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Procedura : 2011/0137(COD)
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Teksty złożone :

A7-0046/2012

Debaty :

PV 02/07/2012 - 19
CRE 02/07/2012 - 19

Głosowanie :

PV 03/07/2012 - 6.7
CRE 03/07/2012 - 6.7
Wyjaśnienia do głosowania
Wyjaśnienia do głosowania

Teksty przyjęte :

P7_TA(2012)0272

Pełne sprawozdanie z obrad
Wtorek, 3 lipca 2012 r. - Strasburg

7. Wyjaśnienia dotyczące sposobu głosowania
zapis wideo wystąpień
Protokół
 

Dichiarazioni di voto orali

 
  
  

Relazione: François Alfonsi (A7-0219/2012)

 
  
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  Guido Milana (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, è la quarta volta che mi succede di fare una dichiarazione di voto, del resto molto rare, in queste condizioni. La relazione approvata oggi del collega Alfonsi è di particolare importanza soprattutto per l'Adriatico nel nostro paese. La strategia sulle macroregioni è una strategia che ha un peso rilevante nella pianificazione europea e ha un peso altrettanto importante negli atti di implementazione.

Credo che le strategie regionali – anche per il settore del quale personalmente mi occupo, che è quello della pesca, che non trova in questa relazione lo spazio dovuto ma non ne abbassa l'importanza – nella fase di riforma delle politiche della pesca saranno estremamente importanti per l'implementazione di queste regole. Del resto, i limiti del Mediterraneo sono noti, i limiti sia nella gestione che nell'implementazione di alcune politiche spesso compromettono le ampie strategie dell'Europa. Credo che in questa confusione non si possa dire altro.

 
  
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  Ramona Nicole Mănescu (ALDE). - Am votat în favoarea raportului privind evoluţia strategiilor macroregionale ale Uniunii, deoarece vizează deschiderea unui nou domeniu pentru politica de coeziune în Europa, cu un obiectiv foarte clar: dezvoltarea teritorială. Ştim că strategiile macroregionale trebuie să se bazeze pe guvernanţa pe mai multe niveluri, care, în felul acesta, implică nivelul local şi regional încă din etapa pre-legislativă.

Se aşteaptă ca atât Comisia Europeană, cât şi Consiliul să sprijine mai departe demersul întreprins pentru bazinul Dunării, care trebuie să facă obiectul unei evaluări periodice şi să beneficieze de mijloacele financiare adecvate. Nu în ultimul rând, susţin ideea ca atât Comisia, cât şi statele membre să aibă în vedere un proces de reflecţie şi de consultare pentru viitoarele strategii macroregionale, pentru a ne asigura că acestea vor genera cu adevărat valoare adăugată semnificativă în Europa.

 
  
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  Roberta Angelilli (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la macroregione come modalità di cooperazione è utile, anche perché rafforza la coerenza e il coordinamento delle azioni, razionalizza l'impiego di risorse finanziarie e valorizza il ruolo degli enti locali, coinvolgendo in modo ampio la società civile.

Un esempio: la macroregione adriatica-ionica coinvolge otto paesi europei ed extra-UE, ha il valore aggiunto di prestare attenzione verso i Balcani occidentali e di agevolare l'ingresso nell'Unione europea di Stati interessati dalle procedure di preadesione e costituisce un'opportunità di promozione dei territori e un'accelerazione del percorso di integrazione europea. Il riconoscimento da parte dell'Unione europea della strategia macroregionale per l'area adriatico-ionica è una preziosa occasione per un percorso di condivisione delle politiche e per richiamare l'attenzione dell'Europa sul suo versante sud-est.

 
  
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  Marina Yannakoudakis (ECR). - Mr President, the EU has a strategy for the Baltic, a strategy for the Danube and now this report calls for a strategy for the Mediterranean. Soon there will not be a single European body of water without its own strategy. The economies of the Mediterranean from Cyprus to Portugal are in trouble, but are we fools if we believe another strategy will solve the problem? EU regional funding is simply another layer of bureaucracy which is preventing, not promoting, growth in the economy. EU funds are about compliance, not performance, and many regions, including those in the Mediterranean, have been failing to deliver results year after year. And what does the Commission want to do? It wants to increase the budget for regional funds by 8%. There is no value added in this and the main strategy should be to realise the full potential of the single market.

 
  
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  Salvatore Caronna (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho sostenuto questa relazione e mi complimento ancora una volta con il collega Alfonsi, perché ritengo che attraverso lo strumento della strategia macroregionale si possa creare un valore aggiunto per l'intera Europa, per questo è importante proseguire su questa strada, a precise condizioni però.

Le strategie macro regionali devono svilupparsi intorno a un'area geografica definita, con caratteristiche omogenee e specifiche. Oltre a questo è fondamentale che vi sia funzionalità e volontarietà tra i vari soggetti nello sviluppare il processo di integrazione, in sostanza l'approccio regionale deve orientare le realtà territoriali verso un'integrazione a un livello superiore, per affrontare e vincere le sfide che in caso contrario, cioè senza cooperazione, non sarebbero in grado di affrontare.

Per quello che riguarda l'area del Mediterraneo, considero importante che nella relazione si sia pensato a una strategia del Mediterraneo dell'ovest e una dedicata ai bacini dell'est, vale a dire il mare Adriatico e Ionico. In particolare, per quello che riguarda l'Adriatico e Ionico siano già ora a un livello di coordinamento molto avanzato. Per questo credo che la Commissione e il Consiglio debbano dare seguito a questa importante relazione.

 
  
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  Alfredo Antoniozzi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la Commissione europea ha finanziato ad oggi programmi come il MED 2007-2013 e il programma ENPI per la cooperazione transfrontaliera nel bacino marittimo del Mediterraneo.

Penso sia necessario, giungendo alla fine del ciclo di programmazione finanziaria 2007-2013, chiedere alla Commissione l'avvio di una profonda riflessione di un processo di concertazione per la definizione delle future strategie macroregionali. Devono ancora essere individuate le zone prioritarie, l'indirizzo degli aiuti futuri, e bisogna fare ciò tenendo conto delle esigenze di rafforzamento della cooperazione già esistente, con particolare attenzione alle aree europee appartenenti a Stati membri diversi tuttavia condividenti lo stesso territorio.

Ho sostenuto la proposta del collega poiché considero lo spazio Mediterraneo un insieme coerente, un unico bacino culturale e ambientale dove poter condividere priorità comuni come le produzioni agricole, le energie rinnovabili e il turismo.

 
  
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  Julie Girling (ECR). - Mr President, I voted against this report on the evolution of EU macro-regional strategies, with particular reference to the Mediterranean. Not because I have any particular problem with the Mediterranean and those countries working together if they should wish, but I fundamentally object to being required to make decisions based on an attempted evaluation where insufficient evidence is provided.

I oppose the report’s suggestion that regions should be forced to use some of their structural funds to fund any macro-regional strategy. This should most definitely be a decision left to Member States. If joint work between Member States and joint funding is appropriate, then good. Go ahead. But they should make that decision bilaterally.

 
  
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  Salvatore Iacolino (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, non v'è dubbio che una relazione sull'evoluzione delle strategie macroregionali sia di grande rilievo, perché l'orizzonte di riferimento non è certamente soltanto l'Africa, ma sono i continenti che si affacciano tutti quanti in un'area così cruciale.

Un'area che ha bisogno di risorse, ha bisogno di infrastrutture, ha bisogno di partenariato e di cooperazione, attraverso una politica di integrazione che deve ulteriormente svilupparsi alla luce di ciò che è accaduto nell'area frontaliera al sud Europa, la cosiddetta Primavera araba con tutti gli innegabili sforzi autentici di libertà che non sempre sono sfociati in tutto quello che noi avremmo voluto.

Stabilità duratura invece ci vuole anche attraverso un maggior partenariato dei giovani: Erasmus e Leonardo da Vinci in un'ottica euromediterranea danno un'opportunità in più di crescita a quelle realtà e danno la possibilità a tanti giovani di sviluppare lavoro in quei territori.

 
  
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  Francesco De Angelis (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, con l'emergere delle prime due strategie macroregionali dell'Unione europea nelle regioni del mar Baltico e del Danubio, questa dimensione di sviluppo ha attirato un interesse sempre maggiore. Una strategia macroregionale consente una migliore cooperazione tra i diversi strumenti di intervento a disposizione dell'Unione europea, al di là degli stanziamenti destinati alla politica di coesione.

Credo che in questa direzione le regioni del bacino del Mediterraneo che condividono un medesimo ambiente naturale e una medesima realtà storica e culturale abbiano tutto l'interesse a cooperare: il sud dell'Europa è ricco di grandi potenzialità che potrebbero essere sfruttate al meglio con il coordinamento e la visione di insieme che la definizione di una strategia macroregionale favorisce, mi riferisco in particolare modo al progetto di una macroregione adriatico-ionica.

 
  
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  Adam Bielan (ECR). - Panie Przewodniczący! Działający z powodzeniem makroregion Morza Bałtyckiego i strategia na rzecz tego regionu przynosi wymierne korzyści całej Unii. Dzieje się tak za sprawą współdziałania partnerów na szczeblu zarówno krajowym, jak i regionalnym oraz lokalnym, które pozwala na precyzyjne określenie priorytetów i skuteczne ich wdrażanie. Współpraca stwarza szereg możliwości w zakresie polityki spójności sprzyjającej również działaniom na obszarze usług i pracy. Tak konstruowana strategia niejednokrotnie pozwoliła zwiększyć komplementarność inwestycji, stymulując przez to rozwój makroregionu. Podobnie w krajach basenu Morza Śródziemnego istnieją ogromne możliwości, których wykorzystanie, ze względu na rozległość obszaru, wymaga jednak skoordynowanej polityki wszystkich zaangażowanych stron. Dynamika rozwoju takiego makroregionu stanowić może doskonałą siłę napędową europejskiej gospodarki.

Popierając rezolucję, opowiadam się za uwzględnieniem strategii makroregionalnych w procesie planowania budżetowego. Szczególnie istotne wydają się tutaj działania nieobjęte polityką spójności, jak współpraca z państwami trzecimi. Wykorzystując doświadczenia makroregionu bałtyckiego, uzyskamy recepturę rozwoju podobnych inicjatyw.

 
  
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  Iva Zanicchi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'area mediterranea da sempre svolge un ruolo geopolitico di primaria importanza nella storia europea. L'ultimo esempio, la Primavera araba, ha evidenziato il potenziale strategico dei legami sociopolitici tra le due sponde del Mediterraneo. Per questo motivo considero giusto sostenere l'attuazione di una strategia macroregionale nel bacino del Mediterraneo, per affrontare al meglio le sfide comuni e favorire lo sviluppo e l'integrazione tra i popoli. Pur ritenendo che le strategie macroregionali abbiano bisogno di un migliore allineamento dei finanziamenti e di un uso più efficiente delle risorse esistenti, è infatti innegabile che queste rappresentino uno strumento fondamentale per la politica di coesione europea.

 
  
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  Marco Scurria (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore sulla relazione sulle strategie macroregionali soprattutto in prospettiva mediterranea. Le macroregioni hanno dato buona prova di sé, ed è per tale motivo che in un momento storico come questo è necessario dare un grande sviluppo anche al Mediterraneo. Il Mediterraneo può diventare il luogo dove contemporaneamente cultura, istruzione, formazione, turismo, commercio, tutela ambientale, trasporto, pesca, possono diventare elementi per il decollo di quest'area, proprio in corrispondenza della conseguente Primavera araba.

Il turismo porta ricchezza assieme al commercio, l'istruzione porta la democrazia e la formazione del lavoro, perché la cultura con i suoi artisti ci spiega come ci siamo uniti, e ci dà la prospettiva di quello che potremmo essere. Per tutto questo il Mediterraneo è importante, anche e soprattutto per tutte le altre aree dell'Europa e del Medio Oriente in genere.

 
  
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  Monica Luisa Macovei (PPE). - Susţin această rezoluţie. Aplicarea unei strategii macroregionale bine gândite oferă mai multe beneficii, inclusiv investiţii coordonate, o implicare sporită a mecanismelor de intervenţie ale Uniunii. Elaborarea strategiilor macroregionale trebuie să se bazeze pe consultări, care să definească problemele de pe teren.

Susţin definirea unei foi de parcurs pentru macroregiunile europene şi cred că finanţarea trebuie să provină din componenta de cooperare teritorială a politicii de coeziune. Desigur, trebuie să ne asigurăm în acelaşi timp că banii nu se pierd prin fraudă şi corupţie. Doresc ca strategiile de succes care au fost folosite în spaţiul macroregiunii Baltice şi care sunt acum elaborate pentru Mediterană, să fie puse în aplicare şi în macroregiunea Dunării, care include şi ţara mea, România.

 
  
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  Seán Kelly (PPE). - A Uachtaráin, bhí áthas orm tacú leis an tuarascáil seo chomh maith. Luíonn sé le réasún go mbeadh comhoibriú idir réigiúin má coinníollacha eatarthu.

Mr President, my esteemed colleague, Ms Yannakoudakis, expressed her disapproval at the fact that there is a Baltic strategy, a Danube strategy and now a Mediterranean strategy. I am sorry to disappoint her, but we hope to have an Atlantic strategy soon as well.

For me it makes sense, because if there are shared synergies then there should be shared policies. This way we can coordinate better and get better results for our people, particularly in relation to the sea, and not just in terms of fishing. We are also looking at the potential of marine energy – which is very important – and the growth of marine tourism, which is a great opportunity for us to get out of the economic crisis and to grow jobs, etc., within the European Union.

 
  
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  Giancarlo Scottà (EFD). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la relazione che abbiamo votato oggi intende proporre la creazione di un sistema di lavoro e di servizi comuni per le aree marittime, montuose e lacustri della zona mediterranea, con il coinvolgimento dei governi nazionali ma soprattutto quelli delle regioni locali.

Con questo progetto si riaccende l'ideale politico di un'Europa delle regioni, come era originariamente nella visione di Europa dei padri fondatori. A sottolineare l'importanza delle macroregioni sottolineo e porto alla vostra attenzione un'iniziativa nata grazie anche al contributo e alle idee dei rappresentanti del mio partito, un accordo firmato il 29 giugno scorso a San Gallo, in Svizzera: il patto per la realizzazione della macroregione alpina tra gli appartenenti a Francia, Italia, Svizzera, Austria e Germania. All'incontro hanno partecipato i vertici delle tre regioni del Nord Italia Veneto, Lombardia e Piemonte.

Auspico che questa iniziativa approdi presto anche in quest'Aula per far evolvere l'Europa verso una vera e reale Europa dei popoli e delle regioni, unica soluzione per sconfiggere questa crisi finanziaria e per valorizzare i nostri territori e i loro straordinari prodotti di qualità, per far ripartire l'economia in maniera concreta e applicare al 100% il principio di sussidiarietà. Per questo motivo ho votato positivamente alla relazione del collega François Alfonsi.

 
  
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  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE). - Balsavau už šitą pranešimą ir šiame kontekste norėčiau pasidžiaugti Baltijos jūros strategijos sėkme, kurios idėja prieš keletą metų būtent gimė šitame Europos Parlamente, ir kuri, nepaisant trijų „ne“, sugebėjo pateisinti lūkesčius. Ir šiandien ši strategija yra vienas iš tų pavyzdžių, kaip galima makroregioninėje plotmėje sėkmingai bendradarbiauti. Tokių strategijų sėkmė pagrįsta pirmiausia pačių subjektų iniciatyva, poreikiu glaudžiau bendradarbiauti suinteresuotų Europos Sąjungos šalių tarpe. Pagrindinis bendras tikslas yra didinti Europos Sąjungos augimą ir konkurencingumą, gilinti vidinę Europos Sąjungos rinką. Kalbant apie Baltijos jūros strategiją, šiame etape, kai yra aiškiai apibrėžtos prioritetinės sritys, nustatyti poreikiai bei konkretūs projektai, reiktų, kad Komisija parengtų rekomenduojamų Europos Sąjungos programų sąrašą bei naujoje daugiametėje programoje atitinkamai numatytų, į kurias programas bus galima pretenduoti. Manau, kad Europos Sąjungos makroregioninių strategijų koordinatorei būtų naudingas konsoliduojantis, koordinaciją ir matomumą užtikrinantis veiksnys. Ir norėčiau pabrėžti, kad šitos makroregioninės strategijos nėra reikalavimas gauti daugiau pinigų, tai yra geresnės tarpusavio koordinacijos reikalavimas ir poreikis.

 
  
  

Raccomandazione per la seconda lettura: Debora Serracchiani (A7-0196/2012)

 
  
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  Carlo Fidanza (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, con l'accordo raggiunto con il Consiglio sono stati ottenuti miglioramenti significativi, penso all'istituzione di regolatori nazionali forti e indipendenti a garanzia di un accesso equo e non discriminatorio al mercato, uno dei punti cardine della rifusione, alla durata minima quinquennale dei contratti tra Stato membro e gestore dell'infrastruttura, che permetterà quindi di pianificare meglio gli investimenti a lungo termine, alla massima attenzione al tema della sicurezza, sia sul lato della manutenzione del materiale rotabile, con un'importante distinzione tra manutenzione leggera e pesante, sia sul lato dell'adeguamento tecnologico per la sicurezza delle infrastrutture e dei treni (si pensi in particolar modo all'ERTMS).

Insomma, un bilancio positivo nel complesso, rimane tuttavia aperto un punto fondamentale per il completamento del mercato unico ferroviario, cioè l'apertura del traffico ferroviario passeggeri nazionale. Auspico che la Commissione mantenga l'impegno che ha preso pochi mesi fa e che si arrivi entro la fine dell'anno a una nuova proposta in tal senso da parte della Commissione.

 
  
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  Iva Zanicchi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, dopo lunghi e difficili negoziati si è giunti a un accordo che assicura all'infrastruttura ferroviaria europea il giusto equilibrio tra la trasparenza finanziaria e la necessaria flessibilità per garantire investimenti adeguati. In particolare, la durata minima di cinque anni per il contratto tra uno Stato membro e il gestore della rete garantisce quei piani d'investimento a medio e a lungo termine che sono fondamentali nel settore ferroviario. Avrei però ritenuto utile inserire misure relative all'apertura del mercato nazionale passeggeri per completare il mercato unico europeo e non penalizzare le imprese che già operano in mercati aperti.

 
  
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  Hubert Pirker (PPE). - Herr Präsident! Ich bin davon überzeugt, dass wir mit der Schaffung eines einheitlichen europäischen Eisenbahnraums Folgendes erreichen: zum Ersten einen besseren Service für die Kunden, zum Zweiten eine optimale Nutzung der europäischen Korridore, aber auch eine Erhöhung der Wettbewerbsfähigkeit der Bahn. Dazu brauchen wir allerdings eine starke Regulierungsbehörde, die für einen größeren Wettbewerb sorgt und rasche Entscheidungen trifft. Dafür brauchen wir eine Marktöffnung für den nationalen Personenschienenverkehr, und dafür brauchen wir vor allem auch eine technische Harmonisierung im Bereich der Stromversorgung, der Sicherheitseinrichtungen und der Spurweiten. Insgesamt ist das ein sehr positiver Bericht, den ich gern unterstütze.

 
  
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  Roberta Angelilli (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, concordo con la collega Serracchiani, garantire trasparenza finanziaria e separazione tra i conti delle imprese di trasporto ferroviario e quelle dei gestori delle reti ferroviarie, e poi liberalizzazione dei servizi ferroviari per un mercato realmente aperto e competitivo con maggiori e migliori servizi per il trasporto di merci e passeggeri.

Il sistema ferroviario non è ancora all'altezza di altri mezzi di trasporto, anche perché molti Stati hanno trascurato il finanziamento delle ferrovie. Consideriamo che il trasporto merci su strada è aumentato fino al 45,9%, con incremento del traffico e ovviamente anche degli incidenti stradali. Vero è che i camion possono attraversare le frontiere senza difficoltà, mentre i treni incontrano ostacoli tecnici e giuridici da rimuovere. In conclusione, è opportuno garantire un equo e non discriminatorio accesso al mercato, pianificando investimenti per rimodernare e creare infrastrutture e servizi di qualità.

 
  
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  Peter Jahr (PPE). - Herr Präsident! Auch ich habe dem vorliegenden Bericht zugestimmt, weil es logisch ist, dass zu einem gemeinsamen Binnenmarkt auch eine Eisenbahnreform gehört. Ich möchte nur noch zwei Anmerkungen machen. Zum einen ist es selbstverständlich wichtig, dass man die nationalen Regulierungsbehörden miteinander vernetzt und dass auch eine europäische Regulierungsbehörde entsteht. Ich möchte nur zu bedenken geben, dass es nicht so aussehen muss, dass wir dann extra neue Behörden einrichten, sondern wir können ganz einfach bestehende Behörden besser miteinander vernetzen. Denn Behörden haben wir genug.

Zum Zweiten möchte ich noch auf Folgendes hinweisen – das hat meine Vorrednerin auch schon betont: Wir sollten es ernst nehmen mit dem gemeinsamen Binnenmarkt, und wir sollten es auch damit ernst nehmen, dass die Eisenbahn grenzüberschreitend zwischen den Mitgliedstaaten verkehren darf. Und wir sollten endlich daran gehen, Scheinhindernisse abzubauen. Meist werden technische Normen ins Feld geführt, und die Eisenbahn – und damit auch die Güter und die Bürgerinnen und Bürger – kann nicht so frei verkehren, wie es ihr eigentlich zusteht.

 
  
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  Alfredo Antoniozzi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la creazione di uno spazio ferroviario europeo unico rappresenta un'importante opportunità per sostenere il rilancio dell'economia e rendere il mercato interno più competitivo.

La compresenza di vari sistemi ferroviari nazionali ostacola questo processo: numerose barriere legislative rallentano lo sviluppo del settore e limitano la competitività del trasporto ferroviario. Dobbiamo creare norme trasparenti per l'accesso ai servizi ferroviari e ai servizi di linea quali gli scali merci, i centri di manutenzione e le aree di composizione dei treni. La proposta della collega va in questa direzione, per questo vi ho dato il mio sostegno.

Il Consiglio richiede tempi troppo lunghi per l'implementazione di questa nuova direttiva, addirittura fino a 36 mesi. Di conseguenza mi unisco alla richiesta di sollecito presentata dalla relatrice, affinché venga fissato un termine di 12 mesi per il recepimento dell'intera direttiva.

 
  
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  Charles Tannock (ECR). - Mr President, I voted in favour of the proposal on a single European railway area. It seems to be quite apposite to consolidate existing directives on European rail policy while moving towards a necessary further liberalisation.

Current international services in Europe are still often run by complex joint ventures formed for this purpose and requiring unnecessary expenses and delays. A free market in rail services will surely be a boon to the European traveller and haulier. A gradualist model of strengthening national independent rail regulators, with a view to the establishment of a pan-European regulator, is the right approach. I must also say, as a London MEP, that my constituents are eager to see Deutsche Bahn run their ICE 3 through the Channel Tunnel, ferrying passengers from London to Cologne and Frankfurt. They have been disappointed at the bureaucratic delay to this project.

I am a great supporter of the rail sector and of new infrastructure building, such as the new High Speed 2 set to be constructed in the UK. Anything that can be done at European level to establish proper funding models and set high standards on issues like noise emissions is very welcome.

 
  
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  Paul Murphy (GUE/NGL). - Mr President, the recast of the railway package represents a further step towards the full liberalisation of European railways. I stand with European rail workers in opposing this, because it is all about developing the railways into a nice profitable treat for the private sector to gobble up. It runs against the interests of both workers and consumers.

The so-called rail maintenance facility, for instance, will lead to further privatisation and outsourcing of maintenance in many EU countries. This will lead to further redundancies and further attacks on workers’ wages and conditions. But it will also be a serious threat to safety, as the pressure to keep profits high overshadows any concern for safety. Nevertheless, the EU has been spearheading this drive like an oncoming train, disregarding all legitimate opposition. This is something that the activists of the ‘No TAV’ movement in Italy know about all too well. Thousands upon thousands of people in the Val di Susa have opposed the destruction of their beautiful valley solely in the interests of profits with no benefit for the people in the area. Their movement has been met with massive oppression. One year ago, two thousand policemen attacked a peaceful protest camp, injuring many people. There have been many other incidences of repression since.

 
  
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  David Campbell Bannerman (ECR). - Mr President, I voted against this report as I find the notion of a single European railway area a ridiculous, unnecessary and unwelcome intrusion into domestic affairs. There is no need for Fritz the Tank Engine or for a single EU Fat Controller for our railways.

It is true that international, rather than regional, agreements are valuable for air and maritime transport, as are single market measures for rail suppliers. But the United Kingdom is a large island with only one rail connection with continental Europe and it has no road connections at all. So for road and rail it does not work.

I think this proposal does nothing but confuse priorities and drive up costs. In East Anglia, my constituency, hard-pressed rail users do not stand on platforms demanding a single European railway area. They need better services, less crowding and reasonable ticket prices. This is a silly single rail area proposal and it should not be allowed. It should not leave the station.

 
  
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  Daniel Hannan (ECR). - Mr President, it may outside the portals of this institution strike people as odd, given what is happening, that we are devoting all this time to discussing a single European railway area, but then again there is, I think, an appropriateness in this topic, both literally and figuratively; literally because it is precisely such harmonisation, such uniformity, such micromanagement that led Europe to its present discontent, and figuratively because the train is the ultimate European metaphor.

When the euro was launched we were forever being told that we would miss the train and that this was a terrible danger, and we can now see exactly where the train that we missed has ended up. It is hurtling out of control under its own momentum: bailout-and-borrow, bailout-and-borrow, bailout-and-borrow. As we look, we can see that there is still theoretically time to throw the switches. You could still deflect it on to a different course. You could allow an orderly dismantling of the eurozone and countries to export their way back into the market, but the terrible grisly truth is dawning on us is that there is no one in the engine. It is out of control and it is going to hit the buffers and, when it does, the shockwaves will be felt around the world.

 
  
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  Syed Kamall (ECR). - Mr President, I have to say, having listened to the previous colleagues, that this should have been a priority in the first place.

We should have been looking at completing the single market rather than focusing on trying to complete a eurozone without actually getting it right in the first place. Having one currency, 17 different spending decisions, and one set of interest rates was a project that was always going to get into trouble: it would either be derailed or actually hit the buffers. That is what we were going to find with that project.

What we are finding with the single European railway area is a drive towards more competition, and this is what we want to see. We want to see more competition so that passengers benefit from this; they can have a choice of carrier. We should also encourage open-access carriers as much as possible, so that we do not see monopolies of carriers on the same piece of track.

It is interesting when we look at this that we are asking for more competition in a single market. Yet when it comes to the eurozone, we are saying no competition when it comes to currencies because if you have a market you have to have the same currency. We have to get the message right.

 
  
  

Relazione: Silvia-Adriana Ţicău (A7-0195/2012)

 
  
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  Carlo Fidanza (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, il testo approvato oggi rappresenta una buona base di partenza per proseguire i negoziati con il Consiglio. Sono convinto che questo strumento innovativo contribuirà al miglioramento della sicurezza stradale, delle condizioni di lavoro dei conducenti e della concorrenza nel settore.

Sono particolarmente soddisfatto per quanto riguarda l'emendamento che ho presentato a nome del gruppo PPE in merito alla corresponsabilità. Ritengo infatti che tutti i soggetti della filiera del trasporto, e non soltanto le società di autotrasporto e i loro conducenti debbano poter essere considerati responsabili in caso di infrazione al regolamento in questione.

Il testo prevede inoltre l'equipaggiamento di tachigrafi intelligenti entro il 2020 su tutti i veicoli, vecchi e nuovi. Sicuramente questa previsione comporterà uno sforzo importante per l'industria del settore, ma è altrettanto importante rimanere ambiziosi e sostituire gradualmente con il tachigrafo digitale anche quei vettori che utilizzano il tachigrafo analogico.

Un ultimo punto critico credo che sia rappresentato da una definizione di "daily working period". Ritengo che non sia coerente con altre definizioni fornite nella legislazione esistente e in particolar modo con riferimento ai periodi di riposo o di pausa del conducente, che rimarrebbero così parte del tempo di lavoro con questa definizione.

 
  
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  Hubert Pirker (PPE). - Herr Präsident! Ich bin überzeugt davon, dass wir mit dem intelligenten Fahrtenschreiber ein Mehr an Sicherheit erreichen werden und ein Weniger an Bürokratie und Verwaltungskosten. Ein Mehr an Sicherheit deshalb, weil die Lenkzeiten eingehalten werden und das auch aus der Ferne kontrolliert werden kann, und weil wir damit die Unfälle zweifelsohne reduzieren werden können; und ein Mehr an Sicherheit, weil er dazu beitragen wird, Diebstähle zu verhindern oder Lkw-Züge wieder aufzufinden, weil er die Standortinformation gibt. Ich bin auch überzeugt davon, dass es weniger Bürokratie und Verwaltungskosten geben wird, weil es eben die externe Kontrollmöglichkeit gibt und damit kein Stopp für die Lkw-Züge notwendig ist, dann nämlich, wenn die Vorschriften tatsächlich eingehalten werden.

Ich freue mich sehr darüber, dass es Ausnahmen geben wird, und zwar aus Praktikabilitätsgründen, nämlich dass Handwerker im Umkreis von 100 Kilometern von der Fahrtenschreiberpflicht ausgenommen sein werden, und ebenso dass Baustellentransporte mit Materialzu- und -ablieferungen ausgenommen sind. Das ist eine praktikable Lösung im Interesse der Bauwirtschaft. Ich habe daher für den Bericht gestimmt.

 
  
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  Iva Zanicchi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, è dalla fine degli anni Sessanta che in Europa si legifera per migliorare la situazione stradale e le condizioni di lavoro degli autotrasportatori. La situazione negli ultimi anni è però drasticamente peggiorata, con un sempre maggiore aumento di imprese che violano le normative vigenti. In particolare, il mancato rispetto dei periodi minimi di riposo e dei tempi massimi di guida comportano l'affaticamento dei conducenti e l'aumento potenziale dei rischi per la sicurezza stradale.

Ho pertanto espresso il mio voto favorevole al testo della collega poiché ritengo possa migliorare l'attuazione delle norme sociali e garantire una concorrenza leale tra le imprese di trasporto.

 
  
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  Jim Higgins (PPE). - Mr President, I want to pay a special tribute to Ms Silvia Ţicău and her staff, including Elena Podariu, together with the secretariat, especially Elvira Ramírez Pineda, who have worked so hard behind the scenes to ensure that we put this report before plenary today. I have pleasure in voting for it.

There were two problems. The first is in relation to the social rules that have been breached. According to data provided by the Commission, on average 9% of the controlled vehicles are found breaching the social rules. Roughly a quarter of them are found breaching the tachograph regulations in particular. Secondly, on average, at any one point in time, around 45 000 vehicles are in breach of EU tachograph rules. Non-respect of the minimum breaks, rest periods and the maximum driving times can lead to fatigue for drivers and cause a potential risk to road safety. Heavy goods vehicles are potentially lethal weapons.

Finally, professional drivers and transport companies operate in a highly fragmented market and a fiercely competitive environment. What we need to do is tighten up. That is exactly what this tachograph report does today.

 
  
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  Julie Girling (ECR). - Mr President, I voted against this report on recording equipment in road transport with particular reference to tachographs. I know how important tachographs are. I think we can all agree that they have road safety benefits and transport operators use them without complaint these days.

New technology should of course be embraced, particularly when it is aimed at combating fraud. But I cannot agree with the suggestions in this report that extra expenses should be imposed on European transport operators by agreeing to mandatory introduction of new technology without a clear cost-benefit analysis, and by that I do not mean an analysis of people not complying. I mean an analysis of the results of people not complying, which seem to be significantly missing. I am particularly concerned about the extra cost to transport operators of the requirement to retrofit into vehicles new technology by 2020, which seems to be an unnecessary expense and one which will disadvantage many in the transport sector.

 
  
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  Peter Jahr (PPE). - Herr Präsident! Ich habe lange mit mir gerungen, wie ich über diesen Antrag abstimmen soll, habe mich dann aber letztendlich der Stimme enthalten, weil ich einerseits das Ansinnen verstehe, dass Fahrer sich an Lenk- und Ruhezeiten halten sollen. Ich bin mir auch dessen bewusst, dass es EU-weit passieren muss und dass es nicht zu einer Wettbewerbsverzerrung kommen darf.

Aber die andere Seite läuft bei mir unter dem Stichwort Verhältnismäßigkeit und Praxistauglichkeit. Alles, was wir tun, muss auch verhältnismäßig sein, und wir dürfen die regionale Wirtschaft, die kleinteilige Wirtschaft, die kleinen Mittelständler, die wir an sich unterstützen wollen, nicht ständig mit neuen Auflagen belästigen und an ihrer Arbeit hindern. Und genau diese zweite Seite ist aus meiner Sicht in diesem Bericht viel zu kurz gekommen. Es geht ganz einfach darum, dass die Transportunternehmer, die im regionalen Verkehr tätig sind, auch geschützt werden. Die brauchen keinen Fahrtenschreiber, die brauchen keinen Nachweis, die wollen ganz einfach etwas unternehmen. Und das sollen sie auch in Zukunft tun können, damit sie weiterhin Arbeitsplätze sichern.

 
  
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  Alfredo Antoniozzi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, il tachigrafo digitale, migliorando il controllo uniforme dei tempi di guida e di riposo, potrebbe svolgere un ruolo essenziale nel garantire il corretto funzionamento del mercato interno dell'autotrasporto, con grandi vantaggi per la sicurezza stradale.

Recentemente è emerso dai vari rapporti delle forze dell'ordine di alcuni Stati membri un aumento nel numero di frodi su questo apparecchio e di conseguenza urgeva una modifica del vigente regolamento. Secondo la Commissione l'aumento dei costi previsto per l'acquisto di un nuovo tachigrafo ammonterebbe a circa cinque euro per vettura, un costo irrilevante a fronte dei potenziali vantaggi che ne potrebbero risultare.

Ho dato il mio voto favorevole alla proposta della collega poiché ritengo che il tachigrafo e i dispositivi di localizzazione satellitare degli automezzi debbano essere sincronizzati al fine di ottenere servizi più efficienti e più affidabili. La possibilità di trasmettere anche a distanza i dati del tachigrafo consentirà inoltre un migliore controllo e aumenterà notevolmente la sicurezza sulle strade.

 
  
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  Charles Tannock (ECR). - Mr President, I voted against the proposal on recording equipment, namely tachographs, in road transport. I am concerned that this proposal violates the principle of national subsidarity. I am in broad agreement with the Commission’s goals in formulating the policy generally, especially the attempt to reduce the administrative burden of manual checks, and indeed the safety principles on which previous directives and regulations are based.

While in general I am unafraid of surveillance measures, this proposal raises serious privacy concerns that are surely best dealt with at national level. The prospect of a remote surveillance organ for the whole of the EU, accountable only to the EU institutions, is a step too far in my view. The Commission’s assurances on data protection are also insufficient, and – as has been pointed out – fraud is an increasing problem. I appreciate that in the field of road transport, some European harmonisation is necessary. However, complete harmonisation goes far too far.

Another pressing concern is the requirement to retrofit vehicles by 2020. This will be very expensive and will be an additional burden on a road haulage industry already suffering in the current economic crisis.

 
  
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  Diane Dodds (NI). - Mr President, when I speak to road hauliers in my own constituency, they tell me two things. Firstly, the economic situation has left their business on edge and they are often working simply to cover costs. Secondly, they are weighed down by levels of bureaucracy and red tape. Many have genuine concerns for the viability and sustainability of their business.

Hauliers are responsible people and this Parliament should treat them as such. Yet some of what is suggested here seems to treat them with mistrust. The intrusive level of monitoring with the proposal for satellite tracking of vehicles is something I cannot agree with.

I also oppose the merging of tachograph records and driving licences. Furthermore, by seeking to bring more vehicles into the remit of these requirements, we would close small businesses, and therefore weight thresholds should not be altered.

We ought to be working to ensure our haulage industry survives these difficult times, not to add to their costs and regulation just because we can.

 
  
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  Seán Kelly (PPE). - A Uachtaráin, ba mhaith liom an rapóirtéir, Silvia Ţicău, Uasal a mholadh i dtús as ucht na dea-oibre a rinne sí agus mo chomhghleacaí féin go háirithe, an Caestóir Séamus ó hUiginn, a rinne an-jab ar son mo ghrúpa. Gan dabht ar bith, tá níos mó daoine ag taisteal trasna na hEorpa ná riamh agus tá níos mó earraí á iompar. Dá bhrí sin, tá géarghá le rialacha comónta trasna na hEorpa. Cabhraíonn na tacagraif leis seo. Tháinig siad isteach i 1970 agus bhí orainn iad a leasú i 1985 de bharr tacagraf analógach agus anois tá na tacagraif chliste againn agus beidh siad ar na feithiclí go léir le cúnamh Dé faoi 2020. Ach chun iad a chur i bhfeidhm i gceart, chaithfí traenáil cheart a dhéanamh ar na hoifigigh a bheidh i gceannas ar na rialacha seo a chur i bhfeidhm agus caithfear é sin a dhéanamh gan cur leis an rómhaorlathas atá timpeall na hEorpa ar fad. Má éiríonn linn é sin a dhéanamh, cabhróidh sé go mór sa chás seo agus le sábháilteacht ar na bóithre.

 
  
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  Martin Kastler (PPE). - Herr Präsident! Ein kleines Dorf im Frankenland ist durch sein gutes Bier bekannt! Dieser Reim zeigt ein kleines Problem auf, das wir uns heute geschaffen haben. Denn wenn diese Brauerei oder der Getränkehändler 107 Kilometer von meinem Wohnort entfernt ist, habe ich keine Chance mehr, dass er mir in Zukunft weiterhin seine Waren anbietet, ohne dass er sich einen neuen Tachografen kaufen muss, ohne dass es neue Bürokratie gibt. Und deshalb habe ich dagegen gestimmt, gegen diese Entschließung heute, denn ich bin der Ansicht, dass wir unseren kleinen und mittelständischen Unternehmern nicht zu viel aufbürden sollen!

Es gab viele Punkte, die wir hineinbekommen haben, die positiv waren. Es war ja geplant, nur 50 Kilometer im Umkreis eines regionalen Anbieters überhaupt anzunehmen. Das war völlig absurd von der Kommission. Somit sind 100 Kilometer ja gerade noch vielleicht machbar. Aber was, wenn es darüber hinausgeht? Also, ich halte es für übertrieben.

Und ein letzter Aspekt: Als Vertreter einer Arbeitnehmerorganisation in der CSU sage ich auch, wir schaffen mit dieser Verordnung eine komplette Kontrolle von Arbeitnehmern. Warum? Weil beispielsweise derjenige, der für den Bau oder für die Getränke für die Brauereien seine Waren anbietet, komplett über GPS den kompletten Arbeitstag kontrolliert wird. Ich halte also auch aus Datenschutzgründen, das, was wir heute beschlossen haben, für höchst fragwürdig und betone nochmals, warum ich dagegen gestimmt habe.

 
  
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  Albert Deß (PPE). - Herr Präsident! Als einer der wenigen hier im Raum, der selbst schon Lkw-Fahrer war, habe ich heute, obwohl mein Kollege Higgins gute Arbeit geleistet hat, trotzdem dagegen gestimmt, und zwar vor allem wegen zwei Punkten. Zum einen, weil das Parlament für Änderungsantrag 134 gestimmt hat, wodurch die Tonnagengrenze der Fahrzeuge von 3,5 Tonnen auf 2,8 Tonnen abgesenkt wurde. Das halte ich für überflüssig, das war nicht notwendig.

Vor allem habe ich am Schluss dagegen gestimmt, weil der Änderungsantrag 129 abgelehnt wurde. Hier war beantragt worden, dass der Radius für Ausnahmegenehmigungen auf 150 Kilometer erweitert wird. Ich komme aus der Oberpfalz. München ist 130 Kilometer weg. Meine Handwerker arbeiten sehr viel in München, die müssen jetzt Fahrtenschreiber einbauen, weil sie in München Arbeit haben. Besonders geärgert hat mich, dass mein einziger Oberpfälzer Kollege Ismail Ertug bei diesen beiden Punkten gegen die Interessen der Oberpfälzer Handwerker gestimmt hat. Ich habe große Hoffnung, dass dies in der zweiten Lesung noch korrigiert werden kann, dass auch die Handwerker in marktfernen Gebieten nicht benachteiligt werden.

 
  
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  Phil Bennion (ALDE). - Mr President, I just want to explain why the ALDE Group could not support this motion, despite the fact that we are very much in favour of the introduction of digital tachographs.

We put forward a lot of amendments to reduce the burden on small businesses, including the one which Mr Deß has just referred to on increasing the exemption area. None of these amendments were passed. We also had some destructive amendments from elsewhere which actually made the burdens greater. Therefore we were unable to support this motion as a whole.

There were also some issues from the Greens – which thankfully were rejected – which would have brought the weight down to 1.5 tonnes. This would have included all farmers’ pick-up trucks. Thankfully that did not go through.

Overall, we are in favour of the digital tachograph but we need to make sure that it is not a great burden on small and medium-sized enterprises. Therefore, we did not support this report.

 
  
  

Relazione: Jürgen Creutzmann (A7-0046/2012)

 
  
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  Jim Higgins (PPE). - Mr President, it is a great pleasure to actually support this draft proposal. I think the six things that it sets out to do are sensible.

It sets out, first of all, to broaden the scope of the existing regulation, which needed to be broadened. Secondly, it seeks to maintain the ability for customs to have control, for the purpose of enforcement of intellectual property rights, in all situations where goods are under supervision. Thirdly, it introduces procedures to have goods which have been abandoned destroyed without having to undergo formal or costly legal proceedings. It simplifies the procedure for dealing with IPR infringing goods sold on the Internet and it sets out very clear rules in respect of actions by both rights-holders and owners of the goods.

Finally, it clarifies the position in respect of goods in transit: customs should only act if it is likely that the goods are destined for the EU market. So the new regulation is good. It provides stronger, clearer and modernised legislation which customs administration can implement as part of their role to help cope with IPR infringements on borders.

 
  
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  Cristiana Muscardini (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale e gli scambi di merce contraffatta a livello mondiale sono una crescente preoccupazione per le ripercussioni economiche per l'industria europea, per i rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori.

Da tempo il Parlamento si sta pronunciando sulla necessità di regolamentare il flusso di merci provenienti da paesi terzi, che senza un controllo doganale efficiente ed armonizzato rischia di essere l'involontario strumento per il traffico di prodotti nocivi per i consumatori e contro la corretta competitività dello spazio commerciale.

Da tempo sto chiedendo che i sistemi doganali siano armonizzati per un'Europa più competitiva, argomento che oggi finalmente è al centro del dibattito politico assieme a quello della determinazione fiscale. Valutiamo positivamente la relazione Creutzmann per semplificare il quadro normativo esistente e rendere più incisiva l'azione di contrasto a fenomeni di concorrenza sleale.

In commissione commercio stiamo lavorando sulla riforma del codice doganale per garantire agli operatori maggiori certezze sulla destinazione delle merci in transito e per agire tempestivamente sulle false dichiarazioni d'origine, problema che sarebbe già stato risolto se il Consiglio avesse approvato il regolamento che questo Parlamento ha approvato nell'ottobre di due anni fa.

 
  
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  Adam Bielan (ECR). - Panie Przewodniczący! Innowacja oraz nieskrępowany rozwój nowych technologii są możliwe w oparciu o poszanowanie praw własności intelektualnej. Ich właściwa ochrona jest niezbędna, aby móc skutecznie rywalizować na rynkach światowych, a produkty europejskie mogły konkurować ze swoimi zagranicznymi odpowiednikami. Już sam koszt, jaki ponoszą przedsiębiorstwa europejskie z powodu piractwa, szacowany na ponad ćwierć biliona euro rocznie, wymaga zdecydowanej reakcji.

Dodatkowo poważne skutki dla ludności może powodować obrót podróbkami artykułów spożywczych, higieny osobistej czy lekarstw. Niedawno zbulwersował nas przypadek użycia soli drogowej w produktach żywnościowych. Sprawozdanie uznaje, że towary podrobione przeznaczone do użytku prywatnego również naruszają prawo. W tym zakresie kluczowe znaczenie ma określenie działań związanych z tzw. małą przesyłką. Wyjaśnienia dotyczące postępowania z podejrzanymi towarami spoza Wspólnoty rodzą nadzieję na skuteczniejszą politykę także przy rozwiązywaniu spornych kwestii na forum WTO. Popieram rezolucję.

 
  
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  Charles Tannock (ECR). - Mr President, I have always supported strengthening the enforcement of intellectual property rights, and I welcome this overdue Commission proposal. My country, the UK, is particularly strong in this area. Tolerating the siphoning off of the profits of European wealth creators and inventors defeats the logic of the single market. I hope that the measures proposed will go some way towards furthering the stalled EU 2020 Strategy. In particular, I am pleased with the prospective new capacities for involved third parties, such as carriers, to receive compensation from lawbreakers.

It is also necessary to increase the legal pressure on copyright violators. Of course, I share the concerns of some Members of this House with regard to generic medicines, but let us not forget the profit motive, on the basis of which most medical advancements are made in Europe by our pharmaceutical companies. My group has previously expressed concerns that additional responsibilities placed on already strained national customs authorities should not be too onerous, so therefore I would hope that any forthcoming amendments will avoid encumbering them more than is necessary.

 
  
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  Seán Kelly (PPE). - A Uachtaráin, mhínigh mo chomhghleacaí Séamus Ó hUiginn, cad atá i gceist leis na moltaí seo agus, dá bhrí sin, cuireann sé ionadh orm gur vótáil 259 Feisire ina choinne cé go raibh 397 Feisire ina bhfabhar. Ach bíodh sin mar atá, bhí áthas orm vótáil leis na vótaí seo.

When one considers that counterfeited goods, piracy, etc. are costing the European Union billions and billions every year, costing us thousands and thousands of jobs and damaging the health and safety of our adults and children, it is quite clear that we need to take firm action, particularly in dealing with IPR, and at border control. It is far easier to deal with this as goods come into the European Union than trying to do it within the European Union on the borders of Member States. For that reason, I welcome the proposals here. The sooner we can put a stop to this terrible injustice, the better for our economy and for our people.

 
  
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  Daniel Hannan (ECR). - Mr President, I consider the issue of intellectual property to be one of the most finely balanced that we have to deal with in this Chamber. It is not as clear as Left or Right; free market or dirigiste; Europhile or Eurosceptic. In all of the areas which come under this broad heading – patenting, trademarking, copyrighting – you have to strike a balance between competition and the rights of creators, and between diversity and property. The more difficult it becomes to define what you mean by property, the harder it is to strike that balance.

I would just say two things. First of all, I am very disappointed that, on the strength of what seems to have been simply a reaction in principle against what was seen as a concession to David Cameron, we have withdrawn the vote that was scheduled to be held tomorrow on the European patent. Secondly, in its current form I think that the ACTA proposal is, on balance, disproportionate and I intend to oppose it.

 
  
  

Relazione: Richard Seeber (A7-0192/2012)

 
  
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  Andrea Zanoni (ALDE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'acqua è vita, l'acqua è un bene comune e prezioso, che abbiamo il dovere e l'interesse di preservare e di gestire in maniera sostenibile per garantire la salvaguardia degli ecosistemi e la sopravvivenza stessa dell'uomo. Questa importante relazione fa il punto sullo stato di attuazione della norma europea sulle acque in attesa del blueprint, il piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee annunciato per questo autunno dalla Commissione.

Sono passati 12 anni dall'entrata in vigore della direttiva sull'acqua, tanto è stato fatto, ma troppo resta ancora da fare, in particolare in molti paesi del sud Europa come l'Italia, che sarà portata davanti alla Corte di giustizia per i ritardi nell'applicazione della direttiva.

Dobbiamo garantire una quantità di acqua sufficiente e buona qualità, considerando che in Europa le risorse idriche sono distribuite in modo disomogeneo e perciò dobbiamo integrare questo tema in tutte le politiche europee. Non è possibile che ben il 70% dell'acqua fornita alla comunità possa essere andata persa a causa delle fughe dovute al cattivo stato di mantenimento delle reti idriche. Dobbiamo raggiungere l'obiettivo di un'economia verde e dotarci di piani idrici stabiliti a livello locale che combattano seriamente sprechi, puntino al risparmio, al riutilizzo e al riciclaggio dell'acqua, sia per le irrigazioni che per le abitazioni private e in tutti vari settori.

 
  
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  Ewald Stadler (NI). - Herr Präsident! Ich habe für diesen Bericht des Kollegen Seeber gestimmt, möchte allerdings dazu sagen, dass dieser Bericht natürlich aufdeckt, dass bei der Umsetzung der Wasser-Rahmenrichtlinie, die bereits seit zwölf Jahren in Kraft ist, einiges säumig ist. Auch das Heimatland des Kollegen Seeber und mein eigenes Heimatland, Österreich, hätte längst die Gebührenhaushalte umstellen müssen. Das geht insbesondere aus den Ziffern 37 und 15 hervor. Ich halte es für einen Anachronismus der Sonderklasse, dass ausgerechnet in seinem eigenen Heimatstaat nach wie vor in der Mehrzahl der Bundesländer die Gebührenhaushalte für Abwasser und für Wasser noch nach der Wohnnutzfläche berechnet werden. Das hat mit wassersparenden Gebührenhaushalten nichts mehr zu tun.

Daher appelliere ich an die Kommission und insbesondere auch an den Kollegen Seeber selbst, dafür zu sorgen, dass auch in Österreich endlich der Intention der Wasser-Rahmenrichtlinie – nämlich die Gebührenhaushalte auf eine wassersparende Bewirtschaftung umzustellen – entsprochen wird. Insoweit begrüße ich diesen Bericht. Ich hoffe, er macht zusätzlichen Druck, dass diese ungerechte Gebührengestaltung, die nebenbei auch natürlich der Wasserverschwendung und der Abwasserproduktion Vorschub leistet, endlich umgestellt wird.

 
  
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  Patrizia Toia (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'acqua è sempre più valutata come un bene comune, cioè una risorsa preziosa per l'intera umanità. È dunque essenziale sviluppare una strategia integrata ed efficiente per un uso oculato di questa risorsa non infinita.

L'azione a livello UE deve fare fronte alle sfide idriche attuali e future del nostro continente, e dunque il piano per la salvaguardia delle risorse idriche che uscirà a novembre è quanto mai essenziale per garantirci – come si diceva – quantità d'acqua sufficienti e di buona qualità per un uso sostenibile ed equo, penso che questo sia un tassello importante della strategia Europa 2020.

L'acqua si lega al cibo, anzi, l'acqua è nel cibo, e una piccola quantità di cibo contiene un'enorme quantità di acqua, una strategia per l'acqua è quindi anche una strategia per la sicurezza alimentare dell'Europa e del mondo. L'acqua può generare guerre, ma l'acqua può essere anche un elemento di sviluppo e di pace, per questo sostengo fortemente la proposta contenuta nella relazione affinché l'1% per esempio delle tariffe dell'acqua sia devoluto a progetti di cooperazione decentrata e a progetti di crescita del mondo. Spero che questa legislazione che già c'è in qualche Stato membro diventi, come una buona pratica che contagia gli altri paesi, legislazione in tutti gli Stati membri dell'Unione europea.

 
  
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  Paolo Bartolozzi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, il lavoro del collega Seeber rappresenta il contributo del Parlamento europeo alla preparazione del piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee, con il quale la Commissione farà il punto rispetto a quanto è stato realizzato in seguito alla direttiva quadro sulle acque, che dal 2000 rappresenta uno dei pilastri portanti delle politiche europee in materia di acqua.

La relazione alla quale abbiamo espresso il nostro voto favorevole fa luce su quelle che sono le sfide da affrontare, le lacune da colmare, in relazione soprattutto all'obiettivo di sostenibilità in termini di buono stato ecologico, chimico e quantitativo, che secondo quanto stabilito dalla stessa direttiva quadro dovrebbe essere raggiunto entro il 2015.

Tra le misure suggerite si trovano l'inclusione del monitoraggio delle questioni legate all'acqua in tutte le aree di politica dell'Unione europea, la messa a punto di un approccio olistico che prenda in esame tutti gli usi dell'acqua e i risvolti degli stessi, la promozione e la difesa dell'efficienza e della sostenibilità nella gestione di questo bene fondamentale nonché il raggiungimento della sicurezza dell'approvvigionamento idrico, a livello non solo regionale ma anche internazionale.

 
  
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  Emer Costello (S&D). - Mr President, I welcome the recognition that water is a public good, that access to water constitutes a fundamental and universal right and that there has to be a strong social dimension to water pricing. I also welcome the emphasis on water conservation in this report which, alarmingly, points out that 70% of water supplied to cities across Europe is lost through leakages. Indeed, in my own constituency, Dublin, around 100 million litres – or 30% per day – is lost through leakages. A European-funded replacement programme throughout our older cities could be part of a stimulus package, and would create much needed employment and replace infrastructure that is over a hundred years old.

As water is a fundamental right, I believe that it is important that water utilities remain in public ownership, and that income from charges levied must be ring-fenced for the upgrading of the infrastructure. Moreover, in order to ensure that the vulnerable and less well-off are protected, there should be a quota for households for basic use before charges are applied. This would be in keeping with the ‘polluter pays principle’.

Finally, I welcome the call to raise awareness of the importance of water conservation among the general public, and I would emphasise the role of local and regional authorities in this matter.

 
  
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  Roberta Angelilli (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'acqua è centrale per ecosistemi e clima, determinante per la crescita e lo sviluppo di molti settori economici. Oggi assistiamo a uno squilibrio degli ecosistemi a causa di un utilizzo indiscriminato dell'acqua, con uno sfruttamento idrico che talvolta supera il 40%, con conseguente stress idrico elevato.

Concordo con il collega Seeber: creare una normativa europea intransigente in materia di acque che sostenga l'economia verde orientata anche sul "chi inquina paga", con sistemi di tariffazione trasparenti ed efficienti, e poi incentivi e investimenti per l'utilizzo di acque reflue trattate, acque grigie, acque pluviali, nonché la messa in opera di un sistema di controllo di qualità sullo stato della rete idrica europea, per evitare che circa il 70% dell'acqua fornita alle città europee vada perso per le fughe della rete.

 
  
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  Julie Girling (ECR). - Mr President, I welcome this report on the implementation of the Water Framework Directive. The results of implementation across Europe are of course varied. I am not one of those in this place who express dismay, disgust or even surprise at this. Member States progress at different rates, in slightly different ways. That is the whole point of it being a directive, so if it were all uniform I would be most surprised. Yes, water is a precious resource; yes, we need to make efficiency gains; yes, we should look at Member States cooperating across their borders.

There is all good stuff in this report, but let us keep it simple. Let us not complicate the issue discussing shale gas and most particularly let us not complicate the issue with amendments on soil directives. As ever, a simple report on implementation was turned into a rambling wish list by Members of the Committee on the Environment Public Health and Food Safety and for this reason I have had to abstain.

 
  
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  Mario Pirillo (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'acqua è un bene pubblico essenziale e vitale, da proteggere attraverso un approccio olistico che ne tuteli e nel razionalizzi l'uso.

Migliorare l'efficienza e la sostenibilità è un obbligo al quale non possiamo sottrarci, anche rispetto alle sfide del cambiamento climatico. L'obiettivo, che ci siamo posti per il 2015, del raggiungimento di un buono stato ecologico e chimico delle acque costituisce la conditio sine qua non della politica ambientale europea e un impegno al quale guardare con rigore.

Occorre rispettare la legislazione dell'Unione europea in materia di acque e introdurre una più rigorosa azione sanzionatoria. In Europa circa il 20% dell'acqua si perde a causa di infrastrutture obsolete, che vanno necessariamente migliorate se vogliamo un efficiente uso delle risorse idriche e una gestione sostenibile dell'acqua, in grado di affrontare i problemi di carenza idrica e siccità.

 
  
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  Paul Murphy (GUE/NGL). - Mr President, an environmental disaster is waiting to happen in Aughanish, County Limerick, Ireland. The Rusal Alumina plant refinery produces alumina powder, in a chemical process which leaves behind toxic waste.

The company and the Irish Government have incredibly classified this as non-hazardous, despite the fact that, when a similar plant had a serious breach in Hungary in 2010, it released highly toxic caustic sludge. Between 20 million and 50 million tonnes of this hazardous waste sit in an area of over 250 acres on the banks of the Shannon estuary in a pond which has never been properly lined. This waste has already become airborne, damaging the health of people in the region and damaging the farmland. If there is a major spillage it would see the water, air, soil and livestock of the area destroyed.

Ordinary farmers in the region are being forced to pay thousands of euros to install new septic tanks at their homes. Yet we have the biggest septic tank in all of Europe sitting there, without proper regard to the massive environmental dangers it poses.

 
  
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  Charles Tannock (ECR). - Mr President, water policy is one of the areas in which EU coordination can be highly beneficial for our consumers if done properly. Water security and environmental standards, e.g. the ‘polluter pays’ principle, key goals of the Water Framework Directive, must be preserved and furthered, and this report unfortunately casts light on the slow progress of the directive. That many EU water bodies will not have achieved good status by 2015 is of course a disappointment and it is distressing to read that even the basic information on European water quality and quantity, which we evaluate our progress from, still remains poor.

I welcome, however, the conclusion that the regional dimension must be addressed more closely and that water policy should be mainstreamed into all policy areas. I am in favour, however, of acting at international global level wherever possible, and the report notes correctly that there needs to be more focus on the international angle. Europe is not an island and water scarcity in the rest of the world will inevitably cause problems for all of us in the future, not least with regard to conflicts, displaced persons and mass migration.

 
  
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  Diane Dodds (NI). - Mr President, water is a precious commodity that we should not take for granted. Therefore, it is essential that mechanisms are in place throughout each individual Member State to safeguard this vital resource. I am pleased to report that in my own constituency of Northern Ireland, water quality standards are improving year on year. In 2011, standards at the tap were 99.8% compliant; with regard to waste water quality in 2010 our targets were exceeded, with 88.6% of works compliant with current regulations.

I would also like to draw attention to the impact of EU water legislation on the agricultural sector in Northern Ireland, where concerns have been raised in relation to the Soil Framework Directive. Although farmers in Northern Ireland are very much in support of the need for action, in order to maintain their land in good condition ensuring long-term fertility and productivity, the challenges faced in protecting agricultural soils vary across Europe. Therefore, I believe that a harmonised approach is not the best way to safeguard resources. Any further interference by Europe will only result in increasing costs and red tape while reducing the productivity of the agricultural sector.

 
  
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  Anna Záborská (PPE) - Kvalitu pitnej vody nemožno brať na ľahkú váhu. Už veľa rokov aj ako lekárka sledujem, že laboratóriá konštatujú, že voda na každodenné používanie je nepriamo obohacovaná hormónmi, ktoré sú nebezpečenstvom pre zdravie ľudí, hlavne pre plodnosť žien a mužov.

Toto konštatovanie sa explicitne nachádza aj v správe, o ktorej sme hlasovali, ktorú som podporila, a gratulujem kolegovi Seeberovi. Parlament v rezolúcii žiada Komisiu, aby ďalej sledovala tento problém. Konštatujeme, že reziduá antibiotík, iných liekov a hormónov z antikoncepčných tabletiek sa nachádzajú vo vode.

Pripustiť znečisťovanie vody prítomnými hormónmi je kriminálnym činom. Európska komisia by mala zabezpečiť zintenzívnenie kontroly, a tak zabrániť, aby látky, ktoré nielen znečisťujú vodu a ohrozujú zdravie, ale aj priamo pôsobia na zhoršenie demografickej situácie, boli z vody eliminované.

 
  
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  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE). - Be abejo, vanduo yra esminis ir svarbiausias dalykas kiekvieno iš mūsų gyvenime ir šiandien balsavau už teisėkūros projektą vandens srityje, įvertinimą, kitaip tariant, už šitą pranešimą. Šitas dokumentas yra labai platus ir išsamus, kalbantis ne vien apie vandens kokybę, bet ir apie išteklius ir tinkamą jų valdymą. Svarbu, kad Europos Sąjungoje visi piliečiai turėtų prieigą prie vandens, tai yra, tinkamą infrastruktūrą. Šiuo metu, kai kuriose valstybėse narėse susiduriame su situacija, kai prisijungimas nėra pakankamas, turiu mintyje tiek vandentiekio, tiek nuotekų vamzdynų magistralines sistemas. Kitas svarbus aspektas – tausus ir tvarus vandens naudojimas. Europos Sąjungoje yra ganėtinai skirtinga situacija. Vienur yra perteklius vandens, kitur jaučiamas stygius. Tačiau čia mes turime galvoti ne vien apie vandens taupymą, bet ir apie išteklių, finansinių resursų taupymą, ir šioje vietoje labai svarbu kalbėti apie inovacijas ir investicijas į inovacijas, o technologine prasme galėtume pasisemti patirties iš šiose inovacijos srityse pažengusių valstybių, tarkim kalbant ir konkrečiai minint Izraelį.

 
  
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  Syed Kamall (ECR). - Mr President, I think we all agree that water is an essential resource and I have heard a number of speakers say that today, but we have to remember that, despite what many on the Left say, water is not free. The water that ends up in our home and in our workplaces is not free. The water that comes from the sky may be free, but it has to be collected, it has to be stored, filtered and pumped to homes, offices and other places. All that costs money. So it is essential that we have the right legislative framework in place to allow companies to do that, to provide us with clean running water, and to make sure that they can actually provide what we as consumers want at the end of the day.

Recently – well in fact a couple of years ago – we had a problem in my constituency of London with Thames Water not fixing enough of their broken and leaking pipes. When I challenged them about this and asked why they were not spending more resources on it, one of the reasons they gave – not the only reason, but one of the reasons they gave – was that they were spending too much time adhering to EU directives rather than actually fixing the problems they wanted to fix. An EU regulation like this can sometimes allow companies to take their eye off the ball and we have to ensure that they concentrate on providing clean running water to our constituents.

 
  
  

Relazione: Dieter-Lebrecht Koch, Olga Sehnalová (A7-0205/2012)

 
  
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  Sergio Gaetano Cofferati (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la salute e la sicurezza dei cittadini europei sono uno dei grandi obiettivi della nostra azione e del nostro lavoro; credo che il provvedimento che abbiamo votato questa mattina sia molto importante, ovviamente, l'eCall non anticipa gli incidenti, non li riduce, ma mette a disposizione procedure di intervento molto più rapide che possono attraverso la loro applicazione garantire un intervento adeguato per aiutare la sofferenza di chi è stato coinvolto o addirittura salvargli la vita, e tutto questo è molto importante.

Adesso sarà decisiva l'applicazione reale e coerente da parte di tutti i soggetti, degli Stati, delle imprese, e poi dei gestori di questa strumentazione, ma credo che il passaggio da una fase sperimentale volontaria, come quella che abbiamo alle spalle, a questa nuova norma obbligatoria sia un passaggio molto importante. Abbiamo messo in campo un provvedimento che può aiutare molte persone a non soffrire e tante altre a salvarsi la vita.

 
  
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  Jim Higgins (PPE). - Mr President, I come from Ireland and I dread turning on my radio station on a Monday morning because I hear that three young people or two young people have died in single-car accidents, where they hit a tree, a wall or a river, particularly in rural and remote areas.

Essentially the situation is that they die in the early hours of the morning probably because of speeding, sometimes because of alcohol. In such a situation, particularly with a single-car accident, time is of the essence. The sooner the police, the medical services and fire services arrive on the scene, the sooner we have a life saved.

For many of those people who are found dead on a Saturday morning, a Sunday morning or the early hours of a Monday morning, they would have been saved had the fire services, the police services or the medical services got to them in time.

This is what this eCall system is doing. It will coordinate, it will identify the location and it will get all of the emergency rescue services to the scene in time. We need it on a pan-European level. We have a Europe now without borders and this certainly will save lives. I want to, in particular, compliment Dieter Koch who has put a lot of work into this over a ten-year period.

 
  
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  Emer Costello (S&D). - Mr President, I, too, fully support this resolution urging the Commission to draft legislation requiring car manufacturers to fit the eCall device in all new cars from 2015, and to require Member States to ensure that their emergency services are able to handle the eCall system.

The technology has been available for a number of years, but so far less than 1 % of cars in the EU are fitted with it, and these are normally at the higher end of the market. It is now clear that mandatory legislation is required.

When a serious road accident occurs, every minute is crucial. The driver or passengers may be unconscious or unable to call emergency services due to a language barrier. They may be travelling in a country or in a terrain they are completely unfamiliar with. A car fitted with the device would be able to make an automatic emergency call and transmit data about the location and time of the crash to the nearest emergency response unit.

It is estimated that, when the system is rolled out, emergency teams would make it to the scene 40% quicker in urban areas, 50% in rural areas. This could result in saving 2 500 lives across Europe, approximately 25 lives in Ireland. No doubt serious injury would be averted in many instances as well. I welcome the resolution.

 
  
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  Roberta Angelilli (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, già nel 2002 gli esperti in materia di sicurezza stradale consideravano tra le priorità un servizio di eCall paneuropeo da applicare in tutti i veicoli, anche perché dopo un incidente le persone coinvolte possono trovarsi in stato di choc, non conoscere la loro posizione, o semplicemente essere impossibilitate a comunicarli.

Soprattutto negli incidenti, la rapidità del pronto intervento è fondamentale per salvare vite. Il sistema di eCall basato sulla piattaforma della chiamata al 112 riduce i tempi di intervento sulla scena dell'incidente, permettendo di salvare circa 2 500 vite all'anno e di ridurre la gravità delle ferite fino al 15%. L'eCall può ridurre i tempi di risposta dei soccorsi di circa il 50% nelle zone rurali e fino al 40% nelle aree urbane, e può anche contribuire alla riduzione fino al 20% degli ingorghi che si possono formare in seguito agli incidenti stradali.

 
  
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  Charles Tannock (ECR). - Mr President, I voted in favour of this proposal.

The eCall system builds substantially on the EU’s previous decision to establish the common emergency telephone number of 112 of which I remain a supporter. This is alongside the existing national systems, such as the 999 dialling in the UK. The implanting of emergency services’ telecommunications devices within the private motor vehicle has the potential to save thousands of lives by automatically relaying the information about accidents and their whereabouts.

Although I realise that a voluntary approach to implementing this has largely failed, I am still worried that moving to a mandatory approach may impose significant, although unknown, costs on the Member States. I accept that this should not be a prime concern when human lives are at stake.

I was however pleased at the committee stage that the ECR Group was successful in guaranteeing a technology-neutral approach whereby private eCall systems can compete with a public eCall, as this is most in accordance with the principles of a single market and also competition.

 
  
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  Ewald Stadler (NI). - Herr Präsident! Ich habe selbstverständlich auch für den Bericht Koch gestimmt. Kein vernünftiger Mensch wird irgendeinen grundsätzlichen Einwand gegen ein eCall-System haben, das im Fall eines schweren Unfalls automatisch Rettungskräfte benachrichtigt.

Ich möchte aber die Gelegenheit nutzen, auf eine andere Notfallnummer-Problematik aufmerksam zu machen. Aufgrund einer Europaratsempfehlung gibt es den Vorschlag, dass alle Europaratsmitglieder eine einheitliche europaweite Notfallrufnummer für Kinder einrichten sollen, die von Missbrauch und Gewalt betroffen sind. Nun gibt es immer noch einige Länder, die diese Notfallnummer nicht zustande gebracht haben, u. a. leider auch Österreich. Ich appelliere daher an alle Vertreter dieses Hauses, auch an diese Notfallnummer zur Gewaltprävention bzw. zur Hilfe für Kinder, die von Gewalt und Missbrauch betroffen sind, zu erinnern, um auch diese Notfallnummer-Problematik endlich zu beheben.

 
  
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  Diane Dodds (NI). - Mr President, we hear all too often about the tragic loss of life on our roads and quite rightly in the wake of these tragedies it is often asked whether anything could have been done to save that life which was lost. I have no doubt that the eCall system has a great deal of merit and has the potential to save many lives, and from this perspective I can, of course, support it.

However, I do have concerns and would like to see this remain optional rather than mandatory. I believe that Member States should focus their attention very much on the attempts to educate driver behaviour and so try to minimise road deaths in this way as well. It is a terrible scourge in my constituency – we have lost many young lives to deaths on our roads – but we must also look at the impact of speed, the impact of alcohol and drugs and of driver behaviour, as well as at these kinds of measures.

 
  
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  Miroslav Mikolášik (PPE) - Keď hovoríme o systéme eCall a nových službách čísla 112 pre občanov, treba povedať, že pri dopravných nehodách zahynie ročne 40 tisíc ľudí a 150 tisíc utrpí ťažké zranenia s trvalými následkami. Integráciou systému eCall do palubných počítačov áut je možné zachrániť až 2 500 životov ročne a znížiť závažnosť zranení o 10 až 15 percent.

Keďže sa tu jedná o záchranu ľudských životov, myslím si, že služba eCall má byť bezplatná a tento systém jednoduchý na používanie, prístupný všetkým občanom Európskej únie bez ohľadu na sociálne postavenie a bez ohľadu na to, či služby pokrývajú napríklad súkromné služby alebo iné štátne služby tiesňového volania.

Apelujem na výrobcov automobilov, aby už pri výrobe zabudovávali systém schopný spustiť eCall, aby prevádzkovatelia mobilných sietí prenášali eCall do stredísk v núdzovej reakcii.

 
  
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  Daniel Hannan (ECR). - Mr President, when my constituents discover that I am a Member of the European Parliament, they respond in many and varied ways. Some of the things they say are not suitable for repetition in this Chamber. But one thing that they have never said, in the 13 years that I have been doing this job, is that they want a common European number to dial in emergencies.

Once again, though, there seems to be a metaphorical aptness in what we are discussing. The emergency has been caused by precisely such harmonisation as this. If people were to dial their national emergency number – 999 in the case of the UK – they would at least find a responsive national mechanism on the other end that might do something about it. But if they dial a common number expecting the fire brigade, they will instead find the arsonists.

Europe is the problem and not the solution. The earlier we recognise that, the better for everybody.

 
  
  

Dichiarazioni di voto scritte

 
  
  

Richiesta di consultazione del Comitato economico e sociale sulla creazione di un mercato sociale europeo

 
  
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  John Bufton (EFD), in writing. − It is imperative that the EU does not seek to create a one-size-fits-all social policy. The UK does not want EU involvement on social matters. The idea of creating a new social mark in order to promote “social aspects” of the EU would only serve to make member states more attractive to illegal immigrants and allow people coming from poorer EU countries to move to the UK to take advantage of a more generous UK social security system.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O Comité Económico e Social Europeu (CESE), fundado em 1957, é um órgão consultivo das três instituições da União Europeia (UE) – Comissão, Conselho e Parlamento Europeu (PE) – às quais fornece pareceres sobre as propostas legislativas. Nos termos do artigo 124.º do Regimento do PE, e quando o Tratado sobre o Funcionamento da UE previr a consulta do CESE, o Presidente, após ter informado o Parlamento do início do processo de consulta, submeterá, sem debate prévio, os pedidos de consulta do CESE à aprovação do PE. Na sequência do exposto, votei favoravelmente o pedido de consulta do CESE sobre o estabelecimento do mercado social europeu.

 
  
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  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Le Parlement européen a accueilli favorablement la demande de consultation du Comité économique et social européen concernant la création d'un label social européen. Ce label informera le consommateur que le produit ou le service qu'il acquiert s'inscrit dans le cadre d'un investissement destiné à améliorer son modèle social. J'ai soutenu cette demande, qui a été acceptée par l'ensemble de mes collègues, et je m'en félicite.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this consultation of the European Economic and Social Committee on establishing a European Social Mark.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − According to rule 124 of the Rules of Procedure of the European Parliament, parliamentary committees may request to organise debates with the European Economic and Social Committee on general and specific issues. Such requests are approved by the European Parliament without debates. I voted in favour.

 
  
  

Relazione: Sharon Bowles (A7-0198/2012)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo a presente proposta, considerando que para existir um sistema estável deve ser necessário assegurar as condições para uma efetiva proteção dos direitos dos cidadãos e para a celeridade do tratamento dos processos. O adiamento da transposição da Diretiva para outubro de 2013, a meu ver, justifica-se completamente, pelo facto de se querermos que o pacote Solvência II seja eficiente, há que garantir que o pacote de Solvência I esteja adequadamente adaptado e implementado, caso contrário, estaremos a fazer um retrocesso em todo o trabalho que a União Europeia já efetuou nesta área, de interesse fundamental para os cidadãos europeus.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Comme pour les banques, nous réglementons le monde de l'assurance et de la réassurance. La directive Solvabilité II, à l'étude dans la commission des affaires économiques et monétaires dont je suis membre, a pour objectif de mieux adapter les fonds propres exigés des compagnies d'assurances et de réassurance avec les risques que celles-ci encourent dans leur activité. Il faut s'assurer que la compagnie est bien gérée, qu'elle est en mesure de calculer et de maîtriser ses risques et s'assurer qu'elle est bien capitalisée. J'ai donné mon aval au report à janvier 2014 de ce rapport, porté par ma collègue, la présidente de la commission des affaires économiques et monétaires, Sharon Bowles, ce qui laisse plus de temps aux États membres pour le transposer dans nos droits nationaux.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą. Pasiūlymu iš dalies keičiama Direktyva 2009/138/EB dėl draudimo ir perdraudimo veiklos pradėjimo ir jos vykdymo (Mokumas II) siekiant, kad ji būtų pritaikyta prie naujos draudimo priežiūros sistemos ir atsižvelgiant į Europos draudimo ir profesinių pensijų institucijos įsteigimą. Taip pat keičiamas direktyvos perkėlimo į nacionalinę teisę terminas, jį atidedant iki 2013 m. birželio 30 d. ir nustatant vėlesnę direktyvos taikymo datą. Atitinkamai nustatoma nauja esamų draudimo ir perdraudimo direktyvų bendrai vadinamų „Mokumas I“ panaikinimo data, ją pratęsiant iki 2014 m. sausio 1 d. Tai daroma siekiant užtikrinti dabartinių „Mokumo I“ nuostatų teisinį tęstinumą, kol bus pradėta taikyti „Mokumas II“ direktyva. Šia siūlymui pritariu, nes būtina užtikrinti, kad prie naujosios tvarkos būtų pereinama sklandžiai ir kad būtų išvengta teisinio neaiškumo.

 
  
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  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport deoarece sunt de părere că propunerea prezentată de Comisie, referitoare la un sistem modern, bazat pe riscuri în materie de reglementare şi supraveghere a întreprinderilor de asigurare şi reasigurare europene, este binevenită. Totodată, consider că în contextul actual este nevoie de aceste noi norme şi reguli, pentru a putea garanta o mai mare siguranţă pentru sectorul asigurărilor. Astfel, întreaga economie va avea de câştigat, datorită faptului că investiţiile pe termen lung vor asigura o mai mare stabilitate a sectorului. În acelaşi timp, doresc să subliniez faptul că propunerea Comisiei este una adecvată, întrucât modificarea trebuie să ia în considerare şi noua arhitectură de supraveghere din domeniul asigurărilor. Atrag atenţia asupra necesităţii unor acţiuni coordonate la nivelul instituţiilor Uniunii, pentru ca noul regulament să fie implementat într-un mod eficient şi fără întârzieri.

 
  
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  Regina Bastos (PPE), por escrito. A Diretiva 2009/138/CE Solvência II vem estabelecer a regulamentação e supervisão das empresas de seguros e de resseguros na União Europeia. Estas novas regras são essenciais para assegurar a solidez e segurança do setor dos seguros. O prazo de transposição desta Diretiva termina a 30 de outubro de 2012. No entanto, a Comissão propôs recentemente uma alteração desta Diretiva com o objetivo de a adaptar à nova arquitetura da supervisão do setor dos seguros, propondo também a prorrogação dos prazos de transposição, revogação e aplicação inicialmente previstos. A proposta de prorrogação deste prazo para 30 de junho de 2013 é essencial, visto que outras normas terão de entrar em vigor antes desta Diretiva e não há certeza de que esses prazos possam ser cumpridos, como é o caso da Diretiva Omnibus II. Tendo em conta que as autoridades de supervisão e empresas de (res)seguros precisam de algum tempo para se prepararem para a aplicação da nova legislação, é também proposto o alargamento da data de início de aplicação do Pacote Solvência II para 1 de janeiro de 2014. Votei a favor deste Relatório uma vez que concordo com as medidas propostas.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho espresso voto positivo alla relazione Bowles in quanto verte a modificare la direttiva 2009/138/CE in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione (solvibilità II) per quanto concerne la data ultima di attuazione, posticipata dal 31 ottobre 2012 al 30 giugno 2013, in modo da evitare un vuoto giuridico.

 
  
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  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi šiuo pasiūlymu siekiama iš dalies pakeisti 2009/138/EB direktyvą dėl draudimo ir perdraudimo veiklos pradėjimo ir jos vykdymo "Mokumas II", siekiant atidėti direktyvos perkėlimo į nacionalinę teisę ir jos taikymo terminą iki birželio 30 dienos 2013 - vietoj 2012 spalio 31 dienos ir taikymo datą iki 2014 m. sausio 1 dienos. Kadangi dabartinės derybos dėl su bendra prekybos politika susijusio reglamento "Omnibus II", kurios turėtų įtakoti "Mokumas II" naują priežiūros struktūrą dar nebaigtos, priemonių įgyvendinimas "Mokumas" II negali būti pateiktas. Todėl būtina pratęsti perkėlimo į nacionalinę teisę terminą "Mokumas II", siekiant užtikrinti teisinį tęstinumą direktyvos "Mokumas I" iki visiško "Mokumas II" taikymo. Šiame pasiūlyme nenumatoma jokių direktyvos turinio pakeitimų.

 
  
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  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur l'assurance et la réassurance (Solvabilité II). Le secteur de l'assurance est, pour l'instant, touché par une insécurité juridique du fait du décalage entre le système juridique de l'Union européenne (Solvabilité II) et celui des États membres (Solvabilité I). Ce rapport s'inscrit dans une volonté de régulation et surveillance des entreprises européennes d'assurance. Ainsi, la mise en place de l'Autorité européenne des assurances et des pensions professionnelles permettrait d'améliorer la solidité de ce secteur.

 
  
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  John Bufton (EFD), in writing. − This is a purely technical postponement of the expiry date of existing insurance legislation pending entry into force of a replacement Solvency II ‘quick fix’ directive in order to extend the deadline for the implementation of the new Solvency II regime which is still being debated almost 15 years later. However micromanagement of the insurance sector is an unwelcome power grab by Brussels and renders the industry uncompetitive. In my opinion existant legislation should be removed, rather than extended while the Council and Commission debate further additions to its remit.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório sobre " seguros e resseguros (Solvência II) " por considerar positiva a proposta de alterar a Diretiva 2009/138/CE – Solvência II –, a fim de adiar o prazo de transposição até 30 de junho de 2013 – em vez de 31 de outubro de 2012 - e a data de aplicação para 01 de janeiro de 2014. Considero que é necessário prorrogar o prazo de transposição para o regime Solvência II para assegurar a continuidade legal de Solvência I até a completa aplicação de Solvência II. Nada fazer nesta fase criaria uma situação de incerteza legal para o setor dos seguros.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório presente debruça-se sobre a proposta de diretiva do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho que altera a Diretiva 2009/138/CE no que respeita às datas de transposição e entrada em aplicação e à data de revogação de certas diretivas. No próximo dia 31 de outubro, termina o prazo para a transposição da Diretiva que define as novas regras de regulamentação e supervisão das empresas de seguros e resseguros na Europa, de modo a assegurar a solidez e a segurança deste setor, permitindo-lhe uma maior estabilidade e o reforço da confiança dos consumidores. Em janeiro de 2011, a Comissão adotou uma alteração à Diretiva supra referida, nomeadamente, a criação da Autoridade Europeia dos Seguros e Pensões Complementares de Reforma (EIOPA), bem como a prorrogação do prazo de transposição, revogação e aplicação, tendo em conta a necessidade de aprovação prévia da Diretiva Omnibus II. Votei favoravelmente o adiamento da transposição da Diretiva 2009/138/CE para 30 de junho de 2013 e a entrada em vigor do pacote Solvência II para 1 de janeiro de 2014, evitando a existência de um vazio legal a partir do próximo dia 31 de outubro e assegurando a preparação atempada da sua operacionalidade.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório tem como propósito propor uma diretiva que adia as datas de transposição da Diretiva 2009/138/CE (Solvência II) e a revogação das diretivas em vigor no domínio dos seguros e resseguros prevista para 31 de outubro de 2012. Isto porque a Comissão, em janeiro de 2011, adotou uma proposta de alteração da Diretiva 2009/138/CE, a fim de ter em conta a nova arquitetura da supervisão do setor dos seguros e, nomeadamente, a criação da Autoridade Europeia dos Seguros e Pensões Complementares de Reforma (EIOPA), chamada Omnibus II. Como ainda se encontra a decorrer o trílogo relativo à Omnibus II, a Comissão considera que a entrada em vigor da Diretiva 2009/138/CE, sem as importantes adaptações previstas na Diretiva Omnibus II, poderia acarretar pesados encargos para os Estados-Membros. Considera também que essas regras são importantes para uma transição suave para o novo regime. Para se tornar operacional, o Solvência II necessita da inclusão de atos delegados e de execução por parte da Comissão. Assim, o relatório pede o adiamento da transposição da Diretiva 2009/138/CE (Solvência II) e a revogação das diretivas para 1 de janeiro de 2014. O conteúdo deste relatório é, assim, eminentemente técnico. Tendo em conta a nossa posição crítica face à EIOPA, abstivemo-nos.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne V smernici Európskeho parlamentu a Rady z novembra 2009 o začatí a vykonávaní poistenia a zaistenia (Solventnosť II) sa na reguláciu európskych poisťovní a zaisťovní a na dohľad nad nimi stanovuje moderný systém založený na rizikách. Tieto nové pravidlá sú podstatné pri zaistení bezpečného a spoľahlivého odvetvia poisťovníctva, ktoré môže poskytovať udržateľné poistné produkty a podporovať reálnu ekonomiku prostredníctvom dlhodobých investícií a dodatočnej stability. Komisia v januári 2011 prijala návrh na zmenu a doplnenie smernice 2009/138/ES s cieľom zohľadniť novú architektúru dohľadu nad poistením, a najmä zriadenie Európskeho orgánu pre poisťovníctvo a dôchodkové poistenie zamestnancov (EIOPA) (Omnibus II). Do uvedeného návrhu sa takisto zahŕňajú ustanovenia na predĺženie dátumov na transpozíciu, zrušenie a uplatňovanie stanovené v danej smernici. S cieľom zabrániť nadmerne zaťažujúcim legislatívnym povinnostiam pre členské štáty v rámci smernice a neskôr v súvislosti s novou architektúrou plánovanou v návrhu „Omnibus II“ je vhodné termín transpozície zmieňovanej smernice predĺžiť. Zároveň, vzhľadom na veľmi krátke obdobie do uplynutia termínov v smernici stanovených, by táto smernica mala bezodkladne nadobudnúť účinnosť.

 
  
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  Ashley Fox (ECR), in writing. − I voted in favour of this Solvency II ‘quick fix’ directive in order to extend the deadline for the implementation of the new Solvency II regime which we are still debating in trilogue. This is an extremely important piece of legislation that has been almost 15 years in the making, and we must get it right. The original Solvency I regime comes to an end on 31 October 2012. Therefore, in order to avoid a legislative vacuum, we have decided to extend the Solvency I regime to 1 January 2014. The extension should allow Parliament and the Council sufficient time to reach a compromise that protects policy holders and strengthens our prudential regime, and also keeps our insurance industry globally competitive.

 
  
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  Marian Harkin (ALDE), in writing. − I support this report and the commendable work undertaken by my colleague Sharon Bowles. The report should prove a tangible step towards a more sustainably efficient European insurance sector, particularly through an increased emphasis on long-term investment. While I believe that these proposals make sense at the current point of negotiations on Omnibus II, I do not think that they should be brought into full legal force until EU agreement has been reached on this package. I wish the Cypriot Presidency every success in ensuring a smooth and timely implementation of these rules in the coming months.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį dokumentą, nes Direktyva 2009/138/EB („Mokumas II“) nustatyta moderni, rizika pagrįsta Europos draudimo ir perdraudimo įmonių reguliavimo ir priežiūros sistema. Šios naujos taisyklės labai svarbios siekiant užtikrinti, kad draudimo sektorius būtų saugus ir patikimas. Buvo numatytas Direktyvos perkėlimo į nacionalinę teisę terminas-2012 m. spalio 31 d. Tačiau siekiant atsižvelgti į naują draudimo priežiūros sistemą, visų pirma į Europos draudimo ir profesinių pensijų institucijos įsteigimą, labai svarbu užtikrinti, kad prie naujosios tvarkos būtų pereinama sklandžiai. Kad „Mokumas II“ tvarka taptų visiškai veiksminga, Komisija dar turi priimti daug deleguotųjų ir įgyvendinimo aktų, kuriuose būtų nustatyta svarbi informacija įvairiais techniniais klausimais. Todėl siūloma Direktyvoje nustatytą perkėlimo į nacionalinę teisę terminą pratęsti iki 2013 m. birželio 30 d.

 
  
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  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Le Parlement européen et le Conseil ont déjà adopté la directive 2009/138/CE (Solvabilité II), qui instaure un système moderne et fondé sur le risque pour la régulation et la surveillance des entreprises européennes d'assurance et de réassurance. Le présent rapport vise à reporter la date de transposition et d'entrée en vigueur de la directive au 31 décembre 2012. Ce report est tout à fait justifié, vu la nécessité de garantir la continuité juridique des dispositions de la directive Solvabilité I jusqu'à la mise en place de l'ensemble du paquet Solvabilité II. J'ai voté en faveur de ce rapport.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted in favour of this Amendment of Directive 2009/138/EC on the taking-up and pursuit of the business of Insurance and Reinsurance (Solvency II).

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The Solvency II is an EU directive that codifies and harmonises the regulation of insurance in EU. When the Omnibus II directive is approved by the European Parliament, Solvency II will come into effect on 1 January 2014. Solvency II will significantly reduce the risk of insolvency of insurance companies, therefore I voted in favour.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Die Aktienkrise 2001-2003 gab sogenannte risikofreie Kapitalanlage, also Staatsanleihen, Auftrieb. Zur Bewertung, ob ein Versicherer ausreichend Mittel hatte, seine Verpflichtungen gegenüber den Kunden zu erfüllen oder nicht wurde die Verzinsung von Staatsanleihen herangezogen. Nachdem in der Depression, in der der Zins zehnjähriger Bundesanleihen nicht mehr überkompensieren kann und der Wert der Verpflichtungen ins Unermessliche steigt, weil ihnen sehr niedrig verzinste Anleihen gegenüberstehen, gab es verschiedene Reparaturversuche. Die EU-Kommission ist nun besorgt, dass die aktuelle Krise, kombiniert mit den neuen Solvenzregeln, die Assekuranz als langfristigen Kapital- und Garantiengeber ausschalten könnte und will deshalb (nach acht Jahren Verhandlungen über neue Regeln für Kapitalausstattung und Aufsicht für die Branche herum sog. Solvency II) für die bestehenden Versicherungsverträge die alten Vorschriften aus Solvency I weiter gelten machen. Da diesbezüglich einige Fragen noch nicht ganz geklärt sind, beispielsweise ob die alten Regeln die Versicherer wieder zu Kapitalgebern machen, habe ich mich der Stimme enthalten.

 
  
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  Sławomir Witold Nitras (PPE), na piśmie. − Dyrektywa z 2009 r. (2009/138/WE) w sprawie podejmowania i prowadzenia działalności ubezpieczeniowej i reasekuracyjnej przewiduje wspólne dla całej Unii Europejskiej ramy regulacyjne dla zarządzania ryzykiem oraz nadzoru zakładów ubezpieczeń i reasekuracji, odpowiadające poziomowi rozwoju współczesnych rynków finansowych. Jest to istotna dyrektywa z punktu widzenia bezpieczeństwa i stabilności systemu finansowego, ponieważ wzmacnia ramy nadzorcze dla sektora ubezpieczeń. Ponadto wprowadza mechanizmy, które sprawią, że sektor ubezpieczeniowy będzie lepiej wspierał realną sferę realnej gospodarki poprzez sprzyjanie długoterminowym inwestycjom. W styczniu 2011 r. pojawiła się jednak konieczność aktualizacji dyrektywy na skutek zmiany architektury instytucjonalnej nadzoru europejskiego. W związku z tym, w drugiej dyrektywie zbiorczej zawarte zostały przepisy dotyczące odroczenia terminu transpozycji i daty rozpoczęcia stosowania dyrektywy z 2009 r. Złożoność wniosku w sprawie drugiej dyrektywy zbiorczej powoduje jednak, że proces ustawodawczy nie zakończy się przed datą rozpoczęcia stosowania dyrektywy 2009/138/WE. Popieram propozycję zmiany terminu transpozycji dyrektywy "Wypłacalność II", ponieważ pozwoli to uniknąć zbyt uciążliwych obowiązków prawodawczych dla państw członkowskich oraz umożliwi lepsze przygotowanie nowego systemu przewidzianego we wniosku dotyczącym drugiej dyrektywy zbiorczej. Kompleksowość oraz doniosłość gospodarcza projektowanych regulacji wymagają ponadto pozostawienia organom nadzoru oraz zakładom ubezpieczeń i reasekuracji odpowiednio długiego okresu czasu na przygotowanie się do funkcjonowania w ramach nowych uwarunkowań regulacyjnych.

 
  
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  Siiri Oviir (ALDE), kirjalikult. − Toetasin direktiivi 2009/138/EÜ kiiret muutmist, millega pikendati siseriiklikku õigusesse ülevõtmise tähtaegu, et tagada sujuv üleminek uuele korrale ning vältida õigusvaakumit. Direktiivi muutmine on oluline ka seoses Euroopa Komisjoni 19. jaanuari ettepanekuga arvestada õigusloomes kindlustuse uue järelvalvesüsteemi – Euroopa Kindlustus- ja Tööandjapensionide Järelvalve (EIOPA) – loomist 1. jaanuaril 2011. Pean igati mõistlikuks, et Solventsus II ehk Euroopa kindlustus-ja edasikindlustusandjate reguleerimiseks ja järelvalveks loodud kaasaegne riskipõhine süsteem käivituks alles 1. jaanuaril 2014, et tagada kvaliteetne õigusloome ja selle rakendamine. Uued eeskirjad on oluline samm selle suunas, et tagada tugev ja turvaline kindlustussektor, mis suudaks pakkuda jätkusuutlikke kindlustustooteid ning toetada tänu pikaajalistele investeeringutele ja lisastabiilsusele reaalmajandust.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai. Naujos taisyklės įtvirtintos direktyvoje "Mokumas II" užtikrins, kad draudimo sektorius funkcionuotų saugiai ir patikimai. Atsižvelgiant į finansų krizės sukeltus neigiamus padarinius ir į šios direktyvos svarbą, manau, kad yra tikslinga direktyvoje nustatytą perkėlimo į nacionalinę teisę terminą pratęsti iki 2013 m. birželio 30 d. Visos valstybės narės turi dėti visas pastangas, kad prie naujosios tvarkos būtų pereinama sklandžiai, užkertant kelią rinkų iškraipymams. Be to, labai svarbu, kad prie šios įgyvendinimo efektyviai prisidėtų ir Komisija, priimdama deleguotuosius ir įgyvendinamuosius aktus, kurie sudarytų palankias sąlygas laipsniškam perėjimo procesui įgyvendinimui.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. A Diretiva 2009/138/CE (Solvência II) vem estabelecer a regulamentação e supervisão das empresas de seguros e de resseguros na União Europeia. A Comissão Europeia propôs recentemente uma alteração desta Diretiva com o objetivo de a adaptar à nova arquitetura da supervisão do setor dos seguros, propondo também a prorrogação dos prazos de transposição, revogação e aplicação inicialmente previstos. Estas novas regras são consideradas essenciais para assegurar a solidez e segurança do setor dos seguros. Por estar genericamente de acordo com as medidas propostas votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Questa direttiva stabilisce un nuovo e moderno regime di solvibilità per gli assicuratori e i riassicuratori nell'Unione europea. Essa prevede un approccio economico basato sul rischio che incentiva le imprese di assicurazione e di riassicurazione a misurare e gestire adeguatamente i rischi. Queste nuove norme sono essenziali per garantire che il settore assicurativo sia sicuro e solido. La proposta di modifica della direttiva 2009/138/CE garantisce un'ordinata transizione al nuovo regime. Considerando l'imminente scadenza del precedente regime e pertanto la necessità di evitare un vuoto giuridico, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A Diretiva 2009/138/CE (Solvência II) vem estabelecer a regulamentação e supervisão das empresas de seguros e de resseguros na União Europeia. Estas novas regras são essenciais para assegurar a solidez e a segurança do setor dos seguros. O prazo de transposição desta Diretiva termina a 30 de outubro de 2012. No entanto, a Comissão propôs recentemente uma alteração desta Diretiva com o objetivo de a adaptar à nova arquitetura da supervisão do setor dos seguros, propondo também a prorrogação dos prazos de transposição, revogação e aplicação inicialmente previstos. A proposta de prorrogação deste prazo para 30 de junho de 2013 é essencial, visto que outras normas terão de entrar em vigor antes desta Diretiva e não há certeza de que esses prazos possam ser cumpridos (como é o caso da Diretiva Omnibus II). Tendo em conta que as autoridades de supervisão e empresas de (res)seguros precisam de algum tempo para se preparar para a aplicação da nova legislação, é também proposto o alargamento da data de início de aplicação do Pacote Solvência II para 1 de janeiro de 2014. Pelo exposto, votei a favor do presente relatório.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. This is a purely technical postponement of the expiry date of existing insurance legislation pending entry into force of a replacement.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A Comissão Europeia lançou uma nova diretiva relativa ao acesso à atividade de seguros, resseguros e ao seu exercício (Solvência II), nomeadamente no que diz respeito às datas de transposição e entrada em aplicação e à data de revogação de certas diretivas. A presente diretiva tem como objetivo construir uma nova arquitetura de supervisão do setor segurador, criar a Autoridade Europeia dos Seguros e Pensões Complementares de Reforma (EIOPA) e propor o adiamento do prazo de transposição da Diretiva Solvência II para 31 de dezembro de 2012. Concordo com o presente projeto de resolução legislativa que aprova a posição do Parlamento Europeu em primeira leitura, fazendo sua a proposta da Comissão Europeia que pode ser alvo de alterações.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul privind modificarea Directivei 2009/138/CE privind accesul la activitate și desfășurarea activității de asigurare şi de reasigurare (Solvabilitate II) în ceea ce privește data de transpunere si data de aplicare a acesteia, precum si data de abrogare a anumitor directive. Directiva 2009/138/CE (Solvabilitate II) prevede un sistem modern, bazat pe riscuri în materie de reglementare și de supraveghere a întreprinderilor europene de asigurare și de reasigurare. Termenul-limită pentru transpunerea acestei directive este 31 octombrie 2012 in timp ce directivele existente în domeniul asigurărilor și reasigurărilor, care sunt cunoscute ca pachetul Solvabilitate I, vor fi abrogate începând cu 1 noiembrie 2012. Conform modificărilor propuse si aprobate termenul-limită pentru transpunerea Directivei 2009/138/CE se modifica de la 31 octombrie 2012 la 30 iunie 2013 si data de abrogare a pachetului Solvabilitate I de la 1 noiembrie 2012 la 1 ianuarie 2014. Aceste modificări au fost necesare pentru a ține seama de noua arhitectură de supraveghere în domeniul asigurărilor, si anume de crearea Autorității europene pentru asigurări și pensii ocupaționale (AEAPO), pentru ca sistemul Solvabilitate II să devină pe deplin operațional, pentru a se asigura o tranziție fără dificultăți la noul sistem si pentru a preveni apariția unui vid legislativ după 31 octombrie 2012.

 
  
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  Janusz Władysław Zemke (S&D), na piśmie. − Pozytywnie oceniam dyrektywę Parlamentu Europejskiego w sprawie podejmowania i prowadzenia działalności ubezpieczeniowej i reasekuracyjnej. Zasady te są konieczne dla bezpiecznego i solidnego funkcjonowania sektora ubezpieczeń. Ważne jest, aby zakłady ubezpieczeniowe i organy nadzoru nad nimi przyjęły pakiet gwarantujący wypłacalność ubezpieczycieli. Zwiększy to wśród obywateli i przedsiębiorców poczucie pewności prawa. Nie można jednak przesuwać ciągle terminu wejścia w życie nowej dyrektywy Unii w tej sprawie. Moim zdaniem, ostatecznie dyrektywa ta powinna obowiązywać od 1 stycznia 2014 roku, by zlikwidować jej tymczasowy charakter.

 
  
  

Relazione: Maurice Ponga (A7-0169/2012)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo a presente proposta que consiste na alteração do Estatuto de São Bartolomeu de Região Ultraperiférica para o Estatuto de País e Território Ultramarino associado à União Europeia. Concordo com o objetivo da proposta, uma vez que pretende potenciar o desenvolvimento económico e social desta região remota da União Europeia, através do reforço das relações com atores regionais, incluindo os territórios e países ultramarinos, regiões ultraperiféricas das Caraíbas e assim disseminar da melhor maneira o modelo e valores de vida da União Europeia.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Saint-Barthélemy, île française des Petites Antilles, était dépendante du département d’outre-mer (DOM) de la Guadeloupe jusqu'au 1er janvier 2012, date à laquelle l'île est devenue officiellement une collectivité d’outre-mer (COM). La République française avait anticipé ce changement de statut et demandé au Conseil européen d'adopter une décision à l'égard de l'île de Saint-Barthélemy, afin de la faire passer du statut de région ultrapériphérique à celui de pays et territoire associé à l'Union européenne (PTOM). Après le changement de statut au niveau national, il était cohérent de revoir le statut européen de cette COM française. L'appartenance aux Pays et territoires associés à l'Union européenne inscrit désormais l'île dans un nouveau partenariat réciproque et durable avec l'Union européenne, qui tient compte de ses particularités, sans pour autant remettre en cause son appartenance à la famille européenne. Les ressortissants des PTOM sont des citoyens européens, mais ils ne font pas partie de l'Union européenne et ne sont pas soumis au droit européen. L'île conserve l'euro comme monnaie et ses citoyens resteront des citoyens européens. Ses liens avec l'Union européenne resteront donc intacts.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą. Siūlymo tikslas - pakeisti Prancūzijai priklausančios Sen Bartelemi salos statusą iš atokiausio regiono į ES asocijuotos užjūrio šalies ir teritorijos statusą. Kadangi šis Komisijos pasiūlymas atitinka salos poreikius ir specifiką, juo nėra pažeidžiami ES interesai, ir kadangi Sen Bartelemi galės prisidėti prie ES modelio populiarinimo ir Europos vertybių sklaidos, siūlymui pritariu.

 
  
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  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestei rezoluţii, deoarece ea asigură punerea în practică a deciziei Consiliului din 29 octombrie 2010, prin care, în urma solicitării formulate de Franţa, colectivitatea franceză din Saint-Barthélemy şi-a schimbat statutul din regiune ultraperiferică în ţară şi teritoriu de peste mări asociat Uniunii Europene, începând cu 1 ianuarie 2012. Consider că această schimbare de statut va fi benefică pentru Saint-Barthélemy, corespunzând specificităţii, caracteristicilor şi nevoilor sale.

În acelaşi timp, legătura sa cu Uniunea Europeană este menţinută, inclusiv prin faptul că va fi folosită în continuare moneda euro, iar locuitorii săi îşi vor păstra statutul de cetăţeni europeni. Decizia nu prejudiciază interesele Uniunii Europene şi înscrie relaţiile cu Saint-Barthélemy într-un nou cadru de parteneriat şi cooperare. În acelaşi timp, noul statut va permite colectivităţii din Saint-Barthélemy să îşi dezvolte relaţiile cu alţi actori regionali. Modificarea anexei IA la decizia Consiliului 2001/822/CE prin inserarea unei noi liniuțe, în scopul includerii Saint-Barthélemy pe lista țărilor și a teritoriilor de peste mări, este consecinţa firească a modificării statutului colectivităţii franceze din Saint-Barthélemy.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Appoggio la relazione Ponga che vuole il passaggio dello status dell'Isola di Saint-Barthélemy da territorio ultraperiferico a territorio d'oltremare; tale modifica di status è già passata all'unanimità al voto del Consiglio Europeo e avvantaggerà questo territorio in quanto gli permetterà di rafforzare i legami con gli "African, Caribbean and Pacific Group of States" e le regioni ultraperiferiche caraibiche.

 
  
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  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi remiantis Sutarties dėl Europos Sąjungos veikimo (SESV) 355 straipsnio 6 dalimi 2010 m. birželio 30 d. laiške Prancūzijos Respublika paprašė Europos Vadovų Tarybos, pasikonsultavus su Komisija, vieningai priimti sprendimą dėl San Bartelemi salos, kad jos statusas iš atokiausio regiono būtų pakeistas į Europos Sąjungos asocijuotos užjūrio šalies ir teritorijos statusą. Pagal SESV Europos Vadovų Tarybai suteikiama galimybė atitinkamos valstybės narės iniciatyva priimti tokį sprendimą, kad San Bartelemi taptų 26-ąja Europos Sąjungos asocijuota šalimi ar teritorija. Dar daugiau, suteikus San Bartelemi užjūrio šalies ir teritorijos statusą Europos Sąjunga su San Bartelemi palaikytų naują abipusę ir tvarią partnerystę, kuri atitiktų teritorijos ypatumus, bet nekeltų abejonių dėl jos priklausymo Europai. San Bartelemi valiuta išliktų euras, o jos piliečiai ir toliau būtų Europos Sąjungos piliečiais. Taigi ryšiai tarp San Bartelemi ir Europos Sąjungos būtų ir toliau išlaikomi. Dėl šio statuso pakeitimo San Bartelemi galėtų stiprinti savo ryšius su regioniniais subjektais, visų pirma užjūrio šalimis ir teritorijomis, Afrikos, Karibų ir Ramiojo vandenyno valstybėmis ir Karibų jūros valstybių atokiausiais regionais, taip prisidedant prie Europos modelio populiarinimo ir Europos vertybių sklaidos.

 
  
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  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport de Maurice Ponga relatif à l'association des pays et territoires d'outre-mer à la Communauté européenne. Ce rapport fait suite à lettre de la République française adressée au Conseil européen demandant de faire passer l'île de Saint-Barthélemy du statut de région ultrapériphérique à celui de pays et territoire d'outre-mer associé à l'Union européenne. Ce nouveau cadre d'association permettrait à Saint-Barthélemy de s'inscrire dans un partenariat plus réciproque et durable qui prendrait mieux en compte ses particularités.

 
  
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  John Bufton (EFD), in writing. − Changing the status of Saint-Barthélemy from that of an outermost region to that of a country and territory associated with the European Union would make the 26th country and territory enter into a new reciprocal partnership with the European Union and force Saint-Barthélemy to consolidate its relations with regional players, including the other overseas countries and territories, ACP countries and outermost regions of the Caribbean. The most significant motive for this decision is in order to channel more money to the French colony and grant Brussels autonomous powers over a territory that currently is under French control.

 
  
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  Alain Cadec (PPE), par écrit. – Je soutiens le changement de statut de l'île de Saint-Barthélemy. En devenant un pays et territoire d'outre mer (PTOM) associé à l'Union européenne, l'île de Saint-Barthélemy va disposer d'un cadre plus adapté à ses spécificités. Ce nouveau partenariat avec l'Union européenne permet une plus grande souplesse dans la mise en œuvre des normes communautaires. Je suis satisfait de l'adoption de ce rapport qui entérine la décision prise par le Conseil en octobre 2010.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Voto favoravelmente a alteração do anexo I A da decisão do Conselho 2001/822/CE, a fim de inserir um novo travessão que inclua São Bartolomeu na lista dos países e territórios ultramarinos, consagrando a alteração do estatuto da ilha de São Bartolomeu, a partir de 1 de janeiro de 2012, de região ultraperiférica a país e território ultramarino associado à União Europeia, por esta alteração responder às necessidades e especificidades do território de São Bartolomeu e em nada prejudicar os interesses da União Europeia.

 
  
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  Corina Creţu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea propunerii de decizie privind asocierea ţărilor şi teritoriilor de peste mări la Comunitatea Europeană. Saint-Barthélemy devine, astfel, a 26-a ţară şi teritoriu de peste mări asociat Uniunii Europene. Prin aprobarea statutului de ţară şi teritoriu de peste mări, Saint-Barthélemy se înscrie într-un nou parteneriat reciproc şi durabil cu Uniunea Europeană, care corespunde particularitătilor sale, fără ca prin aceasta să se pună în cauză apartenenţa sa la familia europeană. Într-adevăr, Saint-Barthélemy păstrează euro ca monedă, iar cetăţenii săi continuă să fie cetăteni europeni. Prin aceasta, se menţin legăturile sale cu Uniunea Europeană. Această modificare a statutului va permite colectivităţii din Saint-Barthélemy să-şi întărească legăturile cu actorii regionali, în special cu ţările şi teritoriile de peste mări, ţările ACP şi regiunile ultra-periferice din Caraibi, contribuind astfel la o mai bună diseminare a modelului şi valorilor europene.

 
  
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  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Sunt de acord cu această modificare, deoarece consider că ea corespunde nevoilor și specificității teritoriului Saint-Barthélemy și nu periclitează interesele Uniunii.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte, qui prend acte du changement de statut de l'île française de Saint-Barthélemy, devenue en 2010 le 26e des pays et territoires d'outre-mer de l'Union européenne. Ce nouveau statut permettra à notre territoire d'outre-mer de renouveler ses rapports avec les autres territoires de l'Union et de renforcer ses relations avec ses voisins immédiats des Caraïbes, tout en restant attaché à l'euro et aux valeurs européennes.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre a "Associação dos países e territórios ultramarinos à Comunidade Europeia" para solicitar ao Conselho e à Comissão a adoção de uma decisão que altere o estatuto da ilha de São Bartolomeu de uma região exterior para a de um país e território associado à União Europeia.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. Ao abrigo do artigo 355.º, n.º 6, do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia, e por iniciativa do Estado-Membro interessado, neste caso a República da França, o Conselho Europeu foi solicitado para tomar uma decisão desse teor relativamente à ilha de São Bartolomeu, para que o estatuto desta passe de região ultraperiférica a país e território ultramarino associado à União Europeia. Por conseguinte, para que esta decisão do Conselho Europeu se concretize, o Conselho, deve, por unanimidade, sob proposta da Comissão e após consulta ao Parlamento Europeu, modificar a sua decisão relativa à associação dos países e territórios ultramarinos à União Europeia. Considero, pois, que a alteração do estatuto responde às necessidades e especificidades do território de São Bartolomeu, sem prejudicar os interesses da União.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreciação debruça-se sobre a proposta de decisão do Conselho que altera a Decisão 2001/822/CE do Conselho relativa à associação dos países e territórios ultramarinos à CE, na sequência do pedido efetuado pela República Francesa, ao abrigo do artigo 355.º do TFUE e em carta datada de 30 de junho de 2010, solicitando ao Conselho Europeu que decidisse a favor da alteração do estatuto da ilha de São Bartolomeu de “região ultraperiférica” para “território ultramarino associado à União Europeia UE". De acordo com o relator, esta alteração de estatuto “responde às necessidades e especificidades do território de São Bartolomeu, sem prejudicar os interesses da União”, mantendo o euro como moeda e continuando os seus habitantes a serem considerados ‘cidadãos europeus’. São Bartolomeu passa a ser o 26.º país e território associado da UE. Votei favoravelmente esta proposta uma vez que corresponde às aspirações legítimas dos habitantes de São Bartolomeu, permitindo-lhes reforçar as parcerias com os estados vizinhos – países ACP e regiões ultraperiféricas das Caraíbas – e não prejudica os interesses da UE.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia prevê que o Conselho Europeu possa, por iniciativa do Estado-Membro interessado e deliberando por unanimidade, alterar o estatuto perante a UE dos países ou territórios ultramarinos franceses, dinamarqueses e holandeses. Assim, a França solicitou ao Conselho Europeu que alterasse o estatuto da ilha de São Bartolomeu, deixando de ser uma região ultraperiférica para passar a ser um país e território ultramarino associado à União Europeia. A consulta ao Parlamento Europeu constitui-se como um passo necessário neste processo. De acordo com o relator, a alteração do estatuto responde às necessidades e especificidades do território de São Bartolomeu. Respeitamos os anseios e as legítimas e soberanas opções dos povos destes territórios. Sem esquecer a luta que muitos deles ainda hoje travam contra o colonialismo europeu, com a qual somos solidários. Uma luta pela possibilidade de poderem decidir de forma livre e soberana os seus destinos.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Rozhodnutie Rady z 27. novembra 2001 o pridružení zámorských krajín a území k Európskemu spoločenstvu vytvára právny rámec na podporu hospodárskeho a sociálneho rozvoja zámorských krajín a území a posilnenie hospodárskych vzťahov medzi nimi a Európskou úniou. Predmetné rozhodnutie sa uplatňuje do 31. decembra 2013 a jeho prílohu I A je nutné zmeniť a doplniť, aby sa zohľadnila zmena štatútu ostrova Svätý Bartolomej vo vzťahu k Európskej únii, ktorý sa od 1. januára 2012 stáva zámorskou krajinou a územím. Domnievam sa, že táto zmena štatútu zodpovedá potrebám a osobitostiam územia Svätý Bartolomej bez toho, aby ohrozovala záujmy Únie. I preto považujem za opodstatnené schváliť návrh Komisie. Táto zmena štatútu umožní ostrovu Svätý Bartolomej posilniť vzťahy s regionálnymi subjektmi, a najmä so zámorskými krajinami a územiami, s najvzdialenejšími regiónmi v karibskej oblasti, a tým prispieť k lepšiemu šíreniu európskeho modelu a európskych hodnôt.

 
  
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  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Mardi 3 juillet, le Parlement européen a reconnu le changement de statut de Saint-Barthélemy qui devient ainsi le 26ème pays et territoire d'outre-mer (PTOM). C'est une décision dont je me félicite et qui avait été actée dans les conclusions du Conseil européen du 27 octobre 2010. Jusqu'ici considéré comme une région ultrapériphérique, Saint-Barthélemy va désormais s'inscrire dans une relation nouvelle et renouvelée avec l'Union européenne mais aussi les autres PTOM de la région. Ce changement de statut sera plus conforme aux besoins et aux spécificités de l'île. En outre, cette évolution statutaire ne modifiera en rien deux aspects essentiels du bon fonctionnement de l'île : Saint-Barthélemy conservera l'euro et ses habitants resteront des citoyens européens.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau balsuodamas, kadangi 2010 m. Prancūzijos Respublika paprašė Europos Vadovų Tarybos priimti sprendimą dėl Sen Bartelemi salos, kad jos statusas iš atokiausio regiono būtų pakeistas į Europos Sąjungos asocijuotos užjūrio šalies ir teritorijos statusą. Todėl Europos Vadovų Taryba priėmė Sprendimą 2010/718/ES, kuriuo nuo 2012 m. sausio 1 d. iš dalies keičiamas Prancūzijos Sen Bartelemi bendrijos statusas. Tokiu atveju Sen Bartelemi įtraukiama į užjūrio šalių ir teritorijų sąrašą ir Sen Bartelemi taptų 26-ąja Europos Sąjungos asocijuota šalimi ar teritorija. Suteikus Sen Bartelemi užjūrio šalies ir teritorijos statusą Europos Sąjunga su Sen Bartelemi palaikytų naują abipusę ir tvarią partnerystę, kuri atitiktų teritorijos ypatumus, bet nekeltų abejonių dėl jos priklausymo Europai. Sen Bartelemi valiuta išlieka euras, o jos piliečiai ir toliau yra Europos Sąjungos piliečiai. Taigi ryšiai su Europos Sąjunga ir toliau išlaikomi. Dėl šio statuso pakeitimo Sen Bartelemi galės stiprinti savo ryšius su regioniniais subjektais, visų pirma užjūrio šalimis ir teritorijomis, Afrikos, Karibų ir Ramiojo vandenyno valstybėmis ir Karibų jūros valstybių atokiausiais regionais ir taip prisidėti prie Europos vertybių sklaidos.

 
  
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  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – La République française a demandé au Conseil européen d'adopter une décision à l'égard de l'île de Saint-Barthélemy afin que le statut de pays et territoire associé à l'Union européenne se substitue à son actuel statut de région ultrapériphérique. En adoptant ce statut, l'île s'inscrirait dans un nouveau partenariat réciproque et durable avec l'Union européenne. Ce partenariat tiendrait compte de ses particularités, sans pour autant remettre en cause son appartenance à la famille européenne. J'ai soutenu le rapport de mon collègue Maurice Ponga, qui a été adopté à une large majorité, et je m'en félicite.

 
  
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  Michał Tomasz Kamiński (ECR), na piśmie. − Głosowałem za zatwierdzeniem wniosku Komisji, aby Saint-Barthélemy stał się 26. krajem i terytorium zamorskim stowarzyszonym z Unią Europejską. Podzielam zdanie, że ta zmiana statusu pozwoli wyspie Saint-Barthélemy na zacieśnienie stosunków z partnerami regionalnymi, krajami AKP, co przyczyni się zarazem do poszerzania modelu i wartości europejskich. Jestem przekonany, że przyjmując status kraju i terytorium zamorskiego, Saint-Barthélemy angażuje się w nowe wzajemne partnerstwo z Unią Europejską. Saint-Barthélemy utrzyma euro jako walutę, a jego obywatele pozostają obywatelami europejskimi. To bardzo ważne, by utrzymane zostały związki z Unią Europejską.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Attraverso la presente risoluzione, cui ho espresso voto favorevole, il territorio francese e caraibico di Saint-Barthelemy sarà compreso tra i territori e paesi di oltremare con evidenti vantaggi, per il territorio oggetto della relazione, dal punto di vista strutturale ed economico. Un grado di relazione politica ed istituzionale maggiore, quale quello garantito dallo status di territorio d’oltremare, consente infatti di dedicare un’attenzione maggiore alle esigenze di Saint-Barthelemy, su tutti i livelli dell’economia e della rappresentanza locale.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal as I believe that this change in status satisfies the needs and special characteristics of the territory of Saint-Barthélemy without prejudicing the interests of the European Union.

 
  
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  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur le changement de statut du territoire de la collectivité française de Saint-Barthélemy. Il s'agit d'approuver la proposition de la Commission européenne afin de rendre effectif le changement de statut de région ultrapériphérique à celui de pays et territoire d'outre-mer associé à l'Union européenne, depuis le 1er janvier 2012. L'influence de l'Union européenne dans la région pourra être ainsi renforcée.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Pursuant to Article 355(6) of the Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU) France requested and the Council, after consulting the Commission, adopted a decision amending the status of the island of Saint-Barthélemy from that of an outermost region to that of a country and territory associated with the European Union. This change will have effect from 1 January 2012. To give effect to that European Council decision, the Council must, under Article 203 TFEU, act unanimously on a proposal from the Commission and after consulting the European Parliament, amend its decision on the association of the overseas countries and territories with the European Union.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu pasiūlymui, kad Sen Bartelemi salai būtų suteiktas asocijuotos užjūrio šalies ir teritorijos statusas. Tai būtų šios salos ir ES naujos abipusės ir tvirtos partnerystės ir glaudžių ekonominių santykių pamatas. Be to, Sen Bartelemi bus sukurtos puikios sąlygos tolimesniam ryšių su regioniniais subjektais plėtojimui ir stiprinimui bei ekonominiam ir socialiniam vystymuisi.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. A República Francesa solicitou ao Conselho Europeu que tomasse uma decisão relativamente à ilha de São Bartolomeu, para que o estatuto desta passe de região ultraperiférica a país e território ultramarino associado à União Europeia. Este estatuto responde às necessidades e especificidades do território de São Bartolomeu, sem prejudicar os interesses da União. Ao adotar o estatuto de país e território ultramarino, São Bartolomeu insere-se numa nova parceria recíproca e duradoura com a União Europeia, que dá resposta às suas particularidades sem, no entanto, pôr em causa a sua pertença à família europeia. Nestes termos votei favoravelmente.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Con lettera datata 30 giugno 2010, la Repubblica francese ha chiesto al Consiglio europeo di adottare tale decisione per quanto riguarda l'isola di Saint-Barthélemy, affinché lo status di quest'ultima passi da quello di regione ultraperiferica a quello di paese e territorio d'oltremare associato all'Unione europea. Al fine di rendere effettiva tale decisione viene quindi proposto di modificare l'allegato I A della decisione 2001/822/CE del Consiglio allo scopo di introdurre un nuovo trattino che inserisca l'isola di Saint-Barthélemy nell'elenco dei paesi e territori d'oltremare. Al fine di rafforzare le relazioni con i territori d'oltremare, contribuendo ad una migliore diffusione dei valori europei, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O presente relatório surge na sequência do pedido da República Francesa ao Conselho Europeu para alterar o estatuto da ilha de São Bartolomeu, de modo a que o estatuto desta passe de região ultraperiférica a país e território ultramarino associado à União Europeia. São Bartolomeu torna-se, assim, o 26.º país e território ultramarino associado à União Europeia. Ao adotar o estatuto de país e território ultramarino associado, São Bartolomeu insere-se numa nova parceria recíproca e duradoura com a União Europeia, que dá resposta às suas particularidades sem, no entanto, pôr em causa a sua pertença à família europeia. Com efeito, São Bartolomeu mantém o euro como moeda e os seus cidadãos continuam a ser cidadãos europeus. Os laços com a União Europeia mantêm-se, assim, firmes. Votei assim a favor deste relatório, uma vez que vem reforçar as relações de São Bartolomeu com os intervenientes regionais, nomeadamente com os países e territórios ultramarinos, os países ACP e as regiões ultraperiféricas das Caraíbas, bem como contribuir para uma melhor difusão do modelo e dos valores europeus.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Pursuant to Article 355(6) of the Treaty on the Functioning of the European Union the European Council may, on the initiative of the Member State concerned and acting unanimously after consulting the Commission, adopt a decision amending the status, with regard to the Union, of a Danish, French or Netherlands country or territory referred to in paragraphs 1 and 2 of Article 355.

By letter of 30 June 2010, the French Republic requested the European Council to adopt such a decision with regard to the island of Saint-Barthélemy, in order to change its status from that of an outermost region to that of a country and territory associated with the European Union.

 
  
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  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Con l'adozione dello status di paese e territorio d'oltremare, il territorio di Saint-Barthélemy instaura un nuovo partenariato reciproco e duraturo con l'Unione europea, scelta che permetterà di soddisfare le sue esigenze specifiche nel pieno rispetto del diritto internazionale.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Con decisione 2010/718/UE del 29 ottobre 2010 il Consiglio europeo ha adottato la modifica dello status della collettività francese di Saint-Barthélemy da regione ultraperiferica a paese e territorio d'oltremare associato alla Comunità europea. Tale decisione diverrà effettiva quando il Consiglio, in virtù dell'articolo 203 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, deliberando all'unanimità su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, modificherà la sua decisione relativa all'associazione dei paesi e territori d'oltremare all'Unione europea. Con voto favorevole si conviene nel modificare l'allegato I A della decisione 2001/822/CE del Consiglio allo scopo di introdurre Saint-Barthélemy come 26° paese e territorio d'oltremare associato all'Unione europea, permettendo così alla predetta isola di rafforzare i rapporti con i restanti paesi d'oltremare e contribuendo a una migliore diffusione dei valori e degli scambi europei.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – À partir du moment où aucune atteinte aux intérêts de l'Union n'est détectée et que ce changement de statut répond aux besoins et spécificités du territoire de Saint-Barthélemy, les liens avec l'Union européenne restent intacts: il n'y a pas la moindre raison de refuser le texte du rapporteur. De plus, ce changement de statut permettra à Saint-Barthélemy de renforcer ses relations avec les acteurs régionaux, et notamment les pays et territoires d'outre-mer, les pays ACP et les régions ultrapériphériques de la Caraïbe, et ainsi de contribuer à une meilleure diffusion du modèle et des valeurs européennes.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Ao abrigo do artigo 355.º, n.º 6, do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia, o Conselho Europeu, por iniciativa do Estado-Membro interessado, pode adotar uma decisão que altere o estatuto perante a União de um dos países ou territórios ultramarinos referidos nesse artigo. A República Francesa solicitou ao Conselho Europeu que tomasse uma decisão desse teor relativamente à ilha de São Bartolomeu, para que o estatuto desta passe de região ultraperiférica a país e território ultramarino associado à União Europeia. Por concordar com a possibilidade de estes territórios poderem optar por tornar-se RUP ou país e território ultramarino, escolhendo o estatuto que lhes for mais adequado, votei a favor da posição do Parlamento Europeu.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), in writing. − I believe that this change in status satisfies the needs and special characteristics of the territory of Saint-Barthelemy without prejudicing the interest of the European Union, and therefore I supported it with my vote.

 
  
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  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − W pełni zgadzam się z decyzją zmieniającą status francuskiego terytorium zamorskiego Saint-Barthélemy. Zmiana ta odpowiada potrzebom i specyfice terytorium tej wyspy. Saint-Barthélemy stanie się w ten sposób 26. krajem i terytorium zamorskim stowarzyszonym z Unią Europejską. Przyjmując status kraju i terytorium zamorskiego, wyspa zaangażuje się w nowe wzajemne i trwałe partnerstwo z Unią Europejską, utrzyma euro jako własną walutę, a obywatele tego kraju pozostają obywatelami europejskimi. Utrzymane zostaną związki z Unią Europejską.

 
  
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  Marina Yannakoudakis (ECR), in writing. − This report recommends the change of status of Saint-Barthélemy from an outermost region to a territory associated with the European Union. This means that Saint-Barthélemy will join the eleven British territories associated with the European Union, including the Falkland Islands, South Georgia and the Sandwich islands.

Saint Barthélemy, like the Falkland Islands and other British territories in the South Atlantic, traces its ties with Europe back to the seventeenth century. While not part of the EU, these territories are indivisibly linked to Europe. This report is about providing support to the various territories associated with the EU. I certainly support the Falkland Islanders in the face of recent aggressive threats from Argentina, and as we mark the twentieth anniversary of repelling an Argentine invasion it is vital that we continue to defend the overseas countries and territories that have constitutional ties with our Member States, including the Falklands.

 
  
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  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Con il voto di oggi l'isola caraibica di Saint-Barthélemy diventa il 26esimo territorio d'oltremare associato all'Unione europea: tuttavia l'euro resterà la valuta ufficiale ed i suoi abitanti continueranno ad essere considerati europei. L'adozione del nuovo status porterà vantaggi soprattutto economici e politici, permettendo all'isola di Saint-Barthélemy di rafforzare le relazioni con gli altri territori d'oltremare, i paesi ACP e le regioni ultraperiferiche dei Caraibi, contribuendo così a una migliore diffusione del modello e dei valori europei.

 
  
  

Relazione: François Alfonsi (A7-0219/2012)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo a presente proposta, considerando que as estratégias macrorregionais podem trazer enormes benefícios para as regiões, o que envolve também diversos Estados-Membros e respetivas regiões, tendo sido um bom exemplo o caso das estratégias do Danúbio e do Mar Báltico. Considero, sem dúvida, que este tipo de estratégia resulta, mas por outro lado, a União Europeia deve reforçar uma governação a vários níveis em todos os seus procedimentos institucionais, não só apenas enquadradas nas estratégias, mas na generalidade das ações políticas, de modo a facilitar a criação de novas estratégias macrorregionais, como é o caso da possível estratégia do Atlântico que poderá trazer enormes vantagens para as regiões. No caso específico do Mediterrâneo, tal como o relator refere, o facto de diversos Estados e regiões partilharem a mesma bacia, ambiente natural e a sua ligação histórica ao longo da costa poderá vir a trazer grandes proveitos não só nas sinergias a serem criadas entre os Estados-Membros da União Europeia, como também com os Estados vizinhos.

 
  
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  Χαράλαμπος Αγγουράκης (GUE/NGL), γραπτώς. – Το ΚΚΕ καταψήφισε την έκθεση του Ευρωκοινοβουλίου για την εξέλιξη των μακροπεριφερειακών στρατηγικών στην Μεσόγειο, καθώς κινείται στην αντιδραστική κατεύθυνση της ενίσχυσης των ευρωενωσιακών μονοπωλίων στην λεκάνη της Μεσογείου. Η πρόταση για την δημιουργία μακροπεριφερειακής ζώνης συνεργασίας στην περιοχή Αδριατικής - Ιουνίου δεν αφορά την "χρηματοδότηση δράσεων" για την κάλυψη των λαϊκών αναγκών των εργαζομένων στην περιοχή, άλλα την εμβάθυνση της ενιαίας καπιταλιστικής αγοράς στα νησιά, την ενίσχυση των μεγάλων επιχειρηματικών ομίλων με ζεστό χρήμα από τα κοινοτικά ταμεία, δηλαδή με χρήματα των εργαζομένων. Ενισχύει την πολιτική και οικονομική επέμβαση της ΕΕ στην περιοχή των Δυτικών Βαλκανίων και Βορείου Αφρικής χρησιμοποιώντας ως πρόσχημα την δημοκρατία και τα ανθρώπινα δικαιώματα. Η έκθεση, πιστή στην πολιτική της ΕΕ, δεν προτείνει ενίσχυση με πρόσθετους πόρους, αλλά στοχευμένη κατεύθυνση της χρηματοδότησης σε έργα υψηλής κερδοφορίας για το κεφάλαιο που, και περιορισμένες θέσεις εργασίας δημιουργούν και προσωρινές, οι οποίες χάνονται με το τέλος των έργων. Για μία ακόμη φορά κερδισμένοι θα είναι οι μεγάλοι μονοπωλιακοί όμιλοι και μεγάλοι χαμένοι οι εργαζόμενοι που καλούνται με τις δικές τους θυσίες να στηρίξουν και να αυγαταίνουν τα κέρδη της πλουτοκρατίας

 
  
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  Antonello Antinoro (PPE), per iscritto. − Le macro-strategie regionali mettono insieme un approccio coerente per la cooperazione territoriale, soddisfano la domanda di investimenti in Europa su una base territoriale in modo nuovo. Aiutano a ricostruire collegamenti e cooperazione. La relazione sostiene le macrostrategie regionali basate sul principio della governance multilivello, al fine di garantire la collaborazione tra enti locali, regionali e nazionali. Chiede un maggiore livello di coordinamen-to tra i diversi fondi e invita la Commissione a riflettere sul futuro di un approccio macro regionale in Europa, individuando le zone prioritarie che devono essere coinvolte nelle nuove strategie, soprattutto quando c'è mancanza di cooperazione tra territori limitrofi, che in diverse gli Stati membri è evidente. A questo proposito, accolgo con favore l'attuazione di una strategia macroregionale per il bacino del Mediterraneo.

 
  
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  Pino Arlacchi (S&D), in writing. − I voted for this resolution to sustain the great opportunity represented by the EU macro-regional strategies. First of all, macro-regional strategies frame the EU’s neighbourhood policies in a way that encourages renewed dialogue and new prospects for territorial cooperation projects supported by cohesion policy. The Baltic Sea strategy is a perfect example of that. When it comes to the Mediterranean, we must consider that the entire basin shares the same natural environment, and its shores are connected by the same history and culture. In terms of developing potential, maritime traffic must be placed at the heart of a transport strategy for the whole area, particularly for goods. A macro-regional strategy can provide tailored responses to these objectives. The Mediterranean, due to its 500 million inhabitants (less than one-third of whom live within the European Union), represents the main ‘neighbourhood prospect’ for Europe. For this reason I believe that a development dynamic based around the Mediterranean could drive forward the whole European economy.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Certaines régions regroupent des pays qui partagent le même environnement naturel et une même réalité historique et culturelle. L'Europe a donc élaboré des stratégies macro-régionales qui ouvrent des perspectives nouvelles aux projets de coopération territoriale. Ces stratégies sont d’ailleurs soutenues par la politique de cohésion, un des plus beaux outils de l'Union européenne ! J'ai ainsi approuvé les stratégies de ce rapport qui peuvent contribuer à la réalisation des objectifs de l'Union européenne et assurer une meilleure coordination entre les programmes régionaux et les objectifs de la stratégie Europe 2020.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą dėl naujų ES makroregioninių strategijų vystymo suteikiant naujas galimybes įgyvendinti teritorinio bendradarbiavimo projektus. Regioninės politikos kūrimas yra būtinas siekiant išspręsti ekonomines ir aplinkos problemas bei strateginėmis priemonėmis pasiekti "Europa 2020" išsikeltus tikslus. Pritariu Komisijos siūlymui taikant makroregioninių strategijų metodą kurti Viduržemio jūros strategiją ir kad 2009 m. patvirtinta Baltijos jūros regiono strategija yra puikus pavyzdys tai atlikti. Viduržemio jūros regionas Europai yra svarbiausias kaimyninis regionas, jame gyvena 500 mln. gyventojų, iš kurių trečdalis yra ES, tačiau bendradarbiavimas tarp ES ir šio regiono išlieka gana menkas. Pritariu siūlymui kurti šio regiono makroregioninę strategiją, nes jam dinamiškai besivystant, būtų skatinama ir visos Europos ekonomika.

 
  
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  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – À travers les exemples de la mer Baltique et du Danube, il apparaît clairement que les stratégies macro-régionales, nouvelles formes de coopération territoriale, ont contribué à améliorer l’efficacité des politiques de développement régional de l’Union et à renforcer les synergies entre régions et États. L'UE doit urgemment ouvrir de telles perspectives pour la Méditerranée, espace vital pour l'avenir de l'Europe. La mise en œuvre d'une stratégie macro-régionale pour le bassin méditerranéen permettrait en effet d'offrir une perspective commune pour aborder les défis auxquels doivent faire face les pays méditerranéens et de structurer cet espace essentiel au développement et à l'intégration de l'Europe. Après l'échec de l'Union pour la Méditerranée, il serait temps de donner un signal porteur d’espoir à l’espace méditerranéen dans son ensemble, actuellement traversé par la crise mais aussi bouleversé par les révolutions successives du côté Sud de la Méditerranée. Le Parlement européen ayant massivement exprimé son soutien à cette initiative en Méditerranée et entendant en faire une priorité politique, il appartient désormais à la Commission d'y apporter son concours et à Chypre de mettre à profit sa présidence pour avancer dans ce sens et poser les bases de cette stratégie.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Voto a favore della la relazione del collega Alfonsi che, costatando e valorizzando l'innegabile esistenza di un sistema storico-culturale che accomuna i paesi del Mediterraneo, mira a costituire un'infrastruttura politica e di servizi comuni suddivisa in macroregioni (Mediterraneo occidentale, Mediterraneo centrale, Mediterraneo orientale), che permetterebbe il crearsi di una sinergia capace di dare un input nuovo e più forte al coordinamento fra Stati membri e una distribuzione e reinvestimento delle risorse più efficace.

 
  
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  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi makroregioninės strategijos suteikia naujas galimybes įgyvendinti teritorinio bendradarbiavimo projektus, remiamus vykdant sanglaudos politiką. Rengiant kelis makroregionų projektus padaryta gana didelė pažanga. Baltijos jūros regiono makroregioninė strategija patvirtinta 2009 m. ir aptardama šią strategiją Komisija pabrėžė „tokio naujo bendradarbiavimo“ naudą. Šiuo metu vyksta Viduržemio jūros šalių sąjungos raida ir didėja šios sąjungos galimybės tapti regiono varomąja jėga. Viduržemio jūros regionas atliko pagrindinį geopolitinį vaidmenį Europos istorijoje. Tačiau Europos Sąjungoje Viduržemio jūros regionas yra per mažai organizuotas. Pastebimi labai menki bendradarbiavimo ir tarpusavio ryšių palaikymo rezultatai. Ne Europos Sąjungoje gyvenančių Viduržemio jūros regiono pakrančių gyventojų gyvenimo lygis labai blogėja visais aspektais: ekonominiu, socialiniu, ekologiniu ir politiniu. Šios visuomenės privalo vystytis ir toks vystymasis yra naudingas Europai. Europa būtų saugesnė, tinkamiau kontroliuotų imigrantų srautus ir tiesiogiai dalyvautų augimo zonos veikloje, o tai darytų teigiamą įtaką jos pačios ekonomikos rezultatams. Taigi taikant makroregioninių strategijų metodą būtų galima priimti sprendimą dėl bendro projekto šioje Sąjungos ateičiai labai svarbioje teritorijoje, siekiant įveikti dabartinę krizę ir patenkinti visų Viduržemio jūros regiono kaimynių, visų pirma pietinės pakrantės šalių gyventojų, lūkesčius.

 
  
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  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Strategiile macroregionale joacă un rol important în UE deoarece deschid perspective noi pentru proiectele de cooperare teritorială finanțate prin politica de coeziune. Pentru a se evita proiectele care nu aduc o contribuție importantă la dezvoltarea macroregiunilor, consider că elaborarea strategiilor trebuie să se bazeze pe consultări ample, care să definească, cât mai clar posibil, problemele identificate pe teren.

O etapă importantă este faza de pre-elaborare, atunci când se vor identifica principalele axe strategice și se vor defini bazele viitoarei guvernanțe. Dacă nu acordăm o importanţă sporită acestei etape, există șanse ca viitoarele proiectele să nu rezolve problemele identificate, iar implementarea lor să se realizeze dificil. Pe lângă macroregiunea Mării Baltice, o altă macroregiune a cărei strategie va contribui la îmbunătăţirea condiţiilor de viaţă şi de muncă a milioane de cetățeni europeni este macroregiunea Dunării. Această strategie va crea o platformă de dialog autentică între cele 14 state riverane.

 
  
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  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif à "l'évolution des stratégies macro-régionales de l'UE : pratiques actuelles et perspectives d'avenir, notamment en Méditerranée". J'estime que les stratégies macro-régionales européennes constituent de bonnes perspectives pour des projets de coopération avec les territoires entourant la mer Baltique. En effet, ce rapport souligne l'intérêt qu'a l'Union à poursuivre la stratégie de la politique de cohésion en particulier dans le domaine de la coopération intersectorielle. Par ailleurs, il me semble important de définir plus précisément des projets qui répondent aux besoins locaux des populations baltes.

 
  
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  John Bufton (EFD), in writing. − The creation of new "macro-regions” to establish macro-regional identity equates to "social and financial engineering." It allows Brussels to increase funding for regions who are unable to comply, or spend/invest responsibly and would include funding for Maghreb countries, which are already benefiting from EU Neighbourhood policy and the EU Mediterranean Association pact and who, in my opinion, should not become automatic recipients of EU funding derived from EU taxpayers during times of such financial difficulty. It enables the EU to spread its scope and power via handouts, not passed by the public. In the light of these proposals we are likely to expect an Atlantic strategy, Carpathian strategy, Balkan strategy, and so on, representing a large cost to EU member states without prior consultation.

 
  
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  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour l'adoption de ce rapport qui met en avant la nécessité de développer, à l'échelle de l'Union européenne, des stratégies macro-régionales. En tant que rapporteur sur la Stratégie Atlantique pour le Parlement européen, je partage la vision du rapporteur sur la nécessité de suivre une approche plurisectorielle. Il me semble important de soutenir et développer les projets de coopération territoriale. Ces derniers sont pertinents car ils permettent de répondre aux problématiques locales plus efficacement. Je soutiens par ailleurs l'initiative visant à développer une stratégie macro-régionale en Méditerranée. Cela est bienvenu après le "Printemps arabe" et la transition démocratique de certains pays de la rive sud de la Méditerranée.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar que: deve ser apoiada a implementação de uma estratégia macrorregional para a bacia mediterrânica de modo a fornecer um plano de ação para a abordagem dos desafios comuns e problemáticos com que se deparam os países e as regiões mediterrânicas; igualmente os principais domínios de intervenção para uma macrorregião mediterrânica devem incluir redes de energia, cooperação científica e inovação, redes de cultura, educação e formação, proteção ambiental, transportes marítimos sustentáveis, proteção e segurança marítimas e proteção do ambiente marinho contra a poluição, sobrepesca e pesca ilegal, através da criação de uma rede integrada de sistemas de informação e vigilância para as atividades marítimas, do reforço da boa governação e de uma administração pública eficaz, de modo a fomentar a criação de emprego.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − Macro-regional strategies promote development based on groups of territorial location. This is logical because states in the same region share certain historical and cultural bonds that can be instrumental for cooperation. Because macro-regional strategies are to the mutual benefit of all parties implicated and the Mediterranean would profit greatly from such a scheme, in regards to the economy as well as social and environmental issues, I have voted in favour of this resolution.

 
  
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  Andrea Cozzolino (S&D), per iscritto. − Il bacino del Mediterraneo condivide un medesimo ambiente naturale, e una medesima realtà storica e culturale ne lega le sponde. Il sud dell'Europa è ricco di grandi potenzialità, che non possono essere valorizzate senza coordinamento o senza una visione. Il "clima mediterraneo" determina ecotipi simili: i prodotti della terra si rassomigliano e, nella loro varietà, costituiscono un'unica gamma di prodotti. Allo stesso tempo anche le problematiche ambientali sono ovunque le stesse. La biodiversità mediterranea è, quindi, particolarmente ricca, ma è anche altrettanto minacciata. Occorrono risposte adeguate e sinergiche. In seno alla UE, lo spazio Mediterraneo è strutturato troppo debolmente e si registrano scarsi risultati in termini di cooperazione e interconnessione. Inoltre, alle porte della UE, le popolazioni delle rive del Mediterraneo - nonostante gli sviluppo dell'ultimo anno - conoscono ancora livelli di vita inadeguati. Lo sviluppo di queste società è una necessità per loro stesse e un'opportunità per l'Europa. Quest'ultima conquisterebbe una maggiore sicurezza, un controllo più "sostenibile" dei flussi d'immigrazione e la partecipazione diretta a un'area in crescita, con effetti positivi sulle proprie prestazioni economiche. Per questo e per molto altro è importante sostenere la realizzazione di una macroregione del mediterraneo.

 
  
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  Corina Creţu (S&D), în scris. − Am votat pentru, deoarece, în afara UE, populaţiile care locuiesc în regiunea mediteraneană au standarde de viaţă extrem de scăzute pe toate planurile: economic, social, ecologic şi politic. Pentru aceste societăţi, dezvoltarea lor este o cerinţă esenţială, iar pentru Europa este o oportunitate, deoarece s-ar putea traduce printr-o mai mare securitate, un control mai „sustenabil” al fluxurilor de imigraţie şi participarea directă la această zonă de creştere. Toate acestea ar avea un impact pozitiv asupra performanţelor propriei sale economii. Astfel, evenimentele din primăvara anului trecut care au avut loc pe ţărmul sudic al Mediteranei reprezintă un stimulent puternic pentru dezvoltarea de noi politici active de vecinătate. Încorporându-le, cel puţin parţial, într-o strategie macroregională, ele ar putea căpăta o dimensiune teritorială concretă, garantând o eficacitate sporită. Statele membre şi regiunile UE din spaţiul mediteranean trebuie să se angajeze într-un demers de cooperare consolidată, care trebuie deschisă tuturor partenerilor din acest spaţiu esenţial pentru viitorul Europei. Strategia macroregională este cea mai bună modalitate de a realiza acest obiectiv.

 
  
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  Mário David (PPE), por escrito. Foi com satisfação que verifiquei que este relatório de iniciativa na Comissão do Desenvolvimento Regional se encaixava perfeitamente na Estratégia anteriormente definida por este Parlamento para a Politica Europeia de Vizinhança (PEV), da qual fui o relator na Comissão AFET. Ao destacar a importância da Bacia Mediterrânica enquanto espaço de cooperação descentralizado e mais abrangente no que diz respeito ao reforço da tomada de decisões transregionais/partilha de boas práticas, propõe o desenvolvimento de uma estratégia macrorregional para a bacia mediterrânica (à semelhança da estratégia para o báltico por exemplo) num quadro mais amplo que inclua o Mediterrâneo ocidental, o Adriático e o Mediterrâneo oriental. Considera ainda que se poderá levar a cabo uma política global para toda a bacia mediterrânica, que complemente as prioridades definidas pelas organizações regionais e internacionais (v.g. a União para o Mediterrâneo) e aplicar boas práticas suscetíveis de contribuir para a realização dos objetivos das Estratégias da UE. O enfoque na participação da sociedade civil, os princípios/áreas de atuação a desenvolver e a aprofundar e a atualização da abordagem das migrações em face da "Primavera Árabe" parecem-me ser igualmente um excelente complemento aos dois Relatórios sobre a PEV dos quais fui relator no Parlamento Europeu.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai soutenu ce texte qui encourage le développement de stratégies dites "macrorégionales" afin de coordonner les efforts de plusieurs territoires en vue de résoudre des défis communs. Si l'union fait la force, le Parlement européen veillera au respect d’une gestion responsable des fonds européens, en évitant que ces stratégies macrorégionales ne deviennent de grands "machins budgétivores", selon les termes du rapporteur. Souhaitons que le principe de responsabilité, décliné ici en règles des trois "non" (non à de nouvelles dépenses, à un nouveau "machin institutionnel" et à de nouvelles réglementations) et des trois "oui" (oui à la complémentarité des financements, à la coordination des systèmes institutionnels et à l’ouverture de nouveaux projets), s’applique désormais à l’ensemble des politiques de l’Union européenne.

 
  
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  Göran Färm, Anna Hedh, Olle Ludvigsson, Jens Nilsson, Marita Ulvskog och Åsa Westlund (S&D), skriftlig. − Vi svenska socialdemokrater i Europaparlamentet stöder betänkandet om utvecklingen av EU:s makroregionala strategier: erfarenheter och framtidsutsikter, framförallt för Medelhavsområdet. Vi är positivt inställda till makroregionala strategier som verktyg för att främja EU:s territoriella sammanhållning och utveckling. Däremot stöder vi inte skrivningarna om att höja tröskelvärdena för de minimistöden till öar. Vi anser heller inte att omfattningen av de minimistöden skall utökas inom transportsektorn, eller till att också omfatta jordbruks- och fiskesektorerna.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. As macrorregiões, das quais a do Báltico é a primeira, são consequências lógicas da interdependência crescente dos países e das suas características semelhantes ou comuns, tendo subjacente uma pertença a um determinado espaço geográfico e cultural que, se transcende fronteiras, não deixa, ainda assim, de ser delimitado em virtude destas. A abordagem macrorregional permite fazer face a problemas comuns, atacar problemas partilhados, promover a coesão e buscar soluções cujos efeitos possam beneficiar todos os intervenientes bem como dar à União Europeia uma visão de conjunto que lhe permita desenvolver mais adequadamente a sua ação. Creio que esta opção, se for bem gerida e capazmente articulada com os Estados, respeitando a sua soberania e promovendo e respeitando as suas especificidades, poderá ser replicada com sucesso em diversas áreas. O Mediterrâneo, pelo tempo atribulado que atravessa, deve merecer por parte da União um envolvimento inteligente e a busca de soluções estabilizadoras que envolvam ambas as suas margens.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. À semelhança das estratégias macrorregionais para outras áreas geográficas da Europa, como a bacia do Danúbio e o mar Báltico, são agora apresentadas as estratégias macrorregionais para o Mediterrâneo, mais concretamente para a zona dos mares Adriático e Jónico. A experiência levada a cabo com a implementação da macrorregião báltica demonstra que se trata de uma iniciativa boa e potenciadora de desenvolvimento para os povos dessas regiões. A política económica da União Europeia assenta na cooperação regional. Torna-se, pois, evidente – sobretudo após a denominada ‘Primavera Árabe' – ser de todo o interesse manter boas relações com os povos do Mediterrâneo sul e potenciar o desenvolvimento comercial e turístico mediante o aproveitamento dos recursos existentes, nomeadamente, o tráfego marítimo e as energias sustentáveis. Além disso, é uma excelente oportunidade de promoção da coesão interregional e de fortalecimento das relações entre os povos. Votei favoravelmente o relatório do colega François Alfonsi sobre as estratégias macrorregionais da UE para o Mediterrâneo e faço votos para que, com o apoio do próximo quadro financeiro plurianual, a UE continue a colaborar no processo de democratização dos países africanos da bacia do Mediterrâneo de modo a conseguir mais estabilidade e um maior crescimento económico na região.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Acreditamos que é fundamental a promoção de políticas que promovam uma efetiva coesão económica e social na União Europeia, para mais numa situação de profunda crise estrutural e de grandes desigualdades sociais e assimetrias regionais. A promoção da coesão pode e deve envolver a cooperação entre países e regiões com afinidades diversas, que preveja intervenções no território tendentes a preservar o equilíbrio ecológico e a promover um desenvolvimento justo, equilibrado e sustentável. Esta visão é, em parte, incluída no relatório e na abordagem que faz às estratégias macrorregionais. Todavia, a UE subverte com frequência o conceito de coesão, nomeadamente através da renacionalização dos custos das políticas comunitárias, da insuficiência de verbas destinadas à coesão ou da condicionalidade imposta, amarrando os países a estratégias (como a EU 2020) cujos propósitos e objetivos são contraditórios com a desejada coesão. Este relatório apresenta um rol de intenções que valorizamos, mas não podemos deixar de assinalar a nossa preocupação em relação a estes pontos. Além disso, temos sérias reservas relativamente a alguns pontos do relatório, que se aproximam da visão da UE como potência hegemónica na região do Mediterrâneo, denotando indisfarçáveis ambições imperiais.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Makroregión Baltského mora vytvorený v roku 2009 zoskupuje súvislý celok území, ktorých poslaním je spolupráca s cieľom lepšie riešiť hospodárske a environmentálne problémy, ktoré v nich vznikajú. Táto spolupráca vznikla vo forme makroregionálnej stratégie určenej na koordináciu už platnej silnej odvetvovej spolupráce postavenej na štyroch pilieroch – životnom prostredí, prosperite, dostupnosti a bezpečnosti – a na akčnom pláne zameranom na 15 priorít a 80 hlavných projektov. Makroregionálne stratégie otvárajú nové perspektívy pre projekty územnej spolupráce, ktoré sú podporované politikou súdržnosti. Môžu dopĺňať veľké stratégie Únie, ako sú transeurópske siete dopravy alebo integrovaná námorná politika. Môžu priniesť lepší súlad s regionálnymi programami a cieľmi stratégie 2020 Európskeho parlamentu. Stredomorská oblasť má rovnaké prírodné prostredie, pričom celé jej pobrežie spája rovnaká história a kultúra. Na juhu Európy existuje silný potenciál, ktorý sa nemôže zhodnotiť bez koordinácie a uceleného pohľadu, ktoré môžu vzniknúť vďaka vymedzeniu makroregionálnej stratégie. Dynamický rozvoj Stredozemia môže byť hnacou silou pre celé európske hospodárstvo. Som toho názoru, že európske štáty a regióny v oblasti Stredozemia sa musia zapojiť do procesu užšej spolupráce. Ten zároveň musí byť otvorený všetkým partnerom v tomto priestore, ktorý je pre budúcnosť Európy veľmi dôležitý. Práve makroregionálna stratégia je prostriedkom, ako to dosiahnuť.

 
  
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  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − Le macroregioni rispondono ai criteri di semplificazione e coordinamento a cui l'Unione europea ispira da sempre la propria politica regionale. Accomunati dalla vicinanza geografica, Stati membri, regioni ed enti locali trovano nella macroregione la cornice istituzionale ideale per interagire, con l'obiettivo di risolvere problematiche comuni e di attuare politiche condivise. E' importante che un'opportunità simile venga concessa anche ai soggetti operanti nel bacino del Mediterraneo, la cui importanza turistica, commerciale ed economica è evidente a tutti. Purtroppo, nel quadro europeo l'area mediterranea non gode di una struttura all'altezza, con il risultato che vi si registrano scarsi risultati in termini di cooperazione ed interconnessione. La suddivisione del Mediterraneo in tre grandi macroregioni (occidentale, adriatico-ionica ed orientale) aumenterebbe non solo la coerenza e l'operatività delle politiche mediterranee, ma favorirebbe anche un coordinamento maggiore tra i diversi strumenti d'intervento a disposizione dell'UE. La creazione di una macroregione mediterranea rappresenta dunque un'occasione per l'intera area mediterranea di intraprendere politiche coordinate in un'ottica di sviluppo e crescita: sarebbe un errore per l'Unione europea non concedergliela.

 
  
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  Bruno Gollnisch (NI), par écrit. – Nouvelle lubie de l'Europe de Bruxelles : la macro-région européenne. Enfin, macro certainement, mais "européenne", il faut voir. Car la macro-région a pour but de regrouper des régions (et non des États) autour d'un projet commun (une mer, un fleuve, etc.), même si lesdites régions ne sont pas partie d'un État membre de l'Union. Le but est d'encourager, bien évidemment, le court-circuitage des États nations et de promouvoir le flou des frontières extérieures. Au motif que l'on ne peut laisser la création de telles entités à des initiatives spontanées, voilà qu'on demande à la Commission de recenser toutes les macro-régions possibles. Et bien sûr d'encourager leur création. Du coup, le rapport de M. Alfonsi propose deux macro-régions en Méditerranée, regroupant donc des zones du nord et du sud de cette mer. Prélude à l'inclusion de ces pays, aujourd'hui pour la plupart menacés par l'intégrisme musulman, dans le marché unique européen et la libre-circulation des personnes entre les deux rives. Et après, ce sera quoi ? Une "macro-région" atlantique, pour favoriser la mise en œuvre du grand marché transatlantique ? Il faut arrêter ces dérives !

 
  
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  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Mardi 3 juillet, le Parlement a approuvé à une vaste majorité le rapport sur les stratégies macrorégionales de l'Union européenne. Cette forme unique de coopération a déjà fait ses preuves dans la mer Baltique qui sert désormais de cadre de référence à d'autres initiatives comme la stratégie lancée il y a un an dans le Danube ou le projet d'une stratégie à l'échelle de la Méditerranée. Cette stratégie sort du schéma de la coopération traditionnelle à l'échelle nationale ou régionale car elle associe tous les acteurs institutionnels et les partenaires comme les universités, les centres de recherche et les organisations régionales d'un espace plus large qui se trouve confronté à des défis territoriaux communs en matière environnementale, économique, migratoire et culturelle. L'élaboration d'une stratégie dans la Méditerranée se trouve pleinement justifiée par l'existence de caractéristiques et de problématiques communes et les politiques européennes pourraient être mises en œuvre plus efficacement à cette échelle. Ce rapport propose des recommandations utiles pour les stratégies futures en tirant les leçons de l'expérience en mer Baltique. Nous avons là un dispositif intéressant à exploiter et c'est pour cette raison que j'ai décidé de soutenir ce rapport.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį dokumentą, nes makroregioninės strategijos suteikia naujas galimybes įgyvendinti teritorinio bendradarbiavimo projektus, remiamus vykdant sanglaudos politiką. Šiomis strategijomis gali būti papildytos pagrindinės Bendrijos strategijos, pavyzdžiui, transeuropinių transporto tinklų arba integruotos jūrų politikos. Įgyvendinant jas galima geriau derinti regionines programas ir Europos Parlamento tikslus, nurodytus strategijoje „Europa 2020“. Europos Sąjungoje Viduržemio jūros regionas yra per mažai organizuotas. Pastebimi labai menki bendradarbiavimo ir tarpusavio ryšių palaikymo rezultatai. Viduržemio jūros regionui priklausančios Europos valstybės ir regionai turi pradėti glaudžiau bendradarbiauti ir suteikti galimybę bendradarbiauti visiems šio regiono, kuris labai svarbus Europos ateičiai, partneriams. Makroregioninė strategija-tai priemonė, kuriai turi būti teikiama pirmenybė siekiant šio tikslo.

 
  
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  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Le Parlement européen a adopté à une large majorité le rapport de mon collègue François Alfonsi, et je m'en félicite. Ce rapport vise à établir un état des lieux des pratiques actuelles dans le cadre des stratégies macrorégionales de l'Union européenne afin d'en définir les perspectives. Dans ce contexte, il est nécessaire de donner un cadre de référence pertinent à la politique de cohésion et d'encourager la coopération intersectorielle. La stratégie macrorégionale en Méditerranée présente un fort potentiel, non seulement par l'environnement naturel commun, mais aussi à travers une histoire et une culture partagées. Pour cette raison, un point d'honneur doit être mis au renforcement de la dimension méridionale de la politique européenne de voisinage, en garantissant une meilleure gestion des flux migratoires.

 
  
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  Michał Tomasz Kamiński (ECR), na piśmie. − Strategie makroregionalne otwierają nowe perspektywy dla projektów współpracy terytorialnej opartych na polityce spójności i oferują skuteczniejsze rozwiązania problemów gospodarczych i środowiskowych występujących w danym obszarze. Pozytywne skutki tej strategii możemy odnotować w utworzonym w 2009 r. makroregionie Morza Bałtyckiego. Sądzę, że podobnie powinno być także na południu Europy. Pamiętajmy, że region Morza Śródziemnego zamieszkiwany jest przez 500 mln obywateli, z czego zaledwie jedna trzecia znajduje się na terenie Unii Europejskiej. Dlatego (nie zapominając jak ważny jest region Morza Bałtyckiego) musimy także na południu wspierać strategię makroregionalną, która jest środkiem najbardziej sprzyjającym osiągnięciu współpracy państw Morza Śródziemnego. Uważam, że dynamika rozwoju wokół Morza Śródziemnego może stanowić siłę napędową dla całej gospodarki europejskiej. Dlatego głosowałem za przyjęciem tego sprawozdania.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − La casistica delle strategie macroregionali dell’UE ha portato risultati positivi – è il caso del Baltico – e si pone, senza dubbio, come una delle best practice europee nell’ambito della cooperazione interistituzionale. La relazione del collega Alfonsi, cui ho espresso voto favorevole, mira a sviluppare tale strategia e ad implementarla in quei territori in cui la cooperazione ha mostrato segnali di cedimento. L’applicazione della strategia macroregionale al bacino del Mediterraneo è sicuramente funzionale a colmare il gap di comunicazione sui diversi livelli istituzionali ed è volta a garantire un miglior processo di partecipazione al fine di incrementare lo sviluppo del territorio cui si rivolge. Occorre, quindi, lavorare affinché tali strategie risultino sempre più efficaci ed efficienti nella loro applicazione programmatica.

 
  
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  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Importanţa strategiilor deja elaborate, precum cea a Mării Baltice sau a Dunării, a constat în faptul că acestea au reprezentat atât un cadru integrat de abordare a provocărilor şi oportunităţilor din aceasta regiune, cât şi proiecte-pilot pentru viitoarele strategii macroregionale. Având în vedere succesul acestora, consider că Uniunea Europeană poate utiliza aceste modele în elaborarea viitoarelor strategii. Pe lângă zona Mării Mediterane, amintită în acest raport, doresc să dau şi exemplul regiunii Mării Negre, care are o importanţă strategică recunoscută, dată de resursele naturale foarte bogate şi de o piaţă potenţială de peste 350 de milioane de consumatori.

Din nefericire, cooperarea la Marea Neagră deţine un loc destul de modest în planurile actuale ale Uniunii Europene, însă consider că UE ar trebui să aibă un rol semnificativ în această regiune, prin creionarea unei Strategii europene pentru Marea Neagră. O eventuală strategie va genera beneficii însemnate nu numai statelor din bazinul Mării Negre, ci și întregii Uniuni, creând astfel o adevărată punte între Europa și Asia.

 
  
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  Elżbieta Katarzyna Łukacijewska (PPE), na piśmie. − Wprowadzenie strategii makroregionalnych stwarza wiele możliwości. Przyczyniają się one do szybszego rozwoju terytorialnego, zwiększają spójność społeczną i gospodarczą, koncentrują się na wyzwaniach i problemach danego regionu oraz uwydatniają rolę powiązań między obszarami miejskimi i wiejskimi.

Stanowią one także innowacyjną formę międzyregionalnej i ponadnarodowej współpracy europejskiej, która przyczynia się do zwiększenia spójności i koordynacji działań politycznych w różnych sektorach, wspiera tworzenie nowych miejsc pracy oraz zapewnia trwały wzrost. Strategie makroregionalne to wreszcie nawiązanie owocnych i konkretnych relacji w polityce sąsiedztwa UE, wymiana dobrych praktyk oraz postęp oparty na rozwoju terytorialnym.

Jestem ogromną zwolenniczką tworzenia nowych strategii makroregionalnych i mam nadzieję, że w niedalekiej przyszłości powstaną nowe makroregiony, w tym Euroregion Karpacki. Dlatego głosowałam za przyjęciem sprawozdania przygotowanego przez posła François Alfonsiego. Dziekuję.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this Report. Macro-regional strategies offer new prospects for territorial cooperation projects supported by cohesion policy. They can assist the broad EU strategies such as trans-European transport networks or the integrated maritime policy. They can ensure better coordination between regional programmes and the objectives of the Europe 2020 strategy.

 
  
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  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur "l'évolution des stratégies macro-régionales de l'UE : pratiques actuelles et perspectives d'avenir, notamment en Méditerranée", qui reconnaît la valeur ajoutée de la stratégie macro-régionale de la mer Baltique et de ces stratégies en général. Les stratégies macro-régionales permettent de mettre en relation les autorités compétentes de plusieurs États membres afin de définir des cadres similaires pour un même espace montagneux, maritime, etc. Grâce à ces stratégies, les investissements peuvent être partagés par les différents acteurs, les priorités peuvent être coordonnées et permettent de développer les financements régionaux dans une approche intégrée.

 
  
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  Iosif Matula (PPE), în scris. − Strategiile macroregionale reprezintă noi punți de cooperare teritorială sprijinite prin politica de coeziune a UE. Cu toate că, în prezent, nu există un standard pentru definirea macroregiunilor, ele includ teritorii din mai multe țări sau regiuni administrative, care dețin una sau mai multe caracteristici comune. Strategiile macroregionale au debutat în urmă cu trei ani, cu strategia macroregiunii Mării Baltice, ce și-a stabilit obiectivul de a concentra cooperarea între regiunile statelor din jurul Mării Baltice în domeniile: mediu, prosperitate, accesibilitate și securitate. A urmat strategia macroregiunii Dunării ce cuprinde regiunile din bazinul dunărean cu o populație de peste 100 milioane de locuitori, ce se întinde pe o cincime din suprafața Uniunii.

Inițial, Comisia s-a arătat reticentă pentru susținerea acestor inițiative pe motivul că ar încărca arhitectura administrativă, ar crește cheltuielile și ar fi lipsite de eficacitate. Consider însă că macroregiunile reprezintă o valoare adăugată europeană și pot contribui la implementarea proiectelor transeuropene energetice și de transport. Am susținut acest raport deoarece cooperarea teritorială la nivelul macroregiunilor poate aduce avantaje inițiativelor grupărilor de cooperare teritorială (GECT), asigurând implicarea autorităților locale și regionale, alături de reprezentanții societății civile, în luarea deciziilor în vederea utilizării eficiente a potențialului lor comun.

 
  
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  Ana Miranda (Verts/ALE), por escrito. Voto a favor deste relatório porque estabelece os princípios básicos que devem reger o processo de política territorial da União Europeia. Os critérios que forem estabelecidos para a região mediterrânica devem ser os mesmos que regem a construção de uma macro região atlântica. 60% da população que vive nas zonas costeiras da Europa reside na costa atlântica. Esta região é formada por 5 Estados-Membros e por mais de 35 entidades subestatais, com diferentes graus de autonomia política, e é fonte de riqueza, de crescimento e de diversidade. Devemos propor, como se faz com a costa mediterrânica, a costa atlântica na sua dimensão marítima, mas também na sua dimensão territorial, que até há pouco tempo lamentavelmente não fazia parte da comunicação da Comissão. A inclusão, por conseguinte, desta conceção regional no desenvolvimento das grandes políticas europeias em matéria de infraestruturas (como a rede transeuropeia de transportes) e marítima gerará grandes benefícios para os cidadãos europeus.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I voted in favour because I believe that reinforced cooperation in the Mediterranean area, opened to all partners through a comprehensive macro-regional strategy, is essential for the best use of Structural and Cohesion Funds with more added value for all regions as well as Europe as a whole.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Mit der 2009 ins Leben gerufenen Makroregion Ostseeraum sollen die wirtschaftlichen und ökologischen Probleme in dieser Region besser gelöst werden. Basierend auf diesen Erfahrungen wurden gemeinsam vergleichbare Rahmen für die verschiedenen Makroregionen in Europa, die über gemeinsame Merkmale wie Meeresraum, Gebirgsregion, Flussgebiet usw. verfügen, erarbeitet, um damit neue Möglichkeiten für Projekte der territorialen Zusammenarbeit im Rahmen der Kohäsionspolitik zu erschließen. Prinzipiell mögen makroregionale Projekte positiv für die EU-Nachbarschaftspolitik sein, eine eigene makroregionale Strategie erscheint indes nicht nötig. Es besteht die Gefahr, dass lediglich eine „große“ Haushaltsmittel verschlingende und ineffektiv agierende Maschinerie ins Leben gerufen wird. Auch die Argumentation, dass bei der Organisation der Makroregionen eine zwischenstaatliche Lösung unbedingt zu vermeiden sei, ist nicht nachvollziehbar. Ich ziehe spontane Zusammenschlüsse wie sie bisher der Fall waren, etwa auch bei der Donauregion, einem einzementierten Bürokratismus vor und habe daher gegen den Bericht gestimmt.

 
  
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  Claudio Morganti (EFD), per iscritto. − Ho votato a favore di questa relazione non tanto per la dimensione, pur importante, legata al mar Mediterraneo, quanto piuttosto per il concetto che sta alla base, ovvero il superamento dell'ormai anacronistica partizione legata agli Stati nazionali. La realtà mostra chiaramente come vi siano aree e popoli che presentano molte affinità in comune, pur facendo tuttavia parte di differenti paesi: l'esperienza Baltica è emblematica di quello che può essere un utile processo di aggregazione europea che parte dal basso, un processo cioè che nasce per condividere interessi e sentimenti comuni, e non è imposto dall'alto, come purtroppo è avvenuto troppe volte nella recente storia europea. Facendo riferimento alla dimensione italiana, vi è ad esempio un Mezzogiorno, che può e deve essere interessato a una dimensione macroregionale mediterranea, e un Settentrione che guarda naturalmente all'arco alpino come orizzonte di sviluppo. Lo scorso 29 giugno vi è stato in proposito un incontro a San Gallo tra i presidenti delle regioni alpine di Italia, Svizzera, Francia, Germania e Austria, nel quale sono state gettate le basi per quella che potrebbe costituirsi come la futura macroregione alpina, nella quale dovrebbero tornare ad essere protagonisti i popoli d'Europa, troppo spesso accantonati nel processo decisionale europeo.

 
  
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  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Grundsätzlich kann die Schaffung von Makroregionen, basierend auf gemeinsamen geographischen Gegebenheiten wie Meeresraum, Gebirgsregion oder Flussgebiet Synergieeffekte erzielen und die nachbarschaftliche Zusammenarbeit grenzüberschreitend sinnvoll verbessern. Nichtsdestotrotz halte ich es nicht für erforderlich eine eigene institutionalisierte makroregionale Strategie ins Leben zu rufen. Neue bürokratische Strukturen sind abzulehnen, weil sie nicht zuletzt mit einem finanziellen und administrativen Mehraufwand verbunden sind. Vielmehr sollten sich weiterhin, dort wo es sinnvoll erscheint, Makroregionen bilden und insbesondere die Mitgliedstaaten dabei selbst die Initiative ergreifen können. Daher habe ich gegen den vorliegenden Bericht gestimmt.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją. Manau, kad ES makroregionų strategijos yra puikus pavyzdys kurio dėka efektyviau sprendžiamos visam regionui aktualios problemos, ypač susijusios su darniu ir tvariu vystymusi, įgyvendinami sanglaudos ir ES kaimynystės politikos teritorinio bendradarbiavimo projektai, taip pat panaudojamos ES fondų lėšos. Tik koordinuojant valstybių pozicijas, galima maksimaliai išnaudoti regiono vystymosi potencialą. Džiugu, kad Baltijos jūros regiono strategija davė pradžią šiam procesui, kurio metu įgyvendinami projektai ne tik padeda sumažinti fizinius atstumus tarp žmonių, bet skatina kūrybingumą, idėjų mobilumą, bendrą regioninį tapatumą. .

 
  
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  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Οι μακροπεριφερειακές στρατηγικές ως προγράμματα εδαφικής συνεργασίας που υποστηρίζονται από την πολιτική συνοχής έχουν αποφέρει σημαντικά οικονομικά και αναπτυξιακά οφέλη σε πολλά κράτη μέλη, μεταξύ των οποίων και η Ελλάδα. Υπενθυμίζεται ότι αυτού του τύπου η συνεργασία συνέβαλε, μεταξύ άλλων, στον εκσυγχρονισμό και την αναμόρφωση των εθνικών μας οδικών δικτύων ενώ βοήθησε και στην ανάπτυξη μίας ολοκληρωμένης θαλάσσιας πολιτικής. Είναι σαφές πως η Ελλάδα επιθυμεί την συνέχιση και την όσο το δυνατόν μεγαλύτερη ενίσχυση των στρατηγικών αυτών. Η παρούσα έκθεση, την οποία και υπερψήφισα, κινείται σε αυτή την κατεύθυνση και μάλιστα δίνει ιδιαίτερη έμφαση στον γεωγραφικό χώρο της Μεσογείου, προτείνοντας μεταξύ άλλων έναν ξεχωριστό – πέρα των υπαρχόντων -μακροπεριφερειακό μηχανισμό, την δημιουργία του οποίου η χώρα μας θα πρέπει να διεκδικήσει καθώς ενέχει σημαντικές ευκαιρίες οικονομικής ανάπτυξης και δημιουργίας θέσεων απασχόλησης.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Concordo com a ideia de que o desenvolvimento de estratégias macrorregionais deve estar inserido numa reflexão global destinada a inventariar as problemáticas no terreno, de forma a evitar projetos hesitantes ou decorrentes de simples considerações de ordem política e imediatista. Por concordar com a ideia de que para cada macrorregião é necessária uma «fase de prefiguração», que organize uma ronda pelos parceiros envolvidos, que trace os primeiros eixos estratégicos e que defina também as bases de uma futura governação, como bem expôs o relator, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
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  Franck Proust (PPE), par écrit. – L'innovation proposée par les stratégies macro-régionales est intéressante et les premiers résultats dans la Baltique et le Danube sont encourageants. Je suis favorable à ce texte car il manifeste l'intérêt de l'Europe à regarder vers le Sud, cette région dont je suis moi-même élu. Mais je tiens à rappeler que projeter une stratégie macro-régionale pour la Méditerranée va s'avérer beaucoup plus ardu que pour le reste des régions européennes, car le pourtour méditerranéen est une zone très particulière. C'est à la fois une zone de rencontres, mais surtout une frontière. Frontière pour des peuples qui partagent une histoire, des cultures, parfois même des origines, mais dont le revenu moyen par habitant est 5 fois plus élevé au Nord qu'au Sud. C'est le différentiel frontalier le plus important au monde. Frontière pour des pays qui ne partagent pas les mêmes caractéristiques. Certains au Sud connaissent un regain de démocratie avec le printemps arabe, d'autre s'enferment dans des logiques autocratiques. Alors oui, nous devons développer une stratégie macro-régionale. Mais par étapes: d'abord avec nos plus proches partenaires, par la culture, le tourisme, la biodiversité, l'entreprenariat. En associant différents instruments existants, dont l'Union pour la Méditerranée et la politique européenne de voisinage.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O presente relatório versa sobre a evolução das Estratégias Macrorregionais da UE, em especial no Mediterrâneo, preconizando uma abordagem macrorregional que permitiria definir um projeto global neste espaço vital para o futuro da União, a fim de sair da crise atual e ir ao encontro das expectativas dos seus vizinhos, nomeadamente os do sul do Mediterrâneo. Esta abordagem faz, na minha opinião, todo o sentido, uma vez que o espaço mediterrâneo representa um todo coerente, que forma uma mesma bacia cultural e ambiental, partilhando várias características e prioridades comuns: as mesmas produções agrícolas, a abundância de recursos em energias renováveis, designadamente a energia solar, a importância do turismo, os mesmos riscos face às catástrofes naturais (incêndios, inundações, sismos, escassez de recursos hídricos) e os mesmos riscos face às atividades humanas, nomeadamente a poluição marítima. Uma dinâmica de desenvolvimento em torno do Mediterrâneo pode constituir, para além de uma força impulsionadora para toda a economia europeia, um encorajamento poderoso para o desenvolvimento de novas políticas ativas de vizinhança uma vez que a denominada "Primavera Árabe" pôs em destaque as potencialidades estratégicas das ligações geográficas, políticas e económicas entre as duas margens do Mediterrâneo.

 
  
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  Jean Roatta (PPE), par écrit. – Lancée en 2009, la macro-région de la mer Baltique regroupe un ensemble cohérent de territoires dont la vocation est de coopérer pour mieux résoudre les problèmes économiques et environnementaux qui s'y posent. Cette coopération a pris la forme d'une "stratégie macro-régionale", destinée à coordonner les fortes coopérations sectorielles déjà en vigueur, et structurée autour de quatre piliers – environnement, prospérité, accessibilité et sécurité – et autour d'un plan d'action déclinant 15 axes prioritaires et 80 projets phare. Le bassin méditerranéen partage le même environnement naturel et une même réalité historique et culturelle lie tous ses rivages. Dans le sud de l'Europe, il existe des potentialités fortes qui ne pourront être valorisées sans la coordination et sans la vue d'ensemble permises par la définition d'une stratégie macro-régionale. Parmi les potentialités figure la nécessité de mettre le trafic maritime au cœur d'une stratégie des transports dans toute la zone, notamment pour les marchandises. Le rapport souligne également la possibilité de renforcer la dimension méridionale de la politique européenne de voisinage, en revêtant une dimension territoriale concrète qui garantit une meilleure gestion des flux migratoires et qui a des incidences positives sur les performances de leurs propres économies.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Launched in 2009, the Baltic Sea macro-region brings together a coherent set of territories that want to cooperate in order to find better solutions to the economic and environmental problems facing them.

This cooperation has taken the form of a ‘macro-regional strategy’, designed to coordinate the existing extensive sectoral cooperation and based on four pillars — environment, prosperity, accessibility and security — and an action plan setting out 15 priority areas and 80 flagship projects.

This experience has inspired other projects. One of these — the Danube macro-region — has taken its first steps. Further projects are envisaged. The institutions concerned, Member States, regions and local authorities are working together to define similar frameworks for other European macro-regions that share common traits: same maritime area, same mountain range, same river basin, etc.

Macro-regional strategies offer new prospects for territorial cooperation projects supported by cohesion policy. They can assist the broad EU strategies, such as trans-European transport networks or the integrated maritime policy. They can ensure better coordination between regional programmes and the objectives of the Europe 2020 strategy.

 
  
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  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Le strategie macroregionali aprono nuove prospettive ai progetti di cooperazione territoriale, asse portante delle reti transeuropee di trasporto e della politica marittima integrata, fornendo un quadro di riferimento per le politiche di coesione. Questo può influire sulle priorità di ogni singolo piano regionale di sviluppo permettendo una maggiore partecipazione e una migliore cooperazione fra i diversi strumenti d'intervento a disposizione dell'Unione europea. Le strategie macroregionali permettono la realizzazione di una convergenza tra le risorse delle regioni e dei diversi Stati membri, attraverso una governance multilivello, unico strumento in grado di assicurare la complementarietà delle politiche europee per lo sviluppo regionale.

 
  
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  Nikolaos Salavrakos (EFD), in writing. − A macro-regional strategy in the Mediterranean as a whole or in sub-regional areas as the Ionian Adriatic region is important for the development of these regions and for the implementation of adequate tools and measures to create European added value.

 
  
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  Marie-Thérèse Sanchez-Schmid (PPE), par écrit. – Les stratégies macro-régionales des régions de la Baltique et du Danube ont prouvé l'utilité d'une coordination des politiques à l'échelle de territoires fonctionnels. Au lendemain du printemps arabe, refonder nos relations avec les pays de la Méditerranée est une nécessité historique. Or, l’expérience a bien montré que les relations multilatérales au niveau local et régional ont autant d’impacts que les grands accords bilatéraux. Utilisons l'expérience européenne pour aider ces régions dans leur transition démocratique. Une approche macro-régionale a de multiples avantages : répondre à des défis communs, articuler la politique de voisinage et la politique de développement régional et repenser la gouvernance multi-niveaux et la subsidiarité dans l'espace méditerranéen. Consolider un espace de paix, de démocratie et de prospérité autour de la Méditerranée est le prochain défi de l'Union européenne. Nous devons être à la hauteur des espoirs que le printemps arabes à fait naître pour relancer un partenariat euro-méditerranéen de proximité et de projets.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − La strategia macroregionale per il mar Baltico è stata approvata nel 2009 con evidente interesse della Commissione poiché questo nuovo modo di cooperazione è destinato ad aprire un campo innovativo per la politica di coesione in Europa, avendo per obiettivo uno sviluppo su base territoriale. Predetta strategia volge a colmare quelle crepe create dalle frontiere nel corso della storia, favorendo in tal modo l'integrazione dei nuovi Stati membri e delle loro regioni. Tale approccio macroregionale consentirebbe di definire un progetto d'insieme in materia di cooperazione dell'Unione, per uscire così dalla crisi attuale dando risposte concrete ai paesi vicini, soprattutto nel Mediterraneo meridionale, pertanto con voto favorevole sostengo l'importanza di progetti di cooperazione territoriale poiché in questo modo si rafforzerebbero le sinergie con le grandi strategie dell'Unione come le reti transeuropee di trasporto e la politica marittima integrata.

 
  
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  Γεώργιος Σταυρακάκης (S&D), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση για τις μακροπεριφερειακές στρατηγικές που βοηθούν την προώθηση της συνεργασίας, την ενίσχυση των συνεργειών με μείζονες κοινοτικές πολιτικές και τη δημιουργία σημαντικής ευρωπαϊκής προστιθέμενης αξίας. Οι στρατηγικές αυτές θα πρέπει να βασίζονται στην αρχή της πολυεπίπεδης διακυβέρνησης, προκειμένου να εξασφαλιστεί η συνεργασία μεταξύ των τοπικών, περιφερειακών και εθνικών φορέων. Η καθιέρωση μακροπεριφερειακής στρατηγικής στη Μεσόγειο θα μπορέσει να βοηθήσει τις συμμετέχουσες χώρες να αντιμετωπίσουν με καλύτερο τρόπο τα ειδικά προβλήματα που προκύπτουν από τα χαρακτηριστικά ορισμένων περιοχών, τη ξηρασία, τη θαλάσσια ρύπανση και την τουριστική ανάπτυξη. Όσον αφορά τον νησιωτικό χαρακτήρα, η Επιτροπή θα πρέπει να εφαρμόσει ένα στρατηγικό σχέδιο το οποίο θα αντιμετωπίζει τα διαθρωτικά μειονεκτήματα των νησιωτικών περιφερειών και θα καταστήσει τις νησιωτικές περιφέρειες εξίσου ανταγωνιστικές με αυτές τις ενδοχώρας ώστε να μειωθεί το χάσμα μεταξύ των διαφορετικών επιπέδων ανάπτυξης των Ευρωπαϊκών περιφερειών και να εξασφαλιστεί η αποτελεσματική ένταξή τους στην Ενιαία Αγορά. Αυτό μπορεί να εξασφαλιστεί καλύτερα με την κατανομή των κατάλληλων πόρων και την έγκριση μιας ολοκληρωμένης προσέγγισης στους τομείς των μεταφορών και της ενέργειας. Επιπλέον, θα ήταν επιθυμητό να έχει η Επιτροπή μια θετική στάση κατά την εξέταση των κρατικών ενισχύσεων οι οποίες αποτελούν νόμιμη αποζημίωση σε σχέση με τα μειονεκτήματα του νησιωτικού χαρακτήρα.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Votei a favor deste documento porque apoio a abordagem macrorregional das políticas de cooperação territorial entre territórios pertencentes a uma mesma zona de serviços e trabalho. Considero que as estratégias macrorregionais abriram um novo capítulo na cooperação territorial europeia, utilizando uma abordagem ascendente e tornando a cooperação extensiva a cada vez mais domínios e defendo que, tendo em conta o seu valor acrescentado europeu, as estratégias macrorregionais devem ser alvo de mais atenção no próximo quadro da cooperação territorial de 2014 a 2020.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul privind evoluția strategiilor macroregionale ale UE: practica actuală și perspectivele, în special în regiunea Mediterana, deoarece consider că macroregiunile sunt un cadru favorabil pentru a crea sinergii între inițiativele existente și pentru a optimiza utilizarea resurselor. Raportul de initiațivă a Parlamentului European menționează situația actualelor strategii macroregionale precum Strategia UE pentru Marea Baltică și cea pentru Regiunea Dunării, identifică zonele prioritare pentru viitoare strategii macroregionale și face recomandări pentru o strategie macroregională a UE pentru Marea Mediterană. Subliniem că domeniile majore de intervenție pentru o macroregiune mediteraneeană ar trebui să vizeze nivelurile subregionale corespunzătoare pentru cooperarea în cadrul unor proiecte specifice. Domeniile majore de intervenție ar trebui să includă rețelele de energie, cooperarea științifică și inovarea, rețelele culturale, educația și formarea, turismul, comerțul, protecția mediului, transportul maritim sustenabil, securitatea și siguranța maritime și protecția mediului marin împotriva poluării, a pescuitului excesiv și a pescuitului ilegal, consolidarea bunei guvernanțe și o administrație publică eficace pentru promovarea creării de locuri de muncă. Consider că o strategie macroregională în bazinul mediteraneean trebuie să coordoneze finanțările europene existente, în special cele din cadrul politicii de vecinătate, al politicii de coeziune și al politicii de cooperare teritorială, pentru a realiza proiecte care să răspundă provocărilor comune.

 
  
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  Giommaria Uggias (ALDE), per iscritto. − Quale relatore per il gruppo ALDE ho collaborato attivamente all'elaborazione della strategia macroregionale per il Mediterraneo considerandola uno strumento di cooperazione territoriale che comporterà una migliore sinergia fra i diversi strumenti d'intervento attraverso una governance multilivello. In quest'ottica la strategia del Mediterraneo potrà essere imperniata sulla necessità di sviluppare un sistema di trasporti marittimi integrato che coinvolga l'intero bacino del Mediterraneo e lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Un aspetto fondamentale per il quale ho lavorato nel dossier è quello di sollevare la questione insulare a livello europeo e sollecitare le istituzioni UE ad adottare, dando attuazione all'articolo 174 del TFUE, una strategia ad hoc che tenga conto degli svantaggi delle isole.

Un altro elemento caratterizzante il dossier è la previsione che la Commissione, in collaborazione con la futura presidenza cipriota dell´UE, adotti un piano strategico per le isole che garantisca le condizioni per la crescita economica di questi territori assicurandone allo stesso tempo la piena continuità territoriale. Di particolare significato è la richiesta alla Commissione di misure, come l´innalzamento della soglia de minimis per gli aiuti alle isole nei settori dei trasporti, agricoltura e pesca, che permettano loro di essere equamente competitive rispetto ai territori continentali.

 
  
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  Derek Vaughan (S&D), in writing. − I support this report, which calls for the economic and environmental problems facing EU regions to be addressed through macro-regional strategies with multi-level governance. These strategies, involving local, regional and national authorities working together, can create new ways of using cohesion policy towards territorial cooperation projects.

This can help work towards broad EU strategies such as trans-European transport networks or integrated maritime policy. It is vitally important that the economic needs of regions are addressed and I hope that these strategies, following on from successful strategies in the Baltic Sea and Danube areas, can bring together territories to find solutions to the problems they face.

 
  
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  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – La commission de la culture et éducation avait transmis à la commission du développement régional son avis sur la stratégie macrorégionale pour le bassin méditerranéen. Je me félicite tout particulièrement de l'adoption de mon amendement, intégré dans le texte adopté en plénière, sur la nécessité de faciliter la mobilité des œuvres artistiques et des artistes en Méditerranée par la simplification des procédures d'octroi des visas et par l'optimisation des programmes de libre circulation et de soutien des acteurs culturels, mais aussi sur l'importance de la mise en place et de la reconnaissance mutuelle d'un statut des artistes en Europe et dans les pays du Sud.

 
  
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  Oldřich Vlasák (ECR), písemně. − U zprávy k makroregionálním strategiím ve Středomoří jsem se zdržel. Důvodem je navrhováné porušení principu 3 NE, které je z hlediska implementace zásadní pro nenavyšování evropské byrokracie a evropského rozpočtu.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), in writing. − I acknowledge that macro-regional strategies put together a cohesive approach for territorial cooperation, meeting the demand for investing in Europe on a territorial basis in this new way. Macro- regional strategies also help rebuilding links and cooperating in a new fashion. In this regard, the Rapporteur supports that macro-regional strategies should be based on the principle of multi-level governance, in order to ensure the collaboration among local, regional and national bodies. However, he also recognized that macro-regional strategies are a complex structure in terms of governance, harder to coordinate and to enable to cooperate with. I agree and therefore I supported this report with my vote. I support the implementation of a macro-regional strategy for the Mediterranean basin, in order to structure this essential space for the future of Europe.

 
  
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  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Uważam, że państwa i regiony europejskie obszaru Morza Śródziemnego powinny zacieśnić współpracę i umożliwić udział w niej wszystkim partnerom z tego terytorium mającego zasadnicze znaczenie dla przyszłości Europy. Strategia makroregionalna jest środkiem najbardziej sprzyjającym osiągnięciu tego celu. W basenie Morza Śródziemnego panują takie same warunki naturalne i cały obszar spaja ta sama rzeczywistość historyczna i kulturowa. Na południu Europy istnieją duże możliwości, których jednak nie da się wykorzystać bez koordynacji i ogólnej perspektywy, możliwych dzięki zdefiniowaniu strategii makroregionalnej.

W ramach UE obszar śródziemnomorski jest niedostatecznie zorganizowany. Można tam zaobserwować niewielkie osiągnięcia pod względem współpracy i wzajemnych powiązań. Wyzwania, z którymi muszą się zmierzyć władze polityczne regionu Morza Śródziemnego, będzie można znacznie łatwiej zdefiniować w ramach całościowej refleksji.

 
  
  

Raccomandazione per la seconda lettura: Debora Serracchiani (A7-0196/2012)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo e congratulo o presente Relatório, pelo fato de salientar o alcance das negociações efetuadas pelo Parlamento Europeu com o Conselho, que têm obtido mudanças fundamentais, nomeadamente, no que respeita a serviços relacionados com o setor ferroviário, nomeadamente no sentido da sua modernização e interligação. Mais importante ainda é o objetivo final desta proposta, que é a abertura do mercado nacional de passageiros e a separação de infraestruturas de gestão de operações de transporte, o que sem dúvida não só nos torna todos na Europa mais próximos, bem como significa consolidar os princípios da Liberdade de Movimento de Pessoas no Espaço Europeu.

 
  
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  Laima Liucija Andrikienė (PPE), in writing. − I voted in favour of the resolution on the Single European Railway Area. This proposal for a Directive establishing a Single European Rail Area is a merger of three directives in force and contains provisions regarding the adequate financing of and charging for rail infrastructures, the conditions of competition on the railway market, and the organisational reforms needed to ensure appropriate supervision of the market. I support an adequate, transparent and sustainable funding of the infrastructure, better predictability of the infrastructure development and access conditions, as well as the improvement of the competitiveness of rail operators vis-à-vis other transport modes. It is important that a strong and independent national regulatory body would be established which would exchange information within a network with other national regulatory bodies. Finally, for the successful liberalisation of the railway market, it is necessary to introduce transparent rules for the calculation of track access charges and promote technical harmonisation.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Adopté en 2001, le premier paquet ferroviaire visait déjà à améliorer l'attractivité du transport ferroviaire. Cette réforme n'a pas abouti: dix ans plus tard, le transport ferroviaire n'est toujours pas parvenu à rattraper le retard par rapport aux autres modes de transport. Cet échec découle avant tout des divergences entre les réglementations nationales et de l'absence de mise en œuvre du premier paquet ferroviaire par les États membres. J'ai donc voté en faveur de la refonte du paquet ferroviaire européen qui a pour objectif la création d'un espace ferroviaire unique. Fruit de deux années d'âpres négociations, j'ai notamment soutenu l'accès non discriminatoire au réseau ferroviaire, une concurrence équitable entre les sociétés ferroviaires, le rapprochement des normes techniques et des harmonisations supplémentaires dans le cadre du transport ferroviaire national et transfrontalier.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą. Norint skatinti investicijas geležinkelių sektoriuje būtina, kad būtų parengtos ilgalaikės strategijos ir daugiametės sutartys tarp valstybės ir infrastruktūros valdytojų ir dėl to rinkos dalyviai galėtų lengviau nuspėti, kaip bus plėtojama infrastruktūra. Siekiant investicijų į ekologiškesnes technologijas, būtina taikyti naujas apmokestinimo taisyklės, diferencijuoti mokesčius pagal traukinio triukšmo charakteristikas, bei traukiniams kuriuose įrengta ETCS. Pritariu, kad reikėtų išplėsti nacionalinių reguliavimo institucijų kompetenciją, stiprinti jų galias tokiose srityse, kaip poveikio priemonės, auditas ir pačios institucijos iniciatyva atliekami tyrimai, bei užtikrinti jos nepriklausomą nuo kitų valstybės institucijų. Taip pat svarbu stiprinti konkurenciją geležinkelių rinkoje sudarant skaidresnes patekimo į rinką sąlygas ir suteikiant geresnes prieigos galimybes. Pritariu išdėstytiems siūlymams, kad būtų sudarytos geresnės sąlygos naudotis tokiomis paslaugomis kaip techninės priežiūros infrastruktūra, terminalai, keleivių informavimo ir bilietų pardavimo įranga ir tt., bei kad būtų nustatytos aiškios interesų konflikto sprendimo ir su diskriminacine veikla susijusios taisykles.

 
  
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  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport deoarece consider că este nevoie de modificarea cadrului de reglementare pentru sectorul feroviar din Europa, pentru ca acesta să fie simplificat şi clarificat. Astfel, se va spori competitivitatea, se vor îmbunătăţi condiţiile pentru investiţii şi se va consolida supravegherea pieţei. Subliniez faptul că o mai mare transparenţă a condiţiilor de acces pe piaţă va duce la o concurenţă echitabilă pentru întreprinderile feroviare. Totodată, cooperarea între autorităţile naţionale de reglementare va ajuta la eliminarea obstacolelor rămase în calea accesului la serviciile feroviare, iar astfel se va putea asigura o mai buna funcţionare a pieţei, în care pasagerii şi bunurile să poată trece frontierele cu uşurinţa.

Trebuie să avem în continuare în vedere dezvoltarea sectorului, pentru instituirea spaţiului feroviar unic european. Transportul feroviar îşi menţine potenţialul de dezvoltare, însă sunt de părere că normele ar trebui consolidate şi armonizate, pentru ca el să devină şi mai atractiv.

 
  
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  Regina Bastos (PPE), por escrito. Desde janeiro de 2012, uma delegação do Parlamento Europeu tem estado em negociações informais com o Conselho e a Comissão com o intuito de preparar um acordo em segunda leitura no que se refere ao espaço ferroviário único. A presente recomendação apoia as alterações adotadas em primeira leitura em plenário, de modo a defender nos trílogos em curso com o Conselho a posição do Parlamento que foi adotada por larga maioria. Defende a necessidade de entidades reguladoras independentes para se atingirem as condições de concorrência idênticas entre grandes e pequenas empresas ferroviárias. Propõe que a longo prazo se crie uma entidade reguladora europeia com o intuito de supervisionar o transporte transfronteiriço. Rejeita as propostas do Conselho de baixar a duração do acordo contratual multianual para três anos devendo ser proposta a duração de sete anos. Advoga a necessidade de regras transparentes no que se refere ao acesso a serviços ferroviários conexos ou a instalações de serviços de modo a assegurar que os operadores do transporte sejam capazes de exercer os respetivos serviços. Pelo exposto, apoiei a presente recomendação.

 
  
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  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – En novembre dernier, lors du vote en première lecture, j'avais voté contre cette refonte du paquet ferroviaire. Je considère toujours que si des avancées ont été obtenues, que ce soit en termes de transparence, de coopération renforcée entre les autorités nationales, ou de programmation pluriannuelle des projets d'infrastructures, celles-ci ne suffisent pas pour soutenir cette deuxième lecture. La raison principale pour laquelle je ne soutiens pas ce paquet est l'engagement à poursuivre sur la voie de la libéralisation, et notamment l'engagement répété et maintenu à ouvrir le transport des voyageurs à la concurrence. Dans ce paquet, la Commission comme le Parlement s'engagent aussi à continuer sur la voie de la séparation entre les gestionnaires d'infrastructures et les transporteurs, alors que nous voyons bien dans nos pays respectifs, et en particulier en France, que cette séparation pose de nombreuses difficultés et qu'il serait bon de tout remettre à plan afin, peut être, d'envisager autre chose que toujours plus de libéralisation.

 
  
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  Phil Bennion (ALDE), in writing. − I voted in favour of the second reading agreement on the recast of the first railway package as I was convinced that this recast will contribute to improving the functioning of the internal railway market. Establishing a single European railway area has always been an ambitious goal of the European Union, and remains a key instrument of the internal market and the reduction of C02 emissions while remaining an important challenge given the disparities between Member States. Establishing a single railway area requires in particular strong and independent national regulators to establish a level playing field between big and small railway companies but also a European regulatory body to ensure a more integrated regulatory oversight of international services. I hope that the European Commission will soon come up with proposals on the fourth railway package that I hope will help us move forward in establishing this single European railway market.

 
  
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  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − La compresenza dei vari sistemi ferroviari nazionali fa sì che il settore sia ostacolato da confini geografici che limitano in modo non trascurabile sia lo sviluppo del comparto sia la competitività del trasporto ferroviario rispetto ad altre modalità di trasporto. Alla luce di queste considerazioni, ritengo che la realizzazione di uno spazio ferroviario europeo unico debba rappresentare una tra le principali priorità per l'Unione europea. Per favorire la costruzione di uno spazio ferroviario europeo unico e creare condizioni eque di concorrenza tra imprese ferroviarie di grandi e piccole dimensioni, a mio avviso, è essenziale la presenza di autorità di regolamentazione che siano tra di loro indipendenti. Nel lungo periodo, inoltre, gli organismi nazionali di regolamentazione devono tendere a divenire enti che emanano decisioni affidabili e tempestive. Concordo con la relatrice nel ritenere che, a lungo termine, sia opportuno istituire un organismo di regolamentazione europeo al fine di consentire un efficiente controllo del trasporto transfrontaliero. Accolgo con favore, infine, il risultato raggiunto dal Parlamento europeo in merito all'apporto di modifiche al testo originario della proposta e volte a incrementare la trasparenza dei flussi finanziari, in particolare, nelle imprese integrate che forniscono servizi di trasporto ferroviario e assicurano la gestione dell'infrastruttura.

 
  
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  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Un spaţiu feroviar unic european ar trebui să fie obiectivul nostru în continuare, deoarece cele peste 20 de sisteme naţionale de semnalizare şi de control al vitezei, care nu sunt reciproc compatibile, limitează puternic dezvoltarea sectorului şi competitivitatea transportului feroviar faţă de alte moduri de transport.

Pentru realizarea acestui spaţiu unic, cred că două elemente sunt esenţiale, şi mă refer aici la organismul de reglementare şi, respectiv, la funcţiile esenţiale ale administratorului infrastructurii. Pe termen lung, consider că ar trebui înfiinţat un organism de reglementare european pentru a superviza transportul transfrontalier. Pentru a pune bazele unui astfel de organism ar trebui creată o reţea a organismelor de reglementare naţionale, care trebuie să devină entităţi de încredere ce pot lua decizii rapide şi eficiente. În ceea ce privește administratorul infrastructurii, printre sarcinile esențiale ale acestuia ar trebui inclusă și dezvoltarea rețelei, deoarece acesta cunoaște mai bine nevoile întregului sector.

 
  
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  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport de Debora Serracchiani relatif à un espace ferroviaire unique européen. Dans un contexte de morcellement de l'espace ferroviaire dans l'Union, il est urgent de légiférer dans le sens d'une plus forte convergence des réglementations nationales. Adopté en 2001, le premier paquet ferroviaire avait déjà vocation à améliorer l'attractivité du transport ferroviaire, mais dix ans plus tard, on constate une absence de sa mise en œuvre. Pour pallier l'insuffisance du développement et de l'entretien des infrastructures, ce rapport propose de faire du rail, principal mode de transport, un vecteur économique d'aménagement du territoire européen. En effet, ces réformes structurelles visent à stimuler l'investissement privé et public pour que de nouveaux opérateurs puissent pénétrer sur un marché ferroviaire plus "ouvert". Par ailleurs, il est nécessaire de garantir les règles d'un marché ferroviaire équitable et non discriminatoire. Il faut également assurer une concurrence loyale entre les sociétés ferroviaires et un accès à des services fiables, sécurisés et efficaces. Le rail peut, à mon sens, incarner une bonne vitrine de la technologie européenne dans le monde.

 
  
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  Arkadiusz Tomasz Bratkowski (PPE), na piśmie. − Stworzenie jednolitego europejskiego obszaru kolejowego stwarza niewątpliwie wiele możliwości na terenie całej UE z racji harmonizacji przepisów państw członkowskich. Tym samym chciałbym podziękować wszystkim zaangażowanym w wypracowanie stanowiska PE.

W kontekście poprawki do artykułu 2 ustęp 2a, pod którą się podpisuję, pragnę zwrócić uwagę na fakt, że tworzenie wyjątków od ogólnej reguły niekoniecznie jest sprzeczne z europejskim interesem. Wszystkie instytucje UE wskazują na konieczność tworzenia nowych miejsc pracy, pomagania małym i średnim przedsiębiorstwom, kreowania szczególnych warunków dla obszarów o obniżonej konkurencyjności i położonych peryferyjnie. W tym kontekście chciałbym uzasadnić głosowanie w sprawie niniejszego sprawozdania i omawianej poprawki. Tym bardziej, że nie rozumiem, dlaczego idea tworzenia jednolitego obszaru kolejowego miałaby przekreślić działalność mniejszej i zarazem rentownej firmy zapewniającej liczne miejsca pracy w 4 regionach Polski charakteryzujących się wysoką stopą bezrobocia.

 
  
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  John Bufton (EFD), in writing. − The proposed legislation fails to take into account real practicalities like variances in track size between member states. In the UK the high speed networks in St Pancras and Euston also would not match. It would also involve establishing unpopular EU controlled regulatory bodies to enforce the rules. The privatisation of railways in the UK caused many problems and users still suffer from higher prices while operators suffer from delays due to issues regarding track maintenance. This legislation in effect would put control of UK rail networks into the hands of Brussels, making services even less accountable to users, despite Brussels arguing that the opposite. Whilst it is important that industry is aided by a strong transport network across Europe, Member States should have the freedom to control their own railway networks and work in cooperation with one another.

 
  
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  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Am sprijinit adoptarea noii directive privind spațiul feroviar european unic deoarece incompatibilitățile tehnice dintre state constituie un obstacol major în calea pieței transportului feroviar de marfă, aflată în creștere rapidă, în cazul căreia cel mai mare potențial îl are traficul transfrontalier. De asemenea, ele reprezintă piedici în calea dezvoltării unei rețele europene de transport mai ample. Creșterea interoperabilității va face ca trenurile trebuie să poată circula pe întreaga rețea transeuropeană si va contribui semnificativ la scăderea costurilor operative. Sprijin ferm viziunea prezentată de aceasta directiva privind o politică europeană de cercetare şi inovare în domeniul transporturilor care să se bazeze pe eforturi comune către un sistem de transport competitiv și eficient din punct de vedere al resurselor.

 
  
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  Antonio Cancian (PPE), per iscritto. − Nel corso della seduta plenaria dello scorso mese, il tema del rafforzamento del mercato unico è stato ampiamente dibattuto e l'Aula ha condiviso la necessità di ampliare ed implementare il funzionamento del mercato interno tramite il rapido recepimento e la completa trasposizione della normativa europea da parte degli Stati membri.

In maniera coerente con questo obiettivo, abbiamo discusso ieri la raccomandazione per la seconda lettura del report sullo spazio ferroviario europeo unico, ma ritengo che questa rappresenti soltanto un piccolo passo verso la creazione di un vero mercato ferroviario europeo. Da troppi anni sentiamo parlare del potenziale impatto positivo che la piena realizzazione del mercato unico potrebbe avere sull'economia dell'Unione, ma poi tutti ci trinceriamo dietro posizioni di vantaggio nazionale ogniqualvolta avremmo la possibilità di compiere riforme settoriali per la sua piena realizzazione.

Senza entrare nel merito dei singoli provvedimenti, ricordo che stiamo continuando a dilazionare il recast in attesa di una posizione della Commissione che veramente possa portare ad una piena liberalizzazione del mercato, che sarebbe comunque cosa oggi impossibile, a prescindere dal fatto che ci siamo dati ben 30 mesi per recepire la normativa. Un tempo che, per uscire dalla crisi grazie al mercato interno, non possiamo permetterci.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. A existência de entidades reguladoras independentes é crucial para se alcançarem condições de concorrência idênticas entre as grandes e as pequenas empresas ferroviárias. As decisões das entidades reguladoras nacionais devem ser fiáveis e atempadas. Numa perspetiva de longo prazo deverá ser criada uma entidade reguladora europeia com o intuito de supervisionar o transporte transfronteiriço. Entretanto, as entidades reguladoras nacionais devem desenvolver a sua atividade em rede. O Parlamento adotou alterações no sentido de aumentar a transparência dos fluxos financeiros, em particular nas empresas integradas que prestam serviços de transporte e de gestão da infraestrutura. O texto da legislação atualmente em vigor conduziu a grandes discrepâncias ao nível da interpretação e, consequentemente, a diversos casos pendentes no Tribunal de Contas Europeu. Tornou-se assim premente a necessidade de melhorar o texto neste ponto, no sentido de garantir maior clareza. Por concordar com o exposto e com as outras propostas do Parlamento Europeu referidas no documento em apreço, votei favoravelmente este relatório.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − I am in agreement with the Rapporteur that a single European railway area would be beneficial to our Union. It is important that neither national boundaries nor lack of development impede this goal. Due to the fact that they will lead to a strengthening of the overall infrastructure of the EU, for example by calling for timely implementation and security of funding for these measures, I have voted in favour of these amendments.

 
  
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  Νικόλαος Χουντής (GUE/NGL), γραπτώς. – Ψήφισα κατά στην έκθεση καθώς διαφωνώ πλήρως με την επιχειρούμενη προσπάθεια του Ευρωπαϊκού Συμβουλίου και όλων των πολιτικών ομάδων στο ΕΚ, με εξαίρεση την GUE/NGL, για την ιδιωτικοποίηση των ευρωπαϊκών σιδηροδρόμων. Διαφωνώ κατηγορηματικά με παραμέτρους που δημιουργούν το πλαίσιο για απολύσεις εργαζομένων, για ανάληψη της ευθύνης των ζητημάτων ασφάλειας και συντήρησης των σιδηροδρόμων από ιδιωτικές εταιρείες, Η διαδικασία των ιδιωτικοποιήσεων και μάλιστα σε κοινή ευρωπαϊκή κατεύθυνση θα στερήσει από τα κράτη μέλη τη δυνατότητα εξορθολογισμού, εκσυγχρονισμού και αναβάθμισης των δημοσίων σιδηροδρομικών δικτύων έτσι ώστε να βελτιωθούν οι παρεχόμενες υπηρεσίες στους πολίτες και να αυξηθούν τα δημόσια έσοδα. Η πλήρης απελευθέρωση των σιδηροδρόμων και μάλιστα υπό την έμμεση καθοδήγηση των ευρωπαϊκών οργάνων δεν εξασφαλίζει με κανένα τρόπο την αναβάθμιση τους. Αντίθετα, μέσω του ανταγωνισμού των ιδιωτικών επιχειρήσεων θα αυξηθούν ακόμη περισσότερο οι κίνδυνοι για να καταβάλει, τελικά, η ιδία η κοινωνία το κόστος από ενδεχόμενες δυσλειτουργίες

 
  
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  Tadeusz Cymański (EFD), na piśmie. − Popieram ideę jednolitego europejskiego obszaru kolejowego. Niemniej jednak, zarówno na forum Komisji Transportu (zastępując jednego z jej członków), jak i w trakcie aktualnej sesji plenarnej głosowałem za przyjęciem specjalnej derogacji dla Linii Hutniczej Szerokotorowej w Polsce. Pomimo mobilizacji polskiej delegacji zapis ten został odrzucony przez większość w Parlamencie. Pogłębianie konkurencji w danym obszarze nie może odbywać się bez uwzględnienia dysproporcji pomiędzy poszczególnymi krajami i regionami oraz w oderwaniu od ich uwarunkowań społecznych.

 
  
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  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Într-o Europă în care cetăţenii călătoresc din ce în ce mai des, atât în interes particular - în vacanţă sau în vizită la familie sau prieteni, dar şi în interes profesional, furnizarea de servicii în domeniul transportului feroviar prin intermediul infrastructurii europene ar trebui să le permită întreprinderilor feroviare să ofere servicii mai bune tuturor utilizatorilor, fie că vorbim de transportul de marfă, fie că vorbim de transportul de călători.

Ca atare, este esenţial un acces nediscriminatoriu al tuturor partenerilor la infrastructurile din domeniu, dar şi un regim al tarifelor cât mai omogen. Consider că executivul european ar trebui să realizeze un studiu privind metodologia de calcul a tarifelor aplicate în statele membre, în vederea stabilirii unei metode uniforme de calcul, pentru a determina un sistem tarifar accesibil la nivel european.

 
  
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  Marielle de Sarnez (ALDE), par écrit. – À l'heure de la libre circulation des biens, des capitaux et des personnes à l'intérieur de l'Union européenne, il est normal que des règles harmonisées en matière d'exploitation des réseaux ferroviaires soient mises en place à l'échelle européenne. Ceci améliorera la transparence dans l’attribution et la gestion des sillons (« slot ») et favorisera la coordination transnationale à tous les niveaux : capacités disponibles, investissement, travaux d’infrastructures, gestion opérationnelle, etc. La création d’un guichet unique devrait permettre en outre aux entreprises de s’adresser à un interlocuteur unique, symbole d’une gestion des corridors ferroviaires placée dans une perspective européenne. Ce règlement constitue ainsi un signal fort en faveur d’une véritable politique européenne des transports et des infrastructures. Il est un pas essentiel pour permettre au fret ferroviaire d’être plus rapide et plus fiable, et donc, pour en faire une alternative crédible et écologique à la route sur la longue distance. Une approche véritablement européenne était d’autant plus nécessaire que c’est à cette échelle que le marché du fret ferroviaire est pertinent.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui vise à améliorer la mobilité de nos concitoyens, en assurant la création d'un réseau ferroviaire plus efficace, concurrentiel et sûr dans l'ensemble de l'Union européenne. Le Parlement européen s'engage ainsi à encourager le développement d'infrastructures modernes et de trains moins bruyants et plus sûrs, qui emmèneront les voyageurs aux quatre coins de l'Union à des prix compétitifs!

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre o " Espaço ferroviário europeu único " que reflete os bons resultados das negociações com o Conselho e os compromissos alcançados, designadamente nas áreas de acesso para serviços relacionados com transporte ferroviário, tais como a criação de uma rede nacional independente de órgãos reguladores e o aumento da transparência dos fluxos financeiros entre o gestor das infraestruturas e empresas de transporte ferroviário em empresas integradas.

 
  
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  Göran Färm, Anna Hedh, Olle Ludvigsson, Jens Nilsson, Marita Ulvskog och Åsa Westlund (S&D), skriftlig. − Vi svenska socialdemokrater är positiva till att investera i tågtrafik för att göra det enklare och snabbare att åka tåg i Europa. Vi tror dock inte att ett gemensamt järnvägsområde baserat enbart på avreglering och konkurrensutsättning kan lösa problemen vi står inför. Dåliga exempel på en alltför hård avreglering av järnväg i till exempel Sverige och andra länder visar detta. Vi anser inte att ytterligare öppnande av till exempel den inhemska persontrafiken gagnar Europa.

Vad Sverige och andra europeiska länder behöver är ökade investeringar i infrastruktur och ett gemensamt resenärsperspektiv. För att komma tillrätta med de gränsöverskridande kapacitetsproblemen krävs nya spår, minskad störningskänslighet och modernare elektrifiering genom ny teknik.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. A necessidade de estabelecer um espaço ferroviário europeu único parte do declínio do transporte ferroviário, pretende inverter esta tendência e promover este meio de transporte de pessoas e mercadorias que é rápido, seguro e menos poluente do que os que recorrem a combustíveis fósseis, em particular o transporte aéreo. Os Estados-Membros devem acompanhar de perto a aplicação deste espaço europeu ferroviário e promover internamente o recurso a este meio de transporte, bem como potenciar a conectividade entre linhas férreas dos diversos Estados-Membros. Uma Europa com um espaço ferroviário único tenderá a ser mais respeitadora do ambiente e melhor provida de bens e serviços. Ao fim de muitos meses de discussão, foi agora possível chegar a um acordo com o Conselho e por isso felicito o Relator e os relatores sombra pelo trabalho levado a cabo neste dossier.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Debora Serracchiani apresenta-nos uma recomendação para segunda leitura, na sequência da posição do Conselho em primeira leitura, visando a adoção de uma diretiva do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho que estabelece um espaço ferroviário europeu único (reformulação). A construção de um mercado único ao nível da União Europeia (UE) implica um vasto conjunto de normas de uniformização, as quais, muitas vezes, exigem a eliminação de barreiras técnicas, como é o caso das infraestruturas ferroviárias. Na verdade, é desmotivador e causa de não utilização deste tipo de transporte, o facto de, aquando das viagens entre os Estados-Membros, termos de mudar de comboio quando atingimos determinada fronteira. Torna-se, pois, urgente uniformizar as bitolas das redes ferroviárias europeias. Congratulo-me com o facto de, após longas e difíceis negociações, ter sido possível chegar a um acordo sobre a criação do espaço ferroviário europeu único. A liberalização dos serviços ferroviários constituirá uma mais-valia para os cidadãos europeus e para as empresas. Saúdo a aprovação deste relatório pois trata-se de uma proposta potenciadora do funcionamento do mercado único e de enormes vantagens para os cidadãos e empresas. Além disso, pode constituir uma excelente alternativa ao tráfego rodoviário com enormes vantagens em termos energéticos e ambientais.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Esta Diretiva representa uma peça mais do ataque em curso ao serviço público de transporte ferroviário. A orientação é clara: privatizar o que dá lucro e deixar ao Estado as áreas onde são necessários avultados financiamentos – como a construção e manutenção das infraestruturas. A fragmentação proposta é feita à medida das multinacionais do setor, que vão tomando conta do transporte ferroviário e colonizando os mercados de serviços associados em diversos países. Os que aqui hoje aprovaram esta Diretiva responderão amanhã perante os trabalhadores que perderão os seus postos de trabalho, perante aqueles que verão degradadas as suas condições de trabalho, os seus salários diminuídos e a sua carga horária aumentada. Responderão também perante as populações, que serão privadas dos serviços considerados menos lucrativos, que pagarão mais por um serviço de pior qualidade. Responderão também, e finalmente, perante as inquietantes ameaças à segurança do transporte ferroviário, imposta que é a subjugação das normas de segurança definidas pelas autoridades nacionais às regras da concorrência.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Železničná doprava zažila veľký rozkvet v priebehu 19. storočia a v prvej polovici 20. storočia. S narastajúcou popularitou cestnej a leteckej dopravy je však preferovanou stále menej. Európska únia v snahe napraviť situáciu prijala viacero legislatívnych opatrení zameraných na oživenie záujmu o železnice postupným vytváraním tzv. jednotného európskeho železničného priestoru. V uplynulom období predstavila niekoľko balíkov a smerníc, prostredníctvom ktorých deklarovala svoj zámer reformovať regulačný rámec, zabezpečiť integráciu sektora železničnej dopravy na európskej úrovni a umožniť mu čeliť konkurencii iných druhov dopravy za čo možno najlepších podmienok. Dopravná politika Európskej únie si dala za cieľ vybudovať vnútorný trh, predovšetkým rozvíjaním spoločných politík, v snahe dosiahnuť konkurencieschopnosť i v oblasti dopravy. Som presvedčená, že je žiaduce vynaložiť potrebné úsilie na vybudovanie komplexného a integrovaného európskeho železničného priestoru. Podľa môjho názoru spoločné záujmy Európskej únie ako celku - pokiaľ hovoríme o železničnom sektore - by mali byť nadradené záujmom jednotlivých štátov. Je potrebné budovať skutočný európsky železničný priestor, pričom by sa nemalo zabúdať ani na dodržiavanie bezpečnostných požiadaviek, pričom táto skutočnosť by mala zohrávať väčšiu úlohu pri udeľovaní licencií železničným prevádzkovateľom.

 
  
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  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − Il pieno sviluppo del settore ferroviario europeo rappresenta un passaggio fondamentale per la completa affermazione di un mercato comune a livello continentale. La massima libertà di spostamento e la possibilità di poter far viaggiare le merci senza ostacoli possono fare la differenza tra un sistema economico funzionante ed in espansione ed uno arrancante e farraginoso. Allo stesso tempo è necessario che questo processo di sviluppo sia guidato dagli stessi principi che regolano il mercato comune, ovvero la libera concorrenza e la trasparenza. In questo senso le misure adottate vanno nella direzione giusta perché puntano a stimolare l'offerta di servizi di trasporto, sia di merci sia di passeggeri, e a garantire una concorrenza leale. L'istituzione di regolatori nazionali forti e indipendenti, coordinati dalla Commissione europea in modo da favorire la collaborazione reciproca, rappresenta il sistema migliore per garantire la corretta applicazione delle regole, mentre l'obbligo di redigere rendiconti distinti e trasparenti da parte delle imprese di trasporto ferroviarie e dei gestori dell'infrastruttura dovrebbe evitare qualsiasi trasferimento illegale di fondi pubblici tra queste due entità. Al tempo stesso la concorrenza dovrebbe risultare stimolata dalla separazione contabile tra gestore ed impresa, in modo da garantire l' equilibrio necessario tra trasparenza e flessibilità per garantire investimenti adeguati.

 
  
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  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – Après de longs mois de négociations, nous avons finalement adopté la refonte de la législation ferroviaire européenne. Si celle-ci ne règle pas tout, elle permet toutefois de renforcer le transport ferroviaire dans l'Union européenne, en clarifiant notamment le rôle entre les différents acteurs du transport ferroviaire. Parmi les mesures phare figurent le renforcement de l'indépendance du régulateur national et la mise en place d’un réseau européen des régulateurs pour parvenir à une interprétation et une application uniformes de la législation. Autre aspect essentiel de cette refonte, la clarification des flux financiers entre le gestionnaire de l'infrastructure et l'opérateur ferroviaire. Ce vote ne marque pas la fin de la réforme du marché ferroviaire européen. En effet dès l'année prochaine la Commission européenne devrait présenter de nouvelles propositions législatives, notamment sur l'épineuse question de la libéralisation du transport national de passagers ainsi que sur celle de la séparation entre la gestion de l’infrastructure et les opérateurs ferroviaires.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Oficialiai teigiama, kad Europos Komisijos pasiūlyti direktyvos pakeitimai atsirado, siekiant plėtoti geležinkelių sektoriaus sistemą ir sukurti bendrą transporto rinką. Tačiau kai kurios siūlomos nuostatos kelia nuogąstavimų, kad jos gali turėti labai neigiamas pasekmes arba būti pražūtingos Lietuvos geležinkelių sistemai. Lietuvoje, kaip ir kitose Baltijos valstybėse situacija geležinkelio sektoriuje yra specifinė dėl europinių standartų neatitinkančios geležinkelio vėžės, kuri tebėra daugiausia integruota į NVS šalių rinką. Šiame svarstytame projekte pateikiami Lietuvos atžvilgiu palankesni, kompromisiniai variantai. Nebeliko didžiausią nepasitenkinimą kėlusio reikalavimo atskirti geležinkelių infrastruktūrą ir keleivių bei krovinių vežimo veiklas. Tačiau išliko kiti, ne mažiau nerimo Lietuvos geležinkelininkams keliantys reikalavimai dėl krovinių terminalų, stočių, kuro užpylimo, skirstymo kelių ir kt. nepriklausomumo užtikrinimo. Dėl to ateityje gali kilti didelių problemų, nes užtikrinti šių padalinių nepriklausomumo vienoje įmonėje praktiškai bus neįmanoma ir tuomet EK gali pradėti reikalauti jų atskyrimo. Daug abejonių kelia ir siūlymas sudaryti galimybę trečiųjų šalių krovinių gabenimui taikyti didesnį infrastruktūros mokestį. Nežinia, kaip praktiškai pavyktų įgyvendinti šią nuostatą, juolab, kad neabejojama, jog Komisija reikalaus mažinti mokesčius ir skirtumą dengti iš valstybės biudžeto. Europos Parlamentas prie Geležinkelių direktyvos svarstymo grįš šių metų rudenį. Tikiuosi, kad pavyks rasti įtikinamų argumentų, kurie leis direktyvoje atsirasti Lietuvai palankioms ir tolesnį jos geležinkelių sistemos funkcionavimą užtikrinančioms formuluotėms.

 
  
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  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – La mise en place d'un espace ferroviaire européen unique a pour but d'améliorer les services ferroviaires en intensifiant la concurrence, en renforçant les compétences des régulateurs nationaux et en améliorant le cadre des investissements dans ce secteur. Dans cette perspective, il est indispensable de garantir, d'une part, un accès non discriminatoire aux sillons ferroviaires et aux installations de service et, d'autre part, une transparence sur les prix fixés par les régulateurs ferroviaires nationaux indépendants. Il s'agit également de séparer et de contrôler les comptes pour s'assurer que les entreprises ferroviaires, structurellement liées au gestionnaire de l'infrastructure, ne soient pas favorisées par rapport à leurs concurrents. J'ai soutenu ce rapport en phase de deuxième lecture de la procédure législative.

 
  
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  Michał Tomasz Kamiński (ECR), in writing. − I am disappointed that the Parliament has rejected Amendment 12 (Article 2 – paragraph 2a (new)). Although this amendment had initially been supported by the EP, it was dropped in the trialogue. This may have negative consequences for the Polish LHS (Linia Hutnicza Szerokotorowa). This paragraph would have allowed the exemption of the LHS from certain provisions of the directive. The LHS operates a 400-kilometre long broad-gauge railway from the terminal in Sławków in Silesia to the Polish-Ukrainian border. Without this amendment, the directive may be detrimental to the line’s operations. This issue cannot be ignored in the new directive.

 
  
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  Sergej Kozlík (ALDE), písomne EP podporuje ambiciózne návrhy s cieľom zriadiť jednotný európsky železničný priestor. Národné železničné systémy oddelené štátnymi hranicami výrazne obmedzujú rozvoj a konkurencieschopnosť tohto sektora oproti iným spôsobom dopravy. Rada tieto návrhy vo svojom texte oslabila. Navrhované znenie však posilňuje úlohu a právomoci národných regulačných orgánov. Navrhuje sa v dlhodobom horizonte vytvorenie európskeho regulačného orgánu, ktorý by dohliadal na cezhraničnú dopravu. Predchádzať by mu mala sieť národných regulačných orgánov. EP tiež žiada vytvorenie podmienok pre stabilnejšiu situáciu vo financovaní železničnej infraštruktúry a tiež zvýšenie transparentnosti finančných tokov, najmä v rámci integrovaných podnikov poskytujúcich zároveň služby a zároveň aj riadiacu infraštruktúru. Pozíciu Parlamentu som podporil.

 
  
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  Constance Le Grip (PPE), par écrit. – J'ai soutenu le rapport de ma collègue Debora Serracchiani sur l'établissement d'un espace ferroviaire unique européen. Cet accord, conçu pour optimiser l'approvisionnement et la qualité du service de transport pour le fret et les voyageurs internationaux, est une nouvelle étape vers l'intégration ferroviaire. Nous sommes parvenus à un accord qui assure une meilleure utilisation des fonds publics par la surveillance des flux financiers. De plus, la directive prévoit la mise en place de régulateurs nationaux indépendants afin de garantir l'application des règles dans les États membres. C'est donc un pas de plus vers la création d'un espace ferroviaire unique européen.

 
  
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  Bogusław Liberadzki (S&D), in writing. − I strongly supported the Directive on establishing a single European railway area (recast). Unfortunately, however, the vote on the derogation for the Polish Linia Hutnicza Szerokotorowa line (LHS) was not in favour. The LHS is a 400-kilometre long broad-gauge railway from the terminal in Sławkow in the Upper Silesian Basin to the Polish-Ukrainian border. Having a gauge other than the EU standard one it constitutes a special case for which the general provisions of the directive do not fit. Since 6 % of the entire Polish railway transport performance in 2011 (54 billion tonne-kilometres) were transported on the LHS, the lack of support from the Members of the European Parliament shown today will seriously harm its performance and thus weaken the second largest rail freight market in Europe.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report and welcome the fact that Parliament has insisted from the beginning on establishing a compulsory mechanism to reduce railway noise emissions caused by trains. Noisy trains have negative effects on people’s health and therefore on their acceptance of rail transport and are ultimately harmful to the development of the sector. An effective noise reduction scheme should therefore be found.

 
  
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  Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − La realizzazione di uno spazio ferroviario europeo unico deve continuare ad essere il nostro obiettivo principale, perché la compresenza dei vari sistemi ferroviari nazionali fa sì che il settore sia ostacolato da confini geografici che limitano pesantemente sia lo sviluppo del comparto che la competitività del trasporto ferroviario rispetto ad altri modi di trasporto.

Riteniamo che la presenza di autorità di regolamentazione indipendenti sia essenziale per creare condizioni eque di concorrenza tra imprese ferroviarie di grandi e piccole dimensioni. Dobbiamo proseguire il nostro impegno volto ad assicurare all'infrastruttura ferroviaria una situazione più stabile sotto il profilo dei finanziamenti e ad incrementare la trasparenza dei flussi finanziari, in particolare nelle imprese integrate che forniscono servizi di trasporto ferroviario e assicurano la gestione dell'infrastruttura.

Insistiamo, quindi, sulla necessità di istituire un meccanismo obbligatorio per il contenimento delle emissioni sonore dei treni. I treni con alti livelli di emissioni sonore producono effetti negativi sulla salute delle persone e sulla loro accettazione del trasporto ferroviario e finiscono per mettere a repentaglio lo sviluppo del settore. Il rafforzamento del ruolo e delle competenze del gestore dell'infrastruttura rappresenta un ulteriore obiettivo fondamentale ai fini di una gestione della rete maggiormente improntata alla libera concorrenza del settore.

 
  
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  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de nouvelles règles afin d'accroître la transparence concernant le financement des infrastructures ferroviaires. Le but est d'ouvrir davantage l'espace ferroviaire à la concurrence et de proposer ainsi de meilleurs services aux passagers et aux utilisateurs de fret. Il est nécessaire de préciser les modalités de financement de l'infrastructure, les conditions de concurrence et les règles de surveillance du marché. C'est pourquoi les organismes de contrôle nationaux et indépendants, dotés de compétences élargies, devraient échanger leurs informations au sein d'un réseau européen d'organismes de contrôle. De même, l'interdiction de transférer des fonds publics d'un domaine d'activité à l'autre devrait garantir une concurrence plus saine.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − This report covers the following changes: 1. the national regulatory body will be much stronger and more independent and there will be a network of national regulatory bodies to coordinate their decision-making: 6 weeks maximum for an ordinary complaint procedure. 2. A future European regulatory oversight is envisaged. 3. Another important point is the agreement on stable financing of the infrastructure manager. The multiannual contractual agreement has a minimum duration of 5 years (instead of 3 years) and there is a provision making it compulsory for Member States to balance the infrastructure manager's accounts over a period of maximum 5 years. 4. A major opening of the market of rail-related services compared to the Council's intention was achieved.

 
  
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  Vital Moreira (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório Serracchiani sobre a refundição (recast) da legislação da União sobre o transporte ferroviário por que ele consolida dois objetivos fundamentais: (i) avançar na criação de um mercado ferroviário europeu transfronteiriço, sem o qual não existe um verdadeiro mercado interno; (ii) reforçar as condições para a eficiência do transporte ferroviário e permitir-lhe competir com o transporte rodoviário e aéreo (que aliás não internalizam os seus sobrecustos ambientais). Também entendo que um mercado único da ferrovia ao nível europeu não pode ser eficazmente regulado de forma fragmentada através de reguladores nacionais, requerendo a criação de um regulador pan-europeu. Por isso a solução proposta de um Conselho de Reguladores nacionais presidido pela Comissão Europeia deve ser vista como uma solução intermédia, a caminho de um futuro regulador ferroviário da União, sem prejuízo da permanência de reguladores nacionais como entidades desconcentradas a nível nacional.

 
  
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  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Vieningos geležinkelių erdvės sukūrimas – svarbus žingsnis tolesnės ES integracijos link, ateityje ne tik pagerinsiantis susisiekimą traukiniais apskritai, bet ir, tikėtina, atvesiantis prie mažesnių krovinių ir keleivių pervežimo tarifų. Deja, tenka tik paapgailestauti, jog ir antrojo skaitymo metu nebuvo atsižvelgta į valstybių narių, kurios visose infrastruktūros srityse – elektros, dujų perdavimo, susisiekimo geležinkeliais – tebėra buvusios Sovietų Sąjungos sistemos dalis. Priimtame dokumente neatsižvelgta į Lietuvai, Latvijai, Estijai, Suomijai, naudojančioms plačiosios vėžės geležinkelį, svarbias nuostatas, susijusias su tuo, kad joms būtinos papildomos lėšos, norint tapti visavertėmis vieningos geležinkelių erdvės narėmis.

 
  
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  Wojciech Michał Olejniczak (S&D), na piśmie. − Przyjęcie nowelizacji tzw. pierwszego pakietu kolejowego umożliwi usprawnienie międzynarodowych przewozów kolejowych. Niezwykle istotne jest wprowadzenie sprawnej regulacji rynku kolejowego. Powinni na tym skorzystać pasażerowie oraz przedsiębiorstwa zajmujące się przewozem towarów i osób.

Niepokoi natomiast odrzucenie zapisu wyjmującego polską Linię Hutniczą Szerokotorową (LHS) spod niektórych postanowień dyrektywy. LHS jest najdłuższą szerokotorową linią kolejową w Unii Europejskiej. Przebiega przez 400 km od polsko-ukraińskiego przejścia granicznego w Hrubieszowie do śląskiej stacji kolejowej Sławków LHS. Ta niezelektryfikowana jednotorowa trasa o rozstawie rosyjskim jest nietypowa w skali Unii i ogólne zapisy pakietu są do niej nieprzystosowane.

Ubolewam nad tym, że większość europosłów nie okazała zrozumienia dla specyfiki tej linii kolejowej. Ostateczny tekst znowelizowanego pakietu kolejowego może negatywnie wpłynąć na funkcjonowanie zatrudniającej 1300 pracowników LHS. Uwzględniając jednak pozostałe zapisy pakietu, które oceniam pozytywnie, zdecydowałem się głosować za jego nowelizacją. Jest to dokument korzystny rozwoju rynku międzynarodowych przewozów kolejowych.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Šios direktyvos įgyvendinimas ne tik Lietuvai, bet ir kitoms Baltijos šalims sukels daug rimtų problemų. Manau, kad ypatingai daug sumaišties sukels nuostatų dėl infrastruktūros atskyrimo ir infrastruktūros mokesčio įgyvendinimas. Visų pirma šioje direktyvoje nėra nustatyta konkrečių infrastruktūros atskyrimo reikalavimų. Siekiant užtikrinti konkurencijos augimą, nuolatines investicijas ir teikiamų paslaugų ekonominį efektyvumą, manau, kad toje pačioje įmonėje infrastruktūrą valdyti ir teikti transporto paslaugas turėtų skirtingi padaliniai ar subjektai. Pažymėtina, kad direktyvoje numatyta išlyga dėl galimybės taikyti didesnį mokestį trečiųjų šalių krovinių vežimui yra abejotina. ir sunkiai praktiškai įgyvendinama. Siekiant sukurti bendrą mokesčių dydžio apskaičiavimo būdą, Komisija kuo skubiau turi parengti valstybių narių taikomų mokesčių dydžio nustatymo metodų lyginamąją analizę.

 
  
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  Justas Vincas Paleckis (S&D), raštu. − Šis pranešimas ? dar vienas svarbus žingsnis link bendros ES geležinkelių sistemos. Dokumente nustatytos ES ir jos valstybių transporto sistemų valdytojų atsakomybės sritys ir finansiniai įsipareigojimai. Balsavau už šį pranešimą, nes jis palengvina sąlygas šiame sektoriuje sukurti didesnę konkurenciją, skatina daugiau investuoti į aplinkosaugines geležinkelio transporto programas, sukuria skaidresnę sektoriaus finansų apskaitos tvarką. Reikia išsamesnių diskusijų, ar reikia atskirti geležinkelių infrastruktūrų valdytojus nuo operatorių. Tai leistų taip pat ES geležinkelių rinkoje įsitvirtinti trečiųjų šalių geležinkelių kompanijoms, kurių interesai nebūtinai sutaptų su ES transporto politikos siekiais. Kai kuriose ES valstybėse tai sukeltų tam tikrą saugumo grėsmę. Be to, svarstant bendros Europos geležinkelių erdvės klausimą reiktų ir toliau efektyviai siekti mažinti tam tikrų ES valstybių geležinkelių sistemos ypatumus. Pavyzdžiui, Baltijos šalių geležinkelio vėžė nesutampa su daugelyje ES šalių naudojamu standartu.

 
  
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  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Είναι γεγονός πως η σχετικά αργή πρόοδος στις διαπραγματεύσεις μεταξύ Κοινοβουλίου και Συμβουλίου για την συμφωνία επί της συγκεκριμένης οδηγίας καθυστερεί μία σημαντική μεταρρυθμιστική πρωτοβουλία στην Ε.Ε., η οποία δυνητικά θα επιφέρει οικονομικά οφέλη σε πολλά κράτη μέλη, μεταξύ των οποίων και στην Ελλάδα. Ωστόσο, το Κοινοβούλιο δεν προτίθεται να υιοθετήσει ένα κείμενο το οποίο αποδυναμώνει βασικούς στόχους της συγκεκριμένης οδηγίας, όπως για παράδειγμα την πρόσβαση στις υπηρεσίες που σχετίζονται με τις σιδηροδρομικές μεταφορές, τη χρηματοδότηση των υποδομών, τις χρεώσεις υποδομής και τις εξουσίες του ρυθμιστικού φορέα.

Είναι γεγονός πως Κοινοβούλιο και Επιτροπή υιοθετούν μια πιο φιλόδοξη πολιτική στάση και επιθυμούν την ταχύτατη (εντός προθεσμίας 12 μηνών) μεταφορά της οδηγίας στο εσωτερικό δίκαιο των κρατών μελών, σε αντίθεση με το Συμβούλιο που επιδιώκει, όσον αφορά την έναρξη ισχύος της εν λόγω νέας οδηγίας, εντός 36 μηνών για τις περισσότερες διατάξεις. Συνεπώς, το ΕΚ αποφάσισε να μην υπαναχωρήσει από τα κρίσιμα αυτά σημεία, θέση την οποία και υποστήριξα, υπερψηφίζοντας την σχετική έκθεση.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Nesta segunda leitura a relatora, na sua proposta de recomendação, reitera em grande medida a posição do Parlamento adotada em primeira leitura, com exceção de algumas alterações menores feitas pelo Conselho à proposta da Comissão. Considerando que, no que toca aos elementos cruciais, a discussão interinstitucional manter-se-á, propõe a Relatora que a Delegação do Parlamento Europeu, nas negociações em curso com o Conselho, defenda a posição defendida pelo PE em primeira leitura e que foi adotada por uma larga maioria. Por concordar com esta posição, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Il Parlamento avanza proposte ambiziose per la creazione di uno spazio ferroviario europeo unico. La realizzazione di tale spazio deve continuare a essere il nostro obiettivo, giacché la compresenza dei vari sistemi ferroviari nazionali fa sì che il settore sia ostacolato da confini geografici che limitano pesantemente sia lo sviluppo del comparto sia la competitività del trasporto ferroviario rispetto ad altri modi di trasporto. Il Parlamento deve proseguire gli sforzi messi in campo per assicurare all'infrastruttura ferroviaria una situazione più stabile sotto il profilo dei finanziamenti, ma anche il miglioramento della trasparenza dei flussi finanziari. Al fine di rafforzare i canoni e standard comuni dell'infrastruttura e di favorire l´accesso ai servizi ferroviari, nonostante il testo finale sia frutto di alcuni compromessi, e convinto della possibilità di migliorare alcuni punti, credo che sia opportuno votare favorevolmente a questa proposta.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A presente proposta de diretiva que estabelece um espaço ferroviário único europeu, é uma fusão de três diretivas em vigor e contém disposições relativas ao financiamento adequado para infraestruturas ferroviárias, às condições de concorrência no mercado ferroviário e às reformas organizacionais necessárias para assegurar a adequada supervisão do mercado. Em termos muito gerais, esta reformulação foi concebida para assegurar a melhoria do quadro de investimento no setor ferroviário e garantir melhores serviços de transporte ferroviário para os usuários de passageiros e de carga, aumentando a concorrência no mercado ferroviário e reforçando a autoridade e as competências dos reguladores nacionais. Pelo exposto, o meu voto foi em sentido favorável.

 
  
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  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Per facilitare un migliore utilizzo delle reti ferroviarie dell'UE con il voto che si è svolto oggi abbiamo reso più chiare le regole sulla concorrenza fra le imprese e i gestori dell'infrastruttura ferroviaria. Le norme approvate mirano a stimolare l'offerta di servizi di trasporto internazionale di merci e passeggeri e a migliorare la loro qualità. Autorità di regolamentazione indipendenti garantiranno una concorrenza leale. D'ora in poi, rendiconti distinti e trasparenti da parte delle imprese di trasporto ferroviarie e dei gestori dell'infrastruttura dovrebbero evitare qualsiasi trasferimento illegale di fondi pubblici tra queste due entità, anche nel caso appartengano alla stessa holding. costi della concessione di linee ferroviarie includeranno incentivi di tipo bonus/malus per ridurre l'inquinamento acustico e dotare i treni di un sistema europeo di controllo (ETCS) per la massima sicurezza.

 
  
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  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – Je me réjouis aujourd'hui de l'adoption de notre position en deuxième lecture sur l'espace ferroviaire unique européen. Je suis convaincu en effet que l'intégration européenne passe par le développement de liaisons ferroviaires transfrontalières efficaces et de qualité. Notre action permet aujourd'hui de garantir une concurrence plus équitable en assurant la transparence des flux financiers entre les opérateurs ferroviaires et les entreprises gestionnaires de réseaux. Cette directive aura également pour effet de renforcer la compétitivité du secteur ferroviaire européen. Des mesures incitatives liées au prix d'attribution des sillons ferroviaires prenant en considération la sécurité des trains et les pollutions sonores seront mises en place à cet effet, encourageant ainsi ce secteur à la modernisation de son parc ferroviaire et de ses infrastructures. J'approuve enfin l'institution d'organismes de contrôle aux pouvoirs renforcés, également appelés régulateurs ferroviaires nationaux, qui assureront le respect effectif des règles contenues dans la présente disposition législative.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), par écrit. – Deuxième lecture approuvée. Néanmoins, alors que le Parlement et le Conseil avaient finalement réussi à se mettre d’accord pour faire reporter à plus tard (c'est-à-dire au 4e paquet ferroviaire annoncé pour la fin de cette année) toute modification de la législation applicable en matière de séparation verticale entre le gestionnaire d’infrastructure (GI) et les entreprises ferroviaires (EF), nous avons découvert récemment que la Commission avait profité de cette refonte pour modifier en catimini le périmètre des "fonctions essentielles", et ce en violation des règles applicables en matière de refonte (accord interinstitutionnel de 2001), qui stipulent que toute modification apportée à la législation en vigueur doit être clairement identifiée dans la proposition de refonte et dûment justifiée dans l’exposé des motifs. Il s'agit là d'un précédent dangereux.

 
  
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  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − L'obiettivo di questo voto è quello di facilitare un migliore utilizzo delle reti ferroviarie europee, attraverso regole più chiare sulla concorrenza fra le imprese e i gestori delle infrastrutture ferroviarie. È necessario stimolare subito l'offerta di servizi di trasporto internazionale di merci e passeggeri su rotaia, migliorandone la qualità. Proprio per questo motivo nei costi delle concessioni di linee ferroviarie saranno inclusi incentivi per l'installazione di tecnologie per la riduzione dell'inquinamento acustico, oltre a dotare i treni di un sistema europeo di controllo per la massima sicurezza.

 
  
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  Kārlis Šadurskis (PPE), rakstiski. − Eiropas Parlaments otrajā lasījumā apstiprināja jaunu dzelzceļa direktīvu, kas paredz uzlabojumus līdzšinējā ES dzelzceļa pārvadājumu likumdošanā. Viens no panākumiem, it īpaši raugoties no Baltijas valstu perspektīvas, ir norādes iekļaušana direktīvā par savstarpīguma principa ievērošanas ieviešanu starp ES un trešo valstu dzelzceļa kravu pārvadātājiem. Šis princips paredz to, ka trešo valstu tirgū ES kravu pārvadātājiem būs tādas pašas tiesības kā vietējiem uzņēmumiem. Direktīva regulē arī trešo valstu uzņēmumu darbību ES tirgū un to piekļuvi ES dzelzceļa infrastruktūrai. Diemžēl grozījumu iestrādāšanai direktīvas pantos galīgajā variantā netika savākts nepieciešamais balsu skaitu, lai gan šie grozījumi tika atbalstīti EP pirmajā lasījumā.

 
  
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  Marie-Thérèse Sanchez-Schmid (PPE), par écrit. – L’Union européenne a développé une monnaie commune, un espace de liberté de circulation commun, un marché commun. Les quatre libertés de circulation - de biens, de personnes, de capitaux et de services - ne sont que théoriques si nous ne disposons pas des infrastructures pour garantir ces libertés. L'Europe s'est donc engagée à mettre en œuvre un réseau européen de transport intégré et un espace ferroviaire unique. Nous disposons actuellement de plus de 20 systèmes nationaux de signalisation et de contrôle de vitesse qui ne sont toujours pas compatibles. De plus, l'absence de réelle concurrence, la surveillance réglementaire insuffisante, la faiblesse des investissements publics et privés, les chaînons manquants dans les zones frontalières et les goulets d'étranglement freinent la croissance du marché du transport de fret et de passagers. Ce rapport nous garantira l’indépendance des organismes de contrôle et constituera la première étape dans la libéralisation du transport ferroviaire, afin de doter l'UE d'un espace commun de transports rapides, surs, économiques et durables.

 
  
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  Amalia Sartori (PPE), per iscritto. − Nell'ambito del processo d'integrazione europea, la creazione di uno spazio ferroviario unico ricopre un ruolo di fondamentale importanza. Basti ricordare, infatti, che una delle quattro libertà fondamentali alla base dell'Unione europea è quella riguardante la libera circolazione delle persone attraverso tutto il territorio comunitario. Per questo motivo ho appoggiato in maniera convinta la raccomandazione della collega Serracchiani. Al suo interno ci sono due aspetti su cui vorrei porre l'accento. Il primo, riguarda la creazione di una rete di regolatori nazionali, totalmente indipendenti e con più poteri, coordinati dalla Commissione, con la possibilità, in futuro, di veder nascere la figura del regolatore unico europeo. Il secondo, si riferisce al passaggio da tre a cinque anni della durata del contratto tra stato membro e gestore dell'infrastruttura. Questo cambiamento permetterà di avere maggiori garanzie di medio - lungo termine sui piani d'investimento. Uno spazio ferroviario unico consentirà un accesso al mercato senza discriminazioni e porterà la nostra rete ferroviaria a essere più competitiva, forte e sana.

 
  
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  Vilja Savisaar-Toomast (ALDE), kirjalikult. − Toetasin tänasel hääletusel uuesti sõnastatud esimese raudteepaketi vastuvõtmist nii, nagu see nõukogu, komisjoni ja parlamendi vahelistel triloogidel kokku sai lepitud. On hea meel tõdeda, et lõpuks astutakse konkreetsed sammud juba rohkem kui 10 aastat tagasi vastu võetud õigusaktide rakendamiseks. Kahjuks ei ole tänaseni kõiki esimese raudteepaketi direktiive paljude liikmesriikide õigusesse üle võetud, kuigi see pidi olema tehtud juba 15. märtsiks 2003. Komisjon viivitas esimese raudteepaketi ebaõige või mittetäieliku rakendamise eest liikmesriikide vastu rikkumismenetluste algatamisega kuni 2008. aasta juunini. Rikkumisemenetlus alustati 22 liikmesriigi vastu, mis näitab, et ühtse Euroopa raudteepiirkonna loomiseni on veel pikk tee käia. Vaba ja ligipääsetav transporditurg on üks olulisemaid ühtse Euroopa siseturu alustalasid. Kaupade ja inimeste vaba liikumine peab olema tagatud ning eriti oluline on seda tagada ühe keskkonnasõbralikuma transpordiliigi abil. Raudteede kasutamisaktiivsuse suurendamine saab toimuda ainult läbi ühtse taristu ja ühtse reeglistiku kehtestamise ning arendamise. Seetõttu on mul hea meel tõdeda, et käesoleva raporti vastuvõtmist toetas peale minu suur enamus liikmetest.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Servizi di qualità, affidabili, sicuri ed efficienti in materia di trasporti ferroviari possono essere garantiti solo attraverso una politica comune volta a facilitare uno sviluppo sostenibile dell'economia europea. A tal proposito l'11 novembre 2011 il Parlamento europeo ha approvato la propria posizione in prima lettura. In seguito, il Consiglio ha raggiunto un accordo politico e una posizione in prima lettura l'8 marzo 2012, a maggioranza qualificata. Dal gennaio 2012 il Parlamento, il Consiglio e la Commissione intrattengono negoziati informali volti alla preparazione di un accordo in seconda lettura . I tempi troppo lunghi richiesti dal Consiglio per l'entrata in vigore di questa nuova direttiva che si sostanziano in trentasei e che divengono sessanta mesi per l'istituzione dell'organismo di regolamentazione, risultano essere eccessivi per l'attuazione di un piano così urgente, pertanto con voto favorevole sostengo la richiesta di riduzione dei mesi da trentasei a dodici per il recepimento dell'intera direttiva.

 
  
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  Brian Simpson (S&D), in writing. − I voted in favour of this report because it became apparent at an early stage that we needed to get agreement on the Recast before we could get down to the real issue of the 4th Railway Package which the Commission will come forward with later in the year.

All through the passage of this report it has become very apparent that certain Member States are more interested in protecting their own national railways and thus took a nationalistic view rather than thinking on a pan-European basis.


The rapporteur and the shadows have done a good job in getting the message across that we expect regulators to be independent, and we expect Infrastructure Managers to be transparent in all their actions. This hard fought agreement with Council is not perfect. But it does give us a sound basis for the next move in regard to railway policy; namely the 4th rail package. Who knows one day we may see rail services crossing borders unhindered. Every now and then miracles do happen.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Cette nouvelle directive, fruit de deux ans de négociations difficiles avec les États, vise à créer un espace ferroviaire européen "global et intégré", que ce soit dans le fret ou dans le transport international de voyageurs. À terme, l'objectif est d'augmenter la part du train dans le transport de marchandises et de tirer les prix à la baisse pour les voyageurs. Les nouvelles règles prévoient que les opérateurs de transport et les gestionnaires de réseaux devront obligatoirement avoir des comptabilités distinctes pour garantir la transparence des éventuels transferts de fonds publics entre les deux entités, même si elles se trouvent au sein d'un holding, et éviter ainsi de défavoriser d'éventuels opérateurs privés. Tous les opérateurs, publics ou privés, devront bénéficier des mêmes tarifs et des mêmes conditions d'accès pour un réseau donné, qu'il s'agisse des sillons et des installations de services (ateliers de maintenance, gares). Enfin les prix d'attribution des sillons aux opérateurs incluront des incitations à la modernisation du matériel du type bonus/malus en vue de réduire le bruit et d'équiper les trains du système européen de contrôle pour une sécurité maximale. Le texte ne concerne pas les liaisons internes aux Etats membres.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A criação de um espaço ferroviário único depende de uma legislação coerente, transparente e simplificada, que propicie um ambiente empresarial competitivo. Após as negociações em trílogo, a proposta do Conselho baixou significativamente a ambição da proposta apresentada pela Comissão e pelo Parlamento. Por isso, a relatora na sua recomendação pretende reforçar os objetivos já debatidos e aprovados pelo Parlamento, para se alcançar um acordo em segunda leitura. Os pontos que a relatora pretende reforçar são o acesso aos serviços ferroviários conexos, o financiamento das infraestruturas, as taxas de utilização da infraestrutura, o reforço dos poderes da entidade reguladora, a independência total da gestão da rede e transparência financeira. Mais, o Parlamento pretende que a longo prazo seja criada uma entidade reguladora europeia, para supervisionar o transporte transfronteiriço, por isso apela para que seja implementada uma rede de entidades reguladoras nacionais. Apoio esta recomendação por considerar vital a simplificação da legislação em vigor, para, assim, se alcançar os objetivos inscritos no Livro Branco dos Transportes - horizonte 2050.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru propunerea de Directivă privind instituirea spațiului feroviar unic european. Având în vedere dimensiunea internațională a transportului feroviar euopean, este importantă stabilirea, la nivelul Uniunii, de principii generale pentru acordarea de licențe întreprinderilor feroviare și coordonarea sistemelor statelor membre care reglementează alocarea capacităților de infrastructură feroviară și tarifele de utilizare a acesteia. Noua directiva obligă statele membre să adopte și să publice o strategie indicativă ce acoperă o perioadă de cel puțin cinci ani, reînnoibilă, cu privire la dezvoltarea infrastructurii feroviare pentru satisfacerea necesităților de mobilitate, cu privire la întreținerea, reînnoirea și dezvoltarea infrastructurii, pe baza unei finanțări sustenabile a sistemului feroviar. Norme transparente privind accesul la servicii feroviare conexe si la infrastructura de servicii (terminale de marfă, infrastructuri de intretinere, statii de formare a trenurilor etc.) sunt cruciale pentru competitivitatea sectorului. Pentru a asigura dezvoltarea și funcționarea eficientă a sistemului feroviar, activitatea de furnizare de servicii de transport și operarea infrastructurii, vor fi gestionate separat și trebuie să aibă conturi separate. Statele membre pot prevedea, de asemenea, ca această separare să necesite organizarea unor departamente distincte în cadrul aceleiași întreprinderi sau ca infrastructura și serviciile de transport să fie administrate de entități separate.

 
  
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  Γεώργιος Τούσσας (GUE/NGL), γραπτώς. – Η έκθεση για την αναδιατύπωση της Οδηγίας για τον "Ενιαίο Ευρωπαϊκό Σιδηροδρομικό Χώρο" προωθεί με ακόμη μεγαλύτερη ένταση την ιδιωτικοποίηση των δημόσιων σιδηροδρομικών μεταφορών σε όλα τα κράτη μέλη της ΕΕ και την παράδοσή τους στους μεγάλους επιχειρηματικούς ομίλους που δραστηριοποιούνται στον κλάδο. Το λεγόμενο "τρίτο πακέτο" της ΕΕ για τις σιδηροδρομικές μεταφορές ολοκλήρωσε τη διάσπαση του σιδηροδρομικού μεταφορικού έργου διαχωρίζοντας το δίκτυο των υποδομών από το κυρίως μεταφορικό έργο. Με αυτόν τον τρόπο διευκολύνθηκε η ιδιωτικοποίηση, αφού έτσι ξεπουλιέται το κερδοφόρο τμήμα που είναι το μεταφορικό έργο, ενώ το δίκτυο των υποδομών με το κόστος που συνεπάγεται παραμένει στο δημόσιο. Με την αναδιατύπωση του "τρίτου πακέτου" επιχειρείται να παραμεριστούν όλα τα εμπόδια (διοικητικά και τεχνικά) για την ιδιωτικοποίηση, ώστε να ολοκληρωθεί η διασύνδεση του σιδηροδρομικού δικτύου σε όλα τα κράτη μέλη και να προωθηθούν οι εξαγορές των κρατικών σιδηροδρόμων από τους μονοπωλιακούς ομίλους, ιδιαίτερα των ισχυρών καπιταλιστικών κρατών της ΕΕ. Αυτό θα έχει σαν συνέπεια, κύμα απολύσεων και χειροτέρευση των εργασιακών συνθηκών των εργαζομένων, εκτίναξη στα ύψη των τιμών για επιβάτες και εμπορεύματα, ενώ θα χειροτερέψει την ποιότητα του μεταφορικού έργου και την ασφάλεια των σιδηροδρόμων. Η πολιτική αυτή εφαρμόστηκε και εφαρμόζεται ήδη με συνέπεια από τις κυβερνήσεις του κεφαλαίου ΝΔ, ΠΑΣΟΚ στην Ελλάδα και από την προηγούμενη και σημερινή συγκυβέρνηση.

 
  
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  Ramon Tremosa i Balcells (ALDE), in writing. − I welcome the approval of this technical but important dossier in order to complete the single European railway area.

The aim has always been to introduce a level and open playing field to develop a genuine European railway area comparable to what the EU is trying to achieve in the air with the Single European Sky. The challenge was to open up markets, limit discrimination practices, and remove both regulatory barriers and physical bottlenecks to competition across the EU member States.

Today Member States receive a clear message: implement this directive fully and stop the status quo in Europe. By the end of 2012, Commissioner Kallas will present the 4th railway package which will include a requirement for more separation, the opening of the market and hopefully the European regulatory body.

 
  
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  Thomas Ulmer (PPE), schriftlich. Der Bericht ist jetzt nach der Abstimmung nach der 2. Lesung einigermaßen brauchbar. Grundlegende Dinge wie eine Koordination der europäischen Regulierung sowie eine weitere Öffnung des Eisenbahnmarktes sind hinreichend berücksichtigt. Wichtig ist jetzt eine brauchbare und gerechte Festlegung von Straßenpreisen und die Berücksichtigung von gegebenen nationalen Besonderheiten sowie der Häufigkeit der Streckennutzung. Auch ist die Frage der gemischten Verkehre auf den Schienensträngen entsprechend zu würdigen. Meine größte Hoffnung ist, dass der Eisenbahnverkehr für die Bürger schneller, effizienter und preisgünstiger wird.

 
  
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  Derek Vaughan (S&D), in writing. − Europe needs a high performance rail network. I support incentives to modernise trains and expand the rail network across the EU. Rail currently lags behind other modes of transport and underinvestment in rail needs to be addressed if we are to meet important environmental and climate change goals.

Furthermore, I support the creation of an EU network of national regulators, which leaves the door open to the establishment of an EU rail regulator in the future. I also support calls to improve rail-related services and to provide financial incentives to encourage noise reduction by operators.

Finally, providing non-discriminatory access to various services and infrastructures, such as freight terminals should be promoted.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), in writing. − The EP voted today the adoption of its second reading position. The proposal was launched due to the hard situation of the railway sector in Europe. Every Member State has a different level of infrastructure investments and there is a true lack of competitiveness in the railway sector. The Council position at first reading slows the ambitious goal of the Commission and EP; that is why the EP is committed at the second reading to foster the competitiveness and transparency, to create independent regulatory bodies and of course, to reach the single European railway area.

 
  
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  Artur Zasada (PPE), na piśmie. − W dzisiejszym głosowaniu poparłem dokument, jednak bardzo żałuję, że została odrzucona poprawka w artykule 2 paragraf 2, złożona przez cztery grupy polityczne: EPP, ECR, EFD i GUE/NGL w sprawie wyłączenia szerokotorowych linii kolejowych z zakresu recastu pierwszego pakietu kolejowego. Zapewniając wolną konkurencję na rynku usług kolejowych musimy pamiętać, że w niektórych państwach członkowskich istnieją samofinansujące się linie kolejowe, które nie łączą się z siecią krajowych i europejskich połączeń, mają znaczenie regionalne, a ich szerokość jest inna od dominującej sieci w danym państwie. Konieczność zastosowanie dla tych wydzielonych linii wszystkich zapisów dyrektywy spowoduje niewspółmierne i nieracjonalne obciążenia oraz zakłóci i wypaczy cel, do jakiego zostały zbudowane. Mówiąc z jednej strony o deregulacji i dążeniu do Europy Wzrostu, nie możemy jednocześnie poprzez nieprzemyślane wdrażanie przepisów prawnych doprowadzić do utrudnień w funkcjonowaniu dobrze działających przedsiębiorstw, stanowiących realną, a często jedyną wartość dodaną w ubogich regionach UE.

 
  
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  Janusz Władysław Zemke (S&D), na piśmie. − Zabierałem głos w debacie plenarnej zgłaszając zastrzeżenia do zaleceń w sprawie jednolitego obszaru kolejowego w Unii Europejskiej. Niestety, mój głos, a także kilku innych europosłów z Polski, nie zyskał wsparcia większości Parlamentu. Zostały przegłosowane zalecenia, które - moim zdaniem - starają się w sposób mechaniczny porządkować rynek kolejowy w Europie. Uważam za błędne nieuwzględnienie specyfiki takich państw, jak Polska, gdzie powszechne dopuszczenie do konkurencji na torach mogłoby w efekcie doprowadzić do upadku Polskich Kolei Państwowych. Potrzebujemy więcej czasu i więcej środków, by dostosować się do nowoczesnych rozwiązań w transporcie kolejowym. Można, i należy wspierać konkurencję, ale wtedy, kiedy wszystkie podmioty występujące na rynku mają podobne możliwości konkurowania. Przy utrzymujących się dysproporcjach, zwłaszcza w jakości taboru, zawsze przegra słabszy partner.

 
  
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  Zbigniew Ziobro (EFD), na piśmie. − PKP Linia Hutnicza Szerokotorowa działa w branży przewozów kolejowych i jest jednocześnie zarządcą infrastruktury szerokotorowej linii kolejowej na odcinku niemal 400 km. Nakłady inwestycyjne PKP LHS w latach 2001-2010 wyniosły 386,3 mln zł. LHS wydał w tym okresie 421,8 mln zł na remonty. Fundusze te pochodziły ze środków własnych spółki, dzięki czemu z powodzeniem dostosowuje się ona do zmiennych warunków rynkowych. PKP LHS, która jako linia jest bezpośrednio połączona z krajami spoza UE i z ich szerokotorowym systemem transportowym, powinna być wyłączona z zasad dotyczących jednolitego obszaru kolejowego. Popieram utrzymanie poprawki 12 do art. 2, przyjętej w listopadzie zeszłego roku, i w związku z tym utrzymanie zintegrowanej działalności firmy LHS. Poprawka ta została przyjęta stosunkiem dwa do jednego w Parlamencie i również w tym samym stosunku głosów została przyjęta w Komisji. Niestety Parlament poddał się naciskom Komisji oraz Rady i odrzucił poprawkę. Tym samym sprzeciwiam się całemu sprawozdaniu, które może pogłębić zapaść w transporcie kolejowym w niektórych krajach Unii Europejskiej.

 
  
  

Relazione: Silvia-Adriana Ţicău (A7-0195/2012)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, considerando um avanço extraordinário não só da tecnologia, como da melhoria da segurança rodoviária e condições de trabalho por um lado, e salvaguardando, por outro, a vida privada dos cidadãos. Se for bem implementada, esta nova tecnologia poderá trazer resultados significativos na melhoria da segurança nas estradas da Europa, desde que se assegure a proteção da privacidade individual, sendo o objetivo último monitorizar e prevenir desastres e consequências negativas para os utilizadores dos transportes rodoviários.

 
  
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  Laima Liucija Andrikienė (PPE), in writing. − I voted in favour of the resolution on recording equipment in road transport. I believe that professional drivers will enjoy safer working conditions with the introduction of more efficient recording equipment in road transport as endorsed by the European Parliament today. We have given our backing to a review of the Tachograph Regulation, which dates back to 1985. The revision aims to combat fraud, enforce better working conditions for professional drivers and save European transport companies up to €515 million per year by reducing administrative burdens. The European Commission has found that up to 45,000 vehicles were in breach of EU tachograph rules at least once. Breaches include not adhering to minimum rest periods or maximum driving times, resulting in fatigued drivers and increased road safety risks. With this latest proposal, the Parliament is seeking to support the transport industry by easing the burden on companies and clarifying tachograph laws. However, road safety is of paramount importance, and transport companies operating in Europe and their drivers must obey the safety rules.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le métier de chauffeur professionnel est déjà très réglementé. Les temps de conduite et de repos ne sont cependant pas toujours respectés et augmentent les risques d'accidents. J'ai donc voté en faveur de l'installation de tachygraphes sur tous les camions de plus de 2,8 tonnes d'ici à 2020. Le tachygraphe est l'appareil qui enregistre les temps de conduite et de repos des chauffeurs professionnels et la nouvelle génération de cet instrument intégrera les technologies satellitaires. Cela signifie qu'il faudra « rétro-équiper » les camions déjà en circulation. Malgré les virulentes objections de l'Union internationale des transports routiers (IRU), les arguments pour la sécurité et la prévention ont pris le dessus et je m'en réjouis!

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą. Norint gerinti kelių eismo saugą ir vairuotojų darbo sąlygas, taip pat užtikrinant sąžiningą transporto bendrovių konkurenciją, labai svarbu naudotis naujausiomis technologijomis, ir būtent tachografais. Tachografu įrašyti duomenys dėl vairavimo, darbo ir poilsio laiko padės transporto įmonėms laikytis socialinių taisyklių, t.y. minimalių darbo pertraukų, poilsio laikotarpio ir maksimalaus vairavimo laiko. Ypatingai svarbu, kad ES valstybės narės laikytųsi Tachografo reglamento ir taikytu transporto įmonėms socialines taisykles, nes įmonės, kurios nesilaikys teisės aktų, įgys didelį konkurencinį pranašumą, mažindamos kainas, kadangi darbuotojams skiriamos sąnaudos sudaro iki 50% visų transporto įmonės veiklos sąnaudų.

 
  
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  Regina Bastos (PPE), por escrito. Com o objetivo de melhorar a segurança rodoviária e as condições de trabalho dos condutores, bem como assegurar uma concorrência leal entre as empresas de transportes, a União Europeia estabelece desde 1969 disposições em matéria social no domínio dos transportes rodoviários. Com a presente revisão do regulamento tacógrafo, pretende-se tornar a fraude mais difícil, melhorar a aplicação da legislação social e reduzir os encargos administrativos mediante a utilização plena das novas tecnologias e a introdução de algumas novas disposições regulamentares. O presente relatório, que apoiei, propõe duas importantes medidas: incentivar o desenvolvimento de uma aplicação através da interface harmonizada do tacógrafo, que preste interpretação e orientação aos condutores, e introduzir a homologação do software utilizado pelos agentes de controlo para interpretar os dados registados no tacógrafo. Nenhum dos presentes objetivos da proposta será alcançado se os Estados-Membros não se comprometerem a melhorar o nível de execução do presente regulamento.

 
  
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  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – La règlementation sociale actuelle dans le domaine du transport routier est encore trop souvent enfreinte et le système de contrôle par tachygraphe, boîtier enregistrant le temps de conduite et de repos des chauffeurs routiers, manque d'efficacité. Le non-respect des durées maximales de conduite et des temps de pause minimaux entraîne une plus grande fatigue pour les conducteurs et constitue par conséquent un risque accru pour la sécurité routière. Aussi, une révision de la législation existante s'impose. La nouvelle règlementation entend mieux appliquer la règlementation sociale et rendre la fraude plus difficile, principalement par le biais de "tachygraphes intelligents" utilisant pleinement les nouvelles technologies. Ces outils d’enregistrement novateurs, plus performants, permettront aux autorités de contrôle de cibler directement les camions fraudeurs et de mieux contrôler les temps de conduite et de repos des chauffeurs routiers. J'ai donc apporté mon soutien à ce texte qui va dans le sens d'une amélioration des conditions de travail des conducteurs et d'une route plus sûre pour tous.

 
  
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  Phil Bennion (ALDE), in writing. − I abstained on the final vote of the report as I believed that the report as adopted did not strike a good balance between road safety and reducing administrative burdens on small and medium enterprises. Lib Dems are leading the fight to improve road safety across Europe, but we also want to ensure that the rules for transport safety are proportionate and sensible. I particularly strongly opposed one amendment from the Greens which would have forced all vehicles over 1.5 tonnes used for carrying goods to install digital tachographs. This amendment was happily defeated but an amendment from the S&D Group succeeded in including vehicles over 2.8 tonnes rather than the current 3.5 tonnes in the regulation ; this will mean a potentially bigger administrative burden for many larger vans.

 
  
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  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − L'Unione europea, dal 1969, si è dotata di una normativa nel settore del trasporto su strada per migliorare la sicurezza stradale, le condizioni di lavoro dei conducenti e garantire una concorrenza leale tra le imprese di trasporto. Secondo i dati forniti dalla Commissione, in media il 9% dei veicoli controllati viola le norme sociali e, circa un quarto di questi, commette violazioni alle norme sul tachigrafo. Alla luce di questi dati, la Commissione ha presentato una proposta di revisione del regolamento sul tachigrafo che mira a migliorare l'attuazione delle norme sociali e a ridurre gli oneri amministrativi avvalendosi delle nuove tecnologie introducendo una serie di nuove misure di regolamentazione come quelle che amplieranno le funzionalità del tachigrafo digitale, con l'avvento di un nuova tipologia denominata tachigrafo intelligente. Accolgo con favore la proposta, ne approvo i punti salienti e appoggio l'introduzione del tachigrafo intelligente poiché ritengo che contribuirà a migliorare l'attuazione della legislazione e costituirà uno strumento per ridurre gli oneri amministrativi connessi agli obblighi del tachigrafo per le imprese in regola. Inoltre, un'interfaccia armonizzata con le applicazioni ITS dovrebbe contribuire a facilitare l'integrazione dei vari sistemi ed evitare la moltiplicazione di apparecchi indipendenti a bordo dei veicoli.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho manifestato il mio fermo dissenso alla Relazione della collega Ţicău sulla proposta che modifica l'attuale regolamento (CEE) n. 3821/85 relativo all'apparecchio di controllo nel settore dei trasporti su strada (tachigrafo) e recante modifica del regolamento (CE) n. 561/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio. In primo luogo, ritengo che la natura del tachigrafo si discosti/non riguardi/non rientri nella definizione di cosa sia il “tempo di lavoro”: a tal proposito noto che la mia proposta di utilizzare il termine “controllo” anziché “lavoro” non e' stata presa in considerazione/valutata dalla collega. Ciò può influire negativamente sull'autonomia di ciascuna azienda in merito alla gestione degli orari di lavoro dei dipendenti. In secondo luogo, a causare ingenti esborsi di dubbia utilità alle aziende (anche la Commissione europea si e' espressa in tal senso) sarà la pratica del “retrofitting”, cioè dell'obbligo contenuto nella proposta della relatrice per tutti i veicoli di montare entro il 2020 il nuovo "tachigrafo intelligente" in nome di maggior sicurezza, senza nessuno studio preliminare che ne certifichi l'utilità e che secondo gli enti del settore dell'autotrasporto sarebbe stata approvata per favorire le lobbies che producono queste apparecchiature.

 
  
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  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi Europos Sąjungos pagrindinis tikslas transporto srityje - gerinti kelių eismo saugą, vairuotojų darbo sąlygas ir užtikrinti sąžiningą transporto bendrovių konkurenciją. Tačiau Europos Sąjungos priimtų socialinių teisės aktų nuostatos, susijusios su kelių transportu, kurių kontrolės pagrindas praktiškai yra tachografu įrašyti duomenys (dėl vairavimo, darbo ir poilsio laiko), nėra pakankamai įgyvendinamos. Įžvelgiamos dvi pagrindinės problemos - socialinės taisyklės dar tebėra dažnai pažeidžiamos ir tachografo sistema nėra pakankamai veiksminga. Pagal Komisijos pateiktus duomenis, apie 9 procentai patikrintų transporto priemonių pažeidžia socialines taisykles. Nustatyta, kad apytikriai ketvirtadalis iš šių transporto priemonių ypač neatitinka tachografo reglamento nuostatų. Dar daugiau, tachografo sistema buvo sukurta ir veikė visų pirma kaip tvarkos palaikymo įrankis, bet ne kaip darbo jėgą taupanti priemonė. Tad norint pasiekti, kad socialinės taisyklės būtų geriau taikomos ir administracinė našta sumažėtų visiškai išnaudojant naująsias technologijas ir nustatant tam tikras naujas reguliavimo priemones, būtina peržiūrėti esamus socialinius teisės aktus. Tačiau nebus pasiektas nei vienas pasiūlymo tikslas, jeigu valstybės narės pačios neįsipareigos pagerinti šio reglamento įgyvendinimo.

 
  
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  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Tahograful joacă un rol crucial în verificarea respectării normelor referitoare la timpul de conducere şi la perioadele de repaus de către conducătorii auto profesionişti din domeniul transportului rutier, contribuind la îmbunătăţirea siguranţei rutiere, a condiţiilor de lucru ale conducătorilor auto şi a concurenţei loiale între întreprinderile de transport rutier. Rentabilizarea utilizării tahografelor reprezintă unul dintre elementele cheie ale strategiei Comisiei pentru o mai bună integrare a pieţei transportului rutier de marfă şi pentru ca transportul rutier să devină mai sigur, mai eficient şi mai competitiv, după cum se subliniază în Cartea albă privind transporturile din 28 martie 2011.

Având în vedere situaţia actuală în ceea ce priveşte siguranţa rutieră în domeniul transportului de marfă, tahograful trebuie să poată furniza date fiabile şi credibile, care să permită să se controleze eficient timpul de conducere şi perioadele de repaus ale conducătorilor auto. Securitatea sistemului de tahograf este esenţială pentru prevenirea fraudelor şi a manipulărilor ilegale.

 
  
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  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport de Silvia-Adriana Ţicău relatif à l'appareil de contrôle dans le domaine des transports par route. En effet, je soutiens la mise en œuvre d'un outil efficace pour la lutte contre l'insécurité routière : le tachygraphe. Ce dispositif permet de lutter contre le non-respect des règles en matière de temps de conduite et de repos des conducteurs routiers. De plus, cet outil favorise une meilleure productivité du contrôle de même qu'une amélioration des conditions de travail des conducteurs routiers.

 
  
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  John Bufton (EFD), in writing. − A number of amendments have raised serious concerns inside the British freight industry. Amendment 136 seeks to broaden the reach of the legislation by altering the weight threshold for vehicles subject to regulation, in some cases bringing it down to 1 and a half tonnes. This brings millions of vans into the remit without any recourse to an impact assessment. It would bankrupt small businesses up and down the UK reliant upon such vehicles that do not have the resources to accommodate such regulation. Similarly amendment 134 alters the weight limit down to 2.8 tonnes. Whilst companies in Germany operate under such limits, the UK does not. It broadens the scope of the legislation enormously - again without adequate justification. Many representatives of the UK freight and haulage industry strongly opposed plans to prevent operators carrying out their own tachograph calibration. It is right that this amendment be lifted and I hope that it stays out of future proposals. Today’s proposals establish far reaching surveillance that goes beyond anything anticipated or justified. I fear that permitting these amendments could pave the way for Brussels to roll out similar levels of monitoring and enforcement for other road users and in other industries.

 
  
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  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le rapport Ţicău relatif à l'amélioration du système des tachygraphes dans le domaine des transports routiers. J'estime que le respect du temps de conduite et du temps de repos par les chauffeurs routiers est un préalable à l'amélioration de la sécurité routière en Europe. J'approuve par ailleurs le recours à la géolocalisation par satellite afin de réduire les cas de fraude. Ce rapport propose des mesures de bon sens et je me réjouis de son adoption.

 
  
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  Antonio Cancian (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore del testo proposto dalla relatrice, in quanto ritengo abbia fatto un ottimo lavoro di concerto con la Commissione e i relatori ombra, portando a termine un complesso intervento in un settore particolarmente problematico. Infatti, il nuovo tachigrafo digitale avrà un impatto diretto sulla situazione attuale della misurazione dei dati relativi alla guida, alla velocità e ai periodi di riposo dei conducenti, andando ad influire sul metodo di controllo e sul relativo rispetto delle normative vigenti. Sono particolarmente favorevole ai tempi previsti per l'obbligo di entrata in vigore del tachigrafo digitale, che prevede un periodo di adattamento fino al 2020, data ultima entro la quale tutti gli Stati membri dovranno adeguarsi adottando questo nuovo strumento di misurazione. Al contrario, non mi sento di condividere la possibilità di deroghe a tali norme, in quanto ciò permetterebbe una frammentazione del mercato che creerebbe degli svantaggi competitivi per i produttori e soprattutto per le piccole e medie imprese.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. A União Europeia (UE) estabelece, desde 1969, disposições em matéria social no domínio dos transportes rodoviários com o objetivo de melhorar a segurança rodoviária e as condições de trabalho dos condutores, bem como de assegurar uma concorrência leal entre as empresas de transportes. A UE desenvolveu uma política exaustiva em matéria de fiscalização e controlo do cumprimento das disposições baseada em dois pilares: - Diretiva 2006/22/CE, relativa a exigências mínimas para os controlos na estrada e nas instalações das empresas a realizar pelos Estados-Membros. - Regulamento (CEE) n.º 3821/85 do Conselho, a seguir designado «Regulamento Tacógrafo». A Comissão identificou dois problemas principais na atualidade que exigem uma resposta ao nível da UE: - Problema 1: violações das regras sociais ainda muito frequentes: em média 9% dos veículos controlados não cumprem as regras sociais; - Problema 2: a utilização do sistema tacográfico não está suficientemente otimizada: é possível melhorar o modo como o tacógrafo, especialmente o tacógrafo digital e as suas funcionalidades adicionais, facilita o trabalho do condutor e promove a eficiência do transporte. Votei favoravelmente as alterações ao regulamento por considerar que irão contribuir para resolver os problemas identificados.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − Concerning amendment 6: Tachograph requirements are important for ensuring the welfare of bus drivers as well as general road safety. I am in agreement with the Rapporteur that the implementation of these rules is of high importance and thus have voted in favour of this amendment.

Concerning amendment 21: In relation to tachograph requirements and the importance of road safety, it is important that the 'daily working period' is clearly defined, to ensure the welfare of bus drivers and others on the road. Therefore I have voted in favour of this amendment.

Concerning amendment 38: It is important to set specific goals for fitting international transport vehicles with smart tachographs. Due to the high percentage of vehicles still utilizing analogue tachographs, I am in favour of the addition of this amendment.

 
  
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  Ole Christensen (S&D), skriftlig. − I forordningen om kontrolapparater inden for vejtransport (Silvia-Adriana Ticău) har jeg stemt mod et ændringsforslag om, at tachografer skal anvendes til overholdelse af de maksimale transporttider for levende dyr af hensyn til dyrevelfærden. Forordningen om kontrolapparater inden for vejtransport har som formål at kontrollere chaufførers køre-/hviletidsregler gennem anvendelse af tachografer og skal forbeholdes dette formål. Hvis man anvender tachografer til at kontrollere overholdelse af de maksimale transporttider for levende dyr, mener jeg, at man anvender kontrolapparaterne til et andet formål end det, forordningen bestemmer. Selv om jeg støtter bedre dyrevelfærd og kontrol af maksimale transporttider for levende dyr, mener jeg ikke, det skal reguleres i denne forordning, men gennem separat sektorlovgivning for dette område.

 
  
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  Andrea Cozzolino (S&D), per iscritto. − L'approvazione di questo Regolamento è un chiaro segno positivo per la sicurezza di milioni di lavoratori e cittadini europei che quotidianamente viaggiano sulle strade d'Europa. Grazie all'impegno del Parlamento europeo, importanti modifiche sono state introdotte andando incontro alle esigenze più volte espresse dai sindacati, dai lavoratori e da numerose piccole imprese: l'introduzione dei tachigrafi per tutti gli autocarri superiori a 2,8 tonnellate e l'introduzione di sensori di peso sono due chiari esempi del buon lavoro fatto in questi mesi in commissione e poi in Aula. Troppo spesso, le necessità del mercato e la forte concorrenza tra gli operatori si scaricano sulle condizioni di lavoro e di salute degli autotrasportatori, ingenerando forti rischi anche per la sicurezza di milioni di cittadini europei che percorrono le strade e le autostrade dell'Unione. L'equilibrio raggiunto in questo Regolamento, tra le esigenze di sicurezza e controllo e la flessibilità da garantire ai lavoratori autonomi ed alle piccole imprese è un ottimo risultato e per questo ha ricevuto un ampio sostegno da gran parte del Parlamento.

 
  
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  Corina Creţu (S&D), în scris. − Am votat pentru propunerea de regulament al Parlamentului European si al Consiliului de modificare a Regulamentului (CEE) nr. 3821/85 privind aparatura de înregistrare în transportul rutier si de modificare a Regulamentului (CE) nr. 561/2006 al Parlamentului European si al Consiliului. Măsurile vor extinde în mod semnificativ funcţiile tahografului digital, ceea ce va duce la un tip nou de tahografe digitale („tahografe inteligente”), care vor facilita comunicarea la distanţă având ca punct de plecare tahograful în scopuri legate de control, înregistrarea automată a locaţiei exacte si integrarea tahografului digital în alte aplicaţii ale Sistemelor de transport inteligente.

 
  
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  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Consider binevenită instituirea unui site pe internet și a unui număr de asistență telefonică gratuită la nivelul Uniunii Europene care poate fi apelat fără costuri și în anonimitate de toţi conducătorii auto sau de alte părți interesate care doresc să raporteze o fraudă ce intră în domeniul de aplicare al prezentului regulament.

 
  
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  Rachida Dati (PPE), par écrit. – S'assurer que les chauffeurs routiers respectent leurs temps de conduite et de repos, c'est une nécessité de santé et de sécurité, non seulement pour eux, mais également pour tous les usagers de la route. Si j'ai soutenu ce rapport, c'est parce que les outils qu'il introduit permettront de faciliter le contrôle du respect de la législation en la matière. En effet, grâce au tachygraphe, il sera plus facile de contrôler le respect de la loi par les chauffeurs et les entreprises de transport. Mais surtout, le Parlement a offert une dérogation aux petites entreprises dont la conduite n'est pas l'activité principale : protéger les petits entrepreneurs de tels surcoûts était essentiel.

 
  
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  Marielle de Sarnez (ALDE), par écrit. – Alors même que des millions d'Européens s'apprêtent à prendre la route des vacances, nous devons apporter des réponses concrètes à la question de la sécurité routière. La révision en profondeur de la législation relative au tachygraphe, appareil de contrôle obligatoire installé dans les camions, en fait partie. En effet, le non-respect de la législation du travail par les chauffeurs routiers, souvent sous la pression des employeurs, est une pratique malheureusement trop répandue en Europe : le stress et la fatigue des chauffeurs routiers sont à l'origine d'environ 20% des accidents de la route. Cette nouvelle version du tachygraphe concernera les poids lourds de plus de 2,8 tonnes (et non plus de plus de 3,5 tonnes) et pour les véhicules transportant plus de 9 personnes. Nous avons également ouvert la voie à une utilisation électronique et non plus manuelle de l’appareil, ce qui annonce l’avènement du tachygraphe dit « intelligent » d’ici à 2020, qui devrait permettre aux entreprises de transport routier d’économiser l’équivalent de 515 millions de frais administratifs par an mais aussi d'éviter les fraudes.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de cette réforme qui améliore le respect des droits sociaux des conducteurs routiers, en approfondissant les règles relatives aux instruments embarqués dans les véhicules chargés de mesurer leurs temps de conduite et de repos. Il est en effet essentiel de contrôler le respect de notre législation sociale dans le transport routier, non seulement pour garantir une concurrence équitable sur ce secteur, mais aussi pour protéger les travailleurs du secteur et plus largement améliorer la sécurité routière en luttant contre la fatigue au volant !

 
  
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  Robert Dušek (S&D), písemně. − Ročně zahyne v EU v dopravě nejvíce osob na důsledky dopravní nehody na silnici. Stále častěji se také setkáváme s tragickými nehodami cestovních autobusů. Největší nebezpečí přirozeně představují nejtěžší vozidla, tzn. nákladní a autobusová doprava. Pracovním podmínkám a dodržování předpisů profesionálních řidičů je proto nezbytné věnovat mimořádnou pozornost. Evropská politika kontrol a ověřování v silniční dopravě je založena na směrnici o minimální úrovni silničních kontrol a kontrol v provozovnách dopravců a na nařízení Rady o tachografech. V současné době jsou používány tachografy analogové ve vozidlech registrovaných do 1. 5. 2006 a tachografy digitální ve vozidlech registrovaných od této doby. Problémem je skutečnost, že podmínky stanovené těmito předpisy jsou porušovány. Tím jsou poctiví dopravci dodržující předpisy „sankcionováni“. Společnosti, které předpisy nedodržují, získávají nepřijatelnou konkurenční výhodu na trhu a mohou nabídnout dopravu za nižší ceny. Druhým problémem je nedostatečná účinnost tachografů. Používané tachografy totiž neposuzují, zda došlo k porušení předpisů o počtu hodin jízdy a odpočinku řidiče, nýbrž pouze zaznamenávají údaje o jízdě. S ohledem na možnosti digitálních sítí a satelitů apeluji na budoucí propojení činnosti digitálních tachografů s kontrolními místy. Zprávu jako celek vítám a hlasoval jsem pro její přijetí.

 
  
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  Ioan Enciu (S&D), in writing. − I voted in favour of the European Parliament legislative resolution on the proposal for a regulation of the European Parliament and of the Council amending Council Regulation (EEC) No 3821/85 on recording equipment in road transport, because it contains fundamental provisions concerning the transport sector in the EU, which will significantly improve the safety of our roads and will provide stronger protection against fraud in the area of transport legislation.

I truly believe that more efficient and innovative tools have to be put in place for guaranteeing the highest standards of social rules, such as drivers’ working conditions, minimum number of breaks and maximum driving times; this is very much a matter of public safety, and the report efficiently addresses this problem.

I welcome the fact that the report underlines the importance of improving the use of advanced digital tachographs, which will not only reduce administrative burdens, but will also greatly enhance the possibility of monitoring compliance with rules in the European transport sector.

 
  
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  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre "introdução de um aparelho de controlo no domínio dos transportes rodoviários" por considerar que o novo regulamento melhorará as funções do tacógrafo digital, aplicando regras mais restritas sobre o tempo de condução e de repouso, contribuindo positivamente para a proteção dos motoristas e a segurança rodoviária.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. A segurança do transporte rodoviário é uma especial preocupação da UE, razão pela qual tem desenvolvido legislação que estabelece a harmonização dos tempos de condução diários e semanais máximos, e dos períodos de repouso diários e semanais mínimos para os condutores. Estas regras pretendem garantir a segurança rodoviária e proteger os trabalhadores assegurando uma concorrência leal entre empresas do setor. Com este objetivo foi, em 1985, aprovado o Regulamento Tacógrafo (aparelho de controlo de dados relativos aos tempos de condução, de trabalho e de repouso registados para cada operador e para cada condutor). É este regulamento que a Comissão pretende agora rever e atualizar de modo a tornar a fraude mais difícil, melhorar a aplicação da legislação e reduzir os encargos administrativos utilizando para isso as novas tecnologias ao dispor.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O transporte rodoviário de mercadorias sem regras bem definidas e sem um controlo rigoroso das horas de descanso dos motoristas potencia a existência de acidentes com consequências por vezes muito graves, quer quanto a danos pessoais, quer no que respeita a prejuízos materiais e ambientais. O relatório apresentado por Silvia-Adriana Ţicău debruça-se sobre uma proposta de regulamento do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho que pretende alterar o Regulamento (CEE) n.º 3821/85 do Conselho que tornou obrigatória a existência de um aparelho de controlo no domínio dos transportes rodoviários, bem como o Regulamento (CE) n.º 561/2006 do PE e do Conselho. A nova proposta de regulamento, acompanhando a evolução das novas tecnologias, prevê a introdução de um dispositivo de controlo (tacógrafo digital) em todos os veículos pesados novos a partir do ano de 2015 e a sua generalização aos veículos pesados a partir de 2020. O novo aparelho, equipado com transmissão via GSM, permitirá um controlo muito mais rápido e eficiente, podendo ser alargado a outras funcionalidades além do controlo de velocidade e do tempo de descanso, contribuindo para uma redução da burocracia e uma maior economia uma vez que a transmissão de dados pode ser feita a custo zero.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Európska únia stanovuje právne predpisy v sociálnej oblasti týkajúce sa cestnej dopravy s cieľom zvýšiť jej bezpečnosť, zlepšiť pracovné podmienky vodičov a zabezpečiť spravodlivú súťaž medzi dopravnými podnikmi. V predmetnom nariadení sa pre vodičov stanovujú harmonizované maximálne denné a týždenné doby jazdy a minimálne denné a týždenné doby odpočinku. Únia zároveň vypracovala komplexnú politiku inšpekcií a kontroly dodržiavania sociálnej legislatívy v cestnej doprave. Táto politika má dva základné piliere - jedným je smernica stanovujúca minimálnu úroveň cestných kontrol a kontrol v priestoroch podnikov, ktoré vykonávajú členské štáty, a druhým je nariadenie o tachografoch.

V rámci súčasného systému Komisia našla dva problémy, ktoré je potrebné riešiť na úrovni Únie – sociálne pravidlá sú príliš často porušované a systém tachografov nie je dostatočne efektívny. Minulý rok v júli predložila Európska komisia návrh revízie nariadenia o tachografoch, pričom cieľom tejto revízie je sťažiť podvodné konanie, lepšie presadzovať sociálne pravidlá a znížiť administratívnu záťaž pomocou plného využívania nových technológií a zavedenia niekoľkých nových regulačných opatrení. Som presvedčená, že žiaden z cieľov predkladaného návrhu nebude jednoduché naplniť, ak sa členské štáty nezaviažu k zlepšovaniu presadzovania tohto nariadenia, ktoré je potrebné zodpovedajúcim spôsobom zmeniť a doplniť.

 
  
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  Jacqueline Foster (ECR), in writing. − As ever increasing amounts of goods are transported by road it is important that regulations relating to the use of tachographs and the consequent data is updated. While I agree that Europe's roads need to be safer and harmonisation is beneficial in this instance due to the cross border nature of the industry, this report goes too far. My main concerns relate to the lengths this regulation goes to regarding enforcement, remote communication and retrofitting. Strengthening enforcement requirements should not undermine those Member States which already have stringent methods in place. The same also goes for the mandatory use of remote equipment, which is already used in the UK; it should be up to individual Member States to decide if this is a beneficial tool as their effectiveness is dependent upon the existing enforcement regime. Although the technical details of remote access is not yet clear compulsory provision will cost hundreds of thousands of pounds, a cost which would be passed on to industry. I cannot and will not give my support to anything that could damage British industry at a time when we should be fostering economic growth.

 
  
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  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – De meilleures conditions de travail et un plus grand respect de la législation sur le temps de repos et de conduite pour les chauffeurs routiers en Europe, voilà ce pourquoi je me suis prononcée en votant en faveur de ce texte. Il s'agit également d'apporter plus de transparence dans un secteur qui reste encore très opaque. En effet, trop faciles à manipuler, les tachygraphes actuels n'apportent pas les garanties nécessaires pour assurer un contrôle efficace des temps de conduite et de repos des routiers en Europe. C'est pourquoi il y avait urgence à adopter un texte qui pose les bases de l'utilisation de nouveaux tachygraphes numériques qui permettront des contrôles plus performants, mais aussi moins contraignants pour les chauffeurs routiers.

 
  
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  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – La sécurité routière et la protection sociale ne sont pas opposables. C'est ce qu'a voulu signifier le Parlement européen en adoptant le rapport sur l'amélioration des systèmes de tachygraphes dont les premiers ont été introduits en 1985. Le Parlement a appelé à la mise en place de "tachygraphes intelligents" d'ici 2020, qui tiennent compte des innovations technologiques afin d'améliorer le contrôle des véhicules de transport de marchandises et de passagers et de limiter les abus. Les règles relatives au temps de conduite sont loin d'être respectées en Europe. Des manipulations des tachygraphes ont été constatées afin d'allonger les temps de conduite des chauffeurs. Ces comportements irresponsables qui représentent un véritable danger pour la sécurité sur nos routes appellent des sanctions proportionnées. Je suis bien conscient de la concurrence que subissent nos sociétés de transport routier du fait de la multiplication des fraudes. C'est pourquoi, j'ai estimé que toute initiative qui limiterait les fraudes elles-mêmes alimentées par de profondes différences de législation sociale, je pense notamment aux exigences de temps de repos, mérite d'être soutenue.

 
  
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  Anna Ibrisagic (PPE), skriftlig. − Vi moderater röstade idag emot betänkandet om färdskrivare vid vägtransporter. Digitala färdskrivare har sedan 2006 varit obligatoriska i alla nya tunga fordon, men med detta förslag föreslås en utökning av lagstiftningen med alldeles för långtgående bestämmelser med automatisk registrering av lokaliseringsuppgifter genom ett globalt system för satellitnavigering (GNSS). Ur ett integritetsperspektivs ifrågasätter vi nyttan av att kunna lokalisera förare runt om i Europa. Förslaget innehåller också bestämmelser om att företag i Europa ska använda sig av samma slags teknik. Många företag har idag tagit fram egna bra koncept för färdskrivare, och vi är oroliga för att EU ska låsa sig vid någon särskild teknik och att företagens produktutveckling har varit kostsamt arbete i onödan. Förslaget om att inrätta körkort med inbyggt förarkortschip för koppling till färdskrivare är vi också emot. Detta skulle vara en onödigt dyr och byråkratisk förändring.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Susilaikiau balsuodamas už šį dokumentą, nes, manau, kad neturi būti papildomos finansinės naštos už vežėjų tikrinimą ir pan. (kaip buvo bandyta padaryti su GPS, t.y. vežėjai turės mokėti). Taip pat manau, kad tachografo sistema turi ne tik kontroliuoti vairuotoją bet ir jam padėti-įspėti apie darbo laiko pabaigą, reikiamą poilsį ir pan. Taip pat galvoju, jog informacija iš tachografo turi eiti tik įmonei, o ne kitiems tretiesiems šaltiniams.

 
  
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  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Les tachygraphes sont des boîtiers qui enregistrent le temps de conduite et de repos des chauffeurs routiers. Ils jouent un rôle essentiel dans la sécurité des transports dans l'Union européenne et sont une garantie du respect des droits sociaux des conducteurs. Au vu des dernières innovations technologiques, il est indispensable d'adapter le règlement antérieur. Le rapport de ma collègue, Mme Ţicau, plaide pour des tachygraphes numériques, dénommés "tachygraphes intelligents". Ils permettront aux autorités de contrôle de cibler directement les véhicules fraudeurs et d'améliorer les contrôles. Enfin, le rapport appelle à une harmonisation de la formation des services de police. J'ai soutenu ce rapport, adopté par le Parlement européen en séance plénière.

 
  
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  Michał Tomasz Kamiński (ECR), na piśmie. − W dowolnym momencie średnio około 45 000 pojazdów narusza unijne przepisy dotyczące tachografów. Łatwo jest sobie wyobrazić, jakie mogą być konsekwencje takiego stanu rzeczy. Nieprzestrzeganie minimalnych czasów przerw i okresów odpoczynku oraz maksymalnych czasów prowadzenia pojazdu wpływa na wzrost liczby zmęczonych kierowców i stanowi zagrożenie dla bezpieczeństwa ruchu drogowego.

Uważam, że skuteczne rozwiązania powinny być opracowane na poziomie unijnym i poziomie państw członkowskich. Państwa członkowskie powinny zobowiązać się do ściślejszego egzekwowania przedmiotowego rozporządzenia. Na poziomie UE bardzo istotna wydaję się harmonizacja przeprowadzanych w całej Europie szkoleń funkcjonariuszy kontrolujących i konieczność potwierdzenia zdanym egzaminem zdobytych odpowiednich umiejętności technicznych. Popieram to sprawozdanie.

 
  
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  Sergej Kozlík (ALDE), písomne Nariadenie ES č. 561/2006 stanovuje pre vodičov harmonizované maximálne denné a týždenné doby jazdy a minimálne denné a týždenné doby odpočinku. Tieto pravidlá sa uplatňujú na všetkých vodičov v nákladnej doprave s vozidlami nad 3,5 tony a na vodičov v doprave osôb vozidlami nad 9 a viac cestujúcich. Podľa údajov Komisie sa priemerne u 9 % kontrolovaných vozidiel zistí porušovanie sociálnych pravidiel. U zhruba štvrtiny z nich ide o porušenie pravidiel o tachografoch. Priemerne 45 000 vozidiel porušuje v každom okamihu pravidlá EÚ o tachografoch. Firmy nedodržujúce legislatívu získavajú konkurenčnú výhodu, keďže náklady na personál predstavujú 30 – 50 % prevádzkových nákladov. Preto podporujem pozíciu EP zvýšiť harmonizáciu systémov, zaviesť inteligentné tachografy s cieľom znížiť administratívnu záťaž a zvýšiť účinnosť týchto systémov.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this Report but agree with the rapporteur who regrets the fact that in the current regulation the standards and specifications are limited to the description of the vehicle unit as a black box recording driver activity data. The technical design of the downloading and interpretation tools is the responsibility of the Member State. The tachograph is not supposed to evaluate whether there are infringements of the drivers’ hours regulation. It is only supposed to record data, not to interpret data. The main consequence of this fact is the large disparities among Member States regarding the capacity and efficiency of enforcers’ instruments for roadside and company checks and the limitation of the tachograph to support, for the benefit of the driver, the application of the social legislation with interpreted data.

 
  
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  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du projet de rapport concernant l'appareil de contrôle dans le domaine des transports par route. Il est en effet nécessaire d'utiliser les technologies les plus avancées afin d'améliorer la sécurité routière en légiférant sur l'encadrement des professionnels de la route. L'appareil de contrôle, ou tachygraphe, sera désormais plus efficace et plus fiable et intégrera les dernières innovations technologiques. Il permettra de vérifier de façon plus stricte le respect des temps de conduite et de repos des chauffeurs routiers. En plus d'améliorer la sécurité routière, ce texte permettra de lutter contre la concurrence déloyale dans le transport routier.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Bei dem immer größer werdenden Verkehrsaufkommen auf Europas Straßen, ist es unumgänglich, Maßnahmen zu treffen, um die Verkehrssicherheit zu erhöhen. Vor allem beim Transitverkehr sind verstärkte Kontrollen nötig, um die Unfallrisiken zu senken. Diese sind hier besonders hoch, da die Fahrer von Transportunternehmen häufig unter zeitlichem Druck stehen und dadurch Übermüdung ein oft auftretendes Problem ist. Zwar ist es so, dass es durchaus Kontrollgeräte gibt – zwei Arten von Fahrtenschreibern: den analogen und den digitalen –, die zum Einsatz kommen müssen, jedoch sind Manipulationen dieser Geräte immer noch möglich. Zu lange Fahrten mit zu wenigen bzw. zu kurzen Pausen erhöhen jedoch das Unfallrisiko deutlich. Ich habe mich meiner Stimme enthalten, da ich zwar einerseits der Berichterstatterin zustimme, dass die Einführung intelligenter Fahrtenschreiber durchaus Positives zur Arbeitssituation der LKW-Lenker beitragen kann, andererseits jedoch nicht die Ansicht teile, dass eine EU-weite Regelung betreffend die Auswertung der Fahrtenschreiber vonnöten ist, wie es die Kommission vorschlägt. Hierbei sollten die Kontrollorgane der einzelnen Länder nach wie vor auf die Verkehrssituation im eigenen Land eingehen und diese bewerten können.

 
  
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  Elisabeth Morin-Chartier (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui vise à rendre l'appareil de contrôle dans le domaine des transports par la route plus efficace et plus fiable et dont l'objectif est ainsi de renforcer la sécurité routière. Le chronotachygraphe est en effet un moyen fondamental dans la lutte contre l'insécurité routière car il permet de s'assurer du respect des règles en matière de temps de conduite et de repos des chauffeurs routiers, garantissant en outre une concurrence équitable entre opérateurs. Je ne peux que soutenir cette proposition qui vient améliorer la sécurité du dispositif et la productivité du contrôle, en introduisant notamment les dernières innovations technologiques et en abordant la formation des services de police.

 
  
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  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Leider kommt es auf Europas Straßen immer wieder zu gravierenden Unfällen von übermüdeten Fahrern von Transportunternehmen, Speditionen etc. Die Fahrer stehen meist unter starkem Zeitdruck, weshalb Erholungsphasen zu kurz kommen. Intelligente Fahrtenschreiber als Kontrollgeräte könnten hier Abhilfe schaffen. Dennoch habe ich mich der Stimmabgabe enthalten, da diese durchaus sinnvolle Idee zunächst auf der Ebene der Mitgliedstaaten entschieden werden sollte, angepasst an die jeweilige Verkehrssituation.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Atsižvelgiant į sudėtingą vežėjų padėtį, jiems neturėtų būti užkraunama papildoma finansinė našta. Skubotas ir netinkamas šio reglamento nuostatų įgyvendinimas gali sukelti itin didelius neigiamus padarinius šiam sektoriui. Atsižvelgiant į tai, manau, kad išmanieji tachografai privalomai turėtų būti montuojami tik pirmą kartą po šio reglamento įsigaliojimo datos registruotose transporto priemonėse. Naujoji tachografo sistema turėtų ne tik kontroliuoti vairuotoją, bet ir jiems padėti, pagerinti jų darbo sąlygas, suteikdama reikiamą ir išsamią informaciją. Be to, labai svarbu užtikrinti, kad tachografų teikiama informacija būtų perduodama tik įmonei, o ne tretiesiems, nesusijusiems asmenims.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. A relatora propôs duas medidas importantes: a de incentivar o desenvolvimento de uma aplicação, através da interface harmonizada do tacógrafo, que preste interpretação e orientação aos condutores e a de introduzir a homologação do software utilizado pelos agentes de controlo para interpretar os dados registados pelo tacógrafo. Por concordar com estas medidas que beneficiarão os condutores e a eficiência do transporte, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Secondo i dati forniti dalla Commissione, in media il 9% dei veicoli controllati viola le norme sociali, in particolare circa un quarto di questi commette violazioni alle norme sul tachigrafo. In media, in ogni dato momento, circa 45 000 veicoli si trovano in violazione delle norme UE sul tachigrafo. Il mancato rispetto dei periodi minimi di interruzione e di riposo e dei tempi massimi di guida può portare all'affaticamento dei conducenti con potenziali rischi per la sicurezza stradale. Ringraziando la relatrice per il lavoro svolto su questa proposta di regolamento, esprimo il mio voto favorevole al fine migliorare la sicurezza stradale e le condizioni di lavoro dei conducenti.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A União Europeia estabelece, desde 1969, disposições em matéria social no domínio dos transportes rodoviários com o objetivo de melhorar a segurança rodoviária e as condições de trabalho dos condutores, bem como de assegurar uma concorrência leal entre as empresas de transportes. Enquadrada na política europeia em matéria de fiscalização e controlo do cumprimento das disposições em matéria social no domínio dos transportes rodoviários, a presente proposta visa, através da introdução de novos desenvolvimentos tecnológicos, reforçar o quadro jurídico vigente e alargar substancialmente as funcionalidades do tacógrafo digital, dando origem a um novo tipo de tacógrafo digital (o chamado "tacógrafo inteligente"). Os Estados-Membros deverão também comprometer-se a melhorar o nível de execução do presente regulamento, promovendo uma maior harmonização na formação que os agentes de controlo recebem em toda a Europa e certificando a obtenção das competências técnicas adequadas através de um exame, bem como facultando aos agentes de controlo o equipamento adequado e software homologado para tirar o melhor proveito das novas possibilidades que o tacógrafo inteligente proporcionará para a melhoria do controlo.

 
  
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  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Mi congratulo con la collega Ţicău per il lavoro svolto. Con l'approvazione di questo testo, il Parlamento, vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio e visto il parere del Comitato economico e sociale europeo del 7 dicembre 2011, vuole far sì che venga estesa l'efficienza dei tachigrafi, attraverso un sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) che registri l'inizio e la fine di un percorso.

Il Parlamento dunque propone che i camion, siano essi nuovi o usati, vengano dotati di tachigrafi intelligenti entro il 2020, che costituiranno un metodo di controllo comune e rapido del percorso seguito dai camion. La capacità di trasmissione senza fili dei dati permetterà, inoltre, alle autorità di seguire i veicoli senza doverli fermare e di focalizzarsi sui veicoli sospetti che saranno oggetto di controlli specifici e approfonditi. Il Parlamento però auspica che siano esentati dall'utilizzo del tachigrafo i camion utilizzati entro un raggio di 100 km da persone che non esercitano principalmente tale attività, in quanto in caso contrario categorie quale quella degli artigiani verrebbero messe in seria difficoltà.

 
  
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  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – Afin de garantir une sécurité routière optimale à tous les usagers de la route et des conditions de travail convenables aux chauffeurs routiers, des normes strictes en matière de temps de travail et de repos ont été établies et les tachygraphes digitaux (instruments visant à relever des données sur la conduite des chauffeurs) ont été rendus obligatoires pour les véhicules neufs de plus de 2,8 tonnes. Pour que les règles actuelles soient davantage respectées, et pour éviter la multiplication des contrôles inutiles, de nouveaux standards techniques pour les tachygraphes devaient être établis (notamment en matière de contrôle à distance). C'est le sens de la proposition de la Commission, que je soutiens globalement. Néanmoins, afin d'assurer une sécurité maximale, il me semble crucial que soient relevés, en parallèle du temps de travail et de repos du conducteur, la vitesse du véhicule ainsi que son poids - éléments souvent facteurs d'accidents. Par ailleurs, afin de ne pas imposer des charges administratives inutiles aux artisans, je suis favorable à une exemption pour les camions utilisés dans un rayon de 100 km par des chauffeurs dont ce n'est pas le métier principal. J'ai donc soutenu, lors du vote, les amendements allant en ce sens.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. In July 2011 the Commission proposed to revise the existing tachograph regulation. Tachographs play a crucial role in checking compliance by professional road transport drivers with the rules on driving time and rest periods. They contribute to improving road safety, drivers’ working conditions and fair competition between road transport companies. Breaches of existing rules and fraud are widespread and need to be addressed. For further information see http://ec.europa.eu/transport/road/index_en.htm" .

 
  
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  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ogni giorno circa 45 000 veicoli in tutta Europa viaggiano con un tachigrafo modificato illegalmente. Il voto di oggi vuole una revisione dell'attuale regolamento per predisporre un giro di vite a tutti i tentativi di frode, riducendo gli oneri amministrativi grazie alle più recenti tecnologie disponibili. I nuovi tachigrafi digitali saranno infatti più facili da utilizzare e con le loro nuove funzionalità agevoleranno il lavoro dei conducenti promuovendo l'efficienza dei trasporti europei.

 
  
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  Amalia Sartori (PPE), per iscritto. − La strada è oggi la direttrice di trasporto principale all'interno dell'Unione europea, sia per i passeggeri sia per le merci. Il trasporto di merci su strada rappresenta oltre i due terzi del tonnellaggio totale. Proprio per questa ragione ho deciso di votare positivamente e appoggiare la relazione della collega Tičau, per modificare il regolamento riguardante l'apparecchio di controllo nel settore dei trasporti su strada. Il tachigrafo ha un impatto concreto sulla vita quotidiana dei conducenti, perciò è di fondamentale importanza renderlo più efficiente per migliorare la sicurezza stradale, le condizioni di lavoro dei conducenti e garantire una concorrenza leale fra le imprese di trasporto. Migliorare la sicurezza sulle strade europee è un obbligo cui l'Unione europea non si può sottrarre. L'istituzione di obblighi legali per i fabbricanti di tachigrafi, per le autorità, per gli operatori di trasporto e i conducenti, contenuti nella relazione, vanno proprio in questa direzione. Questi aspetti, sommati all'introduzione delle più recenti tecnologie, rendono tale relazione un ottimo punto di partenza per innalzare il livello di sicurezza sulle nostre strade.

 
  
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  Vilja Savisaar-Toomast (ALDE), kirjalikult. − Euroopa Liit on oma määrusega kehtestanud veokijuhtidele ühtlustatud maksimaalsed ööpäevased ja iganädalased sõiduajad ning minimaalsed igapäevased ja iganädalased puhkeperioodid. Need reeglid kehtivad kõigile juhtidele, kes veavad kaupa sõidukitega, mille täismass on suurem kui 3,5 tonni, ja juhtidele, kes tegelevad reisijate transpordiga sõidukites, kus on 9 ja rohkem kohta. Lisaks kehtivad direktiivid, mis reguleerivad liikmesriigi teostatavat kontrolli ning sõidumeerikute ja digitaalsete tahhograafide kasutamist. Käesoleva määruse muudatused tulenevad sellest, et sotsiaalõigusnorme rikutakse sagedasti ja sõidumeerikute süsteem pole piisavalt tõhus. Toetan põhimõtteliselt nii komisjoni ettepanekut selle määruse tõhustamiseks kui ka enamikku raportööri muudatusettepanekuid, sealhulgas pean õigeks, et nendele sõidukitele, mille põhitegevus ei ole transporditeenus ja mille tegevusulatus ei ületa 100 km tema ettevõtte tegevuskohast, see määrus ei rakendu. Seetõttu ei hääletanud ma selle määruse vastu. Kahjuks ei saanud ma seda määrust toetada ja jäin erapooletuks, kuna määruse mõjuala laiendati senise 3,5-tonnise täismassi asemel 2,8-tonnise täismassini, mis ei ole tänast turuolukorda arvestades põhjendatud. Samuti olen arvamusel, et liikmesriigid võiksid veel lubada pikendada tegevusala raadiust 150 km-ni komisjoni pakutud 100 km asemel, kuid kahjuks ei leidnud see parlamendi täiskogu toetust. Aitäh!

 
  
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  Andreas Schwab (PPE), schriftlich. Der Bericht zu digitalen Fahrtenschreibern in Lkw ist grundsätzlich zu begrüßen. Jedoch bin ich der Auffassung, dass die Prinzipien der Richtlinie nur auf Lkw (also über 3,5 Tonnen Leergewicht) Anwendung finden sollten.

Zum anderen sollten Handwerker, die nur gelegentlich Material mitführen, nicht von der Richtlinie erfasst werden, weil diese nicht für sie gemacht ist, sondern für geschäftsmäßige Transporteure. Schließlich gilt das auch für eine Reihe von Handwerkern, die auf Baustellen arbeiten, insbesondere müssen aber bestimmte Transporte (wie z. B. der Transport von verderblichen Gütern wie Milch, Lebensmitteln oder Beton) einem speziellen Regime unterliegen.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − La direttiva 2006/22/CE, che fissa norme minime in materia di controlli su strada e presso i locali delle imprese da parte degli Stati membri e il regolamento (CEE) n. 3821/85, in appresso "regolamento sul tachigrafo", sono i due principali pilastri della strategia generale di ispezione e controllo dell'applicazione della normativa sociale del trasporto su strada dell'Unione. Nel luglio 2011 la Commissione europea ha presentato una proposta di revisione del regolamento sul tachigrafo che risale al 1985. Con voto favorevole appoggio la richiesta di revisione che mira a rendere più difficili le frodi relative all'utilizzo di tachimetri non digitali, a migliorare l'attuazione delle norme sociali e a ridurre gli oneri amministrativi avvalendosi appieno delle nuove tecnologie e introducendo una serie di nuove misure di regolamentazione affinché viga un'armonizzazione normativa in materia più severa di quella attuale.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Je me suis prononcé pour la résolution législative visant à réviser en profondeur la législation relative au tachygraphe, afin d’éviter les fraudes, d’améliorer les conditions de travail des chauffeurs professionnels et, par conséquent, d’assurer plus de sécurité sur les routes. Nous ouvrons comme cela la voix à une utilisation électronique et non plus manuelle de l’appareil, ce qui annonce l’avènement du tachygraphe dit "intelligent" d’ici à 2020. Les changements significatifs auxquels les députés souscrivent sont l’application pour les poids lourds de plus de 2,8 tonnes (et non plus de plus de 3,5 tonnes) et pour les véhicules transportant plus de 9 personnes, ainsi que l’exemption du tachygraphe pour les chauffeurs dont ce n’est pas le métier principal dans un rayon de 100 km (et non plus de 50 km). Grâce aux technologies satellitaires, les contrôles pourront se faire à distance et viser uniquement les camions suspects. Le tachygraphe intelligent devrait permettre aux entreprises de transport routier d’économiser l’équivalent de 515 millions de frais administratifs par an.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O regulamento (CEE) n.º 3821/85 referente aos tacógrafos pretende reforçar a segurança rodoviária e, por isso, estabelece um conjunto de normas técnicas e de utilização, homologação, instalação e inspeção de tacógrafos, obrigatórias para os fabricantes e as autoridades, mas também para as empresas de transportes e, respetivos condutores. As regras dizem respeito aos tempos de condução, de trabalho e de repouso registados a veículos de 2,8 toneladas de massa em carga, que efetuem transportes de mercadorias e a condutores de transporte de passageiros com capacidade para 9 ou mais. Esta revisão do regulamento, datado de 1985, pretende reforçar o controlo quanto às fraudes, melhorar a aplicação da legislação social e diminuir os custos administrativos do progresso tecnológico. O enfoque será no aumento das funcionalidades do tacógrafo digital, o denominado "tacógrafo inteligente", que permitirá a comunicação à distância para controlo, registo automático de dados relativos à localização concreta e complementaridade do tacógrafo com aplicações de transporte inteligente. A relatora pretende, também, que este sistema sirva para ajudar e orientar os condutores, quanto à legislação a cumprir e que seja homologado para os agentes de controlo um software de interpretação dos dados do tacógrafo inteligente.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Tahograful are un rol crucial în verificarea respectării normelor referitoare la timpul de conducere și la perioadele de repaus de către conducătorii auto profesioniști din domeniul transportului rutier, contribuind la îmbunătățirea siguranței rutiere, a condițiilor de lucru ale conducătorilor auto și a concurenței loiale între întreprinderile de transport rutier. Toate vehiculele puse in circulație pentru prima data la 24 de luni de la intrarea in vigoare a specificațiilor tehnice sa fie echipate cu un tahograf inteligent, capabil sa comunice date respectivelor autoritati in timp ce vehiculul se afla in mișcare. Am votat pentru ca regulamentul 561/2006 să se aplice tuturor vehiculelor, inclusiv vehiculele cu remorca sau semiremorca, destinate transpotului rutier de marfa a caror masa maxima autorizata depaseste 2,8 tone(și care nu fac obiectul exceptiilor ce pot fi acordate de statele membre). Consider că aceste îmbunătățiri ale regulamentului vor contribui la cresterea sigurantei rutiere si la asigurarea de condiții de lucru mai bune pentru soferii profesioniști. Consider ca regulamentul privind conditiile sociale aplicabile soferilor profesionisti trebuie sa contina cat mai putine exceptii. De aceea, nu am sustinut amendamentul 129 care extindea anumite exceptii pana la o raza de 150 km de la sediul intreprinderii si nici amendamentul 120 care introduce o exceptie privind sectorul constructiilor.

 
  
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  Thomas Ulmer (PPE), schriftlich. Ich habe den Bericht abgelehnt, weil dadurch die Randgruppen, die unter diese Richtlinie fallen, nur unzureichend befreit werden. Die Vorstellung war eine weitgehende Befreiung der Kreise, für die Fahren nicht der Haupterwerb ist, die aber mit Material oder Personal zum Arbeitsplatz anreisen. Diese werden durch die jetzige Regelung zu stark benachteiligt. Da es sich dabei überwiegend um kleine und mittlere Handwerksbetriebe handelt, wird eine der wichtigsten Wertschöpfungsquellen Deutschlands schon wieder über Gebühr belastet. Ein solches Vorgehen kann ich nur strikt ablehnen.

 
  
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  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Dans l'optique de réduire la fraude et de mieux faire appliquer la réglementation sociale qui vise les transporteurs routiers, cette modification du règlement du Conseil s'annonce utile, puisqu'en son centre se trouve l'installation obligatoire d'une nouvelle génération de tachygraphes sur tous les nouveaux véhicules de transport routier.

En effet, le recours systématique et obligatoire à cette nouvelle technologie devrait faciliter les contrôles de vitesse et surtout des temps de conduite. C'est donc important en termes de sécurité routière, mais aussi pour les conditions de travail des chauffeurs routiers. Néanmoins, le recours à ces nouveaux tachygraphes induit des risques en matière de protection des données, précédemment soulevés par le Contrôleur européen de la protection des données et auxquels cette proposition ne répond pas, notamment en termes de stockage et d'accès aux données. Par ailleurs, certaines restrictions, comme l'enregistrement du point de départ et du point d'arrivée ne vont, elles, pas assez loin.

Je me suis donc abstenue lors de ce vote: je reconnais l'utilité de cette nouvelle réglementation mais j'y mets des réserves, notamment au regard de la protection des droits fondamentaux des citoyens européens.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), in writing. − In my opinion, two important measures should be taken after the adoption of this report: the development of an application to provide interpretation and guidance to drivers through the harmonised interface of the tachograph should be encouraged, and the type approval of the software used by control officers should be introduced. Both measures will ensure safety in road transport.

 
  
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  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Począwszy od 1969 r. Unia Europejska ustanawia przepisy socjalne w dziedzinie transportu drogowego w celu poprawy bezpieczeństwa na drogach i warunków pracy kierowców oraz zapewnienia uczciwej konkurencji między przedsiębiorstwami transportowymi. Jednocześnie Unia opracowała kompleksową strategię w zakresie przeprowadzania kontroli oraz sprawdzania przestrzegania przepisów socjalnych odnoszących się do transportu drogowego. Jednak przepisy socjalne wciąż są łamane zbyt często i system tachografów nie jest wystarczająco skuteczny. Dlatego też zgadzam się ze sprawozdawcą, że Komisja powinna przedstawić zharmonizowaną interpretację rozporządzenia nr 561/2006 oraz niezbędnych specyfikacji technicznych, aby tachografy były nie tylko urządzeniami kontrolującymi, lecz również ułatwiającymi kierowcom i przewoźnikom zachowanie zgodności z przepisami.

 
  
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  Artur Zasada (PPE), in writing. − I have voted in favour of the resolution on the proposal for a regulation of the European Parliament and of the Council amending Council Regulation (EEC) No 3821/85 on recording equipment in road transport and amending Regulation (EC) No 561/2006 of the European Parliament and the Council (COM(2011)0451 – C7-0205/2011 – 2011/0196(COD)). In doing so I hope to continue and even improve upon the safety for travellers on the road. As we all know road transportation is a vital asset to the European market and allows all of us to move freely from one member state to the next. It is important that we address any or all safety issues that may infringe on transportation. I feel that a revised training program for the Member States as well as the use of technology to enforce the drive time provisions will allow for safer and more efficient transport. The unfair gains made by those who violate the drive time provision do to the lack of technology need to stop. I support the Rapporteur in her statement, that without complete cooperation by the Member States this regulation too will fall short of its goal of protecting road safety.

 
  
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  Roberts Zīle (ECR), rakstiski. − Lai gan Eiropas Komisijas priekšlikuma Tahogrāfu regulas pārskatīšanai sākotnējais mērķis ir, izmantojot jaunās tehnoloģijas, apgrūtināt krāpšanās iespēju, labāk īstenot sociālās jomas noteikumus un samazināt administratīvo slogu gan transporta uzņēmumiem, gan kontrolējošajām valsts iestādēm, tomēr šodien pieņemtā Parlamenta pozīcija nav pietiekami pārdomāta un sabalansēta. Tehnoloģijas strauji attīstās visās jomās, un jauna tipa digitālā t. s. "viedā" tahogrāfa ieviešana ir apsveicama — tas ļaus kontroles nolūkos veikt attālinātu saziņu starp tahogrāfu un kontroles aparatūru, ar GNSS palīdzību automātiski reģistrēt precīzu atrašanās vietu un tādējādi padarīs kontoli vienkāršāku un ērtāku. Taču, manuprāt, nepārdomāta ir prasība tahogrāfus turpmāk uzstādīt mazākās kravu pārvadājumu automašīnās ar masu virs 2,8 t līdzšinējo 3,5 t vietā. Tie ir nelieli furgoni. Diez vai uzlabotas satiksmes drošības un kontroles ieguvumi atsvērs papildu izmaksas, kādas tas radīs vidējiem un mazajiem uzņēmumiem. Otrkārt, ziņojumā iekļautais labojums par to, ka starptautisko transportlīdzekļu vadītāju individuālos darba līgumus reglamentē ar tās valsts likumiem, kurā/no kuras vadītājs veic lielāko daļu braucienu, ir tiešā pretrunā starptautiskām normām (t. s. Romas Konvenciju) un ES regulējumam par tiesību aktiem, kas piemērojami līgumsaistībām. Faktiski tas ir bīstams precedents iejaukties iekšējā tirgus darbības pamatrincipos un tiesiskajā regulējumā, lai risinātu sociālās jomas noteikumus. Tāpēc kopumā es nevaru atbalstīt Parlamenta ziņojumu par tahogrāfiem.

 
  
  

Relazione: Jürgen Creutzmann (A7-0046/2012)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo a presente proposta, considerando que numa economia globalizada a propriedade intelectual tornou-se um fator muito importante da competitividade europeia. Proteger o conhecimento é proteger o investimento da Europa em investigação, inovação e emprego. Ao mesmo tempo, as infrações aos direitos de propriedade intelectual e o consequente comércio global de mercadorias de contrafação é uma preocupação sempre crescente, quer em termos das consequências económicas para a indústria da Europa, quer em termos dos riscos para a saúde e segurança dos seus consumidores. Considerando que as regras e as práticas aduaneiras desempenham um papel crucial numa ação eficiente, é oportuna e desejada a proposta da Comissão de rever o atual Regulamento (CE) n.° 1383/2003 sobre o controlo nas fronteiras, com o objetivo de aumentar o controlo dos DPI e de racionalizar os procedimentos aduaneiros.

 
  
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  Laima Liucija Andrikienė (PPE), in writing. − I voted in favour of the resolution on customs enforcement of intellectual property rights. Intellectual Property Rights (IPR) are fundamental to innovation, which is a key priority of the Europe 2020 Strategy for smart, sustainable and inclusive growth. Given the increase of IPR infringements and international trade in infringing goods, large parts of economic growth and jobs in the EU depend on the effective enforcement of IPR. It is estimated that piracy and counterfeiting cost European businesses EUR 250 billion each year. The customs authorities are in a comparatively good position to enforce IPRs effectively at the EU's external borders, before the goods enter the internal market. Once the goods spread across different Member States, it becomes much more difficult and costly to trace them and to initiate proceedings. I support the position of the Rapporteur that the proposed Regulation should only lay down the procedures enabling the customs authorities to prevent the movement of goods which are suspected of infringing IPR.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – L'Union européenne légifère dans de nombreux domaines. Notre rôle de parlementaire est aussi de veiller à la conformité des dispositions législatives aux évolutions de notre société. Par exemple, la législation de 2003 relative au contrôle par les autorités douanières du respect des droits de propriété intellectuelle est aujourd'hui obsolète en raison de la forte croissance du commerce en ligne. L'une des dispositions phare de ce règlement est d'introduire une procédure simplifiée pour les petits envois. Les ventes en ligne ont en effet été à l'origine d'une augmentation spectaculaire de 200 % des retenues dans le trafic postal. Pour y répondre la Commission prévoit que les « petits envois de marchandises » soupçonnés d'être des contrefaçons puissent être détruits sans même l'intervention du titulaire du droit, réduisant les charges et les coûts administratifs pour les douaniers. Pour davantage de sécurité juridique et éviter toute confusion, nous avons déposé un amendement pour élargir ces dispositions aux brevets. Le texte a donc été adopté malgré la versatilité des socialistes qui se sont laissés influencer par des lobbies à la dernière minute.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą. Intelektinė nuosavybė yra vienas iš ES konkurencingumo veiksnių, todėl ypatingai svarbu ją apsaugoti. Intelektinės nuosavybės teisių pažeidimai ir prekyba suklastotomis prekėmis neigiamai atsiliepia ES pramonei ir vartotojų sveikatai bei saugumui. Prie ES sienų muitinė yra pirmoji institucija, turinti kovoti su klastojimu ir neteisėtu prekių patekimu į ES, todėl pritariu siūlymui persvarstyti dabartinį pasienio kontrolės vykdymo Reglamentą siekiant apsaugoti INT, bei supaprastinti muitinės procedūras. Pritariu, kad būtų nustatytos procedūros, kuriomis muitinės turėtų vadovautis užkertant kelią prekėms, kuriomis pažeidžiamos INT. Taip pat reikėtų pripažinti principą, jog suklastotomis prekėmis pažeidžiamos INT ir tada, kai jos skirtos asmeniniam naudojimui. Manau, supaprastinta tyrimo procedūra turėtų būti taikoma ne tik suklastotoms ir piratinėms prekėms, bet ir visiems INT pažeidimams. Pritariu, kad teisių subjektams turėtų būti suteikta galimybė susipažinti su informacija apie sunaikinamas prekes ir kad jiems turėtų būti suteikta teisė reikalauti kompensacijos iš prekių gavėjų.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho sostenuto la relazione del collega Creutzmann, in quanto sono a favore del rafforzamento del Regolamento a tutela dei diritti di proprietà intellettuale da parte delle autorità doganali per garantire la salute e la sicurezza dei consumatori, che sarebbero ulteriormente protetti dal pericolo di acquisto di merci contraffatte. Queste, con lo sviluppo dell'e-commerce, sono infatti in costante aumento grazie all'utilizzo delle piccole spedizioni. Un inasprimento delle norme a tutela dei diritti di proprietà intellettuale fornirebbe la disciplina necessaria alle aziende europee per organizzare il proprio tessuto produttivo in linea con le norme di sicurezza del transito delle merci stabilite dall'OMC, a cui l'UE fa riferimento.

 
  
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  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Bunăstarea economică a UE se bazează pe un proces susţinut de creativitate, pe diversitate culturală şi pe inovare, acestea fiind forţele motrice ale unei societăţi a cunoaşterii în plină evoluţie. Aşadar, protecţia drepturilor de proprietate intelectuală (DPI) este benefică, atât pentru mediul de afaceri, pentru inovatori şi consumatori, cât şi pentru cei implicaţi în creaţiile culturale. Autorităţile vamale trebuie să joace un rol important în respectarea efectivă a DPI la graniţele exterioare ale Uniunii deoarece, odată ce mărfurile circulă pe teritoriul statelor membre, este mult mai dificil şi mai costisitor ca ele să fie localizate şi să fie iniţiate procedurile necesare.

 
  
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  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – Dans l'Union, les produits contrefaits coûtent 250 milliards d'euros aux entreprises européennes. Ce rapport élargit donc le champ d'intervention des douanes à un plus grand nombre de droits de la propriété intellectuelle. Concernant le contrôle des médicaments en transit par les douanes, il ne sera opéré que s'il existe des preuves suffisantes de leur contrefaçon dans l'Union. Ce rapport ne porte donc aucune atteinte à leur commercialisation mais invite à la vigilance sur la contrefaçon.

 
  
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  John Bufton (EFD), in writing. − The vagueness of the term “property” could allow these proposals to potentially incorporate an unprecedented range of items that would become subject to intrusive searches. It is essential to protect our personal rights and possessions. These proposals pave the way for ACTA, which was resolutely rejected by a large majority in this very Parliament due to its encroachment upon civil liberties.

 
  
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  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Avand in vedere ca fenomenul comercializarii mărfurilor care încalcă drepturile de proprietate intelectuală aduce prejudicii semnificative titularilor de drepturi, producătorilor și comercianților care respectă legea am votat in favoarea adoptarii acestui regulament. De asemenea, produsele contrafăcute sunt înșelătoare pentru consumatori și pot să pună în pericol sănătatea și siguranța acestora. Prin urmare, ar trebui împiedicată, în măsura posibilului, intrarea pe teritoriul vamal și introducerea pe piață a unor astfel de mărfuri. Consider ca autoritățile vamale ar trebui să poată controla mărfurile care sunt sau care ar fi trebuit să fie supuse supravegherii vamale pe teritoriul vamal al Uniunii, inclusiv mărfurile care fac obiectul unei proceduri suspensive, în vederea asigurării respectării drepturilor de proprietate intelectuală. Nu in ultimul rând, consider ca statele membre ar trebui să aloce suficiente resurse care să permită autorităților vamale să-și îndeplinească responsabilitățile extinse și să ofere funcționarilor vamali o formare profesională adecvată. Comisia și statele membre ar trebui să adopte orientări prin care să asigure aplicarea corectă și uniformă a controalelor vamale pentru diferitele tipuri de încălcări ale drepturilor care fac obiectul prezentului regulament.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Os direitos de propriedade intelectual (DPI) são fundamentais para a inovação, uma prioridade crucial da estratégia Europa 2020 para um crescimento inteligente, sustentável e inclusivo. Dado o aumento das violações de DIP e do comércio internacional de mercadorias falsificadas, o crescimento económico e os empregos dependem em grande medida de um controlo eficaz da aplicação da legislação em matéria de DPI. As autoridades aduaneiras encontram-se numa posição relativamente boa para controlar eficazmente a aplicação da legislação em matéria de DPI nas fronteiras externas da UE, antes de as mercadorias darem entrada no mercado interno. Depois de as mercadorias se dispersarem pelos diferentes Estados-Membros, torna-se muito mais difícil e dispendioso rastreá-las e instaurar processos. Votei favoravelmente o presente relatório por concordar com a proposta da Comissão de rever o Regulamento (CE) n.º 1383/2003, a fim de reforçar o controlo da aplicação da legislação em matéria de DPI efetuado pelas autoridades aduaneiras, bem como por concordar com as recomendações propostas pelo relator.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − The protection of Intellectual Property Rights is essential for innovation and sustainable economic growth. Infringement of IPR is harmful because of the costs incurred by businesses and the threat posed to consumer health. Given the increase of IPR violations in recent years, I am in agreement with the Rapporteur and have thus voted in favour of these amendments.

 
  
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  Anna Maria Corazza Bildt (PPE), skriftlig. − Jag välkomnar att Parlamentet röstat för att förenkla procedurerna för tullmyndigheter och stärka tullens kontroll av att immateriella rättigheter upprätthålls. Det är viktigt att främja handel, samtidigt som vi bör se till att farliga varor inte kommer in på EU:s marknad. Dessutom innebär piratkopior och förfalskade varor enorma kostnader för EU:s företag varje år. Därför välkomnar jag att frågor såsom kostnad för förvaring och förstöring, hantering av varor i transit och förenklade procedurer för små försändelser förtydligas. Framför allt är det viktigt att understryka att vi lyckades driva igenom tydligt att förordningen inte ska tillämpas på varor av icke-kommersiell karaktär som ingår i resandes personliga bagage.

 
  
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  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Les produits contrefaits et piratés qui passent encore trop souvent au travers de nos frontières externes sont une menace sur les entreprises et la croissance européennes. Il convenait de donner les moyens aux douaniers de lutter efficacement contre de telles fraudes. Avec ce texte, en faveur duquel j'ai voté, c'est chose faite. Je me félicite tout particulièrement de ce que cette protection renforcée pour les entreprises européennes ne se fasse pas aux dépens de la santé des citoyens de pays tiers : le Parlement s'est assuré que les médicaments génériques qui traversent notre territoire à destination de pays tiers ne feront pas l'objet de retards indus. Je soutiens ces mesures, car elles sont à la fois nécessaires et justes.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai soutenu ce texte, qui renforce la lutte contre la contrefaçon, en améliorant et en renforçant les contrôles douaniers en la matière. Nous ne pouvons en effet plus tolérer que le piratage et la contrefaçon fasse perdre chaque année 250 milliards d'euros à nos entreprises européennes, et mette en danger la sécurité (par exemple, les jouets contrefaits) et la santé (faux médicaments) de nos concitoyens !

 
  
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  Ioan Enciu (S&D), in writing. − I voted in favour of the European Parliament legislative resolution on the proposal for a regulation of the European Parliament and of the Council concerning customs enforcement of intellectual property rights, because it is a fundamental step for the implementation of the EU strategy on IPR.

Beyond a doubt, the construction of a knowledge-based economy is of paramount importance for the European Union’s growth and innovation strategy. An adequate and fair level of IPR enforcement constitutes the prerequisite and the necessary environment for its realisation.

I welcome in particular the adequate stress on the need for IPR infringements to be exclusively based on the EU substantive IP legislation or the national laws of the EU member states. This constitutes, in my view, a balanced approach to IPR enforcement legislation, one of the most criticized aspects of the Anti-Counterfeiting Trade Agreement, as demonstrated by the positions of all the Parliament’s committees which have been called for their opinion on that international agreement.

The EU possesses all the instruments to elaborate valuable tools for the protection of IPRs, whilst keeping in mind the crucial importance of a coordinated approach, at the global level, on this field.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. A criação artística, científica, industrial e cultural merece proteção e por isso mesmo existem os direitos de propriedade intelectual ("DPI"), internacionalmente reconhecidos. Estes asseguram a integridade da criação/invenção e devem protegê-la da contrafação e da pirataria. Porém, as tecnologias modernas - nomeadamente a internet -, tornaram a pirataria e a contrafação mais fácil e mais acessível. Por isso mesmo, uma adequada e eficaz proteção dos DPI é cada vez mais essencial para a proteção das indústrias (em especial as indústrias criativas) e é peça essencial da estratégia UE2020 em matéria de inovação e empreendedorismo. A pirataria e a contrafação representam um custo anual para as empresas europeias estimado em 250 mil milhões de euros e como tal é de importância capital estabelecer e acionar os mecanismos mais eficazes no combate à pirataria e à contrafação.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A crise económica e financeira veio reforçar a necessidade de uma aposta forte no crescimento económico e na criação de emprego. Todas as possibilidades de empregabilidade centradas, essencialmente, nas pequenas e médias empresas devem ser exploradas. Neste contexto, assume um papel crucial a luta contra a economia paralela, principalmente a fuga ao pagamento de impostos e a contrafação. As transações de produtos objeto de contrafação nos mercados europeus representam perdas de cerca de 250 mil milhões de euros anualmente e têm um impacto negativo nos mercados laborais de 185.000 postos de trabalho. Além disso, está em causa a defesa dos consumidores e a qualidade dos produtos transacionados, bem como a proteção dos direitos de propriedade intelectual. Votei favoravelmente esta proposta de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho sobre o controlo do respeito pelos direitos de propriedade intelectual a cargo das autoridades aduaneiras porque vai permitir o reforço da legislação já existente, aumenta a clareza jurídica, protege melhor a economia e os direitos dos consumidores europeus (está em causa a saúde e o bem-estar: produtos de saúde, alimentares, tecnológicos, industriais, etc.) e vai de encontro aos objetivos preconizados na estratégia Europa 2020: um crescimento inteligente, sustentável e inclusivo.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório tem como base a proposta de um regulamento que tem a intenção de conferir às autoridades aduaneiras um papel acrescido na "guerra" à contrafacção, às mercadorias-pirata, à violação do direito de marca/autor, etc. Não nos opomos a uma maior fiscalização e controlo desse tipo de mercadorias, e não parece incoerente, que uma vez tomada essa decisão, se estabeleça a obrigatoriedade de as autoridades aduaneiras exercerem um papel mais activo na matéria. No entanto, o relatório avança com algumas questões que não podemos acompanhar. O relator vai mais além do que o proposto pela Comissão. Assim pretende a inclusão neste regulamento de todas as violações de Direitos de Propriedade Intelectual, de medicamentos genéricos e de importações não comerciais. Propõe também uma definição de "pequena remessa", sobre a qual temos muitas dúvidas que possa ser tomada como de validade universal.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Práva duševného vlastníctva (PDV) majú zásadný význam pre inovácie, ktoré sú kľúčovou prioritou stratégie Európa 2020 na zabezpečenie inteligentného, udržateľného a inkluzívneho rastu. Podľa odhadov predstavuje pirátstvo a falšovanie pre európske podniky ročné náklady vo výške 250 miliárd EUR. Okrem negatívneho vplyvu na podniky môže porušovanie týchto práv predstavovať vážnu hrozbu aj pre zdravie a bezpečnosť spotrebiteľov. V roku 2010 predstavovali 14,5 % celkového množstva zadržaného tovaru výrobky na denné použitie a výrobky, ktoré by mohli byť nebezpečné pre zdravie a bezpečnosť spotrebiteľov. A hoci colné orgány majú pomerne dobrú možnosť účinne presadzovať PDV na vonkajších hraniciach EÚ pred tým, ako sa tovar dostane na vnútorný trh, len čo sa tovar rozšíri do viacerých členských štátov, je oveľa ťažšie a nákladnejšie vysledovať ho a začať príslušný postup. V tejto súvislosti považujem za dôležité zdôrazniť, že navrhnuté nariadenie by malo stanovovať postupy umožňujúce colným orgánom zabrániť pohybu tovaru, pri ktorom majú podozrenie z porušenia PDV. Samotné určovanie porušení PDV bude naopak výlučne založené na hmotnom práve EÚ v oblasti duševného vlastníctva alebo zákonoch členských štátov.

 
  
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  Ashley Fox (ECR), in writing. − I voted in favour of the Creutzman report on the enforcement of intellectual property rights. The rapporteur worked constructively with all the shadow rapporteurs, including from the ECR Group, and produced acceptable compromises which addressed many of our concerns. These included: the obligations of Customs authorities when goods are suspected as copies or imitations; the circumstances in which goods can be destroyed; the importance of tackling counterfeit medicines; instances when compensation may be sought from an infringer; and the increased role of enhanced risk-management technologies in detecting counterfeit goods. We have struck the right balance in this report, prioritising the protection and enforcement of intellectual property rights in the face of calls from the Socialist and Green groups to water them down. We have also ensured that we respect national Customs authorities and have avoided placing additional burdens on them, which is vitally important at this time of austerity and fiscal discipline.

 
  
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  Lidia Joanna Geringer de Oedenberg (S&D), na piśmie. − Prawo własności intelektualnej stało się ostatnio gorącym tematem jako priorytet strategii „Europa 2020”. Dnia 24 maja 2011 r. Komisja Europejska przyjęła komunikat pt. „Jednolity rynek w obszarze praw własności intelektualnej”. Był to początek inicjatyw, których częścią jest nowe rozporządzenie dotyczące egzekwowania przez organy celne praw własności intelektualnej, mające zastąpić istniejące rozporządzenie 1383/2003/WE jeszcze w tym roku. Temat jest ważny, a w świetle zmagań z umową ACTA, stał się bardzo popularny wśród społeczeństwa.

Walka z podróbkami staje się coraz trudniejsza, roczny koszt ponoszony przez europejskie przedsiębiorstwa z powodu piractwa i podrobionych towarów szacuje się na 250 mld euro. W latach 2009–2010 liczba towarów podrabianych podwoiła się z 43 572 do 79 112 przypadków zarejestrowanych przez organy celne na granicy EU. Szczególny wzrost nielegalnych przesyłek, bo aż o 200% zanotowano w związku ze sprzedażą internetową, z czego ponad 69% tych przesyłek zawierało podrobione leki tak niebezpieczne dla zdrowia konsumentów. Problem jest realny i należy się z nim zmierzyć już na granicy, aby towary te nie trafiały na rynek europejski.

Popieram koncepcję przyspieszonej procedury umożliwiającej organom celnym zapobieganie przepływowi tych towarów w przypadku podejrzenia, iż są one podrobione, z wyłączeniem jednak sankcji dla konsumentów i podróżnych i ich bagażu oraz paczek na wyłączny użytek konsumencki o wadze nieprzekraczającej 2 kg. Konsumenci powinni być chronieni, ale też mieć możliwość swobodnego dostępu do ofert handlowych bez obawy o przypadkowe naruszenie prawa. Propozycja Komisji to dobry pierwszy krok w celu ochrony europejskiej własności intelektualnej oraz rozsądna alternatywa dla ACTA.

 
  
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  Bruno Gollnisch (NI), par écrit. – Il est évident que le piratage, la contrefaçon, les importations parallèles... sont des fléaux pour nos économies et souvent un danger pour les citoyens, et qu'il faut lutter fermement contre ces pratiques déloyales. Mais ce rapport se borne à constater le démantèlement des services et l'insuffisance des moyens dans le domaine des douanes, que personne d'ailleurs ne se propose de renforcer. A qui la faute ? Où est la promesse de renforcer les contrôles aux frontières extérieures en contrepartie du démantèlement des contrôles aux frontières intra-européennes ? L'explosion des importations de produits contrefaits est la conséquence directe de vos politiques ultra-échangistes et notamment votre acceptation de la Chine, le plus grand contrefacteur du monde, dans l'OMC. La première des choses à faire est de rétablir de vraies frontières douanières, une vraie protection commerciale au niveau européen et national. Autrement, ce que vous proposez ressemble plus à des soins palliatifs qu'à une vraie thérapie. De plus, dans ce rapport, le sort réservé aux simples citoyens me paraît à la fois peu clair et excessif. C'est pourquoi, bien que tenté de le faire, je n'ai pas pu approuver le rapport Creutzmann.

 
  
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  Françoise Grossetête (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de cette proposition de règlement européen. Ce nouveau texte renforcera les procédures permettant aux autorités douanières d'empêcher le mouvement de marchandises qu'elles soupçonnent de porter atteinte aux droits de propriété intellectuelle. Faute de moyens, le contrôle aux frontières extérieures de l'Union est souvent insuffisant. Quand un contrôle aux frontières extérieures est défaillant, le mal est déjà fait. Ainsi, les procédures de contrôles intérieurs semblent bien difficiles et coûteuses une fois que les marchandises sont distribuées dans les différents États membres. La contrefaçon est un véritable fléau qui coûte 250 milliards d'euros chaque année aux entreprises européennes. Une grande partie de la croissance économique et de l'emploi dans l'Union dépend du respect des droits de propriété intellectuelle. Certains produits contrefaits peuvent constituer une véritable menace pour la santé et la sécurité des consommateurs. J'ai d'ailleurs été rapporteure d'une directive relative à la prévention contre les médicaments falsifiés dans l'Union en 2010. Je me suis particulièrement investie contre ces actes criminels, qui sont des empoisonnements délibérés, de véritables tentatives de meurtre avec préméditation.

 
  
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  Marian Harkin (ALDE), in writing. − Sensibly enforcing intellectual property rights (IPR) is a task which grows increasingly difficult in today’s hyper-connected global marketplace. As such, the Creutzmann report correctly attempts to introduce simplification in a number of areas, notably for dealing with IPR-infringing items sold on the Internet, clearer descriptions of the rights and responsibilities of both rights-holders and owners of goods, and mechanisms allowing for speedier and more cost-efficient destruction of IPR-infringing goods. It is vital that customs administrations – i.e. those men and women charged with protecting which goods enter and exit European territory – have as many clear and understandable tools as possible at their disposal, and this regulation should support this. In a time of economic difficulty, all measures which aim for simplification, increased efficiency, better value for money and reduced administrative burden for EU administrations and citizens alike are to be warmly welcomed.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Susilaikiau balsuodamas už šį dokumentą, nes dėl tokios praktikos teisių subjektams gali būti padaryta didelė ekonominė žala. Visgi šis reglamentas turi padėti užtikrinti, kad muitinė imtųsi veiksmų veiksmingai ir greitai ir taip sumažintų riziką, kad gali būti pakenkta teisėtai prekybai. Ekonominės veiklos vykdytojai, kurie nuolat dalyvauja atliekant muitinės formalumus, puikiai išmano muitinės procedūras. Todėl nereikėtų diegti sunkių administracinių procedūrų, kurios trukdytų kompetentingoms muitinėms veiksmingai ir greitai imtis veiksmų. O galutinis vartotojas, kuris nėra susipažinęs su muitinės formalumais, turėtų būti labiau apsaugotas.

 
  
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  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – La croissance de l'économie et de l'emploi dans l'Union européenne dépend, pour partie, de la mise en œuvre effective des droits de propriété intellectuelle. En plus d'avoir une incidence économique, les produits contrefaits peuvent être des menaces pour la santé et la sécurité des consommateurs européens. Pour lutter contre ce phénomène, les autorités douanières sont les mieux placées pour faire respecter le droit de propriété intellectuelle aux frontières extérieures, avant que les marchandises ne pénètrent sur le marché intérieur. C'est pourquoi j'ai soutenu le rapport de M. Creutzmann. Il prévoit des procédures permettant aux autorités douanières d'empêcher le mouvement de marchandises, lorsqu'elles les soupçonnent de porter atteinte aux droits de propriété intellectuelle.

 
  
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  Sergej Kozlík (ALDE), písomne Práva duševného vlastníctva majú zásadný význam pre inovácie, ktoré sú kľúčovou prioritou stratégie Európa 2020 na zabezpečenie inteligentného, udržateľného a inkluzívneho rastu. Podľa odhadov predstavuje pirátstvo a falšovanie pre európske podniky ročné náklady vo výške 250 miliárd EUR. Medzi rokmi 2009 – 2010 sa počet prípadov falšovania a pirátstva takmer zdvojnásobil. 200 %-ný nárast takého tovaru bol zaznamenaný v predaji cez internet, vo väčšine išlo o odevy, elektroniku a lieky. Colné orgány majú dobrú možnosť účinne uplatňovať práva duševného vlastníctva na vonkajších hraniciach EÚ. S cieľom posilniť uplatňovanie týchto práv sa navrhuje revízia príslušnej smernice EÚ a pozitívne stanovisko EP k jej zneniu podporujem.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Il commercio di merce contraffatta, in violazione del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, causa un danno alle aziende europee pari a circa 250 miliardi di euro. Pertanto, è necessario rafforzare i controlli delle autorità doganali sulla natura delle merci che transitano nell’Unione europea a tutela sia dei cittadini consumatori che dei produttori. La merce contraffatta, infatti, mina la salute dei consumatori oltre che lederne le capacità di acquisto. Una disciplina rafforzata in materia va nella direzione di politiche volte a migliorare le nostre potenzialità commerciali e la qualità dei nostri prodotti. Tuttavia, mi preme condividere con voi una considerazione. Ritengo, infatti, che la necessaria introduzione di un sistema di controlli rafforzato, non debba, però, costituire un ostacolo burocratico che, paradossalmente, vada ad incidere, per altro verso, sulla competitività e sulle tempistiche dei nostri operatori commerciali.

 
  
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  Constance Le Grip (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport de Jürgen Creutzmann sur le contrôle par les autorités douanières du respect des droits de la propriété intellectuelle afin de lutter contre les produits contrefaits en Europe. Concrètement, il s’agit de donner des moyens accrus aux douaniers des frontières extérieures de l’Union européenne pour déceler les violations des droits de la propriété intellectuelle, comme les contrefaçons ou le commerce d’œuvres piratées. Je suis satisfaite du vote favorable du Parlement européen pour ce règlement qui est, selon moi, une étape nécessaire à la protection de notre savoir-faire et de notre compétitivité. L'Union doit absolument se munir d'instruments solides réprimant la contrefaçon et défendant notre économie et nos entreprises.

 
  
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  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − În contextul creşterii volumului tranzitului cu mărfuri contrafăcute sau piratate pe teritoriul UE, o reglementare unitară privind asigurarea respectării drepturilor de proprietate intelectuală de către autorităţile vamale este absolut necesară, cu atât mai mult cu cât aceste mărfuri pot afecta şi sănătatea consumatorilor finali. Având în vedere că deciziile de suspendare a acordării liberului de vamă sau de reţinere a mărfurilor susceptibile de a aduce atingere unui drept de proprietate intelectuală trebuie luate de personal specializat, s-au omis referiri privind pregătirea continuă a lucrătorilor vamali în privința mărfurilor piratate sau contrafăcute, care trebuie identificate cu uşurinţă. De aceea, propun ca la nivelul statelor membre să se pună accent pe specializarea continuă a lucrătorilor vamali, pentru a fi cât mai eficienţi în depistarea corectă şi rapidă a mărfurilor în tranzit, suspectate de a fi imitaţii sau copii ale unor produse protejate în UE.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report. Intellectual Property Rights (IPR) are fundamental to innovation, which is a key priority of the Europe 2020 strategy for smart, sustainable and inclusive growth. Given the increase in IPR infringements and international trade in infringing goods, large parts of economic growth and jobs in the EU depend on the effective enforcement of IPR.

 
  
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  Emma McClarkin (ECR), in writing. − This report was adopted by a large majority in the IMCO Committee in February and it is a shame progress has not been made sooner with Council.

I welcome the rapporteur’s decision to vote now and I hope we will be able to reach a deal with the Council soon on this important issue. My approach on this important report has been to further strengthen the enforcement of intellectual property rights in customs, against attempts by the S&D Group and the Greens/EFA Group to water it down.

Intellectual Property Rights are fundamental for innovation, jobs and growth in Europe and it is of great importance that we ensure the correct mechanisms are in place.

I tabled amendments stressing that national customs authorities have limited resources and that it was therefore important to ensure that no new additional burdens were placed on them. I also focused on improving efficiency by stressing the importance of using risk-management technologies in identifying infringements.

I support the rapporteur’s view on including parallel trade in the scope, however I disagree with the approach of reversing the burden of proof to the holder or declarant concerning goods in transit. I am happy to vote in favour of this report.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The aim of the Regulation proposal is to lay down the procedures enabling the customs authorities to prevent the movement of goods which they suspect of infringing intellectual property rights.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Produktpiraterie tritt immer häufiger auf. Durch die globale Vernetzung ist es den Verkäufern mittlerweile ein Leichtes geworden, einen weltweiten Markt zu bedienen, wodurch der Anstieg an gefälschten Produkten enorm ist. Im Jahr 2010 haben sich die Fälle der registrierten Marken- und Produktfälschungen gegenüber dem Vorjahr 2009 verdoppelt. Hierbei spricht man von 79 112 Fällen. Im Onlinehandel wurde sogar ein Plus von 200 % ausgewiesen. Die europäischen Unternehmen dürfte die Marken- bzw. Produktpiraterie jährlich geschätzte 250 Milliarden Euro kosten. 85 % der Schmuggelware stammt aus China, das hier einen großen Markt bedient. Die europäischen Zollbehörden sind daher aufgerufen, vor allem Waren, die aus Fernost kommen, genauestens unter die Lupe zu nehmen. Da ich der Ansicht bin, dass durch die neue Verordnung das Übel nicht an der Wurzel gepackt wird, sondern es passieren könnte, dass Konsumenten schon im Vorfeld kriminalisiert anstatt aufgeklärt werden, enthalte ich mich meiner Stimme.

 
  
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  Vital Moreira (S&D), por escrito. Votei a favor do Relatório Creutzmann sobre a proteção aduaneira dos direitos de propriedade intelectual (DPI) porque compartilho a ideia de que a defesa destes direitos nas relações comerciais externas é essencial para a economia europeia, cuja competitividade é baseada na inovação e na diferenciação que as marcas, as patentes, os direitos de autor e as indicações de origem geográfica garantem. Incumbe em primeira linha às autoridades alfandegárias da União impedir a entrada no mercado interno de produtos pirateados ou contrafeitos.

Concordo também em não excluir o controlo alfandegário dos bens em trânsito, pelo menos nos casos em que pode haver suspeitas fundadas de que eles se destinam ao mercado interno. De resto, entendo que não faz sentido privar a União Europeia de apreender os bens que infrinjam DPIs protegidos na União (marcas europeias, etc.) só porque se destinam a outro mercado, visto não ser menor o prejuízo causado às empresas europeias detentoras desses direitos. O caso dos medicamentos genéricos em trânsito para países em desenvolvimento, ao abrigo da competente cláusula derrogatória do TRIPS na OMC, não está em causa justamente porque aí não há nenhuma infração de DPIs das empresas farmacêuticas europeias.

 
  
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  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Die Rechte des geistigen Eigentums sind von grundlegender Bedeutung für Innovationen und damit für Wachstum. Denn ein Unternehmer muss darauf vertrauen können, dass sich der Aufwand, ein neues oder verbessertes Produkt zu schaffen und herzustellen, auch wirtschaftlich rechnet. Angesichts der steigenden Anzahl der Rechtsverletzungen und des Wachstums des internationalen Handels mit rechtsverletzenden Waren hängt ein Großteil des Wirtschaftswachstums und der Arbeitsplätze in der EU von der wirksamen Durchsetzung der Rechte des geistigen Eigentums ab! Jährlich verursachen Marken- und Produktpiraterie europäischen Unternehmen Kosten in Höhe von ca 250 Mrd. EUR! Neben den negativen Folgen für Unternehmen und Arbeitnehmer gibt es auch erhebliche Gefahr für die Gesundheit und die Sicherheit der Verbraucher: 2010 waren ganze 14,5 % der zurückgehaltenen Waren Güter, die potenziell eine Gefahr für die Gesundheit und die Sicherheit der Verbraucher darstellen, wie etwa Nahrungsmittel, Körperpflegeartikel, Arzneimittel, elektrische Haushaltsgeräte und Spielzeug. Die Zollbehörden befinden sich in einer vergleichsweise guten Position, um gefälschte Produkte aufzuhalten, bevor diese auf den Binnenmarkt gelangen. Sind sie jedoch einmal im Gemeinschaftsgebiet, wird es viel schwieriger und teurer, sie vom Markt zu nehmen. Was die Verbraucherseite betrifft ist der Bericht zu scharf, es wäre besser hier auf effiziente Aufklärung zu setzen, als von vornherein Konsumenten zu kriminalisieren. Daher habe ich mich der Stimmabgabe enthalten.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Siekiant tinkamai apsaugoti intelektinės nuosavybės teises, kovojant su neteisėtu prekių ir suklastotų produktų patekimu į bendrąją rinką, ypatingas vaidmuo tenka muitinėms. Atsižvelgiant į tai reikia dėti visas pastangas, kad būtų sustiprintas muitinių vykdomas intelektinės nuosavybės teisių užtikrinimo procedūros, tinkamai įgyvendinama prekybininkų interesų apsauga ir užkirstas kelias piktnaudžiavimui ir piratavimui. Labai svarbu, kad kovos su intelektinės nuosavybės teisių pažeidimais prie ES išorės sienų priemonės būtų derinamos su tiksliniais veiksmai jų kilmės šalyje. Taipogi nuostatos dėl intelektinės nuosavybės teisių turėtų būti įtraukiamos į prekybos susitarimus. Manau, kad siekiant tinkamai apsaugoti intelektinės nuosavybės teises, šis reglamentas turėtų būti taikomas ir prekėms, vežamoms tranzitu per ES muitų teritoriją.

 
  
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  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Τα δικαιώματα διανοητικής ιδιοκτησίας (ΔΔΙ) είναι το πλέον πολύτιμο εργαλείο που διαθέτει η Ε.Ε. για την στήριξη της καινοτομίας, η οποία άλλωστε αποτελεί και βασική προτεραιότητα της στρατηγικής για την Ευρώπη του 2020 για μια ευφυή, βιώσιμη και χωρίς αποκλεισμούς ανάπτυξη. Η πειρατεία και η παραποίηση υπολογίζονται να επιφέρουν ετήσιο κόστος 250 δισ. ευρώ στις ευρωπαϊκές επιχειρήσεις, γεγονός που βεβαίως έχει ως αποτέλεσμα σημαντικές αρνητικές επιπτώσεις σε θέσεις εργασίας και στην οικονομική ανάπτυξη των κρατών μελών. Με την παρούσα αναθεωρημένη πρόταση κανονισμού, την οποία και υπερψήφισα, επιχειρείται η βελτίωση της νομοθεσίας περί ΔΔΙ και ιδίως η καλύτερη εφαρμογή του κανονισμού (ΕΚ) 1383/2003, προσαρμοσμένου στις νέες προκλήσεις όπως για παράδειγμα οι πωλήσεις απομιμήσεων μέσω του διαδικτύου.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar que os direitos de propriedade intelectual (DPI) são fundamentais para a inovação e uma prioridade crucial da estratégia Europa 2020 para um crescimento inteligente, sustentável e inclusivo. Como tenho afirmado, importa combater a pirataria e a contrafação que representam já um custo anual para as empresas europeias estimado em 250 mil milhões de euros.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − In un'economia globalizzata la proprietà intellettuale è diventata un elemento essenziale della competitività europea, la proposta di regolamento stabilisce le procedure grazie alle quali le autorità doganali possono impedire la circolazione delle merci sospettate di violare i diritti di proprietà intellettuale. Con l'auspicio di estendere il campo di applicazione a tutti i tipi di violazione dei diritti di proprietà intellettuale contemplati dalla legislazione sostanziale dell'UE e al fine di rafforzare la tutela dei DPI da parte delle autorità doganali e accrescere la certezza del diritto, adattando le disposizioni del regolamento ai nuovi sviluppi, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Dado o aumento das violações dos direitos de propriedade intelectual e do comércio internacional de mercadorias falsificadas, o crescimento económico e os empregos dependem em grande medida de um controlo eficaz da aplicação da legislação em matéria de direitos de propriedade intelectual. De modo a inverter-se esta situação, o presente relatório prevê a revisão do Regulamento (CE) n.º 1383/2003, a fim de reforçar o controlo da aplicação da legislação em matéria de direitos de propriedade intelectual efectuado pelas autoridades aduaneiras, e de aumentar a clareza jurídica, adaptando as disposições do regulamento aos novos desenvolvimentos. O que se pretende, no essencial, é reforçar o papel das autoridades aduaneiras quer no controlo, quer na aplicação da legislação em matéria de direitos de propriedade intelectual nas fronteiras externas da UE, i.e. antes de as mercadorias darem entrada no mercado interno, uma vez que depois de as mercadorias se dispersarem pelos diferentes Estados-Membros torna-se muito mais difícil e dispendioso rastreá-las e instaurar processos. Por considerar que os direitos de propriedade intelectual são fundamentais para a inovação, bem como uma prioridade crucial da estratégia Europa 2020 para um crescimento inteligente, sustentável e inclusivo, votei em sentido favorável.

 
  
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  Zuzana Roithová (PPE), písemně. − Vítám modernizaci celních pravidel ve vztahu k právům duševního vlastnictví. Jednotné uplatňování těchto předpisů a tím efektivní dohled nad vnitřním trhem je potřebné kvůli zachování konkurenceschopnosti evropských podniků. Padělky ze třetích zemí činí našim podnikatelům škodu zhruba 250 miliard EUR ročně a počet padělků se v posledních letech zdvojnásobil, což snižuje možnosti evropské ekonomiky na růst a vytváření nových pracovních míst. Mrzí mě, že místo efektivních nástrojů, jako je zejména zvýšení kapacity celních orgánů, se investovala energie do vyjednávání dohody ACTA, která by kvůli absenci Číny a dalších států nebyla v praxi účinná. V neposlední řadě jakékoliv nástroje na lepší vymáhání práv duševního vlastnictví musí zároveň respektovat svobody obsažené v Listině základních práv EU.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Against. The biggest criticisms we have: the scope is much too wide; for us it should be limited to real counterfeited trademarks and not cover other IPRs such as patents, plant variety etc.; it is not up to the customs officials to enforce those rights, it is the responsibility of right-holders to proceed; goods in transit should not be concerned; developing countries have legitimate concerns regarding the interception of goods, in particular medicines, which are in transit and not intended for marketing in the EU: such interceptions interrupt the supply of generic medicines which these countries need; parallel trade should be allowed: it is allowed under the TRIPS agreement and therefore there must be a derogation for parallel trade, in particular because it can contribute to lower the cost of medicines in developing countries.

 
  
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  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Il numero di casi di contraffazione e pirateria in Europa tra il 2009 e il 2010 è quasi raddoppiato, per questo motivo è necessario intervenire subito per porre un freno al fenomeno, migliorando gli strumenti di tutela dei diritti di proprietà intellettuale a disposizione delle autorità doganali. L'aumento del commercio internazionale di merci contraffatte mina la crescita economica e la disponibilità di posti di lavoro nell'Unione europea, in quanto la pirateria e la contraffazione rappresentano da sole ogni anno un costo per le imprese europee che si aggira sui 250 miliardi di euro.

 
  
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  Matteo Salvini (EFD), per iscritto. − Il mio voto alla relazione del collega Creutzmann è positivo. Ritengo, infatti, che sia necessario che il sistema dei controlli doganali venga dotato di norme aggiornate ai tempi e alle nuove problematiche. La lotta alla contraffazione è materia importantissima per la tutela e la promozione del lavoro, della creatività e della tutela dei consumatori in Europa. Ho trovato molto negativi i numerosi emendamenti proposti dalle sinistre e tesi ad attenuare il rigore necessario per un sistema doganale che protegga la nostra economia.

 
  
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  Amalia Sartori (PPE), per iscritto. − La sicurezza dei cittadini europei è una delle maggiori preoccupazioni dell'Unione europea. Il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, oltre ad avere effetti negativi che si ripercuotono sull'economia europea, la contraffazione e la pirateria, rappresentano un costo annuale per le imprese europee vicino ai 250 miliardi di euro, colpisceono e minano la salute e la sicurezza degli abitanti dei ventisette stati dell'Unione. Ho votato a favore della relazione del collega Creutzmann, perché tratta con precisione e chiarezza un tema così rilevante, cercando di semplificare il quadro normativo a oggi esistente, in modo da rendere più efficaci e severe le misure a contrasto dei fenomeni di contraffazione. Tutela dei consumatori, facilitazione del lavoro delle autorità doganali, difesa dei diritti di proprietà intellettuale e lotta contro la frode, sono i capisaldi su cui dovrà poggiare la politica europea in questo settore. La tutela della salute e la difesa dei cittadini europei e dell'economia comunitaria, si potranno ottenere solamente con una strenua e decisa tutela dei diritti di proprietà intellettuale, questa relazione è un passo importante verso il raggiungimento di quest'obiettivo.

 
  
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  Czesław Adam Siekierski (PPE), na piśmie. − Jest najwyższy czas, aby podjąć istotne działania w celu ochrony własności intelektualnej w zakresie znaków towarowych. Mamy już wiele przepisów w tym obszarze, a więc proponowane zmiany powinny uwzględnić złożoność aktualnej sytuacji. Ochrona praw własności intelektualnej nabiera specjalnego znaczenia przy tak daleko posuniętym otwarciu rynku europejskiego i uznaniu innowacji za główny sposób rozwoju gospodarczego.

Produkty podrobione to efekt szarej strefy – nie podlegają one kontroli celnej ani nie spełniają obowiązujących standardów w zakresie wymaganych norm jakościowych, a zatem kryteriów zdrowia i bezpieczeństwa. Ochrona praw własności intelektualnej i ograniczenie podróbek przyczyni się do wyrównania warunków konkurencji, wzrostu liczby miejsc pracy, a także wpływów podatkowych. W obrocie międzynarodowym specjalnych rozwiązań wymagają przesyłki leków. Własność intelektualna ma też szerszą formułę, którą ciężko zrozumieć w połączeniu z wolnym wspólnym rynkiem. W tym zakresie są potrzebne dalsze działania i rozwiązania. Ochrona praw własności intelektualnej to nie tylko walka z podróbkami. To wszystko wymaga kampanii informacyjnej skierowanej do społeczeństwa.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − La proprietà intellettuale è un elemento essenziale della competitività europea. Le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale e i conseguenti scambi di merci contraffatte a livello mondiale rappresentano una crescente preoccupazione. Fondamentale è il ruolo svolto dalle autorità doganali alle frontiere per contrastare la contraffazione e l'ingresso illegale di merci nell'Unione europea, garantendo al contempo la competitività dello spazio commerciale europeo. Dato che le formalità doganali hanno ripercussioni dirette sugli scambi internazionali, è estremamente importante che le misure di controllo non ostacolino gli scambi legali, pertanto con voto favorevole appoggio la richiesta di norme volte alla semplificazione degli scambi nonché una maggiore garanzia contro gli abusi e una maggiore certezza giuridica in materia, a fronte anche di quell'impegno che la Comunità ha assunto nei confronti del consumatore e della sua tutela.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Bien qu'une partie des objectifs de ce texte soit intéressante, il n'est pas acceptable dès lors que ses deux amendements essentiels ont été purement et simplement éjectés. Nous nous devons de représenter au mieux les citoyens: par conséquent, le rejet de ce rapport était évident.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Os direitos de propriedade intelectual são fundamentais para a inovação, uma prioridade crucial da estratégia Europa 2020. Dado o aumento das violações destes direitos e do comércio internacional de mercadorias falsificadas, o crescimento económico e os empregos dependem em grande medida de um controlo eficaz da aplicação da legislação nesta matéria. Assim, devem ser estabelecidos procedimentos que permitam às autoridades aduaneiras impedir a circulação de mercadorias sobre as quais recaem suspeitas de violarem os direitos de propriedade intelectual. Pelos motivos elencados, votei a favor do documento no Parlamento Europeu.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Propunerea de regulament privind asigurarea respectării drepturilor de proprietate intelectuală de către autoritățile vamale se referă la aspectele comerciale ale drepturilor de proprietate intelectuală, în măsura în care acesta are în vedere măsuri care să permită autorităților vamale să asigure respectarea drepturilor de proprietate intelectuală la frontieră pentru mărfurile care fac obiectul schimburilor internaționale. Acest regulament va înlocui Regulamentul (CE) nr. 1383/2003. Articolul 3, alineatul (1) prevede competența exclusivă a Uniunii Europene în domeniul politicii comerciale comune. Am votat pentru amendamentul 5 conform căruia statele membre ar trebui să aloce suficiente resurse care să permită autorităților vamale să-și îndeplinească responsabilitățile extinse și să ofere funcționarilor vamali o formare profesională adecvată. Comisia și statele membre ar trebui să adopte orientări prin care să asigure aplicarea corectă și uniformă a controalelor vamale pentru diferitele tipuri de încălcări ale drepturilor care fac obiectul prezentului regulament. Am votat pentru amendamentul 6 care precizează că, odată finalizată punerea sa în aplicare, prezentul regulament trebuie să contribuie într-o mai mare măsură la crearea unei piețe unice care să asigure o protecție mai eficace a titularilor de drepturi, să stimuleze creativitatea și inovarea și să ofere consumatorilor produse fiabile si de calitate înaltă, toate acestea participând la consolidarea tranzacțiilor transfrontaliere dintre consumatori, întreprinderi și comercianți.

 
  
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  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Cette proposition vise à renforcer le système douanier européen face à l'augmentation actuelle des flux de contrefaçon en Europe. Sous couvert de respect de la propriété intellectuelle et de promotion de la création, cette proposition ne prend son sens que dans la course effrénée de l'Union européenne à la compétitivité à tout prix. L'Union cherche une fois encore à renforcer l'appareil répressif, restreignant par la même occasion les libertés de ses citoyens. Ce texte rappelle, par certains aspects, la bataille contre l'ACTA. Les amendements déposés par la GUE/NGL ont pour la plupart été rejetés. La distinction entre "preuves" et "indications suffisantes sur la base des procédures légales applicables" aurait été essentielle à l'acceptabilité de cette proposition, mais elle n'a pas passé l'obstacle du vote. Le seul point de satisfaction réside ici dans les mentions faites aux médicaments contrefaits, enjeux primordial pour la santé de tous. J'ai donc voté contre cette proposition.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), in writing. − I firmly believe that Europe needs to toughen up its customs legislation so that it can prevent counterfeit products from entering the internal market. European customs authorities should be able to detain counterfeit goods in transit through the EU unless the importer proves that their final destination lies outside the EU. Along with other measures, reversing the burden of proof from customs will help to undermine the global trade in illegal pesticides.

 
  
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  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − La relazione del collega Creutzmann riguarda le condizioni e le procedure per l'intervento delle autorità doganali quando merci sospettate di aver violato i diritti di proprietà intellettuale (specie quelle piratate o contraffatte) arrivano nel territorio dell'Unione europea. In particolar modo condivido l'esigenza di richiedere maggiori garanzie sulla destinazione delle merci in transito. Pur condividendo gli sforzi volti a semplificare il quadro normativo esistente e a combattere in modo ancor più efficace la contraffazione, mi auguro poi che una eccessiva attenzione alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale non generi inutili lungaggini nelle operazioni di svincolo delle merci a norma.

 
  
  

Relazione: Richard Seeber (A7-0192/2012)

 
  
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  Laima Liucija Andrikienė (PPE), in writing. − I voted in favour of the resolution on the implementation of EU water legislation. Europe as a whole extracts only around 13 per cent of its total available water, but the geographic distribution of resources is very uneven and many European countries and regions are subject to heavy water stress. There can be no ‘one size fits all’ solution: the regional and local dimension should be strengthened, local stakeholders and communities should be involved in a participatory process at all stages of policy design and implementation, and the Commission should foster capacity building and design clear guidelines for implementation. I support the position of the Rapporteur that regional water consumption data must be considered when setting new rules. The biggest water consumers by far are the energy production and agriculture sectors. Here we can find a huge potential to increase the efficiency of the water consumption. It is important to stress that all existing rules need to be fully implemented in the EU Member States.

 
  
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  Χαράλαμπος Αγγουράκης (GUE/NGL), γραπτώς. – Η ευρωκοινοβουλευτική ομάδα του ΚΚΕ καταψήφισε την έκθεση γιατί προωθεί την εμπορευματοποίηση του νερού, που θα έχει δραματικές συνέπειες για τα λαϊκά νοικοκυριά και τους φτωχομεσαίους αγρότες που θα χρυσοπληρώνουν το νερό ύδρευσης και άρδευσης. Η εμπορευματοποίηση του νερού αποτελεί σταθερά, βασική μέριμνα των ευρωπαϊκών οδηγιών και πεδίο κερδοφόρας δράσης των ευρωενωσιακών επιχειρηματικών ομίλων και δεν αναιρείται από τις όποιες υποκριτικές αναφορές της έκθεσης για τον χαρακτηρισμό του νερού ως δημοσίου αγαθού. Η έκθεση αποφεύγει να αναφερθεί στην εγκληματική εμμονή των κοινοτικών οργάνων να διατηρούν τις φονικές συγκεντρώσεις εξασθενούς χρωμίου στο πόσιμο νερό (ανώτατο όριο 50μgr/lt), πρόβλημα εξαιρετικά σοβαρό για την υγεία και το περιβάλλον. Σχετικά με το ζήτημα της πρόσβασης σε πόσιμο νερό, «χαιρετίζει την ταχεία επίτευξη του αναπτυξιακού στόχου χιλιετίας των Ηνωμένων Εθνών σχετικά με τη βιώσιμη πρόσβαση σε ασφαλές πόσιμο νερό», παρά το γεγονός ότι το εκμεταλλευτικό καπιταλιστικό σύστημα στερεί από εκατομμύρια ανθρώπους το αυτονόητο αγαθό του πόσιμου νερού, με πάνω από δυόμισι εκατομμύρια παιδιά κάθε χρόνο να χάνουν την ζωή τους και 800 εκατομμύρια άνθρωποι να εξακολουθούν να πίνουν μη ασφαλές νερό

 
  
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  Pino Arlacchi (S&D), in writing. − I voted for this report as it is a good analysis of the EU water legislation implementation across Member States. It also identifies important policy gaps that will need to be bridged. The Europe 2020 Strategy stipulates a more efficient use of resources but the current trends in water use are often unsustainable due to bad practices. An equitable water management plays a vital role in the preservation of the world’s natural capital and ecosystem services. For this reason decisive action at EU level is needed to address current and future water challenges faced by our continent. In particular the Commission should incorporate the policy recommendations contained in this report into the formulation of the ‘Blueprint to safeguard Europe’s water resources’ as an important contribution towards a more effective and better integrated water policy.

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, tendo em conta que é necessária uma abordagem holística da proteção dos recursos hídricos. A proteção dos recursos hídricos, em particular da água potável, deve ser encarada numa perspetiva global, tendo em consideração todos os serviços ecossistémicos suportados pela água. É de importância fundamental controlar a poluição na fonte para prevenir a entrada de substâncias perigosas no ambiente e reduzir a pressão colocada sobre o tratamento das águas residuais. As políticas de adaptação e mitigação das alterações climáticas devem ter sistematicamente em atenção o impacto sobre os recursos hídricos e a UE deve adotar uma abordagem global para o problema da escassez de água e das secas. É possível e desejável obter ganhos significativos em termos de eficiência dos recursos hídricos. A eficiência dos recursos é uma iniciativa emblemática da Europa 2020 e a eficiência dos recursos hídricos desempenha um papel central na estratégia. Além disso, a quantidade e a qualidade da água estão inextrincavelmente ligadas.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Comme vous le savez, j'avais porté le message du Parlement européen au Forum mondial de l'eau, en mars dernier, à Marseille, et j'ai vu à quel point l'Union européenne était attendue à travers le monde sur ces questions. Avec le texte sur les défis auxquels l'Union européenne est confrontée dans le domaine de l'eau, nous défendons une politique ambitieuse et globale, qui vise 1/ la réduction du gaspillage d'eau, une véritable priorité; 2/ l'encouragement aux investissements dans les infrastructures pour remédier aux fuites de réseau; 3/ la transparence des systèmes de tarification fondés sur les principes du 'pollueur-payeur' et de l''utilisateur-payeur'. En novembre prochain, la Commission européenne présentera à son tour des propositions pour améliorer la gestion de l'eau en Europe. Pour moi, ces questions d'accès à l'eau sont très importantes. J'ai donc décidé de m'engager à tous les échelons : 1/ au niveau local en tant qu'élue municipale; 2/ à l'échelon national comme présidente du Cercle français de l'eau; 3/ européen, en tant que membre de la commission de l'environnement, de la santé publique et de la sécurité alimentaire du Parlement; 4/ et enfin au niveau mondial depuis mon élection, la semaine dernière, à Doha, comme gouverneur du Conseil mondial de l'eau.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą. Norint apsaugoti švarų vandenį, atkurti bei užtikrinti ilgalaikį ir tvarų jo naudojimą bei siekiant iki 2015 m. pasiekti jo gerą ekologinę ir cheminę būklę, būtina gerinti Vandens pagrindų direktyvos įgyvendinimą valstybėse narėse. Kadangi daugelyje Europos vietovių vandens išgavimas viršija tvaraus išgavimo lygius ir tai kelia grėsmę saugiam visuomenės aprūpinimui vandeniu bei gyvūnijai ir augalijai, būtina imtis siūlomų priemonių. Pritariu, jog svarbu rinkti patikimus duomenis apie vandens prieinamumą, sustiprinti ES vandens informacinę sistemą (WISE) bei skatinti inovacijas ir mokslinius tyrimus vandens apsaugos bei prieinamumo srityje. Pritariu, siūlymui reglamentuoti ES teisės aktais pakartotinį vandens panaudojimą ir perdirbimą, atsižvelgiant į technologines naujoves, bei pašalinti Vandens pagrindų direktyvos, Nitratų direktyvos, REACH reglamento ir Natura 2000 nesutapimus bei stiprinti tvaraus vystimosi tarptautinius įsipareigojimus.

 
  
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  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport deoarece apa este esenţiala pentru viaţă, iar gestionarea sa eficientă este deosebit de importantă pentru sănătate, economie şi societatea în care trăim. Îmbunătăţirea accesului la apă reprezintă un aspect fundamental pentru creşterea calităţii vieţii populaţiei. De aceea, consider că resursele trebuie protejate cât mai bine de riscurile la care sunt supuse, cum ar fi creşterea populaţiei, urbanizarea, poluarea, supraconsumul sau schimbările climatice.

În acelaşi timp, as dori să atrag atenţia asupra necesităţii unor acţiuni concrete şi a unei abordări cuprinzătoare, pentru a depăşi provocările actuale şi a realiza o politică mai eficientă în domeniu. Astfel, sunt de părere că problema privind apa ar trebui luată mai mult în considerare şi ar trebui integrată în toate domeniile de politică. Utilizarea eficientă a apei joacă un rol esenţial în cadrul strategiei Europa 2020. Iar în acest sens, reducerea consumului ar trebui să reprezinte o prioritate pentru toţi cetăţenii Uniunii.

 
  
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  Regina Bastos (PPE), por escrito. A água é incontestavelmente o mais importante de todos os bens públicos. Com a adoção da Diretiva-Quadro da Água (DQA) em 2000, a União Europeia dispõe de um quadro sólido para uma gestão sustentável e eficiente dos recursos hídricos. No entanto, o ritmo de implementação da DQA nos países europeus e regiões da Europa tem sido lento. Com o objetivo de responder aos desafios atuais e futuros em matéria de recursos hídricos, a Comissão apresentará em novembro de 2012 um plano destinado a preservar os recursos hídricos da Europa. O presente relatório, que constitui o contributo do Parlamento Europeu para o plano da Comissão Europeia, advoga que a dimensão regional e local deve ser reforçada, as comunidades e as partes interessadas a nível local devem ser envolvidas, participando ativamente em todas as fases do processo de definição e implementação de políticas. Defende ainda a necessidade de uma abordagem holística da proteção dos recursos hídricos, em particular da água potável, pelo que a questão da água deve ser integrada em todas as áreas de intervenção a nível europeu, nacional e regional. Pelo exposto, apoiei o presente relatório.

 
  
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  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − L'acqua rappresenta il bene pubblico più importante per la vita umana. Tuttavia, le risorse di acqua dolce europee e mondiali sono a rischio: l'urbanizzazione, la crescita della popolazione, il consumo eccessivo, l'inquinamento biologico e chimico, le alterazioni idromorfologiche contribuiscono alla crescente pressione sulla disponibilità e sulla qualità di acqua sicura. Sebbene la normativa attuale sull'acqua fornisca un solido quadro per la gestione efficace delle acque, i tempi di attuazione della stessa negli Stati membri si sono rivelati lenti e i risultati molto diversificati da regione a regione. In tale contesto, ritengo che il Parlamento debba fornire un contributo attivo al processo che porterà alla determinazione della direzione futura delle politiche europee in materia di acque. A livello europeo è necessaria un'azione decisa per fare fronte alle sfide idriche attuali e future che il nostro continente deve affrontare. Pertanto, invito la Commissione a mettere a disposizione risorse finanziarie adeguate destinate a progetti di ricerca sui sistemi per le acque pluviali, sulle tecnologie di misurazione, sui metodi per monitorare e rimuovere fonti di inquinamento e inquinanti chimici e biologici, nonché sulle tecnologie per il risparmio idrico e per l'efficienza idrica nelle aree urbane e rurali.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole alla relazione del collega Seeber in quanto concordo sull'importanza primaria della dimensione regionale delle risorse idriche, che vede forti disomogeneità nelle varie regioni europee. Le comunità locali devono diventare parte attiva nell'ideazione e attuazione delle politiche in materia di acque. Per un buon recupero dei costi e un monitoraggio degli sprechi devono essere introdotti sistemi di tariffazione trasparenti e si deve mirare al riutilizzo dell'acqua per fini agricoli e domestici. Una buona gestione delle risorse idriche si basa sulla raccolta di dati attendibili non solo sulla qualità, ma soprattutto sulla quantità d'acqua a disposizione. Ciò diventa possibile con l'integrazione degli obiettivi in materia di acque a tutti i livelli legislativi sul piano comunitario e locale. La misurazione e la progettazione ecocompatibili contribuiranno a garantire l'efficienza dei sistemi idrici pubblici, industriali e in generale di tutti i servizi ecosistemici sostenuti dall'acqua.

 
  
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  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi vanduo neabejotinai yra viena iš svarbiausių viešųjų gėrybių. Teisingas vandens valdymas yra būtinas norint užtikrinti, kad visos ekosistemos gautų pakankamai geros kokybės vandens ir galėtų tinkamai veikti, teikdamos paslaugas, būtinas visuomenei ir ekonomikai. Šiuo metu vandens naudojimo tendencijos dažnai yra netvarios dėl neveiksmingų vandens naudojimo būdų, lemiančių vandens švaistymą. Vandens infrastruktūros sistemos dažnai yra pasenusios ir labiausiai išsivysčiuosiose, ir mažiau išsivysčiusiuose regionuose. Taipogi trūksta informacijos apie faktinį jų veikimą ir nuostolius. Dar daugiau, dėl netinkamai valomų vandens nuotekų toliau yra teršiamos Europos Sąjungos krantus skalaujančios jūros, todėl būtina spartinti nuotekų valymo infrastruktūros diegimą valstybėse narėse. Strategijoje „Europa 2020“ numatytas atsakingesnis išteklių naudojimas. Europos pramonės ateitis priklauso nuo to, ar bus rasti veiksmingi dabartinių vandens problemų sprendimai, ar atsakingai ir veiksmingai bus valdomi esami vandens ištekliai, nes tai turi tiesioginį poveikį žmonių sveikatai, energijos gamybai, žemės ūkiui ir apsirūpinimui maistu.

 
  
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  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Diminuarea resurselor de apă potabilă şi extinderea deşerturilor, ce în trecut era o problemă care viza mai degrabă Africa şi Asia, acum se întâlneşte şi în Europa. În sudul Spaniei, deşertul se extinde cu un kilometru pe an, Oltenia românească este expusă unui proces mai lent, dar similar, iar în alte regiuni ale lumii resursele de apă potabilă au ajuns motiv de conflict interstatal. Protejarea resurselor de apă, îndeosebi cu privire la apa potabilă, trebuie abordată dintr-o perspectivă globală, luând în considerare toate serviciile ecosistemice realizate cu ajutorul apei. Important este ca poluarea să fie controlată de la sursă, pentru a preveni răspândirea în mediu a substanţelor periculoase şi pentru a reduce presiunea exercitată asupra tratării apelor uzate. Faţă de cele mai sus menţionate, consider că utilizarea sustenabilă a apei reprezintă nu numai o necesitate de mediu, ci şi una economică şi o mai mare transparenţă, în ceea ce priveşte sistemele tarifare pentru apă, ar fi necesară.

 
  
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  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif à la mise en œuvre de la législation de l'Union européenne relative à l'eau. J'estime que l'accès à l'eau devrait être un droit fondamental et universel. Il convient alors d'élaborer des systèmes de tarification d'eau plus clairs et une meilleure gestion des eaux résiduaires. Aujourd'hui, jusqu'à 70% de l'eau qui approvisionne les villes européennes peut être perdue dans les fuites de réseau. D'ici novembre, la Commission européenne aura publié son plan de sauvegarde des eaux européennes. Il faudra, dès lors, agir au plus vite contre le gaspillage de notre plus précieuse denrée.

 
  
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  John Bufton (EFD), in writing. − While the provision of safe water is essential, too much focus has been placed on building new reservoirs and pipelines from new sources, thus disregarding existing networks which may see current water supplies degrade. The policy derives from the UN’s global socialist position that the world’s water supply is a collective responsibility and poses it as a ‘human rights’ as opposed to a ‘civil rights’ issue. There are inherent dangers to forging an almost Communist stance on the supply of such a vital commodity.

 
  
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  Alain Cadec (PPE), par écrit. – La pénurie d'eau est devenue un problème majeur en Europe. Je me réjouis de l'adoption de ce rapport qui a reçu mon soutien. Je note que la directive-cadre sur l'eau a connu des problèmes de mise en œuvre et qu'il convient de poursuivre nos efforts afin d'améliorer les dispositifs existants. J'estime qu'il faut maintenant s'assurer de la mise en œuvre des législations existantes et préparer les dispositifs futurs pour optimiser notre utilisation de l'eau.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. A água é um bem comum da Humanidade e o acesso à água deveria constituir um direito fundamental e universal. A utilização sustentável da água constitui uma necessidade ambiental e sanitária e desempenha um papel fulcral no ciclo da regulação climática. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar que deve ser conferida especial atenção às atividades e aos objetivos específicos do Programa-Quadro Horizonte 2020 sobre uma melhor gestão sustentável dos recursos hídricos e meios aquáticos na UE e nos seus países vizinhos.

 
  
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  David Casa (PPE), in writing. − Europe's water resources are endangered by unsustainable practices including population growth, pollution and overconsumption. Present legislation addresses these issues, but it needs to improve in certain areas, and should also emulate examples of success to ensure a better overall EU-wide policy. I am in favour of the Rapporteur's recommendations which call for a more efficient and comprehensive water policy.

 
  
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  Rachida Dati (PPE), par écrit. – L'eau est un bien public essentiel pour les citoyens comme pour les entreprises. Par ce texte, le Parlement propose un bilan de la gestion européenne de la ressource en eau et envisage de nouvelles pistes pour l'améliorer. Je me félicite notamment de l'inclusion dans ce texte d'un volet sur la connaissance et l'innovation. Tout particulièrement, il souligne la nécessité de mieux collecter les données relatives à l'eau, insistant sur le fait qu'à cet égard, l'outil GMES pourrait jouer un rôle essentiel.

 
  
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  Marielle de Sarnez (ALDE), par écrit. – On ne le répètera jamais assez : l'eau est une ressource rare qu'il faut préserver mais il faut aussi en garantir l'accès pour tous. C'est pourquoi l'accès à l'eau doit être reconnu comme un droit fondamental et universel. La tarification de l'eau doit également être la plus transparente possible de sorte qu'aucun profit abusif ne soit fait sur ce bien commun de l'humanité. L'adoption d'un mode de vie moins consommateur en eau doit devenir une priorité pour les citoyens européens afin de préserver cette denrée tarissable. Mais il faut aussi rénover et contrôler les réseaux d'approvisionnement des grandes villes d'Europe de sorte que les pertes d'eau avant leur consommation, qui atteignent aujourd'hui 20% des volumes totaux, soient réduites au maximum. Enfin, la lutte contre la pollution des eaux en milieu naturel et le retraitement des eaux usées s'imposent à l'heure où boire de l'eau potable est loin d'être une réalité dans toutes les régions du monde.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Voda je nevyhnutná pre život. Je preukázateľne najdôležitejším zo všetkých verejných statkov. Urbanizácia, populačný rast, nadmerná spotreba, biologické a chemické znečistenie, hydromorfologické zmeny a zmena klímy vyvíjajú čoraz väčší tlak na dostupnosť a kvalitu bezpečnej a zabezpečenej vody. Budúci hospodársky rast nemôže byť trvalý, pokiaľ bude spojený s nepriaznivými environmentálnymi dosahmi na vodu. Súčasné právne predpisy v oblasti vôd poskytujú pevný rámec na udržateľné a účinné hospodárenie s vodou. Najmä rámcovú smernicu o vode, ktorá bola prijatá v roku 2000, možno považovať za míľnik európskeho vodného hospodárstva. Tempo vykonávania tejto smernice v európskych krajinách a regiónoch je však pomalé s veľmi rôznorodými výsledkami. Považujem za dôležité otázku vody presadzovať vo všetkých oblastiach politík. Ochranu vodných zdrojov, s osobitným odkazom na pitnú vodu, treba riešiť z globálneho hľadiska s prihliadnutím na všetky ekosystémové služby s podporou vody. Taktiež, politiky na zmiernenie zmeny klímy a na prispôsobenie sa zmene klímy musia vždy prihliadať na dosah na vodné zdroje a EÚ by mala k riešeniu tejto problematiky pristupovať komplexne. Zastávam názor, že na riešenie súčasných a budúcich problémov v oblasti vodného hospodárstva, ktorým Európa čelí, budú potrebné rozhodné opatrenia na úrovni EÚ.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. As questões hídricas constituem justo motivo de preocupação para os decisores europeus. A ideia de que dispomos de água em qualidade e quantidade não nos deve distrair da circunstância de que a desertificação afeta cada vez mais regiões europeias. Tomar os recursos hídricos como garantidos e não os proteger nem procurar conservá-los são os primeiros passos para os perder. Se há questão que mexe com o mais básico da nossa sobrevivência e que atravessa múltiplas áreas da nossa existência é a da água. Cabe, por isso, à União abordá-la de modo global, inteligente e eficaz. Faço votos que a consciência europeia desperte verdadeiramente para a necessidade de salvaguardar o abastecimento e a utilização racional da água por parte das populações e que a legislação que for sendo adotada reforce a necessidade de a preservar, assim assegurando a sobrevivência das gerações futuras e dos ecossistemas europeus.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Nunca a máxima “A água é vida!” fez tanto sentido como atualmente. Na verdade, a água tanto pode ser geradora de guerras como construtora da paz. Por isso, há quem afirme que a próxima guerra mundial terá como origem a luta pela posse e controlo dos recursos hídricos. Tratando-se de um recurso essencial para a Humanidade (consumo humano, atividade agrícola e industrial), deve ser tratado com todas as precauções que merece. Consciente deste facto, a União Europeia (UE) aprovou, no ano de 2000, a Diretiva da Água que estabelecia um quadro razoável na sua proteção e utilização. Passados doze anos, há aspetos que importa melhorar, quer em relação aos controlos da qualidade, quer no que respeita a uma gestão de cariz regional e, por vezes, macrorregional. Um outro aspeto a merecer uma atenção urgente por parte das entidades gestoras é a otimização dos sistemas de abastecimento, uma vez que se estimam em cerca de 70% as suas perdas. Votei favoravelmente este relatório que melhora a qualidade e preserva os nossos recursos hídricos e insto a Comissão a incluir no Fundo de Coesão do próximo QFP dotações que permitam a otimização dos sistemas de tratamento e de abastecimento de água.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório avança com propostas da maior gravidade, como a da inclusão da água no mercado interno - o que se traduz numa clara alteração de posição face a anteriores resoluções do PE, onde se considerava que a gestão dos recursos hídricos não deve ser sujeita às regras do mercado interno, posição que tem vindo a ser defendida também por inúmeras organizações e sindicatos, incluindo a Federação Europeia de Sindicatos Europeus de Serviços Públicos.

Agora, o PE refere a necessidade de adaptar as regras do mercado interno às características específicas do setor da água, orientação que significa mais um passo no sentido da privatização do setor da água e dos serviços da água. Lamentamos a rejeição da proposta de resolução alternativa que apresentámos - uma resolução centrada na defesa do direito à água e da gestão, posse e propriedade públicas deste precioso bem comum e dos serviços que lhe estão associados. Ao invés, este relatório abre a porta aos interesses das transnacionais da água e à privatização e mercantilização deste recurso único e insubstituível. São estes os interesses que defendem a direita e a social-democracia, representadas neste parlamento. Evidentemente votámos contra.

 
  
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  Ashley Fox (ECR), in writing. − I voted in favour of the EU water report by Mr Seeber which examined the effectiveness of the Water Framework Directive. The rate of implementation by some Member States has been slow, and many EU water bodies will not achieve ‘good status’ by 2015. The report identifies many challenges and gaps in the existing legislation. Specifically, emphasis should be put on the regional dimension; reliable data is needed, in particular on water quantity; water protection requires a holistic approach; major water efficiency gains can and should be made; and research and innovation should be further promoted This report should feed into the Commission’s ‘Blueprint to Safeguard Europe’s Water Resources’ which will be published in November 2012. Following publication of the Blueprint we will hopefully be able to assess what steps are necessary in order to bring water quality within the European Union up to an acceptable standard.

 
  
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  Françoise Grossetête (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte car l'eau est le plus vital et le plus important de tous nos biens publics. Sa gestion durable est indispensable pour que tous les écosystèmes reçoivent une eau suffisante et de bonne qualité, permettant de faire fonctionner nos sociétés et notre économie. La stratégie européenne en la matière a fait d'énormes progrès, mais des améliorations restent possibles. Ainsi, la collecte de données doit continuer à être encouragée et perfectionnée si nous souhaitons mieux comprendre la circulation de l'eau dans notre écosystème. D'autre part, la problématique de l’eau doit être intégrée dans tous les domaines d’action de l'Union européenne. Enfin, nous devons absolument inclure les thèmes liés à l'eau (récupération des eaux de pluie, pollution de l'eau, technologies permettant des économies, surveillance...) dans les domaines pour lesquels la recherche et l'innovation sont fortement encouragés.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už, kadangi vanduo yra būtina gyvybei ir neperleidžiama viešoji gėrybė, o teisingas vandens valdymas yra gyvybiškai svarbus norint išsaugoti pasaulio gamtos turtus ir ekosistemų funkcijas, taip pat visais išteklių naudojimo ir ekonominės produkcijos aspektais. Europos pramonės ateitis priklauso nuo to, ar bus rasti veiksmingi dabartinių vandens problemų sprendimai, ar atsakingai ir veiksmingai bus valdomi esami vandens ištekliai, nes tai turi tiesioginį poveikį žmonių sveikatai, energijos gamybai, žemės ūkiui ir apsirūpinimui maistu. Europos ir viso pasaulio gėlam vandeniui kyla pavojus, jei jis bus valdomas nesilaikant tvarumo principų. Urbanizacija, gyventojų skaičiaus augimas, besaikis vartojimas, biologinė ir cheminė tarša, hidromorfologinės permainos ir klimato kaita kelia vis didesnį prieinamo ir kokybiško, saugiai ir užtikrintai tiekiamo vandens trūkumą. Ypač svarbiu žingsniu Europos vandens politikoje turi būti įgyvendinti išsikelti tvarumo tikslai apibrėžiant ekologinę, cheminę ir kokybinę Europos vandens telkinių „gerą būklę“, kuri turi būti pasiekta iki 2015 m. Taip pat būtina spartinti ir nuotekų valymo infrastruktūros diegimą valstybėse narėse. Turi būti ES politinis atsakas į dabartines ir būsimas vandens problemas, siekiant užtikrinti pakankamai galimybių gauti geros kokybės vandens, kad jį būtų galima tvariai ir tinkamai naudoti netik mums, bet ir ateinančioms kartoms.

 
  
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  Peter Jahr (PPE), schriftlich. Ich denke, dass wir alle darin übereinstimmen, dass Wasser eine gemeinsame Ressource der Menschheit und ein öffentliches Gut ist. Daher stellt der Zugang zu Wasser ein fundamentales Recht dar, das für jedermann gelten soll. Wasser ist keine Profitquelle! Aus diesen Gründen begrüße ich die neuen Maßnahmen zur Reduzierung des Wasserverbrauchs in der EU. Ich möchte nur zu bedenken geben, dass die Anwendung und Durchsetzung der Wasser-Rahmenrichtlinie in einigen Mitgliedstaaten ein Problem darstellt. Wir sollten also zuerst darauf drängen, diese Regelungen konsequent umzusetzen, bevor wir uns über neue Gedanken machen. Zudem müssen die neuen Regelungen praktikabel sein, also – wie vom Berichterstatter bereits gefordert – an die jeweilige Situation in den Mitgliedstaaten angepasst sein und auch den Bedürfnissen der jeweiligen Sektoren, beispielsweise der Landwirtschaft, gerecht werden.

 
  
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  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – La directive-cadre sur l'eau, adoptée en 2000, relative à la durabilité des ressources en eau, a malheureusement été l'objet d'une application lente et inégale. Le rapport de mise en œuvre de mon collègue Richard Seeber contribue à la mise en place d'un plan de sauvegarde des eaux européennes. Il a pour principal objectif d'établir un état des lieux de la mise en œuvre de la législation européenne en vigueur, afin d'en identifier les défis. L'eau, élément précieux essentiel à la vie humaine, doit être utilisée de manière efficace et sa consommation doit être réduite. Ce rapport invite par ailleurs les États membres à appliquer les règles en vigueur de manière adéquate. J'ai soutenu ce rapport en séance plénière.

 
  
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  Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Woda to bogactwo naturalne, którego posiadanie w dostatecznej ilości być może będzie stanowiło w przyszłości o sile danego państwa. Zasoby słodkiej wody są ograniczone i już w tej chwili znaczna ilość ludzi ma do niej utrudniony dostęp. A przecież jest ona niezbędna zarówno do funkcjonowania, jak i rozwoju. Dlatego też Unia Europejska powinna dołożyć wszelkich starań, aby wypracować jak najskuteczniejszy „Plan ochrony zasobów wodnych Europy”. Polityka rozsądnego gospodarowania tymi zasobami to klucz do zrównoważonego rozwoju kontynentu i bezpieczeństwa żywnościowego.

Inwestycje w nowe technologie pozyskiwania i odzyskiwania wody to również inwestycje w pokój na świecie. Ponieważ niestety woda może okazać się kolejnym surowcem, z którego powodu wybuchają wojny. Równie istotna jest zwykła edukacja obywateli europejskich, już od najmłodszych lat, na temat oszczędzania wody i dbania o jej zasoby. Dlatego Unia Europejska nie powinna oszczędzać na tej kwestii i wspierać wszystkie inwestycje i inicjatywy, mające na celu dbanie o dostateczne zasoby wody.

 
  
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  Michał Tomasz Kamiński (ECR), na piśmie. − Woda jest niewątpliwie najważniejszym ze wszystkich dóbr publicznych i pomimo faktu, iż Europa pobiera ogółem zaledwie 13% swoich dostępnych zasobów wody, geograficzny rozkład zasobów jest bardzo nierówny i wiele europejskich krajów i regionów odczuwa poważny niedostatek wody.

Zasoby wody słodkiej w Europie i na świecie są zagrożone, jeżeli gospodarujemy nimi w sposób niezrównoważony. Czynniki takie jak urbanizacja, wzrost liczby ludności, nadmierna konsumpcja, zanieczyszczenie biologiczne i chemiczne wywierają negatywny wpływ na dostępność i jakość zasobów bezpiecznej wody. Popieram publikację „Planu ochrony zasobów wodnych Europy” planowaną na listopad 2012 r. Uważam, że Europa powinna zająć jasne stanowisko w tej sprawie także w kontekście zbliżającej się konferencji w sprawie zrównoważonego rozwoju „Rio+20”. Pamiętajmy, że ponad 800 milionów osób nadal nie korzysta z bezpiecznej wody pitnej.

Niemniej głosowałem przeciwko temu sprawozdaniu ze względu na zapis mówiący o poważnym zagrożeniu zarówno wód powierzchniowych, jak i podziemnych, spowodowanym poszukiwaniem i wydobywaniem gazu łupkowego. Nie zgadzam się z tą tezą.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this Report. Water is essential for life. Managing it sustainably is vital to ensure that all ecosystems receive a sufficient quantity of good-quality water to function properly and provide essential services to food security and safety, to our health, and to our society and economy. Water is arguably the most important of all public goods. However, Europe’s and the world’s freshwater resources are at risk if we manage them beyond the boundaries of sustainability: urbanisation, population growth, overconsumption, biological and chemical pollution, hydromorphological alterations and climate change put ever-increasing pressure on the availability and quality of safe and secure water. Future economic growth cannot be sustained unless it is decoupled from adverse environmental impacts on water.

 
  
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  Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − L'acqua rappresenta senza dubbio il bene pubblico più importante per l'intera umanità. Tuttavia, le risorse di acqua dolce europee e mondiali sono a rischio a causa di una gestione al di là dei limiti della sostenibilità. La direttiva quadro sulle acque (DQA) adottata nel 2000 può essere considerata una pietra miliare delle politiche europee in materia, ma i tempi di attuazione nei diversi paesi e nelle diverse regioni europee si sono rivelati lenti e i risultati molto diversificati. Sosteniamo, quindi, il nuovo piano (Blueprint) della Commissione europea che intende essere la risposta politica dell'UE alle sfide attuali e future in materia di acque, con l'obiettivo di garantire una quantità sufficiente di acqua di buona qualità per un uso idrico sostenibile ed equo.

Riteniamo che il Parlamento europeo debba fornire un contributo fondamentale al processo che porterà alla determinazione della direzione futura delle politiche europee in materia di acque mediante il piano. Il modo più efficace di proseguire su questo cammino consiste sicuramente nel concentrarsi sull'attuazione delle misure; le dimensioni regionale e locale devono essere rafforzate, gli attori e le comunità locali devono essere coinvolti nel processo di partecipazione a tutti gli stadi dell'ideazione e dell'attuazione delle relative politiche.

 
  
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  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur la mise en œuvre de la législation de l'Union européenne relative à l'eau en vue d'améliorer la législation européenne dans le domaine de l'eau. En effet, l'eau est un bien commun de l'humanité, et en tenant compte du fait que l'accès à l'eau devrait être un droit fondamental et universel, nous devons prendre la responsabilité d'une bonne gestion de nos ressources en eau au niveau européen. C'est pourquoi les secteurs qui consomment le plus d'eau comme les secteurs de l'énergie et de l'agriculture doivent être particulièrement prudents et adopter l'approche d'une utilisation rationnelle.

 
  
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  Marisa Matias (GUE/NGL), por escrito. Este relatório considera a água um bem público inalienável essencial à vida e que é um bem comum da Humanidade e que o acesso a agua deveria constituir um direito fundamental e universal. Propõe ainda medidas para que todos possam usufruir melhor e de uma forma mais eficiente deste bem público e vital. Num momento em que se tenta transformar a água em objeto de lucro comercial esta é uma posição importante por parte do Parlamento Europeu. Por estes motivos votei favoravelmente, considerando que a água é um direito humano e um bem público. Oponho-me, contudo, a um mercado interno da tecnologia da água. Defendo o investimento e conhecimento público no domínio da água e uma efetiva transferência e partilha desse mesmo conhecimento pelos povos do globo. É uma questão de evitar o controlo da água por poucos e de a tornar um recurso de todos para todos. Considero ainda que se trata de um recurso que deve estar ao serviço da comunidade e do planeta.

 
  
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  Linda McAvan (S&D), in writing. − Labour MEPs supported this report as it makes many important recommendations on meeting our target of ‘good’ water status for our rivers and lakes by 2015. However, we have reservations about the call for universal water metering, as this is a decision best left to individual Member States, which are better able to assess the full impact of such a measure in terms of cost and impact on consumers. We believe that individual countries should be able to adopt anti-poverty measures such as social tariffs and similar schemes.

 
  
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  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − A sustainable supply of water is vital for life, the effective management of which is essential to ensuring that all ecosystems receive a sufficient quantity of good quality water in order to function properly and provide essential services. I support the concept of water as a 'public good' and that there is a cost associated with water that needs to be charged. I am, as yet, uncertain about the inclusion of the WFD into the scope of cross compliance for farmers. I voted in favour of this report which predates the Commission's ‘Blueprint to safeguard Europe’s water resources’, the EU policy response to current and future water challenges due to be published in November 2012.

 
  
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  Ana Miranda (Verts/ALE), por escrito. Voto a favor do relatório porque a água é um bem público que deve ser protegido pelos poderes públicos. A água também é um bem público útil para os setores produtivos, como as pescas e a agricultura, e deve ter um preço justo para os consumidores e as consumidoras. É por isso que a implementação efetiva da Diretiva pela qual se estabelece um quadro de ação comunitária no domínio da política da água deve ser firme e uniforme em todos os Estados da União.

No meu país, a Galiza, existem grandes casos de incumprimento da implementação da normativa em matéria da água, como é o caso da barragem do rio Umia, da barragem das Conchas ou das falhas na depuração das nossas rias. Também é muito importante destacar que a gestão da política da água tem de ser realizada ao nível do governo e da tomada de decisão, implicando os territórios e os cidadãos, pelo que se deve apoiar na gestão direta, como no caso da Confederação Hidrográfica do Minho-Sil. A gestão da água tem de ser realizada pelos poderes públicos, mas perto dos cidadãos, com o objetivo de fazer chegar a sua gestão às pessoas, protegendo-as de interesses privados mais poderosos.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Obviously the water is a shared resource of humankind and a public good. Access to water should constitute a fundamental and universal right. Surely, I am in favour.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Um es auf den Punkt zu bringen: Wasser ist lebenswichtig. Der nachhaltige Umgang mit Wasser ist unerlässlich, damit für alle Ökosysteme genug qualitativ hochwertiges Wasser zur Verfügung steht. Nur so können sie ordnungsgemäß funktionieren sowie für Lebensmittel- und Nahrungssicherheit, Gesundheit, Gesellschaft und Wirtschaft wichtige Leistungen anbieten. Es ist dringend notwendig, eine Prüfung des Zustands des europäischen Wassernetzes im Hinblick auf die Qualität, die Überalterung und die Interkonnektivität durchzuführen, da bis zu 70 % des Wassers, mit dem die europäischen Städte versorgt werden, durch undichte Stellen im Netz verloren gehen können. Es ist deshalb auch wichtig, dass man eine nahezu gleiche Wasserqualität in den EU-Ländern herstellt. Ich bin aber dagegen, dass die nationale Wasserhoheit angetastet wird. Natürlich wird es u. a. wichtig sein, Maßnahmen zur Verbesserung der Wassereffizienz in Gebäuden sicherzustellen, damit Wasser nicht unnötig verloren geht. Auch muss man die Landwirtschaft beachten, die viel Wasser benötigt, deswegen muss man, soweit möglich, wassersparende Verfahren und Techniken fördern. Förderlich wären z. B. auch Kampagnen, welche den Bürgern aufzeigen, wie und wo man effizient Wasser einsparen könnte. Da ich an die Verbesserung der Wassergesetzgebung glaube und davon ausgehe, dass es in absehbarer Zeit zu Erfolgen kommen wird, habe ich dem Antrag zugestimmt.

 
  
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  Claudio Morganti (EFD), per iscritto. − L'acqua rappresenta una risorsa preziosa e unica, indispensabile per l'esistenza stessa della vita: ben si capisce quindi come sia auspicabile avere anche un approccio globale europeo a tutela e difesa di questo bene. In primo luogo, con la consapevolezza che si tratta di una risorsa comunque scarsa, bisogna sforzarsi affinché il suo utilizzo sia ottimizzato e gli sprechi ridotti al limite: non è infatti ammissibile che ad esempio un sistema di trasporto e distribuzione obsoleto porti a disperdere enormi quantità di acqua. In Toscana questa primavera c'è stata una grave siccità: si tratta di un fenomeno che purtroppo si è verificato molte volte negli ultimi anni, causato in primo luogo da una cattiva gestione della rete idrica. La relazione sottolinea inoltre l'importanza del riutilizzo e del riciclaggio dell'acqua, nonché la necessità che l'inquinamento non comprometta la qualità delle acque e quindi dell'intero ecosistema. Purtroppo ancora oggi sono molti i casi di incuria e imperizia, che rischiano di portare alla distruzione di intere aree naturali: il lago di Massaciuccoli ne è un drammatico esempio, con il suo prezioso habitat che risulta essere gravemente in pericolo, come sottolineato anche dalla stessa Commissione europea in risposta ad una mia recente interrogazione.

 
  
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  Rareş-Lucian Niculescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea raportului şi consider că atât problemele subliniate, cât şi soluţiile propuse sunt consistente. Nu pot însă să nu remarc un paradox: în textul raportului, agricultura este menţionată în cel puţin zece paragrafe, drept mare consumator de apă, dar şi drept posibilă parte a soluţiei, prin utilizarea mai eficientă a resurselor. Cu toate acestea, Comisia pentru agricultură şi dezvoltare rurală a acestui Parlament nu a avut posibilitatea de a îşi expune, printr-o opinie, punctul de vedere. Agricultorii europeni sunt deschişi în a discuta problemele din acest domeniu şi în a pune în practică soluţiile necesare pentru o mai bună gestionare a apei, însă trebuie ca punctele lor de vedere să fie ascultate şi luate în considerare. Agricultura este într-adevăr un important consumator de apă, dar pe care o utilizează pentru a pune la dispoziţia consumatorilor hrană suficientă şi de calitate.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai. Vanduo yra bendras žmonijos išteklius ir viešoji gėrybė. Vanduo turi būti naudojamas tausiai dėl to vandens apsaugai reikalingas visa apimantis požiūris. Labai svarbu, kad vidaus rinkos taisyklės būtų pritaikomos prie išskirtinių vandens sektoriaus bruožų, o ne atvirkščiai. Siekiant skatinti mokslinius tyrimus ir inovacijas, tiek valstybės narės, tiek Komisija turi remti ir įgyvendinti Europos inovacijų partnerystę vandens srityje. Laipsniškai iki 2020 m. turėtų būti nutraukiamas aplinkai kenkiančių subsidijų finansavimas. Be to, dalis iš vartotojų surinktų mokesčių už vandens ir sanitarijos paslaugų teikimą turėtų būti skiriama decentralizuoto bendradarbiavimo priemonių įgyvendinimui.

 
  
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  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Η βιώσιμη διαχείρισή των υδάτων διασφαλίζει αφενός ότι τα οικοσυστήματα στα κράτη μέλη λαμβάνουν επαρκείς ποσότητες ποιοτικού νερού προκειμένου να λειτουργούν αφετέρου, την παροχή ασφάλειας όσων αφορά την πρόσβαση όλων σε τρόφιμα και νερό. Για την χώρα μας, που αντιμετωπίζει ζητήματα υπεράρδευσης, κλιματικών αλλαγών και περιοδικών διαστημάτων ξηρασίας, η συγκεκριμένη συζήτηση αποκτά ζωτική αξία. Είναι σαφές πως η μελλοντική οικονομική ανάπτυξη θα είναι βιώσιμη μόνο εάν αποσυνδεθεί από τις δυσμενείς περιβαλλοντικές επιπτώσεις των υδάτων. Τα βήματα, ωστόσο, που μέχρι σήμερα έχουν κάνει η ΕΕ και τα κράτη μέλη δεν επαρκούν. Το «Σχέδιο για την προστασία των υδάτινων πόρων της Ευρώπης», το οποίο θα δημοσιευθεί από την Επιτροπή το Νοέμβριο του 2012, φιλοδοξεί στη δημιουργία μιας ευρωπαϊκής στρατηγικής για το ζήτημα των υδάτων η οποία θα ξεπερνά τις όποιες δυστοκίες και παραλείψεις έχουν μέχρι σήμερα προκύψει. Το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο καλωσορίζει με την παρούσα έκθεση την υιοθέτηση μιας πιο επιθετικής στρατηγικής στον τομέα αυτό, έκθεση την οποία και υπερψήφισα.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Por considerar ser necessária uma ação decisiva ao nível da UE para fazer face aos desafios atuais e futuros em matéria de recursos hídricos que o nosso continente enfrenta, votei favoravelmente o presente relatório. Concordo com o pedido do relator à Comissão para incorporar as recomendações estratégicas contidas neste relatório na formulação do «Plano destinado a preservar os recursos hídricos da Europa» enquanto contributo importante para uma política da água mais eficaz e melhor integrada e para a promoção de condições paritárias para a sua implementação a nível internacional.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando lo stato attuale dell'attuazione della normativa in materia di acque dell'UE in tutti gli Stati membri, tenendo conto sia dei successi sia delle principali problematiche da superare per migliorarla, emergono importanti lacune che dovranno essere colmate dalla nuova legislazione. L'urbanizzazione, la crescita della popolazione, il consumo eccessivo, l'inquinamento biologico e chimico, le alterazioni idromorfologiche e il cambiamento climatico contribuiscono alla sempre crescente pressione sulla disponibilità e sulla qualità di acqua sicura. In tale contesto, e` importante sostenere la tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse nel quadro della strategia Europa 2020. Con l'obiettivo di garantire una quantità sufficiente di acqua di buona qualità per un uso idrico sostenibile ed equo esprimo il mio voto favorevole.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A gestão da sustentabilidade dos recursos hídricos é vital para garantir que todos os ecossistemas recebam uma quantidade suficiente de água de boa qualidade para o seu bom funcionamento e para poderem fornecer serviços essenciais, no que respeita à segurança e qualidade alimentares, saúde e economia. A Diretiva-Quadro da Água de 2000 estabelece o objetivo de consecução do «bom estado» ecológico, químico e quantitativo das massas de água europeias até 2015. No entanto, o ritmo de implementação da diretiva nos países e regiões da Europa tem sido lento e desigual. Embora a principal preocupação deva ser a implementação da legislação atual no setor da água, existem lacunas específicas que têm de ser colmatadas, quer pela adaptação da legislação existente às prioridades da água, quer pela elaboração de nova legislação, no sentido de fazer face ao impacto de atividades ou setores específicos, devendo, nesta sede, ser tida em conta a importância da cooperação entre os diferentes operadores económicos e outras partes interessadas para uma gestão sustentável dos recursos hídricos. Por considerar que se deve avançar para uma política da água mais eficaz e mais integrada, votei em sentido favorável.

 
  
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  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Oggi in plenaria a Strasburgo è stata votata la relazione di Richard Seeber riguardante l'attuazione della normativa UE sulle acque. L'urbanizzazione, la crescita della popolazione, il consumo, l'inquinamento e il cambiamento climatico contribuiscono a pressioni sulla disponibilità e sulla qualità di acqua sicura. La direttiva quadro europea sulle acque (DQA) adottata nel 2000 stabilisce un obiettivo di sostenibilità in termini di "stato buono" ecologico, chimico e quantitativo da raggiungersi entro il 2015 per tutti i corpi idrici europei. Ma i tempi di attuazione della DQA nei diversi paesi europei si sono rivelati lenti ed è chiaro che un numero elevato di corpi idrici dell'UE non raggiungeranno lo "stato buono" entro il 2015. Quindi un'azione decisa a livello dell'UE è necessaria per fare fronte alle sfide idriche che il nostro continente deve affrontare. In tale contesto, la Commissione ha avviato un "Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee" da pubblicarsi nel novembre 2012 con l'obiettivo di garantire una quantità sufficiente di acqua di buona qualità per un uso idrico sostenibile ed equo. Il relatore apprezza l'iniziativa della Commissione ritenendo che il Parlamento europeo debba fornire un contributo fondamentale a tale processo attraverso politiche di salvaguardia dell'acqua, attuabili dagli Stati membri.

 
  
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  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – Par cette résolution, que je soutiens pleinement, nous proposons plusieurs mesures afin de préserver la qualité de l'eau en Europe et d'assurer sa consommation raisonnée. Le problème récurrent de prolifération d'algues vertes, que nous connaissons par exemple en Bretagne, démontre que nous devons agir en ce sens. La résolution est ciblée en particulier sur l'utilisation de mécanismes incitatifs tels que l'application du principe de "pollueur-payeur" et d'"utilisateur-payeur" ou encore la mise en place de systèmes de tarification transparents et efficaces qui internaliseraient tant les coûts d'assainissement que les coûts environnementaux. Rappelons toutefois qu'il ne faut pas que cela ait pour conséquence d'augmenter de manière inconsidérée la tarification de l'eau. Le texte évoque également des propositions quant à la prospection et l'exploitation du gaz de schiste, problème qui touche de très près la France qui en dispose, en son sol, en grande quantité. Nous demandons à cet effet à la Commission d'entreprendre des recherches évaluant les incidences négatives de l'exploitation de ces gaz sur la qualité des eaux souterraines.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The ENVI report makes a connection to the resource efficiency agenda and transition to green economy, and recognises that water is a shared resource of humankind and a public good and that access to water should constitute a fundamental and universal right. The report also, inter alia: reiterates need to adapt internal market rules to the distinctive characteristics of the water sector; acknowledges that the WFD is a solid and ambitious legislative base, but that implementation needs to be improved significantly; recognises that specific gaps need to be filled by adapting existing legislation and by new legislation to address the impact of specific sectors and activities; calls for legislation on water shortages, droughts and adapting to climate change; and urges the Commission to take determined action to bring Member States’ infringements to an end.

 
  
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  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Le risorse idriche in Europa sono distribuite in modo molto disomogeneo nei vari Stati membri, molti dei quali puntualmente nella stagione estiva si ritrovano in condizioni di fortissimo stress idrico. L'acqua è un bene essenziale per la vita e per poter garantire a tutti gli ecosistemi di riceverne di buona qualità e in giusta misura è essenziale crearne una gestione sostenibile. È necessario che le singole realtà locali siano coinvolte nei processi decisionali di gestione delle acque, in modo che le soluzioni possano rispecchiare le esigenze specifiche di ogni singola comunità.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − L'acqua è un elemento particolarmente vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico, che potrebbe portare a una riduzione della quantità e della qualità dell'acqua disponibile, in particolare dell'acqua potabile, oltre a un aumento della frequenza e dell'intensità delle inondazioni e degli episodi di siccità.

Le risorse di acqua dolce europee e mondiali sono a rischio se attuiamo una gestione di tali risorse al di là dei limiti della sostenibilità: l'urbanizzazione, la crescita della popolazione, il consumo eccessivo, l'inquinamento biologico e chimico, le alterazioni idromorfologiche e il cambiamento climatico contribuiscono alla sempre crescente pressione sulla disponibilità e sulla qualità di acqua sicura. Per questo è doveroso riconosce che l'acqua è una risorsa comune dell'umanità e un bene pubblico e che l'accesso all'acqua dovrebbe costituire un diritto fondamentale e universale. Con questo voto si incentiva un uso sostenibile dell'acqua, una necessità per l'ambiente e per la salute. È necessario quindi adattare le norme del mercato interno alle caratteristiche distintive del settore idrico.

 
  
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  Monika Smolková (S&D), písomne Potreba komplexného prístupu k európskym problémom v oblasti vôd je nanajvýš aktuálna. Voda je základom každého ekosystému, jej efektívne využívanie a ochrana musia byť prioritou aj európskej legislatívy. Každoročné záplavy, výkyvy počasia, extrémne suchá, zosuvy pôdy sú len dôsledkom zlého hospodárenia s vodou a jej neefektívneho využívania v odvetviach energetiky a poľnohospodárstva, ktoré sú najväčšími užívateľmi vody. Ochrana pôdy je hlavným prvkom zachovania kvality, ale aj dostatku vody. Z hľadiska biodiverzity je potrebné rýchle zalesňovanie území, na ktorých v posledných rokoch dochádzalo k častým záplavám v jednotlivých členských štátoch. Poznáme príčiny zlého hospodárenia s vodou, ale málo robíme pre jej záchranu. Preto som hlasovala za text uznesenia, aby rozhodné opatrenia EÚ v tejto oblasti prispeli k ochrane vôd a biodiverzity.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Il fallait voter pour ce texte et pour une prise de responsabilité quant à notre modèle de consommation. Il apparaît clairement aujourd’hui qu’un nombre considérable de masses d’eau de l’Union ne seront pas en "bon état" en 2015, en raison de problèmes de longue date ou plus récents. Pour rappel, une directive datée de 2000 prévoit un "cadre" pour la réglementation de la gestion de l’eau et fixe des objectifs de durabilité à atteindre en 2015. Le rapport cherche à analyser l’état actuel de la mise en œuvre de la législation européenne en mettant en avant les réussites, mais aussi les principaux problèmes à surmonter pour l’améliorer. Je suis heureux de constater que nombre de mes collègues ont réagi favorablement à ce texte.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A água é um bem público que é necessário proteger e garantir a sua correta utilização. Mais de 800 milhões de pessoas continuam sem acesso a água potável e os objetivos da ONU em termos de saneamento básico continuam longe de ser alcançados. Por estas razões, este relatório analisa e identifica os desafios e obstáculos quanto à aplicação correta da Diretiva da Água de 2000, nos Estados-Membros, nomeadamente quanto ao objetivo do "bom estado" ecológico, químico e quantitativo das massas de água europeias até 2015. Apoio este relatório que apresenta várias ideias a incluir no "Plano destinado a preservar os recursos hídricos da Europa", a publicar ainda este ano. Gostaria de ressaltar algumas ideias-chave: a importância da participação efetiva das regiões na definição das políticas, não há uma política única; a água deve ser um tema transversal em todas as políticas da UE, com uma abordagem holística de todos os recursos hídricos; deve haver uma política da UE quanto à reutilização e reciclagem da água; o reforço da investigação e da inovação, em particular nas regiões com escassez de recursos hídricos; e por fim, a cooperação internacional, para um desenvolvimento sustentável dos recursos hídricos.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul referitor la punerea in aplicare a legislatiei UE privind apa. Consider ca apa este un bun public esential pentru viată, iar gestionarea corespunzătoare a acesteia joacă un rol major in protejarea capitalului natural si a ecosistelor existente la nivel mondial. Europa captează in prezent aproximativ 13% din cantitatea totală de apă dulce disponibilă, fapt care indică deja un anumit stres hidric. In multe locuri din Europa captarea apei se situează sub nivelurile sustenabile, amenintand fauna, siguranta aprovizionării cu apă a societătii, iar in unele regiuni din sudul Europei indicele de exploatare a apei a depăsit 40 %. Viitorul industriei din Europa depinde de găsirea unor răspunsuri eficiente la actualele provocări legate de apă si de gestionarea responsabila si eficienta a resurselor de apă existente, care influentează in mod direct sănătatea umană, productia de energie, agricultura si securitatea alimentară. Evidentiez legătura dintre producerea de energie, eficienta energetică si securitatea apei. Subliniez faptul că trebuie adoptate strategii la nivel european, pentru a se asigura că cererea din ce in ce mai mare de energie nu constituie un pericol la adresa securitătii si disponibilitatii sustenabile a apei.

 
  
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  Ramon Tremosa i Balcells (ALDE), in writing. − In performing my duties as MEP I have always been consistent on pushing to have strong and clear European legislation on maters that affect European citizens as regards independence, whichever state or nation they live in.

I am among those who agree that what happens in EU waters could have a spillover effect on other territories; whether we refer to them as nations or states. Therefore, it is important to have an EU water legislation in order to avoid these problems and in order to protect one of the most important resources on earth and to have the best policy-making practices in that regard.

 
  
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  Thomas Ulmer (PPE), schriftlich. Ich habe dem Bericht zugestimmt, der Berichterstatter Seeber hat gründlich und sorgfältig gearbeitet. Die Reduzierung des Frischwasserverbrauches ist ein wichtiges europäisches Ziel und soll mit vielen Maßnahmen erreicht werden. Wasserknappheit ist in vielen Mitgliedsstaaten bereits heute ein Problem und muss ernst genommen werden. Genauso wichtig ist der Anschluss der gesamten europäischen Bevölkerung an ein funktionierendes Abwassersystem.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI), in writing. − Excessive consumption of clean tap water and the consequences of global climate change are reasons for the EU to develop a ‘blueprint to safeguard Europe’s water resources’. The recommendation includes concrete projects for water recycling which also involve territorial classifications of the EU, and a request for an integral approach water protection. I agree with the proposals concerning the protection of water for the public good and therefore I voted in favour.

 
  
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  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − L'acqua rappresenta forse il bene pubblico più importante poiché essenziale per la vita. Per questo è fondamentale garantire che tutti gli ecosistemi ricevano acqua di qualità sufficiente per fornire servizi essenziali per la sicurezza alimentare e la salute dei cittadini europei. Purtroppo l'urbanizzazione, la crescita della popolazione, il consumo eccessivo, l'inquinamento biologico e chimico hanno comportato sempre maggiori problemi sulla disponibilità di falde acquifere sicure. Per questo ritengo doveroso incrementare tutte le azioni necessarie per garantire una gestione sostenibile ed efficace delle acque.

 
  
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  Zbigniew Ziobro (EFD), na piśmie. − Woda w ostatnich latach staje się surowcem strategicznym, a dostęp do jej źródeł ma znaczenie geostrategiczne. W przyszłości nie można wykluczyć wojen o wodę w niektórych rejonach świata. Napięcia w tej kwestii juz występują choćby na linii Izrael Palestyna oraz Turcja Syria. Dlatego z zadowoleniem przyjmuje unijną rezolucje dotycząca wody. W Polsce jak wskazują naukowcy wiele regionów będzie miało problemy z wodą, dlatego dobra gospodarka wodna jest tak ważna. Mam nadzieję, że mając na uwadze tą rezolucje Komisja Europejska zgodzi się przyznać większe środki na projekty hydrotechniczne szczególnie te posiadające podwójne zastosowanie.

 
  
  

Relazione: Dieter-Lebrecht Koch, Olga Sehnalová (A7-0205/2012)

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo a presente proposta, considerando que a maior vantagem do sistema eCall será a redução do número de mortes e da gravidade dos ferimentos provocados pelos acidentes rodoviários, em virtude da chegada mais rápida dos serviços de emergência ao local do acidente. Essa chegada mais rápida das equipas de salvamento, da polícia e dos reboques permitirá o desimpedimento mais célere do local do acidente, permitindo assim ao eCall reduzir o período de congestionamento e contribuir para a eficiência do transporte rodoviário na Europa e para uma redução dos custos externos. Para as autoridades, as vantagens do eCall estão sobretudo patentes na redução das consequências médicas de um acidente, no risco de outros acidentes no mesmo local e no impacto de um acidente na fluidez do tráfego. Sendo no entanto de relembrar que para a indústria automóvel, a introdução obrigatória de um sistema público eCall ao nível da UE em todos os veículos novos homologados irá abrir novas oportunidades para a implantação de serviços adicionais de valor acrescentado que usem a plataforma telemática eCall.

 
  
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  Laima Liucija Andrikienė (PPE), in writing. − I voted in favour of the resolution on eCall: a new 112 service for citizens. I support the introduction of a mandatory electronic system of emergency – eCall – in all new car models. The satellite-based electronic notification system shall be programmed to send automatically a signal to the nearest emergency call centre when a serious accident happens. It will transmit data, such as the exact location, vehicle ID and the time of the accident. eCall should be activated via the existing pan-European emergency number 112. This has two advantages: first, in case of accidents, the severely injured would be given priority, and second, abuse can be prevented by the automatic recall of the rescue coordination centre. I also fully support the opinion that the mandatory deployment of a public eCall should be a public emergency call service, free of charge, for the benefit of any driver in Europe, independently of his car brand.

 
  
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  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Siguranța rutieră reprezintă o problemă societală majoră și un aspect esențial al politicii de transport la nivelul Uniunii. Implementarea armonizată a unui sistem pan-european interoperabil de transmitere a apelurilor de urgență de la bordul autovehiculelor este pe agenda Comisiei Europene din 2005, iar acum a devenit o prioritate. În conformitate cu datele statistice oficiale cu privire la eCall, se estimează că integrarea completă a sistemului în automobilele din statele membre ale UE va salva anual aproximativ 2 500 de vieți, reducând, în același timp, gravitatea vătămărilor cu 10-15%.

Sistemul eCall va fi de mare ajutor participanților la trafic care nu cunosc traseele si locația lor exactă în caz de accident și va permite realizarea apelurilor de urgenţă fără dificultăți lingvistice, pe baza datelor digitale incluse în formatul mesajului cu setul minim de date, fapt ce ar trebui să reducă neînțelegerile. Consider că trebuie depuse toate eforturile pentru ca eCall să fie obligatoriu implementat în toate statele membre și ca acesta să devină un serviciu fiabil, de înaltă calitate, accesibil și ușor de utilizat pe teritoriul întregii Uniuni Europe.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – La réglementation en matière de sécurité routière peut et doit toujours être améliorée. Je demande donc de rendre le système d'urgence eCall obligatoire dans les voitures. Toutes les nouvelles voitures devraient être équipées gratuitement d'ici 2015 de ces dispositifs eCall en vue d'alerter automatiquement les services de secours des accidents de la route, via l'appel d'urgence 112. La technologie est prête et pourtant, nos États n'ont pris aucune mesure pour l'imposer aux constructeurs automobiles. En plus de la ceinture et de l'airbag, l'eCall réduira les conséquences des accidents en alertant automatiquement les services d'urgence en cas de choc. Le lieu de l'accident peut donc être immédiatement signalé et les secours peuvent agir plus rapidement. Bien entendu, la localisation des véhicules ne pourra se faire qu'en cas d'accident et non à d'autres occasions.

 
  
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  Liam Aylward (ALDE), i scríbhinn. − Vótáil mé i bhfabhar na tuarascála seo agus a bhfuil ann maidir leis an gcóras don ‘eGhlaoch’ agus na seirbhísí éigeandála a fheabhsú.

Tacaím le moladh an rapóirtéara an eGhlaoch a chur ar fáil i bhfoirm seirbhíse poiblí éigeadála a bheadh ar fáil saor in aisce do na tiománaithe uile san Eoraip, is cuma cén cineál gluaisteáin a bheadh acu.

Is é mórbhuntáiste an chórais eGhlaoch ná an laghdú a thiocfaidh ar bhásanna ar bhóithre agus ar dhéine na ngortuithe a bhuíochas do fhreagairt níos tapúla ó na seirbhísí éigeandála i gcás tionóiscí. Is léir go bhféadfaí tuilleadh daoine a shábháil agus iarmhairtí na tionóisce a laghdú dá mbeifí in ann an t-aga phráinnfhreagartha a laghdú.

Chabhródh an tseirbhís eGhlaoch le láithreacha tionóisce a ghlanadh níos tapúla chomh maith, agus laghdódh sé sin an baol go mbeadh timpiste bhreise ann ar an láthair chéanna.

Ós rud é go bhfuil mórbhuntáistí suntasacha ag baint leis an tseirbhís seo, ní mór do na Ballstáit agus do na húdaráis náisiúnta a ndícheall a dhéanamh chun úsáid agus feidhmiú leathan na seirbhíse a chinntiú.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą. Pagalbos iškvietos paslaugos diegimas visose transporto priemonėse visoje ES yra vienas pagrindinių ES kelių eismo saugos prioritetų. Ši sistema labai svarbi norint didinti pagalbos tarnybų veiklos veiksmingumą, Europos kelių eismo saugą bei padėti mažinti kelių eismo nelaimėse žūstančių ir sužeidžiamų žmonių skaičių. Pritariu, jog valstybes narės turėtų iki 2015 m modernizuoti savo pagalbos tarnybų infrastruktūrą, siekant, kad šios tarnybos galėtų įdiegti atitinkančią įrangą leidžiančią priimti pagalbos iškvietos sistemos skambučius. Pritariu, kad sistema turėtų būti teikiama nemokamai, be to viešoji pagalbos iškvietos paslauga galėtų būti teikiama kartu su privačiosios pagalbos iškvietimo paslauga. Tačiau taip pat svarbu tinkamai apsaugoti su vairuotojų susijusius duomenis ir, kad būtų naudojami tik tie dumenys, kurie yra konkrečiu atveju būtini ir svarbūs.

 
  
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  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport deoarece consider că instalarea unui serviciu eCall va îmbunătăţi siguranţa rutieră şi va aduce beneficii semnificative pentru întreaga societate. Introducerea sa este cu atât mai importantă, cu cât numărul victimelor provocate de accidentele rutiere se află într-o continuă creştere. Apelul de urgenţă din cadrul sistemului va asigura o asistenţă sporită în caz de accident grav, reducând, în acelaşi timp, severitatea daunelor. El ar avea un efect pozitiv şi în ceea ce priveşte gestionarea incidentelor, ajutând la evitarea unor accidente secundare sau la reducerea congestionării traficului. Atrag atenţia asupra faptului că printr-o integrare completă a sistemului în automobile vor fi salvate anual aproximativ 2500 de vieţi.

În acest context, subliniez importanţa dezvoltării unui serviciu fiabil, accesibil şi uşor de utilizat pentru toţi participanţii la trafic. Întrucât efectele sale pozitive au fost deja dovedite de numeroase studii, consider ca sistemul eCall ar trebui sa fie aplicat obligatoriu.

 
  
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  Regina Bastos (PPE), por escrito. A partir de 2015, todos os automóveis vendidos na União Europeia deverão dispor de sistema de chamada de emergência em caso de acidente grave. O sistema transmitirá automaticamente os dados sobre a localização do veículo e a hora do acidente ao serviço de emergência mais próximo. Com a aprovação do presente relatório, estaremos a contribuir para a redução do número de mortes e da gravidade dos ferimentos provocados pelos acidentes rodoviários devido à chegada mais rápida dos serviços de emergência ao local do acidente. Em virtude da chegada mais rápida dos meios de socorro, teremos, igualmente, a redução das consequências médicas dos acidentes, diminuição do risco de outros acidentes no mesmo local, bem como redução do congestionamento do trânsito. Destaque-se que quaisquer aplicações introduzidas no veículo e baseadas na plataforma eCall deverão cumprir integralmente a regulamentação relevante sobre a proteção de dados e privacidade. Pelo exposto, apoiei o presente relatório.

 
  
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  Phil Bennion (ALDE), in writing. − I extend a cautious welcome to the call for the European Commission to compel all new cars from 2015 to be fitted with the 'eCall' system, which automatically alerts emergency services to serious road crashes when airbags are deployed. The United States are currently leading in the deployment of telematics of this kind, with 50% of cars sold now fitted. In the EU most manufacturers do not include them therefore the mandatory introduction of eCall seems necessary for large scale deployment in Europe. However the whole rescue chain has to be 'eCall ready' by 2015 from mobile phone systems to emergency control centres. On top of that, I strongly opposed extending the scope of eCall deployment to motorbikes, tractors and industrial vehicles. Motorbikes do not have airbags and are almost always separated from their riders in an accident. As for tractors and industrial vehicles, the purpose of the vehicle is to bump into things, I do not see how it is possible to install eCall on these type of vehicles without triggering false alarms to emergency response teams. The ALDE group's efforts to remove these categories from the recommendation were not successful at this time but I will try to ensure that if any legislation follows, these vehicles will stay out of the scope. The ALDE group also asked for a rigorous cost-benefit analysis of eCall which we are still awaiting.

 
  
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  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − I servizi privati di chiamata d'emergenza a bordo del veicolo sono stati introdotti in Europa alla fine degli anni '90. Nonostante questi servizi abbiano ampiamente dimostrato la loro utilità, la diffusione in Europa si attesta a meno dello 0,4% del parco veicoli. Inoltre, i servizi privati di chiamata d'emergenza non coprono tutti i Paesi europei: quando i veicoli si spostano in paesi in cui l'erogazione del servizio da parte del fornitore privato non è prevista, tale servizio viene interrotto. Ciò premesso, la Commissione ha deciso di intraprendere un'azione legislativa per l'introduzione obbligatoria di eCall. I vantaggi dell'introduzione di tali dispositivi per i cittadini sono evidenti: riduzione del numero di vittime e mitigazione della gravità delle lesioni riportate in seguito a incidenti stradali grazie ad un più rapido intervento dei servizi d'emergenza sulla scena dell'incidente, la riduzione dei tempi di intervento, che consentirà di liberare più rapidamente la scena dell'incidente mitigandone l'impatto sul traffico e riducendo il rischio di ulteriori incidenti sulla scena. Accolgo con favore l'introduzione di eCall, ma a condizione che eventuali applicazioni aggiuntive a bordo del veicolo basate sulla piattaforma telematica eCall siano conformi alle normative in materia di protezione dei dati e rispetto della privacy.

 
  
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  Adam Bielan (ECR), na piśmie. − Panie Przewodniczący, Usługa numeru 112 stanowi doskonałe narzędzie w sytuacjach alarmowych. Dostępna jest, a przynajmniej powinna być, we wszystkich urządzeniach telefonicznych, w każdym kraju członkowskim. Jednakże osoby poszkodowane w wypadkach drogowych częstokroć nie są w stanie samodzielnie poinformować stosownych służb. Zaprojektowano więc system eCall, który jako wyposażenie pojazdu samoistnie przekaże najistotniejsze informacje dotyczące zdarzenia drogowego. Niestety prowadzone od niemal dekady prace nad wdrażaniem systemu, wciąż nie przynoszą efektów. Z pełnym przekonaniem wspieram więc przyspieszenie zarówno na szczeblu administracyjnym, jak technologicznym, celem jak najszybszego uruchomienia w pełni usługi eCall na terenie Unii. Wierzę, że znacząco wpłynie na skuteczność działania służb ratowniczych obniżając ryzyko utraty życia i zdrowia poszkodowanych. Dodatkowo pozwoli na sprawną reorganizację ruchu w okolicy miejsca wypadku. Usługa ta musi być bezpłatna, mieć charakter publiczny i udostępniona dla wszystkich pojazdów bez względu na markę. System przyniesie również korzyści administracyjne w postaci zmniejszenia kosztów medycznych skutków wypadków, oraz ryzyka kolizji wtórnych utrudniających przepustowość drogi. Popieram rezolucję.