Lorenzo Cesa (PPE), per iscritto.– Non posso che dichiararmi d'accordo con l'Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini: non ci potrà essere mai una vera soluzione al problema dell'immigrazione finché non ne avremo sradicato le cause profonde, la povertà dei paesi da cui provengono i barconi e l'instabilità causata dalle guerre in Libia ed in Siria.
Accolgo con favore la notizia che le risorse disponibili per le operazioni congiunte Tritone e Poseidone di Frontex sono state triplicate. È chiaro che senza i finanziamenti adeguati non possiamo andare lontano. È necessario però che il problema sia sentito da tutta l'Europa, che tutti i paesi si impegnino per accogliere i migranti che arrivano, secondo una ripartizione di quote. Si è detto di distruggere i barconi con cui i passanti trasportano centinaia di persone, causandone spesso l'affondamento e la morte: può essere una soluzione sul momento, ma è solo un palliativo. Ci vuole, piuttosto, una politica di asilo comune che permetta di identificare e distinguere i profughi che scappano dagli orrori della guerra, dai criminali che cercano di sfuggire alla giustizia. L'agenda della Commissione in materia di migrazione è condivisibile, occorre adesso che tutti insieme ci impegniamo per renderla una realtà.