Der Präsident. – Als nächster Punkt der Tagesordnung folgt die Aussprache über den Bericht von Elisabetta Gardini im Namen des Ausschusses für Umweltfragen, öffentliche Gesundheit und Lebensmittelsicherheit über den Vorschlag für eine Verordnung des Europäischen Parlaments und des Rates über die Anforderungen in Bezug auf die Emissionsgrenzwerte und die Typgenehmigung für Verbrennungsmotoren für nicht für den Straßenverkehr bestimmte mobile Maschinen und Geräte (COM(2014)0581 - C8-0168/2014 - 2014/0268(COD)) (A8-0276/2015).
Elisabetta Gardini, relatrice. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, domani voteremo in prima lettura l'accordo che è stato raggiunto con il Consiglio, lo scorso 6 aprile, per quanto riguarda il regolamento relativo ai requisiti in materia di limiti di emissione e di omologazione per i motori a combustione interna per macchine mobili non stradali. Questo nuovo regolamento per le macchine mobili non stradali sostituirà la direttiva esistente, coprirà tutti i tipi di motore a combustione interna installati su diverse tipologie di macchine, che comprendono piccole apparecchiature portatili, macchine da cantiere, gruppi elettrogeni, automotrici e locomotive, navi per la per navigazione interna, macchine agricole, come le macchine per la raccolta del cotone, e i trattori stretti. Si sono inserite in questo regolamento nuove fasce di potenza e nuove tipologie di macchine come le gru, per esempio rispetto al vecchio regolamento.
Devo dire che i lavori su questo dossier sono stati lunghi e impegnativi e sono stati necessari anche 6 triloghi – 4 con la Presidenza lussemburghese e 2 con la Presidenza olandese – per raggiungere questo accordo. Ma credo che abbiamo raggiunto un buon accordo, anzi un ottimo accordo. I lavori sono stati lunghi perché il dossier era tecnico ma anche perché abbiamo dovuto aspettare la conclusione di altri dossier, come la regolamentazione sulle emissioni in condizioni reali di guida e l'accordo interistituzionale "Legiferare meglio".
Però alla fine i colegislatori hanno fatto un ottimo lavoro e vorrei ringraziare naturalmente, oltre al Consiglio e alla Commissione, anche tutti i colleghi relatori ombra degli altri gruppi politici per questa collaborazione fruttuosa che siamo riusciti a instaurare fin dall'inizio e credo che il segno di quanto sia stata fruttuosa questa collaborazione sia stata anche la votazione in commissione ENVI, dove il nostro lavoro ha ricevuto quasi l'unanimità. Grazie a questo lavoro fruttuoso abbiamo, credo, ottenuto anche un pacchetto negoziale dove le priorità del Parlamento sono evidenti e ritengo che abbiano apportato un miglioramento al testo originale della Commissione.
Vorrei anche ringraziare i colleghi del mio gruppo che mi hanno sostenuto nel mio ruolo di relatrice e il presidente della commissione ENVI, Giovanni La Via, per il sostegno nei triloghi finali e, naturalmente, anche tutto lo staff di tutte le istituzioni coinvolte nel lavoro, perché hanno dovuto fare, proprio anche per la tecnicità del dossier, veramente un grandissimo lavoro. Io faccio questi ringraziamenti anche con una vena un po' malinconica perché, al di là del fatto che abbiamo lavorato a cavallo di varie presidenze che proprio adesso noi salutiamo – la Presidenza olandese per dare il benvenuto e augurare quindi buon lavoro alla Presidenza polacca – vi ricordo che due dei relatori ombra che hanno lavorato con noi sono inglesi e quindi su questo, diciamo così, c'è la malinconia del voto del 23 giugno.
Io penso che l'accordo finale sia estremamente positivo e spiego perché: molto sinteticamente, senza entrare nella tecnicità, perché voglio lasciare tempo alla discussione magari riservarmi qualche minuto per rispondere e quindi concludere. Credo che abbiamo trovato un equilibrio veramente importante tra la protezione dell'ambiente e la tutela della competitività dell'industria europea. Noi infatti in Europa avremo i più severi limiti di emissione al mondo a partire dal 2019: parliamo di emissioni di ossido di azoto, di emissione di particolato, quindi di inquinanti atmosferici responsabili in questo settore del 15% delle emissioni globalmente.
Quindi per questo ribadisco l'importanza del regolamento e anche del voto di domani.
PRESIDENZA DELL'ON. ANTONIO TAJANI Vicepresidente
Marianne Thyssen,Member of the Commission. – Mr President, I would like to thank the Committee on the Environment, Public Health and Food Safety (ENVI) and warmly congratulate the rapporteur, Mrs Gardini, for her hard work on this file, which made it possible to find a satisfactory compromise and to swiftly adopt the regulation at first reading.
A fairer and deeper single market should also care about environmental protection and health. This regulation demonstrates that the Commission is delivering. In simple terms, this new regulation has two main goals: cutting emissions and cutting red tape. The new regulation provides for more stringent limits for pollutant emissions for engines installed in non—road mobile machinery. At the same time, it sets out harmonised rules for the EU markets and aligns with international standards. In this way, it is good for the environment and good for jobs and growth.
It is thus not surprising that this proposal received – and still receives – broad support from the entire stakeholder community. Member States count on it to fulfil their obligations on air quality targets, industries rely on it to increase their competitiveness and to gain investment and legal certainty, and social partners and NGOs call for it to improve workers’ health and to protect the environment. Last but not least, the European citizens deserve it as they can legitimately expect their health to be protected to the best extent possible.
Indeed, engines installed in non-road mobile machinery contribute significantly to air pollution and account for roughly 15% of the nitrogen oxides and 5% of the particulate matter emissions in the European Union. Recent studies indicate that their relative contribution to total NOx emissions could become bigger over time if nothing is done.
The Commission has acted to propose stricter emission limits, resulting in a very significant emission reduction overall. The new regulation addresses the major air pollutants: nitrogen oxides, hydrocarbons, carbon monoxide and particulate matters, including limits for the so-called ultrafine particles, taking up the most recent conclusive evidence on their adverse health effects.
Let me also address briefly an important aspect for the internal market: jobs and growth. With this regulation the competitive position of European industries is strengthened in many regards: additional business potential through access to a genuine European internal market, reduced costs through reduction of administrative burden and new business opportunities through harmonising technical requirements, which give industry access to other important world markets such as the US and Japan. In this way the regulation contributes to maintaining a leader position in the field of technologies through the supply of products of highest quality standards. Hence, in this way we lay the foundations to create more jobs and boost growth.
The adoption of this regulation will have a positive effect on the environment and on health, as well as on entrepreneurship and competitiveness in Europe and this is, of course, good news.
Jiří Pospíšil,navrhovatel Výboru pro vnitřní trh a ochranu spotřebitelů. – Pane předsedající, tento návrh nařízení také projednával Výbor pro vnitřní trh (IMCO), a i když nejsme garančním výborem, návrh jako takový jsme podpořili.
Argumenty, které zde zazněly pro podporu tohoto materiálu, už shrnula paní zpravodajka. Já jí chci také pogratulovat, protože většina pozměňovacích návrhů, které byly přijaty na výboru IMCO, se nakonec promítly do stanoviska výboru ENVI. A to jsme velmi rádi.
Naší filozofií bylo podpořit nařízení, které odstraní směrnici, která v zásadě zaváděla dvacet osm různých právních režimů v jednotlivých státech. Nahradit to jednotnou úpravou pro celou Evropu a přitom přijmout takovou úpravu, která zachová konkurenceschopnost evropského průmyslu. To je ostatně také naší hlavní povinností. Proto jsme do materiálu promítli naše pozměňovací návrhy. Bylo zde také o nich hovořeno. Velkým tématem bylo stanovení přechodných dob pro jednotlivé typy motorů. Návrh tedy podporujeme a doufáme, že bude brzo účinný.
Giovanni La Via, a nome del gruppo PPE. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, credo che l'accordo realizzato sia stato un ottimo accordo e per questo va ringraziata la relatrice per l'impegno che ha profuso e ovviamente anche le varie presidenze che si sono alternate alla guida del Consiglio per i loro apporti. Sicuramente andiamo nella direzione giusta che è quella di migliorare la qualità dell'aria, imponendoci limiti attraverso questa regolamentazione sicuramente all'avanguardia, che ci consente di guardare con serenità al futuro.
Dopo Parigi, dopo l'accordo sul cambiamento climatico, cominciamo con una serie di regolamentazioni che ci porteranno a migliorare e ridurre la quantità delle emissioni, facilitando così la vita dei cittadini in tutti gli ambienti e migliorando la qualità dell'aria. Una cosa mi preme sottolineare: la riduzione delle emissioni, con questa regolamentazione, è una riduzione forte, controllata, che guarda agli anni a venire.
Ma, abbiamo anche fatto la semplificazione della legislazione di omologazione, con un miglioramento della trasparenza e una riduzione degli oneri amministrativi; abbiamo raggiunto un allineamento più vicino a quei requisiti dei paesi non UE sugli standard delle emissioni e garantito il miglioramento dell'efficienza dei costi e della competitività dei produttori.
Invito quindi tutti a sostenere, con il voto positivo domani, questo accordo e compiamo un altro passo importante, dando seguito a quello che abbiamo stabilito a Parigi.
Tibor Szanyi, on behalf of the S&D Group. – Mr President, as a matter of solidarity I am going to address my speaking points on behalf of my colleague Seb Dance, whose flight has unfortunately been delayed. I would like to thank the rapporteur and the shadow rapporteurs for all their work on this important file. Emission limits for non-road mobile machinery (NRMM) might not sound like the sexiest subject, but it is an important piece of the jigsaw when it comes to tackling air pollution.
In cities, non-mobile machinery such as construction equipment on building sites, trains and generators can significantly contribute to air pollution in the EU, and NRMM contributes around 15% of total NOx emissions and 5% of total PM emissions. These harmful emissions are linked to low birth weights, asthma, pulmonary heart disease, strokes and a variety of cancers, and are estimated to cause 50 000 premature deaths across the UK alone every year, and 10 000 in London.
This proposal is a perfect example of how trade in a common market can also deliver environmental and health benefits for citizens. Rather than allowing manufacturers to undercut each other in a race to the bottom on environmental standards, these ambitious and binding measures on NRMM will ensure industry is manufacturing progressively cleaner engines for these machines, which will go a long way to cleaning up toxic air pollution in the EU. Of course, should a post-Brexit UK want to remain a part of the EU common market, which many proponents of Brexit have said they support, the UK manufacturers will continue to be bound to these same rules, but without any national democratic representation having a say on how these rules are made. The inconvenient truth for those who sought to argue the environmental benefits of a Britain outside the EU is that air pollution has an unfortunate habit of not respecting borders. Over one third of the UK’s air pollution is blown in from across the English Channel.
Cross-border cooperation and common laws across European countries will be crucial – whether Britain is part of the EU or not – in ensuring we do not end up with a race to the bottom on environmental standards. Any new regulations in the UK must reflect this reality.
(The speaker agreed to take a blue-card question under Rule 162(8))
Maria Grapini (S&D), Întrebare adresată conform procedurii „cartonașului albastru”. – Stimate coleg, aș vrea să spun de la bun început că și eu susțin raportul și tot ce este legat de calitatea vieții este susținut de mine. Raportoarea spunea că o să avem cele mai exigente norme. Credeți că este Comisia pregătită ca aceste echipamente mobile fără destinație rutieră, cărora noi le impunem prin acest raport aceste condiții stricte, să fie importate din alte țări care nu respectă aceste condiții? Are Comisia pregătite instrumente în acest sens?
Tibor Szanyi (S&D), blue-card answer. – As a matter of fact, it is always a debate within the European Union about what to do with our stricter regulations. I am personally really engaged in favour of such innovations and, of course, education on the other hand, which really tries to make people understand why these are necessary things. We have always suffered quite a lot of delays in many respects, and always we wanted to have our limits lower and higher, etc. But now a strict rule, a real vision of the future, is something we have to tell the people because this is the truth, our environment is in heavy danger.
Gesine Meissner, im Namen der ALDE-Fraktion. – Vielen Dank Herr Präsident! Ich möchte mich zunächst im Namen meines Kollegen Jan Huitema, der heute leider nicht da ist – darum spreche ich für ihn –, bei der Berichterstatterin ganz herzlich für die Zusammenarbeit bedanken. Er hat mir geschildert, das war sehr gut. Es ist schon gesagt worden, es sagte mein Vorredner: Das ist vielleicht nicht das sexyeste Thema, aber es ist ganz wichtig, wenn man von Emissionsreduzierung redet, sich auch um die Bereiche zu kümmern, die nicht so im Fokus sind.
Wir reden alle über Straße, über Schiffe, auch eben über Flugzeuge, wo man Emissionen vermeiden kann, aber das gilt natürlich genauso für Traktoren, für Schneeschieber, für Binnenschiffe, für alles Mögliche, was eben einen Motor hat, und darum geht es in diesem Fall: Die Umwelt zu verbessern, nicht nur bei einem NOx, sondern auch bei CO2 und bei anderen Emissionen, die uns, wenn sie zu viel da sind, krank machen können.
Darum ist das wirklich ein sehr gutes Ergebnis, das da erreicht worden ist, und ich möchte besonders auf ein paar Dinge hinweisen, die noch nicht so besprochen worden sind: Einmal gibt es eine Klausel praktisch für eine Umrüstung von Motoren bei Reparaturen. Gerade bei kleineren, mittelständischen Betrieben oder Unternehmen ist es gut, dass man die Möglichkeit hat, auch etwas nachzubessern, bevor man sich vielleicht einen neuen Motor oder eine neue Maschine leisten kann. Ich glaube, es ist gut, dass das hineingekommen ist. Das war unter anderem auch von der ALDE mit initiiert worden.
Dann ist es so, dass lange über die Binnenschiffe diskutiert wurde. Binnenschiffer sind auch häufig Familienbetriebe, kleine Unternehmen, die sich nicht so ohne Weiteres immer gleich eine neue Maschine kaufen können und die gleichzeitig auch in Konkurrenz stehen zum Beispiel zu den USA. Darum ist es gut, dass hier tatsächlich eine Gleichschaltung mit den Standards der USA erreicht worden ist, denn auf diese Art und Weise haben wir sowohl eine Umweltverbesserung als auch einen Wettbewerb, wo wir mithalten können, wo wir standhalten können und nicht eine Schlechterstellung in Kauf nehmen müssen.
Genauso kam zwischendurch der VW-Emissionsskandal, darum wurde für das Parlament besonderer Wert auf delegierte Rechtsakte gelegt. Ich denke, das ist wichtig, dass man auch bei den Tests der Maschinen mitreden kann.
Als Letztes noch: Es gibt ein paar Ausnahmen. Zum Beispiel finde ich es gut – ich hatte die KMU angesprochen –, dass es dort eine längere Umsetzungsperiode für alle gibt, die weniger als hundert Produktemaschinen pro Jahr auf dem Markt vorfinden.
Stefan Eck, im Namen der GUE/NGL-Fraktion. – Herr Präsident, werte Kolleginnen und Kollegen! Es ist eigentlich schade, dass das Europäische Parlament und der Rat erst dieses Jahr eine Einigung erzielt haben. Man hat viel Zeit vergehen lassen, obwohl die Maschinen und Geräte, um die es geht, für rund fünf Prozent des Feinstaubs und für 15 Prozent der Stickoxide in Europa verantwortlich sind. Deshalb kann ich sagen: Einerseits begrüße und unterstütze ich die neue Gesetzgebung, und an dieser Stelle möchte ich besonders Frau Gardini für den Bericht danken, aber andererseits bedauere ich den mangelnden Ehrgeiz in diesem Haus.
Ich bin nämlich der festen Überzeugung, dass das Europäische Parlament und der Rat weitaus strikter hätten vorgehen können. Denn es geht um nichts Geringeres als um die öffentliche Gesundheit und den Schutz vieler betroffener Arbeitnehmerinnen und Arbeitnehmer. Die Anzahl der Ausnahmeregelungen hätte drastisch reduziert und die Emissionswerte hätten weitaus strikter gefasst werden können. Es wäre ebenfalls kein Problem gewesen, die Fristen zu verkürzen. Es wäre wünschenswert gewesen, man hätte den jährlich rund 400 000 Todesfällen in Europa, die in einem direkten Zusammenhang mit der Luftverschmutzung stehen, mehr Aufmerksamkeit geschenkt.
Bas Eickhout, on behalf of the Verts/ALE Group. – Mr President, first of all I would like to make the rapporteur very nervous because I am going to compliment her on the nice cooperation we had. I think you did a fair job as a rapporteur in trying to really get the common vision of this House into the negotiations, so on that matter I want to thank you. You can take that home: the Greens thank you for that role. Now to make you feel more comfortable we also have of course criticism. We will vote in favour of this legislation because it is an improvement to where we are, but this is really also a question to the people in this House. Every time we discuss air quality people are saying we mainly have to improve source policies because that is the most efficient way of cleaning up our air: address the sources. But every time we try to address the sources, there is a huge lobby saying ‘yes, but not our source, the other sources maybe, but not us’, and that was exactly what was at hand here and therefore the result is an improvement to the existing situation, but the snowploughs are exempted, we have replacement engines that stay on very long, even cotton harvesters are exempted... so it is a bit of a Swiss cheese as a result. So we fail again to use this moment to really make decent source policies. I think that is something we have to remind ourselves of: in the end the air does not get cleaner if we always exempt the sources. This is an improvement, I want to thank the rapporteur, but we could have done a better job.
Piernicola Pedicini, a nome del gruppo EFDD. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, io, come già ricordato la relatrice Gardini, esordierei col ricordare che, in questo ambito, la Commissione europea ha proposto una via di mezzo tra il sistema europeo e quello e d'oltreoceano, dal momento che il mercato statunitense di macchine mobili non stradali rappresenta una fetta considerevole delle esportazioni europee. Purtroppo la commissione ENVI del Parlamento si è subito adeguata, estendendo le categorie cui concedere deroghe, estendendo la lunghezza temporale delle deroghe stesse, ritardando i tempi di attuazione della normativa, riducendo il livello di ambizione per la riduzione di ossidi di azoto e di particolato; quindi, le imprese sono contente e il PPE è contento.
Per non parlare dell'accordo finale, che è stato raggiunto con le solite concessioni molto generose al Consiglio, come la deroga per i motori di ricambio dei locomotori, che è passata da quindici a venti anni o lo scarso impegno nel garantire interventi di retrofitting in sui macchinari esistenti. Insomma, sebbene queste macchine siano responsabili del rilascio del 15% di ossidi di azoto e del 5% del particolato fine nell'Unione europea, questo accordo non si presta fatto a porvi rimedio, né in maniera efficace né tempestiva.
Mireille D’Ornano, au nom du groupe ENF. – Monsieur le Président, la réduction des émissions polluantes nécessite des efforts constants et une transformation de nos appareils productifs.
Le rapport qui nous est présenté tend vers cet objectif et certains des moyens proposés sont bons. Toutefois, ce texte est beaucoup plus contraignant que la réglementation en vigueur et laissera encore moins de marge de manœuvre aux États membres. Nous ne pouvons pas continuer sur une telle voie alors que l’Europe présente de plus en plus de disparités et que nos activités industrielles sont en berne.
Malgré cela, l’Union renforce une emprise réglementaire qui enchaîne les constructeurs ou les pousse à contourner la législation. De plus, la période de transition débutant en 2018 pour s’achever en 2020 est trop courte. Les plus petits producteurs auront de grandes difficultés à transformer leurs modèles et vivront dans la crainte de nouveaux textes venant entraver leurs projets à moyen et long terme. Plus grave encore, sous couvert d’harmonisation et d’une meilleure surveillance du marché, le rapport accélère l’alignement de nos normes sur les normes américaines.
Mais que pouvons-nous espérer, mes chers collègues? Qu’en agissant ainsi, nous multiplierons les débouchés pour nos industries au-delà de l’Atlantique? Allons, un peu de réalisme dans un contexte de crise sociale, de stagnation économique sur plusieurs décennies et de guerre commerciale. Ne nous tirons pas une balle dans le pied! Laissons respirer nos constructeurs et tournons nos regards d’abord vers la recherche et l’investissement! C’est cela une vision positive et constructive de la politique environnementale, c’est cela la vraie mise en commun européenne de nos moyens, l’inverse de la technocratie.
Procedura catch-the-eye.
Νότης Μαριάς (ECR). – Κύριε Πρόεδρε, αναμφίβολα η βούληση της πλειοψηφίας των πολιτών είναι να μειωθούν δραστικά οι εκπομπές αερίων μέσα στην Ευρωπαϊκή Ένωση και να θεσπιστούν αυστηρά ανώτερα όρια. Ωστόσο, η νομοθεσία της Ένωσης, τηρώντας πάντα τις αρχές της αναλογικότητας και της επικουρικότητας, δεν μπορεί να είναι ο ομοιόμορφη για όλα τα κράτη μέλη. Πρέπει να λαμβάνεται υπόψη η ανάπτυξη της εκάστοτε χώρας, αλλά και η συμμετοχή της, ιστορικά, στις εκπομπές αερίων.
Δεν γίνεται η Γερμανία με αυτοκινητοβιομηχανίες, που αποδεδειγμένα δεν σέβονται την κείμενη νομοθεσία και εξαπατούν τους καταναλωτές, να επιβαρύνεται όσο επιβαρύνονται και μικρότερες χώρες, όπως η Ελλάδα. Έτσι, η αρχή της ιστορικής συμμετοχής στις εκπομπές αερίων οφείλει να διέπει την κοινοτική νομοθεσία και όσον αφορά τα όρια εκπομπών για μη οδικά κινητά μηχανήματα.
Επιπρόσθετα, πρέπει να λαμβάνονται υπόψη πολύ σοβαρά οι οικονομικές πραγματικότητες της κάθε χώρας και ιδιαίτερα του τομέα παραγωγής. Δεν γίνεται να ζητούμε προσαρμογή των Ελλήνων αγροτών στα νέα όρια εκπομπών των αγροτικών μηχανημάτων, από τη μια μεριά, και από την άλλη, ταυτόχρονα, να υπόκεινται σε βίαιη φορομπηχτική πολιτική, λόγω των μνημονίων.
Ivan Jakovčić (ALDE). – Gospodine predsjedniče, htio bih odmah na početku naglasiti da ovdje imamo jedan tipičan primjer jedne win-win pa još jedne dodatne win kombinacije zato što s jedne strane imamo jasnu poruku štićenja okoliša i to je prvi win. Drugo, napokon imamo jednu vrlo jaku regulativu koja želi zaštiti zdravlje i to je drugi win. Imamo i treći, a to je: imamo namjeru time omogućiti konkurentnije gospodarstvo unutar Europske unije i na svjetskom tržištu.
Zato snažno podržavam ovaj izvještaj, zato će i ALDE glasovati za ovaj izvještaj i uvjereni smo da se ovom regulativom napokon pozicioniramo kako treba. Moramo ostati kao Europska unija predvodnici u zaštiti okoliša, zdravlju naših sugrađana i naravno u konkurentnom gospodarstvu naših država članica i našeg cjelokupnog gospodarstva i jedinstvenog tržišta.
Jasenko Selimovic (ALDE). – Mr President, I share the report’s attempt to strike a reasonable balance between the health and environment concerns and the competitiveness of EU industry, manufacturing and jobs. But we should be aware that despite the improvements in the last decades air pollution remains a major concern. Several EU urban areas do not meet the air quality standards and will not meet them in the foreseeable future. The challenge before us is the capacity of making environmental legislation being seen as an economic opportunity. In this sense I really hope this proposal will contribute to the competitiveness of European industry, particularly for non-road mobile machinery suppliers and I hope it will enable them to reap the full benefits of the internal market and to help EU enterprises to be more successful both here and abroad.
(Fine della procedura catch-the-eye)
Marianne Thyssen,Member of the Commission. – Mr President, I have listened carefully to your exchanges and your comments and I would like to thank you for your contributions to this important debate. The proposal that is now on the table takes into account most of the concerns expressed by Members at the different stages of this legislative process. Let me thank the rapporteurs once again for cooperating so closely and thank Mrs Gardini for her efforts in closing the gap with the other co—legislator with her compromise solutions. Thanks also go to the shadow rapporteurs and the members of the Committee on the Internal Market and Consumer Protection (IMCO).
In closing, let me stress a few key points. This new regulation will certainly reduce pollutant emissions for engines installed in non-road mobile machinery, a very positive step for the environment and the health of European citizens. In setting out harmonised rules for the European markets and aligning with international standards, it will promote competitiveness and clear red tape. Replacing the directive by a regulation will make life less burdensome for engine and machine manufacturers. From now on, they only need to look at one text and not at 28 national transposition laws.
I may therefore recommend this regulation to the Parliament and call for your strong support. Thank you very much for your attention and even more for your work.
Elisabetta Gardini, relatrice. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, molto brevemente, credo che la discussione a cui abbiamo assistito sia stato una sorta di piccolo riassunto delle discussioni molto approfondite che abbiamo avuto per tutte queste settimane e mesi. Con Eickhout c'è un rapporto che è diventato anche abbastanza scherzoso. Quando mi citi, Bas, le macchine che raccolgono il cotone, parliamo di 200 macchine che lavorano poche settimane all'anno, lo sappiamo. Però, come l'hai detta tu, fa una certa impressione, però ci sta.
Io credo che questa discussione rappresenti davvero il grande sforzo, il grande lavoro che è stato fatto e un esempio di come, mettendo insieme le nostre energie, ascoltandoci e cercando di raggiungere lo scopo comune di migliorare la qualità dell'ambiente, di proteggere la salute dei cittadini, di compiere tutti gli sforzi possibili nel mondo reale, si arriva a un risultato che poi alla fine è il migliore. Dicono che il meglio sia nemico del bene: al bene ci siamo arrivati, per il meglio ci attrezziamo alla prossima revisione del regolamento, perché le piccole e medie imprese sicuramente hanno un periodo di transizione più ampio, perché avranno molta meno burocrazia, perché ci sono tantissimi punti positivi, sotto tanti punti di vista e, ribadisco, noi avremo i limiti più rigorosi al mondo, perché anche gli altri due mercati più regolamentati, che sono quello giapponese e quello americano, resteranno indietro rispetto all'Unione europea.
Poi abbiamo introdotto anche un nuovo sistema di monitoraggio per valutare le prestazioni dei motori nella vita reale, che colmerà quindi il divario tra le prove del motore in laboratorio e le emissioni nel mondo reale, e abbiamo anche inserito – questa è una cosa tecnica, ma tra di noi ci capiamo – grazie anche all'accordo interistituzionale "Legiferare meglio", un consistente numero di atti delegati, ragion per cui, anche per questo credo che il ruolo del Parlamento sarà rafforzato, un altro punto che annovero agli aspetti a favore.
Io ringrazio di nuovo tutti quanti: ringrazio anche il Commissario Thyssen e mi auguro per domani di avere una bella maggioranza a sostegno di questo che – lo ribadisco – trovo un grande passo avanti per tutti: per l'ambiente e la salute ma anche per le nostre industrie e la loro competitività.
Presidente. – La discussione è chiusa.
La votazione si svolgerà domani, martedì 5 luglio 2016.
Mi complimento anch'io con la relatrice e i relatori ombra, con i quali mi complimenterò anche domani, visto che presiederò la votazione.