Situazione attuale degli aspetti esterni dell'agenda europea sulla migrazione: verso un nuovo "Migration Compact" (discussione)
Lorenzo Cesa (PPE), per iscritto. – Saluto con grande piacere, oggi, la presentazione del nuovo Migration Compact da parte del nostro Alto rappresentante Federica Mogherini. Ritengo che, dopo un eccellente lavoro, siamo finalmente giunti ad una svolta europea, grazie anche al contributo dell’Italia, da cui è partita la richiesta di elaborazione di questo documento innovativo. Finalmente l'Europa ha elaborato una difesa chiara delle proprie frontiere. Aiutare i paesi di origine e transito delle migrazioni, con un piano di investimenti mirato al loro sviluppo economico, permette di prevenire e, forse, di evitare nuovi flussi e quindi nuove tragedie. Dobbiamo aiutare soprattutto questi paesi – Giordania, Libano, Niger, Nigeria, Senegal, Mali, Etiopia, Tunisia e Libia – dai quali altrimenti partirebbe un esodo inarrestabile. Questa inversione di tendenza è l'unico modo per impedire che disperati trovino la morte nel Mediterraneo. Ogni euro speso per l'Africa e per il Mediterraneo è un euro speso per l'Europa. Un altro investimento che dobbiamo fare riguarda la creazione di una polizia di frontiera, preparata e dotata di mezzi per individuare rapidamente gli infiltrati nelle migliaia di rifugiati che cercano riparo in Europa.