Preparazione del programma di lavoro della Commissione per il 2018 (discussione)
Laura Agea, a nome del gruppo EFDD. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, ammettiamolo: oggi l'Italia rappresenta per tutti voi qui riuniti lo Stato scemo dell'Unione europea. Non prendiamoci in giro. Fa male ammetterlo, ma è così.
Di chi è la colpa, signori? Della Germania e della Francia, che alzano i muri e ci voltano le spalle in un momento di emergenza? O di tutti i passati governi italiani, che si sono piegati al compromesso per briciole di notorietà? È una vergogna! È una vergogna scoprire che l'Italia, con Renzi, dopo l'operazione "Mare Nostrum" ha firmato l'accordo "Triton", che voi avete proposto come soluzione ad ogni male: imbarcazioni europee in cambio di migranti. È una vergogna che il sistema bancario italiano stia crollando nel nome delle regole dell'austerità che voi avete imposto e che i governi italiani hanno accettato. È una vergogna che l'Unione europea, nata per creare un percorso di solidarietà fra Stati, sia oggi il simbolo di un disegno fallimentare.
Noi, signori, a differenza di quello che viene riportato dalla stampa, ci crediamo nel sogno di un'Europa unita e solidale, e ci crediamo davvero. Ma oggi resta solo un sogno. Perché a parole siete tutti bravi a fare promesse. Volete recuperare un po' di credibilità? Allora sbrigatevi! Numero uno: togliamo subito il cappio dell'austerità dal collo dei più deboli; numero due: stracciamo subito il regolamento di Dublino che ha trasformato l'Italia nel campo profughi di tutta l'Europa. Voi siete disposti a farlo?