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Ceturtdiena, 2017. gada 19. janvāris - Strasbūra Pārskatītā redakcija

5. Prezidentūras paziņojumi
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  Presidente. – La seduta è ripresa.

Devo purtroppo comunicare all'Assemblea che, a seguito delle numerosissime scosse di terremoto che hanno colpito l'Italia, una valanga ha sommerso un albergo, ci sono trenta dispersi, anche bambini, con una situazione meteorologica bruttissima, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza ha raggiunto l'albergo dopo sei ore di marcia perché tutte le strade erano bloccate. Quindi sugli sci i militari della Guardia di Finanza hanno raggiunto il posto e stanno ora cercando, con i cani antivalanga, di vedere se i dispersi, come ci auguriamo tutti, siano sopravvissuti. Due persone sono state salvate, però certamente la situazione non è delle migliori.

La popolazione è stremata. Da ieri a mezzanotte a questa mattina alle sei ci sono state ottanta scosse di terremoto. I cittadini sono terrorizzati, la situazione meteorologica è pessima, quindi credo che a nome di tutto il Parlamento possiamo inviare un messaggio di solidarietà a questi cittadini europei che stanno vivendo momenti drammatici. E farò di tutto, credo con il vostro pieno consenso, affinché la Commissione europea possa accelerare i tempi per erogare il Fondo di solidarietà con il nostro sostegno, perché, ripeto, la situazione, lo sanno i miei colleghi italiani, è veramente disastrosa.

I giornali di tutto il mondo stanno parlando di quello che è successo. Il terremoto ha provocato una valanga e la valanga ha sommerso un albergo e sono tutti sotto la valanga, l'albergo è sotto la valanga. Questa è la situazione drammatica. Ho parlato poco fa con il comandante generale della Guardia di Finanza, l'ho ringraziato per il lavoro che hanno compiuto questi esperti, sei ore di marcia sono tante, però speriamo che possano riuscire a trovare i dispersi in vita.

Ringrazio ancora tutti quanti, il Presidente Juncker, il Commissario per la vicinanza espressa, credo che dovremo fare di tutto per dare risposte concrete a questi cittadini. Come mi ha chiesto il presidente della Protezione Civile italiana, chiedono soprattutto solidarietà, perché vivere con centinaia di scosse – ci sono state centinaia di scosse negli ultimi giorni – non è certamente facile. Quindi vi ringrazio come italiano, ma soprattutto come Presidente del Parlamento per la solidarietà che vorrete inviare a questi nostri compatrioti.

Grazie. Ha chiesto la parola l'onorevole Valenciano.

 
  
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  Elena Valenciano (S&D). – Señor presidente, toda nuestra solidaridad y cariño y toda la fuerza que sea necesaria para las víctimas italianas. Pero, ya que está aquí el comisario Stylianides y que sabemos también que hay centenares de miles de refugiados también en una situación casi imposible por esta ola de frío, también reclamo solidaridad y ayuda para estos refugiados.

 
  
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  Rosa D'Amato (EFDD). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, oltre alla solidarietà c'è stata, nell'ultima seduta plenaria, una mozione di risoluzione sul terremoto, che la Commissione deve prendere seriamente in considerazione.

C'erano delle richieste ben precise che la maggioranza del Parlamento europeo ha approvato, quindi passiamo anche ai fatti. La solidarietà certamente la dobbiamo fare, la dobbiamo dare, ma servono atti concreti perché la situazione non migliorerà e non sono alcuni cittadini a essere in pessime condizioni, ma è la stragrande maggioranza della popolazione del centro Italia.

 
  
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  Presidente. – Già ieri il Presidente Juncker ha detto che farà tutto il possibile, lo chiamerò anche oggi, ma credo che noi abbiamo fatto sentire chiaramente la nostra voce perché si faccia non soltanto l'applauso, ma anche cose concrete.

 
  
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  Ελένη Θεοχάρους ( ECR). – Κύριε Πρόεδρε, εκφράζω και εγώ, εκ μέρους του λαού της Κύπρου, τη συμπαράστασή μου στον δοκιμαζόμενο λαό της Ιταλίας. Εγώ θα σας μιλήσω για μια ανθρωπογενή καταστροφή η οποία συνέβη πριν από 43 χρόνια και εξακολουθεί να βασανίζει τον λαό της Κύπρου.

Λυπάμαι πάρα πολύ που υποχρεώνομαι να πάρω τον λόγο ενώπιον του Σώματος, αλλά θα πρέπει να σας ενημερώσω ότι απαγορεύθηκε στο γραφείο μου να διοργανώσει μία έκθεση φωτογραφίας από την κατεχόμενη Λευκωσία, από την γραμμή κατάπαυσης του πυρός που λέγεται «παγωμένη Λευκωσία», και ο λόγος είναι ότι, δήθεν, βρισκόμαστε σε ένα κρίσιμο στάδιο για τις συνομιλίες οι οποίες θα επηρεαστούν από μία έκθεση φωτογραφίας που θα γίνει μέσα στο Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο.

Και εγώ σας αναφέρω, κύριε Πρόεδρε, πρώτον, ότι δεν είμαστε σε ακτίνα συμφωνίας, δεύτερον, αν υπάρξει συμφωνία, δεν θα είναι συμβατή με το ευρωπαϊκό κεκτημένο και θα την απορρίψουν τα μέλη και τρίτον, οι εμπρηστικές δηλώσεις του Ερντογάν παραβλάπτουν πολύ περισσότερο τις συνομιλίες από μια έκθεση. Λυπάμαι, αλλά αυτό μου δίνει την εντύπωση ότι είμαστε συνεργοί σε άλλες καταστάσεις.

 
  
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  Presidente. – Non dobbiamo aprire un dibattito su questo, verificheremo, chiederò ai Questori di darmi una risposta.

Onorevole Forenza, aveva chiesto la parola.

 
  
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  Eleonora Forenza (GUE/NGL). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo sia stato importante il Suo annuncio rispetto a quella che è la situazione nel centro Italia. Ci sono migliaia di cittadini e cittadine europei che stentano a ritrovare la normalità.

Credo sia fondamentale che la sicurezza dei cittadini e delle cittadine europei venga interpretata, in primo luogo, come sicurezza del proprio territorio, rispetto alle proprie abitazioni e che questo faccia premio rispetto alla logica della stabilità.

Mi permetto di testimoniare anche la nostra solidarietà, di tutta quest'Aula e di questo gruppo, a quelle popolazioni e di ringraziare vivamente tutte le brigate di solidarietà attiva che in queste ore stanno portando soccorso in una situazione disastrosa per il terremoto e per la neve.

 
  
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  Presidente. – Durante la Conferenza dei presidenti, abbiamo deciso di dare rilievo all'Aula e anche rilievo all'attualità. Ho sottolineato quello che è accaduto in un paese dell'Unione europea, quindi credo che sarò celere nei voti. Però rispettiamo anche ciò che è accaduto e il sentimento dei rappresentanti del popolo italiano che siedono in quest'Aula.

Non siamo dei burocrati, siamo dei rappresentanti dei popoli europei e quando c'è un popolo europeo che soffre, noi dobbiamo essere vicini al popolo europeo, non è questione di votare prima o dopo. Sarò rapido nelle votazioni.

 
  
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  Jill Seymour (EFDD). – Mr President, I would like to congratulate you on your appointment, and certainly your stance on Italy right at this moment. On a point of order under Rule 15(1), could I ask you to look at the future election voting system that we have just incurred this week, where it says the President should be elected by secret ballot. I have no objection to this, but why are we going backwards in time by using paper ballot votes that took a whole day to process under enormous cost to the taxpayer? Yet, within this Chamber, we have the facility to process secret electronic votes. I believe in future you should encourage this Chamber to avoid wasting time and taxpayers’ money by moving for a better process.

 
  
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  Presidente. – Grazie onorevole. Abbiamo già votato per i Questori con questo sistema.

Ieri, l'onorevole Lavrilleux ha affermato, durante la discussione sulle conclusioni della riunione del Consiglio europeo del 15 dicembre, che l'onorevole Lundgren avrebbe pronunciato una frase razzista nel corso del suo intervento. L'onorevole Lundgren ha smentito di aver pronunciato quella frase. Come vi avevo promesso ieri, ho chiesto di avere la trascrizione e la traduzione degli interventi prima di prendere qualsiasi decisione su questa vicenda. Dopo aver preso visione della traduzione e dell'intervento nel testo originale nella lingua madre dell'onorevole Lundgren e della registrazione dell'interpretazione francese, posso confermare che si è trattato di un equivoco dovuto ad un errore di interpretazione.

L'onorevole Lundgren non ha pronunciato alcuna frase razzista nel corso del suo intervento. Gliene devo dare atto pubblicamente e mi scuso se c'è stato un errore; ognuno di noi può commettere un errore, ma la parola poteva essere interpretata diversamente, quindi dobbiamo dare atto all'onorevole Lundgren di non aver pronunciato alcuna frase razzista e ringrazio anche l'onorevole Lavrilleux che nella traduzione in lingua francese ha ricevuto invece un'interpretazione (…).

Ho promesso a quest'Aula di garantire il diritto di parola a tutti i deputati. Faremo in fretta la votazione, però siccome l'accusa rivolta all'onorevole Lundgren era grave, ho voluto accertare la verità e siccome non ha pronunciato alcuna frase razzista, l'Aula intera doveva esserne portata a conoscenza. L'onorevole Lavrilleux giustamente ha denunciato quello che era successo nell'interpretazione francese.

 
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