President. − The next item is the debate on the oral question to the Commission on development of an EU Green Infrastructure (GI) policy by Salvatore Tatarella, Edite Estrela, Gerben-Jan Gerbrandy, Sandrine Bélier, Anna Rosbach, Kartika Tamara Liotard, on behalf of the Committee on the Environment, Public Health and Food Safety (O-000094/2013 – B7-0525/2013) (2013/2663(RSP)).
Salvatore Tatarella, Autore. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, la crisi climatica è sotto gli occhi di tutti e si sta aggravando di anno in anno evolvendo verso un punto di non ritorno.
Negli ultimi trent'anni ogni decennio è stato più caldo del precedente e le emissioni di gas serra continuano a lievitare. È necessaria una più forte iniziativa globale per arrivare ad un accordo che coinvolga seriamente i grandi paesi che inquinano di più. Occorrono impegni vincolanti per consistenti riduzioni di emissioni di gas serra. È necessario fare di più e più in fretta.
A causa di persistenti e crescenti cambiamenti climatici è aumentata anche in Europa la frequenza di eventi atmosferici estremi come tempeste, uragani e alluvioni, da ultimo ricordo le alluvioni in Sardegna, in Italia, e nel nord dell'Europa. Anche le ondate di caldo sono diventate più acute. L'aumento delle temperature, le variazioni di intensità e di frequenza delle precipitazioni e i fenomeni di siccità comportano impatti anche sul suolo, sulla fertilità e sui fenomeni di erosione, aridità e desertificazione.
In questo contesto, la risoluzione sulle infrastrutture verdi e la loro implementazione che prende le mosse da un'interrogazione della commissione ambiente è molto importante. Le infrastrutture verdi sono uno strumento per ottenere benefici ecologici, economici e sociali basati su soluzioni naturali.
Secondo alcuni studi, queste infrastrutture sono vantaggiose dal punto di vista economico, più durature di quelle tradizionali e, in molti casi, creano nuove opportunità di lavoro a livello locale, a volte possono essere un'alternativa, a volte una componente delle soluzioni tradizionali, possono essere introdotte in una rete di aree naturali e seminaturali, se pianificate a livello strategico con altri elementi ambientali possono fornire un ampio spettro di servizi ecosistemici.
Il ruolo delle infrastrutture verdi diventa essenziale e va collocato in un sistema europeo e nazionale; per questo motivo la strategia, per poter funzionare, deve avere un'implementazione capillare a livello nazionale e locale. È necessario un recepimento della strategia europea nelle misure degli Stati membri, per dare impulso a interventi basati sull'impiego di soluzioni naturali fondate sull'utilizzo sostenibile delle risorse naturali.
Vorrei citare brevemente alcune possibilità di utilizzo delle infrastrutture verdi: per esempio, nelle città, con la progettazione e la realizzazione di nuove aree verdi, cinture verdi, parchi, giardini, alberature, tetti e pareti verdi; con interventi di adeguamento, integrazione e gestione e sviluppo di infrastrutture verdi esistenti, puntando ad attenuare gli effetti delle ondate di calore e a migliorare il microclima locale.
Le infrastrutture verdi possono dare importanti contributi per gli interventi di ripristino della funzionalità ecoidrogeologica del territorio per le aree di espansione controllata delle piene, per la manutenzione dei bacini e degli argini fluviali, per la stabilizzazione dei versanti nelle aree montane, ma anche nelle zone costiere dove si possono realizzare strutture naturali.
Inoltre, per uno sviluppo ancora più efficace della strategia, riteniamo necessario aumentare il coinvolgimento dei privati nei progetti che riguardano le infrastrutture verdi. Per questo motivo chiediamo con forza nella risoluzione alla Commissione e alla BEI di creare in tempi rapidi una linea di finanziamento che comprenda meccanismi di sovvenzione a favore degli investimenti nelle infrastrutture verdi.
Ci sono tutti i presupposti per avviare delle buone prassi, gli strumenti finanziari ci sono e possono fare perno su fondi di finanziamento già attivi come il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.
Concludo: per raggiungere questo obiettivo è necessario un coordinamento e serve una mappatura dettagliata degli interventi da compiere. Per ora sappiamo che c'è molto da fare, basti pensare che da un recente studio si evince che le possibili iniziative per le infrastrutture verdi potrebbero teoricamente coprire, per esempio, in Italia e Francia, l'estensione record del 95 per cento del territorio per una superficie totale di quasi 290 000 km quadrati; una stima più realistica limita il bacino di effettiva applicabilità a un'area comunque gigantesca del 50 per cento.
Le infrastrutture verdi possono essere una grande opportunità anche per le piccole e medie imprese, che in questo campo possono giocare un ruolo chiave soprattutto per la loro propensione all'innovazione e alla sostenibilità. A tale proposito credo sia un'ottima idea quella di istituire certificazioni ed etichettature comuni europee a sostegno degli investimenti per le infrastrutture verdi e per facilitare anche lo scambio di buone prassi tra le imprese.
Ringraziamo la Commissione europea per lo sforzo fatto nel dare impulso a queste tematiche e la invitiamo a realizzare al più presto una misura finanziaria di accompagnamento a queste politiche e di fare il massimo sforzo per integrare tutti gli strumenti pertinenti dell'Unione europea allo scopo di contribuire allo sviluppo delle infrastrutture verdi.
Neven Mimica, Member of the Commission. − Mr President, I would first like to thank Parliament for its interest and involvement in the promotion of green infrastructure.
The strategy on green infrastructure which the Commission presented in May sets out ideas on how nature-based solutions like green infrastructure can protect biodiversity, enhance the economic benefits that our nature delivers, and contribute to growth and jobs. Based on experience across Europe, what is becoming clear is that green infrastructure solutions are often more cost-effective, more resilient and bring more long-term benefits than artificial, heavy infrastructure.
Local initiatives to invest in green infrastructure are creating jobs in planning, building energy-efficient green roofs and walls, restoring and maintaining urban and rural ecosystems, and restoring brownfield sites and watercourses. There are also benefits for our health and well-being: green spaces improve general health; they reduce heat-wave effects in cities; green roofs and parks provide natural water retention during heavy rains. Finally, green infrastructure is a key tool in mitigating and adapting to climate change.
The big question today is how we can help green infrastructure investments happen? At EU level, the backbone of green infrastructure is provided in the Natura 2000 network, delivering services worth EUR 200-300 billion per year. Investing in Natura 2000 is vital. The new multiannual financing framework provides significant new opportunities: for the first time, the Cohesion Fund will provide explicit support to green infrastructures. The target of 5% of ERDF resources for ʻintegrated sustainable urban development measuresʼ also provides opportunities for financing urban green infrastructure.
There are also opportunities within the new common agricultural policy, the Social Funds and the LIFE Programme. All the openings are there but those opportunities need to be taken up. Nothing much will happen unless green infrastructure is a priority in the partnership agreements, backed up by specific actions in the operational programmes.
Yet, it is clear that public financing will not be sufficient. It is therefore reassuring that the private sector is more and more recognising the opportunities for investment in our natural capital. The Commission is working with the European Investment Bank to set up a pilot Natural Capital Financing Facility next year. I count on your support to create this innovative financing mechanism which can mobilise additional investment in green infrastructure from the private sector and support the competitiveness of EU businesses in this emerging market.
VORSITZ: OTHMAR KARAS Vizepräsident
Christa Klaß, im Namen der PPE-Fraktion. – Herr Präsident, Herr Kommissar, liebe Kolleginnen und Kollegen! Den Garten Eden uns gestalten – das wird eine Herausforderung sein. Ich möchte ein bisschen auf die Praktikabilität hinweisen.
Die dichte Besiedelung und die intensive Nutzung in Europa setzen gut geordnete Verhältnisse voraus. Raumordnung, Landschaftsplanung, Bauplanung, Städteplanung, Straßen- und Verkehrsplanung – all das ist für uns in Europa eigentlich selbstverständlich und auch so akzeptiert. All diese Planungen müssen praktikabel und aufeinander abgestimmt sein. Die Nachhaltigkeit ist das Credo aller Dinge.
Im Rahmen der Biodiversitätspolitik hat die Kommission jetzt eine Strategie für eine europaweite grüne Infrastruktur vorgelegt. Bestehende Naturschutzgebiete sollen wieder miteinander verbunden werden, die Gesundheit von Ökosystemen soll erhalten werden, sodass sie ihre gesellschaftlich wertvollen Leistungen wie z. B. reine Luft und sauberes Wasser auch weiterhin erbringen können.
Diese Ziele sind nicht neu und finden sich in vielen verwandten Verordnungen und Richtlinien wieder, ja, sie sind das Herzstück einer jeden Umweltpolitik. Wir müssen jetzt ernsthaft aufpassen, dass wir uns hier nicht in Doppelregelungen verstricken. Wir brauchen ganz sicherlich kein neues Netz an geschützten Flächen. Gerade erst haben wir im Rahmen der Gemeinsamen Agrarpolitik die ökologischen Vorrangflächen beschlossen. In Natura 2000 – Herr Kommissar, Sie haben es erwähnt – haben wir europaweit ein Netz von wichtigen Naturschutzgebieten geknüpft. Außerdem ist die Landwirtschaft im Rahmen der Agrarpolitik mit der cross compliance zur Nachhaltigkeit verpflichtet.
Der Wert der Natur ist nicht ausschließlich und allein an ökologischen Gesichtspunkten zu messen. Die ökologischen, die sozialen, aber auch die ökonomischen Werte müssen abgewogen werden. Es ist z. B. nicht angemessen, in diesem Papier bestimmte Habitate, die einen besonderen Beitrag zur Klimaschutzpolitik liefern, zu erwähnen. Es ist z. B. nicht ausreichend sicher, ob die Konservierung von Wäldern langfristig wirklich auch zu einem verbesserten Kohlenstoffgleichgewicht führt.
Zum Abschluss möchte ich noch betonen, dass die Entwicklung einer grünen Infrastruktur in den Regionen erfolgen muss. Eine europäische Strategie kann dazu allenfalls einen guten Rahmen liefern.
Edite Estrela, em nome do Grupo S&D. – Senhor Presidente, Senhor Comissário, o valor dos benefícios oferecidos pela natureza é frequentemente negligenciado. Continuamos a permitir que o património natural se degrade, o que põe em risco a sustentabilidade a longo prazo e aumenta a vulnerabilidade a crises ambientais.
A infraestrutura verde apresenta uma multiplicidade de benefícios ecológicos, económicos e sociais através de soluções naturais. De facto, a natureza pode, por vezes, oferecer soluções mais baratas e duráveis e contribuir para a criação de emprego. Para além disso, os investimentos em infraestrutura verde têm normalmente um retorno elevado.
As soluções de infraestrutura verde são muito importantes nos ambientes urbanos, onde vivem mais de 60 % dos cidadãos da União, oferecendo benefícios para o indivíduo e para a comunidade a nível físico, psicológico, emocional e socioeconómico. A infraestrutura verde tem efeitos positivos na atenuação das alterações climáticas: soluções como telhados e paredes verdes podem ajudar a reduzir as emissões de gases com efeito de estufa, para além de outros benefícios, no que se refere à retenção da água, purificação do ar e promoção da biodiversidade.
As iniciativas de infraestrutura verde, em particular nos setores agrícola e silvícola, têm também um efeito positivo nas reservas de carbono e podem contribuir para a concretização das políticas da União e das suas obrigações internacionais em matéria de combate às alterações climáticas. Estas soluções reforçam ainda a resiliência a catástrofes e devem, por isso, ser integradas nas políticas da União e dos Estados-Membros relativas à gestão do risco de catástrofes.
Soluções de infraestrutura verde como planícies aluviais naturais, vegetação ribeirinha, bosques de proteção em zonas montanhosas, praias-barreira e zonas húmidas litorais contribuem para a redução de riscos e constituem alternativas interessantes tendo em conta também a relação custo-benefício.
Com a crescente urbanização do território e a consequente degradação do solo, é indispensável integrar a infraestrutura verde no processo do planeamento e ordenamento do território e da tomada de decisão a todos os níveis.
Como é sabido, em muitas regiões, o solo sofreu uma erosão irreversível, apresentando baixo teor de matéria orgânica ou problemas de contaminação. A infraestrutura verde deve ser pois integrada nas políticas de desenvolvimento regional e de coesão, nas políticas relativas às alterações climáticas e ao ambiente e também na gestão de catástrofes, como já disse.
Gostaria de terminar dizendo que, nos últimos anos, temos tido bons exemplos de projetos de infraestrutura verde mas seria importante reforçar a consistência e coerência destes projetos e o envolvimento da sociedade civil seria muito útil.
Gerben-Jan Gerbrandy, namens de ALDE-Fractie. – Voorzitter, we leven in tijden van financiële krapte en we zien dat elke euro, zowel publiek als privaat, drie keer wordt omgedraaid, voordat hij wordt uitgegeven. Wat dat betreft heb ik fantastisch nieuws: investeringen in groene infrastructuur zijn ontzéttend lucratief. Je zou zelfs kunnen zeggen: zes halen, één betalen.
Ik zal ze voor u opnoemen. Vooral in en rond steden zijn de effecten enorm. Je krijgt schonere lucht. Je geeft mensen de gelegenheid om te bewegen. En deze twee samen hebben een zeer positief effect op de volksgezondheid. Het leidt tot meer sociale cohesie. Het heeft een uitstekend effect op de biodiversiteit. Je ziet dat onroerend goed, huizen, in waarde stijgen. En tot slot, Voorzitter, wordt het vestigingsklimaat in aanzienlijke mate versterkt. Met andere woorden, zes halen, één betalen, als je investeert in groene infrastructuur.
Dus je zou verwachten dat investeringen in groene infrastructuur een conditio sine qua non zijn bij investeringen in gewone 'grijze' infrastructuur. Maar helaas, niets is minder waar. Als je kijkt naar de bestedingen via de structuurfondsen, via de sociale fondsen, via de andere infrastructurele werken, dan zie je dat het groene element altijd helemaal aan het einde komt, terwijl het zulke verschrikkelijk positieve opbrengsten heeft.
Ik zou dus ook de Commissie willen oproepen niet alleen hier te komen met mooie verhalen over Natura 2000, over het belang van groene infrastructuur, maar veel kritischer te zijn bij het beoordelen van de grijze infrastructuur en alleen dan toestemming te geven voor projecten, als er ook aandacht is voor groene infrastructuur.
Sandrine Bélier, au nom du groupe Verts/ALE. – Monsieur le Président, je me réjouis de la proposition de la Commission, soutenue par le Comité des régions, le Comité économique et social européen et, aujourd'hui, notre Parlement.
Aujourd'hui, pour notre Parlement, il s'agit d'envoyer un message positif et fort, rappelant qu'en ces temps de crise, nos efforts et nos investissements économiques doivent être utilisés de façon intelligente et responsable. Il nous faut en faire un nouvel outil pour nous permettre de réduire les pressions exercées sur notre environnement, un nouvel outil pour faire face à une situation que personne ne nie.
L'Europe est un des territoires mondiaux les plus artificialisés, qui connaît le plus fort taux de fragmentation de ses habitats naturels, dégradation et perte de la biodiversité du fait des activités humaines. Nous avons perdu 50 % de nos zones humides et terres agricoles de haute qualité naturelle. La qualité de nos sols ne cesse de se dégrader et cette dégradation nous coûte plusieurs dizaines de milliards d'euros par an.
C'est dans ce contexte qu'il nous faut mobiliser les synergies pour passer du gris au vert, pour atteindre les objectifs que l'Union européenne s'est fixés en matière de lutte contre le dérèglement climatique et la perte de la biodiversité ou, encore, pour assurer la qualité de l'eau et la prévention des risques. Il nous faut passer du gris au vert, de l'investissement à perte à l'investissement gagnant pour l'économie, l'emploi, la santé et l'environnement de nos territoires; d'aéroports, de contournements routiers et de digues en béton aux ceintures vertes urbaines, aux bandes enherbées agricoles, aux toitures végétalisées, aux zones humides préservées: une politique européenne pour une trame verte européenne. Un nouvel outil: les infrastructures vertes bénéficiant d'un transfert de financement européen, pour mettre fin aux financements néfastes à la biodiversité, pour inverser la tendance, en favorisant des solutions durables, créatrices d'emplois et offrant de nombreux avantages pour l'économie et l'environnement.
Dans cette démarche innovante et gagnante, n'oublions pas de toujours associer, et toujours plus, la société civile, la science citoyenne et populaire et engageons-nous vite et résolument.
Je crois au succès de cette entreprise ambitieuse et appelle la Commission européenne à l'assurer. Vous pouvez compter sur tout notre soutien.
João Ferreira, em nome do Grupo GUE/NGL. – Senhor Presidente, o desenvolvimento da chamada infraestrutura verde, entendida como um contínuo de estrutura ecológica com relevância funcional pode, inquestionavelmente, ajudar a lançar as bases de um relacionamento sustentável entre o Homem e a natureza.
As soluções de infraestrutura verde criam interessantes possibilidades de resposta à necessidade de satisfação das necessidades humanas, num quadro de redução de consumo de recursos e de maior eficiência no seu uso. A infraestrutura verde exige novas infraestruturas ou adaptação de algumas das existentes. As políticas públicas devem dedicar esforços e investimento ao desenvolvimento destas infraestruturas. O orçamento da União Europeia poderia e deveria apoiar estes esforços, conjugando a coesão económica e social com a preservação ambiental.
Nessa medida, o enfraquecimento recente do orçamento da União Europeia e o questionável redirecionamento das suas prioridades não pode deixar de constituir motivo de séria preocupação. Há muito que reclamamos, por exemplo, a criação de um instrumento específico de financiamento dos custos de gestão da rede Natura 2000, até hoje inexistente.
Por outro lado, importa que os recursos orçamentais que possam vir a ser dirigidos para esta finalidade, à infraestrutura verde e à criação de infraestruturas verdes, o sejam num quadro de propriedade e gestão públicas das infraestruturas e da apropriação coletiva dos seus benefícios, evitando, por exemplo, canalização de recursos públicos para lucros privados, de que as florescentes parcerias público-privadas são exemplo maior.
Roger Helmer, on behalf of the EFD Group. – Mr President, Mr Tatarella has told us that recent decades have become warmer. But that is exactly the pattern we saw a thousand years ago before the medieval warm period; we saw it two thousand years ago before the Roman optimum; we saw it three thousand years ago before the Minoan optimum, and in none of those cases was there a tipping point. In none of those cases was there a disaster. We are dealing here with well-understood, long-term natural climate cycles which have been in place for many thousands of years.
Our problem is not with the climate but with our climate policy. Yesterday I attended a briefing by Euroelectric and Eurostat on energy statistics. We heard that the EU’s emissions were flat in 2012 and are expected to increase in 2013 – this despite vast investments in green infrastructure, specifically in renewable energy projects. If emissions increase despite our best efforts when the economy is struggling, what will happen if the Eurozone ever recovers? I will tell you: emissions will rise. Colleagues, this must surely be the most expensive failure in history. Hundreds of billions of euros of investment, yet no progress towards our emissions objectives.
This is recognised not just by me, my party and my group, but by the Commission. We had energy Commissioner Gunther Oettinger telling us that Europe could not afford to pursue a unilateral climate policy. We had Industry Commissioner Antonio Tajani telling us that Europe faced an industrial massacre as a result of energy prices. This is the damage that we are doing.
A recent study by respected environmental economist Bjørn Lomborg showed that Germany's vast USD 130 billion investment in solar PV will have the effect, by the end of this century, of delaying the progress of global warming by 37 hours! We have seen less than one degree of warming in the last hundred years. We have seen none for nearly 20 years. A delay of 37 hours is effectively zero. That is USD 130 billion for nothing. It is time to stop this folly.
Bogusław Sonik (PPE). - Projekt „Zielona infrastruktura” przygotowany przez Komisję Europejską, za który był odpowiedzialny w Komisji Ochrony Środowiska Salvatore Tatarella, jest niezwykle ważnym projektem. Musimy pamiętać, że dobra naturalne nie są niewyczerpywalne, zwłaszcza gdy są niewłaściwie eksploatowane. Przyroda ma nie tylko walory estetyczne, ale jest też elementem stojącym za takimi newralgicznymi częściami naszego życia i gospodarki jak zapewnienie wody pitnej, retencja, oczyszczanie powietrza z zanieczyszczeń czy też regulacja klimatu w skali lokalnej. Dlatego też ten unijny projekt, zakładający wykorzystanie natury w sposób zrównoważony przy projektach infrastrukturalnych, jest niezwykle istotny. Przykładowo w Polsce borykamy się z problemem regulacji rzek, dlatego też program ten może stanowić szansę do zastosowania najbardziej korzystnych i przyrodniczo neutralnych metod retencji, minimalizujących użycie tzw. szarej, tj. konwencjonalnej infrastruktury.
Również z zadowoleniem przyjmuję propozycję szerszej integracji zagadnień związanych z tematem zielonej infrastruktury w innych dziedzinach, takich jak transport, polityka rolna czy planowanie przestrzenne. Omawiane projekty mogą stanowić jeden z elementów szerszej polityki unijnej mającej na celu pogodzenie rozwoju gospodarki z ochroną środowiska. Dokument ten winien stanowić inspirację dla polityk regionalnych w Europie, a także temat ten powinien stać się przedmiotem debaty tych polityków i obywateli, którzy będą angażować się w tworzenie programów zrównoważonego rozwoju w politykach miejskich i gminnych.
Eija-Riitta Korhola (PPE). - Arvoisa puhemies, päätöslauselman mukaan luonnon monimuotoisuuden katoamista on aktiivisesti torjuttava, jotta luonnon pääomaa voidaan suojella sekä nykyisen että tulevien sukupolvien hyväksi. Tämä sinänsä triviaali lause ei kuitenkaan käytännössä ole ollut itsestäänselvyys, sillä tutkimusten mukaan Euroopan maisemasta on kadonnut enemmän elinympäristöä kuin muualta ja se on samalla enemmän pirstoutunut.
Vihreän infrastruktuurin käsitteelläkin on ongelma: se nähdään vastaukseksi kaikkeen hyvään, mutta sen konkretia on epäselvää. Käsite on myös niin laaja, että sanoessamme päätöslauselman mukaisesti, että vihreän infrastruktuurin sisällyttäminen kaikkiin politiikan aloihin on perusedellytys, jota ilman ei voi toteuttaa uskottavaa vihreää infrastruktuuripolitiikkaa, emme kai enää itsekään tiedä, mitä se tarkoittaa.
Vastaan haasteeseen vaikkapa siis näin: tarvitsemme Euroopassa enemmän niin sanottua luonnontilaista wilderness-maisemaa. Sillä on korvaamaton arvo. Tätä emme kuitenkaan kykene säilyttämään ilman selkeitä rahallisia panoksia. Nuo panokset eivät kuitenkaan mene hukkaan ja ne ovat jopa sopusoinnussa muutamien muiden politiikkatavoitteiden kanssa. Sanotaan esimerkiksi nuorisotyöttömyys. Jos tietoisesti pyrkisimme palauttamaan ja säilyttämään jäsenvaltioiden alkuperäisluontoa siten, että kansalaiset saisivat nauttia näistä virkistyskohteina, se loisi työpaikkoja nimenomaan syrjäalueille muun muassa opaspalveluiden muodossa. Ne ovat juuri niitä työpaikkoja, joita ei voi menettää globalisaatiolle. Ne pysyvät täällä.
Dubravka Šuica (PPE). - Gospodine predsjedniče, u svakom slučaju podržavam ovaj pristup, ali bih htjela govoriti s jednog drugog aspekta s obzirom da se ipak sve vrti oko financiranja i sam povjerenik Mimica je rekao da trebamo podržati inovativni financijski mehanizam. Reći ću jedan primjer. Svi se zalažemo i za nove zelene površine i za parkove i za integrirano upravljanje tim površinama kako bismo spasili zemaljsku kuglu od ove situacije koja se događa s klimatskim promjenama. Svjesna sam da bi se na taj način otvorila nova radna mjesta u građevinarstvu, da bi bilo velike koristi za zdravlje i tako dalje. Međutim, sve ovisi o novcu.
Dugo sam bila gradonačelnica pa uvijek ste morali graditi infrastrukturu koja je potrebna za osnovno življenje voda, kanalizacija i tako dalje. A istovremeno smo bili grad prijatelj s gradom Montereyom u Kaliforniji. Da se ne ponavljamo pa sam izabrala namjerno ovakav način diskutiranja. Oni su srušili jedan cijeli gradski kvart da bi izgradili park. Dakle, grad mora biti dovoljno bogat, lokalna uprava i samouprava, gradovi, općine moraju imati dovoljno novaca da bi mogli upotrijebiti i da bi se moglo ulagati u tu takozvanu zelenu infrastrukturu. To nije moguće bez sredstava.
Ovdje smo rekli da imamo fond za regionalni razvoj, ali lijepo je o ovome govoriti na razini rezolucije, ali je potrebno naći način kako se ovo može implementirati i kako ovo može biti prioritetna politika za gradove, općine i regije. U protivnom, ako budemo o ovome razgovarali samo na razini Europskog parlamenta i ne budemo našli mehanizme za implementaciju, zelena infrastruktura će ostati samo mrtvo slovo na papiru.
Vladimir Urutchev (PPE). - Mr President, tackling the loss of biodiversity is of vital importance as we are well aware that it is closely linked to human wellbeing. Our actions are needed not so much for the sake of achieving our 2020 climate objectives or our international commitments under the Aichi biodiversity targets and the strategic plan for biodiversity: first and foremost they are needed to protect nature for future generations.
One way to achieve this is by creating green infrastructure which successfully integrates nature into society. This means that ecological elements should be integrated at the very early stages of planning and developing infrastructure in urban, rural and coastal areas. For this purpose, green requirements should be integrated in rural infrastructure projects co-funded by the European Union. Besides the ecological and public health benefits, such an innovative approach will contribute to the creation of sustainable green jobs. I would also like to stress the need for our national and regional authorities to make good use of all available EU funding opportunities to support understanding and promote more green infrastructure initiatives. Greening our cities should become a standard.
Finally, I would also like to highlight the need to promote research, innovation, capacity building and awareness-raising in this field. It will guarantee that the benefits and potential of developing green infrastructure are well known in society and the private sector.
Catch-the-eye-Verfahren
Jaroslav Paška (EFD) - Chcel by som oceniť vašu iniciatívu zelenej politiky, hlavne infraštruktúry, pretože priemyselné aglomerácie sú často dobudované sídliskami pre pracujúcich, pre ľudí, ktorí v týchto aglomeráciách pracujú, a tieto aglomerácie sú betónové džungle bez akéhokoľvek kvalitného životného prostredia a jedine z prostriedkov Európskej únie bude asi možné tieto sídliská oživiť a skultivovať tak, aby boli schopné poskytnúť deťom, ale aj rodinám kvalitné životné prostredie.
Takáto politika pre ľudí Európskej únie, pre tých, ktorí pracujú a ktorí budujú túto našu Úniu, je veľmi dôležitá, pretože doposiaľ stále hovoríme iba o politike priemyslu, o politike rozličných finančných inštitúcií, ale málo hovoríme o problémoch tých ľudí, ktorí v tomto prostredí žijú.
(Ende des Catch-the-eye-Verfahrens)
Neven Mimica, Member of the Commission. − Mr President, honourable Members, the success of green infrastructure solutions depends on the decisions that are made at national, regional and local levels. To mobilise experience and expertise at these levels, we need increased investment in training and capacity-building at appropriate levels in Member States. These joint efforts to apply the green infrastructure strategy to real, tangible life must also be supported by the European Union and international financial organisation funds.
Currently the Commission is preparing further guidance to integrate green infrastructure into more policy areas and a brochure on green infrastructure for the wider public which will explain green infrastructure in concrete terms. The integration of green infrastructure into future policy instruments is an ongoing process. The Commission will furthermore assess the opportunities for developing an EU 10G initiative, developing trans-European priority access for green infrastructure in Europe with significant benefits for securing the resilience and vitality of some of Europe's most relevant green infrastructure with consequential social and economic benefits.
Let me assure you that the Commission will do its utmost to support and add value to the work of national and local authorities throughout Europe to make green infrastructure the success we need. I thank you very much and I appreciate very much the contribution and interest you have paid to this issue and I look forward to jointly succeeding in the green infrastructure goals.
Der Präsident. − Zum Abschluss der Aussprache wurden gemäß Artikel 115 Absatz 5 der Geschäftsordnung zwei Entschließungsanträge(1) eingereicht.
Die Aussprache ist geschlossen.
Die Abstimmung findet am Donnerstag, 12. Dezember, um 12.00 Uhr statt.
Schriftliche Erklärungen (Artikel 149 GO)
Richard Seeber (PPE), schriftlich. – Die verhältnismäßig hohe Bevölkerungsdichte in der EU – 117 Personen pro Quadratkilometer – führt dazu, dass große Teile des uns zur Verfügung stehenden Landes intensiv genutzt werden. Damit einher geht der Druck auf die verbleibenden Naturräume und das Risiko ihrer Fragmentierung. Deshalb freut es mich, dass das Europäische Parlament sich fraktionsübergreifend für den weiteren Ausbau grüner Infrastruktur in der EU ausspricht. Dort, wo es ökologisch und wirtschaftlich sinnvoll ist, muss das Konzept der grünen Infrastruktur systematischer umgesetzt werden. Saubere Luft, sauberes Wasser, Schutz vor Überschwemmungen – grüne Infrastruktur kann oft kostengünstiger und nachhaltiger ökologischen, wirtschaftlichen und sozialen Nutzen bringen als konventionelle Lösungsansätze. Umso wichtiger ist es, die Privatwirtschaft für Investitionen in grüne Infrastrukturprojekte zu gewinnen und den Zugang zu entsprechenden Finanzierungsmitteln zu erleichtern!