La Présidente. – L’ordre du jour appelle le débat sur le rapport d’Andrea Cozzolino, au nom de la commission du développement régional, sur la mise en œuvre des stratégies macrorégionales de l’Union (2017/2040(INI)) (A8-0389/2017).
Andrea Cozzolino, relatore. – Signora Presidente, onorevoli colleghe e colleghi, lasciatemi innanzitutto ringraziare la Commissaria che è qui presente ad ascoltarci e a discutere con noi e con tutti i colleghi e le colleghe che hanno contribuito a questo lavoro e a produrre un testo che credo rappresenti una base di partenza adeguata anche per la stessa Commissione europea.
Una relazione di attuazione come quella che discutiamo oggi è uno strumento a nostra disposizione per fare un'analisi di dove siamo arrivati e soprattutto per comprendere tutti insieme quali possono essere le strade migliori per far crescere e migliorare gli strumenti che l'Unione mette a disposizione dei propri cittadini. Credo che siamo riusciti in quest'obiettivo e per questo chiedo alla Commissione e alla Commissaria di continuare a lavorare assieme, per dare un seguito positivo al lavoro svolto finora.
Venendo alla relazione, abbiamo avuto modo di comprendere come, per quanto relativamente giovani, le strategie macroregionali sono diventate uno strumento consolidato e come tale devono essere trattate, uscendo dalla fase di sperimentazione, utilizzando le migliori pratiche per migliorare i meccanismi di governance e, soprattutto, per stabilizzare forme di finanziamento dirette alle strategie sia sul versante europeo che su quello nazionale.
Per questo nella relazione chiediamo due cose fondamentali. La prima richiesta è rivolta agli Stati membri: chiediamo precisi impegni, soprattutto nelle prime fasi, nel momento stesso della costituzione delle strategie in termini di risorse finanziarie e umane. Chiediamo inoltre di prevedere, anche con il sostegno della Commissione, forme di incentivi o facilitazioni per le azioni in attuazione delle strategie.
In secondo luogo, alla Commissione chiediamo invece di utilizzare le prossime riforme del quadro finanziario e della politica di coesione sia per ridefinire e calibrare meglio i target e gli obiettivi delle macroregioni, sia per tracciare all'interno dei futuri regolamenti un ruolo nuovo, settori di intervento, anche alla luce delle nuove priorità che l'Unione si sta dando, e forme di lavoro di implementazione, individuare misure e progetti specifici a definire fonti di finanziamento certo per realizzarli.
In generale bisogna progressivamente superare il meccanismo per cui le strategie debbono, di volta in volta, chiedere finanziamenti a programmi diversi, di fatto rafforzando fin dal principio il collegamento diretto tra le azioni delle strategie stesse e le fonti di finanziamento UE.
Per quanto concerne la regola dei "tre no" (no a nuove strutture, no a nuove regole e no a nuovi finanziamenti), credo sia giunto il momento di aprire una riflessione, ovvero capire come e in che modo essa, a distanza di dieci anni dalle prime strategie, debba essere declinata per continuare ad avere un senso che comprendiamo, e non diventi solo una zavorra. Per questo chiediamo alla Commissione che nella prossima relazione ci possa fornire anche l'analisi dell'impatto dei tre no sull'implementazione delle strategie e sulla realizzazione dei progetti.
Infine la governance, il punto probabilmente più delicato. Siamo d'accordo che l'attuazione delle strategie non può più essere affidata ai soli governi nazionali ma va condivisa e realizzata con il consenso e con la stretta cooperazione dei livelli locali, regionali e soprattutto della società civile. In effetti troppo spesso – e vorrei su questo punto concludere – le strategie peccano per assenza di titolarità e risentono di questa mancanza. Il livello nazionale risulta troppo distante e probabilmente anche troppo poco attento; per questo è essenziale riavvicinare la titolarità delle strategie ai cittadini, restituendo alle autonomie locali e alle regioni un ruolo attivo e decisivo in fase di programmazione oltre che di attuazione.
Mi sembrano questi i punti su cui abbiamo raggiunto un largo consenso nella relazione e mi auguro che il dibattito possa confermarlo.
Corina Crețu,membre de la Commission. – Madame la Présidente, bonne année.
Madam President, let me start by thanking Mr Cozzolino for his report. The Commission welcomes all the efforts to provide an analysis for all the EU macro—regional strategies – the Danube, the Baltic, the Alpine and the Adriatic—Ionian. I believe your work complements the report published by the Commission one year ago, and indeed we share the same belief that the success of all four macro—regional strategies requires continuous commitment and, of course, the active participation of all the relevant actors and administrations.
I sometimes have the impression that the steering wheel is still in the hands of the Commission, but when it comes to implementation, you know very well that the ball should be in the court of the participating countries. It is a question of political ownership. This means pooling together, as we said, all efforts and resources, be they human, administrative or financial, to translate the commitment into delivery of concrete projects on the ground. It is therefore crucial that participating countries and regions take political ownership of their respective strategies.
Having said that, I think we can all agree that over the last few years the four macro—regional strategies have started to instil a true culture of territorial cooperation. That is what I felt every time I was involved, because I participated in all the annual forums of the macro—regional strategies. Last November I was in Munich at the Annual Forum of the EU Strategy for the Alpine Region. I witnessed the willingness of all actors present to make a true difference through their cooperation. So it gave me hope that macro-regions can improve the implementation of European Union policies and territorial cohesion. This means that we need to make sure that the objectives of each macro—regional strategy are embedded into national priorities. For example, for the Alpine Region, 80 cohesion programmes cover the Alpine territory. These programmes can support the objectives of the Alpine strategy, but they are often implemented in isolation.
So I call upon you, Honourable Members of the European Parliament, to pass on the message in your respective countries and constituencies that all programmes should go in the same direction. As rightly underlined by Mr Cozzolino in his report, macro—regional strategies can only thrive if they are rooted in a long-term process.
Thank you for your attention. I am ready to respond to your comments and requests.
Franc Bogovič, v imenu skupine PPE. – Hvala za besedo, hvala tudi kolegu Cozzolinu za odlično sodelovanje pri pripravi poročila.
Štiri makroregije, se pravi baltska, podonavska, alpska, jadransko-jonska, so makroregije, ki zaokrožujejo 18 držav članic Evropske unije in tudi 8 držav, ki niso v EU. Pomembno je, da so tu združene tako bogate države, v alpski regiji je cela vrsta takih, kot tudi tiste najrevnejše pokrajine na področju Zahodnega Balkana. Učijo se pokrajine medsebojnega sodelovanja, kulture sodelovanja, rešujejo velike okoljske probleme, gospodarske probleme, na Zahodnem Balkanu pa tudi, kakšni so principi delovanja Evropske unije in kako je potrebno sodelovati tudi tam, kjer je bilo v zgodovini težje.
Baltska je tista strategija, ki je najdlje naprej in iz nje se lahko naučimo, da je potrebno nadaljevati in države opolnomočiti, da se bodo resnično na polno vključile v delovanje teh makroregij, skupaj z regijami, občinami, ljudmi, hkrati pa tudi, da se osredotočimo na doseganje ciljev in na drugi strani, da ugotovimo, ali je potrebno še ustanoviti kakšno novo makroregijo.
Mercedes Bresso, a nome del gruppo S&D. – Signora Presidente, onorevoli colleghi, anch'io voglio ringraziare prima di tutto il nostro relatore Cozzolino per la relazione molto precisa, molto puntuale e con proposte interessanti.
Io credo che dobbiamo ricordare tutti che l'Unione europea è molto grande e per di più coopera con molti paesi intorno a lei e la logica delle strategie macroregionali è quella che nella competizione internazionale con grandi paesi è utile coordinare le strategie europee per grandi aree coerenti, che hanno storia, economia e cultura comuni. Tuttavia spesso queste strategie non funzionano come dovrebbero.
Concordo con il relatore che la prima cosa – lo dico alla Commissaria – è un maggior empowerment delle regioni e degli enti locali, perché sono loro che possono far vivere la strategia. Il secondo punto è una spinta a usare veramente insieme i fondi. Il terzo sono bandi mirati alle specificità delle singole aree, che non vuol dire soldi ad hoc ma bandi mirati alle loro specificità.
Ivan Jakovčić, u ime kluba ALDE. – Gospođo predsjednice, imao sam čast osam godina predsjedavati Jadransko-jonskom euroregijom i mogu Vam reći gospođo povjerenice da je ta euroregija koja je nastala upravo voljom gradova i voljom regija na Jadranu i na Jonskom moru zaživjela i kao makrostrategija Europske unije nakon naše inicijative koju smo imali u Bruxellesu.
To Vam sve govorim upravo zbog toga da Vam podcrtam koliko je bitno upravo sve ono što se dešava na lokalnom i regionalnom nivou, ali isto tako poznato mi je da imamo i koordinaciju sveučilišta UniAdrion, imamo također savez gradova i savez gospodarskih komora. Sve su to elementi, koje kada govorimo o jednoj konkretnoj makroregionalnoj strategiji kao što je Jadransko-jonska, mogu živjeti, ali je neophodno upravo i uključiti sve ove razine.
I na kraju, ova tri ne trebaju nakon deset godina iskustva pomalo postati i tri da.
Davor Škrlec, u ime kluba Verts/ALE. – Gospođo predsjednice, ovo je Izvješće pokazalo koliko su makroregionalne strategije važne za razvoj Europske unije, ali ne samo Europske unije nego i svih država koje su u susjedstvu država članica Europske unije.
Ono na što moramo posebno obratiti pažnju i što je u ovom Izvješću naglašeno je da je jako važno planirati pametno budžet za razdoblje poslije 2020. godine, pogotovu u dijelu kohezijske politike. Da su nam potrebna puno čvršća politička obvezivanja kod provođenja makroregionalnih strategija, da moramo imati bolju prekograničnu suradnju, da moramo imati bolju koordinaciju, i kao što je u Izvješću naglašeno, ne možemo sve ostaviti na jednom dobrovoljnom odnosu ili organizaciji država članica i susjednih država.
Također je jako važno da u toj boljoj koordinaciji, boljem korištenju budžeta posebnu pažnju obratimo održivom razvoju, da uključimo ciljeve održivog razvoja Ujedinjenih naroda i da također važne europske politike poput cirkularne ekonomije, čiste energije budu uključene u tu kohezijsku politiku, odnosno makroregionalne strategije za razvoj poslije 2020. godine.
Laurenţiu Rebega, în numele grupului ENF. – Doamnă președintă, doamnă comisar, la aproape 10 ani de când au fost puse în practică aceste strategii macro-regionale, există încă dificultăți de implementare din cauza implicării diferite a statelor, ca nivel de finanțare, resurse și susținere politică.
Pentru România, care este inițiatoarea Strategiei pentru regiunea Dunării, este foarte importantă consolidarea acestui demers alături de celelalte state implicate. La nivelul României, s-a încercat dezvoltarea unor mecanisme care să favorizeze proiectele relevante pentru Strategia Dunării, fie prin derularea unor cereri de proiecte separate, fie prin acordarea unor punctaje suplimentare în evaluarea finală a proiectelor.
Doamnă comisar, este esențial să sprijiniți în continuare aceste strategii și să asigurați finanțarea necesară și după 2020. Consider totodată că și statele participante trebuie să își asume angajamente clare cu privire la resursele alocate și la susținerea politică a acestor proiecte.
Țin să atrag atenția că obiectivele acestor strategii trebuie să rămână îmbunătățirea condițiilor de viață pentru cetățenii europeni, pe care îi reprezentăm acum. Trebuie să ne asigurăm împreună că fondurile alocate acestor obiective servesc acestui scop și să luptăm împotriva deturnării lor către finanțarea migrației, care nu are nicio legătură cu dezvoltarea regională.
Andrey Novakov (PPE). – Madam President, I would like to thank Mr Cozzolino for his work and dedication in this report and Commissioner Crețu for being with us tonight. This Union was built out of the ruins of Europe but was made possible with the strong will of each and every citizen of that continent. The time to pay back that honour and trust has come. The only tool that the European Union has to reach each and every citizen, each and every village and city in Europe is our regional development policy.
This is why I believe, after 2020, we should continue to support this policy in order to make peoples’ lives better in every possible way, in every possible city and village. We are facing a crisis which is scaring people just as much as any economic or natural disaster. I am talking about heavily depopulated areas. We have to pay attention to this and we have to support citizens in these areas – just as we should support all areas – to keep them there and encourage citizens to come back to those areas.
Tonino Picula (S&D). – Gospođo predsjednice, Projekt makroregija je uvelike komplementaran s temeljnim vrijednostima Europske unije, predstavlja okvir suradnje država neke regije za rješavanje problema koje same ne mogu riješiti na zadovoljavajući način.
Kao sudionica dvije makroregionalne strategije, Hrvatska predstavlja most između Strategija za dunavsku regiju i Strategije Europske unije za jadransku i jonsku regiju. To je jedina zemlja koja istodobno svojim teritorijom izlazi i na Dunav i na Jadransko i na Sredozemno more. Obje strategije, Dunavska s pet zemalja koje još nisu članice Europske unije i Jadransko-jonska s njih četiri, predstavljaju izvrsnu platformu za suradnju i zato trebaju biti katalizatori nastavka i revitalizacije procesa proširenja Europske unije.
No, uz postojeće primjere dobre prakse, obje platforme tek trebaju ostvariti svoj puni potencijal. Izvješće o provedbi otkriva probleme s resursima, upravljanjem i preuzimanjem odgovornosti. Potrebni su jača administrativna podrška razvoju i financiranju projekata, bolja koordinacija relevantnih izvora financiranja, te dodatna sredstva. Tako bi se ostvarili strateški projekti razvoja prometne i energetske infrastrukture i pojačala povezivost.
Krzysztof Hetman (PPE). – Pani Przewodnicząca! Szanowni Państwo! Strategie makroregionalne bez wątpienia mają potencjał zwiększania rozwoju gospodarczego, jak również zbliżania do siebie obywateli państw członkowskich. Cieszę się zatem z wyników, jakie osiągnęły cztery funkcjonujące strategie, szczególnie w odniesieniu do kwestii związanych z ochroną środowiska, energetyką, rozwojem transportu czy też turystyki. Sądzę, że warto kontynuować wdrażanie tych strategii, koncentrując się przy tym na zwiększaniu ich skuteczności. Aby to osiągnąć, konieczne jest określenie długoterminowej perspektywy politycznej makroregionów oraz pełne zaangażowanie zarówno władz regionalnych i lokalnych, jak i społeczeństwa obywatelskiego i podmiotów prywatnych. Jednocześnie strategie regionalne muszą być w stanie szybko i sprawnie dostosować się do nowo powstających wyzwań, stąd też konieczne jest zwiększenie ich elastyczności.
Andor Deli (PPE). – Elnök Asszony! A makroregionális stratégiák azzal a fontos céllal jöttek létre, hogy a határon átnyúló együttműködés révén oldják meg az egy-egy makrorégiót érintő közös problémákat, ezzel is gyorsítva a területi, gazdasági és társadalmi kohéziót, amely az EU egyik alapcélkitűzése. Különösen kiemelném a Duna-stratégia fontosságát a közép-kelet-európai térségben, amelyben a nyugat-balkáni régióból három olyan ország is részt vesz, ami az Európai Unió tagja kíván lenni. A Duna-stratégia kiváló alkalom arra, hogy Szerbia, Montenegró és Bosznia-Hercegovina kilenc EU tagállammal közösen részt vegyenek a regionális problémák és potenciálok meghatározásában és a prioritások gyakorlati megvalósításában is. Emiatt is támogatom a makroregionális stratégiák 2020 utáni fenntartását és finanszírozását, és egyúttal javasolom, hogy tegyük lehetővé hatékonyságuk növelését.
Interventions à la demande
Μαρία Σπυράκη (PPE). – Κυρία Crețu, μια δεκαετία μετά την πρώτη μακρο-περιφέρεια οι στρατηγικές της μακρο-περιφέρειας αποτελούν μια μακροπρόθεσμη επένδυση με στόχο τη συμπληρωματικότητα των επιλογών των χωρών και τη μέγιστη δυνατή συνεργασία. Η ιδέα είναι πραγματικά προωθημένη. Ειδικά σε περιοχές που έχουν ιστορικά εντάσεων, όπως είναι η Βαλκανική, και δεν αποτελούνται μόνο από κράτη μέλη της Ευρωπαϊκής Ένωσης, είναι ταυτόχρονα προκλητική γιατί οδηγεί σε συνεργασίες ανά τομείς αλλά και διατομεακά. Ο τουρισμός, οι μεταφορές, το περιβάλλον, η ενεργειακή συνεργασία είναι τομείς στους οποίους συνεργαζόμαστε εμείς στη μακρο-περιφέρεια Αδριατικής-Ιονίου και η Επιτροπή με τίμησε αποδίδοντάς μου ένα πιλοτικό πρόγραμμα για την αντιμετώπιση της ενεργειακής φτώχειας, για το οποίο και σας ευχαριστώ πολύ. Είναι απαραίτητο ωστόσο να δώσουμε στις μακρο-περιφερειακές στρατηγικές το πλαίσιο για το επόμενο βήμα. Δεδομένου ότι οι πόροι δεν περισσεύουν, είναι απαραίτητο να οδηγήσουμε τις μακρο-περιφέρειες στην εκπόνηση σχεδίων σε τομείς με υψηλή προστιθέμενη αξία περιορίζοντας στο ελάχιστο τους τοπικούς ανταγωνισμούς.
Nicola Caputo (S&D). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, le strategie macroregionali rappresentano un'innovazione non di poco conto nelle politiche europee di coesione, nella misura in cui forniscono una piattaforma per una più ampia interazione a livello intersettoriale, regionale e transfrontaliero tra gli Stati membri dell'Unione e i paesi vicini.
Dalle esperienze maturate sono però evidenti i limiti di questo strumento. La governance a più livelli, con un ruolo adeguato per le regioni, deve divenire un elemento fondamentale della strategia macroregionale. Vanno poste in essere più efficaci forme di collaborazione, sia verticale sia orizzontale, tra i diversi attori pubblici e privati, le università e le ONG, tra le organizzazioni internazionali che operano in questo campo e le diverse politiche a livello di Unione europea, nazionale, regionale e locale.
Evidenzio ancora una volta, però, che il Mediterraneo è ancora sprovvisto di una strategia macroregionale nonostante rappresenti un unico bacino culturale e ambientale. È solo una questione di volontà politica se finora la Commissione non è stata in grado di offrire un piano d'azione volto ad affrontare le sfide comuni del Mediterraneo, ma è una questione a cui va posto rimedio.
Νότης Μαριάς (ECR). – Κυρία Πρόεδρε, οι μακρο-περιφέρειες συνιστούν μια νέα μορφή πολυεπίπεδης διακυβέρνησης. Συμμετέχουν οι περιφέρειες, συμμετέχουν οι δήμοι, φορείς του ιδιωτικού τομέα, η κοινωνία των πολιτών. Πρέπει βεβαίως να λειτουργούν με διαφάνεια, να αξιοποιούν τους πόρους και να διαθέτουν αποτελεσματικούς μηχανισμούς χρηματοδότησης. Η μακρο-περιφέρεια της Αδριατικής και του Ιονίου είναι πολύ σημαντική, αφορά 70 εκατομμύρια κατοίκους και 7 κράτη. Θα πρέπει όμως να επισημανθεί, κυρία Crețu, ότι η Αλβανία, η οποία συμμετέχει στην μακρο-περιφέρεια, θα πρέπει επιτέλους να σεβαστεί τα δικαιώματα της ελληνικής εθνικής μειονότητας της Βορείου Ηπείρου. Διότι εκεί γίνεται παραβίαση των δικαιωμάτων της μειονότητας αυτής, ταυτόχρονα γκρεμίζονται εκκλησίες, γκρεμίζονται ελληνικές περιουσίες και δεν νομίζω ότι μπορεί να προχωρήσει μια διαδικασία της μακρο-περιφέρειας Αδριατικής-Ιονίου με τη συμπεριφορά αυτή εκ μέρους των αλβανικών αρχών, εκ μέρους του κυρίου Rama και της παρέας του.
Δημήτριος Παπαδημούλης (GUE/NGL). – Κυρία Πρόεδρε, όσον αφορά την έκθεση Cozzolino, όσα μας είπε εκ μέρους της Επιτροπής η κυρία Crețu υπηρετούν ένα μήνυμα ενίσχυσης των μακρο-περιφερειακών στρατηγικών και μετά το 2020. Το ζητούμενο τώρα είναι να γίνουμε όλοι πιο αποτελεσματικοί, να περάσουμε από τις διακηρύξεις στην πράξη και όλοι μπορούν και πρέπει να κάνουν περισσότερα, και η Επιτροπή και το Κοινοβούλιο, εφαρμόζοντας μια αποτελεσματική παρακολούθηση, αλλά και οι περιφέρειες και τα κράτη μέλη και ο ιδιωτικός τομέας. Γιατί μπορούν να προέλθουν μεγάλα οφέλη και στο περιβάλλον και στην ενέργεια και στις μεταφορές και στον τουρισμό από τη συνέργεια των περιφερειών των κρατών μελών. Ειδικά δε, η στρατηγική συνεργασία ‘Αδριατική-Ιόνιο’ υπηρετεί και έναν άλλο μεγάλο στόχο: τη διεύρυνση της Ευρωπαϊκής Ένωσης προς τα δυτικά Βαλκάνια που είναι καλή και για την Ευρωπαϊκή Ένωση και για τα δυτικά Βαλκάνια και για την ειρήνη στην περιοχή.
Rosa D'Amato (EFDD). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, la nostra valutazione sulle strategie regionali è positiva. Esse forniscono una piattaforma per una migliore interazione a livello regionale e transfrontaliero fra gli Stati membri dell'Unione europea e i paesi vicini per promuovere la cooperazione e migliorare l'integrazione dei diversi partner politici.
Ci sono enormi sfide in ballo, penso per esempio alla strategia macroregionale adriatico-ionica, e auspico una maggiore attenzione in tema di protezione della biodiversità, di mitigazione dei cambiamenti climatici, del trattamento dei rifiuti e di gestione integrata delle zone costiere. Al riguardo trovo condivisibile il paragrafo 30, laddove si incoraggia l'utilizzo di appalti pubblici verdi per stimolare l'ecoinnovazione, la bioeconomia, l'uso di materie prime secondarie e quindi l'economia circolare, così da raggiungere livelli elevati di protezione della salute e dell'ambiente e creare stretti legami tra produttori e consumatori.
Di contro, però, ci dobbiamo opporre alla politica accondiscendente della Commissione europea nei confronti delle multinazionali del gas, che stanno devastando gli ecosistemi marini e costieri, favorendo gli affari delle lobby corruttrici e di paesi dittatoriali, come nel caso della TAP.
Ivana Maletić (PPE). – Gospođo predsjednice, u uvjetima kada imamo jasno definirane izvore financiranja, vidimo u praksi da postoje problemi u provedbi, recimo u kohezijskoj politici, kod provedbe se suočavamo često i s nedostatkom administrativnih kapaciteta, neriješenim imovinsko-pravnim odnosima, pitanjima provedbe procedure javne nabave i svega ostalog.
Kod makroregionalnih strategija, uz sve to imamo još i višerazinsko upravljanje, znači ne samo na lokalnoj i nacionalnoj razini, nego i među različitim državama članicama, i uz kompleksno upravljanje imamo problema sa nedefiniranim izvorima financiranja.
Ako zaista želimo da makroregionalne strategije budu u provedbi i da projekti zaista ugledaju svjetlo dana, onda moramo na razini Europske unije, u Europskom proračunu osigurati izvore financiranja koristeći i transnacionalne programe i kohezijsku politiku i tako pomoći državama.
John Howarth (S&D). – Madam President, the stated aim of the macro-regional strategy is to provide a platform for transnational cooperation between Member States, as well as with third countries. The North Sea and the North Atlantic area has not needed a macro-regional strategy, because it has had a thing called the European Union. Regrettably, that is likely to change. Despite the United Kingdom’s intended departure, issues will remain: environmental, transport, Ireland, and – as we saw in the debate earlier this evening – issues related to marine communities. A regional forum of some description, such as a macro-regional strategy, would be particularly helpful in ensuring that the United Kingdom doesn’t disengage and the problems don’t get worse.
Stanislav Polčák (PPE). – Paní předsedající, já se shoduji rovněž se svými předřečníky, že tyto rozvojové strategie představují skutečně platformu pro nadnárodní spolupráci. Je důležité hledat synergie, je důležité spolupracovat, koordinovat své aktivity. Ovšem přikláním se rovněž k tomu, co řekl pan zpravodaj ve své zprávě i při svém vystoupení, že má pochybnosti o kvalitě implementace. Je třeba vyžadovat posílení právě personálních a správních kapacit a rovněž i posílenou roli místních a regionálních úřadů při implementacích těchto makroregionálních strategií. To zdůrazňovala i kolegyně Breso. Myslím si, že by makroregionální strategie neměly dále oslabovat politiku soudržnosti, měly by ji dobře doplňovat. Pak je i já v tomto smyslu rovněž podporuji. Pokud by mělo docházet k tříštění nebo duplicitám, tak si myslím, že si tuto podporu nezaslouží. Souhlasím s paní komisařkou Creţuovou, že tyto makroregionální strategie budou vzkvétat, pokud budou součástí dlouhodobého procesu.
Maria Grapini (S&D). – Doamnă președintă, doamnă comisar, mulțumesc raportorului, colegul nostru, care a sintetizat foarte bine cele patru strategii. Vă mulțumesc că sunteți în seara asta aici și, nu numai pentru că sunteți aici, ci și pentru că ați înțeles extrem de bine ce înseamnă dezvoltare regională și pentru că susțineți strategiile, evident. Strategiile macroregionale reprezintă instrumente utile pentru dezvoltare, dar și pentru a face vizibile pentru cetățeni beneficiile cooperării europene.
Raportorul a arătat foarte bine ce s-a obținut prin aceste strategii. M-aș opri asupra Strategiei pentru regiunea Dunării, unde raportorul face propuneri concrete, pe care le susțin și eu - redeschiderea unui centru de strategie pentru regiunea Dunării, care ar putea contribui la o mai bună punere în aplicare a strategiei. Sigur, aș putea să spun că sunt de acord cu cei trei, dar m-aș bucura să avem și o strategie macro a regiunii Mării Negre, așa cum avem pentru Marea Baltică și Marea Adriatică.
În orice caz, sper să continue și după 2020, să nu facem confuzie. Strategiile de dezvoltare macroregionale ajută coeziunea.
Sirpa Pietikäinen (PPE). –Madam President, macro-regional strategy is probably one of the most effective policy tools the Commission and EU have to maximise the effect of their policies.
I would like to see a greater emphasis on clean transport, clean energy, the fight against climate change and concrete actions on the circular economy. A good example of this scale of projects is the Tallinn tunnel, in the Baltic region, that will link Finland to the rest of Europe via railway. That’s why I hope that the funding could be geared more on these kind of macro-regional efforts and joint projects in the future.
(Fin des interventions à la demande)
Corina Crețu,Member of the Commission. – Madam President, honourable Members, thank you for your interventions and your comments. We are all going in the same direction, and we are all willing to show our commitment to strengthening these macro-regional strategies and their roles and capacities. The next multiannual financial framework will be submitted by the Commission in May and will provide us with a window of opportunity to introduce macro-regional strategies in the EU policy landscape.
Macro-regional strategies are, as we said here, without any doubt one of the flagships of territorial cooperation. As you said, it is one of the most tangible expressions of the EU added value. Many of you, including Mr Picula, Ms Bresso, Mr Bogovič and Mr Jakovčić, underlined the political importance of these macro-regional strategies. This is the only framework that we have now in European policies to put EU Member States and non-member states on an equal footing with equal rights, sharing experiences and best practices. It is very important for the hopes for enlargement and for the hopes of those countries.
But as Mr Cozzolino underlined in his report, as well as during this discussion, macro-regional strategies provide the relevant framework for improving the results of EU policies and first and foremost, as you said, of cohesion policy. Now more than ever, we need to show that we can establish concrete cooperation to help us to be stronger in addressing the serious challenges that we are all facing.
The Commission will consider very carefully its proposal on how to guarantee better coherence between the macro-regional objectives and those that will be supported through our programmes. We are ready to seek better links with cohesion policy, and we are aiming for the coherence of the whole policy framework.
I would like to conclude by assuring you once again that we will remain a fervent supporter of macro-regional strategies. I admit that we have not been successful at all times, and we have to call upon the Member States to do their part. The European Commission is a facilitator, but when it comes to selecting a project, the only strategy that has introduced this transnational cooperation concept is the Baltic one, and it is an example for other macro-regional strategies.
To be honest, as I said I am a great supporter of this. Sometimes I don’t understand why for so many years the Minister of Foreign Affairs fought for these macro-regional strategies, and then when they are adopted and in place, there are no projects. They don’t come up with common projects. It is therefore really important to bring together the Ministry of Finance, the Ministry of European Funds and the Ministry of Foreign Affairs in the same countries and have this cross-border cooperation project.
Nonetheless, we continue to encourage all the stakeholders to participate. We will continue to disseminate good practices so that each of the four macro-regional strategies learns from the three others. We will also continue to communicate on the benefits of these strategies in order to raise citizens’ awareness.
You raised this Mediterranean and Black Sea issue. As I said, these macro-regional strategies are voted on by the Council at the request of the Member States. If they are adopted by the Council, the Commission would be ready to be a facilitator.
I would like once again to express my gratitude to you, to the European Parliament and, in particular, to Mr Cozzolino and all the people who worked on this very important document, to the REGI Committee in particular for your support of the macro-regional concept as a valuable tool to improve our collective action.
I am also very glad – I see that Mr Novakov is no longer here – that the Bulgarian Presidency has designated cohesion policy a priority for the next six months. I therefore rely on you to fight together to preserve this policy, which the most tangible policy that improves the lives of citizens and has visible results in our European Union to fulfil the discrepancies and gaps that we still have.
Thank you once again. I wish you good luck, and it will be a pleasure for me to come to the Committee on Regional Development and maybe to talk about each strategy individually.
Andrea Cozzolino, relatore. – Signora Presidente, onorevoli colleghi, si conferma un largo consenso e un confronto davvero positivo. Adesso l'intervento della Commissaria conferma la positività di questo nostro confronto.
Credo che possiamo dire che il rafforzamento strategico degli strumenti e della governance sia il primo grande obiettivo che ci proponiamo. Portare le macroregioni a essere sempre di più protagoniste delle nuove sfide che l'Europa ha davanti a sé: immigrazione, mutamento climatico, trasporto e mobilità sostenibile, grande confronto tra città, Stati e regioni sul piano civile e culturale. Infine è importante rafforzare l'esistente, questi dieci anni, e non escludere la necessità di individuare nuove macroregioni e nuovi strumenti che ci consentano di affrontare meglio le sfide che l'Europa ha davanti a sé.
Credo che il lavoro che abbiamo fatto, il dibattito, siano davvero di buon auspicio, e mi auguro che domani possa esserci un largo consenso sulla relazione.
La Présidente. – Le débat est clos.
Le vote aura lieu mardi 16 janvier 2018.
Déclarations écrites (article 162)
Fabio Massimo Castaldo (EFDD), per iscritto. – Le strategie macroregionali sono di importanza vitale per lo sviluppo del territorio, come dimostra il fatto, che per il periodo di programmazione 2014-2020, sono state integrate, nei fondi strutturali e di investimento europei. In questo quadro è importante che lo sviluppo venga indirizzato in modo corretto, ad esempio attraverso il riconoscimento adeguato dell'elevato potenziale delle fonti di energia rinnovabile e una piena adesione, agli obiettivi dell’accordo di Parigi, sul clima e della cosiddetta "crescita blu", con particolare attenzione alle sfide ambientali, causate dalla necessità di contrastare i rifiuti in mare e di promuovere la biodiversità e il turismo sostenibile. A tal fine è assolutamente necessario, un maggiore coinvolgimento nel processo decisionale degli stakeholders e delle comunità locali.
Tamás Deutsch (PPE), írásban. – Jelenleg 19 tagállam és 8 nem uniós ország működik együtt az Unió négy makroregionális stratégiája keretében, egyes tagállamok több makroregionális stratégiában is részt vesznek. Ugyan a makroregionális stratégiák a „három nem” elvére épülnek, és ennek megfelelően nem részesülnek külön uniós finanszírozásban, hozzáadott értékük hatalmas, hiszen a határokon átnyúló együttműködésnek köszönhetően fokozzák a tagállamok közötti együttműködést az érintett országok gazdasági fejlettségének, társadalmi körülményeinek fejlesztése céljával. A 2020 utáni kohéziós politika főbb irányvonalairól már megindult az eszmecsere, ezért fontos, hogy a makroregionális stratégiák jövőbeli szerepéről is megkezdjük a közös gondolkodást. A globalizáció folyamata még inkább rávilágított az egyes országok egymásra utaltságára, a közös megoldások keresésének szükségességére.
A makroregionális stratégiák jövője szempontjából kulcsfontosságú a politikai elkötelezettség valamint az, hogy mennyire érzik magukénak a tagállamok és a polgárok a stratégiát. Ez a kérdés szorosan kapcsolható a mérhető eredményekhez, a makroregionális stratégiák által elért konkrét, számszerűsíthető célokhoz. Úgy gondolom, az elköteleződést, a makroregionális stratégiák hozzáadott-értékébe vetett hitet a konkrét eredmények, a kitűzött célok elérése hatékonyan tudja segíteni. Nagyon fontosnak tartom ezért, hogy a makroregionális stratégiák jövőjéről való gondolkodás során, esetleges új stratégiák kidolgozása előtt vegyük számba az elért eredményeket, értékeljük a már meglévő makroregionális stratégiákat.
Vladimír Maňka (S&D), písomne. – V Európe sú vytvorené štyri makroregionálne stratégie, ktoré spájajú regióny prechádzajúce hranicami viacerých krajín Únie. Ich úlohou je intenzívnejšia a efektívnejšia spolupráca pri dosahovaní cieľov ich sociálno-ekonomického rozvoja a kvalitnejších životných podmienok a budovanie európskej identity s ohľadom na identitu regionálnu a národnú. Slovensko je zapojené do Stratégie EÚ pre dunajský región, ktorej hlavnými úlohami je budovanie dopravnej a energetickej infraštruktúry, podpora mobility, cestovného ruchu a kultúrneho rozvoja a ochrana životného prostredia. Pre naplnenie zmysluplného postavenia týchto stratégií je zásadné zosúladenie ich cieľov s cieľmi stratégie EÚ vo všetkých spoločných oblastiach. To si vyžaduje aj vytvorenie podmienok na zjednodušenie financovania, administratívy a postupov pri čerpaní prostriedkov z viacerých finančných mechanizmov, najmä však zo štrukturálnych fondov Únie.