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Postup : 2011/2148(INI)
Průběh na zasedání
Stadia projednávání dokumentu : A7-0431/2011

Předložené texty :

A7-0431/2011

Rozpravy :

PV 19/01/2012 - 4
CRE 19/01/2012 - 4

Hlasování :

PV 19/01/2012 - 10.12
Vysvětlení hlasování
Vysvětlení hlasování

Přijaté texty :

P7_TA(2012)0013

Doslovný záznam ze zasedání
Čtvrtek, 19. ledna 2012 - Štrasburk

4. Kosmická strategie Evropské unie (krátké přednesení)
Videozáznamy vystoupení
Zápis
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  El Presidente. − El siguiente punto es el informe de Aldo Patriciello, en nombre de la Comisión de Industria, Investigación y Energía, sobre una estrategia espacial de la Unión Europea al servicio del ciudadano (2011/2148(INI)) (A7-0431/2011).

 
  
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  Aldo Patriciello, relatore. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, lo spazio è divenuto ormai un argomento di stringente attualità. Lo dimostrano il profondo interesse mediatico verso il lancio dei primi due satelliti di Galileo che hanno preso il volo il 21 ottobre scorso dalla base europea di Kourou, rappresentando il primo passo verso il raggiungimento di un'indipendenza dell'Unione europea nella navigazione satellitare.

Il conseguimento di questo ambizioso traguardo è in gran parte merito della spinta propulsiva fornita dall'articolo 189 del trattato di Lisbona, che in modo chiaro ed inequivocabile attribuisce all'Unione europea la responsabilità di coordinare e consolidare le politiche e i programmi spaziali nazionali mediante un approccio comune in grado di favorire il progresso scientifico, tecnico e la competitività industriale.

Un obiettivo, quello fissato dal trattato, che riconosce l'importanza dello spazio e dei servizi che esso genera per i cittadini comunitari in ambito sociale, economico e strategico considerandolo funzionale affinché l'Unione europea possa concorrere nella scena mondiale con i propri competitors. Il trattato dunque fornisce una base autorevole finalizzata al raggiungimento di obiettivi ambiziosi per i quali le Istituzioni europee devono predisporre risorse adeguate e strumenti legislativi congrui.

A tal riguardo, ho avuto l'onore di lavorare nei mesi scorsi nell'ambito della commissione ITRE all'elaborazione del progetto di relazione sulla strategia spaziale dell'Unione europea al servizio dei cittadini. Mi auguro che la versione finale del testo possa rispecchiare in modo forte gli ambiziosi propositi che abbiamo inteso includere nella relazione.

Mi riferisco soprattutto alla disparità di trattamento che è emersa tra i due programmi strategici della politica spaziale europea, Galileo e GMES. In effetti, pur condividendo fermamente l'importanza finora data dalla Commissione a Galileo, uno dei pilastri della politica spaziale europea, reputo che, alla luce degli investimenti finora sostenuti – ben 3,5 miliardi di euro – e della strategicità del programma, anche GMES meriti parità di trattamento sia economico sia strategico.

Sono convinto che solo valorizzando sinergicamente entrambi i programmi si possa garantire indipendenza tecnologica e politica al nostro continente apportando ingenti benefici economici e sociali ai cittadini europei. È per tale ragione che nella relazione licenziata dalla commissione ITRE, che voteremo a breve, ho espresso il mio convinto rammarico circa la decisione della Commissione di non includere il finanziamento di GMES nel quadro finanziario pluriennale 2014-2020, consapevole che la mancanza di un piano finanziario di sostegno economico rischia di rendere inutili i cospicui investimenti realizzati fino ad oggi.

Altro aspetto rilevante da chiarire è la strategia che la Commissione intenderà portare avanti circa gli aspetti gestionali dei programmi Galileo e GMES al fine di razionalizzare la struttura organizzativa ed avere un quadro preciso dei costi di mantenimento.

Nella relazione abbiamo inteso inoltre evidenziare la necessità che l'Europa si doti di una propria indipendenza in materia di accesso allo spazio e che gli accordi commerciali fatti con i paesi terzi siano basati sul rapporto di perfetta reciprocità, evitando situazioni di dipendenza da fornitori extraeuropei per quanto concerne alcune tecnologie chiave come i lanciatori. Questi ultimi, insieme alla creazione di un sistema europeo di sorveglianza e dell'ambiente spaziale e al rafforzamento delle attività di ricerca, sono gli elementi chiave di un testo ambizioso che speriamo possa dare quelle risposte che i cittadini europei si attendono.

Per essere lungimirante la politica spaziale europea non può prescindere dal sostegno all'industria. In un momento come quello attuale di profonda crisi economica appare quantomai necessario che l'Unione supporti economicamente il comparto produttivo spaziale al fine di mantenere inalterata la competitività del nostro continente in un sistema globale sempre più concorrenziale.

Solo se forniremo all'industria europea delle prospettive reali tangibili potremo pretendere che questa stessa investa in risorse umane, in tecnologie complesse di lungo periodo. Solo se l'industria europea manterrà la propria leadership nel know-how spaziale il nostro continente potrà rimanere protagonista in questo settore nevralgico.

È in tale direzione che, in qualità di rapporteur della politica spaziale europea, ho inteso procedere, con l'auspicio che un convinto voto del Parlamento possa dare forza ad un testo che, in linea con l'articolo 189 del nuovo trattato, garantisca lo sviluppo scientifico e tecnologico in un settore la cui crescita sostenibile è condizione imprescindibile per l'Unione.

 
  
 

Procedimiento de solicitud incidental de uso de la palabra («catch the eye»)

 
  
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  Artur Zasada (PPE). - Panie Przewodniczący! Bardzo często nie zdajemy sobie sprawy, że działalność kosmiczna oraz usługi i produkty kosmiczne są kluczowe dla wzrostu gospodarczego i rozwoju naszych społeczeństw. Moim zdaniem największym beneficjentem technologii kosmicznych będzie sektor lotniczy. Programy Galileo i EGNOS pełnią zasadniczą rolę w tworzeniu single european sky oraz w dalszym rozwoju bezpiecznego zarządzania ruchem lotniczym nad Europą.

Jestem przekonany również, że technologie kosmiczne przyczynią się do zwiększenia bezpieczeństwa w transporcie drogowym i morskim, przede wszystkim w kontekście kontroli ruchu drogowego, systemów pobierania opłat za użytkowanie dróg, eCall i systemów śledzenia obiektów w czasie rzeczywistym.

Na zakończenie krótka uwaga: w ciągu dotychczasowych siedmiu spotkań Rada ds. Przestrzeni Kosmicznej tylko raz odniosła się do kwestii transportowych. W związku z tym chciałbym zaapelować do jej członków o większe zainteresowanie tą kwestią podczas... (Przewodniczący odebrał mówcy głos.)

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D). - Uniunea Europeană trebuie să investească pentru a asigura garantarea accesului european la spaţiul şi la infrastructurile orbitale. Subliniez importanţa intensificării cooperării industriale în domeniul politicii spaţiale, cu ţările terţe şi în special cu SUA, Japonia, Rusia, China, India, Brazilia, Argentina, Chile, precum şi cu statele din Africa şi Orientul Mijlociu. Subliniez importanţa unei strategii pentru cercetare şi inovare în domeniul politicii spaţiale, care să asigure progresul tehnologic, dezvoltarea industrială şi competitivitatea Uniunii şi să creeze locuri de muncă pe teritoriul Uniunii. Solicităm Comisiei să sprijine întreprinderile mici şi mijlocii pentru a obţine mai uşor acces la finanţarea europeană destinată inovării în domeniul aplicaţiilor şi serviciilor GNSS, în special în baza programelor-cadru de cercetare. Sistemul EGNOS ar trebui să acopere întreg teritoriul Uniunii în vederea consolidării pieţei comune, şi subliniez necesitatea extinderii acestuia în sudul, estul şi sud-estul Europei. (Vorbitorul a fost întrerupt)

 
  
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  Jaroslav Paška (EFD). - Aktivity Európskej únie v oblasti využívania kozmického priestoru sa sústreďujú najmä na projekty Galileo a európsky program monitorovania Zeme.

Najmä od programu Galileo by sme mohli v najbližšom čase očakávať, že začne poskytovať európskej verejnosti svoje prvé počiatočné služby. Od roku 2014 by malo byť napríklad spustené aj testovanie služby ochrany života tohto systému. Vzhľadom na to, že systém sa buduje ako interoperabilný a už s oboma dvoma prevádzkovanými systémami GPS a Lonas, bude možné sa s jeho prevádzkou zapojiť aj do medzinárodnej spolupráce programov globálnych navigačných systémov. Vzhľadom na to, že služby oblasti kozmického priestoru sa rýchlo rozrastajú a systém Galileo poskytuje isté výhody v porovnaní s konkurenčnými systémami, je možné očakávať, že nám nadchádzajúcom období prinesie primeraný sociálny a hospodársky úžitok. Pred Komisiou však ostáva ešte odpoveď na otázku ďalšieho prevádzkovania, financovania európskeho programu monitorovania Zeme od roku 2014, ktorá nie je doposiaľ vyriešená. Preto očakávam, že nás ... (príhovor pána poslanca bol prerušený)

 
  
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  Andrew Henry William Brons (NI). - Mr President, political states that want to demonstrate that they have come of age plan achievements that are both monumental and symbolic. Spain achieved unity under Christian rulers in 1492, and within a year sent Christopher Columbus on a historic quest to discover a western route to the East and, of course, discovered the New World, the existence of which Donald Rumsfeld – had he been around – might have said we did not know that we did not know about.

The Commission is quite right to point out that great enterprises bring in their wake consequential benefits: new products, new knowledge, riches and inspiration for innovation, as well as a few detriments, of course. However, the real motivation is to confer authority and legitimacy on a political entity that might otherwise falter.

In the words of the Commission, ‘space serves to cement the EU’s position as a major player on the international stage and contributes to the Union’s economic and political independence’. For the EU’s independence, read our slavery.

 
  
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  Petru Constantin Luhan (PPE). - În cadrul subcomisiei SEDE discutăm foarte intensiv în ceea ce priveşte strategia spaţială, în special referitor la politica de securitate şi apărare.

Uniunea Europeană ar trebui să se situeze în avangarda sectorului spaţial, jucând un rol strategic pe scena internaţională.

Pentru aceasta consider ca fiind foarte esenţiale:

- în primul rând, intensificarea cooperării industriale în domeniul politicii spaţiale şi cu ţările terţe; avem nevoie de Statele Unite ale Americii, avem nevoie de Japonia, China, India şi alte ţări cu o putere şi cu o însemnătate deosebită în acest domeniu;

- apoi avem nevoie de atragerea unui volum mai mare de capital din sectorul privat, pentru programul european de observare a Pământului GMES; acest lucru până în momentul de faţă nu s-a reuşit;

- nu în ultimul rând, avem nevoie de continuarea investiţiilor în finalizarea sistemului Galileo. Ar fi o greşeală să renunţăm în acest moment la acest sistem pe care l-am început şi care promite să aibă un mare succes.

 
  
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  Vittorio Prodi (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, Commissario Tajani, queste sono vere infrastrutture europee indispensabili per la realizzazione delle politiche europee.

GMES specificatamente per la sicurezza e l'ambiente e la gestione delle politiche di mitigazione, del riscaldamento globale e di revisione di eventi meteorologici estremi. Questo deve essere incluso nel bilancio pluriennale dell'Unione europea. Se questo non è possibile, può essere però l'occasione per introdurre i project bond che hanno anche una funzione anticongiunturale. Non ho alcun dubbio che questo sia un investimento nel nostro futuro e che si ripagherà in pochissimi anni. Andiamo avanti su questa strada, Commissario.

 
  
 

Fin del procedimiento de solicitud incidental de uso de la palabra

(«catch the eye»)

 
  
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  Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione. − Signor Presidente, onorevoli deputati, considero la politica per lo spazio una priorità del mio mandato di Commissario sia per quanto riguarda i servizi che potranno essere resi e che già si cominciano a rendere ai cittadini della nostra Unione, sia perché considero il settore dell'industria e delle imprese – perché sono migliaia le piccole e medie imprese che operano in questo settore – al centro di quella che chiamo la terza rivoluzione industriale, cioè quella politica industriale che può permettere all'Europa di puntare su crescita e sviluppo basati sul mercato interno e quindi l'economia reale.

Bene, risultati concreti sono stati ottenuti, on. Patriciello la ringrazio per il lavoro che ha svolto insieme ai suoi colleghi e ringrazio l'intero Parlamento, l'on. Prodi per il sostegno forte alla politica della Commissione. Ci troviamo in perfetta sintonia quando chiediamo una politica spaziale veramente competitiva per la nostra Unione europea.

Dicevo, risultati importanti in questi ultimi mesi sono stati ottenuti. Egnos comincia ad essere operativo. Abbiamo lanciato a ottobre da Kourou nella Guyana francese i primi due satelliti operativi di Galileo. Il giorno stesso del lancio ho aperto la procedura per l'acquisto di otto nuovi satelliti e il 1° febbraio annuncerò i risultati della gara di appalto per l'acquisto di altri satelliti di Galileo. Ecco, questa tempistica, il rispetto delle previsioni ha permesso di risparmiare circa 500 milioni di euro rispetto alle previsioni fatte all'inizio del 2011, anche di fronte al gruppo interistituzionale, anche di fronte a questo Parlamento nel documento sulla politica spaziale che abbiamo presentato.

Bene, Galileo va avanti, è mia intenzione rendere operativi i servizi di Galileo entro la fine del 2014 ed avere il sistema completo con trenta satelliti, cercando di risparmiare il più possibile e rispettando i tempi entro la fine del 2020.

Signor Presidente, onorevoli parlamentari, per l'implementazione di Galileo nella proposta di prospettive finanziarie che abbiamo presentato al Parlamento e al Consiglio, noi prevediamo investimenti di circa 7 miliardi di euro. Questo per l'implementazione, circa 1 miliardo e qualche cosa per il lancio di tutti i satelliti e il resto per la manutenzione e la piena implementazione dei servizi, tenendo conto che il risparmio sarà, una volta che Galileo diventerà operativo, di circa 90 miliardi di euro.

Ho recepito anche il messaggio dell'on. Patriciello per quanto riguarda GMES. La Commissione ha adottato una comunicazione, ha fatto una proposta, noi crediamo che si debba andare avanti per quanto riguarda GMES, però abbiamo proposto di istituire un fondo di finanziamento ad hoc al di fuori del bilancio comunitario, ma nell'ambito dell'Unione, cioè attraverso un accordo specifico tra i 27 Stati membri.

Ho affrontato quest'argomento anche in occasione dell'ultimo Consiglio Spazio, ne ho parlato al Consiglio Competitività. Perché abbiamo fatto questa proposta? Perché sappiamo qual è la situazione del bilancio. La Commissione europea e questo Parlamento avrebbero voluto scelte più ambiziose da parte degli Stati membri per quanto riguarda il bilancio, ma purtroppo la risposta non è stata quella che noi ci attendevamo e quella che noi speravamo.

Siamo arrivati ad una conclusione che purtroppo ci costringe a non poter includere tutte le azioni che noi vogliamo realizzare tra il 2014 e il 2020 all'interno del bilancio dell'Unione. Ecco perché, al di là del convincimento dell'importanza di GMES nel quadro di una politica spaziale europea – il GMES, voglio ricordarlo, ci permette anche di rafforzare i nostri collegamenti internazionali.

Sono reduce dalla firma di alcuni accordi con paesi dell'America latina per quanto riguarda la politica dello spazio. Abbiamo lavorato durante la Presidenza belga molto con l'Unione africana e stiamo continuando a lavorare molto con l'Unione africana per quanto riguarda la politica dello spazio, per quanto riguarda GMES, per quanto riguarda l'osservazione della terra.

Però, per come stanno le cose, ci sono dei problemi legati al bilancio. Da qui, la scelta della Commissione. Devo dire che crediamo talmente tanto nella politica spaziale europea che nelle prospettive finanziarie abbiamo deciso, nel grande pacchetto di 80 miliardi di euro destinati alla ricerca e all'innovazione, di investire non poco per la ricerca e lo sviluppo nel settore dello spazio. Quindi un valore aggiunto che noi vogliamo dare a tutta la politica spaziale.

Ecco, noi abbiamo bisogno del vostro appoggio per questa strategia e mi pare che gli interventi che sono seguiti alla relazione dell'on. Patriciello vanno tutti in questa direzione e credo che la cooperazione tra Parlamento europeo e Commissione per quanto riguarda la politica spaziale nelle prossime settimane, nei prossimi mesi e nei prossimi anni sarà sempre forte e credo potremo puntare tutti verso i medesimi obiettivi.

 
  
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  El Presidente. − Con esto se cierra este punto.

La votación tendrá lugar hoy, a las 12.00 horas.

Declaraciones por escrito (artículo 149 del Reglamento)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. A política espacial europeia pretende melhorar a vida quotidiana dos cidadãos europeus, fomentar o potencial de inovação, apoiar os progressos científicos e criar emprego qualificado, daí que assuma um papel importante na Estratégia 2020. E tem hoje desafios pela frente: executar os projetos emblemáticos, cooperar e competir internacionalmente e potenciar a atual relevância económica dos serviços que se prestam no domínio da radionavegação. E, para tal, importa aproveitar todo o potencial dos territórios da UE e os investimentos já realizados.

Neste sentido, gostava de salientar a utilidade da Estação de Satélites da Ilha de Santa Maria nos Açores, que desenvolve atividades relacionadas com a monitorização dos oceanos ou o acompanhamento de missões espaciais, como a Galileo. A UE deve estar atenta à centralidade atlântica das ilhas açorianas e à forma como esta deve ser potenciada, nomeadamente recebendo novas valências. Destaco também a utilidade de se criarem clusters espaciais. Não só contribuem para os objetivos da UE que citei, como também para a promoção da economia local, através do recrutamento de mão-de-obra altamente qualificada ou das necessárias parcerias com empresas locais, como tem acontecido nos Açores. É mais uma oportunidade para alavancar os indicadores de convergência com a UE, particularmente nas regiões ultraperiféricas.

 
  
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  Jiří Havel (S&D), písemně. Evropský kosmický program s projektem Galileo pro satelitní navigaci v čele dosáhl v minulém roce značných úspěchů. Totéž platí pro projekt GMES, který monitoruje klimatické změny a bezpečnostní hrozby. Mezi ty nejvýznamnější úspěchy patří především vyslání dvou satelitů v rámci programu Galileo do vesmíru. Přitom zdaleka nejde jen o drahý rozmar vědců. Oba projekty mají praktické využití v řadě oblastí, jako je zemědělství, doprava, ochrana životního prostředí a samozřejmě národní bezpečnost. Co víc, služby navazující na tyto programy mají obrovský ekonomický potenciál a vytváří nová pracovní místa. Jen evropský kosmický průmysl měl v minulém roce obrat 5,4 miliardy eur a zaměstnal na 31 000 pracovníků. Tak jako ostatní výzkumné programy, i ten vesmírný však ohrožují rozpočtové škrty. Omezením těchto projektů by se EU vzdala mnoha příležitostí k ekonomickému růstu zejména v budoucnu, a proto bych chtěl podpořit adekvátní financování kosmického programu ve víceletém finančním rámci.

 
  
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  Eija-Riitta Korhola (PPE), kirjallinen. Arvoisa puhemies, Euroopan avaruusstrategian tulee palvella sekä taloutta että perustutkimusta. Siksi on keskeistä, että GALILEOn tyylisten lippulaivaprojektien kunnialla toteuttamisen ohella panostetaan riittävästi perustutkimukseen, sillä se on kiistaton investointi tulevaisuuteen.

Euroopan arvoille ja arvovallalle ei sovi jättäytyä tieteen vapaamatkustajaksi. Avaruustutkimus on ihmiskunnan ehkä jopa velvollisuutenakin pidettävä etuoikeus ottaa selvää asuttamastaan maailmankaikkeudesta, ja Euroopan on näytettävä asiassa esimerkkiä. On kuitenkin selvää, että tutkimukseen sijoitetun rahan tulee korreloida tutkimuksen tieteelle tuoman lisäarvon kanssa. Tämän vuoksi projektien kustannustehokkuus tulee pitää mielessä, minkä lisäksi kansainvälisestä yhteistyöstä ja työnjaosta on sovittava muiden varteenotettavien tahojen kanssa.

Itsenäisen satelliittipaikannusjärjestelmän turvallisuuspoliittista tärkeyttä ei voi liiaksi korostaa. Rajavartio-, kriisinhallinta-, sotilas- ja katastrofiavustusjoukoille on välttämätöntä saada sijaintitiedot maailmanpoliittisesta tilanteesta riippumatta. Naton ja erityisesti Yhdysvaltojen kanssa sovellettavaa GPS-yhteistyötä tulee kuitenkin jatkaa hyvässä hengessä pitäen mahdollisuudet avoinna järjestelmien osittaiseen yhteensovittamiseen. Euroopalla on erinomaiset lähtökohdat avaruustutkimukselle: koulutettu väestö, laukaisupaikka lähellä päiväntasaajaa sekä vahva arvopohja. Siltä vain puuttuu, kuten monessa muussakin suhteessa, riittävä ennakkoluulottomuus ja oma-aloitteisuus olla ansaitsemassaan asemassa maailman mittakaavassa.

 
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