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Procedura : 2015/0149(COD)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo dei documenti :

Testi presentati :

A8-0213/2016

Discussioni :

PV 04/07/2016 - 16
CRE 04/07/2016 - 16
PV 13/06/2017 - 2
CRE 13/06/2017 - 2

Votazioni :

PV 06/07/2016 - 6.4
CRE 06/07/2016 - 6.4
Dichiarazioni di voto
PV 13/06/2017 - 5.7
CRE 13/06/2017 - 5.7
Dichiarazioni di voto

Testi approvati :

P8_TA(2016)0304
P8_TA(2017)0251

Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 13 giugno 2017 - Strasburgo Edizione rivista

2. Etichettatura dell'efficienza energetica - Compensazione per prodotti connessi all’energia con etichettatura errata (discussione)
Video degli interventi
Processo verbale
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  Președinte. – Următorul punct de pe ordinea de zi este dezbaterea comună privind:

– raportul lui Dario Tamburrano, în numele Comisiei pentru industrie, cercetare și energie, referitor la propunerea de regulament al Parlamentului European și al Consiliului de stabilire a unui cadru pentru etichetarea în ceea ce privește eficiența energetică și de abrogare a Directivei 2010/30/UE (COM(2015)0341 – C8–0189/2015 – 2015/0149(COD)) (A8–0213/2016) și

– întrebarea cu solicitare de răspuns oral referitoare la despăgubiri pentru etichetarea greșită a produselor energetice, adresată Comisiei de Martina Werner, în numele Grupului S&D, Dario Tamburrano, în numele Grupului EFDD, Michèle Rivasi, în numele Grupului Verts/ALE și Neoklis Sylikiotis, în numele Grupului GUE/NGL (O–000049/2017 – B8–0320/2017) (2017/2725(RSP)).

 
  
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  Dario Tamburrano, relatore. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, oggi sono particolarmente emozionato e vi racconterò una storia inedita, almeno in quest'Aula. Questo regolamento porta infatti all'interno delle normative europee alcuni concetti relativi all'efficienza energetica delle apparecchiature elettriche e della loro potenziale interazione dinamica con le reti elettriche. Queste nozioni le andavo apprendendo dieci anni fa, quando esercitavo la professione odontoiatrica e, per pura passione divulgativa, traducevo in italiano saggi di sostenibilità ambientale. Mai avrei potuto immaginare di trovarmi qui un giorno a rappresentare milioni di cittadini e ad avere l'onore di traslare all'interno di una legislazione europea quelle che erano all'epoca alcune proposte sperimentali di Lester Brown e di altri.

Le smart appliances sono le apparecchiature, ad esempio le lavastoviglie e le lavatrici, programmabili dall'utente, affinché entrino in funzione nei momenti in cui l'energia elettrica è disponibile in quantità più abbondante e più economica. L'impiego diffuso delle smart appliances sarà in grado non solo di far risparmiare denaro agli utilizzatori, ma anche di fornire un contributo non indifferente al bilanciamento di un sistema elettrico alimentato da fonti rinnovabili in misura sempre più crescente.

Immaginate un cittadino produttore di energia eolica o fotovoltaica. Alcune apparecchiature nella sua casa potranno entrare in funzione e svolgere la loro attività quando l'autoproduzione sarà più abbondante. Immaginate il vecchio e antiquato scaldabagno elettrico, che per sua natura non è particolarmente efficiente in termini puramente termodinamici, ma se lo scaldabagno scalderà l'acqua quando l'energia elettrica sarà più economica e più abbondante, il calore accumulato sarà una forma di fonte energetica a basso costo.

Gli apparecchi intelligenti segnano un nuovo traguardo nell'efficienza energetica non solo di tipo quantitativo ma anche di tipo qualitativo, non solo di quanta energia si consuma, ma anche di quando essa viene utilizzata. Ecco perché sono emozionato, perché dietro questo testo vi è un piccolo pezzo di utopia che si va trasformando in realtà per 500 milioni di cittadini. La dimostrazione che si può credere in un'idea, per quanto possa sembrare lontana, e pezzo dopo pezzo, con la costanza e la determinazione, arrivare a realizzarla.

Questo regolamento, per la prima volta, dà infatti ai produttori la possibilità di indicare sull'etichetta la capacità di un'apparecchiatura di essere energy smart. Questa piccola cosa permette al nuovo regolamento sull'etichettatura di essere al passo con i tempi e di entrare a pieno titolo all'interno del nuovo modello energetico dinamico, decentrato e rinnovabile, che vogliamo perseguire con l'Unione dell'energia.

Un'Unione dell'energia che ha tra gli obiettivi dichiarati anche quello di avere il cittadino al suo centro. Ebbene, insieme alle nuove etichette nascerà un database in open data cui sarà possibile collegarsi direttamente attraverso un telefonino, un QR Code, un link o simili, presente sull'etichetta cartacea, e potrà fornire agli acquirenti, nelle 24 lingue dell'Unione, non solo una serie di informazioni impossibili da stipare su un pezzo di carta, ma consentirà anche di sviluppare applicazioni per smartphone che permetteranno a cittadini e imprese di fare confronti immediati fra diversi modelli e di scegliere quello che offre il miglior risultato in termini di investimento iniziale e risparmio nel tempo, non rispetto a una media generica ma in rapporto alle abitudini personali di utilizzo.

Ho elencato due cose per le quali mi sono battuto e delle quali sono orgoglioso, ce ne sarebbero anche altre. Tuttavia, se devo essere intellettualmente onesto, come è mia abitudine, sento anche il dovere di condividere con voi un cruccio. All'inizio di questo processo feci la promessa che mi sarei fatto guidare da tre parole chiave: smart, paperless e trust. Senza dubbio siamo di fronte a un regolamento smart e nel quale l'impiego e l'importanza del supporto cartaceo viene ridotta in favore di un più fruttuoso utilizzo delle tecnologie digitali di documenti e database on line.

È vero che questo regolamento indubbiamente rafforza le autorità nazionali di sorveglianza del mercato, ma avremmo voluto di più. Avremmo voluto che fosse previsto un indennizzo da parte dei fabbricanti nel caso si venga a scoprire un giorno che le prestazioni energetiche di un prodotto sono inferiori a quelle dichiarate. Il Parlamento lo voleva compattamente, ma purtroppo abbiamo trovato davanti un muro, il muro del Consiglio che lo ha impedito. Ha impedito che i cittadini dell'UE avessero lo stesso diritto del quale hanno ad esempio potuto godere i cittadini statunitensi frodati dalla Volkswagen, che sono stati rimborsati.

Abbiamo ottenuto però dalla Commissione europea, che ringrazio, un impegno scritto allegato a questo regolamento, a studiare le possibilità per cancellare questo assurdo vuoto legislativo, che riteniamo sia un vero scandalo. Sono certo che i cittadini europei si aspettino che venga posta fine a questa assurdità quanto prima sia possibile.

 
  
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  Martina Werner, Verfasserin. – Herr Präsident, meine sehr verehrten Damen und Herren! Das Energielabel ist eine europäische Erfolgsgeschichte. Es ist in jedem Haushalt vorhanden und den meisten Verbraucherinnen und Verbrauchern in der EU bekannt. Über 80 % der Bürgerinnen und Bürger kennen das Energielabel und nutzen es, wenn sie sich ein neues Gerät anschaffen. Elektrogeräte wie zum Beispiel Waschmaschinen, Kühlschränke oder Spülmaschinen sind in den letzten Jahren aufgrund des technologischen Fortschritts immer effizienter geworden, sodass die meisten inzwischen die beste, also die A+++-Klasse haben. Bei Waschmaschinen sind das schon 73 % aller Modelle in dieser Klasse, sodass kaum noch zwischen den besten Geräten unterschieden werden kann. Hinzu kommt, dass wir heute auch eine inkonsequente Klassifizierung der Effizienzklassen haben. Bei Staubsaugern ist A die beste, bei Waschmaschinen ist das die schlechteste Effizienzklasse. Und das ist total irreführend für Verbraucherinnen und Verbraucher.

Daher war eine Reform des Energielabels notwendig, um das große Durcheinander auf dem Markt mit irreführenden Energielabeln zu beenden. Das neue Energielabel mit einer einheitlichen Skala von A bis G für alle Produktgruppen wird es Verbraucherinnen und Verbrauchern wieder ermöglichen, tatsächlich Strom und auch Geld zu sparen. Durch aussagekräftige Energielabel kann jeder Haushalt jedes Jahr bis zu 500 EUR an Energiekosten sparen, und außerdem können dank des Energielabels europaweit jährlich 19 Terawattstunden Strom gespart werden. Das entspricht ungefähr der Leistung von vier Atomkraftwerken.

Darüber hinaus beinhaltet die Verordnung auch Maßnahmen für eine stärkere Marktüberwachung in den Mitgliedstaaten. Zum einen wird es in Zukunft eine öffentlich zugängliche Informationsseite für Verbraucher geben. Auf dieser Internetseite können Verbraucherinnen und Verbraucher sich informieren, Geräte miteinander vergleichen, oder aber auch nachschauen, was die Symbole auf dem Energielabel eigentlich tatsächlich bedeuten.

Zum anderen erleichtert die Verordnung auch die Marktüberwachung in den Mitgliedstaaten. Heute ist es nämlich so, dass nationale Marktüberwachungsbehörden technische Dokumente bei den Herstellern immer erst anfragen müssen, bevor sie sie erhalten. In Zukunft werden ihnen sofort alle Dokumente auf einer geschützten Plattform zur Verfügung stehen, die sie für die Ausführung ihrer Kontrollaufgaben, die so wichtig sind, brauchen.

Für uns Sozialdemokraten war der Verbraucherschutz ganz wichtig. Wir haben auch bei den Verhandlungen dafür plädiert, dass Verbraucher für den Kauf von Elektrogeräten mit falscher Effizienzklasse auch tatsächlich entschädigt werden. Die Mitgliedstaaten haben sich hier aber leider überhaupt nicht kompromissfähig gezeigt. Das finde ich – wie mein Kollege Tamburrano gerade auch angesprochen hat – in Hinsicht auf die Abgasskandale sehr, sehr schade. Jetzt muss die EU-Kommission im Plenum dafür halt Rede und Antwort stehen zu dieser – aus meiner Sicht – Gesetzeslücke.

 
  
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  Claude Turmes, Verfasser. – Herr Präsident! Wir haben jetzt lange verhandelt, um einen Fehler von vor zehn Jahren wieder rückgängig zu machen. Erinnert euch daran, dass wir unter dem Druck der Konservativen hier im Haus vor zehn Jahren der Industrie auf den Leim gegangen sind. Die Industrie hat seinerzeit gesagt, dass man, anstatt A, B, C – also einfache, für die Bürger zu verstehende – Energieklassen zu haben, zu A+, A++, A+++ übergeht. Seinerzeit haben wir als Grüne davor gewarnt, dass das zu einer Abschwächung der Information für die Bürger führt. Und wir hatten Recht! Wir waren jetzt in einer Zeit, in der der letzte Kühlschrank, der überhaupt noch zugelassen war, in der Klasse A war. Das heißt, das ganze Labelling-Regime hatte keine Wirkung mehr. Das verbessern wir heute, und das ist auch die gute Nachricht. Das heißt, liebe Bürger draußen in ganz Europa: Ab sofort wieder klare Signale – A-Geräte kaufen bei Kühlschränken, Tiefkühlgeräten und so weiter.

Und wir haben eine Transparenzplattform eingeführt. Das heißt, wir werden es auch schaffen, dass wir an der Grenze von Europa effektive Kontrollen machen, wenn irgendwelche Ramschware versucht, nach Europa reinzukommen, um eigentlich die hochklassigen Produkte, die ja auch oft aus Europa kommen, zu schützen vor minderwertiger Qualität, die von außen kommt.

Das Ganze hat noch einen schwachen Punkt, und das ist die Frage: Wie gehen wir mit Öl- und Gasheizungen in der Zukunft um? Ich sehe, dass gerade Kollege Reul auch zu uns gestoßen ist. Herbert hat sehr erfolgreich dafür gekämpft, dass Öl und Gas quasi auf immer im Markt bleiben. Ich denke, wenn wir Klimaschutz ernst nehmen, dann muss auch irgendwann der Moment kommen, wo man in neuen Häusern sagt: Wir können es uns nicht mehr leisten, fossile Energieträger im Wärmebereich einzusetzen. Das hat auch mit der Diskussion morgen zu tun. Morgen reden wir über Trump, darüber, dass er aus Paris aussteigt. Wir können ja nicht an einem Tag sagen: „Trump ist unverantwortlich“, und dann nicht am anderen Tag quasi in Europa konsequent für Klimaschutz kämpfen.

 
  
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  Νεοκλής Συλικιώτης, Συντάκτης. – Κύριε Πρόεδρε, αγαπητοί συνάδελφοι, η Ομάδα της Ευρωπαϊκής Ενωτικής Αριστεράς υποστήριξε εξαρχής πως πρέπει να διασφαλίσουμε ένα σύστημα ενεργειακής επισήμανσης ευνόητο στους καταναλωτές, το οποίο, όμως, να περιλαμβάνει και όλες τις απαραίτητες πληροφορίες. Χαιρετίζουμε, λοιπόν, τις προτάσεις που έχουν περιληφθεί στην τελική συμφωνία για διαγραφή των παραπλανητικών συμβόλων και μετάβαση σε ένα απλούστερο ενιαίο σύστημα επισήμανσης από «A έως G». Η πρόταση για το σύστημα από «A έως G», σε συνδυασμό με την πρόταση για ανακατάταξη των προϊόντων στην κλίμακα βάσει πιο αυστηρών κριτηρίων, κατά την άποψή μας θα συμβάλει καθοριστικά και στην προώθηση της καινοτομίας για αύξηση της ενεργειακής απόδοσης. Εξίσου σημαντική θεωρούμε την απόφαση για δημιουργία της νέας ψηφιακής βάσης δεδομένων για τα προϊόντα, στην οποία οι καταναλωτές θα έχουν δωρεάν πρόσβαση. Η βάση αυτή πρέπει να δίνει όσο το δυνατόν περισσότερες πληροφορίες για τα προϊόντα, αλλά και για τα δικαιώματα των καταναλωτών, ώστε να ενισχυθεί η διαφάνεια και να τεθεί επιτέλους φραγμός στην αισχροκέρδεια και στην παραπλάνηση των καταναλωτών από τις μεγάλες επιχειρήσεις. Οι καταναλωτές έχουν δικαίωμα να έχουν σαφέστερες ενδείξεις για την ενεργειακή απόδοση ενός προϊόντος.

Δυστυχώς, με τα χρονοδιαγράμματα που τίθενται, οι θετικές προτάσεις που περιλαμβάνονται στην τελική συμφωνία δεν θα προωθηθούν στο άμεσο μέλλον, αλλά μετά από 8-10 χρόνια. Το γεγονός αυτό είναι πολύ απογοητευτικό και αποτελεί σημαντικό λόγο για επανεξέταση της συμφωνίας. Τέλος, θα ήθελα να υπογραμμίσω πως απαιτούμε να δοθεί άμεσα αποζημίωση στους καταναλωτές που εξαπατήθηκαν αγοράζοντας προϊόντα με λανθασμένη ενεργειακή επισήμανση. Παρόλο που η πρόταση αυτή δεν περιλήφθηκε στην τελική συμφωνία, ωστόσο, απαιτείται να προωθηθεί άμεσα.

Κύριε Επίτροπε, χαιρετίζουμε τη δήλωση της Επιτροπής ότι θα διερευνηθεί η δυνατότητα χορήγησης αποζημίωσης στους καταναλωτές που εξαπατήθηκαν από τις ετικέτες ενεργειακής απόδοσης. Ωστόσο, αναμένουμε από την Επιτροπή να διευκρινίσει άμεσα περαιτέρω τα ακριβή μέτρα που προτίθεται να λάβει, συμπεριλαμβανομένου του χρονοδιαγράμματος για τις ενέργειες αυτές, προκειμένου να υλοποιήσει τις δεσμεύσεις της.

 
  
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  Miguel Arias Cañete, Member of the Commission. – Mr President, let me start by welcoming the excellent agreement reached on the Energy Labelling Regulation between Parliament, the Council and the Commission at the last trilogue in March. We have on our table today a key file from the consumer perspective: the energy label is known and used by over 85% of consumers in Europe when they consider buying new household goods.

Energy labelling brings concrete monetary and energy savings. As a result of different measures taken in the context of the European Union’s ecodesign and energy labelling policy, European households can save up to EUR 500 per year on their energy bills. Whilst these measures bring benefits at the level of individual households, they also do so at macroeconomic level by reducing Europe’s energy bill through energy savings and by contributing to the reduction of greenhouse gas emissions. In this way, they represent a direct contribution to the implementation of the Paris Agreement.

Furthermore, our industries are encouraged to develop increasingly energy efficient products strengthening Europe’s competitiveness and our leading role in driving product energy performance standards at global level.

Focusing on energy efficiency first – whether it is for buildings, products or in industry – is more important than ever in order to ensure security of supply and a successful energy transition while promoting investment, growth and jobs. The revision of the framework legislation on energy efficiency for products was one of the first legislative initiatives of the Juncker Commission in the field of energy, adopted already in July 2015.

The agreement reached on the Energy Labelling Regulation represents a good balance between the interests of different parties. Let me briefly highlight what I consider are the key aspects of our agreement.

A pragmatic approach prevailed regarding the use of delegated acts for laying down product-specific labelling requirements. We now have a clear process for re-scaling the existing labels and returning to the more effective A-to-G scale, providing far better information to the consumer.

There will be a product registration database that will facilitate the work of national market surveillance authorities and will make it easier for consumers to compare the energy performance of many household appliances. Moreover, we have also succeeded in future-proofing the legislation by introducing provisions on software updates and smart appliances, and explicitly banning the use of defeat devices.

Finally, the label will be able to show information about, for example, durability or reparability, thereby further helping consumers to save money and at the same time contributing to the objectives of the circular economy.

With regard to the issue of consumer refunds in the case of non-compliant labels, and in response to the Oral Question tabled by Ms Werner, Ms Rivasi, Mr Tamburrano and Mr Sylikiotis, the Commission fully supports the principle of providing for financial compensation to consumers in the event of wrongly labelled energy-related products.

The Commission made a statement to that effect at the last trilogue in March which will be attached to the Minutes of today’s vote. In this context, it has to be clear that the liability for a non-compliant label, and thus for providing compensation, lies with manufacturers – which are responsible for providing the correct label with their products – and not with retailers.

Therefore, horizontal consumer protection legislation may not provide the right legal framework, given that it generally does not address producers and covers the interaction of customers with their contractual partners. However, the Commission is currently developing legal proposals to strengthen enforcement of European Union harmonisation legislation for products. In this context, possible provisions on consumer compensation should the products they bought not comply with European Union harmonisation legislation, including energy labelling, are under close examination. The Commission aims to come forward with a final legal proposal on this before the end of the year.

Now, let me conclude by saying that, in the Commission’s view, today’s agreement will strengthen and future-proof the iconic European energy label. With the newly agreed rules for labelling, this framework will continue to deliver towards our 2030 energy efficiency objectives. On the basis of all these elements, I am confident that the vote in plenary later today will give a strong backing to this important agreement that we have achieved together.

 
  
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  Herbert Reul, im Namen der PPE-Fraktion. – Herr Präsident, Herr Kommissar, liebe Kolleginnen, liebe Kollegen! Das war ein mühsames Stück Arbeit, was wir da geleistet haben, und da hat sich das Projekt und das, was Vorschlag der Kommission war, auf der Strecke durchaus noch verändert – Kollege Turmes hat ja darauf hingewiesen –, und ich finde, das war gut so, dass wir auch an einigen Stellen korrigiert haben. Energie sparen wollen wir alle, und den Weg, das über die Information der Bürger zu machen, dass Verbraucher sich selber ein Urteil erlauben können und dann entscheiden, das Gerät zu kaufen, das weniger Energie verbraucht, halte ich für einen sehr klugen und richtigen Weg.

Die Geschichte ist bisher ja auch eine Erfolgsgeschichte gewesen. Es ging jetzt auch nicht um die Frage Ja oder Nein. Es ging um die Frage: Wie muss die Kennzeichnung aussehen? Müssen wir auf ein neues Bild setzen? Oder können wir in dem bisherigen Bild weiterarbeiten? Wir haben uns dann darauf verständigt, umzustellen, es einfacher zu machen, es eingängiger zu machen, weil die Auffassung überwog, dass die Bürger das besser verstehen als diese ++-Regulierungen.

Das Zweite war, dass wir aber auch die Wirksamkeit erhöhen wollen und dass in der Realisierung auch die Bürgerinnen und Bürger, aber auch die Industrie und die Händler damit umgehen können, und deswegen hat es unterschiedliche Zeitabläufe gegeben. Ich halte das für eine kluge Entscheidung – es ist sachgerecht. Wir haben versucht, den Aufwand für diejenigen, die umetikettieren müssen und die sich auf neue Situationen einstellen müssen, in einem überschaubaren Rahmen zu halten. Ich glaube, das ist eine pragmatische Lösung – es ist meistens gut, wenn man solche pragmatische Vorschläge macht. Aber längerfristig gesehen wird das den richtigen Weg gehen. Es macht bei Heizung, lieber Claude, überhaupt keinen Sinn, das jetzt sofort umzustellen, wenn man gerade eine solche Etikettierung gemacht hat. Also es ist in der Sache Unsinn, eine Entscheidung, welches Gerät welche Effizienz hat, heute zu treffen und morgen, am nächsten Tag, schon wieder neu zu treffen – also so kann man damit nicht umgehen.

Der kritischste Punkt bleibt für mich die Datenbank. Ich bin damit noch nicht ganz zufrieden. Es ist ein Kompromiss, insofern akzeptiere ich das. Es geht darum, dass Daten für Verbraucher zugänglich sind, dass Daten aber nicht für Konkurrenten von Unternehmen zu erreichen sind. Deshalb: Datenschutz gilt auch da, und nicht nur, wenn es uns passt, sondern Datenschutz auch für Unternehmen, die solche Produkte herstellen. Die haben ein Recht darauf, dass ihre industriellen Daten auch geheim bleiben.

Drittens: Bis heute habe ich nicht verstanden, warum die Kommission diese Daten braucht – die braucht sie überhaupt nicht! Wenn überhaupt, ist es für die Bürger interessant und für die Kontrolle derjenigen – das ist das allerwichtigste –, die prüfen, ob die Etikettierung richtig ist. Das ist alles gewährleistet und insofern eine gute Entscheidung.

 
  
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  Dan Nica, în numele grupului S&D. – Domnule președinte, domnule comisar Cañete, subliniez importanța etichetării în materie de eficiență energetică a produselor pentru consumatori, pentru producători și pentru îndeplinirea obiectivelor Uniunii Europene în materie de eficiență energetică. Conform evaluării Comisiei, rezultatul etichetării și al standardelor reprezintă o economie de energie de aproximativ 175 de milioane de tone echivalent petrol până în 2020, iar, pentru consumatori, o economie de 465 de euro pe an la facturile de energie pentru uz casnic. În plus, măsurile de eficiență energetică vor crea venituri suplimentare de 55 de miliarde de euro pentru companiile europene.

Aș vrea să felicit echipa de negociere a Parlamentului European, deoarece avem nevoie de reguli mai clare privind etichetarea energetică, care să vină în sprijinul consumatorilor. Dintre principalele realizări subliniez revenirea la o etichetare mai clară și introducerea unei baze de date publice care conține toate etichetele de eficiență energetică, crescând astfel transparența și oferind consumatorilor un instrument mai bun pentru a compara eficiența energetică a aparatelor de uz casnic.

Din păcate, regulamentul nu reflectă, așa cum bine ați menționat, domnule comisar, protecția consumatorilor care suferă pierderi din cauza etichetării greșite. De aceea, susținem, ca grup politic, compensații pentru produsele cu impact energetic etichetate necorespunzător și solicităm mai multe clarificări din partea Comisiei privind compensarea consumatorilor în caz de neconformitate în ceea ce privește clasa energetică indicată pe etichetă, precum și calendarul și eventualele măsuri pe care le are în vedere în acest sens Comisia. Salut intenția pe care ați anunțat-o astăzi ca, până la sfârșitul anului, să veniți cu niște măsuri concrete.

 
  
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  Ashley Fox, on behalf of the ECR Group. – Mr President, I would like to thank my colleagues and the rapporteur for their hard work and cooperation on this energy labelling file. Though discussions were rather slow at times, I am glad we did – at long last – reach an agreement. This new legislation will benefit consumers. They will see an end to the confusing system that includes an A, an A+, an A ++ and an A +++, and revert back to the original system, where A is, in fact, the most efficient product and G is the least. These new labels will prove provide clarity to consumers and will enable them to make more energy efficient and cost efficient choices.

On wrongly labelled products, we prefer to see this addressed as part of a wider review of consumer protection legislation. We have seen that abuses in the motor industry have impacted on consumer confidence, and therefore the introduction of a product database will add much-needed vigour to mass—market surveillance. My Group did have concerns about Mr Tamburrano’s proposals for the product database and the burdens it would place on industry, particularly small manufacturers, but we are satisfied that obligations have been kept to the level where manufacturers only have to submit information necessary for market surveillance. The data will also be open source and allow app developers and retailers to incorporate the information in product searches and filters. This will help consumers to make better choices. Overall, my Group is happy and will support this report.

 
  
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  Lieve Wierinck, namens de ALDE-Fractie. – Energie-efficiëntie is de beste en goedkoopste manier om onze klimaatdoelstellingen te halen. Met deze herzieningen nemen we de plussen van de labels weg, zodat de consument duidelijkheid krijgt over de prestaties van zijn toestel en sporen we hem aan om het meest zuinige product te kiezen. Tegelijk zal het de producenten stimuleren om nog zuinigere toestellen te ontwikkelen en te produceren. We kiezen voor een aanpak die bedrijven, van grote producenten tot kleine handelaars, overbodige lasten bespaart. We verdelen de verantwoordelijkheid voor het verspreiden en het aanbrengen van het label, zodat iedereen duidelijk weet wat zijn taak is. Maar mijn aandacht gaat vooral naar de consument. Betere informatie zorgt namelijk voor betere keuzes. Daarom maken we een databank waarin appontwikkelaars en vergelijkingswebsites alle gegevens vinden om consumenten een duidelijk overzicht te geven. Tegelijk is het belangrijk dat we die consument voldoende beschermen. Dat dat absoluut nodig is, hebben we ook gezien bij het Volkswagen-schandaal met de sjoemelsoftware. Dat betekent voor mij niet alleen dat je een garantie geeft van minimaal twee jaar, maar ook dat je kan garanderen dat wagens of toestellen niet meer verbruiken of vervuilen dan aangegeven. Als er foutief gelabeld is, moet de consument aanspraak kunnen maken op de juiste vervangingen of vergoedingen. Ik ben blij dat de Commissie bestudeert hoe we dit in onze wetgeving het beste kunnen aanpakken. Collega's, met dit dossier laten we zien dat Europa werkt voor de burger. Het is een goed ontworpen en doelgerichte maatregel die elke consument over zijn verbruik laat nadenken en die helpt de goede keuzes te maken. De consument gaat energie besparen, wat goed is voor ons milieu, en dus minder geld uitgeven, wat goed is voor zijn portemonnee.

 
  
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  Jaromír Kohlíček, za skupinu GUE/NGL. – Energetická účinnost je tématem, o kterém mnoho lidí mluví, ale jen výjimečně najdeme někoho, kdo by přečetl alespoň jedno ze stovek vědeckých pojednání zveřejněných na toto téma v posledních letech.

Protože elektrických spotřebičů je řada skupin, je pro laickou veřejnost zpravidla velmi obtížné srovnat z hlediska energetické účinnosti na trhu nabízené výrobky. Nejjednodušší možností je zřejmě označení výrobků štítky, které naznačí zákazníkovi energetickou účinnost na vhodně zvolené stupnici. Současné značení je poněkud nepřehledné, a proto nejnovější nařízení navrhuje posunout celou stupnici, a tím jednoduše odlišit různé výrobky dané skupiny.

Desetiletý cyklus, ve kterém může proběhnout podobná změna, považuji za dostatečný. Jedinou nevýhodou této směrnice je odložení změny stupnice za několik let po datu přezkumu. Toto ustanovení výrazně znehodnocuje možný dopad na veřejnost, proto se skupina GUE/NGL při konečném hlasování o návrhu zdrží.

 
  
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  Bas Eickhout, on behalf of the Verts/ALE Group. – Mr President, finally we have an improvement. I have to say that already 10 years ago, when we did the first deal, we warned that a labelling system that goes from A+ to A++++ does not really help consumers understand what is energy efficiency and what is not. But, unfortunately, as happens in Europe sometimes, you need a compromise, you need to see that something is not working well, and then, finally, 10 years later we can improve the system, and that is good.

We have a clearer system now, we do not have the pluses anymore. We have a common database so that we can really check the improvements; so that we know, for sure, that not all the appliances later on will only have ‘A’, meaning there is no real choice for the consumer. But still, and there you see Europe again, we still move slowly sometimes, on boilers and heaters, because now the argument is: well, they just had to adjust to a label and that is why they need until 2030 before they can re-adjust their label.

Really? So now we think that industry needs 15 years to adjust to a label that works for consumers? That is really the lobby of the right. It is not in the interest of the consumers. It is in the interest of the industry, mainly the German industry, in this case. A pretty sad part of this deal, but in the end we are improving. It is a step forward, but please, let us not always fall for the industry’s argument because if we listen to them we will only have labels in 2050.

 
  
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  Roger Helmer, on behalf of the EFDD Group. – Mr President, can I say to Mr Eickhout that if we listen to industry perhaps we will have jobs and prosperity.

The European Union has hardly covered itself in glory with respect to energy efficiency regulation. Certainly the things we did with kettles and vacuum cleaners attracted ridicule in the UK, and I suspect across the rest of Europe, and tended to bring the European project into considerable disrepute. The problem we face is that we are constantly tinkering with regulations, and the effect of that is to confuse consumers and to create problems for industry. But in my party we reflect on the fact that we shall very soon be out of the European Union and shall be free to make our own rules – and frankly, if the rest of the European Union, the other 27, wish to tie themselves up in absurd red tape, ‘Go for it’ is what I say.

 
  
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  Angelo Ciocca, a nome del gruppo ENF. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa Europa si dimostra, ancora una volta, peggio della Prima Repubblica italiana. Non vi è bastato distruggere le produzioni e i posti di lavoro del settore elettrodomestico in questi anni. In sette anni abbiamo perso 20 milioni di pezzi prodotti, abbiamo perso 130 000 posti di lavoro, abbiamo perso produzioni di cucine, congelatori, condizionatori e lavatrici. E la domanda è: a favore di chi? A favore delle produzioni dei paesi asiatici? A favore dei produttori della Corea?

Oggi si va ancora più a fondo in questa direzione e si vuole perseverare in una direzione di marcia sbagliata, usando la parola semplificazione, usando la parola "riscalaggio". Nel 1998 la Comunità europea ha stabilito le classi A, B, C, D, E, F e G, nel 2003 A+ e A++, nel 2010 non è bastato e ha stabilito le classi A+, A++, A+++. Adesso si dice che forse abbiamo sbagliato, che serve tornare indietro e quindi riscalare quelle classi. Chi oggi ha investito, magari per arrivare ad un'A+ diventerà una G, diventerà una C. Questi costi che vengono riversati nell'impresa e nelle produzioni oggi è ovvio che determineranno un'ulteriore direzione di marcia e di delocalizzazione delle nostre aziende. Quindi delocalizzeremo ancora una volta le nostre produzioni.

Se questa Europa vuole realmente affrontare il tema dell'inquinamento ambientale ha solo uno strumento: riportare le produzioni in Europa, riportare le produzioni là dove c'è la cultura del rispetto dell'ambiente. Producendo in alcuni paesi del mondo si inquina di più. Questo è il messaggio.

Dopo di che vogliamo ridurre i costi al cittadino, serve togliere le numerose tasse che stanno sul kilowattora. È impensabile che il 50 % del costo di un kilowattora sia determinato da tassazioni del paese, come è inaccettabile vedere in diverse aule del Parlamento consumi energetici non ancora razionati.

 
  
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  Bendt Bendtsen (PPE). – Hr. formand. Tillykke til ordførerne, som har bidraget til dette resultat. Aftalen om en ny energimærkningsordning er et vigtigt skridt på vejen til at nå vores klima- og energimål fremadrettet. Vi ved, at importen i dag er mere end 50 % af vores energiforbrug i Europa, og det har været stigende de sidste ti år. Hvis vi skal gøre os fri af denne ubehagelige situation, skal vi blandt mange tiltag gøre vores energiforbrug både smartere og mere energieffektivt. Her har vi et sted, hvor forbrugerne kan spille en aktiv rolle og tage del i den grønne omstilling, hvis vi gør dem i stand til at træffe oplyste valg af hvidevarer og husholdningsudstyr. Derfor er aftalen om den nye energimærkningsordning et godt skridt på vejen, og det er ovenikøbet en af de lavt hængende frugter, vi har på hele vores dagsorden. Næste skridt er, at vi ved revisionen af bygningsdirektivet sørger for, at vores hjem og vores arbejdspladser følger trop i indsatsen for mere energieffektivitet, for at få et mere energieffektivt Europa. Der er jo ingen tvivl om, at dette er et af de områder, hvor vi virkelig kan bidrage, så vi også kan passe på vores industri fremadrettet.

 
  
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  Patrizia Toia (S&D). – Signor Presidente, onorevoli contenti, oggi siamo tutti contenti e soddisfatti che finalmente questa revisione della direttiva del 2010 possa eliminare quell'incertezza e quella confusione di fronte alle etichettature non chiare, spesso anche contraddittorie, che inducevano in contraddizione il consumatore. Questo mi sembra l'elemento più importante, avere portato chiarezza.

Lo dico, sottolineandone l'importanza, perché io sono convinta che rendere protagonista la domanda, e non l'offerta, nel settore dei consumi dell'energia sia una delle chiavi su cui possiamo agire per raggiungere i nostri obiettivi energetici. Un consumatore più consapevole è anche più informato e, rendendogli le cose più convenienti, è un consumatore che va nel senso proprio del risparmio e dell'efficienza, che sceglie le cose giuste anche a un prezzo adeguato, ma sa che cosa sceglie e qual è il rendimento.

Insisto su questo tema della domanda. Se vogliamo davvero raggiungere un obiettivo di rigore energetico, noi dobbiamo prendere in considerazione il cittadino consumatore. Da un lato questa è la leva, dall'altro è quella dell'innovazione tecnologica. Mi compiaccio che ci sia qui un meccanismo di revisione che renderà automatico praticamente l'adeguamento dell'etichettatura alle nuove innovazioni tecnologiche, senza dover rifare regolamenti, atti delegati, eccetera.

Quindi la semplificazione, non le cose che abbiamo sentito, la valorizzazione della qualità della nostra industria europea, non le cose che abbiamo sentito. Non stiamo lavorando contro l'industria, stiamo lavorando per l'efficienza, per il risparmio energetico, per la valorizzazione dei cittadini e anche a vantaggio dell'industria.

 
  
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  Anneleen Van Bossuyt (ECR). – De wetgeving die hier vandaag voorligt vormt een belangrijk onderdeel in de discussies die we hebben rond energie-efficiëntie. Met de nieuwe maatregelen rond de energielabels kunnen we op Europees niveau een energieverbruiksbesparing krijgen die gelijk staat aan het energieverbruik van de Baltische staten en Italië samen, dus niet te onderschatten. Toch een heel belangrijke bedenking. Het gaat hier om één van de vele maatregelen die we nemen en waarmee we de Europese energie-efficiëntiedoelstellingen zouden kunnen bereiken. Maar wat zien we? In de voorstellen rond het winterpakket, rond energie-efficiëntie, wordt heel duidelijk gesteld dat de Europese maatregelen die genomen worden in het kader van energie-efficiëntie door de lidstaten niet kunnen worden meegerekend om hun doelstellingen te bereiken. Daar stel ik mij toch wel ernstige vragen bij. Want wat zitten we hier dan te doen? Waarom maken we dan de Europese regels als zij niet kunnen meetellen?

 
  
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  Xabier Benito Ziluaga (GUE/NGL). – Señor presidente, los consumidores van a agradecer enormemente el cambio de etiquetado de productos que aquí se propone. La nueva escala de eficiencia pondrá fin al antiguo modelo y ahora, por ejemplo, los electrodomésticos tendrán una escala más sencilla, de la «A» a la «G», eliminando aquellas categorías de aes más cruces, que resultaban bastante confusas.

Lo hemos hablado en esta Cámara muchas veces. La eficiencia energética es, junto al ahorro, una de las medidas centrales para lograr la necesaria transición energética y reducir las emisiones, pero es que, además, permite reducir nuestro consumo y, por tanto, también reducir nuestra factura. Otra vez, lo que es bueno para el medio ambiente, lo es también para nuestros bolsillos. Y creemos que esto también será bueno para la industria, porque estándares altos de eficiencia o medioambientales son los que convierten a nuestra industria en competitiva por arriba e impulsan la innovación, lo que aumenta el valor añadido y transforma finalmente nuestro tejido productivo en uno menos contaminante, en línea con el clima.

 
  
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  Jean-Luc Schaffhauser (ENF). – Monsieur le Président, chers collègues, derrière l’efficacité énergétique, je crains qu’une fois de plus, nous donnions à Bruxelles et à la Commission européenne de nouveaux pouvoirs.

Il est évident qu’il faut une harmonisation de l’étiquetage ainsi qu’une banque de données européenne pour les citoyens. Je suis un partisan absolu de l’efficacité énergétique depuis 1980, quand j’étais le chef, entre autres, de l’efficacité de l’énergie, ici. Mais, avec cette proposition de règlement, on fait tout pour déposséder les États de leurs prérogatives en passant de la directive au règlement, en donnant un blanc-seing à la Commission et en lui octroyant de très larges domaines pour adopter des actes délégués, notamment pour fixer les seuils des catégories de performance énergétique.

Cette logique de déresponsabilisation et de bureaucratisation de nos États avec des plans nationaux à adopter et des rapports obligatoires n’est pas bonne pour l’Europe. Nous devrions être plus pragmatiques, plus décentralisés et plus subsidiaires dans notre approche, plutôt que de tout décider depuis Bruxelles.

Enfin, ce projet se trompe dans son approche, en ne prenant pas en compte l’aval. Le consommateur doit aussi être informé de la performance énergétique du processus et du lieu de fabrication ainsi que du transport. C’est tout l’impact écologique et même, pourquoi pas, social qui devrait être l’objet d’une information au consommateur. Produire localement, c’est aussi limiter les importations. C’est aussi cela l’efficacité énergétique. Sinon, nous risquons de faire ce que nous faisons depuis des dizaines d’années avec notre réglementation écologique: nous exportons notre pollution et nous nous donnons bonne conscience en Europe.

 
  
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  Seán Kelly (PPE). – Mr President, first of all I welcome the proposals here today and again compliment Commissioner Cañete and his team for the good work they are doing in helping us to meet the Paris climate targets.

This is one area where a lot can be done in a very easy fashion. Firstly, I am becoming more and more convinced that consumers in general want to reduce their carbon emissions, and all they need is help to do so. This is one area where consumers will embrace what we are trying to do. Simplifying the labelling is absolutely crucial. How could anybody come up with a scheme of A, A+, A++? If you are going to buy an appliance and you see it marked ‘A’, well, you cannot get better than ‘A’ so it does not really make a whole lot of difference whether it is A+ or A++.

But there is a big difference, psychologically, between A and C, and A and G, and also the seven different colours will help consumers. This is the way the European Union needs to move in everything. Make it easier for consumers to understand what it is about and they will comply.

One area I have a slight difficulty in understanding is the reference this morning to erroneous labelling. Erroneous labelling would not be possible if there were proper surveillance and proper penalties, because those who would engage in it would actually be put out of business. So I think that that is very important and I think the product database will help to ensure that that does not happen because it will mean proper compatibility of products, proper market surveillance, and will mean that suppliers will try and outbid one another to become more efficient and smarter in the appliances.

So this is actually a great opportunity for us to do something simple, straightforward, that will help us to meet the climate-change targets in Paris. Well done!

 
  
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  Edouard Martin (S&D). – Monsieur le Président, avant tout, je souhaite remercier le rapporteur, Dario Tamburrano, pour son excellent travail.

Ce que nous voterons demain et après le trilogue est, à peu de choses près, la position de la commission de l'industrie, de la recherche et de l'énergie.

Je remercie le rapporteur, car il y a encore quelques mois, avant de renouveler l’achat d’une machine à laver, par exemple, beaucoup s’y perdaient dans les étiquettes, sans réellement comprendre ni connaître la différence en ce qui concerne la consommation d’énergie. Le système était devenu illisible, voire contre-productif. Il était nécessaire de le simplifier. Cette directive se met donc dans la peau du consommateur citoyen.

Bonne nouvelle également: l’étiquette 2.0. Grâce à elle, le consommateur pourra comparer et choisir librement en connaissance de cause. Chaque consommateur devient ainsi testeur. Cette base de données limitera donc la fraude.

Seul petit bémol, pour les cas de tromperie sur l’étiquette, les socialistes et démocrates auraient souhaité aller plus loin et imposer, par exemple, des sanctions, des enquêtes et des remboursements.

Restons optimistes, cela finira par venir.

 
  
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  Francesc Gambús (PPE). – Señor presidente, señor comisario, desde el inicio de la presente legislatura, la Comisión ha liderado la transición de la economía europea hacia una economía baja en emisiones, más sostenible.

Prueba de ello es el marco financiero plurianual 2014-2020, en que el 20 % del presupuesto total de la Unión es destinado a acciones para la lucha contra el cambio climático. Fue junto al paquete del verano de 2015 cuando la Comisión propuso una revisión del etiquetado, principalmente porque con el desarrollo de las nuevas tecnologías era necesario actualizar la legislación sobre el etiquetado para hacerla comprensible.

Lo ha dicho el señor Eickhout: ¿Alguien sabría decir cuál es la diferencia entre un electrodoméstico con una eficiencia A++ o uno con eficiencia A+++? De eso estamos hablando.

Debemos clarificar la norma para que los consumidores puedan, de acuerdo con su criterio, adquirir los productos que más les interesen y señalar que, gracias a esta clarificación en el etiquetado, junto con el desarrollo del paquete de ecodiseño, podemos conseguir un ahorro de 500 euros en cada hogar europeo. Y no solo eso: podemos hacer también nuestra industria más competitiva, reportándole unos beneficios de 65 000 millones de euros, según datos de la propia Comisión, y un ahorro en el consumo de energía equivalente al anual de Italia y todos los países bálticos juntos.

Conseguimos, pues, volver a una clarificación del etiquetado —de la «A» a la «G», del verde oscuro al rojo intenso—, introducimos también una base de datos de registro de los productos para asegurar que las autoridades competentes puedan ejercer su papel supervisor y empoderamos a la ciudadanía, mediante una base de datos pública que contenga todas las etiquetas energéticas, para que puedan comparar las diferencias de eficiencia entre los equipos del hogar.

Por todo ello, creo necesario que aprobemos el acuerdo al que se ha llegado en el diálogo tripartito, y aprovecho para felicitar una vez más al ponente y a todos los ponentes en la sombra por el gran trabajo hecho.

 
  
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  Arne Gericke (ECR). – Herr Präsident! Sagen wir mal, ich halte eine kurze Rede, quasi A++++. So zumindest wäre es hier eingeordnet nach dem bisherigen System des europäischen Energie-Labellings – ein Unding, das die Kommission vollkommen zu Recht bereinigt hat. Kein Verbraucher hat etwas von einer Kennzeichnung, die allen Maschinen – egal, ob energieintensiv oder sparsam – ein A verleiht und sich nur an der Anzahl der Pluszeichen dahinter unterscheiden lässt. In Zukunft wird es auch wieder die erkennbaren C-, D-, E-Sünder geben, und das ist gut so.

Gut ist aber auch, dass wir auf Drängen meiner Fraktion mittelstandsfeindliche Auswüchse der Richtlinie vermeiden konnten, etwa die nachträgliche Umetikettierung bereits ausgelieferter Geräte. Das nämlich wäre eine unsägliche Bürde gerade für kleinere Elektrohändler gewesen.

Insgesamt haben wir ein neues Label erreicht, das verbraucher- und verkäuferfreundlich ist, und das ist gut so.

 
  
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  Simona Bonafè (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario Cañete, in Europa produciamo ben poca dell'energia che consumiamo e una buona parte della nostra energia arriva ancora da fonti fossili.

Sappiamo allora quanto siano importanti azioni che favoriscono la transizione energetica, attraverso un uso maggiore delle rinnovabili, ma sappiamo anche quanto sia importante ridurre il consumo di energia e quindi aumentare l'efficienza energetica. Con il nuovo regolamento sull'etichettatura energetica degli elettrodomestici e degli apparecchi elettronici facciamo proprio un passo in avanti in questa direzione.

Abbiamo visto che i consumatori sono molto attenti e, grazie al sistema delle etichette, scelgono apparecchi più avanzati e anche capaci di farli risparmiare a fine mese sulla loro bolletta. D'altro canto, grazie a questo sistema, l'industria sviluppa modelli sempre più efficaci per rimanere competitiva sul mercato.

L'esperienza ci ha dimostrato che in diversi casi, come per lavatrici e frigoriferi, in pochi anni la quasi totalità dei prodotti si è andata a collocare nelle classi di efficienza più alte. Anche per questo motivo, oggi si rende necessario aggiornare le etichette, come abbiamo fatto, ridefinendole in modo più chiaro, senza tutti quegli A+, e comprensibile per i consumatori.

 
  
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  Michał Boni (PPE). – Mr President, I would like to thank the rapporteur Mr Tamburrano and Herbert Reul from my Group for an excellent job. What is important in this solution, especially after the discussed and approved corrections, is that the energy enabling framework allows customers to be more aware of the energy efficiency and consumption of household appliances such as dishwashers, televisions and fridges, which will help them to reduce their energy costs. This Regulation also contributes to the moderation of energy demand and the achievement of the Union’s energy efficiency targets, so there are macroeconomic savings and advantages with this solution. It establishes deadlines to replace the current A++ classes with an A to G scale. It also sets out a procedure for rescaling labels based on technological development, thus also providing incentives for innovation and pushing less efficient products out of the market. This will make energy labels more understandable for consumers and help them make better informed purchasing choices. The proposal also contains clearer rules on promotional campaigns and national incentives to promote higher classes of efficiency, and aims to improve enforcement mechanisms and transparency for customers by creating a platform with a database of products covered by energy labelling requirements. The revised energy efficiency label, together with eco-design, can save households close to EUR 500 per year. It has a clear microeconomic advantage. So let us start together, consumers and businesses, the real implementation.

 
  
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  Miroslav Poche (S&D). – Já jsem velmi rád, že jsme se dohodli s Radou a Komisí na novém značení energetické účinnosti a shodli jsme se na tom, že ten současný systém vyžaduje velmi výraznou změnu.

Já jsem rád, že se vracíme k té bývalé stupnici měření A až G a odstupujeme od toho systému A++. Já se domnívám, že se jedná o velmi dobrý krok, protože se ukazuje, že veřejnost, možná až 80 % veřejnosti, evropských občanů, se dívá na energetický štítek při nákupu spotřebiče. Pevně věřím, že tato úprava usnadní spotřebitelům orientaci v energetických úsporách a že lépe od sebe dokáží produkty odlišit. Tím se také sníží spotřeba energie a spolu s ní i částka, kterou občané za energii platí.

Mimo jiné považuji rovněž za zásadní, že EU znovu potvrzuje, že energetická účinnost je na prvním místě, že je klíčové, abychom se nadále drželi hesla, kterým je účinnost na prvním místě, pokud chceme dosáhnout úspor a cílů z balíčků „Čistá energie pro všechny Evropany“.

 
  
 

Procedura „catch the eye”

 
  
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  Nicola Caputo (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, le etichette che indicano l'efficienza energetica di prodotti elettrici come frigoriferi, televisori e lavatrici finalmente cambiano, adeguandosi alla rivoluzione digitale, collegandosi ad un database di dati aperti e disponibili attraverso l'uso di QR Code. Sarà dunque possibile, anche in Europa, confrontare in modo efficiente ed efficace i consumi elettrici di diversi dispositivi al momento dell'acquisto e dunque favorire un consumo più consapevole e sostenibile, tarato sulle abitudini di utilizzo e sul prezzo e la disponibilità di energia elettrica.

È un piccolo passo, ma concreto ed importante, verso il miglioramento nell'utilizzo delle risorse. Tuttavia, è necessario proseguire il lavoro, introducendo criteri più stringenti per il mercato degli apparecchi elettrici e vincolando i produttori all'uso di tecnologie smart, in grado di adattarsi ai consumi e alla disponibilità di energia.

L'introduzione di un'etichettatura trasparente e chiara, che passa dalla confusione delle A++ ad una scala semplice da A a G è un netto passo in avanti nei confronti della tutela dei consumatori ma anche dell'industria. Vanno però assicurati controlli adeguati per garantire che quelle etichette corrispondono effettivamente a prodotti con le caratteristiche indicate.

 
  
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  Νότης Μαριάς (ECR). – Κύριε Πρόεδρε, κατ’ αρχάς θα ήθελα να συγχαρώ τον εισηγητή, τον κύριο Tamburrano, για τη σημαντική έκθεση η οποία, πραγματικά, δρομολογεί ενδιαφέρουσες εξελίξεις τόσο υπέρ των καταναλωτών όσο, βέβαια, και για τη στήριξη της ευρωπαϊκής βιομηχανίας. Η νέα διαδικασία σε σχέση με την επισήμανση στηρίζει πραγματικά τους ευρωπαίους καταναλωτές, διότι γίνεται πιο ξεκάθαρη, διότι σταματούμε να έχουμε αδιαφάνεια, σταματούμε να έχουμε σύγχυση. Επομένως, αυτό είναι πολύ σημαντικό, διότι δίνει στους καταναλωτές τη δυνατότητα να κάνουν τη σωστή επιλογή, μια επιλογή με ξεκάθαρα κριτήρια. Και εφόσον γίνει αυτή η επιλογή σωστά, αυτό σημαίνει, φυσικά, και μείωση της κατανάλωσης. Επομένως, σημαίνει και χρήματα στην τσέπη του ίδιου του καταναλωτή. Όμως πρέπει να υπάρξει ρύθμιση για την αποζημίωση του καταναλωτή, ο οποίος μέχρι στιγμής είχε πραγματικά υποστεί ζημιά ανεπανόρθωτη, λόγω της σύγχυσης που είχε δημιουργηθεί. Επιπλέον, χρειάζονται και μέτρα για να μην έχουμε βιομηχανίες οι οποίες παράγουν προϊόντα «μαϊμού» και δημιουργούν επίσης σύγχυση.

 
  
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  Kateřina Konečná (GUE/NGL). – U projednávaného nařízení jsem byla stínovou zpravodajkou pro stanovisko výboru ENVI. Od té doby uplynula spousta času a skoro bych řekla, že dokument přichází poněkud pozdě.

Ve světle pomalu končícího jednání o balíčku oběhového hospodářství bychom spíše měli již řešit revize předpisů o ekodesignu. Taktéž zůstává velkou otázkou jeho návaznost na teď projednávanou směrnici o energetické účinnosti. Nicméně obecněji jsem poměrně spokojená, jak vyjednávání v trialozích dopadla. Změna škály štítků od A do G je krok správným směrem, který konečně vnese světlo do současného matoucího a pro spotřebitele mnohdy zavádějícího systému značení. To by mohlo přinést nové energetické úspory domácností, které zajisté ocení nejen ony, ale také my v dalším vyjednávání o energetické účinnosti.

Taktéž velice vítám veřejně dostupnou databázi výrobků. Domnívám se totiž, že jen řádně informovaný spotřebitel, který má srovnání, je schopen změnit své chování. Co už se úplně nepovedlo, jsou četné výjimky vedoucí ke zdržování procesu přeštítkování určitých produktů. Domnívám se, že celý proces trvá až nepřiměřeně dlouho.

 
  
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  Maria Grapini (S&D). – Domnule președinte, domnule comisar, doresc să subliniez că acest raport reprezintă un progres în ceea ce privește etichetarea. Ca membră în Comisia IMCO, susțin etichetarea oricărui produs, deci și etichetarea energetică. Să fim corecți! Etichetarea energetică duce indirect la inovație, pentru că va apărea o concurență – cine poate să producă un aparat care are un consum energetic mai mic – și unul dintre obiectivele Uniunii Europene este și eficientizarea energetică.

Sigur că sunt de acord ca orice consumator care este indus în eroare să fie compensat. Eticheta trebuie să fie simplă, clară și consumatorul are dreptul să cunoască ce cumpără.

Însă vreau să atrag atenția că este foarte important, domnule comisar, să vedem cum facem ca să fie etichetate și produsele care intră pe piața internă din țările terțe, pentru a nu crea o competiție incorectă pentru industria europeană.

Într-un cuvânt, cred că etichetarea stimulează cercetarea, inovația în domeniul aparatelor și mijloacelor fixe consumatoare de energie și este necesar să avem acest sistem de etichetare.

 
  
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  Tibor Szanyi (S&D). – Elnök Úr, úgy gondolom, hogy a mai világban nagyon fontos mindannyiunk számára, hogy olyan cselekedeteket hajtson végre az európai intézményrendszer, amiből maguk az állampolgárok is érzik, hogy velük most valami jó történik. Ez a mostani téma ilyen. Ezekkel a címkékkel egyébként sokkal sűrűbben találkozik az európai polgár, mint bármelyik másik politikai eredményünkkel, ugyanakkor nem csak ezzel az egyféle címkézéssel, hanem az élelmiszerek világában is van egy európai uniós egységesítés a címkézés tekintetében. Én azt gondolom, hogy a jövő szempontjából valószínűleg az lenne a legokosabb, ha az élelmiszerek, illetve bizonyos iparcikkek esetében a címkézési metódus egyre inkább közelebb lenne, hogy már ránézésre is orientációt adjon szinte minden fontosabb dologban a fogyasztók számára arról, hogy mit is tart a kezében. Végezetül pedig szeretném elmondani, hogy a mostani igyekezetünk nem csupán energiatakarékosságról szól, hanem arról is, hogy a fogyasztók optimális döntést hozzanak, azaz előbb-utóbb figyelembe kell venni az árak kérdését is, hiszen a szegény ember sokkal nehezebben fordul a korszerűbb, de drágább dolgok felé.

 
  
 

(Încheierea procedurii „catch the eye”)

 
  
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  Miguel Arias Cañete, Member of the Commission. – Mr President, I would like to thank honourable Members for all their contributions to this debate. Allow me to make three remarks.

The first is to say that we have the same labelling requirements for imports. It is not only local manufacturers; imports have to be labelled in the same way as products manufactured in the European Union. Many of you expressed concerns about the data, but the best way to ensure data protection is for the Commission to manage the database and also, with the data, we will be able to adjust the labels more efficiently.

On heaters, I saw different positions in the House, but I will say that the Commission proposal did not contain a definite requirement to re-scale. We think that it is an improvement that the agreed version contains a timetable and a final date by which the A and B label will only be available for heat pumps, renewables and CHP. We also think that the timetable makes sense and is reasonable because it will provide time and incentives to bring down the cost of these heaters to the benefit of our industry and our consumers.

Finally, I will recall that the energy union is one of the ten priorities of the Juncker Commission and that ‘energy efficiency first’ is one of its leading principles. In this respect, reaching an agreement on one of the key proposals for delivering real energy and monetary savings to European consumers and business is an important step towards the realisation of any union which aims to provide European Union consumers with secure, sustainable, competitive and affordable energy.

This shows that, when there is political commitment and shared objectives, we are able to offer a concrete response to the needs of business and European citizens. Let us keep this positive spirit and dynamic in the ongoing negotiations on the ‘Clean Energy for all Europeans’ package proposals that are now on the table of this House and the Council.

STATEMENTS BY THE COMMISSION

- This is word for word what was read out by the Commission at the last trilogue on 21 March 2017:

Commission statement on financial compensation for consumers:

"In view of its ongoing efforts to strengthen the enforcement of Union harmonisation legislation for products, the Commission - in order to address potential financial loss by consumers due to wrongly labelled products or inferior energy and environmental performance than labelled - should investigate whether compensation for consumers in case of non-compliance with regard to the energy class displayed on the label can be addressed."

Can the Commission support the statement on delegated and implementing acts as proposed by the Council?

- The statement referred to is the following:

Statement by the European Parliament, the Council and the Commission on Articles 290 and 291 TFEU:

"Recalling the Inter-institutional Agreement on Better Law-Making of 16 April 2016, in particular, its paragraph 26, the European Parliament, the Council and the Commission declare that the provisions of this Regulation shall be without prejudice to any future position of the institutions as regards the application of Articles 290 and 291 TFEU in other legislative files."

- The Commission can support this statement, as this declaration is in line with the Inter-institutional Agreement, and can be seen as a perpetuation of a similar declaration made at the time of the adoption of previous Energy Labelling Directive in 2010.

 
  
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  Dario Tamburrano, relatore. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, ho ascoltato con attenzione i vari interventi. Chiaramente apprezzo i complimenti, ma apprezzo anche alcune critiche, soprattutto quelle critiche che sono state rivolte al regolamento, che non sono critiche strumentali a dichiarare qualcosa in plenaria per attaccare qualcuno, sbagliando anche date e dati, ma quelle critiche che sono oggettive.

Ci sono effettivamente delle cose che potrebbero essere fatte meglio e il riscalaggio delle etichette, in maniera particolare per le caldaie e i boiler, è un altro cruccio. Poteva essere anticipato, ma confido nel Clean Energy Package e ci batteremo affinché venga creato un environment a livello europeo perché le caldaie a gas vengano in qualche maniera progressivamente poste fuori mercato, soprattutto nelle nuove norme per quanto riguarda l'efficienza energetica in edilizia e gli edifici attivi ed intelligenti.

Mi auguro però che una cosa venga risolta al più presto – e qui ritorno sul tema dell'interrogazione orale – e cioè che venga posta fine a questo vuoto legislativo nell'Unione europea. I cittadini europei si meritano di essere indennizzati nel caso vengano frodati. Questo vale per l'etichettatura energetica, come per tutti i sistemi di etichettatura dell'Unione europea. Senza indennizzo e senza controllo, ogni sistema di etichettatura rischia di non ricevere la giusta e necessaria fiducia da parte dei consumatori.

 
  
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  Președinte. – Dezbaterea a fost închisă.

Votul va avea loc marți, 13 iunie 2017.

Declarații scrise (articolul 162)

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Il n’existait pas d’harmonisation en matière d’étiquetage sur l’efficacité énergétique des appareils électroménagers européens. Ce constat poussiéreux sera bientôt à classer dans le placard à balais. Nous proposons donc un étiquetage unique étalonné de «A à G» afin de fournir des informations plus claires aux consommateurs et de réduire leur consommation d’énergie.

Cette mesure a également pour but de faire baisser la consommation des citoyens européens de 200 milliards de Kw/h: une économie substantielle pour leur portefeuille. De plus, tous les nouveaux produits mis sur le marché de l’Union devront être enregistrés dans une base de données en ligne, qui offrira une transparence accrue et facilitera la surveillance du marché par les autorités nationales.

85 % des consommateurs européens tiennent compte de l’indice énergétique lors de leurs achats. Cependant, jusqu’à 25 % des produits mis sur le marché ne sont pas conformes aux exigences en matière d’étiquetage énergétique. Il était donc urgent de rectifier le tir et d’améliorer la situation du consommateur.

 
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