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 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
Giovedì 16 novembre 2017 - Strasburgo Edizione rivista

2018 - Anno del turismo UE-Cina (discussione)
MPphoto
 

  Isabella De Monte (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, credo che istituire l'Anno del turismo tra Unione europea e Cina sia una grande opportunità per la nostra Europa. Inoltre, lo stesso 2018 sarà anche l'Anno europeo del patrimonio culturale.

La combinazione di queste due importanti iniziative rappresenta un'occasione di crescita e una ricchezza per l'Europa in termini di sviluppo economico e occupazione, due priorità dell'Unione europea. Nonostante la crisi economica, il turismo è uno dei settori che negli ultimi dieci anni ha avuto una maggiore crescita a livello mondiale ed è la terza attività economica d'Europa dopo il commercio e il settore delle costruzioni. Il suo impatto sul prodotto interno lordo arriva al 10 % se si calcolano anche le attività indirettamente connesse.

Bisogna però tener conto del fatto che si tratta di un settore estremamente vulnerabile e soprattutto in costante evoluzione. A proposito della vulnerabilità, occorre tener conto dell'aspetto demografico, in quanto i turisti sono più anziani che nei passati decenni. In merito all'evoluzione, invece, riscontriamo l'arrivo di turisti da paesi emergenti come appunto la Cina.

Il turismo, inoltre, gioca un ruolo fondamentale per il potenziamento della crescita in molti settori come ad esempio quello dei trasporti. La nuova via della seta, che collega il nostro continente a quello asiatico, è di vitale importanza per avvicinare le differenti culture e agevolare gli scambi anche culturali. L'Europa è ad oggi la prima destinazione turistica mondiale per le sue bellezze naturali, paesaggistiche e culturali, ma per mantenere il primato è necessario avviare adeguate politiche di sviluppo.

Fondamentale in questo processo è la liberalizzazione dei visti turistici. Inoltre, sia Europa che Cina devono puntare al miglioramento dell'esperienza turistica, valorizzando le destinazioni meno note e più sostenibili, ovviando così al problema del turismo di massa. Di vitale importanza sono quindi buoni collegamenti aerei tra i due continenti, ma soprattutto interni. Essi, infatti, porteranno i turisti a scoprire non sono le mete classiche ma anche ad esplorare luoghi inconsueti.

Diversità culturale, ricchezza e storia dell'Unione europea non sono riscontrabili solo nelle capitali europee, ma in tutte le destinazioni, anche le più remote. Arrivare a tali località, anche grazie alla digitalizzazione, aiuterà i territori a trovare sostenibilità economica, evitare lo spopolamento e alleggerire l'afflusso dei turisti nelle destinazioni troppo affollate.

Le due iniziative che si svolgeranno contemporaneamente nel 2018 possono generare complicazioni. Auspico, dunque, che la Commissione sappia trovare una tabella di marcia comune e creare sinergie. Sono infine molto orgogliosa del fatto che entrambe le iniziative si svolgono nel mio paese, l'Italia. Infatti, l'inaugurazione dell'Anno europeo del patrimonio culturale si terrà a Milano e quella dell'Anno del turismo a Venezia.

 
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