Giovanni La Via, relatore. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, nella notte del 24 agosto del 2016 una serie di scosse di terremoto hanno devastato il centro dell'Italia, provocando 299 vittime e migliaia di persone ferite o evacuate. Un anno dopo siamo qui, in quest'Aula, per esprimere un voto che serve per ricostruire e per aiutare quei cittadini che, sopravvissuti al terremoto, chiedevano una mano per ripartire e raccontare un giorno ai propri figli di avercela fatta, di poter dire che niente è impossibile.
Sono orgoglioso che Parlamento, Commissione e Consiglio abbiamo deciso di provvedere a questa mobilitazione senza precedenti per un ammontare – e parliamo di 1 miliardo e 200 milioni di euro – con la procedura più rapida possibile. Oggi, nella giornata del discorso sullo stato e sul futuro dell'Unione europea, questo è un segnale concreto che l'Europa è viva e che il suo cuore batte al centro: al centro dell'Italia, dove padri, madri e figli hanno oggi un motivo in più per sentirsi europei e per raccontare la storia di un piccolo grande aiuto.
Questa è l'Europa in cui crediamo e che vogliamo ricostruire, dove nessuno è lasciato indietro e dove ci aiutiamo a vicenda. Questa è l'Europa solidale che i nostri padri fondatori volevano.
Presidente. – La votazione è chiusa. La relazione La Via è approvata. Come cittadino e parlamentare italiano, desidero ringraziare tutto il Parlamento per questo gesto di solidarietà nei confronti delle popolazioni che hanno sofferto e continuano a soffrire a causa di migliaia e migliaia di scosse di terremoto. È la dimostrazione che esiste l'Europa della solidarietà.
E a questo proposito vi informo che, in seguito alla richiesta che mi è stata rivolta lunedì, in occasione dell'apertura della sessione, firmerò oggi una lettera indirizzata al Presidente Juncker, per chiedergli di cercare una soluzione al fine di fornire un aiuto finanziario alla parte olandese dell'isola di Saint Martin, devastata dall'uragano Irma. La parte olandese dell'isola ha uno statuto legale differente rispetto alla parte francese e, di conseguenza, non potrebbe ricevere aiuti dell'Unione europea.
Io ritengo che noi dobbiamo fare di tutto per aiutare questi cittadini che contribuiscono anche alla nostra elezione, perché votano per l'elezione del Parlamento europeo. Sono cittadini che hanno subìto la stessa devastazione dei loro vicini francesi.