Presidente. – L'ordine del giorno reca la discussione sull'interrogazione con richiesta di risposta orale alla Comissione sulla Strategia in materia di alcol, di Alberto Cirio, Glenis Willmott, Marcus Pretzell, José Inácio Faria, Younous Omarjee, Piernicola Pedicini, a nome della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (O-000008/2015 - B8-0108/2015).
Giovanni La Via (PPE), Presidente della commissione ENVI.– Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, con la risoluzione approvata dalla commissione ENVI, il Parlamento si propone di dare un contributo sulla nuova strategia in materia di alcol, che possa essere utile in vista di future proposte da parte della Commissione europea volte a supportare gli Stati membri nell'azione di riduzione dei danni, in termini di salute, sicurezza e sociali, causati dall'abuso di alcol.
Vorrei in primo luogo ringraziare i sette co-sponsor per l'ottimo lavoro svolto sulla risoluzione e sull'interrogazione orale che l'ha preceduta. Credo che il testo finale, raggiunto a seguito del negoziato tra i gruppi politici su ben 360 emendamenti, rifletta in maniera bilanciata la posizione del Parlamento europeo.
Parto da una premessa, e cioè che il nostro lavoro si è concentrato sulla prevenzione e sulla riduzione dei modelli di consumo eccessivi ed estremi, operando quindi una distinzione chiara tra consumo responsabile e consumo nocivo di alcol. Ricordando che il consumo responsabile di alcol è compatibile con uno stile di vita sano, ci siamo dedicati al tema dell'abuso di alcool e alle sue conseguenze dannose. L'uso nocivo di alcol è infatti ancora oggi la terza principale causa di morte prevedibile e di malattia in Europa ed è un fattore di rischio per oltre 60 malattie croniche. Ma all'abuso di alcool sono correlati altri problemi, soprattutto sociali, legati alle abitudini dei giovani, alla dipendenza, agli incidenti stradali e ad alcune forme di violenza anche familiare.
Contrastare l'abuso di alcol deve rimanere pertanto un obiettivo prioritario dell'agenda politica europea, non solo per quanto concerne la salute pubblica; dobbiamo partire appunto dal presupposto che non tutto il consumo di alcol ha le stesse conseguenze, dato che dipende molto dalle abitudini, dalle modalità, nonché dal tipo di bevanda.
La strategia dell'Unione europea in materia di alcol si è rivelata efficace nel sostenere le misure degli Stati membri volte a ridurre i danni provocati dall'alcol, e il lavoro del Forum europeo "Alcol e salute" ha favorito l'elaborazione di azioni concrete e misurabili per la riduzione dei danni derivanti dall'abuso di alcol a livello locale in tutta l'Unione europea, ma dobbiamo fare di più, signor Commissario.
Con la nostra risoluzione, chiediamo con forza alla Commissione di avviare immediatamente i lavori sulla nuova strategia dell'Unione europea in materia di alcol per il periodo 2016-2022, con i medesimi obiettivi della precedente, ma con una migliore differenziazione all'interno delle abitudini di consumo e dei comportamenti e degli atteggiamenti verso il consumo stesso di alcol, al fine di ridurre i danni correlati all'abuso. La nuova strategia sarebbe uno strumento capace di avere un forte impatto anche in termini di riduzione delle spese sanitarie e sociali connesse agli effetti diretti e indiretti dei danni causati dall'alcol e di aiutare gli Stati membri ad intensificare gli forzi messi in campo per elaborare politiche ed azioni volte a promuovere stili di vita sani e per informare i cittadini in merito agli effetti nocivi dell'abuso di alcol.
La invitiamo quindi, nel pieno rispetto dei principi di sussidiarietà e di better regulation, ad aumentare gli sforzi per migliorare quanto già fatto e per realizzare pienamente gli scopi di questa strategia. Nella risoluzione, chiediamo inoltre di procedere ad un esame della legislazione europea vigente in merito alla necessità di migliorare le informazioni relative all'alcol oggi disponibili per il consumatore, ribadendo l'importanza di un'informazione chiara, concisa ed efficace sugli effetti del consumo di alcol e dei rischi per la salute.
Ma su un punto specifico vorremmo chiedere maggiori informazioni alla Commissione e cioè sulla valutazione degli effetti di una possibile adozione di un'etichettatura a livello dell'Unione europea che metta in guardia i consumatori in merito ai pericoli connessi all'abuso di bevande superalcoliche durante il periodo di gravidanza, per i minori e quando si è alla guida.
In conclusione, vorrei ribadire che il nostro obiettivo è di fornire un valido contributo alla Commissione in vista dell'adozione a breve di una nuova strategia europea che possa stimolare la prevenzione, la promozione e l'educazione in materia di salute, ridurre gli incidenti stradali provocati da guida in stato di ebbrezza e operare una migliore differenziazione all'interno delle abitudini di consumo e dei comportamenti e atteggiamenti verso il consumo di alcol con una netta distinzione tra consumo responsabile e consumo nocivo. Queste, signor Commissario, sono le priorità espresse dalla commissione ENVI nella sua interrogazione orale e nella successiva risoluzione.
Elnökváltás: GÁLL-PELCZ ILDIKÓ alelnök asszony
Phil Hogan,Member of the Commission.– Madam President, I fully share your concern about the need to work together to address alcohol-related harm (ARH) across the European Union. At this stage, I wish to express my regret that Commissioner Andriukaitis is not able to be here this evening, but I am glad to be able to take this debate on his behalf.
Alcohol is a killer and each year 120 000 EU citizens die from alcohol-related harm. The term ‘alcohol-related harm’ covers more than 60 types of diseases and conditions, including: addiction; injuries; liver, cardiovascular and mental diseases; and certain cancers. So it affects not only the individual drinker, but also many other people, particularly family members. Drink-driving, violence and the suffering of children and families with alcohol problems are all part of the bigger picture of the harm that alcohol abuse inflicts on society.
Europe is still the world’s number one alcohol drinker, with an annual average of over 10 litres of pure alcohol per person and with significant variation among Member States, regions and population groups, and yet most alcohol-related harm can be avoided. The Commission is therefore keen to find the best way to work together with all stakeholders to deliver concrete results and to reduce alcohol-related harm. We therefore envisage shaping a framework of action to which the Commission, the Member States, Parliament and civil society can all contribute.
All our efforts need to be truly joined up and all of us have an important role to play. Of course, the Member States have the main competence and responsibility to address harmful alcohol consumption, for example by setting and enforcing age limits and regulating accessibility. Just last week at the informal meeting of Health Ministers, Member States expressed support for an EU approach to address alcohol-related harm. The Commission is indeed ready to do its part to support national efforts and, as such, the Commission intends to build on the solid foundations of the 2006 EU Alcohol Strategy and maintain its objectives and tools to work together with stakeholders. When I speak about the necessary tools I mean the European Alcohol and Health Forum as well as the Committee on National Alcohol Policy in Action, and the joint action we currently have with Member States to reduce alcohol-related harm. Along with the renewed EU Health Policy Forum, these tools can help secure the active involvement of all stakeholders, and in this way we can ensure that all efforts are unified and mutually reinforcing.
In addition to alcohol-related harm, we need to carefully consider alcohol labelling. I want to confirm to Mr La Via that the Commission has started preparatory work on a report about the possible use of ingredient lists and nutrition information for alcoholic beverages. Further discussions are, however, needed before we can announce a date for the adoption of this report. At the same time, I believe that we need to focus more on health promotion and disease prevention and place action on the main causes of chronic diseases – not only in relation to alcohol but also in connection with tobacco, nutrition and physical inactivity – into a wider context; in other words, we need a holistic approach to preventing chronic diseases.
Whether or not the paper or instrument that enshrines such action is called a strategy is not in itself important. What matters most is not the tool that we use or its name, but the achievement of positive results and outcomes. I am confident that the European Parliament, the Member States, the Commission and civil society, by working together, can succeed in reducing alcohol-related harm and, as such, contribute towards a healthier Europe.
Alberto Cirio, a nome del gruppo PPE.– Signor Presidente, credo che questo sia un momento importante perché chiudiamo dei lavori che in parte abbiamo ereditato dalla precedente legislatura e che poi abbiamo cercato di attualizzare, anche nel rispetto di quelle che sono le sensibilità della nuova composizione del Parlamento europeo.
Da un parte, si è cercata una soluzione di equilibrio, perché, se è pur vero che è necessario combattere quelli che possono essere i danni generati dall'abuso, dal cattivo consumo di alcol, dall'altra parte non dobbiamo dimenticare che l'Europa è grande, che è fatta di 28 paesi diversi, in Europa c'è anche il vino, e che accomunare immediatamente il discorso vino-alcol, sarebbe sbagliato nel rispetto di quella che è la storia, la cultura, l'economia di tanti paesi europei mediterranei che hanno fatto e che fanno del vino uno degli elementi portanti della loro società, non soltanto sotto il profilo commerciale, ma anche sotto quello dei valori, sotto quello della propria storia.
Questo documento è un documento che al suo interno rispetta le esigenze dei singoli Stati, traccia delle linee guida, ma lascia poi la libertà, senza andare a interferire troppo nell'autonomia dei singoli Stati membri e, dall'altra parte, riconosce – noi questo lo riteniamo molto importante – che è possibile un corretto stile di vita, quindi uno stile di vita sano ed equilibrato con un consumo corretto di alcol. Quindi, questo è un buon documento sul quale noi crediamo e auspichiamo che ci possa essere un ampio consenso da parte dell'Aula.
Ivan Jakovčić (ALDE), pitanje koje je podizanjem plave kartice postavio.– Poštovani gospodine zastupniče, vrlo sam Vas pažljivo slušao cijelo vrijeme i znam da dolazite iz jedne poznate talijanske vinske regije, iz Pijemonta, i želim Vas pitati da li se slažete sa mnom, kao čovjekom koji poznaje naravno velike probleme koje alkohol može stvoriti, ali s druge strane i dobre strane kada govorimo naročito o vinskoj industriji, da li se slažete sa mnom da trebamo vrlo, vrlo pažljivo i izbalansirano govoriti o ovom dokumentu i tako i glasati kada budemo glasali o ovom dokumentu?
Alberto Cirio (PPE), Risposta a una domanda "cartellino blu".– Questa è l'ossatura del nostro documento, ossia da una parte, evidentemente, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza stradale, quelli che possono essere i danni derivanti dall'abuso di alcol su cui andare a essere molti rigidi e molto duri, ma dall'altra parte, non dimenticare che ci sono tante piccole e medie imprese su cui si fonda un'economia forte della nostra Europa che non possiamo penalizzare e soprattutto non possiamo permettere che venga accomunato tout court il discorso del vino al discorso del tabacco.
Quando parliamo delle sigarette, parliamo di qualcosa di diverso, di qualcosa di nocivo, quando parliamo del vino europeo, parliamo di qualcosa che può essere perfettamente compatibile con uno stile di vita sano. Inoltre, abbiamo un paio di emendamenti importanti sui quali crediamo e speriamo che quest'Aula possa davvero esprimere il suo consenso, perché parliamo di un settore su cui la civiltà europea ha costruito anni, decenni della propria storia.
Glenis Willmott, on behalf of the S&D Group.– Mr President, as the Commissioner has said, Europe is still the heaviest—drinking region in the world, and in Europe alcohol remains the third biggest cause of preventable death and disease.
The social costs of alcohol-related harm are estimated to be over EUR 155 billion every year. I think Members will agree that this is quite alarming and shows the need for urgent action to reduce alcohol consumption and the harm it causes. Yet the EU’s previous alcohol strategy ended in 2012 and still we are waiting for a new one. We are also waiting for the Commission’s report on extending food labelling rules to cover alcohol. This was due by the end of last year. So it does not feel as though the Commission is taking this problem really seriously.
My question is, why can we not have calories labelled on all alcoholic drinks? Why should alcohol be treated any differently to everything else? It does seem strange to me that we know how many calories are in a can of coke or a glass of orange juice and yet we are not told the calories in a large glass of wine, which are actually the same as in a slice of cake. Now you may prefer a glass of wine to a slice of cake – sometimes I do – but you need the information to make that choice.
One really important issue is to have clear warnings on the dangers of drinking whilst pregnant, because there is overwhelming evidence of the dangers of alcohol to the unborn child. Let me be clear, this is not about attacking our culture or trying to stop Europeans from enjoying a glass of wine or beer with their meal, but ultimately this is a really important public health issue – one which requires coordinated and targeted action from Member States and the Commission.
So I hope we will adopt a strong resolution this week. The Commission needs to listen to this Parliament and take action immediately to reduce alcohol—related harm. By finally coming forward with a new alcohol strategy, it would at least show commitment to taking this matter seriously.
Marcus Pretzell, im Namen der ECR-Fraktion.– Frau Präsidentin, meine Damen und Herren! Die europäische Alkoholstrategie ist ein wunderbares Beispiel dafür, warum wir in Europa mehr Subsidiarität und etwas weniger Einmischung von der Europäischen Union gebrauchen könnten. Wir haben gerade beim Thema Alkohol völlig unterschiedliche Lagen innerhalb Europas zu verzeichnen. So wird in Skandinavien und in einigen osteuropäischen Ländern eine Menge hochprozentiger Alkohol getrunken. In Frankreich, Spanien, Italien wendet man sich lieber dem Wein zu. Und in Ländern wie Deutschland oder Tschechien trinkt man tendenziell lieber Bier. Es gibt ganz unterschiedliche Probleme. Wir haben in Großbritannien das Problem des Binge-Drinkings, was in vielen anderen Staaten weniger Probleme bereitet, und wir haben eben auch eine Kultur des Wein- oder Biertrinkens, also eine Alkoholkultur in Europa, die sehr unterschiedlich aussieht. Ich glaube, dass wir gut beraten sind, wenn wir nicht allen Europäern dieselbe Strategie verordnen, sondern wenn wir ihnen eine Strategie verordnen, die auf ihre jeweiligen Gewohnheiten Rücksicht nimmt.
José Inácio Faria, em nome do Grupo ALDE.– Senhora presidente, o consumo do álcool é um hábito enraizado na sociedade europeia desde a antiguidade e desde que efetuado de forma moderada é benigno, tanto no aspeto social como em termos económicos.
Contudo, o abuso do consumo do álcool representa o primeiro fator de risco de doença e morte prematura dos 25 aos 59 anos. O seu abuso representa ainda um impacto económico negativo de cerca de 155 mil milhões de euros/ano.
Apelo, pois, à renovação da estratégia europeia para o álcool que se revelou muito útil e orientada para os resultados e que terminou em 2012. Central no tratamento da temática do álcool é seguramente a abordagem diferenciada entre aquilo que é diferente, ou seja, entre beber com moderação e padrões problemáticos de consumo do álcool, bem como admitir a variação regional e sub-regional dos padrões de consumo e considerar a diferente vulnerabilidade de distintos segmentos da população aos efeitos nocivos do álcool. Aqui devem ser tidos em conta, em especial, os jovens e a idade em que começam a beber. Devemos dar prioridade às questões do consumo durante a gravidez, à condução alcoolizada e à adoção de estilos de vida saudáveis. Deve ser prestada aos consumidores a informação necessária em termos de saúde pública. Há uma grande diversidade de práticas nos Estados—Membros no que respeita à rotulagem, à falta de diretrizes e de algum nível de estandardização, o que se traduz em custos desnecessários para empresas e em barreiras para o mercado único.
Outro aspeto importante é a definição do respeito pelo princípio da subsidiariedade e de uma idade mínima para a aquisição do álcool, na medida em que, do ponto de vista médico—científico, o desenvolvimento cerebral continua bem para lá dessa idade. Devemos continuar a melhorar instrumentos que promovam as boas práticas, colhendo indicadores melhores que permitam avaliar as medidas tomadas.
Younous Omarjee, au nom du groupe GUE/NGL.– Madame la Présidente, à mon tour de remercier l'ensemble des corapporteurs pour le travail en commun que nous avons effectué ces dernières semaines et qui nous a permis d'arriver, je pense, à un bon équilibre.
La résolution de notre commission est nécessaire pour que la Commission dote l'Union européenne de cette nouvelle stratégie qui apportera de la cohérence aux politiques publiques mises en œuvre dans la lutte contre l'alcoolisme, dans le respect, bien évidemment, de ce qui relève des États membres.
Vous le savez, agir dans ce domaine n'est pas une chose aisée, compte tenu de la difficulté du sujet, mais compte tenu aussi des nombreux appels qui ont été adressés à notre commission pour tenir compte des aspects économiques. Cela étant, nous sommes la commission "Environnement et santé", et c'est sous l'angle de la santé publique qu'il nous faut envisager cette résolution. Un certain nombre de points nous semblaient indispensables, cela a été rappelé, c'est l'étiquetage et c'est aussi l'action vis-à-vis des jeunes et, en particulier, les effets très néfastes de l'alcool sur les femmes enceintes.
Je lance un appel pour que dans nos votes, mercredi, nous ne perdions pas de vue ce qui fait l'essence même de notre résolution et que nous écartions les formulations malheureuses qui viendraient encourager des objectifs contraires à ceux de notre résolution.
Alyn Smith, on behalf of the Verts/ALE Group.– Madam President, I very warmly welcome Commissioner Hogan’s comments on nutrition labelling and join with others in the House in saying: do please hurry up, we have been waiting long enough for that. People have the right to make choices based on information which presently the drinks industry is not giving them.
But I will focus specifically on Recital B and paragraph 39 of the motion itself, which is a fine motion and I hope colleagues will support it. Recital B specifically says that the competent authorities in the Member States are best prepared to tackle alcohol abuse. In Scotland that is the Scottish Government and the Scottish Parliament. In paragraph 39 we make specific reference to our plans in Scotland for minimum unit pricing of alcohol. It has been proven to work in Canada. It is a proportionate, evidence-based policy to cut down on problem drinking – specifically problem drinking – presently before the Court of Justice in Luxembourg after the Scotch Whisky Association challenged it.
So it is sub judice but I hope that we can agree here that the first step to tackling a problem is to admit that it exists. Sadly in Scotland we do have too many people who drink excessively. We are serious about tackling that, and minimum unit pricing is an important step within those plans and I do hope there is nothing in EU institutions which will stand in our way.
Piernicola Pedicini, a nome del gruppo EFDD.– Signora Presidente, onorevoli colleghi, noi, come deputati dei cittadini consumatori, abbiamo il dovere di portare avanti una battaglia che preveda l'obbligo di fornire le giuste informazioni sul contenuto dei prodotti alimentari, che si tratti di vino, che si tratti di birra, di carne o di qualsiasi altro alimento.
Per questo, abbiamo chiesto alla Commissione di pubblicare una nuova relazione sull'etichettatura con le informazioni da fornire sul contenuto degli ingredienti e sui corrispondenti valori nutrizionali delle bevande alcoliche. Vogliamo che il consumatore possa conoscere, attraverso l'etichetta, quali sostanze sono utilizzate nel processo produttivo per ogni bevanda alcolica che consuma. E tuttavia alcuni produttori vinicoli possono aggiungere lo zucchero al vino per aumentarne il grado alcolico senza nessun obbligo di dichiararlo.
Lo zucchero ha un prezzo di gran lunga inferiore al mosto concentrato con il risultato che i costi della fermentazione naturale ricadono sul prodotto finale e sul consumatore. Eppure, non esiste alcuna norma che obblighi i produttori di vino europei a dichiarare in etichetta l'aggiunta di zucchero. In questo modo faremmo un pessimo servizio alle aziende vinicole che scelgono la strada dei prodotti naturali e un pessimo servizio ai consumatori che non hanno informazioni sulla qualità di ciò che consumano. Facciamo perciò leva su questo Parlamento per tenere conto di questo importante elemento aggiuntivo all'attuale risoluzione.
Mireille D'Ornano (NI).– Madame la Présidente, chers collègues, la question de l'alcool a toute sa place dans un débat sur la santé publique et la sécurité alimentaire.
La proposition de résolution qui a été présentée en commission cherche cependant à proposer un cadre de recommandations dans des domaines certes importants mais qui ne relèvent pas des compétences de l'Union.
Comment lutter contre l'alcoolisme au sein des familles par des règlements ou des directives? Pouvons-nous, ici, chercher à orienter des comportements qui relèvent de la sphère privée?
Nous parlons de stratégie en matière d'alcool mais beaucoup semblent oublier que nos terroirs produisent des vins et des spiritueux qui sont des éléments nobles de notre culture. Aucune stratégie ne pourrait donc être définie sans défendre les productions traditionnelles.
Enfin, il apparaît essentiel d'associer une telle politique à une lutte contre la contrefaçon d'alcool et contre les trafics dans ce domaine. Ces phénomènes représentent en effet un danger grave pour la santé des populations, notamment pour les plus jeunes et les plus pauvres, qui peuvent être attirés par des prix inférieurs à ceux du marché, souvent rehaussés par les différentes taxes.
Avant d'engager une nouvelle frénésie réglementaire, sécurisons notre alimentation aux frontières et défendons nos activités locales.
(L'oratrice accepte de répondre à une question "carton bleu" (article 162, paragraphe 8, du règlement))
Anna Hedh (S&D), fråga ("blått kort").– Fru ordförande! En mycket kort fråga. Menar du att de traditionella dryckerna i Europa är viktigare att försvara än alla de människor som dör och alla de barn som växer upp i alkoholrelaterade hem? Är de traditionella dryckerna viktigare än människorna som dör?
Mireille D'Ornano (NI), réponse "carton bleu".– Madame la Présidente, le problème de l'alcool est effectivement très grave, mais ce sont aussi nos terroirs qui sont en jeu, et il ne faut justement pas négliger cette économie. C'est la raison pour laquelle nous défendons aussi nos terroirs, que cela soit en France, en Espagne ou en Italie.
Peter Liese (PPE).– Frau Präsidentin, liebe Kolleginnen und Kollegen! Ich bedanke mich bei den Autoren dieses Entschließungsantrags. Es gibt in der Tat dramatische Probleme in Europa mit Alkoholmissbrauch. Alkohol kann Leben zerstören. Persönlich freue ich mich besonders, dass wir unter Ziffer 30 das Thema angesprochen haben, dass wir das ungeborene Leben schützen müssen und dass dazu eben auch eine Strategie gegen Alkoholmissbrauch in der Schwangerschaft gehört. Wir können in Europa voneinander lernen, damit wir Alkoholmissbrauch bestmöglich bekämpfen. Aber ich stimme auch denjenigen zu, die sagen, dass vieles, was wir tun können und tun müssen, in erster Linie in die Kompetenz der Mitgliedstaaten fällt und dass Europa da nicht alles regulieren kann.
Ganz wichtig ist, was Alberto Cirio gesagt hat: Alkohol sollte man nicht mit Tabak auf eine Stufe stellen. Die erste Zigarette ist schädlich, genauso schädlich wie die zehnte. Aber bei gesunden Menschen in einem normalen Umfeld ist moderater Alkoholkonsum, zum Beispiel das erste Glas Wein, eben gerade nicht schädlich. Es gibt sogar Studien, die sagen, moderater Alkoholkonsum – und das „moderat“ muss man unterstreichen – kann sogar das Leben verlängern. Deswegen sollten wir Alkohol nicht verteufeln, wie wir generell auch den Leuten in der Europäischen Union nicht alles vermiesen sollten, was nach Ansicht der Menschen auch zu einem genussvollen Leben dazugehört.
In diesem Sinne ist der Entschließungsantrag im Großen und Ganzen ausgewogen, da ja die Subsidiarität und auch dieser Aspekt mit dem moderaten Alkoholkonsum angesprochen werden.
Wir als EVP glauben aber, dass an einigen Stellen nachgebessert werden muss. Wir sind gegen Mindestpreise, und auch wenn das nur vorsichtig angesprochen ist, müssen wir das in der Entschließung nicht haben. Ich bin besonders der Meinung, dass wir kein europaweit einheitliches Mindestalter brauchen. Damit gibt es unterschiedliche Erfahrungen in den Mitgliedstaaten und unterschiedliche Modelle, auch wie man mit bestimmten Getränken wie Wein und Bier zunächst anfängt und dann erst später andere alkoholische Getränke zulässt. Also wenn diese beiden Punkte rauskommen, wird die Entschließung noch besser.
Susanne Melior (S&D).– Frau Präsidentin! Ich freue mich, dass wir heute über das wichtige Thema Alkoholmissbrauch – und darum geht es hier – reden. Nirgends wird soviel Alkohol getrunken wie in der Europäischen Union. Wir halten einen traurigen Weltrekord. Alkohol ist die dritthäufigste vermeidbare Ursache für Todesfälle und Folgeerkrankungen. Allein in Deutschland sterben jährlich 42 000 Menschen an den Folgen übermäßigen Alkoholkonsums. Es braucht also eine neue Auflage der inzwischen ausgelaufenen Strategie.
Ich will auch etwas sagen zu den Angaben über Nährwerte auf Verpackungen von Alkohol. Da ist ganz wichtig, dass wir denjenigen, die Alkohol verzehren, auch sagen, wie viele Kalorien sie damit aufnehmen. So entspricht etwa ein Liter Bier einer Tafel Schokolade. Das wissen viele nicht, und so ist Adipositas auch eine sehr häufige Folge von übermäßigem Alkoholkonsum. Für uns geht es vor allem um den Schutz für Jugendliche und Schwangere. Das ist uns ganz wichtig, und deswegen hoffen wir, dass wir eine gemeinsame Lösung finden.
Gesine Meissner (ALDE).– Frau Präsidentin, meine Damen und Herren! Es ist mit Sicherheit gut, dass wir uns damit beschäftigen, weil Alkohol de facto das Leben vieler Menschen zerstören kann – das ist vollkommen richtig –, weil er auch zum Tode führen kann und weil es eine Gefahr für uns ist, wenn wir zu viel davon trinken – vollkommen richtig. Aber es ist erstens die Frage, ob wir da wirklich europaweit eine Strategie brauchen, die durch Etikettierung versucht, die Menschen darauf hinzuweisen, dass sie etwas nicht kaufen sollen. Alkohol kann in Maßen sogar gesund sein. Paracelsus hat gesagt, die Dosis macht das Gift. Ein kleines Glas Rotwein hat zwar mehr Alkohol als ein Glas Cola, ist aber, so sagen die Ärzte, wenn man nur wenig davon trinkt, wesentlich besser für die Gesundheit als Cola. Ein Glas Sekt kann eben bei jemandem, der niedrigen Blutdruck hat, auch positiv sein. Ich denke mal, ganz wichtig ist zu sagen, positiv für den Erwachsenen, nicht für Kinder und nicht für Schwangere.
Darum, bevor man etikettiert – verpflichtend gegen Schwangere zum Beispiel –, bevor man auf den Wein etwas macht, was man häufig schon freiwillig gemacht hat, sollte man wirklich aufklären. Alle Schwangeren sollten wissen, was das in ihrem Leib ausrichten kann an ihrem ungeborenen Kind, wenn sie Alkohol trinken. Aufklären müssen wir, nicht unbedingt verbieten oder Etiketten kleben.
Françoise Grossetête (PPE).– Madame la Présidente, nous sommes bien sûr tous d'accord sur les conséquences de l'abus d'alcool: les maladies, les décès prématurés, les accidents de la route, les accidents de la vie, aussi.
Il faut, bien évidemment, faire de la prévention, et tout l'enjeu réside dans l'équilibre entre la responsabilité, le plaisir et la santé publique. C'est bien l'abus d'alcool qu'il faut dénoncer et non la consommation en tant que telle. J'ai d'ailleurs déposé des amendements dans ce sens.
Il faut différencier les catégories d'alcools. Il me paraît déraisonnable de vouloir prévoir un étiquetage nutritionnel pour le vin. Cet étiquetage nutritionnel, à mon avis, ne doit concerner que les mélanges très sucrés, très prisés par les jeunes. Là, oui, un étiquetage nutritionnel a son intérêt. Mais en ce qui concerne le vin, je vous en supplie, arrêtons d'imposer des contraintes supplémentaires aux viticulteurs, qui se retrouvent en situation de concurrence difficile avec les vins venant d'autres continents.
Responsabilisons plutôt les viticulteurs, les professionnels de la santé, les femmes enceintes et les jeunes: la consommation responsable est celle du plaisir et de la mesure. Il est important de faire de l'information et d'élaborer des référentiels de bonnes pratiques. Oui à la prévention, mais, je vous en supplie, cela ne doit pas passer par des contraintes réglementaires supplémentaires.
(L'oratrice accepte de répondre à une question "carton bleu" (article 162, paragraphe 8, du règlement))
Marc Tarabella (S&D), question "carton bleu".– Madame la Présidente, il y a un point sur lequel je peux ne pas suivre le raisonnement de ma chère collègue Mme Grossetête: c'est lorsqu'elle affirme qu'il y aurait une concurrence déloyale ou une distorsion de concurrence entre les producteurs européens et extraeuropéens. En effet, à partir du moment où nous imposerions ce règlement, il s'appliquerait évidemment aussi aux vins que nous importons, par exemple, du Nouveau Monde.
Françoise Grossetête (PPE), réponse "carton bleu".– Madame la Présidente, effectivement, si nous imposons une réglementation concernant l'étiquetage, elle s'imposera à tous. Mais je voulais vraiment attirer l'attention sur nos viticulteurs.
Vous savez que le vin fait partie de notre patrimoine, de notre culture, mais c'est aussi un grand pan de l'économie. Alors, arrêtons d'augmenter le coût que nous allons imposer à nos viticulteurs par des réglementations supplémentaires. Il y aura de toute façon un surcoût, et ils n'ont pas besoin d'avoir des impositions supplémentaires.
C'est pour cela que je dis que ce serait malheureusement une mauvaise mesure. Je préfère des mesures de prévention qui passent par la responsabilisation de tous.
Biljana Borzan (S&D).– Gospođo predsjednice, većina ljudi u ovoj prostoriji povremeno popije pivo s prijateljima ili čašu vina nakon jela. To je europski način života i tradicija i nema štetnog učinka na zdravlje. Ova rezolucija se ne bavi time, niti želi zabraniti umjerenu konzumaciju alkohola. Njen cilj nije bez posla ostaviti francuskog vinara, belgijskog pivara ili proizvođača boca u Hrvatskoj. Rezolucija o alkoholu je naš način da Komisiju podsjetimo da su Europljani prvi na svijetu u konzumaciji alkohola te da prekomjerno pijenje Uniju košta preko 150 milijardi eura godišnje, dok je društvena šteta nemjerljiva.
Mjere i preporuke u strategiji trebaju biti proporcionalne problemu, a razmjer problema je relativno lako spoznati. Dovoljno je vikendom posjetiti mjesta na koja izlaze mladi ili pročitati crnu kroniku nakon vikenda. Komisija treba što prije napraviti novu Strategiju o alkoholu i u njoj na adekvatan način pokriti društvene skupine najugroženije alkoholom poput djece, mladih, vozača i trudnica. Njihova zaštita i dobrobit naša su politička i moralna obveza.
Bolesław G. Piecha (ECR).– Pani Przewodnicząca! Z punktu widzenia medycznego alkohol to jest substancja chemiczna – C2H5OH – i jest toksyną, czyli trucizną, niezależnie od tego, czy się znajduje w piwie, w winie, w nalewce, w jakiejś mieszaninie, w spirytusie czy wódce. To pierwsza rzecz. My nie walczymy tutaj ze spożyciem wina, tylko walczymy z dwoma jego poważnymi aspektami. Pierwszy to skutki zdrowotne, szacowane na wiele miliardów euro rocznie, drugi to skutki społeczne i ekonomiczne, których nikt nie umie policzyć, a które też są potężne. Problem ten dotyczy głównie grupy, którą należy objąć profilaktyką i zapobieganiem, w grupie tej znajduje się także młodzież, która dzisiaj, na skutek potężnego lobby spirytusowego, działającego za pośrednictwem reklamy, utożsamia picie piwa, wina z dobrą zabawą. Skutki później bywają różne. Nie mówimy tutaj o tych, którzy są uzależnieni, bo ich należy leczyć, ale mówimy o kobietach ciężarnych, które trzeba uczulać, żeby nie spowodować bardzo poważnych następstw zdrowotnych u płodu. Mówimy jeszcze o tym, że są pewne kryteria, do których należy reklama, cena i, niestety, etykietowanie, czyli informacja o zawartości alkoholu w określonym produkcie.
Renate Sommer (PPE).– Frau Präsidentin! Ja, dieser Entschließungsentwurf ist wesentlich moderater als frühere Entwürfe das waren, und darüber war ich positiv überrascht. Dennoch gibt es einige Punkte, die für meine Begriffe so nicht stehen bleiben können, weil sie eben in die Zuständigkeit der Mitgliedstaaten fallen.
Ich mache gleich weiter bei den Jugendlichen, Herr Kollege. Die Anhebung des Mindestalters für den Alkoholkonsum auf 18 Jahre ist gefordert. Da werden wir doch ausgelacht! Das geht doch an der Lebenswirklichkeit vorbei! In den meisten Mitgliedstaaten dürfen Jugendliche ab 16 Jahren Bier und Wein genießen und ab 18 Jahren dann die Spirituosen. Meine eigene Tochter lacht mich doch aus, wenn ich so etwas beschließen sollte! Mit 16 Jahren darf man in Deutschland heiraten, und den Sekt dazu darf man mit 18 trinken? Also, ich finde, das geht nicht. Die Mitgliedstaaten haben gute Jugendschutzgesetze, in denen das genau geregelt ist. Sie müssen vielleicht nur besser darauf achten, dass diese Gesetze auch eingehalten werden. Das ist nicht unsere Zuständigkeit.
Dann Mindestpreise. Mindestpreise, das sind Steuererhöhungen. Auch das ist vorsichtig zu sehen. Das fördert in der Regel das Schwarzbrennen und den Schmuggel. Das reduziert eben nicht den Alkoholkonsum. Das zeigt die Erfahrung. Also sollten die Mitgliedstaaten sich da etwas anderes überlegen, und im Rahmen der Alkoholstrategie haben sie ja auch Ideen ausgetauscht, und das war positiv, das war erfolgreich, weshalb im Übrigen auch zu fragen ist, ob wir wirklich eine Neuauflage dieser Strategie gegen den Alkoholmissbrauch brauchen. Na ja.
Auch Warnhinweise auf Flaschen für Schwangere beispielsweise: Ja, das Fetale Alkoholsyndrom ist fürchterlich, und wir müssen dagegen angehen, aber ich denke, wenn eine Schwangere alkoholische Getränke aus der Flasche trinkt – und da ist ja der Warnhinweis drauf –, dann ist es sowieso schon zu spät. Wir brauchen eine Aufklärung im Vorfeld. Das müssen wir machen, um dieses schreckliche Syndrom zu verhindern.
Tibor Szanyi (S&D).– Ezt a vitát is figyelve azt kell mondjam, hogy akkor járunk jól, ha a szélsőséges megnyilvánulásoktól tartózkodunk, mert bár nyilván lehet az alkoholt toxikus anyagnak mondani – valószínűleg az is – csak hát az a helyzet, hogy számtalan olyan ügy van itt Európában, ami sokkal-sokkal halálosabb veszedelmeket jelent az emberek életére, most csak kettőt említek: a háború vagy a stressz. Node, ettől függetlenül az a vélemény, amit az én frakcióm, az S&D frakció még Glenis Willmott asszony vezetésével összeállított, ez valóban a túlzott alkoholfogyasztás ellenében hat, és tiszteletben tarja azokat a kulturális értékeket, amelyek itt Európában vannak. Ne felejtsük el a magyar himnusz is szól a borról vagy a finn nemzetnek a Kalevala a sörről. Tehát ezeket is figyelembe véve egy mérsékelt állásponttal előrébb fogunk jutni, főleg hogyha azt is gondoljuk, hogy a szektor, tehát az alkoholos italok szektora nagyon-nagyon sok munkahelyet ad.
Dubravka Šuica (PPE).– Gospođo predsjednice, pažljivo slušam ovu raspravu i drago mi je da je rasprava na stolu, da razgovaramo, ali činjenica je, slušajući prethodnu raspravu, htjeli smo više Europe, htjeli smo maksimalno centralizirani ePoziv, a sada imamo sasvim suprotan stav, a poveznica je alkohol u jednoj i u drugoj točki.
Dakle, uzroci i posljedice su slični. Ali eto, Europa je različita, 28 zemalja, i moramo stvarno voditi računa o različitosti naših kultura, različitosti naših civilizacija. Stoga se zalažem za to da se državama članicama ostavi što više na odlučivanje s obzirom na razlike između juga i sjevera, kao što i znate.
Posebno želim napraviti distinkciju između vrsta alkohola. Tu mislim prije svega na vino. Ne možemo malim i srednjim poduzetnicima koji su proizvođači vina... Na tim etiketama naravno da treba upozoriti na štetnost alkohola, posebno za mlade i trudnice, ali isto tako kad su hranjive vrijednosti u pitanju. Mislim da će to povećati cijenu boce vina i zato se zalažem da to riješimo na drugačiji način.
U svakom slučaju ova strategija ima za cilj prevenciju, ima za cilj upozorenje, ali isto tako moramo voditi računa o kompetitivnosti Europe prema drugim kontinentima.
Soledad Cabezón Ruiz (S&D).– Señora Presidenta, que necesitamos una estrategia contra el consumo abusivo de alcohol es una obviedad cuando el 25 % de las muertes de nuestros jóvenes se produce debido a ello: son 60 al menos las enfermedades crónicas contabilizadas que provoca y son cientos de miles de millones de euros los que soportan las arcas públicas por sus consecuencias.
Y necesitamos ―como marca la OMS― una hoja de ruta en la que comencemos con una actuación claramente precoz. Por lo tanto, no tengo ninguna duda sobre la necesidad de una estrategia contra el consumo abusivo de alcohol. Pero quiero remarcar eso, el consumo abusivo de alcohol, y, por ello, también quiero manifestar, quizá, la duda que tengo por la inclusión en esta Resolución del tema de los componentes en el etiquetado, o de las calorías. No porque esté en contra; pienso que es algo en pro de la calidad y de la garantía para los consumidores, pero quizá no sea el mejor momento, el mejor documento o la mejor solución, porque puede provocar el cuestionamiento incluso de la misma. No obstante, pido el apoyo a la enmienda 27 sobre las campañas para promocionar bebidas alcohólicas, para que sean respetuosas con los reglamentos de los que nos hemos dotado.
Pilar Ayuso (PPE).– Señora Presidenta, no seré yo quien diga que el abuso del alcohol no es un problema en algunos Estados miembros, pero no confundamos el consumo responsable con el abuso.
Acabar con el abuso no es una cuestión de leyes, ni de etiquetas, ni de precios, aunque sea lo más cómodo para tranquilizar algunas conciencias. La mejor solución es la educación y el ejemplo a los menores empezando por la familia, pero eso supone más trabajo, más dedicación y más esfuerzo. En la Unión Europea tenemos unos sectores económicos de primer orden que cultivan las materias primas y producen y comercializan bebidas con más o menos grado alcohólico, y son los primeros interesados en un consumo responsable.
Tenemos ya unos reglamentos de promoción y etiquetado, y el vino es el producto agrícola más regulado, no lo olvidemos. Por más etiquetas y subidas de precios que haya, no vamos a impedir que cantidad de jóvenes y menos jóvenes abusen del alcohol, si nadie les ha educado en un consumo responsable. Las embarazadas tienen a sus ginecólogos, que les dicen lo que pueden o no pueden ingerir. Los conductores tienen los códigos de circulación. Nada más.
Massimo Paolucci (S&D).– Signora Presidente, onorevoli colleghi, il buon lavoro fatto in commissione ambiente e salute pubblica ha contribuito a mio avviso a portare alla discussione e al voto una risoluzione equilibrata.
Una corretta distinzione tra l'abuso di alcol, che va fortemente contrastato in primo luogo nei soggetti più vulnerabili a rischio, e il consumo consapevole e moderato che invece se ne fa in tante diete dei paesi europei e in primis in quella mediterranea, patrimonio universale dell'Unesco.
Nutrivo dubbi, insieme a tanti colleghi, sulla capacità di alcune misure orizzontali, come l'imposizione di un prezzo minimo sulla unità di alcol, di contrastare l'abuso di bevande alcoliche. Ringrazio la rappresentante del gruppo S&D per il buon lavoro di compromesso fatto.
Resta però, e ciò mi preme sottolineare oggi, ancora un elemento che va chiarito. Un'ulteriore distinzione va fatta tra la pubblicità delle bevande alcoliche, che non dovrebbe essere fatta con i soldi pubblici e i tanti, importanti positivi programmi di promozione, innanzitutto del vino, delle eccellenze europee che l'Unione europea e gli Stati membri portano avanti con merito e che devono essere sostenuti con risorse pubbliche nell'interesse della nostra economia, dei nostri agricoltori e dei nostri produttori di qualità.
Elżbieta Katarzyna Łukacijewska (PPE).– Nadużywanie alkoholu jest przyczyną ponad 3 mln zgonów, ponad 60 przewlekłych chorób, a koszty społeczne w Europie w samym tylko 2010 r. zostały oszacowane na blisko 160 mld euro. Jeśli dodamy do tego liczbę wypadków spowodowanych przez pijanych kierowców oraz liczbę rodzin, w których dochodzi do przemocy domowej wywołanej nadużywaniem alkoholu, to widzimy rozmiar problemu.
Aby skutecznie zapobiegać negatywnym skutkom spożywania alkoholu, należy przede wszystkim realizować działania prewencyjne, edukacyjne oraz informacyjne, tak aby ewentualna decyzja o jego spożywaniu była podjęta przez konsumenta ze świadomością wszystkich negatywnych następstw i konsekwencji, a także przyczyniła się do zmiany nawyków alkoholowych, zamiany spożywanych twardych alkoholi na miękkie, jak wino czy piwo.
Priorytetowo powinniśmy potraktować podnoszenie świadomości młodych osób, które coraz częściej, w coraz młodszym wieku sięgają po alkohol. Jednakże nasze decyzje muszą być racjonalne i odpowiedzialne, abyśmy nie niszczyli małych przedsiębiorców czy rodzinnych winnic, których jest tak wiele w Europie.
Angélique Delahaye (PPE).– Madame la Présidente, Monsieur le Commissaire, chers collègues, mes premiers mots iront aux rapporteurs pour les féliciter de cette résolution, qui aborde, à mon sens, les questions principales liées à une stratégie en matière d'alcool.
Premièrement, je salue la distinction entre consommation responsable et abus d'alcool. En effet, une consommation modérée n'est absolument pas en contradiction avec une vie saine, ce qui n'est pas le cas quand il est question d'une consommation excessive d'alcool.
Deuxièmement, l'inclusion de la notion de spécificités nationales, régionales et locales me paraît importante. En Europe, les situations sont très différentes. Il est important de prendre en compte ces spécificités locales afin d'avoir une stratégie adaptée. C'est aussi une question de défense de notre patrimoine et de nos traditions. Il faut maintenir les moyens à disposition des filières viticoles via l'OCM viticole.
Enfin, je souscris au rappel du principe de subsidiarité, puisqu'en la matière, ce sont les États membres qui sont en première ligne.
Néanmoins, plutôt que de parler de nouvelle stratégie, comme dans la résolution, je pense que nous devrions plutôt poursuivre et améliorer celle déjà en place. Elle a fait ses preuves et il faut encourager les efforts fournis.
Enfin, un point me semble essentiel. Cette idée pose beaucoup de questions, notamment celle du prix minimum, et je ne vois pas comment nous pouvons l'appliquer.
„Catch the eye”
Cristian-Silviu Bușoi (PPE).– Doamnă președintă, peste 60 de afecțiuni cronice, inclusiv cancerul, bolile cardio-vasculare, bolile hepatice, diferitele afecțiuni ale creierului, depresia, ca să nu mai amintim de consecințele de ordin economic și social, sunt amintite atunci când vorbim de consumul excesiv de alcool, pentru că abuzul este cu adevărat problema, așa cum bine s-a spus astăzi.
Subliniez necesitatea unei noi strategii europene în vederea combaterii consumului excesiv de alcool, care să vizeze în primul rând informarea cetățenilor cu privire la riscurile unui consum excesiv și a diferențelor dintre un consum moderat și unul excesiv. Consider că una dintre prioritățile acestei strategii ar trebui să fie descurajarea consumului de alcool în rândul tinerilor. Măsuri ca restricționarea vânzării de băuturi alcoolice persoanelor care au sub vârsta legală pentru a consuma alcool, în special restricționarea vânzărilor în clădirile situate în apropierea școlilor sau reglementarea vânzării transfrontaliere a alcoolului pe internet trebuie revizuite și puse în aplicare cât mai repede de statele membre.
Ricardo Serrão Santos (S&D).– Senhor Presidente, os cidadãos devem estar conscientes das consequências do consumo nocivo de álcool. A consciência deste facto deve ser uma preocupação incluída nas estratégias de saúde pública com especial ênfase na prevenção de comportamentos aditivos.
Por outro lado, há que acautelar a comunicação e informação relacionada com bebidas alcoólicas com o objetivo de proporcionar a melhor informação possível ao consumidor e desencorajar comportamentos de consumo potencialmente nocivos. Mas neste debate é ainda importante realçar a dimensão económica e social da produção que faz parte de diversas tradições culturais e territoriais na Europa, assegurando que a cultura gastronómica europeia do vinho não seja simplesmente diabolizada e, assim, indevidamente prejudicada.
Ruža Tomašić (ECR).– Gospođo predsjednice, kao zastupnica iz Hrvatske ne mogu ostati ravnodušna na posljednja istraživanja koja pokazuju da je naša država u samom europskom vrhu po konzumaciji alkohola s više od 240 tisuća alkoholičara, od kojih se svega 3 posto liječi. Posebno zabrinjavaju trendovi konstantnog rasta konzumacije među mladima.
Stoga smatram da bi nova strategija o alkoholu bila korisna i za Hrvatsku i za Europsku uniju. Pritom želim istaknuti da bi se naglasak trebao staviti na širenje svijesti o štetnim učincima alkohola i na tijelo i na um, umjesto na strože zabrane za koje sumnjam da bi polučile željene rezultate.
Središnja uloga u ovoj kampanji mora naravno pripasti obitelji, no ne bih isključila ni obrazovni sustav jer smatram da se kvalitetnijim sustavnim informiranjem mladih o posljedicama dugotrajne konzumacije alkohola mogu postići zavidni rezultati.
Kaja Kallas (ALDE).– Madam President, I have been listening to the debate and I think one thing is missing. Although I am a Liberal and I tend to favour information sharing and people making their own choices, marketing – including that which targets young people – does sometimes offer misleading information. I have a problem with advertising that is targeted at the young. Research suggests that alcohol can severely damage the brain if you start with it too early, and alcohol abuse by young people is an increasing problem in many European countries, including my own. It is therefore more than time for the EU to have a common approach and take action for the sake of the young generation.
João Ferreira (GUE/NGL).– Senhora Presidente, o consumo de álcool continua a ser uma das principais causas de morte na Europa e está associada a um conjunto de doenças que podem ser prevenidas. Em 2006 foi apresentada a estratégia europeia para apoiar os Estados-Membros na minimização dos efeitos nocivos do álcool. Esta estratégia identificou como prioridades, entre outras, a proteção de jovens e crianças, a prevenção da condução sob o efeito de álcool, a redução dos efeitos nocivos dos adultos, enfim, tendo terminado em 2012 é fácil constatar o muito que há por fazer em cada um destes domínios.
Mais, durante a vigência desta estratégia, a crise e as políticas de devastação social que em seu nome foram implementadas, não apenas fizeram surgir novas situações de dependência e consumo excessivo, como desarticularam, em vários Estados-Membros, a necessária capacidade de resposta dos serviços públicos de saúde a vários níveis.
Já percebemos que uma nova estratégia não parece constituir uma prioridade da Comissão, mas pior é o facto de também uma inversão de políticas não estar na agenda da Comissão. Mais do que folclore legislativo com um reduzido alcance prático, precisamos de uma real inversão de políticas.
Igor Šoltes (Verts/ALE).– Tudi sam se seveda strinjam s tem, da je tudi na evropski ravni potrebno sprejeti resolucijo o... predvsem zlorabi alkohola.
Danes smo slišali veliko podatkov in veliko informacij o tem, kakšne vse negativne učinke ima alkohol. Mislim pa, da pri tem ko bo Komisija razmišljala o strategiji, je treba biti pozoren predvsem na strategijo, na torej tiste načine strategije, ki bo usmerjena v ozaveščanje, v informiranje ljudi, da se zavarujejo pravzaprav najbolj ranljive skupine, kot smo že večkrat slišali danes: nosečnice, otroci, mladoletniki.
Predvsem pa je treba biti pri tem dovolj pazljiv, da ne posežemo v to omejevanje alkohola na način, da bi to škodilo sami industriji, samemu gospodarstvu in seveda tudi izgubi delovnih mest. Treba je biti pa tudi pozoren na tiste, ki oglašujejo alkohol, in pri tem tudi ustrezno ravnati.
Ignazio Corrao (EFDD).– Signora Presidente, onorevoli colleghi, volevo complimentarmi per il lavoro svolto dai relatori sulla strategia in materia di alcol.
Condivido quanto detto da molti colleghi, perché riguarda l'importanza dell'etichettatura che è importante per quel che riguarda le calorie, che è importante per indicare appunto i possibili danni e gli effetti dell'abuso di alcol, specialmente nei confronti dei minori. Noi, proprio riguardo all'etichettatura abbiamo presentato un emendamento che riguarda l'utilizzo di aggiunta di saccarosio nel vino. È una pratica che avviene, fino al 2012 erano previste appunto delle sovvenzioni per coloro che utilizzavano il mosto concentrato, e che va a creare una condizione di alterazione della concorrenza tra chi utilizza prodotti naturali e chi, invece, utilizza prodotti artificiali che vanno a minare l'originalità del vino. Speriamo che questo emendamento sia sostenuto.
Miroslav Mikolášik (PPE).– Uznesenie o stratégii boja proti alkoholizmu je veľmi dôležité. Vítam túto skutočnosť, že Európsky parlament bude o tom hlasovať. Európania patria, žiaľ, k lídrom v pití alkoholu a treba sa zamerať na také tri hlavné skupiny:
tehotné ženy, kde treba chrániť aj zdravie nenarodeného dieťaťa,
mladých ľudí, ktorí pijú v piatky a soboty hrozným a, povedal by som, intenzívnym spôsobom – je to akási nová kultúra,
a vodičov motorových vozidiel.
Vieme, že mnohé choroby – je ich 60 – sú vlastne také choroby, ktorým by sme mohli predchádzať, keby sa menej požívali alkoholické nápoje. A to už nehovorím o vážnych chorobách pečene, srdca, rakoviny či ochorení mozgu. Samozrejme, musíme si všimnúť aj rozvrátené rodiny a tiež násilie, ktoré alkoholici páchajú na iných. Som za označovanie alkoholických nápojov aj tých hodnôt, ktoré sú aj pri iných potravinách potrebné.
Doru-Claudian Frunzulică (S&D).– Madam President, we all know that alcohol consumption is a major public health concern in the European Union, responsible for a great number of diseases and deaths. In particular we are in need of more education and an awareness campaign to promote healthy lifestyles and discourage binge drinking, and of enforcement laws on the sale of alcohol in order to protect minors and prevent the sale of very cheap alcohol as well.
I support a European action plan that supports Member States implementing measurable, rigorous policy goals while respecting the principles of subsidiarity and proportionality. We need citizens to be better informed about the results of alcohol abuse. The alcohol strategy would result in significant improvements in public health and in reduced costs in healthcare and social spending for the Member States.
„Catch the eye” vége
Phil Hogan,Member of the Commission.– Madam President, I have listened with great interest to the views expressed in this debate and I wish to thank the Members for those views. I also wish to thank the rapporteurs for their work to date.
It is clear from all of the contributions that we are like-minded, and that Parliament and the Commission share similar concerns on the need to address alcohol-related harm and the abuse of alcohol. Let me underline that the Commission intends to continue to support Member States in their efforts to reduce alcohol-related harm and is keen to shape a framework of action to which all stakeholders can contribute.
While it is the case that the previous strategy has expired, the work of Member States and the Commission is continuing. The Commission considers that the objectives of the strategy and its implementing tools are still valid and is co-funding a three-year joint action programme with Member States to reduce alcohol-related harm over the period 2014-2016. This involves all 28 Member States, as well as Norway, Iceland and Switzerland.
The Commission has been funding – and continues to fund – projects on alcohol and health under the health programme, for example by collaborating with the WHO and the OECD.
I know that Ms Willmott, in specific terms, mentioned the issue of labelling and others did as well. As regards how labelling for alcoholic beverages could be addressed under EU food information legislation, the Commission will issue its report as soon as possible. We are currently at the stage of preliminary discussions with Member States.
As you know, consultation is also very important and is required with stakeholders, including the role of families, educational experts and others. We will continue to keep in touch in terms of what the timescale is for the particular publication of the report, and on whether a legislative proposal can be brought forward at the same time.
elnök asszony. – Nagyon fontos a megelőzés és az együttműködés is ebben a kérdésben, és valóban, ahogy biztos úr mondta: nem a formáció a lényeg, nem az alkalmazott eszköz neve, hanem a tartalom.
Egy állásfoglalásra irányuló indítványt juttattak el hozzám, melyet az eljárási szabályzat 128. cikkének (5) bekezdésével összhangban nyújtottak be.
A vitát lezárom.
A szavazásra 2015. április 29-én, szerdán kerül sor.
Írásbeli nyilatkozatok (162. cikk)
Nicola Caputo (S&D), per iscritto.– In Europa oltre il 7 per cento dei casi di morte precoce avvengono per problemi legati all'alcol.
Il 25 per cento dei giovani maschi di età compresa tra 15 e 29 anni perde la vita proprio perché beve troppo. Bisogna quindi intervenire. L'azione di coordinamento della Commissione europea può dare valore aggiunto alle politiche nazionali. Si può fare di più contro la guida in stato di ebbrezza, bisogna eseguire un'efficace raccolta dati sul consumo di alcol in tutti i paesi europei, intervenire sulla vendita online di prodotti superalcolici e sulla pubblicità di bevande alcoliche ai minori, sul consumo di alcol in gravidanza e sul binge drinking ("bere per ubriacarsi") che sta prendendo sempre più piede fra gli adolescenti.
Tuttavia bisogna anche trovare una buona mediazione tra le posizioni di paesi come la Gran Bretagna, dove l'abuso di alcol è un serio problema di salute e ordine pubblico, e paesi come l'Italia e il Belgio in cui esiste una vera e propria cultura del consumo di vino e birra di qualità. L'obiettivo della strategia non è di scoraggiare il consumo moderato, ma supportare l'adozione di stili di vita sani da parte di fasce sempre più ampie di popolazione.
Michel Dantin (PPE), par écrit.– Il est primordial que les questions relatives aux effets de l'abus d'alcool sur la société soient prises en compte dans les politiques publiques nationales et que cette question soit traitée à l'échelle européenne. De ce fait, l'appel du Parlement européen au moyen de cette résolution est justifié. Néanmoins, il est essentiel de ne pas faire l'amalgame entre la consommation d'alcool raisonnable et la consommation d'alcool abusive. Cette dernière doit être combattue au moyen de politiques de prévention et de traitement efficaces et ciblées en priorité vers les populations vulnérables. Pour autant, la consommation d'alcool, lorsqu'elle est raisonnable, ne peut être considérée comme un problème de société. Elle est au contraire le reflet d'habitudes culturelles et de patrimoines gastronomiques qui font la richesse de nos régions et de l'Europe. Les différents comportements liés à l'alcool et la question de la qualité des produits sont traitées de façon équilibrée dans ce rapport, ce qui est essentiel. Toutefois, plutôt que de demander une nouvelle stratégie, nous devrions rester dans la continuinité de la stratégie déjà en place et qui a montré son potentiel.
Esther Herranz García (PPE), por escrito.– El primer problema que yo veo claramente en este debate es el título del mismo, ya que en vez de titularse «Estrategia en materia de alcohol» debería llamarse «Estrategia en materia del abuso de alcohol» y distinguir entre consumo moderado y abuso de alcohol, entre quien toma una caña de cerveza o una copa de vino en una tertulia y quien hace botellón. Son cosas distintas, pautas de comportamientos muy diferentes. El consumo racional de vino ayuda en el desarrollo de una vida saludable. Hay que transmitir mensajes positivos a la familia y a la sociedad sobre la enseñanza a los más jóvenes para adquirir hábitos de vida saludables. Hay que reconocer también la iniciativa «Wine in Moderation», que está resultando muy útil. Al tratar el tema del etiquetado, quisiera recordar que la DG SANCO de la Comisión Europea elaboró en 2005 un informe que dice que los consumidores no fijan su atención en la información calórica de las etiquetas, sino que buscan añadas, variedades y ese tipo de información, por lo que resultaría igual de útil dejar constancia en una web de acceso público de la información nutricional de las bebidas, en vez de complicar aún más las etiquetas de los productos.
György Hölvényi (PPE), írásban.– Az uniós alkoholstratégia fontos társadalmi és gazdasági problémát hivatott kezelni. Megdöbbentő adat, hogy a túlzott alkoholfogyasztás Európában a betegségek harmadik leggyakoribb, életmóddal összefüggő oka. Több mint 60 krónikus megbetegedés – köztük az alkoholos eredetű májbetegség, a hasnyálmirigy-gyulladás, a rák, a cukorbetegség, a szív- és érrendszeri betegségek és az elhízás – esetében mutatható ki kockázati tényezőként.
Fontos azt is hangsúlyozni, hogy az alkoholfüggőség a családon belüli erőszaktól kezdve a munkahelyi konfliktusokon át további társadalmi problémák kiváltó oka. Önmagában a mértékletes és kulturált alkoholfogyasztás megfelel az egészséges életmód normáinak, valamint a magyar egészségügyi célkitűzéseknek. A probléma a túlzott és a nem megfelelő alkalommal történő alkoholfogyasztással van, mint amilyen például az ittas autóvezetés, amely ellen hatékonyan fel kell lépnünk. A mérsékelt alkoholfogyasztást is megkérdőjelező és egyoldalúan korlátozó intézkedésekkel, mint a felesleges és indokolatlan címkézési eljárások, azonban óvatosan kell eljárnunk. Az emiatt növekvő fogyasztói ár a piacot a rosszabb, ellenőrizetlen minőségű szeszesitalok irányába tolná és aránytalanul sújtaná a kis- és közepes vállalkozásokat.
Éppen ezért nagyon fontos, hogy az Európai Bizottság az Alkohol Stratégia elfogadása és végrehajtása során minden érintett felet – elsősorban a fogyasztókat, az egészségügyi szervezeteket és a termelőket - vonjon be az egyeztetésekbe. Csak így érhetjük el az egészségügyi célkitűzéseink hatékony megvalósulását.
Elisabeth Köstinger (PPE), schriftlich.– Wir stimmen am Mittwoch über eine parlamentarische Entschließung zu einer neuen Alkoholstrategie ab. Wichtig ist, dass es eine klare Unterscheidung zwischen dem Konsum von Alkohol und seinem Missbrauch geben muss. EU-weit koordinierte Lösungen im Kampf gegen Suchtprobleme sind sicher wünschenswert. Es darf aber auf keinen Fall zu einer Dämonisierung unserer Jahrtausende alten Kultur der Wein- und Bierproduktion kommen. Winzer und Bierbrauer erhalten und entwickeln Kultur und Tradition – und das soll auch in Zukunft so bleiben! Eine EU-Alkoholstrategie darf sich nicht in einem Kennzeichnungsdschungel verirren. Es ist viel wichtiger, Informationskampagnen zu starten und aktive Aufklärungsarbeit zu leisten. Ich möchte mich hier von den sozialistischen Vorschlägen differenzieren, die die Etikettierung bei der Bekämpfung von Missbrauch als Allheilmittel einstufen. Außerdem stelle ich mich ausdrücklich gegen überschießende Eingriffe beim Alkoholvertrieb. Das vorgeschobene Argument des Jugendschutzes darf nicht zum Verkaufsstopp im Wirtshaus am Dorfplatz führen, wenn 300 Meter daneben eine Volksschule steht. Jugendschutz funktioniert anders – für entsprechende Schutzmaßnahmen sind eindeutig die Mitgliedstaaten zuständig!
Marijana Petir (PPE), napisan.– Zlouporaba alkohola šteti ljudskom zdravlju. To je treći uzrok smrtnosti u Europi koji se je mogao spriječiti. Ovisnost, nasilje, prometne nesreće, upropašteni mladi životi socijalni su problemi koje izaziva prekomjerno konzumiranje alkohola. Potrebno je uložiti napore zajedno s državama članicama kako bi se smanjila šteta od prekomjernog konzumiranja alkohola.
U strategiji o alkoholu treba voditi računa o nadležnosti država članica i zajedno s njima postići da se podigne dobna granica za konzumiranje alkohola. Važna je sažeta informacija o rizicima alkohola za zdravlje, posebice kada je riječ o trudnicama jer one u sebi nose novi život. S druge pak strane nužno je napraviti razliku između različitih vrsta alkohola i uzeti u obzir tradiciju, kulturu i lokalnu proizvodnju, posebice u Hrvatskoj, Francuskoj, Italiji i Španjolskoj.
Čaša vina nije štetna za zdravlje. Stoga nije potrebno uvoditi dodatne zahtjeve i nova pravila za proizvođače vina već je potrebno usredotočiti se na prevenciju.
Laurențiu Rebega (S&D), în scris.– Combaterea efectelor nocive asociate abuzului de alcool trebuie să continue fie la nivel de stat membru, fie la nivel european. Educația și lansarea unor campanii de informare sunt mijloacele cele mai indicate. Știm cu toții că reducerea abuzului de alcool reduce problemele socio-economice, de sănătate și de securitate. Statele membre trebuie să depună eforturi majore pentru educarea timpurie a minorilor cu privire la efectele nocive ale consumului exagerat de alcool. De asemenea, cred că nu putem să negăm aspectele culturale ale consumului responsabil de alcool în statele membre.
Consider că informațiile care să avertizeze consumatorii cu privire la pericolele asociate consumului excesiv de alcool, precum condusul sub influența alcoolului, efectele dăunătoare asupra dezvoltării minorilor sau asupra fătului trebuie să fie premiate. Cea mai bună soluție în combaterea abuzului consumului de alcool rămâne diversificarea și intensificarea campaniilor de informare.
Olga Sehnalová (S&D), písemnĕ.– O negativním dopadu nepřiměřené konzumace alkoholu na lidské zdraví či sociálních dopadech závislosti již bylo dnes mnohé řečeno. Evropa trpí celosvětově nejvyšší mírou spotřeby alkoholu a i já jsem přesvědčena o tom, že potřebujeme účinnou strategii v této oblasti. Za její důležitou součást považuji důslednou ochranu mladých lidí, a to jak zvyšováním povědomí o konzumaci alkoholu, tak důsledným dodržováním zákazu prodeje alkoholu nezletilým, zejména na internetu. Odpovědné role v oblasti osvěty by se měli ujmout vedle členských států i samotní výrobci alkoholických nápojů. Pozornost musí být i nadále věnována problematice řízení pod vlivem alkoholu, které má spojitost s přibližně každou čtvrtou dopravní nehodou v EU. Alkohol patří mezi tři největší zabijáky na evropských silnicích. Předchozí rozprava se týkala bezpečnosti silničního provozu. Opatření na snížení počtu dopravních nehod, jejichž příčinou je alkohol, by byla dalším příspěvkem ke snížení počtu úmrtí na evropských silnicích, které si všichni přejeme.
Yana Toom (ALDE), kirjalikult.– Euroopa Parlament arutab täna alkoholistrateegiat. Millest on tingitud selle vastuvõtmine? Otseselt või kaudselt alkoholitarbimisega seotud sotsiaalsed kulud (välja arvatud meditsiin) olid näiteks 2010. aastal Euroopa Liidus 155,8 miljardit eurot. Erinevate hinnangute põhjal elavad 5 kuni 9 miljonit last peredes, mis kannatavad alkoholi liigtarbimise all. Iga neljas vanuses 15 kuni 29 noore mehe surm on tingitud alkoholitarbimisest. Samal põhjusel sureb iga kümnes noor naine. Ligi 60 kroonilist haigust on seotud alkoholi liigtarbimisega. Joomine mitte ainult ei kahjusta tervist, vaid lõhub perekonda, soosib vägivalda jne. Kahjuks eestlased on ka praegu Euroopa Liidu liidrid. Kui näiteks Poolas tarbitakse absoluutset alkoholi 10,2, Soomes 9,3, Tšehhis 11,6, siis Eestis 12,3 liitrit inimese kohta.
Mis aga puudutab tarbimise ja veinikultuuri erinevusi, siis seda võetakse dokumendis arvesse ja toonitatakse, et alkoholitarbimise vähendamise meetmed peavad olema kooskõlas liikmesriigi seadustega ja arvestama kohalikku omapära. Eesti puhul tuleb tõdeda, et seni kehtinud alkoholi reklaami piirangud tarbimist ei vähendanud, kuid uus strateegia annab meile võimaluse võidelda tõhusamalt liigjoomisega.