Relazione del Consiglio europeo straordinario (23 aprile 2015) - Recenti tragedie nel Mediterraneo e politiche UE in materia di migrazione e asilo (discussione)
Lorenzo Cesa (PPE), per iscritto.– Sulle recenti tragedie del Mediterraneo, sui barconi rovesciati e sui profughi annegati, le parole e le dichiarazioni si sono finora sprecate.
La settimana scorsa a Milano il PPE ha dibattuto per cercare di tracciare le proprie linee guida in materia di immigrazione. Vorrei solo ribadire un concetto che non mi sembra mai abbastanza ripetuto: per far fronte a questa tragedia tutti i paesi membri dell'Unione europea devono essere solidali. La parola chiave è "solidarietà". Il problema è, innanzitutto, della povera gente che muore in mare sotto i barconi rovesciati, poi è di quelli che rimangono a terra a morire di fame e di stenti e poi nostro, dei paesi che li accolgono e che non sanno più come garantire a queste persone una vita degna.
Il problema e la tragedia sono di tutti e tutti quindi dobbiamo occuparcene, non solo perché ce lo chiede un documento, ma perché è il nostro dovere di uomini liberi. Non importa quindi dove attracca il barcone, se riesce ad arrivare. Tutti i paesi dell'Unione europea si devono fare carico di costoro che scappano dalla loro terra, cercando di capire quali sono profughi di guerra e quali criminali in fuga dalla giustizia.