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Процедура : 2011/0367(COD)
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Внесени текстове :

A7-0021/2014

Разисквания :

PV 12/03/2014 - 14
CRE 12/03/2014 - 14

Гласувания :

PV 13/03/2014 - 14.5
Обяснение на вота

Приети текстове :

P7_TA(2014)0241

Пълен протокол на разискванията
Сряда, 12 март 2014 г. - Страсбург Редактирана версия

14. Общи разпоредби - Фонд „Убежище, миграция и интеграция“ и фонд „Вътрешна сигурност“ - Фонд „Убежище, миграция и интеграция“ - Фонд „Вътрешна сигурност“ (полицейско сътрудничество, предотвратяване и борба с престъпността и управление на кризи) - Фонд „Вътрешна сигурност“ (външни граници и визи) (разискване)
Видеозапис на изказванията
Протокол
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  El Presidente. - El punto siguiente en el orden del día es el debate conjunto sobre:

- el informe de Lorenzo Fontana, en nombre de la Comisión de Libertades Civiles, Justicia y Asuntos de Interior, sobre la propuesta de Reglamento del Parlamento Europeo y del Consejo por el que se establecen disposiciones generales sobre el Fondo de Asilo y Migración y sobre el instrumento de apoyo financiero a la cooperación policial, la prevención de y la lucha contra la delincuencia, y la gestión de crisis (COM(2011)0752 - C7-0444/2011 - 2011/0367(COD)) (A7-0021/2014),

- el informe de Sylvie Guillaume, en nombre de la Comisión de Libertades Civiles, Justicia y Asuntos de Interior, sobre la propuesta de Reglamento del Parlamento Europeo y del Consejo por el que se crea el Fondo de Asilo y Migración (COM(2011)0751 - C7-0443/2011 - 2011/0366(COD)) (A7-0022/2014),

- el informe de Salvatore Iacolino, en nombre de la Comisión de Libertades Civiles, Justicia y Asuntos de Interior, sobre la propuesta de Reglamento del Parlamento Europeo y del Consejo por el que se establece, como parte del Fondo de Seguridad Interior, el instrumento de apoyo financiero a la cooperación policial, la prevención de y la lucha contra la delincuencia, y la gestión de crisis (COM(2011)0753 - C7-0445/2011 - 2011/0368(COD)) (A7-0026/2014), y

- el informe de Marian-Jean Marinescu, en nombre de la Comisión de Libertades Civiles, Justicia y Asuntos de Interior, sobre la propuesta de Reglamento del Parlamento Europeo y del Consejo por el que se establece, como parte del Fondo de Seguridad Interior, el instrumento de apoyo financiero a las fronteras exteriores y los visados (COM(2011)0750 - C7-0441/2011 - 2011/0365(COD)) (A7-0025/2014).

 
  
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  Lorenzo Fontana, relatore. - Signor Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto un ringraziamento doveroso ai colleghi, ai relatori ombra e al loro staff, che si sono applicati sicuramente in maniera importante per portare a termine questo programma, questo progetto veramente difficile e complicato. È stato un lavoro durato quasi un anno e mezzo, è stato un lavoro molto difficile e ringrazio tra l'altro il Servizio giuridico, che è stato di fondamentale importanza e tutto il segretariato LIBE in particolar modo Patricia, che negli ultimi mesi ci ha dato veramente una mano incredibile, perché ovviamente nonostante la mia relazione fosse sui progetti generali, evidentemente non era comunque facile trovare un accordo.

Mi ha fatto molto piacere vedere che c'è stato un grande accordo tra quasi tutti i gruppi politici, si è cercato di trovare un compromesso che andasse più o meno bene a tutti e devo dire che comunque quello che siamo riusciti a ottenere è sicuramente il massimo che si poteva fare. Tra l'altro, anche la collaborazione con la Commissione e con il Consiglio, con le diverse Presidenze del Consiglio che si sono succedute, è stata ottima ed è stata grande anche la loro disponibilità. È evidente che ci troviamo a trattare un argomento molto impegnativo e molto difficile, perché il fondo asilo, immigrazione e integrazione è evidente che è uno dei problemi più scottanti soprattutto nell'Europa di adesso.

Diversi fondi sono stati diciamo dati per questa programmazione, è evidente che poi spetterà anche un compito molto importante ai paesi membri per fare in modo che questi fondi vengano poi gestiti e usati nella maniera migliore.

È sicuramente importante che in questa relazione si parli anche della solidarietà che ci deve essere tra i vari paesi europei, perché ovviamente ci sono i paesi, soprattutto quelli del Mediterraneo, che si sono trovati spesso e volentieri da soli ad affrontare il problema, spesso e volentieri che lo è stato riguardo alle ondate di immigrazione e tra l'altro, purtroppo ci sono state anche numerose tragedie del mare. È evidente che questa solidarietà va ricordata spesso perché è uno dei punti fondamentali per far vedere che l'Europa effettivamente può rendere da questo punto di vista.

È importante non dimenticare che spesso e volentieri dietro all'immigrazione, in particolar modo quella clandestina, c'è anche una vera e propria tratta di esseri umani, con miliardi di euro che purtroppo alcune persone – che sono evidentemente prive di scrupoli – tentano, usano, sfruttano: insomma e quindi è evidente che il fatto che le polizie debbano cooperare fra di loro è uno dei punti fondamentali, che le polizie europee debbano cooperare fra di loro, e che cooperino anche con le polizie dei paesi di provenienza di determinate persone.

È evidente anche che le migrazioni devono essere ovviamente supportate anche dal vedere nel momento in cui sono compatibili, perché ci sono dei momenti, soprattutto in questa situazione economica, in cui è evidente che è difficile integrare delle persone perché per integrare delle persone queste hanno bisogno sicuramente di lavorare e anche di poter avere una casa dove alloggiare. Ma è evidente che in un momento di difficile crisi economica queste diventano cose molto difficili da attuare; ovviamente di questo, in pari passo, bisogna tener conto nell'integrazione, che ci siano dei fondi a disposizione anche per l'integrazione ed è importante appunto che queste persone – nel momento in cui riescono ad arrivare nei nostri territori – poi abbiano anche la possibilità di integrarsi, ma è evidente che senza il lavoro e senza ovviamente degli alloggi è difficile per queste persone potersi integrare.

Io ringrazio un'altra volta tutti i membri della commissione LIBE per il supporto che mi hanno dato e per l'aiuto in particolar modo i relatori ombra e attendo questa discussione con curiosità per sentire anche che rilievi ci saranno da fare da parte dei colleghi.

 
  
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  Sylvie Guillaume, rapporteure. - Monsieur le Président, c'est, moi aussi, avec une certaine émotion que j'aborde le débat aujourd'hui. Cela fait en effet plus de deux années que nous travaillons au sein du Parlement de manière à la fois acharnée et offensive à la création d'un Fonds "Asile, migration et intégration".

Je m'associe à cet égard aux propos qui ont été formulés par mon prédécesseur, en remerciement à l'égard des rapporteurs fictifs qui nous ont accompagnés et de l'équipe de la commission des libertés civiles, de la justice et des affaires intérieures, qui nous a également accompagnés tout au long de ce travail.

À l'issue des négociations sur le Fonds "Asile, migration et intégration", nous pouvons dire qu'avec ce nouvel instrument financier, l'Union européenne et ses États membres sont dûment équipés pour répondre de manière aussi bien solidaire que responsable aux défis de plus en plus transnationaux auxquels l'Europe continuera d'être confrontée au cours des sept prochaines années.

Lors de l'élaboration du cadre financier pluriannuel pour la période 2014-2020, en matière de politiques relatives aux affaires intérieures, il était indispensable de mener un intense travail de simplification des anciens instruments de dépenses et d'œuvrer dans le sens d'une plus grande flexibilité, notamment pour répondre aux questions d'urgence.

L'expérience a en effet montré que, du fait de leur diversité et de leur fragmentation, les règles qui régissent les programmes de dépenses avaient souvent été perçues comme inutilement complexes et difficiles à mettre en œuvre et à contrôler. Créer des fonds européens pour l'asile et l'intégration des migrants est une bonne idée, encore faut-il pouvoir y avoir accès! De nombreuses organisations non gouvernementales ont par exemple fait valoir que les retards dans les procédures de paiement les ont mises en difficulté, les obligeant souvent à contracter des crédits auprès des banques ou bien, pire encore, à mettre la clef sous la porte.

J'ai donc accueilli très favorablement la nouvelle dynamique de simplification et de rationalisation suggérée par la Commission dans sa proposition de novembre[nbsp ]2011.

Le Fonds "Asile, migration et intégration" s'appuie ainsi sur les trois instruments financiers de la période précédente: le Fonds européen pour les réfugiés, le Fonds européen d'intégration et le Fonds européen pour le retour. Parmi ses objectifs stratégiques, le nouveau fonds contribuera à[nbsp ]renforcer le régime d'asile européen, à favoriser la migration légale dans l’Union, à promouvoir des stratégies de retour équitables et à approfondir la solidarité et le partage des responsabilités entre les États membres.

Dans le cadre de ces objectifs, le fonds comporte désormais également une dimension extérieure, permettant de financer des actions menées dans les pays tiers ou les concernant.

En revanche, si elle est positive, cette quête de simplification et d'adaptabilité était également source d'interrogations.

Dès lors qu'elles sont désormais regroupées dans un instrument unique, comment s'assurer que les États membres ne privilégieraient pas davantage les activités de retour par rapport à celles liées à l'asile ou à l'intégration?

Comment permettre également une participation effective de toutes les parties prenantes, entre autres les autorités locales et régionales, ainsi que la société civile, à la programmation, à la mise en œuvre et à l'évaluation des différentes activités menées?

Comment mettre en place un mécanisme d'évaluation rigoureux pour s'assurer que les financements européens sont utilisés de manière appropriée et transparente, alors même que les États membres n'avaient pas défini d'objectifs ou d'indicateurs appropriés pour leur programme annuel?

Enfin, encore une série d'interrogations: lorsqu'il sera désormais possible de financer des actions à l'extérieur de l'Union, comment veiller à la cohérence de ces actions avec d'autres politiques européennes, notamment de développement, et comment éviter que les États ne soient tentés par une politique du bâton et de la carotte qui subordonnerait en quelque sorte l'aide au développement aux efforts des pays étrangers en matière de retour et de contrôle aux frontières?

Faisant écho aux inquiétudes soulevées, nous sommes parvenus, au Parlement, au terme d'une négociation intense, à obtenir une répartition juste et transparente des financements entre les différents objectifs du fonds, en prévoyant qu'un pourcentage minimum des ressources soit alloué respectivement aux politiques d'asile et d'intégration.

Ainsi, sur les 2,4[nbsp ]milliards d'euros que les États membres se partageront pour financer leur programme annuel, au moins 20[nbsp ]% devront être alloués pour favoriser la migration légale et promouvoir l'intégration effective des migrants et au moins 20[nbsp ]% supplémentaires devront financer les mesures liées à l'asile.

Les ONG et les organisations internationales concernées dans le cadre des partenariats participeront au développement et à la mise en œuvre du fonds[nbsp ]et du suivi au niveau national.

Nous avons obtenu le renforcement d'une approche axée sur les résultats, qui ne se contentera pas d'avoir une vision comptable des actions menées, mais qui privilégiera également une évaluation qualitative de leurs réalisations.

J'ai évidemment quelques regrets, puisque nous ne sommes pas parvenus à renforcer la solidarité en matière d'asile, qu'elle s'exerce à l'égard des pays tiers ou entre les États membres, et ainsi, par exemple, nous n'avons pas réussi à mettre en œuvre les instruments disponibles, tels que présents dans les traités, par exemple, l'article[nbsp ]80 du traité sur le fonctionnement de l'Union européenne, afin de garantir davantage de mesures de solidarité à l'avenir. C'est un regret pour lequel nous n'avons pas trouvé de solution dans nos discussions.

 
  
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  Salvatore Iacolino, relatore. - Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Malmström, finalmente in Aula i quattro regolamenti relativi alle risorse dedicate agli affari interni per l'orizzonte temporale 2014-2020. Un grande risultato ottenuto con una straordinaria condivisione con la Presidenza lituana e con la Commissione, con la quale abbiamo intensamente e fruttuosamente lavorato.

Se da un lato, la semplificazione proposta dalla Commissione da 6 a 2 fondi specifici per la prossima programmazione va nella giusta direzione per un più agevole accesso alle risorse da parte degli Stati membri, dall'altro la riduzione del 16% di risorse ha compresso certamente l'esigenza forte di rafforzare quello spazio di libertà, giustizia e di sicurezza, che noi avremmo voluto ulteriormente consolidare anche attraverso queste nostre iniziative legislative.

Le attività condotte dalla Commissione così come dal Consiglio hanno permesso insieme al lavoro instancabile degli shadow, del segretariato della commissione LIBE – che io ringrazio – hanno consentito di rafforzare il controllo sulla migrazione regolare, sulla cooperazione di polizia per il ruolo fondamentale che queste attività hanno proprio sulla migrazione regolare e sulle esigenze correlate agli strumenti essenziali di crescita dello Stato sociale e dell'economia. E ancora vanno registrati positivamente i risultati conseguiti anche dagli altri regolamenti degli altri rapporteur con i quali ci siamo costruttivamente confrontati: gestione centralizzata, azione dell'Unione, azioni di emergenza, assistenza tecnica sui programmi nazionali e sul riparto fra i programmi nazionali e finanziamento di quelli della Commissione e ancora sull'attività di valutazione, controllo e rendicontazione sulle azioni positive poste in essere.

Così come è utile il rilievo e il richiamo fatto sull'articolo 80, su quella solidarietà che noi vorremmo essere drasticamente realizzata quando parliamo di politica immigratoria e di diritto di asilo con una condivisione reale di oneri fra gli Stati membri. Con il collega Marinescu abbiamo condiviso scelte importanti nel quadro degli orientamenti necessari a garantire al fondo di sicurezza interna congruenza nelle scelte da assumere. Con lo strumento per il controllo alle frontiere ci saranno risorse adeguate anche per attuare il pacchetto "Frontiere intelligenti".

Sul mio dossier abbiamo trovato un accordo soddisfacente per il quale ringrazio Commissione e Consiglio. È stato utile avere indicato nella lista delle priorità una forte cooperazione di polizia e la lotta al crimine organizzato. Abbiamo messo l'asticella delle risorse economiche oltre il miliardo di euro. Questa cifra verrà ripartita fra azione dell'Unione europea per il 35% e i programmi nazionali per il 65%.

Con un'enfasi particolare per tutto ciò che gli Stati membri potranno valorizzare nel garantire questi importanti obiettivi. Abbiamo altresì definito criteri chiari e condivisi per l'allocazione delle risorse e per i programmi nazionali fra gli Stati membri, che potranno finanziare azioni di manutenzione e azioni anche nei paesi terzi, dedicando tuttavia una percentuale massima dell'8% della dotazione nazionale. E ancora, eliminando i riferimenti al PNR abbiamo evitato possibili contaminazioni con programmi del PNR nazionale che sono di competenza specifica delle prerogative nazionali.

E infine abbiamo migliorato la definizione del crimine organizzato, abbiamo fissato percentuali minime per consentire la realizzazione dei programmi nazionali, almeno il 20% delle risorse disponibili per le azioni specifiche relative a prevenzione e contrasto al crimine organizzato, e ancora il 10% per la gestione della sicurezza, delle crisi e la protezione delle infrastrutture critiche.

Concludo, ritenendo il testo di compromesso raggiunto un ottimo compromesso che dà fiducia ai cittadini nella cooperazione di polizia e nel contrasto sempre più deciso al crimine transnazionale.

 
  
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  Marian-Jean Marinescu, Raportor. - Domnule președinte, instituirea instrumentului de sprijin financiar pentru frontierele externe și vize este o dovadă că Uniunea face încă un pas în față pentru garantarea unui nivel ridicat de securitate a spațiului european. Securitatea internă a Uniunii și gestionarea frontierelor externe reprezintă un obiect esențial – conflictele și tensiunile în apropierea spațiului european cer întărirea capacității Uniunii de a proteja granițele externe. În acest sens, instrumentul trebuie să consolideze capacitățile de monitorizare ale statelor membre, în strânsă legătură cu țările terțe, pentru a împiedica imigrația ilegală și criminalitatea transfrontalieră.

Pentru a facilita migrația legală și a combate riscurile conexe ale imigrației clandestine, trebuie să asigurăm un control uniform și de înaltă calitate la frontierele noastre externe. Implementarea acestui instrument trebuie să se realizeze în conformitate cu standardele Uniunii. Fondul va contribui la armonizarea nivelului de securizare a frontierelor în statele membre, de aceea am introdus conceptul de criterii comune de evaluare a frontierelor. Criteriile comune de evaluare vor permite să nu existe discrepanțe la nivelul calității frontierelor statelor membre și să se elimine posibilitatea ca statele membre noi, care au echipat frontierele pentru a fi acceptate în spațiul Schengen, să depășească nivelul de securitate al vechilor state membre. Agenția Frontex trebuie să aibă un rol decisiv de consultare și coordonare a statelor membre, pentru a facilita investițiile în interesul comun, al Uniunii.

Crearea unei arhitecturi unitare este esențială pentru a garanta interoperabilitatea, coordonarea și compatibilitatea între sistemele de securitate la granițele cu țări terțe. Este importantă, de asemenea, introducerea unui set de indicatori pentru evaluarea aplicării dispozițiilor prezentului regulament. Prin aplicarea unor măsuri și a unor standarde comune de securitate, precum și printr-o abordare coordonată privind infrastructura, echipamentele folosite, sistemele IT, se va putea evita fragmentarea și duplicarea resurselor între diferitele țări ale Uniunii.

Valoarea sprijinului financiar este de 2,76 miliarde de euro, pentru perioada 2014-2020. Acesta dispune de o gestiune partajată și centralizată, în funcție de diferitele programe. Mai mult de jumătate din acest fond constituie asistență financiară pentru programele naționale ale statelor membre.

Programele naționale vor fi completate cu acțiuni coordonate ale Uniunii și cu un mecanism de reacție rapidă, pentru a face față situațiilor de urgență. Acestea vor fi sub forma unor granturi și achiziții în cadrul gestiunii partajate și vor include acțiuni în țările terțe și în legătură cu acestea.

Fondurile vor permite crearea de către Uniune a unor sisteme informatice pentru gestionarea mai eficientă a traversării frontierelor de către cetățenii țărilor terțe și pentru a asigura o mai bună identificare și verificare a călătorilor. Regulamentul cere ca aceste sisteme să se bazeze pe sistemele și bazele de date deja funcționale.

Sprijinul financiar va contribui la acoperirea costurilor operaționale legate de controlul la frontieră și de politica în domeniul vizelor, asigurând beneficii statelor membre și cetățenilor. Pentru a contribui la dezvoltarea unui sistem comun de gestionare a frontierelor europene, instrumentul trebuie să contribuie la consolidarea și completarea activităților întreprinse de Agenția Frontex, precum și de statele terțe și alți actori, Europol și Agenția pentru gestionarea operațională a sistemelor informatice la scară largă.

Prin intermediul acestui instrument de sprijin financiar, Uniunea aduce valoare adăugată acțiunilor individuale ale statelor membre în domeniul vizelor și gestionării fluxului de migrație.

 
  
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  Δημήτριος Κούρκουλας, Ασκών την Προεδρία του Συμβουλίου. - Κύριε Πρόεδρε, η αυριανή ψηφοφορία επί της νέας γενιάς των χρηματοοικονομικών εργαλείων μάς επιτρέπει να ολοκληρώσουμε τη μεταρρύθμιση της χρηματοδότησης της πολιτικής εσωτερικών υποθέσεων σε ευρωπαϊκό επίπεδο για την περίοδο 2014-2020. Ο αριθμός των προγραμμάτων θα μειωθεί και η νέα τους δομή θα αποτελείται από δύο ταμεία. Το πρώτο θα αφορά το άσυλο, τη μετανάστευση και την ένταξη και το δεύτερο την εσωτερική ασφάλεια και θα έχει δύο συνιστώσες: τα σύνορα και τις θεωρήσεις αφενός και την αστυνομική συνεργασία αφετέρου. Πέραν αυτών των θεματικών εργαλείων ένας οριζόντιος κανονισμός θα εισάγει πλέον κοινούς κανόνες για τον προγραμματισμό, την υποβολή εκθέσεων, τη χρηματοοικονομική διαχείριση, τους ελέγχους και την αξιολόγηση και των τριών εξειδικευμένων κανονισμών. Συνολικά τα δύο ταμεία θα διαθέσουν 6,9 δισεκατομμύρια ευρώ για την περίοδο '14 με '20.

Αγαπητές κυρίες και κύριοι, αξιότιμοι ευρωβουλευτές, οι διεθνείς και περιφερειακές προκλήσεις με τις οποίες έρχεται αντιμέτωπη η Ευρωπαϊκή Ένωση στον τομέα της δικαιοσύνης και των εσωτερικών υποθέσεων θα συνεχίσουν να αυξάνονται. Αποτελεί επομένως ύψιστη προτεραιότητα για την Ένωση να διαθέτει τα χρηματοοικονομικά εργαλεία που θα είναι περισσότερο αποτελεσματικά, ευέλικτα και περιεκτικά. Τα κείμενα των τεσσάρων κανονισμών που θα ψηφιστούν αύριο είναι το αποτέλεσμα πλέον των δυόμισι ετών εντατικής εργασίας και διαπραγματεύσεων. Δράττομαι της ευκαιρίας, ως εκπρόσωπος της Ελληνικής Προεδρίας, να ευχαριστήσω το Κοινοβούλιο και ιδιαίτερα τους τέσσερις εισηγητές και σκιώδεις εισηγητές, που συνέβαλαν σε αυτή τη διαδικασία. Θα ήθελα επίσης να εκφράσω την ευγνωμοσύνη μου στις προηγούμενες Προεδρίες του Συμβουλίου Υπουργών. Θα ήθελα ιδιαίτερα να ευχαριστήσω και να συγχαρώ την Επιτροπή και την Επίτροπο, την κ. Malmström, χωρίς την αφοσίωση και τους επιδέξιους χειρισμούς της οποίας δεν θα είχαμε καταλήξει σε αυτό το θετικό αποτέλεσμα. Οι διαπραγματεύσεις δεν ήταν πάντα εύκολες. Παρ' όλα αυτά το Συμβούλιο είναι της γνώμης ότι με το συνολικό αποτέλεσμα επιτυγχάνονται πλήρως οι στόχοι της μεταρρύθμισης των χρηματοοικονομικών εργαλείων που διαθέτουν οι πολιτικές δικαιοσύνης και εσωτερικών υποθέσεων.

Συγκεκριμένα, οι δαπάνες ευθυγραμμίζονται καλύτερα με τους συνολικούς στόχους των πολιτικών. Βελτιώνεται και απλοποιείται η διαδικασία χρηματοδότησης και συγχρονίζονται κατά το δυνατόν καλύτερα οι μηχανισμοί χρηματοδότησης εντός των δύο χωριστών ταμείων, τα οποία και τα δύο διέπονται από τον οριζόντιο κανονισμό. Τα νέα ταμεία θα βοηθήσουν την Ένωση και τα κράτη μέλη να εκπληρώσουν τους στρατηγικούς τους στόχους στον τομέα της δικαιοσύνης και των εσωτερικών υποθέσεων και να παράσχουν ευρωπαϊκή προστιθέμενη αξία.

Η απλοποίηση των λειτουργικών διαδικασιών θα μειώσει το κόστος και θα αφαιρέσει διοικητικό και οικονομικό βάρος από τους δικαιούχους. Η βελτίωση του συστήματος θα καταστήσει επίσης δυνατή μια περισσότερο ευέλικτη και ταχεία αντίδραση σε καταστάσεις εκτάκτου ανάγκης, ενώ θα ενισχύσει και τον ρόλο της Ένωσης έναντι τρίτων χωρών. Οι διατάξεις για τη συνεργασία και τη διαφάνεια έχουν επίσης ενισχυθεί, ώστε να ισχυροποιηθεί η συμμετοχή και ο ρόλος των μη κυβερνητικών οργανώσεων και του δημόσιου τομέα καθ' όλη τη διάρκεια της διαδικασίας.

Η συνεργασία με τον ιδιωτικό τομέα ενθαρρύνεται επίσης. Ένας μεσοπρόθεσμος μηχανισμός αξιολόγησης που έχει περιληφθεί σε ορισμένα από τα εργαλεία θα επιτρέψει την αναθεώρηση της κατάστασης μετά από μερικά χρόνια, ώστε τα κεφάλαια να συνεχίσουν να διοχετεύονται για την αντιμετώπιση των πιο επειγόντων ζητημάτων και προκλήσεων τη στιγμή που αυτά ανακύπτουν. Το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο έχει ένα συγκεκριμένο πολιτικό και δημοσιονομικό ρόλο στο πλαίσιο της διαδικασίας υλοποίησης αυτών των εργαλείων που θα του επιτρέψει να παρακολουθεί τις εξελίξεις και να εκφράζει τις απόψεις του αναλόγως.

Πρόεδρε, αξιότιμοι ευρωβουλευτές, το Συμβούλιο από την πλευρά του θα συνεχίσει να εργάζεται στενά με το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο και την Επιτροπή για την ενίσχυση του τομέα της δικαιοσύνης και των εσωτερικών υποθέσεων. Το Συμβούλιο προσβλέπει στην αποτελεσματική και έγκαιρη εφαρμογή αυτών των νέων εργαλείων, που σίγουρα θα συμβάλουν στη συνολική ανάπτυξη του χώρου ελευθερίας, ασφάλειας και δικαιοσύνης της Ευρωπαϊκής Ένωσης.

 
  
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  Cecilia Malmström, Member of the Commission. - Mr[nbsp ]President, Minister, I am very pleased that today, after more than two years of difficult negotiations, we have an agreement on the new home affairs funds. Its adoption comes some months into the year, but the Commission has been working hard to minimise the impact of the delay.

I would like to thank particularly the four rapporteurs for their work, as well as the shadow rapporteurs and the Greek Presidency, but also the former Presidency, because this has been a long journey. We have had good cooperation and a constructive approach, and the end result is a pragmatic and realistic compromise on a number of very difficult issues.

I think we can all be satisfied with the good result we have collectively achieved. I strongly believe that these new financial instruments will allow us to focus more on achieving policy results and delivering added value at EU level. Moreover, despite the financial crisis and the cuts imposed, the overall resources for the home affairs funds have been increased, and that reflects the growing importance of this field to the EU.

The objective of simplification has been attained. The number of funds, as you have said, has been reduced: to the Asylum, Migration and Integration Fund and the Internal Security Fund, with a set of common rules. Shared management will continue to be the main delivery mechanism in the field of migration and borders, and it has also been introduced in the areas of internal security and police cooperation and crime prevention. The administrative burden would be reduced substantially by moving away from cumbersome annual planning towards a multiannual programme, and this is something that has been very strongly urged.

Other improvements I would like to mention include the fact that funding for the external dimension will bring leverage to our internal policy, as it will support specifically-targeted actions in third countries in the interests of EU migration policy or our internal security objectives. This will, of course, be done in coordination with the other EU external funds.

I am also happy that, thanks to your support, the partnership principle for national programmes has been strengthened. The involvement of all relevant actors at national, local and regional levels and the participation of international organisations will contribute to improving the quality and transparency of the planning process.

The key elements of the Commission’s proposal to set up an outcome-oriented and policy-driven, yet flexible and less-cumbersome, financial instrument will now become a reality under the new Multiannual Financial Framework. But more flexibility does not mean less control over the use of funding. On the contrary, we have tailor-made national programmes designed for the specific needs and situations of Member States, and this approach will deliver greater benefits thanks to the stronger focus on results. There is an enhanced monitoring and evaluation mechanism, with the use of indicators to measure progress, allowing us to steer the funding better and to deliver on the priorities.

The bulk of the resources under the new home affairs funds will be channelled through multiannual programmes covering the whole seven-year period. The senior-level policy dialogues between the Commission and each Member State have now been concluded, and they have been very important in preparing the timely implementation of the new funds, given that the negotiations about them were still ongoing.

I would like to reaffirm that the Commission is committed to regular dialogue with Parliament to keep you informed about the outcome of the policy dialogues and the content of the national programmes. I can also confirm our readiness to report on the overall outcome, and that can be done as early as next week at the meeting of the Committee on Civil Liberties, Justice and Home Affairs.

Last week in Council I informed the Justice and Home Affairs Ministers about the preparatory steps ahead to make the new home affairs funds operational. I called on them to finalise and submit their national programmes as soon as possible, because if we do not have the programmes approved the money cannot flow. I would therefore encourage Parliament, in the vote tomorrow, to give its agreement to the whole package. The subsequent preparatory steps, with a view to putting the new funds into action, are in our joint interest and can be undertaken only after the four regulations enter into force.

 
  
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  Σοφοκλής Σοφοκλέους, Εισηγητής της γνωμοδότησης της Επιτροπής Εξωτερικών Υποθέσεων. - Κύριε Πρόεδρε, κατ' αρχάς θα ήθελα να χαιρετήσω την πρόταση της Επιτροπής για την ίδρυση του Ταμείου Ασύλου και Μετανάστευσης. Πραγματικά, το Ταμείο αυτό επιφέρει μια σειρά βελτιώσεων που θα συμβάλουν στην επίτευξη των στρατηγικών στόχων της Ευρωπαϊκής Ένωσης και θα δημιουργήσουν ισχυρότερη ευρωπαϊκή προστιθέμενη αξία. Χαιρετίζουμε τις προσπάθειες για την επίτευξη, μέσω αυτού του Ταμείου, μιας μεγαλύτερης αλληλεγγύης μεταξύ όλων των κρατών της Ένωσης με στόχο τον αποτελεσματικό συντονισμό της πολιτικής και την κατανομή των βαρών. Οι δράσεις που έχουν αναληφθεί και που χρηματοδοτούνται από τον παρόντα κανονισμό συμμορφώνονται με τα θεμελιώδη δικαιώματα των αιτούντων άσυλο και των επαναπατριζομένων.

Ο γενικός στόχος του Ταμείου είναι να συμβάλει στην αποτελεσματική διαχείριση των μεταναστευτικών ροών καθώς και στην εφαρμογή και ενίσχυση της κοινής πολιτικής ασύλου. Οικειοθελής και αναγκαστική επιστροφή αλληλοσυνδέονται και αλληλοενισχύονται. Για το λόγο αυτό, κατά τη διαχείριση της επιστροφής τα κράτη μέλη θα πρέπει να ενθαρρύνονται να ενισχύσουν τη συμπληρωματικότητα ανάμεσα σε αυτές τις δύο μορφές επιστροφής. Είναι ουσιαστικής σημασίας το εν λόγω Ταμείο να στηρίζει ειδικά μέτρα για όσους επανέρχονται στη χώρα επιστροφής, αφού οι συμφωνίες επανεισδοχής της Ένωσης αποτελούν αναπόσπαστη συνιστώσα της πολιτικής επιστροφής της Ένωσης και κεντρικό εργαλείο για την αποτελεσματική διαχείριση των μεταναστευτικών ροών. Πέραν της στήριξης στην επιστροφή προσώπων κατά τα προβλεπόμενα στον παρόντα κανονισμό, το Ταμείο πρέπει παράλληλα να στηρίξει και άλλα μέτρα για την καταπολέμηση της παράνομης μετανάστευσης.

 
  
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  Dominique Riquet, rapporteur pour avis de la commission des budgets. - Monsieur le Président, mes chers collègues, la coopération policière entre les États membres et avec les pays tiers, ainsi que la surveillance de nos frontières sont devenues essentielles à l'heure où les phénomènes à la fois migratoires, d'asileet criminels préoccupent de plus en plus les populations européennes.

En tant que rapporteur de la commission des budgets, je regrette toutefois la baisse du montant alloué au Fonds pour la sécurité intérieure, qui s'élève maintenant à 3,318[nbsp ]milliards d'euros au lieu des 4,648[nbsp ]milliards d'euros proposés par la Commission. Cette diminution décidée par le Conseil lors des négociations sur le cadre financier pluriannuel ne tient pas compte de la valeur ajoutée que peut apporter l'Europe dans la résolution de problèmes tels que le trafic d'êtres humains, le trafic de drogues ou la corruption.

Sur le volet relatif à la coopération policière, je me félicite qu'un montant de 1,004[nbsp ]milliard ait été préservé (sur les 1,128[nbsp ]milliard d'euros initialement prévus).

Étant donné qu'une partie des ressources relèvera désormais de la gestion partagée, il faudra que les programmes nationaux correspondants soient parfaitement alignés sur les niveaux de priorité et les objectifs de l'Union européenne.

En outre et pour conclure, la visibilité de la contribution financière de l'Union devra être assurée car les citoyens ne doivent pas ignorer ce que nous faisons pour protéger leur sécurité.

 
  
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  Monika Hohlmeier, Verfasserin der Stellungnahme des mitberatenden Haushaltsausschusses. - Herr Präsident, Frau Kommissarin, liebe Ratspräsidentschaft, liebe Kolleginnen und Kollegen! Zunächst einmal bin ich froh darüber, dass wir einen mehrjährigen Finanzrahmen vernünftig zustande gebracht haben. Andererseits teile ich die Meinung meines Kollegen Dominique Riquet, dass die finanzielle Ausstattung der beiden Fonds in der Relation zu niedrig ist. Gerade Initiativen, wie die Frau Kommissarin sie vorhin erwähnt hat, in Bezug auf Nordafrika, in Bezug auf die Unterstützung beim Aufbau funktionierender Asylsysteme, gegenseitige Hilfsmechanismen, werden darunter leiden, und das bedauerlicherweise.

Darüber hinausgehend haben wir gerade beim ESF dringenden Handlungsbedarf. Wenn ich mir den Drogenhandel über die Grenzen hinweg ansehe, Menschenhandel und viele andere Fragen, die Notwendigkeit einer ganz engen Kooperation vieler Nationalstaaten und den Ausbau der Instrumente der Europäischen Union, dann werden diese Mittel von 3,3[nbsp ]Milliarden Euro leider viel zu knapp sein. Aus diesem Grund werden wir in den nächsten Jahren eine Menge unternehmen müssen, um die Mitgliedstaaten zu überzeugen, vielleicht doch noch etwas mehr nachzudenken.

 
  
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  Hubert Pirker, im Namen der PPE-Fraktion. – Herr Präsident! Ich war als Schattenberichterstatter zuständig für die Verordnung, die die allgemeinen Bestimmungen betrifft. Das ist, glaube ich, eine sehr wesentliche Verordnung, die wir im Team sehr gut ausgehandelt haben. In dieser Verordnung, die die allgemeinen Bestimmungen betrifft, geht es um den Schutz der finanziellen Interessen der Union, um die zentrale Mittelverwaltung, wenn es um Unionsmaßnahmen geht, wenn es um Soforthilfemaßnahmen geht, wenn es um technische Hilfestellungen geht.

Es geht um nationale Programme, wie sie implementiert werden müssen, wie sie abgenommen werden, wie die Kontrolle funktioniert, so dass die Mittel optimal und effektiv eingesetzt werden. Es geht um die Festlegung der Prozentsätze, wie viel vonseiten der Union, wie viel vonseiten der Mitgliedstaaten an Mitteln aufzubringen ist. Es geht auch um die Diskussion, wie viel Vorfinanzierung vonseiten des Unionshaushalts notwendig ist, und letzten Endes auch darum, wie die Programme bewertet werden, evaluiert werden und wie die Berichterstattung erfolgt. Also ein sehr umfassendes Projekt, das hier auf die Beine gestellt worden ist und Auswirkungen auf die anderen Verordnungen hat.

Ich freue mich, dass es nach langen Verhandlungen endlich zu einer Einigung gekommen ist. Wir wissen, es hat große Auseinandersetzungen zwischen Parlament und Rat gegeben, aber letzten Endes ist eine Einigung da. Wir sollten uns freuen. Ich freue mich, dass wir von Parlamentsseite insbesondere durchsetzen konnten, dass bei allen Projekten jeweils ein Mehrwert für die gesamte Europäische Union nachgewiesen werden muss, dass wir, um die Mittel sicher einsetzen zu können, auch unangekündigte Kontrollen machen, wo Projekte realisiert werden, wo viel Geld der Unionsbürger und Steuerzahler dahinter ist, und dass wir gesichert haben, dass es im Regelfall bei der Realisierung der nationalen Programme bis zu einer Kofinanzierung von 75[nbsp ]% kommen kann, in Spitzen oder in außergewöhnlichen Umständen sogar bis zu 90[nbsp ]%.

In Summe also, glaube ich, eine exzellente Teamarbeit mit einem ausgezeichneten Ergebnis!

 
  
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  Tanja Fajon, v imenu skupine S&D. – Dovolite mi, da se v začetku najprej zahvalim poročevalem za odlično sodelovanje.

Čeprav smo z januarjem že vstopili v nov večletni finančni okvir, bomo jutri glasovali o še enem zadnjih dosjejev.

Tako sklad za notranjo varnost kot sklad za azil, migracije in vključevanje predstavljata temelj delovanja za zagotovitev visoke stopnje varnosti Evropske unije na območju svobode, varnosti in pravice.

Za dosego tega cilja moramo sprejeti ustrezne ukrepe. Za boj proti grožnjam, zlasti tistim, ki prihajajo od zunaj. V mislih imam organizirane kriminalne združbe, terorizem.

Čezmejna kazniva dejanja, kot sta trgovina z ljudmi in izkoriščanje nezakonitega priseljevanja, je mogoče učinkovito obravnavati le s tesnim policijskim sodelovanjem. S skupnimi problemi se moramo namreč spoprijemati skupaj.

Podobno je treba prav tako vzpostaviti ukrepe na ravni celotne Unije na področju azilne politike in priseljevanje, ki bodo odgovorili na številne izzive, s katerimi se danes soočamo in bodo temeljili na solidarnosti in bodo predvsem pravični.

Svoj del odgovornosti moramo prevzeti tudi mi v Evropi. Vprašanja migracij se moramo lotiti zelo resno, vendar ne s postavljanjem zidov in nepropustnim zapiranjem meja. To ni rešitev, to je problem.

Vesela sem, da smo kljub dolgotrajnim in zapletenim pogajanjem uspeli doseči kompromis, ki vključuje številne varovalke.

V boju proti goljufijam in zlorabam sredstev smo uspeli zagotoviti večjo preglednost nad porabo denarja iz omenjenih skladov.

Zagotovili smo tudi večjo prožnost prenosa sredstev znotraj programov, vendar z varovalkami glede minimalnih zneskov, vključno za sredstva, namenjena za programe v tretjih državah.

Še posebej pa me veseli, da bodo imele dostop do črpanja sredstev tudi nevladne organizacije.

Skupno bo državam članicam in Uniji na voljo v obeh skladih skoraj sedem milijard evrov, morajo pa države članice pripraviti ustrezne programe in načrte za njegovo črpanje.

Vemo, da denarja ni dovolj, zato je toliko bolj pomembno, da imamo ustrezne in učinkovite mehanizme in da vsak evro porabimo premišljeno in modro.

Vseskozi smo si prizadevali, da mora nova struktura prispevati k poenostavitvi, racionalizaciji, konsolidaciji in preglednosti financiranja na področju notranjih zadev, in upam, dragi kolegice in kolegi, da bomo jutri z glasovanjem tu v Evropskem parlamentu to tudi potrdili.

 
  
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  Jan Mulder, namens de ALDE-Fractie. – Voorzitter, ook ik wil beginnen met de vier rapporteurs te complimenteren met hun werk. Als wij morgen deze vier verordeningen goedkeuren, dan kan het echte werk kan beginnen, want de Commissie wacht reeds lang op de fondsen.

Misschien is dit ook een goed moment om commissaris Malmström te complimenteren met de beleidsveranderingen die zij de laatste jaren op haar gebied heeft gerealiseerd. Er is een grondige verandering gekomen en een deel van de lof daarvoor komt de commissaris toe.

We weten allemaal dat de asiel- en immigratiepolitiek in Europa zeer omstreden is. Als een bepaald land in moeilijkheden is, staan alle andere landen niet automatisch klaar om het betrokken land te helpen. De totstandkoming van deze fondsen tonen in ieder geval dat er een bepaalde financiële solidariteit is. Die landen die dat nodig hebben, zullen waarschijnlijk ook het meest geholpen worden.

Hopelijk zullen deze verordeningen bewerkstelligen dat het eenvoudiger wordt om de fondsen te gebruiken. Administratieve lastenverlichting is altijd iets waar eenieder om vraagt. Ik juich toe dat er ook minimumpercentages zijn voor bepaalde acties. Wij kunnen niet volstaan met ons te concentreren op één aspect van de asiel- en immigratiepolitiek, maar moeten steeds allerlei aspecten tezamen erbij betrekken. En er moet flexibiliteit zijn. Dat is in de verordeningen verzekerd. Dat er acties mogelijk zijn in derde landen lijkt mij een hele goede zaak. Verschillende landen hebben daar al om gevraagd.

Ten slotte, één van de dingen die voor mij ook belangrijk zijn, is de invloed van het Parlement. Die kunnen we in de toekomst doen gelden door middel van gedelegeerde handelingen. Ik hoop dat het Parlement een even grote invloed zal hebben als het heeft gehad bij het tot stand brengen van deze verordening.

 
  
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  Franziska Keller, on behalf of the Verts/ALE Group. – Mr President, at EU level we have very little money to spend, and therefore we should spend it well. By creating two big funds we might save some administrative costs, but we should not let that lead to a blurring of the different priorities. We have to ensure that enough money goes to supporting refugees’ rights and also NGOs that support those refugees.

We Greens do not think that we should use the funds to finance dubious policies and activities in third countries. We should not forget that human rights and development are at the core of foreign policy. Home affairs money should not go against those aims.

In the Internal Security Fund we do not agree with the focus on surveillance and, as the Council calls it, ‘fighting illegal migration’. This language already shows how little importance the Council gives to human rights. It is unbelievable that we reserve EUR[nbsp ]1.1 billion for ‘smart borders’ – a system for which we do not even have a legal basis and one which we all know is most likely going to cost more than EUR[nbsp ]1.1 billion. EU money should go to asylum and supporting migrants and not to a ‘fortress Europe’.

 
  
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  Timothy Kirkhope, on behalf of the ECR Group. – Mr[nbsp ]President, the ECR Group is not, in general, in favour of one common European asylum and migration policy. Whilst there is a clear need for cooperation on these issues and certain minimum standards that must be respected, Member States have different labour-market needs and different social policies. They should have some freedom to decide, for example, how many migrants from outside the EU they should accept and how many refugees they can resettle.

However, my group and my delegation will vote in favour of the Guillaume report on the Asylum, Migration and Integration Fund. We believe that, following negotiations with the Council and the Commission, we have a reasonable proposal which provides flexibility and will help with the management of migration flows. More than three-quarters of the money will be allocated to Member States and their national programmes. The money can be spent on a range of issues, such as the integration of asylum seekers, but also on combating illegal immigration.

I would particularly like to thank Ms[nbsp ]Guillaume and Commissioner Malmström for their work. We have worked hard to make sure that the various funds complement one another, in order to simplify implementation and reduce administrative burdens.

My Government in the UK decided to opt in to the fund in April[nbsp ]2012, and I am pleased that it did so. The UK is very active in this area, for example with resettlement and relocation programmes, and we are therefore the single biggest beneficiary of the fund. I am also glad to see priority being accorded within the Internal Security Fund to the fight against cybercrime, but more must be done. In terms of getting meaningful cooperative action on this growing problem, the clock is ticking. We can also do more to safeguard the EU’s internal security, particularly in the area of law-enforcement-related information exchange.

The overall point I would make is that the Member States must want to buy into programmes such as the resettlement programme. They should not necessarily be mandatory objectives, and it was important that the voluntary nature of such activities be maintained and that Member States be incentivised to take action in these important areas. We have succeeded to that extent.

 
  
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  Marie-Christine Vergiat, au nom du groupe GUE/NGL. – Monsieur le Président, je ne partagerai pas le satisfecit assez général que je viens d'entendre jusqu'à présent, mais je voudrais quand même remercier tout particulièrement Sylvie[nbsp ]Guillaume pour sa ténacité.

Nous avons un désaccord fondamental sur les orientations politiques traduites dans ces fonds. Les dispositions en faveur du respect des droits fondamentaux, de la vie privée, de la protection des personnes vulnérables ou l'association des ONG à certains stades des discussions semblent bien faibles face au contenu répressif et même régressif de ces trois fonds. Ils innovent en autorisant le financement de l'action de l'Union européenne dans les pays tiers, renforçant ainsi l'externalisation de la politique migratoire de l'Union européenne.

On met sur le même plan pression migratoire et demandes d'asile, et on fait le lien, l'amalgame –[nbsp ]je l'ai entendu suffisamment jusqu'à présent[nbsp ]– entre immigration, sécurité et lutte contre le trafic. Les migrants comme boucs émissaires, on commence à en avoir l'habitude. Les coupes budgétaires se font au détriment de l'intégration, de l'asile, de la réinstallation et donc de la solidarité, afin de privilégier les financements des programmes nationaux au détriment des actions communautaires, en diminuant le droit de regard du Parlement européen sur ces actions. Cela se fait au bénéfice des mesures de retour, au bénéfice des fameuses "frontières intelligentes".

Le Conseil a obtenu ce qu'il souhaitait: un renforcement de l'Europe forteresse, mais ce sera sans nous!

 
  
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  Auke Zijlstra (NI). - Voorzitter, commissaris Malmström gebruikt migratie om steeds meer macht voor Brussel te claimen, maar immigratie kost voortdurend meer geld. En hoe meer Brussel uitgeeft, hoe groter de problemen worden. Niet alleen lost al dat geld helemaal geen problemen op, dat geld moet ook nog gemanaged worden. En dat is dan weer een nieuw probleem.

In Nederland wordt al decennia geld besteed aan het oplossen van de problemen rond immigratie. Tevergeefs. Nederland is gebonden aan Brussel en aan internationale afspraken en dat kost de Nederlanders minimaal 7,2[nbsp ]miljard euro per jaar, en dat ieder jaar opnieuw.

Mijn voorstel is om de belastingbetaler een héleboel geld te besparen, door het Europees beleid af te schaffen, door het beleid weer te nationaliseren, door de lidstaten weer zelf over hun eigen migratiewetten te laten gaan, vrij van bemoeienis van Brussel. Daarvoor, Voorzitter, zijn drie dingen nodig: verkiezingen – die krijgen we, moed – die hebben we, en een verdragswijziging.

(De spreker stemt ermee in een "blauwe kaart-vraag" te beantwoorden (artikel[nbsp ]149, lid[nbsp ]8, van het Reglement))

 
  
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  Ana Gomes (S&D), blue-card question. – How would you manage national asylum and immigration policies in an area of free movement across borders? Also, how do you intend to abolish free movement within the EU and rebuild national borders, and do you think this will contribute to economic growth? Do you not think dismantling European border services and creating 28 individual systems would involve costs?

 
  
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  Auke Zijlstra (NI), "blauwe kaart"-antwoord. – Voorzitter, het zijn een aantal vragen tegelijk. Ten eerste is het zo dat ook volgens de uitgangspunten van de Verenigde Naties landen soeverein zijn. Dit staat gewoon in lid[nbsp ]2 van het Verdrag van de Verenigde Naties. Volkeren beslissen over wie zich op hun grondgebied bevindt.

Neen, mijn partij is geen voorstander van een ongebreidelde toepassing van het vrije verkeer van personen. Gaat het effecten hebben op de Nederlandse economie en de Nederlandse economische ontwikkeling? Ja, maar ook daar zijn onderzoeken over die aangeven dat de gemiddelde migrant – en dat zijn niet eens mijn cijfers – de Nederlandse schatkist een kwart miljoen kost. Dus migratie maakt het land voller en de schatkist leger. En dat is een feit dat dit Parlement maar met moeite onder ogen ziet.

 
  
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  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE). - Κύριε Πρόεδρε, βρισκόμαστε στο τέλος της θητείας μας και για το λόγο αυτό θέλω πραγματικά να ευχαριστήσω όλες και όλους τους συναδέλφους για τη συνεργασία που είχαμε αυτά τα χρόνια στον τομέα της μετανάστευσης και ειδικότερα στην επιτροπή μας τη LIBE. Πετύχαμε πολλά στη διάρκεια αυτής της θητείας στον τομέα του νομοθετικού έργου. Νομίζω ότι η ολοκλήρωση του πακέτο του ασύλου αποτέλεσε ένα πολύ σημαντικό γεγονός, το οποίο θα καταγραφεί και ιστορικά, και βέβαια σε όλα αυτά συνέβαλε καθοριστικά και η Επίτροπος κυρία Malmström, την οποία επιθυμώ να ευχαριστήσω. Δεν συμφωνήσαμε πάντα σε όλα τα θέματα κυρία Επίτροπε, οφείλω όμως να αναγνωρίσω ότι καταβάλατε εξαιρετική προσπάθεια και κάνατε ότι καλύτερο μπορούσατε και εσείς από την πλευρά σας.

Συζητούμε σήμερα και θα εγκρίνουμε ένα πολύ σημαντικό χρηματοδοτικό εργαλείο για να μπορέσουμε ακριβώς να εφαρμόσουμε όλες τις πολιτικές για το άσυλο που ψηφίσαμε το προηγούμενο διάστημα. Η συγχώνευση, τελικά, περισσοτέρων ταμείων σε δύο δημιουργεί καλύτερες δυνατότητες, τόσο σε εθνικό όσο και σε ευρωπαϊκό επίπεδο. Δημιουργούμε μεγαλύτερη ευελιξία και βεβαίως καλή κατανομή ανάμεσα στην ανάγκη που υπάρχει για την ενίσχυση των εθνικών δράσεων, αλλά και την ενίσχυση συνολικά της ευρωπαϊκής προσπάθειας που τόσο απαιτείται. Είναι δεδομένο ότι τα 3,1 δισεκατομμύρια ευρώ που προβλέπονται για το Ταμείο για τη Μετανάστευση και το Άσυλο δεν είναι αρκετά και σε αυτό συμφωνούμε όλοι. Πιστεύουμε, όμως, ότι είναι μια αφετηρία προκειμένου να μπορέσουμε να αξιοποιήσουμε γρήγορα αυτούς τους πόρους και, όπως αναφέρθηκε προηγουμένως, να μπορέσουμε, ενδεχομένως, να εμπλουτίσουμε σύντομα το Ταμείο αυτό και με περισσότερους πόρους.

Το προσεχές διάστημα οι έκτακτες περιστάσεις θα αντιμετωπίζονται καλύτερα και πιστεύω ότι όλα αυτά, από κοινού και με άλλες προβλέψεις που έχουν συμπεριληφθεί, δημιουργούν ένα καλό πλαίσιο για να επιτύχουμε αυτό που τόσο έντονα επιδιώκουμε όλοι, δηλαδή μια ολοκληρωμένη μεταναστευτική πολιτική με άμεσα εφαρμόσιμα εργαλεία.

Η Ελληνική Προεδρία έχει θέσει το θέμα ως προτεραιότητα. Οφείλουμε να αναγνωρίσουμε ότι αυτό είναι ιδιαίτερα θετικό, ενώ από όσο γνωρίζω και η Ιταλική Προεδρία θα συνεχίσει αυτή την προσπάθεια. Ας ελπίσουμε ότι όλη αυτή η προσπάθεια, όλη αυτή η δραστηριοποίηση που επιδεικνύουμε αυτό το διάστημα, θα φέρει και χειροπιαστά αποτελέσματα που τόσο έχουμε ανάγκη. Δεν τα βλέπουμε αυτά ακόμα, αντίθετα βλέπουμε τις κρίσεις που καταγράφονται σε διάφορες χώρες, με ναυάγια, με απώλειες ζωών. Θέλω να πιστεύω ότι αυτά που συζητούμε σήμερα θα αποτελέσουν ένα πολύ σημαντικό εργαλείο για τη συνέχεια, ώστε να μη χαθεί ξανά καμία ζωή, να προστατεύσουμε απολύτως τα δικαιώματα όλων και, βεβαίως, να έχουμε μια ολοκληρωμένη μεταναστευτική πολιτική προς όφελος των Ευρωπαίων πολιτών.

 
  
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  Ioan Enciu (S&D). - Domnule președinte, suntem la capătul unui proces îndelungat de negocieri dificile pentru identificarea unui compromis asupra acestor patru documente fundamentale privind politica Uniunii Europene în materie de azil, imigrație, control al frontierelor și cooperarea serviciilor de poliție.

Fondul pentru securitate internă pune bazele unui cadru financiar integrat pentru politicile vizând imigrația și securitatea granițelor exterioare ale Uniunii. Rezultatul negocierilor este cu atât mai îmbucurător cu cât Parlamentul European a avansat o serie de măsuri importante pentru crearea unei sfere normative și instituționale adecvate provocărilor cu care se confruntă Uniunea Europeană. Printre aceste propuneri remarc, în acest context, necesitatea ca toate acțiunile Uniunii și ale statelor membre să respecte, în cursul operațiunilor de supraveghere a frontierelor maritime, obligațiile internaționale în materie de drepturi ale omului, precum și dreptul maritim internațional. Importanța acestor măsuri și proporția sumelor alocate statelor membre prin fondurile create în domeniul afacerilor interne au obligat Parlamentul, în calitate de colegislator, să solicite și garanția că programele naționale vor institui procentaje bugetare corespunzătoare obiectivelor vizate.

Am reușit totodată să menținem obligația revizuirii, la jumătatea cadrului financiar multianual, pentru a putea realoca un buget semnificativ. Țin să subliniez faptul că Regulamentul privind Fondul pentru securitate internă nu face explicit referire la propunerea privind frontierele inteligente, ca urmare a suspendării negocierilor vizând acest dosar, dar și din cauza incertitudinilor legate de rezultatele proceselor în derulare. Ca urmare a eforturilor Parlamentului, resursele prevăzute inițial pentru acest pachet de măsuri vor putea fi realocate altor acțiuni ale Uniunii Europene sau ale statelor membre, în cazul în care colegislatorii nu vor cădea de acord în această privință.

Țin și eu să mulțumesc celor patru raportori și s-o felicit pe doamna comisar Malström pentru activitatea depusă.

 
  
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  Nadja Hirsch (ALDE). - Herr Präsident! Zuerst meinen Dank an Kommissarin Malmström für die Zusammenlegung der Fonds und für die Initiative, diese Fonds effektiver zu gestalten. Das ist ein sehr guter Ansatz. Ich hoffe, dass aus diesen Fonds sehr viele innovative neue Projekte finanziert werden und entstehen können. Denn genau so unterschiedlich, wie die Gründe dafür sind, dass Menschen flüchten, genauso unterschiedlich, wie die Menschen sind, genauso unterschiedlich müssen auch die Lösungsansätze sein – manchmal lokal, manchmal europäisch. Hier dürfen wir uns selbst keine Denkblockaden auferlegen.

Wir müssen hier sehen, dass wir europäisch zusammenarbeiten, neue Projekte ins Leben rufen und auch durch best practice die Wege finden, wie wir einerseits die Menschen in Europa integrieren und auf der anderen Seite vielleicht auch wieder in die Drittstaaten zurückführen, ihnen dort aber auch eine Chance geben, wieder in ihr Leben zurückzufinden. Auch das Stichwort zirkuläre Migration sollte uns nicht komplett fremd sein. Ich hoffe, dass es hier wirklich zu neuen, innovativen Ideen kommt und dass wir diese Projekte mit diesen Geldern fördern können.

 
  
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  Rui Tavares (Verts/ALE). - E uma vez que é provavelmente um dos últimos debates que vamos ter sobre este tema, eu gostaria de, neste curtíssimo minuto, fazer alguma retrospetiva do que foi este mandato, até porque uma parte daquilo que eu trabalhei enquanto estive aqui no Parlamento, o Programa Europeu de Refugiados, está agora no relatório que a Sylvie Guillaume tão bem levou, de asilo e imigração, do Fundo de Asilo e Imigração.

O resumo a fazer é muito simples e está presente nestes dois relatórios. Enquanto os Estados-Membros têm uma certa facilidade em aceitar aumentos de fundos ou diminuir menos, cortar menos, num relatório como o do colega Iacolino, do Fundo de Segurança Interna, e a propósito, Salvatore, vou votar contra o teu relatório porque não quero uma Europa policial, prefiro uma Europa humanitária.

No caso do relatório da Sylvie Guillaume, os Estados-Membros fizeram uma coisa extraordinária, disseram: vamos cortar o bolo, o bolo vai ficar menor, mas nós queremos uma parte maior do bolo que ficou menor para a União. E com isto não temos reinstalação de refugiados como pensávamos que íamos ter neste fundo, não temos fundos para investir na integração de imigrantes, não temos fundos para investir em tudo o que queríamos de asilo, como, por exemplo ter uma unidade para reinstalação de refugiados no EASO e depois naturalmente os Estados vão dizer: precisamos de mais dinheiro num fundo como o Fundo de Salvatore Iacolino, de segurança interna.

Bem, é esta disfunção, este lado quase esquizofrénico das políticas europeias que eu espero que num próximo mandato, de uma vez por todas, possa ser sanado e que possamos ter uma política sensata onde o lado de gestão de fronteiras existe mas, acima de tudo, onde se pare as tragédias que temos visto nos últimos anos e isso vai ser quando o trabalho que fizemos aqui, gente como eu, a Sylvie Guillaume e outros colegas, possa ser levado a bom porto e a Europa possa ter uma boa relação de fronteiras com a sua vizinhança e acima de tudo uma ação humanitária com aquelas pessoas que precisam, precisam mesmo, são as mais vulneráveis do mundo, de ser salvas e de terem uma nova vida e uma nova oportunidade num continente que quer ter futuro. Muito obrigado, obrigado à Sra. Comissária também, por estes anos de trabalho conjunto.

 
  
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  Cristiana Muscardini (ECR). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, fissare un maggiore sviluppo organico degli strumenti di finanziamento per la lotta alla criminalità organizzata e al traffico di esseri umani. Con l'estate aumenteranno gli sbarchi sulle coste. Per evitare nuove tragedie come quella di Lampedusa, bisogna applicare meglio il coordinamento concordato dal Consiglio europeo a margine della strage nell'isola siciliana.

Non basta rafforzare Frontex e i controlli alle frontiere; bisogna sconfiggere i trafficanti di uomini, con pene detentive e severe ed armonizzate in tutti gli Stati dell'Unione. Bisogna scoraggiare l'immigrazione clandestina ma colpire con forza i trafficanti di esseri umani. La lotta alla criminalità passa da una maggiore e chiara collaborazione anche per contrastare nell'Unione l'ingresso e la vendita di merci contraffatte ed è necessario un controllo più forte sugli appalti pubblici e sulla cosiddetta criminalità in guanti bianchi.

Dalla lotta alla pedopornografia al traffico degli stupefacenti, all'uso criminale della rete, alle connessioni tra criminalità organizzata e terrorismo aumentano le emergenze che richiedono azioni più precise e celeri dell'intera Unione.

 
  
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  Philip Claeys (NI). - Voorzitter, de oprichting van een fonds voor asiel en migratie is een doekje voor het bloeden. De efficiëntie die men beoogt door drie bestaande fondsen samen te brengen in één fonds wordt teniet gedaan door het feit dat de Europese Unie geen oplossingen biedt voor de problemen van de lidstaten op het gebied van asiel en migratie. De Europese Unie is integendeel juist een onderdeel van het probleem.

De werking van het fonds gaat gepaard met de invoering van nieuwe regelgeving en procedures die het voor de lidstaten zo goed als onmogelijk maken om nog een eigen asiel- en immigratiebeleid te voeren. Het feit dat men opnieuw spreekt van legale migratie is een kaakslag voor de meer dan 26[nbsp ]miljoen werklozen in de Europese Unie. En in plaats van altijd maar meer instrumenten te scheppen voor het gemeenschappelijk immigratiebeleid, moet men de lidstaten het recht en de mogelijkheid geven om opnieuw hun eigen grenzen te controleren. Dat is wat we nodig hebben.

Maar we kunnen opnieuw het politiek autisme vaststellen van de EU en van het Europees Parlement in het bijzonder, dat doof en blind blijft voor de verzuchtingen van de kiezers. Het recente referendum in Zwitserland over de massa-immigratie had een waarschuwing moeten zijn. Deze werd echter niet gehoord. Afspraak dan maar op zondag 25[nbsp ]mei.

(De spreker stemt ermee in een "blauwe kaart-vraag" te beantwoorden (artikel[nbsp ]149, lid[nbsp ]8, van het Reglement))

 
  
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  Ana Gomes (S&D), blue-card question. – Do you really think that Member States would be better facing the problems of integrating asylum seekers and migrants without EU assistance? You spoke about unemployment – what would be an acceptable level of unemployment for you to make the EU accept asylum seekers? The EU has a small proportion of the world’s asylum seekers, and much poorer countries are paying the price and bearing the brunt of integrating asylum seekers.

 
  
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  Philip Claeys (NI), "blauwe kaart"-antwoord. – Voorzitter, eerst en vooral zou ik willen zeggen dat het feit dat elke lidstaat opnieuw zijn eigen grenzen moet kunnen controleren, niet in de weg staat dat er kan worden samengewerkt op Europees vlak om de immigratiestromen naar ons continent in te dammen.

Dat betekent bijvoorbeeld dat landen die in het zuiden van de Europese Unie liggen, zoals Italië, zoals Spanje en dergelijke, kunnen worden bijgestaan door de andere lidstaten. Maar elke lidstaat moet in de toekomst opnieuw zijn eigen grenzen kunnen controleren en eigen accenten leggen, want de problemen in een land als Frankrijk of Nederland zijn heel anders dan in landen als Slovenië, Slovakije, Tsjechië of Litouwen of waar dan ook. Het feit dat asielzoekers nog kunnen blijven binnenkomen is iets dat weinig mensen zullen bestrijden. Daar gaat het niet over. Het gaat er om dat er nog altijd arbeidsimmigratie plaatsvindt. En dat is totaal onverantwoord in een situatie met meer dan 26[nbsp ]miljoen werklozen.

(De spreker stemt ermee in een "blauwe kaart-vraag" te beantwoorden (artikel[nbsp ]149, lid[nbsp ]8, van het Reglement))

 
  
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  Rui Tavares (Verts/ALE), blue-card question. – Mr Claeys, I was not going to put a question, but you talked about autism and this caught my attention. Autism, of course, is a mental condition; it also implies a certain closed-mindedness. We have been colleagues in the Committee on Civil Liberties, Justice and Foreign Affairs for five years and I have heard you say the same things again and again. I can tell you – from my experience – that I have changed my position on some things – for instance, the Return Fund. I think this is useful in crisis-stricken countries where immigrants are stuck without jobs and want to go back to their own countries, but I would like to hear something bold from you.

Tell us something that you have learnt in these five years about your country not being alone; about you having a single European space and about having tragedies on the borders of the Mediterranean. Do not always give us the same talking points from your party. What have you learned about open-mindedness and humane behaviour that would help us to deal with these immigrants from the outside? Tell us something like that.

 
  
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  Philip Claeys (NI), "blauwe kaart"-antwoord. – Voorzitter, dat is natuurlijk een goedkope retorische truc van meneer Tavares om nu te doen alsof hij iemand is die met een open geest naar de problemen kijkt.

Ik kijk ook met een open geest naar de problemen. En ik maak de balans op van het beleid dat de voorbije jaren gevoerd is. Ik vergelijk dat ook met de beloftes die gedaan zijn aan de mensen in Europa, aan de kiezers. Men heeft gezegd dat het wegvallen van de controles aan de binnengrenzen zou worden gecompenseerd door het feit dat de buitengrenzen nog altijd op een effectieve en efficiënte manier zouden worden beschermd en gecontroleerd. Welnu, dat is niet het geval. Er zijn meer dan 900[nbsp ]000 illegalen die elk jaar opnieuw de EU binnenkomen. Dat is niet mijn cijfer maar een cijfer van Frontex en Europol. Welnu, daar schort iets aan het beleid en daar moeten we iets aan doen. En in plaats van steeds maar verder te gaan met het verkeerde beleid moeten we terug durven gaan naar het beleid van vroeger.

 
  
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  Mariya Gabriel (PPE). - Monsieur le Président, j'aimerais à mon tour féliciter la rapporteure et les rapporteurs fictifs pour le travail de longue haleine qu'ils ont mené et les résultats obtenus. Je voudrais ensuite mettre l'accent sur plusieurs éléments qui, à mon avis, nous permettent de renforcer notre espace de liberté, de sécurité et de justice.

D'abord, trois remarques sur le paquet dans son ensemble. Premièrement, il faut se féliciter de la mise en place du dialogue politique en amont de la définition des programmes nationaux. Ainsi, nous aurons une meilleure coordination entre les États membres et surtout une responsabilité commune et partagée renforcée en matière de gestion des migrations et des demandes d'asile. Deuxièmement, la clause de rétroactivité appliquée dès janvier 2014 est particulièrement bienvenue, notamment concernant l'aide d'urgence, car il va sans dire que la Bulgarie a dû faire face à l'afflux de réfugiés syriens et solliciter la solidarité des autres États membres. Troisièmement, la communication au Parlement européen des résultats du dialogue politique et des programmes nationaux avant leur adoption est un élément positif conforme au traité de Lisbonne.

À propos du Fonds "Asile et migration", j'insisterai simplement sur la nécessité d'assurer l'application du principe de cohérence entre les actions entreprises au titre du fonds dans les pays tiers pour réguler les flux migratoires vers l'Union et la politique extérieure, notamment la politique de développement. C'est un élément crucial si nous entendons donner de la visibilité et de la crédibilité non seulement à notre politique migratoire, mais aussi à l'action extérieure de l'Union.

Enfin, à propos du Fonds pour la sécurité intérieure, j'espère que la concentration de la coopération policière pour la prévention et la répression dans un seul et même instrument nous permettra effectivement de mettre un coup d'arrêt à la traite des êtres humains, qui est évidemment l'un des moteurs de l'émigration clandestine vers l'Union européenne.

 
  
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  Илияна Малинова Йотова (S&D). - Искам да поздравя комисар Малмстрьом и Силви Гийом, защото те изработиха не само един много добър документ, но и предложиха нова, още по-добра и различна философия за управлението на средствата за убежище и миграция.

За да постигне своите цели, фондът трябва да бъде достъпен, гъвкав, да отчита спецификите на държавите членки, на потенциалните огнища на нестабилност и вероятни нови имиграционни вълни. Солидарността и споделянето на отговорностите от държавите членки са от ключово значение. Страните – външни граници на Европейския съюз, трябва да ползват определени преференции от фонда, тъй като поемат най-голямата тежест.

Трябва да променим нещо и в механизма на разпределението на средствата. Минималният финансов праг е още от 2011 година и не е справедлив за страни като България и Италия. Процентното увеличение средно за последните три години също не отразява актуалната ситуация. Срокът за междинните оценки трябва да се съкрати, за да отговори на нуждите от своевременна намеса, гарантираща сигурността на Европейския съюз.

 
  
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  Nick Griffin (NI). - Mr[nbsp ]President, when the godfather of the European Union, Richard Coudenhove-Kalergi, published the plan for a united Europe and the ethnocide of the peoples of Europe, the encouragement of mass non-white immigration was central to the plot. Since then, an unholy alliance of leftists, capitalists and Zionist supremacists has schemed to promote immigration and miscegenation with the deliberate aim of breeding us out of existence in our homelands.

As indigenous resistance to this human genetic-modification industry grows, the criminal elite seeks new ways to camouflage their project. First, their immigrant pawns were temporary guest workers; then it was a multiracial experiment; then they were refugees, and then the answer to a shrinking population. Different excuses, different lies – and asylum is just another one. But the real aim stays the same: the biggest genocide in human history, the final solution to the Christian European problem. This crime demands a new set of Nuremberg trials, and you people will be in the dock.

(The speaker agreed to take a blue-card question under Rule 149(8))

 
  
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  Ana Gomes (S&D), blue-card question. – Mr President, I am really ashamed of the racist and xenophobic terms that were used by Mr[nbsp ]Griffin. My only question to him is this: is he here to make any concrete suggestions or amendments to the legislation? Is your policy serious, Mr[nbsp ]Griffin, or are you just shouting? I hope you will not be re-elected if you are indeed seeking re-election, because the kinds of statements you have just made are shameful for this Parliament.

 
  
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  Nick Griffin (NI), blue-card answer. – It is you who are shouting because, obviously, the truth hurts.

Yes, I will be seeking re-election. Yes, I hope to return here to speak up for the indigenous Europeans which the founder of this place has deliberately set out to wipe out – because that is a crime. I am telling the truth.

I have a constructive suggestion to help those poor asylum seekers from Africa. Yes, make it clear they cannot come here so they do not try to cross the sea and drown in huge numbers. The best way for them is to get the banks off the backs of their countries so that they can live in peace in their countries and we Europeans can live in peace in ours.

 
  
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  Roberta Angelilli (PPE). - Signor Presidente, signora Commissaria, onorevoli colleghi, il pacchetto asilo, migrazione e integrazione è molto importante e ambizioso e mi complimento con i relatori per l'ottimo lavoro svolto. Ma, spero davvero che le risorse finanziarie siano effettivamente destinate alle priorità principali.

1) Una politica degli ingressi chiara e senza deroghe. Sì agli immigrati regolari, che hanno un regolare permesso di studio o di soggiorno, anche ovviamente per motivi di lavoro. Sì ai richiedenti asilo, con un occhio di riguardo ai soggetti più vulnerabili soprattutto i minori, ma rimpatri obbligatori per gli irregolari.

2) Una politica di condivisione europea delle emergenze umanitarie per lavorare all'obiettivo di un sistema di ricollocazione obbligatorio dei rifugiati all'interno dell'Unione europea.

3) L'istituzione di corridoi umanitari quando ci sono crisi umanitarie serie.

4) Accordi bilaterali tra l'UE e i paesi di origine e di transito dei migranti per prevenire l'immigrazione irregolare, garantire reali politiche di rimpatrio e contrastare efficacemente il traffico di esseri umani da parte delle organizzazioni criminali.

5) Rafforzare Frontex per il controllo efficace delle frontiere con azioni di pattugliamento coordinate. Su Frontex una riflessione: si utilizzano troppe risorse per spese burocratiche e amministrative, invece le risorse devono essere finalizzate alle azioni concrete.

Infine, qualche perplessità sulle disposizioni generali a livello finanziario. L'accessibilità per un ampio spettro di attori pubblici e privati che possono usufruire delle risorse pone il rischio di parcellizzare le risorse stesse e di ridurre l'impatto concreto delle azioni.

 
  
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  Patrizia Toia (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio i Commissari e gli altri relatori, i provvedimenti vanno nella direzione giusta. Per l'immigrazione noi dobbiamo passare dalle risposte di emergenza, affannose e frammentate, che creano tensione e paura nella popolazione, a interventi e politiche più strutturali, più razionali, più integrate e complete, come è stato detto.

I fondi devono rispondere a questa esigenza, per far capire all'opinione pubblica a volte spaventata che questo fenomeno continuerà perché fa parte della nostra storia e della nostra fase storica, questo fenomeno noi possiamo affrontarlo combinando insieme attenzione, accoglienza e sicurezza.

Tre punti voglio richiamare: il primo, per facilitare, per combattere l'immigrazione regolare noi dobbiamo facilitare, rendere possibile quella regolare. Noi dobbiamo anche affrontare il tema dei rifugiati, per consentire una flessibilità, per muoversi nell'Europa. Quanto siamo ipocriti con i siriani ai quali impediamo di ricongiungersi con altri parenti nell'Europa.

Dobbiamo affrontare il tema dei minori non accompagnati; ci vogliono progetti per fare banche dati. Questi bambini spariscono, queste bambine spariscono e invece ci vuole un'accoglienza appropriata. Manca infine quella solidarietà – come diceva Sylvie Guillaume – che è la base vera per una politica comunitaria dell'immigrazione

 
  
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  Tonino Picula (S&D). - Gospodine predsjedniče, čestitam Komisiji i izvjestiteljima na prijedlozima koji su korak naprijed u migracijskim politikama Unije. U vremenima krize kada se posvuda režu sredstva, treba pohvaliti značajno povećanje novca izdvojenog za ove fondove. Još i više jer se predloženi minimalni iznosi mogu ovisno o potrebama i povećavati.

Podržavam mogućnost apliciranja na fondove zemalja članica koje će pružiti utočište migrantima i azilantima iz drugih zemalja, čime se potiče solidarnost i olakšava izloženost graničnih zemalja u Uniji. Kako bi korištenje ovih fondova bilo efikasnije, dobar je prijedlog da se strategija podvrgne reviziji sredinom programskog razdoblja radi osiguranja primjerenog financiranja programa do njegovog kraja.

Nedavno su pitali građane što je po njima najveće dostignuće Europske unije, a većina se izjasnila da je to mir. Drugi najčešći odgovor bila je sloboda kretanja ljudi i usluga. Ali, samo planiranjem i kontrolom migracija možemo sačuvati te vrijednosti. Stranci već dugo nisu pred našim vratima, već su u zajedničkoj europskoj kući. Zato trebamo pokazati i solidarnost i djelotvornost.

 
  
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  Silvia Costa (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, complimenti alle relatrici e grazie anche al grande sostegno della Commissaria. Finalmente il sistema di asilo e le politiche migratorie – con questi due fondi pluriennali – entrano in una nuova fase, anche se avremmo preferito ci fosse un riferimento preciso al principio di solidarietà dell'articolo 80 del trattato e sappiamo quanto sarebbe fondamentale rivedere Dublino 3.

Condivido comunque che il primo fondo sia reso più flessibile, vada prioritariamente all'asilo e all'integrazione e soprattutto che possano essere incentivati reinsediamenti delle persone che lo chiedono per andare in altri paesi membri con sostegni finanziari mirati.

È anche importante nel secondo fondo il sostegno a programmi settennali, alla gestione di flussi, alle azioni di emergenza, ma soprattutto alla cooperazione nella sicurezza e nella prevenzione della tratta. Sappiamo quanto questo sia un tema che riguarda fortemente, in particolare alcuni paesi di arrivo – come anche il nostro paese, l'Italia – quindi spero che i paesi appunto, isole come Lampedusa, l'Italia e i paesi di primo arrivo, possono essere lasciati meno soli con una filosofia più solidarista e più di cooperazione.

 
  
 

Intervenciones con arreglo al procedimiento de solicitud incidental de uso de la palabra («catch the eye»)

 
  
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  Dubravka Šuica (PPE). - Gospodine predsjedniče, prije svega želim zahvaliti četvorici izvjestitelja na dobrim izvješćima, također na dvoipolgodišnjem ozbiljnom radu na ovom projektu. Mogu slobodno reći projektu, jer je naš zadatak poticati legalnu, a sprječavati ilegalnu migraciju. I to je ono o čemu govorimo, o čemu smo danas govorili, o potrebi protoka ljudi, roba i usluga, ali potrebna je kontrola.

Zbog toga pozdravljam ovu evaluaciju granica. Ne smije biti razlika u kvaliteti upravljanja granicama. Zato podržavam sve nove države koje će u području Schengena na ovaj način lakše doći do boljeg statusa. Kad se radi o Hrvatskoj, mi smo sada postali vanjska granica Europske unije s 1 300 km granice prema trećim zemljama. I zato smatram da je ovaj projekt vrlo važan kad se radi o Hrvatskoj.

Dakle, financijska podrška za nacionalne programe zemalja članica također je važna. Naravno da bi bilo bolje da ima više sredstava od jedne milijarde, ali u ovom trenutku smatram da treba bolje upravljati granicama prema trećim zemljama i zahvaljujem i Vijeću i Komisiji i izvjestiteljima.

 
  
 

(Fin de las intervenciones con arreglo al procedimiento de solicitud incidental de uso de la palabra («catch the eye»))

 
  
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  Cecilia Malmström, Member of the Commission. - Mr President, when I travel around in the European Union, I get a lot of questions to discuss. But when we talk about funding, I always get the comment that it is too complicated and too bureaucratic, and that it is very difficult to apply for funds. That goes for local, regional and national politicians, but also for NGOs and the media, etc.

This new system is being simplified: we are making more flexible rules and reducing red tape. Hopefully then we will be able to give an EU response to the challenges more quickly and more efficiently, because the challenges – as all of you have said – are huge in this field. We need to put the asylum system in place; we need to have a responsible policy managing all the different steps in a migration policy, including integration, return and border management. We need to do this responsibly while demonstrating solidarity.

We have challenges when it comes to fighting crime, terrorism and corruption. We need to bridge the gap that we have had between internal and external policies, because, of course, they are very much linked in all these areas. The funds, therefore, will support appropriate relevant projects in all these areas. Of course, every country has its specific needs, and that is why we have engaged in these dialogues. But we have been very clear from the Commission side, and we will – throughout the process – make sure that we promote European added value and responsible European priorities.

The tools are there, and the money will be there as soon as you have voted tomorrow – which I hope you will do, with a large majority. Now, of course, we also need the political will. That we cannot vote on here today, but I hope it will be there in any case. Thank you very much to all the rapporteurs, the shadow rapporteurs and others who have been contributing to this – and also, thank you to the Presidency.

 
  
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  Dimitrios Kourkoulas, président en exercice du Conseil. - Monsieur le Président, ce débat positif confirme l'ampleur des défis auxquels l'Europe doit faire face dans le domaine de la justice et des affaires intérieures ainsi que dans le domaine de la migration illégale et de l'asile.

Les défis seront encore plus importants à l'avenir et l'Europe doit être prête à faire face pour agir sur son territoire mais aussi pour aider les pays tiers. Les instruments financiers qui seront votés demain font partie de notre réponse aux nouveaux défis.

Je suis persuadé que l'utilisation de ces fonds aura une valeur ajoutée au niveau national mais aussi au niveau européen.

Le Parlement européen et la commission des libertés civiles, de la justice et des affaires intérieures disposent d'une grande expérience des problèmes relevant de sa compétence.

L'adoption des instruments financiers quelques semaines avant les élections européennes enverra un message politique fort: l'Union européenne et ses institutions sont capables non seulement d'écouter les problèmes et de comprendre les inquiétudes des citoyens européens, mais aussi de décider et d'agir pour mieux gérer les problèmes.

J'ai écouté avec beaucoup d'attention les différents points de vue sur l'émigration. Je ne parle pas, bien sûr, des propos racistes et honteux de M.[nbsp ]Griffin, qui sont une honte pour l'Union européenne et ses valeurs. Il est évident qu'il s'agit d'un problème complexe et qui a plusieurs aspects. Ce sera un problème qui occupera l'Europe dans les années à venir.

C'est pour cette raison que la présidence grecque l'a aussi inclus parmi ses priorités politiques.

 
  
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  Lorenzo Fontana, relatore. - Signor Presidente, onorevoli colleghi, intanto ringrazio tutti i colleghi per la discussione sicuramente molto interessante, mi ha fatto piacere sentire i vari punti di vista. Io come conclusione ho un unico auspicio: mi auguro che questi fondi, soprattutto in questo momento di crisi, vengano usati sia dall'Unione europea sia dai vari Stati membri nel miglior modo possibile. Perché i problemi che abbiamo affrontato in queste relazioni sono veramente molto importanti e mi auguro che si riesca, anche attraverso queste relazioni, a riuscire a risolverli. Perché evidentemente se questo nostro tentativo dovesse fallire, è chiaro che la situazione non potrebbe che aggravarsi purtroppo arrivando anche a dei problemi sociali molto, molto importanti.

E quindi veramente mi auguro che anche la Commissione faccia la sua parte nel migliore dei modi, insieme al Consiglio, che si verifichi la spesa di questi fondi nel momento in cui verranno erogati, che siano fatte le cose nel migliore dei modi. Mi auguro che effettivamente tutti i paesi dell'Unione europea possano affrontare in maniera anche collaborativa questo enorme problema in cui purtroppo spesso e volentieri i paesi del Mediterraneo vengono lasciati da soli.

 
  
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  Sylvie Guillaume, rapporteur. - Monsieur le Président, j'ai entendu à plusieurs reprises la question de la solidarité mentionnée dans ce débat et je reviens sur mon regret de tout à l'heure de ne pas avoir vu dans ce texte l'intégration de l'article 80 comme base juridique additionnelle. Je pense que cela aurait été justifié. De la même manière, mon regret est aussi de ne pas avoir vu les coupes budgétaires porter exclusivement sur la partie européenne. Je crois que, en termes de solidarité, cela aurait eu un sens que ce soit mieux réparti.

Nous disposons maintenant d'une boîte à outils complète et opérationnelle pour transformer l'essai et mener une politique à la fois globale et novatrice sur les questions migratoires, de manière à trancher aussi sur des politiques qui ont souvent été morcelées en la matière.

Tout va dépendre maintenant de plusieurs choses: la manière dont les États vont mettre en œuvre ce fonds et dont la Commission va contrôler le financement des activités qui répondent réellement aux objectifs stratégiques de l'Union.

Le Parlement sera vigilant, vous pouvez en être sûrs. Nous demanderons une information pleine et entière du suivi de l'application de ce Fonds. Nous serons particulièrement attentifs à plusieurs enjeux: la sépartition des dépenses évidemment – j'y ai fait allusion tout à l'heure –, la valeur ajoutée que génère la mise en œuvre de ces activités, l'amélioration de l'accès aux financements pour les bénéficiaires ainsi que, je l'ajoute à ce stade, la suppression de toute bureaucratie inutile.

Je crois que nous devons apprécier et appréhender les questions migratoires avec pragmatisme et avoir le courage politique de mettre en œuvre une approche européenne réellement intégrée, s'attaquant aussi bien aux symptômes qu'aux causes profondes du phénomène et qui ne passe pas non plus sous silence l'intégration dans les sociétés d'accueil. Merci pour le travail collectif.

 
  
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  Salvatore Iacolino, relatore. - Signor Presidente, onorevoli colleghi, dalla discussione odierna è emerso sicuramente che vi sono alcuni cardini essenziali: solidarietà, flessibilità, semplificazione, coerenza e cooperazione che determinano certamente gli ingredienti essenziali di una rafforzata cooperazione basata sulla fiducia fra gli Stati membri per garantire il successo di questi dossier legislativi.

Nello stesso tempo però, signora Commissario, è emerso chiaramente – così come ringrazio la Presidenza – che le risorse sono davvero limitate. Dovranno essere utilizzate al meglio, con progetti assolutamente condivisi e in tempi assolutamente rapidi. Una lista di priorità per agende chiare nelle quali ognuno, Stati membri e Commissione, sappiano quello che debbono fare.

Certo, dobbiamo tutelare i migranti, le persone, garantire dignità, ma nello stesso tempo dobbiamo fare in modo che gli Stati membri abbiano maggiore solidarietà e maggiore responsabilità, soprattutto nei paesi sovraesposti a pressione migratoria.

Sono importanti sia la prevenzione che il contrasto al traffico dei mercanti di morte, su progetti concreti e attuabili. L'on. Rui Tavares segnalava alcune obiezioni, ma non v'è dubbio che la prevenzione nei confronti del crimine organizzato è parte integrante delle politiche di sicurezza dell'Unione europea.

Bisogna nel contempo rafforzare la sicurezza dei cittadini con politiche migratorie e di asilo serie e credibili. Ci stiamo avviando alla fine di questa legislatura, abbiamo consolidato rapporti di proficua collaborazione con la Commissione e con la Presidenza. Dobbiamo ricordarci che vi sono realtà, come la Sicilia, la Grecia, Lampedusa, alcune realtà spagnole, che meritano maggiore attenzione.

Confidiamo che la prossima legislatura possa saldare il divario che tuttavia ancora esiste fra l'Unione europea e alcune popolazioni che si sentono ancora molto lontane dall'Europa.

 
  
  

PŘEDSEDNICTVÍ: PAN OLDŘICH VLASÁK
místopředseda

 
  
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  Marian-Jean Marinescu, Raportor. - Domnule președinte, aș vrea să mulțumesc colegilor pentru intervenții și pentru sprijinul acordat acestor dosare, mulțumesc Președinției irlandeze și Președinției lituaniene pentru colaborare și pentru eforturile pe care le-au depus pentru a ajunge la un acord. Mulțumesc, bineînțeles, colegilor raportori ai grupurilor politice pentru colaborare, a fost o colaborare foarte bună. Doamnă comisar, vă mulțumesc dumneavoastră și echipei dvs. pentru colaborare - a fost una foarte bună.

Aș vrea să mai adaug doar două lucruri: cel puțin în cazul dosarului meu, cea mai mare a parte a timpului de negociere - ați auzit aici, a fost o lungă perioadă - a fost dedicată actelor delegate. Mi-aș dori ca rezultatul acestor negocieri să fie aplicat, să nu fi negociat atâta timp degeaba, și Parlamentul să fie informat și să fie implicat mai ales în elaborarea programelor generale ale Comisiei.

Al doilea lucru: din păcate, Consiliul European din februarie a tăiat mult din bugetul total al Uniunii, iar Comisia a venit după aceea și a făcut o reducere considerabilă pentru acest pachet de dosare.

Mulțumesc, bineînțeles, și colegului meu, dl Iacolino. A trebuit să negociem și între noi pentru a ajunge la un acord privind împărțirea Fondului pentru securitate internă.

De aceea, v-aș ruga să țineți cont, la eventuala rectificare bugetară din 2017, și să acordați prioritate acestor regulamente, pentru că s-a tăiat foarte mult din fondurile alocate inițial, tot de dvs., pentru aceste activități.

 
  
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  President. - The joint debate is closed.

The vote will take place on Thursday, 13[nbsp ]March[nbsp ]2014.

Written statements (Rule 149)

 
  
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  Joanna Senyszyn (S&D), na piśmie. W Unii Europejskiej, mimo wysokiego poziomu bezrobocia, jest 2 mln nieobsadzonych miejsc pracy m.in. w sektorze ochrony zdrowia, technologii informacyjno-komunikacyjnych, inżynierii. Imigracja, jako jeden ze sposobów wypełniania luk na rynku pracy, stanowi ważny czynnik wzrostu gospodarczego UE. Kluczowe jest zapewnienie m.in. ukierunkowanej imigracji, bezpieczeństwa wewnętrznego, bezpieczeństwa granic oraz odpowiedniej strategii integracyjnej migrantów. Ze względu na terroryzm, ataki cybernetyczne, klęski żywiołowe, kluczowa jest zaawansowana współpraca państw członkowskich. Musimy też skuteczniej zwalczać handel ludźmi i nielegalną imigrację, przy zagwarantowaniu praw podstawowych imigrantów i osób ubiegających się o azyl. W tym kontekście korzystna jest propozycja uproszczenia struktury funduszów w obszarze spraw wewnętrznych, usprawnienia zasad ich funkcjonowania oraz wprowadzenia elastycznego mechanizmu reakcji na sytuacje kryzysowe w ramach obu funduszy. Istotny jest sprawiedliwy podział środków na poszczególne obszary. Przykładowo, aby kluczowe cele Funduszu Azylu, Migracji i Integracji zostały zrealizowane, zgodnie z postulatami Europejskich Socjalistów i Demokratów, państwa członkowskie powinny wykorzystać co najmniej 20% przyznanych środków na azyl i co najmniej 20% na integrację. We wdrożenie oraz monitorowanie działalności Funduszów powinny być włączone wszystkie podmioty, które mają wpływ na jego działalność. I tak w przypadku Funduszu Azylu, Migracji i Integracji niezbędna jest współpraca społeczeństwa obywatelskiego i organizacji międzynarodowych zajmujących się tą tematyką.

 
  
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  Josef Weidenholzer (S&D), schriftlich. Eine vernünftige und den europäischen Grundwerten entsprechende Asyl- und Migrationspolitik ist eine der ganz großen Herausforderungen für Europa. Bislang wurde diese nur unzulänglich beantwortet. Nationalstaatliche Sonderinteressen überwiegen. Der neue Fonds stellt einen wichtigen Schritt hin zu mehr Kohärenz und zu mehr europäischer Solidarität dar. Es ist wichtig, dass die zur Verfügung stehenden Mittel gerecht und effizient verteilt werden. Dem Parlament ist es in den Verhandlungen gelungen, die zivilgesellschaftlichen Strukturen stärker einzubinden. Das ist unbedingt notwendig. Damit wird auch eine praxisnahe Evaluierung der Auswirkungen der Maßnahmen auf die betroffenen Bevölkerungsgruppen ermöglicht. Dies alles stellt einen vielversprechenden Beginn dar. Um die Probleme wirklich zu lösen, bedarf es allerdings noch intensiverer Anstrengungen – sowohl in qualitativer als auch in quantitativer Hinsicht. 3,8[nbsp ]Milliarden klingt nach viel Geld. Aufgeteilt auf 6[nbsp ]Jahre und 28[nbsp ]Mitgliedstaaten ist das dann schon etwas relativiert.

 
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