4. Vehículos al final de su vida útil, residuos de pilas y acumuladores y residuos de aparatos eléctricos y electrónicos - Vertido de residuos - Residuos - Envases y residuos de envases (debate)
Preşedintele. – Următorul punct de pe ordinea de zi este dezbaterea comună privind:
– raportul Simonei Bonafé, în numele Comisiei pentru mediu, sănătate publică și siguranță alimentară, referitor la propunerea de directivă a Parlamentului European și a Consiliului de modificare a Directivei 2000/53/CE privind vehiculele scoase din uz, a Directivei 2006/66/CE privind bateriile și acumulatorii și deșeurile de baterii și acumulatori și a Directivei 2012/19/UE privind deșeurile de echipamente electrice și electronice (COM(2015)0593 - C8-0383/2015 - 2015/0272(COD)) (A8-0013/2017),
– raportul Simonei Bonafé, în numele Comisiei pentru mediu, sănătate publică și siguranță alimentară, referitor la propunerea de directivă a Parlamentului European și a Consiliului de modificare a Directivei 1999/31/CE a Consiliului privind depozitele de deșeuri (COM(2015)0594 - C8-0384/2015 - 2015/0274(COD)) (A8-0031/2017),
– raportul Simonei Bonafé, în numele Comisiei pentru mediu, sănătate publică și siguranță alimentară, referitor la propunerea de directivă a Parlamentului European și a Consiliului de modificare a Directivei 2008/98/CE privind deșeurile (COM(2015)0595 - C8-0382/2015 - 2015/0275(COD)) (A8-0034/2017) și
– raportul Simonei Bonafé, în numele Comisiei pentru mediu, sănătate publică și siguranță alimentară, referitor la propunerea de directivă a Parlamentului European și a Consiliului de modificare a Directivei 94/62/CE privind ambalajele și deșeurile de ambalaje (COM(2015)0596 - C8-0385/2015 - 2015/0276(COD)) (A8-0029/2017).
Simona Bonafè, relatrice. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto mi permetta di ringraziare tutti i relatori ombra per il lavoro serrato di questi mesi e soprattutto per il clima di collaborazione che ci ha permesso di procedere spediti all'approvazione di più di cento compromessi su circa duemila emendamenti, a larga maggioranza in commissione ENVI, di un dossier delicato e importante. Infatti, il pacchetto che ci accingiamo a discutere e a votare oggi è solo formalmente la modifica di quattro direttive sui rifiuti. Ma io penso che sarebbe assolutamente riduttivo relegarlo all'ambito di politica ambientale o all'ambito di politica dei rifiuti.
Io penso che quello che noi abbiamo davanti oggi è, a tutti gli effetti, un pacchetto che ci pone una sfida molto profonda, che è la sfida di impostare un nuovo modello industriale sostenibile, cioè di fare in modo che la sostenibilità ambientale possa essere considerata una delle leve della competitività del nostro sistema economico. Perché noi dobbiamo prendere atto che l'attuale modello di sviluppo lineare sta mostrando tutti i propri limiti: è un modello di sviluppo inefficace, è un modello di sviluppo costoso, è un modello di sviluppo che non sta producendo più benessere per i nostri cittadini e che sta sfruttando oltremodo le risorse del pianeta.
Quindi, noi abbiamo oggi la possibilità di uscire da questa crisi e di avanzare verso la transizione a un'economia circolare che, badate bene, non significa solo recuperare materia prima dai rifiuti ma anche innestare un circolo virtuoso tale per cui si crei valore in tutto il ciclo di vita di un prodotto. Questo, in poche parole, significa maggiore crescita sostenibile, significa posti di lavoro, significa, come dicevo prima, rilancio della competitività, significa anche puntare sull'innovazione e su nuove tecnologie e quindi aprire a nuove opportunità il nostro sistema economico. Certo, per fare questo dobbiamo avere una normativa chiara, che favorisca gli investimenti e politiche ambiziose.
Ci sono tante cose che vorrei dire di questo pacchetto ma mi limito a quelle più essenziali. Devo dire che noi siamo partiti da una buona proposta della Commissione, una proposta che abbiamo però migliorato soprattutto in due linee principali: da una parte, la prevenzione nella generazione dei rifiuti e, dall'altra, lo sviluppo di un mercato efficiente delle materie prime.
Perché intanto partire dalle misure di prevenzione? Non solo perché la prevenzione nella generazione dei rifiuti è il primo livello della gerarchia dei rifiuti, ma perché, a nostro modo di vedere, la prevenzione nella generazione dei rifiuti è un chiaro indicatore di quanto ci stiamo muovendo verso un'economia circolare. Mi spiego: produrre meno rifiuti significa aver messo in moto a monte tutte quelle innovazioni di processi produttivi, di prodotti, di modelli di business che ci dicono in che misura stiamo procedendo verso un sistema di economia circolare.
Fra le misure di prevenzione vorrei ricordare sicuramente la definizione più chiara di end of waste o di sottoprodotti, sicuramente i requisiti minimi della responsabilità estesa del produttore, sicuramente misure specifiche lungo l'intera vita utile del prodotto, quali il riuso e l'obsolescenza programmata, ma anche, Presidente, mi faccia menzionare due target ambiziosi ma molto importanti: uno è la riduzione del 50 % dello spreco alimentare, che non è solo una misura di politica ambientale ma è anche una questione etica, e l'altro è la riduzione del 50 % del marine litter, che, ricordo, sono due obiettivi degli OSS delle Nazioni Unite, che però non erano previsti all'interno della normativa europea e noi abbiamo colmato questo vulnus.
Per quanto riguarda lo sviluppo del mercato delle materie prime secondarie, voglio ricordare i target, che abbiamo inserito, di riciclaggio e di riduzione del conferimento in discarica, target ambiziosi ma, devo dire, anche molto pragmatici, in linea con la precedente proposta della Commissione ma in linea anche con le conclusioni della valutazione d'impatto del 2014 della Commissione stessa.
Chiaramente la premessa per avere un mercato delle materie prime secondarie di qualità efficiente è la raccolta differenziata di qualità, che noi abbiamo esteso anche all'obbligo della raccolta di rifiuto organico e tessile. Stiamo parlando del 7 % dei rifiuti totali ed è chiaro che noi dobbiamo chiudere il cerchio prendendo in considerazione anche rifiuti industriali e rifiuti commerciali.
Non ci dobbiamo nascondere che abbiamo davanti una sfida che richiede un cambio profondo di paradigma e il coinvolgimento di tutti gli attori, non solo gli istituzionali ma anche le imprese e consumatori. Ma io sono convinta che il Parlamento saprà essere all'altezza di questa sfida a partire dalla proposta che voteremo oggi.
Frans Timmermans,First Vice-President of the Commission. – Mr President, let me start where Simona Bonafè also started, by thanking everybody involved in this, especially the rapporteur here in your Chamber and also, on my side, Commissioner Vella, Vice-President Katainen, and those involved in the excellent work done by our services. Some of the people concerned are sitting behind me, as are their Parliament counterparts. Their work was also of very high quality.
I came to this House in December 2015 to present our ambitious programme for the circular economy, and Karmenu Vella was here in January of this year to update you on developments. I have always insisted that waste is just one part of the circle that we must tackle to achieve circular systems, but it is definitely a crucial one. We will never close the loop if we just keep throwing away or burning finite resources. The individual resources in our waste are just too valuable to burn or to bury in a hole in the ground. That is why waste reduction and modern waste management are essential parts of the material loops in a circular economy.
State—of—the—art waste management is key to the success of the circular economy in Europe. Waste ceases to be a problem and becomes an opportunity when it is properly managed. Scrap contains precious materials and retrieving them creates profits and jobs, and reduces our dependency on raw material imports – a very different story from the complaints we regularly receive about hazardous, unsightly, and often illegal landfills.
We are moving in the right direction. Recycling rates in the EU have been increasing. Land filling is decreasing. But Europe still loses around 600 million tons of waste materials per year, which could otherwise be recycled or reused.
We can do something about this. EU waste policy and legislation have been key drivers for resource efficiency, growth and job creation. A swift adoption of the waste legislative proposals will further boost the markets for secondary raw materials and support a viable recycling sector and, what is more, the draft legislation we are discussing today has the potential to change for the better the whole life cycle of products in the wider economy. I would like, once again, to thank Simona Bonafè for her excellent work, and all the colleagues involved for their commitment and ambition and the good results that have been produced. The impressive number of amendments and the intensive discussions in Parliament have demonstrated the importance of the issue. It is equally important to agree the package so that it starts making a real difference on the ground. All the stakeholders are waiting for this and, with this package, they are all on board, which is something we also need to cherish.
In December, along with the Council, we adopted together a joint declaration on the EU’s legislative priorities for 2017. The waste proposals are part of this selective list. So let us do all we can to come to a viable agreement during the first reading.
There will of course – and Simona indicated this – be much focus on the target levels. I take note of the ambitious levels to which Parliament is committed. At the same time, I believe our proposals strike a good balance by setting targets that are challenging but feasible for the Member States to achieve.
I am also glad to see Parliament taking into account the fact that some countries may need additional time to achieve the targets. While it is important that Member States make continuous efforts, the mechanism for granting time extensions should be simple and should ensure legal, policy and investment certainty for all involved.
The levels of the targets should be seen together with the rules for calculating them: this will determine the true level of ambition. It is encouraging that both legislators have as an objective achieving the greatest possible level of comparability and a level playing field among the Member States. I share the view that the calculation rules need to be both robust and practical. This is the only way to avoid the problems of the existing legislation, which offers no methodological clarity at all.
Of course, the best waste is no waste. So the priority that this House gives to waste prevention has my wholehearted support and I underscore the remarks just made by rapporteur Bonafè. I have taken note of the suggestions for a waste reduction target and for new targets for reuse, food waste and marine litter. They deserve careful consideration. This means comprehensive impact assessment, sound data and agreed methodologies. We have learned our lessons from the current waste legislation, which does not offer methodological clarity at all. We need to avoid this in the future.
The waste package is also about improving the means to achieve higher recycling rates on the ground, while promoting a broader circular economy transition. More use of economic instruments can provide the right incentives to move up the waste hierarchy. At European level, more efficient and transparent extended producer responsibility rules are key to encouraging better design and production techniques to enable more efficient recycling. In this context, Parliament’s proposals to clarify and strengthen provisions resulting in better performance of waste management systems on the ground are most welcome.
Last but not least, I note the very wide range of initiatives that Parliament would like to see in the waste area in the near future. We are looking forward to discussing these with you and the Council, but let me say the following at this stage: I believe that we should set clear priorities in this work, examine where we have sufficiently developed methodologies available, and agree realistic deadlines. In order to ensure tangible results on the ground we need to focus our efforts. Much has been achieved. I very clearly recall the antagonistic position that we – the Commission and Parliament – had at the beginning of this process of re-evaluating our waste proposals, and I am therefore very happy that we are in such a cooperative, forward—looking mood today. I will do everything in my power to make sure that we stay as close as possible to Parliament’s position in this.
Miroslav Poche,navrhovatel Výboru pro průmysl, výzkum a energetiku. – Pane předsedající, naše hospodářství stojí před celou řadou nových výzev. To, jak na ně budeme reagovat, bude mít vliv na naši dlouhodobou konkurenceschopnost, kvalitu života i kvalitu životního prostředí. Pokud chceme lidem zajistit i do budoucna prosperitu a vytvořit nová a lépe placená místa, budeme muset projít celou řadou změn, ne-li revolucí. Digitální revolucí, revolucí technologií a transformovat naši energetiku na nízkouhlíkovou. Radikální změnu potřebujeme také v oblasti nakládání s odpady a v tom, jak nakládáme a využíváme materiály a suroviny. Klíčovou součástí této revoluce bude změna pohledu na odpad, který se musí stát zdrojem. Potřebujeme vytvořit ty nejlepší podmínky pro efektivní využívání zdrojů, pro rozvoj trhu s druhotnými surovinami, pro inovace v oblasti nakládání s materiály a jejich opakovaného použití. Proto potřebujeme nový legislativní rámec, který bude dostatečně ambiciózní, aby podnítil tolik potřebné změny. Proto podporuji navýšení cílů tak, jak byly projednány ve výborech. Nejsou to pouze ekonomické faktory, které musíme brát v potaz, je to plýtvání s potravinami nebo zahlcování moře odpadem.
Pavel Telička, rapporteur for the opinion of the Committee on Industry, Research and Energy. – Mr President, I remember the submission of the proposal more than a year ago. I was one of the very few MEPs who was positive about the proposal, because it was inclusive, and we could already sense at that time that if we handled it well it could lead to a real transformation of our industry, creating a completely new sector. If we look at the proposals, and I am looking at them as the rapporteur on two of the proposals, in the Committee on Industry, Research and Energy (ITRE), and in case one as a shadow, I must say that this is a good result. I also appreciated the interaction with the Committee on the Environment, Public Health and Food Safety (ENVI), which has taken on board a number of the points made by the ITRE committee, including the annex on incentives, the one-stop shop, and the questions of illegal shipments etc. Now is not the time to spell out all the positive provisions – it is the time to invite the House to fully support and back something that has enormous industrial, environmental and social implications. I think that we have got it right. Let’s go for it.
João Ferreira, relator de parecer da Comissão da Indústria, do Comércio Externo, da Investigação e da Energia. – Senhor Presidente, Senhor comissário, no que diz respeito aos objetivos de reciclagem de embalagens e resíduos de embalagem, tendo em conta a grande disparidade de pontos de partida dos Estados-Membros face a estes objetivos, agora revistos em alta – o que determina a necessidade de esforços também diferentes para alcançar as metas estabelecidas, sem pôr em causa os objetivos –, justifica-se alguma flexibilidade temporal na sua concretização, que acautele a diversidade de situações. Foi uma preocupação do parecer aprovado pela Comissão da Indústria.
Por outro lado, a existência de novos objetivos, revistos em alta, deve justificar a existência de novos meios para alcançar esses objetivos e este é um aspeto que tem sido até agora descurado.
Os regimes de extensão da responsabilidade do produtor afiguram-se adequados, seja para a prevenção da formação de resíduos de embalagens, seja também para a criação de sistemas que garantam a recuperação e/ou a recolha das embalagens usadas e dos resíduos de embalagens provenientes do consumidor ou do fluxo de resíduos, a par da reutilização ou valorização – termino –, incluindo a reciclagem das embalagens e dos resíduos de embalagem recolhidos, de acordo com a hierarquia de gestão de resíduos.
Karl-Heinz Florenz, im Namen der PPE-Fraktion. – Herr Präsident, sehr geehrter Herr Vizepräsident Timmermans! Schön, dass wir jetzt – gut ein Jahr nach Ihrer Vorstellung – weitergekommen sind. Ich glaube, es ist uns allen deutlich geworden, dass dieses Kreislaufwirtschaftsgesetz – wenn Sie mir das so gestatten in meiner Muttersprache – ein wegweisendes Instrument ist. Wir müssen den Menschen sagen, dass es nicht mehr darum geht, irgendetwas zu verbuddeln, sondern es muss darum gehen, dass wir Dinge wiederverwenden, und zwar im Sinne unserer Kinder und Enkelkinder, weil die nämlich in zehn oder zwanzig Jahren möglicherweise gar keine Rohstoffe mehr haben, um gewisse Dinge zu bauen. Deswegen glaube ich, hier sind wir an einem Punkt, an einem Wendepunkt – Frau Bonafè, Sie haben das wunderbar erklärt, dass wir aufwachen müssen.
Es geht nicht immer um den letzten Prozentsatz Recyclingquote, sondern es geht um das Bewusstsein dieser Gesellschaft, dass wir unsere Rohstoffe besser verwerten und wiederverwerten. 60 % unserer Brennstoffe und Rohstoffe werden bei uns verbrannt. Das ist eine Schande, das dürfen wir nicht so weitergehen lassen. Und die Preise schießen in den Himmel. Neodym hat vor sieben Jahren noch 25 000 Dollar gekostet, heute kostet Neodym 700 000 Dollar. Das ist ein Material für Handys, aber auch für Windkraftanlagen. Also wir sind reiche Eltern, und unsere Kinder sind möglicherweise arme Kinder. Deswegen müssen wir da die Handbremse anziehen.
Ich freue mich, dass wir mit Frau Bonafè eine exzellente Berichterstatterin haben. Die Kooperation mit ihr – ich freue mich, dass ich das auch für mein Büro, Frau Philipp, sagen kann, die sehr aktiv nächtelang gearbeitet haben: Vielen Dank dafür, das war sehr ordentlich.
Wir haben heute klare Definitionen. Früher hatten wir sechs Begriffe. Was ist denn überhaupt Recycling? Das geht jetzt in einen Korridor über, und dann haben wir einen Begriff, dann brauchen wir uns auch nicht mehr über Prozentsätze zu unterhalten. Die heute hohe Prozentsätze haben, sind nach den neuen Korrekturen und Messmethoden vielleicht gar nicht mehr so gut. Also da kommt Bewegung rein. Ich freue mich darüber, denn es ist eine Bewegung zugunsten unserer nachwachsenden Generation.
Herr Kommissar, ich hätte Ihnen nicht zugetraut, à la bonne heure, dass Sie so durchhalten, und Frau Bonafè, bei Ihnen habe ich immer gewusst, dass Sie durchhalten. Wir werden Sie, Herr Kommissar, begleiten. Wir nehmen Sie an die Hand, und am Ende haben Sie ein gutes Papier.
Miriam Dalli, on behalf of the S&D Group. – First and foremost, I would like to start by saying thank you not only to Simona Bonafè, our S&D rapporteur, but also to all the shadow rapporteurs, who managed to help make the circular economy package achievable for our consumers, our SMEs, our big businesses and governments alike. The way forward is to integrate resource efficiency in the way we do business. What we are speaking about today is not only the environment or the economy – we are also managing to bridge the gap and bring both of them together.
We need to arrive at a point where the waste of one business becomes the resource of another; where the output of one industry becomes the input of another. The resources we have out there are all we have; they are finite. This is the reason why we cannot continue building an economy that uses things up and creates waste. We need an economy that uses and reuses things.
This is our chance to inspire young people, who see new openings where others see challenges. This is their opportunity to be creative and innovative, and to help rebuild an entire system that actually works. The transformation required will not come about through legislation alone. We need smart regulation, together with market-based instruments, innovation and incentives. Investors need a clear and positive signal and regulatory certainty, because this in turn will help create jobs. It has been said today that success will be measured by how well these policies are implemented in our Member States, because ultimately it is only through smart implementation that we can ensure that the decisions we make today will have a positive impact on what is left for tomorrow.
Mark Demesmaeker, namens de ECR-Fractie. – Eerst en vooral ook van mij een welgemeend woord van dank aan de rapporteur, mevrouw Bonafè, voor haar doortastende en constructieve aanpak, en aan de schaduwrapporteurs voor de uitstekende samenwerking.
De EU is sterk afhankelijk van derde landen voor de invoer van grondstoffen. Veel van die grondstoffen dreigen op relatief korte termijn uitgeput te raken. Toch springen we er bijzonder slordig mee om. Elke Europese burger produceert jaarlijks ongeveer vijf ton afval: het gewicht van een volwassen Afrikaanse olifant. Daarvan recycleren we maar een derde. Onze afvalberg groeit, terwijl kostbare grondstoffen nog al te vaak onder de grond verdwijnen.
We moeten die dynamiek doorbreken en resoluut inzetten op een kringloopeconomie, waarbij we waardevolle grondstoffen terugwinnen. Dat is niet alleen goed voor het milieu, het is ook noodzakelijk om onze economie competitief te houden.
Meer recycleren en van storten een aflopend verhaal maken is essentieel, maar beter recycleren alléén volstaat niet. Willen we echt omschakelen naar een kringloopeconomie, dan moeten we ook effectief inzetten op minder afval, meer hergebruik en het sluiten van kringlopen door innovatieve bedrijfsmodellen.
Iedereen moet mee in bad, ook de producenten. Daarenboven moet één unieke meetmethode voor het berekenen van de recyclagecijfers ervoor zorgen dat we niet langer appels met peren vergelijken en dat iedereen zijn verantwoordelijkheid neemt.
Vlaanderen, de natie die ik vertegenwoordig, is een pionier op het vlak van materiaalbeheer en kringloopeconomie. Het traject dat wij de afgelopen twintig jaar hebben afgelegd, sterkt mij in de overtuiging dat veel mogelijk is als de politieke wil er is.
We kunnen veel van elkaar leren. Ik denk bijvoorbeeld aan onze beste praktijken, zoals het concept van “kringwinkels” om hergebruik te stimuleren en innovatieve manieren om biologisch afval te valoriseren.
Trash is cash: deze woordspeling kwam van u, meneer Timmermans. Heel wat stakeholders en bedrijven hebben dat al goed begrepen. De bal ligt nu in ons kamp om een goed wetgevend kader te ontwerpen dat de juiste stimuli biedt en de lat voldoende hoog legt.
Nils Torvalds, för ALDE-gruppen. – Herr talman! Jag har under de senaste månaderna haft det stora nöjet att börja mina anföranden hemma i Finland med ett kort konstaterande: ”Jag kommer att tala skräp”. Jag kommer att tala skräp också här i kammaren i dag.
Den här expeditionen in i avfallens värld har varit mycket intressant på många sätt. Det har bland annat varit en expedition in i verkligheten, och jag har haft möjlighet att besöka olika anläggningar, både hemma i Finland och i andra delar av Europa.
Det intressanta i detta sammanhang är att verkligheten har visat sig ha tagit flera steg framåt. I dag är vi långt mer avancerade i fråga om att återanvända vårt avfall än vi var för kanske enbart ett år sedan. Jag har besökt en liten fabrik som tillverkar avfallscontainrar. Den är antagligen Europas främsta fabrik. Den åstadkommer genom den teknologiska lösningen en sortering av avfallet som leder till en renhet i följderna på 98 procent. Vi kan alltså genom att följa de exempel vi redan ser åstadkomma en oerhört mycket renare avfallsström. Mycket sker alltså där ute, och vi ska inte hamna på efterkälken.
Den andra delen av vår expedition har naturligtvis handlat främst om Simona Bonafès arbete för att hjälpa oss fram på denna besvärliga väg. Jag tror att vi har varit nöjda – vi hörde av alla andra skuggföredragande hur nöjda de har varit med hennes sätt att jobba. Det är dock inte bara hon som har varit bra i detta sammanhang, utan även våra assistenter och våra politiska rådgivare har varit utmärkta.
Jag brukar inte alltid och i alla frågor vara överens med kollegan Demesmaeker. Det finns en del frågor där vi faktiskt har ganska olika åsikter. Men för att understryka det goda arbete vi har utfört här, så ska jag säga att vi tillsammans med Demesmaeker far till en flamländsk stad för att se hur det görs där. Vi tänker nämligen fortsätta denna resa in i en bättre verklighet.
Josu Juaristi Abaunz, en nombre del Grupo GUE/NGL. – Señor presidente, señor comisario, quiero iniciar mi intervención, también en la misma línea del colega Torvalds, reconociendo el trabajo y la disposición de la ponente, de Simona Bonafè. Ahora, necesitamos enviar una señal clara al Consejo. Creo que la Comisión pudo haber sido más ambiciosa en diciembre de 2015, pero alabo las palabras pronunciadas ahora por el señor Timmermans.
Aquí se trata del modelo de sociedad que queremos tener y que legaremos a nuestras hijas e hijos; se trata de reconciliar el desarrollo sostenible con el medio ambiente y, por supuesto, de luchar contra el cambio climático. Necesitamos promover un cambio sistémico, integral, que implique el diseño de un nuevo paradigma. Comisión y Consejo deberían fomentar el espíritu colaborativo, basado en el desarrollo y la innovación que integra este paquete legislativo. Y debería combinarse la visión global con la local. Esto implica tener en cuenta el rol vital que juegan las administraciones más cercanas a la ciudadanía. Y esto debe hacerse precisamente junto con los movimientos sociales y ciudadanos. Si lo hacemos así, no necesitaremos explicar a la sociedad qué estamos haciendo, porque habrá tomado parte y liderado el proceso.
Gracias, de nuevo, a la ponente y animo al señor comisario a hacer, como ha dicho, todo lo posible para que en los trílogos no se pierda la ambición y el espíritu de lo propuesto por el Parlamento Europeo.
Davor Škrlec, u ime kluba Verts/ALE. – Gospodine predsjedniče, poštovane kolegice i kolege, poštovani potpredsjedniče Komisije Timmermans, prvo bih na početku zahvalio kolegici Bonafè i svim ostalim izvjestiteljima u sjeni na izvrsnoj suradnji, na suradnji naših timova, koji su doprinijeli tome da danas imamo prilike raspravljati i glasovati o ambicioznijim ciljevima koje postavlja Europski parlament. Zašto glasovati danas za te ambicioznije ciljeve u recikliranju otpada, zašto ići na niži postotak odlaganja otpada.
Ja ću to pokušati objasniti na primjeru jednog crtanog filma. Wall-e je dobitnik Oscara u kojem se pokazuje kako jedan mali robot, jedini preostali od svoje vrste, sakuplja otpad, pakira ga i slaže u piramide. Zar će tekovine naše civilizacije biti piramide otpada, a znamo što je bila tekovina egipatske civilizacije. I gle čuda, taj mali robot prepoznaje cirkularnu ekonomiju zbog toga što stvari koje prepoznaje da može popraviti, da imaju neku drugu vrijednost, odnosi u svoje sklonište, tamo ih popravlja i uživa u tim našim ostacima civilizacijske tekovine. I zapravo se postavlja pitanje gdje su ljudi u tom filmu. Ljudi su pobjegli u svemir zato jer su cijeli prostor planete zemlje iskoristili za odlaganje otpada za izgradnju tih piramida. Pitanje je kako ćemo mi onda pobjeći u svemir. Izgleda da rješenje za taj problem ima Donald Trump. Prije nekoliko je dana objavio kako on oživljava ponovno svemirski program i kako ima namjeru poslati ljude na mjesec.
Ali, usput, ne smijemo zaboraviti da pored ovog recikliranja, pored odlaganja, mi previše hrane bacamo, mi odlažemo svoj otpad u more i oceane, mi zaboravljamo da imamo biorazgradivi otpad iz kojeg možemo proizvesti energiju i kompost, mi zaboravljamo da ovaj ambiciozni prijedlog cirkularne ekonomije, ovih ciljeva, zapravo predstavlja otvaranje naših lokalnih radnih mjesta i u svim onim državama članicama koje se bune, zapravo predstavlja to da otvaraju lokalna radna mjesta.
Zato vas pozivam da ne poslušate poruke koje dolaze za smanjenje tih ambicija nego da glasate za više ciljeve recikliranja jer veće odlaganje, veće smanjenje ciljeva recikliranja će dovesti do toga...
(Predsjednik je oduzeo riječ govorniku...)
Julia Reid, on behalf of the EFDD Group. – Mr President, although I sympathise with the ideology behind the aims of creating a circular economy, I believe that we should be circumspect, bearing in mind what is happening globally. We are told that an EU circular economy is an efficient economic model that ensures that the environment receives adequate protection, at the same time as promoting reindustrialisation and competitiveness in Europe. However, I am yet to be convinced.
As always, such ambitious EU policies need to be backed by a clear legislative framework. However, such legislation will not be binding on our competitors in China, India or the United States. In conclusion, we, in UKIP, believe that such legislation should be made by national governments so that they can put forward policies that are best for their country and their people.
Jean-François Jalkh, au nom du groupe ENF. – Monsieur le Président, Madame la rapporteure, chers collègues, le groupe «Europe des nations et des libertés» a joint au rapport sur les déchets une opinion minoritaire. Ce texte énumère nos grandes préoccupations sur les modifications essentielles apportées à la directive. Nous avons critiqué les incitations fiscales, qui sont des prérogatives des États membres. Nous avons déploré un manque de souplesse, compte tenu de la diversité de la situation dans l'Union européenne. Nous avons relevé que la conséquence certaine en serait l'augmentation de la dépense publique et l'approfondissement du marché intérieur, au bénéfice de quelques rares entités transnationales, sans garantie d'efficacité.
Mais je voudrais surtout évoquer la REP, c’est-à-dire la responsabilité étendue du producteur. À bien y réfléchir, cette REP considère que, dans tout le cycle de fabrication d’un produit, l'étape de la confection de la production proprement dite est le véritable problème. On exonère donc les intermédiaires autant que les fournisseurs de matières premières de leur responsabilité dans la création de futurs déchets à recycler, et la charge incombe aux producteurs, c'est-à-dire qu'elle pèse sur la valeur ajoutée au cœur de l'économie. C'est aussi dans la fabrication que résident les coûts incontrôlables. Sans doute un sujet aussi discutable fera-t-il l'objet de discussions passionnées au Conseil.
Κωνσταντίνος Παπαδάκης (NI). – Κύριε Πρόεδρε, αλλαγές προς το ακόμα χειρότερο των αντιλαϊκών κατευθύνσεων της οδηγίας του 2008 και των αντίστοιχων άλλων για τα απόβλητα προωθούνται με βάση τη στρατηγική της Ευρωπαϊκής Ένωσης για τη λεγόμενη κυκλική οικονομία. Στην Ελλάδα ο λαός μας πληρώνει βαριές συνέπειες στο περιβάλλον, στην υγεία και στην τσέπη του από την ενσωμάτωση των κατευθύνσεων της πιο πάνω οδηγίας. Αναφέρομαι στη μη έγκαιρη κατασκευή και λειτουργία επαρκών ΧΥΤΑ, με αποτέλεσμα να διαιωνίζονται τα αδιέξοδα ––για παράδειγμα στον ΧΥΤΑ Φυλής Αττικής––, στις ανεξέλεγκτες χωματερές, στα μεγάλα προβλήματα στην Πελοπόννησο και στη Ζάκυνθο ή και σε άλλες περιοχές. Οι υπερβολικοί, ανέφικτοι για τη χώρα μας, στόχοι για το 2020 αξιοποιούνται από το κεφάλαιο για τον σχεδιασμό πανάκριβων εγκαταστάσεων που παραδίδονται στους επιχειρηματικούς ομίλους. Στο πλαίσιο της κυκλικής οικονομίας οι όμιλοι τσιμεντοβιομηχανίας όπως η Lafarge στον Βόλο αρχίζουν και αδειοδοτούνται στην ουσία ως μονάδες καύσης αποβλήτων.
Στόχος λοιπόν των δεσμευτικών διατάξεων της Ευρωπαϊκής Ένωσης με πρόσχημα τη μεγαλύτερη ανακύκλωση είναι τα μεγαλύτερα κέρδη για τα μονοπώλια του κλάδου και να τροφοδοτούνται άλλοι βιομηχανικοί κλάδοι με φτηνές ––εναλλακτικές τις λένε!–– πρώτες ύλες και καύσιμα σε βάρος του περιβάλλοντος και της υγείας των λαϊκών στρωμάτων. Μόνη λύση προς το συμφέρον του λαού είναι να διεκδικήσει με την πάλη του, σε σύγκρουση με τα μονοπώλια και την εξουσία τους, ενιαίο δημόσιο κρατικό φορέα, χωρίς καμιά ανάμειξη ιδιωτών σε όλα τα επίπεδα, πλήρη απαλλαγή του λαού από τα ανταποδοτικά τέλη και τα χαράτσια, πολιτικές μείωσης παραγωγής απορριμμάτων στην ανακύκλωση με διαλογή στην πηγή και κομποστοποίηση.
Peter Liese (PPE). – Herr Präsident, Herr Vizepräsident der Kommission, liebe Kolleginnen und Kollegen! Ich möchte mich bei allen bedanken, die dazu beigetragen haben, dass wir heute dieses gute Ergebnis auf dem Tisch liegen haben: natürlich bei der Berichterstatterin Frau Bonafè, aber auch bei unserem Schattenberichterstatter Karl-Heinz Florenz, der sehr gut die Dinge zusammengeführt und in das Gesamtergebnis eingebracht hat.
Wir müssen bedenken, wo wir vor zwei Jahren standen: Der Vorschlag war zurückgezogen worden, und, ich glaube, das wäre nicht nötig gewesen. Wir hätten auch, wenn wir den ursprünglichen Vorschlag weiter bearbeitet hätten, zu diesem Ergebnis kommen können. Aber ich freue mich, dass die Kommission lernfähig ist, und freue mich sehr über die Worte des Vizepräsidenten Frans Timmermans, dass er das Ergebnis, über das das Parlament jetzt abstimmen wird, unterstützen möchte, und dass wir möglichst nah dran sein sollten, wenn immer es möglich ist.
Wir machen etwas für die Umwelt; da möchte ich nur zwei Punkte herausheben: Wir haben, wenn Abfälle deponiert werden, die Entstehung von Methan – Methan ist ein schlimmeres Klimagas als CO2. Und in meinem Land ist es so, dass der größte Einzelbeitrag zum Klimaschutz in den letzten Jahren dadurch gekommen ist, dass wir weniger deponieren. Das ist also mindestens so wichtig wie andere Dinge im Klimaschutz. Und wir müssen das Problem der Vermüllung der Meere durch Plastik und andere Stoffe dringend angehen. Für beides leisten wir einen Beitrag. Aber es geht auch um die Rohstoffe unserer Kinder, wie Karl-Heinz Florenz immer sagt, und es geht um Jobs, es geht um Arbeitsplätze, die wir durch eine vernünftige Kreislaufwirtschaft sichern und neu schaffen können.
Ich möchte am Schluss auf einen Punkt hinweisen, wo wir den Kommissionsvorschlag, glaube ich, verbessern und weniger bürokratisch machen. Es geht um den Transport kleinerer Mengen gefährlicher Abfälle, zum Beispiel: Wenn ein Maler Lacke von der Baustelle mitnimmt, dann sollte er nicht behandelt werden wie ein großes Abfallunternehmen. Wenn sich die Kommission das noch genauer ansehen und unterstützen könnte, wäre ich sehr dankbar!
Jo Leinen (S&D). – Herr Präsident! Herr Vizepräsident Timmermans, Sie hatten versprochen, dass das neue Kreislaufwirtschaftspaket besser wird als das alte. Kollege Liese hat darauf hingewiesen. Ich glaube, mit dem, was das Parlament heute beschließt, wird das tatsächlich der Fall sein. Wir haben ehrgeizigere Ziele, wir haben bessere Mechanismen und Vorschläge, dass der Abfallberg sich reduziert und dass möglichst viel von den Rohstoffen auch wiederverwertet wird.
Jetzt warten wir noch auf die zweite Säule, die noch kommen muss, nämlich der Aktionsplan mit den Ökodesign-Vorschlägen. Denn es muss schon bei der Produktpolitik anfangen und nicht erst bei der Entsorgung der Produkte, die im Umlauf sind. Wir sind gespannt, was Sie uns in dem Aktionsplan noch vor der nächsten Europawahl hier vorlegen.
Es ist keine Frage: Wir wollen weg von der Wegwerfgesellschaft hin zur Kreislaufwirtschaft. Es gibt viele gute Vorschläge. Ich danke Frau Bonafè und all den Berichterstattern, die dazu beigetragen haben.
Julie Girling (ECR). – Mr President, negotiating multiple legislative proposals at the same time, particularly when they have been withdrawn and rewritten, is no easy task. I would like to congratulate the rapporteur, Ms Bonafè, and her team of shadows, on their work. Of course, we support the circular economy principles, but my delegation will be voting in favour of this report. We do not think it is a perfect compromise and we should take care to ensure that we do not, unwittingly, take steps backwards by imposing overly ambitious mandatory targets.
I have concerns on two areas. Firstly, on the levels of the waste targets, I will be supporting a return to the Commission targets. Secondly, on extended producer responsibility (EPR), I have tabled an amendment to delete Article 8a. EPR has an important role to play in improving environmental delivery, but the proposal to include minimum operating conditions is too prescriptive. We should encourage the adoption of more, and better, schemes but allow flexibility in their design across Member States. With the establishment of targets in the ‘producer pays’ principle affirmed, I believe that it is not necessary to apply such a rigid approach in setting requirements for Member States’ EPR schemes.
Gerben-Jan Gerbrandy (ALDE). – Ook uit mijn naam veel dank aan de rapporteur en de schaduwrapporteurs voor het uitstekende werk dat zij hebben verricht.
Ik heb vanmorgen gehoord dat velen, inclusief de Europese Commissie, hebben benadrukt hoe belangrijk de economische voordelen van die circulaire economie zijn. En terecht: het was McKinsey dat anderhalf jaar geleden verklaarde dat de circulaire economie hét toekomstige politieke, economische project zou moeten worden, het project waar we al zo lang naar zoeken.
Maar als we zo overtuigd zijn van die economische voordelen, dan moeten we geen half werk verrichten. Dan moeten we ook vol overtuiging voor die circulaire economie gaan. De fantastische eigenschappen van een cirkel gelden namelijk alleen als die volledig is, en niet bij een halve cirkel. Daarom hebben wij terecht de recyclingdoelstellingen opgeschroefd.
Ook op dit punt verwacht ik volledige steun van de Europese Commissie, want de doelen van het Parlement zijn de voorkeursoptie in de effectbeoordeling. Ik hoop dus van harte dat de Commissie ons ook in de onderhandelingen met de Raad volledig ondersteunt.
Kateřina Konečná (GUE/NGL). – Pane předsedající, také mně dovolte poděkovat paní zpravodajce i všem stínovým zpravodajům, kteří odvedli neskutečnou práci na tomto balíku, a myslím si, že se jim povedlo vytvořit daleko ambicióznější znění balíčku, než navrhla Komise, což je jistě pozitivní a dobrý základ pro následující vyjednávání.
Já musím říct, že jsem s ním spokojená. Mám pocit, že cíle, které jsme si stanovili, jsou něčím navíc, co může občanům přinést mnoho pozitivního. V pořádku jsou určitě i dílčí cíle pro bioodpad a progresivní přístup směrem k problematice mikroplastů stejně jako ekodesign a využití odpadů jako suroviny, což je správný způsob, jak zajistit skutečné oběhové hospodářství. Osobně snahu o cíle v oblasti recyklace a skládek podporuji, ale nemůžu souhlasit s úplným zákazem energetického využívání odpadu, protože nepovažuji skládkování za lepší a ekologičtější, než je přeměna odpadu na energii tam, kde to má smysl. Dovolte mi vám moc popřát, všem kolegům, kteří se na tom podíleli, především to, aby ty ambice zůstaly zachovány a aby se vám je podařilo prosadit také v trialogu.
Benedek Jávor (Verts/ALE). – Mr President, let me remind you that in previous resolutions, Parliament has called for more ambitious targets. The Committee on the Environment, Public Health and Food Safety (ENVI) also recently called for raising the ambition of the current proposal by introducing a binding target to have 70% of municipal waste recycled by 2030 in addition to limiting the amount of municipal waste that can go to landfill to 5%.
The ENVI Committee also called for a minimum of 5% of total municipal waste to be prepared for reuse, a binding target of 80% of packaging to be recycled, and a 10% target of packaging waste to be reused by 2030. I believe that the European Parliament has to send a strong message to the Commission and the Council and stick to this high ambition level, in line with the previous Commission proposal for the package, as this is the only way to trigger action in the Member States.
Dear Mr Timmermans, this is not exaggeration, this is simply the level of braveness of the previous Barroso Commission. We need strong incentives to reduce waste generation, food waste and marine litter as well. It is crucial that investment choices are taken so that they facilitate moving up the waste hierarchy. There is also a pressing need to phase out harmful subsidies, as well as a need for better systemic eco-design measures to counteract planned obsolescence and to substitute for hazardous substances. Last, but not least, the Commission has to do everything it can to ensure the implementation of the existing provisions.
(The speaker agreed to take a blue-card question under Rule 162(8))
Tibor Szanyi (S&D), Kékkártyás kérdés. – Elnök Úr! Valóban ragaszkodom a kérdésem föltételéhez, mert én úgy látom, hogy itt a felszólalások zöme azért még mindig megmarad a százalékok szintjén. De én inkább a képviselő urat szeretném arról kérdezni, hogy olyan radikális lépések mellett Ön tudna-e élni vagy támogatni olyan radikális elképzeléseket, hogy mondjuk egy literig pl. a műanyag palackokat mindenütt tiltsuk be – tekintettel arra, hogy ez exponenciálisan emelkedik és ez nem tűnik ki a százalékokból.
Benedek Jávor (Verts/ALE), Kékkártyás válasz. – Köszönöm a kérdést! A magam részéről azt gondolom, hogy hosszú távon mindenképpen a visszaváltható csomagolások irányába kell mozdulnia a rendszernek. Hogy ennek mi a lehetséges sebessége és miben tud megállapodni a Parlament, a Tanács és a Bizottság – ez korlátozza és meghatározza azt az ambíciószintet, amiből előre tudunk menni. Én a magam részéről amellett érveltem a csomag vitája során, és most is amellett érvelek, hogy minél gyorsabban és minél ambiciózusabb lépéseket tegyünk meg. A végén el kell jutnunk oda, hogy az eldobható, egyutas csomagolásokat teljes mértékben kivezessük a rendszerből.
Piernicola Pedicini (EFDD). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, noi sosteniamo questo pacchetto legislativo così come approvato in commissione ambiente perché comunque, migliora la situazione attuale, dal momento che introduce obiettivi più ambiziosi sul riciclo, obiettivi più ambiziosi sulla preparazione al riuso e anche maggiori limitazioni all'incenerimento, oltre che alla messa in discarica.
Avremmo voluto, però, vedere azioni più coraggiose e concrete, come ad esempio il divieto totale all'incenerimento dei rifiuti. Azioni più coraggiose e concrete, come ad esempio l'eliminazione di ogni possibile sussidio alle fonti fossili, perché questo sarebbe stato l'unico vero modo per realizzare una transizione verso un'economia realmente circolare.
Se non facciamo queste semplici cose, stiamo parlando del nulla. Per questo motivo abbiamo presentato emendamenti al testo proprio su questi due argomenti e li abbiamo presentati anche se sappiamo bene che la maggior parte di quest'Aula non li voterà, perché le lobby dell'incenerimento e quelle dell'industria petrolifera sono ancora troppo forti in quest'Aula.
Olaf Stuger (ENF). – We hebben het vandaag over de circulaire economie en over hoe we producten en materialen kunnen hergebruiken. Dat vind ik allemaal prima, ga vooral uw gang met uw hobby's.
Het delicate is wel dat de EU zelf al jaren end of life is, maar niet in aanmerking komt voor recycling, gewoonweg omdat de onderdelen niet meer bruikbaar zijn. De miljarden kostende Turkijedeal is nooit meer ergens inzetbaar en de geldpers van Draghi draait zelfs zó snel dat Mugabe hem niet wil overnemen.
Nee, Voorzitter, het enige circulaire EU-element dat werkt is de baantjesmachine. En dat is uw geluk, want na de verkiezingen dit jaar in Nederland, in Duitsland, noem maar op, zult u die baantjesmachine hard nodig hebben.
(De spreker gaat in op een "blauwe kaart"-vraag (artikel 162, lid 8, van het Reglement))
Annie Schreijer-Pierik (PPE), "blauwe kaart"-vraag. – Ik erger mij een beetje aan mijn collega uit Nederland, die hier wel wat zegt en roept maar niet meedoet aan al die debatten – kijk naar de rapporteur en de schaduwrapporteurs – in de Commissie milieubeheer, volksgezondheid en voedselveiligheid. Als u hier wat zegt, moet u daar ook wat doen, maar daar zie ik u gewoon nooit. Dat vind ik zeer ernstig.
Olaf Stuger (ENF), "blauwe kaart"-antwoord. – Mevrouw Schreijer-Pierik, het is goed te horen dat u mij mist. Ik mis u ook vaak, maar dan mis ik u in Nederland. Waar het echt om gaat, is dat er moet worden gepraat met de belastingbetaler in Nederland die dit allemaal moet financieren.
Zoltán Balczó (NI). – Elnök Úr! A most tárgyalt négy jogszabály nem egyszerűen a hulladékra vonatkozó szabályozás felülvizsgálatát jelenti, hanem valójában egy komplex gondolkodásmódot vezet be. A hulladékra úgy tekint, mint egy erőforrásra, egy másodlagos nyersanyagra a körkörös gazdaság keretein belül. Kiemelt fogalommá válik az újrahasználat, újrafeldolgozás – ezekkel a célokkal egyet lehet érteni. Azonban vannak kritikus részek az előterjesztésekben. Az, hogy 2030-ra a települési hulladéknak a települési hulladéklerakókban való elhelyezését mindössze 10, illetve 5%-ra akarja csökkenteni – ez egyszerűen irreális elvárás. Az Európai Bizottság felhatalmazáson alapuló jogi aktus és végrehajtási aktusokkal gyakorlatilag a tagállamoknak vonja el a döntési jogát, amint ezt világosan kifejezte a Francia Nemzetgyűlés és az Osztrák Parlament is a véleményében.
Pilar Ayuso (PPE). – Señor presidente, señor comisario, en primer lugar quiero felicitar a la ponente, la señora Bonafè, y a los ponentes alternativos, especialmente al señor Florenz, por el gran trabajo que ha supuesto este paquete.
En mi opinión, el paquete sobre la economía circular en su conjunto tiene un carácter ambicioso y coherente. Sin embargo, creo que tenemos que profundizar en el ecodiseño y la prevención de residuos, ya que, por mucho que mejoremos la gestión, si el nivel reducido sigue aumentando, no vamos a solucionar el problema.
Es importante respetar en todo momento la jerarquía de residuos para evitar que haya atajos que puedan favorecer unas opciones en vez de otras. Por lo que respecta a la fijación de nuevos objetivos, me parece fundamental que existan conceptos y definiciones claros. Así es como aseguraremos que todos los datos y las metodologías sean comparables y homologables.
La Directiva relativa a los residuos tiene que establecer una distinción clara entre residuos municipales, por un lado, y resultados comerciales e industriales, por otro. Por eso quiero pedir el apoyo a la enmienda 251, que incluye el criterio de cantidad en la definición de residuo municipal.
Eliminar esta palabra en la definición puede suponer abrir la puerta, incluir el residuo comercial industrial en el residuo municipal. Así se dificulta la gestión de dicho residuo, que debe ser el verdadero objetivo de esta normativa.
Por último, no podemos olvidar que todas las medidas que adoptemos servirán de poco si no conseguimos que los consumidores sean conscientes de la importancia de la economía circular.
Biljana Borzan (S&D). – Gospodine predsjedniče, cijenjene kolegice i kolege, ukoliko ne podržimo ovaj zakonodavni paket Europa će i dalje bacati, spaljivati i zakopavati milijarde eura godišnje.
Kao izvjestiteljica za izvješće o bacanju hrane posebno pozdravljam donošenje hijerarhije i definicije bacanja hrane. Tijekom glasanja možemo učiniti još jedan korak za smanjenje sramotnih količina bačene hrane. Možemo uspostaviti temelj za obvezujuće kvote za smanjenje koje će vrijediti za cijelu Uniju. Naravno, kada se za to steknu uvjeti u vidu pouzdanih statistika.
Javno mnijenje to podržava, građani to žele i pravi je trenutak da Unija pokaže da može riješiti ovaj veliki ekonomski, ekološki i moralni problem.
Cirkularna ekonomija je možda pretenciozan naziv za nešto što se čini jednostavno kao stvar zdravog razuma. Otpad nije smeće već resurs na kojem naše države i građani mogu zaraditi uz dodatni bonus očuvanja prirode.
Zaključno, želim zahvaliti kolegici Bonafe na izvrsnom trudu i radu.
Jadwiga Wiśniewska (ECR). – Panie Przewodniczący! Panie Komisarzu! Idea gospodarki o obiegu zamkniętym jest pomysłem bardzo dobrym, ma wiele zalet nie tylko środowiskowych i gospodarczych, ale również społecznych. Niestety, jak to często bywa, instytucje europejskie potrafią popsuć najlepsze pomysły poprzez ustanowienie nierealistycznych celów. Oczywiście są one dobre, ale tylko dla niektórych państw. Niemcy, Belgia i Szwecja są bardzo bliskie ich osiągnięcia. Jednak moja ojczyzna, Polska ma w tej dziedzinie jeszcze długą drogę do przebycia i niestety nie jest objęta żadną klauzulą elastyczności. Przykładowo, jeśli chodzi o odpady komunalne, to w 2012 roku Polska przetwarzała 20 %, Niemcy – 64 %, Austria – 59 %, a ustanawia się cel ogólny na poziomie 65 %, tak więc Polska musiałaby zwiększyć przetwarzanie o 225 % obecnie przetwarzanych odpadów do 2030 roku. Jest to cel absolutnie nierealny. Polskiego społeczeństwa nie stać na to, żeby dojść do tych celów w tym dystansie czasowym. Dlatego nie mogę poprzeć tego pakietu.
Frédérique Ries (ALDE). – Monsieur le Président, chaque État européen a un talent, a ses talents particuliers. L’Allemagne dispose des travailleurs les plus satisfaits, l’Estonie produit le moins de déchets et mon pays, la Belgique, est champion d’Europe en matière de recyclage de ses emballages – plus de 80 %, pour 64 % à peu près de moyenne européenne. C’est dire si ce paquet sur l’économie circulaire nous intéresse et si les objectifs fixés pour 2030 par le Parlement européen dans la directive «Emballages et déchets d’emballages», soit 80 % pour le bois et 90 % pour l’aluminium et pour le verre, sont évidemment réalisables.
Maintenant, comme l’a dit notre rapporteure, ce paquet législatif doit être pensé comme un point de départ. Attention donc à ne pas faire un faux départ.
J’en viens à ce que je voulais évoquer ce matin, la question du gaspillage alimentaire: 80 millions de tonnes gaspillées chaque année, 400 euros de nourriture jetés par foyer.
Au-delà du problème éthique qui est insupportable, une perte économique, une perte écologique.
En conclusion, il est donc essentiel de voter les amendements 145 et 236 – retenez ces deux numéros – pour réduire de moitié ce gaspillage d’ici 2030.
Νεοκλής Συλικιώτης (GUE/NGL). – Κύριε Πρόεδρε, για να προστατεύσουμε το περιβάλλον και να διασφαλίσουμε την ποιότητα ζωής, πρέπει να τερματίσουμε την ανεξέλεγκτη δημιουργία αποβλήτων και να στοχεύσουμε στη βιώσιμη κατανάλωση. Δεν γίνεται να καταναλώνουμε τα πάντα, επειδή στο πλαίσιο της κυκλικής οικονομίας τα απόβλητα θα ανακυκλωθούν. Χαιρετίζουμε δε επιμέρους προτάσεις που προωθούνται. Συμφωνούμε πως πρέπει να τεθούν δεσμευτικοί στόχοι, να διευρυνθεί η ευθύνη των μεγάλων παραγωγών, να ενισχυθούν τα μέτρα πρόληψης για την αποδοτική χρήση των πόρων, να προωθηθεί η ανακύκλωση και, τέλος, να χρηματοδοτηθεί από την Ένωση η ανάπτυξη των απαραίτητων υποδομών για τη διαχείριση των αποβλήτων. Ιδιαίτερη στήριξη βέβαια θα πρέπει να δοθεί στα κράτη που έχουν πληγεί περισσότερο από τις νεοφιλελεύθερες πολιτικές της σκληρής λιτότητας και αντιμετωπίζουν περισσότερα προβλήματα στο να υλοποιήσουν τους στόχους τους. Υπάρχουν όμως και άλλοι σημαντικοί στόχοι που δυστυχώς απουσιάζουν. Πρέπει να προωθήσουμε την αποκατάσταση των χωματερών. Και να διασφαλιστεί η συμμετοχή των τοπικών κοινοτήτων, των περιβαλλοντικών και των συνδικαλιστικών οργανώσεων καθώς και άλλων κοινωνικών φορέων στη διαδικασία διαμόρφωσης της νομοθεσίας.
Bas Eickhout (Verts/ALE). – Mr President, firstly, I would like to thank the rapporteur for her great work in getting to this deal and, indeed, I would also like to thank the Commission. We have come a long way in the discussions and I think we are now on the same page concerning the importance of the circular economy. What we are doing here is making sure that waste can be used in the circular economy, but we know that we also need to look at how to create a demand for reused and recycled material and at making sure that the design is ready so that we can create a circular economy. This is a very good, and very important, step, but we are not there yet.
We are asking for, and expecting, additional steps from the Commission, as also announced in the Action Plan. For those who are always referring to impact assessments and saying that it is important, the higher targets will deliver EUR 6 billion in benefits to society: 34 000 more jobs and 99 million tonnes of CO2 reduction. People, planet, profits, thanks to the higher targets. Read the impact assessment.
Angelo Ciocca (ENF). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, fastidiosa, ostacolatrice, costosa: questo è il ritratto che si registra fuori da questi palazzi da parte del popolo, da parte dei cittadini nei confronti dell'Unione europea. E spesso perché attribuiscono un simile ritratto a quest'Europa? Perché dentro ai provvedimenti non trovano l'applicazione della logica della ragione, cioè quella logica che dovrebbe prevedere, dentro a questi provvedimenti, il fatto che si curino gli interessi del popolo, di coloro che ci hanno eletto, di coloro che, soprattutto, ci pagano.
E in questo provvedimento, su cui sono interrogato e misurato, non c'è nulla che serva gli interessi dei cittadini, delle famiglie, delle imprese e, soprattutto, del mondo reale.
Che cosa si sarebbe aspettato il mondo reale da questo provvedimento? La semplificazione delle procedure e soprattutto la riduzione dei costi. Invece assistiamo, come avviene in Italia, a una tassa sui rifiuti che, in meno di tre anni, è aumentata, almeno in alcuni casi per gli artigiani, per i commercianti e per le famiglie, del 400 %. Un provvedimento di questo tipo doveva prevedere assolutamente una riduzione dei costi della tassa rifiuti.
(L'oratore accetta di rispondere a una domanda "cartellino blu" (articolo 162, paragrafo
8, del regolamento))
Steven Woolfe (NI), blue-card question. – Mr. Ciocca, I read the report, and it is a weighty report. Did you find anything in that report that did not increase taxes, that did not increase the cost of regulation, and that did not increase the number of European bodies across Europe? Did you not find that, in fact, there was more waste and more regulation? Can you confirm that? That is what I read. Is that what you read as well?
Angelo Ciocca (ENF), risposta a una domanda "cartellino blu". – Quello che posso confermare è che aumentano i labirinti di questa materia e, di conseguenza, aumenteranno i costi per gli artigiani, per i commercianti e per le famiglie: questo è il tema.
Un provvedimento di questo tipo, di oltre 230 pagine, doveva avere un tema ambizioso, un tema vitale, di sopravvivenza per le famiglie e per le imprese: la riduzione dei costi della tassa sui rifiuti.
Di un tale progetto ambizioso, che giustificherebbe l'esistenza di questa Europa, dentro questo tomo, purtroppo, non c'è traccia.
Elisabeth Köstinger (PPE). –Herr Präsident, Herr Kommissar! Ich glaube, es ist sehr wichtig, heute mit dieser Abstimmung auch auszudrücken, dass wir endgültig von einer Wegwerfgesellschaft hin zu einer Ressourcengemeinschaft gehen und dass wir hier vor allem auch versuchen, die großen Unterschiede, die bei einzelnen Definitionen, bei der Behandlung und Lagerung von Rohstoffen zum Teil in den einzelnen Mitgliedstaaten vorherrschen, wirklich versuchen zu vereinheitlichen und somit eigentlich in Europa ein sehr innovatives und auch neues System zu schaffen. Denn was zur Zeit zum Teil in einem Nachbarstaat verbrannt wird, könnten wir in Zukunft als Rohstoff sehr gut in einem anderen gebrauchen, oder anders gesagt: Der Müll von heute kann irgendwann einmal der Treibstoff von morgen sein.
Heute wollen wir mit den höheren Recyclingquoten und der niedrigeren Deponierung vor allem auch den Kreis hin zu einer echten ökosozialen Marktwirtschaft schaffen. Wir starten aber meiner Meinung nach heute auch mit der Idee – und vor allem auch mit der Vision – endlich hin zu einer Zero-Waste-Gesellschaft zu kommen. Und ich glaube, dass sollte für uns auch so das nächste ganz große Ziel sein. Abfall hat noch nie so viele Chancen geboten wie jetzt, und ich glaube, wir müssen sie wirklich nutzen und Abfall auch eine Wertschöpfung zurückgeben.
Wir müssen weg vom Plastik und von billigen Einweglösungen und eben dahin, das ganze Potenzial von Produkten zu nutzen. Die Zeit ist jetzt wirklich gekommen, auch ein Bewusstsein bei der Gesellschaft zu schaffen. Wenn wir es nicht zustande bringen, die Menschen hier auf diesem Weg mitzunehmen, sind wir leider zum Scheitern verurteilt.
Karin Kadenbach (S&D). – Herr Präsident, Herr Kommissar! Das vorliegende Paket und das, was das Parlament hier auch noch verbessert und erweitert hat, ist eine ganz große Chance für unsere Zukunft.
Wir sprechen davon, dass wir dem Klimawandel Einhalt gebieten müssen, wir sprechen davon, dass wir sorgsam mit unseren Ressourcen umgehen müssen. Daher ist es ganz dringend notwendig, dass wir diese Voraussetzungen schaffen. Wir müssen Produkte auf den Markt bringen, die wiederverwendbar und wiederverwertbar sind. Wir müssen ein Bewusstsein schaffen, dass Produkte vielfältig verwendet werden können und dass nicht alles, was Abfall ist, auf der Deponie landen sollte. Sechs Mitgliedstaaten, darunter Österreich, haben schon 2014 mehr oder weniger ein Deponierungsverbot eingeführt, und es funktioniert. Das heißt, wenn wir gemeinsam dieses Bewusstsein schaffen, dass Abfall in Wirklichkeit auch Rohstoff sein kann, wenn wir das Bewusstsein schaffen, dass wir mit Produkten, die leicht zerlegbar sind, Produkte haben, die von Anfang an in ihrem Design so gestaltet sind, dass sie einer Wiederverwendung zugeführt werden können, dann haben wir hier einen wertvollen Schritt geleistet. Die vorliegenden Entwürfe sind ein guter Weg dorthin.
Merja Kyllönen (GUE/NGL). – Arvoisa puhemies, kiertotalous on meille Euroopassa laaja mahdollisuus, mutta sen avulla pystyttäisiin vastaamaan myös maailmanlaajuisiin ympäristöhaasteisiin jopa varsin nopeasti, jos vain kiinnitämme tarkempaa huomiota materiaalikierron esteettömyyteen. Tämä vaatii panostusta muun muassa tuote- ja tutkimuspuolella, mutta vielä enemmän muutosta arvomaailmassamme niin yksilötasolla kuin koko yhteiskunnassa.
Pian alkavaa uusiutuvan energian direktiivin muutostyötä ajatellen haluan myös huomauttaa, että vaikka me parlamentissa käsittelemme asioita hyvästä syystä erillään, käytännön elämässä ne linkittyvät toisiinsa. Niinpä on hyvä ymmärtää, että esimerkiksi tehokkaampi materiaalien hyödyntäminen erilaisten kiertojen avulla vaatii aina myös energiaa. Kestävää kiertotaloutta ei voi siten saavuttaa ilman uusiutuvaa, puhdasta energiaa. Kyse ei ole pelkästään Euroopan menestyksestä globaalissa kilpailussa, vaan sitäkin tärkeämmästä asiasta: planeettamme pelastamisesta.
Andrzej Grzyb (PPE). – Panie Przewodniczący! Chcemy wzrostu gospodarczego, ale chcemy też czystego środowiska. Chcemy też zapewnić przyszłość kolejnym pokoleniom przez zrównoważony rozwój. Gospodarka w obiegu zamkniętym to jest taki koncept. Dyrektywy, nad którymi dzisiaj głosujemy, wprowadzają bardzo ambitne cele, między innymi recyklingu, i znacząco wpłyną na kształt gospodarki odpadami w Europie i w poszczególnych państwach członkowskich, stanowiąc z jednej strony wyzwanie dla samorządów, z drugiej zaś szansę na rozwój gospodarczy, również na tych obszarach, na których do tej pory brakowało istotnych impulsów ekonomicznych.
Gospodarka, która jest zasobooszczędna i przyjazna środowisku, to nie tylko recykling, ale również niski poziom wytwarzania odpadów. Dziękuję sprawozdawczyni, że kładzie nacisk na tę prewencję, czyli najwyższy stopień w hierarchii gospodarki odpadami. Żałuję jednak, że nie wprowadzono postulowanego przeze mnie promowania gospodarek krajów, które per capita wytwarzają najmniej odpadów. Myślę, że to też znacząco mogłoby spowodować zwiększone zainteresowanie. I ostatnia sprawa, Panie Przewodniczący. Chciałbym z zadowoleniem podkreślić wprowadzenie mojej propozycji przetwarzania odpadów organicznych nie tylko na kompost, ale również w procesie ich zgazowania, w procesie beztlenowym z odzyskiem biogazu. Uważam, że to jest dobry pomysł, podobnie jak oszczędności żywności i wytwarzanie mniejszej ilości odpadów.
Clare Moody (S&D). – Mr President, I must also thank the rapporteur, Simona Bonafè, for her hard work on this deeply significant file. In my work as a shadow rapporteur on the packaging and packaging waste directive, I had two objectives: a binding target on marine waste and a minimum level of recycled plastic in new packaging. I am glad that these ambitions have played a role in the development of this report.
The package recognises the scale of action that is needed to meet the joint challenges of achieving our climate change commitments, conserving our resources, and also beginning to address the disastrous levels of plastics in our environment, particularly in our rivers, seas and oceans. I look forward to voting for this package, but even more to the work that must follow to deliver real change in our society.
Sirpa Pietikäinen (PPE). – Mr President, in a circular economy we would need to produce the same welfare with a tenth of the resources. This regulation is a crucial part of that. We are getting there, but we are still on the way.
Firstly, the targets should be more ambitious. The second important point is that there should first be a requirement for a separate collection and then for the sorting of communal waste before incineration, because at the moment incineration is actually part of the problem, rather than part of the solution.
Thirdly, regarding methodology, we should have input and output to final recycling in the longer run. To really get where we want to be, the methodologies must be harmonised all over Europe. There are two specific issues: food waste must include the whole food production chain to really achieve prevention. Secondly, regarding marine litter, there should not only be aspirational targets, but also the banning of producers of microplastics.
Soledad Cabezón Ruiz (S&D). – Señor presidente. Señor comisario, celebro el paquete que hoy se debate aquí sobre la economía circular. Un paquete que será positivo para el medio ambiente, para el clima, para la salud y para la economía. Especialmente celebro el incremento de objetivos que ha trabajado la señora ponente, necesarios para revertir el patrón de consumo y de producción que necesitamos, así como sus efectos positivos en la creación de empleo.
Y es que en la Unión Europea hemos avanzado en las últimas décadas en la gestión de residuos, pero, a día de hoy, esta aún es muy desigual entre países y los residuos municipales, en más de un tercio de los casos, continúan siendo vertidos y se reciclan menos de la mitad. En definitiva, un ambicioso y positivo paquete para cambiar los patrones de consumo.
Ahora le pediría también a la Comisión que, para que sea efectivo, este paquete afronte los retos de instrumentos financieros, habilidades técnicas, comportamientos del consumidor y modelos de negocio de una gobernanza, para que —como digo— se lleve a cabo y se consigan estos objetivos.
Krišjānis Kariņš (PPE). – Priekšsēdētāja kungs, komisāra kungs! Padomju Savienības ekonomika bija ļoti neefektīva. Industrija absolūti piesārņojoša — nevarēja elpot, melni dūmi — bet vienā jomā, ironiski, viņa bija efektīva. Tieši patērētāju ziņā, jo nebija patērētājiem nekādas preces, ko pirkt. Nebija arī atkritumu, pamatā bija tikai papīrs un stikls.
Mūsdienās — arī, teiksim, bijušajām Padomju Savienības valstīm — mums ir ļoti plašs patērētāju klāsts. Mums ir mobilie telefoni, mums ir ūdens plastmasas pudelēs, mums ir plastmasa, kas pasargā pārtiku, ka viņa turas ilgi, un tā tālāk. Tikai tas viss rada tādus atkritumu kalnus, kādu agrāk nebija. Turklāt vēl visas šīs izejvielas, kas rada šos kalnus, mums ir jāimportē no citurienes.
Tātad, protams, ir pareizi virzīties uz to, lai mēs saprātīgāk apietos ar mūsu atkritumiem, lai mēs izmantotu pēc iespējas to, ko varam, atkārtoti. Negribam atgriezties tajos laikos, kad patērētājiem nebija izvēles, bet tomēr ir jādomā par šo milzu importēto atkritumu kalnu, no kā mums ir jāatbrīvojas.
Damiano Zoffoli (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, dalla crisi che stiamo vivendo si esce solo promuovendo un nuovo modello di sviluppo. Abbiamo bisogno di crescere ma in modo diverso, più intelligente, più rispettoso dell'ambiente e delle persone.
Ogni anno nell'Unione europea si sprecano circa 90 milioni di tonnellate di cibo: 170 chili a testa. Lo spreco alimentare è uno scandalo. Con l'economia circolare ci prefiggiamo l'obiettivo di ridurlo del 50 % entro il 2030. Come? Con una definizione chiara, che non c'era, di rifiuto alimentare, che serva alla Commissione per sviluppare una metodologia comune per misurarne la quantità; mediante azioni di educazione contro lo spreco e di prevenzione del rifiuto lungo tutta la catena di produzione; incentivando, con sgravi fiscali, un quadro normativo più chiaro; con il dono degli alimenti agli indigenti.
Basta col "fai da te" e l'"usa e getta". Una politica seria contro lo spreco alimentare può creare nuova e buona occupazione.
Annie Schreijer-Pierik (PPE). – Straks stemmen we over de herziening van de Europese afvalwetgeving, een historisch moment. Eigenlijk zouden we niet meer moeten spreken over afvalwetgeving, maar over kringloopwetgeving. Het gaat hier niet om afval waar we vanaf moeten, maar om waardevolle grondstoffen die we moeten verwaardigen.
Helaas maken niet alle landen even snel voortgang met de totstandbrenging van deze kringloopeconomie. Nederland loopt voorop. En dat is jammer. Het is namelijk van economisch levensbelang voor dit continent dat we snelheid maken en voldoende ambitie tonen. We moeten de stort van herbruikbaar en herwinbaar afval uitfaseren. Dat is de fundamentele voorwaarde voor de echte overgang om van Europa een circulaire economie te maken.
Daarbij moeten wij de samenwerking met producenten en afvalverwerkers duidelijk versterken. Samen kunnen we de kringloop sluiten tot een echte kringloopeconomie.
En tot slot: laten we afrekenen met de bureaucratische belemmeringen voor hergebruik, laten we afrekenen met het gebrek aan ambitie en laten we afrekenen met het begrip van afval en spreken over benutting van waardevolle grondstoffen. We mogen Nederland niet in de kou laten staan en [...] verder kunnen uitwerken.
Carlos Zorrinho (S&D). – Senhor Presidente, em qualquer cenário viável para o futuro da União Europeia, a economia circular tem de ocupar uma das páginas centrais. A economia circular é um exemplo do tipo de medidas que temos de concretizar para que os cidadãos sintam o impacto favorável do nosso trabalho nas suas vidas.
Saúdo o excelente trabalho realizado pela relatora, Simona Bonafè, e por toda a equipa que trabalhou neste pacote legislativo. Com os relatores-sombra propus fomentar a transição e a eficiência energética, suprimir progressivamente a deposição em aterros até à supressão total, proibir a deposição em aterros de resíduos que são objeto de recolha seletiva, criar um programa-quadro para uma calendarização dos objetivos que incentivem e facilitem ainda mais a recolha seletiva, a triagem e a reciclagem, monitorizar a transferência de resíduos dentro da União Europeia e para Estados terceiros, que haja um estudo de impacto sobre a oportunidade da definição de um objetivo relativo à quantidade total de resíduos que podem ser depositados em aterros, calculada por quilo, por pessoa e por ano.
A economia circular tem de ser, Sr. Comissário, mais que uma boa narrativa. Tem de ser uma realidade concreta e positiva e temos agora condições para isso.
Francesc Gambús (PPE). – Señor presidente, señor comisario, en primer lugar, quisiera felicitar a la señora Bonafè, así como a los ponentes alternativos, por el gran trabajo realizado en estos cuatro informes.
La economía circular no es simplemente la modificación de cuatro directivas relacionadas con la ecología, sino una poderosa herramienta de lucha contra el cambio climático y un cambio de modelo económico y de producción, para el que la industria europea debe estar preparada, y nos consta que ya ha empezado a adaptarse.
En Cataluña mismo, el polígono de Bufalvent, en Manresa, está estableciendo unas prácticas empresariales de cooperación en la gestión de residuos que lo están convirtiendo en un polígono totalmente circular. Como este, podríamos encontrar muchos otros ejemplos similares alrededor de la Unión, los cuales nos hacen tener esperanza para que el camino que iniciamos hoy —y para el que vamos a necesitar necesariamente el compromiso firme del Consejo— sea un éxito que ayude a la reindustrialización de Europa, ayude a la creación de nuevos puestos de trabajo y consolide un crecimiento económico mucho más sostenible, de bajas emisiones y adaptado a los compromisos alcanzados en la COP.
Adam Gierek (S&D). – Pojazdy stanowią źródło elementów samochodowych zdolnych do dalszej pracy oraz złomu. Miliony używanych samochodów płyną z Europy Zachodniej do Środkowo-Wschodniej i innych państw członkowskich, gdzie kończą swoje życie. Kto poniesie koszty społeczne i ekologiczne ich demontażu i dalszego zagospodarowania? Pilne staje się zatem stworzenie unijnego rynku surowców wtórnych. Surowce te powinny zostać sklasyfikowane i znormalizowane.
Zużyty sprzęt elektryczny mógłby podlegać podobnym procedurom. Trudno go zbierać i poddawać demontażowi. Przepisy obciążające tym zadaniem producenta nie zdają egzaminu. Akumulatory i baterie są zbyt tanie, a ich zbiórka nie jest odpowiednio stymulowana. Ceny ołowiu powodowane chińską konkurencją też do tego nie zachęcają. Złom elektroniczny nie doczekał się efektywnych technologii ekologicznego i energooszczędnego przetwarzania, a efektywność energetyczna jest, moim zdaniem, motorem gospodarki o obiegu zamkniętym.
Pervenche Berès (S&D). – Monsieur le Président, Monsieur le Vice-président, je me réjouis que nous puissions avoir enfin cette discussion sur les enjeux de l'économie circulaire. Ce Parlement l'a voulue, le rendez-vous est là, et je remercie Mme Bonafè pour tout le travail qu'elle a pu faire.
Au fond, quand on regarde l'avenir de l'économie européenne, la question de l'économie circulaire est une question tout à fait centrale. Mais elle ne pourra pas être juste circulaire, elle devra être aussi solidaire. Pour cela, la place des entreprises de l'économie sociale et solidaire doit être au cœur de la stratégie que nous mettons en œuvre. C'est ce que fait le rapport de Mme Bonafè et je l'en remercie.
Il reste que, lorsque l'on parle des déchets municipaux pour lesquels on fixe des objectifs, je crois que c’est une stratégie tout à fait gagnante, mais pour qu'elle le soit vraiment, il faut s'assurer que, dans ces déchets municipaux, ce qui fait aujourd'hui une grande partie des encombrements des ménages – à savoir les déchets d'équipements électriques, et électroniques – soit bien inclus dans ces quotas qui pourraient être réemployés ou réutilisés. De ce point de vue-là, dans beaucoup de situations, il y a des plateformes logistiques des producteurs, qui font que ces déchets ne sont peut-être pas automatiquement considérés comme des déchets ménagers. C'est un point de vigilance sur lequel j'attire votre attention.
Νίκος Ανδρουλάκης (S&D). – Κύριε Πρόεδρε, προέρχομαι από μία χώρα που στο ζήτημα της διαχείρισης αποβλήτων έχει δρόμο να διανύσει. Με τις εκθέσεις που συζητάμε σήμερα αλλάζουμε όχι απλώς τους στόχους για την ανακύκλωση, την υγειονομική ταφή, αλλά τη φιλοσοφία με την οποία λειτουργούμε. Από το γραμμικό μοντέλο «παραγωγή-κατανάλωση-απόρριψη» μεταφερόμαστε σε ένα νέο μοντέλο αειφόρου ανάπτυξης με κατά το δυνατόν ελαχιστοποίηση των αποβλήτων. Στόχος είναι το κλείσιμο του κύκλου, με προτεραιότητα στην επαναχρησιμοποίηση και την ανακύκλωση. Με τα κατάλληλα κίνητρα το μοντέλο κυκλικής οικονομίας μπορεί να συντελέσει στη δημιουργία νέων θέσεων εργασίας. Ιδιαίτερα στην Ελλάδα είναι μία ευκαιρία να εκσυγχρονίσουμε τον τρόπο που διαχειριζόμαστε τα σκουπίδια, βελτιώνοντας το περιβάλλον και δημιουργώντας συνθήκες ανάπτυξης. Τέλος, θα ήθελα να ευχαριστήσω πολύ την κυρία Bonafè για την πολύ καλή δουλειά που έκανε και για την αποδοχή της πρότασής μου για εισαγωγή υποχρεωτικών στόχων συλλογής και ανακύκλωσης λαδιών.
Kathleen Van Brempt (S&D). – Laat me beginnen, zoals heel velen voor mij, met het bedanken van onze rapporteur, mevrouw Bonafè, voor haar ongelooflijk harde werk. Ze heeft niet alleen het hele dossier samen met de schaduwrapporteurs tot een fantastisch goed einde gebracht, [...] we zullen straks zien bij de stemming, maar ook namens onze fractie samen met de andere fracties de leiding genomen om dit hoog bovenaan de politieke agenda te plaatsen.
U heeft er zelf naar verwezen, meneer de commissaris, in uw inleiding. In het begin was het wat moeilijk voor de Commissie en het Parlement om elkaar te vinden in dit verhaal. Dat hebben we nu wel gedaan: er ligt een ambitieus pakket voor ons en dat is voor onze fractie cruciaal, want het gaat wat ons betreft over zoveel meer dan een afvalpakket, over zoveel meer dan een leefmilieudossier.
Dit gaat in essentie over onze economie: hoe we onze economie moeten veranderen, hoe we haar echt duurzaam maken en, zoals ook in de beoordeling van de Commissie wordt aangegeven, hoe we banen creëren, vaak ook lokale banen. Dit is eigenlijk de samenvatting van wat in dit dossier van belang is, en dit betekent dat dit het begin is van nog een aantal stappen die moeten komen.
Het kan namelijk niet alleen over afval gaan, het moet uiteraard ook gaan over het ontwerp van onze producten en over hoe onze economie dit in een echt circulaire beleving omzet. Het gaat bijvoorbeeld ook over een deeleconomie: hoe kunnen we van het bezit van producten overgaan tot het delen van onze producten of het huren van onze producten? Er is een veel duurzamere manier om naar te kijken. In ieder geval wens ik onszelf een fantastisch goede stemming toe, binnen de algemene doelstellingen van de Europese Unie.
Procedura „catch the eye”
Henna Virkkunen (PPE). – Arvoisa puhemies, Euroopassa heitetään vuosittain kaatopaikoille kuusisataa miljoonaa tonnia raaka-aineita, jotka voitaisiin hyödyntää ja käyttää uudelleen. Kyse on sekä taloudellisesti että ympäristön kannalta merkittävästä asiasta, kun käsittelemme tätä kiertotalouspakettia. Tällä on myös vaikutusta Euroopan kilpailukykyyn. Eurooppa on hyvin riippuvainen tuontiraaka-aineista, jopa 40 prosenttia raaka-aineista tuodaan Euroopan ulkopuolelta, ja tiettyjen kriittisten raaka-aineiden osalta osuus on jopa 90 prosenttia. Nämä ovat elektroniikkateollisuudelle erittäin tärkeitä.
Tällä kiertotalouspaketilla voidaan merkittävästi vauhdittaa innovaatioita ja lisätä resurssiviisasta toimintaa. Varmasti on vielä paljon yksityiskohtia, joista joudutaan jatkossa neuvottelemaan. Olennaista on se, että saamme yhtenäisen tietopohjan siitä, millä tasolla eri maat nyt ovat, jotta voimme asettaa riittävän kunnianhimoiset, mutta kuitenkin realistiset tavoitteet. Tänään käsiteltävä kiertotalouspaketti on merkittävä askel kohti ympäristön ja talouden kannalta kestävämpää Eurooppaa.
Nicola Caputo (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, il passaggio da un'economia lineare ad un modello di tipo circolare rappresenta per la società moderna una necessità più che una scelta. Oggi la Terra impiega un anno e mezzo per rigenerare le risorse che estraiamo e che utilizziamo in un anno.
La revisione delle direttive di cui discutiamo oggi costituisce solo un primo passo per spingere la società a reinventare il proprio stile di vita e, quindi, per concepire un nuovo sistema di produzione in cui i prodotti siano progettati per durare e possano essere riparati, riutilizzati, riciclati, rigenerati e in cui le componenti sintetiche o a base fossile dannosa siano sostituite da alternative biologiche.
È fondamentale perseguire una transizione industriale verso un sistema economico che tenga conto innanzitutto dell'ambiente. Un miglioramento della produttività delle risorse del 30 % entro il 2030 si tradurrebbe, ad esempio, in un incremento del PIL dell'1 %, creerebbe più di due milioni di nuovi posti di lavoro e ci collocherebbe su un percorso virtuoso, più efficiente sotto il profilo delle risorse e più vantaggioso per i correlati benefici ecologici, economici e sociali.
Νότης Μαριάς (ECR). – Κύριε Πρόεδρε, η μετάβαση σε μια πιο κυκλική οικονομία προσφέρει μεγάλες ευκαιρίες για την Ευρώπη και τους πολίτες της. Η ευρωπαϊκή κοινωνία καταναλώνει ανανεώσιμους πόρους κατά 50% ταχύτερα απ’ ότι μπορεί να τους αντικαταστήσει, ενώ η Ευρωπαϊκή Ένωση εισάγει έξι φορές περισσότερο πρώτες ύλες και φυσικούς πόρους απ’ ότι εξάγει. Για τον λόγο αυτό πρέπει να δημιουργηθεί μια κυκλική οικονομία με κανόνα την επαναχρησιμοποίηση και την ανακύκλωση. Η μετάβαση αυτή έχει ιδιαίτερη σημασία και από οικονομικής απόψεως, καθώς θα σημειωθούν σημαντικά οφέλη και θα ενισχυθεί η ανταγωνιστικότητα. Χάρις σε αυτήν επιτυγχάνονται περιβαλλοντικά οφέλη και σημαντική εξοικονόμηση ενέργειας. Δημιουργούνται τοπικές θέσεις εργασίας. Τα συνολικά οφέλη θα φτάσουν το 1,8 τρισεκατομμύρια ευρώ. Θα δημιουργηθούν 2 εκατομμύρια θέσεις εργασίας και θα αυξηθεί η ανταγωνιστικότητα της Ευρωπαϊκής Ένωσης στην παγκόσμια αγορά. Τέλος, για να επιτευχθούν οι στόχοι του 2030 θα πρέπει να δοθεί έμφαση στην καινοτομία, την έρευνα, την επιστήμη και το μοντέλο της κυκλικής οικονομίας.
Ivan Jakovčić (ALDE). – Gospodine predsjedniče, naša je realnost još uvijek daleko od svih naših želja. Snažnu podršku dajem logici cirkularne ekonomije, pokušaju da se spriječi bacanje hrane, da se razriješi, koliko je to moguće, sve onečišćenje koje imamo u našim morima, našim oceanima, u Baltičkom moru, na Jadranskom moru, Mediteranskom moru i svugdje drugdje gdje imamo takva onečišćenja.
Ali ono što želim ovom prilikom naglasiti je sljedeće: Hrvatska je zemlja koja, na žalost, ima vrlo nisku stopu reciklaže otpada. Međutim, u Hrvatskoj postoji jedna županija, Istarska županija, na čijem sam čelu imao čast biti 12 godina, koja je gradnjom regionalnog centra za gospodarenje otpadom u velikoj mjeri razriješila gospodarenje otpadom. Ali sada, zato što je Europska unija svojedobno s 30 milijuna eura bespovratnih sredstava financirala taj regionalni centar za gospodarenje otpadom, imamo neke promjene u politici vlade kad govorimo o gospodarenju otpadom. Ne želimo da budu penalizirani oni koji su bili najbolji.
Τάκης Χατζηγεωργίου (GUE/NGL). – Κύριε Πρόεδρε, νομίζω πως το πιο σημαντικό πράγμα που έχουμε να πούμε είναι ότι παράγουμε πράγματα τα οποία δεν χρησιμοποιούμε. Πρόσφατα έγινε μια μεγάλη συζήτηση στο Κοινοβούλιο για το θέμα των φορτιστών. Το iPhone 4 έχει άλλο φορτιστή από το iPhone έξι. Εκατομμύρια μίλια ή χιλιόμετρα από ηλεκτρικό σύρμα πάει για ανακύκλωση, αν πάει για ανακύκλωση! Είμαι της άποψης ότι οι γυάλινες μπουκάλες δεν πρέπει να καταστρέφονται για να γίνεται ανακύκλωση στο γυαλί. Πρέπει να πλένονται για να επιστρέφονται· να μην τολμήσω να σας πω ότι το ίδιο πρέπει να συμβαίνει και με τις πλαστικές.
Τι ωραία όμως κουβέντα για την κυκλική οικονομία! Η εταιρεία Μonsanto, αγαπητοί συνάδελφοι, παράγει σπόρους οι οποίοι δεν μπορούν να βλαστήσουν στη συνέχεια. Τι όμορφος κόσμος! Δεν υπάρχει ανακύκλωση των σπόρων! Αν αυτό δεν αποτελεί έγκλημα κατά της ανθρωπότητας, δεν ξέρω τι άλλο μπορεί να χαρακτηριστεί ως τέτοιο.
José Inácio Faria (PPE). – Senhor Presidente, discutimos hoje o pacote da economia circular, que vai para além do enfoque redutor de gestão de resíduos e de reciclagem, marcando um tempo de redesenho de processos, produtos e de novos modelos de negócio.
O paradigma do modelo linear não responde já aos desafios contemporâneos de disponibilidade de recursos, aos problemas ambientais e sociais decorrentes da globalização dos mercados, à conservação do capital natural, à redução das emissões e ao combate às alterações climáticas.
A diretiva da reposição em aterro vai permitir clarificar a hierarquia dos resíduos que determinam uma ordem de prioridade, desde a prevenção, passando pela preparação, para a reutilização, a reciclagem e a recuperação de energia até à eliminação final.
A deposição em aterro, embora seja a pior opção de acordo com a hierarquia dos resíduos, continua ainda a ser o método eliminação de resíduos mais utilizado na União Europeia. Temos de mudar a forma como recolhemos e gerimos os nossos resíduos. A transformação dos resíduos em recurso é crucial para aumentar a eficiência dos recursos e fechar o ciclo numa economia circular.
Esta diretiva de deposição em aterro responde justamente a esta ambição.
Maria Grapini (S&D). – Domnule președinte, doresc să subliniez complexitatea rapoartelor și munca raportorilor. Gestionarea și reciclarea deșeurilor, dar și evitarea producerii excesive de deșeuri sunt obiective importante. Consider că ar trebui să ținem cont atunci când stabilim ținte pentru diferite grupe de deșeuri și de capacitatea de investiții în cercetare, investiții în educație și investiții în tehnologie. Cred că ar fi foarte important să dezvoltăm instrumente de inspecție și control pentru a ne asigura că statele membre previn declasificarea deșeurilor periculoase prin activitățile de amestecare.
Nu pot să susțin, însă, din raport exceptarea de la înregistrarea companiilor care transportă deșeuri nepericuloase în cantități mai mici de 20 de tone, respectiv două tone pe an de deșeuri periculoase, pentru că există riscul unor transporturi ilegale de deșeuri.
Un alt lucru pe care nu îl pot susține sunt țintele propuse și, de aceea, voi opta pentru varianta Comisiei.
(End of catch-the-eye procedure)
Frans Timmermans,First Vice-President of the Commission. – Mr President, I would like to thank Members very much for this inspiring debate. Our waste package is part of our circular economy package and the circular economy package is part of a much broader societal change leading to a sustainable society. Part of that is a sustainable economy, sustainable social systems and a sustainable environment.
Sometimes in our work it is nice to do things, but here it is necessary to do things. I maintain that the longer we wait with the waste package and the less ambitious we are with the waste package, the higher the cost will be. We need to make this transition anyway, so we had better do it quickly. It is my true belief – and I have been around for a couple of decades – that, if Europe takes the lead – even if it makes ambitious choices – the rest of the world will follow. We saw it with the norms we had in the internal market and we will see it with the norms we have on waste. I am absolutely sure about this.
Those countries that are worried because they are lagging behind should actually be comforted by the fact that, if you are lagging behind, the changes that you make will have an even greater impact than the changes made by countries which are leading. By the way, EFSI funds are available for investment in this, so, if you make the investment, the gains will be huge and you will make the transition to a sustainable economy more quickly than others. We are simplifying things because we are reducing four methodologies into one methodology, which creates clarity for everyone involved.
Finally, let me say this: in the approach that we have chosen, we have been inclusive from the start. This is the first time that I can see that everybody who is a stakeholder in this is on board. Sadly, in this peculiar world of ours, it takes three to tango, as we know. Now, after you have voted, Parliament and the Commission will have to confront the Council and make sure that we get Member States and the Council on board for an ambitious plan, but again I think that the Commission’s proposals are the best basis for this. I applaud Parliament for being more ambitious. The more ambition we can get through with the Council, the better it works. We will try to do this together with you in the next couple of months.
(Applause)
Simona Bonafè, relatrice. – Nel minuto che ho a disposizione voglio ringraziare tutti i colleghi che sono intervenuti e che hanno posto l'accento sui molti temi di questo pacchetto e anche sui problemi che sono ancora aperti.
Fra questo non mi sfugge la differenza nel sistema di gestione dei rifiuti degli Stati membri e voglio dire forte e chiaro che nessuno Stato dovrà essere lasciato indietro. Da questo punto di vista mi fa piacere che il vicepresidente Timmermans abbia ricordato l'importanza del FEIS.
A chi però dice che andiamo ad aumentare i costi in bolletta per i cittadini, Presidente, io allora voglio rispondere che chi si professa sovranista dovrebbe sapere che le tariffe non le decidiamo qui ma le decidono gli Stati membri, anzi le decidono i comuni. E vorrei anche ricordare che è proprio aumentando il riciclaggio che noi mettiamo a disposizione materie prime secondarie di qualità sul mercato, che producono profitti e che permettono veramente di abbassare i costi in bolletta per i cittadini.
Accolgo infine con piacere le parole del vicepresidente Timmermans, che vedo come una mano tesa per i prossimi passaggi e sono convinta che al trilogo potremmo fare un buon lavoro.
Preşedintele. – Dezbaterea este închisă.
Votul va avea loc marți, 14 martie 2017.
Declarații scrise (articolul 162)
Angélique Delahaye (PPE), par écrit. – Cette révision est l’occasion de mettre en place une politique visant à limiter les prélèvements des ressources naturelles tout en optimisant le recyclage. Mais il faut rester pragmatique et réaliste sur l’orientation que nous voulons donner aux politiques européennes. Aller trop loin, trop vite, sans analyser ce qui est réalisable ne fera que renforcer l’euroscepticisme et mettre à mal ce que nous essayons de construire. Nous devons proposer des objectifs élevés mais atteignables et une méthode de calcul applicable. Ce que nous voterons aujourd’hui va dans le bon sens puisque nous mettons en place une vraie logique en la matière avec une harmonisation des définitions, une stimulation de la prévention des déchets, du réemploi et du marché des matières premières secondaires. Nous évoquons également une piste importante de réflexions sur la prise en compte des déchets industriels et commerciaux. Je voudrais revenir sur la lutte contre le gaspillage alimentaire. Les bases pour la mise en place d’une réelle politique de lutte contre le gaspillage sont posées dans ce paquet et je m’en félicite: une proposition de définition européenne, la prise en compte d’une hiérarchie spécifique et l’appel à la mise en place d’une méthodologie commune.
Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. – Celem Unii Europejskiej, wynikającym z wdrażania gospodarki o obiegu zamkniętym, jest ograniczenie ilości odpadów, a także poprawa wydajności i jakości recyklingu. Dla spełnienia tych zamiarów niezbędne jest zarówno efektywne gospodarowanie odpadami, jak i bardziej rygorystyczne podejście do procesów produkcyjnych, w których unikać należy substancji toksycznych, utrudniających ponowne użycie i recykling tych produktów.
Dlatego zasady gospodarki o obiegu zamkniętym powinny traktować na równi wszystkie etapy prowadzące do otrzymania gotowego produktu i jego użytkowania w sposób minimalizujący ich wpływ na środowisko. Pamiętajmy, że jedynie w pełni funkcjonalna gospodarka o obiegu zamkniętym może przyczynić się do zagwarantowania Unii Europejskiej trwałej przewagi konkurencyjnej i ochrony przedsiębiorstw przed niedoborem zasobów.
Андрей Ковачев (PPE), в писмена форма. – Повишаването на ресурсната ефективност и създаването на икономика, доближаваща се в по-голяма степен до кръговата икономика, ще донесе ползи за околната среда и ще намали зависимостта ни от внос на суровини чрез повторното им използване. Наред с това, моделът на кръговата икономика има потенциала да създаде нови работни места и да генерира устойчив растеж, като подобри конкурентоспособността на европейските компании в областта на чистите технологии и иновациите. Крайно време е на тези отпадъци да се погледне като на ресурс.
Смятам, че в усилията си да преминем към кръгова икономика трябва да си поставим амбициозни, но реалистични цели, които отчитат съществуващата инфраструктура за управление на отпадъците, както и разликите в нивото на развитие и използване на технологиите между държавите членки. Държавите, за които постигането на поставените цели не е реалистично в поставените срокове, би следвало да получат допълнително време за тяхното реализиране. За постигане на новите цели ще са необходими допълнителни инвестиции. Затова Европейската комисия трябва да подкрепя чрез структурните и инвестиционните фондове на ЕС проекти за кръгова икономика в държавите членки.
Miapetra Kumpula-Natri (S&D), kirjallinen. – Jokainen meistä tuottaa jätettä, ja niinpä jäteasiat tulevat lähelle jokaista. Mietinnössä puhutaan monenlaisesta biojätteestä, mutta haluaisin nyt kiinnittää huomion yhteen biojätteen muotoon, ruokahävikkiin. Hyväksytty jätedirektiivi sisältää nyt tavoitteen ruokahävikin vähentämisestä. Jakeluvelvoite on yksi tapa vähentää hävikin määrää ja ohjata ruokaa sitä tarvitseville. Periaate on, että kaupat tai kaupungin tai valtion laitokset eivät saa hävittää syömäkelpoista ruokaa, mikäli auttamisjärjestöt tulevat hakemaan sitä jaettavaksi auttamistarkoituksessa. Kauppojen, koulujen tai muiden laitosten ei tarvitse itse järjestää ruuanjakelua tai kuljetusta, ainoastaan olla tuhoamatta syömäkelpoista ruokaa mikäli auttamisjärjestö haluaa ja pystyy jakelemaan sen tarvitseville. Esimerkiksi Ranskassa on jo hyväksytty laki, jonka mukaan marketit eivät saa heittää pois tai tuhota ruokaa. Asia on käsittelyssä myös Suomen eduskunnassa yli sadan kansanedustajan allekirjoittamana. Harmittaa, ettei konkreettinen muutosesitykseni päässyt lopulliseen direktiiviin, mutta se on käytettävissä oleva malli maille, joiden tulee nyt ruokajätettä direktiivin mukaisesti vähentää. Näen jakeluvelvoitteen tärkeänä osana ruokahävikin ja biojätteen vähentämistä sekä tapana nostaa ruoan arvostusta ja auttaa ihmisiä.
Paloma López Bermejo (GUE/NGL), por escrito. – En el caso de la opinión de la que he sido responsable en la Comisión ITRE, la de vertido de residuos, valoramos la introducción de la jerarquización en la gestión de residuos para evitar al máximo la incineración y el vertido. Sin embargo, es preocupante que recaiga masivamente en el sector privado la gestión de este proceso y que la incineración siga promocionándose como una alternativa a los vertederos (incluso con ventajas para la entrada de la energía a la red) cuando en algunas regiones su impacto ambiental puede ser superior. Asimismo, quiero resaltar que hemos introducido propuestas de gran importancia, como el progresivo cierre de los vertederos, la consulta pública en los municipios y a los otros actores afectados, la recuperación de vertederos cerrados, la auditoría de los vertederos existentes y un mayor control de los residuos. En España (con cuatro sentencias pendientes de ejecución sobre vertederos ilegales) los vertederos se continúan empleando, desgraciadamente, de manera masiva. Se esquivan evaluaciones de impacto vía la ampliación de la capacidad, no se controlan los niveles de uso de los mismos, etc. provocando situaciones de emergencia ambiental y contra la salud pública que esperamos que la nueva directiva ayude a combatir.
Marian-Jean Marinescu (PPE), în scris. – Pachetul privind economia circulară trebuie să asigure o coerență între cele 4 dosare, astfel încât să se poată asigura o tranziție către o economie a reciclării deșeurilor și o consolidare a acestei tranziții pe termen lung. Trebuie să se țină cont de faptul că protejarea mediului și a sănătății oamenilor este direct proporțională cu ameliorarea gestionării deșeurilor la nivel european și a recuperării resurselor primare, pe de o parte, și creșterea eficienței energetice și reducerea dependenței de materii prime a Uniunii, pe de altă parte.
Uniunea Europeană poate să reducă importul de materii prime dacă va dispune de o strategie sustenabilă a economiei circulare susținută de un cadru legislativ clar, capabil să transmită semnale viabile către investitori. De aceea, legislația europeană trebuie să includă definiții clare pentru domeniul deșeurilor și reciclării și obiective obligatorii. Obiectivele propuse de Comisia Europeană trebuie să fie în primul rând realiste și realizabile pentru toate statele membre. Dacă nu se va ține cont de acest aspect, UE se va confrunta cu riscul unei fragmentări a pieței interne, ceea ce va însemna o dezvoltare inegală în acest domeniu, lucru care trebuie evitat.
Urmas Paet (ALDE), kirjalikult. – Ringmajanduse eesmärk on hoiduda raiskamisest ning hoida materjalid võimalikult kaua ringluses. Selline lähenemine edendab ELi majandust ning konkurentsi ja aitab kaitsta keskkonda. Nii tekitatakse juurde töökohti ja tulus taaskasutus hoiab ära liigsete uute ressursside kasutuselevõtu. Seetõttu peab EL seadma uued eesmärgid ning ajakohastama direktiive, mis hõlmavad nii jäätmeid kui ka prügilaid. Sätestatakse uued piirmäärad olmejäätmete ja pakendijäätmete ladestamisele, mis on kohustuslikud kõigile liikmesriikidele, kellest mõnedele tehakse ajalised erandid. Ka Eesti on olmejäätmete osas erandiga kaetud. Oluline on teada, et kuigi komisjon töötab välja ühtsed eesmärgid, milleni kõik riigid peavad jõudma, siis viis, kuidas nendeni jõutakse, on iga riigi enda teha. Seetõttu on oluline seda ka riigi tasandil teadvustada. Tulevikus võiksime jõuda selleni, et jäätmed ei ole probleem, vaid ressurss.
Carolina Punset (ALDE), por escrito. – Los Estados miembros se plantean el objetivo de identificar medidas que la Comisión Europea deberá poner en marcha con relación a la denominada «economía circular». El fin último del nuevo paquete europeo de economía circular es promover la transición desde una economía lineal, en la que prima la máxima de «usar y tirar» a una economía circular en la que los desechos se reduzcan al mínimo y sean contemplados como recursos útiles. En resumen, se trata de lograr que los productos puedan reutilizarse tras alcanzar el final de su vida útil. De esta forma, además de crear valor, lograremos influir en el cambio climático y el medio ambiente e impulsaremos la competitividad mundial, el crecimiento económico sostenible y la creación de empleo. La generación de residuos es una realidad heterogénea que dificulta su reutilización como materia prima de calidad, debido a que no hay una adecuada separación y clasificación desde el origen. Asimismo, es bien sabido que cada Estado miembro separa de forma dispar, incluso entre las regiones de un mismo Estado; por eso, esperamos que la nueva normativa garantice la calidad de los residuos generados y con ello la calidad de las materias primas para que sean realmente reutilizables.
Pirkko Ruohonen-Lerner (ECR), kirjallinen. – Tuen Rouva Bonafèn tärkeää ja hyvin laadittua mietintöä kiertotalouden kehittämisestä. Haluaisin alleviivata, että kiertotalous ei voi toimia ilman suuren yleisön osallistumista. Tarvitsemme enemmän kansalaisten, poliitikkojen, virkamiesten, yliopistojen ja tutkimuslaitosten sekä erilaisten yritysten edustajien osallistamista. Kiertotalous ei ole vain kierrätystä, prosessointia, muuntamista ja uusiokäyttöä vaan se liittyy koko arvoketjun hyödyntämiseen. Sanat "yleisö", "tietoisuus", "kansalainen" tai "kuluttaja" tulevat mainituiksi liian harvoin ja esitetyksi liian harvoin aktiivisessa roolissa. On olemassa selkeä mahdollisuus osallistaa kaikkia EU-kansalaisia nykyistä enemmän yhteisönä ilmastonmuutokseen liittyvissä asioissa. Tämä on jotakin, joka koskettaa meitä kaikkia. Kansalaisia ei saa jättää pelkäksi keskustelun yleisöksi vaan heidät tulee ottaa mukaan aktiivisiksi toimijoiksi.
Daciana Octavia Sârbu (S&D), in writing. – Today we vote on an important set of proposals to increase recycling and reduce waste in Europe. Every day we throw away valuable raw materials and increase our environmental footprint, depleting our planet’s finite resources. Such actions undermine our own policies on resource efficiency and simply defy common sense. While under-nutrition remains a severe problem in many parts of the world, we still throw away up to one third of our food. And it’s not just a question of wasting the food. There are huge environmental and health impacts of using water, energy, fertilizers, pesticides, and packaging to produce and transport food which is ultimately thrown away. I am pleased that the Environment Committee supported my proposals for a definition of food waste. This is a basic requirement for monitoring and reducing such waste, but it is still lacking at European level.
Bart Staes (Verts/ALE), schriftelijk. – We willen dat de lidstaten preventieve maatregelen nemen en de voedselverspilling met 30 % verminderen tegen 2025 en met 50 % tegen 2030. Het totaal aan voedselverlies en nevenstromen bedraagt in Vlaanderen jaarlijks ongeveer 2 miljoen ton. We moeten zorgzamer omspringen met onze natuurlijke grondstoffen, de bodem, het watergebruik en stoppen met het verslepen van voedsel over vele kilometers.
Ik ben ontzettend blij dat we deze doelstellingen bindend maken. Voedselverspilling omsluit het hele productieproces. Hier hoort ook voedselafval bij. Het belangrijkste is dat deze definitie beleidsmakers in staat stelt duidelijke oorzaken te detecteren, hoeveelheden te meten, resultaten te vergelijken en een gezamenlijke strategie te bepalen, door de hele keten heen.
Het wetgevend pakket inzake circulaire economie integreert vier wetten rond afval. Het is goed dat er gepleit wordt voor een vrijwel volledige uitfasering van het dumpen van afval. In 2030 mag nog maar 5 % van ons huishoudelijk afval in stortplaatsen verdwijnen. Dat is ambitieus, ook omdat het gecombineerd is met een hogere doelstelling voor het recycleren van afval (70 %). Zo voorkom je dat lidstaten al het afval gaan verbranden. Het Parlement heeft nu het mandaat om met de Raad (de lidstaten) en de Commissie te onderhandelen over de definitieve wetteksten.
Dubravka Šuica (PPE), napisan. – Zbog ovisnosti Europske unije o uvozu sirovina, ključni izazov je zadržati što više resursa unutar Unije i povećati napore pri tranziciji ka kružnom gospodarstvu. Ono nudi velike mogućnosti i potencijal za lokalna gospodarstva, a profitirali bi svi uključeni sudionici. To bi rezultiralo značajnim uštedama za sve potrošače te bi se ukupne godišnje emisije stakleničkih plinova smanjile. Emisije stakleničkih plinova mogle bi se smanjiti između dva i četiri posto godišnje. Kružno gospodarstvo bi trebalo biti sastavni dio klimatske politike.
Važna mjera jest upotreba ostataka proizvodnje kao nusproizvoda kako bi se u proizvodni ciklus unijeli pravi resursi koji nisu otpad. Potrebno je definirati jasni regulatorni okvir na razini EU-a. Kako bi se postigla vjerodostojnost i usporedivost rezultata država članica, treba uskladiti definiciju komunalnog otpada s onom koju su iz statističkih razloga utvrdili Eurostat i OECD. Definicija mora biti, u kombinaciji s usklađenom jedinstvenom metodom izračuna za sve države članice, temeljena na podacima završnog postupka recikliranja i uz podršku učinkovitog sustava izvješćivanja kojim bi se spriječilo da se zbrinuti otpad, koji je odložen na odlagalištu ili spaljen, navede kao reciklirani otpad.
Ponovna uporaba i recikliranje ključni su za stvaranje nove politike u svrhu unapređivanja održivosti prema kojoj otpad od problema postaje resurs.
Владимир Уручев (PPE), в писмена форма. – Уважаеми колеги, подобряването на управлението на отпадъците има безусловно положително влияние върху опазването на околната среда и здравето на европейските граждани. Днес, в ерата на кръговата икономика, трябва ясно да си даваме сметка, че рециклирането и повторното използване на все повече отпадъци следва да се превърне в задължителен и осъзнат елемент на начина ни на живот и част от икономическата ни култура. Затова приветствам четирите законодателни акта на Комисията в тази област, които заслужават да бъдат подкрепени.
Едновременно с това и в съответствие с духа на европейските директиви в тази област, считам за абсолютно необходимо да се отчита икономическата ефективност на предлаганите мерки, за да се постигне по-малко и поносимо социално натоварване в преследването на целите за рециклиране. Твърде амбициозните цели, които се налагат от Парламента, трябва да са съпроводени и с мерки за гъвкавост в държавите членки, за да се постигне социално поносима цена в реализирането на тази политика.
Едва ли ще се намери някой, който да отрече необходимостта от рециклиране и повторно използване на отпадъци в една бедна на природни ресурси Европа, за която е жизненоважно да намали зависимостта си от внос на такива ресурси. Затова изцяло подкрепям разумния подход и последователността към прилагането на новите мерки.