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Postup : 2014/2713(RSP)
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B8-0027/2014

Rozpravy :

Hlasování :

PV 17/07/2014 - 10.6
Vysvětlení hlasování

Přijaté texty :

P8_TA(2014)0010

Doslovný záznam ze zasedání
Čtvrtek, 17. července 2014 - Štrasburk Revidované vydání

12.2. Zaměstnanost mladých lidí (RCB8-0027/2014, B8-0027/2014, B8-0030/2014, B8-0051/2014, B8-0052/2014, B8-0053/2014, B8-0055/2014, B8-0058/2014)
 

Mündliche Erklärungen zur Abstimmung

 
  
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  Bernd Lucke (ECR). - Herr Präsident! Ich wollte mein Votum dazu erläutern. Ich habe diese Entschließung abgelehnt, weil sie den wesentlichen Gesichtspunkt der Wettbewerbsverzerrung innerhalb der Europäischen Union nicht berücksichtigt, nämlich die Tatsache, dass durch die gemeinsame Währung die Wettbewerbsfähigkeit insbesondere der südeuropäischen Staaten massiv behindert worden ist und im Zusammenhang mit dieser Behinderung der Wettbewerbsfähigkeit Arbeitslosigkeit und insbesondere Jugendarbeitslosigkeit entstanden ist. Auf dieses große Hindernis für wirtschaftliche Entwicklung hätte auch zwingend hingewiesen werden müssen.

 
  
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  Csaba Sógor (PPE). - A fiatalok körében tapasztalható munkanélküliség ijesztő méreteket ölt egyes tagállamokban, a jelenség következményeit ma talán fel sem tudjuk mérni. A fiatalok mai problémái éreztetni fogják hatásukat az elkövetkező évek demográfiai folyamataiban, a foglalkoztatási problémák felerősítették a belső migrációt az Európai Unióban, a nagy társadalmi ellátórendszerek finanszírozása is nehézzé vált. Az EU csak ösztönözni, támogatni és segíteni tudja a folyamatokat, a fiatalok foglalkoztatási helyzetét a tagállamok hatósága nélkül nem fogja tudni megváltoztatni. Az európai gazdasági élet motorjai a kis- és középvállalkozások. Ma pedig egy nagyfokú és általános bürokráciacsökkentés lenne a legnagyobb segítség, amelyet a tagállamok adhatnának ezeknek a gazdasági társaságoknak, amelyek így egyszerűbben, a szabályokat betartva alkalmazhatnának fiatal munkaerőt.

 
  
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  Anne Sander (PPE). - Monsieur le Président, chers collègues, j'ai voté en faveur de cette résolution car, avec près de 23 % de chômeurs, les moins de 25 ans sont les principales victimes de la crise et de notre croissance en berne.

Cette absence de reprise nourrit un désamour pour l'Europe. En effet, comment croire au projet européen lorsqu'il n'offre plus de perspectives?

L'initiative pour l'emploi des jeunes est un début mais elle ne concerne qu'une région sur cinq dans ma propre circonscription. Pourtant, toutes ces régions souffrent d'un chômage inquiétant et qui tend à se prolonger.

Je viens d'une région frontalière et je peux vous dire que le potentiel d'emplois transfrontaliers est encore trop inexploité. Nous devons développer le programme de mobilité EURES, nous devons favoriser le multilinguisme et nous devons favoriser les doubles diplômes.

Monsieur le Président, l'Europe doit miser sur cette nouvelle génération.

 
  
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  Joëlle Mélin (NI). - Monsieur le Président, notre vote se devait d'être négatif. Le dossier "emploi des jeunes" est le symbole de l'échec cinglant de l'utopie supranationale. 25 % des moins de 25 ans au chômage en Europe, 60 % en Grèce, deux millions de jeunes Polonais exilés en 10 ans.

Notre institution aurait voulu que le chômage des jeunes, peu ou mal formés, soit une variable d'adaptation des profits d'employeurs sans scrupules ou d'actionnaires sans visage, et que les forces vives de chaque pays soient inactivées par le déracinement, qu'elle ne s'y serait pas prise autrement. En effet, nos jeunes sont bien une des cibles privilégiées de la guerre économique qui se déroule en Europe. Les déplacements forcés et la paupérisation en sont la preuve.

Il est clair que de nombreuses décisions prises dans cette enceinte depuis des décennies y ont participé: fonds structurels issus de nos impôts, mal utilisés; projets inadaptés aux objectifs et donc inopérants; politiques macroéconomiques, monétaires et normatives stérilisantes; réglementations en matière d'immigration imposées aux États nations, la liste est longue. L'avenir professionnel et sociétal de la jeunesse relève avant tout de la souveraineté nationale.

 
  
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  Tiziana Beghin (EFDD). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, nonostante i suggerimenti del mio gruppo – primo fra tutti la richiesta di deroga al limite del 3% per gli investimenti a favore dei giovani – non siano stati nemmeno presi in considerazione per volere dei grandi partiti di questo Parlamento, il Movimento 5 stelle che in questo momento rappresento ha comunque ritenuto il testo finale valido, accettabile, e quindi ha deciso di sostenerlo.

Colleghi, il messaggio che io voglio lasciarvi in questo momento, è molto semplice. Noi pensiamo che non importi da dove provengano le idee, purché esse siano buone e siano a favore dei cittadini che ci hanno chiamato qui a rappresentarvi. Noi abbiamo applicato e applicheremo sempre questo principio. Spero che quanto ho detto ispiri il lavoro delle commissioni in futuro.

 
  
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  Marijana Petir (PPE). - Gospodine predsjedniče, uvažene kolegice i kolege, podržala sam usvajanje ove Rezolucije o zapošljavanju mladih kako bismo konačno, ozbiljno i efikasno potaknuli rješavanje jednog od najvećih problema danas u Europskoj uniji, a to je velika nezaposlenost mladih.

Najalarmantnije stanje je na jugu Europe, a Republika Hrvatska također nije pošteđena poteškoća uzrokovanih ekonomskom krizom koju su najviše nažalost osjetile mlade osobe na pragu svog radnog vijeka. Čak jednu trećinu nezaposlenih u Republici Hrvatskoj čine mladi između 15 i 29 godina. Mladi odlaze i Hrvatske u druge zemlje jer u Republici Hrvatskoj ne mogu ostvariti svoje pravo na rad, a pravo na rad je ljudsko pravo i ukoliko nije osigurano svima onda je to rezultat pogrešne politike.

Pozdravljam poziv iz Rezolucije za efikasnom kontrolom implementacije garancije za mlade jer od 6 milijardi eura do sada nije utrošeno gotovo ništa u zemljama članicama Europske unije, a problem i dalje postoji.

 
  
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  Caterina Chinnici (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la riduzione della disoccupazione giovanile è una delle sfide più importanti da affrontare nei prossimi anni poiché coinvolge tutti i paesi dell'Unione e, in alcuni di essi, i tassi di disoccupazione giovanile hanno raggiunto livelli preoccupanti e disperanti. Molti giovani non trovano lavoro e per questo motivo sono costretti ad emigrare.

Rispetto a questa grave situazione che coinvolge anche il mio paese, l'Italia, alla nuova Commissione europea, spetterà il compito di presentare un piano di rilancio per avviare politiche di investimento volte a creare posti di lavoro e a stabilizzare l'occupazione.

La Garanzia giovani sta certamente aiutando gli Stati a fronteggiare la grave crisi occupazionale, ma non è e non può essere risolutiva. Occorreranno azioni strutturate per rilanciare l'economia e lo sviluppo per favorire la nascita di nuova occupazione. Occorrerà far ricorso alla flessibilità nell'uso dei fondi pubblici, senza la quale difficilmente si potrà avviare la crescita.

La risoluzione nel suo testo finale va in questa direzione ed è per questo motivo che ho votato a favore.

 
  
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  Elena Ethel Schlein (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore della risoluzione anche se avrei preferito sentire parole ancora più forti su questo tema che nel mio paese, l'Italia, vede in alcune regioni la disoccupazione giovanile arrivare addirittura al 60%. È positivo che si chieda in questa risoluzione l'estensione della Garanzia giovani fino a trent'anni. Io ne ho 29 e non credo che dovremmo darci pace finché ci sono miei coetanei a cui ancora sento dire: vorrei fare un figlio ma non trovo il coraggio perché non so come mantenerlo.

È positivo anche che si chieda di investire maggiori risorse in questo programma e su questo credo che dovremmo insistere con forza con la Commissione. Inoltre avrei voluto sentire parole più forti contro la precarietà, perché non è solo questione di quali posti di lavoro riusciamo a creare per i giovani, ma anche di poter creare posti di qualità nella direzione finalmente di un futuro sostenibile, quindi in una direzione che penso sia quella che noi dobbiamo sentire come responsabilità verso le nuove generazioni. Non solo che tipo di posti di lavoro creiamo, ma finalmente la direzione verso un futuro sostenibile, posti di lavoro con investimenti verso una valorizzazione dell'ambiente, della cultura e della ricerca.

 
  
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  Lara Comi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore perché i dati della disoccupazione giovanile sono a dir poco allarmanti e richiedono tutto il nostro impegno congiunto, senza nessun colore politico, proprio perché questa è una delle priorità. Io sono assolutamente convinta che dare opportunità di lavoro ai nostri giovani equivalga a costruire il loro futuro e anche il nostro futuro. I giovani sono la forza di lavoro più fresca della nostra società e soprattutto rappresentano il terreno più fertile da coltivare. Una strategia collaborativa e delle azioni davvero integrate, perché questo è quello che ci manca. Un'integrazione tra l'Unione europea e gli Stati membri deve essere la soluzione migliore. Va bene il Fondo di garanzia. In Italia è stato esteso fino a 29 anni, un passo importante ma deve essere fatto anche negli altri Stati membri. E da questo dobbiamo partire con l'armonizzazione del processo di Bologna, altrimenti qualsiasi sforzo sarà inutile.

 
  
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  Tomáš Zdechovský (PPE). - Pane předsedající, chtěl jsem říci k této otázce, že jsem hlasoval pro, ale zdůrazňuji, že mám velkou výhradu k tomu, co tady zaznělo a co je i v tom dokumentu napsáno. Nechci dávat pouze peníze na to, abychom řešili tyto věci krátkodobě, to znamená vytvořili pracovní místa pro mladé lidi, ale chci, aby se to řešilo systematicky, to znamená dlouhodobě a abychom přitom využili příklady dobré praxe, např. v Rakousku, Německu nebo ve Švýcarsku, kde funguje duální systém vzdělávání. Státy, které se dlouhodobě a systematicky nevěnují vzdělávání mladých lidí, mají dnes problémy s velkou mírou nezaměstnanosti právě v této skupině.

 
  
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  Anna Záborská (PPE). - Nie som zástankyňou opatrení, ktoré sú úzko zamerané na jeden segment spoločnosti. Najmä nie vtedy, keď hovoríme o probléme, akým je nezamestnanosť. Rozumiem, prečo chceme zamestnanosť mladých ľudí riešiť prioritne, ale chcem pripomenúť, že by sme mali uprednostniť také riešenia, ktoré posilňujú solidaritu medzi generáciami. Podpora rodinného podnikania túto požiadavku spĺňa. Pretože práca v rodinnom podniku dáva mladým ľuďom nielen dôležité zručnosti a prax, ale pod dohľadom rodičov sa učia aj zodpovednosti a podnikateľskej etike. Práve jej nedostatok nás priviedol k finančnej kríze. Preto by som bola rada, ak by Komisia predložila analýzu podnikateľského prostredia s ohľadom na rodinné podnikanie a navrhla legislatívu, ktorá by zjednodušila zakladanie rodinných podnikov a zohľadnila ich špecifické problémy.

 
  
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  Steven Woolfe (EFDD). - Mr President, this amendment was proposed by the ECR Group and supported by the British Conservative Party. It accepted the principle that the EU should have free movement of workers but it supported only qualified free movement. This shows how half-hearted the British Conservative Party is. This is qualified euroscepticism.

Mass open-door immigration has resulted in lower wage and employment levels in the UK and throughout Europe. We abstained because we believe that nation states should have exclusive control of their borders. There should not be qualified free movement of workers; there should be controlled migration, open to the whole world, using a points-based system and managed by the nation states, not the EU.

 
  
 

Schriftliche Erklärungen zur Abstimmung

 
  
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  Marina Albiol Guzmán (GUE/NGL), por escrito. - No he podido votar a favor de esta resolución debido a que, pese a contener algunos puntos que considero de extremo interés para solucionar la gravísima situación que atraviesa la juventud de la Unión Europea, no responsabiliza a los Estados miembros de esta situación. Muchos Gobiernos de los Estados del sur de Europa están tratando de expulsar a sus jóvenes como vía para reducir la conflictividad social que atraviesan por la imposición de las políticas de austeridad. Sin embargo la resolución contiene puntos positivos cuando apela a la necesidad de la reducción de las desigualdades, la flexibilización de las normas del Fondo Social Europeo para que se lleven a cabo los proyectos, reconoce la escasez de recursos destinados a la Iniciativa sobre Empleo Juvenil, etc. Sin embargo, esta resolución resulta insuficiente para el principal problema que atraviesa la economía europea y por ello no he podido votar a su favor. Estos fondos suponen una tirita en una herida de bala.

 
  
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  Andrus Ansip (ALDE), kirjalikult. - Ma hääletasin noorte tööhõive resolutsiooni poolt, sest pean eriti vajalikuks noorte tööpuuduse meetmetest osasaajate vanusepiiri nihutamist 24. eluaastalt 30. eluaastani.

 
  
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  Mara Bizzotto (NI), per iscritto. - In Italia 1 persona su 10 vive in assoluta povertà, 700 mila giovani tra i 15-24 anni sono disoccupati e rischiano l’emarginazione.

E’ questa l’Europa che si meritano i nostri figli?

Se per il Presidente Junker la disoccupazione in Italia è “ colpa degli italiani”, per me i problemi dei disoccupati europei, soprattutto giovani, sono due e si chiamano mercato unico ed euro.

Salari ridotti all’osso e concorrenza selvaggia di quei paesi membri dell’Unione che si avvantaggiano di un sistema ingiunto e sbagliato.

L’Europa la smetta di arrampicarsi sugli specchi e riconosca di aver fallito!

Le sue folli politiche di accoglienza e redistribuzione dei redditi hanno saturato il nostro mercato del lavoro e hanno mandato in tilt i sistemi di welfare per dare precedenza agli ultimi arrivati. Quello che resta è una disoccupazione a livelli record e categorie deboli, quali giovani e anziani, senza servizi e senza sostegno.

L’Europa deve cambiare le regole del gioco e puntare sulla competitività. Servono regole fiscali e previdenziali uguali per tutti, blocco del turismo per i benefici e restituzione della sovranità monetaria ai paesi che vogliono uscire dall’ euro.

Diversamente l’Europa rischia di esplodere distruggendo la speranza e il futuro delle nuove generazioni.

 
  
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  Malin Björk (GUE/NGL), skriftlig. - Jag har lagt ned min röst.

Den föreslagna resolutionen lyfter fram ungdomsarbetslösheten och de enorma problem den skapar i EU idag. Den betonar vikten av att motverka ungdomsarbetslösheten som en investering i framtiden. Det är jag enig om.

Men resolutionen markerar inte ut åtstramningspolitiken som huvudorsak till den extremt höga ungdomsarbetslösheten. Den borde också tydligare understryka vikten av en expansiv ekonomisk politik som med gröna investeringar och förstärkt välfärd skapar sysselsättning och verkar för jämställdhet och social rättvisa.

Dessutom motsätter jag mig kravet på ny överstatlig lagstiftning i punkt 3 och kravet på sänkta skatter för företagen i punkt 43. Därför har jag lagt ned min röst.

 
  
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  José Blanco López (S&D), por escrito. - El empleo juvenil es una de nuestras prioridades primordiales. Hay 120 millones de europeos por debajo del umbral de la pobreza y un 25% de los más de 25 millones de parados son jóvenes. En mi país, España, más del 50% de los jóvenes está sin trabajo. El empleo juvenil definirá a la UE ante la próxima generación. El desarrollo completo de la Garantía Juvenil es el elemento central de la estrategia socialista de creación de empleo. Apostamos por aumentar sustancialmente su presupuesto y ampliarla hasta la edad de 30 años. Debemos, además, introducir salarios mínimos dignos para todos, garantizar la igualdad salarial y la protección de los derechos de los trabajadores, los sindicatos, el diálogo social y la legislación contra la discriminación. Queremos acabar con el dumping social y revisar la Directiva sobre el desplazamiento de los trabajadores para mejorar su protección. Queremos una política industrial más ambiciosa, apoyar la economía social y las PYME, promover la innovación tecnológica y sostenible, y mejorar el rendimiento económico. Los retos son muchos. A instancia socialista, algunas de nuestras demandas fueron reconocidas ayer en su programa de gobierno por el nuevo Presidente de la Comisión Europea. Permaneceremos vigilantes al cumplimiento de sus compromisos con nuestro Grupo.

 
  
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  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. - Balsavau dėl šios rezoliucijos, nes ja Europos Parlamentas atkreipia dėmesį į jaunimo problemas - aukštą nedarbo lygį ir išaugusį skurdą jaunimo tarpe. Esu viena šios rezoliucijos autorių. Europos Komisijos pateikti duomenys, rodo, kad 2012 m. net trečdaliui visų jaunų žmonių Europoje grėsė skurdas ir socialinė atskirtis. To priežastis yra visoje Europoje giliai įsišaknijusi jaunimo diskriminacija darbo vietose. Net ir gavę darbą jauni žmonės yra diskriminuojami ir net išnaudojami, todėl dažnai susiduria su vadinamuoju "dirbančiųjų skurdu". Net ir gavę darbą, jauni žmonės yra diskriminuojami ir net išnaudojami. Štai kodėl skurdo ir socialinės atskirties statistika jaunimo tarpe yra tokia nepateisinamai didelė mūsų turtingoje ir saugioje Europoje. Jaunimui taip pat reikalingas darbo vietų saugumas, socialinė apsauga bei socialinės garantijos. ES Pagrindinių teisių chartija įtvirtina teisę į socialinę apsaugą visiems - ne tik patirties jau įgijusiems darbuotojams, bet ir pradedantiems.

 
  
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  Daniel Buda (PPE), în scris. - Șomajul în rândul tinerilor este o problematică majoră de care fiecare stat membru UE ar trebui să fie tot mai preocupat, dat fiind ca aproape un sfert din tinerii europeni nu au în prezent un loc de muncă.

Am votat în favoarea rezoluției privind combaterea șomajului în rândul tinerilor deoarece sunt conștient de nevoia de a crea noi locuri de muncă, de necesitatea unei apropieri între cerințele angajatorilor și cunoștințele dobândite în școală de către tineri precum și de stimularea investițiilor generatoare de locuri de muncă si antreprenorialului în rândul tinerilor. Toate acestea reprezintă investiții într-un viitor European competitiv și prosper, la care noi putem să contribuim cu succes.

În mod concret, există instrumente la nivel european pentru prevenirea şi reducerea șomajului în rândul tinerilor. Avem nevoie de un cadrul european pentru încurajarea angajării temporare care ar putea contribui la inserția tinerilor pe piața muncii. Creșterea mobilității tinerilor ar trebui extinsă şi la programe care urmăresc munca necalificată.

Sunt convins că programe precum instalarea tânărului fermier sau Erasmus pentru tinerii antreprenori pot avea un rol multiplu. Odată, contribuie la creșterea ocupării, îmbunătățesc performanța şi sprijină libera inițiativă.

 
  
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  Gianluca Buonanno (NI), per iscritto. - Voto di astensione. Le proposte presentate non sono altro che "cataloghi di buone intenzioni", ove scarseggiano proposte vere e concrete per affrontare una crisi del lavoro giovanile che non si vedeva dal secondo dopoguerra.

 
  
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  Nicola Caputo (S&D), per iscritto. - Oggi ho votato a favore della risoluzione sull'occupazione giovanile chiedendo misure più efficaci, tra cui standard minimi comuni per l'apprendistato e salari decenti. La disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli senza precedenti, con una media europea del 23% e picchi di oltre il 50% in alcuni Stati membri. In totale 5,3 milioni di cittadini europei sotto i 25 anni sono disoccupati. Pertanto penso che il finanziamento europeo dei programmi relativi all'occupazione debba essere aumentato nei futuri bilanci annuali. Inoltre, penso che la Commissione debba monitorare attentamente l'attuazione della "Garanzia giovani" lanciata lo scorso anno e proporre standard minimi europei su qualità dei tirocini, livelli salariali e accesso ai servizi per l'impiego. Anche i finanziamenti comunitari per la "Garanzia giovani", attualmente di 6 miliardi di euro, devono essere aumentati. Oltre a ciò, consiglio agli Stati membri di dare priorità all'insegnamento di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, poiché questi profili saranno probabilmente quelli maggiormente richiesti sul mercato del lavoro. Infine, per incoraggiare la creazione di posti di lavoro, invito i governi nazionali a ridurre gli oneri amministrativi per i lavoratori autonomi, le microimprese e le piccole e medie imprese e introdurre politiche fiscali capaci di creare un clima favorevole per gli investimenti privati.

 
  
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  Fabio Massimo Castaldo (EFDD), per iscritto. - Le politiche di austerity si sono rivelate disastrose sotto tanti punti di vista ma quello che preoccupa a livello strutturale e di lungo periodo è il dramma della disoccupazione. Le percentuali su quella giovanile sono a dir poco allarmanti e creano un deficit a livello produttivo e previdenziale che non potrà essere colmato. A pagarne il prezzo saranno le future generazioni che dovranno fare sacrifici per mantenere chi nelle loro famiglie non ha potuto accumulare abbastanza per avere diritto ad una pensione. Se leggiamo i dati nel loro complesso, scopriamo che questo gap non è allarmante solo per la fascia 18-29 anni ma diventa ancora più grave se si considera la disoccupazione di lungo periodo per la fascia 30-60 anni. Sono persone che al contrario di lavoratori giovani si vedono ridotte le possibilità di trovare un nuovo impiego e pertanto creano quel buco previdenziale descritto sopra. Considerato il cumulo di queste enormi problematiche, non si può più esitare a dare sollievo e sostegno da parte degli stati al fine di non condannare più di due generazioni ad una continua precarietà.

 
  
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  Nessa Childers (S&D), in writing. - Since the onset of the economic crisis youth unemployment has become a serious problem in the EU where 23.6 % of our youth are now unemployed, which is almost double the adult rate. In Ireland our youth unemployment rate is 23.7 %; this, combined with the mass emigration, equates to a lost generation. A stronger commitment and improved monitoring are needed from Member States to improve the situation of young people. Jobs are not just about money for our youth, they are also about dignity and self-worth. Our young people need access to quality jobs that respect their rights, including the right to stability and security through a job that has a decent and fair wage, social protection and enables a secure life of dignity and autonomy. The Youth Guarantee needs to be to be monitored effectively and we need to be updated regularly on its progress.

 
  
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  Alberto Cirio (PPE), per iscritto. - Questa crisi dura da troppo tempo e sta erodendo il benessere conquistato in decenni di lavoro. Per uscirne bisogna sicuramente concentrarsi su delle priorità, tra le quali la ripresa dell'occupazione. Su questo siamo tutti d'accordo, ma c'è un passaggio ulteriore da fare: segmentare la forza lavoro per fasce d'età. Al sessantenne che ha perso il lavoro bisogna offrire la possibilità di integrare i propri contributi per poter andare in pensione; al quarantenne bisogna offrire riqualificazione e nuove opportunità; al ventenne bisogna dare modo di formare una propria professionalità ed esperienza, in mancanza delle quali fra dieci anni i ventenni di allora saranno in competizione con i ventenni di oggi e il mercato del lavoro imploderà. Per questo ho votato a favore di questa risoluzione: perché, senza nulla togliere a chi giovane non è più, ritengo sia lungimirante pensare ai giovani e, allo stesso tempo, compiere azioni sugli altri.

 
  
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  Javier Couso Permuy (GUE/NGL), por escrito. - No he podido votar a favor de esta resolución debido a que, pese a contener algunos puntos que considero interesantes para solucionar la gravísima situación que atraviesa la juventud de la Unión Europea, no contempla como la causa principal de esta situación a las políticas de austeridad de la Unión Europea y de la Troika, ni tampoco la responsabilidad los Estados miembros.. Muchos Gobiernos de los Estados del sur de Europa están tratando de expulsar a sus jóvenes como vía para reducir la conflictividad social que atraviesan por la imposición de las políticas de austeridad. Sin embargo la resolución contiene puntos positivos cuando apela a la necesidad de la reducción de las desigualdades, la flexibilización de las normas del Fondo Social Europeo para que se lleven a cabo los proyectos, reconoce la escasez de recursos destinados a la Iniciativa sobre Empleo Juvenil, etc. Sin embargo, esta resolución resulta insuficiente para el principal problema que atraviesa la economía europea y por ello no he podido votar a su favor. Estos fondos suponen una tirita en una herida de bala.

 
  
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  Andrea Cozzolino (S&D), per iscritto. - Sono fermamente convinto della insufficienza di quanto fatto finora per mettere un freno al continuo incremento dei tassi di disoccupazione giovanile. Lo avevamo detto tempo addietro e lo ripetiamo oggi: le risorse sono scarse e mal utilizzate. Occorre trovare il coraggio di cambiare formule: basta formazione professionale esterna, che contribuisce solo a fare gli interessi delle società che la realizzano, senza garantire alcun valore aggiunto. Facciamo in modo che siano le aziende stesse a fare formazione sui posti di lavoro, semplificando il passaggio tra le due fasi del percorso. Il fondo sociale europeo sarà fondamentale nei prossimi anni, facciamo in modo di non sprecarlo e di non sprecare le uniche risorse a nostra disposizione.

 
  
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  Viorica Dăncilă (S&D), în scris. - Consider că, în contextul crizei economice actuale, educația, formarea profesională și creativitatea sunt esențiale pentru a asigura inovarea, productivitatea și creșterea în Europa. Cred în importanța programului Erasmus pentru toți și salut pozitia Comisiei Europene de a încuraja rezolvarea problemei discrepanțelor dintre statele membre în ceea ce privește standardele educaționale și cea a recunoașterii depline a diplomelor pe întreg teritoriul Uniunii Europene.

 
  
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  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Cette résolution appelant à la relance de l'emploi des jeunes est le gage que le Parlement européen souhaite respecter les engagements pris lors des dernières élections européennes. Le chômage des jeunes en Europe atteint des taux effrayants. Il est indispensable que l'Union européenne se mobilise pour investir dans l'éducation et la formation. L'Europe a besoin d'un nouvel environnement pour la création d'emplois. Il me paraît primordial notamment de continuer à promouvoir un cadre favorable aux PME, qui concentrent la grande majorité des emplois au sein de l'Union européenne. En encourageant les jeunes entrepreneurs à la création de PME, l'emploi et la croissance s'en trouveront relancés.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. - O desemprego jovem na UE atinge uns impressionantes 23 %. Nalguns países, como a Grécia e a Espanha, mais de metade dos jovens estão desempregados. Portugal não está melhor, pesem embora as recorrentes manipulações estatísticas, visando obnubilar que a ligeira diminuição estatística do desemprego se deve à sangria da emigração, ao número crescente de jovens que são forçados a deixar o país, situação que só encontra paralelo nos negros anos do fascismo.

Por outro lado, os postos de trabalho criados têm vínculos laborais precários, substituindo trabalho com direitos por trabalho sem direitos.

Qualquer resolução que, de facto, tivesse a verdadeira intenção de mudar o atual estado de coisas teria de exigir uma rutura com as principais políticas económicas da UE responsáveis pela criação do desemprego – o que aqui não se faz. Na resolução comum, apoiada pela direita e pela social-democracia, não se referem os programas UE-FMI como causadores da massiva destruição de postos de trabalho e do enfraquecimento dos direitos sociais e laborais. Tampouco a responsabilidade das políticas consubstanciadas na Governação Económica, Semestre Europeu e Tratado Orçamental. Omitir a esta questão central em matéria tão preocupante é o mesmo que mascarar o problema, branquear responsabilidades.

Não contribuiremos para este hipócrita exercício.

 
  
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  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. - Zamestnanosť mladých ľudí je v EÚ jednou z najkritickejších politík. Je výsledkom mnohých nekoncepčných opatrení, ako je predlžovanie veku odchodu do dôchodku, zánik pracovných miest z dôvodu dosahov ekonomickej a hospodárskej krízy, ale aj absentujúceho systému vzdelávania v členských štátoch. A práve vysoká miera nezamestnanosti mladých je jedným z hlavných dôvodov, pre ktorý by EK a Rada mali začať uvažovať o harmonizácií sociálnych politík v rámci EÚ. Predložené uznesenie podporujem, pretože sa aspoň čiastočne zaoberá situáciou nezamestnanosti mladých realizáciou programu Záruka pre mladých. Nie je to však jediné riešenie a potrebná bude hlboká štrukturálna reforma vzdelávania.

 
  
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  Françoise Grossetête (PPE), par écrit. – Jeudi matin, j’ai voté en faveur de recommandations sur la lutte contre le chômage des jeunes en Europe. L'Union européenne ne peut se contenter de la seule garantie jeunesse. Il est urgent de prendre des mesures stimulant, entre autres, le soutien aux PME, à l'entreprenariat, la lutte contre l'échec scolaire, la mobilité des jeunes ou encore la mise en place d'un cadre européen pour assurer la qualité des stages et des apprentissages. J’ai souhaité mettre l'accent sur la nécessité de mieux adapter les systèmes d'enseignements nationaux aux besoins du marché du travail. J’insiste sur une meilleure reconnaissance des compétences et aptitudes acquises en dehors de l'enseignement formel, via des stages, du bénévolat, ou du travail social.

 
  
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  András Gyürk (PPE), írásban. – A fiatalok munkanélkülisége elérte a 22%-ot az Európai Unión belül, néhány országban ez az arány már 50% körül mozog. Nagyobb szükség van a közvetlen EU-támogatásra, és olyan eszközök, mint például az Európai Ifjúsági Garancia megfelelő eszközök lehetnek ebben a tekintetben. A magyar példa Európa számára mintaként szolgálhat a munkanélküliség kezelésére, mivel a 2012-ben indított Munkahelyvédelmi Akciótervnek és a START-programnak köszönhetően csökkent Magyarországon a fiatalok munkanélkülisége.

Szavazatommal támogattam a duális szakképzési rendszer fejlesztését, a felsőoktatási rendszer átalakítását a reáltárgyak irányába, egy új kis- és középvállalkozás-barát környezet kialakítását, és a szakmai tapasztalat és képzések széles körű támogatását.

 
  
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  Krzysztof Hetman (PPE), na piśmie. - Co piąty młody Europejczyk pozostaje bez pracy. Ten niezwykle wysoki poziom bezrobocia wśród młodzieży to złożony problem, do rozwiązania którego musimy podejść w sposób kompleksowy. Głosowałem za przyjęciem rezolucji Parlamentu Europejskiego w tej sprawie, ponieważ uważam, iż zwraca ona uwagę na najbardziej istotne dla rozwiązania tego problemu kwestie. Po pierwsze, należy dołożyć wszelkich starań, aby środki przeznaczone na gwarancje dla młodzieży stanowiły wsparcie dla niezbędnych reform w państwach członkowskich. Potrzebujemy lepszego powiązania edukacji z rynkiem pracy, aby wyposażyć młodzież w umiejętności poszukiwane przez pracodawców, szczególnie poprzez promowanie dobrej jakości staży i praktyk w miejscu pracy. Gwarancje to cenny program i zgadzam się z zaleceniem, aby państwa członkowskie rozszerzyły ich zasięg na osoby do 30 roku życia. Po drugie, musimy postawić na przedsiębiorczość. W wyniku kryzysu wiele firm zostało zlikwidowanych, inne zaś zmuszone były ograniczyć zatrudnienie. Dlatego uważam, że należy stworzyć klimat przyjazny firmom i odbudować ich zaufanie do rynków, które przełoży się na tworzenie przez nie nowych miejsc pracy. Należy również tworzyć zachęty do zakładania nowych firm poprzez usunięcie barier biurokratycznych i wsparcie finansowe dla start-upów w postaci ułatwień podatkowych, pożyczek i dotacji.

 
  
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  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. - Réuni pour la seconde fois depuis son installation, le Parlement européen a fait le choix d’adresser un message fort aux citoyens : l’emploi des jeunes est le chantier prioritaire de cette législature et les élus ne relâcheront pas leurs efforts pour lutter contre le chômage endémique qui frappe plus de cinq millions de jeunes de moins de 25 ans en Europe dont 22,5% en France.

Seulement, si je souscris au diagnostic et aux priorités, je regrette que ces paroles ne soient pas suivies d’actes.

N’oublions pas en effet que les citoyens jugent l’Europe à l’aune de ses résultats et non pas en fonction de ses discours incantatoires. Or, l’Europe, ce sont avant tout les nations qui la font et la défont.

Des financements et des instruments européens existent mais en réalité, ce sont les États membres, par les politiques économiques et de l’emploi qu’ils choisissent, qui ont le véritable pouvoir d’inverser cette courbe et de redonner espoir à une jeunesse de plus en plus désorientée.

 
  
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  Marc Joulaud (PPE), par écrit. - J’ai voté en faveur de la résolution pour l’emploi des jeunes. Il était essentiel que l’un des premiers textes adoptés par le Parlement porte sur ce sujet alors qu’un jeune sur quatre est au chômage en Europe. La situation est critique, et il nous faut agir sans tarder. En particulier nous devons pleinement utiliser la garantie jeunesse et suivre de très près sa mise en œuvre.

 
  
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  Philippe Juvin (PPE), par écrit. - Je me félicite que le Parlement européen ait soutenu à une large majorité la résolution commune visant à favoriser l'emploi des jeunes. Le taux de chômage des jeunes a, en effet, atteint des niveaux sans précédent. En mars 2014, dans l'Union européenne, 5,340 millions de jeunes âgés de moins de 25 ans étaient sans emploi. L'Union européenne se doit d'apporter des réponses à cette situation extrêmement préoccupante. Pour cela, cette résolution encourage la mise en œuvre d'une stratégie de ré-industrialisation de l'Europe ainsi que d'un cadre européen favorable aux PME. Elle invite les États membres à utiliser les instruments financiers qui leur sont proposés par l'Union européenne, notamment la Garantie pour la jeunesse. Elle les incite également à adopter des actions préventives contre l'abandon précoce des études, à encourager l'enseignement technique, l'apprentissage et l'entreprenariat, à investir dans les secteurs d'avenir que sont le numérique, les télécommunications et les infrastructures énergétiques et à favoriser l'emploi transfrontalier.

 
  
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  Γεώργιος Κατρούγκαλος (GUE/NGL), γραπτώς. – Καταψήφισα το ψήφισμα γιατί υιοθετεί ουσιαστικά την ίδια νεοφιλελεύθερη οπτική των κυρίαρχων στην ΕΕ πολιτικών που οδήγησαν στην έξαρση της ανεργίας, την ένταση των ανισοτήτων και την όξυνση της κρίσης. Μόνο η ανατροπή των πολιτικών λιτότητας και η υιοθέτηση πολιτικών ανάπτυξης, με έμφαση στην προστασία των πιο αδύναμων κοινωνικών ομάδων και των νέων, μπορεί να αποτελέσει διέξοδο για την κρίση.

 
  
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  Agnieszka Kozłowska-Rajewicz (PPE), na piśmie. - Głosowałam za rezolucją w sprawie zatrudnienia młodzieży, która proponuje szereg rozwiązań dla problemu bezrobocia młodych, które dziś osiąga poziomy zagrażające rozwojowi i integralności Europy. Kluczową kwestią jest wykorzystanie sprawdzonych rozwiązań z krajów UE, jak system dwutorowego kształcenia zawodowego w Niemczech, gdzie bezrobocie młodych wynosi 7,5% przy średniej dla UE ponad 23%. W Wielkopolsce, gdzie stosuje się podobne do niemieckich rozwiązania, poziom bezrobocia należy do najniższych w kraju. Dlatego postulat rozwijania kształcenia zawodowego, systemu uznawania kwalifikacji i europejskich ram kwalifikacji jest kluczowy dla zwiększania szans młodzieży na pracę. Rewizja systemów kształcenia w UE, wzmocnienie kształcenia zawodowego, a także programy zwiększające mobilność – międzynarodowa wymiana studentów, praktyki i staże powinny doprowadzić do stopniowego ograniczenia bezrobocia młodzieży.

UE powinna skupić się również na wspieraniu przedsiębiorczości, a w szczególności na kreowaniu przyjaznego otoczenia dla małych i średnich przedsiębiorstw, które zatrudniają 67% wszystkich pracowników i generują 85% nowych miejsc pracy.

W związku z tym popieram propozycje zawarte w rezolucji dotyczące „usprawnienia współpracy między przedsiębiorstwami a sektorem oświaty na wszystkich szczeblach w celu lepszego dostosowania programów nauczania do potrzeb rynku pracy”. Zgadzam się również, ze kwota 6 mld EUR przeznaczona na te cele jest niewystarczająca i powinna być zrewidowana, aby podjęte działania były prowadzone odpowiednio efektywnie.

 
  
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  Κωνσταντίνα Κούνεβα (GUE/NGL), γραπτώς. – Σχετικά με την ψήφο μου στο ψήφισμα για την απασχόληση των νέων, θα ήθελα να τονίσω τα εξής: παρά την ύπαρξη ορισμένων θετικών διατάξεων στο κείμενο του ψηφίσματος, στο σύνολό του παραμένει ένα ακόμα ευχολόγιο και δεν προωθεί ρεαλιστικές λύσεις.

Επιπλέον, υπάρχουν αρκετές διατάξεις με περιεχόμενο ασαφές, όπως οι παράγραφοι 2, 4, 42. Ακόμα, η συνεχής επίκληση της επιχειρηματικότητας προβάλλει ως «πανάκεια» για την αντιμετώπιση της ανεργίας, πράγμα που δεν αποτελεί εφικτή και ρεαλιστική απάντηση στα υψηλά ποσοστά ανεργίας των νέων.

 
  
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  Gabrielius Landsbergis (PPE), raštu. - Jaunimo nedarbas vis dar yra ypatingai didelė ir sunkiai sprendžiama problema ES valstybėse, todėl balsavau už rezoliuciją. Dokumente ne tik detaliai aprašyta jaunimo nedarbo situacija ES valstybėse, bet ir pateiktos konkrečios rekomendacijos ES narėms, kurias įgyvendinus, tikiu, nedarbo situacija ženkliai pagerėtų.

Ypatingą dėmesį, manau, reikia atkreipti į tai, kad 2012 m. smulkios ir vidutinės įmonės ES sudarė net 66,5 proc. visų darbo vietų Europoje, todėl ES šalys turi užtikrinti palankias teisines ir finansines galimybes tokioms įmonėms kurtis ir plėstis. Taip pat būtina sudaryti palankias sąlygas naujų inovatyvių verslų kūrimui bei vystymui.

 
  
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  Jérôme Lavrilleux (PPE), par écrit. - J’ai voté en faveur de la résolution sur l’emploi des jeunes.

Ce texte a pour but de rappeler aux chefs d’État européens que la lutte contre le chômage des jeunes doit être une priorité. Le budget et les mesures annoncés ne doivent pas rester de simples effets de communication, au secours de majorités en difficulté.

 
  
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  Patrick Le Hyaric (GUE/NGL), par écrit. - J'ai voté pour la résolution sur l'emploi des jeunes car elle fait le constat d'une jeunesse privée d'avenir et demande des actions fortes de l'Union européenne pour l'emploi des jeunes.

Cette résolution commune souligne les niveaux intolérables pour les jeunes de chômage (23% de jeunes sans emplois), de précarisation et de paupérisation (30% des 15-29 en risque de pauvreté ou d'exclusion sociale). Par conséquent elle demande de réels efforts dans l’éducation, la formation, afin d'investir dans notre jeunesse. Elle ne se contente pas des 6 milliards d'euros alloués par la Garantie jeunesse et demande, comme je l'avais fait dans mon intervention, davantage de fonds à ce programme dont l'Organisation internationale du travail chiffre les besoins à 21 milliards.

Ce texte demande également la mise en place de standards minimaux pour les jeunes et d'un cadre européen pour les stages, ce que je soutiens tout en appelant à des règles européennes encore plus fortes pour sécuriser le parcours de tous les jeunes vers l'emploi.

Cette résolution traite également de l'environnement économique des jeunes en appelant une stimulation nécessaire de la croissance, une réindustrialisation de nos territoires et une lutte déterminée contre les inégalités.

C'est pourquoi j'ai soutenu et cosigné ce texte.

 
  
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  Paloma López (GUE/NGL), por escrito. - No he podido votar a favor de esta resolución debido a que, pese a contener algunos puntos que considero de extremo interés para solucionar la gravísima situación que atraviesa la juventud de la Unión Europea, no responsabiliza a los Estados miembros de esta situación. Muchos Gobiernos de los Estados del sur de Europa están tratando de expulsar a sus jóvenes como vía para reducir la conflictividad social que atraviesan por la imposición de las políticas de austeridad. Sin embargo la resolución contiene puntos positivos cuando apela a la necesidad de la reducción de las desigualdades, la flexibilización de las normas del Fondo Social Europeo para que se lleven a cabo los proyectos, reconoce la escasez de recursos destinados a la Iniciativa sobre Empleo Juvenil, etc. Sin embargo, esta resolución resulta insuficiente para el principal problema que atraviesa la economía europea y por ello no he podido votar a su favor. Estos fondos suponen una tirita en una herida de bala.

 
  
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  Monica Luisa Macovei (PPE), in writing. - I welcome the Commissionʼs initiative for a Youth Guarantee scheme which aims to reduce the high figures of unemployment among young people. In March 2014, 5 340 million young persons (under 25) were unemployed in the EU-28, i.e. 10.4 %. This worrying percentage proves the necessity of tackling more effectively integration of youth into the labour market. I join my colleagues in calling on the Member States to support and promote reforms and mechanisms to actively combat youth unemployment and to provide more opportunities for jobs. The Commission has to monitor the implementation of the national Youth Guarantee Plans in each Member State in order to strengthen and reaffirm commitments at national and European level to stimulate youth employment. Additionally, I echo this Resolutionʼs call for the need to reform education and training standards for young people in order to increase their employability and life opportunities. We have a moral responsibility to provide the new generations with support to find their way in the labour market and to work together to combat the damaging effects of the financial crisis on youth employment.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. - I voted in favour of this resolution because Youth Employment remains the single biggest challenge for the European Parliament in this new mandate. My Socialist colleagues and I are seeking to change the austerity agenda of the centre-right to the growth-focused agenda of the Socialists. Europe cannot afford to have another lost generation and we must get all of our young people back to good quality employment.

 
  
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  Anthea McIntyre (ECR), in writing. - Conservative MEPs fully support initiatives designed to help young people, whatever their circumstances, enter the labour market. The ECR resolution highlighted unemployment, particularly youth unemployment, as the biggest social challenge facing Europe. Conservative MEPs believe that at the national level, it is essential to give education and training systems greater relevance to labour market needs.

Blanket EU laws or initiatives are impractical and inefficient. Actions to tackle youth unemployment are better if they are delivered by national governments. We cannot support calls for new legally binding instruments at EU level, which add little or no value in terms of getting young people into employment. It is not the role of the European Parliament to instruct Member States on how to organise their social security systems.

While we understand the potential for migration to help some young people find work, and while we support the principle of free movement of workers in the EU – this must be qualified. Free movement should be about work, where individuals can follow opportunities and contribute to the host economy rather than moving to take advantage of welfare regimes in other Member States. For these reasons we cannot support the Joint Motion for Resolution.

 
  
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  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Cette résolution sur le chômage des jeunes en Europe est honnête sur le constat mais faible sur les solutions. En mars 2014, le chômage concernait 5 340 000 jeunes de moins de 25 ans dans l'UE, soit un taux de chômage de 23%. La résolution reconnaît que les 6 milliards d'euros alloués à l'Initiative pour l'emploi des jeunes ne sont pas suffisants et plaide pour l'extension de la garantie jeunesse jusqu'à 30 ans. Mais pour le reste, les solutions proposées appartiennent au registre libéral. Il s'agit comme toujours d'accroître « la mobilité de la main-d'œuvre au sein de l'Union » et de favoriser l’entrepreneuriat, et ce alors que la première cause du chômage des jeunes comme des moins jeunes est l’austérité. Je vote contre.

 
  
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  Nuno Melo (PPE), por escrito. - Apresentei o meu voto favorável à resolução do Parlamento Europeu sobre o emprego dos jovens, de forma a que sejam reforçadas as medidas para combate do desemprego jovem. O Parlamento Europeu instou a Comissão a propor um quadro jurídico europeu com normas mínimas para a implementação de garantias para a juventude no que se refere, por exemplo, à qualidade dos estágios, a salários dignos para os jovens e ao acesso aos serviços de emprego.

 
  
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  Roberta Metsola (PPE), in writing. - The aim of this resolution is to guarantee the effective and coherent implementation of the European Commission’s Youth Guarantee Programme, reiterating the measures to be taken for Europe to have an active, comprehensive and integrated labour market policy with special measures for young people. I therefore voted in favour of this resolution.

 
  
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  Louis Michel (ALDE), par écrit. – Je suis gravement préoccupé par les difficultés de trouver ou de garder un emploi. Je n’oublie ni la pauvreté, ni le chômage, ni les obstacles financiers qui se dressent devant un jeune couple souhaitant devenir propriétaire de sa maison… Mais il y a une évidence que nul ne peut contester : ce sont les entreprises qui créent de l’emploi et de la richesse pour financer des services publics de qualité aux citoyens. Il faut pérenniser la relance économique en faveur de l’emploi. Aujourd’hui, pour relancer l’économie, il importe surtout de stimuler les investissements productifs, en particulier dans nos petites et moyennes entreprises. Les PME sont les premiers employeurs d'Europe. Les PME représentent plus de 99 % des entreprises et emploient plus de 90 millions de salariés en Europe. Elles représentent également plus de 67 % des emplois du secteur privé (deux emplois sur trois dans le secteur privé) et plus de 58 % du chiffre d'affaire total de l'Union. Vis-à-vis de l'emploi des jeunes qui est une de mes priorités, j'insiste pour renforcer la « Garantie jeunesse » qui vise à proposer aux jeunes un emploi, un retour aux études, une formation ou une reconversion dans un délai de 4 mois à compter de la fin de leur scolarité.

 
  
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  Marlene Mizzi (S&D), bil-miktub. - Il-ħolqien tax-xogħol huwa s-sinsla tal-ekonomija, u l-ħolqien tax-xogħol hu fundamentali għat-tkabbir tal-ekonomija sostenibbli, għal livell ta' ħajja dinjituża, u għall-ġid tas-soċjetà. Nemmen li l-edukazzjoni hi wieħed mill-elementi li ghandu impatt dirett fuq il-ħolqien tal-impjiegi. Waqt li ħafna gvernijiet jinvestu ħafna fl-edukazjoni, dan l-investiment għandu jsir b'viżjoni tal-futur. Irridu niżguraw li l-istituzzjonijiet edukattivi jipproduċu żgħażagħ bi kwalifiki li jirrikjedi s-suq tax-xogħol. Il-problema tal-iskills' mismatch trid tiġi indirizzata u kkontrollata b'mod kontinwu għax il-bżonnijiet tad-dinja tax-xogħol jinbidlu l-ħin kollu. L-edukazjoni hi importanti għall-ħolqien tax-xogħol u l-Unjoni għandha tiżgura li l-Istati Membri kollha jkollhom l-għajnuna finanzjarja biex tissaħħaħ din ir-rabta għat-tkabbir ekonomiku u l-ġid tas-soċjetà. Jien nawgura li l-President tal-Kummissjoni l-ġdid Juncker ibiddel l-idea tiegħu fuq il-bżonn tal-investiment fil-Youth Guarantee Scheme -jiġifieri ma jiżdidux fondi għal 21 biljun għal 6 biljuni qabel ma dawn il-fondi jiġu użati. L-Unjoni m'għandhiex tkun xħiħa mal-investiment li hemm bżonn għall-ħolqien tax-xogħol għaż-żgħażagħ. Ir-riżoluzzjoni tindirizza l-punti hawn fuq imsemmija u għalhekk jien ivvutajt favur.

 
  
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  Cláudia Monteiro de Aguiar (PPE), por escrito. - Em maio de 2014, o desemprego jovem na União Europeia atingiu os 22,2 %, estando mais de 5 milhões de pessoas sem uma ocupação profissional. Apesar de homologamente a taxa de desemprego ter vindo a diminuir, considero que estes são valores ainda demasiado elevados e um flagelo social que urge solucionar.

A União Europeia aprovou há um ano o Programa Garantia Jovem com uma dotação de 8 mil milhões de euros e o Programa Erasmus + com um orçamento de 14,7 mil milhões de euros. São mais de 23 mil milhões disponíveis para apoiar os jovens europeus que devem estar orientados para reformar a plataforma de emprego EURES, apoiar as empresas em termos de contratação e ainda melhorar a qualificação académica das novas gerações.

É fundamental os líderes europeus auscultarem as ideias e propostas que os jovens defendem para o seu próprio futuro. Defendo a criação de uma plataforma europeia que integre os principais movimentos políticos, sociais e económicos da juventude europeia. Por fim, considero que está na altura de fomentar verdadeiros programas de mobilidade europeia, aumentando assim as oportunidades de emprego dos jovens na generalidade dos 28 Estados-Membros.

 
  
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  Nadine Morano (PPE), par écrit. - J'ai voté en faveur de cette résolution car il est urgent de se concentrer sur la lutte contre le chômage des jeunes qui ne cesse d'augmenter de mois en mois. Cette résolution va dans le bon sens puisqu'elle intègre une section entière sur l'enseignement et la formation professionnelle. Lorsque j'étais Ministre de l'apprentissage et de la formation professionnelle en France, j'ai mis en place des politiques importantes destinées à développer les formations par alternances dont on sait qu'elles permettent d'apporter aux jeunes une meilleure entrée sur le marché de l'emploi. En effet 80% des jeunes ayant fait une formation par alternance trouve un emploi dans les 6 mois. La lutte contre le chômage des jeunes ne peut se faire qu'en phase avec les réalités économiques. C'est pour cela que j'ai soutenu les passages visant spécifiques les PME qui sont des sources fondamentales d'emploi en Europe.

L'Union européenne s'est dotée d'une garantie jeune de 6 milliards, les États doivent s'engager pleinement et définir des objectifs précis. Je suis consciente que les politiques nationales de lutte contre le chômage des jeunes doivent être des leviers puissants notamment en développant l'apprentissage. C'est cette orientation que l'Union européenne doit développer.

 
  
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  Alessia Maria Mosca (S&D), per iscritto. - La proposta di risoluzione oggi approvata contiene indicazioni importanti e soprattutto concrete, rivolte agli Stati membri, per contrastare la disoccupazione giovanile. Oltre alla proposta di estendere la Garanzia giovani, sia a livello di finanziamento sia dell'età necessaria per poterne usufruire, importante è l'esortazione a compiere sforzi che facilitino, invece di limitare, la libera circolazione e la mobilità dei lavoratori all'interno dell'Unione. A questo proposito sarebbe utile prendere maggiormente in considerazione la proposta del Commissario Andor relativa alla creazione di una "European Unemployment Insurance" ed eventualmente estenderla fino alla strutturazione di un vero e proprio "contratto unitario europeo", uguale in tutti gli Stati membri, che semplifichi al massimo la mobilità dei lavoratori garantendo la portabilità di contributi e anzianità. Ritengo sia altrettanto importante porre l'accento sulla disponibilità e sulla qualità dei percorsi di formazione e di riqualificazione dei giovani, che gli Stati membri dovrebbero concretizzare il prima possibile per ridurre le fortissime disuguaglianze a livello di istruzione esistenti tra i paesi ma anche all'interno dei singoli confini nazionali.

 
  
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  Franz Obermayr (NI), schriftlich. - Wo keine Arbeitsplätze sind, kann man auch keine garantieren. Soviel zu eine Garantie, deren Einhaltung der Staat weder garantieren konnte, noch sollte. Es ist ein Umdenken in der EU-Geld- und Fiskalpolitik notwendig, um diesem Problem der Jobschaffung und Diskriminierung junger Arbeitssuchender Herr zu werden. Ebenso kontraproduktiv sind z.B. die Ziele für 2020, die eine Akademikerrate von 40% vorsehen. Wozu brauchen wir so viele Akademiker? Die Folgen: Mehr Arbeitslosigkeit, Soziologen als Taxifahrer, Juristen als Kellner und eine Inflationierung der Diplome. Vielmehr brauchen wir eine Aufwertung des Handwerks, verbunden mit Kompetenzen in den Kerntechnologien, qualifizierte Facharbeiter für unsere Industrie und ein duales Ausbildungssystem, wie Österreich und Deutschland es bekanntlich vorgeben.

Stattdessen wird eine Garantie mit 6 Milliarden Euro Ausstattung geschaffen – zu wenig, um einen ökonomischen Effekt zu erzielen, zu viel um nicht weh zu tun. Denn es handelt sich lediglich um einen 6 Milliarden Euro teuren Showeffekt für die Wahlkämpfe in Frankreich und Italien – auf die Jugendarbeitslosigkeitsquoten hatte es erwartungsgemäß keinen Einfluss. Politik muss sich auf das konzentrieren, was sie wirklich beeinflussen kann: Die Rahmenbedingungen rund um Wirtschaft und Ausbildung. Daher habe ich gegen den Entschließungsantrag gestimmt, der mit dem Ungeeigneten das Unmögliche erreichen will.

 
  
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  Massimo Paolucci (S&D), per iscritto. - Purtroppo non ho potuto partecipare al voto sulla risoluzione sull’occupazione giovanile, ma ho scelto di lasciare agli atti una mia dichiarazione scritta e l'espressione del mio sostegno al testo adottato.

Finalmente l’Unione europea si è dotata di uno strumento come l’Iniziativa a favore dell’Occupazione Giovanile che, pur con degli evidenti limiti in termini di risorse stanziate, consente agli Stati Membri di fornire ai giovani tra i 15 e i 24 anni opportunità formative e lavorative. È di vitale importanza, però, che il limite massimo di età cui può applicarsi l’Iniziativa sia portato a 29 o 30 anni, e in questo senso dovrà impegnarsi anche il Parlamento europeo.

Ancor più importante, tuttavia, è che l’Unione riprenda un percorso di crescita economica senza il quale questo strumento, come altri, potrà ottenere ben pochi risultati. Ripresa degli investimenti pubblici e privati, creazione di infrastrutture materiali e immateriali, superamento delle rigidità dei bilanci pubblici: queste devono essere le priorità di lavoro della Commissione europea che andrà a insediarsi per i prossimi cinque anni.

 
  
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  Gilles Pargneaux (S&D), par écrit. - J'ai voté en faveur de cette résolution. L'UE doit redoubler d'efforts pour lutter contre le chômage des jeunes qui atteint aujourd'hui 5 millions de moins de 25 ans. C'est pourquoi nous réclamons que la garantie jeunesse soit étendue aux personnes de moins de 30 ans. Je soutiens également notre volonté d'augmenter le budget de cette garantie et réclamerai qu'elle soit portée à 21 milliards d'euros au plus vite.

 
  
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  Andrej Plenković (PPE), napisan. - Podržao sam Rezoluciju kolege Case o nezaposlenosti mladih. EU je suočen s visokom stopom nezaposlenosti mladih od 22,5%, dok je u Hrvatskoj nezaposlenost mladih do 25 godina čak 48,7%.

Pitanje nezaposlenosti mladih važno je u kontekstu ostvarivanja ciljeva strategije Europa 2020 koja planira povećati zaposlenost između 20-64 godina na 75% te smanjiti prijevremeni prekid školovanja na 10%. Velika je odgovornost na članicama koje se trebaju usmjeriti na osmišljavanje konkretnih mjera za zapošljavanje mladih kako bi se mladima pomoglo da ne budu socijalno isključeni – bez posla, obrazovanja ili usavršavanja.

Nezaposlenost mladih u Hrvatskoj prerasla je u socijalni i gospodarski problem, a Vlada je ponudila jednokratne i nedostatne mjere socijalnog karaktera koje dugoročno neće utjecati na veću zaposlenost. Smatram da je potrebno uskladiti obrazovni sustav sa zahtjevima modernog tržišta rada. Na mlade treba djelovati poticajno te ih uključiti u donošenje odluka kako bi se odvažili na samozapošljavanje i poduzetničke pothvate te poduprijeti male i srednje poduzetnike koji imaju veliki potencijal u pokretanju gospodarskog oporavka i zapošljavanja mladih. Očekujem da Vlada za zapošljavanje mladih učinkovito iskoristi 125 milijuna eura koja su na raspolaganju do kraja 2015. u okviru instrumenta Jamstvo za mlade.

 
  
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  Franck Proust (PPE), par écrit. - J'ai voté pour la résolution sur l'emploi des jeunes afin de faire avancer les propositions du Parlement européen auprès des États membres. Le Parlement européen propose régulièrement d'investir dans l'emploi des jeunes mais les États ne suivent pas toujours les recommandations. Le chômage des jeunes est pourtant un fléau surtout dans les pays du sud de l'Europe avec la Grèce où un jeune sur deux est au chômage.

J'ai soutenu la proposition d'inclure dans cette catégorie des jeunes au chômage qui va de 16 à 25 ans également la tranche d'âge des 25-30 ans, parfois qualifiée et diplômée et pourtant au chômage. Cette catégorie de jeunes devra également bénéficier d'investissements et d'aides.

 
  
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  Evelyn Regner (S&D), schriftlich. - Der Kampf gegen Jugendarbeitslosigkeit muss eine absolute Priorität für die neue Kommission sein. Die Entschließung, die heute vom Europäischen Parlament mit breiter Mehrheit angenommen wurde, trägt eine starke sozialdemokratische Handschrift. Wichtige Forderungen von uns sind etwa, dass Maßnahmen gegen Jugendarbeitslosigkeit in das Europäische Semester einbezogen werden, und zwar auf einer verpflichtenden Basis für die Mitgliedstaaten. Wir SozialdemokratInnen fordern schon lange, einen rights based approach zu verfolgen, also einen Rechtsanspruch für junge Leute auf Maßnahmen wie etwa der Jugendgarantie.

Des Weiteren müssen dringend die Mittel für die Europäische Jugendgarantie aufgestockt werden. Statt der bisher zugesagt 8 Milliarden Euro braucht es laut IAO mindestens 21 Milliarden Euro alleine in der Euro-Zone, um die Jugendgarantie effektiv umzusetzen. Ich habe für die Entschließung gestimmt, weil es wichtig ist, auch der neuen Kommission ein starkes Signal mit auf den Weg zu geben. Denn der Preis, den wir für die Jugendarbeitslosigkeit zahlen, ist gewaltig – nicht nur finanziell.

 
  
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  Frédérique Ries (ALDE), par écrit. – Le taux de chômage inégalé des jeunes en Europe: plus de 5,3 millions, est un drame humain, familial et social. C'est le risque d'une solidarité intergénérationnelle qui se rompt mais encore d'un possible exode de toute une génération vers des régions plus dynamiques! La garantie pour la jeunesse, pour soutenir l'emploi des jeunes de moins de 25 ans, est une réponse à ce fléau. Et les 6 milliards qui lui sont alloués restent une somme modeste vu la fragilité du marché du travail et la faible employabilité des jeunes diplômés ou non. C'est pourquoi il faut activer tous les outils disponibles pour endiguer ce fléau et faire de la réduction du chômage des jeunes la priorité sociale de cette législature. Certaines pistes sont énumérées dans la résolution votée ce midi: - mieux utiliser les fonds du FSE pour des projets liés à l'emploi des jeunes; - rendre contraignant l'activation de mesures de soutien à l'emploi dans les recommandations spécifiques par pays; - renforcer les liens entre enseignement professionnel et monde de l'entreprise pour maintenir un tissu industriel solide en Europe et viser l'objectif de 20% du PIB pour 2020, comme s'y est engagé le nouveau Président de la Commission.

 
  
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  Fernando Ruas (PPE), por escrito. - Votei favoravelmente esta resolução, que aponta caminhos e algumas soluções para o combate ao desemprego entre as camadas mais jovens da população.

A visão holística plasmada nesta resolução simboliza bem a forma como se tem que combater este drama: de uma forma global, quer usando diferentes instrumentos de politica, quer usando diferentes níveis de poder - desde o local ao europeu, passando pelo nacional e regional; envolvendo a esfera privada da economia e os agentes formativos e educacionais na solução do problema; usando uma visão multissetorial, não esquecendo/colocando de parte os setores mais tradicionais da economia que deverão complementar as novas tecnologias.

O forte apoio desta casa a esta resolução reforça a necessidade de que as medidas nela previstas sejam postas em prática, o mais rapidamente possível, pelos nossos Estados-Membros e pela Comissão Europeia. Em nome da nossa juventude, a bem do futuro.

 
  
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  Lidia Senra Rodríguez (GUE/NGL), por escrito. - No he podido votar a favor de esta resolución debido a que, pese a contener algunos puntos que considero interesantes para solucionar la gravísima situación que atraviesa la juventud de la Unión Europea, no contempla como la causa principal de esta situación a las políticas de austeridad de la Unión Europea y de la Troika, ni tampoco la responsabilidad los Estados miembros.. Muchos Gobiernos de los Estados del sur de Europa están tratando de expulsar a sus jóvenes como vía para reducir la conflictividad social que atraviesan por la imposición de las políticas de austeridad. Sin embargo la resolución contiene puntos positivos cuando apela a la necesidad de la reducción de las desigualdades, la flexibilización de las normas del Fondo Social Europeo para que se lleven a cabo los proyectos, reconoce la escasez de recursos destinados a la Iniciativa sobre Empleo Juvenil, etc. Sin embargo, esta resolución resulta insuficiente para el principal problema que atraviesa la economía europea y por ello no he podido votar a su favor. Estos fondos suponen una tirita en una herida de bala.

 
  
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  Czesław Adam Siekierski (PPE), na piśmie. - Zatrudnienie nie jest jedynie jednym z abstrakcyjnych wskaźników, stanowi bowiem wiele mówiący obraz kondycji społeczeństwa oraz gospodarki. Podejściem z zasady błędnym jest próba przeciwdziałania samym problemom na rynku pracy i pozostawienie kwestii ich przyczyn jako drugorzędnej. Podstawą jest stan gospodarki. Aby gospodarka mogło rozwijać się we właściwy, zdrowy sposób, konieczne jest również zapewnienie dostosowanego do jej potrzeb kształcenia na wszystkich szczeblach edukacji. Ważną pomocą w zdobywaniu pracy jest nie tylko wykształcenie, ale również umiejętności praktyczne. Realną pomocą jest rozwój systemu staży i praktyk. Ich koszty mogłyby być dofinansowywane dla firm ze środków krajowych lub unijnych.

Najważniejsza jest postawa samych bezrobotnych. W wielu przypadkach to nie brak kwalifikacji i umiejętności przesądził o ich sytuacji, ale brak chęci do wykorzystania możliwości, jakie przed nimi stoją. Żyjemy w czasach, kiedy kreowanie zmysłu przedsiębiorczości jest niemal tak samo istotne jak sama wiedza i umiejętności z danej dziedziny. Kreowanie postaw przedsiębiorczych powinno zatem zająć wysokie miejsce na liście priorytetów zmierzających do walki z bezrobociem, szczególnie bezrobociem wśród młodych. Należy także zracjonalizować system pomocy socjalnej, aby nie udzielać opieki tak zwanym cwaniakom i leniom. Reasumując, potrzeba większej aktywności rządu i samorządów oraz innych instytucji zajmujących się tym problemem.

 
  
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  Sion Simon (S&D), in writing. - The EPLP did not support Amendment 8 to paragraph 45, because it is tautologous and misleading. In seeking to stress that labour mobility ‘must be qualified’, the amendment disingenuously implies that labour mobility in the EU is currently not qualified. This is false. Citizens are free to move within the Union to work, but do not have an unqualified right to move and live anywhere within the Union. That is a myth, disingenuously promoted by this amendment.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Le nombre d’emplois et la qualité de ceux-ci se détériorent en Europe. Les statistiques sur l’emploi des jeunes en Europe sont carrément affolantes. Afin de concrétiser l’initiative pour l’emploi des jeunes, de nombreux États membres appliquent activement des mesures financées par l’IEJ (six milliards d’euros) et le Fonds social européen (plus de dix milliards d’euros chaque année). Les financements de l’IEJ ont un rôle primordial à jouer puisqu’ils doivent soutenir directement les jeunes en leur fournissant une première expérience professionnelle, un stage, un apprentissage ou une formation. Les fonds provenant de l’IEJ et le Fonds social européen prévus pour la période 2014-2020 doivent être utilisés dans des régions où le chômage des jeunes était supérieur à 25 % en 2012 pour des actions en faveur des jeunes de moins de 25 ans et principalement en faveur des jeunes qui ne travaillent pas et ne suivent pas d’études ni de formation. Vingt États membres ont de telles régions et peuvent bénéficier de ces fonds. L’Europe doit favoriser la création directe d’emplois, de stages ou de formations continues. Nous devons faire l’impossible pour que soient mis en place les outils de relance et la création d’emplois européens.

 
  
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  Ramon Tremosa i Balcells (ALDE), in writing. - Youth unemployment is one of the biggest challenges of our time. In Catalonia, where I come from, youth unemployment already affects more than 50% of the young population, and many young people have to leave the country in order to get a job. I hope that this resolution sends a clear signal to the Commission and the Council in order to push with stronger regulations and projects to help to solve this issue. The problem of youth unemployment will not be solved at European level, but the EU can help to improve Member States’ practices in tackling this issue.

 
  
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  Ernest Urtasun (Verts/ALE), por escrito. - A pesar de que la Resolución contiene elementos interesantes, se queda corta frente a la urgencia y la amplitud del problema. Además, han sido rechazadas importantes enmiendas que denunciaban las consecuencias de las políticas de austeridad. Por ello, he decidido abstenerme en la votación.

 
  
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  Ángela Vallina (GUE/NGL), por escrito. - No he podido votar a favor de esta resolución debido a que, pese a contener algunos puntos que considero de extremo interés para solucionar la gravísima situación que atraviesa la juventud de la Unión Europea, no responsabiliza a los Estados miembros de esta situación. Muchos Gobiernos de los Estados del sur de Europa están tratando de expulsar a sus jóvenes como vía para reducir la conflictividad social que atraviesan por la imposición de las políticas de austeridad. Sin embargo la resolución contiene puntos positivos cuando apela a la necesidad de la reducción de las desigualdades, la flexibilización de las normas del Fondo Social Europeo para que se lleven a cabo los proyectos, reconoce la escasez de recursos destinados a la Iniciativa sobre Empleo Juvenil, etc. Sin embargo, esta resolución resulta insuficiente para el principal problema que atraviesa la economía europea y por ello no he podido votar a su favor. Estos fondos suponen una tirita en una herida de bala.

 
  
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  Miguel Viegas (GUE/NGL), por escrito. - Nesta resolução sobre o emprego jovem não encontramos nenhuma análise crítica em relação aos outros pacotes de ajuda aplicados no passado. Não é feita nenhuma análise séria sobre as causas deste flagelo. Apontam-se vários fatores de forma avulsa, mas sem qualquer consequência ao nível das propostas ou linhas apontadas. Neste sentido, continua-se a privilegiar soluções caducas que não contribuíram no passado nem irão contribuir no futuro para a resolução deste problema. Ou seja, sobre a mãe de todas as razões que levam aos números assustadores do desemprego jovem, ou seja, as políticas de austeridade aliadas a uma destruição sistemática de todo o património de direitos construído laboriosamente ao longo de décadas através da luta de gerações de trabalhadores. Nada é proposto e nada é dito sobre a continuidade destas mesmas políticas, rumo publicamente assumido pelas instituições da UE. Por outro lado, nenhuma das propostas do GUE/NGL, que apontavam para soluções mais consequentes, foram aprovadas. Neste sentido, o meu voto não pode ser outro senão o da rejeição deste relatório.

 
  
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  Ελισσάβετ Βόζεμπεργκ (PPE), γραπτώς. - Στηρίζω με τη ψήφο μου το ψήφισμα για την απασχόληση των νέων. Τα ποσοστά ανεργίας των νέων στην ΕΕ ανέρχονται σε πρωτοφανή επίπεδα. Η ΕΕ και τα κράτη μέλη θα πρέπει να συμφωνήσουν από κοινού προς μια συνολική προσέγγιση για την καταπολέμηση της ανεργίας των νέων.

Τα στατιστικά στοιχεία των τελευταίων ετών είναι περισσότερο από απογοητευτικά. Οι αριθμοί μιλούν από μόνοι τους, καθώς το 25% των νέων σε ηλικία εργασίας, δηλαδή 5,5 εκατομμύρια νέοι, είναι άνεργοι στην Ευρώπη, ενώ στη χώρα μου, την Ελλάδα, το ποσοστό αυτό αγγίζει το 60%. Στην Ελλάδα, οι νέοι μεταναστεύουν προς αναζήτηση εργασίας και βιοπορισμό - φαινόμενο που άλλωστε παρατηρείται στις χώρες του Νότου που βρίσκονται σε οικονομική κρίση.

Δεν έχουμε την πολυτέλεια να κωλυσιεργούμε. Χρειαζόμαστε υπεύθυνες και στοχευμένες πολιτικές που θα φέρουν απτά αποτελέσματα:

-επισπεύδοντας την εφαρμογή της πρωτοβουλίας για την απασχόληση των νέων, έτσι ώστε τα επιλέξιμα κράτη μέλη να λάβουν τα κονδύλια το συντομότερο δυνατόν,

-δημιουργώντας βιώσιμες και υψηλής ποιότητας θέσεις εργασίας, και

-αναπτύσσοντας σχέδιο δράσης για την απασχόληση των νέων και τη δυνατότητα επιλογών στην αγορά εργασίας και εξασφάλιση αξιοπρεπούς εισοδήματος.

Σε μια Ευρώπη που συνεχώς γερνάει, οι νέοι μας είναι το ΜΕΛΛΟΝ της Ευρώπης. Ας τους βγάλουμε λοιπόν από το περιθώριο!

 
  
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  Josef Weidenholzer (S&D), schriftlich. - Die horrend hohe Jugendarbeitslosigkeit beschäftigt uns nun schon seit einiger Zeit. Über zwei Jahre ist es her, dass ich hier im Plenum stand und vor der steigenden Jugendarbeitslosigkeit gewarnt habe. Damals wie heute gab es die berechtigte Kritik, dass diesem Problem zu wenig Aufmerksamkeit gewidmet wird und die Forderung, dass die Suche nach Lösungen gegen die Jugendarbeitslosigkeit in den politischen Mittelpunkt rücken muss.

Auch heute sind noch viele Schritte notwendig dieses Problem in den Griff zu bekommen – ein rasches Handeln ist dringend notwendig.

Aber glücklicherweise werden Jene weniger, die das Problem unterschätzt haben. Somit ist die vorliegende, gemeinsame Resolution sehr begrüßenswert. Sie fordert nicht nur ein Mehr an Mittel zum Kampf gegen Jugendarbeitslosigkeit, sie enthält auch die Forderung nach einem Rechtsrahmen, der europäische Mindeststandards zur Umsetzung der Jugendgarantie verbindlich festlegt. Sie fordert einen auf Rechtsanspruch beruhenden Ansatz wenn es um die Umsetzung der Jugendgarantie geht. Im Vergleich zum politischen Mehrheitsglauben vor noch zwei Jahren ein großer Fortschritt.

 
  
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  Iuliu Winkler (PPE), în scris. - Am votat rezoluția referitoare la ocuparea forței de muncă în rândul tinerilor pentru că aceștia, mai ales cei sub 25 de ani, sunt cei mai loviți de efectele crizei, tot ei fiind, însă, și cei mai încrezători în idealul european. Reuniți în mai, la Strasbourg, peste 5 000 de tineri și-au adunat propunerile într-un document intitulat "Idei pentru o Europă mai bună". Sunt bucuros că am reușit să încurajez și să sprijin 50 de tineri maghiari din Transilvania să participe la EYE 2014 și la elaborarea acestui document. Ei trag un semnal de alarmă asupra faptului că sunt "o generație blocată" nu doar din cauza crizei, ci și din cauza uriașului decalaj între oferta educațională și cererea de pe piața muncii. Cred că cea mai importantă prioritate a următorilor cinci ani este găsirea căilor pentru a ajuta milioanele de tineri aflați în șomaj să-și găsească un loc de muncă, dar și să sprijinim sistemele educaționale din statele membre să se racordeze la realitate. Convins de faptul că doar lucrând pentru tineri, lucrezi cu adevărat pentru viitorul comunității tale, colaborez cu organizația tinerilor maghiari din Transilvania - MIÉRT și cu YEPP - organizația de tineret a EPP, și le sprijin inițiativele.

 
  
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  Marco Zanni (EFDD), per iscritto. - I dati riguardanti la disoccupazione giovanile sono sempre più allarmanti: in Europa essa ha raggiunto il 23%, in Italia addirittura il 43% rendendo la situazione grave sia dal punto di vista economico, ma anche da quello sociale, ponendo le persone in una situazione di inferiorità e portandole a considerarsi non idonee.

La mancanza di lavoro in Europa deve rappresentare una questione di primaria importanza per i Governi; servono grandi scelte politiche e la mobilitazione di tutte le forze culturali, sociali e imprenditoriali. L'Europa deve incitare gli Stati membri a condividere le migliori pratiche dimostratesi efficaci, a coordinare le loro strategie e a trovare soluzioni comuni al problema della disoccupazione giovanile.

Ho votato a favore di questa proposta di risoluzione perché se vogliamo costruire un'Europa giovane e unita è proprio sui giovani lavoratori che dobbiamo puntare, dando loro una garanzia di futuro.

 
  
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  Σωτήριος Ζαριανόπουλος (NI), γραπτώς. – Το ΚΚΕ καταψηφίζει το κοινό ψήφισμα και απορρίπτει ταυτόχρονα όλα τα σχέδια των ψηφισμάτων που κατατέθηκαν στην Ολομέλεια για την απασχόληση των νέων γιατί, παρά τις επιμέρους διαφοροποιήσεις τους, ταυτίζονται στη στρατηγική τους, αποδέχονται την αντιλαϊκή στρατηγική της ΕΕ «Ευρώπη 2020», προβάλλουν σαν αίτιο της κατάστασης το ένα ή το άλλο μείγμα διαχείρισης του καπιταλιστικού δρόμου ανάπτυξης, ομολογώντας το καθένα από την πλευρά του τη στήριξη του σ’ αυτόν.

Στηρίζουν την επιδότηση των εργοδοτών, πέρα από ζεστό χρήμα, με φοροαπαλλαγές και εισφοροαπαλλαγές, με δωρεάν εργασία, επιδοτώντας την κερδοφορία τους στο όνομα της ανταγωνιστικότητας. Επιδίωξη τους είναι η δραστική μείωση της τιμής της εργατικής δύναμης, σαν μέσο ξεπεράσματος της κρίσης σε όφελος του κεφαλαίου και σε βάρος της εργατικής τάξης και των νέων. Η όποια δηλαδή καπιταλιστική ανάκαμψη θα στηριχτεί στη κατεδάφιση όλων των κατακτήσεων των εργαζόμενων.

Αυτή η πολιτική όχι μόνο δεν αντιμετώπισε την ανεργία των νέων, αλλά χειροτέρευσε τη θέση τους, μείωσε το γενικό επίπεδο των μισθών, γενίκευσε τις ελαστικές μορφές απασχόλησης και οξύνει παραπέρα την εκμετάλλευση των εργαζόμενων και της νεολαίας.

 
  
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  Janusz Władysław Zemke (S&D), na piśmie. - Rezolucja niedostatecznie odpowiada na podstawowy problem społeczny w Europie, jakim jest brak pracy dla ludzi młodych. Warto przypomnieć, że jest to grupa licząca w Europie 26 mln osób, w tym niestety setki tysięcy młodych ludzi w Polsce. Rezolucje są ogólnikowe, roi się w nich od słów „trzeba” i „należy”, bez nacisku na konkrety. Te konkrety powinny przede wszystkim polegać na wspieraniu małych i średnich przedsiębiorstw, które tworzą w Europie 75 procent wszystkich miejsc pracy. Przedsiębiorstwa te powinny otrzymywać wymierne wsparcie finansowe w przypadku zatrudnienia ludzi do 30 roku życia. Państwa powinny zwłaszcza brać na siebie koszty świadczeń socjalnych dla ludzi, którzy po raz pierwszy podejmują pracę. Drugim obszarem musi być warty 300 mld euro, program inwestycji infrastrukturalnych w Europie, w tym sieć przesyłowa i internet szerokopasmowy. Inwestycje tworzą nie tylko nowe usługi, lecz także są bazą dla tworzenia nowych miejsc pracy. Po trzecie, w ramach środków unijnych należy wyodrębnić specjalną pulę na wspieranie szkolnictwa zawodowego i technicznego na wszystkich poziomach nauczania oraz środki na płatne praktyki dla uczniów, studentów i absolwentów szkół, którzy chcieliby się rozwijać w przedsiębiorstwach produkcyjnych i usługowych. Jeżeli nie wyjdziemy ze sfery ogólnie słusznych stwierdzeń i nie przejdziemy do konkretów, to bezrobocie wśród ludzi młodych będzie trwało.

 
  
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  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. - 23 % dos jovens da UE estão desempregados, sendo que em alguns países, como na Grécia e em Espanha, mais de metade dos jovens estão desempregados. Em países como Portugal, tenta-se manipular as estatísticas, omitindo que a ligeira diminuição desta estatística se deve à sangria desatada da emigração, ao número crescente de jovens que são forçados a deixar o país, situação só com equivalente se regressarmos aos tempos de pobreza da ditadura fascista. E omitindo que os postos de trabalho criados têm vínculos laborais precários, substituindo trabalho com direitos por trabalho sem direitos. Qualquer resolução que, de facto, tivesse a verdadeira intenção de mudar o estado da situação, teria que exigir uma ruptura com as principais políticas económicas da UE responsáveis pela criação do desemprego. Na resolução comum apoiada por esta maioria do Parlamento não se referem nem os programas da Troika nem a Governação Económica enquanto causadores da massiva destruição de postos de trabalho e do enfraquecimento dos direitos sociais e laborais. Omitir a questão central em matéria tão preocupante é o mesmo que mascarar o problema, branquear as políticas de direita e as forças políticas que, tanto em Portugal como na UE, sempre as apoiaram – a direita e a social-democracia.

 
  
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  Jana Žitňanská (ECR), písomne. - K uzneseniu o zamestnanosti mladých. Počet mladých ľudí bez práce v Európe je alarmujúci a neustále sa zvyšuje. Najzraniteľnejšou skupinou spomedzi nich sú mladí ľudia so zdravotným postihnutím a zo sociálne znevýhodneného prostredia. Preto oceňujeme, že na náš návrh bol do uznesenia zapracovaný bod, ktorý vyzýva členské štáty, aby venovali mimoriadnu pozornosť mladým nezamestnaným z rizikových skupín a vytvárali nástroje a podporné služby na lepšiu integráciu zdravotne postihnutých na trhu práce. Zároveň sme však presvedčení, že viac než míňanie miliónov eur na dočasné dotované pracovné miesta, ktorými problém neriešime, ale len odďaľujeme, je potrebné lepšie nastaviť vzdelávanie mladých a zlepšiť podnikateľské prostredie.

 
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