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Postup : 2011/0370(COD)
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Postup dokumentu : A7-0011/2013

Predkladané texty :

A7-0011/2013

Rozpravy :

PV 18/11/2013 - 16
CRE 18/11/2013 - 16

Hlasovanie :

PV 19/11/2013 - 8.7
Vysvetlenie hlasovaní

Prijaté texty :

P7_TA(2013)0461

Doslovný zápis z rozpráv
Pondelok, 18. novembra 2013 - Štrasburg Revidované vydanie

16. Program Tvorivá Európa (rozprava)
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  El Presidente. − El punto siguiente en el orden del día es el debate sobre el informe de Silvia Costa, en nombre de la Comisión de Cultura y Educación, sobre la propuesta de Reglamento del Parlamento Europeo y del Consejo por el que se establece el Programa Europa Creativa (COM(2011)0785 – C7-0435/2011 – 2011/0370(COD)) (A7-0011/2013).

 
  
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  Silvia Costa, relatrice. − Signor Presidente, signora Commissario, credo che il nuovo programma "Europa Creativa", nel testo che il Parlamento ha licenziato alla luce di un lungo negoziato con la Commissione e il Consiglio, apra una nuova fase nelle politiche europee, rivolte a tutelare e valorizzare la diversità culturale e linguistica e a promuovere il patrimonio culturale, materiale e immateriale, ma anche a rendere più competitiva l'industria culturale e audiovisiva europea.

Un equilibrio fra questi due aspetti fortemente voluto dal Parlamento, in nome della natura duale della cultura, che è valore intrinseco ma anche un comparto economico, senza cui la crescita non sarà né intelligente, né inclusiva, né sostenibile.

All'indomani della crisi economica più severa del dopoguerra, la cultura, la creatività, insieme all'educazione e alla ricerca, diventano finalmente centrali nella programmazione 2014-20 come unici programmi in aumento rispetto al taglio complessivo di 40 miliardi praticati dal Consiglio.

In "Europa Creativa" trovano piena legittimità le imprese culturali e creative, oggetto del Libro verde del 2011, come motori di innovazione e di occupazione qualificata, specie giovanile. Oltre 1 milione di imprese, 6 milioni di addetti, una quota del PIL europeo tra il 5 e il 7 percento. La sfida del passaggio al digitale, che ha modificato l'intera catena produttiva, distributiva e di fruizione della cultura, dal design all'audiovisivo, vi è pienamente riconosciuta.

Il focus del programma si amplia dal soggetto ideatore alla catena del valore, che va dallo sviluppo dell'opera fino alla sua promozione, alla circuitazione internazionale, ma con attenzione al pubblico, quei cittadini europei che la recente ricerca di Eurobarometro indica come sempre più distanti dalla fruizione e dalla pratica di prodotti e servizi culturali, e non solo per costrizioni di carattere economico.

I settori che negli ultimi vent'anni hanno trovato efficace sostegno in tre distinti programmi europei – MEDIA, MEDIA Mundus e Cultura – sono raccolti in un unico programma ma, grazie anche al lavoro del Parlamento, mantengono autonomia di brand, budget e misure specifiche, pur accogliendo lo strand transettoriale in cui abbiamo meglio definito il nuovo strumento finanziario di garanzia, affidato al FEI, che affiancherà i grants e sosterrà i prestiti degli istituti finanziari nazionali sulla base di portfolios specificamente individuati per questi settori, incoraggiando così maggiore disponibilità e competenze del sistema creditizio europeo nei prossimi sette anni.

Le sfide che i settori della cultura, della creatività e dell'audiovisivo devono affrontare sono comuni ai 14 settori inclusi in Europa creativa e sono la frammentazione del mercato, la sottocapitalizzazione, la mancanza di dati comparabili, la digitalizzazione e lo sviluppo del pubblico.

"Europa creativa" contribuisce ad affrontare questi nodi e avvia soluzioni, alla luce di un valore aggiunto europeo che rafforzi le imprese e allarghi le opportunità dei nostri artisti e creativi e delle loro opere e della loro circolazione.

Con 1 miliardo e 462 milioni di euro, il programma segna un +9 percento. Avremmo voluto un maggiore aumento, ma comunque è un segno positivo. A questi fondi, però, dobbiamo aggiungere le risorse che, grazie al Parlamento, potranno andare al patrimonio culturale e alla creatività dalle politiche di coesione di Orizzonte 2020, a conferma che la cultura non è solo un settore ma una risorsa trasversale.

In particolare, sottolineo l'apertura dell'intero programma alla partecipazione di paesi dell'area di libero scambio e del vicinato e a paesi terzi con gli accordi bilaterali. Segnalo il sostegno al cinema e all'audiovisivo e a tutto il multimediale per la possibilità anche di sostenere opere prodotte dalle televisioni in collaborazione con produttori indipendenti, specie documentari, programmi per ragazzi e animazione.

Nella cultura è prevista inoltre attenzione particolare al no profit e per sostenere la circolazione europea delle opere saranno sostenute piattaforme e network, nonché l'educazione audiovisiva, anche attraverso cineteche e videoteche, e l'acquisizione degli skills per operatori e l'accesso di giovani e gruppi sottorappresentati

In conclusione, ringrazio i colleghi ombra, e ricordo il caro collega Bisky che ci ha lasciato, e i relatori dei pareri Göncz, Matera e Ţicău, che con il confronto e le loro proposte hanno contribuito al mio lavoro, che ha visto un voto quasi unanime nella commissione cultura. Ringrazio anche il Commissario, la Commissione e anche i direttori generali della DG Cultura e le Presidenze irlandese e lituana per il buon lavoro svolto insieme.

Spero che in questo modo una nuova Europa nascerà più su un progetto culturale e politico, che economico e finanziario.

 
  
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  Androulla Vassiliou, Member of the Commission. − Mr President, honourable Members, I am very happy to be with you today as you prepare to adopt the Creative Europe programme. I would like to thank the rapporteur, Silvia Costa, the shadow rapporteurs and all the Members who showed their strong commitment not only to the programme, but also to the place of culture in our society.

Culture is an essential part of our well-being. It lies at the heart of Europe’s diversity but also nourishes the deep roots that bind us together. For all these reasons, the cultural and creative sectors play a vital role in both our society and our economy. And yet we sometimes forget that the cultural and creative sectors are among the most dynamic in Europe, producing new ideas, new forms of innovation and high-quality jobs. We need to develop a deeper understanding that culture carries values, not only intrinsically in cultural terms for individual citizens and for society as a whole, but also for the benefit of the broader economy. However, we can see a number of obstacles which stop the cultural and creative sectors from reaching their full potential.

The ambition of Creative Europe is precisely to remove some of the obstacles, so that these sectors can seize the opportunities of the digital shift and globalisation – to overcome Europe’s national and linguistic fragmentation and operate transnationally, reaching new audiences – and also access the funds that cultural professionals need to finance their activities in order to grow and to internationalise. Indeed, one of the major innovations of the new programme is a loan guarantee facility that will complement the traditional support of grants. In short, I firmly believe that Creative Europe will be an effective tool, promoting our cultural diversity and strengthening competitiveness and cohesion across Europe. The new programme will bring together the current culture and media programmes and serve as a one-stop shop for the cultural and creative sectors. It will create new synergies, foster innovation and ensure higher visibility.

At the same time, the separate sub-programmes for culture and the audiovisual sector will ensure that we recognise the different needs of these sectors. The total budget of EUR 1.46 billion is less than we had hoped for, but better than the result we might have feared as national and European budgets continue to suffer. It represents a 9% increase compared to the current programmes and that means that Creative Europe is one of the very few programmes, together with Erasmus Plus and Horizon 2020, that have benefited from a budget increase. Creative Europe will thus add an important value, a European value, to the many actions and initiatives that Member States undertake for their cultural and creative sectors.

This week you have the opportunity to adopt a new and ambitious programme that will support Europe’s cultural diversity and the creative sectors that shape it. I encourage you all to give it your full support.

 
  
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  Kinga Göncz, A Foglalkoztatási és Szociális Bizottság véleményének előadója. − Először én is szeretnék gratulálni az előadónak, akivel egészen kiváló volt az együttműködésünk. A keretprogram egyik legfontosabb célja, hogy a kreatív ágazatok támogatásával segítse a 2020-as európai stratégia célkitűzéseit, többek között a foglalkoztatási helyzet javítását. 2010-ben az Unió GDP-jének 3,3%-a származott a kulturális és kreatív ágazatokból, és a munkaképes korúak 3%-a, 6,7 millió munkavállaló dolgozott itt, sokan közülük mikrovállalkozásokban. Az ágazat kulcsszereplői a fiatalok, és sok nemzetközi elismertségű start-up vállalkozás indult Európából az audiovizuális és informatikai területen, mint például magyar Prezi szoftver. Fontosnak tartjuk, hogy a keretprogram hozzáférhető legyen a hátrányos társadalmi helyzetű csoportok, fogyatékossággal élők, romák számára is és a korlátozott támogatási kapacitással rendelkező tagállamokban és régiókban működő vállalkozások számára is. A tagállamok feladata, hogy megteremtsék a szinergiát a keretprogram és a nemzeti jogszabályi környezet között, hogy a program valóban hozzá tudjon járulni a kitűzött célok eléréséhez.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău, Raportoare pentru aviz Comisia pentru industrie, cercetare și energie. − Mulțumesc domnule președinte, doamnă comisar, sectoarele creative și culturale au o contribuție importantă în domeniul ocupării forței de muncă și al creșterii economice, asigurând 4,5% din PIB-ul total al Europei și 3,8% din forța de muncă. Ca raportor al Comisiei ITRE, am susținut introducerea de noi obiective specifice ale programului, care întăresc componentele acestuia aferente adaptării sectoarelor creative și culturale la globalizare și digitalizare.

Digitalizarea produselor sectoarelor creative și culturale oferă oportunități economice și reprezintă o condiție esențială pentru dezvoltarea viitoare a capacităților culturale și creative ale Europei. Accesibilitatea online a materialului cultural va permite cetățenilor din întreaga Europă să beneficieze de acesta. Este necesar un parteneriat între sectorul public și cel privat pentru a crea noi modalități de finanțare. Am solicitat îmbunătățirea ofertelor online, legale și atractive, cu scopul de a încuraja creația artistică și a proteja drepturile de autor, precum și o alocare bugetară clară pentru fiecare dintre cele trei componente ale programului.

O felicit pe doamna raportor Silvia Costa.

 
  
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  Jean-Marie Cavada, au nom du groupe PPE. – Monsieur le Président, les points forts et intéressants de ce programme viennent d'être soulevés, tout comme ses difficultés. Je voudrais mettre le doigt sur plusieurs points.

Ce programme d'Europe créative est très attendu, non seulement pour des raisons économiques qui sont évidentes et que l'on découvre petit à petit en Europe, mais aussi pour des raisons qui touchent aux valeurs européennes. Je voudrais renouveler ici les recommandations que j'ai déjà eu l'occasion de formuler tout au long des négociations, et notamment – malgré les efforts qui ont été accomplis – souligner que ce programme n'est pas suffisamment à la hauteur de ce que la culture doit attendre de l'Europe à un moment où les valeurs européennes s'effondrent et où les bases en sont devenues extrêmement floues.

Face à la morosité et au doute des Européens, nous avons besoin de quelque chose de concret sur l'emploi, cela a été dit, sur la promotion des valeurs européennes par les outils culturels et les outils médiatiques. Il doit y avoir un effort important et le moment est venu de poser, à la Commission et aux institutions européennes, la question de savoir si nous pouvons constituer ici un point d'appui beaucoup plus fort. Je sais qu'il s'agit d'une compétence d'appui, cependant nous avons besoin de moyens supérieurs.

C'est la raison pour laquelle je voudrais aussi attirer l'attention sur un deuxième point: j'ai quelques doutes sur le fonctionnement du fonds de garantie, qui sera sans doute d'une grande utilité pour les opérateurs audiovisuels – qui ont l'habitude des industries – mais qui ne me semble pas approprié aux opérations et aux opérateurs culturels. Madame la Commissaire, je vous demande d'y être vigilante car des difficultés pourraient survenir.

Enfin, nos industries culturelles et créatives sont des poids lourds du développement économique, comme nous l'avons dit. Dans ces conditions, nous devrions amplifier les moyens de caractériser et de singulariser le continent européen dans ce domaine.

 
  
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  Petra Kammerevert, im Namen der S&D-Fraktion. – Herr Präsident, liebe Kolleginnen und Kollegen! Mit dem Programm Creative Europe vereinen wir die bisherigen Programme KULTUR, MEDIA und MEDIA MUNDUS unter einem Dach, ohne dabei allerdings die notwendige Eigenständigkeit der Einzelprogramme aufzugeben. Die Herausforderung, das Programm auch für kulturelle und mediale Entwicklungen zu öffnen, dabei einen Schwerpunkt auf die Fortentwicklung der Kultur- und Kreativwirtschaft zu legen und kleine und Mikrounternehmen zu berücksichtigen, ist uns trotz des finanziellen Drucks gelungen.

Umso bedauerlicher ist es, dass im Vergleich zum Kommissionsvorschlag die Mittel für das Programm seitens des Rates noch einmal gekürzt worden sind. Hier findet eine negative Hebelwirkung statt, so befürchte ich. Auf insgesamt 250 Mio. EUR bei einem siebenjährigen Gesamtetat von nur knapp 1,5 Mrd. EUR verzichten zu müssen, das wird die Kulturförderung eher negativ beeinträchtigen, ohne dass damit der schwierigen Gesamthaushaltslage in irgendeiner Form geholfen würde. Diese Kürzung ist kulturpolitisch Unsinn. Wir haben als Sozialdemokraten noch versucht, durch Anträge dies für den Haushalt 2014 zumindest teilweise abzumildern. Leider ist die Mehrheit des Hauses uns nicht gefolgt.

Liebe Kolleginnen und Kollegen, wir haben inhaltlich ein wirklich schönes Programm, nur wir müssen es auch mit den entsprechenden Mitteln ausstatten, damit es dann auch wirklich mit Leben erfüllt werden kann und der kulturellen Vielfalt in Europa dient!

 
  
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  Marietje Schaake, on behalf of the ALDE Group. – Mr President, the cultural and creative sectors hardly ever feature prominently on our political agendas. However, they are good for six to seven million jobs in Europe and also have an impact on attracting tourists and businesses and fostering innovation – and, more importantly, arts and culture, expression and creativity are essential ingredients for open societies.

The intrinsic value of culture cannot always be measured by a price tag. We try, through Creative Europe, to make a modest contribution by making the EU budget for creative and media programmes more efficient and streamlined, but compared to the amount of the Multiannual Financial Framework – on which we will vote this week – that goes to agricultural subsidies, we fall far short of the future-proof investments that Europe needs. Having said that, it is important to act even when budgets are under pressure.

For the Liberal Group, the key goal was to be more efficient by simplifying the programmes but Parliament had a problem holding that focus, with so many amendments and long wish lists seeking to change the programme. One good new feature is the access to private funding, which could not only help the cultural and creative industries but also increase knowledge within financial institutions about the cultural and creative sectors.

A priority we consider to have been missed out is that of reaping the full benefits of digitisation. While including gaming is good, our group would have liked to see better and speedier copyright reform and provision for ensuring that we use new technologies more efficiently so as to cut red tape and make it easier for audiences around the world to access the cultural and creative content of which we are so proud.

 
  
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  Helga Trüpel, im Namen der Verts/ALE-Fraktion. – Herr Präsident, Frau Kommissarin! Bei dem Programm Creative Europe geht es um kulturellen Austausch, um die Mobilität von Künstlerinnen und Künstlern, um kulturelle Verständigung in der Europäischen Union, um interkulturellen Dialog.

Außerdem soll es die Kreativwirtschaft fördern, die wesentlich zur Arbeitsplatzschaffung in der Europäischen Union beiträgt, und es soll den europäischen Film stärken und fördern. Es drohte angesichts der ursprünglichen Vorschläge der Kommission eine zu einseitige wirtschaftliche Ausrichtung. Es ist uns aber gelungen, deutlich zu machen, dass vor allem auch kleine Projekte und Non-profit-Organisationen von diesem Kulturprogramm profitieren müssen. Es ist ein guter Erfolg, dass uns das gelungen ist.

Außerdem war besonders wichtig, die UNESCO-Konvention zum Schutz der kulturellen Vielfalt in dem Programm zu verankern, in der noch einmal festgelegt wird, dass Kunst und Kultur nie allein als Ware betrachtet werden dürfen, sondern immer auch Träger von Sinn und Bedeutung sind und deswegen auch besonders gefördert werden dürfen und besonders gefördert werden müssen. Auch ich, wie andere Vorrednerinnen, beklage, dass der Etat zu gering ist. Es wäre ausgesprochen wünschenswert gewesen, angesichts der guten Ziele mehr Geld für die kulturelle Verständigung auszugeben. Es ist bedauerlich, dass uns das angesichts der Politik des Rates nicht gelungen ist.

 
  
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  Marek Henryk Migalski, w imieniu grupy ECR. – Panie Przewodniczący! Chciałbym pogratulować pani Silvii Costa dobrego sprawozdania. Z przyjemnością podniosę rękę za jego przyjęciem, ponieważ zawiera ono kilka bardzo ważnych rzeczy. Chciałbym uwypuklić trzy kwestie: po pierwsze, jest ono adresowane do małych i średnich przedsiębiorstw, a te – jak wiadomo – stanowią o zdrowej gospodarce rynkowej i warto inwestować w tego typu przedsięwzięcia.

Druga rzecz dotyczy zagwarantowania w tym sprawozdaniu równowagi geograficznej. Dla ludzi z mojej części Europy – z Polski – jest to niezwykle istotne i bardzo dobrze, że ten element znalazł się również w dokumencie przygotowanym przez Panią. I wreszcie trzecia kwestia to fakt, że dzięki temu programowi włączone są również państwa obszaru europejskiej polityki sąsiedztwa. Istotne jest również, abyśmy naszym sąsiadom, państwom, z którymi współpracujemy, dawali tego typu narzędzia do współpracy z nami, zwłaszcza w kierunku wschodnim. Nie wszystkie państwa wypełniają kryteria tak, jak chcielibyśmy, ale właśnie takimi programami i działaniami zachęcamy je do bliskiej współpracy z nami. Gratuluję jeszcze raz dobrej pracy i cieszę się na jutrzejsze głosowanie.

 
  
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  Martina Michels, im Namen der GUE/NGL-Fraktion. – Herr Präsident, liebe Kolleginnen und Kollegen! Zunächst möchte auch ich im Namen meiner Fraktion herzlichen Dank an die Berichterstatterin, Silvia Costa, für ihr Engagement richten. Grundsätzlich begrüßen selbstverständlich auch wir den Programmvorschlag der Kommission, die vormals verschiedenen Programme unter einem Dach zu verbinden und um ein Finanzinstrument zugunsten der Kultur- und Kreativbranche zu ergänzen. Die europäische Kulturlandschaft ist vielfältig und ein hohes Gut. Und unser gemeinsames Motto in der Europäischen Union „In Vielfalt geeint“ lässt sich vor allem über die Kultur, unsere gemeinsamen kulturellen Werte vermitteln. Für die GUE/NGL ist daher eine starke Kultur- und Medienförderung auf europäischer Ebene von großer Bedeutung.

Aber hier geht es nicht nur um die Hochkultur, sondern insbesondere um die vielen Alltagsprojekte. Und da stelle ich mir schon die Frage: Wie sieht nun die Realität gerade dort aus? Kultur wird mehr und mehr als Ware betrachtet, sie soll möglichst marktkonform sein. Und ich glaube, es ist wichtig, sich noch einmal an die UNESCO-Konventionen über den Doppelcharakter von Kulturgütern zu erinnern.

Ich denke, wir dürfen nicht die Augen davor verschließen, dass es nicht nur um die finanzielle Ausstattung geht, sondern vielerorts Künstlerinnen, Künstler und Kreative in prekären Beschäftigungsverhältnissen arbeiten sowie sozial und rechtlich schlecht abgesichert sind. Deshalb glaube ich, dass wir gerade in Krisenzeiten den massiven Kürzungen im Kulturbereich standhalten müssen. Das ist für uns inakzeptabel, denn es bedarf einer breiten und starken europäischen Förderpolitik im Kultur- und Medienbereich, denn ohne Kultur, das wissen wir alle, verliert Europa an Bedeutung. Das, denke ich, sollten wir uns stets vor Augen halten!

 
  
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  Marco Scurria (PPE). - Signor Presidente, spesso molti cittadini e molte associazioni mi chiedono se ci sia in Europa uno strumento per favorire la protezione e la promozione della diversità culturale, la possibilità di rafforzare la competitività dei settori culturali e creativi al fine anche di promuovere quelli che sono gli obiettivi fissati e che ci siamo dati nella strategia Europa 2020. Oppure mi chiedono se l'Unione europea può sostenere in qualche modo la capacità dei settori culturali e creativi europei anche di operare a livello transnazionale, di promuovere la circolazione delle opere e degli operatori culturali e creativi, di rafforzare la capacità anche finanziaria dei settori culturali e delle piccole e medie imprese e delle organizzazioni che operano in questo settore.

Oggi posso dichiarare a questi cittadini e a queste associazioni che la risposta è positiva: lo strumento esiste e si chiama "Europa creativa", il programma che domani approveremo e che investe questo settore anche con un aumento di bilancio – ed è giusto farlo, pensando che sono proprio le imprese culturali quelle più dinamiche, quelle che risentono meno della crisi e che offrono opportunità di lavoro – ma che, soprattutto, rafforza la nostra diversità culturale e ci ricorda con più efficacia le ragioni del nostro stare insieme.

 
  
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  Χρυσούλα Παλιαδέλη (S&D). - Κύριε Πρόεδρε, όπως και στην προηγούμενη παρέμβασή μου σχετικά με το Erasmus, θα ήθελα να δώσω και πάλι συγχαρητήρια στην κυρία Ανδρούλα Βασιλείου για την πρόθεσή της να επανεξετάσει το σύνολο των πολιτισμικών δράσεων σε ένα πακέτο και να επαινέσω την προσπάθεια της εισηγήτριας να ξεχωρίσει δύο τμήματα σε αυτό, τον πολιτισμό και τα μέσα ενημέρωσης.

Λυπούμαι, ωστόσο, διότι δεν μας δόθηκε η ευκαιρία, στην κυρία Costa και σε εμένα, να καλύψουμε ένα μεγάλο κενό σε αυτό το πρόγραμμα, κάτι που μπορεί να γίνει μόνο μέσα από ένα καινούργιο πρόγραμμα και που αφορά την πολιτιστική κληρονομιά, άυλη και υλική, αφορά δηλαδή την προσπάθεια της Ευρώπης να βρει έναν τρόπο για να υποστηρίξει την έρευνα, την ανακάλυψη και την προστασία των αρχαιοτήτων της ευρωπαϊκής ηπείρου, διότι πρόκειται για ακόμη ένα εργαλείο που χρειαζόμαστε προκειμένου να προωθήσουμε και την ευρωπαϊκή ιδέα αλλά και τη γνώση μας για το παρελθόν της Ευρώπης. Ελπίζω να ασχοληθείτε με αυτό στην επόμενη θητεία σας κυρία Βασιλείου.

 
  
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  Hannu Takkula (ALDE). - Arvoisa puhemies, aloitan puheenvuoroni Luova Eurooppa –ohjelmasta kiittämällä komissaari Vassiliouta ja myös esittelijä Costaa.

On erittäin tärkeää, että on saatu tehtyä tällainen ohjelma, jossa sekä kulttuuriohjelma että luovan alueen ohjelma on laitettu yhteen. Näiden ohjelmien sitominen yhteen mahdollistaa sen, että suurempi summa rahaa menee käytännön toimiin. On erittäin tärkeää, että me satsaamme eurooppalaisten veronmaksajien markat toimintaan, kun me kehitämme Eurooppaa ja luovaa Eurooppaa. Tätä toimintaa me tarvitsemme, sillä luova talous on kasvutalous ja Eurooppa on tunnettu nimenomaan tästä kulttuurien moninaisuudesta, eurooppalaisesta kulttuurimosaiikista. Sitä täytyy sekä hyödyntää kestävästi kulttuuriperintönä että myös oikealla tavalla kaupallistaa.

Tässä on valtavan suuret mahdollisuudet. Mehän tiedämme, että luova talous on tällä hetkellä yksi voimakkaita kasvualoja ja tämän ohjelman myötä tätä kasvua tullaan tukemaan.

 
  
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  Doris Pack (PPE). - Herr Präsident, Frau Kommissarin! Wir hatten ja zu Anfang Angst, dass es sich bei diesem Programm um ein Unterstützungsprogramm für die Kreativwirtschaft handelt und eigentlich nicht das, was wir unter Kultur- und Kreativwirtschaft verstanden. Wir sind froh, dass sich das inzwischen geändert hat bzw. sich herauskristallisiert hat, dass es natürlich auch eine Unterstützung gerade für die kleinen und mittelständischen Unternehmen in der Kreativwirtschaft ist, die ja sonst gar keinen Zugang zu Krediten hätten. Darum finde ich auch den Garantiefonds gut, den wir also sicherlich im Bereich des MEDIA-Programms noch mehr benutzen können, denn das MEDIA-Programm ist ja ein Alleinstellungsmerkmal unserer Kulturpolitik. Was wir in diesem Bereich für den europäischen Film tun, das kann man gar nicht hoch genug schätzen.

Als Drittes möchte ich sagen: Wir haben versucht, unbedingt dafür zu sorgen, dass Künstler und Kulturschaffende, wie man sie nennt, hier nicht an Wert verlieren, sondern dass wir das Ziel der europäischen Kulturpolitik darin sehen, dass unsere kulturelle Vielfalt in Europa bewahrt und gefördert wird, und dass der Austausch von Künstlern und ihrer Werke in der Europäischen Union gefördert wird. Das ist uns offensichtlich gelungen. Leider haben wir nicht genügend Mittel dazu, aber ich denke, wir sollten nicht klagen, denn anderen geht es noch schlechter!

 
  
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  El Presidente. − Gracias, Doris, y aprovecho para, cómo no, agradecerte todo lo que, a lo largo de los años, has hecho en favor de la cultura en nuestra comisión y en el conjunto del Parlamento.

 
  
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  Seán Kelly (PPE). - A Uachtaráin, tá áthas orm cúpla focal a rá ar an ábhar tábhachtach seo agus go háirithe ba mhaith liom an Coimisinéir, an rapóirtéir agus Uachtaránachtaí na hÉireann agus na Liotuáine a mholadh as an dea-obair a rinne siad chun na moltaí seo a thabhairt os ár gcomhair anseo anocht.

Tá a fhios agam go raibh an-suim ag mo chomhghleacaí féin, aire na hÉireann Jimmy Deenihan, sa tuarascáil seo agus beidh sé sásta go bhfuil toradh faighte air anois.

Is fiú tacaíocht a thabhairt do na meáin agus do chúrsaí cultúrtha i gcoitinne, agus cé nach bhfuil an buiséad rómhór - EUR 1.4 billiún, méadú 9% - bheadh sé níos fearr dá mbeadh sé níos mó. Ach bíodh sin mar atá, caithfimid an rud is fearr a dhéanamh leis. Go háirithe, chun cabhair a thabhairt do na gnónna miona agus meánmhéide agus airgead a chur ar fáil dóibh trí dheontais agus trí iasachtaí amach anseo.

Is fiú an tuarascáil seo a ghlacadh agus a mholadh.

 
  
 

Intervenciones con arreglo al procedimiento de solicitud incidental de uso de la palabra («catch the eye»)

 
  
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  Zoltán Bagó (PPE). - Gratulálok az előadó munkájához és a Tanács és a Bizottság kiváló együttműködéséhez ebben a programban, amely az említett alaprogramokat fogja össze, és megőrzi azok egyedi jellemzőit. Fontos eredménye a szakbizottsági munkánknak, hogy a keretprogram megalkotása során felhívtuk a figyelmet a kulturális örökség jelentőségére. Módosító indítványaimnak köszönhetően az európai kulturális sokszínűség hangsúlyosan jelenik meg az új keretprogram általános céljai között. Jelentős eredménynek tartom továbbá, hogy a művészek mobilitásának szükségességéről is egyetértettünk a Tanáccsal. A társfinanszírozási ráta kérdésében is elfogadhatónak ítélem a kompromisszumot, miszerint a Bizottság továbbra is az adott projektek összköltségvetésének maximum 80%-át biztosítja, ugyanakkor eltörlik a minimumküszöböt ebben a kérdésben. A költségvetési allokációval kapcsolatban pedig támogatom ... (Az elnök megvonta a szót a képviselőtől.)

 
  
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  Sergio Gaetano Cofferati (S&D). - Signor Presidente, signora Commissario, l'ottimo lavoro della collega Costa consente di prospettare di nuovo alla Commissione la valorizzazione di questo programma, che è molto importante per tante ragioni, com'è stato ricordato.

La cultura ha un valore anche economico e in una fase di difficoltà come questa è bene non dimenticarlo. Ma la cultura è soprattutto identità dei popoli e dunque va riconosciuta come strumento per valorizzare le differenze e trarne tutti i vantaggi che da questo possono derivare.

Ora credo che sia importante per questa ragione soffermarmi un attimo su un punto che la relatrice ha indicato e che è quello della formazione dell'utenza. Non dobbiamo dare per scontato che l'accesso alla fruizione della cultura sia automatico e che tutti abbiano questa propensione. Per cui dobbiamo pensare a un percorso formativo che cominci dai livelli di formazione scolastica per i più giovani fino all'intera vita delle persone in modo tale …

(Il Presidente interrompe l'oratore)

 
  
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  Krisztina Morvai (NI). - A kultúrák közötti párbeszédről szól ez a jelentés. Nos, a kultúrák közötti párbeszédről sokat tudna mesélni például az a véresre vert arcú ember, akinek a fényképét egy meghívón a kezemben tartom. Ennek az embernek semmi más bűne nem volt, sok-sok teljes jogfosztottságban élő sorstársával együtt, minthogy magyarnak született a csatlakozásra váró Szerbiában. Kedves Képviselőtársaim! Hogy ha Önök komolyan gondolják azt, hogy párbeszédre van szükség a kultúrák, illetőleg a nemzetek között, akkor szíveskedjenek megállítani a Szerbiában tömegesen folyó durva emberi jogi jogsértéseket az őshonos magyar nemzeti közösségek sérelmére, akik teljes jogfosztottságban élnek. Amennyiben erről többet óhajtanak tudni, és valóban kíváncsiak a kultúrák közötti problémákra, jöjjenek el holnap egy órakor kezdődő....(Az elnök megvonta a szót a képviselőtől.)

 
  
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  Marie-Thérèse Sanchez-Schmid (PPE). - Monsieur le Président, je voudrais faire une petite citation, dont je ne sais plus à qui on l'attribue: "La culture, c'est ce qu'il reste quand on a tout oublié". Il fallait dont que l'Europe en fasse une priorité et je voudrais remercier Silvia Costa de l'avoir si bien défendue.

Les secteurs de la culture et de la création, en particulier ceux de l'audiovisuel et des technologies numériques, sont au cœur de ce nouveau programme, doté d'une enveloppe de plus d'un milliard et demi d'euros. Ces secteurs ont un immense potentiel de croissance; ils ne connaissent pas la crise, contrairement à d'autres branches, et peuvent donner un véritable coup de fouet à l'économie européenne et à son marché du travail. Il mobilise en effet majoritairement les jeunes, leur talent créatif et leur soif de nouveauté.

L'Europe doit appuyer son développement économique sur cette innovation et cette créativité pour rester compétitive sur la scène internationale. C'est ce défi que l'Europe doit relever pour retrouver de la croissance, raffermir sa cohésion sociale, stimuler sa création d'emplois...

(Le Président retire la parole à l'oratrice)

 
  
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  Olga Sehnalová (S&D). - Pane předsedající, heslem programu Tvůrčí Evropa je podpora kulturní a jazykové různorodosti. S tímto heslem se plně ztotožňuji, protože kulturní rozmanitost a vlastní jazyk dělají každou zemi Evropské unie jedinečnou. Tyto hodnoty musíme chránit a uchovávat i pro další generace.

Program Tvůrčí Evropa má přispět k posílení konkurenceschopnosti kulturního a tvůrčího odvětví, které jsou v Evropě významným zdrojem pracovních míst. Tvůrčí Evropa staví na zkušenostech a úspěších programů Kultura a Media, které podporují kulturní a audiovizuální odvětví v Evropě už více než 20 let. Jejich zastřešení poskytne lépe strukturovaný finanční nástroj, zároveň ale umožní, aby každý z programů sledoval vlastní vytyčené cíle. To nikdy nebude možné bez dostatečné finanční podpory.

Kultura, to není jenom komerce, ale především cesta, jak uchovávat a předávat naše vlastní dědictví. V době krize je to nesmírně důležité téma.

 
  
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  Dubravka Šuica (PPE). – Poštovani predsjedniče, čuli smo da se radi o jednoj i pol milijardi EUR što je vrlo važan novac, a isto tako radi se o 6 do 7 milijuna radnih mjesta. Vrlo je važno da su priliku dobili za novac mala i srednja poduzeća a također i neprofitne organizacije. Kad govorimo o kulturi, ovdje se najviše danas spominju digitalizacija i audiovizualni sektori. Međutim ja želim spomenuti kulturnu baštinu koju smatram važnom i šteta je da je tako rijetko kultura na dnevnom redu. Voljela bih da i o tome možemo govoriti jer novac treba ići u konkretne aktivnosti, a isto tako je dobro što se mogu dobiti zajmovi. Nadalje, medijski programi su također važni i smatram da je kulturna razmjena i razumijevanje vrlo važno unutar... (zastupnica je prekinuta jer je prekoračila dopušteno vrijeme izlaganja)

 
  
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  Tonino Picula (S&D). – Gospodine predsjedniče, želim izraziti potporu programu kojim je moguće pozitivno doprijeti do 100 milijuna ljudi na vrlo raznolikom tržištu. Kulturna i kreativna industrija igra važnu ulogu u ekonomiji EU-a, gdje sudjeluje s ukupno 4,5 % europskog GDP-ja i zapošljava gotovo 4 % ljudi na europskoj razini. U Hrvatskoj je prije krize u kulturnom sektoru bilo angažirano 2 % od ukupnog broja zaposlenih. Također, tijekom proteklog desetljeća zaposlenost je u kulturnom i kreativnom sektoru rasla u prosjeku 3,5 % godišnje. Ovo je područje stoga potrebno dodatno poticati kako bi se povećao njegov doprinos održivom rastu i zapošljavanju, a ovaj program smisleno predlaže upravo navedeno. Ujedno predstavlja i najveću potporu kulturnoj i kreativnoj industriji u svijetu. Unatoč činjenici da alokacija sredstava više naginje medijskom nego kulturnom i kreativnom sektoru, program o kojem raspravljamo sadrži pozitivan kompromis, osigurani su dodatni poticaji za stjecanje znanja i vještina potrebnih za zapošljavanje s naglaskom na digitalizaciju, otvaraju se mogućnosti za dodatno naglašavanje kulturnih …

(zastupnik je prekinut jer je prekoračio dopušteno vrijeme izlaganja)

 
  
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  Piotr Borys (PPE). - Ja rozpocznę od cytatu rzymskiego filozofa Cycerona, który powiedział, że w czasie wojny muzy milkną. Dzisiaj, kiedy jesteśmy w kryzysie, Pani Komisarz wywalczyła większe pieniądze na kulturę. Bardzo chciałem za to pogratulować, podobnie jak mojej koleżance Sylvii Coscie. Chciałem powiedzieć, że dobrze, że widzimy Europę również poza granicami geograficznymi, stąd w polityce sąsiedztwa program „Kreatywna Europa – Mundus”. Ważne jest to, aby wymieniać się różnorodnością kulturalną dzięki pakietowi „Kultura”. Różne organizacje pozarządowe, środowiska kulturalne mogą składać wspólne projekty. I w końcu wspaniały program „Media”, dzięki któremu będziemy mogli wymieniać doświadczenia filmowe, tłumaczyć filmy na różne języki, cyfryzować kinematografię, przybliżając różne spojrzenia i różne wrażliwości europejskie. Chciałem ogromnie pogratulować, to jest wielkie wyzwanie dla wszystkich potencjalnych beneficjentów.

 
  
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  Marino Baldini (S&D). – Poštovani gospodine predsjedniče, poštovana povjerenice, mislim kako je veoma bitno, osim programa Erasmus za sve, pokrenuti program Erasmus+, kao potrebu i novu mjeru kojom će se dodatno otvoriti mogućnosti u školovanju kroz nove proširene programe.

S obzirom na veliku nezaposlenost mladih veoma su važna i dobrodošla dodatna sredstva koja će pomoći i biti na raspolaganju studentima da mogu odgovorno i kvalitetno podizati sebe, školovati se, imati više mogućnosti.

Nedavno sam imao čast prisustvovati i radu Odbora za kulturu koji se bavi obrazovanjem mladih u jugoistočnoj Europi, a to potvrđuje da ima dijelova naše Unije gdje svakako treba obratiti veću pozornost i uložiti veće investicije.

 
  
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  Andrej Plenković (PPE). – Gospodine predsjedavajući, zadovoljstvo mi je podržati rad naše izvjestiteljice, kao i prijedlog Komisije za novu Uredbu o programu Kreativna Europa, kojim će se objediniti dosadašnje programe Kultura, MEDIA i MEDIA Mundus. Riječ je o tome da je to program koji u idućem višegodišnjem financijskom okviru ima 1,8 milijardi EUR. Mislim da je izuzetno važno da dolazi do konvergencije kulture u užem smislu i audiovizualnog sektora, da je znatno povećan proračun za projekte koji će poduprijeti kulturnu razmjenu, europsku kinematografiju, audiovizualni sektor.

Smatram da je riječ o programu koji će nam omogućiti da Europa bude snažnija u onome što je njezina osnovna karakteristika, a to je da je Europa projekt kulture i kulturne raznolikosti, koji nas čini tako posebnim u našem europskom modelu.

 
  
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  El Presidente. − Hemos terminado un turno de procedimiento de solicitud incidental de uso de la palabra («catch the eye») muy nutrido y, por cierto, hay que felicitar a los diputados croatas porque, en muy poco tiempo, se han convertido en expertísimos en el uso de este procedimiento y hay muchos de ellos que toman la palabra en este turno.

(Fin de las intervenciones con arreglo al procedimiento de solicitud incidental de uso de la palabra («catch the eye»))

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  Androulla Vassiliou, Member of the Commission. − Mr President, once again I would like to thank very warmly the rapporteur of this programme, Silvia Costa, the co-rapporteurs and all of you who have been involved. You have supported the ambition of the Commission’s proposal from the very beginning and left your own imprint on the new programme.

I am happy to see that Parliament shares the Commission’s vision of the importance of culture in the creative sectors for both the well-being of our societies and for the generation of growth and jobs. Thanks to Creative Europe we will be able to fund artists and cultural professionals to work across borders and reach new audiences. I would of course be much happier if the original proposal for a 37% increase to the budget had been accepted by the European Council, but I think in these times of austerity we have to be satisfied with a small increase rather than a decrease.

Without financial support it would be difficult for our artists to break into new markets. That is why Creative Europe brings a real European added value. Cultural diversity lies at the very heart of the European idea. Creative Europe will support the people and the organisations who shape and renew that diversity. That is why the programme deserves your full support and I thank you in advance for that.

 
  
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  Silvia Costa, relatrice. − Signor Presidente, ringrazio tutti gli intervenuti per aver sottolineato il valore del risultato conseguito, anche con questo taglio di bilancio che, come ricordato giustamente poco fa anche dal Commissario Vassiliou, il Parlamento ha fatto di tutto per evitarne la conferma.

Resta comunque il dato di un aumento – meno significativo di quanto avessi voluto ma comunque un aumento – delle risorse di "Europa creativa" rispetto al settennio precedente. Ringrazio per alcune osservazioni e alcune sottolineature.

Vorrei ricordare anche alla collega Paliadeli, che sottolineava il mancato inserimento del patrimonio culturale all'interno di "Europa creativa", che in realtà la promozione del patrimonio culturale, accanto alla diversità culturale, è stato inserito da me personalmente e da altri colleghi al Parlamento, anche con la possibilità – e chiederei quindi al Commissario di battersi perché ciò sia osservato in sede di attuazione – di una forte complementarità di questo programma con i programmi Erasmus,anche per i giovani artisti e per i professionisti dell'arte e della cultura, con il programma per il turismo culturale, con i programmi soprattutto dei Fondi strutturali che possono prevedere in questo caso anche interventi di hardware sul patrimonio, oltre alla digitalizzazione delle sale e altri interventi più significativi rispetto a quelli che sono ammissibili nell'ambito di "Europa creativa".

Ricordo inoltre che noi siamo stati quelli che si sono battuti per una complementarità forte con il programma Orizzonte 2020 in cui sono stati inseriti il patrimonio culturale e le scienze umanistiche per la ricerca. Questo vuol dire che esiste un approccio più olistico e che accanto al programma "Europa creativa", che è chiaramente un settore importante per la cultura e l'audiovisivo, si pone in evidenza la cultura quale risorsa orizzontale, come previsto dal Trattato di Lisbona.

Penso che occorrerà ora far conoscere molto bene agli stakeholder e a tutti l'impegno per i desk "Europa creativa", perché effettivamente sia rafforzata la governance, siano rese chiare le priorità e partano presto i bandi per poter dare una continuità al lavoro degli operatori del settore.

 
  
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  El Presidente. − Se cierra el debate.

La votación tendrá lugar mañana, martes 19 de noviembre, a las 12.00 horas.

 
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