Iva Zanicchi (PPE). - Signor Presidente, per la terza volta in tre anni il Parlamento europeo è chiamato a discutere di questioni relative alle agenzie di rating del credito. È innegabile come tali agenzie, in un periodo di grave crisi finanziaria come quella che stiamo vivendo, possano influenzare con i loro giudizi gli scenari economici e i prezzi dei titoli pubblici emessi degli Stati membri. Concordo quindi con l'esigenza di disciplinare al meglio l'operato delle agenzie di rating, per ridurre le possibilità che giudizi affrettati e dichiarazioni poco accorte possano influire in modo negativo sui mercati internazionali.
Giommaria Uggias (ALDE). - Signor Presidente, mi complimento innanzitutto con il collega Domenici per il lavoro svolto, e dico che con questo regolamento diamo un primo importante quadro normativo al mercato delle società di rating, pur sapendo che ciò non è sufficiente a metterci al riparo dalla strumentalizzazione del ruolo che le attuali agenzie di valutazione hanno messo in atto nel passato.
Il tentativo di aprire questo mercato a nuovi soggetti potrebbe servire a migliorare tutto il sistema, fin qui eccessivamente concentrato, e riteniamo che la strada maestra sia quella, effettivamente, di scindere senza possibili conflitti di interessi attività di queste agenzie da qualsiasi altro tipo di attività economica.
Devo dire, pur consapevole della diversità del tema – che in qualche modo è stato comunque introdotto oggi dalla Presidenza irlandese – che va affermata anche l'opportunità e la necessità di sancire una netta separazione tra attività bancaria tradizionale e attività di investimento, ovvero banche di deposito e di concessione del credito da una parte e banche di investimento dall'altra.
Anche ciò garantirebbe una maggiore trasparenza, riducendo il rischio che i risparmi dei consumatori vengano sempre utilizzati impropriamente e a fine di speculazione occulta. Tuttavia, il testo che oggi abbiamo discusso e approvato forse è il migliore accordo possibile per questa Assemblea: è auspicabile comunque che in futuro, quando si tornerà a discutere su questo argomento, si prenda in considerazione un intervento più incisivo.
Janusz Władysław Zemke (S&D). - Panie Przewodniczący! Jest faktem, że po raz trzeci w ciągu ostatnich dwóch lat Parlament Europejski pochyla się i zajmuje się działalnością agencji ratingowych. Potwierdza to nie tylko skomplikowanie tej trudnej problematyki, ale także fakt, że nie potrafimy jeszcze odbudować pełnej wiarygodności tych instytucji. Celowo kładę nacisk na słowo wiarygodność, gdyż agencje ratingowe powinny być – a niestety nie zawsze są – instytucjami zaufania. Rozporządzenie, moim zdaniem, jest rozporządzeniem idącym w dobrym kierunku. Są to rozwiązania kierunkowo słuszne, chciałbym jednak zwrócić uwagę na fakt, że to rozporządzenie nie rozwiązuje wszystkich problemów związanych z funkcjonowaniem tych agencji. Mimo to zasługuje ono na poparcie.
Monica Luisa Macovei (PPE). - Mr President, through their notation, credit rating agencies have a substantial impact on the financial economy of any country and definitely on the daily life of citizens. The 2008 subprime crisis, together with the bankruptcy of Enron, revealed the severe weaknesses existing within credit rating agencies in terms of transparency and conflict of interest.
I welcome the measures put forward by the report to guarantee the independence of the credit rating agencies. I commend the limits introduced on cross-shareholdings and especially the fact that a member or shareholder of a credit rating agency must publicly declare any share he or she holds in another agency, that these shares cannot exceed 5 % and that credit rating agencies are not allowed to hold a stake of more than 10 % in any entity that they rate. These are promising steps for greater transparency within these institutions.
Alfredo Antoniozzi (PPE). - Signor Presidente, come abbiamo potuto constatare negli ultimi anni, e in particolar modo durante questo periodo di crisi economica, l'attività delle agenzie di rating del credito ha avuto un grande impatto sul comportamento degli attori economico-finanziari e sulla vita delle istituzioni pubbliche. La loro influenza continua a suscitare tutt'ora dibattiti, sia nella società civile che tra la classe politica.
Accolgo con favore la proposta della Commissione: tuttavia continuo a chiedermi se le misure adottate siano sufficienti a garantire un processo trasparente del funzionamento di queste agenzie e a fare chiarezza sulle logiche e interessi che vi sono realmente dietro. Penso che dovremmo fare ancora di più e voglio cogliere questa occasione per ribadire che, in generale, questo argomento dovrebbe essere, a mio avviso, oggetto di future e ulteriori discussioni in seno al Parlamento europeo.
Erminia Mazzoni (PPE). - Signor Presidente, anche io sono d'accordo che si poteva fare di più. Ma ritengo anche che con la relazione Domenici si sia aperta realmente la strada a un processo di cambiamento della disciplina del rating in Europa e, come ha detto lo stesso relatore durante la discussione di ieri, con questo voto in Aula si celebra un nuovo inizio molto positivo che, tra l'altro, è stato suggellato anche dall'unanimità che si è registrata ieri tra Commissione, Consiglio e Parlamento europeo su alcuni punti chiave.
In primo luogo, riprendendo le dichiarazioni del Commissario Barnier, si è dichiarata la necessità di una nuova regolamentazione perché il rating sia a beneficio del lavoro e della crescita e non delle speculazioni; si è trovata unità di intenti e di obiettivi per quanto riguarda la regolamentazione della responsabilità civile delle società di rating, per quanto riguarda i meccanismi per garantire la trasparenza e per evitare situazioni gravi di conflitto d'interesse.
Credo che abbiamo fatto un notevole passo avanti e per questo ho votato a favore della relazione Domenici.
Roberta Angelilli (PPE). - Signor Presidente, come è noto, attualmente le tre grandi agenzie di rating influenzano il 90% del mercato e agiscono quindi in un regime di oligopolio. Non ci sono quindi più le necessarie condizioni di indipendenza, con tutti i rischi conseguenti.
Bene quindi il nuovo regolamento, seppur perfettibile, come ha ribadito ieri il relatore, ma comunque bene perché fissa norme più chiare sulla trasparenza, sulla concorrenza, sul conflitto di interessi. Inoltre, novità importante, l'introduzione della responsabilità civile con sanzioni pecuniarie a carico delle agenzie di rating in caso di valutazioni fuorvianti, che nel recente passato hanno condizionato l'instabilità finanziaria, favorendo di fatto aggressioni speculative sui debiti sovrani. Importante poi è l'obiettivo, entro il 2016, di verificare la fattibilità di una vera e propria agenzia europea di rating.
Kay Swinburne (ECR). - Mr President, this is the third piece of EU legislation on credit rating agencies since the financial crisis of 2008. The world’s regulation of these often global research institutions has moved on. I hope that we will now give the existing legislation on rating agencies time to settle down on a global basis.
Clarifying the liability of ratings agencies is sensible, and attempts to broaden the market participants, if done properly, should aid competition and lead to improvement in the quality of analysis. However, today’s report introduces blunt tools to try to change behaviour in very sophisticated financial markets.
It is a sad reflection of our rush in the EU to legislate on financial services post-crisis, particularly using regulations and not directives, that there have been three dossiers in a single parliamentary term attempting to establish a regulatory framework for a small, however systemically important, category of financial service provider.
Izaskun Bilbao Barandica (ALDE). - Señor Presidente, he votado a favor de este informe porque creo que la falta de transparencia es una de las condiciones que ha propiciado la crisis que vivimos. Ese problema se proyecta no solo sobre el funcionamiento del sistema financiero, que ha deparado algunos sonados escándalos, sino también sobre algunos organismos de control, como las agencias de calificación.
Creo que es una buena idea extender a estas organizaciones condiciones de trabajo que son moneda corriente en las empresas que auditan cualquier tipo de cuentas. Entre ellas están prevenir y limitar los conflictos de intereses, evitar la difusión de notas de calificación en momentos críticos, que pueden favorecer la especulación, y completar los resultados de la calificación con información sobre el método y los datos empleados para elaborarla.
Pero lo que me parece definitivo es que las agencias asuman, frente a terceros, las consecuencias de sus errores de manera efectiva, incluyendo indemnizaciones por los daños injustamente causados. Creo que esa previsión va a ser lo que en castellano llamamos «mano de santo».
Ewald Stadler (NI). - Herr Präsident! Ich möchte die Gründe für meine Zustimmung, die schon von meinen Vorrednern genannt wurden, aus Gründen der Zeitersparnis nicht wiederholen. Insbesondere das, was Kollegin Macovei und Kollege Antoniozzi gesagt haben, war auch für mich wichtig.
Ich möchte nur eine Klarstellung treffen. In Ziffer 36a des geänderten Texts des Ausschusses wird die Schaffung einer europäischen Schuldenbehörde verlangt. Eine derartige Schuldenaufsicht ist für mich richtig und wichtig. Ich unterstütze das. Es ist auch Transparenz für die Anleger wichtig und richtig. Wenn allerdings eine derartige Behörde dazu führen soll, dass in Zukunft Schulden vergemeinschaftet werden sollen, dann sage ich jetzt schon nein dazu. Wenn es dazu führen sollte, dass gemeinsame europäische Schuldentitel eingeführt werden sollen, dann sage ich jetzt schon nein dazu. Für mich kann eine derartige Behörde – und diese Klarstellung ist für mich bedeutsam – keine Vorstufe für europäische Anleihen oder für eine andere Form der Vergemeinschaftung der Schulden sein.
Oreste Rossi (EFD). - Signor Presidente, le agenzie di rating sono organismi autonomi che rilasciano valutazioni sulla capacità o meno di una società o di uno Stato di onorare i propri debiti, oppure sulla sua stabilità, e quindi credibilità economica e finanziaria. È evidente che tali valutazioni comportano scelte da parte degli investitori e quindi continue possibili oscillazioni di borsa.
Da quando sono stato eletto, ho insistito affinché fosse depotenziato l'impatto delle scelte che queste società fanno sull'economia e che fosse istituita un'agenzia di rating a carattere europeo. Finalmente, si è arrivati a una proposta di regolamento in codecisione con il Consiglio che approvo convintamente.
La garanzia che i giudizi delle agenzie di rating siano imparziali e di alta qualità; che le stesse possano essere ritenute responsabili per danni derivanti dalle loro scelte; che sia ridotto l'eccessivo affidamento ai rating, in particolare per le banche; che i giudizi sul debito pubblico degli Stati possano essere fatti solo tre volte l'anno per evitare di comprometterne la stabilità; che la Commissione europea entro il 2016 presenti il progetto di un'agenzia di rating europea: tutte proposte, queste, che ritengo fondamentali.
Charles Tannock (ECR). - Mr President, credit rating agencies have been widely blamed for their role in the financial crisis of 2008. They triple-A rated the US mortgage-backed securities, which ultimately caused the collapse of institutions such as Bear Stearns, Lehman Brothers and AIG.
This legislation now opens up competition in a notoriously uncompetitive market, where 90% of ratings are made by three companies: Moody’s, Standard and Poor’s and Fitch’s. There were accusations in the past, which seem to have been resolved now, of conflicts of interest.
However, it is debatable whether the report goes about these aims in the right way. Ruling on how often a rating agency may make judgments on sovereign debt is somewhat odd. Do we really believe that a proscriptive and rushed approach by restricting these people to a view for only three times a year is going to decrease volatility? In actual fact this may in reality increase the volatility, for example by necessitating more severe downgrades than would previously have been necessary. It is also harmful as it limits the freedom of the credit rating agencies to act on their own best judgment as to when ratings should be modified.
Overall it was a poorish report so I abstained.
Peter Jahr (PPE). - Herr Präsident! Ich habe auch für den vorliegenden Bericht gestimmt, weil er in die richtige Richtung geht. Drei Dinge waren für mich ganz wichtig. Erstens sage ich immer, Ratingagenturen sollten wir zu dem machen, was sie eigentlich sind. Sie sind Hilfe für eine Entscheidung, sie sind nicht die Entscheidung selbst. Ich finde es außerordentlich wichtig, dass auch Ratingagenturen – so wie jeder Handwerker – für ihr eigentliches wirtschaftliches Tun haften müssen, wenn sie große Fehler machen.
Zweitens ist auch richtig festgestellt worden, dass wir auch bei den Ratingagenturen Wettbewerb brauchen, eine europäische Ratingagentur ist also überfällig. Aber drittens sollten wir auch bedenken: Auch eine Ratingagentur kann eine schlechte Finanzierung nicht einfach ändern oder eine schlechte Finanzierungssituation nicht schönreden. Das Problem wird also durch die Ratingagenturen nicht beseitigt.
Aber eine Vergemeinschaftlichung der Schulden wäre diesbezüglich auch nicht hilfreich. Noch einmal: Ratingagenturen sind Hilfe für eine Entscheidung und nicht die Entscheidung selbst. Die sollte nach wie vor bei den Akteuren bleiben.
Anna Záborská (PPE). - Skúsenosť nás naučila, aké škody môže napáchať chybný rating agentúr, pokiaľ sa stane jediným podkladom pri prijímaní investičných rozhodnutí.
Návrh tohto nariadenia nemá pritom za cieľ chrániť súkromných investorov, pretože v ekonomike založenej na slobodnej voľbe je potrebné nechať priestor pre aktérov, aby mohli robiť dobré aj zlé rozhodnutia.
Musím však povedať, že návrh spravodajcu na zákaz nevyžiadaných ratingov štátneho dlhu ide nad rámec tohto cieľa. Nezávislé ratingy štátneho dlhu sú potrebné, inak hrozí, že štátne dlhy sa stanú problémom až v momente hroziaceho bankrotu.
Syed Kamall (ECR). - Mr President, when it comes to credit-rating agencies, I think some of the criticism is actually justified when you look at the role that the CRAs played in analysing credit default swaps and collateralised debt obligations. They clearly got it wrong and allowed some of the big players in the market to gain there formerly.
But they got it absolutely right when it came to government debt and the rating of government debt, and in fact quite often the credit rating agencies were simply following what the markets were saying anyway about that particular government’s debt. All we are doing in this case is really shooting the messenger rather than tackling the fundamental problems of debt.
But I think the most offensive thing I find about this proposal, as my colleague Kay Swinburne said, is that it is the third proposal in this area. Five years after the financial crisis we have not tackled the fundamental problems. It is time we made sure that explicitly there are no more taxpayer bail-outs of failing banks and that banks have an orderly wind-down procedure to make sure taxpayers do not pay for it; that directors are liable or more responsible for failing banks and pay the price, and finally that accounting standards are sorted out to stop banks and others booking profits up front but not booking losses until they are actually made.
We need to move back to prudence in accounting so that losses are booked up front and profits are not booked until they are actually made. Sort out the crisis.
Daniel Hannan (ECR). - Mr President, it is hard to improve on what my colleague Martin Callanan said on this issue, that seeking to address the debt crisis by regulating the credit rating agencies is like seeking to improve the weather by regulating the weather forecasters. You do not improve the underlying problem by tackling the way it is reported.
But what particularly strikes me today is the timing of this report, because, if I heard him correctly, the President of the Commission yesterday assured us that the debt crisis was over, the existential threat, as he put it, to the euro has been lifted and we could all look forward to a period of prolonged growth. The President of the Council said the same thing. One after another the leaders of the various groups chorused their agreement. So what are we worried about?
Why are we regulating the credit rating agencies if the crisis is past? Could it be that we are less sure privately than we are letting on in public? Could it be that we still suspect that the underlying debt crisis is in place and untackled?
Yes, I think the existential crisis of the euro has past. That is Europe’s tragedy: that the euro, far from breaking apart, will remain in place, condemning its people to poverty, immiseration and emigration.
Elena Băsescu (PPE). - Am votat în favoarea acestui raport, deoarece consider că încrederea excesivă acordată ratingurilor de credit trebuie limitată.
Prin informaţiile pe care le oferă, agenţiile de rating de credit îndeplinesc un rol important pe pieţele financiare. Cu toate acestea, ele nu oferă caracteristici ale unui titlu, cum ar fi riscul de lichiditate sau volatilitatea preţului. De aceea, informaţiile oferite de ele nu ar trebui privite ca fiind singurele criterii de evaluare a riscului de credit.
Cred că, dacă actorii de pe pieţele financiare vor evalua opiniile emise de agenţiile de rating de credit înainte de a lua anumite decizii, rata eşecurilor de pe pieţe va scădea considerabil. O încredere echilibrată în ratingurile de credit va contribui la o protejare mai eficientă a investitorilor şi a pieţelor financiare europene şi va scădea riscul de practici neloiale.
Written explanations of vote
Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. − Aprovo o presente relatório, considerando que é um importante passo em direção à liberdade dos Estados-Membros no que respeita à sua dependência das agências de notação de risco. As notações de endividamento público terão que ser submetidas a regras específicas de modo a tomar em consideração as especificidades das notações de dívida soberana. A notação da dívida soberana deve ser considerada como uma notação específica com requisitos específicos. Não podemos permitir que se continue a avaliar as economias nacionais sem claros critérios e metodologia. As novas regras sobre as notações das dívidas soberanas poderão prevenir que as Agências de Notação de Crédito possam interferir com a agenda política. Para além disso, esta é a primeira vez que temos uma orientação para a criação de uma Agência de Notação de Risco Europeia que poderia ser proposta pela Comissão até ao final de 2016. Esta agência asseguraria as notações da dívida soberana dos Estados-Membros.
Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Balsavau už šią svarbią rezoliuciją, kadangi ES finansų rinkų reglamentavimas, reguliavimas ir priežiūra toli gražu nėra tobuli. Dabar kredito reitingų agentūras Europos Sąjungoje prižiūri naujoji Europos vertybinių popierių ir rinkų institucija (EVPRI), galinti jas bausti už taisyklių pažeidimus. Čia priminsiu, kad Europos Parlamentas jau 2011 m. birželio mėn. rezoliucijoje ragino sustiprinti reguliavimo sistemą ir atkreipė dėmesį į būtinybę sumažinti per didelį kliovimąsi reitingų agentūromis. Ši Europos Parlamento rezoliucija – bandymas sustiprinti ES finansų rinkų reguliavimą ir priežiūrą, siūlant pataisas ir papildymus kredito reitingų agentūrų veiklos ir priežiūros taisyklėms. Manau, kad to reikia ir ES, ir Lietuvai, nes kredito reitingų skelbiamų vertinimų pasekmės buvo ir gali būti labai skaudžios, nuostolius skaičiuojant milijonais eurų. Praeityje skelbiant kredito reitingus kartais be rimto pagrindo ar kieno nors interesų buvo padaryta žala ne tik atskirų investuotojų, bet ir valstybių patikimumui. Šia rezoliucija Europos Parlamentas siekia, kad reitingų agentūrose ir jų skelbiamuose reitinguose būtų maksimaliai išvengta interesų konfliktų, kad valstybių kredito reitingai būtų skelbiami ne kartą per metus, kaip iki šiol, dažniau, bent du kartus per metus. Be to, iš kredito agentūrų reikalaujama didesnio jų veiklos skaidrumo. Daugiau niekada neturėtų atsitikti taip, kad duomenų atskleidimo laikas ir būdas priklausytų nuo vienašališkų reitingų agentūrų sprendimų.
Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Activităţile agenţiilor de rating de credit au un impact extrem de ridicat asupra actorilor economici şi financiari şi asupra instituţiilor publice. Tocmai de aceea, este esenţial ca acestea să opereze într-un cadru de reglementare cât mai riguros şi adaptat evoluţiilor recente de pe pieţele financiare. Consider că propunerea Comisiei are potenţialul de a soluţiona problema dependenţei instituţiilor de credit şi firmelor de investiţii de ratingurile externe ale agenţiilor de rating de credit, prin încurajarea creării de modele interne de evaluare a riscurilor şi impunerea de obligaţii în materie de diligenţă. Salut introducerea normelor care au ca scop soluţionarea conflictele de interese ce ar putea afecta calitatea ratingurilor propuse, asigurându-se, în acest fel, independenţa agenţiilor de rating. Am votat în favoarea acestei rezoluţii.
Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Ce rapport a permis l’adoption de nouvelles règles sur le moment et la manière dont les agences notent les dettes des États et la santé financière des firmes privées. J’ai voté en faveur de ce texte car il autorise les agences à émettre des notations d'une dette souveraine non sollicitées uniquement à des dates fixes et permet aux investisseurs privés de les poursuivre en justice en cas de négligence. Par ailleurs, les participations des agences dans les entités notées seront plafonnées en vue de réduire les conflits d'intérêt.
Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už pasiūlymą sugriežtinti kredito reitingų agentūrų, nuo kurių sprendimų priklauso valstybių ekonominė ir politinė perspektyva ir kokia kaina valstybės gali skolintis tarptautinėje paskolų rinkoje, veiklos reguliavimą. Pagrindinis pasiūlymo tikslas – mažinti per didelį rinkos dalyvių kliovimąsi reitingais, spręsti interesų konfliktų problemas ir didinti kredito reitingų agentūrų darbo skaidrumą ir konkurencingumą. Pritariu išdėstytiems pasiūlymams investuotojams naudotis ES vidaus reitingais, mažiau kliaunantis išorės kredito reitingų agentūromis, struktūrizuotų finansinių priemonių emitentams gauti kreditingumo vertinimus iš dviejų skirtingų agentūrų. Taip pat pritariu, kad asmenys, turintys daugiau nei 10 % agentūros kapitalo, negalėtų turėti 10 % ir daugiau vertinamo asmens kapitalo ir kad joks reitingų agentūros narys ar akcininkas negalėtų turėti daugiau negu 5 % kitos agentūros akcijų. Taip pat būtina nustatyti griežtesnius reikalavimus dėl valstybių reitingų skelbimo laiko, agentūrų skelbiami reitingai turi būti geriau pagrįsti, be to jos neturėtų skelbti tiesioginių politinių rekomendacijų valstybėms narėms. Svarbu, kad investuotojai turėtų galimybę laikyti kredito reitingų agentūrą atsakinga už bet kokią žalą, patirtą dėl taisyklių pažeidimo, turėjusio poveikį reitingavimo rezultatui.
Erik Bánki (PPE), írásban. − A mai strasbourgi plenáris ülésen nagy többséggel megszavazásra került ez a jelentéstervezet, amely újabb mérföldkő lehet az elmúlt hónapok során gyakran vitatott tevékenységet végző hitelminősítő intézetek működésének szabályozásában. Felveti például a nem-kezdeményezett államadósság-minősítések tilalmát, valamint megvizsgálná, hogy egy hitelminősítő intézmény minősíthet-e egyáltalán tagállami hitelképességet. A tervezet elfogadásával további korlátozásra kerülhetnek a minősítői tevékenységgel már jelentős jövedelmet szerzett hitelminősítők egyesülései, valamint a strukturált pénzügyi termékek eddig korlátlan minősítései is. A jelentést szavazatommal támogattam.
Regina Bastos (PPE), por escrito. − Uma agência de notação de risco qualifica determinados produtos financeiros ou ativos (de empresas, governos ou países), avalia, atribui notas e classifica segundo o grau de risco no cumprimento das suas dívidas no prazo fixado. Assim sendo, estas agências ajudam a definir um preço justo para os ativos em causa. Com o eclodir da crise financeira e das dívidas soberanas, estas agências têm sido acusadas de ter impulsionado a crise, por avaliações levianas ou erradas de alguns ativos, o que distorce os mercados e prejudica quer investidores quer emitentes. Assim, a proposta da Comissão Europeia para regular o funcionamento das agências de notação vem, desta forma, aumentar a transparência, reduzir a excessiva dependência dos mercados relativamente às notações, introduzir a responsabilidade civil das agências perante os investidores e evitar potenciais conflitos de interesses. Enfatiza-se a promoção da diminuição da dependência das notações externas, limitação de participações cruzadas de acionistas em várias agências ou entre estas e seus clientes, regras de rotatividade, proibição de publicação arbitrária de ratings, etc. Tendo em conta a importância destas medidas para a estabilidade dos mercados, especialmente da dívida soberana, concedo todo o meu apoio ao presente relatório.
Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Les agences de notation ont progressivement vu leur rôle dans l'économie considérablement renforcé. La liberté d'opinion est une chose acquise dans nos sociétés mais elle doit évidemment s'accompagner de règles juridiques permettant de prévenir les dérapages qui dans le cas présent peuvent avoir des conséquences extraordinairement lourdes pour la stabilité économique. Il était urgent que le sujet arrive à l'ordre du jour du Parlement européen. Le point central du rapport consiste à prévenir les conflits d'intérêt et à préciser le cadre juridique des activités des agences. Si je regrette que la création d'une agence européenne indépendante ne soit abordée qu'à la marge et à une échéance de 2016 qui me semble pour le moins lointaine, je me suis néanmoins prononcé pour ce rapport qui va dans le bon sens.
Nora Berra (PPE), par écrit. – Accusées dans un premier temps de ne pas avoir prévu la crise financière de 2007, puis critiquées d’alimenter la crise des dettes souveraines, les agences de notation devront désormais se soumettre aux nouvelles règles européennes. Ces nouvelles règles, que j’ai voté ce mercredi, ont pour objectif des les rendre plus responsables. Comment? En ne leur permettant d’émettre des notations de dettes souveraines non sollicitées qu’à des dates fixes et en limitant les conflits d’intérêts entre ces dernières et les établissements financiers.
Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho sostenuto col mio voto la relazione dell'on. Domenici sulla modifica del regolamento (CE) n. 1060/2009 relativo alle agenzie di rating del credito. Il testo mette bene in evidenza due fenomeni importanti: da un lato il fatto che le agenzie di rating commettono errori anche in relazione all'affidabilità di taluni Stati, dall'altro l'eccessivo affidamento dei mercati e delle autorità ai giudizi di queste agenzie. Queste circostanze impongono l'introduzione di una normativa che responsabilizzi queste società rispetto al loro operato: esse devono assumere la completa responsabilità dei giudizi emessi e devono essere sanzionate quando li emettono in violazione delle normative o in modo superficiale, arrecando così danni tanto alla collettività quanto agli investitori.
Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi kredito reitingų agentūrų veikla turi didelį poveikį ekonomikos ir finansų veikėjų elgesiui ir viešųjų institucijų veikimui. Savo ruožtu Europos Parlamentas 2011 m. birželio mėn. priėmė teisėkūros rezoliuciją (pagrįstą 2010 m. birželio mėn. Komisijos komunikatu), kurioje ragino sustiprinti reguliavimo sistemą ir atkreipė dėmesį į būtinybę sumažinti per didelį pasitikėjimą reitingų agentūromis. Pasiūlyme dėl reglamento (COM(2011)0747), kuriuo iš dalies keičiamas Reglamentas (EB) Nr. 1060/2009, nurodoma, jog taisyklės, kuriomis reglamentuojami valstybės skolinimosi reitingai, bet kokiomis formomis turėtų būti stiprinamos, kad šie reitingai būtų aukštesnės kokybės. Manau, jog didžioji dalis siūlomų dalykų yra labai svarbūs ir daugumai jų galima iš esmės pritarti, tačiau kai kurias nuostatas dar reikia paaiškinti ir sustiprinti, kad būtų išvengta nepageidaujamų pasekmių įgyvendinant šias priemones.
Philippe Boulland (PPE), par écrit. – Tout le monde se souvient des polémiques sur les agences de notation et le triple A de la France et le "pouvoir" des 3 agences de notations leaders sur ce marché. Ces agences se pensaient jusqu'à présent libres de faire la pluie ou le beau temps sur les situations financières des Etats à travers leurs notations, elles se sont crues inattaquables. La réplique est enfin arrivée, non pas du côté des Etats membres, mais de l'Europe. Après avoir proposé la création d'une agence de notation européenne qui ferait concurrence aux agences américaines, le Parlement a adopté des règles plus strictes en matière de notation des dettes des États ou des crédits. De même, afin d'éviter toutes spéculations sur les mauvais résultats d'un État, les notations se feront sur demande afin de limiter les conflit. Et les publications de notations devront se faire après la fermeture des marchés établis dans l'UE et au moins une heure avant leur réouverture. Enfin, les agences de notation pourront être poursuivies en justice si une de ces règles n'est pas respectée Ces mesures prises au niveau européen devraient nous permettre d'éviter des crises financières de l'ampleur de celles que nous venons de connaître.
John Bufton (EFD), in writing. − The proposals outlined in this report interfere in business methods, activities and ownership to the point that they stifle and restrict their execution. They interfere in the automatic mechanisms driven by credit ratings; significantly add to the costs and risks of doing business – which is likely to stifle the CRA market; and restrict freedom of speech with regard to rating banks’ credit risks and commenting on economic policies of sovereign states. I therefore voted against this report.
Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Agenţiile de rating de credit au un impact major asupra dobânzii la care se împrumută autorităţile publice şi diferiţi actori economici, prin urmare o mai bună reglementare în acest domeniu este absolut necesară. Am votat în favoarea acestui raport, pentru că va asigura o mai mare independenţă agenţiilor de rating, clarificând şi sancţionând situaţiile de conflict de interese.
Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. − Uma agência de notação de risco qualifica determinados produtos financeiros ou ativos (de empresas, governos ou países), avalia, atribui notas e classifica segundo o grau de risco no cumprimento das suas dívidas no prazo fixado. Assim sendo, estas agências ajudam a definir um preço justo para os ativos em causa. Com o eclodir da crise financeira e das dívidas soberanas, estas agências têm sido acusadas de ter impulsionado a crise, por avaliações levianas ou erradas de alguns ativos, o que distorce os mercados e prejudica quer investidores quer emitentes. Assim, a proposta da Comissão para regular o funcionamento das agências de notação vem, desta forma, aumentar a transparência, reduzir a excessiva dependência dos mercados relativamente às notações, introduzir a responsabilidade civil das agências perante os investidores e evitar potenciais conflitos de interesses. Das medidas propostas pela Comissão e pelo Parlamento enfatiza-se a promoção da diminuição da dependência das notações externas, limitação de participações cruzadas de acionistas em várias agências ou entre estas e seus clientes, regras de rotatividade, proibição de publicação arbitrária de notações, etc. Tendo em conta a importância destas medidas para a estabilidade dos mercados, especialmente da dívida soberana, concedo todo o meu apoio ao presente relatório.
Carlos Coelho (PPE), por escrito. − A atividade das agências de notação de risco (ANR) tem um forte impacto no comportamento dos agentes económicos, bem como nas instituições públicas. Nos últimos tempos, no quadro da crise financeira e das dívidas soberanas, estas agências têm sido acusadas de ter impulsionado a crise, por avaliações levianas ou erradas de alguns ativos, o que distorce os mercados e prejudica quer investidores quer os emitentes desses ativos. A atual crise das dívidas soberanas veio sublinhar a necessidade de rever os requisitos processuais, de transparência e periodicidade da publicação, em particular para as notações soberanas, muitas vezes pelos efeitos negativos que as publicações de notações menos transparentes ou em momentos menos adequados causaram em muitos países. Apoio e considero positiva esta nova regulamentação proposta pela Comissão, que vem por um lado obrigar as ANR a uma calendarização específica, a uma metodologia e fontes de informação de cálculo das notações transparente e reduzir a dependência excessiva das notações externas por parte dos investidores e emitentes de obrigações. Aplaudo a introdução da responsabilidade civil das agências em caso de dolo ou negligência grave nas suas avaliações bem como normas de conflito de interesses entre estas avaliações e um seu acionista ou membro.
Anna Maria Corazza Bildt, Gunnar Hökmark och Anna Ibrisagic (PPE), skriftlig. − Vi röstade idag för två förslag till betänkanden om reglering av kreditvärderingsinstitut. Vi röstade för eftersom vi i grunden anser att det är bra att denna verksamhet regleras, inte minst som kreditbetyg fortfarande används som referens i lagstiftning och penningpolitiska sammanhang. Vi anser det däremot fel, som vissa delar av förslaget gör gällande, att på detaljnivå reglera hur kreditbetyg sätts och när de får ändras etc. Vi är också emot tanken att utreda möjligheten att etablera en europeisk kreditvärderingsstiftelse. Vid en samlad bedömning valde vi dock att med denna reservation ställa oss bakom de två förslagen.
George Sabin Cutaş (S&D), în scris. − Am votat în favoarea raportului privind agenţiile de rating de credit, deoarece este necesară o reglementare mai strictă a acestor companii. Măsurile pe care le-am votat urmăresc combaterea fenomenelor de oligopol şi conflict de interese şi limitarea influenţei acestor instituţii asupra unor decizii politice care ar trebui să fie rezultatul unui proces democratic. Agenţiile vor trebui să prezinte un calendar fix pentru publicarea evaluărilor de ţară şi nu vor mai putea difuza recomandări de ordin politic. Totodată, investitorii vor putea da în judecată agenţiile de rating, dacă acestea încalcă regulile stabilite prin intermediul acestui regulament.
Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Consider utilă instituirea unei structuri interne de control în cadrul agenţiilor de rating de credit, lucru care ar permite prevenirea şi controlul unor posibile conflicte de interese, precum şi asigurarea unei independenţe a ratingurilor agenţiilor respective.
Rachida Dati (PPE), par écrit. – Grâce à ce vote, nous posons des bases saines pour la notation, et surtout la notation des dettes d'Etat. Ce texte contient beaucoup d'innovations en faveur desquelles je me suis exprimée. Mais je suis tout particulièrement sensible à l'inclusion de la notion de risque environnemental dans les notations de crédit : malgré la crise, nous n'oublions pas nos engagements en faveur de la protection de notre environnement. La finance ne doit plus être déconnectée des réalités, et cette mesure sera un symbole particulièrement puissant de cette ambition.
Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte, qui vise à réguler le dogme d'infaillibilité des agences actuelles de notation de crédit en instaurant des notations plus claires et plus justes, et qui soutient également l'idée de la création d'une agence de notation européenne. Alors que les agences de notation font la pluie et le beau temps sur les marchés financiers, l'Union européenne se doit de proposer des règles de régulation qui augmentent la responsabilité civile de ces agences, afin de les rendre responsables en cas de notations mal conçues ou qui ont lésé les investisseurs ou les Etats membres. Grâce à ce texte, les agences devront dorénavant expliquer les principaux facteurs sur lesquels reposent leurs notations, et s'abstiendront d'émettre des commentaires sur la vie politique des Etats souverains. Ce sont aux citoyens de décider des politiques ou des réformes à entreprendre, et non aux agences de notations.
Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Le vote d'aujourd'hui fait suite aux vives critiques adressées aux agences de notation, accusées dans un premier temps de ne pas avoir vu arriver la crise financière de 2008, puis d'avoir attisé la crise de la dette souveraine en dégradant, sans justification claire, la note de plusieurs Etats membres, menaçant un temps la zone euro d'implosion. C'est pourquoi je me réjouis du vote de ce nouveau règlement (déjà le 3ème depuis l'introduction d'un encadrement européen des agences de notation!) qui vient introduire un cadre plus strict pour les agences de notation. Ces nouvelles règles contribueront, je l'espère, à prévenir l'interférence des agences de notation dans l'agenda européen. Celles-ci seront notamment tenues de s'en tenir à trois notations souveraines non sollicitées par an. Elles devront également à l'avenir expliquer leur méthodologie. Les évaluations devront intervenir à dates fixes et les agences ne pourront en outre plus assortir leurs notations de recommandations sur les politiques à mener par les gouvernements. Elle devront donc faire preuve de plus de transparence et seront tenues responsables civilement en cas d'erreur intentionnelle ou de négligence. Je regrette toutefois que le texte n'aille pas assez loin pour lutter contre la mainmise des 'Big Three' (Standard and Poor's, Moody's, Fitch) sur la quasi-totalité du marché.
Edite Estrela (S&D), por escrito. − Votei favoravelmente este relatório por defender a introdução de novas normas relacionadas com a atividade das agências de notação de risco, que visam aumentar a transparência, reduzir a excessiva dependência dos mercados relativamente às notações, introduzir a responsabilidade civil das agências perante os investidores e evitar potenciais conflitos de interesses.
Jill Evans (Verts/ALE), in writing. − I voted in favour of this report, as credit rating agencies play a central role in the world finance market and yet there are many concerns about various conflicts of interest. The new rules proposed are a step forward. In future these bodies will only be able to issue sovereign debt ratings at specific times and will be liable for damages in the event of ill-founded ratings. Unfavourable credit ratings have led to soaring public debt in many countries, which has caused financial hardship for a great number of people. The new rules will go some way to improving transparency and will make credit ratings easier to understand and provide greater stability, which is important for businesses and traders in Wales.
José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. − Na UE estão registadas 23 agências, no entanto, a Standard & Poor's, a Moody's e a Fitch têm uma quota de 96% do mercado (respetivamente 45%, 38% e 13%). A publicação intempestiva de notações soberanas contribuiu para a desorganização e desestabilização dos mercados. Por isso, doravante, as agências de notação deverão estabelecer um calendário anual das notações com um máximo de 3 notações não solicitadas. Estas notações serão publicadas à sexta-feira após o fecho dos mercados e pelo menos uma hora antes da abertura dos mesmos. Teremos, desta forma, uma maior transparência. Passa a haver um regime de responsabilidade civil, ao nível de toda a UE, que protegerá os investidores e os emissores. A questão do conflito dos interesses também é regulada. As novas regras proíbem aos acionistas de agências de notação (que possuam 10% ou mais de capital e/ou direito de voto) de deter 10% ou mais de ações na entidade sob avaliação. Fica ainda bloqueada a possibilidade de ser proprietário de mais de 5% do capital ou direitos de voto em mais do que uma agência, salvo se estas pertencerem ao mesmo grupo.
João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. − Este relatório contém medidas positivas que, de alguma forma, limitam alguns dos efeitos perniciosos das agências de notação de risco. São exemplos: pôr em causa a dependência do BCE das notações de risco das agências e a eliminação de alguns dos efeitos automáticos decorrentes das notações, que estiveram na base da falência de empresas como a Enron. São medidas que se inserem no objetivo enunciado pela Comissão de reduzir a dependência excessiva das agências de notação de riscos. A questão que se coloca é se, mesmo reduzida, a dependência se deve ou não manter. Com esta legislação, manter-se-á.
A própria Comissão Europeia reconhece poderem existir soluções alternativas às notações de crédito, mas remete o seu estudo para 2015 e a sua eventual implementação para depois desta data. Ou seja, a UE e os seus governos foram lestos a pôr os povos a pagar a dívida privada dos bancos, foram muito rápidos a atirar para as costas dos trabalhadores os custos dos desmandos do capital financeiro, mas quando se trata de pôr em causa o poder desse capital financeiro a coisa fia mais fino... O que é necessário é o controlo público, democrático, de todo o sistema financeiro, libertando-o das garras do grande capital financeiro especulativo.
Carlo Fidanza (PPE), per iscritto. − Attualmente le tre grandi agenzie di rating influenzano il 90% del mercato e agiscono quindi in un regime di oligopolio. Non ci sono quindi più le necessarie condizioni di indipendenza, con tutti i rischi conseguenti. Credo quindi che con il nuovo regolamento si potesse fare di più. Nonostante ciò, la relazione apre realmente la strada a un processo di cambiamento della disciplina del rating in Europa, fissando norme più chiare sulla trasparenza, sulla concorrenza, e sul conflitto di interessi. Inoltre, è una novità importante l'introduzione della responsabilità civile con sanzioni pecuniarie a carico delle agenzie di rating in caso di valutazioni fuorvianti, che nel recente passato hanno condizionato l'instabilità finanziaria, favorendo di fatto aggressioni speculative sui debiti sovrani. Fondamentale l'obiettivo, entro il 2016, di verificare la fattibilità di una vera e propria agenzia europea di rating.
Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Aktivity ratingových agentúr majú ďalekosiahly vplyv na správanie hospodárskych a finančných subjektov a na fungovanie verejných inštitúcií. Ich regulácia výrazne ovplyvní fungovanie finančných trhov. Návrh ukladá ratingovým agentúram nové povinnosti týkajúce sa transparentnosti, najmä pokiaľ ide o ľudské zdroje využívané pri vydávaní ratingov. Je nevyhnutné zabezpečiť riadnu rovnováhu medzi zúčastnenými stranami a dodržiavanie základné právnych zásad. Členské štáty sa musia oslobodiť od svojej závislosti od ratingových hodnotení. Hodnotenie musí byť nevyhnutne spojené s jasnými kritériami a jasnou metodikou.
Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. − Essendo chiaro il ruolo e l'influenza che hanno acquistato nell'ultimo periodo le agenzie di rating, protagoniste spesso di valutazioni sul debito sovrano di vari Paesi non corrette e intempestive, risulta necessario procedere ad una maggior regolamentazione del settore. Una maggiore responsabilità, trasparenza e indipendenza sono perciò necessarie. La creazione di un'agenzia europea, unitamente all'istituzione della responsabilità civile in caso di negligenza o dolo tali da produrre danni agli investitori, sono obiettivi pienamente condivisibili. Per tutti questi motivi, il mio voto è stato favorevole.
Ildikó Gáll-Pelcz (PPE), írásban. − Az Európai Unió kevesebb mint három év leforgása alatt már harmadszor szabályozza a piacot, az első körben bevezetett regisztrációs kötelezettségtől, illetve a hitelminősítőknek az európai felügyelőhatóság közvetlen ellenőrzése alá helyezésétől kezdve a mostani átfogó szabályozásig, ami várakozások szerint mélyreható változások előtt nyithatja meg az utat a szektorban Az egyik fő anomália a hitelminősítők véleményétől való túlzott mértékű függőség. Az európai és a nemzeti jogszabályok jelenleg számos esetben már-már intézményi státuszt tulajdonítanak a hitelminősítéseknek, a bankok számára kötelezően előírt tőketartalék-képzést például nem egy országban a hitelminősítői véleményekhez kötik. Ez egy nagyon rossz irány volt, s meglátásom szerint számos problémát is felvet. Szavazatommal támogattam a jelentést, hiszen az arra kötelezi a pénzügyi intézeteket, hogy erősítsék meg saját hitelkockázati elemzéseiket, és ne támaszkodjanak kizárólag és mechanikusan a külső hitelminősítőkre.
Pat the Cope Gallagher (ALDE), i scríbhinn. − Bíonn tionchar suntasach forleathan ag gníomhachtaí gníomhaireachtaí rátála creidmheasa ar an méid a bhíonn ar bun ag eagraíochtaí eacnamaíocha agus airgeadais agus ag na hinstitiúidí poiblí. Tá an cumas anois ag an Údarás Eorpach Úrras agus Margaí na gníomhaireachtaí rátála creidmheasa a chlárú agus a mhaoirsiú, agus ní mór breis rialacháin a chur i bhfeidhm chun go mbeadh tuartha creidmheasa clúdaithe freisin. Tacaím leis an dtogra i dtaca le na rialacha atá ann maidir le hathruithe rátála a leathnú agus i dtaca le hiallach a chur ar na gníomhaireachtaí rátála creidmheas réamheolas cruinn a thabhairt maidir le athrú rátála ar bith.
Bruno Gollnisch (NI), par écrit. – Les agences de notation n'émettent pas de simples avis, comme le démontrent amplement les communiqués publiés par Standard and Poor's et Moody's après l'accord budgétaire américain : elles jugent des politiques, et veulent dicter leur conduite aux gouvernants et aux parlements, sous menace de sanctions.
Votre règlementation, même si elle vaut mieux que l'inaction, ne change fondamentalement rien à cet état de fait. Tant que tout le système de financement des Etats et de nombreuses entreprises de premier plan reposera sur la désintermédiation et les marchés, une évaluation des risques restera indispensable pour "éclairer" le choix des investisseurs. Et ce d'autant plus que vos tentatives de mieux encadrer l'activité financière ont pour conséquence d'encourager les banques à se désengager. Elles continuent d'officialiser les notations, en cherchant juste à limiter leur impact automatique. Y compris le présent texte.
Pendant encore très longtemps, cette évaluation dépendra donc de trois agences à la crédibilité pourtant entachée, entre autres, par l'affaire Enron et la crise actuelle. Je ne crois ni en la création d'une agence publique européenne, soumise aux conflits d'intérêt avec la Commission et/ou les Etats, ni en la multiplication de petites agences privées qui souffriront d'un déficit de réputation, d'expérience et de surface.
Je crois au changement radical de système.
Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – J'ai soutenu le résultat de longues négociations qui permettront de mettre fin aux conflits d'intérêts et à l'irresponsabilité dont ont fait preuve les agences de notation, précipitant un grand nombre d'États européens dans une crise de la dette socialement insoutenable.
Les nouvelles règles auxquelles j'apporte aujourd'hui mon soutien permettront aux personnes lésées de réclamer des dommages pour des notations qui se seraient révélées mal conçues et auraient lésé leurs intérêts. En outre la notation des dettes publiques sera encadrée pour éviter toute manipulation.
Enfin, je me félicite de l'adoption d'une feuille de route pour la création d'une agence de notation européenne publique de notation de crédit des dettes souveraines, ce qui va dans le sens de l'engagement du Président Hollande de créer un tel instrument.
András Gyürk (PPE), írásban. − Elfogadhatatlan, hogy a világgazdasági folyamatokat és egyes országok gazdaságának megítélését olyan hitelminősítők befolyásolják, akik az elmúlt években sorozatosan hibás, esetenként öncélú minősítéseikkel felelősek a gazdasági válság elmélyülésért. A megalapozatlan és indokolatlan leminősítések növelik a pénzpiacok bizonytalanságát és az egyébként is nehézségekkel küszködő európai államokat további recesszióba taszíthatják. A mai napon elfogadott jelentés lehetővé teszi a több hitelminősítő intézetben való részvényesi érdekeltség felülvizsgálatát és többszöri minősítés esetén bevezeti a rotációt, amely növeli a hitelminősítők közötti versenyt. Szavazatommal támogatom, hogy ne csak szenvedő alanyai legyünk a megalapozatlan leminősítéseknek, hanem megfelelő szabályozási kerettel biztosítsuk a hitelminősítők átlátható működését és a jövőben elejét vegyük a megalapozatlan leminősítéseknek.
Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį dokumentą. Kredito reitingų agentūrų veikla turi didelį poveikį ekonomikos ir finansų veikėjų elgesiui ir viešųjų institucijų veikimui. Pritariau šiam pasiūlymui, nes tai turėtų padėti grąžinti kredito reitingų agentūras į jų teisėtą vietą. Tai reiškia, kad jų reitingai turėtų būti traktuojami kaip informacija, į kurią atsižvelgiama, bet ne tai, kad pačios agentūros turėtų turėti ypatingą statusą arba automatiškai daryti įtaką ekonomikos ir finansų subjektų bei viešųjų institucijų veiklai kenksmingu procikliniu poveikiu. Daugiau niekada neturėtų atsitikti taip, kad duomenų atskleidimo laikas ir būdas priklausytų nuo vienašališkų reitingų agentūrų sprendimų, net kai perteikta informacija iš esmės nėra nauja ar originali, visų pirma, kalbant apie valdžios sektoriaus būklę ir perspektyvas.
Michał Tomasz Kamiński (ECR), in writing. − This is the third piece of EU legislation concerning credit rating agencies (CRAs) since the beginning of the economic crisis. CRAs are widely blamed for having erroneously giving good ratings for many US mortgage-backed securities. The activities of CRAs have a far-reaching impact of the behaviour of economic and financial players and on the life of public institutions. I share the opinion that their ratings should be treated as information to take into account and that the agencies themselves should not enjoy special status or automatically influence the activities of economic and financial operators and public institutions. I voted in favour of this report, but I would like to draw attention to the fact that the new sovereign ratings rules (that limit the number of times a CRA may issue a rating to three times a year) which are meant to decrease volatility (as certain rating downgrades have caused turmoil in the markets) may actually increase volatility because they may necessitate more severe downgrades. This may also limit the freedom of CRAs to act on their best judgement as to when ratings should be modified. This is something that we must monitor closely.
Krišjānis Kariņš (PPE), rakstiski. − Kredītreitingu aģentūrām neapšaubāmi ir liela ietekme uz valstu un globālo ekonomiku. Tādēļ saprotama ir nepieciešamība to darbību un vērtējumus darīt sabiedrībai caurskatāmākus, saprotamākus un kvalitatīvākus. Tas ir ļoti svarīgi gan investoriem, gan finanšu tirgu stabilitātei, kā to pierāda nesenā vēsture, kad cilvēki steidzās uz bankām, lai izņemtu savus ietaupījumus, par iemeslu kam bija baumas par kādas bankas nestabilitāti. Priekšlikums regulai, ar ko groza Regulu (EK) Nr. 1060/2009 par kredītreitingu aģentūrām, tika ilgi pārspriests Parlamentā un, manuprāt, teksts, par kuru nobalsoja deputāti, ieviesīs lielāku caurskatāmību un augstākas kvalitātes prasības kredītreitingu aģentūrām, tādēļ es balsoju par šo priekšlikumu.
Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − L’attività delle agenzie di rating del credito ha un impatto rilevante e significativo sul comportamento degli attori economico-finanziari e sul ruolo delle istituzioni pubbliche. La regolamentazione delle agenzie di rating rappresenta quindi un margine di manovra necessario nella più ampia riforma del funzionamento dei mercati finanziari. In particolare, mi trovano favorevole le proposte relative all’istituzione di un’agenzia del rating a livello europeo, le normative che regolano l’indipendenza delle agenzie e le modalità di comunicazione del rating, soprattutto per quanto riguarda i governi nazionali. Credo che l’insieme delle proposte rappresenti il tentativo di garantire una maggiore trasparenza dell’attività delle agenzie di rating e, al tempo stesso, di tutelarne l'azione specifica non costituendo un onere informativo capace di influenzare eccessivamente i mercati finanziari.
Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Cette proposition de règlement du Parlement européen et du Conseil avait pour objet de modifier le règlement n°1060/2009 sur les agences de notation de crédit, afin de réduire la dépendance excessive à leur égard, en sorte que les évaluations qu'elles émettent soient considérées comme de simples éléments d'information, mais n'aient pas de conséquences automatiques sur l'activité des acteurs économiques ou financiers, comme cela a pu être le cas pendant la crise, avec les graves conséquences que l'on connaît. Parmi les points forts de cette nouvelle règlementation, pour laquelle je me suis prononcée favorablement, on peut noter que les agences de notation devront communiquer à l'avance leurs perspectives de notation, que certains établissements financiers auront l'obligation de mettre en place un système de notation interne, et que les possibilités de conflit d'intérêts seront réduites.
Constance Le Grip (PPE), par écrit. – Je salue l'adoption par le Parlement de nouvelles mesures d’encadrement des agences de notation de crédit. Ces règles, plus strictes, visent à protéger les Etats et les citoyens contre des attaques spéculatives menées par les marchés lors des dégradations de notes réalisées par lesdites agences. Ces règles répondent donc à quatre objectifs principaux : diminuer la dépendance envers les agences de notation, améliorer la transparence et la régularité des notations, éliminer tout conflit d’intérêt et responsabiliser les agences en proposant des procédures en dommages et intérêts pour les investisseurs et émetteurs d’actions.
David Martin (S&D), in writing. − As a result of today’s vote rules on sovereign debt ratings assigned by credit rating agencies will be tightened up to help prevent any repeat in the future of some of the disastrous consequences ratings have had for certain states. This is one of the key measures of the compromise endorsed by an overwhelming majority of the European Parliament. The reform, on which an agreement had already been struck with the Council, also entails measures to address conflicts of interest, to boost competition in the sector and reduce over-reliance on ratings. I am pleased we managed to get this very important text approved after fighting an uphill battle. The negotiations with the Council that led to the compromise reached on 27 November 2012 were particularly difficult. Some of us would have liked something with more teeth, with more impact. I regret the Council’s conservatism.
Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport, qui impose de nouvelles règles aux agences, qui notent les dettes des Etats et dont l'influence est devenue très importante sur les marchés économiques, les politiques économiques et les entreprises. Afin d'encadrer leur mode opératoire et d'améliorer la transparence, les agences devront expliquer et documenter leur notation, et elles ne devraient pas préconiser des changements de politiques. Par ailleurs, l'organisation interne des agences devrait respecter de nouvelles règles en matière de conflits d'intérêts. Un actionnaire ne peut détenir plus de 10% des droits de vote au sein d'une agence qui publie des notations sur une entité dans laquelle il a lui-même investi.
Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Ce rapport propose de restreindre un peu les très larges prérogatives que l'Union a, jusque récemment, offertes aux agences de notation. Il prône la lutte contre les conflits d'intérêts liés à ces agences et refuse que l'Union se réfère aux notations de ces agences dans sa législation. Il prévoit des sanctions, si une agence de notation fait des déclarations sur les politiques des États. Il demande même un droit de regard sur les méthodes utilisées par ces agences.
Malheureusement la requête ne vaut que pour les nouvelles méthodes ou les modifications des anciennes. Autant dire que c'est un vœu pieux! Il est, qui plus est, regrettable que le permis d'autosaisine donné aux agences de notation ne leur soit pas retiré.
Je regrette aussi et surtout qu'il ne soit pas interdit à ces agences de noter les dettes souveraines et que l'autorité européenne de la dette proposée par la commission de l'économie et des finances ne soit pas chargée d'organiser des audits publics de la dette.
Je m'abstiens pour souligner les quelques avancées prévues.
Nuno Melo (PPE), por escrito. − A atividade das agências de notação de risco tem um impacto relevante no comportamento dos agentes económicos e financeiros e na vida das instituições públicas, continuando a suscitar um interesse considerável junto da opinião pública e um aceso debate político. A regulamentação destas agências é muito importante e representa um aspecto específico e muito sensível do processo mais geral de reforma do funcionamento dos mercados financeiros. Temos pois que lançar um debate que tenha em conta as diferentes abordagens e pontos de vista, mas que sirva para conferir às ANR uma dimensão adequada, o que implica que as suas avaliações sejam tratadas como informação a ter em conta, sem que as agências beneficiem de um estatuto especial e tenham consequências determinantes nas atividades dos operadores económicos e financeiros e das instituições públicas. Só assim estas podem fazer parte de um sistema que se quer cada vez mais transparente, e em que a informação que circula seja fidedigna.
Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado en contra de este informe al suponer otra oportunidad desaprovechada para terminar de una vez con la influencia que estas agencias de calificación llegan a tener sobre la capacidad de financiación de los Estados miembros de la Unión Europea. Mi posición es clara con respecto a la creación de una agencia pública de calificación financiera que permita una financiación soberana de los Estados y no un sistema de calificación privado que permite generar negocios millonarios sobre las deudas soberanas en perjuicio de los pueblos europeos. En la actualidad tres agencias de calificación controlan la calificación de dichas deudas y permiten un juego especulativo que tan solo beneficia al sector financiero. Una agencia pública sería una solución perfecta para solucionar los problemas que la calificación financiera ha generado sobre las deudas soberanas de Europa. Este informe no pretende solucionar nada y por ello he votado en contra.
Louis Michel (ALDE), par écrit. – Par ces temps de crise financière, les agences de notation ont plus de pouvoirs que jamais : elles peuvent, sur base d'une analyse de plus en plus standardisée, dévaluer la solvabilité d'un pays, avec les conséquences que nous connaissons aujourd'hui. Ces pouvoirs rendent les économies européennes dépendantes de leurs notations. Dès lors, il est impératif de nous affranchir et de bénéficier d'une évaluation plus transparente et régulière de nos dettes, tout particulièrement des souveraines : elles seront dans l'obligation de fournir un rapport détaillé quant à leurs motifs d'évaluation et de le rendre à une période donnée. En outre, l'Agence européenne des marchés financiers (AEMF) pourrait jouer le rôle de garde-fou des ces agences en contrôlant leurs activités et veiller à la diversité de leurs méthodes d'évaluation en favorisant la concurrence entre les agences et, si le cas échéant, d'administrer des sanctions. Toujours dans l'optique de réduire notre dépendance, la participation des agences de notation dans des entités évaluées sera limitée en vue d'éliminer les conflits d'intérêts.
Alexander Mirsky (S&D), in writing. − This agreement is an important step forward to freeing Member States from their dependence on credit rating agencies (CRAs). Sovereign debt ratings would be submitted to specific rules to take into account the specificity of sovereign debt ratings. Sovereign debt rating should be considered as specific rating with specific requirements. Credit rating agencies could not continue to assess national economies without clear criteria and clear methodology. It provides the confidence that the objective assessment of CRAs will not provide the possibility to use ‘imprecise’ data for speculation. I voted in favour.
Andreas Mölzer (NI), schriftlich. − Es ist zweifellos richtig und wichtig, klare Regeln für Ratingagenturen festzulegen und entsprechend zu implementieren. Insbesondere wenn man bedenkt, dass der Markt von drei großen US-amerikanischen Firmen beherrscht wird, die rund 90 Prozent der Marktanteile halten. Dennoch – und das missverstehen einige Abgeordnete, deren Länder von schlechten Bewertungen betroffen sind – braucht es für die Marktteilnehmer und Investoren eine mehr oder weniger unabhängige Einschätzung, um das Risiko einer allfälligen Investition einschätzen zu können. Es mag zutreffen, dass die Ratingagenturen in den Jahren vor der Krise bei diversen Derivaten auf einem Auge blind waren und die toxischen Papiere zu Unrecht mit guten Bewertungen ausgestattet haben. Dennoch erfolgten die Herabstufungen verschiedener europäischer Schuldenstaaten in den letzten drei Jahren zu Recht. Diese Staaten haben nicht nur ein kurzfristiges Liquiditätsproblem, sondern sind strukturell defizitär und schwer verschuldet. Man kann es den Ratingagenturen gerade wegen der Kritik mit Bezug auf die Krise jetzt nicht vorwerfen, wenn sie jetzt auf diesen Umstand aufmerksam machen. Die Ideen, die Agenturen auf verschiedene Arten zu „bestrafen“, wie sie in diesem Bericht formuliert werden, kann ich daher nicht gutheißen, weshalb ich mich der Stimme enthalten habe.
Vital Moreira (S&D), por escrito. − Votei a favor do relatório Domenici sobre o regulamento das agências de notação de crédito (rating) porque a realidade mostrou que era necessário alargar e reforçar a regulação existente. Depois de terem ignorado e contestado, antes da crise, os fatores que a provocaram, as agências de rating contribuíram, desde o início da crise, para o seu agravamento. Por isso, as novas medidas - maior controlo de conflitos de interesse, responsabilidade civil perante os investidores, limitações nas avaliações da dívida soberana não solicitadas, proibição de recomendações sobre políticas nacionais e, sobretudo, menos dependência das próprias avaliações - vão no bom sentido. A crise teve a sua origem na desregulação dos mercados financeiros. Pelo menos que da crise resulte uma maior regulação - e regulação europeia - para evitar novas crises no futuro.
Kristiina Ojuland (ALDE), in writing. − I voted in favour of this report because the EU has to react to the disproportional influence that the credit rating agencies currently enjoy. Although I respect the principles of a free market, I think that certain conditions need to be set for credit rating agencies that want to do business in Europe.
Ivari Padar (S&D), kirjalikult. − Oli viimane aeg, et finantssektori kõik osapooled oleksid avalikkuse kontrolli all. Kriis on näidanud reitinguagentuuride väga vastuolulist rolli ja seadnud tihtipeale kahtluse alla nende objektiivsuse. Leian, et reitinguagentuuride turu paindlikumaks muutmine, kohustuslik rotatsioon ja uute tegijate ligipääs tõstab usaldusväärsust. Samas suhtun ettevaatliku skepsisega ideedesse luua avalik-õiguslik Euroopa Liidu reitinguagentuur. Pole kindel, et taoline institutsioon suudab olla poliitilise surve tingimustes lõpuni objektiivne.
Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Šie reglamento pakeitimai padės apriboti kredito reitingų agentūrų įtaką ekonomikos ir finansų veikėjų elgesiui bei įtvirtins naujus skaidrumo reikalavimus. Manau, kad yra tikslinga išplėsti reitingų taisyklių taikymo sritį siekiant padidinti jų veiklos kontrolę. Visų pirma, turi būti nustatomi itin griežti apribojimai valstybės skolinimosi reitingų nustatymui ir skelbimui. Tokiu būdu bus sukuriamos palankios sąlygos padidinti valstybės skolinimosi reitingų kokybę. Be to, Komisija turėtų kuo skubiau priimti sprendimą dėl nepriklausomos Europos kredito reitingų agentūros įsteigimo, kuri atliktų valstybių skolos kredintingumo įvertinimus.
Justas Vincas Paleckis (S&D), raštu. − Valstybių priklausomybė nuo reitingų agentūrų pateikiamų valstybės skolinimosi reitingo įvertinimų vis didėja. Tačiau iki šiol šių institucijų atsakomybė nebuvo tinkamai kontroliuojama. Įstatyminės spragos sukėlė neigiamas pasekmes valstybių ekonomikoms. Todėl sutinku su požiūriu, kad atsirado poreikis geriau reguliuoti ir reglamentuoti finansinių paslaugų rinką. Balsavau už šį pranešimą, kadangi Europos Komisija ir Europos Parlamento pranešėjas pateikė inovatyvių pasiūlymų dėl reitingų agentūrų civilinės atsakomybės ir privalomo rotacijos reikalavimo. Numatomos priemonės užtikrins didesnį reitingavimo metodų skaidrumą bei padidins konkurencingumą kredito reitingų agentūrų rinkoje, kurioje šiuo metu dominuoja nedidelis skaičius stambių agentūrų.
Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Le Agenzie di rating del credito svolgono un ruolo decisivo nella valutazione degli investimenti da parte degli attori economici. Incidono sulle previsioni e stimano l'andamento economico-finanziario di enti pubblici e privati. Sono quindi agenzie con un potenziale altissimo in grado di influenzare le sorti di un Paese. Di conseguenza, se non regolamentate per bene possono cadere in conflitti di interesse non poco rilevanti. Per questo ritengo importante che l'UE si doti di un sistema normativo adeguato che renda le agenzie di rating più trasparenti, leali e responsabili nella trasmissione dei dati, in particolar modo quando si tratta di uno Stato e del suo debito sovrano. La lotta alla crisi è anche la lotta alla speculazione e le Agenzie di Rating devono restare imparziali.
Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Η Ελλάδα, όπως και άλλα κράτη μέλη της ΕΕ, βρέθηκε τα τελευταία έτη στο επίκεντρο των δραστηριοτήτων των οργανισμών αξιολόγησης πιστοληπτικής ικανότητας με σημαντικότατες επιπτώσεις στις εθνικές τους οικονομίες. Η ρύθμιση των δραστηριοτήτων τους αποτελεί προϊόν και εκτεταμένων καθώς και, ορισμένες φορές, έντονων πολιτικών συζητήσεων. Η παρούσα πρόταση – προϊόν αυτών των συζητήσεων - επικεντρώνεται στο πρόβλημα της υπερβολικής εξάρτησης των επενδυτών και των εκδοτών από τις εξωτερικές αξιολογήσεις των οργανισμών αυτών και επιχειρεί να ενθαρρύνει τη χρήση εσωτερικών αξιολογήσεων, αντιμετωπίζοντας τον κίνδυνο υπερβολικής εξάρτησης των παραγόντων των χρηματοπιστωτικών αγορών από τις αξιολογήσεις πιστοληπτικής ικανότητας. Επομένως, η πρόταση αυτή κινείται στην σωστή κατεύθυνση και την υπερψήφισα, ωστόσο δεν μπορεί παρά να θεωρηθεί ως η αρχή ενός συνολικού νομοθετικού πακέτου που χρειάζεται η Ε.Ε. για τον περιορισμό ανεξέλεγκτων και σε ορισμένες περιπτώσεις αυθαίρετων δράσεων των συγκεκριμένων οργανισμών.
Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. − A estabilidade dos mercados, especialmente da dívida soberana, é fundamental. As agências de notação de risco ajudam a definir um preço justo para os ativos em causa, qualificando determinados produtos financeiros ou ativos, avaliando, atribuindo notas e classificando segundo o grau de risco no cumprimento das suas dívidas no prazo fixado. Estas agências têm sido acusadas de ter impulsionado a crise, por avaliações levianas ou erradas de alguns ativos, o que distorce os mercados e prejudica quer investidores quer emitentes. Assim, a Comissão Europeia apresentou uma proposta para regular o funcionamento das agências de notação com o objetivo de aumentar a transparência, reduzir a excessiva dependência dos mercados relativamente às notações, introduzir a responsabilidade civil das agências perante os investidores e evitar potenciais conflitos de interesses. Das medidas propostas pela Comissão e pelo Parlamento enfatiza-se a promoção da diminuição da dependência das notações externas, limitação de participações cruzadas de acionistas em várias agências ou entre estas e seus clientes, regras de rotatividade, proibição de publicação arbitrária de notações, etc. Por apoiar as medidas descritas, votei favoravelmente o presente relatório.
Paulo Rangel (PPE), por escrito. − Uma agência de notação de risco qualifica determinados produtos financeiros ou ativos (de empresas, governos ou países), avalia, atribui notas, e classifica segundo o grau de risco no cumprimento das suas dívidas no prazo fixado. Assim sendo, estas agências ajudam a definir um preço justo para os ativos em causa. Com o eclodir da crise financeira e das dívidas soberanas, estas agências têm sido acusadas de ter impulsionado a crise, por avaliações levianas ou erradas de alguns ativos, o que distorce os mercados e prejudica quer investidores quer emitentes. Ora, a presente proposta da Comissão para regular o funcionamento das agências de notação visa, por isso, aumentar a transparência, reduzir a excessiva dependência dos mercados relativamente às notações, introduzir a responsabilidade civil das agências perante os investidores e evitar potenciais conflitos de interesses. Das medidas propostas pela Comissão e pelo Parlamento enfatiza-se a promoção da diminuição da dependência das notações externas, limitação de participações cruzadas de acionistas em várias agências ou entre estas e seus clientes, regras de rotatividade, proibição de publicação arbitrária de notações, etc. Tendo em conta a importância destas medidas para a estabilidade dos mercados, especialmente da dívida soberana, votei favoravelmente o presente relatório.
Mitro Repo (S&D), kirjallinen. − Arvoisa puhemies, pidän tervetulleena tätä ajankohtaista mietintöä. Euroopassa vallitseva rahoitus- ja talouskriisi on osaltaan pitkittynyt yksityisten luottoluokituslaitosten toiminnan seurauksena.
Näin uuden vuoden kynnyksellä on tarpeen tehdä lupauksia, jotka pidetään. Euroopassa on aika saattaa luottoluokituslaitokset kuriin. Pidän tervetulleena etenkin sitä nopeaa toimintaa, jossa sekä komissio että viime joulukuussa EU-huippukokouksessa valtionpäämiehet sopivat useista talouskriisin hoitoon tarkoitetuista muutoksista.
Samanlaista päättäväisyyttä ja yksituumaisuutta tarvitaan Euroopassa myös jatkossa. Euroopan talouskriisi ei ole ohi. Näen tämän asetuspaketin tärkeänä askeleena rahoitusmarkkinoiden toiminnan laajemmassa uudistusprosessissa. Toisaalta asia on esillä jo kolmatta kertaa hieman yli kahden vuoden sisällä, mikä kertoo asian monimutkaisuudesta. Tämä on tärkeä askel vapautettaessa jäsenvaltiot luottoluokituslaitosten ikeestä. Luottoluokituslaitoksille luodaan säännöt ja niitä velvoitetaan käyttämään selkeitä kriteerejä luokituksissaan. Euroopalla on ensi kertaa tiekarttasuunnitelma siitä, miltä eurooppalainen julkinen luottoluokituslaitos voisi näyttää.
Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), por escrito. − Si bien la nueva regulación mejorará la transparencia de las calificaciones, en particular se complementa el actual sistema de clasificación (por ejemplo, AAA) con un sistema adicional de cifras que exige la inclusión de datos históricos para sustentar la probabilidad de incumplimiento en el pago de la deuda, es lamentable que el Parlamento Europeo no haya sido más ambicioso en su regulación. Los Verdes presentaron propuestas para evitar la tenencia de acciones cruzadas entre las entidades calificadas y las agencias, pero se puso un límite solo del 10 %. Los Verdes también pretendíamos una regulación más clara para limitar la dependencia de las agencias de calificación en los mercados financieros, pero tampoco obtuvimos la mayoría necesaria. Es importante destacar que las agencias de calificación no podrán ahora emitir recomendaciones sobre políticas públicas de los Estados. Asimismo, la legislación exige calificaciones para tener una visión más amplia del riesgo, incluyendo, por ejemplo, el riesgo ambiental. El Parlamento también llama a la Comisión a considerar la posibilidad de crear una agencia de calificación pública europea. Este hecho es fundamental para Los Verdes para acabar realmente con el negocio de las agencias de calificación.
Matteo Salvini (EFD), per iscritto. − Ho deciso di votare in maniera favorevole in merito alla relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1060/2009 relativo alle agenzie di rating del credito. In tempi recenti, infatti, le agenzie di rating hanno commesso errori, soprattutto in relazione alle valutazioni inerenti l'affidabilità di alcuni Stati: alcuni rating sovrani sono stati annunciati mentre erano in corso negoziati su un programma di aiuti internazionali per un Paese. Perciò la Commissione europea nel novembre del 2011 ha presentato delle proposte volte a migliorare la qualità del rating del credito, ritenendo insufficiente la legislazione vigente. Il testo mira ad aumentare la trasparenza dei rating sovrani e presenta i seguenti aspetti: 1) le banche non dovranno affidarsi in maniera automatica ai rating 2) si regola la tempistica dei giudizi sul debito pubblico 3) dovranno essere precisati chiaramente i fatti e le ipotesi sui quali si basano i giudizi ai debiti sovrani 4) le agenzie potranno essere ritenute responsabili civilmente in caso di negligenza o dolo tali da produrre danni agli investitori.
Olga Sehnalová (S&D), písemně. − Dnešní hlasování je důležitým krokem směrem k osvobození členských států EU od jejich osudové závislosti na ratingových agenturách. Není přípustné, aby bylo možné hodnotit národní ekonomiky bez jasných kritérií a transparentní metodologie. Fixní kalendář by měl navíc předejít situacím, aby agentury mohly účelově vydávat nepříznivá hodnocení před důležitými politickými rozhodnutími. Zprávu jsem proto podpořila.
Francisco Sosa Wagner (NI), por escrito. − Lamento que se haya retrasado tanto la regulación, tal como he denunciado en muchas preguntas, y, además, me habría gustado que se hubiera profundizado más en el régimen de responsabilidad de estas Agencias, en línea con los avances que representan la jurisprudencia del Tribunal de Sidney y las prácticas del organismo supervisor estadounidense, la Comisión de Valores y Bolsa (SEC).
Marc Tarabella (S&D), par écrit. – C'est un texte qui va dans le bon sens.
Les trois agences de notation existantes se comportent comme des dieux devant qui les États membres tremblent. À chaque prédiction, les gouvernements remplissent l'autel d'offrandes engageant souvent les destins de nombre de concitoyens. Nous ne pouvons rester plus longtemps otage de ces agences, aux mains de sociétés privées aussi peu transparentes. Elles n'ont comme pouvoir que celui qu'on leur donne, un pouvoir basé sur la peur qu'elles provoquent. Je prône sans détour des notations plus saines, plus justes, plus transparentes et surtout plus indépendantes, qui deviendraient des indicateurs plutôt que des menaces.
J'ai donc voté en faveur de ce rapport, tout en soulignant effectivement que "l'incorporation directe des seules notations de crédit dans le système de surveillance des OPCVM et des FIA incite les acteurs du marché à accorder une attention excessive aux avis des agences de notation plutôt qu'à procéder à leur propre analyse de crédit."
Nuno Teixeira (PPE), por escrito. − Ao longo dos últimos anos, vários economistas têm vindo a responsabilizar as agências de notação de risco pela má valorização da dívida pública de alguns países, existindo uma especulação abusiva relativamente à sua situação financeira e cumprimento das obrigações que estão acordadas. Entendo que chegou o momento das agências de notação de risco terem um apropriado enquadramento regulamentar, devendo ser definidas as competências para o registo e supervisão das agências. Pretende-se assim resolver alguns dos problemas mais prementes, como é o caso dos conflitos de interesses emergentes do modelo emitente-pagador ou a divulgação de informações relativas aos instrumentos financeiros estruturados. Saliento ainda a necessidade de diminuir a dependência dos Estados-Membros face às três agências de notação de risco que predominam no mercado mundial, devendo ser tomadas medidas para incentivar o recurso a agências de menor dimensão, cuja quota não exceda 10% do mercado total em termos de receita.
Isabelle Thomas (S&D), par écrit. – J'ai soutenu la proposition visant à réguler l'activité des agences de notation dans leur évaluation des dettes souveraines. L'absence de tout contrôle explique en partie la crise que nous traversons. Pour éviter les abus ou une dépendance trop importante des agences vis-à-vis des banques, il convient de surveiller leurs méthodes d'évaluation. Il est également vital que l'Union se dote de son propre instrument de notation publique. Tous droits appellent des devoirs. Ainsi, il m'apparait nécessaire de renforcer les obligations des agences. Elles se doivent de respecter certaines règles simples comme l'interdiction de noter les gouvernements qu'elles auraient parmi leur client. Elles doivent s'engager en outre à fournir toutes les informations nécessaires à l'évaluation des notations qu'elles émettent. Les agences sont un thermomètre économique, non des acteurs élus pour décider. Elles n'ont par ailleurs pas à dicter l'agenda politique européen: le Parlement européen a ainsi obtenu que les agences ne puissent plus, comme cela s'est déjà produit par le passé, annoncer un déclassement la veille d'un Conseil européen, ou de décisions politiques importantes. Si elles portent des jugements sur les politiques économiques gouvernementales, des interdictions temporaires voire définitives ou des amendes seront prononcées.
Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru rezoluţia legislativă referitoare la propunerea de regulament de modificare a Regulamentului (CE) nr. 1060/2009 privind agenţiile de rating de credit. Regulamentul privind agenţiile de rating a fost modificat in ceea ce priveşte: domeniul de aplicare, utilizarea ratingurilor de credit, independenţa agenţiilor de rating de credit, publicarea de informaţii privind metodologiile agenţiilor de rating de credit, ratingurile de rating şi perspectivele de rating, comparabilitatea ratingurilor de credit şi comisioanele percepute pentru ratingurile de credit, precum şi responsabilitatea civilă a agenţiilor de rating de credit faţă de investitori. Am votat pentru a se spori concurenţa în cadrul unei pieţe dominate de trei agenţii de rating de credit şi a se lua măsuri pentru încurajarea utilizării unor agenţii mai mici de rating de credit. Comisia trebuie să prezinte Parlamentului European şi Consiliului un raport în care să analizeze dacă este oportună înfiinţarea unei agenţii europene publice de rating de credit menită să evalueze solvabilitatea datoriei suverane a statelor membre şi modalităţile de a oferi acest sprijin şi/sau înfiinţarea unei fundaţii europene de rating de credit pentru realizarea tuturor celorlalte tipuri de rating.
Ramon Tremosa i Balcells (ALDE), in writing. − With this reform of the Credit Rating Agencies Regulation, I think we are taking a step towards addressing one of the chief complains of our citizens since the crisis started. Three issues are relevant in this context. Firstly, with this Regulation we aim to break the link between regulation and credit ratings, which has given too much power to the latter. Secondly, it is good to have a clear calendar of the sovereign ratings of the agencies. Thirdly, I support the idea that the Commission will produce a report on a public rating agency, but I would like this to be a foundation with a public-private partnership, in order to enhance its credibility.
Thomas Ulmer (PPE), schriftlich. − Ich habe dem Bericht zugestimmt. Es ist wichtig, dass weitere Ratingagenturen aufgebaut werden, um den Markt zu beleben. Eine europäische Behörde darf allerdings keine Hintertür für die Einführung der Vergesellschaftung von Schulden der Mitgliedsstaaten werden. Ich werde sorgfältig und streng darüber wachen.
Josef Weidenholzer (S&D), schriftlich. − Ich habe für die Änderung der Verordnung über Ratingagenturen gestimmt, da der Bericht gute Ansätze für bessere Kontrolle und Transparenz enthält. Ratingagenturen haben ungemein großen Einfluss auf unser Wirtschaftssystem. Sie bewerten die Kreditwürdigkeit von Staaten und Unternehmen, wovon wiederum deren Bonität abhängt. Eine einzige Bewertung kann somit das Leben vieler europäischer Bürgerinnen und Bürger beeinflussen. In den letzten Jahren hat sich gezeigt, dass Ratingagenturen die Wirtschafts- und Finanzkrise unnötig angefacht haben. Mehr Kontrolle ist dringend notwendig: Der Bericht verpflichtet Ratingagenturen zu mehr Transparenz, beispielsweise bezüglich der Eigentümerstruktur und Offenlegungspflichten. Länderratings müssen häufiger überprüft werden. Das sind wichtige Maßnahmen, mir gehen sie allerdings noch nicht weit genug. Die drei größten Agenturen besitzen immer noch einen Marktanteil von 90 %. Es braucht eine Europäische Ratingagentur, die unabhängig und nicht gewinnorientiert arbeitet. Ratingagenturen müssen bei fahrlässigen Fehlbewertungen zur Verantwortung gezogen werden können.
Angelika Werthmann (ALDE), in writing. − In the background of the financial crisis the credit rating agencies regulation has been a topic on which the Council and the Parliament agreed on new rules which are being applied now at EU level. These rules concentrate on a common regulation for the issuance of the credit ratings. This meaning that CRAs need to apply for registration and adhere to the rules that ensure a high quality of ratings. Applying this new regulation the CRAs are more transparent. I voted in favour of the report as it simplifies the CRAs procedure.
Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. − São de referir algumas boas intenções deste relatório, nomeadamente quando se refere a necessidade dos bancos centrais chegarem às suas próprias conclusões em matéria de avaliação de riscos dos instrumentos financeiros, devendo evitar abordagens mecanicistas, bem como a necessidade do BCE reduzir a sua dependência das notações de risco. Ou a necessidade de eliminar todos os efeitos automáticos decorrentes das notações, combater o monopólio das três agências americanas, limitar a participação de pessoas no capital de mais do que uma agência. O relatório acaba por se traduzir num grande "nada" final, já que foi esvaziado de algumas propostas mais avançadas. Não reduz o poder político e económico das ANR, a discricionariedade com que o mesmo é exercido e a conflitualidade evidente de interesses que muitas vezes lhe está subjacente. Os efeitos da ação das ANR não são verdadeiramente afetados, o seu poder e a sua capacidade de alimentação da especulação sobre a dívida soberana ou sobre toda a especulação no sistema financeiro em geral mantêm-se. Não é alheia a esta proposta a disputa entre o euro e o dólar, a rivalidade económica entre a UE e os EUA e o facto das três maiores ANR serem americanas. Por tudo isto, o nosso voto foi contra.