Elnök asszony. – A következő napirendi pont a Dario Tamburrano által az Ipari, Kutatási és Energiaügyi Bizottság nevében készített, az energiahatékonyságot jelölő címkézés keretének meghatározásáról és a 2010/30/EU irányelv hatályon kívül helyezéséről szóló európai parlamenti és tanácsi rendeletre irányuló javaslatról szóló jelentésről folytatott vita (COM (2015)0341 – C8–0189/2015 – 2015/0149(COD)) (A8-0213/2016).
Dario Tamburrano, relatore. – Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, l'etichetta energetica è una storia europea di successo, iniziata più di vent'anni fa e copiata da tutti nel mondo. È il passaporto riconosciuto da tutti, che garantisce a molti prodotti che sono sul mercato e che entrano nelle case di 500 milioni di cittadini, per informare sulle prestazioni relative all'efficienza energetica e su altre caratteristiche fondamentali. Insieme all'ecodesign, l'etichetta energetica ha permesso in pochi anni ai cittadini europei di poter acquistare lavatrici, frigoriferi, forni, lampadine e caldaie sempre più efficienti nel tempo, risparmiando così enormi quantità di energia, emissioni nocive e denaro, riducendo quindi malattie, danni ambientali e, non meno importante, parzialmente riducendo la dipendenza politica del nostro continente.
Da qualche anno la capacità informativa dell'etichetta ha però perso efficienza, è proprio il caso di dirlo. I consumatori infatti sono confusi da troppe scale diverse. L'avvento delle classi con i cosiddetti "+" ha reso meno chiara la differenza tra i gradini e quindi tra i prodotti, in termini di consumo di energia, di prezzo e altro. Quindi, giustamente, è giunto il momento di rinnovare questo passaporto, rendendolo più efficace, approfittando a tal fine dei progressi dell'informatica, fondamentali per rappresentare e comunicare il mercato attuale e futuro.
Nell'elaborare il progetto di relazione che ho avuto l'onore di condurre, ho fatto miei gli obiettivi della proposta originale con il fine di rimettere ordine, eliminando i "+" quanto prima, digitalizzare le informazioni e rinforzare la sorveglianza del mercato. Ho ascoltato in questi mesi le voci di consumatori, industrie, piccole e medie imprese, autorità di sorveglianza, negozianti, autorità per la standardizzazione, organizzazioni non governative, cittadini iscritti a vari soggetti politici. Ho proposto una relazione volutamente ampia e complessa, con l'obiettivo di rafforzare in maniera decisa la fiducia dei cittadini europei dopo gli scandali nel settore automobilistico, che minacciano, ricordiamolo, la credibilità di ogni nostro sforzo normativo.
Spero di aver contribuito alla proposta di un'etichetta moderna, chiamiamola 2.0, al passo con i tempi, in grado di essere non solo un adesivo, ma anche una porta di accesso verso una banca dati dei prodotti, utilizzabile da tutti, con maggiori informazioni, confrontabili e finalmente descritte nella propria lingua. Il lavoro negoziale ha permesso di arrivare al voto in commissione con un testo solido, a mio parere condiviso ed equilibrato, che è stato poi approvato all'unanimità nella commissione ITRE e che mercoledì arriverà in quest'aula per la conferma, mi auguro, con lo stesso entusiasmo.
Fra i vari miglioramenti che si trovano nel testo sottolineo, in particolare, la volontà del Parlamento di rafforzare il meccanismo di definizione degli standard alla base dell'assegnazione delle classi di efficienza; più trasparenza e più controllo e piena considerazione delle condizioni di uso reale dei prodotti; test e ispezioni dovranno essere più frequenti e le informazioni sui risultati condivise con tutte le autorità di vigilanza europee.
Abbiamo concordato la costituzione di una banca dati articolata in due sezioni, una pubblica e una con accesso riservato alle autorità competenti; un database che entrerà in vigore al più presto e sarà accessibile anche attraverso un quercode presente sull'etichetta e che permetterà di valutare e confrontare dati e caratteristiche inserite dei fabbricanti. Abbiamo individuato un meccanismo automatico per eliminare i "+" dalle etichette e quindi le classi A+, A++, A+++ in tempi certi e brevi, con una sola eccezione rappresentata dal gruppo delle caldaie che, per loro peculiari caratteristiche e dinamiche di mercato, necessitano di un tempo più ampio.
Abbiamo inoltre identificato una regola generale per il cosiddetto "riscalaggio" in base all'occupazione delle classi più alte. Si attiverà un meccanismo di riassegnazione…
(La Presidente toglie la parola all'oratore).
Elnök asszony. – Képviselő úr, kérem, fejezze be. Köszönöm szépen. (Az elnök megvonta a szót a képviselőtől.) Köszönöm szépen! Semmi probléma, négy perc áll rendelkezésére. A négy perccel kellene gazdálkodni Önnek. Nem akartam félbeszakítani, mert nagyon fontos ez a témakör. Remélem semmi oka nem volt annak, hogy Ön ülve maradt. Az a szokás nálunk, itt az Európai Parlamentben, hogy a képviselő, hogyha hozzászól, akkor felállva mondja el a beszédét. Ez is megkülönbözteti mindazoktól, akik hallgatják. (Tamburrano úr – mikrofonon kívül – elnézést kér, hogy nem állt fel.)
Cecilia Malmström,Member of the Commission. – Madam President, I would like to start by thanking the rapporteur, Mr Tamburrano, and his colleagues for the work that has been done on this very important file.
One of the underpinning principles of the European Union is to empower consumers and citizens and allow them to drive the clean energy transition that Europe needs. It was in that spirit that, in July 2015, the Commission made a proposal to update the legal framework for the energy-efficiency labelling of products, and since its introduction 20 years ago, energy labelling has ensured that consumers are able to make more informed choices that will help them to save energy and money.
More than 85% of us actually check the energy label before buying a new fridge or a new washing machine. Per year, energy-labelling and eco-design policies taken together represent a savings potential for consumers of up to EUR 465 million and can bring around EUR 55 billion in extra revenue for business, which goes to show that this is as much about energy security as it is about sustainability or competitiveness.
The good news is that the labelling has accelerated the development of ever-more efficient products, and that should be applauded. Ironically, it also means that the label has increasingly become a victim of its own success. Today’s energy labelling needs updating: many models are in the highest classes and thereby no longer provide differentiation for consumers. As the rapporteur said, with the addition of A+, A++ and A+++ classes, the label scale became less efficient in persuading consumers to buy more efficient products. So these pluses have actually become minuses for consumers.
Following extensive consultation, and responding to consumer requests, the Commission therefore proposed returning to the original A-to-G energy label scale and periodically rescaling it. Ultimately, this is about providing clear information for consumers to ensure that they are equipped to make the most informed and efficient choices. Today, consumers want to know about the energy efficiency of appliances as much as they want to know about the calories in food, and we need to make it as simple as that. That is why we very much welcome the support of the rapporteur and the European Parliament, which has allowed us to make significant progress on this important proposal.
There are lots of interesting ideas in the report, including on rescaling. However, there are two changes suggested in the report that I must flag because, in our view, they are likely to undermine the success of the planned product database and we must make sure that we know the impact of these changes.
The provision to allow manufacturers to keep compliance information on their own service, while being centrally accessible for market surveillance authorities, will be technically very challenging and costly and we have profound concerns over its workability. The report also suggests giving less time to the Commission to establish the database: one year instead of two. This timing is not realistic. Rushing the establishment of the database could lead to a bad-quality database and we do not want that. The deadline could also turn out to be one that we cannot meet, and that should be avoided.
So I look forward to working with this House and with the Council to ensure that rescaling and the product database can be implemented in practice without a high administrative burden. Ultimately, the new label has to work for consumers. They are the ones who drive the change in the way we consume energy and we must give them the tools to do so.
Herbert Reul, im Namen der PPE-Fraktion. – Frau Präsidentin, meine Damen und Herren, liebe Kollegen! Erst einmal ein Dankeschön für die gute Zusammenarbeit, es war verdammt anstrengend. Zweitens: Das Label ist eine Erfolgsgeschichte – das haben alle Kollegen vorgetragen. Wir haben nach langer Arbeit einen Kompromiss erreicht. Ich will jetzt schon sagen: Wenn durch Abstimmungen am Mittwoch dieser Kompromiss sehr stark verändert wird, werden wir diesen Kompromiss dann nicht mehr tragen, dann ist es nicht mehr unserer. Also ich finde, wir sollten uns überlegen, ob wir mit Änderungsanträgen die Sache überhaupt jetzt nochmal aufschnüren, oder ob wir nicht das, was wir im Ausschuss erreicht haben, mit Vor- und mit Nachteilen einfach jetzt mal stehen lassen.
Ich habe auch noch einige große Bedenken, und ich will die auch vortragen. Es gibt zwei große. Das erste unserer Fraktion geht gegen die Datenbank. Es ist schwer verständlich in Zeiten, in denen sich alle auf die großen Dinge konzentrieren sollen und die Regierungen der Mitgliedstaaten sich in Zusammenarbeit bei wirklich zentralen Fragen verweigern, dass wir hier zentrale europäische Datenbanken einrichten. Das verstehe ich hinten und vorne nicht. Dieser Prüfbericht, der in diese Datenbanken hineinkommen soll, hat ungefähr den Umfang eines Aktenordners. Ein normaler Hersteller hat 25 000 Produkte auf dem Markt, muss also eine Menge von 25 000 Aktenordner in Online-Datenbanken einpflegen. Das ist nicht besonders witzig.
Die Kosten werden auch höher sein. Die Kommission sagt 1,5 Mio. EUR, und wir gehen davon aus, dass es wesentlich mehr sein wird – von Menschen, die daran arbeiten müssen. Und die Frage, ob der Sinn und Zweck gegeben wird, ist auch anzuzweifeln, denn die Marktüberwachungsbehörden haben überhaupt kein Interesse bekundet und wollen es überhaupt nicht.
Dann bleibt noch der Datenschutz übrig, denn am Ende weiß jeder, dass wir hier sehr wirklich vorsichtige, sensible Daten haben, die nicht für andere zugänglich sein müssen.
(Der Präsident entzieht dem Redner das Wort.)
PRZEWODNICTWO: RYSZARD CZARNECKI Wiceprzewodniczący
Martina Werner, im Namen der S&D-Fraktion. – Herr Präsident! Ich möchte mich auch zunächst bei dem Berichterstatter und bei den Kolleginnen und Kollegen bedanken – Herr Roll hat es ja eben schon angesprochen – für die wirklich gute, harte Zusammenarbeit. Ein zentraler Baustein der Energieunion ist ja die Energieeffizienz, denn durch die weitere Steigerung der effizienten Nutzung von Energie können wir Ressourcen schonen und einsparen. Hier denke ich, ist auch noch ein großes Potenzial vorhanden, das uns helfen kann, unsere gemeinsamen Ziele für den Klimaschutz zu erreichen. Darüber hinaus stärkt ein möglichst effizienter Einsatz von Energie auch unsere Unabhängigkeit von Drittstaaten und schont vor allen Dingen den Geldbeutel aller, der Verbraucherinnen und auch der Unternehmer.
Das Energielabel ist ein Erfolg. Durch die Ausweisung der Energieeffizienzklassen ist es jetzt auch den Verbrauchern möglich geworden, Produkte miteinander zu vergleichen und vor allen Dingen eine aufgeklärte Kaufentscheidung zu treffen. Dies hat wesentlich dazu beigetragen, dass die vom Energielabel erfassten Produkte stetig weiter entwickelt worden sind und heute deutlich effizienter sind als früher. Eine gute Energieeffizienzklasse ist ein entscheidendes Kaufargument, und deshalb liegt es auch im Interesse der Industrie dies als Wettbewerbsvorteil zu nutzen.
Der Erfolg hat dazu geführt, dass heute viele Elektrogeräte in die beste Energieeffizienzklasse fallen und bei einigen Produkten A+ tatsächlich die schlechteste Effizienzklasse ist. Diese Unübersichtlichkeit führt zu einer zunehmenden Verwirrung bei den Verbrauchern. Es ist jetzt wirklich höchste Zeit, dass wir für Klarheit beim Kauf von Elektrogeräten sorgen und dass das Label endlich wieder verbraucherfreundlich wird. Aus diesem Grund bin ich auch stolz darauf, dass es uns gemeinsam gelungen ist, einen wirklich guten, starken Kompromiss für die wesentlichen Punkte zu finden.
Erstens: Die Rückführung auf eine einheitliche Effizienzklasse von A bis G über alle Produktegruppen hinweg schafft Klarheit und wird wieder dazu beitragen, dass Verbraucher auf einen Blick Produkte miteinander vergleichen und auf Anhieb auch entscheiden können, wie effizient das ist. Zweitens ist es gut, dass die geläufigsten Haushaltsgeräte bereits innerhalb von 21 Monaten mit dem neuen Label versehen werden sollen und andere Produktgruppen, mit Ausnahme der erst kürzlich skalierten Heizgeräte, spätestens in fünf Jahren umzustellen. Drittens: Durch den Aufbau einer Datenbank mit einer geschlossenen Plattform für die zuständigen Behörden – und das ist der Unterschied einer öffentlich zugänglichen Informationsseite für Verbraucher – wird die Marktüberwachung in den Mitgliedstaaten übrigens gestärkt. Und wie ich gehört habe, wird das auch von den Mitgliedstaaten unterstützt.
An der einen oder anderen Stelle gibt es aus unserer Sicht, aus sozialdemokratischer Sicht, noch einige Punkte, die wir durchaus optimaler regeln könnten: So halten wir eine zentrale Datenbank für angemessen, und als Sozialdemokraten unterstützen wir, dass Mitgliedstaaten Anreize für Konsumenten mit geringem Einkommen setzen können.
Mit den gefundenen Kompromissen haben wir wirklich viel erreicht. Deswegen bitte ich auch darum, dass wir die Beschlüsse mit großer Mehrheit fassen und dass wir auch dem Berichterstatter für den Trilog die Zuständigkeit erteilen.
Ashley Fox, on behalf of the ECR Group. – Mr President, my group welcomes this report on energy labelling. The current system confuses consumers and I am pleased that the A+, A++ and A+++ categories are being scrapped and we are reverting back to the A to G scale. We are also pleased to see a five-year timescale to achieve this transition. This is a reasonable period for both producers and consumers.
We do have some reservations about the creation of a product database. We are, though, satisfied that the proposed tax clarifies the requirements on producers which were lacking in the Commission proposal. This database has the potential to be a useful market surveillance tool, but we do not want it to become too great a burden on industry. We are also satisfied that this report requires the Commission to consider a ten-year timescale when deciding on future energy labels. Rescaling labels will impose a cost on industry and it is right that both producers and consumers are provided with certainty over this time period.
Overall, we believe this legislation will benefit consumers without increasing costs. We believe the existing directive is working well and would caution against some of the amendments made by other groups that would add much unnecessary prescription without benefiting consumers. This would threaten smaller companies and stifle innovation. Overall this is a good report and my group will vote in favour on Wednesday.
(The speaker agreed to take a blue-card question under Rule 162(8)).
Tibor Szanyi (S&D), Kékkártyás kérdés. – Tisztelt Képviselő Úr! Ön hosszasan taglalta ennek az új rendszernek az előnyeit, elsősorban a fogyasztók szemszögéből nézve, illetve a fogyasztókra bízva az adott termékek megítélését. De Ön tényleg úgy gondolja-e, hogy ebből az iparág szereplői inkább védelmet érdemelnek, mintsem őket is ösztönözni kéne valamilyen módon?
Ashley Fox (ECR), blue-card answer. – Yes, Mr President, I do think these labels will benefit consumers because at the moment we have certain product types where everything is either an A+++, A++ or A+ so the least efficient products have an A+ and consumers think they are buying a good product when it is actually the least effective. And I do accept that any legislation does impose a burden on producers and industry and that results in higher prices to consumers, but my judgment is this proposal gets the balance right.
Lieve Wierinck, namens de ALDE-Fractie. – De hervorming van dit energielabel moet voor mij verschillende doelen dienen. Ten eerste moet het ervoor zorgen dat de producent wordt aangespoord om te innoveren en meer energie-efficiënte toestellen op de markt te brengen. Ten tweede willen wij een betere, efficiëntere controle van de markt. Dit kan door een betere samenwerking en informatie-uitwisseling door de controleagentschappen van de lidstaten.
Ten slotte moet het er ook voor zorgen dat de consumenten meer energiezuinige apparaten kopen. Zo wordt het verbruik verminderd en daalt de energierekening. Voor mij is het ook essentieel dat wij deze doelen nastreven op een manier die zowel voor de consument, de producent als voor de verkopers zo eenvoudig mogelijk is. Wij moeten daarbij vooral rekening houden met onze kleine, lokale dealers en onze kmo's. We mogen hen geen onnodige kosten of lasten opdringen.
Ik denk dat we met de uitkomst van de ITRE-stemming een zeer goed compromis hebben gevonden tussen de posities van de verschillende fracties en tussen de belangen van de verschillende steakholders die hierbij betrokken zijn. Ik denk dat we voor een ambitieuze aanpak hebben gekozen. Eén die het voor iedereen duidelijk maakt wat kan en wat niet kan. We zitten nog in de nasleep van het Volkswagenschandaal en daarom is het belangrijker dan ooit dat wij ervoor zorgen dat de consument weer vertrouwen krijgt in de labelsdie hij ziet. En ik wil daarbij heel duidelijk zijn. Een koelkast die te veel elektriciteit verbruikt is voor mij even erg als een auto die te veel diesel consumeert. In beide gevallen wordt u als consument misleid, is het slecht voor het milieu en zult u dat ook voelen in uw portemonnee, aan de benzinepomp of bij de energierekening.
Ik kijk uit naar de onderhandelingen met de lidstaten en zal deze ambitieuze aanpak ook bij hen verdedigen.
Νεοκλής Συλικιώτης, εξ ονόματος της ομάδας GUE/NGL. – Κύριε Πρόεδρε, αρχικά θα ήθελα να ευχαριστήσω τον εισηγητή, τον κ. Tamburrano, για την πολύ καλή δουλειά που έχει κάνει. Η ομάδα μας, η GUE, υποστήριξε εξαρχής πως είναι σημαντικό να διασφαλίσουμε ένα σύστημα ενεργειακής επισήμανσης ευνόητο στους καταναλωτές, το οποίο όμως να περιλαμβάνει και όλες τις απαραίτητες πληροφορίες. Χαιρετίζουμε, λοιπόν, τις προτάσεις που περιλαμβάνονται στην έκθεση για διαγραφή των παραπλανητικών συμβόλων και μετάβαση σε ένα απλούστερο, ενιαίο σύστημα επισήμανσης από το Α ως το G. Έτσι οι καταναλωτές θα έχουν σαφέστερες ενδείξεις για την ενεργειακή απόδοση ενός προϊόντος και θα είναι σε θέση να κάνουν συνειδητές επιλογές, με τις οποίες θα εξοικονομούν ενέργεια, αλλά και χρήματα. Γι’ αυτό και καταθέσαμε σχετική τροπολογία ζητώντας να εφαρμοστεί το σύστημα αυτό άμεσα και σε όλα ανεξαιρέτως τα προϊόντα.
Εξίσου, σημαντική είναι και η πρόταση που προωθείται στην έκθεση για δημιουργία μιας νέας ψηφιακής βάσης δεδομένων για τα προϊόντα, στην οποίαν οι καταναλωτές θα έχουν δωρεάν πρόσβαση. Ωστόσο, θεωρούμε πως είναι πολύ σημαντικό η βάση αυτή να δίνει περισσότερες πληροφορίες για τα προϊόντα, αλλά και για τα δικαιώματα των καταναλωτών, ώστε να ενισχυθεί η διαφάνεια και να τεθεί έτσι φραγμός στην αισχροκέρδεια και στην παραπλάνηση των καταναλωτών από τις μεγάλες επιχειρήσεις. Για να μπορέσουμε, όμως, να προχωρήσουμε σε όλα αυτά, είναι σημαντικό να δώσουμε όλοι ψήφο εμπιστοσύνης στον εισηγητή, ώστε να αρχίσει άμεσα τις διαπραγματεύσεις με το Συμβούλιο και την Επιτροπή.
Benedek Jávor, a Verts/ALE képviselőcsoport nevében. – Tisztelt Képviselőtársaim! Valóban egy nagyon fontos fájl vitája folyik most itt a Parlamentben, és nagyon fontos lenne, hogy a fogyasztókat megfelelően informáljuk az általuk vásárolt termékek energiafogyasztási adatairól. Ugyanakkor az a riport, amit az ITRE bizottságban végül elfogadtunk, az nagyon sok mindent nem tartalmaz Tamburrano raportőr úrnak az eredeti javaslatából. És ahhoz, hogy megfelelő információt kapjanak a fogyasztók, szükséges, hogy visszakerüljenek olyan elemek, amelyek menet közben kikerültek belőle. Elkerülhetetlen, hogy megfelelő mandátumot kapjon a jelentéstevő a tárgyalások folytatására a Bizottsággal és a Tanáccsal.
Elkerülhetetlen, hogy az új, egységes, A-tól G-ig terjedő energiacímkézés már 2023-ra legkésőbb minden termékcsoportra terjedjen ki, ne csak majd valamikor 2030-ban. Hogy a címkézett termékek esetében információhoz juthassunk hozzá arról, hogy mennyi energiát fognak fogyasztani a működésük alatt, szükség van a központi adatbázisra, és végül egyetlen egységes címkére termékcsoportonként.
Barbara Kappel, im Namen der ENF-Fraktion. – Herr Präsident, Frau Kommissarin! Der vorliegende Bericht für eine neue Energieeffizienzkennzeichnung von Haushaltsgeräten dient in erster Linie dem Verbraucherinteresse. Die Neuerungen sind das Etikett 2,0 – wie es der Berichterstatter bezeichnet hat, dem ich auch sehr danken möchte – und die Datenbank, die – wie wir heute schon gehört haben – nicht unumstritten ist und die auch seitens der nationalen Marktbeobachtungsbehörden nicht unumstritten ist, deren Arbeit sie eigentlich erleichtern soll.
Erreicht werden soll die Steigerung der Effizienz der Energieeffizienzkennzeichnung durch eine einfachere Skalierung, das heißt, die Rückkehr zu bekannten und bewährten Etiketten der Skala A bis G für energieeffiziente Produkte einschließlich eines Verfahrens zur Neuskalierung der bestehenden Etiketten A+++ plus bis A zu D wird es hinkünftig also nicht mehr geben.
Das Energieetikett ist eine Erfolgsstory – wir hörten es heute schon: 85 % der europäischen Konsumenten verlassen sich bei der Kaufentscheidung auf diese Etikette, und sie ist auch treibende Kraft in der Industrie für innovative Entwicklungen: 450 Mio. EUR konnten durch die Etiketten eingespart werden.
Um den Verbrauchern aber auch den Vergleich von Produkten zu vereinfachen, soll es hinkünftig nur noch ein einheitliches A- bis G-Energieetikett geben. Der Verbraucher soll dadurch das effizienteste Produkt kaufen. Das soll zu einer Senkung des Energieverbrauchs und der Energiekosten führen. Besonders wichtig dabei: Der tatsächliche Stromverbrauch soll auf dem Etikett angegeben werden, gemessen unter realen Bedingungen und nicht unter Laborbedingungen.
Der Berichterstatter hat auch einen guten Mittelweg für zukünftige Neuskalierungen gefunden: Eine Neuskalierung wird automatisch angestoßen, wenn 25 % der verkauften Produkte in einer Kategorie in die oberste Effizienzklasse A oder 50 % in die Klassen A und B fallen.
Mein Anliegen war es, den Handel möglichst zu schonen – wenig Mehraufwand. Das wurde erreicht.
Gunnar Hökmark (PPE). – Mr President, my thanks to the rapporteur. I think it is important when you discuss energy efficiency labelling that the whole idea is not to get things right. The whole idea is to make things better and better, and that is why it is so important to have clear labelling that is easy to understand because that will empower consumers to always make a better choice and support industry which wants to develop better technologies. And I think this is important not only for this discussion but for a lot of other discussions about energy use and energy efficiency.
Every new generation, whatever machinery it is, is better than the last. And those who think we can do better by freezing development are also fundamentally wrong. That is a very clear sign from this discussion about energy labelling. And that is why I also think it is important not to believe here in bureaucracy too much, not to believe that we can achieve this by regulations. This is business-driven not database-driven, and if the database is not simple, easy, non-bureaucratic, it will hinder, it will freeze the development. And that is why I gave the support to the compromises but I also would like to underline that this must be open for business-driven technology and business-driven variation and dialogue with consumers.
Flavio Zanonato (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, la lotta al cambiamento climatico e la sicurezza energetica passano anche attraverso la libera e consapevole scelta dei consumatori che, preferendo soluzioni, ovverosia in questo caso, elettrodomestici e dispositivi efficienti sotto il profilo energetico, consentono un risparmio di energia che in Europa nel 2020 raggiungerà i 175 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, pari all'intero fabbisogno primario di energia in Italia nel corso di un anno.
Puntare quindi sull'efficienza degli elettrodomestici è una scelta di buonsenso, nell'interesse di chi questi elettrodomestici dovrà usarli a casa, ma anche dà continuità e coerenza alle politiche europee sul tema energia e clima di cui questa legislazione ha fatto un tassello principale.
Il testo licenziato – e ringrazio anch'io l'onorevole Tamburrano per l'ottimo lavoro che ha svolto – è molto condivisibile. Partendo dallo stato di avanzamento tecnologico e considerate ed esentate alcune tipicità di filiera, ad esempio il surriscaldamento, attualizza e semplifica la scala pittografica, rendendola meno equivoca, più chiara e più leggibile.
Spero che nella trattativa con il Consiglio riusciremo a mantenere fermi alcuni punti.
José Blanco López (S&D). – Señor Presidente, este Reglamento —ya se ha dicho— sobre el etiquetado de la eficiencia energética es, sin duda, clave a la hora de facilitar al ciudadano y al consumidor la mejor información, el mejor conocimiento del impacto que unos u otros productos existentes en el mercado pueden tener en la factura energética, en la factura eléctrica, y, a su vez, es un Reglamento que va a contribuir, sin lugar a dudas, al objetivo de reducción de las emisiones.
Es necesario el reajuste en el etiquetado a la vista de la sobrepoblación existente entre las clases más eficientes de determinados productos, restando valor a la propia escala y a la información que aporta al ciudadano. La propuesta, además, es sensible a industrias como la de la calefacción, que recientemente ha implantado el etiquetado de eficiencia. Y, por último, este reajuste tratará de evitar nuevos casos como el del «dieselgate», que debe producirse en condiciones reales de uso y no en pruebas de laboratorio.
Jeppe Kofod (S&D). – Hr. formand! På grund af energimærkningsreglerne, der blev vedtaget i 2010, og som vi nu styrker ved vores behandling i dag, og på grund af de strenge energikrav til industrien, som blev vedtaget i dette Parlament, vil vi i 2020 have sparet, hvad der svarer til hele Italiens årlige energiforbrug. Hver husstand i EU vil i gennemsnit spare omkring 3 500 kr. på energiregningen - om året, vel at mærke! Det er værdien for miljøet, for klimaet og for den helt almindelige europæiske borger, uanset om hun eller han så er dansk, italiensk, tjekke eller portugiser.
Dette stykke lovgivning er en ubetinget europæisk succes, og en succes, som vi nu gør større ved at styrke og udbygge den. Nu gør vi op med de forvirrende A+-, A++-, A+++-mærker på køleskabe, vaskemaskiner og støvsugere. For fremtiden vil man kun skulle forholde sig til A- til G-mærker. Nu gør vi det endnu lettere både at beskytte miljøet og klimaet og spare på elregningen.
Pytania z sali
Franc Bogovič (PPE). – Zelo podpiram, da se na področju učinkovite rabe energije delajo koraki naprej.
Učinkovita raba energije najbolje odgovarja na ključne izzive, ki so pred nami. Na eni strani na klimatske spremembe, na drugi strani pa zmanjšuje energetsko odvisnost Evrope.
Na neki način sem prav vesel, da je v teh dvajsetih letih, ko se Evropa intenzivno s tem ukvarja, pravzaprav že zmanjkalo teh plusov pri A-ju, kajti to govori, da gremo v pravo smer, in, na drugi strani, kliče po spremembi, da bo takšno označevanje bolj točno oziroma bolj jasno za potrošnike.
Zato podpiram, da se te oznake spremenijo, da gredo v razredih od A do G, da imamo zopet možnosti za napredovanje, kot radi rečemo, na eni strani, na drugi strani pa, da bo tudi kontrola nad izvajanem teh ukrepov učinkovita, kajti v preteklosti se je že postavilo večkrat vprašanje, ali so ti podatki, ki so na oznakah na teh izdelkih, točni. Podpiram te ukrepe.
Νότης Μαριάς (ECR). – Κύριε Πρόεδρε, η πολιτική της ενεργειακής απόδοσης βρίσκεται σε συνάρτηση με αποφάσεις που αφορούν τους τομείς της ασφάλειας εφοδιασμού, της κλιματικής αλλαγής, της βιώσιμης ανάπτυξης και της εσωτερικής αγοράς. Ωστόσο, έτσι όπως έχει η κατάσταση σήμερα, ειδικά στις χώρες του ευρωπαϊκού Νότου, είναι σημαντικό η ενεργειακή απόδοση να στοχεύει πρωτίστως στην εξάλειψη του ντροπιαστικού φαινομένου της ενεργειακής φτώχειας.
Ο στόχος που έθεσε το Συμβούλιο της Ευρωπαϊκής Ένωσης, τον Οκτώβριο του 2014, είναι η αύξηση στο 27% της ενεργειακής απόδοσης έως το 2030. Για να γίνει αυτό, θα πρέπει οι πάροχοι και πωλητές σε όλα τα κράτη μέλη να δίδουν έγκυρες και ορατές πληροφορίες για την ενεργειακή απόδοση των προϊόντων τους. Πρέπει να αποφευχθεί η σύγχυση των καταναλωτών, αλλά και να επιτευχθεί μια μετάβαση κατευθυνόμενη από τη γνώση.
Η αντιμετώπιση της ενεργειακής φτώχειας μπορεί να δώσει ένα ισχυρό κίνητρο, τόσο στα κράτη μέλη, όσο και στους ίδιους τους πολίτες, να συνδράμουν στην προσπάθεια αυτή εξοικονόμησης ενέργειας και η Επιτροπή θα πρέπει να βρει τους αναγκαίους πόρους για να χρηματοδοτήσει αυτή την προσπάθεια ενημέρωσης των πολιτών.
Ivan Jakovčić (ALDE). – Poštovani predsjedniče, želio bih odmah na početku potpuno jasno podržati ovaj izvještaj i prijedloge koje imamo jer zaista ih doživljavam kao nešto što će itekako doprinijeti i proizvođačima raznih proizvoda o kojima govorimo, ali pogotovo potrošačima. Zaista je zbunjujuće bilo ono označavanje energetske efikasnosti koje smo imali do sada i koje imamo sada. Abecedno, jednostavno, vrlo lako razumljivo označavanje je ono što nam zaista treba i u tom kontekstu želim izraziti svoju potpunu podršku.
Međutim, poštovana gospođo povjerenice, ono što bih vas htio pitati je: zašto ne bismo na tom jedinstvenom tržištu napokon i za mnoge druge proizvode i usluge osmislili takav jednostavan, potpuno prihvatljiv način označavanja kvalitete proizvoda ili kvalitete usluga ili učinkovitosti, u ovom slučaju energetske učinkovitosti? Mislim da bi na jedinstvenom tržištu trebali imati što jedinstveniji način označavanja kvalitete usluga i proizvoda.
Seán Kelly (PPE). – Mr President, I think, having been involved in COP 21 in Paris last year it was a wonderful occasion – the first time ever we have had a global agreement, probably in anything. So all countries are now moving to help reduce greenhouse gas emissions and keep the temperature of global warming below 2 degrees, moving to 1.5 degrees. And every facet of human activity has to come into that.
Energy efficiency is a key area and I think a lot more can be done and I am glad now we are getting down to the details on it. We have our targets but now we are getting down to the details, especially in bringing consumers with us who want to make a contribution, who want to save the planet and want, obviously, to reduce their bills. The idea of anything with an A attached to it means it is the best, whether it is A+ or A++, that is only a detail. I think moving to the new classification makes far more sense and will be far simpler for consumers, which they will appreciate and will help us reach those targets which is so vital. Well done to everybody.
(Koniec pytań z sali)
Cecilia Malmström,Member of the Commission. – Mr President, I want to thank you for this very useful debate. I think there is a strong consensus and there is indeed a strong support to revise the energy label and make it more efficient in order to facilitate for the consumer.
Just a few words on the database. It is not going to be a huge administrative burden. It is actually only creating an obligation on manufacturers and importers to register the product model by uploading information that is already required under the different existing delegated acts. The technical documentation will only be accessible to market surveillance authorities, so thereby the data security will be secured. The Commission already has experience with such databases, for instance in cosmetics.
And regarding the costs, the actual costs could in fact be less than today because manufacturers no longer need to keep technical documentation available for market surveillance authorities for five years after the last product was manufactured. So hopefully this will be a useful tool for consumers, and not an extra burden.
I agree that we need more, better and simpler standards for the whole of the internal market. Unfortunately, we cannot solve that particular problem here today, but today we can send a strong signal that we are agreeing to do something important, to facilitate for the consumers, to do important work here to revise energy labelling and the Commission very much looks forward to continuing working with the European Parliament to finalise this proposal, and again I want to thank the rapporteur and the different shadow rapporteurs for the work that has been done here.
Dario Tamburrano, relatore. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, volevo ringraziare la signora Commissaria e tutti i colleghi per il percorso fatto insieme, per gli apprezzamenti e anche per le critiche ricevute. Anche le critiche sono state utili ad ottenere una relazione il più possibile equilibrata. In questi mesi, mentre scrivevamo questo relazione, elaboravo la mia proposta e poi nelle successive negoziazioni io avevo in mente un'immagine, un sogno: l'idea dell'etichetta 2.0 e di quello che è possibile, grazie alla riforma dell'etichetta e a un QR code e a una banca dati.
Quindi mi sono immaginato che un giorno io stesso possa capitare in un negozio di elettrodomestici e magari vedere la nostra nuova etichetta in funzione e vedere qualche cittadino europeo, al pari di quello che possono fare anche i cittadini australiani da tanti anni, puntare con il proprio telefonino il QR code e confrontare, grazie a delle applicazioni, più prodotti, in virtù delle caratteristiche di consumo e confrontarle non solo su pattern di consumo prestabiliti ma anche su pattern che siano quelli suoi propri e della sua famiglia e poter ottenere da un app, immaginaria per il momento ma che sicuramente arriverà, delle informazioni sui costi effettivi del consumo di quell'apparecchio in termini monetari, rapportati proprio ai suoi consumi effettivi e poter scegliere quindi l'apparecchio che soddisfa meglio le esigenze e che permette di recuperare gli investimenti in apparecchi più efficienti e più costosi, sapendo anche in quanto tempo.
Questo è uno degli esempi dell'etichetta che mi sono immaginato e che spero di vedere al più presto nel mondo reale e diciamo che l'Europa in questo momento ha bisogno anche di una piccola storia di successo perché mi auguro che riusciremo ad andare avanti e a progredire tutti insieme
Przewodniczący. – Zamykam debatę.
Simona Bonafè (S&D), per iscritto. – Il voto di oggi sull'etichettatura sull'efficienza energetica rappresenta un traguardo importante, che giunge al termine di un lungo lavoro che mi ha vista impegnata in prima linea nella commissione per l'ambiente e in quella per l'industria. Un lavoro che, lo dico con grande soddisfazione, senz'altro ha dato i suoi frutti: il testo uscito quest'oggi dalla plenaria ricalca infatti i progressi e le migliorie apportate al testo originale della Commissione già nel corso dei lavori delle due commissioni parlamentari, all'interno delle quali eravamo riusciti a raggiungere risultati importanti sotto vari aspetti. Col ritorno a un'unica scala A-G per tutti i prodotti abbiamo cercato di conferire di nuovo chiarezza all'etichetta energetica agli occhi dei consumatori; abbiamo stabilito criteri chiari e prevedibili per l'aggiornamento periodico delle etichette, il cosiddetto "riscalaggio", da attuare in linea col grado di sviluppo tecnologico di ciascun gruppo di prodotti e in modo tale da assicurare durata e rappresentatività all'etichetta; abbiamo inserito previsioni più dettagliate e stringenti in materia di vigilanza del mercato e controlli di conformità sui prodotti. Trovo positivo che il testo approvato a Strasburgo preveda comunque alcune novità, come la possibilità di inserire nelle etichette il riferimento alle "apparecchiature intelligenti", interconnesse fra loro e capaci di garantire un maggior risparmio energetico.
Carolina Punset (ALDE), por escrito. – Cada vez se usan más electrodomésticos en los hogares y el 85 % de los consumidores europeos tienen en cuenta en sus decisiones de compra el etiquetado energético, por tanto, su aceptación es generalizada en todos los países de la Unión. Es una garantía para el consumidor, al tiempo que es un instrumento para alcanzar los objetivos de reducción de emisiones, mejora de la eficiencia energética y reducción de la dependencia de combustibles. El nuevo etiquetado propuesto elimina las confusas categorías A+ y establece una escala única de la A a la G más simplificada. Se calcula que para el 2020, el ahorro en combustibles derivado del uso de las etiquetas de eficiencia energética será equivalente a 180 millones de toneladas de petróleo. El objetivo de mejora de la eficiencia energética del 27 % en 2030 es un objetivo poco ambicioso, por lo que se debería aumentar esta cifra hasta llegar al 40 % El retraso injustificado de hasta cinco años en la plena aplicación del nuevo reglamento, puede suponer menores inversiones en investigación y mejoras por parte de los fabricantes por lo que se debe acortar al mínimo posible en beneficio de todos.
Владимир Уручев (PPE), в писмена форма. – Уважаеми колеги, с голяма удовлетвореност подкрепям доклада за нов регламент за енергийното етикетиране на домакински уреди и продукти. Политиката за етикетиране до момента е довела до спестяване на енергия, съизмерима с годишното енергопотребление в Италия, една от големите страни на Европейския съюз. За съжаление, съществуващата скала за етикетиране е изчерпала своите възможности, доколкото почти 90% от битовите уреди вече попадат в най-горната част на скалата, означена като А с поредица от „+“. Приветствам връщането към лесно разбираемата от хората скала от 7 букви (А до G) със седем различни цвята (от тъмно зелено до червено). Предвиденият в регламента механизъм за преформатиране на скалата за съществуващите продукти ще позволи в рамките на период от 5 години да се премине към новите по-стриктни изисквания за енергийна ефективност на собственото производство и внасяните в Съюза домакински уреди. Напълно подкрепям критериите за преобразуване на скалите с напредъка на технологиите и насищането на пазара с енергоефективни продукти в най-високия клас. Разширените изисквания за предоставянето на информация за потребителите и за рекламните материали, както и засилената роля на органите за надзор на пазара за спазването на изискванията на новия регламент ще допринесат за постигането на високите цели за намаляване на консумацията на енергия в нашите домакинства.