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Procedūra : 2013/2042(INI)
Dokumenta lietošanas cikls sēdē
Dokumenta lietošanas cikls : A7-0269/2013

Iesniegtie teksti :

A7-0269/2013

Debates :

PV 07/10/2013 - 21
CRE 07/10/2013 - 21

Balsojumi :

PV 08/10/2013 - 9.11
CRE 08/10/2013 - 9.11
Balsojumu skaidrojumi

Pieņemtie teksti :

P7_TA(2013)0401

Debašu stenogramma
Otrdiena, 2013. gada 8. oktobris - Strasbūra Pārskatītā redakcija

10.11. Reģionālo un vietējo pašvaldības iestāžu budžeta ierobežojumi ES struktūrfondu kontekstā (A7-0269/2013 - Erminia Mazzoni)
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Oral explanations of vote

 
  
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  Fabrizio Bertot (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, penso che nonostante il tentativo di svuotare di contenuti questo provvedimento, si sia tenuta la barra dritta – come si suol dire in gergo navale – e credo che si sia reso un buon servizio all'Europa là dove si propone, si suggerisce di liberare dalla morsa del patto di stabilità quegli investimenti pubblici che sono finanziati da Fondi strutturali europei. Peraltro, una posizione già condivisa dal Presidente Barroso, che permette di liberare risorse pubbliche sui territori nazionali che provengono da quest'istituzione, quindi un modo per muovere quell'economia che ristagna su tutto il territorio europeo e che da questi palazzi, da questo mondo, vogliamo aiutare a far crescere con dei contributi che purtroppo restavano congelati nei bilanci per colpa del cosiddetto patto di stabilità.

 
  
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  Alfredo Antoniozzi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, il ciclo finanziario 2007-2013 giunge ormai alla fine e il bilancio che ne possiamo trarre, almeno nel caso italiano, non è del tutto positivo. Nonostante la grave crisi economica e sociale che ha colpito l'Europa, devo qui ricordare che centinaia di milioni di euro non sono stati spesi e questo non a causa di incompetenza da parte di qualcuno, bensì a causa di un patto di bilancio troppo stringente.

La maggior parte degli enti locali italiani ha dovuto assistere a una situazione surreale, poiché alla mancanza di fondi per gli enti locali si contrapponeva uno scenario in cui ingenti risorse erano disponibili ma non utilizzabili, sospese per ragioni del tutto incomprensibili. Bisogna affermare con convinzione che il patto di bilancio, in questo caso, si è dimostrato inadeguato ad affrontare le sfide poste dalla crisi. Solamente un patto per la crescita che consenta importanti investimenti a livello di Unione potrà rappresentare una soluzione adatta. Oggi si è d'accordo sul fatto che senza investimenti l'austerità fiscale e i tagli di bilancio non possono rivitalizzare l'economia.

 
  
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  Francesco De Angelis (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, senza una maggiore flessibilità nell'attuazione del patto di stabilità mancheranno le condizioni per ridare impulso all'economia: in questi anni c'è stato un calo costante degli investimenti con ricadute negative sull'istruzione e sull'occupazione sostenibile. Con l'austerità fiscale e i tagli di bilancio non possiamo ridare impulso alla crescita economica e per questo sono contrario alla condizionalità macroeconomica che avrebbe un effetto negativo sulle regioni e i gruppi sociali già indeboliti dalla crisi.

L'Europa ha bisogno di crescita, ha bisogno di sviluppo, di rafforzare le capacità amministrative delle autorità locali, di ridurre il carico burocratico, snellire, velocizzare, al fine di agevolare l'accesso ai Fondi strutturali e di consentire il raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020.

 
  
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  Giommaria Uggias (ALDE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli investimenti negli enti locali sono stretti dalla morsa dei vincoli di bilancio, dalle spese correnti e sono una necessità se si vuole invertire il trend negativo determinato dalla crisi economica ed evitare che aumenti il peso del debito pubblico sulle future generazioni.

Per questo, va detto che la corretta ed efficiente utilizzazione dei Fondi strutturali può consentire un valido strumento per far ripartire gli investimenti a livello regionale e locale. Purtroppo però questo non avviene perché spesso gli enti fanno fatica a reperire la quota di autofinanziamento indispensabile a garantire la copertura finanziaria dei vari progetti cantierabili.

Con questo provvedimento il Parlamento europeo ha voluto indicare una strada chiara per non considerare come deficit strutturale la spesa pubblica destinata all'attuazione di programmi di cofinanziamento dei Fondi strutturali e di investimento europei. Per questa ragione ho votato a favore del provvedimento della collega Mazzoni e mi associo ai complimenti formulati nei suoi confronti.

 
  
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  Adam Bielan (ECR). - Panie Przewodniczący! Kryzys gospodarczy spowodował zachwianie spójności społecznej i gospodarczej pomiędzy regionami Unii. Wiele z nich do dziś boryka się z jego ogromnymi skutkami. Najpoważniejsze z nich to wysokie bezrobocie oraz pogłębiające się różnice zarówno w stosunku do innych regionów jak też na szczeblu lokalnym. Przykładem silnie zróżnicowanego regionu jest polskie województwo mazowieckie z bogatą, szybko rozwijającą się Warszawą oraz wyraźnie uboższymi okręgami – Siedleckim, czy Radomskim. Mimo wysokich – za sprawą stolicy – wskaźników gospodarczych, Mazowsze pozostaje mocno zadłużone, wręcz zagrożone dziś widmem bankructwa. Stymulowanie wzrostu gospodarczego to podstawowy cel funduszy strukturalnych. Należy wspierać wszelkie działania nakierowane na inwestycje, co w sposób bezpośredni implikuje ożywienie rynku pracy. Koniecznością wydaje się także zmniejszeni biurokracji, dalsze upraszczanie przepisów oraz zwiększenie elastyczności i przejrzystości zarządzania funduszami.

 
  
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  Claudette Abela Baldacchino (S&D). - Jiena li ħdimt mill-qrib għal diversi snin fil-gvern lokali u wkoll kont membru tal-Kumitat tar-Reġjuni tal-Unjoni Ewropea, ma nistax ma napprezzax il-fatt illi r-Rapporteur ikkoopera mal-istess Kumitat u anke laqa' diversi suġġerimenti li sarulu. Naqbel mad-dikjarazzjoni fir-rapport illi l-awtoritajiet lokali u reġjonali qegħdin ikunu affetwati bil-kbir mill-kriżi ekonomika u mit-tnaqqis ta' fondi fil-baġits nazzjonali.

U x'inhuma l-konsegwenzi, Sur President? Min huma l-vittmi? Il-vittmi huma dawk illi qegħdin ifittxu x-xogħol, fosthom miljuni ta' żgħażagħ. Il-vittmi huma dawk il-persuni li qegħdin jgħixu fil-faqar, jew inkella jinsabu f'riskju ta' faqar u li huma soċjalment esklużi.

Din hija problema mifruxa fil-pajjiżi kollha, mhux l-anqas f'pajjiżi. U hawn irrid ngħid li qegħdin nitkellmu fuq 23.4% tal-popolazzjoni tal-Unjoni Ewropea. Dan juri biċ-ċar li l-awtoritajiet lokali u reġjonali jeħtieġu appoġġ u rridu naraw li l-miżuri li jittieħdu jkollhom l-anqas impatt possibbli.

 
  
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  Julie Girling (ECR). - Mr President, this report raises the question of the way in which regional authorities across the EU deal with the difficulties of implementing the Union’s cohesion policy. I voted against the report because these difficulties are increasing as governments around the EU struggle to implement austerity policies. I acknowledge the report’s good intentions but I am very uncomfortable with many of the details as they relate to financial probity and prudence.

It seems foolish to even consider the feasibility of excluding Member States’ expenditure on co-financing of EU cohesion projects from the fiscal disciplines on debt and deficits. Those measures were agreed by this Parliament for very good reasons, and you do not cure the patient by withdrawing the medicine too soon. I understand that many regions, including one that I represent, are struggling, but that does not mean to say we should let them take more control or be less disciplined with their finances. I understand the wish for growth but this is not the way to achieve it. More fiscal federalism is not the answer either.

This report raises significant political concerns, particularly for those Member States outside the eurozone.

 
  
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  María Irigoyen Pérez (S&D). - Señor Presidente, he votado a favor del informe de la señora Mazzoni porque necesitamos mayor flexibilidad. Es una realidad que la crisis económica la sufre la ciudadanía con menos renta y que las políticas de austeridad y duros recortes en los servicios públicos están ampliando la brecha de la desigualdad. Los europeos de los Estados más débiles están golpeados doblemente, lo que les lleva a alejarse de este modelo de Europa.

Es imperativo avanzar y recuperar el objetivo de una Europa más cohesionada y solidaria. Para lograrlo, debemos insistir en dos ideas: en primer lugar, fijar claramente el ámbito de actuación y responsabilidades de las diferentes autoridades presupuestarias a escala subestatal, es decir, el cumplimiento de los plazos de pago fijados, porque existe la morosidad, como en Castilla-La Mancha, donde los ayuntamientos están asfixiados por el impago.

En segundo lugar, hemos de rechazar la introducción de una condicionalidad macroeconómica en la política de cohesión para 2014-2020. La política de cohesión de la Unión Europea es inversión: hay que recuperar el crecimiento y la productividad.

 
  
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  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE). - Señor Presidente, he votado a favor porque la austeridad y los recortes están paralizando la economía y la ciudadanía europea. No están creando empleo ni crecimiento económico ni social. Además, la crisis ha servido para liderar, como en el caso del Estado español, políticas recentralizadoras que alejan la inversión del ámbito local y regional, el espacio natural de desarrollo, innovación y crecimiento. Hacen falta políticas de flexibilidad, transparencia, una mejor gobernanza y responsabilidad.

Por eso he apoyado la necesidad de un modelo fiscal federalista que delegue la recaudación en ingresos y la responsabilidad en el gasto. Y por ello, vistos los resultados obtenidos, el concierto económico vasco y el concierto navarro pueden ser ejemplos exportables para toda la realidad europea.

 
  
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  Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, äänestin mietinnön puolesta. Kansalaisten luottamus EU:hun on saanut suuren kolauksen meneillä olevan talous- ja rahoituskriisin aikana. Lisäksi monet kansalaisista kokevat EU:n liian etäisenä.

Voimme kuitenkin lisätä kansalaisten luottamusta EU:hun ottamalla alue- ja paikallishallinnon aiempaa paremmin mukaan EU:n vuoropuheluun ja EU:n päätöksentekoon. Ovathan vähentyvien verotulojen ja kasvavien sosiaalimenojen kanssa painivat alue- ja paikallisviranomaiset kansalaistensa arjen parhaimpia asiantuntijoita, parempia kuin EU.

Tästä syystä kannatin Mazzonin mietintöä, jossa viisaasti todetaan tiukan talouskuurin vaarantavan Eurooppa 2020 -strategian tavoitteiden saavuttamisen ja uhkaavan innovatiivisen ja kilpailukykyisen Euroopan tulevaisuutta.

Meidän ei tule säästää Eurooppaa hengiltä kuoliaaksi, vaan edistää kaikin tavoin kestävää työllisyyttä, torjua köyhyyttä ja syrjäytymistä ja voimistaa sosiaalista yhteenkuuluvuutta.

 
  
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  Anna Záborská (PPE). - Svetová hospodárska kríza a prísna fiškálna politika mnohých členských štátov v rámci úsporných opatrení prudko znížila príjmy regionálnym a miestnym orgánom. Rozhodli sme sa, že aj napriek pochybnostiam je využívanie eurofondov, teda prerozdeľovanie verejných rozpočtov, efektívnym spôsobom podpory miestneho rozvoja, ekonomiky a zamestnanosti. Je teda potrebné podporiť čo najväčšiu flexibilitu čerpania štrukturálnych fondov pre členské štáty. Ide najmä o nižšie územné celky, ktoré potrebujú finančné prostriedky na investície do infraštruktúry a verejných služieb. V dôsledku uplatňovania Paktu stability a rastu tu je priestor na túto flexibilitu a treba ho využiť.

 
  
  

Written explanations of vote

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, pois considero que as Regiões da União Europeia serão duplamente atingidas pela crise financeira nos seus países, bem como através das restrições orçamentais a nível da União Europeia. De modo a salvaguardar as oportunidades para o crescimento futuro, apoio toda a possível flexibilidade para todas as políticas e programas de cofinanciamento. Não nos devemos esquecer, que em Estados-Membros onde se atravessa no momento atual uma severa austeridade, os poderes subnacionais são os mais prejudicados, independentemente de estes terem sido criteriosos ou não na sua governação económico e financeira regional. As autoridades locais e regionais atravessam cada vez mais problemas na sua capacidade de assegurar investimento produtivo bem como os próprios serviços aos cidadãos. A grande quebra das suas receitas, uma vez que os Governos Nacionais reduzem as suas transferências e pedem às autoridades regionais e locais para contribuir para o Plano de Austeridade, traduz-se numa maior demanda de efetivos serviços sociais, agravados pela crise económica e social das populações. A União Europeia deve ajudar todos os seus cidadãos.

 
  
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  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Criza economică nu a afectat numai nivelul de trai al cetăţenilor europeni, ci a pus sub semnul întrebării şi unul dintre obiectivele majore ale Uniunii Europene – coeziunea socială, economică şi teritorială a UE. Discrepanţele regionale s-au amplificat, în timp ce deficitele bugetare înregistrate în special la nivel local au cunoscut o creştere importantă. Totodată, accesul la credite a devenit din ce în ce mai dificil pentru autorităţile locale, iar impactul politicilor de austeritate nu a lăsat mult spaţiu pentru derularea de investiţii publice.

Este important ca politica de coeziune să redevină instrumentul de investiţii al Uniunii. Acest proces poate oferi perspective eficiente de combatere a crizei, de reducere a dezechilibrelor şi de consolidare a creşterii durabile a Uniunii Europene. Consider totodată că dezvoltarea Uniunii, chiar şi în condiţiile vicisitudinilor economice, nu poate avea loc fără respectarea obiectivelor şi angajamentelor asumate de către statele membre şi de către Uniunea Europeană prin Strategia Europa 2020.

 
  
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  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Ce rapport, demandé et rédigé par une collègue de mon groupe politique, souligne l'impact de la crise économique sur les finances des autorités régionales et locales de l'Union européenne ainsi que la nécessité de calibrer au mieux la future politique régionale afin que celle-ci apporte une réponse satisfaisante à ces contraintes. J'ai donc voté en faveur de ce rapport d'initiative.

 
  
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  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą. Pasaulinė ekonomikos ir finansų krizė pakenkė ES socialinei, ekonominei ir teritorinei sanglaudai, dėl jos padidėjo nedarbas, sumažėjo BVP, padidėjo regionų skirtumai ir nacionalinio, regioninio ir vietos lygmens biudžeto deficitas. Pablogėjus nacionalinių ir regioninių vyriausybių kreditingumui, bankai ir finansų rinkos vis dažniau atsisako skolinti. Tai valstybėse narės lėmė didelius biudžeto apribojimus svarbiose srityse ir sektoriuose ir tai yra viena iš didžiausių problemų, su kuriomis dabartiniu laikotarpiu susiduria vietos ir regioninės valdžios institucijos. Kai kurios valstybės narės susidūrusios su valstybės skolos krize nusprendė įšaldyti arba nutraukti vietos valdžios institucijoms skiriamą finansinę paramą investicijoms, kas daro neigiamą įtaką tų valstybių narių regionų ir apskritai, pačios šalies ekonominiam ir socialiniam atsigavimui. Pritariu Europos Parlamento pozicijai, jog ES lygmeniu turi būti teikiama pirmenybė sąsajos tarp ES, valstybių narių ir vietos bei regionų biudžetų kūrimui, toliau paprastinamos taisyklės ir didinamas struktūrinių fondų programavimo ir valdymo lankstumas ir skaidrumas, bei stiprinami regionų ir vietos valdžios institucijų pajėgumai.

 
  
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  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − La recente crisi economico-finanziaria che ha attraversato l'Europa ha posto forti vincoli alle finanze pubbliche degli Stati membri. Inoltre, con il protrarsi della stessa, per le autorità locali è diventata sempre più complessa la questione concernente la capacità di garantire investimenti produttivi. In questo contesto, ritengo che l'intervento della Commissione sia fondamentale e volto a presentare proposte concrete per consentire la maggiore flessibilità possibile al cofinanziamento nazionale della spesa per lo sviluppo dell'Unione, nell'ambito di una rigorosa attuazione del Patto di stabilità e di crescita. A tal fine, concordo con il relatore sull'opportunità di analizzare l'entità degli effetti della crisi attuale sulla capacità delle autorità subnazionali di perseguire gli obiettivi di crescita e di creazione di occupazione previsti dalla strategia Europa 2020 al fine di suggerire modalità per un miglioramento della capacità di finanziamento di tali enti affinché possano sostenere, in primis, gli investimenti. Considerati i negoziati in corso sulla futura politica di coesione ed il dibattito aperto sul futuro dell'Unione economica e monetaria, ritengo che sia determinante sfruttare tutti i margini di flessibilità nell'ambito della governance macroeconomica per consentire investimenti adeguati, in particolare, rivedendo il rapporto tra Patto di stabilità e di crescita e investimenti pubblici produttivi.

 
  
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  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi juo Parlamentas atkreipia dėmesį į aiškią šiuo metu ES didėjančios regionų nelygybės tendenciją, kai daug naujųjų valstybių narių ir Pietų Europos regionų yra palyginti skurdūs, o dauguma Vidurio ir Šiaurės Europos regionų turtingi. Pranešimu Parlamentas pabrėžia sanglaudos politikos, kaip pagrindinės investavimo priemonės, svarbą – jai tenka pagrindinis vaidmuo kovojant su krize, mažinant pusiausvyros nebuvimą ir nukreipiant ES ir jos regionus tvaraus augimo keliu. Pastarieji keli metai parodė, kad sanglaudos politika atspari krizei derinant jos programas ir finansavimo priemones, taigi ji suteikia daugiau lankstumo ir ja prisidedama srityse, kur investicijos reikalingos ekonomikai modernizuoti ir konkurencingumui gerinti. Todėl Parlamentas reiškia susirūpinimą, kad nuo 2011 m. ir 2012 m. užsitęsus griežto taupymo priemonių taikymui ir griežtam ekonominiam valdymui, dėl kurių padidėjo spaudimas valstybių biudžetams ir jie labiau varžomi, rizikuojama sumažinti vietos politikos, skirtos siekti strategijos „Europa 2020“ tikslų, apimtį. Taip pat pabrėžia būtinybę toliau stiprinti administracinius regionų ir vietos valdžios institucijų pajėgumus ir toliau stengtis riboti biurokratines procedūras, kurios taip pat neigiamai veikia šias institucijas, kai jos atlieka savo, kaip paramos gavėjų, vaidmenį ir riboja jų pajėgumą įgyvendinti ES finansuojamus projektus.

 
  
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  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Actualul context economic a impus constrângeri semnificative asupra finanţelor publice ale statelor membre. În acelaşi timp, autorităţile regionale şi locale se confruntă din ce în ce mai mult cu probleme deosebite în ceea ce priveşte capacitatea lor de a finanţa investiţii rentabile. Pe de o parte, acestea se confruntă cu scăderea acută a veniturilor de care dispun, pe măsură ce bugetele centrale reduc alocările de fonduri şi cer autorităţilor locale şi regionale să îşi aducă aportul la măsurile de austeritate, iar pe de altă parte trebuie să asigure servicii sociale din ce în mai exigente, ca rezultat al crizei, ce pun o presiune crescută asupra fondurilor de care dispun. Faţă de cele mai sus menţionate consider că este important să se prezinte propuneri concrete pentru a se permite toată flexibilitatea necesară pentru co-finanţarea la nivel naţional a cheltuielilor de dezvoltare UE, ţinându-se totodată cont de aplicarea strictă a Pactului de stabilitate şi de creştere.

 
  
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  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Sostengo e approvo la relazione, che muove da un'esigenza di equilibrio tra le ragioni di consolidamento fiscale e la necessità di favorire la ripresa attraverso una spesa pubblica intelligente, contro uno spirito di austerità che si è rivelato controproducente rispetto agli obiettivi di bilancio e, nei suoi effetti, contrario ai valori europei e popolari. I principi di solidarietà non possono essere abbandonati a favore di una superficiale corsa al raggiungimento di obiettivi di finanza pubblica in una dimensione ormai accademica, quando su un piano sostanziale si registrano peggioramenti degli indici fondamentali tali da mettere a rischio ogni prospettiva di recupero. I fondi europei vanno utilizzati con la consapevolezza dello scenario attuale, riconoscendo il ruolo delle amministrazioni locali, purché sia chiaro che devono condividere una responsabilità fiscale. Non è un segreto, infatti, che alcuni governi locali abbiano contribuito in maniera significativa all'incremento del debito pubblico senza corrispondenti riforme e migliori servizi ai cittadini. Mi associo alle raccomandazioni di cui ai punti nn.19-24, sullo scorporo della spesa per cofinanziare i programmi sostenuti dai Fondi strutturali ai fini del calcolo dei tetti del patto di stabilità e sulla clausola di revisione dei conti tra il 2015 e il 2016.

 
  
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  Jan Březina (PPE), písemně. − Vítám návrh předložený několika členskými státy, aby byla do rámce vyjednávání o víceletém finančním rámci na období 2015 a 2016 zahrnuta „doložka o přezkumu“ účtů, která by umožnila navýšit rozpočet během aktuálního rozpočtového období ve prospěch klíčových oblastí, jako je zaměstnanost mladých lidí a malé a střední podniky. Vyzývám Komisi a členské státy k tomu, aby plně využily dostupný manévrovací prostor, který je v preventivní složce Paktu o stabilitě a růstu (PSR), k vyvážení potřeby produktivních a udržitelných veřejných investic a cíle fiskální kázně. Považuji za potřebné, aby veřejné výdaje spojené s prováděním programů spolufinancovaných strukturálními a investičními fondy byly zcela vyloučeny z definice strukturálních deficitů PSR, protože se jedná o výdaje věnované na dosažení cílů strategie Evropa 2020 a na podporu konkurenceschopnosti, růstu a vytváření pracovních míst, zejména pracovních míst pro mladé lidi.

 
  
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  John Bufton (EFD), in writing. − Against. As a party we believe that this report aims to give more money to the failing economies in the euro area and some of the newest Member States. In this regard we are unprepared to be part of such failed investments.

 
  
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  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté contre le rapport Mazzoni qui est extrêmement critique vis à vis de la gouvernance économique mise en place en Europe sous cette législature. Le rapport dénonce notamment le Pacte de Stabilité et de Croissance, qui a pourtant permis de stabiliser la zone euro à travers une nécessaire discipline budgétaire des États-membres. Il est également très critique vis-à-vis de législations fondamentales telles que le "six-pack" et le "two-pack", que j'ai soutenues. Pour ces raisons, j'ai voté contre le rapport Mazzoni.

 
  
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  Antonio Cancian (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione presentata dall'on. Erminia Mazzoni perché ritengo urgente giungere a un pieno superamento dei vincoli attualmente concernenti il cofinanziamento nazionale dei programmi dei Fondi strutturali. Si tratta di una proposta concreta finalizzata ad assicurare la più ampia flessibilità possibile, nell’ambito del patto di stabilità e crescita, nella considerazione delle risorse finanziarie dedicate dagli Stati membri al cofinanziamento dei programmi dei Fondi strutturali UE. Una maggiore flessibilità nell'ambito del patto di stabilità e crescita permetterebbe infatti di conciliare più efficacemente le esigenze di investimento con gli obiettivi di disciplina fiscale. Nel contesto dell'attuale crisi economica gli investimenti sono la chiave per rilanciare per la competitività, la crescita e la creazione di posti di lavoro.

 
  
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  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. A atual crise impõe importantes restrições às finanças públicas dos Estados-Membros. Resulta importante apresentar propostas concretas a fim de viabilizar toda a flexibilidade possível ao cofinanciamento nacional das despesas de desenvolvimento da UE num contexto de aplicação rigorosa do Pacto de Estabilidade e Crescimento. Dadas as negociações em curso sobre a futura política de coesão, sobre o QFP e, em termos mais gerais, o debate sobre a futura União Económica e Monetária, para o Parlamento, é da máxima importância política identificar e recomendar opções viáveis para que as autoridades nacionais, regionais e locais invistam em crescimento inteligente, sustentável e inclusivo. É necessário explorar todas as margens de flexibilidade no quadro da governação macroeconómica, para permitir um investimento adequado, reconsiderando, em particular, a relação entre o Pacto de Estabilidade e Crescimento e o investimento público produtivo.

 
  
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  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − În contextul actualei crize economice şi financiare, autorităţile regionale şi locale se confruntă cu scăderea acută a veniturilor de care dispun, pe măsură ce bugetele centrale reduc alocările de fonduri şi cer autorităţilor locale şi regionale să îşi aducă aportul la măsurile de austeritate, iar pe de altă parte trebuie să asigure servicii sociale din ce în ce mai exigente, ca rezultat al crizei, ce pun o presiune crescută asupra fondurilor de care dispun.

Cheltuielile publice de implementare a programelor cofinanţate de fondurile structurale şi de investiţii trebuie să fie excluse din definiţia deficitelor structurale din Pactul de stabilitate şi de creştere, întrucât aceste cheltuieli sunt dedicate sprijinirii competitivităţii, creşterii şi creării de locuri de muncă şi în mod special creării de locuri de muncă pentru tineri. Este importantă refacerea şi îmbunătăţirea capacitaţii financiare la nivel regional şi oferirea de asistenţă tehnică corespunzătoare, îndeosebi în implementarea de proiecte comune complexe şi gestionate la nivel local, pentru a asigura investiţii publice pentru programe şi proiecte menite să impulsioneze creşterea sustenabilă, să combată excluziunea socială şi să restabilească structura socială, oferind servicii sociale şi medicale adecvate, precum şi să creeze locuri de muncă, mai ales la nivel regional şi local.

 
  
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  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa importante relazione di iniziativa e mi congratulo con la Relatrice per il lavoro svolto. Condivido, infatti, la posizione che l'intero Parlamento ha assunto quella cioè di individuare nel più breve tempo possibile delle misure che allentino il rigore importo dal Patto di stabilità e crescita soprattutto per quel che attiene l'impossibilità di sostenere gli investimenti produttivi. Le autorità locali, infatti, sono l'anello più debole del sistema di governance multilivello in quanto subiscono i tagli da parte degli Stati, non riuscendo quindi a garantire i servizi e, nello stesso tempo, non possono dar vita ad investimenti produttivi. Con questa situazione è difficile prevedere il superamento della crisi e l'avvio di una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile. Sono d'accordo, quindi, che il Parlamento individui e suggerisca delle opzioni attuabili e le sostenga in tutti i negoziati che d'ora innanzi si svolgeranno: politica di coesione, Quadro Finanziario Pluriennale il dibattito sul futuro della politica economica e monetaria. Il grido che viene dai Paesi soprattutto del sud Europa non può più restare inascoltato: va bene il rigore nei conti pubblici, ma non possiamo raggiungerlo mortificando in questo modo le nostre imprese e i cittadini.

 
  
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  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Consider benefică extinderea utilizării instrumentelor financiare în cadrul politicii de coeziune la toate obiectivele tematice şi la toate fondurile structurale europene şi de investiţii, dar ar trebui ca BEI şi Comisia să propună noi măsuri de finanţare a investiţiilor pe termen lung ale autorităţilor locale şi regionale, inclusiv prin atragerea de capital privat.

 
  
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  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Les collectivités locales doivent pouvoir bénéficier d'une certaine flexibilité dans la gestion de leurs revenus pour faire face à la tendance actuelle qui réduit leurs ressources tout en accroissant les dépenses qui sont exigées d'elles. Pourtant, je ne pense pas qu'un assouplissement des conditions d'appréciation du pacte de stabilité et de croissance soit la solution à leurs difficultés. Nous nous devons de rester cohérents dans nos engagements et nos efforts de bonne gestion, et il existe d'autres marges de flexibilité pour permettre aux collectivités d'affronter la conjoncture actuelle.

 
  
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  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − A globális méretű gazdasági válság súlyosan érintett minden tagállamot, különösen hátrányos helyzetbe hozva ezzel egyes régiókat. A válságból történő kilábalás eszközeként több ország, több ágazatban volt kénytelen a költségvetésre vonatkozóan megszorító lépéseket tenni, melynek a helyi és regionális hatóságok jelenleg is elszenvedői. A regionális fejlődés hatékony előmozdításában nagyon fontos szerepet játszanak az európai strukturális és beruházási alapok és jó eszközként szolgálnak a területi kohézió megerősítésére, valamint a helyi és regionális hatóságok beruházásainak támogatására, pénzügyi stabilitásuk megerősítésére. Fontosnak tartom, hogy nagyobb szinergiát teremtsünk a nemzeti, a nemzeti szint alatti és az európai költségvetések között.

 
  
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  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte car j'estime notamment que les collectivités régionales et locales ont un rôle à jouer dans la réalisation des objectifs de croissance intelligente, durable et inclusive de la stratégie d'Europe 2020. Il est essentiel de faire des propositions concrètes visant à instaurer un maximum de flexibilité dans le cofinancement national des dépenses de développement de l'Union dans un contexte de stricte mise en œuvre du Pacte de Stabilité et de Croissance.

 
  
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  Ioan Enciu (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui vise à attirer l'attention sur les effets des contraintes budgétaires sur les autorités régionales et locales dans le cadre des dépenses des Fonds structurels de l'UE dans les États membres.

Dans le contexte de la crise financière et économique actuelle, les collectivités locales (régionales et locales) sont de plus en plus confrontées aux contraintes financières pesant sur les États membres, et à la difficulté de garantir des investissements productifs. D'une part, elles constatent une forte baisse de leurs revenus, car les gouvernements centraux réduisent les transferts et demandent aux gouvernements régionaux et locaux de contribuer aux mesures d'austérité; d'autre part, elles doivent de plus en plus fournir, à cause de la crise, des services sociaux indispensables qui infligent des pressions supplémentaires sur leurs finances publiques.

Dans ce contexte particulier, il est primordial de faire des propositions concrètes visant à la mise en place du maximum de flexibilité possible dans le cofinancement national des dépenses de développement de l'Union. Nous devons faire en sorte de suggérer des moyens concrets et viables d'améliorer la capacité financière des collectivités locales et régionales en matière d'investissements productifs en vue d'une croissance intelligente, durable et inclusive.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. É necessário encontrar o equilíbrio certo entre a obrigação de cada Estado-Membro de cumprir com as regras do Pacto de Estabilidade e Crescimento e a capacidade das autoridades regionais e locais de cumprirem os objetivos de crescimento e emprego constante da Estratégia Europa 2020. A crise económica atual tem dificultado e restringido a implementação das grandes opções políticas, a nível regional e local, que podem ter um impacto a longo termo no crescimento e no emprego. Urge, assim, encontrar o equilíbrio entre a obrigação de cumprimento do Pacto de Estabilidade e Crescimento e a necessidade de implementar estratégias orientadas para o crescimento sustentável.

 
  
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  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório elaborado pela colega Erminia Mazzoni debruça-se sobre as restrições orçamentais para as autoridades regionais e locais no que respeita às despesas dos Fundos Estruturais da UE nos Estados-Membros. A atual crise impõe importantes restrições às finanças públicas dos Estados-Membros. Considero importante apresentarem-se propostas concretas a fim de viabilizar-se toda a flexibilidade possível ao cofinanciamento nacional das despesas de desenvolvimento da UE num contexto de aplicação rigorosa do Pacto de Estabilidade e Crescimento. Em simultâneo importa analisar até que ponto a atual crise se repercutiu na capacidade das autoridades subnacionais para cumprir os objetivos de crescimento e emprego constantes da Estratégia Europa 2020. Concordo que é da máxima importância política identificar e recomendar opções viáveis para que as autoridades nacionais, regionais e locais invistam em crescimento inteligente, sustentável e inclusivo.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório aponta o enfraquecimento da coesão social, económica e territorial, o aumento do desemprego e das disparidades regionais, a descida do PIB e o aumento dos défices ao nível nacional, regional e local, em consequência da crise. Reconhece que os Fundos Estruturais são essenciais para promover a convergência, o emprego, o desenvolvimento e progresso social. Mas esquece que as soluções até agora apontadas, nomeadamente pela UE e o FMI, como as consolidações orçamentais, que nos Estados-Membros se traduzem num assalto ao património público e aos rendimentos dos trabalhadores, dos reformados e pensionistas, em medidas violentas para as famílias e os jovens, que não só não tem resolvido qualquer dos problemas acima identificados como têm agravado e aprofundado as divergências entre regiões, e entre países. O documento aponta os problemas mas engasga-se nas soluções. Refira-se que este relatório - que tem inéditas e surpreendentes considerações críticas sobre a austeridade - acaba por ser votado favoravelmente também por muitos dos que têm defendido e viabilizado essa mesma austeridade. Enfim, contradições e hipocrisia de quem vota um relatório de iniciativa como este porque sabe, à partida, que o seu efeito prático é nulo... Bem diferente é o seu voto quando o que se votam são relatórios legislativos com um efeito prático concreto.

 
  
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  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − Il tema affrontato dalla presente risoluzione è di grandissimo interesse per l’Italia. Allo stato attuale, le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea, attraverso i Fondi strutturali, e il cofinanziamento nazionale sono considerati in modo differente: le risorse provenienti dagli Stati membri rientrano, infatti, all’interno dei vincoli del Patto di Stabilità e Crescita, mentre le risorse europee ne sono escluse. Occorre porre rimedio a questa situazione, garantendo una maggiore flessibilità nella considerazione dei fondi destinati dagli Stati al co-finanziamento. Una scelta di questo tipo consentirà agli Stati membri di investire e approfittare delle occasioni di sviluppo che i Fondi strutturali possono offrire. Questa risoluzione rappresenta per il Parlamento l’occasione di lanciare un segnale forte e di farsi promotore di un maggiore sostegno agli investimenti, rispondendo alle richieste provenienti dai nostri territori.

 
  
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  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Mon rejet du rapport de madame Mazzoni à la séance plénière du 8 octobre appelle naturellement des clarifications. Évaluer comment les contraintes budgétaires pèsent sur nos régions est important, de même que formuler des recommandations lorsque des assouplissements ou des améliorations sont nécessaires. Cependant, ces propositions doivent être cohérentes avec la réalité et respecter le cadre juridique dans lequel s'inscrivent les États membres. Madame Mazzoni dénonce les "politiques d'austérité" menées par les États membres, sans reconnaître que les politiques d'assainissement et de rééquilibrage des finances publiques, bien qu'elles soient ressenties brutalement dans le quotidien des citoyens, sont les mêmes qui garantiront à terme la reprise saine de leurs économies. Les signes de la reprise se font d'ailleurs déjà ressentir en Espagne, en Italie... Saluons-les. Certes, la réduction des dépenses publiques doit être ciblée et ne pas étouffer les projets porteurs. Il faut accompagner les investissements qui seront le socle de la croissance. Cependant, le Pacte de Stabilité et de Croissance ne doit pas être manipulé selon les circonstances pour faire peser sur l'Union européenne et donc l'ensemble des États membres ce qu'un État n'est pas en mesure d'assumer seul. Ne changeons pas les règles pour s'accommoder des faiblesses.

 
  
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  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau balsuodamas, nes dėl dabartinės krizės smarkiai varžomi valstybių narių viešieji finansai. Be to, tebesitęsiant finansų ir ekonomikos krizei subnacionalinio lygmens (regioninėms ir vietos) valdžios institucijoms vis dažniau tenka spręsti sudėtingą uždavinį, susijusį su jų gebėjimu užtikrinti pelningas investicijas. Viena vertus, jos mato, kad stipriai mažinamos jų pajamos, kadangi centrinės vyriausybės karpo pervedamas lėšas ir prašo regioninių ir vietos valdžios institucijų prisidėti prie griežto taupymo politikos, kita vertus, dėl krizės jos turi užtikrinti vis daugiau pastangų reikalaujančias socialines paslaugas, o taip tik dar labiau didėja spaudimas jų turimiems viešiesiems finansams. Šiomis ypatingomis aplinkybėmis svarbu teikti konkrečius pasiūlymus, kad būtų užtikrintas visas įmanomas bendro nacionalinio ES vystymosi išlaidų finansavimo lankstumas kruopščiai įgyvendinant Stabilumo ir augimo paktą. Tai bus padaryta išanalizavus, kokiu mastu dabartinė krizė yra paveikusi subnacionalinių valdžios institucijų pajėgumą siekti strategijoje „Europa 2020“ nustatytų augimo ir darbo vietų kūrimo tikslų, ir siūlant šių subjektų pajėgumo finansuoti, susijusio su pelningomis investicijomis, gerinimo būdus. Būtina nustatyti perspektyvias galimybes nacionalinėms, regioninėms ir vietos valdžios institucijoms investuoti į pažangų, tvarų ir įtraukų augimą. Būtina išnaudoti visas makroekonominio valdymo sistemos teikiamas lankstumo galimybes, kad būtų galima tinkamai investuoti, ir pirmiausia permąstyti Stabilumo ir augimo pakto ir pelningų viešųjų investicijų ryšį.

 
  
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  Lívia Járóka (PPE), in writing. – The national co-financing of EU funds has long been a subject for debate. Strengthening the capacity of sub-national actors for the absorption of Structural Fund assets and increasing the flexibility is of utmost importance, especially given the outstanding role that Structural Funds play in employment and sustainable development, and consequently in social inclusion. Lifting the budgetary constraints that the Stability and Growth Pact may impose on national co-financing by its strict definition of structural deficits is a most progressive proposal and very important in cases of programmes promoting job creation, growth and social inclusion. It may also contribute to account being taken of the multi-dimensional and territorial aspects of poverty and to developing integrated multi-sector development programmes to target the most deprived micro-regions by engaging local communities and mobilising all available CFF Funds and other EU instruments, together with national assets.

 
  
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  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Dans ce rapport, ma collègue Erminia Mazzoni formule des propositions pour renforcer le rôle des collectivités régionales et locales dans le cofinancement des fonds structurels. Le rapport a largement été adopté, avec 433 voix pour, 131 voix contre et 50 abstentions. Cependant, certains points sont trop critiques vis-à-vis des règles de gouvernance économique, des politiques de discipline budgétaire et du pacte de stabilité de croissance. Il est notamment important de soutenir l'introduction de conditions macroéconomiques dans la politique de cohésion 2014-2020.

 
  
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  Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Zadaniem polityki spójności jest wyrównywanie różnic gospodarczych i społecznych pomiędzy państwami członkowskimi. Aby realizować ten cel, wspiera ona działania na rzecz rozwoju infrastruktury, wzrostu konkurencyjności, zatrudnienia, promowania badań naukowych i innowacji, a także współpracy terytorialnej. Są to działania o ogromnym znaczeniu dla regionów UE, zwłaszcza tych najbiedniejszych. Wieloletnie ramy finansowe na lata 2014-2020 zakładają pewne obostrzenia przepisów, które niosą ze sobą trudności dla budżetów regionalnych. Ograniczenie możliwości władz lokalnych jest faktem już dziś, w dobie trwającego kryzysu gospodarczego. Dodatkowe wymogi i ograniczenia spowodują jedynie pogorszenie sytuacji i uniemożliwią finansowanie zarówno trwających, jak i przyszłych inwestycji. Musimy zmodyfikować przepisy w taki sposób, aby umożliwić regionom przyjmowanie i wykorzystywanie środków pochodzących z funduszy strukturalnych, a także dać lokalnym władzom większą elastyczność w wyborze najbardziej korzystnych dla danego obszaru, innowacyjnych projektów.

 
  
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  Jan Kozłowski (PPE), na piśmie. − Głosowałem za przyjęciem sprawozdania posłanki Erminy Mazzoni, ponieważ uważam, że dokument przez nią przygotowany jest kompleksowy i rzeczowy. Państwa członkowskie w obecnej sytuacji zmuszone są do wprowadzania daleko idących oszczędności. W efekcie władze regionalne i lokalne konfrontowane są z jednej strony ze zmniejszającym się poziomem inwestycji, a z drugiej z rosnącym zapotrzebowaniem na świadczenia socjalne. Jako sprawozdawca komisji opiniodawczej w Komisji Zatrudnienia i Spraw Socjalnych podkreślałem konieczność podjęcia działań wspierających władze lokalne i regionalne w ich przedsięwzięciach pro-inwestycyjnych oraz pro-zatrudnieniowych.

Zgadzam się ze sprawozdawczynią, która podkreśla szczególną rolę polityki spójności jako instrumentu w realizowaniu strategii pro-wzrostowej. Konieczna jest kontynuacja prac nad uproszczeniem procedur oraz zwiększeniem dostępności funduszy strukturalnych. Uważam także, że regiony powinny być w pełni włączone w programowanie, implementację, monitorowanie oraz ewaluację funduszy. Takie podejście pozwoli na bardziej efektywne wykorzystanie środków z polityki spójności.

 
  
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  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole alla relazione della collega on. Erminia Mazzoni perché più volte, sia come Stato membro che come delegazione italiana del PPE, abbiamo manifestato la necessità di fare nostra la battaglia per far sì che le spese di investimento che fanno riferimento ai fondi strutturali europei siano scorporate dal calcolo del rapporto deficit/PIL e, pertanto, esenti da vincoli di bilancio. L’apertura, in tal senso, fatta lo scorso luglio dal Presidente Barroso, va rafforzata e accolta maggiormente. Il rigore dei conti e il rispetto della disciplina finanziaria delle casse pubbliche non implicano, direttamente, un blocco degli investimenti. Riteniamo, invece, opportuno che i fondi strutturali possano e debbano essere spesi in maniera efficace ed efficiente, rispettando i criteri di programmazione e, in questo senso, la quota di finanziamento nazionale ad essi dedicata non può essere considerata tra le voci di spesa corrente, altrimenti non si risolve la dicotomia tra politiche europee: da un lato esse chiedono crescita e sviluppo e dall'altro lato, paradossalmente, sanzionano le voci di spesa.

 
  
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  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Cette résolution du Parlement européen vise à trouver des solutions afin de gérer les nombreux réfugiés qui fuient le conflit en Syrie. D'après les Nations unies, 3,5 millions de réfugiés auront quitté la Syrie d'ici la fin de l'année, risquant ainsi de déstabiliser toute la région. J'ai voté en faveur de cette résolution, car je souhaite que l'Union européenne participe à l'effort de protection de ces réfugiés. Nous avons demandé l'organisation d'une conférence humanitaire afin d'aider les pays voisins de la Syrie (en particulier le Liban, la Jordanie, la Turquie et l'Irak) à accueillir dans les meilleures conditions possibles les réfugiés syriens. Nous avons également demandé aux États membres de l'Union européenne de renforcer leurs efforts diplomatiques en Syrie et de fournir une aide humanitaire à ces réfugiés. Enfin, nous avons invité les États européens à accueillir eux-mêmes des réfugiés syriens et à garantir un accès équitable aux procédures d'asile. Afin de permettre la réinstallation des réfugiés dans les situations d'urgence, les États membres pourront utiliser des fonds européens, en particulier le Fonds pour les migrations et l'asile.

 
  
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  Patrick Le Hyaric (GUE/NGL), par écrit. – Les fonds que les collectivités locales reçoivent des gouvernements centraux afin de garantir des investissements productifs ont été considérablement réduits suite aux politiques d'austérité de l'UE.

Les solutions proposées par ce rapport ambigu sont en accord avec les diktats de la Commission et du Conseil et ne garantissent en rien le fait que les collectivités locales pourront faire face aux demandes des citoyens ni aux projets à venir. C'est pourquoi je vote contre la proposition.

 
  
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  Monica Luisa Macovei (PPE), în scris. − Acest raport este un semnal de alarmă asupra dificultăţilor pe care le întâmpină autorităţile locale în timpul crizei. Autorităţile locale şi regionale sunt în Uniunea Europeană actori esenţiali pentru dezvoltarea locală. Acţiunile acestor autorităţi reprezintă 60% din investiţiile publice şi 38% din cheltuielile bugetare consolidate. Reducerea fondurilor pentru comunităţile locale le afectează de două ori: pe de o parte se fac economii în perioada de criză, iar linii de buget sunt tăiate, în special pentru investiţiile publice şi renovări. Austeritatea are efecte şi asupra implementării proiectelor finanţate din fonduri structurale. Autorităţile locale nu mai au capacitatea să acopere cofinanţarea necesară pentru a continua proiectele şi se îndatorează pe termen lung. Acolo unde autorităţile au capacitatea să contracteze împrumuturi pe termen scurt, contractarea sistemului bancar nu le permite să găsească împrumuturi cu dobândă scăzută. Austeritatea afectează în special regiunile cele mai sărace, care aveau deja dificultăţi în absorbirea fondurilor europene şi implementarea proiectelor.

 
  
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  Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − L'attuale crisi economica ha posto la necessità di fissare forti vincoli alle finanze pubbliche degli Stati membri, creando una situazione sempre più complessa però per le autorità regionali e locali che non sono più in grado di garantire investimenti produttivi. In questo particolare contesto, concordiamo con la relatrice che ritiene importante presentare proposte concrete per consentire la maggiore flessibilità possibile per il cofinanziamento nazionale della spesa per lo sviluppo dell'UE, nell'ambito di una rigorosa attuazione del patto di stabilità e di crescita. Il Parlamento europeo può e deve suggerire alcune opzioni volte a consentire alle autorità locali, regionali e nazionali di investire in una crescita inclusiva, sostenibile e intelligente. Accogliamo, quindi, con favore questa relazione che propone, ad esempio, che la spesa pubblica legata all'attuazione di programmi cofinanziati nell'ambito della politica di coesione e della politica di sviluppo rurale possa essere esclusa dalle limitazioni del patto di stabilità e di crescita in quanto volta a sostenere la competitività e la crescita.

 
  
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  Véronique Mathieu Houillon (PPE), par écrit. – J’ai voté en faveur du rapport qui vise à formuler des propositions permettant la mise en place d’une flexibilité maximale dans le cofinancement national des dépenses de l’Union européenne en matière de cohésion, de même que d’options d’investissement viables pour les autorités nationales, régionales et locales.

 
  
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  Iosif Matula (PPE), în scris. − Criza economică şi financiară a afectat semnificativ autorităţile locale şi regionale, bugetele publice locale fiind direct vizate, prin reduceri drastice. Eforturile pentru depăşirea crizei economice trebuie să se concentreze pe investiţii în domenii-cheie pentru creştere economică şi crearea de locuri de muncă. Concomitent, este necesară o mai mare implicare a autorităţilor locale şi regionale în planificarea programelor fondurilor structurale ale Uniunii Europene. Rolul politicii de coeziune trebuie să rămână unul decisiv în privinţa reducerii inegalităţilor de dezvoltare. Prin urmare, consider că este esenţial ca actorii locali să beneficieze chiar şi pe timp de criză de resursele financiare necesare pentru a putea utiliza fondurile structurale. Doresc să trag un semnal de alarmă asupra necesităţii de a întăriri capacitatea administrativă, condiţie esenţială pentru reducerea birocraţiei şi eficientizarea utilizării fondurilor europene. Dezvoltarea Uniunii Europene trebuie gândită „de jos în sus”, pentru a putea asigura un echilibru economic echitabil, astfel încât niciuna dintre regiunile europene să nu fie discriminată economic.

 
  
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  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Le rapport Mazzoni est paradoxal. D’un côté, il dénonce les effets désastreux de l’austérité et met en évidence une «chaîne de l’austérité» qui part des niveaux européen et nationaux, et se termine aux niveaux régionaux et locaux. De l’autre, il appelle à assouplir le Pacte de stabilité et de croissance (PSC) sans le remettre en cause et sans remettre en cause le TSCG, dont la fameuse « règle d’or » s’inscrit dans la même veine austéritaire. Cette position est incohérente : dès lors que l’on dénonce les effets catastrophiques de l’assèchement des dépenses publiques, il faut nécessairement s’attaquer frontalement à ces deux textes européens. Après que nous l'ayons amendé, la droite s'est mobilisée contre ce texte. J'ai donc voté pour, non par conviction, mais pour faire échec à sa manœuvre.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. A atual crise impõe importantes restrições às finanças públicas dos Estados-Membros. Além disso, no contexto da persistente crise financeira e económica, as autoridades subnacionais (regionais e locais) enfrentam de forma cada vez mais acentuada difíceis desafios no que respeita à sua capacidade para assegurar um investimento produtivo. Por um lado, assistem a uma forte diminuição das suas receitas, dado que os governos centrais cortam as transferências e solicitam aos governos locais e regionais que contribuam para a austeridade, tendo, por outro lado, de garantir serviços sociais cada vez mais exigentes devido à crise, o que exerce uma pressão adicional sobre os seus orçamentos públicos.

 
  
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  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor del presente informe porque supone una llamada de atención sobre el importantísimo problema que supone la reducción de fondos públicos en entidades locales, provinciales o regionales para poder alcanzar la cofinanciación de los fondos estructurales. Mientras la política europea de cohesión pone a disposición fondos para cofinanciar proyectos de desarrollo en las regiones menos favorecidas de la Unión Europea, la política de austeridad que impone la Comisión obliga a los Estados miembros a recortar la financiación de las entidades públicas que deben financiar la otra parte de los proyectos financiados con los fondos estructurales. Esta política de austeridad solo pretende arruinar y hundir más a la población del sur de Europa que ya queda imposibilitada para siquiera alcanzar la cofinanciación europea de sus proyectos. He votado a favor de este informe por la importancia estratégica de la financiación de las entidades locales así como por suponer una voz crítica contra la política de austeridad.

 
  
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  Alajos Mészáros (PPE), írásban. − A jelenlegi pénzügyi és gazdasági válság jelentősen korlátozza a tagállamok államháztartását. Ezáltal a regionális és helyi hatóságok nem képesek a termelő beruházásokat biztosítani. Az egyik oldalon a bevételeik jelentős visszaesését tapasztalják, másik oldalon pedig biztosítaniuk kell az egyre nagyobb kiadással járó szociális szolgáltatásokat. Fontos hogy konkrét javaslatok szülessenek annak érdekében, hogy a Stabilitási és Növekedési Paktum szigorú végrehajtása idején a nemzeti társfinanszírozás a lehető legrugalmasabban kapcsolódhasson az uniós fejlesztési kiadásokhoz. Ehhez tudni kell, hogy a válság milyen mértékben befolyásolta a nemzeti szint alatti hatóságok képességét az Európa 2020 stratégia növekedési és munkahely-teremtési célkitűzéseinek teljesítésére. Javaslatokat kell tenni arra, hogy miként javítható ezen intézmények termelő beruházásokat szolgáló finanszírozási kapacitása. Egyetértek a jelentéssel, amely kéri a Bizottságot, hogy készítsen jelentést e tárgyban, amint azt az úgynevezett „kettes csomag” kérte:

– a kohéziós politika és a vidékfejlesztési politika keretében társfinanszírozott programok végrehajtásához kapcsolódó állami kiadásokat ki kell venni a Stabilitási és Növekedési Paktum korlátozásai alól, mivel ezek a kiadások a versenyképesség és a növekedés támogatását szolgálják;

– a Stabilitási és Növekedési Paktum prevenciós ágában a termelő állami beruházások szükségessége és a költségvetési fegyelem célkitűzése közötti egyensúly megteremtése érdekében biztosított lehetőségek kihasználása. Szavazatommal támogattam a jelentést.

 
  
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  Miroslav Mikolášik (PPE), písomne. − Finančná a hospodárska kríza značne prispela k zvyšovaniu rozdielov medzi regiónmi v EÚ, pričom najviac trpia chudobné regióny v nových členských štátoch a v južnej Európe.

Politika súdržnosti práve v najpostihnutejších oblastiach nachádza svoj skutočný význam a poslanie ako hlavný investičný nástroj zameraný na konvergenciu a udržateľný rozvoj.

Regionálne a miestne orgány zohrávajú nezastupiteľnú úlohu v sociálno-ekonomickom rozvoji na miestnej úrovni, kam štát zo svojej centrálne riadiacej úrovne akosi nedovidí.

Členské štáty preto musia systematicky uľahčovať regiónom čerpanie eurofondov a umožniť im, aby mohli čo najrýchlejšie využívať nové prostriedky určené na programovacie obdobie 2014 – 2020.

Na záver by som chcel vyjadriť súhlas s názorom, že makroekonomická podmienenosť by mohla spôsobiť problémy vo vykonávaní politiky súdržnosti, postihnúť najviac postihnuté regióny a navyše aj ohroziť plnenie dlhodobých cieľov EÚ.

 
  
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  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I think that EU regions could be hit twice over with the financial crisis in their countries and budgetary restraints at EU level. In order to safeguard opportunities for future growth we support all possible flexibility in the co-financing of programmes and policies. I voted in favour.

 
  
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  Marlene Mizzi (S&D), bil-miktub. − Waħda mill-akbar problemi li qed tiffaċċja l-Unjoni Ewropea bħalissa hija d-diskrepanza li teżisti fit-tqassim tal-ġid bejn l-Istati Membri prinċipali u dawk li qegħdin fil-periferija. Għal ħafna min dawn l-Istati, il-konsegwenzi tal-kriżi finanzjarja huma speċjalment problematiċi. Huwa allura f’dan il-kuntest li l-fondi strutturali li toffri l-Unjoni Ewropea jieħdu importanza differenti. Dawn il-fondi jistgħu, u għandhom jiġu użati sabiex iħallu impatt pożittiv fuq il-ħajja taċ-ċittadini. Ir-reġjuni huma milqutin b’mod eċċessiv mir-riformi ekonomiċi li qed isiru. Dan qed iwassal sabiex numru importanti jintilfu. Nemmen allura li dan ir-rapport għandu jagħti impetu pożittiv sabiex jixpruna aktar flessibilità fil-mod ta' kif jintużaw dawn il-fondi strutturali għall-benefiċċju ta' dawk li għandhom bżonn. Fid-dawl ta' dan kollu, allura jien ivvutajt favur dan ir-rapport.

 
  
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  Claudio Morganti (EFD), per iscritto. − È innegabile come le autorità regionali e locali abbiano fortemente risentito degli effetti a catena dovuti alla crisi e all'austerità imposta dall'Europa che ha, se possibile, addirittura peggiorato la situazione. A questo punto diventa necessaria una visione più ampia e flessibile, che possa permettere a regioni e comuni di riuscire a contenere gli effetti della crisi, favorendo una ripresa il prima possibile. Tutti i dati economici dimostrano il fallimento delle misure di cieco rigore sino a qui intraprese, e spesso sono proprio gli organismi amministrativi intermedi quelli che si ritrovano maggiormente penalizzati. Non si può crescere senza investimenti e questo dovrebbe essere chiaro a tutti: questo non vuol dire gettare i soldi dalla finestra, come purtroppo molto spesso hanno fatto diverse regioni, in particolare del Sud Italia, ma significa che è necessaria una programmazione adeguata, capace di rispondere alle necessità del territorio. Il patto di stabilità e crescita, che poi ha originato anche il Fiscal Compact, è uno dei mali che sta alla base dell'attuale situazione di difficoltà: non va quindi visto come un modello e un valore assoluto, ma si deve ritornare piuttosto a misure più ampie, come del resto era stato previsto in origine da Maastricht.

 
  
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  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Da durch die gegenwärtige Krise den Mitgliedstaaten erhebliche Einschränkungen gegenüber den öffentlichen Finanzen auferlegt werden und sich dies hinsichtlich der Strukturpolitik der EU äußerst negativ auswirkt, weil die Regierungen selbst keine Mittel zur Verfügung haben bzw. einen rigiden Sparkurs fahren, plädiert der Ausschuss für regionale Entwicklung für mehr Flexibilität in Sachen Strukturfonds. So sollen finanzielle Mittel im Sinne der europäischen Kohäsionspolitik und zur Entwicklung des ländlichen Raumes hierbei ausgenommen sein, jedoch Möglichkeiten geschaffen werden, welche der präventiven Komponente des Stabilitäts- und Wachstumspakts zur Verfügung gestellt werden. Da sich aber meiner Meinung nach durch diese Änderungen mehr Möglichkeiten für den Missbrauch von Steuergeldern eröffnen und jene Umverteilungen wenig Sinn haben bzw. man diese sinnvoller nutzen könnte, habe ich gegen diesen Antrag gestimmt.

 
  
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  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Der legislative Akt ist im Wesentlichen eine umständliche Formulierung dafür, dass die Sparpolitik der EU auf kommunaler und regionaler Ebene beendet bzw. umgangen werden soll. Nachdem mit viel Mühen und Zank in den letzten beiden Jahren beschlossen wurde, dass nur eine Konsolidierung der öffentlichen Finanzen das langfristig richtige Signal an die Kapitalmärkte darstellt (Fiskalpakt sowie Stabilitäts- und Wachstumspakt), während gleichzeitig die EZB diese Maßnahme kurz- und mittelfristig durch ihr legal grenzwertiges OMT-Verfahren (Staatspapierkäufe am Sekundärmarkt) deckt, scheinen die südländischen EU-Regionen wieder die Nerven zu verlieren. Sie wollen mehr Geld, um die defizitäre Kommunal- und Regionalpolitik wieder zu erhöhen. Wenngleich einige moralisch korrekte Argumente zur Deckung der höheren Sozialkosten und die Investitionen in Beschäftigung plausibel erscheinen mögen, ist dies de facto eine Abkehr von der Sparpolitik, zum Teil mittels EU-Geldern, zum Teil durch weichere Sparauflagen. Darüber hinaus ist die weitestgehend zentralistische Zuteilung von EU-Geldern ineffizient, denn die EU-Gießkanne ist nicht in der Lage, hier substanzielle und verhältnismäßige Effekte zu erzielen. Da dieses Verhalten sowohl inkonsistent zu den Beschlüssen und der Strategie der letzten Jahre als auch langfristig kontraproduktiv ist, habe ich dagegen gestimmt.

 
  
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  Younous Omarjee (GUE/NGL), par écrit. – Avec la crise, les collectivités locales sont confrontées à la difficulté de garantir les investissements productifs sur leurs territoires.

Ce rapport d'initiative présente des propositions concrètes visant à offrir plus de flexibilité concernant les dépenses publiques des États membres liées à la mise en œuvre de programmes cofinancés dans le cadre de la politique de cohésion et de la politique de développement rural. Par exemple, le rapport propose d'exclure les dépenses publiques liées à la mise en oeuvre de ces programmes du Pacte de Stabilité et de Croissance. Le rapport rejette également très clairement les principes de macro-conditionnalité économique, les politiques d'austérité et les contraintes budgétaires.

J'ai donc voté en faveur de ce rapport, qui propose des solutions concrètes pour garantir la continuité des aides publiques locales malgré la crise.

 
  
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  Justas Vincas Paleckis (S&D), in writing. − This report regarding the effects of budgetary constraints for regional and local authorities on the EU’s Structural Funds expenditure in the Member States calls for the Europe 2020 goals and the financial crisis to be separated. I voted in favour, because the financial crisis should not detract from investing in future goals such as employment, innovation, sustainable development and the low-carbon economy. The report stresses the need to strengthen the capability of regional and local governments, and to reduce red tape to create more efficiency. Another proposal is to increase cooperation between budgets at national and European levels so that the roles and responsibilities of each are clear and do not overlap. Community-led local development for local strategies to create smart and sustainable job growth is, I believe, a vital part of European goals. I support the suggestion made in the report that these goals should not be included as part of the Stability and Growth Pact, because the spending is focused on Europe 2020 goals and increasing competitiveness, growth and job creation. Future generations should be able to benefit fully from the completion of these goals.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − I vincoli di bilancio sulle autorità regionali e locali per quanto riguarda l'utilizzo dei Fondi Strutturali dell'UE hanno effetti tendenzialmente negativi perché limitano il cofinanziamento nazionale dei programmi. C'è bisogno quindi di una riflessione sul da farsi visto anche l'impatto della crisi economica sulle diverse realtà regionali e visto il ruolo che dovrebbe avere la politica di coesione dell'UE a sostegno degli investimenti. Ritengo quindi opportuno sollecitare le istituzioni, soprattutto ora che si stanno concludendo i negoziati sul quadro finanziario pluriennale 2014 - 2020, con una proposta in grado di superare i vincoli sui finanziamenti in ragione delle restrizioni di bilancio imposte alle autorità locali nel rispetto del patto di crescita e stabilità semplificando l'accesso ai fondi e agli investimenti per la crescita e l'occupazione.

 
  
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  Antigoni Papadopoulou (S&D), in writing. − The ongoing financial crisis has deeply affected the public finances of Member States and therefore their ability to continue financing the sub-national levels. The local and regional authorities, in many Member States, have been hit twice. Firstly, by the financial crisis and national budgetary cuts in their countries, and secondly, by the budgetary restraints at EU level. The consequence is extra pressure on their already stressed budgets, a sharp decrease in the revenues of most local governments, throughout Europe and reduced ability to provide adequate social services for vulnerable groups at times of increased demand because of financial hardship, increased unemployment, poverty and austerity. I voted in favour of this report as it is crucial to explore and support all practical measures that can be taken, in order to safeguard future regional growth and be flexible in our effort to ensure availability for sufficient investment and co-financing of social programmes and policies.

 
  
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  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Πρόκειται για έκθεση με ιδιαίτερο ελληνικό ενδιαφέρον καθώς απαριθμεί τα προβλήματα και τις δυσκολίες των περιφερειακών και τοπικών αρχών στην αξιοποίηση πόρων από τα ευρωπαϊκά διαρθρωτικά ταμεία. Αξίζει να σταθούμε στην πρόταση για ελαστικότητα της αποδέσμευσης κοινοτικών πόρων, στο πλαίσιο της μακροοικονομικής διακυβέρνησης, προκειμένου να υπάρξουν οι κατάλληλες επενδύσεις και εκείνες οι οποίες θα μπορέσουν πραγματικά να συνεισφέρουν σε μια βιώσιμη ανάπτυξη σε τοπικό και περιφερειακό επίπεδο. Αν και η παρούσα έκθεση, την οποία και υπερψήφισα, δεν είναι δεσμευτική, αποκαλύπτει εντούτοις το ολοένα και αυξανόμενο αίτημα για άρση των γραφειοκρατικών και τυπολατρικών πλαισίων στην ΕΕ ώστε οι πόροι από τα διαρθρωτικά ταμεία να κινητοποιούνται άμεσα στους τομείς για τους οποίους προορίζονται. Ασφαλώς όμως αυτό απαιτεί και μια λελογισμένη και αξιόπιστη στρατηγική αξιοποίησής τους από τις τοπικές, τις περιφερειακές και τις εθνικές αρχές, σημείο στο οποίο η χώρα μας, ιδίως εξαιτίας της οικονομικής κρίσης, καλείται να ανταποκριθεί ενόψει του νέου πολυετούς δημοσιονομικού πλαισίου (2014-2020).

 
  
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  Aldo Patriciello (PPE), in writing. − Dear Madam or Sir, Public finances have experienced difficulties in the current crisis and are, in the meantime, under great pressure from the increasing demand for social services to be provided by the government. It is essential for the Member States and regions to have some flexibility, in order to respond as effectively as possible to shocks to the economy regarding territorial, economic and social specificities, and to ensure that vulnerable regions and groups are protected from further suffering. I am convinced that more limitations reducing government expenditure will undermine the EU’s capacity for tackling crisis and that public expenditure related to the implementation of programmes co-financed in the framework of Cohesion policy and rural development policy, supporting competitiveness and growth, should be excluded from the SPG limitations. Therefore, I voted in favour of this proposal.

 
  
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  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A crise económica e mundial enfraqueceu a coesão social, económica e territorial da UE, causando um aumento dos níveis de desemprego, um sério agravamento no crescimento do PIB e um reforço das disparidades regionais e dos défices orçamentais a nível nacional, regional e local, repercutindo-se na capacidade das autoridades subnacionais para cumprir os objetivos de crescimento e emprego constantes da Estratégia Europa 2020. Neste sentido e por ocasião das negociações sobre a futura política de coesão e o Quadro Financeiro Plurianual, a relatora recomenda a identificação de opções viáveis para que autoridades nacionais, e em particular as regionais e locais, possam investir num crescimento inteligente, sustentável e inclusivo. O meu voto favorável insta a Comissão e os Estados-Membros a explorarem as margens de flexibilidade existentes na parte preventiva do Pacto de Estabilidade e Crescimento para operar um equilíbrio entre as necessidades de investimento público e os objetivos de disciplina orçamental, e a par, solicita ainda à Comissão, que a despesa pública suportada pelos Estados-Membros no âmbito do cofinanciamento dos programas apoiados pelos Fundos Estruturais seja totalmente excluída da definição de défices estruturais do PEC.

 
  
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  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Oggi in plenaria è stata votata la relazione della collega Mazzoni sugli effetti dei vincoli di bilancio per le autorità regionali e locali con riferimento alla spesa dei Fondi strutturali dell'UE negli Stati membri. La crisi attuale pone forti vincoli alle finanze pubbliche degli Stati membri e per le autorità subnazionali diventa sempre più complesso garantire investimenti produttivi. Da una parte si trovano a constatare un netto calo delle entrate e dall'altra devono garantire, per effetto della crisi, servizi sociali sempre più impegnativi che esercitano ulteriori pressioni sulle casse pubbliche. In questo contesto è importante che il Parlamento individui opzioni volte a consentire alle autorità locali, regionali e nazionali di investire in una crescita inclusiva, sostenibile e intelligente in particolare rivedendo il rapporto fra patto di stabilità e di crescita e investimenti pubblici produttivi.

 
  
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  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The current crisis puts significant constraints on public finances of the Member States. Moreover, in the context of the ongoing financial and economic crisis, sub-national (regional and local) authorities are increasingly faced with a challenging conundrum as regards their capacity to secure productive investment. On the one hand, they witness a sharp decrease in their revenues, as central governments cut transfers and ask regional and local governments to contribute towards austerity, while on the other they have to secure increasingly demanding social services, as result of the crisis, putting an extra pressure on their public purses.

In this particular context, the EP considers it important to make concrete proposals in order to allow all possible flexibility for the national co-financing of EU development expenditure in a context of rigorous implementation of the Stability and Growth Pact. This will be done by analysing to what extent the current crisis has impacted on the capacity of sub-national authorities to pursue the objectives of growth and jobs contained in the Europe 2020 strategy and by suggesting ways to improve the financing capacity of these entities towards productive investments.

 
  
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  Amalia Sartori (PPE), per iscritto. − La relazione sui vincoli di bilancio per le autorità regionali e locali con riferimento ai Fondi strutturali dell’UE, partendo da alcune osservazioni generali sulla crisi economica e il suo effetto sulle disparità regionali, analizza la capacità di finanziamento delle regioni dell'Unione europea e il grado di sinergia tra il livello locale e quello europeo, rivolgendo alla Commissione e agli Stati membri la richiesta di realizzare un equilibrio tra le esigenze di investimento e di rigore fiscale. Ho deciso di appoggiare questa relazione perché suggerisce un percorso di moderazione delle penalità nei confronti degli Stati membri e delle misure di rigore in discussione nel pacchetto legislativo sui Fondi strutturali 2014-2020. Essa mira al rilancio degli investimenti nel rispetto delle regole del rigore, proponendo un miglioramento della capacità diretta di investimento delle autorità locali verso gli investimenti produttivi.

 
  
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  Salvador Sedó i Alabart (PPE), por escrito. − La crisis económica ha conllevado una disminución de la actividad productiva, un aumento preocupante del desempleo y una acentuación de los problemas estructurales de cada país o región, incrementando seriamente las disparidades sociales y económicas interterritoriales. Los gobiernos nacionales se han visto obligados a aplicar unos presupuestos más austeros y, por tanto, las autoridades locales y regionales -cuyo rol es esencial en el camino hacia los objetivos de la estrategia Europa 2020 en empleo, crecimiento y cohesión social- se han encontrado con una menor financiación en un momento de necesidad creciente. Dadas estas condiciones, creo conveniente apoyar la petición de una flexibilización de las medidas del Pacto de Estabilidad y Crecimiento y la revisión de unos principios y condiciones macroeconómicas de la Política de Cohesión, un instrumento eficiente en empleo y crecimiento, que no harían más que penalizar a aquellas regiones ya castigadas por la crisis.

 
  
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  Ovidiu Ioan Silaghi (ALDE), în scris. − Am votat în favoarea raportului referitor la „constrângerile bugetare cu care se confruntă autorităţile regionale şi locale în materie de cheltuieli din fondurile structurale UE în statele membre” deoarece una dintre cele mai mari probleme cu care se confruntă autorităţile locale şi regionale în această perioadă este reprezentată de reducerile bugetare majore în domeniile şi sectoarele importante. Îmbunătăţind capacitatea financiară la nivel local şi regional şi oferind asistenţă tehnică corespunzătoare vom asigura investiţii publice pentru programe şi proiecte menite să impulsioneze creşterea sustenabilă, să combată excluziunea socială şi să creeze noi locuri de muncă. Statele membre trebuie să promoveze atât măsuri care să aibă în vedere consolidarea capacităţii administrative a autorităţilor regionale şi locale, cât şi reducerea birocraţiei, pentru a impulsiona astfel capacitatea acestora de a pune în aplicare proiectele finanţate din fonduri europene.

Doresc să îmi exprim opoziţia cu privire la introducerea unei condiţionalităţi macroeconomice în viitoarea politică de coeziune, 2014-2020, deoarece ar însemna penalizarea, în primul rând, a beneficiarilor şi a regiunilor deja vulnerabilizate de criză. O eventuală suspendare a plăţilor din raţiuni pur economice ar avea efecte disproporţionate în statele membre, în ciuda participării lor depline la eforturile de echilibrare a bugetelor publice.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − L'attuale crisi economica e finanziaria avrà effetti significati nel lungo termini, non solo sull'economia ma anche sul tasso di disoccupazione, con risvolti inevitabilmente sociali, ecco perché esprimo il mio parere favorevole alla seguente proposta di risoluzione la quale prevede di dare una maggiore priorità alla creazione di sinergie tra il bilancio dell'UE e i bilanci degli Stati membri e delle autorità locali e regionali; Migliorando le disposizioni esistenti cosicché le regioni di taluni Stati membri, che sono particolarmente colpiti dalla crisi finanziaria, possano potenziare ulteriormente la loro capacità di assorbire i fondi strutturali e di coesione e prevenire gli ingenti disimpegni previsti; e individuando numero limitato di priorità in modo da concentrare gli sforzi, salvaguardando un'effettiva flessibilità per consentire agli Stati membri e alle regioni di perseguire nel modo più efficace possibile gli obiettivi comuni, rispettando nel frattempo le specificità territoriali, economiche e sociali.

 
  
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  Bart Staes (Verts/ALE), schriftelijk. − Ik stemde vandaag voor het verslag over de gevolgen van de budgettaire beperkingen voor regionale en lokale overheden.

Dit verslag wijst op de implicaties van het huidige Europese bezuinigingsbeleid voor sub-nationale autoriteiten en benadrukt het belang van publieke investeringen, meer bepaald met betrekking tot de Europese structuurfondsen.

In navolging van de financiële crisis werden de budgettaire regels in Europa flink aangescherpt. De balans sloeg om naar een streng bezuinigingsbeleid, met veel te weinig aandacht voor duurzame investeringen en sociaaleconomisch herstel.

Dit heeft ook uitwerking op regionale en lokale autoriteiten. Hun uitgaven tellen namelijk mee voor de nationale schuldenberekening, onder meer de uitgaven als cofinanciering van EU-structuurfondsen. Dit terwijl lokale overheden zeer belangrijke investeringen doen, grotendeels in publieke goederen als straten, pleinen en cultureel erfgoed.

Ik ben dan ook erg tevreden dat dit verslag met een brede meerderheid is aangenomen. Het Europees Parlement roept hiermee de Europese lidstaten en Commissie op om de publieke uitgaven van de lidstaten voor de cofinanciering van structuur- en investeringsfondsen niet te laten meetellen bij de overheidsuitgaven die moeten voldoen aan de strenge Europese budgetnormen. Het zijn namelijk precies dit soort investeringen, in duurzame ontwikkeling, werkgelegenheid, innovatie, en steun aan KMOs, die Europa hard nodig heeft.

 
  
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  Γεώργιος Σταυρακάκης (S&D), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση σχετικά με τις συνέπειες των δημοσιονομικών περιορισμών για τις περιφερειακές και τοπικές αρχές όσον αφορά τις δαπάνες των διαρθρωτικών ταμείων της ΕΕ στα κράτη μέλη. Μια από τις αρνητικές συνέπειες που έχει επιφέρει η οικονομική κρίση είναι οι σημαντικοί περιορισμοί στα δημόσια οικονομικά των κρατών μελών. Οι περιορισμοί αυτοί αντανακλώνται και στη χρηματοδότηση των περιφερειακών και τοπικών αρχών, σε μια περίοδο μάλιστα που οι αρχές αυτές καλούνται να κάνουν ακόμα περισσότερα, λόγω ακριβώς της δύσκολης οικονομικής κατάστασης στην οποία βρίσκονται οι κυβερνήσεις. Παράλληλα, ο προσεχής μακροπρόθεσμος προϋπολογισμός της ΕΕ είναι μειωμένος σε σχέση με την τρέχουσα περίοδο. Επομένως, όπως διαμορφώνεται η κατάσταση, οι περιφέρειες της ΕΕ κινδυνεύουν να πληγούν διπλά, δηλαδή και από την οικονομική κρίση στις χώρες τους και από τους δημοσιονομικούς περιορισμούς σε ευρωπαϊκό επίπεδο. Προκειμένου να διαφυλαχθεί η δυνατότητα των περιφερειών για μελλοντική ανάπτυξη, θα πρέπει υποστηριχθεί η κάθε δυνατή ευελιξία της συγχρηματοδότησης των προγραμμάτων και πολιτικών της ΕΕ, με αξιοποίηση όλων των περιθωρίων ευελιξίας στο πλαίσιο της μακροοικονομικής διακυβέρνησης και ιδίως η επανεξέταση της σχέσης μεταξύ του Συμφώνου Σταθερότητας και Ανάπτυξης και των παραγωγικών δημόσιων επενδύσεων. Με αυτό τον τρόπο θα διασφαλιστούν οι επαρκείς επενδύσεις που θα συνεισφέρουν στην οικονομική ανάκαμψη και ανάπτυξη.

 
  
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  Catherine Stihler (S&D), in writing. − I voted in favour of this report because I recognise the budgetary constraints on regional and local authorities and support flexibility in the co-financing of programmes and policies to allow for sustainable investment at regional and local level.

 
  
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  Kay Swinburne (ECR), in writing. − At a time in which determined efforts are being made back home in my own Member State to bring our deficit down and to generate growth and stability in our UK economy, it is vital that I am able to assure my constituents that the same smart and considered investment of taxpayers’ money is being ensured across the European Union by its authorities.

I am concerned that this report calls for the European Commission to investigate how it could be feasible for public spending by Member States on co-financing EU Cohesion projects to be excluded from the Stability and Growth Pact’s financial disciplines on debts and deficits. Member States must uphold agreements made as a part of this Stability and Growth Pact if we are to ensure better spending and because I am concerned by some of these recommendations made in this report today I have voted against it.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – La crise actuelle impose d'importantes contraintes sur les finances publiques des États membres. De plus, dans le contexte de la crise financière et économique actuelle, les collectivités locales (régionales et locales) sont de plus en plus confrontées à la difficulté de résoudre une énigme concernant leur capacité à garantir les investissements productifs.

D'une part, elles constatent une forte baisse de leurs revenus, car les gouvernements centraux réduisent les transferts et demandent aux gouvernements régionaux et locaux de contribuer aux mesures d'austérité, tandis que, d'autre part, elles doivent de plus en plus fournir, à cause de la crise, des services sociaux très demandeurs qui infligent des pressions supplémentaires sur leurs finances publiques.

Dans ce contexte particulier, je considère qu'il convient de faire des propositions concrètes visant à la mise en place du maximum de flexibilité possible dans le cofinancement national des dépenses de développement de l'Union dans un contexte de stricte mise en œuvre du PSC. Pour y parvenir, la portée des impacts de la crise actuelle sur la capacité des collectivités locales à réaliser les objectifs de croissance et d'emploi énoncés dans la stratégie Europe 2020 doit être analysée. Il est nécessaire de suggérer des moyens d'améliorer la capacité financière de ces entités en matière d'investissements productifs.

 
  
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  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A atual crise impõe importantes restrições às finanças públicas dos Estados-Membros, ao mesmo tempo que as autoridades regionais e locais enfrentam, de forma cada vez mais acentuada, difíceis desafios no que respeita à sua capacidade para assegurar um investimento produtivo. Neste contexto particular, a proposta de relatório da Comissão REGI, à qual pertenço, mostra que é importante ter propostas concretas a fim de viabilizar toda a flexibilidade possível ao cofinanciamento nacional das despesas de desenvolvimento da UE num contexto de aplicação rigorosa do Pacto de Estabilidade e Crescimento, razão pela qual votei a favor do documento, que salvaguarda a posição das Regiões Ultraperiféricas.

 
  
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  Isabelle Thomas (S&D), par écrit. – La crise économique et financière mondiale a détérioré la cohésion sociale, économique et territoriale dans l'Union avec les conséquences que l'on connaît. Le Pacte de stabilité impose aux États de la zone euro de construire des budgets proches de l'équilibre ou excédentaires. Pourtant, une contradiction est vite apparue. Si les dépenses publiques d'investissement sont comptabilisées dans le passif des finances publiques, ces investissements propices et même indispensables à la croissance de demain ne seront pas réalisés. Adieu les politiques de relance. A minima il était nécessaire d'exclure du calcul du déficit les dépenses publiques liées à la mise en œuvre des programmes cofinancés par les fonds structurels et d'investissement en vertu du PSC (Pacte de Stabilité Communautaire). La gauche se félicite que cette résolution ait recueilli la majorité des votes au Parlement européen.

 
  
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  Patrice Tirolien (S&D), par écrit. – Mesdames, messieurs, la crise économique a durement touché la capacité de financement des États membres ainsi que des régions européennes, sans que l'Union européenne ne se donne les moyens d'une relance ambitieuse à l'échelle communautaire. Or, ces contraintes budgétaires pèsent directement sur la faculté de nos régions à mettre en œuvre des projets favorisant l'emploi et le retour de la croissance. Le rapport Mazzoni, dont je salue le vote, insiste sur le rôle crucial de la politique de cohésion et des investissements régionaux comme élément structurant nos territoires et outil favorisant la croissance en Europe. Il faut également souligner et applaudir la proposition forte de ce rapport, qui appelle à ce que les dépenses publiques liées à la mise en œuvre de programmes cofinancés par les fonds structurels et d'investissement européens soient exclues de la définition des déficits structurels. Il s'agit ainsi d'exclure totalement de cette définition les financements communautaires et leurs pendants locaux, régionaux et nationaux.

 
  
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  Derek Vaughan (S&D), in writing. − I voted in favour of this report, which looks at how regional and local authorities are affected by budgetary constraints in the EU’s structural funds expenditure. In addition to cutbacks at Member State level, regional and local administrations are also facing difficult financial decisions.

It is vitally important that regions, such as my constituency of Wales, continue to invest in smart, sustainable and inclusive growth in the next round of structural funds, and I therefore I support this report’s proposal to ensure the greatest possible flexibility for the national co-financing of EU expenditure. I also welcome the analysis that will be undertaken looking into what impact the current crisis has had on the capacity of regional and local authorities to pursue growth and jobs objectives.

 
  
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  Angelika Werthmann (ALDE), in writing. − In times of financial and economic crisis the EU Union and its Member States need to use the available financial means of the European Union in a safe and very efficient manner. At this point the Union and Member States should concentrate their strategies on long-term investments in smart, sustainable and economic growth projects. The EU Structural Funds and the Cohesion Policy was an important funding and investment tool in the 2007-2013 period and plays an important role in the current fight against the financial crisis. However, since this report calls for abolishing the 3 % deficit rule of the Stability and Growth Pact, I abstained.

 
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