Presidente. – Prima di iniziare la seduta vorrei esprimere le mie condoglianze e manifestare la mia vicinanza alle famiglie delle vittime del popolo del Guatemala, per la tragedia provocata da un incendio scoppiato mercoledì scorso all'interno di una casa di accoglienza per minori orfani vittime di violenza a San José Pinula. Rimaniamo in attesa del risultato dell'inchiesta per conoscere le cause di questo evento e le eventuali responsabilità. Certo è che questi bambini e adolescenti dovevano essere meglio protetti.
Come sapete, la scorsa settimana abbiamo celebrato la Giornata della donna. Ho insistito affinché questa celebrazione non fosse solo un'occasione retorica e fino a quando le donne continueranno ad essere vittime di violenza, discriminazione, matrimoni forzati, esclusione dal mondo del lavoro, dalla politica o dai posti di responsabilità, noi dovremo batterci tutti i giorni dell'anno per affermare il rispetto dei loro diritti fondamentali. Alla riunione straordinaria della commissione FEMM ho sottolineato come non sia possibile rispondere alle grandi sfide del mondo – terrorismo, radicalizzazione, povertà e disoccupazione – senza una vera uguaglianza di genere.
Ho incontrato Lamiya Aji Bashar e Hauwa Ibrahim, due donne vincitrici del nostro premio Sacharov; ho ribadito il nostro impegno a sostenere la loro azione ma anche il loro coraggio e la loro storia ci devono responsabilizzare affinché l'Unione rimanga un faro dei diritti umani nel mondo. Per questo chiediamo uno sforzo collettivo degli Stati membri e delle stesse istituzioni europee per la ratifica e l'applicazione della convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica.
Sono fiero di essere il Presidente di un'istituzione che fa sentire ogni giorno la sua voce forte e chiara sui diritti delle donne. Eppure, proprio qui, al Parlamento europeo, qualche giorno fa, abbiamo assistito a un episodio estremamente grave: un parlamentare ha attaccato in maniera inaccettabile la parità di genere. Ha offeso tutte le donne, violando i nostri valori fondanti e lo ha fatto per di più mentre presiedeva una donna, nell'ambito di una discussione sulle differenze retributive tra donne e uomini.
Per quanto mi riguarda non intendo tollerare un simile comportamento (Applauso), ancor più grave in quanto espresso da chi dovrebbe con dignità rappresentare i popoli europei. Come Presidente di questo Parlamento voglio scusarmi con tutte le colleghe, con tutte le donne che lavorano in questa Istituzione, con gli ospiti e con tutte le donne, per queste dichiarazioni estremamente offensive.
Non appena si concluderà l'iter dell'indagine che ho avviato, annuncerò la sanzione che sarà appropriata alla gravità delle affermazioni pronunciate in quest'aula.