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Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 20 novembre 2013 - Strasburgo Edizione rivista

Competitività delle imprese e delle piccole e medie imprese (2014-2020) - Piano d'azione Imprenditorialità 2020: rilanciare lo spirito imprenditoriale in Europa (discussione)
MPphoto
 

  Magdi Cristiano Allam, a nome del gruppo EFD. – Signor Presidente, mi complimento per la resistenza.

In Italia su circa quattro milioni e mezzo di imprese, il 95 percento sono micro, il 4,5 percento piccole, lo 0,5 percento medie. Producono il 57,7 percento del PIL e creano il 64 percento dei posti di lavoro. Nei primi nove mesi del 2013 sono fallite quasi 9.000 aziende, chiudono circa 1.000 partite IVA al giorno. Il paradosso è che le aziende muoiono perché vantano dei crediti e il principale debitore insolvente è lo Stato, che deve 130 miliardi alle imprese. Per un verso, c'è la scure delle tasse che arrivano al 70 percento, dall'altro la ghigliottina della stretta creditizia.

Come si può parlare di moneta unica, se in Germania l'imprenditore ha il denaro all'1 percento, mentre in Italia il tasso praticato dalle banche oscilla dal 5 fino al 20 percento? L'euro ha devastato i piccoli imprenditori che hanno fatto grande l'Italia. La via d'uscita è il riscatto della sovranità monetaria.

 
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