Attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune - Finanziamento della politica di sicurezza e difesa comune - Capacità di sicurezza e di difesa in Europa (discussione)
Lorenzo Cesa (PPE).– Signor Presidente, onorevoli colleghi, il dibattito di oggi ci certifica quanto la politica estera e di sicurezza comune è uno dei pilastri dell'Unione europea e che in questi tempi di crisi, con la guerra in Ucraina, i conflitti in Siria e in Iraq, l'avvento dell'Isis e la crisi in Libia, la responsabilità dell'Europa e quindi la nostra responsabilità come parlamentari europei è più forte che mai.
Sappiamo benissimo, però, che il Parlamento non può fare da solo. Occorre che anche il Consiglio affronti questa emergenza con la massima determinazione possibile. Nel dicembre 2013 il Consiglio ha riconosciuto la necessità di potenziare la capacità di difesa e di rafforzare l'industria. Purtroppo, però, concretamente non è stato fatto molto, le missioni dell'Unione europea sembrano un fatto formale, a volte un fatto ideale. Questo deve cambiare.
Abbiamo bisogno di più finanziamenti: senza soldi è difficile essere efficaci. Dobbiamo coordinarci con le altre istituzioni internazionali – l'ONU, la NATO, l'Unione africana, l'OSCE – se vogliamo avere possibilità di successo.
Sappiamo tutti che la sicurezza di tutta l'Europa è messa a rischio. La guerra è ai nostri confini e quindi non è possibile che alle operazioni militari condotte dall'Unione europea partecipino solo pochi paesi. Noi come parlamentari europei discutiamo oggi, e poi approveremo, spero, l'ottima relazione presentata dai colleghi Danjean e altri che contiene alcune di queste preoccupazioni.
Ci aspettiamo, Vicepresidente Mogherini, che il Consiglio prenda finalmente delle misure concrete in maniera tale da far diventare questa politica estera e di sicurezza comune una realtà e non solo parole al vento. Conoscendola, so che invertirà questo, già lo ha fatto in questi giorni, lo farà nei prossimi giorni, conosco la sua concretezza e speriamo davvero di essere concreti.
(L'oratore accetta di rispondere a una domanda "cartellino blu" (articolo 162, paragrafo 8, del regolamento))