Index 
 Előző 
 Következő 
 Teljes szöveg 
Eljárás : 2011/0239(COD)
A dokumentum állapota a plenáris ülésen
Válasszon egy dokumentumot :

Előterjesztett szövegek :

A7-0162/2012

Viták :

Szavazatok :

PV 23/10/2012 - 13.21
A szavazatok indokolása

Elfogadott szövegek :

P7_TA(2012)0384

Az ülések szó szerinti jegyzőkönyve
2012. október 23., Kedd - Strasbourg Lektorált változat

14. A szavazáshoz fűzött indokolások
A felszólalásokról készült videofelvételek
PV
  

Dichiarazioni di voto orali

 
  
  

- Relazione: Monica Luisa Macovei (A7-0299/2012)

 
  
MPphoto
 

  Julie Girling (ECR). - Madam President, I would like to take this opportunity to give an explanation of my vote against the discharge for the European Food Safety Authority. I would like to make it clear that my views on the European Food Safety Authority are not reflected in this vote against, in the sense that I find it impossible to vote for discharge on any of the Environment Committee-related agencies due to the fact that the Court of Auditors are unable to sign off on their accounts for any of these environment-related agencies and therefore I would by default be approving the procedure, which I do not wish to do. But I would like to state on record that the work of the European Food and Safety Authority that I have been involved with has been in every case exemplary.

 
  
MPphoto
 
 

  Charles Tannock (ECR). - Madam President, food safety is one of the most serious responsibilities an executive body can dispense to its citizens. Although, in line with my group, I express deep reservations about granting a discharge in the absence of firm assurances from the Court of Auditors, the European Food Safety Agency is an EU body which I personally wholeheartedly endorse in principle.

Food is, by its very nature, transnational, travelling from the field, the ocean or an abattoir to the processing plant and eventually to our dinner plates. It does not respect national boundaries. When something goes horribly wrong, such as the outbreak of an infectious disease or poisoning or contamination of our foodstuffs, we need a well-run supranational organisation to identify the problem and enact the necessary measures to alert our national authorities and thus protect our consumers everywhere throughout the European Union.

 
  
  

- Relazione: Monica Luisa Macovei (A7-0298/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Charles Tannock (ECR). - Madam President, the European Medicines Agency is a prime example of a successful devolved EU body which can bring tangible benefits to European citizens and consumers. Based in my own constituency of London, the EMA replaces the previous complex, bureaucratic requirements for British pharmaceutical companies to apply individually in 26 other countries in order to license their medicinal products. Instead, we have developed a one-stop shop for assessing the safety and granting product licences for innovative medicines, thus saving considerable time and money and benefiting both patients and the pharmaceutical industry, which is a major export earner for the United Kingdom.

Nevertheless the ECR, my Group, maintains serious concerns about some of the contractual arrangements and the transparency of this Agency, which of course merit further scrutiny by the Court of Auditors.

 
  
  

- Relazione: Antigoni Papadopoulou (A7-0271/2012)

 
  
MPphoto
 

  Andrea Zanoni (ALDE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, il 2013 sarà giustamente l'anno dei cittadini europei. È un'iniziativa importante perché è assolutamente prioritario ricordare, ribadire e diffondere, in particolare tra i giovani, i diritti e le conquiste di cui godono e che derivano dall'avere una cittadinanza europea.

Oggi, grazie al processo di integrazione europeo, i cittadini dell'Unione nel territorio di altri Stati membri possono vivere, lavorare, studiare e viaggiare senza restrizioni, accedere all'assistenza sanitaria, godere di diritti e tutele come passeggeri, come consumatori e possono anche votare ed essere eletti, alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunali nello Stato membro in cui risiedono.

Si tratta di conquiste importanti, dense non solo di un forte significato simbolico volto a rafforzare e promuovere il senso di appartenenza europea, ma anche portatrici di indiscussi vantaggi e opportunità pratiche. Eppure, come ha confermato l'indagine condotta da Eurobarometro e come vedo quotidianamente nella mia attività di deputato, spesso c'è una mancanza di consapevolezza di questi diritti, dei valori e dei principi che li ispirano. È importante dunque diffondere e pubblicizzare il più possibile, in particolare nelle scuole ma non solo, quale grande ricchezza sia possedere questa nostra doppia cittadinanza, quella europea che va ad aggiungersi e a rafforzare quella nazionale.

 
  
MPphoto
 

  Iva Zanicchi (PPE). - Signor Presidente, la mancanza di informazioni e di consapevolezza sui propri diritti, cui si aggiungono gli ostacoli linguistici e il mancato riconoscimento dei diplomi e delle qualifiche, sono i problemi più comuni cui i cittadini dell'Unione vanno incontro quando risiedono, studiano o lavorano in un altro paese dell'Unione europea.

Purtroppo, vi è ancora una mancanza di visibilità della nozione di cittadinanza dell'Unione e dei suoi concreti vantaggi. Per questo motivo ho espresso il mio sostegno al 2013 come Anno europeo dei cittadini. L'obiettivo primario è infatti quello di rafforzare la consapevolezza dei diritti connessi alla cittadinanza dell'Unione e ad aiutare i cittadini a esercitare pienamente il loro diritto di circolare e di soggiornare liberamente nei territori degli Stati membri.

 
  
MPphoto
 

  Marina Yannakoudakis (ECR). - Madam President, since 1983, the European years have covered everything from music to cancer. The 30th year will be the European Year of Citizenship and, clearly, we are running out of ideas. We have already had a European Year of Citizens through Education and a European Year of Workers’ Mobility. We simply do not need another European Year to inform people of their rights as EU citizens because, not only is the EU running out of ideas, but it is also running out of money.

The Commission’s proposed budget for the year was EUR 1 million but, in its wisdom, Parliament has called for a five times increase in this budget. This morning I and my group called on the EU to make meaningful cuts to the budget to reflect the austerity measures governments have faced across the continent. Putting an end to the European years would be a good start.

 
  
MPphoto
 

  Raffaele Baldassarre (PPE). - Signor Presidente, a quasi vent'anni dalla determinazione giuridica del concetto di cittadinanza europea, solo il 43% dei cittadini dell'Unione considera familiare l'espressione "cittadino dell'Unione europea". Mancano le informazioni, la consapevolezza dei propri diritti: gli ostacoli linguistici e il mancato riconoscimento di diplomi, lauree e qualifiche costituiscono le questioni con cui giornalmente si confrontano i cittadini europei. Condivido quindi l'iniziativa della Commissione di dedicare l'anno 2013 ai cittadini dell'Unione.

Allo stesso modo sostengo pienamente l'impostazione della relatrice volta a estendere il campo di applicazione della decisione, focalizzandosi sulla sensibilizzazione dei cittadini, sui loro diritti in materia di cittadinanza europea e non solo sulla questione della libera circolazione. Anch'io auspico che l'intestazione di quest'anno 2013 non abbia ancora una volta solo una natura meramente celebrativa ma dia il via alla creazione di un quadro politico per le future misure e azioni necessarie a consolidare la cittadinanza dell'Unione.

 
  
MPphoto
 

  Csaba Sógor (PPE). - Az Európai Bizottság javaslatára 2013 a polgárok európai éve lesz. Meggyőződésem, hogy a jelenlegi krízishelyzet ellenére megerősíti azon szándékot, hogy a polgárok éljenek jogaikkal, érvényesítsék azokat. Statisztikák szerint a polgárok egyharmadának szándékában áll megtenni ezt, de még mindig akadályt jelent számukra a külföldi munkavállalásban a más tagországba költözéskor az adminisztratív nehézségek megléte, illetve a megfelelő nyelvtudás hiánya. A polgárok európai éve tervezet a tagállamok hatáskörében hagyja a megfelelő tájékoztatás felelősségét, de a jó tapasztalatok kicserélésének leghatásosabb módja mindig uniós szintű. Módosításaink célja az volt, hogy tágítsuk a program hatáskörét, illetve nagyobb szerepet biztosítsunk a polgároknak saját jogaik megismertetésében.

Árnyék-jelentéstevőként hangsúlyozni szeretném, hogy a „Több Európát!” jelszó mögött rejlő igényeket a Bizottság sikeresen feltérképezte. Uniós, tagállami, regionális és helyi szinten egyaránt sikerült hangot adni az évhez kapcsolódó elvárásoknak, de megvalósításukhoz – csakúgy, mint a népszerű kommunikációs csatornák, portálok működtetéséhez – a költségvetést növelni kellene. Amint a mai szavazás is igazolta – örvendetes módon – ebben valamennyi frakció egyetértett.

 
  
MPphoto
 

  Marco Scurria (PPE). - Signor Presidente, istituire un Anno dei cittadini è un modo per rimettere al centro dell'Unione europea il suo mezzo miliardo di popolazione; è riuscire a pensare che tutte le altre misure di cui stiamo discutendo in questi giorni – l'Unione bancaria, i provvedimenti economici e finanziari per combattere la crisi – devono avere come primo obiettivo l'interesse per i cittadini: rafforzare i diritti connessi alla cittadinanza, il ruolo delle associazioni nell'Unione, il rafforzamento della mobilità degli studenti, degli insegnanti, degli artisti e degli operatori culturali sono lo scopo dell'anno europeo che abbiamo appena votato.

In una parola, è il rafforzamento dell'identità europea attraverso inserire concrete in cui i cittadini sono attori protagonisti; è un modo per costruire davvero l'Unione dal basso, ed è per questo che ho votato a favore.

 
  
MPphoto
 

  Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, äänestin mietinnön puolesta, sillä se on erittäin ajankohtainen. Ensi vuonna tulee täyteen 20 vuotta siitä, kun EU:n kansalaisuuden käsite otettiin käyttöön. Tästä huolimatta monet EU:n kansalaiset eivät vieläkään tunne oikeuksiaan ja mahdollisuuksiaan Euroopassa.

Talouskriisin myötä kansalaisten asenteet EU:ta kohtaan ovat kylmenneet. EU nähdään yhä useammin vain byrokratiana, jonka antamat säädökset pikemminkin vain hankaloittavat kuin helpottavat kansalaisten jokapäiväistä elämää. Kansalaisten vakuuttaminen EU:n hyödyistä on ensisijaisesti poliitikkojen tehtävä. Kansalaisten osallistumista julkiseen, EU:n eri politiikan aloja koskevaan keskusteluun on edistettävä. Vain tällä tavalla me voimme rakentaa Euroopan, jolla on oikeasti takanaan kansan tuki.

 
  
MPphoto
 

  Emer Costello (S&D). - Madam President, the concept of EU citizenship became a reality 20 years ago with the adoption of the Maastricht Treaty, yet public awareness of EU citizenship is still very low. The 2010 Eurobarometer survey showed that only 43 % of respondents were actually familiar with the term ‘Citizen of the European Union’, and even fewer knew what it meant – although the Irish figure at that stage was 58 %.

The purpose of the European Year of Citizens must be to raise awareness about the rights and responsibilities of EU citizens, the role citizens play in exercising the right to free movement and the importance of civic and democratic participation, including participation in European and local elections. No doubt many of the planned initiatives for next year will be carried out through programmes such as the Lifelong Learning Programme in our schools and institutions, and this will pave the way for a more concerted longer-term effort to raise awareness about EU citizenship. I am concerned about the reduction in the budget from a proposed 5 million to just 1 million, but I also want to welcome the fact that the European Year of the Citizen coincides with the start of the Irish Presidency, and I know that the Irish Government is committed to holding events to promote the European Year throughout its presidency.

 
  
MPphoto
 

  Peter Jahr (PPE). - Frau Präsidentin! Reisen ins europäische Ausland, ohne dabei an Grenzen aufgehalten zu werden, ist nur einer der vielen Vorteile und Rechte, die sich aus der Unionsbürgerschaft ergeben. Für die meisten von uns sind diese zwar bereits zur Selbstverständlichkeit geworden, aber viele Bürgerinnen und Bürger wissen nicht, dass die Grundlage dafür die vor 20 Jahren eingeführte Unionsbürgerschaft ist. Daher ist es richtig und überaus wichtig, dass wir unser Augenmerk darauf legen, unsere Bürger darüber aufzuklären, was die Europäische Union bedeutet und wie sie jedem von uns das Leben tagtäglich erleichtert. Neben dem Europäischen Jahr der Bürgerinnen und Bürger 2013 wünsche ich mir jedoch in Zukunft zahlreiche weitere Maßnahmen, um die Europäische Union jedem Einzelnen näherzubringen. Auch hier gilt: Wir sind zwar auf dem richtigen Weg, aber noch längst nicht am Ziel angekommen.

 
  
MPphoto
 

  Norica Nicolai (ALDE). - Într-o Europă, într-o Uniune Europeană care tinde să devină din ce în ce mai mult o uniune a guvernelor, şi nu a cetăţenilor, această iniţiativă este salutară, cu o singură condiţie: ca ea să nu fie una formală, de tip festivist, ci să încerce să coalizeze energiile cetăţenilor europeni spre acceptarea unei comunităţi mult mai aprofundate între ei.

Sigur, sunt în continuare chestiuni care privesc libera circulaţie, sunt chestiuni care privesc utilizarea limbilor, sunt chestiuni care privesc recunoaşterea diplomelor, sunt chestiuni de tip electoral, trebuie să recunoaştem şi lucrul acesta, cu un an înainte de alegeri organizăm această campanie, dar trebuie un cadru instituţionalizat, în care dialogul cu instituţiile europene să fie unul mai puţin formal, să fie unul eficient, în aşa fel încât să relanseze încrederea cetăţenilor europeni într-o Uniune.

 
  
MPphoto
 

  Hannu Takkula (ALDE). - Arvoisa puhemies, äänestin tämän mietinnön puolesta. Olen sitä mieltä, että on erittäin hyvä, että Euroopan kansalaisuuden käsite nostetaan uudelleen esille. Kuten on tullut tänään ilmi, siitä on 20 vuotta, kun Euroopan kansalaisuus -käsite lanseerattiin. Ei riitä, että tällainen käsite on olemassa, vaan tämän hetken suurin ongelma Euroopan unionissa on se, että kansalaiset eivät koe unionia omakseen. Kansalaiset kokevat, että unioni on enemmän eliitin unioni, kovien ytimien unioni. Siksi on hyvä, että ensi vuonna keskitytään siihen, mitä Euroopan unioni oikein tarkoittaa kansalaisille.

Euroopan parlamentissa on tällä hetkellä käsittelyssä myös Kansalaisten Eurooppa -ohjelma, jossa olen mietinnön esittelijänä. Tuossa ohjelmassa, joka tulee seuraavalle ohjelmakaudelle, on noin kymmenen senttiä vuodessa jokaista Euroopan unionin kansalaista kohtaan se summa, mitä me tulemme satsaamaan. Se kertoo, että melko alhaisilla luvuilla me kansalaisia tällä hetkellä huomioimme unionissa taloudellisilla ja myös muilla mittareilla. Siksi on erittäin tärkeää, että kansalaisuutta ja ihmisten osallistumista unionin päätöksentekoon vahvistetaan.

 
  
MPphoto
 

  Miroslav Mikolášik (PPE). - Voľný pohyb osôb, právo zákona, občianske a ľudské práva, otvorený pracovný trh, uznávanie diplomov – to sú všetko výdobytky občanov v jednotlivých členských štátoch Európskej únie. Bol to Európsky parlament, ktorý už v roku 2010 požiadal Komisiu, aby bol budúci rok vyhlásený za Európsky rok občanov. Európsky rok občanov je, samozrejme, príležitosťou hovoriť o Európe rozumným spôsobom, aby sa zvýšil záujem o európske záležitosti, aby aj v členských štátoch bola väčšia participácia – napríklad na voľbách.

Nie som vôbec za žiadny európsky superštát, ale nazdávam sa, že Európsky rok občanov prispeje k zvýšenému povedomiu a informovanosti o jednotlivých právach aj povinnostiach občanov Únie, čím by sa mal logicky podnietiť aj podiel občanov na demokratickom živote.

 
  
MPphoto
 

  Elena Băsescu (PPE). - Am votat şi eu în favoarea raportului deoarece desemnarea anului 2013 ca Anul european al cetăţenilor este un bun prilej pentru o informare corectă a tuturor europenilor. O mai bună informare ar contribui la consolidarea sentimentului de apartenenţă la Uniune. Calitatea de cetăţean european oferă mai multe drepturi şi beneficii, pe care toţi ar trebui să le cunoaştem. Printre ele se numără libera circulaţie şi mobilitatea forţei de muncă.

Până în prezent, cetăţenii români nu s-au bucurat în totalitate de drepturile lor. Mai multe state membre menţin restricţii de muncă pentru lucrătorii români. Restricţiile sunt nejustificate, iar Comisia Europeană a recomandat de mai multe ori eliminarea lor. Impactul unei astfel de măsuri ar fi pozitiv atât pentru lucrătorii români, cât şi pentru statele membre. Cred că dinamismul pieţei muncii din statele respective ar creşte, stimulând competitivitatea şi creşterea economică.

 
  
MPphoto
 

  Seán Kelly (PPE). - A Uachtaráin, bhí áthas orm tacaíocht a thabhairt do na moltaí seo agus go háirithe fáiltím roimh bhliain na saoránach – an bhliain seo chugainn. Is minic a chloisimid gur cheart dúinn a bheith níos cóngaraí do na saoránaigh agus tugann an bhliain seo chugainn an seans dúinn é sin a dhéanamh agus rud amháin a mholfainn ná gur cheart dúinn seans níos mó a thabhairt do shaoránaigh teacht go dtí an Pharlaimint anseo in Strasbourg nó sa Bhruiséil. Tá sé feicthe agamsa nuair a thagann daoine fiú amháin nuair a bhíonn tuairim dhiúltach acu faoin bParlaimint nó fiú faoi na hinstitiúidí go bhfágann siad le tuairim éagsúil. Bíonn tuairim agus meon dearfach acu tar éis teacht agus feiscint céard tá ar siúl anseo agus ba chóir dúinn an seans sin a thógáil an bhliain seo chugainn agus níos mó daoine a thabhairt go dtí an Pharlaimint. Mar a dúirt mo chomhghleacaí, Emer Costello, is ag Éirinn a bheidh Uachtaránacht na Comhairle an bhliain seo chugainn, ag déanamh gach díchill chun bliain na saoránach a chur chun cinn chomh maith.

 
  
MPphoto
 

  David Campbell Bannerman (ECR). - Madam President, I have to say that I can scarcely believe these proposals. I feel that they are utter nonsense and it should worry democrats that two-thirds of MEPs supported this motion. I did not.

How can we throw money away on such nonsense when the peoples of Europe are hurting? As they are in Greece, in Spain, in Portugal, in France and in my own country. The EU is clearly hopelessly out of touch with the people it purports to represent.

At a time when Angela Merkel today is threatening to veto the entire budget summit if David Cameron vetoes anything but a freeze, this is crazy. David Cameron is trying to do the right thing. Are the peoples of Europe, in between paying higher taxes, in between job cuts and riots, turning to one another to say that what we really need is a Year of European Citizenship? No, absolutely not. Nor am I a citizen of the EU, but a loyal subject of the Queen. The idea is flawed, insulting and an utter waste of money.

 
  
MPphoto
 

  László Tőkés (PPE). - Elnök Asszony! Európa védje meg polgárait! Múlt héten Varga Andrea bukaresti magyar történészt durván bántalmazta az utcán egy ismeretlen személy. Varga Andrea a kommunista múlt jeles kutatója. Jelenleg a kommunista diktatúra idején elkobzott magyar egyházi ingatlanok restitúciójával foglalkozik. 2009-ben az Európai Bizottság romániai kirendeltségének megbízásából a kelet- és közép-európai rendszerváltozásról rendezett rangos kiállítást Bukarestben. A polgárok európai évéről szóló jelentés végszavazásán fontosnak tartom felhívni a figyelmet Varga Andrea esetére, és európai polgári voltában a román hatóságok, illetve az Európai Parlament védelmét kérni számára. Európa védje meg polgárait!

 
  
MPphoto
 
 

  Gerald Häfner (Verts/ALE). - Frau Präsidentin! Was wir hier zum Jahr der Bürger – das übrigens vom Parlament angeregt worden war – beschlossen haben, ist ein Glück und eine Tragödie zugleich. Es zeigt die unglaubliche Diskrepanz zwischen Institutionen und Bürgern in Europa. Es ist ein großer Fortschritt. Alles, was schon im Kommissionsentwurf, aber erst recht im jetzt verabschiedeten Bericht steht, findet meine volle Unterstützung. Ich habe deshalb nicht nur zugestimmt, ich habe als Berichterstatter im Ausschuss für konstitutionelle Fragen auch erheblich dazu beigetragen, dies zu einem besseren Bericht zu machen.

Trotzdem möchte ich hier deutlich sagen: Es ist, als ob man einem Durstigen einen Teelöffel voll Wasser anbietet, obwohl er eigentlich ein ganzes Glas bräuchte. Budget, Rechtsrahmen und Maßnahmen sind absurd wenig im Hinblick auf das, was Europa bräuchte. In der jetzigen Situation, wo größte, einschneidende Fragen in Europa verhandelt werden, ohne dass die Bürger in irgendeiner Weise beteiligt werden, brauchen wir nicht nur ein Jahr der Bürger, sondern wir brauchen mehr Bürgerbeteiligung insgesamt. Nicht ein Europa der Bürger von oben nach unten, sondern mehr und mehr von unten nach oben, damit wir mit Recht die Bürger in den Mittelpunkt dieser Union stellen können.

 
  
  

- Relazione: Kristiina Ojuland (A7-0285/2012)

 
  
MPphoto
 

  Kristiina Ojuland (ALDE). - Madam President, first of all allow me to thank all my colleagues who worked very closely together to prepare this recommendation to the Council. I believe that this is an instrument which demonstrates EU value-based politics. This recommendation is also a clear message to those Russians who want Russia to be a country of the rule of law, and not of corrupt governance.

Those guilty of causing Sergei Magnitsky’s death should be brought to justice, should not be allowed to travel to the European Union and should have their assets frozen here on EU territory. I would also like to call on the Member States and the EIS to take further necessary steps to implement this recommendation.

 
  
MPphoto
 

  Elena Băsescu (PPE). - Am votat această recomandare întrucât consider că Uniunea Europeană nu ar trebui să tolereze încălcarea drepturilor fundamentale ale omului. De aceea, trebuie să luăm măsuri ferme la adresa celor vinovaţi de moartea lui Serghei Magniţki. Cazul său reprezintă un semnal că sistemul de justiţie penală din Rusia funcţionează defectuos. Trebuie să ne asigurăm că vinovaţii de moartea lui Magniţki nu vor putea să călătorească după voie în Uniunea Europeană. De asemenea, consider că ar trebui să li se îngheţe toate conturile bancare pe care le deţin în statele Uniunii.

O soluţie ar fi generalizarea unor astfel de practici la adresa tuturor celor care încalcă drepturile omului, indiferent de ţara din care provin. Cred totodată că ar trebui introdus un mecanism automat de sancţiune pentru astfel de cazuri. În cazul Magniţki, Uniunea ar putea condiţiona ridicarea restricţiilor de demararea unei anchete independente, care să conducă la condamnarea celor vinovaţi.

 
  
MPphoto
 

  Tunne Kelam (PPE). - Madam President, I voted for this very important initiative because the Magnistky case is a well-proved example of cynical human rights violations which culminated in the tragic death of a Russian lawyer who defended the interests of a British company.

This is a recommendation to the Council to ensure that officials who blatantly violate human rights in their respective countries must feel that they cannot escape unpunished. In this way the recommendation could become an important instrument in making a difference in our policies, and we would be indicating that the EU is serious in insisting on compliance with the rule of law and human rights. This is vital for our own credibility in relations with third partners. So I would ask the Council to take this recommendation very seriously and ensure that this is implemented.

 
  
MPphoto
 
 

  Charles Tannock (ECR). - Madam President, first of all I would like to thank Ms Ojuland as well for this initiative which – if the Council does adopt the recommendations of Parliament – would be the first example of its kind, whereby targeted sanctions of this kind are used as a way of preventing impunity in a strategic partner, in this case Russia.

Russia, we have to remember, is supposed to be a member of the Council of Europe and of the OSCE. It is supposed to have a constitution which demands that the rule of law be upheld, yet we have the terrible case of this man, who died in terrible pain, which was covered up as a result of high-level criminal corruption.

We do not welcome on our territories criminally-acquired funds. Stopping these people travelling to the European Union is, I think, a way of exerting leverage over Russia and pointing out the terrible injustices that prevail in that country, the lack of democracy and the deterioration in the standard of human rights.

This proposal is not unique to this Parliament. Other jurisdictions and other parliaments, such as the US Congress and the British House of Commons, have done very similar things. If it is successful I think it will actually send very strong signals to other countries where we can use similar targeted sanctions to put pressure on them to observe the rule of law.

 
  
  

- Relazione: Jacqueline Foster (A7-0254/2012)

 
  
MPphoto
 

  Carlo Fidanza (PPE). - Signor Presidente, ho votato a favore della relazione Foster che chiede un intervento severo della Commissione, anche attraverso sanzioni, al fine di indurre gli Stati membri a ridurre le frontiere nel cielo europeo. Il Cielo unico europeo rappresenta infatti un progetto ambizioso per creare uno spazio aereo unico che permetta di aumentare la capacità e l'efficienza nella gestione del traffico aereo dal punto di vista funzionale ma anche economico e ambientale.

L'attuazione del programma SESAR, pilastro tecnologico del Cielo unico, è un aspetto vitale per la riuscita del Cielo unico europeo, a maggior ragione dal 2015, quando il programma dovrà essere avviato. Purtroppo le lacune del Cielo unico rimangono numerose, in particolar modo nell'implementazione dei FAB, blocchi funzionali di spazio aereo. In questo senso accolgo però con favore il rinnovato slancio dato pochi giorni fa dall'Italia e dagli altri paesi interessati al FAB "Blue Med", che ha una valenza strategica, perché coinvolge i paesi della sponda sud del Mediterraneo.

 
  
MPphoto
 

  Monica Luisa Macovei (PPE). - Madam President, we need to have an organised and unified European air traffic control system for commercial flights. The current high volume traffic and outdated technology has led to increasingly congested skies with more delays for passengers. With an ever-expanding demand for air travel, these problems can only get worse without proper infrastructure and a new approach.

The nation-centric approach we see today is no longer fit to handle air traffic on its own. It is estimated that with a more coordinated approach presented by the Single European Sky, delays and cancellations may be reduced by as much as 50%. The coordination would foster growth and competition by allowing for more efficient use of air space. The Single European Sky would not impede national sovereignty and each nation would retain unilateral control over its air space for military purposes.

 
  
MPphoto
 

  Phil Bennion (ALDE). - Madam President, I welcome this own-initiative report on the ‘Single European Sky’; it gives a strong signal from the Parliament to the Member States and the Commission. The fragmentation of European air space is estimated to cost EUR 4 billion per year; it is costing jobs and is unnecessarily increasing our CO2 emissions. We need a more efficient European air space to relieve congestion around airports and also to meet our environmental challenges.

This is a project where, I am quite proud to say, the United Kingdom is not lagging behind, but all Member States must do their part of the job. A sustainable future for aviation in Europe means that we have to make the right efforts now for our economy, for our environment, to tackle our capacity constraints, to keep our position as a hub in the world but also to remain an environmental world leader. The single sky is one of the alternatives to building new capacity, as are the development of multi-modality and an increased use of regional airports. It is the Member States that now have to deliver on this. We are doing our bit.

 
  
MPphoto
 
 

  Norica Nicolai (ALDE). - Am votat în favoarea acestui raport întrucât consider proiectul „Cerul Unic European” ca unul vizionar şi necesar pentru un viitor foarte apropiat al Europei. Traficul aerian reclamă o nouă abordare. Defragmentarea trebuie evitată, pentru că ea induce o serie de costuri majore. Aplicarea legislaţiei şi cooperarea legislaţiei în domeniu este crucială. Însă, trebuie să subliniem şi efectul în materie de securitate al proiectului, pentru că o serie de chestiuni care ţin de securitatea, inclusiv naţională, a statelor membre vor fi abordate într-o manieră mult mai constructivă.

În al doilea rând, componenta economică este, de asemenea, crucială. Rapoartele indică câteva sute de mii de locuri de muncă create prin acest program şi, dincolo de aceste locuri de muncă, beneficiile economice preconizate sunt majore. Cred că acest proiect are, de asemenea, o contribuţie politică la viitorul unificării europene.

 
  
  

- Relazione: Georges Bach (A7-287/2012)

 
  
MPphoto
 

  Andrea Zanoni (ALDE). - Signor Presidente, la tutela dei diritti dei passeggeri risulta sempre più importante, soprattutto in periodi di crisi come l'attuale, dove i tagli dei costi dei trasporti e il fallimento improvviso di imprese del settore possono portare a gravi disagi per chi viaggia.

Troppo spesso le cronache dei giornali riportano notizie di voli aerei annullati e di centinaia di passeggeri abbandonati a se stessi anche per giorni interi; per non parlare dei ritardi o della cancellazione dei treni, che lasciano allo sbaraglio migliaia di lavoratori, studenti e intere famiglie, spesso senza informazioni utili sulle alternative per tornare a casa o nei posti di lavoro.

Bisogna garantire ai passeggeri maggiore trasparenza in materia di prezzi ed eliminare pratiche sleali, come l'aggiunta di posti non opzionali e restrizioni eccessive ai bagagli a mano. Bisogna lavorare affinché vengano previsti punti di informazione multilingue per cambi di itinerari e prenotazione in caso di annullamento di voli o di treni, al fine di tutelare al massimo i cittadini dell'Unione.

 
  
MPphoto
 

  Carlo Fidanza (PPE). - Signor Presidente, i diritti dei passeggeri devono essere al centro del dibattito quando parliamo di trasporti. Il concetto di accessibilità è il punto cardine di questa relazione. Accessibilità per tutti dal punto di vista fisico, delle destinazioni e delle informazioni. Bisogna poter garantire infatti informazioni corrette agli utenti, usando modalità diverse e tenendo in considerazione necessità di vario genere. Inoltre, i passeggeri devono poter aver accesso a servizi di assistenza attraverso helpdesk con personale formato e competente.

Infine torniamo a chiedere la revisione della direttiva sui viaggi "tutto compreso", la "Travel package directive", che permette di avere un quadro giuridico più chiaro e sicuro per i consumatori e le aziende in situazioni ordinarie e straordinarie, evitando abusi e pratiche sleali e assicurando più trasparenza.

La relazione del collega Bach riprende tutti questi aspetti e per queste ragioni ho deciso di votare a favore.

 
  
MPphoto
 

  Γεώργιος Κουμουτσάκος (PPE). - Κυρία Πρόεδρε, με τη σημερινή μας ψήφο υποστηρίζουμε για μία ακόμη φορά τα δικαιώματα των επιβατών σε όλα τα μέσα μεταφοράς. Όμως κάνουμε ένα επιπλέον ποιοτικό βήμα.

Μέχρι σήμερα υπάρχουν έξι διαφορετικές οδηγίες που ρυθμίζουν το ίδιο ζήτημα για τα επί μέρους μέσα μεταφοράς. Με τη σημερινή έκθεση ενοποιούμε ένα κατακερματισμένο νομοθετικό τοπίο, κάνουμε ένα βήμα προς τη σωστή κατεύθυνση, ώστε οι επιβάτες να γνωρίζουν με πληρέστερο τρόπο τα δικαιώματά τους ανεξαρτήτως μέσου μεταφοράς. Λαμβάνουμε βεβαίως υπόψη μας τις ιδιαιτερότητες του κάθε τρόπου μεταφοράς, αλλά είναι πολύ βασικό να υπάρχει μια θεμελιώδης βάση που να ισχύει για όλα τα μέσα. Επιτυγχάνουμε μεγαλύτερη διαφάνεια και μεγαλύτερη ενημέρωση των δικαιωμάτων των πολιτών.

 
  
MPphoto
 

  Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, äänestin tämän mietinnön puolesta. Vaikka komission tiedonannosta on kulunut jo yli kymmenen vuotta, eivät kaikki matkustajat edelleenkään tiedä oikeuksistaan. Mielestäni tämä johtuu matkailualan yritysten ja liikkeenharjoittajien välinpitämättömyydestä EU-tasoista lainsäädäntöä kohtaan. Syynä on myös puutteellinen tiedotus. Useat matkustajat luopuvat oikeuksistaan uskoen, että oikeuksien puolustaminen olisi muka kallista ja hankalaa.

Mietinnössä otetaan useassa kohdassa kantaa hinnoittelun problematiikkaan. Moni ihmettelee, miksi matkan loppuhinta eroaa mainoksessa ilmoitetusta hinnasta. Toivonkin, että mietinnön kautta saisimme suitsittua matkojen hinnoitteluun liittyviä ongelmia, ja että voimme löytää yhteiset, toimivat ja kaikkien osapuolten kannalta reilut pelisäännöt.

 
  
MPphoto
 

  Tunne Kelam (PPE). - Madam President, one cannot but support this report, but the process of achieving a unified approach to passengers’ rights has yet to be completed. It is important to ensure there is no discrimination against passengers on the basis of their nationality or place of residence, but it is similarly important to avoid discriminating against travel agencies on the basis of their location.

The final goal should be a single EU directive that would include all forms of transportation and should be implemented in the medium term. I especially support the establishment, in departure and arrival halls, of focal points of information and assistance to passengers and the introduction of a unified form of complaints with facilities to forward these complaints electronically, and immediately, to the relevant authorities.

 
  
MPphoto
 

  Emer Costello (S&D). - Madam President, I very much welcome the Bach report on improving passenger rights in the EU and ask the Commission to address the various recommendations as soon as possible.

A survey carried out by the European Consumer Centre in Dublin last year indicated that less than ten percent of Irish air passengers have a complete grasp of their rights under EU law. But of specific concern to Irish passengers is the proposed Ryanair takeover of Aer Lingus which, if it is allowed to proceed, would have negative implications for the rights of those passengers travelling to and from Ireland. A Ryanair takeover would reduce actual and potential competition on a large number of air routes from Dublin, thereby depriving Irish passengers of any real choice and pushing up fares. Moreover, Ryanair has a history of aggressively disputing the rights of air passengers. I would point out that Ryanair actually charges passengers a levy of EUR 2 for complying with its obligations set down in the Air Passenger Rights regulation. For these and other reasons, I would urge the Commission to reject the Ryanair bid for Aer Lingus in the interests of passenger rights.

 
  
MPphoto
 

  Monica Luisa Macovei (PPE). - Madam President, this report is the practical application of our wish to respect the rights of citizens, including disabled citizens, who choose to travel. The report recognises the need for a clearer definition of passenger rights and of key terms such as ‘extraordinary circumstances’.

The publication of these rights would ensure that passengers are fully aware of what they are to expect from their carriers. Defining these rights would make it easier for both passengers and carriers. Passengers should know their rights and carriers must be more accountable to their passengers.

This report calls for better infrastructure to make various modes of transport accessible for the disabled. Transportation services must comply with the design-for-all principle. They must make transportation available physically, and provide facilities for booking and information for help on a variety of matters. All transport modes should be ICT-accessible throughout all of the European Union. Introducing minimum accessibility standards would accomplish this goal.

 
  
MPphoto
 
 

  Phil Bennion (ALDE). - Madam President, I certainly welcome this own-initiative report, which points out in particular the need for more information to passengers and the need for more price transparency – which other Members have mentioned – better protection of passengers in the case of airline bankruptcy and more accessibility and assistance to persons with reduced mobility.

I made quite a few amendments myself to this report, particularly on issues such as through ticketing. I believe in addition that we also need clear information to be given to passengers on other issues such as the liability of carriers in the event of damaged or lost baggage, differential baggage allowances, compensation for delays and, particularly, adequate rerouting in the case of travel disruption and missed connections, which should include intermodal rerouting. I am also very keen in fact on the idea of a European multimodal travel planner which would give customers and travellers door-to-door information, including the cost and duration of multimodal journeys, including the air journey. That is something we should pursue.

 
  
  

- Relazione: Maria Luisa Macovei (A7-0300/2012)

 
  
MPphoto
 

  Marina Yannakoudakis (ECR). - Madam President, I have previously called on this House to make a bonfire of EU quangos. EU agencies are inefficient, unnecessary and unaccountable. I hope that the scandals of the European Environment, Medicine and Food Safety agencies will make Members think twice about what these quangos do.

The European Environment Agency’s relationship with an NGO, which it sent on trips to the Caribbean and the Mediterranean, are totally unacceptable. The agency’s lack of regard for public procurement procedures is also offensive, especially as so many public bodies in my London constituency are struggling to abide by complicated EU public procurement rules.

Finally, we get to the area where I feel all EU bodies are wasting money: information and communication. The agency’s ‘living façade’ was a EUR 300 000 over-indulgence. I congratulate the rapporteur on recommending a vote against granting discharge.

 
  
MPphoto
 

  Monica Luisa Macovei (PPE). - Madam President, regarding the discharge for the European Environmental Agency, I asked colleagues to refuse discharge. We even had more information than we had in May, when we decided to postpone discharge. We had information and written evidence of contracts of over one million euros, which probably breached the procedural rules for procurement, because they were designed specifically for certain companies.

Nevertheless, the discharge was granted following a close vote. I lost, but I think that, at the end of the day, after we voted three times in the COCOBU and once in plenary against the discharge of this Agency, the signal has been sent. Finally I would like to say that it was bad management to let the executive director decide whether a discharge is given and not the agency on environmental issues, and I ask for the resignation of this executive director.

 
  
MPphoto
 
 

  Norica Nicolai (ALDE). - Întreg Grupul ALDE a votat pentru descărcarea de gestiune a acestei agenţii. A trebuit să punem în balanţă, în votul nostru, afirmaţii care indică elemente de corupţie - fără să fi văzut însă un raport al OLAF-ului sau al unei autorităţi relevante în acest sens - cu raportul Curţii de Conturi care, desigur, formulează critici, dar nu aduce acuzaţii, cu declaraţiile celor doi comisari care apreciază managementul acestei agenţii, şi mă refer la comisarul Potočnik şi la comisarul Šemeta; cu declaraţiile unui întreg consiliu ştiinţific compus în mare majoritate din universităţi de prestigiu, în special Universitatea Cambridge. Toate acestea relevă faptul că cei implicaţi în managementul Agenţiei apreciază performanţa acestei agenţii şi a conducerii sale.

Cu toate acestea, noi nu credem că nu trebuie să acordăm descărcarea de gestiune unei agenţii europene doar bazându-ne pe o serie de supoziţii. Credem că este firesc ca aceste supoziţii să aibă un suport probatoriu. Ce ar fi dacă mâine am refuza să dăm descărcare Comisiei pentru că presupunem noi că în ziar domnul Barroso are nu ştiu ce afaceri importante într-un stat membru – de altfel, doar afirmaţii care ar prejudicia?

 
  
  

- Relazione: Vital Moreira (A7-0289/2012)

 
  
MPphoto
 

  Marina Yannakoudakis (ECR). - Madam President, why is it that a trade agreement that will facilitate the import of high-quality and affordable medicines into Europe is such a political hot potato? Because the trade agreement is with Israel.

To provide European patients with life-saving drugs at lower prices has taken over two years of negotiations, even though this is an already established joint commitment with Israel. We need to use more generic drugs to lower our healthcare bills. Israel, despite its small size, is at the forefront of major medical innovations. By using Israel’s generic drugs, the cost to healthcare systems for blood pressure medication, for example, could be reduced by 92%.

I voted for this report because I believe in free trade. Members of the European Parliament should be supporting free trade, especially in an industry which is vital to the recovery of the EU.

 
  
MPphoto
 

  Norica Nicolai (ALDE). - Am votat în favoarea acestui raport pe care îl consider foarte important din punctul de vedere al abordării. Nu cred că atunci când este vorba de interesele cetăţenilor europeni şi acestea ţin de un domeniu în care Europa nu este eficientă, este dimpotrivă deficitară, pentru că nu ajunge să asigure standardele de sănătate tuturor cetăţenilor săi, accesul la medicamente generice la preţuri rezonabile poate da o şansă cetăţenilor europeni.

Cred că în mod greşit se încearcă politizarea acestui subiect, pentru că nu există nimic politic, decât politica celor pe care îi reprezinţi, şi de aceea salut adoptarea acestui raport de către Parlament, care, în opinia mea, dă dovadă de o înaltă responsabilitate faţă de sănătatea cetăţeanului european şi faţă de accesul acestuia la medicamente care îi pot sprijini beneficiile.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE). - Ca şi raportor alternativ pentru raportul privind participarea Israelului în programele comunitare, am votat în favoarea acestui protocol, deoarece reprezintă un pas suplimentar înspre consolidarea cooperării economice dintre Uniune şi Israel.

Israelul este unul dintre cei mai importanţi parteneri ai Uniunii Europene. De asemenea, România are o relaţie politică şi economică foarte strânsă cu Israelul în domenii precum cel industrial, agricol, în sănătate şi turism.

Efectele protocolului se vor resimţi atât asupra producătorilor europeni, cât şi asupra celor din Israel. Producătorilor le va fi facilitată intrarea pe piaţă, având în acelaşi timp costuri mai reduse cu certificările. Consumatorii europeni şi israelieni vor beneficia de un număr mai mare de opţiuni în momentul cumpărării unui produs. Este încă o dovadă a faptului că există un grad ridicat de armonizare între Uniune şi Israel.

 
  
  

- Relazione: Charles Goerens (A7-0293/2012)

 
  
MPphoto
 

  Nirj Deva (ECR). - Madam President, this is a very important report, but I regret to say that I abstained in the final vote on it, for two very good reasons.

The first is that 72% of the world’s poor live in the middle-income countries and the Commission is proposing to reduce, and then eliminate altogether, the support that we give to middle-income countries for poverty alleviation. If we do that, our entire poverty elimination programme is just going to be a farce, and will be of no use to the European Union at all.

Secondly, we sadly endorsed in the report the financial transaction tax. I think this is a hugely damaging move. It will drive people in the financial services sector away from Europe – particularly from the great City of London, where financial services are the prime revenue earner – to other places, like Dubai, Hong Kong and New York, where there is no financial transaction tax. Should a tax like this be introduced, it should be global. There is no effort at all to introduce it at a global level, so I think it is a very bad move.

 
  
MPphoto
 

  Anna Záborská (PPE). - Ako tieňová spravodajkyňa pre túto správu v Európskej ľudovej strane viem, aké bolo ťažké vniesť do predloženého uznesenia vnímanie rozvojovej pomoci ako celku. Aj socialistami bol v rozvojovom výbore schválený môj pozmeňujúci a doplňujúci návrh o medzigeneračnej solidarite. Dnes v pléne však socialistická skupina požiadala o oddelené hlasovanie o odseku 15. Ich cieľom bolo odstrániť z rozvojovej pomoci rozmer rodinnej politiky. Rodina je pritom základným kameňom každej politiky, ktorá sa orientuje na budúcnosť. To platí rovnako v Afrike, ako aj v Európe. Bez rodinnej politiky a medzigeneračnej solidarity neexistuje boj proti chudobe ani udržateľný rozvoj. Preto som rada, že nakoniec v schválenom texte odsek 15 zostal zachovaný.

 
  
MPphoto
 

  Norica Nicolai (ALDE). - Am votat în favoarea raportului domnului Goerens, pe care îl consider realist şi, în acelaşi timp, un raport care pune probleme, pentru că prin Agenda schimbării Comisia încearcă să redimensioneze volumul ajutoarelor, şi mai ales calitatea lor.

Cu siguranţă, în perspectivă, o serie de ţări care în momentul de faţă sunt emergente, vor trebui scoase de pe agenda sprijinului, pentru că este în momentul de faţă Europa într-o situaţie, am putea spune chiar delicată; sunt foarte mulţi cetăţeni, de pildă portughezi, care îşi caută locuri de muncă în Brazilia, şi Brazilia este în continuare pe lista ţărilor care sunt sprijinite. Este important, de asemenea, ca această calitate a schimbării să fie mai bine direcţionată, spre, sigur, sisteme de protecţie socială, spre guvernanţă, dar şi spre o creştere economică durabilă, pentru că de curând, într-o analiză a situaţiei ajutoarelor acordate Africii, începuse să se vorbească din ce în ce mai mult despre un ajutor fatal pe care Europa îl dă Africii. De aceea, cred că şi calitatea şi dimensiunile şi criteriile acestui sprijin trebuie regândite.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE). - Am votat în favoarea raportului deoarece eradicarea sărăciei la nivel global este un obiectiv esenţial pentru Uniune. Uniunea Europeană este principalul donator de asistenţă pentru statele sărace, însă este nevoie ca şi celelalte state dezvoltate să se concentreze mai mult pe eliminarea sărăciei. Şi statele emergente ar trebui să aloce sume mai mari în acest scop.

Pentru atingerea Obiectivelor de dezvoltare ale mileniului în 2015 sunt necesare acţiuni unitare. De asemenea, cred că Uniunea ar trebui să aibă în vedere categoriile cele mai predispuse la sărăcie, şi mă refer aici la copii, femei, bătrâni şi persoane cu dizabilităţi. Nu în ultimul rând, ajutoarele pentru dezvoltare trebuie direcţionate către acele sectoare cu cel mai mare impact în reducerea sărăciei. Este vorba despre educaţie, sănătate, agricultură şi infrastructură. Astfel, se poate asigura dezvoltarea sustenabilă a statelor aflate în dificultate.

 
  
  

- Relazione: Paul Rübig (A7-0293/2012)

 
  
MPphoto
 

  Raffaele Baldassarre (PPE). - Signor Presidente, è indiscutibile il fatto che, se vuole uscire dalla crisi, l'Unione europea debba rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese europee, le quali sono responsabili per la creazione dell'85% dei posti di lavoro.

Premessa questa circostanza da cui deriva la necessità di maggiore armonizzazione delle politiche industriali nazionali, ritengo sia altrettanto fondamentale raggiungere un altro obiettivo: l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Solo il 25% delle piccole e medie imprese opera a livello transfrontaliero all'interno dell'Unione europea. Condivido quindi le azioni previste dalla Commissione per favorire il processo di internazionalizzazione e la necessità espressa dal relatore di fornire informazioni specifiche sui mercati prioritari, nonché dettagli sui vari servizi di supporto disponibili.

Concludo, sottolineando il bisogno di un maggior coordinamento delle varie iniziative a livello dell'Unione europea. In un periodo di razionalizzazione della spesa pubblica, non possiamo permetterci di duplicare sforzi o politiche, con il rischio di generare inutili oneri amministrativi e burocratici.

 
  
MPphoto
 

  Vicky Ford (ECR). - Madam President, small- and medium-sized businesses are the backbone of our economies and drivers of growth, and much of this report is helpful.

However, when it comes down to comments on regulation, the report is simply too vague. To help these businesses we need to do less, not more. Tiny businesses, micro-entities, should be exempt from vast swathes of European legislation, a policy that is now supported by the European Commission, but this Parliament’s report sets hurdles for tiny companies to go through before they can get that exemption. It is the wrong way round.

We should have to prove to those companies why they need to be included in regulation and not leave it up to them to prove to us why they can be exempted. The Commission and national parliaments need to be better at assessing the impacts of legislation. If Parliament really wants to prove its commitment to helping companies then we must consider the impacts of our own amendments before we pass them.

 
  
MPphoto
 

  Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, äänestin tämän mietinnön puolesta. Nykyisen talouskriisin aikana pk-yritysten tukeminen on tärkeää, sillä niiden rooli työllisyyden ja hyvinvoinnin ylläpitämisessä sekä kasvun edistämisessä on merkittävä. Uusista työpaikoista ehdottomasti suurin osa syntyy juuri pk-yrityksissä ja etenkin uusien toimialojen yrityksissä. Pk-yritykset ovat EU-talouden selkäranka.

Mietintö tukee osaltaan Eurooppa 2020 -strategian toteuttamista, jonka avulla EU pyrkii lisäämään kilpailukykyään kiristyvässä globaalissa kilpailussa. Mietinnössä esitetäänkin, miten saisimme luotua eurooppalaisista yrityksistä aidosti kansainvälisempiä.

Mietinnön yksittäisistä teemoista haluaisin nostaa esille vielä nuorille yrittäjille suunnatun Erasmus-ohjelman. Nuorten yrittäjyyttä tukemalla voimme myös puuttua nuorisotyöttömyyteen ja estää nuorten syrjäytymistä.

 
  
MPphoto
 

  Monica Luisa Macovei (PPE). - Madam President, in order to dig our way out of the financial crisis, everyone must fully understand the context behind job creation. In fact between 2002 and 2010, 85% of all new jobs within the European Union were created by small and medium-sized businesses.

The Commission must accomplish the aim to increase and help small and medium-sized businesses by ensuring that they have access to structural funds. These funds provide small and medium-sized enterprises with a source of money for the development and expansion of their businesses. The Commission must also promote more harmonisation between the Member States in order to enhance competition, which will further grow the economy.

As part of this step towards more harmonisation, the Commission must also conduct a fitness check to review any existing erroneous or overbearing regulations. We need simple, clear and transparent regulations that are also predictable. These steps entail a long, time-consuming process, which is what we have now. That is why I say we need clear and predictable rules to a short deadline. We must work together to improve the job outlook and the European economy.

 
  
MPphoto
 

  Adam Bielan (ECR). - Pani Przewodnicząca! 99% unijnych firm stanowi grupa małych i średnich przedsiębiorstw angażujących przy tym 70% ogółu zatrudnionych. Już choćby z powyższego wynika ich kolosalne znaczenie europejskiej gospodarki. Niezbędne są zatem działania ułatwiające konkurencyjność w tym obszarze, a także niwelujące obciążenia administracyjne przedsiębiorstw. Tymczasem europejskie przepisy nakładają nadmierne obciążenia administracyjne i biurokratyczne, którym finansowo nadwerężone firmy często nie są w stanie sprostać.

Opowiadam się za silnym wsparciem mikroprzedsiębiorstw. Należy podejmować działania prowadzące do aktywizacji zawodowej obywateli, ze szczególnym uwzględnieniem ludzi młodych. Przy wykorzystaniu doraźnych przywilejów oraz ulg organy decyzyjne winny zachęcać do uruchamiania i prowadzenia działalności gospodarczej. Obecnie wiele osób odczuwa uzasadniony lęk przed podobnymi przedsięwzięciami, poniekąd z uwagi na skomplikowane nierzadko regulacje podatkowe. Zważając na niewielki odsetek małych przedsiębiorstw uczestniczących w handlu pozaunijnym, konieczne wydaje się podejmowanie inicjatyw dla pobudzenia tego obszaru.

 
  
MPphoto
 

  Phil Bennion (ALDE). - Madam President, I voted in favour of the report, along with my ALDE colleagues, largely because it highlights the crucial role which SMEs play in our economy and their vital role in helping Europe out of the economic crisis. I am pleased that we recognise that a third of red tape and bureaucracy for SMEs derives from poor implementation by national governments.

Member State governments really have to get a grip here and make sure they do everything within their power to make life simple and straightforward for hard-working entrepreneurs who employ the vast majority of the workforce and generate the vast majority of GDP.

Legislation coming from Brussels and Strasbourg also has an effect, and we need to be more sensitive to business realities. It needs to complement existing best practice. It needs to safeguard workers, consumers and employers, while also being smarter, more streamlined and less onerous.

Finally, the problem of access to finance cannot be underestimated. Banks are still failing to lend to the people and businesses that they ought to lend to, having spent years lending to people they ought not to have lent to. SMEs are finding innovative ways of sorting finance, but the banks and governments need to do more to support businesses that are viable. This is vital to ensure not only their short-term survival but also their long-term growth and ability to create new jobs.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE). - Am votat în favoarea acestui raport deoarece consider că prezenţa IMM-urilor europene pe piaţa internaţională ar trebui mai bine susţinută şi încurajată. Ele reprezintă marea majoritate din totalul societăţilor comerciale şi totodată principala sursă de locuri de muncă şi inovare din Uniune. De aceea, sunt de părere că potenţialul acestui sector trebuie să fie mai bine exploatat. Astfel, economia va fi din nou impulsionată în direcţia creşterii.

Mai mult, IMM-urile pot contribui într-o mare măsură la promovarea şi extinderea sistemului de informare profesională, iar în acest mod, şomajul în rândul tinerilor s-ar putea reduce substanţial. Totodată, doresc să subliniez faptul că sprijinul acordat IMM-urilor trebuie să ţină cont de nevoile specifice ale fiecărei întreprinderi. Avem într-adevăr nevoie de o politică europeană mai coerentă şi coordonată în ceea ce priveşte IMM-urile, iar implementarea noilor strategii trebuie făcută cât mai curând posibil.

 
  
  

- Relazione: Vital Moreira (A7-0321/2012)

 
  
MPphoto
 

  Gianluca Susta (S&D). - Signor Presidente, ho votato a favore di questa risoluzione sui rapporti commerciali ed economici tra Unione europea e Stati Uniti, intanto perché è una relazione importante, equilibrata e completa, per cui ringrazio il presidente Moreira, e perché ci offre anche un quadro completo delle prospettive commerciali ed economiche e dei nodi e delle sfide dell'incontro tra le due principali economie del mondo, che rappresentano il 50% del prodotto e un terzo dei flussi commerciali.

Dopo molti anni di stallo, siamo di fronte a un possibile punto di svolta nelle nostre relazioni bilaterali e la prospettiva di un possibile accordo ad ampio spettro tra Europa e Stati Uniti potrebbe aprire positivi scenari nelle relazioni transatlantiche. Naturalmente ci sono le questioni relative alle barriere tariffarie e un accordo di tale portata dovrebbe anche e soprattutto avere l'ambizione di eliminare le tante barriere commerciali e tecniche purtroppo ancora presenti, oltre a dover affrontare temi importanti, quali la protezione delle indicazioni geografiche, l'apertura del mercato degli appalti e l'armonizzazione delle regole di origine e degli standard regolamentari, sanitari e fitosanitari, ancora troppo differenti. Ma ciò non toglie nulla all'importanza degli atti che andiamo ad assumere.

 
  
MPphoto
 

  Adam Bielan (ECR). - Stany Zjednoczone zajmują kluczową pozycję w kwestiach bezpieczeństwa i rozwoju Europy. Dlatego wzajemna współpraca handlowa musi być potraktowana priorytetowo celem zacieśnienia transatlantyckich stosunków gospodarczych. Ogromną wagę mają toczące się wzajemne rozmowy w ramach grupy roboczej ds. zatrudnienia i wzrostu gospodarczego. Służą one do wypracowania metod współpracy dla zwiększenia potencjału wzrostu i sprzyjania stabilności finansowej oraz tworzenia miejsc pracy o wysokiej jakości. Działania te muszą być wsparciem dla przedsiębiorczości i stabilizacji rynku finansowego. Niezbędne jest dalsze otwarcie rynku zamówień publicznych, osiągnięcie pełnej wzajemności i przejrzystości, a także zwiększanie szans przedsiębiorstw poprzez umożliwienie uzyskiwania zamówień publicznych na wszystkich szczeblach administracji według zasad krajowych. Popierając rezolucję, chciałbym jednocześnie zwrócić uwagę, że w odniesieniu do Polski wciąż nierozwiązana pozostaje kwesta wiz, co także ogranicza w pewnym zakresie wzajemną wyminę handlową.

 
  
MPphoto
 

  Elena Băsescu (PPE). - Am votat în favoarea raportului deoarece consider că schimburile comerciale între Uniunea Europeană şi Statele Unite trebuie să fie utilizate în folosul ambelor părţi. Eliminarea taxelor asupra comerţului bilateral ar putea avantaja acele state membre care adoptă politici de stimulare a investiţiilor.

Este şi cazul României, care prin parteneriatul strategic cu Statele Unite promovează cooperarea în mai multe domenii. Pe lângă apărare şi cooperare în cadrul NATO, SUA şi România s-au angajat să intensifice legăturile în domenii cheie, precum securitatea energetică şi sectorul IT. Companii de renume din domeniul IT sau al băuturilor carbogazoase operează cu succes de mai mult timp pe piaţa românească. Forţa de muncă înalt calificată i-a determinat să-şi transfere o parte din activitate în ţara mea. De asemenea, alţi investitori, precum Chevron, şi-au făcut intrarea în domeniul energiei. Vreau să încurajez în continuare prezenţa companiilor americane în România.

 
  
  

- Dichiarazioni di voto per iscritto:

 
  
  

- Relazione: Francesca Balzani (A7-0308/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente porque considero que o projeto de orçamento retificativo n.º 4 ao orçamento geral de 2012 tem um triplo objetivo, nomeadamente, a criação de quatro rubricas orçamentais para reafetar até um máximo de 10% das dotações atribuídas ao Fundo Europeu de Desenvolvimento Regional (FEDER) e ao Fundo de Coesão 2007-2013 a mecanismos de partilha de riscos, uma revisão e orçamentação das previsões de fundos próprios, que resulta numa alteração da distribuição entre os Estados-Membros das suas contribuições para o orçamento da UE. Para além disso, o projeto de orçamento retificativo n.º 4/2012 prevê a possibilidade de os montantes recuperados ou remanescentes do apoio da União a mecanismos de partilha de riscos financiados pela política de coesão serem adicionados no ano seguinte, a pedido do Estado-Membro interessado, à sua dotação financeira para a política de coesão. No entanto saliento que qualquer transferência de dotações da política de coesão para os mecanismos financeiros a definir deve ser devidamente justificada e bem controlada, como previsto no Regulamento (UE) n.º 423/2012.

 
  
MPphoto
 
 

  Χαράλαμπος Αγγουράκης (GUE/NGL), γραπτώς. – Η ευρωκοινοβουλευτική ομάδα του ΚΚΕ καταψήφισε την έκθεση για το σχέδιο του διορθωτικού προϋπολογισμού για το 2012 γιατί μεταφέρει το 10% των κοινοτικών κονδυλίων από το Ταμείο Συνοχής και το Ευρωπαϊκό Ταμείο Περιφερειακής Ανάπτυξης στην απευθείας χρηματοδότηση των μονοπωλιακών ομίλων με τα λεγόμενα "μέσα επιμερισμού κινδύνου". Τα κονδύλια τον ευρωενωσιακού προϋπολογισμού, χρήματα δηλαδή πάλι των εργαζομένων, κατευθύνονται σε εγγυήσεις για τον χαμηλότοκο τραπεζικό δανεισμό των μονοπωλίων, για την πραγματοποίηση έργων σε τομείς υψηλής κερδοφορίας που δεν έχουν βέβαια καμία σχέση με τις λαϊκές ανάγκες. Αυτή είναι η ανάπτυξη για την οποία κόπτονται ΕΕ και αστικές κυβερνήσεις. Ζεστό χρήμα στους επιχειρηματικούς ομίλους για να διατηρήσουν και να αναθερμάνουν την κερδοφορία τους, σκληρή λιτότητα και τσάκισμα της ζωής και των δικαιωμάτων των εργαζομένων, εκτίναξη της ανεργίας στα ύψη. Καπιταλιστική κρίση και καπιταλιστική ανάπτυξη είναι οι δύο όψεις του νομίσματος της άγριας εκμετάλλευσης της εργατικής τάξης και των λαϊκών στρωμάτων. Η ικανοποίηση των λαϊκών αναγκών είναι αδύνατη, χωρίς την αποδέσμευση και την ανατροπή του άρματος της καπιταλιστικής ευρωένωσης, την ανατροπή της εξουσίας των μονοπωλίων σε κάθε κράτος μέλος και το πέρασμά της στα χέρια της εργατικής τάξης και των συμμάχων της.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – L’objectif de ce rapport, en faveur duquel j’ai voté, est de permettre la création de quatre lignes budgétaires afin de réaffecter les crédits prélevés du Fonds européen de développement régional (FEDER) et le Fonds de cohésion 2007 - 2013. Ce texte appelle également à une révision et à la budgétisation des prévisions relatives aux ressources propres, ce qui entraîne un changement dans la répartition entre les États membres de leurs contributions aux ressources propres pour le budget de l'UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport deoarece susţin obiectivele vizate de proiectul de buget rectificativ. Consider că este foarte important faptul că se are în vedere realocarea unui procent din Fondul european de dezvoltare regională şi din Fondul de coeziune pentru perioada următoare în favoarea instrumentelor de împărţire a riscurilor. Însă acest transfer trebuie realizat în mod corect şi, în acelaşi timp, el trebuie să fie supus unui control corespunzător şi eficace.

Mai mult, înscrierea în buget a previziunilor în ceea ce priveşte resursele proprii va duce la o modificare utilă şi binevenită în modul în care statele membre îşi repartizează între ele contribuţiile la resursele proprii ale bugetului Uniunii. Informarea Parlamentului în această procedură trebuie să reprezinte o prioritate.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por nada ter a opor à posição do Conselho sobre o projeto de orçamento retificativo n.º 4/2012 da União Europeia para o exercício de 2012, Secção III – Comissão.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui permettra notamment de réaffecter des crédits aux instruments de partage des risques. Il renforce la transparence de ce mécanisme, ce qui ne peut que recevoir tout mon soutien.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente este relatório por apoiar o projeto de orçamento retificativo n.º 4/2012 , apresentado pelo Conselho Europeu e sem alterações. É necessário garantir que o Parlamento tenha acesso, de forma regular e pormenorizada, à informação sobre os programas operacionais cujas dotações estejam a ser reduzidas, sobre os mecanismos financeiros a implementar e sobre os projetos a apoiar neste domínio.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. No dia 1 de dezembro de 2011, o Parlamento Europeu (PE) aprovou, definitivamente, o orçamento geral da União Europeia (UE) para o exercício de 2011. Todos sabemos que as execuções orçamentais nunca correspondem em plenitude aos montantes aprovados, quer devido à imprevisibilidade das receitas arrecadadas, quer pelas despesas não previstas. Para obviar a estas situações, existem os chamados orçamentos retificativos que permitem corrigir as dotações iniciais. O projeto de orçamento retificativo n.º 4 ao orçamento geral da UE para o ano de 2012 visa criar quatro rubricas orçamentais em ordem à reafetação até a um máximo de 10% das dotações atribuídas ao Fundo Europeu de Desenvolvimento Regional (FEDER) e ao Fundo de Coesão para 2007 a 2013 a “mecanismos de partilha de riscos, uma revisão e orçamentação das previsões de fundos próprios”, e “a substituição do "travessão" inscrito a título das dotações para pagamentos da rubrica orçamental 16 03 05 01 (Ação preparatória – EuroGlobe) por uma menção pro memoria (p.m.), a fim de possibilitar a execução de uma transferência”. Considerando que o projeto está de acordo com as modificações ao Regulamento Financeiro acordadas entre o PE e o Conselho, voto favoravelmente o relatório presente elaborado pela colega Francesca Balzani.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A aprovação deste orçamento retificativo (nº4/2012) visa dar cobertura orçamental às disposições que permitiram a criação de um "mecanismo de partilha de riscos", baseado numa autorização de transferência de capital dos Fundos Estruturais e de Coesão, dos Estados-Membros para a Comissão Europeia, ou seja, a transferência de uma parte das dotações financeiras disponibilizadas aos países em dificuldades – que assim vêm encurtadas as dotações globais remanescentes. A maioria do Parlamento apoia assim a concentração de capital no Banco Europeu de Investimento para cobrir os prejuízos, previstos e imprevistos, resultantes de empréstimos e garantias. A denominada partilha de riscos é estabelecida entre o BEI e outras instituições financeiras nacionais ou internacionais, públicas ou privadas, que concederão os empréstimos a patrocinadores de projetos e à banca, com vista a fornecer co-financiamento privado para projetos executados com as contribuições dos Fundos Estruturais e do Fundo de Coesão. Outros caminhos existiam e poderiam ter sido seguidos para ultrapassar as limitações existentes do lado do investimento privado. Caminhos que não passassem por uma diminuição, na prática, do envelope financeiro global destes países, mas antes pelo seu reforço. Assim, como já anteriormente assinalámos durante o debate deste mecanismo, estamos perante mais um exercício sui generis de "solidariedade" europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Návrh opravného rozpočtu č. 4/2012 k všeobecnému rozpočtu na rok 2011 sleduje tri ciele: vytvoriť štyri rozpočtové riadky v záujme prerozdelenia maximálne 10 % finančných prostriedkov Európskeho fondu regionálneho rozvoja a Kohézneho fondu na obdobie 2007 – 2013 do nástrojov s rozdelením rizika, revidovať prognózy vlastných zdrojov a následné zohľadnenie v rozpočte, čo povedie k zmene v rozdelení príspevkov členských štátov do vlastných zdrojov rozpočtu EÚ, a nahradiť pomlčku uvedenú v platobných rozpočtových prostriedkoch rozpočtového riadka 16 03 05 01 – Prípravná akcia – EuroGlobe označením p. m., aby bolo možné uskutočniť presun. Návrh opravného rozpočtu č. 4/2012 je v úplnom súlade so zmenami v nariadení o rozpočtových pravidlách, na ktorých sa dohodli Európsky parlament a Rada. Európsky parlament schválil stanovisko Rady k návrhu opravného rozpočtu č. 4/2012 bez zmien a doplnení a poveruje svojho predsedu, aby vyhlásil daný opravný rozpočet za prijatý s konečnou platnosťou a aby zabezpečil jeho uverejnenie v Úradnom vestníku Európskej únie.

 
  
MPphoto
 
 

  Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. − Essendo questa relazione, a mio parere, pienamente condivisibile e non presentando la stessa alcuna problematica, il mio voto è stato favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Le rapport de ma collègue Francesca Balzani a été adopté à une large majorité et je m'en félicite. Ce rapport est relatif au projet de budget rectificatif n°4 pour l'exercice 2012, Section III Commission. J'ai soutenu ce rapport en séance plénière le 23 octobre 2012.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione della collega Balzani relativa al progetto di bilancio rettificativo n. 4/2012 al bilancio generale dell'UE per l'esercizio finanziario 2012. Con tale proposta, si intende creare quattro nuove linee di bilancio, in modo da riassegnare risorse, fino a un massimo del 10% delle dotazioni del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo di coesione 2007-2013, agli strumenti di condivisione dei rischi. La relatrice ha proposto di approvare, senza emendamenti, la posizione del Consiglio, ponendo, però, grande attenzione ad alcune considerazioni politiche, quali quella che ogni transfer dalla politica di coesione a questi strumenti finanziari debba essere adeguatamente giustificato e attentamente controllato, e che tutte le informazioni rilevanti debbano essere tempestivamente trasmesse al Parlamento europeo.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal. The aim of Draft amending budget No 4/2012 to the general budget 2011 is threefold, namely the creation of four budget lines in order to reallocate financial appropriations from up to 10 % of the European Regional Development Fund (ERDF) and Cohesion Fund 2007-2013 allocation to risk-sharing instruments, a revision and budgeting of the forecast of the own resources, resulting in a change in the distribution between Member States of their own resources contributions to the EU budget, and the replacement of the ‘dash’ presented in payment appropriations for a budget line 16 03 05 01 – Preparatory action – EuroGlobe by a token entry (p.m.) to make a transfer possible.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Le budget rectificatif est nécessaire afin de réaffecter des crédits notamment au FEDER et au fonds de cohésion. Il s'agit également de rectifier des prévisions inexactes quant aux ressources propres et contributions nationales.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O projeto de orçamento retificativo n.º 4 ao orçamento geral de 2012 tem um triplo objetivo, nomeadamente, a criação de quatro rubricas orçamentais para reafetar até um máximo de 10% das dotações atribuídas ao Fundo Europeu de Desenvolvimento Regional (FEDER) e ao Fundo de Coesão 2007-2013 a mecanismos de partilha de riscos, uma revisão e orçamentação das previsões de fundos próprios, que resulta numa alteração da distribuição entre os Estados-membros das suas contribuições para o orçamento da UE. Acho, no entanto, importante que seja transmitida ao Parlamento, de forma regular e pormenorizada, informação sobre os programas operacionais cujas dotações serão reduzidas, sobre os mecanismos financeiros a implementar e sobre os projetos a apoiar.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Draft amending budget 4 translates in the EU budget (creation of new budget lines) the May 2012 agreement reached between Council and EP to enable those Member States experiencing or likely to experience serious difficulties with respect to financial stability to re-use/re-target some of the funds they receive in the frame of the cohesion policy via the setting up of risk-sharing instruments. The main idea is to address the problem of the lack of co-financing that has occurred in recent years in those countries by putting in place a financial engineering mechanism which should attract more easily private (and public) funding to complement the EU’s public funds.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Por nada ter a opor à posição do Conselho sobre o projeto de orçamento retificativo n.º 4/2012 da União Europeia para o exercício de 2012, Secção III – Comissão, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Il progetto di bilancio rettificativo n. 4/2012 al bilancio generale 2011 persegue un triplice obiettivo, vale a dire la creazione di quattro linee di bilancio per riassegnare stanziamenti, fino a un massimo del 10% delle dotazioni del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo di coesione 2007-2013, agli strumenti di condivisione dei rischi, la revisione e l'iscrizione in bilancio delle previsioni relative alle risorse proprie, che comportino una modifica della ripartizione tra gli Stati membri dei loro contributi al bilancio UE a titolo delle risorse proprie. Tenendo presente che il suddetto progetto è del tutto coerente con le modifiche al regolamento finanziario concordate dal Parlamento europeo e dal Consiglio; e auspicando che ogni storno effettuato dalla politica di coesione a favore degli strumenti finanziari ancora da definire sia debitamente giustificato e ben controllato, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. We have approved that any transfer from cohesion policy to those to-be-defined financial instruments should be duly justified and well controlled, as provided for by Regulation (EU) No 423/2012 and that prior to operating any such transfer as specified in paragraph 2 the budgetary authority be informed by the Commission.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O relatório aprova, sem emendas, a posição do Conselho no projeto de orçamento retificativo n.º 4/2012. O aspecto mais relevante a assinalar é a resolução do Parlamento, que obriga qualquer transferência de política de coesão para os instrumentos financeiros a uma justificação e controlo, sendo que toda a informação relevante deve transmitir-se atempadamente.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A proposta de retificação do Orçamento da União Europeia visa a autorização do uso das dotações da política de coesão, ainda disponíveis, para cobrir os riscos resultantes de garantias em empréstimos concedidos por instituições financeiras, criando assim "mecanismos de partilha de riscos". Voto favoravelmente o documento, uma vez que tal proposta permitirá aos países como Portugal e Grécia, intervencionados pelo FMI, BCE e Comissão Europeia, realizar projetos indispensáveis ao incentivo da atividade económica, criação de emprego e captação de investimento privado. De notar ainda que tais mecanismos de partilha de risco permitirão o arranque de projetos co-financiados pelo Fundo Europeu de Desenvolvimento Regional ou pelo Fundo de Coesão, que estão atualmente bloqueados devido a restrições financeiras, tudo isto dentro de um quadro de grande rigor e controlo democrático pelo Parlamento Europeu, no que diz respeito a tais instrumentos financeiros.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru rezoluţia referitoare la poziţia Consiliului privind proiectul de buget rectificativ nr. 4/2012 (PBR 4/2012 ) al Uniunii Europene pentru exerciţiul financiar 2012, secţiunea III – Comisia. Proiectul de buget rectificativ (PBR 4/2012 ) vizează următoarele:

– o revizuire a previziunilor privind resursele proprii tradiţionale (RPT, adică taxe vamale şi cotizaţii pentru sectorul zahărului), bazele de calcul ale TVA şi VNB, includerea în buget a corecţiilor corespunzătoare în favoarea Regatului Unit, precum şi finanţarea acestora şi revizuirea finanţării reducerilor VNB în favoarea Ţărilor de Jos şi Suediei în 2012;

– crearea a patru linii bugetare noi pentru punerea în aplicare a instrumentelor de partajare a riscurilor finanţate din Fondul european de dezvoltare regională (FEDR) şi din Fondul de coeziune, pentru convergenţă, competitivitate regională şi pentru ocuparea forţei de muncă;

– modificarea liniei bugetare 16 03 05 01 – Acţiunea pregătitoare – EuroGlobe, astfel încât să se înlocuiască „liniuţa” pentru plăţile de la linia cu o menţiune simbolică (p.m.) pentru a permite efectuarea plăţilor finale.

Utilizarea unor previziuni actualizate privind resursele proprii determină o stabilire mai precisă a plăţilor pe care statele membre trebuie să le efectueze în cursul exerciţiului bugetar şi reduce erorile inevitabile ale previziunilor din anul precedent.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Głosowałem za przyjęciem projektu rezolucji z dwóch powodów. Po pierwsze, ponieważ głównymi celami projektu budżetu korygującego są przesunięcie środków finansowych na potrzeby instrumentów podziału ryzyka oraz rewizja i finansowanie planowanych zasobów własnych. Po drugie, ponieważ projekt ten jest w zupełności zgodny ze zmianami w rozporządzeniu finansowym, uzgodnionymi między Parlamentem Europejskim a Radą.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Este relatório aprova o orçamento retificativo que permite a criação de um "mecanismo de partilha de riscos", o qual é concretizável através da transferência de capital dos Fundos Estruturais e de Coesão para este mecanismo. Estamos assim perante uma decisão que apoia a concentração de capital no Banco Europeu de Investimento para cobrir os prejuízos, previstos e imprevistos, resultantes de empréstimos e garantias. Nesta decisão ficam mais uma vez refletidas as prioridades políticas da UE, que evoca regularmente a "solidariedade" como bandeira, mas faz disso letra morta.

 
  
  

- Relazione: Luisa Macovei (A7-0299/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente Relatório porque considero que a quitação é um instrumento eficaz do Parlamento Europeu, que requer uma decisão baseada em argumentos concretos e relevantes. Devem ser tomadas medidas adequadas em caso de não respeito das disposições em vigor. Considero que, nestes casos, a AESA deverá elaborar um plano de ação acompanhado de um calendário preciso destinado a corrigir as deficiências e que a sua execução deve ser acompanhada pelo Parlamento Europeu.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le Parlement européen ayant décidé le 10 mai dernier d'ajourner la décharge pour l'Autorité européenne de sécurité des aliments (EFSA), il vient d'élaborer un second rapport à ce sujet. Le Parlement européen et moi-même avons cette fois-ci décidé d’octroyer la décharge à cette agence, compte tenu des importants efforts qu’elle a faits. En effet, elle s’est attelée à réduire grandement les problèmes de conflits d’intérêts qui jusque là risquaient d'entacher sa prise de décision.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Après le refus d'octroyer la décharge budgétaire à l'EFSA au printemps dernier, j'ai aujourd'hui voté pour le rapport Macovei qui, à la lecture du rapport de la Cour des comptes, et au vu des mesures prises (ou en cours d'adoption) pour prévenir les cas de conflits d'intérêt et renforcer l'indépendance de l'agence, a décidé d'octroyer la décharge. Cela n'empêche pas que certains problèmes persistent, on l'a vu encore récemment avec le cas de l'étude du professeur Seralini (étude remettant en question l'innocuité des OGM) en cours d'examen par les experts de l'EFSA, les mêmes qui ont toujours autorisé les OGM... La bataille pour des agences indépendantes, fournissant une expertise scientifique sans être sous l'influence d'intérêts industriels et/ou privés, est encore d'actualité. C'est donc sans illusion que j'accorde aujourd'hui la décharge.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − A vote in favour would mean granting of discharge of the EFSA when the Court of Auditors have failed to rule the accounts admissable. There is a definite urgency in calling for greater transparency and further austerity in keeping with the current economic climate.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente por nada ter a opor a que seja concedida quitação ao Diretor Executivo da Autoridade Europeia para a Segurança dos Alimentos pela execução do orçamento desta última para o exercício de 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − Principalul obiectiv al Autorităţii este acela de a furniza consiliere ştiinţifică independentă şi transparentă cu privire la aspectele ce au efect direct sau indirect asupra siguranţei alimentelor şi furajelor.

Autoritatea trebuie să îmbunătăţească deschiderea şi transparenţa procesului de evaluare a riscurilor pentru a ţine seama în mod corespunzător de literatura ştiinţifică independentă şi evaluată inter pares şi pentru a oferi justificări detaliate atunci când respinge punctele de vedere divergente. Autoritatea trebuie încurajată să intensifice dialogul şi cooperarea cu experţii externi şi agenţiile naţionale, în special în cazurile în care există puncte de vedere divergente cu privire la procesul de evaluare a riscurilor. Anumite elemente ce prezintă importanţă pentru descărcarea de gestiune au fost abordate şi reţinute şi se aşteaptă ca foaia de parcurs privind acţiunile ulterioare în cadrul Abordării comune să ţină cont pe deplin de aceste aspecte.

Am votat pentru acordarea descărcării de gestiune pentru execuţia bugetului Autorităţii Europene pentru Siguranţa Alimentară aferent exerciţiului financiar 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − Az Európai Számvevőszék 2010-es pénzügyi évre vonatkozó éves jelentésének bemutatását követően a 2010. évi zárszámadási eljárás keretében az Európai Parlament Költségvetési Ellenőrző Bizottsága elvégezte az Európai Unió általános költségvetésének az Európai Élelmiszerbiztonsági Ügynökségre vonatkozó pénzügyi ellenőrzését. A szakbizottság elsődleges feladata a közösségi költségvetés végrehajtásának szabályosságát és hatékonyságát biztosítani, ellenőrizni. A zárszámadási jelentés felhívta a Parlament figyelmet arra, hogy az ügynökségnél a közelmúltban több összeférhetetlenségi ügyre derült fény. Ezek tisztázása, továbbá az ügynökség hatékonyabb és takarékosabb gazdálkodásának előmozdítása érdekében a mentesítés megadását a szakbizottság tavasszal nem javasolta. A szakbizottság szeptember végi ülésén bemutatták az ügynökség mentesítéséről szóló második jelentést, melyben a szakbizottság elegendő biztosítékot talált arra vonatkozóan, hogy az ügynökség jövőbeni gazdálkodása már a szabályoknak megfelelően zajlik majd. A szakbizottság a mentesítés megadásáról döntött. A szakbizottsági szavazáson és a plenáris szavazáson is a mentesítés megadását támogattam.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo à "Quitação 2010: Autoridade Europeia para a Segurança dos Alimentos", porque considero que a Autoridade adotou medidas importantes para responder eficazmente a potenciais conflitos de interesses e assim continuar a garantir de modo independente e transparente a segurança alimentar na UE.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A Autoridade Europeia para a Segurança dos Alimentos (AESA) foi criada com o objetivo de melhorar a segurança dos alimentos em toda a União Europeia garantindo um elevado nível de proteção aos consumidores de modo a que estes tenham confiança nos produtos alimentares da Europa. Intervém em toda a cadeia alimentar, desde a segurança dos alimentos para os animais destinados ao consumo humano à proteção das plantas e à fitossanidade. O relatório em apreciação versa sobre a quitação pela execução do orçamento da AESA para o exercício de 2010, na sequência da Decisão do Parlamento Europeu de 10 de maio de 2012 que decidiu adiar a decisão de dar quitação pela execução do exercício do referido ano em função das questões levantadas pelo Tribunal de Contas, não obstante este referir que “obteve uma garantia razoável de que as contas anuais do exercício de 2010 eram fiáveis e que as operações subjacentes eram legais e regulares”. Considerando os esclarecimentos da Autoridade e o parecer da Comissão do Ambiente, da Saúde Pública e da Segurança Alimentar, voto favoravelmente este relatório no sentido de ser dada quitação ao orçamento da AESA relativo ao ano de 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Devido a possíveis conflitos de interesses e a um caso de "porta giratória" não foi concedida, em maio deste ano, a quitação à Autoridade Europeia para a Segurança dos Alimentos (AESA) para o exercício de 2010. No entanto, neste segundo relatório, muitos dos problemas patentes foram resolvidos. Destacando o facto da Autoridade propor ao seu Conselho de Administração a eleição do seu presidente por votação pública, o que até agora tem sido por nomeação, para assim evitar o que aconteceu com o Presidente anterior, que aceitou o cargo sem declarar que também era Presidente do Conselho de Administração de um instituto financiado pelas empresas do setor alimentar. Consideramos, assim, que é possível aprovar o encerramento das contas da AESA.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Dňa 10. mája 2012 Európsky parlament odložil svoje rozhodnutie o absolutóriu a účtovnej závierke Európskeho úradu pre bezpečnosť potravín za rozpočtový rok 2010. Následne úrad poskytol orgánu udeľujúcemu absolutórium podrobné odpovede v listoch z 29. júna 2012 a 20. augusta 2012. Európsky parlament zobral na vedomie vyhlásenie úradu o tom, že v súčasnosti boli prijaté primerané opatrenia na zlepšenie finančného hospodárenia a že miera plnenia, pokiaľ ide o viazané rozpočtové prostriedky, sa v roku 2011 blížila k 100 %. Poukázal na skutočnosť, že hlavnou úlohou úradu je poskytovať nezávislé, vedecké a transparentné poradenstvo v otázkach, ktoré majú priamy alebo nepriamy dosah na bezpečnosť potravín a krmovín. Zároveň rovnako vyzdvihol potrebu vykonať opatrenia s cieľom zachovať dôveryhodnosť úradu. Zástupcovia Európskeho parlamentu vyjadrili presvedčenie, že je potrebné urobiť nevyhnutné kroky; ak sa objavia prípady nedodržania platných pravidiel. Pre takúto situáciu je potrebné vypracovať akčný plán doplnený o presný harmonogram a zameraný na nápravu nedostatkov. Hroziace problémy musia byť riešené zmenou platných pravidiel a nariadení s cieľom odstrániť prípadné medzery.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį dokumentą, nes yra būtini nepriklausomi ir skaidrūs patarimai tais klausimais, kurie turi tiesioginį arba netiesioginį poveikį maisto ir pašarų saugai. Todėl būtina įgyvendinti priemones Europos maisto saugos tarnybos patikimumui išsaugoti. Ši tarnyba raginama į savo metines veiklos ataskaitas įtraukti specialų skirsnį, apibūnantį veiksmus, kurių buvo imtasi siekiant išvengti interesų konfliktų ir juos valdyti. Be to, Europos maisto saugos tarnyba raginama gerinti rizikos vertinimo proceso atvirumą ir skaidrumą, geriau atsižvelgti į nepriklausomų kolegų recenzuotą mokslinę literatūrą ir tais atvejais, kai nepritariama kitokiai nuomonei, pateikti išsamų pagrindimą. Tarnybos prašoma plėsti dialogą ir bendradarbiavimą su išorės ekspertais ir nacionalinėmis agentūromis, ypač, kai jų nuomonė dėl konkretaus rizikos vertinimo proceso yra skirtinga. Manoma, kad Europos maisto saugos tarnybai galima suteikti EMST 2010 finansinių metų biudžeto įvykdymo patvirtinimą.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. J'ai voté en faveur de l'octroi de la décharge au directeur exécutif de l'Agence européenne pour la sécurité des aliments sur l'exécution du budget pour l'exercice 2010. Pour rappel, le Parlement européen avait ajourné sa décision sur la décharge en mai 2012, en raison principalement d'un problème de conflit d'intérêts du personnel de l'EFSA.

 
  
MPphoto
 
 

  Monica Luisa Macovei (PPE), in writing. − I voted for granting the discharge to the European Food Safety Authority in order to acknowledge the measures implemented by the Authority and the commitments it made since the postponement of the discharge last May. I acknowledge in particular the Executive Director’s commitment to foster the Authority’s transparency towards European citizens by proposing that the Management Board elect its chairperson by open ballot and by working with the European Commission in order to define the modalities of full public access to unpublished raw data. I also welcome the Authority’s intention to consider the possibility of publishing the outcomes of the breach of trust procedures and to reinforce the mandate of its Committee on Conflict of Interest. However, the Authority should further strengthen its independence policy and consider adopting rules, including among others sanctions and publishing the curriculum vitae and declarations of interest of the in-house experts and scientists. It is crucial for the Authority to keep the discharge authority regularly informed on the progress achieved, and in this respect I believe that its annual activity report should include a special section describing the actions taken to prevent and manage conflicts of interest from now on.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I welcome this report which encourages the European Food Safety Authority to improve the openness and transparency of the risk assessment process, to better take into account independent peer-reviewed scientific literature and to provide detailed justification when it rejects diverging views; and encourages the Authority to increase dialogue and cooperation with external experts and national agencies, especially when they hold diverging views on a specific risk assessment process.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de l'octroi de la décharge 2010 à l'Autorité européenne de sécurité des aliments. Depuis le report de l'octroi de la décharge en mai 2012, l'agence a amélioré sa gestion, et a entrepris des actions afin de résoudre ses problèmes structurels, notamment en matière de prévention et de gestion des conflits d'intérêts.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Todas as instituições europeias que dependem do orçamento da União Europeia têm que ser fiscalizadas, de forma rigorosa, pelo Tribunal de Contas e por todas as entidades com essa função. É necessário aferir se os fundos comunitários estão a ser bem utilizados, se essas instituições estão a cumprir com os objetivos delineados e se não existe desperdício de recursos. De um modo geral, salvo raras exceções a avaliar pelas fiscalizações conhecidas, podemos afirmar que as instituições em causa estão a utilizar de forma correta os fundos disponibilizados e a cumprir com os objetivos propostos. É nesse sentido que votei favoravelmente relativamente ao relatório da Autoridade Europeia para a Segurança dos Alimentos.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor de la aprobación de la gestión para el presupuesto de la Agencia Europea de la Seguridad Alimentaria, referente al año financiero 2010, al haber cumplido los requisitos exigidos por el Parlamento. Dichos requisitos fueron propuestos por el Parlamento el 10 de mayo de este mismo año con motivo de la posible existencia de conflicto de intereses, especialmente el caso de la "puerta giratoria". La EFSA ha implementado en julio de este año nuevas normas para el seguimiento y control de los conflictos de intereses cumpliendo con la normativa internacional en este terreno. Considero que se han cumplido las exigencias del Parlamento y por eso he votado a favor.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I fully support the EFSA as it has a vital role in making our food safer. I acknowledge that the Authority has taken important steps to address the issue of conflict of interests. Therefore, the EFSA should be granted discharge for the budgetary year 2010. I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Por nada ter a opor a que seja dada quitação ao Diretor Executivo da Autoridade Europeia para a Segurança dos Alimentos pela execução do orçamento desta última para o exercício de 2010, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Visti i conti annuali definitivi dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare relativi all'esercizio 2010, e la relazione annuale della Corte dei conti, il Parlamento approva la chiusura dei conti dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare per l'esercizio 2010. Considerando il discarico, a tal riguardo, come un valido strumento del Parlamento europeo, che richiede una decisione basata su argomenti fattuali e sostanziali; ricordando, in tale contesto, le norme vigenti, ovvero lo statuto dei funzionari e le condizioni di assunzione degli altri agenti delle Comunità europee, il regolamento finanziario applicabile alle Comunità europee, il regolamento istitutivo dell'Autorità e le politiche e procedure specifiche in seno all’EFSA; fermamente convinto che devono essere intraprese le azioni necessarie qualora si verificassero casi di mancato rispetto delle norme vigenti, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. On 10 May 2012, the European Parliament postponed its decision on the discharge and closure of the accounts of the European Food Safety Authority (the Authority) for the financial year 2010. The Authority, then, provided extensive replies to the discharge authority by letters of 29 June 2012 and 20 August 2012. We need to give a reminder that the discharge is a valid instrument of the European Parliament in this respect, which requires a decision based on factual and substantive arguments; recalling, in this context, the existing rules, i.e. the Staff Regulations for Officials and Conditions of Employment of Other Servants of the European Community, the Financial Regulation applicable to the European Communities, the Authority’s founding regulation and specific policies and procedures set up by the Authority. Thus, the EP grants the Executive Director of the European Food Safety Authority discharge in respect of the implementation of the Authority’s budget for the financial year 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − La ricerca di un elevato livello di protezione della salute umana e della salute degli animali è uno degli obiettivi fondamentali dell'EFSA. Giudico positivamente gli sforzi operati dall'Autorità Alimentare per risolvere alcune delle criticità che le sono state imputate: in modo particolare la prevenzione e la gestione dei conflitti di interesse. Prendo atto dell'impegno assunto da EFSA a garantire l'integrità della propria struttura decisionale attraverso politiche e azioni in tema di deontologia e trasparenza al fine di assicurare il rispetto delle norme relative al Codice di Condotta adottato dalla stessa Autorità. Non posso che accogliere con favore le decisioni dell'Autorità relative alla propria policy di indipendenza e le azioni intraprese al fine di garantire l'integrità dei propri membri. Particolarmente significativo è stato l’approccio integrato alla sicurezza alimentare adottato nell’UE per combattere le zoonosi di origine alimentare. L'azione coordinata ha consentito di contrastare una seria e diffusa minaccia per la salute pubblica, con oltre 320 000 casi confermati nell’uomo ogni anno nell’Unione europea. Per queste ragioni esprimo il mio voto favorevole

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Il était important d'accorder cette décharge à l'EFSA. En effet, près de 500 millions de consommateurs attendent de l'EFSA un travail efficace. Je ne renonce pas moins à mes vœux d'un travail indépendant qui soit la règle, d'une prise en compte totale de l'audit et d'une vraie remise en question propre à restaurer la confiance indispensable entre cet organisme et le consommateur!

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Este relatório, em segunda leitura, autoriza a quitação para a execução do orçamento da Autoridade Europeia para a Segurança dos Alimentos (AESA), uma vez que já foram esclarecidos os problemas encontrados em primeira leitura. A AESA tem feito esforços para resolver os seus problemas estruturais, em particular na prevenção e gestão de conflitos de interesses.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul cu privire la descărcarea de gestiune pentru execuţia bugetului Autorităţii Europene pentru Siguranţa Alimentară (EFSA) aferent exerciţiului financiar 2010. Subliniez faptul că principalul obiectiv al EFSA este acela de a furniza consiliere ştiinţifică independentă şi transparentă cu privire la aspectele cu efect direct sau indirect asupra siguranţei alimentelor şi furajelor.

Salut faptul că EFSA a dezvoltat un instrument pentru subvenţii şi achiziţii publice pentru a îmbunătăţi monitorizarea proceselor de ofertare, gestionarea contractelor şi capacitatea privind previziunile de plată. Salut faptul că o nouă bază de date privind subvenţiile şi achiziţiile publice a fost lansată la 28 iunie 2012.

Consider de bun augur reducerile semnificative ale costurilor reuniunilor Consiliului de administraţie, care s-au ridicat la 6 175 EUR pe membru în 2010, şi îndeosebi reducerea cheltuielilor cu 66% faţă de 2010, reducere realizată prin trecerea la transmisii audio la cerere, utilizarea limbii engleze ca limbă unică pentru reuniunile Consiliului şi organizarea tuturor reuniunilor la sediul de la Parma.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Głównym zadaniem Urzędu jest dostarczenie niezależnych i przejrzystych porad naukowych w kwestiach mających wpływ na bezpieczeństwo żywności i paszy. W związku z tym konieczne jest, aby Urząd realizował środki, które zapewnią mu wiarygodność. Pozwoliłyby one uniknąć niedociągnięć związanych z konfliktem interesów i brakiem przejrzystości, jakie miały miejsce w przeszłości. Przyjęta przez Urząd strategia dotycząca niezależności jest ciągle za słaba. Ponadto brak przepisów przewidujących sankcje, a także przepisów przewidujących publikowanie życiorysów ekspertów i naukowców pracujących wewnątrz Urzędu. Dlatego głosowałem przeciw.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Secondo la dichiarazione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare, sono state avviate misure adeguate per migliorare la gestione finanziaria. Il compito principale dell'Autorità è di fornire consulenza scientifica indipendente e trasparente su questioni con un impatto diretto o indiretto sulla sicurezza degli alimenti e dei mangimi. È necessario dunque applicare misure per salvaguardare la credibilità dell'Autorità, la quale deve migliorare l'accessibilità e la trasparenza delle procedure di valutazione dei rischi.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Este relatório afirma que muitos dos problemas que impediram que o PE aprovasse a quitação à Autoridade Europeia para a Segurança dos Alimentos (AESA), em maio passado, foram resolvidos. Falamos do facto de a Autoridade ter proposto ao seu Conselho de Administração a eleição do seu presidente por votação pública, o que até agora tem sido por nomeação. Votámos, assim, favoravelmente o relatório.

 
  
  

- Relazione: Luisa Macovei (A7-0298/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Alvaro (ALDE), por escrito. Votei favoravelmente o presente Relatório porque considero importante que a decisão de quitação relativa à AEM não possa basear-se em requisitos adicionais, nomeadamente nas orientações da OCDE, pois a aplicação desses requisitos não foi oficialmente solicitada, nem pelo legislador da UE, nem por disposições específicas das agências no âmbito do respetivo processo de quitação, convidando, deste modo, as instituições europeias a verificar se é aconselhável incorporar e exigir o cumprimento de orientações suplementares num eventual quadro comum para todas as instituições e organismos europeus. Com base nos dados disponíveis, aprovo que possa ser concedida quitação ao Diretor Executivo da Agência Europeia de Medicamentos pela execução do orçamento da AEM para o exercício de 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le Parlement ayant décidé le 10 mai dernier d'ajourner la décharge pour l'Autorité européenne des médicaments, il vient donc d'élaborer un second rapport à ce sujet. Le Parlement européen et moi-même avons cette fois-ci décidé d’octroyer la décharge à cette agence, compte tenu des importants efforts qu’elle a réalisés. En effet, elle s’est attelée à réduire grandement les problèmes de conflits d’intérêts qui jusque là risquaient d'entacher sa prise de décision.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Saisi une seconde fois après le vote de mai dernier sur les décharges budgétaires, le Parlement a décidé d'octroyer la décharge aux trois agences mises en défaut au printemps. J'ai voté aujourd'hui pour l'octroi de la décharge budgétaire à l'agence des médicaments comme je l'ai fait pour l'EFSA et l'agence européenne de l'environnement. Il apparait en effet que chacune de ces agences a pris des engagements, entamé de nouvelles procédures pour renforcer son indépendance, et lutter contre les conflits d'intérêts. C'est donc un pas dans la bonne direction, même si la question de l'indépendance des agences reste posée, comme nous le voyons en ce moment avec l'EFSA à propos des OGM.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − A vote in favour would mean the granting of discharge of the EMA when the Court of Auditors have failed to rule the accounts admissible. There is a definite urgency in calling for greater transparency and further austerity in keeping with the current economic climate

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente por nada ter a opor a que seja concedida quitação ao Diretor Executivo da Agência Europeia de Medicamentos pela execução do orçamento da Agência para o exercício de 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − Activitatea Agenţiei Europene pentru Medicamente este importantă în a asigura, pentru statele membre ale UE şi instituţiile UE, cea mai bună consultanţă ştiinţifică posibilă în problemele legate de evaluarea calităţii, a siguranţei şi a eficienţei produselor medicinale pentru uz uman şi veterinar.

Am constatat faptul că Agenţia a îmbunătăţit amploarea şi metodologia controalelor sistematice ex-ante şi ex-post legate de verificarea declaraţiilor de interese şi este de apreciat decizia Agenţiei de a realiza o evaluare anuală a politicii sale revizuite privind declararea intereselor. Agenţia trebuie să informeze periodic, o dată la şase luni, autoritatea care acordă descărcarea de gestiune cu privire la punerea în aplicare a politicii sale revizuite şi, în special, cu privire la controalele sale sistematice ex-ante şi ex-post. Agenţia trebuie să introducă, în fiecare dintre rapoartele sale anuale de activitate, o secţiune specială în care să descrie acţiunile întreprinse pentru a preveni şi a gestiona conflictele de interese.

Am votat pentru descărcarea de gestiune pentru execuţia bugetului Agenţiei Europene pentru Medicamente aferent exerciţiului financiar 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – L'agence européenne des médicaments a coopéré sincèrement avec le Parlement européen, répondant aux remarques que nous lui avions adressées au printemps dernier, et remédiant à la plupart des lacunes qui avaient alors été observées. Je soutiens donc la position de ce rapport, et vote en faveur de l'octroi de la décharge. L'agence doit cependant poursuivre sans relâche ses efforts de transparence et de gestion des conflits d'intérêts. C'est une condition non négociable : conserver et renforcer la confiance des citoyens européens.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − Az Európai Számvevőszék 2010-es pénzügyi évre vonatkozó éves jelentésének bemutatását követően a 2010. évi zárszámadási eljárás keretében az Európai Parlament Költségvetési Ellenőrző Bizottsága elvégezte az Európai Unió általános költségvetésének az Európai Gyógyszerügynökségre vonatkozó pénzügyi ellenőrzését. A szakbizottság elsődleges feladata a közösségi költségvetés végrehajtásának szabályosságát és hatékonyságát biztosítani, ellenőrizni. A zárszámadási jelentés felhívta a figyelmet arra, hogy az ügynökségnél a közelmúltban több összeférhetetlenségi ügyre is fényderült, ezek tisztázása, továbbá az ügynökség hatékonyabb és takarékosabb gazdálkodásának előmozdítása érdekében a mentesítés megadását a szakbizottság tavasszal nem javasolta. A szakbizottság szeptember végi ülésén bemutatták az ügynökség mentesítéséről szóló második jelentést, melyben a szakbizottság elegendő biztosítékot talált arra vonatkozóan, hogy az ügynökség jövőbeni gazdálkodása már a szabályoknak megfelelően zajlik majd. A szakbizottság a mentesítés megadásáról döntött septemberi ülésén. A szakbizottsági szavazáson és a plenáris szavazáson is a mentesítés megadását támogattam.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo à "Quitação 2010: Agência Europeia de Medicamentos", porque considero que a Agência adotou medidas importantes para responder eficazmente a potenciais conflitos de interesses e assim continuar a garantir de modo independente e transparente a segurança e eficácia dos medicamentos na UE.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em análise, elaborado por Monica Luisa Macovei, debruça-se sobre a quitação pela execução do orçamento da Agência Europeia de Medicamentos (AEM) para o exercício de 2010, na sequência da Decisão do Parlamento Europeu de 10 de maio de 2012 que decidiu adiar a decisão em função das questões levantadas pelo Tribunal de Contas. A AEM, criada em 1993, mas cuja entrada em funcionamento só se verificou em 1995, tem por objetivo proteger e promover a saúde pública e animal através da avaliação e supervisão dos medicamentos de uso humano e/ou veterinário. Nenhum medicamento pode ser comercializado sem o parecer favorável desta Agência. O relatório do Tribunal de Contas, não obstante ter formulado algumas observações sobre as transições, contratos em matéria de tecnologias de informação e sistema de pagamento, considerou que as contas da AEM relativas ao exercício de 2010 “são fiáveis, legais e regulares”. Assim, tendo em conta o parecer da Comissão do Ambiente, da Saúde Pública e da Segurança Alimentar, cujas recomendações merecem a minha concordância total, voto favoravelmente o relatório presente no sentido de ser dada quitação ao orçamento da AEM relativo ao ano de 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Em maio de 2012, o Parlamento recusou-se a dar a quitação para o exercício de 2010 à Agência Europeia de Medicamentos (AEM), devido a claras irregularidades relativamente ao processo de recrutamento, tendo existido um caso de situação de "porta giratória" e conflito de interesses entre o pessoal dirigente e os peritos. Neste segundo relatório, a Agência fez progressos de forma a resolver essas questões, melhorando "o âmbito e a metodologia dos controlos sistemáticos ex-ante e ex-post relacionados com a análise das declarações de interesses". Por conseguinte, votámos a favor do encerramento das contas da AEM.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Dňa 10. mája 2012 Európsky parlament odložil rozhodnutie o absolutóriu a účtovnej závierke Európskej agentúry pre lieky za rozpočtový rok 2010. Európska agentúra pre lieky sa následne v značnej miere zaoberala nedostatkami zdôraznenými v správe z 10. mája 2012 a poskytla orgánu udeľujúcemu absolutórium podstatné informácie v listoch z 2. a 6. júla 2012 a z 2., 7. a 24. augusta 2012. Európsky parlament – zohľadňujúc druhú správu Výboru pre kontrolu rozpočtu a stanovisko Výboru pre životné prostredie, verejné zdravie a bezpečnosť potravín a zároveň schvaľujúc účtovnú závierku Európskej agentúry pre lieky za rozpočtový rok 2010 – udeľuje výkonnému riaditeľovi Európskej agentúry pre lieky absolutórium za plnenie rozpočtu agentúry za rozpočtový rok 2010. V zastúpení svojím predsedom, postupuje toto rozhodnutie a uznesenie, ktoré je jeho neoddeliteľnou súčasťou, výkonnému riaditeľovi Európskej agentúry pre lieky, Rade, Komisii a Dvoru audítorov a zabezpečuje ich uverejnenie v Úradnom vestníku Európskej únie.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį dokumentą, kadangi Europos vaistų agentūros veikla labai svarbi ES valstybėms narėms ir institucijoms teikiant mokslinius patarimus, susijusius su žmonėms skirtų ir veterinarinių vaistų kokybės, saugumo ir veiksmingumo vertinimu. Todėl biudžeto įvykdymo patvirtinimas yra veiksminga Europos Parlamento priemonė, kurią naudojant turi būti priimtas faktiniais ir svariais argumentais pagrįstas sprendimas. Manoma, kad Europos vaistų agentūrai gali būti suteiktas agentūros 2010-ųjų finansinių metų biudžeto įvykdymo patvirtinimas.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de l'octroi de la décharge à l'Agence européenne des médicaments lors de la séance plénière du 23 octobre 2012. Pour rappel, le Parlement avait ajourné sa décision sur la décharge en mai 2012 en raison d'un problème de conflit d'intérêts.

 
  
MPphoto
 
 

  Monica Luisa Macovei (PPE), in writing. − I voted in favour of granting the discharge to the European Medicines Agency in order to acknowledge the measures implemented by the Agency since the postponement of the discharge last May. The Agency has shown a commitment to addressing the concerns raised by the European Parliament. I commend in particular the efforts made by the Executive Director and his team to foster the Agency’s transparency towards European citizens through, for example, its commitment to developing public access to clinical trial data. I also welcome the its commitment to improving the prevention and management of conflicts of interest with systematic ex-ante and ex-post controls related to the screening of declarations of interest as well as a yearly evaluation of its revised policy on declarations of interest. It is crucial for the Agency to keep the discharge authority regularly informed on the progress achieved, and in this respect I believe that its annual activity report should include a special section describing the actions taken to prevent and manage conflicts of interest from now on.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I welcome this report which acknowledges the European Medicines Agency’s efforts to address the discharge authority’s concerns with regard to the prevention and management of conflict of interest; and notes in particular the reports of 29 June 2012 and 7 August 2012 received by the discharge authority on the review of the conflict of interest management cases identified by the IAS and on the review of potential conflicts of interest of experts involved in assessing the medicinal product Pandemrix.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de l'octroi de la décharge 2010 à l'Agence européenne des médicaments. Depuis le report de l'octroi de la décharge en mai 2012 l'agence a amélioré sa gestion, et a entrepris des actions afin de résoudre ses problèmes structurels, notamment en matière de prévention et de gestion des conflits d'intérêts.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Todas as instituições europeias que dependem do orçamento da União Europeia têm que ser fiscalizadas, de forma rigorosa, pelo Tribunal de Contas e por todas as entidades com essa função. É necessário aferir se os fundos comunitários estão a ser bem utilizados, se essas instituições estão a cumprir com os objetivos delineados e se não existe desperdício de recursos. De um modo geral, salvo raras exceções, a avaliar pelas fiscalizações conhecidas, podemos afirmar que as instituições em causa estão a utilizar de forma correta os fundos disponibilizados e a cumprir com os objetivos propostos. É nesse sentido que votei favoravelmente relativamente ao relatório da Agência Europeia de Medicamentos.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor de la aprobación de la gestión para el presupuesto de la Agencia Europea del Medicamento, referente al año financiero 2010, al haber cumplido los requisitos exigidos por el Parlamento. Dichos requisitos fueron propuestos por el Parlamento el 10 de mayo de este mismo año debido a la exigencia de una correcta gestión de la documentación en los procesos de contratación. Un motivo similar fue la causa del retraso de la aprobación de la gestión por parte del Parlamento en el año financiero 2009. La EMA ha mejorado sus sistemas de control de la documentación y se ha comprometido a elaborar controles periódicos de los procesos de contratación. Considero que se han cumplido las exigencias del Parlamento y por eso he votado a favor.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I fully support the EMA as it helps make our medicines safer and more efficient. I acknowledge that the Agency has implemented all necessary actions required by the report as voted in plenary in May 2012. Therefore, I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Nada tendo a opor a que seja concedida quitação ao Diretor Executivo da Agência Europeia de Medicamentos pela execução do orçamento da Agência para o exercício de 2010, votei o presente relatório favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Visti i conti annuali definitivi dell'Agenzia europea per i medicinali relativi all'esercizio 2010, e la relazione della Corte dei conti, il Parlamento concede il discarico al direttore esecutivo dell'Agenzia europea per i medicinali per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia per l'esercizio 2010. A tal riguardo, considerando il discarico come un valido strumento del Parlamento europeo, che richiede una decisione basata su argomenti fattuali e sostanziali; fermamente convinto che debbano essere intraprese le misure necessarie qualora si verificassero casi di mancato rispetto delle norme vigenti; e ritenendo che la decisione di discarico per l'AEM non possa basarsi su requisiti aggiuntivi, ad esempio le linee guida dall'OCSE, la cui applicazione non è stata ufficialmente richiesta dal legislatore comunitario né da disposizioni specifiche in seno all'Agenzia nel corso della relativa procedura di discarico; esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The work of the Agency is important in providing the best possible scientific advice on any question relating to the evaluation of the quality, the safety and the efficacy of medicinal products for human and veterinary use to the Member States and the institutions. The Agency put in place a multiannual procurement plan for 2012-2014 as requested by the discharge authority in its report on the discharge for the financial year 2009. We should remember, however, that the Court of Auditors reported a high level of carry-overs for the financial year 2010 as well as a lack of compliance with the budgetary principle of annuality. This is one of the cases in which we will have to be cautious.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − L'agenzia europea per i medicinali tutela e promuove la sanità pubblica e la salute degli animali mediante la valutazione ed il controllo dei medicinali per uso umano e veterinario. Tutti i prodotti medicinali per uso umano e per uso animale derivanti dalle biotecnologie e da altri processi tecnologici di avanguardia devono essere approvati mediante la procedura centralizzata. Lo stesso vale per tutti i medicinali per uso umano destinati al trattamento delle infezioni da HIV/Aids, del cancro, del diabete o delle malattie neurodegenerative e per tutti i medicinali “orfani” destinati al trattamento di malattie rare. L’Agenzia partecipa inoltre alle procedure di deferimento in relazione ai medicinali approvati o sottoposti ad esame da parte degli Stati membri. Con questo voto si approva la chiusura dei conti dell'Agenzia europea per i medicinali per l'esercizio 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté pour ce texte. En raison des multiples problèmes graves posés récemment par des médicaments dangereux circulant librement sur le marché avec les autorisations de l'Agence européenne des médicaments, il faut absolument, et dans les plus brefs délais, des procédures beaucoup plus claires, transparentes, et sanctionnées en cas de violation, sur les données relatives aux essais cliniques, la sélection et la formation du personnel scientifique de l'Agence y compris les déclarations d'intérêt de ses experts et des membres des comités qui ont participé activement aux travaux de l'Agence.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Voto favoravelmente a quitação para a Agência Europeia de Medicamentos para o ano de 2010, sublinhando os esforços envidados por esta Agência. Quero também sublinhar o papel da Agência na emissão de pareceres científicos sobre a avaliação da qualidade, da segurança e da eficácia dos medicamentos para uso humano e veterinário no território da UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul cu privire la descărcarea de gestiune pentru execuţia bugetului Agenţiei Europene pentru Medicamente aferent exerciţiului financiar 2010. Reamintesc importanţa activităţii desfăşurate de Agenţie pentru a acorda statelor membre şi instituţiilor cea mai bună consultanţă ştiinţifică posibilă în ceea ce priveşte evaluarea calităţii, siguranţei şi eficacităţii produselor medicinale pentru uz uman şi veterinar. Salut eforturile depuse pentru reforma sistemului de plăţi pentru serviciile furnizate de autorităţile statelor membre, care ar trebui să se bazeze, în mod clar, pe costurile reale.

Consider că un nivel înalt de fiabilitate în ceea ce priveşte interesele declarate poate fi atins numai dacă şi companiile farmaceutice fac publice lista experţilor şi a centrelor de cercetare cu care conlucrează, precum şi sumele implicate în raporturile lor financiare. Ar trebui să se examineze oportunitatea introducerii unei iniţiative legislative în acest domeniu. De asemenea, Agenţia ar trebui să introducă, în fiecare dintre rapoartele sale anuale de activitate, o secţiune specială în care să descrie acţiunile întreprinse pentru a preveni şi gestiona conflictele de interese.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Europejska Agencja Leków dostarcza Państwom członkowskim Unii Europejskiej i instytucjom unijnym opinie dotyczące zagadnień związanych z oceną jakości bezpieczeństwa i skuteczności produktów leczniczych stosowanych u ludzi i zwierząt. W związku z tym niezwykle ważne jest, aby unikać konfliktów interesów. A jednak w czerwcu 2012 r. miał miejsce w Agencji przypadek tzw. „syndromu drzwi obrotowych”, którego skutki są nadal nieznane, ponieważ ciągle trwa ich weryfikacja. Dlatego głosowałem przeciw.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Em maio de 2012, o Parlamento recusou-se a dar a quitação para o exercício de 2010 à Agência Europeia de Medicamentos (AEM) devido a claras irregularidades relativamente ao processo de recrutamento, existindo conflito de interesses entre o pessoal dirigente e os peritos. No entanto, a relatora considera que essas questões foram resolvidas, relativas às declarações de interesses, pelo que votámos favoravelmente o encerramento das contas da AEM.

 
  
  

- Relazione: Paolo De Castro (A7-0277/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Ce texte, en faveur duquel j’ai voté, tout comme le Parlement européen, est davantage technique que politique. Compte tenu de la mise à jour du système de l’OCDE pour la certification des matériels forestiers de reproduction destinés au commerce international, le système européen doit également s’adapter. Le principal changement est une simplification lors de l’importation de matériels forestiers de reproduction au sein de l’Union européenne en provenance de pays tiers sur base d’un système de réciprocité si éligible.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport deoarece consider că este important să existe un control asupra condiţiilor în care materialul forestier este importat în Uniune. Ţările terţe care exportă materiale forestiere de reproducere către Uniunea Europeană trebuie să respecte aceleaşi condiţii care le sunt impuse şi producătorilor din Uniune. Din acest motiv, cred că aceste materiale trebuie să respecte normele europene în ceea ce priveşte atât sistemul de autorizare şi înregistrare a materialului de bază, cât şi normele referitoare la producţia ulterioară de material de reproducere din respectivul material de bază. Doar în acest fel ne putem asigura că materialul forestier de reproducere importat nu va destabiliza ecosistemele din Uniunea Europeană. Protecţia mediului şi a pădurilor trebuie să rămână o preocupare constantă pentru Uniune.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Reglementarea privind comercializarea internă a materialului de reproducere din speciile de plante este prevăzută în cadrul Directivei 1999/105/CE a Consiliului. În vederea facilitării, precum şi pentru a răspunde prompt cererii pieţei, directiva prevede pentru Consiliu posibilitatea de a stabili norme de autorizare a importului de material de reproducere din ţări terţe în baza unui sistem de echivalenţă. Această actualizare s-a produs în urma propunerii statelor membre şi a părţilor în vederea facilitării comerţului, în special a importului de material forestier de reproducere şi pentru a răspunde prompt cererii pieţei, în special pentru plantaţii arboricole cu creştere rapidă destinate producţiei de energie/biomasă.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif à la de décision du Parlement européen et du Conseil modifiant la décision 2008/971/CE du Conseil en vue d'étendre son champ d'application aux matériels forestiers de reproduction de la catégorie "matériels qualifiés" et de mettre à jour la liste des autorités responsables de l'admission et du contrôle de la production. Ce rapport vise à fixer une réglementation pour l'autorisation de l'importation de matériels de reproduction en provenance de pays tiers en vertu d'un régime d'équivalence. Il est important, à mon sens, de veiller à une certification optimale des produits qui peuvent être importés dans l'Union.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − This updates the authorities in certain non-EU countries including Canada, Switzerland, Norway to allow the import of forest tree seeds. To oppose it is to block trade yet to support the motion is to endorse an EU competence I do not agree with so I have chosen to abstain

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente por nada ter a opor à proposta da Comissão.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Ce texte permettra de faciliter les échanges pour répondre à la demande en matière de matériels forestiers de reproduction. Je me rallie donc à sa position et m'exprime en sa faveur.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre "Materiais florestais de reprodução", uma vez que introduz atualizações importantes relativamente às regras de equivalência dos materiais florestais de reprodução produzidos em países terceiros e respetivas condições de importação para a União.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreço, da autoria de Paolo De Castro, versa sobre a proposta de decisão do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho que altera a Decisão 2008/971/CE do Conselho no que respeita à inclusão de materiais florestais de reprodução na categoria “material qualificado” (sementes e plantas para arborização) no âmbito da aplicação daquela decisão e à atualização do nome das autoridades responsáveis pela aprovação e controlo da produção. A Decisão 2008/971/CE do Conselho fixou a relação dos países aos quais era reconhecida equivalência na importação de materiais florestais de reprodução e definiu as condições em que poderiam ser importados para a União Europeia. Considerando a necessidade de facilitar o comércio de materiais florestais de reprodução para responder à procura do mercado e tendo em conta o parecer favorável ao texto proposto por parte do Comité Económico e Social Europeu de 18 de setembro de 2012, voto favoravelmente o presente relatório que torna possível a importação de sementes e plantas para arborização das categorias previstas no anexo II e provenientes dos países terceiros constantes no Anexo I, desde que certificadas oficialmente pelas autoridades desses mesmos países.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Com este relatório, o Parlamento aprova a proposta da Comissão Europeia de alterar a decisão do Conselho relativamente à inclusão de materiais florestais de reprodução da categoria “material qualificado” e à atualização do nome das autoridades responsáveis pela aprovação e controlo da produção. A decisão determina as condições em que são importados para a União os materiais florestais de reprodução das categorias "material de fonte identificada", "material selecionado" e "material qualificado". Esta atualização pretende liberalizar a comercialização destes materiais florestais, designadamente no caso de plantações de árvores de crescimento rápido destinadas à produção de energia/biomassa – aspecto que nos suscita as maiores reservas. A intenção da Comissão de incluir plantas e sementes florestais e agrícolas numa só Diretiva é vista pelas organizações do setor como mais um entrave ao seu desenvolvimento. Por essa razão, alertámos já a Comissão para as consequências da aplicação desta legislação sobre os operadores nacionais do setor. As exigências impostas ao material agrícola não podem nem devem ser iguais às impostas ao material florestal, pois como é natural, sendo parte da cadeia alimentar, o material agrícola tem regras completamente diferentes. As alterações em causa não constituem proteção para os pequenos produtores, sendo antes motivo de preocupação acrescida.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − V rozhodnutí Rady 2008/971/ES zo 16. decembra 2008 o rovnocennosti množiteľského materiálu lesných kultúr produkovaného v tretích krajinách sa stanovujú podmienky, za ktorých sa množiteľský materiál lesných kultúr zaradený do kategórií „identifikovaný zdroj“ a „selektívny“ produkovaný v tretích krajinách môže byť dovážaný do Európskej únie. Podľa daných pravidiel by systémy schvaľovania a registrácie základného materiálu a následná produkcia množiteľského materiálu z tohto základného materiálu mali byť v súlade so systémom Organizácie pre hospodársku spoluprácu a rozvoj (OECD) pre certifikáciu množiteľského materiálu lesných kultúr v medzinárodnom obchode. Pokiaľ ide o materiál kategórie „kvalifikovaný“, tieto podmienky by mali zahŕňať poskytovanie informácií o tom, či produkty boli alebo neboli geneticky modifikované. I preto sa domnievam, že rozhodnutie 2008/971/ES by malo byť zodpovedajúcim spôsobom zmenené a doplnené.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai soutenu le rapport de mon collègue Paolo De Castro en séance plénière le 23 octobre 2012. Ce rapport a été adopté par 537 voix pour, 13 voix contre et 14 abstentions. Je m'en félicite. Afin de faciliter les échanges et de répondre rapidement à la demande du marché, ce rapport donne la possibilité au Conseil de fixer des règles pour l'autorisation de l'importation de matériels de reproduction en provenance de pays tiers, en vertu d'un régime d'équivalence.

 
  
MPphoto
 
 

  Michał Tomasz Kamiński (ECR), in writing. − I voted in favour of this proposal, which amends Council decision 2008/971/EC to allow the import of the ‘qualified’ category of forest reproductive material into the European Union from certain third countries that satisfy the conditions to meet the ‘qualified’ category. Qualified material is derived from parent trees that are selected on the basis of the superior quality of their observed characteristics. The third countries that we are referring to are Croatia, Norway, Serbia, Turkey and the United States. I am certain that it is in our mutual interest to pursue this course.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal for the inclusion of forest reproductive material of the ‘qualified’ category within the scope of the decision and the updating of the name of the authorities responsible for the approval and control of production.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto è favorevole. Concordo sul fatto che per quanto riguarda i materiali della categoria «qualificati», tali condizioni dovrebbero comprendere la fornitura di informazioni indicanti se i prodotti siano stati geneticamente modificati o meno. Tali informazioni dovrebbero agevolare l'applicazione dei requisiti della direttiva 2001/18/CE.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Dou o meu voto favorável ao presente relatório, que propõe a adoção de um procedimento simplificado à proposta da Comissão para a inclusão de materiais florestais de reprodução da categoria "qualificado", atualizando, também, os nomes das autoridades competentes para o reconhecimento e o controlo da produção.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The Commission proposal contains the extension (from Dec 2012 till Dec 2022) of Council Decision 2003/17/EC1 providing the list of countries to be recognised for the application of the equivalence principle for importation of fodder plant seed, cereal seed, beet seed and seed of oil and fibre plants from third countries. This proposal contains also an updating of third countries under the equivalent regime.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a posição do Parlamento Europeu com vista à adoção de uma decisão do Parlamento Europeu e do Conselho que altera a Decisão 2008/971/CE do Conselho tendo como objetivo facilitar as transações comerciais, em particular no que diz respeito à importação de materiais florestais de reprodução da categoria «material qualificado» e de responder mais rapidamente à procura do mercado do setor florestal. A adoção desta decisão legislativa permitirá ainda, atualizar a informação disponível sobre o nome das autoridades responsáveis pela aprovação e controlo da produção florestal.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, previa consultazione del Comitato economico e sociale europeo, vista la relazione della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale e considerata la richiesta del Parlamento di una nuova presentazione della proposta da parte della Commissione, qualora quest'ultima intenda modificarla sostanzialmente o sostituirla con un nuovo testo, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A decisão do Conselho 2008/971/CE forneceu a lista de países a ser reconhecidos à aplicação do princípio de equivalência para importação, e determinou ainda as condições sob as quais o material reprodutivo florestal das categorias das "fontes identificadas" e "selecionadas" produzidas nesses países podem ser importados para a União. Tudo isto baseado em nova informação recebida da OCDE acerca da adoção de um esquema revisto para a certificação de materiais florestais de reprodução destinados ao comércio.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. This has to do basically with the proposal for a decision of the European Parliament and of the Council amending Council Decision 2008/971/EC as regards the inclusion of forest reproductive material of the ‘qualified’ category within the scope of that Decision and the updating of the name of the authorities responsible for the approval and control of the production. The EP adopts its position at first reading, taking over the Commission proposal.

 
  
MPphoto
 
 

  Nikolaos Salavrakos (EFD), in writing. − I voted in favour of this proposal, which amends Council decision 2008/971/EC to allow the import of the ‘qualified’ category of forest reproductive material into the European Union from certain third countries that satisfy the conditions to meet the ‘qualified’ category and the updating of the name of the authorities responsible for the approval and control of production.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A Decisão 2008/971/CE do Conselho sobre a inclusão de materiais florestais de reprodução da categoria «material qualificado» no âmbito de aplicação daquela decisão e à atualização do nome das autoridades responsáveis pela aprovação e controlo da produção contém uma enumeração dos países elegíveis para um regime de equivalência à importação. Para além disso, define as condições para um material florestal ser considerado "material qualificado" e "material selecionado". A Comissão da Agricultura apoiou a proposta de decisão do Conselho apresentada pela Comissão que, em reunião plenária do Parlamento Europeu, recebeu o meu voto favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru includerea materialului forestier de reproducere din categoria „calificat” în domeniul de aplicare al respectivei decizii, precum şi pentru actualizarea numelor autorităţilor responsabile de autorizarea şi controlul producţiei.

Normele naţionale de certificare a materialului forestier de reproducere în Canada, Croaţia, Norvegia, Serbia, Elveţia, Turcia şi Statele Unite ale Americii prevăd efectuarea unei inspecţii oficiale la faţa locului în timpul recoltării şi prelucrării seminţelor şi al producţiei de material săditor. Sistemele de autorizare şi înregistrare a materialului de bază, cât şi producţia ulterioară de material de reproducere din acest material de bază ar trebui să respecte sistemul OCDE de certificare a materialului forestier de reproducere destinat comerţului internaţional.

În ceea ce priveşte materialul din categoria „calificat”, condiţiile respective ar trebui să includă furnizarea de informaţii cu privire la modificarea sau nemodificarea genetică a produselor. În momentul intrării seminţelor şi a materialului săditor pe teritoriul Uniunii, furnizorul care importă acest material informează anticipat organismul oficial al statului membru respectiv cu privire la import.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Diesem Vorschlag für einen Beschluss in Bezug auf die Aufnahme von forstlichem Vermehrungsgut der Kategorie „qualifiziert“ in den Geltungsbereich der genannten Entscheidung sowie die Aktualisierung von Namen der für Zulassung und Kontrolle der Erzeugung zuständigen Behörden ist stattzugeben.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Głosowałem za przyjęciem wniosku ze względu na korzyści z niego płynące. Proponowana aktualizacja ułatwi przede wszystkim wymianę handlową, w szczególności tę dotyczącą przywozu leśnego materiału rozmnożeniowego. Ponadto umożliwi szybsze reagowanie na potrzeby rynku, zwłaszcza jeśli chodzi o plantacje szybko rosnących drzew przeznaczonych do produkcji energii i biomasy.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Ho espresso il mio supporto al testo presentato dal collega De Castro, che ha proposto di adottare con procedura semplificata la proposta della Commissione relativa all'inclusione di materiali forestali di moltiplicazione della categoria "qualificati'" e per l'aggiornamento dei nomi delle autorità competenti per il riconoscimento e il controllo della produzione.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Com este relatório, o Parlamento aprova a proposta da Comissão Europeia de alterar a decisão do Conselho relativamente à inclusão de materiais florestais de reprodução da categoria “material qualificado”, sendo que esta atualização pretende liberalizar a comercialização destes materiais florestais, designadamente no caso de plantações de árvores de crescimento rápido destinadas à produção de energia/biomassa. Para além desta questão que nos suscita as maiores preocupações, consideramos que as alterações em causa não constituem proteção para os pequenos produtores.

 
  
  

- Relazione: Antigoni Papadopoulou (A7-0271/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente relembrando que há 20 anos entrou em vigor o Tratado de Maastricht, que introduziu o conceito de "cidadania da União", o que vale a pena assinalar com expressões de sentimento europeu. Deste modo é importante transmitir os objetivos de aumentar a consciencialização sobre os direitos e responsabilidades que estão ligados à cidadania da União: os cidadãos podem exercer os seus direitos de livre circulação, e de participação cívica e democrática.

 
  
MPphoto
 
 

  Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kuria Europos Parlamentas pritaria Komisijos siūlymui 2013 metus paskelbti Europos piliečių metais. Europos piliečių metai turi nutiesti „tiltą" tarp Briuselio ir ES valstybių narių, kuris paskatintų ES piliečius aktyviai dalyvauti rinkimuose ir užtikrintų, kad jų balsas būtų girdimas ES institucijose. 2013 metai bus labai svarbūs siekiant skatinti ir stiprinti bendrąją Europos tapatybę, grindžiamą pamatinėmis Europos Sąjungos vertybėmis. Manau, kad tebesitęsiančios ekonominės krizės metu Europos piliečių metai paskatins ES piliečius pasinaudoti savo teisėmis ir galimybėmis, kurias suteikia laisvė. Remiantis statistika, trečdalis ES piliečių norėtų pasinaudoti savo teisėmis, tačiau jie vis dar susiduria su kliūtimis darbo rinkoje, pavyzdžiui, administraciniais sunkumais, vykstant gyventi į kitą šalį. Europos piliečių metai skelbiami minint 20-ąsias ES pilietybės, įtvirtintos Mastrichto sutartyje, metines. Visos iniciatyvos ir sąmoningumo kampanijos atkreips dėmesį į tai, kas yra tikroji ES pilietybės vertė – tai aktyvus dalyvavimas Europos Sąjungos demokratiniame gyvenime, ir ypač 2014 m. vyksiančiuose Europos Parlamento rinkimuose.

 
  
MPphoto
 
 

  Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − Il trattato di Maastricht ha istituito la cittadinanza dell'Unione con l'obiettivo di rafforzare e valorizzare l'identità europea e consentire ai cittadini europei di partecipare attivamente al processo di integrazione comunitaria. Quando si parla di cittadinanza europea, non ci si limita allo status giuridico del cittadino, ma a tutti gli aspetti della vita in una società democratica. L'Unione europea è l'insieme di tutti quei Paesi che collaborano per migliorare la vita dei loro cittadini. Abbiamo il dovere di aiutarli a esercitare pienamente i loro diritti: il diritto allo studio, al lavoro, alla libertà di impresa, eliminando tutti gli ostacoli spesso burocratici che creano barriere ed impedimenti. E dobbiamo rafforzare sempre più la partecipazione dei cittadini al processo decisionale europeo, innanzitutto valorizzando il diritto di petizione e soprattutto il diritto di iniziativa legislativa popolare, introdotto dal Trattato di Lisbona.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – En faisant de 2013 l’année des citoyens, l’objectif est de permettre à ces derniers d’être davantage sensibilisés à leurs droits, notamment concernant la mobilité entre États membres. Ce texte, en faveur duquel j'ai voté et que le Parlement européen dans son ensemble a également soutenu, permettra la mise en place de campagnes de sensibilisation et d’information des citoyens européens. Des conférences et des évènements seront également organisés et les échanges d’informations promus. Enfin, un accent particulier sera donné aux plateformes multilingues mises en place par l’Union européenne, puisque les différences de langues demeurent encore l’un des principaux obstacles à la mobilité des citoyens européens.

 
  
MPphoto
 
 

  Zoltán Bagó (PPE), írásban. − Támogattam a polgárok európai évéről (2013) szóló jelentést, hiszen az Európai Uniónak, különösen a mai nehezebb gazdasági körülmények között, szüksége van a polgárok véleményére. Európai parlamenti képviselőként, a polgárság által közvetlenül megválasztott uniós szereplőként fontos feladatomnak tekintem, hogy a polgárok jogainak gyakorlása védelem alatt álljon. Magyarországon is szemtanúja vagyok annak a folyamatnak, hogy növekszik azon uniós állampolgárok száma, akik a saját tagállamukat elhagyva hazámban telepednek le. Az ilyen külföldi munkavállalóknak tisztában kell lenniük saját jogaikkal, amihez az Uniónak 2013-ban minél több segítséget kell nyújtania. A polgári kezdeményezés eszközének hatékonyságáról sokszor volt már szó a Parlamentben, magam is kifejtettem már, hogy az ilyen polgároktól érkező közvetlen kezdeményezéseket támogatom. A Kulturális és Oktatási Bizottság tagjaként külön meg kell jegyeznem, hogy az uniós polgárság fogalma elősegíti a közös európai értékek tiszteletének érzését, és hozzájárul a kulturális sokszínűséghez.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Tratado de Maastricht estabeleceu a cidadania europeia, com o intuito de reforçar e melhorar a identidade europeia e permitir aos cidadãos europeus participarem ativamente no processo de integração europeia. Todavia, ainda existem problemas e obstáculos, como a falta de visibilidade da cidadania da União e uma carência de sensibilização para os benefícios concretos que representa para os cidadãos da UE. Deve pois ser dada maior ênfase à democracia participativa e aos novos direitos resultantes da entrada em vigor do Tratado de Lisboa, por exemplo, o direito de iniciativa dos cidadãos. Concorda-se com a necessidade de campanhas de informação, educação e sensibilização, acessíveis a todos os cidadãos; a preparação de um plano de ação para o período prévio do Ano Europeu em colaboração com todos os Estados-Membros, as instituições da UE, a sociedade civil, e a organização, pelo Parlamento Europeu, de uma campanha pan-europeia sobre a cidadania da União em 2013, em colaboração com os parlamentos nacionais. O Ano Europeu da Cidadania 2013 abre caminho ao novo programa "Europa para os Cidadãos" (2014-2020), que promoverá atitudes destinadas a uma maior sensibilização e compreensão dos cidadãos sobre a UE. Pelo exposto, apoiei o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – L'Europe, pour de nombreux citoyens européens reste pour reprendre la formule de Jacques Delors, un "objet politique non identifié". Pourtant, la citoyenneté européenne s'est construite et avance sans cesse. Droits familiaux, droits à la retraite, formation professionnelle, reconnaissance des compétences, il est de notre responsabilité commune de faire connaitre les dispositions concrètes et utiles à chacun de la citoyenneté européenne dans la vie quotidienne. L'année 2013, année européenne des citoyens, est donc en ce sens une excellente nouvelle.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − L'obiettivo generale della proposta della Commissione sull'istituzione di un "Anno europeo dei cittadini" è di rafforzare la consapevolezza dei diritti connessi alla cittadinanza dell'Unione, allo scopo di aiutare i cittadini a esercitare pienamente il loro diritto di circolare liberamente nel territorio degli Stati membri. Questa proposta, a mio avviso, dà nuovo impulso al dibattito sulla cittadinanza dell'Unione e pone al centro dell'agenda politica l'effettivo e consapevole esercizio di tale diritto. Oggi vi è ancora una mancanza di visibilità della nozione di cittadinanza dell'Unione e dei suoi concreti vantaggi per i cittadini europei. Da uno studio Eurobarometro, pubblicato nel 2011, emerge che la mancanza d'informazioni e di consapevolezza sui propri diritti, nonché gli ostacoli linguistici e il mancato riconoscimento dei diplomi e delle qualifiche, costituiscono i problemi più comuni cui i cittadini sono confrontati quando risiedono, studiano o lavorano in un altro paese dell'Unione. Tali problemi si aggravano nell'attuale periodo di crisi economico-finanziaria a causa delle ripercussioni negative della crisi, tra cui l'aumento della disoccupazione e delle tensioni sociali. In questo contesto, ritengo che l'Anno europeo dei cittadini rappresenti un'opportunità preziosa per migliorare la consapevolezza dei cittadini in merito alla cittadinanza dell'Unione nonché per stimolare la loro partecipazione alla vita democratica.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − Apoyo este informe porque las instituciones europeas toman constantemente decisiones que mejoran objetivamente la vida de la ciudadanía. Muchas, por su impacto inmediato, son percibidas por las europeas y los europeos, pero rara vez se atribuyen al trabajo de las instituciones europeas. Otras, más complejas o dirigidas a públicos específicos, apenas se conocen pese a que abren numerosas expectativas y oportunidades para la ciudadanía. Todos los esfuerzos que se desarrollen en esta línea fortalecen el proyecto europeo.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Conceptul de cetăţenie europeană introdus de Tratatul de la Maastricht are ca scop consolidarea şi adâncirea identităţii europene şi totodată permite cetăţenilor europeni să participe activ la procesul de integrare europeană. Sentimentul de apartenenţă la Uniunea Europeană este un factor extrem de important în conturarea şi definirea unei participări civice, care nu face decât să sporească gradul de identitate colectivă, de care viitorul Uniunii depinde. Salut decizia Comisiei ca anul 2013 să fie Anul european al cetăţenilor şi consider că acest demers va genera un nou impuls dezbaterii cu privire la cetăţenia Uniunii şi va aşeza exercitarea efectivă şi în deplină cunoştinţă de cauză a acestui drept în centrul agendei politice.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − I rapporti di Eurobarometro e di altri istituti di ricerca non mancano di riservare amare sorprese sul tema dell’idea di Unione diffusa tra i cittadini europei. E’ ovvio che la crisi economica abbia messo sotto tensione le ragioni fondanti dello stare insieme, e dei vantaggi che ne derivano, a profitto di sottolineature negative, talvolta utilizzate a fini di polemica politico-elettorale interna. La relazione formula una proposta che, in questo momento storico, acquisisce un rilievo particolare. Non si tratta certo di prefigurare temi alla Dom Porfirio, in edizione riveduta per il XXI secolo, ma di diffondere una minima consapevolezza dei valori e degli effetti positivi della cittadinanza europea, anche sul piano pratico e delle opportunità, a fronte di una continua enfatizzazione delle inadeguatezze della costruzione europea, vere o presunte. Non possiamo lasciare che per i nostri giovani l’essere cittadino europeo si riduca alla fila al passaporto negli aeroporti extra-UE: le opportunità, in fatto di mobilità, formazione, crescita professionale e culturale, costituiscono oggi una via obbligata per molti Paesi, colpiti da indici di disoccupazione giovanile a due cifre. Accolgo con favore, pertanto, la relazione, anche nelle raccomandazioni di dettaglio sull’organizzazione e il coordinamento delle attività per l’anno europeo dei cittadini.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur l'année européenne des citoyens (2013). Selon un sondage Eurobaromètre de 2009, pour près d'un européen sur cinq, travailler dans un autre Etat membre comporte de trop nombreux obstacles. En cause : le manque d'informations relatives aux droits des citoyens européens, aux questions administratives, aux systèmes de protection sociale et à la reconnaissance des diplômes. Quand l'emploi doit devenir la priorité des politiques européennes, il est important, à mon sens, de faciliter et d'encourager la mobilité transfrontalière des travailleurs. Ce rapport propose donc de mener diverses initiatives de communication et de diffusion des bonnes pratiques à l'échelle de l'Union européenne qui permettront aux citoyens européens de mieux connaître leurs droits à la liberté de circulation et de séjour.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − Parliament voted to designate 2013 European Year of Citizens with the aim of raising awareness of EU citizenship. Events will be organised during 2013 to explain the rights of citizens who decide to study, work, set up a business or draw their pension in another Member State. I have deep concerns about the free movement of people and the strains it puts on public services and manners in which these rights can, and indeed are, abused. I therefore cannot sanction a programme which will effectively endorse and promote the passage of people across the Union, granting them the same benefits as those citizens already resident in a nation when austerity and economic problems could see droves of people relocating, placing unprecedented strain upon domestic exchequers. It is my belief that Member States need the ability to control their own borders and set out their own package of benefits to encourage immigration that balances with the workforce need and the level of emigration taking place.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar que o Ano Europeu do Cidadão será um contributo importante para fomentar e aprofundar o conhecimento dos direitos e responsabilidades associados à cidadania da União Europeia com a finalidade de permitir aos cidadãos fazer pleno uso do seu direito de circular e permanecer livremente no território dos Estados-Membros.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − Dreptul la liberă circulaţie şi şedere pe teritoriul statelor membre este un drept individual esenţial care decurge din cetăţenia Uniunii, iar cetăţenii trebuie să fie pe deplin conştienţi şi să profite integral de multitudinea de drepturi care le sunt acordate de legislaţia Uniunii.

Anul european al cetăţeniei constituie un important impuls pentru o mai bună conştientizare a cetăţeniei Uniunii, precum şi pentru a stimula participarea cetăţenilor la viaţa democratică a Uniunii şi a soluţiona deficitele democratice şi procentul ridicat de absenteism la alegerile europene. Sunt necesare modalităţi concrete de eliminare a distanţei care separă instituţiile UE de cetăţenii Uniunii, de soluţionare a deficitelor democratice şi a ratei scăzute de participare la alegerile europene. Cetăţenii trebuie să aibă acces la informaţii simple şi transparente privind alegerile parlamentare europene, la programele şi obiectivele partidelor politice şi ale candidaţilor şi să-şi cunoască drepturile electorale. Totodată, procedurile de vot ar trebui simplificate.

Solicit promovarea de campanii de informare, educare şi sensibilizare, accesibile cu uşurinţă şi fără restricţii tuturor cetăţenilor UE şi în special grupurilor vulnerabile. De asemenea, solicit elaborarea, de către Comisie, a unui manual comparativ care să explice terminologia, sfera de aplicare şi conţinutul cetăţeniei Uniunii, pentru a promova o înţelegere comună a conceptului.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. A Europa de que nos queremos orgulhar é a que põe em primeiro lugar as pessoas, a que não se limita ao mercado comum, que coloca os cidadãos no centro das políticas europeias. Aplaudo, assim, a designação de 2013 (20º aniversário da instituição da cidadania da União, em Maastricht) como o Ano Europeu dos Cidadãos, tendo como objetivo assegurar que todos os cidadãos fiquem cientes dos direitos que os assistem num contexto transfronteiras. Em 2009, estimava-se que o número de cidadãos da União que viviam num Estado-Membro que não o seu, ascendia a cerca de quase 12 milhões, acrescendo que 35% dos cidadãos encarariam a possibilidade de vir a trabalhar noutro Estado-Membro. Porém, ainda há muito a fazer para colmatar o fosso entre as normas jurídicas que asseguram a livre circulação dos cidadãos da União e os obstáculos com que estes se deparam na realidade, nomeadamente a falta de visibilidade da cidadania da União e dos seus benefícios concretos para os cidadãos. É fundamental promover uma maior visibilidade em relação ao impacto e às potencialidades que o direito de livre circulação, como aspeto inalienável da cidadania da UE, poderá ter em termos de reforço da coesão social, de compreensão mútua, de não-discriminação e de criação de uma identidade europeia comum.

 
  
MPphoto
 
 

  Birgit Collin-Langen (PPE), in writing. − I would like to express my support for the proposition to designate the next year as European Year of Citizens. I am convinced that striving to ensure people’s awareness of available European rights, we could promote cross-border labour mobility. Being knowledgeable, European citizens could not only take informed decisions, but also be fully engaged in the Union’s projects and initiatives. In my opinion, it is important to explain more effectively the advantages of the Union Citizenship status so as people could use accessible privileges as well as enjoy and protect their rights.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Susţin propunerea privind instituirea Anului european al cetăţenilor în 2013 pentru a oferi tuturor cetăţenilor europeni prilejul de a conştientiza mai bine asocierea dintre cetăţenia Uniunii şi dreptul la liberă circulaţie, având în vedere că doar 43% dintre europeni susţin că sunt familiarizaţi cu termenul de „cetăţean al Uniunii Europene”, iar circa două treimi dintre respondenţii provenind din cele 27 de state membre ale UE (67%) nu sunt bine informaţi sau nu sunt informaţi deloc.

Ca reprezentant al cetăţenilor, Parlamentul trebuie îşi aducă o contribuţie importantă la înţelegerea politicilor europene de către aceştia, cu accent pe democraţia participativă şi pe noile drepturi ce au apărut prin intrarea în vigoare a Tratatului de la Lisabona, îndeosebi pe Iniţiativa cetăţenilor.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Les citoyens européens jouissent de droits, qu'il leur reste encore à exercer pleinement. Il est temps de s'attaquer de front aux obstacles qui entravent toujours leur mobilité. Grâce à l'année européenne des citoyens, nous pourrons dès l'an prochain tout mettre en œuvre pour nous engager à la réalisation d'une véritable citoyenneté européenne. La première étape pour que cette citoyenneté prenne corps, c'est que chacun de nous soit conscient de ce qu'elle recouvre. Informer et débattre, c'est l'objectif premier fixé par cette action en faveur de laquelle je me suis exprimée.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Le PE a voté pour que 2013 soit l'année européenne des citoyens. Dans un contexte général de crise économique, politique et sociale, il m'a paru important de consacrer une place à la citoyenneté européenne. L'objectif de cet événement est d'informer le grand public, en particulier les jeunes, sur la manière de mettre leurs droits en pratique. Car être citoyen européen, cela procure de nombreux droits dont n'ont pas toujours connaissance les Européens, comme par exemple le droit de circuler et de résider librement dans un autre État membre, le droit de voter et de se porter candidat aux élections européennes et locales, ainsi que le droit de pétition auprès du PE. Autre aspect important pour moi, la nécessité d'insister sur la coopération avec les autorités locales, le travail en lien avec les parlements nationaux, les Centres Europe Direct et l'implication de la société civile.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − A Bizottság javaslatára 2013. az európai polgárok éve lesz. A kezdeményezés a tagállamok állampolgárainak figyelmét kívánja felhívni az Unión belüli jogaik és kötelezettségeik gyakorlására, különös tekintettel az Unión belüli szabad mozgásra és a diszkriminációmentességre. Az európai polgárok döntő többsége nincs tudatában annak, hogy milyen jogok és kötelezettségek illetik meg őket annak köszönhetően, hogy uniós polgárok, olyan egyezmények és kezdeményezéseknek köszönhetően, mint az Európai Unió Alapjogi Chartája és a Stockholmi Program. Az Eurobarometer által készített 2009-es statisztika kimutatta, hogy körülbelül 11,9 millió európai polgár dolgozik születési országán kívül, mindemellett az EU lakosságának 35%-a fontolóra vette már, hogy külföldön próbál szerencsét. Azonban minden ötödik ember úgy gondolja, hogy számtalan akadályt kell leküzdeni ennek eléréséhez. Ennek legfőbb oka az információhiány, illetve a nyelvi különbségek és nehézségek.

 
  
MPphoto
 
 

  Ioan Enciu (S&D), in writing. − I have voted in favour of the report on the European Year of Citizens because I believe that this is an opportunity to enhance awareness of the rights attached to Union citizenship, in order to help citizens make full use of their right to move and reside freely within the territory of the Member States. It is important to give concrete solutions to achieve better and equal opportunities for all. Citizens must be fully aware and take full advantage of the broad array of rights granted to them under Union law, both in their country as well as in cross-border situations. Moreover, I am convinced that the European Year of Citizenship will increase citizens’ awareness on Union citizenship and will stimulate citizens’ participation in the democratic life of the European Union. Any restrictions imposed on European citizenship, such as the ones in place for Romanians and Bulgarians, must be ended as soon as possible in order for the citizens of these countries to benefit fully from their rights.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente este relatório por apoiar a designação de 2013 como o Ano Europeu dos Cidadãos. A maioria dos cidadãos não tem conhecimento dos direitos decorrentes da cidadania europeia. No atual contexto de descrença em relação à Europa, mais do que nunca, é necessário aumentar a consciência em relação a esses direitos e utilizar as campanhas do próximo ano para melhor informar sobre as potencialidades que as disposições europeias podem ter para a melhoria das condições de vida das pessoas.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Porque acredito numa Europa melhor, saúdo a aprovação da proposta de decisão do Parlamento Europeu e do Conselho para que o ano de 2013 seja considerado “Ano Europeu dos Cidadãos” e faço votos para que esta efeméride contribua para uma maior consciencialização dos europeus em relação às vantagens deste projeto. No momento em que se comemora o vigésimo aniversário da assinatura do Tratado de Maastricht, todos os europeus devem ser informados sobre o conteúdo da "Carta Europeia dos Direitos Fundamentais". Gostaria, também, de me congratular pela atribuição do prémio “Nobel da Paz” à União Europeia (UE), o qual, além de elevar a auto-estima dos europeus, representa o reconhecimento do trabalho realizado pelas instituições da UE na consolidação da paz em várias regiões de conflito. A Europa é um espaço de livre circulação de pessoas e bens onde, sem perdermos as identidades nacionais, nos sentimos imbuídos de um espírito de fraternidade e solidariedade que urge divulgar. Muitos cidadãos europeus desconhecem os seus direitos enquanto tais. Assim, o “Ano Europeu dos Cidadãos” será uma oportunidade excelente para a realização de campanhas de informação e sensibilização sobre este projeto de modo a tornar os cidadãos europeus mais conscientes e participativos.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O relatório defende a instituição do Ano Europeu dos Cidadãos (2013), tendo em vista uma sensibilização para os direitos de cidadania na UE. Infelizmente, o atual contexto político, económico e social não podia ser mais contraditório com uma certa visão - que o relatório acolhe - da UE, como espaço de democracia, de igualdade, de solidariedade e de participação cidadã. Esta visão é todos os dias contrariada pela prática, pelas políticas e pelas orientações que a UE vem impondo a diversos povos e países, como sucede com Portugal. Está em curso um inaudito ataque à democracia e aos direitos dos cidadãos. A UE é, cada vez mais, espaço de desigualdades, de exploração, de retirada dos direitos que os povos conquistaram ao longo de séculos de luta. Nesta UE da livre circulação de capitais e mercadorias, ao serviço dos monopólios internacionais, a "livre" circulação de pessoas é determinada pela dura realidade de milhões de trabalhadores, que não têm possibilidade de permanecer no seu país por falta de emprego e são obrigados a procurar sustento para as suas famílias alhures.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Maastrichtskou zmluvou bolo v roku 1993 ustanovené občianstvo Únie s cieľom posilniť európsku identitu a umožniť európskym občanom aktívne sa podieľať na európskom integračnom procese. Občianstvo Únie, automaticky priznávané všetkým štátnym príslušníkom jednotlivých členských štátov, je dopĺňané štátnym občianstvom. V súčasnom období čelíme nedostatočnej viditeľnosti občianstva Únie a nedostatočnej informovanosti o konkrétnych výhodách, ktoré z neho vyplývajú pre občanov, študentov, spotrebiteľov a podnikateľov, ako aj poskytovateľov tovarov a služieb v Európskej únii. K najbežnejším problémom, s ktorými sú občania Únie konfrontovaní počas pobytu, štúdia či práce v inej krajine EÚ, sa radí nedostatok informácií a povedomia o svojich právach, nemenej tiež jazykové bariéry a neuznávanie diplomov a kvalifikácií. Občania sa domáhajú konkrétnych riešení svojich každodenných problémov, rovnakých príležitostí pre všetkých bez diskriminácie na základe štátnej príslušnosti, veku, zdravotného postihnutia, pohlavia, sexuálnej orientácie, viery alebo náboženského vyznania. Som presvedčená, že práve Európsky rok občianstva je možnosťou predstavujúcou silný impulz na zlepšenie informovanosti občanov o občianstve Únie a má potenciál podnietiť k účasti občanov na demokratickom živote Únie.

 
  
MPphoto
 
 

  Mariya Gabriel (PPE), par écrit. – J'ai voté pour ce rapport parce qu'il s'agit d'un message politique fort que nous envoyons en dédiant l'année 2013 aux citoyens. Les droits et les devoirs conférés par la citoyenneté européenne restent encore largement méconnus. Voilà une chance d'accroître leur visibilité! Et voilà une chance d'éliminer certains obstacles à leur exercice! Cette citoyenneté multi-niveau confirme l'engagement de l'Union envers ses citoyens mais elle souligne aussi la nécessité de citoyens actifs qui participent à l'élaboration des politiques de l'Union.

Enfin, cette Année européenne des citoyens est une chance pour tous les citoyens de se l'approprier. Le signal fort de la nécessité du renouvellement de leur engagement est donné. Je suis sûre que nous sommes capables de relever tous ensemble ce défi.

 
  
MPphoto
 
 

  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − Il prossimo anno ricorre il ventesimo anniversario dalla nascita della cittadinanza europea. È essenziale mettere la cittadinanza dell'Unione e la democrazia partecipativa al centro dell'agenda politica.

Più che mai è necessario ora in un periodo di crisi profonda che sta mettendo a dura prova le famiglie, le imprese , i cittadini europei.

Il voto odierno ha confermato l'accordo per proclamare il 2013 "Anno europeo dei cittadini", con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza dei diritti legati alla cittadinanza europea.

I cittadini dell'UE spesso non sono consapevoli dei propri diritti tra cui il diritto di spostarsi e vivere liberamente in un altro Stato membro, il diritto di voto attivo e passivo nelle elezioni europee e locali e il diritto di presentare una petizione al Parlamento europeo.

Auspico che siano effettivamente messe in atto quelle misure di informazione e coinvolgimento dei cittadini.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – J'ai apporté tout mon soutien au rapport de ma collègue Antigoni Papadopoulou en faveur de la mise en place de l'Année européenne des citoyens en 2013. En ces temps de crise économique et sociale, il est indispensable de mettre en avant les droits qui sont attachés à la citoyenneté européenne afin de restaurer la confiance de nos citoyens dans le projet européen.

Trop peu de gens connaissent véritablement les droits couverts pas la citoyenneté européenne. Il s'agira donc de soutenir toute action permettant de mettre en lumière les droits des citoyens européens et de s'assurer de leur bonne application. L'enjeu de la citoyenneté européenne ne peut pas en effet se limiter à être purement déclaratif, il est éminemment politique. C'est par la défense et la publicité faite aux droits existants et la construction de nouvelles garanties pour les citoyens que cette notion de citoyenneté pourra prendre du contenu, du poids et devenir tangible pour toutes et tous.

Et c'est aussi pour ces raisons que je soutiens un budget ambitieux pour cette "Année", au-delà du million consenti par les États membres, mais qui reste bien en-deçà des besoins nécessaires pour atteindre notre objectif d'une citoyenneté européenne au quotidien.

 
  
MPphoto
 
 

  Małgorzata Handzlik (PPE), na piśmie. − Obywatele znajdują się w centrum uwagi UE. Potwierdza to szereg dokumentów na czele z traktatami czy Kartą praw podstawowych. Niestety, pomimo że obywatelom UE przysługuje wiele praw, często nie mogą z nich skorzystać, dlatego że nie są ich świadomi. Ciekawa dyskusja podczas inauguracji Tygodnia Jednolitego Rynku, w której brali udział przede wszystkim obywatele, pokazała, że brak informacji jest bardzo dużym problemem, a wręcz rzeczywistą barierą na drodze do pełnego wykorzystania możliwości oferowanych przez Jednolity Rynek.

Jedną z takich ważnych możliwości jest prawo do swobodnego przemieszczania się w UE. To na jego podstawie możemy rozwijać mobilność mającą tak kluczowe znaczenie dla gospodarki europejskiej. Wykorzystanie potencjału płynącego z mobilności zależy jednak od tego, czy obywatele są w pełni poinformowani o wynikających z niej prawach. Bardzo mnie cieszy, że Komisja Europejska zaproponowała uczynienie roku 2013 Europejskim Rokiem Obywateli, ponieważ będzie to dużą szansą na jak najskuteczniejsze dotarcie z informacją do obywateli w każdym zakątku UE i na każdym szczeblu tak unijnym, jak i krajowym, regionalnym i lokalnym.

Głosowałam za sprawozdaniem, ponieważ od zawsze podkreślam wagę skutecznego informowania. Ponadto sądzę, że Parlament Europejski, jako najbardziej demokratyczna instytucja UE, powinien stać na straży praw i obowiązków oraz rzeczywistego z nich korzystania ponad 500 mln Europejczyków.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Le reproche le plus récurrent adressé à l'Union européenne est le décalage entre ces institutions jugées technocratiques et les citoyens qui peinent à identifier les acteurs principaux, à comprendre leur rôle et la répartition des compétences et, surtout, l'impact concret des décisions européennes sur leur quotidien. De nombreuses campagnes de communication sont menées chaque année afin de rapprocher les citoyens de leurs institutions et de mieux leur faire comprendre les actions engagées au niveau de l'UE. Par exemple, en 2009, on comptabilisait 11,9 millions de citoyens ressortissants de l'UE vivant dans un autre État membre que le leur et la création du marché intérieur n'a cessé d'accroître ce mouvement. Cependant, beaucoup d'Européens jugent les barrières à la mobilité intra-communautaire encore trop élevées, notamment le manque d'informations concernant les questions administratives, les questions relatives au système de protection sociale et la reconnaissance des diplômes universitaires. C'est pourquoi 2013 a été désignée "Année européenne des citoyens". Son l'objectif sera de mieux faire connaître les droits attachés à la citoyenneté européenne dans un contexte transfrontalier. Espérons que cette initiative parvienne à réconcilier les citoyens avec l'UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pasiūlymą, nes bendras Europos metų tikslas – išsamiau informuoti apie teises, susijusias su Sąjungos pilietybe, kad piliečiai galėtų visapusiškai pasinaudoti savo teise laisvai judėti ir apsigyventi valstybių narių teritorijoje. Deja, Sąjungos pilietybė nepakankamai matoma ir ganėtinai stinga informavimo apie konkrečią ES piliečiams, studentams, darbuotojams, vartotojams ir verslininkams, taip pat prekių tiekėjams ir paslaugų teikėjams jos teikiamą naudą. Tad pasiūlyme numatyta suteikti naują impulsą diskusijai apie Sąjungos pilietybę ir pagrindinis dėmesys politinėje darbotvarkėje skiriamas informacija pagrįstam ir veiksmingam šios teisės įgyvendinimui. Todėl, manau, jog turėtų būti ypač svarbu stiprinti Sąjungos pilietybę visais lygmenimis ir kiekvienu demokratinio proceso etapu, užtikrinti, kad pilietybė taptų ypač svarbiu ES politikos aspektu ir pagrindiniu Sąjungos veiksmų visose srityse prioritetu. Siekiant paskatinti piliečius dalyvauti Sąjungos demokratiniame gyvenime, piliečiai turi būti informuoti apie tai, kuo jiems iš tiesų naudingos ES teisės ir politika ir kaip jomis visur naudotis ES valstybių narių visuomenėse. Esu įsitikinęs, kad išsamiau informuojant apie Sąjungos pilietybę ir apie konkrečią jos naudą asmenims užtikrinamas geresnis Europos integracijos vertės suvokimas.

 
  
MPphoto
 
 

  Lívia Járóka (PPE), írásban. − I would like to welcome the initiative to dedicate 2013 to European citizens and the twenty years of existence of European citizenship. Such a thematic term may provide remedies to the shortcomings of practicing this right, namely the lack of widespread knowledge and awareness regarding the benefits that European citizenship may provide to all European citizens, students, workers, or pensioners. It must be made clear, that these benefits are not privileges of the elite, but are the fruits of one of our most important community acquisitions that everyone is entitled to without discrimination. We expect therefore information and awareness campaigns to be launched, that target all citizens of the EU, with a special regard to vulnerable groups, who due to their socio-economic status encounter serious difficulties when exercising their right to move, reside and work freely everywhere within the European Union.

 
  
MPphoto
 
 

  Danuta Jazłowiecka (PPE), na piśmie. − Instytucja unijnego obywatelstwa będzie obchodziła w przyszłym roku dwudziestą rocznicę ustanowienia. Miała być ona remedium na tzw. deficyt demokratyczny Wspólnoty, a także zwiększać zaangażowanie społeczeństwa w jej funkcjonowanie. Z dzisiejszej perspektywy można stwierdzić, że zamierzenia te nie zostały osiągnięte. Kolejne badania Eurobarometru pokazują, że świadomość istnienia obywatelstwa Unii Europejskiej jest nikła i niewiele osób wiąże ją z jakimikolwiek prawami. Podstawowym problemem nie jest jedynie niewielka świadomość praw przysługujących obywatelom Unii, ale przede wszystkim to, że są oni w tak małym zakresie zaangażowani w funkcjonowanie Wspólnoty. Dlatego powinniśmy skupić się na wzmacnianiu proobywatelskiej postawy i tworzeniu poczucia europejskiego patriotyzmu. Świadomi swoich praw Europejczycy będą intuicyjnie z nich korzystali. Głosowałam więc za przyjęciem tej rezolucji, która promuje szereg działań mających na celu pogłębienie wiedzy Europejczyków na temat ich praw.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Le rapport de mon collègue Antigoni Papadopoulou a été adopté en séance plénière le 23 octobre 2012 par 518 voix pour, 63 contre et 19 abstentions. J'ai soutenu ce rapport en plénière, dont l'objectif principal est de faire en sorte qu'en 2013, tous les citoyens européens aient connaissance de leurs droits, notamment celui de pouvoir circuler librement. A l'occasion de l'Année européenne des citoyens, le Parlement européen invite la Commission et les Etats membres à lancer de vastes campagnes d'information, d'éducation et de sensibilisation à l'intention du grand public.

 
  
MPphoto
 
 

  Michał Tomasz Kamiński (ECR), in writing. − I voted in favour of this report because I support the idea of a European Year of Citizens. This proposal's main purpose is to ensure that all Union citizens are aware of the rights available to them in a cross-border context by virtue of their Union citizenship status, so as to enable them to make informed decisions about whether to make use of their right to free movement and to facilitate the effective exercise of this right. Many citizens of Poland have taken advantage of the ability to travel, work, and reside in different parts of the EU. I am in favour of raising awareness of the importance and benefits of the right to free movement and residence. I hope, however, that the initiatives that will be organised at Union, national, regional or local levels linked to the objectives of the European Year will not duplicate the work of the ‘Europe for Citizens’ programme.

 
  
MPphoto
 
 

  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Mieux les Européens et les Européennes connaîtront leurs droits en tant que citoyens de l’Union européenne, plus ils pourront prendre des décisions en toute connaissance de cause dans le cadre de leur vie privée, et plus la vie démocratique européenne sera riche à tous les niveaux. Je me réjouis de l'adoption du rapport d'Antigoni Papadopoulou sur l'Année européenne des citoyens, qui permettra tout au long de l'année 2013 d'expliquer les apports de l'Union européenne à la vie quotidienne des citoyens européens. La libre circulation est le droit conféré par la citoyenneté européenne qui est le plus connu et auquel les citoyens tiennent le plus. Cependant, la majorité des autres avantages conférés par la citoyenneté européenne sont méconnus du public du fait d'un manque d'information. Je suis convaincue que cette Année européenne des citoyens permettra de corriger certaines carences sur le sujet et permettra, tout au long de l'année, une information efficace en direction des citoyens européens.

 
  
MPphoto
 
 

  Constance Le Grip (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur "l'Année Européenne du citoyen 2013". Aujourd'hui, près de 12 millions de citoyens européens vivent dans un autre pays que le leur, pourtant les obstacles à la mobilité au sein de notre Union sont encore nombreux. J'ai donc voté pour les différents axes de financements proposés par le rapport, tel que le développement des outils de communication pour des campagnes d'information à l'intention du grand public. Bien qu'il incombe aux Etats-membres d'informer les citoyens, nous devons impérativement mettre en place des campagnes multilatérales d'information. Nous devons permettre aux citoyens de l'Union de mieux exercer et de défendre leurs droits, au niveau local, régional, national et européen !

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Anul 2013 va marca cea de-a douăzecea aniversare a instituirii, prin Tratatul de la Maastricht, a noţiunii de „cetăţenie a Uniunii Europene”. Instituirea cetăţeniei europene a afectat viaţa a milioane de persoane, creând o serie de avantaje precum accesul transfrontalier la serviciile de sănătate.

Şi totuşi, o anchetă recentă realizată de Eurobarometru ne arată că 48% dintre cetăţeni spun că nu sunt suficient informaţi asupra drepturilor pe care le au ca cetăţeni europeni şi numai 30% dintre cetăţeni consideră că pot influenţa personal procesul european. Un studiu desfăşurat de Eurobarometru în 2011 arată că numai o treime din cetăţenii UE sunt total sau parţial mulţumiţi de eficacitatea administraţiei UE, de disponibilitatea de a oferi servicii şi de transparenţa sa, ceilalţi exprimându-şi nemulţumirea, în special cu privire la acest ultim aspect. În ciuda bugetului modest alocat (un milion de euro comparativ cu anul european 2011, care a dispus de un buget de aproximativ 11 milioane de euro), trebuie să valorificăm „Anul european al cetăţenilor”, pentru a reaminti cetăţenilor noştri ce poate face Uniunea Europeană pentru fiecare dintre noi.

 
  
MPphoto
 
 

  Elżbieta Katarzyna Łukacijewska (PPE), na piśmie. − Panie Przewodniczący, Koleżanki i Koledzy, decyzja Parlamentu Europejskiego o ustanowieniu roku 2013 Europejskim Rokiem Obywateli jest bardzo ważna dla europejskiej demokracji. Wszystkie organizowane w przyszłym roku inicjatywy i działania, kampanie informacyjne, konferencje czy wysłuchania publiczne będą podejmowane, aby przyczynić się do podniesienia świadomości społecznej obywateli w kontekście praw związanych z przemieszczaniem się i osiedlaniem w innych krajach Unii Europejskiej. Ustanowienie Europejskiego Roku Obywateli ma na celu edukowanie, zwłaszcza młodych ludzi, aby poznali swoje prawa w Unii Europejskiej i potrafili z nich korzystać. Uważam, że jest to bardzo cenna inicjatywa i głosowałam za przyjęciem sprawozdania Antigoni Papadopoulou. Dziękuję.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I welcome the European Year of Citizens, which will be an opportunity to inform citizens about their rights, including information about voting rights, consumer rights and their rights linked to working and studying in another EU country than their own.

 
  
MPphoto
 
 

  Barbara Matera (PPE), per iscritto. Sostengo con il mio voto favorevole la proposta della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni per istituire il 2013 come "Anno per i Cittadini Europei". Credo, infatti, che cosi come stabilito dal Trattato di Maastricht e dal Trattato di Lisbona, sia di fondamentale importanza rendere consapevoli i cittadini dell'Unione Europea dei loro diritti e delle loro garanzie. L'anno europeo aspira a rafforzare la partecipazione civica e democratica attiva dei cittadini dell'Unione. In qualità di Vicepresidente della Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere, sostengo questa proposta perché mi auguro che possa, non solo consolidare l'uguaglianza e la solidarietà tra gli Stati membri, ma anche rafforzare tra i cittadini le parità di genere e aumentare la partecipazione delle donne alla vita economica, politica e sociale dell'Unione Europea. Ritengo inoltre di grande importanza la presente decisione per un incremento della mobilità dei lavoratori e del tasso occupazionale da essa derivante.

 
  
MPphoto
 
 

  Marisa Matias e Alda Sousa (GUE/NGL), por escrito. Numa Europa que sempre se revelou apenas preocupada com a sua agenda económica e monetária esquecendo as pessoas, mesmo quando essa agenda ameaça ruir a própria Europa e esmaga a vida de muitos cidadãos, a iniciativa de declarar 2013 como Ano Europeu dos Cidadãos é uma boa notícia. Além disso, atendendo a que 2013 é o ano que antecede as próximas eleições europeias, pode ser uma boa estratégia de aproximação dos cidadãos à Europa e aos temas europeus para além dos mercados. Esperamos que esta seja também a oportunidade para discutir um verdadeiro conceito de cidadania europeia que possa conter todos os que residem no espaço europeu e menos Europa fortaleza. O Ano Europeu dos Cidadãos não poderá ser só de alguns e contra muitos outros.

 
  
MPphoto
 
 

  Iosif Matula (PPE), în scris. − Prin Tratatul de la Maastricht, toţi cetăţenii din Uniune beneficiază de cetăţenia europeană, care se adaugă celei naţionale şi conferă dreptul de a călători, de a studia şi de a munci în oricare dintre statele membre, dar şi o serie de alte drepturi conexe.

Din păcate, aproape jumătate dintre cetăţeni nu cunosc aceste drepturi şi nu pot face uz de ele. Tocmai de aceea, instituirea unui An european al cetăţenilor în 2013 – la 20 de ani de la introducerea cetăţeniei europene – este binevenită. Acţiunile prevăzute pentru 2013 pot mări gradul de cunoaştere a drepturilor, valorilor şi istoriei europene în rândul populaţiei, astfel încât cetăţenii să beneficieze de oportunităţile apartenenţei la UE. Fără îndoială, orice iniţiativă care să-i apropie pe cetăţeni de instituţiile europene este utilă. Personal, consider că acţiunile Anului european al cetăţenilor trebuie coordonate la nivel comunitar, pentru a ne asigura că informaţia este transmisă unitar în orice colţ al Uniunii.

Din păcate, bugetul dedicat acestui program este insuficient, cu mult mai mic decât fondurile alocate altor Ani europeni. În plus, nu sunt prevăzute cofinanţări pentru proiecte ale organizaţiilor societăţii civile, astfel încât putem să anticipăm un succes limitat al acestei iniţiative.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Sono d’accordo con la proposta di un anno europeo dei cittadini. Costituirebbe un'ottima opportunità per rafforzare la consapevolezza del pubblico in generale dei diritti e delle responsabilità connessi alla cittadinanza dell'Unione. Darebbe anche un contributo importante nella sensibilizzazione dei cittadini sui loro diritti derivanti dalla cittadinanza dell'Unione.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Congratulo-me com a aprovação do presente diploma, no qual expressei o meu voto favorável. A criação de um “Ano Europeu dos Cidadãos” é um excelente veículo de sensibilização do indivíduo para os direitos, mas também responsabilidades, que estão associados à cidadania Europeia. As iniciativas abrangidas para atingir os objetivos definidos no texto legislativo são de aplaudir, devendo, no entanto, ser reforçada a ideia de que cabe também aos próprios cidadãos desempenhar um papel ativo no reforço destes direitos através da sua participação na sociedade civil.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor del presente informe al considerar que el Año Europeo de los Ciudadanos puede servir para concienciar a los ciudadanos europeos sobre el ejercicio de los derechos de los que son titulares. La Comisión deberá desarrollar el debate entorno al concepto de ciudadanía activa, introduciendo en las instituciones europeas el debate sobre la participación y el ejercicio de los derechos de los que los ciudadanos son titulares. Nos encontramos en un momento histórico de movilización para el ejercicio de esta ciudadanía activa y el marco de este Año Europeo puede servir para tomar conciencia sobre el ejercicio de los derechos de los que los ciudadanos son titulares.

 
  
MPphoto
 
 

  Miroslav Mikolášik (PPE), písomne. − Európsky parlament ako jediný priamy prostredník medzi občanmi a Úniou vyzval Komisiu už v roku 2010, aby pri príležitosti 20. výročia Maastrichtskej zmluvy, ktorou bola zavedená koncepcia občianstva Únie, vyhlásila rok 2013 za Európsky rok občanov. Európsky rok občanov vítam predovšetkým vzhľadom na blížiace sa voľby do Európskeho parlamentu, ktoré sa budú konať v roku 2014. V minulosti bola totiž zarmucujúcou skutočnosťou nízka účasť na voľbách do Európskeho parlamentu, čo určitým spôsobom prispieva k tzv. demokratickému deficitu Únie. Som presvedčený, že rok občanov prispeje k zvýšeniu povedomia a informovanosti o jednotlivých právach, ale aj povinnostiach občanov Únie, čím by sa mal logicky podnietiť aj podiel občanov na demokratickom živote. Z uvedených dôvodov podporujem Európsky rok občanov a vyjadrujem presvedčenie, že by na posilnenie aktívnej demokratickej účasti občanov na činnostiach Únie mali byť z rozpočtu vyčlenené aj zodpovedajúce prostriedky.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − In times of economic and social crisis, raising awareness of the rights attached to Union citizenship can help restore citizens’ faith in the Union project. European citizens should enjoy all fundamental rights. What is more, non-citizens, or those deprived of citizenship should also enjoy fundamental rights, I am in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Palaikau siūlymą 2013 m. paskelbti Europos piliečių metais. Tai turi būti efektyviai ir racionaliai išnaudotas laikas bei lėšos, ES siekiant dar intensyviau informuoti savo piliečius, kad jie geriau žinotų savo teises ir beprecedentes privilegijas, kokių neturi jokių kitų tarptautinių organizacijų šalių narių piliečiai. Kiekvienam Sąjungos piliečiui suteikiama teisė laisvai judėti ir apsigyventi valstybių narių teritorijoje, teisė balsuoti ir kelti savo kandidatūrą per Europos Parlamento ir savivaldos rinkimus valstybėje narėje, kurioje jis gyvena, teisė į bet kurios valstybės narės diplomatinių ir konsulinių įstaigų teikiamą apsaugą trečiojoje šalyje, teisė pateikti peticiją Europos Parlamentui, teisė kreiptis į Europos ombudsmeną ir teisė kreiptis į Sąjungos institucijas, taip pat daugybė kitų teisių įvairiose srityse, pavyzdžiui, laisvo prekių ir paslaugų judėjimo, vartotojų apsaugos ir visuomenės sveikatos, lygių galimybių ir vienodo požiūrio, galimybių įsidarbinti ir socialinės apsaugos. 20 metų Sąjungos pilietybės sąvokos raida davė daug gerų rezultatų, tačiau yra dar daug atvejų, ES piliečiai savo teisėmis pasinaudoti negali dėl praktinių kliūčių, taip pat dėl to, kad yra nepakankamai su savo teisėmis ir pareigomis susipažinę. Todėl lauksime 2013 m. Europos pilietybės ataskaitos, kurioje turėtų būti išdėstyti pasiūlymai kaip likusias kliūtis pašalinti. Taip pat norėtųsi, kad 2013 m. pabaigoje informavimo ir komunikacijos kampanijos poveikis Europos piliečiams būtų išanalizuotas kiekybiniais tyrimais, kuriose matytųsi, ar kampanija buvo efektyvi ir, ar užsibrėžti tikslai buvo pasiekti.

 
  
MPphoto
 
 

  Siiri Oviir (ALDE), kirjalikult. − Toetasin antud raportit, sest pean väga oluliseks kodanikuühiskonna aktiivsust ning Euroopa Liidu kodanike kaasamist nende õiguste kasutamisse täies ulatuses. Lisaks olen veendunud, et iga ELi kodanik peaks olema teadlik oma õigustest vabale liikumisele ning elukohavalikule ELis. Kuna Euroopa Liidu kodaniku mõiste ja sellega kaasnevad õigused on vähetuntud, pean vajalikuks kõikide liikmesriikide kodanike täiendavat informeerimist ja kaasamist. Eriti oluline on see minule kui Euroopa Parlamendi liikmele, kuna esindan siin just rahvast. Seetõttu avaldasingi oma toetust Euroopa kodakondsuse aastale.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Η ιθαγένεια της Ένωσης αποδίδεται αυτομάτως σε όλους τους πολίτες των αντίστοιχων κρατών μελών και δεν υποκαθιστά την εθνική ιθαγένεια αλλά είναι συμπληρωματική αυτής. Η παρούσα έκθεση της Επιτροπής ανταποκρίνεται θετικά στην πρόταση ενός Ευρωπαϊκού Έτους με στόχο την ενίσχυση της συνειδητοποίησης των δικαιωμάτων που συνδέονται με την ιθαγένεια της Ένωσης. Ωστόσο, παρόλο που η πρόταση δίνει ώθηση στην έννοια της ιθαγένειας, παρατηρούνται προβλήματα που συνδέονται με την καθημερινότητα των πολιτών όπως, για παράδειγμα, η έλλειψη ίσων ευκαιριών για όλους, ευκαιριών μετακίνησης για τους νέους και η έλλειψη διοικητικής αποτελεσματικότητας. Επομένως, αύξηση της συνειδητοποίησης σημαίνει αύξηση της συμμετοχής των πολιτών και της συνδιαμόρφωσης στο ευρωπαϊκό οικοδόμημα. Οι προτάσεις που περιέχονται στην συγκεκριμένη έκθεση συμβάλλουν προς αυτή την κατεύθυνση και για αυτό τον λόγο την υπερψήφισα.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. A sensibilização do público em geral para os direitos e as responsabilidades associados à cidadania da União é fundamental para que tanto os direitos como os deveres decorrentes da cidadania europeia sejam efetivamente cumpridos. É apenas através do exercício desses direitos que se pode vir a identificar e eliminar os obstáculos que ainda persistem a este nível. Cabe assim aos próprios cidadãos europeus desempenhar um papel fundamental no reforço desses direitos através da sua participação na sociedade civil e na vida democrática, cabendo, por outro lado, às Instituições Europeias promover campanhas de sensibilização como a presente, referente ao Ano Europeu dos Cidadãos. Por todos estes motivos, votei favoravelmente o presente relatório, não deixando de lamentar o drástico corte no orçamento desta iniciativa, quando a temática é fundamental para a cultura democrática da União.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Ogni cittadino di uno Stato membro, oltre alle prerogative nazionali, gode anche di una serie di diritti garantiti dai trattati dell'UE e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'UE; tuttavia, molti di loro sono inconsapevoli dei diritti di cui godono in quanto cittadini comunitari. Considerando che lo scopo generale del proposto Anno europeo è quello di rafforzare la consapevolezza dei diritti connessi alla cittadinanza dell'Unione, al fine di aiutare i cittadini a esercitare pienamente il loro diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, e auspicando che l'Anno europeo della cittadinanza non abbia ancora una volta una natura celebrativa, ma che prepari la strada al nuovo programma "l'Europa per i cittadini" 2014-2020 che sostiene iniziative volte a rendere i cittadini più consapevoli dell'Unione europea, della sua storia e dei suoi valori, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Alojz Peterle (PPE), pisno. − Glasoval sem za poročilo o imenovanju leta 2013 za evropsko leto državljanov. Državljanstvo Unije je bilo uvedeno z Maastrichtsko pogodbo leta 1993, da bi se okrepila in utrdila evropska identiteta, evropskim državljanom pa omogočilo dejavno sodelovanje v evropskem procesu povezovanja. Skupni cilj evropskega leta je okrepiti ozaveščenost o pravicah, ki izhajajo iz državljanstva Unije, da bodo lahko državljani v celoti koristili svojo pravico do prostega gibanja in prebivanja na ozemlju držav članic. Raziskava Eurobarometra, ki je bila objavljena septembra 2011, kaže, da so med najbolj pogostimi težavami, s katerimi se srečujejo državljani EU, ki prebivajo, študirajo ali delajo v drugi državi članici Evropske unije, pomanjkanje informacij, poznavanje pravic, jezikovne ovire ter nepriznavanje diplom in kvalifikacij. V sedanjem obdobju finančne, politične in socialne krize v Evropski uniji so te ovire hujše zaradi negativnih posledic krize, vključno z naraščanjem brezposelnosti in socialnih nemirov.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O ano 2013 será designado como Ano Europeu dos Cidadãos, sendo o propósito geral deste assegurar que todos os cidadãos da União estão conscientes dos direitos que lhes são afetos, num contexto além-fronteiras, por virtude do estatuto da sua cidadania Europeia. Assim, pretende o orçamento de 5 milhões de euros aprovado em plenário, contribuir para decisões mais informadas por parte dos cidadãos da União, sobre como exercer o seu direito de livre circulação e facilitar o uso efetivo do mesmo. Ainda que os Estados Membros detenham a responsabilidade primordial em matéria de sensibilização, ações adequadas para endereçar este problema requerem colaborações multilaterais, trocas de informação, experiências à escala da União, e disseminação de boas práticas, transnacionais. Esta campanha de sensibilização orientada para a eliminação dos muitos obstáculos que ainda persistem ao exercício dos direitos decorrentes da cidadania europeia assume grande importância. Só uma maior e melhor informação, poderá ajudar os Europeus a fazer uso dos seus direitos. Votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – Les derniers sondages Eurobaromètre le montrent, l'Europe traverse une crise de confiance et de légitimité. Depuis l'automne 2009, c'est environ 30% de personnes de moins qui déclarent faire confiance à l’UE. Alors que nous fêterons l'an prochain les 20 ans de la création de la citoyenneté européenne et que nous serons à moins d'un an des élections européennes, faire de 2013 l'année de la citoyenneté européenne, c'est-à-dire l’année des citoyens européens, est une bonne idée. Souhaitant conférer à 2013 une portée symbolique toute particulière dans le contexte actuel, j'ai apporté mon soutien à ce texte. Il a été mis en évidence que les citoyens souffrent d'un manque d'information sur les droits que leur confère l'UE. Il faut absolument que l'année de la citoyenneté européenne parvienne à sensibiliser efficacement les citoyens sur ces droits. Il faut aussi qu'elle stimule effectivement l'intérêt des citoyens pour les activités de l'Union européenne, cela étant indispensable au développement de la démocratie européenne, si importante pour la légitimité de l'UE. Mais le succès de cette année 2013 dépend évidemment des moyens financiers mobilisés, et à cet égard je regrette que le budget qui lui est destiné soit si maigre.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Our amendments focused on highlighting the practical difficulties EU citizens face relating to their nationality, social and marital status, in their different roles (as consumers, residents, tourists, students, professionals, volunteers, political actors, people with disabilities) in their daily lives, such as the rights of international couples, portability of pensions and social security rights or access to public services. The right to information about accessing one’s rights within the EU should also include those resident or travelling within the EU or otherwise directly affected by EU legislation and should also be available in appropriate formats for those with particular disabilities.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Con la proclamazione del 2013 "Anno europeo dei cittadini" è chiaro l'intento di voler aumentare la consapevolezza dei diritti legati alla cittadinanza europea. Proprio il prossimo anno infatti ricorrerà il ventesimo anniversario dalla nascita della cittadinanza europea: in tutto questo tempo i cittadini dell'Unione hanno conquistato una serie di diritti fondamentali come spostarsi e vivere liberamente in un altro Stato membro, votare attivamente e passivamente alle elezioni europee e presentare petizioni al Parlamento europeo. In un periodo di crisi economica, politica e sociale, è assolutamente essenziale mettere la cittadinanza dell'Unione e la democrazia partecipativa al centro dell'agenda politica

 
  
MPphoto
 
 

  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση της κ. Παπαδοπούλου. Είναι θεμελιώδους σημασίας για την δημοκρατία και τον πλουραλισμό οι ευρωπαίοι πολίτες να είναι ενημερωμένοι για τα δικαιώματα τους που απορρέουν από την ευρωπαϊκή τους ταυτότητα/ιθαγένεια. Η καθιέρωση της χρονιάς για τους ευρωπαίους πολίτες (2013) είναι σημαντική πρωτοβουλία και συμβάλλει στην εμβάθυνση των δημοκρατικών θεσμών της Ευρωπαϊκής Ένωσης.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Thérèse Sanchez-Schmid (PPE), par écrit. – Choisir de remettre le citoyen au cœur des préoccupations européennes en 2013 est particulièrement opportun. Nous fêtons actuellement les 20 ans du marché intérieur, que nous accusons souvent d'avoir privilégié la mobilité des marchandises plutôt que celle des personnes et la concurrence plutôt que la solidarité. Les difficultés sont encore nombreuses pour exercer pleinement les droits que donne la citoyenneté européenne. La première de ces difficultés est de les connaître. En théorie, nul n'est censé ignorer la loi. En pratique, malheureusement, nul ne la connait : les confusions dans la transposition des directives, la complexité du processus de prise de décision et le désintérêt des citoyens rendent nécessaire une meilleure publicité des droits européens. En outre, une fois connus, les avantages de la citoyenneté européenne doivent pouvoir être exercés. Le territoire de l'UE est loin d'être un espace de vie uniformisé et homogène pour ses citoyens. Parfois, la suppression des contrôles des personnes aux frontières internes semble avoir créé autant de problèmes qu'elle en a résolus. En ces temps de crise, le projet européen et la citoyenneté européenne doivent retrouver leur pertinence. L'année 2013 doit être l'occasion de remettre le citoyen au cœur de la finalité de la législation européenne.

 
  
MPphoto
 
 

  Czesław Adam Siekierski (PPE), na piśmie. − Prawie 20 lat temu zostało ustanowione obywatelstwo europejskie, które zostało automatycznie nadane obywatelom wszystkich państw członkowskich. Dzięki temu zyskali oni wiele praw na terenie Unii Europejskiej. Mogą głosować w wyborach lokalnych w krajach, w których mieszkają, mogą brać udział w wyborach do Parlamentu Europejskiego, przebywać, mieszkać czy też studiować we wszystkich państwach członkowskich. Niestety, jak pokazuje raport, jedynie 43% obywateli Unii Europejskiej twierdzi, że znany jest im termin „obywatel europejski”, a aż 67% uważa się za niezbyt dobrze poinformowanych o przysługujących im prawach. Do tego pojawiają się wszelkiego rodzaju nadużycia oraz dyskryminacja na tle narodowościowym ze strony urzędników i pracodawców, co skutecznie zniechęca wiele osób do wyjazdu i pracy za granicą. Nieuznawane są dyplomy i kwalifikacje, a bariery językowe skutecznie utrudniają egzekwowanie swoich praw. Obecny kryzys gospodarczy i bezrobocie jeszcze bardziej podkreślają te problemy. Dlatego też niezmiernie się cieszę, że Komisja Europejska wyszła z propozycją ustanowienia roku 2013 Europejskim Rokiem Obywateli. Musimy zrobić wszystko, aby wykorzystać ten czas jak najlepiej, żeby zwiększyć świadomość obywateli, jeśli chodzi o ich prawa. Nie możemy również pozwolić, żeby solidarność europejska oraz poczucie przynależności, które budowaliśmy przez lata, przestały istnieć przez chwilowy kryzys finansowy. Zgadzam się ze Sprawozdawczynią, że musimy nadać obywatelstwu europejskiemu większą widoczność.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Il 2013 sarà l'anno europeo dei cittadini. In occasione del ventesimo anniversario della cittadinanza europea, istituita con il Trattato di Maastricht, considero questo un nuovo momento per incrementare il grado di coinvolgimento dei cittadini dei singoli Stati membri nel processo di integrazione europea. Ritengo che troppo spesso i cittadini della mia circoscrizione al pari di quelli di altri Paesi membri non siano consapevoli dei diritti e delle opportunità che sono loro riservate dall'appartenenza al contesto comunitario. L'Unione europea ha raggiunto molti obiettivi importanti in ambito della tutela dei diritti, della sanità, della libera circolazione negli Stati membri, ma credo che sia possibile migliorare ancora l'incidenza dell'Europa nella vita quotidiana dei cittadini. Per questo, al fine di promuovere una nuova fase della Cittadinanza europea attraverso l'esercizio effettivo dei diritti ad essa correlati, ho espresso il mio voto favorevole alla proposta della Commissione di proclamare il 2013 "l'anno europeo dei cittadini".

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Smolková (S&D), písomne. − Podporila som a oceňujem uznesenie Parlamentu z 15. decembra 2010, ktorým sme vyzvali Komisiu, aby rok 2013 nazvala Európskym rokom občanov. Budúci rok bude určite ďalšou vhodnou príležitosťou rozširovať informácie o právach občanov a prínosoch občianstva EÚ. Po vstupe nových členských krajín do EÚ a rozšírenia schengenskej hranice môže byť vhodnou príležitosťou pôsobenia Parlamentu ako priameho prostredníka medzi občanmi a Úniou. Poslanci Parlamentu zohrávajú rozhodujúcu úlohu v informovaní o právach a prínosoch občianstva Únie, rodovej rovnosti, účasti žien a mužov na demokratickom živote Únie, verejného zdravia, rovnakých príležitostiach a rovnakého zaobchádzania, prístupu k zamestnaniu, sociálnej ochrane a mnohých ďalších prínosoch. Hodnotiaca správa Komisie od roku 2010 do roku 2013, ako aj hodnotenie opatrení a prijatie nových budú ďalšími vhodnými podnetmi nielen pre uvedomenie si európskeho roka občianstva, ale aj pre posilnenie informovanosti o právach občanov.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru propunerea de decizie privind Anul european al cetăţenilor deoarece în 2013 se vor împlini 20 de ani de la instituirea cetăţeniei Uniunii. Uniunea se întemeiază pe valorile indivizibile şi universale ale demnităţii umane, libertăţii, egalităţii şi solidarităţii şi se bazează pe principiile democraţiei şi statului de drept.

Fiecare cetăţean al Uniunii trebuie să se bucure de drepturile prevăzute în Tratate şi în Carta drepturilor fundamentale a UE. Pentru a permite cetăţenilor Uniunii să ia decizii în cunoştinţă de cauză cu privire la posibilitatea de a-şi exercita dreptul la liberă circulaţie, este esenţial ca cetăţenii Uniunii să fie informaţi corespunzător şi despre alte drepturi de care dispun în temeiul legislaţiei Uniunii în situaţii transfrontaliere.

De asemenea, am votat ca portalul web multilingv „Europa ta”, care este un sistem de informare de tip „ghişeu unic” cu privire la drepturile cetăţenilor şi ale întreprinderilor din Uniune, să fie popularizat în rândul cetăţenilor UE. Toate iniţiativele lansate în scopul şi în contextul Anului european al cetăţenilor ar trebui să crească gradul de sensibilizare cu privire la drepturile cetăţenilor în rândul personalului autorităţilor publice, indiferent că este vorba despre autorităţi de la nivelul Uniunii sau de la nivel naţional, regional sau local.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Les citoyens se plaignent en outre de carences dans les réglementations européennes, de problèmes rencontrés avec l'efficacité administrative de l'UE, d'un manque de transparence et d'un excès de bureaucratie. Le fossé entre les institutions de l'UE et les citoyens persiste, tout comme la faible implication des citoyens dans le fonctionnement de l'UE. Les taux d'abstention aux élections européennes sont élevés, notamment parmi les jeunes. Il existe un réel manque de visibilité de la citoyenneté de l'Union et des avantages concrets que cette citoyenneté procure aux citoyens de l'Union.

Parmi les principaux problèmes auxquels se trouvent confrontés les citoyens de l'UE lorsqu'ils résident, étudient ou travaillent dans un autre État membre, figurent le manque d'informations et la méconnaissance de leurs droits, ainsi que les barrières linguistiques et la non-reconnaissance des diplômes et qualifications, et ce plus encore lors d'une crise financière, politique et sociale au sein de l'UE.

L'Année européenne proposée aura donc comme objectif de renforcer la sensibilisation aux droits qui sont attachés à la citoyenneté de l'Union, afin d'aider les citoyens à exercer pleinement leur droit de circuler et de résider librement sur le territoire des États membres.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O ponto 1 do artigo 20° do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia institui a cidadania da União, explicitando que "É cidadão da União qualquer pessoa que tenha nacionalidade de um Estado-Membro. A cidadania da União acresce à cidadania nacional e não a substitui". Ao longo dos últimos anos tem-se vindo a identificar uma série de problemas e obstáculos à participação cívica dos cidadãos nas atividades relacionadas com a construção do projeto europeu, sendo fundamental dinamizar projetos que captem cada vez mais cidadãos em geral e jovens em particular para a componente cívica e política. Concordo com a proposta de instituir em 2013 o "Ano Europeu dos Cidadãos" com o objetivo geral de sensibilizar os cidadãos para os direitos ligados à cidadania da União, a fim de os ajudar a fazer pleno uso do direito de circular e permanecer livremente no território dos Estados-Membros. No entanto, entendo como mais apropriada a designação "Ano Europeu da Cidadania" e considero fundamental que o orçamento de 1 milhão de Euros disponibilizado para a iniciativa seja amplamente reforçado.

 
  
MPphoto
 
 

  Derek Vaughan (S&D), in writing. − On Tuesday 23 October, I voted in support of designating 2013 as the European Year of Citizens. I believe this will be a key starting point in removing the obstacles to people fully utilising their rights as European citizens. Throughout the year, the European Year of Citizens will aim to educate the general public on what it means to be a EU citizen, especially those who decide to work, study or open a business in another Member State. It will also focus on cross-border healthcare and passenger and consumer rights. Thanks to this initiative, UK citizens will be fully aware of what it means to be a citizen of Europe and how they can personally benefit.

 
  
MPphoto
 
 

  Josef Weidenholzer (S&D), schriftlich. Das Europäische Jahr der Bürgerinnen und Bürger ist eine wichtige Gelegenheit, die Unionsbürgerschaft in den Mittelpunkt der europäischen Debatte zu rücken. Viel zu wenig ist den Menschen in Europa dieser Zusammenhang bekannt, vor allem auch welche Rechte damit verbunden sind. Europamüdigkeit, Europaskepsis und Europafeindlichkeit sind die unmittelbaren Konsequenzen dieses Defizits. Das Europäische Jahr bietet daher eine große Chance, das Europäische Projekt näher zu den Bürgerinnen und Bürgern zu bringen und zum Aufbau einer europäischen Öffentlichkeit beizutragen. Nur auf diese Weise kann die aktive Teilnahme der Menschen gesichert werden. Europa braucht nicht nur Politikerinnen und Politiker, sondern vor allem auch zum gesellschaftlichen Engagement bereite und befähigte Menschen. Soll das Europäische Jahr erfolgreich sein, dann müssen zwei wichtige Voraussetzungen erfüllt werden: Einmal müssen die Organisationen der europäischen Bürgergesellschaft eng in die Vorbereitung und Durchführung eingebunden sein. Zum anderen braucht es einen entsprechenden Einsatz von finanziellen Mittel. Die gegenwärtig dafür vorgesehenen Mittel entsprechen in keiner Weise der Bedeutung des Europäischen Jahres 2013 und den damit verbundenen Chancen.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Mit dem Bericht über das Europäische Jahr der Bürgerinnen und Bürger will man das Bewusstsein über die Rechte der Unionsbürger stärken beziehungsweise diese Rechte vor allem bekannter machen. Ein wichtiger Punkt ist dabei, in einem anderen EU-Land zu wohnen, zu studieren und zu arbeiten. Dabei gibt es bessere und gleiche Chancen für alle.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Obywatelstwo Unii ustanowiono w celu wzmocnienia i podniesienia wartości tożsamości europejskiej i w celu umożliwienia obywatelom Europy aktywnego uczestnictwa w procesie integracji. Jednak deficyt demokratyczny, z jakim mamy do czynienia w Unii Europejskiej, odbiera obywatelom ich podstawowe prawa do wolności i demokratycznych rządów. Ponadto nadmierna biurokracja w Unii Europejskiej oraz brak przejrzystości sprawia, że obywatele dystansują się od instytucji europejskich. Dlatego głosowałem przeciw.

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Záborská (PPE), písomne. − Občania EÚ by mali byť lepšie informovaní o svojich právach a možnostiach. Žijeme v ťažkých časoch, a preto je mimoriadne dôležité, aby sme hovorili o tom, čo nás ako Európanov spája. Pritom by sme ale nemali zabudnúť na to, že každý občan EÚ je v prvom rade občanom členského štátu. Občianstvo EÚ nemôže nahradiť príslušnosť k národu, môže však byť jej užitočným doplnkom.

Súhlasím so spravodajkyňou, že by bolo dobré upraviť názov a „európsky rok občanov“ zmeniť na „európsky rok občianstva“. Bolo by to logickejšie a zároveň by táto zmena zodpovedala pôvodnému návrhu Európskeho parlamentu. Európsky rok občianstva 2013 by tak pripomenul 20. výročie ustanovenia európskeho občianstva.

Lepším zviditeľnením konkrétnych výhod občianstva Únie pre jednotlivcov môžeme prispieť k lepšiemu porozumeniu významu a prínosom európskej integrácie. Spoločným menovateľom aktivít počas európskeho roka by malo byť posilnenie spolupatričnosti, tolerancie, vzájomného porozumenia, solidarity a sociálnej a spoločenskej súdržnosti.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Este relatório apoia a instituição do Ano Europeu dos Cidadãos (2013) com o declarado objetivo de sensibilizar para os direitos de cidadania na UE. Na nossa opinião, a celebração do Ano Europeu dos Cidadãos (2013) não é mais do que uma estratégia da UE para tentar legitimar a ideia da UE enquanto espaço da democracia, da igualdade, da solidariedade e da participação cidadã num momento em que as instituições europeias carecem de credibilidade pública. Na verdade, a UE não é o espaço da livre circulação de pessoas e esta iniciativa, embora de forma dissimulada, vem fazer a apologia do mercado único como espaço de liberdade. Tendo em conta a realidade difícil com que os trabalhadores se deparam hoje e a necessidade de emigração para fazer face ao desemprego nos seus países de origem, introduzimos no parecer da Comissão de Emprego e Assuntos Sociais a ideia da necessidade de defesa dos direitos dos trabalhadores em matéria de segurança social e dos direitos sindicais, não devendo a circulação dos trabalhadores ser interpretada por certos empregadores como uma oportunidade para reduzir os salários, a cobertura social ou para degradar as condições de trabalho em geral.

 
  
  

- Relazione: Kristiina Ojuland (A7-0285/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Pino Arlacchi (S&D), in writing. − I voted against this report because, although I totally support the necessity to ask for a further investigation on the Magnistsky case and to reiterate, once again, the rejection of any violation of human rights, I believe that an order of visa restriction for people not condemned by a tribunal would be a clear act of inconsistency with our own legal standards. In fact, if on the one hand we ask Russia to respect the basic principle of human rights, on the other hand we are violating the principle of presumption of innocence. In addition, I deem that the quest of making family members accountable for actions they have not done contradicts one of the basic principles of the rule of law.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − While I believe the international and European community should seek to cooperate on matters such as this I am of the belief that it should not be an EU precedent to turn obligation to partake in border restrictions on individuals into the rule of law. It would be in Britain’s interest to partake in restrictions in cases such as these but these decisions must be wrought in the British Parliament and acted out under UK law according to UK Government policy in relation to the third countries in question. I therefore abstained from voting on this matter.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por concordar com os pressupostos e o conteúdo do mesmo.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em análise, da responsabilidade da colega Kristiina Ojuland, incide sobre a proposta de recomendação do Parlamento Europeu (PE) ao Conselho relativamente ao estabelecimento de restrições comuns à emissão de vistos aos funcionários russos envolvidos no caso Sergei Magnitsky. Sergei Magnitsky era um corajoso advogado russo que morreu numa prisão russa, vítima de maus tratos, onde se encontrava detido após ter sido detido por lutar contra a corrupção na Rússia. Apesar de todos os esforços junto do governo da Rússia para que este caso seja devidamente investigado e os responsáveis julgados por um tribunal independente, a verdade é que, não obstante as promessas feitas pelos governantes, ainda nada foi feito e este caso continua a fazer parte das cimeiras com aquele país. Esta imagem de falta de liberdade e de credibilidade coloca em causa a consolidação do processo democrático, afastando os investidores, consolidado com a adesão da Rússia à Organização Mundial do Comércio (OMC). Votei favoravelmente este relatório e insto as autoridades russas a resolverem rapidamente este caso de violação dos direitos do homem no interesse da própria comunidade russa.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A discussão e aprovação deste relatório configuram mais um processo de ingerência no sistema jurídico-constitucional de um país soberano, que nos suscita sérias reservas e que é dificilmente aceitável no quadro do normal e salutar relacionamento entre Estados independentes e soberanos. Independentemente de qualquer apreciação que possa ser feita sobre a situação política e social na Rússia, estamos perante a utilização de um caso judicial para atacar este país e a sua soberania, no momento político em que este país, no quadro do Conselho de Segurança da ONU, se opõe à agressão militar à Síria, pelo que constitui uma clara forma de chantagem e represália política.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Ruská federácia sa ako člen Rady Európy a Organizácie pre bezpečnosť a spoluprácu v Európe zaviazala, že bude v plnej miere dodržiavať základné práva a zásady právneho štátu. Európska únia opakovane ponúkla Rusku dodatočnú pomoc a odborné znalosti, aby Ruskej federácii pomohla modernizovať a dodržiavať jej ústavný a právny poriadok. Zatknutie, podmienky zadržiavania a následná smrť Sergeja Magnitského predstavujú riadne zdokumentovaný a závažný prípad porušovania základných ľudských práv. Navyše, posmrtné stíhanie Sergeja Magnitského je porušením medzinárodných a vnútroštátnych právnych predpisov a jednoznačne poukazuje na nesprávne fungovanie ruského systému trestného súdnictva. Európska únia zďaleka nie raz a na viacerých úrovniach od pravidelných konzultácií o ľudských právach až po samity naliehavo vyzývala ruské orgány, aby uskutočnili dôkladné a nezávislé vyšetrovanie tohto osobitného a dobre zdokumentovaného prípadu a podnikli nevyhnutné kroky v snahe skoncovať so súčasnou atmosférou beztrestnosti. Samotné vízové obmedzenia a ostatné reštriktívne opatrenia nie sú bežnými trestnými sankciami, no predstavujú potrebný a legitímny nástroj zahraničnej politiky, ktorým Únia dáva najavo svoje znepokojenie. Práve sankcie EÚ týkajúce sa prípadu Sergeja Magnitského by mohli ruské orgány primäť k tomu, aby vyvinuli skutočné a nové úsilie o konkrétnejšie a presvedčivejšie vyriešenie otázky právneho štátu v Rusku.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Le rapport d'initiative de ma collègue Kristina Ojuland a été adopté à une large majorité en séance plénière le 23 octobre. J'ai soutenu ce rapport, qui est une recommandation du Parlement européen à l'intention du Conseil sur l'adoption de restrictions communes à l'octroi de visas aux fonctionnaires russes impliqués dans l'affaire Sergueï Magnitsky. Dans ce rapport, le Parlement rappelle que les conditions de sa détention et sa mort en prison constituent un cas de non-respect des droits fondamentaux solidement documenté et grave. Ces conditions ont clairement démontré le mauvais fonctionnement de la justice pénale russe. A l'instar des Etats-Unis, le Parlement, à travers cette recommandation, invite le Conseil, d'une part, à établir une liste commune à toute l'Union des fonctionnaires responsables de la mort de Sergeï Magnitsky, du camouflage des faits sur le plan judiciaire et du harcèlement incessant dont sont victimes sa mère et sa veuve. D'autre part, les députés européens invitent le Conseil à appliquer une interdiction de visa à l'échelle de l'Union pour ces fonctionnaires.

 
  
MPphoto
 
 

  Sandra Kalniete (PPE), rakstiski. − Es balsoju par šo rezolūciju, jo uzskatu ka gan Sergeja Magņicka nāve, gan daudzi citi notikumi Krievijā norāda uz nopietnu cilvēka pamattiesību neievērošanu Krievijā un tiesu varas atkarību no politiskās varas. Tikai autokrātiskos režīmos un diktatūrās krimināltiesību sistēma tiek izmantota, lai vērstos pret opozīciju, pilsoņu uzskatu brīvību vai pasargātu varas elitei pietuvinātos no taisnas tiesas un soda par krimināliem nodarījumiem. Es uzskatu, ka ierosinātie konkrētie ierobežojumi personām, kuras atbildīgas par Sergeja Magņicka nāvi, kalpos par nopietnu brīdinājumu Krievijas varas iestādēm un tie var būtiski ietekmēt Krievijas amatpersonu rīcību nākotnē. Es ļoti ceru, ka šie ierobežojumi mainīs tajā valdošo nesodāmības gaisotni. Esmu gandarīta, ka arvien vairāk Eiropas politikas lēmēju apzinās, ka ir nepieciešams īstenot stingru, ietekmīgu un visaptverošu ES politiku attiecībā uz Krieviju. Šī politika tikai tad dos rezultātu, ja sadarbību, atbalstu un palīdzību līdzsvaros stingra un taisnīga kritika, tostarp vajadzības gadījumā nosakot sankcijas un ierobežojumus.

 
  
MPphoto
 
 

  Michał Tomasz Kamiński (ECR), in writing. − I voted in favour of this report because the death of Sergei Magnitsky, and the subsequent judicial cover-up of the harassment of his family, was another example of the gross violation of human rights and suppression of democracy that is going on in Russia. Furthermore, the Russian authorities have not carried out a credible investigation into this tragic case. We need to remember that after Magnitsky uncovered the fraud carried out by state officials, the people that he accused were responsible first for his detention, and then for the degrading treatment in prison where he died. We need to implement an EU-wide visa ban on those officials and freeze their financial assets.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I welcome this proposal. The arrest, conditions of detention and subsequent death in custody of Sergei Magnitsky represent a well-documented and substantial case of disrespect for fundamental human rights.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – L'arrestation de Sergeï Magnitsky, les conditions de sa détention et sa mort en prison constituent clairement une violation des droits fondamentaux. Le Conseil devrait tenir compte de la corruption et du système judiciaire russe défectueux dans ses relations avec la Russie et demander avec plus de détermination le respect des droits de l'homme en Russie. Les fonctionnaires russes impliqués dans la mort de Sergeï Magnitsky devraient également être privés de visas européens.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto è favorevole. Dobbiamo, con ogni mezzo invitare la Russia a condurre un'indagine credibile e indipendente su tutti gli aspetti di questo tragico caso, e a portare tutti i responsabili dinanzi alla giustizia. Il caso Magnitiskij è anche l’occasione di sollecitare le autorità russe a porre fine alla corruzione endemica e a riformare il sistema giudiziario per renderlo conforme alle norme internazionali creando un sistema indipendente.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a Recomendação do Parlamento Europeu ao Conselho referente ao estabelecimento de restrições comuns à emissão de vistos aos funcionários russos envolvidos no caso Sergei Magnistky. A detenção, condições de detenção e subsequente morte de Sergei Magnitsky na prisão evidenciam o desrespeito dos direitos humanos fundamentais por parte de um país membro do Conselho da Europa, que se comprometeu a respeitar integralmente os direitos fundamentais e todos os princípios inerentes a um Estado de Direito. Considero, portanto, que a restrição à emissão de vistos aos funcionários russos envolvidos no caso descrito funciona como um instrumento de política externa necessário e totalmente legítimo, um sinal político de preocupação da UE quanto às violações frequentes dos direitos humanos na Rússia.

 
  
MPphoto
 
 

  Marek Henryk Migalski (ECR), na piśmie. − Zdecydowanie poparłem sprawozdanie pani poseł Ojuland, w którym zwrócono się do Rady o opracowanie wspólnego wykazu UE zawierającego nazwiska urzędników odpowiedzialnych za śmierć Siergieja Magnickiego, za późniejsze sądowe tuszowanie faktów oraz za ciągłe i uporczywe nękanie jego matki i żony. Sprawa Siergieja Magnickiego jest tuszowana w Rosji od dawna, dochodzenie prowadzone jest opieszale i mimo jasnych dowodów winni śmierci tego rosyjskiego prawnika nadal przebywają na wolności. W mojej opinii sprawozdanie to daje jasny sygnał władzom Rosji, że Unia Europejska nie zrezygnuje z domagania się sprawiedliwości dla niesłusznie skazanych. Za niedopuszczalne uważam pośmiertne oskarżenie Siergieja Magnickiego. Głosowanie za tym sprawozdaniem uważam za danie wyrazu naszym europejskim wartościom.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The rapporteur comes with a proposal from the European Parliament to the Council to establish visa restrictions for Russian officials involved in case of Sergey Magnitsky.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Balsavau už Europos Parlamento rekomendaciją Tarybai nustatyti draudimą išduoti vizas pareigūnams dalyvavusiems ir tebedalyvaujantiems šiame grubaus žmogaus teisių pažeidimo atvejyje. Tenka apgailestauti, kad nors jau trys metai kai ES kelia šios bylos klausimą Rusijai žmogaus teisių dialogo rėmuose, tačiau pažangos nėra. Nemanau, kad ir toliau apsiribojus žmogaus teisių dialogu, bus pasiekta kokių nors rimtesnių postūmių šios bylos atveju. Atėjo laikas nusiųsti stiprų signalą Rusijai, kad ši atkreiptų dėmesį į išvešėjusį neteisingumą, korupciją ir žmogaus teisių padėtį. Todėl tikiuosi, kad Taryba įsiklausys į Europos Parlamento pasiūlymą ir priims atitinkamus sprendimus. Pažymėtina, kad eilės šalių narių parlamentai jau yra kreipęsi į savo šalių vyriausybes su panašiomis rekomendacijomis. Manau, kad į šį sąrašą įtrauktiems asmenims neturėtų būti išduodamos nei Šengeno, nei nacionalinės ES šalių narių vizos.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Partindo do pressuposto de que se trata de uma medida excecional, e nada tendo a opor aos pressupostos e ao conteúdo do presente relatório que justifica e fundamenta a excecionalidade desta medida de estabelecimento de restrições comuns à emissão de vistos a indivíduos determinados, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando che l'arresto, le condizioni di detenzione e la conseguente morte in carcere di Sergei Magnitsky rappresentano un caso ben documentato e concreto di mancato rispetto dei diritti umani fondamentali; tenendo presente che il procedimento avviato a titolo postumo nei confronti di Sergei Magnitsky rappresenta una violazione delle leggi internazionali e nazionali ed è chiara espressione del malfunzionamento del sistema di giustizia penale russo; auspicando che il Consiglio assuma una posizione coerente e proattiva rispetto ad altri casi gravi di violazione dei diritti umani in Russia, basandosi su fonti ben documentate, convergenti e indipendenti nonché su prove convincenti, e, introduca misure restrittive analoghe nei confronti dei responsabili, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Sem o respeito das autoridades russas do primado do direito, dos direitos humanos e das liberdades fundamentais, como notado no caso trágico da morte de Sergei Magnisky, não é possível desenvolver uma parceria estável e fiável entre a UE e a Rússia. Ainda que as medidas restritivas propostas pelo relatório não constituam sanções judiciais tradicionais per se, devem contudo, servir de sinal político da preocupação da UE, sinal enviado a um público mais alargado, orientado na esperança de despertar as autoridades russas para o desenvolvimento de esforços genuínos e renovados à abordagem, esperamos, mais concreta e convincente à questão do primado do direito na Rússia.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The recommendations to the Council include establishing a common EU list of officials responsible for the death of Sergei Magnitsky, for the subsequent judicial cover-up and for the ongoing and sustained harassment of his mother and widow; imposing and implementing an EU-wide visa ban on these officials and freezing any financial assets they or their immediate family may hold inside the European Union; and calling on Russia to conduct a credible and independent investigation encompassing all aspects of this tragic case, and to bring all those responsible to justice.

 
  
MPphoto
 
 

  Nikolaos Salavrakos (EFD), in writing. − I voted in favour of this report as I believe that respecting fundamental rights values is a prior condition for EU-Russia relations. The reform of the judicial system is essential in order to be in conformity with international standards.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − La Federazione russa, in quanto membro del Consiglio d'Europa e dell'OSCE, si è impegnata a rispettare integralmente i diritti fondamentali e lo Stato di diritto, e in più occasioni l'Unione europea ha offerto a titolo addizionale la propria assistenza e competenza per aiutare tale paese a modernizzare e rispettare il proprio ordine costituzionale e giuridico. Nonostante le conclusioni 2011 dell'inchiesta svolta dal Consiglio sui diritti umani presso il Presidente russo riguardo all'illegalità dell'arresto e della detenzione di Sergei Magnitsky e del fatto che gli sia stato negato l'accesso alla giustizia, le indagini sono bloccate e gli ufficiali coinvolti sono stati discolpati e addirittura è stato loro affidato il caso postumo. Con tali atti le autorità dimostrano il carattere politico del procedimento contro Sergei Magnitsky. Pertanto con questo voto si chiede l'applicazione di restrizioni comuni in materia di visti per i funzionari russi implicati nel caso.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Il était important, à mes yeux, que nous prenions position contre les violations des droits humains. La mort de Sergueï Magnitski est une injustice et une manipulation de plus parmi tant d'autres perpétrées par le gouvernement et la justice russes.

Plus récemment, la condamnation des Pussy Riots a fait beaucoup parler d'elle dans les médias car elle représentait une intensification de la répression en Russie, où le gouvernement réprime les manifestations, aurait truqué les élections, intimide les médias, a interdit les cortèges en faveur des droits des homosexuels pour les 100 prochaines années, place en détention et rosse des figures de l'opposition comme le champion d'échecs Garry Kasparov.

L'application de ces sanctions confronte enfin les hauts dignitaires du Kremlin à des conséquences concrètes qui permettent de lutter contre leurs attaques systématiques contre la démocratie et la transparence. Il faut envoyer à Poutine et au régime russe un message politique fort contre la corruption et l'impunité.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O caso "Magnitsky" é mais um exemplo da violação do Estado de Direito na Federação Russa, uma vez que houve um claro abuso de poder, nomeadamente das entidades judiciais. Após vários apelos da UE e da OSCE para apurar os verdadeiros factos, as entidades judiciais Russas ilibaram os funcionários envolvidos e condenaram a título póstumo Sergei Magnitsky, uma violação clara do direito internacional e nacional. O PE pede, assim, que a UE e os Estados-Membros aprovem sanções de reprovação deste tipo de comportamento, como a restrição de vistos aos funcionários envolvidos no presente caso.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Aresztowanie Siergieja Magnickiego, a następnie warunki jego przetrzymywania, a w ostateczności jego śmierć, stanowią znaczący i udokumentowany przykład nieprzestrzegania praw człowieka. Fakt jego pośmiertnego oskarżenia dodatkowo pokazuje nieprawidłowości rosyjskiego systemu sprawiedliwości. Ograniczenia wizowe stanowią polityczny sygnał niepokoju Unii Europejskiej w stosunku do tych zdarzeń. Dlatego głosowałem za.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Independentemente da justeza ou não da detenção de qualquer cidadão em qualquer país do mundo, entendemos que cabe a cada país e ao seu sistema judicial garantir aos seus cidadãos o acesso ao direito e aos tribunais para defesa dos seus direitos e interesses legalmente protegidos. Insere-se neste princípio a detenção, as condições de detenção e a subsequente morte na prisão do cidadão russo Sergei Magnitsky. Estamos perante uma clara ingerência no sistema jurídico e constitucional de um país soberano que não podemos nem devemos aceitar em nome da cooperação entre Estados independentes e soberanos. Trata-se da utilização de um caso judicial para atacar a Rússia e a sua soberania, no momento político em que este país, no quadro do Conselho de Segurança da ONU, se opõe à agressão militar à Síria, pelo que constitui uma clara forma de chantagem e represália política.

 
  
  

- Relazione: Jacqueline Foster (A7-0254/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente Relatório que aborda o documento recente da Comissão sobre "A execução da legislação relativa ao Céu Único". A necessidade urgente de progresso deve ser destacada, bem como a maior necessidade de apoio político, a fim de garantir uma bem-sucedida e implementação atempada da legislação SES. Outras questões-chave neste relatório incluem a implementação do Espaço Aéreo Funcional e Blocos à implantação da tecnologia SESAR, ambos essenciais para o funcionamento do Céu Único Europeu.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Les autorités qui assurent le contrôle du trafic aérien sont profondément marquées par les frontières géographiques des différents pays qui possèdent chacun au moins un prestataire de services de navigation aérienne. Cette approche nationale fragmentée doit être remplacée par un système européen commun de manière à améliorer l’efficacité et à réduire la congestion. Le Parlement et moi-même avons soutenu ce rapport qui devrait permettre de consolider le projet de ciel unique européen.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − In questi ultimi anni, il traffico aereo ha rapidamente raggiunto la sua capacità massima e, con ragionevole certezza, con il tempo il problema continuerà ad acuirsi. I processi di base del controllo del traffico aereo sono cambiati poco dalla Seconda guerra mondiale: i controllori continuano a comunicare le istruzioni ai piloti tramite comunicazioni vocali via radio. L'attuazione della normativa "Cielo unico europeo ", offrendo la possibilità di passare a un'industria più moderna, consentirebbe ai controllori aerei di contribuire a un settore più flessibile, solido e innovativo. Nonostante siano stati compiuti numerosi passi avanti per rendere operativa la normativa SES, esprimo preoccupazione per gli aspetti correlati alle tempistiche per la sua attuazione. I vantaggi di una piena e tempestiva attuazione del SES non sono trascurabili: uno studio sul suo impatto macroeconomico mostra un effetto cumulativo sul PIL dell'Unione pari a 419 miliardi di euro, la creazione di ben 328mila posti di lavoro e una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 50 milioni di tonnellate. Pertanto, risulta evidente l'urgenza di rendere il più efficiente possibile lo spazio aereo europeo. Condivido la richiesta del relatore alla Commissione europea di riferire sui progressi nell'attuazione della normativa SES al Parlamento entro una data prestabilita.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He apoyado los contenidos de este informe porque la resistencia de los Estados miembros a aceptar unos principios tan lógicos como los que inspiran la normativa del Cielo Único es un ejemplo de mala administración de los recursos y de completa falta de respeto por la ciudadanía. El Cielo Único permite operaciones de vuelo más baratas, más seguras, más breves y, en consecuencia, menos contaminantes y obliga a una homologación tecnológica de los sistemas de control del tráfico aéreo que es una oportunidad para la industria europea. Con estos principios en marcha nunca se hubiese dado en Europa una crisis como la derivada de la erupción del volcán Eyjafjälla.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Sistemul european de management al traficului aerian este în continuare fragmentat în ceea ce priveşte organizarea spaţiului aerian, echipamentele tehnologice şi procedurile de control al traficului aerian. Acest lucru a condus la ineficienţa operaţiunilor de zbor şi la înregistrarea de costuri suplimentare în valoare de 1 miliard EUR/an.

Totodată, a existat o creştere considerabilă a nivelurilor de trafic aerian şi a previziunilor că această tendinţă va continua in viitorul apropiat, în special în Sud-Estul Europei. Nivelul crescut al traficului aerian poate fi gestionat eficient şi în siguranţă numai dacă statele vecine şi furnizorii de servicii de navigaţie aeriană vor coopera mai strâns în viitor. Crearea Cerului Unic European reprezintă un mecanism de bază în depăşirea provocărilor viitoare şi ar trebui să genereze suficientă capacitate de management al numărului tot mai mare de zboruri înregistrate pe continent, în vederea reducerii întârzierilor, a creşterii siguranţei şi a eficienţei costurilor, precum şi pentru diminuarea impactul asupra mediului.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Nonostante i contraccolpi della crisi economica, anche in ambito europeo il trend di crescita della domanda di trasporto aereo si è mantenuto positivo, con percentuali dal 9,3% del 2011 al 4% previsto per il 2012, poco al di sotto del gradiente medio del 5% individuato dalla IATA come dato di riferimento. Resta il fatto che, calcolando anche le economie Asia-Pacifico, l’incremento della domanda globale supera il 6% nel settore passeggeri e il 5% nella logistica. Tuttavia, l’impatto della crisi non è stato trascurabile, come indicato dalla Associazione delle aerolinee Europee, il cui segretario Ulriche Schulte-Strathaus ha previsto, in una recente intervista, una perdita di oltre due miliardi per l’intero comparto. Questa combinazione di domanda in crescita e di contrazione dei margini operativi rende imperativo attuare la normativa sul cielo unico, tanto più che correzioni e ristrutturazioni (ad esempio, sulle tendenze dell’offerta a orientarsi progressivamente sui vettori ELFA) sono indispensabili. E’ incredibile, ad esempio, che i vettori europei debbano ancora operare su uno schema sostanzialmente di economie nazionali pre-unione. Sostengo pertanto la relazione con un voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif à la mise en œuvre de la législation sur le ciel unique européen. Aujourd'hui, le trafic aérien est encore trop marqué par les frontières géographiques des pays membres. En ce sens, l'uniformisation de la gestion du trafic aérien au niveau communautaire doit s'accompagner du passage à une industrie plus moderne et automatisée. Plusieurs initiatives de la Commission européenne sont alors à promouvoir, à l'image des blocs d'espaces aériens fonctionnels et du programme SESAR- volet technologique du Ciel unique européen.

 
  
MPphoto
 
 

  Jan Březina (PPE), písemně. − Jsem přesvědčen, že provádění programu jednotného evropského nebe zvýší poptávku po vysoce kvalifikovaných pracovních silách a přinese finančně velmi dobře ohodnocená pracovní místa. Základní postupy řízení letového provozu se od druhé světové války téměř nevyvíjely a v podstatě zůstaly řemeslem. Řídící letového provozu stále využívají myšlenkové mapy pozic jednotlivých letadel, jejich kurzy a rychlosti v rámci úseku vzdušného prostoru, za který jsou odpovědni. Stále získávají osvědčení, licenci a jsou jmenováni pouze pro jeden nebo několik takových úseků. I nadále sdělují pokyny pilotům prostřednictvím rádiové komunikace. Jednotné evropské nebe, program SESAR a iniciativa zřizování funkčních bloků vzdušného prostoru skýtají příležitost toto odvětví modernizovat a zautomatizovat. Umožnilo by to větší mobilitu řídících letového provozu, kteří by tak mohli uplatňovat své nadání v širším měřítku – jako je to ve stále větší míře u pilotů – a tím přispívat k tomu, aby toto odvětví bylo pružnější, odolnější a inovativnější.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − I cannot endorse in principle an effort to create pan-European legislation over airspace despite condoning cooperation on matters of air traffic safety and management. The EU has a history of disastrous policy-making in harmonised fields from fisheries policy to farming. The implementation of this legislation could result in a tangled web of bureaucracy that would benefit neither the aerospace and passenger air industries nor the passengers that use the services. I am also concerned by proposals in line with CO2 reductions that could pass the burden of cost down to airlines and ultimately the public.

 
  
MPphoto
 
 

  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le rapport Foster qui vise à inciter les Etats membres à accélérer la mise en œuvre du Ciel Unique Européen (CUE). Je déplore en effet le retard pris dans la mise en place d'un CUE qui doit permettre de fournir aux passagers un moyen de transport plus abordable, plus sûr et plus respectueux de l'environnement. Dans la crise que nous traversons, les bénéfices économiques et les avantages potentiels pour la croissance et l'emploi induits par un CUE ne sont pas négligeables. Je partage en outre les craintes de la rapporteure sur le risque pour l'Union de perdre son avance en matière de technologie si la mise en œuvre du CUE ne s'accélère pas.

 
  
MPphoto
 
 

  Antonio Cancian (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione Foster perché ci fornisce un'analisi puntuale dei limiti di una politica che è stata avviata dieci anni fa ma che, dobbiamo oggi constatare, non funziona. Infatti, il Cielo Unico Europeo a cui si aspirava al momento della stesura della normativa e che guardava ad un traffico aereo di capacità maggiori e costi minori in termini sia economici sia ambientali, non si è ancora realizzato. Condivido pertanto l'approccio della relatrice che individua la necessità di intervento della Commissione Europea, motivando con precisione i limiti in essere. Tra i diversi elementi funzionali alla realizzazione del Cielo Unico ricordiamo: il sistema di prestazioni, i blocchi funzionali di spazio aereo (FAB), il ruolo del gestore della rete e soprattutto l'implementazione del Programma SESAR, il pilastro tecnologico del Cielo Unico, che nel 2015 terminerà la fase di ricerca e che nei successivi 15 anni dovrà essere introdotto nel mercato nelle componenti di terra e di bordo, anche attraverso il supporto di finanziamenti europei, al fine di contribuire all'aumento dei benefici per i passeggeri (su tutti, il taglio dei tempi d'attesa e dei ritardi) e alla diminuzione delle emissioni di CO2 e dei costi legati alle operazioni di volo.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar que a implantação plena e em tempo útil do SES proporcionará vantagens significativas aos Estados-Membros, uma vez que tudo indica que deva vir a ter efeitos positivos na economia, no emprego e no ambiente.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. Neste momento, o espaço aéreo europeu é dos mais movimentados a nível mundial, ascendendo a mais de 750 milhões o número de passageiros a utilizarem os aeroportos da UE. Face ao contínuo aumento do tráfego aéreo, é imprescindível concluir com a maior rapidez possível a legislação relativa ao Céu Único Europeu, de forma a evitar um congestionamento do espaço aéreo europeu, bem como a assegurar a elevada qualidade dos serviços aéreos prestados aos cidadãos europeus, permitindo, igualmente, efetuar poupanças significativas no plano económico, ambiental e em matéria de segurança, criando um setor de aviação mais sustentável e um sistema de gestão de tráfego aéreo mais eficaz à escala europeia. Apesar de se terem registado muitos avanços positivos na direção certa, há ainda muito a fazer para se alcançar uma implementação plena e atempada, de forma a evitar eventuais riscos operacionais ou de segurança motivados pelos fluxos cada vez mais intensos, pelas tecnologias desatualizadas e pela fragmentação do espaço aéreo europeu. A implementação atempada deverá, igualmente, permitir à UE manter a sua competitividade, fomentar uma nova dinâmica nesta área, favorecendo o crescimento e o emprego, sobretudo nos setores da aeronáutica e da aviação e contribuir significativamente para a redução das emissões de CO2.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Într-o perioadă în care Uniunea Europeană pune accent pe crearea de noi locuri de muncă, trebuie să avem în vedere şi faptul că punerea în aplicare a SES va determina o mai bună organizare şi gestionare a traficului aerian în Europa, fapt care va determina o cerere mare de locuri de muncă cu calificare înaltă, respectiv cu competenţe de nivel înalt şi foarte bine plătite. Un spaţiu aerian european mai eficient va determina, pe de altă parte, câştiguri economice suplimentare la nivel european, implicit beneficii în ceea ce priveşte creşterea economică, crearea de locuri de muncă şi mediul înconjurător. Europa nu îşi poate permite să piardă 30% din PIB-ul UE, 58% din locurile de muncă ce pot fi create sau economisirea a 110% CO2 dacă desfăşurarea SESAR ar fi amânată cu 10 ani.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – L'Europe sans frontières ne se fera que grâce à des réseaux de transport forts et sans entrave. Notre espace aérien ne répond pas encore à cette exigence. Pour la mobilité de nos citoyens comme pour la croissance de nos entreprises, il est nécessaire de créer un véritable ciel unique européen, parce que le marché unique passera forcément par l'aviation. Ce rapport est ambitieux et pose des objectifs clairs et concrets auxquels je me rallie. J'ai donc voté en sa faveur. Je souhaite que l'Europe dispose bientôt d'un espace aérien à la hauteur de ses besoins et de ses concurrents mondiaux.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui offre un point de situation sur la mise en œuvre effective du Ciel unique européen. Le Ciel unique est une chance pour l’industrie aéronautique européenne, mais chaque acteur se doit de prendre ses responsabilités en respectant ses engagements. Le retard pris par certains États membres dans la mise en œuvre des blocs d’espace aérien fonctionnels reflète malheureusement le manque de volonté de certains gouvernements de contribuer à la réalisation de ce beau projet européen. Est-il encore aujourd’hui nécessaire de rappeler que derrière cette rationalisation des plans de vols se cachent des répercussions majeures pour nos concitoyens ? Réaliser un Ciel unique européen sûr, efficace et durable, qui soit favorable aussi bien à nos voyageurs qu’à nos entreprises, voilà des objectifs ambitieux mais réalisables pour l’Europe qui ne devraient poser aucun problème aux États membres. 328 000 emplois à la clé dans un contexte de crise, cela mérite que l’on se tienne au calendrier.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Je me réjouis de la résolution adoptée mardi visant à relancer le Ciel unique européen. En effet, le Ciel unique est censé réduire les temps de trajet, et donc diminuer les émissions de CO2 et les prix des billets d'avion, tout en augmentant le niveau de sécurité et la création d'emploi. Il est important d'utiliser tous les moyens en notre possession pour gérer efficacement le trafics aérien européen et éviter que les consommateurs ne perdent plus de temps et d'argent. 328 000 emplois sont à la clé, ce qui est très conséquent, surtout en temps de crise. Réaliser un Ciel unique européen sûr, efficace et durable, qui soit aussi bien favorable à nos voyageurs qu'à nos entreprises, tel est l'objectif du PE avec le vote de cette résolution.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − Az egységes európai égboltra vonatkozó jogszabályok véglegesítése lehetővé tenné, hogy Európa légterét a lehető leghatékonyabban lehessen kihasználni mind a gazdaság, mind a növekedés és munkahelyteremtés, mind pedig a környezetvédelem szempontjából. Ennek legmegfelelőbb eszköze az új generációs európai légiforgalmi szolgáltatási rendszer (SESAR) kiépítése, amely sikeresen helyettesíthetné a már elavult technológiákat, és az ezzel járó biztonsági és működési kockázatokat. A jelenleg fennálló és működő nemzeti légiirányítási szolgáltatók jelentik a legnagyobb akadályt az egységes európai égbolt megteremtéséhez, ezek a nemzeti határok mentén működnek. A jövőben a jelenlegi rendszer várhatóan forgalmi torlódáshoz vezet majd, hiszen az európai légtér hamarosan eléri maximális kapacitását, és közvetett módon befolyásolja majd a lakosság számára nyújtott légiközlekedési szolgáltatások minőségét is. Ezért támogatandó az egységes európai égbolt létrehozása.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre a " Aplicação da legislação relativa ao Céu Único Europeu", por sublinhar a necessidade de medidas concretas que permitam ultrapassar os obstáculos e assegurar a aplicação atempada desta legislação.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Atualmente, cada Estado-Membro procede à gestão do seu espaço aéreo articulando-se com os países vizinhos. Esta gestão descoordenada do espaço aéreo europeu tem um custo estimado em quatro mil milhões de euros por ano. Há muitos anos que a União Europeia se debruça sobre a necessidade de implementar uma gestão centralizada do espaço aéreo europeu com consequências evidentes para todos: segurança, rapidez e economia. Nesse sentido, em 2004, a Comissão Europeia lançou uma iniciativa muito ambiciosa para reformular o tráfego aéreo tendo sido criado o programa SESAR, pilar tecnológico do Céu Único Europeu. Decorridos estes anos, verifica-se que os avanços não corresponderam às expetativas, pelo que se torna urgente sensibilizar os EM para que ultrapassem as dificuldades na sua implementação. Está em causa o desenvolvimento tecnológico e económico europeu (criação de emprego, redução de emissões de CO2, mais segurança, aumento do turismo, indústria mais competitiva, etc.). Votei favoravelmente o relatório elaborado pela colega Jacqueline Foster sobre a aplicação da legislação do Céu Único Europeu porque precisamos de um espaço aéreo bem organizado - onde a segurança seja a palavra de ordem - e porque a implementação desta legislação será um contributo importante para o futuro da Europa.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório pretende acelerar o processo de criação do "Céu Único Europeu", identificando a necessidade de fixação de "prazos vinculativos" para a sua implementação. Há dois eixos fundamentais em torno dos quais se articula este relatório: 1. Uma clara pressão sobre os Estados-Membros para que implementem a legislação relativa ao "Céu Único Europeu", chegando mesmo a propor que a Comissão adote medidas punitivas contra os países que ainda não cumpriram os prazos fixados. 2. Uma desmesurada propaganda sobre as alegadas vantagens do "Céu Único Europeu": vestem o lobo com pele de cordeiro e tentam vencer resistências, prometendo o mesmo de sempre: mais emprego, mais riqueza para todos, mais segurança, mais protecção do ambiente. A ausência de fundamentação destas supostas vantagens é manifesta e confrangedora. O relatório oculta os verdadeiros desígnios do céu único: a subordinação nacional, a redução do preço da força de trabalho e o aumento dos lucros das grandes companhias. Assim como oculta que os avanços no domínio de uma melhor coordenação e utilização do espaço aéreo podem e devem ser alcançados no quadro da manutenção da soberania de cada Estado sobre o respetivo espaço aéreo - questão essencial para a defesa dos interesses específicos de cada país, seja no domínio da avião comercial, seja no da defesa.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Letecká doprava zohráva v hospodárstve a v spoločnosti Európskej únie veľkú úlohu. V tejto súvislosti má systém manažmentu letovej prevádzky kľúčový význam pre činnosti leteckej dopravy, pričom sa zaoberá problémami týkajúcimi sa konkurencieschopnosti, bezpečnosti a udržateľnosti. Manažment letovej prevádzky je ešte stále založený na vnútroštátnom suverénnom leteckom priestore. V Európe je veľmi roztrieštený a dominujú nad ním vnútroštátni monopolní poskytovatelia služieb. Keďže objem dopravy sa výrazne zvýšil, v neposlednom rade z dôvodu rozvoja jednotného trhu s leteckou dopravou, táto roztrieštenosť teraz predstavuje vážne problémy, najmä čo sa týka kapacity a dlhých meškaní cestujúcich. Jednotný európsky vzdušný priestor zatiaľ stále neexistuje. Ako možné riešenie sa javí práve iniciatíva Jednotné európske nebo pozostávajúce z piatich pilierov, ktorými sú výkonnosť, bezpečnosť, technológia, letiská a ľudský faktor. Predkladaná myšlienka má silnú politickú podporu. Nezanedbateľnou je tiež skutočnosť, že dokončenie Jednotného európskeho neba prinesie značné hospodárske, bezpečnostné a environmentálne úspory tým, že sa vytvorí udržateľnejší vzdušný priestor a účinnejší systém riadenia leteckej dopravy na európskej úrovni.

 
  
MPphoto
 
 

  Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. − Nella convinzione di dover scongiurare un nuovo ritardo nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal progetto Cielo Unico Europeo, esprimo il mio appoggio alla presente relazione. Essa esplicita molto chiaramente i vantaggi che l'attuazione di tale progetto apporterebbe al PIL dell'Unione, al rilancio della competitività dell'industria europea e alla creazione di posti di lavoro. Fondamentale per porre fine all'attuale malfunzionamento dello spazio aereo e per mantenere il ruolo guida dell'UE nell'ambito della ricerca e dell'innovazione, l'attuazione del Cielo Unico Europeo rispetterebbe comunque pienamente la sovranità degli Stati membri per quanto riguarda gli aeromobili militari o altri aerei di Stato. Per tutti questi motivi, il mio voto è stato favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Ashley Fox (ECR), in writing. − Mr President, today I have voted in favour of the implementation of the Single Sky legislation, which seeks to reduce the fragmentation of the European airspace and create additional capacity, as well as to increase the overall efficiency and safety of air traffic. I agree that the time has come for national governments to deliver on the commitments they made 10 years ago to create a Single European Sky (SES). As air traffic in Europe fast approaches maximum capacity, it is imperative for both the environment and the European economy that airspace is maximised through a more coordinated approach. I believe that my colleague, Mrs Foster, has done a commendable job in bringing forward these important proposals and I am happy to support them.

 
  
MPphoto
 
 

  Mathieu Grosch (PPE), schriftlich. Als Teil des Zieles eines einheitlichen europäischen Verkehrsraums ist die Schaffung eines einheitlichen europäischen Luftraums unabdingbar.

Schon 1999 wurde beschlossen, die bestehende Fragmentierung des Luftraums aus 27 verschiedenen Lufträumen miteinander zu verschmelzen. Es sollte eine bestimmte Anzahl an Funktionalen Luftraumblöcken (FAB) entstehen, die dazu führen, dass die Strecken verkürzt werden, Verspätungen reduziert, Treibstoff gespart, dadurch die Umwelt geschont und auch Flugticketpreise reduziert werden. Konkret ausgedrückt bedeutet das, dass die Einführung der FAB und der SESAR-Technologie eine Verkürzung der Flugzeiten um etwa 10 % wie auch 50 % weniger Annullierungen und Verspätungen und eine CO2-Einsparung von 50 Mio. Tonnen mit sich bringen würde. Diese Auswirkungen zeigen unmittelbar die Notwendigkeit der Schaffung eines einheitlichen europäischen Luftraums.

Die Einführung der FAB und der SESAR-Technologie sollte bis zum 4. Dezember 2012 abgeschlossen sein, aber das Ergebnis ist mehr als nur ernüchternd. Die Mitgliedstaaten wollen sich an ihre Verpflichtung zur Schaffung eines einheitlichen europäischen Luftraums, die sie vor zehn Jahren eingegangen sind, nicht mehr erinnern. Das Ziel wird aufgrund mangelnder Bereitschaft der Mitgliedstaaten bis Ende dieses Jahres nicht erreicht werden können.

Wie soll denn die EU bei so einem international geprägten Verkehrssektor wie dem Luftverkehr einen respektablen Verhandlungspartner auf internationaler Ebene darstellen, wenn es ihren 27 Mitgliedstaaten nicht gelingt, mit einer Stimme zu sprechen?

(Stimmerklärung gekürzt wiedergegeben gemäß Artikel 170 der Geschäftsordnung.)

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, nes norint užtikrinti naujų technologijų sąveiką visame pasaulyje, reikia pasaulio mastu suderinto požiūrio. Norint sinchroniškai įgyvendinti BED teisės aktus reikia tvirtos partnerystės su visais dalyviais ir visomis valstybėmis narėmis, įskaitant bendradarbiavimą su kaimyninėmis šalimis. Vienas iš pagrindinių iššūkių, kurį reikėtų spręsti – tai Europos oro erdvės susiskaidymo panaikinimas. Įmonės, vykdančios oro eismo kontrolę, griežtai laikosi geografinių savo šalių, kurios turi bent po vieną oro susisiekimo paslaugų teikėją, ribų. Norint padidinti veiksmingumą ir sumažinti grūstis šis suskaidymą sukeliantis nacionalinis požiūris turi būti pakeistas funkciniais oro erdvės blokais.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Le rapport d'initiative de ma collègue Jacqueline Foster a été adopté à une large majorité en séance plénière le 23 octobre 2012. J'ai voté en faveur de ce rapport en plénière. Ce rapport appelle à relever le défi de la défragmentation de l'espace aérien. L'industrie qui assure le contrôle du trafic aérien est profondément marquée par les frontières géographiques des différents pays, qui possèdent chacun au moins un prestataire de services de navigation aérienne. Ce rapport invite au développement de blocs d'espace aérien fonctionnels afin de réduire la congestion. Enfin, ce rapport soutient l'approche des partenariats publics-privé.

 
  
MPphoto
 
 

  Michał Tomasz Kamiński (ECR), in writing. − I voted in favour of this report. A Single European Sky (SES) could reduce delays and make air travel safer. Most importantly for EU consumers, it could reduce ticket costs. As air traffic in Europe approaches maximum capacity, maximising airspace through a coordinated EU approach using new technologies makes perfect sense.

 
  
MPphoto
 
 

  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Le projet de ciel unique européen a pour but d'instaurer des règles de gestion commune du trafic aérien en Europe. Nous avons voté mardi le rapport de Jacqueline Foster sur le ciel unique européen qui a pour objectif d'accroitre la capacité, la sécurité et l'efficacité du trafic aérien. Cela se caractérisera par la mise en place, à terme, de parcours plus courts, plus rapides et moins chers. Outre un gain de temps pour les voyageurs, l'optimisation des routes aériennes devrait permettre une économie significative de carburant et une réduction des émissions de gaz à effets de serre de l'aviation civile. En effet, le manque d’efficacité résultant de la fragmentation de l’espace aérien européen entraîne chaque année des surcoûts de l’ordre de 5 milliards d’euros. La longueur moyenne des vols s’en trouve augmentée de 42 kilomètres, ce qui se traduit par une augmentation de la consommation de carburant des avions, des émissions plus élevées, l’obligation de payer davantage de redevances coûteuses et des retards accrus. A terme, l'objectif est de multiplier la capacité de l'espace aérien par trois et la réduction des coûts de trafic par deux.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Raportul îşi propune să abordeze punerea în aplicare a legislaţiei privind transportul aerian, având în vedere că acesta joacă un rol major în economia şi societatea Uniunii Europene. În acest context, sistemul de management al traficului aerian (ATM) este esenţial pentru operaţiunile de transport aerian, abordând în acelaşi timp provocările legate de competitivitate, siguranţă şi durabilitate.

Trebuie ţinut cont de faptul că traficul aerian se apropie cu repeziciune de capacitatea sa maximă şi, odată cu trecerea timpului, problema continuă să se intensifice şi este nevoie de urgentarea punerii în aplicare a legislaţiei privind Single European Sky (SES), pentru a evita posibilele riscuri de securitate sau operaţionale cauzate de fluxurile de trafic mai mari ca niciodată şi de tehnologiile învechite. Prin implementarea acestui proiect se aşteaptă un impact cumulativ asupra PIB-ului UE de 419 miliarde de euro, crearea a 328 000 de locuri de muncă şi 50 de milioane de tone de CO2 economisite. SES este deschis şi ţărilor învecinate, având ca obiectiv extinderea, şi aduce beneficii unei zone geografice mai mari decât UE.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I welcome this report which sets out to address the recent Commission Report on ‘The Implementation of the Single Sky Legislation: time to deliver’. Although there have already been many positive steps in the right direction, there is still a long way to go, and 2012 is expected to be a pivotal year for the implementation of the SES.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Je soutiens une mise en œuvre rapide du Ciel unique européen. Tous les retards enregistrés dans sa mise en œuvre sont déplorables. En effet, une telle uniformisation de la gestion du trafic permettrait aux avions d'emprunter les trajets les plus courts pour fournir aux passagers un moyen de transport moins onéreux, plus sûr et plus respectueux de l'environnement. Le programme SESAR ne doit pas être délaissé. Il convient de favoriser la mise en œuvre de nouvelles technologies pour le partage d'information et les systèmes de navigation par satellite. N'oublions pas que cela permettrait de créer pas moins de 328 000 emplois. Il nous faut continuer à investir dans la recherche, et surtout déployer rapidement les nouvelles technologies disponibles afin de ne pas perdre notre avantage technologique.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il modo più efficace di istituire il Cielo unico europeo è quello di seguire un approccio dall'alto verso il basso e chiedere pertanto alla Commissione di proporre misure volte a eliminare gli effetti del ritardo nell'attuazione dei blocchi funzionali di spazio aereo, nonché di passare rapidamente dall'approccio dal basso verso l'alto a un'impostazione opposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Expressei o meu voto positivo quanto à legislação relativa ao Céu Único Europeu (SES – Single European Sky). O Single European Sky contribuirá para a criação de um setor da aviação mais sustentável e para um sistema de gestão do tráfego aéreo mais eficaz à escala Europeia. Terá ganhos a nível de concorrência por toda a UE e, mesmo a nível mundial, impulsionando o crescimento e o emprego, sobretudo nos setores da aeronáutica e aviação. Considero que esta questão deve ser encarada com uma prioridade acrescida, no sentido de se desenvolver esforços para o desenvolvimento e aplicação da legislação referida.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado en contra de este informe porque la construcción de una legislación en esta área no puede ser una excusa para extender las competencias del sector de la defensa. El presente informe enfatiza la colaboración con la OTAN así como refuerza el papel de la Agencia Europea de Defensa en el asesoramiento y el apoyo a las labores de los Estados miembros. También contempla la necesidad de incluir al Comité Militar de la Unión Europea en el proceso. Un espacio que debería obedecer a funciones civiles está siendo empleado por las autoridades militares para imponer sus decisiones y objetivos en el mismo. Con el historial de las citadas instituciones militares consideramos que se emplea este Cielo Único Europeo como excusa para incrementar competencias militares a nivel europeo. La militarización de Europa no es la solución, sino la causa de las principales amenazas de Europa. Por estas razones he votado en contra del presente informe.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Michel (ALDE), par écrit. – Le Ciel unique européen présente de nombreux avantages. Les nouvelles dispositions vont permettre d'intensifier les attentes de 2004 : une meilleure limitation des encombrements ; une sécurité renforcée et réellement unique ; une réduction des temps de vol de 10%, une réduction des retards et des annulations de 50% et enfin, une diminution des prix des billets ; une diminution de l'émission de CO2 ; ainsi qu'un élément primordial, la création d'emplois. A ce titre, selon une étude de la Commission européenne que j'ai trouvé particulièrement intéressante, la mise en application rapide et complète du Système européen de nouvelle génération pour la gestion du trafic aérien (SESAR) réduirait l'émission de CO2 de 50 millions de tonnes et permettrait la création de 328 000 emplois, un élément clé selon moi. Suite aux changements intervenus ces dernières années, les adaptations apportées à la législation du CUE vont finalement permettre d'améliorer les performances de l'aviation et de parvenir enfin à la création d'un espace aérien unifié, d'un ciel réellement unique. Ce vote me permet également de rappeler l'approche politique volontariste que doivent adopter les États membres en la matière.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The progress and the greater need for political support in order to guarantee a successful and timely implementation of the SES legislation are needed.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Efektyvaus ir veiksmingo išteklių naudojimo būtinybės kontekste kuo skubiau turi būti įgyvendinti ir bendro Europos dangaus veikimą įtakojantys teisės aktai. Juk vien suvienodinus skrydžių valdymo sistemas, būtų sutaupyti milijardai eurų – tiek keleivių laiko, tiek nebūtinų atšaukti skrydžių, tiek išmetamo CO2 ir kitų teršalų pavidalais. Suprantu valstybių narių rūpestį, susijusį su nacionalinio saugumo interesais, tačiau raginu jas kuo greičiau išspręsti šias problemas efektyvesnių kelionių ir konkurencingesnio ES aviacijos sektoriaus vardan.

 
  
MPphoto
 
 

  Tiziano Motti (PPE), per iscritto. − Permettetemi di esprimere il mio voto a favore della rapida attuazione del Cielo Unico Europeo. Il traffico aereo sta crescendo a dismisura e così anche le tariffe dei voli aerei, a discapito dei passeggeri, della sicurezza e dell'efficienza. Oggi le autostrade del cielo non sono in linea retta a causa della frammentazione dello spazio aereo, questo causa tempi di percorrenza più lunghi, con conseguente maggiore emissione di CO2 e biglietti aerei più costosi. Gli spazi nazionali di controllo del traffico aereo in Europa hanno urgente bisogno di essere unificati proprio per evitare la congestione, aumentare la sicurezza, ridurre i tempi di volo, i ritardi e le tariffe. Oltre tutto la piena e tempestiva attuazione della tecnologia per la ricerca sulla gestione del traffico aereo porterebbe alla creazione di ben 328.000 nuovi posti di lavoro.

 
  
MPphoto
 
 

  Katarína Neveďalová (S&D), písomne. − Od roku 2004, keď Európska únia získala právomoci v oblasti riadenia letovej prevádzky, sa rozhodovacie metódy presunuli z medzivládnej úrovne do rámca Európskej únie. Hlavným cieľom EÚ je reformovať riadenie letovej prevádzky v Európe s cieľom vyrovnať sa s neustálym rastom leteckej dopravy a prevádzkou leteckej dopravy tak, aby boli čo najbezpečnejšie, najefektívnejšie a čo najšetrnejšie k životnému prostrediu.

V oznámení Komisie o tejto otázke sa podrobne popisujú výsledky štúdie spoločného podniku SESAR (Výskum manažmentu letovej prevádzky Jednotného európskeho neba) o makroekonomickom vplyve projektu SESAR. Ak sa SESAR zavedie podľa plánu, odhady sú veľmi sľubné. Očakáva sa kumulatívny vplyv na HDP vo výške 419 miliárd EUR. Ďalej vznikne priestor na vytvorenie 328 000 pracovných mies a na zníženie emisii CO2 o 50 miliónov ton. Prínosy plnej a včasnej realizácie Jednotného európskeho neba sú preto príliš veľké na to, aby ich bolo možné ignorovať.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Importa implementar a desejada legislação relativa ao Céu Único Europeu (SES). Os estudos indicam que o SES trará vantagens económicas e competitividade, beneficiando todos os agentes, incluindo o consumidor final, ou seja, o passageiro, através da redução das tarifas de utilização. Por estes motivos votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Sebbene siano già stati compiuti numerosi passi positivi nella giusta direzione, c'è ancora molto da fare e il 2012 è visto come un anno cardine per l'attuazione del SES. Considerando che il traffico aereo sta raggiungendo rapidamente la sua capacità massima e che, con il passare del tempo, il problema continua ad aggravarsi, è necessario attuare efficacemente la normativa SES al fine di evitare possibili rischi di sicurezza od operativi dovuti a flussi di traffico sempre più pesanti e a tecnologie superate. Sottolineando, inoltre, che i vantaggi di una piena e tempestiva attuazione del SES sono troppo grandi per poter essere ignorati, non solo per un vantaggio economico, ma anche per i potenziali vantaggi in termini di crescita, creazione di posti di lavoro e protezione dell'ambiente, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Alojz Peterle (PPE), pisno. − Podprl sem nezakonodajno resolucijo, ki poziva Evropsko komisijo, naj sprejme vse spodbujevalne ukrepe, vključno z naložitvijo kazni, da bi spodbudila države članice k odpravi meja na enotnem evropskem nebu. Večina držav članic EU, vključno z Nemčijo in Francijo, do roka, to je 4. decembra 2012, ne bo združila svojih območij kontrole zračnega prometa v devet funkcionalnih blokov zračnega prostora. Zaradi te neupravičene zamude letalske družbe in njihovi potniki ne bodo imeli na voljo krajših, hitrejših in cenejših prog, menimo evropski poslanci.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Um dos desafios que mais urgem resolução é a desfragmentação do espaço aéreo Europeu. A indústria que fornece controlo de tráfego aéreo espelha estritamente as fronteiras geográficas dos seus países, cada uma das quais tem pelo menos um Prestador de Serviço de Navegação Aérea (PSNA). Esta abordagem nacional fragmentada precisa ser substituída de modo a aumentar a eficiência e reduzir o congestionamento. O relatório suporta as parcerias publico-privadas, e a relação favorável a ambas as partes ao longo de toda a cadeia do setor, usando incentivos para encorajar o compromisso, e trazendo numerosos benefícios socioeconómicos.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Mi congratulo con la collega Foster per il lavoro svolto. Approvando questo testo il Parlamento, visti la relazione della commissione per i trasporti e il turismo e il parere della commissione per gli affari esteri, ha mostrato la sua ferma volontà nel voler attuare quanto prima un vero e proprio Cielo unico europeo. Lo scopo è quello di utilizzare con la massima efficienza lo spazio aereo e la tecnologia dei nostri tempi per la gestione del traffico, e soprattutto, per fare in modo che il consumatore non risulti danneggiato in termini di tempo e danaro. C'è da sottolineare inoltre che secondo la Commissione un'attuazione piena e tempestiva delle tecnologie per la gestione del traffico aereo porterebbe grossi benefici in termini occupazionali, ambientali e di tempistica dei voli. E' stata dunque invitata la Commissione ad adottare un nuovo approccio che comprendesse sia sanzioni sia, ove mai fosse necessario, finanziamenti dell'Unione europea.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – Alors même que je salue les avancées entreprises par l’Union en faveur de la mise en œuvre du Ciel unique européen, je me joins aux autres députés ayant voté en faveur de cette résolution pour appeler à la mise en place effective et sans report de cette législation. Les Français sont véritablement confrontés à un problème d’encombrement du trafic aérien. A l’aéroport Roissy-Charles-de-Gaulle, un avion décolle à Roissy toutes les deux minutes aux heures de pointe. Cet aéroport arrivera bientôt au maximum de ses capacités alors que le trafic aérien augmente de manière constante. Selon la Commission, d'autres avantages découleraient de la mise en place du système SESAR, qui engendrerait la création directe et indirecte de pas moins de 328 000 emplois, et permettrait d'éviter le rejet dans l'atmosphère d'environ 50 millions de tonnes de CO2. En ces temps de montée chronique du chômage et de réflexion sur l'impact de nos modes de vie sur notre environnement, je ne peux qu’approuver la mise en place du Ciel unique européen.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The financial investment in research and development for the SES, the FABs and the SESAR technology so far has been substantial. Now is the time to put in place the measures necessary to reap the benefits of that investment with the successful and timely implementation of the SES. Without the SESAR technology, the implementation of the SES would simply not be possible and therefore the industry needs to take the deployment phase of this project seriously. As the technologies are already available from the manufacturers, the implementation of the SES is an achievable goal. Furthermore, the success of the Pilot Programmes also demonstrates that the theory can work in practice.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Gli spazi nazionali di controllo del traffico aereo in Europa hanno bisogno di essere unificati subito: solo così si eviterà la loro congestione, aumentando la sicurezza e riducendo i tempi di volo, i ritardi e le tariffe. La Commissione Europea a riguardo deve intervenire subito, agendo sugli Stati nazionali affinché adempiano ai loro obblighi e sfruttando l'opportunità di creare 328.000 posti di lavoro solo da un corretto utilizzo della tecnologia per la ricerca sulla gestione del traffico aereo.

 
  
MPphoto
 
 

  Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − L'Unione europea è il territorio più congestionato dai voli aerei sia per la sua importanza economica sia per il numero di Stati, anche piccoli, che la compongono. Il progetto cielo unico europeo i cui obiettivi sono stati stabiliti nel 2004 doveva dare le competenze decisionali del settore aereo che, normalmente, spettano agli Stati membri all'ambito comunitario. L'obiettivo era di ridurre la frammentazione dello spazio aereo causata dall'essere regolamentato sulla base di esigenze non del traffico ma dei confini nazionali. La previsione che si arrivasse a tale scelta entro il 2012 purtroppo potrebbe essere ottimistica e non si può escludere il rischio di ulteriori ritardi nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti. Va ricordato che tale scelta di gestione dello spazio aereo europeo rispetterebbe pienamente la sovranità e le prerogative degli Stati. Per queste ragioni il mio voto è favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση της κ. Φόστερ δεδομένου ότι το επιδιωκόμενο αποτέλεσμά της είναι η μείωση, έως και εξάλειψη, των καθυστερήσεων στις πτήσεις, η μείωση του κόστους των υπηρεσιών της αεροναυτιλίας καθώς και της τιμής των εισιτηρίων, η ανάπτυξη της εναέριας κυκλοφορίας και η δημιουργία θέσεων εργασίας και, εν κατακλείδι, η οικονομική ανάπτυξη στον τουριστικό κλάδο.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Ritengo necessario pensare al miglioramento dell'efficienza dello spazio aereo attraverso l'applicazione delle più recenti tecnologie per la gestione del traffico per evitare che il consumatore debba pagare due volte: in tempo e in denaro. I crescenti flussi di traffico comportano un considerevole aumento dei rischi operativi, ed è per questo che bisogna agire rapidamente. Il ''Cielo Unico Europeo'' è un insieme di misure relative sia al settore civile sia a quello militare e riguardano la regolamentazione, l'economia, la sicurezza, l'ambiente, la tecnologia e le istituzioni. Esprimo il mio voto favorevole al fine di contribuire a modificare un'organizzazione della gestione del traffico aereo rimasta immutata da decenni, sperando di andare incontro alle future esigenze della sicurezza aerea.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté pour ce texte et je voudrais souligner en particulier l'importance de faire respecter par les États membres l'achèvement du ciel unique européen pour réaliser d'importantes économies sur le plan de la sécurité et sur le plan environnemental en créant un secteur de l'aviation plus durable et un système de gestion du trafic aérien plus efficace à l'échelle européenne. Par ailleurs, j'insiste sur l'importance de prendre en compte les aéroports régionaux en raison de leur rôle dans la décongestion du réseau et l'augmentation de la capacité.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A consecução do Céu Único Europeu (SES) trará a todo o setor da aviação, e aos setores direta e indiretamente relacionados, vantagens competitivas e um crescimento importante para um período turbulento da história da Europa. Se a gestão do tráfego no Céu único Europeu (SESAR) for posta em prática, estima-se um impacto cumulativo sobre o PIB da UE de 419 mil M€, a criação de 328 mil empregos e a redução de 50 milhões de toneladas de CO2. Por outro lado, o tráfego aéreo está prestes a atingir a sua capacidade máxima, pondo em causa as operações e a segurança aéreas. É altura de aplicar todo o investimento realizado no SES e no SESAR para a modernização da aviação europeia e para a eliminação da desfragmentação do espaço aéreo, que ainda está dividido como as fronteiras dos países europeus. Uma aviação europeia forte e eficaz, capaz de competir internacionalmente, trará enormes vantagens económicas aos Estados-Membros.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru propunerea de rezoluţie privind punerea în aplicare a legislaţiei privind cerul unic european deoarece aceasta prezintă numeroase progrese privind punerea în aplicare a cerului unic european, iar anul 2012 este un an esenţial pentru punerea în aplicare a cerului unic european (SES). Spaţiul aerian european este printre cele mai aglomerate din lume, peste 750 de milioane de pasageri utilizând aeroporturile din UE. Având în vedere că volumul traficului aerian este în continuă creştere, conducând la o capacitate insuficientă şi la o creştere a întârzierilor pentru pasageri, atragem atenţia asupra urgenţei punerii în aplicare cu succes a legislaţiei privind SES, pentru a evita creşterea congestionării şi pentru a asigura o mai mare coerenţă a dispoziţiilor europene în materie de siguranţă aeriană.

În acest sens, solicităm ca, în dezvoltarea SES, să se ţină seama şi de aeroporturile regionale, dată fiind contribuţia lor la descongestionarea reţelei şi la sporirea capacităţii aeriene. Solicităm Comisiei să raporteze Comisiei pentru transport şi turism, până în martie 2013, progresele realizate în ceea ce priveşte punerea în aplicare a legislaţiei privind SES, alături de o evaluare a consecinţelor rezultate ca urmare a întârzierilor în punerea în aplicare a blocurilor funcţionale de spaţiu aerian.

 
  
MPphoto
 
 

  Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – J'ai soutenu sans réserve ce rapport, qui appelle de ses vœux à une mise en place plus rapide du Ciel unique européen. Ce projet libérera les avions des contraintes imposées par les frontières nationales, et les autorisera à effectuer le trajet le plus court entre deux aéroports européens. Pour ce faire, ce projet repose d'une part sur une fusion des blocs aériens européens (FABs) et d'autre part sur une harmonisation des technologies pour opérer les vols (SESAR). Malheureusement, ce projet, où la plus-value européenne devrait prendre tout son sens et son ampleur, est à la peine. Le volet technologique a pris un retard considérable. Il est urgent d'accélérer et d'inverser la tendance, car l'utilité et le besoin du Ciel unique européen se feront de plus en plus ressentir, considérant que le trafic aérien triplera dans les prochaines années. Les bienfaits du Ciel unique européen sont connus: réduction du prix du billet et des temps de trajet, multiplication par 10 des niveaux de sécurité, économie de 50 millions de tonnes de CO2 et création de 328.000 emplois. Alors, qu'attendent les États membres et les parties prenantes pour achever ce chantier européen?

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Die Vorteile eines einheitlichen Luftraums liegen auf der Hand – Wettbewerbs-/Wachstumssteigerung, positive Auswirkungen auf Beschäftigung und Umwelt sowie die ganze Wertschöpfungskette. Dabei gibt es auch positive Auswirkungen auf den Arbeitsmarkt und Weiterentwicklungen, wie im Bereich der Sicherheit, der Fluglotsen, die auch neue Arbeitsplätze schaffen.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Państwa członkowskie przytłaczającą większością głosów poparły ustawodawstwo odnośnie do stworzenia jednolitej europejskiej przestrzeni powietrznej i w związku z tym mają publiczne zobowiązanie do jej zrealizowania. Konieczne jest szybkie działanie oraz przyspieszenie wykonania przepisów dotyczących jednolitej przestrzeni w celu uskutecznienia działania usług żeglugi powietrznej. Niezbędne jest więc ustanowienie wiążących ram czasowych. Dlatego głosowałem za.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − La relazione della collega Foster esamina con dovizia i limiti della politica avviata dieci anni fa in questo settore, richiamando un maggiore contributo politico da parte degli Stati membri e sottolineando come i vantaggi derivanti da una piena e tempestiva attuazione del "Cielo unico europeo" siano troppo grandi per essere ignorati. Il completamento di tale programma consentirà infatti di realizzare notevoli risparmi sul piano economico, della sicurezza e dal punto di vista ambientale, creando un settore dell'aviazione più sostenibile e un sistema di gestione del traffico più efficace a livello europeo.

 
  
MPphoto
 
 

  Artur Zasada (PPE), na piśmie. − Cieszę się z przyjęcia tego ważnego dokumentu. Wielokrotnie powtarzałem – czy to na forum całego Parlamentu, czy to w Komisji Transportu i Turystyki – że nie możemy myśleć o koncepcji wspólnej Europy bez wprowadzenia w życie idei Single European Sky. Sytuacja, w której trasy przelotów samolotów pasażerskich nadal kontrolowane są przez 27 różnych ośrodków kontrolnych nad Europą jest nie do przyjęcia. Dzisiejsze samoloty pasażerskie osiągają prędkości, dzięki którym są w stanie przelecieć w kilkanaście minut nad niektórymi państwami Wspólnoty. Nakazywanie im w tym czasie wykonywania manewrów zmieniających trasę ich lotu z najkrótszej i najszybszej z możliwych jest nieefektywne, nieopłacalne i niezrozumiałe. Nie musimy wprowadzać obowiązku handlu emisjami w lotnictwie – wystarczy, że wprowadzimy w życie ideę Single European Sky, aby uzyskać podobne efekty w kwestii ochrony środowiska naturalnego. Po raz kolejny apeluję zatem do państw członkowskich: czas na działanie. Przypominam jednocześnie o zobowiązaniu do wprowadzenia tzw. FAB-ów przed końcem tego roku.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Estamos aqui perante o processo de criação do "Céu Único Europeu". Ou seja, um ataque à soberania nacional, mais subordinação nacional, previsível redução da força de trabalho e aumento dos lucros das grandes companhias. O que nos preocupa também em relação a este projeto são os desígnios militaristas que o envolvem, quando se refere "que a comunidade militar é um dos principais atores no quadro do céu único europeu", o que pode significar que este processo tem, para além dos objetivos económicos de privatização do "céu", objetivos de controle militar ao serviço dos interesses que comandam os destinos da UE.

 
  
  

- Relazione: Georges Bach (A7-0287/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente porque concordo com os direitos dos passageiros específicos listados na comunicação como sendo um passo em frente para construir direitos fundamentais transversais de todos os modos de transporte. O estabelecimento de orientações sobre a aplicação e implementação desses direitos é um dos principais pedidos a fim de melhorar a sua execução a curto prazo. Um regulamento transversal único sobre os direitos dos passageiros como um todo continua a ser uma visão a médio prazo. Os Direitos dos passageiros estão no centro da nossa política de transportes e é necessário uma melhor informação e transparência para com os cidadãos no que respeita a estes direitos.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Transportul în masă al cetăţenilor europeni nu mai este un simplu aspect al vieţii noastre. Datorită numărului tot mai mare de cetăţeni ai statelor membre care călătoresc, putem spune că folosirea mijloacelor de transport este o realitate integrantă a economiei, societăţii şi culturii europene. Este de datoria autorităţilor europene să se asigure că la nivelul acestui sector interacţiunile dintre cetăţeni şi operatori sunt transparente şi corecte.

Trebuie să ne aducem însă aminte că desfăşurarea în bune condiţii a călătoriilor presupune nu numai respectarea drepturilor călătorilor, ci şi a obligaţiilor care le revin acestora. Este oportună în acest sens prelungirea campaniei de informare a Comisiei Europene cu privire la drepturile de care călătorii se bucură în spaţiul UE, la fel cum un accent major trebuie pus pe cunoaşterea informaţiilor despre obligaţiile ce le revin. În condiţiile în care un număr tot mai ridicat de cetăţeni europeni folosesc internetul pentru achiziţionarea sau validarea permiselor de călătorie, acest proces trebuie încurajat, tocmai datorită beneficiilor sale în termeni de creştere a vitezei procedurilor de îmbarcare, precum şi datorită beneficiilor sale concrete în termeni de protecţie a mediului. Am votat în favoarea acestui raport.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Défendre les droits des passagers dans tous les modes de transport est essentiel. Pour cette raison, le Parlement européen et moi-même avons voté en faveur de ce rapport qui constitue autant un bilan des législations actuelles qu’un appel pour de prochaines. Parmi les principales demandes du Parlement européen, nous avons demandé à la Commission européenne de présenter une proposition législative permettant de protéger les passagers au moyen d'une assurance obligatoire pour les compagnies aériennes ou d'un fonds de garantie. Un effort a également été demandé quant aux modalités d’accueil des personnes à mobilité réduite et des personnes handicapées.

 
  
MPphoto
 
 

  Liam Aylward (ALDE), i scríbhinn. − Is buncheart Eorpach í an tsaoirse ghluaiseachta agus ní mór don Choimisiún Eorpach beart pras láidir a ghlacadh d’fhonn cearta paisinéirí a áirithiú. Ní foláir, mar atá molta ag an Rapóirtéir, go ngearrfadh an Coimisiún pionós ar mhaithe le trédhearcacht iomlán phraghais a bhaint amach agus chun deireadh a chur le cleachtais neamhchothroma trádála, cosúil le costais neamhroghnacha a ghearradh nó srianta neamhréasúnta ar bhagáiste láimhe. Aontaím go mba cheart don Choimisiún sainmhíniú ceart soiléir a thabhairt ar na ‘imthosca urghnácha’ is féidir cur isteach ar sheirbhísí agus gan na haerlínte a bheith freagrach. Is iomaí go ndéantar sárú ar chearta paisinéirí toisc aerlínte ag baint mí-úsáide as ‘imthosca urghnácha’ chun a dhualgais i dtaca le cearta paisinéirí a sheachaint. Is léir nach bhfuil na dlíthe reatha á gcur i bhfeidhm i gceart agus míchinnteacht do phaisinéirí a bhíonn mar thoradh air sin. Níl paisinéirí ar an eolas maidir leis na cearta atá acu agus ní mó ná sásta atá siad faoin am agus costas a bhíonn i gceist chun a gcearta a bhaint amach.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He votado a favor de este informe porque refuerza los derechos que asisten a los pasajeros de todos los medios de transporte en tres cuestiones fundamentales. Obliga a ofrecer más y mejor información sobre los servicios que se adquieren al comprar los billetes, mejora la accesibilidad de todos los usuarios a un servicio de reclamaciones reforzado por unas condiciones homogéneas en toda Europa, es especialmente sensible con la accesibilidad de los discapacitados a los mismos y previene los fraudes que, en ocasiones, se consuman a través de informaciones no del todo correctas o al menos parciales que ofrecen las páginas webs de determinadas compañías aéreas. Un avance para la ciudadanía europea.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Salut politica Comisiei care are ca obiectiv garantarea, pentru toţi pasagerii transportului rutier, feroviar, aerian, maritim şi fluvial, a unor drepturi şi condiţii comune şi comparabile şi susţin toate măsurile care au ca scop înlăturarea obstacolelor care îi împiedică pe cetăţenii europeni să-şi exercite drepturile în mod eficace, în cadrul unei abordări intermodale. Totodată, consider că este necesar să se acorde o atenţie deosebită îmbunătăţirii informaţiilor oferite pasagerilor şi compensării lor în caz de perturbări, anulări ale călătoriei sau pierdere a bagajelor, precum şi definirii drepturilor organizaţiilor pasagerilor, care se află în poziţia cea mai adecvată pentru a-i informa şi sprijini pe cetăţeni.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − La disomogeneità dei livelli di applicazione della normativa, l’emergere di tendenze nuove sul piano dell’offerta, l’intermodalità che caratterizza alcune aree dell’Unione per particolari caratteristiche proprie, sono tre elementi considerati con attenzione nella relazione, che merita un voto favorevole. Nel rispetto e nella realistica ponderazione di situazioni diverse tra Paesi, è necessario portare a termine una operazione di razionalizzazione, nel segno di una conoscenza chiara e precisa di un livello minimale e uniforme di diritti dei passeggeri in ambito UE. Sottolineo con particolare apprezzamento l’attenzione al mercato di e-commerce, che nel settore turistico registra un’impennata secondo le stime della ConfCommercio italiana, e che richiede una maggiore disciplina riguardo ai diritti dei viaggiatori, soprattutto con riferimento a recessi, rimborsi e composizione del prezzo. In questo senso, apprezzo in particolare le osservazioni e previsioni di cui ai punti 41, 48, 49 e 54, sulla declaratoria europea delle “circostanze eccezionali” esimenti da obblighi verso i viaggiatori, considerando la giurisprudenza in materia, nel frattempo maturata. Meritevoli anche di particolare apprezzamento sono le raccomandazioni relative agli incentivi per nuove tecnologie di bigliettazione, intermodalità e interoperabilità di reti e vettori, come aree laboratorio di buone pratiche con effetti positivi sulle economie e per riflessi di carattere ambientale.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport d'initiative relatif aux droits des passagers dans tous les modes de transports. Ce rapport vise à améliorer les droits des passagers par l'unification des règlements européens. Il est important de consolider les droits des personnes handicapées et à mobilité réduite mais également de renforcer la protection des consommateurs en cas de faillite ou d'insolvabilité d'une compagnie aérienne.

 
  
MPphoto
 
 

  Jan Březina (PPE), písemně. − Z průzkumů vyplývá, že v železniční dopravě pochází 50 % všech problémů ze zpoždění a zmeškaných spojů, ale dotázaní hovořili i o zrušených spojích a nedostatcích v poskytování informací během cesty vlakem i přímo na nádraží. Proto je důležité, aby informace o právech cestujících byly jednoduché, jasné a přístupné od okamžiku rezervace až do ukončení cesty. Dopravci a provozovatelé terminálů by měli zřídit informační střediska či asistenční služby, jež cestujícím poskytnou nutné informace a pomoc při rozhodování v případě dopravních problémů a podají informace při ztrátě nebo zpoždění zavazadel. Dále by měly být zavedeny jednotný formulář pro podávání stížností, standardní email, cenově výhodná telefonní linka a centrální místo pro elektronické podávání stížností, které v případě nouze nejen poradí, ale také odešle stížnosti příslušným vnitrostátním subjektům. Kromě toho je nutné zlepšit informace o cenách letenek. Ceny nabízené na internetu by měly od počátku zahrnovat všechny související poplatky. Musí být zajištěno, že skutečná celková cena bude zákazníkovi známa od počátku rezervace. Komise musí znemožnit všechny nekalé obchodní praktiky.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − The cooperation of airlines and airports in the protection of passenger rights is something I in principle agree with, but as a staunch opposer to the creation of further European legislation and EU competencies I have voted against the harmonisation of compensatory rights for delays. I fear that creating pan-European legislation in this area would not protect airlines in incidents where planes are forced to be grounded and create complex insurance in matters where passengers are seeking compensation in large numbers. MEPs urged the Commission finally to define clearly the ‘extraordinary circumstances’ causing interruption of services for which airlines cannot be held responsible. It is essential that both customers and businesses are fairly protected.

 
  
MPphoto
 
 

  Alain Cadec (PPE), par écrit. – Je me félicite de l'adoption par le Parlement européen du rapport Bach, relatif aux droits des passagers dans tous les modes de transport. Il me semble en effet essentiel d'avoir une législation réunissant l'ensemble des droits des passagers afin de mieux les protéger. J'approuve les mesures proposées pour progresser dans les domaines de l'accès des personnes handicapées ou à mobilité réduite, de la transparence sur la qualité des services et les prix, de l'information des passagers ou encore de l'intermodalité. J'estime par ailleurs qu'une simplification des procédures est indispensable afin d'aider les passagers à faire valoir leurs droits face aux grandes compagnies de transport.

 
  
MPphoto
 
 

  Antonio Cancian (PPE), per iscritto. − La relazione del collega Bach affronta uno dei punti che ritengo debba essere il centro dell'interesse di noi deputati della commissione Trasporti: i diritti dei passeggeri. Infatti, tale relazione porta alla nostra attenzione esigenze che quotidianamente e direttamente riguardano i nostri concittadini che si spostano per motivi di lavoro, per esigenze famigliari o per turismo. La comunicazione della Commissione riporta un elenco dei diritti validi per tutti i modi di trasporto che mirano a garantire ai viaggiatori nell'UE un livello minimo di tutela. Ritengo che i diritti relativi a accessibilità, corretta informazione e assistenza su cui si sofferma la relazione debbano sempre essere garantiti. In particolar modo, vedo con favore il riferimento alla non discriminazione delle persone con disabilità o mobilità ridotta, dei passeggeri che viaggiano con bambini e dei viaggiatori nell'eventualità di perturbazioni del servizio.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar fundamental reforçar a aplicação das disposições em vigor relativas aos direitos dos passageiros e de as melhorar nos casos em que tal se revelar necessário.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. Nos últimos 10 anos, temos vindo a criar um conjunto de direitos dos passageiros da UE, independentemente do modo de transporte, de forma a garantir um nível mínimo de proteção, facilitando a mobilidade e, em simultâneo, criando condições de concorrência uniformes para as transportadoras. Infelizmente, nem sempre assistimos a uma aplicação plena e correta desses direitos, quer por parte das transportadoras, quer das autoridades nacionais. Urge, assim, proceder à revisão da legislação em vigor de forma a dotá-la de maior clareza e reforçar os direitos dos passageiros, nomeadamente o direito de informação sobre os direitos que lhes assistem, bem como a forma como poderão exercê-los. Só poderá ser garantida uma aplicação efetiva e eficaz desses direitos, se existir um controlo ativo e eficaz por parte dos organismos nacionais de execução. Os direitos dos passageiros assentam, assim, em três pilares: a não-discriminação, informações precisas, atempadas e acessíveis, e a assistência imediata e proporcionada. Apoio, assim, esta iniciativa que, sendo uma das medidas previstas nas comunicações sobre um Ato para o Mercado Único, vem enumerar os direitos e princípios aplicáveis a todos os modos de transporte, acautelando as distinções devidas às características específicas de cada modo de transporte e identifica as áreas em que deverá ser alcançada uma maior convergência, bem como as lacunas existentes.

 
  
MPphoto
 
 

  Birgit Collin-Langen (PPE), in writing. − Supporting this report, I would like to call for the necessity to continue the ongoing improvement of passengers’ rights in EU legislation as well as in Member States. I would like to stress that it is important to raise the awareness of European citizens about the existing consumer protection mechanisms at national and European level. At the same time it seems extremely important to submit the simplified and comprehensible form for application for the legislative petition so passengers could immediately and effectively defend their rights in the event of problems (delay of flights for example).

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Într-o Europă în care cetăţenii au dreptul să circule unde şi când vor, în funcţie de nevoi şi interese, o mai bună conectare a tuturor mijloacelor de transport şi, implicit, aplicarea unui regulament unic privind drepturile pasagerilor pentru toate modurile de transport este esenţială. Pe de altă parte, consider că statele membre ar trebui să coopereze mai strâns pentru dezvoltarea unui planificator de călătorii european, multimodal, care ar permite călătorilor să îşi planifice călătoria de-a lungul Europei, incluzând cele mai diverse mijloace de transport.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Permettre aux citoyens de se déplacer dans toute l'Union est l'objectif que nous poursuivons, mais nous voyons bien que ce n'est pas encore une réalité. L'un des problèmes auxquels nous sommes tous confrontés est par exemple le fait que nous ignorons souvent nos droits en tant que passager : que faire si mes bagages ont été abimés ou perdus? Puis-je être indemnisé en cas d'annulation ou de retard important? Comment déposer plainte? Parce que ce rapport vise à répondre à un problème qui nous touche tous, il a le mérite du réalisme et de l'ambition. Je ne peux qu'y souscrire, par un vote positif. Je soutiens son ambition de voir un jour apparaître un cadre plus uniforme et plus fort pour la protection des passagers européens. Dans l'attente d'un tel cadre, il faut continuer à mieux informer les passagers en favorisant la simplicité et la communication.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui appelle à une meilleure protection des passagers et ce quelque soit le mode de transport utilisé. Bien souvent, lorsqu'un passager est confronté à une difficulté lors de son voyage, il se trouve perdu face à tous les textes législatifs existants. Voilà pourquoi nous demandons aujourd'hui à la Commission de rassembler, à moyen terme, les dispositions protectrices des passagers dans un seul et même texte. Nous appelons aussi la Commission à mettre sur la table une proposition qui répond à un autre problème récurrent dans le domaine des transport : la protection des passagers lors d’une faillite d’un transporteur auprès duquel ils auraient déjà acheté un billet. Nous ne pouvons plus accepter que des passagers restent sur le tarmac en cas de faillite et se trouvent démunis pour obtenir réparation.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Je me félicite de la résolution que nous avons adoptée où nous demandons expressément à la Commission européenne d'harmoniser les droits des passagers en Europe, tous modes de transport confondus. Alors que 6 directives coexistent actuellement, l'objectif est de créer un socle commun de base des droits qui s'appliquent à tous les modes équitablement et prenant en compte toutes les caractéristiques des différents modes de transport. Cela doit créer plus de transparence car la situation actuelle reste floue pour les milliers de voyageurs européens. Dans l'urgence et l'imprévu, le voyageur ne doit plus être démuni, et doit pouvoir compter sur un document simple lui rappelant ses droits. Il doit avoir une définition claire de ce que veulent dire les termes "circonstances exceptionnelles" et doit avoir aussi une clarification des règles liées aux faillites de transporteur. Il faut travailler sur une meilleure protection des voyageurs qui doivent pouvoir bénéficier d'un retour assuré. Tous les voyages prépayés devraient aussi être remboursés. La transparence des prix sur Internet devrait également être garantie car le prix annoncé ne ressemble trop souvent en rien au prix définitif.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − A korábbi bizottsági közlemények valamennyi közlekedési módra vonatkozóan tartalmaztak javaslatokat. Az utasjogokról szóló egyetlen, a különböző közlekedési módokat átfogó rendelet tervezetének középtávon megvalósíthatónak kell lennie, ami nélkülözhetetlen a különböző közlekedési módok összehangolásához. A szabályozás a légi közlekedés problémáira ad választ az utasok jogainak egyértelműsítésével és a légitársaságok felelősségével kapcsolatos kérdések tisztázásával, mint a visszautasított beszállás, hosszú késések, légi járatok törlése, poggyász elvesztése, továbbá a repülőtéri infrastruktúra akadálymentesítésének kiépítésével kapcsolatban. A 2009-es EK-rendelet ugyan jelentősen megerősítette a vasúti közlekedést igénybe vevő utasok jogait, azonban mivel az uniós előírásokat az utazási sajátosságokat figyelembe véve fogalmazták meg, ezért a tagállamoknak lehetőséget teremtettek arra, hogy bizonyos szolgáltatásokat kizárjanak az utasjogok alkalmazása alól. Mindezért szükséges új iránymutatások megfogalmazása az utasok jogainak erősítése érdekében, figyelembe véve a közlekedési módok közötti különbségeket.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A mobilidade é um dos pilares da sociedade moderna e tem sido muito incentivada, não só entre os jovens – veja-se o sucesso do programa Erasmus – mas também em termos empresariais (deslocalização e internacionalização) e como forma de ultrapassar a crise económica e financeira. Na verdade, ao longo dos últimos anos, houve um aumento significativo de passageiros transportados com grande destaque para a aviação devido ao conceito “low cost”. Com o aumento do número de passageiros transportados, assistimos ao aumento dos problemas neste setor. Todos os dias vemos centenas de transportes cancelados ou atrasados que colocam os passageiros (trabalhadores, estudantes, turistas, etc.) em situações muito complicadas. Por vezes, os passageiros não conhecem os seus direitos, talvez por negligência das próprias empresas transportadoras, nomeadamente no que respeita a serviços de assistência em caso de cancelamento de viagem ou de transporte. Também, nem sempre, a informação é correta, clara e disponível em várias línguas. Votei favoravelmente porque concordo com a necessidade de implementar um quadro normativo que garanta o respeito pelos direitos dos passageiros, principalmente o acesso facilitado à informação e aos serviços de apoio.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O documento reúne um conjunto de direitos dos passageiros aplicáveis a todos os modos de transporte, para garantir um nível mínimo de proteção na UE. Aborda os critérios de indemnização e assistência ao passageiro em caso de recusa de embarque, cancelamento ou atrasos consideráveis, assim como a responsabilização das companhias aéreas quando existem problemas com a bagagem. Pretende-se assegurar também direitos das pessoas com deficiência e pessoas com mobilidade reduzida, no transporte aéreo, no que respeita ao acesso, à informação e à formação adequada. Quanto ao transporte ferroviário, avançam-se melhorias no que respeita à proteção dos passageiros e respetiva bagagem, assim como na questão dos atrasos e em caso de acidente. Contudo, é preocupante que tais direitos possam ser postos em causa, tendo em conta, por exemplo, que se considera "essencial equilibrar a necessidade de observar os direitos dos passageiros nos serviços de autocarros em zonas rurais e (...) garantir que os encargos não sejam tão consideráveis que tornem tais serviços inviáveis no futuro". É aliás sintomática a ausência em todo o relatório de uma só referência aos serviços públicos de transporte - meio imprescindível de garantir a manutenção dos transportes necessários a ligar regiões e localidades isoladas e na garantia dos plenos direitos dos passageiros e das populações.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Od stanovenia príslušných cieľov v bielej knihe Komisie v roku 2011 bol vypracovaný rozsiahly balík práv cestujúcich EÚ vo všetkých druhoch dopravy, poskytujúci cestujúcim minimálnu úroveň ochrany a zároveň prispievajúci k zaisteniu rovnakých podmienok medzi prevádzkovateľmi dopravy. Súčasné nariadenia však jednoznačne nestanovujú práva cestujúcich a povinnosti poskytovateľov služieb, a preto si vyžadujú revíziu. Spoločné kritériá (nediskriminácia, rovnaké zaobchádzanie, fyzická prístupnosť a prístupnosť z hľadiska informačných a komunikačných technológií, požiadavky dizajnu pre všetkých, plnenie zmluvy o preprave, presné, včasné a dostupné informácie pred cestou, počas nej a po jej skončení, okamžitá a primeraná pomoc v prípade problémov a možná kompenzácia) zodpovedajú spolu s desiatimi konkrétnymi právami cestujúcich (vymedzenými Komisiou v jej oznámení) hlavným právam vo všetkých druhoch dopravy a tvoria pevný základ na vytvorenie právne vykonateľnej charty práv cestujúcich. Vo všetkých druhoch dopravy boli zavedené rovnaké základné zásady a práva, aby cestovanie v EÚ bolo – vďaka zvýšeniu kvality služieb, ochrany cestujúcich a príťažlivosti odvetvia európskej dopravy – ľahšie a príjemnejšie. Tieto práva cestujúcich zostanú neoddeliteľnou súčasťou európskej vízie dopravnej politiky, hoci sa podmienky a spôsoby uplatňovania týchto práv líšia a vyvíjajú.

 
  
MPphoto
 
 

  Ildikó Gáll-Pelcz (PPE), írásban. − Az utasjogok kiterjesztése az uniós szabadságjogok megerősítésének alapja, mivel hozzájárul a szabad mozgáshoz való jog jobb kihasználásához. Az uniós polgárok sajnos nem ismerik kellőképp a jogaikat, így fontos, hogy az ismereteket átadjuk számukra. Véleményem szerint a polgárokban tudatosítani kell azt is, hogy olyan egyedi események bekövetkezése során is védettek, mint például egy légitársaság csődje, vagy egy vulkánkitörés miatti leállás. Az utasok jogainak növelésével növelni lehet az utasok bizalmát is a különböző utazási formákban, ugyanis e bizalom nélkül nincs gazdasági növekedés. Bach úr jelentése példaértékű, hiszen számos aktuális probléma orvoslására tesz megoldási javaslatot. Szavazatommal támogattam e jelentést.

 
  
MPphoto
 
 

  Mathieu Grosch (PPE), schriftlich. In einem einheitlichen europäischen Transportraum sind einheitliche und leicht verständliche EU-Fahrgastrechte unbedingt notwendig. Auf europäischer Ebene sind bereits für alle Verkehrsträger individuell Fahrgastrechte vorgeschrieben worden. Im Luft- und Bahnverkehr sind diese auch schon in Kraft, im Schiffs- und Busverkehr wird dies im Dezember 2012 bzw. März 2013 der Fall sein. Dieser Bericht ist zu begrüßen, weil er auf die noch bestehenden Probleme im Bereich der Fahrgastrechte aufmerksam macht.

Unter anderem sind eine Stärkung und Klärung der Rechte nötig. Ihre Durchsetzung ist oftmals problematisch und die Transparenz dahingehend muss noch gesteigert werden, denn Reisende werden nach wie vor noch unzureichend über ihre Rechte auf Entschädigung und Erstattung informiert. Informationskampagnen sind hier eine gute Möglichkeit. Die Durchsetzung kann durch klare Regelungen für die Einrichtung von nationalen Durchsetzungsbehörden gestärkt werden, die eine harmonisierte Durchsetzung der Fahrgastrechte in allen Mitgliedstaaten gewährleistet.

Ende dieses Jahres plant die Kommission bereits eine Revision der Flugpassagierrechte. Sie sollte sich dabei die Vorschläge des Europäischen Parlaments zu Herzen nehmen, sodass nicht nur klare Fahrgastrechte bestehen, zu deren Interpretation man keinen Rechtsanwalt mehr zu Rate ziehen muss, sondern diese Rechte auch europaweit einheitlich durchgesetzt werden können.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – Je me félicite de l'adoption de ce rapport sur les droits des passagers dans tous les modes de transport. Si l'Union dispose déjà d'un ensemble intégré complet de règles, il est indispensable désormais d'assurer une meilleure convergence entre les différentes législations et de lever les obstacles qui empêchent encore les citoyens d'exercer leurs droits. C'est pourquoi je suis particulièrement satisfaite de nos recommandations visant à informer davantage et mieux les passagers: seuls des citoyens dûment informés pourront faire valoir efficacement leurs droits! Cela passe notamment par la mise en place de points d'information et de guichets d'assistance, ainsi que par la garantie d'un personnel mieux formé.

La proposition à venir devra également, selon moi, répondre aux nouveaux défis posés pour les passagers par les systèmes d'information et de réservation. Outre une transparence accrue des tarifs pratiqués, elle devra fournir des dispositions claires concernant le traitement des réclamations et la question de la responsabilité. Un des autres piliers des droits des passagers, tels que je les conçois, repose sur le droit à la mobilité: il est urgent d'établir des normes minimales pour l'assistance des personnes handicapées afin de garantir une approche cohérente et efficace dans toute l'Union.

 
  
MPphoto
 
 

  Małgorzata Handzlik (PPE), na piśmie. − Wiele mówimy obecnie o prawach obywateli, szczególnie w kontekście uczynienia roku 2013 Europejskim Rokiem Obywateli. Cieszy mnie więc, że skupiamy się również na prawach poszczególnych grup takich jak pasażerowie. Możemy wskazać szereg praw wspólnych dla wszystkich środków transportu, jak choćby zakaz dyskryminacji pasażerów ze względu na ich miejsce pobytu lub przynależność państwową, dostęp do informacji dotyczących warunków podróży czy wsparcie w przypadku zakłóceń podroży, na przykład w formie pełnego zwrotu kosztów biletów w przypadku odwołania lub dużego opóźnienia. Oczywiście prawa pasażerów różnią się ze względu na rodzaj transportu, jednak wskazanie katalogu wspólnego pomoże lepiej i skuteczniej te prawa egzekwować. Katalog taki nie może jednak uniemożliwiać elastyczności i proporcjonalności wymaganej ze względu na różnice w środkach transportu.

Szczególnie wspieram zamiar kontynuowania przez Komisję kampanii informacyjnych, gdyż zawsze podkreślam, że jasna, pełna i przystępna informacja jest podstawą umożliwiającą skorzystanie z przysługujących praw.

Popieram sprawozdanie, ponieważ sądzę, że taki wspólny podstawowy pakiet praw dla wszystkich środków transportu może zagwarantować podstawowy poziom usług oraz jednolity sposób postępowania wszystkich przewoźników, co zapewni pasażerom lepsze warunki podróży oraz będzie kolejnym krokiem na drodze do pogłębienia rynku wewnętrznego UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Le Parlement européen a adopté mardi 23 octobre le rapport relatif aux droits des passagers aériens dans tous les modes de transport, comprenant, outre les transports aériens et ferroviaires déjà réglementés, le transport par voie d'eau et par autobus/autocar. Ce rapport vise à coordonner les règlements en vigueur, et à établir des orientations communes. La mobilité est une des principales réussites de la création du marché unique : faciliter la mobilité des citoyens européens devait donc se traduire naturellement par la levée des barrières techniques et administratives dans leurs déplacements journaliers. C'est pourquoi je me réjouis que l'UE établisse une liste de droits fondamentaux des passagers qui garantisse une réglementation attentive aux préoccupations de ces derniers. Parmi ces droits fondamentaux, je souhaiterais souligner le droit à l'information claire, précise et facile d'accès avant l'achat et aux différentes étapes du voyage facilitée par la mise en place de points d'information, mais également le droit de renoncer au voyage avec le remboursement intégral du prix du billet, le droit à une indemnisation dans certaines circonstances, la responsabilité du transporteur à l'égard des bagages ou encore l'accès facile et non discriminé des personnes handicapées ou à mobilité réduite.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį dokumentą, kadangi šiame Komisijos komunikate išvardijamos visų rūšių transporto keleivių teisės, kuriomis kaip rinkiniu ES užtikrinama būtinoji keleivių apsauga. ES taisyklės suformuluotos taip, kad užtikrintų proporcingumą ir diferenciaciją, būtiną dėl transporto rūšių ir jų rinkos, t. y. atsižvelgiant į kelionės rūšį, skirtumų. Tačiau kartu jos sudaro bendrą keleivių teisių pagrindą: draudimas diskriminuoti reiškia, kad keleiviai ir kelionės organizatoriai negali būti diskriminuojami dėl savo gyvenamosios vietos arba pilietybės; informavimas apie kelionės sąlygas; skaidrumas, įskaitant kainų skaidrumą; jeigu sutriktų kelionė, pagalba pasiūlant kitą vežimo galimybę arba visų už bilietą sumokėtų pinigų grąžinimas, jei maršrutas atšaukiamas ar atidedamas ilgam laikui; kompensavimas (išskyrus ypatingomis aplinkybėmis); pasirūpinimas keleiviais (maitinimas arba, atsižvelgiant į aplinkybes, viešbučio išlaidų apmokėjimas). Taip pat pagalbos teikimas ir prieinamumo užtikrinimas neįgaliems arba riboto judumo asmenims.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Le rapport de Georges Bach a été adopté à une large majorité en plénière le 23 octobre 2012. J'ai soutenu ce rapport, qui porte sur la communication de la Commission concernant l'application des droits des passagers dans tous les modes de transport. Ce rapport réclame des améliorations dans de nombreux domaines et, surtout la mise en place, à moyen terme, d'un règlement unique sur les droits des passagers, qui s'appliquerait à tous les modes de transport. Par ailleurs, un volet important de ce rapport est consacré aux personnes handicapées et à mobilité réduite.

 
  
MPphoto
 
 

  Michał Tomasz Kamiński (ECR), in writing. − I voted in favour of this report and I agree with the range of requests addressed to the Commission, Member States and other stakeholders (transport companies, service providers, industry) on issues such as clear and timely information of passengers, price-transparency, liability in the case of insolvency, enforcement of legislation by specific bodies at national level, as well as Commission monitoring and infringement procedures. EU consumers and their rights should be our priority. In addition, I particularly welcome the emphasis placed on the needs of persons with disabilities and reduced mobility.

 
  
MPphoto
 
 

  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Mes collègues et moi-même avons adopté le rapport de Georges Bach relatif aux droits des passagers dans tous les modes de transports. Ce rapport permet de renforcer les droits des passagers en mettant en place des clarifications légales, quel que soit le mode de transport. Cela a pour objectif de faciliter les démarches et l'information des passagers lors de retards, de bagages perdus ou endommagés, ou encore lorsque la compagnie a fait faillite. Le Parlement a donc permis une harmonisation vers le haut des droits des passagers dans tous les modes de transport. L'application de ce rapport se matérialisera, à terme, par la mise en place d'un formulaire et d'un délai de traitement de plainte commun à tous les modes de transport, un renforcement de la transparence des prix sur internet ainsi que d'une protection des passagers en cas de faillite du transporteur.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − În alinierea drepturilor tuturor cetăţenilor UE pentru toate tipurile de transport, consider că o atenţie sporită trebuie acordată persoanelor cu dizabilităţi şi cu mobilitate redusă, precum şi necesităţilor acestora de deplasare. Raportul prevede unele măsuri menite a veni în sprijinul acestor persoane, mai ales în ceea ce priveşte acordarea de asistenţă specializată, ceea ce îmbunătăţeşte semnificativ situaţia actuală.

Însă consider că pe viitor trebuie să ne concentrăm eforturile în găsirea de soluţii la nivelul fiecărei ţări UE în ceea ce priveşte accesibilitatea infrastructurii de transport, pentru armonizarea şi adaptarea standardelor impuse la nivel unitar după specificul arhitectural din statele membre. Astfel, siguranţa şi securitatea persoanelor cu dizabilităţi şi cu mobilitate redusă nu vor mai fi afectate de obstacolele de ordin arhitectonic, iar acestea îşi vor putea îndeplini rolul de persoane active în societate.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report. The Commission communication lists the rights applying to all modes – a package affording basic protection to passengers in the EU. The regulations relating to air and rail transport are already in force; those relating to waterborne and bus and coach transport will not enter into force until December 2012 and March 2013 respectively.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Il est important de défendre les droits des passagers de tous les types de transport. Les passagers doivent avoir accès rapidement à des informations et à une aide en cas de perturbations du service de transport. La Commission européenne doit réagir plus souvent et poursuivre plus systématiquement les entreprises ne respectant pas les droits de leurs usagers. Il faut veiller tout particulièrement à l'application du principe de transparence des prix sur internet : trop souvent encore des coûts supplémentaires non annoncés sont ajoutés à la fin du processus de réservation, pour le paiement par carte de crédit par exemple. Nous demandons également, dans ce rapport, à la Commission européenne de définir plus clairement la notion de '"circonstances exceptionnelles", qui permet à trop de compagnies aériennes de ne pas rembourser, et ce abusivement, des clients qui ont subi le préjudice d'un retard ou d'une annulation de leurs vols.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Concordo sul suggerimento alla Commissione di inserire nel suo elenco dei diritti dei passeggeri il diritto a un livello minimo di qualità dei servizi erogati dai vettori e di definire tale livello in modo univoco. Il mio voto è favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Já há alguns anos que a UE tem vindo a desenvolver um conjunto de direitos dos passageiros da UE, independentemente do modo de transporte, de maneira a conseguir um maior nível de proteção, facilitar a mobilidade e, ao mesmo tempo, criar condições para um mercado concorrencial para todas as transportadoras. No entanto, nem sempre tem sido possível atingir a utilização plena de todos estes direitos, muito por culpa dos intervenientes, transportadoras e autoridades nacionais. Temos assim que proceder à revisão da presente legislação para muni-la de uma maior clareza, reforçando assim os direitos dos passageiros, principalmente no que respeita ao direito de informação sobre os direitos que lhes assistem, bem como à forma como poderão exercê-los. Os direitos dos passageiros devem assentar em três pilares: a não-discriminação, informações precisas, atempadas e acessíveis, e a assistência imediata.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor del informe al suponer un incremento de la seguridad de los pasajeros ante un incumplimiento por parte de una compañía de transporte. Es necesario proteger a los pasajeros, cualquiera que sea el medio de transporte utilizado, de los abusos cometidos por las compañías de transporte. Se trata de prácticas muy comunes para ciertas compañías que esquivan su responsabilidad y abandonan al pasajero a su suerte frente a los incumplimientos. El informe exige a la Comisión que especifique claramente los supuestos de circunstancias extraordinarias que puedan exonerar de responsabilidad a las compañías. El informe también recoge la necesidad de exigir transparencia en los precios del transporte así como exigir la promoción del uso de billetes combinados y transporte multimodal. Todas estas razones justifican mi voto favorable.

 
  
MPphoto
 
 

  Miroslav Mikolášik (PPE), písomne. − Práva cestujúcich v najvýznamnejších druhoch dopravy, akými sú doprava letecká, železničná, vodná a cestná, svojou roztrieštenosťou oslabujú postavenie cestujúcich. Cestujúci podobne ako všetci ostatní spotrebitelia majú právo na presné a jasné informácie, a preto je správnou cestou vytvorenie minimálneho súboru ich práv vo všetkých druhoch dopravy. Považujem za prioritu jasne stanoviť práva cestujúcich a povinnosti poskytovateľov služieb. Zbližovanie právnych predpisov v týchto štyroch druhoch dopravy, podľa môjho názoru, povedie k zaisteniu rovnakých povinností a podmienok medzi prevádzkovateľmi dopravy, ktorí doposiaľ neuplatňujú mnohé z minimálnych práv cestujúcich. Vytvorenie zoznamu minimálnych práv cestujúcich predstavuje len prvý krok k zlepšeniu situácie v praxi, keďže sa cestujúci pri uplatňovaní svojich právnych nárokov každodenne stretávajú s ťažkosťami. Pravidelné monitorovanie dodržiavania práv a predovšetkým presadzovanie práv cestujúcich vnútroštátnymi orgánmi preto považujem za nevyhnutný logický krok smerom k skutočnému zlepšeniu situácie cestujúcich v EÚ.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Passengers’ right are in the core of our transport policy. We need better information and the enforcement of current legislation and it is necessary to strengthen passengers’ right in the forthcoming legislation. I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Integracija reiškia ne tik naujų valstybių narystę Europos Sąjungoje ar naujų politikos sričių įtraukimą į ES kompetencijų ratą. Integracija – tai ir vienodų taisyklių taikymas tame pačiame sektoriuje. Kalbant apie keleivių transportą, šios kadencijos metu jau priėmėme dokumentus, nustatančius keleivių, keliaujančių autobusais, keltais, orlaiviais, teises. Labai svarbu užtikrinti, jog keleiviui, vienos kelionės metu keliaujančiam skirtingos rūšies transportu, būtų užtikrinamos vienodos teisės. Ypač tais susiję su informacija apie keliones ir jų atšaukimą, taip pat – su judėjimo sunkumų turinčiais keleiviais. Todėl pritariu dokumento nuostatai, jog Komisija dar turi nemažai nuveikti, kad keleiviai galėtų patogiai ir saugiai keliauti po Europos Sąjungą.

 
  
MPphoto
 
 

  Tiziano Motti (PPE), per iscritto. − Voto a favore della relazione del collega Bach sui diritti dei passeggeri in tutti i modi di trasporto. Nel Mercato Unico in cui viviamo da vent'anni, ormai, viaggiare è sempre più importante per lo sviluppo dell'economia e per la realizzazione personale dei cittadini. E' importante quindi che non sia una corsa ad ostacoli, ma una normale attività quotidiana. Per questo dobbiamo anche promuovere l'utilizzo delle nuove tecnologie per tutte le modalità di trasporto, per esempio per l' emissione di carte d'imbarco che possano essere conservate, validate ed esibite tramite dispositivi elettronici.

 
  
MPphoto
 
 

  Katarína Neveďalová (S&D), písomne. − Ochranu cestujúcich voči správaniu prepravcov považujem za veľmi dôležitý cieľ v oblasti dopravy. V leteckej a železničnej doprave sú už príslušné nariadenia v platnosti; vo vodnej a v autobusovej doprave nadobudnú nariadenia účinnosť až v decembri 2012, resp. v marci 2013, preto budeme môcť ich uplatňovanie hodnotiť až v budúcnosti. Príslušné nariadenia v oblasti leteckej dopravy upravujú systém náhrad a poskytovania pomoci cestujúcim v prípade odmietnutia nástupu na palubu lietadla, prerušenia alebo veľkého meškania, ako aj zodpovednosti leteckých spoločností v prípade straty, omeškania a poškodenia batožiny.

Nevyhnutná je aj ochrana zdravotne postihnutých pasažierov, zároveň je potrebné zamerať sa napríklad na kvalitu služieb pre túto skupinu osôb vrátane bezbariérového prístupu na letiská, riadnej odbornej prípravy zamestnancov a vyjasnenia otázok zodpovednosti pri strate alebo poškodení vybavenia na zabezpečenie mobility.

S problémami spojenými s dopravou sa naši občania stretávajú neustále, preto je potrebné, aby boli ich práva harmonizované vo všetkých druhoch dopravy.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O presente relatório refere-se à Comunicação da Comissão que reúne uma lista dos direitos aplicáveis em todos os modos de transporte, os quais, no seu conjunto, garantem aos passageiros (em sentido lato) na UE um nível mínimo de proteção. No presente relatório, considera-se o reforço da aplicação das disposições em vigor relativas aos direitos dos passageiros e a necessidade de as aperfeiçoar quando tal seja oportuno. Por estes motivos, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Affinché i viaggi intermodali abbiano successo e diventino una realtà abituale nel mercato interno dell'UE, sono necessari una base comune di diritti riguardanti tutti i modi di trasporto e un livello minimo di qualità del servizio, così come un approccio di convergenza di tutti i vettori e degli organismi responsabili per l'applicazione. Considerando che gli sforzi della Commissione di sviluppare un sistema di pianificazione di viaggi europeo multimodale, che consentirebbe ai viaggiatori di pianificare il loro viaggio in tutta Europa utilizzando svariati mezzi di trasporto, non hanno finora portato a risultati positivi, e auspicando che gli Stati membri contribuiscano, in collaborazione con la Commissione, all'eliminazione degli ostacoli che impediscono alle imprese di sviluppare un simile sistema, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O relatório pede melhorias em várias áreas, apelando em particular à criação de uma regulamentação transversal única aos direitos dos passageiros para todos os modos de transporte, a ser efetivada a médio termo. Outra consideração relevante é a proteção dos passageiros no caso da falência da companhia aérea – aqui, o relator pede à Comissão para submeter uma proposta legislativa que proteja os passageiros por meio de um seguro ou fundo de garantia compulsório. Também os direitos dos cidadãos com mobilidade reduzida ou deficiências são considerados neste relatório. Por concordar com as medidas preconizadas, votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – Le droit des consommateurs dans les modes de transport est un droit très abouti dans l’Union européenne. Cependant, il faut reconnaître que quelques défauts dans la législation subsistent. Je soutiens donc cette résolution qui entend fournir des solutions aux lacunes restantes. Par exemple, je remarque que trop souvent, en cas de retard ou d’annulation, les consommateurs ne se font pas rembourser leurs trajets car la compagnie plaide les circonstances exceptionnelles et est donc exemptée de son obligation d’indemnisation et de remboursement. Je salue donc l'intention exprimée dans cette résolution, d’inviter la Commission à davantage clarifier ces circonstances. Je suis également très attaché aux informations que doivent recevoir les consommateurs et à l'assistance qui peut leur être fournie en cas de problèmes. Dès lors, le personnel des compagnies doit être en mesure de prendre des décisions immédiates et être en capacité de gérer les demandes d'indemnisation et de remboursement. J'appuie enfin la demande faite à la Commission de présenter des mesures législatives tendant à améliorer les procédures de réclamation, notamment par l'instauration d'un formulaire uniforme.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Depending on the mode, passenger rights differ in terms of their scope and possible exceptions, especially as regards the definition of delays, the extent of assistance and care while passengers are waiting to be rerouted, the amount of compensation (a flat rate or a percentage of the fare), the circumstances in which compensation is not (or no longer) payable, and the time-frame for handling complaints. Essentially, the crux of passenger rights is considered to be the entitlement to fulfilment of the transport contract. Delays are accordingly the case in which the compensation arrangements are most clear cut. Interpreting the relevant regulations, the Court of Justice has ruled on the scope of passenger rights as regards cancellations, delays, and extraordinary circumstances.

 
  
MPphoto
 
 

  Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − Nonostante alcuni punti critici come l'ipotesi di un quadro comune di riferimento per tutti i sistemi di trasporto e l'adozione di nuove tecnologie come specifiche applicazioni per smart-phone il mio voto è favorevole in quanto ritengo indispensabile tutelare i diritti dei passeggeri. Una maggiore trasparenza dei prezzi, una seria gestione dei reclami, più diritti anziché divieti sono obiettivi di forte utilità. Sono soddisfatto che siano state inserite migliori condizioni di assistenza per le persone con disabilità. Analoga proposta era stata inserita dal sottoscritto, in qualità di relatore in ENVI, nella Strategia europea per le disabilità. Non si può più tollerare che persone diversamente abili non abbiano la possibilità di trovare mezzi di trasporto adeguati e spesso non sia neppure possibile sapere se il mezzo per il quale si acquista il biglietto sia dotato di servizi dedicati.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilja Savisaar-Toomast (ALDE), kirjalikult. − Lugupeetud juhataja, lugupeetud kolleegid! Leian, et täna vastuvõetud raport reisijate õiguste kohta kõikide transpordiliikide puhul on märkimisväärselt oluline nii transpordisektorile, kuid eelkõige reisijatele. Arvestades järjest enam kasvava transpordisektoriga ning aina suureneva reisijate arvuga kõikide transpordiliikide puhul, peavad olema tagatud ka võrdväärsed ja asjakohased reisijate õigused. See on järjest olulisem, kuna reisimine paljudel juhtudel ei piirne ainult ühe transpordiliigiga, vaid hõlmab endas mitut erinevat. Kahjuks ei leidnud toetust idee, et nõuda komisjonilt kõikide õiguste koondamist ühte määrusesse, mis minu arvates oleks lihtsustanud nende kättesaadavust ja üheselt mõistetavust kõikidele asjaosalistele. Olulisemaks ühiseks jooneks eri transpordiliikide reisijate õiguste puhul on see, et on keelatud diskrimineerida reisijaid nende elukoha või kodakondsuse ning reisibüroosid nende tegevuskoha alusel. Samas pean oluliseks reisijate õiguste puhul, et arvestatakse täielikult ka eakate, puuetega ja piiratud liikumisvõimega inimeste õiguste ja võimalustega. Ühtsed üle-euroopalised reisijate õigused peavad olema kättesaadavad kõigile. Lähtuvalt eeltoodust toetasin selle raporti vastuvõtmist.

 
  
MPphoto
 
 

  Olga Sehnalová (S&D), písemně. − Jako stínová zpravodajka za skupinu Progresivní aliance socialistů a demokratů jsem hlasovala pro přijetí návrhu zprávy o právech cestujících ve všech druzích dopravy zpravodaje Georgese Bacha. Práva cestujících jsou základním pilířem dopravní politiky naší skupiny. Návrh zprávy se věnuje současným pravidlům pro ochranu práv cestujících a předkládá jasné požadavky členským státům, aby zlepšily a urychlily proces přijímání současných opatření v oblasti práv cestujících ve všech druzích dopravy. Jako stínová zpravodajka jsem prosazovala, aby v návrhu byla dostatečně zohledněna práva cestujících se sníženou mobilitou, výsadní právo cestujících na bezpečnost, lepší přístup k informacím ve srozumitelné formě, právo na odškodnění v případě platební neschopnosti nebo krachu leteckých společností a kolektivní odškodnění cestujících.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − L'Unione Europea garantisce ai viaggiatori un livello minimo di tutela. Con questo voto, tra l'altro, si ribadisce l'importanza fondamentale del miglioramento della qualità dei servizi per i disabili, compreso l'accesso senza ostacoli alle infrastrutture aeroportuali, l'elaborazione di procedure di informazione uniformi e coordinate, l'adeguata formazione del personale e il chiarimento delle questioni relative alla responsabilità in caso di danneggiamento o perdita delle attrezzature di mobilità. Per quanto riguarda il trasporto ferroviario in questi anni si sono ottenuti notevoli miglioramenti in relazione alla protezione dei passeggeri e dei loro bagagli in caso di ritardi e incidenti, ma occorre migliorare ancora i servizi. A seconda del modo di trasporto, i diritti dei passeggeri si differenziano per portata e possibili eccezioni, soprattutto per quanto concerne la definizione dei ritardi, il grado di assistenza e sostegno forniti durante i tempi di attesa fino al ricorso alla riprotezione, l'ammontare della compensazione, le condizioni alle quali non deve più essere corrisposta una compensazione, i tempi di risposta ai reclami. I diritti dei passeggeri si basano sul principio del rispetto dei termini del contratto di trasporto.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Smolková (S&D), písomne. − Súčasná migrácia obyvateľov EÚ za prácou je dnes každodennou záležitosťou. Preto vítam a podporujem správu o právach cestujúcich vo všetkých druhoch dopravy. Osobne sa každý týždeň pri cestovaní do Bruselu, resp. Štrasburgu z rôznych členských štátov presviedčame, že dostatok informácií v reálnom čase často absentuje. Komisia by v návrhu novelizácie práv cestujúcich mala jasne vymedziť „mimoriadne okolnosti“ narušenia dopravy, práva cestujúcich, ktorí súčasne využívajú viac druhov dopravy. Súčasné právne predpisy EÚ v oblasti práv cestujúcich sa stále neuplatňujú a nepresadzujú vo všetkých druhoch dopravy ani vo všetkých častiach EÚ, čo bráni konkurencieschopnosti a má vplyv na dôveru občanov pri cestovaní. Taktiež zavedenie spoločných štandardov prevozu príručnej batožiny je nanajvýš nevyhnutné, pretože mnohí prepravcovia za 1 kg nadváhy priamo pred vstupom na palubu lietadla požadujú cenu, ktorá prevýši cenu letenky.

 
  
MPphoto
 
 

  Alda Sousa (GUE/NGL), por escrito. O acesso à informação sobre os direitos dos passageiros deve ser simples, claro, e transparente, desde o momento da reserva, ou da compra, até ao final da viagem. É importante que os passageiros tenham toda a ajuda necessária em caso de problemas com as suas viagens ou de perda ou dano da sua bagagem. As informações sobre os custos e os preços dos serviços devem ser claras e acessíveis desde o início do processo. Não poderíamos deixar de ser favoráveis a medidas que promovam e facilitem a informação e a transparência e, consequentemente assegurem os direitos dos passageiros.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté pour ce texte qui insiste une nouvelle fois sur les multiples problèmes et risques encourus par les passagers dans tous les modes de transport. En particulier, et de façon urgente, la Commission est invitée à améliorer la transparence dans les systèmes informatisés de réservation régis par le règlement 1008/2008/CE qui laissent le consommateur désarmé devant une série d'abus, comme des clauses abusives dans le calcul global des prix des billets incluant automatiquement des suppléments non souhaités.

Par ailleurs, il faut insister à nouveau pour que la Commission dépose enfin une proposition législative de révision de la directive 90/314/CE sur les voyages à forfait qui n'est plus du tout adaptée et prive donc les voyageurs de cadre juridique dans les situations habituelles aussi bien qu'exceptionnelles.

Enfin, les niveaux actuels de protection des consommateurs en cas de faillite ou d'insolvabilité des compagnies aériennes sont insuffisants et imposent une proposition législative prévoyant des mesures de protection des passagers immobilisés en cas de cessation d'activités, l'assurance obligatoire pour les compagnies aériennes ou la création d'un fonds de garantie.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Os direitos dos passageiros na UE têm assistido a uma evolução constante e progressiva. Os direitos dos passageiros aéreos e do transporte ferroviário já estão em vigor, e os relacionados com o transporte marítimo/fluvial e autocarro entrarão em vigor em dezembro de 2012 e março de 2013, respetivamente. O que gostaria de ressalvar neste documento é a necessidade de transparência da informação fornecida, desde o momento da reserva até ao final da viagem. Em qualquer modo de transporte, deve haver um ponto de contacto. Por outro lado, as empresas devem responsabilizar-se nos casos de insolvência e o conceito de "circunstâncias extraordinárias" deve ser melhor aplicado. Por último, é importante sublinhar os direitos das pessoas com mobilidade reduzida, que deverão receber um serviço adaptado às suas necessidades.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul din proprie iniţiativă al Parlamentului European privind drepturile pasagerilor pentru toate tipurile de transport. Consider că iniţiativele viitoare ale Comisiei privind drepturile pasagerilor trebuie să abordeze elementele care lipsesc din regulamentele existente, şi anume, un parcurs fără obstacole în călătorie pentru toţi pasagerii şi pentru toate tipurile de transport. Printre recomandările votate se numără: includerea în lista drepturilor pasagerilor a dreptului la un standard minim de calitate a serviciilor oferite de transportatori, dreptul la compensaţii, la rambursare şi la informare, într-un cadru legislativ comun care să creeze condiţii de concurenţă loială între diferitele moduri de transport. Este important ca pasagerii să primească informaţii clare cu privire la răspunderea transportatorilor în cazul deteriorării bagajelor în timpul călătoriei, cu privire la diferenţele privind limita admisă de bagaje şi la compensaţiile în cazul întârzierilor.

De asemenea, subliniez importanţa următoarelor aspecte: în cazul achiziţionării online a biletelor, nu trebuie să se adauge costuri suplimentare înainte de cumpărare; necesitatea soluţionării rapide a reclamaţiilor prin intermediul unor proceduri simplificate; clarificarea chestiunii răspunderii în cazul deteriorării echipamentelor de mobilitate sau de asistenţă, al căror cost de înlocuire depăşeşte adesea valoarea maximă de rambursare prevăzută de dreptul internaţional.

 
  
MPphoto
 
 

  Derek Vaughan (S&D), in writing. − This report, which has my full support, calls for a number of measures that will strengthen passengers’ rights across the EU. It recommends several sensible suggestions that would improve and build upon current EU passenger rights. Regardless of the mode of transport – be it rail, bus, air or maritime – customers should have access to swift information in all official EU languages in the event of service disruption or if the need to seek compensation should arise. Furthermore, a key recommendation of this report is to improve complaint procedures and tighten rules regarding price transparency, which will help put an end to unfair hidden travelling costs. The suggestions outlined in this report represent a significant contribution to the drive to improve and harmonise passengers’ rights across the EU.

 
  
MPphoto
 
 

  Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport, qui appelle à améliorer les droits des passagers pour tous les modes de transport. Parmi les pistes présentées pour atteindre cet objectif, je soutiens en particulier l'idée d'une charte européenne accessible au voyageur et recensant les dix droits fondamentaux des passagers. Dans l'urgence et l'imprévu, il est en effet utile que le voyageur dispose d'un document simple lui rappelant ses droits les plus élémentaires. Découragés devant la complexité des procédures de dépôt de plainte, les passagers renoncent encore trop souvent à leur droit à une indemnisation. Pour y remédier, j'ai avancé l'idée, qui a été retenue, d'un formulaire de plainte unique et d'un délai minimum de traitement de plainte commun à tous les modes de transport. Le rapport exige enfin plus de transparence des prix sur internet, car trop souvent le prix annoncé est bien loin du prix définitif. Il devrait pourtant, selon moi, refléter le plus fidèlement le prix à payer et ne pas cacher des frais administratifs et de carte de crédits dans l'idée d'appâter le client. La balle est désormais dans le camp de la Commission, qui doit revenir vers nous avec une proposition législative ambitieuse.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Głosowałem za przyjęciem projektu rezolucji, ponieważ zapewnienie pasażerom w Unii Europejskiej minimalnej ochrony dla wszystkich środków transporu jest niezbędne. Pasażerowie mają prawo do bycia informowanymi w sposób prosty, zrozumiały i przystępny na temat ich praw. Stosowanie i egzekwowanie tych praw powinno leżeć w gestii krajowych organów wykonawczych w całej UE, które powinny w tym celu sprawniej współpracować.

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Záborská (PPE), písomne. − Cestujúci majú právo na dostupné a presné informácie o službe, ktorú prepravcovia ponúkajú, aby mohli urobiť zodpovedné rozhodnutie. Európska legislatíva by sa však nemala stavať do úlohy pestúnky. Má zabezpečiť, aby občania boli odškodnení, pokiaľ prepravca poruší prepravné podmienky. Prebujnená regulácia škodí voľnému trhu a zvyšuje ceny. Preto je dôležité nájsť tú správnu rovnováhu.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Di grande valore è l'elenco stilato dalla Commissione riguardo i diritti validi per tutti i modi di trasporto che garantiscono ai viaggiatori nell'UE un livello minimo di tutela. La normativa dell'UE è stata formulata rispettando il principio della proporzionalità e le distinzioni necessarie, in funzione delle diversità di ciascun modo e dei relativi mercati. Dalle singole disposizioni è possibile dedurre una base comune per tutti i diritti dei passeggeri.

L'attuazione delle leggi, purtroppo, risulta ad oggi incompleta e disomogenea sia da parte dei vettori che da parte delle autorità nazionali: a ciò si aggiungono la fornitura di informazioni incomplete ai passeggeri in merito ai loro diritti, l'insoddisfazione a causa delle circostanze e dei costi connessi con l'esercizio di tali diritti ed un'eccessiva complessità di procedure. Necessario diventa quindi indicare chiaramente le condizioni per la realizzazione di un regolamento unico relativo ai diritti dei passeggeri in tutti i modi di trasporto, ponendo particolare attenzione su chiarezza e accessibilità delle informazioni.

 
  
MPphoto
 
 

  Roberts Zīle (ECR), rakstiski. − Parlamenta ziņojums par pasažieru tiesībām ir atbalstāms, jo tas, pirmkārt, aicina viest juridisku skaidrību attiecībā uz pasažieru tiesībām visos transporta veidos. Katra transporta veida - gaisa, dzelzceļa, ūdens un sauszemes transporta - pasažieru sūdzības dažādās dalībvalstīs tiek izskatītas un pasažieru tiesību jautājumi tiek risināti dažādās uzraudzības iestādēs. Tāpēc bieži vien trūkst skaidrības par likuma normu traktējumiem un sūdzību izskatīšanas kārtību. Tāpēc nākotnē pasažieru tiesībām, tostarp tiesībām uz kompensāciju, naudas atmaksu un informāciju, visos transporta veidos jābalstās uz vienota tiesiskā regulējuma bāzes, protams, ņemot vērā katra transporta veida īpatnības.

Ziņojums norāda arī uz to, ka gaisa pārvadājumos vēl joprojām bieži tiek dažādi traktētas lidojumu kavēšanās un atcelšanas definīcijas. Otra būtiska lieta ir nepieciešamība skaidrāk definēt jēdzienu „ārkārtas apstākļi”, jo tehnisku kļūdu nevar uzskatīt par ārkārtas apstākli un par to ir atbildīgs pārvadātājs.

Pozitīvi, ka Parlamenta ziņojums vēlreiz atgriežas pie jautājuma, kas jau nesen tika skatīts citā ziņojumā, proti, par biļešu pamatcenu. Tajā būtu jāietver arī izmaksas, kas saistītas ar pārvadātāja juridiskajām saistībām, piemēram, drošību, drošumu un pasažieru tiesībām, un ar biļešu un iekāpšanas karšu nodrošināšanu vai bagāžas minimuma pārvadāšanu, kā arī visas ar maksāšanu saistītās izmaksas, piemēram, kredītkaršu komisijas maksas.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Este relatório pretende identificar alguns dos direitos dos passageiros em todos os meios de transporte como os critérios de indemnização e assistência ao passageiro em caso de recusa de embarque, cancelamento ou atrasos consideráveis, assim como a responsabilização das companhias aéreas quando existem problemas com a bagagem. Pretende-se assegurar também direitos das pessoas com deficiência e pessoas com mobilidade reduzida, no transporte aéreo, no que respeita ao acesso, à informação e à formação adequada. Estes, como outros aspectos, são essenciais. No entanto, é extremamente preocupante que não exista em todo o relatório uma só referência aos serviços públicos de transporte, meio imprescindível de garantir a manutenção e garantia do direito à mobilidade, não tendo em vista o lucro, assegurando o transporte em regiões e localidades isoladas, em benefício das populações.

 
  
  

- Relazione: Inés Ayala Sender (A7-0301/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente porque o presente texto apresenta os tipos de procedimentos que devem ser adotados para permitir um controlo adequado desta parte do orçamento a ter lugar para mostrar como o Conselho tem usado o seu orçamento. Lamentavelmente, as questões do Parlamento ficaram sem resposta para 2010. Embora a Presidência dinamarquesa tenha feito esforços para avançar, não houve resultados concretos ou acompanhamento posteriormente do lado do Conselho.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le Parlement a rejeté l’octroi de la décharge au Conseil. Aucune irrégularité significative n’ayant été constatée, j'ai pour ma part voté en faveur de cette décharge. Même si je regrette le manque d’information et de coopération du Conseil, cela ne constitue pas un motif suffisant de refus de la décharge. En temps de crise, ce genre de conflits interinstitutionnels est particulièrement regrettable.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – En mai dernier, le Parlement européen refusait l'octroi de la décharge budgétaire au Conseil. Depuis, rien n'a changé ; nous renouvelons donc notre position aujourd'hui. La coopération entre les institutions n'est pas une évidence, elle se construit par le respect et la confiance mutuelle. Or le Parlement européen est l'autorité budgétaire de l'Union, sur un pied d'égalité avec le Conseil. Les dépenses du Conseil doivent être contrôlées comme celles des autres institutions. L'institution doit donc faire preuve de transparence, et agir en bonne coopération (en répondant au questionnaire que nous envoyons chaque année, en venant aux réunions et auditions publiques...) avec le Parlement. Sans ces éléments, sans un dialogue ouvert et constructif, nous ne pouvons exercer notre droit de décharge dans les meilleures conditions.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He votado a favor de rechazar la aprobación de la gestión debido a la muy deficiente información aportada por el Consejo para realizar las oportunas evaluaciones. Es realmente criticable la falta de transparencia con que ha obrado esta institución por lo que este voto contra la aprobación de la gestión se opone no solo al contenido de la aprobación de la gestión en sí, sino también a la actitud de falta de transparencia del Consejo.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente por concordar com a recusa de quitação ao Secretário-Geral do Conselho pela execução do orçamento do Conselho para o exercício de 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − Az Európai Számvevőszék 2010-es pénzügyi évre vonatkozó éves jelentésének bemutatását követően a 2010. évi zárszámadási eljárás keretében az Európai Parlament Költségvetési Ellenőrző Bizottsága elvégezte az Európai Unió általános költségvetésének a Tanácsra vonatkozó pénzügyi ellenőrzését. A szakbizottság elsődleges feladata a közösségi költségvetés végrehajtásának szabályosságát és hatékonyságát biztosítani, ellenőrizni. 2010. évi éves jelentésében a Számvevőszék ellenőrzési munkája alapján megállapította, hogy a 2010. december 31-i fordulónappal záruló pénzügyi évet illetően az intézmények és szervek igazgatási és egyéb kiadásokkal kapcsolatos kifizetései összességükben lényegi hibától mentesek voltak. A zárszámadási jelentés megállapítja, hogy a pénzügyi átvilágítás rendben lezajlott és a vizsgálat során nagyobb hiányosságokat nem tapasztaltak. Azonban a Tanács több olyan, a zárszámadási eljárás lezárásához szükséges dokumentumot nem bocsátott a Parlament és a szakbizottság rendelkezésére, melyek nélkül nem lehet a 2010-es pénzügyi évet lezárni. A szakbizottság március végi ülésén a mentesítés megadásának elhalasztásáról döntött. A szeptemberre elkészült második zárszámadási jelentés is hasonló véleményt fogalmazott meg, mint a tavaszi jelentés. A szakbizottsági szavazás eredménye a Tanács mentesítésének elutasítása volt. A szakbizottsági szavazáson és a plenáris szavazáson sem támogattam a Tanács a mentesítésének megadását.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreciação, elaborado por Inés Ayala Sender, versa sobre a quitação pela execução do orçamento geral da União Europeia (UE) para o exercício de 2010, Secção II – Conselho. O Conselho da UE é a instituição que tem como missão aprovar a legislação da UE, coordenar as políticas económicas e a cooperação entre os tribunais e as forças policiais, assinar os acordos entre a UE e os países terceiros, aprovar o orçamento anual da UE e definir as políticas externas e de defesa. O Conselho, não obstante as suas competências, tem também obrigações, nomeadamente no que respeita à cooperação interinstitucional com o Parlamento Europeu, sobretudo quanto à supervisão da execução orçamental. Na sessão de 12 de maio de 2012, foi aprovada uma proposta no sentido de adiar a concessão de quitação ao Secretário-Geral do Conselho pela execução orçamental do Conselho para o exercício de 2010. Não obstante as explicações dadas pelo Secretário-Geral do Conselho e as medidas adotadas no sentido de minorar as críticas feitas pelo Tribunal de Contas à quitação de 2010, voto favoravelmente a proposta de recusar a presente quitação.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A relatora propõe, neste segundo relatório, mais uma vez adiar a decisão de concessão de quitação ao orçamento do Conselho. Este adiamento tem como base, mais uma vez, a falta de transparência e de prestação de contas por parte do Conselho, o que motiva o diferendo que há muito se arrasta entre as duas instituições – Parlamento e Conselho. O relatório é muito crítico em relação à posição do Conselho, que continua a escusar-se a enviar todos os documentos relativos à execução orçamental, reunir ou responder às perguntas do Parlamento em relação a este assunto. Dessa forma, o Parlamento não tem conhecimento sobre as contas da Conselho – não obstante ter participação no processo de quitação. Sem a resposta do Conselho às perguntas que o Parlamento precisa para conhecer, de forma transparente, e encerrar as contas do Concelho, a relatora, tal como em maio, recusa a quitação ao Secretário-Geral do Conselho pela execução do orçamento para o exercício de 2010. Apoiámos este relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Rada by mala ako inštitúcia Únie podliehať kontrole európskych občanov, pokiaľ ide o využívanie finančných prostriedkov Únie. Práve Parlament je jedinou priamo volenou inštitúciou Únie a udeľuje absolutórium za plnenie všeobecného rozpočtu Európskej únie. Je potrebné a opodstatnené vykonať hĺbkové hodnotenie systémov dohľadu a kontroly, ktoré existujú v Rade, podobné hodnoteniam, ktoré vykonal Dvor audítorov na Súdnom dvore, u európskeho ombudsmana a u európskeho dozorného úradníka pre ochranu údajov v rámci prípravy svojej výročnej správy za rozpočtový rok 2010. Podľa môjho názoru je nespochybniteľné, že účinný dohľad nad plnením rozpočtu si vyžaduje veľkú zodpovednosť a jeho úspešná realizácia úplne závisí od nerušenej medziinštitucionálnej spolupráce medzi Radou a Parlamentom.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau balsuodamas, kadangi mūsų piliečiai turi teisę žinoti, kaip leidžiamos lėšos, gautos iš jų sumokėtų mokesčių, ir kaip naudojamasi politiniams organams suteiktais įgaliojimais. Taryba, kuri yra Sąjungos institucija, turėtų būti demokratiškai atskaitinga Sąjungos piliečiams už Sąjungos lėšų panaudojimą, kadangi Parlamentas yra vienintelė tiesiogiai renkama Sąjungos institucija ir yra atsakingas už Sąjungos bendrojo biudžeto įvykdymo patvirtinimą. Pabrėžtina Parlamento teisė patvirtinti, kad biudžetas įvykdytas, t. y. vykdyti viso be išimties Europos Sąjungos biudžeto parlamentinę kontrolę ir tikrinimą ir suteikti nepriklausomą biudžeto įvykdymo patvirtinimą, susijusį ne tik su Komisijos vykdytu biudžeto skirsniu, bet ir su kitų institucijų vykdytais biudžeto skirsniais.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai soutenu l'octroi de la décharge relative au budget général de l'Union Européenne pour l'exercice 2010, lors de la séance plénière du 23 octobre 2012. Cette décharge avait été ajournée au mois de mai, du fait d'une absence de coopération entre le Conseil et le Parlement européen. Il s'agit donc du deuxième rapport de décharge pour l'exercice 2010. La majorité de mes collègues et moi-même avons soutenu ce deuxième rapport, tout en regrettant vivement de ne pas avoir reçu de réponse à nos questions de la part du Conseil. Il s'agissait notamment des coûts liés à la création du poste de Haut représentant pour les affaires étrangères et la politique de sécurité et des conséquences budgétaires du transfert de membres du personnel du Conseil au Service d'action pour les affaires étrangères.

 
  
MPphoto
 
 

  Marian-Jean Marinescu (PPE), în scris. − Am votat împotriva descărcării de gestiune pentru execuţia bugetului Consiliului aferent exerciţiului financiar 2010. Regret dificultăţile întâmpinate în desfăşurarea unui dialog deschis între Consiliu şi Comisia pentru control bugetar şi mai ales refuzul Consiliului de a răspunde la întrebările suplimentare formulate de către Parlament, acţiune care reprezintă o parte legitimă a procedurii de descărcare bugetară. O manieră eficientă de supervizare a procesului de implementare bugetară depinde necondiţionat de o cooperare interinstituţională corectă între Parlament şi Consiliu; de aceea ţin să reiterez faptul că acest proces necesită cel mai mare grad de responsabilitate din partea tuturor părţilor implicate.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report which notes that, in its resolution with observations forming an integral part of the above-mentioned decision of 10 May 2012 on the discharge for implementation of the general budget of the European Union for the financial year 2010, Section II – Council, Parliament asked 26 supplementary questions linked to the discharge procedure and regrets that the Council refused to answer those questions

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai soutenu l'octroi de la décharge au Conseil pour l'année 2010. L'absence de réponse du Conseil à quelques questions supplémentaires de la commission du contrôle budgétaire ne suffit pas à justifier un refus de la décharge, d'autant plus que nous avions déjà ajourné la décharge lors de la session du mois de mai.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Todas as instituições europeias que dependem do orçamento da União Europeia têm que ser fiscalizadas, de forma rigorosa, pelo Tribunal de Contas e por todas as entidades com essa função. É necessário aferir se os fundos comunitários estão a ser bem utilizados, se essas instituições estão a cumprir com os objetivos delineados e se não existe desperdício de recursos. De um modo geral, salvo raras exceções, a avaliar pelas fiscalizações conhecidas, podemos afirmar que as instituições em causa estão a utilizar de forma correta os fundos disponibilizados e a cumprir com os objetivos propostos. No entanto, e segundo o parecer da relatora, não é esse o caso do orçamento geral da UE, para o Conselho, dado que voltam a verificar-se várias irregularidades e incapacidade na apresentação das suas contas, daí o meu sentido de voto.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The Parliament is bringing to light as much information as possible on the way all institutions implement their budgets, including the Council, but at this stage insufficient information has been provided to allow an informed granting of the discharge for 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Nada tendo a opor às razões que determinam a recusa de quitação ao Secretário-Geral do Conselho pela execução do orçamento do Conselho para o exercício de 2010, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerato il bilancio generale dell'Unione Europea, e tenendo presente che "i cittadini hanno il diritto di sapere come vengono spese le somme versate al fisco e come gli organi politici gestiscono le competenze loro attribuite", il Parlamento rifiuta il discarico al Segretario generale del Consiglio per l'esecuzione del bilancio del Consiglio per l'esercizio 2010. Ricordando che conformemente all'articolo 335 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, "l'Unione è rappresentata da ciascuna delle istituzioni, in base alla loro autonomia amministrativa, per le questioni connesse al funzionamento della rispettiva istituzione", e ribadendo che il controllo efficace dell'esecuzione del bilancio è una grande responsabilità e che la sua realizzazione dipende interamente da una cooperazione interistituzionale senza ostacoli fra Consiglio e Parlamento, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour (which means that we have not approved the discharge. The report underlines that in its 2010 annual report, the Court of Auditors criticised the financing of the Residence Palace building project because of the advance payments made (paragraph 7.19). It also notes that the Court of Auditors made the observation that during the period 2008–2010 advance payments made by the Council totalled EUR 235 000 000 and that the amounts paid came from under-utilised budget lines.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Tendo em conta a dotação orçamental excessiva do Conselho para a aquisição de bens imobiliários, a violação do princípio da verdade orçamental (tendo em conta o parecer do Tribunal de Contas da União Europeia), a recusa em disponibilizar a totalidade dos documentos necessários à quitação das suas contas, a recusa em responder a vinte e seis perguntas feita pela Comissão do Controlo Orçamental do Parlamento Europeu referente ao processo de quitação, leva a concluir que existe uma atitude negativa do Conselho face ao controlo democrático e à transparência perante os contribuintes da União Europeia. O Conselho, enquanto instituição da União Europeia, deve submeter-se a uma avaliação da gestão por parte da Comissão de Controlo Orçamental, cooperando com a mesma a todos os níveis. Pelos motivos expostos acima, votei favoravelmente o documento, onde se encontra expressa a proposta de recusar a quitação das contas do Conselho.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Decizia Parlamentului European privind descărcarea de gestiune pentru execuţia bugetului general al Uniunii Europene aferent exerciţiului financiar 2010, secţiunea II – Consiliul, prin care se refuză să se acorde Secretarului General al Consiliului descărcarea de gestiune pentru execuţia bugetului Consiliului aferent exerciţiului financiar 2010.

Dreptul Parlamentului de a acorda descărcarea de gestiune este în conformitate cu articolele 316, 317 şi 319 din Tratatul privind funcţionarea Uniunii Europene, care trebuie interpretate ţinând seama de contextul şi de scopul lor, şi anume de a supune controlului şi supravegherii parlamentare execuţia întregului buget al Uniunii, fără excepţie, şi de a acorda descărcarea de gestiune separat, nu numai pentru secţiunea bugetului executată de Comisie, ci şi pentru secţiunile bugetului executate de celelalte instituţii menţionate la articolul 1 din Regulamentul financiar.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Rada jako instytucja unijna powinna ponosić odpowiedzialność przed obywatelami Unii Europejskiej w zakresie wdrażania funduszy unijnych. Postawa Rady utrudnia jednak sprawowanie demokratycznej kontroli, poprzez brak współpracy z Parlamentem w ramach procedury udzielania absolutorium. Dlatego głosowałem za.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. A proposta da relatora de adiamento da decisão de conceder a quitação ao orçamento do Conselho (2010) tem como base, mais uma vez, a falta de transparência e de prestação de contas por parte do Conselho, o que motiva o diferendo que há muito se arrasta entre as duas instituições – Parlamento e Conselho. Sem a resposta do Conselho às perguntas que o Parlamento precisa para conhecer, de forma transparente, e encerrar as contas do Conselho, a relatora continua a recusar a quitação ao Secretário-Geral do Conselho pela execução do orçamento para o exercício de 2010, posição que apoiámos.

 
  
  

- Relazione: Luisa Macovei (A7-0300/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente Relatório, saudando a Agência no que respeita a transparência no que se refere às declarações de interesse de sua equipe de gestão, e reconhecendo os esforços da Agência para abordar as preocupações em matéria de prevenção e gestão de conflitos de interesses.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le Parlement ayant décidé le 10 mai dernier de reporter la décision de décharge pour l'Agence européenne pour l’environnement, celui-ci vient donc d'élaborer un second rapport à ce sujet. Le Parlement européen et moi-même avons cette fois-ci décidé d’accorder la décharge à cette agence compte tenu des importants efforts qu’elle a réalisés. En effet, elle s’est attelée à réduire grandement les problèmes de conflits d’intérêts qui jusque là risquaient d'entacher sa prise de décision.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Saisi une seconde fois après le vote de mai dernier sur les décharges budgétaires, le Parlement a décidé d'octroyer la décharge aux trois agences mises en défaut au printemps. J'ai voté aujourd'hui pour l'octroi de la décharge budgétaire à l'agence européenne de l'environnement comme je l'ai fait pour l'EFSA et l'EMA. Il apparait en effet que chacune de ces agences a pris des engagements, entamé de nouvelles procédures pour renforcer son indépendance et lutter contre les conflits d'intérêts. C'est donc un pas dans la bonne direction, même si la question de l'indépendance des agences reste posée, comme nous le voyons en ce moment avec l'EFSA à propos des OGM.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei desfavoravelmente o presente relatório por considerar que deveria ser dada quitação ao diretor da Agência Europeia do Ambiente pela execução do orçamento da Agência para o exercício de 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − În urma solicitărilor Parlamentului European, Agenţia Europeană de Mediu (AEM) s-a implicat în 2010 mai mult în acţiuni menite să îmbunătăţească comunicarea sa cu publicul şi mass-media, precum Monitorizarea globală pentru mediu şi securitate (GMES), Anul internaţional al biodiversităţii – prin intermediul proiectului „Faţada verde”, platforma Eye on Earth. Astfel, Agenţia Europeană de Mediu a utilizat fondurile acordate de Uniune în modul tematic prevăzut de legiuitorul european şi de autoritatea bugetară europeană. Curtea de Conturi Europeană nu avut niciun comentariu cu privire la conturile Agenţiei pentru 2010, pe care le consideră drept fiabile şi conforme cu legile şi cu reglementările în vigoare. În plus, AEM a oferit întotdeauna în timp util răspunsuri detaliate şi satisfăcătoare la toate întrebările raportorului, iar Consiliul de administraţie al AEM a luat măsuri pentru a preveni orice situaţii neclare în viitor.

Având în vedere cele precizate, precum şi munca excelentă prestată de AEM, am considerat necesar să votez pentru descărcarea de gestiune pentru execuţia bugetului AEM aferent exerciţiului financiar 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − Az Európai Számvevőszék 2010-es pénzügyi évre vonatkozó éves jelentésének bemutatását követően a 2010. évi zárszámadási eljárás keretében az Európai Parlament Költségvetési Ellenőrző Bizottsága elvégezte az Európai Unió általános költségvetésének az Európai Környezetvédelmi Ügynökségre vonatkozó pénzügyi ellenőrzését. A szakbizottság elsődleges feladata a közösségi költségvetés végrehajtásának szabályosságát és hatékonyságát biztosítani, ellenőrizni. A zárszámadási jelentés kiemeli, hogy az Európai Környezetvédelmi Ügynökséggel kapcsolatos legfőbb problémát az jelenti, hogy az ügynökség 2010-es gazdálkodása kapcsán több közbeszerzési eljárási hiba is előfordult. A jelentés felhívja a figyelmet arra, hogy az ügynökségnél a közelmúltban több összeférhetetlenségi ügyre is fény derült. Ezek tisztázásáig a mentesítés megadását a szakbizottság nem javasolta. A szakbizottság március végi ülésén a zárszámadás megadásának elhalasztásáról döntött. Megítélése alapján az ügynökség 2010. évi gazdálkodására vonatkozóan további kérdések tisztázására van szükség ahhoz, hogy a zárszámadást az ügynökség megkapja. A helyzet tavasz óta lényegében nem változott. Véleményem szerint az ügynökségnek több erőfeszítést kellett volna tennie annak érdekében, hogy a szabályos gazdálkodás és az előírásoknak megfelelő működés helyreálljon. A szakbizottsági szavazáson és a plenáris szavazáson is a mentesítés megadásának elutasítását támogattam.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei contra o relatório relativo à "Quitação 2010: Agência Europeia do Ambiente", porque considero que, contrariamente àquela que é a posição do relator, a Agência adotou medidas importantes para responder eficazmente a potenciais conflitos de interesses e assim continuar a cumprir de modo transparente a sua missão de fornecer informação coerente e independente sobre o ambiente na UE.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em análise, elaborado por Monica Luisa Macovei, debruça-se sobre a quitação pela execução do orçamento da Agência Europeia do Ambiente (AEA) para o exercício de 2010, na sequência da Decisão do Parlamento Europeu de 10 de maio de 2012 que decidiu adiar a decisão em função das questões levantadas pelo Tribunal de Contas. A AEA, criada em 1993, integra, atualmente, 32 membros: os 27 Estados-Membros da União Europeia e ainda, a Noruega, a Suíça, o Liechtenstein, a Islândia e a Turquia. O seu objetivo é ajudar a “UE e os governos nacionais a tomarem decisões esclarecidas em matéria do ambiente”. O Tribunal de Contas, no seu relatório sobre as contas da AEA, considerou que “obteve uma garantia razoável de que as contas anuais do exercício de 2010 eram fiáveis" e que as operações subjacentes eram legais e regulares. Por isso considero que deve ser dada quitação ao orçamento relativo ao ano de 2010 da AEA.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Em maio de 2012 o Parlamento adiou o encerramento das contas da Agência Europeia do Ambiente (AEA) para o exercício de 2010 e rejeitou dar a quitação. As principais razões para esta decisão estão relacionadas com os conflitos de interesses, particularmente com a Diretora Executiva da Agência. Neste segundo relatório, a relatora mantém a sua posição e é muito crítica em relação aos progressos feitos pela Agência. Para esta avaliação, destaca três aspectos: a pintura da fachada do edifício da Agência sem recorrer a nenhum concurso público, o que obrigou, para fazer face aos custos, a um reforço da rubrica orçamental 2140 – "Arranjos das instalações"; as informações contraditórias, enviadas pela Diretora Executiva sobre a sua relação com a Earthwatch e também sobre o uso de uma ONG das instalações da AEA, sem o pagamento da renda. Apoiámos a posição da relatora, ao contrário da maioria do Parlamento, que optou, desta feita, por dar a quitação ao orçamento da AEA (exercício de 2010).

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Dňa 10. mája 2012 Európsky parlament odložil rozhodnutie o absolutóriu a účtovnej závierke Európskej environmentálnej agentúry za rozpočtový rok 2010. Agentúra následne odpovedala orgánu udeľujúcemu absolutórium listami z 24. mája, 15. júna a 3. júla 2012. Európsky parlament vždy vítal odborné, spoľahlivé a nezávislé poskytovanie informácií agentúrou všetkým inštitúciám, členským štátom a subjektom Únie tvoriacim politiku a bude očakávať takýto profesionálny prístup aj v budúcnosti. Parlament zároveň vyjadruje presvedčenie, že je potrebné vykonať nevyhnutné kroky v prípade výskytu nedodržania platných pravidiel. V prípade, že dôjde k takejto situácii, musí agentúra vypracovať akčný plán zameraný na nápravu nedostatkov. Práve Európsky parlament alebo európsky zákonodarca musí tieto problémy urýchlene riešiť zmenou platných pravidiel a nariadení s cieľom odstrániť prípadné medzery. Pokiaľ hovoríme o otázke udelenia absolutória za rok 2010, Európsky parlament ho výkonnej riaditeľke Európskej environmentálnej agentúry za plnenie rozpočtu agentúry za rok 2010 odmieta udeliť.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pasiūlymą, nes biudžeto įvykdymo patvirtinimas yra veiksminga Europos Parlamento priemonė, skirta remiantis faktiniais ir svariais argumentais vertinti, ar tinkamai naudojamos ES subsidijos. Be to, Europos aplinkos agentūra visada buvo teigiamai vertinama, kadangi profesionaliai, nepriklausomai ir patikimai teikia informaciją visoms institucijoms, valstybėms narėms ir Sąjungos politinius sprendimus priimančioms įstaigoms. Tad tikiuosi, kad ji ir ateityje veiks taip pat profesionaliai.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai soutenu l'octroi de la décharge à l'Agence européenne pour l'environnement pour l'exercice 2010. Cette décharge a été adoptée par 374 voix pour, 235 voix contre et 39 abstentions. Il s'agissait du vote du deuxième rapport de décharge. En effet, en mai 2012, le Parlement avait ajourné la décharge, en raison essentiellement d'un problème de conflit d'intérêts au sein de l'Agence européenne pour l'environnement.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − Because of the defeat of most of the amendments which I was supporting I voted against this resolution.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai soutenu l'octroi de la décharge à l'Agence européenne pour l'environnement. Le rapporteur n'a apporté aucune preuve suffisante et étayée pour appuyer les allégations de conflits d'intérêt au sein de l'agence. On ne peut refuser une décharge sur la base de simples soupçons. De plus, depuis le report de la décharge, l'Agence pour l'environnement a au contraire apporté un grand nombre d'éléments qui soulignent une gestion responsable de l'agence.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Todas as instituições europeias que dependem do orçamento da União Europeia têm que ser fiscalizadas, de forma rigorosa, pelo Tribunal de Contas e por todas as entidades com essa função. É necessário aferir se os fundos comunitários estão a ser bem utilizados, se essas instituições estão a cumprir com os objetivos delineados e se não existe desperdício de recursos. De um modo geral, salvo raras exceções, a avaliar pelas fiscalizações conhecidas, podemos afirmar que as instituições em causa estão a utilizar de forma correta os fundos disponibilizados e a cumprir com os objetivos propostos. É nesse sentido que votei favoravelmente relativamente ao relatório da Agência Europeia do Ambiente.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I think that the EEA should be granted discharge for the budgetary year 2010, therefore I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Nada tendo a opor às razões que determinam a recusa de quitação ao diretor da Agência Europeia do Ambiente pela execução do orçamento da Agência para o exercício de 2010, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Visti i conti annuali definitivi dell'Agenzia europea dell'ambiente relativi all'esercizio 2010 e la connessa relazione della Corte dei conti, il Parlamento rifiuta il discarico al direttore dell'Agenzia europea dell'ambiente per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia per l'esercizio 2010. Con la convinzione che debbano essere adottati opportuni provvedimenti qualora si verifichino casi di mancato rispetto delle norme vigenti e ritenendo che in tali casi, l'Agenzia debba elaborare un piano d'azione volto a porre rimedio alle carenze, idealmente sotto il controllo del Parlamento europeo per quanto concerne la relativa attuazione, e che lo stesso Parlamento o il legislatore europeo debbano affrontare simili problemi modificando le norme e i regolamenti esistenti per eliminare le eventuali lacune, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Against (which means that we grant the discharge). Large majorities for granting discharge to the EFSA and EMA and a smaller majority for the discharge of the EEA with votes on the attached resolution going with two or three exceptions along our voting list, which means that we have deleted several articles of the resolution that were controversial.

 
  
MPphoto
 
 

  Francisco Sosa Wagner (NI), por escrito. − Me he abstenido porque no he dispuesto de la información suficiente para hacerme una idea cabal de la cuestión sometida a debate y voto.

 
  
MPphoto
 
 

  Alf Svensson (PPE), skriftlig. − I våras röstade parlamentet, inklusive jag själv, för att skjuta upp ansvarsfriheten för Europeiska miljöbyrån. Miljöbyrån har visat hörsamhet på många punkter sedan dess och dess verkställande direktör har varit behjälplig och samarbetsvillig under hela utredningsperioden. Agerandet av direktören när det gäller den tjänsteresa som ordnades måste fortfarande betraktas som olämpligt. Men, allt sammantaget så bör man inte, enligt min mening, enbart på grund av detta vägra ansvarsfrihet. Den förlängda tidsfrist som Parlamentet beviljade för att man skulle komma till rätta med oegentligheter och förklara sig, har nyttjats på bra sätt och rätat ut flera frågetecken. Därför röstade jag för att ge Europeiska miljöbyrån ansvarsfrihet.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté contre le rapport Macovei, ce qui signifiait voter pour la décharge 2010 de l'Agence européenne pour l'environnement. Je me permets d'ailleurs de regretter ce rapport et ses motivations qui ont mis en péril l'octroi de cette décharge pourtant importante et cohérente avec la volonté de l'Europe de faire de l'environnement une priorité.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Este relatório, em segunda leitura, levanta questões de interesse de conflitos entre o Diretor Executivo da Agência Europeia do Ambiente, pondo em causa a gestão da própria agência. Contudo, a CE não levantou qualquer tipo de problema sobre esta mesma questão. Assim, pareceu-me por bem abster-me neste relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Thomas Ulmer (PPE), schriftlich. Ich habe zähneknirschend dem Bericht zugestimmt, da leider alle Änderungsanträge, die die Wahrheit verschleiern oder abschwächen, durchgegangen sind. Bemerkenswert hierbei ist die Mithilfe einiger CDU-Europaabgeordenter, die wie Heckenschützen die Linie der Gegner mitgetragen haben. Besonders ihre unverhohlene Freude darüber macht mir Sorgen bezüglich einer weiteren guten Zusammenarbeit.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − W 2010 roku Agencja pokryła swój budynek roślinną fasadą, która kosztowała 294 641 EUR i na którą nie ogłoszono żadnego przetargu publicznego. Ponadto na pokrycie jej kosztów wykonano przesunięcie środków między liniami budżetowymi. W związku z widocznym w tym przypadku brakiem jasnych przepisów wewnętrznych Agencji dotyczących rozporządzania finansowego głosowałem za odrzuceniem absolutorium.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Em maio de 2012, o Parlamento adiou o encerramento das contas da Agência Europeia do Ambiente (AEA) para o exercício de 2010 e rejeitou dar a quitação. As principais razões para esta decisão estão relacionadas com os conflitos de interesses, particularmente com a Diretora Executiva da Agência. Sendo que no segundo relatório a relatora mantém a mesma posição (não tendo registado evoluções que sejam razão para a alterar), optámos, em nome da transparência, por apoiar a posição da relatora.

 
  
  

- Relazione: Inés Ayala Sender (A7-0296/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – J’ai voté contre la nomination de M. Orban à la Cour des Comptes. Les raisons principales sont le manque d'expérience professionnelle pertinente du candidat dans le domaine de l'audit, ainsi que l'existence d'un conflit d'intérêts potentiel. En effet, le candidat, actuel ministre des affaires européennes de Roumanie, est responsable de la gestion des fonds de l'Union européenne en Roumanie.

 
  
MPphoto
 
 

  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Votul favorabil acordat numirii lui Leonard Orban ca membru al Curţii de Conturi are la bază vasta sa experienţă profesională în afaceri europene şi nu numai. În sprijinul acestei afirmaţii stau şi funcţiile deţinute de-a lungul timpului – Ministru al Afacerilor Europene, funcţie ocupată şi în timpul guvernării anterioare, fost comisar european, fost consilier prezidenţial, cât şi şef negociator al României pentru aderarea la UE. Nu există nicio urmă de îndoială în ceea ce priveşte competenţele sale profesionale.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Výbor pre kontrolu rozpočtu na svojej schôdzi konanej 26. septembra 2012 vypočul kandidáta Rady na člena Dvora audítorov a posúdil jeho kvalifikáciu. Leonard Orban od septembra 2011 až po súčasnosť zastáva post Ministra pre európske záležitosti. V minulom období bol ako člen Európskej komisie zodpovedný za viacjazyčnosť. Pôsobil tiež ako hlavný vyjednávač s Európskou úniou, keď koordinoval prípravy pristúpenia Rumunska k Európskej únii. Európsky parlament však nesúhlasí s návrhom Rady vymenovať Leonarda Orbana za člena Dvora audítorov a poveril svojho predsedu, aby postúpil toto rozhodnutie Rade a pre informáciu Dvoru audítorov, ako aj ostatným inštitúciám Európskej únie a kontrolným orgánom členských štátov.

 
  
MPphoto
 
 

  Ashley Fox (ECR), in writing. − I cannot support the appointment of Mr Orban to the European Court of Auditors. This would only exacerbate the growing trend in many Member States to make political appointments to the ECA. As I am sure you are aware, Mr Orban has a long history of political appointments in the European institutions. He was the Deputy Chief Negotiator (2001-2004), and then Chief Negotiator for Romania’s accession to the EU (2004-2005). He served as Secretary of State at the Ministry of European Integration (2004-2006) before taking up an appointment as European Commissioner for Multilingualism (2007-2010). Mr Orban was then appointed a Presidential Adviser on EU Affairs before being made Minister of European Affairs in September 2011. Mr Orban’s appointment is not in line with the policies of neutrality that govern such selection processes, and I oppose his appointment.

 
  
MPphoto
 
 

  Cătălin Sorin Ivan (S&D), in writing. − Mr. Orban has a wide experience in European affairs; he is a former Commissioner and Minister of European Affairs in the Romanian government, having been appointed to these posts due to his expertise and not to political affiliation. He was also chief negotiator on behalf of Romania for the country’s accession to the European Union. In this position he supervised the establishment of the audit and control system in Romania, acquiring a good knowledge of auditing. These are the reasons why I voted for his nomination.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai, comme la majorité de mes collègues, refusé la candidature de Leonard Orban à la Cour des comptes. Ce vote a eu lieu en séance plénière le 23 octobre 2012. Nous avons suivi l'avis de ma collègue Inès Ayala Sender, qui recommandait de s'opposer à la nomination de Leonard Orban. Les raisons principales de ce refus étaient un manque d'expérience professionnelle pertinente du candidat dans le domaine de l'audit et l'existence d'un conflit d'intérêts potentiel. En effet, ce candidat est l'actuel ministre des affaires européennes de Roumanie et responsable de la gestion des fonds de l'Union européenne en Roumanie.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted in favour of the nomination of Mr Leonard Orban to the European Court of Auditors as, on the basis of information supplied, he appeared to have the appropriate qualifications.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai rejeté la nomination de Leonard Orban à la Cour des comptes. La Cour des comptes joue un rôle de contrôle essentiel. C'est pourquoi ses membres doivent être impartiaux et compétents. Les risques de conflit d'intérêts qui se présentent avec la candidature de M. Orban sont trop importants du fait de sa responsabilité actuelle de gestion des fonds de l'Union européenne en Roumanie. De plus son expérience professionnelle est trop limitée dans le domaine de l'audit.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Tribunal de Contas é uma instituição fiscalizadora, que verifica a legalidade e regularidade das receitas e despesas da União Europeia, bem como a boa gestão financeira, exercendo as suas funções com total independência. Dentro deste espírito, a nomeação das individualidades que o compõem tem de se reger por critérios de competência e independência. O Senhor Leonardo Orban apresentou o seu Curriculum Vitae, respondeu a um questionário escrito e foi ouvido na Comissão do Controlo Orçamental, não tendo o mesmo apresentado argumentos suficientes para justificar a nomeação para o Tribunal de Contas para aí desempenhar as suas funções de forma competente e independente, daí o meu sentido de voto.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Mr Leonard Orban was Member of the European Commission and currently serves as a Member of the Romanian Government responsible for European Affairs. Although during the hearing in the Committee on Budgetary Control he displayed a high level of knowledge and experience and showed that he is fully qualified for the job, I abstained.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo à nomeação de Leonard Orban para o cargo de membro do Tribunal de Contas. Todos os dados apresentados para esta opção, incluindo as respostas ao Questionário destinado aos candidatos a membros do Tribunal de Contas, em anexo ao presente relatório, fundamentaram a minha decisão por indicarem o respeito dos critérios estabelecidos no n.º 1 do artigo 286.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia e a necessidade de plena independência dos membros do Tribunal de Contas. Congratulo-me, pois, com a nomeação de Leonard Orban.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando la proposta di nomina di Leonard Orban a membro della Corte dei conti, avendo valutato il suo Curriculum Vitae e le sue risposte al questionario, e considerando che la commissione per il controllo dei bilanci ha valutato le qualifiche del candidato proposto, segnatamente in relazione alle condizioni di cui all'articolo 286, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e ha proceduto, nella riunione del 26 settembre 2012, a un'audizione del candidato, esprimo il mio voto contrario alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai suivi l'avis du rapporteur qui a travaillé en collaboration avec des représentants de chaque groupe politique afin de se faire l'idée la plus objective et la plus constructive possible sur la candidature de Leonard Orban. Le Parlement a rejeté le candidat de la Roumanie, Leonard Orban, à la fonction de membre de la Cour des comptes européenne, ce mardi par 269 voix en faveur de sa nomination, 294 contre et 80 abstentions. M. Orban avait déclaré au préalable qu'il procèderait au retrait de sa candidature si celle-ci était rejetée par les députés.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A nomeação para o cargo de membro do Tribunal de Contas seguiu as diretrizes específicas, expressas no artigo 286.º, n.º 1, do TFUE. Por esta razão, dou o meu voto favorável à sua nomeação.

 
  
  

- Relazione: Frédéric Daerden (A7-0322/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Créé en 2006, le Fonds européen d’ajustement à la mondialisation (FEM) vise à aider à la réintégration des travailleurs ayant perdu leur emploi en raison des évolutions du commerce mondial. En 2009, son champ d’application a été élargi afin d’y inclure les victimes de la crise financière. Cette demande, présentée par l’Irlande, vise à aider 432 personnes licenciées. Elle a obtenu le soutien du Parlement européen et mon vote.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, întrucât consider că sprijinul acordat prin Fondul european de ajustare la globalizare este binevenit în situaţia actuală. Criza economică şi financiară mondială a afectat serios Irlanda în ultimii ani. De aceea cred că pierderea a 592 de locuri de muncă este foarte importantă pentru economia irlandeză. Pierderea de venituri din cauza disponibilizărilor de la compania irlandeză va genera pierderi semnificative de locuri de muncă indirecte prin diminuarea veniturilor disponibile ale lucrătorilor şi printr-o reducere a achiziţiilor de bunuri şi servicii irlandeze la nivel local şi regional. De aceea, consider că utilizarea Fondului european de ajustare la globalizare este foarte importantă în situaţia de faţă pentru redresarea economiei locale.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) foi criado em 2006 para prestar assistência adicional aos trabalhadores afetados pelas consequências de mudanças importantes na estrutura do comércio internacional e para ajudar à sua reintegração no mercado de trabalho. A partir de 1 de maio de 2009, o âmbito de aplicação do FEG foi alargado, passando a incluir o apoio a trabalhadores despedidos em consequência direta da crise económica, financeira e social. Nesta altura em que nos vemos confrontados com uma grave crise financeira, económica e social, destacando-se o aumento do desemprego como uma das principais consequências, a UE deverá utilizar todos os meios ao seu alcance para reagir, nomeadamente, no que se refere aos apoios a prestar às pessoas que ficaram sem emprego. Assim apoiei o presente relatório que diz respeito à mobilização de 2 696 382 euros do FEG a favor da Irlanda com o objetivo de apoiar os 493 potenciais beneficiários, dos 592 trabalhadores despedidos, na empresa Talk Talk Broadband Services e três dos seus fornecedores na Irlanda.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He votado a favor del este informe porque la situación económica del entorno lo requiere. Las instalaciones de Talk Talk estaban situadas en las afueras de Waterford City en la región del sureste de Irlanda, de nivel NUTS 3, y esta región ha presentado constantemente índices medios de desempleo superiores a los del resto del país; además, le ha ido muy mal como consecuencia de la crisis económica y financiera; por ejemplo, desde 2007 el índice de desempleo de la región se ha disparado del 4,9 % al 18,2 % en 2011, en comparación con la media nacional del 14,3 %. Creo, además, un acierto la orientación de este fondo.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è uno strumento che intende sostenere il reinserimento dei lavoratori che hanno perso il lavoro a causa dei processi di globalizzazione dei mercati mondiali. Tale fondo è a favore dei lavoratori e non agisce a beneficio dell'azienda che ha effettuato i licenziamenti. Per quanto riguarda la mobilitazione del fondo per il caso in questione, ho espresso un voto a favore perché non presenta alcuna criticità e la domanda rispetta i criteri di ammissibilità previsti. L'Irlanda ha chiesto assistenza per 592 licenziamenti, di cui 432 ammessi all'assistenza, verificatisi presso Talk Talk Broadband Services (Irlanda).

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif au Fonds européen d'ajustement à la mondialisation : demande EFG/2012/001 IE/Talk Talk from Ireland. Le Fonds européen d'ajustement à la mondialisation est destiné à fournir un appui complémentaire aux travailleurs licenciés subissant les modifications majeures de la structure du commerce mondial, afin de les aider dans leurs efforts de réintégration dans le marché du travail. Je soutiens fortement cette initiative qui permet de venir en aide à l'Irlande confrontée à des licenciements massifs (586 licenciements) dans le secteur des nouvelles technologies de l'information, étant donné que sa demande remplit les conditions requises à l'octroi du Fonds.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − In 2011, the broadband service firm Talk Talk cut the number of its service centres from 24 to 13. The entire Waterford operation was closed with 592 workers made redundant. While it is always a tragedy to have a large workforce face redundancy and a sad indictment of the economic woes in which Europe finds itself, it is my belief that the EU has been part architect of the current situation through austerity and cuts that have killed consumer confidence and exacerbated the economic crisis. The EU should therefore not be in a position to pour money into its failings. The EU is an outdated model that is not fit for purpose in a globalised market place. National bodies should have full jurisdiction over trade and employment and forge partnerships with third countries to manage in times of crisis and provide for their workforce in both good and bad times. Member States such as the UK would have more financial aid to provide of their own accord without EU membership and without the burden of red tape that being a member of the European Union inevitably brings.

 
  
MPphoto
 
 

  Emer Costello (S&D), in writing. − I welcome the EP’s approval of the proposal to allocate EUR 2.7 million to help over 400 ex-Talk Talk workers made redundant in 2011 to retrain, return to education or establish their own businesses. The Talk Talk application is possibly the last EGAF application to come from Ireland, at least until the end of 2013, given last year’s decision by a blocking minority of Member States to veto the extension of the EGAF ‘crisis derogations’ until the end of 2013. The EGAF can help workers who have been made redundant to stay in the labour market and must continue after 2013 as an instrument available to all workers. In its 23 October resolution on the 2014-20 MFF, the EP rightly placed considerable emphasis on continuing the EGAF after 2013. I do welcome the recent Cyprus Presidency proposals to continue the EGAF after 2013 though I am concerned that it is proposing to cap spending at EUR 245 million per annum, down from the Commission’s proposed EUR 429 million per annum. The Council must remember that the EP’s consent is required for the 2014-20 MFF and ensuring an effective EGAF is a key priority for the Irish Labour MEPs.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Le Fonds européen d'ajustement à la mondialisation est un outil méconnu des citoyens, qui mériterait d'être mis en lumière. Grâce à lui, ce sont 432 anciens salariés du secteur des télécommunications irlandais qui bénéficieront d'une aide pour faire face à leur licenciement, et pour engager leur reconversion et leur retour à la vie active. Je me félicite de ce que l'Europe apporte ainsi un soutien concret et quotidien à ses citoyens victimes de la crise. Je vote donc en faveur de ce rapport.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a proposta de mobilização de 2 696 382 euros do FEG em favor da Irlanda, que tem por objetivo assistir os 592 trabalhadores despedidos da empresa Talk Talk Broadband Services pertencente ao setor de prestação de serviços na área das telecomunicações. Sublinho a importância de melhorar a empregabilidade destes trabalhadores através de formação profissional adaptada e do reconhecimento e validação das capacidades e competências adquiridas ao longo da sua carreira profissional. E, recordo mais uma vez, que a mobilização de dotações do FEG se destina a ajudar os trabalhadores despedidos a uma rápida reinserção no mercado de trabalho.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O presente relatório debruça-se sobre a proposta de decisão do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho sobre a mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) e enquadra-se no ponto 28.º do Acordo Interinstitucional de 17 de maio de 2006 entre o PE, o Conselho e a Comissão sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira (candidatura “EGF/2012/001 IE/Talk Talk”, Irlanda). O FEG, criado em 2006, visa apoiar os trabalhadores que, devido a alterações estruturais nos padrões do comércio mundial originadas pela globalização, ficaram sem os seus postos de trabalho. A Irlanda apresentou, em 29 de fevereiro de 2012, uma candidatura ao FEG na sequência do despedimento de 573 trabalhadores da empresa Talk Talk Broadband Services (centro de atendimento a clientes), solicitando um apoio no montante de 2 696 382 euros. A Comissão, a 27 de julho de 2012, aprovou uma nova proposta de decisão para conceder o apoio solicitado. Trata-se da sétima candidatura a ser analisada no âmbito do orçamento de 2012. Considerando que, de acordo com as conclusões da Comissão, a candidatura reúne as condições necessárias e suficientes para a mobilização do FEG, concordo com as recomendações do relator e voto favoravelmente esta proposta de decisão.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Esta candidatura diz respeito a 592 trabalhadores despedidos no setor das telecomunicações, 432 dos quais são potenciais beneficiários de assistência, ocorridos na empresa TALK TALK, na Irlanda. Trata-se da mobilização de 2 696 382 euros, para prestar assistência a estes trabalhadores, despedidos em consequência da externalização para o Reino Unido, a Índia, as Filipinas e a África do Sul. Estes despedimentos não são inevitáveis. Eles resultam de escolhas políticas. Estamos a aprovar paliativos que são necessários, mas é preciso ir mais longe. Há que atacar o mal pela raiz: a rutura com as políticas neoliberais que estão a conduzir-nos para o fundo do abismo sem que se descortine, por mais ténue que seja, uma pequena luz de esperança para os milhões de trabalhadores a quem está a ser retirado o direito ao trabalho e a uma vida digna.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − V bode 28 Medziinštitucionálnej dohody zo 17. mája 2006 medzi Európskym parlamentom, Radou a Komisiou o rozpočtovej disciplíne a riadnom finančnom hospodárení sa umožňuje uvoľnenie prostriedkov z Európskeho fondu na prispôsobenie sa globalizácii (EGF) prostredníctvom nástroja flexibility s ročným stropom 500 miliónov EUR nad rámec príslušných okruhov finančného rámca. Írsko predložilo 29. februára 2012 žiadosť o mobilizáciu prostriedkov EGF v súvislosti s prepúšťaním v spoločnosti Talk Talk Broadband Services (Ireland) Limited a u jej troch dodávateľov alebo nadväzujúcich výrobcov a do 15. mája 2012 ju doplnilo o dodatočné informácie. Táto žiadosť spĺňa požiadavky na stanovenie finančných príspevkov podľa článku 10 nariadenia (ES) č. 1927/2006. Komisia preto navrhuje uvoľniť prostriedky vo výške 2 696 382 EUR. Zastávam názor, že EGF by sa mal mobilizovať s cieľom poskytnúť finančný príspevok v súvislosti so žiadosťou Írska

 
  
MPphoto
 
 

  Marian Harkin (ALDE), in writing. − I welcome the approval of 2.7 million in EGF aid for workers made redundant at the Talk Talk facility in Waterford, Ireland, in 2011. The closure of Talk Talk was a severe blow to the region, particularly in light of the fact that the average age of the laid-off workers was 26. I have been highlighting the EU youth unemployment crisis for many months, indeed Commissioner Šefčovič said in plenary yesterday that youth unemployment is a crisis within a crisis, and something we cannot afford as a society. This funding can make a real difference to the prospects and employability of these young people, who through no fault of their own found themselves without work last year. I for one would like to see the Irish Government taking a decisive, proactive role in administering this EGF funding so that these young people will elect to stay, retrain, upskill, or start businesses in Ireland, rather than emigrate as so many of their friends and relatives have done.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai soutenu le rapport de mon collègue Frédéric Daerden sur la proposition de décision portant sur la mobilisation du Fonds européen d'ajustement à la mondialisation (FEM) afin de venir en aide à l'Irlande confronté à des licenciements dans le secteur des nouvelles technologies de l'information. On dénombre aujourd'hui environ 592 licenciements dans ce secteur. Cette aide a été approuvée à une large majorité: 576 voix pour, 64 contre et 12 abstentions.

 
  
MPphoto
 
 

  Seán Kelly (PPE), in writing. − I welcome and am very pleased that there was such an overwhelming vote in favour of the report. I wish to commend Irish Minister of State at the Dept of Education and Skills, Ciaran Cannon TD, as well as Paudie Coffey TD for the active engagement with workers from the outset of the application. Hopefully the funding will aid the workers to retrain and upskill so they can re-enter the jobs market as soon as possible. I hope that the implementation of this application will be far more successful than previous ones in Ireland.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa richiesta di mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) per l'Irlanda. La domanda di mobilitazione del FEG è stata presentata in relazione a 592 esuberi, di cui 432 ammessi all'assistenza, dell'impresa Talk Talk, operante nel settore dei servizi a banda larga. La votazione odierna ha dato il via libera per la mobilitazione di un importo pari a 2 696 382 EUR. Concludo ricordando che attraverso questo importante strumento, siamo oggi in grado di dare alcune risposte concrete ed aiutare i lavoratori disoccupati, a causa della globalizzazione e della crisi economica, non soltanto cercando di ristorare i disagi patiti, ma anche attraverso il loro reinserimento nel mondo del lavoro.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I supported this application. One of the criteria for the Commission’s assessment was the evaluation of the link between the redundancies and major structural changes in world trade patterns due to globalisation. Irish authorities argue that Talk Talk was a customer service centre based in Waterford, originally set up to provide services for both the companies Talk Talk UK and AOL UK. The company supported Talk Talk’s UK market for broadband, voice and, more recently, for TV via inbound, outbound, email and white mail services. Following the purchase of the UK’s ISP division of AOL, broadband services under the AOL Broadband brand were also provided. Talk Talk offered telecoms services to residential Irish customers under the Talk Talk and AOL brands and to business customers under the Opal brand. It also provided full lifecycle management of Talk Talk’s customers in the UK. Talk Talk in Waterford, as near-shore location for the provision of shared services for a foreign client (AOL and Talk Talk UK), benefited from the international trend over the past decade known as business process outsourcing (BPO). BPO typically involves a company contracting specific operations or processes to a third party provider.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Le fonds d'ajustement à la mondialisation permet de soutenir les travailleurs dont le licenciement est la conséquence directe de la crise financière et économique mondiale. Les critères d'éligibilité sont remplis dans le cas présent. Il est donc juste que les travailleurs licenciés de Talk Talk en Irlande bénéficient d'une aide adaptée.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A UE é um espaço de solidariedade e nela se enquadra o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização. Estes apoios são fundamentais para o auxílio aos desempregados e às vítimas das deslocalizações que se verificam num contexto globalizado. É cada vez maior o número de empresas que se deslocalizam, aproveitando os reduzidos preços do fator trabalho, que são praticados em vários países, nomeadamente na China e na Índia, com efeitos nocivos para os países que respeitam os direitos dos trabalhadores. O FEG destina-se a ajudar os trabalhadores vítimas da deslocalização de empresas, e é fundamental para facilitar o acesso a um novo emprego. O FEG já foi no passado utilizado por outros países da UE, cabendo agora dar esse auxílio à Irlanda que apresentou um pedido de assistência para 592 despedimentos, 432 dos quais são potenciais beneficiários, na empresa Talk Talk Broadband Services (Ireland) e em três dos seus fornecedores na Irlanda.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor de este informe para destinar 2 696 382 euros de fondos provinentes del Fondo Europeo para la Adaptación a la Globalización (FEAG) en concreto para 432 de los 597 despidos que se han producido en la empresa Talk Talk cuya actividad se desarrolla en el sector de los servicios de teleasistencia, en la región del sureste de Irlanda. El FEAG proporciona ayuda adicional a los trabajadores que sufren las consecuencias de grandes cambios estructurales en los patrones del comercio mundial, así como para ayudarles a reintegrarse al mercado de trabajo. Irlanda ha presentado solicitud de fondos del FEAG para despidos del sector de la automoción que se ajustan al Reglamento del propio Fondo. Ahora debe garantizarse que el FEAG apoye la reintegración al mercado laboral de los trabajadores despedidos, a pesar de que la asistencia del FEAG no debe sustituir a las acciones que sean responsabilidad de las empresas en virtud de la legislación nacional o de convenios colectivos, ni a las medidas de reestructuración de empresas o sectores.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − This is the seventh application to be examined under the 2012 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 2 696 382 from the EGF for Ireland. It concerns 592 redundancies, of which 432 are targeted for assistance, in Talk Talk Broadband Services (Ireland) and three of its suppliers in Ireland during the four-month reference period from 7 September 2011 to 7 January 2012 and a further six redundancies outside the reference period, but related to the same collective redundancies procedure.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. No âmbito do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, a Comissão Europeia aprovou, em 27 de julho de 2012, uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor da Irlanda, a fim de apoiar a reintegração no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos na sequência de mudanças estruturais nos padrões do comércio mundial devido à globalização. Trata-se da sétima candidatura a ser examinada no âmbito do orçamento de 2012 e refere-se à mobilização de um montante global de Eur 2 696 382 do FEG a favor de 592 despedimentos, 432 dos quais são potenciais beneficiários de assistência, ocorridos na empresa Talk Talk Broadband Services (Ireland) e três dos seus fornecedores na Irlanda, no período de referência de quatro meses, de 7 de setembro de 2011 a 7 de janeiro de 2012, e mais seis fora desse período, mas relacionados com o mesmo processo de despedimento coletivo. Tendo sido feita uma análise do processo por todas as partes envolvidas, designadamente a Comissão Europeia, e estando a Comissão do Emprego associada e favorável à mobilização do Fundo a favor da Irlanda, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Tenendo presente che il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali del commercio mondiale, il 27 luglio 2012 la Commissione ha adottato una nuova proposta di decisione concernente la mobilitazione del FEG a favore dell'Irlanda, al fine di sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori licenziati in conseguenza dei grandi cambiamenti strutturali dei flussi commerciali mondiali e della globalizzazione. Considerando che la Commissione ha concluso che la domanda soddisfa le condizioni per mobilitare il FEG stabilite all'articolo 2, lettera a), del regolamento (CE) n. 1927/2006 ed è stata presentata entro il termine di 10 settimane stabilito all'articolo 5 di detto regolamento, e sottolineando l'importanza di garantire una procedura rapida per l'adozione delle decisioni relative alla mobilitazione del Fondo, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Na sequência do pedido de assistência apresentado pela Irlanda, relativamente a 592 despedimentos, 432 dos quais são potenciais beneficiários, na empresa Talk Talk Broadband Services (Ireland) Limited e em três dos seus fornecedores na Irlanda, a Comissão propõe que se mobilize a quantia de 2 696 382 euros, do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, criado em 2006 com vista a “proporcionar suporte adicional a trabalhadores redundantes que sofrem as consequências de mudanças estruturais nos padrões de comércio mundiais”. Votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The European Globalisation Adjustment Fund has been created in order to provide additional assistance to workers suffering from the consequences of major structural changes in world trade patterns. According to the provisions of point 28 of the Interinstitutional Agreement of 17 May 2006 on budgetary discipline and sound financial management and of Article 12 of Regulation (EC) No 1927/2006, the Fund may not exceed a maximum amount of EUR 500 million, drawn from the margin under the global expenditure ceiling from the previous year, and/or from the cancelled commitment appropriations from the previous two years, excluding those related to Heading 1b. The appropriate amounts are entered into the budget as a provision as soon as the sufficient margins and/or cancelled commitments have been identified. Concerning the procedure, in order to activate the Fund the Commission, in case of a positive assessment of an application, presents to the budgetary authority a proposal for mobilisation of the Fund and, at the same time, a corresponding request for transfer. In parallel, a trialogue could be organised in order to find an agreement on the use of the Fund and the amounts required. The trialogue can take a simplified form.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Ritengo questo uno strumento utile per aiutare i lavoratori, soprattutto giovani, del call center della società britannica Talk Talk che hanno perso il posto in Irlanda. In seguito all'attivazione del Fondo europeo di aggiustamento per la globalizzazione potremo garantire un sostegno economico per reinserire nel mercato del lavoro 432 delle 592 persone che sono state licenziate in seguito alla chiusura dei servizi di call center in Irlanda e alla loro delocalizzazione in India, nelle Filippine e in Sudafrica. Considero necessario agire dal momento che, tramite i fondi UE, i lavoratori avranno accesso a corsi di studio e di formazione, borse di studio, tutoraggio, e sostegno economico e professionale. Per le ragioni sopra esposte esprimo il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Σταυρακάκης (S&D), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση για την κινητοποίηση του Ευρωπαϊκού Ταμείου Προσαρμογής στην Παγκοσμιοποίηση (ΕΤΠ) υπέρ της Ιρλανδίας για την στήριξη των 432 απολυμένων στην επιχείρηση Talk Talk Broadband Services και σε τρεις προμηθευτές της στον τομέα των τηλεπικοινωνιών.

Είναι λυπηρό το γεγονός ότι η συγκεκριμένη επιχείρηση αποφάσισε να συμμαχήσει με τρεις βασικούς παρόχους εκτός της ΕΕ, όπου ένα σημαντικό μέρος των εργασιών έχει μεταφερθεί, αντικατοπτρίζοντας μια στρατηγική που είναι επιζήμια για τις βιομηχανικές θέσεις εργασίας της ΕΕ και εν γένει για τη στρατηγική ΕΕ 2020.

Οι αρνητικές συνέπειες της παγκοσμιοποίησης, σε συνδυασμό την συνεχιζόμενη οικονομική κρίση που μαστίζει την Ιρλανδία, αναδεικνύουν ακόμα περισσότερο την προστιθέμενη αξία του ΕΤΠ ως εργαλείο της κοινωνικής πολιτικής της ΕΕ. Η στοχοθετημένη χρηματοδοτική στήριξη που παρέχει σε προγράμματα για την επανεκπαίδευση και την επανενσωμάτωση των εργαζομένων που πλήττονται από τις ομαδικές απολύσεις, είναι ιδιαίτερης σημασίας. Επιπλέον, η υποστήριξη που παρέχεται αποτελεί την έμπρακτη έκφραση αλληλεγγύης της Ένωσης. Οι Ιρλανδική κυβέρνηση καταβάλλει προσπάθειες δημοσιονομικού εξορθολογισμού και δραστικών περικοπών των δαπανών. Η ενίσχυση του ΕΤΠ θα μπορέσει να συμβάλλει στην μάχη εναντία στην ανεργία χωρίς να επιβαρύνει σημαντικά τις προσπάθειες δημοσιονομικής εξυγίανσης του εθνικού προϋπολογισμού.

 
  
MPphoto
 
 

  Alf Svensson (PPE), skriftlig. − Sedan 2009 har jag som regel röstat mot alla förslag på att utnyttja fonden för justering av globaliseringseffekter. Fonden har vuxit, utvecklats, breddats i sitt användningsområde och fått sitt eget anslag. Den finns, och kommer inte att försvinna under överskådlig framtid. Det handlar alltså om att göra det bästa av situationen. Jag har valt att avstå från att rösta om de betänkanden gällande globaliseringsfonden som nu varit uppe för omröstning. Detta eftersom jag anser att fonden inte är rätt instrument för att hjälpa arbetstagare som drabbats av strukturförändringar. Det är främst just strukturella förändringar i de enskilt drabbade länderna som behövs. Det är istället stöd till sådana förändringar vi i EU bör koncentrera oss på. Sverige har också genom åren genomgått sådana förändringar då världsmarknaden förändrats. Det är ofta en smärtsam process men på sikt ändå nödvändig.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte. Je tenais d'ailleurs à féliciter Frédéric Daerden pour le travail remarquable qu'il a effectué pour penser, rédiger et faire voter son rapport. Quant au contenu, il est évident qu'apporter une aide complémentaire aux travailleurs qui pâtissent des conséquences de modifications majeures de la structure du commerce mondial et les aider à réintégrer le marché du travail doit être une priorité du Parlement européen!

Enfin, je me permets d'épingler Talk Talk dont la décision de nouer des alliances avec trois grands prestataires basés hors de l'Union européenne doit être dénoncée. Cela a conduit au transfert d'une part substantielle de l'activité, choix révélateur d'une stratégie préjudiciable aux emplois industriels de l'Union et contraire à la stratégie Europe 2020.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.° 1927/2006 do Parlamento Europeu e do Conselho, de 20 de dezembro de 2006, instituiu o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) com o objetivo de apoiar os trabalhadores que perderam os seus postos de trabalho devido a alterações estruturais no contexto da economia global. Concordo com o pedido de mobilização do FEG elaborado pela Irlanda respeitante aos 592 despedimentos, 432 dos quais potenciais beneficiários de apoio, ocorridos na empresa Talk Talk Broadband Services e em três das suas empresas fornecedoras. Entendo que a Comissão Europeia deverá mobilizar 2 696 382,00 Euros para ajudar na inserção profissional dos trabalhadores das empresas irlandesas de telecomunicações. O pacote financeiro agora aprovado deverá ser canalizado para suportar medidas de apoio na área da orientação profissional, formação individual e informações gerais disponibilizadas através de canais específicos de emprego.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Der EGF ist dazu da, Arbeitnehmer, die unter den Folgen der Globalisierung zu leiden haben, zusätzlich zu unterstützen und ihre Wiedereingliederung in den Arbeitsmarkt zu erleichtern. Dieser Antrag aus Irland wurde geprüft, er betrifft 592 Entlassungen: Das Unternehmen Talk Talk wurde ursprünglich eingerichtet, um Dienstleistungen zu erbringen; es hat sich sehr schnell vergrößert und musste in der Folge, um den neuen Herausforderungen gewachsen zu sein, seine Abläufe vereinfachen und Systeme rationalisieren – dies verursachte drastische Geschäftsrückgänge.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Europejski Fundusz Dostosowania do Globalizacji utworzono w celu udzielania dodatkowego wsparcia pracownikom dotkniętym konsekwencjami wynikającymi z istotnych zmian w strukturze światowego handlu. Środki te powinny uzupełniać działania instytucji krajowych. Dlatego ubolewam nad faktem, że rozporządzenie w sprawie EFG dopuszcza zastępowanie wsparciem z EFG świadczeń socjalnych wymaganych prawem krajowym. Dlatego wstrzymałem się od głosu.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Apenas nesta sessão plenária vamos votar oito pedidos de mobilização do Fundo de Ajustamento à Globalização, o que reflete bem o caminho de desastre económico e social que as políticas capitalistas e neoliberais estão a conduzir os países da UE. Esta candidatura diz respeito a 592 trabalhadores despedidos no setor das telecomunicações, 432 dos quais são potenciais beneficiários de assistência, ocorridos na empresa TALK TALK, na Irlanda, e em seis dos seus fornecedores, relacionados com o mesmo despedimento coletivo. Trata-se da mobilização de 2 696 382 euros para prestar assistência a estes trabalhadores, despedidos em consequência da deslocalização para o Reino Unido, a Índia, as Filipinas e a África do Sul. Estamos a aprovar paliativos que podem ser temporariamente importantes mas há que atacar o mal pela raiz: é imperativa a rutura com as políticas neoliberais que nos estão a conduzir para o fundo do abismo sem que se descortine, por mais ténue que seja, uma pequena luz de esperança para os milhões de trabalhadores e suas famílias a quem está ser retirado o direito ao trabalho e a uma vida digna.

 
  
  

- Relazione: Dominique Riquet (A7-0325/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Créé en 2006, le Fonds européen d’ajustement à la mondialisation (FEM) vise à aider à la réintégration des travailleurs ayant perdu leur emploi en raison des évolutions du commerce mondial. En 2009, son champ d’application a été élargi afin d’y inclure les victimes de la crise financière. Cette demande, présentée par la Suède, vise à aider 543 personnes licenciées. Elle a obtenu le soutien du Parlement européen et mon vote.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport deoarece sunt de părere că mobilizarea Fondului european de ajustare la globalizare în favoarea lucrătorilor care au avut de suferit de pe urma crizei economice şi financiare reprezintă o bună idee. În contextul crizei, mai multe state membre au decis să îşi consolideze bugetele. De mai multe ori, această consolidare s-a făcut în detrimentul programelor de cercetare şi dezvoltare, iar multe companii din domeniu s-au văzut nevoite să îşi restrângă activitatea. Prin intermediul fondurilor puse la dispoziţie, circa 700 de lucrători vor fi reintegraţi pe piaţa muncii prin diferite forme de asistenţă, cum ar fi asistenţă pentru căutarea unui loc de muncă, formare şi reconversie profesională, ajutor pentru desfăşurarea de activităţi independente şi măsuri pentru stimularea lucrătorilor în vârstă.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) foi criado em 2006 para prestar assistência adicional aos trabalhadores afetados pelas consequências de mudanças importantes na estrutura do comércio internacional e para ajudar à sua reintegração no mercado de trabalho. A partir de 1 de maio de 2009, o âmbito de aplicação do FEG foi alargado, passando a incluir o apoio a trabalhadores despedidos em consequência direta da crise económica, financeira e social. Nesta altura em que nos vemos confrontados com uma grave crise financeira, económica e social, destacando-se o aumento do desemprego como uma das principais consequências, a UE deverá utilizar todos os meios ao seu alcance para reagir, nomeadamente, no que se refere aos apoios a prestar às pessoas que ficaram sem emprego. Assim apoiei o presente relatório que diz respeito à mobilização de 4 325 854 euros do FEG a favor da Suécia com o objetivo de apoiar os 700 potenciais beneficiários, dos 987 trabalhadores despedidos, na empresa farmaceutica AstraZeneca.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è uno strumento che intende sostenere il reinserimento dei lavoratori che hanno perso il lavoro a causa dei processi di globalizzazione dei mercati mondiali. Per quanto riguarda la mobilitazione del fondo per il caso in questione, ho espresso un voto a favore perché non presenta alcuna criticità e la domanda rispetta i criteri di ammissibilità previsti. La Svezia ha richiesto assistenza per 987 licenziamenti nell'azienda farmaceutica AstraZeneca: in Svezia le imprese interessate si trovano in quattro comuni ma i licenziamenti sono avvenuti principalmente a Lund; la chiusura del sito rappresenta un notevole danno per la città, per l'intero comparto farmaceutico svedese e per il mercato del lavoro della regione.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif au Fonds européen d'ajustement à la mondialisation : demande EGF/2011/015/SE/Astra Zeneca. Le Fonds européen d'ajustement à la mondialisation est destiné à fournir un appui complémentaire aux travailleurs licenciés subissant les modifications majeures de la structure du commerce mondial, afin de les aider dans leurs efforts de réintégration dans le marché du travail. Je soutiens fortement cette initiative qui permet de venir en aide à la Suède confrontée à des licenciements massifs (987) dans le secteur pharmaceutique, étant donné que sa demande remplit les conditions requises à l'octroi des fonds.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − In 2011, the pharmaceutical company AstraZeneca closed two R&D sites and reduced its staff on two other sites creating 700 redundant workers. While it is always a tragedy to have a large workforce face redundancy and a sad indictment of the economic woes in which Europe finds itself, it is my belief that the EU has been part architect of the current situation through austerity and cuts that have killed consumer confidence and exacerbated the economic crisis. The EU should therefore not be in a position to pour money into its failings. The EU is an outdated model that is not fit for purpose in a globalised market place. National bodies should have full jurisdiction over trade and employment and forge partnerships with third countries to manage in times of crisis and provide for their workforce in both good and bad times. Member States such as the UK would have more financial aid to provide of their own accord without EU membership and without the burden of red tape that being a member of the European Union inevitably brings.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Grâce à l'aide que leur apportera le fonds européen d'ajustement à la mondialisation, ce sont 700 salariés suédois licenciés qui pourront faire face aux difficultés liées à la perte de leur emploi, et recevoir soutien et formation pour les accompagner vers leur prochain emploi. Je soutiens l'octroi de cette aide.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. A globalização dos mercados por um lado, e o expirar de patentes e crescente quota de mercado de medicamentos genéricos por outro, têm introduzido importantes mudanças na indústria farmacêutica, obrigando-a a ajustamentos, numa conjuntura já de si difícil, de modo a continuar competitiva. Acresce que o investimento e a investigação biotecnológica à escala mundial assumem crescente importância e que face ao clima de austeridade que se vive na Europa, a situação do I&D na UE é motivo de preocupação. Perante novas estratégias e padrões de investimentos em matéria de biociências, biotecnologia, industria farmacêutica ou tecnologia médica encetadas por países terceiros, as empresas europeias, mesmo aquelas consideradas exemplos de sucesso como a AstraZeneca, têm sido forçadas a adaptar a respetiva produção para fazer face aos novos desafios. Por isso, votei favoravelmente este relatório que disponibiliza 4 325 854 euros através da mobilização do FEG em favor da Suécia.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A União Europeia (UE), ao verificar as consequências sociais muito graves decorrentes da atual crise económica e financeira, criou o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) a fim de prestar um apoio complementar aos trabalhadores atingidos pelas mudanças estruturais no comércio mundial. O presente relatório versa sobre a proposta de decisão do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho relativa à mobilização do FEG, nos termos do n.º 28 do Acordo Interinstitucional de 17 de maio de 2006, entre o PE, o Conselho e a Comissão, sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira (candidatura “EGF/2011/015/SE/AstraZeneca”, Suécia). Em 16 de julho de 2012, a Comissão adotou uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor da Suécia para apoiar a reintegração de trabalhadores despedidos por causa da crise mundial, na sequência da candidatura supra referida e apresentada em 23 de dezembro de 2011. Trata-se da sexta candidatura apresentada no âmbito do Orçamento da UE para 2012, mobilizando 4 325 854 euros, e pretende atenuar o efeito social provocado pelo despedimento de 987 trabalhadores da empresa sueca AstraZeneca. Votei favoravelmente esta proposta uma vez que reúne todos os critérios de elegibilidade estabelecidos no regulamento FEG.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório aprova a mobilização do FEAG no valor de 4 325 854 euros a fim de apoiar a reintegração no mercado de trabalho de 987 trabalhadores despedidos pela empresa AstraZeneca da Suécia, do setor da indústria farmacêutica, em resultado das "mudanças estruturais nos padrões do comércio mundial devido à globalização" - sempre a mesma conversa... - à externalização e, também, aos cortes operados no investimento em I&D a nível da Europa. Ao contrário das comunidades asiáticas que, durante a recessão, reforçaram os investimentos em I&D, a Europa, obcecada pelo combate aos défices, está a restringir os apoios públicos à I&D, facto que poderá perdurar por vários anos, com consequências inevitáveis ao nível do emprego e da investigação médica. Cada nova mobilização deste Fundo não pode deixar de merecer a nossa mais viva condenação e denúncia. É este o resultado das políticas que a UE vem impondo na Europa. Impõe-se um outro rumo.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európsky fond na prispôsobenie sa globalizácii (EGF) bol zriadený s cieľom poskytovať dodatočnú podporu pracovníkom prepusteným v dôsledku veľkých štrukturálnych zmien v usporiadaní svetového obchodu spôsobených globalizáciou a pomôcť im pri opätovnom začlenení sa do trhu práce. Medziinštitucionálna dohoda zo 17. mája 2006 umožňuje mobilizovať EGF v rámci ročného stropu vo výške 500 miliónov EUR. Švédsko predložilo 23. decembra 2011 žiadosť o mobilizáciu EGF v súvislosti s prepúšťaním v podniku AstraZeneca a do 16. apríla 2012 ju doplnilo o ďalšie informácie. Predkladaná žiadosť spĺňa požiadavky na stanovenie finančných príspevkov podľa článku 10 nariadenia (ES) č. 1927/2006. Komisia preto navrhuje uvoľniť prostriedky vo výške 4 325 854 EUR. Domnievam sa, že z EGF by sa preto mali uvoľniť prostriedky s cieľom poskytnúť finančný príspevok v súvislosti so žiadosťou Švédska.

 
  
MPphoto
 
 

  Marian Harkin (ALDE), in writing. − I am pleased that MEPs have approved EGF funding for AstraZeneca Sweden. There were 987 redundancies following the closures of the company’s research and development sites in the municipalities of Lund and Umeå, and limiting operations in Mölndal and Södertälje. 700 of these workers – those who are expected to have the greatest difficulty gaining new employment – will be targeted for support from the EGF. The package aims to help the workers by offering them occupational guidance and job-search assistance, as well as vocational training and retraining, and aid for self-employment. The pharmaceutical industry worldwide is increasingly reorganising and consolidating in order to retain its competitiveness, so I am satisfied that the EGF is yet again demonstrating clearly the EU’s added value in providing a safety net for those who lose out as a result of these changes.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai soutenu le rapport de mon collègue Dominique Riquet sur la proposition de décision portant sur la mobilisation du Fonds européens d'ajustement à la mondialisation (FEM) afin de venir en aide à la Suède confrontée à des licenciements dans le secteur pharmaceutique. On dénombre aujourd'hui environ 987 licenciements dans ce secteur. Cette aide a été approuvée à une large majorité: 574 voix pour, 71 contre et 15 abstentions.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) a favore della Svezia. In un periodo di crisi economica come quello in cui ci troviamo adesso, il FEG può essere un valido strumento di aiuto, non soltanto per lavoratori in difficoltà. La votazione odierna riguardava una richiesta relativa a circa 700 esuberi presso l'azienda farmaceutica AstraZeneca. L'importo totale mobilitato ammonta a 4 325 854 EUR.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I supported this application. One of the criteria for the Commission’s assessment was the evaluation of the link between the redundancies and major structural changes in world trade patterns due to globalisation. Swedish authorities argue that the pharmaceutical sector is increasingly affected by globalisation. The pharmaceutical industry is currently undergoing significant changes in order to retain its competitiveness in a tough environment. Many companies are in a state of transition; reorganisation, consolidation, mergers and acquisitions are being considered in order to maintain growth centres. The industry is increasingly seeking synergies to hold down the increasing costs of research and development (R&D) activities.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Le Fonds d'ajustement à la mondialisation permet de soutenir les travailleurs dont le licenciement est la conséquence directe de la crise financière et économique mondiale. Les critères d'éligibilité sont remplis dans le cas présent. Il est donc juste que les travailleurs licenciés d'Astra Zeneca en Suède bénéficient d'une aide adaptée.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A UE é um espaço de solidariedade e nela se enquadra o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização. Estes apoios são fundamentais para o auxílio aos desempregados e às vítimas das deslocalizações que se verificam num contexto globalizado. É cada vez maior o número de empresas que se deslocalizam, aproveitando os reduzidos preços do factor trabalho, que são praticados em vários países, nomeadamente na China e na Índia, com efeitos nocivos para os países que respeitam os direitos dos trabalhadores. O FEG destina-se a ajudar os trabalhadores vítimas da deslocalização de empresas, e é fundamental para facilitar o acesso a um novo emprego. O FEG já foi no passado utilizado por outros países da UE, cabendo agora dar esse auxílio à Suécia que apresentou um pedido de assistência para 987 despedimentos, 700 dos quais são potenciais beneficiários de assistência, na empresa farmacêutica AstraZeneca, na Suécia.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor de este informe para destinar 4 325 854 euros de fondos provinentes del Fondo Europeo para la Adaptación a la Globalización (FEAG) en concreto para 700 de los 987 despidos que se han producido en la empresa AstraZeneca cuya actividad se desarrolla en el sector farmacéutico, en Lund, Suecia. El FEAG proporciona ayuda adicional a los trabajadores que sufren las consecuencias de grandes cambios estructurales en los patrones del comercio mundial, así como para ayudarles a reintegrarse al mercado de trabajo. Suecia ha presentado solicitud de fondos del FEAG para despidos del sector de la automoción que se ajustan al reglamento del propio Fondo. Ahora debe garantizarse que el FEAG apoye la reintegración al mercado laboral de los trabajadores despedidos, a pesar de que la asistencia del FEAG no debe sustituir a las acciones que sean responsabilidad de las empresas en virtud de la legislación nacional o de convenios colectivos, ni a las medidas de reestructuración de empresas o sectores.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − This is the sixth application to be examined under the 2012 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 4 325 854 from the EGF for Sweden. The application cites 543 redundancies in AstraZeneca during the four-month reference period from 15 June 2011 to 15 October 2011. I supported this application.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. No âmbito do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, a Comissão Europeia aprovou, em 16 de julho de 2012, uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor da Suécia, a fim de apoiar a reintegração no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos em resultado de importantes mudanças estruturais nos padrões do comércio mundial em virtude da globalização. Trata-se da sexta candidatura a ser examinada no âmbito do orçamento de 2012 e refere-se à mobilização de um montante global de Eur 4 325 854 do FEG a favor de 543 despedimentos na AstraZeneca durante o período de referência de quatro meses, de 15 de junho de 2011 a 15 de outubro de 2011. Outros 444 despedimentos (perfazendo um total de 987) ocorreram antes e depois do período de referência e dizem respeito ao mesmo processo de despedimento coletivo. Tendo sido feita uma análise do processo por todas as partes envolvidas, designadamente a Comissão Europeia, e estando a Comissão do Emprego associada e favorável à mobilização do Fundo a favor da Suécia, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Tenendo presente che il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali del commercio mondiale, il 16 luglio 2012 la Commissione ha adottato una nuova proposta di decisione sulla mobilitazione del FEG a favore della Svezia al fine di sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro in esubero in conseguenza dei grandi cambiamenti strutturali nel commercio mondiale dovuti alla globalizzazione. Considerando che, secondo la valutazione della Commissione, la domanda soddisfa i criteri di ammissibilità stabiliti dal regolamento FEG, e sottolineando che il FEG è stato creato quale strumento specifico e distinto, con obiettivi e scadenze propri, e che è pertanto giustificata un'apposita dotazione che eviti di procedere a storni da altre linee, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. No seguimento da candidatura apresentada pela Suécia, que solicitou assistência relativamente a 987 despedimentos, 700 dos quais são potenciais beneficiários de assistência, na empresa farmacêutica AstraZeneca, a Comissão propõe que se mobilize a quantia de 4 325 854 euros, do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, criado em 2006 com vista a “proporcionar suporte adicional a trabalhadores redundantes que sofrem as consequências de mudanças estruturais nos padrões de comércio mundiais”. Votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The European Globalisation Adjustment Fund has been created in order to provide additional assistance to workers suffering from the consequences of major structural changes in world trade patterns. According to the provisions of point 28 of the Interinstitutional Agreement of 17 May 2006 on budgetary discipline and sound financial management and of Article 12 of Regulation (EC) No 1927/2006, the Fund may not exceed a maximum amount of EUR 500 million, drawn from the margin under the global expenditure ceiling from the previous year, and/or from the cancelled commitment appropriations from the previous two years, excluding those related to Heading 1b. The appropriate amounts are entered into the budget as a provision as soon as the sufficient margins and/or cancelled commitments have been identified. Concerning the procedure, in order to activate the Fund the Commission, in case of a positive assessment of an application, presents to the budgetary authority a proposal for mobilisation of the Fund and, at the same time, a corresponding request for transfer. In parallel, a trialogue could be organised in order to find an agreement on the use of the Fund and the amounts required. The trialogue can take a simplified (written) form.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Giudico positivamente l'assistenza tempestiva ai 700 lavoratori licenziati attraverso l'attivazione del fondo all'azienda farmaceutica svdese AstraZeneca. In considerazione dei cambiamenti significativi che l´industria farmaceutica sta affrontando al fine di mantenere la propria competitività in un contesto difficile sono fiducioso che il Fondo di globalizzazione in Europa contribuirebbe a facilitare la transizione dei lavoratori a nuovi posti di lavoro. Attraverso questo pacchetto potrà essere offerto ai lavoratori orientamento professionale, formazione, riqualificazione professionale e gli aiuti per l'auto-impiego. Per queste ragioni esprimo il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.° 1927/2006 do Parlamento Europeu e do Conselho, de 20 de dezembro de 2006, instituiu o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) com o objetivo de apoiar os trabalhadores que perderam os seus postos de trabalho devido a alterações estruturais no contexto da economia global. A Suécia apresentou um pedido de mobilização do FEG a favor dos 543 despedimentos ocorridos na AstraZeneca durante o período de referência de quatro meses (15 de junho de 2011 a 15 de outubro de 2011). Outros 444 despedimentos (perfazendo um total de 987) ocorreram antes e depois do período de referência e dizem respeito ao mesmo processo de despedimento coletivo. Concordo com a mobilização de 4 325 854,00 Euros do FEG no intuito de apoiar a reintegração dos trabalhadores no mercado de trabalho, contendo ainda incentivos destinados a encorajar a participação nas diversas ações empreendidas, tais como o subsídio de procura de emprego no valor de 7 170,00 Euros e o subsídio de mobilidade no valor de 500,00 Euros. Recordo ainda que o apoio do FEG deve destinar-se à formação profissional e à procura de emprego, não devendo contribuir diretamente para os direitos sociais de que beneficiam os desempregados, cuja responsabilidade é das instituições nacionais.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul privind mobilizarea Fondului european de ajustare la globalizare privind cererea depusă de Suedia, în cazul întreprinderii farmaceutice AstraZeneca. În cerere sunt menţionate 543 de disponibilizări din întreprinderea AstraZeneca efectuate în perioada iunie - octombrie 2011. Alte 444 de disponibilizări (987 în total) au avut loc înainte şi după perioada de referinţă şi sunt legate de aceeaşi procedură de disponibilizare colectivă.

Suedia a deţinut o poziţie puternică în domeniul cercetării medicale, iar disponibilizările colective de la AstraZeneca au fost imprevizibile, deşi fusese prevăzută înrăutăţirea situaţiei din sectorul farmaceutic ca urmare a creşterii poziţiei dominante a medicamentelor generice şi a externalizării activităţilor de cercetare şi dezvoltare în afara Europei. Consider că sprijinul din partea FEAG ar trebui alocat în primul rând activităţilor de formare şi de căutare a unui loc de muncă. Pachetul coordonat prevede o indemnizaţie pentru căutarea unui loc de muncă în valoare de 7 170 EUR (calculată pentru o durată medie a participării de 6 luni) şi o indemnizaţie de mobilitate în valoare de 500 EUR. Consider că este importantă facilitarea accesului la fondurile FEAG în vederea reintegrării pe piaţa forţei de muncă a lucrătorilor disponibilizaţi.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Der EGF ist dazu da, Arbeitnehmer, die unter den Folgen der Globalisierung zu leiden haben, zusätzlich zu unterstützen und ihre Wiedereingliederung in den Arbeitsmarkt zu erleichtern. Dieser Antrag aus Schweden wurde geprüft, er betrifft 987 Personen, die von Entlassungen betroffen waren. Die schwedischen Behörden betonten, dass sie auf Grund ihrer starken Position in der medizinischen Forschung nicht mit Massenentlassungen bei AstraZeneca gerechnet hatten. Die Verschlechterung auf dem Arzneimittelmarkt waren unvorhersehbar drastisch und führten schlussendlich zu den Entlassungen.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Szwecja spełnia warunki w sprawie EFG i w związku z tym bez wątpienia ma prawo do pomocy finansowej. Zwolnienia grupowe w AstraZeneca były niespodziewane, ze względu na silną pozycję Szwecji w dziedzinie badań medycznych. Sektor farmaceutyczny stoi w obliczu rosnącej liczby leków generycznych w związku ze stopniowym wygasaniem patentów. Z drugiej jednak strony Szwecja jest państwem, które sprzeciwia się istnieniu EFG po 2013 roku. Dlatego wstrzymałem się od głosu.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Este relatório a aprova a mobilização do FEAG no valor de 4 325 854 euros a fim de apoiar a reintegração no mercado de trabalho de 987 trabalhadores despedidos pela empresa ASTRAZENECA da Suécia, do setor da indústria farmacêutica, resultado do que a Comissão considera serem as mudanças estruturais nos padrões do comércio mundial devido à globalização, à externalização e, também, aos cortes operados no investimento em I&D a nível da Europa. Ao contrário de vários países asiáticos que, durante a recessão, reforçaram os investimentos em I&D, a política da UE, obcecada pelo combate aos défices, está a restringir os apoios públicos à I&D, facto que poderá perdurar por vários anos, com consequências imprevisíveis a nível do emprego e da investigação médica. Mantemos a nossa discordância em relação à criação de um Fundo que serve também para legitimar a política de despedimentos e desemprego, não atacando as suas verdadeiras causas.

 
  
  

- Relazione: Alexander Alvaro (A7-0323/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Créé en 2006, le Fonds européen d’ajustement à la mondialisation (FEM) vise à aider à la réintégration des travailleurs ayant perdu leur emploi en raison des évolutions du commerce mondial. En 2009, son champ d’application a été élargi afin d’y inclure les victimes de la crise financière. Cette demande, présentée par l’Espagne, vise à aider 878 personnes licenciées. Elle a obtenu le soutien du Parlement européen et mon vote.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport deoarece consider că lucrătorii afectaţi ca urmare a crizei economice şi financiare trebuie susţinuţi în încercările lor de reintegrare pe piaţa muncii. În contextul crizei, industriile metalurgice şi de construcţie au fost principalele afectate de scăderea comenzilor în plan mondial. Multe dintre acestea s-au văzut nevoite să îşi restrângă activitatea, iar altele chiar au trebuit să o înceteze. În acest sens, construcţiile navale nu fac o excepţie. Întrucât previziunile nu sunt prea optimiste pentru acest sector nici în perioada următoare, se preconizează că tot mai mulţi lucrători din domeniu îşi vor pierde locurile de muncă. Propunerea de decizie trebuie sprijinită pentru a oferi măsuri de reintegrare profesională a celor disponibilizaţi.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) foi criado em 2006 para prestar assistência adicional aos trabalhadores afetados pelas consequências de mudanças importantes na estrutura do comércio internacional e para ajudar à sua reintegração no mercado de trabalho. A partir de 1 de maio de 2009, o âmbito de aplicação do FEG foi alargado passando a incluir o apoio a trabalhadores despedidos em consequência directa da crise económica, financeira e social. Nesta altura em que nos vemos confrontados com uma grave crise financeira, económica e social, destacando-se o aumento do desemprego como uma das principais consequências, a UE deverá utilizar todos os meios ao seu alcance para reagir, nomeadamente, no que se refere aos apoios a prestar às pessoas que ficaram sem emprego. Assim apoiei o presente relatório que diz respeito à mobilização de 2 029 235 euros do FEG a favor de Espanha com o objetivo de apoiar os 450 potenciais beneficiários, dos 878 trabalhadores despedidos, em 35 empresas (fabricação de produtos metálicos, exceto máquinas e equipamentos) na Região da Galiza.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − Apoyo este informe por la incidencia que la competencia desleal que sufren los astilleros europeos por parte de los ubicados en países emergentes está teniendo en este sector industrial. En Galicia se concentra el 40% de la construcción naval del Estado español. Comparto igualmente que los fondos del FEAG estén específicamente destinados a propiciar la recolocación de los despedidos.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è uno strumento che intende sostenere il reinserimento dei lavoratori che hanno perso il lavoro a causa dei processi di globalizzazione dei mercati mondiali. La Commissione ha già dato parere positivo, il passaggio in Parlamento costituisce l'approvazione dell'autorità di bilancio. Per quanto riguarda la mobilitazione del fondo per il caso in questione, ho espresso un voto a favore perché non presenta alcuna criticità e la domanda rispetta i criteri di ammissibilità previsti. La Spagna ha richiesto assistenza per 878 licenziamenti, di cui 450 destinatari dell'assistenza del FEG, a seguito di licenziamenti presso 35 imprese operanti nella divisione 25 NACE rev. 2 ("Fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature") nella regione NUTS II Galizia (ES11) in Spagna.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif au Fonds européen d'ajustement à la mondialisation : demande EGF/2011/019 ES/Galicia Metal. Le Fonds européen d'ajustement à la mondialisation est destiné à fournir un appui complémentaire aux travailleurs licenciés subissant les modifications majeures de la structure du commerce mondial, afin de les aider dans leurs efforts de réintégration dans le marché du travail. Je soutiens fortement cette initiative qui permet de venir en aide à l'Espagne, en particulier la région de la Galice, confrontée à des licenciements importants (450 licenciements) dans le secteur de la construction navale, étant donné que sa demande remplit les conditions requises à l'octroi des fonds.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − In 2011, 878 workers in the shipbuilding industry in the region of Galicia lost their jobs. While it is always a tragedy to have a large workforce face redundancy and a sad indictment of the economic woes in which Europe finds itself, it is my belief that the EU has been part architect of the current situation through austerity and cuts that have killed consumer confidence and exacerbated the economic crisis. The EU should therefore not be in a position to pour money into its failings. The EU is an outdated model that is not fit for purpose in a globalised market place. National bodies should have full jurisdiction over trade and employment and forge partnerships with third countries to manage in times of crisis and provide for their workforce in both good and bad times. Member States such as the UK would have more financial aid to provide of their own accord without EU membership and without the burden of red tape that being a member of the European Union inevitably brings.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Le Fonds européen d'ajustement à la mondialisation va permettre la réinsertion de 450 travailleurs licenciés. Les moyens mis en œuvre apporteront un soutien nécessaire à chacun d'entre eux. J'approuve l'octroi de cette aide.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. A assistência financeira providenciada aos trabalhadores afetados por processos de despedimento, como consequência da globalização, deve ser feita a título individual e ter por objetivo a sua reintegração no mercado de trabalho. Importa, assim, sublinhar que tal assistência não substitui as responsabilidades, normalmente imputadas às empresas, nem se destina ao financiamento e reestruturação de empresas. Tal como mencionei o mês passado na minha declaração de voto sobre o relatório A7-0232/2012, a indústria da construção naval tem sido penosamente afetada pela atual crise económica estendendo-se os seus efeitos às indústrias que gravitam em torno deste setor, situação que ocorreu na Galiza e levou ao despedimento de 878 trabalhadores. Acresce que estes despedimentos ocorrem na Galiza, uma região espanhola que já em 2010 tinha recorrido ao FEG aquando de reestruturações no setor têxtil e onde a taxa de desemprego já é elevada. Por este conjunto de razões, votei favoravelmente este relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A União Europeia (UE), ao verificar as consequências sociais muito graves decorrentes da atual crise económica e financeira, criou o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) a fim de prestar um apoio complementar aos trabalhadores atingidos pelas mudanças estruturais no comércio mundial. Em 9 de agosto de 2012, a Comissão, na sequência da candidatura apresentada pela Espanha em 28 de dezembro de 2011, adotou uma nova proposta de decisão sobre a mobilização de 4 325 854 euros. Trata-se da décima nona candidatura da Espanha a este fundo (FEG) - a décima a ser examinada no âmbito do orçamento para 2012 -, e destina-se a minimizar o impacto social na Galiza (ES11) provocado pelo despedimento de 878 trabalhadores de 35 empresas da área da construção naval, que representam cerca de 45% da produção nacional. Considerando que o montante supra referido se destina a contribuir para a reintegração profissional de 450 trabalhadores da área metalúrgica e que a candidatura, de acordo com o parecer da Comissão dos Orçamentos, reúne todas as condições legais para ser aprovada, voto favoravelmente o relatório elaborado pelo colega Alexander Alvaro e espero uma rápida recuperação do tecido económico das regiões referidas.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Esta é a 19.ª candidatura espanhola a uma mobilização do FEG desde a sua criação. Desta feita, são mais 878 trabalhadores da indústria naval, lançados no desemprego por 35 empresas, na região da Galiza. A justificação repete-se vezes sem conta: importantes mudanças estruturais nos padrões do comércio mundial em virtude da globalização. Embora apoiemos esta mobilização, pois é imprescindível apoiar estes trabalhadores, reiteramos as nossas reservas e posição crítica relativamente à perversidade deste Fundo. Seria mais importante terem sido tomadas medidas que prevenissem o desemprego destes trabalhadores. Não podemos deixar de aqui fazer um paralelo com a situação dos Estaleiros Navais de Viana do Castelo, onde os trabalhadores lutam pelo caráter público da empresa, de interesse estratégico, e pela manutenção dos seus postos de trabalho. A privatização, que firmemente combatemos, deixaria à mercê dos interesses de uma qualquer futura multinacional proprietária (e da divisão do trabalho que lhe fosse mais conveniente) o emprego das centenas de trabalhadores.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európsky fond na prispôsobenie sa globalizácii (EGF) bol zriadený s cieľom poskytovať doplňujúcu podporu pracovníkom prepusteným v dôsledku významných zmien v štruktúre svetového obchodu spôsobených globalizáciou a pomôcť im pri opätovnom začlenení sa do trhu práce. Rozsah pôsobnosti EGF bol rozšírený v prípade žiadostí predložených od 1. mája 2009 do 30. decembra 2011 tak, aby bola do nej zahrnutá podpora pracovníkom prepusteným v priamom dôsledku celosvetovej finančnej a hospodárskej krízy. Dňa 28. decembra 2011 Španielsko predložilo žiadosť o uvoľnenie prostriedkov z EGF v súvislosti s prepustením 878 zamestnancov z 35 podnikov, ktorých činnosť patrí podľa klasifikácie NACE Rev. 2 do divízie 25 („Výroba hotových kovových výrobkov okrem strojov a zariadení“) a ktoré pôsobia v regióne NUTS II Galícia (ES11), a túto žiadosť doplnilo do 28. mája 2012 o dodatočné informácie. Predkladaná žiadosť spĺňa požiadavky na stanovenie finančných príspevkov podľa článku 10 nariadenia (ES) č. 1927/2006. Komisia teda navrhla uvoľniť prostriedky vo výške 2 029 235 EUR.

 
  
MPphoto
 
 

  Marian Harkin (ALDE), in writing. − The European Commission rightly noted that the global financial crisis has had a significant negative impact on the development of Europe’s shipbuilding industry. Production at European shipyards has decreased, and according to CESA the shipbuilding workforce in Europe declined by 23% over the past three years. In Galicia, the figure was even worse, at 30%, for a sector which represents 45% of the Spanish shipbuilding industry. Unemployment in Galicia rose from 8% at the end of 2008 to 17.25 % in late 2011. I therefore welcome the EGF aid for 450 workers, which will include occupational guidance and accompaniment towards business creation or self-employment, as well as general re-training and vocational training, among other measures. I was particularly pleased to see that some funding will be reserved for contribution to commuting expenses and assistance for carers of dependent persons. As some of my MEP colleagues will know, I am a strong advocate of supporting carers and I congratulate the authors of this application for their progressive thinking.

 
  
MPphoto
 
 

  Gunnar Hökmark (PPE), skriftlig. − Vi röstade idag för åtta betänkanden om utnyttjande av Europeiska fonden för justering av globaliseringseffekter. Sedan fonden instiftades 2006 har vi alltid tidigare avstått från att rösta eftersom vi var emot fonden från början, då vi inte anser att fonden är rätt instrument för att hjälpa arbetstagare som drabbats av strukturförändringar. Fonden har nu växt, utvecklats och fått sitt eget anslag. Den finns, och kommer inte att försvinna under överskådlig framtid. Vi har därför nu beslutat att ta ställning till varje enskilt fall; huruvida det uppfyller de mycket strikta krav på medfinansiering och långsiktiga sysselsättningsåtgärder som ställs på ansökarna. I dessa fall bedömde vi att ansökningarna uppfyllde dessa krav. Vi fortsätter att inom ramen för arbetet med budget och långtidsbudget stödja mer effektiva och långsiktiga instrument för att öka antalet arbetstillfällen, möta strukturförändringar och öka flexibiliteten på arbetsmarknaden.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai soutenu le rapport de mon collègue Alexander Alvaro sur la décision relative à la mobilisation du Fonds européen d'ajustement à la mondialisation (FEM) afin de venir en aide à l'Espagne confrontée à des licenciements dans le secteur de la construction navale. Cette aide a été approuvée à une large majorité: 570 voix pour, 71 contre et 13 abstentions.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato creato nel 2006 per fornire un concreto supporto ai lavoratori licenziati per cause legate alla delocalizzazione delle relative aziende o, a seguito della deroga introdotta nel 2009, anche a causa della crisi economica, al fine di provvedere al loro reinserimento nel mercato del lavoro. Oggi abbiamo approvato una richiesta di mobilitazione del FEG in relazione a 878 esuberi in 35 imprese cantieristiche della regione Galizia in Spagna, per un importo di 4 325 854 EUR.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal. One of the criteria for the Commission’s assessment was the evaluation of the link between the redundancies and major structural changes in world trade patterns due to globalisation. The Spanish authorities explain that the shipbuilding industry consists of three main areas of activity: manufacture of other transport equipment (NACE Revision 2 Division 30), repair and installation of machinery and equipment (NACE Revision 2 Division 33) and manufacture of fabricated metal products, except machinery and equipment (NACE Revision 2 Division 25). The enterprises concerned by the application are manufacturers of fabricated metal products which operate in the shipbuilding ancillary industry. Citing data from the Community of European Shipyards Association (CESA) and the Gerencia del Sector Naval (GSN), which is a body under the Spanish ministry of industry, the Spanish authorities argue that the global financial crisis changed several of the conditions and expectations for the future development of the shipbuilding market. Order books of European yards decreased both in CGT and value terms as an effect of the global economic crisis. The European order book dropped from 13.69 million CGT to 9.47 million CGT between 2008 and 2009, and further to 6.39 million CGT in 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Le Fonds d'ajustement à la mondialisation permet de soutenir les travailleurs dont le licenciement est la conséquence directe de la crise financière et économique mondiale. Les critères d'éligibilité sont remplis dans le cas présent. Il est donc juste que les travailleurs licenciés de Galicia Metal en Espagne bénéficient d'une aide adaptée.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A UE é um espaço de solidariedade e nela se enquadra o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização. Estes apoios são fundamentais para o auxílio aos desempregados e às vítimas das deslocalizações que se verificam num contexto globalizado. É cada vez maior o número de empresas que se deslocalizam, aproveitando os reduzidos preços do fator trabalho, que são praticados em vários países, nomeadamente na China e na Índia, com efeitos nocivos para os países que respeitam os direitos dos trabalhadores. O FEG destina-se a ajudar os trabalhadores vítimas da deslocalização de empresas, e é fundamental para facilitar o acesso a um novo emprego. O FEG já foi no passado utilizado por outros países da UE, cabendo agora dar esse auxílio à Espanha que apresentou um pedido de assistência relativamente a 878 despedimentos, 450 dos quais são potenciais beneficiários da assistência do FEG, na sequência de despedimentos em 35 empresas da divisão 25 («Fabricação de produtos metálicos, exceto máquinas e equipamentos») da NACE Rev. 2, na Região NUTS II da Galiza (ES11), em Espanha.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor de este informe para destinar 2 029 235 euros de fondos provinentes del Fondo Europeo para la Adaptación a la Globalización (FEAG) en concreto para 450 de los 878 despidos que se han producido en 35 empresas cuya actividad se desarrolla en el sector de la construcción naval en Galicia, España. El FEAG proporciona ayuda adicional a los trabajadores que sufren las consecuencias de grandes cambios estructurales en los patrones del comercio mundial, así como para ayudarles a reintegrarse al mercado de trabajo. España ha presentado solicitud de fondos del FEAG para despidos del sector de la automoción que se ajustan al reglamento del propio Fondo. Ahora debe garantizarse que el FEAG apoye la reintegración al mercado laboral de los trabajadores despedidos, a pesar de que la asistencia del FEAG no debe sustituir a las acciones que sean responsabilidad de las empresas en virtud de la legislación nacional o de convenios colectivos, ni a las medidas de reestructuración de empresas o sectores.

 
  
MPphoto
 
 

  Ana Miranda (Verts/ALE), por escrito. O PE aprovou 2 029 235 € para facilitar a reafetação dos trabalhadores despedidos no setor metalúrgico, uma ajuda que como Eurodeputada da Galiza, temos apoiado apesar de considerar que não é de forma o que a indústria precisa para parar o sangramento contínuo do aumento do desemprego. Mais de 10 000 empregos desapareceram no setor pelo fato de não ter uma alternativa ao "tax lease" para o Naval Galego, ao que se soma o veto à construção civil no estaleiro de Navantia Ferrol. A magnitude do problema não se resolve com um remendo de 2 milhões de euros para 500 desempregados, quando perderam milhares de postos de trabalho apenas no ano passado. Neste sentido, apelamos à Comissão Europeia para adotar uma vez por todas uma decisão final: bonificações do sistema alternativo de imposto para a indústria de construção naval na Galiza, suspenso após a retirada do imposto de arrendamento chamado que, na prática, tem por objetivo que os estaleiros galegos compitam em igualdade de condições com os seus homólogos da UE. É urgente levantar a proibição da construção civil no estaleiro Navantia em Ferrolterra. Ambas medidas são uma forma real e efetiva de geração de emprego no setor metal na Galiza, onde a taxa de desemprego é de cerca de 22%.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − This is the tenth application to be examined under the 2012 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 4 325 854 from the EGF for Spain and constitutes Spain’s 19th application for EGF mobilisation since the Fund’s inception. The application cites 878 redundancies in 35 enterprises operating in manufacture of fabricated metal products, except machinery and equipment in the region of Galicia during the nine-month reference period from 23 March 2011 to 23 December 2011. I am in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. No âmbito do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, a Comissão Europeia aprovou, em 9 de agosto de 2012, uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor da Espanha, a fim de apoiar a reintegração no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos em resultado de importantes mudanças estruturais nos padrões do comércio mundial em virtude da globalização. Trata-se da décima candidatura a ser examinada no âmbito do orçamento de 2012 e refere-se à mobilização de um montante global de Eur 4 325 854 do FEG a favor de 878 despedimentos em 35 empresas que operam na divisão 25 (Fabricação de produtos metálicos, exceto máquinas e equipamentos) da NACE Rev. 2, na região de Galiza (ES11) durante o período de referência de nove meses entre 23 de março de 2011 e 23 de dezembro de 2011. Tendo sido feita uma análise do processo por todas as partes envolvidas, designadamente a Comissão Europeia, e estando a Comissão do Emprego associada e favorável à mobilização do Fundo a favor da Espanha, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Tenendo presente che il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali del commercio mondiale, il 9 agosto 2012 la Commissione ha adottato una nuova proposta di decisione concernente la mobilitazione del FEG a favore della Spagna al fine di sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori licenziati a causa dei rilevanti cambiamenti strutturali nei flussi commerciali globali dovuti alla globalizzazione. Considerando che, secondo la valutazione della Commissione, la domanda soddisfa i criteri di ammissibilità stabiliti dal regolamento FEG, e sottolineando l'importanza di garantire una procedura rapida, nel rispetto dell'accordo interistituzionale, per l'adozione delle decisioni relative alla mobilitazione del Fondo, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. No seguimento da candidatura apresentada pela Espanha à mobilização do FEG relativamente a despedimentos ocorridos em 878 empresas, na região da Galiza, a Comissão propõe a mobilização da quantia de 2 029 235 euros. Votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − A favor. Entre marzo y diciembre de 2011, 878 trabajadores dedicados a la fabricación de productos metálicos, excepto maquinaria y equipo, fueron despedidos en Galicia. Con 570 votos a favor, 71 en contra y 13 abstenciones, el pleno del Parlamento Europeo en Estrasburgo ha decidido destinar más de dos millones de euros procedentes del FEAG para facilitar la recolocación del 51% de los despedidos. Las autoridades españolas solicitaron la financiación del FEAG para el sector del metal en diciembre de 2010. El sector de la construcción naval en Galicia representa el 45% del total español y el contexto de crisis económica prevé un futuro complicado para el sector, que en los últimos tres años ha reducido su plantilla en Galicia un 30%. La tasa de desempleo en esta región ha pasado del 8% a finales de 2008 al 17,25% en el tercer cuatrimestre de 2011.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Valuto positivamente la mobilitazione del Fondo in favore dell'azienda spagnola visto che il particolare momento di crisi economica e finanziaria sta costringendo molte aziende al licenziamento di un numero sempre più elevato di lavoratori. La predisposizione di tale strumento è funzionale ad evitare il peggioramento della già complessa situazione lavorativa in cui versa la Galizia. In particolare, il settore navale ha conosciuto una riduzione dei nuovi ordinativi del 43%, considerate le condizioni del territorio, ritengo necessario l'impiego del fondo per aiutare il reinserimento dei lavoratori licenziati. Penso, dunque, che questi sforzi siano necessari. Ammettere al fondo l'azienda significa dare un sostegno rapido ed efficace ai mercati del lavoro locali. Per questi motivi esprimo il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Σταυρακάκης (S&D), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση για την κινητοποίηση του Ευρωπαϊκού Ταμείου Προσαρμογής στην Παγκοσμιοποίηση (ΕΤΠ) υπέρ της Ισπανίας για την στήριξη των 878 απολυμένων σε 35 επιχειρήσεις στον τομέα της κατασκευής μεταλλικών προϊόντων στην περιφέρεια της Γαλικίας.

Η οικονομία της συγκεκριμένης περιφέρειας έχει υποστεί ένα ισχυρό οικονομικό πλήγμα, καθώς το άνοιγμα στην παγκοσμιοποιημένη αγορά έχει επηρεάσει κατά τρόπο αρνητικό σημαντικούς τομείς της οικονομίας, όπως ο συγκεκριμένος. Σε συνδυασμό με τα προβλήματα που αντιμετωπίζει ο κλάδος των κλωστοϋφαντουργικών προϊόντων στην ίδια περιφέρεια, καθιστούν την Γαλικία μια από τις πιο οικονομικά ευάλωτες περιφέρειες της Ισπανίας.

Οι αρνητικές συνέπειες της παγκοσμιοποίησης, σε συνδυασμό με την συνεχιζόμενη οικονομική κρίση που μαστίζει την Ισπανία, αναδεικνύουν ακόμα περισσότερο την προστιθέμενη αξία του ΕΤΠ ως εργαλείο της κοινωνικής πολιτικής της ΕΕ. Η στοχοθετημένη χρηματοδοτική στήριξη που παρέχει σε προγράμματα για την επανεκπαίδευση και την επανενσωμάτωση των εργαζομένων που πλήττονται από τις ομαδικές απολύσεις είναι ιδιαίτερης σημασίας. Επιπλέον, η υποστήριξη που παρέχεται αποτελεί την έμπρακτη έκφραση αλληλεγγύης της Ένωσης. Οι Ισπανικές περιφέρειες υπόκεινται σε μια διαδικασία εξορθολογισμού και δραστικών περικοπών. Η ενίσχυση του ΕΤΠ θα μπορέσει να συμβάλλει στην μάχη εναντία στην ανεργία χωρίς να επιβαρύνει σημαντικά τις προσπάθειες δημοσιονομικής εξυγίανσης των εθνικών και περιφερειακών προϋπολογισμών της Ισπανίας.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.° 1927/2006 do Parlamento Europeu e do Conselho, de 20 de dezembro de 2006, instituiu o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) com o objetivo de apoiar os trabalhadores que perderam os seus postos de trabalho devido a alterações estruturais no contexto da economia global. Espanha apresentou um pedido de mobilização do FEG a favor dos 878 trabalhadores despedidos, 450 dos quais são potenciais beneficiários de assistência, em 35 empresas da divisão 25 (Fabricação de produtos metálicos transformados, exceto máquinas e equipamento) devido às novas encomendas terem caído inexplicavelmente em 43%. Concordo com a mobilização de 2 029 235,00 Euros no intuito de apoiar a reintegração dos trabalhadores, nomeadamente as medidas relativas à formação profissional que visam criar empregos de elevado valor acrescentado, evitando assim a deslocalização do conhecimento adquirido no referido setor industrial. Importa ainda salientar que o FEG não se dever substituir às responsabilidades legais e financeiras das empresas espanholas, sendo este um apoio complementar concedido pela União Europeia para diminuir as dificuldades sociais que os trabalhadores irão enfrentar.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul privind mobilizarea Fondului european de ajustare la globalizare privind cererea depusă de Spania cu privire la întreprinderea Metal, din regiunea Galicia, Spania. Cererea se referă la mobilizarea din FEAG a unei sume totale de 4 325 854 EUR pentru Spania, în cazul a 878 de disponibilizări în cursul perioadei martie-decembrie 2011 din 35 de întreprinderi din regiunea Galicia, a căror activitate se referă la fabricarea produselor metalice. Disponibilizările din industria auxiliară sectorului construcţiilor navale agravează situaţia dificilă a ocupării forţei de muncă din regiunea Galicia. Principalele sectoare economice din Galicia au fost pescuitul, alături de industria autovehiculelor, sectorul textil, al pietrelor naturale şi cel al construcţiilor navale.

Având în vedere impactul crizei, perspectivele unei viitoare reintegrări pe piaţa muncii a lucrătorilor disponibilizaţi din această zonă nu par foarte încurajatoare. Subliniez faptul că asistenţa din partea FEAG nu trebuie să înlocuiască acţiunile care ţin de responsabilitatea întreprinderilor în temeiul legislaţiei naţionale sau al contractelor colective de muncă, şi nici măsurile de restructurare a unor întreprinderi sau sectoare de activitate. Solicităm guvernului spaniol să informeze anual Parlamentul European şi Comisia cu privire la rata de angajare a persoanelor care au beneficiat de asistenţă FEAG.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Der EGF ist dazu da, Arbeitnehmer, die unter den Folgen der Globalisierung zu leiden haben, zusätzlich zu unterstützen und ihre Wiedereingliederung in den Arbeitsmarkt zu erleichtern. Dieser Antrag aus Spanien wurde geprüft; er betrifft 878 Entlassungen. Bei diesen Unternehmen handelt es sich um Produzenten des Metallsektors, die als Zulieferer für den Schiffbau tätig sind. Durch die Finanzkrise hat sich die Entwicklung des Schiffbaumarktes geändert, als auch durch die globale Wirtschaftskrise die Auftragsbestände drastisch zurückgingen.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Zwolnienia w przemyśle współpracującym z przemysłem stoczniowym spowodują pogorszenie i tak już trudnej sytuacji zatrudnienia w regionie Galicji. Pomoc z EFD wydaje się więc niezbędna. Hiszpańskie władze rozpoczęły szybkie wdrażanie środków, jeszcze przed zapadnięciem decyzji o przyznaniu EGF na zaproponowany pakiet. Jednak szybkość nie przełożyła się na jakość – informacje o środkach, między innymi w zakresie szkoleń, nie opisują, w którym sektorze pracownicy mogą znaleźć pracę, ani czy pakiet został dostosowany do przyszłych perspektyw gospodarczych w regionie. Dlatego wstrzymałem się od głosu.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Esta é a 19.ª candidatura espanhola a uma mobilização do FEG desde a sua criação. Desta feita, estamos a falar de 878 trabalhadores da Industria Naval lançados no desemprego por 35 empresas, na região da Galiza. A justificação para tal repete-se vezes sem conta: importantes mudanças estruturais nos padrões do comércio mundial em virtude da globalização. Embora apoiemos esta mobilização, uma vez que consideramos importante apoiarmos estes trabalhadores, reiteramos as nossas reservas e posição crítica relativamente a este Fundo, por considerarmos que seria mais importante terem sido tomadas medidas de prevenção do desemprego, visando evitá-lo. Para isso, é imperioso outro rumo para a Europa, uma Europa onde os trabalhadores vejam os seus direitos laborais e sociais reconhecidos e não esta UE que, em vez de dar uma vida digna aos trabalhadores, tenta ressarci-los com medidas compensatórias a curto prazo.

 
  
  

- Relazione: Frédéric Daerden (A7-0334/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Créé en 2006, le Fonds européen d’ajustement à la mondialisation (FEM) vise à aider à la réintégration des travailleurs ayant perdu leur emploi en raison des évolutions du commerce mondial. En 2009, son champ d’application a été élargi afin d’y inclure les victimes de la crise financière. Cette demande, présentée par les Pays-Bas, vise à aider 435 personnes licenciées. Elle a obtenu le soutien du Parlement européen et mon vote.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat pentru acest raport deoarece susţin mobilizarea Fondului european de ajustare la globalizare în favoarea sprijinirii reintegrării pe piaţa muncii a lucrătorilor concediaţi ca urmare a schimbărilor petrecute în structura comerţului mondial. Sectorul construcţiilor din Ţările de Jos, precum şi din întreaga Uniune Europeană, a fost grav afectat de criză. De asemenea, criza a afectat o parte din investiţiile în programele de infrastructură şi de locuinţe. Acest fapt a generat o creştere substanţială a procentului de şomeri din regiunea Gelderland, sectorul construcţiilor fiind cel mai afectat.

În acest sens, autorităţile regionale au în vedere o serie de măsuri menite să stimuleze integrarea pe piaţa muncii a celor 435 de lucrători vizaţi, cum ar fi asistenţă la căutarea unui loc de muncă, formare şi recalificare profesională, asistenţă pentru plasarea persoanelor disponibilizate şi promovarea antreprenoriatului.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) foi criado em 2006 para prestar assistência adicional aos trabalhadores afetados pelas consequências de mudanças importantes na estrutura do comércio internacional e para ajudar à sua reintegração no mercado de trabalho. A partir de 1 de maio de 2009, o âmbito de aplicação do FEG foi alargado, passando a incluir o apoio a trabalhadores despedidos em consequência direta da crise económica, financeira e social. Nesta altura em que nos vemos confrontados com uma grave crise financeira, económica e social, destacando-se o aumento do desemprego como uma das principais consequências, a UE deverá utilizar todos os meios ao seu alcance para reagir, nomeadamente, no que se refere aos apoios a prestar às pessoas que ficaram sem emprego. Assim apoiei o presente relatório que diz respeito à mobilização de 2 898 594 euros do FEG a favor dos Países Baixos com o objetivo de apoiar os 435 potenciais beneficiários, dos 516 trabalhadores despedidos, ocorridos em 54 empresas (construção de edifícios) na Região de Gelderland.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Anche per questa domanda di mobilitazione del FEG, esprimo parere positivo, perché la richiesta non presenta alcuna criticità e rispetta i criteri di ammissibilità previsti. La domanda in esame, l'ottava nel quadro del bilancio 2012, si riferisce alla mobilitazione del FEG per un importo totale di 2 898 594 EUR per i Paesi Bassi durante il periodo di riferimento di nove mesi dal 1° febbraio al 1° novembre 2011. Credo che questa mobilitazione possa sostenere il reinserimento dei lavoratori che hanno perso il lavoro a causa dei processi di globalizzazione dei mercati mondiali: i Paesi Bassi hanno richiesto assistenza in relazione a 516 esuberi, 435 dei quali ammessi all'assistenza, in 54 imprese operanti nella divisione 41 NACE Rev. 2 ("Costruzione di edifici") nella regione NUTS II Gelderland (NL22).

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif au Fonds européen d'ajustement à la mondialisation : demande EGF/2011/009 NL/Gelderland. Le Fonds européen d'ajustement à la mondialisation est destiné à fournir un appui complémentaire aux travailleurs licenciés subissant les modifications majeures de la structure du commerce mondial, afin de les aider dans leurs efforts de réintégration dans le marché du travail. Je soutiens fortement cette initiative qui permet de venir en aide aux Pays-Bas, confrontés à des licenciements massifs (54 entreprises) dans le secteur du bâtiment, étant donné que la demande remplit les conditions requises à l'octroi des fonds.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − While it is always a tragedy to have a large workforce face redundancy and a sad indictment of the economic woes in which Europe finds itself, it is my belief that the EU has been part architect of the current situation through austerity and cuts that have killed consumer confidence and exacerbated the economic crisis. The EU should therefore not be in a position to pour money into its failings. The EU is an outdated model that is not fit for purpose in a globalised market place. National bodies should have full jurisdiction over trade and employment and forge partnerships with third countries to manage in times of crisis and provide for their workforce in both good and bad times. Member States such as the UK would have more financial aid to provide of their own accord without EU membership and without the burden of red tape that being a member of the European Union inevitably brings.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Le secteur de la construction néerlandais a été l'une des nombreuses victimes de la crise, et je me félicite de ce qu'un outil tel que le Fonds européen d'ajustement à la mondialisation existe pour faciliter la transition des travailleurs licenciés vers leur nouvel emploi. J'approuve la mobilisation du FEAM en faveur du soutien des plus de 400 travailleurs du bâtiment qui ont perdu leur emploi.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Votei favoravelmente este relatório que prevê a mobilização do FEG num montante global de 2 898 594 euros a favor dos Países Baixos e que se destina a apoiar os 616 trabalhadores despedidos no setor da laminagem para a indústria automóvel. Lamento, todavia, que os Países Baixos, enquanto Estado-Membro da UE, se tenham oposto à prorrogação da "derrogação crise" para o atual FEG, o que permitia prestar assistência financeira aos trabalhadores despedidos em resultado da atual crise financeira e económica e não apenas àqueles que perderam o emprego devido a mudanças estruturais nos padrões do comércio mundial, comprometendo assim o futuro do FEG após 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O presente relatório, da autoria de Frédéric Daerden, versa sobre a proposta de decisão do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho relativa à mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG), nos termos do n.º 28 do Acordo Interinstitucional de 17 de Maio de 2006, entre o Parlamento Europeu (PE), o Conselho e a Comissão, sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira (candidatura “EGF/2011/009 NL/Gelderland Costruction 41", Países Baixos). Trata-se da oitava candidatura analisada no âmbito do Orçamento da UE para 2012, tendo sido apresentada à Comissão em 15 de dezembro de 2011, sobre a mobilização de um montante de 2 898 594 euros, e pretende atenuar o efeito social provocado pelo despedimento de 516 trabalhadores de 54 empresas do setor da construção civil da região NUTs II de Gelderland (NL 22), Países Baixos. Considerando que a candidatura reúne todas as condições para ser aprovada, voto favoravelmente esta proposta de mobilização do FEG a favor dos Países Baixos e que concretiza os objetivos que levaram a UE à criação deste Fundo, e espero uma rápida recuperação do tecido económico das regiões holandesas afetadas.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O intolerável desfilar de pedidos de mobilização deste Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização é revelador da desumanidade do capitalismo e da magnitude da sua crise estrutural. Neste caso, são mais 435 trabalhadores despedidos na Holanda, no setor da construção. Despedimentos justificados pelos empregadores com a quebra abrupta da procura, ou seja, pela diminuição do consumo e do poder de compra, acompanhada pela dificuldade na obtenção de crédito. Os mesmos argumentos de outras ocasiões. O apoio que damos à mobilização do Fundo prende-se com a evidente necessidade de apoiar os trabalhadores despedidos. Mas de nenhuma forma aceitamos como legítima a política de despedimentos e a desresponsabilização dos empregadores. São necessárias políticas de investimento que criem e mantenham postos de trabalho com direitos e não a continuação desta interminável destruição de forças produtivas e de empregos.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európsky fond na prispôsobenie sa globalizácii (EGF) bol zriadený s cieľom poskytovať doplňujúcu podporu pracovníkom prepusteným v dôsledku významných zmien v štruktúre svetového obchodu spôsobených globalizáciou a pomôcť im pri opätovnom začlenení na trh práce. Rozsah jeho pôsobnosti bol rozšírený v prípade žiadostí predložených od 1. mája 2009 do 30. decembra 2011, aby bola zahrnutá podpora pracovníkov prepustených v priamom dôsledku celosvetovej finančnej a hospodárskej krízy. Dňa 15. decembra 2011 Holandsko predložilo žiadosť o uvoľnenie prostriedkov z EGF v dôsledku prepúšťania v 54 podnikoch, ktorých činnosť patrí podľa klasifikácie NACE Revision 2 do divízie 41 („výstavba budov“) a ktoré pôsobia v regióne NUTS II Gelderland (NL22), a túto žiadosť doplnilo do 11. júna 2012 o dodatočné informácie. Žiadosť spĺňa požiadavky na stanovenie finančných príspevkov podľa článku 10 nariadenia (ES) č. 1927/2006. Myslím si, že je opodstatnené z EGF uvoľniť prostriedky na účely poskytnutia finančného príspevku v súvislosti so žiadosťou Holandska, a to vo výške 2 898 594 EUR.

 
  
MPphoto
 
 

  Marian Harkin (ALDE), in writing. − In my home country, Ireland, we are intimately familiar with the perils associated with downturns in the construction sector. It brings me no pleasure to note that other EU countries are experiencing similar or related difficulties. I agree with Commission Andor, who noted earlier this year that the construction sector in Gelderland, Netherlands, has been hit particularly hard by the effects of the global crisis and its job-seekers are facing difficulties in finding new employment. The Netherlands applied for EGF support for 516 workers who lost their jobs at 54 small and medium-sized construction enterprises operating in Gelderland, which with 2 million inhabitants is the Netherlands’ biggest province, and an area where construction is a major employer. The package aims to help workers by offering them job-search assistance, vocational training, and entrepreneurship courses. I also welcome the inclusion of the innovative ‘flexpool’ in their EGF application – a flexible pool providing links for both job-seekers and employers in the construction sector, which can offer temporary employment so that retrained workers gain new work experience.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai soutenu le rapport de mon collègue Frédéric Daerden sur la proposition de décision portant sur la mobilisation du Fonds européen d'ajustement à la mondialisation (FEM) afin de venir en aide aux Pays-Bas confrontés à des licenciements dans le secteur de la construction des bâtiments. On dénombre aujourd'hui environ 516 licenciements dans ce secteur. Cette aide a été approuvée à une large majorité: 572 voix pour, 63 contre et 13 abstentions.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) richiesta dalla relazione dell'on. Daerden. La votazione odierna riguardava una domanda di mobilitazione concernente 516 esuberi, di cui 435 ammessi all'assistenza, relativi a 54 imprese di costruzione di edifici operanti nel Gelderland - provincia dei Paesi Bassi- per la quale la Commissione ha proposto di stanziare un importo pari a 2 898 594 EUR. Vorrei inoltre sottolineare, più in generale, il ruolo importante del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, rivelatosi in questi anni una risorsa utile ed efficace nella lotta alla disoccupazione come conseguenza della globalizzazione e della crisi economica.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal. One of the criteria for the Commission’s assessment was the evaluation of the link between the redundancies and major structural changes in world trade patterns or the financial crisis. The Dutch authorities argue that the construction sector in the Netherlands as well as in the entire European Union has been severely affected by the crisis. Loans to the construction sector and to individuals have been drastically reduced, prices of the construction materials increased while the demand for new houses decreased due to declining consumer confidence and the lack of liquidity.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Le Fonds d'ajustement à la mondialisation permet de soutenir les travailleurs dont le licenciement est la conséquence directe de la crise financière et économique mondiale. Les critères d'éligibilité sont remplis dans le cas présent. Il est donc juste que les travailleurs licenciés de Gelderland aux Pays-Bas bénéficient d'une aide adaptée.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A UE é um espaço de solidariedade e nela se enquadra o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização. Estes apoios são fundamentais para o auxílio aos desempregados e às vítimas das deslocalizações que se verificam num contexto globalizado. É cada vez maior o número de empresas que se deslocalizam, aproveitando os reduzidos preços do fator trabalho, que são praticados em vários países, nomeadamente na China e na Índia, com efeitos nocivos para os países que respeitam os direitos dos trabalhadores. O FEG destina-se a ajudar os trabalhadores vítimas da deslocalização de empresas, e é fundamental para facilitar o acesso a um novo emprego. O FEG já foi no passado utilizado por outros países da UE, cabendo agora dar esse auxílio aos Países Baixos que apresentaram um pedido de assistência relativamente a 516 despedimentos, 435 dos quais são potenciais beneficiários, ocorridos em 54 empresas da divisão 41 («Construção de edifícios») da NACE Revisão 2 na região NUTS II de Gelderland (NL22), nos Países Baixos.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor de este informe para destinar 2 898 594 euros de fondos provinentes del Fondo Europeo para la Adaptación a la Globalización (FEAG) en concreto para 435 de los 516 despidos que se han producido en la empresa Gelderland Construction cuya actividad se desarrolla en el sector de la construcción en Gelderland, Holanda. El FEAG proporciona ayuda adicional a los trabajadores que sufren las consecuencias de grandes cambios estructurales en los patrones del comercio mundial, así como para ayudarles a reintegrarse al mercado de trabajo. Holanda ha presentado solicitud de fondos del FEAG para despidos del sector de la automoción que se ajustan al reglamento del propio Fondo. Ahora debe garantizarse que el FEAG apoye la reintegración al mercado laboral de los trabajadores despedidos, a pesar de que la asistencia del FEAG no debe sustituir a las acciones que sean responsabilidad de las empresas en virtud de la legislación nacional o de convenios colectivos, ni a las medidas de reestructuración de empresas o sectores.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − This is the eighth application to be examined under the 2012 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 2 898 594 from the EGF for the Netherlands. It concerns 516 redundancies, of which 435 are targeted for assistance, in 54 enterprises operating in construction of buildings in the region of Gelderland in the Netherlands during the nine-month reference period from 1 February 2011 to 1 November 2011.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. No âmbito do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, a Comissão Europeia aprovou, em 16 de julho de 2012, uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor dos Países Baixos, a fim de apoiar a reintegração no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos em consequência da crise económica e financeira mundial. Trata-se da oitava candidatura a ser examinada no âmbito do orçamento de 2012 e refere-se à mobilização de um montante global de Eur 2 898 594 do FEG a favor de 516 despedimentos de trabalhadores, 435 dos quais são potenciais beneficiários da intervenção, ocorridos em 54 empresas da divisão 41 da NACE Revisão 2 (“Construção de edifícios”), na região NUTS II de Gelderland (NL22), durante o período de referência de nove meses compreendido entre 1 de fevereiro de 2011 e 1 de novembro de 2011. Tendo sido feita uma análise do processo por todas as partes envolvidas, designadamente a Comissão Europeia, e estando a Comissão do Emprego associada e favorável à mobilização do Fundo a favor dos Países Baixos, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Tenendo presente che il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali del commercio mondiale, il 16 luglio 2012 la Commissione ha adottato una nuova proposta di decisione sulla mobilitazione del FEG a favore dei Paesi Bassi, al fine di sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori licenziati a causa della crisi finanziaria ed economica globale. Considerando che, secondo la valutazione della Commissione, la domanda soddisfa i criteri di ammissibilità stabiliti dal regolamento FEG, e sottolineando l'importanza di garantire una procedura rapida, nel rispetto dell'accordo interistituzionale, per l'adozione delle decisioni relative alla mobilitazione del Fondo, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Na sequência do pedido de assistência apresentado pelos Países Baixos relativamente a 516 despedimentos, 435 dos quais são potenciais beneficiários, ocorridos em 54 empresas da divisão 41 («Construção de edifícios») da NACE Revisão 2 na região NUTS II de Gelderland (NL22), a Comissão propõe que se mobilize a quantia de 2 898 594 euros, do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, criado em 2006 com vista a “proporcionar suporte adicional a trabalhadores redundantes que sofrem as consequências de mudanças estruturais nos padrões de comércio mundiais”. Votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The European Globalisation Adjustment Fund has been created in order to provide additional assistance to workers suffering from the consequences of major structural changes in world trade patterns. According to the provisions of point 28 of the Interinstitutional Agreement of 17 May 2006 on budgetary discipline and sound financial management and of Article 12 of Regulation (EC) No 1927/2006 the Fund may not exceed a maximum amount of EUR 500 million, drawn from the margin under the global expenditure ceiling from the previous year, and/or from the cancelled commitment appropriations from the previous two years, excluding those related to Heading 1b. The appropriate amounts are entered into the budget as a provision as soon as the sufficient margins and/or cancelled commitments have been identified. Concerning the procedure, in order to activate the Fund, the Commission, in the event of a positive assessment of an application, presents to the budgetary authority a proposal for mobilisation of the Fund and, at the same time, a corresponding request for transfer. In parallel, a trialogue is organised in order to find an agreement on the use of the Fund and the amounts required. The trialogue can take a simplified (written) form.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Il settore delle costruzioni nel Gelderland è stato particolarmente colpito dalla recessione coloro che erano impiegati nel settore stanno lottando per trovare un nuovo lavoro. I Paesi Bassi hanno richiesto l´assistenza del FEG, in seguito al licenziamento di 516 persone provenienti da 54 piccole e medie imprese nel settore delle costruzioni situate nel Gelderland, la più grande provincia del Paese, con circa due milioni di abitanti e dove il settore è un importante fornitore di posti di lavoro. Attraverso questo sostegno potremo fornire aiuto alle persone licenziate e supportare un programma (flexpool) che consente di mettere in relazione chi cerca lavoro e datori di lavoro, e che può suggerire incarichi temporanei in modo da acquisire esperienza in una nuova professione. Per queste ragioni esprimo il mio voto positivo.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Σταυρακάκης (S&D), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση για την κινητοποίηση του Ευρωπαϊκού Ταμείου Προσαρμογής στην Παγκοσμιοποίηση (ΕΤΠ) υπέρ της Ολλανδίας για την στήριξη 435 απολυμένων από 54 επιχειρήσεις που δραστηριοποιούνται στον τομέα της κατασκευής κτιρίων. Η συγκεκριμένη έκθεση έχει περίοδο αναφοράς το χρονικό διάστημα των 9 μηνών μεταξύ της 1ης Φεβρουαρίου και της 1ης Νοεμβρίου 2011. Κατά την περίοδο αυτή ίσχυε η παρέκκλιση λόγω κρίσης που επέτρεπε την παροχή οικονομικής βοήθειας στους εργαζομένους οι οποίοι απολύονταν ως αποτέλεσμα της τρέχουσας χρηματοπιστωτικής και οικονομικής κρίσης και την αύξηση του ποσοστού συγχρηματοδότησης. Είναι λυπηρό το γεγονός ότι, παρά τη συνεχιζόμενη κρίση, το Συμβούλιο παρεμπόδισε την παράταση αυτής της παρέκκλισης. Η περίπτωση της Ολλανδίας καταδεικνύει με τον καλύτερο τρόπο ότι το χρηματοδοτικό αυτό μέσο δεν περιορίζει τη δραστηριότητά του μόνο σε χώρες που αντιμετωπίζουν οικονομικές και δημοσιονομικές προκλήσεις αλλά μπορεί να φανεί εξίσου χρήσιμο και να βοηθήσει την επανένταξη των απολυμένων στον εργασιακό τομέα ακόμα και σε εύρωστες οικονομικά χώρες. Αυτό με τη σειρά του υπογραμμίζει τη σημασία του εν λόγω Ταμείου και καταδεικνύει πόσο αναγκαίο είναι να συνεχιστεί και κατά τη διάρκεια του επερχόμενου Πολυετούς Δημοσιονομικού Πλαισίου 2014-2020.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte. Je tenais d'ailleurs à féliciter Frédéric Daerden pour le travail remarquable qu'il a effectué pour penser, rédiger et faire voter son rapport. Quant au contenu, il est évident qu'apporter une aide complémentaire aux travailleurs qui pâtissent des conséquences de modifications majeures de la structure du commerce mondial et les aider à réintégrer le marché du travail doit être une priorité du Parlement européen!

Par contre, je profite de cette explication pour déplorer la décision du Conseil consistant à bloquer la prorogation de la dérogation afférente à la crise, laquelle permet de fournir aussi une aide financière aux travailleurs licenciés à la suite de la crise financière et économique actuelle, et non seulement à ceux qui perdent leur emploi du fait de modifications majeures de la structure du commerce mondial, et de porter le taux de cofinancement de l'Union à 65 % des coûts du programme, pour les demandes présentées au-delà du délai du 31 décembre 2011. Je demande au Conseil de réinstaurer cette mesure dans les meilleurs délais

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n° 1927/2006 do Parlamento Europeu e do Conselho, de 20 de dezembro de 2006, instituiu o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) com o objetivo de apoiar os trabalhadores que perderam os seus postos de trabalho devido a alterações estruturais no contexto da economia global. Concordo com o pedido de mobilização do FEG elaborado pela Holanda respeitante aos 516 trabalhadores despedidos, 435 dos quais potenciais beneficiários de apoio, ocorridos em 54 empresas da divisão 41 da NACE Revisão 2 (“Construção de edifícios”), na região NUTS II de Gelderland durante o período de referência de nove meses (1 de fevereiro de 2011 e 1 de novembro de 2011). Entendo que a Comissão Europeia deverá mobilizar 2 898 594,00 Euros para ajudar na inserção profissional dos trabalhadores das empresas holandesas de construção de edifícios. O pacote financeiro agora aprovado deverá ser canalizado para suportar medidas de apoio na área da orientação profissional, formação individual e informações gerais disponibilizadas através de canais específicos de emprego.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul cu privire la mobilizarea Fondului european de ajustare la globalizare în ceea ce priveşte cererea Ţărilor de Jos. Cererea se referă la mobilizarea din FEAG a unei sume de 2 898 594 EUR pentru Ţările de Jos. Cererea priveşte 516 disponibilizări, din 54 de întreprinderi din construcţia de clădiri din regiunea Gelderland, Olanda, în perioada cuprinsă între februarie şi noiembrie 2011. Sectorul construcţiilor reprezintă un angajator important în regiunea Gelderland, iar disponibilizările au avut un impact negativ asupra comunităţilor locale, dat fiind faptul că, în anul 2010, în cadrul sectorului, au fost pierdute deja 4 100 de locuri de muncă şi că şomajul în rândul tinerilor a crescut cu 10% în 2011.

Reamintesc importanţa îmbunătăţirii capacităţii de angajare a lucrătorilor, mai ales a celor din profesiile cu un nivel scăzut de calificare, cu ajutorul unor măsuri de formare adaptate şi prin recunoaşterea aptitudinilor şi a competenţelor dobândite pe parcursul carierei lor profesionale. Salut faptul că se prevede utilizarea contribuţiei FEAG exclusiv pentru măsuri active în favoarea forţei de muncă, prin formare şi consiliere.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Holandia spełnia warunki przewidziane w rozporządzeniu w sprawie EFG. Sektor budowlany w regionie Geldrii to ważny pracodawca i zwolnienia w tym sektorze będę bardzo odczuwalne, dlatego zachodzi konieczność zapewnienia możliwości powrotu na rynek pracy. Z drugiej jednak strony Holandia jest państwem członkowskim, które sprzeciwiło się objęciu odstępstwem związanym z kryzysem również obecnego EFG, w związku z czym przyszłość EFG jest zagrożona. Dlatego wstrzymałem się od głosu.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Estamos aqui perante mais um pedido de acionamento do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização num caso de despedimento massivo de trabalhadores. Este pedido, por parte da Holanda, refere-se ao apoio a 435 trabalhadores despedidos no setor da construção, despedimentos esses justificados pelos empregadores pela quebra abrupta da procura, ou seja, pela diminuição do consumo e do poder de compra, acompanhada pela dificuldade na obtenção de crédito. Mais do que estes Fundos, que legitimam de certa forma a política de despedimentos e apoiam os empregadores nessa decisão, o que os trabalhadores necessitam é da aplicação de políticas de investimento que criem e mantenham postos de trabalho com direitos.

 
  
  

- Relazione Frédéric Daerden (A7-0324/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Créé en 2006, le Fonds européen d’ajustement à la mondialisation (FEM) vise à aider à la réintégration des travailleurs ayant perdu leur emploi en raison des évolutions du commerce mondial. En 2009, son champ d’application a été élargi afin d’y inclure les victimes de la crise financière. Cette demande, présentée par les Pays-Bas, vise à aider 616 personnes licenciées. Elle a obtenu le soutien du Parlement européen et mon vote.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat pentru acest raport deoarece susţin mobilizarea unei părţi din Fondul european de ajustare la globalizare în favoarea sprijinirii reintegrării pe piaţa muncii a lucrătorilor concediaţi ca urmare a schimbărilor petrecute în structura comerţului mondial în Ţările de Jos. În această ţară, sectorul european al aluminiului a înregistrat o reducere în ceea ce priveşte cererea consumatorilor. Mai mult, a avut loc o scădere şi în producţia medie de aluminiu din Uniune, ceea ce a creat un impact negativ asupra societăţii olandeze vizate, care depindea într-o mare măsură de sectorul construcţiilor şi al transporturilor. De aceea cred că măsurile avute în vedere pentru reintegrarea lucrătorilor pe piaţa muncii sunt binevenite. Iar pachetul coordonat de servicii personalizate va ajuta lucrătorii disponibilizaţi în demersul lor de a reveni pe piaţă.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) foi criado em 2006 para prestar assistência adicional aos trabalhadores afetados pelas consequências de mudanças importantes na estrutura do comércio internacional e para ajudar à sua reintegração no mercado de trabalho. A partir de 1 de maio de 2009, o âmbito de aplicação do FEG foi alargado, passando a incluir o apoio a trabalhadores despedidos em consequência direta da crise económica, financeira e social. Nesta altura em que nos vemos confrontados com uma grave crise financeira, económica e social, destacando-se o aumento do desemprego como uma das principais consequências, a UE deverá utilizar todos os meios ao seu alcance para reagir, nomeadamente, no que se refere aos apoios a prestar às pessoas que ficaram sem emprego. Assim apoiei o presente relatório que diz respeito à mobilização de 1 494 008 euros do FEG a favor dos Países Baixos com o objetivo de apoiar os 616 trabalhadores despedidos, dos quais 478 na Zalco Aluminium Zeeland Company NV, 18 na sua empresa fornecedora ECL Services Netherlands bv e 120 na Start.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è uno strumento che intende sostenere il reinserimento dei lavoratori che hanno perso il lavoro a causa dei processi di globalizzazione dei mercati mondiali. La Commissione ha già dato parere positivo, il passaggio in Parlamento costituisce l'approvazione dell'autorità di bilancio. Per quanto riguarda la mobilitazione del fondo per il caso in questione, ho espresso un voto a favore perché non presenta alcuna criticità e la domanda rispetta i criteri di ammissibilità previsti. La domanda in esame, la nona nel quadro del bilancio 2012, si riferisce alla mobilitazione del FEG per un importo totale di 1 494 008 EUR a favore dei Paesi Bassi. Essa riguarda il sostegno mirato per i 616 esuberi verificatisi nei Paesi Bassi presso la Zalco Aluminium Zeeland Company NV e due ditte fornitrici (ECL Services Netherlands bv e Start).

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif au Fonds européen d'ajustement à la mondialisation : demande EGF/2011/021 NL/Zalco. Le Fonds européen d'ajustement à la mondialisation est destiné à fournir un appui complémentaire aux travailleurs licenciés subissant les modifications majeures de la structure du commerce mondial, afin de les aider dans leurs efforts de réintégration dans le marché du travail. Je soutiens fortement cette initiative qui permet de venir en aide aux Pays-Bas confrontés à la faillite de l'entreprise Zalco Aluminium et de soutenir les 616 travailleurs licenciés, étant donné que la demande remplit les conditions requise à l'octroi du fonds.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Les plus de 600 personnes qui ont perdu leur emploi au Pays-Bas suite aux difficultés qu'y rencontre le secteur de l'aluminium bénéficieront de la mobilisation du FEAM pour les appuyer dans la transition vers leur futur emploi. Je soutiens cette action.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O presente relatório, elaborado por Frédéric Daerden, debruça-se sobre a proposta de decisão do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho relativa à mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG), nos termos do n.º 28 do Acordo Interinstitucional de 17 de Maio de 2006, entre o Parlamento Europeu (PE), o Conselho e a Comissão, sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira (candidatura “EFG/2011/021 NL/Zalco", Países Baixos). Em 9 de agosto de 2012, a Comissão adotou uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor dos Países Baixos para apoiar a reintegração de trabalhadores despedidos por causa da crise mundial. Trata-se da nona candidatura apresentada no âmbito do Orçamento da UE para 2012, tendo sido apresentada à Comissão em 28 de dezembro de 2011, sobre a mobilização de um montante de 1 494 008 euros, e pretende atenuar o efeito social provocado pelo despedimento de 616 trabalhadores de 2 empresas fornecedoras de produtos de alumínio (“ECL Services Netherland bv” e “Start”) dos Países Baixos. Considerando que a candidatura reúne todas as condições para ser aprovada, voto favoravelmente esta proposta de mobilização do FEG e espero uma rápida recuperação do tecido económico das regiões holandesas afetadas.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. É chocante a sucessão de pedidos de acionamento do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização em casos de despedimentos massivos de trabalhadores. Neste caso, mais dois pedidos, por parte da Holanda: 1051 trabalhadores despedidos por 57 empresas dos setores da Construção e da laminagem para a indústria automóvel. Despedimentos justificados, em ambos os setores, pela quebra abrupta da procura, acompanhada pela dificuldade na obtenção de crédito. Enfim, manifestações e evidências da crise económica e financeira e dos processos de concentração e centralização do capital em curso. Cada nova mobilização deste Fundo é um vivo libelo acusatório que pesa sobre a UE e as políticas que vem defendendo e executando. Mais do que paliativos (necessários), é necessária e urgente uma outra política, que garanta o direito ao trabalho e a melhoria das condições de vida dos trabalhadores e dos povos da Europa.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európsky fond na prispôsobenie sa globalizácii (EGF) bol zriadený s cieľom poskytovať doplňujúcu podporu pracovníkom prepusteným v dôsledku významných zmien v štruktúre svetového obchodu spôsobených globalizáciou a pomôcť im pri opätovnom začlenení sa do trhu práce. Medziinštitucionálna dohoda zo 17. mája 2006 umožňuje uvoľnenie prostriedkov z fondu EGF s ročným stropom vo výške 500 miliónov EUR. Holandsko predložilo 28. decembra 2011 žiadosť o uvoľnenie prostriedkov z EGF z dôvodu prepúšťania v spoločnosti Zalco Aluminium Zeeland Company NV a dvoch dodávateľských spoločnostiach (ECL Services Netherlands bv a Start) a do 18. Júna 2012 ju doplnilo dodatočnými informáciami. Táto žiadosť spĺňa požiadavky na stanovenie finančných príspevkov podľa článku 10 nariadenia (ES) č. 1927/2006. Komisia preto navrhla uvoľniť prostriedky vo výške 1 494 008 EUR.

 
  
MPphoto
 
 

  Marian Harkin (ALDE), in writing. − The Netherlands applied for EGF aid for Zalco Aluminium Zeeland Company because authorities rightly assessed that the downturn in the European aluminium industry – which was sharp and sudden – could be attributed to declining demand in the construction and automotive sectors due to the global financial and economic crisis. According to the Commission, Zalco’s income suffered from this severe slowdown in aluminium production between 2008 and 2009, but also from the rise in energy costs between April 2010 and October 2011. As well as the usual package of personalised EGF supports, I was pleased to note that Zalco will implement measures to stimulate older workers to remain in the labour market. This is a recurring theme in a number of EU policy debates at present, so I think it is appropriate and important that Europe ‘put its money where its mouth is’ when it comes to keeping older Europeans working.

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Ibrisagic (PPE), skriftlig. − Vi röstade idag för åtta betänkanden om utnyttjande av Europeiska fonden för justering av globaliseringseffekter. Sedan fonden instiftades 2006 har vi alltid tidigare avstått från att rösta eftersom vi var emot fonden från början, då vi inte anser att fonden är rätt instrument för att hjälpa arbetstagare som drabbats av strukturförändringar. Fonden har nu växt, utvecklats och fått sitt eget anslag. Den finns, och kommer inte att försvinna under överskådlig framtid. Vi har därför nu beslutat att ta ställning till varje enskilt fall; huruvida det uppfyller de mycket strikta krav på medfinansiering och långsiktiga sysselsättningsåtgärder som ställs på ansökarna. I dessa fall bedömde vi att ansökningarna uppfyllde dessa krav. Vi fortsätter att inom ramen för arbetet med budget och långtidsbudget stödja mer effektiva och långsiktiga instrument för att öka antalet arbetstillfällen, möta strukturförändringar och öka flexibiliteten på arbetsmarknaden.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai soutenu le rapport de mon collègue Frédéric Daerden sur la proposition de décision portant sur la mobilisation du Fonds européens d'ajustement à la mondialisation (FEM) afin de venir en aide aux Pays-Bas confrontés à des licenciements dans le secteur de la production d'aluminium. On dénombre aujourd'hui environ 616 licenciements dans ce secteur.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) a favore della Zalco Zeeland. Si tratta della nona proposta per la mobilitazione di aiuto del Fondo per il 2012 e riguarda la formazione di 616 lavoratori, effettuata a seguito del fallimento dell’impresa di trasformazione di alluminio Zalco Zeeland. L'importo complessivo finanziato é pari a 1.494.008 euro.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I supported this proposal. One of the criteria for the Commission’s assessment was the evaluation of the link between the redundancies and major structural changes in world trade patterns due to globalisation. The Dutch authorities argue that the European aluminium sector suffered from a sudden drop in consumer demand (a reduction by 25.7% from average EU aluminium usage between 2008 and 2009. The production of Zalco Aluminium Zeeland Company NV was dependent on the construction and transport industry (which represented 63% of the main end-user market of aluminium products in Europe in 2010). The majority of Zalco’s Aluminium Zeeland Company NV production was produced for the rolling and extrusion industry. Almost their entire production of extrusion billets was used for the construction and transport industries, and in particular in the automotive sector. Zalco Aluminium Zeeland Company NV suffered from the declining demand – due to the global financial and economic crisis – in these two sectors leading, after unsuccessful attempts to overcome the difficulties, to bankruptcy at the end of 2011.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Le fonds d'ajustement à la mondialisation permet de soutenir les travailleurs dont le licenciement est la conséquence directe de la crise financière et économique mondiale. Les critères d'éligibilité sont remplis dans le cas présent. Il est donc juste que les travailleurs licenciés de Zalco aux Pays-Bas bénéficient d'une aide adaptée.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A UE é um espaço de solidariedade e nela se enquadra o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização. Estes apoios são fundamentais para o auxílio aos desempregados e às vítimas das deslocalizações que se verificam num contexto globalizado. É cada vez maior o número de empresas que se deslocalizam, aproveitando os reduzidos preços do fator trabalho, que são praticados em vários países, nomeadamente na China e na Índia, com efeitos nocivos para os países que respeitam os direitos dos trabalhadores. O FEG destina-se a ajudar os trabalhadores vítimas da deslocalização de empresas, e é fundamental para facilitar o acesso a um novo emprego. O FEG já foi no passado utilizado por outros países da UE, cabendo agora dar esse auxílio aos Países Baixos que apresentaram um pedido de assistência para 616 despedimentos, todos potenciais beneficiários, dos quais 478 despedimentos na Zalco Aluminium Zeeland Company NV, 18 na sua empresa fornecedora ECL Services Netherlands bv e 120 na Start durante o curto período de referência de 1 a 27 de dezembro de 2011.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor de este informe para destinar 1 494 008 euros de fondos provinentes del Fondo Europeo para la Adaptación a la Globalización (FEAG) en concreto para los 616 despidos que se han producido en la empresa Zalco cuya actividad se desarrolla en el sector del aluminio, en Zeeland, Holanda. El FEAG proporciona ayuda adicional a los trabajadores que sufren las consecuencias de grandes cambios estructurales en los patrones del comercio mundial, así como para ayudarles a reintegrarse al mercado de trabajo. Holanda ha presentado solicitud de fondos del FEAG para despidos del sector de la automoción que se ajustan al reglamento del propio Fondo. Ahora debe garantizarse que el FEAG apoye la reintegración al mercado laboral de los trabajadores despedidos, a pesar de que la asistencia del FEAG no debe sustituir a las acciones que sean responsabilidad de las empresas en virtud de la legislación nacional o de convenios colectivos, ni a las medidas de reestructuración de empresas o sectores.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − This is the ninth application to be examined under the 2012 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 1 494 008 from the EGF for the Netherlands. It concerns 616 redundancies, all of which are targeted for assistance, in Zalco Aluminium Zeeland Company NV and in two supplier firms (ECL Services Netherlands bv and Start) in the Netherlands during the short reference period from 1 to 27 December 2011. I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. No âmbito do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, a Comissão Europeia aprovou, em 9 de agosto de 2012, uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor dos Países Baixos, a fim de apoiar a reintegração no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos em resultado de importantes mudanças na estrutura do comércio mundial em virtude da globalização. Trata-se da nona candidatura a ser examinada no âmbito do orçamento de 2012 e refere-se à mobilização de um montante global de Eur 1 494 008 do FEG a favor de 616 despedimentos, todos elegíveis para assistência, na Zalco Aluminium Zeeland Company NV e em duas empresas suas fornecedoras (ECL Services Netherlands bv e Start) durante o curto período de referência de 1 a 27 de dezembro de 2011. Tendo sido feita uma análise do processo por todas as partes envolvidas, designadamente a Comissão Europeia, e estando a Comissão do Emprego associada e favorável à mobilização do Fundo a favor dos Países Baixos, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Tenendo presente che il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali del commercio mondiale, il 9 agosto 2012 la Commissione ha adottato una nuova proposta di decisione sulla mobilitazione del FEG a favore dei Paesi Bassi per sostenere il reinserimento professionale dei lavoratori risultati in esubero a seguito di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione. Considerando che, secondo la valutazione della Commissione, la domanda soddisfa i criteri di ammissibilità stabiliti dal regolamento FEG, e sottolineando l'importanza di garantire una procedura rapida, nel rispetto dell'accordo interistituzionale, per l'adozione delle decisioni relative alla mobilitazione del Fondo, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Considerando que os Países Baixos requereram assistência para 616 despedimentos, todos elegíveis para assistência, dos quais, 478 despedimentos na Zalco Aluminium Zeeland Company NV, 18 na sua empresa fornecedora ECL Services Netherlands bv e 120 na Start, a Comissão pede que se mobilize a quantia de 1 494 008 euros, do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, criado em 2006 com vista a “proporcionar suporte adicional a trabalhadores redundantes que sofrem as consequências de mudanças estruturais nos padrões de comércio mundiais”. Votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. On 9 August 2012, the Commission adopted a new proposal for a decision on the mobilisation of the EGF in favour of the Netherlands in order to support the reintegration in the labour market of workers made redundant due to major structural changes in world trade patterns due to globalisation. This is the ninth application to be examined under the 2012 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 1 494 008 from the EGF for the Netherlands. It concerns 616 redundancies, all of which are targeted for assistance, in Zalco Aluminium Zeeland Company NV and in two supplier firms (ECL Services Netherlands bv and Start) in the Netherlands during the short reference period from 1 to 27 December 2011. These redundancies were calculated as follows: for Zalco Aluminium Zeeland Company NV using the third indent of the second paragraph of Article 2 of Regulation (EC) No 1927/2006, for ECL Services Netherlands bv using the first indent and for Start using the second indent.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − I Paesi Bassi hanno chiesto un sostegno a titolo FEG destinato a 616 lavoratori in esubero. Considero necessaria la concessione di un pacchetto di aiuti destinato a favorire il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori dei Paesi dell’UE che hanno perso il proprio impiego a seguito delle trasformazioni intervenute nella struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione. E' nostra precisa responsabilità non mettere in pericolo il futuro dei lavoratori, evitando che la disoccupazione incida sugli equilibri delle comunità locali. In considerazione dello stato di crisi del comparto in questione sollecito la concessione del fondo, affinché tale intervento possa migliorare le prospettive di crescita economica della regione che ospita la Zalco Alluminium. Con queste motivazioni esprimo il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Σταυρακάκης (S&D), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση για την κινητοποίηση του Ευρωπαϊκού Ταμείου Προσαρμογής στην Παγκοσμιοποίηση (ΕΤΠ) υπέρ της Ολλανδίας για την στήριξη 660 απολυμένων της εταιρείας Zalco Aluminium Zeeland και δυο προμηθευτών της. Η συγκεκριμένη έκθεση έχει περίοδο αναφοράς το χρονικό διάστημα μεταξύ 1ης και 27ης Δεκεμβρίου 2011. Κατά την εν λόγω περίοδο ίσχυε η παρέκκλιση λόγω κρίσης, που επέτρεπε την παροχή οικονομικής βοήθειας στους εργαζομένους οι οποίοι απολύονταν ως αποτέλεσμα της τρέχουσας χρηματοπιστωτικής και οικονομικής κρίσης και την αύξηση του ποσοστού συγχρηματοδότησης. Είναι λυπηρό το γεγονός ότι, παρά τη συνεχιζόμενη κρίση, το Συμβούλιο παρεμπόδισε την παράταση αυτής της παρέκκλισης. Η περίπτωση της Ολλανδίας καταδεικνύει με τον καλύτερο τρόπο ότι το χρηματοδοτικό αυτό μέσο δεν περιορίζει τη δραστηριότητά του μόνο σε χώρες που αντιμετωπίζουν οικονομικές και δημοσιονομικές προκλήσεις, αλλά μπορεί να φανεί εξίσου χρήσιμο και να βοηθήσει την επανένταξη των απολυμένων στον εργασιακό τομέα ακόμα και σε εύρωστες οικονομικά χώρες. Αυτό με τη σειρά του υπογραμμίζει τη σημασία του εν λόγου Ταμείου και αποδεικνύει την ανάγκη συνέχισής του κατά τη διάρκεια του επερχόμενου Πολυετούς Δημοσιονομικού Πλαισίου 2014-2020.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.° 1927/2006 do Parlamento Europeu e do Conselho, de 20 de dezembro de 2006, instituiu o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) com o objetivo de apoiar os trabalhadores que perderam os seus postos de trabalho devido a alterações estruturais no contexto da economia global. A Holanda apresentou um pedido de mobilização do FEG a favor dos 616 trabalhadores despedidos que se encontram distribuídos da seguinte forma: 478 despedimentos na Zalco Aluminium Zeeland Company NV, 18 na sua empresa fornecedora ECL Services Netherlands bv e 120 na Start, durante o curto período de referência de 1 a 27 de dezembro de 2011. Concordo com a mobilização de 1 494 008,00 Euros no intuito de apoiar a reintegração dos trabalhadores no mercado de trabalho, sendo importante recordar que o apoio do FEG deve destinar-se à formação profissional e à procura de emprego, assim como a programas de formação profissional. Este apoio não deverá substituir as responsabilidades sociais das empresas em causa, não podendo assim contribuir diretamente para os direitos sociais de que beneficiam os desempregados, cuja responsabilidade é das instituições nacionais.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul privind mobilizarea Fondului european de ajustare la globalizare privind cererea depusă de Olanda în legătură cu disponibilizările din cadrul întreprinderii Zalco. Cererea vizează mobilizarea din FEAG a unei sume totale de 1 494 008 EUR pentru Ţările de Jos, pentru a susţine cele 616 persoane disponibilizate de întreprinderea Zalco Aluminium Zeeland Company NV şi de cei doi furnizori ai săi (ECL Services Netherlands bv şi Start) din Ţările de Jos, în decursul lunii decembrie 2011. Autorităţile olandeze susţin că aceste concedieri au fost rezultatul crizei financiare şi economice mondiale, care a provocat o scădere bruscă a cererii din partea consumatorilor, ilustrată de reducerea cu 25,7% a utilizării medii de aluminiu la nivelul UE între 2008 şi 2009, în special în sectorul autovehiculelor şi al construcţiilor.

Consider că este necesară o derulare rapidă şi fără probleme a procedurii de adoptare a deciziilor de mobilizare a FEAG. Acesta oferă un sprijin individual unic, limitat în timp, având ca obiectiv sprijinirea lucrătorilor disponibilizaţi ca urmare a globalizării şi a crizei financiare şi economice. Solicităm guvernului olandez să informeze anual PE şi Comisia cu privire la rata de angajare a persoanelor care au beneficiat de asistenţa FEAG.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Obszar, którego dotyczą zwolnienia, Zelandia, jest niewielkim rynkiem pracy, do którego dodatkowo dostęp jest ograniczony. Ponadto bezpośrednim skutkiem upadłości Zalco mogą być zwolnienia innych pracowników, znajdujących się w łańcuchu dostaw. Wsparcie pracowników wydaje się więc niezbędne. Z drugiej jednak strony Holandia jest państwem członkowskim, które sprzeciwiło się zastosowaniu odstępstwa związanego z kryzysem również do obecnego EFG, w związku z czym przyszłość EFG jest zagrożona. Dlatego wstrzymałem się od głosu.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Estamos aqui perante mais um pedido de acionamento do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização num caso de despedimento massivo de trabalhadores. Este pedido, por parte da Holanda, refere-se ao apoio a 616 trabalhadores despedidos no setor da laminagem para a indústria automóvel. Estes despedimentos foram justificados pela quebra abrupta da procura, ou seja, pela diminuição do consumo e do poder de compra, acompanhada pela dificuldade na obtenção de crédito. A solução para resolver a crise económica e financeira tem passado pela redução drástica da força de trabalho, mas essa não é uma solução humana que potencie condições para a recuperação económica necessária. É necessário apostar em políticas de promoção do emprego com direitos e não apenas criar respostas conjunturais e a curto prazo para resolver os problemas dos trabalhadores.

 
  
  

- Relazione: Jean Louis Cottigny (A7-0333/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Χαράλαμπος Αγγουράκης (GUE/NGL), γραπτώς. – Είναι γνωστή η θέση του ΚΚΕ ότι το λεγόμενο «Ταμείο Προσαρμογής στην Παγκοσμιοποίηση» αποτελεί μέσο χειραγώγησης της συνείδησης και εκτόνωσης της αγανάκτησης των εργαζομένων, μοιράζοντας ψίχουλα παρηγοριάς στους εργάτες που πετιούνται στην ανεργία από τους καπιταλιστές. Αλλά, ακόμη και αυτά τα ψίχουλα δεν πηγαίνουν για την απ' ευθείας στήριξη των ανέργων, αλλά στις αστικές κυβερνήσεις, για διάφορα προγράμματα κατάρτισης κλπ. Το ΚΚΕ καταψήφισε την έκθεση γιατί συνιστά πρόκληση να ζητείται από την Γαλλική κυβέρνηση η εκταμίευση κονδυλίων από το Ταμείο αυτό για τις χιλιάδες απολύσεις που πραγματοποίησε ο Γαλλικός μονοπωλιακός όμιλος της Peugeot ο οποίος, ακόμη και εν μέσω καπιταλιστικής κρίσης, παρουσιάζει κέρδη δισεκατομμυρίων ευρώ (1,7 δισ. το 2010 και 1,3 δισ. το 2011). Το εργατικό κίνημα δεν μπορεί να περιορίζεται να διεκδικεί τα ψίχουλα του Ταμείου Παγκοσμιοποίησης για την εκτόνωση της εργατικής οργής αφήνοντας στο απυρόβλητο το Γαλλικό μονοπώλιο που πετάει τους εργάτες στον δρόμο για να διατηρήσει την κερδοφορία του και την αστική Γαλλική κυβέρνηση της σοσιαλδημοκρατίας, που υπερασπίζεται με όλα τα μέσα τα μονοπωλιακά συμφέροντα. Το ΚΚΕ στηρίζει την πάλη των εργαζομένων για την επαναπρόσληψη των απολυμένων και τον αγώνα της εργατικής τάξης ώστε να πληρώσει την κρίση η πλουτοκρατία που την δημιούργησε και όχι η εργατική τάξη και τα φτωχά στρώματα.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Créé en 2006, le fond européen d’ajustement à la mondialisation (FEM) vise à aider à la réintégration des travailleurs ayant perdu leur emploi en raison des évolutions du commerce mondial. En 2009, son champ d’application a été élargi afin d’y inclure les victimes de la crise financière. Cette demande, présentée par la France, vise à aider 2089 personnes licenciées. Elle a obtenu le soutien du Parlement européen et mon vote.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport deoarece consider că lucrătorii afectaţi ca urmare a consecinţelor crizei economice şi financiare trebuie susţinuţi în încercările lor de reintegrare pe piaţa muncii. Cred că decizia de mobilizare a Fondului în favoarea Franţei este binevenită. Criza economică a înrăutăţit perspectivele de creştere economică, precum şi condiţiile de creditare în această ţară. Iar din această cauză, siguranţa lucrătorilor în ceea ce priveşte un loc de muncă stabil s-a diminuat considerabil. Piaţa automobilelor a avut de suferit în Franţa, unde numărul vânzărilor de autovehicule a scăzut în mod drastic. Iar acest lucru s-a întâmplat în pofida măsurilor temporare luate de autorităţi. De aceea sunt de părere că măsurile vizate reprezintă o bună modalitate în vederea remedierii situaţiei actuale. Ele urmează a acorda sprijin individual lucrătorilor aflaţi în necesitate.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) foi criado em 2006 para prestar assistência adicional aos trabalhadores afetados pelas consequências de mudanças importantes na estrutura do comércio internacional e para ajudar à sua reintegração no mercado de trabalho. A partir de 1 de maio de 2009, o âmbito de aplicação do FEG foi alargado, passando a incluir o apoio a trabalhadores despedidos em consequência direta da crise económica, financeira e social. Nesta altura em que nos vemos confrontados com uma grave crise financeira, económica e social, destacando-se o aumento do desemprego como uma das principais consequências, a UE deverá utilizar todos os meios ao seu alcance para reagir, nomeadamente, no que se refere aos apoios a prestar às pessoas que ficaram sem emprego. Assim apoiei o presente relatório que diz respeito à mobilização de 11 949 666 euros do FEG a favor da França com o objetivo de apoiar os 2 089 trabalhadores despedidos nas duas filiais do grupo PSA Citroën (Peugeot Citroën Automobiles and Sevelnord).

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − Apoyo este informe porque asiste, con las normas del fondo, a los 2 089 despidos, todos ellos destinatarios de las medidas de ayuda, de los que 649 se produjeron en las dos ramas de PSA Peugeot Citroën (Peugeot Citroën Automobiles y Sevelnord) durante el período de referencia entre el 1 de noviembre de 2009 y el 28 de febrero de 2010, y otros 1 440 trabajadores fueron despedidos por las mismas empresas antes y después del período de referencia, en el marco del mismo plan de despidos basado en bajas voluntarias. Comparto la orientación de las ayudas, destinadas a la recolocación de los beneficiarios.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Dopo l'approvazione di mobilitazione del fondo da parte della Commissione, è il Parlamento a doversi esprimere ora, in qualità di autorità di bilancio. Per quanto riguarda la mobilitazione del fondo per la domanda EGF/2010/015 FR/Peugeot presentata dalla Francia, ho espresso un voto a favore perché non presenta alcuna criticità e la domanda rispetta i criteri di ammissibilità previsti. La Francia ha richiesto assistenza per 2 089 licenziamenti, tutti ammessi all'aiuto del Fondo, e 649 di questi licenziamenti hanno avuto luogo in due filiali del gruppo PSA Peugeot Citroën (Peugeot Citroën Automobiles e Sevelnord) durante il periodo di riferimento compreso tra il 1° novembre 2009 e il 28 febbraio 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif au Fonds européen d'ajustement à la mondialisation : demande EGF/2010/015 FR/Peugeot. Le Fonds européen d'ajustement à la mondialisation est destiné à fournir un appui complémentaire aux travailleurs licenciés subissant les modifications majeures de la structure du commerce mondial, afin de les aider dans leurs efforts de réintégration dans le marché du travail. Je soutiens fortement cette initiative qui permet de venir en aide aux 2089 travailleurs licenciés de Peugeot Citroën, entre 2009 et 2010, suite à la baisse brutale de demandes de voitures neuves dans l'Union européenne. La France est sévèrement touchée par les restructurations, Arcelor Mittal, Continental doivent pouvoir bénéficier du FEM . Il est donc aberrant que l'existence du FEM à moyen terme puisse être remise en cause par certains États membres.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − 2 089 people lost their jobs at PSA Peugeot Citroën in different parts of France as a result of a sharp drop in sales. While it is always a tragedy to have a large workforce face redundancy and a sad indictment of the economic woes in which Europe finds itself, it is my belief that the EU has been part architect of the current situation through austerity and cuts that have killed consumer confidence and exacerbated the economic crisis. The EU should therefore not be in a position to pour money into its failings. The EU is an outdated model that is not fit for purpose in a globalised market place. National bodies should have full jurisdiction over trade and employment and forge partnerships with third countries to manage in times of crisis and provide for their workforce in both good and bad times. Member States such as the UK would have more financial aid to provide of their own accord without EU membership and without the burden of red tape that being a member of the European Union inevitably brings.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Votei favoravelmente este Relatório que assegura a mobilização de 11 949 666 euros do orçamento global FEG para 2012 em favor da França. Esta dotação do fundo visa a assistir os 5 100 trabalhadores despedidos nas duas filiais da PSA Peugeot Citroën, facto que afeta a economia regional de 10 regiões francesas. Sublinho que o FEG foi criado para prestar um apoio complementar aos trabalhadores por despedimentos resultantes de ajustamentos ou reestruturações estruturais da economia, procurando capacitá-los, tendo em vista uma mais fácil e rápida reinserção no mercado laboral. E, relembro que, consciente das dificuldades vividas pela indústria automóvel na Europa, a Comissão apresentou em 2009 o documento "Reagir à crise na indústria automóvel europeia" onde expõe numa abordagem integrada os problemas estruturais do setor e apresenta soluções para o tornar mais competitivo e adaptável às necessidades do mercado.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté pour ce texte qui accorde à la France une aide financière européenne pour soutenir la réinsertion sur le marché du travail de 2089 travailleurs licenciés dans un secteur de l'automobile durement frappé par la crise. Cette décision illustre le rôle majeur que peut jouer le Fonds européen d'ajustement à la mondialisation pour aider les secteurs économiques en crise. Une Union européenne forte est une Union qui protège avant tout ses citoyens face aux aléas de la vie.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O presente relatório, elaborado por Jean Louis Cottigny, versa sobre a proposta de decisão do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho relativa à mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG), nos termos do n.º 28 do Acordo Interinstitucional de 17 de maio de 2006, entre o Parlamento Europeu (PE), o Conselho e a Comissão, sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira (candidatura “EGF/2010/015 FR/Peugeot", França). Em 21 de agosto de 2012, a Comissão adotou uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor da França para apoiar a reintegração de trabalhadores despedidos por causa da crise mundial. Trata-se da décima primeira candidatura examinada no âmbito do Orçamento da UE para 2011, tendo sido apresentada à Comissão em 5 de maio de 2010, sobre a mobilização de um montante de 11 949 666 euros, e pretende atenuar o efeito social provocado pelo despedimento de cerca de 2 089 trabalhadores da empresa PSA Peugeot Citroën bem como despedimentos voluntários na mesma empresa. Considerando que esta candidatura reúne as condições para a mobilização do FEG, voto favoravelmente e espero uma rápida recuperação do tecido económico da região afetada.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Para além da posição que habitualmente assumimos relativamente a este assunto, este pedido de mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização apresenta características específicas, que tornam indispensável uma apreciação crítica adicional. O pedido foi apresentado pela França, destinado a 5 100 trabalhadores despedidos pelo grupo PSA Peugeot Citröen, dos quais mais de 41,55% têm idade superior a 55 anos de idade, o que coloca, desde logo, uma interrogação (e preocupação) sobre que tipo de apoio vai ser posto em prática e qual o futuro que espera estes trabalhadores, tradicionalmente com mais dificuldades em encontrar novo posto de trabalho. Acresce que a Peugeot, no plano de despedimentos negociado com os trabalhadores, incluiu o apoio do FEAG como parte integrante do pacote para indemnizar os trabalhadores despedidos, atuação que utiliza o Fundo com uma funcionalidade para a qual ele não foi criado - mas à qual, evidentemente, se presta. Mantemos a nossa posição de solidariedade com os trabalhadores despedidos em consequência direta das políticas da UE e da crise estrutural do capitalismo, apesar de não podermos jamais estar de acordo com a mobilização deste Fundo como forma de "negociar" condições de despedimento com os trabalhadores.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európsky fond na prispôsobenie sa globalizácii (EGF) bol zriadený s cieľom poskytovať dodatočnú pomoc pracovníkom prepusteným v dôsledku veľkých zmien v štruktúre svetového obchodu spôsobených globalizáciou a pomôcť im pri ich opätovnom začleňovaní do trhu práce. Rozsah jeho pôsobnosti bol rozšírený v prospech žiadostí predložených medzi 1. májom 2009 a 30. decembrom 2011 s cieľom zahrnúť pomoc pre pracovníkov prepustených priamo v dôsledku celosvetovej finančnej a hospodárskej krízy. Francúzsko predložilo 5. mája 2010 žiadosť o mobilizáciu EGF v súvislosti s prepúšťaním v rámci skupiny PSA Peugeot Citroën vo Francúzsku a do 13. apríla 2012 ju doplňovalo o ďalšie informácie. Predložená žiadosť spĺňa požiadavky na stanovenie finančných príspevkov podľa článku 10 nariadenia (ES) č. 1927/2006. Podľa môjho názoru je preto opodstatnené EGF mobilizovať s cieľom poskytnúť Francúzsku finančný príspevok v hodnote 11 949 666 EUR.

 
  
MPphoto
 
 

  Gaston Franco (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui est une excellente nouvelle pour les employés de Peugeot, qui traversent actuellement un plan social important. Ce programme communautaire est dans la droite ligne d'une Europe qui protège les citoyens et qui intervient après une catastrophe sociale. Au total, près de 12 millions d'euros seront débloqués. Présentée par la France en 2010, cette demande concernait 2 089 travailleurs, licenciés dans des filiales du groupe situées en Ille-et-Vilaine, en Franche-Comté, en Alsace, en Lorraine et en Île-de-France.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – J'ai voté pour la mobilisation du Fonds européen d'ajustement à la mondialisation en faveur des salariés de Peugeot, car ce sont plus de 12 millions d'euros qui vont directement au reclassement, à la formation et au retour à l'emploi des quelque 2 000 salariés licenciés entre 2009 et 2010. Au total, ce sont 37,5 millions d'euros qui auront été mobilisés en 2012 pour aider les salariés européens victimes de licenciements en Europe.

Il est regrettable à cet égard qu'une minorité d’États ait refusé de prolonger le critère d'éligibilité au FEM relatif à la crise jusque fin 2013. Alors que le chômage continue d'augmenter et que la récession progresse partout en Europe, il est manifeste que nous sommes toujours en situation de crise, et que les chômeurs européens ont plus que jamais besoin de cet outil européen utile dans leur parcours de retour à l'emploi.

 
  
MPphoto
 
 

  Marian Harkin (ALDE), in writing. − Many of my MEP colleagues are aware that Peugeot Citroën recently announced a further wave of redundancies – this is further proof, as if any were needed, that the global automotive industry is still struggling to deal with the worst effects of the economic crisis. This EGF application is not linked to these recent developments, but rather to an earlier announcement of redundancies at Peugeot Citroën in 2009 and 2010. As was the case in the US, ongoing restructuring in some aspects of the European car industry is necessary in order for it to regain global competitiveness. I therefore think it was appropriate that we MEPs today agreed to provide EUR 11.9 million from the European Globalisation Adjustment Fund (EGF) to help the 2 089 workers who were made redundant in that period. The French regions affected by the redundancies are Bretagne, Franche-Comté, Île-de-France, Alsace and Lorraine – most of whom have higher unemployment than the national average. I also consider it appropriate at this time to echo the Commission's call to maintain the EGF for the 2014-2020 multiannual financial framework, while further improving its functioning. The Fund is a concrete example of the twin EU value of solidarity and added value, and should be maintained.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Je me réjouis que le Parlement européen ait approuvé à une vaste majorité le plan d'aide à l'entreprise PSA Peugeot Citroën qui est frappée de plein fouet, comme l'ensemble de la filière automobile française, par la crise économique et financière. A la demande du gouvernement de Nicolas Sarkozy, la Commission européenne a proposé d'accorder une enveloppe de près de 12 millions d'euros en provenance du Fonds d'ajustement à la mondialisation (FEM) pour aider les 2089 travailleurs licenciés entre le 1er novembre 2009 et le 28 février 2010. Cette demande avait été présentée par la France à la suite de la chute brutale de la demande de voitures neuves au début de la crise en 2008 (10,7% au troisième trimestre 2008 et 17% au quatrième trimestre) qui avait contraint l'entreprise à opérer des licenciements en Bretagne, en Franche-Comté, en Ile-de-France, en Alsace et en Lorraine. Le FEM repose sur une politique volontariste, puisqu'il met à disposition des travailleurs licenciés des services de conseil et des formations, et permet le financement des indemnités prévues au titre des congés de reclassement ainsi qu'une aide à la création d'entreprise.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai soutenu le rapport de mon collègue Dominique Riquet sur la proposition de décision portant sur la mobilisation du Fonds européens d'ajustement à la mondialisation (FEM) afin de venir en aide à la France confrontée à des licenciements dans le secteur automobile. Cette aide a été approuvée à une large majorité: 565 voix pour, 75 contre et 14 abstentions.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) a favore della Francia perché ritengo questo strumento una valida risorsa di sostegno ai lavoratori in difficoltà a causa della crisi economica. Sin dal 2006 il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione fornisce un aiuto concreto per quei lavoratori europei che subiscono un licenziamento per cause legate alla delocalizzazione delle relative aziende o, a seguito della deroga introdotta nel 2009, anche a causa della crisi economica, al fine di provvedere al loro reinserimento nel mercato del lavoro. La relazione posta oggi al voto riguarda una richiesta di supporto relativa a 2089 esuberi, tutti ammessi all'assistenza, nell'impresa Peugeot Citroen per un periodo di 4 mesi (1 novembre 2009- 28 febbraio 2010). L'importo complessivo finanziato è pari a 11 949 666 euro.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I supported this request. One of the criteria for the Commission’s assessment was the evaluation of the link between the redundancies and major structural changes in world trade patterns due to globalisation. The French authorities argue that the increasingly bleak growth prospects and the tougher credit conditions during the crisis have given rise to fears among private individuals concerning the safety of their jobs and have led them to postpone purchasing a vehicle. At the same time, given the deterioration in the economic situation, companies have also cut down on investments and, consequently, on renewals of their fleet of vehicles. Thus, despite the temporary measures introduced by some Member States (for example, scrapping programmes), the European vehicle market – particularly in Western Europe, which is the largest market for the group PSA Peugeot Citroën – collapsed suddenly in the second half of 2008, with a 10.7% decrease in registrations of light passenger and commercial vehicles in Europe in the third quarter and a 17% decrease in the fourth quarter of 2008, in relation to the same period over the previous year. The fall in the sales of vehicles due to the global financial and economic crisis has directly affected the economic results of the PSA Peugeot Citroën group.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Le fonds d'ajustement à la mondialisation permet de soutenir les travailleurs dont le licenciement est la conséquence directe de la crise financière et économique mondiale. Les critères d'éligibilité sont remplis dans le cas présent. En France, 2089 personnes ont perdu leur emploi chez PSA Peugeot Citroën du fait d'une chute des ventes : une aide de 12 millions d'euros leur sera accordée. Cette aide concernera également la Franche-Comté, l'Alsace et la Lorraine.

 
  
MPphoto
 
 

  Iosif Matula (PPE), în scris. − Criza financiară şi economică a avut consecinţe serioase asupra industriei auto europene, implicit asupra pieţei forţei de muncă, repercusiuni care îşi produc în continuare efectele. Piaţa europeană a automobilelor a înregistrat o scădere importantă, conducând la reduceri de personal şi la tensiuni sociale.

Pentru a veni în sprijinul celor 2 089 de lucrători disponibilizaţi de PSA Peugeot Citroën, se impun măsuri concrete. Acestea trebuie să se concentreze pe acordarea de asistenţă pentru căutarea unui loc de muncă, orientare, formare şi reconversie profesională. O atenţie deosebită trebuie acordată însă recalificării persoanelor vulnerabile afectate de disponibilizări. În acest sens, susţin dezvoltarea potenţialului profesional al grupurilor vulnerabile şi recunoaşterea competenţelor acumulate în cursul carierei profesionale.

Am votat în favoarea acestui raport deoarece consider că Fondul european de ajustare la globalizare joacă un rol crucial în procesul de redresare economică a regiunilor în urma concedierilor pe scară largă, inclusiv în statele nou aderate. Doresc să salut propunerea Comisiei Europene de a aloca României 2,9 milioane de euro din Fondul european de ajustare la globalizare în vederea acordării de asistenţă lucrătorilor concediaţi de către Nokia.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A UE é um espaço de solidariedade e nela se enquadra o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização. Estes apoios são fundamentais para o auxílio aos desempregados e às vítimas das deslocalizações que se verificam num contexto globalizado. É cada vez maior o número de empresas que se deslocalizam, aproveitando os reduzidos preços do fator trabalho, que são praticados em vários países, nomeadamente na China e na Índia, com efeitos nocivos para os países que respeitam os direitos dos trabalhadores. O FEG destina-se a ajudar os trabalhadores vítimas da deslocalização de empresas, e é fundamental para facilitar o acesso a um novo emprego. O FEG já foi no passado utilizado por outros países da UE, cabendo agora dar esse auxílio à França que apresentou um pedido de assistência para 2 089 trabalhadores despedidos, todos potenciais beneficiários, 649 dos quais ocorreram em duas filiais do grupo PSA Peugeot Citroën (Peugeot Citroën Automobiles and Sevelnord) durante o período de referência de 1 de novembro de 2009 a 28 de fevereiro de 2010, tendo 1 440 outros trabalhadores sido despedidos pelas mesmas empresas antes e após o período de referência ao abrigo do mesmo plano de despedimentos baseado em saídas voluntárias.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor de este informe para destinar 11.949.666 euros de fondos provinentes del Fondo Europeo para la Adaptación a la Globalización (FEAG) en concreto para los 2089 despidos que se han producido en la empresa Peugeot cuya actividad se desarrolla en el sector de la construcción de automóviles, en 10 regiones diferentes de Francia. El FEAG proporciona ayuda adicional a los trabajadores que sufren las consecuencias de grandes cambios estructurales en los patrones del comercio mundial, así como para ayudarles a reintegrarse al mercado de trabajo. Francia ha presentado una solicitud de fondos del FEAG para despidos del sector de la automoción que se ajustan al reglamento del propio Fondo. Ahora debe garantizarse que el FEAG apoye la reintegración al mercado laboral de los trabajadores despedidos, a pesar de que la asistencia del FEAG no debe sustituir a las acciones que sean responsabilidad de las empresas en virtud de la legislación nacional o de convenios colectivos, ni a las medidas de reestructuración de empresas o sectores.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − This is the eleventh application to be examined under the 2012 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 11 949 666 from the EGF for France. It concerns 2 089 redundancies, all of which are targeted for assistance, in PSA Peugeot Citroën over the four-month reference period between 1 November 2009 and 28 February 2010 as well as redundancies resulting from the same redundancy plan based on voluntary departures, also in PSA Peugeot Citroën, but outside the reference period. I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. No âmbito do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, a Comissão Europeia aprovou, em 21 de agosto de 2012, uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor da França, a fim de apoiar a reintegração no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos em consequência da crise económica e financeira mundial devidas à globalização. Trata-se da décima primeira candidatura a ser examinada no âmbito do orçamento de 2012 e refere-se à mobilização de um montante global de Eur 11 949 666 do FEG a favor de 2 089 despedimentos de trabalhadores, todos elegíveis para assistência, na PSA Peugeot Citroën durante o período de quatro meses de referência de 1 de novembro de 2009 a 28 de fevereiro de 2010, assim como a despedimentos resultantes do mesmo plano de licenciamento baseado em saídas voluntárias, também na PSA Peugeot Citroën, mas fora do período de referência. Tendo sido feita uma análise do processo por todas as partes envolvidas, designadamente a Comissão Europeia, e estando a Comissão do Emprego associada e favorável à mobilização do Fundo a favor da França, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Tenendo presente che il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali del commercio mondiale, il 21 agosto 2012 la Commissione ha adottato una nuova proposta di decisione concernente la mobilitazione del FEG a favore della Francia, al fine di sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori licenziati a causa di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione. Considerando che, secondo la valutazione della Commissione, la domanda soddisfa i criteri di ammissibilità stabiliti dal regolamento FEG, e sottolineando l'importanza di garantire una procedura rapida, nel rispetto dell'accordo interistituzionale, per l'adozione delle decisioni relative alla mobilitazione del Fondo, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A França apresentou uma candidatura à mobilização do FEG relativamente a despedimentos no grupo PSA Peugeot Citroën, em França, tendo-a complementado com informações adicionais até 13 de abril de 2012. Esta candidatura respeita os requisitos para a determinação das contribuições financeiras, estabelecidos no artigo 10.º do Regulamento (CE) n.º 1927/2006. A Comissão propõe, por isso, a mobilização de 11 949 666 euros. Votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – La crise frappe durement le secteur automobile. Alors qu'au cours du deuxième trimestre 2009 on enregistrait une diminution de 39,5 % du nombre total de véhicules produits dans l'UE par rapport à l'année précédente, les principaux constructeurs européens, comme leurs fournisseurs, rencontrent d'énormes difficultés. L'industrie automobile française souffre d'autant plus de la crise qu'elle est marquée par un déficit de compétitivité plus important que celui d'autres pays européens, et ce contexte a conduit PSA Peugeot Citroën à licencier plus de 2000 personnes dans différentes régions. Pour leur venir en aide, la France a sollicité l'aide du Fonds européen d'ajustement à la mondialisation, dont la mobilisation a été rendue possible pour les licenciements liés à la crise économique et financière. En votant en faveur de cette résolution, je demande le déblocage de 11,9 millions d'euros pour aider les travailleurs de PSA Peugeot Citroën ayant perdu leur emploi. Si cette aide est fondamentale - et je me réjouis de l'adoption de cette résolution - le problème de la compétitivité du secteur automobile français et européen reste entier. Il ne pourra être résolu qu'en accroissant les efforts d'investissement dans la recherche et le développement afin d'orienter la production vers la voiture de demain.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. On 21 August 2012, the Commission adopted a new proposal for a decision on the mobilisation of the EGF in favour of France in order to support the reintegration in the labour market of workers made redundant due to major structural changes in world trade patterns due to globalisation. This is the eleventh application to be examined under the 2012 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 11 949 666 from the EGF for France. It concerns 2 089 redundancies, all of which are targeted for assistance, in PSA Peugeot Citroën over the four-month reference period between 1 November 2009 and 28 February 2010 as well as redundancies resulting from the same redundancy plan based on voluntary departures, also in PSA Peugeot Citroën, but outside the reference period. All of these redundancies were calculated in accordance with the first indent of the second paragraph of Article 2 of Regulation (EC) No 1927/2006.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − E' necessario che l'Unione Europea aiuti gli oltre duemila operai Peugeot Citroen in esubero a reinserirsi nel mondo del lavoro con una sovvenzione di circa 11,9 milioni di euro. Considerando dati recenti che ci parlano della preoccupante riduzione della produzione di veicoli in Europa con il conseguente licenziamento di molti lavoratori del settore automobilistico, ritengo che dovrebbe essere ammessa al Fondo l'azienda in questione. Ancor più dovrebbe spronarci il fatto che in Peugeot saranno previsti ulteriori esuberi dal momento che la crisi continua ad incidere con violenza sull'impatto della domanda. Il pacchetto di aiuti interesserà ben 2.089 lavoratori della casa d'auto francese risultati in esubero. Per queste ragioni esprimo il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Σταυρακάκης (S&D), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση για την κινητοποίηση του Ευρωπαϊκού Ταμείου Προσαρμογής στην Παγκοσμιοποίηση (ΕΤΠ) υπέρ της Γαλλίας για την στήριξη 2089 απολυμένων στον όμιλο PSA Peugeot Citroen που δραστηριοποιούνται στον τομέα της αυτοκινητοβιομηχανίας. Είναι σαφές ότι οι αρνητικές συνέπειες της παγκοσμιοποίησης αναδεικνύουν ακόμα περισσότερο την προστιθέμενη αξία του Ευρωπαϊκού Ταμείου Προσαρμογής στη Παγκοσμιοποίηση ως εργαλείο της κοινωνικής πολιτικής της ΕΕ. Η στοχοθετημένη χρηματοδοτική στήριξη που παρέχει σε προγράμματα για την επανεκπαίδευση και την επανενσωμάτωση των εργαζομένων που πλήττονται από τις ομαδικές απολύσεις, είναι ιδιαίτερης σημασίας. Επίσης, η υποστήριξη που παρέχεται αποτελεί την έμπρακτη έκφραση αλληλεγγύης της Ένωσης. Επιπλέον, η συγκεκριμένη έκθεση έχει περίοδο αναφοράς τους 4 μήνες μεταξύ της 1ης Νοεμβρίου 2009 και της 28ης Φεβρουαρίου 2010. Κατά την εν λόγω περίοδο ίσχυε η παρέκκλιση λόγω κρίσης, που επέτρεπε την παροχή οικονομικής βοήθειας στους εργαζομένους οι οποίοι απολύονταν ως αποτέλεσμα της τρέχουσας χρηματοπιστωτικής και οικονομικής κρίσης και την αύξηση του ποσοστού συγχρηματοδότησης. Είναι λυπηρό το γεγονός ότι παρά τη συνεχιζόμενη κρίση, το Συμβούλιο παρεμπόδισε την παράταση αυτής της παρέκκλισης.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur du texte proposé par mon estimé collègue Cottigny. Quant au contenu, il est évident qu'apporter une aide complémentaire aux travailleurs qui pâtissent des conséquences de modifications majeures de la structure du commerce mondial et les aider à réintégrer le marché du travail doit être une priorité du Parlement européen! 2089 licenciements, tous visés par la mesure d'aide, dont 649 sont survenus dans deux filiales du groupe PSA Peugeot Citroën, c'est une catastrophe économique mais aussi sociale. L'Europe se devait de tendre la main.

Cependant, je déplore quand même la décision du Conseil consistant à bloquer la prorogation de la dérogation afférente à la crise, laquelle permet de fournir aussi une aide financière aux travailleurs licenciés à la suite de la crise financière et économique actuelle, et pas seulement à ceux qui perdent leur emploi du fait de modifications majeures de la structure du commerce mondial, et de porter le taux de cofinancement de l'Union à 65 % des coûts du programme, pour les demandes présentées au-delà du délai du 31 décembre 2011. Je demande au Conseil de réinstaurer cette mesure dans les meilleurs délais.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.° 1927/2006 do Parlamento Europeu e do Conselho, de 20 de dezembro de 2006, instituiu o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) com o objetivo de apoiar os trabalhadores que perderam os seus postos de trabalho devido a alterações estruturais no contexto da economia global. A França apresentou um pedido de mobilização do FEG a favor dos 649 trabalhadores despedidos em duas filiais do grupo PSA Peugeot Citroën (Peugeot Citroën Automobiles and Sevelnord) durante o período de 1 de novembro de 2009 a 28 de fevereiro de 2010, assim como a outros 1 440 trabalhadores despedidos ao abrigo do mesmo plano de despedimentos baseado em saídas voluntárias. Concordo com a mobilização de 11 949 666,00 Euros no intuito de apoiar a reintegração dos trabalhadores, nomeadamente as medidas relativas à formação profissional que visam criar empregos de elevado valor acrescentado, evitando assim a deslocalização do conhecimento adquirido no referido setor industrial.

 
  
MPphoto
 
 

  Isabelle Thomas (S&D), par écrit. – Je me suis prononcée en faveur de la mobilisation du fonds d'ajustement à la mondialisation (FEM) en faveur des salariés de Peugeot. Ce sont près de 12 millions d'euros qui seront débloqués pour les 2089 employés concernés par le plan de licenciement de Peugeot. Ces fonds permettront de financer des mesures de réinsertions actives en plus des mesures obligatoires prévues dans le droit français et de les accompagner vers un nouvel emploi. En revanche, je regrette que cette mobilisation pour les salariés de Peugeot soit l’une des dernières du FEM basée sur le critère « crise » et que son accès soit désormais restreint. En effet, alors que la récession et l’explosion du chômage guettent les pays européens, le Conseil a malheureusement décidé que ce critère de "crise" ne pourrait plus être invoqué pour débloquer ce fonds.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul referitor la mobilizarea Fondului european de ajustare la globalizare în favoarea Franţei, în cazul întreprinderii Peugeot. Cererea se referă la mobilizarea din FEAG a unei sume totale de 11 949 666 EUR pentru Franţa în ceea ce priveşte 2 089 de disponibilizări, care au avut loc în cadrul întreprinderii PSA Peugeot Citroen în perioada noiembrie 2009 – februarie 2010. Înrăutăţirea perspectivelor de creştere economică şi înăsprirea condiţiilor de creditare observate în cursul acestei crize au produs temeri în rândul persoanelor fizice cu privire la siguranţa locurilor lor de muncă şi i-a determinat să amâne achiziţionarea unui vehicul. Întreprinderile şi-au redus, la rândul lor, investiţiile şi, drept consecinţă, rata de reînnoire a parcului lor de automobile.

Întreprinderea Peugeot Citroën Automobiles este obligată de legislaţia franceză să participe la revitalizarea acestor regiuni, contribuind la crearea de noi activităţi şi noi locuri de muncă, astfel încât să se atenueze efectele disponibilizărilor. Regret că evaluarea a durat 27 de luni, interval ce s-a scurs între momentul prezentării cererii, mai 2010, şi momentul adoptării propunerii de decizie a autorităţii bugetare, august 2012. Solicităm facilitarea mobilizării fondurilor FEAG pentru ca lucrătorii disponibilizaţi să poate fi reintegraţi cât mai repede pe piaţa muncii.

 
  
MPphoto
 
 

  Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – Je me félicite de ce vote mobilisant 12 millions d'euros, provenant du Fonds européen d'ajustement à la mondialisation (FEM), pour aider 2089 travailleurs, suite aux licenciements chez Peugeot en 2010, après avoir échoué à le voter en 2011 à cause de l'opposition incompréhensible des socialistes. Doté de 500 millions d'euros annuels, le FEM permet à l'UE de mieux encaisser les chocs liés aux modifications majeures de la structure de l'économie mondiale et aide à lutter contre le chômage en finançant des actions de formation et de reconversion professionnelles. Cela illustre que l'UE a l'ambition, et se donne les moyens, de mettre l'humain et l'économie réelle au cœur de son projet. Aussi, il est très regrettable que certains Etats membres s'opposent, pour des raisons idéologiques, à la préservation de ce Fonds. Le Parlement devra se montrer ferme dans les négociations budgétaires qui s'engagent, pour garantir au FEM des moyens à la hauteur des enjeux. Notons, enfin, que les licenciements dont sont victimes les employés de Peugeot nous rappellent l'urgence de créer un choc de compétitivité en allégeant massivement la fiscalité qui asphyxie nos industries. Nous devons affronter sans tabou cette question, si nous voulons que l'Europe reste une terre de production.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Zgodnie z warunkami wymienionym w rozporządzeniu w sprawie EFG, Francja ma prawo do pomocy finansowej. Władze francuskie rozpoczęły wdrażanie środków jeszcze przed zapadnięciem ostatecznej decyzji o przyznaniu pomocy z EFG na zaproponowany pakiet. Zawiera on między innymi zasiłki wypłacane podczas urlopu przeznaczonego na zmianę kwalifikacji. Tymczasem wsparcie z EFG nie powinno przyczyniać się bezpośrednio do zasiłków dla bezrobotnych, a być przeznaczone przede wszystkim na programy szkoleniowe i poszukiwanie pracy. W związku z tym wstrzymałem się od głosu.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Neste relatório avalia-se o pedido de mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização apresentado pela França, destinado a 5100 trabalhadores despedidos pelo grupo PSA Peugeot Citröen, dos quais mais de 41,55 % têm idade superior a 55 anos de idade, o que coloca, desde logo, uma interrogação (e preocupação) sobre que tipo de apoio vai ser posto em prática e qual o futuro que espera a estes trabalhadores, tradicionalmente com mais dificuldades em encontrar novo posto de trabalho. Acresce que a PEUGEOT, no plano de despedimentos negociado com os trabalhadores, incluiu o apoio do FEAG como parte integrante do pacote para indemnizar os trabalhadores despedidos, atuação que utiliza o Fundo com uma funcionalidade para a qual ele não foi criado e que pode ser encarado como uma forma de chantagem sobre aqueles trabalhadores para que aceitem o despedimento, mascarado de saída voluntária. Mantemos a nossa posição de solidariedade com os trabalhadores despedidos em consequência direta das políticas da UE e da crise estrutural do capitalismo, apesar de não podermos jamais estar de acordo com a mobilização deste Fundo como forma de negociar condições de despedimento com os trabalhadores.

 
  
  

- Relazione: László Surján (A7-0345/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Créé en 2006, le Fonds européen d’ajustement à la mondialisation (FEM) vise à aider à la réintégration des travailleurs ayant perdu leur emploi en raison des évolutions du commerce mondial. En 2009, son champ d’application a été élargi afin d’y inclure les victimes de la crise financière. Cette demande, présentée par le Danemark vise à aider des personnes licenciées. Elle a obtenu le soutien du Parlement européen et mon vote.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport deoarece sunt de părere că mobilizarea Fondului european de ajustare la globalizare în favoarea lucrătorilor care au avut de suferit de pe urma crizei economice şi financiare reprezintă o bună idee.

În Danemarca, industria producătoare de turbine eoliene a fost afectată serios de reducerea semnificativă a cotei de piaţă a Uniunii. Deoarece producţia de energie regenerabilă pare să migreze din Europa, consider că măsuri urgente sunt de dorit. Astfel, o bună idee ar reprezenta-o reducerea costurilor de producţie şi transport, micşorând totodată distanţa dintre clienţi şi pieţe. În plus, măsurile ce vizează reintegrarea pe piaţă a lucrătorilor disponibilizaţi sunt binevenite în acest context. Ele reprezintă un sprijin individual foarte util, care va fi în beneficiul persoanelor afectate.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) foi criado em 2006 para prestar assistência adicional aos trabalhadores afetados pelas consequências de mudanças importantes na estrutura do comércio internacional e para ajudar à sua reintegração no mercado de trabalho. A partir de 1 de maio de 2009, o âmbito de aplicação do FEG foi alargado, passando a incluir o apoio a trabalhadores despedidos em consequência direta da crise económica, financeira e social. Nesta altura em que nos vemos confrontados com uma grave crise financeira, económica e social, destacando-se o aumento do desemprego como uma das principais consequências, a UE deverá utilizar todos os meios ao seu alcance para reagir, nomeadamente, no que se refere aos apoios a prestar às pessoas que ficaram sem emprego. Assim, apoiei o presente relatório que diz respeito à mobilização de 7 488 000 euros do FEG a favor da Dinamarca com o objetivo de apoiar os 720 trabalhadores despedidos no Vestas Group, fabricante de turbinas eólicas.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − Apoyo el informe porque el fondo permitirá facilitar la recolocación de los trabajadores de Vestas cuya situación de desempleo tiene una fortísima incidencia local. Vestas permitió ofrecer numerosos puestos de trabajo industriales muy cualificados y de gran calidad a los trabajadores de los municipios afectados. La pérdida de dichos puestos de trabajo ha ocasionado dificultades a la región. Los despidos se han producido en un momento en que el desempleo está aumentando rápidamente. En febrero de 2012, el número de desempleados ascendía a 36 426 en Midtjylland y a 40 004 en Syddanmark (en comparación con 28 402 y 29 751, respectivamente, en agosto de 2011).

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Dopo l'approvazione della mobilitazione del fondo da parte della Commissione, è il Parlamento a doversi esprimere ora, in qualità di autorità di bilancio. Per quanto riguarda la mobilitazione del fondo per la domanda EGF/2012/003/DK/Vestas presentata dalla Danimarca, ho espresso un voto a favore perché non presenta alcuna criticità e rispetta i criteri di ammissibilità previsti. La Danimarca ha richiesto assistenza per 720 licenziamenti, tutti ammessi all'assistenza, nell'azienda Vestas Group in Danimarca, attiva nella fabbricazione di turbine eoliche.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − 720 workers lost their jobs at the wind turbine manufacturer, Vestas Group, in Denmark. The Danish authorities argue that this industry in the EU has been seriously affected by changes in world trade patterns and a severe drop in EU market share. While it is always a tragedy to have a large workforce face redundancy and a sad indictment of the economic woes in which Europe finds itself, it is my belief that the EU has been part architect of the current situation through austerity and cuts that have killed consumer confidence and exacerbated the economic crisis. The EU should therefore not be in a position to pour money into its failings. The EU is an outdated model that is not fit for purpose in a globalised market place. National bodies should have full jurisdiction over trade and employment and forge partnerships with third countries to manage in times of crisis and provide for their workforce in both good and bad times. Member States such as the UK would have more financial aid to provide of their own accord without EU membership and without the burden of red tape that being a member of the European Union inevitably brings.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar que a candidatura satisfaz os critérios de elegibilidade previstos.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – En votant en faveur de l'octroi de cette aide, ce ne sont pas seulement les travailleurs licenciés que nous souhaitons aider, c'est également toute une région en difficulté. En soutenant leur réinsertion, nous soutenons la reprise future de cette région et de toute l'Europe.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O presente relatório, da autoria de László Surján, versa sobre a proposta de decisão do Parlamento Europeu e do Conselho relativa à mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG), nos termos do n.º 28 do Acordo Interinstitucional de 17 de maio de 2006, entre o Parlamento Europeu (PE), o Conselho e a Comissão, sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira (candidatura “EGF/2012/003 DK/Vestas", Dinamarca). Em 13 de setembro de 2012, a Comissão adotou uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor da Dinamarca para apoiar a reintegração de trabalhadores despedidos por causa da crise mundial. Trata-se da décima terceira candidatura apresentada no âmbito do Orçamento da UE para 2012, tendo sido apresentada à Comissão em 14 de maio de 2012, solicitando a mobilização de um montante de 7 488 000 euros, e pretende atenuar o efeito social provocado pelo despedimento de 720 trabalhadores do Vestas Group, produtor de turbinas eólicas (divisão 28 da NACE Rev 2 – “fabricação de máquinas e equipamentos”). Considerando que, de acordo com as conclusões da Comissão, a candidatura reúne as condições necessárias e suficientes para a mobilização do FEG, voto favoravelmente esta proposta de decisão.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este pedido corresponde à décima terceira candidatura apresentada no âmbito do Orçamento de 2012, referente à mobilização de um montante total de 7 488 000 euros do FEG a favor da Dinamarca. A candidatura diz respeito a 720 despedimentos no Grupo Vestas, fabricante de turbinas eólicas. Ironicamente, um dos maiores grupos europeus de energias renováveis despede centenas de trabalhadores quando a UE diz ser este um domínio prioritário no âmbito da sua estratégia UE 2020. Dá que pensar e é elucidativo do verdadeiro significado e objetivos desta estratégia. Apesar da produção de turbinas eólicas na Europa ter aumentado nos últimos anos e do aumento previsível das necessidades nos mercados da Ásia, da América do Norte e da América do Sul, a solução encontrada não foi no sentido de consolidar a fidelização do mercado europeu e de conquistar os novos mercados, mas sim a de despedir trabalhadores altamente qualificados e deslocalizar a produção e a prestação de serviços para fora da Europa. Para trás, ficou mais um rasto de pobreza nos municípios de Midtjylland e Syddanmark onde, em fevereiro deste ano, o desemprego já atingia 76 430 pessoas.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európsky fond na prispôsobenie sa globalizácii (EGF) bol zriadený s cieľom poskytovať dodatočnú podporu pracovníkom prepusteným v dôsledku významných zmien v štruktúre svetového obchodu spôsobených globalizáciou a pomôcť im pri opätovnom začleňovaní sa na trhu práce. Dánsko podalo 14. mája 2012 žiadosť o uvoľnenie prostriedkov z EGF v súvislosti s prepúšťaním v spoločnosti Vestas Group a do 10. júla 2012 ju dopĺňalo o dodatočné informácie. Žiadosť spĺňa požiadavky na stanovenie finančných príspevkov podľa článku 10 nariadenia (ES) č. 1927/2006. V záujme poskytnutia finančného príspevku v súvislosti so žiadosťou Dánska by preto mali byť finančné prostriedky v hodnote 7 488 000 EUR z EGF uvoľnené.

 
  
MPphoto
 
 

  Marian Harkin (ALDE), in writing. − The Danish authorities responsible for this EGF application argued that the European wind turbine industry was seriously impacted by changes in world trade patterns and a major drop in EU market share. Indeed, Denmark is to be complimented for starting the implementation of support measures ahead of the final decision on its EGF application, in order to provide workers with quick and timely assistance. Vestas employed many high-skilled workers and I hope that the EGF funding will be used to ensure that their skills sets are successfully reutilised for the continued benefit of Denmark’s already-impressive renewable energy sector. The total estimated cost of the package is approximately EUR 15 million, of which the EGF would provide almost half, i.e. EUR 7.4 million.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted in favour of this proposal. To this avail, the Danish authorities argue that the wind turbine manufacturing industry in the EU, which is included in NACE Revision 2 Division 28 (‘Manufacture of machinery and equipment’), has been seriously affected by changes in world trade patterns, in particular a significant reduction of the EU market share. Denmark explains that, although the European production of wind turbines has increased in the past few years, the global market for wind turbines has developed even faster, especially in Asia and North America. For the first time in 2010, more than half of all new wind power capacities were added outside the traditional markets of Europe and North America. This development was mainly driven by the continuing economic boom in China, which accounted for half of the new global wind installations. As a result of the dynamic global growth of the sector, Europe’s share in total capacity was reduced from 65.5 % in 2006 to 43.7 % in 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Le fonds d'ajustement à la mondialisation permet de soutenir les travailleurs dont le licenciement est la conséquence directe de la crise financière et économique mondiale. Les critères d'éligibilité sont remplis dans le cas présent. Il est donc juste que les travailleurs licenciés de Vestas au Danemark bénéficient d'une aide adaptée.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A UE é um espaço de solidariedade e nela se enquadra o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização. Estes apoios são fundamentais para o auxílio aos desempregados e às vítimas das deslocalizações que se verificam num contexto globalizado. É cada vez maior o número de empresas que se deslocalizam, aproveitando os reduzidos preços do fator trabalho, que são praticados em vários países, nomeadamente na China e na Índia, com efeitos nocivos para os países que respeitam os direitos dos trabalhadores. O FEG destina-se a ajudar os trabalhadores vítimas da deslocalização de empresas, e é fundamental para facilitar o acesso a um novo emprego. O FEG já foi no passado utilizado por outros países da UE, cabendo agora dar esse auxílio à Dinamarca que apresentou um pedido de assistência relativo a 720 despedimentos, a totalidade dos quais é potencial beneficiária de assistência, no Vestas Group, fabricante de turbinas eólicas na Dinamarca.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − This is the thirteenth application to be examined under the 2012 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 7 488 000 from the EGF for Denmark. The application concerns 720 redundancies in wind turbine manufacturer Vestas Group in Denmark, all of which occurred during the four-month reference period from 8 February 2012 to 8 June 2012.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. No âmbito do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, a Comissão Europeia aprovou, em 13 de setembro de 2012, uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor da Dinamarca, a fim de apoiar a reintegração no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos em consequência da crise económica e financeira mundial devidas à globalização. Trata-se da décima terceira candidatura a ser examinada no âmbito do orçamento de 2012 e refere-se à mobilização de um montante global de Eur 7 488 000 do FEG a favor de 720 despedimentos no Vestas Group, fabricante de turbinas eólicas na Dinamarca, a totalidade dos quais ocorreu no período de referência de quatro meses compreendido entre 8 de fevereiro de 2012 e 8 de junho de 2012. Tendo sido feita uma análise do processo por todas as partes envolvidas, designadamente a Comissão Europeia, e estando a Comissão do Emprego associada e favorável à mobilização do Fundo a favor da Dinamarca, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Tenendo presente che il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali del commercio mondiale, il 13 settembre 2012 la Commissione ha adottato una nuova proposta di decisione concernente la mobilitazione del FEG a favore della Danimarca, al fine di sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori licenziati a causa della crisi finanziaria ed economica mondiale. Considerando che le autorità danesi sostengono che l'industria della fabbricazione di turbine eoliche dell'UE, compresa nella divisione 28 NACE rev. 2 ("fabbricazione di macchinari e apparecchiature"), è stata colpita gravemente dai cambiamenti dei flussi commerciali mondiali, in particolare da una notevole riduzione della quota di mercato dell'UE, e sottolineando l'importanza di garantire una procedura rapida per l'adozione delle decisioni relative alla mobilitazione del Fondo, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A Dinamarca apresentou, em 14 de maio de 2012, uma candidatura para mobilização do FEG em relação a despedimentos na empresa Vestas Group, tendo-a complementado com informações adicionais até 10 de julho de 2012. Esta candidatura respeita os requisitos para a determinação das contribuições financeiras, previstos no artigo 10.º do Regulamento (CE) n.º 1927/2006. A Comissão propõe, por isso, a mobilização da quantia de 7 488 000 euros, cuja efetivação votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. On 13 September 2012 the Commission adopted a new proposal for a decision on the mobilisation of the EGF in favour of Denmark, in order to support the reintegration in the labour market of workers made redundant due to the global financial and economic crisis. This is the thirteenth application to be examined under the 2012 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 7 488 000 from the EGF for Denmark. The application concerns 720 redundancies in wind turbine manufacturer Vestas Group in Denmark, all of which occurred during the four-month reference period from 8 February 2012 to 8 June 2012. All of these redundancies were calculated in accordance with the third indent of the second paragraph of Article 2 of Regulation (EC) No 1927/2006. The Commission has informed the Budgetary Authority that it has received the confirmation required under the third indent of the second paragraph of Article 2(2) that this is the actual number of redundancies effected.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − I forti cambiamenti strutturali nel mercato delle turbine eoliche, la cui produzione si è spostata verso l'Asia e l'America, hanno condotto il Gruppo danese Vestas a procedere ad una serie di licenziamenti. Ritengo che si debba accogliere con favore la richiesta presentata dalla Danimarca per l'accesso agli aiuti di un'azienda che ha contribuito positivamente all'offerta di posti di lavoro industriali. Si tratta, infatti, di licenziamenti che hanno colpito esperti e tecnici altamente qualificati ed è per questo che rilevo come l'accesso al pacchetto di aiuti sia necessario per riconoscere le competenze e le capacità acquisite durante la carriera in azienda. Per queste ragioni esprimo il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Σταυρακάκης (S&D), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση για την κινητοποίηση του Ευρωπαϊκού Ταμείου Προσαρμογής στην Παγκοσμιοποίηση (ΕΤΠ) υπέρ της Δανίας για την στήριξη των 720 απολυμένων στην επιχείρηση κατασκευής ανεμογεννητριών Vestas Group. Είναι σαφές ότι οι αρνητικές συνέπειες της παγκοσμιοποίησης αναδεικνύουν ακόμα περισσότερο την προστιθέμενη αξία του Ευρωπαϊκού Ταμείου Προσαρμογής στη Παγκοσμιοποίηση ως εργαλείο της κοινωνικής πολιτικής της ΕΕ. Η στοχοθετημένη χρηματοδοτική στήριξη που παρέχει σε προγράμματα για την επανεκπαίδευση και την επανενσωμάτωση των εργαζομένων που πλήττονται από τις ομαδικές απολύσεις, είναι ιδιαίτερης σημασίας. Επιπλέον, η υποστήριξη που παρέχεται αποτελεί την έμπρακτη έκφραση αλληλεγγύης της Ένωσης. Τέλος, η περίπτωση της Δανίας καταδεικνύει με τον καλύτερο τρόπο ότι το χρηματοδοτικό αυτό μέσο δεν περιορίζει τη δραστηριότητά του μόνο σε χώρες που αντιμετωπίζουν οικονομικές και δημοσιονομικές προκλήσεις, αλλά μπορεί να φανεί εξίσου χρήσιμο και να βοηθήσει την επανένταξη των απολυμένων στον εργασιακό τομέα ακόμα και σε εύρωστες οικονομικά χώρες. Αυτό με τη σειρά του υπογραμμίζει τη σημασία του εν λόγου Ταμείου και αποδεικνύει την ανάγκη συνέχισής του κατά τη διάρκεια του επερχόμενου Πολυετούς Δημοσιονομικού Πλαισίου 2014-2020.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Tendo em conta que a Dinamarca solicitou assistência para 720 despedimentos, que a totalidade dos quais é potencial beneficiária de assistência, no Vestas Group, fabricante de turbinas eólicas na Dinamarca, e que a candidatura satisfaz os critérios de elegibilidade estabelecidos no Regulamento FEG, votei a favor da mobilização deste instrumento para prestar um apoio complementar aos trabalhadores atingidos e para auxiliar na sua reinserção no mercado de trabalho.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Wniosek Danii spełnia kryteria do otrzymania pomocy finansowej z EFG. Zwolnienia w Vestas spowodowały bowiem trudną sytuację w tym regionie Danii. Jednakże Dania jest państwem, które sprzeciwiło się przedłużeniu odstępstwa związanego z kryzysem dla obecnego EFG, co stawia pod znakiem zapytania jego przyszłość po 2013 roku. Z tego względu wstrzymałem się od głosu.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Estamos a examinar a décima terceira candidatura no âmbito do orçamento de 2012, que se refere à mobilização de um montante total de 7 488 000 euros do FEG a favor da Dinamarca. A candidatura diz respeito a 720 despedimentos no Grupo Vestas, fabricante de turbinas eólicas. Estamos perante mais um caso de despedimento coletivo em que, apesar da produção de turbinas eólicas na Europa ter aumentado nos últimos anos e do aumento previsível das necessidades nos mercados da Ásia, da América do Norte e da América do Sul, a solução encontrada foi a de despedir trabalhadores altamente qualificados e deslocalizar a produção e a prestação de serviços para fora da Europa. Para trás, ficou mais um rasto de pobreza nos municípios de Midtjylland e Syddanmark onde, em fevereiro deste ano, o desemprego já atingia 76 430 pessoas. Despedimentos baseados nas famosas políticas de deslocalização, agravadas pela crise económica e financeira. Mas sejamos francos: tudo isto em nome do lucro mais rápido e mais fácil. Sendo os de sempre, os trabalhadores, a pagar as crises que o capitalismo gera e que nunca será capaz de resolver.

 
  
  

- Relazione: José Manuel Fernandes (A7-0346/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Créé en 2006, le Fonds européen d’ajustement à la mondialisation (FEM) vise à aider à la réintégration des travailleurs ayant perdu leur emploi en raison des évolutions du commerce mondial. En 2009, son champ d’application a été élargi afin d’y inclure les victimes de la crise financière. Cette demande, présentée par l’Allemagne, vise à aider des personnes licenciées. Elle a obtenu le soutien du Parlement européen et mon vote.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport deoarece sprijinul acordat prin Fondul european de ajustare la globalizare este unul binevenit în situaţia actuală. În Germania, piaţa echipamentelor pentru utilaje tipografice funcţionează deja la scară mondială. Însă din ce în ce mai mulţi actori importanţi de pe piaţă creează o concurenţă acerbă pentru producătorii germani. Deşi produsele concurente au adeseori un preţ redus, ele au în acelaşi timp şi o calitate inferioară. Din această cauză, vânzările companiei germane în acest domeniu s-au diminuat, iar profiturile au scăzut într-un mod considerabil.

Sunt de părere că măsurile avute în vedere pot contribui la o evoluţie pozitivă a lucrurilor. Pachetul de servicii ce vor fi finanţate urmăreşte reintegrarea pe piaţa muncii a lucrătorilor disponibilizaţi. Doresc să subliniez importanţa lor în acest context.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) foi criado em 2006 para prestar assistência adicional aos trabalhadores afetados pelas consequências de mudanças importantes na estrutura do comércio internacional e para ajudar à sua reintegração no mercado de trabalho. A partir de 1 de maio de 2009, o âmbito de aplicação do FEG foi alargado, passando a incluir o apoio a trabalhadores despedidos em consequência direta da crise económica, financeira e social. Nesta altura em que nos vemos confrontados com uma grave crise financeira, económica e social, destacando-se o aumento do desemprego como uma das principais consequências, a UE deverá utilizar todos os meios ao seu alcance para reagir, nomeadamente, no que se refere aos apoios a prestar às pessoas que ficaram sem emprego. Assim apoiei o presente relatório que diz respeito à mobilização de 5 352 944 euros do FEG a favor da Alemanha com o objetivo de apoiar os 2 103 potenciais beneficiários, dos 2 284 trabalhadores despedidos pela empresa de máquinas de impressão Manroland.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − Apoyo el informe porque el fondo permitirá colaborar en la recolocación de las y los trabajadores afectados. Los despidos a los que se refiere el informe afectan a tres regiones diferentes de Alemania - Augsburgo (Baviera), Offenbach (Hesse) y Plauen (Sajonia) -, ubicadas en una zona asolada por la crisis. Otras grandes ciudades vecinas también se han visto afectadas por el cierre y los despidos, entre otras, Aschaffenburg, Wiesbaden, Darmstadt y Frankfurt del Meno. Plauen, situada en la parte oriental de Alemania, con una población pequeña, pero con una gran dependencia de las ayudas sociales, es la más frágil de todas ellas y merece este apoyo que debería contribuir a la reactivación de una zona muy castigada por la crisis.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − 2,013 employees were made redundant by the German printing machinery firm manroland AG, two of its subsidiaries and one of its suppliers as a result of growing international competition and changing technology. While it is always a tragedy to have a large workforce face redundancy and a sad indictment of the economic woes in which Europe finds itself, it is my belief that the EU has been part architect of the current situation through austerity and cuts that have killed consumer confidence and exacerbated the economic crisis. The EU should therefore not be in a position to pour money into its failings. The EU is an outdated model that is not fit for purpose in a globalised market place. National bodies should have full jurisdiction over trade and employment and forge partnerships with third countries to manage in times of crisis and provide for their workforce in both good and bad times. Member States such as the UK would have more financial aid to provide of their own accord without EU membership and without the burden of red tape that being a member of the European Union inevitably brings.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Plusieurs grandes villes et régions allemandes sont concernées par les licenciements visés ici. Le démantèlement de cette entreprise ne doit pas marquer la fin de la route pour ses anciens salariés, et j'espère, en apportant mon vote positif à l'octroi de cette aide, faciliter leur transition vers une nouvelle vie professionnelle.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório que tive o prazer de elaborar debruça-se sobre a proposta de decisão do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho sobre a mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) e enquadra-se no ponto 28.º do Acordo Interinstitucional de 17 de maio de 2006 entre o PE, o Conselho e a Comissão sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira (candidatura “EGF/2012/002 DE/manroland", Alemanha). O FEG, criado em 2006, visa apoiar os trabalhadores despedidos por causa das alterações estruturais nos padrões do comércio mundial originadas pela globalização. No dia 4 de maio de 2012, a Alemanha apresentou uma candidatura ao FEG, a décima segunda a ser analisada no âmbito do orçamento da UE para 2012, na sequência do despedimento de 2 284 trabalhadores (2 177 na empresa Manroland AG, 62 em duas filiais e 45 num fornecedor), a qual viria a ser aprovada pela Comissão em 13 de setembro de 2012. Considerando que, de acordo com as conclusões da Comissão, a candidatura reúne as condições necessárias e suficientes para a mobilização do FEG, previstas no artigo 2.º, alínea a), do Regulamento (CE) n.º 1927/2006, tendo sido apresentada dentro do prazo previsto, voto favoravelmente esta proposta de decisão.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A Alemanha pediu assistência para 2 284 trabalhadores despedidos que trabalhavam na empresa Manroland e em duas das suas filiais, bem como num fornecedor na Alemanha. Esta empresa era um fabricante de máquinas, com competências especializadas e com salários aliciantes, cujo encerramento afetou outras cidades vizinhas. Se estes trabalhadores encontrarem um novo emprego terão de aceitar um nível salarial inferior, o que diminuirá o seu poder de compra, acentuará a pressão sobre os salários dos demais trabalhadores e afetará a economia local. Inaceitável. É chocante e inaceitável a sucessão de mobilizações deste Fundo. Mais oito só nesta sessão plenária. No total, 8 415 trabalhadores lançados no desemprego. Este apoio constituirá apenas um paliativo, necessário, mas que não resolverá o drama em que a vida de cada um destes trabalhadores e das suas famílias se transformou.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európsky fond na prispôsobenie sa globalizácii (EGF) bol zriadený s cieľom poskytovať dodatočnú podporu pracovníkom prepusteným v dôsledku veľkých zmien v štruktúre svetového obchodu spôsobených globalizáciou a pomôcť im pri ich opätovnom začleňovaní na trhu práce. Nemecko podalo 4. mája 2012 žiadosť o mobilizáciu prostriedkov EGF v súvislosti s prepúšťaním v podniku manroland AG a v jeho dvoch pobočkách, ako aj u jedného dodávateľa a do 10. júla 2012 ju doplnilo o dodatočné informácie. Predkladaná nemecká žiadosť spĺňa požiadavky na stanovenie finančných príspevkov podľa článku 10 nariadenia (ES) č. 1927/2006. Komisia preto navrhuje mobilizovať EGF a uvoľniť prostriedky pre Nemecko vo výške 5 352 944 EUR.

 
  
MPphoto
 
 

  Peter Jahr (PPE), schriftlich. Ich begrüße die Annahme des Berichts. Denn diese Bereitstellung von Mitteln aus dem EU-Globalisierungsfonds ist für mich ein ganz deutliches Beispiel dafür, wie wir hier als Abgeordnete die Menschen zu Hause, vor Ort unterstützen können. Und nicht nur das: Für alle betroffenen Standorte des insolventen Druckmaschinenherstellers manroland ist es wichtig, die vorhanden Fachkräfte nicht zu verlieren. Die nun zur Verfügung gestellten 5,3 Millionen Euro aus der Europäischen Union müssen wir dazu nutzen, die Betroffenen weiterzubilden und ihnen so neue Perspektiven zu bieten. Nun gilt es, diese Mittel zeitnah zur Verfügung zu stellen.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai soutenu le rapport de mon collègue José Manuel Fernandes sur la décision relative à la mobilisation du Fonds européen d'ajustement à la mondialisation (FEM) afin de venir en aide à l'Allemagne confrontée à des licenciements dans le secteur de la fabrication des machines à imprimer. Cette aide a été approuvée à une large majorité: 561 voix pour, 71 contre et 15 abstentions.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted in favour of this proposal. The German authorities argue that the printing machinery equipment market is highly internationalised. Manroland, together with its German and other European competitors, already operates on a world-wide basis. During recent years, emerging markets such as China, India and South American countries, e.g. Brazil, increased their demand for printing machinery and therefore became important customers for German and other European printing machinery manufacturers. Increasingly, however, they have also become important players in their own right on the supply side of an increasingly global market. Producers China, India, South America, as well as a growing number of competitors from Eastern Europe, the USA and Japan, have all achieved rising market shares during the past decade. As a result, German high-quality producers now face stiff international competition, mostly of lower quality and at lower prices

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Le Fonds d'ajustement à la mondialisation permet de soutenir les travailleurs dont le licenciement est la conséquence directe de la crise financière et économique mondiale. Les critères d'éligibilité sont remplis dans le cas présent. Il est donc juste que les travailleurs licenciés de Manroland en Allemagne bénéficient d'une aide adaptée.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A UE é um espaço de solidariedade e nela se enquadra o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização. Estes apoios são fundamentais para o auxílio aos desempregados e às vítimas das deslocalizações que se verificam num contexto globalizado. É cada vez maior o número de empresas que se deslocalizam, aproveitando os reduzidos preços do fator trabalho, que são praticados em vários países, nomeadamente na China e na Índia, com efeitos nocivos para os países que respeitam os direitos dos trabalhadores. O FEG destina-se a ajudar os trabalhadores vítimas da deslocalização de empresas, e é fundamental para facilitar o acesso a um novo emprego. O FEG já foi no passado utilizado por outros países da UE, cabendo agora dar esse auxílio à Alemanha que apresentou um pedido de assistência relativo a 2 284 despedimentos, dos quais 2 103 são potenciais beneficiários, na empresa fabricante de máquinas de impressão Manroland AG e em duas das suas filiais, bem como num fornecedor na Alemanha.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − This is the twelfth application to be examined under the 2012 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 5 352 944 from the EGF for Germany. The application concerns 2 177 redundancies in manroland AG and 62 in two of its subsidiaries, as well as 45 in one supplier (Gefinal Systema), making a total of 2 284 redundancies, of which 2 239 occurred during the four-month reference period from 1 January 2012 to 30 April 2012. I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. No âmbito do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, a Comissão Europeia aprovou, em 13 de setembro de 2012, uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor da Alemanha, a fim de apoiar a reintegração no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos em consequência da crise económica e financeira mundial devidas à globalização. Trata-se da décima segunda candidatura a ser examinada no âmbito do orçamento de 2012 e refere-se à mobilização de um montante global de Eur 5 352 944 do FEG a favor de 2 177 despedimentos na empresa Manroland AG e 62 em duas das suas filiais, bem como 45 num seu fornecedor (Gefinal Systema), perfazendo um total de 2 284 despedimentos, 2 239 dos quais ocorreram no período de referência de quatro meses de 1 de janeiro de 2012 a 30 de abril de 2012. Tendo sido feita uma análise do processo por todas as partes envolvidas, designadamente a Comissão Europeia, e estando a Comissão do Emprego associada e favorável à mobilização do Fundo a favor da Alemanha, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Tenendo presente che il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali del commercio mondiale, Il 13 settembre 2012 la Commissione ha adottato una nuova proposta di decisione sulla mobilitazione del FEG a favore della Germania al fine di sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori licenziati a causa della crisi finanziaria ed economica globale. Considerando che il mercato degli impianti e delle macchine da stampa è fortemente internazionalizzato e che i produttori tedeschi di qualità devono far fronte a una concorrenza internazionale agguerrita, che offre prevalentemente prodotti di qualità più bassa e pratica prezzi più bassi, e sottolineando l'importanza di garantire una procedura rapida, nel rispetto dell'accordo interistituzionale, per l'adozione delle decisioni relative alla mobilitazione del Fondo, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Na sequência da candidatura apresentada pela Alemanha relativa à mobilização do FEG em relação a despedimentos na empresa Manroland AG e duas das suas filiais, bem como numa empresa sua fornecedora, a Comissão propôs a mobilização da quantia de 5 352 944 euros, cuja efetivação votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. On 13 September 2012 the Commission adopted a new proposal for a decision on the mobilisation of the EGF in favour of Germany, in order to support the reintegration in the labour market of workers made redundant due to the global financial and economic crisis. This is the twelfth application to be examined under the 2012 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 5 352 944 from the EGF for Germany. The application concerns 2 177 redundancies in manroland AG and 62 in two of its subsidiaries, as well as 45 in one supplier (Gefinal Systema), making a total of 2 284 redundancies, of which 2 239 occurred during the four-month reference period from 1 January 2012 to 30 April 2012. The redundancies in manroland AG and its subsidiaries were calculated in accordance with the second indent of the second paragraph of Article 2 of Regulation (EC No 1927/2006, while those in Gefinal Systema were calculated in accordance with the first indent of the second paragraph of Article 2 of Regulation (EC) No 1927/2006.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − La Germania ha chiesto assistenza per i lavoratori in esubero dell'azienda di macchine da stampa manroland AG. La disgregazione di un'azienda di grandi dimensioni come la manroland AG, ha condotto ad uno scenario caratterizzato da un numero elevatissimo di esuberi e da una perdita di competenze altamente qualificate all'interno delle aree interessate. Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione si è dimostrato uno strumento efficace per coloro che hanno perso il lavoro. Le risorse stanziate dovranno essere utilizzate per cofinanziare misure di politica attiva del mercato del lavoro come l’assistenza intensiva e personalizzata nella ricerca di lavoro, la formazione professionale, l’aggiornamento delle qualifiche e la riqualificazione, incentivi temporanei e indennità. Ritengo che l'azienda dovrebbe essere ammessa al FEG per consentire, coerentemente con le caratteristiche del Fondo, che le capacità e le competenze acquisite durante la carriera professionale non vadano sprecate. Per queste ragioni esprimo il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Σταυρακάκης (S&D), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση για την κινητοποίηση του Ευρωπαϊκού Ταμείου Προσαρμογής στην Παγκοσμιοποίηση (ΕΤΠ) υπέρ της Γερμανίας για την στήριξη 2103 απολυμένων στην επιχείρηση κατασκευής μηχανημάτων εκτύπωσης manroland AG και σε δυο θυγατρικές της. Είναι σαφές ότι οι αρνητικές συνέπειες της παγκοσμιοποίησης αναδεικνύουν ακόμα περισσότερο την προστιθέμενη αξία του Ευρωπαϊκού Ταμείου Προσαρμογής στη Παγκοσμιοποίηση ως εργαλείο της κοινωνικής πολιτικής της ΕΕ. Η στοχοθετημένη χρηματοδοτική στήριξη που παρέχει σε προγράμματα για την επανεκπαίδευση και την επανενσωμάτωση των εργαζομένων που πλήττονται από τις ομαδικές απολύσεις, είναι ιδιαίτερης σημασίας. Επιπλέον, η υποστήριξη που παρέχεται αποτελεί την έμπρακτη έκφραση αλληλεγγύης της Ένωσης. Τέλος, η περίπτωση της Γερμανίας καταδεικνύει με τον καλύτερο τρόπο ότι το χρηματοδοτικό αυτό μέσο δεν περιορίζει τη δραστηριότητά του μόνο σε χώρες που αντιμετωπίζουν οικονομικές και δημοσιονομικές προκλήσεις, αλλά μπορεί να φανεί εξίσου χρήσιμο και να βοηθήσει την επανένταξη των απολυμένων στον εργασιακό τομέα ακόμα και σε εύρωστες οικονομικά χώρες. Αυτό, με τη σειρά του, υπογραμμίζει τη σημασία του εν λόγου Ταμείου και αποδεικνύει την ανάγκη συνέχισής του κατά τη διάρκεια του επερχόμενου Πολυετούς Δημοσιονομικού Πλαισίου 2014-2020.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Tendo em conta que a Alemanha pediu assistência para 2 284 trabalhadores despedidos, dos quais 2 103 são potenciais beneficiários de assistência, que trabalhavam na empresa fabricante de máquinas de impressão Manroland AG e em duas das suas filiais, bem como num fornecedor na Alemanha, e que a candidatura satisfaz os critérios de elegibilidade estabelecidos no Regulamento FEG, votei a favor da mobilização deste instrumento para prestar um apoio complementar aos trabalhadores atingidos e para auxiliar na sua reinserção no mercado de trabalho.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Złożony przez Niemcy wniosek spełnia kryteria kwalifikowalności przewidziane w rozporządzeniu w sprawie EFG. Wdrażanie skoordynowanego pakietu rozpoczęło się jeszcze przed podjęciem decyzji o przyznaniu środków, a władze Niemiec podjęły niezbędne środki zapobiegawcze na przyszłość. Jednakże połowa wsparcia z EFG zostanie przeznaczona na świadczenia dla pracowników, podczas gdy wsparcie z EFG należy przede wszystkim przeznaczyć ma poszukiwanie zatrudnienia i programy szkoleniowe. Dlatego wstrzymałem się do głosu.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. A Alemanha pediu assistência para 2 284 trabalhadores despedidos que trabalhavam na empresa MANROLAND e em duas das suas filiais, bem como num fornecedor na Alemanha. Esta empresa era um fabricante de máquinas com competências especializadas cujo encerramento afetou várias cidades vizinhas. Se estes trabalhadores encontrarem um novo emprego terão de aceitar um nível salarial inferior, o que diminuirá o seu poder de compra e afetará a economia local, o que é absolutamente deplorável. Este foi o último pedido de Mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização que analisámos nesta sessão plenária, tendo assim aprovado o apoio a 8 415 trabalhadores, num total de 40 531 302 euros. Estes apoios constituirão apenas um paliativo compensatório que não resolverá o drama em que a vida de cada um destes trabalhadores e das suas famílias se transformou. Apenas a rutura com as políticas que estão a ser seguidas pela UE será capaz de travar este caminho de desastre social e económico.

 
  
  

- Relazioni: A7-0322/2012, A7-0325/2012, A7-0323/2012, A7-0334/2012, A7-0324/2012, A7-0333/2012, A7-0345/2012 e A7-0346/2012

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Maria Corazza Bildt och Gunnar Hökmark (PPE), skriftlig. − Vi röstade idag för åtta betänkanden om utnyttjande av Europeiska fonden för justering av globaliseringseffekter. Sen fonden instiftades 2006 har vi alltid tidigare avstått från att rösta eftersom vi var emot fonden från början då vi inte anser att fonden är rätt instrument för att hjälpa arbetstagare som drabbats av strukturförändringar. Fonden har nu växt, utvecklats och fått sitt eget anslag. Den finns och kommer inte att försvinna under en överskådlig framtid. Vi har därför nu beslutat att ta ställning till varje enskilt fall; om de uppfyller de mycket strikta krav på medfinansiering och långsiktiga sysselsättningsåtgärder som ställs på ansökarna. I dessa fall bedömde vi att ansökningarna uppfyllde dessa krav. Vi fortsätter att inom ramen för arbetet med budget och långtidsbudget stödja mer effektiva och långsiktiga instrument för att öka arbetstillfällen, möta strukturförändringar och öka flexibiliteten på arbetsmarknaden.

 
  
  

- Relazione: Christofer Fjellner (A7-0231/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente Relatório que diz respeito à exportação ou situação em trânsito através da União Europeia de produtos de dupla utilização, tomando em conta que os produtos de dupla utilização são produtos e tecnologia. Tendo em conta que podem ser usados tanto para fins pacíficos e militares, torna-se imperioso estabelecer um conjunto de normas em vigor para identificar e regular este tipo de produto. Este regulamento estabelece as condições em que esses itens são exportados sendo necessária mais transparência.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Tout comme une majorité de mes collègues, j’ai voté en faveur de ce texte qui est une mise à jour d’un règlement relatif au contrôle par l'Union européenne des exportations de biens de nature civile susceptibles d’avoir une utilisation militaire.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea raportului deoarece modificarea regulamentului este binevenită, în contextul progresului tehnologic mondial. Este necesar să existe un control atent al exportului produselor care ar putea fi utilizate în alte scopuri decât cele civile. Însă trebuie avut în vedere şi impactul asupra industriilor de profil. În actualul context economic, nu trebuie să punem în pericol competitivitatea IMM-urilor pe plan global.

România este foarte interesată de consecinţele pe care modificarea le va avea. Ţara mea este cel mai mare producător de apă grea din lume. Apa grea este folosită la răcirea reactoarelor nucleare de tip CANDU. În acest sens, nu aş dori ca eventualele exporturi de apă grea să fie îngreunate pe viitor. Adoptarea actelor delegate de către Comisie trebuie să se facă cu informarea şi implicarea Parlamentului. De asemenea, va fi necesară colaborarea cu statele membre şi cu celelalte părţi implicate.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He apoyado este informe porque creo que mejora las condiciones de seguridad establecidas para evitar disfunciones en el uso de productos y bienes que además de su uso civil pueden tener aplicaciones militares. Las medidas agilizan las actualizaciones de las listas sin afectar a la competitividad de los fabricantes. Más transparencia y agilidad sin comprometer la eficacia de los controles.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Voto positivamente la relazione Fjellner il cui obiettivo è modificare l’attuale regime comunitario di controllo delle esportazioni e del transito dei prodotti a duplice uso, sia civile sia militare, passando dalla procedura legislativa ordinaria a quella, più snella, degli atti delegati. La Circolazione dei prodotti a duplice uso è di fatto disciplinata da decisioni prese da organismi internazionali secondo regole dettate dall’Onu, cui UE e Stati Membri si devono attenere aggiornando periodicamente un apposito elenco. Ritengo che la procedura di aggiornamento finora adottata risulti troppo complessa e lunga rispetto alle esigenze del nostro mercato, infatti l’eventuale tardiva modifica dell’elenco può danneggiare fortemente la competitività europea; lo strumento degli atti delegati permetterà da un lato di preservare le esigenze di mercato e lascerà dall’altro la possibilità, a Parlamento e Stati Membri, di intervenire bloccando iniziative che reputano errate da parte della Commissione Europea.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif au régime communautaire de contrôle des exportations, des transferts, du courtage et du transit de biens à double usage. Ces règles visent à limiter le risque d'une utilisation à des fins militaires de produits sensibles à double usage (produits chimiques, appareils ou logiciels de télécommunication). Sans entraver le commerce légitime, il est important d'élaborer un système complet d'autorisations générales d'exportation de l'Union européenne afin de lutter efficacement contre la prolifération des moyens de destruction massive. A mon sens, ce rapport permet indubitablement de mener sans risque une politique d'exportations de nos biens à double usage.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar importante assegurar a não proliferação sem restringir a concorrência e competitividade e por considerar que a proposta da Comissão está em conformidade com o objetivo de assegurar que as listas de controlo da UE são atualizadas no mais curto prazo, permitindo melhorar a rapidez e a flexibilidade, a rápida adaptação à evolução das circunstâncias externas e evitando a proliferação de ameaças emergentes, assegurando assim que a indústria europeia não fique em desvantagem concorrencial.

 
  
MPphoto
 
 

  Ole Christensen (S&D), skriftlig. − Overordnet set effektiviserer det processen, at Kommissionen får delegerede beføjelser til at opdatere listerne. Det er en opgave af teknisk karakter, og både for erhvervslivet og sikkerheden er det en fordel, at proceduren er hurtigere. Dog må effektivitet ikke være på bekostning af kvalitet i kontrollen. Derfor stemte vi sammen med Alde, Grønne og GUE for en række ændringsforslag, der har kvaliteten for øje. Det er forudgående kontrol, der øger gennemsigtigheden, når der gives udførselstilladelse, mere restriktiv udførselstilladelse, forstærket samarbejde mellem medlemsstaterne og forebyggelse af cyberangreb. Områder vi ønskede, at ordføreren skulle tage med i forhandlingerne med Rådet.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. Os produtos de dupla utilização, mercadorias que podem ser utilizadas para fins civis e militares, como por exemplo químicos que podem ser utilizados para fertilizantes ou para preparar bombas, tecnologia informática para computadores mas utilizada para guiar mísseis, são hoje uma matéria de grande sensibilidade. O controlo das exportações de produtos e tecnologias de dupla utilização a nível europeu visa assegurar o respeito dos compromissos internacionais da UE e dos seus Estados-Membros em matéria de não proliferação de armas de destruição maciça e a proliferação de armas convencionais. Com esta proposta, visa-se simplificar os processos do regime de controlo de exportações da UE, através da introdução de atos delegados para atualizações regulares do Anexo I e alterações do anexo II do Regulamento (CE) n.° 428/2009. Através destas atualizações, melhora-se a rapidez e flexibilidade do controlo, o que permite uma rápida adaptação à evolução das circunstâncias externas para abordar a proliferação de ameaças emergentes.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Certains des biens que nous utilisons au quotidien peuvent potentiellement être utilisés à des fins militaires. Il est donc nécessaire de surveiller étroitement leur exportation vers d'autres pays, mais en prenant bien garde de ne pas entraver leurs échanges lorsqu'ils ne comportent pas de danger. Le texte en faveur duquel j'ai voté vise à rationaliser ce contrôle : ne pas entraver le commerce légitime tout en assurant un niveau élevé de sécurité, voilà un objectif que je soutiens pleinement.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O presente relatório, da autoria do deputado Christofer Fjellner, refere-se à proposta de regulamento do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 428/2009 do Conselho, o qual institui um regime comunitário de controlo das exportações, transferências, corretagem e trânsito de produtos de dupla utilização. Ao longo dos últimos anos, a União Europeia tem tomado várias medidas no sentido de evitar que estas matérias de dupla utilização (aquelas que podem ter um uso não só civil mas também militar) possam ser usadas no fabrico de armas, nomeadamente as de destruição maciça. O principal instrumento de controlo por parte da UE é o Regulamento (CE) n.º 428/2009, de 5 de maio de 2009, que incide nas atividades de corretagem e no trânsito destas matérias, mas que necessita de ser alterado de modo a se evitar tratamentos diferenciados em função dos Estados-Membros. Votei favoravelmente este relatório pois concordo com a necessidade de atualizar o regulamento em vigor, de modo a facilitar o controlo das exportações de produtos e tecnologias de dupla utilização a fim de limitar o risco da sua utilização para fins não pacíficos e sem afetar o comércio legal dos mesmos.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório vem no seguimento de duas propostas legislativas já aprovadas por este Parlamento sobre questões de controlo das exportações de produtos de dupla utilização que vão alterar o Regulamento (CE) n.º 428/2009 – que rege o sistema de controlo da exportação dos produtos de dupla utilização e dos respetivos anexos, que contêm listas de produtos e destinos controlados. Reiteramos as objeções que fizemos aquando desta aprovação. Este relatório está relacionado com a proposta da Comissão em relação à atualização dos anexos do regulamento. Atualmente, as atualizações do Regulamento são feitas através do processo legislativo ordinário. A Comissão propõe introduzir atos delegados para atualizações regulares do anexo I e modificações do Anexo II. O relator apoia a posição da Comissão, sendo que a principal razão para esta alteração de procedimento é que o processo legislativo ordinário é "oneroso e moroso" e a implementação tardia de decisões em matéria de reforço dos controlos "afeta a competitividade dos exportadores europeus". O nosso grupo co-assinou várias propostas de alteração ao relatório que o permitiriam melhorar. Lamentavelmente, não foram aprovadas.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Rýchly technologický pokrok má za následok neustále prehodnocovanie medzinárodných kontrolných zoznamov položiek dvojakého použitia. Hoci rozhodnutia prijaté v rámci medzinárodných režimov kontroly vývozu nie sú právne záväzné, práve pre medzinárodné záväzky prijaté členskými štátmi, je potrebné a dôležité zoznam EÚ na kontrolu vývozu tovaru dvojakého použitia pravidelne aktualizovať. Dané aktualizácie musia byť – zohľadňujúc ich dôsledky na bezpečnosť a obchod – pravidelne a včas legislatívne zapracovávané do právnych predpisov EÚ. V prípade, že sa medzinárodné režimy kontroly vývozu rozhodnú zaradiť nové položky do kontrolných zoznamov, musia sa tieto doplnené položky z bezpečnostných dôvodov v rámci celej EÚ neustále kontrolovať. Zároveň taktiež, rozhodnutie medzinárodných režimov kontroly vývozu o zastavení kontroly určitých položiek sa musí rovnako čo najrýchlejšie premietnuť do právnych predpisov EÚ, aby vývozcovia z EÚ boli konkurencieschopní na celosvetovom trhu. Zohľadňujúc a vnímajúc rýchle tempo rozvoja vo svete je potrebné zabezpečiť, aby bolo súčasné všeobecné vývozné povolenia EÚ možné promptne upraviť, čo sa týka miesta ich určenia a rozsahu položiek. Myslím si, že takýto krok má svoje opodstatnenie i preto, aby bolo možné v systéme kontroly vývozu EÚ náležite zohľadniť zmenu v celosvetovej situácii.

 
  
MPphoto
 
 

  Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. − La rapida evoluzione tecnologica rende necessaria una revisione frequente degli elenchi dei prodotti a duplice uso: il ricorso agli atti delegati, in una materia così tecnica e nella quale le decisioni sono già adottate in seno ai regimi internazionali, permette, a mio parere, di evitare procedure legislative troppo complesse che danneggiano la competitività degli esportatori europei, e favorisce invece un aggiornamento rapido e regolare degli elenchi di controllo. Considerando, inoltre, che gli atti delegati prevedono comunque un controllo, da parte del Parlamento e degli Stati Membri, sulle iniziative della Commissione Europea ed una eventuale possibilità d'intervento, il mio voto è stato favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai soutenu le rapport de mon collègue Christofer Fjellner relatif au régime communautaire de contrôle des exportation, des transferts, du courtage et du transit de biens à double usage. Ce rapport a été adopté en date du 23 octobre, par 378 voix pour, 263 voix contre et 17 abstentions. Ce cadre de contrôle des exportations de biens et de technologies à double usage (c'est-à-dire des biens de nature civile pouvant avoir une utilisation militaire) est plus qu'indispensable. Il poursuit un double objectif: limiter les risques de prolifération et d'utilisation militaire tout en évitant d'entraver le commerce légitime.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted against this resolution because of the defeat of some key amendments. In particular I felt we should have re-introduced the so called ‘ex-ante control mechanisms’ rather than the current ‘ex-post controls.’

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Un équilibre a été trouvé entre la limitation des risques de prolifération et d'utilisation militaire des biens à double usage et la valorisation du commerce légitime de ces biens dans ce rapport. Il est nécessaire de rationaliser les procédures de modification des annexes afin qu'elles puissent être mises à jour régulièrement et rapidement si nécessaire. Les actes délégués se prêtent à de telles modifications. C'est pourquoi j'ai voté en faveur de ce rapport.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto è favorevole. Mi associo alla richiesta del relatore nei confronti della Commissione per intensificare gli sforzi volti a elaborare sistemi di gestione elettronica per il controllo dei prodotti a duplice uso e programmi di formazione dell'Unione europea sui controlli delle esportazioni, assicurando che le piccole e medie imprese continuino ad essere competitive dentro e fuori il mercato interno.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A UE controla as exportações de produtos que são de carácter civil, mas que podem ser utilizados para fins militares ao abrigo do Regulamento (CE) n.º 428/2009. O respectivo Anexo I inclui a lista comunitária de produtos controlados, a qual reflete as decisões tomadas por consenso nos regimes internacionais de controlo das exportações. Os produtos objeto de controlo não podem abandonar o território aduaneiro da UE sem uma autorização de exportação. As Autorizações Gerais de Exportação listadas no Anexo II abrangem as exportações de determinados produtos de mais baixo risco para determinados destinos. O quadro do controlo das exportações de produtos e tecnologias de dupla utilização serve um propósito duplo: visa limitar o risco da proliferação e utilização militar sem prejudicar o comércio legal. Por conseguinte, o estabelecimento de um equilíbrio justo entre estas preocupações reveste-se da maior importância.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado en contra de este informe porque supone la modificación del control del comercio de este tipo de bienes en la legislación europea, proponiendo la obligación de informar 30 días después del inicio de las operaciones de exportación. Según la normativa propuesta, este tipo de bienes serán inventariados y controlados, así como los operadores que comercien con dichos productos, pero estas medidas carecen completamente de sentido si los operadores no necesitan de una autorización ex-ante al momento de su exportación. El Grupo de la Izquierda Unitaria Europea/Izquierda Verde Nórdica enmendó la propuesta para introducir dicha autorización ex-ante. Como no ha prosperado dicha enmienda, voto en contra de este informe porque favorece un control informativo pero no un control real y efectivo de la exportación de este tipo de productos.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Michel (ALDE), par écrit. – La question du contrôle des exportations des biens à double à double usage est essentielle. Ce contrôle doit permettre de limiter les risques de prolifération et d’utilisation militaire sans pour autant nuire au commerce légitime. Dès lors, il fallait aller vers une rationalisation des procédures appliquées dans le cadre du système européen des contrôle des exportations par l’introduction d’actes délégués en vue de la mise à jour régulière de l’annexe I et, par conséquent, de la modification de l’annexe II.

La mise à jour régulière de l’annexe I et la simplification des procédures sont nécessaires vu la rapidité des progrès technologiques. Tout retard en la matière pourrait mener à de sérieux problèmes de sécurité et pourrait même nuire à la compétitivité des exportateurs européens si un pays tiers venait à supprimer les contrôles des exportations plus rapidement que l’Union Européenne.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Dual use items are products and technology that can be used both for peaceful and military purposes. This regulation sets up the conditions in which these items are exported. More transparency is needed with regard to the export authorisations of these goods. Therefore I favour a system of ex-ante controls.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por estar de acordo com o objetivo de assegurar que as listas de controlo da UE são atualizadas no mais curto prazo, melhorando a rapidez e flexibilidade. Tal permitirá uma rápida adaptação à evolução das circunstâncias externas para abordar a proliferação de ameaças emergentes e assegurar que a indústria europeia não fique em desvantagem concorrencial.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando che il regime di controllo delle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso mira a limitare il rischio di proliferazione e uso militare, senza ostacolare il commercio legittimo, è fondamentale trovare un giusto equilibrio tra questi due aspetti. Inoltre, la rapida evoluzione tecnologica rende necessario un aggiornamento regolare e tempestivo degli elenchi di controllo internazionali di prodotti a duplice uso; diventa, pertanto, necessario semplificare e rendere più spedite le procedure in vigore al fine di evitare l'insorgere di problemi di sicurezza in caso di ritardi nell'esecuzione di decisioni sul rafforzamento dei controlli, e di adeguarsi rapidamente al mutare delle circostanze esterne, sia per contrastare minacce di proliferazione emergenti che per evitare che l'industria europea si trovi in una situazione di svantaggio competitivo. Con tali obiettivi, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A UE controla a exportação de artigos de natureza civil, que podem contudo ser utilizados com finalidades militares, nos termos do Regulamento (CE) n.º 428/2009. O quadro do controlo de exportações de bens e tecnologias serve um propósito duplo: limitar o risco de proliferação e o uso militar, sem contudo bloquear o comércio legítimo. Por isso, é vital alcançar um justo equilíbrio entre estas preocupações. Neste sentido, a Comissão propõe agora emendas ao Regulamento (CE) n.º 428/2009, tendo em vista a simplificação dos procedimentos no regime de controlo de exportações. Votei, por isso, favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Against. Among other things, we regret some amendments by the PPE according to which they limit delegated acts to the removal of countries under an arms embargo, and on the other hand some of our common amendments (presented together with other groups) were rejected.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Le autorizzazioni generali di esportazione si sono rivelate strumenti molto efficaci in grado di agevolare l'esportazione di determinati prodotti verso determinate destinazioni con minori rischi. Ritengo che modificare il regime comunitario di controllo delle esportazioni di prodotti a duplice uso sia funzionale a rendere tali controlli il più possibile efficaci, efficienti e tempestivi. A mio avviso il controllo del commercio di determinati prodotti contribuisce in modo efficace a limitare i rischi di proliferazione e garantisce al tempo stesso che il commercio legittimo non sia ostacolato. Al giorno d'oggi, i progressi tecnologici rendono necessario un aggiornamento regolare dell'elenco dei prodotti controllati. Occorre, dunque, garantire che le attuali autorizzazioni generali di esportazione della UE si possano modificare rapidamente riguardo alla loro destinazione e al campo di applicazione dei prodotti, in modo che il sistema UE di controllo sulle esportazioni possa riflettere adeguatamente i nuovi sviluppi a livello globale. Per questi motivi esprimo il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A existência de produtos e tecnologias de carácter civil que podem ser utilizados para fins militares obriga a União Europeia a regular e controlar a sua exportação. Este controlo de exportações tem como objetivo limitar o risco de proliferação de armas, sem que este limite prejudique o comércio legal. No âmbito de tal controlo existem dois anexos ao texto legal que regula a exportação, onde se encontram enumerados todos os produtos e tecnologias com dupla utilização. Contudo os rápidos avanços tecnológicos obrigam a uma atualização periódica dos anexos através do oneroso e moroso processo legislativo ordinário. Tendo em conta a necessidade de honrar, com a maior brevidade possível, os compromissos internacionais assumidos pelos Estados-Membros da União Europeia no que toca às questões relacionadas com a segurança e a necessidade de garantir a competitividade dos exportadores europeus, é necessário que o processo de atualização dos anexos seja feito o mais depressa possível. Dados os motivos expostos, votei favoravelmente o documento, onde se encontra expressa a proposta de delegar na Comissão Europeia a competência de atualizar as listas anexas ao Regulamento referente aos produtos de dupla utilização.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Der Ausfuhrkontrollrahmen der Güter und Technologien mit doppeltem Verwendungszweck verfolgt zwei Ziele: Das Risiko einer Verbreitung und militärischen Nutzung soll begrenzt werden, ohne den legitimen Handel einzuschränken. Der rasante technische Fortschritt führt zu einer ständigen Aktualisierung der internationalen Listen mit kontrollpflichtigen Gütern.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Con il regolamento (CE) n. 428/2009, l'Unione europea disciplina le esportazioni di prodotti che, pur essendo di natura civile, possono essere utilizzati per scopi militari. L'allegato I di tale regolamento contiene l'elenco dei prodotti controllati, che non possono lasciare il territorio doganale dell'Unione europea senza un'autorizzazione di esportazione. Il regime di controllo delle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso ha la finalità di limitare il rischio di proliferazione e uso militare, senza ostacolare il commercio legittimo. Fondamentale è, dunque, trovare un giusto equilibrio tra i due aspetti, semplificando le procedure del regime di controllo delle esportazioni dell'Unione europea. L'obiettivo del sistema di controllo delle esportazioni dell'Unione mira infatti a garantire la non proliferazione senza limitare la concorrenza e la competitività.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Este relatório vem no seguimento de duas propostas legislativas já aprovadas por este Parlamento sobre questões de controlo das exportações de produtos de dupla utilização que vão alterar o Regulamento (CE) n.º 428/2009 – que rege o sistema de controlo da exportação dos produtos de dupla utilização e dos respetivos anexos, que contêm listas de produtos e destinos controlados. O relator apoia a posição da Comissão, com que discordamos. O GUE co-assinou várias propostas de alteração ao relatório que o permitiriam melhorar mas que foram rejeitadas.

 
  
  

- Relazione: Brian Simpson (A7-0162/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente Relatório porque apoio a recolha de dados sobre a profissão de marítimo a nível europeu. Há uma necessidade inequívoca de se ter uma ideia mais completa sobre a situação do emprego neste setor.

 
  
MPphoto
 
 

  Χαράλαμπος Αγγουράκης (GUE/NGL), γραπτώς. – Το ΚΚΕ καταψήφισε την έκθεση γιατί τόσο η Διεθνής Σύμβαση του 1978 για την ναυτική εκπαίδευση του Διεθνούς Οργανισμού Ναυτιλίας, όσο και οι λεγόμενες "τροποποιήσεις της Μανίλα", που προτείνεται να ενσωματωθούν στο ευρωενωσιακό δίκαιο, βρίσκονται πολύ πίσω και δεν αντιμετωπίζουν τις ανάγκες για σύγχρονη και ποιοτική ναυτική εκπαίδευση, που εξασφαλίζει την αποτελεσματική προστασία της ανθρώπινης ζωής στη θάλασσα και του περιβάλλοντος. Δεν διασφαλίζεται ο δημόσιος χαρακτήρας της ναυτικής εκπαίδευσης, ενώ οι ρυθμίσεις για τον χρόνο απασχόλησης είναι μεσαιωνικές. Προβλέπουν δουλειά μέχρι και 14 ώρες την ημέρα, ή και περισσότερες, μέσα από διάφορες εξαιρέσεις, που οδηγεί στην ταχύτατη φθορά της σωματικής και ψυχικής υγείας των ναυτεργατών, αυξάνοντας στο έπακρο τους κινδύνους για ναυτικά ατυχήματα με ανυπολόγιστες συνέπειες. Στρατηγική της ΕΕ είναι να εξασφαλίσει το κατώτατο δυνατό επίπεδο ναυτικής εκπαίδευσης, αυξάνοντας την εκμετάλλευση των ναυτεργατών από το εφοπλιστικό κεφάλαιο, που διευκολύνεται και με τον τρόπο αυτό αντικαθιστά τους ναυτεργάτες με συγκροτημένα εργασιακά δικαιώματα, με άλλους - κυρίως από τρίτες χώρες - χωρίς δικαιώματα και με εξευτελιστικούς μισθούς πείνας. Το ΚΚΕ στηρίζει την πάλη του ταξικού ναυτεργατικού κινήματος για σύγχρονη, υψηλού επιπέδου ναυτική εκπαίδευση, 5μερο-7ωρ-35ωρο, αυστηρά μέτρα προστασίας της υγιεινής και ασφάλειας των ναυτεργατών, μισθούς που να ανταποκρίνονται στις σύγχρονες ανάγκες, πλήρη και σταθερή δουλειά με δικαιώματα για όλους τους ναυτεργάτες.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Suite à un examen approfondi de la convention internationale sur les normes de formation des gens de mer, plusieurs changements ont été décidés. Ce texte, adopté par le Parlement européen et en faveur duquel j’ai voté, est l’intégration à la législation européenne du remaniement d'une convention internationale. Il vise à améliorer les conditions de formation et à rehausser le niveau de certaines exigences quant à la formation des gens de mer.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, deoarece formarea profesională a echipajelor de la bordul navelor este deosebit de importantă pentru siguranţa maritimă. Navigatorii trebuie să poată opera întotdeauna în condiţii de maximă securitate. De aceea, legislaţia europeană în domeniu trebuie să fie aliniată la normele internaţionale. Salut propunerea Comisiei, care are în vedere tocmai realizarea acestui lucru.

Avem nevoie de o politică europeană coerentă şi cuprinzătoare în materie de transporturi maritime. Ea trebuie să urmărească îmbunătăţirea condiţiilor de muncă şi formare a echipajelor. În acest context, subliniez faptul că perioada minimă de odihnă este esenţială şi ea trebuie respectată în orice situaţie. Astfel vor putea fi evitate pericolele şi accidentele cauzate de oboseală. Atrag atenţia asupra faptului că dimensiunea mondială a transportului maritim necesită adaptarea normelor europene în cel mai scurt timp posibil.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He votado a favor de esta propuesta de directiva porque me parece básico homologar la formación de los oficios marinos en Europa, mejorar los requisitos médicos exigidos a los tripulantes y especialmente mejorar la formación en materia de seguridad tanto por lo que se refiere a los incidentes vinculados específicamente con la profesión, como a las derivados de otros riesgos como los ataques piratas. También comparto las medidas incorporadas para evitar el fraude en los certificados y me parece muy importante la mejora que la directiva va a introducir en las estadísticas que se manejan sobre la dimensión y las condiciones de empleo de este sector en Europa.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), in writing. − I voted in favour of this report because it is primarily intended to ensure greater security and stronger respect of safety regulations, especially in the case of crews made up of individuals trained in different countries who operate in the same ship. At the same time, the report is aimed at fostering the competitiveness of EU fleets, which is crucial during this time of economic crisis.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − La relazione presenta un ventaglio di modifiche alla direttiva europea, nel senso del riconoscimento e della salvaguardia della professionalità dei nostri marittimi. Oggi infatti l’intero comparto risente di particolari tensioni, per un intreccio di fattori che vanno dalla crisi economica, a nuovi regimi di regolamentazione, da instabilità politica in ambito internazionale alle emergenze ambientali. Ogni contributo di chiarezza, a tutela della gente di mare, è certamente tempestivo e opportuno in questo momento. Desidero esprimere un voto favorevole, con un particolare plauso per le disposizioni sulla prevenzione delle frodi, sulla formazione in sicurezza e sulla certificazione di specifiche professionalità avanzate, su un regime di raccolta e gestione dei dati che garantisce completezza e operatività, salvaguardando il diritto alla riservatezza degli interessati. Una corretta attività di analisi delle informazioni sul settore sarà di aiuto non soltanto al legislatore, ma anche ai privati cittadini che potranno meglio orientarsi, considerando opportunità e dinamiche del settore. Mi pare degna di attenzione la considerazione, avanzata anche in emendamenti, che il regime del riposo minimo di prevenzione della fatica venga contemperato da un ragionato schema di deroghe, legate a specifiche tipologia di attività.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui vise à renforcer les dispositions concernant la formation et l'évaluation des gens de mer, en particulier au sujet des pratiques frauduleuses et de la piraterie. Il consiste surtout en une intégration à la législation européenne du remaniement de la convention internationale convenue lors de la conférence de Manille du 25 juin 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport Simpson qui vise à transposer en droit communautaire les évolutions de la législation internationale, décidée au sein de l'Organisation Maritime Internationale. A travers mes travaux de vice-président de la commission de la pêche, j'ai en effet pu observer à quel point il est important que les équipages formés dans des pays différents mais qui exercent leurs fonctions sur le même bateau possèdent les compétences nécessaires pour s'acquitter de leurs fonctions de la même manière. Je suis convaincu que la formation joue un rôle primordial en matière de sécurité maritime et je salue l'adoption de ce rapport.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. A proposta da Comissão é principalmente uma transposição das alterações já aceites pelos Estados-Membros para a Convenção NFCSQ na OMI, a fim de alinhar a legislação europeia com a Convenção NFCSQ alterada. Considero que as modificações introduzidas na transposição servem o propósito de melhorar a redação do texto legislativo por razões de clareza ou para atualizar o texto, por forma a ter em conta a evolução mais recente. Concordo com a determinação de todos os Estados-Membros deverem fornecer anualmente informações sobre as patentes dos marítimos, de modo a obterem uma imagem mais precisa sobre a profissão de marítimo na Europa. Concordo também com as atualizações do texto legislativo relativas às novas disposições em matéria de comitologia introduzidas pelo Tratado de Lisboa. Pelas razões indicadas, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. É essencial que exista um nível mínimo de formação das tripulações dos navios, de forma a garantir a segurança dos mesmos no mar ou nos portos. Deverá ser garantido que as tripulações que exercem as mesmas funções possuam o mesmo nível de competências necessárias para ter um igual desempenho, independentemente de o treino ter sido realizado noutro Estado-Membro. A formação e certificação das tripulações seguem os parâmetros da Convenção sobre Normas de Formação, de Certificação e de Serviço de Quartos para os Marítimos ("Convenção NFCSQ"), adotada em 1978 pela Organização Marítima Internacional. A Convenção NFCSQ sofreu alterações em 2010, em Manila, as quais entraram em vigor em 1 de janeiro de 2012. É fundamental transpor de forma coerente as alterações acordadas em Manila para o Direito da UE através da alteração da Diretiva 2008/106/CE. A fim de evitar comprometer a segurança a bordo dos navios, o parecer prevê um período mínimo indispensável de repouso para a tripulação. Apoio, assim, esta proposta, que procura evitar o perigo decorrente do cansaço, não autorizando derrogações ao período de repouso diário. Só serão autorizadas derrogações com o consenso dos parceiros sociais de todos os Estados-Membros, relativamente a um período de repouso semanal de 77 horas.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – La mer héberge certains de nos plus beaux métiers, mais aussi certains des plus risqués. Pour y parer, le facteur humain est la clef. S'assurer que les marins sont bien formés en alignant les dispositions européennes avec nos obligations internationales, c'est l'objectif du texte en faveur duquel j'ai voté.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Grâce au vote de la résolution harmonisant le niveau minimal de formation des gens de mer, la législation européenne est désormais en phase avec les normes internationales (convention STCW de l'Organisation maritime internationale). Si le texte permet d'améliorer la compétitivité de la flotte européenne, il conserve également les normes européennes plus sévères par rapport au temps de repos. En s'assurant que tous les marins d'Europe possèdent à l'avenir le même niveau minimum de formation, je me réjouis que la directive favorise notamment des avancées en termes de santé et de sécurité (meilleure gestion d'acte de piraterie par exemple).

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre o "Nível mínimo de formação dos marítimos", porque permitirá alinhar a legislação europeia com as Convenções internacionais, em matéria de certificação da formação das tripulações dos navios.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O advento da era da globalização, com a eliminação das fronteiras e o aumento da capacidade de mobilidade das pessoas, faz com que seja cada vez mais os trabalhadores de várias nacionalidades a operarem na mesma empresa ou empreitada, como é o caso dos trabalhadores que exercem funções no mesmo navio. A formação e a certificação dos trabalhadores marítimos (“Convenção NFCSQ) entregou em vigor no ano de 1984, tendo sofrido uma alteração significativa em 1995, ao exigir um nível mínimo de formação a esta categoria de trabalhadores. Atualmente, o direito da União Europeia encontra-se plasmado na Diretiva 2008/106/CE, tendo sido adotado em novembro de 2008 segundo o procedimento de co-decisão. Em 1 de janeiro de 2012, entraram em vigor um conjunto de alterações relevantes acordadas na Conferência das Partes na Convenção NFCSQ realizada em Manila no ano de 2010. Considerando que o objetivo da proposta da Comissão é transpor para a legislação europeia as alterações acordadas na Conferência das Partes na Convenção NFCSQ realizada em 2010, voto favoravelmente o relatório em apreço sobre a proposta de diretiva do PE e do Conselho que altera a Diretiva 2008/106/CE do PE e do Conselho relativa ao nível mínimo de formação dos marítimos.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A proposta de alteração da diretiva relativa ao nível mínimo de formação dos marítimos tem como objetivo estabelecer um nível mínimo para a formação e certificação dos trabalhadores marítimos, passando pela componente teórica e prática, assegurando uma qualificação adequada para garantir a segurança e proteção necessárias e reagir em situações de perigo e emergência. Portugal apresenta condições técnicas e administrativas para dar resposta às novas exigências de formação. Contudo, é necessário garantir que as exigências mínimas de formação não fiquem aquém do atual desenvolvimento tecnológico e dos avanços científicos – o que receamos não ser o caso. A proposta inclui também a designação de um número mínimo de horas de descanso e de idades mínimas para os jovens candidatos, assim como requisitos mínimos obrigatórios para a certificação como marítimos das mestranças e marinhagem. No entanto, em Portugal a intensidade de trabalho a bordo sendo já grande, tem tendência a aumentar muito pela tendência de redução de pessoal. Seria fundamental garantir que estes trabalhadores não trabalhem mais do que 8 horas - o que não sucede com este relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlo Fidanza (PPE), per iscritto. − Accolgo con favore la relazione presentata dall’onorevole Simpson. Un’adeguata ed aggiornata formazione degli equipaggi a bordo delle navi è infatti un requisito fondamentale per garantire la sicurezza nel settore. E’ necessario dunque che tale formazione risponda agli standard internazionali e raggiunga un carattere omogeneo al fine di poter superare i problemi che possono scaturire dalla frequente presenza a bordo di una medesima nave di lavoratori provenienti da Paesi differenti, addestrati quindi con sistemi di formazione differenti. Ritengo inoltre fondamentali tutte quelle azioni che permetterebbero di aumentare la sicurezza in questo settore; mi riferisco all’adozione di altre disposizioni più severe in merito al rilascio di certificati di competenza, di idoneità fisica e al servizio, migliori condizioni di lavoro, controllo sull’abuso di alcool. Importante anche mirare a un maggior coinvolgimento della Commissione tramite una maggiore trasparenza e un facilitato accesso ai dati in modo da avere un quadro più preciso riguardo la situazione occupazionale in questo ambito.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Je mimoriadne dôležité, aby posádky, ktoré absolvovali odbornú prípravu v rôznych krajinách a s rôznymi systémami používanými na palube tej istej lode, disponovali schopnosťami potrebnými na plnenie svojich povinností bezpečným spôsobom. Odborná príprava v skutočnosti zohráva dôležitú úlohu z hľadiska námornej bezpečnosti. Práve odborná príprava spolu s osvedčovaním námorníkov sú upravované Medzinárodným dohovorom o normách výcviku, kvalifikácie a strážnej služby námorníkov (dohovor STCW), ktorý Medzinárodná námorná organizácia prijala v roku 1978. Dohovor nadobudol platnosť v roku 1984 a v roku 1995 bol v značnej miere zmenený a doplnený. Pred časom, v roku 2010, sa na konferencii zmluvných strán dohovoru STCW v Manile začala komplexná analýza a zaviedli sa významné zmeny a doplnenia dohovoru STCW, ktoré nadobudli platnosť 1. januára 2012. Zastávam názor, že pravidlá Únie týkajúce sa odbornej prípravy a osvedčovania námorníkov by naďalej mali byť v súlade s medzinárodnými pravidlami s cieľom zabrániť konfliktu medzi záväzkami Európskej únie a medzinárodnými záväzkami členských štátov Únie, ktoré sú všetky zmluvnými stranami dohovoru STCW a prihlásili sa k zmenám a doplneniam prijatým na konferencii v Manile.

 
  
MPphoto
 
 

  Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. − La presente proposta è, a mio avviso, meritevole di supporto, sotto molteplici profili. Innanzitutto, essa è necessaria al fine di evitare conflitti tra il diritto internazionale, comunitario e degli Stati membri, a seguito delle modifiche apportate alla Convenzione internazionale sulle norme relative alla formazione della gente di mare. In secondo luogo, essa si sofferma sui fondamentali aspetti della sicurezza e della procedura di riconoscimento dei sistemi di formazione dei Paesi terzi da parte dell'EMSA. Infine, ritengo che le modifiche apportate al testo siano ampiamente condivisibili, soprattutto per quanto riguarda il rilancio della competitività delle nostre flotte, considerato anche quale mezzo per la creazione di posti di lavoro, in un periodo di crisi economica ed occupazionale come quello in corso. Per tutti questi motivi, il mio voto è stato favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pakeitimą, nes manau, kad labai svarbu, kad skirtingose šalyse pagal skirtingas sistemas parengti įgulų nariai, dirbdami viename laive būtų pakankamai kompetentingi ir galėtų saugiai atlikti savo pareigas. Esu įsitikinęs, kad iš tiesų rengimas reikšmingas užtikrinant saugą jūroje. Priimti pakeitimai susiję ir su Konvencijos dėl jūrininkų rengimo, atestavimo ir budėjimo normatyvų priede išdėstytomis taisyklėmis, ir su labiau techniniu kodeksu. Pagrindiniai Konvencijos pakeitimai apima griežtesnes nuostatas, susijusias su rengimu ir vertinimu, kompetencijos atestatų išdavimu, taip pat nesąžiningos veiklos prevencija. Be to, atnaujinti standartai, susiję su medicininiu tinkamumu, tinkamumu budėti, taip pat piktnaudžiavimu alkoholiu. Numatyti nauji kvalifikuotų jūrininkų, vadovaujančių elektrotechnikos specialistų atestavimo reikalavimai, taip pat su saugumu susijusio visų jūrininkų rengimo reikalavimai.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai soutenu le rapprt de mon collègue Brian Simpson lors de la séance plénière du 23 octobre. Ce rapport a été adopté à une large majorité: 619 voix contre, 16 voix contre et 16 abstentions. Je m'en félicite. L'objectif de ce rapport était d'aligner le niveau minimal de formation des gens de mer sur les règles internationales. Les principales améliorations recherchées sont les suivantes: mise en place de dispositions renforcées concernant la formation, l'évaluation et la prévention des pratiques frauduleuses, la mise à jour des normes concernant l'aptitude médicale et l'abus d'alcool, de nouvelles exigences pour les officiers électrotechniciens ou encore de nouvelles dispositions pour la formation en matière de sécurité pour les gens de la mer.

 
  
MPphoto
 
 

  Jan Kozłowski (PPE), na piśmie. − Głosowałem za przyjęciem sprawozdania posła Briana Simpsona, ponieważ uważam za istotne podkreślenie znaczenia odpowiednich okresów odpoczynku dla marynarzy pełniących wachty. Przede wszystkim chciałbym jednak podkreślić znaczenie efektywnego wykorzystania danych na temat certyfikatów i innych dokumentów związanych z wykształceniem marynarzy dla określania trendów na rynku pracy. Efekty analiz Komisji powinny pomagać przedstawicielom zawodów morskich w planowaniu swoich karier zawodowych, trafnym podejmowaniu decyzji na temat szkoleń i doskonalenia zawodowego. Analizy te powinny służyć także europejskim uczelniom morskim do lepszego przygotowywania ich oferty szkoleniowej. Na koniec pragnę wyrazić nadzieję, że wprowadzenie w życie dyrektywy o minimalnym poziomie wykształcenia marynarzy przyczyni się do zwiększenia bezpieczeństwa na morzu, stanowiącego jeden z priorytetów Unii Europejskiej, a także do poprawy szans europejskich kadr morskich na rynkach pracy.

 
  
MPphoto
 
 

  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – La très importante question du niveau minimal de formation des gens de mer a été portée au vote ce mardi, et le rapport a été adopté. Après les drames en mer qui ont récemment marqué les consciences collectives, je me réjouis de la mise en conformité de la législation européenne avec la convention internationale sur les normes de formation des gens de mer. En effet, le facteur humain est essentiel pour la sécurité maritime et nous nous devions de mettre à jour notre législation. J'ai voté en faveur de ce texte afin que des améliorations indispensables relatives à la qualité minimale de la formation des gens de mer, à une révision des exigences concernant leur aptitude médicale, et à des normes de brevets plus strictes soient appliquées. Ces améliorations aligneront le droit européen sur les normes internationales.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I welcome this report. It is of utmost importance that crews being trained in different countries and under different systems operating on board the same ship have the capacities needed to perform their duties in a safe manner. Training, in fact, plays an important role in maritime safety. Training and certification of seafarers is regulated by the Convention on Standards of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers (STCW Convention), which was adopted in 1978 by the International Maritime Organisation. It entered into force in 1984 and was significantly amended in 1995. The main objective of the Commission’s proposal is to transpose the latest amendments into EU law.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Il s'agit d'adapter les règles portant sur la formation des gens de mer aux nouvelles règles internationales, décidée lors de la conférence de Manille pour éviter un hiatus entre le droit européen et le droit international. Ces modifications introduisent par exemple de nouvelles exigences concernant la délivrance des brevets pour les gens de mer qualifiés, ainsi que la formation en matière de sécurité. Le délai de reconnaissance des systèmes des pays tiers est également étendu de 3 à 18 mois.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − La rivalorizzazione della formazione della gente di mare dovrebbe riguardare tutte le specializzazioni, membri dell'equipaggio e ufficiali di bordo inclusi, e comprendere un insegnamento teorico e pratico di base incentrato sulla protezione della vita umana in mare. Il mio voto è favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. É essencial que as tripulações que são treinadas em diferentes países e segundo diferentes sistemas, mas que exercem funções no mesmo navio, possuam as competências necessárias para desempenharem as suas obrigações da mesma forma. A formação desempenha, de facto, um papel importante no domínio da segurança marítima. A formação e certificação dos marítimos é regulada pela Convenção sobre Normas de Formação, de Certificação e de Serviço de Quartos para os Marítimos ("Convenção NFCSQ"), que foi adotada em 1978 pela Organização Marítima Internacional. Entrou em vigor em 1984 e foi significativamente alterada em 1995.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − No he apoyado este informe al considerar que, pese a contener la introducción de unas cualificaciones mínimas, no introduce los necesarios estándares que las nuevas tecnologías exigen hoy en día. Así, el informe introduce el Acuerdo Internacional llamado Convención de Manila que pasará a ser exigible a toda la "gente del mar" que trabaja en Europa, mejorando la seguridad en el sector. Pero esta Convención no está actualizada ante los importantes cambios tecnológicos que ha habido en los navíos y la navegación. El informe tampoco recoge una delimitación clara del tiempo de trabajo de la gente del mar. Por estas razones he decidido abstenerme.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − It is of utmost importance that crews being trained in different countries and under different systems operating on board the same ship have the capacities needed to perform their duties in a safe manner. Training, in fact, plays an important role in maritime safety. I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Tiziano Motti (PPE), per iscritto. − Esprimo in questa sede il mio voto favorevole all'approvazione di norme più severe per quanto riguarda la formazione di gente di mare, nell'ottica di garantire una maggiore sicurezza ad essi stessi e ad eventuali passeggeri da essi trasportati. Una migliore preparazione tecnica, oltre che fisica ed una preparazione anche in caso di pirateria e assalti armati non possono che rendere i tragitti in mare più sicuri. Oltretutto tali modifiche porteranno le norme europee in linea con gli standard internazionali approvati dall'Organizzazione marittima internazionale.

 
  
MPphoto
 
 

  Pier Antonio Panzeri (S&D), per iscritto. − Esprimo voto favorevole riguardo la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 2008/106/CE concernente i requisiti minimi di formazione per la gente di mare. La formazione della gente di mare costituisce un elemento essenziale della sicurezza marittima e, pertanto, trovo di massima importanza che equipaggi addestrati in paesi e secondo sistemi diversi abbiano le capacità necessarie per eseguire i loro compiti in modo sicuro. La presente proposta è volta ad adeguare la normativa dell'Unione in materia di formazione e certificazione della gente di mare alle norme internazionali vigenti, migliorando la formulazione del testo legislativo sotto il profilo della chiarezza. Per questi motivi, ritengo la proposta un elemento essenziale per evitare conflitti tra gli obblighi a livello internazionale e quelli a livello dell'UE assunti dagli Stati membri.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório que tem por base a proposta da Comissão que trata essencialmente da transposição das alterações já aceites pelos Estados-Membros para a Convenção NFCSQ na OMI, a fim de alinhar a legislação europeia com a Convenção NFCSQ alterada. As modificações introduzidas na transposição melhoraram a redação do texto legislativo, tornando-o mais claro e atualizado face à evolução mais recente da temática. Parece-me positiva a determinação de todos os Estados-Membros fornecerem anualmente informações sobre as patentes dos marítimos, de modo a obterem uma imagem mais precisa sobre a profissão de marítimo na Europa.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando che è della massima importanza che equipaggi addestrati in paesi e secondo sistemi diversi, che si trovano ad operare a bordo della stessa nave, abbiano le capacità necessarie per eseguire i loro compiti in modo sicuro, pertanto, la formazione svolge un ruolo importante nella sicurezza marittima. Tenendo presente che la formazione e la certificazione della gente di mare sono disciplinate dalla Convenzione internazionale sulle norme relative alla formazione della gente di mare, al rilascio dei brevetti e alla guardia ("la convenzione STCW"), adottata nel 1978, modificata in modo sostanziale nel 1995, e infine nel 2010 con la convenzione di Manila, è necessario ora recepire le modifiche della convenzione STCW già approvate dagli Stati membri riuniti nell'Organizzazione marittima internazionale (IMO) al fine di adeguare la legislazione europea alla convenzione STCW modificata. Con tale obiettivo, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. As tripulações de marítimos treinadas em diferentes países e segundo diferentes sistemas, mas que exercem funções no mesmo navio, devem possuir competências mínimas necessárias ao desempenho das suas obrigações com igual excelência. Tais competências representam um importante papel no domínio da segurança marinha. Atendendo às regras da Organização Marítima Internacional, a legislação votada introduz mudanças na legislação europeia, de forma a conseguir o alinhamento nas regras da União em matéria de formação e certificação dos marítimos, em conformidade com as regras internacionais. Votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − L'OMI (Organizzazione marittima internazionale) ha recentemente aggiornato gli standard per la formazione, la certificazione e la sicurezza della gente di mare per prevenire frodi nelle certificazioni, aumentare i requisiti medici e migliorare la formazione per la sicurezza, includendo anche una preparazione in caso di pirateria e assalti armati. Il relatore conviene del fatto che la proposta della Commissione si occupi sostanzialmente di recepire le modifiche della convenzione STCW (Convenzione internazionale sugli standard di addestramento, abilitazione e tenuta della guardia per i marittimi) già approvate dagli Stati membri riuniti nell'OMI al fine di adeguare la legislazione europea alla convenzione STCW modificata. Inoltre la relazione conferma le norme europee sull'orario minimo di riposo, più severe di quelle internazionali, e introduce la possibilità per la Commissione europea di raccogliere dati sugli equipaggi che operano nelle acque comunitarie.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. It is of utmost importance that crews being trained in different countries and under different systems operating on board the same ship have the capacities needed to perform their duties in a safe manner. Training, in fact, plays an important role in maritime safety. Training and certification of seafarers is regulated by the Convention on Standards of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers (STCW Convention), which was adopted in 1978 by the International Maritime Organisation. It entered into force in 1984 and was significantly amended in 1995. As for the structure, the Convention’s introductory articles contain the general principles, the provisions on entry into force and amendment procedures. The Annexes are composed of technical ‘Regulations’ which contain the training, qualification and certification requirements for the different positions on ships (such as ‘captain’, ‘first mate’, etc.), as well as the ‘Code’ which contains in its Part A detailed tables with a precise description of the material skills (e.g., positioning, ship-manoeuvring, cargo-handling) and in its Part B guidance on the implementation of the whole of the STCW rules. Except for Part B all parts of the Convention are legally binding for the State Parties.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Mi sono espressa a favore di questo testo perché ritengo necessarie norme più rigide a tutela del personale impiegato sulle imbarcazioni, allineando gli standard europei con quelli approvati dall'Organizzazione Marittima Internazionale. Aggiornare gli standard per la formazione e la sicurezza della gente di mare, anche aumentando i requisiti medici e migliorando la formazione in caso di pirateria e assalti armati, è ormai una priorità che non possiamo più ignorare.

 
  
MPphoto
 
 

  Nikolaos Salavrakos (EFD), in writing. − I voted in favour of this proposal because it is of utmost importance in securing maritime safety, and that crews being trained in different countries and under different systems operating on board the same ship have the capacities needed to perform their duties in a safe manner. The proposal includes several key aspects that strengthen this outcome. These are: updated standards relating to medical fitness, fitness for duty as well as alcohol abuse; new requirements concerning certification for able seafarers, and for electro-technical officers, as well as security-related training for all seafarers; clarification and simplification of the definition of ‘certificate’ amongst others.

 
  
MPphoto
 
 

  Matteo Salvini (EFD), per iscritto. − Ho deciso di votare favorevolmente la relazione sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 2008/106/CE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente i requisiti minimi di formazione per la gente di mare. Le modifiche proposte sono volte a garantire: regole più rigide sull´emissione ed il riconoscimento dei certificati di addestramento marittimo rilasciati dagli Stati parte della Convenzione, nuovi criteri per determinare l´idoneità fisica del personale di bordo e maggiore rigore nella prevenzione delle pratiche fraudolente. Oltre ad accogliere tali aggiornamenti, la proposta della CE si sofferma anche sulla procedura di riconoscimento dei sistemi di formazione dei Paesi terzi da parte dell´Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) estendendo da 3 a 18 mesi il margine in cui l´EMSA conduce le procedure necessarie per verificare che un dato Paese terzo abbia effettivamente integrato nelle proprie pratiche quanto previsto nella Convenzione

 
  
MPphoto
 
 

  Vilja Savisaar-Toomast (ALDE), kirjalikult. − Lugupeetud juhataja, lugupeetud kolleegid! Toetasin tänasel hääletusel meremeeste väljaõppe miinimumtaset käsitleva raporti vastuvõtmist ja seda mitmel põhjusel. Esiteks, arvestades, et meretranspordis ei ole enam ammu rahvuspõhiseid meeskondi, vaid need koosnevad väga erinevate maade meremeestest, siis on oluline, et oleksid kehtestatud ja ka tagatud miinimumnõuded, millele ühel või teisel ametikohal töötava meremehe oskused peavad vastama. Rahvusvaheliselt määrati ühised väljaõppe ja tunnistuste normid esimest korda kindlaks 1978. aastal vastuvõetud ja 1984. aastal jõustunud konventsiooniga. Euroopa Liidu õigusesse jõudsid need alles 1994. aastal. Kaks aastat tagasi täpsustati olulisel määral eelpool nimetatud konventsiooni ning seetõttu on vajalik teha täiendusi ka ELi õiguses. Üheks olulisemaks küsimuseks on kolmandates riikides välja antud meremehetunnistuste tunnustamine, mis peab tagama, et need meremehed on ka vastavalt nõuetele koolitatud, et oleks tagatud terve meeskonna ohutus. Ühe täpsustusena täiendatakse direktiivi osas, mis puudutab meremeeste töö- ja puhkeaega, et oleks tagatud ohutus kõigile osapooltele.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − È della massima importanza che equipaggi addestrati in paesi e secondo sistemi diversi, che si trovano ad operare a bordo della stessa nave, abbiano le capacità necessarie per eseguire i loro compiti in modo sicuro. La formazione, in effetti, svolge un ruolo importante nella sicurezza marittima. Con questo voto si cercherà di spingere verso disposizioni più severe per quanto riguarda formazione e valutazione, il rilascio dei certificati di competenza, nonché la prevenzione delle frodi; norme più aggiornate per quanto riguarda l'idoneità fisica, l'idoneità al servizio nonché l'abuso di alcol; nuovi requisiti concernenti la certificazione relativa a marittimi esperti, ufficiali elettrotecnici nonché la formazione di sicurezza per tutta la gente di mare; requisiti aggiornati per il personale presente a bordo di determinati tipi di navi; chiarimento e semplificazione della definizione di "certificato".

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté positivement sur le texte de mon collègue Simpson. Ce rapport a pour objectif d’intégrer dans le droit de l’Union les modifications de la Convention internationale sur les normes de formation des gens de la mer qui ont été adoptées dans le cadre des travaux de l’Organisation maritime internationale. À noter que les partenaires sociaux ont été bien intégrés au processus de conciliation et ont pu apporter leurs remarques constructives.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Este relatório pretende transpor as modificações acordadas em Manila, em 2010, na Convenção Internacional sobre as Normas de Formação, Certificação e de Serviço de Quartos para os Marítimos, adotada em 1978. Neste sentido, manifesto a minha posição a favor do mesmo, sublinhando a importância quanto aos períodos mínimos de repouso e aos limites às possibilidades de derrogações às horas de repouso para os marítimos que efetuam o serviço de quartos. Numa altura em que a economia azul tem um potencial incrível de crescimento, devemos investir na formação e qualificação dos marítimos.

 
  
MPphoto
 
 

  Isabelle Thomas (S&D), par écrit. – J'ai voté pour le rapport sur le niveau minimal de formation des gens de mer. La marge de manœuvre du Parlement européen était réduite puisque les États membres avaient déjà accepté la convention internationale STCW. Ces modifications constituent des avancées en matière de formation et d'harmonisation dans la délivrance des brevets d'aptitude. Elles améliorent également la prévention des pratiques frauduleuses et les normes requises pour les aptitudes au service, les exigences médicales ou relatives à l'abus d'alcool. Dans un secteur où le travail n'a pas de frontière, il en va de l'intérêt des gens de mer comme de l'intérêt général que les certificats délivrés par les États membres et les pays tiers soient reconnus partout en Europe. Toutefois, pour éviter un nivellement par le bas, il faut veiller à l'exigence d'un certain nombre de critères communs. Ce dont nous pouvons nous satisfaire. Je salue par ailleurs l'initiative de la Commission d'imposer aux États membres de communiquer les informations disponibles concernant les certificats, disposition pertinente afin d'établir un état des lieux et une stratégie pour l'emploi dans ce secteur.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru propunerea de directivă privind nivelul minim de formare a navigatorilor. Sectorul maritim al Uniunii se caracterizează printr-un înalt nivel de competenţă în domeniul maritim, care susţine competitivitatea sa. Calitatea formării navigatorilor este importantă pentru competitivitatea acestui sector şi pentru a atrage cetăţenii Uniunii, în special tinerii, către profesii în domeniul maritim. Pentru menţinerea standardelor de calitate în ceea ce priveşte formarea navigatorilor, trebuie îmbunătăţite măsurile de prevenire a practicilor frauduloase privind certificatele de competenţă şi de aptitudini. În acest sens, statele membre adoptă şi pun în aplicare măsurile adecvate pentru a preveni frauda şi alte practici ilegale privind certificatele şi atestatele emise şi prevăd sancţiuni eficace, proporţionale şi cu efect de descurajare.

O mai bună formare a navigatorilor ar trebui să includă formarea corespunzătoare la nivel teoretic şi practic, astfel încât să se asigure faptul că navigatorii au calificarea necesară pentru a respecta standardele de securitate şi de siguranţă şi că sunt în măsură să gestioneze riscurile şi situaţiile de urgenţă. De asemenea, ar trebui elaborate şi puse în aplicare standarde de calitate şi sisteme de standarde de calitate privind stabilirea unui cadru european de referinţă pentru asigurarea calităţii în educaţie şi formare profesională in domeniu.

 
  
MPphoto
 
 

  Derek Vaughan (S&D), in writing. − I have voted in favour of this legislation, which will ensure that seafarers operating in EU waters are entitled to better working conditions and improved training standards. Thanks to the adoption of this resolution, EU law will now be synchronised with standards set by the International Maritime Organisation, including the implementation of a minimum level of training and higher medical fitness requirements, measures that will help prevent fraud and improve security training. Seafarers’ rights will also be protected, as MEPs have rightly voted to preserve EU limits on exemptions to minimum rest periods. Furthermore, the Commission will be permitted to amass data on seafarers in order to gain a clearer picture of the profession in the EU.

 
  
MPphoto
 
 

  Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – J'ai soutenu cette directive transposant en droit communautaire les modifications adoptées par l'Organisation Maritime Internationale (OMI) à la convention sur la formation des gens de mer. L'Europe est la 1ère puissance maritime, son industrie maritime est un de nos fleurons, vivier d'emplois et vecteur de croissance. Il importe évidemment de soutenir notre savoir-faire maritime, d'autant que la compétitivité du secteur dépend de la qualité de la formation des gens de mer. L'OMI est l'enceinte pertinente pour en établir la réglementation, en raison du caractère international du transport maritime. Le fait que les États membres et la Commission y siègent est un gage de confiance en l'expertise de cette organisation. Les catastrophes récentes ont conduit au renforcement de la qualité de la formation en matière de sécurité à bord, et j'ai insisté sur le besoin que les membres de l'équipage disposent dans leur langue des documents et procédures concernant l'exploitation des navires et les situations d'urgence. J'ai également prôné l'intransigeance quant aux modalités de délivrance et de contrôle des brevets des marins. La sécurité et la sûreté maritimes sont trop importantes pour que nous ne soyons pas exemplaires, je me félicite donc du consensus atteint au sein de notre Assemblée.

 
  
MPphoto
 
 

  Jarosław Leszek Wałęsa (PPE), in writing. − I have voted in favour of the proposal for a directive of the European Parliament and of the Council amending Directive 2008/106/EC of the European Parliament and of the Council on the minimum level of training of seafarers (COM(2011)0555 – C7-0246/2011 – 2011/0239(COD)). The seas have long offered many benefits and resources to our Union, thus it is vital that we continue to make the seas safe for everyone. This directive covers the safety and training of the seafarers and imposes the international laws of the STCW into EU law. Simply put, it puts the EU on a par with the rest of the seafarers around the world by incorporating the laws that already exist into EU legislation. We have accounted for our high standard of protecting the identity of our seafarers as well as increased safety measures to equate with our higher standard of protecting the workers. Many of our citizens are employed as seafarers and now they have the safeguards to protect them while out to sea.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Grande è l'importanza ricoperta dalle attività di formazione in ambito marittimo, così come l'omogeneizzazione dell'addestramento degli equipaggi provenienti da Paesi diversi, che si trovino ad operare congiuntamente. L'obiettivo è quello di garantire la sicurezza delle operazioni navali in mare e nei porti. La formazione e la certificazione della gente di mare sono disciplinate dalla Convenzione STCW, adottata nel 1978 dalla conferenza dell'IMO ed entrata in vigore nel 1984. La convenzione STCW è stata integrata nel diritto dell'Unione per la prima volta con la direttiva 94/58/CE del 22 novembre 1994.

Nel 2010 una conferenza tra le parti della convenzione STCW, tenutasi a Manila, ha avviato un'ampia revisione introducendo importanti modifiche alla convenzione STCW ("modifiche di Manila"), entrate in vigore il 1° gennaio 2012. Onde evitare un conflitto tra gli impegni dell'UE e gli impegni internazionali assunti dagli Stati membri, è necessario che la normativa dell'Unione in materia di formazione e certificazione della gente di mare continui a essere conforme alle norme internazionali. Diviene pertanto fondamentale recepire nel diritto dell'UE le modifiche concordate a Manila.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. A proposta de alteração da diretiva diz respeito à regulamentação do nível mínimo de formação dos marítimos. No entanto, pensamos ser necessário garantir que as exigências mínimas de formação não fiquem aquém do atual desenvolvimento tecnológico e dos avanços científicos, o que consideramos que acontece neste caso. A proposta inclui também a designação de um número mínimo de horas de descanso, mas não garante algo fundamental: que estes trabalhadores não trabalhem mais do que 8 horas.

 
  
  

- Raccomandazione: Vital Moreira (A7-0289/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Laima Liucija Andrikienė (PPE), in writing. − I welcome the result of the European Parliament’s vote giving consent to the Protocol to the EU-Israel Agreement on conformity assessment and acceptance of industrial products (ACAA): 379 in favour, 230 against with 41 abstentions. Also I would like to express my gratitude to those colleagues who supported this important resolution. The vote endorsed the EPP Group line on this important agreement between the EU and Israel, whose Additional Protocol on pharmaceutical products will help to facilitate market access by eliminating technical barriers to trade on industrial products. Once in force, the ACAA foresees mutual recognition of regulatory and verification procedures for pharmaceutical products in the EU and Israel. Such mutual recognition would certainly benefit European consumers. Since there would no longer be a need for additional testing in the EU, something that normally takes from one to three years, European consumers would get quicker access to Israeli pharmaceutical products. It means that EU citizens will benefit directly from this Agreement as they will be able to get good quality pharmaceutical products from Israel quicker and cheaper.

 
  
MPphoto
 
 

  Χαράλαμπος Αγγουράκης (GUE/NGL), γραπτώς. – Η ευρωκοινοβουλευτική ομάδα του ΚΚΕ καταγγέλλει την απόφαση του Συμβουλίου της ΕΕ για τη σύναψη πρωτοκόλλου στην ευρω-μεσογειακή Συμφωνία Σύνδεσης μεταξύ ΕΕ και Ισραήλ "σχετικά με τη διαπίστωση της συμμόρφωσης και την αποδοχή των βιομηχανικών προϊόντων (ΔΣΑ)", καθώς και την έγκρισή του από το πολιτικό προσωπικό των μονοπωλίων, στο Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο. Με το πρωτόκολλο αυτό επιτρέπονται στη πραγματικότητα οι απευθείας εμπορικές σχέσεις της ΕΕ και των κρατών μελών της με τους Ισραηλινούς εποικισμούς στα κατεχόμενα από το Ισραήλ Παλαιστινιακά εδάφη και η εξαγωγή στην ΕΕ Ισραηλινών προϊόντων που παράγονται εκεί. Η συμφωνία αυτή αποτελεί ουσιαστικά αναγνώριση και νομιμοποίηση της Ισραηλινής κατοχής και των εγκλημάτων της σε βάρος του Παλαιστινιακού λαού. Είναι συνέχεια της συνολικής ιμπεριαλιστικής πολιτικής της ΕΕ στην περιοχή, που αναβαθμίζει συστηματικά τις πολιτικές, οικονομικές – εμπορικές αλά και τις στρατιωτικές της σχέσεις με το Ισραήλ, τόσο στα πλαίσια της Συμφωνίας Σύνδεσης ΕΕ – Ισραήλ, όσο και της ένταξης του Ισραήλ στο χώρο του Ενιαίου Ευρωπαϊκού Ουρανού. Την ίδια στιγμή που, με ανέξοδη υποκρισία, η ΕΕ στα λόγια καταδικάζει δήθεν τους εποικισμούς του Ισραήλ στα κατεχόμενα, με χειροπιαστά μέτρα αναγνωρίζει την Ισραηλινή κατοχή, οπλίζει το δολοφονικό της χέρι ενάντια στον λαό της Παλαιστίνης.

 
  
MPphoto
 
 

  Pino Arlacchi (S&D), in writing. − I am strongly against this agreement because I believe, as a matter of principle, that the EU should not upgrade any kind of relation with a State that violates international law and human rights in occupied territories. From my point of view, with the approval of this protocol we lost the opportunity to send a strong message to Israel and to urge this country to take a step toward the two-state solution. On the contrary, the consent to the agreement sent to Israel the message that there are no real consequences for its continued violations of international law. I also think that it has been totally unfair from the EU side to approve a deal giving beneficial access to Israeli pharmaceutical products at a time when Israel is blocking such products from entering Gaza. For all these reasons, we have shown, once again, the existence of double standards in the European foreign policy.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Tout comme la majorité des députés européens, j'ai voté en faveur de ce texte qui vise à éliminer les barrières techniques au commerce des produits industriels entre l’Union européenne et Israël. Il inclut une procédure de reconnaissance par un système d’équivalence ainsi qu’un mécanisme d’acceptation mutuelle des produits industriels des deux parties.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Sostengo la relazione che vede l’aggiunta all’accordo euromediterranero già in vigore con Israele, del protocollo circa la valutazione di conformità e l’accettazione dei prodotti industriali israeliani. Tale protocollo faciliterà l’accesso dei prodotti di entrambe le parti contraenti, in più Israele si impegna ad un completo recepimento della legislazione comunitaria, fatto questo che permetterà agli esportatori Europei di collaudare e certificare la propria produzione secondo regole già standard per essi, non dovendosi sottoporre ad ulteriori spese per rispettare altri requisiti di valutazione per accedere al mercato Israeliano.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du Protocole additionnel à l'accord euro-méditerranéen établissant une association entre les Communautés européennes et Israël sur l'évaluation de la conformité et l'acceptation des produits industriels. Il prévoit une procédure de reconnaissance de l'équivalence dans les domaines de la réglementation technique, de la normalisation et de l'évaluation des produits industriels concernés ainsi qu'un mécanisme d'acceptation mutuel des produits industriels. Il n'est en rien une appréciation politique en faveur ou contre une légitimation des colonies israéliennes ou des territoires occupés, qui restent du domaine de la diplomatie internationale.

 
  
MPphoto
 
 

  Ole Christensen (S&D), skriftlig. − Vi bakker op om at udskyde godkendelsen to år, idet der er for stor usikkerhed om kontrolmekanismerne vedrørende varer fra de besatte områder (EP's juridiske tjeneste). Desuden, i tråd med associeringsaftalen mellem EU og Israel og traktaten, skal overholdelse af menneskerettigheder og demokratiske principper være en rettesnor for EU's ageren udenrigspolitisk, herunder i handelspolitikken.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − Protocolul adiţional la Acordul euromediteraneean între UE şi Statul Israel, referitor la evaluarea conformităţii şi acceptarea produselor industriale, va permite exportatorilor din UE să-şi testeze şi să-şi certifice, dacă doresc, produsele industriale înaintea exportării, o singură dată, potrivit aceloraşi cerinţe şi standarde aliniate, urmând a avea acces la piaţa israeliană fără a se mai supune vreunei alte proceduri de certificare bazate pe evaluarea conformităţii. Acesta se va aplica şi procesul invers, respectând aceleaşi cerinţe şi standarde aliniate.

Am votat pentru acest acord care îşi propune să îmbunătăţească schimburile comerciale între UE şi Israel în condiţii de reciprocitate. Este un acord benefic atât pentru cetăţenii europeni, cât şi pentru cei ai statului Israel, care vor putea beneficia de schimburi de mărfuri, în special de medicamente, în condiţii avantajoase: reducerea costurilor pentru pacienţii europeni, un acces mai rapid la pieţe, diversificarea produselor farmaceutice, optimizarea controlului produselor farmaceutice produse în afara UE.

Argumentele împotriva acestui acord nu m-au convins pentru că nu dovedesc consecvenţă, fiind în acelaşi timp de natură economică şi politică. În plus, ipoteza extrem de probabilă în situaţia respingerii ACAA, a pierderilor pe care piaţa UE le poate suporta (reciprocitatea putând funcţiona şi în sensul unor sancţiuni din partea Israel), a fost complet ignorată.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A recomendação em análise, elaborada pelo meu colega e compatriota Vital Moreira, debruça-se sobre a proposta de decisão do Conselho no que concerne à celebração de um Protocolo ao Acordo Euro-Mediterrânico que cria uma Associação entre as Comunidades Europeias e os seus Estados-Membros (EM), por um lado, e o estado de Israel, por outro, sobre a Avaliação da Conformidade e a Aceitação de Produtos Industriais (CAA). As relações comerciais entre a UE e o Estado de Israel existem há vários anos não obstante a UE nunca ter reconhecido a legitimidade de Israel na ocupação de terrenos palestinianos, nomeadamente na região de Gaza. O protocolo ao Acordo de Associação agora aprovado visa facilitar a importação de medicamentos seguros e de baixo custo, os denominados genéricos, através de um reconhecimento mútuo das competências de certificação de determinados produtos. Considero que se trata de um acordo muito importante, não só porque representa um passo em frente na cooperação comercial com Israel, mas também pelas vantagens para os consumidores e produtores europeus e israelitas. Além disso, este protocolo obrigou Israel a aproximar o seu quadro legislativo ao europeu, o que é de todo o interesse para a UE.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A aprovação deste acordo é deplorável e elucidativa da hipócrita postura da UE no que diz respeito aos direitos humanos. O estreitar de relações comerciais entre a UE e Israel - baseado numa eliminação das barreiras técnicas ao comércio, através da padronização da legislação e infra-estrutura (princípio subjacente aos ACAA) - dá-se numa altura em que se aprofundam as sistemáticas violações, por parte de Israel, dos mais elementares direitos do povo palestino. Poucos dias depois de Israel, em manifesta afronta ao direito internacional e às inúmeras resoluções da ONU, ter avançado para novos colonatos. São diárias as violações dos direitos humanos nos territórios ocupados. Territórios de onde poderão ser originários alguns dos produtos que caem no âmbito deste Acordo. A UE faz vista grossa. O negócio está primeiro. A política de dois pesos e duas medidas fica bem visível quando, relativamente a outros Estados, se invocam precisamente as violações dos direitos humanos para impor sanções, de vária ordem. É o caso recente do Irão, onde também a "ameaça nuclear" foi invocada. Para agora ser convenientemente esquecida no caso de Israel - a única potência nuclear da região que ainda recentemente se recusou a participar na conferência da ONU, em Helsínquia, sobre "um Médio Oriente livre de armas nucleares".

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Výbor pre zahraničné veci (AFET) bol požiadaný o vypracovanie stanoviska k dodatočnému protokolu k Euro-stredomorskej dohode o pridružení medzi Európskymi spoločenstvami a ich členskými štátmi a Izraelským štátom o posudzovaní zhody a uznávaní priemyselných výrobkov (ACAA) pre Výbor pre medzinárodný obchod (INTA) v rámci postupu súhlasu. Bilaterálne vzťahy medzi EÚ a Izraelom sú založené na dohode o pridružení a akčnom pláne. Protokol bude umožňovať vývozcom z EÚ, ktorí si to želajú, skúšanie a osvedčovanie ich priemyselných výrobkov podľa rovnakých zosúladených požiadaviek a noriem, a to iba raz, ešte pred vývozom, ako aj následný prístup na izraelský trh bez toho, aby bol potrebný ďalší certifikačný postup na posudzovanie zhody. Bude to platiť aj v opačnom smere, pričom sa bude vychádzať z rovnakých zosúladených požiadaviek a noriem. Európsky parlament udelil súhlas s uzatvorením dohody a súčasne vyzval Komisiu, aby mu pravidelne predkladala správy o akomkoľvek pokroku vo vykonávaní protokolu.

 
  
MPphoto
 
 

  Ashley Fox (ECR), in writing. − I voted in support of the amendment to the Protocol on the Euro-Mediterranean Agreement. The CAA is the result of a regional process which has been initiated in the framework of the Trade Group under the ‘Barcelona Process’, and this protocol extends the agreement to European medicinal imports. I believe it is necessary to add such a technical framework to the pre-existing protocol in order to avoid damage to trade in pharmaceutical products between the parties during such a time of slowed global economic growth.

 
  
MPphoto
 
 

  Catherine Grèze (Verts/ALE), par écrit. – Le Parlement européen vient d'approuver ACAA – « le protocole relatif à l’évaluation de la conformité et l’acceptation des produits industriels » – qui va être annexé à l’accord d’Association UE-Israël. Cet accord, tel qu’adopté, ne garantit pas que les produits qui arriveront sur notre marché ne soient pas fabriqués, pour partie, dans les colonies, contrairement aux dispositions du droit européen et le droit international. Rappelons que l'Union européenne condamne la politique israélienne de colonisation, la qualifiant d’illégale, et a pris la décision en 2009 de geler le rehaussement de ses relations avec Israël (après l’opération Plomb durci contre Gaza). Il y a donc un double discours peu compréhensible et incohérent. C'est pour cette raison que j'ai voté contre l'approbation de l'accord.

 
  
MPphoto
 
 

  Marian Harkin (ALDE), in writing. − I opposed the ACAA agreement as it is inappropriate until there is tangible progress in Israel’s respect for international humanitarian and rights law. Approving ACAA, moreover, is inconsistent with the Parliament's frequently repeated condemnation of Israel’s occupation policies in Gaza and the West Bank. Why should Israel gain increased access to European pharmaceutical markets, without any new, concrete undertakings to meet demands for human rights obligations? EU Trade Commissioner Karel De Gucht told MEPs that the EU does not recognise Israel's sovereignty over the occupied territories and as such will ensure that products under this agreement come only from Israel – not occupied settlements. I sincerely hope that this will be the case. The problem is to ensure that this actually happens on the ground Finally, I wish to express my disappointment at the result of the vote, which unfortunately sends a signal that EU-Israeli cooperation can continue apace regardless of Israel’s policies in the occupied Palestinian territory, which are not recognised by international law. As noted by Irish NGO Trócaire, granting greater access to the Israeli pharmaceutical industry also means benefiting a sector which profits directly from occupation-related policies, as outlined by the Israeli Coalition of Women for Peace.

 
  
MPphoto
 
 

  Jim Higgins, Seán Kelly, Mairead McGuinness and Gay Mitchell (PPE), in writing. − The Fine Gael delegation in the European Parliament voted in favour of this protocol. Our position has always been to uphold international law and we have for a long time been advocates of a two state solution regarding the Israeli - Palestinian question in the Middle East. The EU does not recognise Israeli jurisdiction over the territories placed under Israeli administration after 1967. The European Commission will observe this position in the implementation of the ACAA, which does not under any circumstances imply any recognition of Israel’s jurisdiction over the occupied territories. Furthermore, it is clear from Rule 81 of Chapter 9 ‘Consent Procedure’ of the Rules of Parliament that all amendments in Plenary are forbidden as only a single vote is provided for.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau šiam dokumentui, nes protokolu bus suteikiama galimybė ES eksportuotojams, jei jie to pageidauja, vieną kartą patikrinti ir sertifikuoti savo pramonės produktus prieš jų eksportą, jeigu laikomasi tokių pačių suderintų reikalavimų ir standartų, ir tuomet teikti produktus Izraelio rinkai netaikant reikalavimo vykdyti tolesnę atitikties vertinimo sertifikavimo procedūrą. Šios nuostatos taip pat bus taikomos Izraelio eksportuotojams remiantis tokiais pačiais suderintais reikalavimais ir standartais.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Lors de la séance plénière du 23 octobre, j'ai voté contre la demande de renvoi en commission INTA et voté en faveur du rapport de mon collègue Vital Moreira relatif au traité ACAA. Finalement, la demande de renvoi n'a pas été adoptée. Le rapport, quant à lui, a été adopté par 379 voix pour, 230 contre et 41 abstentions. Je m'en félicite.

 
  
MPphoto
 
 

  Michał Tomasz Kamiński (ECR), in writing. − I wholeheartedly support the signing of this protocol. The mutual recognition of certificates will remove technical barriers to trade, cutting manufacturers’ costs and enabling them to get their products to the market faster. This will be a major step in improving the life of European consumers by reducing the costs of medicines and increasing the quality and quantity of medical products on the market. It will also decrease unnecessary bureaucracy. I am also glad that EU exporters will have better access to the Israeli market and vice versa. As I noted during the plenary debate on this subject (which became very political in nature), Israel is the EU’s greatest ally and it defends us from those who wish to harm us. We must undertake all efforts to foster the EU’s cooperation with Israel. This protocol is a step in the right direction.

 
  
MPphoto
 
 

  Constance Le Grip (PPE), par écrit. – J'ai soutenu l'accord entre l'Union européenne et l'Etat d'Israël sur l'évaluation de la conformité et l'acceptation des produits industriels (ACAA). Cet accord doit permettre aux exportateurs de l'Union européenne qui le souhaitent de soumettre leurs produits industriels, avant l'exportation, à une seule vérification et une seule certification, sur la base des mêmes critères. Même si la gauche a souhaité instrumentaliser le vote sur cet accord en invoquant des motifs liés à la politique menée par l’actuel gouvernement israélien, il s'agit bien de la prolongation d'un accord commercial essentiel qui renforce les liens économiques entre l'État d'Israël et l'Union européenne, et j’ai donc voté pour.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted against this proposal as I do not believe the time is right for the EU to be upgrading its trading relations with Israel. I do not accept the argument that this is a mere technical measure.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai soutenu l'accord euro-méditerranéen établissant une association entre les CE et Israël sur l'évaluation de la conformité et l'acceptation des produits industriels. Il s'agit d'un accord purement technique qui permet de ne soumettre les biens industriels des exportateurs communautaires et israéliens qu'à une seule vérification et certification. Ainsi des économies en termes de temps et de coût sont réalisées.

 
  
MPphoto
 
 

  Marisa Matias e Alda Sousa (GUE/NGL), por escrito. Um "upgrade" nas relações entre a União Europeia e Israel, um país que viola a lei internacional e os direitos humanos nos territórios ocupados da Palestina, é inaceitável. Mesmo ignorando a violação de direitos humanos, este protocolo não possui os mecanismos adequados para fiscalizar e pôr travão aos bens industriais que são ilegalmente produzidos nos colonatos, colonatos estes que constituem uma violação da Quarta Convenção de Genebra. Já que a União Europeia recebeu prémio Nobel da Paz, congelar este protocolo seria um incentivo para que Israel contribua de forma significativa para as negociações de paz. Ao aceitar este protocolo com Israel, a União Europeia compactua silenciosamente com a ocupação e com a guerra.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Ce rapport propose de franchir un premier pas vers l'intégration complète d'Israël au marché unique européen. Sous prétexte de libéraliser complètement les échanges pharmaceutiques entre l'Union et Israël, le protocole que ce texte avalise permet en fait d'intégrer sans approbation parlementaire préalable ou postérieure de nouveaux produits et services dans cet accord de libre-échange total.

Je m'oppose à ce protocole pour le renforcement du libre-échange qu'il permet. Mais aussi pour le signal politique qu'il envoie. Alors même que le gouvernement israélien continue sa politique de colonisation agressive et maintient le blocus sur Gaza en dépit du droit international, ce protocole renforce ses relations commerciales avec l'Union sans demander aucune garantie sur la provenance des produits échangés. En ratifiant ce protocole, l'Union enverrait un message dangereux pour le respect du droit international. Je vote contre ce texte

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a Resolução legislativa do PE sobre um projeto de decisão do Conselho relativa à celebração de um Protocolo ao Acordo Euro-Mediterrânico que cria uma Associação entre as Comunidades Europeias e Israel sobre a Avaliação da Conformidade e a Aceitação de Produtos Industriais. O Protocolo em questão permitirá aos exportadores da UE submeterem os seus produtos industriais, antes da exportação, a uma única verificação e certificação em função dos mesmos padrões e critérios, e acederem ao mercado israelita sem quaisquer outras exigências em matéria de certificação de conformidade; sabendo que os mesmos requisitos se aplicam inversamente, com base nos mesmos pressupostos. No entanto, sublinho que a política comercial da UE deve ser exercida com base nos objetivos da ação externa da União, nos princípios na qual se baseia, nomeadamente, o respeito pelos direitos humanos e liberdades fundamentais, enunciados pelo Tratado.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado en contra del Acuerdo por suponer un nuevo reconocimiento de la estrategia de anexión y genocidio del Estado de Israel. Dicho país, violador sistemático de los Derechos Humanos y de gran parte del derecho internacional, ocupa ilegalmente territorios palestinos desde 1967 desde donde podrá exportar productos industriales a Europa como si se tratase de productos nacionales. Con el Acuerdo se homogenizan las normas aplicadas a los productos industriales en Israel a las de la Unión Europea, facilitando con ello la entrada de sus productos al Mercado Común. En repetidas ocasiones he expresado mi profundo rechazo al intercambio comercial con Israel ya que supone una colaboración económica con un país que viola constantemente los derechos humanos y supone la mayor amenaza para la paz y la seguridad en la región.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The EU-Israel agreement on the Conformity Assessment and Acceptance of Industrial Products is a protocol to the wider EU-Israel association agreement. This technical agreement would mean that industrial products (namely pharmaceutical products) are not subject to two sets of assessment procedures, when they leave Israel and enter the EU. However, the jurisdiction of the responsible Israeli authorities to administer this poses problems – the jurisdiction of such authorities could cover illegal settlements and areas brought under Israeli control in 1967, something which we should not recognise. It could also mean that Palestinian products would be at a disadvantage and could be discriminated against by such an agreement. I voted in favour, since products should not be associated with politics.

 
  
MPphoto
 
 

  Vital Moreira (S&D), por escrito. Votei contra a concessão de novas vantagens comerciais a Israel porque entendo que, tal como impõe o TUE, deve haver coerência entre a política de comércio externo da União e a sua política externa em relação a Israel. O reforço da parceria comercial entre a UE e Israel não está em conformidade com a firme condenação, por parte da UE, da política israelita relativamente aos palestinianos, nomeadamente o bloqueio económico a Gaza, os colonatos ilegais nos territórios ocupados, a anexação de Jerusalém Oriental e a violação dos direitos fundamentais dos palestinianos, designadamente o direito ao seu território, à liberdade de circulação, de trabalho e, obviamente, o seu direito à autodeterminação. A UE não pode permitir-se duas políticas contraditórias em relação a Israel. Temos de ter uma mensagem política única e coerente, nomeadamente a de que não haverá qualquer fortalecimento das relações bilaterais enquanto Israel continuar a ignorar a condenação, por parte da UE, relativamente à política israelita quanto à questão palestiniana. Enquanto Israel, desprezando e desafiando as posições da União, vai destruindo sistematicamente as condições para um acordo de paz, dar-lhe esta "prenda" comercial não é propriamente uma prova de coerência.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Balsavau už susitarimo tarp ES ir Izraelio sudarymą, kuris yra neabejotinai naudingas ES vartotojams, nes leis žymiai sumažinti importuojamų medikamentų kainas ir padaryti generinius vaistus prieinamesnius Europos Sąjungos piliečiams. Šis susitarimas – kuris yra numatytas sudaryti pagal Asociacijos sutartį ir bus jos protokolas, bus taikomas tokia pačia aprėptimi, kaip numatyta Asociacijos sutarties 83 straipsnyje. Komisija yra įsipareigojusi teritorinį aspektą prižiūrėti. Tuo pačiu primenu Komisijos 2012 m. liepos 3 d. diskusijos metu pateiktą išaiškinimą Europos Parlamentui dėl ACAA ir produktų kilmės. Kalbant apie nuoseklumą, tenka pastebėti, kad kai kurie kiti ES partneriai yra panašioje padėtyje, tačiau ES ir jų prekybinių santykių vystymui tai atsiliepia menkai ir dvišalė prekyba yra skatinama, ES renkantis kelią poveikį daryti per didesnį įtraukimą.

 
  
MPphoto
 
 

  Antigoni Papadopoulou (S&D), in writing. − The issue is not strictly technical but it has political repercussions. I abstained from the vote as I consider that the timing is inappropriate. It is unfair to approve a deal giving beneficial access to Israeli pharmaceutical products at a time when Israeli authorities are blocking such products entering Gaza. My abstention to this agreement sends a clear message that human rights should always be at the heart of international trade.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar positiva a determinação de que os exportadores da UE, que assim o entendam, possam submeter os seus produtos industriais, antes da exportação, a uma única verificação e certificação em função dos mesmos padrões e critérios alinhados, e dessa forma aceder ao mercado israelita sem quaisquer outras exigências em matéria de certificação da conformidade.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando che attualmente Israele applica tutti gli accordi conclusi con l'Unione europea in "tutto il territorio dello Stato di Israele", come definito nella legislazione nazionale israeliana, e che l'UE non riconosce né l'applicazione di questi accordi da parte di Israele nei suoi territori occupati né alcuna legislazione che promuova l'annessione e la colonizzazione di questi territori, in tale contesto, i termini del testo proposto potrebbero consentire a Israele di attuare il protocollo sulla base del proprio diritto nazionale. Se ciò dovesse accadere, l'Unione europea non applicherebbe la legislazione comunitaria e non adempirebbe ai suoi obblighi di diritto internazionale. Sottolineando che nello svolgere la politica estera l'UE non deve discostarsi dalle disposizioni del trattato di Lisbona che impone l'obbligo esplicito di garantire la coerenza tra i diversi settori di politica estera e le altre politiche, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Alojz Peterle (PPE), pisno. − ACAA je sporazum, ki strmi k odpravljanju tehničnih ovir za trgovino z industrijskimi izdelki med Evropsko zvezo in Izraelom. Pri tem postopku, je moral Evropski parlament oddati svoje privoljenje. Se ne strinjam s politično blokado sporazuma glede na kršitve človekovih pravic v Izraelu, saj ni na tem sporazumu pristojnosti za takšno obravnavo. Torej podpiram sporazum, ki bo tudi iz gospodarsko-trgovinskega vidika imel pozitivne učinke na državah članicah naše zveze.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A aprovação do Protocolo, por mim votada, permitirá aos exportadores da UE submeterem os seus produtos industriais, antes da exportação, a uma única verificação e certificação em função de padrões e critérios alinhados, e acederem ao mercado israelita sem quaisquer outras exigências em matéria de certificação da conformidade, facilitando assim as barreiras técnicas ao comércio de produtos industriais. Os mesmos requisitos aplicam-se no caso inverso.

 
  
MPphoto
 
 

  Britta Reimers (ALDE), schriftlich. Ich habe für das Zusatzprotokoll gestimmt, da ich glaube, dass die Europäische Union von diesem profitiert. Das Zusatzprotokoll ist nicht das richtige Instrument, um Menschenrechtsverletzungen anzugehen. Solche Überlegungen sind im Rahmen der Menschenrechtsklausel des eigentlichen Abkommens zu führen. Es ist deutlich genug, dass israelische Siedlungen in palästinensischen Gebieten nicht von diesem Zusatzprotokoll profitieren sollen. Das Zusatzprotokoll führt nicht zu einer völkerrechtlichen Anerkennung solcher Siedlungen.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Against. The Protocol would primarily benefit pharmaceutical products, but could cover any other industrialised products from Israel, if imported into the EU. In the current circumstance I understand that approving this Protocol would reward Israel when this country is repeatedly violating international law.

 
  
MPphoto
 
 

  Matteo Salvini (EFD), per iscritto. − Ho deciso di votare in maniera positiva la raccomandazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione di un protocollo dell'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e lo Stato d'Israele, dall'altra, sulla valutazione della conformità e l'accettazione dei prodotti industriali. Con l'entrata in vigore di questo accordo si prevede l'estensione di alcuni benefici del mercato interno a settori già allineati e si facilita quindi l'accesso al mercato eliminando gli ostacoli tecnici agli scambi per quanto concerne i prodotti industriali. Il protocollo permetterà agli esportatori comunitari, se lo vorranno, di collaudare e certificare i loro prodotti industriali in base ai medesimi requisiti, dando loro, in pratica, la possibilità di accedere al mercato israeliano senza dover rispettare altri requisiti di valutazione della conformità.

 
  
MPphoto
 
 

  Olle Schmidt (ALDE), skriftlig. − Konflikten mellan Israel och Palestina har tyvärr fortsatt i decennier och en långsiktig lösning kräver insatser från parterna samt från omvärlden. Här kan EU spela en viktig roll. Jag tror att handel och dialog skapar bättre förutsättningar för parterna att hitta en anständig lösning. Israel ska respektera sina palestinska grannars mänskliga rättigheter, men även om det förenklande handelsavtalet mellan EU och Israel inte innehåller några villkor för respekt av det palestinska folket, anser jag inte att Europaparlamentet i det här skedet ska avfärda avtalet. Fortfarande kvarstår att Hamas vägrar erkänna staten Israel rätt att existera. Därför röstade jag för handelsavtalet.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − L’ACAA è un accordo di natura tecnica che mira a facilitare l’accesso al mercato eliminando gli ostacoli tecnici agli scambi per quanto concerne i prodotti industriali. Nel caso specifico, il protocollo ACAA tra UE e Israele riguarderà le buone prassi di fabbricazione per i soli prodotti farmaceutici. Sono favorevole alla negoziazione dell'Accordo che costituisce un tassello del processo EUROMED e il cui scopo è quello di completare e rafforzare la rete degli Accordi di libero scambio con tutti i paesi della regione. Il mio voto favorevole si basa su una visione dell'Accordo non come un upgrade delle relazioni politiche tra UE ed Israele bensì come accordo di natura tecnica previsto da un documento già condiviso (Piano d’Azione UE-Israele), rientrante nel campo dell’attuazione dell’Accordo di Associazione, ed approvato in sede consiliare nel 2010. E', dunque, necessario incardinare la conclusione dell'accordo su un piano tecnico e non politico, che semplificherebbe l'accesso reciproco al mercato dei prodotti farmaceutici, sono infatti attesi vantaggi commerciali per entrambe le parti.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Smolková (S&D), písomne. − Rámcová dohoda odstraňuje technické prekážky obchodu týkajúceho sa priemyselných výrobkov. V ACAA sú stanovené dva mechanizmy. Po prvé, mechanizmus uznávania rovnocennosti technických predpisov, štandardizácie a posudzovania zhody priemyselných výrobkov, na ktoré sa vzťahujú právne predpisy Spoločenstva aj vnútroštátne právne predpisy partnerskej krajiny. Po druhé sú to mechanizmy vzájomného uznávania priemyselných výrobkov, ktoré spĺňajú požiadavky na umiestnenie na trh jednej zo zmluvných strán v súlade s právnymi predpismi.

Tak ako Komisia, aj ja sa domnievam, že navrhovaná ACAA vytvorí prijateľnú rovnováhu, pokiaľ ide o výhody všetkých strán, a že prostredníctvom ACAA sa dosiahnu obchodné výhody. Preto som Protokol k Euro-stredomorskej dohode o pridružení medzi Európskymi spoločenstvami a ich členskými štátmi na jednej strane a Izraelským štátom na strane druhej o posudzovaní zhody a uznávaní priemyselných výrobkov v záverečnom hlasovaní podporila.

 
  
MPphoto
 
 

  Francisco Sosa Wagner (NI), por escrito. − Me he abstenido en la votación final porque no queda claro que se respete la legalidad internacional en cuanto a la definición del «territorio del Estado de Israel» y se cumpla el requisito de no reconocimiento de la legalidad de los asentamientos israelíes en los territorios sometidos a la administración de Israel desde 1967 en violación del Derecho. Pido la misma aplicación estricta de la legalidad internacional que pedí en relación al Sáhara Occidental (ver Acuerdo UE - Marruecos).

 
  
MPphoto
 
 

  Csanád Szegedi (NI), írásban. − Nyilvánvaló, hogy Izrael a területén fogja alkalmazni ezt a megállapodást. A kompromisszumos megoldás az lehetne, hogy ebben a jegyzőkönyvben nem írják le konkrétan, hogy milyen területekre kell alkalmazni. Ezt nevezik „konstruktív meghatározatlanságnak.” Az EU álláspontja, hogy létre kell hozni egy palesztin államot Kelet-Jeruzsálem fővárossal a Gázai-övezet és a Nyugati-part területén. Ez egy politikai álláspont, amelynek a nemzetközi jogi alapjai hiányoznak. Palesztina sosem létezett a történelem során és a palesztin nép politikai projekció, amelynek hiányoznak az etnikai alapjai. Az egyetlen lehetőség a palesztin állam megteremtésére, ha a PFSZ megállapodik Izraellel, erre azonban nem hajlandó. Nem lenne szabad, hogy az EU-t tevékenységben ez egyáltalán befolyásolja. Az EU tévesen állítja, hogy Kelet-Jeruzsálem és a Nyugati-part „megszállt palesztin terület”. A Palesztina Mandátum-szerződés előírja zárt zsidó települések létesítését Jeruzsálemben és a Jordán-folyótól nyugatra, azaz a Nyugati-parton is. Az Izrael által létrehozott települések így nem mondanak ellent a nemzetközi jognak, csak az EU politikai és jogi határozatainak, amelyek így viszont ellentmondanak a nemzetközi jognak. Ismétlem, ebbe a vitába az EU-nak nem lenne szabad belemennie. Különösképpen azért nem, mert nincs igaza. Ashton tiltakozása az izraeli építkezések ellen alaptalan.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai suivi l'avis et l'argumentaire du rapporteur Moreira et voté contre cet accord. Je n'ai pas de griefs contre le citoyen israélien mais contre les décisions de son gouvernement. L'ACAA n’est pas un simple accord technique, c’est le renforcement des relations UE/Israël. Donner notre consentement à l'ACAA c’est admettre et encourager la colonisation illégale des territoires palestiniens.

De plus, certains passages sont encore assez obscurs, c'est pour cela que, plutôt que de voter pour ou contre l'accord, je faisais partie de ceux qui voulaient un renvoi vers la Commission pour qu'elle réponde à nombre de questions. Cet accord est finalement une défaite pour toutes les parties. À vouloir faire vite, on fait mal, et qui plus est, au détriment de certaines valeurs qui me semblent pourtant être centrales!

 
  
MPphoto
 
 

  Keith Taylor (Verts/ALE), in writing. − I am bitterly disappointed that Parliament voted to endorse ACAA. I do not accept the disingenuous argument of the majority of the EPP and ALDE that this was a purely technical matter. It is clearly a political one. and this vote will send out the message that the EU favours increased trade with Israel over the welfare of hundreds of thousands of Palestinians who are daily subjected to a blockade of Gaza, illegal settlements on their territories, an apartheid wall and property evictions and demolitions. Trade can be a useful tool in development and peacemaking, but voting to accept ACCA is tantamount to endorsing the ongoing violations of international humanitarian and human rights law that Israel is inflicting on the Palestinian territories and people. Through this failure to provide consistency in the application of its fundamental principles, and only weeks after the EU was awarded the Nobel Peace Prize, Parliament is undermining its own, and the EU’s, credibility as a force for good in the world. It makes no sense. I will continue to contribute to peaceful settlement in this troubled region, and strive for justice for all.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O protocolo CAA permitirá um acesso mais fácil às indústrias europeias ao mercado israelita, reciprocamente as indústrias israelitas terão um acesso mais fácil ao mercado europeu. Tal será possível através da eliminação das barreiras técnicas ao comércio de produtos industriais. Através de mecanismos de reconhecimento de equivalência de regulações técnicas e standards, e aceitação mútua de requisitos para a colocação de produtos nos respetivos mercados, será possível intensificar as trocas comerciais de produtos industriais entre estas economias. Dado que, de acordo com a Comissão, o CAA permitirá controlar na totalidade a importação de produtos industriais com origem nos colonatos israelitas em território palestiniano, bem como os produtos industriais cuja origem é duvidosa, verifica-se assim o cumprimento do direito da União Europeia, o cumprimento do direito internacional e consequentemente uma coerência nas diferentes áreas da ação externa da União, incluindo o respeito pelos Direitos Humanos. Pelos motivos expostos, votei a favor do documento.

 
  
MPphoto
 
 

  Geoffrey Van Orden (ECR), in writing. − This is a purely a technical agreement which aims to help eliminate trade barriers in respect of certain industrial products. Unfortunately, anti-Israeli elements have tried to turn this into a political issue. The first annex of the CAA refers to good manufacturing practice concerning medicinal products. It does not imply recognition of Israeli jurisdiction in the occupied territories. Instead, it is a common sense measure that will reduce the cost of importing Israeli products, none of which are produced in Israeli settlements.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Une majorité du Parlement européen a donné son consentement à cet accord commercial entre l'Union européenne et Israël, dénommé ACAA, qui s'inscrit dans l'accord d'association entre ces deux parties. Présenté comme un accord purement technique visant l'adoption de normes communes pour les produits pharmaceutiques, cet accord permet la reconnaissance mutuelle de certificat de produits pharmaceutiques, réduisant notamment les délais de mise en vente en raison des procédures d'homologation. Les produits pharmaceutiques des deux parties auront un accès facilité au marché de l'autre partie. Il sera prochainement suivi d'autres accords sectoriels, comme les jouets, les cosmétiques, etc.) J'ai voté contre cet accord, car il participe du rehaussement des relations entre l'UE et Israël, sans prendre en compte la politique d'Israël vis-à-vis des territoires palestiniens occupés. Tout approfondissement des relations entre l'UE et Israël, y compris dans les domaines économique et commercial, doit dépendre du respect des résolutions des Nations-Unies sur la Palestine et des droits de l'Homme par Israël. Aussi, en ayant donné son consentement à cet accord, la majorité du Parlement européen affirme son soutien inconditionnel à la politique d'Israël dans les territoires occupés et envoie plus qu'un mauvais signal politique.

 
  
MPphoto
 
 

  Kristian Vigenin (S&D), in writing. − I voted in favour of ACAA, despite the official position of my political Group, because I do not find the arguments presented by colleagues convincing enough or relevant enough. We should not mix purely technical issues with complex political questions. This agreement is not an upgrade of the relations with Israel, it does not give a green light to further expansion of settlements, neither can it be seen as change in the political line of EU or EP towards the Middle East conflict. It is regrettable that this technical agreement has been elevated to such a political height that it finally blocked our own ability to negotiate and achieve the goals we initially have identified. If one says ‘no’ in advance and in any circumstances, then that in itself is a weak position. I believe that ACCA will give EU citizens a larger choice of, and easier access to, cheaper and higher quality medicines. That is a very good reason to support it. It is true that some European pharmaceutical giants would not be happy to face stronger competition on the European market, but finally it is people’s health which has to come first.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Solange der Konflikt zwischen Israelis und Palästinensern nicht gütlich für beide Parteien geregelt ist, halte ich es für nicht sinnvoll, eine der beiden Parteien durch ein Wirtschaftsabkommen weiter zu bestärken. Dies unterstreiche ich mit dem Hinweis auf die in der Stellungnahme des AFET-Ausschusses geäußerten Bedenken über die verweigerte Anerkennung der EU hinsichtlich der israelischen Vorgehensweise, das Abkommen und alle Rechtsvorschriften auch auf die annektierten Gebiete anzuwenden. Aufgrund der prekären völkerrechtlichen Hintergründe und der möglichen Nachteile, die der palästinensischen Bevölkerung unter Umständen erwachsen könnten, kann ich dieser Empfehlung zum Abschluss des betreffenden Protokolls nicht zustimmen.

 
  
MPphoto
 
 

  Glenis Willmott (S&D), in writing. − The proposed Protocol would eliminate technical barriers to trade in industrial products between the EU and Israel, in effect extending some of the benefits of the EU internal market to Israel and offering easier access to European markets to Israeli pharmaceutical companies in particular. The process was previously frozen as the majority of political groups in the European Parliament felt it was inappropriate given the political situation in Israel. The Socialist Group believe the political situation in Israel has not changed sufficiently and requested that the file not be voted on at the moment and instead sent back to committee. The Protocol represents a clear upgrade of trade relations with Israel, which we feel we cannot support in the current circumstances. Furthermore, despite a request being sent to the Commission for clarification on the position and labelling of goods produced in the Occupied Territories, this issue remained unsettled. The EU-Israel Association Agreement requires that relations between the EU and Israel are based on respect for human rights; Labour MEPs feel strongly that any upgrade to this agreement would be inappropriate at this time.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Este acordo pretende reforçar as relações comerciais entre a UE e Israel, eliminando as barreiras técnicas ao comércio, através da padronização da legislação e infra-estrutura (princípio subjacente aos ACAA). É hipócrita a celebração deste acordo quando são conhecidas as diárias violações dos direitos humanos nos territórios ocupados, territórios esses de onde poderão ser originários alguns dos produtos que caem no âmbito deste Acordo. A política de dois pesos e duas medidas fica bem visível quando, relativamente a outros Estados, se invocam precisamente as violações dos direitos humanos para impor sanções, de vária ordem, como no caso recente do Irão. Votámos, obviamente, contra a celebração deste acordo.

 
  
  

- Relazione: Charles Goerens (A7-0234/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  William (The Earl of) Dartmouth and Nigel Farage (EFD), in writing. − The EU has a vindictive, neocolonialist trade and aid policy towards the world’s poorest countries. It refuses to trade on fair terms with them, and has a desire to bully them economically. Much of the poverty and insecurity in the world’s poorest countries was created by the EU in the first place. Outside of the EU, the UK could pursue policies that genuinely help.

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório, porque tem como objetivo uma política renovada de desenvolvimento. Apoio também o princípio da diferenciação. Congratulo também uma linguagem mais forte sobre a condicionalidade e uma abordagem em matéria de direitos humanos. As alterações que foram adotadas introduzem ainda a questão da não-discriminação, da proteção das minorias, a igualdade entre homens e mulheres e o papel da saúde e educação, uma definição restritiva da APD.

 
  
MPphoto
 
 

  Martina Anderson (GUE/NGL), in writing. − Although there are federal elements of this report with which I disagree, such as the mention of Commission control of development planning, I voted in favour of this report because, overall, it is a positive and progressive report which includes an emphasis on respect for human rights (including LGBT and minority rights), democracy, the role of civil society, the gender equality and environmental perspectives, and the ILO core labour standards.

 
  
MPphoto
 
 

  Laima Liucija Andrikienė (PPE), in writing. − I voted in favour of the resolution on the future of EU development policy. I support the rapporteur’s veiw that the EU should further develop a clear linkage between relief, rehabilitation and development, particularly in the light of the continuing nutrition crisis. The EU must assume, strengthen and demonstrate a leading role in fighting malnutrition, using effective and sustained assistance through a combination of public and private partnerships and corporate social responsibility. Specific investments in food, health and nutrition are of the utmost importance, bearing in mind that improving the nutrition of mothers and children is key to eradicating poverty and achieving sustainable growth. In this regard, I support the rapporteur’s view that the new Strategy on Human Rights, which focuses on economic, social and cultural rights as well as those codified in the Universal Declaration on Human Rights, should have an impact on budget support methods. It is very important that the Union fully assumes the responsibility incumbent on it as the world’s leading donor of development aid, and turns its political potential to better effect, further developing its leading role on development issues at international level.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Politica UE în domeniul dezvoltării are ca obiectiv principal sprijinirea eforturilor depuse de ţările în curs de dezvoltare de eradicare a sărăciei, incluzând aici şi ţinta de a îndeplini Obiectivele de dezvoltare ale mileniului până în anul 2015. Uniunea Europeană trebuie să aleagă cea mai bună combinaţie de politici, instrumente şi resurse pentru a fi eficientă în combaterea sărăciei, acordând o atenţie deosebită calităţii ajutorului pe care îl oferă prin direcţionarea sprijinului său către ţările unde impactul poate fi cel mai mare.

Consider că, în viitor, eforturile UE ar trebui să se concentreze pe susţinerea unei creşteri durabile, care nu dăunează mediului, biodiversităţii şi resurselor naturale sau accentuează vulnerabilitatea la calamităţile naturale. De aceea, politica UE în domeniul dezvoltării ar trebui să promoveze o economie „verde”, care este capabilă să creeze locuri de muncă fără a produce efecte nedorite faţă de mediul înconjurător. De asemenea, sunt de părere că ar trebui încurajate şi susţinute acţiunile care au rolul de a îmbunătăţi capacitatea statelor în curs de dezvoltare de a face faţă consecinţelor schimbărilor climatice. Am votat în favoarea acestui raport.

 
  
MPphoto
 
 

  Pino Arlacchi (S&D), in writing. − I support this report because I value its intention to support the future of the EU development policy. With its 'Agenda for Change’, the Commission intends to place particular emphasis on the quality of the assistance. This principle is of utmost importance. In particular, I believe that the Agenda for Change should bring about a real policy shift, by focusing on a rights-based approach, i.e. fulfilling individual and collective rights of the population in developing countries. On the use of budget support, I agree with the idea of combining grants and loans, and of promoting the private sector in order to contribute to lifting the citizens of developing countries out of poverty and aid dependence. Moreover, considering that effective land rights systems in developing countries are essential for eradicating poverty and creating a fair and inclusive society, one of the objectives of the Agenda for Change should focus on making sure that secure land rights systems are in place in developing countries and that they are monitored accordingly.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Tout comme le Parlement européen, j’ai voté en faveur de ce texte qui vise à redéfinir l’approche européenne concernant l’aide qu’elle offre à certains pays en développement. Premier donateur mondial, l’Union européenne se doit de réformer certaines pratiques et notamment des critères de désignation des pays bénéficiaires de cette aide. Ainsi, certains pays émergents devraient à termes être retirés de la liste des bénéficiaires. La création de richesses n’est plus le problème, la répartition l’est. Par ailleurs, les nouvelles procédures devraient permettre de renforcer les contrôles dans l’utilisation des fonds européens et ainsi s’assurer que l’Union européenne demeure un moteur de progrès social dans ces pays.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Voto positivamente la relazione Goerens; è necessario che la politica di riduzione della povertà, nella quale l’UE si è impegnata, abbia una svolta rispetto alla direzione che attualmente sta percorrendo. I cambiamenti da apportare a questa politica sono importanti: ci si deve soffermare maggiormente sulla qualità degli aiuti erogati dalla Comunità Europea, bisogna selezionare ancora di più i Paesi terzi partner per tali aiuti ed assicurare un maggior controllo affinché tali mezzi non vengano utilizzati per fini diversi e distorti rispetto alla lotta alla povertà. Infine si deve riportare l’attenzione del Consiglio sui temi dello sviluppo, infatti nelle ultime riunioni si registra un forte disinteresse degli Stati Membri: al massimo 3 o 4 ministri presenti.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Uniunea Europeană şi statele sale membre sunt lideri mondiali în domeniul finanţării inovatoare a sectorului financiar, combaterii schimbărilor climatice sau dezvoltării. Comisia Europeană alimentează periodic dezbaterea la nivel european şi realizează evaluări ale potenţialelor surse inovatoare de finanţare. Cu toate că UE este cel mai important donator de ajutor pentru dezvoltare din lume, consider că ajutorul în sine nu este suficient pentru reducerea durabilă a sărăciei. Avem nevoie de politici care să permită depăşirea dificultăţilor comerciale, geografice şi de guvernare şi care să contribuie la utilizarea optimă a oportunităţilor oferite de globalizare.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – A l'approche de l'échéance des OMD en 2015, même si certains objectifs semblent atteints, nous devons nous interroger sur la façon d'améliorer notre aide, de la rendre plus cohérente par rapport à notre politique commerciale, par rapport à notre politique agricole et par rapport à notre politique extérieure. L'avenir de la politique européenne de développement doit reposer sur des engagements précis, mesurables et sur un calendrier à court et moyen terme. Nous devons expliquer à nos concitoyens que le développement des pays tiers n'est pas que charité et solidarité, mais aussi source de développement pour nous. Il suffit de regarder les marchés qui s'ouvrent aux Européens dans les pays émergents: la Chine, le Brésil et l'Inde. C'est pourquoi 2015 doit être désignée Année européenne du développement et, surtout, d'un développement responsable.

 
  
MPphoto
 
 

  Michael Cashman (S&D), in writing. − I would like to congratulate the rapporteur for a comprehensive and balanced report which reflects our Parliament’s and our citizens’ perspective of a new development policy, which is more inclusive, coherent and sustainable. While we redefine our policies, let us not forget the humans behind these definitions and keep in mind that what we need is growth and development of people along with the economies. The S&D Group has voted against paragraph 15. Although important for education and the well-being of the child, family is not the only factor that affects and determines the future of an individual: society, schools, peers, work etc. determine the chances, risk and opportunities of each individual. The universal guiding principle of the EU’s development policy should be grounded in the EU’s values and principles of liberty, equality, respect for human rights and the individual, as defined in the Lisbon Treaty. Furthermore, ‘family mainstreaming’ has no common understanding. Family has various meanings in different cultures and we should not impose a model and certainly not promote a traditional definition of it, which would go against gender equality, provision of sexual and reproductive health rights, sex education, the rights of same-sex families and single parents etc...

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. Os novos desafios a nível mundial exigem uma nova abordagem nas diferentes políticas, instrumentos e recursos de que a UE dispõe para lutar eficazmente contra a pobreza e atingir os Objetivos do Milénio. Na sua Comunicação "uma agenda para a mudança", a Comissão Europeia anuncia mudanças importantes na posição da UE em matéria de cooperação para o desenvolvimento que considero de saudar, nomeadamente ao colocar a tónica na qualidade da ajuda, propondo uma seletividade mais rigorosa na escolha dos países terceiros, excluindo assim da lista países emergentes beneficiários da APD cujo problema já não é a criação de riqueza mas a sua distribuição, privilegiando a combinação de subvenções e empréstimos e promovendo o papel do setor privado. Neste último aspecto, concordo que é vital do ponto de vista financeiro, administrativo e social, a criação de micro e de pequenas e médias empresas nos países em desenvolvimento de modo a fomentar o espírito empresarial e desenvolvimento do setor privado. Por outro lado, defendo uma articulação mais clara entre a ajuda de emergência, a reabilitação e o desenvolvimento, o que pode ser feito através de uma assistência sustentada entre entidades públicas e privadas com a responsabilidade social das empresas.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole sulla relazione sul futuro della politica di sviluppo dell'Unione europea poiché condivido nella sua interezza l'elaborato. Come chiaramente espresso nel trattato di Lisbona, la riduzione della povertà costituisce la principale finalità della politica di sviluppo dell'Unione. Tale obiettivo potrà essere perseguito attraverso la cooperazione allo sviluppo, che consiste nel promuovere la crescita umana in tutte le sue dimensioni, compresa quella culturale. La Commissione ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere uno sviluppo sostenibile, ritenendo che, da un punto di vista finanziario, normativo, amministrativo e sociale, la creazione di microimprese e PMI nei paesi in via di sviluppo sia essenziale per creare ambienti imprenditoriali favorevoli al fine di stimolare l'imprenditorialità e lo sviluppo del settore privato. Compito dell'Unione europea è quindi l'eliminazione degli eccessivi oneri normativi che gravano sulle PMI e sulle microimprese e in tale contesto incoraggiare e rafforzare ulteriormente l'accesso al micro-credito e al micro- finanziamento. Mi congratulo per l'ottimo lavoro svolto da parte del collega Charles Goerens per la sua lungimiranza e per la qualità della relazione.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Pour se développer, nos partenaires ont besoin de notre soutien et de notre confiance. L'Union joue un rôle clef, et les aide autant qu'elle le peut. Mais cette aide ne doit pas se faire au détriment de nos propres intérêts. Pour cela, nous devons nous assurer que chaque euro versé est investi là où il aura le plus d'impact. Il faut donc renforcer le dialogue et poser des priorités claires. C'est parce que ce rapport pose ces exigences que j'ai voté en sa faveur.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O apoio aos países em desenvolvimento sempre foi uma das bandeiras da União Europeia (UE), esta sendo o primeiro doador de ajuda financeira ao desenvolvimento - metade do total dessa ajuda. Muitos países beneficiários deste apoio são hoje economias emergentes que já não necessitam de ajuda da UE. A UE, mergulhada numa crise económica e financeira, tem de reorientar o seu apoio para os países mais pobres retirando-se, progressivamente, dos países com economias emergentes. A Agenda Europeia tem de se adaptar à nova realidade, prosseguir a luta na erradicação da pobreza a nível global de modo a atingir os objetivos definidos na estratégia Europa 2020. Temos de analisar muito bem toda esta problemática e olhar bem para cada euro que é gasto, pois a escassez de recursos exige de todos nós uma maior atenção para evitar os desperdícios e maximizar os investimentos. Votei favoravelmente este relatório sobre uma "Agenda para a Mudança: o futuro da política de desenvolvimento da UE", pois entendo que a UE deve continuar a trabalhar pela erradicação da pobreza a nível mundial canalizando o seu apoio, não para os governos dos países em desenvolvimento, mas para as pessoas e organizações diretamente envolvidas neste processo.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório de iniciativa tem como base a comunicação da Comissão sobre "Uma Agenda para a Mudança", na qual se anunciam mudanças ao nível da política de cooperação para o desenvolvimento. O relatório, ao longo das suas quinze páginas, tem aspectos positivos e aspectos negativos. É transversal a ideia de que a implementação da política de desenvolvimento deve ter como principal objetivo o combate à pobreza e à exclusão. São feitas considerações importantes (mas insuficientes) quanto ao problema da segurança alimentar, ao direito dos países em desenvolvimento regulamentarem o investimento (nomeadamente o estrangeiro), ao papel central que deve continuar a ter a ajuda pública, à necessidade de avaliação dos resultados das políticas de cooperação, entre outras. Por outro lado, é indisfarçável a tendência para uma visão instrumental da política de cooperação, visando a exportação para os países em desenvolvimento e a imposição de modelos no plano da organização económica e social do Estado. Inserem-se nesta tendência as afirmações sobre a economia de mercado e a condicionalidade da ajuda. Por fim, as referências aos paraísos fiscais, à evasão fiscal e à fuga de capitais são muito insuficientes. O mesmo sucede com o problema da coerência das políticas - muito insuficientemente abordada.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − V roku 2000 boli prijaté miléniové rozvojové ciele, od toho obdobia sa však udiali a prehĺbili významné zmeny. Predovšetkým, globalizácia podporovaná liberálnejším svetovým obchodom sa stala ohromným zdrojom vytvárania bohatstva. Daná skutočnosť na jednej strane znižuje nerovnosti medzi štátmi, no na strane druhej ich zvyšuje vo vnútri jednotlivých štátov, čo sa následne dotýka všetkých krajín – tých industrializovaných i tých, ktoré dosiaľ industrializované nie sú. V tomto kontexte Komisia vo svojom programe zmien kladie osobitný dôraz na kvalitu pomoci. Okrem iného je opodstatnené domnievať sa, že na úrovni výberu partnerských krajín sa presadzuje väčšia selektívnosť. Vďaka tomu by mohli byť niektoré rozvíjajúce sa krajiny vyčiarknuté zo zoznamu príjemcov európskej oficiálnej rozvojovej pomoci. S programom zmien sa EÚ usiluje byť tým najlepším darcom, pričom zároveň vynakladá úsilie vynikať predovšetkým v troch oblastiach: v správe verejných vecí, v inkluzívnom a trvalo udržateľnom hospodárskom raste a v rozvoji systémov sociálnej ochrany v rozvojových krajinách. Rovnako považujem za nemenej dôležité, aby taktiež všetci ďalší darcovia vynakladali intenzívne úsilie v oblasti spoločného plánovania.

 
  
MPphoto
 
 

  Ildikó Gáll-Pelcz (PPE), írásban. − A világ szegény országainak támogatására fordított pénz több mint fele jelenleg az Európai Unióból és az uniós tagállamokból érkezik, ezért kiemelten fontos témaként kell kezelni az Uniós fejlesztési politikát. Véleményem szerint a Goerens előadó által beterjesztett jelentés számos ponton innovatív, elősegíti az uniós fejlesztési politika alapvető célját, hogy fenntartható módon felszámolja a szegénységet. Jómagam is egyetértek azzal, hogy az Unió kereskedelemösztönző támogatásának nem csupán a fejlődő országok exportösztönzésére kell hangsúlyt fektetnie, hanem a kereskedelem helyi és regionális megkönnyítését is célozni kell. Az inkluzív növekedés és a segélyek hatékonyságának fokozása érdekében nagy remények fűzhetők ahhoz az újításhoz, hogy a kölcsönöket ezentúl csak akkor lehet hivatalos fejlesztési támogatásként jóváírni a donor országokban, ha utólagos elemzések alapján az valóban hozzájárult a szegénység csökkentéséhez. A fejlődő országokban nagy szükség van a vállalkozó szellem erősítésére és a magánszféra fejlesztésére, így a jelentés jó érzékkel emeli ki a kkv-k és a mikrovállalkozások megfelelő üzleti környezetének kialakítását, és a hitelekhez való hozzájutásuk fontosságát. Örömömre szolgál, hogy a jelentés megfogalmazza és egy független elemző-tanácsadó csoport felállításával orvosolni próbálja a tagállamok és az egyéb uniós szereplők fejlesztéspolitikai tevékenységének határozottabb koordinációjára vonatkozó igényt. A fejlesztési politikáról szóló jelentést tehát újító kezdeményezései miatt támogattam.

 
  
MPphoto
 
 

  Catherine Grèze (Verts/ALE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport de mon collègue Charles Goerens sur l'avenir de la politique de développement car il me semble globalement positif. L'objectif du rapport est de se recentrer sur les aspects prioritaires de la politique de développement, c'est-à-dire notamment les critères de l'aide publique au développement, une réflexion stratégique indépendante, la question de la différenciation (pays émergents), l'aide au commerce local. Je suis tout particulièrement satisfaite du vote positif sur le paragraphe introduit par un amendement du groupe des Verts en commission du développement visant à réorienter l'aide pour les instruments commerciaux, qui cible actuellement les secteurs d'exportation, afin qu'elle soutienne également le commerce local et régional.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport de mon collègue Charles Goerens relatif à l'avenir de la politique de développement de l'Union européenne. Ce rapport a été adopté à une large majorité: 540 voix pour, 36 contre et 65 abstentions. Je m'en félicite. Dans sa communication du 13 octobre 2011 intitulée "Accroître l'impact de la politique de développement de l'UE: un programme pour le changement", le Commissaire Piebalgs a souhaité ouvrir un grand débat sur les changements à apporter à notre politique de développement pour qu'elle devienne plus efficace et qu'elle soit de qualité. Le rapport de mon collègue Goerens propose des pistes concrètes pour réaliser cet objectif. Le rapporteur propose par exemple d'introduire plus de sélectivité dans le choix des partenaires, de préciser les critères relatifs à l'enveloppe financière et à l'aide publique de développement ou encore de prendre en compte la croissance inclusive et le rôle de la croissance économique dans les pays en développement, qui sont un moteur du progrès social.

 
  
MPphoto
 
 

  Syed Kamall (ECR), in writing. − A few years ago I ran some workshops for young African politicians on creating prosperity in Africa. They wanted: 1. an end to EU protectionism, which harms farmers and African entrepreneurs exporting to the EU; 2. to stop EU Member States’ support of corrupt regimes; and 3. aid for short-term disaster relief, although they were suspicious of long term development aid. Some were even against foreign aid altogether – especially direct budgetary support – since they felt it helped to keep corrupt governments in power. They suggested that any aid should focus on: 1. helping farmers to meet EU sanitary and phytosanitary standards; 2. building infrastructure which the private sector cannot finance; 3. developing robust legal systems, e.g. legal advice, training for lawyers and judges, legal staff, court recorders, documentation, etc.; 4. drawing up land & property registers, allowing citizens to register property and raise capital; 5. creating a system of mortgage finance to create property-owning democracies; 6. lending capital to entrepreneurs who are unable to access larger banks; 7. improving tax collection and government revenue systems to reduce reliance on import tariffs; and 8. training local politicians and civil servants for trade negotiations. We can learn a lot from them.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Eforturile noastre, în calitate de reprezentanţi ai cetăţenilor Uniunii Europene, sunt de a le garanta drepturi şi libertăţi la nivel unitar, dar şi de a le oferi soluţii de dezvoltare durabilă şi echitabilă, diminuând discrepanţele între clasele sociale din fiecare stat şi inegalităţile de orice fel.

În domeniul dezvoltării în mod special, viitorul politicilor elaborate de către UE trebuie să se bazeze pe o bună aplicare unitară a principiilor de guvernanţă administrativă şi fiscală, în vederea eliminării situaţiilor de sărăcie extremă şi dependenţă de ajutoare a cetăţenilor din statele în curs de dezvoltare. În această propunere însă, consider că a fost prea puţin menţionată situaţia persoanelor cu dizabilităţi din ţările în curs de dezvoltare, care din păcate în proporţie de 82% trăiesc sub pragul sărăciei. În acest sens, eforturile noastre trebuie îndreptate spre găsirea de soluţii şi generarea de beneficii imediate pentru aceste persoane defavorizate, în strânsă cooperare cu sectorul privat.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution which among other things recalls that an active and inclusive civil society is the best guarantee – in both the countries of the North and those of the South – of good democratic governance, protection of vulnerable groups (in particular disabled people and minorities), private-sector responsibility and an improved capacity to distribute the benefits of economic growth.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – La politique de développement de l'Union européenne doit se concentrer sur quelques aspects prioritaires afin d'être efficace. Il faut par exemple investir dans la croissance inclusive : elle permet en effet le progrès social. Il ne faut cependant pas oublier de suivre tout projet de près, et de l'évaluer pour mesurer son impact réel en termes de réduction de la pauvreté. L'aide au développement doit également tenir compte des économies émergentes et de leur impact sur la situation des pauvres dans les pays du Sud.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Dal punto di vista finanziario, normativo, amministrativo e sociale, la creazione di microimprese e PMI nei paesi in via di sviluppo, al fine di stimolare l'imprenditorialità e lo sviluppo del settore privato, è essenziale per creare ambienti imprenditoriali favorevoli nei paesi in via di sviluppo. Il mio voto è favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Trado de Lisboa exige que a implementação da política de desenvolvimento seja feita de forma que as medidas fomentem o crescimento económico nos países em desenvolvimento, visando, primeiramente, o combate à pobreza e exclusão, através do acesso à educação e aos cuidados de saúde. Ora, tidos como objetivos principais da política de desenvolvimento da UE, devem ser feitos esforços adicionais no sentido de integrar, de forma mais eficaz, os direitos humanos e a democracia na cooperação para o desenvolvimento, assegurando o cumprimento de obrigações internacionais em matéria de direitos humanos. Expressei o meu voto favorável, congratulando-me com a aprovação do presente diploma, num claro desafio à UE quanto às políticas de desenvolvimento da UE, com o cumprimento dos princípios enunciados no Tratado, que a esta matéria se exige.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − Me he abstenido en la votación del presente informe porque continúa con la doble vara de medir que la UE viene aplicando en su política de desarrollo. El presente informe presenta una cantidad de quejas considerables sobre la falta de políticas coherentes con la política de desarrollo que la Unión lleva a cabo en los países del tercer mundo. Pero el mismo incide en que la política deber ser coherente con el Tratado de Lisboa y la Estrategia Europa 2020, dos instrumentos políticos de implementación del proyecto neoliberal europeo que son la causa última de los problemas que impiden la eliminación de la pobreza en dichos países. También voto en contra por la doble vara de medir que aplica la UE cuando exige los derechos humanos a ciertos países pero no a los países con los que firma acuerdos comerciales. Estas razones han sido la base para plantear mi abstención en esta votación.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Michel (ALDE), par écrit. – Je suis particulièrement satisfait que le rapport sur l'avenir de la politique de développement de l'Union prenne en considération la dimension culturelle. La culture est un vecteur d'ouverture et un moteur des démocraties agissant contre tous les replis nationalistes, tentations racistes et exclusions que les crises économique et financière, climatique et alimentaire actuelles alimentent.

C'est pourquoi j'estime nécessaire d'encourager la libre circulation des artistes. La culture d'un pays est aussi un élément de l'espace universel. Cette diversité est essentielle pour briser l'uniformisation appauvrissante de la globalisation. La culture, en tant que système de pensées, de normes, de valeurs et d'interactions entre les sociétés, sera, comme le dit Abdou Diouf, un facteur déterminant de la gestion de la mondialisation.

Enfin la culture est créatrice de richesse et d'emplois. Sa contribution au PIB peut atteindre les 3 %. C'est pourquoi elle doit être prise en compte dans les stratégies nationales et internationales de réduction de la pauvreté.

 
  
MPphoto
 
 

  Miroslav Mikolášik (PPE), písomne. − Rozvojová politika by mala byť podľa Lisabonskej zmluvy koherentná a zameraná na znižovanie chudoby a na povzbudenie hospodárskeho rastu v rozvojových krajinách. Globalizácia postavila svet pred nové výzvy vzhľadom na fakt, že hospodárske centrá sa postupne presúvajú z vyspelých do rozvojových krajín naďalej čeliacim problému chudoby. Miléniové rozvojové ciele však naďalej zostávajú len vytýčenými ideálmi, ku ktorým je veľmi ťažké priblížiť sa.

Čo sa týka troch oblastí, v ktorých by mala EÚ vynikať: správa verejných vecí, inkluzívny a trvalo udržateľný hospodársky rast a rozvoj systémov sociálnej ochrany v rozvojových krajinách, domnievam sa, že dôraz by sa mal klásť na rozvoj sociálnej ochrany, ktorý je v mnohých rozvojových krajinách absentujúci. Obzvlášť ľudia so zdravotným postihnutím v rozvojových krajinách žijú až v 82 % pod hranicou chudoby.

Na záver by som chcel upozorniť na to, že v rozvojových krajinách s vysokou mierou pôrodnosti sa nesmie uchyľovať k praktikám smerujúcim proti právu na život, ľudskú dôstojnosť a právo na rodinný život, ale treba zamerať všetku pozornosť na zabezpečenie dostačujúceho hospodárskeho rastu.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I support the principle of differentiation according to which some upper middle income countries such as Brazil, China and India will stop receiving bilateral aid and EU development policy will focus on countries most in need having a better impact in reducing poverty, but we want to modify the criteria used for ‘differentiating’ (not only on the basis of GNI) and consider transitional periods. I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Katarína Neveďalová (S&D), písomne. − Vzhľadom na dosiahnutie miléniových cieľov je nevyhnutné sústrediť sa na tie oblasti rozvojovej politiky, ktoré by zohľadnili hlavne kvalitu danej pomoci. EÚ ako hlavný darca by preto mala byť exkluzívnym príkladom v oblasti správy verejných vecí, inkluzívneho a trvalo udržateľného hospodárskeho rastu a rozvoja systémov sociálnej ochrany v rozvojových krajinách. Aby EÚ splnila svoje ambície, je potrebné, aby si zabezpečila dostatočné prostriedky. Hovoríme o možnostiach poradenstva, informáciách o situácii v teréne, ako aj o schopnosti strategickej reflexie.

Finančné prostriedky, ktoré EÚ poskytuje tretím krajinám, majú slúžiť na trvalo udržateľné zníženie chudoby a inkluzívny rast krajín. Preto je potrebné prehodnotiť doterajšie vynakladanie financií, investovať do spoločného plánovania darcov a venovať sa novým aktérom na poli rozvojovej pomoci, ako sú Čína a India.

Na čo nesmieme zabúdať, je smerovanie európskej rozvojovej politiky. Našou prioritou je boj proti chudobe! K tomuto cieľu musíme nasmerovať všetko svoje úsilie a nesmieme sa nechať odradiť skromnejšími výsledkami spolupráce, ale naďalej bojovať o vzájomnú súdržnosť a efektívnosť rozvojovej pomoci EÚ.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Το οικονομικό περιβάλλον μέσα στο οποίο βρίσκεται η ΕΕ δημιουργεί ρωγμές στους αναπτυξιακούς στόχους που θέτει η Στρατηγική “Ευρώπη 2020”. Είναι γεγονός ότι η Ευρώπη υπολείπεται σε ανταγωνιστικότητα πολλών ασιατικών οικονομιών ενώ την ίδια στιγμή φθίνει δημογραφικά. Η συγκριμένη πρόταση ιδίας πρωτοβουλίας, την οποία και υπερψήφισα, αποτελεί απάντηση στην ανακοίνωση της Επιτροπής «Πρόγραμμα δράσης για αλλαγή», ενώ, παράλληλα, την καλεί να δώσει μεγαλύτερη έμφαση στην αξιοποίηση κονδυλίων για την καταπολέμηση της φτώχειας στην ΕΕ (η οποία διευρύνεται) καθώς και στους παράγοντες εκείνους που συνιστούν πλεονέκτημα της ΕΕ όπως η καινοτομία, η επιχειρηματικότητα, και το κοινωνικό κράτος. Αν και δεν έχει δεσμευτικό χαρακτήρα, η έκθεση περιλαμβάνει αξιοποιήσιμες προτάσεις που απευθύνονται στα κράτη μέλη και την Επιτροπή για την στήριξη της απασχόλησης και των προοπτικών ανάπτυξης χωρίς κοινωνικούς αποκλεισμούς και χωρίς διακρίσεις.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório que, num tom construtivo, descreve a realidade e indica caminhos a seguir para corrigir deficiências da política de desenvolvimento da União, por forma a dotar a Europa de uma capacidade de ação, conforme à sua ambição de se tornar não só o principal, mas também o melhor doador de ajuda.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando che dall'adozione degli obiettivi di sviluppo del millennio, nel 2000, alcuni cambiamenti importanti, già percettibili allora, si sono accentuati, sia sul piano economico, dove lo sviluppo sorprendente di Cina, India e Brasile tende a spostare il baricentro economico dei paesi con un'economia matura verso i paesi emergenti, sia sul piano demografico, dove il nostro pianeta, passato da 6 a 7 miliardi di esseri umani in meno di 10 anni, supererà i 9 miliardi nel 2030, si rende necessario un rafforzamento della cooperazione dell'UE con i Paesi in via di sviluppo. Ai fini del buon esito della politica di sviluppo dell'UE, occorre accordare particolare attenzione ai nuovi attori, segnatamente la Cina e l'India, con riferimento al loro impatto sulla situazione dei poveri nei paesi del sud del mondo. Con tali obiettivi, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O objetivo do relatório sobre uma Agenda para a mudança é retomar o enfoque da discussão em certos aspectos prioritários, essenciais para o sucesso da política de desenvolvimento da UE. Desde logo, a Ajuda Pública ao Desenvolvimento é a repartição financeira, salientando que as despesas da APD não se relacionam com propósitos de erradicação de pobreza. Depois, o crescimento inclusivo e papel do crescimento económico em países em desenvolvimento, como potencial força motriz para o progresso social, ressaltando a importância de qualquer projeto ser sujeito a uma avaliação destinada a informar sobre o real impacto na possível redução de pobreza. E ainda, o impacto nas circunstâncias económicas dos países do Sul das economias emergentes, particularmente China e Índia, e o papel da UE como dador comunitário internacional. E por fim, a necessidade de um compromisso da Comissão e dos Estados-Membros na demanda de coerência, eficiência e sustentabilidade desta Agenda para a mudança.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – L'Union européenne et les Etats membres qui la composent sont aujourd'hui les premiers contributeurs au monde en matière d'aide au développement : plus de la moitié des fonds destinés à aider les pays en développement proviennent de l'Union européenne et de ses Etats membres. Nous devons sans cesse rester attentifs à l’utilisation de ses fonds et continuer à lutter contre certaines des déficiences qui la caractérisent. J'accueille donc favorablement la résolution du Parlement européen sur l'avenir de la politique de développement de l'Union européenne. J’ai la conviction qu’il faut établir des priorités dans les aides que nous souhaitons fournir aux pays en voie de développement afin d’apporter une véritable valeur ajoutée aux actions entreprises par l’Union. A ce titre, la résolution fait appel à l’idée de concentrer l’aide européenne sur les pays qui en ont le plus besoin et de réduire graduellement l’aide apportée aux pays à revenu intermédiaire. Je soutiens aussi l'idée d’associer davantage les pays émergents au financement des futures politiques de développement et aux accords de coopération avec des pays en développement.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Since the Millennium Development Goals were adopted in 2000, the major changes already apparent at the time have become more evident. In economic terms, the impressive rise of China, India and Brazil is effectively displacing the centre of gravity away from mature economies towards emerging countries, which, despite their impressive economic growth, are still unable to bring poverty effectively under control. Globalisation, boosted by a more liberalised world trade and now an impressive source of wealth creation, is effectively the source of a very curious phenomenon: on the one hand, it reduces inequalities between countries, while, on the other, increasing inequalities inside all of them, including the industrialised countries.

 
  
MPphoto
 
 

  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport car il tend à rétablir l'équilibre entre les propositions de la Commission européenne et la réalité du terrain. Il souligne notamment le manque de dialogue et le manque de cohérence entre les différentes branches de l'action extérieure, entraînant une perte d'efficacité des fonds alloués et des actions menées au titre du développement.

Ainsi, j'ai soutenu le paragraphe 51, selon lequel "l’aide pour le commerce et les instruments de facilitation des échanges de l’Union (...) doivent changer en vue de faciliter les échanges pour les marchés locaux et régionaux". En effet, ces derniers constituent une étape préalable nécessaire avant d'intégrer le marché mondial.

J'ai également soutenu le paragraphe 61, qui demande que les entreprises européennes implantées dans des pays tiers puissent être sanctionnées dans leur pays d'origine en cas de manquement aux normes sociales internationales de base. J'avais proposé cette option dans un avis rédigé pour la commission du commerce international l'année dernière et elle me semble toujours aussi pertinente au vu de l'interdépendance croissante des économies nationales.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Dall'adozione degli obiettivi di sviluppo del millennio, nel 2000, alcuni cambiamenti importanti, già percettibili allora, si sono accentuati. Sul piano economico, lo sviluppo sorprendente di Cina, India e Brasile tende a spostare il baricentro economico dei paesi con un'economia matura verso i paesi emergenti. Tuttavia, nonostante la loro crescita economica impressionante, questi paesi non riescono ancora a controllare efficacemente la povertà. La globalizzazione, alterata da un commercio mondiale più liberalizzato e divenuta potente fonte di creazione di ricchezza, è in effetti all'origine di un fenomeno molto curioso: da un lato riduce le disuguaglianze tra gli Stati e, dall'altro, contribuisce ad accentuarle all'interno degli Stati, in tutti i paesi, industrializzati e non. Con questo voto l'Unione Europea assume una responsabilità specifica nella comunità internazionale dei donatori. Per questo, l'Unione dovrebbe circondarsi dei consulenti migliori in materia di approccio alla situazione sul campo, nonché munirsi di una capacità di riflessione strategica

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte. Le programme pour le changement innove en privilégiant, entre autres, le recours à l’appui budgétaire, à la combinaison de subventions et de prêts, ainsi qu’à la promotion du secteur privé; j'estime que le recours à ces mécanismes doit contribuer, en premier lieu, à sortir les citoyens des pays en développement de la pauvreté et de la dépendance à l'égard de l'aide, et à diffuser et appliquer les principes de bonne gouvernance administrative et fiscale.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A "agenda para a mudança" apresentada pela CE pretende que a ajuda ao desenvolvimento tenha particular atenção à qualidade da assistência em si. Não pretende, assim, modificar as práticas, os princípios e as abordagens assumidas desde sempre pela UE no apoio aos países em desenvolvimento. Um dos exemplos que mostra a necessidade de mudanças na política de desenvolvimento diz respeito aos BRICS, uma vez que o problema que agora enfrentam não é a criação de riqueza, mas sim a sua distribuição equitativa. Voto favoravelmente este relatório, por considerar a abordagem apresentada a mais correta para melhorar a eficácia e a qualidade da ajuda ao desenvolvimento.

 
  
MPphoto
 
 

  Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – L'éradication de la pauvreté est un des objectifs historiques de l'UE, qui se positionne comme leader mondial de l'aide au développement. Néanmoins, il est temps de passer des paroles aux actes et c'est tout l'objet de ce rapport, que j'ai soutenu. Nous avons pris du retard par rapport aux Objectifs du Millénaire pour le Développement, et notre Assemblée propose une stratégie pour réaliser des progrès significatifs, aux plans politique et économique. L'action politique doit permettre d'installer durablement la démocratie et le respect des Droits de l'Homme. Le volet économique doit porter sur des points concrets: cibler les financements sur les services sociaux de base pour améliorer les conditions de vie, soutenir les micro-entreprises, en améliorant l'environnement économique et juridique et lutter contre le chômage, ou encore coordonner l'action des acteurs publics et privés, pour rationaliser la ventilation des fonds disponibles. Il est évident que l'on ne pourra pas résoudre tous les problèmes en même temps. Il faut donc agir petit à petit, en misant sur les actions qui auront le plus de valeur ajoutée. C'est ainsi que l'UE utilisera au mieux l'aide au développement, manifestation tangible de la solidarité des citoyens européens avec ceux qui n'ont rien.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Der Bericht über die Zukunft der EU-Entwicklungspolitik stellt klar, dass die Praktiken, Grundsätze und Ansätze nicht aufgegeben und weiter ausgebaut werden sollten. Man soll dabei besonders Nachdruck auf die Qualität der Hilfe legen. Wichtige Bereiche dabei sind: verantwortungsvolle Staatsführung, „nachhaltiges, breitenwirksames Wirtschaftswachstum“ und die Entwicklung sozialer Sicherungssysteme in den Entwicklungsländern.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − La realizzazione degli Obiettivi di sviluppo del Millennio entro il 2015 resta molto difficile. Tuttavia, dall'adozione di tali obiettivi, nel 2000, alcuni cambiamenti importanti si sono accentuati. Importanti modifiche riguardano l'approccio europeo in materia di cooperazione allo sviluppo, mantenendo però impostazioni e principi che si sono rivelati efficaci in passato. Obiettivo fondamentale è anche la qualità degli aiuti e la sempre più attenta selettività europea a livello di scelta dei Paesi partner. L'Unione europea è il primo donatore ma mira a diventare il migliore e per riuscire in questo intento dovrà eccellere in tre ambiti: la governance, la crescita economica sostenibile e inclusiva e lo sviluppo di sistemi di protezione sociale nei Paesi in via di sviluppo.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Consideramos relativamente positivas algumas ideias deste relatório como a defesa de que a implementação da política de desenvolvimento deve ter como principal objetivo o combate à pobreza e à exclusão, as considerações feitas quanto ao problema da segurança alimentar, ao direito dos países em desenvolvimento regulamentarem o investimento (nomeadamente o estrangeiro), ao papel central que deve continuar a ter a ajuda pública, à necessidade de avaliação dos resultados das políticas de cooperação, entre outras. No entanto, o relatório defende uma visão instrumental da política de cooperação, visando a exportação para os países em desenvolvimento e a imposição de modelos no plano da organização económica e social do Estado, afirmações que não podemos deixar de criticar.

 
  
  

- Relazione: Paul Rübig (A7-0293/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Martina Anderson (GUE/NGL), in writing. − Although this report includes some very worthwhile points to consider surrounding SMEs, including the necessary cutting of red tape and the need for a reduction in unreasonable administrative burden for small businesses, I cannot support a report which calls for any extension of the Service Directive and the consequent likely privatisation and liberalisation of our public services and utilities. EU workers’ rights must be defended, especially in this time of austerity and I cannot support any possible risk of them being further corroded.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Întreprinderile mici şi mijlocii reprezintă unul dintre cele mai importante sectoare ale economiei europene pentru că oferă locuri de muncă pentru un număr semnificativ de cetăţeni europeni şi pentru că ele contribuie decisiv la creşterea economică şi la dezvoltarea Uniunii Europene. Întreprinderile mici şi mijlocii trebuie să primească sprijinul şi atenţia adecvată pentru că ele sunt unul dintre principalii actori implicaţi în procesul de cercetare şi inovare şi pentru că ele rămân un actor cu o contribuţie majoră la dezvoltarea competitivităţii economiilor europene.

În condiţiile în care efectele crizei economice şi financiare sunt din ce în ce mai ample, stimularea competitivităţii întreprinderilor mici şi mijlocii devine esenţială. Acest lucru nu poate fi însă realizat prin revenirea la formule protecţioniste, ci prin stimularea prezenţei acestor actori economici din ce în ce mai mult pe pieţele internaţionale. Uniunea Europeană, alături de statele membre, trebuie să acţioneze mai consecvent pentru modificarea normelor vamale complexe, pentru eliminarea unor reglementări tehnice neclare sau pentru încurajarea unui acces mai liber şi mai puţin costisitor la informaţiile ce pot încuraja extinderea prezenţei internaţionale a întreprinderilor mici şi mijlocii. Am votat în favoarea acestui raport.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Bénéficiant d’un large soutien du Parlement européen, ce rapport a été adopté. Cherchant à soulager les petites et moyennes entreprises, ce texte vise à rendre ces dernières plus compétitives. Ayant moi-même dirigé un commerce, j’ai conscience des difficultés, notamment administratives, qui sont imposées aux petites entreprises et c’est pourquoi j’ai voté en faveur de ce texte qui va dans le sens de la simplification. Par ailleurs, ce texte cherche à conforter le potentiel entrepreneurial des jeunes, des femmes et des migrants. Toute action permettant de renforcer la compétitivité de ces entreprises permettra à l’Union européenne de retrouver le chemin de l’emploi et de la croissance.

 
  
MPphoto
 
 

  Liam Aylward (ALDE), i scríbhinn. − Ní seo an chéad uair dúinn tábhacht na 23 milliún fiontar beag agus meánmhéide Eorpach a lua don Pharlaimint. An deacracht is mó a bhíonn ag FBM ná teacht ar mhaoiniú agus iasachtaí beaga . Tuigtear dom, ó fhiontair bheaga i mo cheantar áitiúil féin, nach bhfuil mórán dul chun cinn déanta. D’fhéadfaí iomaíochas agus borradh an AE a thógáil ar bhunchloch na FBM, a bhfuil 75 milliún duine fostaithe san Eoraip acu, ach chuige sin ní mór don AE bearta láidre cinnte a ghlacadh chun dul i ngleic le deacrachtaí na hearnála. Tacaím lena bhfuil sa Tuarascáil maidir le scéimeanna tacaíochta ‘mapála’ áitiúla, réigiúnacha, náisiúnta agus Eorpacha a chur ar bun chun cabhrú le FBM maoiniú a bhaint amach, scéimeanna a chuireann iasachtaí ar fáil do mhicrifhiontair go háirithe. Ní mór beart a dhéanamh de réir ár mbriathar agus an rómhaorlathas a laghdú agus cúrsaí riaracháin a shimpliú. Ní foláir go mbeadh prionsabal an ‘one in, one out’ á leanúint i gcás reachtaíochta don mhargadh singil. De réir sin, ní bheifí in ann rialachán nua ar bith lena mbeadh costas do FBM i gceist a thabhairt isteach gan rialachán comhluachach reatha eile sa réimse céanna a chealú.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. Na Europa existem cerca de 23 milhões de Pequenas e Médias Empresas que representam 99% do total das empresas e empregam cerca de 75 milhões de pessoas. Tendo em conta o impacto destas empresas na economia europeia, torna-se importante que os responsáveis políticos procurem oportunidades que aproveitem o dinamismo existente neste setor em benefício da sociedade europeia. Para que a economia da União Europeia retome o seu crescimento, a UE deve adotar medidas que reduzam os encargos administrativos das PME. O presente relatório, que mereceu o meu apoio, defende o reforço e a competitividade industrial e das PME, sendo para isso necessário um ambiente que favoreça novas ideias e empresas. Por outro lado, a UE deverá incentivar as suas PME à internacionalização, principalmente nos novos mercados emergentes, defendendo para isso a necessidade de eliminação dos inúmeros obstáculos com que estas empresas se deparam quando tentam lançar-se no mercado global. Por fim, apoia-se a necessidade de a Comissão prosseguir com programas como o "Erasmus para jovens empresários", o reforço dos mesmos e a necessidade de avaliar a criação de um programa que proporcione aos empresários talentosos a oportunidade de adquirirem experiência em centros de excelência no exterior da UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − Le PMI europee, spesso, non sono informate sui servizi di sostegno alle imprese forniti dall'Unione europea e, di conseguenza, non utilizzano le risorse loro destinate perdendo preziose opportunità di crescita. Pertanto, accolgo con favore le indicazioni contenute nella relazione in oggetto e, in particolare, l’importanza di eseguire una mappatura dei programmi disponibili all'interno e all'esterno dell'Unione finalizzata a mettere a disposizione delle imprese un quadro aggiornato dei servizi disponibili. A mio avviso, una strategia europea, per quanto ambiziosa e ben formulata, da sola non è sufficiente per generare cambiamenti significativi, ma occorre che ad essa si accompagni una decisa azione di divulgazione presso le PMI per migliorare il grado di conoscenza degli strumenti comunitari a favore dell’internazionalizzazione. Tra gli strumenti di divulgazione attribuisco un ruolo centrale al nuovo portale comunitario che dovrà mettere a disposizione informazioni costantemente aggiornate sui mercati e sui settori nonché sugli strumenti comunitari disponibili. Infine, condivido la necessità, richiamata nella relazione, di un migliore coordinamento e di una migliore sinergia tra le diverse politiche e i diversi strumenti europei, nazionali regionali e locali direttamente indirizzati alle PMI: occorre ridurre la frammentazione esistente e assicurare una maggiore coerenza tra le risorse finanziarie disponibili ai diversi livelli.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He apoyado este informe porque señala y aporta soluciones muy prácticas para resolver los principales problemas para consolidar la actividad y el desarrollo de las pequeñas y medianas empresas en Europa. Favorece también el emprendimiento. Comparto especialmente las consideraciones que se realizan sobre financiación, simplificación de trámites burocráticos, disminución de las cargas por esta causa y apoyo a la internacionalización y la innovación que se contienen en el manifiesto que mi grupo elaboró para apoyar a este tipo de emprendedores y empresas.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Sostengo la relazione Rübig volta a creare una politica di sostegno a quella che è un eccellenza europea ma soprattutto italiana: le piccole e medie imprese. In Europa esse rappresentano il 99% di tutte le imprese e impiegano il 70% dei lavoratori, quasi 75 milioni di persone. Investire e puntare sul rafforzamento e la competitività industriale delle PMI, sulla loro internazionalizzazione e su un’ulteriore semplificazione delle normative europee avendo ad obiettivo ultimo la riduzione degli oneri amministrativi che su di essere gravano, è l’unica via che l’Europa ha per uscire dalla crisi, sviluppare la propria economia e far fronte alla concorrenza spietata degli altri mercati.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Criza economică mondială declanşată în 2008 a afectat întreprinderile mici și mijlocii din Europa, care continuă să depună eforturi în vederea redresării. În pofida mediului dificil în care îşi desfăşoară activitatea, IMM-urile şi-au păstrat rolul de coloană vertebrală a economiei europene. Cele 20,7 milioane de IMM-uri reprezintă peste 98 % din totalul întreprinderilor europene şi angajează peste 87 de milioane de persoane. Cea mai mare parte a IMM-urilor (92,2 %) este reprezentată de microîntreprinderi, care numără mai puţin de zece angajaţi. Estimările actuale arată că IMM-urile reprezintă 67 % din totalul locurilor de muncă şi 58 % din valoarea adăugată brută. Tendinţele existente în diferitele state membre sunt din ce în ce mai divergente şi consider că trebuie transmis un semnal pozitiv în ceea ce priveşte ocuparea forţei de muncă. În această situaţie delicată, o acţiune politică decisivă, destinată abordării factorilor care determină creşterea IMM-urilor, ar putea înclina balanţa.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Il rilancio del sistema delle PMI costituisce lo snodo indispensabile per la ripresa economica continentale, considerando che in molti Paesi più’del 90% dei soggetti d’impresa è costituito dalla piccola iniziativa. La relazione è molto articolata, pertanto, nell’esprimere un voto favorevole in generale, mi limito a sottolinearne alcuni aspetti. Fondamentale è consentire alle PMI di accedere al credito per attività di R&D, settore in cui l’handicap strutturale preclude opportunità importanti di sviluppo in ambito tecnologico e industriale. Sono importanti le raccomandazioni di cui ai paragrafi 37-38 (DPI) e all’accesso trasparente alle gare internazionali, di cui ai paragrafi 39-43. Infine, sottolineo anche la centralità degli aspetti di riordino normativo (“one in, one out”), che incidano su un significativo freno agli investimenti laddove l’overregulation si traduce in incertezza del diritto. Infine, condivido l’esigenza di verificare il modello di governance dell’EEN, di repertoriare le attività di incentivo e sostegno alle PMI offerto dai soggetti pubblici, dalle amministrazioni locali e da agenti privati, al fine di recuperare rilevanti diseconomie eliminando ridondanze e doppioni e contribuendo a una migliore finalizzazione e verifica della spesa.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur les petites et moyennes entreprises : compétitivité et perspectives commerciales. Ce rapport met la lumière des enjeux importants conséquents à la situation des PME en Europe : il met en exergue l'importance de l'internationalisation des PME, de l'allégement des charges administratives en particulier pour les micro-entreprises, et compte renforcer la compétitivité industrielle des PME. En ce sens, je soutiens fortement ce rapport et encourage la Commission européenne à promouvoir dès maintenant la thématique de l'entrepreneuriat social.

 
  
MPphoto
 
 

  Jan Březina (PPE), písemně. − Považuji za důležité vytvoření zjednodušeného a transparentního regulačního rámce EU v oblasti zadávání veřejných zakázek, aby malé a střední podniky získaly k těmto zakázkám v EU a ve třetích zemích lepší přístup. Zadávání veřejných zakázek je jedním z účinných způsobů, jak podpořit schopnost tuzemských malých a středních podniků dosáhnout technických inovací a umožnit jim dosáhnout velikosti, která je nutná k působení na mezinárodním poli. Očekávám, že Komise přijme iniciativu, která zajistí, že malé a střední podniky v EU budou mít přístup k zadávání veřejných zakázek na trzích třetích zemí za stejných podmínek jako jiné společnosti. Vyjadřuji naději, že nedávno zveřejněný návrh nařízení o trhu EU v oblasti veřejných zakázek podpoří vzájemnou otevřenost, z čehož by měly těžit malé a střední podniky v EU. EU by v této souvislosti měla vypracovat ambiciózní společnou průmyslovou politiku založenou na podpoře výzkumu a inovací, využívající zcela nové možnosti financování, jako jsou projektové dluhopisy, a podporující rozvoj malých a středních podniků, zejména prostřednictvím přístupu k veřejným zakázkám, aby si zachovala konkurenceschopnost vůči novým významným aktérům v oblasti průmyslu a výzkumu. EU by rovněž měla zvyšovat hodnotu evropské produkce tím, že bude spotřebitelům poskytovat lepší informace o kvalitě, zejména tím, že přijme nařízení o označování původu výrobků dovážených do EU (nařízení o made in).

 
  
MPphoto
 
 

  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport Rübig relatif à la compétitivité et aux perspectives commerciales des PME. Je suis convaincu que l'Europe doit exploiter le dynamisme de ces entreprises. J'estime par ailleurs que la croissance de l'économie européenne ne reprendra que si l'Union réussit à renforcer la compétitivité des PME tout en adoptant des mesures capables de réduire les charges administratives qu'elles subissent. C'est pourquoi j'adhère aux préconisations du rapport qui mettent l'accent sur l'importance du secteur manufacturier ainsi que sur la nécessité de promouvoir l'esprit entrepreneurial. Je salue enfin les propositions visant à encourager la pénétration du marché international par les PME européennes.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. As PMEs são cruciais para a economia europeia. As PMEs representam 99% do tecido empresarial europeu. No conjunto das PMEs trabalham 70% dos empregados da UE, e entre 2002 e 2010 estas empresas contribuíram com a criação de 85% dos novos postos de trabalho que emergiram na UE. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar fundamental minimizar os custos de contexto que pesam sobre as PMEs, bem assim como reforçar o apoio à internationalisação e à competitividade das PMEs.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − În UE există aproximativ 23 de milioane de întreprinderi mici şi mijlocii (IMM-uri), care reprezintă 99% din totalul societăţilor comerciale. IMM-urile oferă locuri de muncă pentru 75 de milioane de persoane (70% din numărul total al locurilor de muncă din UE). Dacă UE reuşeşte să îmbunătăţească competitivitatea IMM-urilor şi să adopte măsurile care pot reduce sarcinile administrative cu care se confruntă IMM-urile, atunci potenţialul antreprenorilor europeni va fi dezvoltat şi economia UE va fi impulsionată din nou în direcţia creşterii.

UE ar trebui să investească în programe care să aibă ca obiectiv identificarea potenţialului întreprinzător al cetăţenilor europeni ca alternativă reală la ocuparea forţei de muncă, în special în rândul tinerilor, al femeilor şi al migranţilor. Extinderea culturii antreprenoriale în UE şi atragerea mai multor oameni în lumea antreprenoriatului prin programe ad-hoc, stimulente, cum ar fi sistemele de impozitare favorabile IMM-urilor, şi beneficiile fiscale i-ar putea ajuta pe oameni să depăşească teama de eşec şi le-ar putea oferi curajul pentru a-şi începe sau a-şi extinde activitatea. Consecinţele fireşti vor fi crearea de noi locuri de muncă, mai multă inovare şi o creştere economică mai mare a tuturor întreprinderilor, indiferent dacă acestea sunt orientate către industrie, servicii sau sectorul social.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. Face à atual crise económica e tendo em conta que as PME são a espinha dorsal da economia europeia, pois constituem 99% do total de empresas da zona euro (23 milhões de empresas) que empregam 70% do número total de postos de trabalho (76 milhões de pessoas), é imperativo tomar medidas com o objetivo de reforçar a competitividade destas empresas. Para tal, será necessário promover: um aumento das políticas de apoio da UE; facilitar o acesso ao financiamento, principalmente na fase de investimento inicial e na exportação; incentivar a internacionalização das empresas; melhorar a gestão e operacionalidade dos programas de apoio às empresas; fomentar a cooperação entre as associações empresariais, no mercado único e nos países terceiros; garantir uma maior eficácia ao nível da transposição da legislação da UE e uma diminuição da burocracia; e munir a UE de ligações de banda larga de alta velocidade com o objetivo de salvaguardar a máxima participação das PME num mercado interno digitalizado. Apoio, assim, esta iniciativa que propõe o investimento em programas destinados ao potencial empreendedor dos cidadãos, o aumento da competitividade das PME e microempresas, a criação de um ambiente favorável que faça florescer as empresas e o consequente aumento de postos de trabalho.

 
  
MPphoto
 
 

  Emer Costello (S&D), in writing. − SMEs are comparatively more prevalent in Ireland than across the EU as a whole. SMEs in Ireland represent 99.7% of all businesses and account for 69% of all jobs in the private, non-financial sector. Almost one third of Irish SMEs are active in high-tech manufacturing and knowledge-intensive service sectors, which are crucial for Ireland’s future competitiveness. SMEs in Ireland and all across Europe are still struggling with the effects of the economic crisis. According to the Commission, the number of jobs in the SMEs sector has fallen by more than twice the amount in the larger enterprise sector. I welcome the concrete actions set out in the Rübig report to improve the competitiveness of SMEs, to support and promote their activities outside the EU and to reduce unnecessary regulatory burdens on SMEs and microenterprises and very much endorse the call for an Erasmus-type programme for young entrepreneurs, though I would have concerns about any proposals for a blanket exemption for SMEs and micro-enterprises from EU health and safety rules and on workers’ rights.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Prezenţa pe piaţa internaţională a întreprinderilor mici şi mijlocii europene trebuie îmbunătăţită având în vedere că doar 25% dintre acestea desfăşoară activităţi în spaţiul pieţei unice şi doar 13% au fost active pe plan extern, în afara Uniunii. Într-o lume în plin proces al globalizării, întreprinderile mici şi mijlocii europene trebuie încurajate să se implice mai mult în activităţi situate în alte ţări non-UE şi, mai ales, în noile state emergente, acestea reprezentând un potenţial insuficient exploatat.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Les petites et moyennes entreprises ont tout à gagner du marché unique. L'Europe a tout à gagner d'un marché intégré dans lequel les PME peuvent croître et échanger sans difficulté. Parce que ce texte est ambitieux et comporte des mesures concrètes, je me suis exprimée en sa faveur. Les PME sont le moteur de la croissance européenne, et je soutiens tout particulièrement les dispositions visant à promouvoir leurs intérêts à l'étranger, et le développement de la mobilité des entrepreneurs au sein de l'Union.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui promeut la compétitivité de nos PME. Il est aujourd’hui essentiel de donner à nos PME tous les outils pour leur permettre de renforcer leur compétitivité sur un marché toujours plus concurrentiel. Soutenir ce maillage de PME, c’est soutenir l’attractivité et le développement économique de nos territoires. En adoptant ce texte, le Parlement montre ici que son rôle est bien de représenter l’intérêt de nos citoyens et de nos acteurs économiques en faisant entendre leur voix dans les institutions. Les mesures ici proposées comme un allégement des charges administratives sont une main tendue envers nos PME dans le contexte économique difficile que nous traversons.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Ce 23 octobre 2012, le PE a adopté une résolution visant à soutenir les PME. Moteur de l'économie européenne, celles-ci représentent une de nos meilleures chances de développer la création d'emplois, bienvenus en cette période de crise. Je me réjouis donc que le Parlement ait voté cette résolution, qui met en exergue quelques mesures indispensables pour permettre le développement du tissu économique européen : réduction des charges administratives, accès facilité au crédit lorsque celui-ci est inférieur à 25000 euros, mise en place d'un programme Erasmus pour jeunes entrepreneurs... Dans le cadre des négociations du nouveau CFP, le PE a également décidé de préconiser une augmentation du budget prévu pour les PME.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − A Bizottság eddig három kommunikációt terjesztett elő, név szerint: „Iparpolitika: A versenyképesség erősítése”, „Kisvállalkozás, nagyvilág – Új partnerség, amelynek segítségével a kis- és középvállalkozások megragadhatják a globális lehetőségeket”, és „A kkv-k szabályozási terheinek minimálisra csökkentése – Az uniós szabályozás hozzáigazítása a mikrovállalkozások szükségleteihez” címmel. A három pillér által az EU-n belüli kkv-k fennmaradását, versenyképességük megerősítését kívánta a Bizottság segíteni. Az EU-ban körülbelül 23 millió kkv működik, amelyek hozzávetőlegesen 75 millió embert foglalkoztatnak, ami az EU-s munkahelyek 70%-át jelenti. Ahhoz, hogy a kkv-k versenyképessége tovább erősödjön, gazdasági szerkezetátalakítások szükségesek, növelni kell az ipari innovációkat, az erőforrás-hatékonyságot, valamint olyan üzleti környezet megteremtése szükséges, amelynek segítségével az európai kkv-k megállják a helyüket a globális versenyben. Ennek elengedhetetlen eszköze az Enterprise Europe Network irányítási modellje és az, hogy tovább csökkentsék a kkv-k adminisztratív és irányítási terheit, könnyítsék a testreszabott támogatások nyújtását. Elengedhetetlen továbbá a kereskedelmi kamarákkal és más érdekelt felekkel való kapcsolatok kiépítése.

 
  
MPphoto
 
 

  Ioan Enciu (S&D), in writing. − I voted in favour of the report on SMEs: competitiveness and business opportunities. I am convinced that SMEs play a central role in the EU’s economic development. The EU should invest in programmes whose direction addresses the entrepreneurial potential of European citizens as a real alternative to employment – particularly in the poorest and most vulnerable countries of Europe. In order to encourage entrepreneurs to take the risk of starting their business, two key points should be implemented: the entrepreneurial culture should be made more attractive through ad-hoc programmes and the administrative and fiscal barriers that young entrepreneurs face should be reduced. Finally, creating a business environment supportive of the sustainable development of SMEs is fundamental.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A União Europeia (UE) deposita uma grande esperança no contributo que as pequenas e médias empresas (PME’s) podem dar para ajudar a Europa a sair da crise económica e financeira em que se encontra mergulhada. O reforço da competitividade das PME’s, melhor harmonização das políticas e um maior incentivo à internacionalização, são fatores que potenciarão a saída da crise. As PME’s representam 75% da atividade empresarial a nível europeu e foram responsáveis pela criação de 85% dos empregos nos últimos anos. Torna-se, pois, fundamental aumentar a sua capacidade de internacionalização e facilitar ao acesso ao financiamento. Saúdo, por isso, o programa COSMI de apoio à internacionalização das PME’s. As PME’s são a base da nossa economia e as promotoras de um crescimento económico sustentável. Se queremos atingir os objetivos da estratégia Europa 2020, temos de apoiar as PME’s promovendo a sua excelência e melhorando a produtividade e competitividade. Para isso, é necessário travar a burocracia, diminuir o ónus administrativo e implementar uma política fiscal justa e concorrencial. Votei favoravelmente esta proposta porque se trata de uma boa iniciativa da Comissão, uma vez que as PME’s são o motor do crescimento económico e essenciais para debelar a crise.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório mistura distância da realidade e mistificação ideológica. Abordando uma parte fulcral do tecido empresarial - as pequenas e médias empresas - avança com algumas medidas que valorizamos - relacionadas com a difusão e prestação da informação, com a criação de redes de serviços de apoio à exportação a nível local e regional, por exemplo. Mas ignora o que é hoje a realidade das PME, cilindradas pelo rolo compressor de políticas recessivas, que esmagam o consumo e o investimento, pelas restrições ao crédito e, em suma, por políticas que asfixiam, nomeadamente no plano fiscal, as PME ao mesmo tempo que concedem benefícios aos grandes grupos económicos e financeiros. Em Portugal, as políticas da troika levam à ruína milhares e milhares de PME. Sobre isto, nem uma palavra encontramos neste relatório. A apologia do "mercado interno" procura ocultar as suas consequências ao nível da concentração monopolista em vários setores da economia. O empreendedorismo é novamente apresentado como a miraculosa solução para o problema do desemprego. Assim procurando deslocar o foco do problema da sociedade - concretamente, das suas formas de organização - para o indivíduo.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − V Európskej únii pôsobí cca 23 miliónov malých a stredných podnikov (MSP), čo predstavuje približne 99 % podnikov. MSP vytváraním pracovných príležitostí predstavujú 70 % z celkového počtu pracovných miest v Únii. Významne vplývajú na európske hospodárstvo. Som presvedčená, že by malo byť snahou a v záujme zodpovedných politických predstaviteľov hľadať možnosti, ako dynamiku v danom sektore využiť vo všeobecný prospech občanov a spoločnosti Európskej únie. Ak chce Únia zdarne prekonať krízu, je nevyhnutné vynakladať úsilie na zlepšenie konkurencieschopnosti všetkých európskych podnikov. Je opodstatnené snažiť sa o uvedenie nových myšlienok do praxe, o vytváranie vhodných príležitostí a podmienok na vznik nových podnikov. Prirodzeným dôsledkom sa následne javí vytvorenie nových pracovných miest, viac inovácií a vyšší hospodársky rast všetkých podnikov bez ohľadu na to, či sú zamerané na priemysel, služby alebo sociálne veci. Domnievam sa, že práve toto sú kroky pre Európu ako celok tak potrebné a dôležité.

 
  
MPphoto
 
 

  Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. − Le Piccole e Medie Imprese sono il motore dell'Unione Europea: costituiscono il 99% delle nostre imprese e sono la maggior fonte di occupazione in Europa. E' perciò evidente come rafforzare la loro competitività possa essere funzionale alla ripresa economica dell'Unione. A tal fine, le misure proposte dalla presente relazione sono da me pienamente condivise: ridurre gli oneri amministrativi gravanti sulle imprese, valutare l'efficienza dei regimi di sostegno esistenti, sviluppare le forme di partenariato ed i programmi che offrono possibilità di formazione agli imprenditori capaci ed ai giovani imprenditori, sono tutte iniziative volte allo sviluppo del potenziale delle nostre imprese. Il mio voto è, perciò, favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Ildikó Gáll-Pelcz (PPE), írásban. − Ugyan mind a Bizottság, mind a tagállamok valódi erőfeszítéseket tettek a kkv-k versenyhelyzetének javítása érdekében, mindennek ellenére további intézkedések szükségesek e téren. Továbbra is fontosnak tartok minden olyan kezdeményezést, ami a kkv-kat támogató uniós eszközök megfelelőbb felhasználását garantálja vagy e vállalkozói kör zavartalan működéséhez járul hozzá. Ez utóbbira jó példa a tegnapi vitában már említett kkv-teszt is, ami a jogalkotás kkv-kra gyakorolt hatásának előzetes vizsgálatát teszi lehetővé. Említhetném emellett a Rübig úr által javasolt uniós kkv-portálok működtetését is, amely a kkv-kat célzó európai programok hatékonyabb működését tenné lehetővé. A jól működő egységes piac versenyképes környezetet hoz létre, amelyben a kkv-k ma még jelentős versenyhátrányban vannak, nagyrészt azért, mert nem áll rendelkezésükre elegendő információ az üzleti lehetőségekről, másrészt azért, mert a nyelvi ismeretek hiányossága jelentős akadályozó tényező. Ezért úgy vélem, hogy egy "jobb" szabályozásra irányuló EU-s stratégia szükséges és a Rübig úr által felvetett ambiciózus javaslatok elengedhetetlenek ahhoz, hogy az Európai Unió versenyképesebb és vonzóbb legyen befektetői és termelői szempontból, ezért pozitív szavazatommal támogattam e jelentést!

 
  
MPphoto
 
 

  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − Sappiamo che le piccole e medie imprese rappresentano il 99% delle imprese presenti sul territorio europeo: è evidente come un miglioramento del quadro all'interno del quale esse debbono operare produrrebbe benefici a tutta l'economia europea. Le PMI sono la spina dorsale della nostra economia, la vera opportunità di sviluppo e di creazione di nuovi posto di lavoro. Ma in questo periodo di crisi Le PMI vanno aiutate a entrare nei mercati internazionali: attualmente solo il 25% opera sul mercato comune e solo il 13% a livello internazionale. È assolutamente necessario per aiutare le PMI europee predisporre un quadro normativo più semplice e agile, che permetta agli imprenditori europei di non scontrarsi con le varie burocrazie nazionali, spesso ostacolo alla loro attività. Allo stesso tempo, è necessario coordinare i vari programmi, sia europei sia nazionali, che hanno lo scopo di sostenere le PMI, evitando inutili doppioni che spesso confondono e complicano l'azione degli imprenditori.

 
  
MPphoto
 
 

  Mathieu Grosch (PPE), schriftlich. Nach Angaben der Kommission entfielen 2010 auf die 23 Millionen KMU in Europa zwei Drittel der Arbeitsplätze im Privatsektor und 59 % der gesamten Wertschöpfung des nichtfinanziellen Sektors der gewerblichen Wirtschaft. Zudem entstanden etwa 80 % der in den letzten fünf Jahren geschaffenen Arbeitsplätze in den KMU. Damit wird deutlich, dass die KMU einen wesentlichen Stellenwert für die Wirtschafts- und Beschäftigungspolitik der EU einnehmen und somit einen wesentlichen Beitrag zur Europa-2020-Strategie leisten.

Deshalb ist es unbedingt notwendig, dass die Rolle der KMU gestärkt wird. Einen wichtigen Schritt geht diese Initiative des Europäischen Parlaments. Unter anderem fordert sie die Schaffung eines mehrsprachigen Online-Portals mit Informationen zu Gesetzen und Verwaltungssystemen von Drittländern und die Kartierung von lokalen, nationalen und europäischen Förderprogrammen, was vor allem auch grenzüberschreitend tätigen KMU zugute kommen wird. Auch werden Initiativen gefördert, die zur Verminderung der Verwaltungslasten von KMU beitragen. Dies sind gute Ansätze, um die europäischen KMU zu stärken, ihre Wettbewerbsfähigkeit zu steigern und damit den gesamten europäischen Binnenmarkt voranzutreiben.

 
  
MPphoto
 
 

  Małgorzata Handzlik (PPE), na piśmie. − Nie ulega wątpliwości, że możliwości sektora MŚP są dla UE kluczowe, i to właśnie w tym sektorze powinniśmy postrzegać realną szansę na wyjście z kryzysu gospodarczego. To właśnie MŚP tworzą 70% wszystkich miejsc pracy w UE, a ich wpływ na gospodarkę europejską jest tym samym ogromny. Dostrzegając ten tak znaczący potencjał, powinniśmy zdwoić wysiłki, aby zwiększać konkurencyjność MŚP oraz ich możliwości działalności gospodarczej. Rozwój MŚP jest tak na prawdę często blokowany zbyt złożonymi procedurami administracyjnymi, które tworzą bardzo uciążliwe bariery na drodze do ekspansji MŚP w UE.

Głosowałam za propozycją, ponieważ uważam, że niezbędne jest stworzenie otoczenia sprzyjającego rozwojowi nowych przedsiębiorstw. Powinniśmy stworzyć przedsiębiorstwom szansę na internacjonalizację, a więc ekspansję poza granice jednego kraju, i w tym względzie potrzebne są również jasne przepisy, ujednolicone normy techniczne, informacje o rynkach czy proste przepisy celne.

W dyskusjach konsekwentnie podkreślam, że dla MŚP kluczowy jest również łatwy dostęp do informacji, szczególnie do informacji o możliwościach finansowania, a także dostrzeganie ich potrzeb w obszarach takich jak zamówienia publiczne czy delegowanie pracowników. Jestem przekonana, że sprawozdanie jest kolejnym ważnym krokiem na drodze do tworzenia bardziej spójnej i skoordynowanej polityki w stosunku do MŚP.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Je me félicite que le Parlement européen se soit saisi d'un enjeu majeur et indispensable à la croissance en Europe: la compétitivité des entreprises et des industries. La Commission et le Parlement partagent la même analyse : la croissance ne sera possible que si nous engageons des réformes structurelles visant la modernisation du système industriel européen. Cet objectif de compétitivité doit être au cœur de nos politiques publiques. C'est pourquoi le Parlement soutient les axes de travail proposés par la Commission européenne : l'internationalisation des PME, l'allégement des charges administratives et le renforcement de la compétitivité industrielle. Concernant l'internationalisation des PME, le Parlement européen plaide pour le lancement d'un portail multilingue qui faciliterait l'accès des PME à des informations essentielles sur les différentes législations et les systèmes administratifs des pays tiers. S'agissant de l'allégement des charges administratives, le Parlement se dit favorable à un nouvel objectif de réduction nette des charges administratives et demande un renforcement du rôle du réseau des représentants des PME. Enfin, le Parlement estime que le renforcement de la compétitivité industrielle et des PME passe également par l'exploitation du potentiel entrepreneurial des jeunes, des femmes et des migrants.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi Europos verslininkų potencialas bus stiprinamas ir ES ekonomika vėl pradės augti tik tuomet, jei ES pavyks pagerinti mažųjų ir vidutinių įmonių (MVĮ) konkurencingumą ir drauge patvirtinti priemones, kuriomis būtų galima sumažinti MVĮ patiriamą administracinę naštą. Pramonės vaidmuo Europos ekonomikai yra labai svarbus. Gamybos pramonėje sukuriama 25 proc. ES privačiojo sektoriaus darbo vietų ir tai sudaro 80 proc. privačiajame sektoriuje vykdomų mokslinių tyrimų ir technologinės plėtros. Visi pritaria, kad ES, norėdama atsigauti po krizės, turėtų gerinti visų dydžių ES įmonių konkurencingumą. Tam reikia naujoms idėjoms ir naujoms verslo įmonėms palankios aplinkos. Tokia verslui palanki aplinka Europoje nėra gerai išplėtota dar ir todėl, kad valstybių narių pramonės politika labai skiriasi. Vis dėlto tikrovė tokia, kad labai svarbu ir būtina pasiekti tvarų augimą ir atgaivinti ekonomiką, kaip to reikalaujama strategijoje „Europa 2020“, valstybės narės turi nuosekliai ir koordinuotai vykdyti pramonės politiką bei įgyvendinti esminius ES pramonės sistemos struktūrinius pokyčius.

 
  
MPphoto
 
 

  Lívia Járóka (PPE), in writing. − Almost three quarters of all jobs in the European Union are provided by small and medium enterprises and, furthermore, 85% percent of newly established work places between 2002 and 2010 were created by this sector. It can be clearly seen that not only do SMEs play a key role in the European economy but enhancing their competitiveness and helping them engage more people may also vitally contribute to the recovery from the economic crisis and may reset the EU economy on a trajectory of growth. The Union should develop and launch tailor-made programmes in order to boost the entrepreneurial potential of EU citizens, especially targeting vulnerable groups excluded from the labour market, for whom self-employment as an alternative may provide a way out of poverty and marginalisation. In this regard, I would like to welcome the Commission’s successfully implemented plan to reduce the administrative burdens by 25% this year.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai soutenu le rapport de mon collègue Paul Rübig relatif à la compétitivité et aux perspectives commerciales pour les PME. Ce rapport a été adopté à une large majorité par le Parlement européen lors de la séance plénière du 23 octobre. Je m'en félicite. Ce rapport se focalise sur trois points: l'internationalisation de PME, l'allégement des charges administratives et le renforcemet de la compétitivité industrielle.

 
  
MPphoto
 
 

  Seán Kelly (PPE), in writing. − SMEs are the heartbeat of the European economy and I am very pleased that we are placing them centre stage. The suggestions contained in this resolution will go a long way, if implemented, to helping SMEs help the European economy on the road to recovery and prosperity. If every SME in the EU added one more staff member to their books, the unemployment crisis would disappear overnight, so it is incumbent on us across all sectors to provide an SME-friendly environment, particularly in relation to COSME, Horizon 2020 and access to credit.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − IMM-urile reprezintă coloana vertebrală a economiei, fiind considerate factor determinant pentru dezvoltarea cercetării şi a inovării, promovarea ocupării forţei de muncă şi contribuirea la competitivitatea UE. Din păcate aceste întreprinderi sunt cele mai afectate de lipsa competitivităţii, datorită adaptabilităţii reduse la nevoile pieţei, accesului limitat la capital, tehnologie şi infrastructură. Tocmai de aceea consider că trebuie să acordăm prioritate IMM-urilor şi principala măsură pe care trebuie să o luăm este facilitarea accesului acestora la o finanţare substanţială. Astfel, IMM-urile trebuie să fie considerate ca parteneri eligibili pentru investiţiile finanţate prin fondurile de coeziune şi consider că pentru următoarea perioadă de programare 2014-2020, alocarea de fonduri suplimentare către IMM-uri, precum şi promovarea parteneriatelor cu alte organizaţii similare sau universităţi de profil, este esenţială pentru dezvoltarea cu succes a acestora.

 
  
MPphoto
 
 

  Светослав Христов Малинов (PPE), в писмена форма. − Всеки опит да се подпомогнат малките и средниte предприятия (МСП) в ЕС по същество е опит да се подпомогне икономическото развитие и растежа на ЕС. Затова е и естествено да подкрепим този доклад независимо от някои спорни моменти, очевидно плод на компромиси между политическите групи. Всички различия обаче се примиряват в общото убеждение, че без силни и конкурентоспособни МСП Европа ще загуби своята икономическа перспектива. Приветстваме усилията за „интернационализация“ на МСП чрез създаване на многоезичен он-лайн портал, който ще помогне на предприемачите да се информират бързо и лесно за съответното законодателство в трети страни; приветстваме и плана на Комисията да създаде карта на местната, регионалната и националната мрежа за подпомагане на МСП в Европа; и най-вече приветстваме всички опити да се облекчи бюрократичното бреме върху тях – несъмнено настоящият доклад прави съществена стъпка в тази посока чрез своите препоръки. Растеж и нови работни места – от това имаме най-остра нужда днес и статистиката показва, че тъкмо това в най-висока степен зависи от МСП. Ето защо всеки опит на европейските институции да подобрят условията за тяхната работа трябва да бъде подкрепен.

 
  
MPphoto
 
 

  Bogdan Kazimierz Marcinkiewicz (PPE), na piśmie. − Panie Przewodniczący! Głosowałem za sprawozdaniem, ponieważ uważam, że podstawą sprawnego funkcjonowania gospodarki Unii Europejskiej – jak trafnie zauważył sprawozdawca – jest odpowiednie wsparcie dla małych i średnich przedsiębiorstw. Moim zdaniem sprawne wyjście z panującego obecnie kryzysu powinno opierać się na poprawie konkurencyjności przemysłu, który w zdecydowanym stopniu uzależnia swoje istnienie od MŚP. Musimy zatem stworzyć odpowiednie otoczenie dla wdrażania innowacyjnych rozwiązań w obecnych i nowo powstałych przedsiębiorstwach. Niestety brakuje nam w UE spójnej i skoordynowanej polityki przemysłowej. Niezbędnym elementem sprawnego funkcjonowania przedsiębiorstw jest również kapitał ludzki, stanowiący ściśle powiązany z ich poprawnym funkcjonowaniem element. Również odpowiednio prowadzona, a zwłaszcza racjonalna polityka administracyjna oraz fiskalna wspomoże szybszy rozwój MŚP, a tym samym gospodarkę całej Unii Europejskiej.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report. Only 25% of EU SMEs in the European Union have been internationally active within the single market while only 13% have been internationally active outside the EU. Since the EU needs to find new sources of growth to provide employment and wellbeing for EU citizens it should encourage SMEs to go international. The opportunity for future business growth outside the EU and especially in the new emerging countries is high, even though, because of the large number of small firms that are tied to local business, the unfulfilled potential within Europe’s SME sector to go international should not be exaggerated.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Soutenir les PME c'est investir dans la croissance. Pour cela il est important de mettre au point un portail multilingue leur permettant de s'informer sur les législations et systèmes administratifs des pays tiers. Il nous faut également un nouvel objectif qualitatif, mesurable et vérifiable, de réduction nette des charges administratives, qui freinent trop souvent la croissance des PME. Il faut aussi faciliter l'accès des PME aux financements. Enfin n'oublions pas non plus lorsque l'on parle de PME et de compétitivité le potentiel entrepreneurial que représentent les jeunes et les femmes.

 
  
MPphoto
 
 

  Iosif Matula (PPE), în scris. − „Întreprinderile mici şi mijlocii sunt mai degrabă o expresie a unei stări de spirit şi a unei atitudini specifice”, declara în 1956 un fost ministru german al economiei, însărcinat cu designul economic al Germaniei de Vest. Descentralizarea la nivelul statelor membre a avut un rol decisiv asupra dezvoltării IMM-urilor. Este dovedit faptul că IMM-urile caută sprijinul administraţiilor regionale şi al instituţiilor financiare regionale. Studiile efectuate la nivel local demonstrează că întreprinderile de dimensiuni reduse dezvoltă în principal legături pe termen lung cu actorii de la nivel local.

Avem nevoie de politici europene integrate pentru IMM-uri, care să urmărească creşterea accesului la finanţare şi investiţii în cercetare şi inovare. Facilitarea accesului lor pe pieţele internaţionale poate contribui decisiv la creşterea exporturilor. Sunt convins că, în perioada actuală în care ne confruntăm tot mai frecvent cu procese de externalizare a producţiei, IMM-urile pot împiedica aceste riscuri. Valoarea adăugată a acestora constă în capacitatea de adaptare ridicată la costurile relativ reduse.

Sistemul standardizat european trebuie să permită participarea lor la procesele decizionale la toate nivelurile, inclusiv în cadrul contractelor de parteneriat public-privat dintre statele membre şi Comisie. Standardizarea tehnologiei informaţiei şi un sistem de cooperare integrat sunt măsuri prioritare pentru creşterea competitivităţii lor.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Abbiamo estremo bisogno di una maggiore integrazione delle politiche dell'Unione a favore delle PMI con particolare riferimento all'innovazione, alla crescita, alla produttività, al contenimento dei costi e alla riduzione della burocrazia, alla qualità del capitale umano, alla responsabilità sociale. Il mio voto è favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Anthea McIntyre (ECR), in writing. − It is estimated that 40 000 EU citizens each year are not represented in a third country and require consular assistance by consular representatives of other Member States; the ECR Group recognises that all EU citizens are entitled to consular assistance if they face difficulty in a third country where their national consular or embassy is not present. And we see the value in EU Member States cooperating in this area in order to help our citizens. The ECR Group understands that this right is enshrined in law under Article 20 of the EC Treaty and we believe, therefore that this report is unnecessary given the existing regulations and frameworks in place. We have concerns that this report is significant in the on-going battle of some to further harmonise EU foreign, consular and diplomatic services. We strongly support the sovereign power of Member States to exercise and retain responsibility for their consular and diplomatic services and hence oppose an extension of powers and funding to the EEAS for consular duties. The ECR Group has therefore decided to vote against this report.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. As PME são o motor das economias, apresentando-se como importantes criadoras de emprego (cerca de 85% de novos postos de trabalho criados na UE entre 2002 e 2010, foram gerados por PME). Num período de crise económica, é fundamental promover e apoiar as atividades económicas das PME no mercado único e nos mercados de países terceiros. No entanto, não deve ser esquecida a natureza extremamente diversificada das PME, pelo que, as políticas da UE devem ter em conta os diferentes desafios destas PME, consoante a sua dimensão e setor. Apresentei o meu voto favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado en contra de este informe porque, pese a contener determinados puntos que pudieran ser de interés para este tipo de empresas, en general no creo que dé respuestas a los problemas con los que ellas se enfrentan. El principal problema que está causando la quiebra de este tipo de empresas, que son las que crean la mayor parte del empleo en Europa, es la caída del consumo de las clases medias y populares que están siendo empobrecidas por las políticas de austeridad promovidas por la Unión. Además, la propuesta incluye puntos que suponen la implementación de la Directiva de Servicios, que pretende liberalizar y privatizar los servicios públicos coincidiendo con las políticas de recorte, así como evaluar a los estudiantes en función de su espíritu empresarial. Estas son las razones por las que he votado en contra.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The communications ‘Reinforcing competitiveness’ and ‘Small business, big world’ and the report ‘Minimising regulatory burden for SMEs’ propose a ‘new’ industrial policy with the aim of reinforcing competitiveness, to promote and support SMEs’ economic activities outside the European Union and to set out concrete actions to minimise the regulatory burdens on SMEs and micro-enterprises. For the S&D Group it is problematic to accept a premise of the Commission thinking – namely those SMEs and micro-enterprises should be exempt from European legislation on health and safety at work and on workers’ rights. Amendments in committee stressed that health and safety at work and workers’ protection cannot be considered administrative burdens, and that fundamental workers’ rights and occupational safety and health should not be jeopardised by the reduction of documentation and reporting obligations. I disagree with that, since the specificity of small enterprises does not provide an opportunity to guarantee social guaranties and protection for employees. I voted against.

 
  
MPphoto
 
 

  Claudio Morganti (EFD), per iscritto. − Ben il 99% di tutte le imprese europee è rappresentato dalle PMI, che danno lavoro a 75 milioni di persone, costituendo il 70% del totale degli impieghi nell'UE. Queste cifre da sole basterebbero a farci capire quanto sia importante la tutela e la valorizzazione di questo settore, che negli ultimi dieci anni ha contribuito da solo a creare oltre l'80% dei nuovi posti di lavoro in Europa. In questa relazione sono indicate alcune misure ed iniziative necessarie, che noi sosteniamo da tempo, a partire dalla riduzione degli oneri amministrativi e burocratici. La dimensione internazionale è ancora relativamente poco sviluppata, e quindi il potenziamento della rete EEN (Enterprise Europe Network) può essere senz'altro utile. Ben vengano inoltre anche strumenti per la difesa commerciale e la tutela dei diritti di proprietà intellettuale nei mercati terzi: l'helpdesk realizzato in Cina è a tal proposito un esperimento utile che andrebbe approfondito e migliorato, per renderlo maggiormente efficace, e poterne quindi eventualmente esportare il modello anche in altri Paesi.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Pritariu šiandien priimtam dokumentui, kadangi esu įsitikinusi, jog Europos Sąjungoje dar nepakankamai dėmesio skiriame mažų ir vidutinių įmonių skatinimui. Būtent ši verslo forma, pastaruoju metu sukurianti bene daugiausiai naujų darbo vietų, yra neproporcingai nepalankioje padėtyje – tiek galimybių gauti ES paramą kontekste, tiek neproporcingai jų veiklą apsunkinančiomis įvairiomis administracinėmis procedūromis. Todėl prisidedu prie raginimų kuo greičiau peržiūrėti MVĮ veiklą reglamentuojančius teisės aktus, juos supaprastinant ir suteikiant MVĮ daugiau galimybių įsilieti į ES bendrąją rinką.

 
  
MPphoto
 
 

  Rareş-Lucian Niculescu (PPE), în scris. − Salut în mod deosebit iniţiativa raportorului, prin care solicită înfiinţarea unui „ghişeu unic” pentru TVA; un astfel de ghişeu ar simplifica mult demersurile pe care micii întreprinzători le au de făcut în cazul în care desfăşoară o activitate comercială transfrontalieră.

Îmi exprim regretul pentru faptul că Parlamentul nu a oferit un timp de dezbatere pentru acest raport, care este util şi relevant pentru economia europeană.

 
  
MPphoto
 
 

  Siiri Oviir (ALDE), kirjalikult. − Toetasin antud raportit, mille eesmärk on väikeste ja keskmise suurusega ettevõtete (VKEd) rahvusvahelise konkurentsivõime suurendamine ning halduskoormuse vähendamine. Hoolimata asjaolust, et ettevõtete halduskoormus on aasta-aastalt vähenenud, on liikmesriikidel tõsiseid probleeme just ELi õigusaktide ülevõtmisega, mis põhjustab halduskoormuse kasvu ja suurendab kulutusi. Seetõttu tuleb leida viise, kuidas tõhustada õigusaktide rakendamist selliselt, et vältida dubleerimist ning ettevõtjate n-ö jooksutamist ametkondade vahet, millega kaasnevad liigsed kulutused. Bürokraatia eesmärk ei tohi olla pelgalt sotsiaalsete töökohtade loomine ametnikele, vaid kogu ühiskonna tõhusus ja areng. Selleks et suurendada inimeste ettevõtlikkust – olen päri raportööriga –, peaks EL investeerima enam sellistesse tegevuskavadesse, mille eesmärk on tutvustada kodanikele ettevõtlust ja selle võimalusi kui töötamise alternatiive iseäranis noortele ja naistele. Euroopa majanduse alustalaks peavad olema ennekõike ettevõtlikud inimesed, selleks ei ole haldusaparaadi suurendamine.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση ιδίας πρωτοβουλίας που αποσκοπεί στην κατάθεση προτάσεων για την ενίσχυση των μικρομεσαίων επιχειρήσεων. Στην Ελλάδα, οι μικρομεσαίες και οικογενειακού τύπου επιχειρήσεις αποτελούν το 98% των επιχειρήσεων. Η οικονομική κρίση, πέραν του ότι τις έχει ουσιαστικά αποκλείσει από την πρόσβαση σε πιστώσεις και ρευστότητα, απειλεί την ύπαρξη τους. Είναι σημαντικές οι πρόσφατες διαβεβαιώσεις της Ε.Τ.Επ. ότι θα τους παράσχει ουσιαστικά ποσά αλλά δεν επιλύουν συνολικά το πρόβλημα. Στήριξη της μικρομεσαίας επιχείρησης σημαίνει και στήριξη της επιχειρηματικότητας, της καινοτομίας και των θέσεων εργασίας. Στην παρούσα πρόταση το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο καλεί την Επιτροπή και τα κράτη μέλη να δείξουν ακόμα μεγαλύτερη αποφασιστικότητα προς αυτήν την κατεύθυνση. Μεταξύ άλλων, προτείνεται η διεύρυνση της επιχειρηματικής νοοτροπίας στην ΕΕ και η προσέλκυση περισσότερων ατόμων στον επιχειρηματικό κόσμο μέσω κοινοτικών προγραμμάτων, καθώς και η παροχή κινήτρων όπως είναι τα φιλικά προς τις ΜΜΕ συστήματα φορολόγησης και άλλα φορολογικά πλεονεκτήματα.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O relator apresenta medidas concretas para minimizar os custos que pesam sobre as PMEs, bem como reforçar o apoio à internacionalização e à competitividade das PMEs. Estes factos, aliados à importância das PMEs na economia europeia, representam 99% do tecido empresarial europeu e contribuíram com a criação de 85% dos novos postos de trabalho que emergiram na UE. Estes aspectos motivaram o meu voto favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando che nell'UE vi sono circa 23 milioni di piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano il 99% di tutte le imprese e danno lavoro a 75 milioni di persone (il 70% degli impieghi totali dell'UE), è importante che i decisori politici esplorino nuove opportunità per sfruttare la dinamicità di questo settore, che può recare un beneficio generale alla società europea. Per uscire dalla crisi, l'UE deve rafforzare la competitività delle PMI a livello internazionale e, al tempo stesso, adottare misure in grado di ridurre gli oneri amministrativi che gravano su tali imprese. Con l'obiettivo di creare un contesto favorevole per nuove idee, che incoraggi lo sviluppo della cultura imprenditoriale, e auspicando che l'attuazione delle nuove strategie sia realizzata quanto prima possibile, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A internacionalização das PMEs, entre outras coisas, é uma preocupação deste relatório, que apela à Comissão para o lançamento de um portal online que permita informar estas das leis e burocracia de terceiros, e para um novo modelo de governo. O documento felicita o exercício de mapeamento local, regional e nacional, de esquemas europeus de suporte, e sugere enfatizar a cooperação entre as várias associações de negócio, câmaras de comércio e outros atores privados em países fora da UE. Em suma, o projeto redefine as prioridades políticas no esforço por uma redução do peso administrativo, e apela à introdução de melhoramentos na transposição das diretivas para a lei nacional.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Oggi durante la sessione plenaria di Strasburgo abbiamo votato la relazione dell´on. Rubig. I tre documenti della Commissione rappresentano un passo avanti importante verso una politica più coerente e coordinata dell'UE a favore delle PMI. Tali documenti affrontano diversi problemi che impediscono alle PMI di esprimere appieno il loro potenziale. La relazione sottolinea che la direzione scelta dalla Commissione per le azioni future sia quella giusta, ma auspica che l'attuazione delle nuove strategie sia realizzata quanto prima possibile. La ripresa dell'economia europea, infatti, è troppo lenta e le PMI hanno bisogno che l'UE agisca più rapidamente.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. In the EU there are approximately 23 million small and medium-size enterprises (SMEs) which represent 99% of businesses. All together SMEs employ around 75 million people (70% of the total number of jobs in the EU). Moreover, between 2002 and 2010 85% of the new jobs created in the EU came from SMEs. These data show the impact that SMEs have on the EU economy, and stress the importance for policy makers to look for opportunities to exploit the dynamism within the sector to the wider benefit of EU society. Only if the EU succeeds in strengthening SMEs’ competitiveness and, at the same time, adopts measures able to reduce the administrative burdens that SMEs encounter, will the potential of European entrepreneurs be developed and the EU economy will be pushed back to growth.

 
  
MPphoto
 
 

  Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − sono favorevole al testo di relazione in quanto l'industria svolge un ruolo fondamentale per l'economia europea. Il settore manifatturiero genera il 25% dell'occupazione nel settore privato dell'Unione europea e rappresenta l'80% delle attività private di ricerca e sviluppo. Questi dati dimostrano l'impatto delle PMI sull'economia dell'UE e sottolineano l'importanza che i decisori politici esplorino nuove opportunità per sfruttare la dinamicità del settore, recando un beneficio generale alla società europea. Solo se l'UE riuscirà a rinnovare le azioni di policy volte a rafforzare la competitività delle PMI e se, al tempo stesso, adotterà misure in grado di ridurre gli oneri amministrativi che gravano su tali imprese, il potenziale degli imprenditori europei si svilupperà e l'economia dell'UE tornerà a crescere. Le politiche pubbliche devono insistere sullo sviluppo delle competenze professionali delle piccole e medie imprese e garantire loro libero accesso all’informazione. La conseguenza naturale sarà la creazione di nuovi posti di lavoro, una maggiore innovazione e una più elevata crescita economica del complesso delle imprese nel rispetto degli obiettivi di una Europa 2020. La locomotiva-Italia ferma da anni non può permettersi di disperdere l’energia che le viene offerta dal suo tessuto industriale, storicamente caratterizzato da realtà medio-piccole che possono contare su qualità, tradizione e complementarietà rispetto ad altri sistemi produttivi.

 
  
MPphoto
 
 

  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση αυτή δεδομένου ότι θεωρώ ότι η πρόταση ψηφίσματος αναδεικνύει την καίρια σημασία που έχουν οι μικρομεσαίες επιχειρήσεις για την ευρωπαϊκή οικονομία, ενώ προτείνει πολύ σωστές παρεμβάσεις για την άρση των εμποδίων και την ανάπτυξη της επιχειρηματικότητας.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − L'elevato numero di piccole e medie imprese (PMI) e la diffusa presenza dei distretti industriali rappresentano un'importante fonte di vantaggio. Per questo motivo ritengo necessario sollecitare, attraverso politiche mirate, la vocazione all'internazionalizzazione delle PMI. I cambiamenti degli ultimi anni hanno contribuito a modificare i meccanismi competitivi richiedendo la revisione delle condizioni di successo finora ritenute valide, ripensando i modelli strategici adottati in passato e i nuovi assetti su cui le imprese dovranno costruire le strategie in futuro. Non possiamo che accogliere e sostenere tutto ciò che serva per rafforzare il tessuto imprenditoriale e contribuisca al sostegno delle PMI nell'accesso al mercato unico e ai mercati dei Paesi terzi a livello europeo. Per queste ragioni esprimo il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Smolková (S&D), písomne. − Koordinovať priemyselné politiky členských štátov vnímam ako nevyhnutnú potrebu zlepšiť konkurencieschopnosť všetkých európskych podnikov na dosiahnutie trvalo udržateľného rastu v zmysle stratégie Európa 2020. V tomto kontexte vítam oznámenie Komisie o priemyselnej politike, ktorá hovorí o posilnení konkurencieschopnosti a ktorá určuje oblasti, v ktorých je nevyhnutné dosiahnuť pokrok smerom k cieľom stratégie Európa 2020. Ak chce EÚ skutočne znížiť nezamestnanosť, musí investovať do programov, ktoré ju podporia. Na lokálnej úrovni bezodkladne transponovať smernicu o oneskorených platbách, ktorá pomôže likvidite podnikov, realizovať daňové stimuly, vzdelávacie a rekvalifikačné programy, ktoré by podnecovali ľudí a zbavovali ich strachu z podnikania, mohli by byť dobrým nástrojom zamestnanosti. Malé a stredné podniky majú obrovský potenciál vytvárania pracovných miest, preto ich podpora bude veľmi účinná. Na úrovni EÚ vítam návrh Komisie mapovať systémy podpory v európskych krajinách, z ktorých môžu vzísť východiská pre jednotné európske prostredie.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. As Pequenas e Médias Empresas (PME) assumem um papel decisivo e cada vez mais importante no relançamento da atividade económica e criação de emprego, devendo merecer uma especial atenção por parte das autoridades competentes. Importa realçar que cerca de 85% de todos os novos postos de trabalho criados na União Europeia (UE) entre 2002 e 2010 foram gerados por PME e que 32,5 milhões de cidadãos da UE trabalham por conta própria. Concordo com o presente relatório por entender que as PME devem estar orientadas para o mercado europeu mas também para outros mercados internacionais, ter maior acesso à base de dados de acesso aos mercados e serviços de apoio às exportações, assim como à proteção de patentes no mercado único. Entendo ainda como apropriado que a Comissão Europeia estabeleça parcerias e promova clusters empresariais que facilitem a realização de economias de escala e o acesso a novos mercados internacionais. As atividades de empreendedorismo realizadas por jovens empresários deverão ainda ser parte integrante do novo programa de educação, formação, juventude e desporto intitulado "Erasmus para Todos".

 
  
MPphoto
 
 

  Inese Vaidere (PPE), rakstiski. − Esmu gandarīta, ka Eiropas Parlaments atbalstīja Paul Rübig ziņojumu, kurš ir ļoti būtisks mazo un vidējo uzņēmumu (MVU) konkurētspējas veicināšanai. Lai cik ambicioza būtu “Eiropa 2020” stratēģija, mums neizdosies sasniegt tajā izvirzītos mērķus, ja nesniegsim pietiekamu atbalstu MVU. Tādēļ ir svarīgi atvieglot to pieeju kapitāla tirgum, kā arī vienkāršot MVU finansēšanas instrumentus un programmas, lai mazinātu administratīvo slogu.

Tikpat nozīmīgas ir ziņojumā ietvertās rekomendācijas par nepieciešamajiem pasākumiem, kas palīdzētu MVU iekarot jaunus tirgus. Ziņojumā minēts, ka tikai 13% MVU ir izvērsuši savu darbību aiz ES robežām. Ir jārada stimuli, lai Eiropas MVU varētu augt, palielināt savu inovāciju kapacitāti un piedāvāt preces un pakalpojumus visā pasaulē. ES tirdzniecības politikas ietvaros, izmantojot arī citus piemērotus ES instrumentus, ir jāizstrādā risinājumi, lai palīdzētu MVU piekļūt kapitālam, kas nepieciešams, lai sāktu finansēt eksportu.

Tāpat arī jānodrošina efektīva MVU aizsardzība pret negodīgu tirdzniecības praksi, ar ko tiem nereti nākas saskarties. Es atbalstu arī speciāla interneta portāla izveidi, kas sniegtu MVU informāciju par prioritārajiem pasaules tirgiem, tādējādi atvieglojot MVU darbību starptautiskā līmenī.

 
  
MPphoto
 
 

  Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – Alors que nous connaissons une phase de désindustrialisation sans précédent et que les plans sociaux s'enchaînent, il est temps d'engager des réformes structurelles pour renouer avec la croissance. Nous devons impérativement créer un choc de compétitivité pour nos PME, qui correspondent à 99% des entreprises et à 70% des emplois au sein de l'UE. Pour atteindre cet objectif, nous disposons de plusieurs leviers et il faut à mon sens tous les activer en même temps si l'on veut rattraper notre retard. Il nous faut tout d'abord poursuivre l'allègement des charges administratives des entreprises. Des efforts conséquents ont été faits dans ce sens, mais je pense que nous pouvons aller encore plus loin, en particulier pour les TPE. Il est également impératif d'améliorer l’activité de prêt en faveur de l’économie réelle et d'aider à mobiliser des fonds privés pour soutenir nos PME. Ce sont ces acteurs créateurs de richesse et d'emploi, qui doivent pouvoir bénéficier de taux d'intérêt raisonnables. Enfin, j'insiste sur la nécessité d'alléger la fiscalité qui pèse trop lourdement sur nos entreprises. Ces trois propositions doivent assurer la sécurité et la flexibilité de l'entreprenariat, c'est indispensable si nous voulons que l'Europe reste une terre de production.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Dieser Bericht betrifft 23 Millionen KMU in der EU, das sind 99 % aller Unternehmen, die ungefähr 75 Mio. Menschen beschäftigen. Konkrete Unterstützungen sollten weitergeführt und ausgebaut werden. Das Gründerumfeld und die unternehmensfreundliche Umgebung in Europa sollten gefördert werden. Dem Bericht war gerade in Zeiten der Krise im Sinne der Wachstumsmöglichkeiten zuzustimmen.

 
  
MPphoto
 
 

  Hermann Winkler (PPE), schriftlich. Kollege Rübig hat mir in seinem Bericht zum Thema KMU: Wettbewerbsfähigkeit und unternehmerische Möglichkeiten aus dem Herzen gesprochen: Wir brauchen vernünftige, konsequente und unabhängige Folgenabschätzungen, was unsere Gesetze bei KMU anrichten oder verbessern könnten, wir brauchen leichteren Zugang zu Kapital, wir brauchen verbesserte Beratungsangebote, gerade im Bereich der Auslandstätigkeit. In diesem Zusammenhang will ich meine Forderung wiederholen, wie ich mir gute Beratung für unseren Mittelstand, der im Ausland tätig werden will, vorstelle: Ein mehrsprachiges Internet-Portal mit Gesetzen und Informationen, wie Kommission und Kollege Rübig vorschlagen, kann sicherlich helfen, wenn es denn benutzerfreundlich ist. Aber dies kann nur ein Zusatz sein: In erster Linie sollte die Beratung immer vor Ort bei den Unternehmen stattfinden. International tätig zu sein, bedeutet für viele ein großes Risiko: Um dieses auf mich zu nehmen, muss ich Vertrauen haben zu meinen Partnern! Das haben unsere Unternehmen bei ihren Anlaufstellen VOR ORT, bei den Beratungsangeboten wie EEN, die sie schon kennen und NICHT auf EU-Ebene oder gar in den Drittmärkten. Mein Partner des Vertrauens muss dann wiederum Partner seines Vertrauens in den Drittmärkten haben, wo das Unternehmen hin möchte; so muss gute Beratung bei der Internationalisierung laufen.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − LE PMI europee molto spesso non sono informate riguardo ai servizi di sostegno alle imprese forniti dall'Unione europea e per questo non utilizzano le risorse loro destinate, perdendo in tal modo preziose opportunità di crescita. In un momento di difficoltà per le imprese, dovuto al perdurare della crisi economico-finanziaria, è dunque importante che l'Unione europea adotti misure atte a favorire l'internazionalizzazione delle imprese, l'aggregazione tra PMI e la loro capacità di interfacciarsi con le Istituzioni europee.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Estaremos de acordo com este relatório em relação a diversas medidas associadas à difusão e prestação da informação, à criação de redes de serviços de apoio à exportação a nível local e regional, entre outras. Mas o que é certo é que este relatório não toca na ferida do problema: em Portugal encerram dezenas de empresas todos os dias devido às políticas recessivas que a troica impõe como o aumento de impostos sobre estas empresas e políticas que conduzem à diminuição do consumo interno e à perda de poder de compra dos trabalhadores. Revela-se muito estranho que este relatório não diga nem uma palavra sobre este assunto, alheando-se assim dos problemas concretos que as PME enfrentam. Por outro lado, continua a fazer a apologia do mercado interno quando é mais que sabido que foi precisamente a concentração monopolista de setores da economia, possíveis no quadro da livre circulação de mercadorias e capitais, que condenou muitas PME ao desastre e à falência. O relatório defende ainda uma enorme falsidade ideológica ao defender que a UE deveria investir em programas destinados a abordar o potencial empreendedor dos cidadãos europeus como verdadeira alternativa ao emprego, o que defende um paradigma desresponsabilizador dos Estados, perspetiva da qual discordamos veementemente.

 
  
  

- Relazione: Vital Moreira (A7-0321/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório, no qual a UE e os líderes dos EUA estabeleceram um Grupo de Trabalho de Alto Nível sobre Emprego e Crescimento, para identificar formas de aumentar o comércio e os investimentos para apoiar a criação de emprego, crescimento económico e competitividade em ambos os lados. Tendo em conta que o presente relatório apoia a discussão em curso entre a UE e os EUA sobre a melhor forma de cooperar para assegurar a prosperidade a longo prazo e de emprego, e que salienta que um acordo abrangente deve incluir a abertura recíproca do mercado ambicioso de bens, serviços e investimento, enfrentar os desafios da modernização das regras de comércio e aumentar a compatibilidade de regimes regulatórios, bem como o facto de reclamar progresso na remoção de barreiras comerciais, melhor acesso ao mercado, melhor proteção dos DPI e a abertura de contratos públicos. Votei favoravelmente o presente Relatório porque considero que reforça as relações bilaterais entre dois dos maiores blocos económicos e políticos do Mundo: EUA e UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Laima Liucija Andrikienė (PPE), in writing. − I voted in favour of the resolution on trade and economic relations with the United States. The USA and the EU are very important trade partners: the two economies together account for about half of the global economic output and nearly a third of world trade flows, making this relationship the largest economic relationship in the world. Although the economic ties between the EU and the US are among the most open in the world, there is a general consensus that the potential of the transatlantic relationship is far from being fully exploited. Therefore it is important to foster the ongoing joint discussion between the EU and the US on how to work collectively to increase growth potential and financial stability. I support the rapporteur’s view that, in order to ensure long-term prosperity and employment, a joint commitment and effort is needed to create new opportunities for businesses both large and small, to promote entrepreneurship and to capitalise on the advantages offered by the uniquely integrated transatlantic market. In this regard, we, Members of the EP, emphasise that there are many areas where progress would be greatly beneficial, such as the removal of trade barriers and better market access.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Ce rapport vise à ouvrir des négociations en vue d’un possible accord commercial global entre les deux premières puissances économiques mondiales que sont les États-Unis et l’Union européenne. Constituant un des objectifs les plus ambitieux de la stratégie commerciale de l'Union européenne, il faudra parvenir à supprimer de nombreux obstacles d'ordre technique et à surmonter des différences inutiles et les normes réglementaires excessivement rigides entre ces deux parties du monde. En restant très vigilante sur les négociations à venir et sans préjuger du résultat final, j'ai donné mon accord au lancement des discussions.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − Con riferimento alla relazione in oggetto, esprimo il mio pieno supporto verso un accordo di libero scambio che garantisca alle imprese europee e, in particolare, alle imprese del settore agro-alimentare un migliore accesso al mercato americano. A mio avviso, l'eliminazione delle barriere tariffarie rappresenta un obiettivo importante in un'ottica di rafforzamento delle relazioni economiche dell'Unione con gli Stati Uniti, ma a condizione che questo risultato sia conseguito senza penalizzare i restanti settori strategici dell'economia europea. Nel contesto dei futuri negoziati, sottolineo fin d'ora la necessità di riservare un'attenzione particolare alla lotta del fenomeno noto con il nome di "Italian sounding" . Nel 2009, secondo recenti stime ufficiali, per ogni 8 prodotti alimentari di ispirazione italiana venduti nei supermercati americani, solo 1 risulta prodotto nel nostro Paese. Pertanto, nel contesto di un accordo di libero scambio, sollecito l'attenzione della Commissione europea affinché si attivi per garantire una migliore tutela dei prodotti alimentari europei - tra cui in particolare quelli italiani perché maggiormente colpiti dal fenomeno della contraffazione - nonché un più energico impegno, da parte degli Stati Uniti, nella lotta a questo fenomeno.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He apoyado este informe porque puede contribuir a sacar todo el partido a los intercambios comerciales entre los Estados Unidos y la Unión Europea. El informe pone el dedo en la llaga al enunciar los problemas que ahora dificultan este intercambio como son la eliminación de barreras al comercio, la introducción de medidas para garantizar un mejor acceso al mercado, incluida la inversión, la protección de los derechos de la propiedad intelectual, la apertura de los mercados de contratación pública para garantizar la plena reciprocidad, la aclaración, simplificación y armonización de las normas de origen, y la convergencia del reconocimiento mutuo de las normas de regulación.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Sostengo la relazione del collega Moreira sui rapporti economici e commerciali fra Europa e USA, nel suo testo finalmente si solleva il problema del riconoscimento e della tutela in materia di indicazioni, fondamentale per la tutela delle eccellenze italiane. A causa del sistema vigente negli Stati Uniti di registrazione marchi, che legalmente prevale rispetto alle Indicazioni di Origine Geografica, si è in essi sviluppato il fenomeno dell’ “Italian Sounding”, indubbia truffa verso i consumatori stranieri ed enorme danno economico nei confronti dell’export delle nostre aziende soprattutto nel settore agroalimentare. Oltre ad esso sono stati individuati altri settori che necessitano la ricerca d’intesa per entrambi i partner sono: la rimozione delle barriere commerciali, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, maggiori aperture nel settore dell’accesso agli appalti che vede in netto svantaggio le PMI Europee, una convergenza nel riconoscimento degli standard normativi.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Uniunea Europeană şi SUA se bucură de cele mai bune relaţii economice integrate, ilustrate printr-un nivel de neegalat al stocurilor de investiţii reciproce, ajungând la peste 2 100 miliarde de euro. Totalul investiţiilor SUA în UE este de trei ori mai mare decât în Asia şi cel al investiţiilor UE în Statele Unite este de aproximativ opt ori valoarea investiţiei UE în India şi China, împreună. Investiţiile sunt astfel conducătorul real al relaţiei transatlantice, contribuind la creşterea economică şi crearea de locuri de muncă pe ambele maluri ale Atlanticului.

Din aceste motive şi ţinând cont de actualul context economic, consider că schimburile comerciale dintre Uniunea Europeană şi SUA trebuie să fie mai bine utilizate pentru a stimula o creştere inteligentă, puternică şi durabilă.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport d'initiative sur les relations commerciales et économiques avec les Etats-Unis. Il émet des recommandations importantes pour un accord commercial fructueux entre ces deux puissances mondiales. La dynamisation des relations commerciales doit se faire d'une part en modernisant les règles commerciales et d'autre part en améliorant la compatibilité des régimes réglementaires.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar ser da maior relevância fomentar a realização de negociações entre a UE, os EUA e outros parceiros, com vista ao desenvolvimento de uma ação conjunta para fazer face à crise ambiental e às alterações climáticas.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. Os EUA são o primeiro parceiro comercial da UE, representando as duas economias cerca de metade da produção económica mundial. Não obstante os fluxos comerciais e de investimento transatlânticos serem bastante avultados, o potencial da relação UE-EUA está longe de estar plenamente explorado. Apoio o relatório Moreira por considerar que existe um potencial enorme para as duas economias em aprofundar as relações em termos comerciais: ambas partilham valores comuns, sistemas jurídicos semelhantes e padrões laborais, energéticos e de mercado muito parecidos e das quais podem brotar frutíferos acordos e sinergias. Não obstante os interesses e especificidades de ambas as partes deverem ser salvaguardados (tais como as diretrizes e políticas europeias em domínios ambientais, higiene e bem-estar animal, segurança alimentar, diversidade cultural, direitos sociais, etc.) persistem muitos setores onde um aprofundamento das relações seria um win-win deal, nomeadamente a eliminação de barreiras ao comércio, medidas de melhor acesso ao mercado, proteção de direitos de propriedade intelectual, liberalização do mercado de contratos públicos, clarificação, simplificação e harmonização das normas de origem. Dada a crescente importância do comércio eletrónico, parece-me, de igual modo, fundamental estreitar relações no que respeita às normas de proteção de dados cruciais na proteção dos consumidores tanto na UE como EUA.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − I rapporti commerciali con gli Stati Uniti sono indubbiamente di estrema importanza per l'economia europea, benché si tratti di un potenziale che non è ancora pienamente sfruttato. Mi compiaccio con il lavoro svolto dai colleghi della commissione per il commercio internazionale, che hanno saputo cogliere gli aspetti più importanti su cui lavorare per poter liberare spazi di crescita che le imprese possono sfruttare per il rilancio dell'economia globale. Mi spiace vedere che si devono risolvere in sede bilaterale alcune questioni che già da tempo sono sul tavolo dei negoziati multilaterali, ma nutro sincero ottimismo perché la soluzione transatlantica possa sbloccare anche quei dibattiti in fase di stallo in altre sedi. E' nostro dovere creare le condizioni perché le imprese possano lavorare e crescere e innescare la ripresa, e questa relazione fa la sua parte in questo quadro.

 
  
MPphoto
 
 

  George Sabin Cutaş (S&D), în scris. − Am votat în favoarea raportului privind relaţiile comerciale dintre Uniunea Europeană şi Statele Unite ale Americii, considerând că nişte legături comerciale mai strânse între cei doi parteneri şi creşterea investiţiilor ar impulsiona crearea de locuri de muncă şi creşterea economică. Totodată, este important de subliniat că, în anumite domenii, perspectivele Uniunii şi ale SUA rămân diferite, în special în ceea ce priveşte folosirea organismelor modificate genetic sau a animalelor clonate.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Susţin propunerea de instituţionalizare a intercompatibilităţii dintre regimurile de reglementare din Uniunea Europeană şi SUA, măsură care ar contribui la facilitarea şi dinamizarea comerţului transatlantic. Chiar dacă nu vor putea fi rezolvate toate problemele de reglementare existente, punerea în aplicare a unui standard global va contribui, în primul rând, la îmbunătăţirea siguranţei produselor pentru consumatori.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – L'Union doit sans cesse approfondir sa relation avec ce partenaire incontournable que sont les Etats-Unis. C'est un tremplin pour le redressement économique de l'Europe. Je soutiens l'approche adoptée par ce texte, qui encourage à une ouverture réciproque, mais sans sacrifier nos exigences les plus importantes, notamment en ce qui concerne la protection des indications d'origine géographique ou les OGM.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui se veut à la hauteur des ambitions européennes dans notre partenariat commercial mis en place avec les Etats-Unis. Le renforcement des échanges entre les deux principales puissances économiques mondiales est un enjeu majeur en ces temps de crise afin de renouer avec la croissance.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Je me réjouis du signal envoyé par le PE, qui a donné son feu vert pour la négociation d'un accord de libre-échange transatlantique entre l'UE et les USA, qui doit matérialiser une "ouverture ambitieuse et réciproque" entre deux partenaires représentant ensemble près de la moitié du PIB mondial. Tout en restant attentif à ce que l'UE ne sacrifie pas ses valeurs et ses intérêts (notamment en matière agricole, environnementale, de santé publique ou encore de droits des travailleurs), la perspective d'un tel accord est de nature à renforcer la stabilité et le développement économique de l'UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Ioan Enciu (S&D), in writing. − I have voted in favour of the report on Trade and Economic Relations with the United States, as I welcome the ongoing discussion between the EU and the US on how to work collectively to increase growth potential and foster financial stability in order to create high quality jobs. Furthermore, I am convinced that working closely with the Council, the Commission, the US Congress, the US Administration and the stakeholders will make it possible to achieve the full economic potential of the transatlantic economic relationship, in order to create new opportunities for businesses and workers on both sides of the Atlantic and strengthen EU and US leadership in the global economy. Nevertheless, there are still some problems that persist in the relations between the EU and US, and which also affect the economic climate, one of the most important being the visa-free restrictions for the citizens of four EU countries. Visa-free travel should be granted equally to all EU citizens in order to increase mutual confidence and to boost economic and trade relations.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório presente, elaborado pelo colega Vital Moreira, versa sobre as relações económicas e comerciais entre a União Europeia (UE) e os Estados Unidos da América (EUA) e coloca-nos perante as duas economias mais importantes a nível mundial. Metade do PIB mundial é gerado por estas relações comerciais, uma vez que, diariamente, mais de dois mil milhões de euros são comercializados entre os dois parceiros. Saúdo o aprofundamento das relações comerciais entre a UE e os EUA em ordem à criação de um verdadeiro mercado transatlântico que muito beneficiará os consumidores europeus e americanos, não só pelo enorme potencial de crescimento que representa para as duas partes, mas também pela cooperação em ordem a vencer os desafios com que a economia mundial se debate. Embora existam, ainda, algumas questões em aberto, como a área tecnológica (automóveis), os produtos oriundos de organismos geneticamente modificados, segurança alimentar, carne de animais clonados, etc., faço votos para que as mesmas sejam rapidamente resolvidas e possamos ter este acordo aprovado o mais rápido possível, pois muito teremos a ganhar com a sua entrada em vigor.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório tenta estabelecer as bases para aprofundar as relações comerciais entre os EUA e a UE, acreditando que uma cooperação económica mais estreita entre estes dois países poderá ajudar a superar a crise. Afirma-se que ao “abrir o comércio e o investimento, expandir os mercados e resistir ao protecionismo em todas as suas formas, que são condições necessárias para uma recuperação económica mundial sustentada, criação de emprego e desenvolvimento”. Estamos perante o habitual desfilar de argumentos sobre as maravilhas do livre comércio, no qual insistem e insistem, à medida que a realidade teima em contrariar as miríficas promessas e em tornar mais visíveis as verdadeiras consequências deste caminho: desemprego, encerramento de empresas (em especial PMEs), concentração monopolista, pressão sobre a força de trabalho no sentido da sua desvalorização, maior pressão sobre o ambiente e os recursos naturais. De salientar ainda, porque particularmente graves, os aspectos relativos à abertura do mercado no domínio dos serviços e dos contratos públicos. Perfilam-se novos ataques aos serviços públicos, com o avanço do capital sobre novas e cada vez mais esferas da vida social, nas quais possa exercer o processo de acumulação, procurando contrariar assim a crise em que cada vez mais se afunda.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − EÚ a USA sú vzájomne najhlavnejšími obchodnými partnermi, pričom obe hospodárstva tvoria spoločne takmer polovicu celosvetového hospodárskeho výkonu a takmer tretinu svetových obchodných tokov. Zastávajú tak pozíciu najsilnejšieho hospodárskeho partnerstva na svete. Vládne však všeobecné presvedčenie, že potenciál transatlantických vzťahov ešte nie je ani zďaleka vyčerpaný. EÚ a USA majú spoločné hodnoty, podobné právne systémy a vysoké normy ochrany pri práci a ochrany životného prostredia a javí sa ako vhodné a opodstatnené využiť túto súčinnosť a úzku spoluprácu na to, aby zabezpečili rast a zamestnanosť, potrebnú pre oboch partnerov. Mierny nárast celosvetovej obchodnej výmeny za posledné tri roky značne prispel k zmierneniu negatívnych dôsledkov hospodárskej krízy, a to najmä v Únii a Spojených štátoch, čo dokazuje, že obchod zohráva významnú úlohu pri určovaní rastu a zamestnanosti. Považujem za dôležité pokračovať v posilňovaní transatlantických hospodárskych vzťahov. Súčasne sa domnievam, že je na mieste úzka spolupráca Európskeho parlamentu s Radou, Komisiou, Kongresom USA, vládou Spojených štátov a zúčastnenými stranami s cieľom dosiahnuť plný hospodársky potenciál, aby sa vytvárali nové príležitosti pre podniky a pracovníkov po oboch stranách Atlantiku a posilnilo sa vedúce postavenie EÚ a USA vo svetovom hospodárstve.

 
  
MPphoto
 
 

  Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. − Pur riconoscendo la presenza di alcuni nodi problematici nel rapporto UE-USA, come ad esempio le visioni contrapposte in tema agro-alimentare, non si può prescindere dalla considerazione che l'Unione Europea e gli Stati Uniti d'America sono reciprocamente i principali partner commerciali e che l'eliminazione delle divergenze normative e delle misure non tariffarie che ostacolano gli scambi tra essi si tradurrebbe in un considerevole aumento del PIL per entrambi. Considerati, perciò, i reciproci vantaggi che un accordo di questo tipo produrrebbe per entrambi i soggetti coinvolti e considerate le importanti ed auspicate modifiche apportate al testo in materia di Indicazioni Geografiche, il mio voto è favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Ildikó Gáll-Pelcz (PPE), írásban. − Az USA-EU kereskedelmi forgalom mintegy 98%-a problémáktól és lényeges akadályoktól mentes, ennek ellenére a vitás ügyek súlyosan terhelik a kétoldalú kapcsolatok légkörét. A gyakori magas szintű konzultációk ellenére jelenleg is több kérdés vár megoldásra, sőt néhány új ügy is keletkezik. Üdvözlöm, hogy a Moreira úr számos ajánlást megfogalmaz tudásalapú gazdaságaink fejlesztésének és integrációjának javítása, valamint az innovatív technológiák előmozdításának céljából. A javaslatok között szerepel például a kutatási együttműködés prioritást élvező területeinek meghatározása, a politikai párbeszéd elmélyítése, valamint a felsőoktatási csereprogramok előmozdítása. Szavazatommal támogattam tehát e jelentést, hiszen meglátásom szerint választ ad a korábbi csúcstalálkozók során vállalt kötelezettségeinkre, amely szerint stratégiát és gyakorlati javaslatokat dolgozunk ki egy nyitottabb és hatékonyabb tengerentúli piac megvalósítása érdekében.

 
  
MPphoto
 
 

  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − In un contesto economico come quello attuale, caratterizzato da alta disoccupazione e forte calo degli investimenti, l'aiuto alle piccole e medie imprese (PMI) deve essere una priorità per il Parlamento Europeo. Facilitare l'accesso delle PMI al mercato statunitense può essere una boccata d'aria fresca per tante nostre aziende europee. Ormai da decenni gli Stati Uniti d'America rappresentano il principale partner economico degli Stati europei, tuttavia esistono ancora delle barriere, per lo più non tariffarie (come contingentamenti, sussidi, o monopoli) che impediscono un pieno sviluppo dei rapporti commerciali tra Europa e America. Un accordo UE-USA che porti a un'eliminazione di queste barriere, rappresenterebbe un grosso passo avanti per lo sviluppo delle relazioni commerciali transatlantiche e aiuterebbe ad aprire un mercato per le imprese europee. Nel contesto di un accordo di libero scambio, auspico una maggiore tutela per i prodotti e un più energico impegno da parte degli Stati Uniti nella lotta ai fenomeni di contraffazione. Il fenomeno di suggestione dei consumatori provoca un danno economico ai nostri produttori, in particolare molto colpita risulta essere l'industria agroalimentare italiana.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Le rapport d'initiative de mon collègue Vital Moreira a été adopté à une large majorité lors de la séance plénière du 23 octobre: 526 voix pour, 94 contre et 7 abstentions. L'adoption de ce rapport d'initiative va nous permettre de relancer le débat sur l'opportunité d'ouvrir de nouvelles négociations sur un accord bilatéral commercial global et ambitieux avec les États-Unis. Mes collègues et moi-même souhaitons que le futur accord soit bénéfique aux deux parties, bien équilibré et fondé sur la réciprocité. L'objectif est de donner un nouvel élan aux relations bilatérales, mais aussi aux relations multilatérales dans le cadre de l'OMC.

 
  
MPphoto
 
 

  Syed Kamall (ECR), in writing. − It has been said that no other economic relationship in the world is as integrated as the transatlantic economy. You only need to look at some of the statistics. The EU and the US economies together account for around half the entire world GDP and for almost a third of world trade flows. Mutual investment is more than EUR 2.1 trillion. Total US investment in the EU is three times higher than its investment in all of Asia. Equally, the EU’s investment in the US is estimated to be eight times the amount of EU investment in India and China taken together. There are also roughly 15 million jobs linked to the transatlantic economy. It is estimated that a third of the trade across the Atlantic actually consists of intra-company transfers. There are issues that can get in the way of other trade agreements such as labour and environment standards, which should not be obstacles to an EU-US trade agreement. However, we should be careful that any EU-US agreement is not seen to force standards and agreements on less-developed countries. If we can guard against EU-US dominance, we should welcome a comprehensive transatlantic trade agreement across the political spectrum.

 
  
MPphoto
 
 

  Michał Tomasz Kamiński (ECR), in writing. − The EU-US economic partnership is a key driver of global economic prosperity, representing the largest and most integrated economic relationship in the world. Together, the EU and the US economies account for 49 % of world’s GDP and a third of world trade. The EU and the US are each other’s biggest trade and investment partners, and the volume of trade in goods and services, taken together, amounted to some EUR 667.8 billion in 2010 (up from EUR 610 billion in 2009). The two partners trade more than EUR 1.8 billion per day in goods and services, while more than 15 million jobs are linked to this relationship. I believe that the EU-US relationship has not achieved its full potential and neither side can afford to ignore that a free trade agreement would give us greater prosperity and economic stability. This why I voted in favour of this report.

 
  
MPphoto
 
 

  Elisabeth Köstinger (PPE), schriftlich. Ich unterstütze die Anstrengungen der Kommission, möglichst bald Verhandlungen mit den USA über ein umfassendes Handelsabkommen zu beginnen. Allerdings liegen noch einige heikle Themen auf dem Tisch, die einer generellen Lösung bedürfen. Von besonderer Bedeutung ist hierbei die unterschiedliche Auffassung zu genveränderten Organismen. Wir haben die Aufgabe unsere Bürgerinnen und Bürger sowie unsere Bäuerinnen und Bauern vor gesundheitlichen Risiken zu schützen. Daher muss es gegeben sein, selbst zu entscheiden, ob man genverändertes Saatgut haben will oder nicht.

 
  
MPphoto
 
 

  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Mes collègues et moi même avons donné notre accord pour l'ouverture des négociations en début d'année 2013 sur un éventuel accord commercial avec les États-Unis. Le fort potentiel de croissance et d'emplois des deux côtés de l'Atlantique pourrait permettre de créer un véritable marché transatlantique, en veillant cependant à ce que les intérêts de l'Union européenne soient protégés, et tout particulièrement dans le secteur agricole. Il est important de rappeler que les États-Unis entretiennent la relation économique la plus importante à l'échelle mondiale avec sept cents milliards d'euros de volume commercial et un stock d'investissement bilatéral estimé à 2,4 billions d'euros en 2011. Cet accord pourrait faire augmenter le produit intérieur brut de l'Union européenne et des Etats-Unis de plus de 163 milliards d'euros d'ici à 2018, si la moitié des barrières non tarifaires étaient éliminées. Je suis donc favorable à l'ouverture de ces négociations, tout en prenant garde dans le secteur agricole de nous entendre sur les indications géographiques, les OGM, le bien-être animal, la sécurité alimentaire, et tous les autres sujets que nous considérons comme fondamentaux et sur lesquels il ne nous faut pas transiger.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution which welcomes the ongoing joint discussion between the EU and the US on how to work collectively to increase growth potential and foster financial stability in order to create high quality jobs; it underlines that in order to ensure long-term prosperity and employment, a joint commitment, and effort, is needed to create new opportunities for businesses both large and small, to promote entrepreneurship and to capitalise on the advantages offered by the uniquely integrated transatlantic market; it calls for negotiations between the EU and the US and other partners on how to work collectively to tackle the environmental crisis and climate change; it calls also for more joint commitment to achieve financial market stability.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Je soutiens l'ouverture des négociations en vue d'un accord de libre échange avec les Etats-Unis. Les retombées économiques d'un tel accord pourraient être considérables pour l'Union européenne. Si de telles négociations s'ouvrent il faudra cependant qu'elles s'accompagnent de la convergence et reconnaissance mutuelle des normes réglementaires, ainsi que de la protection des droits de la propriété intellectuelle. Il faudra également être vigilant quant au démantèlement des barrières commerciales et l'ouverture des marchés publics.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − E’ fondamentale proseguire il rafforzamento delle relazioni economiche transatlantiche, sostenendo al contempo gli interessi dell'UE, in settori quali, tra gli altri, le norme in materia di ambiente, salute e protezione degli animali, la sicurezza alimentare, la diversità culturale, i diritti del lavoro, i diritti dei consumatori, i servizi finanziari, i servizi pubblici o le indicazioni geografiche.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Ce rapport est une ode à la création du grand marché transatlantique, que je combats. Il approuve sans gêne aucune toutes les propositions du groupe de travail de haut niveau créé en novembre dernier sans que les citoyens n'en sachent rien. Alignement sur le plus libéral, mise en place d'un marché transatlantique intégré, y compris dans le domaine des services et notamment des services financiers, élimination de toutes les barrières douanières à plus ou moins court terme, coopération étroite dès le début des processus réglementaires, lutte contre le protectionnisme dans toutes ses formes, ambition de mettre sur pied des "normes mondiales", proposition d'établir d'un marché intégré avec l'ALENA...

Tout est là. Il ne manque rien. Sauf, bien sûr, la prise en compte de l'intérêt général et la consultation des représentants des travailleurs et des parlementaires nationaux, seuls oubliés dans les fameux "dialogues" transatlantiques. Je vote contre ce texte.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A maior relação económica do mundo é composta e desenvolvida entre a UE e os EUA. Representam, em conjunto, cerca de metade da produção económica mundial. A atual crise económica e financeira ameaça a prosperidade das referidas economias, pelo que devem ser encetados esforços para uma cooperação económica mais estreita entre a UE e os EUA, de modo a superar os obstáculos criados pela crise, criando condições para uma recuperação económica mundial, para a criação de emprego e desenvolvimento. Saúdo a presente resolução legislativa, onde expressei o meu voto positivo.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Michel (ALDE), par écrit. – Je soutiens pleinement cette résolution, car elle est un état des lieux très concis des relations commerciales et économiques entre l'UE et les États-Unis. Elle souligne l'importance de cette relation bilatérale, puisqu'il s'agit de la relation économique la plus importante à l'échelle mondiale, et elle dresse en même temps un plan très détaillé de tous les aspects à améliorer. En effet, le potentiel de cette relation transatlantique est loin d'être optimisé. C'est pourquoi je m'engage favorablement en faveur de celle-ci, étant désireux d'apporter mon soutien à l'élimination des barrières non tarifaires et des incompatibilités réglementaires, ce qui permettrait, entre autres, une nette augmentation du PIB de l'UE et des États-Unis, et aurait un impact bien évidemment décisif sur la croissance et sur l'emploi. En ces temps de crise, une coopération étroite entre l'UE et les États-Unis est nécessaire.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Since the report calls for progress on removing trade barriers, better market access, better protection of intellectual property rights, opening up of public procurement but most importantly calls for progress on tackling trade barriers, I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Claudio Morganti (EFD), per iscritto. − Finalmente in questa relazione viene sottolineata l'importanza di affrontare l'annoso problema della tutela e protezione delle indicazioni geografiche tipiche, sperando di risolvere nel più breve tempo possibile quella che è una vera e propria piaga, rappresentata dal mancato riconoscimento delle denominazioni di origine e di qualità. Gli Stati Uniti rappresentano infatti di gran lunga il maggiore problema per quello che riguarda il cosiddetto "Italian Sounding": i formaggi, i sughi e le conserve che i consumatori americani trovano sugli scaffali sono infatti ad esempio nel 90% dei casi delle imitazioni, che di italiano hanno magari solo un richiamo nel nome o nella confezione. Se ci riferiamo invece a pasta, olio d'oliva o dolci abbiamo una situazione leggermente migliore, ma comunque per nulla sufficiente a garantire i nostri prodotti e i nostri produttori. In un mercato quindi sostanzialmente maturo e "alla pari" come quello statunitense non possiamo continuare a tollerare che vi siano ancora queste problematiche, ben lontane dall'essere risolte. La tutela delle nostre qualità ed eccellenze, che ci differenzia non poco rispetto ai nostri amici americani, deve quindi essere la base per ogni eventuale futuro accordo di politica commerciale con loro.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Balsavau už. Besitęsiant ekonominei ir finansų krizei Europos Sąjungoje ir JAV, svarbu panaikinti esamas kliūtis dvišalei prekybai. Tai atneštų abipusės naudos abiejų šalių biudžetų įplaukoms, prisidėtų prie krizės pasekmių sušvelninimo, ekonomikų augimo skatinimo, tiek ir žmonėms, mažinant nedarbą, skatinant verslumą, atveriant naujas galimybes mažoms ir vidutinėms įmonėms. Šių dviejų prekybos partnerių ekonomikos sudaro daugiau nei pusę pasaulio ekonomikos, beveik trečdalį pasaulio prekybos srautų ir yra didžiausios apimties ekonominiai santykiai pasaulyje, tačiau egzistuojantis potencialas leidžia tikėtis dar didesnės abipusės naudos, bei teigiamo poveikio pasaulio ekonomikai. Todėl tikiuosi, kad šiuo metu vykstantis ES ir JAV dialogas bus produktyvus ir neilgai trukus bus pateikti konkretūs ir plačios aprėpties pasiūlymai.

 
  
MPphoto
 
 

  Katarína Neveďalová (S&D), písomne. − Na minuloročnom samite zriadili lídri Európskej únie a Spojených štátov pracovnú skupinu, ktorej cieľom je zvýšenie tvorby pracovných miest, ekonomický rast a vzájomná konkurencieschopnosť. Spojené štáty a Európska únia majú vzájomné hospodárske vzťahy, ktoré patria k najotvorenejším na svete. Naše trhy sú prostredníctvom významných obchodných a investičných tokov pevne spojené objemom bilaterálneho obchodu vo výške 702,6 mld. EUR a bilaterálnymi investičnými zásobami v hodnote 2 394 bil. EUR v minulom roku.

Aj napriek týmto pozitívnym výsledkom je všeobecne známe, že potenciál transatlantických vzťahov ešte nie je ani zďaleka vyčerpaný. Európska únia a Spojené štáty majú navyše spoločné hodnoty, podobné právne systémy a vysoké normy ochrany pracujúcich a životného prostredia. Je nutné využiť tieto synergie v čo najvyššej možnej miere, aby sme zabezpečili rast a zamestnanosť a stanovené ciele, ktoré obaja partneri v čase krízy veľmi potrebujú.

 
  
MPphoto
 
 

  Rareş-Lucian Niculescu (PPE), în scris. − Protecţia indicaţiilor geografice reprezintă într-adevăr una dintre problemele bilaterale importante, însă am convingerea că actualul impas poate fi depăşit. Avem la îndemână exemplul acordului recent încheiat, în baza căruia începând cu 1 iunie produsele ecologice certificate în UE sau în SUA vor putea fi comercializate drept produse ecologice în oricare dintre aceste două regiuni. Acest acord va deschide posibilităţi comerciale importante pentru ambii parteneri.

În domeniul agricol în ansamblul său, relaţiile comerciale sunt reciproc avantajoase, SUA fiind cel de-al doilea partener comercial al UE pentru produse agricole. Îmi exprim însă îndoiala în ceea ce priveşte eventualele efecte ale unei anulări complete a restituirilor la export în comerţul agricol UE-SUA. La baza unei astfel de decizii ar trebui să se afle un studiu amănunţit.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar ser da maior relevância fomentar a realização de uma ação entre a UE, os EUA e outros parceiros, uma ação conjunta para fazer face à crise ambiental e às alterações climáticas.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Tenendo presente che l'UE e gli Stati Uniti sono reciprocamente i principali partner commerciali, e le due economie rappresentano insieme circa la metà della produzione economica globale; considerando che le continue crisi economiche e finanziarie, sia nell'UE che negli Stati Uniti , minacciano la stabilità e la prosperità delle nostre economie e il benessere dei nostri cittadini e che la mancanza di coordinamento della regolamentazione finanziaria sta causando inutili ostacoli agli scambi, esigendo una più stretta collaborazione economica tra l'UE e gli Stati Uniti, al fine di sfruttare i vantaggi del commercio internazionale nel superare queste crisi; il commercio e gli investimenti esteri devono essere meglio utilizzati per stimolare una crescita intelligente e sostenibile, che determini una maggiore creazione di posti di lavoro e accresca il benessere delle persone in tutto il mondo. Con tali obiettivi, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O relatório de iniciativa enfatiza com o realismo devido, sem esquecer contudo as dificuldades do caso, o imenso potencial benéfico de um acordo de comércio abrangente. Uma proposta equilibrada, fundada na reciprocidade, em que ambas as partes saem vencedoras caso se apure o acordo que pretende estimular as relações bilaterais das duas potências, e que quer no limite, infundir o comércio mundial, moldando as novas ligações multilaterais que se delongam atualmente na OMC. Esperando que as muitas contendas técnicas encontrem resolução até ao final do ano, sobretudo no que concerne o abeirar das diferenças e as penosas normas regulamentares, o relatório aponta, enfim, para uma resposta favorável na perspectiva destas duas negociações. Dada a relevância desta meta ambiciosa, que se esforça num estreitamento da cooperação económica transatlântica, "a fim de tirar partido dos benefícios do comércio internacional", votei favoravelmente a proposta de Vital Moreira.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Il Parlamento, approvando tale documento, vista la dichiarazione congiunta del vertice UE-USA, rilasciata il 28 novembre 2011, e la dichiarazione congiunta UE-USA del Consiglio economico transatlantico (CET) rilasciata il 29 novembre 2011, sottolinea l'importanza di proseguire il rafforzamento delle relazioni economiche transatlantiche, promuovendo al contempo gli interessi dell'UE, in settori quali, le norme in materia di ambiente, salute e protezione degli animali, la sicurezza alimentare, la diversità culturale, i diritti del lavoro, i diritti dei consumatori, i servizi finanziari, i servizi pubblici o le indicazioni geografiche. In particolare in seguito ad una attenta ed esauriente preparazione e consultazione, nuovi negoziati dovranno essere avviati nella prima metà del 2013, sfruttando la presente spinta politica e il sostegno dell'industria e rendendo in tal modo possibile una conclusione rapida e positiva degli stessi. Sarà fondamentale che una volta avviati tali negoziati, tutte le parti interessate che rappresentano le comunità imprenditoriali, si organizzino in modo tale da fornire il massimo supporto, per sostenere un dialogo aperto e trasparente volto a far evolvere in maniera positiva l'iniziativa.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Against. Greens filed 18 out of the 123 amendments to the report. Our main goal at this stage is to go against the hype of a fast-tracked FTA which almost certainly will result in failure and damage US-EU relations even further. The obstacles for regulatory convergences and service liberalisation in particular are so high that we demand a much more precise elaboration of what shall be negotiated. Therefore, we want the HLWG to take all the time it needs to make a sound proposal of possible deliveries of any kind of trade agreement, after thorough consultations with all stakeholders. We also warn against the hype that a comprehensive transatlantic FTA could become the maker of new global trade rules, which we regard as a serious threat to the survival of the multilateral trade system as embodied by the WTO. Except for a couple of our amendments which were included in compromise texts, especially a hint to the very different perceptions of the role and function of public services and services of general interest, we lost all our amendments in the committee vote. As a result, Greens voted against the report, together with GUE.

 
  
MPphoto
 
 

  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – L'Union européenne et les États-Unis sont chacun le principal partenaire commercial de l'autre, les deux économies réunies représentant près de la moitié de la production économique mondiale et près du tiers des flux commerciaux dans le monde: un accord de libre-échange permettrait clairement de consolider nos relations. Des examens sont en cours de part et d'autre de l'Atlantique, dont les résultats définitifs devraient être rendus publics d'ici la fin de l'année.

À ce stade, nous devons déterminer à quelles conditions un tel accord pourrait être réciproquement bénéfique. C'est pourquoi j'ai voté en faveur de cette résolution, qui souligne notamment que cet éventuel accord ne devra pas se résumer au seul démantèlement des barrières tarifaires. Elle rappelle également nos inquiétudes quant à la protection des indications géographiques et des services publics et au partage des données. Ces inquiétudes ne se dissiperont que grâce à un dialogue régulier, approfondi et ouvert, tant en amont que pendant d'éventuelles négociations.

 
  
MPphoto
 
 

  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση του κ. Μορέιρα δεδομένου ότι το εμπόριο και οι ξένες επενδύσεις πρέπει να χρησιμοποιηθούν καλύτερα για να τονώσουν την ανάπτυξη, η οποία θα οδηγήσει σε μεγαλύτερη αύξηση των θέσεων εργασίας και θα εντείνει την ευημερία των λαών. Θεωρώ ότι πρέπει να γίνουν περισσότερα βήματα προς την κατεύθυνση των εμπορικών σχέσεων ΕΕ-ΗΠΑ καθώς είναι ευρέως αποδεκτό ότι η δυναμική των διατλαντικών σχέσεων δεν έχει ακόμη αξιοποιηθεί πλήρως.

 
  
MPphoto
 
 

  Matteo Salvini (EFD), per iscritto. − Ho deciso di votare in maniera favorevole alla relazione sui rapporti economici e commerciali con gli Stati Uniti presentata dall'on. Vital Moreira. Infatti, per gli interessi commerciali del nostro Stato membro e per favorire l'export delle nostre aziende, gli USA sono indubbiamente un interlocutore importante, anche se è auspicabile, da parte della Commissione europea, un maggiore impegno per vedere tutelati gli interessi Italiani in materia di Indicazioni Geografiche. In tal senso, ho particolarmente apprezzato l'importanza data, nel testo dell'on. Vital Moreira, alla necessità di giungere ad una soluzione in materia di tutela delle Indicazioni Geografiche. Inoltre nella relazione vengono trattate, giustamente, altre questioni di particolare rilievo quali: la reciproca rimozione delle barriere commerciali, l'introduzione di misure volte a garantire un miglior accesso al mercato e adeguate condizioni di investimento, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, reciprocità di aperture nel settore degli appalti (che oggi vede le PMI Europee in posizione di grande svantaggio di accesso) e la convergenza nel riconoscimento reciproco degli standard normativi.

 
  
MPphoto
 
 

  Czesław Adam Siekierski (PPE), na piśmie. − Unia Europejska i Stany Zjednoczone od zawsze były ważnymi partnerami handlowymi, a USA wspierały rozwój krajów europejskich po zakończeniu drugiej wojny światowej. W chwili obecnej łączna gospodarka USA i UE to około połowy produkcji gospodarczej świata, a ich wspólna wymiana handlowa to niemal jedna trzecia światowych obrotów. To oznacza, że Europa i Stany Zjednoczone utrzymują najszersze stosunki gospodarcze w skali świata. Niestety nie ma jeszcze w tych stosunkach jedności regulacyjnej, a to stanowi ogromną barierę szczególnie trudną do pokonania przez małe i średnie przedsiębiorstwa, a one stanowią podstawę do rozwoju i stwarzania nowych miejsc pracy. Co więcej, ze względu na utrzymujący się kryzys finansowy musimy zacieśnić nasze stosunki, gdyż jest to jedyne rozwiązanie na jego zwalczenie. Jak zostało to podkreślone przez Światową Organizację Handlu, otwarty i wielostronny system handlu obowiązujący w krajach WTO jest najlepszym stymulatorem wzrostu i poprawy dobrobytu ludzi na całym świecie i musimy się go trzymać, jeśli chcemy przezwyciężyć kryzys. Ważną kwestią jest też wymiana handlowa w zakresie rolnictwa, zwłaszcza w kontekście niedawno ogłoszonej amerykańskiej ustawy rolnej. W USA zasady subsydiowania są odmienne niż w europejskiej Wspólnej Polityce Rolnej, ale równie wysokie. Warto również popracować nad oznaczeniami geograficznymi w tym dwustronnym handlu produktami rolnymi, co może zwiększyć dostęp do rynków rolnych w UE i USA.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − E' necessario ridefinire le priorità relative rapporti economici tra le due sponde dell’Atlantico. Un migliore sfruttamento delle sinergie tra UE e Stati Uniti, attraverso una più stretta collaborazione, condurrebbe alla possibilità di trarre numerosi vantaggi dal commercio internazionale considerando il perdurare della crisi economica. Giudico positivamente un rafforzamento delle relazioni economiche e commerciali tra Unione europea e Stati Uniti nella consapevolezza che esistono significativi margini per incrementare gli scambi di beni e servizi e i flussi di investimento bilaterali consolidando la forte interdipendenza già esistente fra le due economie. Attraverso un sistema commerciale aperto e trasparente sarà possibile incidere positivamente su vari profili come quello dell'incremento del potenziale di crescita e l'accrescimento del benessere delle persone. Per questi motivi esprimo il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A UE e os Estados Unidos da América (EUA) são os principais parceiros comerciais e económicos um do outro, encontrando-se profundamente integrados entre si em termos de fluxos comerciais e de investimento. No entanto, há um consenso alargado, nas duas costas do Atlântico, de que a relação entre estes dois blocos poderia ser mais profunda. A existência de barreiras não tarifárias ao comércio contabilizavam em 2009, segundo a Comissão, perdas na ordem dos 163 mil milhões de euros para ambas as economias, excluindo o crescimento potencial do PIB para ambas. Consequentemente, há um enorme potencial de crescimento e desenvolvimento socioeconómico que poderia advir de um acordo comercial entre estes parceiros. Concordo com o relator que tal acordo comercial, a realizar-se, deverá consistir na eliminação total ou quase total de tarifas, no reconhecimento mútuo ou harmonização de normas e standards técnicos, na reciprocidade de regras, abertura do mercado de contratação pública, etc. Considero bem-vindas todas as propostas e medidas que potenciem a realização de tal acordo com os EUA, o mesmo apresenta-se como uma oportunidade económica e histórica para a União Europeia, com benefícios tangíveis para todos os seus agentes económicos. Pelos motivos expostos, votei a favor do documento.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru propunerea de rezoluţie privind relaţiile comerciale şi economice cu Statele Unite, întrucât UE şi SUA sunt în mod reciproc principalii parteneri comerciali, cele două economii reprezentând împreună aproximativ jumătate din producţia economică globală şi aproape o treime din fluxurile comerciale mondiale. Schimburile comerciale şi investiţiile străine dintre UE şi SUA trebuie să fie mai bine utilizate pentru a stimula o creştere inteligentă, puternică, durabilă, echilibrată, favorabilă incluziunii şi eficientă din punctul de vedere al utilizării resurselor, care să conducă eventual la crearea de locuri de muncă. Subliniem importanţa consolidării în continuare a relaţiilor economice transatlantice, susţinând totodată interesele UE, în domenii cum ar fi normele de mediu, de sănătate şi de protecţie a animalelor, siguranţa alimentară, diversitatea culturală, drepturile lucrătorilor, drepturile consumatorilor, serviciile financiare, serviciile publice sau indicaţiile geografice.

De asemenea, salutăm iniţiativele adoptate privind elaborarea unor standarde comune în domenii-cheie ale evoluţiei tehnologice, cum ar fi nanotehnologia, vehiculele electrice, reţelele inteligente şi e-sănătatea. Dată fiind importanţa crescândă a comerţului electronic, standardele de protecţie a datelor joacă un rol esenţial în protejarea consumatorilor atât în UE, cât şi în SUA. Subliniem că UE şi SUA trebuie să abordeze ameninţările crescânde la adresa securităţii informatice în mod concertat şi într-un context internaţional.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Di primaria importanza, data la contingenza storico-economica attuale, è l'efficiente ed efficace utilizzo del commercio e degli investimenti esteri, al fine di stimolare una crescita intelligente e sostenibile sotto il profilo delle risorse. A tal fine, UE e Stati Uniti hanno la responsabilità di lavorare insieme per aumentare il potenziale di crescita, favorire la stabilità finanziaria, creare nuove opportunità per le imprese grandi e piccole, promuovere l'imprenditorialità e sfruttare i vantaggi offerti dal mercato transatlantico integrato.

Gli Stati Uniti restano la prima destinazione extra-europea per le esportazioni italiane ma alcuni ostacoli rendono i rapporti transatlantici non ancora totalmente fluidi. La chiave per sbloccare il potenziale economico di tali relazioni risiede nella progressiva convergenza normativa e nella lotta alle barriere non tariffarie (procedure doganali e restrizioni normative interne). L'accento deve essere posto altresì sulla protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti agroalimentari, su una maggiore tutela per i prodotti italiani e su un più energico impegno da parte degli Stati Uniti nella lotta ai fenomeni di contraffazione.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Este relatório tenta estabelecer as bases para aprofundar as relações comerciais entre os EUA e a UE, insistindo nas teses falhadas do livre comércio que conduziram ao desemprego, encerramento de empresas (em especial PMEs), concentração monopolista, pressão sobre a força de trabalho no sentido da sua desvalorização, maior pressão sobre o ambiente e os recursos naturais. Estamos, também, totalmente contra a ideia que aqui surge de abertura do mercado no domínio dos serviços e dos contratos públicos, o que configurará, a concretizar-se, um novo ataque aos serviços públicos e universais.

 
  
MPphoto
 

  Presidente. − Con questo si concludono le dichiarazioni di voto.

 
Jogi nyilatkozat - Adatvédelmi szabályzat