros podem isentar, mediante certas condições, as microentidades desta publicação. Assim, o objetivo desta diretiva é facilitar a atividade empresarial às microentidades através de uma redução da carga administrativa. Considerando a importância destas empresas nas economias locais e o seu contributo para o PIB nacional, saúdo as propostas de alteração dos montantes até aos quais podem ser concedidas isenções (balanço: de 250 000 euros para 350 000 euros; volume de negócios: de 500 000 euros para 700 000 euros) e voto favoravelmente esta Recomendação.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A preparação e publicação de contas anuais pode representar um encargo pesado para certas microentidades. Este relatório reconhece-o e defende, por isso, uma isenção das microentidades dos requisitos gerais de publicação. Pretende-se que os Estados-Membros sejam autorizados a isentar as microentidades dos requisitos gerais de publicação, desde que as informações do balanço sejam devidamente apresentadas para efeitos de depósito, de acordo com a legislação nacional a, pelo menos, uma autoridade competente nomeada, e que as informações sejam transmitidas ao Registo Comercial.

Neste quadro, os Estados-Membros poderão isentar de algumas das obrigações previstas na presente directiva as empresas que, à data do balanço, não ultrapassem os limites de dois dos três critérios seguintes: total do balanço, 350 mil euros; volume de negócios líquidos, 700 mil euros; número médio de empregados durante o exercício, 10.

Reconhecendo embora a importância de aliviar as micro e pequenas empresas de alguns dos constrangimentos que sobre elas pesam, em especial nesta altura de recessão e crise profundas (e são muitos esses constrangimentos e ainda bem maiores), esta proposta que em alguns aspectos se afasta da proposta inicial da Comissão Europeia, suscita-nos algumas reservas.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Este relatório sobre as contas anuais no que diz respeito às microentidades pretende que os Estados-Membros sejam autorizados a isentar as microentidades dos requisitos gerais de publicação, desde que as informações do balanço sejam devidamente apresentadas (para efeitos de depósito) de acordo com a legislação nacional a, pelo menos, uma autoridade competente nomeada, e que as informações sejam transmitidas ao Registo Comercial.

Os Estados-Membros podem, nos termos dos n.ºs 2 e 3, isentar de algumas das obrigações previstas na presente Directiva as empresas que, à data do balanço, não ultrapassem os limites de dois dos três critérios seguintes para as microentidades (total do balanço: 350 000 euros).

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európska rada na zasadnutí z 8. a 9. marca 2007 vo svojich záveroch zdôraznila, že znižovanie administratívnej záťaže je dôležité pre pozdvihnutie európskeho hospodárstva a že je nevyhnutné intenzívne spoločné úsilie na zníženie administratívnej záťaže v rámci EÚ. Účtovníctvo bolo označené za jednu z hlavných oblastí, v ktorých treba znížiť administratívnu záťaž spoločností v rámci Únie. Skupina nezávislých zainteresovaných strán na vysokej úrovni pre oblasť administratívnej záťaže vo svojom stanovisku z 10. júla 2008 vyzvala, aby sa rýchlo prijal právny predpis o možnosti členských štátov oslobodiť mikrosubjekty od povinnosti zostavovať ročné účtovné závierky v súlade so smernicou 78/660/EHS. Následne Európsky parlament vo svojom uznesení z 18. decembra 2008 o požiadavkách v oblasti účtovníctva týkajúcich sa malých a stredných podnikov, a najmä mikrosubjektov, vyzýva Komisiu, aby predložila legislatívny návrh, ktorý by umožnil členským štátom mikrosubjekty z rozsahu pôsobnosti spomenutej smernice vyňať. Cieľ tejto smernice, a to zníženie administratívnej záťaže mikrosubjektov, nie je možné uspokojivo dosiahnuť na úrovni členských štátov, ale z dôvodu jeho účinku ho možno lepšie dosiahnuť na úrovni Únie. I preto by bolo vhodné smernicu 78/660/EHS zodpovedajúcim spôsobom zmeniť a doplniť.

 
  
MPphoto
 
 

  Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. − Esprimo il mio voto favorevole circa la modifica della direttiva in esame, poiché mira a risolvere uno dei problemi che tristemente assale le imprese, anche nel nostro territorio, ossia quello dei costi amministrativi e burocratici che rallentano e complicano inutilmente l’attività di impresa. Accolgo perciò con favore una proposta che intende ridurre simili fardelli per le imprese e semplificare le normative interessate.

 
  
MPphoto
 
 

  Lidia Joanna Geringer de Oedenberg (S&D), na piśmie. − Szanowni Państwo! Cieszę się, że przedstawione sprawozdanie wprowadza ulepszenia w zakresie tworzenia lepszego prawa unijnego, w którego proces jestem osobiście zaangażowana od wielu lat. W 2007 roku Komisja Europejska zidentyfikowała 42 regulacje w 13 priorytetowych obszarach, które reprezentują ok. 115-130 miliardów euro w kosztach administracyjnych. Na tej podstawie powstał zatwierdzony w marcu 2007 r. program działań na rzecz zmniejszenia o 25% do roku 2012 obciążeń administracyjnych dla europejskich przedsiębiorstw.

Dodatkowo w europejskim planie naprawy gospodarczej zaapelowano do państw członkowskich i UE o podjęcie natychmiastowych kroków, aby zmniejszyć obciążenia administracyjne dla MŚP oraz mikroprzedsiębiorstw. 29 lutego 2009 r. KE przygotowała propozycję zmian dyrektywy 78/660/EWG w sprawie rocznych sprawozdań finansowych dla niektórych rodzajów spółek. Był to dopiero początek ulepszeń.

Dziś potrzebujemy już nowych rozwiązań, a te zaproponowane przez sprawozdawcę, wprowadzające wyjątki dla mikroprzedsiębiorstw zgodnie z zasadą „Think Small First”, są bardzo trafne. Uzasadnieniem dla nich powinien być fakt, iż 93% mikropodmiotów w Europie nie angażuje się w działalność transgraniczną, a tym samym zharmonizowanie rachunkowości nie jest potrzebne na ich poziomie. Pozostałe 7% ma możliwość sporządzania takich sprawozdań jedynie, gdy ich partnerzy handlowi wymagaliby tego.

Popieram poprawkę kompromisową do art. 1 wprowadzoną przez sprawozdawcę, która nie obejmowałaby wyjątkiem mikroprzedsiębiorstwa nabywającego ponad 10% jego całościowego zysku z działalności transgranicznej. Zgadzam się ze zmianami zaproponowanymi w sprawozdaniu. Są one dobrą wiadomością dla ok. 5,2 miliona mikroprzedsiębiorstw w całej UE oraz właściwym krokiem w stronę tworzenia lepszego i przyjaznego obywatelom prawa UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau balsuodamas, kadangi mikrosubjektams gali būti ir kartais yra sunku paskelbti metinę atskaitomybę. Tuo pačiu metu valstybėms narėms reikia užtikrinti, kad būtų laikomasi šioje direktyvoje nustatytų reikalavimų. Todėl valstybėms narėms turėtų būti leidžiama mikrosubjektams netaikyti bendro reikalavimo paskelbti metinę atskaitomybę, jei balanso informacija yra pagal nacionalinę teisę tinkamai pateikta bent vienai paskirtai kompetentingai institucijai ir jei informacija yra perduota verslo registrui, kuriame pateikus prašymą būtų galima gauti dokumento kopiją. Šiuo atveju Direktyvos 78/660/EEB 47 straipsnyje nustatyta prievolė skelbti visus apskaitos dokumentus pagal 2009 m. rugsėjo 16 d. Europos Parlamento ir Tarybos direktyvos 2009/101/EB dėl apsaugos priemonių, kurių valstybės narės reikalauja iš Sutarties 48 straipsnio antroje pastraipoje apibrėžtų bendrovių siekiant apsaugoti narių ir trečiųjų asmenų interesus, koordinavimo, siekiant suvienodinti tokias apsaugos priemones 3 straipsnio 5 dalį netaikoma. Valstybės narės gali pagal 2 ir 3 dalis numatyti šioje direktyvoje nustatytų tam tikrų reikalavimų išimtis, taikomas bendrovėms, kurios balanso sudarymo dieną neviršija dviejų iš trijų toliau pateiktų kriterijų ribų (mikrosubjektai): bendras balansas – 350 000 EUR, grynoji apyvarta – 700 000 EUR, vidutinis darbuotojų skaičius finansiniais metais – 10. Mano nuomone, yra būtina palengvinti mikrosubjektams tenkančią administracinę naštą apskaitos srityje, kadangi šie subjektai kai kuriose ES narėse yra pernelyg apkraunami.

 
  
MPphoto
 
 

  Peter Jahr (PPE), schriftlich. Ich freue mich sehr, dass es gelungen ist, unsere mittelständischen Unternehmen von unnötigen Verwaltungslasten zu befreien. Künftig müssen beispielsweise Handwerks- oder Metzgereibetriebe nur noch eine verkürzte Bilanz einreichen, die nicht mehr veröffentlicht werden muss. Damit sparen diese Betriebe nicht nur wertvolle Zeit, sondern auch viel Geld, welches nun für Investitionen genutzt werden kann. Entbürokratisierung muss und wird auch weiterhin ein zentrales Anliegen des Europäischen Parlaments sein. Denn wir sollten nur regeln und kontrollieren, was unbedingt notwendig ist. Alle anderen Regelungen, die unnötig und überflüssig sind, müssen abgebaut werden. Dies ist im Interesse unser Bürgerinnen und Bürger, unserer Wirtschaft, aber auch der Verwaltungen der Mitgliedstaaten.

 
  
MPphoto
 
 

  Krišjānis Kariņš (PPE), rakstiski. − Es balsoju par ieteikumu otrajam lasījumam attiecībā uz Eiropas Parlamenta un Padomes Direktīvu, ar ko attiecībā uz saimnieciskām mikrovienībām groza Padomes Direktīvu 78/660/EEK par noteiktu veidu sabiedrību gada pārskatiem. Minētie grozījumi paredz atbrīvot atsevišķas saimnieciskas vienības no obligātas gada pārskatu iesniegšanas, ja tās atbilst noteiktiem kritērijiem. Vienmēr esmu iestājies par to, lai tiktu samazināts administratīvais slogs uzņēmumiem. Izstrādātie grozījumi minētajā direktīvā (Padomes Direktīva 78/660/EEK) atcels obligātu prasību uzņēmumiem iesniegt gada pārskatus, ja to darbinieku skaits nepārsniedz desmit personas, kā arī apgrozījuma un bilances vērtības nepārsniedz konkrētu vērtību. Tā kā Latvijā mazajiem uzņēmumiem ir iespēja kļūt par mikrouzņēmuma nodokļa maksātāju, tad šāds papildu atbrīvojums tikai darīs jau esošo nodokļu režīmu labvēlīgāku.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Concordo con il testo proposto dal collega Lehne. Importante soprattutto l’emendamento in cui si chiede che la commissione effettui una relazione sulla situazione delle microentità. Questo scambio di informazioni e monitoraggio ci consentirà di avere un quadro più completo rispetto al numero delle imprese coperte dai criteri dimensionali e ai problemi da risolvere in merito.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A possibilidade dos Estados-Membros concederem certos regimes a algumas microentidades é uma questão extremamente importante e que vem simplificar e melhorar o quadro regulamentar em vigor, de forma a limitar as obrigações de informação que, para as microentidades da UE, decorrem dos requisitos em matéria de contabilidade. Neste cenário de crise, é importante a criação de mecanismos mais ágeis e que tragam redução nos custos administrativos. Nesse sentido, defendo esta segunda leitura.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Der gegenständliche Vorschlag zielt auf die Vereinfachung des Geschäftsumfelds und die Verringerung des Verwaltungsaufwands, speziell hinsichtlich der Rechnungslegungsvorschriften für Kleinstunternehmen, ab. Dadurch soll die Wettbewerbsfähigkeit gesteigert und das Wachstumspotenzial dieser Unternehmen besser genutzt werden. Gerade in Zeiten der Finanzkrise ist es zur Konjunkturankurbelung von zentraler Bedeutung, dass die Rechnungslegungsanforderungen für Kleinstunternehmen an die wirklichen Bedürfnisse der Ersteller und Nutzer von Abschlüssen angepasst werden. Daher hat der Bericht meine Stimme erhalten.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Manau, kad yra tikslinga valstybėms narėms suteikti teisę mikrosubjektams netaikyti bendro reikalavimo skelbti metinę atskaitomybę, jei balanso informacija pagal nacionalinę teisę yra tinkamai pateikta ir šios bendrovės neviršija tam tikrų nustatytų kriterijų. Tokios išimties taikymas sumažins administracinę naštą, tenkančią MVĮ, bei supaprastins verslo aplinką. Be to, finansinės atskaitomybės reikalavimų sušvelninimas, atsižvelgiant į MVĮ poreikius, padidins mikrosubjektų konkurencingumą ir leis efektyviau išnaudoti jų augimo potencialą.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − La relazione del collega Lehne, sui conti annuali delle società classificate come microentità, delinea le caratteristiche di quelle società più piccole e quindi più numerose al fine di esentarle dagli obblighi annuali di bilancio. Tale esenzione comporta un risparmio netto enorme e soprattutto rende proporzionata la spesa per gli oneri d'informazione finanziaria. Fino ad oggi tutte le imprese, piccole e grandi, erano soggette alle stesse norme contabili, procedura che non ritengo giusta visti gli sprechi e gli sforzi che gli imprenditori più piccoli, in proporzione, dovevano sostenere. Il mio voto favorevole è quindi un voto per il risparmio e per la giusta proporzionalità di trattamento.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O presente relatório, sobre a diretiva do Parlamento Europeu e do Conselho que altera a Diretiva 78/660/CEE relativa às contas anuais de certas formas de sociedades, no que diz respeito às micro entidades, tem por objetivo aliviar e, em certos casos, isentar as pequenas empresas de obrigações fiscais e administrativas desnecessárias e muitas vezes incompreensíveis e prejudiciais ao bom funcionamento destas entidades. Por estas razões votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, è evidente che la riduzione degli oneri amministrativi conduce ad uno stimolo per l'economia europea e che per questo è necessario un forte impegno comune per ridurre gli oneri amministrativi nell'ambito dell'Unione europea. Uno dei settori prioritari su cui intervenire per ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese nell'Unione è rappresentato dalle microentità, le quali sono spesso soggette agli stessi obblighi d'informativa delle imprese più grandi. Considerando che dette norme creano un onere a loro carico non proporzionato alle loro dimensioni, dovrebbe essere possibile esentare le microentità dall'obbligo di redigere conti annuali, esprimo quindi il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O legislador comunitário, ao debruçar-se sobre o Direito societário, deve assumir a extrema heterogeneidade do universo das sociedades comerciais. Se tomarmos por referência a realidade portuguesa, logo apuramos que não se colocam (em regra) as mesmas exigências de accountability em face de uma sociedade por quotas (GmbH, na Alemanha, SARL, em França) ou de uma sociedade anónima. Na verdade, cada um dos tipos societários visa dar resposta a necessidades económicas diferentes, justificando-se, por isso, que o regime societário não seja idêntico. É de louvar, assim, a introdução de um regime especial relativo à publicação de contas anuais por parte de microentidades, que se encontra, neste momento, em processo de elaboração legislativa. Sob este prisma, votei em sentido favorável as pequenas alterações introduzidas pelo Parlamento Europeu, em segunda leitura, à proposta avançada pelo Conselho.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Oggi, durante la sessione plenaria si è votata la relazione dell'onorevole Klaus Heiner Lehn. Le microentità continuano attualmente ad essere soggette alle stesse regole che si applicano alle imprese di maggiori dimensioni. Le complesse norme in materia d'informativa finanziaria a esse applicate non sono proporzionate alle loro specifiche esigenze contabili e generano inutili oneri finanziari.

Nel 2009 la Commissione ha presentato, quindi, una proposta legislativa, al fine di esonerare dagli obblighi di bilancio tale tipologia di imprese. In base alle valutazioni effettuate dalla Commissione europea, la stima dei potenziali risparmi consentiti dalla proposta è pari a 6,3 miliardi di euro. Dopo difficili e lunghi negoziati in sede di Consiglio si è giunti a un compromesso che, pur mantenendo alcuni obblighi contabili, permette l'esenzione dagli obblighi di bilancio per le imprese che rispondono ai seguenti criteri: a) un bilancio totale non superiore ai 350.000 euro; b) un fatturato netto di non oltre 700.000 di euro; c) un numero di dipendenti non superiore a 10.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Having regard to the Council position at first reading (10765/1/2011 – C7-0323/2011); having regard to the opinion of the European Economic and Social Committee of 15 July 2009; having regard to its position at first reading on the Commission proposal to Parliament and the Council (COM(2009) 0083); having regard to Article 294(7) of the Treaty on the Functioning of the European Union; having regard to Rule 66 of its Rules of Procedure; having regard to the recommendation for second reading of the Committee on Legal Affairs (A7-0393/2011), the European Parliament adopts its position at second reading and instructs its President to forward its position to the Council, the Commission and the national parliaments.

 
  
MPphoto
 
 

  Amalia Sartori (PPE), per iscritto. − Ho appoggiato la relazione del collega Lehne relativa ai conti annuali per le microentità in quanto ho da sempre sostenuto che le piccole e medie imprese costituiscono un settore fondamentale dell'Unione Europea, settore che contribuisce ogni giorno alla crescita economica. Sono convinta che sia estremamente necessario un approccio integrato a livello europeo su questo fronte e che sia inoltre opportuno lottare contro l'eccessiva burocrazia a carico delle piccole imprese. Ho votato a favore di questa relazione poiché ritengo che le microimprese non possano avere gli stessi obblighi di rendicontazione finanziaria di quelle grandi; avrebbero oneri di bilancio inutili e sproporzionati alla loro attività locale. Dopo oltre due anni di negoziati siamo arrivati ad elaborare questa proposta, la quale consentirebbe alle imprese di risparmiare in media 1000 euro l'anno ciascuna, per un totale complessivo di 6,3 miliardi di euro.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Em Fevereiro de 2009, a Comissão Europeia apresentou uma proposta de diretiva do Parlamento Europeu e do Conselho sobre as contas anuais de certas formas de sociedades, nomeadamente no que diz respeito às microentidades, com o objectivo de simplificar o ambiente empresarial e, em especial, os requisitos de prestação de informações financeiras por parte das microentidades, a fim de reforçar a sua competitividade e concretizar o seu potencial de crescimento. Concordo com o presente relatório por entender que a diretiva contribui para reduzir a carga administrativa, assegurar um maior nível de informação às empresas interessadas e alinhar os requisitos das microentidades de acordo com as reais necessidades de quem utiliza e elabora as contas. Gostaria de salientar a iniciativa de ser elaborado um relatório que analise a situação das microentidades, devendo ser tido em conta o número de empresas abrangidas através dos critérios de dimensão. Entendo ainda como positivos os novos valores de isenção de algumas das obrigações previstas na presente diretiva, não podendo as microentidades ultrapassar o limite de dois dos três critérios elencados.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Rezoluția legislativă a Parlamentului European referitoare la poziția în primă lectură a Consiliului în vederea adoptării unei directive a Parlamentului și a Consiliului de modificare, în ceea ce privește microentitățile, a Directivei 78/660/CEE a Consiliului privind conturile anuale ale anumitor forme de societăți comerciale, deoarece consider că este importantă reducerea sarcinii administrative pentru microentități prin simplificarea regulilor de raportare financiară aplicabile acestora.

Conform estimărilor Comisiei, îndeplinirea actualelor obligații de raportare din directivele contabile impune fiecărei întreprinderi un cost mediu de 1 558 EUR. Se estimează că întreprinderile ar cheltui totuși aproximativ 25% din suma respectivă, chiar și în lipsa vreunei obligații legale de raportare, pentru nevoile de informare a administratorilor și terților. Prin urmare, Comisia estimează că restul de 75%, adică 1.169 EUR, reprezintă suma aproximativă a sarcinii contabile a unei întreprinderi. Susțin că este important ca statele membre să poată excepta de la obligațiile prevăzute în Directiva privind conturile anuale ale anumitor forme de societăți comerciale societățile care la data întocmirii bilanțului nu depășesc limitele a două din următoarele trei criterii: totalul bilanțului: 500 000 EUR; cifra de afaceri netă: 1 000 000 EUR; numărul mediu de angajați în cursul exercițiului financiar: 10.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Mit einer Abänderung der Richtlinie 78/660/EWG können Mitgliedstaaten für Kleinstbetriebe eine Vereinfachung der von den Betrieben geforderten „allgemeinen Offenlegungspflichten“ einführen. Verpflichtend ist für diese neue Regelung nur, dass die Bilanzinformation bei wenigstens einer benannten Behörde hinterlegt und an das Unternehmensregister übermittelt wird und dass die gesetzliche Regelung sicherstellt, dass ausreichend Rechnungsdaten verwendet werden. Ich habe zugestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Ho espresso un voto favorevole al testo presentato dal collega onorevole Lehne che mira a ridurre gli obblighi finanziari a carico delle microentità: queste sono infatti soggette alle stesse regole che si applicano alle grandi imprese, con evidenti e sproporzionati oneri finanziari. Dopo un lungo negoziato si è giunti ad un compromesso che permette l'esenzione dagli obblighi di bilancio per le imprese con un bilancio totale inferiore a 350.000 euro, un fatturato netto inferiore ai 700.000 euro e un numero di dipendenti minore di 10 unità.

 
  
MPphoto
 
 

  Tadeusz Zwiefka (PPE), na piśmie. − Chciałbym wyrazić swoje całkowite poparcie dla przegłosowanego dzisiaj zalecenia Parlamentu Europejskiego do drugiego czytania w sprawie rocznych sprawozdań finansowych niektórych rodzajów spółek w odniesieniu do mikropodmiotów. Tym samym chciałbym podziękować sprawozdawcy oraz polskiej prezydencji za ich ciężką pracę i pogratulować wypracowania kompromisu, który jest niewątpliwym krokiem w kierunku budowania przyjaznego otoczenia prawnego dla działalności najmniejszych podmiotów gospodarczych na rynku wewnętrznym UE.

Dzięki podniesieniu kryterium rocznych obrotów netto oraz sumy bilansowej, zwiększy się znacząco liczba przedsiębiorstw, które będą mogły skorzystać z wyłączeń od niektórych obowiązków związanych z prowadzeniem księgowości. W prostej linii będzie to prowadzić do zmniejszenia obciążeń administracyjnych tych jednostek, co z pewnością przełoży się na zwiększenie możliwości zatrudnienia, skupienie się na inwestycjach i rozwoju mikropodmiotów. Takie działania Parlamentu i Rady zasługują na pełną akceptację, szczególnie w czasach kryzysu gospodarczego.

 
  
  

Έκθεση: Paolo De Castro (A7-0405/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, pois muito oportunamente pretende aumentar a taxa máxima de cofinanciamento da União Europeia para os programas dos Estados-Membros, reduzindo assim a percentagem de financiamento dos fundos nacionais necessários nos exercícios de 2011 e 2012. Saliento a importância deste medida, uma vez que, numa época em que na maioria dos Estados-Membros se vive uma turbulência financeira e quando os bancos não são capazes de auxiliar os investidores, os fundos comunitários podem ser uma alavanca para o crescimento, permitindo injetar dinheiro nas economias nacionais, de modo a realizarem projetos de valor acrescentado que contribuem para a criação de emprego e relançamento das economias nacionais que enfrentam grandes dificuldades.

 
  
MPphoto
 
 

  Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją dėl finansų valdymo nuostatų, taikytinų tam tikroms valstybėms narėms, kurios turi didelių finansinio stabilumo sunkumų arba kurioms gresia tokie sunkumai. Dėl finansų ir biudžeto krizės kai kurios valstybės narės apriboja biudžetus, todėl jos gali neįvykdyti savo įsipareigojimų įgyvendinant Bendrijos bendro finansavimo programas (struktūriniai ir Sanglaudos fondai, Europos žemės ūkio fondas kaimo plėtrai (EŽŪFKP) ir Europos žuvininkystės fondas). Kyla grėsmė, kad šios valstybės narės praras Bendrijos iš EŽŪFKP teikiamą paramą, jeigu jos nepateiks įrodymų, kad jos skiria derantį nacionalinį finansavimą. Todėl pritariau Komisijos pasiūlymui laikinai padidinti didžiausią ES bendro finansavimo normą, taikomą programoms, kurios įgyvendinamos valstybėse narėse, kurios gauna paramą pagal Europos finansinės padėties stabilizavimo priemonę (šiuo metu Graikija, Airija ir Portugalija), ir euro zonai nepriklausančiose valstybėse narėse pagal mokėjimų balansams skirtą priemonę (šiuo metu Latvija ir Rumunija). Šis laikinai didesnis Bendrijos bendras finansavimas, kuris suteikiamas pagal atitinkamos valstybės narės paraišką, padėtų sumažinti derančio nacionalinio finansavimo sumą, kurios reikia 2011 ir 2012 biudžetiniais metais. Esu įsitikinusi, kad šis finansavimo modelis padėtų skirti numatytas lėšas kaimo ekonomikai ir prisidėtų prie bendro ekonomikos atkūrimo šiose valstybėse narėse, o tuo pačiu ir visoje ES.

 
  
MPphoto
 
 

  Χαράλαμπος Αγγουράκης (GUE/NGL), γραπτώς. – O κανονισμός για τη μείωση της εθνικής συμμετοχής στα κονδύλια της ΕΕ για τους αγρότες, που διαφημίστηκε, όπως και ο αντίστοιχος για το ΕΣΠΑ, από την ΕΕ, την κυβέρνηση του ΠΑΣΟΚ και τώρα από την κυβέρνηση του μαύρου μετώπου ΠΑΣΟΚ-ΝΔ-ΛΑΟΣ σαν "εθνική επιτυχία" και απόδειξη της αλληλεγγύης της ΕΕ, αποτελεί ακόμη μία προσπάθεια εξαπάτησης του λαού.

Τι κρύβουν οι πολιτικοί εκπρόσωποι του κεφαλαίου: Ότι τα ευρωενωσιακά κονδύλια -στη πραγματικότητα χρήματα των εργαζομένων- δεν πρόκειται να αυξηθούν αλλά θα παραμείνουν στα ίδια επίπεδα, γεγονός που σημαίνει ότι και οι όποιες επενδύσεις σε έργα χρηματοδοτούνται από τα ευρωενωσιακά ταμεία θα είναι λιγότερες. Το σημαντικότερο όμως είναι ότι με βάση τα κριτήρια επιλεξιμότητας των έργων που χρηματοδοτεί η ΕΕ τα έργα αυτά θα είναι εκείνα που εξυπηρετούν τις ανάγκες των μονοπωλιακών ομίλων, την ανταγωνιστικότητα και την κερδοφορία τους και όχι έργα και υποδομές προς όφελος της φτωχομεσαίας αγροτιάς, για την ικανοποίηση λαϊκών αναγκών. Καταδεικνύεται λοιπόν για άλλη μια φορά, ότι η ΕΕ όχι μόνο "ένωση αλληλεγγύης" δεν είναι, αλλά ιμπεριαλιστική ένωση των μονοπωλίων, για να υπηρετεί τα συμφέροντά τους, σιδερένιος μηχανισμός ενάντια στους λαούς και το εργατικό-λαϊκό κίνημα.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Face à la crise économique et financière, la solidarité européenne est plus que jamais d’actualité. Cette solidarité européenne est au cœur de la politique de développement rural de l’Union qui accorde une aide aux régions affichant un retard économique par le biais du Fonds européen agricole pour le développement rural (FEADER). Actuellement, certains Etats membres ne sont plus en mesure de cofinancer certains projets de développement, faute de liquidités. Favorable à une politique de développement rural forte, j’ai voté en faveur d’une résolution du Parlement européen visant à augmenter temporairement le taux de cofinancement de certains projets (qui peut être porté à 95% dans des cas très particuliers). Ces projets seront ciblés et devront participer à la reprise économique de la Grèce et du Portugal notamment.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šią teisėkūros rezoliuciją ir pritariau Europos Parlamento pozicijai per pirmąjį svarstymą. Komisija pasiūlyme dėl reglamento siūlo laikinai padidinti didžiausią Sąjungos bendro finansavimo normą (iki 95 proc.), taikomą programoms, kurios įgyvendinamos valstybėse narėse gaunančiose paramą pagal Europos finansinės padėties stabilizavimo priemonę (Graikija, Airija ir Portugalija), ir euro zonai nepriklausančiose valstybėse narėse pagal mokėjimų balansams skirtą priemonę (Latvija, Vengrija, Rumunija). Kyla grėsmė, kad valstybės narės, kurioms teikiama parama pagal finansinės pagalbos programas, dėl savo biudžetų apribojimų gali neįvykdyti įsipareigojimų ir prarasti Bendrijos teikiamą paramą (jeigu jos nepateiks įrodymų, kad jos skiria derantį nacionalinį finansavimą, ne vėliau kaip per 2 metus nuo pradžioje mokėjimui numatytų metų). Taikant Komisijos pasiūlytą priemonę šioms valstybėms narėms bus leista sumažinti savo indėlį remiant drauge su Europos Sąjunga finansuojamus projektus. Tokiu būdu atsiras galimybės anksčiau išmokėti lėšas, jau paskirtas iš ES sanglaudos fondo, kaimo plėtros ar žuvininkystės fondų, bei pradėti įgyvendinti programas, atidėtas dėl nacionalinio finansavimo stygiaus.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. Em consequência da atual crise económica, financeira e social que afeta a Europa, alguns Estados-Membros enfrentam restrições orçamentais que poderão levar ao não cumprimento de compromissos assumidos no âmbito dos programas comunitários cofinanciados, arriscando-se, estes Estados-Membros, a perder o apoio comunitário no âmbito do FEADER. O presente relatório aprova o aumento das taxas de cofinanciamento dos fundos de desenvolvimento rural destinados a Portugal, Grécia, Irlanda, Roménia e Letónia, podendo a contribuição da União Europeia cobrir 95% dos custos totais dos projetos neste domínio. Estas medidas vigorarão até final de 2013. Pretende-se deste modo ajudar à recuperação económica destes países, permitindo que sejam lançados programas que até então não tinham sido executados por falta de financiamento nacional. Pelo exposto, apoiei o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – A travers l’adoption du rapport de Paolo de Castro, l'UE semble enfin capable de se montrer à la fois utile et solidaire. Afin de répondre au contexte de crise, l’Europe a décidé de prendre des mesures transitoires jusqu’à fin 2013, en accordant à des Etats membres en difficulté financière comme la Grèce, la Roumanie ou encore le Portugal, des taux de cofinancement très avantageux pouvant atteindre 95% pour financer des projets de développement rural afin d'encourager la reprise économique. J’ai apporté mon soutien à l'augmentation des taux de cofinancement du FEADER afin de garantir que les pays de l’Union ayant de faibles perspectives de croissance et des finances publiques affaiblies, ne voient pas la mise en œuvre de leurs projets stoppée sur le terrain. Toutefois, cette démarche positive de soutien des pays en difficulté financière au regard du développement rural doit également être accompagnée d’une démarche similaire dans ces pays pour des projets de développement régional. C’est en assurant une synergie entre les projets financés par les différents fonds européens que l’on pourra contribuer efficacement et durablement au développement économique et à la croissance de ces Etats.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho espresso voto di astensione perché il provvedimento riguarda una materia delicata su cui si vuole intervenire con effetti che non sembrano essere del tutto chiari, a dispetto di quanto affermato nella relazione.

Il fatto di aumentare la percentuale di cofinanziamento nei confronti dei progetti in alcuni paesi determinerà per forza di cose una diminuzione del numero complessivo dei progetti finanziabili nell’ambito del Fondo europeo di aiuto allo sviluppo rurale. Non conoscendo quali risultati avrà una simile misura sulla gestione del Fondo nei paesi coinvolti e sulla qualità degli effetti che i progetti produrranno, mi sono astenuta.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, nes juo Europos Parlamentas pritaria Komisijos pasiūlymui laikinai padidinti Sąjungos bendro finansavimo normą teikiant paramą iš Europos žemės ūkio fondo kaimo plėtrai toms valstybėms narėms, kurios dėl dabartinės ekonomikos ir finansų krizės negali įvykdyti savo įsipareigojimų įgyvendinant Bendrijos bendro finansavimo programas. Be šių laikinų priemonių tokioms valstybėms narėms kaip Graikija, Airija, Portugalija, Latvija bei Rumunija ir jų ūkiams grėstų ilgalaikis konkurencingumo praradimas. Todėl Europos Parlamentas pritarė Komisijos pasiūlymui laikinai, iki 2013 m., padidinti Sąjungos bendro finansavimo normą, kad išlaikytų reikiamą investicijų lygį šiose šalyse ir taip užtikrintų tolesnį jų ekonominį vystymąsi. Tokios laikinos priemonės neturės įtakos bendrai kaimo plėtrai skiriamoms lėšoms.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Ho espresso il mio voto positivo alla relazione presentata. Come conseguenza della crisi finanziaria e di bilancio, alcuni Stati membri dovranno affrontare delle restrizioni di bilancio che potrebbero impedire di rispettare gli impegni presi nell'ambito di programmi cofinanziati (Fondi comunitari e di coesione, FEASR, Fondo Europeo per la pesca).

In particolare rispetto al FEASR molti Stati potrebbero perdere il finanziamento se non dimostreranno la prova della spesa dei corrispondenti fondi nazionali. Concordo con la Commissione nella proposta di innalzamento temporaneo del tasso massimo di cofinanziamento dell'Unione per i programmi in corso negli Stati che beneficiano del sostegno del meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria, come Grecia, Irlanda e Portogallo e del sostegno della bilancia dei pagamenti destinati ai paesi non membri dell'area euro, come Lettonia e Romania. Questo temporaneo aumento di cofinanziamento, fornito su richiesta dello Stato, ridurrebbe l'importo dei corrispondenti fondi nazionali necessari per il 2011 e per il 2012 a favore di un recupero economico in questi Stati membri.

 
  
MPphoto
 
 

  Jan Březina (PPE), písemně. − Některé členské státy se v důsledku finanční a rozpočtové krize potýkají s omezováním rozpočtů, což jim může znemožnit plnění závazků vyplývajících ze spolufinancovaných programů Společenství, zejména ze strukturálních fondů. Rozumím proto tomu, že Komise na základě těchto skutečností navrhuje zvýšit dočasně maximální podíl spolufinancování Unie pro programy probíhající v členských státech, jež čerpají podporu z evropského mechanismu finanční stabilizace – v současnosti jsou to Řecko, Irsko a Portugalsko – a z nástroje platební bilance pro členské státy mimo eurozónu – v současnosti to jsou Lotyšsko a Rumunsko. Toto dočasné navýšení spolufinancování Společenství, jež by bylo poskytováno na žádost dotčeného členského státu, by snížilo odpovídající částku finančních prostředků potřebných v rozpočtových letech 2011 a 2012. To by mělo přispět k celkovému oživení hospodářství v těchto členských státech. Je pro mě důležité, že návrh Komise nepředpokládá žádné dodatečné prostředky na závazky. Vyplácení dodatečných prostředků potřebných k financování navýšené podpory EU se přesune z rozpočtového roku 2013 do rozpočtových let 2011 a 2012. Nedojde tak k žádnému transferu finančních alokací mezi členskými státy, a proto jsem tento návrh mohl podpořit.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − I voted against this legislation as it simply throws more money at the EU’s failing economies. It is unacceptable that UK taxpayers’ money will be used to pay up to 95% of the costs of rural development projects in Greece, Ireland, Portugal, Latvia and Romania to help spur economic recovery when the UK deficit is only controllable due to the fact that we chose not to join the single currency. Our wisdom more than a decade ago to not join the euro must not be used against us now as the euro fails to fund the resultant problems occurring in single currency Member States and other nations in the EU. These higher co-financing rates for states in financial difficulty would be applied on a temporary basis only, until the end of 2013, but what kind of guarantee would the UK have that this legislation would not be continued or that the recipient nations would spend the funding wisely? In most cases such EU projects are cynically established to restore the image and perception of the European Union in countries that may either be disillusioned with membership or new to the Union.

 
  
MPphoto
 
 

  Νικόλαος Χουντής (GUE/NGL), γραπτώς. – Η οικονομική κρίση βαθαίνει στα κράτη μέλη όπως η Ελλάδα που εφαρμόζουν απαράδεκτα προγράμματα λιτότητας έχοντας προκαλέσει τεράστιες δυσμενείς κοινωνικές και οικονομικές συνέπειες στους αγρότες αυτών των χωρών, οι οποίοι αντιμετωπίζουν ήδη τεράστια οικονομικά προβλήματα. H πλήρης απορρόφηση των προγραμμάτων αγροτικής ανάπτυξης, που συγχρηματοδοτείται από το ΕΓΤΑΑ, καθίσταται επιτακτική ανάγκη για να μην καταρρεύσει ο αγροτικός τομέας αυτών των χωρών. Η αύξηση του ποσοστού της συνεισφοράς του ΕΓΤΑΑ που εφαρμόζεται για τα προγράμματα αγροτικής ανάπτυξης αυτών των κρατών μελών θα απελευθερώσει εθνικούς πόρους για την πλήρη απορρόφηση των προγραμμάτων αγροτικής ανάπτυξης που κινδυνεύουν να χαθούν. Οι τροπολογίες του Paolo De Castro, ενσωματωμένες στην πρόταση του κανονισμού του Ευρωπαϊκού Κοινοβουλίου και του Συμβουλίου με τον οποίο τροποποιείται ο κανονισμός (ΕΚ) αριθ. 1698/2005, συμβάλλουν σε θεσμικό επίπεδο στην αποτελεσματικότερη εφαρμογή του μέτρου της αύξησης του ποσοστού της συγχρηματοδότησης των προγραμμάτων αγροτικής ανάπτυξης από το ΕΓΤΑΑ. Η εφαρμογή του κανονισμού μετά τη δημοσίευση του αποτελεί άμεση αναγκαιότητα. Για όλους τους παραπάνω λόγους στήριξα με την ψήφο μου την έκθεση του ευρωβουλευτή Paolo De Castro με τις συγκεκριμένες τροπολογίες.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa relazione poiché ritengo essenziale sostenere la proposta della Commissione di innalzare il tasso massimo di cofinanziamento in un periodo di crisi così profonda. Ammiro, inoltre, l'impegno dei miei colleghi nel ricercare un ampio consenso tra gli Stati membri così da poter fronteggiare unitamente la crisi finanziaria e di bilancio che ha colpito la nostra economia. Tale crisi potrebbe, infatti, compromettere la capacità dei vari Paesi di rispettare gli impegni assunti nell'ambito dei programmi comunitari cofinanziati. L'aumento proposto dalla Commissione ha l'obiettivo di favorire l'economia rurale ed un recupero economico più generale; auspico, quindi, uno sforzo comune da parte di tutti gli Stati membri nel sostenere tale proposta in virtù di un miglioramento della situazione economica globale.

 
  
MPphoto
 
 

  Corina Creţu (S&D), în scris. − Este un document tehnic care priveşte mecanismele şi condiţionările care însoţesc acordarea de sprijin financiar ţărilor membre aflate în dificultate, pe fondul crizei economice şi a datoriilor suverane. El cuprinde unele dintre primele corecţii, determinate de execuţia măsurilor de sprijin în favoarea unor ţări precum Grecia, Irlanda, Portugalia şi România. Cea mai importantă prevedere, care justifică votul meu în favoarea adoptării acestui document, se referă la posibilitatea de a facilita gestionarea finanțării acordate de Uniune. Pentru a susţine accelerarea investițiilor în statele membre și în regiunile afectate și pentru a spori impactul finanțării asupra economiei, este necesar să se permită creșterea ratei contribuției FEADR la 95% din cheltuielile publice eligibile în regiunile eligibile în cadrul obiectivului de convergență, respectiv la 85% din cheltuielile publice eligibile în alte regiuni, care se confruntă cu dificultăți grave în ceea ce privește stabilitatea lor financiară.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Consider că, în condițiile crizei financiare, unele state membre se confruntă cu constrângeri bugetare care le-ar putea împiedica să-și îndeplinească angajamentele luate în contextul programelor comunitare cofinanțate. În acest context , cred că sprijinirea propunerii Comisiei și accelerarea procedurii legislative de o manieră care să-i permită intrarea în vigoare înainte de sfârșitul acestui an este în interesul economiilor rurale din statele membre implicate și în interesul economic mai larg al Uniunii Europene ca întreg.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Os constrangimentos económico-financeiros que se apresentam a alguns Estados-Membros da União colocam diversas questões quanto aos compromissos assumidos no âmbito do cofinanciamento dos programas comunitários ao abrigo dos Fundos Estruturais e de Coesão, FEADER e Fundo Europeu das Pescas. No caso específico do FEADER, o risco de perder estes apoios comunitários aumenta quando não há a apresentação clara de comprovativos que atestem uma efetiva comparticipação nacional. No seguimento deste contexto, a Comissão propôs um aumento temporário (2011/2012) deste cofinanciamento para Portugal, Irlanda, Grécia, Letónia e Roménia (atualmente), no que é apoiada pelo Parlamento, cujo relator apenas introduziu 6 alterações no sentido de tornar os procedimentos mais céleres. Pelo que afirmei anteriormente, votei favoravelmente este relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui permet de soutenir temporairement les États européens les plus en difficulté en les soulageant d'une part du financement de la politique sociale nationale et du développement rural. Il s'agit là d'un bon exemple de meilleure allocation de fonds européens afin de répondre aux besoins de nos territoires traversant une période difficile sans augmenter la contribution de nos États.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. O enorme esforço de consolidação orçamental e as restrições de liquidez, que vários países da UE têm de fazer, põem em risco a execução de um conjunto significativo de investimentos estatais e comunitários de grande relevo económico e social. A dificuldade de acesso a fundos comunitários por falta de liquidez iria tornar ainda mais difícil a recuperação económica destas regiões. Assim sendo, votei a favor do relatório por acreditar que, na actual conjuntura, o reforço do cofinanciamento comunitário vai facilitar o cumprimento dos programas de investimento público acordados.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. Numa altura em que são necessários sinais positivos por parte das instituições europeias no sentido de estancar a crise financeira, é importante aprovar a proposta de alteração do Regulamento (CE) n.º 1698/2006 do Conselho no sentido de proporcionar recursos financeiros adicionais aos Estados-Membros da UE que enfrentam graves dificuldades financeiras. Esta alteração permite o aumento das taxas de co-financiamento para os fundos da UE destinados a Portugal, Grécia, Irlanda, Roménia e Letónia, podendo essa contribuição cobrir 95% dos custos totais de projectos no domínio da economia rural, o que permite que não se percam Fundos comunitários por indisponibilidade de financiamento próprio.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório presente debruça-se sobre a proposta de regulamento do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1698/2005 do Conselho no que respeita a determinadas regras relacionadas com a gestão financeira para certos Estados-Membros cuja estabilidade financeira se encontra gravemente ameaçada, como é o caso de Portugal, Grécia e Irlanda. As restrições orçamentais que estes países atravessam podem levá-los a não conseguirem investir os montantes que lhes foram atribuídos no âmbito dos programas comunitários cofinanciados (Fundos Estruturais e de coesão, FEADER e Fundo Europeu das Pescas) em virtude de não disporem do montante correspondente à componente nacional. Esta situação obrigaria os Estados-Membros em causa a terem de devolver esses montantes à UE, agravando, ainda mais, a sua débil economia. Esta proposta visa aumentar, temporariamente, a taxa máxima de cofinanciamento da UE para os programas dos Estados-Membros que sejam objeto de apoio no âmbito do Mecanismo Europeu de Estabilização Financeira (MEEF). Saúdo esta proposta, que votei favoravelmente, e congratulo-me com as medidas adotadas, uma vez que discriminam, positivamente, os Estados-Membros mais afetados pela crise económica e financeira e que se encontram a fazer grandes sacrifícios sociais em ordem à recuperação das suas economias.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Esta proposta de regulamento reconhece os efeitos negativos da grave crise que afecta alguns Estados­Membros, como Portugal, na utilização das verbas de programas comunitários co-financiados (como os Fundos Estruturais e de coesão e o FEADER). Já antes, as restrições ao investimento público, impostas a pretexto do irracional Pacto de Estabilidade, tinham o mesmo efeito.

Há muito que temos vindo a defender o aumento das taxas de co-financiamento comunitário para estes Estados-Membros, que têm dificuldades em utilizar os Fundos comunitários numa altura em que estes mais necessários eram, devido aos montantes de co-financiamento exigidos. Propõe-se agora, com lamentável atraso, um aumento da comparticipação comunitária. Nomeadamente para regiões do Objectivo da Convergência e Ultraperiféricas o co-financiamento comunitário aumenta para 95% enquanto para as restantes regiões será de 85%, até ao final de 2013.

Mas esta proposta da Comissão não aumenta - como se impunha - o orçamento à disposição de cada um dos países em dificuldades, pelo que o resultado prático, devido à redução do esforço nacional, será a redução do valor global de investimento previsto. Por isso impõe-se que a Comissão considere um aumento efectivo dos Fundos comunitários à disposição destes países, além da supressão dos critérios irracionais do Pacto de Estabilidade, libertando o necessário investimento público.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. É importante que, finalmente, se aprove esta proposta de regulamento que reconhece os efeitos negativos da grave crise que afecta alguns Estados­Membros, como Portugal, na utilização das verbas de programas comunitários co-financiados (como os fundos estruturais e de coesão e o FEADER). Já antes as restrições ao investimento público impostas a pretexto do irracional Pacto de Estabilidade tinham o mesmo efeito. Há muito que temos vindo a defender o aumento das taxas de co-financiamento comunitário para os Estados-Membros que têm dificuldades em utilizar os fundos comunitários, numa altura em que mais são necessários, devido aos montantes de co-financiamento exigidos. Isto é, um aumento da comparticipação comunitária para 95%, nomeadamente para as regiões do objectivo da convergência e ultraperiféricas do co-financiamento comunitário, enquanto que para as restantes regiões será de 85% até ao final de 2013.

Mas esta proposta da Comissão não aumenta - como se impunha - o orçamento à disposição de cada um dos países em dificuldades, pelo que o resultado prático, devido à redução do esforço nacional, será a redução do valor global de investimento previsto. Por isso impõe-se que a Comissão considere um aumento efectivo dos fundos comunitários à disposição destes países, além da supressão dos critérios irracionais do Pacto de Estabilidade, libertando o investimento público necessário.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Pretrvávajúca globálna finančná kríza a hospodársky pokles vážne poškodili hospodársky rast a finančnú stabilitu a vyvolali výrazné zhoršenie finančných a hospodárskych podmienok členských štátov. Niekoľko členských štátov čelí závažným ťažkosti alebo ich takéto ťažkosti ohrozujú, predovšetkým problémy v ich hospodárskom raste a vo finančnej stabilite a zhoršenie stavu ich deficitu a zadlženia, okrem iného i v dôsledku medzinárodnej hospodárskej a finančnej situácie. Napriek faktu, že už boli prijaté dôležité opatrenia na vyváženie negatívnych účinkov krízy vrátane zmien a doplnení legislatívneho rámca, vplyv finančnej krízy na reálnu ekonomiku, trh práce a občanov je v mnohých smeroch veľmi citeľný a badateľný. Tlak na vnútroštátne finančné zdroje narastá a je potrebné prijať ďalšie kroky na jeho zmiernenie, predovšetkým prostredníctvom maximálneho a optimálneho využitia financovania z Európskeho poľnohospodárskeho fondu pre rozvoj vidieka (EPFRV). V snahe uľahčiť riadenie fondov Únie, pomôcť zrýchliť investície v členských štátoch a dotknutých regiónoch a zvýšiť vplyv financovania hospodárstva, domnievam sa, že je nutné povoliť zvýšenie sadzby príspevku z EPFRV na maximálne 95 % oprávnených verejných výdavkov v regiónoch oprávnených podľa konvergenčného cieľa a na 85 % oprávnených verejných výdavkov v ostatných regiónoch, ktoré čelia závažným ťažkostiam z hľadiska svojej finančnej stability.

 
  
MPphoto
 
 

  Estelle Grelier (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport car l'Union européenne doit renforcer l'aide à ses régions, notamment rurales, afin de favoriser la reprise économique. Il faut donc soutenir la proposition de la Commission visant à augmenter de façon temporaire le taux de cofinancement maximal de l'Union pour les programmes du Feader (Fonds européen agricole pour le développement rural) dans les États en difficulté qui sont bénéficiaires du mécanisme européen de stabilisation financière (zone euro) ou du mécanisme de soutien financier des balances des paiements des États (hors zone euro). La proposition de la Commission n'en est pas moins paradoxale puisqu'elle se déclare dans le même temps favorable à la proposition franco-allemande visant à suspendre le versement des fonds régionaux aux États en difficulté pour les obliger à maîtriser leurs comptes publics. Sanctionner ces États par une suspension des fonds de politique de cohésion, tout en leur proposant un soutien accru pour les programmes du Feader, revient à pratiquer une discrimination arbitraire à l'égard des zones non-agricoles. Pour sortir de la crise économique, l'Union européenne doit apporter son soutien à toutes les régions en difficulté.

 
  
MPphoto
 
 

  Mikael Gustafsson (GUE/NGL), skriftlig. − Extrema åtstramningar är en realitet i flera medlemsländer. Detta förslag minskar kraften i vissa av åtstramningarna, vilket är positivt. Men de extrema budgetåtstramningarna är beordrade av EU-kommissionen och IMF. Den politiken skapar djup och bestående skada i flera medlemsländers ekonomier. Eftersom jag vänder mig emot den politiken väljer jag att i denna omröstning lägga ned min röst.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – La zone euro et l'Europe dans son ensemble est plongée dans la crise la plus grave depuis 1945, dans une tourmente financière sans précédent. Cette crise a frappé avec une violence particulière un certain nombre d'Etats et menace la stabilité de l'Europe dans son ensemble. C'est pourquoi l'accord conclu entre les Chefs d'Etat et de gouvernement vendredi 9 décembre dernier doit s'accompagner de mesures concrètes afin de permettre aux Etats frappés les plus durement par la crise de poursuivre leurs projets et leurs programmes d'investissement pour l'avenir. Car l'Europe, c'est aussi la solidarité. Et lorsque des fonds existent, que des programmes et des projets ont été engagés, mais qu'ils ne peuvent être exécutés faute de moyens suffisants dans des Etats en proie à des difficultés financières, il appartient à l'UE d'agir rapidement en mettant en place, de manière exceptionnelle et avec la garantie que ça n'aura aucune incidence budgétaire à long terme, une assistance financière appropriée. La décision de soutenir six Etats en relevant temporairement les taux de participation du Feader et en baissant, par conséquent, la contribution nationale est une solution logique et cohérente avec la décision prise fin novembre de relever les taux de cofinancement des fonds structurels.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Dėl finansų ir biudžeto krizės kai kurios valstybės narės apriboja biudžetus, todėl jos gali neįvykdyti savo įsipareigojimų įgyvendinant Bendrijos bendro finansavimo programas (struktūriniai ir Sanglaudos fondai, Europos žemės ūkio fondas kaimo plėtrai (EŽŪFKP) ir EŽF). Kyla grėsmė, kad šios valstybės narės praras Bendrijos iš EŽŪFKP teikiamą paramą, jeigu jos nepateiks įrodymų, kad jos skiria derantį nacionalinį finansavimą, kaip nustatyta Reglamento (EB) Nr. 1698/2005 70 straipsnyje, ne vėliau kaip per 2 metus nuo pradžioje mokėjimui numatytų metų (n+2 taisyklė). Atsižvelgdama į šias aplinkybes Komisija siūlo laikinai padidinti didžiausią Sąjungos bendro finansavimo normą, taikomą programoms, kurios įgyvendinamos valstybėse narėse, kurios gauna paramą pagal Europos finansinės padėties stabilizavimo priemonę (šiuo metu Graikija, Airija ir Portugalija), ir euro zonai nepriklausančiose valstybėse narėse pagal mokėjimų balansams skirtą priemonę (šiuo metu Latvija ir Rumunija). Šis laikinai didesnis Bendrijos bendras finansavimas, kuris suteikiamas pagal atitinkamos valstybės narės paraišką, padėtų sumažinti derančio nacionalinio finansavimo sumą, kurios reikia 2011 ir 2011 biudžetiniais metais. Pritariau šiam dokumentui, kadangi tai padėtų skirti numatytas lėšas kaimo ekonomikai ir prisidėtų prie bendro ekonomikos atkūrimo šiose valstybėse narėse.

 
  
MPphoto
 
 

  Cătălin Sorin Ivan (S&D), in writing. − The risk of losing European payments in the budget years 2011 and 2012 due to missing national funds is serious, and should be taken into consideration. The EU Commission proposed to top up the co-financing of rural development projects in countries like Greece, Ireland, Portugal, Latvia and Romania. This will help to accelerate investments and consequently boost their economies. These co-financing rates will not increase the total amount, but will be applied only until the end of 2013. The year 2012 is very important from this point of view. We should see immediate results. I endorse the present report because it points out one of the problems that structural funds have and I believe it is of major importance. There is of course a risk of an overall reduction of the total amount that was programmed.

 
  
MPphoto
 
 

  Peter Jahr (PPE), schriftlich. Aufgrund der angespannten Haushaltslage in einigen europäischen Ländern sind diese nicht mehr in der Lage, den nationalen Eigenanteil für den Gemeinschaftsfonds zur Entwicklung des ländlichen Raumes zu leisten. Damit diesen Ländern die europäische Unterstützung für den ländlichen Raum nicht verloren geht, sollen die Kofinanzierungsraten der Union erhöht werden. Diesen Schritt begrüße ich ausdrücklich, da dadurch weitere Mittel für den ländlichen Raum verfügbar gemacht und neue Impulse gesetzt werden können. Zudem ist es für mich auch Ausdruck von europäischer Solidarität, wenn wir die Länder dabei unterstützen, die ihnen zur Verfügung stehenden Mittel auch abzurufen.

 
  
MPphoto
 
 

  Sandra Kalniete (PPE), rakstiski. − Es balsoju par šo koplēmumu, jo uzskatu, ka līdzsvarota reģionālā attīstība ir Eiropas Savienības pamatvērtība, kas ilgtermiņā veicinās kopējo ekonomisko izaugsmi. Ekonomiskās krīzes un sliktas pārvaldības dēļ vairākas no dalībvalstīm pēdējo 3 gadu laikā ir bijušas spiestas lūgt finansiālu atbalstu, lai segtu budžeta izdevumus un stabilizētu finansiālo situāciju. Īpaši šajos apstākļos bezdarba un nabadzības riskam ir pakļauti lauku reģionu iedzīvotāji, kuru ekonomiskā situācija ir atkarīga no reģionos realizētajiem ES fondu projektiem. Ekonomiskās krīzes laikā uzņēmējiem ir krietni vien grūtāk nodrošināt 25 % līdzfinansējumu projektu realizācijai, bet tas pasliktina reģionu kopējo situāciju. Tieši tādēļ šodien mēs pieņēmām lēmumu, ka Eiropas Savienībai būs jāsedz līdz 95 % no lauku attīstības projektu izmaksām. Šis ir īslaicīgs atbalsts dalībvalstīm, kas būs spēkā 2 gadus un atvieglos projektu realizēšanu. Nobeigumā es vēlētos pateikties Lauksaimniecības komitejas vadītājam un koplēmuma ziņotājam Paolo De Castro par viņa darbu, lai mēs šīs izmaiņas varētu pieņemt.

 
  
MPphoto
 
 

  Bogusław Liberadzki (S&D), na piśmie. − Głosowałem za tym sprawozdaniem, gdyż uważam, iż pomoc finansowa dla państw członkowskich, w których wykorzystanie środków unijnych jest zagrożone z powodu braku środków krajowych, co jest z kolei spowodowane kryzysem finansowym w Europie, wymaga interwencji i pomocy Wspólnoty. Wykorzystanie środków z funduszy europejskich jest ważnym zadaniem dla krajów Unii, jednak braki środków wewnętrznych w państwach członkowskich mogą zagrażać realizacji programów dotyczących funduszy strukturalnych, funduszy spójności, EFRROW i Europejskiego Funduszu Rybackiego. Działania te pomogą państwom z problemami finansowymi w realizacji tych programów.

Uważam, iż w tej sytuacji zwiększenie przez Unię Europejską stawki współfinansowania pozytywnie przyczyni się do realizacji projektów i tym samym będzie miało korzystny wpływ na ożywienie gospodarcze w tych krajach.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I support this proposal. As a consequence of the financial and budgetary crisis, some Member States are facing budgetary constraints which might prevent them from fulfilling their commitments in co-financed community programs (Structural and Cohesion funds, EARDF and European Fisheries Fund). These Member States are at the risk of losing the Community support through EARDF unless they provide proof of spending matching national funds, as defined in Article 70 of Regulation (EC) No 1698/2005, at the latest 2 years after the year initially foreseen for the payment (n+2 rule). Against this background, the Commission proposes to temporarily increase the maximum Union co-financing rate for programmes running in Member States that are subject to support of the EFSM (Council Regulation (EU) No 407/2010) – currently Greece, Ireland and Portugal – and the Balance of payment facility for non-Euro zone Member States (Council Regulation (EC) No 332/2002), currently Latvia and Romania. This temporary increase in community co-financing, provided on application by the Member State concerned, would reduce the amount of matching national funds needed in budget years 2011 and 2012. It would thus help to make programmed funds available for the rural economy and contribute to an overall economic recovery in these Member States.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto alla relazione del collega De Castro è favorevole. Oltre al rigore, per contrastare l’attuale crisi economica occorre agire con una buona dose di realismo. Ci sono alcuni paesi che risentono particolarmente di questa fase di recessione. Le deroghe contenute nel documento sono al momento indispensabili soprattutto per questi paesi. Mi riferisco soprattutto all’aumento dell’aumento del tasso massimo di cofinanziamento per i programmi in corso.

 
  
MPphoto
 
 

  Κυριάκος Μαυρονικόλας (S&D), γραπτώς. – Η ΕΕ θα χρηματοδοτεί έως και το 95% του κόστους των έργων που συμβάλλουν στην αγροτική ανάπτυξη σε Ελλάδα, Ιρλανδία, Πορτογαλία, Λετονία και Ρουμάνια, προκειμένου να συμβάλλει στην οικονομική τους ανάκαμψη επιταχύνοντας τις επενδύσεις και ενισχύοντας την ανταγωνιστικότητα. Η αύξηση αυτή των ποσοστών συγχρηματοδότησης μέσω του Ευρωπαϊκού Γεωργικού Ταμείου Αγροτικής Ανάπτυξης (ΕΓΤΑΑ) είναι αναγκαία, προκειμένου να διασφαλιστεί ότι οι χώρες οι οποίες αντιμετωπίζουν προβλήματα ρευστότητας λόγω της τρέχουσας, άνευ προηγουμένου, δημοσιονομικής κρίσης, που πλήττει τις προοπτικές τους για ανάπτυξη και περιορίζει τη δημόσια χρηματοδότηση, μπορούν να συνεχίσουν την υλοποίηση των έργων τους στην πράξη.

 
  
MPphoto
 
 

  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − In the context of the current economic crisis, some Member States are facing budgetary constraints which might prevent them from fulfilling their commitments in co-financed Community programmes such as EARDF. I welcome this proposal by the Commission to temporarily increase the maximum European Union co-financing rate for such programmes running in Member States that are subject to support of the EFSM (currently Greece, Ireland and Portugal) and the balance of payment facility for non-eurozone Member States (Latvia and Romania). This temporary increase would reduce the amount of matching national funds needed in budget years 2011 and 2012 and would thus help to make programmed funds available for the rural economy and contribute to an overall economic recovery in these Member States.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A aprovação deste relatório terá como consequência aumentar temporariamente a taxa máxima de cofinanciamento da União para os programas dos Estados-Membros que sejam objeto de apoio no âmbito do MEEF e do mecanismo de apoio às balanças de pagamentos para os Estados-Membros que não integram a zona euro. Dado que, em consequência da crise financeira e orçamental, alguns Estados-Membros enfrentam restrições orçamentais passíveis de obstar ao cumprimento dos compromissos assumidos no âmbito de programas comunitários cofinanciados, arriscando-se a perder o apoio comunitário no âmbito do FEADER, esta proposta permitirá (aos Estado-Membros que solicitarem o referido aumento) reduzir o montante dos respetivos fundos nacionais necessários nos exercícios de 2011 e 2012. Por conseguinte, permitirá disponibilizar os fundos programados à economia rural e contribuir para uma recuperação económica geral nestes Estados-Membros.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kadangi kai kurios valstybės dėl praūžusios finansų ir ekonomikos krizės negali tinkamai įvykdyti savo įsipareigojimų įgyvendinant Bendrijos bendro finansavimo programas ir dėl to kyla grėsmė joms prarasti skirtą paramą. Siekiant apsaugoti šias valstybes, manau yra tikslinga bent laikinai padidinti didžiausią Sąjungos bendro finansavimo normą. Tokiu būdu būtų ne tik sumažintos nacionalinio finansavimo sumos, bet ir kartu būtų svari pagalba siekiant atkurti stabilią ekonomiką valstybėse, kurios turi didelių finansinio stabilumo sunkumų ar kurioms tokie sunkumai gresia.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − L'attuale crisi colpisce la stabilità finanziaria degli Stati dell'Unione europea e di conseguenza crea problemi all'utilizzo dei fondi comunitario che gli stessi Stati ricevono. I problemi di bilancio interni mettono molti Stati in difficoltà per quanto riguarda l'esecuzione degli accordi in scadenza sui cofinanziamenti dei programmi comunitari. Il testo del collega De Castro, per il quale mi sono espresso favorevolmente, vuole aumentare il livello dei finanziamenti dell'UE relativamente ai programmi già in atto, vale a dire concedere la possibilità di finanziamenti aggiuntivi per cercare di andare incontro agli Stati in difficoltà, cosi da evitare problemi maggiori, con la speranza che gli Stati in questione riescano a fronteggiare l'emergenza.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente este relatório que propõe aumentar temporariamente a taxa máxima de cofinanciamento da União para os programas dos Estados-Membros que sejam objeto de apoio no âmbito do MEEF (Regulamento do Conselho (UE) n.º 407/2010, atualmente Grécia, Irlanda e Portugal) e do mecanismo de apoio às balanças de pagamentos para os Estados-Membros que não integram a zona euro (Regulamento (CE) n.º 332/2002 do Conselho, actualmente Letónia e Roménia). Portugal terá assim a possibilidade de, no contexto das restrições orçamentais atuais, honrar o cumprimento dos seus compromissos assumidos no âmbito de programas comunitários cofinanciados (Fundos Estruturais e de coesão, FEADER e Fundo Europeu das Pescas). Convém, porém, referir que esta antecipação da disponibilização de financiamento comunitário não exclui um risco elevado de impossibilidade de receção/redução das candidaturas de novos projetos antes do final do período financeiro em 2013, provocando uma desaceleração do investimento nas economias rurais.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevoli colleghi, considerato che a seguito della crisi finanziaria e di bilancio alcuni Stati membri devono affrontare restrizioni di bilancio che potrebbero impedire loro di rispettare gli impegni assunti nell'ambito dei programmi comunitari cofinanziati, in questa contingenza valuto opportuno sostenere la proposta della Commissione di innalzare temporaneamente il tasso massimo di cofinanziamento dell'Unione per i programmi in corso negli Stati membri che beneficiano del sostegno del meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria, pertanto, concordando con la totalità degli emendamenti del regolamento, esprimo il mio voto favorevole alla proposta al fine di accelerare la procedura legislativa, in modo che possa prendere effetto entro la fine del 2011.

 
  
MPphoto
 
 

  Marit Paulsen, Olle Schmidt och Cecilia Wikström (ALDE), skriftlig. − Vi har valt att ställa oss bakom denna riktade, tillfälliga åtgärd till stöd för de länder som drabbats hårdast av den djupa finansiella kris som EU befinner sig i. Vi vill dock understryka att dessa länders problem inte enbart består av pengabrist. Den långsiktiga lösningen ligger snarare i att stärka deras kapacitet att bättre tillgodogöra sig de europeiska programmedel som ställs till buds inom befintliga ramar. Denna tillfälliga ändring av EU:s medfinansieringsgrad får därför inte tjäna som ett prejudikat för framtiden.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A presente crise com que a União se debate tem permitido aperfeiçoar os mecanismos comunitários de prevenção de riscos sistémicos e de reação a situações de fragilidade económico-financeira. Por um lado, tal permitiu focar a atenção dos decisores políticos comunitários na necessidade de adotar instrumentos estruturais que, para o futuro, permitam uma resposta mais célere aos diversos problemas que possam emergir; por outro, levou à adoção de medidas que, a curto prazo, pudessem minorar os efeitos da crise económica e financeira. É neste universo que se enquadra a proposta de aumento da taxa de cofinanciamento comunitário, no contexto dos Fundos estruturais e de coesão, FEADER e Fundo Europeu das Pescas, em benefício dos países que sejam abarcados pelo MEEF (Mecanismo europeu de estabilidade financeiro) ou, não pertencendo à zona euro, que sejam beneficiários de apoio à balança de pagamentos. Trata-se de uma proposta que mereceu o meu voto favorável, na esperança de que, por esta via, se acelere o processo de recuperação económica de Portugal.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. As a consequence of the financial and budgetary crisis, some Member States are facing budgetary constraints which might prevent them from fulfilling their commitments in co-financed community programs (Structural and Cohesion funds, EAFRD and European Fisheries Fund). These Member States are at the risk of losing the Community support through EAFRD unless they provide proof of spending matching national funds, as defined in Article 70 of Regulation (EC) No 1698/2005, at the latest 2 years after the year initially foreseen for the payment (n+2 rule). Against this background, the Commission proposes to temporarily increase the Union’s maximum co-financing rate for programmes running in Member States that are subject to support by the EFSM (Council Regulation (EU) No 407/2010, currently Greece, Ireland and Portugal) and the balance of payment facility for non-euro zone Member States (Council Regulation (EC) No 332/2002, currently Latvia and Romania). This temporary increase in Community co-financing, provided on application from the Member State concerned, would reduce the amount of matching national funds needed in budget years 2011 and 2012. It would thus help to make programmed funds available for the rural economy and contribute to an overall economic recovery in these Member States.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − A causa della crisi internazionale dei mercati, e a quella di bilancio di alcuni Stati membri, urgono interventi per far sì che gli Stati in difficoltà rispettino gli impegni assunti, tutto questo nell'ottica del principio di solidarietà che muove l'Unione europea.

Le disposizioni relative alla gestione finanziaria che abbiamo votato non prevedono stanziamenti d'impegno supplementari, ma anticipano gli stanziamenti del 2013 al biennio 2011 - 2012. La misura è necessaria per l'urgenza del momento.

Con questo voto gli Stati membri potranno così innalzare temporaneamente il tasso massimo di cofinanziamento dell'Unione per i programmi comunitari cofinanziati, come i Fondi strutturali e di coesione, il fondo FEASR e il Fondo europeo per la pesca.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Devido à crise económica e financeira global, alguns Estados-Membros da União Europeia enfrentam sérias restrições orçamentais que poderão impossibilitar o cumprimento dos compromissos assumidos no âmbito do Fundo Europeu de Desenvolvimento Rural (FEADER). Este facto sucede-se com Portugal, Grécia, Irlanda, Roménia e Letónia. No intuito de contribuir para uma eficiente recuperação económica destes Estados-Membros, a Comissão Europeia tomou a iniciativa de aumentar a taxa de cofinanciamento em 10 pontos percentuais, passando a cobrir 95% dos custos totais dos projetos consagrados nos fundos estruturais. Concordo com esta iniciativa por entender que não irá acarretar alterações de financiamento da Política de Coesão, mas sim uma antecipação das verbas concedidas aos Estados-Membros. Sendo assim, os países em causa não terão de afetar uma elevada verba à comparticipação dos projetos comunitários, facilitando-se a dinamização de iniciativas já aprovados em sede de candidatura e a alavancagem de novas ações.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru propunerea de modificare a Regulamentului (CE) nr. 1698/2005 în ceea ce privește anumite dispoziții referitoare la gestiunea financiară pentru anumite state membre care se confruntă cu dificultăți grave sau sunt amenințate de astfel de dificultăți cu privire la stabilitatea lor financiară. Astfel, pentru a facilita gestionarea finanțării acordate de Uniune, pentru a susține accelerarea investițiilor în statele membre și în regiunile afectate grav de criză, precum și pentru a spori impactul finanțării asupra economiei, se permite creșterea ratei contribuției FEADR până la 95% din cheltuielile publice eligibile în regiunile eligibile în cadrul obiectivului de convergență, respectiv până la 85% din cheltuielile publice eligibile în alte regiuni care se confruntă cu dificultăți grave în ceea ce privește stabilitatea lor financiară.

Această majorare temporară a ratelor de cofinanțare trebuie analizată în contextul constrângerilor bugetare cu care se confruntă toate statele membre, iar respectivele constrângeri bugetare ar trebui reflectate în mod corespunzător în bugetul general al UE. În plus, deoarece scopul principal al acestui mecanism este de a soluționa probleme actuale specifice, acesta ar trebui să se aplice pentru o perioadă limitată de timp pentru cheltuielile suportate de organismele plătitoare până la 31 decembrie 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Wegen der Finanz- und Haushaltskrise sind manche Mitgliedstaaten nicht in der Lage, ihren Verpflichtungen im Zusammenhang mit kofinanzierten Gemeinschaftsprogrammen nachzukommen. Wenn diese Staaten nicht binnen zwei Jahren – nach dem Jahr, in dem die Zahlung vorgesehen ist – die entsprechende Mittelaufwendung gemäß der Verordnung (EG) 1698/2005 nachweisen, riskieren sie, dass die Gemeinschaftsförderung durch den ELER eingestellt wird. Eine vorübergehende Erhöhung der Höchstrate der EU-Kofinanzierung stellt sicher, dass die betroffenen Staaten die kofinanzierten Projekte weiterhin durchführen können, und verhindert, dass die Gemeinschaftsunterstützung durch den ELER nicht abrufbar wird. Ich habe zugestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Ho espresso il mio supporto al testo del collega onorevole De Castro. Come conseguenza della crisi finanziaria, infatti, alcuni Stati membri si sono trovati ad affrontare restrizioni di bilancio che potrebbero impedire loro di rispettare gli impegni assunti nell'ambito dei programmi comuni cofinanziati (Fondi strutturali e di coesione, FEASR e Fondo europeo per la pesca).

Per ovviare a tale situazione la Commissione ha proposto di innalzare temporaneamente il tasso massimo di cofinanziamento dell'Unione per i programmi in corso negli Stati membri che beneficiano del sostegno del meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (che interessa attualmente la Grecia, l'Irlanda e il Portogallo) e del meccanismo per il sostegno della bilancia dei pagamenti destinato ai paesi non membri dell'area dell'euro (che interessa attualmente Lettonia e Romania).

Questo temporaneo aumento del cofinanziamento dell'Unione, fornito su richiesta dello Stato membro interessato, ridurrebbe l'importo dei corrispondenti fondi nazionali necessari negli esercizi 2011 e 2012, contribuendo così alla messa a disposizione dei fondi programmati a favore dell'economia rurale e a un recupero economico globale in questi Stati membri.

 
  
  

Έκθεση: Robert Sturdy (A7-0365/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, pois faz uma análise clara às barreiras e políticas de tarifas que atualmente existem no comércio que envolve os Estados-Membros da União Europeia. Por outro lado, entendo que é importante procurar remover barreiras existentes aos empresários europeus que têm dificuldades em exportar para parceiros comerciais da UE que impõem sérios entraves às importações europeias. É necessário respeitar o facto de a criação de tarifas depender também, em parte, de opções nacionais e regionais, por exemplo ao nível dos OGM, mas, de um modo geral, podemos enviar a mensagem de que uma cooperação reforçada entre os maiores parceiros comerciais do Mundo permitirá relançar a economia de todos os intervenientes. Por fim, é importante ter em particular atenção as necessidades dos países em desenvolvimento.

 
  
MPphoto
 
 

  Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją dėl kliūčių prekybai ir investicijoms. Atvira ir sąžininga prekyba yra geriausias būdas užtikrinti ir palaikyti vienodas sąlygas, taikomas pasaulio lygmeniu konkuruojančioms Europos įmonėms. Komisija, siekdama pašalinti arba bent jau sumažinti netarifinių kliūčių ribojamąjį poveikį Europos įmonių gebėjimams patekti į užsienio rinkas, turi veikti iniciatyviai. Pritariu pranešėjui, jog tai turi būti pagrindinis ES prekybos politikos pagal strategiją „Europa 2020“ prioritetas. Komisija turėtų netarifinių kliūčių klausimą iškelti kartu su visomis ES prekybos partnerėmis, ypač svarbu, kad ji šį klausimą nagrinėtų su strateginėmis partnerėmis, su kuriomis ES vykdo daugiausia prekybos. ES taip pat turi atidžiai persvarstyti savo pačios prekybos priemones, siekdama panaikinti visas atvirai ir laisvai prekybai trukdančias neteisėtas kliūtis ir tapti tikra lydere kovojant su netarifinėmis kliūtimis.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Eradicarea barierelor din calea comerţului constituie unul dintre cele mai importante elemente prin care autorităţile europene pot stimula competitivitatea actorilor economici ai Uniunii Europene. Accesul liber al actorilor economici europeni la pieţe de desfacere este un factor menit a stimula competitivitatea şi capacitatea lor de inovaţie, constituind una dintre priorităţile politicii economice a Uniunii Europene.

Este sarcina Uniunii Europene de a realiza, împreună cu partenerii săi comerciali şi cu Serviciul European de Acţiune Externă, o definire şi o renegociere a standardelor tehnice şi de calitate, pentru ca acestea să nu devină obstacole anti-tarifare ce previn accesul producătorilor Uniunii pe pieţele externe. Negocierea cu partenerii Uniunii a unor perioade tranzitorii şi a unor formule consensuale de comerţ va permite stimularea producătorilor europeni, alături de protejarea standardelor europene de producţie sau a indicaţiilor geografice. Uniunea trebuie, de asemenea, să insiste pentru asigurarea unui principiu al reciprocităţii – aşa cum companiile din afara Uniunii pot participa la procedurile de achiziţii publice din UE, tot aşa şi companiile europene trebuie să aibă acces liber la licitaţiile autorităţilor din statele străine.

Am votat in favoarea acestui raport.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą. ES įmonės, vykdydamos savo veiklą trečiosiose šalyse, vis dar susiduria su didelėmis kliūtimis. Viena didžiausių problemų išlieka netarifinės kliūtys, kurios apima visas importą ribojančias prekybos varžymo priemones, į kurias nepatenka muito mokesčiai (tarifai). Netarifinės kliūtys apima tiesioginę įtaką kainoms darančius veiksnius (pvz., eksporto subsidijas ar nuolaidas, kompensacinius ar antidempingo muitus, valiutos kurso manipuliacijas, importo vertinimo metodus, papildomus muito mokesčius, nepagrįstus standartus ir tikrinimo procedūras) bei netiesioginę įtaką kainoms darančius veiksnius (pvz., importo licencijų suteikimą, importo kvotas ir vadinamuosius savanoriškus eksporto apribojimus). ES prekybos politikos pagal strategiją „Europa 2020“ reguliavimo prioritetu turėtų būti šalių, kurios yra ES pagrindinės strateginės partnerės, taikomų nepateisinamų netarifinių kliūčių ir kitų reguliavimo kliūčių pašalinimas arba sumažinimas vykdant dialogą reguliavimo klausimais. Taip pat būtina išspręsti viešųjų pirkimų prieinamumą ES įmonėms trečiosiose šalyse. ES strateginių partnerių viešųjų pirkimų procedūros dažniausiai neprieinamos užsienio dalyviams ir joms vis dar galioja palyginti mažai tarptautinių įsipareigojimų, o ES šioje srityje yra daug atviresnė negu kitos šalys. Pagal ES teisę Europos ir užsienio įmonės gali dalyvauti viešųjų pirkimų konkursuose be diskriminacijos, todėl ES turi imtis aktyvesnių veiksmų ir pasiekti susitarimus su Sąjungos pagrindiniais prekybos partneriais, kad ir Europos įmonėms būtų leista sąžiningomis ir nešališkomis sąlygomis dalyvauti trečiųjų šalių viešuosiuose pirkimuose.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − Per barriere non tariffarie, di cui si è discusso per la prima volta nell'ambito dei negoziati commerciali multilaterali dell'OMC del 1979, si intendono tutte le restrizioni commerciali che limitano le importazioni. Ritengo che un commercio aperto e, soprattutto, equo sia il modo migliore per assicurare e mantenere un regime di parità di condizioni per le imprese europee che operano a livello internazionale. I negoziati bilaterali e multilaterali offrono alla Commissione l'opportunità di rafforzare la cooperazione in materia di regolamentazione con i principali partner commerciali dell'UE. A mio avviso, la Commissione dovrebbe agire in modo proattivo e mirato a ridurre l'impatto restrittivo che le barriere non tariffarie hanno sulla capacità delle imprese europee di accedere ai mercati stranieri. Questa dovrebbe rappresentare una priorità assoluta della nuova politica commerciale dell'Unione nel quadro della strategia Europa 2020. Inoltre, per quanto riguarda gli accordi di libero scambio tra l'Unione europea e i Paesi terzi, è fondamentale assicurare che essi forniscano una reciprocità sufficiente nell'accesso al mercato e nei vantaggi reciproci per entrambe le parti. L'obiettivo finale dovrebbe essere quello di limitare per le imprese europee le controversie e i costi a esse associati, senza compromettere la qualità dell'ambiente normativo risultante.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − A mio modo di vedere, l'Europa non fa abbastanza per proteggere la sua industria e il settore dei servizi dai concorrenti esterni, i quali nel frattempo si tutelano con misure di protezione interna ben più solide ed efficaci delle nostre.

Ad ogni modo, è condivisibile che si cerchi, nell'ambito dell'attività di negoziazione commerciale con i più importanti partner e di produzione normativa comunitaria in materia di commercio internazionale, di tenere in considerazione l'esigenza per l'Europa di bilanciare le condizioni di scambio e la qualità e quantità delle misure non tariffarie tra noi e i partner commerciali.

Condivido la necessità di inserire il tema delle barriere non tariffarie in tutti gli accordi di libero scambio, la possibilità di mettere in atto meccanismi automatici di allarme per l'individuazione di nuove barriere non tariffarie ingiustificate, e l'attenzione riposta sul delicato tema dell'approvvigionamento delle materie prime. Ho quindi espresso voto favorevole alla relazione Sturdy.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, nes juo siekiama atkreipti dėmesį į prekybos ir investicijų kliūtis, trukdančias Europos Sąjungos įmonėms patekti į trečiųjų šalių rinkas. Šiame pranešime ypatingas dėmesys atkreipiamas į taip vadinamas netarifines kliūtis, kuriomis daroma tiesioginė arba netiesioginė įtaka prekių kainoms. Tokiomis kliūtimis gali būti laikoma eksporto subsidijos ar nuolaidos, manipuliacijos valiutos kursu, ilgai trunkančios muitų procedūros, nepagrįsti standartai ir tikrinimo procedūros, taip pat importo licencijų nustatymas, importo kvotų nustatymas ar eksporto apribojimas. Todėl Europos Parlamentas savo pranešime ragina Komisiją, kuri yra atsakinga už tarptautines derybas ES vardu, aktyviau kovoti su netarifinėmis kliūtimis pasaulio prekybos forumuose. Taip pat Parlamentas ragina Komisiją skirti daugiau dėmesio siekiant užtikrinti, kad ES ir trečiųjų šalių sudaromuose laisvos prekybos susitarimuose būtų laikomasi abipusiškumo principo, susijusio su patekimu į rinką, t. y. būtų užtikrinama abipusė nauda abiem susitarimo šalims.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Mi congratulo per la relazione presentata, alla quale ho dato il mio voto positivo, dato che tratta un tema molto sensibile, quello delle barriere non tariffarie, alla luce della crisi finanziaria che l'Europa sta vivendo.

Le barriere non tariffarie, indicate dalle imprese, dagli esportatori europei, dagli analisti e dalla Commissione come ostacolo crescente al libero accesso dei mercati dei paesi partner, sono delle restrizioni commerciali, esclusi dazi, che limitano le importazioni. Possono essere principalmente di due tipi: misure che influenzano direttamente i prezzi come le sovvenzioni all'esportazione o il rimborso dei dazi, o misure che influenzano il prezzo in modo indiretto come le licenze d'importazione.

Sono, quindi, strumenti con una natura potenzialmente legittima, ma spesso utilizzati politicamente in modo scorretto. È necessario che la Commissione agisca in modo proattivo nel ridurre l'impatto che queste barriere hanno sulla capacità delle imprese europee di accedere ai mercati stranieri.

In questo contesto l'Europa deve affrontare il problema secondo una strategia olistica, rivedendo le misure commerciali, per rimuovere gli ostacoli illegittimi e rivolgere un'attenzione particolare agli accordi di libero scambio attuali e futuri, assicurando una reciprocità sufficiente nell'accesso al mercato prevedendo, inoltre, meccanismi bilaterali di salvaguardia che comprendano misure correttive adeguate.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – Pour aider nos entreprises à gagner des parts de marché à l'étranger, nous devons exiger la levée des barrières commerciales qui entravent les échanges entre l'Union européenne et ses partenaires commerciaux, mais également obtenir la réciprocité dans l'accès aux marchés. A cette fin, il est nécessaire de tenir à jour un inventaire de ces barrières et de mettre en place un mécanisme d'alerte rapide. Vu l'essor du commerce mondial en dehors de l'Union européenne, il devient urgent que la Commission présente une proposition législative sur un instrument de réciprocité dans l'accès aux marchés publics des pays tiers. L'impact des investissements directs étrangers sur le marché intérieur a aussi besoin d'être évalué afin de prévenir les éventuelles conséquences dommageables qu'ils pourraient avoir sur l'innovation et le savoir-faire européens dans certains secteurs stratégiques. Le savoir-faire de nos entreprises européennes dans le domaine des infrastructures, des transports, de la construction et de la haute technologie est mondialement reconnu, il nous appartient donc de tout faire pour leur permettre d'accéder aux nouveaux marchés.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa relazione perché ritengo che la globalizzazione sia un bene solo nella misura in cui ne controlliamo la direzione. La mia generazione, in questo continente, ha accesso a quantità di merci e servizi impensabili in altre epoche o in altre zone del mondo. Allo stesso tempo, l'apertura agli scambi internazionali ha permesso di far girare di più e meglio l'economia, con conseguenze positive sulla maggioranza dei cittadini. Ciò non toglie che vadano studiate delle misure di compensazione per chi, suo malgrado, ci rimette a causa del maggiore grado di esposizione al mercato internazionale, e, sempre per una questione di equità, non si possono lasciare ostacoli che perpetuano l'esistenza di sacche di inefficienza a vantaggio esclusivo dei pochi soggetti che ne beneficiano. Sono in attesa di vedere la proposta della Commissione su questa problematica, per poter incrementare ulteriormente il benessere dei cittadini europei.

 
  
MPphoto
 
 

  George Sabin Cutaş (S&D), în scris. − Am votat pentru această rezoluție, deoarece consider că Organizația Mondială a Comerțului este cel mai potrivit cadru de reglementare a unui comerț liber şi echitabil la nivel global. Pe de altă parte, avem nevoie de o reformă a modului de funcționare şi de luare a deciziilor în cadrul OMC, astfel încât deficitul democratic să fie eliminat.

Este regretabil faptul că mai multe state în curs de dezvoltare cu o mare deschidere comercială au avut de suferit în urma crizei economice, în special prin pierderea de locuri de muncă. Consider că Uniunea Europeană trebuie să fie un actor puternic în negocierile pentru încheierea Agendei de dezvoltare de la Doha, prin promovarea intereselor statelor cel mai puțin dezvoltate sau în curs de dezvoltare. Trebuie să ne gândim la nevoile statelor fragile şi să creăm, prin intermediul OMC, reguli mai echitabile pentru acestea.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Relaţiile comerciale cu state din întreaga lume au reprezentat dintotdeauna şi continuă să reprezinte baza dezvoltării relaţiilor economice pe toate planurile cu acele state. Cum aceste relaţii sunt, de multe ori, îngreunate de diverse obstacole, consider benefică propunerea de examinare de către Comisia Europeană a posibilităţii de instituire a unui mecanism de alertă timpurie pentru detectarea obstacolelor de acest gen.

În plin proces de dezvoltare a activităţii Serviciului european de acţiune externă, cred că Uniunea trebuie să ia în considerare implicarea mai mare a misiunilor UE tocmai pentru a putea identifica în timp util asemenea obstacole şi a găsi soluţii pentru evitarea de blocaje în relaţiile comerciale cu state terţe şi, mai ales, blocaje în calea investitorilor.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. O presente relatório de iniciativa do meu colega da Comissão INTA Robert Sturdy (ECR), além da análise exaustiva e devidamente enquadrada que apresenta, propõe diversas medidas concretas de forma a promover o comércio livre à escala global, de acordo com as regras definidas no âmbito da OMC. Nas 15 páginas do seu relatório, cuja leitura recomendo a todos os que se interessem pelas questões relacionadas com o comércio internacional (nomeadamente no que diz respeito ao seu enquadramento legislativo nos últimos anos), gostaria apenas de salientar a necessidade da eliminação das barreiras não aduaneiras ao comércio e ao investimento como um dos principais objetivos da politica comercial da União, no âmbito da estratégia 2020. Das imensas medidas corretivas e preventivas propostas, sublinho apenas uma: o estudo, pela Comissão, de um mecanismo de alerta precoce para detetar as barreiras não-aduaneiras e o reforço dos seus instrumentos analíticos actuais para uma melhor avaliação qualitativa das mesmas. Pelo que afirmei anteriormente, é fácil verificar que votei favoravelmente o relatório e congratulo Robert Sturdy pelo excelente trabalho produzido.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Je suis d'avis que la suppression ou, à tout le moins, la réduction des obstacles non tarifaires et des autres obstacles réglementaires doit constituer, sur le plan réglementaire, l'une des priorités de la nouvelle politique commerciale de l'Union dans le cadre de la stratégie Europe 2020. C'est pourquoi il me paraît primordial d'inviter la Commission à tenir compte systématiquement des obstacles non tarifaires dans le cadre d'une stratégie globale, notamment d'un dialogue renforcé pour traiter des questions de réglementation, à l'égard de tous les partenaires commerciaux de l'Union. Par ailleurs, il importe de renforcer la coopération en matière de réglementation et la convergence des exigences réglementaires sur la base de normes internationales et, le cas échéant, de nouer un dialogue d'ordre réglementaire pour traiter la question des obstacles au commerce existants ou potentiels, en vue de limiter le nombre de différends ainsi que les importants coûts commerciaux qui en découlent.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório por considerar que o mesmo vai no bom sentido ao promover, entre outras coisas, o combate à concorrência desleal, a supressão de obstáculos não pautais injustificados, o reforço do respeito dos direitos de propriedade intelectual, a proteção dos consumidores da UE e, em particular, a defesa do meio ambiente dentro e fora da UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. A liberdade de comércio e a renúncia ao proteccionismo são elementos definidores do projecto europeu, tal como ele existe. A construção europeia baseia-se na liberdade de circulação, dentro das suas fronteiras, mas também na liberdade de comércio e investimento com países terceiros. Este é o modelo certo e não peço a sua revisão.

Porém, como bem alertou o Presidente francês, em Marselha, ainda na semana passada, não podemos impor aos nossos produtores e industriais padrões de qualidade que depois não são cumpridos pelos produtos que importamos. Não podemos, igualmente, ser o espaço mais aberto e não ver esta nossa abertura a importações e investimentos estrangeiros ser reciprocamente aceite noutros importantes mercados onde os europeus querem entrar. Por fim, os acordos de comércio livre, sendo importantes e convenientes, têm que ser recíprocos, sob pena de estarmos a condenar a economia europeia a uma lenta agonia.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O presente relatório versa sobre as barreiras que se colocam ao comércio e ao investimento na União Europeia, dificultando assim a competitividade, o crescimento económico e, consequentemente, a criação de riqueza e de emprego, tal como refere o relator Robert Sturdy, um comércio aberto e justo é a melhor maneira de assegurar e manter a igualdade de condições de concorrência para as empresas europeias que competem a nível global. A questão das barreiras ao comércio e ao investimento tem sido objeto de abordagem a vários níveis: o Conselho Transatlântico decidiu reforçar a cooperação entre os Estados Unidos da América e a UE (Princípios relativos ao Comércio de Serviços no Setor das Tecnologias da Informação e da Comunicação – TIC); registaram-se progressos ao nível do setor automóvel e aguarda-se uma conferência de alto nível. Tudo isto mostra que a supressão de barreiras comerciais é uma prioridade para a UE. Embora concorde com a abertura preconizada no relatório – por isso votei favoravelmente –, entendo também que deve ser criado, no âmbito da Organização Mundial do Comércio (OMC), um mecanismo que agilize, de forma pacífica mas eficiente, a supressão das barreiras não-pautais, ou seja, das medidas normativas restritivas do comércio que limitam as importações.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O relator assume-se um defensor acérrimo do livre comércio e, nessa medida, é essa visão que acaba por prevalecer no relatório. Visão que está em linha com as posições dominantes no Parlamento, unindo a direita à social-democracia. Consideramos o conteúdo do relatório inaceitável.

Estamos perante mais uma desbragada apologia da liberalização e desregulação do comércio internacional. Reconhecendo que entre as chamadas barreiras ao comércio existem práticas, regulamentos e procedimentos que se justificam por elementares razões de interesse público, querem restringir tanto quanto possível essas barreiras, defendendo uma concepção restritiva do interesse público. Querem impor a diversos países que levantem as suas barreiras não pautais, em nome da livre circulação de produtos oriundos da UE, contra o favoritismo em relação a empresas estatais.

A liberalização do comércio mundial tem consequências desastrosas para muitos sectores de actividade económica. Provoca destruição de capacidade produtiva e de postos de trabalho, afecta a capacidade de criar e distribuir riqueza, aumenta a dependência externa, os desequilíbrios crónicos e crescentes das balanças comerciais, em suma, atraso económico e social A defesa do direito de cada país a produzir, de forma sustentável, constitui uma exigência de futuro. Em nome de uma nova racionalidade económica, social, energética e ambiental, que o modelo neoliberal não só não garante, como inviabiliza.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Este é um relatório fundamentalmente virado para a defesa do livre comércio, o que está em linha com as posições dominantes no Parlamento, unindo a direita à social-democracia, mas que rejeitamos. Estamos perante mais uma desbragada apologia da liberalização e desregulação do comércio internacional sem ter em conta os diferentes graus de desenvolvimento dos países, ou sequer o direito de cada país a produzir de forma sustentável. Embora reconheçam que entre as chamadas barreiras ao comércio existem práticas, regulamentos e procedimentos que se justificam por elementares razões de interesse público, querem restringir tanto quanto possível essas barreiras, defendendo uma concepção restritiva do interesse público. Querem impor a diversos países que levantem as suas barreiras não pautais, em nome da livre circulação de produtos oriundos da UE, contra o favoritismo em relação a empresas estatais.

A liberalização do comércio mundial tem consequências desastrosas para muitos sectores da actividade económica. Como sabemos provoca a destruição da capacidade produtiva e de postos de trabalho, afecta a capacidade de criar e distribuir riqueza, aumenta a dependência externa, os desequilíbrios crónicos e crescentes das balanças comerciais. Em suma, acarreta um atraso económico e social.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Multilaterálny systém obchodovania založený na pravidlách, ktorý vznikol pod záštitou Svetovej obchodnej organizácie (WTO), je najvhodnejším rámcom pre reguláciu a podporu otvoreného a spravodlivého obchodu a zabezpečenie rozvoja spravodlivých a nestranných pravidiel svetového obchodu. Je potrebné vynakladať úsilie o reformu WTO tak, aby bola demokratickejšia a efektívnejšia, a vyjasniť jej vzťahy s inými kľúčovými medzinárodnými organizáciami. Je potrebné, aby sa Európska únia i naďalej prednostne zameriavala na dosahovanie vyváženého výsledku rozvojového programu z Dauhy (DDA), čím by podporila integráciu rozvojových krajín – predovšetkým najmenej rozvinutých krajín – do medzinárodného systému obchodovania a prispela by k vytvoreniu a presadzovaniu spravodlivejších a nestrannejších multilaterálnych pravidiel obchodu vo všetkých krajinách zapojených do tohto systému. Vývozcovia z EÚ mnohokrát čelia rôznym druhom obmedzení na cudzích trhoch. Únia by teda mala v prípade potreby svoje odvetvia aktívne brániť proti porušovaniu dohodnutých pravidiel a noriem a zásad WTO jej obchodnými partnermi, pričom by mala využívať všetky dostupné prostriedky vrátane viacstranných a dvojstranných mechanizmov riešenia sporov a nástrojov na ochranu obchodu. Všetky prekážky vyplývajúce z nejednotného uplatňovania bilaterálnych, plurilaterálnych a multilaterálnych obchodných pravidiel sú neopodstatnené a regulačný dialóg by najmä mal rešpektovať právo všetkých štátov posilňovať ľudské práva, environmentálne pravidlá, sociálne pravidlá a verejné zdravie.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – La libre circulation est un principe fondateur de la Communauté économique européenne et dans un monde où l'interdépendance des économies a aussi révélé ses faiblesses, il est essentiel de consolider les bases des échanges commerciaux sur des fondements plus justes, où le principe de la réciprocité est respecté. C'est un fait, l'Union européenne rencontrent encore des obstacles tarifaires et réglementaires injustifiés de la part de certains de ses partenaires, ce qui limite l'accès de nos entreprises sur ces marchés à fort potentiel ainsi que les investissements. D'ici 2015, 90% de la croissance mondiale sera générée en dehors de l'Union européenne. C'est un paramètre que nous ne pouvons ignorer. L'avenir de nos entreprises se jouera aussi à l'extérieur de nos frontières. C'est pourquoi je soutiens les mesures proposées par ce rapport visant à lever ces restrictions injustifiées: inventaire par la Commission des principaux obstacles, mise en place d'un mécanisme d'alerte précoce, renforcement des disciplines en matière de marchés publics qui pourrait aboutir, d'ici l'année prochaine, à la présentation d'un instrument de réciprocité dans l'accès aux marchés publics des pays tiers.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau balsuodamas, kadangi ES turėtų, kai tik reikia, aktyviai ginti savo pramonę nuo susitartų taisyklių, PPO standartų ir principų pažeidimų, kuriuos daro jos prekybos partnerės, naudodama visas turimas priemones, įskaitant daugiašales ir dvišales ginčų sprendimo sistemas ir su PPO suderinamas prekybos apsaugos priemones. Vienas iš naujos ES prekybos politikos pagal strategiją „Europa 2020“ reguliavimo prioritetų turėtų būti šalių, kurios yra ES pagrindinės strateginės partnerės, taikomų nepateisinamų netarifinių kliūčių ir kitų reguliavimo kliūčių pašalinimas arba sumažinimas vykdant dialogą reguliavimo klausimais. Manau, kad jokios kliūtys, kylančios dėl nenuoseklaus dvišalės ir daugiašalės prekybos taisyklių taikymo, nėra pateisinamos. Vykdant dialogą reguliavimo klausimais derėtų atsižvelgti į visų valstybių teisę stiprinti žmogaus teises, aplinkos apsaugos taisykles, socialines taisykles ir visuomenės sveikatą. Komisija aiškiai turėtų atskirti netarifines kliūtis, kurios lemia nesąžiningus konkurencijos iškraipymus, nuo tų, kurios atspindi teisėtus viešosios politikos tikslus, ypač susijusius su visuomenės sveikata ir aplinkosauga. Reikalavimas taikyti patekimo į rinką abipusiškumo principą pramoninėms ir sparčiai besivystančioms valstybėms turėtų sudaryti neatskiriamą ES prekybos strategijos dalį – lygiai tokią pat, kaip ir netarifinių kliūčių šalinimas arba mažinimas.

 
  
MPphoto
 
 

  Elisabeth Köstinger (PPE), schriftlich. Die restriktiven Auswirkungen der nichttarifären Handelshemmnisse auf europäischen Unternehmen müssen beiseitigt oder aber zumindest verringert werden. Dies muss zu den wichtigsten Prioritäten der neuen Handelspolitik der EU im Rahmen der Strategie Europa 2020 gehören. Was die Freihandelsabkommen zwischen der EU und Drittländern betrifft, so ist es von wesentlicher Bedeutung, dass diese Abkommen ein ausreichendes Maß an Gegenseitigkeit in Bezug auf den Marktzugang bieten. Hierbei möchte ich nochmals meiner Forderung nach Nachhaltigkeitskapitel in Handelsabkommen nachkommen, die an Schutzklauseln geknüpft werden müssen. Qualität und Standards, vor allem im Landwirtschaftsbereich, spielen im EU-Binnenmarkt eine wichtige Rolle. Diese müssen auch für Drittländer in Zuge von Handelsabkommen gelten.

 
  
MPphoto
 
 

  Constance Le Grip (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport de Robert Sturdy sur les barrières aux échanges et à l'investissement. En tant que rapporteure pour l'avis de la Commission IMCO sur ce sujet, je me félicite que le Parlement européen fixe des lignes claires à la Commission européenne pour donner aux entreprises européennes les moyens de jouer à armes égales avec leurs concurrentes étrangères, d'autant que d'ici à 2015, 90 % de la croissance mondiale sera générée en dehors de l'Union européenne. Il importe donc d'identifier clairement les barrières commerciales qui entravent les échanges entre l'Union européenne et ses partenaires commerciaux, et de les lever afin d'aider nos entreprises à gagner des parts de marché à l'étranger. Refonder la politique commerciale européenne sur des principes de réciprocité, d'équité et de concurrence loyale doit être une de nos priorités. Je me réjouis aussi de voir que le Parlement européen soutient l'idée de lancer une réflexion, au niveau européen, sur l'opportunité d'évaluer l'incidence des investissements directs étrangers sur le marché intérieur afin de prévenir les éventuelles conséquences dommageables qu'ils pourraient avoir sur l'innovation et le savoir-faire européens dans certains secteurs stratégiques. C'était l'objectif de l'un des amendements que j'avais déposés.

 
  
MPphoto
 
 

  Morten Løkkegaard (ALDE), skriftlig. − Jeg stemmer for betænkningen om hindringer for handel og investering, fordi den anviser konkrete løsninger på, hvordan vi får mere frihandel, og peger på skadevirkningerne af protektionisme. Som liberal mener jeg, at frihandel skal fremmes og protektionisme skal bekæmpes. Vi skal i første omgang vedtage frihandelsaftaler med Kina og andre vigtige handelspartnere, som med tiden kan blive til fuldbyrdede WTO-aftaler. Desværre går det den forkerte vej på visse områder, hvilket betænkningen påpeger. Endelig vil jeg bemærke, at det ikke er min kop te med de gentagne referencer til reciprocitet, der i mine ører er et andet ord for protektionisme. Men samlet set trækker betænkningen i den rigtige retning. Jeg arbejder i Den Liberale Gruppe på, at så mange henvisninger til reciprocitet og protektionisme som muligt bliver fjernet eller modereret mest muligt i Europa-Parlamentets betænkninger, hvilket også er lykkedes denne gang. Derfor er resultatet spiseligt.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this Report, which calls on the Commission to pay particular attention to tackling unjustified NTBs – which are a barrier to trade – while recognising the importance of legitimate public policy aims in relation to human rights, environmental rules and social standards, for example in GMO laws.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Gli ostacoli non tariffari devono ricevere un'attenzione perlomeno equivalente a quella che viene attualmente riservata alla soppressione dei dazi doganali in tutte le opportune sedi regolamentari. Questo sarebbe un importante passo in avanti nel quadro dei negoziati commerciali che l’Ue porta avanti nel mondo. Per questo il mio voto è favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Dado que as barreiras não-pautais, que são um obstáculo crescente ao acesso livre aos mercados dos países parceiros, incluem uma série de medidas restritivas do comércio distintas dos direitos de importação que limitam as importações, é importante que a Comissão atue pró-ativamente no sentido de suprimir ou pelo menos reduzir o impacto restritivo de tais barreiras não-pautais, para que a capacidade de exportação das empresas europeias não seja afetada e assim se assegure e mantenha a igualdade de condições de concorrência para as empresas europeias que competem num mercado global.

 
  
MPphoto
 
 

  Rareş-Lucian Niculescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea raportului, deoarece, pe lângă ridicarea barierelor comerciale care împiedică schimburile comerciale dintre UE şi partenerii săi comerciali, este necesar să obţinem, de asemenea, reciprocitate în privinţa accesului pe piaţă. În acest fel, sporim şansele firmelor europene de a câştiga cote mai importante de piaţă în străinătate, fapt important, având în vedere că, până în 2015, 90% din creşterea economică globală va fi generată în afara Uniunii Europene şi trebuie să îi ajutăm pe investitorii europeni să profite de toate oportunităţile existente.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją. Manau, kad prekybos ir investicijų kliūtims, su kuriomis susiduria Europos paslaugų sektoriai turi būti skiriamas ypatingas dėmesys atsižvelgiant į dabartinę ekonomikos padėtį. Pažymėtina, kad netarifinės priemonės ir įvairios krizės priemonės yra itin svarbios atsižvelgiant į didesnę paslaugų sektoriaus pridėtinę vertę ir ES, kaip didžiausios paslaugų eksportuotojos, padėtį. Labai svarbu, kad ES aktyviai gintų savo pramonę ir reikalautų, kad ES pagrindinės strateginės partnerės pašalintų nepateisinamas netarifines kliūtis ir kitas reguliavimo priemones arba bent sumažintų jų taikymo mastą.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − La liberalizzazione degli scambi e degli investimenti non può che portare dei vantaggi per questo il mio voto è favorevole. Le opportunita' che offre un mercato aperto sono nettamente maggiori e giovano soprattutto a quei paesi che hanno eliminato i dazi doganali e le barriere non tariffarie, limiti che non permettono alle imprese europee un libero commercio con mercati stranieri, che indubbiamente porterebbe a un vantaggio non da poco, incrementando la domanda di beni e anche la ricchezza comune. In un momento del genere l'economia mondiale ha bisogno di supportarsi e di collaborare, per far sì che la ripresa possa essere il più veloce possibile.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση ιδίας πρωτοβουλίας. Οι μη δασμολογικοί φραγμοί, οι οποίοι εμφανίζονται με πολλές μορφές (δασμοί αντιντάμπινγκ, χειραγώγηση των συναλλαγματικών ισοτιμιών, μέθοδοι αποτίμησης των εισαγωγών, τελωνειακές επιβαρύνσεις, κτλ), είναι τεχνικοί, πολύπλοκοι αλλά και ευαίσθητοι από πολιτική και κοινωνική άποψη, διότι ορισμένα μέτρα εφαρμόζονται από τις κυβερνήσεις προς όφελος του δημοσίου συμφέροντος. Οπωσδήποτε, ωστόσο, ορισμένοι ΜΦΔ ασκούν περιοριστική επίδραση στις ικανότητες των ευρωπαϊκών επιχειρήσεων να διεισδύουν στις ξένες αγορές. Η νέα εμπορική πολιτική της ΕΕ στο πλαίσιο της Στρατηγικής για την "Ευρώπη 2020" οφείλει επομένως να είναι περισσότερο εξωστρεφής, ώστε, όπου είναι εφικτό, η Επιτροπή να έρθει σε συμφωνία με τους κυριότερους εμπορικούς εταίρους της ΕΕ για την άρση ενδεχόμενων περιοριστικών και προστατευτικών ρυθμίσεων που προκαλούν εμπορικές στρεβλώσεις.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. A medida mais sensata para encontrar o justo equilíbrio entre os parceiros comerciais é a existência de um mercado aberto, mas compensado com determinadas exceções que protejam determinados setores sensíveis da economia de cada parceiro para lhe permitir ajustar-se progressivamente e preparar-se para a concorrência global antes da sua abertura real. Por considerar que esta legislação acompanha este objetivo votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Onorevole colleghi, premesso che un commercio aperto ed equo sia il modo migliore per assicurare e mantenere un regime di parità di condizioni per le imprese europee che operano a livello internazionale, quello delle barriere non tariffarie rappresenta una forma di restrizione commerciali all'importazione. Occorre, dunque, che la Commissione agisca in modo proattivo, mirato a eliminare, o quantomeno ridurre, l'impatto restrittivo che le barriere non tariffarie hanno sulla capacità delle imprese europee di accedere ai mercati stranieri. Convenendo con la totalità degli emendamenti presentati con la seguente relazione, esprimo il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A União Europeia encontra-se, sob um duplo prisma, comprometida com um projeto de ordenação económica apoiado na liberalização das trocas: trata-se, primeiro, de uma finalidade do mercado interno, e, segundo, é algo abarcado pela regulação oferecida pela Organização Mundial do Comércio, a que a UE está associada. Qualquer que seja a posição de fundo que se venha a adotar a este propósito, é seguro que, dentro de lassos limites, um sistema de livre intermediação nas trocas se traduz naquilo a que se vem designando de jogo de soma positiva: ou seja, ambos os Estados, ou grupos de Estados, que sacrificam uma orientação mais protecionista, acabam por lucrar mais em conjunto do que individualmente. Justifica-se, neste contexto, a diminuição das barreiras não pautais, ou seja, de vias sub-reptícias de introduzir limitações ao comércio internacional, como sejam os subsídios à exportação, direitos anti-dumping, manipulações da taxa de câmbio, etc., isto é, de barreiras que não seguem a via formal de introdução de uma pauta aduaneira. À luz do exposto, justifica-se uma ação política tendente à abolição paulatina destes instrumentos, sem prejuízo de se consagrarem mormente para setores mais frágeis da economia, regimes de exceção. Sob este prisma, votei em sentido favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Si è votata oggi durante la seduta plenaria di Strasburgo la relazione dell'onorevole Sturdy relativa alla riduzione ed eliminazione degli ostacoli tariffari e regolamentari ingiustificati, applicati dai partner strategici dell'UE, agli scambi e agli investimenti.

È stato ritenuto opportuno che l'Unione europea, che detiene la competenza esclusiva in materia di commercio e investimenti, affronti la questione delle barriere non tariffarie, nel quadro della strategia Europa 2020, riunendo, da un lato, un approccio diplomatico da perseguire in stretta collaborazione con il servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e, dall'altro, un dialogo normativo rafforzato con i partner commerciali dell'UE, al fine di porre le barriere non tariffarie al centro dei negoziati internazionali.

È stato inoltre auspicato che anche l'OMC e la Commissione si impegnino congiuntamente per affermare i vantaggi della liberalizzazione commerciale così che l'Unione europea possa godere appieno delle opportunità messe a disposizione da un mercato aperto, compensando nel contempo le possibili esternalità negative di una liberalizzazione diffusa, mediante mutui accordi con i partner commerciali relativamente a determinate eccezioni transitorie

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Abstention. The rapporteur has acknowledged that his main position was to fight protectionism in all its forms. He believes that open and fair trade is the best way to ensure and maintain a level playing field for European businesses competing at the global level. He maintains that he has always been a strong supporter of the multilateral trading system, and defends the rules established within the WTO framework as the best means to ensure equitable treatment for all global trading partners. We Greens agree on some important points of the proposal. However, we would have preferred to vote down some of the recitals (G, L, M, N and O). We tried and we failed. So, in the end we have abstained.

 
  
MPphoto
 
 

  Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − Sono favorevole al testo di relazione che definisce le barriere tariffarie tutte quelle restrizioni commerciali, esclusi i dazi, che limitano le importazioni. Tali misure possono influenzare il prezzo della merce sia in modo diretto, ad esempio le sovvenzioni all'esportazione o il rimborso dei dazi, sia in modo indiretto come le licenze di importazione o i contingentamenti all'importazione.

Il tema delle barriere non tariffarie è riconosciuto nel testo di relazione come tecnico e politicamente sensibile, tali misure infatti sono attuate dai governi secondo i principi di interesse pubblico. Ritengo necessario trovare il giusto equilibrio fra aperture commerciali e chiusura temporanea del mercato mediante l'istituzione di eccezioni transitorie attraverso accordi reciproci con i partner commerciali.

 
  
MPphoto
 
 

  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – Pour la première fois cette année, la Commission européenne a fait le bilan des barrières au commerce et aux investissements que nos entreprises rencontrent sur les marchés des pays tiers. Cette initiative, que je salue, va permettre de mieux lutter contre ces obstacles et donc d'aider à ouvrir de nouveaux marchés. Le rapport du Parlement européen qui porte sur ce bilan propose des solutions complémentaires, dont deux me semblent particulièrement intéressantes. D'abord, celle de tenir à jour un inventaire de ces barrières, que les entreprises pourraient consulter pour mieux s'armer avant de pénétrer un marché. Ensuite, celle de mettre en place un mécanisme d'alerte rapide se basant sur l'expertise et la connaissance du terrain des délégations de l'Union et des ambassades et consulats à l'étranger. Ces deux solutions peuvent être rapidement mises en œuvre sans engendrer de nouveaux frais. C'est pourquoi je les ai soutenues lors du vote.

 
  
MPphoto
 
 

  Matteo Salvini (EFD), per iscritto. − Il mio voto è favorevole a questa relazione. Il relatore e la commissione INTA hanno fatto un buon lavoro. È giusto, comunque, sottolineare che alcuni Stati alzano barriere per proteggere legittimamente la propria economia e i propri consumatori. Certo, al testo manca una riflessione importante ed è quella per cui sarebbe il caso che anche l'Europa cominciasse a proteggere il proprio tessuto produttivo, anziché limitarsi solo a chiedere l'abbassamento dei dazi e l'eliminazione delle barriere non tariffarie. A mio avviso, una vera politica commerciale non si deve limitare solo a questo e deve, prima di tutto, guardare agli interessi delle piccole e medie imprese europee.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − I produttori europei spesso hanno difficoltà a entrare e a essere competitivi nei mercati orientali, soprattutto nei settori dell'automobile, dell'aviazione e dell'aeronautica. È necessario quindi rimuovere gli ostacoli agli scambi e agli investimenti in modo da creare un mercato equo e aperto.

I negoziati bilaterali e multilaterali danno l'opportunità di rafforzare la cooperazione in materia di regolamentazione con i principali partner commerciali dell'UE nel quadro dei dialoghi ad alto livello. Questi strumenti dovrebbero essere utilizzati sempre più per promuovere l'equivalenza e la convergenza delle norme internazionali in tutti i settori, compresi gli appalti pubblici. Con questo voto si sottolinea l'importanza di ridurre l'impatto restrittivo che le barriere non tariffarie hanno sulla capacità delle imprese europee di accedere ai mercati stranieri.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O sistema de comércio multilateral assume-se como o quadro mais adequado para regulamentar e promover um comércio aberto e justo, assim como garantir o desenvolvimento de regras de comércio mundial que sejam justas e equitativas entre países. No entanto, as empresas europeias têm sérias dificuldades em se estabelecer em alguns mercados, nomeadamente na China, Brasil e Argentina, onde são adotadas medidas restritivas ao comércio de produtos europeus. Voto favoravelmente o presente relatório devido ao facto de entender que se deve suprimir ou reduzir as barreiras não pautais face aos países europeus, melhorar a cooperação internacional em matéria regulamentar, estimular o investimento direto estrangeiro da economia europeia em mercados-chave e criar um ambiente estável e atrativo para os investidores europeus no estrangeiro. Por fim, entendo que a Comissão Europeia deverá envidar todos os esforços no sentido de elaborar um inventário completo e atualizado das barreiras fundamentais com que as empresas europeias se deparam.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Rezoluţia Parlamentului referitoare la obstacolele din calea comerțului și a investițiilor, deoarece consider că eliminarea sau reducerea obstacolelor netarifare nejustificate și a altor obstacole de reglementare aplicate de țările reprezentând principalii parteneri strategici ai UE, pe calea dialogului de reglementare, ar trebui să constituie una dintre prioritățile noii politici comerciale a UE. Invităm Comisia să abordeze aceste aspecte în toate acordurile comerciale multilaterale și bilaterale, în special în acordurile de liber schimb, și să asigure faptul că obstacolele netarifare beneficiază cel puțin de o atenție similară celei acordate în prezent eliminării tarifelor în cadrul tuturor forurilor de reglementare adecvate, în special în cadrul negocierilor sale cu economiile industrializate și emergente.

Consider că ar trebui să se acorde prioritatea cuvenită obstacolelor în calea comerțului și a investițiilor care afectează sectoarele europene de servicii, printre altele tehnologia informaţiilor și telecomunicațiile, serviciile financiare, serviciile din domeniul construcțiilor, comerțul cu amănuntul și distribuția. Solicităm Comisiei ca, în ceea ce privește materiile prime, să urmărească o strategie trans-sectorială, cuprinzătoare și durabilă, astfel încât restricțiile și taxele la exportul de materii prime aplicate de unele ţări să nu afecteze dezvoltarea economică globală şi îndeplinirea obiectivelor strategiei „Europa 2020”.

 
  
MPphoto
 
 

  Derek Vaughan (S&D), in writing. − European businesses competing at a global level should not be hindered by non-tariff barriers (NTBs), which can hamper free access to partner countries' markets. The Commission needs to act to reduce the negative impact of unjustified NTBs, which are a barrier to trade. The EU needs to examine its trade measures in order to make sure that trade is made as open and free as possible. Trade policy should be a priority for the EU 2020 strategy and I echo calls for the Commission to address problems with the existing WTO Agreement on Technical Barriers to Trade. I support the view that an early warning system be set up to identify NTBs that pose risks to trade.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté contre ce rapport qui chante les louanges du dogme ultralibéral: "supprimons toutes les entraves aux échanges mondiaux (ce sont ici les barrières non tarifaires qui sont en cause) et le commerce apportera prospérité à tous ceux qui en font leur religion". Il va sans dire qu'en pleine crise économique, alors que chaque jour apporte son lot de nouveaux chômeurs et d'exclus, ce texte est une provocation faisant fi de l'aggravation des inégalités sociales et des questions environnementales. Je refuse cette fuite en avant libre-échangiste, sans règles et sans morale. Les échanges ne sont pas qu'une question de commerce et de profits. Ils doivent permettre une circulation des individus, des idées et des biens, en tenant compte de chaque pays et de chaque population, et se mettre au service de la construction de nouvelles solidarités.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Unterschiedliche Handelshemmnisse haben im Laufe der Jahre den internationalen Markt stark behindert. Ein besonders heikles Thema sind nichttarifäre Handelshemmnisse, da diese Maßnahmen häufig von Regierungen im sogenannten öffentlichen Interesse vorgesehen werden, was jedoch auch eine gewisse Missbrauchsgefahr (Protektionismus unter dem Deckmantel legitimer politischer Ziele) mit sich bringt. Freihandelsabkommen zwischen der EU und Drittstaaten, eine periodische Überprüfung des WTO-Abkommens, ein gemeinsames Engagement von Kommission und EAD mit EU-Handelspartnern sowie die Einrichtung eines Frühwarnmechanismus sind geeignete Maßnahmen, um nichttarifäre Handelshemmnisse zu identifizieren und zu beseitigen bzw. zu reduzieren. Ich habe zugestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Ho espresso il mio supporto al testo presentato dal collega onorevole Sturdy che analizza le misure restrittive per il commercio internazionale adottate negli ultimi anni dai maggiori partner internazionali dell'Unione.

Senza dubbio si può affermare che i vantaggi della liberalizzazione commerciale sono maggiormente evidenti in quei Paesi che hanno eliminato i dazi doganali e le barriere non tariffarie, sfruttando al massimo le opportunità offerte dal "mercato aperto". Trovare il giusto equilibrio tra apertura commerciale e chiusure temporanee del mercato è, in sostanza, l'obiettivo che i negoziatori commerciali UE dovrebbero ricercare alla vigilia di ogni importante negoziato commerciale, specie per ciò che concerne gli accordi di libero scambio.

 
Pravno obvestilo - Varstvo osebnih podatkov