La Présidente. – L'ordre du jour appelle le débat sur le rapport d'Isabelle De Monte, au nom de la commission des transports et du tourisme, sur les nouveaux défis et concepts pour la promotion du tourisme en Europe (2014/2241(INI)) (A8-0258/2015).
Isabella De Monte, relatrice.– Signora Presidente, signora Commissaria, onorevoli colleghi, l'Europa è ancora la prima destinazione turistica mondiale. Il dato è oggi confortante, ma si prevede che nel 2030 saremo superati da altre destinazioni continentali. Ciò a causa della globalizzazione, dell'accrescersi di diverse condizioni economiche nella popolazione dei paesi terzi, ma anche per effetto della digitalizzazione e dall'abbassarsi dei costi dei trasporti aerei, che rendono i luoghi dapprima lontani o sconosciuti destinazioni oggi accessibili. Di fronte a questa mutata situazione occorre essere competitivi, occorre tener conto del fatto che il turismo è la terza economia europea, per cui è doveroso che le istituzioni europee vi prestino la giusta e meritata attenzione.
Il settore, oltretutto, ha mantenuto un buon livello degli arrivi e delle presenze anche in anni di crisi economica, con risultati positivi per le imprese e con un aumento del livello occupazionale. Turismo da competenza ad ambizione: e la nostra ambizione vuole essere quella di accrescere le nostre potenzialità, ma in modo sostenibile e responsabile, valutando le difficoltà connesse al cambiamento climatico e con il rispetto ambientale.
Tutti gli Stati membri, nessuno escluso, avranno sempre più una capacità di attrattiva come destinazione, perché la chiave del successo nel settore turistico è far tesoro delle peculiarità territoriali che risiedono nella cultura e nel patrimonio culturale, nelle tradizioni, nell'ambiente e biodiversità, nell'enogastronomia, sport, wellness e così via. Certo potremmo discutere a lungo di tutto quanto si può realizzare, considerato che sono state accertate oltre 100 tipologie di turismo, ma è chiaro che per avere un'azione efficace e anche comunicativa dobbiamo puntare su qualcosa di preciso e determinato come i prodotti turistici paneuropei e transnazionali.
Le attrazioni turistiche sono oggi un prodotto che deve essere comunicato in modo veloce e diffuso. Per tale ragione, chiedo alla Commissione un'attenzione particolare al tema della digitalizzazione. Oltre il 95% dei viaggiatori programma i propri viaggi e i propri itinerari online, con una crescente offerta di servizi di consumo collaborativo.
Abbiamo un tessuto produttivo costituito da piccole e medie imprese che devono essere sostenute nelle sfide globali: conoscere e far conoscere, in un mondo digitale che si evolve, di giorno in giorno, in modo sempre più rapido. Il dibattito tenuto dall'inizio dell'iter in commissione ha fatto emergere altri aspetti rilevanti, come la necessità di una forte joint promotion, la formazione per un turismo di qualità, nonché l'esigenza che i fondi europei siano adeguati per una crescita del settore.
Ringrazio la commissione per i trasporti e il turismo per aver espresso un voto favorevole a larga maggioranza sulla relazione di iniziativa, e ciò è avvenuto grazie ai relatori ombra, che hanno offerto un lavoro proficuo e costruttivo. Ringrazio altresì i componenti delle commissioni per la cultura e l'istruzione e per il mercato interno perché, attraverso il dibattito e il parere espresso, è stato possibile arricchire la relazione con contenuti importanti. Il contributo dei gruppi parlamentari dimostra che il turismo non ha colore politico, è una grande opportunità per tutti. Per tale ragione, non ci deve essere una voce solitaria, bensì una voce corale che possa dar forza e spinta a un'azione efficace della Commissione e degli Stati membri.
L'auspicio è che anche nel voto di oggi non ci siano divisioni, in modo che il consenso permetta di consegnare alla Commissione la più ampia delega affinché nei prossimi anni ci possa essere un'ulteriore progressione quantitativa e qualitativa del turismo. Attraverso queste azioni concrete dimostreremo insieme che l'Unione europea non è burocrazia e austerità, ma è la nostra occasione di successo per un futuro economico e lavorativo delle giovani generazioni.
Violeta Bulc,Member of the Commission.– Madam President, Members of Parliament, I would like to thank you and in particular the rapporteur, Ms De Monte, for this excellent report. I fully share your views on the importance of the EU tourism sector. The travel and tourism sector makes a very substantial contribution to European economies. In 2014 its direct, indirect and induced impacts supported 33.5 million jobs. Moreover, in the same period it also contributed more than EUR 1.3 trillion to the economy, making up almost 10% of total European GDP. By 2025 the travel and tourism sector's total economic contribution is expected to grow to 38 million jobs and EUR 2.1 trillion. In addition, travel and tourism is key to the recovery of those countries that have been hit hardest by recession and the euro zone crisis. 20% of employees in the European tourism industry are aged below 25. Tourism is therefore an important entry point to the labour market. Tourism has also significant spill—over benefits for the cultural and creative industries, including fashion and high-end products – agrifoods, transport, construction, shipbuilding or retail. Therefore tourism has a huge potential to generate economic growth and create jobs. But although Europe is still the number one destination, we should not rest on our laurels. We have to address important challenges – competition from emerging destinations is increasing. In 2000 the EU had 51% of the worldʼs tourism market; today we are below 40% and forecasts indicate a further drop to 31% by 2030. To attract new investment and ensure faster growth, we must increase the number of travellers from key markets such as China, India or the US. For this to happen, we need to strengthen our promotional activities. In doing so, we should consider that 99% of the tourist sector is made up of SMEs and 90% of them have fewer than 10 employees. It is important that we improve the business environment, not least by ensuring a well—functioning single market for services. The Commission adopted the new Single Market Strategy just two days ago. We have to fully capitalise on the potential offered by this strategy, ensuring effective enforcement of single market principles and rules, extending also to tourism services. We must continue to work on the issue of over—regulation and cut down red tape where possible. At the same time we must ensure that the principles of the Small Business Act are fully implemented in the tourism sector.
We should also follow market trends and enable the development of new innovative business models and take on board the advantages of the digital revolution. Especially in this case digitalisation will be a key driver of the sector’s competitiveness. We must help tourism-related SMEs to seize the opportunities offered by the digital revolution. We wish to embrace the opportunities created by the sharing economy, including for the EU tourism industry. At the same time, we must create a level playing field for all actors and make sure that public and consumer interests are properly reflected. To compete with new emerging destinations were must invest in high-quality offerings and improve infrastructure, resource efficiency and skills. To that end it is essential to ensure better access to finance.
There is a serious mismatch between the demand for and the supply of skilled labour in the sector. Erasmus+ and the European Social Fund play a key role in the upgrading of skills, including digital skills, as well as in training and workforce mobility. We have helped to define tourism qualifications and developed a skill passport to help match businesses with job-seekers. We are also promoting high-quality cross-border traineeships and the smooth entry into the labour market for young professionals through a digital platform.
There is a strong added value in promotion activities carried out jointly with public and private stakeholders. American and Asian tourists want to come to Europe and visit more than one country. We should preserve, and capitalise on, our unique cultural and natural heritage and diversity. We should invest more in joint promotion in close collaboration with Member States, regions and the industry.
Maria Grapini, raportoare pentru aviz a Comisiei pentru piața internă și protecția consumatorilor.– Doamnă președinte, doamnă comisar, stimați colegi, în calitate de raportor din partea Comisiei IMCO doresc să subliniez că pentru piața internă, pentru Uniunea Europeană este foarte binevenit acest raport. Prea puțin s-a vorbit în Parlamentul European despre turism, iar Comisia Europeană s-a aplecat prea puțin asupra unor politici pentru promovarea turismului, pentru promovarea Europei ca destinație turistică.
Turismul sustenabil, accesibil și responsabil este nu numai o activitate de vacanță, este și un mod de promovare a bogăției diversității culturale din Europa și un mod de dezvoltare de noi locuri de muncă, este o pârghie pentru dezvoltarea IMM-urilor.
Multe state membre, printre care și țara de unde provin, au un potențial neexploatat, de aceea, în raportul de aviz am propus măsuri concrete de promovare a Europei ca destinație turistică, o strategie de marcă. Uniunea Europeană trebuie să fie pregătită să valorifice potențialul în țările terțe cu un număr mare de locuitori. Concepte noi de promovare a Europei turistice pot duce la dezvoltarea economică și dezvoltarea de locuri de muncă în zonele mai sărace, rurale dar cu un potențial turistic important. Vreau să mulțumesc, în încheiere, raportorilor din umbră și Isabellei De Monte pentru un raport complet și sper să fie votat acest raport astăzi.
Luigi Morgano, relatore per parere della commissione per la cultura e l'istruzione.– Signora Presidente, onorevoli colleghi, complimenti alla relatrice per l'eccellente lavoro svolto. È già stato detto: l'Europa, soprattutto per il suo ricchissimo patrimonio culturale, materiale e immateriale, declinato in tutti i suoi vari aspetti – artistico, linguistico, religioso, storico, tradizionale – è la principale destinazione turistica del mondo. In particolare, il turismo culturale costituisce ben il 40% del turismo europeo. È senza dubbio il settore chiave per il rilancio della crescita e dell'occupazione in Europa.
Per mantenere i livelli esistenti e attrarre nuovi flussi di turisti è fondamentale promuovere un turismo culturale di qualità, sostenibile e inclusivo, conservare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale europeo, stabilire un giusto equilibrio tra espansione del turismo e salvaguardia del patrimonio culturale.
È giusto, quindi, sostenere e rafforzare tutte le iniziative europee e i programmi esistenti, come le capitali europee della cultura, gli itinerari culturali europei, il marchio del patrimonio culturale europeo ed Europa creativa. Ma non è tutto. Il turismo culturale europeo è uno strumento importante per la crescita e la conoscenza personale, un mezzo per promuovere la ricchezza della diversità culturale europea e soprattutto per rafforzare il senso e l'appartenenza alla nostra comune identità europea.
Cláudia Monteiro de Aguiar, em nome do Grupo PPE.– Senhora Presidente, em primeiro lugar, quero agradecer, obviamente, a todos os colegas que trabalharam e que diretamente elaboraram este relatório. Conseguimos alcançar um documento consensual onde identificamos a situação atual sobre os desafios e sobre este setor tão importante e os desafios que o próprio emprego enfrenta. Este é o primeiro debate desta legislatura e é o primeiro debate que fazemos sobre o turismo. Não posso deixar de lamentar, por isso, que a comissária responsável por este setor não esteja aqui connosco, não esteja connosco para debater um setor tão importante para a criação de emprego, tão importante para o crescimento da economia da União.
Elencamos aqui um conjunto de propostas. Gostava, por isso, que a Comissão apresentasse um plano de ação, um plano de ação concreto, para que juntos possamos, Comissão e Parlamento, estabelecer as prioridades nas nossas ações e também para essas ações saber o tipo de financiamento que existe e para onde o podemos canalizar.
Estou disponível e estamos todos disponíveis para trabalhar em conjunto nas oito ações que a comissária apresentou este verão no Fórum Mundial de Turismo e espero que esse plano de ação chegue o mais rapidamente possível para podermos trabalhar.
Elnökváltás: GÁLL-PELCZ ILDIKÓ alelnök asszony
Ismail Ertug, im Namen der S&D-Fraktion.– Frau Präsidentin, sehr geehrte Frau Kommissarin, Kolleginnen und Kollegen! Sie haben die Zahlen angesprochen, Frau Kommissarin, 13 Millionen Menschen sind im Fremdenverkehr beschäftigt. Was das für eine Auswirkung auf die europäische Wirtschaft hat, muss ich nicht wiederholen.
Ich bin auch bei Ihnen, wenn Sie sagen, dass wir zwar die größte Tourismusregion der Welt sind. Aber die anderen Regionen holen natürlich auch auf, weil sie auch zum Teil deutlich günstiger sind und auch bessere Leistungen anbieten. Deswegen ist es wichtig und auch richtig, dass sich das Europäische Parlament damit befasst, was wir hier noch in Zukunft tun können. Ich möchte mich an dieser Stelle auch bei der Berichterstatterin Isabella De Monte für die außerordentlich gute Arbeit bedanken.
Ich möchte nur drei Punkte herausgreifen: zum Beispiel die Nachhaltigkeit, die Digitalisierung – das sind ganz entscheide Zukunftsthemen auch im Bereich des Tourismus. Ich möchte auch noch einmal appellieren, dass wir mit restriktiven Visapolitik gegenüber Drittstaaten aufhören müssen, wenn wir im Bereich des Tourismus mehr Bürgerinnen und Bürger oder mehr Touristen einladen wollen.
Was die Sicherheitsstandards anbelangt, müssen wir auch noch einmal genau hinschauen, denn es gibt insbesondere im Bereich des Brandschutzes und des Kohlenmonoxids in diversen Unterkünften Aufholbedarf.
(Der Redner ist damit einverstanden, eine Frage nach dem Verfahren der „blauen Karte“ gemäß Artikel 162 Absatz 8 der Geschäftsordnung zu beantworten.)
István Ujhelyi (S&D), Kékkártyás kérdés.– Azért kaptam a kékkártyát a kezembe, mert Ismail Ertug képviselő úr a szociáldemokrata frakció koordinátora a Közlekedés és Turizmus Bizottságban, és ő nagy támogatója a turizmusnak, ezért is tudunk ennyi sok mindent elintézni. Mégis, Képviselő Úr, Ön úgy látja, hogy elégséges, amit a bizottság végez? Úgy látja, hogy a bizottság elnöke és a kollégák egy része komolyan veszi azt, hogy ez milyen jelentős ágazat? Hogy nekünk sokkal többet kellene tennünk a bizottságban azért, hogy nagyobb legyen a lobbi ereje a turizmusnak? Tud ebben segíteni koordinátorként, hogy megbízza a többi frakciót és a bizottság elnökét?
Ismail Ertug (S&D), Antwort auf eine Frage nach dem Verfahren der „blauen Karte“. Vielen Dank, Herr Kollege! Selbstverständlich müssen wir im Europäischen Parlament und sozusagen auch im Ausschuss mehr tun. Ob die Kommission ausreichend viel getan hat, werden wir in den nächsten Jahren sehen. Ob die Kommission es letztendlich dabei belässt oder ob sie uns dann auch zukünftig unterstützt – also diejenigen, die aus dem Parlament heraus hier mehr Gesetzgebung oder zumindest auch mehr Maßnahmen einleiten wollen. Ich bin schon einmal froh darüber, dass wir diese Vorschläge überhaupt haben und darüber, dass die Kommission offen ist für diese Debatte. Denn in der vorherigen Periode war da ja relativ wenig. Insofern wollen wir schauen und gutmütig sein mit der Kommission.
Kosma Złotowski, w imieniu grupy ECR.– Szanowna Pani Przewodnicząca, Pani Komisarz! Turystyka to niezwykle ważny i bardzo delikatny sektor europejskiej gospodarki. W tej chwili Europa zajmuje pozycję światowego lidera pod kątem liczby odwiedzających ją turystów, ale ta pozycja nie jest nam dana raz na zawsze. Musimy być gotowi na wyzwania współczesności i szukać sposobów, jak stale podnosić atrakcyjność turystyczną naszego kontynentu. Przede wszystkim ważne jest przełamanie sezonowości tego sektora, co pozwoli zwiększyć zatrudnienie i urozmaicić ofertę skierowaną do turystów z całego świata. Ważną rolę odgrywa tu między innymi turystyka religijna i pielgrzymkowa. Ważne jest również stworzenie narzędzi, które będą wspierać rozwój małych i średnich przedsiębiorstw świadczących usługi turystyczne, także w regionach, które mimo swojego potencjału, nie są jeszcze popularnymi destynacjami. Takich rozwiązań dostarcza nam era cyfrowa oraz kształtujący się model gospodarki współdzielenia.
Powinniśmy być gotowi, aby te nowe zjawiska skutecznie wykorzystać. Jednak przyszłość europejskiego sektora turystycznego to również widmo zagrożeń, w tym problemów wywołanych przez niekontrolowany napływ nielegalnych imigrantów do Unii Europejskiej. Obrazy z wybrzeża Grecji, Chorwacji czy Włoch zmuszają nas do zadania pytania, jak duże straty ponosi w wyniku tego kryzysu branża turystyczna. Chciałbym, aby Komisja rzetelnie zbadała ten problem i odpowiedziała na to pytanie, nie zasłaniając się poprawnością polityczną.
Jozo Radoš, u ime kluba ALDE.– Gospođo predsjednice, gospođo povjerenice, kolegice i kolege, na početku želim zahvaliti gospođi De Monte na dobroj suradnji, kao i ostalim kolegicama i kolegama izvjestiteljima i na odličnom izvješću koje imamo pred sobom.
Turizam je važna grana gospodarstva u Europi, a Europa je izvanredna turistička destinacija i treba svakako sve učiniti da u uvjetima novih tržišta i novih tehnologija Europa i ostane najbolja i najvažnija turistička destinacija svijeta. Zbog toga pozdravljam ovo izvješće Europskog parlamenta kojim se nastoji turizam cjelovito sagledati, koordinirano raditi na razvoju turizma u Europi i naravno postići zajednički, kvalitetan europski turistički proizvod.
U ime ALDE grupe naravno podržavam sadržaj izvješća, ali želim posebno naglasiti dvije dimenzije koje su međusobno povezane. To je korištenje novih digitalnih tehnologija i potreba razvoja turizma u ruralnim, planinskim i udaljenim područjima. S boljom pokrivenošću internetom tih ruralnih, planinskih i udaljenih područja postići ćemo dva vrlo važna cilja. Smanjit ćemo sezonski karakter europskog turizma kao prvi cilj i smanjit ćemo razliku razvijenosti tih područja u odnosu na ostala urbana područja našega kontinenta.
Curzio Maltese, a nome del gruppo GUE/NGL.– Signora Presidente, onorevoli colleghi, non starò a ripetere quanto è importante il settore del turismo e quanto è importante investire bene nel settore del turismo. L'Italia lo sa bene, perché vent'anni fa era la prima meta turistica mondiale e adesso è la quinta, anche per errori negli investimenti e scarsa modernizzazione.
Ho apprezzato la relazione De Monte, che mi sembra un ottimo lavoro. Ci sono dei punti critici nell'entusiasmo di creare mercato. Il mercato non è tutto, c'è la salvaguardia del paesaggio, del territorio e dell'ambiente, ci sono altri valori, come per esempio la qualità del lavoro degli addetti, che nel settore è molto bassa.
E poi c'è un punto critico, che è quando si cerca di promuovere il turismo sanitario. Io vorrei che questo punto fosse chiarito meglio, perché non vorrei che fosse un incoraggiamento a un tipo di turismo che a noi non piace affatto. La salute è un diritto che è costato grandi lotte e non può essere messo sullo stesso piano o inserito in un pacchetto turistico insieme all'enogastronomia o ad altri aspetti piacevoli, naturalmente. Non vorrei incoraggiare il dumping sanitario tra i nostri paesi, dove già è in atto lo smantellamento dei servizi sanitari nazionali pubblici, che sono una delle più grandi conquiste della nostra civiltà.
(L'oratore accetta di rispondere a una domanda "cartellino blu" (articolo 162, paragrafo 8, del regolamento))
Maria Grapini (S&D), Întrebare adresată conform procedurii „cartonașului albastru”. Stimate coleg, ați vorbit de investiții și mă bucur foarte mult. Nu credeți că ar trebui să cerem Comisiei, dacă tot avem un comisar pe transport și turism, ca investițiile în transporturi să fie corelate și țintite spre puncte turistice? Și, spuneați de sănătate, nu înțelegeți că există și o prevenție în sănătate? Și la aceea ne-am referit noi. Pentru că atunci când mergi în concediu, cred că ajută să ai și un pachet de prevenție în sănătate. Prevenția este mai ieftină decât tratamentul.
Curzio Maltese (GUE/NGL), risposta a una domanda "cartellino blu".– Forse non sono stato chiaro. Bisognerebbe discuterne, certo! Perché se si parla, appunto, nell'elenco ci sono anche le cure termali. Nessuno ha intenzione di osteggiare la promozione delle bellissime terme slovene, italiane o francesi. Ma se mettiamo sul mercato europeo la salute e le cure sanitarie, dobbiamo stare attenti: ci sono poi grandi dislivelli, creiamo una competizione in un settore dove non si può lasciare fare ai miracoli del libero mercato.
Jill Evans, on behalf of the Verts/ALE Group.– Madam President, tourism is a vital industry. In my constituency of Wales alone it generates some 4.5 billion a year for the economy and supports nearly 89 000 full-time jobs. The industry, as we know, has huge potential and, developed correctly and responsibly, could provide many long-term benefits to communities right across the European Union.
The Greens/European Free Alliance Group welcomes the comprehensive nature of this report and thanks the rapporteur, Isabella De Monte, for her collaborative work. The report recognises the importance of cultural heritage in that all of our different languages can themselves be a driving force for good-quality tourism.
Also important is the inclusion of climate change and the urgent need to act on this, particularly for coastal, island, and mountainous areas. For us too, it was vital that the call for accessibility for people with reduced mobility was included. However, my group cannot support the language used in reference to the refugee crisis, which fails to recognise the dire circumstances of asylum seekers coming to Europe and their need for support and for solidarity.
Peter Lundgren, för EFDD-gruppen.– Fru talman! Kära kolleger, turism är ett område som jag anser att EU ska hålla sina fingrar väldigt långt ifrån. Turism är en nationell, en regional och faktiskt mest en lokal fråga i varje medlemsstat. Det är varje lands unika egenskaper som lockar till sig turismen. I Sverige är det den vackra naturen med frisk luft och stora möjligheter till tystnad och lugn och ro. I Spanien är det solen och värmen till exempel.
Jag vill inte se EU:s bisarra idéer införlivas också i turismområdet. Med all säkerhet kommer ni ändå här i kammaren att rösta igenom förslaget – de allra flesta av er. Ni har nämligen för länge sedan svikit era länder och väljare. Ni skänker bort era hemländers suveränitet och självbestämmande bit för bit i varje fråga utan några som helst betänkligheter. Låt mig påminna om att man har provat att bygga stora riken förut, men det har misslyckats varje gång. Det kommer att misslyckas också denna gång.
(Talaren samtyckte till att besvara en fråga (blått kort) i enlighet med artikel 162.8 i arbetsordningen).
Silvia Costa (S&D), domanda "cartellino blu".– Vorrei porre una domanda al collega. Io sono convinta che la forza dell'Europa stia nella sua diversità anche in termini di patrimonio, di paesaggio e di tradizioni. Lei non pensa che nella sfida globale dell'offerta turistica, per esempio, un quadro europeo di qualità, che garantisca la qualità dei servizi, dei prodotti, della professionalità e anche dei pacchetti europei che valorizzano i territori, sia invece necessario per vincere questa sfida? Pensi soltanto agli itinerari culturali europei: sono un prodotto transnazionale straordinario che attraversa anche il suo paese, da Canterbury a Roma c'è la Via Francigena. Lei non ritiene che queste siano esperienze positive?
Peter Lundgren (EFDD), svar (”blått kort”).– Jag är hemskt ledsen, men EU har hittills, sedan sin födelse, inte åstadkommit något som kan kallas för högkvalitativt. Jag är ganska säker på att man inte kommer att göra det på det här området heller. Det är varje lands unika egenskaper som gör att turismen kommer. Om EU ska lägga sina fingrar i det och försöka likrikta turismen inom EU-området, då är jag rädd för att det får en motsatt effekt. Det är alldeles för dåliga erfarenheter så här långt som vi ser från EU. Detta är definitivt ett område som EU ska hålla fingrarna borta ifrån.
Marie-Christine Arnautu, au nom du groupe ENF.– Madame la Présidente, l'Union européenne qui nous a été vendue a lamentablement échoué et les peuples européens aujourd'hui s'en détournent. Mais qu'à cela ne tienne, vous proposez aujourd'hui de transformer l'Europe en un vulgaire produit de marketing. Et pour arriver à vos fins, vous n'êtes pas à un paradoxe près.
Vous dites qu'il faut alléger le fardeau administratif des PME, mais vous l'alourdissez avec de nouvelles réglementations. Vous affirmez que les conflits en Ukraine et au Proche-Orient ainsi que le terrorisme menacent le tourisme, mais l'Union européenne a encouragé le chaos en Ukraine et n'a pas soutenu la Syrie dans sa lutte contre le terrorisme islamiste. Vous parlez des défis du tourisme sans même évoquer l'insécurité galopante qui infecte ce secteur. Vous déplorez les effets néfastes du tourisme de masse tout en prônant encore plus de touristes et, enfin, vous parlez d'identité européenne et de richesse culturelle, mais je crains, quant à moi, qu'il ne s'agisse en fait essentiellement que de valeurs destructrices de l'Europe des nations à laquelle, nous, nous aspirons; c'est pourquoi nous voterons contre ce rapport.
Λάμπρος Φουντούλης (NI).– Κυρία Πρόεδρε, κυρίες και κύριοι συνάδελφοι, σχετικά με τις νέες προκλήσεις και τις ιδέες για την προαγωγή του τουρισμού στην Ευρώπη, η έκθεση κινείται στα πλαίσια του εξωραϊσμού της κατάστασης που επικρατεί. Η Ευρώπη σαν κορυφαίος τουριστικός προορισμός στον κόσμο, με μερίδιο αγοράς στο 52%, αποτελεί σημαντική κοινωνική και οικονομική δραστηριότητα στην Ευρωπαϊκή Ένωση.
Όμως τα πράγματα για τις χώρες του Νότου, όπως είναι η Ελλάδα, δεν είναι τόσο ρόδινα. Η Ελλάδα στηρίζεται οικονομικά σε μεγάλο βαθμό στα έσοδα που προέρχονται από τον τουρισμό. Όμως σε αυτή την θερινή τουριστική σεζόν τεράστιο οικονομικό πλήγμα δέχτηκαν τα νησιά του Αιγαίου. Οι επιπτώσεις από τις ιδιαίτερα αυξημένες ροές προσφύγων και μεταναστών είναι σημαντικές στα νησιά που αποτελούν τους βασικούς προορισμούς αυτών των ροών, όπως η Κως, η Λέσβος, η Χίος και η Σάμος. Μόνο στην Κω 120.000 ακυρώσεις από τουρ οπερέιτορς και 58.000 από μεμονωμένους πελάτες αντιστοιχεί σε αύξηση ακυρώσεων κατά 400%. Αυτό συνεπάγεται απώλεια εσόδων και θέσεων εργασίας, ειδικά στους νέους μας, που στην Ελλάδα αγγίζει το 60%. Καλός ο ανθρωπισμός στην Ευρωπαϊκή Ένωση, αλλά οι Ευρωπαίοι ακυρώνουν τις διακοπές τους στα νησιά που βουλιάζουν από τους λαθρομετανάστες, διότι τους χαλάνε την ησυχία και τη γαλήνη που αναζητούν.
Πώς να μιλήσουμε και για την ανταγωνιστικότητα, όταν στα ελληνικά νησιά καταργείται το ειδικό καθεστώς των μειωμένων ΦΠΑ στους πιο δημοφιλείς προορισμούς και επιβάλλεται με το τρίτο επαχθέστερο μνημόνιο ο παράλογος ΦΠΑ του 23%, όταν στην ανταγωνιστική αγορά της υπό ένταξη Τουρκίας είναι στο 6%; Αυτή είναι η Ενωμένη Ευρώπη και στο θέμα της τουριστικής ανάπτυξης; Εάν δεν αλλάξουμε τακτική, αυτή η Ένωση όπως εξελίσσεται θα αρχίσει να καταρρέει.
(Οαγορητής συμφωνεί να απαντήσει σε ερώτηση "γαλάζια κάρτα" (άρθρο 162, παράγραφος 8 του Κανονισμού)).
Maria Grapini (S&D), Întrebare adresată conform procedurii „cartonașului albastru”. Stimate coleg, este clar, ați amestecat planurile: problema migrației cu problema turismului. Vă pun o întrebare clară: v-a plăcut solidaritatea care a fost în ceea ce vă privește? România, de exemplu, a venit cu mulți turiști la dumneavoastră și alte țări din Europa au venit cu turiști tocmai pentru a ajuta Grecia. Vă place această solidaritate sau nu?
Λάμπρος Φουντούλης (NI), απάντηση σε ερώτηση με γαλάζια κάρτα.– Κατ’ αρχάς θέλω να σας θυμίσω την αλληλεγγύη που έχει δείξει η Ελλάδα και την ανθρωπιά της στο θέμα των μεταναστών. Χιλιάδες άτομα έχουν διασωθεί από τα νερά του Αιγαίου. Δεύτερον, οι χώρες που έχουν βοηθήσει οικονομικά την Ελλάδα νομίζω ότι έχουνε πάρει πάρα πολλούς τόκους από την Ελλάδα, η οποία έχει υποδουλωθεί οικονομικά με τα μνημόνια, τα οποία έχουν αποτύχει.
Luis de Grandes Pascual (PPE).– Señora Presidenta, Comisaria, Señorías, la Comisión, con su Comunicación de 2010 «Europa, primer destino turístico del mundo: un nuevo marco político para el turismo europeo» dio, sin duda, un impulso a este sector con un marco político consolidado y un plan de acción.
Esta es la hora, señora Comisaria, de diseñar una nueva estrategia y unos nuevos retos. Es el momento adecuado para que esa estrategia contenga los elementos, a nuestro juicio, esenciales. La nueva estrategia debe dar respuesta tanto a los retos viejos y los desafíos de siempre —como la estacionalidad, la mejora de la calidad, la competitividad del sector, la accesibilidad, la evolución demográfica, el cambio climático, la competencia de nuevos destinos terceros o la necesidad de un turismo más sostenible, responsable y social—, como a otros de nuevo cuño, señora Comisaria —como la aparición de la economía colaborativa o la imparable digitalización del proceso de compra y de interacción con el destino turístico de los clientes—.
Es evidente que es un momento en el que la Comisión debe dar más prioridad y más recursos a este objetivo del turismo, que es una industria fundamental. Desde luego, en mi país convivimos con el éxito más grande de nuestra historia. Sin turismo, nosotros seríamos otra cosa. Y es necesario que, pese a que está prohibida la armonización, no se impongan los nacionalismos y la falta de generosidad para compartir culturas, recursos, proyectos y humanidad.
Claudia Tapardel (S&D).– Doamnă președinte, în calitate de co-președintă a Intergrupului pentru dezvoltarea turismului european, vă transmit că acest sector are nevoie de mai multă atenție strategică, de mai multe fonduri și de mai multe investiții, dar, mai ales, de mai mult curaj și de mai multă implicare din partea tuturor instituțiilor europene. Acest raport este rezultatul eforturilor comune ale multora din membrii Parlamentului European, ale societății civile, precum și ale mediului privat, un efort de a menține Europa pe locul unu la nivel mondial în topul destinațiilor turistice.
Vreau să insist acum pe câteva puncte clare și prioritare: 1. solicit suport Comisiei Europene pentru nominalizarea unui an european al patrimoniului cultural și al turismului pentru a promova potențialul nostru turistic, mai ales al zonelor mai puțin vizibile din Europa, așa cum sunt Bucovina, Maramureșul sau Transilvania; 2. încurajăm Comisia să elaboreze o nouă strategie europeană pentru turism, o strategie adaptată schimbărilor produse în ultimii ani; 3. punem bazele unui brand comun european al turismului pentru o promovare unitară a diversității și a experiențelor unice oferite de statele membre.
Tomasz Piotr Poręba (ECR).– Szanowna Pani Przewodnicząca, Pani Komisarz! Branża turystyczna stale się rozwija, a przemysł turystyczny uznawany jest za jeden z największych na świecie, zapewniając ponad 255 milionów miejsc pracy i generując rocznie 9% PKB. W Unii Europejskiej turystyka stanowi trzecią co do wielkości – po handlu i dystrybucji oraz budownictwie – działalność społeczno-gospodarczą. To również kluczowy sektor dla mojego kraju, dla mojego województwa, dla województwa podkarpackiego, które posiada niezmiernie bogatą ofertę turystyczną, poczynając od przyrody, widoków, po atrakcje turystyczne podkarpackich miast. To również bardzo atrakcyjny gospodarczo region, w którym inwestują światowe firmy. Na Podkarpaciu powstaje 90% przemysłu lotniczego. Niemniej jednak, aby utrzymać tempo rozwoju, branża ta wymaga ciągłych innowacji i ulepszeń, o co apeluję do Komisji Europejskiej.
Izaskun Bilbao Barandica (ALDE).– Señora Presidenta, quiero expresar mi acuerdo con este informe y mi gratitud a la ponente por incorporar algunas de nuestras aportaciones, y mi apoyo también a una marca europea de turismo que ampare, promocione y difunda nuestra diversidad y garantice la calidad de nuestra oferta.
Una formación homogénea de los profesionales dirigida a la excelencia y la innovación, la combinación transfronteriza de recorridos que fomenten el concepto de experiencia que demandan cada vez más los viajeros, la capacidad de mantenernos visibles en un entorno cada vez más competitivo y la necesidad de sumar en este empeño a las administraciones más cercanas y hacerlas colaborar entre sí es una de las claves del éxito.
La otra, la tecnología. El despliegue en el ciberespacio de un catálogo coherente, diverso y fiable de ofertas, venta on line y servicios auxiliares en destino para todo tipo de soportes, incluidos los móviles, es imprescindible. Necesitamos intensificar la promoción y la gestión digital del sector y solo así podremos posicionarnos con toda nuestra oferta en una misma marca común y mantener nuestro liderazgo. Estas deben ser las prioridades que marquen las políticas europeas de apoyo al sector.
Tania González Peñas (GUE/NGL).– Señora Presidenta, no cabe duda de que el turismo es un importante factor de desarrollo económico para Europa. Por ello, saludamos varias de las iniciativas que contiene este informe para la potenciación de un turismo europeo de calidad, cultural y sostenible, el impulso al turismo verde y rural como factor de supervivencia de muchas regiones europeas afectadas por la despoblación y el envejecimiento, iniciativas como la rehabilitación de estructuras de hoteles antiguos, ayudas para la rehabilitación de espacios naturales degradados por un turismo de masas insostenible —sobre todo en zonas costeras— como el que fomenta la Ley de Costas del Partido Popular en mi país.
Igualmente, creemos necesario dignificar las condiciones laborales en un sector donde abunda la precariedad y la temporalidad. Defendemos potenciar Europa como un destino turístico internacional, pero siendo conscientes del coste medioambiental de la hipermovilidad que parece fomentar el informe. Creemos también que los Estados, las regiones y las ciudades tienen derecho a protegerse de un turismo masivo, como ha hecho el Gobierno del cambio en Barcelona con una moratoria a la apertura de nuevos hoteles. Apostamos por un turismo que no sea masificado. Apostamos por un turismo sostenible.
(La oradora acepta responder a una pregunta formulada con arreglo al procedimiento de la «tarjeta azul» (artículo 162, apartado 8, del Reglamento))
Tibor Szanyi (S&D), Kékkártyás kérdés.– Képviselő asszony! Ön a turizmus fejlődési irányának egy fontos elemét, a zöld szempontokat említette, de én kérdezem, hogy egyet tud-e érteni azzal, hogy ezen felül vannak még olyan eszközök, amelyekkel lehetne bővíteni a turizmus lehetőségeit. Ilyen például számos országban: az áfa mértékét veszik lejjebb, hogy ezzel is serkentsék a turizmust. Kérdezem, hogy, Ön egyet tudna-e érteni azzal, hogy akár bizonyos régiókban, akár bizonyos szezonokban az élelmiszer-áfa vagy a turisztikai szolgáltatások áfája egységesen nulla legyen Európában.
Tania González Peñas (GUE/NGL), respuesta de «tarjeta azul».– Con respecto al IVA, creo que es el impuesto más injusto que hay, porque es el que todo el mundo paga por igual. Da igual la renta que tengas, el IVA se paga exactamente lo mismo. Por lo tanto, creo que el IVA, en caso de reducirlo, debe ser una reducción que atienda a las necesidades básicas, a los productos de necesidades básicas y, por ejemplo, a la cultura y las actividades culturales. Efectivamente, eso también tendría una repercusión positiva sobre el turismo, pero la tendría sobre la mayoría de la población y sobre la industria cultural y el sector cultural.
Daniela Aiuto (EFDD).– Signora Presidente, onorevoli colleghi, accogliamo con favore l'approvazione di questa relazione sul turismo sostenibile, con l'augurio che finalmente questa Europa decida di prestare maggiore attenzione a questo settore, che potrebbe rappresentare, da solo, il volano della nostra economia, oltre che una via d'uscita dalla crisi economica e lavorativa che ci coinvolge.
Finora troppo scarso è stato l'impegno delle istituzioni, anche in termini di stanziamento di risorse finanziarie a sostegno delle piccole e medie imprese del settore.
Mi permetto, tuttavia, di sottolineare l'importanza della tutela del "made-in" dei nostri Stati, che è stata accolta in commissione grazie ad un emendamento presentato proprio da noi del Movimento 5 stelle, e che a mio avviso è ben più importante e significativo di un marchio europeo, che nei fatti non esiste e che non solo non risulta essere attrattivo, ma addirittura penalizzerebbe le tante nostre meravigliose specificità.
È nella diversità delle nostre bellezze e dei nostri patrimoni che risiede la vera ricchezza dell'Unione europea e non nell'appiattimento su un marchio comune.
Massimiliano Salini (PPE).– Signora Presidente, signora Commissaria, onorevoli colleghi, la relazione – e di questo ringrazio la relatrice De Monte e tutti i relatori ombra, a partire dalla relatrice Monteiro del mio partito – è una relazione che affronta un argomento oggettivamente centrale nello sviluppo economico e culturale del nostro continente. E le richieste sono corrette: maggiori dati dalla Commissione per dare un impianto rigoroso a questa consapevolezza economica e culturale, nuove forme di rilancio attraverso la digitalizzazione, l'idea del biglietto multimodale, i servizi digitali integrati, la semplificazione richiamata da alcuni colleghi sul tema del rilascio dei visti.
Ma l'elemento centrale, a mio modo di vedere, è costituito dalla sfida del brand Europa. Qual è il brand Europa? Vista dall'alto l'Europa, geograficamente, come luogo, sembra la periferia dell'Asia, la periferia orientale, ma vista da dentro prima di essere un continente è un contenuto. È un contenuto culturale. Quello è il brand Europa, il cuore della cultura occidentale.
Μιλτιάδης Κύρκος (S&D).– Κυρία Πρόεδρε, πολλά και ενδιαφέροντα θέματα πραγματεύεται με εξαιρετικό τρόπο η κ. De Μonte, γιατί ο τουρισμός είναι μια μεγάλη ευρωπαϊκή βιομηχανία, η οποία έχει τεράστια περιθώρια ανάπτυξης. Εγώ θα επικεντρωθώ σε δύο από αυτά:
Το ένα είναι η φορολόγηση των τουριστικών υπηρεσιών. Το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο ζητά μειωμένο ΦΠΑ, γιατί οι τουριστικές επιχειρήσεις, στη μεγάλη τους πλειοψηφία μικρομεσαίες, είναι άρρηκτα δεμένες με τις τοπικές κοινωνίες και με αυτό τον τρόπο βοηθάνε στην τοπική ανάπτυξη και στη διατήρηση των θέσεων εργασίας.
Το δεύτερο είναι η υπενθύμιση ότι απομακρυσμένες περιοχές της Ευρώπης όπως τα μικρά νησιά έχουν τεράστια προβλήματα στον τομέα μεταφορών και ενέργειας. Δεν μπορούμε να έχουμε όμως ευρωπαίους κατοίκους δύο ταχυτήτων. Περιμένουμε τις απαντήσεις της Επιτροπής για αυτό.
Θα ήθελα επίσης να ζητήσω συγνώμη για τον συμπατριώτη μου, τον κ. Φουντούλη. Για μας την απάντηση στο θέμα των προσφύγων τη δίνει ένα μικρό νησί 700 κατοίκων που ζει από τον τουρισμό και ζήτησε να φιλοξενήσει 100 οικογένειες Σύριων προσφύγων.
Υπάρχει λοιπόν η μεγάλη απάντηση της αλληλεγγύης, υπάρχουν και οι ακραίες ξενοφοβικές φωνές.
Σοφία Σακοράφα (GUE/NGL).– Κυρία Πρόεδρε, κύριοι συνάδελφοι, είναι τουλάχιστον ύποπτο, όταν ζητάμε σαν Κοινοβούλιο από τα κράτη μέλη να αναγνωρίσουν τη σημασία της μείωσης των συντελεστών ΦΠΑ στις τουριστικές υπηρεσίες (παράγραφος 63 της έκθεσης), την ίδια στιγμή οι λεγόμενοι θεσμοί του περίφημου Κουαρτέτου να επιβάλλουν στην Ελλάδα με το μνημόνιο την αύξηση του ΦΠΑ στα νησιά του Αιγαίου.
Προφανέστατα ο μειωμένος ΦΠΑ δεν ίσχυε ούτε χαριστικά ούτε επιλεκτικά. Εξισορροπούσε το αυξημένο κόστος μεταφοράς και τις ειδικές συνθήκες γεωγραφικής διασποράς των νησιών. Να μας απαντήσει λοιπόν η Επιτροπή: Αυτή η εκβιαστική επιβολή που εν γνώσει τους σαμποτάρει τον πλέον παραγωγικό και αναπτυξιακό τομέα της ελληνικής οικονομίας, τον τουρισμό, ποια συμφέροντα εξυπηρετεί; γιατί υπάρχει τεράστια αντίφαση, αν δεν είναι σκέτη ειρωνεία φυσικά, την ίδια στιγμή που μιλάει για ανάπτυξη, την ίδια στιγμή να επιβάλλει ένα τέτοιο αυταπόδεικτα υφεσιακό μέτρο.
Αυτή η διγλωσσία δεν οφείλεται σε λάθος και φυσικά δεν είναι τυχαία. Περιμένω με ενδιαφέρον τις απαντήσεις της Επιτροπής.
Deirdre Clune (PPE).– Madam President, I would like to thank the Commissioner for being here and I would like to thank the rapporteur for her report. Tourism is extremely important, as we all know, particularly for small and medium-sized enterprises in Ireland, the country I come from.
I would like to address the VAT issue, which has been mentioned by many speakers. The reduction in VAT from 13.5% to 9% has been singularly successful in increasing employment and in boosting tourist numbers. It has been acknowledged by hotel federations, restaurant associations and others in the hospitality sector as directly boosting employment, and it is one of the success stories.
Like my Greek colleague, we came to an agreement with the Troika: the government addressed this question with them, and they were allowed to reduce VAT provided they demonstrated that the funding could be provided from elsewhere. It resulted in a tax on pensions, which was not very popular at the time. However, three to four years later, the very successful outcome in terms of employment opportunities in the sector has more than outweighed the negative impact at the time. So I would say to the Commissioner, yes, reduction of VAT rates can be very successful in this extremely important sector, particularly for rural areas and islands, where tourism is so important.
István Ujhelyi (S&D).– Tisztelt képviselőtársak! Én tíz éve foglalkozom turizmus szakpolitikával otthon, Magyarországon, most pedig itt a Parlamentben a Tourism Task Force-nak a vezetőjeként, koordinátoraként. Ez egy tökéletes anyag, de én megtanultam, hogy egy ilyen anyag annyit ér, amennyit abból utána végre tudunk közösen hajtani most itt az európai intézményekben. És az a problémám, hogy nem látja az Európai Bizottság, hogy milyen fajsúlyú kérdésről van szó.
Igaz-e, hogy Európában több mint 12 millióan vannak most munka nélkül? Igen! Igaz-e, hogy a fiatalok között 7 millió honfitársunk van, európai társunk, aki munka nélkül van? Igen! És igaz-e, hogy a turizmus az egyik legjobb munkaerő-teremtő, munkahelyteremtő szektor? Igen! Hát jelenleg is dolgoznak több mint 13 millióan ebben a szektorban. Akkor miért nem mozdul meg a Bizottság végre, és miért nem hallgatja meg a képviselők véleményét? Legyenek szívesek sokkal több energiát fordítani az európai turizmus fejlesztésére!
Salvatore Domenico Pogliese (PPE).– Signora Presidente, onorevoli colleghi, il turismo è un settore strategico della nostra economia, genera oltre il 10% del PIL ed impiega oltre venti milioni di persone, gran parte delle quali giovani. Nonostante la crisi economica scoppiata nel 2008, l'Europa rimane la prima destinazione turistica del mondo.
Ma tutto ciò non deve farci dormire sugli allori: bisogna affrontare con determinazione le nuove sfide, a cominciare da quella digitale, se è vero, come è vero, come accade puntualmente in Italia, che oltre il 20% dei viaggiatori programma i propri itinerari online, con una percentuale crescente anno dopo anno. In Europa tale percentuale è ancora più significativa.
Gli operatori turistici devono però competere con nuove destinazioni emergenti, con dei prezzi applicati decisamente inferiori. Bisogna puntare sulla qualità e sulla destagionalizzazione, anche in considerazione dei mutati cambiamenti demografici della popolazione. L'Unione europea deve sostenere con tutte le forze questo settore assolutamente strategico ed in questo senso io sostengo pienamente la relazione De Monte.
Linda McAvan (S&D).– Madam President, I want to focus on one aspect which is extremely important in this report, and that is safety in tourism accommodation. Nine years ago this week, two children from my constituency, Christi and Bobby Shepherd, died in a hotel in Corfu. They died from carbon monoxide poisoning from a faulty boiler in their room. A simple carbon monoxide device, like the one I have here, could have saved their lives. The parents of the children asked me at the time: ‘Are there no safety standards in European tourist accommodation?’ The answer today is still no.
For the past nine years, I have been working with the Commission, with your predecessors, Commissioner, and this year the Commission published the outcome of a Green Paper on tourism safety. Now, Commissioner, it is time to act on that report. The coroner who investigated the deaths of the children has called for action at European level. Public opinion wants action: firefighters, consumer associations and travel agencies. So we now need the Commission to bring forward proposals. We need the support of this Parliament and of all our governments. This is something on which Europe could make a real difference, and we need your support.
Silvia Costa (S&D).– Signora Presidente, signora Commissaria, onorevoli colleghi, grazie alla relatrice De Monte. Sappiamo che il turismo culturale rappresenta in Europa oltre il 40% del totale, ed è perciò legato alla preservazione e valorizzazione del paesaggio e del patrimonio culturale, alla qualificazione professionale degli addetti, rafforzando le alleanze della conoscenza, di cui lei ha parlato, Commissaria, e alla qualità e sicurezza dei servizi e dei prodotti.
Per questo servono un vero piano d'azione integrato europeo e investimenti dedicati in tutti i programmi – Erasmus+, Fondo sociale, Europa creativa, ma anche Horizon 2020 – per la digitalizzazione del patrimonio culturale. Però c'è una contraddizione: il budget dedicato per il 2016 nel programma COSME al turismo è oltre che dimezzato.
Sta però cambiando la domanda globale e va quindi diversificata l'offerta, rendendola sostenibile, più coerente con il patrimonio diffuso europeo: non il mordi e fuggi, ma il turismo esperienziale, lento, destagionalizzato, anche sportivo, anche religioso, che valorizza i piccoli centri e spesso cammina lungo gli itinerari culturali europei.
(L'oratrice accetta di rispondere a una domanda "cartellino blu" (articolo 162, paragrafo 8, del regolamento))
Ismail Ertug (S&D), Frage nach dem Verfahren der „blauen Karte“.– Ich möchte die Gelegenheit nutzen, Frau Costa zu fragen: Wenn ich das richtig verstanden habe – Sie haben ja über cultural heritage und so weiter gesprochen –, hat es bei den verschiedenen Fördertöpfen, zum Beispiel COSME, von Seiten der Europäischen Kommission eine ganz substanzielle Kürzung gegeben. Ist das tatsächlich der Fall? Wenn ja, würde ich gerne wissen wollen, warum man dann ausgerechnet in diesem Bereich die Kürzungen vornimmt.
Silvia Costa (S&D), risposta a una domanda "cartellino blu".– Credo che la domanda sia rivolta a me, ma anche alla Commissaria, sul taglio. È verissimo: ci sono due sole linee di bilancio COSME dedicate al turismo e in particolare agli itinerari, ai prodotti e ai servizi e sono state tagliate tutte e due in modo assolutamente significativo. Tra l'altro, una era frutto di un progetto pilota, diventato poi linea di budget, proposto dalla sottoscritta e dalla commissione Cultura. Quindi questa domanda la giro anche alla Commissaria, perché credo che questa risposta debba essere data, altrimenti c'è una contraddizione tra questa importante relazione e la traduzione in pratica di queste iniziative.
„Catch the eye”
Francisco José Millán Mon (PPE).– Señora Presidenta, es de agradecer que el informe De Monte se centre en la importancia también del turismo cultural europeo y que pida a la Comisión Europea que siga apoyando económicamente a las llamadas «rutas culturales europeas».
Estas rutas son muy importantes, en primer lugar, para el desarrollo de un turismo temático, selectivo, más exigente, y ofrecen una gama muy amplia de ofertas para satisfacer esta opción de turismo cultural o temático. Destacaré, por ejemplo, los caminos de Santiago, primera ruta cultural europea, que cada año bate récords de turismo de todas las partes del mundo. Pero hay otras treinta y dos rutas culturales también muy relevantes.
Estas rutas también son útiles para comprender la historia de Europa, el arte europeo y los pueblos de Europa, y contribuyen a la preservación del gran patrimonio histórico que tenemos en Europa. Y además, estas rutas contribuyen a poner de manifiesto —y termino ya— la existencia de una identidad europea común. A través de ella, los ciudadanos pueden comprobar que la construcción europea tiene bases sólidas y, por eso, soy partidario de acercar a los jóvenes a estas rutas culturales europeas.
Doru-Claudian Frunzulică (S&D).– Madam President, regarding the annual European forum on tourism I believe that it is absolutely necessary to promote Europe as the worldʼs number one tourist destination. In order to take steps forward in that direction we have to act in the fields of the sharing economy, digitisation, and sustainable and responsible tourism. We must promote and preserve Europeʼs cultural heritage. This is very important, especially in these times when Europe is facing so many challenges. It has to be our priority, considering that many cultural sites lack funds and are not properly protected by national or local authorities and are therefore in danger of collapsing. We must support vocational training and education, especially in those countries most affected by the crisis, where young graduates with arts and culture degrees, and experts and researchers, face serious problems of long-term unemployment.
Νότης Μαριάς (ECR).– Κυρία Πρόεδρε, ο τουρισμός αποτελεί τη βαριά βιομηχανία για τις χώρες της Νότιας Ευρώπης και ιδίως τη φτωχοποιημένη από τα μνημόνια Ελλάδα. Και όμως οι μελέτες δείχνουν ότι το νέο σύστημα που έχει επιβληθεί στα τουριστικά πακέτα με το γνωστό «all-inclusive» τελικά όχι μόνο δεν βοηθά την ανάπτυξη του τουρισμού αλλά αντίθετα διαλύει τις τοπικές μικρομεσαίες τουριστικές επιχειρήσεις, περιθωριοποιεί τα τοπικά αγροτικά προϊόντα και μειώνει την απασχόληση. Ταυτόχρονα με το ξεπούλημα των δεκατεσσάρων περιφερειακών ελληνικών αεροδρομίων στη Fraport, η Lufthansa, η TUI και οι συνεργαζόμενοι με αυτούς tour operators αποκτούν μονοπωλιακή ισχύ και μετατρέπουν σε τσιφλίκι τους τον ελληνικό τουρισμό. Τέλος, η τρόικα με το τρίτο μνημόνιο επέβαλε στα νησιά του Αιγαίου ΦΠΑ 23%, με αποτέλεσμα τη μείωση της ανταγωνιστικότητας του τουρισμού της περιοχής. Να μας απαντήσει λοιπόν η Επιτροπή, πώς από τη μια πλευρά με την έκθεσή της ζητά τη μείωση του ΦΠΑ και από την άλλη ως τρόικα αυξάνει υπέρμετρα το ΦΠΑ στα νησιά του Αιγαίου, διαλύοντας τον ελληνικό τουρισμό.
Ivan Jakovčić (ALDE).– Gospođo predsjednice, zašto turizam Europe gubi na svjetskom tržištu, zašto mi gubimo svjetsku tržišnu utakmicu? Zato što turizam nije tema ni u ovom Parlamentu, nije tema Komisije, nije tema na nivou Europe. Sve je prepušteno zemljama članicama, kao prvi problem, drugi problem - nema pravog javno-privatnog partnerstva na nivou Europe. Imamo različite standarde, imamo različite situacije financiranja, imamo različite PDV-e, imamo jedan kompletan kaos kada govorimo o turizmu u Europi.
Ono što želim naglasiti je uspjeh koji Hrvatska ima u turizmu. Zato što postoji dobar sustav turističkih zajednica, zato što postoji odličan sustav javno-privatnog partnerstva i onda imamo naravno i uspjeh u turizmu. Ja plediram da formiramo zajedničko koordinativno tijelo, nazovimo ga Europska turistička zajednica, ne s novim zaposlenima, ali zajedničko koordinativno tijelo za turizam Europe.
Κώστας Χρυσόγονος (GUE/NGL).– Κυρία Πρόεδρε, συζητούμε σήμερα τρόπους αναβάθμισης του τουρισμού στην Ευρώπη αλλά στην πραγματικότητα δεν υπάρχει ενιαία ευρωπαϊκή τουριστική αγορά και δεν διασφαλίζονται ισότιμες συνθήκες για τα κράτη μέλη.
Το πιο χαρακτηριστικό παράδειγμα είναι η Ελλάδα, η οποία από το καλοκαίρι φέτος υποχρεώθηκε από την Ευρωπαϊκή Επιτροπή και την Ευρωπαϊκή Κεντρική Τράπεζα, ως μέλη της τρόικας των δανειστών της χώρας, να αυξήσει τον φόρο προστιθέμενης αξίας στην εστίαση στο 23% και στα ξενοδοχείο στο 13%. Αντίθετα στις κύριες ανταγωνίστριες μεσογειακές χώρες, Ιταλία, Γαλλία και Ισπανία, ο ΦΠΑ στους δύο αυτούς καθοριστικούς για τον τουρισμό κλάδους είναι μόλις 10%. Και σαν να μην έφτανε αυτό, η τρόικα υποχρέωσε την Ελλάδα να αυξήσει κατά παράβαση του άρθρου 174 της Συνθήκης για τη λειτουργία της Ευρωπαϊκής Ένωσης τον ΦΠΑ στα νησιά, καταργώντας τον μειωμένο συντελεστή, τη στιγμή που τα νησιά είναι οι πιο ελκυστικοί τουριστικοί προορισμοί της χώρας. Η υποκρισία αυτή πρέπει να σταματήσει.
Dubravka Šuica (PPE).– Gospođo potpredsjednice, drago mi je da je danas ovdje povjerenica koja vjerujem da će razumijeti ovaj moj problem. Ja smatram da je najveći problem turizma, konkretno u Hrvatskoj iz koje dolazim, a iz ovih drugih zemalja, sezonalnost. Dakle, leži ogroman potencijal u turizmu, dakle i za rast novih radnih mjesta i za kompletan rast. Konkretno Hrvatska ima 17 % svoga bruto državnoga proizvoda iz turizma.
Sigurna sam da to može udvostručiti, ali je problem sezonalnost, i zbog toga treba maksimalno iskoristiti potencijal ulaganja koja su definitivno potrebna, ali naravno ulaganja koja će biti održiva, ne ulaganja pod svaku cijenu nauštrb okoliša itd., klimatskih promjena o kojima upravo ovih dana govorimo. Ali, isto tako mi možemo biti konkurentni dalekoistočnim zemljama koje danas rastu, i usput još možemo dobiti turiste iz njihovih zemalja.
To je ono što smatram da Europa treba napraviti, i zato bi možda trebalo stvarno na neki način napraviti jedinstvenu europsku politiku turizma. Premda se slažem s kolegama koji su rekli da smo različiti i da sigurno ne možemo pružiti jednake uvjete, ali možemo stvoriti jednaki PDV, i jednake druge uvjete kako bismo se kao Europa održali i ostali najkonkurentniji u turizmu.
Nicola Caputo (S&D).– Signora presidente, onorevoli colleghi, l'Europa – prima meta turistica mondiale – si dimostra solo vagamente consapevole delle potenzialità che il turismo può generare, relegandolo tradizionalmente a risorsa spontanea, quando non secondaria. Questa mancanza di consapevolezza è palese se si evidenzia il ritardo nella formazione di una coscienza europea e se si considera che, pur rispondendo a molte delle priorità europee – penso a crescita sostenibile, occupazione, mercato unico digitale ed equo – il turismo non dispone di una linea dedicata nel bilancio dell'Unione europea, ma di un'incoerente ripartizione in fondi, progetti pilota e azioni preparatorie.
Ebbene questa risoluzione, e mi congratulo con la collega De Monte per l'eccellente lavoro svolto, si propone proprio di soddisfare questo bisogno strategico con finalità sia materiali (salvaguardia e conservazione delle bellezze storiche e monumentali) sia immateriali (rafforzamento dell'identità europea, della comprensione multiculturale e della sostenibilità). Il beneficio auspicato è quello di stimolare proprio le tante regioni del nostro continente nello sviluppo ed attuazione di politiche inerenti al turismo, al fine di generare solida occupazione, PIL e benefici per le PMI.
Λευτέρης Χριστοφόρου (PPE).– Κυρία Πρόεδρε, ενώ ακούστηκε από όλους να στηρίζεται η θέση ότι o τουρισμός αποτελεί πραγματικά και προσδίδει αξία στην οικονομία, στην ανάπτυξη, στις νέες θέσεις εργασίας και γενικότερα στην ευημερία των χωρών, ενώ ο τουρισμός όλοι παραδέχονται ότι προσφέρει στο ακαθάριστο εθνικό προϊόν της Ευρωπαϊκής Ένωσης το 5%, η δικιά μου χώρα, η Κύπρος, που είναι κατεξοχήν τουριστική –προσφέρει πάνω από το 10%–, ενώ προσφέρει τόσα πολλά και πλούσια στην Ευρωπαϊκή Ένωση, στην ανάπτυξη και στην οικονομία, ουσιαστικά παίρνει πίσω ελάχιστα, είναι ο φτωχός συγγενής της Ευρωπαϊκής Ένωσης.
Θεωρώ ότι δεν φτάνουν μόνο τα λόγια και οι διακηρύξεις από την Επιτροπή. Συμφωνώ με τη θέση της ότι ο τουρισμός πρέπει να αποτελέσει μια νέα πρόκληση για μια νέα προοπτική, αλλά ταυτόχρονα πρέπει να δοθεί η δυνατότητα να στηριχθεί μέσα από ταμεία και σχέδια ο τουρισμός, γιατί o τουρισμός εξυπηρετεί κατ’ αποκλειστικότητα και εξ ορισμού τη θέση της Ευρωπαϊκής Ένωσης για ανάπτυξη, για νέες θέσεις εργασίας, για ευημερία και περαιτέρω για προώθηση όλων εκείνων των στόχων και σκοπών που θέσαμε κατά καιρούς αλλά ποτέ δεν υλοποιήσαμε.
Έργα λοιπόν κι όχι μόνο λόγια από την Επιτροπή! Αναμένουμε πραγματικά να υπάρξει ανταπόκριση εκ μέρους της Επιτροπής και να υλοποιήσει αυτούς τους στόχους.
elnök asszony. – Kérem a kollégákat, hogy intézkedjenek a tekintetben, hogy a karzaton egy kicsit halkabban legyenek, mert zavarják a hozzászólókat.
Patricija Šulin (PPE).– Vesela sem, da poročilo vključuje stvari, na katere sem večkrat opozorila tudi sama v dosedanjem delu. Prvič, turizem ne sme negativno vplivati na vsakodnevno življenje prebivalcev. V turizmu tudi ni prostora za aroganco turistične industrije do prebivalcev v smislu »bodite veseli, da smo tukaj in vam dajemo delo«. Prav tako ni prostora za aroganco in neodgovornost turistov v smislu »bodite veseli, da sploh pridemo k vam«.
Drugič, socialni turizem je odlična priložnost, da združimo prijetno s koristnim in zmanjšamo sezonsko naravo turizma. Zato je pomembno nadaljevati s projekti, kot je Calypso, ker dobijo priložnost počitnikovanja tudi socialno šibkejši.
In tretjič, akcijski načrt in turistična strategija morata imeti cilje in časovni načrt, še posebej, ko se financirata iz javnih sredstev. Brez ciljev in časovnega načrta pa je zelo težko ocenjevati uspešnost in učinkovitost programov ter porabo javnih sredstev.
„Catch the eye vége”
Violeta Bulc,Member of the Commission.– Madam President, I would like to thank the Members for this rich and stimulating debate. We all agree that tourism is an important economic sector and we need to explore its potential. The Commission, Member States and the industry should join forces and work together to keep Europe as the world’s number one tourist destination.
Let me be more specific now and respond to a couple of the points made. First, on the new action plan, the 2010 communication is very comprehensive and a lot of work can be done within its framework. However, new challenges have arisen. The Commission will address them through targeted measures in close cooperation with Parliament, Member States, regions and the industry.
Second, on funds and investment, the Commission will continue to promote the visibility of funds that can be used in tourism. We will organise a high—level event on this topic in April 2016. I would point out, at the same time, that in 2016 the budget for tourism is EUR 4.5 million. This allows projects from 2015 to be continued and to be evaluated in order to build on their results.
Third, on taxes, the Commission will analyse the impact of taxes – both national and regional – on tourism. It is important to point out that taxation is primarily a national competence.
Fourth, on branding and promoting Europe, this is an important priority for the Commission. We consider that it must be done via joint promotional efforts in cooperation with Member States, regions and the industry.
Last, but not least, on safety, aspects related to the safety of services will be looked at in the context of the Consumer Protection Regulation.
In conclusion, I would like to express my thanks for the very comprehensive report. I look forward to our future fruitful cooperation.
Isabella De Monte, relatrice.– Signora Presidente, onorevoli colleghi, rivolgo innanzitutto un ringraziamento alla Commissaria, perché sono molto lieta che abbia accolto con favore il contenuto di questa relazione, che come dicevo non è certamente frutto del lavoro di una persona o di poche, ma è stato veramente utile avere il contributo di tutti.
Il dibattito certamente non termina con oggi, perché abbiamo una task force e un intergruppo Cultura e turismo che operano in maniera molto attiva, e quindi penso che questo sia semplicemente un punto di partenza per un lavoro, da qui in futuro, molto intenso. Ho condiviso gli interventi dei colleghi che hanno parlato del tema della cultura dicendo che dobbiamo promuovere le diversità e le identità culturali europee, e questo perché effettivamente non dobbiamo parlare solamente di turismo, ma dobbiamo parlare anche di una promozione territoriale ricca.
Invece, quando parliamo di immigrazione, confondiamo davvero due temi che non devono essere posti sullo stesso piano. Certo, so che l'immigrazione e le richieste di asilo sono un tema all'attenzione dell'Unione europea che desta preoccupazione. Ma non dobbiamo neanche dare dei messaggi sbagliati, e cioè che l'Europa oggi non è una destinazione attrattiva e una destinazione sicura. E poi nel momento in cui tiriamo in ballo la sovranità e l'Europa delle nazioni, cari colleghi, allora non dovremmo essere seduti qui. Se siamo seduti qui è perché dobbiamo credere nell'Europa e nelle sue potenzialità, compreso il fatto di avere una nuova politica fiscale.
Riguardo al collega maltese, lo volevo rassicurare sul fatto che l'intento della relazione è indubbiamente quello di tener conto degli aspetti ambientali e anche della qualità del lavoro, anche per migliorare, perché no, il livello stipendiale, anzi sicuramente deve essere così, e far sì che la sanità non desti un dumping sociale, ma sia un aumento della qualità in tutti gli Stati membri.
Infine, una considerazione: io penso che l'Europa debba essere non una sommatoria di 28 Stati e 28 politiche turistiche, ma una meta unica, attrattiva, che sia il sogno di molti turisti a livello mondiale.
Grazie a tutti per la vostra collaborazione e il vostro aiuto.
elnök asszony. – Most pedig szeretném bejelenteni, hogy biztos asszony kérésére 2 perc technikai szünetet rendelek el a következő jelentés előtt, és addig az ülést felfüggesztem.
Írásbeli nyilatkozatok (162. cikk)
Rosa Estaràs Ferragut (PPE), por escrito.– El turismo es una actividad clave para Europa y, especialmente para algunos países y regiones, por lo que es preciso tener fondos suficientes y un refuerzo de la política turística para impulsar esta actividad bajo el paraguas del Tratado de Lisboa. El turismo europeo debe acometer una transición desde un modelo de crecimiento cuantitativo a otro cualitativo que persiga un desarrollo constante y sostenible; existe, de hecho, la necesidad de establecer una industria europea que permita la creación de más puestos de trabajo cualificados remunerados de manera adecuada. Para ello, la inversión en formación y educación es un elemento esencial de la prestación de servicios de calidad en el sector. Quisiera también resaltar el hecho de que la plena accesibilidad y asequibilidad en el turismo son una parte integrante de la sostenibilidad del sector. El principio del «turismo para todos» no debe ser simplemente un eslogan, sino que debe permitir a las personas con necesidades especiales (por ejemplo, las personas con discapacidad, las personas con movilidad reducida, los jóvenes, las personas de edad avanzada, las familias con ingresos reducidos y las familias con niños) disfrutar de sus derechos como ciudadanos y capacitarles para ello.
Vladimír Maňka (S&D), písomne.– Cestovný ruch je kľúčovým odvetvím hospodárstva EÚ, vytvára viac ako 10 % HDP EÚ a priamo zamestnáva 13 miliónov ľudí. Európa má prvé miesto v destináciách cestovného ruchu na svete. To má pozitívny vplyv na hospodárstvo a zamestnanosť v EÚ.
Napriek tomu musí aj táto oblasť hospodárstva čeliť mnohým vnútorným problémom, ale aj vonkajším nebezpečenstvám spojeným najmä s teroristickými hrozbami. To si vyžaduje prijímanie pružných opatrení, ktoré dokážu čeliť týmto problémom a zároveň prispôsobovať túto oblasť hospodárstva novým požiadavkám a potrebám.
EÚ podporuje rozvoj cestovného ruchu prostredníctvom viacerých fondov a projektov. Napriek stúpajúcemu významu cestovného ruchu ako politiky EÚ, nebola doteraz v jej rozpočte vytvorená pre tento sektor samostatná kapitola. Finančné zdroje na cestovný ruch tak plynú z iných politík EÚ.
Preto by Komisia mala preskúmať možnosť vytvoriť v rámci budúceho viacročného finančného rámca samostatný oddiel, ktorý by bol venovaný výlučne cestovnému ruchu. Prispeje to k transparentnosti a lepšej kontrole finančných prostriedkov vynakladaných na túto oblasť hospodárstva.
Marlene Mizzi (S&D), in writing.– Coming from an island country in the Mediterranean - Malta, I have tabled some amendments in different Committees aimed at promoting the importance of coastal and maritime tourism in Europe. Coastal and maritime tourism is not only the largest maritime activity in Europe, but also directly affects many other sectors of the EU economy, employing more than 3.2 million people. Tourism and in particular coastal and maritime tourism is a lever for growth and job creation in the Mediterranean region, therefore unlocking its potential is of utmost importance for the future economic development and growth of the countries in that region.
I have supported measures recommending to the European Commission to get more active and finally recognise the importance of coastal and island areas and to finally present an action plan with concrete goals and timetables to accompany the 14 actions in the European Strategy for more Growth and Jobs in Coastal and Maritime Tourism. Promoting the tourism industry of island countries or regions, such as Malta, depends largely on sea and air transport and on the connectivity and accessibility to the island. Therefore, the Commission needs to look and emphasise the efficiency of State aid in coastal and maritime regions.
Marek Plura (PPE), na piśmie.– Serdecznie gratuluję Isabelli de Monte kompleksowego sprawozdania, w którym nie tylko przedstawiła możliwości sektora turystyki, ale także zaproponowała kilka obiecujących nowych rozwiązań, takich jak wprowadzenie Europejskiego Roku Turystyki czy europejskiego znaku jakości w turystyce przyjaznej rodzinom. Uważam, że wciąż jeszcze nie w pełni wykorzystanym potencjałem dysponuje turystyka wyspecjalizowana i turystyka społeczna, które, umożliwiając szerszy dostęp, wspierają też wydłużenie sezonu turystycznego, kluczowe dla stabilnego wzrostu tego sektora. Zgadzam się ze sprawozdawczynią, że wprowadzenie zasady „turystyka dla wszystkich” przyczyni się do pełniejszego korzystania ze swoich praw przez obywateli, zwłaszcza osoby o szczególnych potrzebach, m.in osoby starsze, osoby niepełnosprawne, rodziny z dziećmi, osoby o ograniczonych dochodach itp. Chciałbym w tym kontekście podkreślić znaczenie wprowadzenia Europejskiej Karty Osoby Niepełnosprawnej. Dokument ten, umożliwiający podróżującym Europejczykom dotkniętym niepełnosprawnością dostęp do ułatwień i zachęt oferowanych tej grupie przez poszczególne kraje, władze lokalne czy instytucje kultury, z pewnością może przyczynić się do większej mobilności osób niepełnosprawnych i lepszego wykorzystania przez tę znaczącą grupę obywateli europejskiej oferty turystycznej. Ponadto pragnę zwrócić uwagę na kluczowe znaczenie odpowiedniego kształcenie kadr, w tym młodych przedsiębiorców planujących karierę w branży turystycznej, w szczególności wyposażenie ich w umiejętności praktyczne oraz doświadczenie dzięki praktykom zawodowym i wysokiej jakości stażom.
Ricardo Serrão Santos (S&D), por escrito.– Pese embora a amplitude das propostas e o enfoque na promoção externa, preconizados na resolução, através da criação de uma marca turística “Destino(s) Europa”, esta aponta caminhos merecedores de destaque e apoio. É o caso da valorização do turismo costeiro e marítimo que representa mais de 1/3 da economia marítima, com implicação direta noutros setores da economia da União, empregando 3.2 milhões de pessoas, na sua maioria jovens entre os 16 e 35 anos, que tem sido uma alavanca para o crescimento e a criação de emprego, em particular nas regiões do Atlântico e do Mediterrâneo. Registo também o reconhecimento da importância da conectividade e da acessibilidade nas regiões ultraperiféricas e insulares que dependem do transporte marítimo e aéreo e a consequente defesa de ações que visem diminuir o impacto da sazonalidade nestas regiões. Pelas razões anteriormente referidas e pelas expostas, quer nos motivos quer nas disposições da resolução, faz todo o sentido que o turismo mereça doravante um tratamento mais condicente com a sua verdadeira importância social e económica. No mesmo sentido, a União deve trilhar o caminho de afirmação mundial deste setor valorizando o contributo deste para o desenvolvimento sustentável da Europa e das suas Regiões.
Ελισσάβετ Βόζεμπεργκ-Βρυωνίδη (PPE), γραπτώς.– Ο τομέας του τουρισμού συμβάλλει σημαντικά τόσο στην οικονομική ανάπτυξη ολόκληρης της Ένωσης όσο και στην προώθηση της οικονομίας και της ανταγωνιστικότητας των κρατών μελών. Παρόλο που η Ευρώπη παραμένει πρώτος τουριστικός προορισμός παγκοσμίως, η τουριστική βιομηχανία της αντιμετωπίζει αυξανόμενο ανταγωνισμό, δεδομένου ότι αναδυόμενες, πιο οικονομικές χώρες προσελκύουν τουρίστες από όλο τον κόσμο. Προκειμένου η ΕΕ να αντεπεξέλθει σε αυτόν τον ανταγωνισμό, είμαι της άποψης ότι η ΕΕ θα πρέπει να αναδείξει τα συγκριτικά της πλεονεκτήματα, ιδίως την πολυμορφία των τοπίων και των περιφερειών της, τον εξαιρετικό πολιτιστικό της πλούτο, ενώ αντίστοιχα τα κράτη μέλη θα πρέπει να προωθούν πολιτικές που ενισχύουν τον τουριστικό κλάδο και κατ’ επέκταση την οικονομία τους, αξιοποιώντας στο μέγιστο τις νέες χρηματοδοτικές δυνατότητες της ΕΕ. Ωστόσο, σε χώρες όπως η Ελλάδα, όπου ο τουρισμός αποτελεί βαριά βιομηχανία με εκτεταμένο οικονομικό αντίκτυπο στην απασχόληση και στην κοινωνική και πολιτιστική ανάπτυξη, μέτρα δημοσιονομικής προσαρμογής, όπως η αύξηση του ΦΠΑ σε ορισμένα νησιά, πλήττουν την ανταγωνιστικότητα των περιοχών αυτών, οι οποίες επηρεάζονται άμεσα από τον τουρισμό χαμηλού κόστους που αναπτύσσεται σε γειτονικές τρίτες χώρες. Επιπλέον, εκτιμώ ότι η ΕΕ πρέπει να μεριμνήσει για την οικονομική στήριξη του κλάδου στις παράκτιες περιοχές, που δοκιμάζονται έντονα από την προσφυγική κρίση.