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Verbatim report of proceedings
Thursday, 26 October 2017 - Strasbourg Revised edition

9. Sakharov Prize 2017 (announcement of the winners)
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  Presidente. – Ho l'onore di annunciare che la Conferenza dei presidenti dei gruppi politici ha appena deciso di attribuire il premio Sacharov 2017 per la libertà di pensiero all'opposizione democratica in Venezuela, all'Assemblea nazionale rappresentata dal suo presidente Julio Borges e a tutti i prigionieri politici, così come elencati dal Foro penale venezuelano e rappresentati da Leopoldo López, Antonio Ledezma, Daniel Ceballos, Yon Goicoechea, Lorent Saleh, Alfredo Ramos e Andrea González.

(applausi)

Ho l'onore di annunciare questo risultato nel giorno in cui, anche grazie alle pressioni del Parlamento europeo, tre attivisti per i diritti umani sono stati liberati in Turchia.

Dalla sua istituzione nel 1988 questo premio viene assegnato a chi ha contribuito in modo eccezionale alla lotta per i diritti umani. Non ha un colore politico, rappresenta invece uno dei momenti più simbolici...

(risate in Aula)

Vi prego di rispettare la volontà della maggioranza del Parlamento, non c'è nulla da ridere quando si parla di milioni di persone e di bambini che muoiono di fame! Si può non essere d'accordo con la maggioranza, ma bisogna rispettare, in democrazia, la volontà della maggioranza di questo Parlamento. Non c'è nulla da ridere quando si parla di difesa dei diritti umani!

(applausi)

Il premio Sacharov rappresenta uno dei momenti più simbolici della funzione del nostro Parlamento: essere sempre in prima linea per difendere e promuovere la libertà, la democrazia e gli altri diritti umani, dentro e fuori i nostri confini. Oggi abbiamo il dovere di denunciare, ancora una volta dopo cinque risoluzioni votate dal Parlamento europeo negli ultimi anni, la grave situazione in Venezuela.

In questo paese dell'America latina, dove vivono molti cittadini europei e molti cittadini venezuelani sono di origine europea, molti sono privati dei loro diritti fondamentali, creando una spirale di crisi istituzionale, economica e sociale. Le condizioni di vita del popolo venezuelano si sono gravemente deteriorate. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza umanitaria: mancano medicine, assistenza medica, cibo, acqua potabile ed elettricità. Centinaia di migliaia di persone sono costrette all'esodo dal paese. Non possiamo non levare la nostra voce in difesa della libertà, della democrazia, dei diritti umani.

Per questo abbiamo deciso di conferire il premio Sacharov per la libertà di pensiero all'opposizione democratica, ricordando il nostro totale sostegno all'Assemblea nazionale del Venezuela, parlamento eletto democraticamente, l'unico parlamento eletto democraticamente.

(applausi)

Vogliamo anche lanciare un appello per una transizione pacifica verso la democrazia e per la creazione di un corridoio umanitario che allevi le sofferenze del popolo. Oggi non premiamo soltanto l'opposizione democratica: vogliamo manifestare la nostra volontà di essere vicini e di rendere omaggio a tutto il popolo venezuelano, a coloro che sono stati imprigionati ingiustamente solo per aver espresso la propria opinione e a chi, quotidianamente, lotta per sopravvivere a un regime totalitario, alle famiglie in lutto per la perdita dei propri cari durante mesi di ininterrotta e pacifica protesta per la libertà. Oggi sosteniamo la lotta di un popolo per la sua libertà.

Ma tutte le battaglie per i diritti sono ugualmente importanti. Chi viene oppresso, subisce ingiustizie e viene privato della libertà e dei diritti, ovunque nel mondo, potrà sempre contare su questo Parlamento. Per questo motivo la Conferenza dei presidenti ha deciso di invitare alla cerimonia di premiazione, che si terrà il 3 dicembre a Strasburgo, anche gli altri due candidati al premio, Aura Lolita Chávez Ixcaquic e Dawit Isaak, che sarà purtroppo rappresentato da un suo familiare, visto che è ancora detenuto in Eritrea.

 
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