Controllo dell'applicazione del diritto dell'Unione europea (2015) (discussione)
Sergio Gaetano Cofferati (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, quello fatto dal collega Chrysogonos e dai suoi collaboratori è un ottimo lavoro, che consente di affrontare compiutamente il problema che stiamo discutendo.
Ora è molto importante legiferare bene, sempre. È altrettanto importante però controllare poi che le leggi vengano applicate tempestivamente e correttamente: tempestivamente perché, negli elementi rilevati in continuazione nel corso degli ultimi anni, lo scostamento tra il momento dell'approvazione della norma e la sua attuazione, anche quando questa avviene, è secondo me sinceramente eccessivo, soprattutto per alcuni temi. Poi abbiamo visto come per altre materie, in verità, l'applicazione sia erratica o addirittura inesistente.
È indubbiamente positivo che il numero di infrazioni rilevate o di ritardi appurati sia calato nel corso degli ultimi anni. Non è tranquillizzante, però, che quello che rimane sia prevalentemente legato alle condizioni legislative che riguardano il lavoro e i diritti delle persone che lavorano. Occorre in questo molta determinazione da parte della Commissione: non si può accettare che, ad esempio, in una materia delicatissima come quella dell'immigrazione ci sia un sottrarsi agli obblighi precedentemente discussi e concordati.
Esattamente come la stessa cosa non è accettabile per quanto concerne uno dei temi più delicati emersi nel corso degli ultimi mesi, quello del fisco. Il fisco è diventato strumento di concorrenza tra i paesi dell'Unione. Il rispetto delle norme, anche se questa è una materia che ancora attiene alla competenza degli Stati membri, è indispensabile. Dunque è molto importante che ciò venga rimarcato, che si attuino i provvedimenti del caso. Allo stesso modo credo, infine, che sia molto utile far sì che i parlamenti nazionali affrontino con la stessa convinzione e con la stessa determinazione i temi che abbiamo discusso questa mattina.