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Eljárás : 2012/2016(BUD)
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A7-0215/2012

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PV 03/07/2012 - 11
CRE 03/07/2012 - 11

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PV 04/07/2012 - 7.12
CRE 04/07/2012 - 7.12
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P7_TA(2012)0289

Az ülések szó szerinti jegyzőkönyve
2012. július 3., Kedd - Strasbourg

11. A 2013. évi költségvetés – A háromoldalú egyeztetésre vonatkozó megbízatás (vita)
A felszólalásokról készült videofelvételek
Jegyzőkönyv
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  Presidente. − L'ordine del giorno reca la relazione di Giovanni La Via, a nome della commissione per i bilanci, sul mandato per il trilogo relativo al progetto di bilancio 2013 (2012/2016(BUD)) (A7-0215/2012).

 
  
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  Giovanni La Via, relatore. − Signora Presidente, onorevoli colleghi, il voto sul mandato per il trilogo avviene oggi in un momento di cruciale importanza per l'Europa, ma soprattutto per l'Europa di domani. Il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno ha deciso di adottare una serie di misure per garantire un'Europa finanziariamente stabile e competitiva. Ciò non può che rallegrarmi, visto che i capi di governo hanno sostanzialmente indicato come via di uscita alla crisi per un'Europa più forte quanto da noi ribadito sin dall'inizio di questa procedura: supporto alla crescita, alla competitività e al lavoro, soprattutto per i giovani, e sostegno alle piccole e medie imprese.

Queste sono le priorità che ci siamo posti come Parlamento, consapevoli della necessità immediata di rilancio della nostra economia, che non può prescindere da una crescita competitiva del sistema Europa, accompagnata da misure in grado di garantire un forte sostegno per far entrare i giovani nel mondo del lavoro. C'è poi la necessità di un livello sufficiente di pagamenti per coprire le spese derivanti dall'implementazione dei programmi e progetti europei, soprattutto nelle rubriche 1A, 1B e 2.

Come sappiamo, questo è uno dei temi centrali del negoziato, forse il più difficile visti i diversi orientamenti sino a oggi manifestati da alcuni Stati membri. Vorrei però richiamare un punto, un passaggio delle conclusioni del Consiglio europeo, che è nostra volontà inserire nella relazione al voto di domani attraverso un emendamento orale in cui il Consiglio afferma che l'Unione europea continuerà a compiere tutto ciò che è necessario per riportare l'Europa sulla via di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Mi pare evidente che una tale manifestazione di volontà politica non possa poi non essere seguita da un fattivo impegno di tutti gli Stati membri a fare tutto il necessario per centrare gli obiettivi prefissati, ripristinando la fiducia dei cittadini e dando nuovo impulso alla crescita. Mi permetto inoltre di ricordare che gli stanziamenti di pagamento proposti dalla Commissione nel suo progetto di bilancio sono basati su stime fatte proprio sugli Stati membri e riviste al ribasso dalla Commissione e che poi gli Stati membri devono ovviamente onorare.

Per quanto concerne il RAL e il meeting interistituzionale sui pagamenti che abbiamo fatto il 30 maggio, vorrei aggiungere che ritengo fondamentale per il corretto svolgimento della procedura di quest'anno e per il raggiungimento di un risultato veramente incentrato sui bisogni dei cittadini europei, un costante esercizio di monitoraggio della spesa in grado di poter rendere conto dei fabbisogni e di individuarne i trend futuri. Per questo ritengo essenziale una forte cooperazione interistituzionale che purtroppo non c'è stata.

Bisogna poi evitare quanto è successo durante la procedura dell'anno scorso e provvedere adeguatamente ai fabbisogni di pagamento del 2012 attraverso un amending budget. Considerando che il 2013 è l'ultimo anno delle prospettive finanziarie e che ci aspettiamo un fisiologico aumento dei livelli dei pagamenti sarà ancora più importante evitare un pericoloso slittamento dei pagamenti del 2012 al 2013.

Al centro del dibattito non ci sono però solo i pagamenti, ma anche la necessità di un sufficiente livello di stanziamenti e impegni, perché crediamo che in un momento di crisi, così come ha detto anche il Consiglio, c'è bisogno di più Europa, e non di meno Europa, e per questo, sul piano degli impegni, abbiamo la necessità di dare forza alle nostre priorità politiche e promuovere i necessari investimenti per la crescita e per la creazione di nuovi posti di lavoro per uscire dalla crisi.

Ultimo aspetto sicuramente importante è relativo al finanziamento di ITER. Già abbiamo preso atto della proposta della Commissione di utilizzare alcune risorse reperite attraverso alcuni tagli all'interno del settimo programma quadro, ma vorrei ribadire sul punto che il Parlamento intende in ogni caso, così come concordato in sede di joint declaration, fare pieno uso di tutti i mezzi disponibili all'interno del financial regulation e dell'accordo interistituzionale.

Concludo ringraziando i colleghi e soprattutto i redattori ombra per il lavoro svolto e rivolgendo, visto che non c'è il Consiglio, solo al Commissario Lewandowski, un invito a una stretta cooperazione interistituzionale durante l'intera procedura, che spero possa concludersi con successo e con un'adeguata dotazione finanziaria nell'interesse dei cittadini europei e nei tempi ordinari previsti dal trattato.

 
  
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  Janusz Lewandowski, Member of the Commission. − Madam President, there are two parallel procedures as usual on the basis of our proposal for the 2013 budget and this is being done in the very specific climate of today’s Europe. These are the fiscal consolidations seen as condicio sine qua non of sustainable development in Europe and on the other hand, even at a time of crisis, the need for investment to create conditions for future growth and jobs. This was clearly stated in the conclusions of the recent European summit.

I think that the answer as presented by the Commission in the 2013 draft budget is the correct one and I think the mandate of Parliament as expressed by the rapporteur, Mr La Via, is going in the same direction. We need restraint – that is clear – in administration; there are performance savings in the other areas, very restrained growth of commitment, 2% only at the end of the financial perspective but, on the other hand, we need a sufficient level of payments to pay out what is legally binding – what is financially and legally binding for 2013 – and this is the end of the financial perspective that cannot come as a surprise to anybody. At the end of the financial perspective the programmes are gaining maturity and the payments are accelerating, so the bigger need for payment.

There is also the specificity of the 2013 budget; the n+2 rule and the n+3 rule means that we should pay at the latest in 2013 for the commitments from 2010 and 2011. Meeting of the payment obligations is not my duty. This is a collective duty of the European Union. I underlined the areas with the biggest growth potential – research, development and cohesion.

Deferring payments is not an option because it either results in a liquidity problem in the Member States or a shortage of investment possibilities and increasing appeals for the future. That was clearly reflected in the discussion over the payment methodology agreed by the Chair of the Committee on Budgetary Control. Perhaps that is a modest forecast for the future on the payment levels at the end of May.

I think we see a lot of understanding of the logic of the multiannual financial perspective for the annual budgets at the end of annual perspective in the mandate as expressed by Mr La Via. What is coming on the other side, in the Council, is a matter of concern. There is a propensity to cut, even though knowledge is widespread as to what the real needs are for 2013, as we are not basing our forecasts and our draft budget on our own assumptions. This comes from the Member States – we are cutting. We are less optimistic than the Member States themselves in shaping the level of payments for 2013.

Nevertheless, I believe that we are able to find interinstitutional cooperation. I have to thank the rapporteur for already making the indicative list of pilot projects and preparatory actions available and making implementation in 2013 easier. Once more, I am confident that even under the specific extreme conditions of our time, we can find a proper way of dealing with the budget for the next year.

 
  
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  Anneli Jäätteenmäki, ulkoasiainvaliokunnan lausunnon valmistelija. − Arvoisa puhemies, EU-maat tekevät säästöjä ja niin täytyy tehdä EU:nkin. Tästä huolimatta komissio esittää lähes seitsemän prosentin lisäystä unionin budjettiin.

Kotimaassani Suomessa tällainen lisäys EU-budjettiin tarkoittaisi 70–100 miljoonan euron leikkausta kansalliseen budjettiin tai lisää velkaa. Sattumalta se on juuri sama summa, jonka kansallinen hallitus päätti leikata sairauskulurahoista.

Tänään puhun kuitenkin ulkoasiainvaliokunnan puolesta. EU:n ulkosuhdehallinto esittää 5,7 prosentin lisäystä, ja tätä perustellaan lähinnä sillä, että turvallisuustilanne Afganistanissa ja Irakissa on huonontunut niin paljon, että turvallisuus maksaa. Samanaikaisesti kuitenkin EU:n ulkosuhdeihmiset sanovat, että tilanne siellä on vakiintunut. Täytyy puhua samalla äänellä koko ajan, tilanne on joko parantunut tai ei.

Viestini on se, että säästää täytyy. Toki EU-virkamiesten turvallisuudesta täytyy pitää huolta, mutta rahat on löydettävä muualta. EU ei voi elää sillä tavalla, että jatkuvasti esitetään lisää varoja sinne ja tänne. On tullut aika säästää, jos opetamme jäsenvaltioitakin säästämään.

 
  
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  Gay Mitchell, rapporteur for the opinion of the Committee on Development. − Madam President, I would like to thank my colleague, Giovanni La Via, for his extensive work on this. In the time that is available to me, can I say that I understand that some Member States may wish to reduce their contributions to development aid in these very difficult times, but the 0.7% is pegged to GNI. As GNI goes down, it is understandable that the percentage should go down, but surely it should not be double jeopardy for the people in the poorest parts of the world.

Let me remind this House that 23 000 children continue to die each and every day. It used to be 36 000 children per day. Look at the progress we have made. We can make more progress. So let us keep it pegged to GNI. There should not be a double jeopardy. Within the next generation 92% of the two billion people born will be born into the developing world. There will be massive migration from south to north if we do not meet our commitments.

So I make a special plea. It is fine if we have to reduce the amounts, but the GNI should not be reduced as well. Congratulations to Britain for striving to move ahead, and to Denmark which is already at one percent. They show that it can be done, even at a time of retrenchment.

 
  
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  Peter Šťastný, rapporteur for the opinion of the Committee on International Trade. − Madam President, as rapporteur for budgetary issues in the Committee on International Trade, I strongly support activity that stimulates economic growth, improves bilateral relations and contribute to global stability and solidarity. For that reason, I call for the maintenance of funding for Aid for Trade, ICI/ICA Plus and MFA. I also call for improved funding to finance activity that directly contributes to higher growth and employment, such as the internationalisation of EU business through improved SME access to high-growth countries, assistance to trading partners in the southern and eastern neighbourhoods, as well as resources for the existing high-level dialogues with USA, Russia, China and emerging countries.

All these activities, if well executed, will prove very beneficial to all EU citizens. I want to congratulate the rapporteur, Mr La Via.

 
  
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  Philippe Boulland, rapporteur pour avis de la commission de l'emploi et des affaires sociales. − Madame la Présidente, je remercie M. La Via pour son travail de synthèse où, pour autant, je pense que l'emploi doit être une des priorités en Europe.

Je pense que l'Europe doit désormais utiliser toute l'énergie nécessaire pour se doter d'une véritable gouvernance sociale et cela passe par des actions favorisant la convergence et la cohésion sociale.

Le budget 2013 doit soutenir les initiatives phares et parmi celles-ci, celle en faveur de l'innovation, mais le budget 2013, bien qu'étant le dernier du cadre pluriannuel en cours, ne doit pas être restreint au paiement des programmes en fin d'exécution. Il doit permettre de créer une dynamique pour aider les jeunes chercheurs d'emploi et pour promouvoir les PME, premières créatrices d'emplois, en Europe.

Nous ne devons pas attendre 2014 pour lutter davantage contre le chômage et celui des jeunes, en particulier. Le FSE, instrument incontournable de la politique sociale, doit être réévalué et réorienté. Nous devons soutenir l'adéquation des compétences aux secteurs qui souffrent de pénurie de salariés et, donc, renforcer les programmes comme Progress, Eures et l'instrument européen de microfinancement. Enfin, les actions novatrices et porteuses de progrès social menées par les entreprises, qu'elles soient très petites, moyennes ou grandes, doivent absolument pouvoir bénéficier d'un soutien financier de l'Union européenne.

 
  
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  Reinhard Bütikofer, Verfasser der Stellungnahme des mitberatenden Ausschusses für Industrie, Forschung und Energie. − Frau Präsidentin! Als Abgeordneter der Grünen im ITRE-Ausschuss bin ich mit vielen meiner Kollegen uneinig bezüglich der vorgesehenen Finanzierung für ITER. Als Berichterstatter des ITRE-Ausschusses kann ich Ihnen sagen, dass wir uns sehr einig sind bezüglich des Grundsatzes, dass der Haushalt die prioritären Ziele der EU-2020-Strategie widerspiegeln soll. Das heißt aus Sicht unseres Ausschusses insbesondere dreierlei: Die Energiepolitik und vor allem der SET-Plan stehen im Zentrum, Forschung und Innovation haben Priorität, ebenso wie die Unterstützung für kleine und mittlere Unternehmen.

 
  
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  Γεώργιος Σταυρακάκης, Εισηγητής της γνωμοδότησης της Επιτροπής Περιφερειακής Ανάπτυξης. − Κυρία Πρόεδρε, για άλλη μία χρονιά η συζήτηση για την κατάρτιση του προϋπολογισμού της Ευρωπαϊκής Ένωσης πραγματοποιείται με την οικονομική και την κοινωνική κρίση να βάζει σε δοκιμασία τους προϋπολογισμούς όλων των χωρών, οι οποίοι καταρτίζονται στη βάση εξορθολογισμού των δημοσίων δαπανών.

Όσον αφορά την πολιτική συνοχής όλοι γνωρίζουμε, κυρία Πρόεδρε, ότι είναι το κύριο και πιο κατάλληλο επενδυτικό μέσο που μπορεί να οδηγήσει την Ευρωπαϊκή Ένωση στην ανάπτυξη και τη δημιουργία θέσεων εργασίας. Στο τέλος του 2011 είχαμε ένα σημαντικό αριθμό καθυστερημένων πληρωμών που έπρεπε να αντιμετωπιστεί μέσω της διάθεσης επαρκών πιστώσεων πληρωμών το 2012. Οι ελλείψεις στις πληρωμές είναι πιθανόν να επιδεινωθούν το 2013, όπου η εφαρμογή των προγραμμάτων της πολιτικής συνοχής παραμένει να επιταχυνθεί.

Για αυτό το λόγο το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο, η Επιτροπή και το Συμβούλιο θα πρέπει να προβούν στην άμεση ανάλυση αξιολόγησης των ποσών και των αναγκών προκειμένου να μην τεθεί σε κίνδυνο η εφαρμογή των προγραμμάτων για το 2013. Εμείς, ως Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο, θα πρέπει να αντιταχθούμε σε κάθε ενδεχόμενη μείωση στο επίπεδο των πιστώσεων πληρωμών σε σύγκριση με τις ανάγκες αυτές.

 
  
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  Esther de Lange, Rapporteur voor advies van de Commissie landbouw en plattelandsontwikkeling. − De landbouwbegroting heeft met een stijging van 1,6% eigenlijk een zeer bescheiden stijging volgend jaar ten opzichte van die 7% overall die de Europese Commissie voorstelt. En die stijging bij landbouw wordt dan ook nog eens grotendeels veroorzaakt door de infasering van de inkomenssteun in nieuwe lidstaten. Maar ik denk dat wij in tijden van economische crisis ook hier kritisch naar uitgaven moeten kijken, aangezien ook veel lidstaten de broekriem moeten aanhalen.

Ook de Commissie landbouw gaat proberen dat te doen. Wat zijn dan qua inhoud onze prioriteiten voor de begrotingsprocedure van 2013? Prijsvolatiliteit, mijnheer de commissaris, is een steeds groter probleem. Dat gaat ook niet weg. Wij stellen dus voor om een proefproject in het leven te roepen dat boeren helpt om om te gaan met deze steeds volatielere markten.

Wij zijn trouwens ontevreden dat de Europese Commissie zo slecht uitvoering geeft aan de proefprojecten die wij in het verleden in het leven geroepen hebben, bijvoorbeeld het prijs- en margeobservatorium dat belangrijk is voor landbouwers die vaak een slechte prijs uit de markt halen. De Commissie heeft toegezegd daar het een en ander te doen. Wij zien er heel weinig van.

Het laatste punt, mevrouw de voorzitter, ik zou de Commissie willen oproepen om voldoende marge te voorzien voor noodgevallen. U weet dat de landbouwmarkten heel snel kunnen reageren en dat er heel snel een noodsituatie kan ontstaan, zoals vorig jaar met EHEC in de groente- en fruitsector. Dus zorgt u ervoor dat wij daar als Parlement, als commissie op tijd op kunnen reageren.

 
  
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  Salvatore Iacolino, relatore per parere della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni . − Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, non v'è dubbio che in un'epoca così complicata di razionalizzazione della spesa, di contenimento e di riqualificazione della spesa stessa, definire un bilancio equilibrato e ragionevole come è riuscito a proporre il relatore La Via è un segnale evidente di come si possa far bene anche in un contesto di grande difficoltà.

Detto questo, come commissione LIBE prendiamo atto delle indicazioni che una volta ricevute dalla commissione per i bilanci sono state poi concretamente recepite in valutazioni di segno positivo, mi riferisco a Frontex, così come alla questione legata al fondo rifugiati. Tuttavia, quando è in gioco la sicurezza dei cittadini riteniamo che nel 2013, peraltro anno ponte di riferimento anche per le prossime prospettive finanziarie, qualcosa in più di concreto possa essere fatto.

Mi riferisco in particolare a quella lista delle priorità politiche nella quale, signora Presidente, non può non essere messo in ragionevole dubbio il contrasto efficace alla criminalità organizzata. In questa direzione probabilmente può essere fatto qualcosa di più, e confidiamo che la stessa indicazione possa essere elaborata di seguito dalla commissione per i bilanci.

 
  
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  Enrique Guerrero Salom, Ponente de opinión de la Comisión de Asuntos Constitucionales. − Señora Presidenta, señor Comisario, como ponente de opinión de la Comisión de Asuntos Constitucionales, expreso la posición de esta Comisión a favor de un presupuesto consistente de la Unión Europea. El presupuesto de la Unión es un catalizador de inversiones y justamente en períodos de crisis es necesaria una voz de la Unión Europea presupuestaria, para crear empleo y para proveer crecimiento en nuestros países.

2013 es un año preelectoral y, por eso, la Comisión de Asuntos Constitucionales cree que debe haber una financiación específica para informar a los ciudadanos sobre qué se pone en juego en unas elecciones europeas, y también a fin de informarles de sus derechos para participar en la vida política de la Unión. Por esa misma razón, debería haber un presupuesto consistente para el programa «Comunicar sobre Europa en asociación».

Finalmente, deseo señalar que la iniciativa legislativa ciudadana entró en vigor el pasado mes de abril. Hay ya algunas iniciativas presentadas ante la Comisión. Probablemente, se necesitarán audiencias en el Parlamento y deberían proveerse presupuestariamente los medios para organizar estas audiencias.

 
  
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  Alain Lamassoure, au nom du groupe PPE. – Madame la Présidente, Monsieur le Commissaire, chers collègues, en ce qui concerne le budget communautaire, c'est désormais la crédibilité du Conseil européen qui est engagée. Vendredi dernier, le Conseil européen a adopté à l'unanimité un pacte pour la croissance. Il a décidé d'affecter, sur deux ans, 55 milliards de Fonds structurels supplémentaires pour financer des investissements d'avenir. Il n'a pas précisé à quoi venait s'ajouter ce supplément.

Cette position est intelligente, pragmatique et raisonnable. Elle respecte les plafonds de dépenses qui avaient été fixés il y a cinq ans. Elle s'appuie sur les efforts considérables faits par la Commission – à laquelle je rends hommage – et par les administrations nationales pour identifier des projets économiquement efficaces. Mais, naturellement, elle n'a de sens que si les crédits annoncés peuvent être effectivement mobilisés, donc engagés et payés dans le budget de l'année en cours et dans le budget 2013.

La question qui se pose est alors la suivante: les représentants permanents vont-ils enterrer, dès la semaine prochaine, à huis clos, la décision solennelle prise par les chefs d'État et de gouvernement il y a quelques jours?

Si l'Union est aujourd'hui malade, si les acteurs économiques n'ont plus confiance, si les marchés financiers sont sceptiques, si les citoyens doutent, c'est parce que, trop souvent, les gouvernements jouent de la diversité des organes qui la représentent pour prendre des décisions contradictoires. Plus personne ne comprend ce qui est vraiment décidé.

Mais quand la maison est en feu, ce petit jeu n'est plus possible. C'est désormais la responsabilité de la présidence chypriote – et je regrette son absence à ce débat – de faire appliquer loyalement les décisions prises et d'éviter ainsi de faire apparaître le Conseil européen comme un sommet d'impuissance ou un sommet d'hypocrisie.

 
  
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  Eider Gardiazábal Rubial, en nombre del Grupo S&D. – Señora Presidenta, señor Comisario, evidentemente todos estamos haciendo referencia a ese Consejo de la pasada semana, en el que se decidió movilizar 120 000 millones de euros. No es un tema menor, sobre todo porque el Consejo hasta ahora había puesto el acento exclusivamente en la austeridad presupuestaria.

Aquí, el pasado marzo, en un debate similar, yo decía que se estaban equivocando de políticas y que había que cambiar de rumbo. Afortunadamente, parece que el Consejo está empezando a girar y no solo estamos hablando de disciplina presupuestaria, que hace falta, sino también del fomento del crecimiento sostenible. Por eso, movilizar 120 000 millones es importante, pero no nos podemos olvidar de que ya tenemos herramientas para movilizar y para invertir en la economía europea, y es el presupuesto de la Unión.

Porque estamos hablando de un presupuesto que pone a disposición de la Unión Europea 151 000 millones de euros, es decir, más de lo que se aprobó la semana pasada. Ahora solo hace falta que los ministros de finanzas sigan el rumbo que marcó el pasado Consejo y que pongan en práctica ese rumbo y lo apliquen al presupuesto de la Unión Europea. A este presupuesto y al de 2013, porque el año pasado les advertimos de que no nos iba a llegar el dinero para financiar esas políticas y esos compromisos a los que habíamos llegado y, desgraciadamente, tuvimos razón: hoy en día hay, por ejemplo, programas del Séptimo Programa Marco de Investigación que están paralizados por falta de financiación.

Por eso, pido al Consejo que acabe ya con esa política de recortes y que ponga de verdad el dinero para financiar el mandato de la Comisión y del Consejo Europeo.

 
  
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  Alexander Alvaro, im Namen der ALDE-Fraktion. – Frau Präsidentin! Willkommen, Herr Kommissar! Der Haushaltsentwurf 2013 beläuft sich auf Mittel allein für Verpflichtungen in Höhe von knapp 150 Milliarden Euro. Diese Verpflichtungen sind direkt mit den Zielen der Strategie Europa 2020 in Verbindung zu setzen, und sie erhöhen sich um 2,7 % auf 64,5 Milliarden Euro insgesamt. Besonders die Mittel in der Rubrik I – nachhaltiges Wachstum – steigen um 3,5 %.

Die zentralen Programme in den Bereichen Wachstum und Investition, kleine und mittelständische Unternehmen, Beschäftigung und Jugend und neue Initiativen – z. B. die geplante Pilotphase für Projektanleihen in den Bereichen Verkehr, Energie und IKT – sollen helfen, Liquiditätsprobleme zu beheben und auf diese Weise Investitionen und Wachstum zu fördern, etwas das Europa in diesen Zeiten dringender denn je braucht.

Wenn wir uns die Zahlungen des Haushaltsentwurfs anschauen, so belaufen sie sich auf Mittel in Höhe von insgesamt 138 Milliarden Euro. Im letzten Jahr des laufenden Finanzrahmens sieht der Haushaltsentwurf im Vergleich zu 2012 steigende Mittel für Zahlungen vor, und zwar signifikant im Bereich des Forschungsrahmenprogramms –ungefähr 28 % Erhöhungen – und für die Struktur- und Kohäsionsfonds – ungefähr 12 % Erhöhungen. Diese entsprechen exakt den veranschlagten Zahlungsanträgen der öffentlichen und privaten Partner, die Projekte in diesen Bereichen durchführen.

Die vorgeschlagene Anhebung des Gesamtniveaus der Mittel für Zahlungen, nämlich 6,8 %, ist das Ergebnis und die notwendige Konsequenz der vertraglichen Verpflichtungen der Union, die Durchführung aller größeren Programme zu ermöglichen und den noch abzuwickelnden Mittelbindungen des laufenden Jahres und früherer Jahre Rechnung zu tragen – also verantwortungsbewusstes und -volles Haushalten.

Wir setzen natürlich auch Schwerpunkte: Das Programm zur Unterstützung der IKT-Politik wird sich 2013 entsprechend der digitalen Agenda für Europa auf die stärkere Verbreitung dieser Technologien und deren bestmögliche Nutzung stützen. Insgesamt ist dieses Programm eine Hilfe für Europa und der Haushaltsentwurf ein Ansatz, den wir hoffentlich gemeinsam mit dem Rat auch verabschieden können. Im Übrigen – das sei mir zum Schluss gestattet – würden wir signifikante Beträge sparen, wenn wir diese Diskussion in Brüssel und nicht in Straßburg führen würden.

 
  
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  Helga Trüpel, im Namen der Verts/ALE-Fraktion. – Frau Präsidentin! Kommissionspräsident Barroso hatte heute morgen in der Aussprache zum Gipfel davon gesprochen, dass der europäische Haushalt das entscheidende Instrument für nachhaltiges Wachstum ist. Ich teile das – Herr Kommissar Lewandowski hat das eben auch noch einmal betont –, und in diesen Zeiten ist es nicht unerheblich, dass man noch einmal betont, dass die Art und Weise, wie wir den Haushalt beraten, Teil der Gemeinschaftsmethode ist. Wir im Parlament müssen mit dem Rat mitentscheiden, und nur wenn wir uns einigen, gibt es dann auch einen gemeinsamen Haushalt.

Dann hat der Rat letzte Woche bei dem Gipfel beschlossen, dass jetzt zusätzlich aus den Strukturfonds schnell 55 Milliarden Euro mobilisiert werden sollen, um endlich für die notwendige Konsolidierungspolitik Wachstumsimpulse zu setzen, und zwar in entscheidenden Bereichen: bei Bildung, Forschung, nachhaltiger Energie, erneuerbaren Energien – alles Ziele, die wir auch aus grüner Sicht teilen können.

Was der Rat aber versäumt hat, ist darzulegen, wo dieses Geld jetzt kurzfristig herkommen soll. Da möchte ich unterstützen, was die Vorredner schon gesagt haben: Der Rat bleibt politisch gesehen völlig schizophren, wenn er einerseits diesen Wachstumspakt fordert, andererseits aber nicht bereit ist, die Zahlungen für den Haushalt sowohl in diesem Jahr als auch für 2013 anzuheben. Es ist richtig, nach den Meldungen der Mitgliedstaaten waren die Schätzungen der Kommission eher vorsichtig. Andererseits basieren sie darauf, dass Verträge eingehalten werden müssen. Deswegen meine und unsere klare Aufforderung an den Rat und auch an die zypriotische Ratspräsidentschaft: Verhandeln Sie beherzt, seien Sie mutig europäisch und sorgen Sie dafür, dass die notwendigen Zahlungen jetzt erfolgen. Denn sonst würden wir die europäischen Bürger täuschen mit dem, was der Rat beschlossen hat.

 
  
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  Richard Ashworth, on behalf of the ECR Group. – Madam President, the European economy faces challenges like never before, and it will principally be our ability to keep pace with the rest of the world that will determine the future for the European peoples.

The budget will be the key to that future, and our most pressing priority ought to be improving competitiveness to support economic growth based on a fully functioning single market and greater value for money spent at European level. That means investing in research and development, investing in border infrastructure and investing in broadband connectivity – all things which will help people in their daily lives and in the future. But it also means that, in a strictly limited budget, we should only be spending where we can see clear value for money and relevance to the challenges of the day.

This is the time when we ought to be looking again at the traditional spending areas. It is a time when we ought to be asking the difficult questions. For example: has past investment in structural funding projects really brought the benefits that were intended? Will the reform proposals for the common agricultural policy really deliver measurable environmental benefits, and at what price to the European taxpayer? Against the backdrop of the current economic challenges, this budget is missing the opportunity to seek out those new approaches. Instead, the solution is more of the same: the same policies, but more money spent.

This House would be mistaken if it was to presume that it could go on increasing spending at a time when the people of Europe are experiencing cutbacks and austerity. We should be leading by example, and that means freezing the size of the budget.

 
  
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  Alda Sousa, em nome do Grupo GUE/NGL. – Na Europa a única resposta dos governos à necessidade dos povos tem sido a austeridade. Precisamos de uma Europa de solidariedade, não desta Europa do castigo. O Parlamento Europeu é a única instituição com legitimidade democrática direta. Não se pode entregar aos governos a exclusividade do orçamento europeu. Já sabemos qual é a sua receita. Por isso, não votaremos contra o mandato. Temos muitas e profundas divergências com a maioria deste Parlamento. Não apoiaremos, por exemplo, as transferências diretas para as multinacionais do medicamento nem as dotações para uma Europa Fortaleza, mas iremos à luta, apresentaremos alterações ao orçamento para que seja uma efetiva resposta à crise.

A Comissão propõe um aumento no nível de pagamentos, mas na realidade trata-se de obrigações já assumidas nos Fundos de Coesão e no Fundo Social Europeu, onde os principais credores são nem mais nem menos do que a Itália, a Espanha, a Grécia e Portugal. Com menos recursos apenas teremos menos emprego e mais pobreza e mais exclusão social. Este não é o tempo das meias palavras nem para meias decisões dos líderes da Europa. É tempo de mudar esta Europa até agora refém dos mercados e da banca. Este, mais do que qualquer outro, é o momento de dar resposta aos problemas concretos das pessoas reais, colocar como prioridade a criação de emprego, a saúde, a educação, a segurança social.

É por isso que nos batemos, aqui e também lá fora.

 
  
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  Marta Andreasen, on behalf of the EFD Group. – Madam President, here we go again. In the worst financial crisis in living memory, this House comes up with more unrealistic and irresponsible demands. It simply beggars belief that a majority here can even dare to ask for a 6.8% increase.

The idea that genuine growth and employment can be delivered by the EU budget is simply ridiculous. Hundreds of billions have been spent to date that have added up to precisely nothing in terms of growth. Many believe, as I do, that the EU and its policies are, to a large extent, responsible for this crisis. The Commission in particular has failed to control the use of EU funding entrusted to it by the taxpayers, while targeting the funds towards supporting its own heavy regulation and the EU project as a whole.

Now this House wants to reward this failure with an increase. If you are listening, Mr Cameron, I have a straight-talking message for you: continue to send money to Brussels and you are effectively transferring power to an unelected, irresponsible and hugely wasteful bureaucracy. For goodness sake, give the British people a break and cut our contribution to the EU budget. I am calling for a reduction, not for a freeze.

 
  
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  Angelika Werthmann (NI). - Frau Präsidentin! Wir sehen uns mittlerweile mit einer jahrelangen Struktur-, Finanz- und Wirtschaftskrise in Europa konfrontiert – einer Krise, die insbesondere einhergeht mit ständig ansteigender Jugendarbeitslosigkeit. Dies ist ein sozialer Sprengstoff, der die Belastbarkeit aller Sozialstrukturen von der Familie bis zu staatlichen Systemen auf das Äußerste strapaziert. Er betrifft eine ganze Generation von Menschen in der EU, und er erfordert schnelles politisches Reagieren.

Vor diesem Hintergrund ist der Haushaltsentwurf 2013 eine richtige und konsequente Reaktion des Parlaments, denn es wurden rigorose Kürzungen vorgenommen – bis hin zum Personal der EU-Institutionen. Sparsamkeit bei den Institutionen und auf allen Ebenen politischen Handelns und der gleichzeitige Fokus auf Wachstum und Wachstumsförderung für die Zukunft sind das Gebot der Stunde, einmal, um das Vertrauen der Bürgerinnen und Bürger in die Handlungsfähigkeit der Politik und der EU zu stärken, und um neue Arbeitsplätze zu schaffen, damit gerade junge Menschen wieder eine Zukunftsperspektive bekommen.

 
  
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  László Surján (PPE). - Biztos úr, tisztelt képviselőtársaim! Gratulálok a jelentéstevőnek. Az előző felszólalásokból is hallható: nehéz dolga van. A 2013-as költségvetésnek hozzá kell járulnia Európa gondjainak a megoldásához. Abban talán teljes az egyetértés, hogy e gondok között a munkanélküliség az egyik legfontosabb, és tőle nem függetlenül a termelés csökkenése. Vannak, akik egyébként a bankok rossz állapotát tarják a dolog rákfenéjének, és a hitelezés csökkenését helyezik előtérbe, de számos eredménytelen bankkonszolidáció és a most kitört különféle bankbotrányok közepette az európaiak nem fogadnák el, ha a kitörési pontot ezen a ponton próbálnánk megtalálni.

Az európai költségvetés 1a. és 1b. fejezete azonban számos olyan programot tartalmaz, amely alkalmas mind a munkahelyteremtésre, mind a termelés növelésére. E programok eredményessége még növelhető is, ha a tagállamok rugalmasak, és nem ragaszkodnak a válság előtt megállapított programjaik végrehajtásához, hanem átcsoportosításokat hajtanak végre. Ahhoz, hogy a 2013-as költségvetés lehetőségeit jobban kihasználják, a tagállamoknak bátran előnyben kellene részesíteniük a termelést támogató és a munkahelyet létesítő programokat. Az Európai Bizottságnak pedig gyorsabban kell reagálnia az ilyen javaslatok támogatásában. Ez lenne az igazi válságkezelés. Ha el nem költött pénzekről álmodozunk, majd ezek felhasználására új terveket kreálunk, akkor vajúdnak a hegyek, és szürke egérke születik vagy még az sem. Az el nem költött pénzek mítosza helyett azzal kell szembenéznie a költségvetési hatóságnak, hogy a kifizetési igények a ciklus utolsó évében nőnek, és azokat a programokat pedig ki kell fizetni.

Abban a reményben, hogy ezt a megoldást megtaláljuk, javaslom ennek a mandátumnak a megadását.

 
  
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  Derek Vaughan (S&D). - Madam President, I would also like to thank Mr La Via for his excellent report. I speak as the rapporteur for the other sections’ budget under Heading 5. First of all, I will say just a few words on Parliament’s own budget.

Colleagues will recall the letter from the Commissioner urging all institutions to keep their increase next year to below 1.9 %. Colleagues will also recall that in our estimates we said we would aim for an increase of 1.9 % for the moment. I say ‘for the moment’ because what we have done as a Parliament is to put in place a working group to look at making savings in Parliament’s budget. Currently the working group is looking at such things as travel costs for Members and for staff on missions, and we are looking at a comparable study with other Member States and the US Congress as well. By September of this year I think we will be able to recommend some savings in Parliament’s budget and by the end of the year we will have a full report available as well.

I also want to say a few words on the budgets of other institutions. The Commission originally proposed an increase in their budget of 3.2 %. I understand that the Council will be proposing an increase of around 1.8 %, which is of course very close to the 1.9 % originally suggested by the Commissioner. I think we need to look at all the institutions individually, however. We know, for example, that the Court of Justice and the External Action Service are already saying that they will need a much bigger increase. But I think that, in general, we should go for an increase of around 1.9 %, if not lower. Then we can say – and the other institutions can say – that as a Parliament we have had a cut in real terms in the administrative budget of our institutions. I think that would be a good thing for this Parliament and for the other institutions.

 
  
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  Hynek Fajmon (ECR). - Paní předsedající, stejně jako každý rok i touto dobou diskutujeme o mandátu pro rozpočtový trialog, který nás má dovést k rozpočtu na následující rok. Já bych chtěl stejně jako v předchozích letech apelovat na rozum a podpořit snahu o hledání kompromisu, naopak se stavím proti tomu, aby náš Parlament zbytečně přiléval olej do ohně a požadoval splnění nesplnitelných požadavků.

Hospodářská situace v Evropské unii je stále velmi složitá a nebude tomu jinak ani v příštím roce. Z tohoto důvodu není možné vnucovat členským státům radikální zvyšování výdajů. Myslím si, že náš Parlament musí v první řadě usilovat o to, aby rozpočet pro příští rok byl přijat včas a řádně, abychom se nedostali do žádného prodlení nebo provizoria. To je myslím naším nejdůležitějším zájmem, jakékoli rozpočtové spory o malicherné věci by ohrožovaly hospodářskou situaci v celé Unii, což nesmíme dopustit.

Rád bych připomněl, že příští rok dosáhne poprvé Evropská unie spravedlnosti v přímých platbách pro zemědělce v nových členských státech, což jako politik z nového členského státu velmi vítám, a myslím si, že je to historický okamžik.

 
  
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  Jacek Włosowicz (EFD). - Pani Przewodnicząca! W marcu w Parlamencie uznaliśmy, że jednym z głównych priorytetów jest wspieranie wzrostu zatrudnienia zgodnie z strategią „Europa 2020”. Jestem podobnego zdania, zwłaszcza jeśli chodzi o wsparcie dla sektora małych i średnich przedsiębiorstw oraz dla młodzieży. Przedstawiony przez Komisję projekt zmierza w tym kierunku i pod tym względem jest to zadowalające.

Musimy pamiętać, że budżet Unii stanowi niezwykle skuteczny i realny instrument inwestycji, który jest, zwłaszcza obecnie, niezwykle potrzebny dla pobudzenia wzrostu gospodarczego, tworzenia nowych miejsc pracy i to we wszystkich krajach członkowskich. Dlatego też będę popierał projekt idący w tym kierunku, zwłaszcza przeciwstawiający się propozycjom zmniejszenia środków w zakresie polityki przyczyniającej się do wzrostu zatrudnienia. Nie podoba mi się, że w obecnej sytuacji zmniejszane mają być środki m.in. na program Progres, który z założenia miał pomagać w zmniejszeniu bezrobocia, zwłaszcza wśród młodych ludzi czy promowaniu równości kobiet i mężczyzn i walki z dyskryminacją.

Planowanie budżetu to nasza przyszłość. Jeśli planujemy go tak, by dać ludziom – i to najbardziej kreatywnym, młodym – narzędzia do rozwoju, samodzielności, pomocy w znalezieniu pracy, nowej drogi życiowej, to pomoże nam wszystkim w przezwyciężeniu kryzysu na zasadzie: „nie dawajmy potrzebującym ryby, lecz wędkę”.

 
  
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  Lucas Hartong (NI). - Afgelopen weekeinde ben ik naar de nieuwe film "Ice Age 4" geweest. In die film spelen twee Australische buidelratten mee die een onvergetelijke opmerking maken. Op de vraag waarom zij toch zo veel in de problemen komen geven zij ten antwoord: Wil je ons geheim weten? Omdat wij zo heel, heel dom zijn.

Een opmerking die in het kader van dit debat over het mandaat begroting 2013 erg relevant is. Wie namelijk het verslag van collega La Via leest over de gewenste verhoging van de begroting met 6,8% en de doelstellingen waaraan men het geld allemaal weer wenst te vergooien, die denkt: wie verzint zoiets? Dat zijn de Commissie en het Europees Parlement.

Wat gaat er allemaal stijgen in 2013? Zo ongeveer alles. Je kunt beter vragen wat er niet stijgt. Wie als burger dus het geheim wil weten hoe Europa toch in zulke ernstige problemen is geraakt, zal als antwoord van de twee buidelratten genaamd Commissie en Europees Parlement krijgen: omdat wij zo heel, heel dom zijn.

 
  
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  Sidonia Elżbieta Jędrzejewska (PPE). - Pani Przewodnicząca! Budżet Unii Europejskiej jest głównym wyrazem solidarności wobec wszystkich dwudziestu siedmiu państw członkowskich Unii Europejskiej oraz pomiędzy nimi. Budżet Unii Europejskiej to instrument, który służy nie tylko wyrównywaniu różnic w poziomie dobrobytu mieszkańców europejskich regionów, ale przede wszystkim pobudzaniu inwestycji, konkurencyjności i tworzeniu miejsc pracy w Unii Europejskiej. Mamy pomysły na stymulowanie wzrostu gospodarczego w Unii Europejskiej. Te narzędzia już istnieją, wystarczy wymienić chociażby fundusze strukturalne, 7. program ramowy, program na rzecz konkurencyjności i innowacji czy program „Uczenie się przez całe życie”. Ich realizacja służy nie tylko samym beneficjentom, ale pomaga całej Unii Europejskiej sprostać wyzwaniom, które niesie ze sobą XXI wiek, zwłaszcza tym związanym z globalną konkurencją oraz utrzymaniem i tworzeniem miejsc pracy.

Dlatego, moim zdaniem, powinniśmy zagwarantować odpowiedni poziom wydatków w przyszłorocznym budżecie, który przede wszystkim pozwoli na spełnienie podjętych już w przeszłości zobowiązań i wspomoże proces wychodzenia z kryzysu gospodarczego. Co do szczegółów chciałabym podkreślić, że nie możemy dopuścić do pogłębienia się narastającej różnicy w zobowiązaniach i płatnościach w budżecie unijnym. Ta różnica byłaby moim zdaniem wyrazem niezdolności Unii Europejskiej do realizacji wcześniej podjętych zobowiązań. Wzrost środków na płatności o 6,8% w porównaniu z rokiem 2012 to według mnie minimum, które zarówno Rada, jak i Parlament Europejski powinny zaakceptować. Nie możemy się skupiać wyłącznie na w ratowaniu sytuacji bieżącej, na pobieżnych nagłych rozwiązaniach. Trzeba myśleć – jesteśmy moim zdaniem do tego zobowiązani – o przyszłym długoterminowym rozwoju Unii Europejskiej.

 
  
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  Edit Herczog (S&D). - Biztos úr! Örülök, hogy újra találkozunk az idén is, hogy a versenyképességi fejezetről beszélgessünk. Kiemelném, hogy miután a 2013-as év ennek a 7 éves keretprogramnak az utolsó éve, nagyon fontos, hogy a lehető leghatékonyabban költsük el a forrásainkat.

Én négy pontot szeretnék kiemelni. Szeretnénk, hogy ha a kkv-k nem csökkentenék a beruházásaikat, sőt, hogyha megerősítésre kerülne ez a terület, például az EIB támogatásaival. Szeretnénk, hogy ha a projektkötvény kísérletei, kezdeményezése megvalósulna és sikeres lenne, és utána a számítástechnika területén is hasonló infrastrukturális projektek rendelkezésére is állhatna. Nagyon szeretnénk hangsúlyozni, biztos úr, hogy az ITER projektet üdvözöljük, de többletköltségeinek finanszírozásait úgy kell megoldani, hogy ez más uniós politikák sikeres megvalósítását nem hátráltathatják, különös tekintettel a 7-es számú kutatási keretprogramra. Ezt tavaly is sikerült megoldani, remélem az idén is megoldást találnak rá. És szeretném hangsúlyozni, hogy a SET-Plan még mindig nem kapta meg azokat a költségvetési kereteket, amelyek nélkülözhetetlenek ahhoz, hogy megvalósulhassanak. Én azt gondolom, ha ezen a négy területen előre tudunk lépni, akkor mosolyogni tudunk egymásra a biztos úrral.

 
  
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  Sampo Terho (EFD). - Arvoisa puhemies, hyvä komissaari, esittelijä ja kollegat, Euroopan taloustilanne on tunnetusti kurja. Jäsenvaltioilta vaaditaan huikeita leikkauksia, mikä tarkoittaa kipeitä uhrauksia myös yhteiskunnan keskeisimpiin toimintoihin, kuten maanpuolustukseen, koulutukseen ja terveydenhuoltoon.

Tällaisena hetkenä me emme voi esiintyä kansalaisten arkitodellisuudesta irrallisena laitoksena. Säästöjen tai vähintään inflaation tasolle tehtävän määrärahojen jäädytyksen on koskettava meitäkin. Jos nyt vaadimme kohtuuttomia korotuksia budjettiimme, jäämme joka tapauksessa ilman rahoja, mutta lisäksi vahingoitamme mainettamme ja annamme itsestämme välinpitämättömän kuvan.

Hyvää mietinnössä on päätös tarkastella unionin ja jäsenvaltioiden toiminnan päällekkäisyyksiä, jottei synny tarpeettomia kustannuksia. EU:n ei ole tarpeen tehdä mitään sellaista, jota jäsenvaltiot pystyvät tekemään yksin.

 
  
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  Monika Hohlmeier (PPE). - Frau Präsidentin, lieber Herr Kommissar, liebe Kolleginnen und Kollegen! Ich möchte heute besonderes Augenmerk auf das Thema der Agenturen legen. Mir ist dabei aufgefallen, dass die Agenturen im Jahr 2013, aber auch in der mehrjährigen Finanzplanung zwischen 2014 und 2020 eigentlich keine konkreten Schwerpunktsetzungen in der Finanzierung haben.

Ich will mehrere Beispiele anführen: Wir haben die neuen Aufsichtsagenturen, die EBA, die EIOPA und die ESMA. Wenn diese Agenturen tatsächlich dem Auftrag gerecht werden sollen, mit dem wir uns erst am Wochenende erneut auseinanderzusetzen hatten, dann werden sie so ausgestattet sein müssen, dass sie diesen Auftrag tatsächlich erfüllen können, da ansonsten alle Planungen, die wir haben, letztendlich nicht realisierbar sein werden.

Ich nenne ein zweites Beispiel: EUROPOL. EUROPOL hat eine sehr sorgfältige Form der Haushaltsmittelverwaltung. EUROPOL hatte im Jahr 2011 besonders hohe Mittelübertragungen, da Programme später begonnen haben. Dass EUROPOL nun mit 10 % Minus bestraft wird und mit diesen Mitteln gleichzeitig noch ein Cybercrime Center realisieren soll, ist schlicht und einfach nicht möglich. Eine vernünftige Finanzierung von Agenturen ist notwendig und gleichzeitig eine Überprüfung der Management-Board-Strukturen, denn ich glaube, dass manchmal die hohe Zahl der Mitglieder der Management Boards im Gegensatz zu der Wirksamkeit der Führung einer Agentur steht.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE). - Senhora Presidente, caro Comissário, caros Colegas, o orçamento da União Europeia que propomos para 2013 tem um reforço de 6,8% em relação ao orçamento de 2012 no que diz respeito às despesas de pagamento, atingindo estas cerca de 138 mil milhões de euros. Espero que este aumento, este incremento, seja suficiente para fazer face aos compromissos assumidos pela União Europeia, onde destaco os investimentos que cada Estado-Membro está a fazer, nomeadamente na política de coesão.

Recordo que, no final de 2011, a Comissão não pôde reembolsar cerca de 11 mil milhões de euros, e eram devidos, 11 mil milhões de euros correspondentes a pedidos de pagamento devido ao insuficiente nível de dotações.

Tal aconteceu por culpa do Conselho que, de forma intransigente, atuou contra si próprio. Apelo a que o Conselho atue com rigor e realismo de forma a não impedir o pagamento das verbas já contratualizadas, já assumidas e que são importantes para garantirem o crescimento económico, o emprego e, em simultâneo, se atingir a coesão económica, social e territorial. Por fim, tal como o relator, que saúdo e dou-lhe os parabéns pelo excelente trabalho que realizou, defendo a promoção do crescimento e do emprego, o apoio às pequenas e médias empresas e à juventude, a aposta no crescimento inteligente, sustentável e inclusivo, como prioridades para este orçamento de 2013.

 
  
 

Interventi su richiesta

 
  
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  Jan Kozłowski (PPE). - Pani Przewodnicząca! Panie Komisarzu! Budżet unijny powinien stanowić instrument inwestycji i solidarności, środek do pobudzania wzrostu i odnowy gospodarczej. Dlatego uważam, że zmniejszenie nakładów, w szczególności na realizację polityk przyczyniających się do wzrostu i zatrudnienia jest niekorzystne dla europejskiej ekonomii. Warto podkreślić, że w celu zwalczania skutków kryzysu wiele państw członkowskich w roku 2012 również zwiększyło swoje budżety. Ponadto za niepokojący uważam wzrost poziomu zobowiązań na spłaty, tzw. RAL. Jest to skutek decyzji o ograniczeniu płatności podejmowanych w ramach corocznej procedury budżetowej. Spodziewana w roku 2013 planowana kumulacja płatności może dodatkowo nasilić trudności budżetowe. Ograniczenie środków na płatności stanowi poważne zagrożenie dla realizacji polityki spójności, która powinna odegrać podstawową rolę w ożywieniu gospodarczym i umożliwić Unii Europejskiej powrót na ścieżkę wzrostu.

 
  
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  Elena Băsescu (PPE). - În stabilirea bugetului trebuie să se ţină cont de priorităţile şi strategiile pe termen lung. Astfel, obiectivele ce vizează creşterea economică, competitivitatea şi ocuparea forţei de muncă din statele membre trebuie consolidate.

Susţin în mod special concentrarea unui nivel adecvat de resurse bugetare în sprijinul tinerilor şi IMM-urilor. Cele mai multe companii active de pe piaţa muncii intră în categoria IMM-urilor, însă ele atrag doar un procent redus din investiţiile totale. De aceea, sunt de părere că un sprijin sporit pentru întreprinderile mici şi mijlocii ar putea contribui cu succes la depăşirea crizei actuale.

Subliniez faptul că responsabilitatea financiară este deosebit de importantă în acest moment de consolidare fiscală, iar bugetul Uniunii trebuie completat de politicile de redresare desfăşurate de statele membre, pentru ca impactul asupra economiei să fie unul pozitiv.

 
  
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  Lambert van Nistelrooij (PPE). - Even meedoen aan deze discussie. Wij zitten aan het einde van de periode van zeven jaar en nu worden wij geconfronteerd met een aantal betalingen die wij moeten doen, ook uit voorgaande jaren, met name voor het cohesiebeleid. Het is wel gek dat in de eerste jaren het geld terugvloeit naar de lidstaten, naar de nettobetalers. En dan weigeren ze om die rekeningen te betalen. Moeten we dat niet gewoon verrekenen met elkaar? Zij hebben het eerst teruggehad en nu liggen de rekeningen er.

Het is op zich een gek systeem om elk jaar datgene af te romen wat er overblijft en op het moment dat er rekeningen komen, net te doen alsof het geld er niet is. Dus wij moeten toch wat creatiever zijn. De burgers snappen hier niets van. Ik eigenlijk ook niet. Kan dat niet anders?

 
  
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  Jaroslav Paška (EFD) - Hospodárska situácia v Európskej únii bude aj v roku 2013 veľmi zložitá. Preto som presvedčený, že by sa Európsky parlament nemal prehnane angažovať v presadzovaní návrhu Európskej komisie na zvýšenie rozpočtu Únie o viac ako 6 %.

Národné štáty musia čoraz viac šetriť a súčasne investovať do rozvoja svojich ekonomík. A preto som presvedčený, že aj Európska komisia a Európsky parlament by mali rešpektovať názor Európskej rady na prerozdelenie zdrojov vyprodukovaných v členských štátoch.

Všetci predsa vieme, že isté rezervy pri efektívnom vynakladaní zdrojov ešte máme. Dlhodobo sa napríklad vraciame k zmysluplnosti financovania viacerých sídiel Európskeho parlamentu, či budovania Múzea európskych tradícií. Nehovorím, že sa treba vzdať prostriedkov na financovanie potrebných aktivít, ale realistickejším prístupom by sme možno dokázali dosiahnuť viac.

 
  
 

(Fine degli interventi su richiesta)

 
  
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  Janusz Lewandowski, Member of the Commission. − Madam President, I should like to thank the Members for their comments. I see that it is very fashionable now to compare national budgets with the European budget and this is partly justified, but only partly, as there is no full analogy for several reasons.

The European budget is always in equilibrium: no deficit, no indebtedness. This is because of its size: our budget is 1% of gross national income (GNI) but it is not comparable to the 4% or 5% of GNI spent already on assisting the financial institutions of the European Union and this is not the reason for the trillions of debt accumulated in the Member States. However it might be part of the solution of how to enhance, in a responsible way, growth and jobs opportunities.

If there is an analogy it lies in our efforts to save whatever can be saved. This will be in administration because, for the first time since the beginning of the European Community, in 2013 the number of EU officials is going to be reduced, no longer growing. This also concerns agency staff – I am saying this for Ms Hohlmeier’s sake. Are there are performance savings? Yes: if we need adjustments, for example in the development cooperation instruments in Latin America and Asia where some programmes are not performing; then we are making savings and this is clearly reflected in the draft budget for 2013.

Taken altogether, our spending is now EUR 66 billion, less than agreed for the financial perspective for the period 2007-2013. This is the net result of performance savings and being restrained in budgeting in the European Union. But what is the budget?

This is about the means to cover legitimate bills, bills coming for approved projects in the Member States. Ninety-four percent of the budget goes outside Brussels; only 6% concerns administration. What is the result when we delay or do not pay? That is the problem of reimbursements to the finance ministries: this means deteriorating liquidity in Member States, or really reducing investment possibilities in the Member States or not supplying the means to overcome the credit crunch for small and medium-sized companies. And the net result, the final result, is the mountain of unpaid commitments. That is about the future bills; no real solution. This is not a real option.

The 2013 budget was built on the deliveries coming from the Member States and I agree with Alain Lamassoure that it is perhaps a little bit schizophrenic to send the bills to Brussels. We evaluate very critically and then we make an effort to respect the deals and we cannot be criticised for respecting the bills coming from 27 countries. This is a little bit of a schizophrenic approach to the budget. I do not think that anybody is surprised that with the 2013 budget, which is the last, we have additional requests for payments. But it is a practical test of what was called the ‘growth agenda of the European Union’, done in a fiscally responsible way.

 
  
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  Giovanni La Via, relatore. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, intanto devo ringraziare i colleghi per l'interessante dibattito, che mi sembra abbia fatto emergere una larga maggioranza degli interventi a favore di un sostegno alla posizione della Commissione, perché è chiaro che le necessità di pagamento devono ovviamente seguire degli impegni presi negli anni precedenti, ed è innegabile che vi sia oggi, nel momento in cui abbiamo un livello dei RAL che ha raggiunto ormai i 207 milioni di euro, ci sia oggi una montagna di conti da pagare, conti che sono ovviamente legittimi perché riguardano impegni legittimamente presi negli anni precedenti e che adesso vanno onorati.

Soprattutto la necessità dei pagamenti si concentra su quelle rubriche che sono maggiormente correlate allo sviluppo, alla crescita economica. Questo è il motivo per il quale la battaglia dei pagamenti dovremo condurla, e il Parlamento con questo mandato per il trilogo chiaramente dà un'indicazione in questo senso. Abbiamo chiesto la collaborazione interistituzionale, l'abbiamo chiesta perché è evidente che senza una base di partenza comune in termini di informazione potremo arrivare e probabilmente arriveremo a conclusioni diverse. Abbiamo già fatto l'esperienza durante la conciliazione lo scorso anno e siamo partiti da valutazioni differenti. Dobbiamo monitorare i pagamenti, e in questa direzione chiediamo, oggi a una sedia vuota che è quella del Consiglio, ma attraverso il nostro mandato per il trilogo chiediamo al Consiglio di prendere parte al nostro dialogo interistituzionale perché si possa, al termine del nostro confronto, nel momento in cui parleremo e chiuderemo il bilancio per il 2013, arrivare a una visione congiunta sulle reali necessità.

Ringrazio infine il Commissario Lewandowski per la leale collaborazione e i gruppi che domani vorranno sostenere questo mandato per il trilogo, che mi auguro possa passare con una larga maggioranza in modo da darci forza negoziale nella discussione che faremo la prossima settimana con le altre istituzioni.

 
  
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  Presidente. − La discussione è chiusa.

La votazione si svolgerà domani mercoledì 4 luglio alle 12.30.

 
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