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Procédure : 2013/0049(COD)
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Cycle relatif au document : A7-0355/2013

Textes déposés :

A7-0355/2013

Débats :

PV 15/04/2014 - 7
CRE 15/04/2014 - 7

Votes :

PV 15/04/2014 - 17.5
Explications de votes

Textes adoptés :

P7_TA(2014)0383

Compte rendu in extenso des débats
Mercredi 16 avril 2014 - Strasbourg Edition révisée

8.5. Sécurité des produits de consommation (A7-0355/2013 - Christel Schaldemose)
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Ustne wyjaśnienia dotyczące głosowania

 
  
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  Dubravka Šuica (PPE). - Gospodine predsjedniče, sloboda kretanja proizvoda koji su sigurni, originalni i koji udovoljavaju zakonom propisanim uvjetima predstavlja jedan od osnovnih ciljeva za ostvarivanje jedinstvenog tržišta. Postizanje prethodno spomenutog cilja rezultiralo bi vraćanjem povjerenja potrošača koji trenutačno vrlo često nisu zaštićeni na način da nemaju mogućnost provjere odakle proizvodi koje kupuju uistinu i dolaze.

Spomenutu činjenicu potvrđuje istraživanje koje je 2012. proveo Eurobarometar prema kojem je 27[nbsp ]% potrošača smatralo da značajan broj neprehrambenih potrošačkih proizvoda na jedinstvenom tržištu nije siguran. Stoga podržavam mišljenje izvjestitelja da je za dobro funkcioniranje jedinstvenog tržišta potrebno osigurati dvije vrlo bitne komponente, a to su sigurnost za potrošače i uspostavljanje jednakih uvjeta za poduzetnike. To se može postići uvođenjem nadzora u cijelom lancu opskrbe i sustava kazni u svrhu sprečavanja ili ograničavanja primjene nepoštene i nedopuštene trgovinske prakse.

 
  
 

Pisemne wyjaśnienia dotyczące głosowania

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. - Aprovo o presente Relatório, considerando ser sua intenção proporcionar uma resposta consistente a esse debate fundamental e permanente. Do meu ponto de vista, é indiscutível que o funcionamento eficaz do mercado único depende de dois aspetos fundamentais: segurança para os consumidores e as condições equitativas das empresas. Defendo que só com regulamentação e requisitos se pode garantir a segurança dos consumidores. É necessário assegurar produtos seguros de forma a estimular a compra de mais produtos no mercado único por parte dos consumidores. A segurança dos produtos é decisiva para o mercado único funcionar eficazmente e, consequentemente, possibilitar o crescimento das empresas europeias e a prosperidade económica na União.

 
  
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  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. - La relazione sulla proposta di regolamento in materia di sicurezza dei prodotti di consumo ha una rilevanza sostanziale per l’Industria italiana, soprattutto in relazione alla proposta di inserire l’indicazione del Paese di origine tra le informazioni da fornire ai consumatori per tutti i prodotti non alimentari ad essi destinati. Tale obbligo di indicazione di origine, ovvero, la cosiddetta clausola “Made In”, era contenuto nella proposta originaria della Commissione europea, il cui testo è stato confermato in sede di voto nelle opportune commissioni parlamentari. Questa disposizione, se approvata, permetterebbe di conseguire un duplice obiettivo: di aumentare la tracciabilità del prodotto sul mercato europeo e di allineare le condizioni in cui operano le imprese europee con quelle dei principali partner commerciali dell’UE che hanno già introdotto disposizioni simili. Pertanto, accolgo con favore la proposta della Commissione europea e, in particolare, sostengo la formulazione dell'articolo 7 della proposta contenente la clausola "Made In". Ritengo che l'esito favorevole del voto su questo punto chiave della relazione rappresenti l'incentivo necessario in vista della finalizzazione di un accordo interinstituzionale sull’iniziativa, favorendo il superamento delle divergenze tra Stati membri che, fino ad oggi, hanno precluso la possibilità di raggiungere un ambizioso accordo in sede di Consiglio.

 
  
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  Fabrizio Bertot (PPE), per iscritto. - In data odierna ho votato a favore della presente relazione in linea con il PPE. Finalmente il Parlamento ha approvato la norma che disciplina il "Made In", con tutta una serie di standard che dovranno essere seguiti accuratamente da ogni singolo Stato. Come tutti sappiamo, il "Made in Italy" è il brand più imitato al mondo: questa proposta di regolamento segna pertanto un altro passo verso una maggiore difesa delle nostre eccellenze e verso un riconoscimento ufficiale dei nostri prodotti. Con questa relazione abbiamo posto una pietra miliare nella battaglia ormai pluriennale che ha coinvolto Consiglio e Commissione in lunghe trattative con il Parlamento. L'Italia potrà dunque tutelarsi maggiormente anche in merito alle esportazioni conservando il prestigio del brand "Made in Italy" che le spetta e salvaguardando expertise e know-how che da sempre hanno caratterizzato la produzione italiana.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. - Ho sostenuto con il mio voto il provvedimento, e nella fattispecie l’articolo 7 che introduce il concetto di tracciabilità del prodotto e di "Made in" che potrebbe avere un impatto notevole sul sistema imprenditoriale italiano, composto per la maggior parte di micro e piccole medie imprese che fanno della marchiatura d’origine uno dei loro punti di forza.

 
  
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  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. - Balsavau dėl šio pranešimo dėl vartojimo gaminių saugos, kadangi gaminių sauga yra pagrindinis dalykas, siekiant užtikrinti, jog bendroji rinka gerai veiktų, ir taip palengvinti Europos įmonių augimą bei Europos Sąjungos klestėjimą. Europos Parlamento siekia, kad šis reglamentas ir toliau būtų tarsi apsauginis tinklas, siekiant užtikrinti gaminių saugą. Esamuose teisės aktuose, Direktyvoje dėl bendros gaminių saugos pabrėžiama, kad direktyva taikoma tais atvejais, kad ES teisės aktuose nėra konkretesnių saugos nuostatų, taigi taip užtikrinama visų rinkai pateiktų gaminių sauga. Suvienodinus dabartines nuostatas su šiuo reglamentu Vartojimo gaminių saugos reglamentas atliks tarsi skydo funkciją, kad būtų galima panaikinti minėtą spragą. Taigi, šis naujasis reglamentas turėtų būti plati horizontalaus pobūdžio teisės aktų sistema, siekiant spręsti su esamais gaminiais ar gaminiais, kurie galės būti sukurti, susijusius klausimus ir šalinti spragas.

 
  
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  Franco Bonanini (NI), per iscritto. - La relazione sulla sicurezza dei prodotti di consumo riveste un ruolo capitale per il completamento effettivo di un mercato interno europeo che infonda fiducia nei consumatori e nei cittadini europei.

In questo quadro, la disposizione prevista all'articolo 7 del regolamento sulla obbligatorietà della indicazione dell'origine, il cosiddetto "made in", può simbolicamente rappresentare la volontà dell’Unione europea di scommettere sulla propria capacità di uscire definitivamente dalla crisi economica usando una delle armi migliori che abbiamo: la manifattura di qualità.

Non si tratta di erigere barriere protezioniste a difesa della produzione europea, ma di garantire informazione, trasparenza, tracciabilità su tutta la filiera produttiva, come si sta faticosamente facendo per la catena alimentare: dobbiamo consentire al consumatore europeo di scegliere in modo consapevole ed informato sui prodotti che acquista. L'approvazione del "made in" sanerebbe anche l'attuale assenza di reciprocità tra l'Unione europea e numerosi altri paesi nel mondo ed aiuterebbe la lotta contro la contraffazione.

Con una misura "a costo zero" otterremo dunque molteplici effetti positivi: più sicurezza e scelta per i consumatori, maggiori garanzie per la produzione di qualità e per il tessuto artigiano ed imprenditoriale italiano ed europeo. Per questi motivi, ho sostenuto convintamente la relazione Schaldemose.

 
  
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  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. - Soltanto negli ultimi giorni, la guardia di finanza ha sequestrato oltre un milione di articoli pericolosi per il consumatore, in massima parte giocattoli destinati ai bambini per le festività pasquali. Una notizia di cronaca, l'ultima, che in sé costituirebbe motivo sufficiente per approvare la relazione Schaldemose, alla quale confermo il mio pieno sostegno.

Non soltanto rilevo un salutare lavoro di sistematizzazione e aggiornamento normativo, ma sottolineo il valore del regolamento quale presidio a tutela dei consumatori in un mondo globalizzato, profondamente cambiato nei suoi aspetti di mercato, di consumo e di distribuzione. Bene quindi l'introduzione del principio di precauzione, la piena tracciabilità e l'introduzione del marchio CE+.

Sottolineo in particolare due aspetti. Per quanto attiene ai costi, la verifica preventiva di impatto li valuta come contenuti a carico delle imprese, a fronte dei benefici diretti derivanti da una maggiore fiducia dei consumatori e al documentato incremento degli scambi nel mercato europeo. Su un piano di principio, ritengo inoltre lodevole lo spostamento dei costi a sostegno dei sistemi di controllo dal contribuente, vittima stessa delle pratiche commerciali disoneste, a chi tali pratiche mette in opera, mediante un incremento del regime sanzionatorio che sortirà anche effetti di deterrenza.

 
  
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  Mario Borghezio (NI), per iscritto. - Ho sostenuto con convinzione questa relazione poiché la salute dei consumatori deve essere assolutamente protetta dal pericolo di qualsiasi contraffazione.

Contraffazione non solo cinese, ma anche turca, ovvero di quel paese che l'Unione europea si ostina a difendere e che spera diventi presto paese membro dell'UE. Studi approfonditi dimostrano che in Turchia i prodotti più contraffatti sono quelli italiani. Inoltre, nello specifico, le imprese italiane raramente intraprendono azioni legali, non avendo alcuna fiducia nell'obbiettività dei tribunali turchi. In Turchia il dato delle merci contraffatte è particolarmente rilevante nel settore della moda e riguarda in particolare accessori in pelle come borse e cinture, il settore calzaturiero, gli occhiali da sole, la gioielleria, l'orologeria, la cosmesi e la profumeria. E non dimentichiamo i giocattoli e i gadget che nella maggior parte dei casi non rispecchiano i requisiti sanitari previsti.

Inutile quindi dover rilevare l'entità del danno che, stante l'inerzia dei controlli da parte delle autorità e delle dogane turche, viene arrecato alla nostra produzione. Un altro motivo, insieme ad altri, per sostenere il no alla Turchia in Europa!

 
  
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  Biljana Borzan (S&D), napisan. - Zajedničko tržište je temelj Europske unije, a čini ga pola milijarde potrošača. Sukladno tome, zaštita potrošača je ujedno i zaštita Unije kao takve. Nažalost, podatak da 27 % europskih građana sumnja u sigurnost proizvoda na zajedničkom tržištu obeshrabruje. Ne treba niti naglašavati da nepovjerenje u kontrolne mehanizme zajedničkog tržišta znači manju potrošnju i sporiji oporavak ekonomije.

Činjenica je da svako malo čitamo o otrovnim igračkama i opasnoj odjeći, i zato kad govorim o zaštiti potrošača kao roditelj prvenstveno mislim na djecu. No, upozorenja u medijima znače da sustav RAPEX funkcionira i na vrijeme upozorava institucije i potrošače o otkrivenim ugrozama. Loše je pak što je broj upozorenja u odnosu na 2011. porastao za čak 26%. Prijedlog nove regulative je kvalitetno osmišljen i donosi nove propise koji će bolje štititi potrošače.

 
  
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  Rachida Dati (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui assure au consommateur un niveau élevé de sécurité et de protection pour les produits qui circulent sur le marché intérieur. Il s'adresse ainsi aux produits de consommation manufacturés non alimentaires. La création d'un marquage d'origine obligatoire de ces produits constitue une avancée importante pour renforcer leur traçabilité et donc s'assurer de leur qualité. Ce marquage obligatoire "made in" est également important pour valoriser les produits fabriqués sur le territoire européen.

 
  
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  Jill Evans (Verts/ALE), in writing. - I voted against this report as it does not bring sufficient improvement in terms of consumer protection. The report only allows EU products to be labelled with reference to the EU or a Member State, therefore products would not be labelled ‘Made in Walesʼ, but rather ‘Made in the UKʼ. We are proud of the excellent produce from Wales and labelling is an important form of marketing. It is beneficial for our economy to sell Welsh produce.

 
  
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  Göran Färm, Anna Hedh, Olle Ludvigsson, Jens Nilsson och Marita Ulvskog (S&D), skriftlig. - Vi socialdemokrater lade ner våra röster på de punkter i betänkandet som rör obligatorisk ursprungsmärkning. Vi tycker att mervärdet och eventuella nackdelar med en sådan märkning måste utredas vidare. Vi vill dock understryka att vi är för tydlig märkning av alla typer av konsumentprodukter, då det är nödvändigt för att konsumenterna ska kunna jämföra och bedöma olika produkters kvalitet.

 
  
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  Diogo Feio (PPE), por escrito. - É importante que os consumidores possam comprar os seus produtos sabendo que são seguros, qual a sua origem e, sempre que possível, quais os seus modos de produção. Por exemplo, os selos DOP, DOC ou referentes a produtos de produção biológica são importantes. Normalmente, um selo deste tipo constitui uma garantia para o consumidor de que esse produto dispõe de qualidade. A falta de segurança dos produtos teria como consequência inevitável uma retração no seu consumo e um retrocesso económico com consequências sérias para a União. Mesmo de um ponto de vista económico ou comercial, a aposta na qualidade e segurança resulta a favor de quem vende e não apenas de quem consome. Saúdo todas as medidas tendentes a melhorar a segurança dos produtos e a rastreabilidade dos seus componentes, a evitar concorrência ilegítima e publicidade enganosa e a prevenir problemas de saúde pública.

 
  
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  Carlo Fidanza (PPE), per iscritto. - Ho votato a favore del pacchetto “sicurezza dei prodotti e vigilanza del mercato”. La battaglia, vinta oggi, assicura che su tutti i prodotti venga indicata l´origine di provenienza.

L´eccellenza italiana sarà quindi tutelata e facilmente riconoscibile dai consumatori.

Le nuove regole, tra cui la tracciabilità elettronica e la maggiore sicurezza nel commercio nell´Unione europea, danno un forte segnale di contrasto al mercato nero della contraffazione. Abbiamo lottato per tutelare gli interessi di piccole e medie imprese e preservare il "Made in Italy" da una concorrenza spesso sleale.

 
  
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  Franco Frigo (S&D), per iscritto. - Ho votato a favore dell'introduzione obbligatoria dell'etichetta "made in" per i prodotti non alimentari venduti nel mercato comunitario.

Ritengo che la sicurezza dei prodotti sia l'elemento chiave per garantire un mercato unico ben funzionante e per agevolare attraverso di esso la crescita delle imprese europee e la prosperità dell'Unione. Tuttavia, il 27 percento dei consumatori europei non si sente sicuro quando opera nel mercato unico, come rivela un'indagine della Commissione condotta nel 2012 da Eurobarometro.

Rendendo obbligatorio il marchio "made in" e comminando sanzioni più severe per le imprese fraudolente, si compie un grande passo in avanti per la trasparenza della catena di fornitura di un prodotto e si dà maggiore sicurezza ai consumatori, incoraggiandoli in tal modo ad acquistare un maggior numero di prodotti sul mercato unico.

 
  
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  Ildikó Gáll-Pelcz (PPE), írásban. - Örülök, hogy hosszú idő után végre napirendre került e rendkívül fontos jogalkotási dosszié is. Támogattam a jelentést, már csak azért is, mert döntő fontosságúnak tartom azt, hogy a gazdasági szereplők kötelezettségei tekintetében az uniós jogszabályok össze legyenek hangolva. Úgy vélem, hogy ennek érdekében a határozat és e rendelet egymáshoz igazítását a lehető legszigorúbban kell majd megvalósítani, azaz törekedni kell arra, hogy a határozatban már bevezetett és e rendeletbe átvett rendelkezések szövege ne módosuljon. Úgy vélem, hogy különleges figyelmet kell fordítani az egységes piacon a kiszolgáltatott fogyasztókra is. Mindezeken túl a szankciókat és a bírságokat egyszerűsíteni kell és meghatározott célhoz kell kötni annak érdekében, hogy a piacfelügyeleti tevékenység költségének legnagyobb részét a tisztességtelen kereskedők állják.

 
  
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  Mikael Gustafsson (GUE/NGL), skriftlig. - I grunden anser jag att många skrivningar är bra när det handlar om att skydda barn, och jag stöder helhjärtat dessa förslag. Tyvärr har kommissionen och parlamentet valt att inte nöja sig med att ändra i direktivet, utan helt onödigt valt att göra om direktivet till en förordning. Därför valde jag att i slutomröstningen lägga ned min röst.

 
  
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  Ian Hudghton (Verts/ALE), in writing. - I voted against the requirement for products to carry a country of origin, a requirement which has little to do with consumer safety. Under this clause, EU products must carry either a Union Made label or the name of the Member State. This currently precludes a Made in Scotland label and will cause unnecessary expense for Scottish manufacturers when that label will become necessary after a successful vote for independence.

 
  
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  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport législatif relatif à la proposition de règlement sur la sécurité des produits de consommation manufacturés non alimentaires, qui vise à remplacer la directive existante de 2001, car il permet d'accroître la protection des consommateurs. Les règles existantes ont été clarifiées, modernisées et renforcées, à travers notamment la prise en compte des produits attrayants pour les enfants, le durcissement des dispositions relatives aux inspections, l'accroissement des obligations des opérateurs économiques en matière de sécurité des produits ou encore la création d'une base de données paneuropéenne des blessures.

Par ailleurs, je me félicite de l'adoption du marquage d'origine au niveau européen pour les produits couverts par le présent règlement, après des mois de débats très vifs. Un tel dispositif, qui répond à une véritable demande de la part des consommateurs, permettra de renforcer la traçabilité des produits en participant à l'identification dans la chaîne de production et de commercialisation des produits défectueux. Il permettra par ailleurs à l'Union européenne de se mettre sur un pied d'égalité avec nombre de ses partenaires commerciaux qui ont déjà adopté un tel dispositif, et de valoriser les produits fabriqués sur le territoire de l'Union, bénéficiant ainsi à nos entreprises.

 
  
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  Bogusław Liberadzki (S&D), na piśmie. - Cieszę się, iż udało nam się przegłosować sprawozdanie, które pozwoli wzmocnić zasady dotyczące bezpieczeństwa produktów nie będących żywnością, a sprzedawanych na rynku wewnętrznym Unii Europejskiej. To sprawozdanie jest ważne z punktu widzenia ochrony konsumentów unijnych, gdyż od tej pory łańcuch dostaw towarów będzie coraz bardziej przejrzysty. Oznakowania „made in” mają na celu także ułatwienie monitoringu – do tej pory system miał charakter dobrowolny, teraz będzie obowiązkowy, choć nie obejmie niektórych grup towarów nieżywnościowych, jak np. leki. Mam nadzieję, że następny Parlament będzie w stanie prowadzić skuteczne negocjacje z państwami członkowskimi w sprawie tych nowych zasad.

 
  
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  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Ce nouveau règlement sur les produits de consommation devrait permettre une meilleure sécurité pour les consommateurs. Contrairement à la volonté de la Commission, le texte réintroduit le principe de précaution. Il prévoit une mention claire du "véritable lieu de production" du produit, le fameux "made in", à laquelle la droite et les libéraux se sont opposés critiquant un "protectionnisme déguisé" et met en place un nouvel étiquetage CE+ (en plus du CE existant mentionnant la sûreté du produit) indiquant sa conformité avec les règles de l'Union en matière de production et d'importations.

Le règlement met également en place des sanctions pour les entreprises qui serviront à financer les activités de surveillance du marché. Les entreprises récalcitrantes figureront sur une liste noire. Il invite à une harmonisation de ses sanctions entre États afin d'éviter les tentatives de dumping. Une affaire à suivre de près pour éviter l'harmonisation par le bas. Afin de soutenir cette résistance au dumping productif, je vote pour.

 
  
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  Roberta Metsola (PPE), in writing. - I voted in favour of this report as part of the Consumer Product Safety Package, as it further clarifies rules on product safety and promotes the enhanced use of European standards. It is a positive development both for businesses and consumers.

 
  
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  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. - He votado a favor del presente informe debido a que supone un avance hacia una regulación que permita el acceso a productos de consumo seguros para los consumidores europeos. El informe propone una modificación de la normativa que impone a los agentes económicos el cumplimiento de medidas de control activo para cualquier producto que sea comercializado en el mercado de la Unión Europea. Esto plantea un incremento de los costes y de la responsabilidad de los agentes económicos ante cualquier riesgo al que se someta a los consumidores. El informe amplia el alcance de esta regulación a equipos profesionales, servicios, productos vendidos a través de la venta en línea, etc. Todas estas modificaciones de la normativa permitirán el funcionamiento de un mercado más seguro y mayores controles para evitar abusos de las empresas. Por ello he votado a favor del presente informe.

 
  
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  Miroslav Mikolášik (PPE), písomne - V oblasti bezpečnosti spotrebných výrobkov sa súčasná smernica príliš neosvedčila, keďže ju členské štáty značne odlišne transponovali a uplatňovali. V záujme zvýšenia ochrany spotrebiteľa a sprehľadnenia celkovej právnej úpravy bezpečnosti výrobkov v EÚ považujem predkladané nariadenie za potrebné na zabezpečenie právnej istoty a vytvorenie rovných podmienok na vnútornom trhu pre všetky podniky a spotrebiteľov. Plne podporujem požiadavku povinného označovania krajiny pôvodu. Spotrebitelia majú právo na pravdivé informácie o pôvode výrobkov, aby mohli vykonať informované rozhodnutie pred ich zakúpením. Čo sa týka opatrení proti nebezpečným výrobkom, prikláňam sa k zavedeniu primerane vysokých odradzujúcich sankcií, ktoré zohľadnia závažnosť porušenia pravidiel, jeho trvanie, veľkosť spoločnosti či prípadnú recidívu.

 
  
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  Marlene Mizzi (S&D), in writing. - I voted in favour since consumer product safety is an essential element of the wider discussion on health and safety.

 
  
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  Cristiana Muscardini (ECR), per iscritto. - Il Parlamento europeo vota a favore del regolamento per la sicurezza dei prodotti al consumo, incluso il suo capitolo 7 sull'obbligatorietà del marchio "made in" e boccia il Consiglio che da anni ha cercato di bloccare l'attuazione di norme e di regole a garanzia della sicurezza dei consumatori europei e della corretta concorrenza sul mercato.

Anche questa volta i governi, che proteggono solo la grande distribuzione, contro il manifatturiero, sono stati sconfessati dai loro deputati i quali rispondono ai propri cittadini. Lascio il Parlamento europeo dopo 25 anni di lavoro, per l'Italia e l'Europa, con la soddisfazione di aver visto due volte l'Aula votare per il "made in" a difesa dei consumatori e dei produttori europei e contro di quei governi che non sanno difendere i diritti dei loro cittadini. Ci affidiamo ora alla Presidenza italiana che nel suo semestre di Presidenza dovrà finalmente portare ad un voto favorevole in Consiglio perché i diritti dei consumatori e dei produttori siano riconosciuti e possa finalmente ripartire la produzione e perciò la crescita.

 
  
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  Katarína Neveďalová (S&D), písomne - Štítky na tovaroch s označením „Made in China“ pozná snáď každý z nás. Spotrebiteľ už pri prvom zahliadnutí vie, o aký tovar ide, pozná krajinu jeho pôvodu a vie akú kvalitu od daného výrobku môže očakávať. Dnes sme svedkami schválenia označenia „made in“ pre tovary vyrobené a predávané v rámci jednotného trhu Európskej únie. Toto opatrenie je však len jedným zo súboru návrhov, ktorých účelom je posilnenie bezpečnosti a monitorovanie spotrebného tovaru v Európskej únii. Pevne verím, že európski spotrebitelia majú právo vedieť, čo konzumujú, a preto posilnenie bezpečnostných požiadaviek na kvalitu výrobkov plne podporujem. Predídeme tým prílivu zdraviu nebezpečných výrobkov na európsky trh a zároveň zavedieme sankcie proti spoločnostiam, ktoré pravidlá kvality nebudú rešpektovať. Výrobcom, resp. distribútorom napríklad antibiotikami upraveného mäsa z hydiny tak klepneme po prstoch. V dnešnom prvom čítaní sme našou pozíciou k návrhu Komisie o bezpečnosti spotrebiteľských výrobkov podporili ustanovenia, ktoré umožnia národným úradom zodpovedajúcim za ochranou spotrebiteľov širšie právomoci v oblasti dohľadu nad bezpečnosťou výrobkov, samozrejme v medziach nariadenia. Verím, že zadefinovaním pojmov, ako je napríklad nevyhovujúci výrobok, alebo stanovením povinnosti vykonávania národných kontrol sa spotrebiteľ vyhne výrobkom, ktoré predstavujú zdravotné riziko a získa tak jasnú predstavu o obsahu svojho nákupného košíka.

 
  
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  Franz Obermayr (NI), schriftlich. - Durch die globalen Produktionsketten ist es oft schwierig, die Herkunft eines Produktes nachzuvollziehen. Im RAPEX-Warnsystem der EU für gefährliche Produkte können ca. 10 % der aufgegriffenen Waren nicht zurückverfolgt werden. Es braucht also härtere Strafen für Firmen, die potenziell gefährliche Waren anbieten. Unternehmen, die wiederholt und vorsätzlich gegen europäische Sicherheitsnormen verstoßen, sollen auf einer EU-weiten Schwarzen Liste an den Pranger gestellt werden. Positiv ist auch die neue freiwillige Kennzeichnung „EU-geprüfte Sicherheit“. Der Konsument weiß damit – und das ist wichtig –, dass ein Produkt von unabhängiger Stelle getestet und als sicher bewertet wurde. Die „Made in“-Kennzeichnung ist sicher ein sehr interessanter Ansatz, sie liefert allerdings nur Informationen über den letzten Verarbeitungsschritt. Der Bericht ist ein Schritt in die richtige Richtung im Sinne des Verbraucherschutzes, daher habe ich positiv abgestimmt.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. - Pritariu Komisijos pasiūlymui, svarbu, kad šis reglamentas ir toliau būtų tarsi apsauginis tinklas siekiant užtikrinti gaminių saugą ir padėsiantis siekiant spręsti susijusius klausimus ir šalinti spragas.

Šiuo atveju ypatingas vaidmuo tenka atsargumo principo įgyvendinimui, kuris yra itin svarbus vartotojams, ekonominės veiklos vykdytojams ir rinkos priežiūros institucijoms. Bendrojoje rinkoje mes privalome apsaugoti pažeidžiamiausius vartotojus ir didinti jų pasitikėjimą e.prekyba.

Pritariu pasiūlymui, kuriuo nustatomas reikalavimas ant gaminių arba jų pakuočių nurodyti kilmę. Be to, tikslinga pradėti taikyti naują CE+ ženklą siekiant nurodyti, kad paženklintą gaminį išbandė nepriklausoma trečioji šalis ir kompetentinga įstaiga. Būtina užtikrinti, kad ES baudos ir sankcijos būtų suvienodintos ir taikomos tikslingai,

Pažymėtina, kad bendradarbiavimas su Jungtinių Valstijų gaminių saugos ir rinkos priežiūros institucijomis yra esminis dalykas siekiant pagerinti esamą padėtį ir teisės aktų leidybos tvarką Sąjungoje. Nuolat turi būti vykdomi mokymai teisės aktų dėl gaminių saugos tema ir perduodama informacija pramonės sektoriams ir ekonominės veiklos vykdytojams.

 
  
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  Pier Antonio Panzeri (S&D), per iscritto. - Pier Antonio Panzeri (S&D), Signor Presidente, onorevoli colleghi, esprimo voto favorevole riguardo alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla sicurezza dei prodotti di consumo e che abroga la direttiva 87/357/CEE del Consiglio e la direttiva 2001/95/CE.

La semplificazione e l'armonizzazione delle norme che disciplinano il mercato interno e il rafforzamento della regolamentazione a tutela dei consumatori costituiscono obiettivi cruciali delle politiche comunitarie. A fronte dell'intensificarsi dei rapporti commerciali a livello internazionale, la proposta mira alla creazione di un efficace quadro legislativo europeo che funga da "rete di salvaguardia" per la sicurezza dei prodotti. In primo luogo, l'introduzione del marchio CE+, complementare alla già esistente marcatura CE, consente un'immediata identificazione delle merci testate da soggetti terzi qualificati. Inoltre, l'indicazione obbligatoria del paese di origine dei prodotti garantisce una migliore tracciabilità delle merci e una maggiore trasparenza nel processo di commercializzazione delle stesse. Infine, il regolamento proposto apporta un sostanziale potenziamento del sistema di vigilanza del mercato interno mediante l'istituzione di punti di contatto che ottimizzino la comunicazione e la cooperazione tra Stati membri. Pertanto, considero favorevolmente tale proposta e mi auguro che questa possa stabilire un rapporto di fiducia tra i cittadini europei e il mercato unico.

 
  
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  Gilles Pargneaux (S&D), par écrit. – J'ai voté pour ce règlement qui protégera le fonctionnement du marché intérieur des produits destinés aux consommateurs tout en garantissant aux consommateurs un niveau élevé de sécurité et de protection de la santé (paquet "sécurité des produits et surveillance du marché"). Le groupe S&D s'est battu pour l'obligation d'étiquetage du pays d'origine ("made in"), avec une définition stricte de la dernière transformation afin d'éviter que l'ajout d'une étiquette permette de s'attribuer un lieu d'origine européen pour un produit fabriqué en Asie.

L'autre point clé, pour nous, est l'introduction d'un label supplémentaire et volontaire "sécurité restée dans l'UE" qui vise à pallier les carences du marquage CE actuel qui n'est que déclaratif et ne garantit pas un contrôle de la conformité par un organisme agréé indépendant.

 
  
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  Marit Paulsen, Olle Schmidt och Cecilia Wikström (ALDE), skriftlig. - Konsumentprodukter måste vara säkra och hålla en hög kvalitet. Det råder ingen tvekan om det. Kvaliteten fastställs dock genom tester och är inte beroende av vilket land produkten tillverkats i.

Reglerna om ursprungsmärkning är komplicerade och kommer att öka kostnaden för hanteringen av konsumentprodukter – en kostnad som i slutändan kommer att bäras av EU:s konsumenter. Ökad regelbörda för företag och den här typen av protektionism är precis vad ett ekonomiskt pressat Europa inte behöver. Därför röstade vi för att ta bort den delen ur förslaget. Trots att vi är emot att införa obligatoriska regler om ursprungsmärkning, valde vi att i slutändan rösta för förslaget, eftersom det är mycket viktigt med gemensamma regler om produktsäkerhet.

 
  
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  Andrej Plenković (PPE), napisan. - Podržao sam izvješće zastupnice Christel Schaldemose o sigurnosti potrošačkih proizvoda. Tržište krajnje potrošnje je veliko, dinamično i složeno te obuhvaća problem manjka povjerenja potrošača koji sprječava rast tržišta u EU-u. Da bi sigurnost proizvoda dala učinkovitije rezultate trebamo se usredotočiti na ranjivost potrošača koji je jedan od faktora prilikom određivanja sigurnosti proizvoda.

Smatram da se na proizvodima treba naznačiti podrijetlo, jer se time povećava nadzor nad tržištem. Slažem se s uvođenjem nove CE+ oznake (CE = europske sukladnosti ), koja će biti ispitana i od treće neovisne strane, te s jačanjem sigurnosti kroz kontakte točke. Kontaktna točka u Hrvatskoj je Ministarstvo gospodarstva koji kroz RAPEX sustav pazi na sigurnost proizvoda.

2013. države članice EU-a poduzele su 2 364 mjere. Riječ je o povećanju broja primljenih upozorenja od 3,8 % u odnosu na 2012. Glavne kategorije proizvoda u kojima je bilo potrebno poduzeti korektivne mjere bile su odjeća, tekstil i igračke (svaka zastupljena s 25%).

 
  
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  Tonino Picula (S&D), napisan. - Cilj Uredbe o sigurnosti potrošačkih proizvoda, koja je dio paketa sigurnosti potrošačkih proizvoda i nadzora nad tržištem, je propisati ravnomjerna pravila u vezi s općim sigurnosnim zahtjevima za sve neprehrambene potrošačke proizvode koji se plasiraju na unutarnje tržište. Uredba o sigurnosti potrošačkih proizvoda postavlja detaljne obveze gospodarskim subjektima.

Smatram da je potrebno pojačati sigurnost potrošačkih proizvoda te vratiti povjerenje potrošača u proizvode koji se nalaze na tržištu Europske unije te stoga podržavam ovo izvješće. Također, Unija treba doprinijeti zaštiti zdravlja i sigurnosti potrošača. Prema istraživanju koje je proveo Eurobarometar Komisije u 2012., 27% potrošača smatra kako je značajan broj neprehrambenih potrošačkih proizvoda na jedinstvenom tržištu bio nesiguran.

Slažem se s izvjestiteljicom Schaldemose o važnosti oznake podrijetla proizvoda koja bi potrošačima trebala olakšati pristup informacijama o lancu proizvoda te time povećati njihovu razinu osviještenosti. Sigurnost proizvoda pitanje je od iznimne važnosti kako u državama članicama Europske unije, a time i u Hrvatskoj, gdje je nacionalno zakonodavstvo usklađeno s pravnom stečevinom Europske unije.

Hrvatska Vlada je donijela Uredbu o sustavu razmjene obavijesti u pogledu proizvoda koji predstavljaju rizik za zdravlje i sigurnost potrošača. Riječ je o RAPEX-u kojim se propisuje postupak i sadržaj sustava za brzu razmjenu obavijesti o opasnim proizvodima te je na snazi od članstva Hrvatske u EU-u.

 
  
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  Franck Proust (PPE), par écrit. – Les produits manufacturés européens font face à une concurrence importante provenant des pays tiers. Ces derniers utilisent des procédés déloyaux pour faire baisser le coût du produit fini. Des travailleurs sous-payés, des conditions de travail déplorables ou encore une qualité limitée du produit sont monnaie courante dans le domaine manufacturier. Les consommateurs doivent, d'une manière ou d'une autre, être assurés que le produit qu'ils achètent est sûr.

Je suis très heureux d'avoir voté en faveur de ce rapport. En effet, il permettra la mise en place d'un système de marquage d'origine, un "made in". Grâce à cela, les consommateurs pourront retracer l'origine du produit afin d'être assurés de la qualité de ce qu'ils consomment. Dans le monde entier, les produits européens ont une excellente réputation. Ne nous en cachons pas et au contraire marquons nos produits.

 
  
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  Frédérique Ries (ALDE), par écrit. – En 2012, la Commission européenne réalisait une enquête Eurobaromètre aux résultats parlants: 27[nbsp ]% des consommateurs considéraient un grand nombre de produits de consommation non alimentaires vendus en Europe comme dangereux. Nul doute que ce sentiment est dû à l'importation massive de produits "made in China" et autres fabriqués selon des standards pas toujours conformes aux normes européennes. Alors plutôt que de s'avancer sur un hypothétique nouveau label "sécurité testée en Europe", les autorités européennes seraient avisées de renforcer le marquage CE, tel qu'il est compris par les consommateurs: une garantie réelle de la sécurité du produit et pas seulement un indicateur de la conformité d'un produit à la législation européenne. Raison pour laquelle j'ai voté contre les amendements 18, 19 et 60 du rapport Schaldemose.

En revanche, je me félicite de l'adoption de deux propositions clefs: celle visant à accorder une attention particulière aux consommateurs vulnérables, en particulier les jeunes enfants, qui parfois confondent jouets et produits alimentaires. Et l'adoption d'une norme de qualité, à savoir la mention obligatoire du pays d'origine pour les produits non alimentaire. C'est le meilleur moyen de mettre en avant le savoir-faire européen et de renforcer la confiance des consommateurs dans le marché unique.

 
  
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  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – J'ai voté pour ce rapport sur la sécurité des produits qui, avec celui sur la surveillance du marché, forme un ensemble cohérent destiné à rendre nos produits de consommation plus sûrs.

Je soutiens les principaux changements apportés par ce "paquet" législatif, et en particulier le renforcement des exigences tout au long de la chaîne de distribution, la plus grande clarté des obligations respectives des fabricants, importateurs et distributeurs, le dispositif amélioré en cas de produits dangereux ou non conformes ou encore la meilleure traçabilité des produits.

Je voudrais surtout saluer la victoire que représente le maintien du principe d'obligation du marquage d'origine des produits dans le texte. Le temps me manque ici pour développer les arguments juridiques, économiques, politiques, ou même de bon sens en faveur de cette disposition mais je rappellerais simplement qu'il y a des années que je me bats pour soutenir l'indication d'origine obligatoire.

La proposition de la Commission me semble très intelligemment libellée sur ce point, en permettant soit la mention "made in Pays" soit la mention "made in UE" pour les produits fabriqués dans l'Union et j'ai donc ardemment combattu la tentative de la supprimer, comme l'a d'ailleurs fait une grande majorité de l'assemblée, et je m'en réjouis.

 
  
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  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – Ce texte porte sur la révision de la directive sur la sécurité générale des produits et concerne les produits de consommation manufacturés non alimentaires. Cette révision est due à la confusion entre différents textes législatifs européens parmi les opérateurs économiques et les autorités nationales compétentes, affectant ainsi la bonne efficacité de la surveillance du marché.

Ce rapport porte notamment sur deux mesures essentielles: le marquage d'origine et le marquage de sécurité.

Concernant le marquage d'origine, il était important de soutenir l'indication obligatoire du pays d'origine du produit ou "made in" sur le produit-même ou sur son emballage. Ce marquage d'origine permet une traçabilité des produits, l'établissement d'une véritable confiance vis-à-vis du consommateur et la valorisation des produits fabriqués sur le territoire de l'Union européenne.

En revanche, je me suis prononcée contre le marquage de sécurité "EU Safety Tested" étant donné les conclusions négatives de l'analyse d'impact. En effet, ce marquage ne provoquerait pas de bénéfices pour les consommateurs, les PME seraient pénalisées par les coûts d'un tel dispositif et une campagne d'information coûteuse serait nécessaire.

Au vu de ces progrès significatifs pour la sécurité des produits de consommation, j'ai soutenu ce rapport.

 
  
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  Olga Sehnalová (S&D), písemně. - Podpořila jsem postoj Evropského parlamentu k nařízení o bezpečnosti spotřebních výrobků, protože vyšší nároky na bezpečnost posílí ochranu evropských spotřebitelů. Návrh zavádí jednotná pravidla týkající se obecných požadavků na bezpečnost pro veškeré nepotravinářské spotřební zboží na vnitřním trhu a stanovuje podrobné povinnosti všech hospodářských subjektů zapojených do dodavatelského řetězce. Spotřebitelé tak mají mít větší jistotu, že výrobek, který koupili v jiném členském státě Evropské unie, prošel stejně přísnou kontrolou z hlediska bezpečnosti. Vítám, že návrh myslí na zranitelné spotřebitele a klade tak vyšší nároky na bezpečnost výrobků v případě očekávaného používání zejména malými dětmi. V neposlední řadě vítám kromě posílení dohledu nad trhem také přísné sankce pro firmy, které prodávají nebezpečné výrobky a ohrožují tím zdraví občanů. Nyní je na členských státech, aby dále neblokovaly konečné schválení tohoto pro spotřebitele důležitého nařízení.

 
  
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  Czesław Adam Siekierski (PPE), na piśmie. - Na jednolitym rynku spotykają się konsumenci gotowi kupować produkty oraz przedsiębiorcy, którzy ich dostarczają. Aby rynek ten mógł dobrze funkcjonować, stwarzając korzystne warunki dla obydwu stron, potrzebne jest zaufanie ze strony konsumentów do kupowanych produktów oraz równe warunki działania dla przedsiębiorców. Zaufanie ze strony konsumentów jest jednak ograniczone, wiele produktów uważają oni bowiem za niebezpieczne. Wzrasta liczba zgłaszanych ostrzeżeń o produktach w systemie RAPEX, za co odpowiada nie tylko sprawniejszy nadzór rynku, ale również realny wzrost liczby dostępnych na rynku niebezpiecznych produktów. Sytuacja ta, oraz jej pogłębianie się, jest bardzo szkodliwa dla jednolitego rynku, znacząco hamuje bowiem jego rozwój. Konsumenci muszą odzyskać zaufanie do dostępnych na rynku produktów, które podlegać muszą skutecznemu i rygorystycznie przestrzeganemu systemowi kontroli bezpieczeństwa. Odpowiedzialność za produkt leży po stronie producenta, warto zatem dopilnować, aby wymogi związane z bezpieczeństwem były brane pod uwagę już na etapie projektowania produktu. Ważna jest również możliwość jego identyfikacji celem zwiększenia przejrzystości łańcucha dostaw. Konsumenci kupują również wiele produktów, które często pochodzą z krajów trzecich, nie podlegają zatem unijnym przepisom, w internecie. Wobec rozwijającej się sprzedaży online potrzebne jest szeroko zakrojone informowanie i edukowanie obywateli celem ich ochrony oraz kształtowania bezpiecznego i odpowiedzialnego środowiska handlu elektronicznego.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. - La sicurezza dei prodotti di consumo è un aspetto fondamentale del mercato interno, di cui l'UE deve tenere debitamente conto affinché il mercato possa dirsi sicuro per i consumatori.

Alcuni aspetti sono particolarmente rilevanti: mi riferisco in particolare alle misure dedicate alla tracciabilità dei prodotti ed al principio di origine, elementi che ritengo essenziali affinché il consumatore possa dirsi informato e pienamente consapevole nell'effettuare le proprie scelte economiche. La tracciabilità permette infatti di capire da dove un prodotto provenga, in modo tale che l'acquirente possa capire effettivamente se il paese d'origine sia uno di quelli che registrano il maggior numero di prodotti che non rispettano i criteri europei in materia di sicurezza.

 
  
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  Catherine Stihler (S&D), in writing. - On behalf of myself and the European Parliamentary Labour Party, we voted to support the proposal on consumer products because safety requirements for consumer products vitally needed to be reviewed and updated. It is regrettable that construction products were not included in the final scope, especially with regard to origin labelling. However, this report will introduce more effective and quicker action in the case of risks to consumers’ health and safety.

 
  
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  Kay Swinburne (ECR), in writing. - This proposal amends the existing legislation on general product safety, which is considered one of the top 10 most burdensome EU laws. It covers EU safety legislation for all non-food consumer products (both new and used, except for antiques) and includes products that are used by consumers but not intended for them. It also extends to products made available to consumers through a service provider (such as a hairdryer used by a hairdresser on a consumer). The rapporteur’s amendments generally added burdensome requirements and expanded the scope. Controversial elements include mandatory origin marking on all products, which the UK is strongly against due to the burdens it would impose on businesses without sufficient evidence of any added value to consumer safety. It also bans ‘food imitating products’, creates excessive obligations on distributors and calls for an ‘EU safety testing’ marking due to the Socialists’ aim of mandatory third-party product testing. For these reasons, I voted against the report.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Nous voulons rendre obligatoires les étiquettes "made in" pour des biens vendus sur le marché européen. Nous avons également proposé des sanctions plus lourdes pour les entreprises vendant des produits potentiellement dangereux. Renforcer la sécurité des produits et hausser les règles sur la surveillance du marché: deux objectifs pour une protection accrue du consommateur européen. Un marché unique efficace nécessite deux composantes essentielles: la sécurité pour les consommateurs et des conditions égales de concurrence pour les entreprises. Les avancements que nous proposons ce soir rencontrent ces deux objectifs.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. - Am votat pentru modificarea Regulamentului privind siguranța produselor de consum și de abrogare a Directivei 87/357/CEE și a Directivei 2001/95/CE. Obiectivul prezentului regulament este asigurarea unei bune funcționări a pieței interne, menținând în același timp un nivel ridicat de sănătate, siguranță și protecție a consumatorilor. Dispozițiile prezentului regulament au la bază principiul precauției. Prezentul regulament ar trebui să se aplice și să interzică comercializarea, importul și fabricarea sau exportul produselor de consum care, deși nu sunt produse alimentare, seamănă cu produsele alimentare și pot induce în eroare anumite persoane, în special copiii de vârste mici. Produsele atrăgătoare pentru copii ar trebui să fie evaluate și din punctul de vedere al nivelului lor de risc și ar trebui să se ia măsurile corespunzătoare pentru a reduce respectivul risc.

Am votat pentru amendamentul[nbsp ]60, care susține introducerea marcajului „EU Safety Tested”. Acest marcaj poate fi aplicat doar pe produsele de consum care intră sub incidența prezentului regulament și nu poate fi aplicat pe alte produse. Marcajul „EU Safety Tested” se aplică după testarea pe eșantioane reprezentative din produsele destinate vânzării, selectate în mod aleatoriu sub controlul unui funcționar judiciar, al unei autorități sau al oricărui alt organism terț.

 
  
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  Ruža Tomašić (ECR), napisan. - Iako prijedlog ima mnoštvo dobrih elemenata te zaista doprinosi zaštiti potrošača i sigurnosti potrošačkih proizvoda, glasovala sam suzdržano zbog određenih elemenata koji su inkorporirani u izvješće. Naime, prijedlog nalaže distributerima i uvoznicima da provjeravaju ispunjava li proizvod opću sigurnosnu obvezu te naposljetku je li proizvođač ispunio svoje obveze te im se na taj način dodjeljuje nerazmjerna ulogu u kontroli sigurnosti proizvoda.

Prijedlog propisuje uvoznicima obvezu čuvanja dokumenta o proizvodu za razdoblje od deset godina, što također smatram pretjeranim. Također, iako se zalažem za oštro kažnjavanje proizvođača i drugih aktera na tržištu koji ugrožavaju sigurnost potrošača, smatram da bi utvrđivanje kazne zbog kršenja uredbe trebalo biti u nadležnosti država članica i da nije potrebno usklađivanje sustava kazni na razini EU-a.

 
  
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  Derek Vaughan (S&D), in writing. - I voted in favour of this proposal to introduce a ‘made in’ label for consumer products sold in the single market. This measure is part of a set of proposals to strengthen the safety and monitoring of consumer goods in the EU, providing more transparency in the single market for EU citizens. As a result, EU citizens will feel safer and will be able to trust the products they purchase. This measure will also benefit EU citizens, since it will step up the production of higher-quality products in the EU; also, penalties against firms which sell dangerous goods will be issued.

 
  
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  Josef Weidenholzer (S&D), schriftlich. - Ich habe für diesen Bericht gestimmt, weil das Europäische Parlament damit eine starke Position für den europäischen Verbraucherschutz festlegt. Die Produktsicherheitsverordnung schafft europaweit vergleichbare Sicherheitsstandards für alle Nicht-Lebensmittelprodukte. Damit wird ein umfassendes europäisches Sicherheitsnetz geschaffen. Der Bericht enthält außerdem das klare Bekenntnis zum Vorsorgeprinzip als Leitlinie für die europäische Produktsicherheitspolitik. Nur sichere Produkte dürfen demnach auf dem Europäischen Binnenmarkt gehandelt werden, im Zweifelsfall muss im Sinne der Konsumentensicherheit entschieden werden. Außerdem bringt der Bericht besonders strenge Regeln für die Gewährleistung der Sicherheit schutzbedürftiger Verbraucher, wie beispielsweise Kinder. Produkte, die für Kinder besonders ansprechend sind, müssen besonders sicher sein. Es liegt nun am Rat, sich auf eine Position zu einigen, damit die europäischen Verbraucherinnen und Verbraucher möglichst schnell von diesen Regeln profitieren können.

 
  
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  Hermann Winkler (PPE), schriftlich. - Ich habe heute ganz klar gegen eine verpflichte Ursprungskennzeichnung gestimmt, weil ich es für ausgesprochen verbraucher- und unternehmensunfreundlich halte. Leider war ich mit meinen Kollegen der Union allein. Vor allem unsere Kollegen aus den südeuropäischen Mitgliedstaaten, aber auch Sozialdemokraten aus Deutschland möchten künftig eine verpflichtende Ursprungsangabe einführen, die an den Ort des letzten wesentlichen Be- oder Verarbeitungsschrittes anknüpft. Wesentliche Schritte, die davor erfolgt sind, fallen so unter den Tisch. So wird es künftig möglicherweise keine Rolle mehr spielen, ob deutsches Know-How oder Technologie verwendet wurden, um ein Produkt herzustellen. Unser freiwilliges "made in Germany" Kennzeichen wird es künftig also nicht mehr geben. Das neue verpflichtende Kennzeichen knüpft an Zollrecht an. Darin sehe ich keinerlei Mehrwert für unsere Verbraucher. Denn es wird weder etwas über die Herstellungsstandards noch über die Produktqualität oder Produktsicherheit aussagen. Im Gegenteil. Es führt den Verbraucher sogar in die Irre. Schließlich steht die Regelung unter der Überschrift "Verbrauchersicherheit". Unseren Verbrauchern hilft es nicht und unsere Unternehmen, vor allem unsere KMU, wird die verpflichtende Kennzeichnung zudem belasten. Bisher war eine Kennzeichnung freiwillig. Künftig werden nun mehr Bürokratie und Kosten auf unsere Unternehmen zukommen, ohne dass wir dafür Wettbewerbsvorteile erlangen. Das konnte und wollte ich nicht unterstützen.

 
  
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  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. - Komisja Europejska zaproponowała dzisiaj nowe przepisy na rzecz zwiększenia bezpieczeństwa produktów konsumpcyjnych znajdujących się w obrocie na jednolitym rynku i wzmocnienia nadzoru rynku w odniesieniu do produktów niespożywczych, w tym tych przywożonych z państw trzecich. Przepisy te przyczynią się zarówno do podniesienia poziomu ochrony konsumentów, jak i do stworzenia równych warunków działania dla przedsiębiorstw. Niebezpieczne produkty nie powinny docierać do konsumentów i innych użytkowników, a ich łatwiejsza identyfikacja i identyfikowalność będą stanowiły podstawowe udoskonalenie, które umożliwi ich szybkie usunięcie z rynku. Po ich przyjęciu przez Parlament Europejski i Radę nowe przepisy będą egzekwowane przez krajowe organy nadzoru rynku w państwach członkowskich, które skorzystają ze wzmocnionej współpracy i udoskonalonych narzędzi przeprowadzania kontroli.

 
  
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  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. - Apesar da nossa oposição ao desenvolvimento do mercado interno europeu, premissa na qual se sustenta este relatório, as propostas concretas que apresenta e a questão fulcral que analisa visam o reforço da proteção dos consumidores.

O relatório introduz a marcação Segurança testada da UE, que poderá ajudar os consumidores a distinguir a marcação CE (em conformidade com a UE) da marcação CE + (em conformidade com os requisitos de segurança).

Congratulamo-nos com a manutenção do artigo sobre o made in no regulamento. A sua permanência é útil e necessária para reforçar a rastreabilidade e a segurança dos produtos de consumo, sendo obrigatória a indicação da origem do produto.

Votámos favoravelmente.

 
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