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Resoconto integrale delle discussioni
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Martedì 10 settembre 2013 - Strasburgo Edizione rivista
1. Apertura della seduta
 2. Discussioni su casi di violazione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto (comunicazione delle proposte di risoluzione presentate): vedasi processo verbale
 3. Composizione del Parlamento: vedasi processo verbale
 4. Seguito dato alle risoluzioni del Parlamento: vedasi processo verbale
 5. Seguito dato alle posizioni e alle risoluzioni del Parlamento : vedasi processo verbale
 6. Storni di stanziamenti: vedasi processo verbale
 7. Presentazione di documenti: vedasi processo verbale
 8. Contratti di credito relativi agli immobili residenziali (discussione)
 9. Composizione dei gruppi politici : vedasi processo verbale
 10. Abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato (abusi di mercato) (discussione)
 11. Paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere esterne (discussione)
 12. Turno di votazioni
  12.1. Modifica del regolamento (CE) n. 850/98 del Consiglio per la conservazione delle risorse della pesca attraverso misure tecniche per la protezione del novellame (A7-0256/2013 - Rareş-Lucian Niculescu) (votazione)
  12.2. Effetti patrimoniali delle unioni registrate (A7-0254/2013 - Alexandra Thein) (votazione)
  12.3. Regimi patrimoniali tra coniugi (A7-0253/2013 - Alexandra Thein) (votazione)
  12.4. Strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti per la futura mobilità sostenibile dell'Europa (A7-0241/2013 - Michael Cramer) (votazione)
  12.5. Diritto di accesso a un difensore nel procedimento penale e diritto di comunicare al momento dell'arresto (A7-0228/2013 - Elena Oana Antonescu) (votazione)
  12.6. Contratti di credito relativi agli immobili residenziali (A7-0202/2012 - Antolín Sánchez Presedo) (votazione)
  12.7. Abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato (abusi di mercato) (A7-0347/2012 - Arlene McCarthy) (votazione)
  12.8. Modifica del regolamento (CE) n. 2187/2005 del Consiglio relativo alla conservazione delle risorse della pesca attraverso misure tecniche nel Mar Baltico, nei Belt e nell'Øresund (A7-0259/2013 - Marek Józef Gróbarczyk) (votazione)
  12.9. Rendere efficace il mercato interno dell’energia (A7-0262/2013 - Jerzy Buzek) (votazione)
  12.10. Attuazione e impatto delle misure di efficienza energetica nel quadro della politica di coesione (A7-0271/2013 - Mojca Kleva Kekuš) (votazione)
  12.11. Una strategia per la pesca nel mare Adriatico e nel mar Ionio (A7-0234/2013 - Guido Milana) (votazione)
  12.12. Verso un servizio di interpretazione più efficiente ed efficace sotto il profilo dei costi al Parlamento europeo (A7-0233/2013 - Esther de Lange) (votazione)
  12.13. Gioco d'azzardo online nel mercato interno (A7-0218/2013 - Ashley Fox) (votazione)
  12.14. Designazione di Luigi Berlinguer in seno al comitato istituito a norma dell'articolo 255 del TFUE (B7-0384/2013) (votazione)
 13. Dichiarazioni di voto
  13.1. Modifica del regolamento (CE) n. 850/98 del Consiglio per la conservazione delle risorse della pesca attraverso misure tecniche per la protezione del novellame (A7-0256/2013 - Rareş-Lucian Niculescu)
  13.2. Effetti patrimoniali delle unioni registrate (A7-0254/2013 - Alexandra Thein)
  13.3. Regimi patrimoniali tra coniugi (A7-0253/2013 - Alexandra Thein)
  13.4. Strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti per la futura mobilità sostenibile dell'Europa (A7-0241/2013 - Michael Cramer)
  13.5. Diritto di accesso a un difensore nel procedimento penale e diritto di comunicare al momento dell'arresto (A7-0228/2013 - Elena Oana Antonescu)
  13.6. Contratti di credito relativi agli immobili residenziali (A7-0202/2012 - Antolín Sánchez Presedo)
  13.7. Abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato (abusi di mercato) (A7-0347/2012 - Arlene McCarthy)
  13.8. Modifica del regolamento (CE) n. 2187/2005 del Consiglio relativo alla conservazione delle risorse della pesca attraverso misure tecniche nel Mar Baltico, nei Belt e nell'Øresund (A7-0259/2013 - Marek Józef Gróbarczyk)
  13.9. Rendere efficace il mercato interno dell’energia (A7-0262/2013 - Jerzy Buzek)
  13.10. Attuazione e impatto delle misure di efficienza energetica nel quadro della politica di coesione (A7-0271/2013 - Mojca Kleva Kekuš)
  13.11. Una strategia per la pesca nel mare Adriatico e nel mar Ionio (A7-0234/2013 - Guido Milana)
  13.12. Verso un servizio di interpretazione più efficiente ed efficace sotto il profilo dei costi al Parlamento europeo (A7-0233/2013 - Esther de Lange)
  13.13. Gioco d'azzardo online nel mercato interno (A7-0218/2013 - Ashley Fox)
  13.14. Designazione di Luigi Berlinguer in seno al comitato istituito a norma dell'articolo 255 del TFUE (B7-0384/2013)
 14. Correzioni e intenzioni di voto: vedasi processo verbale
 15. Approvazione del processo verbale della seduta precedente: vedasi processo verbale
 16. Presentazione da parte del Consiglio della sua posizione sul progetto di bilancio generale - esercizio 2014 (discussione)
 17. Progetto di bilancio rettificativo n. 2/2013 - Aumento delle previsioni delle altre entrate derivanti da ammende e sanzioni - Aumento degli stanziamenti di pagamento (discussione)
 18. Attuazione della strategia dell'UE per la gioventù 2010-2012 - Lotta alla disoccupazione giovanile: possibili vie d'uscita (discussione)
 19. Rettifiche (articolo 216 del regolamento): vedasi processo verbale
 20. Composizione delle commissioni: vedasi processo verbale
 21. Strategia dell'Unione europea per la cibersicurezza: un ciberspazio aperto e sicuro - Agenda digitale per la crescita, la mobilità e l'occupazione (discussione)
 22. Minacce alla libertà dei media e vigilanza dei cittadini (caso Miranda) (discussione)
 23. Misure per la ricostituzione dello stock di anguilla europea (discussione)
 24. Mercato interno dei servizi (discussione)
 25. Codice doganale dell’Unione (discussione)
 26. Ordine del giorno della prossima seduta: vedasi processo verbale
 27. Chiusura della seduta


  

PRESIDE: MIGUEL ANGEL MARTÍNEZ MARTÍNEZ
Vicepresidente

 
1. Apertura della seduta
Video degli interventi
  

(La reunión se inició a las 9:00 am)

 

2. Discussioni su casi di violazione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto (comunicazione delle proposte di risoluzione presentate): vedasi processo verbale

3. Composizione del Parlamento: vedasi processo verbale
Video degli interventi

4. Seguito dato alle risoluzioni del Parlamento: vedasi processo verbale

5. Seguito dato alle posizioni e alle risoluzioni del Parlamento : vedasi processo verbale

6. Storni di stanziamenti: vedasi processo verbale

7. Presentazione di documenti: vedasi processo verbale

8. Contratti di credito relativi agli immobili residenziali (discussione)
Video degli interventi
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  El Presidente. − El siguiente punto es el informe de Antolín Sánchez Presedo, en nombre de la Comisión de Asuntos Económicos y Monetarios, sobre la propuesta de Directiva del Parlamento Europeo y del Consejo sobre los contratos de crédito para bienes inmuebles de uso residencial (COM(2011)0142 – C7-0085/2011 – 2011/0062(COD)) (A7-0202/2012).

 
  
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  Antolín Sánchez Presedo, Ponente. − Señor Presidente, señor Comisario, representantes del Consejo, queridos colegas, este debate marca un hito en la regulación del sector financiero. Hoy debatimos y votamos la primera directiva hipotecaria de la Unión Europea. Es una legislación de enorme importancia para las familias y la recuperación económica. El 70 % de los europeos habita una vivienda de su propiedad que mayoritariamente ha sido adquirida gracias a un crédito hipotecario. El volumen de las hipotecas sobrepasa el 52 % del PIB comunitario y su potencial de crecimiento es considerable. En once Estados miembros su porcentaje en relación con el PIB es todavía inferior al 30 %.

Es una legislación que mejora el mercado único, avanzando en la integración financiera. Hace ocho años el Libro Verde planteó una intervención comunitaria para bajar el coste del crédito, ampliar la gama de productos auxiliares, disminuir el riesgo crediticio y fortalecer la protección de los consumidores. Es ineludible promover el préstamo responsable para crear confianza en los mercados hipotecarios, dañados por una crisis desencadenada por las malas prácticas financieras, y en torno a los mercados inmobiliarios.

La presente Directiva, necesaria para cumplir con los compromisos asumidos en el seno del G20, incorpora los principios internacionales adoptados por el Consejo de Estabilidad Financiera, situando a la Unión Europea en la vanguardia de la legislación hipotecaria mundial. Establece un marco robusto para un mercado más transparente y más profesional, más seguro y competitivo, con un alto nivel de protección de los consumidores y de inclusión financiera. Prestamistas, intermediarios y sus representantes deben reunir unos requisitos mínimos de competencia y conocimientos y cumplir obligaciones respecto de su conducta de negocios. Se asegura el sometimiento a admisión y supervisión de todos ellos, incluso de los prestamistas que no son instituciones crediticias. Se deberá proporcionar una información precontractual personalizada y comparable conforme a un estándar europeo, evaluar la solvencia del consumidor y abstenerse de comercializar productos vinculados artificialmente, que no respetan su capacidad de elección. También habrá que conservar el documento de valoración de la propiedad, realizada por un tasador profesional que actuará independientemente.

La Directiva exige por primera vez a los Estados miembros medidas para la educación financiera de los consumidores, un periodo de siete días de reflexión sobre la oferta precontractual o de retractación sobre el contrato y la posibilidad de recibir asesoramiento basado en el mejor interés de los consumidores y diferenciado de la pura recomendación comercial. Se establecen disposiciones para los contratos con riesgos especiales, como las hipotecas en moneda extranjera y de tipo de interés variable. Así, será obligatorio ofrecer cálculos y escenarios diversos y reglas precisas para mitigar los riesgos de cambio y evitar la manipulación de los tipos de interés.

La primera respuesta, en caso de problemas, no puede ser la ejecución hipotecaria. Los recargos por impago deben limitarse a compensar los costes causados y solo se autorizarán cuando los Estados miembros establezcan techos a los mismos. Los Estados miembros, que siempre podrán adoptar medidas adicionales compatibles con las soluciones justas de los problemas derivados de la crisis, no podrán impedir la dación en pago cuando las partes lo pretendan y deben asegurar que se realizan los mejores esfuerzos para conseguir el precio del bien ejecutado. Cuando la deuda subsista habrá que asegurar un mínimo vital y evitar el sobreendeudamiento a largo plazo.

Aunque la Directiva debe transponerse en el plazo de dos años, sus nuevos principios deben inspirar la aplicación del Derecho interno de los Estados miembros desde su entrada en vigor. Más allá de la Directiva es necesario seguir trabajando para asegurar un préstamo responsable.

La Directiva señala temas que deberán abordarse en profundidad en su primera revisión, como la trazabilidad, la fase postcontractual, la disponibilidad y comparabilidad de datos sobre los precios o la transparencia de las sanciones. Además, mandata a la Comisión para que elabore un informe sobre el sobreendeudamiento privado, la supervisión de los registros de crédito y la evolución hacia mercados más flexibles y fiables.

Se dice que la unión fiscal europea exigirá la emisión de eurobonos. La plena madurez del mercado hipotecario llegará cuando exista un mercado de eurocédulas. La presente Directiva es un paso en esta dirección.

Agradezco el trabajo de los ponentes y de todos los colaboradores que han hecho posible este resultado.

 
  
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  Rimantas Šadžius, President-in-Office of the Council. − Mr President, honourable Members, I am really very pleased to be participating in this important debate on behalf of the Council. This debate is about credit agreements relating to the Residential Property Directive, which in our view is a very important document.

Let us remind ourselves that, historically, the crisis in 2007-2008 started from the debacle in the subprime markets of mortgage credits in the United States. This topic, I would say, was a red line during all the years of the crisis. This is really the problem we should take a view on when resolving and preventing similar crises in the future.

The main diagnosis that can be made today was that ill-informed and often vulnerable consumers were encouraged to take excessive risks. We have seen the results. The results have been very, very dangerous for the whole financial market but also, personally, for those people, because there were huge numbers of personal tragedies: of people who were evicted from their houses just for being incapable of paying their mortgages. We have to do something about that.

And we have done something. We have on our tables this proposal for a directive which would mean a new stage in European policies on mortgage credits. This directive should prevent such excesses and should lead to responsible lending. Consumers should, in the first place, get the protection they deserve. They will be better informed, because better information is the first step in getting consumers to take the right steps and the right action when they decide to change something in their lives.

But we have also, as regards mortgage providers, enhanced competition and we are coping with the fragmentation of the mortgage credit market. The mortgage credit market is now absolutely fragmented in the European Union. We actually have 28 markets. We should unite them in order for competition to increase. One of the very important novel means proposed is a European passport for mortgage credit providers, which will give them the possibility to act Europe-wide.

The difficult work has been done, so I must thank the rapporteur, Mr Sánchez, and also all the other Members who were involved in this work. I must also thank the previous Irish Presidency for the huge work which has been done and, finally, I must thank the Commission, which also participated in this activity. We have a great result on our tables.

We could adopt this proposal at first reading, and the life of this document could then start. But for this we need one technical issue to be resolved: the issue of the joint political declaration of 27 October 2011 on explanatory documents. This issue will be discussed during this debate today. As this is the last remaining issue, I would ask Members to resolve it so that we can proceed at first reading with a final result on this directive.

We must deliver for our people, for our citizens. I look forward to listening to this very important debate.

 
  
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  Michel Barnier, membre de la Commission. − Monsieur le Président, Mesdames et Messieurs les députés, nous savons tous que la prise d'un crédit hypothécaire dans la vie d'un citoyen, d'une famille est un des engagements les plus importants, les plus lourds qui puisse exister. Cette proposition que j'ai présentée il y a maintenant près de deux ans a un double objectif: réaliser un marché intégré des crédits hypothécaires plutôt que d'avoir 28 cadres réglementaires différents et juxtaposés, et prévenir les comportements de prêt et d'emprunt irresponsables. Bref, en Europe, protéger les consommateurs et les citoyens.

Je suis très heureux que les colégislateurs – M. le ministre Šadžius et le Parlement européen –, dans un effort de compromis, aient pu travailler ensemble en vue de cette protection des consommateurs.

Je voudrais d'emblée remercier Antolín Sánchez Presedo – qui a fait un très bon travail sur ce texte très constructif – mais aussi, pour la commission du marché intérieur et de la protection des consommateurs, Andreas Schwab, et, pour la commission des affaires juridiques, Alexandra Thein, les rapporteurs fictifs qui sont ici (Alfredo Pallone, Philippe De Backer, Sven Giegold, Vicky Ford et Nikolaos Chountis). C'est un travail collectif que vous avez réalisé – je peux en témoigner – et qui a abouti à cette avancée significative pour la protection des emprunteurs.

Le ministre Šadžius a rappelé le drame qu'a constitué la crise des subprimes aux États-Unis. L’Europe elle-même n'a pas été épargnée par de tels risques ou de telles crises. Voilà pourquoi ce texte est justifié, qui crée ce marché unique du crédit hypothécaire et qui garantit cette meilleure protection des consommateurs.

Je rappellerai télégraphiquement quelques points clés de cette directive.

Premièrement, elle introduit des exigences nouvelles en matière d’examen de la solvabilité avant l’octroi du crédit hypothécaire.

Deuxièmement, elle introduit l'exigence, imposée à ceux qui apportent le crédit, d'une information claire, standardisée, une capacité de comparaison au service des consommateurs.

Troisièmement, elle introduit des dispositions spécifiques pour certains types de prêt plus "risqués", comme les prêts à taux variable et – M. Sánchez Presedo l'a dit – les prêts en devises étrangères.

Enfin, elle introduit des règles harmonisées et un passeport pour les intermédiaires de crédit.

C'est là que nous construisons ensemble ce marché unique du crédit: en réduisant les obstacles qui empêchent – nous avons tous des exemples autour de nous – les consommateurs, les prêteurs et les intermédiaires de prendre ou de proposer un prêt dans un pays autre que le leur.

Tous ces éléments relèvent bien de la protection des consommateurs et également d'une meilleure concurrence entre les prestataires et les offres au profit des prêteurs, bien sûr des intermédiaires mais, aussi et surtout, des consommateurs.

Je veux, une fois de plus, rappeler et dire à l'extérieur que le Parlement a non seulement contribué à ce texte mais l'a amélioré, comme c'est très souvent le cas. Par exemple, Monsieur le rapporteur, sur les ventes liées ou sur la tolérance raisonnable dont doit faire preuve le prêteur en cas de défaut de paiement de l’emprunteur.

Nous avons donc avec ce texte un des exemples – auxquels je tiens comme vous, Mesdames et Messieurs les députés – de cette Europe concrète, de cette Europe citoyenne proche des gens, de leurs problèmes, de leurs difficultés ou de leurs éléments de leur vie quotidienne.

Il reste un dernier point en suspens – vous le savez tous –: cette question des documents d’explication et le fait de savoir s'ils doivent faire, pour leur publication, l'objet d'un considérant ou d'un article. Je connais l'importance de cette question et la sensibilité du Parlement. J'ai d'ailleurs une attitude compréhensive et de la sympathie à l'égard de la position du Parlement. Très franchement, ce texte est tellement important pour les citoyens que je pense que nous devons trouver une solution. Il ne peut s'agir d'un obstacle pour empêcher ou retarder l'adoption de ce texte – qui est attendu – pour la protection des consommateurs. Avec la sympathie que j'ai pour la position du Parlement, en tant que commissaire, je suis prêt – je le dis à M. le ministre – à contribuer, dans les prochaines heures, à un accord sur cette question, mais il faut aboutir pour mettre en place le texte le plus rapidement possible.

 
  
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  Andreas Schwab, Verfasser der Stellungnahme des mitberatenden Ausschusses für Binnenmarkt und Verbraucherschutz. − Herr Präsident! Als Berichterstatter im Rahmen der verstärkten Zusammenarbeit und der Mitarbeit des Binnenmarktausschusses möchte ich zunächst einmal meinem Vorgänger Kurt Lechner herzlich danken, der dieses Dossier durch den Ausschuss bugsiert und eine breite Mehrheit hinbekommen hat, die sich am Ende ein Stück weit von dem unterscheidet, was der federführende Wirtschaftsausschuss beschlossen hat. Es gäbe nun viel zu den Details dieser Richtlinie zu sagen, was mir leider in einer Minute nicht möglich sein wird. Deswegen möchte ich mich auf drei wesentliche Punkte konzentrieren. Ich bin mir sicher, dass mein Kollege Alfredo Pallone noch das eine oder andere sagen wird.

Zweifellos stellt dieser Teil der europäischen Regulierung im Nachgang zur Lehman-Pleite einen wichtigen Schritt nach vorne dar, um sicherzustellen, dass die Vorfälle, die sich in einigen wenigen Mitgliedstaaten im Bereich der Hypothekarmärkte ereignet haben, zurückgedrängt werden, und Verbraucherinnen und Verbraucher in Zukunft besser darüber Bescheid wissen werden, welche Risiken und welche Verantwortung sie mit dem Abschluss eines Kreditvertrags für ein Eigenheim eingehen.

Gleichwohl müssen wir feststellen, dass dadurch, dass diese Entwicklungen nicht in allen Mitgliedstaaten der Europäischen Union stattgefunden haben, auch bestimmte Faktoren eine Rolle gespielt haben, die mit nationalen Besonderheiten zu tun haben. Dass es in einigen Mitgliedstaaten Kreditblasen gegeben hat, war nun nichts, was die Verbraucherinnen und Verbraucher verursacht hätten, sondern was politisch ein Stück weit auch gesteuert war. Deswegen glaube ich, dass wir im Bereich der Märkte beim Eigenheimbau mehr Transparenz brauchen und dass das entsprechende Bewusstsein mit dieser Richtlinie gestärkt werden muss.

Zum Zweiten glaube ich, dass wir natürlich leider manche Erwartungen auch enttäuscht haben. Der eine oder andere hatte sich erhofft, dass die Festzinsmodelle, die Vorfälligkeitsentschädigung oder gar die Zwangsversteigerung abgeschafft werden. All dies war wirtschaftlich natürlich nicht möglich. Deswegen glaube ich, dass der Kollege Sánchez Presedo hier am Ende auch einem guten Kompromiss zugestimmt hat, der viel von dem ermöglicht, was die Verbraucherinnen und Verbraucher in den nächsten Jahren erwarten dürfen.

Allerdings möchte ich noch kurz etwas zur Präsidentschaft sagen: Wir hatten zwei Triloge zur Sache und zwei Triloge zum Verfahren, und das Verfahren ist bis heute nicht abgeschlossen! Deswegen wäre ich sehr erfreut, lieber Herr Minister, wenn der Rat seinen Teil dazu beitragen würde, damit wir diesen deadlock im Verfahren möglichst schnell beheben, denn es geht wirklich nur noch um Details!

 
  
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  Alfredo Pallone, a nome del gruppo PPE. – Signor Presidente, vorrei anzitutto ringraziare il relatore Sánchez Presedo e tutti i relatori ombra perché insieme abbiamo collaborato strettamente per impostare un documento su un sistema bancario più efficace ed efficiente.

Accolgo con favore anche l'accordo raggiunto con il Consiglio dopo diversi mesi di difficili negoziati – come riconosciuto anche dai colleghi - che regolerà, per la prima volta a livello europeo, il sistema dei mutui.

Non dimentichiamo che la crisi finanziaria è iniziata con lo scoppio di una bolla immobiliare negli Stati Uniti, dove i mutui erano concessi senza che venissero effettuati sufficienti controlli e i consumatori erano incitati ad assumersi rischi eccessivi. Abbiamo visto situazioni simili anche in Europa, con enormi ripercussioni sia sul sistema finanziario che per l'economia reale.

La direttiva che ci accingiamo a votare oggi contribuirà a porre fine a questi eccessi e a favorire pratiche di prestito responsabile. Essa rappresenta il primo passo per il mercato europeo dei mutui, senza sconvolgere i sistemi che hanno dimostrato di funzionare bene. Insomma, il nostro lavoro si è mosso su due assi: da un lato, abbiamo evitato di ingessare l'attività bancaria e, dall'altro, abbiamo protetto gli interessi dei consumatori. Inoltre, siamo stati in grado di evitare un eccesso di regolamentazione che avrebbe irrigidito il mercato del credito. L'obiettivo da noi perseguito è stato quello di regolamentare meglio in quanto il consumatore deve essere tutelato e posto nelle migliori condizioni possibili per quanto riguarda l'informazione e la chiarezza delle procedure.

Onorevoli colleghi, signor Commissario Barnier, vista l'attuale congiuntura, la lenta ripresa e i segnali che arrivano dai mercati, credo sia piuttosto urgente far entrare in vigore la direttiva al più presto, al fine di aumentare la fiducia dei consumatori e ottenere un mercato dei mutui europeo più affidabile e sicuro.

 
  
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  Nikola Vuljanić (GUE/NGL), Question "carton bleu". - Čuli smo u prijedlogu ove rezolucije kako želimo da države članice donesu propise koji idu u interesu potrošača. Neke države članice pa i vaša donijele su propis kojim se zabranjuje ovrha na one nekretnine u kojima ljudi žive. Ne mislite li da bi ovaj Parlament mogao nešto reći ili podržati takvu odluku kako bi se ona primijenila u svim zemljama članicama. hvala.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), Risposta a una domanda "cartellino blu". – Signor Presidente, credo l'abbia affermato anche il collega Andreas Schwab, il relatore principale,.

Certo, le leggi non sono perfette. Se però ci mettiamo a cercare di produrre una legge perfetta rischiamo di non legiferare affatto. Abbiamo fatto un grande passo in avanti attuando per la prima volta un sistema dei mutui a livello europeo. Non sarà il toccasana di tutti i problemi, ma certamente abbiamo iniziato a mettere delle pezze su una questione che, a livello europeo con 20 sistemi diversi, rappresentava un ginepraio.

Tutto può essere migliorato e le condizioni per operare miglioramenti ci sono perché il relatore principale e i relatori ombra hanno collaborato con un'impostazione priva di pregiudizi e false ideologie al fine di ottenere il bene comune. Se anche il collega è interessato al bene comune, da parte nostra non c'è nessun tipo di pregiudizio.

 
  
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  Evelyn Regner, im Namen der S&D-Fraktion. – Herr Präsident, sehr geehrter Herr Kommissar! Ich möchte zunächst einmal dem Berichterstatter ein Dankeschön aussprechen für seine äußerst konstruktive Arbeit, die er im Sinne der europäischen Verbraucherinnen und Verbraucher geleistet hat.

Wohnbaukredite – das ist ein Thema, mit dem wir uns nun schon wirklich sehr lange Zeit beschäftigen. Nicht nur seit, sondern auch schon vor dem Ausbruch der Krise war dies sehr wohl ein Thema im Europäischen Parlament. Damals ging es vor allem um die Effizienzsteigerung und die Wettbewerbsfähigkeit des grenzüberschreitenden Hypothekarmarkts, immerhin eines Markts, der ein sehr großes Volumen einnimmt, nämlich ca. 47 % des europäischen Bruttoinlandsprodukts. Mit der Krise des Finanzsystems hat die Debatte um die Wohnbaukredite nun eine weitere Dimension angenommen. Die lasche Kreditvergabe in der Vergangenheit war ein Mitauslöser der Krise. Irland stand immerhin kurz vor dem Staatsbankrott. Noch heute belasten diese faulen Kredite die europäischen Bankinstitute. Die Auswirkungen sind nach wie vor nicht absehbar. Es ist deshalb so wichtig, dass wir hier und heute über einen besseren Verbraucher- und Verbraucherinnenschutz und über eine verantwortungsvolle Kreditvergabe diskutieren!

 
  
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  Philippe De Backer, namens de ALDE-Fractie. – Ook van mijn kant in de eerste plaats dank aan de rapporteur en de collega's voor de goede samenwerking bij dit dossier en de mooie afsluiting daarvan.

Want een aantal mensen zijn na vijf jaar crisis misschien al vergeten wat de oorzaken waren van deze financiële en economische crisis, namelijk hypothecaire kredieten van gewone consumenten.Wij hebben de drama's gezien in verschillende landen over de hele Europese Unie. Mensen die uit hun huis werden gezet of niet meer in staat waren om hun krediet af te betalen.

Wij hebben daar nu met deze wetgeving een begin van een einde aan gesteld. En dat is belangrijk. Ik ben ook bijzonder blij dat wij ook gekeken hebben naar voorbeelden die wél functioneren. Bijvoorbeeld in België hebben wij wel een goed functionerende kredietmarkt met hoge consumentenbescherming, met een duidelijke transparante regelgeving en duidelijke informatie aan de consumenten. Dat voorbeeld heeft hier ook meegeholpen om tot een compromis te komen dat over heel Europa nu kan worden toegepast.

Wij hebben op alle mogelijke vlakken geprobeerd om de consument meer en betere informatie te geven alvorens hij een contract afsluit. Wij hebben ook geprobeerd om ervoor te zorgen dat de incentives van banken en kredietverleners én consumenten beter met elkaar overeenkomen, zodat opnieuw duidelijke, flexibele contracten afgesloten kunnen worden in het belang van de consumenten.

Wij hebben ook een evenwicht gevonden tussen de vrijheden die banken en kredietverschaffers hebben enerzijds en de belangen van consumenten anderzijds. Wij hebben er tevens voor gezorgd dat consumenten een betere inschatting krijgen van de risico's die zij lopen bij het afsluiten van een contract, zowel in verband met flexibele leningen als met variabele interesten. En ook het risico in de landen waar contracten bestaan in verschillende munteenheden, hebben wij op een betere manier proberen af te dekken.

Wij hebben er ook voor gezorgd dat elk gezin op zijn manier een op maat gesneden krediet kan krijgen, eventueel samen met een verzekering of andere producten, zodat er een menu kan ontstaan waar consumenten opnieuw hun voordeel mee kunnen doen. Kortom, wij hebben een goed compromis gevonden dat nu over heel Europa toegepast kan worden, dat de oorzaken van deze financiële crisis kan aanpakken en verhinderen dat mensen nog uit hun huis worden gezet, dat mensen in de problemen komen bij het afsluiten van hypothecaire kredieten, wat toch een van de belangrijkste beslissingen is die een gezin in een leven moet nemen.

Ik ben bijzonder blij dat wij dit vandaag kunnen doen, het is tijdig en ik hoop dat wij dit ook in de lidstaten zo snel mogelijk kunnen toepassen.

 
  
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  Philippe Lamberts, au nom du groupe Verts/ALE. – Monsieur le Président, chez les Verts, nous sommes une petite équipe et nous devons donc être capables de jouer à toutes les places sur le terrain. Je remplace en ce moment Sven Giegold, qui est pris par une autre réunion.

Merci, bien sûr, au rapporteur pour le travail accompli. C'est vrai – Philippe De Backer l'a dit, M. le commissaire aussi – on ne peut pas sous-estimer l'importance systémique des prêts hypothécaires dans la bonne santé de notre économie. On le sait: 80 % des bulles spéculatives sont des bulles immobilières. S'occuper de ce problème-là, c'est donc aussi une manière de prémunir notre économie contre les soubresauts – c'est un faible mot – qu'elle a connus. De ce point de vue-là, le texte était plus que nécessaire.

S'il y a des raisons de se réjouir de ce texte, il y a aussi des raisons d'être un peu inquiets. Je me réjouis, tout comme les autres orateurs, quant à l'aspect de la protection du consommateur. Nous avons très clairement fait d'importants pas en avant dans le sens d'une plus grande transparence des offres qui sont soumises aux consommateurs, mais aussi des dangers de ces offres, par exemple des prêts contractés en devises étrangères ou des prêts à taux variable, qui peuvent apparaître très alléchants de prime abord et qui se révèlent en fin de compte des gouffres financiers à l'arrivée. On peut aussi se réjouir que le texte bétonne la faculté que les consommateurs auront de rembourser anticipativement leur prêt.

Je suis néanmoins réservé quant à l'aspect systémique, macroéconomique de l'affaire. Comme trop souvent, nous avons hésité – et nous n'avons donc pas pu obtenir une majorité – à fixer des normes qui limitent la taille du prêt par rapport à la valeur du bien. C'est ce que l'on appelle le loan-to-value ou le loan-to-income, c'est-à-dire la limitation stricte du montant du prêt à la capacité de remboursement de l'emprunteur.

Je pense que nous aurions dû aller beaucoup plus loin sur ce plan. Je constate que, quand il s'agit de dettes, c'est un peu le règne du "deux poids, deux mesures". Nous frappons très fort lorsqu'il s'agit de dettes publiques, mais lorsqu'il s'agit de dettes privées – qu'il s'agisse des dettes des banques, des dettes des ménages ou des dettes des entreprises –, nous hésitons toujours à nous en remettre à des normes de bon père de famille, et je le regrette.

 
  
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  Vicky Ford, on behalf of the ECR Group. – Mr President, investing in a property is the single largest financial decision that most people will ever make in their lives, but property markets in Europe vary very widely. In Hungary, Estonia, and Bulgaria I believe nine out of 10 people own their own houses; in Germany it is less than half. We cannot have a one-size-fits-all set of rules across Europe for home ownership. And European legislation can have unnecessary unintended consequences. Earlier drafts of this legislation would have completely shut down the UK private rental market – that is five million households in the UK. Now, 150 amendments and three years later, with help from people from other countries, I have stopped that battle. I would say that colleagues from other UK parties have been completely invisible in trying to protect these residents’ interests in this discussion.

I know that many people in Europe were badly treated by banks in the run-up to the crisis. There was irresponsible information, incorrect information, sometimes misleading information, and I am not opposed to efforts to try and give people better information, but we do not need a very rigid key information package for people, because fundamentally most people want to buy homes in the place that they want to live and they are not trying to compare offers across borders. I think we could have done more of this by looking at best practice through equivalence regimes and not having this rigid package. It will, I am afraid, add more costs for the lenders and these will again be passed on to consumers. Many households are still struggling with their household bills, with their mortgage payments, and first-time buyers are struggling to get a foot in the market. I am afraid I am not as positive as some others about needing this directive in the first place. I think we have to protect consumers but we do not need a one-size-fits-all approach to home ownership in Europe.

 
  
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  Willy Meyer, en nombre del Grupo GUE/NGL. – Señor Presidente, yo quería agradecer al señor Sánchez Presedo ese esfuerzo para intentar hacer ver a todos los países miembros de la Unión Europea que la primera vivienda no es una mercancía, es un derecho: un derecho que hay que proteger.

Hasta ahora, desgraciadamente, la Comisión Europea ha actuado más como una sucursal de la gran banca que como un órgano de la Unión Europea que garantice ese derecho.

En el sur de Europa y en otros países, los desahucios han creado un dolor absolutamente innecesario (en Grecia, en Portugal, en España –solo en este último país, 400 000 desahucios) a personas que se quedan en la calle, que no tienen ninguna protección; y a la Comisión Europea lo único que le interesa hoy en día es garantizar los grandes beneficios de la gran banca.

Cuando se ha intentado regular –por ejemplo, por parte del Gobierno regional de Andalucía, en España–, inmediatamente la Comisión Europea ha dicho que no, que no se puede regular mediante un decreto-ley que garantice la función social de la vivienda.

Por eso, es muy importante este paso, y yo le agradezco al señor Sánchez Presedo que se siga trabajando para que, efectivamente, ese derecho –el derecho a la vivienda– sea una realidad y sea una realidad que ha de protegerse para acabar con las estafas financieras que la Comisión Europea y el Banco Central han alentado.

 
  
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  Godfrey Bloom, on behalf of the EFD Group. – Mr President, not for the first time I rise to give the House the benefit of my 35 years’ experience in financial services – rather more, I suspect, than the rest of you put together.

Let me put you right on how this all started. It started with something called the Community Reinvestment Act in the USA, and the reason the whole thing has gone wrong is political interference. We have been talking today, have we not, about due diligence in banking? Well, the Community Reinvestment Act actually stopped banks carrying out due diligence checks. It became illegal to inquire of a borrower whether he could or could not repay the loan, and that is when you saw the invention of subprime mortgages, which had never existed before.

It was political interference in the market which caused the subprime crisis. Add to that the bubble in the property market created by criminal, fraudulent central bankers printing money and artificially restraining interest rates, as central banks are still doing now. The US Federal Reserve is still doing it, the European Central Bank, the Bank of Japan, the Bank of England: they are all at it, counterfeiting money. So we are lending money now at far too cheap a rate. We just print more money, and we are going to have another bubble and we are going to do the whole thing all over again!

Allow me to close with one point which you clearly do not understand: if it is impossible to foreclose on a mortgage, nobody will give you a mortgage. That is how the market works. Leave it to the market, caveat emptor, and let people get on with it without interference from politicians who, frankly, do not know what they are talking about.

 
  
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  Krisztina Morvai (NI). - Igen nagy számban hallgattam személyes tragédiákat az úgynevezett deviza-hitel konstrukció áldozataitól Magyarországon. Engedjék meg, hogy nagyon világosan fogalmazzak: itt nem másról van szó, mint a szervezett bűnözői tevékenységnek egy kirívó formájáról, és mivelhogy bűnözőkről és bűnözésről beszélünk, amikor azokról a bankokról és bankárokról beszélünk, akik ezeket a konstrukciókat kínálták, engedjék meg, hogy az áldozati oldalról és az elkövetői oldalról beszéljek röviden.

Az áldozati oldalon háborús méretű pusztítás, öngyilkosságok, testi és lelki betegségek, családok szétesése, a szülőföld elhagyására való kényszerítettség, az elkövetői oldalon pedig elvetemült, mindenre elszánt szervezett bűnözői körök, akik magukat bankároknak nevezik, és akiknek a büntetőjogi felelősségét nemcsak Magyarország, hanem Európa kötelessége is feltárni és megállapítani, és ehhez kapcsolódóan pedig a kártérítési felelősségüket, személyükben is, illetőleg a bankok kártérítési felelősségét a bűncselekmények áldozatai felé.

 
  
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  Alexandra Thein, Verfasserin der Stellungnahme des mitberatenden Rechtsausschusses. − Herr Präsident, sehr geehrte Kolleginnen und Kollegen! Der JURI-Ausschuss hat eine Stellungnahme verfasst, die mit sehr großer Mehrheit verabschiedet wurde.

Wir sind der Auffassung, dass sich durch diese Richtlinie an Zwangsversteigerungen selbstverständlich überhaupt nichts ändern wird, und auch nicht an den tragischen Schicksalen, die sich insbesondere in Südeuropa ereignet haben. Wir sind ansonsten der Auffassung, dass die Richtlinie nicht das regelt, was sie eigentlich regeln sollte.

Tatsache ist, man hätte sich hier am Kreditzweck orientieren und erst einmal versuchen sollen, einen Binnenmarkt für Kredite für Gewerbeimmobilien zu schaffen, bevor man anfängt, hier „die junge Familie mit kleinen Kindern" mit solchen Regelungen zu überziehen.

Gut ist sicherlich das Vorblatt, dass das einheitlich geregelt wird, aber andererseits – und das sage ich auch als Notarin –, die junge Familie mit kleinen Kindern, die sich ihr erstes Grundstück kauft, ist nur dann geschützt, wenn sie tatsächlich mündlich in personam beraten werden kann. Und das geht nicht, indem sie online irgendwelche angeblich günstigen Kredite abschließt, womöglich noch mit einem Währungsrisiko, das sie überhaupt nicht überschauen kann. Ich halte gar nichts davon, hier einen einheitlichen Markt für Wohnraumkredite zu schaffen – soweit sind wir hier in Europa einfach noch nicht. Wir sind hier über das Ziel hinausgeschossen.

 
  
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  Pablo Zalba Bidegain (PPE). - Señor Presidente, en primer lugar me gustaría felicitar al ponente y a los ponentes alternativos, así como al Comisario de Mercado Interior, por el gran esfuerzo que han hecho para sacar esta Directiva adelante. Ha sido para mí un honor trabajar con ellos en este tema de especial sensibilidad para los europeos y también para los españoles. Como se decía, estamos ante una de las principales directivas de la presente legislatura, dado que el derecho a una vivienda digna es un derecho básico para todos los ciudadanos europeos.

Los créditos hipotecarios son una figura fundamental de especial sensibilidad, por lo que ya los romanos la dotaban de una especial protección. Esta protección, de gran tradición europea, se plasma en el texto que hoy votamos. La protección al prestatario es una constante en el texto, por lo que se hace hincapié en la transparencia entre las partes, a quienes se les exige unos requisitos mínimos de conocimiento y competencia.

En cuanto a las ejecuciones —un punto de especial interés en mi país—, la Directiva establece unos mínimos inembargables y la posibilidad de que los contratantes incluyan una cláusula sobre la dación en pago, tal y como ya recoge el ordenamiento jurídico español. Además, la legislación española sobre créditos españoles también se ha reformado y sigue la línea de esta Directiva para evitar casos de cláusulas abusivas y garantizar límites de mora y que los prestamistas negocien antes de ejecutar. Por lo tanto, se trata de una Directiva de especial sensibilidad, y como tal se ha trabajado desde el Parlamento, que beneficiará al ciudadano europeo generando un marco estable de mayor seguridad jurídica y uniformidad en la Unión Europea.

Por último, me gustaría hacer un llamamiento a las partes para que desbloqueen los asuntos pendientes y esta Directiva pueda ser una realidad lo antes posible.

 
  
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  George Sabin Cutaş (S&D). - Începând cu 2008 am asistat la prăbuşirea pieţei imobiliare în numeroase state membre ale Uniunii Europene, cu consecinţe grave pentru cetăţeni. Numeroşi au fost cei care au pierdut economiile de-o viaţă sau care au fost daţi afară din locuinţe, deseori ca urmare a informaţiilor deficiente pe care le primiseră de la instituţiile de credit. Totodată, aşa cum a spus şi domnul Barnier, un împrumut ipotecar reprezintă de multe ori unul dintre cele mai importante angajamente ale unei familii.

În acest context, doresc să salut prezenta reglementare care urmăreşte garantarea unei mai bune protecţii a consumatorilor în domeniul creditelor pentru proprietăţi imobiliare rezidenţiale. Aceasta, practic, va instaura standarde comune la nivelul Uniunii Europene privind calculul dobânzii anuale, informarea şi transparenţa. Această directivă va aduce beneficii considerabile tuturor celor interesaţi, inclusiv persoanelor care se confruntă cu prima achiziţie şi va crea o piaţă a creditelor imobiliare mult mai sigură şi mai stabilă.

 
  
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  Ivo Strejček (ECR). - Pane předsedající, já myslím, že je zcela zjevné a ta debata to ukazuje, že klient, který přichází do banky, aby získal hypotéku, má dostat všechny informace, které má mít k dispozici. Má dostat informace tak, aby ty informace byly předány srozumitelně, aby jim rozuměl, aby finanční ústav předal tyto informace ve formě, ve které je klient schopen podmínky pochopit.

Na druhou stranu je třeba vědět, že hypotéka není úvěr na barevnou televizi. Že hypotéka je dlouhodobý závazek, že hypotéka je finanční produkt, který je na finačním trhu standardní, na něm není nic hanebného. A pokud banky či finanční ústavy hypotéky poskytují, pak mají právo klást adekvátní otázky svým potencionálním klientům. Mají zjišťovat, zdali jejich klienti jsou schopni své dlouhodobé závazky plnit, zdali na počátku nepřecenili své síly.

Myslím, že jeden z mých předřečníků měl pravdu, že pokud politika příliš začne zasahovat do tohoto trhu, pokud politika příliš ovlivňuje tento segment, pak může být pouze ke špatnému, k horšímu. Poskytování hypotéky by nemělo být ovlivňováno politickými rozhodnutími.

 
  
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  Sławomir Nitras (PPE). - Panie Przewodniczący! Pierwszy raz w historii na poziomie europejskim podejmujemy się kwestii regulacji rynku kredytów hipotecznych. Kredyt hipoteczny, jak słusznie powiedziano, ze względu na jego rozmiar i zobowiązania oraz długość trwania, jest bardzo szczególnym rodzajem usługi finansowej o dużym znaczeniu społecznym, i nie ulega najmniejszej wątpliwości, że brak regulacji w tym zakresie jest swego rodzaju zaniedbaniem na poziomie europejskim. Celem tej dyrektywy jest stworzenie odpowiedzialnego, efektywnego, sprawnego i konkurencyjnego europejskiego rynku kredytów hipotecznych.

Kryzys finansowy pokazał, jak bardzo dotkliwe dla znaczącej części naszych społeczeństw mogą być skutki nieodpowiedzialnej polityki kredytowej. Dyrektywa dotycząca umów o kredyt związany z nieruchomościami mieszkalnymi nakłada obowiązki i stawia bardziej rygorystyczne wymagania, nie tylko wobec kredytodawców i pośredników kredytowych, ale także i samych kredytobiorców. Przede wszystkim wprowadza nowe standardy z zakresu wiarygodności, precyzyjności i przejrzystości informacji.

Na szczególną uwagę zasługuje rozwiązanie wypracowane w ramach prac komisji ECON, takie jak zagwarantowanie konsumentowi odpowiedniego okresu do refleksji, czyli prawa do odstąpienia od umowy kredytu w terminie 7 dni, oraz zakaz sprzedaży wiązanej, jak również prawo do wcześniejszej spłaty, co wydaje się szczególnie ważne. Za pożyteczne uważam też nowe rozwiązanie – o które zresztą zabiegałem w moich poprawkach – w zakresie kredytów walutowych, które stanowić będzie ułatwienie dla osób zarabiających w innej walucie niż waluta kraju, w którym zamieszkują. Kredyt przyznawany w walucie, w której otrzymuje się wynagrodzenie, nie będzie traktowany jako kredyt w walucie obcej. W związku z tym nie będą w takiej sytuacji znajdowały zastosowania bardziej rygorystyczne wymogi w zakresie zdolności kredytowej. To duże udogodnienie na przykład dla coraz liczniejszego grona obywateli, również mojego kraju, którzy mieszkają na przykład na terenach przygranicznych i zarabiają w euro. To także prawdziwe wsparcie dla wspólnego rynku, ponieważ rozwiązanie to będzie sprzyjało mobilności pracowników i równocześnie ułatwiało dokonywanie transakcji w euro, także w krajach objętych czasową derogacją w kwestii euro.

Gratuluję sprawozdawcy i wszystkim kontrsprawozdawcom za sprawne i skuteczne przeprowadzenie tego dokumentu do głosowania. Zawarte w dyrektywie mechanizmy przeciwdziałające nadużyciom i nie zawsze uczciwym motywacjom spowodują, że będziemy, mam nadzieję, skuteczniej zapobiegać kryzysom na rynkach kredytów mieszkaniowych.

 
  
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  Marlene Mizzi (S&D). - Nixtieq l-ewwel u qabel kollox nifraħ lill-kollega tiegħi Antolín għax-xogħol siewi li wettaq fuq dan ir-rapport. Nafu biżżejjed li n-negozjar ta' dan ir-rapport ma kienx wieħed faċli. Biss nemmen li s-suċċess ta' dan id-dossier jista' jagħti impetu ġdid lill-ekonomija Ewropea.

Dan ir-rapport, b'mod partikolari, jikkonvinċi minħabba li jirnexxielu jilħaq bilanċ - bilanċ pożittiv bejn ir-responsabilitajiet tal-banek u d-drittijiet tal-konsumaturi. Huwa importanti li jingħataw inċentivi lill-banek biex jerġgħu jibdew isellfu lil min irid jixtri daru. Min-naħa l-oħra nilqa' b'sodisfazzjon kbira l-introduzzjoni ta' miżuri li jagħtu aktar saħħa lill-konsumatur. B'mod speċjali, nemmen li l-perjodu ta' riflessjoni li ħa jkun qed jingħata lill-konsumatur għandu jservi sabiex jagħti aktar saħħa lill-konsumatur fid-deċiżjoni tiegħu.

Sur President, il-ħolma ta' ħafna familji Ewropej hija li jkunu sidien ta' darhom. Nemmen li dan ir-rapport u x-xogħol għaqli tar-rapporteur ħa jkunu qed jikkontribwixxu ħafna sabiex din il-ħolma għal ħafna isseħħ.

 
  
 

Intervenciones con arreglo al procedimiento de solicitud incidental de uso de la palabra («catch the eye»)

 
  
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  Ildikó Gáll-Pelcz (PPE). - Előre szeretném bocsátani, hogy meglepett néhány képviselőtársamnak a hozzászólása, akik arról formáltak véleményt, hogy a politikának nem kell beleszólnia ebbe a kérdésbe.

Képviselőtársaim! Néhány országban, bár eltérő módon, családok ezrei mentek tönkre, váltak hajléktalanná, mert éppen a hibás politikai döntéshozók segítségével, egy hibás gazdaságpolitika segítségével olyan devizahiteleket vettek fel, amikor nem tájékoztatták őket a kockázatokról, sőt megvezették őket, kecsegtették őket ajánlatokkal. Ezek után a képviselőtársaim azt mondják, hogy nem kell nekünk az Európai Parlamentben ezt a kérdést kezelni? Aggályokat meg kibúvókat keresünk?

Azonnali európai szintű fellépésre van szükség, és meg kell keresnünk azt az utat, hogy egyértelműen tudjuk ezt a kérdést szabályozni. Gratulálok Képviselő Úrnak, nagyon fontos jelentés.

 
  
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  Phil Prendergast (S&D). - Mr President, coming from Ireland I am particularly aware of the painful consequences of irresponsible lending, not only for the lives of individuals and their families but also for our economy. This directive brings in a set of new EU-wide standards for responsible mortgage lending which curtail risky behaviour on the part of creditors and borrowers alike. Simple comparable information on loan conditions, a period of reflection prior to being bound to a mortgage, the ban on tying practices and the provisions on early repayments are only some of the provisions that will directly benefit our consumers.

I am satisfied that our colleague’s work went beyond that and also addressed risk in terms of creditworthiness, variable-rate lending and arrears and foreclosure, with a view to preventing long-term indebtedness. The problems that stem from the property bubbles require a wide range of measures in the area of housing provision and financial regulation, and this is a key step. I would like to congratulate the rapporteur. Thank you indeed.

 
  
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  Marisa Matias (GUE/NGL). - Senhor Presidente, eu quero também felicitar o relator pelo trabalho que realizou, mas não posso deixar de referir algo que me surpreendeu ao longo deste debate, não só da parte da Comissão como também da parte de alguns colegas que falaram desta situação do crédito imobiliário como se estivéssemos a falar de uma catástrofe natural. E não foi uma catástrofe natural que aconteceu. Houve decisões políticas erradas que permitiram a especulação, que cultivaram na Europa uma ideia de que se tinha que manter os salários baixos e um acesso ilimitado ao crédito, que se esqueceu que a habitação é um direito e não uma mercadoria e que fez com que os banqueiros e os bancos tivessem tido lucros inacreditáveis e inaceitáveis às custas deste negócio. E hoje temos situações trágicas nas famílias, em muitos países da Europa, situações em que as famílias entregam a casa e, ainda assim, têm de continuar a pagar porque todo o risco ficou em cima das famílias. Acontece em Espanha, em Portugal, na Croácia, na Grécia, em muitos países, e por isso é óbvio que é de uma questão de regulação que estamos a falar (...)

(O Presidente retira a palavra à oradora)

 
  
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  Krišjānis Kariņš (PPE). - Godājamais priekšsēdētāja kungs! Manuprāt, Eiropas Savienībai nav jābūt kā mātei, kura visu laiku pieskata savus bērnus, lai tikai viņiem kaut kas slikts negadītos. Tomēr, ja mēs paskatāmies, kas ir bijis finanšu krīzē, ko mēs esam uzzinājuši? Mēs esam uzzinājuši to, ka viss tomēr nav kārtībā ar mājokļu kreditēšanu. Manuprāt, šis ir gadījums, kad mums kā Eiropas Savienības likumdevējiem būtu nedaudz jāiesaistās, lai situāciju nedaudz uzlabotu. Jo kas notika: pārāk daudzi cilvēki aizņēmās pārāk daudz naudas uz pārāk sliktiem nosacījumiem, ko nevar atdot. Šī direktīva uzliks par pienākumu bankām labāk informēt klientus, arī tai skaitā par visiem riskiem, kurus viņi uzņemas, - tā, lai nākotnē mums šī problēma masveidā neatkārtotos. Paldies par uzmanību!

 
  
 

(Fin de las intervenciones con arreglo al procedimiento de solicitud incidental de uso de la palabra («catch the eye»))

 
  
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  Michel Barnier, membre de la Commission. − Monsieur le Président, je serai bref au terme de ce débat, dont je vous remercie.

Plusieurs d'entre vous, d'abord le rapporteur, M. Sánchez Presedo, mais aussi M. Schwab, tout à l'heure, M. Pallone, Mme Regner, M. De Backer, M. Lamberts ou M. Zalba Bidegain ont rappelé l'importance de ce texte. Je veux dire vis-à-vis de l'extérieur, des citoyens qui sont inquiets, parfois en colère, que c'est la première fois que l'Union européenne construit avec vous, avec le Conseil, un cadre réglementaire – que je crois intelligent et protecteur – pour le marché hypothécaire à l'échelle du marché unique. C'est la première fois! C'est un texte important; voilà aussi pourquoi je redis la disponibilité de la Commission pour participer, sur le dernier point qui reste en suspens, à la recherche d'un accord et, ainsi, comme beaucoup d'entre vous l'ont souhaité – M. Pallone, tout à l'heure, en particulier – à l'adoption, à la transposition et à la mise en œuvre opérationnelle de ce texte dans les meilleurs délais parce qu'il est nécessaire pour les citoyens.

Beaucoup d'entre vous ont aussi parlé de cette protection des consommateurs; cette directive s'inscrit dans un cadre plus général. J'ai dit devant votre Assemblée que ma priorité, cette année, en 2013, était de terminer l'ensemble des textes de régulation mais aussi de mettre l'accent sur la protection des consommateurs. Ce texte en est la preuve, mais ce n'en est qu'une. D'autres textes sont sur votre table, qui contribuent également à la protection des consommateurs, à tirer les leçons de la crise: la directive PRIPs, la révision de la directive sur l'intermédiation en assurance, et un texte très important pour moi et pour vous, à savoir celui sur l'accès aux comptes bancaires de base et sur la transparence des frais bancaires.

Mesdames et Messieurs les députés, tous ces textes sont sur votre table et sur celle des ministres. Il faut les conclure maintenant, en tout cas avant les élections européennes, parce que ce sera une preuve de cette Europe citoyenne et concrète à laquelle nous travaillons.

Enfin, Monsieur Schwab a raison de rappeler que cette directive n'est pas la seule réponse à la crise. Madame Matias, je suis d'accord avec vous: il n'y a pas de catastrophe naturelle – je m'intéresse beaucoup, depuis très longtemps, aux catastrophes naturelles et à la prévention de ces risques dans ma vie publique –, ce n'est pas une catastrophe naturelle qui est arrivée! Elle n'est pas naturelle: elle est vraiment liée à cette dérégulation générale, à cette caricature du libéralisme que nous avons laissé se développer depuis 20 ans, dans le monde entier, à des banquiers qui se sont cru tout permis et à qui nous avons tout permis, en dérégulant, par l'autorégulation. En voilà le résultat, notamment, pour des dizaines de milliers de familles, un peu partout dans le monde.

Il faut donc empêcher que cela recommence. Nous le devons aux citoyens et aux contribuables. Cette directive n'est donc pas la seule réponse pour éviter le risque de ces catastrophes, qui ne sont pas naturelles. Nous travaillons ensemble, depuis 2010, à une architecture considérable – certains pensent même que c'est beaucoup trop – de réformes pour renforcer la stabilité du secteur financier, la transparence, la responsabilité – nous allons en parler dans quelques instants. Monsieur De Backer, nous n'avons pas la mémoire courte, vous avez raison de le rappeler. Ces événements graves ne sont pas si lointains et il importe de remettre, finalement, dans les marchés financiers ce qui avait disparu: de la morale, un peu d'éthique. De remettre ces marchés financiers au service de l'économie réelle, des entreprises, des consommateurs et des citoyens.

La semaine dernière, j'ai présenté, dans le cadre général, un texte de régulation sur le système bancaire "parallèle". La semaine prochaine, je présenterai un texte sur la régulation des indices de référence pour éviter certaines manipulations. Nous poursuivons ce travail avec ténacité: je m'y suis engagé devant vous, il y a maintenant près de quatre ans, et je tiens aujourd'hui cet engagement.

 
  
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  Rimantas Šadžius, President-in-Office of the Council. − Mr President, honourable Members, this was indeed a very important and very interesting debate; it was especially interesting that some of you recalled national practices. Mr Zalba recalled practices from his country.

My conclusion is that really the consumer side is the most important side. I can understand why this is so; it is because in the mortgage deal it is the consumer who takes out the mortgage who is the weaker side of the contract. There is no politics involved; this is absolutely normal legal practice to defend the weaker part of the contract. We must do this by putting regulation in place, but by also by relying on market forces. Of course, the market can resolve many, many difficult issues by itself, but this market should be regulated and this is one of the purposes of this directive.

The real conclusion is that the consumer side is very important: Mr De Backer, Mr Strejček, Mr Lamberts, Mr Meyer, Ms Thein, and many other colleagues here in this hall have talked about this. But, this leads to another of my thoughts, which is that we really see it as urgent that this question be resolved. We have a piece of quite good quality legislation, but this quality is not perfect. Mr Pallone, I very much like your idea that if we look for perfection in legislation, as if we were looking for the most perfect car, we will end up with none. I agree with you, so I think that the urgency which was stressed in many of the contributions is really the urgency with which we should look for the result.

I therefore call on you again to vote in favour of this directive so that we can finish with it at the first reading. I can promise that the Council will be very happy to agree, as a co-legislator, to the final result voted today.

 
  
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  Antolín Sánchez Presedo, Ponente. − Señor Presidente, quiero expresar mi satisfacción por el desarrollo del debate y también, como ponente, por ofrecer esta Directiva que pone fin a la desregulación de los préstamos hipotecarios en la Unión Europea y que contribuye a hacer posible que el préstamo hipotecario sea un préstamo responsable y, por lo tanto, más eficiente y más justo e inclusivo.

Tras el debate, lo que hemos podido comprobar es que, después de los diálogos tripartitos, el único punto pendiente de consenso, para completar el acuerdo legislativo, se refiere al proceso técnico de transposición de la Directiva.

La complejidad de esta regulación financiera, que tiene aspectos prudenciales que afectan a distintos campos legislativos, merece, en opinión del Parlamento, una consideración adecuada. Por eso, confío en que el Consejo pueda acoger nuestra propuesta en este sentido y posibilitar así un acuerdo en primera lectura en beneficio de nuestros ciudadanos.

El resultado de esta Directiva es una obra coral, con un amplio consenso, como lo demuestra el hecho de que no se haya presentado ninguna enmienda al Pleno. Es un buen ejemplo europeo de que, a pesar de nuestras diferencias, somos capaces de trabajar juntos y buscar el mayor denominador común para nuestros ciudadanos, alcanzando compromisos y estableciendo una negociación con el Consejo en la que hemos encontrado soluciones razonables y ambiciosas.

Como ponente, quiero agradecer la cooperación y el trabajo desarrollado por todos los que han participado en este proceso a lo largo de los casi tres años que ha durado. Por lo tanto, quiero dar las gracias a los ponentes alternativos de la Comisión de Asuntos Económicos y Monetarios: Alfredo Pallone, del Grupo del Partido Popular Europeo; Dirk Sterckx, que fue sustituido por Philippe De Backer, del Grupo ALDE; Sven Giegold, del Grupo de los Verdes; Vicky Ford, del Grupo ECR; Nikolaos Chountis, del Grupo Confederal de la Izquierda Unitaria Europea; la presidenta, señora Bowles; y el vicepresidente, señor Zalba, que participaron en los diálogos tripartitos; así como a los ponentes de opinión: Alexandra Thein, de la Comisión de Asuntos Jurídicos; el señor Lechner, de la Comisión de Mercado Interior y Protección del Consumidor, que fue sustituido por el señor Schwab posteriormente; a la secretaría de la Comisión de Asuntos Económicos y Monetarios, en particular a la señora Long; a los administradores de los grupos y a nuestros asistentes. Además, quisiera también agradecer muy especialmente la contribución positiva que, en todo momento, realizó la Comisión y la buena actitud del Consejo.

Yo espero que podamos culminar este procedimiento en breve.

 
  
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  El Presidente. − Se cierra el debate.

La votación tendrá lugar hoy, a las 12.00 horas.

Declaraciones por escrito (artículo 149 del Reglamento)

 
  
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  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. – Criza economică şi financiară a scos la iveală comportamentul iresponsabil al creditorilor şi al intermediarilor de credit, ceea ce a pus la grea încercare sistemul financiar al Uniunii. Practicile iresponsabile de acordare şi contractare a împrumuturilor au creat probleme semnificative la nivel macroeconomic. Împrumuturile într-o monedă străină, fără a înţelege pe deplin riscurile valutare pe care acestea le implică, au fost în detrimentul consumatorului, creând probleme pe piaţa internă a contractelor de credit.

Având în vedere importanța ipotecilor pentru familiile din Uniune, consider că avem nevoie de un set de cerințe prudențiale pentru creditori și intermediarii de credit. Este necesar ca consumatorii care încheie un contract de credit pentru o proprietate rezidențială și nu numai, să facă acest lucru cunoscând toate riscurile la care se supun.

 
  
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  Tiziano Motti (PPE), per iscritto. – L'accensione di un credito ipotecario è una delle decisioni finanziarie più importanti della vita: comporta un impegno finanziario che potrebbe durare decenni. Nel 2008, lo stock dei mutui ipotecari residenziali nell'UE 27 rappresentava quasi 6 000 miliardi di EUR, ossia circa il 50% del PIL dell'UE. Il mercato dei crediti ipotecari è di importanza essenziale per i milioni di cittadini europei che stanno attualmente rimborsando un credito ipotecario e per gli aspiranti proprietari immobiliari. L'indebitamento delle famiglie cresce in tutta l'Europa. Ciò non è di per sé un segno di concessione e accensione irresponsabile dei mutui, a condizione che i livelli di indebitamento siano sostenibili e i rimborsi possano essere effettuati. La difficoltà di effettuare i rimborsi ha portato però ad un aumento dei tassi di inadempimento e dei pignoramenti. I dati sono influenzabili da fattori diversi dalla concessione e accensione irresponsabile dei mutui, quale ad esempio la recessione economica generale. Tuttavia, i dati statistici, insieme alle prove qualitative fornite dagli interessati ed ai casi concreti osservati in tutta Europa, mostrano che non si tratta soltanto di un problema ciclico o limitato, ma di un problema che colpisce tutta l'UE. Non lo consideriamo “mal comune mezzo gaudio”, ma un problema che dobbiamo arginare quanto prima, uniti.

 

9. Composizione dei gruppi politici : vedasi processo verbale
Video degli interventi

10. Abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato (abusi di mercato) (discussione)
Video degli interventi
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  El Presidente. − El punto siguiente en el orden del día es el debate sobre el informe de Arlene McCarthy, en nombre de la Comisión de Asuntos Económicos y Monetarios, sobre la propuesta de Reglamento del Parlamento Europeo y del Consejo sobre las operaciones con información privilegiada y la manipulación del mercado (abuso de mercado) (COM(2011)0651 - C7-0360/2011 - 2011/0295(COD)) (A7-0347/2012).

 
  
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  Arlene McCarthy, rapporteur. − Mr President, as ever I want to place on record my thanks to everyone: to my shadows; to you, Commissioner Barnier; to the Irish Presidency in particular; and to all our staff and experts who worked extremely hard to help me as rapporteur to deliver these new rules on market abuse, enabling us to vote today on a tougher and more comprehensive set of rules, which I believe will be fit for a fast-moving, high-tech financial world.

This week sees the fifth anniversary – on 15 September – of the collapse of Lehman Brothers, which triggered turmoil in the global financial markets. Some argue that the culture which caused the crisis persists in the financial world, particularly as instances of abuse continue to hit the headlines. These new rules on market abuse are therefore a cornerstone of the programme of financial reform and rehabilitation necessary to restore trust and confidence in the markets. They are essential to ensure that we tackle the problem of what one financial commentator has described as greed and finance getting the whip hand over judgment, prudence and probity.

In July 2012, the LIBOR (London Interbank Offered Rate) scandal was an illustration of greed and market manipulation of the worst kind: manipulation of the most crucial interest rate in global finance, which underpins around USD 350 trillion in derivatives and USD 10 trillion in loans. Regulators in the EU and London were caught unawares because the existing market abuse rules did not cover abuse of non-financial instruments and benchmarks. As a result, the imposition of large fines and the initial prosecution of the LIBOR scandal were carried out by the US regulator, the Commodity Futures Trading Commission (CFTC), with individual traders being called to prosecution in the US by the Department of Justice.

I believe the litmus test of our new market abuse rules will be whether we are able to use them to capture potential or emerging abuses and whether they are tough enough to be a deterrent and to sanction abusive practices. Surely none of us believes that the best way to serve justice in the EU is to extradite those who commit abuses to the US, where they face tougher sanctions and longer jail sentences?

So the rules we are voting on today not only close the LIBOR loophole, but also extend the scope of market abuse rules beyond financial instruments to benchmarks and indices. This is particularly relevant and important amid press rumours and speculation that we are now seeing manipulation in energy markets – in the oil and gas sector – as well as potential manipulation in foreign exchange markets.

These rules provide regulators with a range of tough tools, including more severe sanctions and penalties, a lifetime ban for those committing abuse, and essential protection for whistleblowers. They give regulators the tools they need to monitor, detect and prosecute market abuse, because we know that it is difficult to gather evidence of such abuse.

So, colleagues, I ask you to vote to support these rules. They tackle serious gaps in the regulation of new markets, platforms and over-the-counter trading in financial instruments; close the loopholes for LIBOR, benchmarks, commodities and commodity derivatives; remove obstacles to effective enforcement for regulators; and introduce legal certainty to ensure their effectiveness and ensure that all market abuse can be subject to criminal sanctions.

I am also pleased to report that, with these rules, we have taken the first step towards a system of cross-border surveillance. Given that regulators have informed us that in one case more than seven EU Member States were involved in information-gathering, I think this is a very important step forward.

Finally, today’s vote sends a clear signal to those intent on committing market abuse that the EU is not a soft option or a safe haven. In fact, we have broad public support for the new rules that we will introduce with today’s vote.

 
  
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  Michel Barnier, membre de la Commission. − Monsieur le Président, Mesdames et Messieurs les députés, là encore, nous tirons toutes les leçons de la crise financière, sans avoir, à aucun moment, la mémoire courte. En particulier à l'égard de gens qui se sont comportés – tout au long de cette crise, dès ses débuts et pendant de longues années – sans aucune morale et sans aucune éthique, mettant en péril la situation de milliers de citoyens et de tous les contribuables dans le monde.

Depuis 2010, avec cette détermination à laquelle je m'étais engagé, nous avons monté ensemble cette architecture de régulation pour remettre de la transparence là où elle n'existait pas, de la responsabilité, des règles, et, finalement, d'une certaine manière, un peu de morale là où elle avait totalement disparu. Tous ces engagements sont conformes à ce que nous avons décidé au niveau le plus élevé de l'économie mondiale – le G20 – et aux recommandations internationales du Conseil de stabilité financière, de l'OICV et du comité de Bâle.

Tout cela, les vingt dirigeants des grandes puissances économiques du monde l'ont rappelé, il y a quelques jours, à Saint-Pétersbourg. D'ailleurs, je trouve nécessaire et normal que le premier point à l'ordre du jour de chaque sommet du G20, comme à Saint-Pétersbourg, soit de dresser le bilan de la mise en œuvre de ce qui a été décidé depuis cinq ans. En tout cas, l'Europe est en train de concrétiser les engagements qu'elle a pris et elle est presque au bout de ce chemin.

Voilà pourquoi, Mme McCarthy, Mesdames et Messieurs, le texte dont vous débattez aujourd'hui, ce règlement que je vous ai proposé, est un élément important sur les abus de marché. Il apporte de la transparence et de la responsabilité. Nous devions adapter ce texte européen, qui était trop faible, parce que le monde a changé – comme l'a dit Arlene McCarthy –: les plateformes de négociation se sont multipliées, les marchés financiers et les marchés de matières premières sont de plus en plus intégrés, et puis toutes les nouvelles technologies vont évidemment plus vite que la capacité des pouvoirs publics à les surveiller.

Enfin, plus récemment, on a découvert ce que personne, ou peu de monde, n'avait imaginé: ces scandales de manipulation d'indices de référence, comme le LIBOR, qui minent la confiance et des citoyens et des investisseurs. Voilà pourquoi je vous ai proposé de renforcer les sanctions, avec pour objectifs la dissuasion, la répression et, quand il le faudra, dans certains cas, la prison pour ceux qui se comportent de la manière la plus scandaleuse.

Nous avons donc proposé cette révision de la directive sur les abus de marché sous la forme d'une proposition de règlement pour aller plus vite. Je suis très heureux que le Conseil ait adopté, le 26 juin, un accord politique avec le Parlement sur ce projet de règlement et je voudrais exprimer mes remerciements très sincères à Arlene McCarthy, mais aussi à Sharon Bowles, aux différents rapporteurs fictifs, Mme Pietikäinen, M. Klinz, M. Giegold et Mme Swinburne.

Grâce à votre travail, nous avons également pu améliorer, comme c'est souvent le cas, la législation actuelle, y compris ma propre proposition. Le règlement tient compte des évolutions des marchés financiers que je viens de rappeler, notamment les nouvelles plateformes de négociation, les MTF et les OTF, les transactions de gré à gré, les quotas d'émission de CO2. Il adapte notre cadre, autant que possible, aux nouvelles technologies des transactions à haute fréquence et il veille à ce que les nouvelles formes d'abus de marché, rendues possibles par ces nouvelles technologies, soient clairement interdites. Enfin, un point important pour moi, le règlement traite de la volatilité et de la financiarisation des marchés de matières premières, qui sont aussi l'objet d'un trop grand nombre de manipulations.

Je suis donc très heureux que l'on ait élargi ce cadre réglementaire aux abus de marché qui se produisent tant sur les marchés de matières premières que sur les marchés des instruments dérivés. Il s'agit d'un changement très significatif, comme d'ailleurs la toute dernière réponse que je vous ai proposée – et que vous avez soutenue – pour réagir au scandale du LIBOR et aux manipulations des indices de référence, qui feront d'ailleurs l'objet d'un nouveau cadre de régulation extrêmement strict que je proposerai, avec la Commission européenne, la semaine prochaine.

La dissuasion est un élément essentiel pour lutter contre les abus. Elle passe par la détection des abus, par des sanctions sévères et, quand il le faut, par des peines de prison. Le règlement accorde aux autorités compétentes les pouvoirs nécessaires pour détecter les abus et mener des enquêtes tout en respectant naturellement la très grande diversité des systèmes juridiques nationaux et les droits fondamentaux des citoyens.

Je souhaite remercier le Parlement d'avoir soutenu ce renforcement des sanctions administratives. Pour ne citer qu'un exemple, Mesdames et Messieurs les députés, la possibilité d'imposer des amendes maximales de 15 % – 15 % ! – du chiffre d'affaires est un signal très clair pour montrer que ces abus de marché et ces manipulations sont inacceptables et ne seront désormais plus acceptées.

Je sais que le Parlement aurait souhaité aller plus loin. Je peux le comprendre. C'est pourquoi nous avons prévu une clause de révision qui nous permettra, sans doute, de revenir sur ce point.

Enfin, un mot sur la directive sur les sanctions pénales pour les abus de marché, qui fait partie de ce paquet de propositions. Je sais que le Parlement veut faire progresser les trilogues sur ce texte également. C'est aussi mon souci, et j'espère que nous pourrons, avec la présidence lituanienne, réaliser des progrès significatifs pour parachever ce texte, qui fait partie du paquet, avec MIF 2 et la directive sur les sanctions pénales que je viens d'évoquer. Ce sont deux textes importants et nous avons donc, sur ce sujet-là aussi, beaucoup de travail à faire ensemble les jours et les semaines qui viennent.

 
  
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  Richard Seeber, Verfasser der Stellungnahme des mitberatenden Ausschusses für Umweltfragen, öffentliche Gesundheit und Lebensmittelsicherheit. − Herr Präsident! Die Europäische Union hat sich in ihrem Kampf gegen den Klimawandel ein marktbasiertes Instrument geschaffen – das europäische Emissionshandelssystem. Und dieses System ist durch die MiFID-Richtlinie zu 80 % abgedeckt. Durch diese hier besprochene Verordnung werden die restlichen 20 % ebenfalls integriert. Sie betrifft also die unregulierten Spotmärkte und den Primärmarkt.

Das Emissionshandelssystem hat natürlich verschiedene Besonderheiten. Die Offenlegungspflichten, die in den anderen Märkten hauptsächlich die Emittenten betreffen, treffen hier die Marktteilnehmer. Emittenten sind ja die Staaten bzw. jetzt in der dritten Periode die Kommission. Diese Offenlegungspflichten sollen natürlich nur die Marktteilnehmer treffen, die einen Einfluss auf die Preisbildung haben. Der ETS-Markt ist so gestaltet, dass ca. 7 % der Teilnehmer 80 % der Emissionen verursachen und ca. die Hälfte der Zertifikate sozusagen von 20 Unternehmen verwendet werden. Daher ist es sinnvoll, hier besondere Regeln einzuziehen, aber wichtig ist natürlich, dass wir auch hier market abuse entsprechend sanktionieren, damit dieser Markt gut funktionieren kann.

 
  
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  Alexandra Thein, Verfasserin der Stellungnahme des mitberatenden Rechtsausschusses. − Herr Präsident, Herr Kommissar, sehr geehrte Kolleginnen und Kollegen! Ich bin froh, dass wir im Rahmen der Finanzmarktregulierung dem Bürger zeigen können, dass wir Insidergeschäfte und Marktmissbrauch stärker bekämpfen.

Ich möchte der Berichterstatterin danken, dass sie die Anregungen aus dem Rechtsausschuss – in dem sie auch sitzt – aufgegriffen hat: dass wir unterschiedliche Schwellenwerte für die Offenlegung von Insidergeschäften haben, indem wir die unterschiedliche Größe der Börsen aber auch die unterschiedliche Größe der Einkommen berücksichtigen, dass wir weiter die unterschiedlichen Rechtstraditionen berücksichtigen, indem wir kein naming and shaming bekommen und dadurch die Privatsphäre Nichtbeteiligter schützen.

Und ich hoffe, dass wir mit der Begriffsbestimmung für Insiderinformationen richtig liegen und dass die Praxis damit sowie auch mit der Strafbarkeit des Versuchs in Zukunft umgehen kann und wir das richtig reguliert haben.

Ich denke, dass das wirklich ein großer Erfolg im Rahmen der Finanzmarktregulierung ist.

 
  
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  Ildikó Gáll-Pelcz, a PPE képviselőcsoport nevében. – A befektetői bizalomnak az erősítése a piaci integráció szempontjából is rendkívül fontos. Gratulálok a jelentéstevőnek, mert nagyon alaposan, körültekintően nemcsak jogtechnikai, hanem piaci szempontból is meghatározta a bennfentes kereskedelem tevékenységét, és a manipuláció fogalmát. Rátért és értelmezte a közös pénzügyi felügyeletet és a gazdaságpolitikai szankciókat is.

Mindemellett olyan célkitűzéseket fogalmazott meg, amelyek egyértelműen ezen a piacon hozzájárulhatnak a feketegazdaságnak a visszaszorításához Európában.

Nagyon fontos, hogy ez a rendeletre irányuló javaslat a MiFID irányelv hatálya alá tartozó valamennyi pénzügyi eszközre kiterjed, és kiterjeszti a piaci visszaélésre vonatkozó keretrendszernek a hatályát is.

Nagyon fontosnak tartom a közös keretrendszer megalkotását, és ennek a célul történő kitűzését, mert ez alkalmas arra, hogy a piaci visszaélések területén egységes szerkezetben kezelje majd a piacokat és növelje a befektetői bizalmat.

Nagyon fontos, és nagyon kiemelendő, hogy közös felügyelet alá vonja a pénzügyi eszközöket. Azokat a pénzügyi eszközöket, amelyek alkalmasak lehetnek a visszaélésekre, így az algoritmikus kereskedést, a HFT kereskedést, de kiterjeszti a javaslat a hatályát a teljes elsődleges és szabályozatlan azonnali piacokra is.

Fontos a bennfentes információnak a meghatározása is, annál is inkább, mert ez az információ bármilyen módon alkalmas lehet a manipulációra. Én nagyon értékelendőnek érzem a javaslatban azt, hogy a piaci szereplőket, a piaci résztvevőket terheli a közzétételi kötelezettség, merthogy ez egy lényegesen szélesebb kör, és ezek a résztvevők valójában lényeges hatást gyakorolhatnak a kibocsátási egységek árképzésére. Támogatom, hogy a kibocsátási helyszínek átláthatóságát növelni kell, a szervezési és piacfelügyelet tekintetében azonos feltételek legyenek.

Még egy utolsó kiemelendő dolog: hogy nem fontos és nem szükséges, hogy egyértelműen az egyén manipulációs szándéka bizonyítást nyerjen, elég, hogyha fennáll az, hogy indirekt módon akár visszaélésre alkalmat adó magatartást tanúsíthat.

Még egyszer gratulálok Képviselő asszonynak, és természetesen a jelentést támogatni fogom.

 
  
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  Evelyn Regner, im Namen der S&D-Fraktion. – Herr Präsident, sehr geehrter Herr Kommissar! Zunächst einmal Gratulation an Arlene McCarthy für dieses wichtige Stück Gesetzgebung zur Bändigung der Finanzmärkte. Erstmals gibt es eine EU-weite Definition von Insider-Handel, stärkere Durchgriffsrechte der Aufsichtsbehörden und eine gewisse europäische Aufsicht.

Am wichtigsten an diesem Stück Gesetzgebung ist aber, dass es mehr Vertrauen in die Finanzmärkte und einen höheren Anlegerschutz bringt. Vertrauen spielt eine doppelte Rolle. Auch die Akteure des Finanzmarkts müssen sich auf die Richtigkeit der Referenzwerte verlassen können. Wenn Banken den Libor-Zinssatz oder den ISDAfix manipuliert haben und womöglich gleichzeitig die betreffenden Swap-Geschäfte, ist das ein Skandal, und vom Vertrauen in die Finanzmärkte bleibt nicht mehr viel übrig. Das Vertrauen der Anleger und der europäischen Bürgerinnen und Bürger kann aber erst gewonnen werden, wenn alle Mitgliedstaaten verpflichtend teilnehmen und hier harte, abschreckende Sanktionen festlegen. Nur so kann die Integrität der Finanzmärkte Europas auch gewährleistet werden.

Die vorliegende Verordnung sagt, Marktmissbrauch umfasst jegliches unrechtmäßige Handeln an den Finanzmärkten. Dieser Satz aber muss jetzt mit Leben gefüllt werden. Die europäischen Institutionen und die Mitgliedstaaten sind gefordert, bestehende Vorhaben, wie etwa die Regulierung der Schattenbanken, in die Wege zu leiten, zu beschließen und ohne weitere Verzögerung umzusetzen.

 
  
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  Wolf Klinz, im Namen der ALDE-Fraktion. – Herr Kommissar, liebe Kolleginnen und Kollegen! Ich kann mich an eine Zeit erinnern, da waren Insider-Handel und Marktmissbrauch eher ein Kavaliersdelikt, denn ein echtes Vergehen. Und gleichzeitig wurden beiden Straftatbestände in den USA schon mit harten Strafen belegt. Erst 2003 hat die Europäische Union eine Richtlinie gegen Insider-Handel und Marktmissbrauch vorgelegt. Seitdem haben sich die Umstände aber gravierend verändert. Wir haben heute eine Vielzahl von Handelsplattformen und wir haben heute Finanzinstrumente, die vor zehn Jahren noch gar nicht bekannt waren.

Insofern ist es richtig und wichtig, dass sich das Europäische Parlament auf der Grundlage eines Vorschlags der Kommission mit diesem Thema beschäftigt hat. Und ich glaube, das was zwischen Parlament und Rat ausgehandelt worden ist, kann sich sehen lassen. Es ist ein guter Vorschlag, der uns wirklich nach vorne bringt.

Wir haben jetzt eine einheitliche Definition von Insider-Geschäften. Die Regulierungsbehörden bekommen mehr Befugnisse: Sie können nicht nur gegen Unternehmen vorgehen, sondern auch gegen natürliche Personen, bis hin zu einem lebenslangen Berufsverbot. Drittens werden – und das ist ganz wichtig – nicht nur Finanzinstrumente, sondern auch die Marktmanipulation von Indizes bestraft, einschließlich der Preisfestlegung bei Rohstoffen wie Öl und Gas.

Und das Letzte, das positiv anzumerken ist: Die whistleblower werden geschützt und können tatsächlich ihre Aufgabe erfüllen, ohne Sorge zu haben, dass ihnen daraus berufliche oder persönliche Nachteile entstehen. Trotz alledem bleibt noch etwas zu tun.

Ich glaube, dass wir bei der Frage der grenzüberschreitenden und marktübergreifenden Überwachung und Erfassung noch nicht am Ende angekommen sind, da müssen wir noch weiterarbeiten. Ich glaube auch, dass wir nicht das endgültige Ziel erreicht haben, wenn wir die legalen Insider-Geschäfte auf 5 000 oder 20 000 Euro begrenzen, sondern hier müssen wir darauf achten, wie sich das in Zukunft entwickelt. Und eigentlich ist die Marktkapitalisierung die bessere Basis, denn es ist ein absoluter Wert.

Und der letzte Schritt ist, dass wir einfach zur Kenntnis nehmen müssen, dass es in Europa 28 unterschiedliche Strafrechte gibt. Insofern wird die strafrechtliche Verfolgung von Marktmanipulation noch lange unterschiedlich sein. Trotz alledem ist es ein guter Schritt in die Zukunft, auf dem wir aufbauen können.

 
  
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  Kay Swinburne, on behalf of the ECR Group. – Mr President, I am very wary of those who think a vote on this regulation is the end of the story. The original Market Abuse Directive has been in place for the entire financial crisis and the many scandals of LIBOR (the London Interbank Offered Rate) and product mis-selling that we have seen across the EU in recent years have occurred despite the existence of legislation in individual Member States and in countries around the world.

Having rules is not good enough. This has to be about effective supervision and enforcement. The competent national authorities on the ground need to make it clear that abusive practices will not be tolerated, and fines need to be set at such a high level as to be a genuine deterrent. Personally I am disappointed at the low level set in this legislation as a maximum fine that can be levied for market abuse: 15% of turnover is simply the price of doing business in some markets, and I fear it will not be an effective deterrent for some players. Recently, European banks found guilty of market manipulation by US authorities have been fined amounts ranging from USD 100 to USD 1 billion, on the basis not of their turnover but of the impact their actions have had on others.

It is time that the EU as a whole enforced our market legislation on abuse firmly and successfully and prosecuted individuals and institutions across all our markets. In the interests of market confidence, I hope that my own Member State and as many others as possible will use the discretion given to them in this legislation to go further and make certain that financial crime does not pay. Deterrents, including punitive fines and, where necessary, criminal sanctions, need to be applied.

 
  
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  Marisa Matias, em nome do Grupo GUE/NGL. – Senhor Presidente, eu também quero agradecer o trabalho realizado pela Colega Arlene McCarthy. Faz exatamente agora neste mês de setembro cinco anos que tivemos o escândalo da Lehman Brothers, e continuamos a conviver todos os dias com problemas de abuso de mercado, de abuso de informação privilegiada, de manipulação de mercado, opacidade, falta de transparência, imoralidade. Eu acho que podemos e devemos usar mesmo essa palavra neste caso: imoralidade.

Há manipulações que vão desde a alteração dos números, a interferência nas taxas de juro, ao escândalo dos índices de referência e muitas mais que poderíamos identificar. E é bem verdade que em todos os países da União Europeia nós continuamos a assistir todos os dias a notícias que aparecem nas principais páginas dos jornais, de revelação de indivíduos ou instituições que tiveram acesso a essas informações. E por muito que seja difícil provar, a verdade é que não se tenta sequer fazer provar este crime e há total impunidade ainda a acontecer. São raros os casos em que estes crimes foram penalizados. Ora, não é porque sejam cometidos por indivíduos de gravata ou de casaco, ou por instituições que acham que estão além daquilo que são as sanções normais da sociedade, que não devem ser punidos. Devem ser punidos e devem ir até pena de prisão se for esse o caso, porque para criminosos o resultado deve ser a pena de prisão, independentemente daquilo de que estamos a falar. E só com sanções concretas e com regulação concreta poderemos finalmente falar do mercado financeiro ao serviço da sociedade, e não da vergonha a que estamos a assistir desde há cinco anos a esta parte.

 
  
  

PRZEWODNICZY: JACEK PROTASIEWICZ
Wiceprzewodniczący

 
  
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  Hans-Peter Martin (NI). - Herr Präsident! Auch als jahrzehntelanger Kassandra-Rufer im Bereich der Finanzmärkte musste man sich in jüngster Zeit schon die Augen reiben: die Manipulation des Interbanken-Indexes Libor, die Manipulation im Öl- und Gasbereich mit den nachfolgenden Untersuchungen bei BP, Statoil und Platts, weitere Manipulationen im Bereich der Derivate und der Rohstoffmärkte. Das war alles auch eine Folge des falsch verstandenen Neo-Liberalismus in der Tradition, muss man sagen, von Tony Blair und Gerhard Schröder.

Arlene McCarthy gehört jetzt zu denjenigen, die bei der Regulierung der Finanzmärkte in die Geschichtsbücher eingehen können, als eine, die aus einer Gruppe kommt und sich von Saulina zur Paulina wandelt. Es ist gut, was sie vorlegt, es ist sehr erfreulich! Der Geltungsbereich, die Definitionsvereinheitlichung, die Strafbestimmungen – da sind wir auf dem richtigen Weg. Peinlich genug, dass die USA bisher schon viel strengere Regelungen haben als wir. Aber es gibt noch sehr viel zu tun, Arlene! Es ist sehr schade, dass der Kommissar, der hier sitzt – und vielleicht kannst du ihn nochmals darauf ansprechen –, nicht wie angekündigt schon im Juni die Regulierung zu dem Bereich vorgestellt hat, in dem du hauptsächlich tätig bist, im Bereich des too-big-to-fail und des Liikanen-Berichts.

 
  
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  Olle Ludvigsson (S&D). - Herr talman! Det gläder mig att en första trialogöverenskommelse gällande förordningen om marknadsmissbruk nu finns på bordet. Som jag ser det är den lagstiftning som vi är på väg att anta ett stort steg framåt i flera avseenden.

En viktig aspekt är att tillämpningsområdet utökas rejält. Manipulation av exempelvis styrräntor som Libor och Euribor omfattas av de nya reglerna. Detsamma gäller insiderhandel och otillbörlig marknadspåverkan inom avista-råvaruhandeln, handeln med utsläppsrätter och den OTC-handel som äger rum utanför de reguljära marknadsplatserna. I och med detta skapas ett regelverk som täcker en mycket stor del av marknaden. De vita fläckarna på kartan görs betydligt färre. Det tycker jag är utmärkt.

En annat viktig aspekt är att whistleblowers – alltså interna uppgiftslämnare – ges ett bättre skydd än tidigare. De anställda på olika finansföretag ska anonymt kunna rapportera om missförhållanden utan att behöva frukta repressalier från arbetsgivaren. Detta är en avgörande förbättring som definitivt kommer att ge en ärligare och mer stabil marknad.

Förhandlingarna i frågan om marknadsmissbruk måste nu drivas på, så att även de relaterade direktiven kommer på plats.

 
  
 

Uwagi z sali

 
  
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  Miroslav Mikolášik (PPE) - Vnútorný trh s akýmikoľvek službami vrátane tých finančných musí byť založený na jasných pravidlách, v dostatočnej transparentnosti a zároveň ochrane zdravej a efektívnej hospodárskej súťaže.

Integrita finančných trhov, respektíve aktérov na nich pôsobiacich, bola v posledných rokoch značne naštrbená. Nedá sa očakávať, že budú všetci účastníci trhu konať len podľa morálnych pravidiel profesionálnej etiky.

Takéto jednanie musí byť vyžadované právnymi predpismi a práve v prípade porušenia aj efektívne sankcionované. Niektorým sa totiž môže zdať výhodné konanie neetické a nezákonné a môžu z toho profitovať.

Súhlasím preto so zavedením účinných a transparentných opatrení a postupov na efektívne odhaľovanie zneužívania a manipulácie na finančných trhoch.

 
  
 

(Koniec uwag z sali)

 
  
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  Michel Barnier, membre de la Commission. − Monsieur le Président, je voudrais remercier brièvement la rapporteure, Arlene McCarthy, les rapporteurs fictifs et tous ceux qui sont intervenus pour souligner l'importance de ce texte, comme Mme Gáll-Pelcz, Mme Regner ou M. Klinz.

Ce texte constitue une étape fondamentale, puisqu'il a un champ d'application très large et qu'il prévoit une supervision européenne et des règles communes. Cette réforme fait partie de nos efforts globaux pour remettre de l'ordre, de la transparence, de la responsabilité dans les marchés financiers, et aussi – c'est malheureusement nécessaire, comme nous l'avons vu – prendre des sanctions pour dissuader ou pour réprimer. La proposition concernant la régulation du système bancaire "parallèle" et des fonds monétaires est maintenant sur votre table. Nous poursuivons nos efforts parce que, comme Mme Regner l'a évoqué, nous avons encore du travail pour les mois qui viennent.

M. Klinz a dit une chose importante sur l'évolution des marchés financiers, qui est extrêmement rapide. Nous devons en effet être capables de nous adapter, d'évoluer, de revenir sur ce sujet pour essayer de suivre la vitesse à laquelle les marchés financiers évoluent. Parfois, certains, sur ces marchés financiers, essaieront de détourner ou de contourner les règles pour éviter certaines sanctions. Là encore, nous n'aurons pas la mémoire courte et nous devrons être intransigeants. Voilà pourquoi la clause de révision contenue dans ce texte est importante: elle nous permettra d'adapter les règles, d'évaluer le contenu de ce texte que nous adoptons aujourd'hui.

Madame Swinburne, vous jugez insuffisants les 15 % de pénalisation par rapport au chiffre d'affaires. Je comprends votre point de vue et je peux d'ailleurs vous rejoindre là-dessus, mais il s'agit d'un compromis entre les différents États membres et le Parlement. Je rappelle que c'est un minimum qui devient obligatoire pour la première fois. Rien n'interdit aux États membres – y compris au vôtre – d'aller beaucoup plus haut s'ils trouvent ces 15 % de pénalisation insuffisants.

En tout cas, nous évaluerons ce point, comme tous les autres, dans le cadre de la clause de révision. Je veux souligner que le signal que nous envoyons – et que vous envoyez – aujourd'hui par votre vote est extrêmement important à l'égard d'un certain nombre de gens qui se sont cru tout permis sur les marchés financiers, et à qui nous avions tout permis. Désormais, ce ne sera plus le cas, grâce au vote du Parlement et au travail du Conseil.

 
  
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  Arlene McCarthy, rapporteur. − Mr President, again I want to thank, in particular, my shadows for their commitment to what was a very detailed piece of work and a very complex dossier. Perhaps that is why Ms Swinburne misunderstood: what we have here are indeed minimum sanctions, they are not maximum. There is discretion to go further and indeed, as she has requested, we have also asked Member States to put in more resources so that we have more effective supervision and enforcement.

This is the beginning of a long-term process. While we have the potential to review the regulation, however, I want to ask colleagues to support this text with no amendments. I am baffled by the EFD Group amendment for a split vote which ultimately attempts to stop competent authorities from cooperating to tackle market abuse. It would mean they would not be able to gather evidence; it would mean they would not be able to conduct cross-border investigations on scandals such as that of LIBOR (the London Interbank Offered Rate). It would let perpetrators of market abuse off scot free: they would have a free ride. So I would ask colleagues not to vote for the EFD amendment. We need global cooperation and EU-wide cooperation to be able to conduct these investigations.

The Lithuanian Presidency representatives are not here but I wish to give them a very strong message – as, indeed, the Commissioner has done – that we would like to begin the trialogue, and to prioritise wrapping this up, with the question of criminal sanctions. We know some Member States have opted out here but that is not a reason not to proceed, and I hope the Lithuanian Presidency will accord the matter priority. I have been somewhat concerned to hear that this is not seen as one of the Presidency priorities. Let us hope we can change that with today’s vote, so we can put the final piece in this jigsaw.

Thanks again to my colleagues, to the Commission and to the Irish Presidency, and I hope today that we get a strong vote for strong rules on market abuse.

 
  
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  Przewodniczący. − Zamykam debatę.

Głosowanie odbędzie się we wtorek 10 września 2013 r. o godz. 12.00.

Pisemne oświadczenia (art. 149 Regulaminu)

 
  
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  George Sabin Cutaş (S&D), în scris. – Buna funcționare a piețelor financiare și încrederea cetățenilor și a actorilor economici reprezintă precondiții pentru o economie stabilă. Manipularea informațiilor financiare poate cauza pierderi semnificative pentru investitori și dăuna economiei reale, așa cum s-a întâmplat în cazul scandalului Libor/Euribor, în care diverse bănci au manipulat dobânzi interbancare, modificând sumele pe care oamenii le-au plătit pentru împrumuturi și le-au primit în schimbul banilor economisiți.

De aceea, prezentul regulament, care urmărește să elimine situațiile de abuz de piață, va contribui la îmbunătățirea transparenței, integrității și eficienței în domeniu, căutând nu doar să-i protejeze pe cei implicați în tranzacționare, ci și să evite destabilizarea pieței financiare a Uniunii Europene. Prin propunerea unui cadru legal unic, aplicabil pe întreg teritoriul Uniunii și a unor sancțiuni comune, construim un mediu previzibil, propice investițiilor și în măsură să contribuie la creșterea economică.

 

11. Paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere esterne (discussione)
Video degli interventi
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  Przewodniczący. − Kolejnym punktem porządku dnia jest sprawozdanie, które sporządził Agustín Díaz de Mera García Consuegra w imieniu Komisji Wolności Obywatelskich, Sprawiedliwości i Spraw Wewnętrznych w sprawie wniosku dotyczącego rozporządzenia Parlamentu Europejskiego i Rady zmieniającego rozporządzenie Rady (WE) nr 539/2001 wymieniające państwa trzecie, których obywatele muszą posiadać wizy podczas przekraczania granic zewnętrznych, oraz te, których obywatele są zwolnieni z tego wymogu

(COM(2011)0290 - C7-0135/2011 - 2011/0138(COD)) (A7-0139/2013)

 
  
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  Agustín Díaz de Mera García Consuegra, Ponente. − Señor Presidente, hemos recorrido un largo camino desde que iniciamos este expediente. Antes que nada, me gustaría agradecer un montón de comprometidos trabajos: el trabajo realizado por todos mis colegas, los ponentes alternativos; la labor realizada por la Comisión, por su altura de miras, su profesionalidad y su espíritu colaborador; al Consejo, a sus diferentes Presidencias, que fueron la polaca, la danesa, la chipriota, la irlandesa y la lituana; y, por supuesto, a los servicios de la Cámara y, singularmente, a los de la Comisión de Libertades Civiles, Justicia y Asuntos de Interior.

Han sido casi dos años y medio de negociación, en los que hemos celebrado, además de numerosísimas reuniones técnicas, ocho diálogos tripartitos y ocho shadow meetings, lo que viene a reflejar lo complicado pero a la vez importante que es este informe. Finalmente y felizmente el pasado 25 de junio logramos alcanzar un acuerdo mayoritario entre los Grupos PPE –el mío–, ALDE y ECR, junto con la Presidencia irlandesa, que fue posteriormente ratificado por unanimidad en el Consejo del 18 de julio.

Agradezco a todos los acuerdos y también agradezco las discrepancias. Las discrepancias enriquecen el expediente y enriquecen el debate. Y también quiero dar las gracias a la Comisión, con la que hubiese deseado tener mayores niveles de coincidencia en ciertos aspectos. Pero muy especialmente agradezco la sensibilidad mostrada finalmente por el Consejo y por la actual Presidencia, que entendió que este era un buen texto y prueba de ello fue su voto favorable por unanimidad.

El acuerdo alcanzado viene a reforzar la política de visados de la Unión, haciéndola aún más eficaz, solidaria y justa y protegiendo los derechos de nuestros ciudadanos. El reto al que nos enfrentábamos era difícil, pero hemos logrado recoger —creo yo— todas las sensibilidades y dar una respuesta inteligente que garantiza la solidaridad y la igualdad de trato de todos los ciudadanos europeos. Y todo ello en difícil equilibrio, teniendo también y muy especialmente en cuenta la política exterior de la Unión. Hemos alcanzado importantes compromisos en cuestiones tales como los visados de los miembros de las tripulaciones aéreas y marítimas, y también para los miembros de misiones de rescate y emergencia, para tripulaciones de buques en vías fluviales internacionales, para organizaciones no gubernamentales y para refugiados —por su singularidad— en el Reino Unido e Irlanda.

A pesar de que el debate sobre los mecanismos de reciprocidad y suspensión haya hecho pasar estos aspectos a un segundo plano, los puntos a los que me acabo de referir son también muy importantes y dan respuesta a tantas cuestiones diarias que la necesitan. Efectivamente, hemos centrado gran parte de nuestros esfuerzos en encontrar una solución equilibrada para los mecanismos de reciprocidad y de suspensión. Necesitábamos encontrar unos instrumentos eficaces y solidarios que, sin descuidar las relaciones exteriores de la Unión, dieran una respuesta solidaria a las situaciones de trato discriminatorio a nuestros ciudadanos.

Entiendo y respeto los reparos de algunos colegas por las repercusiones que estos mecanismos puedan tener sobre terceros países, pero debemos proteger a los ciudadanos europeos y buscar soluciones a los problemas que ahora mismo padecen millones de ciudadanos. Pienso en polacos, rumanos, búlgaros, checos o chipriotas. Este acuerdo contiene esta solución y además no busca confrontaciones con terceros países, y todo ello, además, protegiendo los poderes que el Tratado de Lisboa otorga al Parlamento.

Todos conocemos la problemática horizontal sobre el uso de los actos delegados y de ejecución, pero hay un acuerdo generalizado según el cual esta cuestión debe ser estudiada caso por caso. Todos los razonamientos jurídicos son interpretables, pero lo que está claro es que el uso de unos u otros mecanismos legislativos depende del objeto jurídico que motive la decisión a adoptar. Prueba de la idoneidad de estas soluciones no es solo que el texto haya sido adoptado por unanimidad en el Consejo, sino que, hasta el mes de julio, encontró el apoyo prácticamente unánime de todos los grupos políticos de esta Cámara.

Si leemos la historia de este expediente, vemos que lo que hoy tenemos es un reflejo de lo que hablábamos en 2011, al inicio del debate. Todos nos marcamos unas líneas rojas que no hemos superado: automatismo, solidaridad, igualdad interinstitucional y respeto a las relaciones exteriores de la Unión. Y por todo ello hoy puedo presentaros este acuerdo y defenderlo consciente de que es la mejor respuesta que podemos dar al reto que nos marcamos hace más de dos años.

 
  
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  Neven Mimica, Member of the Commission. − Mr President, the Commission is well aware of the importance and sensitivity of this file and, in particular, of the two mechanisms containing the amendment proposal – suspension and reciprocity – which are essential to maintaining the credibility and efficiency of the common visa policy and solidarity between the members. The Commission has worked tirelessly with the presidencies and Parliament in order to obtain a compromise leading to efficient and legally sound mechanisms.

I must thank in particular Mr Díaz de Mera for his tremendous effort in reaching a compromise, in what has been a long and complex negotiation, but one in which a cooperative spirit has always been maintained between the presidencies, the rapporteur and the shadows, and the Commission.

I am glad we have been able to finalise these long negotiations. The two mechanisms which are the essential element of this amendment were needed in order to have a visa waiver system which is not open to abuse but which also ensures that all EU citizens are treated equally by our third country partners. The suspension mechanisms, in particular, will ensure that we can continue our visa liberalisation negotiations with the knowledge that when the visa-free regime is granted to citizens of a certain third country, this is not a country- or region-specific mechanism, but a general one. We will then have a safety brake that can be triggered to avoid a possible abuse of visa-free travel.

This will greatly add to the credibility of our visa system, but I must also tell you that the Commission has mixed feelings about the compromise we are debating today. Despite the satisfaction that an agreement has finally been found, the Commission is disappointed about the form chosen for the reciprocity mechanism. The Commission cannot accept the current text on these mechanisms, as we have strong doubts about its legality and effectiveness. Let me say a few words on that.

As a matter of principle, implementing and delegated acts cannot be used for taking the same decision. It is possible to have both implementing and delegated acts provided for in the same legislative text but for different types of mechanisms, which is not the case here. In the compromise, during a period of two years any decision would be taken through an implementing act, but after two years the procedure would switch to delegated acts. On this the Commission cannot agree. Moreover, the nature of the measure does not allow for the use of delegated acts. The reciprocity mechanism concerns a specific country whose citizens do not need a visa to visit the EU and which imposes a visa obligation on the citizens of one or more EU Member States.

The measure left to the Commission consists of temporarily derogating from the regulation with regard to that individual third country. This is a concrete and specific individual situation, not a measure for general application as the Treaty requires for a delegated act. And beyond matters of form, the political objective – to have a more efficient reciprocity mechanism – has not been reached. The current compromise will not be efficient, as during the first two years the Commission can only adopt an implementing decision suspending the visa waiver for certain categories of citizens of the third country in question, such as diplomatic and service passport holders. For this reason, in anticipation of the vote on Thursday and the subsequent acts by the Council, I need to make the following formal statement on behalf of the Commission:

‘The Commission welcomes the adoption by the European Parliament and the Council of its proposal amending Regulation No 539/2001 aiming at enhancing the credibility of the common visa policy and ensuring more solidarity amongst Member States. However, the Commission regrets that the powers conferred on the Commission with regard to the revised reciprocity mechanism are, in the opinion of the Commission, not in compliance with Articles 290 and 291 of the Treaty on the Functioning of the European Union. The Commission therefore reserves the right to make use of the remedies available under the Treaty with a view to having this point clarified by the Court of Justice.’

 
  
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  Véronique Mathieu Houillon, au nom du groupe PPE. – Monsieur le Président, Monsieur le Commissaire, chers collègues, je tiens aujourd'hui à féliciter chaleureusement notre collègue Agustin Díaz de Mera García Consuegra. Il l'a rappelé: ce résultat est le fruit de deux ans et demi de négociation, de tous ses efforts et de sa ténacité pour dégager un accord sur cette réforme cruciale, et ce malgré toutes les pressions et les changements de position intervenus au cours des négociations. Le résultat est plus que probant.

Ce rapport nous permet de mieux gérer notre politique européenne des visas. Jusqu'à présent, nous n'étions pas armés pour réagir à toute nouvelle évolution consécutive à l'octroi de l'exemption de visa à un pays tiers. Désormais, nous disposons d'une réelle politique européenne, puisque nous pouvons réagir collectivement pour dénoncer un État tiers qui imposerait toujours une obligation de visa aux ressortissants de certains États membres, alors même que nous le dispensons de visas. Nous pourrons alors rétablir en retour l'obligation de visa pour cet État.

Ce principe de réciprocité que nous mettons en œuvre est fondamental. Il donne sens à notre gestion européenne des frontières et concrétise notre engagement commun. Désormais, nous disposons d'un mécanisme adéquat nous permettant de suspendre temporairement une exemption de visa d'un pays tiers en cas d'augmentation rapide et substantielle d'entrées illégales, sur le territoire européen, de ses ressortissants ou de rejet de demande de réadmission de ses ressortissants, ou de pression sur le système d'asile.

En effet, nous ne pouvons pas être naïfs. Si l'exemption de visa pour des séjours courts est détournée au profit de l'immigration irrégulière, si elle conduit à une pression trop importante sur nos systèmes d'asile, il est normal que nous protégions nos citoyens européens et rétablissions une obligation de visa. Car l'exemption de visa est certes un droit que nous accordons à certains pays tiers, mais c'est également un devoir, devoir de ne pas dévier et abuser de ce droit.

(Le Président interrompt l'oratrice)

Cette réforme nous permet donc une gestion juste et réaliste de notre politique de visas afin de prévenir tout abus.

(Applaudissements)

 
  
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  Tanja Fajon, v imenu skupine S&D. – Zelo sem razočarana, da se danes pogovarjamo o predlogu poročila, ki bo začrtal prihodnjo vizumsko politiko Unije, a se hkrati z njim odrekamo pristojnostim, ki jih ima Evropski parlament v postopku soodločanja, ko gre za najbolj občutljiva vprašanja, to je svobodo gibanja Evropejcev.

V pogajanjih smo bili deležni pritiskov, neprožnosti in celo izsiljevanj Sveta, zato ne razumem, zakaj se je poročevalec de Mera, s katerim sva odlično sodelovala, v zadnjem trenutku odločil, da se odreče delegiranim aktom, pristojnostim Evropskega parlamenta, ko gre za uvedbo mehanizma o začasni zamrznitvi brezvizumskega režima.

Zelo resno tvegamo, da bodo evropske vlade tak mehanizem izkoristile kot politično sredstvo za nabiranje domačih političnih točk proti prišlekom iz sosednjih držav. V mislih imam posebej državljane Zahodnega Balkana, za katere je bila odprava vizumov zgodovinski korak na poti v Unijo. Resno bomo ogrozili ne le prihodnost vizumske politike, ampak tudi našo politiko do sosedstva.

Kdo nam jamči, da bo mehanizem le skrajni ukrep? Že dolgo časa obstajajo poskusi, da bi eni ali več državam Zahodnega Balkana vizume vnovič uvedli. Bomo dovolili ta udarec državam, ki jim obljubljamo jasno evropsko perspektivo? Ne da bi obdržali varovalke demokratičnega nadzora na naši instituciji, v našem Evropskem parlamentu?

Podobno velja za mehanizem vzajemnosti. Naše pravne službe pod vprašaj postavljajo oba dogovora. Prvega zaradi že omenjenega odrekanja pristojnosti, drugega zaradi kombinacije delegiranih in izvedbenih aktov, kar je omenil gospod komisar. Grozi nam tožba Evropske komisije pred Evropskim sodiščem. Slišali smo, da ima Komisija mešane odzive, občutke.

Vsem, ki verjamete, da bo mehanizem pomagal pri vzajemni odpravi vizumov – denimo med Kanado in Češko – želim sporočiti, da se to ne bo zgodilo. Evropske vlade so v izjavi, ki je pricurljala v javnost, zajamčile, da bodo pred kakršno koli odločitvijo dale prednost odnosom s strateškimi partnerji. Si res predstavljate, da bi celotna Evropska unija vnovič uvedla vizume za državljane Združenih držav Amerike ali Kanade, če bodo te še naprej zahtevale vizume za preostalih 6 držav Evropske unije? To je, dragi kolegi, politično orodje, ki žal ne bo nikoli aktivirano!

Kolegice in kolegi! Pozivam vas, da ta teden glasujete proti poročilu in s tem omogočite, da v drugem krogu, v drugem branju zaščitimo pristojnosti Evropskega parlamenta, ki nam pripadajo po Lizbonski pogodbi na področju vizumske politike. Gre za najbolj občutljiva vprašanja, ki zadevajo naše državljane, za najbolj otipljivo svobodo gibanja, ki jo naši Evropejci danes občutijo, za temelj evropskega povezovanja. In posebej zadevajo mlade, ki danes največ potujejo in ki imajo že tako najmanj svetlo vizijo.

Dogovor, ki ga imamo zdaj pred sabo, je slab, je škodljiv za naše državljane, je slab za naše odnose s Svetom Evropske unije, je slab za celotno Evropsko unijo in naše sosedstvo.

Imamo izjemno odgovornost, ko bomo glasovali ta četrtek. Vizumske politike na tak način v Evropski uniji ne bomo okrepili, nasprotno, ogrozili jo bomo in ogrozili bomo svobodo gibanja naših državljanov.

(Govornica je odgovorila na vprašanje, postavljeno z dvigom modrega kartončka (člen 149(8) Poslovnika).

 
  
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  Franz Obermayr (NI), Frage nach dem Verfahren der „blauen Karte“. – Herr Präsident! Ich möchte mir erlauben, an die Frau Vorrednerin, doch zwei Fragen als Betroffener bzw. Angehöriger eines Landes zu stellen, das von dieser Westbalkan-Öffnung doch einigermaßen betroffen ist.

Sie haben mit großer Begeisterung von der Öffnung des Westbalkans durch die Visa-Liberalisierung gesprochen. Mich würde es schon interessieren, ob Sie die Situation speziell in angrenzenden Ländern – ich spreche hier von meinem Heimatland Österreich – auch verfolgt haben. Wir konnten feststellen, dass hunderte Busse mit Menschen, die eben als Touristen, als Besucher aus Staaten des Westbalkans nach Österreich kamen, leer wieder zurückgefahren sind. Die Reisenden sind untergetaucht und nicht mehr in ihre Heimatländer zurückgefahren. Wissen Sie das und können Sie sich vorstellen, was das für die betroffene Bevölkerung wirklich bedeutet?

 
  
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  Tanja Fajon (S&D), Odgovor na vprašanje, postavljeno z dvigom modrega kartončka. – Hvala lepa kolega Obermayr, da ste mi dali to priložnost, da vam zelo konkretno odgovorim.

Zelo poznani so mi podatki iz zadnjega poročila Frontexa, kaj se dogaja na mejah v Evropski uniji. Vi imate to srečo, da prihajate iz države, ki ima najmanj problemov. V Avstriji ni prišlekov iz držav Zahodnega Balkana. Avstrija je uvedla čudovit sistem. Postavila je vse države Zahodnega Balkana, ki so v procesu pristopanja Evropski uniji, na seznam držav varnega izvora.

So težave prišleki iz Zahodnega Balkana, prihajajo v Evropsko unijo, vendar se je število teh izjemno zmanjšalo in države, vlade na Zahodnem Balkanu so naredile vse nujne korake, da bi preprečile prihod lažnih azilantov.

Mislim, da moramo tu predvsem razmišljati na solidarnost in iskati druge poti. Iskati poti, da bomo države, posebej ko govorim za našo soseščino, pustili, da stopajo naprej proti Evropski uniji, sami pa jim pomagali na tej poti. Gre za zelo težke življenjske zgodbe, gospod kolega.

 
  
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  Cecilia Wikström, för ALDE-gruppen. – Herr talman! Detta är ett viktigt betänkande, för det innehåller en skyddsklausul för tillfälligt upphävande av visaliberaliseringar för tredje länder när ett av våra medlemsländer utsätts för en ökad mängd ogrundade asylansökningar. Men målet – som jag vill framhålla – är att vi trots allt ska uppnå en visaliberalisering.

Genom ömsesidighetsmekanismen ökar vi solidariteten mellan våra länder och sänder samtidigt en mycket stark signal till omvärlden, nämligen att alla medlemsländer ska behandlas lika när det gäller viseringar.

Beträffande kommittéförfarandet rekommenderar ALDE-gruppen att vi ska rösta denna vecka och inte använda debatten om delegerade akter som ett skäl för att förkasta den överenskommelse som efter mycket möda och stort besvär trots allt har uppnåtts.

Det jag vill understryka idag är att vi behöver ökad solidaritet. Vi behöver visa den solidariteten och visa att vi hör ihop gentemot omvärlden.

 
  
  

PRESIDENZA DELL'ON. ROBERTA ANGELILLI
Vicepresidente

 
  
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  Tatjana Ždanoka, on behalf of the Verts/ALE Group. – Madam President, first of all I would like to thank our rapporteur, Mr Díaz de Mera, for our fruitful cooperation along this ‘very long road’, as it was referred to, along which we have travelled for two and a half years, and for the personal efforts of Mr Díaz de Mera in maintaining the position of Parliament, as adopted in the vote in the Committee on Civil Liberties, Justice and Home Affairs. Unfortunately, the results of the negotiations are not very positive from the point of view of my group, the Greens/EFA Group.

On the one hand, there is progress on visa reciprocity. You all remember that the original amendment, which was proposed by our respected colleague Alexander Alvaro – whom I a wish good recovery – and supported by our group and a number of other shadows and colleagues here in this room, was on almost automatic reintroduction of visas for the nationals of the third country that introduced, reintroduced or maintained visa requirement for nationals of a Member State. It was not fully supported. However, the Council, as you know, is ready to agree a two-stage mechanism where, in the end, the Commission would be obliged to ensure reciprocity.

We understand your dissatisfaction, Commissioner Barnier, but I have to say that the progress is there. On the other hand, we are completely disappointed with the deal concerning the temporary suspension of visa waiver. In the Greens/EFA Group, we do not agree that the increase in the number of asylum applications could be a criterion for suspension. The nationals of a third country on a positive list should not be punished for the attempts of the nationals of the same country to use the individual right to asylum without a good reason. Moreover, by not supporting the given criteria for suspension, we are certain that it must not go through an implementing act, as colleagues felt. If permanent restoration of visas goes thorough codecision, Parliament should also be able to block a temporary one. Thus, only a delegated act would ensure that its elementary prerogatives are duly protected. Taking all this into account, my group cannot support the first reading agreement.

 
  
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  Cornelia Ernst, im Namen der GUE/NGL-Fraktion. – Frau Präsidentin, meine Damen und Herren! Mit dieser Verordnung, das sollten wir doch auch ehrlich sagen, verändert sich der Charakter der Visumpolitik der EU.

Was meine ich damit? Ich meine, dass die Visumpolitik zu einem Erpressungsinstrument wird. Einem Erpressungsinstrument – in diesem Fall – vor allem gegenüber dem Westbalkan. Und wenn wir irgendetwas damit stärken, dann ist es die Solidarität unter den reichen Ländern, zum Beispiel Deutschland und Österreich.

Der Aussetzungsmechanismus, die Aussetzung der Visumfreiheit, ist eine „Lex Roma“, sprechen wir es doch deutlich aus. Darum geht es doch in vielen Fragen und führt bereits jetzt dazu, dass an den Grenzen Serbiens Roma, oder Menschen, die so aussehen wie sie, ohne Begründung aufgehalten und zurückgeschickt werden, dass Busunternehmer ohne Gründe Roma nicht in Fernbusse einsteigen lassen, dass in Mazedonien ein Gesetz beschlossen wurde, welches dazu führt, dass Asylsuche unter Strafe gestellt wird. Reiseverbote, Passentzug und Ausreiseverbote, das sind jetzt schon die Folgen, bevor wir diese Regelung haben, und danach wird es noch sehr viel schlimmer sein.

Grundrechtsverletzungen, denen mit dieser Verordnung Vorschub geleistet wird, darum geht es doch! Und ich frage Sie, waren sie schon ein Mal in einem dieser Länder? Ich habe mir das in Serbien angeguckt. Da haben Leute auf einer Müllhalde gelebt, aber nicht weil die Roma gerne auf Müllhalden leben, sondern deshalb, weil deren Häuser in den Städten mit Bulldozern beseitigt wurden. So sieht doch die Sachlage aus. Wir haben es hier mit Rassen-Profiling zu tun, wir haben es hier mit Menschenverachtung zu tun. Und mich ärgert, dass die EU mit einer solchen Verordnung dabei mitmacht.

Ich glaube, dass die EU sich um ihre menschenrechtliche Aufgabe drückt. Das halte ich für schlimm und das fördert natürlich die rechte Seite dieses Hauses, die in solchen Fragen dann jubelt: „Danke EU!“ Soweit sind wir gekommen! Ich kann nur sagen, wir dürfen auf keinen Fall dieser Verordnung zustimmen, sie muss abgelehnt werden!

 
  
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  Carlos Coelho (PPE). - Senhor Presidente, Senhor Comissário, caras e caros Colegas, duas observações. A primeira sobre o mecanismo de reciprocidade. Concordo que a completa reciprocidade em matéria de vistos deve constituir o nosso objetivo. Quando um Estado-Membro notifica que um país terceiro decidiu instaurar a obrigação de visto para os seus nacionais, todos os Estados-Membros devem ter uma reação coletiva, dando uma resposta comum a uma situação que afeta toda a União. Nós não podemos permitir que os cidadãos da União tenham um tratamento diferente.

Esta é a abordagem do colega Díaz de Mera e estou completamente de acordo com ele.

Em segundo lugar, a questão da reintrodução dos vistos, ou seja, a suspensão temporária da isenção da obrigação de visto. Queria sublinhar que a ativação desse mecanismo deve ocorrer apenas em casos muito concretos de urgência onde se tenha detetado um aumento substancial e repentino do número de imigrantes irregulares ou de pedidos infundados de proteção internacional.

Concordo com a abordagem que Andrey Kovatchev fez na Comissão dos Assuntos Externos, sublinhando que este mecanismo não pode ser automático. E concordo quando ele sublinha que a isenção de vistos é apenas um aspeto das relações mais amplas entre a União e um país terceiro ou região e que, por essa razão, a reintrodução da obrigação de visto não pode ser dissociada desse processo mais vasto e não deve pôr em causa a coerência das políticas externas da União Europeia.

Partilho com muitos colegas a ideia de que o Parlamento Europeu devia ter mais do que os direitos de informação que tem, mas sou muito sensível ao argumento do colega Díaz de Mera, que respeito desde há muito. Se não é possível um compromisso mais vasto, é melhor darmos este primeiro passo do que ficarmos sem nada. É melhor que o Parlamento participe com o direito de informação do que continuemos com o regime que está em vigor neste momento.

 
  
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  Josef Weidenholzer (S&D). - Frau Präsidentin! Eine der wichtigsten Errungenschaften des Vertrags von Lissabon ist die Schaffung eines Raums der Freiheit, der Sicherheit und des Rechts, der gleichwertig mit den Zielen der Vollendung der Wirtschafts- und Währungsunion und des Binnenmarkts ist. Es war daher nur folgerichtig, diesen Bereich dem Mitentscheidungsverfahren zu unterwerfen. Diese grundsätzliche Überlegung gilt es im Auge zu behalten, wenn wir heute über die Abänderung der Ratsverordnung Nr. 539/2001 diskutieren. Die Erleichterung des Zugangs zu Visa ist daher vor diesem Hintergrund auch nicht mehr ausschließlich von nationalem Interesse. Ein gemeinsamer Raum der Freiheit, der Sicherheit und des Rechts erfordert eine gemeinschaftliche Strategie und damit das Zusammenwirken von Rat, Parlament und Kommission.

Gerade im Sicherheitsbereich werden oft aus innenpolitischen Gründen Ängste geschürt – Herr Kollege Obermayr, auch ich habe mir diese Zahlen genau angesehen, und ich kann eigentlich keine Evidenz für Ihre Feststellungen finden. Daher ist eine Stärkung der europäischen Perspektive und der europäischen Diskussion notwendig für eine rationale Handhabung der Probleme. Es müsste also daher im Interesse aller sein, diesen europäischen Aspekt zu stärken, vor allem müsste es im Interesse des Europäischen Parlaments sein.

Der Berichterstatter, den ich für seine sachliche Arbeit sehr schätze und der auch im Rahmen dieses Berichts sehr viel Positives geleistet hat, hat hier leider am Ende eine gegenteilige Position eingenommen und hat diese europäische Perspektive nicht so stark wahrgenommen, wie er das hätte tun sollen. Deswegen ist sein Bericht auch abzulehnen, weil wir alle darauf hoffen, dass wir in einer zweiten Lesung die Rechte des Europäischen Parlaments wieder in diese Debatte mit einbringen können!

 
  
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  Jan Mulder (ALDE). - De fractie, en ikzelf ook, stelt zich op het standpunt dat vrijheid van beweging een groot goed is in de wereld en de Europese Unie zal zich dan ook moeten openstellen voor allerlei andere landen die dat ook willen.

Er kan echter ook wat fout gaan. En er gaat zo nu en dan wat fout. Daarom is het goed dat in de wetgeving die nu wordt voorgesteld er een zogenaamde suspension clause is opgenomen, die inhoudt dat als het fout gaat, wij maatregelen kunnen treffen om misbruiken te voorkomen. Dat is voor de liberale fractie een zeer belangrijk goed. Wij vinden het ook belangrijk dat als een bepaald land bepaalde regelingen opzegt ten opzichte van burgers van de Europese Unie, wij daarop kunnen reageren door ook hetzelfde te doen tegenover dat andere land.

Wat betreft de gedelegeerde handelingen, ook een belangrijk punt: de fractie legt de wetgeving in die zin uit dat de mogelijkheid tot gedelegeerde handelingen blijft bestaan en dat vinden wij ook zeer belangrijk. Kortom, wij kunnen het huidige voorstel van de rapporteur ondersteunen. Wij danken hem voor zijn werk en wij hopen dat het voorstel op een meerderheid in deze plenaire vergadering kan rekenen.

 
  
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  Hubert Pirker (PPE). - Frau Präsidentin! Als das Europäische Parlament 2010 diese Visumbefreiung für südosteuropäische Staaten unterstützt hat, da hat das Europäische Parlament das sehr überlegt und sehr sinnvoll beschlossen.

Wenn wir aber jetzt feststellen, dass die Asylanträge aus dieser Region plötzlich in dem Maße zunehmen, wie sie es tun, dass etwa 16 % der Asylanträge bereits aus Südosteuropa stammen – insbesondere sind Deutschland, Schweden und die Schweiz davon betroffen –, dann müssen wir hier reagieren.

Daher unterstütze ich es sehr, dass eben jetzt Maßnahmen gegen eine Lähmung des Asylsystems durch eine Fülle von Anträgen, die offensichtlich unbegründet sind, ergriffen werden. Die wichtigste Maßnahme – und ich erachte sie als klug und notwendig – zur Bekämpfung des Asylmissbrauchs ist die Beschlussfassung für eine Schutzklausel, wenn es einen erheblichen und einen plötzlichen Anstieg von illegal Aufhältigen oder von Asylbewerbern, die offensichtlich unbegründet einen Asylantrag stellen, oder von Fällen gibt, in denen Rückführungsabkommen nicht durchgeführt werden.

Das ist ein sehr guter Vorschlag, und er wird helfen, dass es eben nicht zu einer Lähmung des Asylsystems kommt, sondern zur beschleunigten Abwicklungen von Asylverfahren. Das ist das Ziel, das dahinter steckt. Und zweitens ich begrüße es, dass der Reziprozitätsmechanismus eingeführt wird. Das führt sicher auch zu mehr Solidarität unter den Mitgliedstaaten.

 
  
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  Ioan Enciu (S&D). - Madam President, I understand the concerns which have been expressed by our colleagues on the question of the use of implementing acts, versus delegated acts, in the supensionary mechanism which has been agreed. I respect my colleagues’ opinions on this matter.

However, I must recall that the agreement which has been reached with the Council has the potential to put an end to an unacceptable situation of inequality, which concerns millions of our fellow EU citizens, in the EU visa policy with the USA and Canada. The reciprocity mechanism would provide an EU answer as an act of solidarity towards the citizens of Romania, Bulgaria, Poland, the Czech Republic, Cyprus and Croatia, who are discriminated against in visa policy. Although the text which was agreed on remains imperfect, in the name of the principle of solidarity, I ask you to support it.

 
  
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  Mariya Gabriel (PPE). - Madame la Présidente, je voudrais tout d'abord moi aussi remercier et surtout féliciter notre collègue Agustin Díaz de Mera García Consuegra pour son excellent travail, mais aussi pour son engagement depuis le tout début de ce long processus.

En effet, ce règlement alimente les débats depuis un long moment déjà mais c'est grâce à son rapport que nous avons – je crois – réussi à nous concentrer sur l'essence même de nos principes en tant qu'Union européenne, espace de liberté et de justice. Le Parlement européen doit aussi avoir son mot à dire à cet égard.

Nous avons maintenant une définition qui contribue à nous donner une base solide dorénavant, car – n'hésitons pas à le dire – au-delà des modalités techniques, nous envoyons un message d'importance politique quant à nos relations avec les pays tiers. Et c'est à cela que les critères neutres et objectifs viennent s'ajouter. C'est grâce à ces clarifications que tout mauvais usage pourrait être prévenu.

Sur le plan technique, tout déclenchement du mécanisme de suspension doit se faire dans le respect des critères que nous avons définis, mais surtout par une analyse au cas par cas. C'est le seul moyen de répondre adéquatement à un accroissement migratoire, mais surtout au danger d'une instrumentalisation excessive.

Enfin, le mécanisme de réciprocité devrait être renforcé pour correspondre à notre objectif, à savoir le principe d'efficacité. Parce que l'unité dans l'action et les solidarités entre les États membres doivent rester les deux fils rouges que nous ne devons pas perdre de vue. Le débat aujourd'hui le prouve: nous avons besoin d'une politique commune de visas dont les instruments soient clairement définis. C'est ainsi que nous pourrons atteindre nos objectifs.

Je remercie encore une fois le rapporteur de nous avoir permis de faire d'importants pas en avant sur ce sujet.

 
  
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  Jacek Protasiewicz (PPE). - Pani Przewodnicząca! Debata, którą właśnie kończymy dowodzi, jak trudny jest kompromis wypracowany przez naszego sprawozdawcę, pana Díaza de Mera. Jednak chciałbym panu posłowi sprawozdawcy tego kompromisu pogratulować, chociaż jak każdy kompromis, także i ten nie jest w pełni satysfakcjonujący dla wszystkich stron. Uważam jednak, że jest on wart poparcia. Dlaczego? Dlatego, że nie ulega wątpliwości – była o tym mowa już w naszej debacie – że dla wielu, dla bardzo wielu obywateli Unii Europejskiej jednym z największych osiągnięć integracji jest swoboda przepływu osób. To unikatowe porozumienie, jakie stworzyło strefę Schengen, jest wartością, którą powinniśmy wzmacniać, ale jednocześnie chronić. Chronić skutecznie przed nadużyciami, tak żeby nasi obywatele nie stracili wiary w sens jego istnienia.

Jak chronić skutecznie? Przede wszystkim, jeśli mamy do czynienia z nadużywaniem, zwłaszcza przez obywateli krajów trzecich, możliwości wjazdu na teren Unii bez wizy i następnie nieuzasadnionego korzystania z możliwości starania się o azyl, to jest oczywiste, że możliwość reakcji powinna być zapewniona. Nie w interesie biurokratów i urzędników unijnych, ale w interesie obywateli Unii Europejskiej.

Mam świadomość, że tym rozporządzeniem, tymi zmianami, kładziemy wielką odpowiedzialność na Komisję Europejską, ale też wierzę, że Komisja Europejska jest w stanie temu zadaniu, tej odpowiedzialności, sprostać. Dowiodła już tego nie raz, że w takich sprawach zachowuje się bardzo odpowiedzialnie. Jednocześnie wierzę, że skoro wprowadzimy mechanizm czasowego zawieszania wiz dla obywateli państw, którzy nadużywają możliwości swobodnego wjazdu, bezwizowego ruchu z Unią Europejską, tym bardziej powinniśmy być otwarci na zawieranie takich porozumień bezwizowych z krajami Partnerstwa Wschodniego. To są narody, które czekają na taki gest polityczny, i dzięki mechanizmowi, który być może przyjmiemy, powinniśmy być bardziej szczodrzy w oferowaniu im możliwości bezwizowego wjazdu na teren Unii Europejskiej, bo to jest nasza odpowiedzialność i nasze zadanie, zwłaszcza wobec presji, jaką wywiera na te narody ich wschodni sąsiad.

 
  
 

Interventi su richiesta

 
  
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  Tonino Picula (S&D). - gospodine povjereniče Mimica, cijenjene kolegice i kolege, dok se reciprocitet odnosno ponovno uvođenje viznog režima za one zemlje koje ga uvedu građanima EU može razumjeti i prihvatiti, upozoravam na posljedice moguće tvrde primjene takozvane zaštitne klauzule u slučajevima izvanredne situacije. Suspenzija bezviznog režima trećim zemljama koja bi se dogodila kao posljedica dnevno političkih procjena neke zemlje članice mogla bi dodatno ugroziti politički i gospodarski ambijent potreban za provedbu strukturnih reformi, pogotovo u zemljama kandidatkinjama za članstvo u EU. Nasuprot tome, podupirem stajališta koja dokazuju kako bi bilo dobro rješenje skraćivati postupak u kojemu se razmatraju zahtjevi za azil. Trebalo bi slijediti primjere država poput Belgije, koje su nedavno uvele promjene u proceduri za rješavanje azilantskog statusa i tako izbjegle uvođenje neselektivnih sankcija građanima bilo koje zemlje a osobito, ponavljam, građanima zemalja kanditatkinja za članstvo u EU. U evropskoj godini građana bilo bi dobro poslati poruku ohrabrenja svim građanima Evrope, poruku da granice EU neće postati nesavladive barijere iscrtane neprincipijelnim interesima. Hvala.

 
  
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  Ulrike Lunacek (Verts/ALE). - Frau Präsidentin, sehr geehrte Kolleginnen und Kollegen! Meine Kollegin von den Grünen bzw. der EFA, Tatjana Ždanoka, hat ja schon gesagt, dass wir Grüne diesem Antrag nicht zustimmen werden, denn wir unterstützen dieses Aussetzungsrecht nicht, und wir finden, es braucht hier tatsächlich die parlamentarische Einbeziehung in der vollen Form, die der Vertrag von Lissabon gewährleistet.

Als Berichterstatterin für den Kosovo möchte ich auch darauf hinweisen, dass die Kosovaren und Kosovarinnen die Einzigen auf dem Balkan sind, die überhaupt noch nicht frei reisen dürfen. Gerade die Reisefreiheit ist eine der Errungenschaften des Erweiterungsprozesses.

Aber eine Anmerkung muss ich auch zum Kollegen Obermayr, dem österreichischen Kollegen der Freiheitlichen, der hier gesprochen hat, machen: Sie haben gemeint, da kommen Hunderte Busse und fahren dann leer zurück. Naja, logisch! Wenn Busse kommen, dann bringen sie Leute. Und Reisefreiheit heißt ja, dass die Leute auch in Österreich und anderswo bleiben dürfen und sich das dort anschauen können, Verwandte besuchen etc. Na klar fahren die nicht gleich wieder mit den Leuten zurück! Ihre Argumentation ist hier alles andere als stichhaltig.

 
  
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  Ruža Tomašić (ECR). - Hvala lijepa. S obzirom na društvene izazove s kojima se Europa suočava zbog nekontroliraong priljeva doseljenika iz trećih zemalja, te sve slabije integracije novih imigracijskih valova u europsko društvo, pozdravljam uvođenje neke vrste sigurnosnog mehanizma u migracijsku politiku Unije. No, iako se mogu složiti s duhom ovakvih mjera, smatram da je najsretnije rješenje da svaka država članica sama provodi svoj vizni režim jer njega određuje ne samo priznavanje prava određenim potlačenim skupinama iz trećih zemalja na život u slobodi i demokraciji već i ekonosmak razvijenost zemalja članica koja nije na jednakoj razini. Ovim putem molim Komisiju da razmotri posebne povjesne, ekonomske i nacionalne veze koje Republika Hrvatska ima s Bosnom i Hercegovinom te odobri potpisivanje bilateralnog sporazuma o lakšem prelasku granice državljanima BH koji nemaju hrvatsku putovnicu. Hvala lijepa.

 
  
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  Janusz Wojciechowski (ECR). - Pani Przewodnicząca! Swoboda poruszania się po Unii Europejskiej jest rzeczywiście wielką wartością. Korzystają z tej możliwości nie tylko obywatele Unii Europejskiej, ale także obywatele państw trzecich. Nie zawsze jednak jest w tej kwestii wzajemność i obywatele niektórych państw członkowskich, do których obywatele państw trzecich mogą przyjechać, sami wjechać do tych państw bez wizy nie mogą. To jest dyskryminująca sytuacja i dobrze, że w sprawozdaniu widać próbę podjęcia pewnych działań, żeby tę sytuację zmienić, próbę wywarcia prawnych i politycznych nacisków na państwa trzecie, żeby zniosły ten obowiązek wizowy. Widzę, że działania Unii Europejskiej zmierzają w dobrym kierunku, dlatego popieram sprawozdanie i wyrażam uznanie dla posła sprawozdawcy.

 
  
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  Franz Obermayr (NI). - Frau Präsidentin! Auch wenn es der geschätzte Kollege Weidenholzer und auch Frau Lunacek nicht wahrhaben wollen, zigtausende Drittstaatsangehörige missbrauchten in den letzten Jahren sowohl das Asylsystem der EU als auch das Visumsystem der EU.

Nun soll es eine Schutzklausel ermöglichen, die Visumfreiheit auszusetzen, wenn sich die illegale Zuwanderung verschärft. Und diese Klausel ist notwendig! Das Ermessen muss dabei aber bei den Mitgliedstaaten liegen. Wenn es eine akute Problemlage gibt, kann man nicht warten, bis die Kommission langwierig über diesen Antrag entscheidet. Vielmehr muss sich die Visumpflicht rasch und flexibel an den geänderten Einwanderungsgegebenheiten orientieren und entsprechend angepasst werden. Sind – das wissen wir aus der Vergangenheit aus guten Beispielen oder schlechten Beispielen – Illegale erst einmal im Land, ist eine nachträgliche Ausweisung schwierig bis gar nicht möglich.

(Der Redner ist damit einverstanden, eine Frage nach dem Verfahren der „blauen Karte“ gemäß Artikel 149 Absatz 8 der Geschäftsordnung zu beantworten.)

 
  
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  Ulrike Lunacek (Verts/ALE), Frage nach dem Verfahren der „blauen Karte“. – Herr Obermayr! Sie haben jetzt gerade behauptet, Tausende hätten hier in Österreich das Asylrecht missbraucht. Das stimmt nicht! Sie wissen ganz genau, dass die Asylbewerberzahlen in Österreich massiv zurückgegangen sind.

Und wenn Sie von einem europäischen Asylsystem und einem europäischen Migrationssystem sprechen – ich weiß ja nicht, wovon Sie sprechen: Wir haben leider kein gemeinsames Asylsystem in Europa. Jedes Land macht sein eigenes. Wir haben leider keine gemeinsame Migrationspolitik. Und die brauchen wir, und nicht einzelne hier, die argumentieren, hier werde lauter Asylmissbrauch betrieben. Es geht darum, Menschen die Reisefreiheit zu erhalten, und nicht darum, von Ihnen hier Argumente zu bekommen, die in die falsche Richtung gehen!

 
  
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  Franz Obermayr (NI), Antwort auf eine Frage nach dem Verfahren der „blauen Karte“. – Frau Präsidentin! Es war eigentlich keine Frage, sondern eine Feststellung: Dass die Frau Kollegin Lunacek den Asylmissbrauch in Europa, der auch Österreich betrifft, nicht wahrhaben will, ist ihr Problem. Tatsache ist, dass aufgrund des vorliegenden Berichts klar ist, dass sich verantwortungsvolle Politik auch Sorgen um die Bürger macht, Sorgen um einen Missbrauch, und dass wir Lösungen finden müssen. Dass die Lösung nicht jedem gefällt, ist mir aus der Sicht der Frau Kollegin Lunacek, die ja eine bekannte Position vertritt, durchaus verständlich. Das ist ihr Standpunkt, ich habe einen anderen Standpunkt. So ist es einfach in der Demokratie!

 
  
 

(Fine degli interventi su richiesta)

 
  
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  Neven Mimica, Member of the Commission. − Madam President, honourable Members, despite the problems with the reciprocity mechanisms which I explained in my opening remarks, I prefer now to focus on the positive elements of this compromise and, above all, on the fact that we will now have a suspension mechanism which ensures the credibility of our visa policy and provides it with a tool to fight abuses.

Rest assured that this mechanism is a last resort and that the Commission will ensure that it is only used if and when all the conditions are met. The Parliament will be regularly informed of the different steps related to the implementation of the two mechanisms. I am aware of the importance of ensuring visa-free travel between the Schengen area and our closest partners and neighbours. Arriving at the visa-free regime was often a long and complex process and we will not reverse it carelessly without considering all the consequences.

Let me say a few words on the Western Balkans visa policy. First of all, the suspension mechanism is not an instrument especially designed to cover the Western Balkan countries. It is of a general application for all countries enjoying a visa-free regime with the Schengen area and could be applied to any of them, including any countries that will benefit from a visa waiver in the future. However, the situation in the Western Balkans requires our special attention. This is due to its impact on the EU’s enlargement policy and the EU’s visa liberalisation and asylum policies and practice on the one hand, and on the other hand it is due to still high but decreasing numbers of asylum applications by nationals of the Western Balkan countries in certain EU Member States.

We are working with the Western Balkan countries and affected Member States to monitor the situation closely and find solutions. Once the suspension mechanism is available we cannot exclude that, if the current situation continues, one or more Member States will trigger the mechanism. It must, however, be clear that triggering this mechanism will not automatically lead to suspending the visa waiver. The Commission will have to assess whether the conditions of the mechanisms are met and we have to assess the gravity of the situation. The Parliament will be informed of the situation throughout the procedure.

 
  
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  Agustín Díaz de Mera García Consuegra, Ponente. − Señora Presidenta, gracias a todos los colegas que han enriquecido con sus intervenciones este debate. La prueba de su importancia la indica el número de participaciones: 18 diputados han hecho uso de la palabra para hacer un pronunciamiento sincero y democrático. A todos ellos les agradezco su participación, tanto a los que han apoyado el informe como a los que han presentado reservas.

Pero hay una palabra para la Comisión y una cuestión de fondo. La palabra para la Comisión es la siguiente: señor Comisario Mimica, la legalidad, ¿quién la interpreta? ¿La interpreta la Comisión, o la interpreta el Consejo, o la interpreta el Parlamento? La Comisión nos ha anunciado una declaración ―ya lo sabíamos, sabíamos que iba a hacer esa declaración―.

No compartimos su juicio jurídico con referencia a la legalidad o ilegalidad de la propuesta legislativa, por la mezcla, si se puede hablar así, en el terreno de la reciprocidad de actos delegados y actos de ejecución. No, no lo compartimos.

Y, por otra parte, querría decirle algo que tiene mucho interés, sobre todo después de escuchar su segunda intervención. ¿No está de acuerdo con el informe en general o está de acuerdo con el informe en la «b» y no en la «a»? Es decir, ¿está de acuerdo con lo que tiene que ver con el mecanismo de suspensión, que usted se ha ocupado de desarrollar mucho mejor que yo, y no está de acuerdo con el mecanismo de reciprocidad solo en la formulación jurídica del mismo? Realmente, señor Comisario, no ha aportado usted elementos esperanzadores en el ámbito de la clarificación jurídica.

De modo que quiero que traslade mi aprecio, mi respeto, a la Comisaria Malmström, porque creo que ella ha seguido con mucho interés este expediente y creo que hay espacios para la concertación y para el acuerdo.

El ponente, señor Comisario, lo que ha hecho es reforzar el papel de la Comisión y reforzar, sobre todo, el papel diplomático de la Comisión. Y, efectivamente, los Balcanes Occidentales no tienen nada que temer. Lo que ha hecho el ponente, en puridad, es conseguir un instrumento, un reglamento de solidaridad y de respuesta ante la falta de solidaridad.

Por eso, quiero acabar esta intervención mencionando seis nombres, seis nombres muy potentes. Cuando he hecho este informe he pensado en ellos; he pensado en los croatas, en los chipriotas, en los checos, en los búlgaros, en los rumanos y en los polacos. Y para ellos pido reciprocidad, y para ellos pido solidaridad.

 
  
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  Neven Mimica, Member of the Commission. − Madam President, I would just like to explain, in a straightforward way, that the Commission is very much in favour of the reciprocity mechanism as stipulated in the regulation, but what we are not in agreement with is the legal solution – the legal mechanisms on how to enable this reciprocity in real life. The same goes for the suspension mechanism, which has the full support and full endorsement of the Commission in terms of both elements – the political and institutional context, together with the legal context.

I agree that there is room for further discussion and further agreement on this issue. I would like to thank the rapporteur once again for his contribution and efforts throughout these long-standing negotiations and for the compromise that was reached.

 
  
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  Agustín Díaz de Mera García Consuegra, Ponente. − Señor Comisario, señor Mimica, le agradezco estas aclaraciones, que me parecen oportunas, y, sobre todo, le agradezco el esfuerzo que usted ha hecho para situarse en defensa de la posición de la Comisión, porque usted está en franca desventaja. Yo conozco muy bien el informe, y los colegas conocen muy bien el informe, y usted ha tenido que hacer un esfuerzo para sustituir a la señora Malmström. Lo valoro, sinceramente, lo valoro.

Pero creo que usted, con independencia de su independencia, que está reconocida como Comisario, va a tener dificultades para explicar en su país de origen este punto de vista. Va a tener, sinceramente, dificultades políticas, y no se las deseo.

Así es que deseo que aproximemos lo que nos separa y lo que nos separa es, sencillamente, la interpretación jurídica que aplica el ponente en el mecanismo de reciprocidad y en el mecanismo de suspensión.

 
  
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  Presidente. − La discussione è chiusa.

La votazione si svolgerà giovedì 12 settembre 2013, alle 12.00.

(La seduta è sospesa dalle 11.45 alle 12.00 in attesa del turno di votazioni)

Dichiarazioni scritte (articolo 149)

 
  
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  Kinga Gál (PPE), írásban. – A mai vitával egy igen régen húzódó fontos dosszié lezárásához közeledünk. Gratulálni szeretnék a jelentéstevő kitartó munkájához, amely a rendelet ismételt módosítására irányult.

Örülök annak, hogy a vízumfelfüggesztési klauzulára vonatkozó szabályok olyan formában kerültek megfogalmazásra, amely nagyobb biztonságot ad a tagállamoknak vészhelyzetek esetére, ugyanakkor biztosítja azt is, hogy annak harmadik országokkal szembeni alkalmazása szigorú szabályokhoz és feltételekhez kötött. Ezen eszközt valóban vészhelyzetek esetére kell megőrizni, annak csak rövid távra történő bevezetése is indokolt.

A reciprocitási mechanizmus módosítása, illetve annak hatékonyabbá tétele ugyancsak a tagországok érdekeit szolgálja. Magyar képviselőként mindig is szorgalmaztam, hogy az Unió külső határai átjárhatók legyenek a jóhiszemű beutazók számára, és ne gördítsünk indokolatlanul nagy akadályokat a beutazók számára, akadályozva ezzel a határok két oldalán élő emberek közötti kapcsolattartást. Ugyanakkor fontos tagországaink biztonságának megőrzése is.

 
  
  

VORSITZ: MARTIN SCHULZ
Präsident

 
  
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  Graham Watson (ALDE). - Mr President, we have just debated the issue of third-country nationals crossing EU borders. I have 30 000 constituents whose right to free movement in the Union is being systematically and unjustifiably denied. And, since today is Gibraltar’s national day, I hope that you and the House will join with me in sending a message of solidarity to the people of Gibraltar – a message of dismay at the border controls being imposed and of outrage at the intemperate comments of Mr García-Margallo.

 
  
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  Der Präsident. − Ich konnte zwar nicht erkennen, inwiefern das zur Geschäftsordnung war, aber den politischen Grund haben wir schon verstanden.

 

12. Turno di votazioni
Video degli interventi
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  Der Präsident. − Als nächster Punkt folgt die Abstimmungsstunde.

(Abstimmungsergebnisse und sonstige Einzelheiten der Abstimmung: siehe Protokoll).

 

12.1. Modifica del regolamento (CE) n. 850/98 del Consiglio per la conservazione delle risorse della pesca attraverso misure tecniche per la protezione del novellame (A7-0256/2013 - Rareş-Lucian Niculescu) (votazione)

12.2. Effetti patrimoniali delle unioni registrate (A7-0254/2013 - Alexandra Thein) (votazione)

12.3. Regimi patrimoniali tra coniugi (A7-0253/2013 - Alexandra Thein) (votazione)

12.4. Strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti per la futura mobilità sostenibile dell'Europa (A7-0241/2013 - Michael Cramer) (votazione)

12.5. Diritto di accesso a un difensore nel procedimento penale e diritto di comunicare al momento dell'arresto (A7-0228/2013 - Elena Oana Antonescu) (votazione)

12.6. Contratti di credito relativi agli immobili residenziali (A7-0202/2012 - Antolín Sánchez Presedo) (votazione)
 

Vor der Abstimmung über die legislative Entschließung:

 
  
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  Antolín Sánchez Presedo, Ponente. − Señor Presidente, tras los diálogos tripartitos, el único punto pendiente de consenso es una cuestión técnica relativa al proceso de transposición. La posición del Parlamento ha quedado claramente expresada. Por eso, después de consultar a los distintos ponentes y siguiendo el criterio de la presidenta y de los coordinadores de la Comisión de Asuntos Económicos y Monetarios, pido, con arreglo al artículo 57, apartado 2, del Reglamento, que se posponga la votación relativa al proyecto de Resolución legislativa para completar la negociación pendiente con el Consejo a la mayor brevedad.

 
  
 

(Der Antrag auf Verschiebung der Schlussabstimmung wird angenommen.)

 

12.7. Abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato (abusi di mercato) (A7-0347/2012 - Arlene McCarthy) (votazione)

12.8. Modifica del regolamento (CE) n. 2187/2005 del Consiglio relativo alla conservazione delle risorse della pesca attraverso misure tecniche nel Mar Baltico, nei Belt e nell'Øresund (A7-0259/2013 - Marek Józef Gróbarczyk) (votazione)

12.9. Rendere efficace il mercato interno dell’energia (A7-0262/2013 - Jerzy Buzek) (votazione)

12.10. Attuazione e impatto delle misure di efficienza energetica nel quadro della politica di coesione (A7-0271/2013 - Mojca Kleva Kekuš) (votazione)

12.11. Una strategia per la pesca nel mare Adriatico e nel mar Ionio (A7-0234/2013 - Guido Milana) (votazione)
 

Vor der Abstimung:

 
  
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  Guido Milana, relatore. − Signor Presidente, volevo solo fare una correzione tecnica.

La relazione è stata redatta anteriormente al 1° luglio di quest'anno, per cui la Croazia è indicata come un paese di futura adesione, la cosa va corretta perché oggi è a pieno titolo uno Stato membro dell'Unione europea.

 

12.12. Verso un servizio di interpretazione più efficiente ed efficace sotto il profilo dei costi al Parlamento europeo (A7-0233/2013 - Esther de Lange) (votazione)

12.13. Gioco d'azzardo online nel mercato interno (A7-0218/2013 - Ashley Fox) (votazione)

12.14. Designazione di Luigi Berlinguer in seno al comitato istituito a norma dell'articolo 255 del TFUE (B7-0384/2013) (votazione)
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  Der Präsident. − Damit ist die Abstimmungsstunde geschlossen.

 
  
  

PŘEDSEDNICTVÍ: OLDŘICH VLASÁK
místopředseda

 

13. Dichiarazioni di voto
Video degli interventi

13.1. Modifica del regolamento (CE) n. 850/98 del Consiglio per la conservazione delle risorse della pesca attraverso misure tecniche per la protezione del novellame (A7-0256/2013 - Rareş-Lucian Niculescu)
  

Písemná vysvětlení hlasování

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente a presente proposta de alteração do Regulamento relativo à conservação dos recursos da pesca através de determinadas medidas técnicas da proteção de juvenis de organismos marinhos, no que se refere às propostas respeitantes a apenas a alguns tipos de atos a serem adotados e garantir a não modificação das medidas. A alteração de partes do texto de atos de execução para atos delegados é bastante positiva.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Après l'entrée en vigueur du traité de Lisbonne, il convenait d'aligner certaines dispositions réglementaires antérieures concernant la conservation des ressources de pêche. J'ai voté en faveur de ce texte qui, par le biais de mesures techniques de protection d'organismes marins, réalise une mise à jour des règles européennes.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį siūlymą dėl Reglamento Nr. 850/98 dėl žuvininkystės išteklių apsaugos, taikant technines priemones jūrų gyvūnų jaunikliams apsaugoti keitimo. Siūlymo tikslas – suderinti Reglamentą (EB) Nr. 850/98 su Lisabonos sutarties nuostatomis. Komisijai bus suteikti įgaliojimai dėl regionų suskirstymo į geografines zonas, dėl žvejybinių tinklų techninių aprašymų ir naudojimo metodų, dėl tinklo akių dydžio matavimo taisyklių ir kt.

 
  
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  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte, qui vise à mettre à jour la répartition des compétences entre la Commission et le Conseil en matière de mesures techniques des organismes juvéniles. Afin d'être plus rapide et plus efficace, la Commission sera désormais en charge de déterminer les stocks des juvéniles d'organismes marins disponibles à la pêche, les mesures techniques et conditions d'utilisation des matériels de pêche.

 
  
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  John Bufton (EFD), in writing. − I abstained from voting as I am in disagreement with the objective of this measure as a whole.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com o relatório aprovado, pois tem como principal objetivo defender o papel do Parlamento Europeu relativamente à proposta da Comissão de alterar a adoção de atos delegados e de atos de execução. De modo geral, as alterações propostas apenas dizem respeito aos tipos de atos a ser adotados e não alteram o conteúdo das medidas. No entanto, certas questões propostas como atos de execução não dizem respeito a condições uniformes para a aplicação do regulamento e a sua utilização envolve uma exclusão de facto do Parlamento.

 
  
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  Lara Comi (PPE), per iscritto. − In seguito all'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, il Regolamento (CE) n. 850/98, relativo alla conservazione delle risorse della pesca attraverso misure tecniche per la protezione del novellame, necessitava di essere allineato alle nuove norme del TFUE. Pertanto, ho ritenuto opportuno, dopo aver valutato il tenore delle modifiche proposte, votare favorevolmente alla proposta della Commissione di riclassificare i poteri alla medesima conferiti in misure aventi natura delegata e misure aventi natura di esecuzione, come previsto dalle norme previste agli artt. 290-291 del TFUE. E' importante sottolineare che le modifiche proposte riguardano soltanto le tipologie di atti da adottare e non alterano il contenuto delle misure introdotte dal regolamento.

 
  
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  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Avec l'entrée en vigueur du traité de Lisbonne, nous devons aligner un ensemble de dispositions techniques pour garantir la pleine efficacité des mesures de protection des juvéniles d'organismes marins dans les eaux européennes. L'adoption de ce texte nous permettra de faire cela de façon efficace et raisonnable, en accordant à la Commission les pouvoirs adéquats.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte car je soutiens notamment le fait qu'il est nécessaire d'aligner les règlements adoptés par l'Union Européenne sur les nouvelles règles du TFUE.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. A necessidade de conservação dos recursos de pesca mediante a protecção dos juvenis de organismos marinhos vem sendo sentida há já bastante tempo. A União Europeia e os Estados-Membros convergem nessa necessidade e comungam da mesma preocupação face aos riscos de não renovação das populações de organismos marinhos e o consequente empobrecimento dos recursos de pesca disponíveis e danos irreversíveis à diversidade biológica e ao ambiente. As alterações propostas pela Comissão ao Regulamento (CE) n.° 850/98 do Conselho visam melhorar a capacidade e celeridade da resposta europeia a estes desafios e colocá-lo em linha com as regras do Tratado de Lisboa. Creio que a versão do Parlamento melhora a versão inicial da Comissão Europeia, nomeadamente porque introduz no texto a necessidade de prestação de contas periódica por parte desta instituição quanto aos poderes que lhe forem delegados.

 
  
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  Jill Evans (Verts/ALE), in writing. – I voted in favour of this report as following the entry into force of the Lisbon Treaty it was vital to propose amendments to regulations that were using old comitology procedures. This regulation is about conserving fishery resources, something that has been a subject of long debate in Wales.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Nesta alteração que votei favoravelmente propõe-se que sejam conferidas à Comissão competências de execução no que diz respeito: às normas técnicas para a medição da malhagem, das redes de malha quadrada e da espessura do fio; às normas técnicas para a confeção dos materiais dos panos de rede; à lista de dispositivos suscetíveis de obstruir ou reduzir de outro modo a abertura efetiva das malhas de uma rede de pesca; à transmissão das listas dos navios para os quais tenha sido emitida uma autorização especial de pesca com redes de arrasto de vara; às normas técnicas para a medição da potência do motor e da dimensão das artes de pesca; à obrigação de os Estados-Membros assegurarem que os níveis do esforço de pesca não sejam excedidos em certas zonas da divisão CIEM IXa; a medidas temporárias sempre que a conservação de unidades populacionais de organismos marinhos requeira ações imediatas.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 850/98 prevê determinadas medidas técnicas de conservação, é aplicável à captura e ao desembarque de recursos haliêuticos em águas marítimas sob a soberania ou jurisdição dos Estados-Membros. A proposta da Comissão visa alinhar este Regulamento com os artigos 290º e 291º do TFUE, relativos aos actos delegados e aos actos de execução. No entanto, o relator considera que os artigos 39.º, 40.º e 41.º do Regulamento (CE) n.º 1224/2009, que institui um regime comunitário de controlo a fim de assegurar o cumprimento das regras da Política Comum das Pescas, prevê já um quadro para a monitorização, certificação e verificação da potência do motor dos navios de pesca e que, por conseguinte, estas questões não devem ser encaradas como actos de execução. Apesar de genericamente estar de acordo com a proposta da Comissão, o relator propõe todavia uma definição que a delegação dos poderes à Comissão deve ser limitada no tempo para permitir uma avaliação regular da sua utilidade.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Európsky parlament prijal vo februári tohto roku prílohu k svojmu uzneseniu o zachovaní zdrojov rybolovu prostredníctvom technických opatrení na ochranu mláďat morských organizmov. Uviedol, že ustanovenia tohto nariadenia týkajúce sa vykonávacích aktov vzišli z kompromisného riešenia. Európsky parlament prijal možnosť využitia vykonávacích aktov v určitých osobitných prípadoch nariadenia ES č. 850/98. Súčasne ale zdôraznil, že tieto ustanovenia nemajú byť považované za precedens alebo ako precedens nesmú byť využívané v žiadnom nariadení prijatom v súlade s riadnym legislatívnym postupom, najmä v návrhu Komisie na nariadenie, ktorým sa mení a dopĺňa nariadenie Rady (ES) č. 850/98 o zachovaní zdrojov rybolovu prostredníctvom technických opatrení na ochranu mláďat morských organizmov.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau Komisijos pasirinktims dėl siūlomų pakeitimų. Dokumentu siūloma Komisijai suteikti įgaliojimus priimti deleguotuosius aktus ir jai suteikti įgyvendinimo įgaliojimus dėl žuvininkystės išteklių apsaugos, taikant technines priemones jūrų gyvūnų jaunikliams apsaugoti. Tačiau manau, kad kai siūloma priimti deleguotuosius aktus, įgaliojimų suteikimo laikas turi būti ribojamas, kad būtų galima nuolat vertinti, kaip jais naudojamasi.

 
  
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  Michał Tomasz Kamiński (ECR), in writing. – I voted in favour of the amendment of Council Regulation (EC) No 850/98 concerning the conservation of fishery resources through technical measures for the protection of juveniles of marine organisms. This report relates to existing powers over technical conservation rules for fisheries resources, such as: measuring nets and engine power, mesh netting and twine thickness, construction of netting material, attachments which may obstruct or diminish mesh openings in nets, means of reporting on beam trawls, and emergency measures for conservation of marine resources. The Commission has maintained that its proposal does not alter the technical measures in any way, but merely lays down which procedure should be followed in amending or updating it.

 
  
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  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – La modification du règlement qui a été adoptée vise à adapter la législation aux nouvelles règles du Traité sur le fonctionnement de l'Union européenne introduites par le Traité de Lisbonne. Ces mises à jour définissent dans quels domaines la Commission européenne est autorisée à adopter des actes délégués afin de modifier ou de compléter des éléments - non essentiels - du règlement, et des actes d’exécution, afin de mettre en œuvre le règlement. Ces compétences permettent à la Commission européenne de mettre en œuvre rapidement des mesures et allègent l’agenda législatif du Parlement. Les députés européens conservent néanmoins un pouvoir de contrôle sur la manière dont la Commission européenne utilise ses compétences. J’ai voté en faveur de ce texte car il était nécessaire d’adapter le règlement aux nouvelles règles prescrites par les traités.

 
  
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  Véronique Mathieu Houillon (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport qui adapte le règlement aux modifications requises par le traité de Lisbonne. Au titre de la proposition, la Commission est par exemple habilitée à adopter des actes délégués et à établir des règles relatives à la détermination du pourcentage des espèces cibles capturées par plusieurs navires de pêche.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. Concordo que a fim de permitir que determinadas disposições do presente regulamento sejam atualizadas para refletir de forma eficaz os progressos técnicos e científicos, sejam adotados atos em conformidade com o artigo 290.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia. Tais atos devem ser utilizados no que respeita aos procedimentos a adotar para a conservação e manutenção dos recursos da pesca, através de medidas técnicas de proteção dos juvenis de organismos marinhos. Daí o meu voto favorável.

 
  
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  Roberta Metsola (PPE), in writing. − I have voted in favour of this report. Conservation of marine biological resources is the fundamental pillar to achieve the objectives of the common fisheries policy (CFP). The technical measures regulations currently in force are regarded as being too complex, too difficult to understand, control and enforce and are seen as ineffective. I therefore consider it necessary to amend the Council regulation.

 
  
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  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor del presente informe al suponer un avance en materia de protección de las poblaciones de organismos marinos sin poner en peligro la continuidad de las comunidades y regiones dependientes de esta actividad para la subsistencia de su propia población. El informe propone la modificación del Reglamento para que la Comisión pueda adoptar actos delegados que reflejen el progreso técnico y científico en el presente Reglamento. Para ello, la modificación de la normativa incluye aspectos referentes a la consulta de expertos y a la prohibición de determinadas pesquerías en función de los niveles de capturas de descartes. Se incluye la obligación de informar sobre las delegaciones para que dichos actos delegados duren el tiempo requerido. Los beneficios en la conservación de importantes especies son la razón por la que he votado a favor del presente informe.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − In the context of aligning the Regulation to the new rules of the TFEU, the Commission has prepared a good draft proposal classifying the powers currently conferred on the Commission by that Regulation into measures of a delegated nature and measures of a implementing nature. That, in my view, will enhance cooperation between the Commission and Parliament. Therefore I voted in favour.

 
  
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  Rareş-Lucian Niculescu (PPE), în scris. − Raportul pe care l-am redactat constituie un nou pas în aplicarea prevederilor Tratatului de la Lisabona. Având în vedere necesitatea alinierii rapide la noul cadru legal în domeniul pescuitului, apreciez că aprobarea raportului reprezintă un progres și adresez mulțumiri atât colegilor care au contribuit la redactarea documentului, cât și celor care au votat în favoarea acestuia.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pranešimą. Manau, kad yra tikslinga Komisijai suteikti įgaliojimus priimti deleguotuosius aktus. Pažymėtina, kad tokių įgaliojimų suteikimas užtikrins vienodą regionų suskirstymo į geografines zonas, tinklų akių derinių naudojimo taisyklių, taisyklių, pagal kurias nustatoma daugiau nei vieno laivo sužvejotų pagrindinių rūšių procentinė dalis ir kitų techninių taisyklių įgyvendinimą. Nors šis reglamento pakeitimas yra techninio pobūdžio, tačiau politiškai labai jautrus procesas. Atsižvelgiant į tai, labai svarbu, kad būtų griežtai ribojamas įgaliojimų suteikimo laikas ir mastas. Tokiu būdu bus užtikrintas efektyvus kontrolės mechanizmas. Bus galima vykdyti nuolatinę stebėseną ir reguliariai atlikti deleguotųjų ir įgyvendinimo įgaliojimų vykdymo priežiūrą.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. - O presente relatório tem por objetivo rever o Regulamento (CE) n.º 850/98 relativo à conservação dos recursos da pesca através de determinadas medidas técnicas de proteção dos juvenis de organismos marinhos. Após a entrada em vigor do Tratado de Lisboa, o Regulamento (CE) n.º 850/98 tem de ser alinhado com as novas regras do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia (TFUE), que estabelece uma nova hierarquia normativa que engloba três níveis de atos distintos, nomeadamente atos legislativos, atos delegados e atos de execução. Neste contexto, a Comissão fica habilitada a adotar atos delegados no respeitante à divisão de regiões em zonas geográficas, às regras de utilização das malhagens e às normas para definição da percentagem de espécies-alvo capturadas pelas embarcações. As competências da Comissão em termos de atos de execução relacionam-se essencialmente com medidas técnicas para a confeção e medição da malhagem das redes e normas técnicas para a medição da potência dos motores e da dimensão das artes de pesca. Votei favoravelmente este relatório por considerar que constitui um elemento importante para a melhoria da regulamentação relativa às medidas técnicas de gestão pesqueira destinadas à proteção dos juvenis de organismos marinhos.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A presente proposta de regulamento tem por base a nova hierarquia de regras estabelecida pelo Tratado de Lisboa e pretende fazer o alinhamento do Regulamento (CE) n.º 850/98 segundo o disposto no Tratado. A Comissão propõe que fique habilitada a adotar atos delegados no que diz respeito a medidas técnicas de proteção dos juvenis de organismos marinhos, contudo, o relator, e apesar de satisfeito com as propostas de alteração ao regulamento redigidas pela Comissão, nota que as competências de execução reclamadas no texto não dizem respeito, conforme exigido pelo artigo 291.º do TFUE, a este terceiro nível da hierarquia de regras. Segundo o relator, a Comissão avança com certas propostas relativas a atos de execução, quando, na verdade, estas propostas dizem respeito a exceções que completam e alteram certos elementos não essenciais do ato legislativo, pelo que devem configurar atos delegados, delimitados no alargamento da delegação, de modo a garantir a avaliação regular da sua utilidade. A lucidez do argumentário, avaliada em conjunto com o grupo político que integro, sustenta o meu voto favorável.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The Commission proposes that implementing powers should be conferred on it for the technical rules for measuring mesh sizes, the square-meshed netting and twine thickness, the technical rules related to the construction of netting materials, the listing of devices that may obstruct or otherwise diminish the effective mesh opening in a fishing net, the transmission of lists of vessels to which a special fishing permit to use beam trawls has been issued, the technical rules related to measuring engine power and gear dimensions, the obligation of Member States to ensure that levels of fishing effort are not exceeded in certain areas of ICES Division IXa, and the temporary measures where the conservation of stocks of marine organisms calls for immediate action.

 
  
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  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα τη σχετική έκθεση καθώς ενισχύει το υπάρχον νομικό πλαίσιο για τη διατήρηση των αλιευτικών πόρων μέσω τεχνικών μέτρων για την προστασία των νεοσύστατων θαλάσσιων οργανισμών.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Je suis dans l'ensemble satisfait des choix opérés par la Commission lorsqu'elle propose des modifications. Néanmoins, selon moi, certaines mesures proposées comme actes d'exécution ne nécessitent pas de conditions uniformes pour l'application du règlement, telles qu'elles sont visées à l'article 291 du traité FUE. Elles constituent en réalité des exceptions et donc des modifications au sens de l'article 290 du traité FUE et, en conséquence, elles devraient relever d'actes délégués. D'autre part, j'estime que les articles 39, 40 et 41 du règlement (CE) n° 1224/2009 du Conseil du 20 novembre 2009 instituant un régime communautaire de contrôle afin d'assurer le respect des règles de la politique commune de la pêche fournissent un cadre pour le suivi, la certification et la vérification de la puissance motrice des navires de pêche, et que cette question ne devrait donc pas relever d'actes d'exécution. En outre, je considère que, dès lors qu'il est proposé de recourir aux actes délégués, la délégation de pouvoirs devrait être limitée dans le temps pour qu'il soit possible de procéder régulièrement à une évaluation de son utilisation.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. É necessário alinhar o Regulamento (CE) n.º 850/98 do Conselho relativo à conservação dos recursos da pesca através de determinadas medidas técnicas de protecção dos juvenis de organismos marinhos pelas novas regras do Tratado relativas aos actos delegados e aos actos de execução. Com excepção de alguns ligeiros ajustamentos relativamente às competências atribuídas à Comissão em matéria de atos delegados, o documento mantém largamente as propostas da Comissão, motivo pelo qual votei a favor do relatório.

 
  
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  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Le Parlement européen a adopté ce mardi 10 septembre un rapport sur la protection de certaines ressources de pêche.

Ce rapport simplifiera les possibilités d'agir pour éviter la pêche des alevins en ce qui concerne la répartition des régions en zones géographiques, l'utilisation de combinaisons de maillages, la détermination du pourcentage des espèces cibles capturées par plusieurs navires de pêche, les règles concernant les descriptions techniques et la méthode d'utilisation des engins autorisés susceptibles d'être fixés sur le filet de pêche.

Par une harmonisation des législations en ce domaine, il devrait donc éviter les conflits entre États-membres préjudiciables aux pêcheurs.

Si je suis généralement réservée sur l'utilisation des actes délégués par la Commission européenne, qui limite fortement le contrôle du Parlement européen, le rapport précise que la délégation de pouvoirs devrait être limitée dans le temps pour permettre de procéder régulièrement à des évaluations.

Ce garde-fou de procédure permet de préserver le rôle du Parlement dans le processus institutionnel sans toutefois entraver l'efficacité que confère les actes délégués et d'exécution sur des questions aussi importantes et urgentes que celles de la conservation des ressources halieutiques.

 
  
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  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. O Regulamento nº 850/98 prevê determinadas medidas técnicas de conservação, sendo aplicável à captura e ao desembarque de recursos haliêuticos em águas marítimas sob a soberania ou jurisdição dos Estados-Membros. A proposta da Comissão visa alinhar este Regulamento com os artigos 290º e 291º do TFUE relativos aos atos delegados e aos atos de execução. No entanto, o relator considera que os artigos 39.º, 40.º e 41.º do Regulamento (CE) n.º 1224/2009, que institui um regime comunitário de controlo a fim de assegurar o cumprimento das regras da Política Comum das Pescas, prevê já um quadro para a monitorização, certificação e verificação da potência do motor dos navios de pesca e que, por conseguinte, estas questões não devem ser encaradas como atos de execução.

 

13.2. Effetti patrimoniali delle unioni registrate (A7-0254/2013 - Alexandra Thein)
  

Ústní vysvětlení hlasování

 
  
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  Monica Luisa Macovei (PPE). - Conform datelor Comisiei, în 2007, 40 de mii din cele 211 mii de parteneriate înregistrate în Uniune, erau între parteneri de naţionalitate diferită. Aş vrea să precizez că parteneriatele înregistrate nu sunt prevăzute în legislaţia a 11 state membre: Bulgaria, Cipru, Estonia, Grecia, Italia, Letonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacia, România. Nu există armonizare legislativă în materie de proprietate în cazul parteneriatelor înregistrate, iar aceasta costă cetăţenii timp şi bani, căutând legea aplicabilă şi instanţa competentă.

Articolul 81 din Tratat prevede recunoaşterea reciprocă între statele membre ale deciziilor judiciare şi extra judiciare, precum şi executarea acestora. De asemenea, se prevede compatibilitatea normelor aplicabile în statele membre în materie de conflict de legi şi de competenţă. Dar diferenţele legislative din statele membre nu au permis ca parteneriatul să beneficieze de această prevedere. Raportul este benefic pentru că propune o procedură unică de executare şi de recunoaştere a hotărârilor judecătoreşti, care va ajuta cetăţenii să economisească bani, în medie, între 2 000 şi 3 000 de euro pe caz.

 
  
  

Písemná vysvětlení hlasování

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório, considerando o fato que enquanto em todos os Estados-Membros da União Europeia possuem a instituição do casamento, nem todos possuem a instituição de parceria registada e, deste modo, o objeto da escolha da lei aplicável no que respeita a parcerias registadas teria que necessariamente ser reduzida a estes Estados-Membros que possuem esta instituição.

 
  
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  Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją. Registruotų partnerysčių, kuomet partnerystė yra įteisinama nesudarant santuokos, skaičius pasaulyje didėja. Tokios partnerystės yra neišvengiamai susiję su turtinėmis pasekmėmis (kuomet partnerystė išyra arba vienas iš partnerių miršta) ir (arba) porų tarptautiškumu. Jei dėl turto dalybų ar partnerystės reikia priimti turtinių pasekmių turinčius sprendimus, asmenys, su kuriais tai susiję, susiduria su sudėtingais klausimais, ypač dėl taikytinos teisės ir jurisdikcijos. Nacionalinės nuostatos šiais klausimais labai skiriasi – registruotos partnerystės atveju dar labiau negu santuokos. Taip atsiranda teisinės kolizijos, teisinis neapibrėžtumas. Be to, kilus ginčui geriau informuotas partneris, kaip ir sutuoktinių atveju, gali būti suinteresuotas kuo greičiau kreiptis į tą teismą, kuris taikys, jo manymu, jam palankesnę teisę. Pritariu pranešėjo nuomonei, kad registruojant partnerystę asmenims būtų suteikiama galimybė pasirinkti jų turto teisiniam režimui taikytiną teisę. Pritariu rezoliucijoje išdėstytoms taisyklėms, kuriose teisiškai išaiškinamos registruotų partnerių tarptautinio pobūdžio teisės į nuosavybę.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui vise notamment à mettre en place un cadre juridique clair pour les partenariats enregistrés au sein de l'Union européenne. Celui-ci couvre la détermination de la juridiction compétente et la loi applicable aux partenariats enregistrés, et facilite la circulation des décisions et des actes entre les États membres.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį siūlymą dėl registruotos partnerystės turtinių pasekmių. Siūlymo tikslas – užtikrinti teisinį tikrumą asmenims, įforminantiems tarptautines registruotas partnerystes. 2007 m. ES įforminta apie 211 000 registruotų partnerysčių, iš kurių 41 000 buvo tarptautinės. Nutraukus tokią partnerystę ir dalinantis turtą kyla problemos dėl taikytinos teisės ir jurisdikcijos. Atitinkamos nacionalinės nuostatos labai skiriasi. Pritariu išdėstytiems siūlymams nustatyti registruotiems partneriams galimybę pasirinkti jų turto teisiniam režimui taikytiną teisę. Svarbu nustatyti teisinių konsultacijų reikalavimą partneriams, norintiems susitarti dėl taikytinos teisės. Taip pat pritariu, kad būtų užtikrintas santuokos ir registruotos partnerystės institutų vienodas statutas kitais turto teisinio režimo klausimais.

 
  
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  Fabrizio Bertot (PPE), per iscritto. - Ho votato a favore questo regolamento che concede alle unioni registrate la possibilità di scegliere la legge applicabile al loro regime patrimoniale. Mira a un'ampia congruenza con il regolamento relativo al regime patrimoniale tra coniugi e se ne discosta soltanto nella misura in cui ciò è necessario per rimediare a problemi che potrebbero essere sollevati da una scelta della legge applicabile per le unioni registrate. Viene inoltre prescritto un obbligo di consulenza. Anche se in genere i partner che intendono compiere una scelta del diritto applicabile sono stati informati in merito e in particolare le parti coinvolte sono di norma molto ben informate sui propri diritti, la prescrizione di una consulenza legale è intesa a rispondere allo specifico bisogno di tutela. Se, ad esempio, in uno Stato membro si applicano particolari requisiti di forma per la scelta della legge applicabile, che garantiscono la consulenza, il requisito di consulenza si ritiene già soddisfatto in tal modo.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. - Non ho sostenuto col mio voto la relazione Thein sulla proposta di regolamento del Consiglio sul riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate: questo tipo di unioni non sono riconosciute nell'ordinamento italiano e gli effetti patrimoniali conseguenti al loro scioglimento non devono dunque influire sul nostro territorio.

 
  
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  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris - Normele privind drepturile de proprietate ale cuplurilor internaționale sunt foarte complexe și foarte dificil de interpretat. În prezent, nu există norme comune la nivel european.

Comisia Europeană a înaintat în mai 2011 două propuneri pentru soți și parteneri înregistrați, în scopul de a ușura, pe viitor, complicațiile juridice în cauzele transfrontaliere. Regulamentele propuse stabilesc instanțele competente pentru soluționarea litigiilor în materie de efecte patrimoniale ale căsătoriei sau ale parteneriatului înregistrat și normele materiale aplicabile. Consider că aceste regulamente vor asigura libera circulație în Uniunea Europeană a hotărârilor judecătorești, a tranzacțiilor judiciare și a tuturor actelor autentice relevante.

 
  
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  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de cette proposition, afin qu'une décision judiciaire sur les effets patrimoniaux d'un couple international de partenariat civil rendue dans un État membre puisse être reconnue et appliquée dans un autre. Il était important d'appliquer les mêmes règles aux partenariats civils qu'aux couples mariés puisqu'ils peuvent rencontrer les mêmes difficultés lorsqu'ils mettent fin à leur engagement. Ils auront ainsi le droit de choisir la législation nationale applicable à leur propriété, à condition d'établir un lien proche avec l'État membre en question.

 
  
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  John Bufton (EFD), in writing. − Against. This report proposes what amounts to the first stage of harmonising the law relating to the property – real and personal – of a registered partnership with the regime applicable to matrimonial property. My party opposes such legislation, not least because this form of harmonisation is leading to the Europeanization of our laws relating to matrimonial causes and those applicable to registered partnership. These measures also represent a step along the road towards the secularisation and ultimate destruction of the concept of marriage. It is for these reasons that I voted against this report.

 
  
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  Carlos Coelho (PPE), por escrito. - A crescente mobilidade das pessoas num espaço sem fronteiras internas traduz-se num aumento significativo das uniões, qualquer que seja a sua forma, entre nacionais de Estados-Membros diferentes, ou residentes noutro Estado-Membro que não o da sua nacionalidade.

O sistema de parceria registada é outra forma de união, que não o casamento, a qual é definida pelo direito nacional de cada Estado-Membro. Este sistema está consagrado, no que diz respeito a casais de sexo oposto, na legislação de 4 Estados-Membros e, no que diz respeito a casais do mesmo sexo, na legislação de 12 Estados-Membros.

O reconhecimento num Estado-Membro de uma decisão em matéria de efeitos patrimoniais de uma parceria registada tem apenas como objetivo permitir a execução dos efeitos patrimoniais determinados nessa decisão, não obrigando a que o Estado-Membro em questão tenha que reconhecer a parceria subjacente aos efeitos patrimoniais que dão lugar à decisão.

Apoio, assim, esta proposta que pretende garantir que todos os cidadãos da UE possam dispor das mesmas igualdades e direitos patrimoniais, independentemente da natureza da união, mas tendo em devida consideração o direito nacional do Estado-Membro em questão.

A criação de um quadro normativo claro e coerente proporcionará uma maior certeza jurídica aos cidadãos implicados e trará claros benefícios para o funcionamento do mercado interno.

 
  
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  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho votato favorevolmente la posizione del Parlamento sulla proposta di regolamento sul regime patrimoniale nelle unioni registrate. Infatti, sono sempre più numerose le famiglie che decidono di non sposarsi e che optano per un'unione civile e, nello stesso tempo, aumentano le situazioni di mobilità. Era necessario quindi, fornire un quadro legislativo chiaro sul foro competente, la legge applicabile, nonché il riconoscimento e l'esecuzione degli atti. Insieme all'altra proposta di regolamento inerente il regime patrimoniale nei matrimoni, credo che con questo voto stiamo concretamente dando un valido contributo a superare l'incertezza giuridica e soprattutto le differenze rilevanti presenti nelle legislazioni nazionali dei Paesi membri.

 
  
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  Marielle de Sarnez (ALDE), par écrit. – Les unions entre ressortissants des États membres, que ce soit des mariages ou des partenariats enregistrés auprès d'une autorité publique, sont de plus en plus nombreuses. Aujourd'hui, un mariage sur sept dans l'Union implique des citoyens de plus d'un État membre. Le Rapport 2010 sur la citoyenneté de l'Union identifiant les obstacles à l'exercice des droits de l'Union a établi que l'incertitude relative aux droits de propriété des couples internationaux, composés de ressortissants de deux États membres différents, constitue une difficulté majeure pour les Européens dans leur vie quotidienne. Il convient donc de lever les obstacles rencontrés par ces couples internationaux. La détermination de la juridiction compétente et de la législation applicable en cas de séparation ou de décès d'un des conjoints ainsi qu'une meilleure reconnaissance des décisions entre les États membres contribueront à ce titre à établir un cadre juridique plus clair, tout en respectant les droits de propriété des différents États membres.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte car je suis en faveur d'une clarification du régime s'appliquant aux effets patrimoniaux des partenariats enregistrés dans l'Union Européenne. Je soutiens notamment le fait que les partenariats enregistrés se voient offrir la possibilité de choisir la loi applicable pour leurs effets patrimoniaux. Néanmoins, j'apprécie que ce rapport ne fasse pas obligation aux États membres de reconnaître un tel partenariat.

 
  
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  Jill Evans (Verts/ALE), in writing. – I voted in favour of this report because the law on registered partners and property varies from Member State to Member State and this can cause problems for couples who own properties in Member States other than their own. It is important that after the break-up of a partnership, individuals are clear about their rights and can choose the applicable law for their property regimes. It is important to me that my constituents in Wales are aware of their rights.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. É fundamental que no espaço da UE as parcerias registadas que tenham ligação a mais do que um Estado-Membro possam ver os seus direitos aplicados em qualquer um deles. Assim, pretende-se obter algum grau de harmonização dos regimes, que garanta a segurança jurídica dos envolvidos, sem que a definição destes deixe de ser uma competência que pertence, em primeira linha, aos Estados.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Em 2007 houve na UE cerca de 211 000 parcerias registadas, das quais mais de 41 000 tinham, em termos de regime de bens, alguma ligação a mais de um Estado-Membro. Destas uniões, 8 500 (4 %) terminaram com a separação e 1 266 (0,6 %) com o falecimento de um dos parceiros. A instituição da parceria registada está a crescer com o desenvolvimento da mobilidade dos cidadãos na Europa. No caso das uniões registadas, ainda mais do que no caso dos casamentos - as disposições variam muito de um país para o outro, o que gera insegurança jurídica. Em caso de litígio, o parceiro que dispõe de melhor aconselhamento pode - tal como nos casais unidos pelo matrimónio - decidir recorrer a um tribunal que aplique o direito que lhe parece mais favorável. Esta proposta melhora substancialmente a situação jurídica dos casais envolvidos.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório visa contribuir para a resolução de aspectos associados à união de dois parceiros, incluindo litígios, designadamente em relação a decisões a tomar em termos de regime de bens (em mais do que um país da UE).

De acordo com o relatório, as pessoas envolvidas deparam-se frequentemente com questões complexas, sobretudo quanto à lei aplicável ao seu caso e ao foro competente. As legislações variam muito de país para país no caso das uniões registadas, o que gera insegurança jurídica. Para colmatar estes problemas, no caso das parcerias em termos de regimes de bens com uma ligação a mais de um Estado-Membro, o relatório propõe o reconhecimento jurídico de determinadas regras.

Não obstante as conhecidas reservas que temos em relação à harmonização do direito civil privado, os objectivos aqui visados parecem-nos justos, sendo aceitável a proposta constante do relatório.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Európska únia si stanovila za cieľ udržiavať a rozvíjať priestor slobody, bezpečnosti a spravodlivosti, v ktorom je zaručený voľný pohyb osôb. Na postupné vytvorenie takéhoto priestoru musí Únia prijať opatrenia v oblasti justičnej spolupráce v občianskych veciach, ktoré majú cezhraničné dôsledky. Ešte v roku 2010 Komisia oznámila, že prijme legislatívny návrh umožňujúci odstrániť prekážky voľného pohybu osôb, a najmä ťažkosti, s ktorými sa páry stretávajú pri správe svojho majetku alebo pri jeho delení. Chápanie iných foriem zväzkov než manželstva sa v právnych predpisoch členských štátov odlišuje a je potrebné rozlišovať medzi pármi, ktorých zväzok je inštitucionálne potvrdený registráciou partnerstva verejným orgánom, a pármi, ktoré žijú len vo faktickom zväzku. V snahe zabezpečiť bezproblémový chod vnútorného trhu je potrebné odstrániť prekážky voľného pohybu osôb, ktoré zaregistrovali svoje partnerstvo, a to najmä ťažkosti, s ktorými sa tieto páry stretávajú pri správe svojho majetku alebo pri jeho delení.

 
  
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  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − I dati a livello europeo su questo tema obbligano il Parlamento a una seria riflessione. Appare evidente che ci sia la necessità di agire e dobbiamo sfruttare la possibilità che abbiamo in questo momento per migliorare la situazione giuridica delle coppie interessate. L'istituto delle unioni registrate si sta evolvendo, e con l'aumento della mobilita delle persone in Europa sale il numero dei soggetti interessati. La proposta del relatore trova il nostro appoggio proprio perché propone un regolamento chiaro che permette alle unioni registrate di scegliere la legge applicabile al loro regime e soprattutto ne facilita la scelta finale.

 
  
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  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – C'est une nouvelle avancée dans l'Europe du quotidien! Nous avons adopté cette semaine deux textes pour améliorer les droits des couples binationaux: plus de clarté, plus de simplification au cadre juridique qui régit les relations de ces couples binationaux dans l'espace européen. Principale avancée de ce texte et non des moindres : les droits des couples binationaux sont garantis, qu'il s'agisse d'un couple marié ou d'un couple en partenariat civil. Autre élément de ces deux textes : les personnes concernées (d'un couple marié ou d'un partenariat civil) pourront choisir elles-mêmes la législation applicable à leur droit de propriété, lorsque ces deux personnes se séparent et qu'il est mis fin au mariage ou au partenariat civil. Enfin, les décisions seront reconnues mutuellement dans toute l'Union européenne en respectant les différents droits de propriété appliqués dans les Etats membres.

 
  
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  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – J'ai apporté tout mon soutien à ce texte qui va permettre de clarifier les droits patrimoniaux concernant près de 16 millions de couples internationaux vivant en Europe et dont 650 000 seraient, chaque année, confrontés à d'importantes difficultés pour trouver quelle législation s'applique à leur cas, et quelle juridiction est compétente lorsque leur mariage ou leur partenariat prend fin. Il est en effet essentiel de faire cesser les disparités juridiques actuelles existant entre les 27 et encourageant la recherche du tribunal le plus favorable (forum shopping), souvent au bénéfice du conjoint le plus fortuné. Il s'agit donc ici de lever l'insécurité juridique entourant les droits patrimoniaux de ces couples sur la base de règles claires permettant de déterminer la législation applicable, la juridiction compétente, et prévoir des règles pour la reconnaissance et l'exécution des décisions de justice grâce à une procédure unique, ce dont je me félicite.

 
  
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  Marian Harkin (ALDE), in writing. − I abstained on both reports by MEP Thein because Ireland is not participating in either regulation. It does not have a matrimonial property regime, nor substantial property consequences of registered partnership within the meaning of the proposed regulations. Participating in the regulations could have complex effects on property law generally and create substantial uncertainty in a range of property transactions.

 
  
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  Jim Higgins (PPE), in writing. − I voted ‘Yesʼ to this report because if decisions regarding property have to be taken during a partnership or after it ends, the parties concerned face complex issues, especially in relation to justifications and applicable law. This report will bring more clarity to this complex area.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pasiūlymą, kadangi jei dėl turto dalybų ar partnerystės reikia priimti turtinių pasekmių turinčius sprendimus, asmenys, su kuriais tai susiję, susiduria su sudėtingais klausimais, ypač dėl taikytinos teisės ir jurisdikcijos. Atitinkamos nacionalinės nuostatos labai skiriasi, o registruotos partnerystės atveju dar labiau negu santuokos. Taip atsiranda nemažas teisinis netikrumas. Be to, kilus ginčui geriau informuotas partneris, kaip ir sutuoktinių atveju, gali būti suinteresuotas kuo greičiau kreiptis į tą teismą, kuris taikys, jo manymu, jam palankesnę teisę. Siūloma nustatyti ir registruotiems partneriams galimybę pasirinkti jų turto teisiniam režimui taikytiną teisę. Niekinis taikytinos teisės pasirinkimas neturėtų jokio poveikio, liktų objektyvus susiejimas su valstybės narės, kurioje partnerystė įregistruota, teise. Taip pat numatytas konsultacijų reikalavimas. Nors partneriai, norintys susitarti dėl taikytinos teisės, paprastai gauna atitinkamą informaciją ir ypač susijusios šalys dažniausiai yra geriausiai informuotos apie savo teises, tačiau teisinė konsultacija turėtų būti numatyta atsižvelgiant į ypatingą apsaugos poreikį. Jei vienoje valstybėje narėje konsultacijos numatytos pagal ypatingus susitarimo dėl taikytinos teisės reikalavimus, ši sąlyga vienaip ar kitaip būtų įvykdyta (pvz. suteikiamas oficialus patvirtinimas).

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole alla presente relazione in seguito alle modifiche apportate in Commissione che hanno migliorato il testo, adeguandolo alle specificità presenti nelle giurisdizioni degli Stati membri. Il tema delle unioni registrate e quello ad esso connesso degli effetti patrimoniali di tali unioni, necessita sicuramente di un’adeguata armonizzazione sul piano europeo, soprattutto da un punto di vista strettamente giuridico. Tuttavia, così come da noi proposto con le modifiche apportate, il testo iniziale poneva alcuni dubbi che abbiamo ritenuto opportuno correggere.

 
  
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  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Cette directive offrira un cadre juridique clair aux 16 millions de couples internationaux (de nationalités différentes et/ou vivant à l'étranger) dans l’Union européenne. En cas de décès d'un des partenaires ou de séparation, les procédures juridiques seront simplifiées et leur coût sera réduit grâce à la clarification de la loi applicable à leurs biens patrimoniaux. L’Union européenne permettra donc à ces couples d’éviter un "parcours du combattant" juridique, dans une période déjà difficile pour eux. Par ailleurs, la directive clarifie la législation qui régira les effets du partenariat enregistré sur des rapports juridiques entre le couple ou un des partenaires et un tiers, par exemple dans le cas d’une hypothèque. Dans le cas de partenariats enregistrés tels que le PACS, les biens patrimoniaux seront soumis au pays d’enregistrement du partenariat. J’ai voté en faveur de ce texte car les couples internationaux doivent pouvoir bénéficier d’un cadre juridique clair, et des mêmes droits que les autres couples européens.

 
  
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  Véronique Mathieu Houillon (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur des rapports sur les règlements relatifs aux régimes matrimoniaux afin de clarifier la situation juridique des couples internationaux, de nationalités différentes et/ou vivant à l'étranger. Ces derniers sont confrontés à des difficultés d'ordre juridique et subissent des coûts de procédure élevés en raison d'incertitudes concernant les lois nationales s'appliquant à leurs biens patrimoniaux. Les deux textes répondent à ce problème en fournissant des règles cohérentes en vue de déterminer le tribunal compétent et la législation applicable.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. A crescente mobilidade das pessoas num espaço sem fronteiras internas traduz-se num aumento significativo das uniões, qualquer que seja a sua forma, entre nacionais de Estados-Membros diferentes, bem como na presença destes casais em Estados-Membros de que não têm a nacionalidade, muitas vezes acompanhada da aquisição de bens situados no território de vários países da União. A presente proposta visa, nomeadamente, criar um quadro jurídico claro na União Europeia que abranja a determinação do tribunal competente e a lei aplicável em matéria de aspetos patrimoniais dessas parcerias e facilitar a circulação das decisões e dos atos entre os Estados-Membros. Daí o meu voto favorável.

 
  
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  Roberta Metsola (PPE), in writing. − I have voted in favour of this report which must be considered, along with the report on matrimonial property regimes (A7-0253/2013), as making it easier for couples to settle property-related issues in case they move to another EU Member State or when they are from different countries and own assets abroad. They are an important step forward and enhance legal certainty.

 
  
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  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor del presente informe debido a que las parejas de hecho registradas en la UE, que disponen de propiedades en diferentes Estados miembros, pueden verse en peligro debido a la disparidad existente entre los diferentes marcos normativos. En la Unión la parejas de hecho sufren una enorme disparidad legislativa entre Estados miembros, disparidad que no afecta tanto al matrimonio y es por ello que este informe propone un acercamiento hacia las normativas que regulan los matrimonios, entre ellas poder elegir la ley a la que se debe atener una pareja de hecho registrada, cumpliendo de esta forma el principio de igualdad de la Carta de Derechos Fundamentales de la UE. He votado a favor de este informe porque mejora la protección de los derechos de las parejas de hecho.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − To ensure the same rights regarding choice of law for different forms of legal unions and to recognise cross-border effects without derogatory measures, in line with the Council conclusions on fundamental rights and rule of law. This recommendation is not obligatory, and therefore the report resembles a contemplation and does not have a real impact. I abstained.

 
  
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  Siiri Oviir (ALDE), kirjalikult. − Arvestades piiriüleste registreeritud kooselus elavate paaride üsna suurt arvu ning asjaolu, et asjaomased isikud seisavad silmitsi erinevate keerukate küsimustega, nt lahkumineku või ühe poole surma tõttu, on õigusliku olukorra parandamine nimetatud valdkonnas hädavajalik. Et õiguskindlusetust vähendada, toetasin ka antud raportit. Samuti olen nõus raportööri seisukohaga, et ka registreeritud kooselu partneritel peaks olema võimalus valida varaliste tagajärgede suhtes kohaldatavat õigust ning see peaks vastama laiemalt abieluvararežiime käsitlevale määrusele. Minu arvates on komisjoni ettepanek, milles nähakse ette mitte lubada valida registreeritud kooselu puhul kohaldatavat õigust, vastuolus ELi põhiõiguste hartaga. Viimast kinnitas ka ELi Põhiõiguste Ameti arvamus, kus märgiti, et vastavate õiguste piiramiseks peab olema piisav õigustus. See, et komisjon osutab liikmesriikide õiguse erinevustele, ei ole kindlasti piisav põhjendus.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Siekiant sukurti aiškius teisinio reglamentavimo pagrindus, registruotiems partneriams tikslinga sudaryti sąlygas pasirinkti jų turto teisiniam režimui taikytiną teisę. Tokiu būdu bus sudaromos galimybės efektyviau ir lengviau valdyti kelių šalių teritorijoje esantį turtą. Visų pirma, bus pašalinti dideli taikytinų materialinės ir tarptautinės privatinės teisės normų skirtumai ir nustatomos visoje ES bendros nuostatos. Be to, didesnis partnerių teisinis saugumas užkirs kelią palankiausio teismo ieškojimui. Pažymėtina, kad visais atvejais taikymo sritis turi būti tiksliai apibrėžta ir turi būti nustatyta aiški jos riba su kitomis teisės sritimis. Kita vertus, turi būti nustatomi ir atitinkami saugikliai, kad taikytina teisė nebūtų pasirenkama be aiškaus abiejų šalių sutikimo.

 
  
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  Antigoni Papadopoulou (S&D), γραπτώς. – Οι γάμοι διασυνοριακού χαρακτήρα αυξάνονται διαρκώς στις μέρες μας, λόγω της πολυπολιτισμικότητας των σύγχρονων ευρωπαϊκών κοινωνιών αλλά και της ενθάρρυνσης της κινητικότητας.

Οι κοινές θέσεις, που με δυσκολία συναποφασίστηκαν μετά από πλειάδα συζητήσεων σε διάφορες διαχρονικές Προεδρίες του Ευρωπαϊκού Συμβουλίου, επιδιώκουν ουσιαστικά να δώσουν λύσεις σε εκκρεμή και πολύπλοκα νομικά προβλήματα της καθημερινότητας που αφορούν περιουσιακά προβλήματα που προκύπτουν από διάλυση γάμων ή καταχωρημένες συμβιώσεις. Στο θέμα των καταχωρημένων συμβιώσεων υπάρχουν βέβαια πολύ διαφορετικές ρυθμίσεις στα διάφορα κράτη μέλη.

Οι κατατεθείσες συμβατικές προτάσεις, προάγουν το ενωσιακό δίκαιο δίνοντας στους πολίτες την ευχέρεια να ενημερώνονται επαρκώς για τα δικαιώματα τους, τα οποία πρέπει να γνωρίζουν και να τα διεκδικούν, χωρίς διακρίσεις. Αποτελούν ένα πρώτο βήμα ελάχιστων συγκλίσεων, με δεδομένες τις τεράστιες διαφορές στις εθνικές νομοθετικές διατάξεις. Έμφαση δίνεται στις γυναίκες που είναι πιο ευπαθείς από τους άνδρες σε περιπτώσεις διαζυγίων και στα θέματα ικανοποιητικής διευθέτησης και επίλυσης περιουσιακών διαφορών.

 
  
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  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Η διασφάλιση των δικαιωμάτων των πολιτών που διέπονται από κατοχυρωμένα συμφωνητικά συμβίωσης απασχολεί ιδιαίτερα την κοινοτική νομοθεσία. Σήμερα, ο αριθμός των κατοχυρωμένων συμβιώσεων στην ΕΕ ξεπερνά κατά πολύ τις 200.000 γεγονός για το οποίο το ρυθμιστικό πλαίσιο, το οποίο αφορά τις περιουσιακές σχέσεις, το εφαρμοστέο δίκαιο και τη διεθνή δικαιοδοσία, να απασχολεί έναν συνεχώς αυξανόμενο αριθμό συμπολιτών μας. Μάλιστα, παρατηρούνται τεράστιες διαφορές μεταξύ των εθνικών νομοθετικών διατάξεων με αποτέλεσμα ο καλύτερα ενημερωμένος σύντροφος (σε περίπτωση που το συμφωνητικό συντελείται μεταξύ πολιτών διαφορετικού κράτους μέλους) μπορεί να έχει συμφέρον να προσφύγει το ταχύτερο δυνατόν σε ένα δικαστήριο το οποίο εφαρμόζει ένα ευνοϊκό για αυτόν δίκαιο. Η παρούσα έκθεση, την οποία και υπερψήφισα, αποσκοπεί να αμβλύνει τα συγκεκριμένα προβλήματα δεδομένου ότι η κινητικότητα των πολιτών στην Ευρώπη αυξάνεται και, συνεπώς, ο αριθμός των ενδιαφερομένων διευρύνεται. Υιοθετώντας μία κοινή προσέγγιση των προβλημάτων για τους γάμους και τις καταχωρημένες συμβιώσεις, το νέο πλαίσιο προτείνει μια ρύθμιση, με βάση την οποία οι καταχωρημένοι σύντροφοι θα έχουν τη δυνατότητα να επιλέξουν το εφαρμοστέο δίκαιο που θα διέπει τις περιουσιακές τους σχέσεις.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), in writing. − While registered non-marriage partnerships are admitted in many of the Member States, there is no clear legal basis at European level on which to determine which Member Stateʼs applicable laws should be chosen when, in the event of the separation of the partnership, disputed property involves more than one Member State. Therefore, legislative action is required to fill this gap and provide EU citizens with greater legal certainty. As freedom to choose applicable laws based on nationality and residence is part of the fundamental right of citizens, I voted in favour of this proposal.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Em 2007 houve, na UE, cerca de 211 000 parcerias registadas, das quais mais de 41 000 tinham, em termos de regime de bens, alguma ligação a mais de um Estado-Membro. Destas uniões, 8 500 (4 %) terminaram com a separação e 1 266 (0,6 %) com o falecimento de um dos parceiros. Quando, no contexto de litígios ou ainda durante a união de dois parceiros, existem decisões a tomar em termos de regimes de bens, as pessoas envolvidas deparam-se com questões muito complexas, sobretudo quanto à lei aplicável ao seu caso e ao foro competente. Acontece que - no caso das uniões registadas ainda mais do que no caso dos casamentos - as disposições variam muito de um país para o outro. Esta situação gera uma insegurança jurídica assinalável. Além disso, em caso de litígio, o parceiro que dispõe de melhor aconselhamento pode - tal como nos casais unidos pelo matrimónio - decidir recorrer a um tribunal que aplique o direito que lhe parece mais favorável. A bem da segurança jurídica votei favoravelmente a presente proposta de regulamento que pretende alterar esta situação propondo a possibilidade de escolha da lei aplicável para as parcerias registadas.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. As parcerias registadas na UE geram uma insegurança jurídica assinalável, sobretudo porque suscitam questões complexas no contexto da dissolução da parceria ou ainda durante a união de dois parceiros. A relatora considera pertinente a proposta da Comissão, defendendo, contudo, que um único documento podia conter a regulamentação discriminada de dois objetos normativos diferentes, uma vez que não concorda que exista uma diferença de fundo em termos de conteúdo entre ambas as propostas. Quanto à substância do texto, o ponto central é o facto de a proposta não admitir a escolha da lei aplicável às parcerias registadas, justificando a Comissão que as diferenças no direito dos Estados-Membros seriam sanadas através da conexão à lei do Estado de registo da parceria. Contudo, a relatora solicitou um parecer a Agência Europeia para os Direitos Humanos, cujo parecer conclui que é necessária uma outra fundamentação em relação à possibilidade de escolha da lei pelos casais. Assim, a relatora propõe uma norma que conceda às parcerias registadas a possibilidade de escolher a lei aplicável aos seus efeitos patrimoniais. Votei favoravelmente o relatório por considerar pertinente o ajuste proposto, num esforço louvável por compatibilizar a lei com a Carta dos Direitos Fundamentais da União Europeia.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. In 2007, there were about 211 000 registered partnerships in the EU, of which over 41 000 had implications for property in more than one Member State. Of these, 8 500 (4%) were ended by separation and 1 266 (0.6%) by the death of one partner. If decisions regarding property have to be taken during a partnership or after it ends, the parties concerned face complex issues, especially in relation to jurisdiction and applicable law. Here – and to an even greater degree than with marriages – there are considerable differences between Member States’ rules. This makes for considerable legal uncertainty. In the event of a dispute, it may – as in a marriage – be advantageous for the better-advised party to bring the case as quickly as possible before a court which he or she thinks will apply laws most favourable to him or her. The two JURI reports are very good and improve the Commission's proposals in a significant way. More specifically, the report on registered partnership is opposed to any central substantive distinction between the two proposals, namely the denial to registered partnerships of a choice of applicable law and the related choice of jurisdiction.

 
  
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  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα τη συγκεκριμένη έκθεση. Υφίστανται τεράστιες διαφορές μεταξύ των εθνικών νομοθετικών διατάξεων οι οποίες, στην περίπτωση των καταχωρημένων συντρόφων, είναι πολύ ευρύτερες από ό,τι στην περίπτωση των γάμων. Η εισηγήτρια, πολύ σωστά αναγνωρίζει ότι υπάρχει ανάγκη για λήψη μέτρων ώστε η νομική θέση των ενδιαφερόμενων ζευγαριών να βελτιωθεί. Οι προτάσεις που αναφέρονται στην έκθεσή της συνεισφέρουν θετικά προς αυτήν την κατεύθυνση.

 
  
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  Monika Smolková (S&D), písomne Aj keď voľný pohyb osôb medzi členskými štátmi patrí k základným cieľom EÚ, myslím si, že občania ešte stále čelia mnohým prekážkam, s ktorými sa stretávajú pri vykonávaní svojich práv. Keďže tento stav sa dotýka aj medzinárodných manželstiev a registrovaných partnerstiev, podporila som správu, lebo si myslím, že je potrebné hľadať možnosti postupného odstraňovania týchto problémov, s ktorými sa stretávajú najmä pri každodennej správe spoločného majetku, ale aj v čase zániku spôsobeného rozlukou partnerov alebo úmrtím jedného z nich. Požiadavku na zmenu v tejto oblasti považujem za mimoriadne dôležitú, pretože v poslednom období sa čoraz viac občanov sťahuje do iných krajín EÚ za účelom vytvárania manželstiev a registrovaných partnerstiev. Súhlasím s tým, aby sa v záujme doterajšej právnej neistoty a v mnohých prípadoch aj diskriminácie medzinárodných párov prijímali také legislatívne opatrenia, ktoré nielen zabezpečia jednotný a zjednodušený právny rámec, ale budú chrániť aj ich majetkový režim a majetkové dôsledky. Očakávam, že tieto zmeny môžu pomôcť odstrániť ťažkopádne a nákladné formality súvisiace s cezhraničným uznávaním rôznych dokumentov, ktoré mnohokrát nie sú uznávané jednotlivými členskými štátmi (rodinný stav, životné udalosti).

 
  
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  Davor Ivo Stier (PPE), napisan. − Ovim prijedlogom Uredbe afirmira se nacionalna nadležnost u definiranju braka i prava koja proizlaze iz obiteljskog zakona. Isto tako se olakšava određivanje jurisdikcije u rješavanju imovinskih pitanja.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Je propose d'étendre aux partenariats enregistrés les solutions pertinentes avancées pour les régimes matrimoniaux. Il est ici surtout question de l'intégration des nouvelles dispositions relatives au patrimoine dans le cadre d'autres actes de l'Union, notamment le règlement relatif aux successions et le règlement Bruxelles I. Cette volonté de rapprochement concerne notamment la définition du champ d'application (exclusion de la répartition compensatoire des droits à pension entre époux prévue par le droit allemand et régimes équivalents en vigueur dans d'autres États membres), le remaniement des dispositions relatives aux juridictions compétentes, la reprise des dispositions du règlement sur les successions relatives à l'adaptation des droits réels et à la reconnaissance, à la force exécutoire et à l'exécution des décisions de justice ainsi que l'acceptation et la force exécutoire des actes. Je propose aussi d'étendre la clause de révision afin de pouvoir analyser attentivement les effets pratiques des différents points de divergence qui existent (encore) entre les régimes matrimoniaux et les effets patrimoniaux des partenariats enregistrés et d'examiner, sur cette base, les moyens d'une harmonisation.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Uma parceria registada constitui uma outra forma de união que não seja o casamento, sendo que o conteúdo específico da noção de parceria registada é definido pelo direito nacional dos Estados-Membros. Em março de 2011 a Comissão Europeia apresentou uma proposta de regulamento relativo à competência, à lei aplicável, ao reconhecimento e à execução de decisões em matéria de efeitos patrimoniais das parcerias registadas. Esta proposta tem como objetivo criar um quadro jurídico claro na União Europeia que abranja a determinação do tribunal competente, definir a lei aplicável em matéria de aspetos patrimoniais dessas parcerias e facilitar a circulação das decisões e dos atos entre os Estados-Membros. Sou favorável ao presente relatório por entender que é necessário esclarecer juridicamente às questões relacionadas com os efeitos patrimoniais das parcerias registadas, por forma a que não existam interpretações distintas nos diferentes Estados-Membros.

 
  
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  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. - Ce règlement cherche à régler les difficultés juridiques rencontrées par les couples vivant en "partenariats enregistrés", équivalents européens du PACS français, quand ils sont ressortissants d'États membres différents. La définition qui est donnée des partenariats est neutre et ouverte (incluant de fait les partenariats entre couples homosexuels).

Sur les 211 000 partenariats enregistrés, 41 000 le sont dans plus d'un État membre.

Le texte clarifie de nombreux points de procédure comme la loi applicable, l'opposabilité de contrats envers les tiers ou encore les conséquences sur les biens en cas de séparation. Actuellement, en cas de conflit, une partie mieux informée peut profiter de la situation pour présenter son cas devant la justice de l'État membre qui lui est la plus favorable.

La distinction entre mariage et partenariat est ressorti d'une longue discussion. La Commission n'a pas voulu un seul et même texte pour les deux, pour tenir compte des spécificités du partenariat, à commencer par le fait qu'il n'existe pas partout.

Le Parlement a atténué la distinction en rapprochant le droit applicable pour les partenariats à celui des mariages, en conformité avec le principe d'égalité et l'interdiction de discrimination dans l'Union.

 
  
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  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − L'obiettivo della relazione Thein è stabilire un regime giuridico chiaro per definire la giurisdizione e la legge applicabile agli effetti patrimoniali delle coppie registrate e ai regimi patrimoniali tra coniugi. Dopo lunghe ed elaborate trattative si è giunti a un emendamento di compromesso per accomodare le posizioni dell'agenzia europea dei diritti umani e gli Stati membri contrari a disposizioni concernenti gli effetti patrimoniali delle coppie registrate, cui viene concessa la libera scelta della legge applicabile. Al tempo stesso, non sarà obbligatorio recepire le disposizioni comunitarie per quegli Stati membri che non prevedono l'istituto nel proprio ordinamento giuridico.

 
  
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  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Este relatório pretende ajudar a resolver os problemas que surgem no contexto de litígios ou durante a união de dois parceiros, quando existem decisões a tomar em termos de regimes de bens (em mais do que um país da UE). O relatório explica que as pessoas envolvidas deparam-se com questões muito complexas, sobretudo quanto à lei aplicável ao seu caso e ao foro competente. As legislações variam muito de país para país no caso das uniões registadas, o que gera insegurança jurídica. Para colmatar estes problemas no caso das parcerias em termos de regimes de bens com uma ligação a mais de um Estado-Membro, o relatório propõe o reconhecimento jurídico de determinadas regras. Concordamos com o objetivo, embora mantenhamos profundas reservas em relação à harmonização do direito civil privado, considerando ser preferível a coordenação das instituições judiciais.

 

13.3. Regimi patrimoniali tra coniugi (A7-0253/2013 - Alexandra Thein)
  

Ústní vysvětlení hlasování

 
  
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  Roberta Angelilli (PPE). - Signor Presidente, nell'Unione europea ci sono 16 milioni di coppie binazionali o che vivono in un paese diverso da quello di origine. Questa situazione dà origine a difficoltà giuridiche dovute all'incertezza della legge applicabile al regime patrimoniale, soprattutto in caso di divorzio o morte di uno dei coniugi, dato che in questa materia il diritto degli Stati membri presenta notevoli differenze.

Dare ai cittadini certezza e chiarezza riguardo alla legge applicabile e alla scelta del foro rappresenta un passo importante per la cooperazione giudiziaria in materia civile e un valido strumento per evitare lunghe e costose procedure che nascono proprio da conflitti di giurisdizioni e dall'insufficiente conoscenza e consapevolezza della legislazione applicabile.

 
  
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  Erminia Mazzoni (PPE). - Signor Presidente, come ricordato anche dalla collega Angelilli, questa relazione è sicuramente molto importante perché si fa carico di affrontare il tema della disomogeneità delle legislazioni rispetto a rapporti che invece dovrebbero vedere l'Unione europea intervenire con una linea maggiormente uniforme: i rapporti patrimoniali che conseguono ai rapporti matrimoniali sono uno dei punti di criticità delle differenze normative fra i vari Stati membri.

Ho chiesto di intervenire nel "Tempo di parola" anche e soprattutto per ricordare che dai rapporti matrimoniali tra coppie formate da coniugi appartenenti a paesi diversi conseguono fatti ben più speciosi e gravi, che sono quelli riguardanti la regolamentazione dei rapporti con i figli i quali, al momento della separazione dei genitori all'interno dell'Unione europea, soffrono di condizioni di grande disagio a causa di legislazioni che non tengono in assoluto conto dei principi dell'Unione europea stessa.

Su questo problema richiamo l'attenzione del Parlamento europeo.

 
  
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  Monica Luisa Macovei (PPE). - 650 de mii din cele aproximativ 16 milioane de cupluri internaţionale, adică soţi din state membre diferite, divorţează anual în Uniune. Dreptul de proprietate după divorţ, dar şi în cazul decesului, rămâne un obstacol în calea cetăţenilor, care pierd timp şi bani căutând legislaţia aplicabilă şi instanţa competentă.

Diferenţele legislative dintre statele membre duc la încălcarea articolului 17 din Carta drepturilor fundamentale a Uniunii, care protejează bunurile comune obţinute în timpul căsătoriei. În plus, fuga la instanţa cea mai favorabilă, de obicei în favoarea părţii înstărite, încalcă egalitatea în faţa legii şi dreptul la nediscriminare. De aceea, este absolut necesar ca discriminarea să fie interzisă şi dreptul de acces la instanţă să fie garantat. Acest raport va simplifica conflictele legislative existente şi procedurile pentru cetăţeni, prin stabilirea unor norme comune în regimul drepturilor de proprietate.

 
  
  

Písemná vysvětlení hlasování

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente Relatório, considerando que este Relatório é essencial para assegurar os mesmos direitos no que se refere à escolha da lei para diferentes formas de uniões legais e com efeitos de reconhecimento transfronteiriço, sem medidas de derrogação, em linha com as conclusões do Conselho sobre os Direitos Fundamentais e a Regra do Direito adotada a 7 de junho de 2013, bem como com o Relatório da Comissão de 2012 sobre a aplicação da Carta dos Direitos Fundamentais da União Europeia.

 
  
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  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. - Construirea unui cadru unitar la nivel european în materie de competenţe, legislaţie aplicabilă şi recunoaşterea hotărârilor judecătoreşti cu privire la regimurile matrimoniale este consecinţa naturală a armonizării relaţiilor juridice dintre statele membre. Adoptarea de reguli compatibile într-o problemă care priveşte regimul proprietăţii este importantă pentru menţinerea stabilităţii şi eficienţei circuitului civil european. Chiar dacă problema regimului bunurilor matrimoniale rămâne una care ţine de competenţa statelor membre, este important ca reglementările naţionale să nu aducă atingere drepturilor care iau naştere prin căsătorie sau prin încetarea ei.

Susţin, de asemenea, propunerile Parlamentului cu privire la necesitatea soluţionării cu celeritate a tuturor problemelor şi conflictelor juridice cu privire la regimul bunurilor matrimoniale.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Dans l'Union européenne, environ un mariage sur sept a un caractère transnational. En cas de dissolution de ces mariages, il est nécessaire de procéder à la liquidation du régime matrimonial. Les personnes concernées se trouvent confrontées à des questions complexes, concernant notamment le droit applicable et la juridiction compétente. J'ai voté en faveur de ce texte qui tend à clarifier ces situations complexes.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį siūlymą dėl Registruotos partnerystės turtinių pasekmių. Siūlymo tikslas – užtikrinti teisinį tikrumą asmenims, įforminantiems tarptautines registruotas partnerystes. 2007 m. ES įforminta apie 211 000 registruotų partnerysčių, iš kurių 41 000 buvo tarptautinės. Nutraukus tokią partnerystę ir dalinantis turtą, kyla problemos dėl taikytinos teisės ir jurisdikcijos. Atitinkamos nacionalinės nuostatos labai skiriasi. Pritariu išdėstytiems siūlymams nustatyti registruotiems partneriams galimybę pasirinkti jų turto teisiniam režimui taikytiną teisę. Svarbu nustatyti teisinių konsultacijų reikalavimą partneriams, norintiems susitarti dėl taikytinos teisės. Taip pat pritariu tam, kad būtų užtikrintas vienodas santuokos ir registruotos partnerystės institutų statusas kitais turto teisinio režimo klausimais.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. - Ho votato a favore della relazione Thein che tratta la proposta di regolamento del Consiglio relativo al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia di regimi patrimoniali tra coniugi. Ho trovato questo testo molto equilibrato perché affronta in maniera ponderata le conseguenze dello scioglimento di matrimoni "transfrontalieri", un problema sempre più sentito dai cittadini come testimoniano le 16 milioni di unioni celebrate nel 2007 fra cittadini di Stati membri differenti.

 
  
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  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de cette proposition, afin qu'une décision judiciaire sur le régime matrimonial d'un couple international de partenariat civil rendue dans un État membre, puisse être reconnue et appliquée dans un autre. Il était important d'appliquer les mêmes règles aux partenariats civils qu'aux couples mariés puisqu'ils peuvent rencontrer les mêmes difficultés lorsqu'ils mettent fin à leur engagement. Ils auront ainsi le droit de choisir la législation nationale applicable à leur propriété, à condition d'établir un lien proche avec l'État membre en question.

 
  
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  John Bufton (EFD), in writing. − Against. This report can be seen as another step towards a pan-European regime of law relating to matrimonial finance and property. As such, it must be seen as a major step towards removing power over such matters from Westminster and placing determination of the law relating to matrimonial property firmly in the hands of the EU. My party opposes all such legislation: in particular, we makes the point that the British people have never ever been consulted as to whether they wish so important and culturally-sensitive an aspect of modern life to be determined by unaccountable officials of the European bureaucracy and foreign MEPs who are not subject to the accountability of the ballot box in the UK.

 
  
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  Carlos Coelho (PPE), por escrito. - A liberdade de circulação e a crescente mobilidade das pessoas num espaço sem fronteiras internas tem contribuído para aumentar significativamente o número de uniões entre nacionais de Estados-Membros diferentes, ou de casais a residir num Estado-Membro de que não têm a nacionalidade, onde muitas vezes é acompanhado da aquisição de bens situados no território de vários países da União.

Ascende a cerca de 20 milhões o número de casais na UE que têm um vínculo com mais do que um Estado-Membro e que têm que enfrentar inúmeros obstáculos e questões complexas, nomeadamente no que diz respeito à lei aplicável e ao foro competente.

Esta iniciativa pretende, assim, fazer face às dificuldades práticas e jurídicas com que os casais transnacionais na União se defrontam, tanto na gestão quotidiana dos bens do casal, como no momento da partilha (em caso de divórcio, ou de morte de um dos cônjuges), permitindo, assim, que esses casais saibam mais facilmente quais os tribunais e a legislação aplicável aos respetivos direitos de propriedade, bem como ver facilitada a circulação das decisões e dos atos entre os Estados-Membros.

Apoio, assim, a criação de um quadro normativo claro e coerente, bem como o estabelecimento de procedimentos mais simples, claros e acessíveis.

 
  
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  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Il numero dei matrimoni internazionali che sono terminati a causa di un divorzio o di un lutto sono un numero esorbitante nell'Unione: 637 000. Era quindi urgente e necessario porre in essere un quadro legislativo tale da dare certezza giuridica e superare le numerose divergenze presenti nelle legislazioni nazionali degli Stati membri. Con questo voto abbiamo certamente dato un valido contributo in questa direzione. Non possiamo ignorare fenomeni presenti nelle nostre realtà e che incidono fortemente sulla vita dei cittadini europei. In questo modo riusciamo anche a far comprendere ai nostri elettori che l'Europa ha un valore importante perché è in grado di contribuire seriamente al miglioramento della loro vita, ancora di più quando si tratta di momenti delicati e difficili dell'individuo.

 
  
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  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Ce texte vise à faciliter les formalités administratives liées à la détermination des patrimoines pour les couples dits transnationaux, dans le cas d'époux ressortissants de l'Union européenne mais de deux États membres différents. C'est une avancée concrète au service des Européens, que je soutiens.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte car à la vue d'un accroissement significatif des unions transnationales au sein de l'Union Européenne et des difficultés pratiques et juridiques auxquelles ils se trouvent confrontés à cause de la diversité des bases juridiques de nos États membres, il me semble notamment important de s'assurer que les citoyens européens puissent bénéficier d'un niveau de sécurité juridique approprié sur le territoire de l'UE.

 
  
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  Jill Evans (Verts/ALE), in writing. – I voted in favour of this report to ensure that EU citizens are aware of their rights. In this instance, concerning the law on registered partners and property, it is an important element of my work in representing my constituents in Wales.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. Um em cada sete casamentos na UE envolvem nacionais de mais de um Estado-Membro. Tal levanta questões patrimoniais relevantes, nomeadamente à aplicação da lei relativa aos regimes de bens dos casados. Assim como defendo para as parcerias registadas também nos regimes matrimoniais deve conseguir-se algum grau de harmonização dos regimes, que garanta a segurança jurídica dos envolvidos, sem que a definição destes deixe de ser uma competência que pertence, em primeira linha, aos Estados.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Em 2007 mais de um em cada sete casais na UE (16 milhões) tinha um vínculo com mais do que um Estado-Membro, o mesmo acontecendo em mais de um em cada sete casamentos (310 000) e divórcios (137 000). No total, cerca de 637 000 casamentos transnacionais terminaram por força de divórcio ou por falecimento de um dos cônjuges. As pessoas envolvidas são confrontadas com questões complexas, em especial no tocante à lei aplicável e ao foro competente. As questões dos regimes de bens colocam-se igualmente aquando da gestão do património durante o casamento. Podem, além disso, ter também repercussões em terceiros, como acontece nos casos das transações de imóveis ou de operações que envolvam a concessão de crédito. As disposições legais subjacentes aos regimes matrimoniais variam muito entre Estados-Membros, assim como as regras de escolha do foro competente. Por conseguinte, na prática, pode acontecer que o tribunal competente num Estado-Membro faça uma apreciação do caso, em matéria de regime de bens, diferente da que faria o tribunal competente num outro Estado-Membro. Pretende-se por isso reduzir a incerteza jurídica.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A proposta de relatório visa criar um quadro normativo na União Europeia relativo à determinação do tribunal competente e da lei aplicável aos regimes matrimoniais, com a intenção de facilitar a circulação das decisões e dos actos entre os Estados-Membros. Estas acções judiciais dizem respeito, muitas vezes, à liquidação dos bens, quando um casal se separa ou quando um dos cônjuges morre. O relatório pretende esclarecer os regimes matrimoniais no tocante à lei aplicável e ao foro competente. Sendo embora conhecidas as reservas que temos em relação à harmonização do direito civil privado (consideramos ser preferível a coordenação e colaboração acrescidas das instituições judiciais), reconhecemos que os objectivos visados por este relatório são justos e pertinentes.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Právo týkajúce sa majetkových režimov manželov, ako aj súdnej príslušnosti je v jednotlivých členských štátoch pomerne odlišné. Navyše, zvýšená mobilita osôb v rámci priestoru bez vnútorných hraníc vedie k výraznému nárastu počtu zväzkov medzi občanmi rôznych členských štátov a k pobytu takýchto párov na území členského štátu, ktorého nie sú štátnymi príslušníkmi. Domnievam sa, že by malo byť našim cieľom v rámci Európskej únie vytvoriť jasný právny rámec, ktorý by zahŕňal určenie príslušného súdu a rozhodného práva vo veciach majetkových režimov manželov a uľahčenie pohybu rozhodnutí a dokumentov v členských štátoch.

 
  
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  Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. − La relazione tratta il tema di matrimoni che coinvolgono persone provenienti da diversi Stati dell’UE. Visto che la relazione presenta alcune modifiche di revisione per affrontare in modo più equo lo scioglimento dei matrimoni “transfrontalieri” e, vista l’utilità di tali proposte, ho espresso voto favorevole.

 
  
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  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − Il punto da cui partire è che Il diritto degli Stati membri in fatto di regimi patrimoniali presenta notevoli differenze, così come le norme in fatto di competenza. I cittadini europei interessati da questo tema si trovano dunque a far fronte a interrogativi complessi, soprattutto in merito alla legge applicabile e alla scelta del foro. Può accadere infatti che l'organo giudiziario competente di uno Stato membro abbia sul medesimo caso un punto di vista differente rispetto all'organo competente di un altro Stato. Questa situazione innesca la corsa al foro che permette di ricevere il trattamento migliore. E’ indubbiamente necessario uniformare in Europa la giurisdizione in maniera tale da offrire un giudizio universalmente valido.

 
  
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  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – C'est une nouvelle avancée dans l'Europe du quotidien! Nous avons adopté cette semaine deux textes pour améliorer les droits des couples binationaux: plus de clarté, plus de simplification au cadre juridique qui régit les relations de ces couples binationaux dans l'espace européen. Principale avancée de ce texte et non des moindres : les droits des couples binationaux sont garantis, qu'il s'agisse d'un couple marié ou d'un couple en partenariat civil. Autre élément de ces deux textes : les personnes concernées (d'un couple marié ou d'un partenariat civil) pourront choisir elles-mêmes la législation applicable à leur droit de propriété, lorsque ces deux personnes se séparent et qu'il est mis fin au mariage ou au partenariat civil. Enfin, les décisions seront reconnues mutuellement dans toute l'Union européenne en respectant les différents droits de propriété appliqués dans les Etats membres.

 
  
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  Marian Harkin (ALDE), in writing. − I abstained on both reports by MEP Thein because Ireland is not participating in either regulation. It does not have a matrimonial property regime, nor substantial property consequences of registered partnership within the meaning of the proposed regulations. Participating in the regulations could have complex effects on property law generally and create substantial uncertainty in a range of property transactions.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau šiam pasiūlymui, kadangi visais tarptautinių santuokų nutraukimo arba mirus vienam iš sutuoktinių atvejais reikia padalyti sutuoktinių turtą. Asmenys, su kuriais tai susiję, susiduria su sudėtingais klausimais, ypač dėl taikytinos teisės ir jurisdikcijos. Sutuoktinių turto teisinio režimo klausimų kyla ir valdant turtą santuokoje; su tuo gali būti susiję ir tretieji asmenys, pavyzdžiui, žemės sklypų ar paskolų sandorių atveju. Sutuoktinių turto teisinis režimas ir jurisdikcijos reglamentavimas valstybėse narėse labai skirtingi. Todėl praktiškai gali pasitaikyti, kad jurisdikciją turintis vienos valstybės narės teismas sutuoktinių turto teisinį režimą tuo pačiu atveju traktuos kitaip negu jurisdikciją turintis kitos valstybės narės teismas. Ypač dėl nemažo turto gali būti skubama kreiptis į tą teismą, iš kurio atitinkama šalis tikisi jai palankesniu laikomo sutuoktinių turto teisinio režimo taikymo. Tokiu atveju aiškų pranašumą turi geriau informuota šalis. Be to, apskritai esama nemažai teisinio netikrumo, taigi ir didelių išlaidų tikimybės. Pasiūlymu dėl sutuoktinių turto teisinio režimo iš tikrųjų galima gerokai pagerinti sutuoktinių, su kuriais tai susiję, teisinę padėtį. Tai atitinka ir Parlamento raginimą, kad civilinės teisenos srityje turi būti „kuriamos paprastesnės, aiškesnės ir labiau prieinamos procedūros“. Atsižvelgiant į didėjantį judumą tai taps aktualu dar didesniam skaičiui sutuoktinių porų.

 
  
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  Michał Tomasz Kamiński (ECR), in writing. - I chose to abstain from the vote on matrimonial property regimes. In partnerships involving individuals from different Member States, disputes may occur when the union dissolves and there is property to be divided. While it is true that problems arise when courts of two or more jurisdictions may be seized when determining the legal division of matrimonial property following the dissolution of the partnership, changes to domestic family law is a sensitive issue, and not all implications were addressed.

 
  
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  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Environ un mariage sur sept dans l’Union européenne est concerné par cette directive, qui vise à offrir un cadre juridique clair en cas de décès d'un des partenaires ou de divorce. Les couples mariés pourront choisir la loi qui s’appliquera à leurs biens patrimoniaux, étant donné que le droit des régimes matrimoniaux varie fortement selon les États membres. Cette nouvelle directive simplifiera ainsi les procédures juridiques et réduira leur coût. Par ailleurs, la directive clarifie la législation dans les cas où les époux concluent des contrats avec des tiers, par exemple dans le cas d’une hypothèque. J’ai voté en faveur de ce texte car les couples internationaux doivent pouvoir bénéficier d’un cadre juridique clair et des mêmes droits que les autres couples européens.

 
  
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  Véronique Mathieu Houillon (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur des rapports sur les règlements relatifs aux régimes matrimoniaux afin de clarifier la situation juridique des couples internationaux, de nationalités différentes et/ou vivant à l'étranger. Ces derniers sont confrontés à des difficultés d'ordre juridique et subissent des coûts de procédure élevés en raison d'incertitudes concernant les lois nationales s'appliquant à leurs biens patrimoniaux. Les deux textes répondent à ce problème en fournissant des règles cohérentes en vue de déterminer le tribunal compétent et la législation applicable.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. A crescente mobilidade das pessoas num espaço sem fronteiras internas traduz-se num aumento significativo das uniões, qualquer que seja a sua forma, entre nacionais de Estados-Membros diferentes, bem como na presença destes casais em Estados-Membros de que não têm a nacionalidade, muitas vezes acompanhada da aquisição de bens situados no território de vários países da União. A presente proposta destina-se, em particular, a criar na União Europeia um quadro normativo claro relativo à determinação do tribunal competente e da lei aplicável aos regimes matrimoniais e a facilitar a circulação das decisões e dos atos entre os Estados-Membros. Daí o meu voto favorável.

 
  
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  Roberta Metsola (PPE), in writing. − I have voted in favour of this report which must be considered along with the report on registered partnerships (A7-0254/2013) make it easier for couples to settle property-related issues in case they move to another EU Member State or when they are from different countries and own assets abroad. They are an important step forward and enhance legal certainty.

 
  
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  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor del presente informe debido a que atiende a la necesidad de homogeneizar el derecho civil internacional dentro de la Unión Europea para mejorar la protección del patrimonio de los matrimonios. Existen considerables diferencias entre los marcos normativos del derecho civil en los diferentes Estados miembros de la UE que pueden generar problemas en la certeza de los derechos de cada cónyuge en función del Estado miembro del que se trate. Este informe se presenta con la intención de mejorar los niveles de garantía y protección de los derechos que produce la figura jurídica del matrimonio. Debido a que el presente informe mejora los niveles de protección, homogeneiza y clarifica los derechos de las partes de un matrimonio en el contexto de la Unión, he decidido votar a favor.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − It is clear that the competent authorities should not interpret the public policy exception in a way that is contrary to the Charter of Fundamental Rights of the European Union, and in particular Article 21 thereof, which prohibits all forms of discrimination. To make it clear it is necessary to specify conclusions, but in principle, I am in favour.

 
  
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  Claude Moraes (S&D), in writing. − I was happy to support a report that included the recommendations of the EUʼs Fundamental Rights Agency (FRA) to ensure it was consistent with couplesʼ fundamental rights and that a choice of law was included in the text.

 
  
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  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Europos Sąjungoje vis labiau plintant laisvam asmenų judėjimui, o su juo – ir santuokoms tarp skirtingų valstybių narių piliečių, aktualus tampa ir sutuoktinių turto teisinio režimo reglamentavimo klausimas. Ypač tai aktualu, kai vienas sutuoktinis miršta, o turtui gali būti taikomi keli teisiniai režimai. Pritariu šiam dokumentui, kuriuo supaprastinama tvarka pripažįstant ir vykdant teismų sprendimus dėl sutuoktinių turto režimo ir tolesnio likimo. Esu įsitikinusi, jog toks sprendimas įneš daugiau teisinio aiškumo.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šį reglamento pakeitimą, kadangi ES turi būti užtikrinta vienodą tarptautinių porų apsauga, susijusi su jų turtiniu režimu ir turtinėmis pasekmėmis. Naujasis teisinis reguliavimas padės pašalinti likusias piliečių naudojimosi savo teisėmis Europos teisminėje erdvėje kliūtis. Pažymėtina, kad šiuo metu tarptautinio pobūdžio poros valdydamos savo turtą susiduria su dideliais praktinių bei teisiniais sunkumais, neaiškumais ir diskriminacija. Atsižvelgiant į tai, būtina užtikrinti, kad poros galėtų sąmoningai ir tikslingai pasinaudoti savo teisėmis. Sutuoktinių turtui taikoma teisinė sistema būtų vienoda, supaprastinta ir prieinama visiems Europos piliečiams. Visoje ES turėtų būti nustatyti vienodi teisinio reglamentavimo pagrindai ir palengvintas teismo sprendimų ir kitų dokumentų judėjimas iš vienos valstybės narės į kitą.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Em 2007 mais de um em cada sete casais na UE (16 milhões) tinha um vínculo com mais do que um Estado-Membro, o mesmo acontecendo em mais de um em cada sete casamentos (310 000) e divórcios (137 000). 390 000 casamentos internacionais terminaram com o falecimento de um dos cônjuges. No total, cerca de 637 000 casamentos transnacionais terminaram por força de divórcio ou por falecimento de um dos cônjuges. Em todos esses casos, é importante discutir e esclarecer os regimes matrimoniais. Em maio de 2011, a Comissão apresentou duas propostas paralelas relativas a questões de regimes matrimoniais e parcerias registadas que incluem disposições em matéria de competência, lei aplicável e reconhecimento e execução de decisões judiciais. Votei favoravelmente por concordar com a proposta em matéria de regimes matrimoniais e de direitos sucessórios. Conseguiu-se que a situação jurídica fosse substancialmente melhorada para os casais afectados. Com esta proposta instituem-se procedimentos mais simples, mais claros e mais acessíveis no domínio da justiça civil. O aumento da mobilidade faz prever que, no futuro, serão afectados ainda mais casais e por isso este regulamento é de saudar uma vez que a certeza e a clareza regulamentar, assim como a coerência com outros actos jurídicos da União Europeia é essencial.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O relator propõe uma série de alterações que esclarecem o âmbito de aplicação do regulamento, querendo em particular ver esclarecida a demarcação entre o presente regulamento e outros campos do direito. As propostas relativas à adaptação dos direitos reais são alinhadas com o regulamento aplicável aos direitos sucessórios. No que respeita às alterações propostas no âmbito das disposições relativas à eleição de foro, o relatório apenas as completa com alterações de carácter técnico. Quanto à legislação aplicável, o relator apoia os princípios da unidade da lei aplicável e da aplicação universal, conforme proposto pela Comissão. Por fim, em matéria de reconhecimento, força executória e execução, é proposto, considerando a complexidade dos procedimentos, a manutenção do procedimento de exequatur e incorporação das disposições correspondentes do regulamento aplicável aos direitos sucessórios. A lei em matéria de regime matrimonial não prevê um correspondente ao certificado sucessório e, por conseguinte, parece fundamental regulamentar o reconhecimento e a força executória dos actos exarados nos Estados-Membros. Atendendo à necessidade de melhoramento da situação jurídica das disposições legais subjacentes aos regimes matrimoniais da UE, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. In 2007 , there were about 211 000 registered partnerships in the EU, of which over 41 000 had implications for property in more than one Member State. Of these, 8 500 (4%) were ended by separation and 1 266 (0.6%) by the death of one partner .If decisions regarding property have to be taken during a partnership or after it ends, the parties concerned face complex issues, especially in relation to jurisdiction and applicable law. Here – and to an even greater degree than with marriages – there are considerable differences between Member States’ rules. This makes for considerable legal uncertainty. In the event of a dispute, it may – as in a marriage – be advantageous for the better-advised party to bring the case as quickly as possible before a court which he or she thinks will apply laws most favourable to him or her. The two JURI reports are very good and improve the Commission's proposals in a significant way. More specifically, the report on registered partnership opposes to any central substantive distinction between the two proposals, namely the denial to registered partnerships of a choice of applicable law and the related choice of jurisdiction.

 
  
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  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Ένας στους 7 γάμους στην ΕΕ αφορά πολίτες περισσοτέρων του ενός κρατών μελών. Ως εκ τούτου, ανακύπτουν ζητήματα σχετικά με τις περιουσιακές σχέσεις των συζύγων και στο πλαίσιο της διαχείρισης της περιουσίας κατά τη διάρκεια ενός γάμου. Υπερψήφισα τη συγκεκριμένη έκθεση καθώς η εισηγήτρια αναγνωρίζει ότι η νομική κατάσταση χρειάζεται και μπορεί να βελτιωθεί σημαντικά για τους ενδιαφερόμενους συζύγους, η δε θέσπιση «απλούστερων, σαφέστερων και πιο προσιτών διαδικασιών» στον τομέα του αστικού δικαίου αποτελεί θετικό μέτρο.

 
  
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  Monika Smolková (S&D), písomne Rovnako, ako som podporila správu o majetkových dôsledkoch registrovaných partnerstiev, hlasovala som aj za túto správu, lebo majetkové vzťahy a výchovu detí považujem za dve najzákladnejšie otázky manželského vzťahu. Za mimoriadne dôležitú ju považujem aj preto, že fenomén medzinárodných párov EÚ je čoraz výraznejší a u mobility osôb v rámci priestoru bez hraníc dochádza k čoraz výraznejšiemu nárastu počtu manželských zväzkov medzi občanmi rôznych členských štátov. Aj napriek tomu, že v oblasti majetkových režimov takto uzatvorených manželstiev sa už urobili určité opatrenia, myslím si, že je nevyhnutné prijímať ďalšie úpravy právnych predpisov hmotného práva, ako aj medzinárodného práva súkromného, ktoré upravujú oblasť majetkových dôsledkov manželstiev. Vzhľadom na charakter a rozsah problémov občanov EÚ, s ktorými sa aj ja ako poslankyňa EP stretávam, je potrebné zo strany Únie vyvinúť väčší tlak na uplatnenie už existujúcich medzinárodných dohovorov vo veciach majetkových režimov manželov. Keďže rozdiely medzi členskými štátmi sú ešte stále obrovské, očakávam, že Komisia v spolupráci s členskými štátmi bude naďalej pracovať na vytvorení jednoznačného právneho rámca, ktorý bude zahŕňať určenie príslušného sudu a rozhodného práva vo veciach majetkových režimov manželov.

 
  
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  József Szájer (PPE), írásban. - Az Európai Unióban mint belső határok nélküli térségben a személyek megnövekedett mobilitásának következtében fokozatosan emelkedik a különböző tagállamok állampolgárai által kötött házasságok száma.

A tagállamokban azonban a házasságok vagyonjogi hatásait szabályozó anyagi jog és a nemzetközi magánjog szerint alkalmazandó szabályok jelentősen eltérőek, ezért a nemzetközi házaspárok jelentős jogi és gyakorlati nehézségekkel szembesülnek vagyonuk mindennapi kezelése, illetve azoknak a házastársak különválásából vagy az egyik fél halálából fakadó megosztása során.

Jelen rendelettervezet célja, hogy a transznacionális jellegű helyzetekre vonatkozóan olyan egyértelmű jogi keretet hozzon létre, amely a kollíziós szabályok harmonizálásával elősegíti a jogbiztonságot és az eljárások egyszerűsödését.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Le droit des régimes matrimoniaux varie considérablement d'un État membre à l'autre, de même que les règles de compétence. Dans la pratique, il peut donc arriver que, dans un même dossier, la juridiction compétente d'un État membre envisage le régime matrimonial autrement que celle d'un autre État membre. Or, si le patrimoine est important, cette disparité peut provoquer une course au for dans laquelle chaque partie espère voir appliquer le droit patrimonial qu'elle estime le plus avantageux pour elle. L'avantage revient alors clairement à la partie la mieux conseillée. Il règne en outre, de façon générale, une grande insécurité juridique, qui s'accompagne d'un risque financier. Il faut résoudre ce flou juridique.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O artigo 67.º, n.º 1, do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia estabelece que a União constitui um espaço de liberdade, segurança e justiça, no respeito dos direitos fundamentais e dos diferentes sistemas jurídicos. O ponto n.º 4 deste mesmo artigo prevê que a União facilite o acesso à justiça, nomeadamente através do princípio do reconhecimento mútuo das decisões judiciais e extrajudiciais em matéria civil. O presente regulamento não abrange o conceito de casamento que é definido pelo direito nacional de cada um dos 28 Estados-Membros. Pelo contrário, o presente regulamento assume uma posição neutra em relação a este conceito, não afetando a definição do mesmo na legislação nacional dos Estados-Membros. Voto favoravelmente o presente relatório por entender que devem ser estabelecidas normas de direito internacional privado aplicáveis aos regimes matrimoniais, sobretudo num momento em que existe uma tendência crescente de matrimónio entre pessoas de diferentes países. Considero ainda importante que a proposta abranja a competência judicial, a lei aplicável, o reconhecimento e a execução de decisões proferidas em matéria de regimes matrimoniais exclusivamente às situações de caráter transnacional.

 
  
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  Derek Vaughan (S&D), in writing. − There are currently around 16 million international couples in the EU, with 13% of marriages in 2007 having an "international element." It is for this reason that I support the clarification of property rights for such couples in cases involving immovable property following death, legal separation or divorce. Also, I am aware that new rules in this area could save around 400m EUR per year in additional legal costs for international couples, which is a worthwhile saving, and should be pursued. These savings have encouraged me to support the creation of rules to govern which court should have jurisdiction to deal with such disputes, and which law should apply, with a mechanism put in place for the recognition and enforcement of court judgements throughout the EU

 
  
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  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. - Małżeńskim ustrojem majątkowym jest ustawowo uregulowany system stosunków prawnych pomiędzy małżonkami, który reguluje stosunki majątkowe nie tylko pomiędzy nimi, ale również pomiędzy innymi podmiotami. Zgodnie z przepisami prawa wymienia się trzy podstawowe ustroje majątkowe: ustawowy, umowny i przymusowy. Już z chwilą zawarcia małżeństwa powstają w zasadzie aż 3 masy majątkowe. Są to majątki osobiste każdego z małżonków oraz majątek wspólny, obejmujący dorobek obojga małżonków. Są to bardzo ważne problemy, regulujące bezpośrednio majątki większości z nas. Uważam, że należy jeszcze nad tym tematem popracować, dlatego wstrzymałem się od głosu.

 
  
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  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. A proposta de relatório destina-se a criar na UE um quadro normativo relativo à determinação do tribunal competente e da lei aplicável aos regimes matrimoniais com a intenção de facilitar a circulação das decisões e dos atos entre os Estados-Membros. Estas ações judiciais dizem respeito, muitas vezes, à liquidação dos bens, quando um casal se separa ou quando um dos cônjuges morre. O relatório pretende esclarecer os regimes matrimoniais no tocante à lei aplicável e ao foro competente. Concordamos com o objetivo, embora mantenhamos profundas reservas em relação à harmonização do direito civil privado, considerando ser preferível a coordenação das instituições judiciais.

 

13.4. Strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti per la futura mobilità sostenibile dell'Europa (A7-0241/2013 - Michael Cramer)
  

Ústní vysvětlení hlasování

 
  
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  Kay Swinburne (ECR). - Mr President, in all sectors across the EU, maximising our research and innovation potential means we can deliver competitive, high-quality and sustainable services, and the transport sector is no exception.

However, the principle of subsidiarity must remain foremost in our consideration of the Commission’s communication on European transport technology strategy. I am concerned that this report points to the initiatives which would be best formulated and executed by the Member States themselves. Having regularly witnessed the quality and breadth of research and development taking place in my own constituency of Wales alone, I am confident in Member States’ ability to deliver leading high-tech mobility options for our constituents. Therefore I could not support this report as formulated.

 
  
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  Oreste Rossi (PPE). - Signor Presidente, sono favorevole al testo in esame, che è finalizzato a migliorare l'impiego della tecnologia nel settore dei trasporti, rendendolo sempre più sostenibile nel rispetto degli impegni richiesti dalla strategia europea 2020. Le nuove tecnologie offrono enormi opportunità commerciali alle nostre aziende, perché ridurre le emissioni in modo ragionato e non oppressivo significa investire nella ricerca e sviluppo. Purtroppo l'Europa sta perdendo del terreno rispetto alla concorrenza di paesi terzi – penso ad esempio ai produttori giapponesi, che sono leader nel campo delle automobili ibride.

Il mercato delle tecnologie a basso impatto ambientale dovrebbe crescere molto di più, è però necessario adeguare le reti europee all'uso intelligente dell'energia verde e a basso impatto ambientale, ad esempio creando un adeguato numero di distributori di corrente elettrica. Il mercato dell'energia orientate all'ambiente, valutato a 1 200 miliardi di euro nel 2007, si stima che possa raggiungere un valore di oltre 3 000 miliardi di euro entro il 2020.

 
  
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  Jim Higgins (PPE). - Mr President, I fully support this report. It is an excellent report and I would like to thank Michael Cramer for the excellent work he has done on it.

As we know, transport is the backbone of the European economy. Without it the tourism industry could not exist, manufacturers could not get their goods to market and life would be impossible. Having said that, many challenges still lie ahead in terms of better alignment of research and innovation with transport policy. It is crucial that we reduce the impact of transport on climate change, while at the same time contributing to improving the health of EU citizens and their quality of life.

We must not look negatively on the need to reduce the impact of transport on our environment, but rather see it as an opportunity, because jobs can be created in the R&D sector while at the same time we are meeting our environmental targets. I particularly welcome the fact that this report calls for better coordination and mobility of research in the EU, thus achieving a greater return on Member States’ research budgets and avoiding duplication.

 
  
  

Písemná vysvětlení hlasování

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório salientando o facto deste apelar para a necessidade de alinhamento da investigação e inovação na política de transportes da União Europeia, chamando a atenção para a redução do ruído e um maior apoio às pequenas e médias empresas. A meu ver, a importância de otimizar os fluxos dos transportes e as suas redes logísticas é de vital importância para encorajar uma alteração de comportamento por parte dos cidadãos no que respeita à utilização de transportes públicos. Preços justos e a emissão de bilhetes integrada são fatores-chave para a competitividade no setor dos transportes.

 
  
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  Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Balsavau už rezoliuciją dėl Europos transporto technologijų strategijos skatinimo siekiant būsimo tvaraus judumo Europoje. Ši strategija visų pirma turėtų skatinti paslaugų kokybę, keleivių ir įmonių patogumą ir tvarų judumą. ES turi parengti tikrą bendrąją transporto politiką ir taip užtikrinti galimybes naudotis tinkamu transportu Europos regionuose ir tarp jų, taip pat nuoseklumą vietos, regionų, nacionaliniu ir Europos lygmeniu. Mes, Europos Parlamento nariai, pabrėžiame, kad būtina skatinti veiksmingą praktiką tvaraus transporto srityje, paspartinti bendradarbiavimą ir keitimąsi gerąja patirtimi tarp regionų, kurių vystymosi galimybės yra panašios. Pritariu pranešėjui, kad moksliniai tyrimai, inovacijų taikymas ir investicijos į šią sritį yra neatsiejama tvaraus Europos mobilumo dalis. Inovacijos bei investicijos leistų padidinti transporto technologijų našumą ir pasiekti ekonominės, ekologinės ir visuomeninės naudos. Taigi, atsižvelgdami į mokslinių tyrimų ir inovacijų svarbą visos Europos ekonomikai, raginame Komisiją ir Tarybą pripažinti iniciatyvos „Horizontas 2020“ svarbą ir tinkamai ją finansuoti.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le transport est un des secteurs où des progrès importants ont été réalisés en matière de réduction des émissions de CO2 et d'amélioration de la sécurité. Il convient cependant de poursuivre cette évolution, notamment à travers des investissements dans la recherche et l'innovation en faveur de technologies utiles à tous. J'ai voté en faveur de ce rapport car il maintient ce cap pour les années à venir.

 
  
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  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. - Abordarea strategică a domeniului transporturilor reprezintă una dintre premisele dezvoltării durabile ale economiilor europene. În condiţiile persistenţei efectelor crizei economice, o utilizare mai eficientă şi mai coerentă atât a rezultatelor cercetărilor din domeniu, cât şi a fondurilor naţionale sau europene, poate reprezenta oportunitatea pentru reluarea creşterii economice, crearea de locuri de muncă şi edificarea unui sistem de transport european modern, capabil să satisfacă aşteptările consumatorilor.

În egală măsură, pentru ca integrarea rezultatelor obţinute din procesul de cercetare şi inovare în edificarea acestui sistem de transport să fie eficientă, este nevoie ca Uniunea Europeană şi statele membre să asigure un acces mai uşor la finanţare IMM-urilor care acţionează în acest domeniu. Acestea au capacitatea de a oferi sprijinul necesar modernizării şi menţinerii nivelului ridicat de competitivitate al transporturilor europene. Nu în ultimul rând, consider că este la fel de importantă tratarea cu maximă seriozitate a imperativului asigurării siguranţei rutiere.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį siūlymą dėl Europos transporto technologijų strategijos, siekiant tvaraus Europos mobilumo ateityje, skatinimo. Šio siūlymo tikslas – aptarti neseniai paskelbtą Komisijos komunikatą „Būsimo Europos mobilumo moksliniai tyrimai ir inovacijos. Europos transporto technologijų strategijos kūrimas“. Ataskaitoje nurodoma, kad besidubliuojančios nacionalinio ir Europos Sąjungos lygmens mokslinių tyrimų iniciatyvos slopina reikalingą pažangą transporto srityje. Pritariu išdėstytiems siūlymams kuo greičiau išspręsti šį klausimą, kartu geriau derinant mokslinius tyrimus ir inovacijas su transporto politika. Manau, kad ypatingą dėmesį reikėtų skirti mažoms ir vidutinėms įmonėms, suteikiant joms geresnes galimybes mokslinių tyrimų srityje, ypač sumažinant administracinę naštą, joms tenkančią kreipiantis dėl ES finansavimo priemonių. Tuo pačiu būtina daugiau dėmesio skirti investicijoms, kad būtų geriau išnaudojami transporto mokslinių tyrimų rezultatai, skatinant juos įsisavinti.

 
  
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  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − Tra gli obiettivi principali dell'Unione vi sono quelli della riduzione del consumo energetico, del rumore da traffico, degli inquinanti atmosferici, del numero di incidenti e dello sfruttamento del territorio. Il conseguimento di tali obiettivi consentirebbe di contribuire al miglioramento della salute e della qualità della vita dei cittadini europei Alla luce di queste considerazioni, ribadisco la necessità di rendere la strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti più efficiente possibile, al fine di trarne vantaggi sul piano economico, ambientale e sociale che diano impulso alla crescita sostenibile e alla creazione di posti di lavoro. Ritengo, inoltre, che in questo contesto le piccole e medie imprese meritino particolare attenzione e che sia necessario offrire loro migliori opportunità nell'ambito della ricerca, in particolare, mediante procedure di accesso semplificate e la riduzione degli oneri amministrativi in sede di richiesta di finanziamenti europei. Condivido le preoccupazioni del relatore sulla possibilità che l'Unione perda il suo ruolo di guida nell'ambito della ricerca e della tecnologia a vantaggio dei competitors internazionali. Invito la Commissione a intensificare gli sforzi in termini di coordinamento tra gli Stati membri per sfruttare in modo efficiente i risultati della ricerca sui trasporti, incoraggiandone la diffusione e l'applicazione nel mercato interno.

 
  
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  Fabrizio Bertot (PPE), per iscritto. - Io e i miei colleghi del gruppo PPE abbiamo approvato questa risoluzione, perché riteniamo che sia strategico per il futuro dell'Europa addivenire ad un piano omogeneo nel campo della tecnologia dei trasporti. È quanto mai urgente rendere la strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti quanto più efficiente possibile, onde trarne vantaggi sul piano economico, ambientale e sociale, dando impulso alla crescita sostenibile e alla creazione di posti di lavoro. Anche la competitività dell'Unione potrebbe trarre stimolo da progetti di ricerca che tengano conto degli "impegni a ciclo completo". Occorre esaminare più a fondo il potenziale dei programmi integrati di informazione ed emissione dei biglietti, consentendo l'applicazione delle tecnologie su tutto il territorio europeo. Prioritaria all'interno della strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti dovrebbe essere poi l'R&I che sostiene la mobilità facile, sostenibile e sicura dei cittadini più vulnerabili.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), în scris. − Abordarea strategică a domeniului transporturilor reprezintă una dintre premisele dezvoltării durabile a economiilor europene. În condiţiile persistenţei efectelor crizei economice, o utilizare mai eficientă şi mai coerentă atât a rezultatelor cercetărilor din domeniu, cât şi a fondurilor naţionale sau europene, poate reprezenta oportunitatea pentru reluarea creşterii economice, crearea de locuri de muncă şi edificarea unui sistem de transport european modern, capabil să satisfacă aşteptările consumatorilor.

În egală măsură, pentru ca integrarea rezultatelor obţinute din procesul de cercetare şi inovare în edificarea acestui sistem de transport să fie eficientă, este nevoie ca Uniunea Europeană şi statele membre să asigure un acces mai uşor la finanţare IMM-urilor care acţionează în acest domeniu. Acestea au capacitatea de a oferi sprijinul necesar modernizării şi menţinerii nivelului ridicat de competitivitate al transporturilor europene. Nu în ultimul rând, consider că este la fel de importantă tratarea cu maximă seriozitate a imperativului asigurării siguranţei rutiere.

 
  
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  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi svarbu turėti europinę strategiją, kuri užtikrintų, jog būtų išlaikyta pusiausvyra tarp pastangų, kuriomis siekiama sumažinti transporto poveikį aplinkai ir tarp pastangų, kuriomis siekiama užtikrinti judumo laisvę Europos Sąjungoje. Europai labai svarbu turėti bendrą Europos transporto erdvę, kurioje būtų naudojamas įvairių rūšių transporto sistemos, kuri būtų integruota ir kurioje būtų veiksmingai naudojami ištekliai. Be to, būtina skubiai kuo labiau padidinti Europos transporto technologijų našumą – tada būtų gauta ekonominės, ekologinės ir visuomeninės naudos, suteikiant postūmį tvariam augimui ir darbo vietoms kurti. Šiame pranešime remiami moksliniai tyrimai ir inovacijos, kuriais, pasitelkiant geresnį erdvės planavimą, ryšių strategijas ir elgsenos pokyčius, siekiama sumažinti transporto poreikius. Reikėtų toliau aiškintis integruoto informacijos teikimo ir bilietų pardavimo galimybes, sudarant sąlygas panaudoti technologijas visoje Europoje. Pirmenybė transporto technologijų strategijoje turėtų būti teikiama moksliniams tyrimams, kuriais remiamas lengvas, tvarus ir saugus pažeidžiamiausių piliečių judumas.

 
  
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  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. - Uniunea Europeană trebuie să dezvolte o politică comună veritabilă în domeniul transporturilor, care să asigure disponibilitatea transporturilor adecvate în cadrul regiunilor europene și între ele și coerența lor la nivel local, regional, național și european.

această strategie trebuie să aibă la bază un model integrator în cadrul căruia să se acorde cea mai mare importanță conexiunilor interregionale și legăturilor transfrontaliere care lipsesc, inclusiv în regiunile fragmentate geografic, și că soluțiile inovatoare vizând transportul multimodal pot reduce inegalitățile de la nivel regional, pot stimula mobilitatea forÈ›ei de muncă È™i pot consolida coeziunea teritorială. În prezent există diferențe considerabile în materie de rețele de transport între regiuni și din această cauză sunt necesare investiții în tehnologii și soluții sustenabile de transport în regiunile care prezintă dezavantaje specifice, ținându-se seama totodată de potențialul mecanismului Conectarea Europei.

 
  
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  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – Par ce texte, nous avons mis la recherche et l'innovation au cœur des objectifs de transport durable en Europe. L'accent sera mis sur les véhicules, les infrastructures et les services proposés. J'ai approuvé ce texte car il préserve l'équilibre entre la libre circulation dans l'UE et les objectifs en matière de protection environnementale. Les technologies de transport de demain représentent un véritable enjeu, car il n'existe pas un seul système de transport pour le futur, mais une multitude en fonction des spécificités de chaque région. Elles représentent aussi un coût conséquent, il nous fallait donc aussi signifier notre soutien aux activités des PME.

 
  
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  Arkadiusz Tomasz Bratkowski (PPE), na piśmie. − W głosowaniu opowiedziałem się za przyjęciem sprawozdania w sprawie wspierania europejskiej strategii w dziedzinie technologii transportu w służbie przyszłej zrównoważonej mobilności w Europie. Dokument ten przewiduje wypracowanie wspólnej dla wszystkich regionów UE innowacyjnej strategii w dziedzinie transportu. Uwzględnia on regionalne uwarunkowania poszczególnych terenów, również obszarów o specyficznej strukturze terenu, jak tereny górskie czy wyspiarskie, w których należy wdrożyć odpowiednio zaawansowane rozwiązania w infrastrukturze transportowej. Sprawozdawca zwraca szczególną uwagę na potrzebę przeprowadzania i wspierania przez Unię Europejską badań naukowych w dziedzinie mobilności transportowej.

Myślę, że inwestowanie w prace badawcze przyczyni się w niedalekiej przyszłości do zwiększenia bezpieczeństwa na drogach, znalezienia bardziej ekologicznych rozwiązań oraz obniżenia poziomu hałasu generowanego na drogach. Tym samym pragnę wyrazić nadzieję na wypracowanie wspólnej strategii w dziedzinie technologii transportu, która zaprocentowałaby wymiernymi korzyściami w postaci sprawniejszego transportu towarów i ludzi. Ponadto stworzenie nowych sieci komunikacyjnych wpłynęłoby pozytywnie na podniesienie rangi połączeń międzyregionalnych oraz połączeń transgranicznych.

 
  
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  John Bufton (EFD), in writing. − Against. I voted against this proposal as it puts far too much technological control into the hands of the Central Commissariat. I believe that the use of ‘Spy in the Sky’ technology would be a major infringement of people’s rights to privacy in their vehicles.

 
  
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  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport Cramer car l'Union européenne doit réduire sa dépendance au pétrole et le niveau des émissions de gaz à effet de serre, pour atteindre les objectifs fixés pour 2020. En soulignant l'importance du développement des carburants alternatifs tout en préservant l'équilibre entre les efforts respectifs des États membres en matière de protection de l'environnement et la libre-circulation dans l'Union, ce rapport vise à favoriser, par la recherche et l'innovation, l'apparition d'un système européen des transports compétitif. L'enjeu est la coordination des efforts des différents acteurs en renforçant notamment les partenariats public-privé et en simplifiant les procédures administratives.

 
  
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  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa relazione. Benché si tratti di un dossier non legislativo, ritengo importanti le dichiarazioni politiche in esso contenute: a mio avviso la politica ambientale non va fatta ponendo divieti e rinunciando al progresso, ma utilizzando con intelligenza ciò che abbiamo a disposizione. In questo caso particolare, mi riferisco al fatto che il luddismo non porterebbe da nessuna parte, mentre la previsione dei principali aspetti della mobilità del futuro e del tasso di sviluppo delle tecnologie può portare ad una pianificazione che eviti gli sprechi e ci porti ad essere razionali nello sfruttamento delle risorse. La sostenibilità del nostro stile di vita è, a mio avviso, un concetto di base per conciliare la salvaguardia dell'ambiente con le esigenze umane di progresso economico, sociale e tecnologico. Mi congratulo con il relatore e con il gruppo di relatori ombra per l'ottimo lavoro svolto e per l'equilibrio degli emendamenti di compromesso.

 
  
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  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Consider că soluțiile inovatoare care vizează transportul multimodal pot reduce inegalitățile de la nivel regional, pot contribui la stimularea mobilităţii forței de muncă și pot avea efecte asupra consolidării coeziunii teritoriale. Ca atare, această strategie trebuie să acorde o atenţie deosebită realizării conexiunilor interregionale și legăturilor transfrontaliere care lipsesc, inclusiv în regiunile fragmentate geografic.

 
  
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  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Ce texte fixe des ambitions fortes pour nous engager sur la voie de transports durables et innovants. L’Europe peut et doit être à la pointe en matière de technologies de transports durables. Je soutiens tout particulièrement l'accent mis sur la sécurité : il ne faut pas relâcher les efforts pour réduire le nombre de personnes tuées ou blessées sur la route. Je me félicite également de l'accent mis sur l'importance des systèmes européens de navigation par satellite comme Galileo, appelés à jouer un rôle essentiel dans le développement de modes de transports intelligents et verts au service du bien-être, de la santé et de l'emploi.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte car il est particulièrement important de rendre la stratégie européenne pour les technologies de transport aussi efficace que possible, en sorte de réaliser des gains économiques, environnementaux et sociétaux et de stimuler la croissance durable et la création d'emplois. Afin que l'Union puisse préserver sa position de chef de file dans les domaines de la recherche et de la technologie, les États membres se doivent d'intensifier leurs efforts de coordination et d'investissement afin de mieux exploiter les résultats de la recherche sur les transports.

 
  
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  Jill Evans (Verts/ALE), in writing. – I voted for this report because it will help develop a sustainable and effective transport network in Wales. It addresses many central issues such as encouraging innovative research in the area of fair and efficient pricing for all modes of transport, CO2 reduction, safety and accessibility for people with reduced mobility.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. A mobilidade é uma questão crescentemente relevante na vida dos europeus. Longe vai o tempo em que a comunidade local era o horizonte principal da maioria dos cidadãos. Cada vez mais a fluidez das actividades económicas e culturais reclama uma interpenetração inteligente dos sistemas de transportes nacionais ao dispor dos utentes e uma visão integrada dos mesmos que evite duplicações, maximize a oferta e potencie a sua qualidade. A mobilidade intraeuropeia deve procurar conciliar o conforto dos passageiros, a investigação e inovação tecnológicas, o equilíbrio ambiental e a promoção da criação de emprego no sector dos transportes. O envelhecimento da população europeia, a desertificação de largas áreas do seu território e a especificidade de determinados tipos de regiões como as montanhosas ou as ultraperiféricas não podem também deixar de estar presentes no momento de avaliarmos os passos que daremos no futuro quanto a esta matéria.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A estratégia de tecnologia dos transportes para a futura mobilidade sustentável na Europa deve promover a qualidade dos serviços, o conforto dos passageiros e empresas e a utilização da mobilidade sustentável, baseando-se nos objetivos e na legislação da União sobre a redução do consumo da energia, do ruído do tráfego, dos poluentes atmosféricos e dos gases com efeitos de estufa. Deseja-se uma aliança entre investigação e inovação (I&I) e a política dos transportes. Considero que as pequenas e médias empresas (PME) merecem uma especial atenção e que lhes deveriam ser dadas maiores oportunidades de investigação, especialmente através de procedimentos normalizados e da redução dos fardos administrativos quando recorrerem a regimes de financiamento da..

 
  
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  Carlo Fidanza (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della proposta sulla strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti per la futura mobilità sostenibile in quanto ritengo che si potrà con essa favorire la riduzione del consumo energetico, degli inquinanti atmosferici, del rumore da traffico. Ciò anche attraverso incentivi a favore dell'uso di nuove tecnologie efficienti e lo sviluppo di una vera politica comune dei trasporti che garantisca collegamenti adeguati in seno alle regioni europee. Ritengo opportuno, inoltre, fornire maggiore sostegno alle attività di R&I delle piccole e medie imprese, in particolare agevolando l'accesso ai fondi UE e riducendo gli oneri amministrativi, e sottolineo l'importanza di creare e mantenere l'occupazione e una crescita sostenibile attraverso l'R&I.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. - Na sequência da comunicação da Comissão Europeia, o Parlamento avança com orientações para uma estratégia de tecnologia dos transportes para futura mobilidade sustentável. Uma estratégia que promova a qualidade dos serviços, o conforto dos passageiros e a utilização da mobilidade sustentável, assente nos objetivos de redução do consumo de energia, do ruído, da poluição atmosférica, assim como na melhoria da saúde e da qualidade de vida e no reforço da segurança. Assim o afirma o relatório.

No entanto, são ignorados os ataques em curso ao serviço público de transportes, nos quais a UE tem responsabilidades flagrantes por via dos programas UE-FMI em curso em países como Portugal. Ataques que estão em manifesta contradição com alguns dos belos princípios enunciados no relatório e na própria comunicação da Comissão.

A abordagem baseada na excelência, subjacente ao Horizonte 2020, aqui expressa é suscetível de promover uma discriminação e concentração de fundos num conjunto limitado de projetos e países de excelência.

Aqui encontramos todos os voluntarismos e princípios mercantis, do utilizador-pagador ao poluidor-pagador, que na lógica de mercado vigente sempre atiram para cima dos consumidores finais a internalização exclusiva de custos de vária ordem.

Falta uma defesa clara dos transportes públicos e da importância de a sua gestão e propriedade serem mantidas na esfera pública.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Považujem za opodstatnené snažiť sa o transformáciu európskeho dopravného systému na udržateľný a konkurencieschopný systém, ktorý ďalej zlepší mobilitu a bude naďalej podporovať hospodársky rast a zamestnanosť. Neustále rastie dopyt po doprave, dochádza k demografickým zmenám. V oblasti infraštruktúry je potrebné a žiaduce urobiť pokrok, pokiaľ ide o inteligentnú, ekologickú infraštruktúru nenáročnú na údržbu a odolnú zmene klímy vrátane poskytovania alternatívnych palív, riadenia modálnej dopravy a informačných systémov, ktoré môžu podporovať služby pre používateľov, riadenie dopytu a ostatné riešenia súvisiace s optimalizovaným používaním infraštruktúry. Budovanie kapacít na miestnej, regionálnej a vnútroštátnej úrovni je potrebné pre verejné orgány zodpovedné za poskytovanie služieb aj pre prevádzkovateľov dopravy. V neposlednom rade považujem za dôležité v oblasti dopravných technológií venovať pozornosť výskumu a inováciám na podporu jednoduchej, udržateľnej a bezpečnej mobility i tých najzraniteľnejších občanov.

 
  
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  Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. − La relazione affronta il tema del collasso del settore trasporti, in particolar modo quello marittimo, affermando che è causato dall’insufficiente impegno che l’UE sta dando alle energie rinnovabili. Ritengo invece che una delle cause della crisi e del crollo della competitività di questo settore sia imputabile alla crescente e scorretta concorrenza con le economie asiatiche e mediorientali. A causa dell'inattendibilità nonché mancanza di fondamento delle argomentazioni espresse nella relazione, il mio voto è contrario.

 
  
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  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − Nell´ambito della discussione condotta a livello dell'Unione sui futuri trend di mobilità, emerge con particolare forza la necessità di garantire sistemi di trasporto che siano più sostenibili sul piano ambientale, della salute e della qualità di vita dei cittadini. L`UE si è posta obiettivi ambiziosi in termine di riduzione del consumo energetico, del rumore da traffico, degli inquinanti atmosferici, delle emissioni di gas serra, del numero di incidenti e dello sfruttamento del territorio: obiettivi che richiedono incentivi allo sviluppo di modelli di trasporto alternativi e nuove tecnologie. Le sfide da affrontare sono ancora molte, ma mi auguro che questa relazione possa rappresentare un passo avanti nel perseguimento di una maggiore sostenibilità dei trasporti europei.

 
  
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  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – J'ai apporté mon vote à ce texte qui fait de la mobilité durable une priorité essentielle de la politique des transports de l'Union européenne. En effet, le secteur des transports contribue comme aucun autre secteur à la pollution et il est urgent de passer une mobilité qui respecte mieux l'environnement. L'Union européenne s'est fixé des objectifs ambitieux en matière de réduction des émissions de Co2 pour les décennies à venir et il convient de les respecter. Mais comme le souligne très justement ce rapport, cette transition ne pourra se faire sans un soutien financier important pour la recherche et de l'innovation. Dans le sens il encourage à une mise en œuvre plus efficace de la recherche dans les différents modes de transport.

 
  
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  Jim Higgins (PPE), in writing. − I voted ‘Yesʼ because I believe that small and medium-sized enterprises deserve particular attention and that stronger opportunities in research should be given to them, especially through streamlined procedures and the reduction of administrative burdens when applying for EU funding schemes.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau balsuodamas, kadangi darosi akivaizdu, jog vargu, ar pavyks pasiekti Sąjungos energijos sunaudojimo, triukšmo, oro teršalų, šiltnamio efektą sukeliančių dujų išmetimo, avarijų ir žemės naudojimo mažinimo tikslus, taip sumažinant transporto poveikį klimato kaitai, padedant gerinti ES piliečių sveikatą ir jų gyvenimo kokybę. Yra neįveikta dar daug iššūkių, kurie kils siekiant mokslinius tyrimus ir inovacijas geriau suderinti su transporto politika. Mažosioms ir vidutinėms įmonėms verta skirti ypatingą dėmesį ir joms reikėtų suteikti geresnes galimybes mokslinių tyrimų srityje, ypač integruojant procedūras ir sumažinant administracinę naštą, joms tenkančią kreipiantis dėl ES finansavimo priemonių. Iš tikrųjų, verslo subjektai, našiau dirbdami ir daugiau investuodami, turi įsidiegti naujus sprendimus ir novatoriškas technologijas. Valstybės narės daugiau dėmesio turi skirti koordinavimui ir investicijoms, kad būtų geriau išnaudojami transporto mokslinių tyrimų rezultatai, skatinant juos įsisavinti ir naudoti rinkoje. Būtina skubiai kuo labiau padidinti Europos transporto technologijų našumą – tada būtų gauta ekonominės, ekologinės ir visuomeninės naudos, suteikiant postūmį tvariam augimui ir darbo vietoms kurti. Pirmenybė transporto technologijų strategijoje turėtų būti teikiama moksliniams tyrimams, kuriais remiamas lengvas, tvarus ir saugus pažeidžiamiausių piliečių judumas.

 
  
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  Michał Tomasz Kamiński (ECR), in writing. – A European transport-technology strategy should promote quality of service, the convenience of passengers and businesses, and sustainable mobility, and should be based on the Union’s targets and legislation regarding the reduction of energy consumption, traffic noise, air pollutants, raw materials and greenhouse gas emissions, as well as improving health and quality of life, increasingly customised solutions and enhancing safety and security. The importance of optimising transport flows and logistic chains is underlined in the report, as well as the need to encourage end-user behaviour change when it comes to the use of public transport and the importance of research and innovation (R&I). I voted for this innovation, and the ECR group as a whole supports the wide range of elements of the report, including importance of R&I, support to innovations and SMEs, and new technologies focused on multimodality, passenger comfort and real-time information.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Attraverso la discussione ed il sostegno della relazione sulla strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti per la futura mobilità sostenibile dell’Europa abbiamo voluto rimarcare il nostro impegno per il raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020. È innegabile che tali obiettivi, con l’aggravarsi della condizione economica globale, si siano resi più difficilmente raggiungibili, ma ciò non toglie che l’azione legislativa dell’UE e dei suoi Stati membri deve proseguire decisa nell’adozione di quelle misure volte a diminuire l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera e di quelle sostanze che inquinano l’ambiente. Già diversi passi avanti sono stati compiuti dall’industria automobilistica, e dal settore dei trasporti in generale, per perseguire questi obiettivi. Ritengo pertanto opportuno l’invito a proseguire e ad investire nella ricerca per implementare la futura mobilità sostenibile dell’Europa.

 
  
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  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Le Parlement européen a souhaité exprimer son point de vue sur des recommandations de la Commission européenne visant à soutenir la recherche et l’innovation afin de créer un système de transport durable en Europe. Le texte vise un triple objectif: réduire la dépendance aux produits pétroliers dans le secteur des transports, diminuer par conséquent les émissions de gaz à effet de serre et réduire, grâce aux évolutions techniques, le nombre de morts sur la route. Le rapport propose notamment de créer un système de suivi de l’innovation afin de mieux coordonner les acteurs, d’améliorer la convergence avec d’autres domaines (télécommunications, énergie, etc.) et de mettre en place des solutions de financement innovantes. J’ai voté en faveur de ce rapport.

 
  
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  Bogdan Kazimierz Marcinkiewicz (PPE), na piśmie. - Panie Przewodniczący! Głosowałem za przyjęciem sprawozdania, ponieważ uważam, że należy popierać wszelkie inicjatywy, których podstawowym założeniem jest wspieranie innowacyjności europejskiej gospodarki. Zważywszy na fakt, że jestem członkiem Komisji Transportu, tym bardziej dostrzegam potrzebę rozwoju wszelkich technologii wspierających wzrost operacyjności transportu i związanej z nią logistyki. Rozwój w zakresie mobilności obywateli oraz alternatywnych sposobów przemieszczania się na pewno odgrywa znaczącą rolę na coraz bardziej zaludnionych obszarach Unii oraz we wzroście przemieszczania się osób i towarów na terenie całej Europy.

 
  
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  Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − Siamo convinti che solo con la realizzazione degli obiettivi dell'Unione in termini di riduzione del consumo energetico, del rumore da traffico, degli inquinanti atmosferici, delle emissioni di gas serra, del numero di incidenti e dello sfruttamento del territorio, potremo contenere l'impatto dei trasporti sul cambiamento climatico e contribuire al miglioramento della salute e della qualità della vita dei cittadini dell'Unione europea.

Concordiamo con il relatore che ha voluto sottolineare in questa sua relazione, oggi approvata, l'urgenza di rendere la strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti quanto più efficiente possibile, allo scopo di trarne vantaggi sul piano economico, ambientale e sociale, dando impulso alla crescita sostenibile e alla creazione di posti di lavoro. Sosteniamo fermamente, quindi, il lancio di una nuova politica di ricerca e di sviluppo tecnologico dei trasporti intesa a contribuire ad una migliore pianificazione spaziale, a nuove strategie di comunicazione, a nuovi approcci comportamentali contribuendo a favorire una mobilità facile, sostenibile e sicura per tutti i cittadini europei, specie quelli più vulnerabili.

 
  
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  Véronique Mathieu Houillon (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport qui est consacré à la recherche et l'innovation dans le secteur des transports et notamment à l'identification des domaines qui devraient bénéficier d'un soutien au niveau de l'UE.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. Todos devemos preocupar-nos com a realização dos objetivos da União em termos de redução do consumo de energia, do ruído do tráfego, dos poluentes atmosféricos, das emissões de GHG, de acidentes, e uso da terra, reduzindo assim o impacto dos transportes sobre as alterações climáticas e contribuindo para melhorar a saúde dos cidadãos da UE e a sua qualidade de vida. Há ainda grandes desafios que nos aguardam em termos de um melhor alinhamento no que respeita à investigação e inovação (I&I) com a política de transportes. É urgente tornar a estratégia de tecnologia de transportes da Europa tão eficiente quanto possível a fim de obter ganhos económicos, ambientais e sociais, promovendo o crescimento sustentável e a criação de emprego. Só com um grande investimento em investigação e inovação será possível obter uma mobilidade sustentável na Europa, com os inerentes benefícios a todos os níveis, nomeadamente no que respeita ao crescimento económico e à criação de emprego.

 
  
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  Iosif Matula (PPE), în scris. - Am votat în favoarea raportului Cramer deoarece consider că, în contextul provocărilor mobilității, elaborarea unei strategii europene privind tehnologiile de transport trebuie să fie unul dintre obiectivele majore ale politicilor dezvoltate de Uniunea Europeană şi de statele membre.

Această strategie va îmbunătăți conexiunile dintre diferitele moduri de transport și va contribui la obiectivele UE privind schimbările climatice prin reducerea emisiilor de CO2 generate de mijloacele de transport.

Politica privind transporturile și mobilitatea este esențială pentru dezvoltarea unei economii durabile, însă în prezent lipsesc unele conexiuni vitale. Prin urmare, Comisia Europeană și statele membre trebuie să întreprindă eforturi susținute pentru crearea unui spațiu european unic al transporturilor, intermodal, interconectat și eficient din punct de vedere al utilizării resurselor.

Transporturile au o dimensiune socială şi de coeziune, contribuind la reducerea inegalităţilor regionale şi îmbunătăţirea accesului la mobilitate. Doresc să atrag atenția asupra necesității investițiilor în tehnologii sustenabile de transport în regiunile slab dezvoltate, astfel încât să existe o dezvoltare echilibrată în conformitate cu obiectivul coeziunii.

Nu în ultimul rând, o atenție deosebită trebuie acordată schimbului de bune practici în domeniul transportului sustenabil, precum și dezvoltării inițiativelor care recompensează proiectele de dezvoltare urbană durabilă, un exemplu în acest sens fiind premiile RegioStars.

 
  
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  Roberta Metsola (PPE), in writing. − I have voted in favour of this report. I agree with its assertion that a European transport-technology strategy for Europe’s future sustainable mobility should first and foremost promote quality of service, the convenience of passengers and businesses, and sustainable mobility, and should be based on the Union’s targets and legislation regarding the reduction of energy consumption, traffic noise, air pollutants, raw materials and greenhouse gas emissions up to 2020, 2030 and 2050, as well as improving health and quality of life, increasing the quality of services, providing increasingly customised solutions geared ever more closely to users’ needs, and enhancing safety and security; I reiterate the reports’ call on the Commission and Council, in view of the importance of research and innovation (R&I) to the whole European economy, to recognise the importance of the Horizon 2020 initiative and to finance it adequately;

 
  
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  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor del presente informe debido a que apuesta por el desarrollo de un sistema de trasporte más eficiente y eficaz en el ámbito económico, ambiental y social. El informe plantea una estrategia para el sector del transporte europeo que optimice y racionalice su uso, tratando de fomentar nuevas formas de transporte como el coche compartido o el uso de la bicicleta. El informe identifica la necesidad de mantener unos precios justos y unos tickets que integren el sistema como factores clave en el transporte público para fomentar su uso. El informe también insiste en la necesidad de que dicho sector genere empleo y dé importancia a su dimensión social, así como el deber de mejorar las condiciones de trabajo. He decido votar a favor del presente informe por todas las mejoras y el apoyo que plantea para el sector, en una forma muy general.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Mr Cramer’s report highlights the need to align research and innovation better with EU transport policy. I agree that it is necessary to understand the importance of optimising transport flows and logistic chains as well as the need to encourage end-user behaviour-change when it comes to use of public transport. Fair prices and integrated ticketing are identified as key factors for the transport sector’s competitiveness. Growth and job creation are also highlighted, with emphasis being given to the social dimension. New technologies should focus on multimodality, passenger comfort and real-time information. It is also necessary to aspire to affordable prices for passengers. I supported the report.

 
  
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  Claude Moraes (S&D), in writing. − Fair prices and integrated ticketing are identified in this report as key factors relating to the transport sector’s competitiveness, which is a key issue for my London constituents.

 
  
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  Younous Omarjee (GUE/NGL), par écrit. – Renforcer la mobilité durable est un impératif pour que se poursuivent les efforts entrepris pour la réduction des émissions de gaz à effet de serre et la lutte contre le changement climatique. C'est un impératif environnemental qui permettra aussi à chacun des citoyens européens de gagner en qualité de vie. Ce rapport accompagne une réflexion sur l'élaboration d'une stratégie européenne pour les technologies de transport, et propose des pistes intéressantes pour poursuivre ces objectifs. Le rapport appelle notamment à une utilisation efficace et cohérente des ressources pour la recherche, afin d'éviter la duplication des efforts au niveau national et européen. J'ai voté pour ce rapport.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Europos transporto technologijų strategija yra tvaraus Europos mobilumo pagrindas. Mobilumas yra būtinas ekonomikos augimui skatinti ir naujoms darbo vietoms kurti. Taigi, šiame sektoriuje yra reikalinga pažanga siekiant pašalinti esamas kliūtis, susijusias su transporto plėtra, paslaugų kokybe, tvariu judumu. Visų pirma, siekiant užsibrėžtų tikslų įgyvendinimo, turi būti sukurta aiški ir skaidri teisinė sistema. Europos transporto technologijų strategija turi būti pagrįsta integruotu modeliu ir efektyviau išnaudojami transporto mokslinių tyrimų rezultatai. Pažymėtina, kad investicijos į transportą užtikrins veiksmingą, lanksčią ir saugią transporto sistemą. Labai svarbu, kad būtų ekonomiškiau ir nuosekliau naudojami moksliniams tyrimams ir inovacijoms skirti ištekliai ir didinama viešojo ir privačiojo sektorių investicijų sąveika. Tokiu būdu bus didinamas regionų ekonominis ir socialinis patrauklumas, gerinamos žmonių gyvenimo sąlygos, ypatingą dėmesį skiriant pažeidžiamiausių piliečių judumui.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. Ho espresso il mio parere favorevole sulla relazione del collega Cramer sullo sviluppo di una strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti per la futura mobilità sostenibile in Europa, perché ritengo importante sollecitare le realtà nazionali e regionali nell'utilizzo efficiente delle risorse a disposizione. L'utilizzo di fondi europei in infrastrutture per i trasporti deve migliorare attraverso la ricerca di nuove possibili tecnologie che rendano più efficaci gli investimenti. Sottolineare l'importanza dell'utilizzo di nuove tecnologie e della ricerca di soluzioni che limitino l'impatto ambientale di nuove infrastrutture, di pari passo a progetti per nuovi mezzi di trasporto, è di fondamentale importanza per migliorare la mobilità sostenibile nell'Unione.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O presente relatório ocupa-se da comunicação da Comissão sobre a Investigação e Inovação para a Mobilidade Futura da Europa - Delinear uma estratégia tecnológica europeia para o sector dos transportes. É necessário reduzir o impacto dos transportes sobre as alterações climáticas, contribuindo para melhorar a saúde dos cidadãos da UE e a sua qualidade de vida. No entanto, tal deve ser feito de forma equilibrada e tendo em conta a descontinuidade geográfica de determinadas regiões, nomeadamente as regiões ultraperiféricas. Há muitos desafios em termos de alinhamento da investigação e inovação (I&I) com a política dos transportes. É necessária uma política coordenada a este nível que suprima a duplicação dos esforços de investigação a nível nacional e da UE, o que poderá prejudicar os progressos urgentemente necessários. Um uso eficiente e coerente dos recursos de I&I é fundamental para que a UE não perca a liderança em termos de investigação e tecnologia em benefício de outros atores internacionais. Votei favoravelmente o presente relatório que promove ainda que às pequenas e médias empresas (PME) seja dada uma especial atenção, criando maiores oportunidades em investigação, especialmente através de procedimentos normalizados e da redução dos fardos administrativos quando recorrerem a regimes de financiamento da UE.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), in writing. - The proposal is that transportation technologies within and between regions in Europe benefit all European citizens. Therefore I voted in favour of the proposal.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O relatório avalia a comunicação da Comissão sobre a Investigação e Inovação para a Mobilidade Futura da Europa reconhecendo que a Comissão identificou, no sistema de inovação dos transportes na Europa, deficiências que atrasam a resposta da União no quadro de uma economia de transportes hipocarbónica, de um sistema de transportes mais seguro, e da redução do ruído e dos poluentes atmosféricos, que tanto impactam a saúde e a qualidade de vida dos cidadãos europeus. Assim, o relator apela à Comissão para que, na elaboração do plano europeu estratégico, tenha em conta as prioridades definidas pelo relatório supramencionado. Entre outras, os considerandos expressam a preocupação relativamente ao alinhamento da investigação e inovação (I&I) com a política dos transportes. Neste sentido, só o uso coerente e eficiente dos recursos poderá evitar uma duplicação de esforços a nível nacional e da UE. Também o papel das PME é apreciado, referindo-se a este propósito a necessidade de garantir um acesso mais fácil aos fundos da UE e reduzir os fardos administrativos, a fim de ajudar estas empresas a libertar plenamente o potencial de inovação no sector dos transportes. Por concordar com as prioridades definidas, votei favoravelmente.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. This report sets out to address the recent Commission Communication on “Research and innovation for Europe’s future mobility - Developing a European transport-technology strategy”. I follow rapporteur's (Cramer, Greens) concerns with achieving the Union’s targets in terms of the reduction of energy consumption, traffic noise, air pollutants, GHG emissions, accidents and land use, thereby reducing the impact of transport on climate change and contributing to improving the health of EU citizens and their quality of life.He recognises that there are currently still many challenges that lie ahead in terms of better aligning research and innovation (R&I) to transport policy. He stresses the need to respect general principles such as technology neutrality, complementarity, accountability and transparency. He is particularly concerned that duplication of research efforts at national and EU level might hamper the progress urgently needed and calls for an efficient and coherent use of R&I resources.

 
  
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  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. - Con questa relazione il Parlamento europeo dimostra di essere presente anche nel campo della ricerca specifica per lo sviluppo della mobilità futura nell'Unione europea. L'innovazione nel settore dei trasporti deve servire ad una drastica riduzione del consumo energetico e degli inquinanti atmosferici, fattore indispensabile a contenerne l'impatto sul cambiamento climatico contribuendo al miglioramento della salute e della qualità della vita dei cittadini.

 
  
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  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα τη σχετική έκθεση καθώς εισηγείται τη μείωση της κατανάλωσης ενέργειας, του θορύβου από την κυκλοφορία, των ατμοσφαιρικών ρύπων, των εκπομπών αερίων του θερμοκηπίου, των ατυχημάτων και της χρήσης της γης, μειώνοντας, ως εκ τούτου, τις επιπτώσεις των μεταφορών στην κλιματική αλλαγή και συμβάλλοντας στη βελτίωση της υγείας των πολιτών της ΕΕ και της ποιότητας της ζωής τους.

 
  
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  Matteo Salvini (EFD), per iscritto. − Ho deciso di votare in maniera contraria alla relazione presentata dall'on. Cramer, in quanto non presta sufficiente attenzione al collasso del sistema marittimo europeo che è direttamente imputabile alla crisi finanziaria e alla mancanza di protezione adeguata da parte dell´Unione e dei governi nazionali per le imprese marittime europee. Il relatore, anziché identificare le cause di tale crollo nella crisi dell'industria tradizionale, esprime invece una fiducia ingiustificata e arbitraria nel potenziale dell´energia verde che, a suo parere, dovrebbe rilanciare l'intero settore dei trasporti europei e aumentare di conseguenza anche l´occupazione e gli investimenti.

 
  
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  Amalia Sartori (PPE), per iscritto. − Sviluppare una strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti per la futura mobilità sostenibile europea è un investimento a cui l´Europa non può rinunciare. Oltre a migliorare la qualità della vita, dei servizi e la salute dei cittadini rispettando gli impegni assunti tramite la strategia Europa 2020, questo testo è finalizzato a stimolare gli investimenti in ricerca e sviluppo, facilitando la ripresa dell´Europa affinché essa diventi maggiormente competitiva nei confronti di quei Paesi che stanno raggiungendo importanti traguardi in ambito di tecnologia sostenibile e innovazione. Le opportunità commerciali che tecnologie di trasporto efficienti e a basso impatto ambientale offrono alle nostre aziende sono enormi. È chiaro che per una riuscita positiva c´è bisogno inoltre di una progettazione sinergica delle nostre reti energetiche. Ritengo sia importane che l'intera catena di innovazione e sviluppo sostenibile in Europa includa tutti gli operatori coinvolti direttamente e indirettamente nel settore. Inoltre, è fondamentale che questi sforzi favoriscano l´inclusione delle Piccole e Medie Imprese affinché possano ricevere agevolazioni amministrative per schemi di finanziamento e sviluppo di ricerca innovativa.

 
  
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  Monika Smolková (S&D), písomne. - Hlasovala som za túto aktuálnu správu, lebo si myslím, že je to dobré spracovaná správa a všetky navrhované opatrenia, ktoré sú predkladané a smerujú k zlepšeniu mobility a vytváraniu hospodárskeho rastu a zamestnanosti je potrebné podporiť. Súhlasím tiež s tým, aby v integrácii dopravy došlo u všetkých spôsobov dopravy k zjednoteniu európskeho dopravného systému najmä z dôvodu zbavenia sa súčasnej tendencie posudzovania každého spôsobu dopravy osobitne. Prerokovávanú tému považujem za dôležitú aj z dôvodu, že odvetvie dopravných služieb a skladovanie vrátane poštových a kuriérskych činnosti prispieva ku konkurencieschopnosti Európy a zabezpečuje zamestnanie pre cca 11 miliónov zamestnancov, čo z pohľadu percentuálneho zastúpenia všetkých pracovných miest nie je zanedbateľné. Myslím si, že ak chceme znížiť závislosť Európy od dovozu ropy, zlepšiť životné prostredie, znížiť počet dopravných nehôd a výrazne znížiť emisie skleníkových plynov, musíme hľadať nové možnosti alternatívnych palív, udržateľných zdrojov energie a využívania energeticky účinných a ekologickejších dopravných prostriedkov. Aby sa tieto požiadavky a ciele mohli naplniť očakávam, že u zainteresovaných subjektov dôjde k rýchlejšiemu a účinnejšiemu vzniku a zavedeniu inovačných riešení.

 
  
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  Csanád Szegedi (NI), írásban. − Tisztelt Képviselőtársaim! Megszavaztam a jelentést, mert a jelenlegi helyzethez képest ez egyértelmű előrelépést jelent.

Engedjék meg, hogy a jelenlegi stratégia mellett kiemeljem a kerékpárutak fontosságát. A kerékpárutak építése és fejlesztése egy alternatív, de teljes mértékben környezetvédő és egészségmegőrző lehetőség, amely az EU keleti felében rendkívül elmaradott. A kerékpárutak fejlesztése nem tűr halasztást, ezért az illetékes bizottságot felhívom arra, hogy kezdeményezzenek azonnali forrásátirányítást új kerékpárutak építésére. Köszönöm a figyelmüket.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Je suis particulièrement soucieux d'atteindre les objectifs de l'Union en matière de réduction de la consommation d'énergie, du bruit de la circulation, des polluants atmosphériques, des émissions de gaz à effet de serre, des accidents et de l'utilisation des terres, de sorte à atténuer les incidences du transport sur le changement climatique et à contribuer à l'amélioration de la santé et de la qualité de vie des citoyens de l'Union.

À l'heure actuelle, nombre de difficultés se profilent encore en ce qui concerne un meilleur alignement de la recherche et de l'innovation (R&I) sur la politique des transports. Il faut souligner la nécessité de respecter certains principes généraux tels que la neutralité technologique, la complémentarité, l'obligation de rendre des comptes et la transparence.

Je m'inquiète particulièrement du fait que la duplication des efforts de recherche au niveau national et au niveau de l'Union risque d'entraver l'accomplissement de progrès indispensables d'urgence, et j'appelle à une utilisation efficace et cohérente des ressources de R&I. Je considère également que les petites et moyennes entreprises méritent une attention particulière et que davantage de possibilités de recherche devraient leur être accordées.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Os transportes são um dos factores que mais condicionam o combate às alterações climáticas devido às elevadas emissões de CO2. A coordenação da investigação e inovação com a política de transportes é essencial para a futura mobilidade sustentável da União. O relatório sublinha a necessidade de coordenação de políticas e recursos entre as estratégias nacionais de investigação e inovação com as da União, fazendo face aos concorrentes internacionais. Os projectos de inovação e investigação devem passar do papel à comercialização. Mais ainda, reforça que o tecido da União é composto maioritariamente por PME, e que, por isso, os regimes de financiamento da União devem ser agilizados e facilitados às mesmas. Sou favorável à aprovação deste relatório.

 
  
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  Gino Trematerra (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce lo sviluppo di una strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti per la futura mobilità sostenibile dell'Europa perché promuove obiettivi che permettono di contenere l'impatto dei trasporti sul cambiamento climatico. Inoltre garantisce vantaggi sia sul piano economico che ambientale e sociale, dando impulso alla crescita sostenibile e alla creazione di posti di lavoro.

 
  
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  Derek Vaughan (S&D), in writing. − I support calls for the need to better align research and innovation with EU transport policy. Technology has a huge role to play in helping transport improve its economic, environmental and social objectives. I believe there is no end to the possibilities technology can give us to improve and transform the transport world. I am of the opinion that there should be a more efficient and coherent use of R&I resources, and I encourage the exploitation of transport research by Member States, which should encourage market uptake and deployment. I hope to see a significant reduction in accidents, noise, energy consumption, gas emissions and climate impact because of EU initiatives such as those in the INI report.

 
  
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  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. – Transport ma fundamentalne znaczenie dla naszej gospodarki i społeczeństwa. Podobnie mobilność ma żywotne znaczenie dla rynku wewnętrznego oraz dla jakości życia obywateli, którzy mogą swobodnie podróżować. Transport umożliwia wzrost gospodarczy i tworzenie miejsc pracy. Dlatego musimy zadbać o jego zrównoważony rozwój, a ponieważ ma on globalny zasięg, skuteczne działania wymagają ścisłej współpracy międzynarodowej. Przyszły dobrobyt naszego kontynentu zależeć będzie w znacznej mierze od możliwości pełnej integracji wszystkich regionów w światowej gospodarce, a skuteczny transport jest tego niezbędnym warunkiem. Dlatego uważam, że należy jak najszybciej ujednolicić systemy transportowe Europy Wschodniej i Zachodniej, tak aby mogły one w pełni odzwierciedlać potrzeby transportowe niemalże całego kontynentu i 500 mln jego obywateli.

 
  
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  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − La relazione Cramer si riferisce alla recente comunicazione della Commissione europea circa una strategia europea per la mobilità sostenibile. Ho espresso il mio voto favorevole poiché gli obiettivi citati nel testo (tra i quali la riduzione del consumo energetico,del rumore da traffico, degli inquinanti atmosferici e delle emissioni di gas serra) mirano a contenere l'impatto dei trasporti sul cambiamento climatico e, di conseguenza, a contribuire ad un miglioramento della salute e della qualità della vita dei cittadini europei.

 
  
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  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Na sequência da comunicação da Comissão Europeia, o Parlamento avança com orientações para uma estratégia de tecnologia dos transportes para uma futura mobilidade sustentável. Uma estratégia que diz pretender promover a qualidade dos serviços, o conforto dos passageiros e a utilização da mobilidade sustentável, assente nos objetivos de redução do consumo de energia, do ruído, da poluição atmosférica, assim como na melhoria da saúde e da qualidade de vida e no reforço da segurança. No entanto, são ignorados os ataques em curso ao serviço público de transportes, nas quais a UE tem responsabilidades flagrantes por via dos programas UE-FMI em curso em países como Portugal. A abordagem baseada na excelência, subjacente ao Horizonte 2020, aqui expressa é suscetível de promover uma discriminação e concentração de fundos num conjunto limitado de projetos e países de excelência, causando desigualdades com as quais não podemos estar de acordo.

 

13.5. Diritto di accesso a un difensore nel procedimento penale e diritto di comunicare al momento dell'arresto (A7-0228/2013 - Elena Oana Antonescu)
  

Ústní vysvětlení hlasování

 
  
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  Franco Bonanini (NI). - Signor Presidente, nel dichiararmi entusiasta per le finalità perseguite con la direttiva in esame, ho deciso di intervenire per segnalare il pericolo che l'attuazione di tali finalità possa essere condizionata da questioni burocratiche, solo apparentemente definibili di secondaria importanza.

Il diritto di accesso a un difensore non raggiungerebbe lo scopo di assicurare l'effettivo esercizio del diritto di difesa se, per ragioni inerenti al mancato versamento dei tributi stabiliti dall'amministrazione della giustizia per rilasciare copia degli atti di indagine, l'indagato o l'imputato accedessero a un giurisperito con il quale non sarebbero in grado di discutere prima di un interrogatorio della forza probante delle prove d'accusa in conseguenza di un loro mancato possesso dovuto a mere questioni economiche.

Nella prospettiva di assicurare tale esigenza ed esaltato dal principio di equità del procedimento, mi permetto di segnalare l'opportunità di prevedere, a corollario di un testo pienamente condivisibile, indicazioni circa la necessità che i tributi dovuti in corrispettivo all'estrazione di copia degli atti siano commisurati al reddito del richiedente.

 
  
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  Kay Swinburne (ECR). - Mr President, I am hugely sceptical about the practical implementation of the European arrest warrant by Member States, having heard personal stories from my constituents in Wales where the arrest warrant has been used to make them face spurious charges under different legal systems of questionable legitimacy in other parts of Europe, particularly in less-regulated sectors such as the construction industry.

I have serious concerns and see this directive as a step forward towards ensuring that, when the European arrest warrant is indeed used, the basic rights of citizens across Europe, such as access to lawyers, the confidentiality of all communications with them and access to diplomatic authorities, are properly upheld. We cannot create European systems without the necessary protections and safeguards that have been built into national law for centuries. To make the European arrest warrant work in practice, we need to learn from the experiences gained across Member States to date and ensure that individual countries do not, and cannot, abuse their privileges.

 
  
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  Peter Jahr (PPE). - Herr Präsident! Ich sehe das Ganze sehr positiv. Wenn wir eine Europäische Union haben, dann brauchen wir bei einem Europäischen Haftbefehl natürlich auch europäische Regeln, wie wir dies alles durchsetzen.

Und schon alleine, dass es größere Meinungsverschiedenheiten zwischen den Fraktionen und dem Rat und der Kommission gab, zeigt, wie wichtig die Debatte war. Wenn man sich das durchliest, stehen ja an sich Selbstverständlichkeiten drin: dass man ein Recht auf einen Rechtsbeistand bei der ersten Befragung durch die Polizei hat. Wir alle wissen, wenn man einmal in einem Land ist, wo nicht die eigene Muttersprache gesprochen wird, wie schwierig es ist, eine einfache Verkehrskontrolle zu überstehen. Also ist ein Rechtsbeistand unbedingt notwendig.

Wir brauchen vertrauliche Treffen mit dem Rechtsbeistand. Es ist notwendig, dass man seine Familienangehörigen oder eine Vertrauensperson informieren kann, und selbstverständlich ist auch, dass die Botschaft erfährt, dass man Probleme hat. Und wenn diese Selbstverständlichkeiten umgesetzt werden, findet natürlich auch der Europäische Haftbefehl eine viel größere Akzeptanz.

 
  
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  Alfredo Antoniozzi (PPE). - Signor Presidente, onorevole colleghi, il Parlamento aveva più volte sollecitato il rafforzamento dei diritti procedurali degli indagati e degli imputati, sottolineando la necessità di trovare il giusto equilibrio tra libertà, giustizia e sicurezza.

Alcune delle misure previste dalla tabella di marcia fissata durante la Presidenza di turno svedese sono già state attuate. Fra queste, la direttiva sul diritto all'interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali e quella sul diritto all'informazione anch'essa nei procedimenti penali.

La proposta di direttiva relativa al diritto di accesso a un difensore nel procedimento penale e al diritto di comunicare al momento dell'arresto rappresenta la terza fase dell'attuazione della tabella di marcia. Questa relazione sancisce il principio di base secondo cui tutti gli indagati e gli imputati devono avere il diritto di accedere a un difensore il prima possibile, in maniera tale da consentire l'efficace esercizio dei propri diritti di difesa. I cittadini devono poter contare sul pieno rispetto dei propri diritti ed essere convinti che la loro sicurezza viene garantita.

Ritengo che questa relazione vada proprio in questa direzione e per questo ho deciso di darle il mio sostegno.

 
  
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  Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, kannatin mietintöä. Euroopan parlamentti on vaatinut unionin alueelle entistä parempaa suojelua niin rikoksen uhrien kuin syytettyjen ja epäiltyjen oikeuksille.

Vaikka Euroopan unioni on yhtenäistänyt käytäntöjä ja lainsäädäntöjä monilla politiikan aloilla, rikosoikeuden alalla on vielä paljon korjattavaa. Valitettavasti niin Euroopan ihmisoikeussopimuksen kuin Euroopan ihmisoikeustuomioistuimen oikeuskäytäntöä ei noudateta EU-jäsenvaltioissa yhtenäisesti.

Aivan oikein, Euroopassa on saavutettava tasapaino vapauden, oikeuden ja turvallisuuden välillä. Kansalaisten on voitava luottaa siihen, että heidän oikeuksiaan kunnioitetaan ja heidän turvallisuutensa on taattu heidän matkustaessaan ja että heillä on samat takeet kaikissa jäsenvaltioissa.

Tämä direktiivi on siten tärkeä edistysaskel kohti entistä parempia suojakeinoja, mutta pidemmällekin olisi voitu mennä. Mielestäni myös varattomilla ja alaikäisillä tulisi olla oikeus asianajajaan. Valitettavasti tätä ajatusta tästä mietinnöstä ei löydy.

 
  
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  Jim Higgins (PPE). - Mr President, I would like to congratulate the rapporteur, Elena Oana Antonescu. Indeed at one point it seemed that the issues of confidentiality and derogations would split the Council and Parliament and that an agreement would never be reached. As previous speakers have said, Parliament has unsuccessfully called for many years for the need to strengthen procedural rights, stressing the need to strike the right balance between the freedom of justice and security.

This report finally recognises an overarching principle of basic human and criminal law at EU level. Despite the existence of common principles and minimum standards stemming both from the ECHR and the EU Charter, provisions governing access to a lawyer vary significantly from one Member State to another and this report introduces a level playing field and a measure of consistency.

In a borderless Europe, citizens have to be confident that their rights are fully respected and that their security is provided when they are travelling. The directive will be implemented in all Member States, irrespective of their legal systems, ensuring the same standards all over Europe, which is very welcome.

 
  
 

Písemná vysvětlení hlasování

 
  
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  Claudette Abela Baldacchino (S&D), in writing. − The right to see a lawyer from the initial stages of proceedings is essential to building confidence in the rule of law throughout Europe. It is crucial that every EU citizen can be sure of receiving a fair trial, irrespective of their nationality.

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório, considerando, antes de mais, que regras comuns claras no que se refere ao acesso a um advogado, representa outro passo no caminho para tornar a proteção dos Direitos Fundamentais uma realidade em toda a União Europeia. Saliento, ainda, os esforços do meu grupo político ao assegurar nas negociações que o princípio de confidencialidade fosse incluído na Diretiva sem qualquer possível derrogação, bem como no estabelecimento de regras claras no uso de derrogações sob esta Diretiva, de modo a que todas as derrogações fossem proporcionais, limitadas de forma estrita no que se refere a tempo, de modo a que não seja apenas baseadas na seriedade das alegadas ofensas e de modo a não prejudicar a justiça geral do processo. Para além disso, conseguimos, ainda, assegurar que todos os suspeitos e acusados tenham acesso a um advogado em ambos os Estados-Membros que executam o processo.

 
  
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  Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, nes manau, kad visiems įtariamiesiems ir kaltinamiesiems turėtų būti suteikta teisė turėti advokatą kuo greičiau ir taip, kad jie galėtų faktiškai pasinaudoti savo teisėmis į gynybą. Be to, šios teisės turėtų būti suteiktos prieš prasidedant apklausoms, prieš atliekant bet kokius procesinius arba įrodymų rinkimo veiksmus ir apribojus laisvę. Kai kuriose valstybėse šios teisės gerokai skiriasi, t. y. teisė į gynybą baudžiamajame procese yra skirtingo masto, kuris priklauso nuo konkrečios teisinės sistemos ir nuo jos praktinio taikymo. Be to, valstybės narės nevienodai įgyvendina Europos žmogaus teisių konvencijos nuostatas ir Europos Žmogaus Teisių Teismo praktiką ir nevienodai jų laikosi, o dėl to Europos Sąjungoje randasi skirtingų standartų. Pritariu pranešėjo nuomonei, kad turi būti nustatytos konkrečios taisyklės, reglamentuojančios teisinę pagalbą. Piliečiai turėtų būti garantuoti, kad jų teisių visiškai paisoma ir kad jiems garantuojamas saugumas, kai jie keliauja. Jiems taip pat turėtų būti užtikrinta, kad jie turi tokias pačias garantijas visose ES valstybėse narėse.

 
  
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  Pino Arlacchi (S&D), in writing. − I voted in favour of Parliamentʼs proposal because anyone anywhere in the EU will have the right of access to a lawyer as soon as possible after the moment they are questioned by the police or deprived of their liberty, in order to be able to exercise their rights to defence. I believe that all European citizens must have the security of knowing they benefit from the same guarantees in all Member States. In addition, thanks to this proposal, in a change to current proceedings in many EU countries, the suspectʼs or detaineeʼs lawyer will be entitled to play an active role and intervene during the questioning, including where people are suspected of being involved in terrorist activity.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – J'ai voté pour ce rapport car il harmonise et renforce, dans certains cas, de façon raisonnable, les droits des personnes concernées par une procédure pénale afin d'assurer un traitement conforme aux valeurs européennes.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį siūlymą dėl teisės turėti advokatą vykstant baudžiamajam procesui ir teisės susisiekti po sulaikymo. Siūlymo tikslas – sustiprinti nusikaltimų aukų teisių apsaugą bei įtariamųjų bei kaltinamųjų teisių apsaugą, reglamentuojant procesines garantijas baudžiamuosiuose procesuose. Kasmet ES vyksta per 8 milijonus baudžiamųjų procesų, tačiau konsultavimosi su advokatu sąlygos valstybėse narėse skiriasi. Pritariu išdėstytiems siūlymams įtariamiesiems užtikrinti teisę turėti advokatą jau nuo pirmosios policijos apklausos bei teisę į tinkamus ir konfidencialius įtariamųjų susitikimus su advokatu. Būtina, kad įtariamieji galėtų susisiekti su šeimos nariais ar darbdaviu, o užsienyje esantys įtariamieji – su savo šalies ambasada. Taip pat pritariu siūlymui užtikrinti galimybę asmenims, kuriems išduotas ES arešto orderis, gauti teisinę konsultaciją.

 
  
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  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes jau seniai Europos Parlamentas ragina sustiprinti: 1) nusikaltimų aukų teisių apsaugą ir 2) įtariamųjų bei kaltinamųjų teisių apsaugą. Po to, kai nepavyko priimti pamatinio sprendimo dėl tam tikrų procesinių teisių baudžiamuosiuose procesuose, kurį Komisija parengė 2004 m., Parlamentas M. G. Pagano pranešime, priimtame 2007 m. gegužės 7 d., primygtinai ragino parengti plataus užmojo teisės aktą, kuriuo būtų reglamentuojamos procesinės garantijos baudžiamuosiuose procesuose. Europos Parlamentas siūlo nustatyti pagrindinį principą, pagal kurį visiems įtariamiesiems ir kaltinamiesiems turėtų būti suteikta teisė kuo greičiau turėti advokatą ir taip, kad jie galėtų faktiškai pasinaudoti savo teisėmis į gynybą. Be to, šiame pranešime įtvirtinta, kad bet kokiu atveju šios teisės turėtų būti suteiktos prieš prasidedant apklausoms, prieš atliekant bet kokius procesinius arba įrodymų rinkimo veiksmus ir apribojus laisvę. Dar labai svarbu apibrėžti teisės turinį, t.y., kad įtariamųjų ar kaltinamųjų ir advokato susitikimai turi būti konfidencialūs, turėtų būti išvardijamos nuo bendrųjų principų nukrypti leidžiančios nuostatos ir nustatomos taisyklės, kuriomis vadovaujamasi, kai atsisakoma teisės turėti advokatą.

 
  
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  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. - L'eccellente lavoro che sottende la relazione, cui va il mio voto favorevole, mi ricorda la famosa massima di Burke, secondo la quale quando si disgiungono libertà e giustizia si mettono entrambe in pericolo. Il Parlamento, in quest'ottica, opera a favore di entrambe tramite il rafforzamento dei diritti procedurali degli indagati e degli imputati. È innegabile che le disposizioni della Convenzione europea e la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo non siano uniformemente rispettate, anzi registrino alcuni preoccupanti arretramenti dovuti a ragioni diverse. Mi pare che il testo coordinato, in premessa, proponga un compromesso equilibrato: mi riferisco in particolare ai punti 11 quater, quinquies, decies e duodecies, con convincenti declaratorie e perimetrazioni del diritto procedurale di difesa. I successivi punti 12 e 13 si inseriscono nelle norme minime comuni utili a incrementare la fiducia nell'integrità ed equità dei sistemi di giustizia penale, così come il successivo punto 27 che recupera una giurisprudenza uniforme della Corte europea dei diritti dell'uomo.

Come dimostra l'ultima ricerca di Eurobarometro sulla giustizia, i nostri concittadini vorrebbero meglio conoscere i loro diritti: credo che questa sia una delle aree di più urgente implementazione dei diritti di cittadinanza europea.

 
  
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  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – Dans le cadre de la "feuille de route justice" adoptée en 2009, un grand mouvement de réforme a été lancé pour garantir une justice toujours plus équitable. Les principaux points de cette directive prévoient un droit d'accès à un avocat, une meilleure communication entre le client et son avocat et de mieux réglementer les dérogations à la procédure normale. J'ai trouvé cette directive équilibrée, puisqu'elle garantit les droits d'accès à un avocat, tout en évitant les coûts excessifs et les entraves aux enquêtes.

 
  
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  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le rapport Antonescu qui garantit l'accès à un avocat pour toute personne soupçonnée ou poursuivie avant le début d'un éventuel interrogatoire, durant l'interrogatoire, ou dès le début d'une privation de liberté. Ce rapport met également en exergue la nécessaire confidentialité des échanges entre l'avocat et son client ainsi que le droit pour le prévenu de communiquer avec au moins un tiers.

 
  
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  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − Raportul vizează o problemă extrem de importantă care ţine direct de garantarea unui drept fundamental al omului, dreptul la apărare. În realizarea acestuia, asistarea unui învinuit sau inculpat de către un avocat este esenţială, cu atât mai importantă fiind asigurarea unei asemenea asistenţe în situaţii în care faptele care se anchetează sunt comise pe un teritoriu vast, Uniunea Europeană, în care coexistă sisteme juridice diferite, proceduri penale diferite, oameni diferiţi. Esenţial este ca dreptul la apărare să fie exercitat şi garantat în acest context complicat.

Raportul vizează măsuri specifice pentru protecţia dreptului la apărare al minorilor învinuiţi, care trebuie să beneficieze, în acelaşi timp, de garanţiile generale pentru salvgardarea interesului superior al copilului. Constat însă lipsa unor măsuri menite a face mai funcţional acest ansamblu, de pildă lipsa unor prevederi referitoare la colaborarea între barourile din statele membre pentru facilitarea asistenţei juridice, precum şi necesitatea constituirii de corpuri de avocaţi care să se ocupe cu precădere şi din oficiu de aceste situaţii, multe dintre care vizează persoane fără posibilităţi materiale de a-şi angaja un avocat.

 
  
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  Carlos Coelho (PPE), por escrito. - Em 2009 foi decidido iniciar uma abordagem gradual, em que os direitos processuais no âmbito dos procedimentos penais deveriam ser tratados por fases, tendo sido aprovado um roteiro, que estabelece seis medidas como base para ação futura.

É notório o progresso feito nos últimos 3 anos, com a aprovação das duas primeiras diretivas, que pretendem garantir o direito à interpretação e tradução em processo penal e o direito à informação, respetivamente.

Este próximo passo pretende fazer face às divergências existentes entre Estados-Membros no que diz respeito às disposições que regem o acesso a um advogado, bem como à sua aplicação prática, o que levanta dúvidas quanto à existência de um nível adequado de acesso a uma defesa efetiva em processo penal e põe igualmente em causa o princípio da confiança e reconhecimento mútuos.

Estabelece, assim, que todos os suspeitos ou acusados terão o direito de acesso a um advogado, logo que possível e de maneira que lhes permita exercerem efetivamente os seus direitos de defesa. Garante, ainda, o direito à comunicação com familiares, empregadores e autoridades consulares.

Cumprimento a relatora pelo acordo a que conseguiu chegar em relação ao princípio da confidencialidade, sem contemplar qualquer tipo de derrogações.

Apoio o compromisso alcançado e espero que os Estados-Membros procedam rapidamente à respetiva implementação.

 
  
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  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Il diritto di difesa è un diritto fondamentale del cittadino e un elemento essenziale per assicurare la democrazia all'interno delle nostre società. Ho votato favorevolmente questa relazione perché ritengo giusto, oltreché opportuno, riaffermare il principio in base al quale un indagato o imputato hanno diritto di accedere quanto prima a un difensore in modo tale da consentire loro il diritto alla difesa. La difesa, infatti, assicura il contraddittorio e, quindi, l'accertamento della verità nel modo più giusto possibile.

 
  
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  Marielle de Sarnez (ALDE), par écrit. – Chaque année, huit millions de procédures pénales sont conduites dans l'ensemble des États membres. Dans le cadre de la coopération dans le domaine de la justice, de la liberté et de la sécurité, et alors que l'Union européenne s'est dotée en 2009 d'une Charte européenne des droits fondamentaux, il serait utile de mettre en place un socle de normes communes pour que le droit à la défense soit garanti de manière égale pour tous les citoyens de l'Union, alors qu'aujourd'hui les conditions d'accès à un avocat varient d'un pays à l'autre. L'harmonisation mais aussi le renforcement des droits procéduraux pour les personnes soupçonnées et poursuivies sont le prérequis à l'exercice d'une justice libre et sereine, qui s'applique de la même façon à tous sur l'ensemble du territoire de l'Union.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte car j'estime que les citoyens doivent être convaincus que leurs droits sont pleinement respectés et que leur sécurité est assurée lorsqu'ils se déplacent. Ils doivent aussi être sûrs de bénéficier des mêmes garanties dans tous les États membres et je vote donc en faveur de l'harmonisation des normes sur tout le territoire européen. Aussi, le droit d'accès à un avocat pour les personnes soupçonnées ou poursuivies doit être un principe supérieur dès le début d'une procédure pénale.

 
  
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  Ioan Enciu (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte car il représente une avancée majeure vers la démocratisation de l'accès à la justice pour tous nos concitoyens européens. La mise en œuvre de cette directive dans les États membres introduira de meilleures garanties pour les personnes détenues. Elle garantira l'accès à un avocat pour quiconque est détenu par la police, en état d'arrestation ou simple suspect. D'après ce texte adopté par le Parlement européen aujourd'hui et qui devrait entrer en vigueur en 2017, toute personne arrêtée dans l'Union aura accès à un avocat le plus rapidement possible à partir du moment où elle a été entendue par la police et privée de liberté. Une des mesures contenues dans la directive précise en outre que toute personne arrêtée a le droit d'appeler un proche ou une autre personne, telle que son employeur ou une autorité consulaire. Même si je regrette le fait que la question de l'aide juridique gratuite pour les personnes en situation financière difficile n'ait pas été intégrée dans la directive, je me félicite de l'adoption de ce texte, qui constitue un pas important vers le renforcement et l'harmonisation des droits procéduraux en Europe.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. Sou advogado de profissão e tenho a plena consciência do papel insubstituível da participação dos advogados na administração da justiça, a relevância que estes assumem na defesa dos mais vulneráveis e a necessidade da sua intervenção nos processos judiciais desde as suas fases mais preliminares. A circunstância de uma detenção na sequência de um mandado de detenção europeu levanta inevitavelmente questões quanto à efectiva capacidade de compreensão do detido, confrontado com um processo que correrá termos numa língua que poderá não ser a sua, e agrava a sensação de desprotecção e de alheamento inerente à privação da liberdade. Reclama, por isso, particular atenção e cuidado. Esta incompreensão e este condicionamento poderão comprometer a justiça do julgamento e o direito a uma defesa efectiva. Não ignoro que os direitos fundamentais em cauda poderão agravar os custos da justiça, mas creio que os direitos fundamentais devem preponderar sobre uma perspectiva meramente financeira desta questão. Isto dito, entendo que a União e os Estados-Membros devem cooperar para dotar as justiças nacionais dos meios humanos, técnicos e orçamentais necessários à plena efectivação destes direitos que, pela sua importância, não podem correr o risco de ser apenas semânticos.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Esta proposta estabelece o princípio de base segundo o qual deverá ser concedido a todos os suspeitos ou acusados o direito de acesso a um advogado logo que possível e de maneira que lhes permita exercerem efetivamente os seus direitos de defesa. Especifica também que, em qualquer caso, esses direitos devem ser concedidos antes do início de qualquer interrogatório, na execução de qualquer ato processual ou de recolha de provas e em caso de privação da liberdade. Identifica ainda o conteúdo do direito, sublinha que os encontros entre o suspeito ou acusado e o seu advogado devem ser confidenciais, enumera as derrogações permitidas aos princípios gerais e prevê regras em caso de renúncia ao direito a um advogado. Por isso, votei favoravelmente.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. - Este relatório defende o direito de acesso de todos os suspeitos ou acusados em processos penais, independentemente de terem sido ou não privados da sua liberdade, a um advogado em tempo útil, de forma a permitir à pessoa em causa o seu direito de defesa. Para além disso, os Estados-Membros asseguram que os suspeitos ou acusados privados de liberdade tenham o direito de comunicar sem demora com uma terceira pessoa, como por exemplo um membro da família, por eles designado, ou a serem visitados pelas suas autoridades consulares; o direito a conversar e a trocar correspondência com elas e de obterem através destas uma representação legal. Trata-se de um conjunto de direitos fundamentais que são consagrados com esta proposta e que merecem todo o nosso apoio. Por esta razão votámos favoravelmente o relatório.

Todavia, não podemos deixar de sublinhar que este processo se dá no âmbito de outros avanços na supranacionalização de aspetos centrais da Justiça, nomeadamente o mandado de detenção europeu, de que discordamos.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Článok 47 Charty základných práv Európskej únie, článok 6 Európskeho dohovoru o ochrane ľudských práv a základných slobôd (EDĽP) a článok 14 Medzinárodného paktu o občianskych a politických právach (MPOPP) zakotvujú právo na spravodlivé súdne konanie. Článok 48 charty zaručuje rešpektovanie práva na obhajobu. Zásadu vzájomného uznávania rozsudkov a súdnych rozhodnutí považujem za základný pilier justičnej spolupráce v trestných veciach v Únii. Vzájomné uznávanie však môže účinne fungovať len za predpokladu, že existuje vzájomná dôvera, čo si vyžaduje prijatie podrobných pravidiel na ochranu procesných práv a záruk vyplývajúcich z charty, EDĽP a MPOPP. Spoločné minimálne pravidlá by mali viesť k zvýšeniu dôvery v systémy trestného súdnictva všetkých členských štátov, čo by zase malo za následok efektívnejšiu justičnú spoluprácu v rámci Únie. Mali by byť taktiež odstránené prekážky voľného pohybu občanov. Všetky menované spoločné minimálne pravidlá považujem za dôležité uplatňovať vo vzťahu k právu na prístup k advokátovi a právu na komunikáciu po zatknutí. Spoločné minimálne normy však nemôžu členské štáty dosiahnuť jednostranným konaním, a to ani na ústrednej, ani na regionálnej, ani na miestnej úrovni. Je teda v danej veci žiaduce a potrebné konať na úrovni Európskej únie.

 
  
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  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − Vista la diversità degli assetti giuridici e procedurali nei diversi Stati membri, ho votato a favore del compromesso raggiunto, ovvero l´introduzione di norme minime a livello dell´UE sul diritto di accesso a un avvocato per indagati e imputati e sul diritto di comunicare al momento dell´arresto. La presente direttiva garantirà un´applicazione uniforme di questi principi base, fondamentali affinché i cittadini possano esercitare efficacemente i propri diritti di difesa, e imporrà agli Stati membri di assicurare, in fase di implementazione, un livello di protezione di tali diritti almeno pari a quello sancito dalla CEDU e dalla Carta dei diritti fondamentali dell´UE.

 
  
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  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – C'est une question capitale : la question des garanties et des droits procéduraux, et cela fait longtemps que l'on attendait ce 3ème volet clef : un accord sur le projet de directive sur le droit d'accès à un avocat dans le cadre de procédures pénales après de nombreux mois de négociations. Les droits des personnes mises en cause devaient être renforcés et il fallait à tout prix rétablir un équilibre entre les progrès considérables qui ont été réalisés en matière de coopération du côté de l'accusation, et le gros retard qui s'était accumulé concernant les droits de la défense. L'adoption de ce texte est donc une très bonne nouvelle pour les droits de la défense, en ce qu'il confère de vrais nouveaux droits pour les personnes soupçonnées ou poursuivies en Europe. Nous attendons à présent les propositions de la Commission européenne relative à l'aide juridictionnelle et aux droits procéduraux des personnes vulnérables, qui doivent venir compléter prochainement l'arsenal existant.

 
  
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  Jim Higgins (PPE), in writing. − I voted ‘Yesʼ to this because I believe that an individual should be granted their rights before the start of any questioning, upon the carrying out of any procedural or evidence gathering act, and in the case of deprivation of liberty.

 
  
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  Ian Hudghton (Verts/ALE), in writing. – It is important that individuals who are under criminal investigation have appropriate access to a lawyer. My own government is currently steering a bill through the Scottish parliament which addresses the issue. This legislation will however offer Scots legal protection when they travel elsewhere in the EU.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Įvairiose valstybėse narėse teisė į gynybą baudžiamajame procese yra skirtingo masto, kuris priklauso nuo konkrečios teisinės sistemos ir nuo jos praktinio taikymo. Tai turi netiesioginį, bet didelį poveikį ES tarpusavio pasitikėjimo ir abipusio pripažinimo politikai. Valstybės narės nevienodai įgyvendina Europos žmogaus teisių konvencijos nuostatas ir Europos Žmogaus Teisių Teismo praktiką ir nevienodai jų laikosi, o dėl to Europos Sąjungoje randasi skirtingų standartų. Todėl pritariu tam, kad būtina sustiprinti įtariamųjų ir kaltinamųjų procesines teises, rasti tinkamą pusiausvyrą tarp laisvės, teisingumo ir saugumo. Piliečiai turėtų būti įtikinti, kad jų teisių visiškai paisoma ir kad jiems garantuojamas saugumas. Įtariamųjų ir kaltinamųjų teisė turėti advokatą turėtų būti svarbiausias principas nuo pat baudžiamojo proceso pradžios.

 
  
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  Michał Tomasz Kamiński (ECR), in writing. – I voted for the protection of three basic rights of accused persons: access to information concerning the charges, the right to interpretation and translation, and the right to acquire a lawyer. It is important for all individuals involved in the justice system to fully be able to exercise their rights at citizens, and therefore it is imperative that the accused is fully able to have recourse to the services of a lawyer. This motion also covers communication with relatives, employers and consular authorities, as well as special safeguards for suspected or accused persons who are vulnerable.

 
  
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  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Cette directive fait partie d’une série de propositions qui permettront de garantir le respect des droits des citoyens européens arrêtés dans un autre État membre, notamment les personnes ayant fait l'objet d'un mandat d'arrêt européen. Le droit d'accès à un avocat est une nouvelle étape dans la création d'un espace unique de justice de l'Union européenne. La directive prévoit entre autres de garantir l'accès à un avocat dès l'interrogatoire de police et tout au long de la procédure pénale, de s’assurer qu'une personne de l’entourage du suspect soit informée de son arrestation et puisse communiquer avec lui, de permettre aux personnes soupçonnées dans un État dont elles ne sont pas ressortissantes de communiquer avec le consulat de leur pays et de recevoir des visites. J’ai voté en faveur de cette directive afin de renforcer et de garantir le droit des citoyens européens à un procès équitable dans tous les États membres.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted in favour of this report because I believe there should be clear common rules on access to a lawyer. This represents another step on the path towards making protection of fundamental rights a reality across the European Union. It will benefit Scottish citizens if they move or travel to other EU Member States.

 
  
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  Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − Il Parlamento europeo ha sempre sostenuto la necessità di assicurare una maggiore protezione dei diritti delle vittime della criminalità, da un lato, e degli indagati o imputati, dall'altro, sollecitando con forza l'introduzione di un ambizioso strumento giuridico concernente le garanzie processuali nei procedimenti penali. Nonostante l'esistenza di principi comuni e norme minime derivanti sia dalla CEDU che dalla Carta dell'UE, le disposizioni esistenti in materia continuano a variare in modo significativo tra gli Stati membri. Ci rammarichiamo del fatto che le disposizioni della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo non siano applicate e rispettate in modo uniforme dagli Stati membri, con la conseguenza che esistono norme divergenti all'interno dell'Unione europea. Con l'approvazione di questa relazione chiediamo il rafforzamento dei diritti procedurali degli indagati e degli imputati, sottolineando la necessità di trovare il giusto equilibrio tra libertà, giustizia e sicurezza. I cittadini europei devono poter contare sul pieno rispetto dei propri diritti, essere convinti che la loro sicurezza viene garantita in caso di spostamenti e avere la consapevolezza di beneficiare delle stesse garanzie in tutti gli Stati membri.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. Há muito que o Parlamento Europeu tem vindo a reclamar uma proteção mais forte dos direitos das vítimas de crimes, por um lado, e do suspeito e acusado, por outro. A presente proposta estabelece o princípio de base segundo o qual deverá ser concedido a todos os suspeitos ou acusados o direito de acesso a um advogado logo que possível e de maneira que lhes permita exercerem efetivamente os seus direitos de defesa. Especifica também que, em qualquer caso, esses direitos devem ser concedidos antes do início de qualquer interrogatório, na execução de qualquer ato processual ou de recolha de provas e em caso de privação da liberdade. Daí o meu voto favorável.

 
  
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  Roberta Metsola (PPE), in writing. − I voted in favour of this report. This new law will mean that anyone who is a suspect anywhere in the EU will be guaranteed the right to see a lawyer from the earliest stages of proceedings until their conclusion. This is a milestone European achievement and one we should be very proud of. I look forward to the adoption of the remaining measures of the Procedural Rights Roadmap.

 
  
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  Miroslav Mikolášik (PPE), písomne Úroveň zabezpečenia prístupu k účinnej obhajobe, ktorá patrí k základným procesným právam v trestnom konaní, sa líši v závislosti od konkrétneho právneho systému každého členského štátu a jeho uplatňovania v praxi. Posilnenie procesných práv podozrivých alebo obvinených osôb v trestnom konaní je logickým dôsledkom fungovania demokratického a právneho štátu rešpektujúceho základné práva a slobody občanov. V tomto kontexte treba zdôrazniť, že prezumpcia neviny patrí k základným predpokladom dobrého fungovania justície v každom štáte a predstavuje zabezpečenie práv podozrivých alebo obvinených osôb v trestnom konaní, ktorí nemusia byť skutočnými páchateľmi trestného činu. Obhajujem teda pravidlo, že podozrivá alebo obvinená osoba, ktorá je zbavená slobody, má právo, aby o tom bola informovaná aspoň jedna osoba, ktorú si sama určí. Čo sa týka niektorých úkonov na zaisťovanie dôkazov, ako napríklad odoberanie vzoriek krvi či DNA alebo prehliadka telesných dutín, ktoré sú významným zásahom do telesnej integrity, právo na prístup k advokátovi musí byť jednoznačne zaručené.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Clear common rules on access to a lawyer represent another step on the path towards making protection of fundamental rights a reality across the European Union. Truly, it gives a chance for all investigations to be conducted without prejudice and with less mistakes. I am in favour.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Auf dem Papier sollen die Verteidigungsrechte und das Recht auf ein faires Verfahren (die ja in der Charta der Grundrechte und der Europäischen Konvention zum Schutz der Menschenrechte verankert sind) gestärkt werden. Wie der Fall Snowden indes gezeigt hat, werden auf EU-Boden im blinden US-Gehorsam Menschenrechte, etwa jenes auf Rechtsbeistand etc., über Bord geworfen. Zumal London die Terror-Bestimmungen genutzt hat, um gegen missliebige Journalisten vorzugehen, und die Regierung eines EU-Staates nicht einmal davor zurückschreckt, Unterlagen rund um einen Skandal beschlagnahmen zu wollen. Die EU muss ihre US-Hörigkeit abstreifen und endlich tatsächlich zu den Menschen- und Grundwerten stehen. Solange sie dies nicht tut, handelt es sich bei der vorliegenden Direktive um ein wertloses Papier. Aus diesen Gründen habe ich den Bericht abgelehnt.

 
  
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  Tiziano Motti (PPE), per iscritto. − Ho sostenuto questa risoluzione che sancisce il principio di base secondo cui tutti gli indagati e gli imputati devono avere diritto ad accedere a un difensore il prima possibile e in maniera tale da consentire l'efficace esercizio dei propri diritti di difesa. Tali diritti devono essere assicurati prima dell'inizio di qualunque interrogatorio, qualora vengano posti in essere atti relativi al procedimento o atti di raccolta delle prove e nell'eventualità che sussista una privazione della libertà personale. Inoltre, la proposta individua il contenuto del diritto, sottolinea che gli incontri tra l'indagato o l'imputato e il suo difensore dovrebbero essere riservati, elenca le deroghe ammissibili ai principi generali e prevede alcune regole in caso di rinuncia al diritto a un difensore. Infine riconosce il diritto ad un interprete, diritto reso ormai improcrastinabile dalla libertà di circolazione dei cittadini europei.

 
  
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  Katarína Neveďalová (S&D), písomne Európsky parlament už dlhý čas žiada zvýšenie ochrany práv obetí trestných činov, ale aj podozrivých a obvinených osôb. Po neprijatí rámcového rozhodnutia o určitých procesných právach v trestnom konaní, ktorého návrh predložila Európska komisia v roku 2004, plénum dôrazne vyzvalo na prijatie ambiciózneho právneho nástroja o procesných zárukách v trestnom konaní. Tieto práva a slobody patria k základom, na ktorých je založená každá vyspelá demokracia, medzi ktoré EÚ rozhodne patrí. Článok 47 Charty základných práv Európskej únie, článok 6 Európskeho dohovoru o ochrane ľudských práv a základných slobôd (EDĽP) a článok 14 Medzinárodného paktu o občianskych a politických právach (MPOPP) zakotvujú právo na spravodlivé súdne konanie. Článok 48 charty zaručuje rešpektovanie práva na obhajobu. Spoločné minimálne pravidlá by mali viesť k zvýšeniu dôvery v systémy trestného súdnictva všetkých členských štátov, čo by zasa malo za následok efektívnejšiu justičnú spoluprácu v rámci Únie. Mali by byť taktiež odstránené prekážky voľného pohybu občanov. Všetky menované spoločné minimálne pravidlá by mali byť uplatňované vo vzťahu k právu na prístup k advokátovi a právu na komunikáciu po zatknutí. Harmonizované minimálne normy členské štáty nedokážu dosiahnuť jednostranným konaním. Je preto potrebné konanie na úrovni Európskej únie.

 
  
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  Younous Omarjee (GUE/NGL), par écrit. – Le droit d’avoir accès à un avocat est un droit fondamental reconnu dans nos Etats de droit. J'ai voté pour ce rapport, car il permet une harmonisation des standards minimaux relatifs aux droits des citoyens européens dans le cadre d'une procédure pénale pour que partout dans l'Union européenne chacun puisse avoir le droit d'être défendu par un avocat après une arrestation.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai. Naujas teisinis reguliavimas leis tinkamai įgyvendinti piliečių procesines teises, jiems susidūrus su teisėsauga kitose ES šalyse, taip pat užkirs kelią tyrimą atliekančių institucijų prievartai. Tai bus pagrindas įgyvendinti teismo sprendimų baudžiamosiose bylose tarpusavio pripažinimo principą ir užtikrins kaltinimo ir gynybos šalių naudojamų priemonių lygybę. Visoje ES būtų taikomi bendri minimalūs įtariamųjų ir kaltinamųjų baudžiamajame procese teisių standartai. Tam kad būtų tinkamai įgyvendintos procesinės teisės, labai svarbu, kad įtariamiesiems ar kaltinamiesiems laiku būtų suteikima veiksminga teisinė pagalba. Jiems turi būti suteikta teisė turėti advokatą, kad jie galėtų faktiškai pasinaudoti savo teisėmis į gynybą. Atkreiptinas dėmesys į tai, kad neturint teisės į advokatą, gali būti neįmanoma faktiškai pasinaudoti kitomis teisėmis į gynybą. Po suėmimo jiems turi būti suteikta galimybė susisiekti su trečiuoju asmeniu. Be to, būtina užtikrinti įtariamųjų ar kaltinamųjų ir advokato susitikimų konfidencialumą.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − I diritti degli indagati e degli imputati in procedimenti penali nell'Unione europea sono diritti fondamentali garantiti dalla carta UE e dalla Corte europea dei diritti dell'uomo. Col testo appena votato si definiscono definitivamente i diritti minimi garantiti per l'accesso a un difensore nel procedimento penale; norme minime comuni che rafforzano il diritto procedurale di indagati e imputati. Tutti i Paesi membri dell'Unione dovranno quindi garantire l'accesso a un difensore, la possibilità dell'imputato di conversare privatamente con quest'ultimo e la possibilità di comunicare con una terza persona al momento dell'arresto, rafforzando così i diritti della difesa nei procedimenti penali.

 
  
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  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση η οποία έρχεται ως αποτέλεσμα της προσπάθειας για μια ισχυρότερη προστασία των δικαιωμάτων των θυμάτων αξιόποινων πράξεων αλλά και των υπόπτων και κατηγορουμένων. Τα δικαιώματα αυτά αφορούν θέματα πρόσβασης στην μετάφραση και τη διερμηνεία, στη παροχή νομικών συμβουλών και στη δικαστική αρωγή, στην επικοινωνία με συγγενείς, εργοδότες, προξενικές αρχές και άλλα. Η εν λόγω πρόταση θεσπίζει τη βασική αρχή ότι κάθε ύποπτος ή κατηγορούμενος θα πρέπει να αποκτά το δικαίωμα πρόσβασης σε δικηγόρο το νωρίτερο δυνατόν και με τρόπο που να του επιτρέπει την αποτελεσματική άσκηση του δικαιώματος υπεράσπισής του. Όσον αφορά τα ένδικα μέσα, η έκθεση αποσκοπεί να διασφαλίσει την αποτελεσματική άσκησή τους. Η Επιτροπή Πολιτικών Ελευθεριών, Δικαιοσύνης και Εσωτερικών Υποθέσεων έχει κατ’ επανάληψη ζητήσει την ενίσχυση των δικονομικών δικαιωμάτων των υπόπτων και κατηγορουμένων, αυτό όμως προϋποθέτει την αμοιβαία αναγνώριση των δικαστικών αποφάσεων στις ποινικές διαδικασίες μεταξύ των κρατών μελών, ώστε οι πολίτες να έχουν τη σιγουριά ότι, κατά τη διάρκεια των μετακινήσεών τους, τα δικαιώματά τους τυγχάνουν πλήρους σεβασμού ανεξαρτήτως σε πιο κράτος μέλος βρίσκονται. Ωστόσο, το συγκεκριμένο σημείο, αν και θα πρέπει διαρκώς να τονίζεται, είναι πέρα από τους στόχους και τους σκοπούς της παρούσας έκθεσης.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. As disposições da Convenção Europeia dos Direitos do Homem e a jurisprudência do Tribunal Europeu dos Direitos do Homem não são uniformemente implementadas e respeitadas pelos Estados-Membros, o que dá origem a normas divergentes na União Europeia. O Parlamento relembrou por diversas vezes a necessidade de reforçar os direitos processuais dos suspeitos e acusados, realçando a necessidade de se atingir o equilíbrio correto entre a liberdade, a justiça e a segurança. A necessidade de reforçar a confiança mútua tornou-se ainda mais imperativa com a implementação do programa de reconhecimento mútuo das decisões judiciais em processo penal. A legislação adoptada a nível da UE ao longo dos últimos anos melhorou a eficácia dos processos e a execução das sentenças em toda a UE, e no entanto existe um consenso no sentido de que a falta de medidas a nível da UE para promover os direitos dos cidadãos enquanto suspeitos ou acusados em processo penal noutro Estado-Membro criou uma sensação de desequilíbrio nas políticas da UE referentes à justiça. Em face do exposto votei favoravelmente a presente proposta que pretende colmatar essa falta de medidas para promover os direitos dos cidadãos enquanto suspeitos ou acusados em processo penal.

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), in writing. − The right of access to a lawyer is an essential part of the core rights enshrined by the European Convention on Human Rights and the EU Charter of Fundamental Rights. In the absence of further enhancements of regulations, however, it is hard to ensure that such rights are protected in practice, especially in criminal procedures. Common minimum standards regarding the right of access to a lawyer and the right to communicate in the event of arrest not only promote mutual recognition of judicial decisions in criminal matters, but also prevent coercion on the part of the investigating authorities, ensure equality of arms between prosecution and defence, and reduce miscarriages of justice, which benefits our Community. Therefore, I voted in favour of this proposal.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A proposta de diretiva do Parlamento Europeu e do Conselho visa a implementação de um padrão normativo convergente e conforme as disposições da Convenção Europeia dos Direitos do Homem e a jurisprudência do Tribunal Europeu dos Direitos do Homem que, em matéria de direito de acesso a um advogado em processos penais e direito de comunicação após detenção, assegure que os direitos dos cidadãos são integralmente respeitados e a sua segurança garantida quando viajam. A diretiva deverá ser implementada em todos os Estados-Membros independentemente das suas jurisprudências. Desta feita, a abordagem ao instrumento jurídico distancia-se da pretensão ambiciosa da decisão-quadro sobre direitos processuais apresentada pela Comissão em 2004, e propõe ao invés, uma abordagem mais realista. Considerando a urgência em garantir direitos mínimos a um julgamento justo em toda a União Europeia, em particular quando os suspeitos são detidos como resultado de um mandato europeu, votei a favor do relatório supramencionado.

 
  
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  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – J’ai voté en faveur du rapport sur le droit d’accès à un avocat dans les procédures pénales. Ce projet de directive s’inscrit dans le cadre de la stratégie initiée par le Conseil en 2009 pour renforcer les droits procéduraux des personnes soupçonnées ou poursuivies en matière pénale. Pour l’essentiel, la proposition établit le principe selon lequel toute personne soupçonnée ou poursuivie doit avoir le droit d'accéder à un avocat, dans les meilleurs délais et d'une manière qui lui permette d'exercer effectivement ses droits à la défense. Si ce principe est admis par la CEDH et par certains États membres, il continue d’être bafoué au sein de l'UE comme en témoignent certains arrêts de la Cour européenne des droits de l’Homme (Chypre en 2008 ou France en 2010). Par ailleurs, les règles de la directive s'appliqueront dans le cadre du mandat d’arrêt européen, c'est-à-dire que le droit d’accès à un avocat sera garanti à la fois dans l’État d’émission et dans l’État d’exécution, c'est-à-dire là où on est arrêté. Cela devrait permettre d'avancer dans la voie de l’harmonisation des procédures pénales dans l’Union, et ce, au profit des justiciables.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. We welcomed the Commission's proposal on Access to a lawyer. Prompt access to a lawyer is essential to allow the suspect or accused person to effectively exercise his or her rights of defence and ensure compatibility with the fundamental rights laid down in the EU Charter and the European Convention on Human Rights. In our view Access to a lawyer should be granted in person before the start of any questioning by the police or other law-enforcement authorities, since that is the moment from which the suspect or accused person’s defence rights may be adversely affected (See Salduz v Turkey ECHR [2008] ECHR 1542). Access to a lawyer can also be very important before evidence-gathering acts, such as but not exclusively confrontations with witnesses or victims, participation in identity parades or reconstructions of the crime scene.

 
  
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  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την εν λόγω πρόταση διότι θεσπίζει τη βασική αρχή ότι κάθε ύποπτος ή κατηγορούμενος θα πρέπει να αποκτά το δικαίωμα πρόσβασης σε δικηγόρο το νωρίτερο δυνατόν και με τρόπο που να του επιτρέπει την αποτελεσματική άσκηση του δικαιώματος υπεράσπισής του. Επιπλέον, διευκρινίζεται ότι, σε κάθε περίπτωση, τα παραπάνω δικαιώματα θα πρέπει να παραχωρούνται πριν την έναρξη της ανακριτικής διαδικασίας, κατά τη διενέργεια οποιασδήποτε δικονομικής πράξης ή πράξης συλλογής αποδεικτικών στοιχείων, καθώς και στην περίπτωση στέρησης της ελευθερίας. Η πρόταση καθορίζει περαιτέρω το περιεχόμενο του δικαιώματος, υπογραμμίζει ότι οι συναντήσεις μεταξύ του υπόπτου ή κατηγορουμένου και του δικηγόρου θα πρέπει να είναι εμπιστευτικές, απαριθμεί τις επιτρεπόμενες παρεκκλίσεις από τις γενικές αρχές και προβλέπει κανόνες σε περίπτωση παραίτησης από το εν λόγω δικαίωμα.

 
  
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  Marie-Thérèse Sanchez-Schmid (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui permet de garantir à chaque citoyen un accès à un avocat dans tous les pays membres de l'UE. Toute personne soupçonnée ou poursuivie pourra solliciter l'aide d'un avocat avant le début de tout interrogatoire de police et tout au long de la procédure pénale. De plus, les individus en détention auront le droit de communiquer avec une personne de leur choix. Ce droit sera encadré afin de ne pas entraver le bon déroulement de l'enquête et ne pas obstruer le travail de la police et de la justice. Les procédures sont également revues pour faire face aux cas d'urgence comme les menaces terroristes.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), in writing. − Despite being widely debated, the Council and Parliament differed on several core issues. These included the exclusion of certain 'minor offences' from the scope of the directive; derogations from the rights granted under the directive and the conditions that would apply; the principle of confidentiality between the accused and their lawyer; the legal remedies available to suspects deprived of their rights; and the link between this directive and the European Arrest Warrant (EAW). The overall agreement reached during negotiations is clearly a compromise. At the insistence of the S&D shadow rapporteur, the principle of confidentiality was successfully included in the directive without derogations. The S&Ds also established clear rules on the use of derogations so that they will be proportionate, strictly time-limited, not based solely on the seriousness of the alleged offence and will not prejudice the overall fairness of the proceedings.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O artigo 82.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia (TFUE) consagra a cooperação judiciária em matéria penal na União Europeia assenta no princípio do reconhecimento mútuo das sentenças e decisões judiciais. Gostaria de frisar que, a 30 de novembro de 2009, o Conselho adotou um roteiro para o reforço dos direitos processuais dos suspeitos ou acusados em processos penais, em que apela à adoção de medidas relativas ao direito de obter uma tradução e interpretação, receber informações sobre os direitos e sobre a acusação, ao direito de receber aconselhamento jurídico e assistência judiciária e facilidade de comunicar com familiares, empregadores e autoridades consulares. Sou favorável à presente alteração da diretiva por entender que os implicados em atos judiciários devem ter o direito de serem protegidos equitativamente e receberem apoio especial caso estejam fora do seu país de origem, permitindo assim que exista um acompanhamento próximo por parte das autoridades.

 
  
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  Gino Trematerra (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio che istituisce il diritto di accesso a un difensore nel procedimento penale e il diritto di comunicare al momento dell’arresto, perché l'accesso a una difesa efficace nei procedimenti penali è un momento fondamentale per la politica giuridica dell´UE. Inoltre, con tale proposta si cerca di adottare uno strumento orizzontale e globale, proponendo un approccio graduale, meno ambizioso e più realistico.

 
  
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  Derek Vaughan (S&D), in writing. − I welcome this own initiative report, which seeks to strengthen the procedural rights of suspects and accused persons in criminal proceedings. It raises important issues regarding the clarity of the rules on the use of derogations. I agree that all derogations should be proportionate, strictly limited in time, and not be based solely on the seriousness of the alleged offence and will not prejudice the overall fairness of the proceedings. I believe in allowing EU citizens' access to justice via the establishment of a common minimum standard across the EU. I also support the rights of suspects and accused persons to access a lawyer in criminal proceedings and to be able to communicate upon their arrest.

 
  
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  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté pour ce rapport qui permet à une personne arrêtée dans un autre Etat membre de l'UE d'exercer ses droits à la défense conformément aux normes de la CEDH. Cela devrait conduire au droit à un avocat dès l'arrestation et avant d'être interrogé par la police, l'avocat pouvant ensuite participer à l'interrogatoire. Ces dispositions n'ont pas été obtenues sans mal. La rapporteure a dû batailler fermement face au Conseil et aux Etats membres qui voulaient inscrire nombre de dérogations qui auraient rendu aléatoire l'accès à un procès équitable. Le Conseil voulait notamment des dérogations au principe de confidentialité des communications entre la personne poursuivie et son avocat (un comble) et une définition large des infractions mineures, qui auraient constitué autant d'exceptions aux normes de la directive. Je me félicite de l'adoption de ce texte qui va dans le sens des demandes des associations d'avocats et de défense des droits de l'Homme. La bataille menée par le PE montre que l'Europe des droits est un combat qui vaut d'être mené. Le droit français devra donc enfin évoluer en ce domaine. Je regrette toutefois que les Etats membres aient obtenu un délai de mise en œuvre de trois ans.

 
  
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  Jarosław Leszek Wałęsa (PPE), in writing. – I have lent my support to the proposal for a directive of the European Parliament and of the Council on the right of access to a lawyer in criminal proceedings and on the right to communicate upon arrest (COM(2011)0326 – C7-0157/2011 – 2011/0154(COD)). This directive would, among other things, lay down the main principle that every suspect or accused person should be given the right of access to a lawyer as soon as possible and in a manner that allows them to exercise their defense rights effectively. It also specifies that in any event these rights should be granted before the start of any questioning, upon carrying out any procedural or evidence gathering act and in case of deprivation of liberty. The proposal further identifies the content of the right, stresses that meetings between the suspect or accused person and the lawyer should be confidential, lists the derogations allowed to the general principles and provides for rules in case of waiver of the right to a lawyer. All persons should have the right to a fair trial when accused of a crime and that begins with legal assistance therefore this directive is paramount to uphold the democratic and free society that this Union has rendered.

 
  
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  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. - Od 2010 r. Unia Europejska realizuje program sztokholmski, mający na celu wzmocnienie praw osób w postępowaniu karnym. Jak do tej pory przyjęto dwie dyrektywy dotyczące tego tematu, teraz przyszedł czas na kolejną regulację. Komisja Europejska pod koniec zeszłego roku przedstawiła projekt nawiązujący do standardów ETPCz. Jednakże po przekazaniu projektu Radzie UE, dokonano w nim zmian, które podważają sens przyjmowania tej dyrektywy. Rada UE, reprezentująca interesy państw członkowskich, zmodyfikowała projekt w sposób, który nie tyle polepsza standardy, co wręcz pogarsza je znacząco w stosunku do tego, czego od lat wymaga od państw Trybunał w Strasburgu. Rzecz jest niebagatelna, bo dotyczy dziesiątków milionów ludzi, którzy w procesach karnych występują częstokroć bez odpowiedniej reprezentacji. Dlatego głosowałem za, by przywrócić wiarę w standardy ochrony praw człowieka.

 
  
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  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − La proposta di direttiva stabilisce norme minime a livello comunitario quali il principio di base secondo cui tutti gli indagati e gli imputati devono avere diritto ad accedere a un difensore il prima possibile e in maniera tale da consentire l'efficace esercizio dei propri diritti di difesa. In ogni caso, tali diritti devono essere assicurati prima dell'inizio di qualunque interrogatorio, qualora vengano posti in essere atti relativi al procedimento. Nel dare attuazione alla direttiva sarà garantita l'uniformità: infatti gli Stati membri non potranno, in alcun caso, prevedere norme che assicurino una protezione inferiore a quella sancita dalla Convenzione e dalla Carta UE per i diritti fondamentali, quali interpretate nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo.

 
  
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  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Este relatório mereceu o nosso apoio porque defende o direito de acesso de todos os suspeitos ou acusados em processos penais, independentemente de terem sido ou não privados da sua liberdade, a um advogado em tempo útil, de forma a permitir à pessoa em causa o seu direito de defesa. Para além disso, os Estados-Membros asseguram que os suspeitos ou acusados privados de liberdade tenham o direito de comunicar sem demora com uma terceira pessoa, como por exemplo um membro da família, por eles designado, ou a serem visitados pelas suas autoridades consolares, o direito a conversar e a trocar correspondência com elas e de obterem através destas uma representação legal. Trata-se de um conjunto de direitos fundamentais que são consagrados com esta proposta e que merecem todo o nosso apoio. No entanto, não podemos deixar de sublinhar que estes direitos podiam ser consagrados através do reforço da cooperação entre Estados, sem recorrer à supranacionalização dos aspetos centrais da Justiça, nomeadamente através do mandato de detenção europeu, subtraindo-os à soberania dos Estados e ao seu dever de salvaguardar os direitos dos seus cidadãos.

 

13.6. Contratti di credito relativi agli immobili residenziali (A7-0202/2012 - Antolín Sánchez Presedo)
  

Ústní vysvětlení hlasování

 
  
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  Marina Yannakoudakis (ECR). - Mr President, I abstained on this report, because I am not fully convinced that the EU mortgage market needs to be harmonised. However, these proposals are not as bad as they could have been, thanks to the intervention of Conservative MEPs. At least we prevented a range of unintended consequences for the UK mortgage market. In the UK, buy-to-let mortgages make up 13% of the total lending. If the original proposals had gone through, the EU would have destroyed this market and, ultimately, pushed up rentals. Guarantor and shared equity mortgages have also given a reprieve.

At a time when it is difficult enough to get your feet on the property market, it should not be up to the EU to decide whether or not parents help their children with their mortgages. I am still convinced, however, that this directive will increase red tape for lenders, which will drive up the cost of owning or renting a home.

 
  
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  Kay Swinburne (ECR). - Mr President, my colleagues and I in the UK Conservative Delegation have been receiving letters from constituents for literally a decade about the way they have been treated when trying to get mortgages or trying to navigate local rules for property markets in Spain, France and Bulgaria, to name a few of the EU Member States which British residents have been trying to access.

These cross-border purchases with mortgage payments, however, are the exception. Most mortgages are local to the country from which the applicant derives. Every country in the EU has its own culture as regards home ownership, and that should be respected, but consumer protection should be the defining principle when considering cross-border rules and the compatibility of national systems.

I congratulate Mr Sánchez Presedo on his report on this issue, although I still have concerns about how the directive is likely to be implemented across the EU. Moreover, I cannot understand why the Council had such a problem with including correlation tables, which would have provided a record of how the directive had been implemented.

 
  
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  Peter Jahr (PPE). - Herr Präsident! Die Richtlinie des EP und des Rates zur Kreditvereinbarung zu Wohneigentum ist ein sehr sensibles Thema und ich bin froh, dass sich das Europäische Parlament damit beschäftigt, und ich ich bin auch froh darüber, dass wir die Endabstimmung verschoben haben, weil wir noch klären müssen, wem in welcher Art und Weise Dokumente, die ja letztendlich auch vertraulich sind, vorgelegt werden.

Wir sollten trotzdem dieses Problem der Wohnkreditvereinbarung sehr sensibel betrachten, denn wir haben gerade im Zuge der Finanzkrise mitbekommen, dass ungünstige Verträge, schlechte Beratung oder sogenannten Koppelgeschäfte, die durchgeführt wurden, auch Bürger der Europäischen Union an die Grenze ihrer Existenz bringen können. Deshalb ist das ein außerordentlich wichtiger Bericht und wir sollten ihn weiter verfolgen und auch vor allen Dingen seine Auswirkungen weiter beachten.

 
  
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  Roberta Angelilli (PPE). - Signor Presidente, è necessaria una normativa di qualità che rafforzi la tutela dei consumatori sia nella fase contrattuale che in quella precontrattuale. I clienti devono ricevere tutte le informazioni dagli intermediari per poter giungere alla conclusione di un contratto in maniera consapevole e prudente. A ulteriore tutela del cliente, la direttiva prevede per gli intermediari la concessione di un'autorizzazione basata sul possesso di requisiti armonizzati di professionalità.

Concordo con il relatore nel definire i mutui ipotecari l'impegno finanziario più importante a lungo termine di una famiglia. Si tratta spesso dei sacrifici di una vita. Basti considerare che nel 70 percento dei casi i mutui ipotecari sono essenziali per accedere alla proprietà immobiliare.

 
  
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  Alfredo Antoniozzi (PPE). - Signor Presidente, la proposta di direttiva si propone di armonizzare la materia dei finanziamenti concessi ai consumatori per l'acquisto di un immobile residenziale e garantiti da ipoteca.

Sono da considerare positive le misure volte alla tutela dei consumatori. Questo attraverso la definizione di un set minimo di informazioni, che dovranno essere scambiate fra il potenziale cliente e gli intermediari allo scopo di giungere a una conclusione consapevole e prudente del contratto attraverso l'introduzione della concessione di un'autorizzazione basata sul possesso di requisiti di professionalità e onorabilità.

Pur avendo deciso di votare a favore delle misure contenute nella relazione, desidero tuttavia sottolineare il mio dubbio sulla possibilità che la relazione possa contemporaneamente rappresentare un efficace strumento contro la crisi finanziaria. Non credo sia possibile istituire un mercato interno dei crediti relativi agli immobili residenziali, dal momento che i mercati hanno una forte impronta locale e occorre una consulenza in loco. La domanda transfrontaliera risulta piuttosto esigua ed esistono poi notevoli barriere linguistiche, per non parlare delle difficoltà derivanti dalle profonde divergenze fra gli ordinamenti giuridici degli Stati membri.

 
  
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  Jim Higgins (PPE). - Mr President, I welcome the ‘consumer first’ approach of this report. As previous speakers have said, the importance of the report cannot be overstated, in view of the fact that a mortgage is often the most important and longest financial commitment a family makes. Mortgages are essential for access to house ownership, and 70% of the population in the EU actually have mortgages and own their own houses, and they are also of great economic importance. In 2009, mortgage credit amounted to EUR 612 billion: that is 52.3% of EU GDP. The market grew, as we know, from 1998 to 2009 in almost all Member States though, due to the economic crisis, there has been a decline since 2008.

While I supported this report, I was unable, as an Irish MEP, to support Amendment 117 because I believe that the interinstitutional agreement of 2011 should be respected.

The aim of the proposed directive is to create a responsible, efficient, healthy and competitive pan-European mortgage market, and I believe it does this.

 
  
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  Monica Luisa Macovei (PPE). - Plata creditelor ipotecare s-a ridicat în anul 2011 la aproximativ 52% din PIB-ul Uniunii Europene, adică peste 6,5 trilioane de euro. Aceasta înseamnă o importanţă economică deosebită. Una dintre cauzele principale ale crizei financiare a fost îndatorarea excesivă a consumatorilor şi procesarea cererilor de creditare de către bănci fără o verificare atentă a veniturilor solicitanţilor, iar aceasta a fost în defavoarea solicitanţilor.

De exemplu, în România, la sfârşitul anului 2011, 24% dintre credite erau afectate de restanţe, adică 225 000 de români nu îşi mai puteau plăti creditele. Susţin, de aceea, impunerea practicilor responsabile de împrumut, cea mai importantă fiind evaluarea în condiţii stricte a posibilităţii consumatorului de restituire a creditului. De asemenea, trebuie acordată o perioadă minimă de 7 zile de reflecţie, înainte de semnarea creditului, pentru ca cel care ia credit să poată face analiza tuturor posibilităţilor de piaţă.

 
  
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  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE). - Señor Presidente, si hubiéramos contado con esta Directiva tras la crisis surgida a partir de las hipotecas subprime estadounidenses, muchos ciudadanos europeos no estarían sufriendo los desahucios de sus viviendas. Con ella habrá una información más transparente al contratar créditos hipotecarios, tasaciones más imparciales y reales, derecho a cancelaciones anticipadas y advertencia de los riesgos de futuro para las familias: en definitiva, una mejora de los derechos de los consumidores y una mayor protección de los ahorradores. Los Estados miembros podrán fijar normas aplicables a los créditos, pero exigirán la colaboración y la coordinación necesarias de las autoridades regionales.

Es un informe muy importante para la ciudadanía europea, un buen motivo para seguir confiando en Europa, y quiero felicitar, por último, al señor Sánchez Presedo por su trabajo.

 
  
  

Písemná vysvětlení hlasování

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório sendo esta Diretiva a primeira legislação europeia na área dos empréstimos bancários para habitação e o primeiro texto legal sobre a reforma financeira focada no produto bancário a retalho. Os empréstimos de habitação são os compromissos financeiros mais importantes na vida das famílias europeias e este mercado representa 52% do PIB da União Europeia. O acordo alcançado pelo Conselho irá contribuir para reativar a economia de muitos Estados-Membros, enquanto evita o empréstimo bancário para habitação irresponsável, que estiveram na raiz da última crise. Para além disso, a meu ver, esta Diretiva estabelece o caminho e os princípios para uma profunda reforma do mercado de empréstimos bancários para habitação na Europa para ser implementada pelos Estados-Membros nos próximos dois anos.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį siūlymą dėl Kredito sutarčių dėl gyvenamosios paskirties nuosavybės. Siūlymo tikslas – nustatyti naujas būsto paskolų suteikimo taisykles. Pagal naujas taisykles būsto pirkėjai, planuojantys gauti atitinkamą paskolą, turės būti geriau informuoti dėl paskolos kaštų ir rizikos. Kartu būsto pirkėjai bus apsaugoti nuo rinkų svyravimų, kurie gali lemti paskolos pabrangimą ir tuo atveju, jei susidurs su paskolos gražinimo sunkumais. Naujosios taisyklės bus taikomos paskoloms, susijusioms su gyvenamosios paskirties turtu ir žeme, kurioje šis turtas yra ar tik planuojamas statyti.

 
  
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  Regina Bastos (PPE), por escrito. O presente relatório do Parlamento Europeu institui novas regras para o mercado hipotecário de habitação, com o objectivo de garantir mais transparência para todos os cidadãos que pretendam comprar casa com recurso ao crédito bancário. Considerando o elevado endividamento das famílias, esta legislação contribuirá para combater este problema crónico. A nova legislação pretende assegurar que os consumidores não assumem riscos para os quais não terão capacidade de dar uma resposta adequada. Neste sentido, a partir de agora, quem quiser comprar casa obterá informação pormenorizada sobre as condições do empréstimo a adquirir, com aconselhamento imparcial das condições de crédito, um período de reflexão, bem como análise de longo prazo da sustentabilidade e capacidade de pagamento da obrigação. Em caso de incumprimento, o devedor terá mais garantias de que os seus rendimentos não são totalmente apreendidos, de forma a manter uma vida digna, e a possibilidade da entrega do imóvel para liquidação total das suas obrigações para com o banco fica assegurada, se as partes assim o acordarem previamente. Tendo em conta os benefícios e a proteção que esta nova lei trará às famílias portuguesas, este relatório contou com o meu apoio.

 
  
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  Nora Berra (PPE), par écrit. – La crise des subprimes qui a éclaté aux Etats-Unis en 2007 a révélé les failles des marchés hypothécaires et la nécessité de mettre en place des règles communes. Mieux informer et mieux protéger les consommateurs européens, tels sont les objectifs poursuivis par ces nouvelles règles. Ainsi, le souscripteur devra être informé de manière claire et précise des risques encourus à la contraction d’un prêt. Quant aux prêteurs, ils seront tenus de vérifier la solvabilité de leurs clients. Le rapport Sanchez Presedo, que j’ai soutenu, précise les solutions proposées à l’emprunteur en cas de défaut de paiement. A terme, ces règles communes permettront la réalisation d’un marché intégré du crédit hypothécaire.

 
  
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  Fabrizio Bertot (PPE), per iscritto. - Ho votato a favore di questa direttiva sui mutui ipotecari, perché pone le basi per un vero mercato europeo dei mutui. Allo stesso tempo, preserva i sistemi che finora hanno dimostrato di funzionare egregiamente. Il documento finale, ottenuto dopo una lunga negoziazione con il Consiglio e la Commissione europea, dà il via ad un processo di integrazione del mercato creditizio che potrà essere approfondito in futuro. L’importanza della regolamentazione è chiara a tutti, specie se si considera che proprio lo scoppio della “bolla” immobiliare negli Stati Uniti è stata alla base del divampare della crisi economica che perdura ancora oggi. È stata proprio la carenza di controlli sul sistema creditizio che ha innescato la crisi, e lo sforzo dell’Unione europea in questi ultimi anni è stato proprio volto a migliorare efficienza, resistenza e trasparenza del sistema, garantendo al contempo maggiori tutele per i consumatori.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. - Ho sostenuto la relazione Sánchez-Presedo sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio in merito ai contratti di credito relativi ad immobili residenziali. Condivido il testo che propone un maggiore controllo e una maggiore trasparenza sul mercato dei mutui per tutelare al meglio i cittadini europei garantendo ai consumatori trasparenza, informazione e imponendo agli istituti di credito l’obbligo di vigilare ed adoperarsi affinche i contraenti non assumano rischi finanziari eccessivi.

 
  
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  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi turime apsaugoti žmonių interesus, kai jie ima nekilnojamojo turto paskolas. Hipoteka dažnai yra svarbiausias ir ilgiausiai trunkantis šeimos prisiimtas finansinis įsipareigojimas. Deja, bet ekonominės ir finansinės krizės metu daugelis žmonių nebegalėjo išmokėti pasiimtų paskolų, todėl šie asmenys ir jų šeimos nuo to labai nukentėjo. Taigi Europos Parlamentas savo pranešime nedelsiant siūlo spręsti tokius svarbius klausimus, kaip antai, rizika paremtą požiūrį, finansinį švietimą, tinkamą veiklą ir skaidrumą. Norint pakoreguoti pernelyg didelio laipsnio reglamento vienodumą, būtina sukurti apibrėžimą ypatingos rizikos susitarimams. Taip būtina kovoti su finansiniu neraštingumu, kuris yra neatsakingų veiksmų priežastis. Būtina spręsti problemas, kylančias visu kredito sutarties laikotarpiu, užtikrinant lankstumą, kurį galima pasiekti sustiprinant konkurencingumo ir stabilumo pusiausvyrą. O taip pat būtina plėtoti skaidrias, sumaniai veikiančias ir patikimas hipotekos paskolų rinkas. Be to, krizė parodė teisių į gyvenamosios paskirties nekilnojamojo turto atsekamumo užtikrinimo svarbą kreditoriams ir investuotojams į priemones, kurių atveju teisė į gyvenamosios paskirties nekilnojamą turtą atlieka užstatyto turto vaidmenį. Naujoms kredito sutartims turėtų būti priskirtas Europos hipotekinių kreditų pagrindinis identifikatorius, užtikrinantis, kad pirminėse ir antrinėse rinkose būtų galima nustatyti ryšį tarp paskolos ir nekilnojamojo turto.

 
  
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  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. - Ipotecile reprezintă adesea angajamentul financiar cel mai important și pe termenul cel mai lung pe care îl face o familie. Ipotecile sunt esențiale pentru a putea achiziționa o locuință, aproape 70% din imobilele în UE sunt cumparate în acest mod.?

Piețele creditelor ipotecare au o importanță majoră pe piața internă, dar sunt integrate doar într-o mică măsură sau chiar deloc. Pe lângă obstacolele generale din calea unui împrumut transfrontalier (chiar și în cazul creditelor de consum), cum ar fi barierele lingvistice, culturile financiare diferite și raporturile de încredere existente la nivel regional, se adaugă alte piedici în cazul creditelor ipotecare, în special diferențele majore dintre legislațiile funciare ale statelor membre, dintre dispozițiile în materie de evaluare, dintre regimurile juridice ale registrelor cadastrale și ale ipotecilor, precum și dintre legislațiile privind executarea silită.

 
  
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  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur d'une meilleure information des consommateurs lorsqu'ils contractent un prêt pour acquérir un bien immobilier à usage résidentiel. Pour le moment, les consommateurs sont peu protégés des fluctuations des marchés et des difficultés de remboursement. Ils seront mieux informés avant la signature du contrat des conditions et risques du prêt et mieux conseillés pendant la durée du contrat. Alors que les États membres tentent de relancer leur marché de l'immobilier, il fallait renforcer les règles de protection des consommateurs et lutter contre le surendettement.

 
  
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  John Bufton (EFD), in writing. − Report on Credit agreements relating to residential property: Antolín Sánchez Presedo. Against. I fail to see this report as anything other than yet another attempt by the EU to interfere in an area where it has no business interfering – this time, the mortgage market.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. O presente relatório do Parlamento Europeu pretende aprovar novas regras para o mercado hipotecário de habitação, com o objetivo de garantir mais transparência para todos os cidadãos que pretendam comprar casa com recurso ao crédito bancário. Considerando o elevado endividamento das famílias, esta legislação poderá contribuir para combater este problema crónico, uma das causas da crise actual. A nova legislação pretende assegurar que os consumidores não assumem riscos para os quais não terão capacidade de dar uma resposta adequada. Neste sentido, a partir de agora, quem quiser comprar casa obterá informação pormenorizada sobre as condições do empréstimo a adquirir, com aconselhamento imparcial das condições de crédito, um período de reflexão, bem como uma análise de longo prazo da sustentabilidade e capacidade de pagamento da obrigação. Em caso de incumprimento, o devedor terá mais garantias de que os seus rendimentos não são totalmente apreendidos, de forma a manter uma vida digna, e a possibilidade da entrega do imóvel para liquidação total das suas obrigações para com o banco fica assegurada, se as partes assim o acordarem previamente. Tendo em conta os benefícios e a proteção que esta nova lei trará às famílias portuguesas, este relatório conta com o meu apoio.

 
  
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  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Con il mio voto ho chiesto di posticipare la decisione finale su questa delicatissima proposta di direttiva. Non possiamo permetterci di fare errori dovuti alla fretta quando c'è in gioco la tutela di coloro che richiedono mutui. In particolare in questo momento di stretta creditizia, le Istituzioni competenti devono proteggere i diritti di coloro che vogliono assumersi dei rischi e che per farlo hanno bisogno di prestiti. La proposta nel suo complesso mi vede assolutamente favorevole: lasciare al cliente il tempo per pensarci, non chiedere più informazioni di quelle necessarie, permettere il pagamento anticipato e tutte le altre misure previste sono, a mio avviso, principii sacrosanti. Tuttavia, l'aspetto legato al mercato interno non può essere sottovalutato. Mi sono dunque espressa per chiedere ancora un po' di tempo in modo da giungere ad un accordo anche sulle tabelle comparative.

 
  
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  Emer Costello (S&D), in writing. − I welcome Parliament’s approval of the first ever piece of EU legislation in the field of mortgages and, in fact, on a retail banking product. It is clear that the 2001 voluntary European code of conduct on pre-contractual information has not worked and needs to be replaced by binding rules that apply across Europe. A mortgage is the most important financial undertaking entered into by most individuals or couples during their lifetimes. This Directive will help lead to a Europe-wide market for mortgages and better consumer protection, including a ban on misleading advertising, clearer information about conditions and risks, the right to repay a loan early, as well as more strenuous obligations on lenders. It should bring an end to the irresponsible lending practices that contributed to the financial crisis in many Member States, including my own, and further stabilise the housing market. I would now urge the Council Presidency to work with MEPs so that we can reach agreement on the full and proper transposition of this important Directive into national legislation over the next two years.

 
  
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  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Désormais, les emprunteurs seront mieux protégés, non seulement au moment de la signature de leur contrat de prêt, mais également au moment de son remboursement. En cas de défaut, ce texte introduit des mesures visant à leur permettre de ne pas se retrouver endettés au-delà des limites du raisonnable, avec un ensemble de garde-fous pour les protéger en cas de difficultés. Empêcher le surendettement des familles, mettre fin aux comportements irresponsables sources d’endettement excessif, c’est notre objectif et il est clair, car c’était l’une des principales causes de la crise financière.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte car je soutiens l'objectif de mieux protéger les consommateurs au sein de l'Union Européenne en prenant en compte la spécificité des prêts relatifs à des biens immobiliers à usage résidentiel. Je suis notamment en faveur du fait qu'il est important de veiller à ce que le consommateur dispose d'un temps raisonnable et suffisant avant de s'engager à contracter un prêt, ainsi que de prévenir les pratiques susceptibles de les inciter à conclure un contrat de crédit qui ne servirait pas au mieux leurs intérêts.

 
  
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  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − Helyénvaló, hogy az Európai Unió is felismerte a lakóingatlanokhoz kapcsolódó hitel-megállapodások kapcsán kialakult helyzet súlyosságát, melyeket a pénzügyi válság és a devizaárfolyamok hirtelen változása csak tovább mélyített, lehetetlen helyzetbe sodorva ezzel több százezer európai családot.

Üdvözlöm az egységes piaci intézkedéscsomagot, melynek keretein belül egy európai szintű, egységes szabályozási keret valósulhat meg a jövőben a jelzáloghitelezés területén. Ez különösen fontos kérdés nekünk, magyaroknak is, hiszen nagyon sok magyar család esett áldozatul az elégtelen szabályozásnak és a hitelek felelőtlen kihelyezésének. A problémát sokszor az is okozta, hogy az ügyfelet nem tájékoztatták megfelelően a hitelfelvétel során.

A hatalmon lévő kormányzatnak kötelessége lett volna beavatkozni és olyan szabályozást alkotni, mely a tömeges devizában történő eladósodást megakadályozhatta volna.

A teljes körű, hatékony és személyre szabott tájékoztatás a bankok részéről ezentúl kötelező lesz. Az alapos tájékoztatás mellett a hitelfelvétellel kapcsolatos kockázati tényezők ismertetése is a bankok kötelessége, mindez a hitelszerződés megkötése előtt, gondolkodási időt biztosítva az ügyfeleknek az alapos, felelős döntés meghozatalára a rendelkezésre álló hitelfeltételek és kockázatok ismeretében. Különösen üdvözlöm a büntetés nélküli előtörlesztés lehetőségének megteremtését.

 
  
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  Jill Evans (Verts/ALE), in writing. - I voted to postpone the vote on the legislative resolution in the hope that the Council will accept the European Parliament's strong transposition paragraph in a first reading agreement. This report is important because it aims to create an internal market for mortgage credit in order to avoid in future the kind of crisis we saw in countries such as Spain, Ireland, Latvia and Hungary. The Welsh economy needs to be regenerated and to do that we have to adopt development which is secure and sustainable.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. A presente Diretiva procura introduzir melhorias nas regras concernentes aos contratos de crédito para compra de imóveis de habitação, de forma a torná-las mais justas e mais transparentes para os contratantes, nomeadamente para os devedores. Em Portugal, 82% do crédito concedido a particulares destina-se à compra de imóveis para habitação e, desde 2008, que se tem verificado um crescimento do crédito de cobrança duvidosa nesse mesmo setor. Assim, o Parlamento Europeu introduziu novas regras que visam uma maior proteção dos particulares neste tipo de contratos, nomeadamente a proibição destes contratos serem dependentes da compra de outros seguros ou produtos financeiros no mesmo banco, a possibilidade de, mediante acordo, o imóvel objeto do contrato, ser colateral suficiente para pagamento do empréstimo e termo do contrato, um período de, pelo menos, 7 dias de reflexão para o devedor aceitar o contrato, entre outros. O mercado do crédito imobiliário, dada a importância que representa para as famílias, deve ser devidamente regulamentado e transparente, permitindo uma escolha verdadeiramente elucidada e que reflita a capacidade de esforço das famílias.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Esta proposta pretende limitar os riscos na compra de casa, melhor informar o consumidor antes da celebração do contrato e evitar a concessão e a contração irresponsáveis de empréstimos, que foram uma das causas da crise financeira. As hipotecas são, muitas vezes, o mais importante compromisso financeiro a longo prazo assumido por uma família. Em 2009, o crédito hipotecário representava 52,3% do PIB da UE. Pretende-se garantir que, antes de comprarem uma casa, os consumidores sejam melhor informados sobre os riscos e os custos de assumir uma hipoteca e melhor protegidos em caso de não pagamento. As novas disposições reforçam também os requisitos de transparência sobre os empréstimos a taxa de juro variável e em moeda estrangeira. Os mutuantes terão de disponibilizar informações gerais claras e compreensíveis sobre os contratos de crédito, por exemplo, o leque das diferentes opções disponíveis para o reembolso do crédito e as eventuais consequências do incumprimento. O consumidor terá direito a um período de reflexão de sete dias antes de assinar o contrato hipotecário, de forma a poder comparar propostas, avaliar as suas implicações e tomar uma decisão informada. Após a celebração do contrato, terá também um período de sete dias para o exercício do direito de resolução.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Finančná kríza mala významný vplyv na občanov Únie. Nadväzujúc na túto skutočnosť sa Komisia už nejaký čas zaoberá komplexným preskúmaním trhov EÚ s hypotekárnymi úvermi na bývanie. To všetko v snahe zabezpečiť efektívne fungovanie jednotného trhu. Jedným z cieľov predkladaného návrhu je vytvoriť efektívny a konkurencieschopný jednotný trh pre spotrebiteľov, veriteľov a sprostredkovateľov úveru s vysokou úrovňou ochrany. Druhým zámerom je snaha podporiť finančnú stabilitu tak, že sa zaistí, aby trhy s hypotekárnymi úvermi konali transparentne a zodpovedne. Som presvedčená, že je potrebné a dôležité venovať danej problematike náležitú pozornosť, keďže pristúpenie a uzatvorenie zmluvy o hypotekárnom úvere je jedným z najvýznamnejších finančných rozhodnutí v živote človeka, ktoré predstavuje finančný záväzok potenciálne trvajúci desiatky rokov.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. - Este relatório procura introduzir uma maior transparência no processo de concessão de empréstimos para a aquisição de imóveis de habitação, nomeadamente: o fornecimento de informação mais clara, detalhada e devidamente explicada; uma adequada verificação da solvabilidade do indivíduo ou de uma família antes de lhes ser concedido o crédito; e o apontar da necessidade de ajustar de forma adequada rácios empréstimo/valor do imóvel, empréstimo/rendimento, dívida/rendimento.

No essencial, o relatório acaba por manter intocáveis os mecanismos que permitem aos bancos acumular lucros fabulosos através da extorsão de indivíduos e famílias. A maior responsabilidade pelos problemas relacionados com o crédito continua a recair sobre quem solicita e não sobre quem concede – os bancos, que continuarão a controlar os mecanismos de formação dos spreads e juros e a atuar impunemente.

À boleia dos problemas existentes com os contratos de crédito, procura-se igualmente erodir o poder das instituições de soberania nacional na definição de políticas de concessão de crédito ajustadas, nomeadamente em bancos públicos, centralizando e harmonizando essas decisões, dando igualmente continuidade às políticas de substituição dos salários por crédito.

São políticas e orientações que não asseguram o direito fundamental à habitação que a Constituição da República Portuguesa estabelece.

 
  
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  Ildikó Gáll-Pelcz (PPE), írásban. - Pozitív szavazatommal támogattam a jelentést, hisz a javaslat értelmében a hitelfelvevők kockázatkitettsége csökken, szabályozásra kerül a legmagasabb visszafizetendő összeg, a kamatláb-változtatás lehetősége, a devizahitelek átválthatósága, valamint bevezetésre kerül a gondolkodási idő, a személyre szabott tanácsadás, és elvárásként fogalmazódik meg a követhetőség.

Továbbá a jelentés biztosítja, hogy a lakást vásárlók az Európai Unió egész területén alaposabb és számszerű példákon bemutatott tájékoztatást kapjanak a jelzáloghitelek kockázatairól, az árfolyam-ingadozásból fakadó törlesztőrészlet-emelkedésről, sőt, a hitel bedőlte esetén nagyobb védelemben részesüljenek. A képviselők belefoglalták a szabályokba a büntetés nélküli korai hitel-visszafizetést, illetve annak más pénznemre történő méltányos átváltási lehetőségét.

A lakossági devizahitel-állomány Magyarországon az egyik legnagyobb, ami azért alakulhatott ki, mert a bankárok ahelyett, hogy a devizahitelezés valós kockázataira figyelmeztettek volna, még felelőtlen kockázatvállalásba is hajszolták a hitelfelvevőket.

A devizahitel olyan, mint egy hibás áru, amelyet az eladónak valamilyen formában ki kellene váltani, vagy ki kell javítani, amit egy egységes európai uniós szintű szabályozás és támogatás még inkább előmozdíthat.

 
  
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  András Gyürk (PPE), írásban. − A lakossági devizahitel-állomány Magyarországon az egyik legnagyobb, ami azért alakulhatott ki, mert a bankárok ahelyett, hogy a devizahitelezés valós kockázataira figyelmeztettek volna, még felelőtlen kockázatvállalásba is hajszolták a hitelfelvevőket.

A ma elfogadott jelentés uniós szinten megálljt parancsol ennek a felelőtlen gyakorlatnak. A javaslat előírja, hogy a lakást vásárlók az Európai Unió egész területén alaposabb és számszerű példákon bemutatott tájékoztatást kapjanak a jelzáloghitelek kockázatairól, az árfolyam-ingadozásból fakadó törlesztőrészlet-emelkedésről, továbbá a hitel bedőlése esetén nagyobb védelemben részesüljenek.

A jelentés magában foglalja a büntetés nélküli korai hitelvisszafizetést, illetve annak más pénznemre történő méltányos átváltási lehetőségét. A javaslatot szavazatommal támogattam, mivel a hitelfelvevők kockázati kitettsége csökken, szabályozásra kerül a legmagasabb visszafizetendő összeg, a kamatláb-változtatás lehetősége, a devizahitelek átválthatósága, valamint bevezetésre kerül a gondolkodási idő, a személyre szabott tanácsadás, és elvárásként fogalmazódik meg a követhetőség.

 
  
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  Małgorzata Handzlik (PPE), na piśmie. - Nieodpowiedzialne udzielanie kredytów na dużą skalę było jednym z głównych powodów kryzysu gospodarczego na świecie. Również w Unii Europejskiej kredyty hipoteczne odgrywają istotną rolę, ponieważ stanowią dużą część unijnego PKB. Umowy o kredyt hipoteczny są regulowane odrębnie przez poszczególne państwa członkowskie, co sprawia, że na europejskich rynkach kredytów hipotecznych istnieje sporo przeszkód dla konkurencji. Jednak trudności przy udzielaniu kredytów transgranicznych związane z fragmentaryzacją powinny być zminimalizowane. Nowa dyrektywa w sprawie umów o kredyt związanych z nieruchomościami mieszkalnymi ma na celu ułatwienie transgranicznego udzielania kredytów, ochronę konsumentów oraz właśnie zapobieganie nieodpowiedzialnemu udzielaniu kredytów. Głosowałam za sprawozdaniem, ponieważ ochrona konsumentów jest w tym obszarze kluczowa i powinna być na jak najwyższym poziomie.

Ogólnounijny rynek kredytów hipotecznych przyczyniłby się do poprawy ochrony konsumentów i lepszego funkcjonowania rynku wewnętrznego. Pamiętajmy, że kupno domu czy mieszkania jest dla wielu konsumentów inwestycją życiową, dlatego wymaga szczególnej ochrony, a najbardziej istotna jest wyczerpująca informacja o ryzyku. Umowy o kredyt hipoteczny powinny jednak również uwzględniać indywidualną sytuację konsumenta, a ważna jest tutaj też między innymi pewna elastyczność, jeżeli chodzi o spłatę kredytu.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pasiūlymą, nes būsto pirkėjai, planuojantys gauti atitinkamą paskolą, turės būti geriau informuoti apie paskolos kaštus ir riziką, taip pat bus geriau apsaugoti nuo rinkų svyravimų, kurie gali lemti paskolos pabrangimą. Kartu paskolos gavėjai bus labiau apsaugoti tuo atveju, jei susidurtų su paskolos gražinimo sunkumais. Naujosios taisyklės bus taikomos paskoloms, susijusioms su gyvenamosios paskirties turtu ir žeme, kurioje šis turtas yra ar tik planuojamas statyti. Nepriklausomai nuo valstybės paskolos gavėjai turės gauti tos pačios formos informaciją apie būsimą paskolą. Prieš pasirašydamas kredito sutartį vartotojas turėtų gauti jam pritaikytą informaciją, kuri leistų palyginti rinkoje esančius kreditus, įvertinti jų kaštus ir ilgalaikes finansines pasekmes, taip pat suteikiamas septynių dienų laikotarpis prieš pasirašant ar po sutarties pasirašymo, reikalingas sprendimui priimti. Nustatomos lankstesnes išankstinio paskolos gražinimo sąlygos, panaikinami reikalavimai vartotojams mokėti už tai baudas. Paskolos gavėjams nesugebant grąžinti paskolos, nekilnojamas turtas turėtų būti parduotas už geriausią rinkos kainą, taip pat turi būti pritaikytos priemonės, leidžiančios palankesnėmis sąlygomis grąžinti skolą. Buvo pritarta taisyklių pataisoms, tačiau nebuvo balsuojama dėl galutinio dokumento, nes norima įsitikinti, kad ES valstybės pasirengusios tinkamai įgyvendinti šias taisykles, dėl kurių iš esmės jau pasiektas kompromisas.

 
  
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  Sandra Kalniete (PPE), rakstiski. − Es balsoju par šo direktīvas priekšlikumu, jo uzskatu, ka bankām ir krietni vairāk jāinformē potenciālie hipotekārā kredīta ņēmēji par dažādiem riskiem. Tāpat bankām daudz uzmanīgāk ir jāizvērtē klientu maksātspēja un iespējas atmaksāt aizņemto summu. Mājokļa iegāde lielākajai daļai ģimeņu ir dzīves lielākā investīcija, tieši tādēļ šim lēmumam ir jāpieiet ļoti rūpīgi. Diemžēl nepareizi doto padomu dēļ ievērojams skaits ģimeņu visā Eiropā ir bijušas spiestas pārdot savus mājokļus par krietni vien zemāku cenu nekā tos iegādājušās, vēl paliekot naudu bankām parādā. Tādēļ pirms šāda lēmuma pieņemšanas ļoti svarīgs ir neatkarīga konsultanta padoms, ko nosaka šī direktīva. Es ceru, ka pēdējie pieci gadi ir arī laba mācība banku sektoram, lai neatkārtotu pieļautās kļūdas.

 
  
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  Michał Tomasz Kamiński (ECR), in writing. – I chose to abstain from the vote concerning credit agreements relating to residential property. This proposal for a directive aims to introduce better safeguards for consumers taking out mortgages through a combination of better information on the costs and risks involved and increased supervision of mortgage lenders in the hope that mortgage crisis situations could be avoided. However, my main concerns surround the safeguarding of the right to issue non-commercial mortgages for buy-to-let investors and the right to offer tying and bundling products to home buyers.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole alla presente relazione, sulla direttiva sui contratti di credito relativi agli immobili residenziali. La direttiva dovrebbe realizzare un mercato interno più trasparenze, efficiente e competitivo. Il tutto grazie a disposizioni coerenti ed uniformi ma, al tempo stesso, flessibili ed eque per i contratti di credito relativi ai beni immobili, promuovendo sostenibilità nell’erogazione e assunzione dei prestiti e inclusione finanziaria. L’insieme di queste misure vuole garantire un elevato livello di protezione ai consumatori, esigenza di cui si sente ancor più bisogno dopo il crac finanziario del 2008, che ha segnato l’inizio della crisi economica e che ha avuto, come sua radice, lo scoppiare della bolla dei mutui legati agli immobili residenziali. La necessità di garantire un accesso al credito equo e sostenibile e, al tempo stesso, di garantire il sistema dei mutui, sta alla base del testo che abbiamo sostenuto.

 
  
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  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – La crise économique, qui a d’abord été provoquée par une crise des prêts hypothécaires aux États-Unis en 2007, a démontré que le marché des prêts hypothécaires devait être mieux régulé dans le monde. La Commission européenne se devait d'agir. La directive qu'elle a soumise au vote du Parlement européen a pour objectif de créer un marché unique de prêts hypothécaires, qui représentaient en 2009 plus de la moitié du Produit intérieur brut (PIB) de l’Union européenne (6000 milliards d’euros), tout en protégeant les consommateurs. Les prêteurs ou intermédiaires pourront exercer leurs activités sur tout le territoire de l'Union européenne après s’être enregistrés auprès des autorités nationales. Les prêteurs devront se montrer plus responsables grâce notamment à l'interdiction de la publicité trompeuse, à l’octroi d’un délai de réflexion pour les consommateurs, à l’interdiction d'accorder un prêt si les emprunteurs ne sont pas jugés solvables, ainsi qu'à une meilleure information des consommateurs quant aux conditions contractuelles et aux risques. J’ai voté en faveur de ce texte: il permettra de mieux réguler les consommateurs européens et le marché des prêts hypothécaires.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. − I voted in favour of this report because until recently there has been no legislative framework for regulating mortgage lending at EU level. My Group believes it is important to establish regulation on this issue, in light of the recent global financial crisis which was caused in part by irresponsible mortgage lending. These proposals will ensure that all consumers taking out a loan will be properly informed.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. Com a presente proposta damos os primeiros passos para a criação de um mercado interno do crédito hipotecário. O mercado hipotecário na UE representa quase 50% do PIB, revelando assim a sua relevância. Por outro lado, a contração de um crédito hipotecário é uma das mais importantes decisões financeiras na vida de qualquer pessoa, implicando um compromisso financeiro que poderá durar décadas. É assim importante que a concessão e contração irresponsáveis de empréstimos seja combatida, para evitar a repetição das condições que conduziram à atual crise financeira. É nesse sentido que vai esta proposta, daí o meu voto favorável.

 
  
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  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − No he podido votar a favor del presente informe debido a que, pese a que introduce determinados aspectos que Izquierda Unida podría compartir, lo hace de la manera más generalista y abstracta posible, garantizando así que el sector financiero resulte indemne. Estos aspectos del informe son aquellos propuestos para incrementar la protección del consumidor en lo referente a los contratos hipotecarios, de cara a impedir los excesos que el sector financiero ha cometido con clientes que resultaban ser víctimas de contratos completamente abusivos. Casi 400.000 personas han sido desahuciadas desde el inicio de la crisis con contratos que no respetaban la normativa y este informe no plantea acción alguna frente a un sector bancario que ha actuado de forma cuasi criminal. No he podido votar a favor de este informe por todo ello.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − This Directive is the first piece of European legislation in the field of mortgages and the first bill of the financial reform focused on a retail banking product. Mortgages are the most important financial commitment in the life of European families; the mortgage market represents more than the 52 % of the EUʼs GDP. The agreement reached with the Council will help to reactivate the economy of many Member States while avoiding irresponsible mortgage lending and borrowing being at the roots of the next crisis. I think that this Directive may regulate rules that will not allow creditors to lend mortgages unreasonably.

 
  
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  Claude Moraes (S&D), in writing. − This report gives cheaper access to justice for my London constituents, and as the UK Labour delegation we have opted out of the disadvantages.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Ohne Hypothekarkredite könnte sich das Gros der Menschen kein Wohneigentum leisten. Aus diesem Grund kommt dieser Kreditform eine große wirtschaftliche Bedeutung zu. Und natürlich wirkt sich auch in diesem Bereich die seit 2008 anhaltende Finanz- und Wirtschaftskrise aus. Hypothekarkredite werden in der Regel im eigenen Land aufgenommen. Grenzüberschreitende Aktivitäten sind in diesem Bereich die Ausnahme. Die EU will einen Binnenmarkt für Hypothekarkredite schaffen, der stabil, widerstandfähig, effizient und offen für Wettbewerb ist. Einige Ansätze des Vorhabens erachte ich für durchaus erstrebenswert. Vor allem in Anbetracht der immer wieder platzenden Immobilienblasen halte ich es in seiner derzeitigen Ausgestaltung indes für nicht sinnvoll und eher dazu geeignet, neue bürokratische Hürden und Kreditverteuerung oder gar Kreditverknappung hervorzurufen. Letztendlich ist ein Banker vor Ort eher dazu geneigt, einen Kredit zu vergeben, als ein Finanzinstitut über die Landesgrenzen hinweg. Aus diesen Gründen habe ich den Bericht abgelehnt.

 
  
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  Claudio Morganti (EFD), per iscritto. - L'acquisto di una casa di proprietà è il sogno di ogni cittadino, ed è quindi giusto che vi siano le migliori condizioni affinché questo si possa realizzare. Tuttavia non dobbiamo dimenticare i problemi sorti negli scorsi anni con l'erogazione di mutui "a pioggia", spesso senza le minime garanzie. Siamo però passati da un estremo all'altro, e oggi per molti giovani, magari con occupazioni precarie, diventa impossibile anche solo affacciarsi al mercato immobiliare.

Non possiamo inoltre assolutamente trascurarare i problemi legati alle difficoltà di pagamento delle rate di un mutuo a causa della crisi: servirebbe un ragionevole e temporaneo blocco dei pignoramenti bancari sulla prima casa, perché non è ammissibile che una famiglia si ritrovi per strada, a causa di difficoltà che forse potrebbero essere superate con un minimo di elasticità da parte dei creditori. Alcune regioni spagnole si sono già mosse in questa direzione: mi auguro che altri, come l'Italia, seguano questa strada perché non possiamo dimenticarci che prima dobbiamo salvaguardare le persone, e poi gli interessi delle banche.?

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pateiktą pasiūlymą. Neatsakingas skolinimas sukėlė milžiniško masto įsiskolinimus. Daugybė namų pirkėjų tapo nemokūs ir buvo priversti parduoti savo nuosavybę už labai mažas kainas. Siekiant išvengti tokių neigiamų pasekmių ateityje, būtina imtis neatidėliotinų veiksmų. Visų pirma, ES turėtų veikti tvariais metodais pagrįsta hipotekos paskolų vidaus rinka. Turi būti nuolatos skatinamas tvarus skolinimasis, tam kad būtų atkurtas vartotojų pasitikėjimas ir finansinis stabilumas. Patikima paraiškų dėl paskolų įvertinimo tvarka, darnūs santykiai tarp dalyvaujančių šalių bei geras vartotojų informavimas yra pagrindas siekiant įgyvendinti užsibrėžtus tikslus. Pažymėtina, kad tik atsakingas skolinimas pagerins rinkos sąlygas ir užkirs kelią pernelyg dideliam įsiskolinimui.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Dopo lunghe negoziazioni con il Consiglio e la Commissione europea lo scorso Maggio si è trovato l'accordo sul testo finale per la Direttiva sui contratti di credito relativi ad immobili residenziali. L'obiettivo principale del testo, del quale sono stato relatore ombra per il PPE è stato quello di garantire una maggiore tutela dei consumatori senza ingessare il sistema creditizio con maggiori oneri e costi. In sede di commissione ECON abbiamo evitato un eccesso di regolamentazione che avrebbe solo bloccato il mercato creditizio, inoltre abbiamo fortemente insistito per una regolamentazione di qualità anziché di quantità per scongiurare una situazione simile alla bolla immobiliare del 2008. Si tratta di un primo decisivo passo per un mercato europeo dei mutui che introduce alcune novità: una armonizzazione a livello UE per l'informativa precontrattuale, il diritto generale all'estinzione anticipata, una valutazione del merito creditizio non fondata unicamente su meccanismi automatici, un periodo di riflessione di sette giorni e una più severa regolamentazione per gli intermediari creditizi. Ora, per approvare il testo legislativo finale, attendiamo solo gli ultimi accorgimenti con il Consiglio.

 
  
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  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. As hipotecas são, muitas vezes, o mais importante compromisso a longo prazo assumido por uma família. São fundamentais para o acesso à propriedade de uma casa (cerca de 70 % na UE) e têm uma grande importância económica. Em 2009, o crédito hipotecário ascendia a 6 126 milhões de euros – 52,3 % do PIB da UE. Entre 1998 e 2009, o mercado cresceu em quase todos os Estados-Membros, embora, devido à crise, se tenha verificado um declínio desde 2008. Votei favoravelmente o presente relatório que pretende regular os mercados hipotecários na UE, visando garantir que, antes de comprarem uma casa, os consumidores sejam melhor informados sobre os riscos e os custos de assumir uma hipoteca e melhor protegidos em caso de não pagamento. As novas disposições reforçam também os requisitos de transparência sobre os empréstimos a taxa de juro variável e em moeda estrangeira. Os mutuantes terão de disponibilizar informações gerais claras e compreensíveis sobre os contractos de crédito, por exemplo, o leque das diferentes opções disponíveis para o reembolso do crédito e as eventuais consequências do incumprimento.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O presente relatório do Parlamento Europeu pretende aprovar novas regras para o mercado hipotecário de habitação, com o objetivo de garantir mais transparência para todos os cidadãos que pretendam comprar casa com recurso ao crédito bancário. Considerando o elevado endividamento das famílias, esta legislação poderá contribuir para combater este problema crónico, uma das causas da crise actual. A nova legislação pretende assegurar que os consumidores não assumem riscos para os quais não terão capacidade de dar uma resposta adequada. Neste sentido, a partir de agora, quem quiser comprar casa obterá informação pormenorizada sobre as condições do empréstimo a adquirir, com aconselhamento imparcial das condições de crédito, um período de reflexão, bem como análise de longo prazo da sustentabilidade e capacidade de pagamento da obrigação. Em caso de incumprimento, o devedor terá mais garantias de que os seus rendimentos não são totalmente apreendidos, de forma a manter uma vida digna, e a possibilidade da entrega do imóvel para liquidação total das suas obrigações para com o banco fica assegurada, se as partes assim o acordarem previamente. Tendo em conta os benefícios e protecção que esta nova lei trará às famílias portuguesas, este relatório conta com o meu apoio.

 
  
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  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − In virtù delle nuove norme il contraente che voglia un prestito in valuta estera dovrà essere informato previa firma contrattuale che l'importo delle rate da corrispondere potrebbero aumentare. In alternativa, al mutuatario potrebbe essere consentito di cambiare la valuta, a determinate condizioni e al tasso di cambio indicato nel contratto di prestito. Si ritiene, inoltre, che gli acquirenti debbano poter beneficiare di un periodo di riflessione sull'acquisto pari a sette giorni prima di sottoscrivere un prestito oppure della medesima frazione temporale per esercitare il diritto di recesso anche a seguito della conclusione del contratto. La casa è un valore primario e credo sia fondamentale aiutare i cittadini europei a prevenire e supportare le difficoltà connesse all'acquisto.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − We agreed to postpone the vote on Final resolution. In Committee, we obtained with regard to the APRC (Annual percentage rate of change) that different scenarios for the development of interests must be made available. A similar result could be achieved with view to foreign exchange lending. However, our attempts to introduce some soft macro-economic rules (Loan-to-Value Ratios) failed, despite the fact that it can be demonstrated that default rates are highly correlated with LTV Ratios. To put in simple terms: The more money you need to borrow compared to the value of the property, the more likely are you to default. Importantly, in Trilogues, the final version foresees a standardised information document (ESIS), containing key data on the credit agreement in a comparable and transparent way. In particular foreign exchange and variable interest lending will be based on the presentation of the full costs. And foreign exchange lending must come with a warning highlighting the risk linked to the fluctuations of exchange rates. In case such a loan gets out of control, such loans may be swapped. Concerning early loan repayments, the directive will protect against excessive penalties without hampering long-termist and generally safer fixed-rate loans.

 
  
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  Salvador Sedó i Alabart (PPE), por escrito. − Sin que hayamos procedido al voto final, a la espera de que el Parlamento y el Consejo acuerden cómo supervisar la transposición de estas normas por los Estados miembros, hoy hemos apoyado las medidas contenidas en este informe que tiene por objeto sentar las bases de la primera legislación europea en el ámbito hipotecario. El informe brinda una serie de medidas para mejorar la protección de los consumidores ante las cláusulas abusivas de la banca y las hipotecas. A partir de ahora, los compradores de una vivienda estarán mejor asesorados sobre los costes y las consecuencias de asumir una hipoteca y más protegidos en caso de impago. Se trata de una normativa que sitúa a la Unión Europea a la vanguardia de la legislación hipotecaria mundial, normativa más que necesaria en tiempos de incertidumbre financiera.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), in writing. − This directive is significant as the first piece of European legislation in the field of mortgages and the first bill relating to financial reform which focuses on a retail banking product. Mortgages are the most important financial commitment most European families make and the mortgage market represents more than the 52% of the EU’s GDP. The agreement reached with the Council will contribute to reactivating the economies of many member states, while avoiding the irresponsible mortgage lending and borrowing which was a major cause of the financial crisis. This directive sets out the path and principles for a profound reform of the European mortgages market, to be implemented by member states over the next two years.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A crise financeira em vigor demonstrou um comportamento irresponsável por parte de alguns intervenientes no mercado, o que acabou por prejudicar os fundamentos do sistema financeiro, originando uma certa desconfiança entre todas as partes, nomeadamente entre os mercados, entidades bancárias e clientes, com graves consequências económicas e sociais. Entendo que é necessário melhorar a literacia financeira, nomeadamente através da disponibilização de maior e melhor informação sobre as taxas de juro que são disponibilizadas aos cidadãos, riscos de câmbio adotados nas transações ou nas alterações do clima económico que acabe por prejudicar os negócios em causa. Subscrevo o presente relatório no sentido de melhorar as condições de estabelecimento e funcionamento do mercado interno através da aproximação das legislações dos Estados-Membros e da criação de novas normas para determinados serviços. Por fim, considero indispensável que seja adoptado um regime de boas práticas entre os diferentes Estados-Membros e entidades financeiras, por forma a que a informação disponibilizada aos clientes seja cada vez melhor.

 
  
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  Isabelle Thomas (S&D), par écrit. – J'ai voté avec conviction pour la directive sur le crédit immobilier qui vise à protéger l'emprunteur face aux banques et aux organismes de crédit, et éviter le surendettement. Cette directive renforce la responsabilité du prêteur pour les crédits garantis par une hypothèque ou tout crédit relatif à la résidence principale. Désormais, la capacité de l'emprunteur à rembourser sera évaluée et vérifiée avant la signature du contrat de crédit. Cette évaluation devra tenir compte de tous les facteurs susceptibles d'influer sur les capacités de remboursement de l'emprunteur, notamment l'ensemble de ses engagements financiers et ses revenus. Les intermédiaires de crédit, comme par exemple la grande distribution, développent des crédits de moins en moins encadrés, créant des situations de surendettement dramatiques pour les consommateurs. Ces intermédiaires sont les cibles principales de cette directive. Les États membres devront mieux encadrer le crédit et veiller en particulier à ce qu'une assistance soit accessible aux emprunteurs les moins expérimentés et les plus vulnérables comme les primo-accédants.

 
  
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  Josef Weidenholzer (S&D), schriftlich. - Hypothekarkredite haben eine große Bedeutung. Viele Menschen erlangen durch einen Kredit Zugang zu Wohneigentum. Andererseits hat gerade der Hypothekenkreditmarkt mit teils unverantwortlicher Vergabepraxis zu einer der größten Finanz- und Wirtschaftskrisen beigetragen. Eine Regulierung in diesem Bereich erachte ich daher als dringend notwendig und begrüße diesen Gesetzesvorschlag als ersten Schritt zu einer faireren, inklusiveren und verantwortungsvolleren Kreditvergabe. Das Europäische Parlament setzt sich mit seinen Vorschlägen klar für mehr Verbraucherschutz ein: Beispielsweise wurden mehr Flexibilität bei vorzeitigen Tilgungen, Bestimmungen zur verantwortungsvollen Kreditvergabe, ein gewisser Schutz vor Risiken in Zusammenhang mit Fremdwährungsdarlehen und eine Bedenkzeit für Verbraucher vorgeschlagen. Zukünftig werden Kreditinstitute angehalten sein, Verbraucher umfassend zu informieren und gewisse Mindeststandards einzuhalten, wie zum Beispiel das Verbot irreführender Werbung.

 
  
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  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. – Przygotowana przez Komisję Europejską dyrektywa zakłada większą ochronę osób zaciągających kredyty hipoteczne, poprzez zapewnienie klientom banków pełnej informacji o warunkach zawieranych umów. Dyrektywa zobowiązuje banki do oceny rzeczywistej zdolności kredytowej konsumenta, z uwzględnieniem jego sytuacji osobistej, a w przypadku negatywnych wyników, do odmowy udzielenia kredytu. Kredytodawca będzie także musiał ostrzec klientów o konsekwencjach niewypełnienia zobowiązań umownych. Projekt wprowadza standardy dotyczące informacji marketingowych i reklamowych. Dzięki nim klienci nie będą wprowadzani w błąd co do rzeczywistych kosztów kredytu i łatwiej im będzie porównać różne oferty.

 
  
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  Anna Záborská (PPE), písomne Cieľom smernice je rozšíriť jednotný trh aj na oblasť hypotekárnych úverov. Pre ľudí, ktorí žiadajú o úver, to znamená zavedenie rovnakých pravidiel pri posudzovaní žiadostí o úver, dostatok informácií o podmienkach úveru ešte pred podpísaním zmluvy a istotu, že dodržiavanie týchto pravidiel zo strany bánk bude dôsledne kontrolované vo všetkých členských štátoch EÚ. Smernica by mala uľahčiť aj cezhraničné poskytovanie hypotekárnych úverov. Návrh smernice bol pripravený v konzultáciách so všetkými zúčastnenými stranami – bankami, spotrebiteľskými oprganizáciami, členskými štátmi, ale tiež zástupcami veriteľov a sprostredkovateľov úverov. Čo sa týka navrhovaných opatrení na úrovni EÚ, najväčšiu podporu všetkých konzultovaných skupín získala povinnosť vykonať posúdenie úverovej bonity, potreba jasných, zrozumiteľných a porovnateľných predzmluvných informácií a potreba zabezpečiť, aby všetky subjekty na trhu poskytovania úverov podliehali primeranej regulácii a dohľadu.

 
  
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  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − La relazione di Sanchez-Presedo, che getta le basi per un mercato europeo dei mutui, concerne le condizioni applicabili ai creditori e agli intermediari del credito, alle autorità competenti e ai requisiti di vigilanza (che devono essere rafforzati in maniera coerente con il nuovo sistema di vigilanza europea). L'obiettivo principale del Parlamento è stato quello di garantire una maggiore tutela ai consumatori senza ingessare il sistema creditizio con maggiori oneri e costi, evitando un eccesso di regolamentazione che avrebbe avuto l'effetto di bloccare il mercato creditizio. Tra le novità più importanti che sono state introdotte vi sono l'armonizzazione a livello comunitario per l'informativa precontrattuale, il diritto generale all'estinzione anticipata, una valutazione del merito creditizio non fondata unicamente su meccanismi automatici, un periodo di riflessione di sette giorni e una più severa regolamentazione per gli intermediari creditizi.

 
  
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  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Introduzindo alguns aspetos de maior transparência no processo de concessão de empréstimos para a aquisição de imóveis de habitação, nomeadamente o fornecimento de informação mais clara, detalhada e devidamente explicada, uma adequada verificação da solvabilidade do indivíduo ou de uma família antes de lhes ser concedido o crédito e o apontar da necessidade de ajustar de forma adequada rácios empréstimo/valor do imóvel, empréstimo/rendimento, dívida/rendimento, este relatório acaba por manter intocáveis os mecanismos que permitem aos bancos acumular lucros fabulosos através da extorsão de indivíduos e famílias. A maior responsabilidade pelos problemas relacionados com o crédito continua a recair sobre quem solicita e não sobre os bancos, que continuarão a controlar os mecanismos de formação dos spreads e a atuar impunemente. À boleia dos problemas existentes com os contratos de crédito, procura-se igualmente erodir o poder das instituições de soberania nacional na definição de políticas de concessão de crédito ajustadas, nomeadamente em bancos públicos, centralizando e harmonizando essas decisões, dando igualmente continuidade às políticas de substituição dos salários por crédito. Estas políticas não assegurarão o direito fundamental à habitação que a Constituição da República Portuguesa estabelece através da adoção de políticas de rendas compatíveis com o rendimento familiar e o acesso à habitação própria.

 

13.7. Abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato (abusi di mercato) (A7-0347/2012 - Arlene McCarthy)
  

Ústní vysvětlení hlasování

 
  
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  Peter Jahr (PPE). - Herr Präsident! Ich verstehe die Botschaft des Berichts und ich verstehe auch das Ansinnen: Es geht letztendlich darum, dass im Bereich der Börse ein Stückchen Fairness einzieht, auch bei Insider-Geschäften. Aber hier handelt es sich für mich um einen Bericht, wo man sagt: Wiedervorlage. Man sollte sehr gründlich prüfen, ob man die Dinge, die man damit erreichen will und erreichen muss, auch wirklich erreicht.

Ich möchte einfach die zuständigen Kollegen und den zuständigen Ausschuss bitten, sich zu gegebener Zeit wieder mit dem Problem zu beschäftigen, denn ich glaube, hier haben wir noch einen sehr langen Weg vor uns und es kann nur ein erster Schritt in die richtige Richtung sein.

 
  
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  Alfredo Antoniozzi (PPE). - Signor Presidente, questa proposta di direttiva rivede sostanzialmente la direttiva MAD sugli abusi del mercato interno, cercando di colmare le lacune e accrescere la fiducia degli investitori e l'integrità del mercato.

L'impianto generato dalla proposta è sicuramente positivo. Tuttavia, è in relazione alle sanzioni da applicare che abbiamo visto i più accesi dibattiti fra paesi membri e fra Consiglio e Parlamento. Auspicavo che nell'ambito dei triloghi si perseguisse una maggiore armonizzazione del sistema sanzionatorio in linea, tra l'altro, con la posizione espressa dal Parlamento.

Il limite temporale per l'esercizio dell'opzione contenuta nel compromesso, pari a un periodo di 24 mesi dall'entrata in vigore del regolamento, è da considerarsi soddisfacente. Tuttavia, mi auguro che la Commissione valuti la necessità di una maggiore armonizzazione dei regimi sanzionatori degli Stati membri in un arco di tempo breve, altrimenti dubito che le sanzioni a livello UE possano risultare efficaci, dissuasive e proporzionate in tutti gli Stati membri.

 
  
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  Jim Higgins (PPE). - Mr President, I welcome this report, because it is very badly needed in order to enhance investor protection and confidence in the markets – and confidence is all important. The report would establish a common regulatory framework on market abuse to ensure the integrity of financial markets in the Union. The proposal extends the scope of the market abuse framework, applying to any financial institution or instrument admitted to trading.

As regards the penalties, we need a common, workable system of penalties. There will be no place, hopefully, as a result of this for market abusers to hide within the European Union. Previous speakers have referred to the sanctions and penalties. The regulation will lay down a set of administrative procedures, sanctions and fines to ensure a common approach in the Member States. Also, the directive will introduce a requirement for all Member States to put in place effective, proportionate and dissuasive criminal sanctions for the most serious insider-dealing and -trading and market manipulation offences. I think it is a good report, but the important thing is that it is workable.

 
  
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  Monica Luisa Macovei (PPE). - Am votat pentru acest raport. Scandalurile recente de manipulare şi de scurgere a informaţiilor pe piaţa financiară au afectat serios încrederea investitorilor. Reamintesc numai cazul lui Ian Hannam, fostul director JP Morgan, care a expus în mod ilegal informaţii confidenţiale ale unor clienţi şi şi-a dat demisia după ce a fost amendat cu 450 000 de lire sterline. Presupun că domnul Hannam a câştigat mult mai mult de cât cuantumul acestei amenzi. Solicit, de aceea, începerea imediată a negocierilor pentru Directiva privind abuzul de piaţă, în mod special, asupra sancţiunilor penale pentru manipularea pieţei. Prin sancţionarea severă a utilizărilor abuzive a informaţiilor financiare se va îmbunătăţi integritatea aceastei pieţe şi nivelul de protecţie al investitorilor. De asemenea, se vor asigura în acelaşi timp condiţii echitabile de concurenţă pentru toată lumea de pe piaţă.

 
  
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  Charles Tannock (ECR). - Mr President, the financial services industry is one of the UK’s economic strengths and particularly for the City of London, which I represent. Such importance, however, should not exclude the industry from supervision and effective policing and regulation where necessary. The revelations of the LIBOR benchmark manipulation are just one high-profile example of the current scope for unscrupulous operators to abuse or manipulate the financial markets.

It is noteworthy that in the UK there have been very few prosecutions under the existing laws to deal with insider dealing. To regain the public’s confidence in the industry now, it is absolutely essential that a zero-tolerance approach is taken and that those found to be abusing the system are criminally prosecuted. This proposal under Ms McCarthy’s report will introduce fines of up to 50% of turnover for companies that commit unlawful behaviour, as well as providing the option of imposing bans on operating, but I believe that custodial sentences also need to be considered. This will act as a real disincentive to those who are tempted to break the rules and will give the public, which are generally hostile to the banking sector and to financiers, confidence that regulatory control has improved and has been re-established.

 
  
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  Hannu Takkula (ALDE). - Arvoisa puhemies, äänestin myös tämän mietinnön puolesta. On aivan totta, että tämäntyyppistä mietintöä ja tämäntyyppistä lainsäädäntöä me tarvitsemme tällä hetkellä. On tärkeää turvata luottamus rahoitusmarkkinoilla ja myös luoda reiluutta rahoitusmarkkinoille ja pörssiin. Sisäpiiritoimet ja -kaupat on ensimmäisenä saatava estettyä. Ne ovat yksi iso asia, joka jäytää myös kansalaisten luottamusta suhteessa markkinoihin ja pörssiin. Tässä suhteessa on tärkeää huolehtia, että meillä on asianmukainen lainsäädäntö myös tässä asiassa, jotta tällaisista ikävistä manipulaatioista voidaan selvitä. On tärkeää myös, että siinä on sellaiset sanktiot, että voidaan saada todellakin reiluutta sekä rahoitusmarkkinoille että pörssiin. On erittäin hyvä, että tämä lainsäädäntö on lähtenyt menemään eteenpäin, ja kiitän McCarthya tästä hänen mietinnöstään.

 
  
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  Seán Kelly (PPE). - A Uachtaráin, bhí áthas orm tacaíocht a thabhairt don tuarascáil seo mar a rinne 658 Feisire eile. Gan dabht ar bith, cabhróidh na moltaí seo chun deireadh a chur leis an drochiompar agus na drochnósanna a bhí sna margaí. Drochiompar a chabhraigh go mór leis an gcúlú eacnamaíochta a thabhairt isteach mar atá againn faoi láthair. Buíochas le Dia táimíd ag éalú as an gcúlú anois agus cabhróidh na moltaí sin leis sin chomh maith.

Most citizens are familiar with the activities of the banks which led to the economic recession: excessive mortgages, obscene bonuses, etc. Not many are familiar with insider-dealing activities such as quote stuffing, layering and spoofing, but all these contributed to the economic recession. Thankfully the proposals by Ms McCarthy will help to deal with these practices, and I particularly welcome the strong fines that she is proposing of at least EUR 15 million or 15% of annual turnover , whichever is the larger.

 
  
  

Písemná vysvětlení hlasování

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório, considerando que sob as novas regras com o objetivo de combater negociações internas e a manipulação de mercado, os mesmos requisitos serão impostos a todos os Estados-Membros que devem assegurar condições de mercado uniformes e a proteção dos investidores na União Europeia. Penso que este é o início de uma longa caminhada na reforma financeira europeia e mundial.

 
  
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  Laima Liucija Andrikienė (PPE), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją dėl prekybos vertybiniais popieriais, naudojantis viešai neatskleista informacija, ir manipuliavimo rinka. Sklandus vertybinių popierių rinkų veikimas ir visuomenės pasitikėjimas rinkomis yra būtinos ekonomikos augimo ir gerovės sąlygos, todėl piktnaudžiavimas rinka ne tik kenkia finansų rinkų vientisumui, bet ir visuomenės pasitikėjimui finansų rinka. Pritariu naujoms taisyklėms, kuriomis siekiama sugriežtinti sankcijas už prekybą vertybiniais popieriais, naudojantis neatskleista informacija, ir už piktnaudžiavimą rinka. Suderintų taisyklių ir vienodų sąlygų rinkinio pagalba bus užtikrinamas finansų rinkos vientisumas ir vartotojų apsauga.

 
  
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  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. - Edificarea unei pieţe unice a serviciilor financiare poate contribui la relansarea economiilor europene, precum şi la crearea de noi locuri de muncă. De asemenea, adoptarea unui sistem cu reglementări ferme şi eficiente va contribui marcant la creşterea credibilităţii sistemului financiar, care a fost afectată semnificativ după declanşarea crizei economice şi financiare. Există la nivel comunitar mai multe reglementări utile, dar ritmul inovaţiei tehnologice, precum şi diversitatea serviciilor financiare existente, fac necesară modernizarea legislaţiei în acest domeniu.

Este în interesul consumatorilor şi al actorilor economici europeni ca probleme precum abuzul de informaţii privilegiate sau manipularea pieţelor să fie prevenite şi combătute ferm. În acelaşi timp, decidenţii europeni trebuie să aibă în vedere că edificarea unui sistem financiar transparent este esenţială atât pentru competitivitatea economică a Uniunii, cât şi pentru destinatarii finali ai serviciilor financiare.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui à vise à établir un cadre réglementaire commun sur les abus de marché. Il permet d'assurer l'intégrité des marchés financiers dans l'Union européenne en améliorant la protection des investisseurs également.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį siūlymą dėl griežtesnės kovos su prekyba vertybiniais popieriais naudojantis viešai neatskleista informacija, taip pat su manipuliavimu rinka. Siūlymo tikslas – padidinti investuotojų pasitikėjimą ir tuo tikslu viešai neatskleistos informacijos turintiems asmenims drausti prekiauti tam tikromis finansinėmis priemonėmis ir manipuliuoti rinkomis. Pritariu išdėstytiems siūlymams didinti reguliavimo institucijų įgaliojimus vykdyti tyrimus ir taikyti sankcijas, taip pat sumažinti mažiesiems ir vidutinio dydžio emitentams tenkančią administracinę naštą. Taip pat svarbu didinti pranešimų apie įtartinus sandorius mastą, įpareigojant pranešti apie įtartinus neįvykdytus užsakymus ar nebiržinius sandorius.

 
  
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  Regina Bastos (PPE), por escrito. O abuso de informação privilegiada e a manipulação dos mercados são causadores de muitas distorções nos mercados financeiros, causando instabilidade nos mesmos e colocando à mercê de interesses privados o funcionamento de um sistema que fica privado de exercer o seu papel de financiamento à economia real de forma eficiente e justa. O abuso de informação privilegiada ocorre quando alguém utiliza informação que não está disponível ao público para negociar em benefício próprio ou de outrem. Pode acontecer quando um agente de mercado usa informação confidencial para comprar ações de uma empresa e obter ganhos de forma ilegítima. Esta falta de transparência no mercado destrói a confiança dos agentes económicos no mesmo, prejudicando o seu funcionamento. Este regulamento vem alargar a legislação de controlo de abuso de mercado a todos os instrumentos negociados em mercado de balcão, nos sistemas de negociação multilateral e outros sistemas de negociação organizados. Simultaneamente, controlará de forma mais apertada a circulação de informação e permitirá acesso a informação trocada no âmbito das atividades das empresas de investimento, impondo sanções aos perpetradores. Desta forma, será possível melhorar a proteção dos investidores, preservar a integridade dos mercados e garantir um maior controlo da manipulação de mercado. Pelo exposto votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
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  Nora Berra (PPE), par écrit. – La crise financière a mis à mal la confiance des consommateurs dans le système financier. Face aux abus de marché, les délits d’initié et les manipulations de marché, qui ont permis à certaines banques de s’enrichir, l’Union européenne a décidé de durcir sa législation. Ces nouvelles règles, que j’ai soutenues, seront dissuasives à l’égard des entreprises qui seront condamnées pour des abus de marché. Ainsi, les sanctions financières pourraient atteindre jusqu’à 15% de leur chiffre d’affaires annuel.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho sostenuto col mio voto la relazione della on. McCarthy che affronta il tema dell’abuso di informazioni privilegiate e della manipolazione del mercato. Condivido la linea dura del relatore che chiede sanzioni più severe per chi distorce il mercato a proprio vantaggio.

 
  
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  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi tiek Komisijos siūlomame reglamente, tiek Europos Parlamento pranešime siekiama didinti rinkos vientisumą ir investuotojų apsaugą kartu užtikrinant suderintą taisyklių rinkinį ir vienodas sąlygas, piktnaudžiavimo rinka sistema išplečiama ir į ją įtraukiamos visos finansinės priemonės, kurioms taikoma Finansinių priemonių rinkų direktyva. Komisijos siūlomo reglamento dėl prekybos vertybiniais popieriais naudojantis viešai neatskleista informacija ir manipuliavimo rinka (piktnaudžiavimo rinka) aspektas yra tas, kad jame rinkos dalyviams, kurie, tikėtina, negali daryti didelio poveikio apyvartinių taršos leidimų kainodarai, numatoma prievolės atskleisti viešai neatskleistą informaciją išimtis. Komisija deleguotaisiais aktais ketina nustatyti mažiausią šiai išimčiai taikytiną ribinę vertę (išreikštą metiniu išmetamu CO2 kiekiu, šilumine galia ar jų deriniu). Taigi tikėtina, kad didelį poveikį anglies dioksido kainodarai gali daryti tik ta informacija, kuri susijusi su ES šiltnamio efektą sukeliančių dujų apyvartinių taršos leidimų prekybos sistemoje dalyvaujančių (paprastai priklausančių ES elektros energijos sektoriui) didžiausių teršėjų veikla..

 
  
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  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. - În actualul context economic o piață internă autentică a serviciilor financiare este esențială pentru creșterea economică și crearea de locuri de muncă în Uniune. Abuzurile de piață periclitează integritatea piețelor financiare și totodată încrederea publică în valorile mobiliare și instrumentele financiare derivate.

Directiva 2003/6/CE privind abuzul de piață a introdus un cadru general de combatere a „abuzului de piață”. În forma actuală, directiva permite o libertate de acțiune care poate duce la incertitudine juridică și poate crea subterfugii favorabile încălcărilor. Din această cauză, consider că transformarea directivei actuale într-un regulament reprezintă parcursul corect spre consolidarea și actualizarea măsurile de combatere a abuzului de piață deoarece garantează reguli și definiții unitare în cadrul UE și asigură punerea în aplicare unitară a măsurilor în toate statele membre.

 
  
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  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de règles plus strictes en matière d'abus de marché, afin de stabiliser le système financier et de mieux contrôler les marchés. Certains banquiers s'enrichissent grâce aux délits d'initiés et manipulations de marché, ce qui abaisse la confiance des consommateurs et investisseurs dans les banques. A l'heure où l'Europe tente de relancer ses marchés, il faut restaurer la confiance dans les banques et protéger les consommateurs dans le secteur des services financiers pour assainir le système.